rassegna stampa 04.09.2012

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Ufficio stampa Rassegna stampa Idv Emilia Romagna del 04.09.2012 Pagina 1 di 11

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Ufficio stampa

Rassegna stampa Idv Emilia Romagna del

04.09.2012

Pagina 1 di 11

Piacenza

Parma

Reggio Emilia

Modena

Rimini

INDICE

«Iren,Clini al bivio: ambiente o finanza con soldi pubblici?»04/09/12 Libertà 3

Noi, dell’Idv, dalla parte della gente per il risanamento etico della politica04/09/12 Libertà 4

«Impianto alternativo a Ugozzolo»04/09/12 Gazzetta di Parma 5

Sel e Idv: contro inceneritore, dalla parte della Procura04/09/12 Polis 6

Inceneritore, siamo la fianco della procura04/09/12 Polis 7

Provincia, Iren e Global Service all’ordine del giorno in consiglio04/09/12 Il Resto del Carlino Reggio 8

Arischio il risarcimento chiesto a Parma04/09/12 Il Resto del Carlino Reggio 9

Pieno di interrogazioni per Pighi04/09/12 Modena Qui 10

Prc accusa: «L’Isola delle rose? Fu fatta per sottrarsi al fisco»04/09/12 Il Resto del Carlino Rimini 11

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LIBERTA QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

press LinE 04/09/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

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Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto Diffusione: 26.480

mag"m":3:;:mrel , 1. grillini:«Si occupi di salute»

«Iren, Clini al bivio: biente o fin a con soldi pubblici?»

(mir) «Il ministro Clini a un bivio: ambiente o finanza priva-ta con soldi pubblici? E' la presa di posizione della piacen-tina Mirta Quagliaroli e degli al-tri capogruppo del Movimento 5 Stelle nei consigli comunali di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Genova e Torino, vale a dire le amministrazioni socie in Iren. Nel mirino dei grillini, ancora u-na volta, i termovalorizzatori, non solo quello di Parma.

«11 ministro Clin.i --- spiegano ha espresso preoccupazione per i finanziameli -ti pubblici percepiti da Iren per la costru-zione dell'inceneritore di Par-ma. Ci domandiamo se un mi-nistro dell'Ambiente, che oltre-tutto è anche medico, non pen-si sia più opportuno occuparsi di salute pubblica e non degli

incentivi che potrebbe perdere un'azienda privata che ha co-struito un impianto sotto in-chiesta da parte della magistra-tura. Da parte nostra crediamo che non ci possano essere de-roghe alla legalità e che la magi-stratura deve procedere nel suo lavoro per fare piena luce sui fatti. Non e più tempo di scen-dere a patti con gli interessi eco-nomici a discapito della salute dei cittadini».

I grillini lanciano un monito: «11 nostro territorio ora ha l'oc-casione di procedere con deci- sione verso una politica di ge-stione rifiuti opposta a quella dell'incenerimento che, come lo stesso Clini ha ammesso, è u-na tecnologia obsoleta in via d'estinzione e superata da vie alternative più ecologiche».

Pagina 17 L'Admo d'orna, se hai midollo

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

04/09/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

Diffusione: 26.480

Noi, dell'Idv; dalla parte della gente per il risme erto etico della politica

di LUIGI GAMMA.* ---------------------------

ek,

is1 perfettamente compren-

sibile il tentativo del siste-ma politico, dei suoi cori-

fei e gazzettieri di accreditare nell'opinione pubblica il pre-sunto isolamento dì Di Pietro e del suo partito. Altrettanto comprensibile la volontà di ap-provare una nuova legge eletto-rale con una soglia di sbarra-mento sufficientemente alta per far fuori gli indesiderati, ma idonea a garantire ancora con liste bloccate la presenza in Par-lamento della casta degli intoc- cabili. Lo ha ammesso

degli

Cicchitto (Pelli, in una intervi-sta al "Mattino", che "un terzo dei parlamentari va scelto dai partiti con i listini bloccati... senza di essi una serie di parla-mentari di (sedicente) alto livel-lo non sarebbero entrati o non entrerebbero più in Parlamen-to". Se ne infischiano bellamente di unmilioneduecentomila italia-ni che hanno sottoscritto una proposta referendaria per chie-dere una legge elettorale mag-gioritaria e un sistema bipolare in cui a scegliere da chi essere rappresentati siano non i segre-tari di partito ma i cittadini e-lettori. Per i quali il livello di gradimento dell'attuale classe politica è talmente elevato che ad essa converrebbe forse inse-rire direttamente nella legge, prima ancora che nei listini bloccati, ì nomi dei parlamen-tari cui garantire l'imperituro seggio. Il tentativo di isolare Di Pietro e chiunque osi denunciare la evi-dente nudità del re non nasce dall'esigenza di tutelare il Q uiri-naie, sostenere il Governo o fa-re argine a degli irresponsabili di fronte alla crisi che investe il Paese, semmai di evitare che le forze dell'attuale bislacca mag-gioranza e il sistema di potere che rappresentano siano travol-ti dallo tsunami di un elettora-to tanto socialmente ed econo-

eticamente defedato quanto politicamente disgustato e alla ricerca di un canale istituziona-le alternativo in cui convogliare la propria indignazione. Quando il distacco tra le perso-ne e la politica raggiunge i livel-li attuali può ben accadere che forze politiche arroccate nella loro torre d'avorio possano considerare isolati gli assedian-ti. Non è la condizione di Di Pietro e dell'Italia dei Valori, af-fatto nostalgici di Berlusconi, ma determinati a contrastare gli effetti del berlusconismo o-vunque si annidino, consape-voli come dice Ezio Maurb su Repubblica (che evidentemen-te guardava in casa d'altri) - che «l'onda anomala del beriusco-nismo ha spinto nella nostra metà del campo (che noi chia-miamo sinistra) forze, linguag-gi, comportamenti e pulsioni che sono oggettivamente di de-stra». Quanto Di Pietro e l'Italia dei valori siano isolati o riescano piuttosto a sentire il polso del Paese lo dimostrano le decine di milioni di voti con cui gli ita-liani hanno abrogato le norme sul nucleare, sul legittimo im-pedimento e sulla privatizza-zione dell'acqua. Quesiti per ì quali erano state raccolte centi-naia di migliaia di firme spesso in perfetta solitudine. Chi volesse isolarla dovrebbe piuttosto riflettere sul fatto che se non ci fosse l'Italia dei Walo-ri. bisognerebbe inventarla. Pro-prio per la capacità di intercet- tare, dare voce. e dignità a sensi-bilità che sono assai diffuse an-che nella base di quei partiti ì cui vertici non hanno tempo per ascoltarle dovendosi occu-pare di cose più "serie". Impe-gnati come sono a mettere tas-se e mandare a casa gli esodati anziché prendersela con gli scudati e imporre la patrimo-niale, a mettere un freno alle in-tercettazioni piuttosto che ap-provare una legge sulla corni-

zione che lasci almeno i con-dannati fuori dal Parlamento. Per questo serve eccome chi pensa ad una politica alternati- va a favore de. Ile fasce deboli della popolazione, cui ormai appartiene anche chi un tempo faceva parte del ceto medio, perché per l'Italia dei valori non è di sinistra chi nervosamente accusa gli altri dì "fascismo" ma chi sì batte per l'affermazione del lavoro, per la difesa del red-dito degli italiani, ridotti in mol-ti casi alla povertà, per la liqui-dazione dei privilegi e per l'e-stensione delle garanzie giuri-diche. Più che isolati, desolati che non si comprenda tutto questo. E' venuto però per tutti il tempo di scegliere i compagni di viag-gio o da chi farsi rappresentare non in base alle sigle e alle ap-partenenze ma ai valori, ai pro-getti politici e alla coerenza del-le persone chiamate a realizzar-li. Ed è per questo che nelle pros- sime s. ettimane det‘. 'alo- ri darà il via ad una nuova cam-pagna referendaria per il ripri-stino dell'articolo 118 dello Sta-tuto dei lavoratori, del contrat-to nazionale di lavoro indero-gabile nei diritti minimi, per l'abolizione totale del finanzia-mento pubblico ai partiti e l'e-liminazione dell'indennità par-lamentare. Per proseguire nel-l'impegno di risanamento etico della politica che da sempre ca-ratterizza il partito e ridare ai cittadini-elettori il potere di de- cidere direttamente questioni dirimenti che un sistema politi-co blindato e avvitato a difesa di se stesso non è più in grado di esercitare.

Italia dei valori

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«I vertici dei partiti parlino chiaro»

04/09/2012 pressunE

GAZZETTA DI PARMA Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 45.153

Diffusione: 37.669

IL SMACO PIZZAROTTI: TAVOLO DI LAVORO CON LA PROVINCIA E GLI ALTRI COMUNI PER DISCUTERNE

«Impianto alternativo a Ugozzolo» «Ci serviremo anche di Enzo Favoino, "padre" del progetto innovatore di Reggio Emilia»

Per prima cosa, ribadisce la pie-na fiducia nell'operato della ma-gistratura, anche se poi, parlando dell'inceneritore, torna alla carica con i temi cari al Movimento 5 Stelle, come la politica a favore dei rifiuti zero e il no all'impianto di Ugozzolo, «Abbiamo un profon-do rispetto del ruolo della magi-stratura, per questo restiamo in attesa della decisione che pren-derà il gip - afferma il sindaco, Federico Pizzarotti -. Certamente la richiesta del sequestro preven-tivo dell'inceneritore per abuso d'ufficio e abuso edilizio rendono

giustizia ai numerosi dubbi espressi negli anni passati, riguar-danti incongruità nella costruzio-ne del Paip. I legali del Comune di Parma e l'ingegner Paolo Rabitti sono ora al lavoro per analizzare questi ed anche altri aspetti della vicenda: non mancheremo di in-formare la città su ogni nostro passo in relazione alla questio-ne».

Quanto sta succedendo a Par-ma, assicura Pizzarotti, non reste-rà confinato all'interno delle mura cittadine. «L'amministrazione - dice - non mancherà di informare sugli accadimenti anche la Com-missione europea che, ricordia-molo, sempre sul tema aveva aper-to due procedimenti riguardanti l'appalto del termovalorizzatore. In attesa delle decisioni dell'orga-no giudiziario occorre lavorare,

sa I vertici dei partiti di centro-sinistra chiariscano la loro po-sizione sull'inceneritore: questo l'appello lanciato ieri dall'Asso-ciazione gestione corretta rifiuti e risorse di Parma.

«Ieri Idv e SeI sì sono schie-rati sul sequestro dell'inceneri-tore di Parma, - scrive l'Asso-ciazione - dichiarando di met-tersi totalmente dalla parte del-la Procura e contro l'inceneri-tore. Una scelta che scuote il centrosinistra, disarma la com-pattezza dei soci del Pd, scuote come un terremoto le basi che sembravano (ma non erano) co-

sì solide di una alleanza basta più sulle poltrone che su valori condivisi. Ora serve il salto di qualità: cosa ne pensano gli or-gani regionali di questi due par-titi?».

«Oggi è il tempo della con-cretezza, - continua la nota - dì dire le cose in modo chiaro ed intellegibile, scegliere da che parte stare. A Parma i due par-titi di Di Pietro e Vendola sem-brano aver preso finalmente una decisione. Non c'è più tempo per i giochi delle alleanze, chi vuole scegliere di stare dalla parte dei cittadini lo deve fare ora».

come già ribadito, su un progetto alternativo all'impianto di Ugoz-zolo, insostenibile economica-mente e dannoso per l'ambiente».

Fra le alternative al forno, Piz-zarotti ricorda 'l'esistenza del «trattamento meccanico biologi-co, selezione meccanica, estrusio-ne per il recupero degli scarti pla-stici e cellulosici». «Carne inistra-zionedi l'arma-spiega-inviterà la Provincia e gli altri Comuni par-mensi ad un tavolo di lavoro per discutere dell'alternativa all'ince-neritore. I nosni tecnici di cara-tura internazional e come Enzo Fa-voino, "padre" del Piano alterna-tive all'inceneritore di Reg,do Emilia e collaboratore attivo della Commissione europea, hanno già messo a disposizione di tutti le loro ampie competenze».

Sulla stessa linea il capogruppo Marco Bosi: «Se il gip conferma il sequestro, l'impianto non entrerà in funzione nel 2012. Fra qualche setti:nana presenteremo la nostra alternativa, mentre nel 2013 estenderemo il porta a porta in tutta la città». •

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oti inno Direttore Responsabile: Emilio Piervincenzi

press unE 04/09/2012

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Pagina 9

Sel e Idv: contro inceneritore, dalla parte della Procura. Il Pd con il camino in mano?

mo anche avanti, progettando il fu-turo di una città all'avanguardia nella raccolta differenziata e nella sostenibilità. E' un invito accorato a tutti i parti-ti. State dalla parte dei cittadini.

ASSOCIAZIONE GESTIONE CORRETTA RIFIUTI E RISORSE DI PARMA - GCR Ieri Idv e Sel si sono schierati sul se-questro dell'inceneritore di Parma, dichiarando di mettersi totalmen-te dalla parte della Procura e contro l'inceneritore. Una scelta che scuote il centrosinistra, disarma la compat-tezza dei soci del Pd, scuote come un terremoto le basi che sembra-vano (ma non erano) così solide di una alleanza basta più sulle poltro-ne che su valori condivisi. Ora serve il salto di qualità: cosa ne pensano gli organi regionali di que-sti due partiti? Sono anche loro dalla parte delle legalità e per una gestione corretta dei rifiuti? Sel e Idv dell'Emilia Romagna, i consiglieri regionali, gli assessori, cosa intendono dire ai loro elettori, ai cittadini della regione? Oggi è il tempo della concretezza, di dire le cose in modo chiaro ed intellegibile, scegliere da che parte stare. A Parma i due partiti di Di .

Pietro e Vendola sembrano aver preso finalmente una decisione. Di fronte all'ennesimo clamoroso della magistratura hanno svoltato e scel-to una strada diversa, più vicina al sentore delle gente, in difesa dei di-ritti alla salute e al benessere della popolazione. Non esistono inceneritori benigni, ma solo forni maligni e pericolosi, che gettano in aria le discariche che una volta erano a terra, peggioran-done la pericolosità. E' il tempo di ritornare a valori che esulano dai giochi di Borsa e di pol-trona. Scegliere la strada alternativa signi-fica già da oggi progettare il nuovo, già da oggi collaborare per proget-tare la gestione alternativa, per rive-dere il piano provinciale di gestione dei rifiuti, per attrezzare il territo-rio con gli impianti che servono per chiudere il ciclo dei nostri scarti in modo virtuoso ed ambientalmente sostenibile. Non c'è più tempo per i giochi del-le alleanze, chi vuole scegliere di stare dalla parte dei cittadini lo deve fare ora. Sosteniamo la magistratura in que- sto momento decisivo ma guardia-

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POLIS oti inno press unE

Direttore Responsabile: Emilio Piervincenzi

04/09/2012

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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Inceneritore, siamo al fianco della procura ITALIA DEI VALORI - PARMA Tra i principi e i valori cardine del-l'Italia dei Valori vi è senza dubbio il rispetto della legalità e delle isti-tuzioni, tra cui la magistratura. Sia a livello nazionale, con i tanti pro-cessi che hanno riguardato la classe politica corrotta, sia a livello locale, con le inchieste green ed easy mo-ney, siamo sempre stati dalla parte di chi rappresenta quell'organo in-dipendente fondamentale per uno Stato di diritto, i magistrati. Anche in questa occasione, l'Italia dei Va-lori di Parma si schiera senza se e senza ma al fianco della Procura di Parma in merito al sequestro pre-ventivo del cantiere dell'inceneri-tore per far luce su una vicenda da sempre poco chiara. I responsabili di questi reati, abu-so d'ufficio e abuso edilizio, qualo-ra si rivelassero veritieri, dovranno inevitabilmente pagare non solo dal punto di vista legale, per quello ci penseranno gli organi competenti, ma dovranno pagare le conseguen-ze politiche delle loro scelte, vale a dire rassegnare inevitabilmente le proprie dimissioni.

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press unE il Resto del Carlino 04/09/2012

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

Periodicità: Quotidiano

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il Resto del Carlino 04/09/2012 press unE

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

Periodicità: Quotidiano

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MCZNZRZTOZ .;‘EN IL GIP POTREBBE PRONUNCIARSI SUL SEQUESTRO ENTRO VENERDÌ

A rischio il Marc ento chiesto a P a IL GIP di Parma potrebbe pronunciarsi entro venerdì sulla richiesta di sequestro per abuso edilizio e abuso d'ufficio del si-to di Ugozzolo, dove sta sorgendo il nuo-vo inceneritore Iren. Ma sull'inchiesta della Procura si è già diviso il centrosini-stra di Parma. Sei e Idv si sono schierati contro l'impianto di Ugozzolo che il Pd (che governa la Provincia) ha autorizza-to. Alla richiesta dell'associazione Gestio-ne Corretta Rifiuti (Gcr), che ha chiesto anche ai vertici regionali dei partiti di Vendola e Di Pietro di prendere posizio-ne, è giunta la replica della capogruppo Idv in Regione, la reggiana Liana Barba-ti: «Il nostro partito è unitario e l'Idv un-ta sl schiera come ha sempre fatto dalla parte dei cittadini e dalla parte della Pro-cura che li tutela. Non serve che ci si invi-ti a stare dalla parte dei cittadini dato che Fl nostro partito nasce per questo e l'Ita-lia dei Valori si è sempre battuta contro gli inceneritori, e nello specifico io come coordinatrice provinciale di Reggio con-tro quello di Cavazzoli».

INTANTO il capogruppo del Movimen-to 5 Stelle di Parma, Mauro Bosi, affer-ma che «se l'inceneritore verrà sequestra-to, Iren non potrà neanche chiedere i danni al Comune per il fermo dei lavori (poi rimosso dai giudici, ndr) del luglio

L1AA «Tutto it nostro partito si schiera detta parte dei cittadini e delta Procura che ti tutela»

scorso». Si tratta di 28 milioni che la mul-tiutility ha chiesto con ricouo al Tar all'amministrazione comunale dopo il fermo del cantiere disposto dall'ex sinda-co Pietro 'Vigilali negli ultimi giorni del

o' suo mandati?.

REPLICA infine dei capigruppo M5S dei cinque principali comuni soci di Iren alle dichiarazioni del ministro

all'ambiente Corrado Clini. Bosi (Par-ma), Matte() Olivieri, (Reggio), Mina Quagliaroli (Piacenza), Vittorio Bertola (Torino) e Paolo Putti (Genova) afferma-no che «non è più tempo di scendere a patti con gli interessi economici a disca-pito della salute. Ci chiediamo se un Mi-nistro dell'Ambiente, che oltretutto è an-che medico, non pensi sia più opportuno occuparsi di salute pubblica e non degli in.centivi (40 milioni che Iren perderà se l'impianto non sarà avviato entro l'anno, :n.d.r) che potrebbe perdere un'azienda di diritto privato che ha costruito un im-pianto sotto inchiesta da parte della ma-gistratura». I capigruppo rileva-no che gli «incentivi pubblici (certificati verdi), percepiti da Iren, sono legati per lo più alla combustione di fanghi da de-purazione che anzichè essere bruciati e produrre emissioni inquinanti potrebbe-ro essere trattati in modo più ambientai-mente sostenibile e impiegati per produr-re bíogas (anch'esso finanziabile)».

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Pieno di interrogazioni per Pighi ieri d'oppos^ione

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Direttore Responsabile: Alessia Pedrielli

04/09/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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Pieno di interrogazioni per Pighi I consiglieri d'opposizione al lavoro pure ad agosto Lunedì riapre il consiglio, sul tavolo i soliti problemi Degrado (tema molto gettonato), ma pure terremoto, piano sosta e le mai dimenticate aree F. Questi i pro-blemi che più interessano i consiglieri al lavoro, nonostante il consiglio sia sbarrato fino al 10 settembre. I più attivi in questa pausa estiva si sono dimostrati Sandro Bellei (Pdl), Fede-rico Ricci (Sinistra per Modena) che pur in maggioranza non fa mai man-care il suo pungolo critico, l'infatica-bile Eugenia Rossi (ex Idv) e la new entry Sandra Poppi (grillina scomu-nicata). Tra le richieste urgenti di spiegazioni indirizzate al sindaco e al-la giunta non poteva mancare quella sul piano sosta, a firma Sandro Bel-lei, anzi sulla consulenza d'oro per la comunicazione (di cui parliamo a pa-gina 7). Per restare sul tema Bellei e il capo-gruppo Adolfo Morandi chiedono al sindaco Pighi e alla giunta (Sitta in particolare) come mai si usino gli uf-fici comunali per tutte le pratiche re-lative al piano sosta (permessi, abbo-namenti, pagamenti dei ticket, rila-scio autorizzazioni) e non quelli di Modena Parcheggi. In altre parole se incassa la società privata, perché deve pagare (con di-pendenti ed uffici dedicati) il pubbli-co? Si attende risposta. Il capitolo de-grado è ricco di spunti per i nostri consiglieri: a iniziare dal solito (inte-so in senso positivo) Sandro Bellei che ironicamente chiede se 'Modena vuole battere il record di città buia', riferimento alla ore di luci pubbliche

tagliate. Pighi e compagni ci illumini-no. Le 'intemperanze' di alcuni ra-gazzini in via Udine e i pesci morti nel laghetto del parco Amendola hanno, invece, fatto scattare penna e curiosità di Sandra Poppi e Sandro Bellei. Insomma è materia (scottan-te) per l'assessore Antonino Marino, che deve rispondere anche ad Euge-nia Rossi che ritiene essenziale una maggiore collaborazione (con ban-che dati informatiche) tra le forze del-l'ordine per 1' ottimale gestione del-l'ordine pubblico. La stessa Rossi, (materia dell'assessore Simona Arlet-ti), vuole saperne di più del «puzzo

nauseante» che ha «avvolto la città il 27 luglio». Infine sul terremoto Fede-rico Ricci chiede che il Comune sia più attivo nella ricerca di alloggi sfitti per i terremotati; lo stesso vuole più informazioni su quando si sostitui-ranno i pass disabili, per limitare gli usi impropri. Infine c'è anche il Pd, con un'interrogazione del capogrup-po Paolo Trande, in tandem con Ric-ci, sull'atto intimidatorio contro la Fiom. Il problema per le risposte alle interrogazioni è il grosso arretrato da smaltire. Sono decine le domande in attesa di risposta.

■ Gian Basilio Nieddu

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il Resto del Carlino 04/09/2012 pressunE

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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Prc accusa: «L'isola delle rose? Fu fatta per sottrarsi al fisco»

ALTRO che utopia. Con libro sull'isola delle rose «Veltroni si conferma campione di revisionismo». Così attacca Rifondazione, col segretario regionale Mainardi e il consigliere riminese Galvani. «Giorgio Rosa, ideatore dell'isola, era un simpatizzante di Salò. R compito principale dell'isola secondo le cronache dell'epoca era sottrarsi al fisco».

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