Rapporto PAKISTAN -  · In questo contesto, la soluzione dei problemi energetici del Pakistan...

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www.infomercatiesteri.it PAKISTAN A cura di: Ambasciata d'Italia - PAKISTAN Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese [email protected] Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all'estero ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo

Transcript of Rapporto PAKISTAN -  · In questo contesto, la soluzione dei problemi energetici del Pakistan...

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PAKISTAN

A cura di:Ambasciata d'Italia - PAKISTAN

Direzione Generale per la Promozione del Sistema [email protected]

Con la collaborazione di:Agenzia per la promozione all'estero el'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE

Camere di Commercio italiane all'estero

ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo

INDICE

PERCHE'

Perchè PAKISTANDati generaliDove investireCosa vendere

OUTLOOK POLITICO

Politica internaRelazioni internazionali

OUTLOOK ECONOMICO

Quadro macroeconomicoPolitica economicaIndicatori macroeconomiciTasso di cambioBilancia commercialeSaldi e riserve internazionaliInvestimenti - StockInvestimenti - FlussiMaterie primeBarriere tariffarie e non tariffarie

COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT

Indici di Global Competitiveness e Libertà EconomicaIndici di Apertura al commercio internazionaleFattori maggiormente problematici per fare businessBusiness CostIndice Doing Business

ACCESSO AL CREDITO

Accesso al credito

RISCHI

Rischi politiciRischi economiciRischi operativi

RAPPORTI CON L'ITALIA

OverviewScambi commercialiInvestimenti con l'Italia - StockInvestimenti con l'Italia - Flussi

TURISMO

PAKISTAN

Dimensione mercato

Mercato "inevitabile"

Legislazione favorevole

Numerosa comunita' pakistanain Italia

Posizione geografica

PERCHE'

PERCHÈ PAKISTAN

Dimensione mercatoMercato "inevitabile"Legislazione favorevoleNumerosa comunita' pakistana in ItaliaPosizione geografica

Con oltre 200 milioni di persone, oltre il 60% dei quali sotto i 27 anni di età, e un tasso dicrescita demografico che fa prospettare il raddoppiamento della popolazione da qui al 2050,

il Pakistan è ad oggi il sesto Paese più popoloso del mondo. Questo Paese offre quindi il potenziale di una classe emergente medio-alta (attualmente 50/55 milioni che secondo la Banca Mondiale diventeranno 100 milioni entro il 2025) che domanda prodotti dielevata qualità, segmento su cui il settore produttivo italiano potrebbe certamente inserirsi.

Con un tasso di crescita economica annuo tra il 4,5% e il 6% il Pakistan e?, e sarà sempredi più, un ?mercato inevitabile? sul quale stanno convergendo gli interessi di svariati Paesi.

Con le complementarietà oggettive tra la nostra economia e quella pakistana (ad es.settori energetico, infrastrutturale, del tessile,del legno, del mobilio e dell?arredo, dell?automobile, delle macchine agricole, della filiera agro-industriale, del marmo, dellemacchine utensili?) vi e? ampio margine per rafforzare la nostra presenza qui.

Il Pakistan consente all'investitore straniero di detenere il 100% del capitale sociale etrasferire illimitatamente in patria gli utili aziendali.

In Italia e' presente la seconda comunita' pakistana in Europa (con circa 150.000 pakistaniresidenti nel nostro paese), seconda solo, per ovvie ragioni, a quella nel Regno Unito. Si stalavorando per creare uno stretto legame tra le varie associazioni imprenditoriali che

lavorano, nelle principali città del Pakistan, per promuovere il commercio e gli investimenti con il nostro paese, anche in strettocollegamento con la comunità imprenditoriale pakistana residente in Italia, che e' spesso desiderosa di reinvestire i propri guadagninel paese natale.

Il Paese offre i vantaggi di una collocazione geo-strategica al crocevia tra ?Grande MedioOriente?, centro-Asia e sud-est asiatico, ed è posizionato lungo le rotte di petrolio e gas

dirette dall?Asia Centrale all?Oceano Indiano. L?investimento cinese di 46 miliardi di dollari per la costruzione del CorridoioEconomico Sino-Pakistano è indice dell?interesse verso questo Paese che per sua vocazione geografica si presta ad essere unacerniera per l?integrazione pan-eurasiatica.

Ultimo aggiornamento: 24/03/2016

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DATI GENERALI

Forma di stato Repubblica Islamica FederaleSuperficie 800.000 kmqLingua Urdu e inglese (ufficiali)Religione Musulmani (97%)Moneta Rupia

Ultimo aggiornamento: 12/02/2013

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PAKISTAN1

Prodotti dell'agricoltura, pesca esilvicoltura

Energia elettrica, gas, vapore earia condizionata (anche da fontirinnovabili)

DOVE INVESTIRE

Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicolturaEnergia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)Autoveicoli, rimorchi e semirimorchiProdotti farmaceutici di base e preparati farmaceuticiProdotti tessili

Con un contributo al Pil pakistano per circa un quarto del suo valore totale, un tasso dicrescita del 2,9 per cento nell'anno fiscale 2014/15 (in crescita rispetto al precedente anno)e l'impiego del 44 per cento dell'intera forza lavoro di questo Paese, l'agricoltura e' il

principale settore dell'economia del Pakistan e la prima fonte di esportazioni con, ai primi posti - in termini di volume - cotone (di cuiquesto Paese e' il quarto produttore al mondo), grano, riso, zucchero di canna, frutta e verdura.

Tuttavia, pur a fronte di tale potenziale, il settore agricolo pakistano soffre di bassa produttività causata dal limitatissimo utilizzo dimacchine e tecnologie per la meccanizzazione dell'agricoltura,.e da scarsi investimenti in infrastrutture. Inoltre, l'assenza di unafiliera agro-alimentare e la mancanza di know-how nella conservazione e trasformazione dei prodotti agricoli genera ampi sprechi(circa il 40 per cento della produzione di verdura si deteriora così come quasi il 90 per cento della produzione di latte) oltre a ridurre imargini di profitto per gli agricoltori.

In un Paese che cerca la sua 'rivoluzione verde', tanto per garantire la sicurezza alimentare ad una popolazione in rapida crescitaquanto per potersi affermare quale esportatore sui mercati esteri, molteplici sono le opportunità per le aziende italiane. A partire dalsettore delle macchine agricole, con l'Italia leader nel settore della meccanica agricola in Europa e molto simile al Pakistan per lastruttura della sua agricoltura caratterizzata, come lo e' in questo Paese, da superfici medie aziendali molto contenute e dimensionieconomiche ancora piu' ridotte in cui investire per l'acquisto di macchinari risulta estremamente difficoltoso per il medio-piccoloproduttore agricolo. L'Italia troverebbe nel Pakistan un mercato per l'esportazione di macchine adatte a questa struttura agricola epotrebbe anche 'esportare' il suo modello di successo dei consorzi agricoli.

Con specifico riferimento ai trattori - segmento in cui il nostro Paese e' presente con le macchine Fiat/Case New Hollande prodottedalla locale Al Ghazi Tractors Ltd (AGTL) ma ci sono ampi spazi per rafforzare la presenza di aziende italiane in tale mercato.

Sul fronte del 'food processing', molteplici sono le opportunita' di partnership tra Pakistan e realta' italiane di primo piano, quali laFiera di Cesena. Conservazione e lavorazione dei prodotti agricoli permetterebbero sia di azzerare gli sprechi attuali - che un Paesecon un tasso di crescita demografica come il Pakistan non puo' permettersi - sia di aumentare il valore aggiunto dei prodotti agricolima anche dell'allevamento di bestiame che, in termini di valore, conta per il 53 per cento dell'intero settore agricolo. A fronte diquesto chiaro programma di rinnovamento del settore agricolo pakistano, peraltro sostenuto da novità istituzionali quali la creazionedi un equivalente del nostro Istituto Superiore di Sanita' responsabile per le certificazioni sanitarie in linea con gli standardinternazionali, il Ministro dell’Agricoltura ha fatto presente di essere in contatto con questo Ministro delle Finanze e queste Autoritàfiscali per incrementare i benefici a favore degli investitori stranieri. Al momento, il suo Ministero ha incassato una riduzione dei dazisulle importazioni di macchine agricole dal 44 al 7 per cento. L'obiettivo finale resta il 'duty free'.

Uno degli obiettivi centrali del mandato di Nawaz Sharif e’ la soluzione della crisi energetica(con un gap di circa 5000 MW tra domanda ed offerta di energia) che, a causa dei continui“load shedding” – ossia della mancanza di elettricità per svariate ore al giorno - costituisceuno dei maggiori impedimenti al pieno sviluppo industriale di questo Paese. Questo

Esecutivo intende non solo superare la crisi energetica entro il 2018 ma addirittura generare entro il 2020 un surplus energetico.

Al giugno 2014 (ultimi dati a nostra disposizione) il mix energetico del Pakistan risultava essere il seguente: 46.4% gas naturale;35% petrolio; 11.4% idroelettrico; 5.4% carbone e circa 2% nucleare. La grande sproporzione a favore di gas e petrolio, l’85% delquale importato, ha gravato e continua a gravare sulla bilancia dei pagamenti.

In questo contesto, la soluzione dei problemi energetici del Pakistan dovrà fondarsi sulle risorse naturali di questo Paese. A partiredall’energia idroelettrica, a cui questo Governo sta attribuendo grande rilevanza attraverso la realizzazione di 3 mega-progetti: Dasu(2500 MW), Diamer Basha (4500 MW) e Neelum Jhelum (969 MW). L’Esecutivo punta inoltre sulle risorse proprie di carbone e sulpotenziale delle rinnovabili – solare ed eolico. E’ attualmente in corso uno studio, condotto dal locale Ministero del Petrolio efinanziato da USAID, sulle risorse di shale gas.

Funzionale al raggiungimento dell’obiettivo energetico è sicuramente il complesso di infrastrutture progetti ed infrastrutture (carbone,eolico e idroelettrico) facenti parte del Corridoio Sino-Pakistano, che dovrebbero contribuire a pieno regime, entro il 2018, con 10400MW.

Nell’ambito della connettività regionale energetica, non vanno dimenticati due progetti di grande rilievo: CASA-1000, progetto perl’esportazione del surplus elettrico generato nelle Repubbliche centroasiatiche verso Afghanistan e Pakistan, ed il TAPI, gasdottoche collegherebbe il Turkmenistan con il Pakistan ed i suoi vicini orientale ed occidentale. Sulle prospettive dell’’Iran-PakistanPipeline hanno a lungo pesato le sanzioni della comunità internazionale verso quel Paese. Nuove prospettive potranno aprirsi con la

PAKISTAN2

Autoveicoli, rimorchi esemirimorchi

Prodotti farmaceutici di base epreparati farmaceutici

Prodotti tessili

rimozione delle predette sanzioni.

Il settore offre opportunità per aziende italiane soprattutto nel settore delle rinnovabili, con il solare e l’idroelettrico, oltre che neitradizionali settori dell’oil&gas.

L’Esecutivo pakistano intende portare in questo Paese entro due anni una casaautomobilistica europea ed in tale ottica starebbe finalizzando una nuova 'policy' del settoreautomobilistico che dovrebbe aprire le porte agli investitori stranieri.

I numeri del mercato automobilistico pakistano non competono certo con quelli europei. Nell'anno fiscale 2014/15 la produzionecomplessiva di autovetture nel Paese si e' aggirata intorno alle 152 mila unita' (secondo le stime del Governo), comunque con unrilevante incremento del 31 per cento rispetto all'anno precedente. La produzione di autovetture in Pakistan e' interamente dominatadalle giapponesi Sukuzi (con una quota del 50%), Honda (16%) e Toyota (per il restante 34% ma con una produzione incrementatadell'82% in un anno). Sebbene ad oggi solo l'1.6% della popolazione abbia una autovettura (quindi 16 autovetture ogni 1000persone), il potenziale di crescita del settore sta nei numeri della classe media, che oggi conta circa 50 milioni di abitanti ma e'stimata a 100 da qui ai prossimi 10 anni. Secondo le proiezioni dell'Engineering Development Board, dei 20 milioni di pakistani cheoggi optano per una due ruote invece che per una autovettura - anche a causa degli elevati prezzi dovuti all'assenza di concorrenza- almeno 200 mila l'anno sarebbero potenziali acquirenti di automobili di piccola cilindrata. Con un gap produttivo, quindi, che potràessere colmato solo dall'ingresso di nuovi investitori nel mercato.

Il settore farmaceutico rappresenta circa il 3% della produzione nazionale. Il Pakistan è unmercato in forte espansione ed è proprio il settore farmaceutico ad aver registrato i tassi dicrescita maggiori, che si aggirano intorno al 15% annuo.

L'Italia e' rappresentata dalla Angelini e dalla Chiesi, entrambe con sedi nel paese.

Il tessile rappresenta il principale segmento del settore manifatturiero pakistano. Dopol’agricoltura è il settore che occupa la percentuale maggiore della forza lavoro (15 milioni di

persone, circa il 30% della forza lavoro) e contribuisce all’8.5% del Pil del Paese oltre che al 57% delle sue esportazioni. Quartoproduttore mondiale di cotone (13 milioni di balle di cotone all’anno) e terzo produttore di filati, il Pakistan manca di adeguatatecnologia per la lavorazione del prodotto grezzo. Il valore aggiunto dei semilavorati e dei prodotti finiti è piuttosto marginale e questoriduce ovviamente il valore delle esportazioni. Secondo dati aggiornati al febbraio 2015, l’industria tessile pakistana, per il 65%basata nella provincia del Punjab, può contare su 700 mila macchine da cucire industriali e domestiche e 18 mila macchine per latessitura a maglia. Il settore tessile è quello che ha più ampiamente beneficiato del GSP+, status preferenziale attribuito dall’UE alPakistan a partire dal gennaio 2014, grazie al quale questo Paese ha beneficiato dell’azzeramento daziario alle esportazioni tessili edi abbigliamento. L’effetto positivo del GSP+ è stato indubbiamente mitigato dall’apprezzamento della rupia rispetto all’euro, macerto il GSP+ ha contribuito ad aumentare le esportazioni pakistane verso l’UE. Mentre le aziende del settore tessile italiano vedononel Pakistan – a torto – un competitor che potrà minare la produzione del settore e la conseguente occupazione in Italia, il Pakistanoffre ampie opportunità per il settore meccanico-tessile italiano. Da non sottovalutare che il Paese, con la sua classe media da 55milioni di persone oggi, 100 nel 2025, costituisce un mercato in crescente cerca di beni di lusso – domanda che l’industria delfashion italiana potra’ sicuramente contribuire a soddisfare.

Ultimo aggiornamento: 24/03/2016

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PAKISTAN3

Prodotti dell'agricoltura, pesca esilvicoltura

Prodotti tessili

Macchinari e apparecchiature

Prodotti alimentari

Prodotti chimici

COSA VENDERE

Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicolturaProdotti tessiliMacchinari e apparecchiatureProdotti alimentariProdotti chimici

Vedasi sezione ''DOVE INVESTIRE''.

Vedasi sezione ''DOVE INVESTIRE''. I macchinari italiani sono generalmente riconosciuti, inconcorenza con i tedeschi, come i migliori disponibili.

Il Pakistan è uno dei mercati chiave per il settore meccano-tessile italiano. Recenti statistiche sulle esportazioni di macchine tessiliitaliane in Pakistan sono state assai incoraggianti, mostrando come, da gennaio a ottobre 2010, l'industria tessile pakistana ha importato macchine tessili dall'Italia per un valore pari a 35,5 milioni di Euro. Questo investimento mira a realizzare un upgrade delle capacità produttive esistenti, e da del Pakistan, dopo la Cina e l'India, una delle principali destinazioni di macchine tessiliitaliane in Asia.

Oltre ai gia' citati macchinari tessili, buone prospettive si intravedono per i macchinari diprecisione in vari campi (orafo, marmo, lavorazione della pelle), cosi' come per i macchinari

impiegati in campo edilizio/movimento terra, generatori e pompe sommerse. Nel 2012 l'Italia ha esportato in Pakistan macchinari variper un valore di circa 147 milioni di Euro.

I prodotti alimentari italiani pur registrando una discreta crescita in valore, per 4,8 milioni dieuro nel 2012 rispetto ai 4,4 del 2011, presentano grande potenziale di crescita presso la

grande distribuzione pakistana che ha aperto ipermercati a Karachi e Lahore delle catene METRO e HYPERSTAR CARREFOUR.

Si registra una notevole richiesta per le materie prime per uso industriale composte in granparte da estratti per concia, sostanze coloranti per l'industria tessile, pitture e vernici per

l'edilizia, mastici e inchiostri, prodotti vari delle industrie chimiche (51,8 milioni di euro nel 2012).

Oltre ai prodotti chimici, anche gli impianti per la lavorazione di prodotti chimici sono oggetto di crescente importazione da partedelle locali industrie del settore.

Ultimo aggiornamento: 20/01/2014

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PAKISTAN4

OUTLOOK POLITICO

POLITICA INTERNA

Stabilità politica e connessa stabilità macroeconomica caratterizzano il quadro attuale pakistano. Il partito di Governo, PakistanMuslim League – Nawaz (PML-N) detiene una solida maggioranza nell’Assemblea Nazionale che, pur nel normale quadro delladialettica parlamentare tra maggioranza e minoranza e dei rispettivi tentativi di screditamento, non dovrebbe ostacolare il PML-N nelportare il proprio mandato a termine nel 2018. Il Governo di Nawaz Sharif ha come obiettivi principali la lotta contro il terrorismo(piaga che dal 2001 ad oggi, e’ costata a questo Paese circa 100 milioni USD tra costi diretti ed indiretti – in primis gli investimentipersi) e la soluzione della crisi energetica entro il 2017.

Ultimo aggiornamento: 24/03/2016

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RELAZIONI INTERNAZIONALI

A dispetto di una immagine che ha, soprattutto in Occidente, per anni identificato il Pakistan con il terrorismo di matrice talebana,diversi Paesi della regione e non solo guardano al Pakistan con crescente interesse. Con i 46 mld USD investiti nel Corridoio Sino-Pakistano che collegherà il Porto di Gwadar con la provincia cinese di Xinjiang, Pechino si attesta come il principale partnereconomico di Islamabad. Non solo Cina. Anche la Russia, nonostante il suo tradizionale legame con il “nemico” indiano, ha apertoalle relazioni commerciali con il Pakistan, partendo dal settore della difesa. Energia e connettività regionale al centro dei rapporti conil Tajikistan, il cui Presidente ha nei giorni scorsi incontrato Nawaz Sharif per discutere del progetto Central Asia- South Asia 1000(CASA-1000), rete che consentirebbe di esportare verso Pakistan ed Afghanistan l’energia idroelettrica di cui Kyrgyzistan eTajikistan abbondano. In aggiunta, il TAPI, definito “gasdotto dell’indipendenza centro-asiatica”, prevede la realizzazione di ungasdotto per portare il gas turkmeno in Afghanistan, Pakistan ed India. Sul fronte iraniano, la rimozione delle sanzioni occidentali suTehran, potrebbe sbloccare la realizzazione dell’IP – il gasdotto Iran-Pakistan. Unico ostacolo all’integrazione regionale, ancheattraverso la SAARC (South Asian Association for Regional Cooperation), sono i rapporti tra Islamabad e New Delhi, con le duecapitali sempre intenzionate ma mai realmente convinte a superare l’ormai decennale impasse.

Ultimo aggiornamento: 24/03/2016

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PAKISTAN5

OUTLOOK ECONOMICO

QUADRO MACROECONOMICO

Secondo i dati della Banca Mondiale (“Pakistan Development Update”, 11 novembre 2015), il tasso di crescita del Pil reale per ilcorrente anno fiscale (2015/16) si attesterà al 4.5 % (in crescita rispetto al 4.24 % del 2014/15 ed al 4% dell’anno ancoraprecedente) ed aumenterà al 4.8 % per l’anno fiscale 2016/17, grazie soprattutto al contributo del settore terziario. Mentre iconsumi privati, che rappresentano il 90% della domanda aggregata, sono aumentati anche grazie alle ingenti rimesse estere (conun record di 18.7 mld USD nel 2014/15) provenienti soprattutto da Regno Unito e dai Paesi del Golfo, a preoccupare sono i dati sugliinvestimenti. Nel 2014/15, gli investimenti privati sono stati pari al 9.7% del Pil – un dato nettamente inferiore alla media sud-estasiatica che si attesta intorno al 30% e che evidentemente riflette sia le perduranti preoccupazioni sulla volatilità del contesto disicurezza (che e’ in via di miglioramento), il deficit energetico che impedisce l’utilizzo della piena capacità produttiva e, in generale, ilcontesto economico globale, sia il limitato tasso di risparmio privato (circa al 10% rispetto al 30% delle maggiori economieasiatiche).

Positivi i dati sui rapporti debito/PIL (64.6% per il 2014/15) e deficit/PIL (5.3%) che mostrano un trend decrescente, nonostante leingenti spese per il settore militare e le operazioni anti-terroristiche. Nonostante l’impegno del Governo, uno dei principali ostacolialla riduzione del deficit è tuttora rappresentato dal sistema fiscale e dal suo “enforcement”, soprattutto a causa di numerosi“Statutory Regulatory Orders” (SROs) che garantiscono esenzioni e concessioni fiscali.

La bilancia dei pagamenti si è chiusa per il 2014/15 in positivo (2.6 mld USD), grazie soprattutto al record nelle rimesse dei lavoratorie nonostante il deficit di conto corrente (con circa 41 mld USD di importazioni e 24.1 mld USD di esportazioni, meno 3.9% rispettoall’anno precedente). Positivi i dati sulle riserve di valuta estera che sono aumentate raggiungendo un livello adeguato alleimportazioni.

Nonostante la politica monetaria espansiva della State Bank of Pakistan, l’inflazione si è drasticamente ridotta nel corso dell’ultimoanno – complice anche la situazione internazionale – passando dall’8% del giugno 2014 al 4% un anno dopo.

Ultimo aggiornamento: 24/03/2016

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POLITICA ECONOMICA

A settembre 2013, il Fondo Monetario Internazionale ha concesso al Pakistan un Extended Fund Facility da 6.6 mld USD in 36mesi, a supporto del programma di riforme strutturali e di stabilizzazione macroeconomica. Nelle scorse settimane, è statacompletata la nona “review” del programma, a fronte della cui positiva conclusione il Board del FMI dovrebbe approvare, nella suaprossima riunione del 17 dicembre, l’esborso di una nuova tranche di finanziamento da 502 mln USD.

La Banca Mondiale ha 24 progetti attivi nel Paese (dato al 31.12.2014) con un impegno complessivo di 4.4 mld USD. La BM harecentemente approvato un finanziamento di 500 milioni USD a favore delle riforme nel settore energetico. Anche la Banca diSviluppo Asiatica e’ uno dei principali partner finanziari del Pakistan, con un impegno complessivo al 31 dicembre 2014 di 25 mldUSD in prestiti (di cui 4.4 nel programma di riforme strutturale “Country Strategic Partnership” tra il 2009 ed il 2013) e 200 mln USDin dono.

Dal gennaio 2014, il Pakistan è beneficiario del Generalized System of Preferences Plus dell’Unione Europea che prevede dazi zeroo molto ridotti su 74 prodotti in ingresso dal Pakistan all’Unione Europea, a fronte dell’impegno di Islamabad a firmare ed attuare 27convenzioni internazionali in materia soprattutto di diritti umani, diritti dei lavoratori e rispetto ambientale.

Ultimo aggiornamento: 24/03/2016

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PAKISTAN6

INDICATORI MACROECONOMICI

2010 2011 2012 2013 2014 2015PIL Nominale (mln €) 1.330,5 1.513,6 1.800,1 1.810 185,81 244,22Variazione del PIL reale (%) 3,5 3 4,2 6,1 4,03 4,24Popolazione (mln) 173,7 176,8 180,1 182,5 186,19 189,87PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $) 2.660 2.747 2.860 3.126 4.749 4.902Disoccupazione (%) 5,6 6 5,7 6,6 6,73 6,51Debito pubblico (% PIL) 50,8 49,4 50,7 54,6 59,42 59,64Inflazione (%) 15,5 9,7 7,9 9,2 8,62 4,53Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) -1,98 3,06 1,45 -2,4 4,27 9,84Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU e IMF.

Ultimo aggiornamento: 04/04/2016

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TASSO DI CAMBIO

Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'Italia

PAKISTAN7

BILANCIA COMMERCIALE

PAKISTAN8

OSSERVAZIONI

PAKISTAN9

SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI

2011 2012 2013Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €) -9.080 -11.822 -11.976Saldo dei Servizi (mln. €) -2.103,5 -1.213,67 -1.689,31Saldo dei Redditi (mln. €) -2.225,63 -2.801,27 -3.460Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €) 11.804,21 14.257,23 15.089,47Saldo delle partite correnti (mln. €) -1.604,93 -1.580,58 -2.482,44Riserve internazionali (mln. €) 12.998,93 10.747,84 5.971Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU.

Ultimo aggiornamento: 06/03/2014

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PAKISTAN10

INVESTIMENTI - STOCK

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OSSERVAZIONI

PAKISTAN12

INVESTIMENTI - FLUSSI

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OSSERVAZIONI

PAKISTAN14

MATERIE PRIME

MATERIE PRIME

Materia Unità 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016Canna da zucchero MT 49373 55309 0 0 0

Cotone Milioni di Balle 101 114,58 0 0 0

Gas naturale Milioni di Metri Cubi 39500 42900 0 0 0

Grano MT 23311 25214 0 0 0

Mais MT 3261 3707 0 0 0

Riso Migliaia di MT 5000 6500 0 0 0

PAKISTAN15

BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE

Market Access Database della Commissione Europea

PAKISTAN16

COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT

INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA

2016 2017 2018Val

(0 - 100)Pos.

138 paesiVal

(0 - 100)Pos.

137 paesiVal

(0 - 100)Pos.

140 paesiGCI 3,5 122 3,7 115 51,08 107Sub indiciRequisiti di base ( %) 3,5 126 3,7 114Istituzioni (25%) 3,3 111 3,5 90 46,26 109Infrastrutture (25%) 2,7 116 3 110 59 93Ambiente macroeconomico (25%) 3,8 116 4 106 69,57 103Salute e Istruzione Primaria (25%) 4 128 4,1 129 58,21 109Fattori stimolatori dell'efficienza ( %) 3,5 113 3,7 104Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 2,9 123 3 120 39,95 125Efficienza del mercato dei beni (17%) 3,9 117 4 107 47,94 122Efficienza del mercato del lavoro (17%) 3,3 129 3,4 128 49,72 121Sviluppo del mercato finanziario (17%) 3,4 107 3,6 96 54,06 89Diffusione delle tecnologie (17%) 2,7 119 3 111 23,57 127Dimensione del mercato (17%) 4,9 29 4,9 28 70,69 31Fattori di innovazione e sofisticazione ( %) 3,5 85 3,6 72Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 3,7 95 3,8 81 59,13 67Innovazione (50%) 3,3 75 3,4 60 34,87 75Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Global Competitiveness Index.Note:La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.

Ultimo aggiornamento: 15/02/2019

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2016 2017 2018Val

(0 - 100)Pos.

186 paesiVal

(0 - 100)Pos.

186 paesiVal

(0 - 100)Pos.

186 paesiIndice di Liberta Economica 55,9 126 52,8 141 55 131Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati The Heritage Foundation – Index of Economic Freedom.

Ultimo aggiornamento: 15/02/2019

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PAKISTAN17

INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE

2010 2012Val

(0 - 7)Pos.

132 paesiVal

(0 - 7)Pos.

132 paesiETI 3,3 112 3,4 116Sub indiciAccesso al mercato (25%) 3,2 120 2,9 128Accesso al mercato interno ed esterno (100%) 3,2 120 2,9 128Amministrazione doganale (25%) 3,8 73 3,9 71Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 4,2 60 4,2 66Efficienza delle procedure di import e export (33%) 4,6 69 4,9 56Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) 2,7 100 2,7 101Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 3,1 92 3,4 95Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 3,9 72 4,1 75Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) 3,2 91 3,3 92Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%) 2,2 97 2,7 103Contesto business (25%) 3,3 117 3,3 123Regolamentazione (50%) 3,5 80 3,6 83Sicurezza (50%) 3 125 3,1 129Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Enabling Trade Index.Note:La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.

Ultimo aggiornamento: 08/01/2013

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2010 2012Valore (%) Valore (%)

Peso % del commercio sul PIL 12,85 14,27Fonte:Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati EIU.

Ultimo aggiornamento: 08/01/2013

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PAKISTAN18

FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS

2015 / 2016 2016 / 2017 2017 / 2018Accesso al finanziamento 7,9 8,4 6,5Aliquote fiscali 12,7 9,2 10,5Burocrazia statale inefficiente 7,6 7,4 7Scarsa salute pubblica 1,4 1,9 5,3Corruzione 16 15,6 17Crimine e Furti 4,9 10,8 7,2Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 4,7 3,6 6,6Forza lavoro non adeguatamente istruita 5,3 3,1 3,7Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 5,6 5,1 4,4Inflazione 8,8 5,6 2,5Instabilita delle politiche 6,6 5,8 5,8Instabilita del governo/colpi di stato 6,9 7,9 8,2Normative del lavoro restrittive 3,1 2,4 2,3Normative fiscali 3,2 6,5 5,1Regolamenti sulla valuta estera 3,3 4,3 3,8Insufficiente capacita di innovare 1,9 2,3 4,3Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index.Note:I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 16fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavolarappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo.

Ultimo aggiornamento: 19/10/2017

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PAKISTAN19

BUSINESS COST

Unita 2013 2014 2015Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale oChief Executive in organizzazioni medio-grandi.

€ per anno 72.916,72 72.895,86 87.283,72

Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle multinazionali,o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief Executive inorganizzazioni piccole.

€ per anno 43.503,43 43.490,99 52.075,04

Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali oregionali.

€ per anno 43.523,31 43.510,87 52.098,84

Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management conpredominanza della responsabilita di staff.

€ per anno 9.764,83 9.762,04 11.688,83

Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenzegestionali o regionali.

€ per anno 12.994,76 12.991,04 15.555,15

Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteriasenza o con ridotte responsabilita di supervisione.

€ per anno 4.499,84 4.498,55 5.386,46

Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografisupervisionati da posizioni senior.

€ per anno 2.357,96 2.357,28 2.822,55

Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2 peranno.

€ per m2per anno

114,52 192,34 134,38

Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno. € per m2per anno

1,13 1,45 64,22

Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo perKwH.

€ per kwH 0,11 0,11 0,13

Acqua per uso industriale /commerciale. € per m3 0,28 0,33 0,39Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica. € per

linea/mese3,7 4,44 17,48

Aliquota fiscale corporate media. % 34 34 33IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi. % 17 17 33Aliquota fiscale massima su persona fisica. % 20 25 35Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU.

Ultimo aggiornamento: 08/03/2017

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PAKISTAN20

INDICE DOING BUSINESS

2017 2018Val

(0 - 7)Pos.

189 paesiVal

(0 - 7)Pos.

190 paesiPosizione nel ranking complessivo 144 147Avvio Attivita (Posizione nel ranking) 141 142Procedure - numero (25%) 12 12Tempo - giorni (25%) 18 17,5Costo - % reddito procapite (25%) 12,4 7,6Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) 150 141Procedure - numero (33,3%) 15 15Tempo - giorni (33,3%) 264,2 262,1Costo - % reddito procapite (33,3%) 7 6,6Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking) 170 167Procedure - numero (33,3%) 5,3 5,4Tempo - giorni (33,3%) 180,7 180,7Costo - % reddito procapite (33,3%) 1.771,9 1.663,7Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking) 169 170Procedure - numero (33,3%) 7,7 7,7Tempo - giorni (33,3%) 154,8 154,8Costo - % valore della proprieta (33,3%) 4,6 4,6Accesso al credito (Posizione nel ranking) 82 105Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 8max) (37,5%)

3 2

Indice di forza dei diritti legali (0 min - 12 max) (62,5%) 7 7Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) 27 20Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) 6 6Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max)(33,3%)

6 7

Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria(0 min - 10 max) (33,3%)

6 6

Tasse (Posizione nel ranking) 156 172Pagamenti annuali - numero (33,3%) 47 47Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse aipagamenti (33,3%)

311,5 311,5

Tassazione dei profitti (33,3%) 18,3Procedure di commercio (Posizione nel ranking) 172 171Adempimenti doganali per esportare - tempo (ore) 75 75Adempimenti doganali per esportare - costo (USD) 426 406Preparazione dei documenti neccessari per esportare - tempo(ore)

59 55

Preparazione dei documenti neccessari per esportare - costo(USD)

307 257

Adempimenti doganali per importare - tempo (ore) 129 129,3Adempimenti doganali per importare - costo (USD) 957 936,6Preparazione dei documenti neccessari per imporatare - tempo(ore)

147 143

Preparazione dei documenti neccessari per importare - costo(USD)

786 735

Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) 157 156Risolvere una controversia - giorni (33,3%) 1.071,2 1.071,2Costi - % del risarcimento (33,3%) 20,5 20,5Indice di qualità dei processi giudiziari (0-18) (33,3%) 5,7 5,7Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) 85 82Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business.Note:I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology.

Ultimo aggiornamento: 25/11/2017

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PAKISTAN21

PAKISTAN22

ACCESSO AL CREDITO

ACCESSO AL CREDITO

Come sottolineato recentemente dal Governatore della Banca centrale del Pakistan (SBP), Yaseen Anwar, occorre più attenzioneda parte del sistema bancario per garantire allle PMI un flusso ininterrotto di finanziamenti.

Egli ha osservato che, sebbene molte banche stanno cercando di migliorare la propria posizione di mercato, al fine di servire ilsettore in modo più efficace, l'attuale livello di finanziamento alle PMI - ed il livello complessivo di accesso delle PMI ai servizibancari - rimane insoddisfacente.

Il settore delle PMI ''rappresenta infatti, oltre il 90% di tutte le imprese, impiega il 75% della forza lavoro non agricola e contribuisceal 30% al PIL nazionale, ed e' pertanto necessario garantirne un adeguato accesso alle risorse finanziarie essenziali per la suacrescita'', ha ancora sottolineato Anwar.

A questo proposito il Governo ha ristrutturato le istituzioni di supporto chiave come SMEDA (Small and Medium EnterprisesDevelopment Agency - http://www.smeda.org) e SME Bank ( http://www.smebank.org ).

Occorre sottolineare che, in linea con gli altri paesi in via di sviluppo, il settore delle PMI in Pakistan non ha avuto accesso adeguatoal finanziamento da parte del settore formale ed ha dunque dovuto fare principalmente affidamento alle linee di credito da parte delsettore informale, ad un costo ancora più elevato rispetto al costo pagato dalle PMI che sono in grado di usufruire di finanziamentida fonti formali come le banche. Dagli studi effettuati dalla SBP, anche grazie all'interazione con il sistema bancario privato, èemerso che uno dei motivi di base per l'accesso ridotto ai finanziamenti delle banche per le PMI è stato l'inadeguato contestonormativo, che ha costretto le banche a valutare le richieste di finanziamento dei potenziali mutuatari nel quadro della vigenteprudenziale regolamentazione.

La SBP ha già elaborato progetti di regolamento prudenziale per le piccole e medie imprese, che possono essere resi operativi abreve, e che fungeranno da modello per le banche commerciali per il finanziamento alle PMI. Allo scopo e' stato anche chiesto allebanche di dotarsi di servizi dedicati per la gestione delle esigenze di finanziamento delle PMI.

Al fine di facilitare la decisione di credito, la SBP sta anche pensando di istituire un Credit Bureau nel settore privato per la raccolta/ elaborazione dei dati relativi alla storia di credito delle piccole e medie imprese, in grado, in ultima analisi, di migliorare la capacitàdi valutazione del rischio di credito da parte delle banche e di ridurre i c.d. ''non performing loans''.

Ultimo aggiornamento: 22/01/2013

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PAKISTAN23

Contesto regionale

Disputa sui territori contesi inKashmir con l'India

Rischio terroristico

RISCHI

RISCHI POLITICI

Contesto regionaleDisputa sui territori contesi in Kashmir con l'IndiaRischio terroristico

Rischio minore. Nell'attuale contesto regionale, il Pakistan sta giocando un ruolo dimediazione ed intermediazione. Col vicino afghano si sta facendo promotore di trattative tra

il Governo di Kabul ed i talebani, in un contesto quadripartito che oltre ad Af-Pak vede coinvolti USA e Cina. Anche nell'inasprimentodelle relazioni tra Teheran e Riad, Islamabad ha mantenuto una posizione di compromesso e sostanziale equidistanza tra le duecapitali.

La disputa sul Kashmir (oltre a quella su Siachen) rimane una dei principali ''irritants'' nellerelazioni politiche tra India e Pakistan. Cio' premesso, le relazioni tra Pakistan ed India sonoin miglioramento come dimostrato anche dalla visita di Modi in Pakistan a dicembre 2015.

Il Governo Sharif, con il pieno sostegno dei militari, e' impegnato in una campagna "Zarb-e-Azb" contro il terrorismo di matrice talebana. Tale operazione ha riscosso grande successo

risultando in un miglioramento del quadro securitario nel Paese. Si registrano, tuttavia, alcuni attentati terroristici soprattutto nell'areadi Peshawar (KP) ed in Balochistan.

Ultimo aggiornamento: 24/03/2016

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PAKISTAN24

Aumento Inflazione

Crisi della bilancia deipagamenti

Aumento delle tasse per lesocieta' straniere

Cambiamento delle politichefiscali

Congelamento dei conti correntibancari in valuta estera

Crisi energetica

Emigrazione della forza lavoroqualificata

RISCHI ECONOMICI

Aumento InflazioneCrisi della bilancia dei pagamentiAumento delle tasse per le societa' straniereCambiamento delle politiche fiscaliCongelamento dei conti correnti bancari in valuta estera

L'inflazione dovrebbe attestarsi intorno ad un valore medio del 7,2% nel periodo 2013-15,inferiore a quella a due cifre registrata (10,9%) a fine 2013. Tuttavia, il crescente

indebitamento da parte del Governo, con il continuo ricorso ai prestiti da parte delle banche private, e la mancata soluzione alla crisienergetica, potrebbero peggiorare le aspettative inflazionistiche.

Dopo l'interruzione dello SBA con il FMI, nel corso del 2011, il Pakistan ha vissuto uncostante deterioramento delle proprie riserve valutarie. A seguito dell'approvazionedell'Extended Facilty Fund da 6.6 miliardi di dollari con il FMI (concesso nel settembre

2013),le riserve valutarie ora ammonterebbero a circa 5,35 MLD di dollari (oltre ai 4,70 MLD di valuta estera detenuti dal settorebancario privato).

Le societa' straniere hanno finora rappresentato la maggiore fonte di entrate fiscali per ilPakistan e il Governo ha gia' cercato di eliminare esenzioni fiscali per innalzare il livello delgettito. Con il nuovo Governo comunque sembrerebbe prevalere il desiderio di fornire

incentivi per attrarre investitori esteri.

Nonostante i propositi annunciati e lestrette condizioni imposte dal programma del FMI, laraccolta fiscale annunciata per il 2013/2014 difficilmente raggiungera' il livelli auspicati,sebbene si stia cercando di eliminare esenzioni e di allargare cosi' la base fiscale.In un

paese in cui ancora solo 3 milioni di persone pagano le tasse sui redditi, non sono da escludersi improvvisi aumenti delle aliquotefiscali esistenti o l'introduzione di nuove tasse.

Difficilmente potra' di nuovo verificarsi quanto accaduto nel 1998, dopo i test nuclearipakistani, quando il Governo congelo' tutti i conti correnti in valuta estera, per paura che icapitali prendessero il volo. In ogni caso, visto il deteriorasi delle riserve valutarie, una tale

circostanza potrebbe essere non del tutto remota.

Ultimo aggiornamento: 08/04/2014

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RISCHI OPERATIVI

Crisi energeticaEmigrazione della forza lavoro qualificataInsufficienza della rete infrastrutturaleScarso rispetto delle normative di sicurezza sul lavoroAtti ostili nei confronti e rapimento di stranieri

La scarsezza di gas e di energia elettrica stanno mettendo a dura prova la resistenzadell'industria pakistana, come pure la tolleranza delle famiglie. Il perdurare di questa

situazione, nonostante i proclami del Governo riguardanti nuovi approvvigionamenti tramite nuovi gasdotti (Iran-Pakistan eTurkmenistan-Afghanistan-Pakistan-India i due piu' discussi) e costruzione di nuove dighe (Diamer Bhaisha) o potenziamento dialcune di quelle esistenti (Tarbela su tutte), nonche' il ricorso alle energie alternative, potrebbe far precipitare ancor piu' l'economiadel paese.

La perdurante crisi economica e le migliori opportunita' lavorative all'estero, hannoprovocato, e provocano tuttora, un massiccio esodo di forza lavoro qualificata verso altripaesi. Se il fenomeno non verra' arginato, le imprese potranno trovarsi in difficolta' nel

reperire personale valido da impiegare in loco.

PAKISTAN25

Insufficienza della reteinfrastrutturale

Scarso rispetto delle normativedi sicurezza sul lavoro

Atti ostili nei confronti erapimento di stranieri

La carenza di fonti energetiche, ma anche le pessime condizioni delle rete elettrica, la nonottimale distribuzione delle risorse idriche e l'ancora non adeguato livello delle vie dicomunicazione terrestri (su gomma e soprattutto su rotaia), rappresentano un fattore

scoraggiante per l'installazione di attivita' produttive.

Il recente incidente avvenuto a Karachi, dove il rogo in una fabbrica tessile ha causato lamorte di quasi trecento persone, ha scosso la comunita' internazionele e messo in risalto lescarsissime misure di sicurezza adottate nella stragrande maggioranza degli impianti

produttivi del paese.

Nel 2011 si sono registrati 470 rapimenti nei confronti di stranieri o notabili locali, soprattuttoper motivazioni politiche e per richieste di riscatto. Alcune zone del paese sono ad altissimorischio e generalmente le Ambasciate ne sconsigliano fortemente la visita ai propri

connazionali.

Ultimo aggiornamento: 08/04/2014

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PAKISTAN26

RAPPORTI CON L'ITALIA

OVERVIEW

L'Italia è considerata un partner privilegiato per quanto riguarda le relazioni economiche e commerciali. Siamo il terzo partnercommerciale nell’UE, dopo Regno Unito e Germania ed il decimo in assoluto. Secondo i dati dell’Ufficio statistico pakistano, l'Italia èattualmente al nono posto come Paese importatore di prodotti pakistani (563 mln USD ad aprile 2015 – di cui 23% cotone, 19%semilavorati tessili; 20% abbigliamento) ed al diciassettesimo per quanto riguarda invece le esportazioni verso il Pakistan (356 mlnUSD alla stessa data - di cui 51% macchinari, 11% farmaceutici; 7% prodotti chimici).

L’Italia è presente in Pakistan nel settore energetico con ENI che è il principale investitore straniero nel settore oil&gas. L’aziendadel cane a sei zampe, attiva nel Paese dal 2000 attraverso l’acquisizione della British Borneo e successivamente della Lasmo, operaal momento con 11 permessi esplorativi (onshore ed offshore) e 7 concessioni produttive onshore. Sempre nel settore energetico,operano nel Paese Ansaldo Energia, Bellelli Engineering e Sira, quest’ultima nel settore delle rinnovabili. Nel settore dell’automotive– in senso lato - sono presenti Piaggio, Fiat per la produzione di trattori New Holland e Landi Renzo nella produzione di kit permotori a gas. Di primo piano il settore della difesa, sia con l’intera galassia Finmeccanica che con Elettronica. Nel settore delleinfrastrutture, Salini Impregilo è storicamente presente nel Paese sin dagli anni Settanta con la realizzazione della Diga di Tarbela (eintende continuare ad investire in Pakistan, tanto più alla luce della positiva risoluzione della decennale controversia con questoFederal Board of Revenue). Da ultimo, sono presenti per il settore farmaceutico Angelini e Chiesi. E’ di poche settimane fal’ingresso della Mapei, leader nel settore dei materiali da costruzione, in Pakistan in partnership con la locale azienda Cretesol.

La visita del Presidente ICE, Riccardo Monti, ad Islamabad lo scorso dicembre ha certamente mandato un forte segnale circal’interesse dell’Italia a rilanciare le relazioni commerciali tra Italia e Pakistan. In tale senso si segnala anche la missioneimprenditoriale AICE (Associazione Italiana Commercio Estero), insieme alle aziende Goglio e Alba Milagro, svoltasi a Karachi,Islamabad e Lahore dal 14 al 18 marzo scorso.

Il Pakistan può sicuramente offrire maggiori opportunità di investimento per le aziende italiane, tanto più alla luce del progressivomiglioramento delle condizioni di sicurezza. Il Paese offre i vantaggi di una collocazione geo-strategica al crocevia tra “Grande MedioOriente”, centro-Asia e sud-est asiatico, ed è posizionato lungo le rotte di petrolio e gas dirette dall’Asia Centrale all’Oceano Indiano.L’investimento cinese di 46 miliardi di dollari per la costruzione del Corridoio Economico Sino-Pakistano è indice dell’interesse versoquesto Paese che per sua vocazione geografica si presta ad essere una cerniera per l’integrazione pan-eurasiatica.

Inoltre, con circa 200 milioni di persone, oltre il 60% dei quali sotto i 27 anni di età, e un tasso di crescita demografico che faprospettare il raddoppiamento della popolazione da qui al 2050, il Pakistan offre il potenziale di una classe emergente medio-alta che domanda prodotti di elevata qualità, segmento su cui il settore produttivo italiano potrebbe certamente inserirsi.

Con le complementarietà oggettive tra la nostra economia e quella pakistana (basti pensare ai settori energetico, a quelloinfrastrutturale, del tessile, del legno, del mobilio e dell’arredo, dell’automobile, delle macchine agricole, della filiera agro-industriale,del marmo, delle macchine utensili…) vi e’ ampio margine per rafforzare la nostra presenza qui. A partire dal settore automobilistico,con il Governo pakistano che ambisce entro due anni a portare un’azienda europea del settore nel Paese per rompere il monopoliogiapponese. Da non sottovalutare anche le opportunità legate alla costruzione del CPEC che comporteranno una forte domanda,oltre che nel settore infrastrutturale, anche di automezzi e di servizi.

Ultimo aggiornamento: 24/03/2016

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PAKISTAN27

SCAMBI COMMERCIALI

EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE: PAKISTAN

Export italiano verso il paese:PAKISTAN

2015 2016 2017 gen-ott 2017 gen-ott 2018

Totale 440,68 mln. € 622,65 mln. € 756,09 mln. € 598,4 mln. € 644,72 mln. €Merci (mln. €) 2015 2016 2017

Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 1,07 2,06 1,94Prodotti delle miniere e delle cave 0,91 1,8 1,49Prodotti alimentari 6,28 9,67 11,49Prodotti tessili 5,03 4,68 5,53Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 2,28 1,89 2,18Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 3,7 3,93 2,43Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 1,13 1,13 1,17Carta e prodotti in carta 4,72 4,6 7,65Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 6,1 13,45 18,9Prodotti chimici 65,41 67,7 69,86Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 20,24 26,42 32,83Articoli in gomma e materie plastiche 8,29 12,23 11,05Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 6,5 9,51 12,39Prodotti della metallurgia 8,57 13,66 16,72Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 9,57 20,02 28,96Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 32,06 23,41 44,08Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 18,66 36,66 31,33Macchinari e apparecchiature 190,51 276,2 293,93Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 2,16 2,81 2,98Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 16,42 60,44 119,73Mobili 3,88 3,86 11,85Prodotti delle altre industrie manufatturiere 13,05 16,7 14,77Altri prodotti e attività 13,23 9,52 12,42

Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT.

PAKISTAN28

IMPORT ITALIANO DAL PAESE: PAKISTAN

Import italiano dal paese:PAKISTAN

2015 2016 2017 gen-ott 2017 gen-ott 2018

Totale 578,37 mln. € 599,49 mln. € 629,42 mln. € 534,73 mln. € 555,68 mln. €Merci (mln. €) 2015 2016 2017

Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 10,53 11,09 7,94Prodotti delle miniere e delle cave 8,93 4,91 13,41Prodotti alimentari 21,02 19,95 25,65Prodotti tessili 257,98 284,05 309,82Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 143,26 144,35 144,27Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 71,97 65,18 66,85Prodotti chimici 18,62 29,68 19,6Articoli in gomma e materie plastiche 5,73 4,2 3,5Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 4,83 4,68 4,64Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 5,16 3,48 2,13Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 0,37 0,67 1,29Macchinari e apparecchiature 0,79 1,58 1,93Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 2,01 1,58 2,41Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 0,95 0,22 2,36Prodotti delle altre industrie manufatturiere 23,5 22,2 19,77Altri prodotti e attività 1,7 0,89 3,13

Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT.

OSSERVAZIONI

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INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK

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OSSERVAZIONI

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INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI

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OSSERVAZIONI

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TURISMO

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