Rassegna stampa - provincia.ra.it¬ 12... · Pronto il progetto di legge per i cani ma Battistini...

Ufficio stampa

Rassegna stampamartedì 12 febbraio 2013

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Il Resto del Carlino Ravenna

INDICE

Cadono le stelle (prima pagina)12/02/13 Prima pagina 7

tutti in maschera (prima pagina Lugo)12/02/13 Prima pagina 8

«Tassa di soggiorno? E io mi tolgo una stella»12/02/13 Economia e Territorio, Economia Nazionale 9

Secessione dei Lidi sud «Pronti con la raccolta firme»12/02/13 Economia e Territorio, Economia Nazionale 11

«Pochi giorni fa l’ho incontrato.Era molto stanco"12/02/13 Politica 12

"Un annuncio choccante. Siamo tutti in preghiera per lui"12/02/13 Politica 13

Salfiore e auto speciali, così i rapporti tra Cervia e Vaticano12/02/13 Politica 15

Pronto il progetto di legge per i cani ma Battistini non cessa lo sciopero12/02/13 Politica 16

Pochi fiocchi poi pioggia e vento forte12/02/13 Edilizia e Infrastrutture 17

Enel e Prefettura insieme per la tutela della legalità e contro le infiltrazioni12/02/13 Edilizia e Infrastrutture 18

«Ho un amore incondizionato per la caccia» Intervista al ‘re del liscio’ che imbraccia il fucile da quandoera un ragazzino12/02/13 Cronaca 19

Usava il registratore come richiamo: sequestrato il fucile a Raoul Casadei12/02/13 Cronaca 20

«Dire no alla violenza e al femminicidio»12/02/13 Sanità e Politiche sociali 21

Orgogliosa di essere donna12/02/13 Sanità e Politiche sociali 22

Linea Rosa: le eroine della porta accanto12/02/13 Sanità e Politiche sociali 23

Roberto Bunicci nuovo capo dei piloti del porto12/02/13 Edilizia e Infrastrutture 24

Regolamento dei capanni, via ai termini per presentare le osservazioni12/02/13 Ambiente 25

Darwin Day, apertura straordinaria del museo NatuRa12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 26

Marina: oltre un milione di euro per il potenziamento del depuratore12/02/13 Ambiente 27

Tanti appuntamenti elettorali Domattina Di Pietro al mercato12/02/13 Politica 28

Il Carnevale della Mariola12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 29

Lettere & opinioni Domeniche senza shopping12/02/13 Politica 30

Lettere & opinioni Trasparenza nelle ricerche di gas12/02/13 Politica 31

A Riolo e Casola arriva il wi-fi gratuito12/02/13 Edilizia e Infrastrutture 32

Pd: incontro sull’agricoltura con De Castro e Rabboni12/02/13 Economia e Territorio 33

Il nuovo questore di Ravenna visita la città12/02/13 Edilizia e Infrastrutture 34

Il Rasi per bambini12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 35

Promossa Hospitality «Potenziamo gli eventi»12/02/13 Economia e Territorio 36

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Corriere Romagna Ravenna

La Voce di Romagna Ravenna

Le isole immaginate prendono vita sul palco dell’Almagià12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 37

Mosaici, ceramiche e... gatti in attesa di Bosch e Dalì12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 38

Miseria e Nobiltà12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 39

Lettere & opinioni Un digiuno contro questa legge elettorale12/02/13 Politica, Ambiente 40

Lasciati di sale (prima pagina)12/02/13 Prima pagina 41

Detrazione bocciata da Monti»12/02/13 Economia e Territorio, Economia Nazionale 42

Corsini apre alla tassa di scopo nazionale12/02/13 Economia e Territorio, Economia Nazionale 43

Operatori diffidenti: «Promesse elettorali»12/02/13 Economia e Territorio, Economia Nazionale 44

Chiude la Lido di Savio Hotels12/02/13 Economia e Territorio 45

Con la tassa bus elettrici, digitale e panchine12/02/13 Economia e Territorio, Edilizia e Infrastrutture 46

Bagnini in allerta per il rischio mareggiate Raffiche fino a 80 km/h12/02/13 Edilizia e Infrastrutture, Ambiente 48

Caccia irregolare per Raoul Casadei12/02/13 Cronaca 49

Una settimana fa l’incontro col Papa12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 50

Enel e Prefettura insieme per la legalità12/02/13 Edilizia e Infrastrutture 51

Un milione per potenziare il depuratore di Marina12/02/13 Edilizia e Infrastrutture 52

Le scuole anticipano gli stipendi ai supplenti12/02/13 Lavoro 54

Defibrillatore nel ricordo di Di Nunno12/02/13 Sanità e Politiche sociali 55

«Abusivismo commerciale, un fenomeno che va fermato»12/02/13 Economia e Territorio 56

Torna la tradizionale sfilata dei “farinini” Grazie al carnevale storico del liceo Artistico12/02/13 Istruzione 57

Il Salfiore alla mensa del Vaticano12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 58

Torna la tradizionale sfilata dei “farinini” Grazie al carnevale storico del liceo Artistico12/02/13 Istruzione 59

In breve / politica12/02/13 Politica 60

Da oggi internet più facile e veloce12/02/13 Edilizia e Infrastrutture 61

“Ascesa & caduta” per ritrovare forza e vita12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 62

Nell’“Isolario” della danza12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 63

Cani alla catena Proposta Errani12/02/13 Politica 64

Papa Benedetto XVI si è dimesso (prima pagina)12/02/13 Prima pagina 65

Da questa mattina tornano i tir12/02/13 Ambiente 66

“Io chef, alla corte di Lady D”12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 67

zapping12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 69

La polis ideale? I bimbi la sognano così12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 70

Patto per migliorare l’ecacia del SIIL in termini di stabilità occupazionale12/02/13 Economia e Territorio, Lavoro 71

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Confesercenti “Nel 2012 a Ravenna hanno chiuso 215 imprese”12/02/13 Economia e Territorio, Economia Nazionale 72

Tra Enel e Prefettura un “patto” contro la criminalità organizzata12/02/13 Edilizia e Infrastrutture 73

Servizio gestito dal Consorzio ‘Fare Comunità’12/02/13 Sanità e Politiche sociali 74

Inserimento lavorativo, nel 2011 326 disabili coinvolti12/02/13 Economia e Territorio, Lavoro 75

L’ASSESSORE: ‘ASSUNZIONE OBIETTIVO DIFFICILE DA RAGGIUNGERE CON QUESTANORMATIVA’12/02/13 Economia e Territorio, Lavoro 76

Quando la Provincia rossa ti trova il lavoro ‘nero’12/02/13 Economia e Territorio, Lavoro 77

Fucile sequestrato a Raoul Casadei12/02/13 Cronaca 78

“Strani acconti in farmacia...”12/02/13 Politica 79

‘La politica ha trasformato il nostro sogno in un incubo’12/02/13 Edilizia e Infrastrutture 80

“Non si può lasciare al buio un quartiere per sette mesi”12/02/13 Politica 81

I marciapiedi (inesistenti) di San Bartolo12/02/13 Politica 82

Porto, E55: attesa troppo lunga12/02/13 Politica 83

Confartigianato e CNA incontrano sindaci e comandanti della Municipale12/02/13 Economia e Territorio, Economia Nazionale 84

Addio a Lido di Savio Hotels12/02/13 Economia e Territorio, Economia Nazionale 85

Sciopero della fame appeso a un voto12/02/13 Cronaca 86

Roberto Bunicci nominato nuovo Capo della Corporazione Piloti del Porto12/02/13 Edilizia e Infrastrutture 87

IN BREVE12/02/13 Ambiente 88

DIBATTITO ELETTORALE CONFRONTO SU EUROPA COSTITUZIONE E DIRITTI12/02/13 Politica 89

Classifica degli sprechi: Ravenna sul podio12/02/13 Economia e Territorio 90

Le violenze del novecento al confine orientale12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 91

Oggi si presentano i candidati “Noi la vera sinistra italiana”12/02/13 Politica 92

POLITICA & DINTORNI12/02/13 Politica 93

Interrogazione del M5S: “Che fine ha fatto la Mariola?”12/02/13 Politica 94

Domani mattina Antonio Di Pietro sarà al mercato di via Sighinolfi12/02/13 Politica 95

Primo incontro sperimentale a Ferrara12/02/13 Istruzione 96

Niente soldi per i docenti precari Lo stipendo lo anticipa la scuola12/02/13 Lavoro 97

Da domani anche i cittadini potranno avanzare obiezioni12/02/13 Ambiente 98

Se il dipendente comunale è stressato...12/02/13 Politica 99

GENITORI DIVERSI IL COMING OUT DI MAMMA E PAPÀ12/02/13 Sanità e Politiche sociali 101

Ferro, acqua e l’arte nuda alla galleria di via Mazzini12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 102

“Amore = soerenza? Un’altra via è possibile...12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 103

LOTTERIA DI CARNEVALE ECCO CHI SI AGGIUDICA LA PEUGEOT 10712/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 104

Ravenna viso-in-aria Il teatro politico e “Kinkaleri”12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 105

L’atlante immaginario di “Isolario”12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 106

Giocaland in Maschera Trionfa Sant’Alberto12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 107

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Corriere della Sera

Il Resto del Carlino

Il Sole 24 Ore

Italia Oggi

La Repubblica

“L’alfabeto della natura” Guerrino Gori alla Casa Matha12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 108

Maurizio Viroli e “Le parole del cittadino”12/02/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 109

Castello lancia il ‘kiwi giallo’12/02/13 Economia e Territorio 110

Sotto la neve Ma a Marradi niente criticità12/02/13 Edilizia e Infrastrutture 111

L'Italia corteggia gli Usa: tornerà la ripresa12/02/13 Economia Nazionale, Politica Nazionale 112

Berlusconi: non c'importa dello spread12/02/13 Politica Nazionale 113

La neve su mezza Italia Grave bambina colpita da un ramo12/02/13 Trasporti, Ambiente 115

Il supereuro fa litigare Parigi e Berlino12/02/13 Economia Nazionale 116

La politica può ancora proporre un modello di società aperta12/02/13 Politica Nazionale 119

Imprese e Pa, partono le prime certificazioni dei crediti12/02/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 120

Debiti dellaPafermi a 70miliardi12/02/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 121

«Ridurre il perimetro dello Stato»12/02/13 Economia Nazionale 122

Passera: necessario modificare le regole del patto di stabilità12/02/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 123

Anche alla Camera l’esito non è scontato12/02/13 Politica Nazionale 124

Spread, Berlusconi minimizza12/02/13 Politica Nazionale 125

Bersani: la rivoluzione liberale la faremo noi12/02/13 Politica Nazionale 126

Accordi integrativi a rischio nullità negli enti territoriali12/02/13 Pubblica Amministrazione 127

I sette nodi per la ricostruzione12/02/13 Edilizia e Infrastrutture, Economia Nazionale 128

Hache sceglie NewYork e punta ai buyer asiatici12/02/13 Economia Nazionale 130

Il Governo apre sui fondi alla Cig12/02/13 Lavoro 131

Sfida della competitività per gli scali turistici12/02/13 Economia Nazionale 132

Gli hub risalgono la china12/02/13 Economia Nazionale 133

Galateo ai dipendenti pubblici12/02/13 Pubblica Amministrazione 134

Immobili senza utenze esclusi dalla Tares12/02/13 Pubblica Amministrazione 135

Mini-enti, fuori dal Patto le spese per calamità12/02/13 Pubblica Amministrazione 136

Chance dalla fattura differita12/02/13 Pubblica Amministrazione 137

Lombardia, Monti corregge il tiro “Da noi c’è libertà di voto” Ingroia: “Stiamo con Ambrosoli”12/02/13 Politica Nazionale 138

In Sicilia sfida all’ultima scheda si sgretola il centrodestra e Crocetta attira i big delusi12/02/13 Politica Nazionale 139

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La Stampa

L’endorsement Usa al centrosinistra “All’Italia serve una maggioranza forte”12/02/13 Politica Nazionale 141

Grillo “stregò” l’ambasciatore Usa “Interlocutore politico credibile”12/02/13 Politica Nazionale 142

Il timore di Thorne: la sinistra rischia di non fare le riforme12/02/13 Politica Nazionale 144

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CACCIATORE il re dei liscio ha una postazione fissa a Savio

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il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

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spe.ravenna@spewebit Martedì 12 febbraio 2013

Redazione: via Salara 40, 1.8121 Ravenna Tel. 0544 249611 Fax 0544 39019 s Pubblicità: S.P.E. Ravenna - L.G. Albe: ti, 60 - Tel. 0544 2780651 Fax 0544 270457

D' simili Papa, Chiesa sotto choc re a , 0a,e , .

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La sorpresa dei vescovi di Ravenna e Faenza, appena tornati da Roma

La stona

Raoul Casadei e il fucile sequestrato

In Ni3ZiOnMe e e elle pagine 4 e 5

La protesta animalista

Erravi non ferma ligi o Battistim

e A pagina 9

Cervia

Addio `Zirnbo' Inventò iI Sarchiapone »: A pagina 23

Settimana di cultura

Mostre d'arte aspettando il Mar

Carnevale

La sfilata, della Mariola , e tutti i biglietti della lotteria &' A pagina 10

Indagini dei Ris sulla pistola L'arma trovata al pregiudicato ha già sparato? e A pagina 7

re A pagina 26

Ravenna Via Cavour - Centro Commerciale ESP m Faenza Centro commerciale LE MAIOLICHE uscita autostrada A14

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

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Martedì 12 febbraio 2013

Servizio te A pagina 19 Gli spogliatoi dei campo da caldo

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Raffiche di f E t Ei negli spogliatoi Campo del Paradiso nel mirino

CARNEVALE Viaggio fra i negozi di costumi: gettonati supererei e pirati FILIPPI e LIVERANI a A pagina 20

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Accusato da ragazzina

«Voleva fare sesso» Sessantenne a processo

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Lavora nel Lughese

Inchiesta ‘ndrangheta, imprenditore in libertà

Scelto l'artista

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Via Colombo, 6 WGO (Ra)

TeL 0545.34361 Auto 337.606119 Fax 0545.909460

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Redazione: via XX settembre 15, 48018 Faenza - Tet. 0546 26539 Fax 0546 664750 • Pubblicità: S.P.E. via detta Repubblica, 2 Fusignane Tel. 0545 50690/ Fax 0545 50287


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«Tassa di soggiorno? E io mi tolgo una stella» L'imprenditore Bucci declassa il suo hotel. E altri sono pronti a seguire l'esempio GLI albergatori ravennati sembrano aver compiuto un passo indietro rispetto alla decisione iniziale di non voler partecipare all'incontro indetto per questa mattina dall'assessore al Turismo Andrea Corsini sull'imposta di soggiorno. I rappresentanti di Federalberghi e Asshotel, rispettivamente Nicola Scialfa e Filippo Donati, hanno infatti rimandato direttamente a questa mattina la decisione definitiva in merito. Nel frattempo il capogruppo di Lista per Ravenna a Palazzo Merlato, Alvaro Ancisi, fa sentire la sue voce definendo l'applicazione della tassa «ingarbugliata», in particolare per quanto riguarda gli esenti dal suo pagamento e chiede al Sindaco di districare la questione.

viato. Da Federalberghi confer-mano infatti la presenza di altre due strutture alberghiere interes-sate a lasciar perdere una stella, pur di diminuire il gTavame della tassa di soggiorno. «Il rischio • commenta Bucci è di arrivare all'appuntamento con Ravenna 2019 senza avere più hotel a quat-tro stelle»,

«Siamo diventati esattori del Co-:M31 ne». Poche parole che fanno ca-pire il disappunto di Filippo Do-nati, presidente di Assh.otel Ra-venna, verso l'imposta. «E la cosa che preoccupa in particolare noi del settore aggiunge Donati è che non esiste ad oggi alcuna strategia futura per il turismo. Nessuno si è mai preoccupato di

IL RISPARMIO \

EURO A PERSONA

Passando da 4 a 3 stette superior nell'hotel, di Bucci l'imposta passerà da 3 a 2 attuo a persona

UNA STELLA in meno, un cu-ro in meno a carico dei clienti. Nella variegata discussione sulla `Tassa di soggiorno', che negli ul-timi mesi sta facendo discutere i proprietari delle strutture alber-ghiere nel Comune di Ravenna, viene fuori il caso di Maurizio Bucci. L'albergatore ravennate ha infatti deciso di compiere una scelta completamente fuori dall'ordinario: declassare il pro-prio hotel, il 'Mosaico', da un quattro stelle a tre stelle superior. Il motivo? Basta leggere la norma-tiva che regolamenta il balzello co-munale entrato in vigore il primo febbraio. Due curo a persona il prezzo per soggiornare nelle strut-ture a tre stelle, 3 curo per quelle oltre le quattro stelle. «Una scelta — spiega Bucci — che va nella di-rezione di poter presentare un'of-ferta più vantaggiosa ai nostri clienti a parità di servizio offer-to». Il declassamento non sembra però incidere sui prezzi che, assi-

cura l'imprenditore, «sono già molto ridotti. Anche perché il co-sto delle camere oggi non li deci-de l'albergatore, ma il cliente con le sue scelte»,

COME TUTTI gli aspetti di ca-rattere economico, l'effetto domi-no è quello che spaventa di più. E in questo caso sembra essersi av-

capire Ravenna, con la proposta che fa, che tipo di clientela recepi-sce e, specialmente, quali sarebbe-ro i nuovi orizzonti da poter esplo-rare in termini di offerta turisti-ca».

TRAMITE i social network il proprietario dell'hotel Diana ri-prende anche l'aspetto sottolinea-to da Ancisi: quello degli esenti dal pagamento della tassa. «L'ap-prossimazione con la quale l'am-ministrazione ha gestito le moda-lità di riscossione della tassa di soggiorno è offensiva nei confron-ti degli imprenditori —scrive Do-nati —. Basti pensare che per i clienti arrivati in hotel dal primo febbraio (e prenotati prima del 13 dicembre 2012) per la maggior parte dei casi sono gli albergatori che si fanno carico della tassa, poi-ché non si ha ancora la certezza di quali prenotazione saranno esen-tate dall'imposta».

Alessandro Cicognani

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LA PROTESTA

«In questi giorni ci stiam o attivando per dare il via at comitato di raccolta firme,

per capire in quanti sarebbero intenzionati

a cambiare Comune»

L'INTRODUZIONE

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GIORNI


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Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

press unE Periodicità: Quotidiano

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12/02/2013 il Resto del Carlino

RAVENNA

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«Non condivido che il ricavato venga utilizzato per La manifestazione detta Notte rosa, che a noi a bergatori non porta assolutamente introiti»

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MAURIZIO UCCI, HOTEL MOSAICO

L'INCONTRO O OGGI L'ASSESSORE CORSINI HA INDE I I O UN INCONTRO CON OLI OPERATORI TURISTICI

LA DECISIWE I PRESIDENTI DELLE ASSOCIAZIONI STANNO VALUTANDO SE PARTECIPARE

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NO TASSA Gli albergatori pronti alla secessione guidati da Tagliavini

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PROMOTORE TAGLIAVINI: «OPPURE TIREREMO FUORI IL 'COMUNE DEI LIDI'

Secessione dei I il sud «Pronti con la raccolta firme»

DI TASSA di soggiorno Bruno Tagliavini, proprietario dell'hotel Bahamas di Lido di Savio, e pro-motore della secessione dei lidi sud verso il Comune di Cervia, non ne vuoi proprio sentir parla-re.

Togliavini, come prosegue il suo lavoro verso la eventuale

secessione dei lidi? «In questi giorni ci stiamo attivan-do per dare il via al comitato di raccolta firme, allo scopo di capi-re in quanti sarebbero intenziona-ti a cambiare Comune»,

Da Cervia parlano però di tempi minimi di h-e anni. Ci so-no ipotesi alternative?

«Una seconda ipotesi potrebbe es-sere quella di tirare fuori di nuo-vo il discorso del 'Comune dei Li-di'. In alternativa si potrebbe pro-spettare la creazione di una lista civica per poter andare a contro-battere in Comune».

Nel frattempo l'assessore Corsia ha indetto un incontro

con voi albergatori. Pensa di parteciparvi?

«Ne stiamo ancora parlando, ma sinceramente non credo».

Quali sono i suoi dubbi? «Semplicemente è tardi per inter-pellarci. Dovevano farlo prima. E poi non approvo la destinazione che verrà fatta di queste entrate».

Cosa, addentrandosi nel di-scorso, non le sta bene?

«Che il ricavato venga utilizzato per la manifestazione della Notte rosa, come è stato prospettato. A noi albergatori questo tipo di fe-sta non porta assolutamente nul-la».

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«Pochi giorni fa l'ho incontrato. Era molto stanco»

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L'arcivescovo Ghizzon Tonini con il Papa nel 2005

IERI pomeriggio in Duomo si è celebrata la messa dedicata ai malati. Ad officiarla, il nuovo arcivescovo, monsignor Lorenzo Ghizzoni, reduce pochissimi giorni fa da una visita proprio in Vaticano. «Sono sorpreso delle improvvise dimissioni di Papa Benedetto XVI. N©n me lo aspettavo. Ho incontrato il Papa lunedì scorso a Roma ha aggiunto monsignor Ghizzoni in occasione della Visita ad limina, con tutti i vescovi dell'Emilia-Romagna e abbiamo parlato della vita delle nostre diocesi». Al vescovo, il Papa è apparso stanco. Un'impressione che si ritrova nelle valutazioni di altri prelati della nostra diocesi e di quella di Faenza che nelle ultime settimane sono stati nella Santa sede. «L'ho visto aildticato e molto stanco ha proseguito Ghizzoni ira l'altro aveva anche fatto tutta una serie di incontri». Quindi nell'omelia monsignor Ghizzoni ha rivolto le sue riflessioni «a chi sta vivendo la sofferenza» ed ha

i e celebrato il sacramento dell'Unzione degli infermi.

NESSUN commento invece da parte dei due porporati della nostra provincia. Non è stato possibile parlare con il cardinale Ersilio Tonini, che ieri pomeriggio ha preferito riposare nella sua stanzetta all'istituto Santa Téresa. Il cardinale brisighellese Achille Silvestrini, che vive in Vaticano da anni, non se la sente di commentare: «Prefe•iscono non dire nulla. Ho vissuto questa notizia come tutti».

Valerio lazzi




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papa. «Abbiamo avuto l'impres-sione di un uomo molto deperito, dimagrito, fiale stanco ----- raccon-ta ma lucidissimo: a ognuno di noi era concesso un intervento di non più di cinque minuti, e lui interveniva, ci uuerrompeva per chiedere dettagli o sottolineare al-cuni passaggi. Certo, le sue condi-zioni fisiche ci hanno preoccupa-to: siamo chiesti come avrebbe fatto a partecipare alla Giornata mondiale della gioventù in Brasi-

SONO SORPRESO. NELLA MIA VISITA A ROMA L'HO VISTO MOLTO AFFATTICATO

MONSIGNOR GHIZZONI

ACHILLE SILk, STRIN

Preferisco non dire nLi ta.

Ho vissuto q uesta notizia

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«Un Si otu i

uncio choc te. Li in preghiera per lui»

«SIAMO IN PREGHIERA». I sacerdoti della provincia di Ra-venna ieri hanno reagito così alla notizia choc dell'addio di Bene detto XVI al pontificato. C'è chi preferisce non comnientare al telefono, e chi, invece, accetta di di-re qualche parola. «Mi sento un pc-; orfano — ammette don Pier-re-Laurent Cabantous, parroco di Pia! nane Ma anche in questo caso il Papa si è dimostra-to un santo, un vero pastore: m sono sempre fidato delle sue mos- , se, e anche quest - uiti ma mostra a tutti noi cosa snoulica amare la Chiestt. La mia prima reazione al-la notizia? I--lo pregato la Mad.on-na», Dcm Ugo Salvatori, arciprete la parrocchia di San Rocca, ha vi-sto da vicino il pontefice un mese fa a Roma, durante l'incontro con il Mnvimento per la vita. (Era provato, camminava e parla va a fatica ----- dice -----. Parlava mol-to bene, la 'testa' c'era tutta e an che di più, ma era evidente la sua sncltezza. Credo che abbia pre-so la sua decisione a ragion vedu-ta, con estremo coraggio: è appe-na il secondo caso di questo tipo nella storia (dopo il ce.lebre 'gran rifiuto' di Celestino V cantato da

DON UGO SAL‘IATOR1 PARROCO EU SAN ROCCO

L'ho visto di recente, era provato, stanco, camminava a fatica. Credo abbia preso la decisione a ragion veduta

Dante nella I)ivina C.1oinnic dì, anche se 2dcuni alti papi hanno interrottointerroftoiioro pontificato pi-i ma della morte. ndr). Ai miei par-rocchiani dirò che un non» non è onnipotente, nemmeno quan-do è Papa: arriva il nioniento in cui ci si rende conto di non farce-la piu».

ANCHE IL VESCOVO di Faell-za-Modigliana Claudio Stagni è stato in udienza da Benedetto XVI, appena dieci giorni fa. Non poteva immaginare cosa sarebbe successo di li a poco, ma aveva no-tato le condizioni non buone del

le, la prossima estate».

STAGNI snocciola quelli che sono dstati, secondo lui, i puntidi forza del pontificato di .Ratzinger

La lettura della realtà, del relati-vismo, il rapporto tra ragione e fe-

de»), Ma anche le ferite, a comin-ciare dagli abusi sessuali sui mi-nori da parte di sacerdoti: ,<Un ca-so fatto esplodere durante il suo pontificato, ma relativo a fatti di 20o 30 anni prima». E sullo scan-

a t del corvo ti mag,u_ i orno del papa condannato per aver tra-fugato documenti riservati), il ve-scovo di Faenza dice: «Quell'epi-sodio è stato pesante, ma anche utile: e evidente che in Vaticano hanno imparato la lezione, tanto è vero che la notizia delle dimis-sioni non è trapelata nelle SCOLSe settimane». II nuovo pontefice? «Noi prendiamo quello che ci danno. L'importante è che Si fac-cia presto».

Francesco Monti


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L'OMAGGIO Nello scorso novembre una delegazione di fedeli e amministratori cervesi guidata dal sindaco Roberto Zoffoli aveva donato come tradizione il ‘salfìoire' prodotto dalle saline al Santo Padre





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MI SENTO UN PO ORFANO, MA HA DIMOSTRATO COSA SIGNIFICA AMARE LA CHIESA

DON PIERRE-LAU RENT CABANTOUS

DURANTE IL SUO PONTIFICATO HA AFFRONTATO TANTI TEMI ANCHE MOLTO SPINOSI

MONSIGNIOR STAGNI


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pressunE il Resto del Carlino 12/02/2013



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COMHEN'Ti TRA I POLITICI PREVALE LO STUPORE. IL TITOLARE DI FOCACCIA GROUP: «NOI PROGETTAMMO LA PRIMA PAPA-MOBILE»

Salflore e auto speciali, così i rapporti tra Ce a e Vati o SORPRESA e rispetto. Sono le rea-zioni che emergono nei commenti dei politici ravennati alla decisione di Benedetto XVI, Tra i più stupiti c'è Roberto Zoffoli, sindaco Pd di Cervia, che in novembre era stato in Vaticano per l'ormai tradiziona-le cerimonia della consegna del 'sa-le dei Papi' nelle mani del Pontefi-ce. «Sono profondamente sconvol-to. La notizia mi ha colto totalmen-te di sorpresa. Ho avuto l'onore di incontrare Papa Ratzinger nove volte dal momento del suo insedia-mento nel 2005. La sua — osserva Zoffoli — è una scelta che va rispet-tata. Denota la grandezza di una persona che ha anteposto la sua li-bertà interiore alla missione a cui la Chiesa l'ha chiamato», Le relazio-ni -tra Cervia e la Santa sede non so-no confinate al tradizionale dono

del 'sal:fiore'. C'è un'azienda cerve-se fornitrice ufficiale della Gendar-meria del Vaticano, che ha confe-zionato appositamente per Bene-detto XVI dei veicoli speciali. «E' una notizia che ci coglie di sorpre-sa» commenta il titolare Roberto

TRnIZIONE La città del sale offre ogni anno il suo prodotto più pregiato al Pontefice

Focaccia. «C'eravamo visti appena la scorsa estate in occasione della consegna della vetturetta da golf do-natagli dal Comune di Venezia. Tuttavia la nostra azienda ha rap-porti consolidati con la Santa Sede, dai tempi in cui, con l'obiettivo di

BENEDIZIONE Papa Bendetto XVI nella sua visita a San Marino

garantire l'incolumità del Pontefi-ce, progettammo la prima 'Papa mobile'. Gli ottimi rapporti che ci legano alla Cancelleria Vaticana ri-marranno inalterati».

«SI TRATTA indubbiamente di una scelta attenta e consapevole che richiede da parte di tutti il mas-simo rispetto» osserva da Ravenna Gianfranco Spadoni, consigliere provinciale dell'Udc. «Anche se l'abbandono anticipato del suo pon-tificato aggiunge lascia in molti credenti, note di tristezza di inquietudine cui si aggiungono, tuttavia, sentimenti sinceri di rico-noscenza per un pontefice di gran-de statura che ha guidato la Chiesa in un momento molto difficile e complesso per la società». Eugenio Costa, che è stato capogruppo di

Forza Italia in consiglio comunale, dà un'altra chiave di lettura. «In un momento in cui le dimissioni non fanno parte dei normali comporta-menti umani, perchè Fattaccamen-io alla 'poltrona' fia premio su tutto, e non solo in politica, anche a di-spetto dell'età e dello stato di salu-te, la decisione di Papa Ratzinger ha una valenza che va al di là del suo gesto. La sua decisione — ag-giunge l'ex azzurro mi ha molto sorpreso: se pensiamo al suo prede-cessore, ci rendiamo conto che Pa-pa Woltyla, benchè gravemente ma-lato, non pensò minimamente a di-mettersi. Grande rispetto dunque ed altrettanta ammirazione per Pa-pa Ratzinger e per il suo gesto di grandissima responsabilità».


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IMPEGNO li presidente Vasco Emani ( a sinistra) ha diffuso ieri una nota per invitare l'animalista ravennate a interrompere il digiuno




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Pronto il progetto di legge per i c ma Battistini non cessa lo sciopero Da quaranta giorni senza cibo: «Voglio la votazione in Regione» A DAVIDE Battistini non sono bastate nemmeno le rassicurazio-ni del governatore Vasco Errani e la presentazione di un progetto di legge teso ad accrescere la tutela degli animali. Da via Aldo Moro è partita ieri una nota firmata dallo stesso Errani. «In Assemblea legi-slativa è stato presentato un proget-to di legge a firma dei consiglieri Pd e Sei Marco Monari e Gabriella Meo che si propone di adeguare in senso estensivo la Legge regionale del 2005 sul benessere animale, sul quale mi auguro — afferma il presidente — possano presto con-vergere le diverse sensibilità dei gruppi presenti in aula. A seguito di questo confronto e del dibattito che seguirà in Assemblea legislati-va la Giunta regionale provvederà

ad adeguare i Regolamenti relati-vi, dando dunque una risposta po-sitiva ed equilibrata alle istanze di quanti chiedono riconoscimenti qualificali in materia di diritti de-gli animali domestici». Un riferi-

mento esplicito alla battaglia del ravennate che chiede una legge re-gionale che vieti di detenere cani alla catena. «Penso che questo im-pegno — è l'auspicio di Errani — consenta di superare da subito Mi-

ziative estreme come quella del si-gnor Battistini». Ma il ravennate animalista non ne vuole sapere. «E' solo una trovata elettorale — dice — è la solita poli-tica. Non ci sono finti certi. Io pro-seguo nello sciopero della fame e tra una settimana mi priverò an-che dell'acqua». Lo sciopero della fame di Eattistini è iniziato qua-ranta giorni fa. Protesta contro chi tiene i cani alla catena. Da capo-danno a oggi ha perso ben 12 chili. Nei giorni scorsi, quando si era dill. fusa la notizia del progetto di legge di Monari e N/leo, Battistini era parso ben disposto verso la sospen-sione della protesta: «Attendo la documentazione della votazione» aveva detto. Il fatto che l'Assem-blea legislativa sia pronta a discute-re il progetto di legge, per ora non gli basta.

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MALTEMPO Ieri nevicate ai nord, pioggia in Romagna

METEO Pochi fiocchi poi. pio e vento forte COME avevano anticipato gli esperti, nella nostra pro-vincia la perturbazione 'The Big Snow' non ha prodotto effetti di rilievo. A confer-marlo è Pierluigi Randi, cli-ma tologo-previsore dell'Ep-son Meteo Competence Cen-ter Meteoromagna: «Una perturbazione atlantica — spiega — proveniente dalla Francia ha dato origine ad. una debole bassa pressione sul Mar Ligure attivando dal-la tarda mattinata di ieri cor-renti di scirocco piuttosto forti. che hanno interessato anche la Romagna. Lungo il

litorale sono state rilevate-raf-fiche tra i 60 e i 65 chilome-tri orari, con mare agitato. Raffiche di un certo rilievo anche nell'entroterra (53,2 kni/h a Gambellara, 49,8 km/h ad Alfons irte e 45,1 km/h a Cotignola». Le preci-pitazioni sono state piutto-sto scarse. «Tuttavia in mani-nata, complice l'aria secca e nonostante lo scirocco, si so-no registrate deboli nevicate che hanno interessato soprat-tutto la parte settentrionale della nostra provincia. Da Al-fonsine fino a Conselice, pas-sando per Voltam, si è accu-mulato poco più di un centi-metro di neve». La località con l'accumulo più consi-stente è stata Monte Roma-no dove si è formato uno stra-to di neve di poco più di 15 centimetri. Previsioni? «Og-gi (martedì) assisteremo ad. una giornata nuvolosa, inter-vallata da breve schiarite, senza precipitazioni. Non è tuttavia da escludere qual-che debole nevicata sul crina-le appenninico. I venti saran-no deboli occidentali. Tra il pomeriggio e la serata di mer-coledì assisteremo a nuove precipitazioni, che saranno in prevalenza piovose. Saran-no invece nevose dai 400 me-tri in su, anche se qualche fiocco potrebbe fare la sua comparsa sulle pianure a ri-dosso dell'Appennino e sul lughese occidentale. Da gio-vedì generale miglioramen-to».

Luigi Seardovi

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nneussiune nel rilascio di atti amministrativi strumenta all'esecuzione di appalti, «Attiveremo attività di ispezione e l'attenzione che le istibuicini dedicano a queste problematiche è molto elevata» ha sottolineato, nel corso 1;lene; pre sentuzione del Protocollo, il prefetto Bruno Corda

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«Ho un amore incondizionato per la caccia» Intervista al 're del liscio' che imbraccia Jim:11e da quando era un ragazzino

«SE dovessero togliermi la possi-bilità' di andare a caccia, sarebbe per me un duro colpo da assorbi-re». Sono le parole dell'ex musici-sta Raoul Casadei, famoso per aver contribuito alla diffusione del liscio, che a fine gennaio si è visto sequestro il proprio fucile perché trovato in atteggiamento da caccia nella sua botte di Lido di Savio in orario non autorizza-to. Casadei, come prende il rischio di non poter rivedere il suo fuci-le per diverso tempo? «Sono molto preoccupato che pos-sano togliermi questa mia grande passione, ma non capisco perché debbano dire che ero in atteggia-mento da caccia. Il mio fucile in-fatti era chiuso nella sua fodera e completamente scarico». Il registratore per i richiami era però in funzione. Come lo spie-ga? «Su questo sicuramente ho sba-gliato. Devo però dire che mi ero recato a Lido di Savio la sera non per cacciare, ma per svegliarmi presto e cominciare l'attività vena-toria in mattinata». Tuttavia non è certo la prima volta che la fermano.

«Era successo anche l'anno scor-so, ma dopo aver fatto i controlli necessari mi hanno restituito tut-to. Comunque non voglio certo mettermi contro la giustizia».

nal è il suo rapporto con la cac-cia? «E un amore che dura da tutta una vita. Sono quasi 60 anni che

ÌÌRAOUL CASADEI

Lì nel chiaro però non stavo cacciando, il fucile era netta custodia. Ma ho sbagliato a mettere in funzione il registratore

vado a caccia, e non solo. Infatti amo tutto quello che comporta un rapporto con la natura. La pe-sca è un'altra delle mie grandi pas-sioni e anche la coltivazione del mio orto, in cui passo almeno cin-que o sei ore al giorno». A che tipo di caccia si dedica? «In questo periodo vado alla ricer-ca delle anatre. Ma nella mia vita

ho cacciato diverse tipologie di animali in giro per tutta l'Italia». Si tratta di un'attività intima che preferisce fare da solo o si reca a cacciare anche in compa-gnia? «Più di una volta sono andato pro-prio a Lido di Savio con degli ami-ci, ma da soli ha sicuramente tut-to un altro spirito». Questo suo amore incondiziona-to le deriva da una tradizione fa-miliare? «Assolutamente si. Da veri figli di Romagna tutta la mia famiglia andava a caccia. Mio nonno, mio padre. Una tradizione che mi è stata tramandata fin da giovane». Oggi attorno alla figura del cac-ciatore vi sono numerose pole-miche. Lei cosa ne pensa? «Credo che sia un vero peccato, anche perché in questo modo la fi-gura del cacciatore sta lentamente sparendo. Oltretutto ci tengo a sottolineare un aspetto: i cacciato-ri sono i principali naturalisti». Non le sembra un po' un para-dosso? «No, perché siamo interessati in prima persona al mantenimento della natura».

Alessandro Cicognani

USCIO Raoul Casadel, re del liscio e grande amore per la caccia

itRADiOr' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

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L'EX s',USCISU\ ERO ANDATO NELLA BOTTE A DORMIRE, PER POTER CACCIARE SUBITO AL MATTINO SUCCESSIVO




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S:\ V:0 LA POLIZIA PROVINCIALE NEL 'CHIARO' DI VIALE DEI LOMBARD

Usesqauveastiduregistratoretoii f uc i eacRomaoetillicciliasadei: RAOUTL::CaSadei:Oltrear liscio ha sempre avuto la passione an-che della caccìa. Che è diventata ormai un'ossessione, da quando Raoui - che ha 75 anni - ha smessadIportarenelmotido:prt ma con io zio Secondo e poi da solo, la musica romagnola. Un'ossessione::chedu:porto:soventea::: violare le regole, tanto che più volte la Polizia provinciale di Ra-venna io ha controllato (e anche colto in fallo) nei suo chiaro' di Savì sotto l'argine del Savio,

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lungo viale dei Lombardi, L'ulti-ma volta e stato a fine gennaio quando i poliziotti si sono accor-ti che per attirare gli uccelli uti-lizzava un registratore, vietai issi-mo. Quando gli agenti sono riu-sciti a entrare nella sua 'botte-bunker' (quasi un salottino sotto tetra), Raoul Casadei si è mostra-to sorpreso eMa io non caccia-vo». Il fucile infatti era dentro al-la custodia, Ma ovviamente gli é Salo sequestrato, Assistito dall'avvocato Stefano Merighi di

Ferrara, Casadei ha presentato ri-corso contro il sequestro al tribu-nale dei riesame dì Ravenna ed è in attesa dell'esito. Il musicista cesenate di questa violazione del-la normativa sulla caccia dovrà ri-spondere in tribunale Le erleg<xipeteute, passate trasgressioni a

avevano anche compor- tato qualche tempo fa la sospen-

sione della validità della licenza da caccia. Poi il documento gli è stato restituito,

Carlo Ra.


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L CORTEO 1.3 novembre la manifestazione per dire no al fernrniniciclio




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LÀ MANI FESTAWNE UN CORTEO DI SCIARPE BIANCHE E UN MOSAICO PER RICORDARE

«Dire no alla violenza e at femminicidio» L'8 NOVEMBRE 2012 ho partecipato alla manife-stazione 'Dire no alla violenza sulle donne e al fem-mínicidio'. Il corteo era composto da donne e uomi-ni con delle sciarpe bianche e dei cartelli con su scrit-to nome ed età delle donne vittime della violenza ma-schile. Altri manifestanti portavano invece un punto interrogativo che stava a significare: chi sarà la pros-sima vittima? Perché sappiamo che domani, o forse dopodomani, purtroppo capiterà ad altre donne. Il corteo è partito dalla sede della Linea Rosa, in via Mazzini, ed è giunto in piazza Serra, dove un breve discorso della presidentessa Alessandra Bagnara e di alcune volontarie ci ha presentato le vicende di alcu-ne delle cento - ben cento - donne uccise dall'inizio di quest'anno. In seguito la presidentessa per com-memorare l'evento, ha deposto un mazzo di fiori ac-canto al monumento, un piccolo giglio, con cinque rametti, e cinque fiori, a mosaico. Su ogni rametto c'è scritto il nome di una delle cinque donne uccise nel ravennate quest'anno. Il monumento è stato creato dagli studenti dell'liceo Artistico, per ricordare le vittime della violenza ma-schile nel nostro territorio. Successivamente il cor-teo si è spostato in piazza XX Settembre, dove Ales-sandra Bagnara ha continuato il suo commovente di-scorso. Nella piazza erano predisposti anche dei ta-

belloni con altri nomi di donne che hanno subito violenze. Prima di congedarci è intervenuto anche il sindaco Matteucci, che ha sottolineato il coraggio che devono avere al giorno d'oggi le donne, e succes-sivamente una volontaria della Linea Rosa ha elenca-to le altre donne vittime di violenze.

LINEA ROSA ha realizzato questa commemorazio-ne per ricordare che il numero dì donne che chiedo-no rifugio, è sempre in crescita, infatti il femminici-dio uccide una donna ogni due giorni ed è la prima causa di morte per le donne dai 15 ai 50 anni, più che da malattie e incidenti, le donne vengono uccise per mano di un uomo, che generalmente è una persona dell'ambito familiare o amicale della vittima stessa. L'associazione Linea Rosa è nata nel 1991 e ha accol-to più o meno 5 mila donne in case-rifugio. Sapendo che anche a Ravenna c'è chi ci può proteggere, dob-biamo dare coraggio a quelle donne che tra le mura domestiche sono maltrattate da uomini senza un bri-ciole) di rispetto nei confronti di un loro simile, solo perché e di sesso diverso_ Non è ammissibile che in un'epoca 'sviluppata' come la nostra, ci siano ancora queste situazioni 'preistoriche'[

Cristina Chiria4. e Lucia S'ama, classe 3 B Prof: Cinzia Raccagni


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L; STORIA INSEGNA

Orgogliosa di essere donna

NOI DONNE dobbiamo esse-re fiere di essere tali. Dobbia-mo guardare la nostra immagi-ne riflessa nello specchio con or-goglio, e pensare a quante no-stre compagne meravigliose &Inno fiuto risplendere la no-stra immagine. Anche se è sta-to faticoso affinnarsi per noi,

iché ci hanno da sempre umi-liate, sfruttate e degradate. Gli uomini si sono ritenuti; e talvol-ta si ritengono, ampiamente su-

.Hanno perfino messo in dubbio la possibilità che an-che noi avessimo un.inttna. Anche oggi ci fanno capire in tutti i modi che si, se sei donna la tua vita sarà sempre più dif-ficile rispetto a quella degli uo-mini. Eppure noi, troppo forti nell'anima anche solo per pen-sare di arrenderci, abbiamo di-mostrato che valiamo tanto quanto i nostri compagni ma schi, se non di più. Di modelli femminili da cui prendere spunto ce ne son© a bizzeffe. Esempi? Mano Curie, madre di tutte le nostre radiografie, vincitrice di ben due premi arso--bel. La famosa e geniale Rita Levi Montalcini, scomparsa a 103 anni, intelligenza da ven-dere, capace di tenere in pugno tutti quanti. L'adorabile scien-ziata dalla chioma bianca Margherita Hack„ astrofisica, che da sempre lotta per i diritti di noi donne. E tra le donne che tengono alta la bandiera del nostro onore, troviamo So-nia Gandhi. Assieme a lei non si può non ricordare la regina Elisabetta 11 , che ha saputo dare lustro al suo Paese. Que-ste donne sono solo alcune tra quelle che hanno cambiato la nostra condizione in tutto il mondo, migliorandola, o per lo meno dimostrando che le carte in regola per-fare vedere chi sia-mo le abbiamo!

Francesca Sartori, 3 B

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FON DAZI N E CASSA DI RISPARMIODI RAVENNA

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NON ABBASSARE LA GUARDIA Troppi casi anche in provincia

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Linea Rosa: e eroine detta porta accanto s„\ L .,,,‘,cm.\\ La violenza di genere è purtroppo in aumento

COSA SUCCEDE se una donna, anche con figli, subisce maltratta-menti e violenze? Si può rivolge-re solo alla polizia? E quello che abbiamo tentato di scoprire noi di Frammenti, finendo per imbat-terci nell'associazione di volonta-riato Linea Rosa. Diretta da Alessandra Bagnarti --che Ira l'altro ringraziamo per averci concesso quest'intervista —Linea Rosa è nata ne 1991, dall'esigenza di una trentina dì donne di avere un luogo sicuro nella nostra città per donne che subiscono maltrattamenti in fami-glia. Da quell' anno non si sono mai fermate. Iniziano con collo-qui personali per rafforzare nelle donne la consapevolezza delle pro-prie capacità, in contemporanea promuovono campagne di sensi-bilizzazione, arrivando a conven-zioni col comune e alla nascita del-la Casa Rifugio ad indirizzo segre-to nel 1998, alla Casa Dafne (2005) e infine alla Casa Melogra-no (2007). Le prime due accolgono donne con figli che vivono un periodo difficile, offrendo loro un rifugio

segreto dove sentirsi protette; la Casa Melograno invece ospita mamme e figli non in immediato pericolo, ma immerse comunque in momenti di disagio.

IL NUMERO delle donne che su- perano le paure e chiamano Li- nea Rosa è in aumento. Un dato

positivo, ci assicurano dirigenti e volontarie, significa infatti che stanno svolgendo bene 1' attività di sensibilizzazione insieme ai ser-vizi sociosanitari e alle forze dell'ordine. Tra colloqui e rifugi, infatti, più di 5.000 donne hanno contattato l'associazione in cerca d'aiuto, e il

65-70% di loro aveva figli. Nella stragrande maggioranza dei casi, è il partner/padre il responsa-bile delle violenze fisiche, psicolo-giche o economiche che siano. Tuttavia non fatevi prendere dai pregiudizi: almeno la metà di que-sti uomini violenti è italiana! Forse difficilmente ci accorge del-la presenza di associazioni come questa, finché non ci si trova tbc-cia a faccia coi 'problemi familia-ri'.

VI ASSICURO che loro sono davvero eroine quotidiane, donne che tra gli impegni di ogni giorno trovano due o ire ore in più, per stare vicino a chi ne ha bisogno per rimettersi in piedi, ricostruir- si una vita senza chi, anche per anni, le ha tratte nei modi peggiori. Le donne che subiscono maltrattamenti non sono soggetti deboli - sottolinea infine la presidentessa - ritengo che sia sbagliato parlare di 'vittime di violenza', perché sono donne molto forti con risorse proprie che necessitano solo di essere accompagnate e sostenute.

Lucia Saura, classe 3 B Insegnante Cinzia Raecagni


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Roberto Bunicci nuovo capo dei piloti del porto ROBERTO Bunicci è il nuovo capo dei piloti del porto. Ieri, il comandante della Capitaneria Francesco Saverio Ferrara, ha formalizzato la sua elezione emanando l'apposito decreto. Bunicci è veneziano, ha 44 anni, ed è entrato nei piloti del porto di Ravenna, 16 anni fa. In precedenza è stato capitano di lungo corso, girando il mondo per sette anni. Successivamente è stato al comando di navi traghetto, nella Manica e in Sardegna. Il servizio di pilotaggio, insieme ai servizi di rimorchio ed ormeggio, è uno dei servizi tecnici primari ed. indispensabili per ogni tipo di nave in arrivo e partenza. Un servizio che va svolto con perizia e massima competenza per poter garantire la sicurezza della navigazione nel porto in ogni situazione meteo, soprattutto nelle difficili condizioni di scarsa visibilità, come spesso si verifica nello scalo ravennate. Il pilota 'suggerisce' la rotta ed assiste il comandante della nave mercantile, in uscita o in entrata, nello svolgimento delle manovre necessarie. La corporazione dei piloti è stata creata a Ravenna il 28 marzo 1953, conta 14 piloti e 5 dipendenti, dispone di ausili alla navigazione per lo svolgimento del servizio, come il radar installato sulla propria sede di Marina ed è dotata inoltre di 3 pilotine, le unità navali con le quali i piloti raggiungono in rada le navi mercantili, trasbordando a bordo delle stesse. Nel 201.2 sono stati effettuati 8322 servizi di pilotaggio e prestate 41.6 assistenze via radio.

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Regolamento dei capanni, via ai termini per presentare te osservazioni

DA DOMANI scatteranno i termini entro cui i cittadini interessati potranno presentare osservazioni fino al 15 aprile, sul regolamento

i capannt. Testo ed elaborati sul sito del une o alt < Uff Cartografia (piazzate

21) il 1E,aned 11•13 e it mercoledì 9•13


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Darwin Day, apertura straordinaria del museo NatuRa

OGGI, in occasione del Darwin Day, anniversario della nascita del famoso scienziato, il museo NatuRa di Sant'Alberto propone l'apertura straordinaria nel °men ggio ingresso gratuito, prenotam

0544-5287 O e wwwatlantide,netinat


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Marina: oltre un milione di euro per it potenziamento del depuratore

OLTRE i milione di euro per il potenziamento del depuratore di Marina di Ravenna. L'opera progettata dai tecnici di Fiera, migliorerà il

so di depurazione dell'impianto e sarà per la prossima stagione turistica~

mento garantito da Ravenna Hoidi


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VE= L VOTO OGGI INCONTRO DEL PD E CONVEGNO DEL PRI

Tanti appuntamenti elettorali Domattina Di Pietro al mercato

PROSEGUONO gli appuntamenti elettorali. Antonio Di Pietro, a sostegno di Antonio Ingroia candidato preinier della lista Rivoluzione Civile, sarà domani a Ravenna dalle 10,30 al mercato cit-tadino in via Sighinolfi per incontrare i cittadini e poi, a seguire alle 11,30, terrà una conferenza stampa assieme ai candidati di Rivoluzione Civile in Emilia Romagna alla sala 'Silvio Buzzi' via .Berlinguer, 11. Ultime due settimane di cam-pagna elettorale anche per il Pd. Ambiente e lavo-ro per rilanciare lo sviluppo' é il tema dell'incontro organizzato per questa sera alle 20.30, nella sala

Piazza Rinascitadi via Maggiore 71. Interveiran-no Alberto Pagani e Mara Roncuzzi, candidati al-la Camera; l'onorevole Alessandro Bratti, candi-dato alla Camera. La giornata di domani si apre alle 10.30 con Sefi Idem e Alberto Pagani a incon-trare gli elettori al mercato di via Sighinolfi. Oggi pomeriggio invece, alle 14, nella sede del Pri M via Bovini 43 si svolgerà un confronto sul tema Tolto, E55, un'attesa troppo lunga" alla presenza dei candidati dell'Edera nelle liste del Senato e del-la Camera. L'incontro sarà presieduto da Luisa Babini e Gianriantonio Mingozzi.

IN ARRIVO Antonio Di Pietro, a sostegno di Antonio ingroia sarà domani ai mercato


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Il C evale della Mariola Oggi la sfilata. Ecco i numeri vincenti della lotteria TUTTO è pronto per festeggiare il martedì grasso. Anche quest'an-no Liceo artistico Nervi-Sewrini di Ravenna ripropone alla città gli antichi festeggiamenti carneva-leschi che diedero origine, alla fi-ne dell'800, alla maschera della Mariola. Quest'anno, per il nuovo Carnevale laico della Mariola 2013, si è scelto di recuperare le ra-dici dell'antico Carnevale raven-nate riproponendo la festosa mes-sinscena dei Tarininf in uso fino alla fine dell'Ottocento, in cui un allegra comitiva, con i volti im-brattati di Earina, in omaggio alla nobile famiglia dei Lovatelli Del Corno. Questa mattina gli allievi

apriranno i festeggiamenti con una sfilata mascherata per le vie del centro che partirà alle 9.30 dal Mulino Lovatelli in Borgo San Rocco e raggiungerà piazza del Popolo verso le 11.

INTANTO sono stati estratti i bi-glietti vincenti della lotteria abbi-nata al Carnevale dei ragazzi (wwv,7.carneval ecittad irave iuta. it). Il primo premio, una Peugeot 107 va al fortunato possessore del bi-glietto numero 958. Il secondo, una bicicletta elettrica, al bigliet-to 3656 mentre il terzo premio, un iPad, al biglietto 6248. Quarto

premio, un buono viaggio, asse-gnato al numero 2457, il quinto, una Nintendo Wii al biglietto 7049 e il sesto, una macchina da caffè, al 9287.

IL ROBOT da cucina, il settimo premio, è stato assegnato al bi-glietto numero 11999, l'ottavo, un telefono Aladin°, al biglietto 6165. Nono premio, un Bluetooth portatile, al 11998 e decimo pre-mio, una valigetta utensili, al 10008. I premi potranno essere ritirati da-si fortunati vincitori presso la par-rocchia di San Vittore in via Nar-sete, 30 (previa telefonata al nume-ro 0544-454970).

I N FESTA Domenica tantissimi bambini hanno preso parte al Carnevale

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VZSTZZIVZS'M

Domeniche senza

shopping VA sostenuta l'iniziativa della Confesercenti pienamente con-divisa dalla Conforma episco-pale italiana, per portare in Parlamento una proposta di legge d'iniziativa popolare con l'obiettivo di rendere le giorna-te fistive compatibili con le esi-genze degli imprenditori e dei consumatori. Lo scopo è di met-tere al centro alcune questioni um.ane e sociali che nel tempo sono state sacrificate sino a svuotare la ftstività domenica-le del suo significato religioso. Peraltro abbiamo potuto tocca-re con mano conte la liberaliz-zazione degli orari non abbia contrastato gli effetti della crisi, come dimostrano gli stessi dati statistici: ad esempio, sono calati i consumi (-2,2%), e il tasso di occupazione è giunto ormai a oltre il 10%; a questo si aggiunge, poi, il numero im-pressionante di saracinesche abbassate o intenzionate a far-lo appena possibile soprattutto per l'asfissiante carico fiscale. Forse l'unico vantaggio concre-to del non stop per i negozi è an-dato unicamente a favore degli ipermercati e in particolare del diffitso sistema Coop,

Gianfranco Spadoni


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Noi ravennati di MARCELLO PETRONEW

T parenza nelle ricerche di gas IN MERITO alla notizia comparsa sulla stampa riguardante uno screening che la so-cietà Enel Longanesi intende effettuare fina-lizzato alla ricerca di giacimenti di idrocar-buri in territori compresi nel Comune di Ra-venna e in alcuni Comuni della Bassa Roma-gna, ho formalizzato due richieste alla presi-denza del consiglio della Provincia, per quel che concerne il proprio ambito di competen-za, in particolare per gli aspetti ambientali correlati all'intervento. Ho chiesto un'informativa al Consiglio sul progetto di ricerca minerario alla base dello screening, in particolare in rapporto alla pro-blema della subsidenza del nostro territorio e alla sua sofferenza idraulica; di valutare la convocazione della commissione permanen-te competente in forma (li audizione invitan-do rappresentanti della società incaricata dello screening e rappresentanti delle asso-ciazioni di categoria che hanno espresso per-plessità sulla realizzazione del progetto

Tiziano Bordoni capogruppo Federazione della Sinistra

Sarebbe opportuno che l'amministrazione pro-vinciale rispondesse tempestivamente e in modo affermativo a entrambe le sue richieste. Da parte di Enel Longanesi c'è stato fin da principio pegno a confrontarsi con la popolazione e con gli imprenditori del mondo agricolo su ogni aspetto del progetto di screening. E' auspicabile che gli enti locali seguano lo stes-so percorso. Quando si autorizzano interventi de-stinati ad avere un impatto„Trande o piccolo, sul territorio, bisogna mettere in conto critiche e resistenze. Vanno discusse e se del caso contesta-te con la massima chiarezza e il maggior coinvol-gimento possibile.


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12/02/2013 pressunE


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NTEZb qrZ' SARANNO INSTALLATI NUOVI PUNTI DI COLLEGAMENTO

A Rido e Casola arriva il wi-fi gratuito LE NUOVE tecnologie riducono le distanze tra montagna e pianura. Grazie a Lepida, Re-gione e Provincia, da dicembre i Comuni di Casola Valsenio e Riolo Terme sono coperti dalla fibra ottica e quindi in collegamento tec-nologico con il resto della Regione. L'inter-vento di cablatura con fibre ottiche ha previ-sto un investimento di circa 170mila curo. Ma ci sono altre due novità che riguardano sia il Comune di Casola che quello di Riolo Ter-me. La prima è quella relativa alla prossima installazione di un hot spot wi-fi gratuito (con-

nessione internet senza fili) nei municipi per la diffusione del servizio internet all'aperto. Ma prossimamente saranno installati anche al-tri punti di collegamento wi-fi free nell'ambi-to del progetto 'Centri storici digitali'. Le aree che si potranno coprire sono, per Casola, il Parco Cavina, le piazze Oriani e Sasdelli, il Parco Nembrini e l'area del campo basket, il Parco Pertini. A Riolo la copertura sarà inve-ce realizzata in Corso Matteotti, piazza MaZ-zanti, nell'area delle scuole e lungo il parco flu-viale.

ALL'APERTO Una ragazza utilizza internet wi-fa

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Proseguono k iniziative del Pd in vista delle elezioni. Domani alle ore 1830 presso l'Auditorinin Sant' Umiltà dì via Pascoli 15 incontro su 'Cibo e

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Pd: incontro sull'agricoltura con De Castro e Rabbonì

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press LinE il Resto del Carlino 12/02/2013



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PCLMS MARIO MONDELLI HA INCONTRATO IL SINDACO E IL VESCOVO

Il nuovo questore di Ravenna visita la città PRIMA visita ufficiale in città ieri mattina del nuo-vo questore di Ravenna Mario Mondelli. questore • che in precedenza ha diretto la questura di Biella — ha incontrato prima il vescovo, con il quale si è trattenuto per un incontro abbastanza lungo. Mondelli, accompagnato dalla dirigente del commissariato Silvia Gentilini, ha poi incontrato il sindaco Giovanni Malpezzi e il comandante della polizia municipale Paolo Ravaioli con il quale si è fatto il punto sui problemi della città (si sarebbe parlato anche del tema dei

furti e del fenomeno dei parcheggiatori abusivi). Mondelli ha poi fatto una breve passeggiata in. centro (mentre cominciava a nevicare con una certa forza) prima di visitare il commissariato faentino del quale ha potuto constatare la buona logistica (molti commissariati sono infetti in edifici storici di difficile manutenzione, altre volte edifici semplicemente vecchi). Mondelli ha incontrato il personale dell commissariato, ma ha anche potuto ammirare per l'occasione alcune ceramiche faentine.


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Domani alte 18 at Teatro Rasi si tiene Lo spettacolo La repubblica dei bambini. Lo spettacolo è per bambini dpi 6 ai 10 anni e adutti. E prevista anche una replica mattutina per ragazzi dette scuote sempre domanL atte 10.

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Le isole aginate prendono vita

sul palco dell' À a La nuova opera di Fabrizio Favale e Le Supplice

SI INTITOLA Isolario', la nuo-va opera coreografica di Fabrizio Favale e Le Supplice che va in sce-na venerdì sera alle 21, alle Artiii-cerie Almagià di Ravenna. Sul pal-co, oltre ai danzatori della compa-gnia Favale, anche il Coro delle Libere Note diretto da Elisabetta Agos tini e Catia Gori e 20 giovani danzatrici provenienti dalle scuo-le di danza di Ravenna Atelier, Ravenna Ballett Studio, Centro Studi La Torre, Palestra Lo Zodi-aco che hanno seguito il laborato-rio tenuto da Favale. Con questo spettacolo si apre il si-pario sulla seconda edizione della rassegna di danza contemporanea 'Today Todance', ideata e organiz-zata dall'associazione Cantieri di Selina Bassini. «Il lavoro — spie-ga Favale è stato creato duran-te un percotao in residenza in al,- cune isole minori della Sicilia. E composto da 14 brevi brani coreo-grafici, diversi come un catalogo di isole dello stesso arcipelago». Evidente il riferimento alle opere del francescano Vincenzo Coro-nelli, nel tentativo di addentrarsi

in atlanti dell'immaginario. «L'in-tero lavoro — aggiunge il coreo-grafo —, si snoda su un doppio re-gistro, alternando scrittura coreo-grafica e figurazione. Nella prima parte trova spazio un lungo brano coreografico, che ha per protago-nisti sette danzatori. Ma sono pre-

senti anche assoli, o percorsi soli-tari dei danzatori. Nell'ultima par-te prevale invece la figurazione e i danzatori appaiono come mem-bri di una sconosciuta tribù, in-tenti ad addobbare i capelli in complicate acconciature e fare tra-vestimenti con rami, piume e lac-ci colorati. Mentre vengono svol-te queste attività, viene dispiegata in scena un'imponente vela». Le musiche Eseguite dal vivo sono af-fidate a Teho Teardo, noto com-positore che ha realizzato colonne sonore per il cinema.

LA RASSEGNA proseguirà il 16 marzo (ore 17) con la performan-ce in vetrina di Paola Conti alle Boutique Fantasque di via De Ga-speri e via Cairoli e con lo spetta-colo 'A ge' dell'emergente compa-gnia Collettivo Cinetico al teatro Rasi (ore 21), per concludersi do-menica 17 marzo al teatro Alighie-ri (ore 15.30) con Instrument. Scoprire l'invisibile" della Com-pagnia Zappalà Danza. Per info e prenotazioni biglietti: 0544/251966 (Cantieri Danza) e 0544/36239 (Ravenna Teatro).

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Mosaici, cer che e... gatti in attesa di Bosch e Dalì

il piatto Pie è l inaugurazione della grande mostra al Mar AL MAR Museo d'Arte della città di Ra-venna (via di Roma, 13); il 17 febbraio sa-rà inaugurata la mostra 'Artisti tra norma-lità e follia-Da Bosch a Dalì, dall'art Brut a Basquiat'. La rassegna resterà aperta fi-no al 16 giugno con il seguente orario: fi-no al 31 marzo: da martedì a venerdì 9-18, sabato e domenica 9-19- Chiuso il lunedì. Dal primo aprile sarà aperta da martedì a giovedì 9-18, venerdì, sabato e domenica 9-19. Chiuso il lunedì.

AL MUSEO nazionale di Ravenna (Via Fiandrini) fino al 26 maggio si terrà la mo-stra di arte musiva dal titolo `Riccardo Li-cala e i maestri del mosaico'. Orario di visi-. ta: tutti i giorni , escluso il lunedì, 830-19.30. Niart Gallery (via Anastagi 4a/6); dal 16 febbraio al 9 marzo giocattolo disubbi-diente' di Roberto Papetti ( con foto di Ste-fano Tedioli). Orario dì visita: martedì e mercoledì 11-12.30; giovedì e venerdì 17-19; sabato 11-12.30/ 17-19.

M V.ETRNA Sono 48 gli artisti che partecipano alta rassegna faentina a tema esclusivamente felino

A FAENZA continua al Mie (Via Baccari-ni 19) fino al 17 marzo la mostra Pizzi Cannella. Alla Bottega Bertaccini (Corso Garibaldi 4); sabato 16 febbraio alle ore 17 verrà inaugurata 1'8© edizione della mostra 'Ar-tegatto Artefatto 2013'. Le opere, aventi come tema il gatto, realizzate da 48 artisti, dopo l'inaugurazione saranno esposte nel-le vetrine dei negozi del Centro Storico di Faenza.

CONTINUA fino alla fine di aprile al Museo Civico delle Cappuccine di Bagna-cavallo 'Vedute di Assisi' di Enzo Morel-li. Orario: tutti i giorni 10-12/15-18. Chiu-so lunedì e postfestivi Alla Sala del Carmine di Massa Lombar-

da fino al 17 febbraio prosegue la mostra del pittore Giovanni Maiardi dal titolo 'Novecento Ritrovato', curata da Orlando Piraccini. Orario; venerdì 16-19; sabato e domenica 10-12 / 16-19. Casa Protetta M. Geminiani; fino al 24 febbraio 1 giochi di una volta costruiti e raccontati'. Aperto rutti i giorni dalle ore 10 alle ore 17.30.

A LUGO, Nella Residenza sanitaria assi-stita San Domenico è stata inaugurata l'opera in mosaico 'L'albero di Camelia' collocata all'interno del Nucleo disabilità gravi e realizzata nell'ambito del progetto di arte terapia. Gli ospiti del centro diur-no hanno avuto l'opportunità di realizza- ,

re parte dell'opera assieme ai corsisti di Mosaico dell'Università per adulti di Lu- ,

go. L'opera è ispirata a un dipinto di Rita Mangano, artista specializzata in opere per strutture ospedaliere che ha tenuto al-cuni incontri all'Università per adulti.

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PARTICOLARE Uno scordo dell"Elefante' di Bosch che è arrivato al Mar nei giorni scorsi


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Un digiuno contro questa legge elettorale 'SE LA REGIONE non si muove, fra 10 giorni inizio lo sciopero della sete'. E' quanto fa sapere l'animalista ravenna-te che protesta per ottenere una legge che vieti di tenere i cani alla catena, evidentemen-te impaziente che la sua richie-sta, pur accolta a furor di popo-lo dalla Regione, e ora in attesa di essere velocemente adottata anche dal Comune (le elezioni incalzano!) grazie all'interessa-mento di Aneisi, che è il più ac-canito difensore della sua 'cau-sa', divenga legge con la certa sorveglianza da parte dei vigili (non è difficile, visto il limitato numero di casi; ma per il Co-mune di Ravenna la nuova en-trata non sarà certamente para-gonabile a quella procurata dai divieti di sosta!) perché venga rispettata. C'è, dunque, un interesse quasi morboso a coinvolgere l'opinio-ne pubblica in questo caso, del resto abbastanza insignificante (non credo solo per me): ognu-no, a mio avviso, è libero di di-sporre della sua vita come me-glio gli aggrada, purché non danneggi gli altri. E', comun-que, esagerata l'importanza. che si sta dando a questo caso: ho avuto la sensazione che que-sto 'interessamento' sia stato, localmente, superiore a quello che ottenevano i noti i digiuni, prolungati e seri di Pan-nella, a cui si deve, onestamen-te, il merito di essere riuscito a far approvare leggi soprattutto per il riconoscimento di diritti civili certamente, credo, un po' più importanti di quelli di un animale. Spero, comunque, che, se non altro per riconoscermi un po' di par condicio, anche se appa-

PRONTO CRONACA DEGRADO Il Il E INCURIA IN CITTA I l Inviate le vostre segnalazioni a il Resto dei Carlino ,-...: ..... ..... .

rentemente la mia può sembra-re 'vox clamans in deserto' (ma credo — e spero che non lo sia!), mi sia concessa una rifles-sione. Provate a pensare quale soste-gno avrebbe avuto un improba-bile digiunatore per protestare contro la vergognosa antidemo-cratica legge elettorale con cui siamo costretti ad andare a vota-re, una 'catena' molto più corta — direi - di quella destinata ai ca-ni, che pur sono animali. Coloro che l'hanno promossa e ben accetta, tutti i partiti, an-che quelli che hanno finto di ne-garlo, sono gli stessi che all'una-nimità hanno imposto i cani, di qualsiasi razza e dimensione, nei condomini, senza la possibi-lità di espellerli nel caso che in-fastidiscano gli altri inquilini. Forse, definire ipocriti questi atteggiamenti è un generoso eu-femismo!

Gianni Celletti Ravenna

Sanatoria dei capanni per finanziare l'ente

MI PERMETTO di suggerire al presidente del Parco del Del-ta come rifinanziare le casse vuote del suo ente. Forse il signor .M.edri non sa di avere una fortuna sotto mano in provincia di Ravenna e di Ferrara. Gli basta fare una normali va di sanatoria riguardante tutti i capanni da pesca e far pagare una tassa annuale ad ognuno; incasserebbe minimo 1 milione di curo all'anno. Scu- sate se è poco in questi tempi.

Romano Neri Conselice

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Giallo dei posti barca, dibattito in consiglio

SE DOVESSERO confermar-si le notizie sull'accatastamen-to pare mancato dei 1300 posti barca da parte di Seaser spa nel porto turistico di Marinara e del relativo mancato versamen-to dell'Ici/Imu, il sindaco di ra-venna dovrà riferire in un con-siglio comunale straordinario convocato d'urgenza nel giro di massimo 10 giorni, dove do-vrà spiegare, con l'ausilio di tut-ti i soggetti pubblici interessa-ti, il perché di questa situazio-ne. L'Autorità portuale di Raven-na, il fallimento Cmr e Italia Navigando dovranno fare lo stesso per quanto di propria competenza. Il consiglio comunale, in tutti i suoi componenti, deve solleci-tare questa azione-trasparenza. Lo devono ai cittadini e a quan-ti hanno investito nel progetto del porto turistico. Non c'è più tempo per silenzi pubblici.

Giulio Bazzocchi Lista per Ravenna


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orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lugo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

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MARTEDt 12 FEBBRAIO 2013

Preoccupa l'alta marea

Forte sciroccata, operatori balneari in stato di allerta

RAVENNA Più della neve ieri gli operatori balneari hanno te-muto lo scirocco. Preoccupazio-ne per il rischio mareggiate.

*SERVIZIO a pagina 6

Ricariche al cellulare in cambio di sesso

RAVENNA.Bagnaca.vallese di 60 anni a processo per aver chiesto sesso a una tredicenne in cambio di una ricarica. ca.


Le scuole anticipano lo stipendio ai docenti

RAVENNA. Alcune scuole hanno anticipato gli stipendiai docenti.

• SERVIZIO a pagina 8

Faenza, meningococco L'insegnante migliora

FAENZA. E' in buone condizio-ni, seppure ancora ricoverata all'ospedale, l'insegnante colpi-ta da meningococco.


Imola, coop imolesi in battaglia per un appalto

IMOLA. Coop imolesi si dan-no battaglia al Tar per gestire i servizi dei cimiteri di Bologna.

• GIORGI a pagina 17

Imola e Lugo per i ierremotati grazie al fotovoltaico

IMOLA. Imola e Lago insieme done-nana 520m.ila euro a quattro comuni terremotati grazie ai fotovoltaloo.

• SERVIZIO a pagina 19

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Le proposte: bus elettrici, banda larga e promozione sul web

RAVENNA. Nei giorni di con- ni le prime proposte per la gestio- lidi e in cittili(veicoli 2.11- della promozione del territorio fronio conilComune sull'applica- ne e dei ,ismatil della mento delle b` - a noli-eln). Si sal web. Chiude per protesta ros- zione tec,nica dell'imposta di sog- t t i 'stat , osa. Si parlo o aaipot i an-m ban- sociazione Lido di Socio Hotels. giorno arrivano dalle asse. iazio- mobilità :era Per i turisti nei da larga nelle locar ,nlneari e *SERVIZIO a pagina 5

tàN 't11,400a10 A CNIL 110110,NC. L'annuncio delle dimissioni u. SALFIL/M ALLA 1t410.NW4 OEL PAPA. Ogni anno una del pontefice ha scosso anche lacomunità religiosa ravennate. delegazione cervese, capeggiata dal sindaco, si reca dal Pa-L'arcivescovo Cohizzoni aveva inconorato Benedetto XVI appa per donare alla mensa pontificia il pregiato Salfiore. pena una settimana fa, a Roara «E un fulmine a Mei sereno». •S ERV IZIO a pagina 9

Cervia in lutto per la morte di "Zimbo"

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Caccia irregolare Raoul Casadei

rischia ammenda • SERVIZIO a pagina 5

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ornere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Logo e Imola Tiratura: n.d.


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pressunE

«Detrazione bocciata da Monti» (Pd): «Le sue idee le ha già ostacolate da pretnier»

RA VENIVA. In questo anno di Governo il senatore Monti avrebbe potuto realizzare i prin-ipali punti programmatici per il turismo annunciali nell'intervista al Corriere. Abbiamo hiesto più volte risposte immediate per le imprese, che nei fatti non sono arrivate. Il Partito )emocratico ha proposto di estendere alle strutture ricettive agevolazioni.fiscali previste per

ristrutturazioni delle abitazioni, prima de/36% poi del 50%. Un provvedimento fattibile per 'innovazione che non è stato accolto dal Governo. Oggi scopriamo che senatore Monti, Tobabilmente perché preso dalla foga dema,cogica da campagna elettorale, propone la de-raibilità del 100% delle spese sostenute per riqualificare le strutture. Abbiamo chiesto, inoltre, 7. trasformazione della tassa di soggiorno in contributo di scopo per turismo. Nell'intervista senatore Monti riprende questa proposta come punto programmatico per il futuro governo.

›eccato, avrebbe potuto approvare questa misura come richiesto più volte dal Pd. Con il go-erno Monti è mancata una strategia di breve periodo per il turismo, è aumentata solo la Press ione fiscale. Resta la delusione nei confronti del senatore Monti che si ricorda del turismo olo in campagna elettorale, contribuendo in questo modo a creare sfiducia. Con il Partito !emocratico si cambierà strada: il turismo avrà le necessarie politiche e risorse adeguate per ornare a crescere.

Armando Cirillo Responsabile nazionale turismo Partito Democratico

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appe alla tassa di scopo nazionale

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pressunE

Chiara Bissi

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Corsini apre alla tassa di scopo nazionale L'assessore al Turismo risponde alle questioni sollevate ieri sul Corriere da Mario Monti

«La nostra proposta prevede che il 70% dei fondi raccolti rimanga ai Comuni»

RAVENNA. Dopo l'intervista a tutto campo sulle politiche turistiche rila-sciata ieri dal presidente del consi-glio uscente Mario Monti al Corriere Romagna arriva immediata la rispo-sta dell'assessore al Turismo Andrea Corsini. che in riferimento ai temi sollevati dal premier ribatte punto su punto.

dovrebbe dedicarsi ai mercati emergenti come Brasile, India e Cina. Oc-corre accelerare sul mo-

dello dell'Emilia Roma-gna che si muove con le unioni di prodotto met-tendo a sistema la promo

Assessore Corsini ie-ri il premier Monti ha bocciato l'imposta di. soggiorno in favore di. una tassa di scopo na-zionale?

«Sì, ho letto. Ma arriva secondo. Nelle proposte articolate dal Pd nel pia-no strategico sui turismo presentato nei giorni scorsi a Roma si può leg-gere l'indicazione di tra-sformare l'imposta di soggiorno in tassa di sco-po, con una tariffazion.e omogenea sul territorio nazionale».

Quale dovrebbe esse-re la ripartizione dei fondi raccolti?

«La nostra proposta prevede che il 70% ri-manga ai Comuni per la riqualificazione turisti-ca in accordo con le ca-tegorie, il 30% venga. suddiviso fra l'Enit rifor-mata e le Regioni per vei-colare il marchio Italia nel mondo e per la pro-mozione dei territori».

Altro tema sollevato, quello degli sgravi fi-scali sulle ristruttura-zioni di strutture turi-

stiche. Monti parla di detrazioni del 100%, cosa ne pensa?

«L'idea che portiamo a-vanti è quello di allinea-re gli sgravi_ del 55% re-lativi all'edilizia resi-denziale anche alle strut-ture turistiche. Capisco che siamo in clima elet-torale, ma la nostra mi sembra una proposta fat-tibile e sarebbe già una bella. conquista. In tema. di alberghi ciò che serve ora è una legge nazionale che introduca condizio-ni fiscali favorevoli in caso di vendita fra pro-prietari e affittuari. Ora molti proprietari hanno come interesse principa-le la rendita mentre l'af-fittuario non riqualifica e questo va a discapito della, qualità dei servizi e dell'offerta turistica».

Monti pone il proble-ma delle politiche di promozione frammen-tarie con Regioni e Province spesso non coordinate con il livel-lo centrale.

«La riforma dell'Enit è uno dei punti salienti del

commercializzazione in-tegrata dei territori».

In questi giorni sono in corso in città incon-tri con gli operatori sull'imposta di sog-giorno. Cosa state deci-dendo?

«Si tratta di riunioni tecniche sull'applicazio-ne dell'imposta.. La con-certazione subentrerà più avanti. Quando en-treremo nella discussio-ne sul bilancio discute-remo nel merito come impiegare le risorse in accordo con le catego-rie».

nostro piano strategico. Noi prevediamo la nasci-ta di una società per a-zioni con il coinvolgi-

mento delle Regioni per evitare le azioni condot-te dai Comuni_ singolar-mente. L'Enit riformato


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Donati (Asshotel): «Le proposte di Monti arrivano tardi. Nel 2013 molte strutture chiuderanno i battenti»

Operatori diffidenti: «Promesse elettorali» Rustignoli: «Abbiamo vissuto sulla nostra pelle taite.,:iamento sulle concessioni»

RAVENNA. Le proposte di Mario Monti an-nunciate ieri dalle pagine del Corriere Ro-magna per rilanciare il turismo non convin-cono gli operatori ravennati. Ben vengano le politiche di sgravi fiscali per gli imprendi-tori del settore, una tassa di scopo al posto della tanto vituperata tassa di soggiorno e la centralità dello Stato nelle attività di promo-zione all'estero, ma il rischio è che si tratti di una boutade elettorale. Lo ha detto chiara-mente Filippo Donati, presidente nazionale di Asshotel Confesercenti, che a proposito degli sgravi fiscali ha ricordato che «proprio il Governo Monti ha introdotto l'Imu per gli alberghi, strumenti che producono reddito e non abitazioni, e che molti albergatori non hanno avuto le possibilità economiche per pagarla. Monti arriva con un anno di ritardo, dopo che il danno è già fatto. Parla di incre-mentare l'impatto del turismo sul Pii reale di 30 miliardi in dieci anni, ma forse non sa che a fine 2013 chiuderanno molti alberghi». Do-nati non dimentica poi le richieste anche di un confronto, rimaste inascoltate nei 14 mesi del Governo Monti. «E' stata respinta per-sino la nostra proposta di detrarre il 55% del-le spese di riqualificazione delle nostre strut-ture, mentre ora afferma persino che si può pensare di introdurre detrazioni del 100% per tutte le strutture turistiche. Sulla tassa di scopo poi ho sentito molte proposte, però si continua ad introdurre la tassa di soggior-no, l'ultima in ordine di tempo proprio a Ra-venna. Ad oggi gli impegni più seri sul tu-rismo che ho sentito nel corso di questa cam-pagna sono quelli del Pd». La diffidenza ser-peggia anche fra i balneari, che nei mesi scorsi hanno ingaggiato una lunga battaglia contro la direttiva Bolkestein per le conces-sioni demaniali delle spiagge e che solo sul filo di lana hanno ottenuto una proroga di cinque anni, troppo poco per la salvezza cer-ta delle loro imprese. «Abbiamo vissuto sulla

nostra pelle l'atteggiamento del Governo Monti contrario alla proroga delle concessio-ni e a soluzioni alternative a quella prospet-tata con l'evidenza pubblica, nella quale pos-sono competere i grossi investitori - spiega Maurizio Rustignoli, presidente della Coope-rativa Spiagge Ravenna -. Va bene quindi promuovere il Paese e fare aggregazione, va bene detassare per incentivare gli interventi di riqualificazione, che sono necessari, ma facciamo attenzione a non cadere nell'errore di credere che le multinazionali, che dispon-gono di grandi fondi di investimento, faccia-no meglio delle piccole e medie imprese, che da sempre rappresentano la spina dorsale del nostro Paese. Perché il nostro sistema no-nostante la crisi sta tenendo, anche se deve

fare un salto di qualità, deve innovarsi nelle strategie di e-commerce e promozione on li-ne, ma non può essere una direttiva europea, che può decidere quando la mia azienda deve morire». Rispetto al passato c'è però una no-vità, che Riccardo Capo, responsabile sezio-ne Turismo Confindustria Ravenna, rileva nell'attenzione che finalmente viene data al turismo in questa campagna elettorale. «Mi fa piacere che finalmente si parli dei proble-mi specifici che stanno investendo il settore e tutti gli operatori, come la possibilità di introdurre la tassa di scopo omogenea, men-tre la promozione turistica del paese potreb-be potrebbe essere un fattore distintivo. Si tratta di vedere quanto di tutto questo sarà realizzabile».


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Chiude la Lido di Savio Hotels L'associazione protesta contro l'imposta e l'assenza di servizi

RAVENNA. Alcuni al-bergatori hanno deciso di chiudere la sede del "Lido di Savio Hotels", l'associazione che si oc-cupava delle attività di promozione e prenota-zione alberghiere per conto di alcuni alber-ghi di Lido di Savio e Lido Di Classe.

«Le spese di segrete-ria e di gestione dell'uf-ficio in viale Romagna a Lido di Savio non so-no più sostenibili, an-che se i soci continue-ranno a collaborare on line, attraverso il sito dell'associazione attra-verso il quale sarà pos-sibile collegarsi al ser-vizio prenotazioni dei singoli alberghi», ha commentato il presi-dente dell'associazione Bruno Tagliavini, che dà la colpa non solo alla crisi economica, che non lascia ben sperare neanche per il 2013, ma anche alla tassa di sog-giorno.

«Con l'introduzione di questa nuova tassa i soci hanno deciso che sarebbe stato inutile continuare a investire soldi in Lidi che sono abbandonati a se stessi dal Comune. Forse solo

l'assessore al Turismo ed il sindaco pensano che i nostri Lidi siano turisticamente supe-riori, ad esempio, ai Comuni di Venezia e Firenze, dove la tassa per un albergo a tre stelle costa 1.50 euro mentre nei Lidi Raven-nati costa 2 euro», quando in realtà a Lido di Savio, durante la sta-gione turistica «non c'è un ufficio postale, un ambulatorio medico e a Pasqua non c'è alcun servizio per i turisti.

La farmacia, ad esem-pio, apre solo dai primi giorni di giugno come se il cliente di maggio non ne avesse bisogno. Nello stesso tempo il Comune si inventa il "mare d'inverno", una bufala colossale che non ha mai portato ad una sola presenza turi-stica, ma ha solo evita-to che gli stabilimenti balneari smontassero le strutture durante l'inverno, così come prevede la normati-va».

dodiSaviollotel,

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Con latassabus elettrici, digitale e panchine


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Un gruppo di turisti a Ravenna

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Conlatassabus elettrici, digitale e pandune

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Proseguono gli incontri tecnici fra Amministrazione e associazioni di categoria per l'applicazione dell'imposta di soggiorno

Con la tassa bus elettrici, digitale e panchine Cna e Ascorn lanciano le prime proposte per interventi sul territorio fra lidi e città

RAVENNA. Nei giorni di confronto con il Comune sull'applicazione tec-nica dell'imposta di soggiorno arri-vano dalle associazioni le prime pro-

poste per la gestione e l'utilizzo dei proventi della tanto contestata tas-sa, in vigore nel territorio comunale dall'I di febbraio.

Se ieri è stato il turno delle associazioni degli artigiani, Cna e Confarti-gianato, oggi sarà quello degli albergatori rappre-sentati dai vertici di Con-fesercenti e Ascom dopo le tante polemiche solle-vate dai sindacati di ca-tegoria.

«Anche se motivate da questioni logistiche le convocazioni separate non sono piacevoli - assi-cura Nevio Salimbeni, re-sponsabile turismo di C-na - comunque ora occor-re capire cosa fare del mi-lione e mezzo di euro che verranno raccolti con l'imposta».

Pur convinto della ne-cessità di produrre un do-cumento comune frutto del lavoro di tutte le as-sociazioni legate alle atti-vità turistiche, Salimbe-ni elenca tre settori sui quali concentrare le azio-ni di promozione.

«Pensiamo a una mobi-lità leggera per i turisti nei lidi e in città, grazie a veicoli elettrici che effet-tuino il tour dei monu-menti Unesco, grazie all'aumento delle bici-clette a noleggio e al po-tenziamento del collega-mento fra Lido di Savio e Mirabilandia».

Una proposta che segue quella relativa al poten-ziamento della banda lar-ga nelle località balneari

e al potenziamento della promozione del territorio sul web. «Pensiamo che la rete sia molto più effi-cace delle tante missioni all'estero di delegazioni amministratori rappre-sentanti di singole cit-tà».

Per Graziano Parenti, presidente di Ascom la trattativa è tutta aperta. «Da anni chiediamo la tassa di scopo. I proventi posso essere utilizzati laddove si riscontrano delle carenze o possiamo

decidere di sollecitare i turisti con un sondaggio per capire cosa serve. Certo noi rappresentiamo l'80% degli albergatori della provincia e la nostra voce ha un peso anche se ci siederemo al tavolo di concertazione. Siamo sot-to elezioni e tutti pensano a grandi questioni, ma sa-rebbe opportuno partire da questioni come i bagni pubblici per i quali non ci sono mai i soldi e dall'in-serimento di panchine e aree di sosta».


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Conlatassabus elettrici, digitale e pandune

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Bagnini allerta per il rischio mareggiat • Raffiche tino a 80 km/h

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8111111 111 allerta per il rischio mareggiate Raffiche fino a 80 km/h

RAVENNA. Non è stata la coreografica nevicata di ieri (la terza in tre gior-ni) che a differenza delle giornate precedenti non ha neppure velato di bianco i tetti. A tenere col fiato sospeso gli operato-ri turistici è stata la forte sciroccata legata alla de-pressione che ha interes-sato l'Italia portando maltempo lungo quasi tutto lo Stivale e che ha reso il mare agitato.

Fortunatamente la bas-sa marea ha evitato che le mareggiate facessero danni sulla costa raven-nate, ma nonostante la forza del vento nella se-rata di ieri si fosse atte-nuata, titolari e gestori degli stabilimenti bal-

neari per tutta la notte hanno vigilato la situa-zione nel timore che in coincidenza con l'innal-zamento del livello del mare previsto poco pri-ma di mezzanotte potes-sero verificarsi situazio-ni critiche. Il bilancio del maltempo si potrà fare

A sinistra,

l'intervento

dei vigili

del fuoco

in città

A destra

e sotto,

gli effetti

della

mareggiata

(fotoservizio

Massimo

Fiorentini)

solo stamane, ma pur senza registrare danni, quella di ieri è stata una giornata di vibrante atte-sa. «Le condizioni non e-rano certo quelle favore-voli ad una nevicata in-tensa che infatti non c'è stata - commenta il me-teorologo di Meteoroma-

gna, Pier Luigi Randi C'è invece stata una sci-roccata molto intensa an-che se contenuta dal pun-to di vista temporale, con un apice raggiunto tra la tarda mattinata e il pri-mo pomeriggio di ieri». E' stato in quel lasso di tempo che sono state re-

gistrate le raffiche più forti, comprese tra i 70 km/h e gli 80 km/h, che in città hanno provocato il distaccamento parziale di una tenda in via Mag-giore rendendo necessa-rio l'intervento dei vigili del fuoco. Dal pomeriggio i venti si sono attenuati anche se al largo la spinta è continuata rendendo l'Adriatico agitato. «La situazione è stata di aller-ta ma non di allarme, es-sendo mancato l'abbina-mento tra vento forte e al-ta marea - conferma il presidente della Coope-rativa Spiagge Ravenna, Maurizio Rustignoli ma preoccupa l'innalza-mento atteso per la not-tata».

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di richiami acustici

Bagniniin allerta per il rischio mareggiate Raffidle tino a 80 km/h

Caccia irregolare per Raoul Casadei Il "re del liscio sanzionato dalla polizia provinciale per

Raoul

Casadei

è stato

sorpreso

a usare

richiami

vietati

dalla polizia

provinciale

RAVENNA. Per uno che si< chia-ma Raoul Casadei finire nei guai per un registratore acceso sembra quasi il colmo. Eppure è successo nei giorni scorsi, visto che il regi-stratore in questione non emette-va del buon liscio di cui Casadei è considerato il maestro. ma richia-mi acustici per attirare volatili in valle.

E' cosa risaputa

sicìsta di Gatteo sia anche un ap-passionato cacciatore e che di-sponga anche di un "chiaro" nella zona di Savio. E' proprio qui che, a fine gennaio, Casadei è stato sor-preso da agenti in servizio della po-lizia provinciale mentre era appo-stato per abbattere qualche bell'e-semplare. Peccato che quei richia-mi siano espressamente vietati dalla normativa in vigore sull'at-

tività venatoria. L'utilizzo del ri-chiamo acustico prevede infatti un'ammenda fino a 1.500 euro e la confisca sia del registratore che delle armi, oltre a una sospensione fino a tre anni in caso di recidiva.

E proprio per ottenere il disse-questro delle armi su richiesta del legale di Casadei, era stata fissata nei giorni scorsi l'udienza del tri-bunale del Riesame.

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Una settunana ta l'Incontro col Papa


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L'arcivescovo Lorenzo Ghizzoni era stato in Vaticano per la visita ad limina. La reazione: «E' un fulmine a ciel sereno»

Una settimana fa l'incontro col Papa Don Marchetti: «Rimarrà un esempio per la Chiesa, come una stella polare in cielo»

RAVENNA. L'annuncio delle dimissioni del pontefice ha scosso anche la comunità religiosa ravennate. L'arcivescovo di Ra-venna e Cervia Lorenzo Ghizzoni ha incon-trato papa Benedetto XVI appena una set-timana fa. A Roma, in occasione della vi-sita ad limina, l'incontro che, ogni cinque anni, i vescovi di tutto il mondo hanno in Vaticano con il Pontefice.

Dalla visita nella capitale, monsignor Ghizzoni era tornato in città senza alcun presagio di quello che poi sarebbe avve-

nuto. «E' un fulmine a ciel sereno», ha fatto sapere ie-ri l'arcivescovo, che sotto-linea così come la notizia sia giunta improvvisa an-che per le più importanti figure della Chiesa.

«Papa Benedetto XVI - dice don Guido Marchetti - si è reso protagonista di un

atto di estremo coraggio, intensità e re- sponsabilità. Rimarrà di esempio per tutta la chiesa come una stella polare in un cielo completamente azzurro». Don Marchetti si dice sorpreso dalle dimissioni, ma aggiunge che Papa Benedetto XVI più volte ne a- veva accennato: «Siamo di fronte a una decisione di estremo coraggio da parte di un uomo che ha piena consapevolezza della sua missione. Rimarrà il Papa della pre-

ghiera, dell'umiltà e del coraggio. Come ha sottolineato anche il presidente della Re-pubblica Giorgio Napolitano siamo di fronte ad un gesto di grandissima respon-sabilità. Papa Benedetto XVI ci ha detto che le spalle si erano affaticate. La sua scel-ta è di proseguire a vivere nelle preghiera e nella sofferenza. Rimarrà sempre un gran-de Papa».

Don Marchetti si sofferma anche sulla concretezza che ha con-traddistinto il mandato di Joseph Ratzinger. «Papa Benedetto XVI è riuscito a portare a termine la mis-sione di purificazione nel-la Chiesa. Non ha seguito la vanagloria, ma ha svol-to il suo compito con gran-de integrità, umiltà e con-

cretezza». Un profondo rispetto per la decisione del

pontefice viene espresso dal consigliere provinciale dell'Udc, Gianfranco Spadoni: «Si tratta indubbiamente di una scelta at-tenta e consapevole che richiede da parte di tutti il massimo rispetto, anche se l'ab-bandono anticipato del suo pontificato la-scia in molti credenti, note di tristezza di inquietudine cui si aggiungono, tuttavia, sentimenti sinceri di riconoscenza per un pontefice di grande statura».

Durante la visita in Vaticano niente aveva fatto presagire quanto successo

Don Marchetti: «Un atto di estremo coraggio, grande intensità e responsabilità»

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ACC O R DO

Enel e Prefettur a insieme RAVENNA. I recenti fat-

i di cronaca dimostrano che anche sul territorio romagnolo occorre mantenere massima attenzione sulle possibili infiltrazioni malavitose. In questo senso non può che es-

e accolto con soddisfa- ione l'accordo sotto-

scritto ieri tra Enel e Pre- fettura di Ravenna per combattere e prevenire il i

schio di infiltrazioni della criminalità orga -

La sigla del protocollo in prefettura (foto Massimo Argnam)

nízzata nelle operazioni e nelle attività dell'azien-da elettrica. «L'adesione ai protocolli rappresenta

n importante segnale di reazione alla criminalità ->ha dichiarato il prefetto Bruno Corda - che nasce dal bisogno di rafforzare, attraverso un rapporto più strutturato, la colla-borazione con le istitu-zioni coinvolgendo in prima persona il settore privato». Il protocollo territoriale rientra nell'ambito dell'accordo quadro siglato a Roma tra il ministro dell'Inter-no Anna Maria Cancel-lieri e l'amministratore delegato di Enel Fulvio Conti. «Il protocollo ter-ritoriale - dichiarano i rappresentanti di Enel e Prefettura di Ravenna - rappresenta un esempio

innovativo dì collabora-zione tra la pubblica am-ministrazione e il settore privato per prevenire il rischio di potenziali in -filtrazioni criminali nel-le attività di Enel, coordi-nando operazioni condi-vise e mirate sul territo-rio ravennate». L'accor-do consentirà un più ra-pido e incisivo interven-to in caso dí furti di ma-teriali destinati alle in-frastrutture elettriche, e in particolare di cavi di rame, di attentati alla si-curezza degli impianti dí poduzione e di distribu- zirone di energia elettri

ca, gia, elettrica, di frodi con -

di furti e frodi di ener i

trattuali nel processo di smaltimento dei rifiuti, di lavoro nero e della sicurezza dei lavoratori nei cantieri, di fenomeni

di corruzione e concus-sione nel rilascio di atti amministrativi strumen-tali alla es cuzione di ap-palti. «Questo protocollo - commenta Domenìco Vozza, responsabile Se-curity Enel - rafforza la collaborazione con la Prefettura e le forze dell'ordine sul territorio, con particolare ne agli. aspetti della tra- spare za, della correttez-za e della egalità. L'at-tuazione di questo accor-do consentirà di preser-vare gli investimenti sul territorio e, in particola-re, lo scambio di informa-zioni costituirà »una ri-sorsa importante per au-mentare le capacità di a-nalisi a tutela dì infra-strutture di grande irn-portanza per la regione e per il sistema paese».

legalità

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Le scuole anticipano gli stipendi ai supplenti


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lumi.ue per potenziare Il depuratore dIManna

Un milione per potenziare il depuratore di Marina

RAVENNA. Il depura-tore di Marina di Raven-na sarà potenziato gra-zie ad un intervento da un milione di euro. L'o-pera progettata dai tec-nici di Hera, consentirà di migliorare il processo di depurazione dell'im-pianto, al servizio di tut-ti i cittadini e delle a-ziende della zona, e sarà pronto per la prossima stagione turistica. Il fi-nanziamento dell'inve-stimento è garantito da Ravenna Holding Spa.

L'impianto, al servizio dei cittadini e delle a-ziende di Marina di Ra-venna, è stato progettato per servire 40.000 abi-tanti equivalenti, e l'in-tervento di potenzia-mento, elaborato dai tec-nici di Hera, ha la fina-lità di ottimizzare i pro-cessi di depurazione per migliorare ulteriormen-te le caratteristiche del-le acque in uscita. Con i

L'impianto sarà pronto in vista della prossima stagione turistica

lavori, aumenteranno le attuali portate di acque reflue, sia nel periodo invernale che estivo, grazie alle migliorie ap-portate all'impianto di sollevamento iniziale e tutti i processi di depu-razione saranno poten-ziati. Sarà inoltre realiz-zata una nuova vasca di

sedimentazione, per se-parare i fanghi dall'ac-qua, che consentirà di rendere più efficienti le operazioni di trattamen-to dei liquidi. I lavori si protrarranno fino alla prossima primavera.

«L'opera ha un'alta va-lenza ambientale - com-mentano da Hera Sen-

za la presenza di questi impianti, grandi quanti-tà di acqua verrebbero scaricate direttamente in acque superficiali, senza alcun trattamen-to, compromettendone la qualità e di conse-guenza i normali equili-bri dell'ecosistema, in quanto il mare, i fiumi e




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lumi.ue per potenziare Il depuratore dIManna

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i laghi non sono in grado di ricevere volumi di so-stanze inquinanti supe-riori alla propria capa-cità autodepurativa».

«Le modalità di finan-ziamento e realizzazio-ne dell'opera dimostra-no il forte livello di si-nergia realizzato da sog-getti diversi e comple-mentari, anche grazie a norme e direttive regio-nali» commenta Carlo Pezzi, presidente di Ra-venna Holding. «Questo intervento conferma l'attenzione che Hera presta al territorio -commenta Tiziano Maz-zoni, direttore area ter-ritoriale Ravenna Hera -. Un'attenzione che si sostanzia non soltanto nella propensione alla qualità del servizio e all'innovazione conti-nua, ma anche nell'im-pegno a garantire una sempre maggiore tutela dell'ambiente».

Progettato per servire 40.000 abitanti

Aumenterà la portata




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Una manifestazione dei precari della scuola

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Le scuole anticipano gli stipendi ai supplenti Flc Cgil: «Precari dimenticati dal ministero

In attesa dello stipendio di novembre» RAVENNA. Nella scuola italiana di

oggi succede anche che i supplenti temporanei possano rimanere sen-za stipendio. Sta accadendo anche nel Ravennate e alcune scuole sono corse ai ripari mettendo a disposi-

zione dei lavoratori in questione gli ultimi soldi disponibili nelle loro casse. Le scuole hanno di fatto an-ticipato gli stipendi ai docenti, in at-tesa che il ministero sia in grado di pagarli.

La denuncia è lanciata da Valeria Monti, segre-taria provinciale della Flc Cgil, che bolla come «inaccettabile» ciò che sta succedendo. «I sup-plenti temporanei sono ancora in attesa dello stipendio di novembre -spiega la sindacalista -. Questi lavoratori sono vittime della contabilità ministeriale e delle inef-ficienze tecniche del si-stema informatico. Per incapacità o arroganza i ministeri dell'Istruzio-ne e del Tesoro hanno "dimenticato" di poten-ziare il server ministe-riale e di conseguenza è andato in tilt tutto il meccanismo informati-co che avrebbe consen-tito alle scuole di cari-care i contratti e dispor-ne i pagamenti».

La Flc Cgil sottolinea che la defaillance ha col-pito a cascata tutti gli uf-fici del Tesoro territo-riali e tutti i supplenti cosiddetti brevi: «Alcu-ne scuole del nostro ter-ritorio, pur di pagare al-meno gli stipendi di no-vembre, ritrovandosi u-na minima disponibilità di cassa, hanno antici-pato le somme spettanti con la promessa, da par-

te dei ministeri coinvol-ti, di essere risarcite quanto prima. Ad oggi però non solo non vi è alcuna traccia di risar-cimenti, ma nemmeno delle risorse necessarie per dicembre».

Il sindacato denuncia altre inadempienze: «Ci viene segnalato - dice Monti - che i lavoratori precari non hanno anco-ra ottenuto il trattamen-to di fine rapporto per i servizi terminati il 30 giugno scorso, i neodiri-genti scolastici conti-nuano a percepire gli stipendi da docenti e i docenti immessi in ruo-lo da alcuni anni non hanno ancora ricevuto gli arretrati relativi alla loro ricostruzione di carriera, nonostante le segreterie scolastiche abbiano svolto tutti gli adempimenti di loro competenza». La via crucis del precario della scuola non si esaurisce qui: «I supplenti tempo-ranei, compresi coloro che hanno un contratto al 30 giugno - commenta la segretaria provincia-le della Flc Cgil - a causa delle norme introdotte con la spending review,

subiranno una consi-stente decurtazione del compenso per le ferie non godute, e analoga sorte toccherà all'inden-nità di disoccupazione. Di fronte alla vergogno-sa indifferenza e al col-

pevole silenzio del Miur, la Flc Cgil non farà man-care il proprio sostegno, anche di natura legale, a tutti i lavoratori che ve-dono progressivamente annullati i propri dirit-ti».


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Defibrillatore

nel ricordo di Di Nurino

MEZZANO. Sabi- no Di Nunno, ex ca-rabiniere scompar-so nel 2008 in un drammatico inci-dente stradale sulla Romea, era attivo nel volontariato e vicino alla società calcistica di Mezza-no. E anche ora, a quasi cinque anni

continua idealmen-te a dare una mano. Grazie infatti alla donazione dei suoi familiari, l'Asd Mezzano (che svolge la sua attività con più di 200 ragazzi di settore giovanile e due squadre senior) è riuscita a dotare il proprio centro spor-tivo dì un defibrilla-tore semi-automati-co dello stesso tipo in uso al personale del 118.

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per il rischio mareggiate Raffiche tino a 80 lon/h


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Bagnini in allerta per il rischio mareggiate Raffiche tino a 80 km/h

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Confartigianato e Cna organizzano quattro incontri in contemporanea su tutto il territorio provinciale

«Abusivismo commerciale, un fenomeno che va fermato» RAVENNA. La crisi economica acuisce il fenomeno

dell'abusivismo in settori chiave dell'economia locale, dall'edilizia, all'autotrasporto fino ai servizi alla per-sona e alle autoriparazioni. L'allarme arriva da Con-fartigianato e Cna che promuovono per domani una giornata contro il fenomeno considerato dilagante e pericoloso per la comunità. «Il lavoro abusivo avve-lena la società, fermiamolo insieme» è lo slogan della serata che prevede, in contemporanea, quattro incon-tri sul territorio, tutti alle 20.30, nel corso dei quali i vertici delle associazioni incontreranno i sindaci e i comandanti delle polizie municipali per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica. «Combattere l'abusi-vismo - sostengono Tiziano Samorè, segretario provin-ciale Confartigianato e Maurizio Gasperoni, respon-sabile economico di Cna - significa stare al fianco degli imprenditori che svolgono la loro attività nel rispetto delle regole, garantendo anche i consumatori. Com-battere l'abusivismo è anche far crescere la cultura del

diritto». Ciò che preme alle categorie è la "caccia" agli sconosciuti al fisco e alle Camere di commercio. «Chie-diamo - proseguono Samorè e Gasperoni - un maggior controllo del territorio e tutela delle aziende; l'econo-mia in nero sottrae in questo paese decine di miliardi ogni anno. L'abusivismo va fermato, immediatamen-te». Il programma dell'iniziativa prevede a Ravenna alla sala Confartigianato di via Berlinguer un incontro con il sindaco Fabrizio Matteucci e il comandante della Municipale Stefano Rossi; a Faenza l'incontro con il sindaco Giovanni Malpezzi e il comandante Munici-pale Paolo Ravaioli avrà luogo nella sala della Tecnica e del Sapere Cna, di via San Silvestro. Per l'unione dei comuni della Bassa Romagna l'appuntamento è a Lugo alla sala conferenze Cna di via Acquacalda 37/1 con il sindaco Raffaele Cortesi e il comandante Roberto Fac-cani. Infine a Cervia il circolo tennis di Milano Ma-rittima, di via Jelenia Gora 4 ospiterà il sindaco Ro-berto Zoffoli e il comandante Roberto Ricci.


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press unE

Torna la tradizionale sfilata dei "farinini" Grazie al carnevale storico del liceo Artistico

RAVENNA. Anche quest'anno il carne-vale del liceo artistico "Nervi-Severini" di Ravenna sarà ispirato alla Maschera della Mariola, la maschera carnevale-sca che apparve per la prima e unica volta nel 1869, durante il Carnevale che, a quel tempo, a Ravenna era organizzato con scopi filantropici dalla Società della Mariola. I festeggiamenti si apriranno questa mattina con una sfilata nelle vie del centro storico che riprenderà la fe-stosa messinscena dei "Farinini" in uso fino alla fine dell'Ottocento, in cui un'al-legra comitiva, con i volti imbrattati di farina, in omaggio alla nobile famiglia

dei Lovatelli Del Corno, partendo dal Mulino in via Mazzini, percorreva tutta la città e davanti ai Palazzi più signorili e ai principali negozi stendeva un gran-de lenzuolo che usava per tirare in aria un fantoccio di pezza, simbolo del Car-nevale che se ne va. La sfilata degli stu-denti partirà alle 9.30 dal Mulino Lova-telli in Borgo San Rocco e, in più tappe, allietate dalle effusioni sonore proget-tate nell'ambito dei Laboratori musicali del liceo, raggiungerà piazza del Popolo verso le 11 circa dove le maschere si e-sibiranno in danze, giochi, performan-ces, figurazioni e rappresentazioni sul

tema. Per questo evento, patrocinato dal Co-

mune di Ravenna, sono previste alcune modifiche alla viabilità, per il tempo strettamente necessario a consentire il transito della sfilata: il divieto di tran-sito per tutti i veicoli, fra le 9 e le 11, lungo il percorso via Molino, via R. Ric-ci, via Castel S. Pietro, via Mazzini, via Guaccimanni, piazza dei Caduti per la Libertà, via C. Ricci, via Gordini, via Cairoli, piazza del Popolo, via Ferruzzi, via P. Costa, via P. Marino, via Salara, via S. Vitale, via Argentario, via Ca-vour, piazza Costa, via IV Novembre, e

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Una settimana fa l'incontro col Papa


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l'ornala vadLionale Gnzie cunevie storico del liceo Artistico

Dal 2005 l'oro bianco di Cervia consegnato a Ratzinger

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La consegna del Salfiore dello s orso novembre

CERVIA. Ogni anno una delegazione cervese, capeggiata dal sindaco, si reca dal Papa per donare alla mensa pontificia il pregiato Salfiore. Si tratta di un sale integrale che fa parte del primo raccolto e viene lasciato essicare naturalmente senza aggiunta di alcun additivo, mantenendo così tutti gli oligoe-lementi presenti nell'acqua di mare. La tradizione era ripresa nel 2003, dopo 130 anni di sospensione, grazie ancheIl" teressamento del cervese monsignor Mario Marini. Allora il sindaco Massimo Medri aveva consegnato il sale a Giovanni Paolo II che ancor prima, nel 1986, era stato il protagonista indiscusso dello Sposalizio del mare.

Nel 2005 era invece iniziata l'era di Papa Ratzinger, al cui cospetto si era recato il sindaco Zoffoli, invitando anche lui alla pesca dell'anello. Da allora, fino allo scorso dicembre, è sempre stato Benedetto XVI a ricevere il dono dei salinari, mostrando il proprio apprezzamento per l'oro bianco, senza però riuscire a conciliare i propri impegni con la data dello Sposalizio.


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Torna la tradizionale sfilata dei "farinini" Grazie al carnevale storico del liceo Artistico

RAVENNA. Anche quest'anno il carne-vale del liceo artistico "Nervi-Severini" di Ravenna sarà ispirato alla Maschera della Mariola, la maschera carnevale-sca che apparve per la prima e unica volta nel 1869, durante il Carnevale che, a quel tempo, a Ravenna era organizzato con scopi filantropici dalla Società della Mariola. I festeggiamenti si apriranno questa mattina con una sfilata nelle vie del centro storico che riprenderà la fe-stosa messinscena dei "Farinini" in uso fino alla fine dell'Ottocento, in cui un'al-legra comitiva, con i volti imbrattati di farina, in omaggio alla nobile famiglia

dei Lovatelli Del Corno, partendo dal Mulino in via Mazzini, percorreva tutta la città e davanti ai Palazzi più signorili e ai principali negozi stendeva un gran-de lenzuolo che usava per tirare in aria un fantoccio di pezza, simbolo del Car-nevale che se ne va. La sfilata degli stu-denti partirà alle 9.30 dal Mulino Lova-telli in Borgo San Rocco e, in più tappe, allietate dalle effusioni sonore proget-tate nell'ambito dei Laboratori musicali del liceo, raggiungerà piazza del Popolo verso le 11 circa dove le maschere si e-sibiranno in danze, giochi, performan-ces, figurazioni e rappresentazioni sul

tema. Per questo evento, patrocinato dal Co-

mune di Ravenna, sono previste alcune modifiche alla viabilità, per il tempo strettamente necessario a consentire il transito della sfilata: il divieto di tran-sito per tutti i veicoli, fra le 9 e le 11, lungo il percorso via Molino, via R. Ric-ci, via Castel S. Pietro, via Mazzini, via Guaccimanni, piazza dei Caduti per la Libertà, via C. Ricci, via Gordini, via Cairoli, piazza del Popolo, via Ferruzzi, via P. Costa, via P. Marino, via Salara, via S. Vitale, via Argentario, via Ca-vour, piazza Costa, via IV Novembre, e

La sfilata dei carri dei ragazzi (foto Fiorentini)

il divieto di transito e sosta con zona rimozione su ambo i lati per tutti i vei-coli, fra le 9 e le 12, in via Ferruzzi, per un tratto della lunghezza di circa 30 me-tri in prossimità di via P. Costa (saran-no spostati i dissuasori di transito posti in prossimità di piazza del Popolo al fine di consentire l'uscita dei veicoli auto-rizzati ed eventualmente l'ingresso di mezzi di pronto soccorso ed emergen-za).

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pressunE orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola


Tornala IradiAonale GnziealcAnkvieslor

IN BR EVE

POLITICA/3

Di Pietro domani al mercato POLITICA/1

Tour de force per Idem e Pagani Ultime due settimane di campagna elettorale e impegni raddoppiati per i candidati del Pd Alberto Pagani e Josefa Idem. "Ambiente e lavoro per rilanciare lo sviluppo" è il tema dell'incontro organizzato per questa sera, alle 20.30 nella sala "Piazza Rinascita" di via Maggiore 71. In- terverranno Alberto Pagani e Mara Roncuzzi e l'onorevole Alessandro Bratti, candidati alla Camera. In- tanto Sefi Idem sarà alle 9 al mercato di Voltana, per spostarsi poi nel Ferrarese per due distinte i- niziative e successivamente a Me- dicina e in serata a Castel Guelfo. "L'Italia giusta che crea il futuro" è poi il tema del confronto organizzato dal circolo Pd "L'Approdo" di Ponte Nuovo (via della Vigna); interverranno il senatore Vidmer Mercatali e Matteo Cavicchioli, capogruppo del Pd in consiglio comunale a Ravenna.

POLITICA/2

Gazebo Pdl al mercato di Castiglione Un gazebo del Pdl sarà presente oggi a Castiglione di Ravenna in occasione del mercato. I volontari che interverranno distribuiranno ai cittadini materiale informativo, programma e patto del parlamentare.

Domani mattina alle 10.30 Antonio Di Pietro interverrà al banchetto di Rivoluzione civile allestito al mer-cato di via Sighinolfi.

POLITICA/4

I candidati della Lega sabato a Russi Sabato prossimo alla piazzetta Dan- te a Russi (in caso di maltempo l'iniziativa si svolgerà domenica), i candidati alla Camera e al Senato della Lega Nord incontreranno i cittadini.


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Una settimana fa l'Incontro col Papa

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I due Comuni "coperti" dalla fibra ottica Possibilità di connessione gratuite all'aperto

CASOLA VALSENIO. Le nuove tecno-logie conquistano l'Appennino faen-tino e riducono le distanze tra mon-tagna e pianura. Grazie a Lepida, Re-gione Emilia-Romagna e Provincia di Ravenna, i Comuni di Casola Valse-

nio e Riolo Terme sono "coperti" dal-la fibra ottica e quindi in collegamen-to tecnologico con il resto della regio-ne. Ora i servizi comunali on line, e non solo, potranno viaggiare più ve-locemente e con maggiore sicurezza.

Daoggiinternetpiù facile e veloce

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press LinE

Da oggi internet più facile e veloce

Il municipio

di Casola

Valsenio

Il progetto

di cablatura

con fibre

ottiche

nel suo

complesso

ha previsto

un costo

totale

di circa

170.000

euro

i costi. L'intervento di cablatura con fibre otti-che ha previsto un inve-stimento di circa 170.000 euro. Questo traguardo a-pre la strada ad una strut-turazione più seria e mo-derna dei servizi resi alle rispettive cittadinanze. La limitazione era sempre stata l'ostacolo principale per costruire delle piatta-forme di lavoro comuni fra la collina e la pianu-ra.

Comunicazioni migliorate. «Si tratta - spiega Si-monetta Saliera, vice-presidente e assessore al-la Montagna della Regio-ne - di un importante pas-so in avanti nella riduzio-ne delle disuguaglianza tra montagna e pianura e nel dare a tutti i cittadini e le imprese gli stessi diritti e le stesse opportunità. Da tempo la Regione è impe-

gnata nella tutela del no-stro Appennino e nel mi-gliorare tutte le vie di co-municazione, sia materia-li, sia telematiche». Una considerazione condivisa anche da Nicola Iseppi, sindaco di Casola Valse-nio, e Alfonso Nicolardi, sindaco di Riolo Terme, che ricordano come «la connessione in fibra otti-ca è assolutamente prope-deutica per altre due azio-ni in corso al momento».

Wi-fi gratuito. La prima è quella relativa alla pros-sima installazione di un hot spot Wi-fi gratuito nei municipi per la diffusione del servizio internet all'a-perto. In questo caso ci si potrà appoggiare sulla connessione della fibra ot-tica con ovvie prestazioni migliorate. In secondo piano, prossimamente, verranno installati altri

hot spot Wi-fi free a Caso-la Valsenio e Riolo. Possi-bilità resa concreta ed o-perativa grazie ad un pro-getto europeo seguito dal Gal "L'Altra Romagna" e progettato dalla stessa Le-pida. Il progetto si chiama "Centri storici digitali". Le aree che si potranno coprire con il servizio so-no, per Casola, quelle del parco G. Cavina, le piazza A. Oriani e Sasdelli, il par-co Nembrini e l'area del campo basket, il parco Pertini. A Riolo Terme la copertura sarà invece rea-lizzata in corso Matteotti, piazza Mazzanti, nell'area delle scuole (via Gramsci e via Tarlombani) e lungo il parco fluviale.

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er ritrovare forza e vita danza Kinkaleri all'A linagicì di Ravenna

"Asce La

P compagnia fiorentina di teatro e

sa caduta,

Urc "Romeo e Giunetta"

La parola di Shakespeare prende corpo

A seguire (ore 21) ecco quindi la compagnia di teatro e danza fio-rentina Kinkaleri con Ascesa & caduta, fortunata prod zione da-tata 2010. "Aufstieg und fall der Stadt Mahagonny" rappresenta

capolavoro che lego l'autore tea-trale Bertolt Brecht al musicista Kurt Weill alla fine degli anni Venti. La vera grandezza dell'ope-ra non risiede solamente nella sua capacità di anticipare i tempi - de-scrivendo l'anarchia della società dei consumi, la falsità e l'insita de-bolezza del sistema capitalista ma anche nella sua forma di rap-presentazione, un'opera che mi-schia i linguaggi, le lingue, la cul-tura alta e bassa, un'opera quasi musical che fonde musica e paro-le, rendendo il lavoro territorio fertile per una serie di virtuosi-smi fuori dal comune. Kinkaleri prova ín "Ascesa & caduta" a re-

stítuire parola e azione a un Bre-cht che da rivoluzionario si è ben meritato il fatto di essere autore di repertorio.

«Ora, proprio ora che siamo nel-la caduta e non abbiamo visto a-scesa - dicono Kinkaleri -, pensa-re >di proferire >certe parole sem-bra una sconcezza , per quanto si scoprono logore moralistiche ,

imbarazzanti, fuori tempo. In-somma siamo pieni di supersti-zioso, democratico pudore».

E dunque una sfida, quella di u-na messa in scena che si disorga-nizza, prova a rend ersi piccola per ritrovare forza e vita.

*Info 0544 456716

RAVENNA. Prosegue con una se -rata doppia all'Almagià "E uni-

Kinkaleri bus pluram?", focus con cui, in scena all'interno del programma di "Ra- a Ravenna venna viso-in-aria", coop E inda- con "Ascesa ga sul rapporto tra individuo e co- & caduta" munita. Si inizia alle 20 con la pre- fortu nata sentazione del libro Passione e i- produzione deologia. Il teatro (e) politico (E di- datata 2010

toria&Spettacolo), da parte dei curatori Stefano Casi ed Elena Di Gioia.

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Ravenna. La compagnia Fabrizio Favale e Le Supplici apre venerdì "ToDay ToDance"

RAVENNA. Sarà la compagnia Fabrizio Fa-vale e Le Supplici, con lo spettacolo Isolarlo, ad aprire - venerdì 15 feb-braio, ore 21, all'Almagià - la seconda edizione di "ToDay ToDance", ras-segna sulle forme della danza contemporanea organizzata da Cantieri Danza, Ravenna Manife-stazioni e Ravenna Tea-tro in collaborazione con Aterdanza. «La scelta di lavorare con Fabrizio Favale - spiega Selina Bassini della direzione artistica di Cantieri Dan-za - è doppiamente signi-ficativa: alla caratura del coreografo si aggiun-

ge infatti anche il lavoro svolto con venti giova-nissime danzatrici non professioniste prove-nienti dalle scuole di danza di Ravenna Ate-lier, Ravenna Ballett Studio, Centro Studi La Torre e Palestra Lo Zo-diaco. Un laboratorio molto importante di cui vedremo i risultati in scena».

Opera di recentissima realizzazione, Isolarlo è stato creato durante un percorso creativo e rea-lizzativo in residenza in

alcune isole minori della Sicilia. È composto da quattordici brevi brani coreografici, diversi fra loro come un catalogo di isole dello stesso arcipe-lago. Solo in parte distin-ti, perlopiù confluiscono o sono inclusi uno dentro l'altro. Sotterraneamen-te connesso alle opere del cartografo francescano Vincenzo Coronelli (Ve-nezia, 1650 - 1718), il la-voro si snoda su un dop-pio registro, nell'esita-zione tra scrittura coreo-grafica e figurazione.

La prima parte di "Iso-lario" è allora costituita da un lungo brano coreo-grafico, dato dall'artico-latissimo intreccio di di-namiche eseguite da set-te danzatori, mentre l'ul-tima parte si pone come uno sconfinamento nella figurazione, in cui i dan-zatori compaiono come in un'improvvisa appa-rizione d'una tribù sco-nosciuta, con le loro stra-ne e alquanto incom-prensibili attività im-merse in un'atmosfera pallida, nebbiosa e incer-

Nell'Isolarlo" della danza In scena anche venti giovani ballerine delle scuole ravennati

N

"Isolarlo" è

stato creato

durante un

percorso in

residenza in

alcune isole

minori della

Sicilia

ta, scandite dal posizio-nare e dispiegare un'im-ponente vela da imbarca-zione medievale. Le mu-siche della coreografia sono state realizzate da Teho Teardo, noto com-positore, musicista e sound designer che ha realizzato colonne sono-

re per registi del calibro di Gabriele Salvatores e Paolo Sorrentino, aggiu-dicandosi anche un Da-vid di Donatello. In scena anche il Coro delle Libe-re Note diretto da Elisa-betta Agostini e Catia Gori. Info: 0544 251966.

Alessandro Fogli

Pagina 25 Spettacoli

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Con i Blasteina B festival è rock


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FOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

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press LinE ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Cani alla catena Proposta Errani

Quarantotto ore di tempo per decidere se la risposta di Vasco Errani, è credibile. Così Davide Battistini, l'animalista ravennate che dall'inizio

dell'anno ha continua lo scio-pero della fame chiedendo u-na legge regionale contro i cani alla catena, accoglie il comunicato diramato ieri dal presidente della Regione. A pagina 18

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LA VOCE a22°24x NapaBevedetto XVI si e dimesso


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press unE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

Battesimo di Tagliata

Parla il parroco "Avrei preferito sincerità" A pagina 30

MARTEDÌ

Faenza

Ladro seriale al Palasport A pagina 22

CE 12. FEBBRAIO 2013

LA

San Marino Il Papa e la tentazione del potere Si è insinuata la tentazione di ritenere che la ricchezza dell'uomo non sia la fede, ma il suo potere personale e sociale, la sua intelligenza e la sua capicità di manipolazione della realtà Benedetto XVI (San Marino 2071)

enedetto XVI ha annunciato ieri la sua rinuncia al ministero penino. "Dopo aver ripetutamente esa-

minato la mia coscienza davanti a Dio" ha detto il Papa durante il Concistoro "sono pervenuto alla certezza che le noie forze, per l'età avanzata, non sono più a- datte per esercitare in modo adeguato il ministero penino". Per questo, ha aggiunto "ben consapevole della gravita di questo at- to, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vesco- vo di Roma in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pie- tro, sarà vacante e dovrà essere convocato il Conclave per l'elezione del nuovo Sommo Ponte- fice". "Vi ringrazio" ha concluso "per tutto l'amore ed lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo per- dono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura di Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché as- sista i Padri Cardinali nell'elegge- re il nuovo Sommo Pontefice".

Da pagina 3 a pagina 11

L SALUTO DAL SANTUARIO 155 ANNI DOPO LA PRIMA APPARIZIONE DELLA MADONNA

Il forte abbraccio di Lourdes al Santo Padre che se ne va

sta eco a Lourdes per la scelta del Papa seguita in diretta" da un nostra collega. Sono i 155 anni

dalla prima apparizione della Madonna a una povera, ignorante ragazzina, Bemadelle Soubi-

rous, 1'11 febbraio 1858. E' la festa dell'Immacolata di Lourdes e dei malati. "E' stata una sorpresa ma lo com- prendiamo", ha detto monsignor Nicolas Brouwet, vescovo di Tardes-Iourdes, che poi chiarisci': "Lo capisco per l'età, per una debolezza che non è spirituale, ma fisica".

A pagina 8

Rimini Ratzinger e la Chiesa come specchio In qualche modo, così si pensa, ci deve essere sempre un'attività ecclesiale. Ma uno specchio che riflette solamente se stesso non è più uno specchio Joseph Ratzinger (Meeting di Rimini 7990)

IL VASUMETTO AndreaVastani

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PASTA FATTA IN CASA SENZA GLUTINE

• CAPPELLETTI

• STROZZAI'RETI

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BRANZINO

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L'EDITORIALE

L'avventura di un uomo libero Eerrede[to XVI ha lasciato, da vivo, il minisiero peni-no. Una notizia che ha sconvolto il mondo. An-che se in realtà, da questo uomo mite e dotto (tutto il contrario dell'immagine terribile e falsa, "pastore tedesco", scelta da un giornale nel giorno della sua elezione a Papa), c'era da aspettarselo. Un uomo, Ratzinger, potentissimo. Eppure capace di stare all'ombra del suo prede-cessore, Giovarmi Paolo IL collaborando col suo ma-gistero e sopportando con lui il peso del pontificato soprammo quando la ma-lattia era diventata pilli pe-sante.

Un cardinale, Ratzinger, al quale la storia ha riser-vato mia sorte singolare. Quando da uomo ombra si è ritrovato al centro del-la scena. E ha dovuto dare l'ultimo saluto a papa Wojtyla guardando insie-me, a iMlion i di occhi quella bara dove le pagine del vangelo erano mosse dal vento. P:ancora ha do-vuto raccogliere l'eredità non facile di un papa che aveva riportato la Chiesa fino agli estremi confini della Tema. Proprio lui che forse voleva solo dedicarsi agli amati studi. Eppure Eerrededo XVI ha scelto di fare il papa. Nonostante le divisioni e gli appanna-meriti della Chiesa. Nono-

stante le censure che ha subito e le discriminazio-ni (ricorderete lutti l'inlol-',abile porta chiusa della università La Sapienza di Roma). Un uomo libero, dunque, per tutti gli anni del suo pon tificato. Ma anche nel momento delle dimissioni. Diceva prete-licamente Benedetto XVI

dopo l'elezio-ne a papa: "Pregate per me, perché io non fugga, per paum, /lavami ai lupi". Qualcuno, vigliaccamen-te, dirà che il Papa alla fi-

è fuggito. Noi no. E gli diciamo smnplicemontc

grazie. Stefano Andrini

9p TIRAFERR1 TRASLOCHI COMPLETI

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DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 11 IMOLA

tgl N2O L'annuncio è stato dato dallo stesso pontefice durante il Concistoro per tre canonizzazioni

Papa Benedetto XVI si è dimesso

ALL'INTERNO

Caccia illegale Casadei a processo Per la serie "liscio & doppiet-ta", fucile da caccia seque-strato a Raoul Casadei, finito a processo a Ravenna, per-ché sorpreso con fucile e ri-chiamo per anatre in un ora-rio in cui l'attività venatoria era vietata. A pagina 17

Lo chef dei potenti torna a Ravenna

E stato Angelo Buratti, ope-

ratore turistico di Lido Adria-no, a riportare "a casa" un grande chef ravennate. Lui si chiama Gian Primo Ricci Maccarini ed oggi, dopo una vita da "giramondo", vive ad Alfonsine. La storia di questo personaggio - alla corte dei grandi potenti della terra -merita di essere raccontata. A pagina 15

Cani alla catena Proposta Errani

Quarantotto ore di tempo per decidere se la risposta di Vasco Errani, è credibile. Così Davide Battistini, l'animalista ravennate che dall'inizio

dell'anno ha continua lo scio-pero della fame chiedendo u-na legge regionale contro i cani alla catena, accoglie il comunicato diramato ieri dal presidente della Regione. A pagina 18

Castel Bolognese col kiwi giallo

Nuova varietà di kiwi a polpa gialla sulle nostre tavole: la li-cenza di produzione del frut-to, battezzato 'Ac 1536' e messo a punto dall'Università di Bologna, è dell'azienda di Castel Bolognese `Summer-fruit' A pagina 23

I DOLCI

• CREMA CATALANA • TORTINO DI CIOCCOLATO ' PARAZIONE

• SFOGLIA coN CREMA CHANTILLY IN DUE

DIFFERENTI E FRITTI DI BOSCO CUCINE

• TENERINA AL CIOCCOLATO E MASCARPONE

VIA PAOLO COSTA, 45 - RAVENNA - TEL. 0544 212761

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press LinE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Maltempo in provincia Da questa mattina tornano i tir

Ieri a Ravenna primi accenni di nevicate, ma la scarsa intensità delle precipitazioni (per altro miste ad acqua) ha, di fatto, smentito gli oracoli del meteo che avevano pevisto, anche in pianura, estese imbiancate.

Intantom però, le Prefetture di Bologna e di Modena hanno disposto la proroga del divieto di circolazione per i mezzi pe-santi. Già in vigore fino alle 22 di ieri per i veicoli commerciali che a pieno carico superino le 7,5 tonnellate, il divieto è stato prolungato fino alle 6 di questa mattina 12.

Il divieto di circolazione per i Tir è stato prolungato alla stessa ora anche dalla Prefettura di Ferrara. Il provvedimento è sta-to preso "in coordinamento con le province limitrofe di Bologna, Ravenna e Rovigo" e "in relazio-ne alle indicazioni fornite da Viabilità Italia".

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"lo chef, alla corte di Lady D"


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"Io chef, alla corte di Lady D" GIAN PRIMO RICCI MACCARINI "Una volta cucinai l'anatra all'arancio con la faraona e Carlo non se ne accorse, ma l'impresa più ardua fu la torta di compleanno di Madonna. Con dentro due ballerini nudi"

stato Angelo Buratti, lun- gimirante operatore turistico di Lido Adriano, a riportare "a casa" un grande chef ravennate. Lui si chiama Gian Pri-

mo Ricci Maccarini, è nato 71 anni fa a Sant'Alberto ed oggi, dopo una vita da "giramondo", vive ad Alfonsine. La storia di questo personaggio è "ro-manzesca", anche se il diretto interes-sato la racconta con disarmante sem-plicità. Ma procediamo con ordine. Angelo Buratti è il proprietario del Grand Ho-tel Azzurra di Lido Adriano, una strut-tura composita: è villaggio turistico, ma anche stabilimento balneare. D'in-verno poi, con l'insegna "Marilyn", di-

venta un elegante aiscoteca, ma una delle eccellenze più rinomate della sua struttura è senza dubbio il raffinato ri-storante. E, proprio per migliorare ul-teriormente la sua offerta gastronomi-ca, la prossima estate Buratti proporrà ai suoi clienti uno degli chef italiani di maggior successo. Ricci Maccarini, del resto, ha trascorso oltre mezzo secolo di carriera culinaria nei più prestigio si ristoranti d'Europa. Qualche nome? L'Ariston di Sanremo, il Grand Hotel di St. Moritz, il Moulin Rouge di Parigi, il Cristallo di Cortina e l'Excelsor di Ve-nezia. Ancora oggi riceve offerte di la-voro da mezzo mondo (Medio Oriente in primis), ma stavolta ha deciso di ri-manere in Romagna per stare vicino alla figlia e per avere la possibilità, o-gni volta che lo desidera, di far visita al cimitero dove riposa suo figlio pre-maturamente scomparso. La sua è una biografia tra i potenti del mondo, ma i ricordi più interessanti sono quelli che lo vedono per 5 anni in Inghilterra e Scozia al servizio di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, ma so-prattutto al servizio, in Scozia, di Lady Diana e del marito Carlo. Racconta di aver avuto, con questi due personaggi, frequentazioni tali da essere stato più volte sollecitato da diversi editori a scrivere le memorie di quell'esperien-za. Magari con qualche aneddoto pic-cante. Ma lui, con eleganza, ha sempre declinato l'invito. Ma un aneddoto sul-la coppia "coronata" più celebre del secolo scorso, ce la racconta comun-que: "Una volta - ricorda Ricci Macca-rini - il Principe Carlo mi chiese di pre-parare per cena un'anatra all'arancia. Ma c'era un problema: il tempo era poco e io non ero nella condizione di

procurarmi un'anatra. In magazzino c'era solo una... faraona. Lady Diana, senza dire nulla a nessuno, mi diede il permesso di utilizzare quel volatile. E così servii a cena la prima 'anatra al-l'arancia fatta con la faraona. Ma il successo fu incredibile e tutti si com-plimentarono per la bontà della pie-tanza. A fine cena, Diana mi si avvi-cinò bisbigliandomi questa frase: 'Vedi chef, Carlo non è molto furbo'...". Altra nobile esperienza quella del suo lavoro sul panfilo dell'Aga Khan in Sar-degna, dove si cimentò nella prepara-zione di vari piatti per il Principe, te-nendo conto della sua religione. Di quegli anni conserva un ricordo: una grossa cappasanta sulla quale servì un suo risotto ispirato dail mare "in amo-re". Ma non c'erano solo reali fra i suoi

commensali. Per ben due volte pre-parò la cena in casa di Gianni Versace per i compleanni della rockstar Ma-donna: "E non fu per nulla semplice -ricorda - far uscire da una torta collo-cata nella grande piscina un paio di ballerini nudi". Lo volle anche Frank Sinatra per il suo compleanno: "E an-che quella volta - racconta - la cosa più complicata fu organizzare l'arrivo della grandissima torta, che doveva ar-rivare dal cielo (in elicottero) con den-tro due bambini vestiti da angioletti". E che dire di Mina che lo chiamava puntualmente in Svizzera a cucinare per lei e per i suoi ospiti? "Ogni volta dovevo portare con me qualche por-zione di squaquerone e piadina, di cui Mina era golosissima. Mi beccavo puntualmente i rimproveri del figlio: 'Se la fai mangiare così - mi diceva -

Dopo una vita nelle cucine dei potenti della terra, il maestro ravennate lavorerà al Grand Hotel Azzurra di Lido Adriano


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"lo chef, alla corte di Lady


continuerà ad ingrassare'...". Ci confes-sa che tutti i personaggi per i quali ha cucinato hanno assaggiato le specia-lità romagnole, magari declinate con i sapori tipici del luogo. Così ricorda Lady Diana gustare con piacere la no-stra "zuppa inglese" o la stessa piadi-na. E ci ricorda che, nei momenti di grande boom turistico, gli stranieri che frequentavano la nostra riviera fecero conoscere la cucina romagnola in tut-ta Europa, dove era apprezzata anche sulle tavole più esigenti. Per capire la sua filosofia ecco cosa ci dice ad un certo punto: "Se ha qualche ora, le di-co i mille modi in cui io posso cucina-re un uovo...". E' convinto che le trasmissioni televi-sive sulla cucina, che ormai inflazio-nano i palinsenti, abbiano accresciuto la cultura gastronomica degli spetta-tori: "Ma in generale - aggiunge - direi che negli anni il livello della cucina è un po' sceso". Nella sua permanenza a Parigi, durante l'inaugurazione del pri-mo Mc Donald in quella città, gli chie-sero se quel tipo di ristorazione avreb-be attecchito anche in Italia, il paese della buona tavola. Lapidaria e indo-vinata la sua risposta: "Purtroppo sì". Scontato, prima di congedarci, chie-dergli una ricetta per i nostri lettori: "Vi propongo le 'Vongole alla vecchia maniera' - ci dice - un piatto tipico dei pescatori chioggiotti che scendevano davanti alla costa romagnola a pesca. Questi gli ingredienti: due etti di von-gole, uno spicchio d'aglio, alcuni po-modorini a pezzettini, mezzo bicchie-re di vino bianco, mezzo peperoncino, un uovo. Esecuzione: mettere l'aglio tagliato in padella e rosolare, quindi toglierlo; mettere le vongole (più gli al-tri ingredienti) e, quando saranno a-perte, disporle a cratere dentro al qua-le spaccare l'uovo. Servire caldo con crostini. E buon appetito".

Ottavio Righini

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La polis ideale? I bimbila sogom, così r.;t°

ZAPPING

AI teatro Socjale "L'amore dura 3 anni" Rituale appuntamento questa sera (ore 21.30) con il cinema al Teatro Socjale. Per il ciclo "Quanto dura l'amore", il film proposto è la commedia fran-cese "L'amore dura tre anni", diretto da Frederic Beigbeder e tratto da un suo romanzo. Una commedia "alla Lelouch", che parla d'amore e di intrecci del caso, raccontando la vicenda di una coppia che si ama, si lascia, si ricorteggia...

"Scomparsa di Patò" al Cinemacity

La voce di Andrea Camilleri ac-compagnerà questa sera (ore 21, ingresso 5 euro), il pubblico nella visione di "La scomparsa di Patò" (nella foto). La pellico-la è stata votata dagli stessi spettatori come protagonista del 4° appuntamento con "So-gni on demand", la rassegna organizzata col circolo del ci-

nema Sogni Antonio Ricci e dal Cinemacity, col patrocinio del Comune. Girato da Rocco Mor-telliti, con Nino Frassica, Mauri-zio Casagrande e Neri Marcorè, "La scomparsa di Patò" è am-bientato nel 1890 a Vigata ed è tratto da un romanzo di Camil-Ieri.

A Casa Vignuzzi l'arte fa "miao"

Venerdì a Casa Vignuzzi (bi-blioteca per ragazzi di via San Mama) inaugura la 'casa dei

gatti'. Si parte con il laboratorio creativo (ore 16.30) 'Un gatto in maschera'. Il giorno dopo (o-re 11) taglio del nastro della mostra "lo e il mio gatto" (e-spone l'artista Patrizia Petrelli-ni).

Le donne ballano contro la violenza

In Italia il 31,9% delle donne tra i 16 e 70 anni hanno subito vio-lenze. Ravenna aderisce alla campagna "Un miliardo di don-ne che danzano è una rivolu-zione", che culminerà il 14 feb-braio alle 12 e alle 16.30 in una danza collettiva in piazza del Popolo.

Al Cisim Bassi Maestro e Mecna

Sabato (ore 21.30), al Cisim di Lido Adriano, il concerto di Bassi Maestro e Mecna. In aper-tura la presentazione del nuovo Ep di Moder (11 Lato Oscuro della Costa) "Sottovalutato".


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polis ideale? I bimbi la so mano

La polis ideale? I bimbi la sognano così RAVENNA VISO-IN-ARIA Al Rasi

nasce una nuova nazione

N uovo appuntamento con la programma-zione di Ravenna vi-so-in-aria. Dalla col-

laborazione tra la cooperativa E e Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro, si terrà domani (ore 18), al Teatro Rasi, lo spettacolo "La repubblica dei bambini" portato in scena da Teatro delle Briciole-Teatro Sotterraneo (adatto anche per bambini dai 6 ai 10 anni). È prevista anche una replica mat-tutina per i ragazzi delle scuole lo stesso giorno alle 10 sempre al Rasi. Per la regia di Sara Bona-ventura, Iacopo Braca, Claudio Cirri e Daniele Villa, sul palco sa-liranno Andrea Corsi e Chiara Renzi. Grafica di Marco Smacchia e disegno luci di Emiliano Cura.

Lo spettacolo Un ragazzo e u-na ragazza irrompono nel teatro e invitano gli spettatori a costrui-re con loro una nuova nazione. Lo spettacolo coinvolge diretta-mente i bambini affidando loro la creazione di un nuovo stato. Il palcoscenico diventa lo spazio

A seguire "La canottiera di Bossi"

del possibile, il luogo dove la realtà, come la finzione, sono una costruzione da condividere. Leg-gi, moneta, istituzioni, diploma-zia, commerci: cosa succedereb-be se a fondare una micro-nazio-ne fossero dei bambini che, per definizione, sono soggetti estro-messi dall'esercizio della cittadi-nanza attiva? Ma per progettare il loro paese in miniatura, servo-no delle leggi. Servono dei luoghi.

Servono delle cose. Si parte da zero, tutto è da costruire, liberi di costruirlo come vogliamo. La mi-cronazione è una "scena vuota", deserta, che lentamente si popo-la e riempie, magari anche degli stessi elementi che compongono il panorama teatrale (luci, musi-che ecc) oppure di segnali che diano regole di modo che ai bambini sia dato vedere come da un vuoto si possa edificare una Polis. Lo spettacolo, che ha vinto nel 2012 il premio Eolo Awards 2012 come migliore novità, è par-te della stagione Tè a Teatro Vulkano curata per i più piccoli da Drammatico Vegetale e rientra nel focus di incontri e spettacoli.

Incontro con Belpoliti A se-guire, dopo "La repubblica dei bambini", il Focus prosegue alle ore 20 all'Almagià con la presen-tazione del libro "La canottiera di Bossi" (Guanda, 2011) e l'incon-tro con l'autore Marco Belpoliti e alle ore 21 con lo spettacolo Di-scorso grigio di Fanny & Alexan-der.


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Inserunentoliworatn 326disabilicohnAti

IL PROTOCOLLO

Patto per migliorare l'efficacia del SIIL in termini di stabilità occupazionale

1119 dicembre scorso il consi-glio provinciale ha approvato all'unanimità il protocollo di intesa tra la Provincia, i Comu-ni, la Camera di Commercio, l'Ausl, l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, i Servizi sociali associati del faentino, l'Asp di Ravenna, Inali e Dire-zione Territoriale del Lavoro relativo alla "strutturazione o-perativa dei servizi di soste-gno all'inserimento lavorativo (siiI) dei disabili". Il protocollo - spiegava la Pro-vincia - "fa seguito all'analogo protocollo d'intesa che aveva promosso il lavoro di rete inte-ristituzionale e aveva introdot-to metodologie di intervento innovative per l'inserimento la-vorativo delle persone disabili e in stato di svantaggio. Tra le azioni da sviluppare prioritariamente, il consolida-mento del servizio SIIL per persone disabili, attraverso un potenziamento del lavoro in rete con i servizi socio sanitari e lo sviluppo di azioni analo-ghe specificamente rivolte a persone in situazione di svan-taggio sociale. Il nuovo proto-collo - proseguiva l'ente di Piazza Caduti - ribadisce la volontà degli enti di continua-re una proficua collaborazione in una logica di rete per il mantenimento e lo sviluppo di un servizio di mediazione al lavoro che ha l'obiettivo di creare le condizioni per favori-re l'inserimento lavorativo e migliorarne l'efficacia in termi-ni di stabilità occupazionale. Le risorse necessarie per fi-nanziare il consolidamento del servizio per persone disabili saranno reperite sul Fondo So-ciale Europeo o Fondo Regio-nale Disabili".


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L'IMPRESA PRESENTA IL CONTO

Confesercenti "Nel 2012 a Ravenna hanno chiuso 215 imprese"

Nel 2012, in Emilia-Romagna hanno cessato la loro attività 7.607 imprese del commer-cio, 21 al giorno, e hanno chiuso i battenti 2.396 tra ristoranti e alberghi (7 al giorno). Gli occupati indipendenti nel commercio, tra il 2007 e il 2010, intanto sono diminuiti di 4.552 unità. A Ravenna, l'anno scorso, han-no chiuso 215 imprese. Con queste cifre, ieri, il presidente di Confesercenti Emilia-Roma-gna, Roberto Manzoni, si è presentato da-

vanti ai candidati della regione in occasione dell'iniziativa dell'asso-ciazione dal titolo "L'impresa presenta il conto 2007-2012".

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SIGLATO UN ACCORDO

Tra Enel e Prefettura un "patto" contro la criminalità organizzata Enel e Prefettura di Ravenna in prima linea per combattere e prevenire il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nelle operazioni e nelle attività del-l'Azienda elettrica. Con questo obiettivo è stato sottoscritto ieri a Ravenna, tra Enel e Prefettura, il protocollo territoriale per la tutela della legalità nell'ambito dell'accordo quadro siglato a Roma tra il Ministro dell'Interno Anna Maria Can-cellieri e l'amministratore delegato di Enel Fulvio Conti. Il Protocollo territoriale rappresenta un esempio innovativo di collaborazione tra la Pubblica Ammi-nistrazione e il settore privato per prevenire il rischio di potenziali infiltrazioni criminali nelle attività di Enel, coordinando operazioni condivise e mirate sul territorio ravennate. Diversi sono i campi di applicazione dell'accordo che con-sentirà un più rapido e incisivo intervento in caso di furti di materiali destinati alle infrastrutture elettriche, e in particolare di cavi di rame, di attentati alla si-curezza degli impianti di distribuzione di energia elettrica, di furti e frodi di e-nergia elettrica, di frodi contrattuali nel processo di smaltimento dei rifiuti, di lavoro nero e della sicurezza dei lavoratori.

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Servizio gestito dal Consorzio `Fare Comunità'

La Società Cooperativa consortile Fa-re Comunità nasce dalla collaborazio-ne tra il sistema della cooperazione sociale ravennate ed enti di formazio-ne professionale, e opera con l'obiet-tivo di sviluppare e potenziare le atti-vità di sostegno e supporto all'inclu-sione sociale e lavorativa delle fasce deboli della società. Gli obiettivi del consorzio - si legge sulla presentazio-ne web - sono: sviluppare il welfare di cittadinanza e promuovere la lotta all'esclusione sociale; svolgere un ruolo di progettazione, ricerca e sup-porto gestionale sui temi dello svilup-po locale sostenibile e della coesione sociale; gestire, all'interno di un'unica struttura operativa, progetti e servizi complessi: S.I.I.L., osservatorio dell'e-conomia sociale. Fare Comunità con-ta 10 associate: i consorzi Il Cerchio, In Cammino, Sol.co e Zerocento, le coop Libra e Ricercazione, gli enti for-mativi Scuola Arti & Mestieri "Angelo Pescarini", Cefal ed Engim, nonché il consorzio che rappresenta la quasi totalità delle cooperative sociali ra-vennati di tipo B, ossia Agape.

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UN PO' DI NUMERI DEL SIIL Hanno trovato un'occupazione stabile in 93

Inserimento lavorativo, nel 2011 326 disabili coinvolti

Sono state 326 le persone con disabilità coinvolte dal lavoro del SIIL della Provincia di Ra-venna nel 2011 (ultimi dati di-

sponibili). In totale le assunzioni al di-cembre 2011 erano 93 (12 in più del 2010) sui territori di Ravenna, Faenza e Lugo. La mission del SIIL è il collo-camento mirato di persone svantag-giate o disabili, prioritariamente con deficit psichici e intellettivi, attraverso percorsi di inserimento mediato e at-tività di sostegno e accompagnamento nel mondo del lavoro, aiutando le im-prese ad assolvere gli obblighi di as-sunzione previsti dalla legge 68/99. I-noltre, l'attività di mediazione si con-cretizza in progetti mirati di accompa-

Le aziende coinvolte nei percorsi sono state 229

gnamento e di consulenza alle impre-se per la ricerca del lavoratore disabile maggiormente compatibile con i biso-gni aziendali, attraverso percorsi di formazione e tirocinio. Il numero di persone seguite dal SIIL nel 2011: a Ra-venna sono state realizzate attività e percorsi per 171 disabili, mentre a

Faenza e Lugo i numeri erano rispet-tivamente di 87 e 68. Lo stesso equili-brio si può ritrovare anche nell'analisi di genere che evidenzia una parità di accesso al servizio di uomini (175, 46%) e donne (171, 54%) e nel con-fronto con i dati del servizio dal 2005 ad oggi che mostrano una sostanziale parità di prese in carico per tutte le an-nualità. Il numero delle aziende coin-volte dal servizio è stato di 229, una ci-fra in leggero aumento rispetto al 2010.

Anche la crisi frena le assunzioni

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L'ASSESSORE: 'ASSUNZIONE OBIETTIVO DIFFICILE DA RAGGIUNGERE CON QUESTA NORMATIVA'

"Il STIL è una realtà che funziona in modo autonomo ma in Regio-ne stiamo lavorando per rivedere la procedura degli inserimenti la-vorativi, perché purtroppo c'è di-sagio per una normativa poco chiara". L'assessore comunale ai Servizi sociali Giovanna Piaia ammette che il sistema degli in-serimenti lavorativi ha bisogno di una revisione: "L'obiettivo è l'as-sunzione, ma spesso, complice la crisi e la normativa che stabilisce limite di tempo del tirocinio, tale obiettivo non si raggiunge".

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LAWOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

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Inserimento lavorativo dei disabili, un sistema con qualche falla

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Oliando laProxiiidarocsati trova

Quando la Provincia rossa ti trova il lavoro 'nero' L'INCHIESTA Le coop e l'inserimento lavorativo dei

disabili: alla fine ci rimette l'Inps e il solito Pantalone

Spesso le persone vengono orientate a fare degli stage o tiro-cini e non sono pagate

F ino al 1999 la ricerca di una occupazione e col-locazione degli invalidi era in capo, anche a li-

vello locale, al Ministero del La-voro attraverso la Direzione pro-vinciale. Tanti disabili hanno tro-vato un posto di lavoro nelle va-rie ditte del territorio e anche nelle amministrazioni pubbli-che. Uscieri, postini, bidelli, ar-chivisti: tutti lavori dignitosi che davano agli invalidi la possibilità di essere produttivi e di ricevere uno stipendio. Il Ministero, come detto, gestiva il collocamento ob-bligatorio. Nel '99, con la legge 68 (governo D'Alema) viene modi-ficata la gestione del colloca-mento lavoro per i disabili. Il Mi-nistero, quale ente statale, viene sostituito con uno definito local-mente. In Emilia-Romagna gli enti individuati sono le Province. Si pensava, allora, che l'ente lo-cale fosse più capace della buro-crazia statale a reperire posti di lavoro. Dal '99 gli invalidi non so-no più andati a lavorare nelle amministrazioni. O meglio, dan-do un'occhiata dentro gli uffici pubblici li troviamo al lavoro, ma non sono mai assunti. Il punto è che questi cittadini vanno inse-riti al posto giusto a seconda del-le loro capacità. E andrebbero assunti. Per il collocamento, dunque, il lavoro è duplice: c'è la valutazione delle capacità del di-sabile e il successivo inserimen-to. Di questa doppia competenza la Provincia si tenne solo la parte amministrativa, mentre l'accom-pagnamento all'inserimento finì sotto la gestione di un ente pri-vato - il SIIL (Servizio di Sostegno integrato per l'inserimento lavo-rativo), a sua volta gestito da una cooperativa sociale della provin-cia. Il sistema oggi è ancora que-sto: l'invalido che cerca lavoro può fare in autonomia, iscriven-

dosi alla lista speciale oppure nella ricerca può rivolgersi ai Ser-vizi sociali (oggi Asp). Questi in-viano la richiesta al SIIL, gestito dall'Engim, ente di formazione associato alla società cooperativa consortile Fare Comunità (Conf-cooperative). Fino al 2010 i fondi (regionali) utilizzati da Engim passavano attraverso i Servizi so-ciali, oggi se ne occupa la Provin-cia (che al riguardo ha promosso un protocollo con diveris enti, Comune di Ravenna e Asp inclu-si). Spesso le persone che si rivol-gono al SIIL vengono orientate a fare degli stage o tirocini e non sono pagate. Se lo sono, il paga-mento avviene con borse lavoro o contributo assistenziale (anche meno di 200 euro al mese), ma i disabili in questione non sono

assunti. All'invalido conviene per questioni di 'cumulo, non perde la pensione (esentasse) e percepisce il contributo (esentasse). A chi non conviene? All'Inps che paga le pensioni a persone che percepiscono emolumenti da lavoro anche se formalmente quello lavoro non è. Le ditte ai controlli dell'Ispettorato giustifi- cano la presenza del disabile in- serito anche se non assunto. Conviene alla ditta o all'amministrazione pubblica, dunque, che non paga una persona che lavora gratis, conviene alla Pro- vincia e al SIIL perché dimostrano un tot di inserimenti all'anno (che però non sono assunzioni). Alla fine, però, ci rimette lo Stato (Inps) e l'ente locale finanziatore.

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Raoul Casadei, in pensione e senza il suo fucile

Fucile sequestrato a Raoul Casadei

Fucile sequestrato a Raoul Casadei LISCIO & DOPPIETTA A processo il maestro di Gatteo, sorpreso dalla Provinciale con fucile e richiamo per anatre: "Mi è già capitato un anno fa"

uesta volta gliel'hanno suo-nata. A lui, patron del liscio, erede della tradizione avviata da zio Secondo. Tutt'altra

musiier Raoul Casadei, finito al tri-bunale di Ravenna con una denuncia penale. 'Colpa' di una passione mai ab-bandonata, quella per la caccia, coltivata dall'età di 16 anni di pari passo alla car-riera orchestrale per esportare l'amato liscio dalla natìa Gatteo allo Stivale. I fatti risalgono a un mesetto fa e venerdì scorso sono approdati al palazzo di giu-stizia ravennate, a cui spetta la compe-tenza territoriale. Perché è nella zona di Savio che l'erede dello Strauss di Roma-gna è stato pizzicato dalla polizia provin-ciale mentre, all'interno di un capanno da caccia di sua proprietà, attendeva il momento propizio per sfoderare il fidato Benelli calibro 12. Gli hanno contestato non solo il fatto di trovarsi "in posizione di caccia" in una fascia oraria vietata, ma anche l'uso di un richiamo per anatre. Tutto è accaduto verso mezzanotte, rac-conta il maestro: "Ero alla finestra, guar-davo il laghetto vicino al capanno. Tanto per vedere cosa accadeva ho attaccato un registratorino con il verso delle ana-tre. Il fucile non l'avevo. Era in un'altra

stanza, con la porta chiusa, scarico e dentro il suo astuccio. Avrei aspettato l'alba per tirarlo fuori e cacciare". Niente da fare per gli agenti della Provin-ciale, che hanno staccato la multa a Ca-sadei, segnalandolo all'autorità giudizia-ria. Non bastasse, al maestro è stato se-questrato pure lo strumento. Niente più fucile; quello usato da una vita e imbrac-ciato con rinnovato piacere dopo l'addio a walzer e mazurka: "Ora sono in pen-

sione - continua Casadei alla vigilia dei suoi 76 anni - mi dedico al mio orto bio-logico, alle mie galline, alla pesca e fino al mese scorso anche alla caccia". Pas-sione, quest'ultima, che ora dovrà atten-dere un po, almeno l'iter processuale in-nescato dopo la multa. La seconda per il musicista. "Un anno fa - ammette - mi sono trovato nella stessa situazione, a-vevo lo stesso richiamo, ma mi fecero so-lamente una multa di un centinaio di

euro. Va te a pensare che ora mi sarei ri-trovato in uno di quei tribunali stracolmi di processi". Sbuffa ma la prende con fi-losofia, affidando le pratiche legali all'av-vocato Stefano Merighi di Argenta. "Pro-cesso penale? Io?", riflette quasi incredu-lo, tradito da una 'sonata' per anatre e dal `registratorino' che ai tempi d'oro passa-va hen altra musica per il signore della Romagna e del Sangiovese.

Federico Spadoni

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BENZONI (UDC)

"Strani acconti in farmacia..." Occhio ai servizi di prenotazione far-maci offerti dalle farmacie; il servizio dev' essere completamente gratuito. L'avvertimento arriva dal vicepresi-dente dell'Udc ravennate Gianluca Benzoni, che segnala un episodio ca-pitato in una farmacia ravennate, nel-la quale "è stata chiesta la correspon-sione di un euro, con la promessa verbale di decurtarlo al momento dell'acquisto del farmaco prenotato". L'anticipo, continua Benzoni, "come si conviene alle persone corrette, è stato decurtato dal prezzo del farma-co". Ma il punto su cui insiste l'espo-nente dell'Udc riguarda l'emissione di scontrino, che dovrebbe comun-que essere eseguita dalle farmacie che chiedono l'acconto ai clienti. Questo perché, in caso di mancato ri-tiro del farmaco, si verificherebbe "per la farmacia un incasso non tas-sato e non dichiarato". E anche se di un 'misero euro si tratta "tuttavia es-so rappresenta lo stesso valore del co-sto di un caffe, per il quale al bar se non viene rilasciata la ricevuta, scatta la giusta sanzione". E' anche vero, replicano da una far-macia ravennate, che spesso l'accon-to viene richiesto per integratori o farmaci specifici prescritti da i medici per un singolo paziente. E, come nel caso degli integratori, "ogni medico prescrive prodotti diversi che, se non ritirati dal cliente che li ha ordinati, rimarrebbero con ogni probabilità in-venduti". E, assicurano, "in caso di ri-pensamento e di comunicazione im-mediata, l'acconto viene subito reso".

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Fucile sequestralo a Raoul Casadel —..„—

AUTOCOSTRUTTORI INDIGNATI

`La politica ha trasformato il nostro sogno in un incubo' "La politica trasforma un so-gno in un incubo". Si apre su queste parole la nota con la quale Matteo Mattioli, auto-costruttore del cantiere di Fi-letto, cantiere fermo al palo dopo il fallimento di Alisei, lancia l'ennesimo grido di do-lore. "Dal 2009 ad oggi, il bando per l'autocostruzione avviato dal Comune di Ravenna, che ha coinvolto un nucleo mul-tietnico e a basso reddito di 14 famiglie, scelte esclusiva-mente per 'il merito' di avere un basso reddito -spiega Mat-tioli - è rimasto interrotto a causa del fallimento dell'a-zienda Alisei fornitrice di ma-teriali e maestranze e benefi-ciaria dell'appalto". Oggi quei terreni popolari o-spitano un cantiere fantasma. "I due edifici grezzi - spiega Mattioli - sono esposti allo sciacallaggio e alle intempe-rie, tutto mentre la crisi eco-nomica aumenta la domanda di alloggi popolari". Nell'estate 2012, dopo tre an-ni di indifferenza politica e fermo dei lavori, alcuni fra i più determinati e indignati autocostruttori, riunitisi fin da principio in cooperativa col nome di "Mani Unite", hanno avviato una protesta che dalla raccolta di oltre mil-le firme in poco più di un me-se, è mutata in ostinata occu-pazione del cantiere. Le proteste hanno ottenuto visibilità e scosso l'opinione pubblica, è parso che si po-tesse trovare un punto di in-contro tra cittadini, ancora fi-duciosi in una soluzione con-sensuale, ed amministrazione comunale di Ravenna. Poi se-gue a questa speranza il silen-zio di mesi.

L'ultimo colpo di scena è ar-rivato pochi giorni fa quando - afferma Mattioli - "improv-visamente 14 famiglie povere hanno imparato, sulla propria pelle e futuro il significato della parola omertà. Il nostro diritto alla casa non interessa più a nessuno - af-ferma uno sconfortato Mat-tioli - l'unico atto scritto del-l'amministrazione Matteucci è la diffida a terminare i lavori entro 60 giorni, pena la deca-denza della concessione edi-lizia. L'unica preoccupazione del comune non è la sorte di 14 famiglie ma quella di tutelare Banca Etica in cui il comune di Ravenna è proprietario di quote". Mattioli cita poi un verbale della seduta del Con-siglio regionale del giugno 2004 pescando le parole dell'Assessore regionale alla Programmazione Territoriale, Politiche Abitative e Riquali-ficazione Urbana, Pier Anto-nio Rivola che prendeva ad e-sempio il Comune di Raven-na, i cui funzionari telefona-vano ogni giorno per sapere quando sarebbe uscito il ban-do per l'autocostruzione per-ché avevano già una coopera-tiva pronta ed avevano già fatto degli incontri con le per-sone interessate. "Cari concittadini - conclude Mattioli - sappiate che il Co-mune di Ravenna non solo non ha adempiuto ai propri obblighi legali, ma ci ha o-maggiato di una diffida che ci priva della possibilità di vede-re realizzate le nostre case. Non bastasse, beffa delle bef-fe, su questi edifici, inabitabi-li, fino ad oggi gli autocostrut-tori hanno persino dovuto pagare VICI".


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ANCISI SUL "CASO SANTO STEFANO"

"Non si può lasciare al buio un quartiere per sette mesi"

I1 nuovo quartiere di Santo Stefano, abitato da 7 anni, è al buio da 7 mesi". Questo il tema dell'interrogazione

al sindaco presentata da Alvaro Ancisi che così ripercorre una delle vicende ravennati più sin-golari degli ultimi anni: "Nell'a-gosto scorso - spiega Ancisi - He-ra ha tagliato, e da allora non ha più ripristinato, l'illuminazione pubblica del nuovo quartiere re-sidenziale di Santo Stefano, nato nel 2005, abitato da una sessan-tina di famiglie, composto da un parco pubblico di 14 mila metri quadrati, situato tra le vie Salvo D'Acquisto, Kolbe, Palatucci e A-lessandrini. Il danno è grave. Il parco non può essere utilizzato fin dalle ore serali. La gente tor-na a casa non sapendo dove mette i piedi, se non munendosi di torce. Gli anziani rinunciano ad uscire di casa temendo di sbattere. Il timore di malinten-zionati, a seguito anche di furti già avvenuti, è forte. Le proteste, le assemblee, le manifestazioni degli abitanti non hanno sortito effetti". La causa è nota: "La so-cietà Santo Stefano - spiega il ca-pogruppo di LpRa - costruttrice della lottizzazione, ha contrav-venuto alla convenzione stipu-lata col Comune, esattamente all'art. 12, secondo cui 'la pro-prietà ha l'obbligo di costruire un'utenza privata per l'accensio-ne dell'impianto di illuminazio-ne e questo fino a quando non diverrà di proprietà dell'Ammi-nistrazione a seguito di specifica delibera di presa in consegna dell'opera realizzata'. L'opera non è completamente collauda-ta, condizione perché il Comune l'assuma in carico, in quanto la Santo Stefano è inadempiente anche per non avere versato

Interrogazione per riaccendere la luce

l'importo dovuto ai collaudatori del verde (collaudo già presen-tato) e delle opere stradali e in-frastrutturali (collaudo non an-cora presentato). Hera ha taglia-to l'illuminazione pubblica a se-guito del mancato pagamento delle bollette. Essendo stata vana ogni intimazione del Comune alla società Santo Stefano di provvedere all'accensione totale della pubblica illuminazione, è in atto un'estenuante procedura di incameramento delle fidejus-sione depositata dalla società a garanzia del rispetto degli oneri di convenzione, la cui somma è largamente sufficiente affinché il Comune faccia fronte al paga-mento di ogni passività, condu-ca in porto il collaudo mancante e assuma l'opera a carico del proprio ufficio Gestione aree". Secondo Ancisi, tuttavia, "non è pensabile che una sessantina di incolpevoli famiglie residenti dal 2005 in una lottizzazione attivata a seguito di una convenzione del costruttore col Comune, stia da sette mesi senza illuminazione. Ci deve essere qualcosa che non va nei meccanismi su cui si reg-ge questo genere di convenzioni se, a distanza di oltre 7 anni dalla

concessione dell'abitabilità, le o-pere pubbliche a carico del co-struttore in cambio del permes-so di costruzione sono ancora private, e magari, come in que-sto caso, non sono di nessuno. Già a settembre - ricorda Ancisi - invitai la giunta ad assumere l'iniziativa di chiedere ad Hera, società partecipata dal Comune, di ripristinare l'illuminazione, garantendo che sarà il Comune di Ravenna, nei soli tempi tecni-ci necessari per incamerare le fi-dejussione, a pagare le bollette vecchie, con ogni eventuale in-teresse, mora e spesa di ripristi-no, e quelle nuove. Sembrò allo-ra che la scadenza il 31 dicembre 2012 del contratto con cui il Co-mune aveva affidato ad Hera la gestione dei propri impianti di illuminazione pubblica, ed es-sendo in corso la gara d'appalto per l'affidamento del servizio per i successivi venti anni, a cui Hera non ha inteso partecipare, sa-rebbe stato necessario trattare un simile accordo con la nuova ditta appaltatrice. Sfortunata-mente, dopo l'aggiudicazione provvisoria dell'appalto, si sono rese necessarie delle verifiche che hanno trascinato l'aggiudi-cazione oltre il 31 dicembre. Di qui la proroga concessa ad Hera fino al 31 marzo. Si rende dun-que indispensabile che la giunta esca finalmente allo scoperto, chiarendo come intenda risolve-re in tempi rapidi e certi questa storia di ordinaria follia. Perciò -conclude Ancisi - la mia interro-gazione dovrà essere discussa in consiglio comunale, in seduta pubblica, sperando che il sinda-co voglia rispettare, e possibil-mente anticipare, il limite di 30 giorni imposto dalla legge per-ché risponda".

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FIAMMA

I marciapiedi (inesistenti) di San Bartolo

"Non si capisce ancora il motivo per cui San Bartolo è una delle pochissime fra-zioni a sud di Ravenna in cui il percorso pedonale principale, nello specifico quello di via Cella in cui si trovano praticamente tutte le attività commerciali, è ancora sprovvisto di mar-ciapiedi". La domanda è di Bruno Casadio (Fiamma Tricolore), che ricorda co-me "nella Relazione previ-sionale e programmatica 2011/13 era in oggetto di realizzazione con un finan-ziamento regionale di 450.000 euro, da realiz-zarsi nel 2011". "Nonostante sia passato oltre un anno - scrive Ca-sadio - non si vede ancora la possibilità di realizzazio-ne, almeno nel breve pe-riodo. Infatti, nella pubblica assemblea dello scorso 1 ottobre da 'E mulinaz', il locale comitato cittadino, ho sottoposto la questione all'attenzione dell' Asses-sore Andrea Corsini, il qua-le ha commentato con un salomonico 'lo faremo'...".

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DIBATTITO PRI

Porto, E55: attesa troppo lunga Alla presenza dei candidati del-l'Edera nelle liste del Senato e della Camera, si svolge oggi (ore 14), nella sede del Pri di via Bovi-ni, un confronto sul tema "Porto, E55: un'attesa troppo lunga". Si tratta del primo degli incontri programmatici che i repubblicani di Ravenna promuovono a soste-gno delle liste dell'Edera che tor-nano ad essere presenti nella im-minente competizione elettorale. Saranno presenti alcuni ospiti del settore portuale: Galliano Di Mar-co (presidente di Ap), Luca Vitiel-lo (presidente Sers - Rimorchia-tori), Leonello Sciacca (Sapir En-gineering) e Pino Morgagni (pre-sidente Agci Ravenna). L'incontro sarà presieduto dal segretario provinciale del Pri Luisa Babini (nella foto) e verrà introdotto dal vicesindaco Mingozzi. Concluderà i lavori Claudio Suprani, candida-to Pri per la Camera.

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GIORNATA CONTRO L'ABUSIVISMO

Confartigianato e CNA incontrano sindaci e comandanti della Municipale

I grido di "Il lavoro abusivo avvelena la società, fermiamolo insieme", Confar- tigianato e CNA della provincia di Ra- venna hanno organizzato, per domani,

una 'giornata contro l'abusivismo'. In tale data sono previsti, in contemporanea, quattro incon-tri sul territorio, tutti alle ore 20.30, nel corso dei quali gli esponenti delle categorie incontreranno i Sindaci e i Comandanti delle Polizie Municipali "per sensibilizzare Istituzioni ed opinione pub-blica contro il dilagare di un fenomeno che ha assunto dimensioni allarmanti e interessa tra-sversalmente tutti i principali settori economi-ci".

"Combattere l'abusivismo - scrivono Confar-tigianato e CNA - significa principalmente stare al fianco degli imprenditori che svolgono la loro attività nel rispetto delle regole, garantendo così anche i consumatori. Chi svolge un'attività abu-siva non ha i requisiti minimi di professionalità, non esegue un lavoro a regole d'arte e mette a rischio la sicurezza e la salute dei cittadini, non

paga le tasse, non versa contributi, non rispetta i contratti di lavoro né le leggi sull'ambiente, e-spone a rischi chi si avvale dei suoi servizi ed e-sercita una forma di concorrenza sleale nei con-fronti delle tante imprese che operano nella le-galità. L'abusivismo va fermato, immediatamen-te". Questo il calendario dei quattro incontri pre-visti domani alle 20.30: a Ravenna, nella Sala Conferenze di Confartigianato, in viale Berlin-guer. Saranno presenti il Sindaco Matteucci e il Comandante della Polizia Municipale Stefano Rossi. A Faenza appuntamento nella Sala della Tecnica e del Sapere di Cna (via San Silvestro) con il Presidente dell'Unione, nonché Sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi ed il Comandante della Pm Paolo Ravaioli. A Lugo nella sala Con-ferenze di Cna in via Acquacalda con il Presiden-te dell'Unione, nonché Sindaco di Lugo, Raffaele Cortesi ed il Comandante della Pm Roberto Fac-cani. E infine a Cervia, al Circolo Tennis di Mi-lano Marittima di via Jelenia Gora con il Sindaco Zoffoli e il Comandante della Pm Roberto Ricci.

Pagina 18 Riccardo Caroli, Maurizio Gasperoni e Tiziano Samorè

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TASSA DI SOGGIORNO

Addio a Lido di Savio Hotels

G razie al nostro As-sessore al Turismo e alla Giunta che hanno attivato la

tassa di soggiorno a Ravenna alcuni albergatori hanno de-ciso di chiudere la 'Lido di Sa-vio Hotels' di cui ero presi-dente". L'annuncio è di Bruno Tagliavini, che spiega come, "con l'introduzone di questa nuova tassa", i soci abbiano ri-tenuto "che sarebbe stato inu-tile continuare a investire sol-di in Lidi che sono abbando-nati a se stessi. Forse - scrive Tagliavini - solo l'Assessore al Turismo ed il Sindaco di Ra-venna sono convinti che i no-stri Lidi siano turisticamente superiori ai Comuni di Vene-zia e Firenze, dal momento che lì la tassa, per un albergo a 3 stelle, costa 1,50 euro, mentre nei Lidi Ravennati 2,00 euro tondi. Questo è uno dei motivi per cui ci chiedia-mo se il Sindaco ed i suoi as-sessori conoscano il territorio che rappresentano". Dopo a-ver ribadito che "il Comune non è all'altezza del suo com-pito in campo turistico" e ri-cordato che "a Lido di Savio in estate non c'e un ufficio postale, un ambulatorio me-dico e a Pasqua non c'è alcun servizio per i turisti", Tagliavi-ni rende pubblica la sua pro-fezia: "Le tasse finiranno per fare chiudere tante aziende. Ma quando noi non ci sarem-mo più, dove li recupereran-no i soldi della tassa di sog-giorno?".

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Sciopen) del la fame appeso annoto

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gr Sopra l'animalista Davide Battistini; sotto il Governatore della Regione Vasco Errani

Sciopero della lime appeso aun voto zrzrar,.,,

Sciopero della fame appeso a un voto CASO BATTISTINI Alle associazioni il giudizio

sulla credibilità della promesse di Errani

uarantotto ore di tempo per decidere se la risposta diVasco Errani, è credibile.

Così e Battistini, l'animali-sta ravennate che dall'inizio dell'anno ha continua lo sciope-ro della fame chiedendo una leg-ge regionale contro i cani alla ca-tena, accoglie il comunicato di-ramato ieri dal presidente della Regione. "Saranno le associazioni animaliste che hanno aderito al movimento spontaneo a decide-re entro mercoledì mattina se le promesse del governatore sono valide o meno - spiega il 46enne -, e a seconda della votazione cesserò o meno lo sciopero della fame". Battistini, al 42esimo giorno di digiuno, lo annuncia al telefono tenendo in mano la nota di Erra-ni giunta dopo l'ultimatum di sa-bato, nel quale veniva informato dall'animalista dell'intenzione di procedere anche con lo sciopero della sete a partire dal 17 feb-braio. Ieri il governatore è inter-venuto: "In Assemblea legislativa - si legge nel testo - è stato pre-sentato un progetto di legge a fir-ma dei consiglieri Pd e Sel Marco Monari e Gabriella Meo che si propone di adeguare in senso e-stensivo la Legge regionale del 2005 sul benessere animale, sul quale mi auguro possano presto convergere le diverse sensibilità dei gruppi presenti in Aula. A se-guito del dibattito che seguirà in

assemblea legislativa la Giunta regionale provvederà ad adegua-re i regolamenti, dando una ri-sposta positiva ed equilibrata alle istanze di quanti chiedono rico-noscimenti in materia di diritti degli animali domestici. Penso -conclude Errani - che questo im-pegno consenta di superare da subito iniziative estreme come quella del signor Battistini".

Risposta che ieri sera è stata in-viata dall'animalista ad oltre una decina di associazioni, le quali, avranno l'incarico di far votare ai propri associati. E per evitare che le sue condizioni di salute in-fluenzino il giudizio, Battistini punta sull'onestà di chi ha soste-nuto la campagna: "Si dovranno assumere la responsabilità delle decisioni che mi invieranno".

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GUARDIA COSTIERA IERI AL COMANDO DELLA CAPITANERIA DI PORTO DI RAVENNA, LA DESIGNAZIONE

UFFICIALE FORMALIZZATA DAL CONTRAMMIRAGLIO FRANCESCO SAVERIO FERRARA

Roberto Bunicci nominato nuovo Capo della Corporazione Piloti del Porto

N ella giornata di ieri, al Comando della Capitaneria di Por-to di Ravenna, il

Direttore Marittimo dell'Emi-lia-Romagna e Comandante del Porto, Contrammiraglio Francesco Saverio Ferrara, ha emanato l'apposito Decreto di designazione con il quale il pi-lota Roberto Bunicci è stato nominato nuovo Capo della Corporazione Piloti del Porto di Ravenna. La nomina è avve-

nuta mediante scelta tra i membri di una terna designata dall'assemblea dei Piloti e te-nuto conto della competenza tecnica, della capacità diretti-va, dei maggiori titoli previsti, nonché del servizio prestato nella corporazione in qualità di pilota effettivo.

Roberto Bunicci, nato a Ve-nezia 44 anni fa (fra una setti-mana sarà il suo compleanno), Capitano di Lungo Corso i-scritto nei Registri della Gente

J

di Mare della Capitaneria di Venezia al numero 24072/I, ha svolto navigazione mercantile

per oltre 7 anni, di cui 10 mesi in qualità di Comandante e cir-ca un anno e mezzo come Pri-mo Ufficiale di coperta. Dopo aver svolto 5 mesi come prati-co locale a Cagliari, è divenuto pilota della Corporazione nel porto di Ravenna il 13 agosto 1998 FAmmiraglio Ferrara, nel formalizzare l'investitura del nuovo Capo Pilota, ha formu-lato l'augurio "di buon lavoro e proficua collaborazione con l'Autorità Marittima".

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pressunE ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

IN BREVE

Un milione per potenziare il depuratore di Marina Oltre un milione di euro per il potenziamento del depuratore di Marina di Ravenna. L'opera proget-tata dai tecnici di Hera, consentirà di migliorare il processo di depurazione dell'impianto, al servizio di tutti i cittadini e delle a-ziende della zona, e sarà pronta per la prossima stagione turistica. Il finan-ziamento dell'investimen-to è garantito da Ravenna Holding S.p.A.

Alla Cassa un impianto di energia rinnovabile

La Cassa di Risparmio di Ravenna si è dotata di un impianto di produzione di energia rinnovabile da conversione fotovoltaica della potenza di KWp 19,585, la cui produzione

di energia elettrica viene ora interamente utilizzata dalla filiale di Fornace Za-rattini. L'impianto non è visibile dalla strada, non impattando così sull'a-spetto estetico dello stabi-le. L'impianto consentirà di risparmiare annualmen-te circa 4,33 TEP (tonnel-late di petrolio equivalen-te) oltre a ridurre l'immis-sione di CO2 di circa Kg. 9.030.

Borse di studio Per le domande C'è tempo fino al 27 febbraio

C'è tempo fino al 27 feb-braio per presentare le domande di borse di stu-dio finanziate dalla Regio-ne. Le borse di studio so-no rivolte agli studenti re-sidenti nella nostra regio-ne che frequentano i primi due anni delle scuole se-condarie di 2° grado o il secondo anno di un per-corso lefp (Istruzione e Formazione Professionale) presso un Ente di Forma-zione Professionale accre-ditato (Info 0544 258001).

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====. Classificadegli sprechi: Rafferma sul rmdio

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DIBATTITO ELETTORALE CONFRONTO SU EUROPA COSTITUZIONE E DIRITTI

Domani sera (ore 20.30), alla gal-leria Ninapì, è in programma la serata dal titolo "Europa, Costitu-zione, Diritti", domande ai candi-dati locali alle prossime elezioni politiche. Interverranno Pagani (Pd), Paglia (Sel), Suprani (Pri), Veridiani (Rivoluzione Civile) e Zadro (Centro Democratico).

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IL SOLE 24 ORE Nel 2009 Palazzo Merlato ha speso in "fabbisogni standard" un milione e mezzo di euro di troppo

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t=1°=9's 'Che fine

Classifica degli sprechi: Ravenna sul podio

Nella "geo-grafia dello sperpero" comanda Rimini, ma anche la nostra città si rivela po-co "virtuo-sa"

C è Rimini in testa alla classifica regionale degli "sprechi" dei Co-muni capoluogo in I-

talia. Ma nella graduatoria delle "mani bucate", con il terzo posto in Emilia Romagna, Ravenna non ci fa un figurone.

La geografia dello "sperpero" è quella pubblicata ieri da il Sole 24 Ore (dati del 2009) ed elabo-rata negli scorsi mesi dalla Co-paff, la commissione per l'attua-zione del federalismo fiscale che sta lavorando sui 'prezzi giusti' delle attività municipali per in-dividuare i cosiddetti fabbisogni standard delle amministrazio-ni.

I numeri sono quelli dei "ser-vizi generali" (entrate, servizi tecnici, anagrafe, stato civile, servizi elettorali, leva, statistica e altro): nel complesso, in Italia rappresenta una spesa com-plessiva da 8,8 miliardi all'anno, pari al 27% delle uscite comu-nali per le funzioni fondamen-tali.

Ebbene, in Emilia-Romagna, come detto, è Rimini la città che stacca tutte le altre. Il capoluogo romagnolo si piazza 13° in clas-sifica: presenta una spesa effet-tiva pari a 29 milioni di euro contro un fabbisogno standard che dovrebbe invece attestarsi a 24,6. Lo scostamento è del 18% ed è pari a 4,4 milioni di sprechi (1'1,4% di quelli totali generati dai Comuni capoluogo), ovvero l'ammontare dei tagli previsti dallo stesso Comune riminese in chiave 2013 e uguali allo 0,5% dei tagli totali che subiranno i Comuni capoluogo in generale.

Per trovare un'altra città del-l'Emilia-Romagna in classifica bisogna scendere al 21° posto dove c'è Bologna: qui la spesa effettiva è stata di 91 milioni di euro contro un fabbisogno di

87,5 (3,9% la differenza percen-tuale, 1'1,1% del totale dei Co-muni), nel 2013 sono previsti ta-gli per ben 18,6 milioni (il 2,2% dei Comuni capoluogo). Scen-dendo di 20 posizioni ecco Ra-venna, la terza città più 'spreco-na' in regione: qui si sono spesi 25,2 milioni anzichè 24,9 (1,5 milioni e +0,4% lo scostamen-to), lo 0,1% del totale degli spre-chi dei Comuni, e si prevedono 4,3 milioni di tagli (0,5% del to-tale).

Reggio Emilia segue in 45a posizione ed inaugura la serie delle città che in Emilia-Roma-gna si sono mostrate virtuose: nel Comune del Tricolore si so-no registrati 'solo' 26,3 milioni di spesa invece di 26,5 (-0,9%) e sono previste razionalizzazioni

per 4,3 milioni (0,5%). Ferrara è 64a: 20,5 milioni spesi contro un fabbisogno di 22,1 (-7,1 e -1,6%) con tagli programmati per 2,9 milioni (0,3%). Segue la triade Forlì-Piacenza-Cesena (75a, 76a

e 77a); nella prima 15,6 milioni spesi invece di 18,8 (-17,3%) e tagli per 3,4 milioni (0,4%), nella seconda 13,9 milioni spesi inve-ce di 17,3 (-19,7%) e tagli per 3,9 milioni (0,5%), nella terza 12 mi-lioni spesi invece di 15,5 (-22,4%) e tagli per zero milioni. Al 79° posto c'è Parma con 26,9 milioni spesi invece di 31,3 di fabbisogno standard (-13,9%) e tagli per 6,6 milioni (0,8%). Su-bito dopo, 80a, ecco infine Mo-dena: 25,5 milioni spesi contro 30 di fabbisogno (-16,2%) e tagli per 9,6 milioni (1,1%).


Palazzo Merlato tira la cinghia ma per un'indagine pubblicata da Il Sole 24 Ore non abbastanza...

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"LE VIE DELLA MEMORIA"

Le violenze del novecento al confine orientale "Le vie della memoria — un percor-so tra le violenze del Novecento sul confine orientale" è il titolo di un documentario che sarà presentato giovedì prossimo (ore 16) nella sala del consiglio provinciale (piazza Caduti per la Libertà 2) per celebra-re il Giorno del Ricordo (10 feb-braio). Con questa ricorrenza, istituita nel 2004, si commemorano le vittime dei massacri delle foibe e dell'eso-do giuliano dalmata. Il documentario è stato realizzato dalla Provincia di Trieste e dall'Isti-tuto regionale per il movimento di liberazione in Friuli Venezia Giulia. L'opera sarà presentata da Giusep-pe Masetti e Alessandro Luparini, dell'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea in Raven-na e provincia, che ha promosso l'i-niziativa che si avvale del patroci-nio di Provincia e Comune. Alla proiezione interverranno le auto-rità cittadine.

Info 0544 84302 [email protected]

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pressunE ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

oggi si presentano i candidati "Noi la vera sinistra italiana"

Oggi (ore 12), nella Sala A di via Sant'Alberto, il Partito Comu-nista dei Lavoratori di Ravenna presenta i suoi canidati alle prossime elezioni politiche. Interverrà Michele Terra, dell'E-secutivo nazionale del Pc1 e candidato alla Camera dei Depu-

tati. Alle prossime elezioni del 24 e 25 febbraio il Partito Comunista dei

Lavoratori - Pc1 sarà presente con un proprio candidato premier - Marco Ferrando - e con proprie liste sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica.

"Dopo l'alleanza di Sel con il Pd e la confluenza di Prc-Pdci-Verdi nella lista giustizialista di Ingroia e Di Pietro - si legge in una nota - il Partito Comunista dei Lavoratori sarà l'unica sinistra coerente che parteciperà alla competizione elettorale portando come simbolo la falce e martello". Durante l'incontro sarà illustrato il programma elettorale del PCL e sa-ranno presentati i candidati ravennati del partito.

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Classificadegli sprechi: Rafferma sul podio

POLITICA & DINTORNI

I volontari del Pdl al mercato di Castiglione Un gazebo del Pdl sarà presente questa mattina al mercato ambu-lante di Castiglione di Ravenna. I volontari del Pdl distribuiranno ai cittadini materiale informativo, programma e "Patto del parla-mentare".

Gli impegni elettorali di Idem e Pagani (Pd)

"Ambiente e lavoro per rilanciare lo sviluppo" è il tema dell'incontro di questa sera (ore 20.30), nella sala "Rinascita" con Alberto Paga-ni e Mara Roncuzzi. Intanto Sefi I-dem sarà alle 9 al mercato di Vol-tana, per spostarsi poi nel Ferrare-se per due distinte iniziative. "L'I-talia giusta che crea il futuro" è poi il tema del confronto del circo-lo Pd "L'Approdo" di Ponte Nuovo col senatore Mercatali ed il capo-gruppo Cavicchioli.

L'acqua nell'urna Molinari oggi in città

Emilio Molinari, fondatore del "Co-mitato per un contratto mondiale sull'acqua", sarà oggi a Ravenna. Alle ore 15 terrà una conferenza stampa in via Lanciani, mentre alle 20.30 - alla sala D'Attore - parteci-perà, assieme ai candidati raven-nati, all'incontro "Dalle lotte per i beni comuni all'alternativa politi-ca".

Sulla moschea le donne chiedono "trasparenza"

"Sulla questione Moschea, giusto sostenere il valore della legalità e della trasparenza". E' l'appello congiunto delle donne di Rifonda-zione Comunista e Rivoluzione Ci-vile che, in una nota firmata da Giuliana Liverani e da Raffaella Ve-ridiani, dopo aver definito "un ar-ricchimento" la presenza dei Mus-sulmani a Ravenna, appoggiano in toto l'appello del Comitato "Una Moschea per la città" a favore di dialogo e pluralismo.


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press LinE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

La grillina Santarella: "Da oltre un decennio dell'opera non vi è notizia"

Interrogazione del M5S: "Che fine ha fatto la Mariola?"

Un'interrogazione al sinda-co di Ravenna per capire "che fine ha fatto la cosid-detta `Mariola' ed il bas-

sorilievo con cavaliere della torre ci-vica".

A presentarla è Francesca Santa-rella (Movimento 5 Stelle), che così motiva il quesito: "Le celebri opere, esistenti da secoli presso la base del-la Torre civica risalente al XII secolo circa, costituiscono parte integrante sia della stessa che del patrimonio culturale cittadino, poichè il loro pregio, oltre all'indubbia qualità dei manufatti marmorei, sta anche nel fatto che, da tempo immemorabile, hanno colpito la fantasia di raven-

"AAA. cercasi pregiato bassorilievo con cava-liere della torre civica"

nati e viaggiatori, dando luogo al ce-lebre detto 'cercar Mariola per Ra-venna'. Ad esempio, nel 300, il detto compare in un poema di Cecco d'A-scoli. Da oltre un decennio - prose-gue la Santarella - dopo la decapita-zione della torre per problemi stati-ci, la base della stessa è celata alla

vista da un trascurato rivestimento in pannelli di legno". Per questo la grillina chiede al primo cittadino di Ravenna di "riferire circa il fatto che in alcun modo si è voluto provvede-re a mantenere comunque visibili le due celebri opere. E di riferire se es-se sono ancora in situ e, in caso con-trario, di illustrare a quale sorte sono state destinate dopo essere state sot-tratte, da oltre un decennio, a citta-dini, studiosi e turisti".

Francesca Santarella (M5S)

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IN CITTÀ IL LEADER DI "RIVOLUZIONE CIVILE"

Domani mattina Antonio Di Pietro sarà al mercato di via Sighinolfi

Dopo i "rumors" dei giorni scorsi, adesso c'è anche l'ufficialità: domani mattina (a partire dalle ore 10.30), l'Onorevole Anto-nio Di Pietro sarà a Ravenna, dove inter-verrà al banchetto di "Rivoluzione Civile" nei pressi del mercato cittadino di via Si-ghinolfi per incontrare gli elettori di Ra-venna. Successivamente l'ex magistrato di "Mani Pulite" sarà nella sala "Buzzi", presso la

Circoscrizione Seconda di via Berlinguer, dove si incontrerà con i rappresentanti della stampa per una breve conferenza.

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ARCHITETTI

Primo incontro sperimentale a Ferrara Domani, nella sede del Dipartimento di Architet-tura di Ferrara, il primo incontro tra tutti gli Ordi-ni della nostra regione per la creazione di un network per la formazio-ne permanente degli ar-chitetti in Emilia-Roma-gna. Entro agosto 2013 sarà varato il regolamen-to per la formazione degli Architetti, che entrerà a regime dal 1° gennaio 2014; nel frattempo ver-ranno avviate le prime sperimentazioni. È neces-sario quindi sviluppare un confronto tra Ordini, Uni-versità e Pubbliche Am-ministrazioni per valutare il modello di offerta in grado di consentire una scelta dei temi e dei per-corsi. All'incontro pren-derà dunque parte anche l'architetto Gioia Gatta-morta, Presidente dell'Or-dine degli Architetti della Provincia di Ravenna.

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L'ALLARME DELLA CGIL: "PER COLPA DEL SISTEMA INFORMATICO IN TILT, Al SUPPLENTI RAVENNATI NON SONO ANCORA STATE PAGATE LE SPETTANZE DI NOVEMBRE"

Niente soldi per i docenti precari Lo sopendo lo anticipa la scuola

e scuole ravennati hanno anticipato ai docenti precari gli stipendi che non sono arrivati dal Ministero". L'annuncio è della Flc Cgil della provincia di Ravenna, che trat-

teggia una panoramica per nulla incoraggiante del mondo della scuola: "E' notizia di sabato - scrive il sindacato - il rinvio, a data da destinarsi, delle prove del concorso a cattedre previste per ieri ed oggi; quel concorso che il ministro Profumo ha pervica-cemente voluto e che è parso, fin dall'inizio, una beffa. Pochissimi i posti messi a concorso (poco più di 11.000, spalmati su due anni, a fronte di oltre 120.000 candidati). Ora, causa incle-menza del tempo, si rinvia la prova scritta per 60.000 can-didati. Siamo certamente fe- i

lici - prosegue la Cgil - che il Miur si preoccupi dell'inco-lumità del personale preca-rio, ma ci perdonerà se ci chiediamo se questo rinvio non sia da addebitare piutto-sto alle difficoltà nelle costi-tuzione delle commissioni d'esame. D'altra parte non tutti sono disposti a lavorare in sede diversa da quella di lavoro, retribuiti a cottimo nella misura di 50 centesimi per ogni elaborato cor-retto. Ciò nonostante, vogliamo ringraziare il nostro Ministro dell'attenzione che ha riservato ai precari. Si è accorto finalmente della loro esistenza dopo che, vittime della contabilità ministeriale e delle i-nefficienze del sistema informatico, i supplenti temporanei sono ancora in attesa dello stipendio di novembre. I ministeri dell'Istruzione e del Tesoro hanno infatti 'dimenticato di potenziare il server

ministeriale e, di conseguenza, è andato in tilt tutto il meccanismo informatico. Una falla che, inevita-bilmente, ha coinvolto tutti gli uffici del Tesoro ter-ritoriali e tutti i supplenti cosiddetti brevi".

"Non è sufficiente - commenta Valeria Monti, segretaria Flc Cgil di Ravenna - introdurre innovazio- ni e riforme, se poi a livello tecnico il sistema si inceppa perché non implementato. Ed è inammissi- bile che a rimetterci siano i lavoratori assunti con contratti di supplenza breve, già penalizzati dalla loro condizione di precari. Alcune scuole ravennati,

pur di pagare almeno gli stipendi di novembre, hanno anticipato le somme spettanti con la promessa, da parte dei ministeri, di essere risar-

la però non solo non vi è alcuna traccia di risarcimenti, ma nemmeno delle risorse ne-

cite quanto prima. Ad oggi

cessarie per dicembre. Ci vie-ne inoltre segnalato - prose-gue Monti - che i lavoratori precari non hanno ancora ot-tenuto il tfr per i servizi ter-minati il 30 giugno 2012, i neodirigenti continuano a percepire gli stipendi da do-centi e i docenti immessi in

ruolo da alcuni anni non hanno ancora ricevuto gli arretrati relativi alla loro ricostruzione di carriera". Ma - secondo la Cgil - è proprio nei confronti dei precari che si registra "un particolare accanimento": i supplenti temporanei, infatti, grazie alle norme introdotte con la spending review, "subiranno una consistente decurtazione del compenso per le ferie non godute, e analoga sorte toccherà all'indennità di disoccupazione".

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REGOLAMENTO CAPANNI

Da domani anche i cittadini potranno avanzare obiezioni

Da domani (e fino al 15 apri-le) scatteranno i termini entro cui i cittadini interessati po-tranno presentare osserva-zioni sul regolamento dei ca-panni adottato dal Consi-glio comunale lo scorso 17 gennaio. A tale scopo, da do-mani al 15 aprile, il testo del regolamento e gli elaborati potranno essere consultati sia sul sito del Comune oppu-re recandosi all'ufficio Servi-zio Urbanistico ed Erp - Uffi-cio Cartografia (Piazzale Fari-ni, 21) il lunedì dalle 11 alle 13 ed il mercoledì dalle 9 alle 13 dove sarà possibile anche chiedere la stampa di stralci. E' stato messo a punto, inol-tre, uno specifico servizio informativo negli uffici di Piazzale Farini, aperto al pub-blico ogni venerdì dalle ore 10 alle 13 - a partire dal 15 febbraio e fino al 12 aprile -che verrà svolto da tecnici come segue: informazioni sul nuovo Regolamento Capanni da pesca e da caccia (Servi-zio Progettazione Urbanisti-ca, piazzale Farini 21, 4° pia-no); informazioni su questioni tecnico edilizie (Sportello U-nico per l'Edilizia - Istruttoria, Piazzale Farini 21, 1° piano); informazioni sui manufatti e-

sistenti relativi ai capanni da caccia e da pesca (Sportello Unico per l'Edilizia - Controllo Edilizio, Piazzale Farini 21, 1° piano). I cittadini interessati potran-no redigere le proprie osser-vazioni optando per una del-le seguenti modalità: on line seguendo la procedura indi-cata nel sito che prevede l'in-vio al Comune con indirizzo di Posta certificata, oppure in forma cartacea (su carta semplice in 3 copie) even-tualmente compilando e stampando il form a disposi-zione sul sito. Le osservazioni redatte in forma cartacea do-vranno essere presentate, a scelta, o all'Ufficio Archivio e protocollo del Municipio (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30; giovedì 15-17) o all'uffi-cio protocollo dell'Area Piani-ficazione territoriale in Piaz-zale Farini (dal lunedì al ve-nerdì dalle 8.30 alle 13) o spedite per posta con racco-mandata A/R indirizzata al Sindaco di Ravenna, Piazza del Popolo 1, sempre entro il 15 aprile (farà fede in timbro postale di spedizione). Successivamente gli stessi uf-fici tecnici vaglieranno le os-servazioni, esprimendo pareri che, in modo contestuale al-l'approvazione del regola-mento, verranno sottoposti all'esame del consiglio comu-nale entro la fine dell'anno.

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Se il dipendente comunale è stressato... LA NOVITÀ Palazzo Merlato apre lo Sportello di ascolto per il personale contro mobbing, discriminazioni e malessere

Sportelli di ascolto avviati in Italia da amministrazioni pubbliche (Modena e Correggio) e da un mese si occupa di quello del Comune di Cervia.

Vista l'esperienza accumulata in materia, nonché i report sulla speri- mentazione degli ultimi due anni sti- lati dalla ex consigliera di fiducia, la

nuova professionista selezionata da Palazzo Merlato sa già cosa a- spettarsi da questo nuovo incarico. "Il mio obiettivo - spiega la Righetti - è dirimere

i problemi che il personale percepisce a matrice psicologica, problemi che, basandomi sull'esperienza accumulata negli altri Sportelli comunali - sono spesso causati da molte e diverse va- riabili legate a fattori personali, relazionali, organizzativi". La psicologa, in

T roppo stress tra i corridoi di Palazzo Merlato? Niente pau-ra - dopo due anni di speri-mentazione del servizio di

`consigliere di fiducia, figura prevista dal "Codice di condotta a tutela del be-nessere e della dignità lavorativa dei dipendenti comunali, l'amministrazio-ne Matteucci ha deciso di aprire un ve-ro e proprio Sportello dedicato agli e-ventuali disagi relazionali e organizza-tivi del personale.

Nel biennio 2011-12, come detto, il Comune aveva istituito il 'consigliere di fiducia, ingaggiando uno psicologo chiamato a contrastare e prevenire o-gni forma di discriminazione e mob-bing all'interno del luogo di lavoro, ma non a trattare direttamente i disagi di altra natura dei dipendenti. Alla luce di questa esperienza - conclusasi con un dettagliato report stilato da Consi-gliere nel quale si evidenziava che an-che dopo il secondo anno di speri-mentazione non erano state riscontra-te nel Comune di Ravenna situazioni di mobbing, molestie sessuali o com-portamenti discriminatori, ma che in-vece coloro che si erano rivolti al ser-vizio avevano manifestato situazioni di disagio e malessere dovuti ad altri fattori, Palazzo Merlato ha deciso di proseguire nella ricerca del benessere organizzativo interno dando conti-nuità al percorso avviato. E' stato così istituito un vero e proprio Sportello di a-scolto dei lavoratori comunali che sarà at-tivo a breve e sarà ge-stito da Claudia Ri-ghetti, psicologa del lavoro selezionata tramite bando pub-blico all'esterno dell'ente (questo per dare al personale maggiore garanzia di neutralità nella valutazione dei casi). La Righetti - che ricoprirà comunque anche il ruolo di Consigliere di fiducia - gestisce da cinque anni due dei primi

questi anni, ammette di aver avuto a che fare con una molteplicità di casi: "Spesso è l'aspetto relazionale che si inceppa, quello col capo, con i colle-ghi, ma anche con l'utenza esterna. Tuttavia - prosegue la Righetti - i pro-blemi relazionali più grossi si hanno all'interno dell'ente". Altro problema che assilla i dipendenti pubblici è quello della motivazione lavorativa che va scemando: "Magari il dipendente è entrato in organico 20 anni prima con l'idea di stabilizzarsi - spiega la psico-loga - e magari attratto dal posto fisso ha accettato un ruolo che non rispec-chia il proprio curriculum professio-nale, le proprie attitudini o ha messo nel cassetto un lungo percorso di stu-di. Questi lavoratori si 'cuociono, si e-sauriscono a livello motivazionale -spiega la Righetti - e si ritrovano senza energie sul piano professionale".

Assunta p sicologa: più a rise hio stress

i servizi so ciali'


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In questi anni, ammette la psicolo-ga, non ha mai avuto a che fare con ca-si di mobbing: "Il mobbing presuppo-ne azioni reiterate per almeno sei mesi - afferma la professionista - mi è capi-tato invece di imbattermi in dipenden-ti stressati a seguito di un singolo e-vento di natura costrittiva avvenuto in ambiente lavorativo". Secondo la psi-cologa, i casi di disagio che si riscon-trano più di frequente all'interno degli enti pubblici sono quelli relativi al `bornour o 'esaurimento emotivo' e ri-guardano in particolare i dipendenti che hanno un continuo contatto con le persone e che si sentono impotenti davanti alle richieste dell'utenza: "I più a rischio - spiega la psicologa - sono i lavoratori dei servizi sociali, insegnan-ti, impiegati addetti agli sportelli, o co-munque chiunque svolge una profes-sione ad alta intensità relazionale". Lo Sportello ravennate sarà probabilmen-te strutturato come quello di Modena, una delle esperienze più riuscite dello Stivale: "Solitamente ricevo tutte le set-timane in pomeriggio definito fuori dall'orario di lavoro dei dipendenti e in un contesto esterno per garantire la privacy del personale. L'avvio del ser-vizio - spiega la Righetti - spesso è vi-sto con diffidenza poiché le persone non riescono a capire come mai un Comune, che da loro è considerato la 'causa' dei loro problemi, si preoccupi di mettere a disposizione uno psicolo-go. Per vincere questa diffidenza - pro-segue la psicologa - è decisiva una buona politica di informazione interna oltre, ovviamente, al passaparola". La Righetti chiude poi con una precisa-zione: "Per evitare che il servizio venga utilizzato come fosse uno studio di psicologia - conclude la professionista - è stato fissato un tetto massimo di in-contri. Raggiunto quel tetto, se il di-pendente vuole tornare deve attendere che passi un anno solare".

Andrea Conti

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LMVOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

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GENITORI DIVERSI IL COMING OUT DI MAMMA E PAPÀ

Si chiama "Genitori diversi" il gruppo di parola dedicato ai ge-nitori di figli gay ideato da due psicoterapeute ravennati: Laura Casa-nova ed Elisa Magna-nensi. Il nuovo spazio si trova al centro "Li-beramente" di via Fiu-me Abbandonato.

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Ferro, acqua e l'arte nuda alla galleria di via Mazzini LA MOSTRA Esposte fino a venerdì le opere polimateriche di Irene Balducci, Eros Mariani, Fulvio Mariani e Karin Retzlaff

Irene Balducci, Eros Ma-riani, Fulvio Mariani e Karin Retzlaff costitui-scono il poker d'assi

della mostra alla galleria ra-vennate ArtStudio in via Mazzini, inaugurata il 2 feb-braio scorso.

Tre sono pittori sollecitati da stimoli e tecniche diverse a cui si aggiunge uno sculto-re con opere policromatiche ideali sia per interni che per esterni.

Eros Mariani, artista bolo-gnese attivo da un trenten-nio, ha scelto di utilizzare il ferro non come strumento di lavoro quale fu ai primor-di dell'umanità, quanto co-me plasmabile materia rifi-nita dal colore, dando vita a una serie di figure ieratiche o dinamiche stilizzate e proiettate verso l'alto.

Fra i due Mariani in mo-

stra, in comune vi è solo l'i-dentico cognome e la prove-nienza dal bolognese. Fulvio Mariani, con i colori acrilici, dà forma e respiro al mare, costante fonte d'ispirazione, un'entità che assomiglia al-l'animo umano nel moto continuo, nei colori e negli umori e incarna il senso del-la libertà e l'ambiguità della voglia-paura dell'ignoto.

Irene Balducci, pittrice e scultrice riminese, espone una sequenza di nudi fem-minili in posa plastica per-meati di inquietudine esi-stenziale nell'opacità dei co-lori terra-seppia-ocra e nella tormentata tessitura del supporto polimaterico. E-spone anche una serie di piccoli quadri bianchi di as-soluta astrazione che riman-dano all'antica arte del rica-mo femminile.

La pittrice polacca natura-lizzata ravennate Karin Retz-laff presenta, infine, le ulti-me espressioni della sua ul-tima scelta artistica: "Mi sento attratta da panorami urbani ed extra urbani silen-ziosi in quanto privi del ru-more prodotto dall'uomo, dove il rapporto spazio-tem-po è sospeso in una dimen-sione metafisica. Sono pae-saggi mentali avulsi dalla realtà, luoghi onirici a cui l'onnipresenza dell'acqua apporta nuova inquietudine specchiando improbabili ar-chitetture nel suo impene-trabile mistero".

La mostra, che ha il patro-cinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune, è visi-tabile tutti i giorni fino a ve-nerdì prossimo dalle ore 17 alle 19,30.

Attilia Tartagni

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GIOVEDÌ A TAMO UN "TALK SHOW" CON PAOLA ROSSI BALELLA E GLI STUDENTI DEL CLASSICO ALIGHIERI'

`Amore = sofferenza? Un'altra via è possibile...

Giovedì (ore 18, ingresso gratuito), a TAMO, rappresentazio-ne e lettura di testi sul tema 'Amore = sofferenza? Un'altra via è possibile...". Ispirandosi ai Remedia Amoris di Ovidio si affronterà, con un pizzico di ironia, il sentimento che

sempre ha ispirato poeti e artisti, con "interviste impossibili", letture tra il serio e il dissacrante, in una cornice da "talk show" che lega po-sizioni differenti e talvolta spregiudicate. Coordina la professoressa Paola Rossi Balella, in collaborazione con gli studenti del Liceo Clas-sico Alighieri; la Dirigente Patrizia Ravagli, gli Amici di RavennAntica Gianni Morelli, Maria Augusta Cipriani e Anna De Lutiis.

Due cuori un solo biglietto In occasione della Festa degli inna-morati, inoltre, TAMO e la Domus dei Tappeti di Pietra propongono per tutta la giornata l'iniziativa "Due cuori un solo biglietto", l'ingresso di due visitatori al costo di uno in entrambe le strutture, con un Bacio Perugina in omaggio offerto da "Le Loverie di Giorgioni" (Info 0544 213371).

Nuovi orari Dal 14 febbraio, inoltre, Tamo e la Domus dei Tappeti di Pietra riapriranno al pubblico con i seguenti orari: da martedì a venerdì ore 10-17; sabato e domenica ore 10-18 (chiuso il lunedì).

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LOTTERIA DI CARNEVALE ECCO CHI SI AGGIUDICA LA PEUGEOT 107

Sono stati resi pubblici i biglietti vincen-ti, estratti domenica scorsa, della lotte-ria abbinata al "Carnevale dei Ragazzi" 2013. Si aggiudica il primo premio (un'automobile Peugeot 107) il numero 958. Il secondo premio (una bicicletta elettrica) va al possessore del tagliando n. 3656, mentre il terzo premio (un 1- pad) va al numero 6248. Questi gli altri premi: 4°) buono viaggio n. 2457; 5°) Nintendo Wii n. 7049; 6°) macchina da caffè n. 9287; 7°) robot da cucina n. 11999; 8°) telefono Aladino n. 6165; 9°) bluetooth portatile n. 11998; 10°) valigetta utensili n. 10008.

Tutti i premi potranno essere ritirati presso la Parrocchia di San Vittore, al civico 30 di via Narsete, previa telefo-nata al numero 0544 454970.

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Ravenna viso-in-aria Il teatro politico e "Kinkaleri" Per Ravenna viso-in-aria, questa sera (ore 20), all'Alma-già, presentazione del libro "Passione e ideologia. Il tea-tro (è) politico", incontro coi curatori Stefano Casi e Ele-na Di Gioia. Alle 21 lo spettacolo "Kinkaleri. Ascesa & Ca-duta", ovvero il capolavoro che legò l'autore teatrale Ber-tolt Brecht al musicista Kurt Weill alla fine degli anni '20.

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DANZA Venerdì all'Almagià si apre "Today Todance". Sul palco anche il Coro delle Libere Note e 20 baby-danzatrici ravennati

L'atlante immaginario di "Isolarlo" La Compagnia Fabrizio Favale e Le

Supplici aprono il sipario sulla 2a edizione di Today Todance con "Isolano" che vede in scena, ve-

nerdì prossimo (ore 21) alle Artificerie Al-magia, assieme alla compagnia, anche il Coro delle Libere Note e venti giovanissi-me danzatrici provenienti dalle scuole di danza di Ravenna.

Nuova opera coreografica di Fabrizio Favale e Le Supplici, Isolarlo - appunta-mento ideato e organizzato da Cantieri Ravenna - è stato creato durante un per-corso creativo in residenza in alcune isole minori della Sicilia. È composto da 14 brevi brani coreografici, diversi fra loro come un catalogo di isole dello stesso ar-cipelago. Sotterraneamente connesso alle opere del cartografo francescano Vincen-zo Coronelli (Venezia, 1650 —1718) questo lavoro vuole addentrarsi in atlanti dell'im-maginario che risultano ora abitati ora di-sabitati, dove incontra arcipelaghi di for-me somiglianti e tuttavia diverse fra loro, dove segue tracciati che ora incontrano moltitudini e frastagli di immagini e mu-tazioni, ora sconfinano in orizzonti vuoti. L'andamento del lavoro si snoda su un doppio registro: nell'esitazione tra scrit-tura coreografica e figurazione. La prima parte di Isolarlo è allora costituita da un lungo brano coreografico, dato dall'arti-colatissimo intreccio di dinamiche ese-guite da sette danzatori. Questi percorsi solitari dei danzatori non sono altro che

la trama coreografica che ogni danzatore ha intessuto in stretta relazione con il gruppo. Danzando da solo il danzatore è alle prese con qualcosa che c'era e ora non c'è più: è come un calco dell'invisi-bile. È una danza con i fantasmi.

Infine, l'ultima parte del lavoro, è co-stituita da uno sconfinamento nella figu-razione, dove i danzatori compaiono co-me in un'improvvisa apparizione d'una tribù sconosciuta, con le loro strane e al-quanto incomprensibili attività, come stendere e snodare grosse matasse di lane colorate, affiancate da bende e cordelle e bastoncini, a creare delle geografie che subito vengono rimodificate o fatte spa-rire, oppure come l'addobbare i capelli in complicate acconciature e travestimenti con rami, piume e lacci colorati. Queste attività, immerse in un'atmosfera pallida, nebbiosa e incerta, sono scandite dal po-sizionare e dispiegare un'imponente vela da imbarcazione medievale, che diventa membrana che separa un'azione dall'al-tra.

In scena, come detto, anche il Coro del-le Libere Note diretto da Elisabetta Ago-stini e Catia Gori e venti giovanissime danzatrici provenienti dalle scuole di danza di Ravenna Atelier, Ravenna Ballett Studio, Centro Studi La Torre, Palestra Lo Zodiaco che durante le settimane prece-denti lo spettacolo hanno seguito il labo-ratorio tenuto da Fabrizio Favale.

Info 0544.251966

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Giocaland in Maschera Trionfa Sant'Alberto La scorsa domenica il Pala Mattioli ha o-spitato "Giocaland in Maschera", 4' tappa del circuito Giocaland in Tour a cui hanno partecipato ben 150 bambini. Come mi-glior gruppo di Carnevale è stato premiato il Cas di Sant'Alberto in tenuta "africana".

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"L'alfabeto della natura" Guerrino Gori alla Casa Matha Domani (ore 16.30), alla Casa Matha, la presentazione del libro "L'alfabeto della natura è splendido senza misu-rai", owero conoscere la natura per amarla, proteggerla e conservarla. Relatore il fotografo naturalista Guerrino Gori di Anfor (Associazione Nazionale Forestali). Al ter-mine verrà sorteggiato tra i presenti una copia del libro.

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EDITORIA

Maurizio Viroli e "Le parole del cittadino" Sabato (ore 9.30), alla Sala Ca-valcoli della Camera di Commer-cio, studentesse e studenti di numerose scuole superiori della città sono da tempo al lavoro su un recente libro del politologo Maurizio Viroli "Le parole del cit-tadino" (Laterza, 2012). L'incon-tro di sabato avrà i caratteri di un dialogato "laboratorio politi-co", aperto alla cittadinanza.

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I kiwi nell'azienda di Castel Bologense dei vivaisti Dal Pane che hanno creato la Summerfruit

Castellolandaillimigíalki

Castello lancia il '1~ giallo' SUMMERFRUIT All'azienda dei fratelli Dal Pane la licenza di produzione della nuova varietà di actinidia di gran qualità

u na nuova varietà di kiwi polpa gialla sarà presto sulle nostre tavole. Il frut-to, battezzato Ac 1536' e

messo a punto dall'Università di Bo-logna in collaborazione con l'Uni-versità di Udine, è la prima varietà di kiwi a polpa gialla. Potrà essere rac-colta nel mese di settembre in tutte le aree produttive dell'emisfero nord, e nel mese di febbraio-marzo dalle aree produttive nell'emisfero sud.

Qualità super. Si annuncia grande qualità: Ac 1536' si sarebbe fatta no-tare per le qualità organolettiche, per il colore già molto giallo alla raccolta, per la resa produttiva, per le dimen-sioni (un calibro intorno ai 100 grammi) e per un'o Lima conserva-bilità.

Gran colpo. Il nostro augurio na-turalmente è che il nuovo giallo kiwi mantenga le lusinghiere promesse, anche pei chè ad aggiudicarsi la li-cenza di produzione è nientemeno che un'azienda di Castel Bolognese, la Summerfruit, già nota per lo svi-luppo e la diffusione del marchio `Summerkiwi', e per la sua presenza nei principali paesi di produzione c

di vendita dei frutti di actinidia. Brevetto europeo. Grazie all'ac-

cordo, l'azienda licenziataria si è ag-giudicata quindi tutti i diritti di sfrut-tamento della nuova varietà di kiwi, inclusa la sua commercializzazione. Il nuovo frutto e le prime coltivazio-ni sono previste già per l'anno in corso sia con nuove piante che con innesti. La nuova varietà è il risultato di anni di ricerca presso i due Atenci

ed è stata tutelata con un brevetto a livello europeo.

Università. Gli artefici dello studio e della sperimentazione che hanno portato a questo nuovo tipo di frutto sono Guglielmo Costa del Diparti-mento di Scienze Agrarie dell'Uni-versità di Bologna e Raffaele Testolin e Guido Cipriani del Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell'Università di Udine. L'anno

scorso, a settembre, i due Atenei a-vevano lanciato un bando per cerca-re partner interessati alla moltiplica-zione e al commercio del nuovo kiwi su scala m° ndiale.Infi ne una consi-derazione: l'accordo tra i due atenei e l'azienda risultata vincitrice del bando rappresenta un ottimo esem-pio di trasferimento tecnologico ma-de in Italy-.

Fa.Ro.

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ALTO MUGELLO

Sotto la neve Ma a Marradi niente criticità

MARRADI - L'Alto Mu-gello ieri ha vissuto un'altra giornata sotto la neve. Il territorio è ri-sultato completamente imbiancato ma non so-no stati avvertiti o se-gnalati particolari disa-gi, o situazioni dfi criti-cità. Fin dalla prima mattina sono entrati in funzione i mezzi spalaneve e spargisale della Provin-cia e dei Comuni. Le scuole sono restate re-golarmente aperte. Il transito dei mezzi è sta-to con catene montate o pneumatici invernali; la raccomandazione quella di usare massima prudenza alla guida di auto, camioncini o mo-tori. La Prefettura ha dispo-sto, con un'ordinanza, il divieto alla circolazione fino alle dieci di sera in tutta la rete viaria della provincia per tutti i mezzi pesanti superiori a 7,5 tonnellate.

Ma.Riv.

Pagina 23 Castello lancia giallo'


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A New York Anche i big c ell'industria all'incontro con gli «spietati» uomini d'affari ance cani

' Italia corteggia Ai Usa: tornerà la, ri resa Grilli rassicura sugli. d' ali delle riforme Am aio: governo di centro-centrosinistra..

DAL NOS RO INVIATO

NEW YOItK ----- «L'Italia ha attraversa-to un periodo molto difficile, ma è anche cambiata in quest'ultimo anno e mezzo di riforme. Siamo dovuti partire dalla stabi-lizzazione della finanza pubblica. Nell'im-mediato abbiamo pagato un prezzo in ter-mini di crescita, ma dal secondo semestre 2013 vedremo i frutti di quest'azione: tor-nerà la ripresa».11 ministro del Tesoro Vit-torio Grilli cerca di convincere un nutrito gnmpo di uomini d'affari americani ven.u- t i alla confererrza «Italy Meets United Sta-tes» organizzata presso il Council of Forei-gn Relations da Fermando Napolitano, uo-mo d'affari attivo a New York e consiglie-re d'amministrazione dell'Enel, che inve-stire in Italia tornerà ad essere una scom-messa potenzialmente vincente.

Impresa non semplice in tempi di re-cessione europea, di instabilità politica zn Italia e dí forza eccessiva dell'euro rispet-to al dollaro che penalizza le nostre impre-se. Ma di recente un po' di fiducia è torna-ta anche sui mercati, lo spread è calato e Grilli invita a non sopravvalutare gli ac-cenni di ripresa del differenziale dei tassi delle ultime settimane: à normale, con le elezioni ormai così vicine, ma se si guardano bene le cose, la volatilità si è mantenuta in un rene normale», lI par-rerr e dei seminario d'eccezione: i capi di Eni, Enel, Alitalia e Wind., oltre al mini-stro del governo Monti, all'ex presidente del Consiglio Giuliano Amato e all'amba-sciatore americano in Italia, David Thor-ne. Le domande degli americani sono spietate e nessuno di loro, va detto, prova a nascondere i problemi del Paese. A co-

minciare dall'amministratore delegato dell'Eni Paolo Scaroni che, nel desaivere il buon andamento del suo gruppo, sotto-linea che «l'Eni è presente in tutti i luoghi in cui si producono quantità significative dì petrolio e gas e guadagna ovunque, sal-vo che nella ile e in Italia».

Ma poi Scaroni aggiunge anche che «oggi l'Italia è piena di piccole e medie im-prese orientate all'export che stanno fa-cendo bene e i cui risultati del 2012 sono stati addirittura migliori di quelli dell'ari-

no precedente». Amato, subito dopo, par-te da questa stessa considerazione per poi sostenere cheta «gelata» del credito dello scorso anno si sta attenuando: le banche hanno ricominciato cautamente a eroga-re prestiti alle imprese nell'ultimo trime-stre 2012 e poi nel primo scorcio di que-st'anno. Ma l'ex premier poi allarga il di-scorso alla situazione politica dell'Italia e dell'Europa. Le elezioni dì fine febbraio sono ovviamente un'incognita, ma Ama-to si dice più ottimista di un anno fa: «Ci si chiedeva addirittura se l'Italia, del baratro finanziario e con un gabinetto tecnico, potesse ancora avere un governo con una stabile base elettorale. oggi la si-tuazione finanziaria è stabilizzata e mi pa-

re ragionevole aspettarsi una maggioran-za di centro-centrosinistra: quella che può dare più garanzie per il futuro. Sono, invece, deluso dal perdurante rifiuto del-la I le di impegnarsi in una politica di rilan-cio economico. Ma anche qui in futuro ve-dremo qualcosa di diverso dopo le elezio-ni che cambieranno gli equilibri politici in Italia e anche nella Germania della Me-rkel».

Parole in equilibrio tra speranza e disin-canto anche da parte dell'amministratore delegato dell'Enel Palvio Conti («Conti-nuiamo ad avere la seconda più forte in-dustria manifatturiera d'Europa e possia-mo crescere ancora, ma dobbiamo cam-biare quella mentalità da fantini del palio

li cauto ottimismo L'ambasciatore in Italia Thome: siamo cautamente ottimisti sul futuro del vostro Paese

di Siena che a volte porta a puntare, più che a vincere, a danneggiare il concorren-te») e da Andrea Ragnetti. e Massimo Ibar-ra di Wind. Con l 'ambasciatore Thorne che ha espresso il suo compiacimento per il ritorno d'interesse e di un po' di fiducia nell'Italia e ha sottolineato la rilevanza delle riforme varate dal governo Monti. C'è ancora molto da fare per promuovere gli investimenti e sviluppare l'innovazio-ne, soprattutto nelle tecnologie digitali,

a Thorne si è detto ,cautamente ottimi-sta» sul futuro dell'Italia che, ha sottoline-ato, resta un partner fondamentale degli Usa nel Mediterraneo, con un ruolo Im-portantissimo per la stabilizzazione dei. Paesi del Nord Africa.

Massimo Gaggi FM_FM1,,

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me quella guidata dal Profes-sore, però non esclude dopo le elezioni un dialogo sulle ri-forme con le forze moderate alternative alla destra: «Non saremo settari, ma non signi-fica che non vogliamo la maggioranza noi avverte il segretario democratico Monti deve scegliere. Sta con Berlusconi e con Orban?

L'Intervista

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Beppe Grllo sul Wall Street Journal lira lunga irltervista in apertura delle pagine europee per spiegare l'ascesa (nél sondaggi) Beppe Griiio. così il t.,Vall Street ..iotgnal racconta Cinque Stele, definendolo corne un

movin 'lento «and - establishrnent», il quotidiano statunitense rievoca anche la carriera dei capo politico. dagli esordi a Milano all'addio alla tv, fina wog dperto nei 2005. «Li stiamo svkipparicio come un virus», riba,disce Grillo, PISERMI-A

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Lo scontro I premer: ridurre l'Imu già nel 2013. Cavaliere: ha tassato pure l'osso ce l suo cane

Berlusconi: non cimporta dello spread Bersani incalza Monti. «Scelga»

segretario pd attacca il Professore e la sua «coalizione mimetica» ROMA — L'appello di Ma-

rio Monti all'«a.utomodera-zione» dei toni è destinato a cadere nel vuoto. Il rush fina-le della, campagna dei leader è un tutti contro tutti che si fa, ogni giorno, più intriso di polemiche, con battute a effetto e reciproche ironie. Un chiacchiericcio che ri-schia di relegare in secondo piano il dibattito sui pro-grammi e le proposte dei candidati, dalla riduzione dell'Imu alle questioni euro pee.

Il leader del centrosinistra e il capo del governo dimis-sionario non smettono di beccarsi a vicenda. Dalla Lombardia., dove ieri hanno entrambi fatto tappa, Bersa-ni ha replicato al premier sul bilancio europeo: «La mia non è una critica infantile co-me dice Monti, ma una criti-ca adulta. Quando perde l'Unione e quando Cameron canta vittoria, tutte le altre vittorie sono di Pirro». La sti-ma per il Professore non è in discussione, ma il segretario del Pd critica il Monti che «guarda sempre dall'alto ed è un po' permaloso» e smen-tisce patti con i centristi di Scelta civica: «Non c'è nes-sun accordo, quello che si ve-de è».

LE ALLEANZE Bersani non intende prendere lezioni da «coalizioni mimetiche» co

Sta con Albertini? Lo vedo un po' suscettibile... Ma non può pensare di dare bacchet-tate e ricevere carezze. Tante ne dai, tante ne prendi». E la politica, bellezza. Quella poli-tica. che induce il Cavaliere a ricorrere a una parolaccia per marcare la distanza dal successore: «Una delle più grandi cazzate che ho fatto è stata la controfirma della no-mina di Monti a senatore a vita».

Berlusconi è un tornado. Lo spread? «Non ce ne può importare di meno». Il ca-gnolino del premier, Empy? «E preoccupato che gli met-ta una tassa sull'osso», Bersa-ni? «Quando lo vedo non so mai se è lui o è Crozza... Noi siamo in corsia di sorpasso. Lui è appena dietro di me, sulla corsia di emergenza». E qui il leader del Pd, che è certo di «spellare il leone» Berlusconi, replica a tono: «P: come una barzelletta, preso l'autostrada controma-- no». Ma il Cavaliere sente di avere il volante ben saldo tra le mani° «Aspiro all'eternità. Io sono tecnicamente eter-no, lo ha detto anche il mio medico Scapagnini...».

LE PROPOSTE Si va avanti così, in un crescendo di gag che appanna l'effetto annun-cio delle proposte. Il capo del governo non vuole fare «promesse esplosive» che

poi, tra 15 mesi, «richiede-rebbero l'arrivo di qualche al-tro professore immacolato», ma conferma che se vincerà lui «sarà gradualmente ridot-ta l'imu» già da quest'anno «rendendola ancora più pro-gressiva, per eliminarla. dal-la metà circa delle prime ca-se». Quanto all'lrap, l'Impo-sta regionale sulle attività produttive verrà dimezzata per il settore privato entro il

La previstone capo di Scelta civica

è convinto che in 5 anni la nostra economia può crescere di 6 punti

2017. A Bologna Monti è sta- to contestato sotto la neve da una ventina di studenti vi-cini ai collettivi autonomi, ma non ha perso il sorriso. Se si va avanti con le rifor-me, spera, nei prossimi cin-que anni la nostra economia potrà segnare «una crescita a.ggiuntiva di circa il 6 per cento e di circa il to,5 a regi-me».

NO ALLA PATRIMONIALE Se Monti dispensa ottimi-smo, Bersani ironizza sulle «boutade da cabaret» degli avversari: «In una sola gior-nata ho contato che da Mon-- ti a Berlusconi c'erano 3o mi-liardi in meno di tasse, gior-nata fantastica!». E poiché

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sa che in politica dire la veri-tà non sempre paga, smenti-sce di avere «la faccia seno-pre triste» e promette che l'Italia «ce la farà». Ma la pa-trimoniale, no, il candidato premier del centrosinistra, che sogna una. politica. con. calore del rock, conferma che la. sua. ricetta. è un'altra: alleggerire l'Imu, esentando dalla tassa il go per cento del-le prime case e caricando le

N plano il candidato del centrosinistra: no alla patrimoniale ma linea dura contro l'evasione

imposte sui grandi patrimo-ni immobiliari, togliere dal-l'Inni. i mezzi di produzione delle piccole imprese e di-chiarare guerra. all'evasione fiscale: «Vogliono tornare a casa. questi soldi dalla Svizze-ra? Ok, chi li. ha paghi il do-vuto al fisco, perché noi con-doni non ne facciamo». Il ka.- der del Pd chiuderà la cam-pagna a Palermo in tandem con R.en.zi e si dice fiducloso, sente che toccherà a hti rea-lizzare «un po'» di rivoluzio-ne liberale: «Nessuna emor-ragia di consensi, Altre forze hanno recuperato, ma solo tEn pochino...».

Monica Guerzoni [email protected]

C-,RIPRODUZiONE RISERVA-1A

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Maltempo A Venezia prevista acqua alta ca record: 160 centimetri

I a neve su mezza Italia Grave bambina colpita da un ramo Scuole chiuse da Parma a Cosenza

MILANO Una bimba di i i anni colpita da un ramo crolla-to vicino a Lucca, il termome-tro che tocca i meno 13 in. Abruzzo, il Carnevale di Vene-zia a rischio inondazione, un in-Odente mortale nel Reggiano. E il primo giorno della «grande nevicata» che spaventa l'Italia. e deposita 12 centimetri di neve a Milano, 20 a Piacenza, 15 a Vi-cenza. È il ciclone atlantico, ri-battezzato «big snow» dai mete-orologi, piombato sulla Peniso-la ieri e destinato a travolgerla anche nella giornata di oggi.

Secondo le previsioni, la ne-ve cadrà ancora stamattina in Piemonte, Liguria e Lombardia, mentre si trasformerà in piog-gia in Veneto ed Emilia Roma-gna, causa vento di Scirocco. Forti temporali sono previsti anche nel resto del Paese, so-prattutto nelle regioni cen-tro-meridionali. Nel comples-so, contenuti i disagi nelle città e in provincia: reggono sia le ferrovie (eccetto che nel Nord-Ovest) sia gli aeroporti. (tranne alcune cancellazioni

preventive su Milano Linate). Il sistema trasporti resta, tutta-via, atteso oggi alla «prova del nove», mentre le imprese, infe-rocite, contestano il divieto di circolazione in autostrada dei mezzi pesanti.

Prima dell'alba, però, occhi puntati su Venezia. Dopo le ne-

A Reggo ardila Una donna è morta nello scontro con un autocarro che non aveva il permesso di circolare

vicate di ieri, in Laguna si ri-schia un Carnevale sommerso, visto i:1.6o centimetri d'innalza-mento del livello delle acque previsto. Codice rosso: città al-lagata al 75%, un evento di por-tata storica. Poche maschere in giro già ieri, gli spettacoli in piazza San Marco sono stati can-cellati. Bufera di neve invece a Genova: solo una spolverata al mattino, nel pomeriggio le stra-

de si sono coperte all'improvvi-so in pochi minuti, In Liguria, stop ai treni provinciali (pur con servizi minimi garantiti) e ritardi nell'ordine dei 40 minu-ti sui regionali per il Piemonte.

E proprio da queste parti si sono registrate alcune situazio-ni critiche. A Torino, traffico ral-lentato in città, dove è stata di-sattivata la ztl del centro, e in tangenziale, nonostante l'inter-vento degli spargisale già nella notte. Incidenti sulle strade pro-vinciali (trauma cranico per un 21enne che ha perso il control-lo dell'auto a Sant'Ambrogio di 'forino) e ritardi dei treni al po-meriggio dopo una mattinata. con il 95% degli arrivi in orario. Un'ora e mezzo di dela)? sul Frecciarossa da Milano, due ore su quello proveniente da Ro-ma. Situazione sotto controllo all'aeroporto di Caselle.

Innevata anche l'Emilia Ro-magna, in città e sull'Appenni-no. A Parma (e nei comuni montani della Provincia), oggi, Chiudono tutte le scuole e pure i cimiteri. Neve colpevole di un

paio di incidenti in quota: sul-l'A i tra Roncobilaccio e Barberi-no e sulle Colline di Reggio Emi-lia, dove una donna di 52 anni, casalinga, è morta dopo un inci-dente con un autocarro che non avrebbe potuto circolare. Mezzi spalaneve in azione an-che a Modena, nessun proble-mi a Bologna, tranne qualche ri-tardo all'aeroporto Marconi do-vuto alle operazioni di sghiac-

ciamento delle ali dei velivoli. Simile la situazione in Tosca-

na. Chiuse molte scuole del Pi-sano e alcune del Livornese, do-ve ieri la neve è caduta mista a pioggia gelata. Spargisale fermi a Firenze, invece, con precipita-zioni lievi che non hanno com-promesso neppure la viabilità. Soppressi alcuni treni sulla tra Viareggio e Firenze e stop an-che ai traghetti. Solo qualche

centimetro di neve a Siena, do-ve si temeva il bis del blackout dell'anno scorso, fino a 30 nel Lucchese, dove una bambina di n anni, a Barga, è stata colpita da un ramo caduto per il peso della neve. La piccola è ricovera-ta con un grave trauma cranico.

Freddo e neve anche in Sar-degna, Abruzzo (-13 ° C sul Gran Sasso), Umbria, Campa-nia e Lazio, anche se Roma, ieri,

è stata risparmiata. Solo qual-che fiocco, ma le condizioni ri-mangono «avverse»: previsti per oggi violenti rovesci.

Scuole chiuse per il maltem-po, infine, anche a Cosenza, una delle province più colpite dal freddo. Qui la protezione ci-vile lavora in emergenza per sghiacciare il manto stradale.

Giacomo Valtolina ■15 RIPRODUZiONE RISERV:7A

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La Cancelliere e l Carnevale Un carro alla tradizionale parata a Duesseldorf rappresentava ieri la cancelliera Angela Merkel Mie prese con le proteste anti- tausterity in Grecia

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Eurogruppo tassi di cambio sul tavolo del G20 e del G7 [Ipotesi di un tetto ai salvataggi europei per le bande

Il supereuro fa litigare Parigi e Berlino Moscovici: ripresa a rischio. La Bundesbarik contro le politiche per indebolire la valuta

DAL NOSTRO INVIATO

BRUXELLES — I,'euro forte mette di nuovo la Germania e il gruppo dei Paesi del Nord fi-nanziariamente più solidi con-tro la Francia e gli altri Stati mediterranei in recessione. L'Eurogruppo dei 17 ministri finanziari a Bruxelles ha preso atto che la richiesta di inter-vento per abbassare il cani-bio, avanzata dal responsabile francese delle Finanze Piene Moscovici, è contrastata dal collega tedesco Wolfgang Schaeuble. Ha così deciso di rinviare tutto alla riunione dei 2o Paesi più importanti (G2o) in programma questo fine set-timana a Mosca. Il neopresi-dente dell'Eurogruppo, il mini-stro delle Finanze olandese Jeroen Dijsselhleom, ha dichia-rato che «la conclusione co-mune è che se ne dovrà discu-tere nella sede più appropria-ta, che è il G2o».

Dijsselbleom non ha confer-mato ufficialmente la divisio-ne tra Francia e Germania. Né ha commentato le dichiarazio-ni della settimana scorsa del presidente della Bce, Mario Draghi, che - dopo le opposte posizioni espresse dal presi-dente francese Francois Hol-lande e dalla cancelliera tede-sca Angela Merkel ha media-to riconoscendo sia l'euro for-te come fattore dì stabilità, sia. la possibilità di intervenire se condizionasse troppo l'infla-

zione, Moscovici ha ribadito che «il cambio deve riflettere .fondamentali dell'economia» e che, se questo non avviene, «se ne discuterà ancora all<Eu-rogruppo» perché l'euro so-pravvalutato può «mettere a.

rischio la ripresa» in presenza di «politiche monetarie ag-gressive dall'altra parte del pianeta». Il ministro francese sì riferiva a Giappone e Stati Uniti, che di fatto stanno de-prezzando yen e dollaro per fa-


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ROMA — Tracollo per consumi delle famiglie nel 2012 e 201 3

: miliardi di euro,, pari, secondo i calcoli della , Confesercenti, a 2 mila euro spesi in meno per ogni nucleo familiare, Nel solo 2012, dice l'associazione dei commercianti, la flessione è stata di 35 miliardi, Ma il calo proseguirà nell'anno in corso, anche se meno pronunciato (-1,2%, pali a lo miliardi), I dati sono stati presentati ieri dal presidente Marco Venturi , o parlato di. «situazione gravissima in cui versano le piccole e

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vorire le loro esportazioni. Ma Schaeuble ha detto che «i cam-bi non devono essere manipo-lati e una flessibilità troppo elevata è pericolosa». Il nume-ro uno della banca centrale te-desca Bundesbank, jens Weid-mann, ha esortato i politici a non chiedere interventi per-ché «se sempre più Paesi ten-tano di deprezzare le loro valu-te, si può arrivare a svalutazio-ni competitive che produrran-no solo perdenti».

L'euro è salito a 1,37 con il dollaro rientrando verso 1,33 solo dopo le dichiarazioni di Draghi. Vari analisti ritengo-no che l'export di Francia, Ita-lia e Spagna (soprattutto delle piccole e medie imprese) sof-fragià quando si supera 1,20. [economia tedesca, fondata su esportazioni ad alto valore aggiunto di grandi imprese, si

giova dell'euro forte e sconte-rebbe problemi solo se si supe-rasse 1,50 sul dollaro.

vicepresidente della Com-missione europea, il finlande-se 011i Rehn, ha ammesso che, dietro «la normalizzazione dei mercati» e il ritorno dei «capi-tali privati verso i Paesi meri-dionali dell'eurozona», resta-no «prospettive di breve ter-mine preoccupanti con la di-soccupazione alta e il debito pubblico della zona euro so-pra il 900/.». Forti timori li crea sempre il sistema bancario. I ministri hanno discusso di li-miti ai prestiti del fondo salva Stati proprio per evitare un prosciugamento delle risorse. li salvataggio delle banche di Cipro è stato rinviato a marzo dopo le elezioni nazionali.

Ivo Caízzi E »PRODUZIONE PURVAR


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La politica può ancora propor

un modello di società aperta 1

di PIERO (MULINO

he potesse essere la campagna elettorale attraverso il confronto fra le litigiose forze politiche in competizione per il governo a generare e proporre

un modello di «società aperta» era, forse, farsi qualche illusione non solo sulla cultura politica nazionale, ma anche e persino sulla stessa forza propulsiva del liberalismo dopo le crisi del Novecento. Sperare Che, almeno nelle ultime battute del confronto elettorale, si rifletta tutti assieme sul passato, e la Politica proponga un plausibile modello di «società aperta» non è, però, del tutto illusorio. Affinché ciò sia possibile, occorre, d'altra parte, che si abbandonino gli stereotipi ideologici, la si smetta con le baruffe di bottega e ci si ponga l'interrogativo che la filosofia politica si è posta nei secoli: quale sia il fondamento etico dell'ordine sociale e politico. Due le condizioni da rispettare. Da parte del pensiero liberale, occorre abbandonare l'illusione che i problemi politici si possano risolvere con mezzi economici. Lo sviluppo e la crescita sono importanti sotto il profilo sociale e quello politico, ma non sono, da soli, fondativi di una «società aperta»; che si concreta nelle libertà e nei diritti soggettivi della Persona (nell'accezione cristiana) e dell'Individuo (nell'accezione liberale). E «progresso» non è lineare, e la Storia — quella degli uomini in carne ed ossa, non quella dello «Spirito del mondo» — non procede verso îl Fine ultimo della Libertà, bensì un po' aVanZa, un po' arretra in modi non prevedibili e mai programmabili. Da parte del pensiero socialista, occorre capire che una versione non liberale della democrazia — l'eguaglianza a scapito delle libertà è una pericolosa contraddizione in termini; bisogna prendere atto, perciò, dei limiti della conoscenza, rinunciando all'idea di una «ragione ordinatrice», identificata nello Stato che a tutto e a tutti provvede e persino alla fastidiosa «incombenza di pensare». La convinzione provvidenzialistica che lo statalismo, declinazione della «volontà generale» (democratica) e incarnazione della «ragione ordlnatrice» (razionalistica), sia il (vero) fondamento dell'ordine sociale e politico ha generato, nel Novecento, «mostri» chiamati fascismo, nazismo, comunismo e ancora minaccia le democrazie liberali del Terzo Millennio. L'ordine sociale è questa la terza

condizione da rispettare sotto il profilo conoscitivo — non è il prodotto razionale della mente umana. E il frutto di una sorta di spontaneismo e di evoluzionismo esistenziali che precede l'ordine politico e si concreta attraverso la molteplicità rii azioni degli uomini. Che non perseguono un obiettivo «intenzionale», bensì, ciascuno di essi, la realizzazione di principi e di interessi soggettivi, l'uno diverso dall'altro e non di rado in competizione, e producono «inintenzionalmente» il Bene comune. Ciò non significa, evidentemente, che la democrazia liberale sia il regno della soggettività portata alle estreme conseguenze, cioè dell'arbitrio o dell'indifferenza di fronte ai bisogni di chi non ha. Le libertà liberali sono un fatto giuridico; sono garantite dalla «democrazia delle regole»; e la tutela dei meno abbienti, prima che un imperativo morale, è l'utilitaristica difesa preventiva di chi ha contro eventuali rivolte sociali. La «democrazia delle regole», per dirla con Luigi Einaudi, che fu, innanzi e soprattutto, un uomo politico di buon senso, è il governo degli uomini di senso comune, cioè della Politica che affida la verifica dei propri_ atti alle loro conseguenze. Più che di improbabili governanti particolarmente geniali, avremmo bisogno di uomini politici di normale buon senso.

La straripante produzione legislativa (troppe leggi, regolamenti, licenze, permessi e divieti) e l'eccessiva invasività burocratica che gravano sui processi sociali e caratterizzano in senso dirigistico l'intero nostro ordinamento giuridico sono limitative delle libertà individuali e dello spirito di intrapresa; sono state, finora, pregiudizievoli alla nascita di una «società aperta». Nei giorni conclusivi della (brutta) campagna elettorale, le forze politiche dovrebbero porsi ancorché ciascuna per proprio conto e nei rispetto delle proprie identità culturali almeno il problema di tali limiti e prevederne la correzione. Gli italiani, presi individualmente, pur con tutti i loro difetti sociali, morali e caratteriali come collettività, hanno le risorse umane per crescere culturalmente, politicamente e economicamente non meno dei cittadini di altri Paesi che ora ci sopravanzano. Solo che si incominciasse a trattarli come soggetti liberi e responsabili, smettendo di ritenerli incapaci di provvedere a se stessi nella libertà. Lo «Stato papà (e/o mamma) », condannandoli a una perenne condizione di infantile sudditanza, minaccia di relegarli in quella di una ancor più grave carenza generalizzata di libertà.

[email protected] PPPODUZIONS R!SERVA1A


il Resto del Carlino Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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Debiti della Pa fermi a 70miliardi , ,

12/02/2013


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ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Debiti della Pa fermi a 70 miliardi Nel primo mese certificazioni per 3 milioni - Solo 1.200 le amministrazioni registrate Carmine Fotina ROMA

La montagna è ancora lì, da scalare in tutta la sua imponen-te altezza. L'ammontare dei pa-gamenti arretrati della Pubbli-ca amministrazione nei con-fronti delle imprese resta intor-no alla sconfortante cifra di 69-70 miliardi di euro, perché solo adesso l'articolata macchi-na normativa costruita dal go-verno ha acceso i motori.

Il ministro dello Sviluppo eco-nomico Corrado Passera squar-cia il velo innalzato dal Tesoro e diffonde un primissimo bilan-cio dell'operazione sblocca-de-biti. Il primo anello della catena è la certificazione, con la quale l'impresa può ottenere l'antici-pazione, la cessione in banca o la compensazione fiscale del credito. La piattaforma elettro-nica per la certificazione, messa a punto dalla Ragioneria dello Stato, è diventata operativa sol-tanto a gennaio e nel primo me-se ha consentito di chiudere 71 operazioni (per circa 3 milioni) a fronte di 467 istanze presenta-te (per 45 milioni), con cinque casi in cui è stata richiesta la no-

Quattro decreti pochi risultati

) er i crediti della Pa il governo .Ì tecnico ha confezionato quattro decreti, ma i risultati finora sembrano tutt'altro che incoraggianti. Colpisce la ritrosia delle amministrazioni chiamate ad aderire al meccanismo della certificazione: il Tesoro ha inviato formali solleciti, a quanto pare senza grandi risultati. Di certo, se la norma avesse previsto delle sanzioni, oggi sarebbe tutta un'altra storia.

mina del commissario ad acta. Per Passera era importante par-tire: il primo mese dimostra che il complesso meccanismo alle-stito dal governo tecnico può funzionare, affiancandosi agli interventi per il credito effettua-ti su Fondo di garanzia e finanza di impresa, e dovrà avere conti-nuità con il prossimo esecutivo.

I numeri, però, appaiono una goccia nell'oceano. Basti pensa-re che le aziende abilitate per le procedure online sono 289, a fronte di bomila fornitori della Pa. E a latitare è anche il collega-mento delle banche con la piatta-forma. Quanto alle compensa-zioni con i debiti iscritti a ruolo, nel 2012 sono state concluse 200

operazioni per un importo di 15 milioni. Il debito pregresso re-sta così un macigno da quasi 70 miliardi, di cui 30-35 in capo alle Regioni (soprattutto crediti sa-nitari), 15 alla Pa centrale e il re-sto agli enti locali. Per quanto ri-guarda i pagamenti della Pa cen-trale, il decreto salva Italia ave-va messo a disposizione 5,7 mi-liardi, di cui almeno 2 miliardi con titoli di Stato. Le procedure per essere rimborsati in titoli pe-rò sono apparse subito poco at-traenti e le richieste delle impre-se non sarebbero state superiori a 600 milioni. Non è andata cer-to meglio per le rimanenti risor-se a disposizione, scivolate nel pantano della certificazione. La Pa infatti, sia a livello centrale sia sul territorio, non sembra aver aderito con entusiasmo al-le nuove regole, probabilmente spaventata dagli obblighi che scattano di fronte a un credito uf-ficialmente certificato. A fronte delle 19mila voci presenti nell'Indice delle Pubbliche am-ministrazioni, al momento i sog-getti abilitati sulla piattaforma elettronica sono appena 1.227, di cui oltre 90o sono Comuni del Centro-Nord e solo 70 sono enti del servizio sanitario.

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lls°11dOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

«Ridurre il perimetro dello Stato» Squinzi: la Pa paghi subito 48 miliardi, due terzi dei debiti contratti con le imprese

Nicoletta Picchio ROMA

Sarà la sfida del dopo vo-to: evitare il declino rilanciare l'economia del Paese. È il mes-saggio che Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, invia alla politica. «La spada diDamocle della realtà econo-mica tornerà dopo le elezioni in tutta la sua asprezza. Servi-rà un largo concorso di forze realistiche e coraggiose», ha incalzato Squinzi, ricordando che l'Italia non cresce da trop-po tempo, «mentre debito pubblico, spesa pubblica cor-rente e pressione fiscale cre-scono senza sosta».

Il presidente di Confindu-stria domani, giovedì e vener-dì incontrerà i leader dei parti-ti per sottoporre loro il docu-mento di proposte che gli in-dustriali hanno messo a pun-to. «In campagna elettorale si è parlato molto di schieramen-ti e poco di economia reale», ha sottolineato Squinzi. «Sia-mo convinti che sui temi del documento si giochi il futuro dell'Italia e che su questi si debba concentrare l'agenda dei primi ioo giorni del nuovo Governo. Possiamo e dobbia-mo farcela», ha aggiunto, con-cludendo a Milano, in Asso-lombarda, un convegno suipa-gamenti della Pa.

«Se non si ridimensiona drasticamente il perimetro dello Stato vedo difficile qual-siasi soluzione», è il pensiero di Squinzi, che ha ricordato le proposte specifiche contenu-te nel documento confmdu-striale (semplificazione, ridu-zione di enti, riforma del Tito-lo V della Costituzione). «Le nostre regole scoraggiano gli investimenti e riducono l'at-trattività dell'Italia».

Per favorire la ripresa e cre-are lavoro bisogna ridurre i co-sti delle imprese. Ecco la ne-cessità della terapia d'urto in-dicata nel documento, dal ta-glio del costo del lavoro al pa-gamento di 48 miliardi, cioè di due terzi del debito della Pa

che la Banca d'Italia, ha sottoli-neato Squinzi, stima in 71 mi-liardi. L'impatto sul deficit, ha aggiunto, visto che si tratta di debiti passati sarebbe irrile-vante per il 2013. «L'emergen-za economica e sociale che stiamo affrontando va supera-ta con urgenza», ha incalzato il presidente di Confindu-stria, sottolineando, in riferi-mento al lavoro, che è «urgen-te frenare questa emorragia».

Terapia d'urto, quindi, da unire alle riforme strutturali, da avviare contemporanea-mente, per agire sul contesto. Bisogna puntare sul manifat-turiero, «infrangendo quell'at-teggiamento antindustriale che nell'ultimo periodo si è largamente diffuso nel Pae-se». E poi avere più competiti-vità, ridurre le tasse di fami-glie e lavoro, dare sostegno a innovazione, ricerca, capitale umano, avere più attenzione alla green economy.

«Oltre un terzo delle azien-de che chiudono lo fanno sot-to la spinta dei ritardati paga-menti, soprattutto della Pa». Bene che l'Italia abbia recepi-to la direttiva europea suipa-gamenti entro 3o giorni, e Squinzi ha ringraziato il com-missario europeo Antonio Tajani, presente al conve-gno. Bene che la normativa italiana, ha sottolineato il pre-sidente di Confindustria, si applichi anche all'edilizia e ai lavori pubblici, settori tra i più colpiti dai ritardati paga-menti. Le imprese, ha aggiun-to, continueranno a contare sulla loro libertà negoziale. «Questa libertà noi imprese dovremo saperla usare con misura e rispetto per i nostri fornitori», ha detto Squinzi, ricordando il problema dei concordati che «funzionano come una sorta di patrimo-niale», aggiungendo che Con-findustria si batterà molto nei prossimi giorni per «risol-vere questo problema di estrema gravità».

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Riprenditi . il tuo spazio

dello Stato»

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ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

proaste Boccia: cartolarizzare i crediti

Passera: necessario modificare le regole del patto di stabilità

Antonio Tafani con Corrado Passera

Laura Cavestri MILANO

«Cercheremo di trovare so-luzioni alle incoerenze contenu-te nel decreto che recepisce la di-rettiva contro i ritardi dei pa-gamenti». Poche parole a mar-gine del convegno di ieri matti-na in Assolombarda, a Milano, da parte del ministro per lo Sviluppo economico, Corra-do Passera, potrebbero scon-giurare il rischio di una messa in mora dell'Italia paventata una settimana fa dal vicepresi-dente della Commissione Ue Antonio Taj ani.

L'Italia ha infatti recepito a fi-ne 2012 (con largo anticipo ri-spetto alla scadenza del 16 mar-zo prossimo) le regole che im-pongono, dallo scorso i° genna-io, pagamenti da Pa a imprese e tra privati, a 3o giorni dall'emis-sione di fattura (che diventano 6o giorni solo per Asl, ospedali e pubbliche imprese). Ma la nor-mativa sembra non tracciare una linea così inequivocabile tra pagamenti a 3o e 6o giorni (festivi inclusi) né sulle proce-dure accelerate per il recupero dei titoli esecutivi. Per questo l'Italia resta sotto osservazione sino al 16 marzo, data entro la quale la direttiva deve essere re-cepita da tutti i Paesi membri. E conla scadenza elettorale i tem-pi per fornire chiarimenti sono ancora più stretti.

Inoltre la versione italiana della direttiva fissa le regole a partire dal i° gennaio 2013. Men-tre il macigno più pesante per le imprese resta la questione dello stock di debito arretrato, ineva-so e accumulato dai privati nei confronti della pubblica ammi-nistrazione, una matassa indefi-nita tra i 7o e i 100 miliardi di eu-ro (su circa 180 miliardi com-plessivamente dovuti alle im-prese da tutti i Paesi membri).

«La questione del debito ac-cumulato dai privati nei con-fronti della Pa - ha affermato di nuovo Passera - richiede in alcu-ni casi una revisione del patto di stabilità, che oggi nonriconosce la differenza tra investimenti e spesa corrente, che sono due co-se tra loro ben diverse, e la vir-tuosità di alcune amministrazio-ni rispetto al comportamento più riprovevole di altre».

Insomma, ragionare su co-me rendere, in casi specifici, i

"lacci" del patto meno stringen-ti per togliere alla Pa l'alibi di vincoli che la scoraggiano dal pagare i fornitori. E un assist al vicepresidente Tajani che - co-me ha confermato ieri - con il commissario agli Affari econo-mici e finanziari 011i Rehn sta vagliando tutte le possibili op-zioni per permettere agli Stati membri di pagare al più presto gli arretrati alle imprese nel ri-spetto delle norme europee. «E arrivato il momento di ra-gionare - ha proseguito Tajani - a un piano di rientro dei credi-ti delle imprese verso le Pa in tempi certi e rapidi». Tra le op-zioni, vi è proprio un'applica-zione più flessibile delle regole

GOVERNO

Il ministro: troveremo

soluzioni alle incoerenze del decreto che recepisce la direttiva contro i ritardi nei pagamenti

LA COMM520NE Antonio Tajani vaglia con 011i Rehn le opzioni per consentire agli Stati membri di pagare gli arretrati alle imprese

contabili che consenta di non aggravare deficit e debito pub-blico all'atto del pagamento emesso dalla Pa. In pratica, l'ipotesi, pro tempore, di una contabilità separata per questi arretrati per farli uscire dai pa-rametri di stabilità. Ma anche la cartolarizzazione di questi crediti negli istituti di credito (inclusa la cassa depositi e pre-stiti) per farsi anticipare paga-menti poi rimborsati alle ban-che dalla Pa. O anche la possibi-lità di compensare i crediti van-tati verso qualche amministra-zione con le tasse dovute.

In ogni caso, ha ricordato Vincenzo Boccia, il leader delle piccole imprese di Confindu-stria, «non possiamo avere solu-zioni per il credito prescinden-do dalla crescita», sottolinean-do il suo pieno sostegno «a una cartolarizzazione totale dello stock di debito».

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Il pressing di Tajani Secondo il vicepresidente

della Commissione Ue e commissario all'Industria e all'imprenditoria, Antonio Tajani, il decreto legislativo 212/2012 con cui l'Italia ha recepito la direttiva 2011/7/Ue sui ritardi dei pagamenti della Pa contiene troppe ambiguità incompatibili con la norma comunitaria. Se il Governo non le correggerà entro il 16 marzo (termine ultimo per il recepinnento in Europa) la Commissione potrebbe fare scattare una procedura d'infrazione

La posizione di Passera Ieri nel corso di un convegno

sul tema, a Milano, il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, ha detto che il governo è impegnato a sanare le incongruenze deltesto italiano.

Sul fronte dell'abbattimento del debito pregresso Passera ha anche detto che «in alcuni casi» richiederebbe una «revisione del Patto di Stabilità, perché oggi non riconosce la differenza tra investimenti e spesa corrente»

Le proposte per il pregresso :::: Sullo riduzione dello stock di debito, il vicepresidente Tajani ha awiato con il commissario agli Affari economici, 011i Rehn, un dialogo per un piano di rientro dei crediti delle imprese verso le Pa Tra le opzioni: l'ipotesi, pro tempore, di una contabilità separata per il pagamento degli arretrati per farli uscire dai parametri di stabilità; la cartolarizzazione di questi crediti negli istituti di credito ; la compensazione dei crediti vantati verso la Pa con le tasse dovute

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s'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Anche alla Camera l'esito non è scontato


di Roberto D'Atimonte

è uno scenario elettorale

che fino ad oggi

„.4 quasi nessuno ha pre-so veramente in considerazio-ne ed è la vittoria di Berlusco-ni

alla Camera. Che vinca Ber-

sani in questa arena era, ed è, per i più una cosa scontata. Tanto che da molte setdimane tutte le a nal isi si sono concen-trate sulla lotteria del Senato dove effettivamente non è det-to che la coalizione Bersani- V endola possa ottenere la maggioranza assoluta dei seg-gi.Dipendera dall'esito delvo- tu in alcune regioni chiave che sono state identificate e monitorate. In particolare Lombardia, Sicilia e Campa- nia.E se invece la vera incogni-ta fosse diventata la Camera?

Diversi sondaggi pubblicati venerdì scorso davano ancora un distacco di 5-6 punti percen-tuali fiale due coalizioni maggiori. In tempi normali e a po- chigiornidalvoto dovrebbe es-sere un margine di sicurezza per vincere alla Camera, dove basla avere unvolopiùdeglial-iri per ottenere il premio di maggioranza. Ma questi non sono tempi norma I i. E possibi-le che i sondaggi non ci diano =fotografia del tutto accura-ta dello stato dell'opinione pubblica. Dentro i numeri ci potrebbe essere un "effetto Berlusconi" simile a quello che negli USA viene definito l'"effetto Bradley", il candida-to

nero a sindaco di Los Ange-

lesla cui popolarità nei sondag-giera sistematicamente sovra-stimata perché molti elettori bianchi sivergognavano di am-mettere che non erano dispo- stia votare un candidato di co-lore. Con Berlusconi oggi, co-me per la De ai tempi della Pri-maRepubblica, potrebbe acca-dere una cosa simile. F.forse in qualchemisurapotrebbe esse-re vero anche per Grillo. Ci so-no "tecniche" per correggere i questo fenomeno distorsivo ma non c'è certezza che funzio- nino del tutto. È anche questo il motivo per cui i sondaggi danno distacchi anche molto divergenti. Accanto a quelli ci-tali sopra ce ne sono altri per cuila distanza registrata la set-timana scorsa era di soliApun-ti e uno, quello di Euromedia Rese rad), la società più vicina a Bed uscon i, che la stimava ad- : dirittura a meno di due punti. Con distacchi simili quello che sembrava inimmaginabile po-che settimane non lo è più.

Ci sono due modi per vincere le elezioni. Uno è quello di rincorrere il tuo avversario e superarlo conquistando unvo- to in più. I: altro 'è quello di ve-dere

il tuo avversario perdere

voti. Fino a ora la prospettiva di analisi di queste elezioni era la prima. Con una coalizione Pd-Sel sopra i1 35% deivoti alla Camera non era ipotizzabile. che Berlusconi potesse vince-re. Lì non ci arrivava e non ci arriva. Ma quello cui abbiamo assistito in queste ultime setti-mane di campagna elet torale non è solo il recupero, larga-mente prevedibile, del Cava-liere ma la lenta erosione del

Pd e del suo allealo Sel. È la somma di questi due fenome-ni che rimette in discussione certezze consolidate. Noi non crediamo, e lo abbiamo scritto su questo giornale, che ci siano larghi margini di recupero per Berlusconi. Questa volta, rispetto al 2006, ha troppi competitori tra cui un Grillo in grande spolvero in questa fase. Eppu-re, se continua la discesa del Pd e di Sel al Cavaliere baste-rà guadagnare poco di più di quello che ha in cassa ora per tornare a giocarsi la partita al-la Camera. Se l'asticella del voto in più scende e si attesta poco sopra il 30% è un'altra storia. Arrivati a questo pun-to una differenza importante la potrà fare sia alla Camera che al Senato il voto utile.

A partire da metà dicembre ilPd ha perso quasi6 punti per-centuali e la coalizione nel suo complesso ne ha persi quasi 8 (dati Ipsos). A questo trend hanno contribuito tma serie di fattori. Alcuni comprensibili, altrimeno. Eranaturale che do-po lagrande mobilitazione del-le primarie ci fosse un appan-namento. Ma è durato troppo. Va bene la campagna di rimes-sa di Bers:a ni ma perché il Pd non è in mezzo alla gente co-

MNTECTORM Il consenso a Berlusconi potrebbe essere sottostimato e le urne potrebbero nascondere sorprese

UnTTO PORCE . ,

Queste elezioni le vincerà non il più forte ma il meno debole: con pochi voti prendi la posta intera

me fa Grillo? Dove sono i vo-lontari che hanno animato il confronto per le primarie? Non bastano i soad media per fare una campagna elettorale. Servono anche le piazze e il porta a porta. Obama insegna. E poi naturalmente ci sono gli scandali e le omissioni. Ira i primi naturalmente il Monte dei Paschi, che - non c'è dub-bio - ha fatto danni alla imma-gine e al bacino di consensi del Pd. Quanto alle omissioni so-no tante, ma una su tutte spic-ca in modo clamoroso: una pro-posta convincente e comunica-ta ossessivamente suicosti del-la politica. Una riforma che sta in cima ai desideri degli italia-ni c che non costa niente. Anzi.

Queste elezioni le vincerà non il più forte, come è sem-pre stato nel corso della Secon-da Repubblica, ma il meno de-bole. Con pochi voti chi vince si porterà a casa tutta la posta. È uno scontro tra due debolez-ze intra mondo che cambia. Sa-ra una fine di febbraio molto calda, a dispetto delle tempera-ture di questi giorni. Ma chis-sà, forse le dimissioni del Papa cambieranno qualcosa.

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La campagna elettwate Il Cavaliere attacca il festival di Sanremo: no a canone se è come la festa dell'Unità

Spread, Berlusconi minimizza «Non ce ne può importare di meno» - Monti: tagli su Imu e Irap

Sara Monaci MILANO

Le provocazioni di Silvio Berlusconi tornano al centro della campagna elettorale. Dal-lo spread a Sanremo, ieri è stata un altra giornata di parole sen-za mezzi termini L'ex premier inizia con lo spread, a Uno mat-tina: «Gli italiani non devono preoccuparsi dello spread per-ché è la differenza tra quello che deve pagare la Banca d'Ita-lia su titoli di prima emissione e quello che paga la banca tede-sca sui suoi, e non ce ne può im-portare di meno».

Poi prosegue parlando del fe-stival di Sanremo e spiega: «Non ci voleva niente a spostarlo di due settimane. Già abbiamo una legge disgraziata come la par condicio, se poi Sanremo diven-ta un festival dell'Unità sono cer-to che la Rai non avrebbe più il pagamento del canone da parte del 50% dei cittadini italiani».

Non si sono fatte attendere le reazioni. Le più puntute quelle di Massimo D'Alema. «L'attac-co di Berlusconi al Festival di Sanremo è l'ultima trincea: quan-do si arriva a dichiarare guerra al Festival della canzone manca so-lo la crociata contro Carosello».

Intanto da Monza, dove è sta to ospite degli Industriali, nem-meno Mario Monti ha rispar-miato una battuta all'ex pr e-mier di centrodestra: «Meno-male che Berlusconi non si oc-cupa di spread, questa è una buona notizia».

Poi di fronte ai rappresentanti del mondo delle imprese ha rias-sunto il suo programma elettora-le senza risparmiare critiche agli avversari, in particolare pro-prio a Berlusconi, che accusa di aver fatto in passato promesse

non mantenute, e di ripetere an-cora oggi lo stesso schema. «Ci sono promesse fatte per quindi-ci anni e mai mantenute. Nel mio ruolo ho capito la geografia delle resistenze in Parlamento: il centrodestra ha bloccato le ri-forme sul fronte delle liberaliz-zazioni e, per motivi più specifi-ci, della giustizia, mentre il cen-trosinistra è stato più resistente di fronte alle riforme del mondo del lavoro».

Anche nell'agenda di Monti c'è la diminuzione delle tasse: «È necessario una riduzione, ma non promettiamo cose eccezio-

IL PREWER USCENTE Niente voto disgiunto in Lombardia. Albertini è il nostro candidato e porterà via voti più al centrodestra che ad Ambrosoli

La distanza sui tas mina l'economia

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nali sapendo che non possiamo realizzarle». Due le misure che il premier uscente ribadisce da Monza: il taglio dell'Imu e una ri-modulazione dell'Irap. Per quan-to riguarda l'Irap il primo mini-stro uscente si impegna a «can-cellare di fatto l'Imu per metà delle prime case con un gioco di detrazioni e sgravi più progressi-vi»; per quanto riguarda l'Irap sottolinea che, per quanto sia im-possibile cancellarla, si possa «modificarne il gettito eliminan-do il monte salari dal conteggio. In questo modo si potrebbe pas-sare da 32 a20,8 miliardi».

Quanto ai costi della politi-ca, Monti dice che il paese è sta-to penalizzato, più che dagli sprechi della "casta", dall'inca-pacità decisionale della classe politica, che ha rimandato rifor-me impopolari. «Non si può go-vernare coi tecnici, ma nemme-no con un governo che non sa prendere decisioni. Basti pen-sare alla riforma delle pensio-ni: tutti sapevano che bisogna-va proseguire con quella propo-sta da Dini, ma ci si è fermati rimandando il problema».

Infine un chiarimento sul vo-to "disgiunto". Monti ha chiarito ancora una volta che il suo candi-dato è Gabriele Albertini, e che quindi va a lui il suo sostegno. Poi ha precisato che Albertini «porterà via voti al centrodestra più che aAmbrosoli» e che quin-di ben venga un voto ad Alberti-ni se lo scopo è «impedire che la Lombardia vada in mano alla Le-ga». Monti quindi non rinuncia alla sua identità alternativa sia al centrosinistra che al centrode-stra, ma precisa anche, ancora unavolta, che in Lombardia il ve-ro avversario è Roberto Maroni.

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Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Democrafid, Il leader Pd rilancia le liberalizzazioni e pungola Monti: scelga con chi stare, in Italia e in Europa

Bersani: la rivoluzione liberale la faremo noi Emilia Patta ROMA

::::::::: «Quel tanto di rivoluzione liberale che si può fare la possia-mo fare solo noi, dal nostro lato, ce ne siamo fatti carico e lo fare-mo. Non c'è in Italia, non c'è mai stata, una destra liberale ma la destra è sempre stata demagogi-ca, statalista, alle volte autorita-ria. Io intendo ripartire da que-sta rivoluzione, dalle liberaliz-zazioni che ho fatto io». Pier Luigi Bersani rilancia sulle libe-ralizzazioni. Cita i suoi provve-dimenti varati da ministro sui treni, i mutui, l'energia. «Io in-tendo riprenderla quella cosa lì e abbiamo un grande tema da ri-prendere anche sulle professio-ni», insiste dai microfoni di Ra-dio 105. È già un po' che il leader del Pd, se dovesse vincere la sfi-da elettorale, immagina nei det-tagli la sua prossima lenzuolata.

Dalle professioni ai farmaci, dai carburanti all'energia; e poi ban-che, trasporti e poste, assicura-zioni, commercio, semplifica-zioni per le imprese, tutela dei consumatori anche attraverso norme per rendere possibile la class action. Una trentina di "fi-le" tra cui spicca il capitolo sem-plificazione per le imprese: Ber-sani pensa in particolare all'au-tocertificazione con controllo ex post per l'avvio di stabilimen-ti produttivi (si veda il Sole 24 Ore del 13 gennaio).

Non si tratta di promesse mi-

mawsou IMPRESE Il segretario con il candidato alla Lombardia per presentare il manifesto per le Pmi: riduzione dell'aliquota ordinaria Irap dal 3,9 al 3,6%

rabolanti ma di cose realizzabili, sottolinea Bersani con l'occhio alle «favole» raccontate dal Ca-valiere, accusato ieri anche di «trattare le donne come bambo-le gonfiabili». Quanto a Monti, il leader del Pd esclude «tavoli o ta-volini» per il voto disgiunto in Lombardia e invita il Professore a scegliere con chi vuole allearsi in Italia e in Europa: «Monti de-ve scegliere, e poi lo vedo un po' suscettibile:lo dico inmodo ami-chevole ma non puoi pensare che dai schiaffi e prendi carez-ze». A Bersani non è andata giù l'accusa di aver fatto critiche «in-fantili» all'accordo sul bilancio Ue appena siglato a Bruxelles da Monti. «La mia è una critica adul-ta - dice -. Il bilancio federale americano è il 22% del Pil Usa mentre il bilancio europeo è l'1% del Pil. È vero che non abbiamo gli Stati federali d'Europa ma

l'1% è troppo poco». Scherma-glie prima del voto nella consa-pevolezza che dopo si dovrà col-laborare? È Monti a precisare «non vedo litigi con Bersani, so-lo osservazioni».

Intanto ieri i due, Bersani e Monti, si trovavano entrambi in Brianza, in quella Lombardia che si è trasformata nel croce-via delle elezioni per via della maggioranza regionale in Sena-to. E a Bergamo Bersani ha pre-sentato con il candidato "civi-co" del centrosinistra Umberto Ambrosoli il Manifesto per le imprese lombarde in tre punti: patto fiscale con le imprese del-la regione per la riduzione dell'Irap (dal 3,9 al 3,65%, costo stimabile di 35 milioni finanzia-bile attraverso risparmi di spe-sa); rafforzamento patrimonia-le dei Confidi finalizzato ad age-volare l'accesso al credito delle Pmi; potenziamento del ruolo degli enti bilaterali per ottimiz-zare le politiche di formazione e di reinserimento dei lavoratori.


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VE'LE TOC; I AM O oco.

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ll'erld CAS Passate le scadenze della riforma Brunetta

Accordi integrativi a rischio nullità negli enti territoriali

press LinE

Gianni Trovati MILANO

Integrativi a rischio nella maggioranza degli enti locali e delle Regioni, che non hanno adeguato le regole delle intese decentrate alle previsioni della riforma Brunetta.

Il tempo per adeguarsi al nuo-vo quadro delle competenze, che per esempio sottrae alla concertazione le materie che ri-guardano l'organizzazione de-gli uffici assegnandole alla com-petenza dirigenziale, è scaduto nel silenzio a fine dicembre del 2012. Complice il congelamento di tutta la contrattazione detta-to dal Dl 78/2010, soprattutto nelle autonomie territoriali lo slancio nella revisione delle di-namiche contrattuali alla luce della riforma non è stato partico-larmente intenso, e nella mag-gioranza degli enti ha lasciato le cose com'erano, in attesa di tem-pi migliori. La riforma, però, no-nostante le consuete proroghe, non dava scelta:le intese decen-trate andavano adeguate entro il 31 dicembre scorso (articolo 65, comma 4 del Dlgs 150/2009).

Negli ultimi giorni il proble-ma è arrivato sui tavoli della Fun-zione pubblica e delle organizza-zioni sindacali, che si sono chie-ste che cosa possa succedere nel-le amministrazioni che hanno mantenuto inalterate le vecchie intese. I rischi principali riguar-dano la corresponsione delle in-dennità integrative, perché di fatto diventa illegittimo il con-tratto decentrato sulla base del quale sono erogate. A ben vede-re, sulla base di questa imposta-zione il problema potrebbe non toccare le voci che trovano la propria origine nei contratti na-zionali, come accade per esem-pio per il turno o per l'indennità di lavoro notturno (ad esempio nella Polizia locale). Il contratto nazionale, però, demanda inte-gralmente alle intese decentra-te altre indennità, come quelle di rischio e quelle legate a speci-fiche responsabilità. Per queste voci, le contestazioni potrebbe-ro arrivare numerose, anche a causa dell'articolata griglia di controlli sui contratti decentra-ti introdotta dalla stessa riforma

Brunetta nell'articolo 4o-bis del testo unico del pubblico impie-go (Dlgs 150/2001).

Proprio per questa ragione, nei giorni scorsi i sindacati han-no avviato i contatti con il Go-verno per cercare di mettere una pezza al problema evitando altri colpi al potere d'acquisto delle retribuzioni pubbliche. Non manca chi sostiene che l'il-legittimità bollerebbe solo le parti dei contratti decentrati non in linea con la riforma, a par-tire da quelle che chiedono il confronto sindacale per le mate-rie organizzative. L'illegittimi-tà parziale", però, è disciplinata dall'articolo 4o, comma 3-quin-quies del Dlgs 165/2001 solo per le intese che sono state riviste dopo la riforma, ma presentano ancora clausole difformi: in que-sto caso, l'illegittimità sarebbe

FUORI LIWIA Le intese andavano adeguate entro la fine del 2012 e il mancato rinnovo può rendere illegittime le indennità locali

selettiva, mentre se la revisione dell'intesa manca completamen-te potrebbe essere l'intero con-tratto decentrato a perdere il proprio valore. Vista la comples-sità della materia, e la concretez-za delle responsabilità e delle conseguenze che ne potrebbero derivare, le istruzioni ufficiali sono particolarmente attese.

Così com'è atteso un altro provvedimento che manca all'appello, e che dovrebbe pro-rogare al 2013/2014 il blocco dei rinnovi contrattuali nazionali del pubblico impiego. Anche il «congelamento» introdotto nel Dl 78/2010 è scaduto a fine 2012, ed è decisamente improbabile un via libera alle contrattazioni: il Dpcm di proroga del blocco era del resto stato già annuncia-to dal Governo, ma poi si è per-so per strada e difficilmente ve-drà la luce prima del voto.

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Ilaria Vesentini BOLOGNA

Perché ieri, alla scadenza della seconda tranche dei paga-menti, sono state solo un paio le domande di contributi per la ri-costruzione liquidate dalle ban-che? Perché lo Stato ha già pre-teso il pagamento delle tasse, con un plafond per la moratoria fiscale inutilizzato, ma non ha ancora versato un euro alle aziende terremotate? Perché misure annunciate dopo l'esta-te e sulla carta da settimane (se non da mesi) non sono ancora state monetizzate? E perché un territorio in emergenza è stato inondato di centinaia di provve-dimenti sibillini e ogni settima-na ne servono altri, anche solo per chiarire i precedenti?

Sono i principali interrogativi che risuonano in ogni angolo dei 54 comuni terremotati lungo la via Emilia, dove migliaia di im-prenditori e privati hanno fmo-ra autofmanziato la ripartenza, ma otto mesi e mezzo dalle scos-se e sospesi nel limbo pre eletto-rale hanno smarrito pazienza e speranza. Lo ha raccontato l'uo-vo lanciato due settimane fa a Concordia all'indirizzo del pre-mier Mario Monti, lo preannun-cia la manifestazione del prossi-

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ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

twemoto lo EmiHa Dopo ['approvazione del decreto sul rimborso del 100% dei danni, domani arrivano le ordinanze applicative della Regione

I sette nodi per la ricostruzione Troppa burocrazia: solo 17 aziende hanno chiesto i fondi e appena una pratica è in pagamento

mo 18 febbraio a Bologna, sotto la sede regionale. «La politica ci ha considerato prima in quanto contribuenti, ora come elettori, ma siamo anche cittadini con dei diritti e non solo doveri», ri-marca Sandro Romagnoli, porta-voce del comitato Sisma.12, asso-ciazione di oltre 2.300 persone che dal volontariato in fase di emergenza è passata a fare da in-termediario tra i problemi del cratere e le istituzioni.

1. La questione delle risorse

Sono oltre 12 i miliardi di danni stimati contro i 9 di aiuti previ-sti. Uno squilibrio che aveva im-posto il limite dellSo% per i con-tributi alla ricostruzione. Il com-missario Vasco Errani ha invece chiesto e ottenuto una settima-na fa di portare al 100% (con il condizionale del "fmo a") la co-pertura per prime case e impre-se. Un decreto fresco di firma «che mercoledì prossimo si tra-durrà in due nuove ordinanze, una per le abitazioni e una per i capannoni, con copertura totale delle spese», annuncia l'assesso-re regionale alle Attività produt-tive Gian Carlo Muzzarelli. Si sti-mano almeno 2omila unità im-mobiliari danneggiate, lomila imprese: basteranno le risorse? A vedere le domande per attin-gere ai 6 miliardi di contributi per la ricostruzione si direbbe di sì: finora sono appena due. Uni-credit ha liquidato ieri la prima

pratica Mude, 10.200 euro per un'abitazione privata a Reggio Emilia. Un'altra "cambiale Erra-ni", in gergo del cratere, sarà pa-gata a un privato dalla Popolare di San Felice. Nessuna domanda delle imprese (Sfinge) è in paga-mento. «Sono però in istruttoria 17 pratiche Sfinge per i capanno-ni e 800 Mude per le abitazioni. E altre no domande di privati so-no pronte per l'asseverazione e il pagamento il prossimo lo mar-zo. Il picco di domande ce lo aspettiamo in aprile», tira le som-me Luca Lorenzi, presidente re-gionale Abi e responsabile Terri-torio CentroNord UniCredit. Bper, istituto che copre un terzo del mercato nel cratere, ha 26 pratiche defmite, per 1,16 milio-ni, da liquidare in marzo e altre 8o, validate dai sindaci, in arrivo.

2. Il meccanismo del rimborso

Altro timore, che ha trattenuto fm qui alcune banche dal firma-re la convenzione con la Cassa depositi e prestiti per veicolare i 6 miliardi pro ricostruzione, è

l'iter per rientrare del finanzia-mento. Perché la Cdp non gira alle banche le somme che via via pagano, il lo di ogni mese, al-le imprese edili in base agli stati avanzamenti lavori, ma chiede la compensazione con credito di imposta. Nonostante i (pre-sunti) chiarimenti dell'agenzia delle Entrate - criptici anche a detta di fiscalisti e legali delle as-sociazioni imprenditoriali tra Modena e Ferrara - resta il dub-bio se la compensazione vada calcolata sul singolo beneficia-rio terremotato o sull'istituto di credito. «La compensazione è in capo alle banche e non al sin-golo terremotato ed è stata este-sa ai crediti di altra natura verso soggetti terzi», afferma Loren-zi, rassicurando le piccole ban-che concentrate nel cratere che solo con le imposte rischiavano di non avere crediti sufficienti per compensare le erogazioni.

3. Gli intoppi della burocrazia

L'emergenza post sisma non ha messo all'angolo l'iperregola-

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mentazione italica. Un centina-io solo le ordinanze firmate in otto mesi dal commissario Va-sco Errani e l'aggravante, per le norme romane, di risultare in-decifrabili. Ne è un esempio l'ul-timo provvedimento dell'agen-zia delle Entrate del 4 febbraio scorso (protocollo 2013/14607, ma non è meglio quello dell'u gennaio, 2013/4047) o l'ultima disposizione dell'Authority per l'energia sulla rateizzazione del-le bollette 2012 non pagate: 34 pagine di delibera, 25 articoli e 138 commi con una premessa di 55 "considerato che" (9 pagine) e altre tre pagine e mezza di "ri-tenuto opportuno". «Eppure og-gi il vero problema che rallenta le pratiche non è la burocrazia,

DEUBERA ROLLETTE A RATE Sono 34 pagine, 25 articoli, 138 commi, una premessa di 55 «considerato che» (9 pagine) e 3 pagine e mezza di «ritenuto opportuno»

bensì sono le perizie giurate -avvertono Confindustria Mode-na e Unindustria Ferrara - per-ché i periti che firmano, ri-schiando nel penale, sono po-chi e sono pieni di lavoro».

4. Troppi vincoli, pochi soldi

Non solo le procedure per la ri-chiesta dei contributi (Sfinge e Mude) sono un percorso a osta-coli, ma i termini di presentazio-ne (3o marzo per i privati, 15 maggio 2013 per le imprese) so-no troppo stretti, tanto che è sta-to chiesto alla Regione uno slit-tamento delle date e uno spac-chettamento. «Bisogna preve-dere la possibilità per le impre-se di presentare domande sepa-rate - sottolinea il direttore di

LA STRADA ERAGUATA La procedura Sfinge ingloba tutte le richieste possibili: lo spacchettamento avrebbe invece favorito il flusso immediato di risorse

Unindustria Ferrara, Roberto Bonora - e non un'unica proce-dura Sfinge contenente tutte le tipologie di danni, i calcoli, le pe-rizie. Vanno spacchettati im-pianti, scorte, delocalizzazioni, interventi strutturali, per per-mettere l'arrivo in tempi brevi di un po' di denaro». C'è poi il problema di contributi che, per quanto portati al 100% delle spe-se, sono in realtà calcolati su me-tri quadrati e prezzi che penaliz-zano le grandi superfici e le ri-strutturazioni non standardiz-zate. O il vincolo di trasferibili-tà della sede - dentro il cratere, altrimentinon ci sono contribu-ti- solo in comuni confmanti.

5.I mancati prowedinienti

Sono fermi a Roma diversi de-creti che bloccano l'arrivo in Emilia di ingenti somme per sti-molare la ripresa: gli 8o milioni di fondi Inail - annunciati l'au-tunno scorso - per la prima fa-se di adeguamento antisismico delle strutture (somme che, pe-raltro, si stima non basteranno

a coprire un decimo del fabbiso-gno); i 3o milioni in tre anni per il credito di imposta sugli inve-stimenti; i 5 milioni per le nuo-ve assunzioni; le risorse del fon-do Fri per le grandi imprese; fi-no ai 5o milioni di euro per la ricerca industriale bloccati alla regioneria di Stato. Provvedi-menti annunciati da mesi come imminenti dal team di Errani. Le imprese iniziano a sentirsi prese in giro, anche perché po-chi giorni fa, per il Riminese, la Regione ha ufficializzato la di-sponibilità di 2,4 milioni di aiuti a fondo perduto per mitigare il rischio sismico su edifici priva-ti (parte dei 965 milioni nazio-nali in sette anni del Dpcm 4007/2012).

6. La moratoria fiscale

Ma la vera beffa per gli impren-ditori terremotati è stato l'an-nuncio, a fine dicembre, dell'al-largamento della moratoria fi-scale anche a chi ha subìto in-genti danni indiretti, seguito dal nulla di fatto (ora pare man-chi la notifica da parte del go-verno italiano all'Ue). Secon-do capitolo vuoto di una prima tranche di prestito chiusa con un flop lo scorso 21 dicembre, riservata solo ai contribuenti con case e capannoni lesionati: richieste per appena 750 milio-ni sui 6 miliardi della Cdp in conto interessi. «Se e quando arriverà il provvedimento non ci sarà più nessuno che ne avrà bisogno, perché chi ne aveva davvero bisogno non ci sarà più. Chi poteva pagare tasse e contributi, pur indebitandosi, l'ha fatto. Bastava applicare l'articolo 5 comma 5 ter della legge 225 sulla Protezione civi-le per ottenere una sospensio-ne dei pagamenti delle impo-ste e successiva rateizzazione in 24 rate per tutti. Perché si è finto non esistesse la norma?», chiede Sandra Guerzoni, dello studio legale e fiscale Benatti di Mirandola.

7. Il problema contabile

Ottenuto pochi giorni fa lo slit-tamento al prossimo 3o settem-bre per la presentazione deibi-lanci aziendali 2012, termine che - precisa la Regione - per-mette ora di prevedere per via legislativa una distribuzione delle perdite post sisma in cin-que esercizi, resta il problema di come indicare contabilmen-te i contributi pubblici perle ri-strutturazioni. Sono indenniz-zi al pari di quelli assicurativi, come stabilito per il terremoto dell'Aquila? Sono voci che po-tenziano e quindi patrimonia-lizzano l'impresa, come i con-tributi in conto impianti o in conto capitale; o sono provvi-denze risarcitorie compensati-ve? Altre domande che aspetta-no risposta.

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Il valore della qualità italiana

12/02/2013


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Fashion week Il marchio «made in Ravenna» esporta già l'85% del fatturato

Hache sceglie New York e punta ai buyer asiatici L'ad Agus: «Per Ter & Bantine restiamo a Milano» Giulia Crivelli

«Ci chiamiamo Gfm Indu-stria, ma spesso penso che do-vremmo cambiare il nome in Gfm Artigianalità: perché il no-stro abbigliamento "made in Ra-venna" è frutto del know how artigianale e il nostro successo all'estero è legato alla qualità che ne deriva». David Agus, am-ministratore delegato dell'a-zienda romagnola, è arrivato a New York da pochi giorni, per presenziare alla sfilata di Ha-che, il marchio più giovane del gruppo, nato nel 1990, fratello minore di Ter & Bantine, che aveva debuttato un anno prima e dal1993 sfila a Milano.

«Per Hache è la seconda pas-serella a Manhattan - spiega Agus -. La prima è stata nel set-tembre scorso: la scelta della fashion week americana ha due motivi fondamentali. Il primo è che quando si hanno due mar-chi è importante dare loro auto-nomia anche dal punto di vista delle passerelle, altrimenti il ri-schio è che si rubino a vicenda visibilità. Il secondo motivo è che New York è la più "natural-mente internazionale" delle set-timane della moda, persino più di Parigi, e per un'azienda come la nostra, che esporta 1'85% del-la produzione, questo è un fatto-re importantissimo. In partico-lare poi a noi interessano i buyer asiatici, che qui a New York sono molto numerosi».

La trasferta americana non prelude però a un abbandono delle radici: «Teniamo molto a quel 15% di fatturato generato dal mercato interno - sottoli-nea Agus -. Per marchi come i nostri, entrambi affidati alla di-rezione creativa di mia moglie Manuela Arcari, e per un'azien-da come Gfm, che produce an-che linee in licenza per brand in-ternazionali, come l'inglesissi-

11M On

Fatturato 2012 Gfm Industria L'ebitda è stato del 15%. Per il 2013 si prevede una crescita a due cifre

ma Daks, è una questione di cre-dibilità mantenere una presen-za commerciale, oltre che natu-ralmente produttiva, in Italia. Il famoso made in Italy è il nostro valore aggiunto, ma non signifi-ca solo avere fabbriche in Italia, ma essere immersi nella cultu-ra e nella tradizione italiana, con orgoglio. E proprio per que-

ne» In apertura a Seul in febbraio La Corea del sud è uno dei più importanti mercati per Gfm

sto guardare da sempre oltre confine, per conquistare nuovi spazi sui mercati esteri, senza paure o soggezioni». Nel 2012 i ricavi della Gfm hanno raggiun-to i 21 milioni di euro, in linea con il 2011 e con un ebitda del 15%, di cui l'amministratore de-legato è molto soddisfatto: «È un margine da azienda di acces-

sori, mentre noi siamo specializ-zati in abbigliamento. Siamo co-sì efficienti perché in tempi di vacche grasse abbiamo reinve-stito moltissimo nell'azienda, anche grazie al cash flow garan-tito dall'avere clienti per 1'85% stranieri, che pagano quindi in tempi brevi e sono puntuali. Ab-biamo anche lavorato moltissi-mo sulla distribuzione, selezio-nando multimarca e depart-ment store in tutto il mondo, a cui diamo un servizio accuratis-simo e che viviamo come part-ner, più che come clienti».

Negozi monomarca David Agus non ne vuole aprire, né per Hache né per Ter & Banti-ne. Almeno non a gestione diret-ta: «Ma se troviamo il partner giusto, come è successo in Co-rea, le cose cambiano. Siamo convinti di sapere fare un me-stiere, quello dei produttori, il retail è un'altra cosa. A Seul en-tro il mese apriremo cinque ne-gozi che ospiteranno entrambi i marchi ma che entro marzo di "sdoppieranno" per diventare altrettanti monomarca Hache e Ter &Bantine. Ma anche il Giap-pone o il Vietnam continuano a crescere e pure lì non escludia-mo un'espansione retail sullo stesso modello coreano».

L'e-commerce è già una real-tà, grazie a un'altra partnership, quella con Federico Marchetti e la sua Yoox, mentre sulle licen-ze Agus è categorico: «Voglia-mo seguire l'esempio di quei grandissimi marchi che o fanno una cosa in autonomia o non la fanno. Non posso immaginare di affidare a un licenziatario una linea bambino o di occhiali - conclude l'ad di Gfm -. Se un giorno saremo in grado digesti-re tutto internamente, ripense-remo. Nel frattempo ci concen-triamo sull'abbigliamento».

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L'allarme delle Regont pagate la Cassa in der

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Sos. Nel servizio di venerdì scorso l'appello delle Regioni al Governo: «Pagate la Cassa, siamo oltre il livello di guardia».

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12/02/2013


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Cassa in derogn Il ministero disponibile al finanziamento, ma sollecita il coinvolgimento delle Regioni

Il Governo apre sui fondi alla Cig Incentivi alle riassunzioni, Fornero pronta a sbloccare le risorse Giorgio Pogliotti

È in arrivo la proroga degli sgravi contributivi per assumere gli ex dipendenti delle piccole im-prese licenziati individualmente. Mentre si cerca una soluzione per finanziare gli ammortizzato-ri in deroga del 2012, con l'obietti-vo di sbloccare i pagamenti.

Iniziamo dall'annuncio della proroga, contenuto in una lettera inviata ai sindacati dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che ha dato «disposizioni» per rispon-dere al problema «in sede ammi-nistrativa e nel quadro delle attua-li disponibilità finanziarie», attra-verso la «previsione di una con-grua misura di incentivazione per l'assunzione dei lavoratori nel primo semestre di quest'an-no». Tutto nasce dalla legge di stabilità che non ha rifinanziato gli sgravi contributivi per le im-prese che assumono i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità, pro-vocando forti critiche da parte di sindacati e imprese.

L'altra novità riguarda gli am-mortizzatori sociali in deroga, con il pressing del sindacato per il pagamento dell'ultima tranche

del 2012 della Cigd, dopo che una circolare inviata dal ministro For-nero all'Inps ha stabilito la coper-tura solo ai decreti regionali arri-vati entro il 31 dicembre. Servono 300 milioni per il 2012, in partico-lare per le domande arrivate do-po la scadenza del 31 dicembre. «E evidente che tali soluzioni non possono prescindere da un'attiva collaborazione delle Re-gioni - scrive il ministro Fornero

- che devono contribuire metten-do a disposizione risorse finan-ziarie per la formazione continua impegnate in favore delle Regio-ni medesime ma non rendiconta-te nei tempi previsti». Secondo i tecnici del ministero 180 milioni possono essere reperiti dalle an-nualità pregresse 2008-2009 del Fondo di rotazione per la forma-zione continua, ma le Regioni so-no contrarie e sottolineano co-me il Governo si sia impegnato a garantire la copertura, in man-canza di risorse adeguate. «Qua-lora dalle Regioni dovesse perve-nire una disponibilità in tal sen-so - continua il ministro -la solu-zione potrebbe essere individua-ta in tempi rapidi». Il ministero sarebbe disponibile a reperire i no milioni mancanti per chiude-re la partita. Domani è fissato un incontro tra Regioni e sindacati: «Le istituzioni devono collabora-re - afferma Luigi Sbarra (Cisl) -per restituire subito un po' di se-renità alle decine di migliaia di la-voratori in cassa in deroga che da ottobre non ricevono alcun so-stegno economico».


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S°Ierld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Arastrutture. Le ricette di Assomarinas per il rilancio

Sfida della competitività per gli scali turistici

Meno Stato e più impresa. È il motto con cui Assomari-nas, l'associazione che rag-gruppa i porti turistici italiani e aderisce a Ucina, la Confmdu-stria nautica, intende rivolgere un messaggio esplicito al go-verno che verrà, di qualunque colore sia. Il prossimo 22 feb-braio l'associazione, guidata da Roberto Perocchio, si riuni-rà in assemblea presso Big Blu, il Salone nautico internaziona-le di Roma (che si tiene dal 20

al 24 di questo mese). In quell'occasione saranno an-nunciate le linee strategiche che le organizzazioni impren-ditoriali di settore chiederan-no siano adottate dal prossimo governo. « Tutti i nodi sono ve-nuti al pettine - anticipa Pero c-chio - e siamo alla verific a fma-le degli effettivi, residui spazi che le imprese portuali turisti-che possono ancora sfruttare per il loro rilancio». Occorre, quindi, «recuperare le troppe posizioni perdute nella sem-pre più agguerrita concorren-za mediterranea».

Un obiettivo che si può rag-giungere, prosegue Perocchio, attraverso una serie di linee guida: «Internazionalizzazio-ne delle imprese; valorizzazio-ne dei servizi costieri con la ra-zionalizzazione dell'offerta de-gli ormeggi; armistizio fiscale

e soppressione dei canoni de-maniali retroattivi; sburocra-tizzazione e accesso ai fondi comunitari». Queste saranno le principali direttrici dell'azio-ne di Assomarinas in quanto, aggiunge il presidente, «se, da un lato, abbiamo la netta perce-zione che la passione per il ma-re e il turismo nautico restino ancora vivissime per centinaia di migliaia di diportisti italiani ed europei, dall'altra si vede chiara l'urgenza di rimediare al clima conflittuale che si è creato tra chi va per mare e co-loro che, nelle sedi decisionali, stanno comodamente seduti dietro la propria scrivania». Se-condo Perocchio, infine, «me-no Stato e più impresa è l'unica formula vincente, perché an-che la nautica e la portualità tu-ristica italiana rappresentino altrettante eccellenze da svi-luppare a pieno regime, per so-stenere l'auspicata crescita economica e occupazionale del Paese». Intanto, sempre per supportare il settore, è ap-pena nato il comitato Operato-ri nautici italiani (Oni), compo-sto da piccoli e medi imprendi-tori e artigiani di varie regioni, che soffrono per la crisi del comparto e hanno deciso di ag-gregarsi per raccogliere e por-tare avanti proposte concrete per lo sviluppo della nautica e

la salvaguardia delle professio-nalità. L'assemblea fondativa si è svolta in occasione del Sea-tec, rassegna internazionale di tecnologie, subfornitura e desi-gn per imbarcazioni, yacht e navi, tenutasi, dal 6 all'8 febbra-io, a Carrara.

Oni nasce da una costola di Ont (Operatori nautici Tigul-lio), che ha visto la luce al Salo-ne nautico di Genova nell'otto-

PMORn..à

Il presidente Perocchio: «Dobbiamo recuperare le posizioni perdute nel confronto mediterraneo Più internazionalizzazione»

bre scorso. Hanno firmato l'at-to costitutivo di Oni aziende con sede in Liguria, Emilia Ro-magna, Toscana, Veneto. Al pri-mo punto del programma «la necessità di aggregarsi per esse-re interlocutori degli ammini-stratori pubblici locali e nazio-nali, di lavorare in sinergia e fa-re sistema con altre associazio-ni di categorie professionali, quali Confcommercio, Cna Confartigianato, Ucina e altre che operano nella nautica».

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press unE ll'erldOIS

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Transhlpment, La crisi in Nord Africa condiziona i traffici e «avvantaggia» i terminal italiani e spagnoli

Gli hub risalgono la china Per Gioia Tauro prospettive di sviluppo impensabili solo 18 mesi fa

Terminal a confronto

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Tangeri Circa 1,8 milioni di teu significano per il porto un -13%

Algeciras Il porto spagnolo nel 2012 ha movimentato 4 milioni di teu

Gioia Tauro Lo scalo calabrese ha totalizzato 2,7 milioni di teu (+18%)

Cagliari Container per 582mila teu a Cagliari, che segna +4,3%

Taranto Lo scalo è in forte crisi: 269mila teu equivalgono a -55,3%

Raoul de Forcade

Erano dati per spacciati da molti analisti del settore. Invece, per i porti di transhipment italia-ni non è ancora arrivato il de pro-fundis. Anzi, ora si vedono, per Gioia Tauro in particolare, alcu-ne prospettive di crescita impen-sabili solo 18 mesi fa, quando il colosso danese Maersk decise di non fare più scalo nell'hub cala-brese gestito da Contship. Da al-lora, momento in cui il porto ha avuto un crollo delle movimenta-zioni (che sono passate da 2,8 mi-lioni di teu nel 2010 a 2,3 a fine 2011), molto è cambiato. Un ruo-lo, nel fermare la caduta dei traf-fici di trasbordo italiani, lo ha avuto la cosiddetta primavera araba. Fattore che, da un lato, ha impedito agli scali di tranship-ment nordafricani, concorrenti diretti dei nostri, di lavorare al pieno delle possibilità e, dall'al-tro, ha portato alcune compa-gnie a valutare con attenzione la componente del "rischio Paese", portandole a scegliere scali di

trasbordo che non presentano problemi di quel tipo. Cioè i por-ti italiani e Algeciras (Spagna).

In seguito ai disordini scoppia-ti nei Paesi nordafricani, Port Said, non ha raggiunto, nel corso dell'armo, il 100% dell'operativi-tà, anche se nel 2011 aveva segna-

.9.::WRAO

Port Said lavora a singhiozzo mentre Tangeri ha subito quasi un mese e mezzo di fermo; lo scalo calabrese favorito dalla scelta di Msc

to una crescita dell'8% sul 2010.

Lo scalo di Tangeri, invece, ha su-bito quasi un mese e mezzo di inattività, tra luglio e agosto 2012,

per una serie di scioperi. A fine anno il porto ha segnato -13% con 1,8 milioni di teu. Mentre altri hub hanno beneficiato della si-tuazione: Algeciras ha chiuso il 2012 con oltre 4 milioni di teu, pa-

ri a i13,5%; Gioia Tauro ha segna-to 2,7 milioni diteli (+18%), trasci-nato dalla scelta di Msc di farne il suo scalo chiave in Italia; Caglia-ri ha totalizzato 582mi1a teu (+4,3%). Non altrettanto si può di dire di Taranto che, lasciato dal colosso Evergreen, ha subito un calo del 55,3%. A far sperare in un ulteriore consolidamento degli hub di trasbordo, c'è la tendenza degli armatori a mettere sul mer-cato navi di dimensioni sempre più grandi, che possono arrivare solo in scali con particolari fon-dali. Recentemente Gioia Tauro è stato in grado di ospitare inban-china, contemporaneamente, 3 unità da 14mila teu e Cagliari ha operato, sempre in contempora-nea, su 2 navi madre e 6 feeder.

Secondo Luigi Merlo, presi-dente di Assoporti, «la possibili-tà che i porti di transhipment ita-liani possano avere un futuro c'è. In particolare per Gioia Tauro, sul lungo periodo. Lo scalo cala-brese è favorito dalla scelta che Msc ha fatto nei suoi confronti. È

Coltermine feeder si indicano navi portacontainer di diverse dimensioni, ma solitamente con una capacità di carico limitata, che servono d'appoggio alle grandi navi madre transoceaniche. Le unità feeder sono dunque utilizzate, nei porti di transhipment, per accogliere i container che vengono sbarcati dalle navi più grandi che non potrebbero, per pescaggio e dimensioni, entrare in porti di destinazione finale. Saranno, quindi, le feeder a trasportare i container dagli hub di transhipment fino agli scali dove verranno sbarcati definitivamente i container

necessario, però, che si risolva il problema della tassa di ancorag-gio che, senza interventi legislati-vi, sarà reintrodotta, maggiorata, dall'i luglio (i porti di tranship-ment hanno avuto, finora, la pos-sibilità di non applicarla e avere, così punti di vantaggio sui com-petitor nordafricani, ndr). Inol-tre, se il prezzo del carburante d i-minuisseun po', di sicuro il feede-raggio aumenterebbe».

Carlo Merli, manager di Apm Terminals (il braccio terminali-stico di Maersk), e ad della spa che sta realizzando la piattafor-ma container di Vado Ligure, è più scettico: «Dal nostro punto di vista rimane non risolto il pro-blema di competitività dei porti di trasbordo italiani, specie sot-to il profilo del costo del persona-le. Èero che 'I'angeri e Port Said hanno un ''rischio Paese" mag-giore, ma per noi sono più com-petitivi. Solo Gioia Tauro, se il mercato crescesse, potrebbe re-stare in competizione».

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Galateo dà di! ti ridi-Nig-i

press LinE

Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi

12/02/2013


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Lo schema di decreto con, il codice di comportamento p 'isto dalla legge anticorrazione

Ateo ai dipendenti pubblici Decisioni tracciate® Stop ai regali. Incarichi circoscritti

DE AuNDREA MAS('OIJNI

dipendenti pubblici devono documentaree :iter seguito nel loro processo decisionale (tracciabilità

documentale); ammessi sol-tanto regali fino a un massi-mo di 150 euro e se di importo superiore i regali devono es-sere >'iminediatainente>, resti-tuiti; illegittimi gli incarichi di collaborazione per chi ha avuto lido-essi economici in attività o decisioni dell'ufficio che deve conferire l'incarico; obbligo per il dipendente di comunicare l'adesione ad as-sociazioni o organizzazioni con interessi vicini a quelli dell'ufficio; obbligo di comu-nicare eventuali suoi rapporti di collaborazione con privati, o di parenti e affini entro il secondo grado, intercorsi ne-gli ultimi tre anni e obbligo di astensione; le violazioni al codice di comportamento, fonte di responsabilità disci-plinare, saranno sanzionabili anche con l'espulsione ma la sanzione dovrà essere sempre commisurato alla gravità, del-la violazione dei doveri; i Ceni potranno prevedere ulteriori criteri di individuazione delle sanzioni.

Sono queste alcune delle indicazioni contenute nello schema di dpr recante il co-dice di comportamento dei di-pendenti pubblici, che attua l'articolo 54 del dlgs 165/2001 come sostituito dall'artico-lo 1, comma 44 della legge

:90/2012 da cosiddetta r<an-ticorruzione, ). Il provvedi-mento, che sostituirà il dm della funzione pubblica del 28 novembre 2000, ha ottenuto il via libera della Conferenza, unificata e dovrà essere invia-to al Consiglio di Stato.

Destinatari del codice sono tutti i dipendenti, dirigenti

o nn dirigenti delle pubbliche amministrazioni, ma le norme del codi-ce costituiranno principi di com-portamento anche per le restanti ca-tegorie di persona-le. In particolare le pubbliche ammin i-strazioni sono chia-mate ad estendere gli obblighi di condotta previsti dal codice ai propri collaboratori e consulenti, ai titolari di organi e incarichi negli uffici di diret-ta collaborazione delle autorità politiche e ai collaboratori di imprese fornitrici di servizi a favore dell'ammi-nistrazione.

Dopo avere richiamato il rispetto della Costituzione e dei principi di integrità corret-tezza, buona fede,

proporzi onali tà, obiettività ; equità e ragionevolezza, il co-

dice chiama il dipendente ad improntare la sua azione anche ai principi di economicità, efficienza ed efficacia, oltre a quello di contenimento dei costi nella gestione della risorse pubbliche. Particolare atten-

zione

viene ri-servata alle rega-lie: in primis ií di-

pendente non deve chiedere né per se, né per altri - né ac-cettare regali o altre utilità «sa' vo quelli d'uso di modico va-lore effettuati nec-a-

sionalmeute nell'am-bito della normali

relazioni di cortesia, La soglia di modico va-lore si fissa a 100 euro

via orientativa,, ma i piani di prevenzione della corruzione possono fissarla anche in mi-sura diversa (anche più bas-sa) ma mai oltre i 150 euro. Laddove riceva regali oltre questa somma, il dipendente è tenuto «immediatamentei› alla restituzione. Previsto il divieto di accettare incarichi di collaborazione da privati che abbiano o abbiano avuto nel biennio precedente inte-resse nelle attività dell'ufficio. Se il dipendente aderisce ad associazioni o organizzazioni i cui ambiti di interesse sono coinvolti o interferiscano con lo svolgimento dell'attività dell'ufficio, deve comunicar-lo all'amministrazione. Non esiste analogo obbligo per l'adesione a partiti politici e sindacati. Rilevanti anche gli obblighi di comunicazione di tutti gli interessi finanziari e dei potenziali conflitti di interesse rispetto a rapporti di collaborazione con privati (propri, dei parenti e degli affini entro r secondo grado) intercorsi fino a tre anni pri-ma dell'assunzione; connesso a questo obbligo c'è quello di astensione dal prendere de-cisioni o svolgere attività in conflitto anche potenziale di interessi con il coniuge, con-- viventi, parenti e affini entro il secondo grado. Ovviamen-te il dipendente dovrà anche rispettare il piano di preven-zione della corruzione, fermo restando l'obbligo di denun-cia all'autorità giudiziaria di

eventuali situazioni di illecito di cui venga a sapere. Il di-pendente, oltre ad assicurare l'adempimento degli obblighi di trasparenza «totale>, previ-sti in capo alle amministra-zioni, dovrà anche garantire, attraverso un adeguato sup-porto d OCUITI fintale, la traccia-bilità dei processi decisionali adottati, in maniera che sia-no «replicabili. Confermato, nei rapporti con il pubblico, l'obbligo di esibire in modo visibile il badge, di rispet-tare gli standard di qualità e quantità fissati dalla am-ministrazione e di osservare il dovere di ufficio. La vigi-lanza sul rispetto del codice sarà affidata ai dirigenti re-sponsabili, alle strutture di controllo interno e agli uffici etici e di disciplina o agli uf-fici procedimenti disciplinari. La violazione degli obblighi del codice configura sempre responsabilità disciplinare e ai fini della valutazione del-le sanzioni, che possono ar-rivare anche e al l'espulsi one, occorrerà tenere conto della gravità dell'atto; i contratti collettivi nazionali di lavoro potranno definire criteri di individuazione delle sanzio-ni in relazione arie tipologie di violazione dei codice,

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Immobili senza utenze esclusi dalla Tares Non sono soggette al pagamento della Ta-res le unità immobiliari destinate a civili abitazioni prive di mobili e di allacci alle reti idriche e elettriche. Sono queste le indicazioni contenute nelle linee guida. ministeriali per l'applicazione dei nuovo tributo sui rifiuti e i servizi. Nel prototipo di regolamento Tures, infat-ti, viene precisato che non sono soggetti al tributo i locali e le aree che non pos-sono produrre rifiuti o che non compor-tano, «secondo la comune esperienza, la produzione di rifiuti in misura apprezza-bile per la loro natura o per il particolare uso cui sono stabilmente destinati». E tra le unità immobiliari escluse dal pre-lievo rientrano quelle «adibite a civile abitazione prive di mobili e suppellettili e sprovviste di contratti attivi di forni-tura dei servizi pubblici a rete». La tesi ministeriale, però, si pone in contrasto con quanto sostenuto dalla Cassazione e dai giudici di merito. Tra l'altro, anche la relazione governativa sull'articolo 14 del di 201/2011, che ha istituito il nuovo balzello, chiarisce che il legislatore, lad-dove assoggetta al tributo gli Immobili «suscettibili di produrre rifiuti», ha inte-so recepire «il consolidato orientamento della Corte di cassazione, _riconducendo l'applicazione del tributo alla mera ido-neità dei locali e delle aree a produrre rifiuti, prescindendo dall'effetti va produ-zione degli stessi». in realtà, la Cassazione ha sempre posto dei limiti rigidi per l'esonero dal paga-mento della tassa, che è dovuta a prescin-dere dal fatto che il contribuente utilizzi l'immobile. Vanno esclusi solo gli immo-bili non utilizzabili inabitabili, diroccati)o improduttivi di rifiuti. Alt: che il presupposto Tares è l'occupazione, detenzione o conduzione di locali e aree scoperte a qualsiasi uso adibiti. Non sono soggetti solo gli immobili che non posso-no produrre rifiuti o per la loro natura o

per il particolare uso cui sono stabilmen-te destinati o perché risultino in obiet-tive condizioni di non utilizzabilità nel corso dell'anno. Pertanto insuscetti bili. di produrre rifiuti, come quelli situati in luoghi impraticabili, intercl usi o in stato di abbandono. Il contribuente può fare ricorso solo a queste prove vincolate per dimostrare che l'immobile sia inidoneo a produrre rifiuti e quindi non soggetto al pagamento. Mentre nella normativa Tarsu si faceva riferimento agli immobili «oggettivamen-te utilizzabili», nel decreto Monti si usa l'espressione «suscettibili di produrre ri-fiuti». li risultato però è lo stesso, Tant'è che viene richiamata nella relazione mi-nisteriale la giurisprudenza della Cassa-zione, che da più di 10 anni ha afferma-to in maniera inequivoca che il tributo è dovuto dal contribuente se l'immobile sia oggettivamente utilizzabile , ancorché soggettivamente inutilizzato per scelta dei titolare, Per la prima volta il principio è stato affermato con la sentenza 1 6785 del 30 novembre 2002. Successivamente, con le sentenze 9920/2003, 22770/2009, 1850/2010 e altre. Questo orientamento è stato seguito anche dai giudici di merito, La, commissione tributaria regionale di Palermo (sentenza 121/2012) ha infatti sostenuto che l'attivazione delle uten-ze non è decisiva ai fini del pagamento della tassa rifiuti. Magazzini e locali di deposito sono soggetti al prelievo anche se non hanno allacci alle reti idriche e elettriche. infine la Suprema. Corte, con la recente ordinanza 1331 del 21 gennaio 2013, ha ribadito che la prova fornita dal contri-buente di aver cessato un'attività com-merciale o industriale non lo esonera dal pagamento della tassa rifiuti. Non dunque, la scelta del titolare di non uti-lizzare l'immobile.

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i lini-enti, -cori d aw le spese per ealanatta

e •,

ln Piemonte, non sono pochi i sindaci dei piccoli comuni che aspettano di ricevere l contributi per l'alluvione del 1994. Forse arriveranno nei 2013, a quasi 20 anni di di-stanza da quel tragico evento. Ma, a meno che il Mef non Iz cambi idea, si tratterà di entrate non valide ai fini dei Patto di stabilità interno, anche se nel frattempo gli enti hanno effettuato gli interventi di ripristino finanziandoli Iz con risorse proprie. La beffa, che rischia di sballare riorxme i già precari equilibri di bilancio dei mini-enti, It emerge dalla lettura della circolare n. 512013, diramata dalla Ragioneria generale dello Stato per illustrare il funzionamento del nuovo Patto. La relativa disciplina prevede una deroga specifica per le entrate e le spese relative a calamità naturali. Esse, infatti, purché siano Iz di provenienza statale, possono essere escluse dal saldo. Iz il problema è che spesso le entrate tardano ad arrivare, mentre le spese rivestono quasi sempre carattere di ur-genza, tanto che i sindaci sono costretti ad anticiparle di Iz tasca propria, in attesa che lo stato o le regioni effettuino i rimborsi. filiali casi, vale la regola della «sisrunetria»: se Iz a suo tempo hal detratto le spese (impegni o pagamenti, a seconda che siano correnti o in conto capitale), devi fare lo stesso con le entrate nel momento in culle accerti o le riscuoti. La circolare del Mei', al punto C4, fornisce alcuni Iz esempi pratici che aiutano a capire. Un ente, nel 2013, accerta entrate per 100 a fronte di impegni già assunti a' Iz valere su altre risorse negli anni precedenti; in tal caso,

certatitento di 100 è escluso dal saldo 2013, mentre non possono essere esclusi ulteriori impegni a valere Iz sui 100. Esempio analogo vale per gli investimenti. Tale Iz lettura è certamente corretta laddove l'ente in questio-

-, abbia, a suo tempo, detratto la spesa effettuata con sorse proprie dal calcoli del Patto. Ma ciò, nei caso dei

comuni fra 1000 e 5000 abitanti, non è vero, perché tali enti non erano soggetti. Questi ultimi, quindi, pur non Iz avendo, in paasato, detratto alcuna spesa, non potranno tenere buona l'entrata di quest'anno. Si tratta di una penalizzazione che si aggiunge a quella derivante dalla mancata attuazione della norma che prevede la possibi-Liti, di escludere dal Patto le spese per calamità naturali Iz finanziate dagli enti con risorse proprie, Ma, mentre per ovviare a. ips est'ultima occorre una legge, la prhua potreb-be essere corretta dal Met.

Manco Barbero

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P,IGA EN TI I 11 ny'ani: i uoverno intervenga s Dito. Passera: al lavoro su soluzione

Chance dalla fattura differita La regola dei 30 giorni è aggirabile nelle transazioni B211 n Firiim h -o C7BaisAiNci

N. agamenti rateali e fatture differite per uscire dalle strettoie imposte dal recepi-

mento della direttiva .sui ri-tardati pagamenti. Possono essere questi gli unici grimal-delli per aprire qualche vano all'interno della regola dei 30 giorni di tempo imposta dal dIgs 19212012,

Il pagamento a rate può es-sere ammesso sia nei rappor-ti tra imprese e p.a. sia nelle transazioni B2B. La poster-gazione della data di emis-sione della fattura, invece, è espressamente vietata dalla legge (e quindi nulla) qua l-do il debitore è una pubblica amministrazione. Ma il dIgs nulla dice sull'ipotesi Che le parti possano far slittare l'emissione della fattura a un momento successivo rispetto alla prestazione lei servizi o alla consegna della merce.

Si tratta di uno dei tanti aspetti lacunosi (evidenziati da VilleertZ0 Roppo, ordi-nario di diritto civile all'Uni-versità di Genova) del decre-to che pur avendo recepito a tempo record la direttiva 201117fUe, necessita ora di un ulteriore "tagliando" M via interpretativa.

Il primo é arrivato ceni la circolare dello Sviluppo eco-nomico che ha chiarito che la direttiva contro i pagamenti-umaca si applica anche agli

appalti pubblici. Il secondo dovrà riguar-

dare i termini di pagamen-to e dovrà affermare senza ombra di dubbio che nelle transazioni coriarnerciali tra pri, e imprese i debiti vanno pagati entro 30 giorni salvo pochissime eccezioni (sanità, aziende pubbliche, alcune tipologie di appalti) che con-sentono lo slittamento fino a 60 giorni. La richiesta di un chiarimento urgente, già avanzata la settimana scorsa in un convegno organizzato a Milano dalla commissione eu-ropea (si veda ItaliaOggi del 512120,13) è stata recapitata dal vicepresidente dell'ese-cutivo di Bruxelles, Antonio Tajani, direttamente al mi-nistro Corrado Passera, nel corso di un incontro presso Assolombarda. «Bisogna fare preso=>, ha detto Tajani, «per-ché Elle sarà intransigente nel verificare le modalità con cui- i paesi membri hanno ap-plicato la direttiva». L'a.per-tura di una procedura di infrazione, se il chiarimento non dovesse arrivare entro il 16 marzo, (dead Lire per l'at-tuazione delle nuove regole) è un pericolo reale, e per questo ad occuparsene dovrà essere l'esecutivo athialmente in carica.

L'altro nodo da sciogliere ri-guarda l'avvio del negoziato

sui debiti pregressi. Nessuno con osce 'esa tto ammontare dei mancati pagamenti del-la ria.. italiana nei COrlfronti delle imprese perché fino ad ora la cifra "monstre" (che si aggirerei-44e tra i 70 e i 100 miliardi di euro) non è sta ta contabilizzata nel debito pubblico. E il motivo è da ricercare nelle regole conta-bili italiane che consentono di mettere a debito un paga-mento solo quando è saldato e non quando sorge l'obbligo giurid ico.

Se il iirogresso dei mancati pagamenti venisse contabi-lizzato nel debito pubblico italiano (ormai abbondante-mente sopra i 2.000 miliardi di euro) l'obiettivo di raggiun-gere il pareggio di bilancio nel 2013 sarebbe gravemente compromesso. Di qui il ten-tativo di Tajani di convince-re il commissario Ue per gli affari economici e monetari 0111 Rehn ad offrire una via d'uscita ai Passi con il mag-gior fardello di debiti scaduti (oltre all'Italia anche Porto-gallo e Spagna).

Gli incontri sono iniziati la scorsa settimana (si veda italiaOggi del. 5/2/2012) e pro-seguiriamo incessantemente per arrivare a una soluzione nel giro di un mese. Tajani è ottimista e realista al tempo stesso. «Non sarà facile, ma sono convinto che qualche spiraglio possa esserci., ha dichiarato.

Nel frattempo le stra-de percorribili sono la certificazione dei cre-diti e le compensazioni con i debiti fiscali. Due opportunità offerte alle imprese dal governo Monti e che Passera ha rivendicato con orgoglio.

Al termine del primo mese di operatività (gen-naio 2013), ha annunciato il ministro, le ammini-strazioni abilitate

del sistema di certifica-zione dei erediti sono state 1.227, sono sta-te rilasciate

71 certificazioni (per circa 3 mln di euro) e presentate 467 istanze (per circa 45 mln di euro). Le compensazioni fisca-li concluse nel 2012 ammon-tano invece a 200 per MI im-porto di 15 milioni di euro.

Per quanto riguarda la ri chiesta. di un intervento chia-

rificatore sui tempi di pagamento,

Passera non si è tirato in-dietro. «Cer-cheremo di trovare una soluzione, ha dichia-rato, «perché

l'applicazione della direttiva

deve es-

sere rigorosa>, «Intanto›., ha proseguito,

«va risolto rr problema del debito progresso che è Ama zav orra. accumulatasi ai clari-ni delle imprese creditrici e della stessa p.a.>, Secondo il ministro dello sviluppo eco-nomico la strada maestra da percorrere è una reViSifirie del patto di stabilità, europeo e interno, in modo che i vincoli contabili non penalizzino la virtuosità delle amministra-zioni.

Una. richiesta. che ha trova-to COH corde anche il presiden-te Ti Confindustria Giorgio Squinri secondo cui, contro i mancati pagamenti, «ser-ve unii terapia d'urto nei primi 100 giorni di governo del prossimo esecutivo«. <E' essenziale che lo stato paghi

almeno 48 dei 70-100 mi-liardi di debiti pregressi, Uimporto sul deficit sa-rebbe irrilevante per il 2013 e in ogni caso am-piamen te compensato dagli effetti benefici sull'economia'. ZRiprodu.bne riserrata.----41


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Lornbardia,Monticongc tinto "Da noi c'è and-nidi voto" Ingoia: -Stiamo conAmbrosoli"

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la Repubblica Direttore Responsabile: Ezio Mauro

12/02/2013 pressunE

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Lombardia, Monti corregge il tiro "Da noi c'è libertà di voto" Ingroia: "Stiamo con Ambrosoli" Bersani avverte: "Nessuno scambio col centro"

GIOVANNA CASADIO

ROMA — La campagna elettora-le è arrivata al giro di boa, e la po-sta in gioco è soprattutto la Lom-bardia. Bersani tiene comizi in Brianza e va all'attacco di Monti e di Ingroia, avvertendo del rischio di consegnare la Regione e tutto il Nord alla «irresponsabilità» dei leghisti e di regalare il Senato a Berlusconi. Ma il pericolo è chia-ro anche aMonti. Dopo avere da-to l'alt al voto disgiunto - annun-ciato da molti dei "suoi", per il candidato governatore del cen-tro sinistra Ambro soli invece che per Albertini - il Professore cor-regge un po' il tiro: «La mia indi-cazione è per Albertini, che non toglie voti a Ambrosoli ma alla destra. Però non siamo un parti-to bensì un movimento che na-sce all'insegna della tolleranza, e anche i nostri candidati sono li-beri di votare chi credono». È probabile che altri montiani si aggregheranno al voto pro Am-bro so li. Ingroia- anche lui in tour elettorale in Lombardia - dichia-ra l'appoggio al candidato presi-dente della Regione, Ambro soli. Non è affatto tenero con il Pd, non vuole sentire parlare di desi-

e Vendele Rneeneffia ,RE? Sem

da ea.-n,nagne zAeA:raIS

stenza, il leader "arancione", che distingue: «Bersani è un uomo d'apparato con il quale ogni dia-logo è imp o ssibile, maAmbro so - li è espressione della società civi-le, e quindi il dialogo è stato pos-sibile».

Non è una coincidenza, bensì il segno dell'importanza della Lombardia nella sfida elettorale, il fatto che pure Monti va in Brianza. Qui p aria dellaneces sità di abbassare le tasse. In un in-contro con gli industriali pro-mette il dimezzamento dell'Irap, la riduzione dell'Imu per metà delle prime case, e al Cavaliere che dello spread aveva detto «non ce ne può importare di me-no», risponde ironicamente: «Questa è davvero unabuonano - tizia». Nega che tralui e Bersani ci siano litigi: «Ci sono solo punti di vista leciti da una parte e dall'al-tra...». Se infatti lo scontro tra il segretario democratico e il Pro-fessore continua, tuttavia i toni si abbassano. L'obiettivo comune è sconfiggere Berlusconi. «Parla di viaggiare in corsia di sorpasso, il Cavaliere? Guida contromano su un'autostrada... e se sotto il giaguaro c' è il leone, vuo l dire che spelleremo il leone», reagisce il segretario democratico. Che fa ricorso all'ironia nei confronti di Monti: «Al voto semi utile non credo». Gli elettori conoscono il pericolo: «Qui o c'è Ambrosoli o c'è il leghismo, sono due idee to-talmente differenti di Lomb ardia e di Europa...tra gli elettori lap ar-tita è chiarissima». Di «tavoli e ta-volini» tra il Pd e i montiani per

uno scambio lombardo, non vuole però sentire parlare: «Ci si tenga fuori da questi ragiona-menti tutti politicisti, penso che la gente è matura e possa valuta-re da sé e non ha bisogno di nes-suno che gli detti il compito». Il botta e risposta si fa più aspro tra il leader del Pd e il Professore sul-l'Europa: «Non voglio lezioni da Monti, le mie sono critiche adul-te». Né accettainsegnamenti sul-le alleanze: «Abbiamo molta più solidità di tutte le altre coalizioni, che sono mimetiche». E denun-

cia il contagio dei partiti perso-nali: «Berlusconi ci ha portato al disastro, ma è stato contagioso perché ci hafatto entrare nel san-gue, come se fosse normale, or-ganizzare il sistema politico at-torno a delle persone. Ma nel Pdl dopo Berlusconi cosa c'è? E dopo Monti? E dopo Grillo? E dopo In-groia?». Allaregola dei p artiti p er-sonali, aggiunge, sfugge il Pd: «D anoi un messaggio di cambia-mento». Sull'incompatibilità tra Monti e Vendola, Bersani è otti-mista: «Sono cose da campagna elettorale...». Oggi il candidato premier del centro sinistra saràin Sicilia, l'altra regione in bilico in cui si gioca la partita elettorale con il centro destra per il Senato. E nell'Isola potrebbe essere In-groia a fare la differenza, in pre-senza di uno sgretolamento del centro destra. Gli ingroiani tutta-via, a cominciare dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, non sono disposti a trattative.

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In Sicilia sfida all'ultima scheda si sgretola il centrodestra e Crocetta attira i big delusi Il "Megafono" del govematorepuòvalere l O senatori

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SEBASTIANO MESSINA

PALERMO — «Più uno», mormora soddisfatto Salvo Alicata attraversan-do lentamente il mercato diPartanna conil suo mazzo divolantiniinmano, mentre un vento gelido diffonde nel-l'aria il profumo delle bancarelle di mandarini. Più uno: un altro voto conquistato per la sfida decisiva, una pensionata che voterà Cinque Stelle alla Camera e Pd al Senato, "perché non ne può più di questi politici, ma vuole essere sicura che nontorniBer-lusconi". Salvo ha41 anni e s'è fatto le ultime cinque campagne elettorali sulla strada, tra i mercatini e il porta a porta. Vede poco la tv, ma di gente ne incontra tanta. "La rabbia è forte e il malumore è alto" avverte. Eppure o g-gi, per la prima volta dopo tanti anni, è ottimista. "Ex democristiani, berlu-sconiani delusi, seguaci di Ingroia: hanno capito che la partita si vince o si perde al Senato, e non getteranno via il loro voto. I più duri sono i grilli-ni, incavolatissimi, per loro Pd e Pdl sono la stessa cosa, ma ogni tanto qualcuno riusciamo a convincerlo. Eravamo già a otto. Più uno: nove".

Mai come stavolta è scattatala cac-cia al singolo voto, in Sicilia. Perché questa è una delle regioniinbilico, tra centrosinistra e berlusconiani, e chi dei due prenderà anche un solo voto più dell'altro si aggiudicherà il pre-mio, anzi il superpremio. Giuseppe Lupo, il segretario regionale dei de-mocratici, fai conti su unfoglio a qua-dreni: «Se vincono loro, noi prendia-mo al massimo quattro senatori su venticinque. Se vinciamo noi, ce ne toccano quattordici. E saràuna man-

ciata di voti, a stabilire a chi andranno quei dieci seggi che a Palazzo Mada-ma faranno la differenza».

La stagione del sessantuno a zero, quando nel 2001 Berlusconi si aggiu-dicò tutti i collegi dell'isola, senza la-sciame neanche uno a Rutelli e ai suoi, oggi sembra lontana quanto il paleolitico. Divisi da una insanabile rivalità che si è rapidamente trasfor-mata in odio viscerale, i viceré berlu-sconiani hanno ormai dilapidato il patrimonio elettorale di dodici anni fa, e l'uscita del Cavaliere da tutti i pa-lazzi delpo tere ha dato ilviaallaGran-de Fuga, un esodo tanto massiccio quanto imbarazzante. Dopo France-sco Musotto, icona forzista dell'erro-re giudiziario, non si contano più i parlamentari, i deputati regionali, gli ex assessori regionali, i sindaci e i grandi elettori che hanno lasciato il centro destra.

Solo negli ultimi tre mesi sono sta-ti in sedici a mo ilare Alfano o i suoi al-leati di ritorno, Miccichè e Lombar-do. Ilpenultimo è stato l'ex vicepresi-dente della Regione Michele Cimino, potente signore delle preferenze del-l'agrigentino, fino a ieri numero due di Grande Sud: «Voto e faccio votare il Pd alla Camera e il Megafono di Cro-cetta al Senato» ha annunciato. L'ul-timo è stato Franco Mineo, candida-to alle regionali nonostante un pro-cesso in corso, che se n'è andato sbat-

tendo la porta: «Micciché è una palli-na da fiipper impazzita, ormainon ha più nemmeno un voto». L'ex vicemi-nistro, furibondo, finge sollievo per mascherare l'ira: «Sono solo rincalzi, abituati a rovinare lo spogliatoio».

Ancora più spettacolare, per la sua fulminea velocità, è stata la transu-manza delle truppe di Raffaele Lom-bardo, l'ex governatore che aveva co-struito la sua piramide del potere strappando a suon di nomine i porta-tori di voti agli alleati. Il primo ad an-darsene è stato il suo numero due, Li-no Leanza. Poi uno dopo l'altro gli hanno detto addio il segretario del movimento, Pistorio, il capogruppo all'Assemblea regionale, D'Agostino, e persino il fratello Angelo («Ilmio do-vere personale verso l'Mpa può con-siderarsi nullo, già a partire da oggi»), e anche se adesso l'ex governatore giura pubblicamente che «la polemi-ca è strarisolta» l'uomo che appena cinque anni fa confidava spavalda-mente di puntare «al 51 per cento dei voti dei siciliani» non sa neanche se riuscirà a superare la soglia minima del 3 per cento che gli permetterà di assicurarsi uno scranno a Palazzo Madama.

E siccome i siciliani hanno sempre avuto un fiuto imbattibile perii pote-re, chi lascia Berlusconi, Micchichè o Lombardo punta direttamente su Crocetta, e pazienza se è un ex comu-

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nista, pazienza se è un gay orgoglioso di esserlo, pazienza se dice che vuole castigare chi ha sfasciato la Sicilia: è lui il nuovo uomo forte, ed è alla sua porta che bisogna bussare. Crocetta, che ha capito tutto questo prima de-gli altri, ha steso un tappeto rosso da-vanti alla sua porta e ogni volta che l'Assemblea regionale si riunisce ve-de crescere la sua coalizione: era par-tito in minoranza, 39 seggi su 90, e adesso ha appena conquistato il de-putato numero 46 che gli garantirà, almeno sulla carta, la maggioranza in aula. E ogni deputato regionale, ogni sindaco, ogni assessore che arriva sulla sua sponda si porta dietro — co-me Cimino —il suo pacchetto di voti. Suscitando l'ira del luogotenente di Lombardo, Rino Piscitello (ex Pdup, ex Dp, ex Rete, ex Margherita, ex Uli-vo: al momento Mpa) che minaccia di andare inProcuraper denunciare, di-ce, «questo mercato delle vacche».

I traghettatori sono due. Ilprimo è l'ex presidente dell'Antimafia B epp e Lumia, che è poi il grande suggerito-re di Crocetta, oltre che il numero uno della sua lista al Senato, «Il Megafo-no». E' proprio su questa lista, colle-gata con il Pd, che Bersani conta per conquistare quei preziosissimi dieci seggi in più. E nella vittoria dell'allea-to , Crocetta cerca il suo successo per-sonale: «Saremo il più grande movi-mento autonomista dell'isola, la pri-

ma forza politica in Sicilia». Il secon-do è l'ex ministro Salvatore Cardina-le, inventore del gruppo -omnibus «Democratici popolari e riformisti» dove confluiscono i transfughi, e che confida agli amici di ricevere ogni mattina una telefonata da Roma: «Oggi quanti ne abbiamo conquista-ti?».

Nella terra dei gattopardi, la politi-ca è sempre stata alimentata da que-sti fiumi carsici di voti controllati uno per uno dai signori delle preferenze, anche se oggi il segretario del Pd Lu-po non crede ai miracoli: «Chiunque può spostare unvoto b en venga. Ma il voto organizzato che si sposta da una parte all'altra all'ultimo momento è solo una chimera».

E allora, chi e cosa deciderà la vit-toria? Tra B ers ani e Berlusconi qui c' è soprattutto Grillo, che è l'unico a riempire le piazze anche quando pio-ve perché riesce a intercettare perfet-tamente la rabbia dei siciliani contro la politica. Poi c'è l'incognita Monti, che candida l'imprenditrice Gea Schirò Planeta e il costruttore anti-racket AndreaVecchio ma non ha un partito alle spalle. Alla fine, quasi si-curamente, risulterà determinante il voto disgiunto. Come quelli che Sal-vo Alicata conquista al mercato di Partanna. O come quelli che il leader della Fiom di Termini Imerese, Ro-berto Mastrosimone, suggerisce ai suoi compagni del sindacato: «In-groia alla Camera e Pd al Senato: non possiamo consegnare la Sicilia a Ber-lusconi».

Quanto a lui, a "Belluscone" come lo chiamano alla Vucciria, il suo mito è stato schiacciato dalla crisi e frantu-mato dagli scandali, anche se la sena-trice Simona Vicari assicura che «da quando lui è tornato in campo, nei mercati e nei quartieri popolari lo in-vocano in tanti». Sarà. Nel dubbio, il Pdl ha adottato la tecnica delle liste a grappolo: più voti portano, più il pre-mio si avvicinai' capolavoro è statala lista della Lega Nord depositata dal sindaco diAlimena, Giuseppe Scriva-no, già sicilianista, già nazionalista. A corto di pro selitileghisti, il sindaco ha messo in lista la moglie Mirella, il cu-gino Giacomo, la cognata Liboria e la zia Maria. Non bastavano. Così il suo assessore Gaspare D'Amico haporta-to la moglie Maria Rosa, il padre Ca-logero, la madre Carmela e la sorella Giuseppina. In tutto, tra congiunti, consanguinei e imparentati, alla fine tra Camera e Senato ne hanno conta-ti 18. «Tanti parenti — ha ammesso il sindaco, serafico — ma nessuna amante».



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Pagina 17 L'endorsemeat Usa al centImustni "Arltaha urve munauworanza

La Silvio.: Tvli sana dive

12/0~ la Repubblica Direttore Responsabile: Ezio Mauro

12/02/2013


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L' endorsement Usa al centrosinistra "All'Italia serve una maggioranza forte" L'apertura dell' ambasciatore Thome. Lo stop al Cavaliere

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FEDERICO RAMPINI

NEW YORK — «Occorre che un esecutivo di centro-sinistra sia abbastanza forte per governare. L'Italia ha bisogno di una forte maggioranza. La cosa peggiore, sarebbe un governo che non rie-sca a durare». È insolitamente esplicito l'ambasciatore ameri-cano in Italia, David Thorne. For-se perché sta parlando in casa. È a New York, davanti a una platea fatta prevalentemente di suoi colleghi, operatori che vengono come lui dal mondo del busi-ness. È un campionario di inve-stitori americani (o italo-ameri-cani) dall'industria e dalla finan-

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za. Lontano dalla tensione della campagna elettorale italiana, l'ambasciatore fa capire chiara-mente su quale scenario punta l'Amministrazione Obama. Par-tendo dalla «ragionevole previ-sione di unamaggio ranza di cen-tro-centro-sinistra» che ha evo-cato davanti a lui Giuliano Ama-to, 1' ambasciatore ripete più vol-te quell'aggettivo: «Strong». Bi-sogna che quella maggioranza sia forte, «per proseguire sul cammino delle riforme, perché il governo Monti nel primo anno ha fatto un buon lavoro, ma un anno non basta». L'uscita di Thome avviene, no n a caso, ap o - chi giorni dall'arrivo del presi-dente della Repubblica Giorgio Napolitano a Washington.

Il p ortavo ce della CasaBianca, Jay Carney, ha confermato che Barack Obama riceverà Napoli-tano questo venerdì mattina alle dieci nell'Oval Office, la stanza degli eventi più solenni. Napoli-tano viene definito nel comuni-cato della Casa Bianca «uno stretto alleato e un amico degli Stati Uniti», e Obama attende di vederlo per «rafforzare i legami tra le due nazioni». Anche se lavi-sita di Napolitano ha il sapore di

un «saluto di addio», le elezioni saranno al centro di quel collo-quio. Lo stesso Thorne è stato ri-chiamato in patria anche per questo incontro fra i due presi-denti. Ha avuto modo di con-frontarsi col Dipartimento di Stato sulle elezioni italiane. Il suo messaggio arriva durante il sum-mit economico Italia-Usa orga-nizzato dalla Italian Business & Investment Initiative a NewYo rk con la partecipazione di Amato, del ministro dell'Economia Vit-torio Grilli, di amministratori de-legati di Alitalia, Enel, Eni, Wind.

Dietro le parole di Thome sul-la «strong majority» affiorano lo scenario desiderato, e quello più temuto da Casa Bianca e Diparti-mento di Stato. Nel rendere omaggio al lavoro compiuto da Monti come presidente del Con-siglio, al «grande miglioramento deirapportitrai due governi» che si verificò dopo l'uscita di scena di Silvio Berlusconi, l'ambascia-tore allude al fatto che per Oba-ma l'arrivo del governo Monti nel novembre 2 O 11 significò 1' av-vio del graduale superamento di una crisi acuta dell'eurozona. Sono risultati che Washington non ha dimenticato. Co n il parti-

to democratico italiano i rappor-ti sono antichi e solidi, e Napoli-tano sarà ricevuto da Ob ama con affetto: una lettera personale di stima da parte di Obama venne recapitata al Quirinale a dicem-bre, a ridosso dello scioglimento anticipato delle Camere in Italia.

Le minacce insite nel nostro voto per Washington sono rap-presentate dalle forze demago-giche e anti-europee, quelle che potrebbero riaprire un focolaio di crisi italiana nell'eurozona. Di qui l'importanza che la futura maggioranza di centro-sinistra «siaforte», ed esprima «un gover-no capace di durare». Sembra l' i-dentikit implicito di un governo Bersani-Monti. Thome aggiun-ge un riferimento geo strategico: «L'Italia ha un ruolo critico da svolgere per stabilizzare Tunisia, Libia, Egitto».

Il summit economico di New York, ospitato al Peterson Hall del Council of Foreign Relations, offre anche una sintesi della fu-tura agenda di governo che gli in-vestitori americani vorrebbero vedere realizzata in Italia. È un sondaggio compiuto in una pla-tea importante: molti di questi investitori sottolineano che «i

capitali Usa potrebbero salvare un pezzo di media industria ita-liana, quella che rischia di scom-parire quando arriva la succes-sione generazionale, oppure ri-schia di soccombere perché non ha le risorse finanziarie per af-frontare la competizione delle potenze emergenti».

Imprenditori e gestori di fondi che prendono la parola nel-l'affollatissima riunione elenca-no una serie di ostacoli all'inve-stimento estero nel nostro pae-se. Nell'ordine di successione degli interventi, ecco un cam-pione rappresentativo. Un coro quasi unanime. «L' euro è troppo caro, insostenibile, a questi livel-li rischiamo di strapagare le ac-

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v. m.l.ì 0..nuna

quisizioni di aziende italiane, ci conviene comprare aziende Usa». «Investite poco nell'istru-zione». «Non state proteggendo le vostre capacità manifatturie-re, il vostro saper fare, anche ar-tigianale». «Avete un problema di cultura civica, la corruzione è diffusa, i politici strapagati, manca trasparenza anche nel vostro capitalismo». «La vostra burocrazia ha un'avversione al-l'economia di mercato, siete il solo paese dove il braccio destro dell'imprenditore è il suo com-mercialista». «Le vostre piccole imprese conoscono poco i mer-cati globali, a volte non parlano neppure l'inglese». Thorne nel trarre le somme aggiunge due elementi. «L'Italia — dice l'am-basciatore Usa—ha fatto troppo poco per proiettarsi tutta intera nell'economia digitale, l'alfabe-tizzazione a Intemet è ancora in ritardo, anche nelle piccole im-prese. Avete anche bisogno di riformare la giustizia civile, per-ché i tempi siano equiparabili agli altri paesi avanzati, e i citta-dini così come gli operatori eco-nomici possano avere delle cer-tezze».



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Umore di 'lltarne: la shrish rischia di non rare le riforme

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Grillo"stregò" l'ambasciatore Usa "Interlocutore politico credibile"

H 4 aprile 2008 un lungo telegramma per Condi Rice partiva dall'ambasciata a Roma: raccontava un pranzo con l'attuale leader del Movimento 5 Stelle. Gli americani avevano capito ii potenziale elettorale del comico e previsto in anticipo il suo successo. La Stampa ha ottenuto, ieri, dagli archivi di Washing_on il documento

MAURIZIO MOLINARI PAOLO MASTROLILLI NEW YORK

lle 11,12 del 4 aprile 2008 dall'ambasciata americana a Roma parte il telegramma intitolato «Pranzo con l'attivista

italiano Beppe Grillo: "Nessuna spe-ranza per l'Italia". L'ossessione della corruzione». A firmarlo è Ronald Spogli, ambasciatore a Roma, e il de-stinatario è il segretario di Stato, Condoleezza Rice, a cui spiega in cin-que pagine che Grillo è un «interlo-cutore credibile» nella comprensio-ne del sistema politico italiano, gra-zie al fatto di essere «unico» per de-nuncia della corruzione nelle vita pubblica, ricorso al web e appello agli oppressi.

Il documento è stato ottenuto da «La Stampa» nel rispetto delle nor-me del «Freedom of Information Act» e inizia con un preambolo in cui si presenta il «politico italiano Beppe Grillo» come «un comico di-venuto attivista che durante un pranzo nella residenza del consiglie-

re economico dell'ambasciata ha af-fermato: "Non c'è speranza per l'Ita-lia"». Segue la descrizione di Grillo: «È un eccentrico, si appella agli op-pressi d'Italia e così riesce a portare nelle piazze centinaia di migliaia di persone per protestare contro l'ordi-ne costituito». Soprattutto «i suoi commenti risaltano per il contrasto con quelli dei nostri interlocutori tra-dizionali su economia, politica e in particolare sulla corruzione».

La seconda parte del documento clas-sificato «sensitive» include un appro-fondimento sul per-sonaggio. «Giusep-pe "Beppe" Grillo è un ex comico politicamente schietto che ha ottenuto una celebrità mon-diale scorticando ogni giorno i poli-tici italiani sul suo blog e organiz-zando con successo una manifesta-zione contro la corruzione nel gover-no alla quale lo scorso autunno han-no partecipato oltre 150 mila perso-ne». L'accento viene messo sullo sti-le personale: «Grillo è brusco, perfi-

no profano, ma le sue accuse dirette e spesso taglienti risaltano al con-trasto con le analisi timide e indiret-te sulla corruzione che vengono dal mondo politico italiano». È a tali ca-ratteristiche che il testo attribuisce la capacità di «galvanizzare una par-te dell'opinione pubblica in genere silenziosa, convogliando la rabbia degli italiani verso la corruzione go-vernativa più radicata e l'incapacità dell'élites di migliorare le condizioni

del Paese» con la conseguenza di «aver creato un foro alternativo di discussione su questioni che non vengono affronta-

te dai maggiori media». Da qui la scelta di dedicare al tema

della «Corruzione» la parte centrale del documento. «Grillo, 59 anni, ha una capigliatura selvaggia e un aspet-to quasi da portuale ma è riuscito ad affermarsi negli ultimi dieci anni co-me un commentatore controcorrente sulla corruzione italiana, in particola-re identificando i problemi contabili di

Parmalat assai prima che i dettagli delle irregolarità finanziarie venisse-ro scoperte». Tale precedente lo ac-credita agli occhi dell'ambasciata americana a Roma, che aggiunge: «Grillo ritiene che l'endemica corru-zione nella classe politica italiana ha distrutto ogni speranza di migliorare le prospettive economiche nazionali» fino al punto che «l'unica soluzione è la rimozione di praticamente tutti i politici di destra e sinistra rimpiaz-

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Umore la shrish rischia di non rare le riforme

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zandoli con giovani che hanno meno legami con l'establishment e meno in-teresse nel mantenimento dello status quo». Ciò che colpisce il consigliere economico americano, che ha incon-trato Grillo assieme ad altri funzionari dell'ambasciata, è che «descrive la corruzione come una procedura stan-dard nell'attuale cultura politica ita-liana, ai suoi occhi i politici di destra e sinistra vogliono solo mantenere il po-tere, sono troppo vecchi, carenti di vi-

sione e capacità per migliorare le con-dizioni del Paese». La lotta alla corru-zione è la chiave di lettura che consen-te di comprendere l'opposizione di Grillo a «energia nucleare, rigassifica-tori e inceneritori perché sarebbero tutti progetti destinati a enormi perdi-te di fondi pubblici a vantaggio di cor-ruzione, mafia o entrambe». È tale battaglia che spinge l'estensore del documento a titolare il paragrafo sul-l'opposizione agli inceneritori in Cam-pania: «Luddista, progressista o en-trambi?». Facendo capire che il giudi-zio su tale posizione resta in sospeso.

Riga dopo riga ci si accorge come il documento diplomatico Usa dà credi-to alle posizioni dell'ex comico: «Per Grillo il desiderio dei politici di man-tenere il potere è l'elemento che spie-ga tutto, dalla manipolazione delle procedure amministrative alla collu-sione fra imprenditori e politici, alla tendenza dei maggiori mezzi di infor-mazione a non dare risalto alle illega-lità» fino ai politici che «non se ne van-no mai, neanche se incriminati o con-dannati come 24 degli attuali membri del Parlamento». Incalzato dalle do-mande e dalla curiosità dei diplomati-ci americani, Grillo fa delle previsioni che vengono fedelmente riportate in un sottocapitolo intitolato «La situa-

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«Sono 9i studenti, chi vive male e chi si sente

ignorato dal sistema»

zione peggiora». «Grillo ritiene che la corruzione dei politici di oggi è dive-nuta più sofisticata rispetto alle inda-gini dell'inizio degli anni Novanta, svolte da parte di Mani Pulite» fino al punto che «le tangenti rappresentano oggi un'ampia fetta degli appalti pub-blici». Il richiamo a Tangentopoli la-scia intendere che i diplomatici ame-ricani vedono un nesso storico fra le battaglie di Grillo e le indagini con cui Antonio Di Pietro diede vita al pool di Milano che portò al crollo della Prima Repubblica. Se allora l'impegno di Di Pietro riscosse l'attenzione dell'am-basciata in via Veneto - al punto che fu invitato a Washington e New York -ora c'è un parallelo interesse nei con-fronti di Grillo, badando alla sostanza di ciò che afferma più che al suo stile trasgressivo. «Grillo lamenta l'ineffi-cacia delle agenzie governative, dei gruppi di cittadini e delle ong anti-corruzione, attribuendola al fatto che sono troppo piccole, limitate, locali per essere efficaci contro un fenome-no così vasto». A tali osservazioni uno dei diplomatici americani ribatte, «fa-cendo notare a Grillo che il recente


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Il timore di Thorne: la sinistra rischia di non fare le riforme

L'ambasciatore: potrebbe non avere una maggioranza solida

I 3 America si aspetta una vitto- , ria del centrosinistra nelle

4 elezioni italiane «ma l'interrogativo è se avrà una maggioranza so-lida»: ad affermarlo è l'ambasciatore Usa a Roma, David Thome, interve-nendo al summit «L'Italia incontra gli Stati Uniti» organizzato dall'«Italian Business & Investment Initiative».

Thorne partecipa ad una sessione dell'evento assieme all'ex premier Giuliano Amato ed al ministro del Tesoro Vittorio Grilli quando il mo-deratore del «Council on Foreign Re-lations», Gideon Rose, chiede delle previsioni sull'imminente voto. «Ci sarà una maggioranza di sinistra ed è meglio di una maggioranza di de-stra» risponde Amato, assicurando al parterre di analisti e diplomatici che «le riforme continueranno in Ita-lia con il nuovo governo e saranno nell'agenda dei prossimi due anni». È una previsione che punta a rassicu-rare l'amministrazione Obama e po-chi attimi dopo Thorne interviene, descrivendo l'approccio degli Stati Uniti al voto. «All'inizio il nostro ti-more riguardava la nascita di un nuovo governo» esordisce con fran-chezza, facendo presente che «è rien-trato» perché «è evidente che i cam-

biamenti intervenuti con le riforme sono destinati ad essere permanen-ti». È un riferimento alle assicurazio-ni che il centro sinistra ha dato a Washington sulla continuazione del-le riforme iniziate dal premier Monti. «Il centrosinistra vincerà - afferma Thorne - ma sarà forte abbastanza per sostenere le riforme?». È su que-sto interrogativo che si sofferma, ag-giungendo: «Serve una maggioranza solida, noi speriamo che durerà». Ta-le augurio si lega non solo alla con-vinzione che le riforme debbano con-tinuare per il risanamento dell'Italia, ma anche al fatto che «siete una nazio-ne determinante per rendere forte l'Eu-ropa» e il bisogno di «leader politica-mente forti nel-l'Unione Europea» è anche nell'interesse degli Stati Uniti «perché il nuovo Se-gretario di Stato John Kerry vuole rafforzare la partnership atlantica».

A conferma del valore dell'alleanza fra i due Paesi, Thorne definisce «molto utile sotto innumerevoli aspetti il ruolo svolto dall'Italia in Nordafrica» a fianco degli Stati Uniti «nella stagione delle primavere ara-be» e, rivolgendosi ad un pubblico di imprenditori, suggerisce di «investi-re in Italia» premiando non solo la «vivacità delle aziende locali» ma an-che «la riforma della Giustizia» intra-presa dal governo Monti «perché ha

conseguenze molto importanti e po-sitive» anche sull'economia. Riguar-do all'incontro di venerdì alla Casa Bianca fra i presidenti Giorgio Napo-litano e Barack Obama, Thorne lo de-finisce «un omaggio alla carriera» del Capo dello Stato italiano, sottoline-andone in particolare il merito del «costante sostegno alle riforme» da cui dipendono il risanamento e la cre-scita. Soffermandosi a più riprese sul ruolo di Napolitano «a favore delle ri-forme», Thorne è apparso indicarlo come una sorta di garante durante la transizione verso il nuovo esecutivo.

In precedenza Amato aveva critica-to, davanti a Grilli, il recente accordo sul bilancio dell'Unione Europea lamentan-do «l'aver accettato la prevalenza dell'au-sterità senza l'inseri-mento della crescita in maniera tale da non essere positivo neanche per la Ger-

mania». Amato ha inoltre incalzato il ministro affermando che «è un erro-re cercare le risorse per gli stimoli nel bilancio nazionale mentre bisogne-rebbe sfruttare meglio gli strumenti sovranazionali». Grilli ha evitato di rispondere, soffermandosi piuttosto sulla «volatilità dei mercati», defi-nendola «normale prima delle elezio-ni» e confermando che «la ripresa è prevista nel secondo semestre del-l'anno anche se è presto per indicare quale sarà la sua entità». [MAU. moLl

A NEW YORKT

Incontro con Grilli e Amato «L'Italia è determinante

per rendere forte l'Europa»

L RUOLO DNAPOUTANO

È considerato il garante per la transizione

verso il nuovo governo

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Rassegna stampa - provincia.ra.it¬ 12... · Pronto il progetto di legge per i cani ma Battistini...

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