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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

rassegna

Pagina I

Si gira in Toscana

07/11/2018 p. 15 LA CITTA' COME UN SET IL CINE AWARD A MARIO MARTONENazione Arezzo 1

07/11/2018 p. 1 REALITY SHOW "MADE IN CHINA" AL MERCATO DEI FIORI DAOGGI LE RIPRESE CON LE STAR DELLA W

Nazione Pistoia 2

07/11/2018 p. 9 IL MEFIT DIVENTA SET PER UN REALITY SHOW PRODOTTODAI CINESI

Tirreno Pistoia 3

07/11/2018 p. 12 FIORI, IMPRESA E EDUCAZIONE CIVICA IL REALITY CINESESBARCA IN TOSCANA

ZULIANI IVANACorriere Fiorentino 4

07/11/2018 p. 41 TIM ROBBINS BATTAGLIERO COSTANTINIEMILIA

Corriere Della Sera 5

Festival Cinematografici

07/11/2018 p. 15 IL PREMIO RASPINI A MARIO MARTONECorriere Arezzo 7

07/11/2018 p. 27 SCHERMO DELL'ARTE PARTE ALLA GRANDE PETERGREENAWAY PER COMINCIARE

BERTI BARBARANazione Firenze 8

07/11/2018 p. 1 L'ARTE RACCONTATA SULLO SCHERMO RAU GAIARepubblica Firenze 9

07/11/2018 p.18/19

FILM D'ARTISTA IL VIA CON GREENAWAY LUCERI MARCOCorriere Fiorentino 10

Iniziative ed eventi

07/11/2018 p. 13 GIPI, PERFORMANCE LIVE POI LA PROIEZIONE DEL FILMRepubblica Firenze 12

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Arezzo

CORTONA

La città come un setIl Cine Awarda Mario ManoneDomenica ilpremio di Giovanni Raspinidi LAURA LUCENTE

È CORTONA la location privilegiata per la con-segna del prossimo Giovanni Raspini CineAward 2018 che quest'anno arriverà nelle manidel noto e apprezzato regista cinematografico tea-trale e sceneggiatore partenopeo Mario Martone.Domenica prossima nell'auditorium della chie-sa Sant'Agostino riceverà il premio durante unaserata evento dedicata al cinema italiano, che ve-drà la partecipazione di giornalisti ed esperti delsettore, personaggi e clienti che giungeranno daogni parte d'Italia. La serata avrà la regia organiz-zativa di Terretrusche Events di Vittorio Camor-ri e il sostegno del Comune di Cortona. Il premionasce da un'idea di Giovanni Raspini, argentieree designer toscano dell'omonimo brand di gioiel-leria e oggetti per la casa. Un premio alla carrierache ogni anno viene consegnato a importanti per-sonalità del mondo del Cinema per particolari

unendo in modo irripetibile la grande tradizionenapoletana con una concezione della cultura arti-stica di profilo internazionale, all'insegna del con-fronto e dell'integrazione.

MARIO MARTONE è vincitore di numerosipremi e riconoscimenti come il David di Dona-tello, Nastri d'argento, Globo d'Oro, Ciak d'Oro,Leone d'argento, Alabarda d'oro. I113 dicembre,dopo la partecipazione al Festival di Venezia,uscirà sul grande schermo il suo ultimo film «Ca-pri-Revolution» ambientato nell'isola omonimaIl premio-trofeo realizzato per lui rappresenta iltema classico e celebrativo della tartaruga sor-montata da un obelisco: quest'ultimo decoratocon i tanti simboli del percorso artistico e umanodi Martone. La cena di gala di domenica, nonaperta al pubblico e solo su invito, sarà allietatadalla musica del Florence Brass Quintet e dallospettacolo del mago Alvin Mask.

OSPITI DA TUTTA ITALIAALL'auditorium di Sant 'Agostinoil riconoscimento alla carrieraal regista e sceneggiatore napoletano

meriti e per innovazione nel settore. In passato èstato assegnato a personaggi del calibro di Mo-gol, Stefano Bollani, Dario Fo, David Lynch,Zygmunt Bauman, Antonino Cannavacciuolo,Sabrina Ferilli, così come per importanti campio-ni del golf, dell'equitazione, della vela e del ten-nis. «Il Giovanni Raspini Cine Award 2018 a Ma-rio Manone intende sottolineare la straordinariaforza evocativa e visionaria dell'opera del registapartenopeo, sia che si parli di cinema, di teatro odi eventi contemporanei», spiegano gli organizza-tori. «Un autore complesso, dalla straordinariasensibilità, che sempre è riuscito ad offrire con lasua arte una cifra personale e di forte originalità,

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L'ideaIl premio nasce da un'ideadi Giovanni Raspini,argentiere e designertoscano dell'omonimobrand di gioielleriae oggetti per la casa

Parterre de roiIn passato è stato assegnatoanche a Mogol, StefanoBollani, Dario Fo, DavidLynch, Zygmunt Bauman,Antonino Cannavacciuoloe Sabrina Ferilli

Autore pturipremiatoMario Martone è vincitoredi premi importanticome il David di Donatello,i Nastri d'argento, il Globod'Oro, Ciak d'Oro, il Leoned'argento e l'Alabarda d'oro

REGIAMario Martone,58 anni,ha debuttatonel 1992.Sta per uscireil suo film «Capri-Revolution»

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Si gira in Toscana Pagina 1

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PistoiaMontecatini

PESCIA

Reality show«made in China»al mercato dei fioriDa oggi le ripresecon le star della tvINNOCENTI a A pagina 19

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«IL NOSTRO SENTITO GRAZIE ALLA CITTA»

LA PRODUZIONE del reality cino-taiwanese ospite delMefit da oggi, «ringrazia la città di Pescia, importantepolo della produzione floreale del centro Italia, per lacollaborazione alla realizzazione del progetto»

Al Mefit un reality show dalla CinaStar della tv si trasformano in fioraiRiprese già da oggi, poi in onda da gennaio in Estremo OrienteIL PROGRAMMA Venus Flo-wer Shop, una coproduzione ci-no-taiwanese sostenuta dalla pro-duzione esecutiva della padovanaImago Communication, ha sceltoil Mercato dei Fiori di Pescia (Me-fit) per ambientare alcune scenedi un reality show che vede comeprotagonisti gli attori Dee Hsu,Ouyang Nana, Audrey Song,Xiao Gui ed Evan Li, grandi star

La ImagoCommunication

punta su dinamicheculturali e relazionaliin format fortementelegati al made in Italy

della televisione, del cinema e del-la musica praticamente sconosciu-ti dalle nostre parti, ma popolaris-simi in Cina e dintorni. Già daquesta mattina sono state previstele prime riprese. In un episodiodel reality si vedranno le star pro-tagoniste rifornirsi di fiori per av-viare e gestire un negozio che ver-rà aperto nella città di Firenze.Durante la prima parte delle ripre-

se - sempre ambientate al Merca-to dei Fiori - i protagonisti saran-no accompagnati da un personag-gio d'eccezione: il flower desi-gner Xu Fei, in arte 21.

VENUS FLOWER Shop andràin onda su Iqiyi, la più importan-te piattaforma streaming cinese,nel mese di gennaio. Importantesarà il ritorno in termini di marke-

ting: infatti il negozio di fiori re-sterà in attività per un anno e saràinserito nei programmi dei touroperator cinesi in Italia, che visite-ranno i luoghi dove si svolge il rea-lity e quindi anche il Mercato deiFiori a Pescia.

IMAGO Communication nascenel 2013 dall' incontro di un gior-nalista italiano e un designer cine-se. Dalla loro amicizia e dall'inte-resse comune verso il mondo deimedia prende avvio il dialogo in-terculturale per potenziare la co-municazione tra Italia e Cina. Na-scono così alcune proposte opera-tive: dal progetto integrato Italyfor you alla prima apparizione te-levisiva su Cctv, dallo sviluppo so-cial su Wechat e Weibo al blog de-dicato . Il 2015 ha segnato impor-tanti coproduzioni per gruppi me-dia cinesi: il reality di successo Si-sters over Flowers per Dragon Tve la produzione Queen, dedicataal mondo del lusso made in Italy.

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Al Mefit un reality show dalla CinaStar della tv si trasformano in fiorai

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IL TIRRENO PISTOIA

Il Mefit diventa setper un reality showprodotto dai cinesiII "Venus Flower Shop" sarà trasmesso sulla più importantepiattaforma streaming. E sarà visitato dai turisti orientaliPESCIA

Tutto pronto al Mercato dei fio-ridi Pescia. I primi ciak del Ve-nus Flower Shop possono co-minciare. Certo, non capita tut-ti i giorni di ritrovarsi in mezzoalle riprese di un reality show.Ma è quello che succede que-sta mattina al Mefit per la pro-duzione televisiva cino-taiwa-nese. Il programma Venus Flo-wer Shop ha scelto il Mercatodei fiori per ambientare alcu-ne scene del reality che andràin onda su IQIYI, la più grossapiattaforma streaming cinese,nel mese di gennaio. Protago-nisti: Dee Hsu, Ouyang Nana,Audrey Song, Xiao Gui e EvanLin. Tutti personaggi famosidellatv, del cinema edellamu-sica in Cina e a Taiwan. In unepisodio del reality si vedran-no le star rifornirsi al Mefit peravviare e gestire un negozio difiori a Firenze. Durante la pri-

ma parte delle riprese i prota-gonisti saranno accompagnatida un personaggio d'eccezio-ne: ilflowerdesignerXuFei, inarte 21. Importante il ritornodi immagine in termini di mar-keting. Il negozio di fiori reste-rà in attività per un anno e saràinserito nei programmi deitour operator cinesi in Italiache visiteranno i luoghi dove sisvolge il reality e quindi ancheil Mercato dei fiori aPescia.

«Quando i cinesi sono venu-ti peri sopralluoghi e hanno vi-sto tutti i fiori pieni di colori so-no andati in visibilio. Si sonostesi per terra. Hanno comin-ciato a fare selfie. Non usciva-no più dai magazzini. Tale eral'entusiasmo che un fioraio èandato da loro e gli ha offertoun mazzo di rose rosa», raccon-ta il direttore del Mefit Fabri-zio Salvadorini . E l'idea delreality show non è nemmenouna trovata del Mefit. «Ci han-

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no cercato loro».Intanto continua la ricostru-

zione dei rapporti con i produt-tori locali di fiori. Un passo allavolta però. Non è facile lasciar-si alle spalle anni di dissapori.E la lunga crisi economica nonha aiutato. Ma il presidentedel Mefit Antonio Grassotti eil direttore Salvadorini ce lamettono tutta per cambiare re-gistro e riallacciare i rapporti.Obiettivo: far crescere il setto-re della floricoltura. Ma co-me? La parola d'ordine è inno-vazione 4.0. «Si è parlato con iproduttori di come valorizza-re le piante tipiche della Tosca-na: la calla, il ruscus. La nostraidea è quella di introdurre l'u-nicode (un'etichetta leggibiledagli smartphone, ndr) cosìda permettere al cliente di co-noscere la storia della pianta»,spiega il presidente Grassotti.

Altra innovazione: al Mefitsono stati introdotti i conteni-tori per la raccolta differenzia-ta. «In questo modo gli opera-tori risparmiano sul costo deirifiuti», dice Grassotti. Ma l'in-novazione più importante èl'automazione dei varchi all'in-gresso. Garantiscono un acces-so più facile e una più rapida ri-conoscibilità di chi entra. «Ivarchi automatici ci hanno aiu-tato anche ad aumentare il nu-mero degli iscritti al mercato»,spiega Salvadorini. Intanto ilbilancio 2018 dovrebbe con-fermare ilbuon andamento de-gli ultimi anni. «I segnali ci so-no, anche se è probabile chegli utili quest'anno saranno in-feriori al bilancio 2017 per ilpiano di riorganizzazione chestiamo portando avanti». -

SAMUELEBARTOLINI

Il Mclit diventa setper un rcality showprodotto dai cinesi

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Il negozio in via GhibellinaII reality show sarà ambientato in un fondo fiorentinotrasformato in negozio di fiori (sopra l'allestimento).Accanto, la brochure pubblicitaria dei programma

Pagina 12Foglio i

fiori, impresa e educazione civicaIl reality cinese sbarca in ToscanaA Pescia e a Firenze via alle riprese del programma del «Netflix d'Oriente»

Dopo il film targato Netflix«Six Underground», la'l'osca-na viene di nuovo scelta comeset cinematografico. Questavolta si tratta di una produzio-ne non americana ma cino-taiwanese e i protagonistinon sono auto sgommantiverde fluo (come nell'actionmovie americano), ma fiori.Iniziano questa mattina le ri-prese di «Venus FlowerShop», reality show che de-butterà a gennaio su Igiyi, lapiù importante piattaformastreaming cinese.

Nel cast ci sono star dellatelevisione, del cinema, dellamusica e dello spettacolo: DeeHsu, Ouyang Nana, AudreySong, Xiao Gui e Evan Lin. No-mi che forse al pubblico italia-no non dicono molto ma chein Estremo Oriente hanno unseguito di 12 milioni di fanssui loro profili social. Il primociak sarà oggi al Mercato deiFiori di Pescia: in un episodiodella serie, si vedranno infatti

Le star le star protagoniste rifornirsidi piante e varietà floreali daiflorovivaisti locali, per avviaree gestire un negozio che saràaperto a Firenze. Per realizza-re il loro sogno le tre donne,indipendenti e intraprenden-ti, superano ostacoli e crisi,riuscendo a portare avanti laloro attività con l'aiuto di duegiovani ragazzi.

Durante la prima parte del-le riprese al Mercato di Pesciai protagonisti saranno accom-pagnati da un personaggiod'eccezione: il famoso flower

Í 1r designer Xu Fei, in arte 2i. Poiil set si sposterà a Firenze. «La

Audrey Song città è stata scelta per il suovalore artistico e per l'imma-ginario che gode tra la popo-lazione cinese», spiegano dal-la padovana Imago Commu-nication, che affianca il colos-so IQIYI (il «Netflix cinese»)nel progetto. Ma, assicura laproduzione, Firenze non sarà

mo e molti vantaggi, con rica-dute in termini di marketing edi un turismo non mordi-e-fuggi ma sostenibile. «La pro-duzione vuole evitare i luoghicomuni trash del reality vip,tutto sarà fatto nel rispettodella città, del buongusto edella qualità, in un rapportodi reciproco interesse».

Così il negozio di fiori ge-stito delle protagoniste non èstato creato in un teatro di po-sa ma in un fondo vero, nelcentro storico, in via Ghibelli-na (ed è in allestimento inquesti giorni). Non solo: l'ideaè quella di dare in beneficen-za per la città i proventi dellavendita dei fiori durante il re-

La tramaLe protagonistediventeranno fioraie:tra le loro sfide, impararea fare la raccolta rifiuti

Nana Ou-Yang bloccata dai ciak, anzi potràcontare su un impatto mini-

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ality e di tenere aperto il nego-zio anche oltre la fine delle ri-prese per inserirlo, insiemealle altre location del set, ne-gli itinerari dei tour operatorcinesi in Italia che visiterannoi luoghi dove si svolge il reali-tv. «Per Firenze ci sarà ancheuna ricaduta economica e diimmagine, grazie ai luoghiche le star visiteranno duran-te la loro permanenza attiran-do un turismo responsabile emeglio educato e i comporta-menti che terranno», spiega-no ancora dalla Imago. Così sivedranno per esempio i pro-tagonisti alle prese con la rac-colta dei rifiuti: dovranno im-parare a gestire la differenzia-ta. Le riprese dovrebbero du-rare circa un mese, ma le starsono attese a Firenze il il no-vembre. Durante il loro sog-giorno visiteranno Firenze,Pescia e anche altre città, co-me Siena.

Ivana ZulianiO RIPRODUZIONE RISERVATA

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CORRIERE DELLA SERA Pagina 41Foglio 1 1 2

L'intervista L'altore a Firenze per «Unily in lliversily»: nei prossimi mesi condurrà laboratori di formazione

Tim Robbins battagliero«Il teatro deve raccontare le storie della gente deboleHollywood? Film fatti da ricchi che parlano di ricchi»

DALLA NOSTRA INVIATAFIRENZE «Basta con la culturad'élite, basta con i circoli ri-stretti di chi concepisce e faspettacolo su storie elitarie. Eteatro e soprattutto il cinemadevono tornare a raccontarele storie della gente in diffi-coltà, le persone deboli, umiliche vivono ai margini dellasocietà». E un fiume in pienaTim Robbins sul podio del Sa-lone dei Cinquecento a Firen-ze, ospite del Comune e dellaFondazione Teatro della To-scana nell'ambito della mani-festazione «Unity in Diversi-ty» che ha riunito i sindaci deicapoluoghi europei che sonostati Capitali europee dellacultura.

L'attore Premio Oscar saràinfatti uno dei maestri dellascena internazionale che neiprossimi mesi condurrà deilaboratori di formazione pergiovani allievi di teatro.

«L'arte - esordisce - nonpuò avere solo lo scopo di in-trattenere, di divertire, secon-do me ha la forza di galvaniz-zare il pensiero e di provocarel'azione».

Per esempio?«Il mio attuale spettacolo,

Rifugiati, che ha debuttato aLos Angeles ma sta partendoper una tournée nel mondo, èinterpretato da 12 attori di di-verse nazionalità. Sono tuttifigli di migranti o migranti es-si stessi e raccontano le dolo-rose, difficili vicende dellamigrazione dal 1865 a oggi.Descrivono le tragedie dei Pa-esi che hanno lasciato, le radi-ci e le proprie famiglie chehanno dovuto abbandonarein attesa dei famosi barconi...le difficoltà che hanno incon-trato per inserirsi in culturedifferenti dalla loro. E soprat-tutto dimostrano la loro gran-de dignità».

Uno spettacolo , insomma,che nasce in un 'America cheproprio in queste ore teme diessere invasa da un popolo dimigranti . Una provocazione?

«Lo sento come un dovere.Noi americani siamo tutti sta-ti dei migranti, profughi, rifu-giati e quella del presidenteTrump è cinica manipolazio-ne che si rivolge alla pancia diuna parte di elettori che hapaura degli immigrati, li con-sidera gente che vuole rubarcila casa, la moglie, i soldi, il la-voro... Niente di tutto ciò è ve-ro, è solo il capro espiatoriodietro cui si nasconde ben al-tro, una vera e propria derivafascista. Sono solo personeche scappano da orrori e checercano asilo. E in Americaesiste il diritto d'asilo. Pur-troppo ho saputo che ancheda voi in Italia sta prendendopiede una politica di questogenere, ne sono scioccato. So-lo tre anni fa ero in tour quicon dei concerti e avevo vistoun Paese diverso, molto soli-dale con i diversi».

Lei è da oltre trent 'anni im-pegnato sul fronte dei diversi,con il gruppo che ha fondatoin California , The Actors'Gang, di cui è direttore arti-stico e continua a portare ilteatro nel disagio sociale,nelle carceri , nelle scuole conlaboratori e seminari di for-mazione.

«Un impegno vitale per me,una passione e non potrei far-ne a meno. Nelle prigioni do-ve abbiamo lavorato con i de-

sto nei loro sguardi e in quellidei loro ex nemici mi ha ripa-gato in pieno di ogni miosforzo. Basti dire che molti diloro, dopo aver partecipato ainostri laboratori hanno persi-no diminuito sensibilmentela loro attitudine alle attivitàdelinquenziali. Per me unavittoria».

Ma Tim Robbins è ancheun attore hollywoodiano...

«Certo, ma è un mondo chenon condivido molto. E moltodifficile realizzare film di qua-lità su storie che mi interessa-no. Quelli che girano sono fat-ti da ricchi che parlano di ric-chi. Se a volte vengo coinvoltoè soprattutto perché paganobene e i soldi mi servono perfare altro».

Qual è un sogno artisticoche vorrebbe realizzare?

«Una messinscena dellaCommedia dell'Arte che parlidell'oggi».

Perché?«Perché i vostri Arlecchino,

Brighella, Pantalone raccon-tavano alle persone semplicile loro storie, prendendo dimira e sbeffeggiando i poten-ti. Erano spettacoli coraggiosiche si facevano per strada enon solo nei ricchi palazzidell'epoca».

Ha mai pensato di scenderein politica?

«No, perché sarei costrettoa dei compromessi. Preferi-sco il teatro, mi sento più libe-ro».

Emilia Costantini© RIPRODUZIONE RISERVATA

tenuti, siamo riusciti a farconvivere addirittura dellebande rivali, persone induritedalle pene detentive che inve-ce si sono sciolte e hanno pro-vato il piacere della condivi-sione attraverso l'espressioneartistica, e l'empatia che ho vi-

La fimzione dell'arteBasta con la culturad'élite. E l'arte non puòavere solo lo scopo diintrattenere, di divertire

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CORRIERE DELLA SERA

Il profilo

• Regista eattore, TimRobbins è natoa West Covina,in California, il16 ottobre1958. Ha vintol'Oscar comemiglior attorenonprotagonistanel 2004 perlasuainterpretazionein «Mystic

River» di ClintEastwood(nella fotosopra conKevin Bacon)

• Tra i suoi film«Bull Durham -Un gioco a tremani» (1988),«I protagonisti»(1992) diRobert Altman,«Le ali dellalibertà (1994).Ha diretto nel1995 «DeadMan Walking»

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0Discorso Tim Robbins, 60 anni, ieri a Firenze nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio (foto Biagioni)

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CORRIERE AREZZO Pagina 15Foglio i

Cortona Domenica a Sant'Agostino verrà consegnato il Cine Award al grande regista partenopeo

II prem io Raspini a Mario Manonedi Lilly Magi

CORTONA

M Il Giovanni Raspini Ci-ne Award sarà consegna-to al regista Mario Marto-ne sarà consegnato dome-nica prossima. La cerimo-nia si terrà nel complessodi Sant'Agostino. Sarà

di teatro, o di eventi con-temporanei. Un autorecomplesso, dalla straordi-naria sensibilità, che sem-pre è riuscito a offrire conla sua arte una cifra perso-nale e di forte originalità,unendo in modo irripetibi-le la grande tradizione na-poletana con una conce-

zione dellacultura arti-stica di pro-filo interna-zionale,all'insegnadella soste-

Un personaggio di spiccoE' riuscito a unire tradizionenapoletana e taglio internazionale

una serata evento dedica-ta al cinema italiano, chevedrà la partecipazione digiornalisti ed esperti delsettore, personaggi e spet-tatori che giungeranno daogni parte d'Italia. Un pre-mio trofeo rappresentan-te il tema classico e cele-brativo della tartaruga sor-montata da un obelisco:quest'ultimo decoratocon i tantisimboli delpercorso ar-tistico eumano diMartone.Col Giovan-

nibilità e dell'integrazio-ne. Diversi i premi attri-buiti al regista fra cui nel1992 il Leone d'Argento -gran premio della giuriaalla mostra del cinema diVenezia. In seguito si ag-giudicherà altri quattroDavid di Donatello e treNastri d'Argento. Dopo al-tri grandi successi teatralie cinematografici, il regi-

Una cerimonia partecipataSi attende l'arrivo di critici,espertie appassionati da tutta Italia

ni Raspini Cine Award2018 a Mario Martone, siintende sottolineare lastraordinaria forza evoca-tiva e visionaria dell'ope-ra del regista partenopeo,sia che si parli di cinema,

sta quest'anno - per la"prima" del Teatro dellaScala - firma la regiadell'opera lirica AndreaChénier, ottenendo un si-gnificativo successo. Nelcorso del 2018 è stata an-

che inaugurata una mo-stra a lui dedicata dal mu-seo Madre di Napoli: in ta-le occasione Martone harealizzato un film - flussoperla collezione stabile diarte contemporanea. Seni-

pre quest'anno, dal 13 di-cembre, dopo la parteci-pazione al Festival di Ve-nezia, uscirà sul grandeschermo il suo ultimofilm Capri - Revolution,ambientato nell'isola

omonima, proprio quellache fra Otto e Novecentoha attratto come un ma-gnete chiunque avvertisseil senso dell'utopia e colti-vasse profondi ideali di li-bertà

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Festival Cinematografici Pagina 7

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Firenze

Peter Greenawayper cominciare

SARA Peter Greenaway ad aprire l'undicesima edizione de«Lo Schermo dell'arte Film Festival», progetto internazio-

nale dedicato alle molteplici interazioni tra cinema e arte, inprogramma al Cinema La Compagnia dal 14 al 18 novembre.Oltre cinquanta gli ospiti attesi tra artisti, registi, produttori eaddetti ai lavori e 25 film tra lungometraggi e corti, film d'arti-

sta e documentari alcuni dei quali in anteprima mondiale e nazio-nale, per una quattro giorni che sarà preceduta da «EuropeanIdentities. New Geographies in Artists' Film and Video» mostracurata da Leonardo Bigazzi, con le opere di 12 giovani artisti resi-denti in Europa che lavorano con le immagini in movimento.L'esposizione sarà inaugurata il 13 novembre alle 18 alle Murate.L'opening night del festival (il 14 alle 19 al Cinema La compa-gnia) vedrà appunto la presenza del regista inglese Greenawayche presenterà la lecture «The Open Ain> dedicata al progetto delsuo prossimo film «Walking io Paris», pellicola che presenterà alprossimo Festival di Cannes. E il racconto del viaggio che, tra il1903 e il 1904, il 27enne Costantin Brancusi intraprese a piedidalla Romania, suo paese natale, per raggiungere Parigi, sua cittàd'elezione, che lo vedrà affermarsi come massima figura del rin-novamento dell'arte del Novecento. In programma, lo stesso gior-no, anche due anteprime di film di artisti italiani: «100 Piper. Bre-ve storia del Piper di Torino (1966-1969) in 100 frammenti», do-cumentario di Ra di Martino che rielabora in chiave personale leatmosfere della celebre discoteca attraverso una riattivazione dimateriali di archivio e una raccolta di memorabiia unici prove-nienti da testimoni diretti di quella esperienza; e «Zeus Machi-ne» del collettivo Zapiuder, versione cinematografica di un pro-getto installativo a 12 canali dedicato alla figura di Ercole, l'eroedelle leggendarie fatiche. Il programma completo su www.scher-modellarte.org.

Barbara Berti

Pagina 27Foglio i

11-WSchermo dell'Arte

te alla gru ndei

Peter C.reennwayper cominciare

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Festival Cinematografici Pagina 8

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Firenze

L'ARTERACCONTATASULLO SCHERMOGaia J3 u

II festival

Immagini e miti, qGAIA RAU

na superstar del cinema

Umondiale -il registainglese Peter Greenaway,

invitato a raccontare il suoultimo progetto su Brancusi -

Pagina

Foglio 1

e oltre cinquanta presenzeinternazionali fra artisti,produttori e addetti ai lavori.Torna da martedì a domenicaprossimi "Lo schermodell'arte".

paginaXII

uello schermo dove l'arte è protagonistaconservato allo Stedelijk Museumdi Amsterdam (il 17, ore 18), ol'ultimo lavoro di Lisa ImmordinoVreelandLove, Cecil, sullapersonalità e il talento deldesigner e fotografo di moda CecilBeaton, ritrattista ufficiale dellaregina Elisabetta (il 18, ore 21). Tra ifilm d'artista, il toccante Island oftheHungry Ghosts di GabrielleBrady, miglior documentarioall'ultimo Tribeca Film Festival,storia di una psicologa impegnatanel dare sostegno ai migranti cheda tutto il Medio Orienteapprodano su una remota isolaaustraliana (il 17, ore 21), oMoryama-San di Ila Beka e LouiseLemoine, dedicato alla figurafuori dagli schemi di un eremitaurbano di Tokyo appassionato dimusica noise (il 16, ore 22,30). Ma"Lo schermo dell'arte" significaanche formazione e attenzione aigiovani: accanto al progetto"Visio", la quarta edizione di"Feature Expanded. Art filmstrategies", programma diretto daBigazzi e da Sarah Perks cheporterà a Firenze dodici artistiinternazionali impegnati nelrealizzare il loro primolungometraggio. Biglietti da 5 a 10curo; programma completowww.schermodellarte.org.

na superstar del cinema

Umondiale - il regista inglesePeter Greenaway, invitato a

raccontare il suo ultimo progettosu Brancusi - e oltre cinquantapresenze internazionali fra artisti,produttori e addetti ai lavori.Torna da martedì a domenicaprossimi, con un folto parterre diospiti e una selezione di 25 titolifra corto e lungometraggi, filmd'artista e documentari, "Loschermo dell'arte", il festivaldiretto da Silvia Lucchesi che daundici anni indaga le relazionisempre più complesse esfaccettate fra cinema e arte.Anteprima martedì 13 alle Muratecol vernissage della mostraEuropean Identities. Newgeographies in artists film andvideo, a cura di Leonardo Bigazzi,che raccoglie le opere di dodicigiovani artisti residenti nelvecchio continente impegnati nelprogetto "Visio", dedicato allavoro sulle immagini inmovimento, mentre l'indomanisarà la Compagnia a ospitare,dalle 19, l'apertura vera e propriadella kermesse con la letture di

II programmaDal 13 al 18 novembre inprogramma una selezionedi 25 titoli. Tra gli ospitianche Peter Greenaway

Firenze

"Cari giudici , io vorrei così"E nel divorzio decide il figlio

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Greenaway The OpenAir, sulviaggio a piedi condotto fra il 1903e il 1904 dall'allora ventisettennescultore rumeno fino alla capitalefrancese, soggetto del prossimofilm del regista Walking lo Paris. Aseguire due proiezioni, entrambein anteprima, che sottolineanouna vocazione mai così marcatadel festival a valorizzare la scenaitaliana: 100 Piper. Breve storia delPiper di Torino (1966-1969) di Rä diMartino, alla quale sarà poidedicato un vero e proprio focuscon una sua lecture, il 15 a Cango,e la presentazione di unaselezione di corti realizzati fra il2001 e il 2007, e ZeusMachine delcollettivo Zapruder, rivisitazionedel mito di Ercole attraverso unprogetto installativo a dodicicanali.Ancora, fra i titoli da non perdere,Kusama -Infinity di Heather Lenz,documentario sulla novantenneYayoi Kusama, icona pop dell'artecontemporanea, che dal 1977 viveper sua scelta in un ospedalepsichiatrico pur dipingendoquotidianamente nel suo studio diTokyo (il 16, ore 21, Compagnia);The end offear di Barbara Visser,sulla vicenda dello scempio subitoormai ventotto anni fa da undipinto di Barnett Newman

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EventiIl maestro gallese apre l'undicesima edizione del festival «Lo schermo dell'arte»con una lecture dedicata al progetto del suo nuovo lavoro su BrancusiDal 14 al 18 novembre oltre 50 ospiti e l'anteprima dedicata a Yayoi Kusama

FILM D'ARTISTAIL VIA CON GREENAWAY

Cercare di fare il punto suun panorama in costante e tu-multuoso cambiamento è ilrinnovato compito che si pre-figura «Lo schermo dell'arte»(dal 13 al 18 novembre al cine-ma La Compagnia e in altriluoghi della città), il festivaldedicato ai molteplici rappor-ti tra cinema e arti visive con-temporenee, alla sua undice-sima edizione. Lo chiariscebene la direttrice artistica, Sil-via Lucchesi: «Oggi le movingimages fanno parte a tutti glieffetti del sistema dell'arte,grazie ad una filiera compostada progetti di formazione, so-cietà indipendenti di produ-zione, nuovi modelli di distri-buzione che passano soprat-tutto dalla rete, rassegne eprogrammi all'interno di fe-stival e di istituzioni del con-temporaneo. «Lo schermodell'arte» registra questo fe-nomeno riunendo ogni announa comunità di artisti, film-makers, curatori, produttori,distributori e collezionisti,che si incontrano dando vita anuove collaborazioni e dialo-gando con il pubblico».

Se la pre-apertura sarà alleMurate con l'inaugurazionedella mostra European Identi-ties: New Geographies in Arti-st's Film and Video (con leopere di dodici giovani artistieuropei), l'ospite d'onore del-la serata inaugurale sarà unmaestro di «sconfinamenti»,un regista che non si è maifatto rinchiudere nelle gabbiespesso costruite dalla mac-china-cinema, ovvero PeterGreenaway, con la sua lectureThe Open Air, dedicata al pro-

getto del prossimo filmWalking to Paris, il raccontodel viaggio che tra il 1903 e il1904 Costantin Brancusi in-traprese a piedi dalla Roma-nia, suo paese natale, per rag-giungere Parigi, sua cittàd'elezione, che lo vedrà poi af-fermarsi come uno dei piùgrandi artisti del 'goo. Accan-to al vecchio leone inglese cisaranno gli artisti emergentidi casa nostra: la talentuosaRä di Martino, che presenteràZoo Piper - Breve storia del Pi-per di Torino (1966-1969) in100 frammenti, la storia delleggendario Piper Club di To-rino ricostruita attraverso ilrecupero di memorabilia uni-ci; e il collettivo Zapruder, conZeus Machine, versione cine-matografica di un progettoinstallativo di dodici canalidedicato alla figura mitica diErcole. Tra i 25 film in pro-gramma spiccano: Kusama-Infinity, dedicato alla novan-tenne artista giapponeseYayoi Kusama, che dal 1977 vi-ve per sua scelta in un ospeda-le psichiatrico; The End of Fe-ar, che ricostruisce lo scem-pio subìto dal dipinto Who isAfraid of Red, Yellow andBlue III di Barnett Newmanconservato allo Stedelijk Mu-seum di Amsterdam; Love Ce-cil che racconta la vita e l'ope-ra del grande fotografo di mo-da Cecil Beaton; Island of theHungry Ghosts, che docu-menta il fenomeno della mi-grazione di milioni di granchidalla giungla al mare, sullastessa isola australiana dovevengono deportati i migrantiche lì giungono dal MedioOriente.

Marco Luceri© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Da sapereL'edizionenumero undicide «Lo schermodell'arte» si terràal cinema LaCompagniadal 14 al 18novembre. Oltrecinquanta gliospiti tra artisti,registi, produttorie addetti ai lavoriNella foto:«Kusama-Infinity» (2018)di Heather Lenzdedicato allanovantenneartistagiapponeseYayoi Kusama,una delle figurepiù celebridell'artecontemporaneache dal 1977vive per suascelta nell'ospedalepsichiatricoSeiwa e dipingenel suo studioa Shinjuku

GalleryDall'alto : ilmaestro PeterGreenaway,«100 Piper.Breve storia delPiper di Torino(1966-1969)in 100frammenti diRä di Martinoe «Love, Cecil»di LisaImmordinoVreland sultalento deldesigner efotografo dimoda CecilBeaton,ritrattistaufficialedella ReginaElisabetta

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Firenze

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Stensen

Gipi, performance livepoi la proiezione del film

Vie don Minzoni 25Dalle ore 19

Dopo l'anteprima a Luccacomics, il fumettista Gipi è alloStensen per presentare il suoultimo film Il ragazzo più felicedel mondo, tratto da una storiavera. La serata comincia con unaperformance live nella qualeGipi indosserà un paio diocchiali virtuali che gli farannovedere una grande lavagnaluminosa sulla quale disegnerà.

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Iniziative ed eventi Pagina 12