Rapporto di autovalutazione RAV in formato · Campania 19.7 Calabria 22.9 Molise 14.3 Puglia 19.6...
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Rapporto di autovalutazione
RAV in formato.doc
1Contesto1.1Popolazionescolastica
Definizione dell'area - Provenienza socio-economica e culturale degli studenti ecaratteristiche della popolazione che insiste sulla scuola (es. occupati, disoccupati, tassi diimmigrazione).
COD NOMEINDICATORE FONTE1.1.a Statussocio-economicoeculturaledellefamigliedegli
studentiINVALSI-ProveSNV
1.1.b Studenticonfamiglieeconomicamentesvantaggiate INVALSI-ProveSNV
PopolazionescolasticaOpportunità Vincoli
Gli studenti, con una netta prevalenza di maschi, provengono da un bacino territoriale particolarmente esteso, che abbraccia prevalentemente le province di Napoli, Caserta ed Avellino, poiché Roccarainola è equidistante dalle suddette località, con tempi di percorrenza casa-scuola che in alcuni casi supera l’ora. La tipologia di alunni iscritti è varia: alunni rientranti nel sistema formativo, alunni a rischio di dispersione per disagio scolastico e sociale, alunni stranieri con scarsa conoscenza della lingua italiana, alunni lavoratori che intendono migliorare le proprie competenze per il successo nel proprio ambito lavorativo. Un considerevole numero di alunni proviene da contesti disagiati e problematici. L’istituto opera con l’intento di rispondere ad una sempre maggiore richiesta da parte del variegato contesto socio economico di Roccarainola e paesi limitrofi. Tutto ciò evidenzia quanto il curricolo dell’istituto che, nella realtà specifica ha bisogno di una rimodulazione, consenta, per il suo peculiare orientamento verso una didattica laboratoriale: 1.di contrastare la dispersione; 2.di operare un rapido inserimento nel mondo del lavoro una volta terminato il percorso di studi. Il settore di riferimento della scuola risente, comunque, dei processi di transizione economica presenti sul territorio ma rimane, pur sempre, di primario interesse per l’economia dello stesso.
La maggior parte degli alunni proviene da famiglie dove prevalgono disoccupazione, sottoccupazione, tensioni familiari legate allo stato socio-ecomico. Si riscontra, inoltre, una marcata presenza di forme familiari non regolari o disgregate. Questo contesto familiare comporta la difficoltà di supportare l’attività formativa (difficoltà a garantire le attrezzature individuali di laboratorio, i libri di testo, i costi di trasporto, ecc.).
1.2Territorioecapitalesociale
Definizionedell'area-Caratteristicheeconomichedelterritorioesuavocazioneproduttiva.Risorse e competenze presenti nella comunità per la cooperazione, la partecipazione el’interazionesociale.Istituzionirilevantinelterritorio(es.perl’inclusione,lalottaalladispersionescolastica,l’orientamento,laprogrammazionedell’offertaformativa).
Ilterritorioèquidefinitocomel’areageograficasucuiinsistelascuola,siaperquelcheriguardalaprovenienzadeglistudenti,siaconriferimentoairapporticheessaintrattieneconleistituzionilocalieconaltrisoggettiesterni.Asecondadellecaratteristichedellascuola,ilterritoriopuòriferirsiall’areacomunale,aldistrettosocio-economico,allaProvincia,ecc.
COD NOMEINDICATORE
FONTE
1.2.a Disoccupazione 1.2.a.1 Tasso di disoccupazione Anno 2015
- Fonte ISTAT
Territorio Tasso di disoccupazione % per la fascia di età 15+
ITALIA 11.8
Nord ovest 8.6
Liguria 9.1
Lombardia 7.8
Piemonte 10.2
Valle D'Aosta 8.8
Nord est 7.2
Emilia-Romagna 7.7
Friuli-Venezia Giulia 8
Trentino Alto Adige 5.3
Veneto 7
Centro 10.6
Lazio 11.8
Marche 9.9
Toscana 9.1
Umbria 10.4
Sud e Isole 19.3
Abruzzo 12.6
Basilicata 13.6
Campania 19.7
Calabria 22.9
Molise 14.3
Puglia 19.6
Sardegna 17.3
Sicilia 21.3
1.2.b Immigrazione 1.2.b.1 Tasso di immigrazione
Anno 2015 - Fonte ISTAT
Terrirorio Tasso di immigrazione %
ITALIA 8.2
Nord ovest 10.6
Liguria 8.7
Lombardia 11.5
Piemonte 9.6
Valle D'Aosta 7
Nord est 10.7
Emilia-Romagna 12
Friuli-Venezia Giulia 8.7
Trentino Alto Adige 9.1
Veneto 10.3
Centro 10.5
Lazio 10.8
Marche 9.3
Toscana 10.5
Umbria 11
Sud e Isole 3.6
Abruzzo 6.4
Basilicata 3.1
Campania 3.7
Calabria 4.6
Molise 3.4
Puglia 2.8
Sardegna 2.7
Sicilia 3.4
1.2.C Spesa perl'istruzionedegliEntiLocali(Provincia)
Ministerodell'Interno
TerritorioecapitalesocialeOpportunità Vincoli
Il territorio su cui si innesta l'Istituto risulta in transizione economica. Il tessuto agricolo, industriale e del terziario ha sofferto le dinamiche della globalizzazione. Ne risulta, con qualche eccezione, una debolezza strutturale delle filiere di produzione. In questa fase crescono i tassi di disoccupazione e il lavoro precario, i quali caratterizzano la situazione economica di molte famiglie degli studenti frequentanti. Il settore enogastronomico, si pone, per le tante eccellenze presenti sul suo territorio come un volano di sviluppo.
La scuola non gode di contributi degli Enti locali (Comune e Provincia). La scuola è finanziata esclusivamente dalle rette pagate dalle famiglie degli allievi. La qualità della struttura scolastica è funzionale alle esigenze a cui è adibita. Finanziamenti provenienti da terzi servirebbero a garantire un potenziamento dei laboratori ed una didattica con metodologie innovative.
Il territorio sconta la insufficienza di Associazioni e/o Enti che si occupino di inclusione - lotta alla dispersione scolastica e orientamento.
1.3Risorseeconomicheemateriali
Definizione dell'area - Situazione della scuola e grado di diversificazione delle fonti difinanziamento (es. sostegno delle famiglie e dei privati alle attività scolastiche, impegnofinanziario degli enti pubblici territoriali). Qualità delle strutture e delle infrastrutturescolastiche.
COD NOMEINDICATORE FONTE1.3.a Finanziamentiall’istituzionescolastica MIUR1.3.b Ediliziaerispettodellenormesull’edilizia INVALSI-Questionarioscuola
RisorseeconomicheematerialiOpportunità Vincoli
L’Istituto ad oggi raccoglie alunni di fasce d’età diverse, pertanto le attività didattiche ed educative possono essere meglio organizzate e definite, finalizzandole ai fruitori diretti. La sede è ben localizzata rispetto ai mezzi di trasporto, quali i treni del trasporto locale, pertanto gli alunni raggiungono facilmente la struttura. I laboratori di settore sono in numero sufficiente e mediamente attrezzati. Le risorse economiche che permettono la vita dell’Istituto sono di provenienza privata: gli alunni, delle classi terze, quarte e quinte, pagano una retta mensile che, con estrema oculatezza, viene impiegata per la gestione ed il funzionamento della struttura.
L’Istituto ha un’unica sede. I laboratori professionalizzanti (settore cucina-sala) sono adiacenti alla sede scolastica, quindi è necessario spostarsi ed uscire dalla struttura centrale. La scuola è finanziata esclusivamente dalle rette pagate dalle famiglie degli allievi. A volte risulta difficile reperire tali risorse da parte delle famiglie, in quanto gravate da problemi occupazionali ed economici. La qualità della struttura scolastica è funzionale alle esigenze per le quali è adibita, anche se può sempre essere migliorata, così come anche le infrastrutture.
1.4Risorseprofessionali
Definizione dell'area - Quantità e qualità del personale della scuola (es. conoscenze ecompetenzedisponibili).
COD NOMEINDICATORE FONTE1.4.a Caratteristichedegliinsegnanti MIUR
INVALSI-Questionarioscuola1.4.b Caratteristichedeldirigentescolastico INVALSI-Questionarioscuola
RisorseprofessionaliOpportunità Vincoli
Un'elevata percentuale dei docenti risulta ben radicata nella scuola e pertanto conosce a fondo la tipologia dell'utenza, l'esigenza e l'evoluzione della stessa con i connessi cambiamenti verificatisi nel corso degli anni, per quanto concerne l'aspetto didattico. Diversi docenti sono in possesso, per lo più, di certificazioni linguistiche e informatiche, né mancano docenti che hanno conseguito
I docenti sono presenti per lo più in terza fascia presso istituzioni scolastiche pubbliche, quindi, a volte si rende necessaria una loro sostituzione, in quanto, qualcuno di essi tende a lasciare l'incarico per avere un'esperienza in una scuola statale e ciò comporta la difficoltà di realizzare la continuità didattica.
competenze specifiche attraverso la frequenza a corsi di specializzazione e di perfezionamento in vari ambiti disciplinari, relativamente anche alle innovazioni didattiche e di sostegno per i disturbi dell'apprendimento. La presenza di docenti che esercitano anche la libera professione costituisce, in alcuni casi, un'ulteriore risorsa per i discenti, nell'ottica di potenziare le competenze di indirizzo.
2Esiti
2.1Risultatiscolastici
Definizione dell'area – I risultati scolastici rimandano agli esiti degli studenti nel breve emedioperiodo. E' importante che la scuola sostenga il percorso scolastico di tutti gli studentigarantendoadognunoilsuccessoformativo.
COD NOMEINDICATORE FONTE2.1.a Esitidegliscrutini MIUR2.1.b Trasferimentieabbandoni MIUR
RisultatiscolasticiPUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
La scuola adotta criteri di valutazione concordati collegialmente e strumenti di valutazione comuni. Rispetto al precedente anno scolastico si registra un miglioramento nelle percentuali di allievi con successo scolastico e un significativo calo dell'abbandono nel primo biennio e nelle classi terze.
- Nel primo biennio si registra qualche difficoltà degli studenti legata a scelte orientative non appropriate delle scuole di provenienza legate ad una non corretta visione dell'istruzione tecnica - Talvolta allievi non rispettano il consiglio orientativo rispetto alla scelta effettuata.
LIVELLO3
Motivazionedelgiudizioassegnato
La scuola perde alcuni studenti nel passaggio da un anno all’altro. Gli alunni che essenzialmente si perdono sono quelli che hanno già avuto un percorso di studi poco soddisfacente sia alla scuola primaria che secondaria di primo grado. Spesso sono portati a scegliere di "non entrare", disabituandosi alla frequenza e sfuggendo alla frustrazione dell'impegno. Un numero considerevole di studenti, in special modo, del terzo, quarto e quinto anno, si sottopongono a esami di idoneità o integrativi nel nostro istituto, non convinti dalla scelta fatta precedentemente, oppure per conseguire un titolo di studio che consenta loro di potersi inserire più agevolmente nel mondo del lavoro. È da sottolineare che gli studenti del professionale riportano voti più bassi nelle materie comuni e superiori in quelle di indirizzo. La scuola ha adottato valide strategie didattico-educative per favorire il successo scolastico contenute nelle azioni del Piano di Miglioramento. 2.2Risultatinelleprovestandardizzatenazionali
Definizionedell'area-L’analisideirisultaticonseguitinelleprovestandardizzatenazionaliconsentedirifletteresullivellodicompetenzeraggiuntodallascuolainrelazioneallescuoledelterritorio,aquelleconbackgroundsocio-economicosimileealvaloremedionazionale.Taleanalisipermetteanchedivalutarelacapacitàdellascuoladiassicurareatuttiglistudentiilraggiungimentodeilivelliessenzialidicompetenza.L’azionedellascuoladovrebbequindiessere
voltaaridurrel’incidenzanumericaeladimensionedelgapformativodeglistudenticonlivellidiapprendimentosottounadeterminatasoglia,considerandolavariabilitàdirisultatiinternaallascuola(traleclassi,tralesedi,tragliindirizzi),cosìcomeladistribuzionedeglistudentineidiversilivellidirendimento.
COD NOMEINDICATORE FONTE2.2.a Risultatideglistudentinelleprovediitalianoe
MatematicaINVALSI-ProveSNV
2.2.b Livellidiapprendimentodeglistudenti INVALSI-ProveSNV2.2.C Variabilitàdeirisultatifraleclassi INVALSI-ProveSNV
RisultatinelleprovestandardizzatenazionaliPUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
La scuola parteciperà alle prove invalsi nel prossimo anno scolastico.
Le prove non sono state svolte negli anni scorsi
LIVELLO4
MotivazionedelgiudizioassegnatoGli Istituti Tecnici e Professionale Paritari “Ippolito Nievo” hanno ottenuto il “riconoscimento della parità alle scuole non statali a partire dall’anno scolastico 2015/2016, e pertanto non è in possesso di dati che consentano di stabilire un confronto con le scuole del territorio. Livello 4, perché non abbiamo riferimenti relativi agli anni precedenti.
2.3Competenzechiaveedicittadinanza
Definizionedell'area-Siparladicompetenzechiaveperindicareuninsiemedicompetenze,anchedinaturatrasversale,ritenutefondamentaliperunapienacittadinanza.Traquesterientranoadesempiolecompetenzesocialieciviche(rispettodelleregole,capacitàdicrearerapportipositiviconglialtri,costruzionedelsensodilegalità,sviluppodell’eticadellaresponsabilitàedivaloriinlineaconiprincipicostituzionali)elecompetenzepersonalilegateallacapacitàdiorientarsiediagireefficacementenellediversesituazioni1.Appareinoltreimportanteconsiderarelacapacitàdeglistudentidiautoregolarsinellagestionedeicompitiscolasticiedellostudio.
COD NOMEINDICATORE FONTE2.3.a 2.3.b 2.3.C
CompetenzechiaveedicittadinanzaPUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
L'istituto mette i propri studenti nelle condizioni di costruire la propria identità personale e la propria responsabilità sociale nell'esercizio delle competenze chiave di Cittadinanza Attiva. Esso adotta criteri di valutazione comuni per l'assegnazione del voto di comportamento e favorisce la collaborazione tra studenti. La maggior parte degli studenti rispetta la diversità dei ruoli all’interno dell’istituzione scolastica ed ha consapevolezza dei propri diritti all’interno del gruppo classe. Gli studenti si dichiarano capaci di autoregolamentarsi per portare quasi sempre a termine il lavoro loro assegnato.
Parziale capacità degli studenti a risolvere situazioni conflittuali all’interno del gruppo classe. Parziale disponibilità degli studenti al confronto con docenti e compagni. Difficoltà degli studenti ad organizzare in modo autonomo lo studio. Parziale consapevolezza degli studenti dei diritti altrui all’interno del gruppo classe. Parziale assunzione dei propri doveri da parte degli studenti.
Nota:inquestaarealariflessionedellascuoladovrebbefocalizzarsisullecompetenzeacquisitedaglistudenti.Leazionipromossedallascuolaperpromuoverelecompetenze
deglistudentidovrebberoinveceessereinseritetraiProcessi,nellasezioneAmbientidiapprendimento.
LIVELLO5
MotivazionedelgiudizioassegnatoLa scuola favorisce l'acquisizione di competenze chiave di cittadinanza che consentono alla maggior parte degli alunni di instaurare positive relazioni interpersonali e di gestire quasi sempre in modo autonomo le situazioni conflittuali. L'adozione di un regolamento di disciplina, comune e condiviso, non sempre permette di scoraggiare l'assunzione di comportamenti poco rispettosi delle norme di convivenza. La maggior parte degli alunni mostra di sapersi autonomamente organizzare il lavoro scolastico.
2.4Risultatiadistanza
Definizionedell'area-L’azionedellascuolapuòdefinirsiefficacequandoassicurarisultatiadistanzaneipercorsidistudioaseguitoonell’inserimentonelmondodellavoro.E',pertanto,importanteconoscereipercorsiformativideglistudentiuscitidallascuoladelprimoedelsecondocicloadunannooduedidistanza,emonitorareinoltreirisultatisiaall'internodelprimociclo,sianelpassaggioalsecondociclo.Perlescuoledelsecondociclogliindicatoridisponibilicentralmenteriguardanolaquotadistudentiiscrittiall'universitàeicreditiuniversitariconseguitidaglistudentinelprimoenelsecondoannodopoildiploma;perlescuoledelprimociclogliindicatoridisponibiliriguardanol'adozionedelconsiglioorientativo.
COD NOMEINDICATORE FONTE2.4.a Prosecuzioneneglistudiuniversitari MIUR2.4.b Successoneglistudiuniversitari MIUR2.4.c SuccessoneglistudisecondaridiIIgrado MIUR2.4.d Inserimentonelmondodellavoro MIUR
RisultatiadistanzaPUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
(max1500caratterispaziinclusi)...
Inviadirilevazione
LIVELLO
MotivazionedelgiudizioassegnatoL’Istituto paritario “Nievo”, per le sue origini recenti, non è in possesso di dati per monitorare i risultati a distanza degli studenti.
3A)Processi–Praticheeducativeedidattiche
3.1Curricolo,progettazioneevalutazione
Definizionedell'area-Individuazionedelcurricolofondamentalealivellodiistitutoecapacitàdirisponderealleatteseeducativeeformativeprovenientidallacomunitàdiappartenenza.Definizionediobiettivietraguardidiapprendimentoperlevarieclassieannidicorso.Attivitàopzionaliedelettivechearricchisconol’offertacurricolare.Modalitàdiprogettazionedidattica,monitoraggioerevisionedellescelteprogettualieffettuatedagliinsegnanti.Modalitàimpiegatepervalutareleconoscenzeelecompetenzedegliallievi.Ilcurricolod'istitutoèquidefinitocomel'autonomaelaborazionedapartedellascuola,sullabasedelleesigenzeedellecaratteristichedegliallievi,delleabilitàeconoscenzecheglistudentidebbonoraggiungereneidiversiambitidisciplinarieannidicorso,inarmoniaconquantoindicatoneidocumentiministeriali2.Laprogettazionedidatticaèquidefinitacomel'insiemedellesceltemetodologiche,pedagogicheedidatticheadottatedagliinsegnanticollegialmente(neidipartimenti,neiconsiglidiclasseediinterclasse,ecc.).Ilcurricolodiistituto,laprogettazionedidatticaelavalutazionesonostrettamenteinterconnessi;nelRAVsonosuddivisiinsottoareedistintealsolofinedipermettereallescuoleunesamepuntualedeisingoliaspetti.L’areaèarticolataalsuointernointresottoaree:
§Curricoloeoffertaformativa–definizioneearticolazionedelcurricolodiistitutoedelleattivitàdiampliamentodell’offertaformativa
§Progettazionedidattica–modalitàdiprogettazione
§Valutazionedeglistudenti–modalitàdivalutazioneeutilizzodeirisultatidellavalutazione
Curricoloeoffertaformativa
COD NOMEINDICATORE FONTE3.1.a Curricolo INVALSI-Questionarioscuola3.1.b Politichescolastichediistituto INVALSI-Questionari
insegnanti
CurricoloeoffertaformativaPUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
La scuola propone un curricolo aderente sia alle esigenze del contesto territoriale, sia dalle esigenze degli allievi, risultando questi, in un certo numero, studenti già impegnati nel lavoro. La progettazione delle attività didattiche è coerente con il curricolo. Per la valutazione degli studenti vengono utilizzati criteri e strumenti condivisi.
La scuola non ha partecipato negli anni passati alle rilevazioni INVALSI
Progettazionedidattica
COD NOMEINDICATORE FONTE3.1.c Progettazionedidattica INVALSI -Questionari
insegnanti
ProgettazionedidatticaPUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
Utilizzo di modelli comuni per tutti le classi, deidiversi indirizzi. L’adozione di criteri di valutazionecomuni.
LascuolanonhapartecipatonegliannipassatiallerilevazioniINVALSI
Valutazionedeglistudenti
COD NOMEINDICATORE FONTE3.1.d Presenzadiprovestrutturateperclassiparallele INVALSI-Questionarioscuola
ValutazionedeglistudentiPUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
(max1500caratterispaziinclusi)...
La scuola non ha partecipato negli anni passati alle rilevazioni INVALSI
LIVELLO5
MotivazionedelgiudizioassegnatoLa scuola propone un curricolo aderente sia alle esigenze del contesto territoriale, sia dalle esigenze degli allievi, risultando questi, in un certo numero, studenti già impegnati nel lavoro. Sono state individuate le competenze disciplinari e trasversali che gli alunni devono raggiungere, privilegiando gli obiettivi delle specifiche aree di indirizzo professionale. Tutte le attività, compreso quelle di ampliamento dell’offerta formativa, sono programmate nei dipartimenti ove vengono previsti i tempi, i mezzi, gli strumenti, le metodologie, le verifiche e le valutazioni. La progettazione didattica periodica viene effettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari, ma non sempre coinvolge tutti i docenti delle varie discipline. I docenti utilizzano quasi regolarmente alcuni strumenti comuni per la valutazione per cui si rendono necessari momenti di incontro per condividere i risultati della valutazione. La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti è una pratica frequente ma andrebbe migliorata.
3.2Ambientediapprendimento
Definizionedell'area-Capacitàdellascuoladicreareunambientediapprendimentoperlosviluppodellecompetenzedeglistudenti.Lacuradell'ambientediapprendimentoriguardasialadimensionematerialeeorganizzativa(gestionedeglispazi,delleattrezzature,degliorariedeitempi),sialadimensionedidattica(diffusionedimetodologiedidatticheinnovative),siainfineladimensionerelazionale(attenzioneallosviluppodiunclimadiapprendimentopositivoetrasmissionediregoledicomportamentocondivise).
§Dimensioneorganizzativa-flessibilitànell'utilizzodispazietempiinfunzionedelladidattica(laboratori,orarioscolastico,ecc.)
§Dimensionemetodologica-promozioneesostegnoall’utilizzodimetodologiedidatticheinnovative(gruppidilivello,classiaperte,ecc.)
§Dimensionerelazionale-definizioneerispettodiregoledicomportamentoascuolaeinclasse,
gestionedeiconflitticonglistudenti
Dimensioneorganizzativa
COD NOMEINDICATORE FONTE3.2.a Duratadellelezioni INVALSI-Questionarioscuola3.2.b Organizzazioneoraria INVALSI-Questionarioscuola
DimensioneorganizzativaPUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
La scuola offre un ambiente di apprendimento innovativo, curando gli aspetti organizzativi, metodologici e relazionali del lavoro d'aula. Gli spazi laboratoriali, informatici e professionali alberghieri sono coordinati da docenti. L'orario scolastico e la gestione del tempo sono adeguati alle esigenze di apprendimento degli studenti.
La gestione del tempo come risorsa per l'apprendimento è curata in orario curricolare e, pertanto, va migliorata per quanto riguarda quello extra-curricolare.
Dimensionemetodologica
COD NOMEINDICATORE FONTE3.2.c Attivitàestrategiedidattiche INVALSI-Questionari
insegnanti
DimensionemetodologicaPUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
(max1500caratterispaziinclusi)...
LascuolanonhapartecipatonegliannipassatiallerilevazioniINVALSI
Dimensionerelazionale
COD NOMEINDICATORE FONTE3.2.d Episodiproblematici INVALSI-Questionarioscuola
MIUR3.2.e Climascolastico INVALSI-Questionari
insegnanti,studentiegenitori
DimensionerelazionalePUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
Non si rilevano episodi particolarmente problematici nell'Istituto, anche perché il controllo è costante. In caso di comportamenti problematici, la scuola ritiene sempre opportuno interloquire con le famiglie. Le strategie adottate mirano allo sviluppo del senso di legalità e di responsabilità, nonché dello spirito di collaborazione e di gruppo. In alcuni casi vengono irrogate sanzioni alternative alla sospensione mediante servizi di pubblica
Le azioni interlocutorie adottate non sono sempre efficaci e ciò comporta l'applicazione di sanzioni disciplinari.
utilità (pulizie, riordino, piccola manutenzione ecc.).
LIVELLO4
MotivazionedelgiudizioassegnatoI processi di apprendimento portano ad una criticità importante per la nostra scuola. La fase nella quale si trova ora l'istituto è di piena transizione. Un sistema definito e condiviso di regole di comportamento, di una modalità di gestione dei conflitti efficace e risolutiva comportano tempi di gestione distesi.
3.3Inclusioneedifferenziazione
Definizionedell'area–Strategieadottatedallascuolaperlapromozionedeiprocessidiinclusioneeilrispettodellediversità,adeguamentodeiprocessidiinsegnamentoediapprendimentoaibisogniformatividiciascunallievonellavorod’aulaenellealtresituazionieducative.L’areaèsuddivisainduesottoaree:
§Inclusione–modalitàdiinclusionedeglistudenticondisabilità,conbisognieducativispecialiedeglistudentistranieridapocoinItalia.Azionidivalorizzazioneegestionedelledifferenze.
§RecuperoePotenziamento–modalitàdiadeguamentodeiprocessidiinsegnamentoaibisogniformatividiciascunallievo.
Inclusione
COD NOMEINDICATORE FONTE3.3.a Attivitàdiinclusione INVALSI-Questionarioscuola
INVALSI-Questionarioinsegnanti
InclusionePUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
La scuola cura l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo attraverso percorsi di recupero e potenziamento.
Nell’istituto è aumentata la presenza di studenti stranieri con scarsa conoscenza della lingua, per cui si rende necessaria una progettazione adeguata e l’istituzione di un apposito gruppo di lavoro.
Recuperoepotenziamento
COD NOMEINDICATORE FONTE3.3.b Attivitàdirecupero MIUR
INVALSI-Questionarioscuola
3.3.c Attivitàdipotenziamento INVALSI-Questionarioscuola
RecuperoepotenziamentoPUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
L’attività del recupero/consolidamento/potenziamento risponde alle finalità della scuola di prevenzione del disagio per offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni e garantire loro pari opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse di apprendimento.
Il lavoro d’aula, spesso compromesso dal comportamento disciplinare di alcuni alunni, privilegia la socializzazione, la collaborazione, la scolarizzazione, il metodo di studio.
LIVELLO3
MotivazionedelgiudizioassegnatoNonostante non siano sempre attivati corsi per il recupero, giornate dedicate o supporto pomeridiano, l'Istituto attua percorsi di recupero in itinere. Non sono sempre attivati corsi di formazione che puntino al miglioramento nelle discipline oggetto di insuccesso degli alunni. È quindi necessario promuovere la formazione delle competenze di base e professionali per un riscontro positivo delle conoscenze in ogni disciplina.
3.4Continuitàeorientamento
Definizionedell’area-Attivitàpergarantirelacontinuitàdeipercorsiscolastici.Attivitàfinalizzateall’orientamentopersonale,scolasticoeprofessionaledegliallievi.L’areaèarticolataalsuointernoinduesottoaree:
§Continuità–azioniintrapresedallascuolaperassicurarelacontinuitàeducativanelpassaggiodaunordinediscuolaall’altro
§Orientamento–azioniintrapresedallascuolaperorientareglistudentiallaconoscenzadelséeallasceltadegliindirizzidistudiosuccessivi
Continuità
COD NOMEINDICATORE FONTE3.4.a Attivitàdicontinuità INVALSI-Questionarioscuola
ContinuitàPUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
L'Istituto, nel quadro delle azioni di continuità, promuove, gli incontri con l'utenza della scuola secondaria di primo grado, progettando e realizzando attività di accoglienza finalizzate a fornire agli alunni informazioni su una corretta fruizione delle risorse della scuola (spazi e servizi), cura la diffusione di materiale informativo sui corsi di studio e sulla scuola, i suoi spazi e i suoi ambienti di apprendimento.
Si incontrano difficoltà a realizzare incontri di continuità, tra insegnanti della secondaria di diverso grado.
Orientamento
COD NOMEINDICATORE FONTE3.4.b Attivitàdiorientamento INVALSI-Questionarioscuola
OrientamentoPUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
Cura dell'Orientamento in entrata e in uscita. Discontinuità nella collaborazione con soggetti esterni per le attività di orientamento in uscita. Mancanza di dati dei risultati universitari per i allievi diplomati.
LIVELLO3
MotivazionedelgiudizioassegnatoLa scuola è orientata a realizzare attività finalizzate ad accompagnare gli studenti da un ordine di scuola all'altro e ad attuare percorsi nei quali l'alunno possa acquisire consapevolezza delle sue capacità e delle sue potenzialità in campo lavorativo. La scuola è, inoltre, orientata a realizzare attività di continuità in uscita monitorando periodicamente l'orientamento degli alunni, sia per quanto riguarda il mondo universitario, sia il mondo diretto del lavoro.
B)Processi–Pratichegestionalieorganizzative
3.5Orientamentostrategicoeorganizzazionedellascuola
Definizionedell'area-Identificazioneecondivisionedellamissione,deivaloriedellavisionedisviluppodell’istituto.Capacitàdellascuoladiindirizzarelerisorseversolepriorità,catalizzandoleenergieintellettualiinterne,icontributielerisorsedelterritorio,lerisorsefinanziarieestrumentalidisponibiliversoilperseguimentodegliobiettiviprioritarid’istituto.
Lamissioneèquidefinitacomeladeclinazionedelmandatoistituzionalenelpropriocontestodiappartenenza,interpretatoallalucedall'autonomiascolastica.LamissioneèarticolatanelPianodell'OffertaFormativaesisostanzianell'individuazionediprioritàd'azioneenellarealizzazionedelleattivitàconseguenti.L’areaèarticolataalsuointernoinquattrosottoaree:
§Missioneeobiettiviprioritari–individuazionedellamissione,sceltadelleprioritàeloro
condivisioneinternaeesterna
§Controllodeiprocessi-usodiformedicontrollostrategicoemonitoraggiodell'azioneintrapresadallascuolaperilconseguimentodegliobiettiviindividuati(es.pianificazionestrategica,misurazionedelleperformance,strumentidiautovalutazione).
§Organizzazionedellerisorseumane–individuazionediruolidiresponsabilitàedefinizionedeicompitiperilpersonale
§Gestionedellerisorseeconomiche–assegnazionedellerisorseperlarealizzazionedellepriorità
Missioneeobiettiviprioritari
COD NOMEINDICATORE FONTE
MissioneeobiettiviprioritariPUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
Nel POF sono definite chiaramente la missione e le priorità dell'Istituto finalizzate alla crescita educativa, culturale e professionale di ciascun allievo in termini di formazione professionale, educazione alla legalità, salute, promozione del benessere dell'individuo, sostegno ed indirizzo agli alunni con problematiche particolari. La scuola individua le priorità da raggiungere e le persegue dotandosi di sistemi di controllo e monitoraggio, individuando ruoli di responsabilità e compiti per il personale, convogliando le risorse economiche sulle azioni ritenute prioritarie.
Scarsa la partecipazione delle famiglie alla vita scolastica degli studenti.
Controllodeiprocessi
COD NOMEINDICATORE FONTE
ControllodeiprocessiPUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
Gli obiettivi e le azioni per il loro raggiungimento vengono definiti dagli organi collegiali.Anche in contesti informali i docenti possono informarsi sulle varie iniziative intraprese nell’istituzione scolastica.
Non sempre le azioni promosse per il successo scolastico danno risultati positivi e la comunicazione non sempre si rivela efficace.
Organizzazionedellerisorseumane
COD NOMEINDICATORE FONTE3.5.a Gestionedellefunzionistrumentali INVALSI-Questionarioscuola3.5.b GestionedelFondodiistituto INVALSI-Questionarioscuola3.5.c Processidecisionali INVALSI-Questionarioscuola3.5.d Impattodelleassenzedegliinsegnanti
sull’organizzazioneINVALSI-Questionarioscuola
OrganizzazionedellerisorseumanePUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
I processi decisionali della scuola sono appannaggio di tutte le sue componenti (Collegio dei docenti, Consiglio di istituto, Consigli di classe, Dipartimento) secondo una precisa e chiara definizione dei compiti. Il Collegio dei Docenti, inoltre, definisce ogni anno in modo chiaro gli ambiti di azione e dell’organizzazione didattica. Tutti gli organi della scuola hanno ben chiari i propri compiti. Anche il personale ATA opera con responsabilità e competenze.
Alternanza di docenti in corso d'anno.
Gestionedellerisorseeconomiche
COD NOMEINDICATORE FONTE3.5.e Progettirealizzati INVALSI-Questionarioscuola3.5.f Progettiprioritari INVALSI-Questionarioscuola
GestionedellerisorseeconomichePUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
Le risorse economiche, provenienti da privati, vengono impegnate per le scelte educative adottate.
Mancanza di fondi da parte del MIUR o terzi che permetterebbero la realizzazione di progetti più incisivi.
LIVELLO5
MotivazionedelgiudizioassegnatoL'istituto si caratterizza per spirito di iniziativa, capacità progettuale e senso di responsabilità mediante lo sviluppo di conoscenze, di abilità e competenze per l'inserimento nel mondo del lavoro o nel proseguimento degli studi.Tutti i compiti vengono assegnati dal CdD e dal CAED in modo trasparente e, pertanto, tutte le figure svolgono riunioni periodiche ed il loro operato è monitorato. Il CdD, inoltre, analizza e valuta il lavoro svolto dalle funzioni strumentali, dalle commissioni e dai referenti individuati alla fine dell'anno scolastico. Tutte le risorse economiche, provenienti da privati, sono polarizzate al fabbisogno dell'utenza per il miglioramento dell'Offerta Formativa.
3.6Sviluppoevalorizzazionedellerisorseumane
Definizionedell'area-Capacitàdellascuoladiprendersicuradellecompetenzedelpersonale,investendonellaformazioneepromuovendounambienteorganizzativoperfarcrescereilcapitaleprofessionaledell’istituto.L’areaèarticolataalsuointernointresottoaree:
§Formazione–azioniintraprese,finanziatedallascuolaodaaltrisoggetti,perl’aggiornamentoprofessionaledelpersonale
§Valorizzazionedellecompetenze-raccoltadellecompetenzedelpersonaleeloroutilizzo
(l'assegnazionediincarichi,formazionetrapari,ecc.)
§Collaborazionetrainsegnanti–attivitàingruppidilavoroecondivisionedistrumentiemateriali
didattici
Formazione
COD NOMEINDICATORE FONTE3.6.a Offertadiformazionepergliinsegnanti INVALSI-Questionarioscuola
FormazionePUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
La scuola raccoglie le esigenze formative dei docenti e del ersonale Ata. La formazione viene garantita con risorse esclusivamente proprie. L'esigenza maggiormente avvertita è la formazione sulle nuove metodologie e didattica generale, la formazione in tema di disabilità e bisogni educativi speciali, al fine di acquisire maggiori abilità a fronteggiare le nuove realtà di apprendimento presenti in una scuola che accoglie e raccoglie allievi non sempre motivati e ben disposti allo studio .
L'ampiezza dell'offerta di formazione per gli insegnanti è limitata dalla mancanza di fondi provenienti da terzi, per cui essa dipende dal docente stesso.
Valorizzazionedellecompetenze
COD NOMEINDICATORE FONTE
ValorizzazionedellecompetenzePUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
La scuola valorizza le risorse professionali tenendo conto delle competenze per l'assegnazione degli incarichi, incentivando la collaborazione tra tutte le figure professionali presenti nell'istituto.
Non sempre e non tutto il personale della scuola è in grado di portare a termine in modo efficace e produttivo gli impegni assunti, a volte per mancanza di esperienza lavorativa.
Collaborazionetrainsegnanti
COD NOMEINDICATORE FONTE3.6.b Gruppidilavorodegliinsegnanti INVALSI-Questionarioscuola3.6.c Confrontotrainsegnanti INVALSI-Questionario
insegnanti
CollaborazionetrainsegnantiPUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
La scuola incentiva il lavoro di gruppo. I docenti si riuniscono, molto spesso, in gruppi spontanei e dipartimentali per la produzione e lo scambio di materiale didattico ed educativo. I lavori di gruppo sono moltiplicatori di effetti positivi sulle metodologie e strategie didattiche.
Si rende tuttavia necessario una più efficace incisività del lavoro svolto negli OO. CC..
LIVELLO5
MotivazionedelgiudizioassegnatoNella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti che producono materiali di buona qualità. Sono presenti spazi per il confronto professionale tra colleghi e i materiali didattici a disposizione sono vari, anche se la varietà e la qualità dei materiali è da incrementare e migliorare. La scuola promuove lo scambio ed il confronto tra i docenti.
3.7Integrazioneconilterritorioerapporticonlefamiglie
Definizionedell'area-Capacitàdellascuoladiproporsicomepartnerstrategicodiretiterritorialiedicoordinareidiversisoggettichehannoresponsabilitàperlepolitichedell’istruzionenelterritorio.Capacitàdicoinvolgerelefamiglienelprogettoformativo.L’areaèarticolataalsuointernoinduesottoaree:
§Collaborazioneconilterritorio–promozionediretieaccordiconilterritorioafiniformativi.
§Coinvolgimentodellefamiglie–capacitàdiconfrontarsiconlefamiglieperladefinizione
dell’offertaformativaesuidiversiaspettidellavitascolastica.
Collaborazioneconilterritorio
COD NOMEINDICATORE FONTE3.7.a Retidiscuole INVALSI-Questionarioscuola3.7.b Accordiformalizzati INVALSI-Questionarioscuola3.7.c Raccordoscuola-territorio INVALSI-Questionarioscuola3.7.d Raccordoscuolaelavoro INVALSI-Questionarioscuola
CollaborazioneconilterritorioPUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
La scuola svolge un ruolo propositivo nella promozione di politiche formative territoriali e coinvolge le famiglie interessate nella definizione dell'offerta formativa.
Mancanza di accordi e collaborazioni in rete. La mancanza di fondi esterni comporta difficoltà ad organizzare stage anche in relazione all'alternanza scuola/lavoro.
Coinvolgimentodellefamiglie
COD NOMEINDICATORE FONTE3.7.e Partecipazioneformaledeigenitori INVALSI-Questionarioscuola3.7.f Partecipazioneinformaledeigenitori INVALSI-Questionarioscuola
3.7.g Partecipazionefinanziariadeigenitori INVALSI-Questionarioscuola3.7.h Capacitàdellascuoladicoinvolgereigenitori INVALSI-Questionarioscuola
CoinvolgimentodellefamigliePUNTIDIFORZA PUNTIDIDEBOLEZZA
La scuola porta a conoscenza delle famiglie il Piano dell'Offerta Formativa e del suo ampliamento attraverso apposite riunioni. I genitori sono costantemente coinvolti nella vita scolastica dei propri figli.
Le famiglie, per impegni propri, non sempre riescono a partecipare agli incontri promossi dalla scuola.
LIVELLO3
MotivazionedelgiudizioassegnatoLa scuola è disponibile a partecipare a reti e collaborazioni con soggetti esterni. La scuola presenta una buona integrazione con il territorio e un rapporto alquanto positivo con le famiglie interessate anche se sono da migliorare le modalità di ascolto e collaborazione.
4Ilprocessodiautovalutazione
Composizionedelnucleodiautovalutazione
4.1ComeècompostoilNucleodiautovalutazionechesioccupadellacompilazionedelRAV?
Elencareinomieiruolideicomponenti(es.MariaRossi,docentedimatematicadellascuolasecondariadiprimogradoefunzionestrumentale;MarioBianchi,docentediscuolaprimaria,ecc.).(max1000caratterispaziinclusi)
Processodiautovalutazione
4.2Nellafasediletturadegliindicatoriediraccoltaeanalisideidatidellascuolaqualiproblemiodifficoltàsonoemersi?
4.3Nellafasediinterpretazionedeidatieespressionedeigiudiziqualiproblemiodifficoltàsonoemersi?
Esperienzepregressediautovalutazione
4.5Nelloscorsoannoscolasticolascuolahaeffettuatoattivitàdiautovalutazionee/orendicontazionesociale?SìNo
4.5.1SeSì,lascuolahautilizzatounmodellostrutturatodiautovalutazionee/orendicontazione
sociale?
qNo,lascuolahaprodottointernamenteipropristrumenti(es.questionaridigradimento,
grigliediosservazione,ecc.)
qSì(specificarediqualemodellositratta,es.ISO9000,CAF,modellielaboratidaretidiscuole,
modellielaboratidaUSR,altro)
4.5.2Sesì,comesonostatiutilizzatiirisultatidell’autovalutazione?(es.irisultatidell’autovalutazionesonostatipresentatialConsigliodiistituto,sonostatipubblicatisulsito,sonostatiutilizzatiperpianificareazionidimiglioramento,ecc.)
5Individuazionedellepriorità
5.1PrioritàeTraguardiorientatiagliEsitideglistudenti
5.1.1Priorità
ESITIDEGLISTUDENTI
DESCRIZIONEDELLAPRIORITÀ
DESCRIZIONEDELTRAGUARDO
a)Risultatiscolastici 1) Interventi volti a migliorare le competenze di base nel primo biennio.
1) Potenziamento delle competenze nel primo biennio: italiano, matematica.
b)Risultatinelleprovestandardizzate
1)Partecipazione alle prove invalsi. 1) Allineamento dei risultati alle prove invalsi territoriali.
c)Competenzechiaveedicittadinanza
1) Incremento di progetti intra-extra curricolari rivolti al consolidamento della cittadinanza attiva in concerto con i principali enti culturali locali
1) Incremento della pratica di cittadinanza attiva verificabile anche attraverso la riduzione del numero di note, di rapporti, di sanzioni.
d)Risultatiadistanza 1) Approntare idonei strumenti di rilevazione per monitorare le scelte effettuate dagli alunni al termine del percorso di studi.
1) Inserimento nel mondo del lavoro
5.1.2Motivarelasceltadelleprioritàsullabasedeirisultatidell'autovalutazione
Le finalità sopra individuate sono dovute alle seguenti ragioni: l’assenza di prerequisiti di base in ambito linguistico e logico-matematico determina, in diversi casi, demotivazione, disaffezione alla scuola e comporta un alto rischio di dispersione per gli alunni del primo biennio. Pertanto risulta evidente quanto indispensabile rimuovere la causa principale di molti insuccessi scolastici, al fine di uniformare il livello di preparazione degli allievi in maniera adeguata e consentire un percorso formativo il più possibile sereno e gratificante. Relativamente alle priorità indicate per il secondo biennio il rafforzamento delle competenze professionali è volto a garantire una maggiore spendibilità il più possibile adeguata nel mondo del lavoro. L'incremento della pratica di cittadinanza attiva, infine, è volto a garantire adeguato e consapevole inserimento nella società in maniera tale da interagire opportunamente con le istituzioni a livello territoriale e nazionale.
5.2Obiettividiprocesso
AREADIPROCESSO DESCRIZIONEDELL'OBIETTIVODIPROCESSO a)Curricolo,progettazione
evalutazionePotenziare interventi didattici su competenze di base. Ampliare l'offerta formativa, operare una progettazione per Dipartimenti e strutturare prove standardizzate per una valutazione degli esiti.
b)Ambientediapprendimento
Potenziare la didattica laboratoriale in ogni ambito, finalizzato all'applicazione delle competenze professionali nel mondo del lavoro. Incremento di aule attrezzate a laboratori.
c)Inclusioneedifferenziazione
Migliorare l’integrazione e inclusione per alunni DSA e BES.
d)Continuitàeorientamento
Implementare e strutturare percorsi di orientamento e di stage presso aziende e istituzioni accademiche del territorio.
e)Orientamentostrategicoeorganizzazionedellascuola
f)Sviluppoevalorizzazionedellerisorseumane
Formazione dei docenti per l'innovazione didattica utili anche in tema di disabilità e bisogni educativi speciali.
g)Integrazioneconilterritorioerapporticonlefamiglie
Analisi sistematica delle potenzialità offerte dal territorio. Incrementare la partecipazione delle famiglie agli OO.CC. (con particolare riguardo per il biennio dell’obbligo scolastico). Potenziamento della comunicazione interno/esterno attraverso i nuovi canali della tecnologia. Potenziamento organizzativo interno del settore didattico-amministrativo.
5.2.2Indicareinchemodogliobiettividiprocessopossonocontribuirealraggiungimentodellepriorità
Gli obiettivi di processo individuati possono contribuire in maniera determinante al raggiungimento delle priorità di cui sopra per le seguenti ragioni: il rafforzamento delle competenze di base di italiano e matematica nel biennio (lettura, comprensione e analisi del testo, scrittura di diverse tipologie testuali, applicazione delle abilità di calcolo e logico-matematiche alla soluzione di problemi) costituisce un bagaglio indispensabile per affrontare la complessità degli studi nell’arco di tutto il percorso formativo. L'attività laboratoriale e l’alternanza scuola-lavoro trova un posto centrale nel nucleo didattico perché può ridurre non solo l’abbandono scolastico ma anche favorire l’ orientamento lavorativo. Si ritiene, inoltre, necessario individuare nuove e diverse figure professionali, competenti e specializzate per monitorare la progettazione e constatarne l’efficacia.