rassegna del 23-1-2012

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 5 FERRARA________________________________________pag. 6 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 7 - 13 RAVENNA_______________________________________pag. 14 REGGIO E._______________________________________pag. 15 MODENA________________________________________pag. 16 - 17 PIACENZA_______________________________________pag. 18 - 23 PARMA__________________________________________pag. 24 - 25 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 23-1-2012

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rassegna del 23-1-2012

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 5

FERRARA________________________________________pag. 6

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 7 - 13

RAVENNA_______________________________________pag. 14

REGGIO E._______________________________________pag. 15

MODENA________________________________________pag. 16 - 17

PIACENZA_______________________________________pag. 18 - 23

PARMA__________________________________________pag. 24 - 25

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 23-1-2012

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 1 - 2012

BOLOGNA - Carlino 21-1-2012

••7BOLOGNAPOLITICASABATO 21 GENNAIO 2012

REAZIONI

“DITASCANOSTRA «SEUNCITTADINOAFFIGGEUNMANIFESTOABUSIVODEVEPAGARE,MENTREUNPOLITICOPUO’ FARLOTRANQUILLAMENTE, TANTO POI ARRIVA LA SANATORIA»

«CONL’IMULECOPPIE SPOSATECHEPOSSIEDONOERISIEDONO INCASEDIVERSEPOSSONOUSUFRUIREDELLAMINOREALIQUOTAEDELLADETRAZIONE»

MANDINI (IDV)

«Volete pagare meno di affitto? DenunciateLa vicesindaco Giannini: «A chi lo fa locazione per otto anni al dieci per

i contratti in nero»cento del prezzo di mercato»

Legacoop

Confabitare

LEREGOLE

di SAVERIO MIGLIARI

VORRESTE pagare solo il 10%dell’affitto e avere un contratto ga-rantito per otto anni, senza chenessun proprietario possa dire‘bau’? Il decalogo del perfetto in-quilino/finanziere lo ha spiegatoieri la vicesindaco Silvia Gianni-ni: «Il messaggio a chi paga l’affit-to in nero è questo: denunciate,denunciate, denunciate!». Lo slo-gan sembrerebbe già pronto: a

breve, infatti, la numero due dellagiunta (con delega al Bilancio) as-sieme al collega Riccardo Malago-li (assessore alla Casa) avvierà unacampagna d’informazione sul no-stro territorio per scovare col mi-nimo sforzo tutti gli affitti in ne-ro.

PER CHI denuncia, infatti, esi-stono agevolazioni d’oro: un uo-

mo, a Roma, l’ha fatto e ora potràstarsene tranquillamente nell’ap-partamento per 8 anni garantitipagando solo 80 euro al mese(mentre la valutazione dell’affittoè di 800 euro). Con buona paceper il proprietario che, oltre a pa-gare sanzioni per l’evasione fisca-

le, avrà pure le mani legate nel ca-so in cui non volesse più quell’in-quilino in casa. E già c’è chi rievo-ca la vecchia formula dell’espro-prio proletario per rendere l’idea.

LA LOTTA all’evasione sarà fat-ta «casa per casa», ha aggiunto Ric-

cardo Malagoli, anche se con l’in-troduzione dell’Imu, scovare i fur-betti potrebbe essere un po’ piùcomplicato: «Coppie coniugate omeno che possiedono e risiedonoin immobili diversi — ha spiega-to Giannini, rispondendo a unadomanda di Michele Facci del

Pdl — possono usufruire delleagevolazioni, in termini di mino-re aliquota e detrazione», a diffe-renza dell’Ici: una sentenza dellaCorte di Cassazione aveva stabili-to che fosse impossibile fare figu-rare due residenze diverse per lecoppie sposate, perché l’impostaconsiderava come parametro an-che il nucleo famigliare.

LA NUOVA Imu, invece, non siinteressa del nucleo famigliare,ma solo della corrispondenza traresidenza e dimora. Agevolazionipossibili quindi, sempre che«l’amministrazione non sia in gra-do di dimostrare che alla residen-za non corrisponde la dimora abi-tuale», conclude Giannini.Alza gli scudi Alberto Zanni, pre-sidente di Confabitare, che giudi-ca lo stile della Giannini una mes-sa alla gogna, «e non perché noisiamo a favore degli affitti in ne-ro, ci mancherebbe — puntualiz-za Zanni —. Il punto è che da unmese a questa parte la tendenzadell’amministrazione è dare ad-dosso ai proprietari immobilia-ri».

DETERMINATA Il vicesindaco Silvia Giannini

L’Imu costerebbe aLegacoop un salasso di 2milioni di euro. La nuova

legge, a differenzadell’Ici, non ha equiparatoad abitazione principalel’edilizia sociale, le exIacp e le coop indivise

Alberto Zanni(Confabitare):

«Da unmese a questaparte la tendenza

dell’amministrazioneè dare addosso ai

proprietari immobiliari:una categoria di persone

messa alla gogna»

Usiamo la tassa di soggiornoper creare lavorisocialmente utiliPer esempio, ripulirela città dai graffiti

DaniloGruppi

I CONTRIBUTI per i servizierogati dai Quartieri aumente-ranno: il Comune ieri ha annun-ciato che sul tavolo ci sarannocirca 1,9 milioni in più da spen-dere per il welfare. E l’aliquotasulla prima casa dovrebbe esse-re del 4,5 per mille (9,6 per le at-tività produttive). Queste la no-vità emersa ieri durante il facciaa faccia tra sindacati e giunta:una prima discussione sulla pro-posta di bilancio 2012. Nelleprossime settimane continue-ranno gli incontri e i sindacatisperano di poter correggere il ti-ro su alcune decisioni, «ma è sta-ta molto soddisfacente l’inten-zione di aumentare i fondi per iquartieri e di ricreare un piccolofondo per l’affitto», commentaAlessandro Alberani della Cisl.

Critico, invece, sull’aumentodella Tarsu: «Le tariffe non an-drebbero toccate, ma la giuntacontinua a insistere. L’Imu,inoltre, andrebbe fissata al mini-mo per la prima casa».

DANILO GRUPPI, segretariodella Cgil, al telefono pone inve-ce l’accento sull’aumento al mas-simo dell’aliquota per le attivitàproduttive, «che garantirebbeun recupero di risorse superiorea quel 4,5 per mille sulla primacasa». Gruppi si definisce «abba-stanza irritato per l’andamentodell’incontro: ho la sensazionenetta di un approccio da profes-sori universitari, più comunica-zione che negoziato.»E sulla tassa di soggiorno lanciadue proposte: «Vorremmo chefosse utilizzata per sostenere

progetti di pubblica utilità perimpiegare persone che hannoperso il lavoro, come nel NewDeal roosveltiano. Finalizzando-le all’apertura domenicale di Sa-la Borsa, o a un progetto anti-graffiti serio per tutta Bologna,come sostenuto dal Carlino».

«PIÙ CHE UNA trattativa, unasemplice comunicazione —commenta invece il leader dellaUil, Luciano Roncarelli —. Co-sì com’è il bilancio 2012 è deltutto irricevibile. Per la Uil, èinaccettabile l’incremento dellaTarsu o peggio ancora delle tarif-fe per i servizi scolastici». Edapre, invece, «a un incrementodello 0,1% dell’addizionale Ir-pef sui redditi da 75mila euro insu».

Saverio Migliari

AGEVOLAZIONIIl Comunepreparaunacampagnad’informazioneper incoraggiare gli inquilini

SINDACALISTIAlessandro Alberani,Luciano Roncarelli eDanilo Gruppi

SINDACATI INIZIA LA TRATTATIVA CON IL COMUNE

Bilancio, più soldi ai Quartierie meno Imu sulla prima casa

SI CHIAMA ‘rumeni inFli’ ed è il nuovo circolodel partito di Fini, nato aBologna da un paio di me-si, interamente compostoda cittadini rumeni. Sonouna ventina, tutti giovani,in gran parte studenti o ne-olaureati, che si presenta-no domenica con un conve-gno sul tema della cittadi-nanza al quale partecipe-ranno Enzo Raisi e FabioGranata.«Abbiamo scelto Fli — hadetto il coordinatore Vasi-le Simon — perché ci rico-nosciamo nella cultura delcentrodestra e perché ab-biamo trovato persone sen-sibili ai temi che ci stannoa cuore. Abbiamo comin-ciato con un gruppo di ru-meni di Bologna, ma vor-remmo estendere questaesperienza anche in altrecittà».

POLITICA

Apre il circolo Fliper iscritti rumeni

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 1 - 2012

BOLOGNA - Italia Oggi 21-1-2012

21-GEN-2012

da pag. 11Direttore: Pierluigi Magnaschi Milano Quotidiano

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 1 - 2012

BOLOGNA - Repubblica 22-1-2012

BOLOGNA

CRONACA� VII

@DOMENICA 22 GENNAIO 2012

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.comune.bologna.itwww.cassero.it

Il Questore Vincenzo Stingone

UNO studente bolognese di 15 anni è stato denunciato dallapolizia per aver offerto una “canna” a un coetaneo, che dopoaverla fumata accusò un malore. L’episodio è accaduto il 22dicembre ma la denuncia per detenzione di droga è di questigiorni. Prima di Natale polizia e 118 erano intervenuti nel ci-nema Nosadella dove, durante un’assemblea, uno studenteromeno di 16 anni si era sentito male dopo aver fumato ma-rijuana nei giardini di fronte alla sala: portato al Sant’Orsola leanalisi confermarono l’assunzione di cannabinoidi. (ale. co.)

IL LOCALE

Il Cassero,sede diArcigay,in via DonMinzoni

Si sentì male dopo una “canna” offertadenunciato il compagno di scuola

IL QUESTORE Vincenzo Stingone ha revocato 29 permessi di sog-giorno per motivi umanitari rilasciati a cittadini nordafricani, en-trati in Italia nei primi mesi del 2011 e che finora avevano benefi-ciato della misura di protezione temporanea stabilita dal governo.Il provvedimento è scattato perché i cittadini stranieri hanno com-messo vari reati, dimostrando di essere socialmente pericolosi.Complessivamente salgono quindi a 44 i permessi di questo tiporevocati dalla Questura su un totale di 196 rilasciati dal 5 aprile: al-tri 15 erano stati ritirati a maggio. (ale. co.)

Revocati 29 permessi di soggiornoa nordafricani socialmente pericolosi

Il Pdl contro il Cassero: “Non paga l’affitto”La replica di Arcigay: è un bene della città. Ronchi: resta lì, rifaremo il contrattoROSARIO DI RAIMONDO

GLI esponenti Pdl Marco Lisei eGaleazzo Bignami attaccano ilCassero, circolo lgbt di via DonMinzoni. Bilanci alla mano, pro-mettono due esposti alla Procu-ra e alla Corte dei Conti contro laconvenzione stipulata con il Co-mune che dovrebbe essere rin-novata nelle prossime settima-ne. «Questi signorini privilegiatinon pagano l’affitto per la sede,ricevono soldi pubblici per130mila euro e la loro attività èprincipalmente commerciale enon sociale».

Lisei e Bignami sottolineano il«fatturato da un milione e mezzodi euro del 2010» del circolo. «Ilcanone d’affitto ha un valore dimercato di 72mila euro l’anno e illocale è stato assegnato senza unbando. Le utenze che rimborsa ilComune sono di circa 20mila eu-ro». A fine 2010, l’utile del Casse-

ro è stato di 160mila euro, «incas-si che derivano soprattutto dalleserate disco e dalla gestione delbar, non da attività che rispondo-no a finalità pubbliche. Vista la si-tuazione del bilancio, questi sol-di si potrebbero destinare altro-ve, ad esempio per l’illuminazio-ne dei parchi pubblici».

Non si fa attendere la risposta

di Arcigay, che considera «l’in-trattenimento e la socializzazio-ne come le finalità statutarie delCassero». «Nel 2012 compiremo30 anni, e da 30 anni rappresen-tiamo la pluralità del mondo lgbtdella città» replica Emiliano Zai-no, neoeletto presidente del co-mitato “Bologna Pride 2012”.L’assessore alla cultura Alberto

Ronchi assicura che «l’ammini-strazione si adopererà per la pro-secuzione delle loro attività». Especifica che verranno esamina-ti «tutti gli aspetti, compresiquelli economici e finanziari».Alle accuse di Bignami e Lisei ri-sponde il consigliere comunaleBenedetto Zacchiroli, che pro-mette un’udienza conoscitivaper dimostrare «che il Cassero èun investimento». Ma è proprioZaino a rifiutare l’invito: «Noi inComune? Vengano prima loro alCassero a vedere quello che fac-ciamo, visto che ci attaccano».Duro Sergio Lo Giudice, capo-gruppo Pd: «Ma cos'è questa os-sessione, Galeazzo? Non è che c'èdietro un compagno delle medie(o un camerata del Fronte dellaGioventù) che non ti si filava pa-ri?». E Franco Grillini, Idv, accu-sa: quelli che fa il Pdl «sono contida ragioniere da strapazzo».

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MICHELE SMARGIASSI

(segue dalla prima di cronaca)

EQUESTO forse spiega una certa timidez-za tra le associazioni dei disabili nel de-nunciare e combattere un comporta-

mento così antipatico: è possibile che alcunidegli abusivi siano loro associati o sostenitori.Ma è proprio da chi è ancora nel suo buon di-ritto che ci si aspetterebbe un’azione forte con-tro un comportamento non solo abusivo maanche piuttosto meschino: il pass scaduto,inutilizzabile per entrare in centro storico (lamemoria elettronica di Sirio sa quali targhe so-no autorizzate, e non perdona), serve solo perparcheggiare nelle piazzole riservate e rispar-miare così la miseria di qualche euro di parchi-metro, o qualche decina di metri di passeggia-ta.

Naturalmente, quel che deve fare una co-munità civile non è dare giudizi morali mastroncare un’infrazione diffusa, magari senzaaspettare che si metta in moto un procuratoredella Repubblica nelle vesti, non sue, di vigileurbano. Non è possibile che non esista un mo-do per accertare se il Suv parcheggiato nel po-sto H aveva a bordo un disabile e il suo accom-pagnatore, oppure un furbo e una specie di fuMattia Pascal al contrario, un morto finto-vivo.

Resta però una domanda che sgomenta unpo’: come possa avvenire che le stesse personepassino da titolari di un diritto sacrosanto(quello di facilitare la vita ai propri cari in diffi-coltà) a usurpatori del medesimo diritto a dan-no di altri. Con quale disinvoltura si possano ri-durre il nonno o lo zio buonanima ad alibi schi-va-multe, a tagliandini da cruscotto, è unaspetto fra i più malinconici del panorama eti-co di questo nostro paese anomico, della dop-pia morale familista (se lo faccio io si può, se lofai tu no), delle regole sempre declinate al con-dizionale (“non si potrebbe...”), di una torsio-ne della convivenza civile che sembra non ri-sparmiare nessuno.

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 1 - 2012

BOLOGNA - Carlino 23-1-2012•• 6 BOLOGNACRONACA LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012

A VEDERLA dalla porta sembraun’aula come tante. L’unica diffe-renza è che non ci sono libri, lava-gne o quaderni.È il super laboratorio Texa (nellafoto) inaugurato ieri in via donMinzoni: il primo passo verso lacreazione del nuovo Polo tecnico-professionale Belluzzi-Fioravanti.I ragazzi studieranno le modernetecniche della meccanica tramitedei palmari collegati a sistemi elet-tronici. «Capiranno cosa significalavorare in officina e affrontare leproblematiche che ogni giorno unmeccanico deve risolvere», spiega

Luigi Minen, responsabile del pro-getto Texaedu. «Oggi le automobi-li sono un concentrato di tecnolo-gia — aggiunge — equipaggiatecon innumerevoli sistemi elettroni-ci e software anche molto comples-si». Per ripararle servono i mecca-tronici, figure capaci di far interagi-re tre discipline: meccanica, elettro-nica e informatica.

TECNICI specializzati che tanteaziende faticano a trovare. E il Bel-luzzi-Fioravanti va oltre le polemi-che legate alla fusione dei due isti-tuti e guarda al futuro dei suoi ra-

gazzi. Puntando tutto sul binomiscuola-lavoro. Ne è convinto ancheil dirigente scolastico, Giuseppe Pe-drielli. «Nonostante i tagli dei fon-di destinati alla scuola — dice —,stiamo vivendo una fase di rilanciodella formazione tecnica e profes-sionale: siamo ambiziosi». Ma la fu-sione dei due istituti non piace mol-to agli studenti. «L’accorpamento— dice uno dei ragazzi del Belluzzi— non ha portato altro che un de-classamento dei nostri diplomi vi-sto che il diploma professionale delFioravanti è di livello inferiore alnostro, che invece è un tecnico».Secca la replica di Pedrielli: «È ilpercorso fatto ciò che conta e nonla denominazione».

A SOTTOLINEARE l’idea che lafusione è occasione di rilancio è an-che Giuseppe De Biasi, assessoreprovinciale all’Istruzione, che laconsidera anche un primo passoper «cambiare la visione dell’istru-zione tecnica, da scelta di serie B ascelta fondamentale in un mercatoche richiede sempre più tecnici spe-cializzati». E dal sottosegretarioall’Istruzione, Elena Ugolini, arri-va la conferma che il ministro Pro-fumo «ha come priorità favorire lacrescita dell’istruzione tecnica eprofessionale creando poli strategi-ci per il futuro. Voi siete un esem-pio per il Paese e dovete sfruttare almeglio quello che vi viene dato».

e. a.

FIORENZO FILIPPETTI e FIORELLA so-no vicini all’amico e collega GUIDO MA-SETTI ed al figlio MARCO per la prematu-ra scomparsa della carissima

ClaudiaBologna, 23 Gennaio 2012.

_SPE- Numero Verde Necrologie, t. 800 017 168

Sono vicini a GUIDO e MARCO per la pre-matura scomparsa della cara

Claudia Cantelli MasettiLUIGI BUSETTOMARCO DE PALOCARLA FARALLIGUIDO GAMBETTAROBERTO GRANDIPAOLA MONARIORNELLA MONTANARI

Bologna, 23 Gennaio 2012._

O.F.Golfieri-Bologna-051228622

PIER UGO e PAOLA CALZOLARI, parteci-pano con immenso dolore al lutto di GUI-DO e MARCO MASETTI per la scompar-sa della cara

ClaudiaBologna, 23 Gennaio 2012.

_O.F. Golfieri-Bologna-Tel.051228622

I fratelli GINO e GIORGIO PASQUINI e ilcugino FRANCO con le relative famigliepiangono la scomparsa del caro

Waltered abbracciano con tanto affetto le figliePATRIZIA e MARINA.Bologna, 23 Gennaio 2012.

_SPE- Numero Verde Necrologie, t. 800 017 168

MEMENTOIl Consiglio dell’Ordine degli Avvocati diBologna ricorda con commosso rimpiantoi colleghi scomparsi nell’anno 2011:

Giuseppe BallariniRuggero Benini

Vittorio Italo Di NardoMassimo Gabellini

Roberto LandiMarino Maschio

Riccardo PaolettiFabrizio PaoliniRoberta Rinaldi

Aduo Saladini PilastriFabio VigniniAlberto Zoboli

Cesarino ZuppiroliUna Santa Messa verrà celebrata domani24 Gennaio alle ore 9 nella Basilica di SanDomenico.

Bologna, 23 Gennaio 2012.

SCUOLA IL PRESIDE: «FUSIONE VINCENTE»

I meccatronici del futuronascono al Belluzzi-Fioravanti

IL PROGETTOInaugurato in via donMinzoniil super laboratorio Texaper creare i tecnici del futuro

FOTO DI GRUPPO per i ragazzi che hanno conseguito il diploma in Scienze motorie. La ceri-monia, con consegna di pergamena regolamentare ricevuta dalle mani del professor Bottaro, siè tenuta alla Record, uno degli impianti storici della città da sempre usato come ‘base’ daglistudenti di Scienze motorie. A cerimonia finita, tutti insieme a festeggiare.

Scienze motorie: un diploma e poi tutti a festeggiare

OLTRE a scioperare per quattro ore questa mattina (dalle 11 alle 15),gli addetti alla sosta, al servizio di rilascio contrassegni e alla gestionedei parcheggi dalle 11.30 manifesteranno davanti alle finestre del Co-mune. E chiederanno di essere ricevuti dal sindaco Virginio Merolaper spiegare direttamente a lui la richiesta di una clausola sociale chegarantisca posto di lavoro e gli attuali trattamenti contrattuali quandoqueste attività, oggi affidate ad Atc, andranno a bando.L’assemblea sindacale dei giorni scorsi alla sala Atc di via Saliceto hadato il via libera alle quattro ore di sciopero «e noi eravamo quelli mor-bidi... Fosse stato solo per i lavoratori si sarebbero decise proteste piùestreme», aveva commentato al termine Alberto Bellotti, segretario del-la Filt-Cgil. Ad ogni modo, è stato il monito finale, «se il Comune conti-nua a non risponderci, a disinteressarsi di questa situazione, che riguar-da 150 persone, alzeremo il livello dello scontro e coinvolgeremo nelleiniziative anche gli autisti degli autobus», promette il sindacalista.

TRA LE RICHIESTE del Comune, oltre alla certezza della clausolasociale per i 125 addetti alla sosta (prevista in un accordo del 2009 cheora il Comune mette in forse), i sindacati ne chiedono l’estensione ai 30che si occupano di contrassegni e parcheggi. «Il Comune per ora si limi-ta a garantire il mantenimento dell’occupazione, che è un po’ poco»,scuote la testa Ballotti. Infatti, non ci sarebbe garanzia di mantenere gliattuali stipendi e trattamenti contrattuali.

Gli addetti alla sosta e ai parcheggidopo lo sciopero vanno da Merola

SECONDO round per il progetto di recupero scola-stico di Nuovamente, ‘dai giovani per i giovani’. Iprimi tre mesi dell’iniziativa, che ha visto laureandie neolaureati in cattedra per i corsi di ripetizione de-gli studenti di varie scuole superiori, sono stati unsuccesso, tanto che la Fondazione Del Monte ha de-ciso di rinnovare il suo contributo economico (10mi-la euro per la prima fase) con un’ulteriore donazionedi 20mila euro per proseguire l’impegno fino alla fi-ne dell’anno scolastico e i primi mesi estivi. Un servi-zio di sostegno completamente gratuito, che permet-te agli studenti universitari di fare esperienza graziea stage curriculari, e agli studenti del biennio dellesuperiori di approfondire le materie in cui sono piùdeboli, sotto indicazione degli insegnanti. Da otto-bre, sono stati seguiti 818 alunni, svolgendo 940 orein materie come inglese, italiano, matematica, dirit-to, latino, scienze umane, storia e francese.Felice dei risultati raggiunti, Nuovamente lancia pe-rò l’allarme per l’aumento del lavoro: «Si sono ag-giunte cinque nuove scuole (per un totale di 18 istitu-ti seguiti dal progetto; ndr) e altre sono in lista di atte-sa. Abbiamo bisogno di altri stagisti», dice Diego Be-

necchi, presidente dell’associazione. Per loro, gli sta-gisti, l’esperienza è stata e continuerà ad essere mol-to formativa: «All’inizio ti chiamano ‘prof’ e manten-gono le distanze come se fossi davvero un loro inse-gnante: è un po’ strano», confessa Emanuele. Poi pe-rò, aggiunge Costanza, «si crea un rapporto più rilas-sato per via della vicinanza di età, ma allo stesso tem-po caratterizzato da grande rispetto».

LO SCOGLIO più grande? Secondo Laura è quellolinguistico: «Circa l’80% dei ragazzi seguiti sono stra-nieri, la maggior parte dei quali arrivati in Italia dapochi mesi. Vengono messi nelle classi superiori pervia dell’età, ma senza sapere la lingua è impossibilemantenersi al pari». Al secondo posto c’è il metododi studio: «Tanti ragazzi appena arrivati alle superio-ri non ne hanno — aggiunge Benecchi —. Chi me-glio di uno studente universitario può dare indica-zioni in merito?». I risultati si vedono: tutte le scuo-le applaudono ai miglioramenti degli studenti men-tre ormai tutte quasi tutte le Facoltà hanno stipulatola convenzione di tirocinio con Nuovamente.

Valeria Melloni

‘NUOVAMENTE’ LA FONDAZIONE DEL MONTE RADDOPPIA I CONTRIBUTI

Gli universitari danno lezioni gratisai ragazzi delle superiori

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 1 - 2012

FERRARA - Carlino 22-1-2012

••7FERRARACRONACADOMENICA 22 GENNAIO 2012

I CONDOMINI della palazzina di viaContrada della Rosa hanno trovato laporta dello studio professionalecompletamente distrutta e, ieri poco dopole 19, hanno subito avvisato il titolare e icarabinieri. Dallo studio però, dopo averconstatato il danno materiale, a primavista non è stato portato via nulla.

SI CERCANO testimoni per l’incidenteavvenuto alle 19 del 18 novembre scorsoin via Saraceno, all’altezza dei numericivici 80-82 dove era parcheggiata unaFiat 600. Una ragazza in bicicletta era

caduta sull’asfaltoa seguitoall’aperturaincauta dellaportiera di unamacchina.Chi avesseinformazioni utili,può telefonare allo0532-763392.

VENERDÌ un cittadino di nazionalitàpakistana è stato accompagnato alcentro di identificazione ed espulsionedi Gorizia.L’uomo era stato condannato consentenze passate in giudicato per i reatidi violenza sessuale, rapina e sequestrodi persona.

IncidenteRagazza ferita daun’autoSi cercanodei testimoni

QuesturaPakistanopregiudicatoportatoal centrodi espulsione

Ladri inazioneSfondano laportae tentano il furto in unostudio legale

«SONO UN FANTASMA della buro-crazia, senza stipendio e senza la possibi-lità di trovare un altro impiego».La situazione, tanto paradossale quantodrammatica, l’ha denunciata qualche set-timana fa dalle colonne del Carlino Va-lentina Malagutti, una signora di 48 an-ni che dal 1999 sta vivendo un calvariosenza fine.Dipendente della prefettura, ma impos-sibilitata a lavorare a causa della Mcs(sindrome da sensibilità multipla), staconducendo con coraggio una battagliacontro la medicina ufficiale e contro ilGoverno, il suo datore di lavoro, che leha azzerato lo stipendio senza licenziar-la. Il motivo? «La Mcs non è consideratauna patologia invalidante giuridicamen-te e non ci sono amministrazioni attrez-zate per il telelavoro», ha spiegato il pre-fetto Provvidenza Raimondo.Il caso è noto nelle sedi legali e al Mini-stero, ma ancora tarda ad arrivare unadecisione che renda giustizia alla signo-ra e metta ordine, anche in futuro, sulpiano dei diritti di tutti i malati di que-sta patologia.In questo senso, per sbloccare la situazio-ne si sta muovendo da Roma SilvanaMura, parlamentare dell’Italia dei Valo-ri.

DOPO aver presentato un’interrogazio-ne nelle scorse settimane per sollecitarel’interessamento del Ministro dell’Inter-no, ieri a margine della seduta di questiontime svoltasi alla Camera, ha parlato dipersona della questione della signora

Malagutti con il ministro Anna MariaCancellieri.«Il ministro — racconta l’onorevole Mu-ra — ha mostrato estremo interesse perla vicenda e si è detta disponibile a con-tattare quanto prima la signora per af-frontare e risolvere il problema che la an-gustia da anni».Un impegno importante quindi, presoda un’alta carica governativa.

«In attesa che questa annosa vicenda pos-sa essere risolta definitivamente — con-tinua la Mura — registro che dopo annidi silenzio, interrotto meritoriamenteda questo giornale, qualche passo, sep-pur minimo, per il momento è statocompiuto. Dunque da parte mia non miresta che augurarmi che si prosegua suquesta strada».

In breveMalata di Mcs, impegno del ministro«Mi occuperò io del suo caso»

L’onorevole Mura (Idv) ha incontrato la Cancellieri

IL CALVARIO Valentina Malagutti,48 anni, è dipendente della prefetturaIn basso, il ministro Cancellieri

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FORLI’ - Carlino 21-1-2012

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FORLI’ - Voce 22-1-2012

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RAVENNA - Carlino 23-1-2012

•• 2 RAVENNACRONACA LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012

AMBIENTE L’ASSESSOREGUIDOGUERRIERI ESCLUDECHE IL COMUNEPOSSADELEGARELAGESTIONEDEGLIHABITATPIU’ PREGIATI

IL CASODELPARCOFAUNISTICO

Palazzo Merlato tende aescludere l’applicazionedel regolamento di igieneper lo zoosafari allaStandiana. «Nonsi può configurarecome un allevamento»

L’assessore: «Abbiamoimposto la realizzazionedi un centro didattico chemi auguro diventil’elemento prevalentedel parco». Dovrebbeaprire in primavera

DidatticaIgiene

«BEN VENGANO iniziative dicoordinamento, e anzi ci attivere-mo concretamente per l’istituzio-ne di un workshop fra tutti i sog-getti, ma la titolarità della zoneumide resterà indirettamente incapo all’amministrazione comuna-le». Questa in sintesi la rispostaelaborata dall’assessore comunaleall’ambiente Guido Guerrieriall’ordine del giorno presentatodalla Lega Nord che chiedeva larealizzazione di un organismo per-

manente con lo scopo di coordina-re la gestione, la tutela e la valoriz-zazione delle valli e delle pinete ra-vennati. «La gestione di queste zo-ne — ha proseguito Guerrieri —afferisce all’Atob, ovvero all’Am-bito territoriale ottimale per labiodiversità, che ha sostituito ilParco del Delta del Po. Pertanto,tale gestione non può essere affida-ta ad un nuovo e diverso organi-smo. Tuttavia, se fossimo in pre-senza di una condivisione di obiet-tivi sulla tutela e la manutenzione

di queste aree, allora si potrebbepensare ad un organismo che fac-cia da compendio». Il percorso,benché auspicabile e condivisibi-le, potrebbe presentare qualchecriticità per il vasto numero deisoggetti destinati a sedersi al tavo-lo. Fra capannisti, cacciatori, am-bientalisti, tartufai, cavanisti, foto-grafi, escursionisti e singoli appas-sionati, le associazioni sono oltreuna dozzina: «Se non è fonte diconflitto, ma di confronto e di cre-scita — ha precisato Guerrieri —allora mi sento di sbilanciarmi edi dire che ci potrebbe essere lapossibilità di aprire un percorsocondiviso per la manutenzione ela cura di queste aree. Diversa-mente, le cose resteranno come so-no. Non è mio compito infatti fare

l’arbitro fra le varie associazioni ele rispettive esigenze». Le areeche sono maggiormente interessa-te dall’iniziativa della Lega Nordsono quelle del Bardello, della val-le della canna e di Punte Alberete:«In verità — ha ricordato Guerrie-ri — già da tempo siamo attivi suquesto versante. Ad ottobre è sta-to avviato un percorso con un in-tervento pubblico che va conside-rato come il punto di partenza deldibattito».

ALL’ORDINE del giorno delconsiglio comunale figura un al-tro un altro tema di stretta attuali-tà, ovvero lo zoo safari. Il grillinoPietro Vandini ha chiesto che ven-ga applicato il regolamento di igie-ne comunale, per la parte relativaagli allevamenti, anche al parcofaunistico ‘Le dune del Delta’:«Nel merito ci viene contestato ilfatto che quella esposizione di ani-mali sia equiparabile ad un alleva-mento, ma non lo è per il tipo digestione che viene effettuata. C’èforse un problema legato al nume-ro di capi? Anche qui siamo fuoristrada. Del resto, faccio solo unavalutazione soggettiva: vistal’estensione e il numero degli ani-mali prevista, la densità è vera-mente ridotta. Piuttosto, comeamministrazione comunale abbia-mo imposto l’istituzione di uncentro didattico che, mi auguro,possa diventare l’aspetto predomi-nante del parco».

Roberto Romin

INSIEME al capogruppo Le-arco Tavoni, ho presentato alconsiglio comunale un ordinedel giorno affinchè si prendesseatto delle gravi situazioni am-bientali nelle quali si trovanole valli e le zone umide raven-nati e con il quale si promuo-vesse la creazione di un grup-po di lavoro permanente suquesto tema: una sorta di Con-sulta delle Valli. Alla primapresentazione in Consiglio nel2011 ho concordato di appro-fondirne i contenuti in Com-missione Ambiente per poi ri-prenderla in votazione. Lavo-ro fatto e svolto, inserendo neldocumento i suggerimenti rice-vuti dai consiglieri e finaliz-zando il gruppo di lavoro inun workshop di Agenda 21.Seguo questo problema da al-meno 20 anni e grandi passi inavanti non sono stati fatti.Con l’astensione e i voti contra-ri ricevuti dai consiglieri a que-sta proposta, oggi posso capireche la scarsa volontà, i pochi ri-sultati raggiunti, l’assenza diun riordino concreto, sono aquesto punto da interpretarsicome la volontà oppure l’indif-ferenza del partito di maggio-ranza e dei propri alleati.

Paolo GuerraConsigliere Comunale

Lega Nord Romagna

COMUNE DIBATTITO SULLA GESTIONE

Zone umide, Guerrieritenta la mediazione

OBIETTIVI«Sarannopossibili formedi collaborazionesu curaemanutenzione delle aree»

L’INTERVENTO

«Ostacolanola consultadelle Valli»

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REGGIO E. - Carlino 22-1-2012

••7REGGIODOMENICA 22 GENNAIO 2012

«MI DISPIACE essere stato pre-monitore di quanto accaduto ve-nerdì mattina nel parcheggio divia Paterlini, dietro il polo scola-stico di via Makallè».Marco Eboli, consigliere comuna-le del Pdl, aveva presentato lune-dì in consiglio comunale un’inter-pellanza in cui denunciava la ca-renza di vigili urbani all’entrate eall’uscita delle scuole. Chiedevase il Comune avesse intenzione diassegnare agenti della polizia mu-nicipale davanti al polo scolasti-co.«Avevo ricevuto da alcuni genito-ri la segnalazione che in quella zo-na c’è un traffico insostenibile —spiega Eboli — Il vicesindaco Fi-lomena De Sciscio mi ha rispostoche davanti al polo di via Makallènon prevedevano nessun tipo divigilanza, privilegiando le scuoleprimarie. Ma questo incidentemostra come anche le superioripossano essere a rischio».Eboli si riferisce all’investimento

di una 18enne nel parcheggio divia Paterlini. La giovane DeboraDondi, studentessa dello Scaruffi,stava attraversando il parcheggioper raggiungere i compagni discuola e partire con loro per unagita a Maranello, a vedere la sededella Ferrari. Ma un 18enne a bor-do di una Fiat Punto, mentre face-va manovra, ha investito la ragaz-za che è rimasta letteralmente sot-to l’auto. I vigili del fuoco hannodovuto sollevare il veicolo perestrarla e permettere ai soccorrito-ri di portarla al pronto soccorso,dove le sono state diagnosticate al-cune fratture.«Alla luce di quello che è succes-so, ritengo che sia veramente da ir-responsabili lasciare quel polo sco-lastico privo di vigilanza — conti-nua Eboli — L’amministrazionepreferisce utilizzare la Municipa-le per fare cassa, facendo le multealle 5 del mattino ai residenti delcentro storico, piuttosto che perla sicurezza dei ragazzi».

POLO DI VIA MAKALLÈ

«Irresponsabile non averevigili davanti alle scuole»L’attacco di Marco Eboli (Pdl) dopo l’investimento

GIOVANII ragazziall’uscitadi scuolacamminanotra le autoin viaPaterlini

UNA MERCEDES sfreccia sullavia Emilia in direzione di Parma.Dietro, con serene accese, un’autodella polizia che la insegue. Uncorsa cominciata, ieri alle 3,45 invia Fratelli Cervi, a Pieve Modole-na, e terminata a Calerno diSant’Ilario.Una pattuglia delle volanti ha no-tato una Mercedes classe E in viaFratelli Cervi che, da un control-lo in banca dati, è risultata rubata.Gli agenti si sono messi all’inse-guimento del veicolo lungo la viaEmilia. Inoltre in più occasioni,l’automobilista ha tentato di man-dare fuori strada l’auto dei poli-ziotti con manovre repentine ebrusche frenate. Giunto a Caler-no, l’autista ha rallentato e, conl’auto ancora in movimento, si èbuttato fuori dall’abitacolo, scap-pando per i campi. L’uomo si è di-leguato. Gli agenti, però, sono sul-le sue tracce. L’auto, rimasta seria-mente danneggiata nella corsa,ora è a disposizione della poliziascientifica per trovare tracce utilia individuare il fuggitivo.

DAPIEVE MODOLENA ACALERNO

Polizia insegue ladroRecuperata auto rubata

ERANO circa le 17 del 16 febbraio 2010quando nel discount Todis, nel quartiereSanta Croce a Reggio, un malvivente armatodi pistola fece irruzione all’interno delmarket e sotto gli occhi impauriti di decinedi clienti puntò la pistola alla cassierafacendosi consegnare 700 euro in contanti.Con il bottino tra le mani il bandito

raggiunse l’uscita dileguandosi sui unutilitaria con a bordo due complici.Una fuga che non portò i banditi moltolontano: i carabinieri del NucleoInvestigativo le li intercettarono traendoli inarresto.Per quei fatti uno degli indagati, ovverol’autore materiale della rapina, è stato

arrestato l’altro pomeriggio dai carabinieridi Novellara.I militari della bassa reggiana infatti hannoricevuto dall’Ufficio esecuzioni penali dellaprocura reggiana l’ordine di carcerazione neiconfronti del 32enne Vincenzo Ziccardi,residente a Reggio, per scontare la pena diun anno e un mese per quella rapina. Lacondanna, infatti, è passata in giudicato.

SANTACROCE

Rapinòil Todis

Torna in cella

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MODENA - Gazzetta 21-1-2012

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MODENA - Gazzetta 21-1-2012

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PIACENZA - Libertà 21-1-2012

Cronaca di Piacenza

Ecco sei “ricette”a confrontoper la Piacenza multi-etnicaVoto alle elezioni amministrative e consigliere aggiunto per gli stranieri, progettiper le seconde generazioni di immigrati:le domande di Kajashi, Carrà e Grubisic

◗◗ Sono favorevole perché aiuterebbe l’integrazione e, comesi è detto nel confronto del 18 gennaio, sarebbe molto im-portanti che i partiti e movimenti avessero qualche candida-to proveniente da famiglie di immigrati con cittadinanza: sa-rebbe un grande segnale. I prossimi anni saranno caratteriz-zati sempre di più dall’invecchiamento della popolazione edall’aumento di bambini, quest’ultimo incrementato dallapresenza di più etnie. Oltre a garantire la rete di servizi giàpresente sul territorio, è fondamentale sviluppare un nuovosenso di civismo e di etica pubblica condivisa. Il comunepuò fare molto coordinando le iniziative del volontariato.

◗◗ Chi contribuisce all’arricchimento economico e culturaledella comunità deve poter dire la sua anche sul governodella stessa. Con questa convinzione tutto il centro-sinistraè impegnato a fare sì che i piacentini di origine stranierapossano far sentire la propria voce nella politica cittadina intutti i modi già possibili, a cominciare dalla partecipazionealle nostre Primarie. L’esperienza del Consigliere comunaleaggiunto per gli stranieri, già operante in altre città, è certa-mente da sperimentare. Non meno importante è l’impegnodelle diverse forze politiche e civiche a sostenere la candi-datura di cittadini italiani di origine straniera.

◗◗ È possibile cercare di prevedere la presenza di unconsigliere aggiunto anche se già avevamo verificatoquesto percorso in passato senza riuscire a portarlo atermine. Essendo però cresciuto il numero delle personeche hanno la doppia cittadinanza, credo che sarebbe u-tile se loro manifestassero una disponibilità e un’atten-zione all’interno delle liste che sosterranno il sindaco eattenzione: ciò sarebbe utile per far passare il concettodi collaborazione con i cittadini italo-stranieri.

◗◗ Nelle primarie del centrosinistra votano già gli stranieriresidenti, che, pagano le tasse e i contributi pensionistici.Già ora i dati INPS dimostrano che è grazie ai contributi de-gli immigrati che si riescono a pagare le pensioni agli italia-ni. Anche esponenti di destra (come l’on. Fini) sono a favoredel voto degli immigrati. Forse la strada non è più così lun-ga, anche se in parlamento sembrano più attenti a difen-dersi a vicenda e a difendere i privilegi finanziari della castache a seguire le trasformazioni in atto... Sono fondamentalile iniziative di condivisione, (anche ludiche), come quelledell’associazione Via Roma Città Aperta.

◗◗ Già nel corso della consigliatura 2002-2007, avevamo la-vorato per far sì che gli stranieri senza cittadinanza italianama residenti in città potessero partecipare almeno al votoper i Consigli di circoscrizione, purtroppo senza riuscirci perl’intervento di livelli legislativi superiori. Oggi riassumiamol’impegno per il voto amministrativo ai cittadini immigrati eper il riconoscimento della cittadinanza ai figli d’immigratinati in Italia, in coerenza con la recente delibera della Giun-ta regionale Emilia Romagna (20 luglio 2011), di sostegnoalla proposta di legge d’iniziativa popolare per il voto am-ministrativo ai cittadini non comunitari.

◗◗ Come elettori passivi si potrebbe rendere visibile laloro partecipazione nelle liste di sostegno al sindaco co-me possibili eletti. Sotto il profilo dell’elettorato attivo ilComune non ha ora molte possibilità: queste elezioniprimarie sono intanto una scuola di partecipazione, al difuori non vedo molte altre strade possibili.

◗◗ Sì, saranno i ragazzi delle seconde generazioni di immi-grati, con le loro culture eterogenee, a collaborare con il Co-mune in qualità di mediatori culturali e suggerendo (in in-contri pubblici) tematiche rilevanti nei vari settori della vitacittadina: dal mondo del lavoro ai servizi alla persona. I ra-gazzi figli di immigrati sono il collegamento ideale tra cul-ture diverse, perché ne sono a contatto e le comprendonoentrambe: hanno un ruolo morale di grande importanza.Devono essere un soggetto fondamentale delle politiche diintegrazione. Guardiamo gli esempi di Stoccolma, NewYork, Barcellona e la loro vivace ricchezza di diverse culture.

◗◗ È mia intenzione introdurre all’interno del prossimoConsiglio Comunale di Piacenza la figura del ConsigliereAggiunto. Un’opportunità per l’amministrazione comu-nale per avviare un nuovo processo di ascolto delle esi-genze del territorio e per intraprendere politiche perl’integrazione attraverso l’interscambio culturale. Datoperò che lo stesso Consigliere per legge non potrà e-sprimersi col voto prendo l’impegno, al fine di daremaggior peso istituzionale agli immigrati, di nominarefra essi uno degli otto Assessori che comporranno la fu-tura Giunta.

◗◗ Premetto di considerare la partecipazione degli stra-nieri alle votazioni amministrative prioritaria per favorir-gli l’integrazione con il tessuto economico-sociale dellacittà. Pertanto come prima cosa, una volta eletto, scri-verò al Presidente del Consiglio dei Ministri per solleci-tare l’ingresso del tema nella sua agenda, invitando tuttigli altri sindaci del territorio a fare altrettanto. Successi-vamente l’Amministrazione si farà carico d’incontraretutte le Associazioni di migranti presenti sul territorio econ loro stabilire incontri per sensibilizzare la cittadi-nanza sul tema.

◗◗ Le seconde generazioni d’immigrati sono coloro che sitrovano in una situazione di crescita personale e culturalemolto difficoltosa, in contrasto tra passato e presente. Fon-damentale è promuovere iniziative culturali e ludiche perfar conoscere a fondo le proprie origini e attuare processi diintegrazione specifici. Per loro ho in mente di promuoverequelle realtà locali organizzate, creando un sistema di retein collegamento con le realtà nazionali. Così si favorirebbeuna più approfondita conoscenza tra loro ed i coetanei ita-liani e si potrebbero coinvolgere più quest’ultimi nelle atti-vità fatte da e per le seconde generazioni.

◗◗ Sì, lo spazio c’è, ma questo può essere un buon puntodi partenza per dare una rappresentanza ai cittadinistranieri della città, ma non un punto di arrivo. Condivi-do infatti l’idea che il consigliere non sia solo aggiunto,ma debba avere un ruolo completo: per questo metteròin campo tutte le iniziative istituzionali possibili perchésia riconosciuto il diritto di voto a chi contribuisce allosviluppo economico del Paese.

◗◗ Mi impegno a chiedere formalmente al Parlamento u-na legge in merito e nel contempo a fare un’approfondi-ta verifica su cosa possa fare in concreto il Comune suquesto fronte. La vita in comunità è regolata da doveri eda diritti: il diritto di voto, come quello di cittadinanza equello di professare liberamente la propria fede religio-sa, sono il termometro di una società matura.

◗◗ Credo che il Comune debba coordinare i soggettipubblici e quelli privati prevedendo un intervento intermini di mediazione culturale con l’obiettivo di dareuna soluzione ai possibili conflitti fra i padri e i figli. Que-sti ultimi rappresentano la Piacenza del domani e saran-no un punto di riferimento delle nostre future evoluzio-ni: per questo occorre impegnarsi sui fronti dell’inseri-mento sociale, del rapporto con le origini, del sostegnoscolastico e del supporto formativo.

◗◗ Sono assolutamente favorevole a questa proposta, so-prattutto in considerazione del fatto che nel territoriocomunale risiedono circa 16mila cittadini provenientida altri Paesi. Penso che l’istituzione di un consigliereaggiunto per gli stranieri possa favorire la comunicazio-ne con una fetta importante della popolazione e incen-tivare i rapporti tra i cittadini stranieri e la principale isti-tuzione cittadina, il Consiglio comunale.

ARIAN KAJASHI(PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALEISLAMICA DI STRADA CAORSANA)

◗◗ Nella nuova amministrazione ci sarà spazio anche perun consigliere aggiunto per gli stranieri come esiste giàin altre città?

BRUNO CARRÀ(RESPONSABILE DEL CENTRO LAVORATORISTRANIERI DI CGIL)

◗◗ Quando avverrà che anche gli enti pubblici inizino acreare iniziative per far sì che gli stranieri partecipinoalle votazioni amministrative?

MAIA GRUBISIC(RESPONSABILE DELL’UFFICIOSTRANIERI DI CISL)

◗◗ Ha in programma un progetto che si occupi delleseconde generazioni di immigrati?

◗◗ Il Pd nel suo piccolo credo che abbia già fatto la suaparte offrendo ai cittadini stranieri la possibilità di sce-gliere il candidato sindaco del centrosinistra alle Prima-rie del 5 febbraio. Detto questo, credo che i tempi sianomaturi per permettere alle persone provenienti da altriPaesi di votare alle elezioni, ma la competenza è più dilivello nazionale che locale. Penso comunque che l’Italiastia assistendo a un salto culturale che permetterà sem-pre più di vedere gli stranieri come una risorsa e non co-me un problema per la sicurezza.

◗◗ Credo sia necessario favorire l’incontro delle “nostre”se-conde generazioni con altre di diverse città italiane, dallescuole ai luoghi di aggregazione, creando le condizioni perun confronto sui dati e la lettura di essi, per far conosceread un pubblico vasto la realtà degli italiani con il permessodi soggiorno. Gli strumenti culturali (siti web, forum attivi,festival e produzioni audio-visive di ragazzi) andranno adaccompagnare e a sostenere tali attività e iniziative. Non di-mentichiamo, però, che le seconde generazioni stanno giàrealizzando un’integrazione di fatto grazie al contatto conla parte migliore di noi: i giovani.

◗◗ Come emergeva da ricerche degli anni scorsi (della Coop.L’Arco con la Provincia, dello Svep con la Pastorale dei mi-granti), l’investimento educativo sui figli di immigrati nati inItalia (in cerca di un difficile equilibrio tra cultura d’originenelle mura domestiche e civiltà dei consumi intorno) è stra-tegico per la futura comunità piacentina. E anche delicato.Nel rispetto dell’identità personale di ciascuno, l’Ente pub-blico deve progettare insieme all’associazionismo straniero,col supporto di mediatori culturali attenti alle problemati-che dell’adolescenza, privilegiando modalità e linguaggiche accomunano oggi i ragazzi di ogni origine.

◗◗ Per me ci sono progetti legati alla cultura: abbiamotentato di avere progetto di formazione degli studentistranieri sulla conoscenza del patrimonio culturale dellacittà affinchè essi potessero fare da guida turistica ai lo-ro connazionali. Questo esempio fa capire come a voltegli stranieri non conoscano la cultura del nostro territo-rio e creare le condizioni per trasmetterla è importantesotto il profilo dell’integrazione: le seconde generazioniin particolare sono pronte per questo passaggio e pos-sono rappresentate una risorsa importante.

FRANCESCOCACCIATORE

GIANNID’AMO

SAMUELERAGGI

PAOLODOSI

LUIGIRABUFFI

MARCOMAZZOLI

■ Piacenza, città aperta allamulticulturalità. Erano 17165gli stranieri residenti in città al-la fine del 2010: una bella quo-ta di una popolazione che nelcorso degli anni si è apertasempre di più al mondo e che

anno dopo anno è destinata acrescere. Ecco allora la neces-sità di dare voce anche a questacomponente straniera e soprat-tutto alla richieste e ai diritti diquesta fetta di popolazione: ab-biamo chiesto dunque al presi-

dente dell’Associazione Cultu-rale Islamica di Strada Caorsa-na Arian Kajashi oltre che ai re-sponsabili del Centro Lavorato-ri Stranieri della Cgil BrunoCarrà e dell’Ufficio Stranieridella Cisl Maia Grubisic di por-

re dei quesiti ai sei candidati al-le primarie sul tema “Stranierie integrazione”.

Nell’occhio del ciclone fini-sce dunque la discussione sullapresenza, nella futura ammini-strazione comunale, di un con-

sigliere aggiunto che rappre-senti gli stranieri come già è ac-caduto in altre città e come pro-posto da Kajashi. Carrà va oltree chiede provocatoriamente aicandidati quando gli enti pub-blici inizieranno a impegnarsi

in iniziative per sostenere lapartecipazione degli stranierialle votazioni amministrative,mentre Grubisic si preoccupadella sorte delle seconde gene-razioni di immigrati.

Parab.

Verso le primariedel centrosinistra

?Tredomande per un candidatosindaco

* in ordine alfabetico

LIBERTÀSabato 21 gennaio 201222

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19Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 1 - 2012

PIACENZA - Libertà 21-1-2012Provincia

Coldiretti: un incontro a Pianello sulla coltivazione delle vitiNuovi strumenti dal Consorzio agrario

Vigneti in comune di Pianello

PIANELLO - L’operatività e l’im-portanza del Consorzio a-grario di Piacenza sarà l’ar-gomento dell’incontro che sisvolgerà il 23 gennaio alle 17nella sala del Comune di Pia-nello Val Tidone.

«Siamo assolutamenteconvinti - sottolinea il segre-tario di zona Andrea Poggi -che la qualità del vino partadalla professionalità, dall’e-sperienza e dalle tecniche diproduzioni applicate nel vi-gneto, per questo il ruolo delConsorzio Agrario, è assolu-tamente indispensabile».

Durante l’incontro il diret-tore del Consorzio di Piacen-za, Dante Pattini, illustreràl’attività economica e di assi-stenza tecnica agronomicamesse a disposizione degliimprenditori agricoli, in par-ticolare verranno illustrati inuovi strumenti per la pro-gettazione, la realizzazione,

l’impiantistica e la cura deivigneti, senza tralasciare lespecificità degli altri settoripresenti in zona.

«Sarà fondamentale - pro-segue Poggi - una partecipa-zione attiva da parte degliimprenditori agricoli che a-vranno la possibilità di con-frontarsi, ma anche di espor-

re le loro esigenze affinché ilCap, struttura fondamentalea disposizione dell’agricoltu-

ra, possa cogliere e sviluppa-re i bisogni di un settore incontinua evoluzione, che,per andare incontro al mer-cato attuale richiede profes-sionalità, tecnologia, inno-vazione, ma anche tradizio-ne ed esperienza. Riteniamoche il Consorzio agrario, pre-sente sul territorio da oltrecento anni, conosca tutte lepeculiarità e le potenzialitàdella nostra provincia e pos-sa essere una leva indispen-sabile per lo sviluppo e lacrescita della qualità dei no-stri vini».

I vigneti a “terrazza”delle Cinque Terre danneggiati dal maltempo dello scorso ottobre

■ E’ una viticoltura di qualitàquella piacentina, ma è ancheuna viticoltura sensibile ai gestidi solidarietà.

Un segnale concreto in questosenso è arrivato oggi con un’ini-ziativa originale messa a puntodal Consorzio vini doc Colli pia-centini, che ha radunato unaventina di viticoltori piacentiniper portare aiuto e “braccia” ope-rative ai colleghi delle CinqueTerre, che hanno visto i loro vi-gneti gravemente danneggiati loscorso 25 ottobre dall’alluvioneche ha colpito alcuni comunidella costa ligure. Questa mattinahanno raggiunto Monterosso almare viticoltori della Valtidone edella Valdarda che non hanno e-sitato a spendere una giornata afavore dei colleghi sfortunati.

«La scelta - ha spiegato il presi-dente del Consorzio Roberto Mi-ravalle - ha avuto origine da unaconoscenza personale e ci è sem-brato significativo collegare losplendido borgo delle CinqueTerre duramente colpito dall’al-luvione con il nostro vino Monte-rosso Val d’Arda, una delle nostre

Doc, che naturalmente portere-mo con noi».

I viticoltori piacentini sonostati accolti dai alcuni colleghi li-guri e dall’assessore alle attivitàproduttive di Monterosso che haorganizzato insieme a Miravallela giornata. «Una giornata - haassicurato il presidente - non de-

dicata alle pubbliche relazioni,bensì del duro lavoro. Già setteviticoltori di Monterosso hannochiesto il nostro aiuto per la po-tatura delle viti e per raddrizzarei filari distrutti a causa dell’allu-vione. Per questo ci siamo porta-ti il pranzo al sacco da casa: pani-ni con salumi piacentini. Mentre

noi ci facciamo carico del vigne-to diamo la possibilità a questepersone di occuparsi per unagiornata delle loro case, anch’es-se gravemente danneggiate».

Anche il Consorzio agrario diPiacenza ha collaborato concre-tamente all’iniziativa fornendoattrezzature necessarie per le ri-parazioni e le sistemazioni dei vi-gneti favorendo la continuitàproduttiva.

Miravalle ha anche spiegatoche la spedizione oltre ad avereun carattere di solidarietà, che èovviamente fondamentale, haanche l’obiettivo di fare conosce-re ai viticoltori piacentini, moltidei quali sono giovani, un tipo diviticoltura come quella ligure chespesso assume un carattere vera-mente eroico: «Qui - dice il presi-dente - il viticoltore è prima ditutto custode del territorio, inquanto la produzione avviene incondizioni molto difficili, ma ilvalore ambientale e paesaggisti-co della viticoltura in questo areaè un indiscusso strumento di va-lorizzazione dell’ambiente».

Claudia Molinari

CAORSO - In un giorno sono arri-vate due buone notizie perCaorso. La prima è che si accele-ra con la dismissione della cen-trale nucleare, come messo nerosu bianco dal provvedimentoapprovato ieri in consiglio deiministri e a breve al vaglio delParlamento. La seconda è che ilCipe (Comitato Interministeria-le per la Programmazione Eco-nomica) ha deliberato nel tardopomeriggio di ieri anche il teso-retto del 2010. Si tratta di unasomma di 15 milioni di euro chesaranno ripartiti tra le Province ei Comuni che ospitano centralinucleari in dismissione, a titolodi compensazione territoriale.

«Non posso che essere entu-siasta di questa notizia, arrivatada Roma – commenta il sindacodi Caorso, Fabio Callori -. Stavol-ta, dopo l’arrivo del tesoretto peril 2008 e il 2009, erogato a di-

cembre, non abbiamo dovuto“minacciare” nessuno, né tanto-meno far sentire la nostra voce.Ora verificherò personalmentele percentuali di riparto del2010: dopo la partenza delle ul-time barre, avremo meno risor-se rispetto al passato, ma tuttoquello che arriva va benissimodi questi tempi. E, soprattutto,sono contento del fatto che deltesoretto potranno beneficiareanche Provincia e Comuni limi-trofi (nel raggio di dieci chilome-tri quindi Cortemaggiore, Mon-ticelli, San Pietro in cerro, Ponte-nure, Piacenza, ndc): è una boc-cata di ossigeno per tutti. Cer-cheremo di investire queste ri-

sorse nel modo migliore, ancheperché dal prossimo anno an-che noi dovremo entrare nelpatto di stabilità».

Il primo cittadino ha già le i-dee chiare su quali siano le prio-rità di intervento. «In primaveraintendiamo aprire il bando per ilcentro sportivo – spiega Callori –che comprenderà anche la pi-scina coperta; questa è senzadubbio una delle nostre prio-rità».

DISMISSIONI: L’ACCELERAZIONEAccelerazione delle attività di

disattivazione e smantellamen-to dei siti nucleari: questo è ilcontenuto del provvedimentoapporovato ieri in consiglio dei

ministri e che dovrà passare alvaglio del Parlamento. «Siamo inassoluto ritardo con il processodi dismissione degli impiantinucleari - dice il sindaco FabioCallori - e ora con l’entrata in vi-gore del decreto, gli atti relativiall’esecuzione dei progetti e del-le opere di disattivazione valgo-no anche quale dichiarazione dipubblica utilità, indifferibilità eurgenza, costituiscono variantiagli strumenti urbanistici e so-stituiscono ogni provvedimentoamministrativo, autorizzazione,concessione, licenza, nulla osta,atto di assenso e atto ammini-strativo, comunque denominati,previsti dalle norme vigenti co-

DAL CIPE IL “TESORETTO”2010 - E dal governo decreto per accelerare le dismissioni

Nucleare,in arrivo 15 milioni

ALLUVIONE - Solidarietà dei produttori del Consorzio vini doc ai colleghi di Monterosso al mare delle Cinque Terre

Viticoltori piacentini al lavoro in LiguriaMiravalle: «Mentre noi siamo nei vigneti loro si occupano delle abitazioni»

▼CONFCOOPERATIVE

Onesti lascia, Corviprenderà il timone■ Cambio al vertice diConfcooperative Piacenza: inun comunicato è stato an-nunciato il prossimo passag-gio di consegne tra il diretto-re, il dottor Rinaldo Onesti, eil nuovo direttore pro-tempo-re, nominato nella personadella dottoressa NicolettaCorvi. La nota precisa che nelconsiglio di presidenza, tenu-tosi nei giorni scorsi, a segui-to della verificata possibilitàdi accedere alla finestra pen-sionistica, Onesti ha comuni-cato la volontà di rimettere ilmandato di direttore di Conf-cooperative Piacenza al finedi agevolare, in questo perio-do e fino all’effettivo pensio-namento, l’avvicendarsi conil nuovo direttore pro-tempo-re, Nicoletta Corvi.

GIOVEDÌ IN PROVINCIA

Piacenza turismi:se ne parla in consiglio■ Torna il consiglio provin-ciale. La prima seduta del 2012è convocata giovedì 26 gen-naio alle 15 in sala consiliaredi palazzo Garibaldi. All’ordi-ne del giorno: l’approvazionedei verbali delle sedute di con-siglio del 18, 21 e 28 novembre2011, lo “Scioglimento antici-pato e la messa in liquidazio-ne della società Piacenza Turi-smi Srl”. Seguiranno quattromozioni del consigliere Sa-muele Raggi (Idv) riguardanti:il “taglio delle risorse al com-parto dei vigili del fuoco”, la“riduzione delle indennità difunzione e gettoni di presenzadegli amministratori”, la “mo-difica del regolamento per ilfunzionamento delle commis-sioni consiliari”, la “presenzadei consiglieri alle sedute”.Mozioni anche da GiampaoloMaloberti e Thomas Paganidel gruppo Lega Nord in ordi-ne al “rituale della macellazio-ne islamica”, quindi la mozio-ne di Raggi “sull’uso dell’autoblu”.

MERCOLEDÌ

Giovani in sicurezzaun maxi progetto■ Sicurezza stradale al cen-tro del maxiprogetto interas-sessorile che verrà presentatomercoledì 25 gennaio alle11.30 nella sala consiliare dellaProvincia di Piacenza, alla pre-senza degli assessori MaurizioParma, Sergio Bursi, Massimi-liano Dosi e Andrea Paparo. Ilprogetto, denominato “Gins -Giovani in sicurezza”, è statoapprovato e finanziato nel-l’ambito del programma “A-zione Province giovani”, delministero della Gioventù -coinvolge anche le Province diVerona e Ascoli Piceno e il Co-mune marchigiano - e ha co-me obiettivi: la sensibilizza-zione dei ragazzi sui temi dellasicurezza, la formazione e lapratica alla guida, la promo-zione di azione per incentivare“il rispetto di sé e del prossi-mo”, la “promozione di unapolitica condivisa della sicu-rezza stradale” attraverso “la-voro in equipe” e adeguati ca-nali di comunicazione e la re-dazione di un “Manuale dibuone prassi”. Coinvolti glistudenti delle scuole superiorie i componenti delle associa-zioni giovanili di età compresatra i 14 e i 19 anni. Il progettoprevede anche la costituzionedi Osservatori provinciali perla sicurezza stradale. Per lapresentazione invitati, oltre al-le scuole, anche: prefetto, for-ze dell’ordine, sindaci, Ausl, A-ci e pubbliche assistenze.

Notiziein breve

stituendo titolo alla esecuzionedelle opere».

In altre parole, come ha com-mentato Callori: «Una volta chesi è partiti, non ci saranno pro-cessi burocratici a rallentarci ea metterci i bastoni tra le ruo-te». Altro aspetto rilevante è ilcoinvolgimento degli enti loca-li a cui è richiesto un pareremotivato per il rilascio dell’au-torizzazione. Non solo, la Re-gione può promuovere accorditra il proponente e gli enti loca-li interessati dagli interventi dismantellamento degli impiantinucleari «per individuare mi-sure di compensazione e rie-quilibrio ambientale». AncheCaorso dunque potrà “dire lasua”, e chiedere misure di com-pensazione spendibili in ma-teria ambientale.

Elisa MalacalzaValentina Paderni

LIBERTÀSabato 21 gennaio 2012 27

Cronaca di Piacenza

■ “La Regione Emilia-Roma-gna ritiene che la riorganizzazio-ne del servizio ferroviario nazio-nale di lunga percorrenza attua-to da Trenitalia dal dicembrescorso sia un errore in diversisuoi aspetti. Pare che il concettodi servizio al pubblico sia statoabbandonato dall’impresa ferro-viaria nazionale”.

E’ la durissima presa di posi-zione dell’assessore regionale aiTrasporti Alfredo Peri, contenutanella risposta a un’interrogazio-ne del consigliere regionale pia-centino del Pdl Andrea Pollastri,relativa alla soppressione deiconvogli notturni sulla tratta Bo-logna-Piacenza ed il conseguen-te disagio per i passeggeri cheviaggiavano in quelle ore.

“Trenitalia – continua Peri - di-chiara di volersi concentrare ne-gli orari e nelle relazioni più red-ditizie, tra cui è compresa a pie-no titolo la Milano-Piacenza-Bo-logna. Dove stia a questo puntola razionalità economica di ren-dere impossibile il rientro da Mi-lano con un qualsiasi tipo di tre-no verso tutte le località a sud di

Parma (Reggio Emilia, Modena,Bologna e tutta la Romagna) do-po le 20,30 è arduo da identifica-re. Quello che in termini genera-li è definito trasporto notturno dilunga percorrenza – precisa -lungo la via Emilia svolgeva unservizio complementare al tra-sporto ferroviario di competenzaregionale negli orari della tarda

serata: a beneficio dei pendolari,ma anche di turisti e altri viag-giatori occasionali, questi ultimiormai circa il 50% dei viaggiato-ri ferroviari”.

Secondo Peri, i pendolari pia-centini sono i meno penalizzati:“La riorganizzazione di Trenita-lia ha in qualche modo fatto sal-ve le opportunità di collegamen-

to tra Bologna (nuova stazione dipartenza dei treni notturni) e lecittà della Romagna, ma ha com-pletamente sguarnito di oppor-tunità ferroviarie la tarda seratada Milano verso Bologna e oltre.In questo quadro Piacenza risen-te di disagi assai più ridotti dellealtre nostre città, in quanto rag-giungibile da Milano anche contreni in partenza alle 21,15, 23,00e 23,30. Quanto, alla direzioneinversa, da Bologna verso Pia-cenza, in inverno, l’ultimo colle-gamento del sistema regionale èintorno alle 21,25, seguito da unAV ora alle 21,40”.

Secondo l’assessore “la Regio-ne Emilia Romagna non è statainformata preventiva mente daTrenitalia di questa riorganizza-zione e altre azioni, quali quelladi adottare eventuali misurecontestuali e compensative deltrasporto regionale inserendo untreno regionale al posto di quel-lo soppresso, devono raffrontar-si con un serio e grave problemadi risorse aggiuntive, che al mo-mento non ci sono”.

Michele Rancati

IL PRIMO CDA

Claudio Ferrari (Atcm)amministratoredelegato di Seta■ (mir) Si è riunito ieri nel-la sede modenese il primoconsiglio di amministrazionedi Seta spa, la società che dalprimo gennaio scorso riuniscele aziende di trasporto pubbli-co di Piacenza, Reggio Emiliae Modena. Alla riunione erapresente anche Luca Quinta-valla, il componente del cdache rappresenta il territoriopiacentino.

Il consiglio di amministra-zione ha deliberato all’unani-mità la nomina di ClaudioFerrari ad amministratore de-legato. Ferrari ricopriva dalmese di luglio 2009 la stessacarica in Atcm Modena, la suaconferma alla guida del nuovogestore unico del servizio ditrasporto pubblico per i baci-ni provinciali di interessatirappresenta dunque una scel-ta di continuità e di apprezza-mento per il lavoro svolto fi-nora.

Ferrari è stato sindaco delComune reggiano di Correg-gio dal 1992 al 2004, per poiassumere la carica di assesso-re alla Pianificazione territo-riale e alle infrastrutture dellaProvincia di Reggio Emilia.Dal 2007 ha assunto ruoli diri-genziali all’interno di FerrovieEmilia Romagna (Fer), di cui èanche stato presidente. At-tualmente ricopre l’incarico didirettore generale dell’azien-da ferroviaria regionale, chepartecipa con una quota diminoranza al capitale di Seta.

«La nomina di Claudio Fer-rari – ha dichiarato il presi-dente Pietro Odorici – si ponenell’ottica di proseguire il per-corso di efficientamento ope-rativo e gestionale già avviatoin questi anni e di mettere avalore il meglio delle esperien-ze delle due nuove realtà diPiacenza e di Reggio Emilia.L’integrazione territoriale inun contesto di risorse calanti –ha aggiunto - costituisce unasfida molto impegnativa, mariteniamo che la struttura so-cietaria e l’assetto organizzati-vo di Seta ci consentiranno diaffrontare con successo il per-corso tracciato dal piano in-dustriale».

Nel ringraziare il cda per lafiducia accordatagli, Ferrariha detto che il suo impegno«sarà teso all’ulteriore raffor-zamento dell’azienda, che giàoggi rappresenta uno dei prin-cipali operatori del mercatodel trasporto pubblico locale».

Ha collaborato con artisti e discografici illustri

L’ultimo applausoal maestro MarchionniMusicista e compositore, aveva 91 anni■ (mir) Il maestro e compo-sitore Fiorenzo Marchionni siè spento all’età di 91 anni. Eranato a Piacenza nel 1919 e a-veva dedicato tutta la vita allasua grande passione: la musi-ca. Fine pianista, insegnante,autore, compositore,arrangiatore, direttored’orchestra e di coro:Marchionni aveva fat-to di tutto nell’ambitomusicale, ottenendosuccessi e riconosci-menti che lo avevanoportato a collaborareanche con artisti e ca-se discografiche di fa-ma internazionale, co-me Claudio Villa e laFonit Cetra.

«Ma era anche e soprattuttoun marito e padre eccezionale– ricordano la moglie Giusep-pina e la figlia Neiva – una per-sona per bene, molto genero-sa, che non ci ha mai fattomancare il suo grande affetto.Il suo mondo era la musica, lacasa è ancora tappezzata deisuoi lavori, dei progetti a cui

continuava a lavorare. Il suocarattere schivo e riservatoforse non gli ha permesso diessere noto al grande pubblicocome avrebbe meritato, machi lo ha conosciuto, dai col-leghi agli alunni, passando per

grandi artisti, ne han-no sempre apprezzatoil valore». Diplomatoal conservatorio incorno nel 1938, Mar-chionni l’anno succes-sivo ottenne il diplo-ma anche in pianofor-te, quello che diventoil suo strumento prin-cipe. Un vero maestro,che affiancò alla car-riera di compositore,

autore e arrangiatore quellapiù prettamente scolastica, in-segnando musica nelle scuolee ottenendo diplomi anche inconcertistica e direzione cora-le. Scrisse anche numerosi li-bri di testo proprio sul metododi insegnamento musicale. Ifunerali si terranno questamattina alle 9,30 nella basilicadi Sant’Antonino.

FiorenzoMarchionni

L’assessoreregionale Peri eun’immagine diPendolari

Duro attacco dell’assessore regionale Peri:«Trenitalia non è più un servizio pubblico»Risposta a Pollastri (Pdl) sulle soppressioni notturne lungo la Bologna-Piacenza

Notizie in brevePRIMARIE/1 - RABUFFI

Pane a un euro al chilodistribuito in via Venti■ Oggi, dalle 10 alle 12.30in via XX Settembre all’altez-za della galleria San France-sco, il gruppo di acquisto Po-polare organizza un banchet-to contro la crisi a sostegnodel candidato sindaco LuigiRabuffi (Fds) distribuendopane a 1 euro al chilo e altrigeneri alimentari a prezzocalmierato.

PRIMARIE/2 - D’AMO

Arti e mestieri, oggiincontro nella sala Bruno■ Oggi alle 18 nella sala“Giordano Bruno” (via Gior-dano Bruno) Cittàcomune or-ganizza “Arti&Mestieri. Farecultura a Piacenza oggi, trafermenti e sollecitazioni, o-stacoli e battute d’arresto”.Artisti, intellettuali, animatoriculturali si confrontano traloro e con la politica su pre-sente e futuro della nostracittà. Incontro con GianniD’Amo, candidato alle prima-rie del centrosinistra.

PRIMARIE/3 - RAGGI

I banchetti dell’Idv invia Venti e largo Battisti■ Oggi, dalle 9 alle 12 e 30al mercato della Besurica edalle 16 alle 19 in via XX Set-tembre, Samuele Raggi, can-didato sindaco alle primarieper l’Italia dei Valori, sarà pre-sente ai banchetti dell’Idv perdistribuire materiale infor-mativo a sostegno della suacampagna elettorale. Un altrobanchetto dell’Idv a sostegnodi Raggi si terrà in contempo-ranea sempre oggi, dalle 9 al-le 12 e 30, in largo Battisti.

LUNEDÌ IN FONDAZIONE

Il figlio di Facchettiracconta il libro sul papà■ Lunedì alle 21, all’audi-torium della Fondazione invia San’Eufemia, libreria Fah-renheit 451 e associazione Fe-licity organizzano “Se no chegente saremmo.Giocare, resistere e altre coseimparate da mio padre Gia-cinto”, presentazione del librodi Gianfelice Facchetti. Con igiornalisti Giorgio Lambri eMauro Molinaroli e France-sco Procida (Felicity).

LIBERTÀSabato 21 gennaio 2012 19

Page 20: rassegna del 23-1-2012

20 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 1 - 2012

PIACENZA - Libertà 21-1-2012

FINO AL60%

p.11

.01.

12

e.21.01.12

Il giorno 16/12/2011

ha conseguitopresso l’Università

Luigi Bocconi di Milanola laurea magistrale in

Amministrazione, Finanzae Controllo

con la votazione di 110/110.

Al neo dottorefelicitazioni da nonna,

Angiola, mamma, papàe Isotta

Nicolò CerutiZacconi

Nicolò CerutiZacconi

Piacenza LIBERTÀSabato 21 gennaio 2012

9

Vigili, 50mila multe nel 2011Vigili, il bilancio 2011

comprende 50.503 viola-zioni al codice della stra-da, 13.540 richieste di in-tervento, 176mila ore di

servizio, 2.445 auto rimos-se, 5 arresti e 92 comuni-

cazioni di reato.

[SERVIZI alle pag.10 e 11]

In fuga dopo un furto a SettimaI cileni protagonisti di un

rocambolesco insegui-mento in macchina mar-

tedì mattina con i cara-binieri avevano appena

compiuto una razzia aSettima ed hanno pro-blemi con la Giustizia.

[MARIANI a pagina 14]

Pdl, congresso il 4 febbraioIl Popolo della libertà

terrà il congresso provin-ciale sabato 4 febbraio al

Park Hotel, per poi lan-ciarsi verso le primarie

da tenere intorno a metàmarzo per individuare il

candidato sindaco.

[RANCATI a pagina 23]

Bersani, penna & birraUn utente Twitter, dirigente di Sel, scatta e

pubblica una foto del segretario del Pdmentre davanti a un boccale, a Roma, pre-para forse gli interventi di venerdì 20 e sa-

bato 21 all’assemblea nazionale del Pd. E lafoto raccoglie migliaia di commenti on-line.

IL 3 FEBBRAIO SERATA CON MISEROTTI E BIASINI

«Petizione dei cittadini control’avanzare dell’inquinamento»■ Per non mollare la presa sulproblema, il 3 febbraio prossimoalle 21 al Quartiere 3 di via Mar-tiri della Resistenza, Legambien-te ha organizzato una serata daltitolo “Piacenza, Aria o Malaria?” con il dottor Giuseppe Miserot-ti e Giuseppe Biasini di Arpa.

E oggi verrà effettuato un vo-lantinaggio all’Urban Center.Sarà un’occasione - afferma Le-gambiente Piacenza - per farenuove proposte e per concentra-re l’attenzione sul Psc «che oranon solo aumenta il carico urba-nistico - torna a dire LauraChiappa - ma si pone l’obbietti-vo di intervenire sulle residue a-ree non costruite, come le areemilitari ad esempio, con ulterio-ri urbanizzazioni che aggrave-ranno certamente la qualità del-l’aria». Da qui, la petizione po-

polare per ripensare molte dellescelte intorno al Psc e riaprire ilprocesso di partecipazione deicittadini, difendendo anzituttola Pertite, «ultimo “polmone ver-de” per la città».

Sul tema-smog abbiamo chie-sto un’opinione anche al neo-presidente dell’Ordine dei Medi-ci, Augusto Pagani: «La situazio-ne piacentina - argomenta - nonè molto diversa dalle altre cittàdella Pianura Padana, il climacontribuisce in modo importan-te alla concentrazione delle so-stanze nocive». Evitando di darevalutazioni esageratamente ne-gative, il problema c’è, e Paganipensa sia corretto tenerne contonel valutare le normative che re-golamentano la circolazione diveicoli, il riscaldamento, gli im-pianti produttivi.

La fotografia

Città capoluogoPos. Centralina peggiore Superamenti

12326

TorinoMilanoVeronaPiacenza

15813113081

GrassiSenatoBorgo MilanoGiordani-Farnese

PM10 - superamento del limite medio giornaliero di protezi-one della salute umana (50 µg/m3) nei capoluoghi di provincia nel 2011, rispetto alla centralina peggiore. Superamenti consentiti in un anno: 35.

CittàPos. Valore

12310

PaviaMantovaLeccoPiacenza

55,0 *89,081,055,0

CittàPos. Valore

12342

CataniaFirenzeBergamoPiacenza

84,063,359,037,3

OZONO - Media del numero di giorni di superamento della media mobile sulle 8 ore di 120 µg/m3 registrati da tutte le centraline.

Il biossido di azoto - NO2 - Media dei valori medi annuali registrati dalle centraline urbane sul territorio comunale.

* DATO 2009

Smog,di male in peggioVia Giordani da recordBen 81 sforamenti nel 2011. L’assessore Freda: «Manca un Pianonazionale per contrastare l’inquinamento, la Regione non ha colpe»■ Di male in peggio. Lo scor-so anno la centralina di viaGiordani ha sforato 81 volte illimite di legge sulle polveri fi-ni (Pm10), bruciando allagrande il bonus di 35 giornitollerati nell’arco di un anno.

Non dà tregua il dossier an-nuale “Mal’aria” diffuso da Le-gambiente che assegna allanostra città il 26° posto in Ita-lia (il 4° in Emilia Romagna, re-gione al secondo posto negati-vo dopo la martoriata Lom-bardia) per tasso di inquina-mento in un’amara classificacapitanata da Torino, Milano eVerona. Piacenza fa balzi al-l’indietro, visto che la stessacentralina nel 2010 aveva regi-strato “solo” 63 sforamenti.Micidiale è l’ultimo trimestre

con particolare riferimento adicembre e con più di ventigiorni di impennate continua-tive.

E come se non bastasse, Pia-cenza è al decimo posto in Ita-lia sui superamenti di ozono eal quarantaduesimo posto peril biossido di azoto.

In Emilia Romagna, così co-me in tutto il bacino padano, icapoluoghi di provincia (fattaeccezione per Cesena), hannoampiamente superato il limitedelle polveri con Parma al 19°posto (93 sforamenti), Mode-na al 21° (90 sforamenti), Reg-gio Emilia al 24° posto (86 sfo-ramenti).

Oggi stesso Legambientesarà nelle piazze delle princi-pali città della regione, per di-

re, o meglio per gridare: “Ci a-vete rotto i polmoni! “, unaforma di protesta «per l’assen-za di politiche serie e senza unvero programma di emergen-za» tuona l’associazione regio-nale. «Le reazioni dei comunisotto la guida della Regione,sono state ancora una voltadeboli e contraddittorie conl’assessore all’Ambiente, Sa-brina Freda che non è sembra-ta in grado di produrre alcunaidea o azione degna di questonome» è il caustico commen-to di Legambiente Emilia Ro-magna. E si punta il dito con-tro l’altissimo impatto distrutture quali la Cispadana, labretella Campogaliano-Sas-suolo, la Ti-Bre nel Parmense,il passante nord di Bologna,

l’ampliamento degli inceneri-tori di Modena e di Parma.

Immediata la replica di Fre-da: «La Regione non può esse-re accusata di immobilismo,manca un Piano nazionale percontrastare l’inquinamentoatmosferico». Mancano risor-se disponibili per una vera lot-ta. «Parlano per noi dieci annidi accordi per la qualità dell’a-ria - spiega Freda - che hannocoinvolto Province e Comuni,messo in campo significativiinterventi strutturali come ilrinnovo del parco autobus el’impegno per il trasporto fer-roviario regionale. E ciò haprodotto una progressiva e co-stante riduzione del particola-to». Ma non basta.

pat. sof.

Chiappa: esordio pessimo,e va ripensato anche il Psc■ «Il 2012 è partito malissimo.Ad oggi (ieri per chi legge, ndr),Piacenza conta 12 sforamenti su35 al massimo in un anno». Lau-ra Chiappa, portavoce di Legam-biente Piacenza, commenta consconcerto i nuovi risultati deldossier annuale che dovrannoimprimere, ne è convinta, unadirezione ambientalista anche alPsc, vero strumento di program-mazione del territorio.

Chiappa pensa anche alle fi-nissime Pm 2,5 già monitorateda alcuni anni, ma che «entre-ranno formalmente in funzionedal 2015». Dal 1° di gennaio sonogià 15 gli sforamenti dei 25 mi-crogrammi per metro cubo, conpicchi di 74 microgrammi, tre

volte il previsto, «per non parla-re delle particelle ancora più fini- prosegue Chiappa - da 1micro-grammo, che entrano nelle par-ti più profonde dei polmoni, nonsono monitorate ma creano imaggiori danni alla salute».

«Occorre affrontare con corag-gio e serietà il problema sia a li-vello interregionale e regionalesia locale - avverte Chiappa -smettendo di applicare misureminimali per non scontentarenessuno. I Comuni piacentini dipianura, non solo Piacenza, laProvincia e Regione devono agi-re in modo coordinato tra loroed assumere realmente i neces-sari provvedimenti urgenti nellafase di emergenza e strutturaliper il futuro, per tutelare i citta-dini da un rischio sanitario or-mai esplosivo». Chiappa torna achiede blocchi del traffico pro-lungati, un nuovo accordo con leindustrie inquinanti provincialiper le fasi di emergenza, poten-ziamento del trasporto pubbliconon solo verso Milano e Parmama anche sulle linee di Castel-sangiovanni e Cremona. E so-prattutto: aumentare le aree ver-di e i parchi urbani.

Laura Chiappa

Pediatri: un nuovo nemicoè il black carbon da traffico■ Anche a parità di polveri fini,è bene scegliere luoghi con pocoo nessun traffico dove portare aspasso i bambini. Il consiglio deimedici pediatri, per voce di Ro-berto Sacchetti (vice segretarioprovinciale della categoria), sem-bra scontato ma non lo è affatto.Nei più recenti studi sulle patolo-gie indotte dallo smog, il “blackcarbon” ovvero il pigmento pro-dotto dalla combustione incom-pleta di prodotti petroliferi pe-santi nel motore, è presente doveil flusso delle automobili è mag-giore. E’ un nemico aggiuntivo.

Va ricordato che i medici pe-diatri a Piacenza tanto hannofatto per tamponare un’emer-genza-smog connaturata alla

conformazione della Pianura Pa-dana, ma che trova nelle abitu-dini culturali un ulteriore raffor-zamento. Da dieci anni, quanto iltema era pionieristico e appan-naggio dei paesi nordici, i pedia-tri hanno lavorato per i Pedibus,

il raggiungimento delle scuole apiedi («oggi coinvolgono centi-naia di bambini in città e provin-cia, con una rete consolidata»). Eci sono stati nel frattempo con-vegni e pubblicazioni, validateanche dai dati di accesso al Pron-to Soccorso, per confermare la si-nistra alleanza tra patologie re-spiratorie nei più piccoli e altraconcentrazione di inquinanti:«La correlazione c’è» ripete Sac-chetti. E dunque, più parchi e piùaree verdi, lontano dalle auto,pare una prima forma di difesa,per evitare almeno alcuni inqui-nanti: «Portiamo sempre fuoricomunque i nostri bambini, mascegliamo posti dove c’è menotraffico che significa meno inqui-nanti da idrocarburi policiclici».Il Pubblico Passeggio e lo Strado-ne Farnese hanno entrambi pic-chi alti di polveri, ma il secondoè sicuramente più insalubre delprimo.

Roberto Sacchetti

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“Libertà”

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21Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 1 - 2012

PIACENZA - Libertà 22-1-2012

Cronaca di Piacenza

Via Roma,come rilanciareil nostro “Quartiere latino”?Politiche di integrazione, arte, cultura, commercio: l’ex preside Carli, FranzBergonzi dell’Agenzia e la barista Mariuccia Trenchi incalzano i sei candidati

◗◗ A Oslo, in Norvegia, uno dei quartieri più vivaci e di mag-gior valore immobiliare oggi è “Grønland”, un tempo quar-tiere degradato e abitato da immigrati. La cultura deve es-sere uno degli elementi fondamentali delle politiche citta-dine. Le politiche culturali devono essere gestite in modo u-nitario dal Comune, smettendo di delegare a numerosi pri-vati e coinvolgendo gli immigrati di seconda generazione..La cultura deve agire congiuntamente alle politiche di in-centivi fiscali per il recupero del centro e alla scelta di modi-ficare il PSC per dire stop al cemento, poiché l’espansionedel cemento è una delle cause di svuotamento del centro.

◗◗ È cultura ciò che, a prescindere dalle forme espressive,mette a nudo l’ordine esistente delle cose, segnala la di-stanza tra com’è e come potrebbe/dovrebbe essere. Le po-litiche culturali pubbliche devono affiancare alla conserva-zione di patrimonio e istituzioni storiche (che è possibilesolo se li si fa vivere), l’impegno a far respirare, lasciar cre-scere, manifestarsi tutto ciò che sale dalla società, recepen-done l’implicita criticità. Ciò vale particolarmente nel casodel confronto tra culture e civiltà materiali diverse: occasio-ne imperdibile, credo, per provare a progettare altro futuroriscoprendo il fiume carsico del nostro passato.

◗◗ Trova il mio consenso una cultura come ottimo veicolo diintegrazione degli stranieri intesi come portatori di una cultu-ra autonoma. In questa direzione vanno le iniziative che stia-mo cercando di imbastire anche con le scuole come la forma-zione di studenti stranieri che diventino guide turistiche per iloro connazionali: abbiamo preso contatti con il “Casali”e conil “Nicolini”è in studio un progetto per la costituzione di uncoro multietnico con docenti del conservatorio. Il primo re-quisito che chiediamo agli stranieri e alle realtà come “Via Ro-ma Città Aperta”è che si costituiscano come associazioni dacoinvolgere negli interventi di sostegno del Comune.

◗◗ Ho conosciuto l’Agenzia Quartiere Roma anni fa, da diret-tore del CESPEM dell’Università Cattolica, seguendo un pro-getto di microcredito, che poi non fu approvato dall’alloraAssessore Freda (e che fu invece finanziato da un progettoEuropeo “Spinner”, ma in altra collocazione territoriale). Cre-do che l’Agenzia abbia seguito cose diverse e mutevoli neltempo: dalla cultura, al commercio e altro, spesso “invaden-do” l’ambito di diversi assessorati. Credo occorra rivedernebene le finalità, collegandosi meno con le autorità politichee di più con le associazioni culturali e di volontariato pre-senti sul territorio e persino nelle parrocchie.

◗◗ In via Roma e dintorni dieci anni fa si facevano ronde an-ti-stranieri, oggi si organizzano feste, capodanni e carnevalimulticulturali: bisogna andare avanti. A partire dal tessutopopolare consolidato (da San Savino alla scuola Alberoni al-le suore Scalabriniane, da “Capra square”a famiglie e com-mercianti che lì sono nati e da lì non se ne sono voluti an-dare), bisogna puntare sui giovani per trasformare l’interazona tra Stradone e via Alberoni nella cittadella universita-ria e multiculturale, valorizzando l’Urban Center come luo-go di permanente incontro e passaggio. Col vincolo del ri-spetto delle regole (anche per proprietari e affittuari).

◗◗ Quartiere Roma ha puntato a una riqualificazione delcommercio, incentrando la sua attività sulla cultura giovani-le: l’obiettivo di creare un’imprenditoria giovanile di nicchiama significativa è stato parzialmente raggiunto. Anche il pro-getto Musa ha dato degli esiti interessanti e sono nate espe-rienze che in seguito hanno preso una vitalità autonoma, ol-tre a una piccola rete di gallerie d’arte contemporanea cheha contribuito a caratterizzare il quartiere. Questo percorso,che evidentemente non aveva il compito di assolvere aun’integrazione sociale, è stato avviato e credo debba anda-re avanti, integrandosi con le altre realtà presenti nella zona.

◗◗ Le iniziative artistiche, musicali e culturali (rigorosamentein orari diurni di tradizionale apertura dei negozi) possonofare molto, soprattutto se si coinvolgono le associazioni cul-turali e di volontariato. Creare eventi con regolarità e conti-nuità, non può che attirare gente. Per realizzare questo pro-pongo un metodo di “partecipazione condivisa”alle sceltedell’amministrazione, che vuol dire coinvolgere i commer-cianti nelle scelte e non presentare loro decisioni preconfe-zionate. Il centro storico può diventare un “centro commer-ciale naturale”: con la bellezza dei suoi monumenti offrescenari che nessun centro commerciale può dare.

◗◗ Penso che il prossimo sindaco debba investire nellosviluppo culturale della nostra città in modo coraggio-so, sostenendo e facendo tesoro di quelle esperienzespontanee come l’associazione Via Roma Città Apertache hanno saputo coinvolgere concretamente cittadiniappartenenti a culture diverse nella vita del quartiere,creando momenti di reale arricchimento reciproco.

◗◗ Investendo nei progetti innovativi, nella creatività,nelle iniziative multiculturali, in tutte quelle forze capacidi creare sinergie positive tra i vari attori territoriali e ingrado di cogliere la ricchezza della "contaminazione".Penso che quartiere Roma sia un laboratorio privilegiatoper una politica che veda nella cultura il motore dellosviluppo e del futuro.

◗◗ Sostenere iniziative di coordinamento tra le diverseattività commerciali, rendere più fruibile e attraente lavia con l’inserimento di rastrelliere per biciclette in pun-ti strategici, creando spazi per i dehors e migliorandol’arredo urbano e la pulizia della strada. Importante è ilcoinvolgimento dei commercianti e l’ascolto delle pro-poste e dei progetti per rendere via Roma un asse com-merciale di prima importanza.

◗◗ Credo nella cultura come elemento di crescita, integra-zione e coesione sociale, ma ritengo importante uscire daisoliti schemi culturali che vedono la galleria Ricci Oddi, ilTeatro Municipale, Palazzo Farnese come punti di riferimen-to: bisognerebbe creare un’agenzia culturale che fungesseda motore degli eventi e fosse in grado di valutare tutte leproposte culturali, anche quelle di chi non è rappresentatodalle associazioni. Importante poi anche mettere a disposi-zione degli spazi culturali a basso costo: in particolare riten-go che la proposta di trasformare il Cinema Roma in unospazio di incontro possa essere studiata e supportata.

◗◗ Il quartiere è più vivace, ma la riqualificazione deveproseguire tenendo conto anche delle situazioni dei mi-granti che vivono in case fatiscenti e pagano degli affittialti: per questo bisogna favorire la ristrutturazione deglialloggi e gli affitti agevolati. I giardini della stazione poisono meta di tante comunità straniere e devono esseredunque attrezzati come un parco con delle attività di ri-storazione multietnica. Ritengo inoltre che via Roma va-da liberata dalla auto e inserita nella Ztl e infine debbaessere dotata di strumenti che permettano ai migranti dipraticare la loro cultura.

◗◗ Via Roma non è più l’asse commerciale di un tempo per-ché la “politica della paura”ha prodotto delle forti specula-zioni sulle spalle dei soggetti più deboli: così i negozi sonostati sostituiti da case e garage. Credo però che un aumen-to dell’offerta residenziale agevolata e il ripristino dello sto-rico mercatino dell’antiquariato possano aiutare il commer-cio di tutta la zona, insieme alla promozione di esperienzeinnovative come i negozi temporanei, utili a rilanciare gli af-fitti commerciali. Una forte collaborazione fra il Comune, leassociazioni di categoria e l’agenzia culturale sopracitatapuò dare slancio alla promozione della zona.

◗◗ Credo che l’obiettivo principale debba essere quellodi favorire la possibilità di creare spazi polivalenti in cuipossa praticarsi l’interscambio culturale attraverso larealizzazione di mostre, presentazioni di libri, proiezionidi film, dibattiti. Il fattore determinante, però, è uno: le i-niziative devono essere pensate e predisposte in mododa favorire la reale e concreta partecipazione delle tanteetnie che arricchiscono Piacenza.

BERNARDO CARLI(ASSOCIAZIONE "VIA ROMA CITTÀ APERTA")

◗◗ Quale politica culturale verrà fatta dalla futuraamministrazione in funzione del fatto che attraverso lacultura si possono attuare delle forme politiche diintegrazione?

FRANZ BERGONZI(DIRETTORE AGENZIA QUARTIERE ROMA)◗◗ Arte e cultura sono tra i fattoriessenziali per lo sviluppo,l’integrazione e la sicurezza di un

territorio. Quartiere Roma, grazie all’impegno diresidenti, giovani, commercianti, artisti, scuole,associazioni e istituzioni, ha iniziato ad essere unquartiere “creativo”e multiculturale. Come proseguiretela riqualificazione?

MARIUCCIA TRENCHI(TITOLARE DEL BAR “MA MAISON” DI VIA ROMA)

◗◗ Quali iniziative concrete intende attuare se diventeràsindaco per incentivare il commercio in via Roma?

◗◗ Arte e cultura fanno parte di quel linguaggio “univer-sale” che contribuisce a creare unti di contatto tra lepersone. Ma in futuro credo si dovrà fare un passo inpiù. Dovremo puntare su azioni tese a incentivare mag-giormente l’integrazione e per farlo bisognerà dare spa-zio alla mediazione culturale e al protagonismo di asso-ciazioni, commercianti e residenti che, a volte, in passa-to, non si sono sentiti parte di un progetto che è statopercepito come calato dall’alto.

◗◗ Via Roma ha delle caratteristiche commerciali peculiari,convivono botteghe storiche ed esercizi etnici. Come valo-rizzare questa ricchezza? Portando i piacentini in via Roma.Incentivare il commercio significa coordinate iniziativepubbliche e private: un ruolo che spetta certamente al Co-mune. A partire dalla disponibilità dei locali, per arrivare adeventi mirati di promozione dell’asse commerciale. Penso,ad esempio, a quando si organizzava, la terza domenica delmese, il mercato di via Roma. Una prospettiva che credopossa andare nella direzione di valorizzare il commercio evalorizzare una zona così ricca.

◗◗ Per favorire in via Roma nuove attività in locali tuttoravuoti (non solo bar, ma un fiorista, un calzolaio, ecc.), il Co-mune può intervenire con sgravi fiscali e svolgendo un ruo-lo di garanzia tra proprietari e inquilini (modello Agenziadell’affitto). Credo sia un’occasione da non sprecare: gli af-fitti sono decisamente più bassi che in altre zone del centroe spesso si trovano locali con cantine e cortili da valorizzare.Infine una battuta sul nome del bar della signora Mariuccia(che sintetizza bene quel che mi pare l’atteggiamento giu-sto): apertura all’altro (in francese,“ma maison”), senza ri-nunciare alle proprie radici (“casa mia”).

◗◗ Più che il commercio in sé, via Roma merita una forma dipromozione complessiva: io metto all’interno del tema ilprogetto per la ristrutturazione delle abitazioni da favoriremagari con forme di incentivazione come l’abbattimentodell’Imu. Lo stesso potrebbe valere anche per gli esercizicommerciali sfitti attraverso forme di incentivazione legatealla tassazione locale e dedicate soprattutto all’imprendito-ria giovanile che potrebbe trovare avvio. Credo insommache potremmo cercare di realizzare un’iniziativa coordinatasulla residenza e sul commercio della zona che comunqueha avuto negli anni un progressivo miglioramento.

FRANCESCOCACCIATORE

GIANNID’AMO

SAMUELERAGGI

PAOLODOSI

LUIGIRABUFFI

MARCOMAZZOLI

■ Un tempo era la zona di Por-ta Galera, poi è diventato Quar-tiere Roma. Ma ad essere cam-biato non è solo il nome: in que-sti anni via Roma ha mutato lasua anima: zona simbolo della“Piacenza vecchia”, centro ne-

vralgico del commercio al pun-to da essere sede di un caratteri-stico mercatino dell’antiquaria-to, via Roma ha attraversato tan-te fasi: da quartiere dei piacenti-ni “del sasso” a piccola galleria acielo aperto, da luogo della pau-

ra a spazio dove l’integrazione sicostruisce giorno per giorno.

Ecco allora il motivo per cuivia Roma diventa l’argomentodi questo nostro appuntamentocon i candidati. Abbiamo dato laparola a tre piacentini che que-

sta zona la conoscono e l’hannovissuta “a dovere”: BernardoCarli, ex dirigente scolastico delliceo “Cassinari” e ora portavo-ce, con Paolo Maurizio Bottigel-li, di “Via Roma Città Aperta”, larealtà che proprio ieri ha lancia-

to il Carnevale di via Roma;Franz Bergonzi, leader dell’A-genzia Quartiere Roma che hatrasformato la zona in una citta-della dell’arte e del protagoni-smo giovanile; Mariuccia Tren-chi, proprietaria della storica

latteria “Ma Maison” (un tempoLatteria Mariuccia) che da annirifocilla la zona con le sue preli-batezze. A loro la parola e ai can-didati l’onere (e l’onore) di direla loro.

Parab.

Verso le primariedel centrosinistra

?Tredomande per un candidatosindaco

* in ordine alfabetico

LIBERTÀDomenica 22 gennaio 201220

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22 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 1 - 2012

PIACENZA - Libertà 22-1-2012

Cronaca di Piacenza

■ (mir) L’inaugurazione delcentro polifunzionale della Be-surica ha avuto un’appendicepomeridiana, quando l’ormaiconsolidato duo sindaco Reggi-bimbo Romeo ha tagliato il na-stro della nuova palestra-centroriabilitativo. In prima fila la fa-miglia Rocca, anima della strut-tura che rappresenta un puntodi riferimento soprattutto pernumerosi anziani e per il me-glio del calcio dilettantisticopiacentino, che trova in Giusep-pe, Emanuele e Daniele (oltreche nel mitico Jimmy Bottigelli)degli angeli custodi che ti rimet-tono in sesto dopo infortuni diqualunque tipo.

Una cerimonia che ha avutoanche una madrina d’eccezio-ne, vale a dire la showgirl Jenni-

fer Rodriguez, ammiratissimafidanzata di Daniele Rocca.

Dopo l’immancabile benedi-zione della struttura da parte didon Franco Capelli e la visitaguidata ai locali, c’è stata la con-segna dei riconoscimenti a co-loro che si sono impegnati perla realizzazione del progetto. In-trodotti dal giornalista di Li-bertà Paolo Gentilotti, sono co-sì stati premiati Carl Tedaldi diIndacoo, l’assessore Luigi Gaz-zola, il presidente dell’Asp Cittàdi Piacenza Leonardo Mazzoli,il rappresentante dei cittadinidella Besurica Luigi Guarnieri,il dirigente comunale TazianoGiannessi e Anna Rocca.

La scaletta ha registrato an-che gli interventi del sindacoReggi, del presidente del consi-

glio provinciale Roberto Pa-squali, del dottor Luigi Cella inrappresentanza dei medici difamiglia e del dottor StefanoCraviotto (direttore sanitariodel centro di riabilitazione Roc-ca). Giuseppe Rocca, dopo averha ricordato che la struttura èpresente già da 15 anni nelquartiere, avendo operato finoal giugno 2011 nei vicini localimessi a disposizione dalla par-rocchia di San Vittore, ha rin-graziato tutti i presenti e in par-ticolare l’amministrazione co-munale per essere riuscita aportare a termine un progettocosì importante e difficile.

Per finire, spazio al coro Ger-berto e al ricco buffet, a cui han-no contribuito anche gli altri e-sercizi commerciali che opera-no nel centro polifunzionale,vale a dire il laboratorio analisidella dottoressa Maria LetiziaMeringolo e la pizzeria “L’Undi-ci” di cui è socio assieme a E-manuele Rocca anche il calcia-tore del Genoa Alberto Gilardi-no.

Presenti alla mattina anche ivolontari della Misericordia egli agenti della polizia munici-pale che già da qualche meseoccupano la nuova sede delComparto 2-3, i quali, pur tro-vandosi in un luogo più decen-trato rispetto ai precedenti,hanno subito stabilito un filodiretto con i cittadini.

LA STRUTTURA - Premiati gli ideatori del progetto

Anche la palestra riabilitativae la sede della Misericordia

IL COSTRUTTOREIndacoo: «Sette milionidi investimento,impulso al quartiere»■ (mir) Indacoo, la coope-rativa piacentina che ha cu-rato la costruzione del nuovocentro polifunzionale, hascelto un nome molto parti-colare per la società di pro-getto che ha realizzato i lavo-ri: “Il cuore della Besurica”.«Ci sembrava quello più a-datto per-ché si anda-va a darenuovo im-pulso allavita di unintero quar-tiere – spie-ga l’inge-gner CarloTedaldi – laparte piùlunga è sta-ta la progettazione esecutiva,che ci ha molto impegnati. Lafase esecutiva e il collaudosono state altrettanto delica-te e complesse, alla fine cre-diamo di essere riusciti a ri-spondere al meglio alle varieesigenze che si intersecava-no: ci sono residenze e box,ma anche spazi pubblici e diinteresse sociale che convi-vono al meglio».

L’investimento è stato di7,3 milioni di euro: «Alla finepossiamo dire che ne valevala pena – commenta Tedaldi –e non solamente per gli a-spetti economici: la comu-nità aveva bisogno di questispazi e glieli abbiamo dati,noi siamo riusciti, in questafase di crisi, a operare al me-glio e a far lavorare i nostri so-ci e i nostri subappaltatori.Quindi un quadro molto po-sitivo».

Il presidente di Indacoo Fa-bio Salotti ha sottolineato unaspetto: «Questo interventorispecchia al meglio le due a-nime che si sono fuse in In-dacoo, ossia quella di ediliziasociale rappresentata da Pia-cenza 74 e quella più residen-ziale di Coop Valdarda. Siamoriuscite a tenerle insieme evalorizzarle al meglio».

L’inaugurazione del centro polifunzionale della Besurica.A lato il sindaco Reggi e l’assessore ai lavori pubblici Ignazio Brambati (foto Bellardo)

■ Il sindaco Roberto Reggi eil piccolo Romeo hanno taglia-to il nastro del nuovo centropolifunzionale alla Besurica, i-naugurato ufficialmente ierimattina nonostante le attivitàsiano cominciate già da diver-so tempo.

«E’ l’ennesima conferma delfatto che a Piacenza la collabo-razione pubblico-privato fun-zione bene da molti anni – hadetto il primo cittadino – e inqualche modo crediamo di a-vere precorso i tempi: oggi an-che il governo la vuole incenti-vare, noi ci abbiamo già fattoimportanti opere. Questa è so-lo l’ultima in ordine di tempo,voglio ricordare l’hospice, ilforno crematorio, gli asili, iparcheggi: in quadro di risorsesempre più scarse per le am-ministrazioni è la strada da se-guire, mantenendo sempre ilcontrollo pubblico, ma la-sciando l’iniziativa al privato».

Che in questo caso si chiama“Il cuore della Besurica”, so-cietà di progetto del gruppoIndacoo che ha ricevuto inconcessione i terreni dal Co-mune, effettuando in investi-mento di 7,3 milioni di europer realizzare appartamenti,box e locali commerciali (sonopresenti una palestra, una piz-zeria e un laboratorio analisi),ma anche spazi da cedere al-l’amministrazione, come lanuova sede del Comparto 2-3della polizia municipale, uncentro diurno, residenze tem-poranee per anziani e la sede

della pubblica assistenza Mi-sericordia.

«Abbiamo dato una rispostaa molte delle domande che iresidenti ci presentavano dadieci anni – ha consideratoReggi – rendendo ancora mi-gliore la qualità della vita in unquartiere importante e popo-loso con i suoi 7mila abitanti,che merita tutta l’attenzioneche gli abbiamo riservato. L’ul-timo pensiero voglio riservarlo

sia ai tecnici e ai dipendenticomunali che hanno lavoratoa questa pratica sia a Indacoo,che ha creduto in questo pro-getto, mettendo in campo uninvestimento oneroso in unmomento non facile».

Un intervento evidentemen-te apprezzato dai cittadini, vi-sto che la piazza coperta delnuovo centro polifunzionale e-ra molto affollata. Dopo le pa-role di Reggi, è arrivata la be-

nedizione di don Franco Ca-pelli, che ha sottolineato il fat-to che questo intervento, unitoa quelli effettuati di recentedalla parrocchia di San Vittore,«hanno reso la Besurica più

bella, funzionale, al serviziodelle famiglie: si è concretizza-ta la speranza che tutti aveva-mo di renderla molto di più diun semplice quartiere dormi-torio».

Poi, sulle note della bandaPonchielli, il taglio del nastroche ha liberato in aria i be-nauguranti palloncini bian-crossi, la visita ai locali e ilricco buffet.

Michele Rancati

Alcuni ambienti del Centromedico riabilitativo Roccainaugurato ieri all’interno delnuovo centro polifunzionale

«Una Besurica più bella e vivibile»Reggi dà il via al centro polifunzionale. Don Capelli: servizi alle famiglie

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LIBERTÀDomenica 22 gennaio 2012 15

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23Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 1 - 2012

PIACENZA - Cronaca 22-1-2012

La Cronaca cittadina SABATO 21 GENNAIO 2012

2 CRISI EDITORIALE

Numerosi gli attestati di soli-darietà giunti ieri in reda-zione da parte di diversi

esponenti politici. Intanto, l’asses-sore provinciale alla Formazione,Andrea Paparo, ha organizzato -accogliendo le richieste dei sinda-cati Cgil, Cisl e Uil - per giovedìdue incontri con le redazioni degliorgani di stampa che stanno viven-do un momento di crisi: La Crona-ca e Teleducato. L’incontro con lesocietà editoriali è fissato alle 10per la tv e alle 11 per il quotidiano.

La solidarietà è arrivata dal presi-dente della Provincia, MassimoTrespidi: «Apprendiamo con preoc-cupazione la decisione della societàeditoriale del quotidiano Cronacadi sospendere le pubblicazioni.Esprimiamo la nostra solidarietà aigiornalisti e a tutti i lavoratori».Dell’incontro di giovedì prossimoin Provincia, Trespidi auspica «chepossa essere un momento utile perconcretizzare risultati nell’interessedei lavoratori e del pluralismo del-l’informazione».

Apprezzato anche l’interventodel presidente del Consiglio comu-nale, Ernesto Carini, che, a nomedi tutta l’aula ha espresso «il ram-marico per una situazione di crisiche coinvolge sempre più spesso lastampa e, in questo caso, il quoti-diano La Cronaca. La pluralitàd’informazione è uno dei cardinidella democrazia e del libero scam-bio di opinioni tra i cittadini».

I primi a intervenire, con una no-ta, sono stati i due candidati sinda-co alle primarie del centrosinistra,Francesco Cacciatore e Paolo Do-si. «La sospensione o addirittura lachiusura dell’edizione locale delquotidiano “La Cronaca” - scrivo-no - è per Piacenza un fatto graveda più punti di vista. La chiusuradi un giornale, qualunque sia la sua

cere la notizia della sospensionedelle pubblicazioni del quotidianoLa Cronaca di Piacenza, preludio,come è stato detto, di una probabi-le chiusura dell’edizione locale del-la testata. Il nostro primo pensierocome cittadini, prima ancora checome amministratori, va dunque aitanti seri e preparati redattori e col-laboratori del giornale che in questianni hanno operato con rigore eprofessionalità garantendo quellasana concorrenza fra testate gior-nalistiche locali che è il sale di unapiù corretta e plurale informazione.

Questa difficile situazione che staattraversando La Cronaca per laprovincia e la città di Piacenza ètanto più grave se messa vicino allarecente crisi dell’emittente televisi-va di Teleducato. Sono tanti pezzidi libera informazione che verreb-bero meno e, questo, non è mai unbuon segnale per avere garantitauna pluralità di opinioni e di infor-mazioni.

Solidarietà dunque a tutti questigiornalisti e alle loro famiglie a no-me mio e dell’Italia dei Valori».

Non è mancato nemmeno ieri unvivace dibattito sul sito internet“piacenzasera.it”, dove i lettori sisono scambiati opinioni sul ruolodel nostro giornale. Molti gli ap-prezzamenti, ma anche qualche cri-tica - alcune sono sembrate più chealtro sparate provenienti da presedi posizione ideologiche e, forse, dauna scarsa conoscenza del giornale- alla notizia di una sospensionedelle pubblicazioni, in attesa di unadecisione del Dipartimento dell’e-ditoria sui contributi pubblici, do-po la nomina ieri del nuovo sotto-segretario Paolo Peluffo, il quale hafatto sapere che si dedicherà imme-ritatamente a questo problema cheattualmente riguarda una trentinadi testate in tutta Italia.

La solidarietà al nostro giornaleInterventi dei politici: pluralità di informazione principio cardine

linea editoriale, rappresenta il venirmeno di un principio importantecome quello della pluralità del-l’informazione, vale a dire di unarappresentazione della realtà fattadi più punti di vista a garanzia deilettori, quindi, dei cittadini. La no-

stra solidarietà va soprattutto ai re-dattori del quotidiano locale che inquesti anni hanno operato con pro-fessionalità e serietà e a tutti queigiovani collaboratori che, pur inuna situazione precaria, sono cre-sciuti professionalmente e a tutti i

lavoratori della testata. A tutti loro,in caso di chiusura, si toglie o si al-lontana in una prospettiva vaga, lapossibilità di esercitare una profes-sione sulla quale hanno investitomolto tempo e molta speranza. Si-tuazione acuita dalle decisioni cheassumerà l’editore, ma già grave-mente palesata negli ultimi mesi.Auspichiamo la soluzione dei pro-blemi con lo sblocco dei finanzia-menti necessari a proseguire nel-l’attività e in questo senso ci attive-remo anche attraverso i parlamen-tari locali del Partito Democrati-co».

La solidarietà è arrivata anche daun altro candidato alle primarie,sempre del centrosinistra, SamueleRaggi (Italia dei valori). «Non pos-siamo che apprendere con dispia-

Cacciatore e Dosi(Pd), Raggi Idv) eCarini, presidentedel Consiglio comu-nale, si tratta di un«fatto grave»

«In quella redazione ho visto crescere degli amici»LA LETTERA

Cari amici della Cronaca, sono le parole chenon avrei mai voluto scrivere per una notiziache non avrei mai voluto leggere.

Per la pubblicazione di queste mie righe nonvi chiamerò rompendovi le scatole per chiedereun titolo diverso o una foto più grande. Non milamenterò perché non siete venuti a una confe-renza stampa o perché mi inseguite telefonica-mente per un commento sulla notizia del giorno.

Ve le lascio semplicemente così, sperando chetramite loro arrivi a tutti il mio più sentito “midispiace”; e davvero non sapete quanto. In quel-la redazione, prima de La Voce e poi della Cro-naca, ho visto passare alcuni dei miei più cariamici; imparare tra quelle mura e in giro per laprovincia non solo un mestiere, ma anche ad al-lenarsi alla vita. Per questo non voglio né com-mentare le vicende che vi hanno portato a que-sto punto, né recriminare per la fine del plurali-

smo dell’informazione in città, né soffermarmisolo nel tributare quella solidarietà che va a voicome a tutti quelli che perdono il lavoro in que-sto periodo di crisi: ci saranno tempi e modi perfarlo e commentatori certo più autorevoli di me.

Ma a voi mi lega non solo un rapporto profes-sionale, con molti una sincera amicizia, con alcu-ni ho passato gli anni più belli della mia vita e neconosco vizi e virtù, debolezze e forze. E’ a quellaforza, quella che vi ha contraddistinto in questianni nel portare avanti un lavoro encomiabile,girando città e provincia alla ricerca di notizie ecommenti, che vi prego di appellarvi in questomomento per superare le difficoltà con nuovoslancio e fiducia. E sapete che su un amico ci po-trete sempre contare…

In bocca al lupo.Marco Civardi

consigliere comunale Pdl

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24 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 1 - 2012

PARMA - Gazzetta 21-1-2012 PARMA - Polis 21-1-2012

21-GEN-2012

da pag. 7Direttore: Giuliano Molossi Quotidiano

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25Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 1 - 2012

PARMA - Gazzetta 21-1-2012 PARMA - Polis 21-1-2012

Polis Quotidiano 21-GEN-2012

da pag. 1Direttore: Emilio Piervincenzi