RASSEGNA ALIMENTARE - 2016 - 1

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Rivista tecnica, bimestrale in Italiano relativa alle tecnologie destinate all'industria alimentare e delle bevande. Questo fascicolo propone una panoramica di tecnologie, componentistica e automazione per l'industria del food&beverage

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SOMMARIO

37-57NEWS

62-80CONFEZIONAMENTO

81-95AUTOMAZIONE

96-108FIERE

LATTIERO CASEARIOCAD PROJECT SRL: A perfect tAilor mAde service!. pag 58/61

AB ENERGY: cogenerazione e valorizzazione energetica delle fonti rinnovabili. pag 4/12

ENERGIA

RADEmAkER Bv: linea pane rademaker “crusto” analisi tecnica e valutazione del costodi proprietà. pag 39-40

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Redazione, sede legalee amministrazione:Via Ballerini, 66 20831 SEREGNO (MB)Tel. +39 0362 244182

+39 0362 244186web site: www.editricezeus.come-mail: [email protected]: www.itfoodonline.come-mail: [email protected]: editricezeus

Novità e panorama dei fornitori di macchine, impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare anno XXXVI - n.1 - Febbraio 2016

direttore responsabileEnrico [email protected]

coordinamento redazione S.V. [email protected]

redazione Sonia [email protected]

contabilitàElena [email protected]

Grafica, progettazione e Impaginazione ZEUS [email protected]

Tipografia Faenza Industrie GraficheRassegna Alimentare(fascicolo singolo/bimestrale): 25 € (Europa) 30 US$ (fuori Europa).Abbonamento annuale (sei fascicoli):120 € (Europa) 170 US$ (fuori Europa)Il pagamento degli abbonamenti può essereeseguito a mezzo vaglia o assegnointestato a EDITRICE ZEUS SAS

rassegna Alimentarepanorama dei fornitori di macchine impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare. Periodicità: bimestrale. Autorizzazione del tribunale di Milano, n°25 del 24/1/1981.Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

ISSN 1827-4102

Vietata la riproduzione anche parziale di articoli o fotografie (articoli e fotografienon vengono restituite dalla redazione). La redazione non si assume nessuna responsabilità su eventuali errori di fotocomposizione relativa ad articoli pubblicati su riviste della EDITRICE ZEUS SASwww.editricezeus.com

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CONFEZIONAMENTO

TIESSE ROBOT SPA: tiesse robot: dalla tecnologia Kawasaki il nuovo robot “duAro” pag 86-87

AUTOMAZIONE

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

cogenerazione e valorizzazione energetica delle fonti rinnovabili

Fondato a Orzinuovi nel 1981 da Angelo Baronchelli, AB (www.gruppoab.it) ope-ra nei settori della cogenerazione e della valorizzazione energetica delle fonti rin-novabili. AB è oggi il riferimento globale della cogenerazione, grazie alle proprie soluzioni modulari per esterno da 100 a 10.000 kWe. Fino a oggi sono stati instal-lati oltre 1.000 impianti per un totale di potenza elettrica nominale che supera i

1.300 MW. Negli ultimi anni la capacità produttiva è quadruplicata e il numero di dipendenti ha superato le 600 unità.

AB è oggi presente con filiali dirette in Po-lonia, Serbia, Croazia, nonché in Spagna, Romania, Repubblica Ceca, Austria, Bra-sile, Paesi Bassi, Francia, Germania, UK, Canada, USA, Israele e recentemente ha aperto anche in Russia, Turchia e Messico.

Alcuni esempi di applicazione delle tecnologie di AB del settore alimentare, in cui aziende affermate sul mercato nazionale ed internazionale per la qualità dei loro prodotti, hanno scelto di impiegare impianti di cogenerazione e trigenerazione.

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

S inergia Sinergia tra AB e il settore dell’agroalimentare italiano: la cogenerazione

entra nello stabilimento Orogel di Ce-sena, realtà di punta del settore in Italia, dove si produce un quarto dei prodotti vegetali del nostro Paese. Il Gruppo Industriale di Orzinuovi si con-ferma partner ideale per ottimizzare l’efficienza energetica anche delle aziende alimentari attraverso l’instal-lazione di due impianti di cogenera-zione alimentati a gas naturale nella sede romagnola.

Qualità, efficienza e sostenibilità sono solo tre delle caratteristiche che acco-munano due importanti realtà indu-striali del nostro paese che puntano sull’eccellenza del prodotto “Made in Italy”. AB (www.gruppoab.it), leader europeo del settore della cogenera-zione, ha infatti installato due impian-ti ECOMAX® 20NGS (www.gruppoab.it/soluzioni/ecomax.asp) nello stabi-limento Orogel di Cesena, un grande marchio di eccellenza che offre pro-dotti nati e coltivati in Italia capaci di esaltare il gusto della grande tradizio-ne culinaria italiana.

La bolletta energetica è uno dei fattori più incidenti sui costi di produzione. Oggi più che mai è ne-cessario un processo di ottimizza-zione delle spese anche nel settore dell’agro alimentare e, per quanto riguarda Orogel, in particolare nella produzione di prodotti freschi e sur-gelati di qualità nello stabilimento di Cesena. È per questo motivo e per la visione dell’azienda romagnola che punta sempre più su autoproduzio-ne di qualità, impegno nella ricerca, sviluppo tecnologico, sostenibilità e rispetto della natura e dei suoi cicli, che Orogel ha scelto un sistema di co-generazione AB.

I tecnici AB hanno installato due impianti di cogenerazione ECO-MAX® 20NGS (http://www.gruppoab.it/soluzioni/ecomax.asp) a gas na-turale con una potenza elettrica di 4 MegaWatt che assicurano la copertura del 70% circa di fabbisogno elettrico e il 65/70% del fabbisogno termico dello stabilimento di Cesena. L’assetto dell’impianto scelto massimizza l’utiliz-zo delle produzioni, che sono variabili essendo legate alla stagionalità e alla disponibilità di prodotto dell’industria alimentare. I volumi attesi per quan-to riguarda l’energia elettrica prodot-

ta sono di circa 21mila megawatt ora all’anno, con un recupero termico di circa 12.500 megawatt ora. Il risparmio annuo è di circa 1 milione e 200 mila metri cubi di gas pari a 2.300 tonnel-late di CO2, 1.600 chilogrammi di CO e 3.700 chilogrammi di NOx di emissioni evitate nell’ ambiente.

Il percorso intrapreso da Orogel con AB nello stabilimento di Cesena è un ulteriore passo dell’azienda romagno-la in direzione dell’autoproduzione, dell’efficienza energetica e della ricer-ca di alti standard tecnologici.

ab e orogel: lA cogenerAzione Al servizio dellA quAlità e dell’AmBiente

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

C ontinuare a crescere svi-luppandosi a livello in-ternazionale mantenendo

ben saldi i principi di alta qualità e “italianità” attraverso una politica “green” legata all’efficienza energe-tica: questi i comuni denominatori di due aziende come AB e Grana-rolo.

In considerazione degli elevati con-sumi di energia elettrica e termica richiesti dai processi produttivi e nell’ottica di una razionalizzazione nell’utilizzo delle fonti di energia fossile, con conseguente risparmio economico e miglioramento della condizione ambientale relativa-mente ai gas serra, la Granarolo S.p.A. ha installato ben due im-pianti di cogenerazione di AB pres-so i siti produttivi di Pasturago di Vernate (MI) e Gioia del Colle (BA).

Le aziende agro alimentari indu-striali sono grandi “consumatri-ci” di energia termica ed elettrica all’interno della loro filiera con importanti ricadute sia sulla loro bolletta che sull’ambiente e la co-generazione è quindi la soluzione ideale per far fronte alle esigenze di queste realtà. Granarolo S.p.A., il maggiore operatore agro indu-striale del Paese a capitale italiano in crescita sia a livello nazionale che internazionale, pone grande attenzione, oltre che alla qualità ed all’eccellenza dei propri prodot-ti, anche all’efficienza energetica e alla salvaguardia ambientale e per questo motivo ha scelto AB, leader del proprio settore a livello interna-

zionale, per progettare e realizzare due impianti di cogenerazione nei siti produttivi di Pasturago di Ver-nate, in provincia di Milano, e Gioia del Colle, in Provincia di Bari.

L’energia elettrica prodotta nei due impianti viene integralmente utiliz-zata dai siti produttivi così come l’energia termica, con un risparmio notevole sia a livello economico sia a livello di emissioni di gas serra in atmosfera. Si stima infatti per i due impianti in oggetto, un risparmio complessivo pari a circa 5.800 ton/anno di CO2 emessa.

GLI IMpIANtI ABpASturAGO dI VErNAtEL’attività dell’impianto di Pasturago di Vernate (MI) è finalizzata alla pro-duzione e confezionamento di latte fresco, panna, yogurt, dessert e latte UHT. L’impianto, un ECOMAX® 33 HE, è alimentato a gas natura-le ed è una soluzione modulare in container, di potenza nominale complessiva a pieno carico pari a 3.354 kWe e con potenza termica complessiva introdotta di 7.674 kW. L’impianto produce energia elettri-ca che, al netto dei consumi delle apparecchiature ausiliarie viene integralmente consumata dal sito produttivo dell’azienda, mentre l’e-nergia termica prodotta dal sistema di raffreddamento dei gas di scari-co e del motore è utilizzata per usi tecnologici dell’azienda sotto forma rispettivamente di vapore a 11 barg e acqua calda a 90 °C. Sul circuito fumi è installato uno scambiatore a tubi di fumo per produrre vapore

ab e granarolo, l’itAliA che eccelle fA sinergiA nel nome dell’efficienza energetica

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

utilizzato dall’azienda per i propri scopi produttivi. L’energia termica totale recuperabile è pari a 2.808 kWt. È prevista una operatività del gruppo pari a circa 7.000 h/anno.

GLI IMpIANtI AB GIOIA dEL COLLEL’attività dell’impianto di Gioa del Colle (BA) è finalizzata al trattamen-to e confezionamento di latte fresco pastorizzato e UHT a marchio “Per-la” e a marchio “Granarolo”. L’impianto, un ECOMAX® 10 NGS, è alimentato a gas naturale ed è una soluzione modulare in container, di potenza nominale complessiva a pieno carico pari a 1.063 kWe e con potenza termica complessiva introdotta di 2.673 kW. Questo impianto produce energia elettrica che, al netto dei consumi delle apparecchiature ausiliarie, viene utilizzata per soddisfare le esi-genze energetiche di stabilimento; mentre l’energia termica prodotta dal sistema di raffreddamento dei gas di scarico e del motore è utiliz-zata per usi tecnologici dell’azienda sotto forma rispettivamente di vapo-re a 13,5 barg e acqua calda a 90 °C. Sul circuito fumi è installato uno scambiatore a tubi di fumo per pro-durre vapore utilizzato dall’azienda per i propri scopi produttivi. L’ener-gia termica totale recuperabile è pari a 1.148 kWt.

È prevista una operatività del grup-po pari a circa 6.799 ore/anno.

Dati caratteristici cogeneratore Pasturago Di Vernate

PCI gas naturale kWh/Nm3 9,5

Consumo gas naturale Nm3/h 808

Potenza introdotta kW 7.674

Potenza meccanica erogata kWe 3.431

Potenza elettrica erogata kWe 3.354

Potenza termica recuperabile (acqua calda)

kWt 1.707

Potenza termica recuperabile (gas di scarico raffreddati a 180 °C)

kWt 1.101

Rendimento elettrico % 43,6

Rendimento termico % 36,6

Rendimento complessivo % 80,2

Dati caratteristici cogeneratore gioia Del colle

PCI gas naturale kWh/Nmc 9,5

Consumo gas naturale Nmc/h 281

Potenza introdotta kW 2.673

Potenza meccanica erogata kWe 1.095

Potenza elettrica erogata kWe 1.063

Potenza termica recuperabile(acqua calda+ gas di scarico raffreddati a 210 °C)

kWt 1.148

Rendimento elettrico % 39,8

Rendimento termico % 42,9

Rendimento complessivo % 82,7

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

AB leader europeo nel-la realizzazione di impianti di cogene-

razione, ha fornito per il Pastificio Garofalo di Gragnano uno specifico impianto di trigenerazione. La scelta della prestigiosa azienda campana, nota per l’attenzione che riserva alla qualità del prodotto e per il forte sentimento di rispetto per il proprio territorio, nasce dalla consapevolezza che la trigenerazio-ne sa unire ottimizzazione dei costi

energetici e fattivo impegno eco-ambientale. La scelta di Garofalo è un’ulteriore testimonianza di come le imprese del settore della pasta siano alla ricerca di partner propositivi e so-luzioni concrete per abbattere i co-sti e migliorare la propria efficienza energetica. Vi sono poi da considerare i positi-vi risvolti in termini di impegno am-bientale, ora più che mai impor-tanti in ottica di adeguamento alle evoluzioni legislative e “spendibili” a livello di marketing, soprattutto per chi produce alimenti fortemen-te e idealmente legati al proprio

territorio e alla ”naturalità”. Da oltre due secoli il nome “Garofa-lo” significa pasta di Gragnano: fra le più rinomate al mondo, vero e proprio simbolo del gusto mediter-raneo. La scelta della trigenerazione ri-entra perfettamente in questa fi-losofia, che punta a salvaguardare l’eccellenza del prodotto con un occhio molto attento anche alla filiera dell’impresa, all’ottimizza-zione dei costi energetici e alla so-stenibilità. Al pastificio di Gragnano, i tecnici AB hanno installato un impianto di trigenerazione ECOMAX® 26HE.

impianto di trigenerazione AB per il pAstificio lucio garofalo Spaun nuovo, importante riconoscimento della capacità del gruppo industriale di orzinuovi di essere partner per l’efficienza energetica della filiera dei pastifici.

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

Significativa la capacità di AB di ri-spondere al timing richiesto dal cliente, che desiderava rendere operativo l’impianto in tempi molto stretti e senza fermare a lungo le linee produttive: l’impianto è stato reso operativo in pochi mesi dal mo-mento dell’approvazione del piano di fattibilità e l’installazione, condot-ta integralmente da personale spe-cializzato AB, si è svolta curando di mantenere il più possibile attivo e senza rallentamenti il flusso produt-tivo dello stabilimento. L’impianto realizzato al pastificio, composto da una soluzione in con-tainer ECOMAX® 26HE e da un as-sorbitore a bromuro di litio, sviluppa una potenza complessiva di 2.651 kWe. La potenza termica comples-siva erogata è pari a 2.482 kWt: 1.314 kW provengono dal recupero del calore sul blocco motore per la produzione di acqua calda, mentre 1.168kW provengono dal recupero sui fumi mediante caldaia ad acqua surriscaldata.

L’acqua calda prodotta è utilizzata per alimentare l’utenza privilegiata costituita dall’assorbitore (trigene-razione) per la produzione di acqua

refrigerata, con una potenza frigori-fera massima erogabile di 633 kWf, e l’utenza secondaria, posta a valle dell’assorbitore, recupera il calore rimanente, attraverso uno scambia-tore per la produzione di acqua cal-da a 70°C.

AB ha contribuito alla progettazione delle interconnessioni con i circuiti termici di trasporto e utilizzo esi-stenti nello stabilimento Garofalo, in particolare la rete dell’acqua sur-

riscaldata, dell’acqua refrigerata ed il sistema di distribuzione dell’ener-gia elettrica, garantendo in questo modo una perfetta sinergia con le tecnologie già in essere. Il rendimen-to complessivo dell’impianto supera l’85%. L’energia elettrica prodotta è intera-mente autoconsumata dallo stabili-mento, con controllo del generatore in modalità scambio zero con la rete, per evitare cessione di energia nelle fasi di ridotta attività del Pastificio.Anche l’energia termica è intera-mente consumata dalle utenze in-terne dello stabilimento: sia l’acqua surriscaldata che l’acqua refrigerata sono coinvolte nel processo di pro-duzione della pasta (per l’alimenta-zione delle trafile, la termoregola-zione dei locali di produzione della pasta ed essicazione del prodotto); parte dell’acqua calda è inoltre uti-lizzata per il riscaldamento dei locali nei mesi invernali.

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

C ontinuare a crescere a livello nazionale ed internazionale mantenendo ben saldi i prin-

cipi dell’ alta qualità attraverso una politica “green” legata all’efficienza energetica: questi i comuni denomina-tori di due aziende come AB e Galbani, leader dei loro rispettivi settori. In considerazione degli elevati con-sumi di energia elettrica e termica richiesti dai processi produttivi e nell’ottica di una razionalizzazione nell’utilizzo delle fonti di energia fossi-le, con conseguente risparmio econo-mico e miglioramento della condizione ambientale relativamente ai gas serra, Galbani, parte del Gruppo Lactalis Ita-lia - leader assoluto nel mercato dei prodotti lattiero-caseari, ha installato tre impianti di cogenerazione di AB presso i siti produttivi di Cortelona (PV), Giussago (PV) e quello di Lacto Siero a Bozzolo (MN).Le aziende agro-alimentari e lattie-ro-casearie industriali sono grandi “consumatrici” di energia termica ed elettrica all’interno della loro filiera con importanti ricadute sia sulla loro bolletta che sull’ambiente e la coge-nerazione è quindi la soluzione ideale per far fronte alle esigenze di queste realtà. Galbani, prima marca di formaggi ita-liani nel mondo, è parte dal 2006 di Gruppo Lactalis, leader assoluto nel mercato dei prodotti lattiero-caseari in Italia e tra i principali attori nel mercato dei salumi, commercializza oltre 500 prodotti ed è presente in oltre 120 Pa-esi. Il Gruppo pone grande attenzione, oltre che alla qualità ed all’eccellenza dei propri prodotti, anche all’efficien-za energetica e alla salvaguardia am-bientale e per questo motivo ha scelto AB, leader del proprio settore a livello internazionale, per progettare e realiz-zare gli impianti di cogenerazione nei siti produttivi di Giussago (PV), Bozzolo

ab e galbani, leAder di mercAto e uniti dAll’efficienzA energeticA

Dati caratteristici cogeneratore Di corteolona (PV)

PCI gas naturale kWh/Nm3 9.5

Consumo gas naturale Nm3/h 785

Potenza introdotta kW 7.462

Potenza meccanica erogata kW 3.341

Potenza elettrica erogata kWe 3.349

Potenza termica recuperabile raffredda-mento motore (acqua calda)

kWt 1.927

Potenza termica recuperabile gas di scarico raffreddati a 120°C (vapore)

kWt 1.120

Rendimento elettrico effettivo % 44,9

Rendimento termico effettivo % 40,8

Rendimento complessivo effettivo % 85,7

Dati caratteristici cogeneratore Di giussago

PCI gas naturale kWh/Nm3 9.5

Consumo gas naturale Nm3/h 376

Potenza introdotta kW 3.572

Potenza meccanica erogata kW 1.529

Potenza elettrica erogata kWe 1.489

Potenza termica recuperabile kWt 1.579

Rendimento elettrico effettivo % 41,7

Rendimento termico effettivo % 44,2

Rendimento complessivo effettivo % 85,9

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L’efficienza energetica che serve all’industria alimentare.Le filiere dell’industria alimentare sono fortemente energivore e impiegano grandi quantità di vapore, acqua calda ed acqua fredda. La cogenerazione rappresenta la risposta migliore alla domanda combinata di elettricità e di calore. AB è in grado di offrire soluzioni “chiavi in mano” competitive nelle prestazioni, modulari nella potenza e personalizzate nelle formule di service: un unico interlocutore, per avere tutto quanto la cogenerazione sa dare.

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

(MN) e Cortelona (PV). L’energia elettri-ca prodotta nei tre impianti verrà inte-gralmente utilizzata dai siti produttivi così come l’energia termica, con un ri-sparmio notevole sia a livello economi-co sia a livello di emissioni di gas serra in atmosfera.

Gli impianti AB – Corteolona (pV)L’attività dell’impianto Galbani di Cor-teolona (PV) è finalizzata alla produzio-ne e confezionamento di mozzarelle, gorgonzola, prodotti dolciari da des-sert, ricotta e siero concentrato. L’im-pianto della Linea ECOMAX® Natural Gas (ECOMAX® 33HE) è alimentato a gas naturale ed è una soluzione mo-dulare in container, di potenza nomi-nale complessiva a pieno carico pari a 3.349 kWe e con potenza termica complessiva introdotta di 7.642 kW. Il nuovo impianto produce energia elettrica che, al netto dei consumi delle apparecchiature ausiliarie verrà integralmente consumata dal sito pro-duttivo dell’azienda, mentre l’energia termica prodotta dal sistema di raf-freddamento dei gas di scarico e del motore è utilizzata per usi tecnologici dell’azienda sotto forma rispettiva-mente di vapore e acqua calda. L’operatività del gruppo cogenerativo è pari a circa 6.000 h/anno.Questo nuovo impianto va ad affian-carsi ad altri meno recenti sempre di AB: 2xECOMAX® 14 NGS sempre della Linea ECOMAX® Natural Gas e 1 ECOMAX® 5 BIO della Linea ECOMAX® Biogas.

Gli impianti AB – Giussago (pV)L’impianto, un ECOMAX® 14NGS, è ali-mentato a gas naturale ed è una so-luzione modulare in container, di po-tenza nominale complessiva a pieno carico pari a 1.489 kWe e con poten-za termica complessiva introdotta di 3.572 kW. Il nuovo impianto produce energia elettrica che, al netto dei con-sumi delle apparecchiature ausiliarie verrà integralmente consumata dal sito produttivo dell’azienda, mentre l’energia termica prodotta dal sistema di raffreddamento dei gas di scarico e del motore viene utilizzata per usi tecnologici dell’azienda sotto forma rispettivamente di vapore e acqua cal-

da. L’operatività del gruppo cogenera-tivo è pari a circa 5.500 h/anno.

Gli impianti AB – Bozzolo (MN)L’impianto di Lacto Siero, Gruppo Lac-talis, di Bozzolo (MN) è un ECOMAX® 20 HE alimentato a gas naturale ed è una soluzione modulare in container, di potenza nominale complessiva a pieno carico pari a 2004 kWe e con potenza termica complessiva introdot-ta di 4.447 kW. Il nuovo impianto pro-duce energia elettrica che, al netto dei consumi delle apparecchiature ausilia-rie verrà integralmente consumata dal sito produttivo dell’azienda, mentre l’e-nergia termica prodotta dal sistema di raffreddamento dei gas di scarico e del motore viene utilizzata per usi tecnolo-gici dell’azienda sotto forma rispettiva-mente di vapore e acqua calda. L’ ope-ratività del gruppo cogenerativo è pari a circa 8.200 h/anno.

Dati caratteristici cogeneratore Di Bozzolo (Mn)

PCI gas naturale kWh/Nm3 9.5

Consumo gas naturale Nm3/h 471

Potenza introdotta kW 4477

Potenza meccanica erogata kW 2058

Potenza elettrica erogata kWe 2004

Potenza termica recuperabile kWt 1844

Rendimento elettrico effettivo % 0,44

Rendimento termico effettivo % 0,41

Rendimento complessivo effettivo % 0,85

AB ENERGy RA 1-2016_corr.indd 10 26/02/16 10:06

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

R idurre le emissioni di gas serra del 20 %, alzare al 20 % la quota di energia pro-

dotta da fonti rinnovabili e portare al 20 % il risparmio energetico il tutto entro il 2020: è questo in estrema sintesi il contenuto del cosiddetto “pacchetto clima-energia 20-20-20” varato dall’Unione Europea con l’o-biettivo di contrastare i cambiamenti climatici e promuovere l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili tramite obiettivi vincolanti per i Paesi membri.

Da sempre sensibile a questa temati-ca, Parker Hiross ha messo il rispetto dell’ambiente al centro delle scelte progettuali e dei processi produtti-vi, rivolgendo particolare attenzione allo sviluppo ed al miglioramento di prodotti e tecnologie dedicate al mercato delle energie rinnovabili, in particolare per quanto riguarda il settore Biogas, una delle fonti alter-native maggiormente utilizzate per la produzione di energia elettrica e termica rinnovabile.

La BioenergiaLa Bioenergia è un’energia immagaz-zinata in materiali organici quali vege-tali e scarti animali, chiamati biomas-se. Le fonti energetiche da biomassa sono molto varie e comprendono resi-dui agricoli, scarti legnosi, residui fore-stali, colture energetiche, discariche e scarti animali. Questi materiali vengo-no decomposti da opportuni batteri mediante un processo di digestione anaerobica che li trasforma in biogas. Il biogas è principalmente composto da metano, che ne determina il suo contenuto energetico, ed anidride carbonica, oltre che da piccole quan-

tità di acido solfidrico ed ammoniaca. Sono inoltre presenti tracce di idroge-no, azoto e monossido di carbonio. Normalmente il biogas è saturo in va-pore acqueo e contiene impurità che, quando utilizzato come combustibile, devono essere rimosse per evitare la corrosione ed il danneggiamento di apparecchiature ed impianti e mi-gliorare l’efficienza dei cogeneratori. Assume di conseguenza particolare importanza la fase di trattamento del biogas sia per ottimizzare la cogene-razione di energia elettrica e termica, sfruttando al massimo l’energia rinno-vabile a disposizione, sia per ridurre al minimo il consumo energetico ed i costi di esercizio, cosa che, oltre a generare un beneficio immediato per il conto economico dell’utilizzatore, contribuisce a ridurre indirettamente le emissioni di CO2 e a migliorare o, almeno, non peggiorare, le condizioni dell’ambiente.

Le soluzioni ParkerGrazie alla sua trentennale esperien-za nel campo della “Compressed Air and Gas Treatment”, da oltre dieci anni Parker Hiross contribuisce in ma-niera attiva al mercato delle energie rinnovabili fornendo prodotti dedicati in particolare al trattamento del bio-gas, sia da digestore che da discarica, e lavorando in stretta collaborazione con i costruttori di impianti e di coge-neratori. Ottime performances, eleva-ta affidabilità, qualità e resistenza alla corrosione: sono queste le principali caratteristiche delle tecnologie Parker che le hanno fatto guadagnare una posizione di grande prestigio sia nel mercato italiano, occupandone circa il 70%, che in quello europeo, america-

LE SOLUZIONI PARKER HIROSS PER L’ENERGIA RINNOVABILEUna gamma di prodotti interamente dedicata al trattamento del biogas

La veloce e continua innovazione che

contraddistingue il mondo Parker ha portato

nell’ultimo anno alla realizzazione di soluzioni

completamente nuove per il mercato biogas

Ing. Filippo TurraProduct Manager Alternative EnergiesParker Hannifin Manufacturing SrlHiross Zander Division

Foto 1: Sistema di trattamento e deumidificazione Biogas composto da filtro, Hypercool BioEnergy, Hypersep BioEnergy e Hyperchill BioEnergy.

PARKER RA 1-2016.indd 1 08/02/16 16:08

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

no ed orientale. Prova ne è la stretta collaborazione con una delle princi-pali compagnie internazionali come AB Impianti con sede ad Orzinuovi, Brescia, alla quale è proposto l’intero sistema di deumidificazione del bio-gas costituito da chiller, scambiatore di calore e separatore di condensa, di fondamentale importanza per salva-guardare il cogeneratore e massimiz-zarne il rendimento. (foto1)

Entrando nel dettaglio, Parker Hiross di Sant’Angelo di Piove (PD) offre una vasta gamma di prodotti dedicati alla filtrazione, deumidificazione e upgra-ding del biogas: • Hyperfilter BioEnergy, filtro per la

rimozione di particolato, schiume e particelle solide in sospensione;

• Hypercool & Hypersep BioEnergy, scambiatori di calore e separatori

di condensa per raffreddare il gas fino ad una temperatura prossima ai 5°C e rimuovere la quasi totalità di acqua ed impurità presenti nel biogas;

• Hyperchill BioEnergy, che fornisce acqua refrigerata alla temperatura costante di circa 1°C così da raf-freddare il biogas che transita all’in-terno dello scambiatore di calore, garantendone un preciso ed accu-rato controllo del dew point; (foto2)

• Hyperdrain BioEnergy, scaricatore di condensa progettato per lavorare con condense particolarmente aci-de e a basse pressioni di esercizio;

Caratteristica principale di tutti questi prodotti è il garantire operazioni conti-nue ed estremamente efficienti: sono stati infatti progettati per applicazioni biogas e operano in totale sicurezza e affidabilità negli ambienti aggressi-vi tipicamente presenti nelle zone di produzione di biogas, quali Digestori Anaerobici e Discariche. (foto3)

I nuovi prodottiLa veloce e continua innovazione che contraddistingue il mondo Par-ker ha portato nell’ultimo anno alla realizzazione di soluzioni completa-mente nuove: per far fronte infatti all’esigenza del cliente di rendere gli impianti sempre più “verdi” e virtuo-si, diminuendo i costi operativi e di conseguenza “l’impronta di carbo-nio” lasciata nell’ambiente,sono stati rinnovati ed ottimizzati i prodotti già

esistenti. In particolare, grazie al know how ac-quisito nel corso degli anni, al campio-namento di dati sul campo e ad uno studio termodinamico approfondito, corredato di test di laboratorio, si sono migliorate ulteriormente le pre-stazioni dei prodotti esistenti, realiz-zando scambiatori di calore a fascio tubiero (Hypercool BioEnergy, foto 4) e separatori di condensa centrifughi (Hypersep BioEnergy, foto 5) con di-mensioni dei tubi scambiatori e incli-nazione delle alette della centrifuga appositamente progettati per centra-re il punto di ottimo tra il massimo scambio termico, la massima efficien-za di separazione e perdite di carico minime. Un altro significativo migliora-mento sta nell’ulteriore aumento della qualità: i prodotti infatti sono realizzati interamente in acciaio inossidabile e sottoposti a speciale trattamento di decapaggio e passivazione, in modo da renderli ancor più resistenti alla corrosione, estendendo quindi ulte-riormente la loro vita operativa.Efficienza, qualità, risparmio, rispetto per l’ambiente: ecco i valori che con-traddistinguono il mondo Parker e le fondamenta sulle quali si ergono le tecnologie Parker Hiross.

www.parker.com

Foto 2: Hyperchill BioEnergy

Foto 3: Produzione di energia con biogas da discarica: sulla sinistra sono visibili più sistemi di trattamento con prodotti Parker Hiross disposti in parallelo

Foto 4: Hypercool BioEnergy

Foto 5: Hypersep BioEnergy

PARKER RA 1-2016.indd 2 08/02/16 16:08

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

S PK Power Generation, progetta, realizza, fornisce e gestisce centrali di Genera-

zione di Energia Distribuita con motori endotermici.

Propone una gamma completa di macchine di cogenerazione, alimenta-te da fonti di tipo fossile o rinnovabile, quali gas naturale, biogas da digestio-ne anaerobica o da discarica e diesel, in grado di produrre nei vari assetti generativi, cogenerativi e trigenerativi energia elettrica, termica, frigorifera e vapore.

Particolarmente significativa è l’atti-vità di progettazione meccanica, che consente di integrare i motori endo-termici standard con la componen-te termotecnica realizzando sistemi compatti, semplici da manutenere ed efficienti.

Grazie alle consolidate competenze in ambito elettrico ed elettrotecnico, SPK sviluppa sia la quadristica (co-mando, controllo e distribuzione) che il collegamento in emergenza o in parallelo tra gruppi, così come con la rete elettrica. Presso il centro produtti-vo di Possagno (TV) vengono svolte le attività di produzione, assemblaggio e test delle macchine di generazione e cogenerazione, dei relativi quadri elet-trici e componenti accessori.

SPK Power Generation eroga ser-vizi di manutenzione pluriennali con l’impiego di moderni ed avanzati siste-mi di telecontrollo che garantiscono i migliori risultati in termini di efficienza e continuità di servizio degli impianti

SPK Power Generation appartie-ne al Gruppo AUSTEP, leader nella progettazione e realizzazione di impianti di produzione di biogas, biometano e trattamento acque in-dustriali. Le competenze di SPK e del Gruppo a cui appartiene, sono

in grado di garantire una soluzione a 360° “su misura” affidabile, refe-renziata e riconosciuta nonché un efficace servizio di assistenza post vendita H24.

www.spkpg.com

SPK POWER GENERATION, GAMMACOMPLETA DI MACCHINE DI COGENERAZIONE

SPK POWER GENERATION RA 1-2016.indd 1 16/02/16 11:01

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

I costi energetici rappresenta-no uno dei maggiori freni allo sviluppo per le aziende italia-

ne di medie dimensioni. Indagini accreditate dimostrano che la bol-letta energetica delle piccole e me-die imprese sul territorio italiano è superiore del 30% rispetto al costo pagato dai competitor europei. L’u-tilizzo di impianti di cogenerazione, che prevedono la produzione di energia elettrica e termica vicino a dov’è consumata, rappresenta la soluzione più efficace e concreta in grado di abbattere i costi ener-getici di produzione delle aziende italiane.

Intergen, divisione energia di IML Group fondata nel 1987, oltre a essere specializzata nella proget-tazione e realizzazione di gruppi elettrogeni per il settore oil&gas, è leader nella costruzione di impianti di cogenerazione alimentati a gas metano e biogas con motori MWM (Motoren Werke Mannheim). Soli-da realtà nel panorama energetico nazionale, Intergen propone con-sulenze tout court - dallo studio di fattibilità, all’installazione, fino alla manutenzione degli impianti 365 giorni l’anno - offrendo soluzioni chiavi in mano, che garantiscono la crescita sostenibile dei propri part-ner, in un’ottica di risparmio ener-getico e di rispetto per l’ambiente.

La società con sede a Lomagna (Lecco) ha all’attivo più di 230 im-pianti per un totale di 300 MWe installati e si pone oggi al fianco di centinaia di aziende energivore che operano nei più svariati set-tori, dall’alimentare al chimico in-

dustriale e farmaceutico, fino ad arrivare al settore della lavorazione della carta e della ceramica.

I progettisti e i tecnici specializzati di Intergen realizzano e installano im-pianti tailor made che soddisfano le necessità dei singoli sistemi produt-tivi ai quali sono integrati. La capaci-tà di personalizzare gli impianti, te-nendo in considerazione le esigenze specifiche di ogni realtà produttiva, consente di ottenere risultati rilevan-ti in termini di efficienza energetica e di salvaguardia per l’ambiente. Un eccellente esempio di customizza-zione e di integrazione è rappresen-tato dall’intervento di Intergen pres-so il prosciuttificio Principe di San Daniele del Friuli (UD). La produzio-

ne del prosciutto San Daniele - come accade in molte filiere produttive di aziende trasformatrici - comporta un notevole assorbimento di energia elettrica e termica durante tutte le fasi di lavorazione e di stagionatura. Per fare solo alcuni esempi, la dop-pia fase di salatura del prosciutto

Sempre più aziende del settore scelgono

la cogenerazione per diminuire i costi e

rendere più efficienti i propri cicli produttivi. Il caso del prosciuttificio

Principe di San Daniele.

INTERGEN: SOLUZIONI ENERGETICHE TAILOR MADE PER L’INDUSTRIA ALIMENTARE

IML IMPIANTI INTERGEN RA 1-16.indd 3 24/02/16 09:55

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

deve essere effettuata in ambienti con temperatura compresa tra -1°C e +3°C; la fase di rinvenimento e la-vaggio del prodotto (prestagionatu-ra) e i trattamenti antimicrobiologici delle sale di stagionatura richiedono invece acqua calda; le fasi di riposo e di stagionatura sono infine effet-tuate in ambienti con temperatura tra 4°/6°C e un tasso di umidità stabilizzato tra 70/80%.Di fronte all’importante dispendio energetico dell’intero processo di lavorazione, l’azienda friulana ha deciso di affidare a una ESCo (Ener-gy Service Company) gli interventi di efficientamento.

La scelta è caduta su Enerlife di Trie-ste che ha affidato a Intergen il ruolo di partner tecnologico per la realiz-zazione dell’impianto. L’unità fornita allo stabilimento San Daniele da In-tergen è equipaggiata con un moto-re MWM TCG 2016V16C da 800 kW elettrici, 407 kW termici recuperabili dal circuito di raffreddamento delle camicie motore e 454 kWt dai fumi di scarico. L’efficienza elettrica ot-tenuta è del 42,3%, mentre quella termica arriva a 45,5%, per un totale dell’87,8%, con un risultato ai vertici della categoria.

Grazie all’intervento di Intergen, l’in-tera produzione elettrica è oggi total-mente autoconsumata dalle utenze di stabilimento necessarie alle fasi del processo produttivo: refrigera-zione, climatizzazione e ventilazione dei locali di preparazione, riposo e stagionatura. L’energia termica ri-cavata, sotto forma di acqua calda, è invece sfruttata per i lavaggi del prodotto, per la deumidificazione dell’aria e per il trattamento antimi-crobiologico ambientale delle sale di stagionatura.

Intergen attraverso una progettazio-ne “su misura” è riuscita a elabo-rare e collocare il nuovo impianto in modo funzionale alle attività di lavoro dello stabilimento, riducendo al minimo l’ingombro a terra della struttura. Il posizionamento dei com-ponenti è avvenuto in sinergia con le attività dell’azienda rendendo anco-ra più efficiente ed efficace la scelta di un impianto di cogenerazione al servizio dello stabilimento.

La customizzazione del prodotto è un driver che Intergen ha sempre sposato e che nel progetto del pro-sciuttificio di San Daniele trova una concreta realizzazione anche nella

contabilizzazione e nel monitorag-gio dei recuperi termici. Intergen ha infatti fornito un software, ide-ato ad hoc, in grado di acquisire e registrare tutti i parametri utili (non solo quelli provenienti dal sistema cogenerazione) per l’ottimizzazione e la miglior gestione possibile dei vettori termici. Il software di moni-toraggio e controllo remoto è sta-to quindi arricchito di una sezione supplementare per la contabilizza-zione e la gestione delle utenze di acqua calda prodotta e veicolata in tutto lo stabilimento. In questo modo il cliente ha la possibilità di verificare in tempo reale l’efficienza del proprio sistema produttivo e di introdurre, nel caso si rendesse ne-cessario, ulteriori manovre migliora-tive e di saving, garantendo sempre le massime performance dell’intero processo.

INTERGENIntergen è la divisione energia di IML Group, specializzata da quasi 70 anni nella progetta-zione e realizzazione di gruppi elettrogeni per il settore oil&gas e da oltre 28 anni nella costru-zione di impianti di cogenera-zione chiavi in mano alimentati a gas metano e biogas. Inter-gen, distributore esclusivo per l’Italia di motori MWM, ha all’at-tivo più di 230 impianti in tutta Italia, per un totale di 300 MWe installati, e oltre 1.400 gruppi elettrogeni in tutto il mondo, per una potenza installata su-periore ai 1.100 MWe. Con un team di 85 persone e un fattu-rato che si attesta intorno ai 50 milioni di euro annui, Intergen è una realtà storica in conti-nua evoluzione. L’esperienza e il presidio del settore consen-tono all’azienda di gestire ogni aspetto del processo: progetta-zione, produzione, installazione e manutenzione.Progetto impianto Intergen per prosciuttificio Principe San Daniele

IML IMPIANTI INTERGEN RA 1-16.indd 4 24/02/16 09:55

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

C&G Depurazio-ne Industria-le Srl opera

dal 1971 nel settore del trattamen-to dei reflui industriali in Italia e nel mondo. Gli obiettivi dell’azienda sono da sempre quelli di ridurre fino al 95% il costo di smaltimento ed il consumo di acqua utilizzata dal-la aziende, riciclare l’acqua usata nella linea industriale, recuperare metalli preziosi e modernizzare la produzione, eliminando al tempo stesso il rischio di incorrere in costo-se sanzioni da parte delle Autorità preposte alla tutela dell’ambiente. Il team di C&G è composto da inge-gneri e personale altamente specia-lizzato che segue direttamente ogni cliente: dal progetto e costruzione della macchina all’installazione “chiavi in mano”, fino all’assisten-za e la manutenzione post-vendita. Quest’ultime di altissimo livello gra-zie a un fornito magazzino di pezzi di ricambio e alla disponibilità del no-stro team che permettono a C&G di assistere rapidamente i suoi clienti.

Quali sono i fattori che hanno decre-tato il vostro successo a livello na-

zionale e non?Il know-how che ci caratterizza rap-presenta un fattore determinante per il nostro successo, dimostrato dagli oltre 2000 impianti per il trat-tamento di reflui industriali proget-tati e costruiti in tutto il mondo. Una caratteristica che ci incoraggia a crescere costantemente per propor-re ai nostri clienti soluzioni comple-te, uniche e personalizzate, sempre nella tutela e nel rispetto del patri-monio ambientale.A quali settori industriali fornite i vo-stri apparecchi e tecnologie di sup-porto?Le filiere produttive che serviamo possono sembrare apparentemen-te molto distanti tra loro, in realtà tutte sono accomunate dallo stes-so obiettivo: trattare e migliorare le condizioni di un determinato liquido prodotto da qualsiasi attività indu-striale che generi acqua inquinata da agenti chimici e non scaricabile in ambiente. I principali settori sono quello galvanico, con recupero di cromo VI, nickel, rame, metalli pre-ziosi e relativo smaltimento, le arti

grafiche, meccanico, chimico, pe-trolchimico, farmaceutico, cosmeti-co e alimentare.Quali sono i prodotti della vostra li-nea di produzione?Evaporatori sottovuoto, osmosi inversa, ultrafiltrazione, scambio ionico, demineralizzatori, ed appa-recchi speciali per la galvanica, tutti prodotti conformi alle vigente diretti-ve CEE e caratterizzati da un basso consumo energetico, alimentazione con corrente elettrica di rete o ener-gia alternativa, funzionamento auto-matico continuo nelle 24 ore, robu-stezza e compattezza, affidabilità e costanza nei risultati in assenza di fumi e odori. Da oltre 20 anni sie-te specializzati nel servire imprese specializzate nel trattamento del-le superfici metalliche in genere e nella lavorazione dei metalli. Quali sono i vantaggi per le aziende gal-vaniche di installare un vostro eva-poratore?Innanzitutto la possibilità di recupe-ro materie prime provenienti dai ba-gni esausti dell’attività di galvanica. I nostri evaporatori vengono messi in linea, per esempio, su acque di lavaggio da galvanica che, una volta concentrate, possono essere re-im-messe nel ciclo di produzione.Il distillato viene riutilizzato come acqua per effettuare ancora lavag-gi. Così non solo si recupera materia prima, ma anche acqua, ottenendo quindi la situazione ideale di scarico 0 e quindi il disinquinamento da so-stanze inquinanti.

[email protected]

G&G DEPURAZIONE INDUSTRIALESOLUZIONI PER IL RISPARMIO AZIENDALE A FAVORE DELL’AMBIENTE

C&G DEPURAZIONE RA 1-16.indd 3 22/02/16 14:34

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

I. VAR. Industry è presente sul mercato nazionale ed inter-nazionale da oltre 50 anni.

I prodotti civili ed industriali realiz-zati all’interno dello stabilimento di 100.000mq sono frutto di studi progettuali al fine di proporre un prodotto in grado di soddisfare ogni esigenza. L’alto contenuto tecnolo-gico insieme a sistemi di semplice utilizzo affermano I.VAR. Industry come costruttrice di altissimo livello. Generatori di vapore, caldaie ad ac-qua calda, acqua surriscaldata e olio diatermico sono i principali prodotti offerti, ma la vasta gamma di acces-soristica offre al cliente finale una scelta costruita sulle basi delle effet-tive esigenze. I macchinari di ultimis-sima generazione danno la possibili-tà di produrre internamente la quasi totalità del prodotto. I nostri fornitori e le nostre partnership ci offrono un servizio a 360° che noi, a nostra vol-ta, dedichiamo al nostro Cliente. At-tenti alla salvaguardia dell’ambiente e al risparmio energetico, investiamo risorse per mantenere questa filoso-fia sia all’interno dell’azienda sia sui prodotti commercializzati. Realizzia-mo impianti “chiavi in mano”, solu-zione che toglie ogni preoccupazione e mette al sicuro i clienti che deside-rano avere uno studio personalizzato e minuzioso sulle proprie richieste. I.VAR. Industry è presente sul merca-to con un’organizzazione commercia-le composta da personale altamente specializzato e sempre a disposizio-ne del cliente; inoltre offre una rete che si sviluppa a livello mondiale con punti di riferimento in ogni stato tra-mite rivenditori e tecnici di fiducia.I.VAR. INDUSTRY S.r.l. è oggi sinoni-mo di affidabilità totale garantita,

grazie a severi controlli in tutte le fasi di lavorazione e a puntigliosi collaudi finali. I.VAR.INDUSTRY S.r.l. è : dispo-nibilità immediata del prodotto, effi-cienza nel servizio pre e post vendita, la gamma più completa e diversifica-ta di prodotti attualmente disponibi-le sul mercato. I principali prodotti I.VAR Industry si differenziano nelle tipologie sotto elencate, ma ognuna delle seguenti tipologie è adattabile alle esigenze del Cliente in base a rendimento, risparmio energetico, basse emissioni inquinanti e quanto altro di cui il Cliente necessiti.

CONDENSAZIONE:Caldaia monoblocco, a tre giri di fumo effettivi (combustione pres-surizzata - basso NOx), con foco-lare a fiamma passante e fondo bagnato,interamente in acciaio INOX per poter funzionare (utilizzando gas metano) a bassissima tempe-ratura/condensazione, ottenendo cosi elevatissimi rendimenti e forti

risparmi di combustibile.La tempera-tura di ritorno dell’impianto può es-sere >15°C utilizzando gas metano (>40°C con combustibili liquidi). La caldaia serie ECOCOND è consigliata per l’utilizzo in impianti funzionanti a bassa temperatura (impianti a pavi-mento, impianti con corpi scaldanti ad ampia superficie ecc) e garan-tisce grazie alle sue proprietà un’ efficace protezione dalle corrosioni acide della condensa.

ACQUA CALDA:SUPERAC: Caldaia monoblocco, tre giri di fumo (due in camera di com-bustione), a combustione pressu-rizzata, dotata di ampio focolare ad inversione di fiamma, con fondo focolare completamente bagnato.Attacco per lo scarico condensa di avviamento posizionato sulla cassa fumi, percorso interno dell’acqua studiato in modo da raffreddare la parte anteriore ed innalzare la tem-peratura della parte posteriore per

Generatori di vapore, caldaie ad acqua calda, acqua surriscaldata e olio diatermico

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

ridurre la condensa di avviamento. Idonea a funzionare con bruciatori a gas, GPL, gasolio e nafta. La caldaia SupeRac è consigliata per l’utilizzo in impianti di riscaldamento ad ac-qua calda fino a 110°C imposto da INAIL, (per il mercato estero 115°C), con pressione di esercizio 6 bar ( a richiesta 8 o 10 bar).

TRISPACE: Caldaia monoblocco, a tre giri di fumo effettivi (combustione pressurizzata - basso NOx), con am-pio focolare a fiamma passante con fondo bagnato. Struttura geometrica (fascio tubiero sopra la camera di combustione) che consente di ridur-ne la larghezza. La caldaia TRISPACE è consigliata per l’utilizzo in centrali termiche con stretti passaggi di ac-cesso e con dimensioni totali conte-nute. Idonea per funzionare con gas, GPL, gasolio e nafta.

TRINOX: Caldaia monoblocco, a tre giri di fumo effettivi (combustione pressurizzata-basso NOx) con foco-lare a fiamma passante e camera di inversione bagnata, raffreddamen-to ottimale assicurato dal ritorno dell’acqua. Posteriore canalizzato sulla cassa fuoco, basso carico ter-mico che garantisce una diminuzio-ne delle sollecitazioni meccaniche sul focolare, ampio contenuto d’ac-qua che permette un’eccellente re-golazione della temperatura. Tem-peratura minima di ritorno 50°C; rendimento elevato (94%). La cal-daia serie TRINOX è consigliata per

l’utilizzo in impianti di riscaldamento industriale. Pannello strumenti con temperature fino a 110°C.

ACQUA SURRISCALDATA:XV/AS: Generatore monoblocco del tipo pressurizzato ad alto contenu-to tecnologico per la produzione di acqua surriscaldata tre giri di fumo effettivi a piastre risvoltate; rendi-mento che può arrivare ad oltre il 92%; idoneo per un elevato volume d’acqua ed un conseguente volano termico a sopperire nel migliore dei modi le varie condizioni di esercizio; pressione di bollo 9,8 bar, a richiesta anche pressioni superiori.

ASA-ASB: Caldaia monoblocco ad ac-qua surriscaldata, a tre giri di fumo (due in camera di combustione), a combustione pressurizzata, dotate di ampio focolare ad inversione di fiam-ma. La versione ASB è con pressione di bollo 4,9 bar e la versione ASA è con pressione di bollo 9,8 bar. Dota-te di pannello strumenti cablato. Ido-nea per funzionare con gas metano, GPL, gasolio e nafta.

VAPORE:BHP: Caldaia a vapore monoblocco, ad inversione di fiamma (combustio-ne pressurizzata), pressione 11,8 bar (su richiesta anche 14,7 bar), alto rendimento, dotata di ampio focolare a fondo bagnato, vapore saturo secco grazie ad un efficace separatore di umidità posto prima dell’uscita. Facile manutenzione gra-zie all’ampio portellone e alla cassa fumi bullonata totalmente smontabi-le. Idonea per lavorare con gas, ga-solio e nafta.

BLP: Caldaia a vapore monoblocco, ad inversione di fiamma (combustio-ne pressurizzata), a bassa pressione (0,98 bar), alto rendimento, dotata di ampio focolare a fondo bagnato, vapore saturo secco grazie ad un efficace separatore di umidità posto prima dell’uscita. Facile manuten-zione grazie all’ampio portellone e

alla cassa fumi bullonata totalmente smontabile. Idonea per lavorare con gas, gasolio e nafta.

SB/V: Caldaia a vapore monobloc-co, a tre giri di fumo effettivi (com-bustione pressurizzata, basso NOx), pressione 11,8 bar (su richiesta an-che 14,7 bar o 17,6 bar), alto ren-dimento. Dotata di ampio focolare a fiamma passante con camera di inversione bagnata, ampia superficie di scambio e ampia camera di va-pore per meglio sopperire a prelievi improvvisi, vapore saturo secco gra-zie ad un efficace separatore di umi-dità posto prima dell’uscita, elevato contenuto d’acqua, facile manuten-zione. Idonea per lavorare con gas, gasolio e nafta.

OLIO DIATERMICO: Riscaldatore ad olio diatermico mono o pluritu-bolare, con serpentino con tubi di qualità, versione orizzontale o ver-ticale. A richiesta può essere fornito completo di centralina spinta olio (con 1 o 2 pompe), quadro elettrico generale di comando e collegamenti elettrici e idraulici. Dotato di ampio portellone per facilitare le operazioni di manutenzione. I vantaggi dell’uso della caldaia ad olio diatermico sono i seguenti: temperature di lavoro ele-vate (300°C max, 350°C a richiesta), assenza di incrostazioni e corrosioni tipiche dell’acqua, esenzione dal con-duttore patentato anche per la produ-zione indiretta (tramite scambiatori) di vapore o acqua surriscaldata, esen-zione dalle prescrizioni riguardanti i liquidi caldi e/o surriscaldati sotto pressione. Idonea per funzionare con gas, gasolio e nafta.

ivarindustry.it

IVAR RA 1-16_corr.indd 4 16/02/16 10:29

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

I l progetto GAST del gruppo di Fi-sica Tecnica della Libera Università di Bolzano ha analizzato le presta-

zioni di impianti di cogenerazione da bio-masse presenti in Alto Adige. Lo studio individua negli impianti di piccole dimen-sioni una soluzione energetica efficiente e conveniente, sia dal punto di vista eco-nomico che ambientale. L’Alto Adige è la provincia italiana con la più alta densità di impianti di cogenerazione - produzio-ne combinata di elettricità e calore - da biomassa. In diverse zone della provin-cia di Bolzano, imprese e privati cittadini hanno deciso di investire su questa tec-nologia. Attualmente, nel territorio altoa-tesino, sono in funzione più di 30 piccoli impianti che producono energia tramite la gassificazione di materiali legnosi, appositamente prodotti a fini energetici oppure derivanti dagli scarti della lavora-zione del legno, come pellet, bricchetti o cippato. L’energia termica viene sfruttata per il teleriscaldamento, mentre quella elettrica - ricavata dalla combustione dei gas ottenuti dalla biomassa - è immessa in rete e rivenduta. Uno studio della Libe-ra Università di Bolzano suggerisce che i piccoli impianti di gassificazione potreb-

bero essere una soluzione energetica alternativa cui ricorrere in ambito locale - soprattutto montano, per la disponibilità di biomassa legnosa - quando l’obiettivo è raggiungere alta efficienza energetica e minimizzare l’impatto ambientale in termini di emissioni di gas serra.La ricerca GAST - che sta per Gasifica-tion experiences in South Tyrol: energy and environmental assessment, ovvero Esperienze di gassificazione in Alto Adi-ge: valutazione energetica e ambientale ndt. – è stato svolto dal 2013 al 2015 dall’équipe di ricercatori diretta dal prof. Marco Baratieri, responsabile del labora-torio “Bioenergy & Biofuels” e docente di Fisica Tecnica Industriale alla Facoltà di Scienze e Tecnologie. I ricercatori di unibz hanno misurato in scala reale - con gli impianti in condizione di esercizio - le prestazioni di alcuni impianti di coge-nerazione rappresentativi, distinti tra di loro per dimensioni e produzione. Secon-do i risultati delle misurazioni, i vantaggi che tale tecnologia presenta in impianti di piccole dimensioni consistono in un rendimento elettrico molto più alto, che raggiunge – e spesso supera – il 20%, rispetto al 10% degli impianti tradizionali a combustione.“In Alto Adige, abbiamo un’abbondan-te disponibilità di biomassa. La filiera, quindi, può essere corta. Il cippato, una possibile tipologia di combustibile per gli impianti di cogenerazione, non deve viaggiare per centinaia di chilometri pri-ma di essere gassificato”, spiega Bara-tieri. Il docente individua negli impianti di piccole dimensioni la soluzione idea-le per decentralizzare e rilocalizzare la produzione di energia nei centri abitati. “Idealmente, sfruttando questo tipo di tecnologia, ogni comune potrebbe pro-durre tutta l’energia che gli serve per

scaldare gli edifici e fare funzionare le attività produttive”. La tecnologia degli impianti di cogenerazione a biomassa, pur vantaggiosa, presenta tuttavia an-che alcuni svantaggi. Durante il processo di gassificazione si formano sostanze di scarto come i catrami (tar) e un residuo carbonioso simile alla carbonella (char). Il follow-up del progetto GAST prevede però una ricerca per ottimizzare il fun-zionamento degli impianti di cogenera-zione. “Stiamo lavorando per sfruttare il char come catalizzatore per promuovere il cracking termico del catrame che ci permetterebbe di bruciare gas più puli-to, aumentando l’efficienza complessiva delle macchine e abbattendo un costo. Attualmente, infatti, sia i catrami che il char vanno smaltiti”.Il progetto GAST, finanziato dalla Provin-cia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Ripartizione Diritto alla studio, Universi-tà e ricerca scientifica - è stato svolto in collaborazione con EcoResearch, con il consorzio RECORD e con l’Area Energia dell’ex TIS innovation park - oggi IDM Alto Adige - che, attraverso la propria rete sul territorio, ha favorito la selezione degli impianti idonei alla sperimentazione.La pagina http://bit.ly/GASTbz_it illu-stra, tramite la grafica interattiva, la di-slocazione, i costi e le prestazioni degli impianti per la produzione di energia da biomassa in Alto Adige.

EnErgia EcosostEnibilE: una ricerca sui vantaggi della cogenerazione da biomassa in territorio alpino

Prof. Marco Baratieri

UNIBZ comunicato RA 1-16.indd 3 24/02/16 15:01

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

A l giorno d’oggi per offrire un prodotto di qualità non è sufficiente puntare sull’al-

ta qualità delle materie prime, ma è anche necessario garantire una produzione sostenibile. Oggi i con-sumatori pretendono che i loro mar-chi di fiducia si impegnino in manie-ra credibile per la tutela del pianeta in cui viviamo.

Come è già stato riconosciuto dalle aziende leader del settore alimen-tare e delle bevande, una produzio-ne sostenibile inizia dalla fornitura di energia. Molte aziende, infatti, stanno cominciando a rivedere i processi di produzione sin dall’ori-gine – l’energia.

Oggi si richiedono soluzioni che si-ano ecologiche e al tempo stesso affidabili sia economicamente che tecnicamente.

Proprio per questo, nel Comune di Clotz in Trentino, è stato installa-to un solido impianto a biomassa KOHLBACH. Il sistema KOHLBACH genera vapore per la produzione di energia verde, fornendo allo stesso tempo il calore per la sterilizzazio-ne delle bottiglie della rinomata Acqua PEJO. Come fonte di energia rinnovabile viene utilizzato cippato di legno di provenienza locale e il sistema ha un’emissione termica totale di 4000kW. L’elettricità viene generata da un motore a vapore af-fiancato alla caldaia a biomassa.

Anche la nota azienda vinicola Mon-te Zovo di Venezia è passata alla produzione di energia da biomassa per migliorare la propria sosteni-bilità. La cantina ha installato una caldaia KOHLBACH di 400kW per fornire il calore necessario alla ste-

rilizzazione delle bottiglie e anche per alimentare i frigoriferi per il raf-freddamento nel periodo estivo. Il sistema KOHLBACH è stato proget-tato su misura per la Monte Zovo. Ora, oltre ad utilizzare il cippato di legno per alimentare la caldaia, la Zovo ha anche iniziato a impiegare gli scarti provenienti dalla potatura delle vigne e degli ulivi.

Per ridurre le emissioni di CO2 e promuovere le economie locali, la famosa azienda produttrice di aro-mi e profumi, Symrise, ha installato una caldaia a biomassa KOHLBACH in uno dei suoi stabilimenti in Ma-dagascar, dove viene prodotta l’es-senza di vaniglia. Il sistema è una solida caldaia a vapore che genera

1.5 t/h di vapore con una pressione massima di 10 barg. La KOHLBACH ha progettato un sistema in grado di gestire i rifiuti locali di legno come fonte di energia per coprire in ma-niera affidabile i processi produttivi della Symrise. La caldaia KOHL-BACH non solo migliora la sosteni-bilità produttiva della Symrise, ma aiuta anche l’azienda a sostenere le comunità locali che forniscono la legna.

La Namibia Brewery, il più grande birrificio del Sud Africa, ha investito per aumentare il suo grado di indi-pendenza energetica e per ridurre l’impatto ambientale dell’azienda. Il birrificio, parte del gruppo Heineken e Diageo, ha realizzato un progetto

EnErgia sostEnibilE per prodotti di qualità!

KOHLBACH RA 1-16.indd 3 21/03/16 13:22

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speciale ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

per ricavare energia non più dai carburanti fossili, ma dalla bio-massa. L’azienda sta attualmente istallando una caldaia KOHLBACH che genera acqua calda a 160°C con una emissione di 5000kW. Il calore verrà utilizzato per nume-rosi processi di riscaldamento du-rante il processo di fermentazione. Un’altra sfida sarà quella di utiliz-zare le trebbie provenienti dalla fermentazione che attualmente non possono essere utilizzate dagli agricoltori locali e restano inutilizzate a occupare i silos. Per questa ragione, la Namibia Brewe-ries e la KOHLBACH hanno proget-tato un impianto in grado non solo di gestire il cippato, ma anche di utilizzare le trebbie come fonte di energie per la co-combustione. Il sistema sarà attivo dall’estate del 2016 e fornirà alla Namibia Brewe-ries energia sostenibile, aiutando l’azienda a ovviare ai problemi di smaltimento.

Che si tratti di pastorizzazione, di-stillazione, sterilizzazione, produ-zione di energia, forni industriali, raffreddamento o riscaldamento, la gamma di prodotti KOHLBACH fornisce soluzioni di energia verde per qualsiasi processo e a qualsia-

si temperatura. I sistemi di energia verde della KOHLBACH partono da 400kW fino a 18000kW e sono disponibili come sistemi di acqua calda fino a 200°C, sistemi di va-pore da 0,5 barg a 32barg e siste-mi di olio diatermico con tempera-ture fino a 320°C.

Come fonte di energia le caldaie a biomassa KOHLBACH possono uti-lizzare sia il legno tradizionale sia il pellet che può essere facilmen-te conservato nelle vostre sedi in conformità alle vigenti norme igie-niche. Gli esempi sopra riportati dimostrano che la KOHLBACH for-nisce soluzioni innovative adatte a scopi specifici che permettono al produttore di utilizzare in modo alternativo i rifiuti di produzione come fonte di energia e guadagno.Da oltre settant’anni la KOHL-

BACH fornisce alle aziende sistemi di riscaldamento e combustione per fonti di energia rinnovabile. Tali sistemi si caratterizzano per il loro design solido particolarmente adatto agli scopi industriali, con ol-tre 8000 ore di esercizio all’anno, e per la loro sicurezza, facilità d’u-so e di manutenzione.

La KOHLBACH realizza l’impianto completo dall’alimentazione del carburante, alla caldaia a biomas-sa, al camino, e si occupa inoltre della progettazione, della realizza-zione, dell’istallazione e dell’avvio. La KOHLBACH ha un servizio clien-ti attivo 24/24 che garantisce al cliente alti livelli di operatività del sistema e lo aiuta a realizzare il suo successo commerciale.

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KOHLBACH Energieanlagen FactsSede: Wolfsberg, AUSTRIAProduttori di caldaie a biomassaAnno di fondazione: 1945Dipendenti: circa 200Uffici: AUSTRIA, GERMANIA, FRANCIA, CROAZIA, SVIZZERA e molti altri partner internazionali.

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Page 27: RASSEGNA ALIMENTARE - 2016 - 1

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Page 28: RASSEGNA ALIMENTARE - 2016 - 1

Camera di CommerCio Dominico italiana

CAMERE COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO

L’obbiettivo fondamentale della Camera di Commer-cio Dominico Italiana è pro-

movere e stimolare le relazioni eco-nomiche, induistriali, commerciali e turistiche tra la Repubblica Domini-cana e Italia.

Al giorno d’oggi, la CCDI conta su una adesione all’incirca di 250 soci, atti-vi nei principali settori dell’economia dominicana, tra i quali si incontrano le principali compagnie di costruzio-ne, i più importanti studi legali, ban-che, hotel, compagnie aeree, imprese commerciali e industrie dominicane.

La CCDI offre un ampio assortimento di servizi a livello nazionale e inter-nazionale. Con le sue attività la CCDI permette assistenze giuridiche e com-merciali per l’investimento ed il suc-cesso dei suoi menbri. Il proposito di

questa cooperazione è sviluppare la propria attività e la rete per la quale si è formata la grande familia dei mem-bri della CCDI rafforzando allo stesso tempo tutte le imprese e le persone collegate alla Camera.Per i nostri soci sono concessi nume-rosi privilegi e sconti in relazione ai servizi offerti per la Camera di Com-mercio Dominico Italiana.

I nostri clientoi possono confidare in un’assistenza giuridica e commer-ciale costante, capace di orientare l’imprenditore sulla situazione del mercato locale e ottenere un appogio strategico concreto per raggiungere e consolidare una buona impressio-

ne nel tessuto impresariale locale. Attraverso la realizzazione di eventi e attività di match-making, la CCDI permette alle imprese di incontrare i partner nazionali e stranieri con i qua-li concludere accordi di collaborazione commerciale.

Per raggiungere i nostri obbiettivi lavo-riamo sotto a stretti principi:- Competenza;- Chiarezza;- Cortesia;- Imparzialità;- Soddisfazione del cliente;- Tempestività;- Trasparenza;

Attività e servizi Servizi informativi:• Analisi di mercato Paese/Settore;• Consulenze doganali e fiscali;• Consulenze su Fiere e manifesta-

zioni;• Country Presentation;

Eventi e comunicazioni:• Gala dinner - networking events;• Eventi individuali;• Servizio di stampa e promozione

on-line;• Media relation;

Business contact:• Selezione dei partner commerciali;• Missione incoming-outcoming;• Workshop B2B;• Partecipazione a fiere nazionali e

internazionali;

Servzi di assistenza specializzata:• Assistenza legale;

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Tel 809-535-5111 / 809-533-6193 - [email protected]

• Appoggio strategico nella fase di insediamento della società o della impresa;

• Assistenza doganale;• Assistenza amministrativa, fiscale e

tributaria;• Servizio di Visti;• Domiciliazione legale;• Interpretazione di lingue e traduzio-

ni - traduzioni legali;• Servizio di formazione;

Attività:• Appoggio ad ogni tipo di iniziativa

che contribuisca allo sviluppo eco-nomico di entrambi i paese;

• Scambio di iformazioni statistiche sul commercio tra Repubblica Do-menicana e italia;

• Proteggere gli interessi comuni dei membri della Camera;

• Adempimenti necessari nei con-fronti di organismi pubblici, corpo-razioni e associazioni;

• Analisi dei problemi delle politiche economiche bilaterali e pianifica-zione di soluzion agli organi com-petenti;

• Consulenze in materie relazionate allo scambio reciproco e al com-mercio estero della Repubblica Do-minicana e Italia.

I partnerLa CCDI è membro fondatore della Federazione delle Camere Europee di Commercio della Repubblica Domini-cana (FEDECAMARA) e della Euroca-mara.

È membro fondatore dell’Accordo di Partenariato de Area ACCA, la allean-za strategica e operativa cotituita tra le Camere Ufficiali di Commercio Ita-liane dell’Area Ande, Caraibi e Centro America, in più attualmente integrata con l’aggiunta delle Camere di Colom-bia, Costa Rica, Perú, Venezuela, Nica-ragua e Ecuador. La rete commerciale stabile creata con questa via conta una partecipazione di più di 1,700 soci e con la possibilità di aprofittare la attivazione simultanea delle distin-te strutture operative nello sviluppo di azioni promozionali unite.

Numerosi sono gli eventi organizzati in Repubblica Dominicana tra la CCDI e la ICE - agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane.

La Camera è membro anche della Associazione delle Camere di Com-mercio Italiane all’estero ASSOCAME-RESTERO, con sede a Roma, che co-

ordina 76 Camere Italiane che opera-no in 50 paesi con più di 24,000 imprese associate.

La la CCDI conta una rete nazionale e internazionale di delegazioni attive nel territorio di tutto il paese e di delega-ti per la regione dei Caraibi, nominati nelle persone che fanno parte dei rap-presentanti uffciali della Delegazione diplomaatica italiana. Gli stati coinvolti nella iniziativa sono quelli di Antigua e Barbuda, Haití, Jamaica e Saint Kitts & Nevis. La CCDI opera con l’Ambasciata d’Italia (Panamá) nel paese.

Come essere socio della camera:Possono diventare membri della Ca-mera le persone fisiche maggiorenni d’età e le persone giuridiche o morali che si dedichino alle attività commer-ciali, industriali, agricole, turistiche, finanziarie e professionali , persone che abbiano come interesse comune lo sviluppo economico della Repubbli-ca Dominicana e Italia.

Diventare socio della Camera è molto facile:1. Domandare alla Camera via email

([email protected]), vía telefono (809-535-5111/

809-533-6193) o vía corriere, il formulario di iscrizione.

2. Compilare il formulario di iscrizio-ne fornendo tutte le informazioni richieste.

3. Riconsegnare il formulario come propriamente richiesto alla Segre-teria Generale della Camera, la quale si incaricherà di sottoporre la domanda al Consiglio di Ammi-nistrazione della CCDI nella sua pri-ma riunione disponibile.

4. Il Consiglio di Amministrazione studierà la domanda, approvan-do se si hanno i requisiti l’ingres-so del richiedente come nuovo socio.

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Page 31: RASSEGNA ALIMENTARE - 2016 - 1

Seestrasse 123CH - 8027 ZurigoTel. +41 (0) 44 289 23 23Fax +41 (0) 44 201 53 57E-Mail: [email protected]

Rue du Cendrier 12-14CH - 1211 Ginevra 1Tel. +41 (0) 22 906 85 95Fax +41 (0) 22 906 85 99E-Mail: [email protected]

Via Nassa 5CH - 6900 LuganoTel. +41 (0) 91 924 02 32 Fax +41 (0) 91 924 02 33E-Mail: [email protected]

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CAMERE COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO

L a CCIS (Camera di Commer-cio Italiana per la Svizzera) è l’hub di riferimento in Sviz-

zera per imprese medie e piccole, grandi aziende e marchi del Made in Italy, consorzi, associazioni di ca-tegoria ed enti pubblici che abbiano l’obiettivo di accrescere la presenza economica italiana in Svizzera. Fon-data nel 1909 la Camera appartiene alla rete delle Camere di Commer-cio Italiane all’Estero, riconosciute dal Governo italiano quali strumenti di promozione del Made in Italy nel Mondo e suscitatrici di opportunità e investimenti delle imprese dei paesi in cui operano verso il mercato ita-liano. La CCIS assiste con i suoi ser-vizi tutti i soggetti svizzeri e italiani coinvolti negli scambi economici tra Italia, Svizzera e Liechtenstein. La gamma dei suoi servizi è ampia e strategicamente strutturata in aree tematiche:

Esportazioni- Ricerca buyers/clienti.- Consulenza fi scale (rappresentanza

fi scale e recupero dell’iva italiana, svizzera e tedesca).

- Consulenza di natura commerciale e doganale.

- Export & Investment Desk - Dalla Svizzera nel mondo.

- Informazioni fi nanziarie e legate alla solvibilità dei partner (visure, rappor-ti commerciali, ecc.).

- Organizzazione di degustazioni, wor-kshops ed eventi.

- Realizzazione di delegazioni ed ex-port strikes (visite presso buyers svizzeri).

- Organizzazione ed accompagnamen-to di espositori italiani a fi ere svizzere e di visitatori elvetici a fi ere italiane.

- Organizzazione di seminari ed incon-tri di affari.

- Focus settoriali.

Investimenti- Apertura di un’attività.- Investire nella ristorazione.- Appalti pubblici in Svizzera.- Attività di M&A e di Corporate Fi-

nance.

Comunicazione e promozione turi-sticaLa Rivista, magazine mensile in lingua italiana, e www.go-italy.ch, portale bilingue, in italiano tedesco, per l’ita-lianità in movimento.

Corsi- Corsi per professionisti e semplici ap-

passionati.- Corsi per sommelier in lingua italiana.

Altro- Recupero Crediti.- Ricerca di dati statistici.- Traduzioni ed interpretariato.- Agevolazioni speciali per i soci.

I settori di puntaAgroalimentare, Industria elettromec-canica, Sistema Casa, Sistema Moda, Innovazione tecnologica e Start-up, Tu-rismo, Pubblicità e Comunicazione.

www.ccis.ch

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CAMERE COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO

Vantaggi per i membriLa Camera di Commer-cio Italiana in Vietnam

(ICHAM) è stata costituita nel 2008 e da allora si impegna per favorire lo sviluppo delle relazioni commer-ciali tra Italia e Vietnam. Entrando a far parte di ICHAM porterete nume-rosi vantaggi alla vostra impresa, tra i quali:

1. L’opportunità di utilizzare i servizi forniti:

• Informazioni Commerciali: ac-cesso facilitato ai database delle aziende, delle fi ere, degli eventi e delle conferenze appartenenti a diversi settori economici.

• Ricerca di un partner commercia-le: un’ampia mailing list di contat-ti commerciali nella quale poter identifi care il miglior partner per i vostri progetti.

• Assistenza informativa: informa-zioni riguardanti le procedure le-gali, tasse, la cultura Vietnamita, le regolamentazioni, le leggi sul lavoro, le nuove realtà commer-ciali, ecc.

2. Partecipare alle attività di ICHAM:

• Eventi di networking: grandi op-portunità di conoscere partner commerciali.

• Seminari e workshops: incontri informativi, con relatori selezio-nati, riguardanti argomenti eco-nomici, legali e commerciali.

3. Inserimento del vostro logo nel sito e nella newsletter di ICHAM:

La Newsletter viene pubblicata ogni due mesi ed inviata a più di 1000 contatti, tra cui le comunità imprenditoriali Italiane e Vietnami-te e le Camere di Commercio Italia-ne in Italia e all’estero.

4. Diventare “Full Member” della Camera di Commercio Europea in Vietnam:

Grazie all’accordo tra la nostra Ca-mera ed EUROCHAM, tutti i membri

di ICHAM diventano direttamente “Full Member” di EUROCHAM con i seguenti ulteriori vantaggi:• Essere inseriti nel network di

EUROCHAM con più di altre 800 soci.

• Partecipare agli eventi, seminari e incontri commerciali organiz-zati da EUROCHAM.

• Inserire il profi lo della propria azienda nella Directory di EURO-CHAM.

• Programa sconti nei migliori al-berghi, resorts, ristoranti e nego-zi in tutto il Vietnam.

Per maggiori informazioni, per favo-re contattateci all’indirizzo:[email protected]/offi [email protected] o chiamate il: (+84) 8 3822 4059.

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Page 35: RASSEGNA ALIMENTARE - 2016 - 1

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Page 36: RASSEGNA ALIMENTARE - 2016 - 1

L a Thailandia si configura at-tualmente come la seconda economia del Sud-Est asiatico,

trainata principalmente dalle esporta-zioni, le quali risultano comporre oltre il 60% del prodotto interno lordo del paese. Dopo che l’economia si è ristabi-lizzata nel 2015, per il 2016 si prevede un’incoraggiante crescita economica, la banca dello sviluppo asiatico prevede una crescita del PIL di circa 1.1 % pari al 3.8 rispetto ai 2.7 del 2015.La spesa pubblica in Thailandia è cre-sciuta con consistenza durante la prima metà del 2015, ad ogni modo i consumi privati non hanno registrato una forte crescita come anche gli investimenti fissi dei privati. I consumi privati cresco-no sebbene siano limitati dalla caduta dei redditi agricoli, dal rallentamento della crescita dei salari, e dal crescente indebitamento delle famiglie. Gli inve-stimenti privati rimangono moderati a causa delle poco promettenti prospetti-ve nel settore delle esportazioni, ridotta spesa dei consumatori, capacità indu-striale superiore alla domanda. A causa di queste ragioni il prodotto interno lor-do (PIL) è cresciuto di un modesto 2,9% nell’ultimo semester del 2015.L’alto surplus commerciale degli ultimi 6 mesi deriva da una caduta più mar-cata nelle importazioni di merci (in calo del 8,7% in dollari) rispetto al calo delle esportazioni del 4,9%. Il surplus com-merciale combinato al forte reddito proveniente dall’industria turistica cor-risponde a più del doppio del surplus rispetto allo stesso periodo durante il 2014.Il governo militare ufficialmente rico-nosciuto nel 2015 è impegnato attiva-mente contro la corruzione e l’abusivi-

smo edilizio, ritenute priorità dal Primo Ministro. Grazie a tali interventi il paese è riuscito ad evitare la recessione e seb-bene la ripresa richieda ancora tempo, il Governo ha risposto iniettando 364.5 miliardi di baht per stimolare l’econo-mia. Il generale a capo del Ministero del Commercio ha dichiarato di voler lavo-rare a stretto giro con le aziende private per incentivare l’export. Il Ministro ha inoltre dichiarato di voler supportare le aziende offrendo assistenza e riducen-do gli ostacoli burocratici per gli scambi commerciali. Nel 2016 inoltre il gover-no incentiverà le aziende thailandesi a specializzarsi nella creazione di nuovi brand ed incoraggerà la popolazione ad utilizzare prodotti realizzati localmente. Il turismo pesantemente affetto dall’in-stabilità del paese e dagli attentati durante gran parte dello scorso anno, ha finalmente visto un incremento del 5.12% in arrivi a partire da Novembre 2015. Molti progetti per la pianificazio-ne e la ristrutturazione di centri com-merciali sono stati approvvati per il 2016, in particolar modo nelle zone di Bang Na, Srinakarin, Ekkamai e Ram In-tra tutti nella provincia di Bangkok . La giunta militare, ha inoltre sbloccato un piano per lo sviluppo delle infrastrutture della durata di 8 anni, approvando 3.3 trilioni di baht in incentivi per lo sviluppo di infrastrutture inerenti all’ampliamen-to ed al miglioramento della rete ferro-viaria.

La moneta locale, il baht, sta dando buoni segni di ripresa. Dall’ultimo tri-mestre 2015 il bath si è apprezzato toccando quota 36,26 dollari dopo i 36,18 del 2015. Il 16 Dicembre 2015, la Banca Centrale Thailandese ha deci-so di mantenere il proprio Benchmark Rate al 1.5%.Il salario minimo fissato a 300 Bath nel 2013 e la crescita economica nel corso degli anni precedenti, fa si’ che la po-vertà sia un fenomeno in riduzione. La povertà è diminuita notevolmente ne-gli ultimi 30 anni, dal 67% nel 1986 al 10% nel 2015 grazie ad un generale in-cremento dei redditi. La povertà in Thai-landia è principalmente un fenomeno rurale, oltre l’80 per cento dei 7,3 milio-ni di poveri vive in zone rurali, ed il rima-nente 20 per cento vive ora nelle aree urbane al di fuori di Bangkok. Alcune re-gioni-in particolare il profondo Sud ed il Nord-Est, sono rimasti molto indietro gli altri, e i benefici del successo economi-co non sono stati equamente ripartiti, in particolare tra Bangkok, la più grande area urbana della Thailandia, e il resto del paese. La disuguaglianza di reddito e mancanza di pari opportunità persi-stono. La disuguaglianza di reddito, mi-surata dal coefficiente di Gini, sebbene sia diminuita negli ultimi anni, rimane costantemente al di sopra di 0.45. Le esportazioni del paese sono composte per l’86% da beni di industrie manufat-turiere. In particolare, i principali beni risultano quelli elettronici (14% delle esportazioni totali), veicoli (13%), mac-chinari ed apparecchiature (7,5%) e prodotti alimentari (7,5%). L’agricoltura contribuisce invece per l’8% del valore delle spedizioni all’estero. All’interno

Camera di CommerCio ItalIana In thaIlandIa

CAMERE COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO

CAMERA COMMERCIO ITALIA-TAILANDIA_RA 1-16.indd 1 04/02/16 13:06

Page 37: RASSEGNA ALIMENTARE - 2016 - 1

ThAI - ITALIAN ChAMbER Of COMMERCE (TICC)1126/2 Vanit II Building, 16th Floor Room 1601B, New Petchburi Rd., Makkasan Rajdhevee - Bangkok - Thailand

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di questo settore, i principali prodotti esportati risultano riso, gomma natu-rale, cassava, pesce e zucchero. I prin-cipali importatori dalla Thailandia sono la Cina con il 12% del totale dell’export Thailandese, il Giappone e si è verifica-ta una riduzione degli acquisti da parte degli USA giu al 3-4%.L’Unione Europea complessivamente copre una quota del 5%, mentre altri principali importatori sono Malesia, Au-stralia e Singapore. Dall’altro lato della bilancia commerciale, la Thailandia importa principalmente materie prime e beni intermedi, che insieme coprono il 56% del valore importato. In questo gruppo rientrano principalmente il car-burante, parti per apparecchiature elet-troniche, materiali di metallo e sostanze chimiche. Altre importanti prodotti sono rappresentate da macchinari, apparec-chiature e computer. I principali paesi da cui la Thailandia acquista sono il Giappone (20% del totale dei beni im-portati) e Cina (15%). L’Unione Europea pesa per l’ 8%, mentre altri stati rilevan-ti sono gli Emirati Arabi, la Malesia e gli USA.Relativamente alle relazioni con l’Italia, abbiamo potuto osservare una lieve ri-presa che sembra aver portato miglio-ramenti nel settore delle esportazione commercialeI dati piu’ significativi legati alla crescita dell’esportazione di prodotti italiani in Thailandia, comprendono:- Macchine di impiego generale,- Prodotti chimici di base, fertilizzanti e

composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie,

- Cuoio conciato e lavorato,- Medicinali e preparati farmaceutici,- Mezzi di trasporto,- Gioielleria, bigiotteria, pietre preziose

lavorate.

L’importazione, invece, ha subito un calo pari al -9,3% rispetto all’anno pre-cedente. Le perdite più importanti sono state registrate nel:- settore alimentare (mercato ittico) cau-

sa del downgrading sulla sicurezza nel mercato del lavoro ittico,

- macchine di impiego generali e di al-tro impiego,

- autoveicoli,- settore agricolo (macchine e prodotti).

Grazie ad un’espansione della clas-se media urbana esistono prospetti-ve interessanti per il Made in Italy, in particolare nei seguenti settori: agroa-limentare, cosmesi e moda. Di partico-lare interesse risultano i settori ad alto contenuto tecnologico (gestione delle acque, energie alternative, biotecnolo-gie, macchinari) per i quali sono previsti grandi investimenti, ma di cui i thailan-desi mancano di capacità e forniture adeguate. Nel 2013, i principali prodot-ti importati dall’Italia risultano essere macchinari, apparecchiature elettriche e prodotti chimici. Dall’altra parte, tra le esportazioni si sono contraddistinte quelle di prodotti alimentari, macchinari e in generale beni provenienti dalle in-dustrie manifatturiere.In conclusione, dopo un 2015 senza particolari sviluppi economici dovuto ad instabilità politica e ad altri fattori esterni, le prospettive per l’economia Thailandese per il 2016 restano inco-raggianti. Grazie alla ritrovata stabilità politica e alla crescente domanda do-mestica, nel 2016 è previsto un incre-mento del Pil pari al 1.1% rispetto al 2015, con un leggero aumento dell’in-flazione dal -0.85 % al 0,6%. La crescita secondo le stime dovrebbe rimanere costante anche nel 2016.

Proposte di investimento:Data la posizione geografica che favo-risce la Thailandia a diventare l’hub logistico dell’ ASEAN, la forte vocazione manufatturiera del paese e date le re-centi politiche di sviluppo della rete di trasporti internaattuata dal Governo Thailandese, la Thai-Italian Chamber of Commerce vede un grande potenziale per le impre-se Italiane in grado di produrre macchi-

nari/utensili spe-cifici per il settore manufatturiero, in particolare legato al settore dell’Auto-motive, della lavorazione e packaging di prodotti destinati al consumo alimenta-re, nel settore della sicurezza edile e del settore agricolo, ittico.La crescita del potere di acquisto della popolazione locale, un costante flusso di turisti presenti nel paese durante l’intero anno (accolti in strutture ricet-tive di altissimo livello), la presenza di gruppi specializzati nella vendita diret-ta (retail) fa della Thailandia un paese ideale per la vendita di prodotti Italiani di media, alta ed altissima gamma. La crescita costante a due cifre delle ven-dite di marchi Italiani quali Vespa Piag-gio, S. Pellegrino, Ferrero, Ducati etc. mostrano come la Thailandia abbia una forte vocazione verso il Made in Italy ed ancora grandi margini di crescita, gra-zie allo sviluppo di altre aree abitative oltre a Bangkok (capitale) ed altre aree a vocazione turstica già affermate quali Pattaya e Phuket.In particolare si suggerisce una cauta analisi del mercato degli insaccati crudi ed aziende produttrici di Vino.Le importazioni di insaccati crudi, quali salami, bresaole e prosciutti crudi è di-ventata piu’ difficile. Le dogane richie-dono ulteriori documenti per dimostrare la provenineza e genuinità dei prodotti. Prodotti alcolici, che al momento sono presenti in abbondanza sul mercato da tutti i principali paesi del settore (Italia, Francia, Cile, Australia e Sud Africa etc) soffrono di una forte tassazione e com-petizione locale (Birra, Superalcolici). Si raccomanda quindi una cauta pianifi-cazione e l’utlizzo di distributori profes-sionisti ed investimenti nel marketing a lungo termine.Come conseguenza del grande sviluppo del settore manifatturiero, dell’edilizia industriale ed urbanistica è in crescita l’interesse verso tecnologie per qualsia-si settore legato al risparmio energetico, green-energy, efficienza energetica.

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

N el settembre 2013, la August Jaeger Nachf. GmbH & Co. KG di En-

gelskirchen ha messo in funzione il proprio locale di congelazione interno. Così facendo, l’azienda ha triplicato la sua superficie di stoccaggio complessiva arrivando a 8.000 metri quadrati. Al fine di poter far funzionare il nuovo ma-gazzino di congelazione nel modo più conveniente possibile, i pro-gettisti di questa nuova struttura hanno scelto di installare la nuova generazione di portoni per zone termoregolate, prodotta dagli spe-cialisti di portoni EFAFLEX.

“I prodotti EFAFLEX ci sono stati consigliati dal nostro progettista. Noi abbiamo bisogno di portoni che si aprano e chiudano molto rapidamente e che siano anche robusti, perché i transiti sono mol-

to frequentati“, spiega Markus Vi-gener. A lui compete la direzione dell’intero magazzino. “EFAFLEX è risultato il primo marchio nella scelta.”

La struttura di nuova ideazione del portone per zone termoregolate EFA-SST-TK-100 segue il progres-so nell’ambito dei prodotti e del-le attrezzature degli stabilimenti, che hanno un effetto positivo sul bilancio energetico dell’azienda. Il nuovo portone ad apertura ra-pida è altamente resistente e ciò ne consente un impiego a regime costante e di grande efficienza, soprattutto in magazzini di refri-gerazione con transiti frequenti in entrata e in uscita. Una guida di-namica a spirale AFM (Active Fra-mework Mechanism) per il manto del portone garantisce che il man-to nel movimento in chiusura ven-

ga spinto verso una guarnizione posta su tutto il profilo del portone, richiudendo così ermeticamente gli ambienti di congelazione. Ri-spetto ad altre strutture di porto-ni, l’attacco del manto del portone si trova all’interno del dispositivo a spirale sulla parte esterna, e dun-que calda del portone. Sulla par-te del portone che dà nella zona fredda, vengono utilizzati dei siste-mi di riscaldamento per le superfi-ci di contatto, integrate nei profili ermetici, nelle guarnizioni delle doghe e nel profilo della costola di contatto.

Lo scopo è di mantenere costan-te la temperatura in questi punti di contatto tra le guarnizioni e il manto del portone, il pavimento e le singole doghe del manto per evi-tare la formazione di ghiaccio. Con un valore termico U pari a 0,62/

Una chiusura ermetica per il nUovo locale di congelazione

la august Jaeger nachf. gmbH & co. Kg sceglie i portoni ad apertura rapida altamente isolanti di eFaFleX

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

m²K nella versione 4000 x 4500 mm, Efaflex offre un portone del-lo giusto spessore, ben isolato, a basso consumo e con particolare tenuta stagna.

Lo straordinario isolamento offer-to dall’EFA-SST-TK-100 con EFA-AFM viene inoltre raggiunto grazie all’impiego di doghe EFA-THERM spesse 100 mm con riempimento di poliuretano estenso. Le doghe sono fissate singolarmente alle fasce delle cerniere. Questa com-binazione di elementi garantisce una grande capacità di scorrimen-to, una durata senza pari e la mas-sima funzionalità, grazie anche ad una sostituzione delle doghe sem-plice e veloce.

In totale, in questa azienda, attiva nel settore alimentare all’ingros-so, sono diventati ormai nove i vari modelli di portoni ad apertura rapida di EFAFLEX che compiono in modo affidabile e sicuro la loro funzione. Il portone di accesso al settore lattiero-caseario svolge ogni giorno tra 300 e 500 cicli di apertura e chiusura. Ad eccezio-ne della zona di arrivo merci, tutti gli altri portoni delimitano zone

congelanti da -24°C e frigorifere da 5°C. “Sono ormai in funzione da molti anni senza problemi, ne siamo molto soddisfatti”, afferma Markus Vigener. Anche il servizio di assistenza clienti EFAFLEX rice-ve i complimenti: “La manutenzio-ne avviene senza alcun problema. Non serve neanche accumulare carta inutile: ricevo in breve tempo i rapporti sulla manutenzione via e-mail. Questa è una cosa molto pratica.”

“È stato necessario costruire il lo-cale di congelazione per ottenere ampliamento della capacità” con-tinua il racconto Markus Vigener. La August Jaeger Nachf. GmbH & Co. KG gestisce tre supermercati HIT nell’ambito di un processo di franchising. Inoltre, l’azienda pos-siede anche sette stazioni di servi-zio. “Le nuove stazioni di servizio Jaeger hanno grandi punti-vendita interni. È chiaro che avevamo la necessità di crescere.”

L’azienda è diretta dalla famiglia Pilatzki, già nella quarta genera-zione. Hendrik Pilatzki, il succes-sore più giovane, dirige insieme al padre l’attività commerciale da

400 dipendenti. L’assortimento è studiato appositamente per soddi-sfare i diversi gruppi di clienti del mercato all’ingrosso.

Sia che si tratti di addetti alla ga-stronomia, al catering o alla gran-de distribuzione alimentare: ogni cliente è perfettamente rifornito nella propria attività commercia-le, grazie ai 15.000 diversi arti-coli dell’ampia offerta di prodotti gestiti dalla August Jaeger Nachf. GmbH & Co. KG.

Il supermercato Cash&Carry pres-so la sede centrale a Engelskir-chen-Ründeroth rappresenta un ulteriore servizio offerto, studia-to appositamente per gli addetti della gastronomia e del settore alberghiero. Oltre ad un’assisten-za personalizzata in un’atmosfera famigliare, la Jaeger propone tutti gli articoli per un efficiente riforni-mento di merci per i gruppi target dell’azienda.

www.efaflex.com

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

I ntroduzioneLa Rademaker “Crusto” è una linea industriale per la produ-

zione di pane basata sulla tecnologia della laminazione. La laminazione è preferita ai sistemi tradizionali grazie ai suoi importanti benefici; primo tra tutti, la laminazione rende possibile lavorare una grande quantità d’im-pasti, da quello green a quello pre-lievitato, tutti ad alte capacità. Usare sistemi di laminazione che non stres-sano la pasta, permette di raggiun-gere in pratica ogni tipo di struttura di pasta e pane desiderati. La strut-tura della pasta che si crea durante il mixaggio, con l’impasto e la pre-lievitazione, rimane intatta dando un prodotto di ottima qualità. Inoltre la linea offre moduli innovativi e ver-satili su ruote che possono essere facilmente inseriti in qualsiasi linea se richiesto. Flessibilità è la parola d’ordine quando si tratta di configu-rare l’applicazione e la gestione di efficienza produttiva.La linea “Crusto” è adatta per tratta-re un’ampia gamma d’impasti in sca-la industriale, partendo da circa 500 fino a 9000 kg per ora (i lotti vanno da 200 - 700 kg/lt).

I principali vantaggi di questa linea si possono già vedere in diversi stabi-limenti di clienti; la linea “Crusto” si è dimostrata estremamente dough-friendly per una vasta gamma di prodotti e tipi di pasta. Anche la più fragile struttura di pasta rimane in-tatta durante la suddivisione in lotti e il processo di pre-laminazione.Inoltre la Linea è facile da usare e accessibile per le procedure di puli-zia semplici e veloci. Oltre a questi vantaggi, la linea “Crusto” ha il van-

taggio di creare un flusso di prodotto molto stabile, questo grazie all’effi-ciente processo di divisione in lotti a casata e la seguente azione di la-minazione, perfettamente controllati da vari sensori. I risultati effettivi in ambiente industriale dimostrano che questo stabile flusso di prodotto ga-rantisce la migliore omogeneità d’im-pasto possibile.

Prova configurazioneNel centro tecnologico Rademaker (RTC) si eseguono test approfonditi per determinare gli esatti effetti po-sitivi dell’uniformità della pasta sul-la precisione del peso del prodotto finale. In seguito i benefici che ne derivano per i costi di gestione sono calcolati dettagliatamente sulla base di effettive esperienze di fabbrica. Vari test sono eseguiti con la Linea “Crusto” anche attraverso confronti con linee concorrenti all’avanguardia e attrezzature Rademaker preceden-ti. Si è sperimenta un’ampia gamma di pasta con percentuali d’acqua che vanno dal 55% fino all’85%.Tre diversi prodotti sono selezionali per le prove ad alto volume: panini quadrati da 80gr, baguette da 165gr e ciabatta da 150gr. Molti test sono eseguiti con un numero significativo

di prodotti in modo da garantire un risultato statistico corretto. Durante questi dettagliati e approfonditi test si esamina il volume e le cellule del-la struttura del prodotto finale cosi come l’accuratezza del peso prima e dopo il processo di cottura.

ConclusioniDurante svariati tests, si sono speri-mentati: il confronto dei volumi, l’o-mogeneità e l’accuratezza finale per i tipi di prodotti sopra citati. Inoltre si sono valutate diverse situazioni am-bientali per conseguire il risultato più affidabile. Il grafico sotto mostra I ri-sultati medi sia per il volume che per la misurazione dell’ccuratezza. Tutti i valori rappresentano i miglioramenti rispetto all’attrezzature all’avanguar-dia concorrenti.Il volume e la struttura cellulare sono mostrati nella foto. Queste foto mo-strano chiaramente che la struttura della pasta rimane totalmente in-tatta grazie alla particolare manipo-lazione dell’impasto Dough-friendly della linea Rademaker “Crusto”.

Effetti sul costo di proprietàL’accuratezza del prodotto può avere un significante effetto sul costo ge-nerale di produzione.

Linea Pane RademakeR “CRusto”AnAlisi tecnicA e vAlutAzione del costo di proprietà

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

Solitamente il contributo del prezzo di co-sto del così detto give away (regalo) o di un prodotto in eccedenza di peso varia dal 20 al 30% del costo aggiunto totale di una linea di laminazione e formazio-ne pane (fatta esclusione per la cottura e l’imballaggio) come si vede nella foto qui sotto*. Migliorando l’accuratezza, il costo aggiunto del give away può essere drasticamente ridotto. Il calcolo del costo di proprietà (CoO) dimostra che

si può raggiungere una riduzione totale del costo prodotto fino al 15% , secondo il tipo di pasta. Da queste indagini si può facilmente concludere che la Radema-ker Linea pane “Crusto” non solo è in grado di produrre un prodotto altamente superiore ma è in grado di aumentare in modo significativo il vostro profitto.Invitiamo i gentili clienti a visitare

il nostro centro tecnologico RTC e esa-minare i risultati sopracitati o altri aspetti che potrebbero essere di loro interesse, più dettagliatamente.

* calcolo del give away secondo la normative Eu-ropea 76/211/EEG

Specialisti in macchinari per il food processing

Quando si parla di food processing e di panificazione industriale, gli ingredienti chiave per il successo sono: innovazione, ispirazione e una visione internazionale che consideri i gusti locali e regionali. Presso il Centro Tecnologico Rademaker, dove si trova il nostro centro per i test di panificazione e di formazione degli operatori, abbiamo accumulato oltre 30 anni di esperienza nello sviluppo di innovative applicazioni per il food processing e per la panificazione industriale. Vi invitiamo pertanto a visitarci per potervi dare nuove idee e nuove ispirazioni su come aiutarvi a creare prodotti di altissima qualità nella maniera più flessibile ed efficiente.

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O M STILL ha consegnato uno speciale commissionatore EK-X a cabina doppia, in grado

di ospitare a bordo due operatori contem-poraneamente. Il mezzo è stato sviluppa-to per il Gruppo IMASAF, che necessitava di una macchina con la quale effettuare il picking di colli per i quali è necessaria la collaborazione di due operatori. Con oltre 60 anni di storia alle spalle e circa 6.500 marmitte prodotte ogni giorno, il 65% delle quali destinate al mercato estero, IMASAF è leader in Italia e uno dei principali produttori europei di marmitte e catalizzatori. L’azienda ha uno stabili-mento produttivo a Cittadella (PD) a cui si aggiungono 6 sedi commerciali e 11 magazzini dislocati sul territorio nazio-nale per assicurare ai clienti un servizio rapido ed efficiente. La partnership tra le due aziende dura da molti anni e, ad

oggi, più di 30 commissionatori OM STILL sono operativi nei vari depositi del Grup-po IMASAF. L’EK-X appena consegnato rappresenta però un’assoluta novità, IMASAF ha infatti chiesto a OM STILL di realizzare un mezzo con una cabina larga 2,3m (rispetto ai tradizionali 1,2m) e con una portata di 1t fino a 8,5 m. di altez-za. Questo speciale EK-X è utilizzato per prendere dagli scaffali le marmitte, per il prelievo delle quali servono due ope-ratori. Oltre ad avere misure eccezionali, il commissionatore è dotato di speciali sistemi di sicurezza al fine di tutelare gli operatori che svolgono operazioni com-plesse a molti metri d’altezza.“Abbiamo scelto di commissionare alla OM STILL lo sviluppo di questo nuovo progetto - spiega Giampaolo Sgarbossa, Amministratore Delegato della società - certi che con la sua tecnologia sareb-

be stata in grado di venire incontro alle nostre esigenze e, ancora una volta, OM STILL si è dimostrata una partner di sicu-ra affidabilità, fornendoci una macchina su misura che ci sta dando grandi soddi-sfazioni”.

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

D a esattamente mezzo secolo, Rotronic produce e distribu-isce sistemi di misura. Fon-

data nel 1965 dalla famiglia Schroff in Svizzera, l’azienda ha rapidamente conquistato una notevole importanza nel suo settore grazie alla precisione dei suoi prodotti. Nel tempo le soluzioni Rotronic si sono evolute mantenendosi tecnologicamente all’avanguardia, ma quel che non è cambiato è l’indiscussa qualità e affidabilità dei prodotti, che hanno portato il marchio Rotronic a dif-fondersi in tutto il mondo. Per conosce-re meglio questa interessante azienda e le sue innovative soluzioni abbiamo parlato con Marco Gavina, General Ma-nager di Rotronic Italia Srl.

1) A quali mercati si rivolge l’of-ferta Rotronic e quali sono gli utilizzatori tipici dei vostri pro-dotti?

Rotronic è una realtà con oltre 200 dipendenti, 8 società affiliate e 42 punti di distribuzione, una dimensio-ne che la pone fra i principali prota-gonisti del segmento della misura-zione di umidità e temperatura: la vasta gamma di strumenti per que-sta esigenza assicura prestazioni di estrema accuratezza. Rotronic pone inoltre una grande attenzione alla ri-cerca e sviluppo di soluzioni sempre più rispondenti alle esigenze di mer-cato: per questo ha recentemente arricchito la propria offerta con stru-menti per la misurazione dell’anidri-de carbonica e della pressione diffe-renziale. Dagli strumenti portatili ai data logger, dai trasmettitori alle so-luzioni per il laboratorio, le soluzioni Rotronic sono adatte a tutti i settori in cui sono richieste misurazioni pre-cise di umidità e temperatura: l’in-

dustria alimentare e farmaceutica, il settore della stampa e dell’industria cartaria, la meteorologia, il settore agrario, i processi di essiccazione, gli impianti di ventilazione e climatiz-zazione e molte altre applicazioni.

2) Come è articolata la struttura produttiva di Rotronic e quale impatto ha avuto la recente riva-lutazione del franco svizzero?

La Casa madre di Rotronic ha sede nei pressi di Zurigo, in Svizzera, dove trovano anche gli stabilimenti: la produzione avviene infatti in Sviz-zera. Gli elementi centrali di tutte le soluzioni Rotronic sono realizzati in unità produttive di proprietà dell’a-zienda. Questo permette di effettua-re un controllo di qualità stringente e costante; presso la sede si trovano infatti anche il reparto di controllo qualità e il laboratorio di calibrazione e taratura. Il laboratorio della Casa madre, accreditato e riconosciuto a livello internazionale dall’ente di certificazione svizzero SCS, dispo-ne di campioni standard con i quali confrontare gli strumenti; per questo motivo è in grado di fornire prodotti con certificato ufficiale di calibrazio-ne e taratura, di qualità uniforme e riconosciuta dai singoli enti certifi-catori nazionali (come l’Ente italiano Accredia), utilizzabili quindi come parametri di riferimento per suc-cessivi controlli di qualità. Ogni sin-golo strumento di misura Rotronic è inoltre calibrato, tarato e corredato da certificato ISO di riferimento. La rivalutazione del franco svizzero ha comprensibilmente avuto un impat-to sulle politiche commerciali dell’a-zienda, che si è però adoperata per non trasferire le conseguenze del

nuovo cambio interamente sui clien-ti; il riassorbimento di una congrua parte degli effetti dell’apprezzamen-to della valuta da parte dell’azienda e un ulteriore sforzo per migliorare le caratteristiche qualitative dei prodot-ti ha permesso di mantenere sostan-zialmente inalterato il rapporto fra prezzo e prestazioni delle soluzioni Rotronic.

3) In termini di prestazioni, di affi-dabilità e di requisiti manuten-tivi, quali sono i principali punti di forza della gamma di prodotti Rotronic?

L’esperienza maturata da Rotronic e la continua attenzione ai nuovi sviluppi della tecnologia hanno por-tato l’azienda a offrire soluzioni con una deviazione standard delle mi-sure decisamente inferiore rispetto alla media del settore; gli strumenti Rotronic si rivelano affidabili e for-niscono misure perfettamente ripe-tibili anche in condizioni di umidità e temperatura estreme (si pensi alla lavorazione della pasta alimentare, dove in alcune fasi si raggiungono il 90% di umidità con temperature intorno ai 95°C). I prodotti Rotronic solitamente non richiedono manu-tenzione, ma nei rari casi in cui si rivela necessaria l’azienda fornisce un’assistenza rapida e puntuale.

In determinati settori una manu-tenzione periodica è peraltro pre-vista dai protocolli produttivi (basti pensare al settore farmaceutico, dove il mantenimento di condizioni ambientali costanti può influenzare composizione e conservazione dei medicinali). In questi casi le perio-diche calibrazioni possono avvenire

Marco GavinaGeneral Manager

RotRonic, sistemi di misura

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

senza alcuna interruzione dei pro-cessi, grazie a diverse soluzioni che Rotronic può fornire a seconda dei casi: l’azienda è in grado di fornire (in vendita o anche a noleggio) uno strumento di riferimento certificato Accredia per consentire al cliente di effettuare internamente le cali-brazioni, può studiare un sistema di rotazione per calibrare le sonde pre-senti nella struttura produttiva assi-curando che ne rimangano sempre in funzione un numero sufficiente a garantire il corretto funzionamento del processo, o infine può, in seguito a specifici accordi di manutenzione, provvedere alla calibrazione diretta-mente presso la sede del cliente ga-rantendo un’immediata ripresa dei lavori.

4) Che peso hanno i servizi di con-sulenza prevendita, di assisten-za postvendita e quale ruolo riveste la filiale italiana nell’of-ferta di prodotti e servizi?

In un settore così specializzato la competenza tecnica del personale commerciale è centrale: un ade-guato background permette di com-prendere veramente le esigenze del cliente e proporre soluzioni adegua-te, non sovradimensionate né tali da rivelarsi insufficienti alla minima va-riazione delle prestazioni richieste. Una conoscenza approfondita delle caratteristiche dell’offerta Rotronic è inoltre essenziale per apprezzare e spiegare le differenze qualitative rispetto a proposte meno evolute. Attualmente la filiale italiana riceve molte richieste, grazie alla notorietà e ottima reputazione del marchio, alle quali fornisce sempre risposte adeguate, ma l’obiettivo che l’azien-da persegue, tramite investimenti in formazione e mediante l’espansione della forza vendita, è di poter antici-pare le richieste proponendo nuove applicazioni – e questo naturalmen-te richiede una conoscenza ancor più approfondita delle soluzioni Ro-

tronic quanto dei processi produtti-vi utilizzati dalle aziende clienti. Da questo punto di vista la filiale italia-na di Rotronic si distingue per fles-sibilità proponendo in determinati casi anche un servizio di prova per verificare l’adeguatezza delle nuove applicazioni proposte, in modo da poter arrivare, collaborando con il cliente, alla definizione di soluzioni ottimali.

5) Quali sono gli scenari e le pro-spettive del segmento di merca-to a cui si rivolge Rotronic e qua-li strategie e obiettivi si propone l’azienda per il prossimo futuro?

Rotronic si rivolge in misura rilevante a mercati che per loro natura risen-tono limitatamente della congiuntu-ra, come l’alimentare e il farmaceu-tico. Nell’ambito della produzione alimentare, uno dei segmenti più importanti per Rotronic è la lavora-zione della pasta, che attraversa una fase di particolare dinamismo; il mercato nazionale è maturo, ma i costruttori italiani di macchine per la lavorazione della pasta esporta-no il loro insuperabile know-how in mercati emergenti e in espansione. Ne deriva un mercato potenziale in crescita per le applicazioni Ro-tronic che, con adeguate politiche commerciali e con la capacità di studiare soluzioni ad hoc per questi clienti, adattandosi ai nuovi scenari e trovando nuove applicazioni, potrà cogliere questa opportunità. Le pro-spettive future autorizzano quindi un certo ottimismo: pur in una contin-genza non particolarmente favore-vole, qualità e innovazione riescono a trovare spazi per la crescita.

6) Che importanza hanno ricerca e sviluppo in termini economici e strategici?

Per un’azienda come Rotronic che basa il suo successo sull’offerta di una qualità superiore, ricerca e sviluppo sono evidentemente fon-

damentali. Rotronic investe per svi-luppare strumenti dalle prestazioni sempre migliori, e recentemente ha concentrato i suoi sforzi verso solu-zioni che, mantenendo l’eccellente livello di precisione e affidabilità ai quali i clienti sono abituati, siano an-che più convenienti e performanti, per soddisfare anche le esigenze di realtà aziendali di dimensioni mino-ri ma non per questo meno attente alla qualità. Va ricordato che Rotro-nic è un marchio riconosciuto come leader nella misurazione dell’umi-dità da 50 anni: senza adeguati investimenti in ricerca e sviluppo il mantenimento di questa posizione sarebbe stato impensabile. Chiara-mente la volontà di Rotronic è di ri-manere sempre ai vertici del settore, e per questo l’azienda continuerà a considerare prioritari questi investi-menti.

7) Per Rotronic, a livello globale, la tutela della proprietà intellet-tuale è un problema?

L’ottima reputazione dei prodotti Ro-tronic costituisce una forte attrazio-ne per diversi costruttori di prodotti di primo prezzo, che cercano di emu-larne le caratteristiche; le copie non sono affatto equivalenti agli origina-li, chiaramente, ma sarebbe illusorio credere che non possano trarre in inganno almeno gli utilizzatori meno esperti. Per poter offrire prodotti ap-parentemente simili a prezzi minori, altri produttori acquistano sensori Rotronic, montandoli poi su sonde di qualità inferiore per ottenere so-luzioni imitazioni più economiche. Nel caso di applicazioni semplici, e nel breve periodo, queste possono in effetti svolgere la loro funzione, ma le soluzioni Rotronic sono di un’altra categoria. Per le applicazio-ni più sofisticate, la maggior parte delle marche più economiche non sono proprio in grado di soddisfare le condizioni richieste dai protocolli dei diversi settori. Il cuore dei pro-

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

dotti Rotronic, il sensore, è sempre di produzione dell’azienda, che non utilizzerebbe mai componenti di ter-zi per questa funzione cruciale. Gli enti di certificazione come Accredia, o istituti come l’INRIM – Istituto Na-zionale di Ricerca Meteorologica (nato dalla fusione dell’Istituto Elet-trotecnico Nazionale “Galileo Ferra-ris” (IEN) e dell’Istituto di Metrologia “Gustavo Colonnetti” del CNR) sono fra gli utilizzatori abituali di prodotti Rotronic: un motivo c’è, ed è sicura-mente la riconosciuta affidabilità e la ripetibilità di misura che le solu-zioni Rotronic garantiscono.

8) Quali novità sono previste a li-vello di innovazioni produttive, investimenti per il breve-medio termine, risorse umane e servizi offerti?

Proprio la consapevolezza dell’esi-stenza di una domanda per strumen-ti “entry level”, e la convinzione di

Rotronic che anche aziende con mi-nori possibilità di investire in tecno-logia possano e debbano comunque puntare a un buon livello qualitativo, hanno spinto l’azienda a cimentarsi anche in questo segmento. Pur sa-pendo che si tratta di un mercato sa-turo e dove la concorrenza è feroce e basata sul prezzo, Rotronic ha un marchio di tale notorietà e valore da poter costituire un’attrattiva anche per questa fascia di consumatori, e l’allargamento della gamma per comprendere prodotti semplici – ma sempre caratterizzati dalla massi-ma qualità e affidabilità – dovrebbe portare un maggior numero di uti-lizzatori a provare e apprezzare le soluzioni dell’azienda. Rotronic sta inoltre lavorando a un ampliamento della sua gamma di strumenti, oltre che per la misurazione dell’umidità nella quale l’azienda è specializza-ta, anche per la misurazione della pressione differenziale e del’anidri-

de carbonica. L’azienda produce già strumenti per la misurazione della pressione differenziale in uso nel settore farmaceutico; la previsione è di un allargamento della gamma per offrire soluzioni per la misura della portata dell’aria, partendo anche in questo caso da soluzioni semplici e convenienti, ma caratterizzati da un’affidabilità equiparabile a quella di strumenti più complessi. Rotronic intende anche ampliare la gamma delle proprie soluzioni per la misu-razione dell’anidride carbonica negli ambienti, un mercato relativamente nuovo e potenzialmente interessan-te. Le novità di Rotronic non riguar-dano però solo i prodotti: l’azienda è infatti in crescita, sia sul mercato globale, con la recente apertura di una nuova filiale canadese, sia a li-vello nazionale, con l’ampliamento della rete di vendita in Italia.

www.rotronic.it

NUOVI ARRIVI PER ROTRONIC ITALIARotronic Italia ha recentemente poten-ziato il settore tecnico e l’area com-merciale con l’ingresso in azienda di due dinamici nuovi elementi: Chiara Ponzellini e Fabrizio Iosano. Chiara Ponzellini, che entrerà a far parte del team tecnico di Rotronic, ha maturato significative esperienze in aziende del settore degli strumenti di misura quali Ametek, mentre Fabrizio Iosano contri-buirà con la sua esperienza, acquisita in aziende quali Eurotron (entrata a far parte del gruppo Asgard, presente nel settore della strumentazione con la società AOIP), a rafforzare la funzione vendite di Rotronic. Entrambi hanno ini-ziato il nuovo lavoro con l’entusiasmo

che deriva dall’ingresso in un gruppo internazionale, dall’indiscussa leader-ship qualitativa nel settore degli stru-menti professionali per la misurazione dell’umidità. Un periodo di formazione all’interno dell’azienda ha naturalmen-te consentito ai nuovi collaboratori di acquisire un’approfondita conoscenza di qualità e caratteristiche dell’ampia gamma di prodotti Rotronic. Lo stretto rapporto fra area tecnica e commercia-le è uno dei punti di forza di Rotronic, in quanto permette ai suggerimenti dei clienti, che il personale commerciale fa pervenire al reparto tecnico, di trasfor-marsi in miglioramenti concreti nella direzione delle richieste del mercato. Come tutto il personale dell’azienda, Chiara e Fabrizio hanno una conoscen-

za dei settori applicativi che permette loro di comprendere le richieste dei clienti, di identificare con precisione, fra le molte soluzioni che Rotronic of-fre, la più adatta alle loro specifiche esigenze e di adoperarsi perché la cor-rispondenza fra le necessità del merca-to e le concrete risposte di Rotronic sia sempre più stretta. Il Gruppo Rotronic, e in particolare Rotronic Italia, rivolge un caloroso benvenuto a Chiara e Fa-brizio, nella convinzione che sapranno trasmettere entusiasmo e motivazione ai loro interlocutori, oltre a fornire il supporto necessario a rafforzare ulte-riormente il legame dei clienti con Ro-tronic; a entrambi i migliori auguri di un grande successo in questa nuova espe-rienza professionale.

Chiara Ponzellini Fabrizio Iosano

ROTRONIC comunicato RA 1-16.indd 5 07/03/16 17:29

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

B ernhard Kraus, 38 anni, è il nuovo direttore delle Ope-rations del Centro di Eccel-

lenza (CoE) Trasportatori e Sorter di Sinsheim, in Germania. Il manager vanta una vasta conoscenza specia-listica e straordinari successi nella gestione dei processi di lean pro-duction e di change management. Il Centro di Eccellenza di Sinsheim sarà gestito oltre che da Bernhard Kraus, da Robert Lugauer e dal dott. Heinrich Droste. La riorganizzazione del CoE si è resa necessaria per far fronte alla forte domanda globale di nuove soluzioni di convogliamento e smistamento.Dopo il successo del lancio in Europa e in Asia della piat-taforma modulare per trasportatori (MCP), Interroll ne avvierà la produ-zione anche negli Stati Uniti a partire dal marzo prossimo.

La piattaforma modulare per tra-sportatori ha suscitato un grande in-teresse: ad oggi Interroll ha già rice-vuto 250 ordini per questa soluzione da system integrator e OEM europei. Gli ordini spaziano da soluzioni più piccole fi no ad enormi applicazioni. Sono stati forniti trasportatori fi no a quattro chilometri di lunghezza com-plessiva. Le ragioni di questo grande interesse sono varie, ad esempio il

design universale della soluzione, adatto per il trasporto di oggetti fi no a 50 kg di peso e imballi da 200 mm x 150 mm. Se necessario il sistema può essere ingegnerizzato anche per il trasporto di buste plastiche. Le opzioni di azionamento a 24 V o 400 V offrono la massima effi cienza energetica e capacità di movimen-tazione. Deviatori elettromeccanici garantiscono elevate capacità di smistamento. Interroll ha evitato l’utilizzo di attua-tori pneumatici per la piattaforma modulare per trasportatori per man-tenere i requisiti di elevata effi cienza energetica e garantire un ambiente di lavoro silenzioso.

Ogni azienda che desideri fornire so-luzioni ad alte prestazioni di “mate-rial fl ow” deve affrontare un mercato intralogistico ad alta dinamicità e a mutevoli richieste di performance con una piattaforma, come questa, che consenta di durare nel tempo.I clienti devono essere oggi in gra-do di reagire con grande fl essibilità a cambi last minute della struttura degli ordini o della gamma di pro-dotti. Da tempo la rigida produzione di massa di prodotti identici è diven-tata l’eccezione alla regola mentre cicli di ordini più brevi e il rapido

cambiamento di imballi per dimen-sioni e pesi è sempre più frequen-temente all’ordine del giorno. Allo stesso tempo, è necessario fare in modo che qualsiasi soluzione possa ancora essere integrata con facilità nel mutante ambiente IT del futuro; “Industry 4.0” è un concetto ormai acquisito. Con l’avvio della produzio-ne della piattaforma modulare per trasportatori in USA, system integra-tor americani e i loro clienti possono ottenere più agevolmente soluzioni ultra effi cienti e a prova di futuro. La piattaforma modulare per traspor-tatori sta conquistando clienti con la sua versatilità unica, bassi costi operativi, interfacce dati aperte e la massima facilità di installazione e manutenzione.Dopo Sinsheim in Germania e Suzhou in Cina, Wilmington nel North Carolina, USA, è il terzo sito di produzione nel il mondo per la nuova piattaforma modulare per trasportatori.

www.interroll.com

INTERROLL RIORGANIZZA IL CENTRO DI ECCELLENZA DI SINSHEIM CON LA CRESCITA MONDIALE NEL MIRINO

Il Centro di Eccellenza Trasportatori e Sorter di Interroll a Sinsheim in Germania

INTERROLL comunicato RA 6-15.indd 3 22/01/16 16:47

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Pharmaline N Pharmaline XGuaina esterna in silicone bianco “Platinum Cured”

Treccia in Acciaio Inox AISI 316

Liner in PTFE brevettato con interno liscio e corrugazione esterna con filo INOX 316 avvolto ad elica.

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

PHARMALINE N

Pharmaline N è un tubo realizzato in PTFE confor-me alle norme FDA requisiti 21 CFR 177.1550. È inoltre disponibile una versione in PTFE antista-tico, W.Pharmaline AS, conforme anch’esso alle norme FDA requisiti 21 CFR 178.3297. Entram-bi i tubi, W.Pharmaline GS e W.Pharmaline AS, sono stati testati e il loro sottostrato in PTFE è conforme alla Classe VI USP, incluse le Elution test (Citotossicità).

Sia il W.Pharmaline GP che il W.Pharmaline AS sono rivestiti con una treccia metallica in INOX AISI 316 e un’ulteriore copertura di silicone vul-canizzato bianco Platinum Cured; (post vulcaniz-zato a 200°C per 4 ore in osservanza alle carat-teristiche della Classe VI USP).

Sono disponibili alternative per la copertura si-liconica su specifi ca richiesta del cliente: le co-perture chiare e trasparenti che sono approvate dalla Classe VI USP; altre colorazioni sono dispo-nibili ma non approvate dalla Classe VI USP.

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

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PHARMALINE X

Pharmaline X è un tubo in PTFE estremamente fl essibile, internamente liscio con corrugazione esterna ricoperto da una guaina in silicone tra-sparente “Platinum Cured”. Il suo particolare de-sign è stato realizzato per colmare le mancanze dei convenzionali tubi in silicone nelle applica-zioni ove la gomma siliconica interna è soggetta a reazioni chimiche a causa dei fl uidi di passag-gio, reazioni che possono degradare il silicone interno o contaminare il liquido stesso.

APPLICAZIONIGrazie alla sua elevata purezza il Pharmaline X è stato progettato per usi non gravosi ad alta igienicità dove la pressione di esercizio non è elevata; è infatti particolarmente adatto nelle applicazioni farmaceutiche, Biotech, chimiche e alimentari grazie al suo notevole grado di pulizia sia interna che esterna. È inoltre usato in appli-cazioni industriali in genere, specialmente per passaggio di liquidi caldi e gas.

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

L a Società Italiana Essiccatoi, ora S.I.E. SWISS SA, è stata progettista di essiccatoi per

150 anni e produce diverse attrezza-ture originali brevettate per trattare molti prodotti diversi. Agli inizi del ‘900 gli essiccatoi erano molto semplici con circolazione d’aria forzata. I nomi com-merciali sono stati ispirati dai venti caldi del deserto del Sahara. In quel tempo è stato creato un dispositivo in cui la cir-colazione dell’aria è circolare e veloce, così veloce da sollevare i prodotti d’es-siccazione. È stato naturalmente chia-mato “TURBINE”. Da allora questo tipo di essiccatoio è stato fabbricato in alme-no 5.000 unità per trattare tutti i tipi di diversi materiali che vanno dai farma-ceutici ai chimici fino ai biologici o scarti industriali. Il principio di funzionamento è basato sull’esposizione del prodotto al flusso d’aria calda diretta. L’aria a con-tatto con il prodotto gli da parte della sua energia interna. Questo comporta l’evaporazione dell’acqua e, allo stesso tempo, la riduzione della temperatura dell’aria. L’energia interna persa dall’a-ria è totalmente recuperata dall’energia di vapore e prodotto.L’essiccatoio consiste in un corpo cilin-drico (il diametro varia da 0,4 metri a 5 metri ed ancora di più) che è diviso nel-la parte inferiore da uno speciale piano provvisto di lame sagomate brevettate.Sotto il piano c’è la camera di distribuzio-ne d’aria e al di sopra della camera d’es-siccazione abbiamo i filtri a maniche o altri dispositivi di purificazione dell’aria. I materiali sono caricati nell’essiccatoio solitamente in modo discontinuo e sono rapidamente elaborati in modo che il tempo richiesto per un singolo carico ra-ramente superi i 90 - 120 minuti.L’aria d’essiccazione entra tangenziale e, attraversando lo strato del prodotto, circonda ed agita ciascuna delle sue particelle: inoltre, l’aria è costretta dal nostro piano speciale a passare attra-

verso il prodotto ad una velocità con-trollata e in direzione sub-verticale per ottenere un tempo di contatto più lungo rispetto ad altri comuni essiccatori a letto fluido aventi un percorso dell’aria diretto verticalmente.

Processo continuo o discontinuo?Naturalmente dipende dal prodotto che si deve essiccare. Condizioni stabili con-tinue permettono lo sviluppo di un pro-cesso continuo. I prodotti aventi un’u-midità iniziale o aspetti fisici variabili necessitano di essere essiccati in batch.In ogni caso l’essiccatoio TS può opera-re sia in continuo che in discontinuo. È anche disponibile un sistema interme-diario chiamato “pulse”. Con il sistema pulse, l’essiccatoio è alimentato conti-nuamente ma scarica il prodotto in tem-pi prestabiliti.Le condizioni lavorative possono essere selezionate dal pannel-lo di controllo sul quadro principale.

L’ultimo impianto: l’essiccatoio per semi d’uva.I semi d’uva recuperati dopo la produ-zione di vino ed alcohol etilico conten-gono ancora un materiale molto pre-zionso, che è l’olio. L’olio di semi, se è puro, è famoso per i suoi effetti benefici ed è spesso usato nei cosmetici.Ma l’estrazione e l’essiccazione devo-no essere fatte in modo leggero per prevenire qualsiasi danno nella sua composizione chimica. L’essiccatoio è il tipo TURBINE, completamente auto-matico, che tratta 1.500 kg/h di semi lasciandoli sempre a bassa temperatu-ra. Il piccolo segreto del sistema è l’alta efficienza dell’essiccatoio in modo che la temperatura dell’aria si riduce imme-diatamente a causa della veloce evapo-razione ed il prodotto rimane freddo.

Descrizione dell’impianto.Questo essiccatoio TS a letto fluido è composto da:

• SISTEMA DI CARICO - Un piccolo contenitore con un miscelatore e una coclea con barriera interna per impedire l’aspirazione di aria dall’e-sterno. La coclea è azionata da in-verter ed agisce come un dosatore per alimentare la giusta quantità di materiale nell’essiccatoio.

• ESSICCATOIO TS – Questo è il cuo-re dell’impianto. All’interno dell’es-siccatoio, l’aria ed i solventi sono estratti dal prodotto dall’evapora-zione termica. Sopra l’essiccatoio, una camera di separazione per-mette alla polvere di essere sepa-rata dai semi.

• GRUPPO DI TRATTAMENTO ARIA – All’uscita dell’essiccatoio, la polve-re è trasportata al gruppo di cicloni e filtro.

• VENTILATORE PRINCIPALE – Instal-lato all’inizio dell’impianto. Esso genera il processo di flusso d’aria necessario per il processo d’essic-cazione. Il flusso d’aria è regolato da una serranda ad azionamento.

• GENERATORE DI CALORE – È lo scambiatore di calore che funziona con il vapore saturo. La temperatu-ra è controllata da una valvola ge-stita dal PLC.

I PRINCIPALI USI DEGLI ESSICCATOI TIPO “TURBINE”

CRSI RA 1-16.indd 3 10/02/16 18:10

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

R ealizzato in robusto accia-io a doppia parete, nonché estremamente resistente

e ideale per qualsiasi edifi cio indu-striale, il nuovo portone sezionale industriale SPU F42 è caratterizzato da un manto dallo spessore unifor-me di 42 mm e dall’anima schiu-mata in poliuretano espanso rigido privo di Cfc, grazie ai quali è in gra-do di assicurare elevate capacità di coibenza termica, raggiungendo un coeffi ciente U = 0,94 W/m2K. Inoltre, se equipaggiato con rac-cordo telaio-muro Thermo Frame, questo portone può aumentare la propria capa-cità di coiben-tazione termi-ca del 21%. La superfi cie degli elementi, in lamiera d’accia-io zincata a caldo e verniciata, con mano di fondo a base di poliestere ad alta adesività (2K PUR), lo rende particolarmente resistente anche agli agenti atmosferici, con certifi -cazione di permeabilità all’aria in classe 2 e certifi cazione in classe 3 per quanto riguarda l’impermea-bilità all’acqua e la resistenza alle sollecitazioni del vento.

Il portone Hörmann SPU F42 è di-sponibile in misure diverse, fi no a

un massimo di 8 metri di

larghezza e 7,5 metri di altezza, e in due versioni del manto: Micrograin oppure goffrato, versione che rende diffi cilmente visibili piccoli graffi e tracce di sporco.

Opzionalmente, la superfi cie può essere verniciata su richiesta sce-gliendo tra dieci diverse tonalità RAL. Inoltre, questo portone Hör-mann può essere impreziosito da fi -nestrature, portina pedonale senza soglia e motorizzazione. A seconda del contesto, delle caratteristiche

dimensionali e dell’equipaggiamen-to, tra gli elementi del portone sono presenti anche la collaudata prote-zione salvadita, il sistema di bloc-caggio dall’ interno e dall’esterno, il dispositivo antisollevamento e un ulteriore dispositivo di sicurezza pa-racadute per portoni.

Come tutti i prodotti, gli accessori e i dispositivi Hörmann, anche il por-tone sezionale SPU F42 risponde perfettamente ai requisiti della nor-mativa UNI EN 13241-1.

www.hormann.it

PORTONE SEZIONALE HÖRMANN SPU F42: MASSIMA RESISTENZA E ROBUSTEZZA

L’ottima combinazione di materiali costruttivi e i potenti accessori di protezione termica assicurano prestazioni elevate nella soluzione Hörmann da 42mm

HORMANN comunicato RA 6-15.indd 3 22/01/16 16:05

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

P rimo produttore mondiale di macchine e soluzioni per la pulizia domestica,

professionale e industriale, Kär-cher presenta BD 43/25 C Bp, lavasciuga pavimenti “operato-re a terra” compatta, altamente manovrabile, silenziosa e facile da utilizzare. Alimentata a batte-

ria o tramite presa di rete (mod. 43/35) e dotata di tecnologia a disco, offre un’area di lavoro di ben 43 cm ed un serbatoio di 25 litri.

Grazie alle dimensioni compatte e all’ampia visibilità garantita all’o-peratore, è ideale per ambien-

ti medio-piccoli, fino a 900 m², dove qualunque altra lavasciuga avrebbe margini di manovra in-sufficienti.

Ogni dettaglio di questa macchi-na è volto a facilitarne l’utilizzo. Il sistema EASY-Operation, ad esempio, favorisce l’intervento anche da parte di personale poco esperto, grazie alla possibilità di scegliere fra tre singoli programmi di lavoro–lavaggio e aspirazione; solo lavaggio; solo aspirazione- che non lasciano spazio ad altre complicate opzioni.

Tutti gli elementi di controllo sono evidenziati in giallo, colore che ri-salta rispetto al più scuro antracite ed aiuta l’operatore ad identificare

Dotata di sistema easy-operation è ideale per superfici fino a 900 m²

Nuova Kärcher BD 43/25 c Bp: lavasciuga pavimenti agile e compatta

KARCHER comunicato RA 1-16.indd 3 09/03/16 12:53

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

immediatamente i comandi corretti per ogni operazione. Il display a riga singola –chiaro e leggibile- indica volta per volta lo stato di carica delle batterie e le ore di lavoro effettuate. Il vano batterie è facilmente acces-sibile per procedere rapidamente ad una loro sostituzione, riducendo al minimo il tempo di fermo macchina.

La regolazione della soluzione di pu-lizia è posta sotto il volante e risulta immediatamente raggiungibile; la stessa soluzione può essere facil-mente caricata e scaricata attraver-so due comodi bocchettoni: il suo livello sarà sempre sotto controllo grazie ad un apposito indicatore.

Il serbatoio dell’acqua è suddiviso in due vani per contenere il volume di ingombro, facilitare le operazioni di riempimento e svuotamento e libe-rare campo visivo per controllare il gruppo spazzola.

La ruota girevole posta sotto la lava-sciuga aiuta l’operatore a spostare facilmente la macchina anche quan-do è spenta.

Sulla macchina, infine, è possibile installare il Kit Home Base ove ripor-re mop, detergenti ed accessori vari. Tergipavimento dritto o curvo sono ordinabili separatamente, assieme a una vasta serie di accessori che ampliano prestazioni e funzionalità di questa lavasciuga: tra i molti, ben cinque tipi di pad e di squeegee per operare su ogni superficie.

In versione BD 43/35 C Ep, questa macchina offre un serbatoio solu-zione più capiente di 10 litri, una maggiore velocità della spazzola e maggior potenza grazie al motore elettrico da 230V/ 50Hz.

Semplicità costruttiva e totale inte-grazione delle parti meccaniche fan-

no di BD 43/25 C BP e BD 43/35 C Ep due macchine potenti ed effi-cienti ma - al contempo - economica-mente accessibili, grazie alla bassa incidenza della manutenzione. Solu-zioni che offrono un ottimo rapporto prezzo/prestazioni, indicate per la pulizia di pavimenti in ambito indu-striale, automotive, hospitality, hore-ca e retail.

Per una dimostrazione è possibile rivolgersi ad un qualunque Kärcher Center o Kärcher Store sul territorio o al proprio dealer di zona.

www.kaercher.it

Specialisti in macchinari per il food processing

Quando si parla di food processing e di panificazione industriale, gli ingredienti chiave per il successo sono: innovazione, ispirazione e una visione internazionale che consideri i gusti locali e regionali. Presso il Centro Tecnologico Rademaker, dove si trova il nostro centro per i test di panificazione e di formazione degli operatori, abbiamo accumulato oltre 30 anni di esperienza nello sviluppo di innovative applicazioni per il food processing e per la panificazione industriale. Vi invitiamo pertanto a visitarci per potervi dare nuove idee e nuove ispirazioni su come aiutarvi a creare prodotti di altissima qualità nella maniera più flessibile ed efficiente.

Chiamate il numero +39 345 5279508 per parlare con il nostro esperto in macchinari per il food processing e in sistemi per la panificazione industriale. Oppure visitate il nostro sito:

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

R egolamentare il mercato del ghiaccio alimentare, promuovere buone prassi

e informazioni corrette su produ-zione, distribuzione e consumo. È quanto ha chiesto ieri, mercoledì 17 febbraio 2016, l’Istituto Nazio-nale Ghiaccio Alimentare INGA in audizione alla XIII Commissio-ne Agricoltura della Camera dei Deputati.

Nel corso dell’Audizione, alla quale hanno partecipato Simone De Mar-tino, consigliere dell’Istituto, il Prof. avv. Gaetano Armao, componente del comitato scientifico dell’INGA ed il dott. Gianpietro Boieri, della socie-tà Iseven Servizi, partner scientifico dell’Istituto, INGA ha presentato le proprie istanze sulle problematiche del settore del ghiaccio alimentare di fronte alla Commissione presie-duta dall’on. Luca Sani.

«In Italia vi è molta meno cultura e consapevolezza, rispetto agli altri paesi europei, sul fatto che il ghiac-cio sia a tutti gli effetti un alimento e che come tale deve essere con-siderato» - ha spiegato De Martino, specificando che l’istituto intende tutelare e valorizzare il mercato del ghiaccio alimentare in Italia, garan-tendo massima sicurezza igienica per i consumatori.

Per questo, INGA e Confindustria hanno redatto il “Manuale di Cor-retta Prassi Operativa per la produzione del ghiaccio alimen-

tare”, approvato dal Ministero della Salute, oggi primo e unico docu-mento tecnico in Italia e in Europa che fornisce le linee guida per la corretta produzione e distribuzione del ghiaccio alimentare.

«Il Manuale è uno strumento opera-tivo che diffonde maggiore consa-pevolezza tra i produttori di ghiac-cio, le industrie e i singoli bar in merito ai rischi che un prodotto così diffuso e consumato giornalmente da milioni di persone potrebbe ma-nifestare e, dunque, di come si può evitare ogni tipo di problema, usan-dolo in tutta sicurezza» - ha dichia-rato Boieri.

A supporto del Manuale è stata re-datta anche una specifica Check List che aiuta i produttori ad autova-lutarsi rispetto all’ottemperanza del Manuale e alle disposizioni cogenti in materia di igiene degli alimenti. La lista, inoltre, può essere un utile strumento per le autorità di control-lo nelle attività ispettive, consenten-do loro di valutare con efficacia se e come sia stata effettuata l’analisi dei rischi nelle attività che produco-no e/o somministrano ghiaccio.

«Pur in presenza di nuove e speci-fiche disposizioni che disciplinano il settore alimentare in materia di igiene, è necessaria una più pun-tuale regolamentazione del settore in quanto restano ancora disattesi i potenziali rischi che un prodotto apparentemente “semplice”, ma

estremamente diffuso e consuma-to, potrebbe arrecare alla salute pubblica. E per questo chiediamo ulteriori presidi normativi che me-glio tutelino i consumatori» - ha ri-cordato, infine, Il prof. Armao.

All’audizione seguiranno ulteriori fasi di approfondimento ed interlo-cuzione.

www.ghiaccioalimentare.it

GHIACCIO ALIMENTARE: È ORA DI INNOVAREL’istituto Nazionale Ghiaccio Alimentare INGA in audizionealla xIII commissione agricoltura della Camera dei deputati

Simone De Martino Consigliere INGA

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

I n un Paese dove l’industria ali-mentare ha grandi potenzialità, la produzione alimentare deve

essere intesa come uno dei pilastri del progresso tecnologico ed econo-mico.PIGO ha fissato l’obiettivo di diven-tare la forza motrice del progresso tecnologico e di conseguenza econo-mico nell’industria alimentare, leader nel paese e nel mondo nella produ-zione di macchine per la lavorazione alimentare dal suo programma.Oggi, PIGO si è affermata come leader di livello mondiale nella progettazione e produzione di alta tecnologia degli impianti per surgelazione, freeze dryers essiccatori e di macchinari di processo per la lavorazione di frutta e verdura con una vasta esperienza sia

nel congelamento sia nella lavorazio-ne di prodotti ortofrutticoli.PIGO può orgogliosamente dire che le sue macchine raggiungono caratteri-stiche operative eccellenti e l’efficien-za energetica, pur essendo facile da usare, garantendo così molti vantaggi e privilegi per i clienti.

Prodotti principaliPIGO si è specializzata nella costru-zione di congelatori a letto fluido, EASY Freeze, il più adatto per il congelamento IQF tutte le varietà di frutta, verdura e numerosi prodotti di mare, prodotti ittici, carne e formaggi, rinnovando IQF tecnologia con adat-tabile flusso d’aria.La tecnologia EASY Freeze fornisce un eccellente aspetto ed una separa-

zione perfetta del prodotto, grazie alla fluidizzazione controllata che mantie-ne il prodotto costantemente sospeso sopra il nastro in un cuscino d’aria. Il risultato è un immediato congela-mento della superfice del prodotto ed un efficiente congelamento inter-no di ogni singolo pezzo del prodotto, indipendentemente dal tipo, varietà o condizione del prodotto.PIGO garantisce la massima efficien-za di congelamento per ogni prodotto indipendente dal fatto che sia pesan-te, leggero, morbido, appiccicoso o delicato, grazie al controllo variabile della velocità del nastro e dei ventila-tori, permettendo immediati aggiusta-menti del flusso d’aria.Il video monitoraggio interno consen-te in tempo reale supervisione delle

La nostra visione, La nostra missione e La filosofia di eccellenza

“La nostra filosofia e molto semplice: Dare il meglio a chi chiede solo il meglio” (D.Z.)

PIGO RA 1-16.indd 3 08/03/16 17:45

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

condizioni di funzionamento, consen-tendo il completo controllo e regola-zione del processo dall’esterno, senza necessità di entrare nel congelatore.EASY Freeze è disegnato per avere il massimo livello di pulizia, dando così la possibilità all’utente di congelare prodotti diversi uno dopo l’altro, sen-za rischio di contaminazione.EASY Freeze è una soluzione ad alto risparmio energetico, facile da usare ed affidabile.All’interno della famiglia dei surge-latori PIGO produce anche l’innova-tivo EASY Freeze SPYRO, l’ultima generazione di congelatori a spirale con i maggiori vantaggi per gli uten-ti in termini di efficienza energetica, condizioni igieniche e le caratteristi-che tecnologiche avanzate, come ad esempio:› Motori sono posizionati fuori dalla

cabina isolata (senza lubrificazione all’interno del congelatore) evitando qualsiasi rischio di contaminazione a causa di alcune perdite d’olio;

› L’unità è priva di ripiani piattaforme intermedie, per evitare ogni accu-

mulo di sporcizia (presenza di queste ultime renderebbe difficili le operazioni di pulizia) - assolutamente più elevati standard igienici;

› la progettazione del congela-tore è stato fatto per fornire il massimo scambio di calore e per permettere il massimo sfruttamento della superfice del nastro

› Bassi costi di manutenzione e di parti di ricambio grazie all’utilizzo di componenti di alta qualità;

› Ventilatori a bassa pressione per una maggiore velocità dell’aria, al fine di ottenere un processo di congelamento rapido. EASY Freeze SPYRO è progettato per la circola-zione di aria fredda ad alta veloci-tà (4 -10 m / sec) in contatto con il prodotto su tutta la lunghezza del nastro a spirale;

› Bassissimo livello di perdita di peso, due volte inferiore rispetto al conge-latori con flusso d’aria verticale

› Colpisce il prodotto in entrata con l’aria più fredda; il prodotto è quindi

immediatamente surgelato in su-perfice, diminuendo così la forma-zione di brina;

I congelatori PIGO sono costruiti modulari e tutti i componenti sono totalmente costruiti in acciaio inossi-dabile, capaci di fornire un perfetto prodotto IQF anche con lavorazioni di prodotti delicati, come riso cotto, lam-poni, ecc.PIGO progetta e costruisce sofistica-ti liofilizzatori, EASY Freeze DRYER -LYOPHILIZER, linea di prodotti che comprende un’ampia gamma di unità standardizzate e personalizzate.

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

La tecnologia freeze drying con-sente di conservare aromi delicati e di ottenere un prodotto di prima qua-lità essiccando sotto vuoto il prodotto congelato. Il prodotto finito avrà pro-prietà sensoriali paragonabili a quelle del prodotto fresco.L’esecuzione della macchina è intera-mente in acciaio inossidabile (Came-ra, porte, scaffale, ecc). Nel nostro concetto del EASY Freeze DRYER, scaffali modulari e condensatore del vapore sono contenuti all’interno del-la camera, dando come risultato fina-le tempo di liofilizzazione molto più breve di qualsiasi altro liofilizzatore.Le porte sono provviste di finestre di visualizzazione, consentendo così l’osservazione sia di vassoi con pro-

dotto sia del condensatore di vapore durante del ciclo di essiccazione.Ogni unità è provvista di un impianto di refrigerazione appositamente di-mensionato, che include un conden-satore per controllare l’utilizzo di gas refrigeranteOltre ad EASY Freeze, EASY Freeze SPYRO e EASY Freeze DRYER – LYO-PHILIZER, uno dei macchinari prin-cipali è la denocciolatrice automati-ca PG 103 che ha una capacità del 50%-100% superiore rispetto alle altre macchine presenti nel mercato. L’esperienza dei clienti pigo conferma che PG 103 lavora con un’efficienza dello 0,00% di noccioli rimasti se frut-ta è di qualità con preparazione ade-guata.

PIGO macchinari sono studiati per creare impianti per la produzione di frutta arricchita, che contengono piccole innovazioni e grandi miglio-ramenti per un sistema più affidabile e insieme conservano e migliorano le proprietà naturali della frutta. Nel campo delle diverse tecnologie di es-siccazione, PIGO ha anche sviluppato la tecnologia continua di essicazione con infusione (CONTINUOUS INFU-SION TECNOLOGY) e know-how per i suoi clienti, dando anche possibilità di migliorare le caratteristiche natura-li della frutta, migliorare le capacità di preservazione ed aumentare i possi-bili utilizzi del prodotto.

Per avere un’idea migliore della pro-duzione PIGO visitate il sito:www.pigo.it o mandate una mail a [email protected] per avere un’offerta det-tagliata ed anche avere la presenta-zione con molti video delle macchine in funzione. Brevi video sulle macchi-ne Pigo in funzione sono visibili su: www.youtube.com, sotto il nome PI-GOsrl.

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

C APITANI srl, ormai da tem-po nel settore produttivo delle macchine per il caf-

fè in cialda o capsula, sia nell’am-bito casalingo che professionale, con il marchio ESPRESSO DEL CA-PITANO.

Caratteristica di primaria impor-tanza è il dinamismo e la celerità dell’UFFICIO TECNICO dove ven-gono studiate e sviluppate nuove soluzioni poi trasfuse nelle linee produttive. Il sistema di preinfusione, ennesi-mo brevetto Capitani, è adattabile ad ogni capsula o cialda preesi-stente.Realizzazione di gruppi infusori per-sonalizzati per macchine a sistema chiuso o aperto secondo le esigen-ze del cliente.

Laboratorio interno di prototipazio-ne rapida che consente di ridurre i

costi e i tempi di sviluppo di nuovi prodotti. L’indiscussa qualità dei prodotti che contraddistinguono la CAPITA-NI, che ricordiamo, produce tutto nella propria sede di Solbiate Co-masco COMO e la fiducia dei clienti che ci hanno sostenuto, sprona tut-ti noi a continuare con il MADE IN

ITALY, marchio che ci contraddistin-gue e che ci invoglia ad affrontare il futuro in modo positivo.

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INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA LATTIERO-CASEARIA

N el 1996 nasce lo Studio Cad Project, specializzato nella progettazione di mac-

chine e impianti per il settore casea-rio e alimentare. A seguito delle mol-teplici richieste da parte dei propri clienti, comincia a realizzare i propri progetti.

Nel 2000 è Cad Project srl: si tra-sferisce in una struttura più ampia e amplia il proprio organico. Grazie all’alta specializzazione raggiunta nel corso degli anni, continua a cre-scere e nel 2007 si trasferisce nuo-vamente in una struttura ancora più vasta a San Pietro Mosezzo, zona industriale di Novara.

Nel 2015 investe ampliandosi e ri-strutturando quella esistente. Cad Project si avvale di uno staff qua-lificato e di collaboratori scelti che sono sempre pronti ad affrontare nuove sfide, adeguandosi alla con-tinua evoluzione della tecnologia e del mercato.

Le macchine e gli impianti sono mo-derni, progettati e costruiti con crite-ri di praticità, di limitata manutenzio-ne e di riduzione dei costi produttivi. Il continuo investimento in strumenti tecnologici per la progettazione e la costruzione hanno permesso a Cad Project di affermarsi nel settore ali-mentare, specializzandosi nel setto-re caseario.

L’intero ciclo di produzione avviene nello stabilimento di San Pietro Mo-sezzo; dalla progettazione alla rea-

lizzazione di impianti per la stagio-natura (salinatrici, salatrici a secco, spazzolatrici, foratrici e pelatrici) e per la porzionatura (manuali, semi-automatiche, automatiche).

La maggior richiesta del mercato per i prodotti a peso fisso e l’esigenza di trovare un partner affidabile, hanno contribuito nella scelta di specializ-

zarsi nel taglio - peso fisso o variabi-le, lama tradizionale o a ultrasuoni.

AutomAzione, innovAzione, tecnologiAAlcuni esempi di macchine e impian-ti della vasta gamma di Cad Project.

macchine per la stagionatura: salatrici a seccoLa richiesta dei clienti era di poter automatizzare il processo di salatura per ottenere forme salate come con il processo manuale. Cad Project ha progettato e realizzato questo im-pianto, modello SAT; una macchina

A perfect tailor made service!Cad Project Srl progetta, realizza e installa macchine e impianti per l’industria casearia e alimentare

è una azienda dinamica che lavora a stretto

contatto con il cliente, in modo da soddisfare ogni

sua esigenza. Ogni progetto è studiato su misura. Un perfetto

tailor made!

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INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA LATTIERO-CASEARIA

che consente la salatura automatica dello scalzo e delle facciate. Duran-te il ciclo di lavorazione il sale viene completamente recuperato. Tramite pannello operatore si possono impo-stare le quantità di sale. Produzione: fino a 600 forme orarie per il gorgonzola e fino a 300 forme per il pecorino romano.

Diversi articoli sono stati pubblicati per queste salatrici a secco, intito-landoli “uniformità di salatura”. Una frase che spiega tutto!

macchine per la porzionatura con lama tradizionale o a ultra-suoni, a peso variabile o fissoNella foto è indicata TPFZA4, linea automatica di porzionatura a peso fisso e a roccia. Consente la porzionatura a peso fisso o variabile di formaggi a pasta dura e semi-dura come Grana Pada-no, Parmigiano Reggiano, Gruyere, Parmino, Sbrinz...si carica la forma intera che trasla nella zona di porzio-natura in dischi; ogni disco è spinto o traslato tramite un braccio automati-co nella seconda zona di taglio, quel-

la della fustellatura e porzionatura in due anelli concentrici. Ogni porzione viene divisa in due metà, traslata nella zona di pesatura e tagliata in fette. Ogni fetta trasla su un nastro trasportatore che la accompagna fino alla linea di packaging. E’ dotato di lame intercambiabili e di facile e veloce sostituzione: lama liscia o per il taglio a roccia.Tramite pannello operatore si vi-sualizzano e/o impostano i dati di produzione tra i quali il peso-fisso o variabile- gestione dei differenti pro-dotti da porzionare con abilitazione/disabilitazione delle singole zone di produzione.Produzione: 60 fette al minuto

Nella foto è indicata TZX2T-M, linea automatica di porzionatura a peso fisso del gorgonzola. La linea consente la porzionatura delle mezze forme di gorgonzola in porzioni a peso fisso e l’inserimen-to diretto in vaschetta o vassoio fino all’allineamento con la linea di packaging. Sono presenti due gruppi di porzionatura con lama a ultrasuo-ni, che permettono un taglio pulito e

preciso. Tramite pannello operatore si impostano i parametri di produ-zione ed è presente una telecamera per controllare l’uscita delle vaschet-te.Le mezze forme vengono caricate sul nastro trasportatore di ingres-so, pesate e traslate nella zona di taglio, una per ogni testata. Alcuni sensori le misurano e tutti i dati ven-gono inviati al Plc per il calcolo delle porzioni. Ad ogni taglio la fetta viene posta direttamente nella vaschetta e pesata. Se per caso si presenta una fetta di peso diversa, la macchi-na corregge il peso automaticamen-te sulla porzionatura successiva. Come per tutti gli impianti che por-zionano a peso fisso, anche sulla linea TZX2T-M si può impostare, tra-mite pannello operatore, la scelta dello scarto-se presente-: spalmarlo sulla mezza forma o avere una fetta di peso diverso (scegliendo se la pri-ma o l’ultima).Produzione: 60 porzioni al minuto

TPX, impianto che consente la porzio-natura dei panetti di formaggi a pa-sta morbida, come gorgonzola-ma-scarpone, brie, brie farcito,cheddar, feta... Tramite pannello operatore si im-posta la larghezza delle fette da tagliare. Ad ogni taglio avviene l’in-serimento in automatico nelle va-schette. Una lama a ultrasuoni ese-gue la porzionatura, garantendo un taglio preciso e pulito.Produzione: 60 porzioni al minuto

Nella foto è indicata PPSX, impianto automatico di porzionatura a peso fisso del provolone.Porziona vari formati del provolone, in fette a peso fisso. La forma è ca-ricata sul nastro trasportatore e tra-slata fino alla zona di centratura e pesatura tramite una piattaforma di pesatura e ad alcuni sensori di mi-surazione. Il gruppo di taglio è a ul-trasuoni e permette un taglio pulito e preciso. Ogni fetta è traslata su di

TZX2T-M

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INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA LATTIERO-CASEARIA

un nastro a tappeto per connettersi alla linea di packagin. Tramite pannello operatore si impo-stano i parametri di produzione, tra cui la scelta del peso fisso o variabi-le, la scelta dello scarto: spalmarlo sul prodotto di partenza o avere una fetta di peso diverso. Produzione: 60 fette al minuto

PGL, impianto automatico di porzio-natura a peso fisso del grana pada-no, parmigiano reggiano e pecorino romano. Per il grana padano e parmigiano reg-giano: la forma viene caricata sul na-stro trasportatore di ingresso, pesata e in automatico un gruppo di taglio provvede a sezionarla in due metà, fustellarla e porzionarla in fette. Il gruppo di taglio è composto da una lama in acciaio inox. Produzione: 40 forme orariePer il pecorino romano: la forma vie-ne pesata, poi sezionata in dischi. Ogni disco può essere porzionato in due e poi in fette oppure porzionato direttamente in fette. Produzione: 50 fette al minuto

TC, impianti di porzionatura per cre-scenza. Macchina semi automatica o auto-matica per la porzionatura della cre-

scenza e prodotti simili, in porzioni da 80 a 500 grammi. - TC01: l’operatore carica i panetti

all’interno dello stampo e preme contemporaneamente i pulsanti di avvio per ottenere il taglio in automatico dei panetti.

Produzione: 100 porzioni al mi-nuto

- TC02: l’operatore carica i panetti sul nastro trasportatore e in au-tomatico avviene la porzionatura. Sono presenti due stazioni di por-zionatura

Produzione: 200 porzioni al mi-nuto

TIG200, impianto automatico per la porzionatura in metà o in dischi del grana padano, parmigiano reggiano e pecorino romano.Produzione: 20 forme orarie.

PDG, impianto automatico per la porzionatura dei dischi di grana pa-dano, parmigiano reggiano e peco-rino romano in fette. Si adatta an-che al taglio in fette di forme intere di pecorini con diverse dimensioni. Produzione: 360 dischi orari.

Nella foto sono indicate alcune ti-pologie di taglierine semi automa-tiche.

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CONFEZIONAMENTO ETIChETTATurA - pEsATurA

P asticceri e ri-venditori in Ita-lia avranno presto

l’accesso alla nuova gamma di prodotti per la pasticceria, di-segnati e creati da LINPAC, pro-duttore di imballaggi per alimenti freschi.

LINPAC sta espandendo la sua po-polare linea ‘LeanBake®’, la quale offre al mercato italiano una pre-sentazione sullo scaffale migliore e di stile.La gamma che comprende i conte-nitori per torta, contenitori con co-perchio con cerniera e confezioni monoporzione, disponibili in diver-se varietà di colori e dimensioni, offrono un’ottima apparenza quan-do disposti sullo scaffale.

Il direttore generale, Cristiano Ma-dama, al LINPAC Verona dice: “La gamma LeanBake è più leggera dei design precedenti ed è stata inoltre fabbricato in PET, offrendo una soluzione di imballaggi ricicla-

bili a basse emissioni di carbonio. I nostri clienti ci hanno chiesto di creare una presentazione limpi-da dei loro prodotti delicati oltre a minimizzare i loro costi e l’impatto ambientale.”

Adatta per fette di torta o pastic-cini, cornetti, crostate e muffin, la gamma è stata disegnata con base e coperchio leggeri non com-promettendo tuttavia la rigidità e le proprietà protettive delle confe-zioni.

Viene inoltre garantito che i prodot-ti al suo interno non vengono dan-neggiati durante il trasporto, i rifiuti della filiera vengono ridotti al mini-

mo e viene permesso ai consuma-tori di godere della loro pasticceria in condizioni ottimali. Le confezio-ni possono anche includere delle cavità per mantenere i prodotti in sede impedendogli di muoversi al suo interno.

Includendo scatole con coperchio incernierato, con chiusura ermeti-ca o semi ermetica, così come una varietà di soluzioni di basi e coper-

LINPAC LANCIA LA SUA NUOVA GAMMA DI PASTICCERIA AL MERCATO ITALIANO

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CONFEZIONAMENTO ETIChETTATurA - pEsATurA

Aumentare le vendite al dettaglio con questa gamma di innovazione e di stile

Migliorare l’impatto visivo - la gamma Bakery di LINPAC offre un’eccellente trasparenza e visibilità del prodotto su tutti i lati

Migliora le tue credenziali ecologiche - questi prodotti sono tutti riciclabili

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Contenitori per Torte

Scatole con cerniera

Monoporzione

Con cerniera, ermetiche o semiermetich

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chi, la gamma incontra ormai la do-manda di tutto l’intero settore della pasticceria. Le scatole con coper-chio a cerniera possono essere anche ermetiche permettendo ai prodotti a base di pan di spagna di mantenere l’umidità all’interno della confezione, rimanendo così freschi più a lungo. Gli imballaggi semi ermetici sono leggermente ventilati su tre lati per consentire all’aria di circolare al suo interno, garantendo così ai prodotti di pa-sticceria, come ad esempio i cor-netti, la loro fragranza.

LINPAC ha anche garantito che il design della gamma permetta una più facile chiusura rispetto ai clas-sici imballaggi.

Questo nuovo sistema permette di chiudere la confezione usando solo una mano, facendo una leg-gera pressione sul contenitore, a differenza delle chiusure tradizio-nali, le quali richiedono la chiusura premendo ciascun angolo.

Questo requisito è stato ritenuto necessario dai rivenditori princi-pali, i quali producendo ed impac-chettando i loro prodotti diretta-mente nel proprio negozio hanno bisogno di un ambiente di vendita efficiente per le marche e per i ri-venditori.

Il Sig. Madama continua: “in LIN-PAC, abbiamo una lunga storia nel rifornire una grande varietà di im-

ballaggi che soddisfano i bisogni dei produttori attraverso diversi mercati alimentari.

La nostra gamma LeanBake è fa-mosa tra gli imballatori alimentari ed i rivenditori. è stata un’evolu-zione naturale per LINPAC rifornire il mercato italiano di questi pro-dotti.”

“Come principale produttore di im-ballaggio PET in Europa, LINPAC si è impegnata ad ascoltare i suoi clienti ed a lavorare con loro per assicurarsi un prodotto che si rivol-gesse e rispondesse ai loro interes-si e bisogni.”

www.linpac.com

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CONFEZIONAMENTO ETIChETTATurA - pEsATurA

TECNO PACK S.P.A.:“la migliOrE TECNOlOgiA flOw PACK per il confezionamento dei formaggi”

Qualità Leone, rinomata realtà industriale produttrice dal 1966 di prodotti lattiero-caseari, sceglie la tecnologia di Tecno Pack per confezionare i propri formaggi.

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CONFEZIONAMENTO ETIChETTATurA - pEsATurA

L e eccellenze Italiane, anche per quanto riguarda il mon-do dell’industria alimentare,

sono riconosciute a livello interna-zionale. L’Italia vanta centinaia di realtà delle più disparate dimensioni, i cui pro-dotti sono di altissima qualità.Una consolidata tradizione e la gran-de attenzione applicate dalle azien-de sia nel processo produttivo, che in quello legato alla conservazione e al confezionamento dei propri pro-dotti, fanno sì che esse scelgano tec-nologie all’avanguardia, efficienti e con elevatissimi standard qualitativi.Per questa ragione anche l’azienda casearia Qualità Leone ha scelto un partner leader nel settore delle mac-chine flow pack, come TECNO PACK per confezionare i propri formaggi. Qualità Leone è una storica realtà di Villafranca di Verona, ha mosso i pri-mi passi nella piccola e media distri-buzione organizzata già nel 1966, è un’azienda a conduzione familiare e non è solo specializzata nel confezio-namento dei medio-duri, ma vanta anche alcune produzioni proprie di formaggi, come il Rigatel del Castel e la Roverella.La macchina confezionatrice FP027 INOX di Tecno Pack usata da Qualità Leone, è una confezionatrice oriz-zontale e multi asse, specifica per il confezionamento di formaggi in at-mosfera modificata.Emmenthal bavarese, Emmenthal svizzero, Maasdam, Fontal, Gouda, Pecorino, Ricotta salata, Rosa Ca-muna, Monte veronese, Asiago. Dai formaggi esteri a quelli italiani, per arrivare ai tipici della zona del villafranchese e dei Monti Lessi-ni: sono solamente alcuni degli ol-tre 120 porzionati che la flow pack FP027 è in grado di confezionare. FP027 è uno dei quattro modelli spe-cifici per il settore lattiero-caseario, proposti da Tecno Pack. Questa macchina è adatta a confe-zionare formaggi sfusi, che vengo-no trasferiti direttamente sul film, evitando i problemi di trasporto sul

nastro, grazie alla bobina dal basso. FP200 EVO ha, al contrario, la bobi-na in alto ed è adatta, per questo, a confezionare formaggi porzionati in vaschetta; completano la gamma FP025EVO e FP025EVOBB. Porzionamento del formaggio, cari-camento, raccolta delle confezioni, palletizzazione: le confezionatrici orizzontali si collocano al centro di questi passaggi e, pertanto, sono state studiate per poter essere abbi-nate a sistemi robotizzati, come, per esempio, a quello dell’alimentazione automatica del prodotto, con lo sco-po di ridurre al minimo l’intervento umano.

FP027 al lavoroFP027 è fabbricata nella sede di Tec-no Pack S.p.A. la cui sede si trova a Schio, in provincia di Vicenza.Il team di Tecno Pack, costantemen-te attento alle specifiche necessità di ogni singolo cliente, si è recato a vedere direttamente da Qualità Leo-ne una giornata di lavoro di questa macchina.Nella FP027 le forme più svariate di formaggio, tutte perfettamente allineate sul nastro di carico della macchina, vengono, per prima cosa rilevate da una fotocellula a barrie-ra, che, mandando segnali alla te-lecamera anteriore e lavorandoci in sinergia, permette di capire quali, tra di esse, sono in fase e quali, invece, in effetti, molto raramente, non lo siano; in quest’ultimo caso la mac-china o si arresta, o fa scattare un al-

larme, oppure salta una confezione. Questo sistema di controllo e di “ta-glia e cuci”, reso possibile da sette motori brushless indipendenti, è an-che il responsabile della cura con cui sono chiuse le confezioni, a seconda dei materiali utilizzati: dalla pellicola, alla carta-film, si ottengono involucri destinati a molte linee di mercato. La parola chiave è modularità: al posto di un unico grande nastro di carico, infatti, si possono eventual-mente inserire due, quattro, sei na-stri rifasatori abbinati a una linea di taglio automatica, in modo da poter introdurre nella macchina molti più pezzi di formaggio e velocizzare il processo. Si tratta di una tecnologia in grado di soddisfare tutte le esigenze del com-merciante, il quale ha piccoli quanti-tativi e molti formati da fare. Da qui si capisce come, a maggior ragione, la FP027 sia in grado di soddisfare le esigenze della media e grande industria che, al contrario, ha meno formati da fare e grandi quan-tità. Tecno Pack ha costruito FP027 met-tendo al primo posto la possibilità della macchina di chiudere tutti i differenti tipi di film: dalla carta-film, che, dotata di una finestra centrale trasparente attraverso cui vedere l’in-terno, conferisce un senso di artigia-nalità alla confezione, alle pellicole più semplici.Un errore molto comune del proces-so di confezionamento, tuttavia, è l’utilizzo di un unico film per tante se-

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CONFEZIONAMENTO ETIChETTATurA - pEsATurA

zioni radiali dei pezzi di formaggio: il rischio in questo caso è di trovare un eccesso di film sopra la confezione, situazione antiestetica e pericolosa, poiché una chiusura mal riuscita permette la fuoriuscita dei gas e, di conseguenza riduce la shelf-life del prodotto. FP027 riesce a gestire questo pro-blema grazie al suo doppio porta bo-bine, per poter, all’occorrenza, muo-versi rapidamente da una all’altra e al sistema rifila sfrido che permette di gestire una bobina fino a circa 100 mm più larga di quella idonea per il prodotto in lavorazione.

Multifunzionalità e versatilità:Non sorprende solamente la mul-tifunzionalità della macchina, ma anche la possibilità di confeziona-re prodotti freschi, non porzionati, i quali vanno incontro, nei primi dieci giorni di vita, a un prevedibile calo fisiologico. Con l’ausilio della giusta miscela, della chiusura flow pack di FP027 e l’inserimento nella catena del fred-do, il calo è stato abbattuto circa del 70%. Uno dei primi formaggi a sperimen-tare questa innovazione è stato pro-prio il Rigatel del Castel, prodotto con latte proveniente da due stalle

di Valeggio sul Mincio, a pochi chilo-metri da Villafranca. Versatilità fa rima con poliedricità: il passare velocemente da un tipo di formaggio all’altro, dai cubetti alla forma intera, confezionando fino a 100 pezzi al minuto, è sicuramente il valore aggiunto di questa macchina, caratteristica che la rende facilmen-te utilizzabile in tutti i Paesi. I formaggi, le concentrazioni del-le miscele di gas, le pellicole, tutti questi elementi, anche se diversi da quelli normalmente utilizzati in Italia, funzionano benissimo sulla FP027.La sfida che Tecno Pack intende accogliere è proprio la frontiera dei paesi esteri. Svizzera e Francia, per citare due mercati Europei, saranno assistiti dai centri di assistenza spe-cializzata e da tecnici competenti, per dare la stessa continuità di ser-vizio alle aziende estere, come se si trovassero vicino alla sede Tecno Pack italiana.

Aumento della shelf-life FP027 garantisce saldature blindate concorrendo, in questo modo, ad au-mentare la shelf-life del prodotto, un parametro definito dalle cariche mi-crobiche iniziali del formaggio, dalla tipologia di film, dalle operazioni di sanitizzazione e dalle corrette misce-

le e temperature dei gas utilizzati in atmosfera modificata (MAP). Tenendo conto di queste variabili, nei numerosi test effettuati dalla Le-one, con FP027, la shelf-life di alcuni formaggi da 90 è aumentata fino a 120 giorni.Un esempio concreto di questo risul-tato è la stagionatura del Pecorino sardo da parte di Qualità Leone.In casa Leone sono stagionate circa 7.000 forme di questo formaggio, il trucco adottato per fare in modo che a distanza di mesi il prodotto risulti ancora perfetto, è stato il confezio-namento in flow pack con FP027.Si tratta di forme da 2,5 kg che, dopo tre mesi, appaiono come ap-pena confezionate, senza calo peso.Il bello, quindi, sta proprio nel poter scoprire, poco a poco, la FP027: con la giusta dose di sperimentazione, le potenzialità della macchina sono pressoché infinite.

Le esperienze di confezionamento di Tecno Pack S.p.A. in diversi set-tori hanno permesso all’azienda di costruire un ricco know-how di sape-ri, traducendolo in giusti consigli al cliente.

www.qualitaleone.itwww.tecnopackspa.it

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CONFEZIONAMENTO ETIChETTATurA - pEsATurA

P RO.VE.MA. è azienda leader per la produzione e commer-cializzazione della macchine

aggraffatrici per barattoli da 125 e 250 gr per caffè macinato e per barat-toli da 1, 2, 3 e 4 kg per caffè in grani. Le macchine aggraffatrici PRO.VE.MA. sono ormai ampiamente diffuse in Ita-lia e all’estero (Stati Uniti, Portorico, Francia, Svizzera, Svezia, Belgio, Spa-gna, Portogallo, Finlandia, Romania, Russia, Croazia, Slovenia, Ucraina, Uganda e Marocco). Le macchine ag-graffano il barattolo creando il vuoto con un residuo di ossigeno inferiore allo 0,6% e con immissione di gas inerte fino alla totale saturazione del barattolo. In questo modo, è garantita la perfetta conservazione della qualità del prodotto. Il caffè, protetto dai suoi principali nemici, l’aria e la luce, con-serva intatto il suo aroma nel tempo. Le aggraffatrici vengono proposte sia nella versione singola semiautomati-ca sia nella linea completamente au-tomatica. La versione manuale, che comprende la singola aggraffatrice, ha il vantaggio di un investimento eco-nomico contenuto ed è ideale per una

produzione non ancora significativa in termini di quantità. Quando la pro-duzione aumenta è possibile passare alla linea automatica che comprende tavolo di accumulo barattoli vuoti, ta-volo di accumulo barattoli pieni, na-stro trasportatore e dispositivo per il posizionamento automatico del barat-tolo. Questa linea consente di aumen-tare la capacità produttiva oraria. Da qualche anno è stata progettata an-che una linea COMBI che si compone della aggraffatrice da 250 e 125 gr e della aggraffatrice da 2 e 3 kg, di un gruppo di dosaggio che riceve alterna-tivamente caffè in grani e caffè maci-nato, di un solo tavolo di accumulo ba-rattoli vuoti e un solo tavolo accumulo barattoli pieni semovente, che può ricevere i barattoli dalle due aggraffa-trici. Questa nuova linea consente di ridurre i costi evitando la duplicazione della gruppo di dosaggio e dei tavoli di accumulo. In secondo luogo si riduco-no gli ingombri guadagnando spazio prezioso nelle torrefazioni. Diventa inoltre più semplice la manutenzione perché la compattezza rende la linea più facilmente controllabile e ispezio-

nabile da un solo operatore. I barattoli da 125 e 250 gr., utilizzati per il caffè macinato, si stanno diffondendo an-che in altri settori (lieviti per panifica-zione, arachidi, cacao, caramelle, riso, latte in polvere, pastine e alimenti per la prima infanzia) perché uniscono alla garanzia di perfetta conservazio-ne del prodotto un packaging di impat-to che si distingue nel punto vendita. I barattoli da 2 o da 3 kg sono il packa-ging privilegiato per il caffè all’interno del bar. Si è ormai superato il concetto di funzionalità dell’involucro, affidan-do in buona parte alla confezione l’im-magine del marchio. Gli elementi visi-vi come la forma, la materia, il colore, la grafica raccontano il prodotto e lo qualificano. Così il barattolo da 2 o da 3 kg comunica con forza dalla vetta del macinino, è un oggetto di design che parla delle scelte di qualità fatte dal torre fattore. Diventa un packaging prezioso e unico, un vero e proprio evento comunicativo.

www.provema.it

PRO.VE.MA, macchine aggraffatrici per barattoli

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CONFEZIONAMENTO ETIChETTATurA - pEsATurA

T ra i settori a cui P.E. LABEL-LERS si rivolge si trovano an-che le azienda che trattano

prodotti alimentari ed i latticini. Tra le referenze che la società nel corso del tempo è riuscita a conquistare si possono annoverare: Cargill, Farchio-ni olii S.p.A., Menz&Gasser S.p.A., Laitierie Soummam e Lactalis.

Cargill per esempio offre prodotti alimentari, agricoli, industriali e ser-vizi finanziari a tutto il mondo. Cargill si è presentata a P.E. LABELLERS con un’esigenza specifica: la necessità di avere un’etichettatrice modulare per 20.000 bph in grado di applica-re etichette pre-tagliate in carta con sistema colla a spruzzo e etichette autoadesive non stop fronte e retro. Di fronte a questa richiesta, a segui-to di studi effettuati dal personale tecnico, P.E. LABELLERS è stata in

grado di configurare una macchina MODULAR TOP, con diametro primiti-vo 810, in cui sono stati inclusi con-trolli qualità applicazione etichette. In aggiunta l’etichettatrice è stata pensata anche per soddisfare le esi-genze di cambio formato etichetta, frequenti nell’arco della giornata. Il risultato dell’attenzione rivolta alle richieste del cliente ha permesso a P.E. LABELLERS di essere fornitori preferenziali di Cargill permettendo di collaborare direttamente o indi-rettamente con l’azienda, grazie a partnership con altri costruttori di macchine. Le etichettatrici P.E. LA-BELLERS sono tutte modulari ed ido-nee all’applicazione di etichette au-toadesive ed a colla, adatte a cambi formato semplici e veloci.

Farchioni olii S.p.A., uno dei prin-cipali produttori italiani di prodotti

alimentari tipici dell’Umbria: l’olio, il vino e la farina, ha deciso di puntare su un partner indipendente e di fa-cile relazione, che fornisse etichet-tatrici autoadesive o colla a freddo per formati vetro e PET nel settore dell’olio d’oliva. La soluzione adotta-ta dall’impresa è stata l’implementa-zione di una serie di macchine MO-DULAR FIX con camma meccanica e MODULAR PLUS con camma elettro-nica, equipaggiate con gruppi appli-cazione etichette adesive e colla a freddo, a seconda della linea produt-tiva d’installazione. L’idea di base è stata la volontà di contenere al mas-simo i costi di produzione, offrendo macchine realizzate secondo gli ele-vati standard P.E. LABELLERS. Data la grande soddisfazione della fami-glia Farchioni per le proposte di P.E. LABELLERS ad oggi si possono con-tare più di 7 etichettatrici sulla loro linea di produzione dell’olio d’oliva, stoccando il pregiato olio solamen-te al coperto dei propri stabilimenti. Inoltre considerando la differenzia-zione dell’offerta che la società Far-chioni olii S.p.A. propone al proprio pubblico, P.E. LABELLERS ha avuto la possibilità di fornire anche un’eti-chettatrice per la loro linea di birra artigianale ed una per il confeziona-mento dei vini della loro cantina. Rimanendo sempre nel mercato delle eccellenze italiane è possibile anticipare a livello nazionale la nuo-va referenza che P.E. LABELLERS

P.E LABELLERS CONQUISTA ANCHE IL MONDO DEL FOOD E LATTIERO

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è riuscita ad acquisire nel 2015, si tratta infatti di una commessa con Menz&Gasser S.p.A., celeberrima società specializzata nella produzio-ne e confezionamento di marmella-te, confetture di frutta e già cliente P.E. LABELLERS. Nel portafoglio di prodotti offerti al mercato dalla so-cietà trentina sono compresi anche miele in diversi formati, dalle porzio-ni monodose ai classici vasi in ve-tro, sciroppi per bevande dissetanti, granite e cocktail e Nocciolino, la crema spalmabile alle nocciole. La macchina che sarà consegnata al cliente nella prima parte del 2016, sarà una MODULAR TOP con carrelli su cui saranno installati gruppi colla a freddo ed autoadesivi, che saranno tra loro intercambiabili per la specifi-ca esigenza dell’acquirente di adat-tamento ad ogni contenitore su cui applicare le etichette. La richiesta di Menz&Gasser S.p.A. è stata proprio quella di avere una macchina perfor-mante, raggiungerà infatti una velo-cità di produzione pari a 36.000 bph, ma che avesse la massima flessibili-tà di lavorazione per esigenze legate al marketing, chiamato a rispondere all’evoluzione dei gusti del mercato. La macchina etichettatrice, che sarà in futuro combinata ad una mac-

china sleever PE modello MAYA è in fase di studio e di progettazione dal reparto R&D di P.E. LABELLERS. Que-sto aspetto denota la cura che P.E. LABELLERS pone rispetto al soddi-sfacimento delle esigenze del clien-te, riuscendo ad integrare vertical-mente le soluzioni P.E. LABELLERS per il confezionamento completo dei prodotti Menz&Gasser arrivando a personalizzare le etichettatrici con elementi che non erano stati predi-sposti per quell’impiego.

Per quanto concerne invece il setto-re del latte, Laitierie Soummam ha espresso la necessità di installare, presso le loro linee di produzione lat-te in Algeria, macchine etichettatrici di facile utilizzo per l’applicazione di etichette avvolgenti su formati cilin-drici in PET e HDPE. È stato dunque proposto a Laitierie Soummam la nostra etichettatrice Adhesleeve, in grado di applicare etichette in OPP oppure in materiale ROSO con la possibilità di retrazione a trattamen-to termico fino al 16-18%.

La stessa macchina è quindi idonea a trattare contenitori con retrazione e senza retrazione, cambiando solo il tipo di film. A seguito di questa solu-

zione il cliente ha rinnovato per ben 3 volte in 5 anni la sua fiducia nell’o-perato di P.E. LABELLERS acquistan-do 3 etichettatrici Adhesleeve che hanno consentito all’impresa di ave-re una riduzione dei costi e dei tempi di manutenzione del 50% rispetto a macchine roll-fed tradizionali.

Le stesse macchine hanno apporta-to il vantaggio di applicare etichette normali e con termoretrazione sulla stessa macchina, minimizzando la richiesta di spazio occupato nella li-nea di imbottigliamento e riducendo anche al minimo l’investimento eco-nomico iniziale e finale.

Rimanendo sempre nel settore del latte e dei suoi derivati si può con-siderare un’importante referenza, il gruppo Lactalis Italia, che è nato nel 2007 e riunisce al suo interno il mondo Galbani (entrata a far parte del Groupe Lactalis nel 2006) e le altre società italiane già parte del gruppo francese con i marchi Inver-nizzi, Cademartori, Locatelli e Prési-dent. Gruppo Lactalis Italia è leader assoluto nel mercato dei prodotti lat-tiero-caseari in Italia e tra i principali attori nel mercato dei salumi. Com-mercializza oltre 300 prodotti ed è

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presente in oltre 100 Paesi grazie a Galbani, prima marca di formaggi italiani nel mondo.

La società ha acquistato una mac-china etichettatrice FUTURA 810, personalizzata su richiesta del cliente. Le customizzazioni opera-te sono state le seguenti: i dischi porta-piattelli, i supporti piattelli ed i piattelli in acciaio inox, la ca-nalina raccogli-goccia perimetrale, il doppio magazzino etichetta ed il gruppo a spruzzo, grazie alla col-laborazione con Nordson. Inoltre nel 2015 il gruppo ha acquistato anche una macchina ROLLMATIC 810 a bobina per etichette in OPP d’applicare su formati bottiglia in vetro imbottigliati con latte fresco non pastorizzato.

Da quanto appena esposto è chia-ro comprendere come P.E. LABEL-

LERS cerchi in ogni occasione e per ogni esigenza di progettare, realizzare e consegnare macchine che possano rispettare il più possi-bile le necessità del cliente e che

vantino gli elevati standard che la società offre a fronte della sua plu-ridecennale esperienza nel campo delle etichettatrici che non cono-sce eguali nel territorio italiano.

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CONFEZIONAMENTO ETIChETTATurA - pEsATurA

G eneral System Pack è un’a-zienda di consolidata fama internazionale e produce

differenti tipologie di macchine con-fezionatrici.La tecnologia è indiscutibilmente il suo maggior punto di forza, oltre all’elevatissimo standard qualitativo delle proprie macchine.Le linee di confezionamento prodotte da General System Pack sono tutte a gestione elettronica, estremamente robuste, longeve e semplici da gesti-re, realizzate adottando soluzioni mi-rate a risolvere le più severe richie-ste di ergonomicità e sanitizzazione.La vasta gamma dei modelli che Ge-neral System Pack propone, offre risposte sempre eccellenti per tutti i settori del packaging in flow pack, comprese le alimentazioni automati-che ed il fine linea.Qualsiasi tipo di prodotto con Gene-ral System Pack trova il giusto “vesti-to su misura”; le molteplici soluzio-ni proposte dall’azienda, spaziano dall’atmosfera controllata all’alta velocità, fino all’automatismo più esasperato, garantendo sempre il massimo ottenibile.General System Pack non teme con-fronti.Le confezionatrici e gli impianti Ge-neral System Pack trattano sempre il prodotto del cliente con la stessa cura ed attenzione impiegate dal cliente stesso nel proprio processo produttivo. Le linee di confeziona-mento proposte sono la migliore soluzione per le aziende medie e piccole che si apprestano a fornire un packaging di taglio industriale al proprio prodotto.General System Pack si candida ad essere un partner autenticamente solido e versatile, in grado di contri-buire in modo sostanziale al succes-so della propria utenza.

GENERAL SYSTEM PACK, LINEEAUTOMATICHE DI CONFEZIONAMENTO

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GSP 65 BB: Macchina confezionatrice orizzon-tale elettronica a lungo tempo di saldatura, modello GSP65EVO BB, concepita per ottenere buste erme-tiche in atmosfera controllata, di tutti quei prodotti che possono pre-sentare difficoltà di trasporto o che hanno bisogno di estrema cura ed assenza di traumi nel trasporto ed inserimento nel fi lm. Questa è una delle tante soluzioni che GSP può fornire per aumentare la Shelf Life dei prodotti alimentari, nel contesto di una busta perfetta esteticamen-te ed in grado di offrire anche una protezione meccanica al contenuto.

2

GSP 50 EVO: Confezionatrice orizzontale elet-tronica GSP50EVO, ad alto livello tecnico; velocità, versatilità, facilità d’uso ed affidabilità concentrate in un’unica macchina, in grado di ab-binare l’alta tecnologia ad un rap-porto qualità prezzo e prestazioni difficilmente eguagliabile.

3

GSP 55 EVO: Confezionatrice elettronica, versati-le e affidabile, estremamente flessi-bile nel cambio formato, ideale per prodotti alimentari e non, sia per monodose che per confezioni mul-tiple. La sua struttura a sbalzo e la facile accessibilità le permettono di contraddistinguersi, così come per i principi di sanificabilità, semplicità di manutenzione e sicurezza per i quali è stata concepita.

1

Di seguito alcuni esempi di confezionatrice e linea automatica

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O CME, azienda multinaziona-le italiana con sede a Par-ma, da 60 anni è tra i leader

mondiali di produttori di macchine per il confezionamento, riempimento e siste-mi di trasporto nel mondo.

Federico Sartori, Responsabile della Bu-siness Unit Macchine OCME ci spiega meglio: “Un mercato in rapida evoluzio-ne ha bisogno di una soluzione di pal-lettizzazione che è altrettanto veloce, la gamma Advance nasce per superare gli attuali standard di velocità nel fine linea e dà ai nostri clienti la soluzione più ve-loce in mercato, in grado di soddisfare le ambizioni dei nostri clienti “.La gamma Advance, la nuova gamma di prodotti ad alte prestazioni è com-posta da: Pegasus Advance (palettiz-zatore robotizzato), Orion Advance (pa-lettizzatore in linea) e Vega Advance (termofardellatrice).

Il sistema di pallettizzazione robo-tizzato più veloce in commercio:PEGASUS ADVANCE grazie all’esclusiva tecnologia della testa di presa brevet-tata da Ocme raggiunge i 630 strati all’ora, permettendo di palettizzare dal basso sfruttando la flessibilità di lay-out tipica dei sistemi robotizzati. L’esperienza di OCME con questa tec-nologia si fonde con standard qualitati-vi da top di gamma e massima attenzio-ne alla sicurezza.

Nuovo pallettizatore dal basso ad alta velocità di Ocme:ORION ADVANCE è nato per il beve-rage, trova applicazione in tutti quei settori dove è necessario abbinare accessibilità, compattezza e velocità. Tecnologia e sicurezza si fondono in-sieme per garantire un prodotto di alta qualità che può spingersi ad una velo-cità di palettizzazione dal basso di 570

strati all’ora. La riconosciuta attenzio-ne di OCME per l’ambiente incontra la necessità di risparmio energetico associato ad alta efficienza. L’Orion Advance utilizza motori brushless e a recupero di energia.

Vega adVaNce è la più performan-te delle fardellatrici OcmeCapace di raggiungere 150 cicli al mi-nuto con solo film e 120 cicli al minuto con il vassoio, si pone tra le macchine più performanti nel suo settore. Dispo-ne di selezione con pioli e contro-pioli comandati da motori brushless e di un forno che garantisce un alta qualità di retrazione del film. Il taglio del film e la saldatura automatica tra le bobine sono sistemi brevettati da Ocme. Nella Vega Advance risparmio energetico e sicurezza sono all’unisono con perfor-mance d’alto livello e semplicità ma-nutentiva.

OCME supEra i prOpri liMiti e lancia la gammadi macchine ad altà velocità: aDVaNCE raNGE!

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CONFEZIONAMENTO ETIChETTATurA - pEsATurA

Nel 2016 sono previsti oltre 30 eventi, un aumento del 17% rispet-to al 2015, grazie anche alla nasci-

ta degli OCME EVENTS (Seminari, Conferenze organizzati da OCME). Non mancheranno gli OpenHouse,

Conferenze ed eventi interni. Inoltre, parteciperemo a 18 fiere in 13 paesi diversi, ecco dove potrete trovarci:

Vantando un’esperienza che dura da 62 anni, OCME è conosciuta in tutto il mondo come uno dei leader più affida-bili e innovatori nel settore delle mac-china di imballaggio e soluzioni per la movimentazione automatica. Con sede a Parma, OCME produce macchinari per l’imballaggio primario e secondario,

inclusi riempitrici, fine linea, sistemi di pallettizzazione e depallettizzazione e macchine per la logistica interna, per i settori del beverage, prodotti alimen-tari, detergenti, tissue e petrolchimico. Oltre ad essere un fornitore di mac-chine, OCME fornisce linee complete “chiavi in mano”, offrendo soluzioni

personalizzabili (anche come fornitore di terze parti). OCME presta particolare attenzione alle implicazioni ecologiche ed econo-miche e le sue macchine sono state progettate per ottimizzare l’uso dello spazio, il personale, l’energia, rispar-miando tempo e materiali.

• UPAKOVKA, Mosca - Russia dal 26/01/16 al 29/01/16• PROPAK VIETNAM, Ho Chi Minh City - Vietnam dal 01/03/16 al 03/03/16• LOGIMAT, Stoccarda - Germania dal 08/03/16 al 10/03/16• TISSUE WORLD, New Orleans - USA dal 14/03/16 al 17/03/16• PROPAK AFRICA, Johannesburg - Sud Africa dal 15/03/16 al 18/03/16• IRAN FOOD + BEV TEC, Tehran - Iran dal 30/05/16 al 02/06/16• CEMAT, Hannover - Germania dal 31/05/16 al 03/06/16• FISPAL, San Paolo - Brasile dal 14/06/16 al 17/06/16• PROPAK ASIA, Bangkok -Tailandia dal 15/06/16 al 18/06/15• PROPAK CHINA, Shangai - Cina dal 13/07/16 al 15/07/16• CHINA BREW & BEVERAGE, Shangai - Cina dal 11/10/16 al 14/10/16• MIAC, Lucca - Italia dal 12/10/16 al 14/10/16• ALLPACK, Jakarta - Indonesia dal 12/10/16 al 15/10/16• PACK EXPO INTERNATIONAL, Chicago - USA dal 06/11/16 al 09/11/16• GULFOOD MANUFACTURING, Dubai - E.A.U dal 07/11/16 al 09/11/16• BRAU BEVIALE, Norimberga - Germania dal 08/11/16 al 10/11/16• EMBALLAGE (Visita), Parigi - Francia dal 14/11/16 al 17/11/16• INTERVITIS INTERFRUCTA HORTITECHNICA, Stoccarda - Germania dal 27/11/16 al 30/11/16

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C on nove stabilimenti pro-duttivi e un fatturato di 2.500 milioni di euro

Westfleisch si presenta come una delle più grande aziende tedesche di lavorazione carni. Il centro di lavo-razione di Erkenschwick si estende su un’area di 135.000 m2 e macella ogni settimana da 30.000 a 40.000 suini, trasformando da 800 a 900 tonnellate di carne, in particolare per la produzione di salsicce, crude e cotte, e prosciutti. Le ampie aree di produzione sono dotate di un siste-ma per il vuoto centralizzato Busch che alimenta 30 linee di confeziona-mento in diversi edifici. Questa solu-zione per la generazione del vuoto ha dimostrato di essere la più affida-bile ed economica per Westfleisch.

Fondata nel 1928 come cooperativa di allevatori, Westfleisch è oggi una delle aziende leader in Germania e in Europa nella lavorazione delle carni ed esporta oltre il 40% della sua produzione in più di 40 paesi. Grazie ai contratti di fornitura con oltre 4.000 allevatori di suini, man-zi e vitelli, Westfleisch è in grado di registrare in dettaglio l’origine delle carni e garantirne la sicurezza e la qualità lungo tutta la filiera. La vendi-ta al consumatore finale avviene tra-mite le rivendite di generi alimentari. La sede amministrativa centrale del gruppo Westfleisch, che impiega cir-ca 1.900 dipendenti, si trova a Mün-ster, in Westfalia. La macellazione, la lavorazione e la finitura vengono effettuate in nove stabilimenti pro-duttivi. Il primo sistema per il vuoto centralizzato Busch è stato installa-to già nel 1990 nel centro di lavo-razione carni di Erkenschwick. Ora

Westfleisch in questo stabilimento impiega più di 1000 persone che la-vorano in un sistema a doppio turno per cinque giorni alla settimana e, se la domanda stagionale lo richie-de, a volte anche il sabato. Il terzo turno effettua le operazioni di pulizia dell’impianto.

Con il tempo, la continua espansio-ne della capacità produttiva, i conse-guenti ampliamenti dello stabilimen-to, gli interventi di ristrutturazione e la rigorosa separazione delle aree per le carni crude e cotte (“zoning”) hanno richiesto l’installazione di un secondo sistema per il vuoto centra-lizzato. Nel 2013 Westfleisch ha così deciso di sostituire i due sistemi per il vuoto iniziali, collocati a una distan-za di alcune centinaia di metri l’uno dall’altro, con un sistema unico. Il

nuovo sistema avrebbe dovuto es-sere collocato in una posizione che consentisse di ridurre al minimo la lunghezza delle tubazioni collegate alle linee di confezionamento poste nei diversi edifici dello stabilimento.Poiché le esperienze fatte in altri stabilimenti Westfleisch con la tec-nologia e i sistemi per il vuoto cen-tralizzati Busch erano state positive, è stata scelta una soluzione Busch che presentava tutti i requisiti richie-sti.

Busch ha progettato il sistema in modo da ottenere tempi di ciclo bre-vissimi in tutte e 30 le linee di termo-formatura. L’aria viene estratta dalle camere di confezionamento in due fasi, ottenendo una risposta in pres-sione più rapida e riducendo al mi-nimo il tempo di ciclo. Una parte del

Un sistema per il vuoto centralizzato per Un confezionamento affidabile ed efficiente

Sistema per il vuoto centralizzato Busch nel centro di lavorazione carni Westfleisch di Erkenschwick

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sistema centralizzato comprende quindi pompe per basso vuoto che effettuano un pre-svuotamento fino a una pressione di 50 mbar. Una val-vola commuta al sistema per medio vuoto in base alle esigenze, riducen-do la pressione di confezionamento a due e tre millibar. Questo non è soltanto il metodo più veloce, ma an-che il più efficiente, per raggiungere la pressione finale nella confezione. L’elevato livello di efficienza è garan-tito dalle pompe per vuoto rotative a palette R 5 di Busch per il basso vuo-to, di dimensioni relativamente com-patte. Il medio vuoto viene ottenuto con pompe booster Panda modula-te con inverter, che si attivano solo dopo che è stato raggiunto il livello del basso vuoto. Un sistema modulare genera il vuoto a 160 mbar per le stazioni di termo-formatura. Il vuoto viene utilizzato per far aderire la pellicola allo stam-po dando forma a un vassoio. Il siste-ma per il vuoto centralizzato Busch è stato progettato in modo da poter es-sere ampliato con moduli aggiuntivi nel caso fosse richiesto un aumento della produzione. Un ampliamento si è reso necessario all’inizio del 2015.

Da allora il sistema per il vuoto cen-tralizzato è costituito da 18 pompe

per vuoto rotative a palette e booster per vuoto rotative a lobi. Il numero di pompe è quindi rimasto complessi-vamente uguale a quello dei due si-stemi utilizzati prima del 2013, ma mentre questi generavano il vuoto per 13 confezionatrici, il nuovo siste-ma centralizzato alimenta ben 30 macchine.La combinazione dei due vecchi si-stemi in un sistema unico centraliz-zato ha quindi consentito di ottenere un risparmio energetico del 56%. Il quadro di comando del nuovo si-stema è programmato per attivare o disattivare i moduli per il vuoto in modo da soddisfare la richiesta del momento. La distanza tra il sistema centralizzato e le linee di confeziona-mento è di massimo 400 m. Nello stabilimento Westfleisch di Erken-schwick sono installati complessi-vamente 1.300 metri di tubazioni in PVC per il basso e medio vuoto e per la termoformatura.

Dopo dieci mesi di utilizzo la direzio-ne Westfleisch ha espresso soddi-sfazione per il nuovo sistema e ha riconfermato la propria fiducia nella scelta dei sistemi Busch.

Oltre al risparmio energetico, un fat-tore importante alla base di questa

decisione è stata la possibilità di disporre di una gamma completa di servizi da un unico fornitore. La pianificazione, la progettazione, la costruzione, l’installazione e la mes-sa in servizio del sistema, tubazioni comprese, sono state eseguite inte-ramente dal personale specializza-to Busch. L’azienda offre inoltre un pacchetto di servizi tutto compreso in cui si assume la piena responsa-bilità del sistema per il vuoto e si im-pegna ad eseguire tutte le operazio-ni di manutenzione e ad intervenire immediatamente in caso di guasto.

I tecnici Busch sono in grado di effettuare la manutenzione senza fermare l’impianto, scollegando i singoli moduli per vuoto dalla rete e ricollegandoli al termine delle operazioni. Non hanno bisogno di entrare nelle zone di produzione e questo rappresenta un grande vantaggio nell’industria alimentare, nella quale l’igiene è fondamentale. Infine, un altro vantaggio dei siste-mi per il vuoto centralizzati è l’as-senza di pompe per vuoto e quindi di emissioni termiche nelle zone di produzione e confezionamento re-frigerate, un fattore che riduce no-tevolmente i costi energetici della climatizzazione.

Fornitura di sistemi per il vuoto centralizzati per il confezionamento delle carni bovine

D al 2014 DC Beef, una di-visione di Danish Crown, gestisce un impianto di

macellazione e lavorazione delle carni bovine a Holsted, in Danimar-ca. Con una capacità di 900 capi al giorno l’impianto è uno dei più grandi e moderni del suo genere a livello internazionale. Per il confe-

zionamento sottovuoto dei prodotti finali viene utilizzato un sistema centralizzato Busch.Danish Crown è presente nel mer-cato alimentare da più di 125 anni ed è attualmente la più grande azienda in Europa di macellazione e lavorazione carni. Con un organico di 23.000 dipendenti Danish Crown

è uno dei tre principali esportatori di carne al mondo. La divisione DC Beef si occupa della macellazione e della lavorazione delle carni bovine. Gestisce due centri di macellazio-ne e disosso in Danimarca e uno a Husum, in Germania, oltre a due centri di lavorazione in Danimarca. Il nuovo stabilimento di Holsted, co-

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struito all’inizio del 2014, conta 350 dipendenti impiegati in un sistema a doppio turno per la macellazione, il disosso e la lavorazione delle carni.Tutti gli aspetti del processo produt-tivo sono stati definiti come previsto dalle norme più recenti. La classifi-cazione EUROP garantisce la mas-sima qualità nella lavorazione delle carni. Ogni mezzena viene scansio-nata automaticamente per determi-narne le dimensioni, il contenuto di grassi e la distribuzione degli strati di grasso. Le informazioni vengono quindi analizzate e utilizzate per lo smistamento, con l’obiettivo di forni-re carne bovina di qualità costante in tutte le linee di lavorazione. Questo sistema completamente automatico è integrato dal lavoro del personale di DC Beef che effettua un ulteriore controllo visivo. Le mezzene vengo-no quindi conservate per almeno 24 ore a una temperatura inferiore a 7 °C prima di essere lavorate. La carne prodotta nello stabilimento DC Beef di Holsted viene esporta-ta nell’intera Europa. Tutti i prodotti che escono dallo stabilimento sono confezionati sottovuoto, dai quarti di bue alle confezioni su misura del cliente finale.

DC Beef utilizza diversi tipi di mac-chine di confezionamento, a secon-da delle dimensioni del prodotto, del numero di unità e dei tempi di ciclo richiesti. Tutte le macchine uti-lizzate, termoformatrici, sigillatrici per vaschette e sigillatrici sottovuo-to a tavola rotante, richiedono livelli di vuoto elevati. Le linee di confe-zionamento sono state progettate fin dall’inizio per un sistema del vuoto centralizzato. I vantaggi del-la centralizzazione sono evidenti e sono stati confermati dall’esperien-za degli altri stabilimenti. Il fatto che le pompe per vuoto non venga-no installate nell’area di produzio-ne garantisce numerosi vantaggi:

- si risparmia energia perché non sono presenti emissioni termiche

nelle sale refrigerate,- l’igiene è ottimale grazie all’as-

senza di nebbie d’olio nell’area di produzione,

- massima affidabilità,- assenza di tempi di fermo per la

manutenzione: gli interventi pos-sono essere eseguiti facilmente senza fermare la produzione,

- nessuna operazione di manuten-zione nelle aree di produzione e confezionamento,

- bassi costi di esercizio,- elevata efficienza energetica,- mantenimento di livelli di vuoto

elevati,- assenza di rumore nelle postazio-

ni di lavoro.

L’incarico di progettare e realizzare il sistema per il vuoto centralizzato è stato assegnato a Busch dato che le apparecchiature di questa azien-da erano già state impiegate con successo in altri stabilimenti Da-nish Crown. Un ulteriore argomento a favore dei prodotti Busch è stata la presenza in Danimarca di Busch A/S, che dispone di un reparto speciale per la progettazione e la produzione di sistemi per il vuo-to centralizzati e realizza impianti complessi su misura del cliente. Il sistema per il vuoto centralizza-

to è stato progettato e costruito in Danimarca dal personale specializ-zato Busch ed è entrato in funzione nel primi mesi del 2014. Anche le tubazioni in acciaio inossidabile sono state dimensionate, installate e messe in opera da Busch.

Il sistema per il vuoto è stato in-stallato in un piano intermedio po-sto direttamente sopra le linee di confezionamento ed è alimentato da pompe per vuoto rotative R 5. Queste pompe sono state richieste espressamente da DC Beef consi-derato che le precedenti esperienze con questi modelli erano state estre-mamente positive. Inoltre sono sta-te inserite nel sistema alcune unità R 5 precedentemente in uso in altri stabilimenti. Il sistema per il vuo-to centralizzato comprende quindi pompe per vuoto R 5 sia nuove che rigenerate in fabbrica. Due unità R 5 con una capacità di aspirazione di 400 m³/h alimentano tre sigillatri-ci per vaschette di carne macinata generando un vuoto permanente di 30 mbar. Cinque pompe dello stes-so tipo e dimensione creano il vuoto con una pressione di 150 mbar per tre macchine termoformatrici e due sigillatrici sottovuoto a tavola rotan-te (carrellate).

Vista della sala pompe con le pompe per vuoto rotative a palette R 5 installate

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CONFEZIONAMENTO ETIChETTATurA - pEsATurA

Il sistema per il vuoto è stato proget-tato in modo che le tubazioni che col-legano tra loro le confezionatrici fun-gano da serbatoio per la formazione del vuoto tra i cicli di espulsione.

Un vantaggio che ne consegue è che il vuoto viene creato immediatamente all’inizio del processo. Inoltre questo rende superflua l’installazione di un serbatoio per il vuoto e aumenta la produttività riducendo i tempi di espul-sione. Anche il sistema di controllo del vuoto è stato fornito da Busch e inte-grato in quello dello stabilimento. Fra tutti i vantaggi dei sistemi per il vuoto centralizzati, quello più apprezzato da DC Beef è sicuramente l’elevata effi-cienza. Il numero di pompe per vuoto messo in funzione è determinato dal sistema di controllo, che attiva solo

le unità necessarie per soddisfare la richiesta di quel momento. Poiché le confezionatrici non operano mai tutte contemporaneamente a pieno regi-me, raramente è necessario utilizza-re la produzione completa di tutte le pompe. Rispetto ai sistemi per il vuoto decentrati, quello centralizzato per-mette un sensibile risparmio energe-tico, sia da parte delle confezionatrici che della rete.

Il sistema sta funzionando ininter-rottamente in cicli di uno o due turni da quando è stato abbattuto il primo capo nell’impianto, nel 2014.

La direzione di DC Beef ha fatto sa-pere che in oltre un anno di esercizio non si sono mai verificate anomalie o guasti di sistema. Le operazioni di

manutenzione meno importanti, qua-li le ispezioni e la sostituzione dell’o-lio e dei filtri, sono state effettuate dal personale di DC Beef.

Il contratto di manutenzione conclu-so con Busch garantisce l’assistenza del personale tecnico di Busch. Le unità utilizzate per turni singoli ven-gono sottoposte a manutenzione una volta all’anno, quelle impiegate per turni doppi, ovvero per un numero doppio di ore, ogni sei mesi.

Busch Denmark dispone di un magaz-zino di pompe per vuoto R 5 ricondi-zionate che, in caso di emergenza, possono essere fornite, installate e messe in servizio entro quattro ore.

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NEWs NOTIZIE IN BrEVE

R+W Italia, la fi-liale italiana dell ’azien-

da tedesca R+W GmbH, leader nella produzione di giunti di precisione per automazione meccanica e limitatori di coppia a sfere di precisione, offre ai clienti un interessante servizio di tracking on line. I clienti R+W non do-vranno più porsi la domanda “Dove sono i miei giunti?” (o se lo faranno, avranno comunque una riposta im-mediata). Ordinando prodotti R+W, con il nuovo servizio di Tracking On Line sarà possibile sapere in tempo reale dove si trovano e conoscere con precisione i tempi di consegna: conte-stualmente alla presa in carico dell’or-dine, il corriere espresso incaricato della consegna (TNT) invierà una mail all’indirizzo che il cliente ha comuni-cato a R+W in occasione dell’ordine, con i dati relativi alla spedizione. Per

seguire passo dopo passo l’iter di consegna, basterà utilizzare il link che si trova in questa mail e inserire negli appositi campi i dati dell’ordine; sarà così possi-bile essere sempre aggiornati sullo stato della spedizione in ogni sua fase, dal ritiro dai ma-gazzini R+W alla consegna. Per i clien-ti che non dovessero ritenere neces-sario seguire la spedizione in ogni sua fase, il corriere provvederà comunque a inviare un’altra mail quando i pro-dotti saranno in consegna.

Per qualunque richiesta aggiuntiva, il personale R+W resta in ogni caso a disposizione dei clienti, che possono sempre contattare gli uffici commer-ciali di R+W Italia al numero +39 / 02 / 262 641 63 o inviare una mail all’indirizzo [email protected] per riceve-re tutte le informazioni che occorrono.

Il nuovo servizio è perfettamente co-erente con la filosofia aziendale di fornire sempre, con immediatezza e nel modo più chiaro possibile, tutte le informazioni che possono servire a migliorare la qualità del lavoro dei clienti. La qualità dei prodotti R+W e l’efficienza del servizio di assistenza permettono infatti all’azienda di esse-re del tutto trasparente nelle sue co-municazioni con i propri interlocutori. Per saperne di più... #restaconnesso con R+W!

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automazione componentistica - elettronica industriale

La serie di sensori a ultrasuoni uMB800 di PePPerl+Fuchs

L a serie di sensori a ultrasuoni UMB800 di Pepperl+Fuchs è realizzata interamente in ac-

ciaio inossidabile ed è conforme alle norme igieniche FDA. Grazie all’ampio campo di rilevamento e al design com-patto, è adatta alle applicazioni hygie-nic design. I nuovi sensori della serie UMB800 sono realizzati interamente in acciaio inossidabile e sono sigillati ermeticamente in modo da poter es-sere puliti senza difficoltà con dei getti di vapore o prodotti chimici aggressivi. I sensori sono dotati di certificazio-ne ECOLAB e dei gradi di protezione IP68/IP69; possono essere integrati facilmente nelle macchine e sistemi già esistenti, pertanto non è necessa-rio modificare i processi di pulizia.

UMB800 è il sensore a ultrasuoni in acciaio inossidabile più piccolo al mondo, con un diametro di 18mm euna lunghezza di 55mm. Nonostante le ridotte dimensioni e il design com-patto, offre un campo di rilevamento di 800mm. Il sensore è conforme alle linee guida dell’European Hygienic En-gineering and Design Group (EHEDG) mentre i materiali sono conformi alle norme FDA; la certificazione com-prende anche la staffa di montaggio appositamente sviluppata. Il sensore è resistente a fluttuazioni significative di temperatura, rimanendo operativo fino a 85 °C. La serie UM800 è stat progettata per le applicazioni che pre-suppongono il rispetto di numerose norme igieniche, come si verifica, ad

esempio, nel settore dell’industria ali-mentare (confezionamento di alimenti in vassoi termoformati), farmaceutica o nei processi di elettrodeposizione e verniciatura.

 

 

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automazione componentistica - elettronica industriale

LavabiLi e senza Lubrificanti

N ei settori alimentare, delle bevande e dell’imballaggio è necessario rispettare

requisiti particolarmente stringenti. Uno dei criteri fondamentali di di-scriminazione è costituito dalla man-canza di lubrificazione. Ed è proprio qui che la “motion plastics” di igus manifesta tutti i suoi punti di forza. I suoi prodotti senza lubrificazione né manutenzione, appositamente progettati per requisiti quali l’igiene e le certificazioni alimentari, rappre-sentano la soluzione ideale. La man-canza di manutenzione, in particola-re, è un vantaggio decisivo, poiché permette di abbattere i costi legati ai periodi di inattività dei macchina-ri. I cuscinetti lineari in polimeri sono ormai presenti in una vasta gamma di applicazioni, dai sistemi di riempi-mento alle macchine per formatura, riempimento e sigillatura di buste.

Cuscinetti a sfere xiros M180Anche i cuscinetti a sfera in polime-

ri xiros M180, come tutti i prodotti xiros di igus, non hanno bisogno di lubrificazione né di manutenzione. Le piste dei cuscinetti a sfera xiros M180 sono inoltre rilevabili sia visi-

vamente che al metal detector oltre che resistenti alla corrosione; le sfe-re sono sempre in AISI 316.

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L’azienda specialista in “motion plastics” con sede a Colonia presenta nuovi componenti senza lubrificazione per l’industria alimentare

RuLLi peR nastRi tRaspoRtatoRi, senza Lubrificazione e ConfiguRabiLi in tRe passaggi

I gus GmbH ha sviluppato un si-stema per i rulli convogliatori e trasportatori utilizzati nei set-

tori dell’etichettatura, dell’imbal-laggio e alimentare, che possono essere configurati e ordinati online

con pochi clic. Questo componen-te consiste in un tubo in alluminio anodizzato pronto all’installazione, dotato di cuscinetti a sfera flangiati che non necessitano di manuten-zione. I cuscinetti sono realizzati in

xirodur B180, un materiale plastico a elevate prestazioni. Per questa ra-gione, la nuova soluzione funziona molto agilmente, genera un basso livello di attrito con un prezzo com-petitivo.

I cuscinetti a sfera xiros in polimeri di igus non hanno bisogno di lubrificazione né di manutenzione. I cuscinetti xiros M180 sono rilevabili e totalmente resistenti alla corrosione. (Fonte: igus GmbH)

nuova soluzione igus con cuscinetti a sfere in polimeri

IGUS RA 1-16.indd 3 05/02/16 17:25

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automazione componentistica - elettronica industriale

Con il nome commerciale ‘xiros’, igus produce cuscinetti a sfera in polimeri che non hanno bisogno di manuten-zione e recentemente ha sviluppato una soluzione indicata per etichetta-trici e macchine dei settori alimenta-re e dell’imballaggio.

La soluzione completa consiste in un tubo leggero in alluminio anodiz-zato e due cuscinetti a sfera flangiati B180. L’elemento di scorrimento è costituito da sfere in acciaio inossida-bile di elevata qualità. Data l’elevata domanda nei settori dell’imballaggio e trasporto, igus assicura la fornitu-ra del sistema xiros in tempi molto brevi. Utilizzando un configuratore online, gli utenti possono realizzare la propria soluzione personalizzata in soli tre passaggi. Innanzitutto, oc-corre selezionare il diametro interno desiderato (8, 10, 12, 15 o 17 mm), poi si aggiunge il diametro esterno (30 o 38 mm) e infine occorre speci-ficare la lunghezza richiesta del tubo di alluminio. È possibile selezionare un qualunque valore tra 25 e 1500 mm. Dopo aver selezionato i tre pa-rametri, viene visualizzata la quota-zione del prezzo. Con un altro clic il prodotto viene aggiunto al carrello

e può essere ordinato online. igus effettua le consegne tra le 24 e le 48 ore.

xirodur B180: un polimero poliva-lente che facilita il funzionamen-to e garantisce un coefficiente di attrito ridottoxirodur è il nome del materiale plasti-co a elevate prestazioni appositamen-te sviluppato per i cuscinetti a sfera in polimeri di igus. Al momento, sono disponibili sette materiali con diverse proprietà. xirodur B180 è il materia-le standard più economico. Resiste agli agenti chimici ed è stato proget-tato per temperature che vanno da -40°C a + 80°C. I cuscinetti a sfera in polimeri senza lubrificazione rag-giungono coefficienti di attrito inferiori rispetto ai cuscinetti a sfera lubrificati in metallo, perché le sfere non devo-no vincere la resistenza del lubrifican-te. Questa è una delle ragioni per cui molti produttori, quando i carichi e le velocità consentono, preferiscono cu-scinetti non lubrificati e che non ne-cessitano di manutenzione. Ad esem-pio, i rulli xiros sono installati come rulli guida film nei macchinari per l’etichettatura o il confezionamento di alimenti perché l’assenza di lubri-

ficanti impedisce la contaminazione del prodotto. Questo vale anche per i rulli trasportatori utilizzati nei macchi-nari che processano carne e pesce. Un altro aspetto positivo è costituito dalle prestazioni del rullo. Rispetto ai cuscinetti a sfera in metallo, i cusci-netti a sfera in plastica presentano una maggiore fluidità di movimento.

xiros: ampia gamma di cuscinetti a sfera in plasticaDal 2008, igus ha sviluppato una vasta gamma di cuscinetti a sfera in polimeri che non necessitano di lu-brificazione. Quelli più comuni sono i cuscinetti radiali a sfera disponibi-li nelle dimensioni previste da DIN 625, dimensionalmente intercam-biabili ai cuscinetti a sfera in metallo. Un altro gruppo di prodotti è costitu-ito da cuscinetti assiali a sfera, ral-le o sfere portanti in polimeri. Sono disponibili numerose opzioni, tra cui cuscinetti radiali a doppia pista per un migliore assorbimento delle forze, cuscinetti d’estremità, cuscinetti con coperchio di protezione.

Il seguente link porta alla pagina del configuratore xiroswww.igus.eu/xiros-configurator

Configurabili in tre passaggi: rulli in alluminio senza lubrificazione nè manutenzione dalla igus. (Fonte: igus GmbH)

INFORMAZIONI SU IGUS

igus GmbH è leader mondiale nella produzione di sistemi di alimentazione e cuscinetti in polimero. Impresa a conduzio-ne familiare con sede a Colonia, igus è rappresentata in 35 Paesi e conta in tutto il mondo circa 2.400 dipendenti. igus produce “motion plastics”, ovvero compo-nenti plastici per l’automazione. igus gestisce inoltre i più grandi laboratori per test del settore per poter offrire in tempi brevissimi soluzioni e prodotti innovativi, sviluppati specificamente alle esigenze del cliente. www.igus.it

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automazione componentistica - elettronica industriale

G iunto alla sua quarta edizio-ne, l’evento dedicato alle innovazioni di B&R non ha

deluso le grandi aspettative dei nu-merosi progettisti dell’automazione.Ogni anno vede, infatti, un numero cre-scente di iscritti, che riconoscono la va-lenza di questo appuntamento formativo. Quest’anno ha registrato oltre 150 par-tecipanti. Durante la giornata le diverse tecnologie presentate per il 2016 sono state oggetto di approfondimento tecnico e di dimostrazioni dal vivo. Tali tecnologie sono destinate a portare grandi benefici in progettazione: nel controllo, nella vi-sualizzazione, nei consumi energetici, nella sicurezza (intesa sia come safety, sia come security), nella manutenzione… con un approccio che abbraccia l’intero sistema fabbrica, in perfetto e completo stile Industria 4.0. E se per una fortunata combinazione questa edizione dell’evento è stata proprio la 4.0, non è un caso che tutte le presentazioni abbiano avuto come filo conduttore i concetti di fabbrica intelli-gente, di integrazione di ogni oggetto con-nesso, di gestione di grandi moli di dati per distillare informazioni preziose per ottimiz-zare la produzione, migliorare la qualità e ridurre i costi. Il processo che ha visto B&R realizzare nel corso dell’ultimo decennio una reale smart factory, per prima nei suoi stabilimenti di Eggelsberg - il quartier ge-nerale austriaco - è indizio significativo di quanto sia reale e concreta la propensione dell’azienda all’ottimizzazione, alla qualità e alla gestione efficiente della produzione, in ogni suo aspetto.Sperimentato in prima persona, e valutati i vantaggi ottenibili, è stato poi naturale per B&R offrire le stesse opportunità anche ai propri clienti, che possono sfruttare l’inte-grazione nativa delle soluzioni arancioni per ottenere analoghi risultati. Durante l’Innovations Day di quest’anno, infatti, ol-tre a spiegare in dettaglio le nuove tecnolo-gie dell’automazione, c’è stato un grande impegno da parte dei relatori per fornire

anche informazioni pratiche, stimando l’impatto di queste sull’attività giornaliera dei progettisti in sala, ma anche le possibili ricadute a livello delle loro aziende. Tra le tante novità presentate alcune avranno il merito, ancora una volta, di cambiare radi-calmente le regole dell’automazione.

Qualche esempio?Mapp View, la soluzione web-based per creare interfacce uomo macchina evolute, intuitive e potenti, senza dover conoscere i linguaggi di programmazione del web, ma usando i widget integrati comodamente nell’ambiente di sviluppo. A sostegno di una sempre più ampia scalabilità delle soluzioni di automazione, sono state pre-sentate in anteprima le nuove CPU X20, compattissime, cost effective, per tutte le applicazioni, insieme agli ultimi PC, pannelli e Panel PC, con le infinite taglie e funzionalità disponibili per controllare e operare macchine di ogni tipo, dalle entry-level ai top di gamma. Anche sul fronte motion control sono stati fatti importanti aggiornamenti che vedono una famiglia ACOPOS P3 allargata con nuove potenze e modelli per 1, 2 o 3 assi in spazi ridot-tissimi, insieme a nuovi tool e funzioni motion sempre più evolute, configurabili e acquistabili secondo le esigenze. Tema

caldo della giornata, l’adozione di stan-dard come l’OPC UA - integrato sia lato client, sia server - è ciò che permetterà interconnessioni, ancora più semplici e codificate, sia con dispositivi di terze parti, sia con i sistemi informativi di fabbrica, fa-cilitando il lavoro dei progettisti e consen-tendo una integrazione senza sorprese delle linee di produzione. Parlando di sicu-rezza, l’Innovations Day è stato veicolo per la presentazione anche di nuove rivoluzio-narie tecnologie di sicurezza sviluppate da Datalogic, partner di B&R. Tali tecnologie consentiranno di impiegare barriere otti-che connesse su bus per funzioni molto più evolute del semplice intervento in caso di violazione della barriera. Esse sono infatti in grado di discriminare forma e posizione degli oggetti che passano at-traverso le barriere, e intervenire in modo intelligente e reattivo, in totale sicurezza.E ancora in tema di sicurezza, questa volta delle informazioni, l’accento è stato posto sulle possibilità offerte dal Secure Remote Maintenance, per la diagnosi e la manu-tenzione da remoto, con connessioni che possono essere adattate alle esigenze degli IT manager che gestiscono il sito di installazione della macchina.

www.br-automation.com

InnovatIons Day 4.0, come ottenere valore dalla tecnologia

B&R RA 1-16.indd 3 04/03/16 09:57

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automazione componentistica - elettronica industriale

TIESSE ROBOT: DALLA TECNOLOGIA KAWASAKI IL NUOVO ROBOT “DUARO”

I l colosso nipponico Kawasa-ki ha da sempre uno sguardo particolarmente attento alle

potenziali esigenze dei nuovi merca-ti nel settore dell’automazione robo-tizzata. Un tema, come dimostrato anche in recenti convegni, che sta emergendo è la cooperazione tra un operatore e un braccio robotizzato, intendendo per “cooperazione” la possibilità di lavorare nelle medesi-me aree di lavoro senza stringenti dispositivi fisici di delimitazione del-le stesse per motivi di sicurezza. Ka-wasaki Robot ha valutato di potersi introdurre in questo settore, propo-nendo non un singolo braccio, ma un doppio braccio robotizzato deno-minato Duaro che, come da configu-razione riportata nella fotografia al-legata, permette di essere installato ed eventualmente anche rimosso in modo estremamente rapido in po-stazioni di lavoro dove sono già pre-senti degli operatori ed in aree con

operazioni di assemblaggio , di test o di ispezione , di particolari meccanici, elet-tronici etc. E questo senza la necessità di modificare la configurazione della li-nea di lavoro stessa. Come possiamo notare dalla fotografia, il robot risulta compatto e montato su un carrello mobile, e quindi facilmente traspor-tabile, che contiene anche l’unità di controllo dei due bracci robotizzati. Particolari concezioni dell’hardwa-re, del software e la limitazione dei motori a potenze di 80 watt, danno accesso alla certificazione riguardo la sicurezza nelle aree di lavoro se-condo le nuove normative esistenti. Il robot può avere una configurazio-ne minima di 2 più 2 assi con appli-cati alle estremità degli end effector di tipo pneumatico, fino a un mas-simo di 4 più 4 assi per rendere il sistema più flessibile nella gestione

delle aree di lavoro. La facilità di in-stallazione si affianca anche ad ope-razioni di teaching molto facilitate tramite tablet o mediante operato-re, che può muovere direttamente i singoli assi nelle posizioni richieste. Portata da 2 a 4 Kg. Il robot può naturalmente essere collegato a si-stemi di visione che gli permettono una maggiore flessibilità di utilizzo; inoltre estremamente semplice è la riconfigurazione della lunghezza dei bracci e del polso a seconda della necessità del cliente. La fiera Emo è stata la vetrina di lancio per il merca-to italiano di questo nuovo robot, che sarà poi disponibile per le vendite dalla tarda primavera del 2016.

www.tiesserobot.it

Con doppio braccio robotizzato per la cooperazione con l’operatore nelle aree di lavoro

TIESSE ROBOT comunicato RA 1-16.indd 3 25/02/16 12:25

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Page 89: RASSEGNA ALIMENTARE - 2016 - 1

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automazione componentistica - elettronica industriale

AVENTICS AL FIANCO DI DMG MECCANICA: SOLUZIONI PNEUMATICHE AL SERVIZIO DELL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

U na partnership di successo quella tra AVENTICS, punto di riferimento mondiale del

business pneumatico, e DMG Mec-canica, azienda italiana con sede a Buttigliera Alta in provincia di Torino, specializzata nella progettazione di macchine per l’automazione indu-striale, in particolare per la produ-zione di statori di motori elettrici e alternatori applicabili a ogni settore industriale.

Per svolgere la propria attività DMG si affida a partner storici e qualificati come AVENTICS che in diverse occa-sioni ha affiancato l’azienda in qualità di consulente sin dalle fasi iniziali di progettazione, studiando e fornendo la soluzione pneumatica più adatta per rispondere alle sfide che il mer-cato pone. È il caso di due macchine progettate da DMG Meccanica per il settore automotive, realizzate con le componenti pneumatiche AVENTICS che si sono dimostrate perfette per soddisfare al meglio le richieste del cliente.Per la macchina di bobinatura e inse-rimento per la produzione di motori elettrici, DMG si è affidata ai prodotti AVENTICS per risolvere un problema legato alla sicurezza. La macchina si occupa di manipolazione e movimen-tazione di statori di grandi dimensioni, destinati all’applicazione su bus ibri-di. È stato installato un portale dota-to di un cilindro con freno pneumatico LU6 di AVENTICS che viene utilizzato come sistema anticaduta. Nel caso di mancata alimentazione o di un gua-

Una solida e proficua partnership che ha prodotto soluzioni di automazione industriale uniche per il settore automotive

AVENTICS comunicato RA 1-16.indd 3 24/02/16 12:06

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automazione componentistica - elettronica industriale

sto, il cilindro è in grado di arrestare lo statore in movimento e proteggere così la macchina da eventuali dan-ni. Una prestazione non indifferente considerando il peso della massa da frenare che raggiunge i 200 Kg.

Pensato per il bloccaggio statico e dinamico di aste o similari in accia-io in caso di mancanza di tensione, il dispositivo LU6 è utilizzabile in si-stemi DIN ISO 13849-1, può essere montato in qualsiasi posizione in combinazione con cilindri a norma fino a diametro 125 mm o usato an-

che in modalità stand-alone. Forze di serraggio fino a 12.000 N e la pos-sibilità di monitorare la pinza di ser-raggio attraverso un sensore esterno (Copertura Diagnostica 99%), sono solo alcune delle peculiarità di que-sto prodotto.

“I tempi di reazione e le altre caratte-ristiche dell’unità di bloccaggio LU6 ci garantiscono il 100% della sicu-rezza, risolvendo così un potenziale problema non indifferente – spiega Lorenzo Veglia, Sales Manager di DMG Meccanica - Questa idea ci è venuta nel corso dell’analisi di valu-tazione del rischio e il prodotto AVEN-TICS è la soluzione. Senza il sistema di sicurezza anticaduta, la macchina potrebbe subire danni importanti che richiederebbero il nostro inter-vento sul campo e di conseguen-za un costo rilevante per la nostra azienda. In questo modo invece la sicurezza per macchina e operatori è assolutamente garantita”.

La seconda sfida posta ad AVENTICS da DMG Meccanica è una macchina per la legatura delle testate degli al-ternatori impiegata nel settore dei trasporti. Si tratta di una macchina unica nel suo genere, sviluppata ad hoc per il cliente, la cui esigenza

specifica era quella di ottenere un tempo ciclo molto breve. “La richie-sta per noi rappresentava una sfida di progettazione, che siamo stati ben lieti di cogliere e di soddisfare grazie anche alla consulenza AVENTICS” - dichiara Veglia.

La soluzione è stata trovata grazie alle valvole AV03 di AVENTICS, valvo-le di nuova generazione in materiale plastico più compatte del 45% e leg-gere come mai in precedenza, pesa-no infatti soltanto la metà rispetto alle tradizionali valvole metalliche. La dimensione e il peso ridotti delle AV03 hanno permesso di ridurre al minimo l’inerzia della tavola rotante, garantendo una velocità di rotazione tale da soddisfare il cliente.

“È la prima volta che utilizziamo le AV03 su una delle nostre macchi-ne e devo dire che ne siamo molto soddisfatti, perché ci hanno permes-so di raggiungere l’obiettivo” – pro-segue Veglia - “Il Team AVENTICS ci ha affiancati durante le fasi di con-sulenza iniziale e ci ha saputo con-sigliare la soluzione migliore in base alle nostre esigenze. Inoltre la loro decennale expertise nel campo della pneumatica applicata ci garantisce componenti della migliore qualità e prestazioni, requisiti indispensabili per la progettazione di macchine de-stinate al mondo automotive”.

Fondamentale infatti, in entrambi i casi, il contributo di AVENTICS che non si pone come semplice fornitore di prodotti, ma come partner qualifi-cato pronto ad offrire al proprio inter-locutore una consulenza specializza-ta, per la realizzazione di macchine e sistemi su misura.

www.aventics.it

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Page 92: RASSEGNA ALIMENTARE - 2016 - 1

automazione componentistica - elettronica industriale

Alto rendimento, poco scArto: BizerBa presenta l’affettatrice a650

B izerba amplia la famiglia di affettatrici Scaleroline con la nuova affettatrice auto-

matica A650 dedicata all’industria della produzione alimentare. Con la sua elevata velocità di taglio, la A650 completa la gamma dei pro-dotti Scaleroline permettendo di ot-tenere processi industriali dove non sono richiesti rendimenti elevati, ma con un’ampia varietà di prodotti da affettare. La tecnologia di pesatura integrata permette di affettare diver-si prodotti (come insaccati, prodotti stagionati e formaggi) fino a raggiun-gere il peso desiderato, sia delle sin-gole fette sia delle porzioni. È possibi-le affettare prodotti fino a 900 mm di lunghezza: ciò permette di sostituire il prodotto con una minor frequenza. La macchina può essere utilizzata in vari ambienti, assicurando un’eleva-ta produttività e flessibilità: un inve-stimento che si ripaga in fretta.La A650 è particolarmente indicata quando si devono affettare diverse tipologie di alimenti e prodotti fre-schi nell’industria della trasforma-zione alimentare, dove le affettatri-ci lavorano per molte ore al giorno. Con la A650 è possibile affettare e disporre a ventaglio o in pile prati-camente qualsiasi tipo di insaccato o formaggio, senza necessità di pre-congelarlo. La macchina permette di controllare con precisione il peso desiderato attraverso il controllo di tendenza per singola fetta nella por-zione. Lo spessore della fetta viene nuovamente regolato subito dopo il primo taglio, in modo da ridurre al minimo gli scarti durante le opera-zioni di set-up e durante il funziona-mento. Ciò vale anche nel caso in cui la temperatura dell’ambiente e del

prodotto non possa essere regolata in modo preciso. La A650 è dotata di tutte le funzioni per un utilizzo semplice, ergonomico e sicuro. Il fermaprodotto automa-tizzato permette di fissare in modo semplice i prodotti naturali, assicu-randone una rapida sostituzione senza l’ausilio di utensili con conse-guente riduzione dei tempi di allesti-mento. Grazie al suo design compat-to e alle ruote integrate, la macchina può essere trasportata e utilizzata rapidamente in diversi ambienti e spostata agevolmente dal reparto di produzione alla zona di pulizia e

lavaggio. Inoltre è pratica da riporre. Grazie all’interfaccia software_sta-tistics.BRAIN di Bizerba, i principali dati di produzione vengono raccolti e analizzati in tempo reale in forma di report: sulla base di questi dati, l’operatore può intervenire per ot-timizzare la produttività della mac-china. Inoltre è possibile sviluppare interfacce personalizzate per soddi-sfare specifiche esigenze, come ad esempio il passaggio automatico del prodotto affettato alla confezio-natrice.

www.bizerba.com

Un porzionamento preciso grazie alla funzione di pesatura

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www.bizerba.com

EFFICIENTE, FLESSIBILE, PRECISA, in una parola… UNICAUnica nella sua classe, Bizerba presenta l’affettatrice automatica Scaleroline A650 con tecnologia di pesatura integrata, per un perfetto porzionamento della singola fetta.

Efficiente: ➢ Tempo di set-up ridotto, grazie al dispositivo di fissaggio prodotto con sistema cambio rapido.

➢ Riduzione del give-away, con la funzione tendency control attivata durante l’affettatura.

Flessibile: sono gestibili diversi tipi di prodotto in diverse forme.

Precisa: il posizionamento prodotto controllato da un sensore consente l’affettatura evitando il classico ciclo a vuoto.

Unica: riduzione degli errori peso delle singole porzioni, l’affettatura avviene direttamente sulla bilancia.

Grazie alle sue componenti altamente prestazionali e ad un’elettronica di livello industriale, l’affettatrice Scaleroline A650 garantisce un tempo di vita in servizio estremamente lungo; perfettamente in linea con i concetti Servolution di Bizerba Service, che assicurano una continua disponibilità in opera a basso rischio di guasti.

Gamma Industria:Massime prestazionie ampia gamma dimodelli ed esecuzioni.

...LA QUALITÀ RICHIEDEPERFEZIONE

Scaleroline A650

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automazione componentistica - elettronica industriale

CON ISHIDA, SI PUÒ!

S isu, lanciata nel 1928, è molto più di una linea di pa-sticche di liquirizia: queste

caramelle sono una specie di patri-monio nazionale, il cui nome riflette la natura e il carattere dei finlandesi. Tradotto letteralmente, ‘sisu’ significa coraggio, determinazione, perseve-ranza. Non c’è da meravigliarsi quindi che il marchio Sisu faccia talmente parte dello spirito finlandese da non poter essere rimpiazzato da nessun altro marchio.L’essenza e i valori di Sisu sono sinte-tizzati nello slogan: “Con Sisu, si può.”Perciò, quando Sisu è diventato un marchio di Cloetta, uno dei leader mondiali nella produzione dolciaria, l’azienda era consapevole della ne-cessità di conservare la qualità, il pa-trimonio e le tradizioni del marchio.Un passo fondamentale è stato il tra-sferimento della produzione in Italia, nello stabilimento all’avanguardia dell’azienda a San Pietro in Casale,

rinomato per gli elevati standard pro-duttivi. Dal momento che una produ-zione di qualità richiede operazioni di confezionamento di qualità altrettanto elevata, per massimizzare l’efficienza è stata installata una nuova linea do-tata di un’avanzata pesatrice multite-ste Ishida. I risultati parlano da sé. La pesatrice Ishida, che ha sostituito due macchine utilizzate nella linea di con-fezionamento precedente, è in grado di raggiungere velocità fino a 150 con-fezioni al minuto per astucci da 32 g e da 70 g. Il margine di errore su una confezione da 70 g è di 0,3 g. L’effi-cienza produttiva totale è aumentata di oltre il 10% rispetto alle operazioni di confezionamento precedenti, equi-valenti a 250 kg di prodotto confezio-nato in più in ogni turno. La pesatrice Ishida CCW-RS-216B-2D-15-SS a 16 teste funziona in modalità doppia, con due gruppi di otto teste che pesano simultaneamente il prodotto, per un rendimento effettivamente doppio rispetto a una singola pesatrice. Per una precisione ancora maggiore, un set di tramogge ausiliarie, poste sotto

alle tramogge di pesatura, aumenta il numero di pesate fra cui è possibi-le selezionare la combinazione più vicina al peso impostato. Quindi uno speciale sistema di distribuzione con movimento rotatorio, posto sotto alla pesatrice, riempie gli astucci. La linea di confezionamento automatica è in grado di gestire confezioni sia singo-le che doppie, sigillate con un film. Le confezioni singole vengono poi collo-cate in astucci espositori per il punto vendita, le confezioni doppie in carto-ni. “Alla nostra struttura è stato rico-nosciuto il merito di aver raggiunto la massima qualità di produzione, perciò era di vitale importanza che anche la qualità delle operazioni di confezio-namento fosse altrettanto elevata” afferma Marco Bagato, responsabile di stabilimento. “Cloetta dispone di pesatrici Ishida nei suoi stabilimenti in tutta Europa, perciò conoscevamo bene le capacità di queste macchine. È stato quindi naturale decidere di optare per la pesatrice Ishida, che rap-presentava l’equilibrio ideale di qualità, prestazioni e costi. Sappiamo che è in

Quando si produce uno dei marchi di dolciumi più amati della Finlandia, ogni singolo aspetto delle operazioni di lavorazione deve funzionare alla perfezione.

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automazione componentistica - elettronica industriale

grado di funzionare a velocità fino a 180 confezioni al minuto, tuttavia siamo at-tualmente vincolati dalla velocità della cartonatrice.” La pesatrice Ishida, in-stallata dall’agente italiano, Itech Italia, gestisce numerosi prodotti Sisu, com-presi quelli sugar-free (Leijona) e quelli con copertura di zucchero. Il cambio di prodotto può essere eseguito con rapi-dità tramite l’unità di controllo remoto

(RCU), facile da usare. La pulizia della pesatrice, effettuata ogni volta che si passa dalla produzione di prodotti rico-perti di zucchero a prodotti non ricoperti di zucchero, avviene in modo semplice e senza necessità di smontare le parti. Lo stabilimento di San Pietro in Casale è impegnato nella riduzione di sprechi in tutti gli ambiti operativi. Le pesatrici Ishida, grazie all’ottima accuratezza,

che minimizza lo spreco di prodotto, e alla facilità di pulizia, sono di fondamen-tale importanza per il raggiungimento di questo obiettivo. “Avevamo bisogno di una pesatrice che unisse la facilità d’uso alla massima affidabilità ed effi-cienza” conclude Bagato. “Ishida ci è riuscita perfettamente.”

www.ishida.de

IV GAmmA: dal 2015 uN’UlterIore SPIntA alla CreSCIta del merCatO NazIONale

I l 2015 si è chiuso in positivo per il mercato nazionale della IV Gam-ma, facendo registrare una cre-

scita significativa negli acquisti da parte delle famiglie italiane. Dai dati Nielsen* relativi ai 12 mesi del 2015 rispetto al 2014 si evidenzia una crescita del 3% nelle vendite a valore e del 2,8% in quelle a volume. Nel corso del 2015 si è perciò manifestata una netta espansione nella domanda di prodotti di IV Gamma che ha dato slancio e vigore al settore. A funge-re da traino per la crescita dei consumi, a fronte di una spesa media annua per nucleo familiare rimasta pressoché inva-riata a 34 Euro (1,92 € per singolo atto d’acquisto), è stato l’allargamento del parco acquirenti, arrivato a 19 milioni di famiglie. Pertanto, al netto delle variazio-ni nell’andamento degli acquisti dovute

ai consueti picchi primaverili ed estivi e dell’incidenza di iniziative promozionali, si è in presenza di una crescita nel nu-mero di italiani che inseriscono con rego-larità le referenze di Quarta Gamma nel carrello della spesa.“Si tratta di un dato che consideriamo di grande importanza, perché è un segnale indiscutibile del fatto che i vantaggi offerti dalla categoria sono chiari a un numero sempre più ampio di consumatori” - commenta il Dott. Guido Conforti, Responsabile di AIIPA IV Gam-ma. “Il tempo delle persone è un bene sempre più prezioso e la IV Gamma sod-disfa un bisogno fondamentale: avere a disposizione un prodotto fresco e pronto per il consumo, che non necessita di ulte-riori lavaggi ed è equiparabile dal punto di vista nutrizionale all’ortofrutta tradiziona-le preparata in ambito domestico.”

Il Responsabile di AIIPA IV Gamma esprime cauto ottimismo sulle prospet-tive per l’anno in corso: “Alla luce dei dati 2015, direi che esistono le pre-messe per un 2016 di consolidamento e ulteriore accelerazione della crescita del mercato, grazie anche ai benefici che deriveranno dal pieno trasferimen-to ai consumatori delle maggiori garan-zie in termini di sicurezza e qualità del prodotto introdotte nell’agosto scor-so con l’entrata in vigore della Legge 77/2011.“

neWs notizie in BreVe

 

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

AUTO-PARAMETRIZZAZIONE: UN TEMA SEMPRE RICORRENTE

I 500 è il nome della rivoluzio-naria serie di inverter Lenze, lo specialista di Motion Centric

Automation. i500 stabilisce nuovi standard in termini di dimensioni, modularità e facile messa in servizio, soddisfando i più elevati standard di effi cienza delle risorse. Il Responsabile Innovazione di Len-ze, Frank Maier, guarda al futuro, mo-strando come i requisiti di Industry 4.0 siano stati integrati nei nuovi di-spositivi. Compatto, effi ciente, sem-plice: questa triade di qualità passa attraverso il concetto di progettazio-ne dell’inverter i500 come comune denominatore. La serie di inverter Lenze i500 combina caratteristiche del prodotto, come l’alta effi cienza e le dimensioni compatte, con una notevole semplicità di utilizzo. “In ter-mini di gestione, i500 è progettato in modo così semplice che può essere messo in servizio senza necessità di conoscenza pregressa. Si deve tener presente che le impostazioni per il controllo vettoriale sono abbastanza impegnative, perché questo controllo può diventare rapidamente instabi-le”, dice Maier. A causa del cambia-mento demografi co, vi è una caren-za di lavoratori qualifi cati, per cui è sempre più diffi cile trovare persone in grado di gestire tali compiti diffi cili e quindi “dobbiamo creare una tec-nologia così semplice che chiunque possa padroneggiarla”. “L’inverter che si auto-parametrizza è un tema sempre ricorrente”, afferma Frank Maier. In passato ciò ha portato, per esempio, alla targhetta elettronica - uno sviluppo che Lenze non ha adot-tato. “I costi di produzione dei motori

AC trifase standard non possono co-prire un componente elettronico che costa tra cinque a dieci euro”, spie-ga Maier. Oggi, però, abbiamo i chip RFID, che possono essere facilmente installati nella targhetta convenzio-nale - costano solo 10 centesimi e possono essere letti con NFC. L’idea è questa: “Usiamo uno smartphone con tecnologia NFC, scarichiamo i parametri del motore tramite l’appli-cazione Lenze e li importiamo nell’in-verter i500 attraverso la rete LAN wireless - e il gioco è fatto.” Con que-sto procedimento facile e allo stesso tempo all’avanguardia, Lenze sta col-legando il tradizionale campo della tecnologia di azionamento a velocità controllata con il nuovo potenziale di Industry 4.0. “Una volta che l’inverter ha i dati del motore, si può passare a una moda-lità più effi ciente”, aggiunge Maier. In pratica, questo può essere fatto

per regolare la corrente di magne-tizzazione di un carico parziale, per esempio - cosa che Lenze ha già reso possibile con la funzione VFCeco di Lenze Smart Motor. Fornire la mas-sima effi cienza con il minor sforzo possibile: Frank Maier è convinto che gli operatori vogliano inverter che, idealmente, non necessitino di alcuna parametrizzazione. Questo è il motivo per cui Lenze è alla ricerca di modi per adattare i dispositivi alle macchine con la massima automa-zione possibile. Attualmente, Lenze sta lavorando ad una metodologia che funziona in tutto il mondo: la combinazione di chip RFID, tecnolo-gia NFC, una semplice applicazione smartphone, e caricamento tramite rete LAN wireless. “Chiunque è in grado di utilizzare uno smartphone, non importa che lingua parli.”

www.lenze.com

Come possono gli inverter contribuire a Industry 4.0? Frank Maier guarda avanti ad un futuro non troppo lontano

 

L’inverter che si auto-parametrizza è un tema sempre ricorrente. Foto: Lenze

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automazione componentistica - elettronica industriale

UN PANIFICIO RISPARMIA 27.000 EURO ALL’ANNO GRAZIE AI CUSCINETTI NSK

L a tecnologia Molded-Oil di NSK ha garantito a un’im-portante azienda alimen-

tare un risparmio annuo di oltre 27.000 Euro sul funzionamento del nastro trasportatore principale di un panificio. Il produttore riscon-trava guasti ogni sei settimane, con circa 36 cuscinetti sostituiti ogni anno.

Tutto questo generava perdite di produzione notevoli e fermi impian-to. Il settore alimentare, caratte-rizzato da una forte concorrenza e da tempi di consegna sempre più ridotti, non permetteva all’azien-da in questione di sostenere costi così alti. È stato necessario ricerca-re cuscinetti che garantissero una maggiore durata operativa. Per questo motivo il produttore si è rivolto a NSK, che è intervenuta con il programma specifico per la riduzione dei costi, AIP. In seguito all’ispezione, NSK ha scoperto che i cuscinetti si guastavano a causa di una lubrificazione insufficiente e per l’infiltrazione di acqua e parti-celle solide.

Dopo aver completato l’analisi ap-plicativa, NSK ha consigliato una fase di prova con l’utilizzo di cusci-netti Molded-Oil per dimostrarne i vantaggi in termini di affidabilità. La prova è durata oltre due anni e non sono stati riscontrati episo-di di cedimento o guasti. Un netto miglioramento rispetto alla durata media dei cuscinetti originali che resistevano solo sei settimane. Il cliente è riuscito a ottenere un ri-sparmio notevole attraverso una produzione più efficiente ed evitan-

do i costi legati ai fermi impianto. La tecnologia Molded-Oil è stata sviluppata da NSK per migliorare notevolmente le prestazioni dei cuscinetti in termini di affidabilità e per garantire un funzionamento esente da manutenzione.

I cuscinetti Molded-Oil sfruttano una resina poliolefinica impregnata di olio per assicurare una corretta lubrificazione del cuscinetto.

Con un contenuto d’olio superiore al 50 percento del peso, la soluzione di NSK è migliore di altre plastiche impregnate d’olio disponibili in com-mercio, nelle quali la percentuale d’olio per peso è molto inferiore. La tecnologia Molded-Oil è un metodo di lubrificazione sviluppato appo-sitamente per le applicazioni che richiedono elevati livelli di igiene, come quelli che caratterizzano l’in-dustria alimentare e delle bevande.

Il lubrificante Molded-Oil viene rila-sciato gradualmente attraverso uno speciale meccanismo. Questo assi-cura una lubrificazione adeguata del cuscinetto per lunghi periodi di tempo. Allo stesso tempo, il rischio di perdite di olio viene ridotto al mi-nimo, garantendo un movimento estremamente regolare e omoge-neo del cuscinetto che impedisce ogni tipo di contaminazione.

Le caratteristiche tecniche dei ma-teriali garantiscono un flusso ade-guato di lubrificazione, dipendente dalle temperature: con l’aumentare del calore, aumenta anche la quan-tità di olio rilasciata. I cuscinetti con tecnologia Molded-Oil risolvo-

no anche i problemi di perdita di lubrificante dovuti all’infiltrazione di acqua.

NSK offre la tecnologia Molded Oil™ per cuscinetti radiali rigidi a sfere standard, cuscinetti radiali orientabili a rulli e cuscinetti a rulli conici con diametro interno fino a 110 mm. Per applicazioni caratte-rizzate da ambienti corrosivi o per impianti destinati al settore alimen-tare, i cuscinetti possono essere realizzati in acciaio inox.

I cuscinetti volventi rappresentano un componente essenziale per le macchine e gli impianti del settore alimentare e delle bevande; la loro affidabilità rappresenta un fattore fondamentale per il controllo dei costi di esercizio. Inoltre, con il continuo evolversi della tecnologia dei cuscinetti, questi componenti eserciteranno un ruolo sempre più importante nella riduzione dei costi per le macchine di produzione del settore alimentare.

Una riduzione che non si raggiun-ge utilizzando componenti più eco-nomici, ma applicando le ultime innovazioni in termini di materiali, soluzioni di tenuta e tecnologie di lubrificazione al fine di migliorare la progettazione degli impianti e ridur-re i costi di manutenzione.

www.nskitalia.it

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FIERE appuntamEntI - convEgnI

SPS IPC DrIveS ItalIa, punto di riferimento per l’automazione industriale

S PS IPC Drives Italia si con-ferma il punto di riferimen-to a livello nazionale per

l’automazione industriale facendosi portavoce della crescita del com-parto, cresciuto, nel primo seme-stre 2015, del 9,5% secondo i dati presentati da ANIE Automazione; con un confortante +7% comples-sivo.

Dal 24 al 26 maggio 2016, a Parma, SPS Italia si arricchisce di contenu-ti e di nuovi eventi. Due padiglioni espositivi, il 2 e il 3, dove trovare tutta l’offerta e i principali player e interlocutori del mercato, e un padi-glione di ingresso, il 4, che ospiterà la nuova area dimostrativa Know How 4.0, il progetto Industrial Sof-tware e una spaziosa sala convegno per le Tavole Rotonde e i convegni. L’area esterna, allestita tra i padi-glioni espositivi, ospiterà le iniziati-ve di alcune aziende pensate per i

visitatori e indicate nel biglietto di ingresso. Confermato anche il pro-getto dedicato ai System Integrator che si collocherà in una nuova area del padiglione 3.

La più attrattiva delle novità della sesta edizione della fiera è lo spa-zio Know How 4.0, un’area dimo-strativa che intende dare sostanza ai concetti di Industrie 4.0 e Smart Factory con isole di lavoro reali e vir-tuali affiancate da contenuti multi-mediali. Concetti quali l’innovazione di processo / prodotto, la compute-rizzazione, l’uso di tecnologie abi-litanti, l’elettronica e l’IT, saranno coniugati e dimostrati praticamente sotto gli occhi dei visitatori, in un cli-ma di condivisione delle conoscen-ze teso a far circolare una nuova cultura di impresa e nuovi modelli di business e di relazione. Una ri-sposta all’esigenza di conoscere e comprendere le innovazioni di set-

tore e avvicinare il mondo dell’indu-stria alle nuove opportunità messe a disposizione dalle tecnologie più moderne. Nello stesso luogo saran-no presenti anche gli espositori del settore Industrial software, i giovani ingegneri del mondo universitario e le startup. In quest’ottica, i pro-getti più interessanti realizzati da studenti, laureandi e neo-ingegneri, potranno essere concretamente mostrati sotto forma di prototipi, ap-plicazioni e prodotti.

I tradizionali incontri su “Food&Beverage”, “Pharma&Beauty” e “Automotive” verranno declinati dalle aziende seguendo il tema Industrie 4.0 e i convegni scientifici verteran-no su Progettazione meccatronica e robotica (24 maggio) e Big Data (25 maggio). A questo si aggiungo-no due partnership di eccezionale livello come Cisco e Roland Berger, rispettivamente azienda leader a livello mondiale del networking e società di consulenza di caratura europea. Nell’ambito della Tavo-la Rotonda “Automotive” Roland Berger presenterà “Osservatorio Industry 4.0: la nuova frontiera della competitività industriale” con focus sui settori automotive, cyber security, elettromeccanica, food e pharma&beauty. The 24th of May, opening the debate, Cisco will pre-sent the third step of “IoE Talks: la fabbrica in digitale”, aimed to explore the potentialities of Inter-net of Everything enlightening the weight of such a changing which is already happening for the innova-tion of our country.

www.spsitalia.it

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FIERE appuntamEntI - convEgnI

A nche l’ottava edizione di ProSweets Cologne si è con-clusa positivamente per le

336 aziende partecipanti. Nel corso dei quattro giorni di fiera sono stati re-gistrati circa 17.600 visitatori specia-lizzati, con un incremento pari al quat-

tro per cento e un’incidenza estera del 65% circa. ProSweets Cologne prose-gue quindi sulla strada di un costante miglioramento, facendo registrare nel 2016 un leggero incremento anche del numero di espositori. “Qui a Colo-nia l’industria delle subforniture trova le condizioni ideali per presentare gli ultimi ritrovati della tecnologia e le nuove applicazioni alle aziende pro-duttrici di prodotti dolciari e snack, alla costante ricerca di innovazioni e nuovi investimenti”, afferma Katha-rina C. Hamma, COO di Koelnmesse GmbH, al termine della rassegna. “La concomitanza con ISM offre agli espositori di ProSweets Cologne un contatto diretto con clienti di tutto il mondo, sviluppando così sinergie ec-cezionali. Questo binomio garantisce

anche agli espositori di ISM un impor-tante valore aggiunto nelle immedia-te vicinanze dell’evento leader per il loro settore”, osserva Bastian Fassin,

amministratore delegato della Katjes Fassin GmbH in rappresentanza de-gli espositori di ISM. Gli espositori di ProSweets Cologne hanno sottoline-

ProSweetS Cologne: la convincente interpretazione del settore delle subfornitureincremento dei visitatori ed elevata partecipazione di decision maker

Gli espositori espri-mono soddisfazione

in merito alla qualità degli operatori.

Incremento dei visita-tori anche per ISM

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FIERE appuntamEntI - convEgnI

ato in particolare la qualità dei visi-tatori, di importanza fondamentale per il successo della fiera; grazie alla maggiore presenza di decision ma-ker, sia dai reparti commerciali che produttivi, è stato infatti possibile allacciare contatti ai massimi livelli. Oltre ai direttori di produzione delle aziende leader, hanno visitato il sa-lone anche numerosi piccoli e medi imprenditori, che nel proprio ruolo di dirigenti decidono in prima persona i futuri investimenti delle relative aziende. Lo svolgimento in contem-poranea di ISM ha ulteriormente in-tensificato il dialogo, indirizzandolo su binari specifici.

I risultati dei sondaggi condotti in fiera e rivolti ai visitatori specializzati confermano fin d’ora che il 62% de-gli intervistati intende fare ritorno a ProSweets Cologne anche nel 2017, mentre il 92% raccomanderebbe a un collega la visita in fiera; oltre l’80% dei visitatori è rimasto soddi-sfatto o molto soddisfatto di ProSwe-ets Cologne.

La partecipazione di operatori esteri si è mantenuta a un livello elevato e si è attestata al 65%; il numero di visitatori provenienti da paesi extra-

europei ha fatto registrare un legge-ro aumento, ma le nazioni europee confinanti sono risultate essere an-cora una volta quelle maggiormente rappresentate fra i visitatori.

La rassegna ha affrontato il tema degli impianti flessibili, che possano essere adeguati velocemente a nuo-ve ricette ed esigenze di produzione. Nell’industria dei prodotti dolciari e degli snack la personalizzazione di formati e confezioni è di grande im-portanza e ProSweets Cologne non si è sottratta a questa sfida, come anche a quella dell’utilizzo di ingre-dienti naturali, sempre più fonda-mentali in fase di produzione. Per ottimizzare la resa e il pieno sfrut-tamento degli impianti il ritmo nei reparti di produzione e confeziona-mento è in continua accelerazione.

Anche ISM, il salone internazionale dei prodotti dolciari che si svolge in contemporanea, ha chiuso i battenti facendo registrare un aumento dei visitatori: circa 38.000 visitatori pro-venienti da 146 paesi hanno visitato la rassegna, con un incremento del 4% rispetto allo scorso anno. ISM è cresciuta anche sul versante de-gli espositori: 1.601 aziende da 65

paesi hanno presentato dolciumi e snack da tutto il mondo.

In abbinamento a ISM, il Salone in-ternazionale dei Prodotti Dolciari, ProSweets Cologne copre l’intera filiera della produzione dolciaria industriale, creando una costella-zione unica nel suo genere a livello internazionale. ProSweets Cologne è patrocinata da Bundesverband der Deutschen Süßwaren-Industrie e.V. (BDSI) (Associazione federale tede-sca dell’industria dolciaria), Sweets Global Network e.V. (SG), DLG e.V. (Società Tedesca per l’Agricoltura) e Zentralfachschule der Deutschen Süßwarenwirtschaft (ZDS) (Istituto Tecnico Centrale dell’Industria Dol-ciaria Tedesca).

ProSweets Cologne 2016 in ci-fre:336 aziende da 34 paesi hanno par-tecipato a ProSweets Cologne 2016, di cui il 67 per cento dall’estero, per una superficie espositiva lorda di 21.000 m2; il contingente tedesco contava 106 espositori e 6 aziende rappresentate, mentre sul fronte estero erano presenti 222 aziende espositrici e 2 aziende rappresenta-te. Includendo le stime relative all’ul-timo giorno di fiera, a ProSweets Co-logne 2016 sono giunti circa 17.600 visitatori specializzati da quasi 100 paesi, con un’incidenza estera del 65 per cento.

www.prosweets-cologne.comwww.ism-cologne.com

La prossima ProSweets Cologne, il Salone internazionale della forni-tura per l’industria dolciaria e degli snack, si terrà dal 29 gennaio al 1 febbraio 2017.

In contemporanea si svolgerà an-che la 47^ ISM, la più grande fiera al mondo dedicata a prodotti dolciari e snack.

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FIERE APPUNTAMENTI - CONVEGNI

L a rivoluzione annunciata con Industria 4.0 da oltre cinque anni non ha avuto luogo fi no-

ra. Piuttosto si può affermare che la trasformazione digitale sta prenden-do corpo in tante piccole fasi evolu-zionarie. Numerose applicazioni pro-venienti da settori come il controllo dei prodotti e dei processi, la tecnica di etichettatura, il packaging, la di-stribuzione e la logistica, così come la manutenzione e la riparazione mostrano già oggi in quale direzione ci stiamo muovendo. Software, sen-sori, dati e networking sono qui gli attori principali.

Industria 4.0 necessita di innu-merevoli indirizzi IPIn futuro i macchinari e gli impianti non solo dovranno fornire autono-mamente informazioni su tutti i prin-cipali stati dei processi e dei sistemi, ma dovranno anche comunicare fra loro e intervenire nei processi pro-duttivi per correggerli e ottimizzarli senza l’intervento dell’uomo. Tutto ciò richiede innumerevoli sensori ad alte prestazioni, collegati tra loro in modo intelligente, per monitorare i dati relativi a prodotti, macchinari e processi. Il protocollo Internet fi nora adottato, l’IPv4, non può tuttavia for-nire il numero di indirizzi IP neces-

sario. Innanzitutto occorre quindi attuare una rapida conversione al nuovo standard IPv6 al quale è pos-sibile associare tutti gli indirizzi IP che occorrono per sensori, apparec-chi, macchinari o impianti. Questa trasformazione è attualmente in atto in tutto il mondo.

Sensori collegati in rete: compo-nenti imprescindibiliA svolgere un ruolo di primo piano nella misurazione di temperatura, umidità, viscosità, corrente assor-bita, torsione, pressione, fl usso di materiale, peso, ecc. sono sempre più i sensori con collegamento in rete diretto o con trasmissione dei dati via radio così come i datalog-ger. A distinguersi in questo ambito è soprattutto la tecnologia RFID (ra-dio frequency identifi cation). I tag RFID si scambiano informazioni e segnali via radio con gli apparecchi di scrittura e i lettori dei vari macchi-nari di lavorazione, così come con i sistemi di trasporto, refrigerazione

e stoccaggio. Integrati in ganci da macellaio, carrelli di trasporto, con-tenitori, casse E2 o confezioni, i tag RFID possono controllare macchina-ri e impianti e documentare tutti gli stati dei prodotti e dei processi lun-go l’intera catena di produzione del valore. I dati sui processi, reperibili

DECOLLA “INDUSTRIA DELLA CARNE 4.0”

La digitalizzazione: il fattore che crea va-

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FIERE APPUNTAMENTI - CONVEGNI

in qualsiasi momento, garantiscono maggiore trasparenza, controllo dei processi ed effi cienza nella produ-zione e creano una banca dati sicu-ra per le aziende nell’ambito della rintracciabilità di prodotti e lotti.

La tecnica di etichettatura ga-rantisce trasparenza e sicurezzaI sistemi di etichettatura intelligenti e fl essibili sono indispensabili per la lavorazione, il confezionamento e la logistica, stoccaggio compre-so, di carne e insaccati. Secondo quanto stabilito dal Regolamento UE 1169/2011, a svolgere un ruolo di primo piano sono le informazioni sulla denominazione dell’alimento, il Paese di origine o il luogo di pro-venienza, il luogo di macellazione, il numero di serie e di lotto individua-le, così come le informazioni sugli ingredienti, la dichiarazione nutrizio-nale, il quantitativo netto, la data di congelamento della carne e dei pro-dotti a base di carne congelati, ecc. In questo campo si sono affermate le stampanti laser, a getto d’inchio-stro e termiche per la produzione di etichette con codice a barre, Data-matrix o QR. Gli scanner a laser e le fotocamere digitali garantiscono che le etichet-te siano stampate e posizionate correttamente. Particolare attenzio-ne merita anche in questo caso la tecnologia RFID, che, diversamente dai procedimenti summenzionati, non necessita di una “linea di vista” libera per scrivere o leggere i dati. Di conseguenza i tag RFID possono essere posizionati in qualsiasi pun-to delle casse E2 o di altri conteni-tori da trasporto. In questo modo si semplifi ca l’intera gestione (traspor-to, paletizzazione, stoccaggio, ecc.) e tutto risulta molto più sicuro in quanto, ad esempio, si evitano erro-ri nello stoccaggio.

Trasformazione in atto nella ge-stione dei macchinariCon la crescente complessità e con il collegamento in rete delle linee

di produzione, lavorazione e con-fezionamento crescono anche le aspettative verso l’utilizzabilità di questi sistemi. In questo ambito si affermano sempre più i touchscre-en con funzioni come quelle in uso negli smartphone e nei tablet PC. In questo modo si garantisce un utiliz-zo semplice, sicuro e soprattutto in-tuitivo in quanto le funzioni di base risultano familiari alla maggior parte delle persone, perché sono comuni a quelle dei loro dispositivi di comu-nicazione mobili. Fondamentale per l’ergonomia del lavoro è la creazione di interfacce utente con icone il più possibile autoesplicative fi no a im-magini fotorealistiche di macchinari e impianti delle proprie linee di pro-duzione. In una fase successiva, gli apparecchi di controllo mobili sosti-tuiranno i sistemi stazionari. Tuttavia vi sono ancora tanti aspetti da chia-rire in relazione alla sicurezza dei macchinari, dei prodotti e dei dati, così come alle norme vincolanti.

Disponibilità degli impianti e si-curezza della produzioneGli arresti di produzione non pia-nifi cati sono l’incubo di qualsiasi produttore. Qui i sensori collegati in rete per il monitoraggio dei macchi-nari (condition monitoring o CMS), in combinazione con l’analisi intel-ligente dei dati e l’integrazione nei sistemi ERP offrono la possibilità di eseguire interventi di manutenzione preventiva (predictive maintenan-ce, abbreviato PM). Questi ultimi possono essere eseguiti anche in assistenza da remoto da parte del produttore del macchinario o dell’impianto, riducendo così i costi del servizio di assistenza e riuscen-do ad elevare in maniera considere-vole la qualità della produzione, così come la sicurezza della programma-zione.

IFFA, la fi era n. 1 dell’industria della carne, aprirà nuovamente i cancelli d’ingresso dal 7 al 12 maggio 2016 a Francoforte sul Meno. I visitatori

avranno la possibilità di informarsi in modo esaustivo sulle opportunità offerte dal networking di macchinari e processi supportato dalla moder-na tecnologia informatica, tecnolo-gia dei sensori e sistemi di control-lo, nell’ottica del progetto Industria 4.0. Circa 960 espositori provenien-ti da 47 Paesi, tra cui tutte le azien-de leader di mercato, presenteran-no le loro innovazioni lungo l’intera catena di produzione dell’industria della carne.

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FIERE appuntamEntI - convEgnI

N uovi processi di filtrazione e con-fezioni innovative entrano a far parte delle tecniche di cantina.

In occasione della INTERVITIS INTERFRUCTA HORTITECHNICA 2016 sarà possibile osser-vare l’intero ventaglio di soluzioni. Con 600 espositori internazionali e circa 36.000 visi-tatori provenienti dalla Germania e dall’este-ro, la fiera promuove lo scambio e il dialogo tra scienza e applicazione pratica al fine di equipaggiare al meglio gli espositori in vista delle sfide attuali e future. Ammessi i processi di filtrazione per la gestione dell’alcol: Gli amanti del vino per-cepiscono le conseguenze del cambiamento climatico sul palato: “Sempre più spesso la loro bevanda preferita contiene molto alcol, ma poca acidità”, afferma la Prof.ssa Monika Christmann, Direttrice dell’Istituto di Enologia presso l’Università di Geisenheim e Presiden-te dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV). Da un po’ di tempo i cantinieri contrastano questo effetto tramite la gestione dell’alcol filtrando lo zucchero dal

mosto oppure rimuovendo una parte dell’al-col dal vino. “Per fare ciò vengono applicati procedimenti relativamente nuovi, tra cui il processo a membrana, che, sebbene ab-biano ricevuto il via libera da più di un anno, sono ancora poco noti nel settore”, afferma Christmann. Secondo questo processo, il mosto viene filtrato in successione attraver-so due membrane dotate di pori di diversa grandezza. Questo permette di rimuovere lo zucchero in modo mirato. Lo zucchero può essere parzialmente riaggiunto al mosto in una seconda fase fino a raggiungere il quan-titativo desiderato. Eliminare in modo mirato note di gusto non gradite: Oltre a elevate percentuali di alcol, il vino contiene altre sostanze non desiderate, tra cui composti come il tricloro-anisolo e il tribromoanisolo, responsabili del gusto di tappo tanto sgradito agli amanti del vino. La loro presenza non è da ricondurre unicamente al tappo in sé, diversamente da quanto spesso si ritiene. “La nota di gusto provocata da queste sostanze può derivare

dall’aria delle cantine mal ventilate, in quan-to i sistemi di chiusura e le sostanze utilizzate nei trattamenti possono assumerla durante la conservazione e trasferirla successiva-mente al vino”, prosegue Christmann. Nel frattempo sono stati sviluppati strati filtranti con i quali è possibile rimuovere in modo selettivo tali sostanze. Tuttavia, Christmann specifica che il loro utilizzo non è ancora con-sentito.Confezioni alternative in arrivo: Accanto alla classica bottiglia di vetro, si stanno affer-mando per il vino anche altre confezioni. Già da tempo si è diffuso il “bag-in-box” (BIB), un sacchetto di alluminio racchiuso in un car-tone. Attualmente i produttori di BIB, spiega Christmann, stanno testando nuovi materiali per i sacchetti e confezioni di nuove dimen-sioni. Inoltre, il vino viene imbottigliato ora anche in bottiglie in PET. “La bottiglia in PET è in fase di test anche tra le compagnie aeree. Il risparmio di peso rispetto alla bottiglia in vetro svolge in questo caso un ruolo fonda-mentale”, prosegue Monika Christmann.

Le novità più importanti nelle tecniche di cantina. La fiera INTERVITIS INTERFRUCTA HORTITECHNICA 2016 illustra di quali innovazioni i viticoltori possono munirsi per il futuro.

Le novità più importanti neLLe tecniche di cantina

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SIGEP23-27/01/2016RIMINISalone internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianali.

PROSWEET31/01-03/02/2016COLONIASalone internazionale della subfornitura per l’industria dolciaria.

FRUITLOGISTICA03-05/02/2016BERLINOSalone internazionaledi frutta e verdura.

EUROPAIN05-09/02/2016PARIGISalone internazionale sulla tecnologia per la panificazione e la pasticceria.

CFIA08-10/03/2016RENNESLa fiera dei fornitori dell’industria alimentare.

IFFA07-12/05/2016FRANCOFORTEManifestazione internazionale sulle tecnologie per l’industria della carne.

SPS/IPC/DRIVES/ ITALIA24-26/05/2016PARMASalone delle tecnologie per l’automazione industriale.

MACFRUT14-16/09/2016RIMINIMostra internazionale di macchinari e impianti per l’industria ortofrutticola.

FACHPACK27-29/09/2016NORIMBERGASalone internazionale su soluzioni e tecnologie per il confezionamento.

IBIE08-11/10/2016LAS VEGASSalone internazionale per l’industria della panificazione e della pasticceria.

SIMEI@China Brew-China Beverage11-14/10/2016SHANGHAITecnologie per l’industria dell’imbottigliamento.

IPA-SIAL16-20/10/2016 PARIGIFiera della tecnologia per l’industria alimentare e del packaging e del prodotto alimentare.

SAVE19-20/10/2016 VERONAMostra convegno delle soluzioni e applicazioni verticali di automazione, strumentazione, sensori.

SüDBACK 201622-25/10/2016STOCCARDASalone internazionale per l’indindustria della panificazione e della pasticceria.

CIBUSTEC25-28/10/2016 PARMAFiera della tecnologia per l’industria alimentare.

PACK EXPO06-09/11/2016 CHICAGOFiera internazionale delle tecnologie per l’imballaggio.

BRAU BEVIALE08-10/11/2016NORIMBERGAFiera su materie prime, tecnologie, logistica e processo per la produzione di birra e bevande.

EMBALLAGE14-17/11/2016PARIGISalone internazionale dell’imballaggio.

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GULFOOD 21-25/02/2016DUBAIMostra annuale sull’ospitalità e i prodotti alimentari.

DjAzAGRO 18-21/04/2016ALGERSLuogo di incontro per le aziende che operano nel settore agro-alimentare.

AGROFOOD NIGERIA 26-28/04/2016LAGOSFiera Internazionale per l’agricoltura, tecnologia per il confezionamento delle bevande e alimentari e ospitalità.

DUBAI DRINK TECHNOLOGy EXPO 16-18/05/2016DUBAIFiera esclusiva e conferenza sull’industria delle bevande in Medio Oriente e la regione del Nord Africa.

IRAN FOODBEV TEC 29/05-01/06/2016TEHRANFiera internazionale sugli alimenti, bevande e tecnologie per il confezionamento.

EURASIA PACKAGING 02-05/11/2016ISTANBULVetrina per i macchinari del confezionamento, la produzione, la trasformazione, la tecnologia, la stampa, il design e le attrezzature.

GULFOOD MANUFACTURING 07-09/11/2016DUBAIFiera internazionale di macchine e impianti per l’industria del packaging e del Food&Beverage.

UPAKOVKA UPAK ITALIA26-29/01/2016MOSCASalone Internazionale dellemacchine per imballaggio.

MODERN BAKERy14-17/03/2016MOSCASalone internazionale delleattrezzature per la panetteria e degli ingredienti alimentari.

INPRODMASH13-15/09/2016MOSCAFiera della tecnologiaper l’industria alimentare.

AGROPRODMASH10-14/10/2016MOSCASalone Intern. dei macchinari e delle attrezzature per il settore agroindustriale.

UPAKOVKA UPAK ITALIA24-27/01/2017MOSCASalone Internazionale dellemacchine per imballaggio.

MEDIO ORIENTE

FIERE Fiere - exhibitions

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VINITECH29/11-01/12/2016BORDEAUXFiera internazionale sulle tecnologie per l’industria dell’imbottigliamento.

SIGEP - AB TECH21-25/01/2017RIMINISalone internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianali.

ENOMAQ14-17/02/2017SARAGOzzAFiera del vino e dell’olio, per l’innovazione e l’internazionalizzazione.

INTERSICOP19-22/02/2017MADRIDSalone di panetteria, pasticceria e affini.

INTERPACK04-10/05/2017DüSSELDORFFiera della tecnologia per imballaggio, confezionamento, panificazione, pasticceria.

SIMEI@DRINKTEC11-15/9/2017 MONACOTecnologie per l’industria dell’imbottigliamento.

ANUGA07-11/10/2017 COLONIASalone Internazionale delle tecnologie alimentari e delle bevande.

HOST20-24/10/2017 MILANOSalone tecnologico per la panifi cazione e la produzione di pasta e pizza.

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