Rassegna 4 agosto

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IL TIRRENO Pagina 8 - Viareggio Inceneritore. Vanni dell’Italia dei valori all’attacco dell’impianto sotto sequestro «Falascaia non va più riaperto» Per il partito di Di Pietro oggi scontiamo 30 anni di errori PIETRASANTA. A poche settimane dal sequestro dell’impianto di incenerimento di Falascaia, è necessaria una riflessione seria e consapevole, sulla necessità di chiudere definitivamente l’impianto per mettere fine a problemi continui, che fin dagli anni ’70 tirano in ballo un bene fondamentale, come la salute dei cittadini della Versilia e non solo. Lo afferma Antonio Vanni dell’Idv. Problemi continui che, aggiunge Vanni, responsabile Ambiente Idv di Lucca, fin dagli anni Settanta, con la costruzione del primo inceneritore di San Donnino, tirano ancora in ballo quel bene fondamentale, come la salute dei cittadini della Versilia e non solo. «L’inceneritore attuale - dice Antonio Vanni - è stato sequestrato per aver rilasciato valori di diossina molto superiori alla norma, come del resto era accaduto al vecchio inceneritore costruito sul medesimo sito negli anni Settanta e costretto a chiudere definitivamente». Per Vanni, ad oggi, dopo 30 anni di errori, di problemi, «in una zona turistica a pochi chilometri dagli stabilimenti balneari, su due corsi d’acqua che vanno al mare, è ora di prendere atto che si deve iniziare un percorso virtuoso, per i comuni della Versilia che ancora non lo fanno». La posizione generale dell’IDV sugli inceneritori di rifiuti è stata fissata con il congresso di febbraio a Roma, ricorda Antonio Vanni. In linea di principio Italia dei valori «è contraria all’incenerimento, che immette nell’atmosfera un quantitativo di gas serra, uguale al peso dei rifiuti combusti e, insieme a questo, sprigiona inquinanti pericolosissimi e di lunga emivita, come le diossine». Il responsabile ambiente dell’Idv Vanni sostiene che «l’alternativa esiste ed è quella della raccolta differenziata spinta e dei cosiddetti Trattamenti Meccanico-Biologici, che sono in grado di riciclare la quasi totalità del rifiuto secco indifferenziato». «Come partito che si definisce dalla parte dei cittadini - prosegue l’intervento del resposabile ambiente dell’Italia dei Valori - abbiamo il “dovere” di fare pressione nei confronti di Rossi e Bramerini, perché prendano in considerazione la chiusura definitiva di un inceneritore, che ha evidenti problemi di funzionamento, e far sì che siano di supporto a Provincia e consorzio dei Comuni per sviluppare un nuovo piano alternativo per lo smaltimento dei rifiuti e dare loro supporto legale per la rescissione del contratto “capestro” Daviddi, nella stesura del quale la Regione ha avuto le sue responsabilità». «C’è da dire, inoltre, che mantenerlo chiuso non porterebbe ad una “emergenza rifiuti” - prosegue la nota di Antonio Vanni - E’ bene che i cittadini sappiano che solo il dieci per cento dei rifiuti viene incenerito, il resto viene riciclato o conferito in discarica. Infine - conclude - cosa assai più grave è che il CDR (combustibile dell’impianto) è formato in gran parte da materiale riciclabile carta e plastica». Per Vanni «questo dovrebbe farci pensare».

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IL TIRRENO Pagina 7 - Prato Valbisenzio. Sotto accusa il cantiere Lavori sulla 325 Attacco del Pdl a Idv e a Menchetti VERNIO. «Mentre in Provincia sono in atto guerre di potere, i cittadini e le imprese della Vallata ne pagano pesantemente e quotidianamente le conseguenze». Matteo Gelli consigliere comunale di Vaiano, Antonino Angelica di Vernio, Elenio Pacini Capogruppo del Pdl a Cantagallo e quello della Comunità Montana Marco Curcio, ritornano a parlare dei lavori sulla SR 325; secondo l’opposizione oltre a non procedere con i lavori, esiste anche uno scollamento fra forze della maggioranza. «Chiediamo all’IdV - spiegano i consiglieri provinciali Francesco Mugnaioni e Sergio Toccafondi - di smettere di prendersi meriti che non ha, vigileremo per capire come andranno avanti i lavori sulla SR325 per la quale è la Provincia ad avere la competenza della manutenzione. Stiamo assistendo tra IdV e PD ad uno scambio di scortesie che è arrivato a far chiedere ad elementi del PD la testa del Presidente della IV commissione Tognocchi, in quota IdV, mentre dall’IdV si replica con un’ammissione di fallimento delle politiche dell’Assessore Menchetti». Per quanto riguarda invece lo stato dei lavori sulla SR325 il commento dei consiglieri dell’opposizione è molto netto: «La richiesta all’Anas di revocare l’appalto alla ditta che esegue i lavori, segna, a nostro avviso, una totale ammissione del fallimento delle politiche dei lavori pubblici da parte della Provincia e suona come un “J’accuse” all’Assessore Menchetti». Nella seduta del consiglio provinciale di mercoledì prossimo i consiglieri Mugnaioni e Toccafondi presenteranno una domanda d’attualità sui lavori della SR 325. A.A.

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LA NAZIONE Pagina 18 – Pisa La Provincia al Giffoni Festival Anche la Provincia di Pisa è presente al Giffoni Film Festival, la rassegna internazionale del cinema per ragazzi. L’invito è arrivato in occasione della prima mondiale della docufiction «Zarema e le altre» di Giuseppe Carrisi, giornalista Rai che da anni collabora con la Provincia per la salvaguardia dei diritti dell’infanzia. La pellicola racconta la storia di una giovane donna cecena il cui destino appare segnato: essere una «vedova nera», una bomba umana. Per due volte Zarema si è fermata un attimo prima di premere il pulsante ma questo non le ha evitato una condanna a 20 anni di reclusione per atti di terrorismo che sta scontando in un carcere di Mosca. La sua storia e quella di una Cecenia martoriata da una guerra infinita sono raccontate attraverso immagini di repertorio e la ricostruzione in fiction. Per la Provincia sono intervenuti alla proiezione la vicepresidente Alessandra Petreri e la presidente del consiglio Consuelo Arrighi. «E’ una pellicola che ben rappresenta il nostro impegno sui diritti dell’infanzia e le pari opportunità e ha colto nel segno destando molto interesse tra i circa 500 ragazzi della giuria».

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