rassegna del 23-3-2012

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Ufficio stampa

Rassegna Stampa Idv ER del 22-3-2012

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extra IDV

Bologna

Piacenza

Parma

Reggio Emilia

Modena

Forlì Cesena

Rimini

Nazionale

INDICE

Sciopero lampo anche al self service22/03/12 Il Resto del Carlino Reggio 4

La Spagna al Carlino22/03/12 Il Resto del Carlino Bologna 5

Autostrade: “A Ripoli nessun rischio per l’A1” Domani in prefettura si decide sullo stop ai lavori22/03/12 La Repubblica Bologna 6

Solenghi: quartiere aperto ai comitati22/03/12 Libertà 7

Corruzione: botta e risposta Pdl-Pd22/03/12 Gazzetta di Parma 8

Sciopero lampo anche al self service22/03/12 Il Resto del Carlino Reggio 4

I blocchi del traffico non risolvono nulla22/03/12 Gazzetta di Modena 9

"Piano casa e zone F, noi continuiamo a dire no"22/03/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 10

"Aimag, preoccupanti le voci sull'intesa con Hera"22/03/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 12

Il Pdl mette Pighi all’angolo: «Sui pozzi riferisca in Consiglio»22/03/12 Modena Qui 13

Aimag finirà in braccio a Hera? L’Idv aborre l’idea della fusione22/03/12 Modena Qui 15

Fiom: «Carta straccia il salario d’ingresso»22/03/12 Il Corriere Romagna Forlì 16

È nato un comitato per dire basta ai furti22/03/12 Il Resto del Carlino Forlì 17

Liste in via di definizione: Canal con Zelli, l’assessore Tassinari migra dalla Boattini22/03/12 Il Resto del Carlino Forlì 18

L’Idv scarica Giovanna Perolari: “Le sue sono posizioni personali”22/03/12 La Voce di Romagna Cesena 19

Verso il 2013: Il sogno del bipolarismo è finito22/03/12 La Voce di Romagna Cesena 20

Idv ricorda l’Omero della Romagna22/03/12 La Voce di Romagna Rimini 21

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Effetto piazza, Democratici a rischio scissione Asinistra impazzano i cantieri dei duri e puri22/03/12 Il Resto del Carlino 22

IL DUELLO: I diritti dei gay22/03/12 Il Resto del Carlino 23

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A CIR FOOD DONNE FERME PER CINQUE MINUTI

Sciopero lampo anche al self service «SCUSATE per il disagio» Un cartello appeso al vetro ha annunciato lo sciopero lampo nei self service. In diverse strutture di Cir Food ieri le lavoratrici, insieme alla rappresentanza sindacale Filcains Cgil, hanno deciso una fermata simbolica di cinque minuti nell'orario di somministrazione di pasti nei self service. Si estende alla mari-cooperativa di ristorazione, con una manifestazione singolare, la protesta contro la riforma del mercato del lavoro che già l'altro ieri aveva visto cinquemila operai paralizzare le strade in mezza provincia.

TANTE ieri le prese di posizione, dopo le prime proteste, gli scioperi e i presidi organizzati in tutta la provincia martedì con l'annunciata intenzione di bloccare l'Al e la ferrovia, «anche senza l'appoggio della Fi0111». Nel tardo pomeriggio di ieri, la Cgil reggiana ha diffuso l'elenco di chi aveva fatto pervenire alla Camera del lavoro comunicati delle Rsu e dei comitati degli iscritti alla Fp-Cgil: Ansi Reggio; Azienda ospedaliera Santa Maria Nuova, Inps e Inail Reggio, Comuni di Reggio e Scandiano, Unione Tresinaro Secchia, Asp Rete-Reggio Emilia Terza età. E poi i delegati Cgil della Rsu di Cantine Riunite & Civ che invitano «a manifestare, non tanto a favore di un sindacato (la Cgil unica contraria), ma per la libertà di esprimere e di manifestare le proprie idee e il proprio pensiero nel inondo del lavoro che questo Governo ci sta togliendo».

IN CAMPO i partiti. Quasi

contemporanemanete (16,04 e 16,05) hanno esordito il segretario del Pd reggiano Roberto Ferrari e Federazione della Sinistra regionale che sabato sarà presente nelle principali piazze della regione per raccogliere le firme «sulla difesa e l'estensione dell'articolo 18». Il segretario provinciale del Pd ha scritto: «Ci sono ancora sufficienti ore di tempo per ricercare soluzioni condivise, ma se queste non dovessero arrivare, allora l'intesa dovrà essere recuperata nel dibattito parlamentare, quindi attraverso la presentazione di un disegno

IL n Ferrari: «Ci sono ancora ore sufficienti per cercare soluzioni condivise»

legge, e non di un decreto, per fornire al Parlamento la possibilità di intervenire per legiferare una riforma del lavoro utile alle imprese e ai lavoratori, dove, si affrontano e risolvono le questioni cruciali utili alla ripresa e alla crescita, di tutti». Liana Barbati, consigliere regionale ldv, ha affermato: «Pronti a sostenere mobilitazione Cgil. Idv contro la `nriontizzazione' dei diritti». Alberto Ferrigno, segretario provinciale Prc, ha annunciato la convocazione di un'assemblea della commissione provinciale lavoro di Rifondazione Comunista aperta a tutti i lavoratori e le lavoratrici per stasera alle 21 nella federazione provinciale di Via Gandhi, dove decidere «insieme a tutti i lavoratori come e in che modo affrontare le dure lotte che ci aspettano».

press unE 22/03/2012

il Resto del Carlino

REGGIO

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press unE 22/03/2012

Resto dei Co ino

BOLOGNA n

Spagre a 'arriva' a Iloiogna. e per l'occasione ieri ha atto tappa ai 'Resto de% Cariino. Merla foto, da sinistra, 1 assessore municipatle al turismo Nadia Monti e ignazio Angulo fkani, conssale aggiunto di Spagna a, Milano

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la Repubblica

BOLOGNA

Autostrade: "A Ripoli nessun rischio per l'Al" Domani in prefettura si decide sullo stop ai lavori «..e tutto sotto controllo». Di fronte alla denun-cia del Servizio geologico della Regione, che scrive di «segnali di un possibile coinvolgimen-to di almeno un pilastro dell'autostrada esi-stente» sopra Ripoli Santa Maria Maddalena, e in vista della riunione in Prefettura di domani, C ennarino Tozzi, condirettore generale svilup-po rete di Autostrade, tranquillizza ancora: «Non c'è assolutamente rischio per nessuno. Siamo nell'ambito di errori di misurazione. Tutto previsto: i piloni sono sostanzialmente fermi». E ribadisce che la lenta accelerazione

«dipende dall'atto che è caduto un me tro e mez-zo dineve sopra quella massa.Stiamo parlando di velocità modestissima e nella norma: non corriamo pericoli, dal nostro punto di vista le cose vanno avanti».

Niente di nuovo per Autostrade per l'Italia, mentre si scalda il fonte politico. Per Sandro Mandini (Idv) «oramai Autostrade arriva al punto di smentire datiogge Rivi, frutto di rile va-zioni precise». Per Marcello Bignami (WL), do-po aver posto il problema della dis truzione del-l'ambiente, «è necessario risarcire i residenti».

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Cie, bando airilmss, per lagegionc

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Pagina 15 Sito antisemita,anche Palledri

allavoro,Camonieraprtmva a mese

smdzio

ASA DOLCE

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LIBERTÀ

,

IL CONGEDO

SoleneIhi: quartiere aperto ai comitati

«Ringrazio lui li i con-siglieri e le persone che in questi anni si sono spese per la Circoscrizione 2 e la città» Martedì setasi ° è e usa tudepo i

le Circoscrizioni quella de crizioni che a Piacenza 3 lacen_za operavano da l a anni.

Pielan gelo I

due del Quartiere l

ue candidai'

e l i-

della li i civca Pia( enza mune, ha voluto rirgra-

/ -.are uti i guarii i in quie sii anni hanno lavorato al suo fianco in iniziative e progetti per il bene com t-ne. «In questi sette anni di mandato ho cercato di a-

associazioni la nostra sede alle o ciazioni e ai

s

liaiL °

Oggi, nei no quattro associa-

zi i) I o ntial ilaot - - sp triitato Peribe u C - di Acquisto Solidale e un servizio di bike sharing che abbiamo rinnovato con l'aiuto degli anziani socialmente utili». Alle passate elezioni Ammini-strative Solenghi aveva conquisi amo oltre 350 voti, piazzandosi al primo po-sto tra i votali di lune le Circoscrizioni.

Allultima seduta di Consiglio, accanto a Pie-ran gelo Sitlerighi, era pre-sen te Fati naie assessore alle Risorse economico fi-nanziarie Luigi Gazzola, che ha illustrato il bilan- do consuntivo d ne di Piacenza.

el Comu-

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Consiglio comunale: glieletti saranno 32

POLEMICA L'AFFONDO DI PAOLO BUZZI: «PERCHE' BERNAZZOLI NON PARLA DI ERRANI E EMILIANO?». LA REPLICA DI GARBI

Corruzione: botta e risposta Pdl Pd «La sinistra indignata della

primavera del 2011, quella che scendeva in piazza per chiedere le dimissioni di Vignali, che im-precava e portava in giro lugubri cortei celebrando il funerale di un'intera classe politica, in que-ste ore in cui alcuni dei suoi mas-s imi esponenti nazionali- E nani in regione Emilia Romagna ed Emiliano ai comune di Bari - si scoprono al centro di indagini della magistratura per corruzio-ne, truffa, ed abuso d'ufficio, quella. stessa sinistra, il Pd ed il suo candidato sindaco Bernaz-soli, tacciono colpevolmente».

«Purtroppo ormai siamo abi-tuati a questo atteggiamento ipocrita del Pd commenta Pao-lo Buzzi coordinatore provincia-le e candidato sindaco del Pdl -che non perde occasione per di-spensare la "paternale" a tutti, promuovendo campagne diffa-matorie verso gli avversari e riu-scendo ad aizzargli contro la piazza, proprio come è successo

a Parma lo scorso anno; ma che, invece, quando c'è di mezzo un "compagno", è subito pronto ad assolvere se non addirittura, co-me nel caso del coordinatore re-gionale Bonaccini con Errassi, ad esprimere solidarietà».

«Quello che è successo lo scorso anno per le vie di Parma è vergognoso non tanto per gli slo-gan gridati dai parmigiani "in-dignados" nessuno nega loro il diritto di protestare anche in questo modo "folldoristico" - ma per la disgustosa strumentaliz-zazione che il Pd di Parma, ero-nicamente a corto di contenuti e progetti, ha fatto di quelle ma-nifestazioni. Bonaccini era tra

il dignados e il suo segretario nazionale, Bersani, si era preso la briga di mettersi sotto le fi-nestre del Comune a tuonare co.ntroVignati. Lo stesso Bersani che, però, nei giorni scorsi avreb-be incitato Emiliano 'Togli i peli dalle cozze e 'vai avanti"».

« ✓ a oggi che alcuni dei loro

leader vengono pescati dalle tereettazioni e dalle inchieste del magistrati c on"ie m an i nella mar-mellate nessuno di questi signo-ri, Bernazzoli per primo, ha avuto se non il coraggio almeno la di-gnitii, di dire qualcosa, di sollevare una "questione morale" tanto sbandierata alcuni mesi fa e che oggi sembra non andare più di moda. Se nel 2011 un amininistra-tore che veniva anche solo sfio-rato da un'inchiesta - come nel caso diVignali - doveva dimettersi perché oggi Erravi ed Emiliano devono rimanere ai loro posto?».

«La speranza è che i cittadini di Panna capiscano alla svelta l'inganno in cui sono stati atti-rati dal Pd e che ritrovino 'sforza dì sconfessare questi affabulato-ri da fiera»,

La replica di letti «Impariamo dalle sue dichia-

razioni che secondo Buzzi a Par-ma non è successo niente, desta-ta solo una "campagna diffama-

tolda" del Pd che ha s pinto - anzi: "aizzato", per usare il verbo che piace a lui - i cittadini contro la sua, Giunta e il suo sindaco, vit-time incolpevoli di questa mac-chinazione».

Lo dice il segretario provin-ciale del Pd. Roberto Garbi, Che aggiunge: «Se così stessero le co-se, verrebbe da chiedersi, perché Vignali si è dimesso, perché Buz-zi e i suoi colleghi si sono di-messi? A differenza di quei che sostiene l'ex vice di Vignal i a dif-famare il sindaco - come ha visto tutta Italia - non è stata l'oppo-sizione, che ha svolto solo il pro-mio compito, denunciando pun-tua] mente quel che non andava nell'operato della Glimta. A dif-famarsi ci han pensato da soli, con i propri comportamenti, e ad aver portato la gente in piazza è stata solo un'indignazione ore-scente verso una Giunta capace solo di creare solo debiti e scan-dali, Non li ha spinti nessuno, ci sono andati da soli.

Questo Buzzi finge di non averlo capito e, nel suo triste ten-tatti/o di confondere le acque, non si ferma qua. Parla, infatti, come se tutti gli avvisi di garan-ziafossero uguali e un a polemica per un sacchetto di cozze - su cui la magistratura non ha ritenuto netnitneno di indagare valesse come l'arresto dell'assessore Bernini».

«Purtroppo per lui non è cosi. L'ho detto e lo ripeto: non è. per natura che il ceni' °sinistra è eti-camente diverso dal centrodestra. ma per comportamenti. Se un esponente dei centrosinistra è in-dagato - conclude Garbi - noi non attacchiamo la magistratura co-me hanno sempre fatto loro, an-che aParma. ma chiediamo venga fatta luce al più presto e diamo con convinzione la nostra fiducia a chi sappiamo dimostrerà anche in questo caso la propria onesta, E. una differenza che Buzzi finge di non vedere, ma che la gente co-nosce e capisce benissimo». •

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GAllETTA DI MODENA

blocchi del traffico non risolvono nulla

blocchi dei traffico non ser-vono al miglioramento della qua-ità del l'aria e, dopo 10 anni, non

possono certo considerarsi una misura di emergenza. Se ratifica-ta, l'ipotesi avanzata dall'asses-sore regionale all'Ambiente Sa-brina Freda di aumentare da una a due le giornate di blocco totale della circolazione nel prossimo Accordo sulla qual ità del l'Aria, finirebbe soltanto per danneg-giare ulteriormente il commer-cio delle nostre città, senza porta-re risultati apprezzabili nella di-minuzione dell'inquinamento del l'aria. Sono altre le misure che occorre mettere In campo per ottenere un contenimento reale e durevole dell'inquina-mento atmosferico da Pm10. Servono interventi concreti a 360 gradi su tutte le fonti di inqui-namento, non dimenticando il valore che potrebbe rivestire un piano di sistematico lavaggio delle strade cittadine. Per la stes-sa ragione Confcommercio è con-traria anche ad altre ventilate ipotesi di irrigidimento del prov-vedimento, come quella di un'estensione delle limitazioni anche ad altre categorie di veico-li rispetto a quelle previste. L'ap-pello di Confcommercio è di non ripetere gli errori di questi anni. inasprendo un provvedimento che già si è rivelato Inefficace.

Carlo Godessi presidente Confcorn merde

Modena,

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l 111111M

Congresso Lega, Menarli lancia la sfida a Ghelfi Ivi Fulvio Testi Manfiedinigarantiscerappog9

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press unE 22/03/2012

di Modena e Provincia

INTERVISTA Eugenia Rossi spiega il voto di lunedì: «La Provincia fa una politica diversa sull'urbanistica»

«Piano casa e zone F, noi continuiamo a dire no» «Contrari al programma di Pighi. A Sta riconosciamo il merito di metterci la faccia»

I piano abitativo sociale, PAS, approvato lunedì

scorso in consiglio comunale è riuscito a ricompattare l'al-leanza PD-SEL e ha portato a casa l'ok dell'UDC. Ma l'IDV in Comune a Modena non ne vuole sapere: l'urbanistica di questa- amministrazione non piace. Come conferma Eugenia Rossi, consigliere comunale dell'IDV.

Cosa non la convince, di nuovo di questo progetto?

«Intanto non sono mai sta-ta chiamata ad un confronto sul documento: questa è la democrazia del PD. E poi non l'hanno presentato nella commissione servizi, dove doveva passare. Tutte le pre-messe del documento erano contestabili, troppi sarebbe-ro stati gli emendamenti da fare. Purtroppo poi il primo punto della delibera era che tutte le premesse facevano parte del programma; signi-ficava dire di si all'urbanisti-ca dell'assessore Sltta. A co-

minciare dall'uso delle aree F».

Cosa l'ha infastidita di più della discussione di lu-nedì scorso

«L'affermazione sovietica di Andreana: si chiuda la di-scussione, si aprano i cantie-ri».

Sel però ha votato a favo-re, e anche Modenattiva ha dato una valutazione posi-tiva al PAS approvato.

«Sgomberiamo il campo, io sono d'accordo su Peep e Housing sociale, ma non sull'avvallo delle cose fatte fi-no ad oggi: non possiamo ac-cettare che le zone F, edifica-bili per attrezzature genera-li, debbano diventare resi-denziali. Chi accetta il prin-cipio, come Sel e Modenatti-va, poi non venga a protesta-re per via Cannizzaro. E' un principio pericoloso accetta-re il principio e discutere le eccezioni caso per caso. La legge regionale dice che il percorso partecipato deve

precedere l'approvazione. Loro invece prima votano i progetti di Sitta e poi quando i cittadini protestano dicono che bisogna ascoltarli. Quan-do Sitta dice che ascolterà i cittadini di via Cannizzaro, sembra faccia la concessione di un principe ai sudditi. Mo-denattiva dice di essere dalla parte del sindaco ma non di Sitta, ma il programma è quello, almeno Sitta ci mette la faccia».

Ma allora dove fare i Peep?

«Il Peep si può fare dapper-tutto e costituisce variante al POC di per sé: basta applica-re la legge, e non c'è bisogno di usare le zone E Abbiamo a-vuto una discussione in con-siglio su questo. Dobbiamo farli dove siano inseriti in un contesto urbano, e non in un ghetto. Come invece si vuol fare con gli Erp: c'è l'inten-zione di acquistare alloggi alfiErrenord, invece di co-struire solo all'ex mercato

bestiame, per trasformarli in ERP. Metteremo chi non ha soldi in un ghetto. E poi temo che anche sull'housing so-ciale ci saranno delle diffi-coltà grosse. Sarebbe stato meglio affidare il progetto al-la Maletti, l'assessore mi-gliore, perché non è solo una questione urbanistica: stan-no pensando ad affitti per i due locali fra i 300 e i 400 euro, ma oggi un alloggio di 100 metri con affitto concordato arriva ai 400 euro. Ma dove vivono?»

Ma nonostante questa spaccatura in città, l'IDV in Provincia è alleato col PD...

«La Provincia fa una politi-ca diversa sull'urbanistica. Sabattini ha detto a inizio mandato che lo sviluppo non si può più basare sulla co-struzione di case. Mentre Sit-ta, non si sa come, vuole ri-portare a Modena la gente dalla provincia, mentre, con-traddicendosi, dice che biso-

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Congresso Lega, Menani lancia la sfida a Ghelfi hiFulvioTesti Manfiedinigarantiscerappog9

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di Modena e Provincia

FUORI DAL CORO

Il cappgruppo Idv

in Consiglio

comunale

Eugenia Rossi: «Il

progetto Peep?

Meglio affidare il

piano a Francesca

Maletti,

l'assessore

migliore, perché

non è solo una

questione

urbanistica»

gna ragionare su area vasta. Prevede 8000 nuove famiglie, senza avere in mano i dati del censimento. Come facevo ad approvare queste afferma-zioni contenute in delibera? E poi più in generale questa amministrazione ha dimo-strato un'incapacità previ-sionale assoluta: sulle Piaz-ze, sull'ex AMCM, sulla Ma-serati. Il sindaco un anno fa disse addirittura che la crisi era finita. Io mi affido alla legge regionale del 4 marzo 2010, che parla di riqualifica-zione dell'esistente, di limi-tazione del consumo di terri-torio alle zone già urbanizza-

te, di percorsi partecipati. Non vedo nulla di tutto que-sto nelle premesse di questa delibera».

Il 2014 è lontano, ma un accordo elettorale fra PD e IDV oggi è davvero impen-sabile, almeno non con Eu-genia Rossi?

«Il 2014 è tutto da vedere. Non so quanto sarò rappre-sentativa di IDV, so che c'è chi ha voglia di allearsi per aver un posto. Ufficialmente co-munque le mia linea, con la quale sono stata eletta, non è mai stata smentita, e in città sento forte il consenso».

(SIMONA LONERO)

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press unE 22/03/2012

di Modena e Provincia

MIRANDOLA L'Idv interviene sul rapporto tra le due multiutilities: «Ipotesi sulla fusione»

«Aimag, preoccupanti le voci sull'intesa con Nera» Casari: «Questa manovra è finalizzata all'accordo con il gruppo ken»

MIRANDOLA

A imag continua a far discutere la politica. Se A i pozzi di Cognento sono stati fino ad adesso l'argomento principale vista l'importanza stra-tegica per la multiutility e tenendo conto che forniscono acqua a gran parte dei Comuni del-l'Area nord, l'Italia dei valori chiede ora dei rap-porti di Aimag con Hera. «Le voci - afferma Matteo Casari, responsabile provinciale del di-partimento ambiente Idv - che vedrebbero l'in-teresse di Hera, confermati da dichiarazioni della dirigenza di Hera stessa, di consolidare la

presenza nella compagine societaria di Aimag arrivando ad acquisirne il controllo ci preoccu-pano. L'ipotesi di concambio delle azioni di Ai-mag in mano ai Comuni con quelle di Hera non è altro che un passo sulla strada della fusione Ai-mag-Hera e, politicamente, dobbiamo aver pre-sente che stiamo vendendo oggi la gallina nella speranza di aver parte delle uova domani. Que-sta manovra non è altro che l'inizio di un per-corso più ampio: il progetto di fusione delle due maggiori multiutililies emiliano-romagnole I-ren ed Hera per dare vita all'aggregazione con la lombarda Ala, creando una super holding».

Pagina 13 ® Bassa, l'acqua vale 300 milioni di euro

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ACQUEDOTTO metri

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I pozzi nella zona di via Canizzaro alimentano gran parte dell'acquedotto locale

il Pdl mette Pighi «Sui pozzi riferisca in Consiglio> , E 1,2113a anuc,11,, , SItra

Il Pdl mette Pighi all'angolo: «Sui pozzi riferisca in Consiglio» E anche i grillini attaccano: «Bitta distorce la realtà» Il fronte anti-Sitta si fa ancora più corposo e agguerrito. In pochi (anzi nessuno) sembrano perdo-nare all'assessore le parole con cui lunedì in Consiglio Comunale ha detto che l'acqua dei pozzi nel-l'area di via Aristotele e via Caniz-zaro presenterebbero una quanti-tà di nitrati già 'fuori norma'. Pa-role che hanno scatenato sia le pa-ure dei residenti (preoccupati per la loro salute) che le ire di quanti vedono nelle esternazioni di Sitta un'abile 'scusa' per costruire a tut-ti i costi nell'area (sono 386 gli ap-partamenti in progetto). Immediate le repliche di Aimag e Ausl che due giorni fa hanno pre-cisato come «l'acqua dei pozzi sia potabile e con tutti i requisiti pre-visti dalla normativa vigente». E ieri, in scia a queste rassicurazio-ni, anche Pdl e Movimento 5 Stel-le hanno chiesto a Sitta di rendere conto all'opinione pubblica. Il Capogruppo del Pdl, Adolfo Mo-randi, ha presentato un'interroga-

zione in cui chiede al sindaco Pi-ghi di «chiarire urgentemente se i pozzi di via Aristotele sono così inquinati da non ritenerli più uti-lizzabili, e quindi da doverli ab-bandonare come afferma Sitta, o se al contrario l'acqua fornita da tali pozzi è di buona qualità come

attestano i dati rilevati con il mo-nitoraggio di Arpa». Anche per Giovanni Favia, consigliere regio-nale del Movimento 5 Stelle, sono le rilevazioni di enti come Arpa a smentire platealmente Sitta. «So-no la qualità e la ricchezza delle falde - sottolinea Favia - ad aver

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il Pdl mette Pighi all'angolo: «Sui pozzi riferisca in Consiglio» E 1,2113a anuc,11,, , SItra

portato l'Agenzia d'ambito di Modena a richiedere un amplia-mento del campo pozzi nel 2006». Inoltre, secondo il consigliere, an-che un collega dello stesso asses-sore all'Urbanistica lo avrebbe già sconfessato. «E' stata l'asses-sore Arletti a riferire lo scorso 7 novembre che 'allo stato attuale non riteniamo sussistano situazio-ni di criticità quali-quantitativa del sistema idrico integrato». A rafforzare ciò, il consigliere del Movimento 5 Stelle riporta anche una risposta ad una loro interro-gazione dell'assessore regionale Sabrina Freda in cui sottolineò che «il principio di precauzione consiglierebbe di lasciare spazio per un eventuale ampliamento del campo pozzi di Cognento». Secondo Favia con queste dichia-razioni «Sitta continua l'attività di lanciare false informazioni solo per raggiungere i propri fini ce-mentificatori».

Ma se l'acqua è cattiva perché si inaugurano le fontane pubbliche? Per l'assessore Sitta i pozzi di via Aristotele non produ-cono più acqua bevibile. Parole che lo hanno fatto preci-pitare in una (l'ennesima) spirale di polemiche. Anche perché, e qui siamo noi a sottolinearlo, proprio i pozzi di via Aristostele alimentano l'acquedotto modenese, ac-quedotto che rifornisce anche le Case dell'acqua di cui la stessa Giunta Pighi tanto si vanta. A gennaio è stata inaugurata la struttura al parco della Repubblica (con tanto di mega-presentazione con alcune scuole) ed è di qualche giorno fa l'annuncio dell'assessore Arletti che ha confermato la nascita della prima Casa dell'acqua privata realizzata su iniziativa di un condominio in zona San Faustino. Progetti sicuramente degni di applauso, soprattutto in un'ottica di tutela dell'ambiente, ma che alla luce delle parole di Sitta fanno sorgere una doman-da spontanea: l'acqua che beviamo e che sgorga anche da queste sorta di fontane pubbliche è buona o cattiva?

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servizio Clienti

DELLE muurw-Hisrv

Aimag finirà in braccio a Hera? L'Idv aborre l'idea della fusione Per sz Iena gadui, rd,do nelle uo^u

Pd. Corrip., e CI, <e a destra., solo nei nel

Aimag finirà in braccio a Hera? L'Idv aborre l'idea della fusione Per il partito si vende la gallina sperando nelle uova

La ventilata fusione tra Aimag ed Hera scatenala fiera opposizione del-1 'Tdv, che si mobilita con tanto di in-terrogazione a firma del capogruppo Andrea Bizzarri per chiedere chiari-

INTERROGAZIONE E' stata presentata da Andrea Bizzarri

per avere risposte dal Comune sugli scenari

LA DOMANDA Come si fa a conciliare un'azienda che punta

sulla differenziata con quella dell'inceneritore?

menti sullo scenario che si prefigura all' orizzonte. Ma la preoccupazione è di tutto il partito, che si esprime in merito con toni molto duri attraverso il coordi-natore comunale Fabio Esposito: «Ci chiediamo se l'alleanza 'indu-striale' con Hera (che ha già una quo-ta azionaria di minoranza in Aimag) ha portato qualche frutto. Questo in quanto su questa operazione abbia-mo più di una perplessità e vogliamo avere risposte nel merito. Infatti Ai-

mag è un fiore all'occhiello del no-stro territorio, che ha fatto della rac-colta porta a porta un'eccellenza: è di pochi giorni fa, infatti, la notizi a che i risultati ottenuti nella raccolta diffe-renziata nel 2011 per il territorio ge-stito da Aimag evidenziano una ge-nerale crescita nelle percentuali (con una media di bacino che sale dal 52 % al 57%) raggiungendo, in alcuni co-muni, punte del 62% (Carpi). Inoltre è un'azienda vicina al territorio e che risponde alla sue esigenze (anche se secondo noi si potrebbe fare di più). Conosciamo molto bene Hera, che invece ha fatto dell'inceneritore il suo fiore all'occhiello, una politica basata sulla combustione dei rifiuti e non sulla differenziazione; e temia-mo che su questo non ci possa essere quell'ulteriore sviluppo della diffe-renziata che garantirebbe Aimag. Senza contare la lontananza di Hera dal territorio e la pochissima, se non nulla voce in capitolo che avrebbero i comuni ora sotto Aimag». Ma la vicenda va oltre Carpi, visto che Aimag serve un gran numero di comuni della Bassa, tant'è che sulla questione interviene anche Matteo Casari, responsabile provinciale del dipartimento ambiente Idv: «L'ipote-si di concambio delle azioni di Ai-mag, in mano ai comuni con quelle di Hera, non è altro che un passo avanti sulla strada della fusione Aimag-He-

ra - rimarca - e politicamente dobbia-mo aver ben presente che stiamo ven-dendo oggi la gallina (Aimag) nella speranza di aver parte delle uova do-mani (cioè dividendi Hera). L'Italia dei Valori, su questa tematica, vuole vederci chiaro, soprattutto perché questa manovra (concambio) non è altro che l'inizio di un percorso deci-samente più ampio: il progetto di fu-

sione delle due maggiori multiutili-ties emiliano-romagnole Iren ed He-ra per dare successivamente vita al-l'aggregazione con la lombarda A2A, creando pertanto una super holding che gestirebbe l'acqua e i ri-fiuti di Emilia Romagna, Lombar-dia, Piemonte, Liguria. Riteniamo che tutto ciò creerebbe una struttura ipertrofica, che allontana ancora di

più la gestione del servizio idrico, dei rifiuti e del riscaldamento dai rispetti-vi territori e da ogni possibilità di controllo e partecipazione da parte delle popolazioni interessate. Inoltre una gestione unitaria su un ambito vasto ed eterogeneo produrrebbe so-lo ciò che le precedenti fusioni hanno realizzato, cioè ulteriori diseconomie ed esuberi di personale. Un'operazio-

ne nel segno della rendita monopoli-stica - chiosa - che produrrebbe me-no investimenti, più spese per i diri-genti, per le consulenze, per la pro-mozione. E bollette sempre più care, senza alcuna contropartita in termini di qualità del servizio». Insomma, sul tema si un confronto aspro, per una decisione che non può chiamare in causa solo i sindaci.

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press unE 22/03/2012 di Forti e Cesella C 2PZ,JAtU• ornere

Fioco: «Carta straccia il salario d'ingresso» La consultazione nella fabbrica ha visto il prevalere dei sì con 168 voti contro 141 "no"

di Pietro Caruso

FORLÌ. La posizione della Fiom contro la firma sull'accordo per il salario d'ingresso, posto alla base di un'intesa fra proprietà Marce- gaglia e delegati della Rsu di Uilm-Uil e Fim-Cisl è stata battuta nel referendum interno alla fab- brica. All'una dell'altra notte lo spoglio, che ha coinvolto ben 323

votanti sui 372 aventi diritto, ha visto i "sì" prevalere con 168 con-sensi contro i "no" che hanno regi-strato, inve-ce, 141 voti, a cui possia-

mo aggiungere fuori conto 11 schede nulle e 3 bianche.

Duro discorso. La Fiom forlive-se - nelle parole del suo segretario Michele Bulgarelli - è ben lontana dal prendere atto della sconfitta sul quesito e in un duro discorso rivolto ad una platea nel salone comunale dove erano anche pre-senti rappresentanti politici di Pd, Italia dei Valori, Sel, Federa-zione della Sinistra, amministra-tori provinciali e comunali ha of-ferto la sua interpretazione del ri-sultato referendario. «La Fiom C-gil - ha detto Bulgarelli - questa infamia (l'accordo sul salario d'ingresso, ndr.) non lo firmerà mai. Riteniamo il salario d'in-gresso immorale e l'accordo di lu-nedì illegittimo per le regole con-trattuali vigenti (che intendono valido un accordo sottoscritto dal 50+1 per cento dei delegati, e quin-di non quattro su otto, ndr.) dall'anno scorso». Poi Bulgarelli, che aveva al fianco Mirco Rota, se-gretario generale della Fiom della Lombardia, ha ringraziato i dele-gati Fiom «che hanno difeso con coraggio la propria dignità».

Solidarietà alla Fiom. Netto l'in- tervento di solidarietà di Giusep-pe Pasotti, segretario del sindaca-to pensionati, mentre la presenza del segretario Paride Amanti in presidenza era il simbolo visibile che la Fiom ha la "copertura" po-litica della casa madre sindacale. Fra gli interventi particolarmen-te caldo verso la platea dei mili-tanti della Fiom quello del consi-gliere regionale Gianguido Naldi (Sinistra Ecologia Libertà) che e-ra accompagnato dalla coordina-trice forlivese Marisa Fabbri. In sala, ma senza intervenire, il se-gretario dell'Unione territoriale forlivese Marco di Maio del Pd. Malumore evidente, mai degene-rato, nei confronti di amministra-tori comunali e provinciali pre-senti, mentre le simpatie di Lega Nord sono per chi ha votato "sì".

Parole di Denis Merloni. Proprio Denis Merloni, assessore provin-ciale al lavoro (ex-segretario re-gionale Uil) non ha voluto porta-re, o tentare almeno di farlo, un contributo di chiarezza da parte delle istituzioni locali. Merloni ha difeso la valutazione positiva e necessaria che ora impegna l'a-zienda Marcegaglia a mantenere le parole spese (al di là della stessa natura dell'accordo) sui nuovi in-vestimenti e su sviluppo dell'oc-cupazione e la considerazione nei confronti della Cgil e della Fiom, che sono - non va dimenticato in questo territorio forlivese - il sin-dacato più forte e radicato. Solo che il voto - a nostro giudizio - le-gittimo e chiaro non è detto che semplifichi le relazioni appesan-tite più che dal salario d'ingresso dalle novità sull'articolo 18.

C'era anche una troupe del formai televisivo del giornalista Corrado Formi gli conduttore di "Piazzapulita"

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Fion «Catlastraccia salalio d'ingresso»

Il segretario Fiom Michele Bulgarelli ieri in Comune (foto Fabio Blaco)

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E nato un co tato per dire basta ai furti Castrocaro, Z candidati t indaco risponAmo all'iniziativa dei cittadini

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CLAUDIO LEGA-PDL

Servono nuovi strumenti, come quelli che consentono di monitorare le abitazioni a distanza attraverso il pc di FRANCESCA MICCOLI

LA GENTE dice basta. Dopo aver subito per mesi le scorriban-de di ladri e malviventi, i cittadi ni di Castrocaro Terme; Terra del Sole e Pieve Salutare passano al contrattacco, pronti ad adottare qualsiasi iniziativa per affrancarsi dalla paura. I residenti hanno rac-colto il grido d'allarme lanciato da Valzer Valentini, il professioni-sta mediceo che due settimane fa è rimasto vittima di un'aggressio-ne mentre tentava di sventare un furto all'interno della sua abitazio-ne. «Abbiamo formato un comita-to civico, il 'comitato dei cittadi-ni' spiega Valenti n ---Un. so-• dalizio nato in modo spontaneo per sensibilizzare e coinvolgere tutti coloro che hanno subito fur-ti in casa, ma anche per chi è sensi-bile a questa problematica».

IL TERRASOLANO apprezza la scelta dell'amministrazione co-munale di installare telecamere al-le 4 entrate del Comune ma ritie-ne tuttavia che «la videosorve-glianza possa essere considerata solo la prima di una serie d"in izia-tive». Chi desidera aderire al soda-lizio può rivolgersi allo stesso Va-len da i o a Maurizio Bresciani, il gioielliere di Terra del Sole che

WILLIAM SANZAN1 PD

Bisognerebbe affiancare i militari con residenti formati atto svolgimento di determinate funzioni

qualche anno fa subì un'aggressio-ne, «Nei prossimi giorni il comita-to promuoverà un'assemblea pub-blica più volte sollecitata dalle for-ze dell'ordine con l'intento di eru dire la popolazione», conclude Va-lentini. Sicuramente saranno pre-senti i candidati alle amministrati-ve, da tempo allo studio di soluzio-ni anticriminalità, «E molto im-portante il confronto con i cittadi-

, VALTER VALENTINI

A breve promuoveremo un'assemblea pubblica Vogliamo coinvolgere e sensibilizzare tutti Telecamere? IL primo passo

ni e con le forze dell'ordine di- chiara Gianni Piolanti, candidato

—. Bisognerà valutare con attenzione le varie proposte, l'imminente adozione delle teleca- mere decisa dalla Giunta è già un punto di partenza». Sulla stessa li- nea d'onda Claudio Aldini, pre- scelto del centrodestra. ,,La video- sorveglianza rappresenta una solu- zione interessante anche se sarà

LUIGI PIERACCIN PD

il Comune dovrebbe subito istituire un organismo consultivo per studiare le possibili contromisure

necessario trovare altri strumenti per arginare i furti. So che esisto-no nuovi sistemi di sicurezza, ad esempio quelli che consentono di monitorare le abitazioni a distan-za attraverso il pc».

CHI È CONTRARIO alle teleca-mere è Davide Zoli di Sel. «45mi-la euro buttati — spiega — i de-linquenti non usano auto proprie ed entrano in paese senza proble-mi. Spesso poi si avvalgono di ba-sisti. Piuttosto bisognerebbe rin-novare la sinergia tra le forze dell'ordine dell'associazione inter-comunale della pianura forlive-se». Controlli wireless sono inve-ce suggeriti dai Pd òp 11 Sani Sanza-• ni.«L'organico delle forze dell'or-dine è quello che è — osserva Bisognerebbe affiancare i militari con c- ittadini 'formati allo svolgi-mento di determinate funzioni». L'aumento dell'organico di Cara-binieri e Polizia Municipale è nel mirino di Luigi Pieraccini del Pd, che sollecita «l'amministrazio-ne comunale a istituire un organi-Sin O consultivo per studiare le pos-sibili contromisure a questo in-sopportabile ed odioso reato». La sicurezza sarà uno dei tanti temi su cui si confronteranno questa se-ra i candidati alle primarie del centrosinistra, L'appuntamento è per le 20.30 a Palazzo Pretorio.

DAVIDE SOLI SEL

L'amministrazione sta buttando 45mila euro: i delinquenti non usano auto proprie e hanno i Loro basisti

IN AZIONE I tirarti a Cast•ocaro sono in continuo aumento (repertano)

GIANNI DIOU.NTI I DV

Questo sarà un confronto molto importante Le telecamere? Un ottimo punto di partenza

E rite pe.arre ha..ta ai

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h n ZOVADOLA SOLO DUE GLI ALTRI NOMI CERTI: SEBASTIANO FABBRI ('PER UN PAESE UNITO') E MARCO CARNACCINI (L'ALTERNATIVA')

Liste in via di definizione: Canal con Zelli, l'assessore Tassinari migra dalla Boattini A DOVADOLA spuntano i primi no-mi sicuri che si sottoporranno al voto degli elettori nella speranza di diventa-re prossimi consiglieri comunali. Per la lista civica unitaria 'Per un paese unito', che raccoglie persone dí tutti gli schiera-Me liti e che ha candidato ufficialmente Paola Boattini, sono sicuramente in li-sta l'attuale assessore ai lavori pubblici Francesco Tassinari (area Pdl) e l'inge-gnere Sebastiano Fabbri. Mentre per la lista civica di centrosinistra (Pd-Rc-Sel-

Iriv e Comunisti. italiani) 'L'Alternativa per Dovadola', guidata da Gabriele Zel-li, sono sicuri Kabir Canal, 29 anni, già assessore alla cultura della passata am-ministrazione e segretario della Federa-zione di sinistra, e Marco Carnaccini del Consorzio agrario. Commenta Francesco Tassinari: «Sono entrato nella lista civica unitaria perché ritengo che per il bene del paese occorra unire le forze, sia per vincere sia per eventualmente amministrare, anche con persone che hanno idee diverse». A

questo punto cosa farà la lista civica di centrodestra 'Salviamo Dovadola', che vorrebbe proseguire l'attività dell'attua-le amministrazione e che ha candidato a sindaco Valentino Casamenti? Risponde il portavoce della lista 'Per un paese unito' Mario Bandini: «Non ab-diamo preelusioni per nessuno, ma gli interlocutori sono troppi». L'attuale vi-ce sindaco Fausto Mancini si tira ftiori da «ogni candidatura e da ogni comita-to elettorale». Resta l'assessore ai servizi sociali Wilmer Fabbroni, che dovrebbe

trattare con la lista civica unitaria, come cercano di suggerire anche i partiti Pdl e Lega. Chiarisce Bandini: (Noi andre-mo per la nostra strada e col nostro can-didato. Chi vuole seguirei ci segua. Quando facciamo le riunioni, abbiamo la sede piena». Frattanto, la lista di Zelli presenterà il candidato a sindaco, la li-sta e il programma la sera del 2 aprile mJ. teatro comunale, mentre questa sera incontrerà nella sede di via Matteotti le associazioni di volontariato.

Quinto Cappelli

E, nata un comete per dite bravi al kin

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la SOTTO oOSTO

,~1 • GEEUiii

INDAGINE SU VASCO ERRANI LA CAPOGRUPPO IN CONSIGLIO PROVINCIALE AVEVA CHIESTO LE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE

L'Idv scarica Giovanna Perolari: "Le sue sono posizioni personali"

posizioni non solo per-sonali, ma pure fuori luogo.

E' una replica senza se senza ma quella che l'Italia dei valori fa all'indomani delle esternazioni della capogruppo del partito in Consiglio provin-ciale, Giovanna Perolari, sull'in-dagine a carico di Vasco Errani. La capogruppo aveva infatti chiesto le dimissioni del presi-dente della Regione Emilia Ro-magna, a seguito dell'inchiesta della magistratura che lo vede indagato per falso ideologico in merito alla vicenda di Terremer-se, cooperativa cui la Regione a-

Giovanna Perolari

vrebbe fatto avere ingiustamen-te fondi per la costruzione di u-na cantina vinicola a Imola.

Secca la replica del partito,

che scarica in toto la Perolari: "Leggiamo sulla stampa la po-sizione della capogruppo Idv in Consiglio provinciale, Giovanna Perolari, in merito alla vicenda Errani - afferma il coordinatore provinciale

Tommaso Montebello - Il Partito provinciale ci tiene a chiarire che la posizione di Pe-rolari è fuori luogo e di carattere personale. Allo stato attuale non si ravvisa assolutamente la necessità di richiesta di dimis-sioni; attendiamo lo sviluppo della vicenda prima di fare qualsiasi valutazione di caratte-re politico".

Pagina 35 La Guardia di Finanza chhide un panificio

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VCr50 il 2U13: sogno hipolarismo linito

IN TRASPARENZA

Verso il 2013 : Il sogno del bipolarismo è finito di Gianfranco Morra

C'eravamo tanto illusi, per dieci anni e forse più... Oggi la disil-lusione è piena, ma quella illu-sione aveva una ragione di esse-re. Il sogno si chiamava "bipola-rismo dell'alternanza'. Un siste-

ma politico diffuso in Europa e Usa, che in I-talia non c'è mai stato. Dopo il trasformismo e il fascismo, nella Prima Repubblica c'era un bipolarismo senza alternanza (fattore K), due partiti, uno sempre al governo l'altro all'oppo-sizione; nella Seconda una alternanza senza bipolarismo (fattore B), la dialettica bipolarista era bloccata dalla guerra e dalle faide tra i due partiti maggiori, con crisi di governo prodotte dai loro piccoli alleati. Nove anni di berlusco-nismo, sette di antiberlusconismo, quattro di governo tecnico (Ciampi, Dini). Anni persi: nessuna riforma sostanziale, ma solo un duel-lo rusticano senza cavalleria, un bipolarismo dei muscoli e del turpiloquio. Di fronte alla crisi abissale del nostro paese, nell'economia e nella società, i politici hanno capito che occorreva voltare pagina. Il sogno, bello ma irrealizzabile, del bipolarismo è stato messo da parte e si avanzano proposte di ri-torno al sistema proporzionale, sia pure cor-retto per favorire la governabilità. Eemblema di questa fine del bipolarismo è Mario Monti: chiamato al governo proprio perché il sistema dei due poli aveva fatto flop; e paradossalmen-

te votato quasi all'unanimità dai due poli. Monti con ogni probabilità toccherà la meta del 2013, quando la scadenza naturale della legislatura imporrà un ritorno dei politici al governo, come vuole lo spirito della democra-zia, che deve produrre governi "con" i tecnici, ma solo raramente e brevemente governi "di" tecnici. Purtroppo il suo breve governo riuscirà solo in piccola parte a realizzare, insieme, la riduzione della spesa pubblica e lo sviluppo della produttività. Siamo in un abisso di sper-pero incosciente e di irresponsabile assisten-zialismo, che dura almeno dagli anni Ottanta, tanto che per uscirne ci vorranno decenni. Quando il "professore" finirà l'"anno sabbati-co", i politici non potranno che continuare la sua "economia sino all'osso". Anche perché, sia pure con giochi verbali per nasconderlo ai loro elettorati, delle riforme tutti i partiti che sostengono Monti si sono fatti responsabili: il governo propone, ma solo il parlamento di-spone. E diciamo pure che i tre poli moderati della destra, della sinistra e del centro hanno risposto sinora con grande responsabilità. Tan-to che i partiti oltranzisti dei due poli (Lega e IdV) sono stati emarginati. Già: tre poli e due partiti estremisti, segno che il bipolarismo ha fatto flop. Assume dunque grande rilevanza l'opera che il parlamento potrà fare per riproporre un bi-polarismo dell'alternanza in termini ragione-voli ed efficaci. E' di buon auspicio che i partiti si mostrino oggi più disponibili a produrre

quelle condizioni che lo rendono possibile. Che sono: 1.riforme istituzionali che riducano la pletora dei parlamentari, trasformino il Senato da i-nutile doppione della Camera in istituzione rappresentativa del decentramento regionale, rafforzino l'autorità del governo dentro un si-stema di controlli e garanzie; 2.una nuova legge elettorale, che ridia ai cit-tadini la possibilità di scegliere i parlamentari e rispetti proporzionalmente le scelte politiche di tutti, pur attuando quegli espedienti, che consentono di evitare frammentazione e, di conseguenza, ingovernabilità (proporzionale corretto, come in Francia, Germania e Spa-gna). Negli anni della Seconda repubblica l'illusione bipolarista, assunta come modello dal inondo anglosassone, non ha tenuto conto di un dato di fatto, che tutti i politologi sottolineano. Che cosa sta avvenendo negli Stati Uniti? Le pri-marie porteranno due leader a contendersi l'e-lezione a quella che è la carica di maggior po-tere nelle democrazie. Il 6 novembre gli elettori daranno il voto a uno dei due, conoscendo il suo programma elettorale e sapendo che per quattro anni sarà inamovibile dalla Casa Bian-ca (accade da 223 anni). Da noi non è possi-bile. Perché? Perché siamo in una repubblica parlamentare e il premier non viene eletto dai cittadini. Ma soprattutto perché lo vieta quella legge, che è stata definita dalla scienza politica: "Non è il bipolarismo che produce il bipartitismo, ma il bipartitismo che si realizza nel hipolarismo". Negli Stati Uniti i grandi partiti sono sempre stati due, gli unici in grado di vincere e gover-nare. Quanti partiti ci sono nel nostro Paese? In parlamento ne abbiamo 6 maggiori e 41 mi-nori. Assai più numerosi sono quelli che par-tecipano alle elezioni. Dunque il hipolarismo è solo elettorale, dopo le urne i partiti si divi-dono in parlamento, per fini di interessi set-toriali. Una frammentazione che rende difficile la governabilità. Non dobbiamo rinunciare al bipolarismo. Sempre ci saranno una maggioranza e una minoranza. Ma non prefigurate artificialmente da leggi elettorali come il "porcellum" o da un leaderismo da competizione sportiva. Deve essere il voto dei cittadini a proporre diverse maggioranze di governo, che il partito più vo-tato realizzerà dopo le elezioni. Per evitare frammentazioni eccessive basta la soglia di rappresentanza, la più utile correzione del proporzionale. Pagina 47

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Idv ricorda l'Omero della Romagna

"Nella giornata internazio-nale della poesia, a poco meno di una settimana dal suo 92 esimo compleanno scompare, il poeta e sce-neggiatore Tonino Guerra. L'Italia dei valori di Rimini -ha dichiarato il coordinatore provinciale IdV Rimini Mau-ro Montanari - non può esi-mersi dal salutare con affet-to colui che molti hanno ri-battezzato l'Omero della Romagna in segno di gran-de rispetto e gratitudine nei confronti dell'uomo che ha regalato per anni poesie che rimarranno per sempre legate al territorio roma-gnolo".

Pagina 11 PRIMO PIANO

Gnosi e Vitali, tali, custodi del si n patrimonio

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DI VOTI DE MAGISTR1S SOGNA UNA LISTA

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terebbe la rottura con la Cgil: a sinistra si aprirebbe un'autostrada». E in molti inten-dono imboccarla. L'attuale sindaco di gi De Magistris , ad esempio, è intenzionato a lancia-re una Lista civica nazionalea s- sietne ri sindaci come il rrii-

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ti n ie s'è ovvriantente schiertito cn la Cgil. Tuttavia, entrambi dovranno giocare di lino: carota e bastone; al solito, Usassero solo

bastone 'cliierebbero di met- ersi fuori dal gioco delle allean-o

ze, facendo così l'interesse delta «destra» del Pd. «Da oggi il patto di, 'vasto con Tdv e Sei è carta traccia», sorrideva ieri un ex de- , , °cristiano pur vicino a Bersa-

«1 nostri referenti sociali non :trio solo la Cgil, ma anche la CP , la il, Confindustria, Rete im-

prese.e ct faremo dei nemici a sinistra, pazienza.,.», minimizza-

un velu-oniano archiviando il vecchio imperativo comu- a «nessun nemico a sinistra».

Teltroiii e soci sarà infittii e no alle riforme del go-

verno Monti che si definirà l identita del nuovo centrosini- stra E la stessa tesi viene declina-

d a,

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Reelln:MO PRZZA AFFARI Sara it nome dei, r ovimento che nascerà a fine marzo Un nuovo partito ottre il Pd?

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ELLATTESA marzo, a Milano, p

isti, popolo viola, No-Tav, ientalisti e attivisti vari da-

" ta al movimento Ocra - 2za Affari.. Se diverrà un , politico e presto per dir-

mori è presto per dire che aderirà non potrà mai v°- , -arididato del Pd»,

«No a ■ prenderà e Lecive» Per-ari sh-ige iI ,r,rr ∎ er

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IL DUELLO Cado Glovanardl

I chritfi deí gay Franco GrítIjiii Cons[gliere regionale idv

«Caro Presidente Napolitano, la Cassazione sui gay ha

espresso opinioni del tutto personali senza averne titolo»

x5iamosimdcheiiCapm dello Stato respingerà al mittente la lettera, così irrispettosa e inopportuna di Giovanardi»

«Occorre ricordare ai giudici di limitarsi ad applicare la legge

e lasciare al Parlamento il compito di Legiferare in materia»

«Ci manca solo che, prima di una sentenza, la magistratura chieda il permesso a Giovanardi»

Ndlx,liboo [1,4,2 Venpz, hiawssirni,

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