Rapporto Autovalutazione · CAMPANIA 99.618,50 19,18 ITALIA 834.244,22 20,53 ... Dal questionario...

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Rapporto Autovalutazione Periodo di Riferimento - 2016/17 RAV Scuola - NAIC8EP00R NA - I.C. 85 CARO-BERLINGIERI SNV - Scuola: NAIC8EP00R prodotto il :10/07/2017 12:37:50 pagina 1

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Rapporto Autovalutazione

Periodo di Riferimento - 2016/17

RAV Scuola - NAIC8EP00R

NA - I.C. 85 CARO-BERLINGIERI

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1 Contesto e risorse 1.1 Popolazione scolastica

1.1.a Status socio economico e culturale delle famiglie degli studenti

1.1.a.1 Livello mediano dell'indice ESCS

1.1.a.1 Livello mediano dell'indice ESCS - Anno Scolastico 2015-2016

Istituto/Classe Background familiare mediano

NAIC8EP00R Basso

NAEE8EP01V

5 A Basso

5 B Basso

5 C Basso

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1.1.b Composizione della popolazione studentesca

1.1.b.1 Quota di studenti con famiglie svantaggiate

1.1.b.1 Quota di studenti con famiglie svantaggiate Anno scolastico 2015-2016

V Classe - Primaria

Istituto/Indirizzo Studenti svantaggiati(%) CAMPANIA (%) Sud (%) ITALIA (%)

NAIC8EP00R 5.3 1.5 1.3 0.8

1.1.b.1 Quota di studenti con famiglie svantaggiate Anno scolastico 2015-2016

III Classe - Secondaria I Grado

Istituto/Indirizzo Studenti svantaggiati(%) CAMPANIA (%) Sud (%) ITALIA (%)

NAIC8EP00R 2.0 1.8 1.3 0.8

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1.1.b.4 Quota di studenti con cittadinanza non italiana

Quota di studenti con cittadinanza non italiana SECONDARIE I GRADO - I grado Ordinario

Frequentanti totali Totale alunni frequentanti

887,00 8,00

- Benchmark*

NAPOLI 105.270,00 2.027,00

CAMPANIA 180.217,00 4.458,00

ITALIA 1.592.221,00 150.032,00

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Sezione di valutazione

1.1.d Rapporto studenti - insegnante

1.1.d.1 Numero medio di studenti per insegnante

Numero medio di studenti per insegnante

Totale Posti Numero Medio Studenti

NAIC8EP00R 120,08 23,09

- Benchmark*

NAPOLI 53.958,32 19,01

CAMPANIA 99.618,50 19,18

ITALIA 834.244,22 20,53

Domande GuidaQual e' il contesto socio-economico di provenienza degli studenti?

Qual è l'incidenza degli studenti provenienti da famiglie svantaggiate?

Quali caratteristiche presenta la popolazione studentesca (situazioni di disabilita', disturbi evolutivi, ecc.)?

Ci sono studenti con cittadinanza non italiana?

Ci sono gruppi di studenti che presentano caratteristiche particolari dal punto di vista della provenienza socio economica eculturale (es. studenti nomadi, studenti provenienti da zone particolarmente svantaggiate, ecc.)?

Il rapporto studenti - insegnante è adeguato per supportare la popolazione studentesca frequentante la scuola? Tale rapporto e' inlinea con il riferimento regionale?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)Con riferimento alla componente genitori siriscontrano,sebbene non prevalenti, casi di consolidato percorsodi studi e di impiego stabile, con conseguente attenzione perl’evento scuola e fattiva partecipazione all’impostazione e allaconduzione del dialogo educativo.La presenza di alunni stranieri,per quanto ridotta,rappresentaper gli Operatori della Scuola e per l’utenza un significativostimolo alla riflessione e alla ricerca di approcci autenticamenteinclusivi in termini di apprendimento,comunicazione esocializzazione.Agli alunni in situazione di svantaggio perché condizionati daitratti di deprivazione sociale e culturale del contesto familiare edal degrado del territorio vengono garantiti percorsi formativipersonalizzati e viene offerta la possibilità di partecipare aprogetti in orario aggiuntivo a scopo di potenziamento dellaqualità e dell’incisività dell’evento scuola.

Si rilevano realtà di marcato disagio ,caratterizzate da vissutidifficili e tendenzialmente emarginanti a causa del sussistere didisoccupazione, assenza di istruzione, impoverimento deiriferimenti valoriali e devianza comportamentale e relazionale.Dal questionario somministrato a un campione di genitoriemerge che il contesto socio-economico di provenienza dibuona parte degli alunni è medio-basso, in quanto si registrauna significativa percentuale di casi di mancato completamentodegli studi dell’obbligo ed è elevato il tasso di disoccupazione;in alcuni casi, fortemente critici, risultano disoccupati entrambii genitori.Le situazioni di deprivazione socio-economica,culturale evaloriale inducono svantaggio nei processi evolutivi per quantoconcerne lo sviluppo della dimensione cognitiva,la sferaespressivo-comunicativa e quella relazionale;la povertà disollecitazioni che caratterizza in questi casi il vissutoextrascolastico accentua l’evidenza con cui si manifestano ledifficoltà di apprendimento,comunicazione e socializzazioneindotte da condizioni di handicap e da disturbi specifici.

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1.2 Territorio e capitale sociale

1.2.a Disoccupazione

1.2.a.1 Tasso di disoccupazione

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1.2.a.1 Tasso di disoccupazione Anno 2016 - Fonte ISTAT

Territorio Tasso didisoccupazione %

ITALIA 11.6

Nord ovest 8.6

Liguria 9.1

GENOVA 9.9

IMPERIA 12.9

LA SPEZIA 10.1

SAVONA 6.3

Lombardia 7.8

BERGAMO 5.3

BRESCIA 8.5

COMO 7.4

CREMONA 7.4

LECCO 5.8

LODI 7.4

MILANO 7.5

MANTOVA 8.7

PAVIA 6.8

SONDRIO 7.2

VARESE 8.1

Piemonte 10.2

ALESSANDRIA 10.7

ASTI 7.2

BIELLA 7.9

CUNEO 6.3

NOVARA 9.4

TORINO 10.4

VERBANO-CUSIO-OSSOLA 6.3

VERCELLI 9

Valle D'Aosta 8.8

AOSTA 8.6

Nord est 7.2

Emilia-Romagna 7.7

BOLOGNA 5.4

FERRARA 10.6

FORLI' 7.4

MODENA 6.6

PIACENZA 7.5

PARMA 6.5

RAVENNA 9

REGGIO EMILIA 4.7

RIMINI 9.1

Friuli-Venezia Giulia 8

GORIZIA 9.2

PORDENONE 7.3

TRIESTE 8.1

UDINE 6.9

Trentino Alto Adige 5.3

BOLZANO 3.7

TRENTO 6.8

Veneto 7

BELLUNO 6.1

PADOVA 8

ROVIGO 8.6

TREVISO 6.9

VENEZIA 6.9

VICENZA 6.1

VERONA 5.3

Centro 10.6

Lazio 11.8

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1.2.a.1 Tasso di disoccupazione Anno 2016 - Fonte ISTAT

Lazio 11.8

FROSINONE 16.7

LATINA 15.4

RIETI 12

ROMA 9.7

VITERBO 14.9

Marche 9.9

ANCONA 9.4

ASCOLI PICENO 14.8

FERMO 7.3

MACERATA 9.2

PESARO 12.4

Toscana 9.1

AREZZO 9.2

FIRENZE 8

GROSSETO 7

LIVORNO 10.1

LUCCA 9.7

MASSA-CARRARA 16.5

PISA 7.2

PRATO 7.8

PISTOIA 15.9

SIENA 9.1

Umbria 10.4

PERUGIA 9.5

TERNI 9.7

Sud e Isole 19.3

Abruzzo 12.6

L'AQUILA 11.7

CHIETI 11.8

PESCARA 13.8

TERAMO 11

Basilicata 13.6

MATERA 12.7

POTENZA 13.5

Campania 19.7

AVELLINO 14.6

BENEVENTO 13.6

CASERTA 21

NAPOLI 22.8

SALERNO 17.4

Calabria 22.9

COSENZA 23.7

CATANZARO 19

CROTONE 28.3

REGGIOCALABRIA 23.9

VIBO VALENTIA 21.6

Molise 14.3

CAMPOBASSO 13.4

ISERNIA 11.1

Puglia 19.6

BARI 20.2

BRINDISI 17.1

BARLETTA 18.5

FOGGIA 17

LECCE 23

TARANTO 16.5

Sardegna 17.3

CAGLIARI 14.3

CARBONIA-IGLESIAS 20.5

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1.2.a.1 Tasso di disoccupazione Anno 2016 - Fonte ISTAT

CARBONIA-IGLESIAS 20.5

NUORO 12.7

OGLIASTRA 12.1

ORISTANO 19.8

OLBIA-TEMPIO 13.1

SASSARI 21.9

Sicilia 21.3

AGRIGENTO 24.2

CALTANISSETTA 21

CATANIA 18.5

ENNA 19.7

MESSINA 22.4

PALERMO 25.1

RAGUSA 19.3

SIRACUSA 24

TRAPANI 21.2

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1.2.b Immigrazione

1.2.b.1 Tasso di immigrazione

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1.2.b.1 Tasso di immigrazione Anno 2016 - Fonte ISTAT

Territorio Tasso diimmigrazione %

ITALIA 8.2

Nord ovest 10.6

Liguria 8.6

GENOVA 8.2

IMPERIA 10.6

LA SPEZIA 8.5

SAVONA 8.4

Lombardia 11.4

BERGAMO 11.3

BRESCIA 12.9

COMO 8.1

CREMONA 11.4

LECCO 8

LODI 11.5

MILANO 13.9

MANTOVA 12.7

PAVIA 10.7

SONDRIO 5

VARESE 8.4

Piemonte 9.5

ALESSANDRIA 10.4

ASTI 11.1

BIELLA 5.5

CUNEO 10.1

NOVARA 10

TORINO 9.7

VERBANO-CUSIO-OSSOLA 6

VERCELLI 7.9

Valle D'Aosta 6.6

AOSTA 6.6

Nord est 10.5

Emilia-Romagna 11.9

BOLOGNA 11.6

FERRARA 8.5

FORLI' 10.7

MODENA 13

PIACENZA 14.1

PARMA 13.5

RAVENNA 11.9

REGGIO EMILIA 12.7

RIMINI 10.8

Friuli-Venezia Giulia 8.6

GORIZIA 9

PORDENONE 10.3

TRIESTE 8.6

UDINE 7.4

Trentino Alto Adige 8.9

BOLZANO 8.9

TRENTO 9

Veneto 10.1

BELLUNO 6

PADOVA 10.1

ROVIGO 7.7

TREVISO 10.6

VENEZIA 9.5

VICENZA 10.2

VERONA 11.6

Centro 10.6

Lazio 10.9

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1.2.b.1 Tasso di immigrazione Anno 2016 - Fonte ISTAT

Lazio 10.9

FROSINONE 4.8

LATINA 8.3

RIETI 8.3

ROMA 12.1

VITERBO 9.3

Marche 9

ANCONA 9.4

ASCOLI PICENO 6.7

FERMO 10.2

MACERATA 10.1

PESARO 8.5

Toscana 10.5

AREZZO 10.7

FIRENZE 12.6

GROSSETO 9.8

LIVORNO 7.9

LUCCA 7.6

MASSA-CARRARA 6.9

PISA 9.6

PRATO 16

PISTOIA 9.3

SIENA 11.1

Umbria 10.8

PERUGIA 11.1

TERNI 9.9

Sud e Isole 3.8

Abruzzo 6.5

L'AQUILA 7.9

CHIETI 5.2

PESCARA 5.4

TERAMO 7.7

Basilicata 3.3

MATERA 4.5

POTENZA 2.7

Campania 3.9

AVELLINO 2.9

BENEVENTO 2.6

CASERTA 4.6

NAPOLI 3.7

SALERNO 4.6

Calabria 4.9

COSENZA 4.4

CATANZARO 4.7

CROTONE 5.9

REGGIOCALABRIA 5.4

VIBO VALENTIA 4.5

Molise 3.8

CAMPOBASSO 3.9

ISERNIA 3.7

Puglia 3

BARI 3.2

BRINDISI 2.4

BARLETTA 2.6

FOGGIA 4.2

LECCE 2.7

TARANTO 2

Sardegna 2.8

CAGLIARI 2.7

CARBONIA-IGLESIAS 1.4

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Sezione di valutazione

1.2.b.1 Tasso di immigrazione Anno 2016 - Fonte ISTAT

CARBONIA-IGLESIAS 1.4

NUORO 2.4

OGLIASTRA 1.6

ORISTANO 1.7

OLBIA-TEMPIO 7.3

SASSARI 2.6

Sicilia 3.6

AGRIGENTO 3.2

CALTANISSETTA 3.1

CATANIA 3

ENNA 2

MESSINA 4.3

PALERMO 2.9

RAGUSA 8

SIRACUSA 3.5

TRAPANI 4.1

Domande GuidaPer quali peculiarita' si caratterizza il territorio in cui e' collocata la scuola?

Qual è il contributo degli Enti Locali per l'istruzione e per le scuole del territorio?

Quali risorse e competenze presenti nel territorio rappresentano un'opportunita' per l'istituzione scolastica?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)Secondigliano, quartiere della Municipalità VII del Comune diNapoli, ha una cospicua popolazione e alta densità abitativa; iltessuto sociale, con ampia presenza di giovani, è eterogeneo perstatus socio-economici e livelli culturali.Associazioni varie propongono, a titolo gratuito, contesti diapprendimento, comunicazione e socializzazione, anchemediante forme di collaborazione con le Scuole e con altriSoggetti Istituzionali impegnati nei Servizi rivolti ai minori eallefamiglie: a titolo esemplificativo si cita il Centro EducativoTerritoriale, che svolge attività a carattere ludico-ricreativo edi doposcuola.Le Parrocchie fungono da centri di aggregazione per contrastarela deriva sociale e valoriale e le devianze comportamentali.Non mancano iniziative di spessore in termini di promozioneculturale: il Progetto SeLF (Secondigliano Libro Festival), peresempio, propone la lettura e la scrittura creativa per la scuolaprimaria e secondaria di primo grado.Nella Municipalità VII gli spazi verdi sono alquanto limitati;tuttavia, nei pressi della Scuola è situato un Parco Pubblico, perla pratica sportiva e lo sviluppo di spettacoli e altri tipi dieventi a valenza sociale e culturale.L'Ente Locale di riferimento è il Comune di Napoli,chefornisce gli Operatori socio-assistenziali,le soluzioni ditrasportoe altri presidi utili ad assicurare agli alunni diversamente abiliequivalenti opportunità di integrazione e maturazione.

Il complesso degli indicatori socio-economici configural’immagine di una realtà eterogenea, per la compresenza disituazioni di discreto benessere e di condizioni caratterizzateda livelli medio-alti di disagio, deprivazione e degrado: l’altotasso di disoccupazione (ancora più cospicuo se si considera lapopolazione femminile), i bassi livelli di istruzione eformazione, decisamente inferiori rispetto alla media cittadina enazionale , la precocità della maternità, l’incidenza dellacriminalità, fanno di Secondigliano un quartiere a forte rischiodi esclusione sociale.Le problematiche maggiori attengono alla condizione giovanile,come confermano indicatori quali l’alto numero di minoricollocati in strutture di accoglienza residenziale, l’elevato tassodi dispersione scolastica entro ed oltre l’adempimentodell’obbligo, il consistente numero di minori e giovanisegnalati ai Servizi di Assistenza Sociale e/o all’AutoritàGiudiziaria.I servizi rivolti ai minori e alle famiglie appaiono spessoinadeguati rispetto alle esigenze della cittadinanza,che in diversicasi manifesta un atteggiamento di sfiducia nei confronti delleIstituzioni.Il quartiere manca di centri strutturati per la pratica gratuitadell’attività sportiva; il Parco Pubblico adiacente alla Scuolaandrebbe riqualificato dal punto di vista della manutenzione edell’assetto ambientale e sottoposto ad adeguate forme disorveglianza al fine di ridurre il rischio di aggressioni e rapine.

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1.3 Risorse economiche e materiali

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1.3.c Sedi della scuola

1.3.c.1 Numero di sedi

Numero di sedi

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Una sede 14,5 11,6 4,9

Due sedi 12,1 8 3,4

Tre o quattro sedi 37,6 29,2 24,4

Cinque o più sedi 35,8 51,2 67,3

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Tre o quattro sedi

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1.3.d Palestra

1.3.d.1 Numero medio di palestre per sede

Numero medio di palestre per sede

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna palestra 5,9 7,4 3,3

Palestra non presente in tuttele sedi 66,3 72,6 80,5

Una palestra per sede 19,5 13,1 9,8

Più di una palestra per sede 8,3 6,8 6,5

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Palestra non presente in tutte le sedi

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1.3.e Laboratori

1.3.e.1 Numero medio di laboratori per sede

Istituto:NAIC8EP00R - Numero medio di laboratori per sede

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Numero medio di laboratoriper sede 3,66666666666667 2,07 1,73 1,72

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1.3.e.2 Presenza di laboratori mobili

Istituto:NAIC8EP00R - Presenza di laboratori mobili

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Presenza di laboratori mobili Laboratorio mobile presente 55,6 58,4 52

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1.3.e.3 Presenza di spazi alternativi per l'apprendimento

Istituto:NAIC8EP00R - Presenza di spazi alternativi per l'apprendimento

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Presenza di spazi alternativiper l'apprendimento

Spazi alternativi perl'apprendimento presenti 70,7 67,8 67,7

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1.3.e.5 Numero di computer, tablet e LIM ogni 100 studenti

Istituto:NAIC8EP00R - Numero di computer, tablet e LIM ogni 100 studenti

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Numero di Computer 10,24 8,16 9,69 9,09

Numero di Tablet 4,3 2,47 2,61 1,74

Numero di Lim 4,3 4,39 4,63 3,61

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1.3.f Biblioteca

1.3.f.1 Presenza della biblioteca

Istituto:NAIC8EP00R - Presenza della biblioteca

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Numero di Biblioteche 1 1,32 1,45 2,95

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Sezione di valutazione

1.3.f.2 Ampiezza del patrimonio librario

Ampiezza del patrimonio librario

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Meno di 500 Volumi 45,8 43,3 20,5

Da 500 a 1499 volumi 28,6 30,4 19,9

Da 1550 a 3499 volumi 18,7 19 25,8

Da 3500 a 5499 volumi 4,6 5,1 14,6

5500 volumi e oltre 2,3 2,3 19,3

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Meno di 500 volumi

Domande GuidaQuali sono le risorse economiche disponibili? Quali fonti di finanziamento riceve la scuola oltre a quelle statali? La scuolaricerca fonti di finanziamento aggiuntive?

Quali sono le caratteristiche delle strutture della scuola (es. struttura e sicurezza degli edifici, raggiungibilita' delle sedi, ecc.)?

Quali sono le caratteristiche degli spazi e delle dotazioni presenti (es. laboratori, biblioteca, palestre, LIM, pc, connessione ainternet, ecc.)?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto si articola in due Plessi: il Plesso T.L. Caro, piùprossimo al centro del quartiere, concerne la scuola secondariadi primo grado e gli Uffici di Presidenza e Segreteria,mentre ilPlesso 85° Berlingieri, più decentrato e degradato, ospita lascuola primaria e la scuola dell’infanzia,in più padiglioni.I Plessi sono insediati in costruzioni edificate per l’usoscolastico; l’articolazione architettonica e i pertinenti spaziaperti sono stati progettati e realizzati nel rispetto del D.M.18/12/1975; le aree di pertinenza esterna consentono l’afflussoe il deflusso dell’utenza e l’accesso e la sosta di veicoli ovenecessario. Il Plesso T.L.Caro, edificato secondo i modernicriteri e parametri della tecnica delle costruzioni, è statorealizzato con strutture antisismiche. Esso è situato presso lostazionamento della Linea 184 di trasporto pubblico urbano, checollega il quartiere con il centro storico della città.La Scuola dispone di un accettabile complesso di attrezzaturetecnologiche funzionanti:-Laboratori di tipo informatico, musicale, artistico e scientifico,Lavagne Interattive Multimediali in tutte le aule, per la scuolasecondaria di primo grado;-1 LIM per ogni piano dei Padiglioni della scuola primaria;-1 LIM nel Padiglione della scuola dell’infanzia.Grazie al Progetto "Scuole belle", a partire dall'a.s. 2014/15l’Istituto fruisce di interventi di riqualificazione dei locali.

Il Plesso Berlingieri è stato edificato precedentementeall’entrata in vigore delle leggi relative al rischio sismico dellestrutture; ad oggi non è noto allo scrivente alcun intervento diretrofit sismico.Il laboratorio informatico strutturato ad uso della scuolasecondaria di primo grado è dotato di strumentazioni alquantoobsolete; va inoltre segnalato che è piuttosto debole la rete diconnessione a Internet, giacché un’unica linea serve tanto leattività didattiche quanto quelle amministrative, conconseguente sovraccarico del sistema a causa del grande flussodi dati input/output determinato dall’uso simultaneo dimolteplici postazioni.Con riferimento al Plesso Berlingieri va evidenziato che èinsufficiente l’attuale dotazione di attrezzature di rilievotecnico e tecnologico e che manca la connessione a Internet;vaaltresì sottolineato il fatto che i Padiglioni ospitanti la scuolaprimaria necessitano di interventi di manutenzione strutturalecon riferimento ai servizi igienici,alla recinzione e alrivestimento di copertura.Le risorse assegnate dal Comune per la manutenzionedell’edificio scolastico, di cui l’Ente Locale è proprietario, sonodi solito piuttosto limitate; le sollecitazioni rivolte dalla Scuolaall’Ufficio Tecnico della Municipalità VII in merito allanecessità di intervento trovano riscontro in tempi talvolta lunghi rispetto all’articolazione degli impegni edelle esigenze concernenti l’attività scolastica e didattica.

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1.4 Risorse professionali

1.4.a Caratteristiche degli insegnanti

1.4.a.1 Tipologia di contratto degli insegnanti

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia di contratto degli insegnanti Anno scolastico 2016-2017

Insegnanti a tempo indeterminato Insegnanti a tempo determinato

N° % N° % TOTALE

NAIC8EP00R 104 92,9 8 7,1 100,0

- Benchmark*

NAPOLI 47.849 91,4 4.501 8,6 100,0

CAMPANIA 90.557 92,2 7.639 7,8 100,0

ITALIA 707.376 85,4 120.913 14,6 100,0

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1.4.a.2 Insegnanti a tempo indeterminato per fasce di eta'

Istituto:NAIC8EP00R - Insegnanti a tempo indeterminato per fasce di età Anno scolastico 2016-2017

<35 35-44 45-54 55+ Totale

N° % N° % N° % N° % TOTALE

NAIC8EP00R 1 1,0 25 24,0 34 32,7 44 42,3 100,0

- Benchmark*

NAPOLI 806 1,7 8.507 17,8 18.804 39,3 19.732 41,2 100,0

CAMPANIA 1.491 1,6 15.494 17,1 34.624 38,2 39.148 43,1 100,0

ITALIA 18.376 2,5 150.080 20,6 268.550 36,9 290.603 39,9 100,0

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1.4.a.4 Insegnanti a tempo indeterminato per anni di servizio nella scuola (stabilita')

Istituto:NAIC8EP00R - Fasce Anni di Servizio degli insegnanti Anno scolastico 2015-2016

Corrente Anno Da 2 a 5 anni Da 6 a 10 anni Oltre 10 anni

N° % N° % N° % N° %

NAIC8EP00R 13 17,1 19 25,0 13 17,1 31 40,8

- Benchmark*

NAPOLI 7.938 19,9 10.986 27,5 7.219 18,1 13.771 34,5

CAMPANIA 16.188 21,2 21.051 27,6 13.732 18,0 25.246 33,1

ITALIA 142.749 22,4 160.477 25,2 118.878 18,7 215.112 33,8

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1.4.b Caratteristiche del Dirigente scolastico

1.4.b.1 Tipo di incarico del Dirigente scolastico

Tipo incarico del Dirigente scolastico - Anno Scolastico 2016-2017

Incarico effettivo Incarico nominale Incarico di reggenza Incarico di presidenzaNessun incarico didirigenza attivo al

26/03/2015

ISTITUTO X

- Benchmark*

N° % N° % N° % N° % N° %

NAPOLI 497 94,8 10 1,9 17 3,2 - 0,0 - 0,0

CAMPANIA 941 82,0 12 1,0 64 5,6 - 0,0 - 0,0

ITALIA 6.965 81,1 166 1,9 1.429 16,6 32 0,4 - 0,0

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1.4.b.2 Anni di esperienza come Dirigente scolastico

Anni di esperienza come Dirigente scolastico

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Fino a 1 anno 4,7 6,7 2,3

Da 2 a 3 anni 29,1 27,9 22,6

Da 4 a 5 anni 0 0,6 20,8

Più di 5 anni 66,2 64,8 54,3

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Da 2 a 3 anni

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Sezione di valutazione

1.4.b.3 Anni di servizio nella scuola

Anni di servizio nella scuola

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Fino a 1 anno 12,5 19,3 20,4

Da 2 a 3 anni 34,9 35,6 34,6

Da 4 a 5 anni 13,4 13,4 20,6

Più di 5 anni 39,1 31,7 24,4

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Da 2 a 3 anni

Domande GuidaQuali le caratteristiche socio anagrafiche del personale (es. eta', tipo di contratto, anni di servizio e stabilita' nella scuola)?

Quali le competenze professionali e i titoli posseduti dai docenti (es. certificazioni linguistiche, informatiche, ecc.)?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)E’ buono il grado di stabilità del personale docente: gliinsegnanti con contratto a tempo indeterminato rappresentanoinfatti un’alta percentuale della comunità professionale; perquanto concerne l’età media dei docenti e il bagaglio pregressodi esperienze di insegnamento, si riscontra un adeguato grado dicompensazione tra insegnanti più giovani e insegnanti piùmaturi, con conseguente proficuo scambio di sollecitazioni intermini di idee innovative ed esperienze consolidate, entro edoltre il circuito riflessivo, progettuale ed operativorappresentato dal team di appartenenza.I docenti operanti nella Scuola con contratto a tempoindeterminato possiedono un bagaglio piuttosto ricco diesperienze e competenze, come attesta la natura articolata ecomplessa del curriculum vitae et studiorum di molti diessi,utile a testimoniare l’impegno profuso nell’acquisizione enel potenziamento degli strumenti culturali e metodologiciattraverso il conseguimento di titoli accademici e abilitazioni;lapercentuale di laureati è piuttosto alta e si riscontra ladisponibilità al conseguimento di titoli professionalizzanti inaggiunta a quello necessario per l’accesso al ruolo operativo diriferimento.

I docenti con lunga esperienza si mostrano talvolta non moltoricettivi rispetto alla possibilità di innovare positivamente ladidattica avvicinando i metodi di insegnamento alle modalità diapprendimento proprie dei giovani nell’etàcontemporanea, caratterizzata da rapide e profondetrasformazioni nelle modalità di ricerca edelaborazione dei dati e nei canali di comunicazione einterazione; persistono atteggiamenti diresistenza alla valorizzazione delle nuove tecnologiedell’informazione e della comunicazione, siaper il vincolo ancora troppo forte alla parola scritta e al libro ditesto come fondamentali mediatori cognitivi, sia perl’inadeguata formazione in materia di TIC. Le certificazioni arilievo informatico e l’aggiornamento in materia di relazioneeducativo-didattica anche tecnologicamente mediata sono parteintegrante del curriculum dei docenti solo in alcuni casi.Va altresì rilevata la necessità di rafforzare il livello dipertinenza degli approcci metodologici con riferimentoall’handicap, ai disturbi specifici e ai casi di deprivazione esvantaggio,nonché in relazione a peculiari talenti in uno o piùcampi del sapere e della comunicazione.Attualmente l’attenzione per le competenze dei docenti nelcampo delle lingue straniere risulta marginale rispetto allanecessità di superare gli approcci trasmissivi strutturando unadidattica per competenze e più autenticamente inclusiva.

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Lista Indicatori Scuola - Sezione: ContestoPOPOLAZIONE SCOLASTICA: Alunni H, Alunnicon DSA e Disturbi evolutivi , Alunni stranieri

CONTESTO - POPOLAZIONESCOLASTICA.pdf

INDICATORE: SPAZI; DESCRITTORI:NUMERO DI SEDI, PALESTRE, LABORATORIE BIBLIOTECHE

CONTESTO - RISORSE ECONOMICHE EMATERIALI.pdf

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2 Esiti 2.1 Risultati scolastici

2.1.a Esiti degli scrutini

2.1.a.1 Studenti ammessi alla classe successiva

2.1.a.1 Studenti ammessi alla classe successiva - Primaria

Anno scolastico 2014/15 Anno scolastico 2015/16

% classe 1 % classe 2 % classe 3 % classe 4 % classe 5 % classe 1 % classe 2 % classe 3 % classe 4 % classe 5

NAIC8EP00R 97,0 98,4 98,4 96,4 100,0 100,0 98,5 98,4 100,0 98,3

- Benchmark*NAPOLI 94,4 95,1 95,0 95,1 94,7 89,3 90,0 90,3 89,9 89,6

CAMPANIA 95,1 95,6 95,8 95,7 95,5 91,3 91,8 92,2 91,9 91,7

Italia 96,9 97,3 97,4 97,4 97,2 93,7 94,1 94,1 94,1 93,8

2.1.a.1 Studenti ammessi alla classe successiva - Secondaria di I° grado

Anno scolastico 2014/15 Anno scolastico 2015/16

% classe 1 % classe 2 % classe 1 % classe 2

NAIC8EP00R 0,0 0,0 100,0 99,4

- Benchmark*NAPOLI 89,6 90,0 93,8 94,7

CAMPANIA 92,0 92,5 95,5 96,3

Italia 93,6 94,0 95,1 95,6

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2.1.a.3 Studenti diplomati per votazione conseguita all'esame di stato

2.1.a.3 Studenti diplomati per votazione conseguita all'esame

Anno scolastico 2014/15 Anno scolastico 2015/16

6 (%) 7 (%) 8 (%) 9 (%) 10 (%) 10 e Lode (%) 6 (%) 7 (%) 8 (%) 9 (%) 10 (%) 10 e Lode (%)

NAIC8EP00R 25,9 34,3 19,4 14,8 5,1 0,5 25,8 24,2 26,7 17,5 4,6 1,2

- Benchmark*

NAPOLI 29,8 26,7 20,4 14,6 6,1 2,5 27,4 27,1 20,7 15,3 6,2 3,3

CAMPANIA 27,0 26,6 20,9 15,7 7,0 2,9 25,2 26,7 21,1 16,4 7,1 3,5

ITALIA 25,3 27,0 22,4 16,4 5,9 3,1 24,2 27,1 22,6 16,7 5,8 3,5

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2.1.b Trasferimenti e abbandoni

2.1.b.1 Studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d'anno

2.1.b.1 Studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d'anno Anno scolastico 2015/16 - Primaria

% classe 1 % classe 2 % classe 3 % classe 4 % classe 5

NAIC8EP00R 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

- Benchmark*

NAPOLI 0,3 0,1 0,1 0,1 0,0

CAMPANIA 0,3 0,1 0,1 0,1 0,1

Italia 0,3 0,1 0,1 0,1 0,1

2.1.b.1 Studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d'anno Anno scolastico 2015/16 - Secondaria di I° grado

% classe 1 % classe 2 % classe 3

NAIC8EP00R 0,0 0,0 0,0

- Benchmark*

NAPOLI 0,4 0,4 0,4

CAMPANIA 0,3 0,3 0,3

Italia 0,2 0,2 0,2

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2.1.b.2 Studenti trasferiti - in entrata - in corso d'anno

2.1.b.2 Studenti trasferiti - in entrata - in corso d'anno Anno scolastico 2015/16 - Primaria

% classe 1 % classe 2 % classe 3 % classe 4 % classe 5

NAIC8EP00R 0,0 0,0 1,7 0,0 3,4

- Benchmark*

NAPOLI 3,0 2,6 2,2 1,9 1,3

CAMPANIA 2,7 2,3 1,9 1,7 1,1

Italia 2,0 1,7 1,6 1,5 1,0

2.1.b.2 Studenti trasferiti - in entrata - in corso d'anno Anno scolastico 2015/16 - Secondaria di I° grado

% classe 1 % classe 2 % classe 3

NAIC8EP00R 2,9 3,5 0,6

- Benchmark*

NAPOLI 2,1 1,4 0,7

CAMPANIA 1,7 1,2 0,7

Italia 1,3 1,2 0,7

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Sezione di valutazione

2.1.b.3 Studenti trasferiti - in uscita - in corso d'anno

2.1.b.3 Studenti trasferiti - in uscita - in corso d'anno Anno scolastico 2015/16 - Primaria

% classe 1 % classe 2 % classe 3 % classe 4 % classe 5

NAIC8EP00R 6,2 2,9 3,0 3,1 0,0

- Benchmark*

NAPOLI 3,7 3,0 2,5 2,2 1,6

CAMPANIA 3,5 2,8 2,3 2,0 1,4

Italia 2,9 2,3 2,1 1,9 1,5

2.1.b.3 Studenti trasferiti - in uscita - in corso d'anno Anno scolastico 2015/16 - Secondaria di I° grado

% classe 1 % classe 2 % classe 3

NAIC8EP00R 7,8 3,7 1,2

- Benchmark*

NAPOLI 2,9 2,5 1,7

CAMPANIA 2,4 2,1 1,4

Italia 2,1 2,0 1,6

Domande GuidaQuanti studenti sono ammessi alle classi successive? Ci sono concentrazioni di non ammessi in alcuni anni di corso e/o indirizzidi studio (per le scuole del II ciclo)?

Per le scuole del II ciclo - Quanti sono gli studenti sospesi in giudizio? I debiti formativi si concentrano in determinate discipline,anni di corso, indirizzi e/o sezioni?

Quali considerazioni si possono fare analizzando la distribuzione degli studenti per fascia di voto conseguito all'Esame di Stato(es. una parte consistente si colloca nelle fasce più basse, ci sono distribuzioni anomale per alcune fasce, cosa emerge dalconfronto con il dato medio nazionale)?

Quanti e quali studenti abbandonano la scuola e perche'?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Per la scuola primaria le ammissioni alla classe successiva o alsuccessivo grado dell’obbligo scolastico testimoniano esitipositivi,in linea con i datilocali,regionali e nazionali,nelle ultime tre annualità,inclusaquella corrente.Per la scuola secondaria di primo grado l’andamento èanalogo;circa ’Esame di Stato conclusivo del Primo Ciclo diIstruzione si rileva un incremento delle valutazionicorrispondenti a voti intermedi o medio-alti. La valutazionefinale considera non solo le conoscenze,abilità e competenzeacquisite,ma anche il grado di maturazione globale rilevatorispetto alla situazione di partenza e alle caratteristiche diciascun alunno;i criteri di valutazionerisultano pertanto sufficientemente articolati e sensibili rispettoalla necessità di cogliere i diversi aspetti del processo formativoesperito dagli alunni attraverso l’interazione con i docenti e coni compagni.Va inoltre segnalato che la valutazione non è intesain chiave di riscontro meramente quantitativo e sommativo deirisultati conseguiti,bensì è concepita anche come vaglioqualitativo dell’adeguatezza dell’intervento formativo e deiprocessi di risposta dell’alunno alle sollecitazioni educative edidattiche.Il fenomeno dell’ insuccesso e dell’abbandono riguarda lascuola secondaria di primo grado e il passaggio ai successivilivelli dell’istruzione obbligatoria, piuttosto che la scuolaprimaria,secondo valori in linea rispetto ai dati locali, regionalie nazionali.

Dal confronto tra i dati afferenti agli ultimi tre anni scolastici,inclusa la corrente annualità, non risultano variazionisignificative con riferimento alle valutazioni alte,sia per quantoriguarda le classi iniziali e intermedie,sia per quanto concernele classi finali e la conclusione del percorso del Primo Ciclo diIstruzione attraverso l’Esame di Stato.Con riferimento ai casi formativi più problematici prevale ilriconoscimento di progressi soggettivi sul pianocomportamentale e relazionale rispetto al riscontro di congruiavanzamenti in ambito cognitivo,operativo edespressivo;a tale proposito,si considerano le situazioni didegrado e deprivazione che alcuni alunni esperiscono nelvissuto extrascolastico e si tiene conto del fatto che la ratificadell’insuccesso formativo attraverso la mancata ammissionealla classe successiva o al successivo grado può tradursi nelconfigurarsi del fenomeno dell’abbandono,con conseguentemancato compimento del percorso relativo al Primo Ciclo diIstruzione e dell’adempimento dell’obbligo di istruzione eformazione.Il punto di debolezza rappresentato dalla molteplicità dei casiper i quali la sufficienza in termini di risultati scolastici è daintendersi limitatamente ad acquisizioni minime è compensatodal punto di forza consistente nell’approccio empatico allecriticità preadolescenziali della crescita, esasperate dasituazioni di degrado e deprivazione.

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Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: Gli studenti della scuola portano avanti

regolarmente il loro percorso di studi, lo concludono econseguono risultati soddisfacenti agli esami finali.

Situazione della scuola

C’e' una percentuale superiore ai riferimenti nazionali distudenti trasferiti in uscita, ci sono concentrazioni superiori airiferimenti nazionali di studenti non ammessi all'annosuccessivo e/o di abbandoni nella maggior parte degli anni dicorso, sedio indirizzi di scuola. Nel II ciclo la quota di studenticon debiti scolastici e' superiore ai riferimenti nazionali per lamaggior parte degli indirizzi di studio. La quota di studenticollocata nella fascia di voto piu' bassa all'Esame di Stato(6 nelI ciclo; 60 nel II ciclo) e' decisamente superiore ai riferimentinazionali.

1 - Molto critica

2 -

Gli studenti non ammessi all'anno successivo e/o gli abbandoniin generale sono in linea con i riferimenti nazionali, anche se inalcuni anni di corso, sezioni, plessi o indirizzi di scuola sonosuperiori. Nella secondaria di II grado la quota di studentisospesi in giudizio per debiti scolastici è pari ai riferimentinazionali e superiore ai riferimenti per alcuni indirizzi di studio.La distribuzione dei voti all'Esame di Stato evidenzia unaconcentrazione lievemente superiore ai riferimenti nazionali distudenti collocati nelle fasce di punteggio piu' basse (6-7 nel Iciclo; 60-70 nel II ciclo). La quota di studenti collocata nellefasce di voto medio-basse all'Esame di stato (6-7 nel I ciclo; 60-70 nel II ciclo) e' superiore ai riferimenti nazionali.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La quota di studenti ammessa all'anno successivo e' in linea coni riferimenti nazionali. Gli abbandoni e i trasferimenti in uscitasono inferiori ai riferimenti nazionali. Nella secondaria di IIgrado la quota di studenti sospesi in giudizio per debitiscolastici e' pari o inferiore ai riferimenti nazionali. La quota distudenti collocata nelle fasce di punteggio medio alte all'Esamedi Stato (8-10 e lode nel I ciclo; 81-100 e lode nel II ciclo) e'superiore o pari ai riferimenti nazionali.

5 - Positiva

6 -

La quota di studenti ammessa all'anno successivo e' superiore airiferimenti nazionali. Non si registrano abbandoni e itrasferimenti in uscita sono inferiori ai riferimenti nazionali.Nella secondaria di II grado la quota di studenti sospesi ingiudizio per debiti scolastici e' decisamente inferiore airiferimenti nazionali. La quota di studenti collocata nelle fascedi punteggio piu' alte (9-10 e lode nel I ciclo; 91-100 e lode nelII ciclo) all'Esame di Stato e' superiore ai riferimenti nazionali.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoI casi di insuccesso e abbandono impongono la rivisitazione delle strategie di inclusione con riferimento a situazioni connotate dadeprivazione socio-culturale e devianza comportamentale e relazionale.Tuttavia,si tratta di un numero limitato,rappresentatosoprattutto da alunni per i quali la frequenza estremamente irregolare,persistente nonostante le sollecitazioni rivolte dalla Scuolaalle famiglie,ha vanificato gli interventi di recupero,e da alunni con condotte gravemente inadeguate,per i quali è risultatoinefficace anche il raccordo con i Servizi Sociali e con il Polo Territoriale per la Mediazione.In alcuni gruppi classe la concentrazione di criticità appare elevata;pertanto,è necessario rivolgere maggiore attenzione allaformazione delle classi,valutando più analiticamente il fascicolo degli alunni in entrata.Nella corrente annualità la Scuola hapotenziato la documentazione educativa utile ad accompagnare gli alunni interni nel percorso formativo,con peculiare interesseper gli alunni diversamente abili,per i quali si è strutturato il Portfolio,e per gli alunni in uscita dalla scuola primaria,per i quali siè prodotto singolarmente un report relativo agli esiti delle prove INVALSI;inoltre,il Modello per la Certificazione delleCompetenze integra le indicazioni sperimentali del MIUR con l’attenzione per le competenze di cittadinanza e per gliapprendimenti non codificati come discipline e competenze istituzionalmente riconosciute oppure sviluppati,in via formale, nonformale o informale,nel vissuto extrascolastico.Va inoltre considerato che nelle aree deprivate l'emergere di Bisogni Educativi Speciali è particolarmente evidente;occorrequindi rafforzare le strategie di raccordo con la famiglia e con Operatori accreditati,al fine di strutturare opportunamente gliinterventi formativi,personalizzando i percorsi in ragione delle difficoltà e delle potenzialità individuali, per un più congruopotenziamento dei risultati scolastici.

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2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali

2.2.a Risultati degli studenti nelle prove di italiano e matematica

2.2.a.1234 Punteggio in italiano e matematica

*Differenze nel punteggio rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile (ESCS)

Istituto: NAIC8EP00R - Risultati degli studenti nelle prove di italiano e matematica - Anno Scolastico 2015/16

Prova di Italiano Prova di Matematica

LivelloClasse/Plesso/Cla

ssePunteggio medio Campania Sud ITALIA Punt. ESCS (*) Punteggio medio Campania Sud ITALIA Punt. ESCS (*)

47,6 47,7 48,2 53,6 52,0 51,0

2-Scuola primaria- Classi seconde 55,2 n.d. 46,4 n.d.

NAEE8EP01V 55,2 n/a n/a n/a n/a 46,4 n/a n/a n/a n/a

NAEE8EP01V -2 A 43,0 n.d. 38,6 n.d.

NAEE8EP01V -2 B 71,9 n.d. 54,8 n.d.

NAEE8EP01V -2 C 51,8 n.d. 46,4 n.d.

62,3 62,4 63,5 49,0 49,7 51,0

5-Scuola primaria- Classi quinte 49,8 -5,8 39,6 -11,9

NAEE8EP01V 49,8 n/a n/a n/a n/a 39,6 n/a n/a n/a n/a

NAEE8EP01V -5 A 47,9 -7,7 37,3 -13,3

NAEE8EP01V -5 B 32,0 -24,4 21,0 -30,9

NAEE8EP01V -5 C 67,6 12,6 55,8 5,8

52,0 54,2 57,6 41,3 44,0 48,1

8-Scuolasecondaria di Igrado - Classi

terze

55,0 n.d. 43,5 n.d.

NAMM8EP01T 55,0 n/a n/a n/a n/a 43,5 n/a n/a n/a n/a

NAMM8EP01T -3 A 58,3 n.d. 32,1 n.d.

NAMM8EP01T -3 B 59,8 n.d. 38,8 n.d.

NAMM8EP01T -3 C 48,4 n.d. 61,3 n.d.

NAMM8EP01T -3 D 53,4 n.d. 22,2 n.d.

NAMM8EP01T -3 E 63,9 n.d. 51,3 n.d.

NAMM8EP01T -3 F 56,4 n.d. 43,6 n.d.

NAMM8EP01T -3 G 60,3 n.d. 51,9 n.d.

NAMM8EP01T -3 H 57,3 n.d. 54,8 n.d.

NAMM8EP01T -3 I 54,2 n.d. 51,7 n.d.

NAMM8EP01T -3 L 52,3 n.d. 33,6 n.d.

NAMM8EP01T -3 M 34,3 n.d. 20,3 n.d.

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2.2.b Variabilita' dei risultati nelle prove di italiano e matematica

2.2.b.1 Alunni collocati nei diversi livelli in italiano e in matematica

2.2.b.1 Alunni collocati nei diversi livelli in italiano e in matematica - Anno Scolastico 2015/16

Italiano Matematica

Classe/Istituto/Raggruppamento

geografico

NumerostudentiLivello 1

NumerostudentiLivello 2

NumerostudentiLivello 3

NumerostudentiLivello 4

NumerostudentiLivello 5

NumerostudentiLivello 1

NumerostudentiLivello 2

NumerostudentiLivello 3

NumerostudentiLivello 4

NumerostudentiLivello 5

NAEE8EP01V -2 A 9 5 1 1 4 11 3 3 1 2

NAEE8EP01V -2 B 1 0 0 2 16 0 2 10 7 0

NAEE8EP01V -2 C 3 2 5 7 5 7 6 5 2 2

% studentiLivello 1

% studentiLivello 2

% studentiLivello 3

% studentiLivello 4

% studentiLivello 5

% studentiLivello 1

% studentiLivello 2

% studentiLivello 3

% studentiLivello 4

% studentiLivello 5

NAIC8EP00R 21,3 11,5 9,8 16,4 41,0 29,5 18,0 29,5 16,4 6,6

Campania 36,1 13,7 12,1 6,2 31,9 29,2 16,5 11,3 5,3 37,8

Sud 36,2 13,6 12,1 5,7 32,4 30,5 17,6 12,1 5,2 34,5

Italia 35,2 13,3 11,9 6,1 33,5 30,1 20,0 12,8 6,1 31,1

2.2.b.1 Alunni collocati nei diversi livelli in italiano e in matematica - Anno Scolastico 2015/16

Italiano Matematica

Classe/Istituto/Raggruppamento

geografico

NumerostudentiLivello 1

NumerostudentiLivello 2

NumerostudentiLivello 3

NumerostudentiLivello 4

NumerostudentiLivello 5

NumerostudentiLivello 1

NumerostudentiLivello 2

NumerostudentiLivello 3

NumerostudentiLivello 4

NumerostudentiLivello 5

NAEE8EP01V -5 A 10 2 4 1 1 10 5 1 1 0

NAEE8EP01V -5 B 8 4 0 0 0 9 2 0 0 0

NAEE8EP01V -5 C 1 2 4 4 3 0 2 9 2 2

% studentiLivello 1

% studentiLivello 2

% studentiLivello 3

% studentiLivello 4

% studentiLivello 5

% studentiLivello 1

% studentiLivello 2

% studentiLivello 3

% studentiLivello 4

% studentiLivello 5

NAIC8EP00R 43,2 18,2 18,2 11,4 9,1 44,2 20,9 23,3 7,0 4,6

Campania 25,0 15,2 20,4 17,7 21,8 31,0 17,6 13,7 12,8 25,0

Sud 24,0 15,7 21,0 18,8 20,4 29,5 17,7 14,1 13,0 25,6

Italia 20,8 16,4 22,1 20,0 20,6 27,4 17,8 14,1 13,4 27,3

2.2.b.1 Alunni collocati nei diversi livelli in italiano e in matematica - Anno Scolastico 2015/16

Italiano Matematica

Classe/Istituto/Raggruppamento

geografico

NumerostudentiLivello 1

NumerostudentiLivello 2

NumerostudentiLivello 3

NumerostudentiLivello 4

NumerostudentiLivello 5

NumerostudentiLivello 1

NumerostudentiLivello 2

NumerostudentiLivello 3

NumerostudentiLivello 4

NumerostudentiLivello 5

NAMM8EP01T -3 A 2 2 12 5 1 14 5 0 1 2

NAMM8EP01T -3 B 5 6 4 0 8 15 1 2 1 4

NAMM8EP01T -3 C 7 16 7 0 0 0 3 5 4 16

NAMM8EP01T -3 D 11 0 2 2 6 20 0 0 1 0

NAMM8EP01T -3 E 3 1 1 9 5 1 3 8 5 2

NAMM8EP01T -3 F 3 6 6 1 3 2 9 8 0 0

NAMM8EP01T -3 G 4 5 5 13 2 4 7 2 8 8

NAMM8EP01T -3 H 1 10 4 4 2 2 3 5 2 9

NAMM8EP01T -3 I 2 8 6 2 0 1 5 3 4 5

NAMM8EP01T -3 L 5 4 1 3 1 8 4 0 1 1

NAMM8EP01T -3 M 13 1 0 0 0 14 0 0 0 0

% studentiLivello 1

% studentiLivello 2

% studentiLivello 3

% studentiLivello 4

% studentiLivello 5

% studentiLivello 1

% studentiLivello 2

% studentiLivello 3

% studentiLivello 4

% studentiLivello 5

NAIC8EP00R 24,4 25,6 20,9 17,0 12,2 35,5 17,5 14,5 11,8 20,6

Campania 31,9 22,6 16,4 14,7 14,4 40,6 20,0 12,3 10,4 16,8

Sud 27,7 21,7 16,5 15,5 18,6 36,0 19,0 12,7 10,6 21,7

Italia 22,2 19,4 17,0 16,9 24,5 30,1 16,9 12,6 11,7 28,7

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2.2.b.2 Variabilita' dei punteggi tra le classi e dentro le classi

2.2.b.2 - Variabilità dei punteggi TRA le classi e DENTRO le classi - Italiano e Matematica - Scuola primaria - Classiseconde - Anno Scolastico 2015/16

Istituto/Raggruppamento geografico TRA_ita (%) DENTRO_ita (%) TRA_mat (%) DENTRO_mat (%)

NAIC8EP00R 34,7 65,3 19,3 80,7

- Benchmark*

Sud 10,7 89,3 15,0 85,0

ITALIA 8,2 91,8 11,2 88,8

2.2.b.2 - Variabilità dei punteggi TRA le classi e DENTRO le classi - Italiano e Matematica - Scuola primaria - Classiquinte - Anno Scolastico 2015/16

Istituto/Raggruppamento geografico TRA_ita (%) DENTRO_ita (%) TRA_mat (%) DENTRO_mat (%)

NAIC8EP00R 41,9 58,1 67,4 32,5

- Benchmark*

Sud 12,9 87,2 36,2 63,8

ITALIA 8,6 91,4 18,2 81,8

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Sezione di valutazione

2.2.c Variabilita' dei risultati fra le classi

2.2.c.1 Effetto della scuola sui risultati degli studenti nelle prove

Effetto della scuola sui risultati degli studenti nelle prove - Italiano Scuola primaria - Classi quinte

Istituzione scolastica nel suo complesso

Confronto tra il punteggioosservato dell'istituzione

scolastica e il punteggio dellaregione

Effetto scuola positivo Effetto scuola leggermentepositivo

Effetto scuola pari alla mediaregionale

Effetto scuola leggermentenegativo Effetto scuola negativo

Sopra la media regionale

Intorno alla media regionale

Sotto la media regionale X

Effetto della scuola sui risultati degli studenti nelle prove - Matematica Scuola primaria - Classi quinte

Istituzione scolastica nel suo complesso

Confronto tra il punteggioosservato dell'istituzione

scolastica e il punteggio dellaregione

Effetto scuola positivo Effetto scuola leggermentepositivo

Effetto scuola pari alla mediaregionale

Effetto scuola leggermentenegativo Effetto scuola negativo

Sopra la media regionale

Intorno alla media regionale

Sotto la media regionale X

Effetto della scuola sui risultati degli studenti nelle prove - Italiano Scuola secondaria di I grado - Classi terze

Istituzione scolastica nel suo complesso

Confronto tra il punteggioosservato dell'istituzione

scolastica e il punteggio dellaregione

Effetto scuola positivo Effetto scuola leggermentepositivo

Effetto scuola pari alla mediaregionale

Effetto scuola leggermentenegativo Effetto scuola negativo

Sopra la media regionale X

Intorno alla media regionale

Sotto la media regionale

Effetto della scuola sui risultati degli studenti nelle prove - Matematica Scuola secondaria di I grado - Classi terze

Istituzione scolastica nel suo complesso

Confronto tra il punteggioosservato dell'istituzione

scolastica e il punteggio dellaregione

Effetto scuola positivo Effetto scuola leggermentepositivo

Effetto scuola pari alla mediaregionale

Effetto scuola leggermentenegativo Effetto scuola negativo

Sopra la media regionale X

Intorno alla media regionale

Sotto la media regionale

Domande GuidaQuali risultati raggiunge la scuola nelle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica?

Quali sono le differenze rispetto a scuole con contesto socio economico e culturale simile?

Come si distribuiscono gli studenti nei diversi livelli in italiano e matematica? Qual e' la concentrazione di studenti nel livello 1?

La scuola riesce ad assicurare una variabilita' contenuta tra le varie classi?

Qual è l'effetto attribuibile alla scuola sui risultati degli apprendimenti? Nel caso in cui l'effetto scuola sia inferiore a quellomedio regionale, quali potrebbero essere le motivazioni? L'effetto scuola e' simile per l'italiano e la matematica?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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Per aggiornare il RAV e di conseguenza revisionare il PTOF eil PDM, laScuola ha approfondito l’analisi dei propri approcci allequestioni educativo-didattiche e dei traguardi formativieffettivamente raggiunti,prendendo atto della necessità diriportare nel PDM non solo la priorità concernentel’incremento dei risultati scolastici complessivamente intesi,maanche la priorità riguardante nello specifico il rinforzo degliesiti delle Prove INVALSI;è infatti significativo il confronto con i dati relativi a scuoleradicate in contesti simili e con il quadro nazionale,perindividuare il grado di adeguatezza dei traguardi conseguiti inrelazione all’utenza,al territorio e agli obiettivi da perseguiresecondo il sistema nazionale di istruzione eformazione. Si ritiene che tale presa di consapevolezza inmerito al rilievodelle Prove INVALSI e dei loro esiti per l’adeguamento degliapprocci e per la rivisitazione dei traguardi sia una componentedi rilievo, attestante il processo di maturazione esperito dallacomunità professionale attraverso le dinamiche di autoanalisi eautovalutazione, da cui devono scaturire le ipotesi diottimizzazione e le azioni ad esse conseguenti.Va inoltre segnalato che, per integrare ulteriormente ilpotenziamento dell’offerta formativa e della didattica, la Scuolaha destinato ore aggiuntive ad approcci funzionaliall’incremento degli esiti,con attività di recupero epotenziamento.

Per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo gradoil confronto tra quest’anno e i precedenti mostra unmiglioramento in entrambe le Prove,soprattutto per quantoriguarda le annualità conclusive,mentre i confronti pregressiattestavano un progressivo peggioramento con l’avanzare delleannualità; ad ogni modo,soprattutto per lamatematica,considerata non in merito al calcolo bensì nelleimplicazioni logiche,l’incremento dei risultati, pur significativorispetto al quadro locale e regionale,non è pienamentesoddisfacente se confrontato con i dati relativi al quadronazionale.Lo stato attuale non consente di ritenereindiscutibilmente stabile la linea di miglioramento.Un’ulteriore criticità è la difformità dei risultati tra le classiparallele coinvolte,sia per l’italiano sia per la matematica, comeattesta l’anomala concentrazione degli esiti peggiori e di quellimigliori in riferimento a determinati gruppi classe.Anche i riscontri riguardanti l’effetto scuola non sono del tuttorassicuranti,perché l’Istituto si inquadra in una situazione privadi connotazioni palesemente positive sebbene non caratterizzatain chiave nettamente negativa.La Scuola intende rimodulare ulteriormente i propri approccimetodologici nell’orario standard e nelle attività aggiuntive,rivisitando gli interventi di recupero,consolidamento epotenziamento,per contrastare più efficacemente icondizionamenti negativi indotti dal degrado del contesto.

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: Gli studenti della scuola raggiungono

livelli di apprendimento soddisfacenti in italiano ematematica in relazione ai livelli di partenza e alle

caratteristiche del contesto.

Situazione della scuola

Il punteggio degli studenti della scuola nelle prove INVALSI diitaliano e matematica e' inferiore rispetto alle scuole conbackground socio-economico e culturale simile. La variabilita'tra le classi in italiano e matematica e' superiore a quella media.La quota di studenti collocata nel livello 1 in italiano e inmatematica e' in generale superiore a quella media regionale.L'effetto attribuibile alla scuola sugli apprendimenti e' inferioreall'effetto medio regionale, inoltre i punteggi medi di scuolasono inferiori a quelli medi regionali.

1 - Molto critica

2 -

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle proveINVALSI e' in linea con quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. La variabilita' tra classi in italianoe in matematica e' pari a quella media o poco superiore, ci sonocasi di singole classi in italiano e matematica che si discostanoin negativo dalla media della scuola. La quota di studenticollocata nel livello 1 in italiano e in matematica e' in linea conla media regionale, anche se ci sono alcuni anni di corso oindirizzi di studi in cui tale quota e' superiore alla media.L'effetto attribuibile alla scuola sugli apprendimenti e' pari oleggermente superiore all'effetto medio regionale, anche se ipunteggi medi di scuola sono inferiori a quelli medi regionali,oppure i punteggi medi sono pari a quelli medi regionali, anchese l'effetto scuola e' inferiore all'effetto medio regionale.

3 - Con qualche criticita'

4 -

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle proveINVALSI e' superiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. La variabilita' tra classi in italianoe matematica e' pari a quella media di poco inferiore, oppurealcune classi si discostano in positivo dalla media della scuola.La quota di studenti collocata nel livello 1 in italiano e inmatematica è inferiore alla media regionale. L'effettoattribuibile alla scuola sugli apprendimenti e' pari all'effettomedio regionale e i punteggi medi di scuola sono superiori aquelli medi regionali, oppure l'effetto scuola e' superioreall'effetto medio regionale e i punteggi medi di scuola sono paria quelli medi regionali.

5 - Positiva

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6 -

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle proveINVALSI e' superiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano ematematica e' inferiore a quella media. La quota di studenticollocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' inferiorealla media regionale. L'effetto attribuibile alla scuola sugliapprendimenti e' superiore all'effetto medio regionale e anche ipunteggi medi di scuola sono superiori a quelli medi regionali.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoI risultati INVALSI della corrente annualità mostrano un miglioramento per entrambi i segmenti coinvolti, miglioramento per ilquale la Scuola riconosce il nesso con le iniziative progettuali e didattiche intraprese; in ragione di ciò, si ritiene che laprecedente valutazione corrispondente all’indice numerico 3 possa essere superata.Tuttavia, il rilievo valutativo non è pienamente positivo, e quindi si deve attestare sul 4 piuttosto che sul 5, in quanto non si hacertezza della stabilità della tendenza al miglioramento; inoltre, persiste il divario rispetto al quadro nazionale e non apparerisolta la criticità rappresentata dalla variabilità degli esiti sia all’interno dei gruppi classe sia nel confronto tra le classi parallelecoinvolte, problematiche che suggeriscono di rivisitare la ratio della formazione delle classi e gli approcci metodologici e dipotenziare i tempi delle attività destinate al recupero, al consolidamento e al potenziamento. Si sottolinea inoltre che, rispetto aifattori negativi innescati dai tratti di degrado del contesto territoriale in termini di povertà degli stimoli intellettuali e bassamotivazione all’apprendimento, la Scuola non incide abbastanza efficacemente nell’azione di prevenzione e contrasto; va inoltrerafforzata la capacità di interpretazione qualitativa dei riscontri quantitativi, a partire dal distinguere le varie tipologie dicompetenze, anche trasversali, che le Prove sono mirate a testare.

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2.3 Competenze chiave europee

Sezione di valutazione

Domande GuidaQuali sono le competenze chiave europee su cui la scuola lavora maggiormente?

In che modo la scuola valuta le competenze chiave (osservazione del comportamento, individuazione di indicatori, questionari,ecc.)? La scuola adotta criteri comuni per valutare l'acquisizione delle competenze chiave?

Gli studenti hanno sviluppato adeguate competenze sociali e civiche (rispetto di sé e degli altri, rispetto di regole condivise,ecc.)?

Gli studenti hanno acquisito competenze digitali adeguate (capacità di valutare le informazioni disponibili in rete, capacità digestire i propri profili on line, capacità di comunicare efficacemente con gli altri a distanza, ecc.)?

Gli studenti hanno acquisito buone strategie per imparare ad apprendere (capacità di schematizzare e sintetizzare, ricercaautonoma di informazioni, ecc.)?

Gli studenti hanno acquisito abilità adeguate allo sviluppo dello spirito di iniziativa e imprenditorialità (progettazione, senso diresponsabilità, collaborazione, ecc.)?

Se la scuola adotta forme di certificazione delle competenze o altri sistemi di valutazione, quali livelli di padronanzaraggiungono gli studenti nelle competenze chiave a conclusione di determinati segmenti del loro percorso (V primaria, IIIsecondaria di I grado, II secondaria di II grado)?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)La Scuola promuove lo sviluppo delle competenze chiaveeuropee per l’apprendimento permanente e la cittadinanzaattiva,con rimando agli assi culturali e agli ambitidisciplinari;alla periodica rivisitazione della progettazioneconseguono moduli educativo-didattici di apprendimentoautentico perché assimilabile a situazioni problematicheesperibili nel vissuto,mediante la declinazione di compitisignificativi e compiti di realtà da affrontare con approcciolaboratoriale,combinando in chiave euristica immersione econcettualizzazione.Nella valutazione del profitto si tiene conto non solo degliavanzamenti settoriali ma anche della capacità di trasferirecontenuti,linguaggi e metodi da un campo all’altro dellaconoscenza e della comunicazione; per la valutazione delcomportamento si considera l'atteggiamento che ciascun alunnoassume nel rapporto con gli adulti e con i pari, nel rispetto delleregole e nella conduzione di impegni e responsabilità.Al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione,il livello delle competenze chiave di apprendimentopermanente e cittadinanza attiva è rilevato in uno specificodocumento di certificazione, adattato dalla Scuola rispetto alModello Sperimentale del MIUR, con specifica attenzione allacapacità di risolvere problemi e di interagire con gli altri suipotesi di miglioramento e con peculiare interesse per eventualiulteriori apprendimenti sollecitati dalla Scuola e/odall’extrascuola.

Nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo gradole competenze di molti alunni risultano, in entrata, piuttostocarenti, a causa dei tratti di degrado socio-economico, culturalee valoriale del territorio.Soprattutto nella scuola secondaria di primo grado siriscontrano problematiche evidenti,tanto in termini dicompetenze per l’apprendimento quanto in chiave dicompetenze di cittadinanza,giacché le criticità della fase pre-adolescenziale inaspriscono gli atteggiamenti oppositivi rispettoagli impegni e alle regole che l’evento scuola comporta epotenziano gli effetti dei condizionamenti negativi del vissutoextrascolastico.Va inoltre considerato che la Scuola non ha ancora risoltopienamente le criticità insite nella ratio della formazione delleclassi, pur avendo avviato un processo di riflessione e dirivisitazione degli approcci. E’altresì necessario rilevare che leazioni per il miglioramento della progettazione formativa edell’azione educativo-didattica e per il potenziamentodell’osservazione continua e della rilevazione sistematica deiprogressi e delle difficoltà testimoniati da ciascun alunnorichiedono consolidamento, per rafforzare la trasversalità, lalaboratorialità e la metacognizione; inoltre, la comunitàprofessionale ha da sostenere lo sforzo per una più puntualedefinizione di riferimenti, modalità, strumenti e tempi delmonitoraggio dei processi formativi,del riscontro degli esiti edella valutazione dei risultati.

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: Gli studenti della scuola acquisiscono

livelli soddisfacenti nelle competenze sociali e civiche,nell'imparare a imparare, nelle competenze digitali e nello

spirito di iniziativa e imprenditorialità.

Situazione della scuola

La maggior parte degli studenti della scuola non raggiungelivelli sufficienti in relazione alle competenze chiaveconsiderate (competenze sociali e civiche, imparare a imparare,competenze digitali, spirito di iniziativa e imprenditorialita').

1 - Molto critica

2 -

La maggior parte degli studenti della scuola raggiunge livellisufficienti in relazione ad almeno due competenze chiave traquelle considerate (competenze sociali e civiche, imparare aimparare, competenze digitali, spirito di iniziativa eimprenditorialita').

3 - Con qualche criticita'

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4 -

La maggior parte degli studenti della scuola raggiunge livellibuoni in relazione ad almeno due competenze chiave tra quelleconsiderate (competenze sociali e civiche, imparare a imparare,competenze digitali, spirito di iniziativa e imprenditorialita').

5 - Positiva

6 -

La maggior parte degli studenti della scuola raggiunge livelliottimali in relazione ad almeno due competenze chiave traquelle considerate (competenze sociali e civiche, imparare aimparare, competenze digitali, spirito di iniziativa eimprenditorialita').

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoRisulta discreto il tasso di successo formativo,che implica,pur nel diversificarsi dei singoli casi,lo sviluppo di adeguati livelli dicompetenza cognitiva,comunicativa e sociale,con riferimento all’apprendimento permanente e alla cittadinanzaattiva.Tuttavia,non è consolidata la declinazione del percorso di ciascun segmento e del curricolo verticale secondo i caratteridella progettazione,della didattica e della valutazione per competenze;nello specifico,appare incompleta la fase di superamentodegli approcci trasmissivi e settoriali a vantaggio della trasversalità,della laboratorialità e delle strategie euristiche emetacognitive.L’attuale attenzione per la declinazione di compiti significativi e compiti di realtà nella scuola primaria e nella scuola secondariadi primo grado testimonia,ad ogni modo,la valorizzazione della capacità di riconoscere ed affrontare situazioni problematicheindividuando opportunità,vincoli,risorse interne ed esterne e relazioni tra i fatti,nonché interagendo con gli altri secondo progettidi miglioramento; un ulteriore aspetto positivo è rappresentato dal fatto che nella certificazione delle competenze si consideraanche la ricognizione di eventuali acquisizioni,non codificate come competenze disciplinari e come competenze chiave,emersenell’evento scuola e/o sollecitate dall’extrascuola.Si ha inoltre consapevolezza della necessità di rivedere l’approccio alla valutazione,considerandone sia la connotazionediagnostica e sommativa, sia la caratterizzazione prognostica e formativa, in modo da combinare criteri e grigliecomuni,parametri quantitativi e rilievi qualitativi per il riscontro degli esiti di profitto e condotta e il rilancio della progettazione;parallelamente,va rivisitata l’attività di verifica,da radicare nel fluire dell’interazione educativo-didattica per laregistrazione,anche con rubriche di osservazione, di performance autentiche,intese come comportamenti misurabili o comunqueosservabili o rilevabili.

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2.4 Risultati a distanza

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Sezione di valutazione

2.4.a.3 Punteggio prove INVALSI II anno di sec. II grado (due anni prima erano in III sec. I grado)

Punteggio conseguito nelle prova di Italiano del II anno del II grado del 2015/16 dalle classi III del I grado così come erano formate nel 2013

Istituzione scolastica nel suo complesso

Classi/Istituto (2013) Plesso (2013) Sezione (2013)

Punteggio percentualedi Italiano corretto dal

cheating nella provadel 2016

Confronto rispetto alpunteggio medio in

Italiano della regione diappartenenza

Confronto rispetto alpunteggio medio inItaliano dell'area

geografica diappartenenza

Confronto rispetto alpunteggio medio inItaliano nazionale

Percentuale dicopertura di Italiano

NAIC8EP00R NAMM8EP01T A 0,00 31,58

NAIC8EP00R NAMM8EP01T B 0,00 40,91

NAIC8EP00R NAMM8EP01T C 55,36 75,86

NAIC8EP00R NAMM8EP01T D 0,00 21,05

NAIC8EP00R NAMM8EP01T E 0,00 14,29

NAIC8EP00R NAMM8EP01T F 0,00 21,05

NAIC8EP00R NAMM8EP01T G 0,00 48,15

NAIC8EP00R NAMM8EP01T H 0,00 13,04

NAIC8EP00R NAMM8EP01T I 0,00 45,83

NAIC8EP00R NAMM8EP01T L 0,00 33,33

NAIC8EP00R 0,00 0,00 0,00 0,00 36,61

Punteggio conseguito nelle prova di Matematica del II anno del II grado del 2015/16 dalle classi III del I grado così come erano formate nel 2013

Istituzione scolastica nel suo complesso

Classi/Istituto (2013) Plesso (2013) Sezione (2013)

Punteggio percentualedi Matematica corretto

dal cheating nellaprova del 2016

Confronto rispetto alpunteggio medio inMatematica della

regione diappartenenza

Confronto rispetto alpunteggio medio in

Matematica dell'areageografica diappartenenza

Confronto rispetto alpunteggio medio in

Matematica nazionale

Percentuale dicopertura diMatematica

NAIC8EP00R NAMM8EP01T A 0,00 31,58

NAIC8EP00R NAMM8EP01T B 0,00 40,91

NAIC8EP00R NAMM8EP01T C 35,98 75,86

NAIC8EP00R NAMM8EP01T D 0,00 21,05

NAIC8EP00R NAMM8EP01T E 0,00 14,29

NAIC8EP00R NAMM8EP01T F 0,00 21,05

NAIC8EP00R NAMM8EP01T G 44,95 48,15

NAIC8EP00R NAMM8EP01T H 0,00 13,04

NAIC8EP00R NAMM8EP01T I 0,00 45,83

NAIC8EP00R NAMM8EP01T L 0,00 33,33

NAIC8EP00R 0,00 37,50

Domande GuidaPer la scuola primaria - Gli studenti usciti dalla scuola primaria quali risultati hanno nella scuola secondaria? Quali sono irisultati nelle prove INVALSI degli studenti usciti dalla scuola primaria al termine del terzo anno di scuola secondaria di I grado?

Per la scuola secondaria di I grado - Gli studenti usciti dalla scuola secondaria di I grado quali risultati hanno nella scuolasecondaria di II grado? Quali sono i risultati nelle prove INVALSI degli studenti usciti dal primo ciclo al termine del secondoanno di scuola secondaria di II grado?

Per la scuola secondaria di II grado - Qual è la riuscita dei propri studenti nei successivi percorsi di studio? Quanti studentiiscritti all'università non hanno conseguito crediti (CFU)? Quanti ne hanno conseguiti più della metà?

Per la scuola secondaria di II grado - Qual è la riuscita dei propri studenti nel mondo del lavoro? Qual è la quota di studentioccupati entro tre anni dal diploma? Quanti mesi attendono gli studenti per il primo contratto? Quali sono le tipologie di contrattoprevalenti?

Per la scuola secondaria di II grado - Considerata la quota di studenti che in media si iscrive all'università e la quota di studentiche in media risulta avere rapporti di lavoro, quanti studenti orientativamente risultano fuori da questi percorsi formativi eoccupazionali rispetto ai dati regionali?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

SNV - Scuola: NAIC8EP00R prodotto il :10/07/2017 12:37:50 pagina 46

Accompagnamento,continuità e orientamento sostengono ilsuccesso formativo mediante la personalizzazione dei percorsi ei nessi di raccordo tra i segmenti,per promuovere congruirisultati a breve-medio termine e a distanza.Diversificando i metodi si stimolano varie intelligenze e sisupportano gli alunni nel riconoscereattitudini,potenzialità,competenze acquisite e daacquisire,soprattutto negli anni ponte;l’articolarsi della Scuolacome Istituto Comprensivo favorisce il riscontro dei risultati adistanza per gli alunni interni,facendo rilevare per i tre segmentiesiti positivi in un’ampia percentuale di casi,nonostante leflessioni negative connesse alle criticità della crescita e ai trattidi degrado del contesto.Nell'ultimo anno del primo ciclo diistruzione i docenti forniscono indicazioni per la sceltadell'indirizzo di studio o formazione professionale,insistendosia sulla peculiarità di ciascun alunno,da evidenziare in fased’Esame,sia sui percorsi attivi nel territorio.Molti degli alunniche si attengono al consiglio orientativo affrontanopositivamente il successivo percorso.Si rivolge specifica attenzione agli alunni disabili,per i quali latracciabilità dei risultati a distanza è sostenuta dal confronto tradocenti,famiglia e Operatori dei servizi medico-sanitari e socio-assistenziali;si è avviata l’articolazione del Portfolio,insieme didocumenti e commenti attestanti inclinazioni, difficoltà eprogressi realizzati nel tempo.

Malgrado le azioni di accompagnamento,continuità eorientamento,la ricognizione dei risultati a distanza mostra indiversi casi il sussistere di flessioni negative,per l’incidere dellecriticità della crescita e dei tratti di degrado del contestoambientale e familiare.Va rafforzata la documentazione arilievo educativo,registrando non solo gli esiti,attraverso lascheda di valutazione,il modello di certificazione dellecompetenze e il report delle prove INVALSI,ma anche iprocessi,mediante rubriche di osservazione,con riferimento alcurricolo verticale di Istituto e ai traguardi di competenzarelativi ai vari segmenti;in tal modo,si implementa l’attenzioneper la maturazione di ciascun alunno e si integra il Portfolio pergli alunni disabili.Un’ulteriore dimensione da potenziare riguarda l’interazionecon le famiglie e con altri Soggetti istituzionali:se si considerache il consiglio orientativo è seguito da poco più della metàdegli studenti e che in alcuni casi,per quanto limitati,i genitorinon si preoccupano dell’iscrizione al percorso successivo,risultaevidente che bisogna coinvolgere con maggiore pregnanza gliadulti di riferimento,le Scuole del secondo grado,le AgenzieFormative accreditate dalla Regione,l’Assessorato all’Istruzionee l’Ufficio Servizi Educativi del Comune,per contrastareinsuccesso,abbandono e dispersione.Per tutti i livelli di intervento vanno definiti gli opportunistrumenti e dispositivi procedurali.

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: Gli studenti in uscita dalla scuola hanno

successo nei successivi percorsi di studio e di lavoro.Situazione della scuola

Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivopercorso di studio sono insoddisfacenti. Nel passaggio dallascuola primaria alla secondaria molti studenti presentanodifficolta' nello studio, hanno voti bassi, alcuni di loro non sonoammessi alla classe successiva. Gli studenti usciti dalla primariae dalla secondaria dopo due o tre anni ottengono risultati medinelle prove INVALSI di italiano e matematica decisamenteinferiori a quelli medi regionali. Per le scuole del II ciclo - Irisultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'università sonomolto scarsi; la percentuale di diplomati che non ha acquisitoCFU dopo un anno di università e' decisamente superiore airiferimenti nazionali. Nel complesso la quota di diplomati che oha un contratto di lavoro o prosegue negli studi e' decisamenteinferiore a quella regionale (inferiore al 75%).

1 - Molto critica

2 -

Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivopercorso di studio sono sufficienti. Nel passaggio dalla scuolaprimaria alla secondaria in generale gli studenti non presentanodifficolta', anche se una quota di studenti ha difficolta' nellostudio e voti bassi. Gli studenti usciti dalla primaria e dallasecondaria dopo due o tre anni ottengono risultati medi nelleprove INVALSI di italiano e matematica di poco inferiori aquelli medi nazionali. Per le scuole del II ciclo - I risultatiraggiunti dagli studenti immatricolati all'università sonomediocri; la percentuale di diplomati che ha acquisito menodella metà di CFU dopo un anno di universita' e' superiore airiferimenti. Nel complesso la quota di diplomati che o ha uncontratto di lavoro o prosegue negli studi e' di poco inferiore aquella regionale (intorno al 75-80%).

3 - Con qualche criticita'

4 -

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Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivopercorso di studio sono buoni: pochi studenti incontranodifficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classesuccessiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo distudio) e il numero di abbandoni nel percorso di studisuccessivo e' molto contenuto. Gli studenti usciti dalla primariae dalla secondaria dopo due o tre anni ottengono risultati medinelle prove INVALSI di italiano e matematica di poco superioria quelli medi nazionali. Per le scuole del II ciclo - I risultatiraggiunti dagli studenti immatricolati all'università sono buoni.La percentuale di diplomati che ha acquisito piu' della meta' diCFU dopo un anno di universita' e' pari ai riferimenti regionali.C'e' una bassa incidenza di studenti che non prosegue neglistudi universitari e non e' inserita nel mondo del lavoro rispettoai riferimenti regionali (intorno al 15%). Nel complesso laquota di diplomati che o ha un contratto di lavoro o proseguenegli studi e' di poco superiore a quella regionale (intornoall'85-90%).

5 - Positiva

6 -

Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel percorsosuccessivo di studio sono molto positivi: in rari casi gli studentiincontrano difficolta' di apprendimento (non sono ammessi allaclasse successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzodi studio) e non ci sono episodi di abbandono degli studi nelpercorso successivo. Gli studenti usciti dalla primaria e dallasecondaria dopo due o tre anni ottengono risultati medi nelleprove INVALSI di italiano e matematica decisamente superioria quelli medi nazionali. Per le scuole del II ciclo - I risultatiraggiunti dagli studenti immatricolati all'università sono moltopositivi. La percentuale di diplomati che ha acquisito piu' dellameta' di CFU dopo un anno di universita' e' superiore airiferimenti regionali. Nel complesso la quota di diplomati che oha un contratto di lavoro o prosegue negli studi e' decisamentesuperiore a quella regionale (superiore al 90%).

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoL’approccio della Scuola alla questione dei risultati a distanza,da intendere non semplicemente come riscontro di esiti, ma anchee innanzitutto come promozione di effetti formativi a lungo termine oltre che a breve e medio termine,va decisamentepotenziato,sia rinforzando i circuiti riflessivi,sia definendo strumenti progettuali per lo sviluppo di interventi più incisivi neltempo,sia declinando procedure per la rilevazione,lo screening e la lettura critica dei dati.Rispetto alle diverse implicazioni del problema,la Scuola manifesta sensibilità e un certo grado di consapevolezza, comedimostra il fatto che il modello di certificazione delle competenze,autonomamente adattato partendo dalla sperimentazionelanciata dal MIUR,non riguarda solo le discipline e le aree disciplinari confluenti,settorialmente e trasversalmente,nellecompetenze chiave per l’apprendimento permanente,ma anche la sfera delle competenze chiave per la cittadinanza attiva,conattenzione per la capacità di problematizzare la realtà e di concepire ipotesi di miglioramento valorizzando la propriaindividualità e il rapporto con gli altri,nonché per eventuali ulteriori apprendimenti, significativi nella crescita,sollecitati dallaScuola e/o dall’extrascuola. Inoltre,il ridimensionare l’attenzione per i contenuti, insistendo su linguaggi e metodi, conferma unmutare degli approcci educativo-didattici coerente con l’intento di rendere gli alunni coscienti della propria maturazione e arteficidella strutturazione del proprio percorso di conoscenza e di vita,ben oltre la durata del percorso scolastico e formativo.Al contempo,però,appare arduo cogliere e gestire i fattori di condizionamento che,a prescindere dall’azione della Scuola e dialtre Agenzie Educative,possono incidere,anche negativamente,entro ed oltre l’arco del Primo Ciclo di Istruzione,sullamotivazione allo studio e alla formazione e sul grado di partecipazione e di impegno del singolo soggetto.

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Lista Indicatori Scuola - Sezione: EsitiAnalisi dei dati Prova INValSI a.s. 2013/2014 restituzione dati_invalsi_prova

nazionale_2014.pdfREPORT INVALSI SCUOLA SECONDARIA1°GRADO

REPORT INVALSI SC.SEC. 1°GR..pdf

GRAFICO VOTI CUMULATIVI INVALSI SC.SEC. 1°GR. 15-16 E 16-17

GRAFICO INVALSI VOTI CUMULATIVI 15-16 E16-17 SC. SEC 1° GR..pdf

GRAFICO PUNTEGGIO INVALSI ITALIANO15-16 E 16-17 SC.SEC.1°GR.

GRAFICO PUNTEGGIO INVALSI ITALIANO15-16 E 16-17 SC.SEC.1°GR..pdf

GRAFICO PUNTEGGIO INVALSIMATEMATICA 15-16 E 16-17 SC.SEC.1°GR.

GRAFICO PUNTEGGIO INVALSIMATEMATICA 15-16 E 16-17SC.SEC.1°GR..pdf

TABELLA INVALSI SCUOLA SECONDARIA DI1° GRADO 15-16

TABELLA INVALSI SCUOLA SECONDARIA 1°GRADO 15-16.pdf

TABELLA INVALSI SCUOLA SECONDARIA DI1° GRADO 16-17

TABELLA INVALSI SCUOLA SECONDARIA DI1°GRADO 16-17.pdf

REPORT INVALSI SCUOLA PRIMARIA 16-17 REPORT INVALSI SCUOLA PRIMARIA 16-17.pdf

PROIEZIONI DI MIGLIORAMENTO PER ILRISCONTRO DEI RISULTATI A DISTANZA

PROIEZIONI DI MIGLIORAMENTO PER ILRISCONTRO DEI RISULTATI A DISTANZA.pdf

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3A Processi - Pratiche educative e didattiche 3A.1 Curricolo, progettazione e valutazione

Subarea: Curricolo e offerta formativa

3.1.a Curricolo

3.1.a.1 Numerosita' degli aspetti relativi all'elaborazione del curricolo-PRIMARIA

Numerosita' degli aspetti relativi all'elaborazione del curricolo-PRIMARIA

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

1-2 aspetti 5,1 4,1 4,4

3-4 aspetti 4,4 3,3 4,2

5-6 aspetti 24,5 23,5 33,5

Da 7 aspetti in su 66 69,1 57,8

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Da 7 aspetti in su

3.1.a.1 Numerosita' degli aspetti relativi all'elaborazione del curricolo-SECONDARIA

Numerosita' degli aspetti relativi all'elaborazione del curricolo-SECONDARIA

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

1-2 aspetti 3,9 2,8 4,6

3-4 aspetti 4,3 3,2 4,2

5-6 aspetti 23,8 22,2 33,2

Da 7 aspetti in su 68 71,8 58

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Da 7 aspetti in su

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3.1.a.2 Tipologia degli aspetti del curricolo-PRIMARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia degli aspetti del curricolo-PRIMARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Curricolo di scuola peritaliano Presente 92,6 94 94

Curricolo di scuola permatematica Presente 92,6 94 93,9

Curricolo di scuola per lalingua inglese Presente 90,6 92,5 90,6

Curricolo di scuola perscienze Presente 88,6 90,9 88,7

Curricolo di scuola per altrediscipline Presente 84,2 87,3 86,9

Curricolo per lo sviluppo dellecompetenze trasversali Presente 71,8 71,6 59,2

Profilo delle competenze dapossedere in uscita dalla

scuolaPresente 86,6 86 79,3

Quota del monte ore annualeper la realizzazione di

discipline e attivita'autonomamente scelte dalla

scuola

Dato mancante 32,6 34,1 27

Altro Presente 9,4 9,1 9,6

3.1.a.2 Tipologia degli aspetti del curricolo-SECONDARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia degli aspetti del curricolo-SECONDARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Curricolo di scuola peritaliano Presente 94,2 94,9 93,1

Curricolo di scuola permatematica Presente 93,8 94,7 93,1

Curricolo di scuola per lalingua inglese Presente 92,3 93,4 90,6

Curricolo di scuola perscienze Presente 91,2 92,5 88,4

Curricolo di scuola per altrediscipline Presente 87,3 88,8 86,3

Curricolo per lo sviluppo dellecompetenze trasversali Presente 73,5 71,8 59,1

Profilo delle competenze dapossedere in uscita dalla

scuolaPresente 86,9 86,8 80,4

Quota del monte ore annualeper la realizzazione di

discipline e attivita'autonomamente scelte dalla

scuola

Dato mancante 26,2 30,9 26,4

Altro Presente 10 8,8 9

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3.1.b Progettazione didattica

3.1.b.1 Numerosita' degli aspetti relativi alla progettazione didattica-PRIMARIA

Numerosita' degli aspetti relativi alla progettazione didattica-PRIMARIA

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

1 - 2 Aspetti 3,4 3,6 4,6

3 - 4 Aspetti 32,2 30,9 36,5

5 - 6 Aspetti 28,1 28,1 27,7

Da 7 aspetti in su 36,3 37,3 31,2

Situazione della scuola:NAIC8EP00R 5-6 aspetti

3.1.b.1 Numerosita' degli aspetti relativi alla progettazione didattica-SECONDARIA

Numerosita' degli aspetti relativi alla progettazione didattica-SECONDARIA

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

1 - 2 Aspetti 1,2 1,9 5,7

3 - 4 Aspetti 40,2 36,5 38

5 - 6 Aspetti 24,2 24,6 24,6

Da 7 aspetti in su 34,4 37,1 31,7

Situazione della scuola:NAIC8EP00R 5-6 aspetti

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3.1.b.2 Tipologia degli aspetti della progettazione didattica-PRIMARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia degli aspetti della progettazione didattica-PRIMARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Utilizzo di modelli comuni atutta la scuola per la

progettazione didatticaPresente 85,9 89,4 83,6

Progettazione di itineraricomuni per specifici gruppi di

studentiPresente 67,8 68,5 69,3

Programmazione per classiparallele Presente 89,9 89,6 87,7

Programmazione perdipartimenti disciplinari o per

ambiti disciplinariPresente 63,4 65,4 65

Programmazione in continuita'verticale Presente 61,7 59,2 55,5

Definizione di criteri divalutazione comuni per le

diverse disciplineDato Mancante 79,2 80,4 72,9

Progettazione di moduli ounita' didattiche per il

recupero delle competenzeDato Mancante 55,7 55,1 49,6

Progettazione di moduli ounita' didattiche per ilpotenziamento delle

competenze

Dato Mancante 50,3 49,4 42,1

Altro Presente 2,7 4,1 4,7

3.1.b.2 Tipologia degli aspetti della progettazione didattica-SECONDARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia degli aspetti della progettazione didattica-SECONDARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Utilizzo di modelli comuni atutta la scuola per la

progettazione didatticaPresente 84,6 87,9 81,3

Progettazione di itineraricomuni per specifici gruppi di

studentiPresente 68,5 67,5 68,2

Programmazione per classiparallele Dato Mancante 61,2 67,6 62,9

Programmazione perdipartimenti disciplinari o per

ambiti disciplinariPresente 89,6 86,7 83,1

Programmazione in continuita'verticale Presente 52,3 53 51,4

Definizione di criteri divalutazione comuni per le

diverse disciplineDato Mancante 77,3 79,3 72,9

Progettazione di moduli ounita' didattiche per il

recupero delle competenzeDato Mancante 53,5 53,4 50,6

Progettazione di moduli ounita' didattiche per ilpotenziamento delle

competenze

Dato Mancante 49,2 48,8 45,4

Altro Presente 3,8 4,4 4,5

Domande GuidaA partire dai documenti ministeriali di riferimento, in che modo il curricolo di istituto e' stato articolato per rispondere ai bisogniformativi degli studenti e alle attese educative e formative del contesto locale?

La scuola ha individuato quali traguardi di competenza gli studenti nei diversi anni dovrebbero acquisire? Sono individuateanche le competenze chiave europee (es. competenze sociali e civiche)?

Gli insegnanti utilizzano il curricolo definito dalla scuola come strumento di lavoro per la loro attività?

Le attività di ampliamento dell’offerta formativa sono progettate in raccordo con il curricolo di istituto?

Gli obiettivi e le abilità/competenze da raggiungere attraverso i progetti di ampliamento dell'offerta formativa sono individuati inmodo chiaro?

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Subarea: Progettazione didattica

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Nell'elaborazione del curricolo si tiene conto dellecaratteristiche sociali e culturali del contesto,per adeguarel’intervento formativo alle esigenze dell’utenza e al contempoper stimolare l’emergere di bisogni più articolati e complessi.Il Curricolo d'Istituto,declinato in soluzione verticale,prevedeun approccio per competenze,trasversali oltre chesettoriali,poiché si punta alla formazione integrale ed armonicadella persona.Gli interventi di recupero e di potenziamento sicombinano in maniera equilibrata attraverso lo sviluppo diattività a matrice laboratoriale,tali da consentire il giustorapporto fra la dimensione operativa e il graduale tendereall’astrazione;la partecipazione a concorsi,le uscite didattiche ealtre iniziative concorrono a tenere viva la partecipazione deglialunni, puntando anche a sollecitare quelli più problematiciperché a vario titolo in difficoltà.Le attività di ampliamentodell'offerta formativa realizzate in orario aggiuntivo sonoprogettate in raccordo con la struttura basica del Curricolo diIstituto, con attenzione per la necessità di personalizzare eindividualizzare gli itinerari secondo esigenze diaccompagnamento,continuità e orientamento.Gli obiettivi educativi da perseguire e le conoscenze, abilità ecompetenze da sviluppare vengono individuati in modo chiaro econ coerenza rispetto alle linee fondanti del Piano dell’OffertaFormativa e all'impostazione del Curricolo.

Il regolare sviluppo del Curricolo di Istituto è talvolta rallentatoda comportamenti problematici che persistono nonostantel’attuazione di mirati interventi educativi, soprattutto per leclassi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado,che concernono le criticità evolutive della fase pre-adolescenziale;spesso il vissuto degradato concorreall’insofferenza circa il rispetto delle regole e l’osservanza degliimpegni di studio.La declinazione dei traguardi di competenza, pur affrontata conriferimento alla specificità di ciascun segmento scolastico,appare ancora non sufficientemente solida, soprattutto perquanto concerne, nella scuola secondaria di primo grado, losviluppo di nessi trasversali; si rende necessarial’implementazione dei circuiti riflessivi sottesi alledeterminazioni progettuali e alle declinazioni operativefunzionali alla pratica educativo-didattica.Inoltre, risulta a tratti precario l’equilibrio del palinsesto deiprogetti condotti in orario aggiuntivo: va potenziata l’attenzionecirca la dimensione dell’orientamento per la scelta dei percorsiebisogna insistere sul raccordo tra le diverse iniziative, la cuiecletticità , se da un lato rivela interesse per la molteplicità delleintelligenze, dall’altro tradisce una certa debolezza didefinizione dei riferimenti di fondo secondo i quali promuoverela convergenza delle differenti proposte in un quadromacroprogettuale comune e condiviso.

3.1.c Presenza di prove strutturate per classi parallele

3.1.c.1 Prove strutturate in entrata-PRIMARIA

Prove strutturate in entrata-PRIMARIA

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna prova 8,9 10,3 18,5

Prove svolte in 1 o 2discipline 22,3 17,7 26,9

Prove svolte in 3 o piùdiscipline 68,7 72 54,7

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Prove svolte in 1 o 2 discipline

3.1.c.1 Prove strutturate in entrata-SECONDARIA

Prove strutturate in entrata-SECONDARIA

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna prova 6,7 7,7 9,3

Prove svolte in 1 o 2discipline 11,5 9,8 15,9

Prove svolte in 3 o piùdiscipline 81,7 82,6 74,8

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Prove svolte in 3 o piu' discipline

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3.1.c.2 Prove strutturate intermedie-PRIMARIA

Prove strutturate intermedie-PRIMARIA

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Validi

Nessuna prova 13,7 15,4 25,8

Prove svolte in 1 o 2discipline 20 16,5 22,5

Prove svolte in 3 o piùdiscipline 66,3 68,1 51,7

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Dato mancante

3.1.c.2 Prove strutturate intermedie-SECONDARIA

Prove strutturate intermedie-SECONDARIA

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Validi

Nessuna prova 22,2 21,9 33,2

Prove svolte in 1 o 2discipline 12,2 12 15,9

Prove svolte in 3 o piùdiscipline 65,6 66 51

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Dato mancante

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Subarea: Valutazione degli studenti

3.1.c.3 Prove strutturate finali-PRIMARIA

Prove strutturate finali-PRIMARIA

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna prova 8,5 12,5 17,5

Prove svolte in 1 o 2discipline 22,3 17,3 25,8

Prove svolte in 3 o piùdiscipline 69,1 70,2 56,8

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Dato mancante

3.1.c.3 Prove strutturate finali-SECONDARIA

Prove strutturate finali-SECONDARIA

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna prova 15,9 17,7 22,9

Prove svolte in 1 o 2discipline 11,3 11,4 16,1

Prove svolte in 3 o piùdiscipline 72,8 70,9 61,1

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Dato mancante

Domande GuidaNella scuola vi sono strutture di riferimento (es. dipartimenti) per la progettazione didattica?

I docenti effettuano una programmazione periodica comune per ambiti disciplinari e/o classi parallele? Per quali discipline? Perquali ordini/indirizzi di scuola?

In che modo avviene l'analisi delle scelte adottate e la revisione della progettazione?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Il Collegio è articolato in Dipartimenti, costituiti per disciplinae per aree basate sull’affinità epistemologica tra i saperi delcurricolo,allo scopo di superare i confini settoriali, purriconoscendo la specificità di oggetto,metodo e linguaggio diciascun campo di apprendimento;nella scuola primaria siprivilegia la prospettiva di lavoro per classiparallele,programmando con cadenza settimanale ladeclinazione annuale e la verifica mensile dello stato diattuazione della progettazione formativa,mentre nella scuolasecondaria di primo grado si procede con cadenza bimestralenell’ambito dei team afferenti ai diversi Consigli di Classe.Gliimpegni riflessivi, funzionali all’impostazione, alla conduzione,al monitoraggio e alla rimodulazione dei processi diinsegnamento-apprendimento, sono fatti oggetto di specificaattenzione da parte dell’intero Collegio e delle sue articolazioniinterne: partendo dalle Indicazioni Nazionali e dalla verificadegli esiti raggiunti nell'anno precedente, si procede all'analisidei tratti del contesto e dei bisogni dell'utenza e si profilano lelinee su cui fondare la rivisitazione della pianificazionedell’Offerta Formativa e del Curricolo di Istituto.

I docenti ravvisano la necessità di combinare l’articolazione perDipartimenti e per team con soluzioni più eclettiche e flessibilidi confronto microcollegiale, considerando non solo ledisciplinee le aree disciplinari ma anche ulteriori nessi riconoscibili eattivabili tra i saperi del curricolo; va rafforzata laconsapevolezza della natura trasversale, oltre che settoriale,delle competenze chiave per l’apprendimento permanente e perla cittadinanza attiva, insistendo in tal senso nella definizionedi palinsesti progettuali, approcci metodologici emoduli didattici.Per la scuola secondaria di primo grado va resapiù fitta la trama del confronto tra i docenti,avendo riconosciuto l’utilità della periodicità degli incontri diprogrammazione propri dell’organizzazione delle attivitàfunzionali all’insegnamento-apprendimento nella scuolaprimaria.Va potenziato in entrambi i segmenti l’approccio perclassi parallele alla strutturazione di prove di verifica iniziali,initinere e finali, per la definizione di interventi migliorativi utili agarantire un’adeguata uniformità di esiti.Va altresì affrontata con approccio più sistematico la necessitàdiarticolare incontri fra i docenti operanti in segmenti consecutivi,soprattutto con riferimento alle annualità ponte, al fine diassicurare lo sviluppo organico del curricolo verticale in linea dicontinuità, ferma restando la specificità di ciascun segmento permodalità di intervento e attese formative.

Domande GuidaQuali aspetti del curricolo sono valutati?

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Gli insegnanti utilizzano criteri comuni di valutazione per i diversi ambiti/discipline? In quali discipline, indirizzi o ordini discuola è più frequente l’uso di criteri comuni di valutazione e in quali invece è meno frequente?

In che modo la scuola valuta l'acquisizione di competenze chiave non direttamente legate alle discipline (es. competenze sociali eciviche, competenze digitali, imparare a imparare, spirito di iniziativa e imprenditorialità)?

La scuola utilizza prove strutturate per classi parallele costruite dagli insegnanti? Per quali discipline? Per quali classi? Per qualiscopi (diagnostico, formativo, sommativo, ecc.)? Sono adottati criteri comuni per la correzione delle prove?

Nella scuola vengono utilizzati strumenti quali prove di valutazione autentiche o rubriche di valutazione? Quanto è diffuso il loroutilizzo?

La scuola adotta forme di certificazione delle competenze degli studenti (a conclusione della scuola primaria e secondaria di Igrado e del biennio di secondaria di II grado)?

La scuola realizza interventi didattici specifici a seguito della valutazione degli studenti?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Si usano criteri comuni di valutazione, per discipline e percompetenze, con attenzione per le acquisizioni rilevabili conprove strutturate o semi-strutturate e per gli apprendimenti cherichiedono, essendo più complessi, prove almeno in parteaperte. È in avvio la strutturazione di palinsesti da condividereper la rilevazione e la valutazione di conoscenze, abilità ecompetenze settoriali e trasversali, con focus sulla capacità diaffrontare compiti e situazioni problematiche assimilabili alreale.Nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo gradosi attuano prove articolate per classi parallele, con focusspecifico sulle annualità ponte, per italiano, matematica e linguestraniere.Nelle riunioni di programmazione della scuola primaria e neiConsigli di Classe della scuola secondaria di primo grado siprogetta l’azione formativa e si definiscono i cardini per laverifica e la valutazione, individuando le fasce di livello circa ilprofitto e il comportamento e stabilendo i tratti degli interventidi recupero, consolidamento e potenziamento, in chiave dipersonalizzazione e individualizzazione.È fortemente avvertita l’esigenza di elaborare tecniche estrumenti di osservazione, rilevazione e valutazione per ilriscontro dei processi cognitivi e metacognitivi, oltre che deirisultati; si pensa alla strutturazione di prove autentiche,rubriche di osservazione, griglie di valutazione e format per ilvaglio delle competenze.

Vanno profilati in modo più netto i riferimenti comuni perl’attività di osservazione, rilevazione e valutazione; nellospecifico, si ravvisa la necessità, non ancora affrontata in modosufficientemente puntuale e congruo, di mettere a fuocomodalità, tecniche e strumenti tali da consentire il monitoraggiodi performance cognitive, operative ed espressive anchecomplesse.Si utilizzano griglie comuni di valutazione, ma la struttura ditali strumenti continua ad essere prevalentemente settoriale econtenutistica, perché si rivolge eccessiva attenzione alla naturaquantitativa e sommativa del processo di valutazione piuttostoche alla sua valenza di strumento utile alla modulazione e almiglioramento degli interventi formativi.L’utilizzo di rubriche di osservazione e lo sviluppo di proveautentiche è ancora limitato ad un gruppo ristretto di docenti,sia nella scuola primaria sia nella scuola secondaria di primogrado, nonostante la presa di consapevolezza della necessità dirivisitare, in chiave di combinazione tra riflessione, ricerca sulcampo e sperimentazione di soluzioni positivamente innovative,la progettazione formativa, l’interazione educativo-didattica egli approcci alla verifica dell’adeguatezza dell’interventoattuato e alla valutazione degli esiti conseguiti.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di Valutazione

Criterio di qualità: La scuola propone un curricolo aderentealle esigenze del contesto, progetta attivita' didattiche

coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzandocriteri e strumenti condivisi.

Situazione della scuola

La scuola non ha elaborato un proprio curricolo, oppure si èlimitata a riportare nel PTOF le indicazioni presenti neidocumenti ministeriali di riferimento senza rielaborarli. Nonsono stati definiti profili di competenze che gli studentidovrebbero acquisire nelle varie discipline. Le attivita' diampliamento dell'offerta formativa non sono presenti, oppuresono presenti ma non sono coerenti con il progetto formativo discuola e gli obiettivi e le abilita'/competenze da raggiungerenon sono definiti in modo chiaro.Nella programmazione didattica non sono definiti obiettivi diapprendimento comuni per classi parallele o per ambitidisciplinari. Non si utilizzano modelli condivisi per laprogettazione delle unita' di apprendimento.Non sono utilizzati criteri di valutazione e strumenti divalutazione comuni, oppure i criteri di valutazione e glistrumenti di valutazione comuni sono utilizzati solo da pochiinsegnanti o per poche discipline.

1 - Molto critica

2 -

La scuola ha definito alcuni aspetti del proprio curricolo,rimandando per gli altri aspetti a quanto previsto nei documentiministeriali di riferimento. La definizione dei profili dicompetenza per le varie discipline e anni di corso e' dasviluppare in modo più approfondito. Le attivita' diampliamento dell'offerta formativa sono per lo piu' coerenti conil progetto formativo di scuola. Gli obiettivi e leabilita'/competenze da raggiungere nelle attivita' diampliamento dell’offerta formativa non sono definiti sempre inmodo chiaro.Ci sono referenti per la progettazione didattica e/o lavalutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari, anche se ilpersonale è coinvolto in misura limitata. La progettazionedidattica è condivisa parzialmente tra i docenti.I docenti fanno riferimento a criteri di valutazione comunidefiniti a livello di scuola.La scuola utilizza prove comuni per la valutazione deglistudenti, anche se non in modo sistematico. La scuola realizzainterventi specifici a seguito della valutazione degli studenti,anche se in modo saltuario.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire daidocumenti ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profilidi competenze per le varie discipline e anni di corso. Le attivita'di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progettoeducativo di scuola. Gli obiettivi e le abilità/competenze daraggiungere con queste attivita' sono definiti in modo chiaro.Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sullaprogettazione didattica e/o la valutazione degli studenti edipartimenti disciplinari. La progettazione didattica vieneeffettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari. I docentiutilizzano modelli comuni per la progettazione delle unità diapprendimento.La scuola utilizza forme di certificazione delle competenzedegli studenti. I docenti utilizzano alcuni strumenti comuni perla valutazione degli studenti e hanno momenti di incontro percondividere i risultati della valutazione. La scuola realizzaregolarmente interventi specifici a seguito della valutazionedegli studenti.

5 - Positiva

6 -

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La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire daidocumenti ministeriali di riferimento, declinando le competenzedisciplinari e trasversali per i diversi anni di corso, che gliinsegnanti utilizzano come strumento di lavoro per laprogettazione delle attivita' didattiche. Il curricolo si sviluppatenendo conto delle caratteristiche del contesto e dei bisogniformativi della specifica utenza. Le attivita' di ampliamentodell'offerta formativa sono bene integrate nel progetto educativodi istituto. Tutte le attivita' presentano una definizione moltochiara degli obiettivi e delle abilita'/competenze da raggiungere.Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sullaprogettazione didattica e/o la valutazione degli studenti edipartimenti disciplinari; i docenti sono coinvolti in manieradiffusa.Gli insegnanti effettuano sistematicamente una progettazionedidattica condivisa, utilizzano modelli comuni per laprogettazione delle unità di apprendimento e declinanochiaramente gli obiettivi e le competenze da raggiungere.La scuola utilizza forme di certificazione delle competenzedegli studenti e specifica i criteri e le modalità per valutarle. Idocenti utilizzano criteri di valutazione comuni e usanostrumenti diversificati per la valutazione degli studenti (provestrutturate, rubriche di valutazione, ecc.). L’utilizzo di provestrutturate comuni è sistematico e riguarda la maggior partedegli ambiti disciplinari e tutti gli indirizzi/ordini di scuola. Idocenti si incontrano regolarmente per riflettere sui risultatidegli studenti. C’è una forte relazione tra le attività diprogrammazione e quelle di valutazione degli studenti. Irisultati della valutazione degli studenti sono usati in modosistematico per riorientare la programmazione e progettareinterventi didattici mirati.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoLa Scuola ha individuato con discreta definizione le componenti del curricolo orizzontale,mentre il curricolo verticale non èancora consolidato in termini di rivisitazione degli approcci e dei traguardi di competenza attesi;inoltre, risulta alquantodeficitaria la promozione della metacognizione.I riferimenti per la progettazione, la curricolazione e la valutazione sonocomuni,anche se non pienamente codificati come standard, ma appare carente la dimensione della documentazione,che invece vapotenziata,sia per garantire trasparenza, obiettività e uniformità,sia per favorire la divulgazione delle buone pratiche;va altresìrafforzata la qualità formativa delle attività di verifica e valutazione,per la modulazione degli interventi educativo-didattici.E’ positivo l’approccio dell’Istituto alla certificazione delle competenze.Nello scorso anno non si è aderito alla sperimentazione proposta dal MIUR perché si è considerato riduttivo il punto di vistasettoriale che invece il Modello MIUR conservava;pertanto,sono stati adottati format autonomamente definiti di certificazionedelle 8 competenze chiave per l’apprendimento permanente e delle competenze chiave per la cittadinanza attiva relativeall’affrontare problemi e all’interagire con gli altri secondo progetti di miglioramento della realtà,per rilevare acquisizioniautenticamente significative in quanto anche riferite alla dimensione trasversale del sapere,del fare,dell’essere e del comunicaree collaborare. Nel corrente anno si è operato un ulteriore progresso,aderendo al Modello sperimentale una volta constatata larisoluzione dell’equivoco settoriale;inoltre,è stato confermato l’interesse per le competenze di cittadinanza e si è provveduto adintegrare i format con rimandi ad altre competenze significative riconosciute nello svolgersi dell’evento scuola o anchesollecitate dal vissuto extrascolastico,con specifica attenzione per handicap,disturbi e altre condizioni di svantaggio e difficoltà.

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3A.2 Ambiente di apprendimento

Subarea: Dimensione organizzativa

3.2.a Durata delle lezioni

3.2.a.1 Modalita' orarie adottate per la durata delle lezioni-PRIMARIA

Modalita' orarie adottate per la durata delle lezioni-PRIMARIA

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Orario standard 84,8 85,7 79,6

Orario ridotto 5,1 4,6 3,8

Orario flessibile 10,1 9,7 16,5

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Orario flessibile

3.2.a.1 Modalita' orarie adottate per la durata delle lezioni-SECONDARIA

Modalita' orarie adottate per la durata delle lezioni-SECONDARIA

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Orario standard 90,4 89,3 73

Orario ridotto 4,6 5,7 12,6

Orario flessibile 5 5 14,3

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Orario standard

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3.2.b Organizzazione oraria

3.2.b.1 Modalita' orarie per l'ampliamento dell'offerta formativa-PRIMARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Modalita' orarie per l'ampliamento dell'offerta formativa-PRIMARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R

Riferimento Provinciale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

Riferimento Regionale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

Riferimento Nazionale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

In orario extra-curricolare Presente 79,9 78,5 54,4

In orario curricolare, nelle oredi lezione Presente 51,7 43,9 63,3

In orario curricolare, facendoore non di 60 min. Presente 1,3 1,5 1,9

In orario curricolare,utilizzando il 20% del

curricolo di scuolaDato mancante 13,1 10,9 12,6

Sono attivita' non previste perquesto a.s. Dato mancante 4,7 5,7 6,6

3.2.b.1 Modalita' orarie per l'ampliamento dell'offerta formativa-SECONDARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Modalita' orarie per l'ampliamento dell'offerta formativa-SECONDARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R

Riferimento Provinciale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

Riferimento Regionale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

Riferimento Nazionale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

In orario extra-curricolare Presente 85 81,9 85,7

In orario curricolare, nelle oredi lezione Presente 42,7 42,8 54,6

In orario curricolare, facendoore non di 60 min. Dato mancante 2,7 2,4 4,9

In orario curricolare,utilizzando il 20% del

curricolo di scuolaDato mancante 9,6 9,1 11,6

Sono attivita' non previste perquesto a.s. Dato mancante 4,2 4,8 2,6

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3.2.b.2 Modalita' orarie per interventi di recupero, consolidamento, potenziamento-PRIMARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Modalita' orarie per interventi di recupero, consolidamento, potenziamento-PRIMARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R

Riferimento Provinciale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

Riferimento Regionale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

Riferimento Nazionale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

In orario extra-curricolare Presente 52,7 53 39,7

In orario curricolare, nelle oredi lezione Presente 89,6 88,6 92,4

In orario curricolare, facendoore non di 60 min. Presente 2,7 2,8 2,5

In orario curricolare,utilizzando il 20% del

curricolo di scuolaDato mancante 13,1 11,1 8,9

Sono attivita' non previste perquesto a.s. Dato mancante 1,3 1 0,4

3.2.b.2 Modalita' orarie per interventi di recupero, consolidamento, potenziamento-SECONDARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Modalita' orarie per interventi di recupero, consolidamento, potenziamento-SECONDARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R

Riferimento Provinciale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

Riferimento Regionale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

Riferimento Nazionale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

In orario extra-curricolare Presente 66,2 65,8 73,7

In orario curricolare, nelle oredi lezione Presente 88,5 86,7 86,7

In orario curricolare, facendoore non di 60 min. Dato mancante 3,8 3,7 6,9

In orario curricolare,utilizzando il 20% del

curricolo di scuolaDato mancante 10,4 9,9 8,8

Sono attivita' non previste perquesto a.s. Dato mancante 0,4 0,5 0,2

Domande GuidaL'orario delle lezioni è articolato in modo adeguato rispetto alle esigenze di apprendimento degli studenti? La durata delle lezioniè adeguata?

In che modo la scuola cura gli spazi laboratoriali (individuazione di figure di coordinamento, aggiornamento dei materiali, ecc.)?In che misura i diversi laboratori sono accessibili? Con quale frequenza sono utilizzati? Quando sono utilizzati (orariocurricolare, extracurricolare, ecc.)? Ci sono sedi, indirizzi o sezioni che vi accedono in misura minore?

In che modo la scuola utilizza le dotazioni tecnologiche presenti (fare riferimento alle dotazioni indicate nell'area 1.3 Risorseeconomiche e materiali)?

Quali servizi offre la biblioteca? Quali servizi potrebbero essere potenziati? Con quale frequenza gli studenti utilizzano labiblioteca?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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Subarea: Dimensione metodologica

L'Istituto è dotato di palestre,spazi laboratoriali(scienze,informatica,musica,arte,serra) e biblioteche di classe;laLIM e Internet consentono a tutte le classi della scuolasecondaria di primo grado la consultazione di fonti diversificatee l’uso di variegati mediatori cognitivi.Di tali strutture estrumenti gli alunni possono usufruire anche in orarioaggiuntivo;figure di riferimento curanoallestimento,manutenzione,ammodernamento e pianificazionedell’accesso.Il tempo scuola consiste in 27 ore settimanali per molte classi discuola primaria e 30 ore per la scuola secondaria di primogrado;le unità di lezione sono articolate in ore.In orarioaggiuntivo varie attività permettono il recupero,ilpotenziamento,la pratica del gioco-sport e l’arricchimento delcurricolo per i diversi segmenti.La giornata e la settimanascolastica tengono conto delle esigenze di apprendimento deglialunni:si evita il carico eccessivo garantendo un’equilibrataarticolazione per lo sviluppo delle attività didattiche e diverifica e per la fruizione di spazi attrezzati alternativi allospazio aula;il lavoro su 5 giorni contrasta il basso tasso difrequenza degli alunni nella parte finale della settimana.E’ in via di espansione,nella scuola primaria,il tempo pieno(40ore settimanali),già estesa a tutte le sezioni di scuoladell’infanzia,in ragione delle richieste dell’utenza e divalutazioni socio-educative riguardanti i tratti di degrado delterritorio.

Internet è assicurato alla scuola secondaria di primo grado,marisulta debole e intermittente;scuola dell’infanzia e scuolaprimaria ne sono prive.Anche la dotazione tecnologica presentauno scarto fra i Plessi,essendo per la scuola primaria ridotta ladisponibilità di LIM e spazi laboratoriali.Persiste l'intendere per laboratorio uno spazio diverso dall'aula,attrezzato per peculiari attività;va invece considerata lanatura laboratoriale di tutte le esperienze di autenticoapprendimento,che non possono prescindere dall’ operatività,apartire dalla didattica d’aula,ferma restando la progressivaconcettualizzazione.L’approccio laboratoriale all’apprendere eall’esprimersi è ancora vincolato all’uso meramentestrumentale di supporti tecnici e tecnologici,mentre è alquantotrascurata la valenza laboratoriale dei processi di problemsolving e metacognizione con riferimento allo “spaziomentale”;pertanto,è necessario valorizzare il mezzoinformatico,il digitale e il virtuale in chiave di ricerca,elaborazione e rappresentazione di dati, nonché in termini dicomunicazione e relazione a distanza.Per la scuola primaria si sta affrontando il ripristino dellaboratorio di informatica e della Biblioteca,da associare all’usodi Internet e di un’Aula 3.0.Va gestito più flessibilmente il tempo scuola,potenziando illavoro a classi aperte o anche diversificando la durata dellefrazioni di lezione,per interventi più incisivi sugli alunni indifficoltà.

3.2.c Uso dei laboratori

3.2.c.1 Livello di accessibilita'

Istituto:NAIC8EP00R - Livello di accessibilita'

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale di laboratori concalendario 36,3636363636364 62,47 59,19 58,35

Percentuale di laboratori conresponsabile 72,7272727272727 64,27 62,75 57,6

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Subarea: Dimensione relazionale

3.2.c.2 Quota di laboratori con dotazioni aggiornate

Istituto:NAIC8EP00R - Quota di laboratori con dotazioni aggiornate

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale di laboratori condotazioni aggiornate 9,09090909090909 39,14 36,7 40,3

Domande GuidaQuali metodologie didattiche sono utilizzate dai docenti (es. cooperative learning, classi aperte, gruppi di livello, flippedclassroom, ecc.)? La scuola realizza progetti o iniziative che promuovono l'uso di specifiche metodologie didattiche?

In che misura gli insegnanti dichiarano di utilizzare le strategie didattiche strutturate (es. controllo dei compiti) e le strategiedidattiche attive (es. lavori in piccoli gruppi)?

Con quale frequenza i docenti si confrontano sulle metodologie didattiche utilizzate in aula?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)La presenza di LIM in tutte le aule della scuola secondaria diprimo grado e in alcune aule della scuola primaria promuove ladiversificazione dei paradigmi cognitivi,operativi ed espressivi,con uso consapevole e finalizzato di strumenti e applicazioni.Per la scuola secondaria di primo grado le LIMe Internet permettono di combinare nelladidattica d’aula l’osservazione,l’interazione con i docenti e coni compagni più esperti e la consultazione di fonti diversificate,anche virtualmente reperibili;Paint, Word,Excel e Power Pointconsentono diarticolare e rappresentare dati e risorse anche a rilievotrasversale.I docenti con competenze specifiche conducono attività dirilievo estetico,creativo e divergente,inriferimento all'ambito espressivo-comunicativo.La scarsa disponibilità di strumentazioni nella scuola primariahaindotto all'uso flessibile e per classi aperte della dotazionepresente, per favorire l’associazione tra operatività econcettualizzazionegrazie alla reciproca integrazione tra linguaggio, immagine esuono.Si sottolinea che le TICcoinvolgono con maggiore incisività gli alunni più problematiciperché svantaggiati o portatori di handicap e disturbi,in quanto intercettano intelligenzemolteplici avvicinandosi al vissuto dei giovani.L’innovazione didattica non riguarda soltanto lenuove tecnologie, ma anche la laboratorialità degli approcci,che stimola l’acquisizione di autentiche competenze.

In alcuni casi le condotte didattiche sono ancoravincolate alla trasmissione di contenuti,piuttostoche ispirate dall'intento di attivizzare l’alunno conapprocci di tipo laboratoriale,euristico e investigativo,intesicome spinta all'individuazione di problemi,al riconoscimento dirisorse e vincoli con riferimento ai soggetti coinvolti e allasituazione oggettivamente configurata,alla messa a punto diipotesi risolutive e alla verifica empirica della loroadeguatezza.Non tutti i docenti manifestano apertura decisaall'innovazione metodologica e alla valorizzazione delleopportunità offerte dalle nuove tecnologie.Circa l’uso delle TIC nell'insegnamento-apprendimento sisegnala la necessità di potenziare gli approcci in chiave diautenticità e significatività,nel senso che va superato ilpersistere di soluzioni meramente strumentali di interazione conla dotazione,avulse dalla presa di consapevolezza delleeffettive potenzialità del digitale e del virtuale in termini diricerca,selezione,organizzazione,elaborazione e rappresentazione di dati,nonché in chiave di sperimentazione di nuovi costrutticognitivi,operativi ,espressivi e comunicativi.Va sottolineatoche l’insisteresulle nuove tecnologie scade talvolta in sacrificiodell’osservazione diretta e del confronto attivo con l’oggetto deiprocessi di apprendimento,con conseguente impoverimentodella dimensione operativa e della cifra investigativa emetacognitiva.

3.2.d Uso della biblioteca

3.2.d.1 Presenza dei servizi di base della biblioteca

Istituto:NAIC8EP00R % - Presenza dei servizi di base della biblioteca

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun servizio di base Un servizio di base 6,5 7,4 4,2

Un servizio di base 21,3 20,2 11,8

Due servizi di base 31,2 28,9 24

Tutti i servizi di base 41,1 43,5 60

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3.2.d.2 Presenza dei servizi avanzati della biblioteca

Istituto:NAIC8EP00R % - Presenza dei servizi avanzati della biblioteca

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun servizio avanzato Nessun servizio avanzato 85 85,5 74,6

Un servizio avanzato 10,8 11,9 18,2

Due servizi avanzati 3,5 2,3 6,2

Tutti i servizi avanzati 0,8 0,4 0,9

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3.2.f Episodi problematici

3.2.f.1 Azioni per contrastare episodi problematici-PRIMARIA - Furti

Istituto:NAIC8EP00R - Azioni per contrastare episodi problematici-PRIMARIA - Furti

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun episodio 93,9 95,6 94,7

Nessun provvedimento 0,9 0,8 0,5

Azioni interlocutorie 3 1,7 2,9

Azioni costruttive 1,3 1,3 1,6

Azioni sanzionatorie 0,9 0,6 0,3

3.2.f.1 Azioni per contrastare episodi problematici-PRIMARIA - Comportamenti Violenti

Istituto:NAIC8EP00R - Azioni per contrastare episodi problematici-PRIMARIA - Comportamenti Violenti

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun episodio 56 63,1 58,2

Nessun provvedimento 0,7 0,4 0,3

Azioni interlocutorie 29,9 25,2 29,4

Azioni costruttive X 12,7 10 9,3

Azioni sanzionatorie 0,7 1,3 2,8

3.2.f.1 Azioni per contrastare episodi problematici-PRIMARIA - Atti Di Vandalismo

Istituto:NAIC8EP00R - Azioni per contrastare episodi problematici-PRIMARIA - Atti Di Vandalismo

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun episodio 82,8 85,8 89,7

Nessun provvedimento 1,2 0,6 0,4

Azioni interlocutorie 7,4 6,3 6,1

Azioni costruttive 7 5,5 2,8

Azioni sanzionatorie 1,6 1,8 1

3.2.f.1 Azioni per contrastare episodi problematici-PRIMARIA - Altre Attivita' Non Consentite

Istituto:NAIC8EP00R - Azioni per contrastare episodi problematici-PRIMARIA - Altre Attivita' Non Consentite

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun episodio 57,9 61,5 64,3

Nessun provvedimento 0 0 0,4

Azioni interlocutorie 30,3 26,5 23,3

Azioni costruttive 9,1 8,8 7,2

Azioni sanzionatorie 2,8 3,2 4,9

3.2.f.1 Azioni per contrastare episodi problematici-SECONDARIA - Furti

Istituto:NAIC8EP00R - Azioni per contrastare episodi problematici-SECONDARIA - Furti

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun episodio

Nessun provvedimento

Azioni interlocutorie

Azioni costruttive

Azioni sanzionatorie

3.2.f.1 Azioni per contrastare episodi problematici-SECONDARIA - Comportamenti Violenti

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Istituto:NAIC8EP00R - Azioni per contrastare episodi problematici-SECONDARIA - Comportamenti Violenti

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun episodio

Nessun provvedimento

Azioni interlocutorie

Azioni costruttive

Azioni sanzionatorie

3.2.f.1 Azioni per contrastare episodi problematici-SECONDARIA - Atti Di Vandalismo

Istituto:NAIC8EP00R - Azioni per contrastare episodi problematici-SECONDARIA - Atti Di Vandalismo

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun episodio

Nessun provvedimento

Azioni interlocutorie

Azioni costruttive

Azioni sanzionatorie

3.2.f.1 Azioni per contrastare episodi problematici-SECONDARIA - Altre Attivita' Non Consentite

Istituto:NAIC8EP00R - Azioni per contrastare episodi problematici-SECONDARIA - Altre Attivita' Non Consentite

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun episodio

Nessun provvedimento

Azioni interlocutorie

Azioni costruttive

Azioni sanzionatorie

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3.2.f.2 Quota di studenti sospesi per anno di corso-SECONDARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Quota di studenti sospesi per anno di corso-SECONDARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale di studenti sospesi- 1° anno 0 0 0 0

Percentuale di studenti sospesi- 2° anno 0 0,65 0 0

Percentuale di studenti sospesi- 3° anno 0 0,97 0 0

Percentuale di studenti sospesi- 4° anno

Percentuale di studenti sospesi- 5° anno

Domande GuidaIn che modo la scuola promuove la condivisione di regole di comportamento tra gli studenti (es. definizione delle regole comuni,assegnazione di ruoli e responsabilità, ecc.)?

Come sono le relazioni tra gli studenti? E tra studenti e insegnanti? Ci sono alcune classi dove le relazioni sono più difficili?Come sono le relazioni tra insegnanti?

Quale percezione hanno gli insegnanti delle relazioni con le altre componenti (studenti, genitori, personale ATA)?

Ci sono situazioni di frequenza irregolare da parte degli studenti (es. assenze ripetute, frequenti ingressi alla seconda ora)?

In caso di comportamenti problematici da parte degli studenti quali azioni promuove la scuola? Queste azioni sono efficaci?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)La Scuola promuove l’interiorizzazione di corretti modellicomportamentali e relazionali,sottolineando il valore delrispetto delle regole per la crescita armonica dell'individuo eper il progresso della collettività nell’ambito di formeprogressivamente più ampie di socialità.La dimensione civicadella maturazione globale è curata trasversalmente, attraverso lascelta oculata delle tematiche da trattare nello sviluppo delcurricolo,oltre che centrata sulle competenze chiave per lacittadinanza attiva;si fa leva sulla cooperazione tra i pari nellostudio e nelle occasioni ricreative e ci si adopera affinché dallacollaborazione tra i docenti scaturiscano con chiarezza esempipositivi.Si punta su modalità didattiche più attente alle difficoltà epotenzialità di ciascun alunno,giacché le devianze sono spessoil risultato non solo di condizionamenti negativi esperiti intempo extrascolastico e delle criticità della crescita, ma anchedell’insufficiente grado di personalizzazione del percorsoformativo;si insiste inoltre sull’affidamento di compiti perstimolare l’autostima e il senso di autoefficacia e per sollecitarela responsabilizzazione.I genitori vengono informati circa gli episodi di condottainadeguata,allo scopo di riceverne collaborazione;iprovvedimenti disciplinari assunti in caso di infrazioni rilevantisono irrogati con valenza educativa,mirando al recuperocomportamentale,non alla mera sanzione punitiva.

In alcuni casi, i condizionamenti negativi esercitati dai tratti didegrado socio-economico e culturale e di deprivazionevaloriale del contesto ambientale,così comela scarsa collaborazione delle famiglie, incidono sulle condottecomportamentali e relazionali, riducendo e talvolta vanificandol’efficacia degli interventi educativi e dei provvedimentidisciplinari,soprattutto con riferimento ad alunni della scuolasecondaria di primo grado, per iquali le criticità della crescita accentuano il rischio di devianza;talvolta si riscontra recidiva con aggravamento dell’infrazione.Sia puntando sulla relazione empatica, sia insistendosull’autorevolezza e sulla facoltà sanzionatoria dell’IstituzioneScolastica e di altri Soggetti Istituzionali competenti in materiadi disagio minorile, non sempre si sortiscono gli effetti attesi intermini di recupero motivazionale e comportamentale.L’azione di prevenzione e contrasto di atteggiamentiproblematici richiede evidentemente un approccio piùarticolato e strategicamente indirizzato, basato non solo sullavalorizzazione di specifiche competenzeall’interno della comunità scolastica, sia sul piano formativo siaa livello di sensibilizzazione e responsabilizzazione dellefamiglie, ma anche sul contributo diulteriori professionalità veicolate da altri Soggetti, a partire daquelli istituzionalmente costituiti a scopo di supporto dei minorie delle famiglie in situazione di disagio e difficoltà.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola cura gli aspetti organizzativi,metodologici e relazionali dell'ambiente di apprendimento.

Situazione della scuola

L'organizzazione di spazi e tempi non risponde alle esigenze diapprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali, ledotazioni tecnologiche e la biblioteca non ci sono o non sonousati dalle classi.A scuola non ci sono momenti di confronto tra insegnanti sullemetodologie didattiche e le metodologie utilizzate sono limitate.Le regole di comportamento non sono definite. Ci sono moltesituazioni difficili da gestire nelle relazioni tra studenti o trastudenti e insegnanti. I conflitti non sono gestiti o sono gestitiricorrendo a modalità non efficaci.

1 - Molto critica

2 -

L'organizzazione di spazi e tempi risponde parzialmente alleesigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazilaboratoriali, le dotazioni tecnologiche e la biblioteca sono usatida un numero limitato di classi.A scuola ci sono momenti di confronto tra insegnanti sullemetodologie didattiche, anche se sono pochi o coinvolgonopochi insegnanti. Si utilizzano metodologie diversificate inpoche classi.Le regole di comportamento sono definite, ma sono condivisein modo disomogeneo nelle classi. Le relazioni tra studenti e trastudenti e insegnanti sono abbastanza positive, anche se ci sonoalcune situazioni difficili da gestire. I conflitti sono gestiti,anche se le modalità adottate non sono sempre adeguate.

3 - Con qualche criticita'

4 -

L'organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze diapprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali, ledotazioni tecnologichee la biblioteca sono usati dalla maggiorparte delle classi.A scuola ci sono momenti di confronto tra insegnanti sullemetodologie didattiche e si utilizzano metodologie diversificatenelle classi. Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuovetecnologie, realizzano ricerche o progetti.Le regole di comportamento sono definite e condivise nelleclassi. Le relazioni tra studenti e tra studenti e insegnanti sonopositive. I conflitti con gli studenti sono gestiti con modalita'adeguate.

5 - Positiva

6 -

L'organizzazione di spazi e tempi risponde in modo ottimalealle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazilaboratoriali, le dotazioni tecnologichee la biblioteca sono usaticon frequenza elevata da tutte le classi.A scuola ci sono numerosi momenti di confronto tra insegnantisulle metodologie didattiche, l'utilizzo di metodologiedidattiche diversificate e' una pratica ordinaria in tutte le classi.Le regole di comportamento sono definite e condivise in tutte leclassi. Le relazioni tra studenti e tra studenti e insegnanti sonomolto positive. I conflitti con gli studenti sono gestiti conmodalità efficaci.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato

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Nella didattica le risorse spaziali e temporali e le disponibilità logistiche,strumentali,strutturali ed infrastrutturali sono utilizzatein modo nel complesso significativo, ma non sono ancora pienamente definiti i piani di accesso ai laboratori e all’utilizzo delledotazioni;l’innovazione positiva delle metodologie è un’esigenza avvertita dagli insegnanti, nonostante il peso di consuetudiniconsolidate. E’ accettabilmente flessibile l’organizzazione delle attività in termini di valorizzazione delle TIC,della culturadigitale e del virtuale, nonché in chiave di costituzione di gruppi di studio e di relazione anche aperti oltre i confini del sistemaclasse-sezione; tuttavia,le soluzioni originano dall'iniziativa di singoli docenti o specifici gruppi di insegnanti,piuttosto che daforme di progettazione e curricolazione ampiamente condivise.L’acquisizione di valide strategie comportamentali e relazionali da parte degli alunni non sempre è consolidata:la Scuola riescesolo parzialmente a contrastare il degrado del contesto territoriale e familiare,persistendo criticità e conflittualità.Si intende ottimizzare l’articolazione interna del tempo scuola e l’uso di spazi,strumenti e infrastrutture;per il Plesso di scuolaprimaria si prevede il ripristino di laboratori e Biblioteca (in disuso per difficoltà logistiche e limitata disponibilità di unità dipersonale ausiliario),da associare,in unico Polo,all’uso di Internet e di un’Aula 3.0.

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3A.3 Inclusione e differenziazione

Subarea: Inclusione

3.3.a Attivita' di inclusione

3.3.a.1 Azioni attuate per l'inclusione

Azioni attuate per l'inclusione

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Validi

Nessuna o una azione fraquelle indicate 14 13,8 10,8

Due o tre azioni fra quelleindicate 70,4 73,6 66,1

Quattro o cinque azioni fraquelle indicate 15,5 12,6 23,1

Situazione della scuola:NAIC8EP00R 2-3 azioni

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3.3.a.2 Tipologia delle azioni attuate per l'inclusione

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia delle azioni attuate per l'inclusione

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Progettazione di itineraricomuni per specifici gruppi di

alunniPresente 72,2 72,2 73

Progetti prioritari suprevenzione del disagio -

inclusioneDato mancante 28,1 22,7 38,6

Formazione insegnantisull'inclusione Dato mancante 16 16,8 21,2

Gruppi di lavoro composti dainsegnanti sull'inclusione Presente 96,4 96,1 96,6

Reti di scuole che realizzanoprogetti o iniziative per

l'inclusionePresente 40,2 36,4 42,2

Domande GuidaQuali attività realizza la scuola per favorire l’inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei pari? Queste attività sonoefficaci?

Gli insegnanti curricolari e di sostegno utilizzano metodologie che favoriscono una didattica inclusiva? Questi interventi sonoefficaci? Il raggiungimento degli obiettivi definiti nei Piani Educativi Individualizzati viene monitorato con regolarità?

In che modo la scuola si prende cura degli altri studenti con bisogni educativi speciali? I Piani Didattici Personalizzati sonoaggiornati con regolarità?

La scuola realizza attività di accoglienza per gli studenti stranieri da poco in Italia? Questi interventi riescono a favorirel’inclusione degli studenti stranieri?

La scuola realizza percorsi di lingua italiana per gli studenti stranieri da poco in Italia? Questi interventi riescono a favorire ilsuccesso scolastico degli studenti stranieri?

La scuola realizza attività su temi interculturali e/o sulla valorizzazione delle diversità? Qual è la ricaduta di questi interventisulla qualità dei rapporti tra gli studenti?

È stata fatta una verifica del raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano annuale per l'inclusione?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Volendo favorire l'inclusione degli alunni con disabilità,laScuola,cogliendo criticità e potenzialità,offre attività diversificate permetodologie e mediatori cognitivi,operativi edespressivi,nonché tali da promuovere lo scambio affettivo,inorario anche aggiuntivo.Gli interventi sono progettati erealizzati coinvolgendo tutti i docenti,il cui contributo,insiemecon quello espresso dalla famiglia e dalle professionalitàafferenti ai Servizi socio-sanitari,converge nel PEI.Per gli alunni BES a causa di deprivazione socio-culturale odisturbicertificati si fa uso di una scheda di rilevazione di caratteristicheed esigenze e di un format per l’elaborazione del PDP;in casodi DSA si calibra adeguatamente il ricorso a strategiecompensative e misure dispensative.Per gli alunni stranieri,la Scuola,nel recepire necessità edifficoltà,attiva iniziative per sensibilizzare minori e famigliesul tema dell’intercultura e insiste sull’apprendimentodellalingua italiana come chiave di accesso alla comunicazionecon compagni e docenti e ai diversi saperi del curricolo.Significative novità riguardano l’adeguamento al PDM deiformat dei registri dei docenti di sostegno,del PEI (corredato dianalitica scheda di osservazione iniziale) e del PDP,nonché lastrutturazione del Portfolio per gli alunni diversamente abili el’attenzione per la certificazione delle competenze anche oltre iconfini del sillabo.Si ipotizza un PAI più articolato,tale darecepire le innovazioni.

La Scuola riscontra la necessità di un più forte raccordo con iServizi socio-sanitari nel supporto agli alunni a vario titolo indifficoltà e alle loro famiglie.Inoltre, si ritiene opportunorafforzare la diversificazione degli approcci educativi edidattici,con crescente attenzione per le TIC inquanto parte integrante del vissuto giovanile,per la dimensionelaboratoriale e per l’integrazione fra codice verbale e altrilinguaggi.Quanto al ricorrere a strategie compensative e a misuredispensative per ilsussistere di disturbi specifici,si ravvisa che insistereeccessivamente su tali soluzioni genera il rischio diimpoverimento dell’input fornito dai docenti e dell’outputatteso.Nelle proiezioni sulla formazione dei docenti si è dato rilievoalla qualitàinclusiva dell’evento scuola,oltre che alla progettazionetrasversale e alla rivisitazione metodologica, per innescareazioni di ottimizzazione ispirate da una più autentica cifraantropologica; al contempo,si riscontra il bisogno di potenziarei circuiti riflessivi interni e le conseguenti declinazioniprogettuali,didattiche e valutative.Si riconosce inoltre il bisogno di potenziare non solo gliinterventi di inserimento ed accompagnamento,ma anche leiniziative volte a garantire continuità e orientamento, avviandola riflessione sui risultati a distanza con peculiare attenzione peri portatori di handicap,in riferimento alla scuola dell’infanzia eall’adempimento dell’obbligo.

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Subarea: Recupero e potenziamento

3.3.b Attivita' di recupero

3.3.b.3 Tipologia delle azioni realizzate per il recupero-PRIMARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia delle azioni realizzate per il recupero-PRIMARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Gruppi di livello all'internodelle classi Presente 90,6 91,5 92,7

Gruppi di livello per classiaperte Presente 45 40,5 48,7

Sportello per il recupero Dato mancante 7,4 5,7 7,1

Corsi di recupero pomeridiani Presente 33,2 32,3 22,7

Individuazione di docenti tutor Dato mancante 16,8 14,5 11,5

Giornate dedicate al recupero Dato mancante 24,5 24,3 17,6

Supporto pomeridiano per losvolgimento dei compiti Dato mancante 11,7 9,3 14,9

Altro Presente 14,8 15,8 16,2

3.3.b.3 Tipologia delle azioni realizzate per il recupero-SECONDARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia delle azioni realizzate per il recupero-SECONDARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Gruppi di livello all'internodelle classi Presente 93,5 90,5 88,7

Gruppi di livello per classiaperte Presente 36,5 34,4 39,1

Sportello per il recupero Dato mancante 6,9 7,3 14

Corsi di recupero pomeridiani Presente 45,4 46,4 59,6

Individuazione di docenti tutor Dato mancante 15,8 14,6 15,4

Giornate dedicate al recupero Dato mancante 35,8 33,6 25,9

Supporto pomeridiano per losvolgimento dei compiti Dato mancante 10,8 9 24,4

Altro Presente 13,8 13,2 16,1

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3.3.c Attivita' di potenziamento

3.3.c.1 Tipologia delle azioni realizzate per il potenziamento-PRIMARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia delle azioni realizzate per il potenziamento-PRIMARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Gruppi di livello all'internodelle classi Presente 73,5 75,4 75

Gruppi di livello per classiaperte Presente 33,2 31,3 32

Partecipazione a gare ocompetizioni interne alla

scuolaDato mancante 36,9 35,9 34,2

Partecipazione a gare ocompetizioni esterne alla

scuolaDato mancante 54 50,9 49,5

Giornate dedicate al recuperoe al potenziamento Dato mancante 24,5 24,8 17,9

Partecipazione a corsi oprogetti in orario curricolare Presente 58,1 55,8 61,1

Partecipazione a corsi oprogetti in orario extra-

curricolarePresente 70,5 68,8 46,3

Altro Presente 5 5,2 4,3

3.3.c.1 Tipologia delle azioni realizzate per il potenziamento-SECONDARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia delle azioni realizzate per il potenziamento-SECONDARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Gruppi di livello all'internodelle classi Presente 79,2 77,5 74

Gruppi di livello per classiaperte Presente 31,9 31,3 33,1

Partecipazione a gare ocompetizioni interne alla

scuolaDato mancante 50,4 47,2 52,6

Partecipazione a gare ocompetizioni esterne alla

scuolaDato mancante 76,2 74,4 80,8

Giornate dedicate al recuperoe al potenziamento Dato mancante 35,4 33,5 26,9

Partecipazione a corsi oprogetti in orario curricolare Presente 61,5 60,3 66,5

Partecipazione a corsi oprogetti in orario extra-

curricolarePresente 83,5 80,8 78,5

Altro Presente 5,4 5,7 5

Domande GuidaQuali gruppi di studenti presentano maggiori difficolta' di apprendimento?

Quali interventi sono realizzati per rispondere alle difficolta' di apprendimento degli studenti?

Sono previste forme di monitoraggio e valutazione dei risultati raggiunti dagli studenti con maggiori difficolta'?

Gli interventi che la scuola realizza per supportare gli studenti con maggiori difficolta' sono efficaci?

In che modo la scuola favorisce il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari?

Gli interventi di potenziamento realizzati sono efficaci?

Nel lavoro d’aula quali interventi individualizzati in funzione dei bisogni educativi degli studenti vengono utilizzati? Quanto èdiffuso l'utilizzo di questi interventi nelle varie classi della scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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Per gli alunni in difficoltà,a causa dihandicap,disturbi,deprivazione socio-culturale,le attività direcupero affrontanocarenze a rilievo logico e linguistico:la flessibilitàorganizzativa,l’attenzione per criticità epotenzialità,la diversificazione degli approcci,la laboratorialità elacooperazione ne rappresentano i tratti distintivi, anche conspecifica attenzione per le problematiche comportamentali erelazionali.Inoltre,la Scuola potenziaparticolari talenti, variando le strategie,entro ed oltre la didatticad’aula,ed attivando a classi aperteprogetti specifici,in orario curricolare e/o aggiuntivo(Certificazioni di Inglese e Francese,Gioco-Sport,Giornalino d’Istituto con connotazione informatizzata evirtuale,Arte grafico-pittorica e Saperi tecnici e tecnologici,Musica,Giardinaggio in serra,Sguardo prosociale al Quartiere ealla Città).L’articolazione flessibile ed eclettica e il cooperativelearning concorrono al consolidamentodell’input educativo-didattico e quindi degli esiti.Per la scuolaprimaria e secondaria di primo grado si organizzano itinerari dirinforzo specificamente declinati secondo le caratteristiche delleProve INVALSI.Esperienze di e-Twinning, Coding, online e unplugged e letto-scrittura animata, così come uscite didattiche,visite guidate eviaggio di istruzione,contribuiscono ,insieme con lapartecipazione a concorsi esterni(con avvenuto conseguimentodi Premi e Menzioni),ad implementare i percorsi formativi.

Le attività di recupero e potenziamento richiedono un più nettoraccordo con il curricolo di base per il riscontro degliavanzamenti dei singoli alunni e della ricaduta sulgruppo.Risulta debole la gestione della risorsa tempo rispettoalla periodicità dirilevazione:va superata la rigidità dei test di verifica,perrivolgereuna più congrua attenzione ai ritmi e alle modalità dimaturazione di ciascun alunno,attraverso l’osservazionecontinua e sistematica dei processi e la conseguentemodulazionedegli interventi e delle performance attese.E’ necessario mettere a punto tecniche e strumenti per laricognizionedelle dinamiche di cambiamento esperite dagli alunni,al fine dicoglierneautenticamente le difficoltà e i progressi:bisogna tener conto siadellarielaborazione dell’input fornito da docenti o compagni,sia del modo in cui l’alunno percepisce lapropria condizione di partenza,riconosce ostacoli e avanzamentisul piano dell’apprendimento,della comunicazione e dellasocializzazione,finalizza le acquisizioni,in termini di sviluppodi conoscenze,abilità e competenze,alla risoluzionedi situazioni problematiche assimilabili al reale;le aspettative non vanno limitate alla passiva acquisizione di blocchinozionistici ecostrutti metodologici codificati dai docenti o veicolati daicompagni più esperti.Va incrementato il numero di ore destinate al recupero eal potenziamento in aggiunta rispetto agli interventi condotti neltempo standard.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola cura l'inclusione degli studenti

con bisogni educativi speciali, valorizza le differenzeculturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di

ciascuno studente attraverso percorsi di recupero epotenziamento.

Situazione della scuola

Le attivita' realizzate dalla scuola sono insufficienti a garantirel'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali. Lascuola non dedica sufficiente attenzione al rispetto delledifferenze e della diversita' culturale.La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogniformativi dei singoli studenti e' assente o insufficiente, oppuresingoli insegnanti realizzano percorsi differenziati in pocheclassi, senza forme di coordinamento delle attivita' a livello discuola.

1 - Molto critica

2 -

Le attivita' realizzate dalla scuola per gli studenti con bisognieducativi speciali sono sufficienti. La qualita' degli interventididattici per gli studenti con bisogni educativi speciali è ingenerale accettabile, ma ci sono aspetti da migliorare. Gliobiettivi educativi per questi studenti sono scarsamente definitie il loro raggiungimento non viene monitorato. La scuola dedicaun'attenzione appena sufficiente al rispetto delle differenze edella diversità culturale.La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogniformativi dei singoli studenti e' sufficientemente strutturata,anche se non applicata in modo diffuso a livello di scuola. Gliobiettivi educativi non sempre sono definiti e non sono presentiforme di monitoraggio e valutazione per verificarne ilraggiungimento. Gli interventi individualizzati nel lavoro d'aulasono poco diffusi a livello di scuola.

3 - Con qualche criticita'

4 -

Le attivita' realizzate dalla scuola per gli studenti con bisognieducativi speciali sono efficaci. In generale le attivita' didattichesono di buona qualita'. La scuola monitora il raggiungimentodegli obiettivi previsti per gli studenti con bisogni educativispeciali. La scuola promuove il rispetto delle differenze e delladiversita' culturale.La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisognieducativi dei singoli studenti e' ben strutturata a livello discuola. Gli obiettivi educativi sono definiti e sono presentimodalita' di verifica degli esiti. Gli interventi individualizzatinel lavoro d'aula sono piuttosto diffusi a livello di scuola.

5 - Positiva

6 -

Nelle attivita' di inclusione sono attivamente coinvolti diversisoggetti (docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, entilocali, associazioni) compreso il gruppo dei pari. Le attivita'didattiche per gli studenti con bisogni educativi speciali sono dibuona qualita'. La scuola monitora sistematicamente ilraggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti conbisogni educativi speciali e a seguito di cio', se necessario, gliinterventi vengono rimodulati.La scuola promuove efficacemente il rispetto delle differenze edella diversità culturale.La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogniformativi dei singoli studenti è efficacemente strutturata alivello di scuola; le attività rivolte ai diversi gruppi di studentiraggiungono tutti i potenziali destinatari. Gli obiettivi educativisono ben definiti e sono adottate modalità di verifica degli esiti.Gli interventi individualizzati sono utilizzati in manierasistematica nel lavoro d’aula.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato

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Gli interventi rivolti agli alunni in difficoltà (per il sussistere di handicap,disturbi,condizioni di svantaggio socio-culturale,altraappartenenza etnico-linguistica,problematiche comportamentali e relazionali),così come le attività di recupero epotenziamento,sono oggetto di specifica attenzione da parte dei docenti;tuttavia,le modalità di monitoraggio dei processi e diriscontro degli esiti vanno rivisitate e rafforzate,tenendo conto non solo della necessità di promuovere l’acquisizione dicontenuti,ma anche dell’esigenza di sollecitare lo sviluppo di strategie di apprendimento,comunicazione e socializzazione.La Scuola ha elaborato congrui modelli per la rilevazione di BES e per lo sviluppo dei PEI e dei PDP;per contro, risulta ancorapiuttosto debole il grado di coordinamento e condivisione con riferimento ai vari soggetti,scolastici e non,coinvolti nel supportoalla maturazione e all’autorealizzazione del minore e nell’interazione con le famiglie.Inoltre,si rileva il bisogno di approfondire l’analisi di determinate criticità,sollecitando i docenti ad affrontare,individualmente ein gruppo,secondo le situazioni,specifici percorsi di riflessione,autoaggiornamento e formazione.La tipologia delle azioni di inclusione,differenziazione, recupero e potenziamento è adeguatamente variegata,per consentirel’emergere e il consolidarsi di intelligenze diversificate;è però ridotto il numero di ore aggiuntive destinate a ciascunintervento,in quanto le diffuse problematiche dell’utenza e la cospicua presenza di alunni portatori di handicap e di alunni conbassa motivazione richiedono di coinvolgerne in ampio numero,anche con il supporto,ove necessario,di docenti di sostegno,coninevitabile parcellizzazione delle limitate risorse finanziarie disponibili.Rispetto ai bisogni rilevati,anche le risorse rappresentate da docenti da impegnare per il rinforzo delle iniziative educativo-didattiche in orario curricolare risultano insufficienti.

SNV - Scuola: NAIC8EP00R prodotto il :10/07/2017 12:37:50 pagina 78

3A.4 Continuita' e orientamento

Subarea: Continuita'

3.4.a Attivita' di continuita'

3.4.a.1 Tipologia delle azioni realizzate per la continuita'-PRIMARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia delle azioni realizzate per la continuita'-PRIMARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Incontri tra insegnantidell'infanzia e della primariaper scambio di informazioniutili alla formazione delle

classi

Presente 98,7 96,4 96,6

Incontri tra insegnantidell'infanzia e della primariaper definire le competenze in

uscita e in entrata

Presente 85,2 83,4 78,3

Visita della scuola primaria daparte dei bambini dell'infanzia Presente 94,6 93,3 96

Attivita' educative per ibambini dell'infanzia coninsegnanti della primaria

Presente 66,4 62,2 65,7

Attivita' educative comuni trabambini dell'infanzia e della

primariaPresente 78,5 75,7 79

Trasmissione dall'infanzia allaprimaria di fascicoli articolati

sul percorso formativo deisingoli studenti

Presente 66,1 62,3 63,9

Altro Presente 12,1 11,6 14,3

3.4.a.1 Tipologia delle azioni realizzate per la continuita'-SECONDARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia delle azioni realizzate per la continuita'-SECONDARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Incontri tra insegnanti dellaprimaria e della secondaria perscambio di informazioni utilialla formazione delle classi

Presente 96,2 95,2 97,1

Incontri tra insegnanti dellaprimaria e della secondaria per

definire le competenze inuscita e in entrata

Presente 80 81,7 78,9

Visita della scuola secondariada parte degli studenti della

primariaPresente 91,5 91,8 95

Attivita' educative per studentidella primaria con insegnanti

della secondariaPresente 76,2 69,7 74,1

Attivita' educative comuni trastudenti della primaria e della

secondariaPresente 75,4 71,7 73,4

Trasmissione dalla primariaalla secondaria di fascicoli

articolati sul percorsoformativo dei singoli studenti

Presente 55,8 54,3 51,8

Altro Presente 11,9 10,8 13,7

Domande GuidaQuali azioni realizza la scuola per garantire la continuità educativa per gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all’altro?

SNV - Scuola: NAIC8EP00R prodotto il :10/07/2017 12:37:50 pagina 79

Subarea: Orientamento

Gli insegnanti di ordini di scuola diversi si incontrano per parlare della continuità educativa (formazione delle classi, competenzeattese in ingresso, prevenzione degli abbandoni, ecc.)?

Gli interventi realizzati per garantire la continuità educativa sono efficaci?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Gli insegnanti dei diversi segmentisi scambiano dati esollecitazioni, soprattutto circa le annualità ponte,per garantire la continuità del percorso formativo, fermarestando la specificità della natura e delle finalità di ciascunsegmento in coerenza con le peculiarità delle diverse fasidell’età evolutiva; un impegno altrettanto rilevante èl’equilibrata formazione delle classi iniziali.I progetti e gli eventi realizzati in orario curricolare e/o in orarioaggiuntivo con coinvolgimento di docenti e alunni afferenti aidiversi segmenti rappresentano una modalità significativa intermini di promozione del successo formativo; al passaggiodalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado èrivolta una particolare attenzione, puntando sul contributo deisaperi e delle educazioni facenti parte del curricolo e suimolteplici nessi di contenuto, linguaggio e metodo attivabili trai diversi campi della conoscenza e della comunicazione, inmodo da assicurare il graduale transito dall’approcciopredisciplinareall’approccio disciplinare e al contempoconservare la consapevolezza dell’unitarietà del sapere e delsaper fare.Per quanto riguarda la ratio sottesa alla formazionedelle classi iniziali, si segnala come componente positival’intento di garantire la giusta eterogeneità dei gruppi classe intermini di competenze acquisite, di potenzialità e inclinazioni edi retroterra familiare e socioculturale.

La formazione delle classi, pur condotta attentamente, siconfronta con la declinazione in uscita di giudizi non sempreanaliticamente rappresentativi di potenzialità, inclinazioni,acquisizioni e carenze; inoltre,l’attribuzione del voto puòinnescare unimpoverimento della valutazione e quindi generare distorsioninella progettazione formativa. Anche idati sul contesto familiare e ambientale possono risultareframmentari, non essendo previste specifiche forme ditrasferimento di informazioni in tal senso; inoltre, le richieste dei genitori per l’ assegnazione a classi esezioni non sempre sono conciliabili con ricognizioni oggettivedi fattibilità e impatto.Circa il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondariadi primo grado va segnalata la precarietà della formazione deidocenti in merito a quanto le Indicazioni Nazionali prevedonoper il segmento scolastico antecedente e per quello successivo;un ulteriore problema è rappresentato dal fatto che non tutti idocenti dispongono di una ricca preparazione psicopedagogicain riferimento alle diverse fasi dell’età evolutiva, mancando diuna specifica formazione pregressa.Quanto alla transizione dalla scuola dell’infanzia alla scuolaprimaria, va sottolineato che l’assenza dell’obbligo per lafrequenza della scuola dell’infanzia determina spesso un vuotodi informazioni in merito alle acquisizioni già realizzate daibambini prossimi alla frequenza della scuola primaria.

3.4.b Attivita' di orientamento

3.4.b.1 Tipologia delle azioni realizzate per l'orientamento-SECONDARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia delle azioni realizzate per l'orientamento-SECONDARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Percorsi di orientamento per lacomprensione di se' e delle

proprie inclinazioniPresente 67,3 69,1 81,6

Collaborazione con soggettiesterni per le attivita' di

orientamentoDato mancante 26,5 30,2 55,8

Utilizzo di strumenti perl'orientamento Presente 45,8 49,9 55,1

Presentazione agli studenti deidiversi indirizzi di scuola

secondaria di II gradoPresente 98,8 97,8 97,8

Monitoraggio degli studentidopo l'uscita dalla scuola Dato mancante 51,9 52,7 49,7

Incontri individuali deglistudenti con i docenti referentiper l'orientamento per ricevere

supporto nella scelta dellascuola superiore

Dato mancante 67,7 63,3 58,4

Predisposizione di un moduloarticolato per il consiglio

orientativo da consegnare aglistudenti

Presente 56,5 62,9 76,4

Altro Presente 18,1 16,6 21,1

SNV - Scuola: NAIC8EP00R prodotto il :10/07/2017 12:37:50 pagina 80

Subarea: Alternanza scuola - lavoro

Domande GuidaLa scuola realizza percorsi di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni? Quali classi sono coinvolte?

La scuola realizza attività di orientamento finalizzate alla scelta del percorso formativo successivo? Queste attività coinvolgonole realtà formative del territorio? La scuola organizza incontri/attività rivolti alle famiglie sulla scelta del percorso formativosuccessivo?

La scuola realizza attività di orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali?

La scuola secondaria di I grado monitora quanti studenti seguono il consiglio orientativo?

In che modo la scuola monitora se le attività di orientamento sono efficaci?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Per le classi terze della scuola secondaria di primogrado si realizzano attività di orientamento, che sollecitano lapresa di consapevolezza di sé circa le competenze acquisite, lepotenzialità e le inclinazioni: l’orientamento implica anche laricerca di dati sui percorsi di istruzione e formazioneprofessionale esperibili per l’adempimento dell’obbligo edeffettivamente praticabili nel territorio di residenza. Altrettantosignificative sono le visite presso Istituti di istruzionesecondaria di secondo grado e le presentazioni da parte deirelativi docenti circa l’offerta formativa esperibile nel curricolodi base e in orario aggiuntivo.Il coinvolgimento delle famiglie costituisce un ulterioreelemento di rilievo, sia per quanto riguarda il soddisfacimentodella richiesta di informazioni, sia per quanto concerne ilriconoscimento delle caratteristiche peculiari del minore inquanto discente.La terza annualità è contrassegnata dalla formulazione delconsiglio orientativo, che integra i dati della valutazione delprofitto e del comportamento e la certificazione dellecompetenze; una discreta parte di utenti si attiene alconsiglio orientativo, come documenta laspecifica rilevazione effettuata dalla Scuola.Gli interventi di orientamento sono altresì espressi lungol’intero iter formativo che l’Istituto Comprensivo offre,diversificando gli approcci metodologici epersonalizzando i percorsi secondo bisogni e caratteristiche.

La Scuola non realizza attività pienamente pervasive diorientamento per le classi terze della scuola secondaria di primogrado, non solo perché i servizi di informazione econsulenza relativi alle opportunità esperibili nel territorio sonolimitati, ma anche perché le realtà produttive e le agenzieeroganti percorsi di taglio professionalizzante esprimono unapprossimativo grado di apertura alla cooperazione; inoltre, nonappare sufficientemente articolata e diversificata l’offerta dipercorsi di istruzione e formazione professionale di competenzaregionale, criticità esogena che incide negativamente sui casi dialunni a vario titolo in condizione di svantaggio o difficoltà.Va anche segnalato il fatto che persistono nei genitori diestrazione medio-alta chiusure pregiudiziali riguardo alriconoscimento della pregnanza formativa dei percorsi diistruzione secondaria di secondo grado di ordine tecnico eprofessionale; inoltre, i genitori di condizione e cultura medio-bassenon sempre esprimono attenzione per le problematichedell’orientamento e della scelta come impostazione delsuccessivo percorso di studio, di vita e di lavoro. Diconseguenza, una significativa percentuale di alunni non siattiene al consiglio orientativo.

3.4.c Consigli orientativi nel passaggio tra I e II ciclo

3.4.c.1 Consiglio orientativo per tipologia

3.4.c.1 Consiglio orientativo per tipologia

% Artistica % Linguistica % Professionale % Scientifica % Tecnica % Umanistica % Apprendistato % Qualsiasi Area

NAIC8EP00R 1,9 7,3 32,3 11,8 21,3 25,8 0 0

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3.4.c.2 Corrispondenza tra consiglio orientativo e scelta effettuata

3.4.c.2 Corrispondenza tra consiglio orientativo e scelta effettuata

Consigli Corrispondenti Consigli non Corrispondenti

% %

NAIC8EP00R 69,1 30,9

NAPOLI 76,0 24,0

CAMPANIA 77,3 22,7

ITALIA 73,0 27,0

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3.4.c.3 Promossi al I anno che hanno seguito il consiglio orientativo

3.4.c.3 Promossi al I anno che hanno seguito il consiglio orientativo

Promossi che hanno seguito il ConsiglioOrientativo

Promossi che non hanno seguito ilConsiglio Orientativo

% %

NAIC8EP00R 79,9 74,5

- Benchmark*

NAPOLI 88,3 77,5

CAMPANIA 90,3 80,6

ITALIA 90,7 77,7

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Domande GuidaQuante convenzioni la scuola stipula con imprese, associazioni, enti o altri soggetti disponibili ad accogliere studenti in percorsidi alternanza scuola-lavoro? Con quali tipologie di imprese, associazioni, ecc. vengono stipulate convenzioni? La gamma delleimprese con cui la scuola stipula convenzioni è diversificata?

La scuola conosce i fabbisogni formativi del tessuto produttivo del territorio?

In che modo la scuola progetta i percorsi di alternanza scuola-lavoro (esperienze di co-progettazione, ruolo dei tutor di scuola edei tutor aziendali, ecc.)?

In che modo i percorsi di alternanza scuola lavoro si integrano con il Piano dell’offerta formativa triennale della scuola?

In che modo la scuola monitora i percorsi di alternanza scuola-lavoro?

La scuola ha definito le competenze attese per gli studenti al termine dell'esperienza di alternanza?

In che modo la scuola valuta e certifica le competenze acquisite dagli studenti al termine del percorso di alternanza scuola-lavoro?

Nell'ultimo anno si e' verificato un aumento del numero delle convenzioni stipulate rispetto agli anni precedenti? Per qualemotivo?

Nell'ultimo anno si e' verificato un aumento del numero degli studenti che prendono parte ai percorsi di alternanza scuola-lavororispetto agli anni precedenti? Quali sono le ricadute per la scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Per gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primogrado si realizzano attività di orientamento, che sollecitano lapresa di consapevolezza di sé circa le competenze acquisite, lepotenzialità e le inclinazioni: l’orientamento implica anche laricerca di dati sui percorsi di istruzione e formazioneprofessionale esperibili per l’adempimento dell’obbligo edeffettivamente praticabili nel territorio di residenza. Altrettantosignificative sono le visite presso Istituti di istruzionesecondaria di secondo grado e le presentazioni da parte deirelativi docenti circa l’offerta formativa esperibile nel curricolodi base e in orario aggiuntivo.Il coinvolgimento delle famiglie costituisce un ulterioreelemento di rilievo, sia per quanto riguarda il soddisfacimentodella richiesta di informazioni sia per quanto concerne ilriconoscimento delle caratteristiche peculiari del minore inquanto discente.La terza annualità è contrassegnata dalla formulazione delconsiglio orientativo, che integra i dati della valutazione delprofitto e del comportamento e la certificazione dellecompetenze; una discreta percentuale di utenti si attiene alconsiglio orientativo espresso dai docenti, come documenta laspecifica rilevazione effettuata dalla Scuola.Gli interventi di orientamento sono altresì espressi lungol’intero percorso formativo che l’Istituto Comprensivo offre,attraverso l’ecletticità degli approcci metodologici e lapersonalizzazione dei percorsi formativi.

La Scuola non realizza attività sufficientemente pervasive diorientamento, non solo perché i servizi di informazione econsulenza relativi alle opportunità esperibili nel territorio sonolimitati, ma anche perché le realtà produttive e le agenzieeroganti percorsi di taglio professionalizzante esprimono unapprossimativo grado di apertura alla cooperazione, nonostantel’impegno della Scuola in tal senso e il suo cooperare con altreistituzioni scolastiche.Va anche segnalato il fatto che persistono nei genitori diestrazione medio-alta chiusure pregiudiziali riguardo alriconoscimento della pregnanza formativa dei percorsi diistruzione secondaria di secondo grado di ordine tecnico eprofessionale; inoltre, i genitori di condizione e cultura medio-basse non sempre esprimono attenzione per le problematichedell’orientamento e della scelta come impostazione delsuccessivo percorso di studio, di vita e di lavoro. Diconseguenza, una significativa percentuale di alunni non siattiene al consiglio orientativo.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di Valutazione

Criterio di qualità: La scuola garantisce la continuita' deipercorsi scolastici e cura l'orientamento personale,

scolastico e professionale degli studenti.

Situazione della scuola

Le attivita' di continuita' e/o di orientamento sono assenti oinsufficienti, oppure singoli insegnanti realizzano attivita' dicontinuita' e/o orientamento limitatamente ad alcune sezioni,senza forme di coordinamento a livello di scuola.Per la scuola secondaria di II grado - La scuola ha stipulatoconvenzioni con un partenariato non diversificato di imprese edassociazioni del territorio. Il numero di convenzioni e'nettamente inferiore al riferimento provinciale. La scuola nonha integrato nella propria offerta formativa i percorsi dialternanza scuola - lavoro. I progetti di alternanza nonrispondono ai fabbisogni formativi del tessuto produttivo delterritorio. Le attivita' di alternanza non vengono monitorate. Lascuola non ha definito le competenze attese per gli studenti aconclusione dei percorsi di alternanza e non utilizza criteri divalutazione delle competenze acquisite al terminedell'alternanza.

1 - Molto critica

2 -

Le attivita' di continuita' presentano un livello di strutturazionesufficiente anche se sono prevalentemente orientate allaformazione delle classi.Le attivita' di orientamento coinvolgono almeno tutte le classifinali. La qualita' delle attivita' proposte agli studenti e' ingenere accettabile, anche se per lo piu' limitate a presentare idiversi indirizzi di scuola superiore / corsi di studio universitari.La scuola non monitora i risultati delle proprie azioni diorientamento.Per la scuola secondaria di II grado - La scuola ha stipulatoconvenzioni con un partenariato non diversificato di imprese edassociazioni. Il numero di convenzioni stipulate è di pocoinferiore al riferimento provinciale. La scuola ha integrato inmodo non organico nella propria offerta formativa i percorsi dialternanza scuola – lavoro. I progetti di alternanza scuola lavororispondono solo in parte ai fabbisogni professionali delterritorio e alle esigenze formative degli studenti. Le attività dialternanza scuola – lavoro vengono monitorate in modooccasionale. La scuola non definisce i criteri di valutazionedelle competenze acquisite al termine del percorso di alternanzascuola-lavoro.

3 - Con qualche criticita'

4 -

Le attivita' di continuita' sono ben strutturate. La collaborazionetra i docenti di ordini di scuola diversi e' consolidata. La scuolarealizza diverse attività finalizzate ad accompagnare gli studentinel passaggio da un ordine di scuola all’altro.Le attivita' di orientamento sono ben strutturate e coinvolgonoanche le famiglie. La scuola realizza percorsi finalizzati allaconoscenza di sé e delle proprie attitudini. Gli studentidell'ultimo anno e le famiglie, oltre a partecipare allepresentazioni delle diverse scuole/indirizzi di studiouniversitario, sono coinvolti in attivita' organizzate all'esterno(scuole, centri di formazione, universita'). La scuola realizzaattivita' di orientamento alle realta' produttive e professionalidel territorio. La scuola monitora i risultati delle proprie azionidi orientamento; un buon numero di studenti segue il consiglioorientativo della scuola.Per la scuola secondaria di II grado - La scuola ha stipulatoconvenzioni con un variegato partenariato di imprese edassociazioni. Il numero di convenzioni stipulate è uguale o dipoco superiore al riferimento provinciale. La scuola ha integratonella propria offerta formativa i percorsi di alternanza scuola –lavoro. I progetti di alternanza rispondono ai fabbisogniprofessionali del territorio. Le attività di alternanza vengonomonitorate. La scuola valuta e certifica le competenze deglistudenti al termine del percorso di alternanza.

5 - Positiva

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6 -

Le attivita' di continuita' sono organizzate in modo efficace. Lacollaborazione tra docenti di ordini di scuola diversi e' benconsolidata e si concretizza nella progettazione di attivita' pergli studenti finalizzate ad accompagnarli nel passaggio tra unordine di scuola e l'altro. La scuola predispone informazioniarticolate sul percorso scolastico dei singoli studenti (es.portfolio) e monitora gli esiti degli studenti nel passaggio da unordine di scuola all'altro. La scuola realizza azioni diorientamento finalizzate a far emergere le inclinazioniindividuali che coinvolgono piu' classi, non solo quelledell'ultimo anno. Inoltre propone attivita' mirate a far conoscerel’offerta formativa presente sul territorio, anche facendosvolgere attivita' formative esterne (scuole, centri diformazione, universita'). Le attivita' di orientamento sono benstrutturate e pubblicizzate e coinvolgono anche le famiglie. Lascuola monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento;la stragrande maggioranza degli studenti segue il consiglioorientativo della scuola.Per la scuola secondaria di II grado - La scuola ha stipulatoconvenzioni con un partenariato diversificato di imprese edassociazioni. Il numero di convenzioni stipulate è nettamentesuperiore al riferimento provinciale. La scuola ha integrato inmodo organico nella propria offerta formativa i percorsi dialternanza scuola – lavoro. I progetti di alternanza scuola lavororispondono in modo coerente ai fabbisogni formativi del tessutoproduttivo del territorio e alle esigenze formative degli studenti.Le attività di alternanza vengono monitorate in manieraregolare. La scuola ha definito le competenze attese per glistudenti a conclusione dei percorsi di alternanza. La scuolavaluta e certifica le competenze degli studenti al termine delpercorso di alternanza sulla base di criteri definiti e condivisi.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoGli interventi per la continuità e l’orientamento sono prevalentemente concentrati sugli anni ponte, ma lungo l’intero percorsoformativo in cui si articola l’Istituto Comprensivo è espressa attenzione per la personalizzazione degli itinerari, nella versionecurricolare di base e nelle opportunità di integrazione, al fine di consentire l’emergere delle migliori caratteristiche individuali.Persistono criticità nel raccordo tra i docenti operanti sui diversi segmenti, nel senso che, sebbene sia avviato il confronto, nonsono ancora pienamente codificate le modalità di interazione e non è ancora del tutto risolta l’esigenza di strutturarel’articolazione del curricolo verticale; inoltre, non sempre si individuano valide forme di interazione con le famiglie, per ilsussistere di resistenze e stereotipi, e non sempre risulta agevolmente praticabile il raccordo con altre Agenzie Formative, con iServizi operanti sul territorio e con le realtà produttive. E’in fase di potenziamento la trama di rapporti con le Scuole operanti sulsecondo grado di istruzione, per integrare gli impegni formativi e informativi di orientamento attivando esperienze didattichelaboratoriali di raccordo.La Scuola è sensibile alla necessità di delineare e monitorare le azioni di continuità, accompagnamento e orientamento, ma vannoancora codificate idonee procedure di impulso, riscontro ed ottimizzazione; sono in via di definizione le tecniche e gli strumentidi osservazione, analisi e rilevazione per la graduale strutturazione del portfolio dell’alunno, in combinazione con la trasmissionedei documenti di valutazione e della certificazione delle competenze, attualmente con specifica attenzione per gli alunni portatoridi handicap. Va però rilevato il fatto che non sono ancora definiti protocolli e procedure per il riscontro dei risultati a distanza;adogni modo, sussiste la consapevolezza della necessità di tale tipo di accorgimento.

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3B Processi - Pratiche gestionali e organizzative 3B.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Subarea: Missione e visione della scuola

Subarea: Monitoraggio delle attività

Domande GuidaLa missione e la visione dell'istituto sono definite chiaramente?

La missione e la visione dell'istituto sono condivise all'interno della comunità scolastica? Sono rese note anche all'esterno, pressole famiglie e il territorio?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)La mission e la vision di sviluppo sono declinate dall’interacomunità professionale,secondo le esperienze e competenze deidocenti e le sollecitazioni del Dirigente Scolastico;nel correnteanno si è provvedutoa revisionare il PTOF e il PDM e a rivisitare la progettazioneformativa, gli interventi educativo-didattici e ladocumentazione educativa, sulla base dei riscontri relativi alleprime azioni di miglioramento avviate nella scorsa annualità.L’attenzione per i tratti del territorio e per l’utenza è ilfondamento della definizione del profilo identitario dellaScuola: va in tal senso segnalato l’apporto espresso dairappresentanti dei genitori in seno agli Organi Collegiali intermini di pareri e suggerimenti; più ampie soluzioni di contattocon le famiglie sono gli incontri bimestrali per lacomunicazione degli esiti cognitivi e comportamentali e per ilmonitoraggio della frequenza, nonché specifici eventi per lapresentazione dell’offerta formativa e del curricolo, incombinazione con le situazioni anche informali di confrontoesperibili secondo le necessità derivanti dall’andamentodell’anno scolastico.Il Sito Web della Scuola concorre, pubblicizzando documentifondanti e dati, al raccordo con l’utenza, quella reale e quellapotenziale, e all’interazione con vari soggetti, istituzionali enon, portatori di interesse in merito all’operato dell’Istituto inchiave di servizio formativo finalizzato alla promozione sociale,culturale e valoriale.

Va perseguita una maggiore condivisione della mission e dellavision di sviluppo all’interno della comunità professionale e nelrapporto con l’utenza.Per quanto concerne le dinamiche interne, risulta nonpienamente consolidata nei docenti la consapevolezza dellanecessità di innovare per competenze la progettazione, ladidattica e la valutazione, poiché i modellieuristici di insegnamento-apprendimento non sono ancorafortementeradicati; la rivisitazione degli approcci in termini diprogettazione anche trasversale e in chiave di sviluppo dimoduli didattici connotati come compiti di realtà è in via dirinforzo, ma non è nettamente strutturato in tal senso ilcurricolo verticale, nonostante lo sforzo già profuso dai docentidella scuola primaria e della scuola secondaria di primo gradonella declinazione delle competenze chiave per l’apprendimentopermanente e per la cittadinanza attiva, con riferimento allediscipline del curricolo e agli assi culturali intesi come soluzionidi aggregazione dei saperi per affinità epistemologica.In merito al rapporto con l’utenza si rilevano persistentidifficoltà, nel senso che le azioni di sensibilizzazione,responsabilizzazione e coinvolgimento, pur potenziate rispettoallo scorso anno, sia in chiave formale sia garantendoopportunità informali di confronto con i docenti e con l’Ufficiodi Presidenza, vanno rafforzate per contrastare indifferenza,resistenze,pregiudizi, stereotipi e condotte oppositive.

Domande GuidaIn che modo la scuola monitora lo stato di avanzamento delle attività che svolge? Quali strumenti di monitoraggio adotta?

La scuola utilizza forme di bilancio sociale per rendicontare la propria attività all'esterno?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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Subarea: Organizzazione delle risorse umane

Si definiscono gli obiettivi condividendo problematiche,esperienze di successo ed esigenze,di cui si discutono leimplicazioni per pianificare i processi.Gli Organi Collegiali interni,includendo i diversi profiliprofessionali e i rappresentanti dei genitori,consentono losviluppo dei circuiti riflessivi,decisionali e progettuali per ilvaglio di bisogni,punti forti e criticità e per la definizione dimodalità e tempi di intervento;altrettanto rilevanteè il confronto non pienamente codificato e formalizzato,chepermette di raccogliere spunti per la rivisitazione di uno o piùaspetti del funzionamento del sistema e delle sue prestazioni.Il monitoraggio dello stato di avanzamento delle azionipianificate per il raggiungimento degli obiettivi fissati avvieneattraverso il controllo di snodi cruciali dell’organizzazione e ilpresidio del raccordo tra i diversi livelli e sottosistemi;loscambio di dati e sollecitazioni tra il vertice strategico e i nucleioperativi,anche mediato dai soggetti impegnati nellosvolgimento di specifici compiti, così come l’utilizzo distrumenti di rilevazione,quali per esempio i questionari volti atestare dal punto di vista degli Operatori della Scuola l’efficaciadelle soluzioni assunte,innescano l’autoanalisi e generano ledeterminazioni per la rimodulazione del funzionamentoeducativo-didattico,dei servizi di supporto, dell’operatoamministrativo e gestionale e dell’interazione con l’utenza econ l’esterno.

Nonostante il potenziamento dei circuiti riflessivi e progettualie della pianificazione,non sono pienamente strutturate le azionidi perseguimento degli obiettivi prefissati e di ricognizione initinere dello stato di attuazione e del grado di adeguatezza.Le diverse componenti dell’organizzazione comunicano einteragiscono in maniera ancora parcellizzata,manifestandoapprocci non consolidati all’autoanalisi e all’elaborazione deglispunti per il miglioramento risultanti dall'esame delfunzionamento dei vari nuclei e del loro raccordo;il persistere di forme di autoreferenzialità testimonia un’incertaconsapevolezza della necessità di collaborare per la costanteottimizzazionedelle performance individuali e collettive, favorendo ilvincolarsi inerte a soluzioni routinarie che ostacolanol’innovazione positiva.Occorre potenziare le modalità di presidio e controllo e glistrumenti di monitoraggio per la rilevazione di dati e riscontrifunzionali alla rivisitazione di obiettivi ed approcci, definendoed attuando puntuali procedure di vaglio ed intervento,conl’apporto delle figure di sistema e delle energie intellettuali edoperative di tutte le componenti della comunità professionale,secondo gli specifici profili e compiti.Va inoltre rafforzata l’individuazione di indicatori e parametricirca iltestare i processi e il registrare i traguardiraggiunti,focalizzando componenti misurabili oppureoggettivamente rilevabili, anche in chiave di Bilancio Sociale.

3.5.a Gestione delle funzioni strumentali

3.5.a.1 Modalita' di distribuzione delle risorse per le funzioni strumentali

Modalita' di distribuzione delle risorse per le funzioni strumentali

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Meno di 500 € 18,9 14,1 14,4

Tra 500 e 700 € 29,6 29 26,8

Tra 700 e 1000 € 36,8 39,2 35

Più di 1000 € 14,8 17,7 23,8

n.d.

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Tra 500 e 700 euro

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3.5.b Gestione del Fondo di Istituto

3.5.b.1 Ripartizione del FIS tra insegnanti e personale ATA

Istituto:NAIC8EP00R % - Ripartizione del FIS tra insegnanti e personale ATA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale del FIS per gliinsegnanti 64,79 69,6 70,5 72,8

Percentuale del FIS per gliATA 35,21 30,5 29,6 27,3

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3.5.b.3 Quota di insegnanti che percepisce più di 500€ di FIS

Istituto:NAIC8EP00R % - Quota di insegnanti che percepisce più di 500€ di FIS

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Quota insegnanti chepercepisce più di 500€(rispetto al totale degli

insegnanti che usufruisce delFIS)

8,10810810810811 27,98 29,56 24,41

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3.5.b.5 Personale ATA che percepisce piu' di 500 euro di FIS

Istituto:NAIC8EP00R % - Personale ATA che percepisce piu' di 500 euro di FIS

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale ATA chepercepisce più di 500€

(rispetto al totale del personaleATA che usufruisce del FIS)

39,1304347826087 49,9 51,36 40,09

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3.5.c.5 Variazione ore di supplenza non coperte-PRIMARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Variazione ore di supplenza non coperte-PRIMARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Variazione delle ore diinsegnamento non coperte del2016/17 rispetto al 2014/15

656 0 0 0

Variazione delle ore disupplenza svolte dagli

insegnanti esterni del 2016/17rispetto al 2014/15

392 -13,5 -15,5 -38

3.5.c.5 Variazione ore di supplenza non coperte-SECONDARIA

Istituto:NAIC8EP00R - Variazione ore di supplenza non coperte-SECONDARIA

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Variazione delle ore diinsegnamento non coperte del2016/17 rispetto al 2014/15

-43 -3 0 0

Variazione delle ore disupplenza svolte dagli

insegnanti esterni del 2016/17rispetto al 2014/15

-13 0 0 0

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3.5.d Progetti realizzati

3.5.d.1 Ampiezza dell’offerta dei progetti

Istituto:NAIC8EP00R - Ampiezza dell’offerta dei progetti

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Ampiezza dell'offerta deiprogetti 18 6,8 6,53 11,27

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3.5.d.2 Indice di frammentazione dei progetti

Istituto:NAIC8EP00R - Indice di frammentazione dei progetti

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Indice di frammentazione deiprogetti - spesa media per

progetto in euro945,833333333333 7563,13 7265,81 6904,86

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3.5.d.3 Indice di spesa dei progetti per alunno

Istituto:NAIC8EP00R - Indice di spesa dei progetti per alunno

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Indice di spesa per progetti peralunno in euro 21,52 29,28 28,96 48,39

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Subarea: Gestione delle risorse economiche

3.5.d.4 Indice di spesa per la retribuzione del personale nei progetti

Istituto:NAIC8EP00R - Indice di spesa per la retribuzione del personale nei progetti

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Indice di spesa per laretribuzione del personale nei

progetti0 24,85 23,06 18,05

Domande GuidaQuali funzioni strumentali ha individuato la scuola e quanti docenti svolgono tali funzioni? Come è ripartito il Fondo di istituto?Quanti docenti ne beneficiano? Quanti ATA?

In che modo sono gestite le assenze del personale?

C’è una chiara divisione dei compiti e delle aree di attività tra il personale ATA?

Le responsabilità e i compiti dei docenti che hanno incarichi specifici sono definiti in modo chiaro?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)I compiti dei docenti incaricati di specifici impegni sonochiaramente determinati,con condivisione di informazioni,esigenze,problematiche e determinazioni promossa dalla figuradirigenziale rispetto agli Organi Collegiali,allo scopo dipresidiare i vari livelli di funzionamento del sistema scuola e dipromuovere il raccordo tra il vertice strategico e decisionale,icircuiti riflessivi e progettuali,i nuclei operativi e l’utenza.I 10insegnanti con mansioni di Funzioni Strumentali sioccupano,interagendo,di offerta formativa,rapporti conl’utenza,inclusione,continuità e orientamento.Per ciò che riguarda il personale ATA va sottolineata laproficua cooperazione tra il DS e il DSGA,che concorronosignificativamente,secondo le rispettive prerogative e i relativigradi di responsabilità,alla messa a punto di valide soluzioni didestinazione delle risorse umane, mediante distribuzione deicompiti e distinzione delle aree di attività, ferma restando lanecessità di interazione tra i diversi sottosistemidell’organizzazione.L’integrazione tra il funzionamento didattico e altre dimensionidi espletamento del mandato istituzionale,concernenti i servizidi supporto all’attività formativa,gli impegni di sorveglianza evigilanza e il rapporto con l’utenza e con l’esterno,apparesufficientemente equilibrata. L’uso del Fondo d’Istitutoriguarda una parte cospicua di docenti e personaleATA,secondo disponibilità allo svolgimento di compitiaggiuntivi.

Vanno potenziati i criteri di definizione e attribuzione dicompiti specifici e i circuiti riflessivi e decisionali propedeuticialle determinazioni operative,sia per quanto riguarda ilfunzionamento del sistema con riferimento alla progettazioneformativa e all’azione educativo-didattica,sia per quantoconcerne l’interazione con l’utenza,sia per ciò che attiene allosviluppo di servizi e forme di supporto amministrativo,logisticoed ausiliario;inoltre, persistono criticità nello scambio di dati enel raccordo fra le differenti funzioni,all’interno di ciascunsottosistema e tra i diversi nuclei e livelli.Occorre una più profonda presa di consapevolezza circa idoveri afferenti a ciascun profilo professionale e operativo,inmerito alle condotte attese e al grado di adeguatezza e diincisività dell’ impegno da esprimere:a tale proposito siriconosce il rilievo della combinazione tra percorsi diautoaggiornamento fondati sulle dinamiche riflessive interne edesperienze di eteroformazione radicate nella rilevazione deibisogni di rinforzo delle condotte professionali e dei riferimentideontologici, per il potenziamento delle prestazioni individualie delle performance collettive.E’ problematica la gestione delle assenze: risorse dipotenziamento e compresenze risultano insufficienti in meritoai docenti; per il personale amministrativo si ricorre all’osmosidei compiti,per quello ausiliario ci si avvale, ove possibile,dello straordinario.

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3.5.e Progetti prioritari

3.5.e.1 Tipologia dei progetti prioritari

Istituto:NAIC8EP00R % - Tipologia dei progetti prioritari

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Formazione e aggiornamentodel personale 0 21,9 20,8 17,2

Educazione alla convivenzacivile 0 14,8 17,1 14,7

Attivita' artistico - espressive 0 14,2 14,4 12,3

Tecnologie informatiche(TIC) 0 28,1 22,7 38,6

Lingue straniere 3 30,2 31,6 34,5

Prevenzione del disagio -inclusione 0 6,5 7,3 11

Abilita' logico-matematiche escientifiche 0 35,5 37,6 36,4

Abilita' linguistiche / lettura /biblioteca 0 24,3 21,8 25,5

Altri argomenti 0 13,9 13,1 16,6

Progetto trasversale d' istituto 0 8 7,3 13,3

Orientamento - accoglienza -continuita' 0 18 15,9 17,9

Sport 0 9,2 13,5 14,3

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3.5.e.2 Durata media dei progetti prioritari

Istituto:NAIC8EP00R - Durata media dei progetti prioritari

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Durata media dei progetti inanni 14,6666666666667 1,7 1,64 3,06

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3.5.e.4 Descrizione dell'importanza dei progetti prioritari

Istituto:NAIC8EP00R % - Descrizione dell'importanza dei progetti prioritari

Situazione della scuola: NAIC8EP00R %

Progetto 1Cerificazione lingua francese livello A1 Quadro Europeo:Attenzione per la

dimensione sovranazionale come campo di estrinsecazione diconoscenze,abilit

Progetto 2 Certificazione lingua francese livello A2 Quadro Europeo:Attenzione per ladimensione sovranazionale come campo di estrinsecazione di conoscenze,abili

Progetto 3Certificazione lingua inglese livello A1 Quadro Europeo:Attenzione per la

dimensione sovranazionale come campo di estrinsecazione diconoscenze,abilit

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3.5.e.5 Livello di coinvolgimento di esperti esterni nei progetti prioritari

Livello di coinvolgimento di esperti esterni nei progetti prioritari

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessun coinvolgimento 33,3 37,7 19,9

Basso coinvolgimento 23,3 22,7 18,8

Alto coinvolgimento 43,4 39,7 61,3

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Nessun coinvolgimento

Domande GuidaL’allocazione delle risorse economiche nel Programma annuale è coerente con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa?

Quanto spende in media la scuola per ciascun progetto (cfr. l'indice di frammentazione della spesa)?

Quali sono i tre progetti prioritari per la scuola? Qual è la durata media di questi progetti? Sono coinvolti esperti esterni?

Le spese si concentrano sui progetti prioritari (cfr. l'indice di concentrazione della spesa)?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Recependo gli spunti formulati da singoli insegnanti o gruppi didocenti in sede di programmazione,nei Dipartimenti articolatiper discipline e per aree e nei Consigli diInterclasse/Classe/Intersezione,il Collegio dei Docenti approvale iniziative utili a caratterizzare l'offerta formativa di base e lesoluzioni di espansione del curricolo,secondo la mission e lavision di sviluppo rappresentate nel PTOF e nel PDM in basealle Indicazioni Nazionali, alle caratteristiche del contesto e alleesigenze dell’utenza.Tenendo conto dei mezzi umani e materiali disponibili, siassicura coerenza tra le scelte educativo-didattiche e l’utilizzodelle risorse professionali,finanziarie,strumentali,strutturali edinfrastrutturali,cometestimoniato nel nesso tra la pianificazione dell’offertaformativa e delle attività del personale docente e ATA e ilProgramma Annuale.In merito alla spesa per i progetti da condurre in orarioaggiuntivo si garantisce la destinazione dei fondi a soluzioni diintegrazione e arricchimento raccordate con il curricolo basicoperché fondate sulla ricognizione dei bisogni dipersonalizzazione,accompagnamento,continuità e orientamento,quindi intrinsecamente correlate alle priorità di intervento chel’Istituto considera nel proprio tendere almiglioramento,riguardantiil potenziamento dei risultati scolastici e degli esiti delle ProveINVALSImediante il rinforzo delle strategie di inclusione,dellaprogettazione edella didattica.

Va potenziato il grado di coerenza tra i progetti aggiuntivi e ilcurricolo di base e vanno rafforzati gli equilibri in meritoall'utilizzo delle risorse umane ed economiche;si auspica ilsuperamento della frammentazione tuttora insita nel palinsestodei percorsi di integrazione e arricchimentodel curricolo basico:pur rispondente alle diversificate esigenzedell'utenzain quanto ecletticamente articolato, esso non risulta ancorapienamente ispirato da un prevalente filo conduttore,sia conriferimento ai bisogni di inclusione, recupero epotenziamento,sia in relazione alla necessità dicontrastare i fenomeni di disinteresse e insofferenza neiconfronti degli impegni di apprendimento, comunicazione esocializzazione che l'esperienza scolastica e le sue regoleprevedono.L'utilizzo delle risorse economiche,generalmente limitate,vaottimizzato insistendo con un crescente livello diconsapevolezza su priorità ed obiettivi strategici e formulandorispetto a questi riferimenti i propositi da perseguire,realisticamente ed opportunamente, secondo ponderato vaglioin termini di fattibilità,sostenibilità.impatto e replicabilità.Va infine segnalato che la Scuola ravvisa la necessità diincrementare le iniziative finalizzate al reperimento di fondi,per il rinforzo del calibro quantitativo e qualitativo dei progetticoncepiti ad integrazione del curricolo e per la realizzazione diiniziative utili al consolidamento del rapporto con le famiglie.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola definisce la propria missione e

la visione, monitora in modo sistematico le attività chesvolge, individua ruoli di responsabilita' e compiti per il

personale in modo funzionale e utilizza in modo adeguato lerisorse economiche.

Situazione della scuola

La missione e la visione della scuola non sono state definiteoppure sono state definite in modo vago. Non sono presentiforme di monitoraggio delle azioni.La definizione delle responsabilita' e dei compiti tra le diversecomponenti scolastiche e' poco chiara o non e' funzionaleall'organizzazione delle attivita'. Le spese definite nelProgramma annuale non sono coerenti con le scelte indicate nelPiano triennale dell'offerta formativa. Le risorse economichedestinate ai progetti non sono investite in modo adeguato.

1 - Molto critica

2 -

La scuola ha definito la missione e la visione, anche se sonopoco condivise nella comunita' scolastica e con le famiglie e ilterritorio. Il monitoraggio delle azioni e' attuato in modo nonstrutturato.E' presente una definizione delle responsabilita' e dei compititra le diverse componenti scolastiche, anche se non tutti icompiti sono chiari e funzionali all'organizzazione delleattivita'.Solo alcune spese definite nel Programma annuale sonocoerenti con le scelte indicate nel Piano triennale dell'offertaformativa. Solo una parte delle risorse economiche destinate aiprogetti sono investite in modo adeguato.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola ha definito la missione e la visione equeste sonocondivise nella comunita' scolastica, con le famiglie e ilterritorio. La scuola utilizza forme strutturate di monitoraggiodelle azioni.Responsabilita' e compiti delle diverse componenti scolastichesono individuati chiaramente.La maggior parte delle spese definite nel Programma annualesono coerenti con le scelte indicate nel Piano triennaledell'offerta formativa. La maggior parte delle risorseeconomiche destinate ai progetti sono investite in modoadeguato.

5 - Positiva

6 -

La scuola ha definito la missione e la visione e queste sonocondivise nella comunità scolastica, con le famiglie e ilterritorio. La scuola utilizza in modo sistematico formestrutturate di monitoraggio delle azioni, che permettono diorientare le strategie e riprogettare le azioni. Responsabilita' ecompiti del personale sono individuati chiaramente e sonofunzionali alle attivita'.Tutte le spese definite nel Programma annuale sono coerenticon le scelte indicate nel Piano triennale dell'offerta formativa.Tutte le risorse economiche destinate ai progetti sono investitein modo adeguato.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato

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La mission e la vision di sviluppo sono adeguatamente profilate,ma vanno definiti riferimenti,modalità e strumenti piùcircostanziati per il monitoraggio e per la rimodulazione dei processi e della pianificazione.Le attribuzioni di specifici impegnivanno più analiticamente formulate e più incisivamente armonizzate,con l’organigramma secondo le relazioni gerarchiche e conil funzionigramma secondo i nessi di raccordo fra le diverse figure assegnatarie di peculiari responsabilità;inoltre,va potenziato ilgrado di coinvolgimento delle diverse componenti della comunità professionale nel perseguimento degli obiettivi dimiglioramento,in stretto raccordo con l’operato delle figure di sistema.Si mira ad assicurare un crescente grado di coerenza fra priorità educative e destinazione delle risorse umane e professionali edei mezzi finanziari,strumentali,strutturali ed infrastrutturali,insistendo ulteriormente sui bisogni di inclusione,recupero epotenziamento e sull’impegno assunto prioritariamente circa l’ incrementare i risultati scolastici e gli esiti delle ProveINVALSI.Al fine di disporre di più congrue risorse economiche,la Scuola si è impegnata nella precedente annualità nella progettazionePON –FESR,per il rinforzo della connessione a Internet e per la strutturazione di ambienti digitali di apprendimento,ed è inattesa di conoscere gli esiti delle proprie candidature,avanzate nella corrente annualità,in merito all’acquisizione di finanziamentiPON-FSE per il potenziamento della dimensione didattica in orario aggiuntivo; inoltre,per la corrente annualità,come per loscorso anno,la Scuola ha proposto la propria candidatura in relazione all’assegnazione dei fondi previsti dall’art. 9 del CCNLComparto Scuola per gli Istituti situati in aree a rischio.Il problema del reperimento di più ingenti risorse economiche va altresìaffrontato attivando ulteriori collaborazioni con diversificati soggetti,pubblici e privati,anche in forma di Rete di Scuole.

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3B.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Subarea: Formazione

3.6.a Formazione per gli insegnanti

3.6.a.1 Numerosita' delle attività di formazione

Istituto:NAIC8EP00R - Numerosita' delle attività di formazione

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Numero di progetti diformazione per gli insegnanti 2 14,63 14,56 13,79

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3.6.a.2 Tipologia degli argomenti della formazione

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia degli argomenti della formazione

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Curricolo e discipline 0 16,2 15,9 13,98

Attuazione autonomiadidattica, organizzativa egestionale delle scuole

0 15,92 15,57 13,41

Aspetti normativi 0 16,45 16,11 13,86

Valutazione degliapprendimenti, certificazionedelle competenze, valutazione

interna / autovalutazione

0 16,22 15,84 13,71

Progettazione e pianificazionedi percorsi di miglioramento 0 16,05 15,66 13,48

Tecnologie informatiche eloro applicazione all’attività

didattica0 16,92 16,56 14,51

Inclusione studenti condisabilità e DSA 0 16,89 16,41 14,23

Inclusione studenti concittadinanza non italiana 0 15,88 15,5 13,37

Temi multidisciplinari 0 15,95 15,6 13,51

Lingue straniere 0 15,97 15,59 13,54

Prevenzione del disagiogiovanile nelle diverse forme 0 15,98 15,63 13,61

Orientamento 0 15,82 15,46 13,31

Altro 2 16,03 15,66 13,55

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Subarea: Valorizzazione delle competenze

3.6.a.6 Tipologia di finanziamento delle attività di formazione

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia di finanziamento delle attività di formazione

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Finanziato direttamente dallascuola 2 18,18 18,21 15,89

Finanziato dalla rete di ambito 0 17,58 17,43 14,72

Finanziato dalla rete di scopo 0 17,35 17,31 14,61

Finanziato dall’ufficioscolastico regionale 0 17,99 17,87 14,92

Finanziato dal singolo docente 0 17,31 17,28 14,46

Finanziato da altri soggettiesterni 0 18,02 17,96 15,2

Domande GuidaLa scuola raccoglie le esigenze formative dei docenti e del personale ATA?

Quali temi per la formazione la scuola promuove e perche' (es. curricolo e competenze, bisogni educativi speciali, tecnologiedidattiche, ecc.)?

Qual e' la qualita' delle iniziative di formazione promosse dalla scuola?

Quali ricadute hanno le iniziative di formazione nell'attività didattica e organizzativa?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)La Scuola considera l'importanza della formazione continua peril miglioramento delle prestazioni dei docenti e del personaleATA attraverso l’arricchimento di conoscenze e competenze;sicura la ricognizione dei bisogni formativi con appositiquestionari,integrati per i docenti dalla componente riflessiva,che i circuiti di autoaggiornamento alimentano.Per l’insegnamento-apprendimento si riconosce la necessità diinnovare gli approcci in termini di trasversalità e competenze edi far leva sulle opportunità offerte dalle TIC per diversificare imediatori e i canali dell’interazione didattica, in ragione dellerapide e profonde trasformazioni che caratterizzano l’etàcontemporanea e il vissuto delle giovani generazioni nelconoscere, nell’esprimersi e nel relazionarsi. E’altrettantoprioritario l’interesse per il rinforzo della qualità inclusivadell’evento scuola attraverso il diversificarsi delle strategie e ilpotenziamento della cifra laboratoriale ,al fine dipersonalizzare i percorsi valorizzando varie tipologie dipotenzialità e inclinazioni e combinando immersione e tensioneall’astrazione.In merito al personale ATA, si punta sull’ammodernamentodigitale dell’operatività amministrativa, degli impegni diacquisizione,conservazione e trattamento di dati e documenti edella comunicazione con l’utenza e con soggetti esterni, mentreper l’ambito ausiliario si considera il rilievo di sicurezza, primosoccorso, accoglienza e assistenza di base.

Per i docenti è ben avviato l’autoaggiornamento radicato neicircuiti riflessivi ed è profilato il riscontro dei bisogniformativi,ma l’apertura alla formazione continua risulta nonconsolidata;è carente la consapevolezza della necessità dipotenziare non solo progettazione e didattica ma anchevalutazione e lavoro di squadra,così come è labile l’attribuzionedi valore alla collaborazione organizzativa.Per gli assistenti amministrativi bisogna potenziare lacompetenza tecnologica, per il personale ausiliario la cura dellarelazione con l’utenza oltre che supporto logistico e sicurezza.Per sollecitare docenti e ATA alla formazione,si ritieneopportuno acquisirne e vagliarne il curriculum e gestire conattenzione il nesso tra l’assegnazione di compiti specifici edaggiuntivi, la formazione pregressa e la disponibilità a nuovipercorsi.Le diverse professionalità devono altresì approfondire l’analisidel quadro normativo, regolamentare e contrattuale, del profilodeontologico e dei documenti configuranti l’identità dellaScuola, per esprimere al massimo il proprio contributo alfunzionamento e al miglioramento del sistema.Per i docenti va anche implementata la conoscenza delleIndicazioni Nazionali e dei documenti sovranazionali, oltre chedi norme e misure relative a sicurezza e privacy.Una volta espletata la formazione tramite Rete d’Ambito, laScuola attiverà percorsi elettivi selezionando offerte di Entiaccredidati .

Domande GuidaLa scuola utilizza le informazioni sulle competenze del personale (es. curriculum, corsi frequentati, ecc.)? In che modo? Lascuola tiene conto delle competenze del personale per una migliore gestione delle risorse umane (es. assegnazione di incarichiretribuiti, suddivisione dei compiti)?

Il peso attribuito ai diversi criteri dal Comitato per la valutazione dei docenti è stato ritenuto adeguato dai docenti della scuola?

La scuola adotta altre forme per la valorizzazione delle professionalità?

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Subarea: Collaborazione tra insegnanti

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Si dà attenzione al curriculum di docenti e personale ATA, perindividuarne le pregresse esperienze di studio, formazione elavoro e quindi assicurare la distinzione e la congruaattribuzione di compiti con riferimento al profilo professionaledi appartenenza e ad eventuali incarichi aggiuntivi. Alcontempo,si connette l’assegnazione di peculiari impegni alladisponibilità a formarsi per arricchire conoscenze ecompetenze, al fine di garantire il continuo miglioramento delleprestazioni individuali e della performance organizzativa.In combinazione con le componenti documentate,si consideranole capacità personali relativamente alla sfera comunicativa erelazionale e all’inclinazione a concorrere al miglioramento delfunzionamento del sistema scuola e dei servizi.L’attenzione per le risorse umane è particolarmente centrata sulprofilo dei docenti,in quanto direttamente coinvolti nellaprogettazione formativa e nell’azione educativo-didattica,chedel mandato istituzionale assegnato alla Scuola rappresentano iltratto distintivo .I criteri individuati per la valutazione dei docenti, finalizzata alriconoscimento premiale del merito, riguardano le diverse areedella professionalità, vale a dire progettazione e didattica,formazione continua e concorso all’ ottimizzazionedell’organizzazione: tale approccio è stato ampiamentecondiviso dagli insegnanti, sia prima della definizione dei criterisia ad avvenuta applicazione.

La Scuola deve rafforzare il sistema di organizzazione e vagliodei dati in riferimento ai curricula delle unità di personale,soprattutto per quanto riguarda i docenti, al fine di potenziareulteriormente la gestione delle risorse umane e professionali el’approccio al riconoscimento del merito.Inoltre, vanno attivati e progressivamente implementatispecifici circuiti riflessivi e comunicazionali, integrativi dellefunzioni degli Organi Collegiali e delle assemblee delpersonale, per consentire a ciascuna unità e ai differenti nucleioperativi di recepire le disposizioni e le indicazioni del verticestrategico e di segnalare alle figure di sistema criticità eproposte di miglioramento riguardo al funzionamento dellaScuola, ai processi formativi e ai servizi rivolti all’utenza.Si sottolinea infine il fatto che le sollecitazioni espresse dalDirigente Scolastico ai docenti riguardo al partecipare piùattivamente e diffusamente ai processi di definizione dellavision di sviluppo e alle conseguenti azioni di ottimizzazionenon hanno ancora sortito l’ampio riscontro atteso,fattaeccezione per le figure coinvolte nell’espletamento di compitidi collaborazione e coordinamento e per i docenti impegnatinello svolgimento delle Funzioni Strumentali e nel Gruppo perl’Autovalutazione e il Miglioramento; pertanto, si rileva unacerta inerzia circa l’assumere impegni aggiuntivi nellaprogettazione, nella didattica e nelle attività funzionaliall’organizzazione.

3.6.b Formazione per il personale ATA

3.6.b.1 Numerosita' delle attivita' di formazione

Istituto:NAIC8EP00R - Numerosita' delle attivita' di formazione

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R

Riferimento Provinciale (%scuole che ha attivato gruppi

per argomento)

Riferimento Regionale (%scuole che ha attivato gruppi

per argomento)

Riferimento Nazionale (%scuole che ha attivato gruppi

per argomento)

Numero di progetti diformazione per il personale

ATA1 2,32 2,48 2,57

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3.6.b.2 Tipologia degli argomenti delle attivita' di formazione

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia degli argomenti delle attivita' di formazione

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Accoglienza, vigilanza ecomunicazione 0 2,23 2,28 2,24

Il proprio ruolonell'organizzazione scolastica,collaborazione con insegnanti

e dirigente scolastico neiprocessi d'innovazione

0 2,21 2,29 2,24

Gestione amministrativa delpersonale 0 2,61 2,64 2,62

Altro 0 2,22 2,27 2,22

Gestione dell'emergenza e delprimo soccorso 0 2,46 2,49 2,45

Il servizio pubblico 0 2,45 2,52 2,42

Contratti e procedureamministrativo-contabili 0 2,2 2,26 2,2

Procedure digitali sul SIDI 0 2,24 2,3 2,29

Gestione delle relazioniinterne ed esterne 0 2,2 2,25 2,18

Ricostruzioni di carriera erapporti con le ragionerie

territoriali0 2,19 2,24 2,17

Gestione dei conflitti e deigruppi di lavoro 0 2,25 2,29 2,21

Assistenza agli alunni condisabilita' 0 2,24 2,29 2,2

Disciplina dell'accesso allaluce delle recenti innovazioni

normative0 2,21 2,26 2,2

Gestione dei beni neilaboratori 0 2,19 2,24 2,18

Gestione tecnica del sito webdella scuola 0 2,24 2,27 2,21

Supporto tecnico all’attivita'didattica 0 2,18 2,23 2,17

Collaborazione insegnanti edirigenti scolastici nei processi

di innovazione0 2,36 2,41 2,39

Autonomia scolastica 0 2,29 2,36 2,26

Gestione del bilancio e dellerendicontazioni 0 2,24 2,3 2,25

Relazioni sindacali 0 2,18 2,24 2,18

Nuova disciplina in materia diappalti pubblici e

adempimenti connessi con iprogetti PON

0 2,22 2,27 2,21

Gestione delle procedure diacquisto con il mercato

elettronico0 2,22 2,27 2,21

Funzionalita' e sicurezza deilaboratori 1 2,41 2,49 2,49

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3.6.c Gruppi di lavoro degli insegnanti

3.6.c.1 Numerosità degli argomenti per i quali è stato attivato un gruppo di lavoro

Numerosità degli argomenti per i quali è stato attivato un gruppo di lavoro

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessun gruppo di lavoro 0,9 1,1 1,4

Gruppi di lavoro su 1 - 3argomenti 10,2 11,4 9,3

Gruppi di lavoro su 4 – 6argomenti 24,5 24,7 28

Gruppi di lavoro su 7argomenti o più 64,3 62,8 61,3

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Gruppi di lavoro su 7 argomenti o piu'

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3.6.c.2 Tipologia degli argomenti dei gruppi di lavoro

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia degli argomenti dei gruppi di lavoro

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Criteri comuni per lavalutazione degli studenti Presente 69,8 65,7 55,8

Temi disciplinari Presente 66,6 66,7 66,1

Piano triennale dell'offertaformativa Presente 57,7 55,4 52,5

Raccordo con il territorio Presente 64,8 59,4 58,2

Orientamento Presente 62,4 62 69,6

Accoglienza Presente 70,4 66,3 61,1

Competenze in ingresso e inuscita Presente 87,6 85,4 86,2

Curricolo verticale Presente 29 29,4 32,7

Inclusione Presente 28,1 29,9 30,8

Continuita' Presente 79,3 77,3 80,9

Temi multidisciplinari(cittadinanza, ambiente,

salute, ecc.)Presente 87,9 86,9 89,6

Domande GuidaLa scuola promuove la partecipazione dei docenti a gruppi di lavoro? Su quali tematiche? Con quali modalità organizzative (es.Dipartimenti, gruppi di docenti per classi parallele, gruppi spontanei, ecc.)?

I gruppi di lavoro composti da insegnanti producono materiali o esiti utili alla scuola?

Gli insegnanti condividono strumenti e materiali didattici? C'è uno spazio per la raccolta di questi strumenti e materiali (es.archivio, piattaforma on line)?

Quale percezione hanno gli insegnanti del confronto professionale e dello scambio di informazioni tra colleghi?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Si sollecita lo sviluppo di circuiti riflessivi, progettuali edoperativi proiettati oltre la mera settorialità, riscoprendo i nessitra il campo umanistico-espressivo e la dimensione logico-matematica e tecnico-scientifica del sapere e rivisitando ilraccordo tra apprendimento,comunicazione e socializzazione, alfine di rimodulare in chiave trasversale e per competenze laprogettazione e la didattica. I docenti hanno espresso proficuoimpegno in tal senso, anche attraverso il configurarsi di gruppispontanei, autenticamente eclettici e flessibili; volendoconciliare i tempi del lavoro con quelli necessari per laconduzione di impegni personali e familiari, si è in alcuni casiamplificata la dimensione spazio-temporale del confrontoattraverso l’attivazione di canali virtuali di interazione.Dallo scambio di sollecitazioni tra i docenti scaturisconoelementi utili per la focalizzazione di riferimenti comuni, intermini di obiettivi da perseguire e traguardi daraggiungere,fermo restando il diversificarsi individuale degliapprocci; gli incontri in presenza e a distanza risultanofunzionali alla definizione di format progettuali e didattici acarattere interdisciplinare e laboratoriale e alla diffusione didati e documenti riguardanti le buone pratiche, sia conriferimento ad uno specifico segmento sia in termini dicontinuità e orientamento.Dal confronto una parte dei docenti trae la motivazioneall’autoaggiornamento e all'innovazione positiva.

Va migliorata la documentazione nelle fasi di progettazione,curricolazione e valutazione,per segnalare le criticità,divulgarele buone pratiche ed incentivare la riflessione utile allaprogressiva ottimizzazione dei processi di insegnamento-apprendimento.E’ da potenziare la sperimentazione di soluzionipositivamente innovative e adeguatamente diversificate conriferimento a strategie,mediatori e strumenti,per promuovere losviluppo di competenze trasversali attraverso la laboratorialità ela mediazione tecnologica e per rinforzare la personalizzazionedei percorsi formativi, in merito agli alunni in difficoltà e aquelli proiettati verso l’eccellenza in uno o più campi del saperee della comunicazione.Per la scuola secondaria di primo grado è necessario definirepiù puntualmente la periodicità degli incontri finalizzati aprogettare, monitorare e rimodulare gli interventi.Inoltre, bisogna incrementare le occasioni di interazione tradocenti afferenti ai diversi segmenti, per una più pregnantestrutturazione del curricolo verticale e per l’autenticapromozione della continuità del percorso formativo.Infine,richiedono una più puntuale definizione i format comunida utilizzare per la progettazione, ladocumentazione,l’osservazione e la valutazione, partendo dallacondivisione di risorse e materiali didattici secondo soluzionipiù articolate e implementabili di raccolta e scambio inmodalità digitale e virtuale.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola valorizza le risorse

professionali, promuove percorsi formativi di qualita' eincentiva la collaborazione tra pari.

Situazione della scuola

La scuola non promuove iniziative di formazione per ilpersonale, oppure le iniziative attivate non sono in relazione aibisogni formativi del personale o sono di scarsa qualita'.Le modalita' adottate dalla scuola per valorizzare il personalenon sono chiare e gli incarichi non sono assegnati sulla basedelle competenze possedute.Non sono presenti gruppi di lavoro composti da docenti, oppurei gruppi non producono esiti utili alla scuola. Gli insegnanti noncondividono i materiali didattici.

1 - Molto critica

2 -

La scuola realizza iniziative formative di qualità sufficiente, cheincontrano soltanto in parte i bisogni formativi del personale.Le modalita' adottate dalla scuola per valorizzare il personalenon sempre sono chiare e soltanto in alcuni casi gli incarichisono assegnati sulla base delle competenze possedute.Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti dainsegnanti, anche se la qualità dei materiali o degli esiti cheproducono e' disomogenea. Soltanto alcuni insegnanticondividono i materiali didattici.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola realizza iniziative formative di buona qualita' e cherispondono ai bisogni formativi del personale.Le modalita' adottate dalla scuola per valorizzare il personalesono chiare e la maggior parte degli incarichi sono assegnatisulla base delle competenze possedute.Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti dainsegnanti, che producono materiali o esiti di buona qualita'. Lamaggior parte degli insegnanti condivide materiali didattici divario tipo.

5 - Positiva

6 -

La scuola realizza iniziative formative di qualità elevata, cherispondono appieno ai bisogni formativi del personale. Lemodalità adottate dalla scuola per valorizzare il personale sonochiare e condivise e gli incarichi sono assegnatisistematicamente sulla base delle competenze possedute.Nella scuola sono presenti più gruppi di lavoro composti dainsegnanti, che producono materiali e strumenti di qualitàeccellente. Tutti gli insegnanti condividono materiali didattici divario tipo. I materiali didattici sono raccolti in modosistematico.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoConsiderando il rilievo dei docenti nel garantire la qualità del servizio educativo-didattico,sin dalla scorsa annualità si è puntatosull’attivazione e sul progressivo potenziamento di circuiti riflessivi utili a rilanciare la progettazione formativa in chiave diinnovazione positiva;attualmente, in alcuni casi si tiene presente l’ambito disciplinare di impegno, in altri si richiede ilriconoscimento dei nessi trasversali con riferimento alle dimensioni dell’apprendimento, della comunicazione e dellasocializzazione.Soprattutto l’approccio interdisciplinare,in precedenza affrontato solo marginalmente,dà esiti significativinell’avvio della progettazione trasversale, della didattica laboratoriale e della valutazione per competenze,sollecitando alconfronto,alla definizione di riferimenti comuni e allo scambio di materiali e documenti per la diffusione delle buone pratiche.Ne risulta un impulso che non si è ancora tradotto in autentica sperimentazione ma in ogni caso rappresenta un’apprezzabilespinta all’autoaggiornamento, su cui si innesta l’individuazione dei bisogni di eteroformazione,rispetto ai quali si attende laconclusione dei percorsi attivati dalla Rete di Ambito per avviare itinerari di arricchimento di conoscenze e competenze piùstrettamente coerenti con la specifica vision di sviluppo della Scuola.La gestione e la valorizzazione delle risorse umane costituita dai docenti si declina non solo sollecitandone il contributo neigruppi di lavoro, ma anche considerandone i percorsi pregressi e le peculiari attitudini,volendo innescare una partecipazioneampia e diffusa al miglioramento;in tal senso è intesa anche la procedura finalizzata al riconoscimento del merito perl’attribuzione premiale.Per il personale ATA si rivolge interesse all’equilibrata distribuzione dei compiti, anche aggiuntivi, e alle proiezioni diformazione in servizio, considerando il rilievo della dematerializzazione,del rapporto con l’utenza e della sicurezza.

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3B.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Subarea: Collaborazione con il territorio

3.7.a Reti di scuole

3.7.a.1 Partecipazione a reti di scuole

Partecipazione a reti di scuole

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna rete 9 7,4 4,2

1-2 reti 40,9 42,7 30,4

3-4 reti 30,7 29,7 34,1

5-6 reti 13,4 13,6 17,6

7 o piu' reti 6 6,7 13,6

Situazione della scuola:NAIC8EP00R 1-2 reti

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3.7.a.2 Reti di cui la scuola e' capofila

Reti di cui la scuola e' capofila

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Mai capofila 68,4 71,4 67

Capofila per una rete 20,1 18,2 21,6

Capofila per più reti 11,5 10,4 11,4

n.d.

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Mai capofila

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3.7.a.3 Apertura delle reti ad enti o altri soggetti

Apertura delle reti ad enti o altri soggetti

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna apertura 37,7 40,4 36,6

Bassa apertura 10,8 11,4 17,9

Media apertura 20,3 18,8 20,6

Alta apertura 31,1 29,4 24,9

n.d.

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Nessuna apertura (0 reti)

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3.7.a.4 Distribuzione delle reti per tipologia di finanziamento

Istituto:NAIC8EP00R - Distribuzione delle reti per tipologia di finanziamento

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R

Riferimento Provinciale (%scuole che hanno attivato reti

per soggetto finanziatore)

Riferimento Regionale (%scuole che hanno attivato reti

per soggetto finanziatore)

Riferimento Nazionale (%scuole che hanno attivato reti

per soggetto finanziatore)

Stato 2 74 73,4 75,2

Regione 0 12,4 13,1 19,6

Altri enti locali o altreistituzioni pubbliche 0 12,1 10,5 20,8

Unione Europea 0 12,1 12 10

Contributi da privati 0 2,4 2,8 8,7

Scuole componenti la rete 0 29,6 35,8 53

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3.7.a.5 Principale motivo di partecipazione alla rete

Istituto:NAIC8EP00R - Principale motivo di partecipazione alla rete

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R

Riferimento Provinciale (%scuole che hanno attivato reti

per motivo)

Riferimento Regionale (%scuole che hanno attivato reti

per motivo)

Riferimento Nazionale (%scuole che hanno attivato reti

per motivo)

Per fare economia di scala 0 14,8 17,7 30,6

Per accedere a deifinanziamenti 0 16,3 15,8 27,5

Per migliorare pratichedidattiche ed educative 0 76,6 76,7 80,8

Per migliorare pratichevalutative 0 21 19 15,2

Altro 2 21,6 22,9 31,8

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3.7.a.6 Distribuzione delle reti per attivita' svolta

Istituto:NAIC8EP00R - Distribuzione delle reti per attivita' svolta

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R

Riferimento Provinciale (%scuole che hanno attivato reti

per attività)

Riferimento Regionale (%scuole che hanno attivato reti

per attività)

Riferimento Nazionale (%scuole che hanno attivato reti

per attività)

Progetti o iniziativeriguardanti il curricolo e le

discipline0 24,6 22,9 23

Progetti o iniziative su temimultidisciplinari 0 9,2 8,6 14,5

Attivita' di formazione eaggiornamento del personale 0 63,9 68,2 71,3

Progetti o iniziative diinnovazione metodologica e

didattica0 17,5 20,5 25,1

Progetti o iniziative divalutazione degli

apprendimenti, certificazionedelle competenze, valutazione

interna - autovalutazione

0 21,6 17,8 16,1

Progetti o iniziative diorientamento 0 8 8,5 12,8

Progetti o iniziative per ilcontrasto alla dispersione

scolastica0 13,3 10,5 16,6

Progetti o iniziative perl'inclusione di alunni con

disabilità e disturbi specifici diapprendimento

1 32,5 30,5 31,9

Progetti o iniziative perl'inclusione di alunni concittadinanza non italiana

0 3,3 1,9 13,3

Gestione di servizi in comune 0 3,3 3,9 13,8

Realizzazione del pianonazionale scuola digitale 0 18,9 18,6 20,1

Realizzazione di eventi emanifestazioni progetti o

iniziative didattiche,educative, sportive o culturali

di interesse territoriale

0 20,1 17,4 18,4

Progetti o iniziative dicontrasto al bullismo e al

cyber bullismo0 5,3 5,5 8,8

Valorizzazione delle risorseprofessionali 0 3,6 3,4 3,8

Altro 1 4,7 8,3 19,4

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3.7.b Accordi formalizzati

3.7.b.1 Varieta' dei soggetti con cui la scuola stipula accordi

Varieta' dei soggetti con cui la scuola stipula accordi

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessun accordo 6 7,3 6,9

Bassa varietà (da 1 a 2) 15,9 18,6 16,8

Medio - bassa varietà (da 3 a4) 51,2 48,5 49,1

Medio - alta varietà (da 6 a 8) 25,1 24,2 25

Alta varietà (piu' di 8) 1,8 1,4 2,3

Situazione della scuola:NAIC8EP00R Accordi con 6-8 soggetti

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3.7.b.2 Tipologia di soggetti con cui la scuola ha accordi

Istituto:NAIC8EP00R - Tipologia di soggetti con cui la scuola ha accordi

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Altre scuole Dato Mancante 40,5 40,1 43,5

Universita' Dato Mancante 47,9 43,8 59,5

Enti di ricerca Dato Mancante 6,8 6,7 8

Enti di formazione accreditati Presente 36,7 33,4 25,4

Soggetti privati Presente 21,9 20,8 27

Associazioni sportive Presente 67,2 58,7 54,8

Altre associazioni ocooperative Presente 75,1 71,3 65

Autonomie locali Presente 54,4 56,3 61,5

ASL Dato Mancante 38,8 39,1 42,3

Altri soggetti Presente 16,6 18,3 18,5

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3.7.c Raccordo scuola - territorio

3.7.c.1 Presenza di gruppi di lavoro per il raccordo con il territorio

Istituto:NAIC8EP00R - Presenza di gruppi di lavoro per il raccordo con il territorio

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R

Riferimento Provinciale (% discuole che ha attivato gruppi)

Riferimento Regionale (% discuole che ha attivato gruppi)

Riferimento Nazionale (% discuole che ha attivato gruppi)

Presenza di gruppi di lavorocomposti da insegnanti e

rappresentanti del territorioPresente 70,4 66,3 61,1

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Subarea: Coinvolgimento delle famiglie

3.7.d Partecipazione formale dei genitori

3.7.d.1 Votanti effettivi alle elezioni del Consiglio di Istituto

Istituto:NAIC8EP00R - Votanti effettivi alle elezioni del Consiglio di Istituto

opzione Situazione della scuola:NAIC8EP00R Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale di genitori votantieffettivi sul totale degli aventi

diritto3,88888888888889 25,02 26,56 22,2

Domande GuidaQuali accordi di rete e collaborazioni con soggetti pubblici o privati ha la scuola? Per quali finalita'?

Qual e' la partecipazione della scuola nelle strutture di governo territoriale?

Quali ricadute ha la collaborazione con soggetti esterni sull'offerta formativa?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Entro ed oltre il territorio di radicamento,l’Istituto coopera conaltre Scuole,con ulteriori soggetti pubblici e con soggettiprivati,singoli o associati,per l’ampliamento dell’offertaformativa e del curricolo,la formazione del personale e ilcoinvolgimento di specificheprofessionalità.Ne risultano esperienze di lettura animata,scrittura creativa, E-Twinning,partecipazioni a concorsi,Coding,il Giornalino Onlined’Istituto,nonché azioni per la continuità e l’orientamento.Inoltre,la Scuola aderisce alla Rete di Scopo facente capo allocale CTI,per fruire di dati,consulenza,strumentazioni eformazione del personale;con la Rete di Ambito si interagisceper la formazione dei docenti ai sensi della Legge107/2015,con rilevazione congiunta.Il rapporto con l’Ente Locale e con gli Uffici della Municipalitàè articolato in merito agli immobili adibiti ad uso scolastico;con i Servizi medico-sanitari e socio-assistenziali si affrontanoi bisogni degli alunni connotati da handicap,disturbi osvantaggio.Per il corrente anno si segnala la collaborazione con il CONI,per il Progetto “Sport di Classe”,e la condivisione di intenticirca i PON-FSE, con riferimento ad altra Scuola e adassociazione culturale del Quartiere e riguardo all’Università diUrbino.I docenti investiti di specifici compiti concorrono allo sviluppodel raccordo con l'esterno,secondo le indicazioni del DirigenteScolastico in quanto titolare di tale tipologia di competenza.

Le collaborazioni con soggetti pubblici e privati, entro ed oltreil territorio di radicamento,consentono di integrare l'offertaformativa e il curricolo,di potenziare i servizi rivolti ai minorie alle famiglie in difficoltà e di promuovere la formazione delpersonale;tuttavia, bisogna potenziare i circuiti dicomunicazione e interazione,per forme più congrue e mirate diraccordo,in risposta a riscontri sistemici e ad esigenzecontingenti.Riguardo ai casi di condotta inadeguata da parte degli alunni,disolito associati a tendenza alla dispersione, si consideraopportuno rafforzare il rapportocon i Servizi Sociali,il PoloTerritoriale di Mediazione,gli Assessoratiall’Istruzione e alla Legalità e l’Ufficio Servizi Educativi delComune di Napoli;si sta inoltre vagliando la possibilità di intese con localiassociazioni di volontariato.Va altresì incrementato l’operare in rete con altre Scuole,per lacondivisionedi idee,risorse e iniziative,sia in riferimento ad ulteriori progettiper l’acquisizione di fondi,sia riguardo al prevenire econtrastare i fenomeni di devianza minorile,sia in merito alleazioni per la continuità e l’orientamento.Infine,va segnalato che risultano non agevolmente praticabili,per criticità logistico-organizzative e strutturali,le ipotesi,pursignificative,prospettate alla Scuola in merito all’utilizzo deilocali ad opera di soggetti esterni impegnati in iniziative dirilievo culturale e pro-sociale.

3.7.e Partecipazione informale dei genitori

3.7.e.1 Partecipazione dei genitori agli incontri e alle attivita' della scuola

Partecipazione dei genitori agli incontri e alle attivita' della scuola

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Basso livello di partecipazione 18,6 17,1 20,1

Medio - basso livello dipartecipazione 31,4 27,7 30,6

Medio - alto livello dipartecipazione 33 36,5 36,5

Alto livello di partecipazione 17 18,7 12,7

Situazione della scuola:NAIC8EP00R % Dato mancante

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3.7.g Capacita' della scuola di coinvolgere i genitori

3.7.g.1 Livello di coinvolgimento dei genitori da parte della scuola

Livello di coinvolgimento dei genitori da parte della scuola

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Basso coinvolgimento 0,3 0,3 0,1

Medio - basso coinvolgimento 3,9 5 9,4

Medio - alto coinvolgimento 65,9 66,7 73,6

Alto coinvolgimento 29,9 28 16,9

Situazione della scuola:NAIC8EP00R % Alto coinvolgim

Domande GuidaIn che modo le famiglie sono coinvolte nella definizione dell'offerta formativa?

Ci sono forme di collaborazione con i genitori per la realizzazione di interventi formativi o progetti?

La scuola coinvolge i genitori nella definizione del Regolamento d’istituto, del Patto di corresponsabilità o di altri documentirilevanti per la vita scolastica? La scuola realizza interventi o progetti rivolti ai genitori (es. corsi, conferenze)?

La scuola utilizza strumenti on-line per la comunicazione con i genitori (es. registro elettronico)?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Il rapporto con le famiglie si sviluppa sia inchiaveformale,attraverso gli incontri programmati conperiodicità bimestrale e quadrimestrale,per il riscontro delprofitto, del comportamento e della frequenza,e nell’ambitodegli Organi Collegiali,per lo scambio di informazioni esollecitazioni,sia mediante contatti contingenti con i docenti,con le figure disistema e con il Dirigente Scolastico,sviluppati nel corsodell’anno in raccordo con lo svolgersi dell’attività educativo-didattica e con il conseguente emergere di esigenze di confrontoin merito a bisogni e criticità.In una discreta percentuale di casi si rileva un accettabile gradodi coinvolgimento dei genitori nel definire ed attuare il progettoformativo circa le attese cognitive,comportamentali erelazionali.In combinazione con la diffusione,attraverso il Sito Web,di datie documenti significativi in merito all’offerta formativa e adaltri aspetti del servizio scuola,l’Istituto esprime specificheiniziative per la condivisione di informazioni,pareri esuggerimenti,come dimostrano gli OpenDays, in merito alla presentazione dei tratti distintividell’offerta formativa,del Curricolo di Istituto e della dotazionestrumentale,strutturale ed infrastrutturale,e come attestano leazioni riguardanti la continuità e l’orientamento.Il PTOF e il PDM suppongono l’ulteriore implementazionedell’interazione con le famiglie nella definizione enell’ottimizzazione del servizio scuola.

Persistono criticità nel rapporto tra Scuola e famiglie, poiché indiversi casi la deprivazione socio-economica,culturale evaloriale si associa all’incapacità da parte dei genitori dicogliere pienamente il valore dell’esperienza scolastica e dicontribuire a sensibilizzare i minori;non sempre risulta risolutivo il raccordo con altri Soggettiistituzionali.Inoltre,non è nettamente codificato il dispositivo di rilevazionedei bisogni e suggerimenti dell’utenza e sono da ottimizzaretempi e modalità dicollaborazione,per la condivisione delle attese formative e peril confronto circa positività e criticità.Un ulteriore punto debole riguarda il bilancio sociale:laScuola,assorbita dagli impegni indotti dai tratti di degrado delcontesto e dell’utenza, non adotta modalità di rendicontazionedell’utilizzo delle risorse umane e materiali e dei relativi esiti intermini di risultati scolastici,Prove INVALSI,ricaduta delleattività condotte in orario aggiuntivo,contrasto ad abbandono edispersione,interazione con altri Soggetti istituzionali per ilrinforzo dei servizi,fatta salva la divulgazione di datinell’ambito degli Organi Collegiali inclusivi dei rappresentantidei genitori.Infine,l’uso del registro elettronico non è tuttora agevolmentepraticabile,sebbene si stia potenziando la dotazione strumentaleed infrastrutturale,perché con buona parte dell’utenza,priva dicongrui strumenti culturali,è opportuno insistere sul rapportodiretto.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola svolge un ruolo propositivo

nella promozione di politiche formative territoriali ecoinvolge le famiglie nella definizione dell'offerta formativa

e nella vita scolastica.

Situazione della scuola

La scuola non partecipa a reti e non ha collaborazioni consoggetti esterni, oppure le collaborazioni attivate non hanno unaricaduta concreta per la scuola.Non si realizzano iniziative rivolte ai genitori e momenti diconfronto con i genitori sull'offerta formativa.

1 - Molto critica

2 -

La scuola partecipa a reti e/o ha collaborazioni con soggettiesterni, anche se alcune di queste collaborazioni devono esseremaggiormente integrate nella vita della scuola.Si realizzano iniziative rivolte ai genitori, anche se le modalita'di coinvolgimento non sempre sono adeguate.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola partecipa a reti e ha collaborazioni con soggettiesterni. Le collaborazioni attivate sono integrate in modoadeguato con l'offerta formativa. La scuola è coinvolta inmomenti di confronto con i soggetti presenti nel territorio per lapromozione delle politiche formative. Si realizzano iniziativerivolte ai genitori e momenti di confronto con i genitorisull'offerta formativa. Le modalita' di coinvolgimento deigenitori sono adeguate.

5 - Positiva

6 -

La scuola partecipa in modo attivo o coordina reti e hacollaborazioni diverse con soggetti esterni. Le collaborazioniattivate contribuiscono in modo significativo a migliorare laqualita' dell'offerta formativa. La scuola e' un punto diriferimento nel territorio per la promozione delle politicheformative.Si realizzano iniziative rivolte ai genitori e momenti diconfronto con i genitori sull'offerta formativa. I genitoripartecipano attivamente alla definizione dell'offerta formativa.Le modalita' di coinvolgimento dei genitori sono efficaci.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoLa Scuola collabora con altre istituzioni scolastiche,con altri Soggetti Istituzionali impegnati nei servizi alla persona e allefamiglie e portatori di interesse circa la sfera educativa e con soggetti privati, singoli o associati, tali da apportare contributi intermini di idee per la promozione sociale,culturale e valoriale, risorse e professionalità.Tuttavia,è necessaria una più accuratadefinizione delle soluzioni di interazione utilmente attivabili ed è altrettanto importante codificare con maggiore nettezza leprocedure di comunicazione ed interazione,allo scopo di evitare la dispersione di energie intellettuali ed operative e al fine difavorire la canalizzazione delle diversificate risorse umane e materiali disponibili,o ulteriormente reperibili,nel perseguimento diobiettivi comuni e condivisi.Con riferimento alle famiglie la Scuola esprime impegno per il coinvolgimento,anche recependo opinioni e suggerimenti permigliorare il servizio,ma tale apertura all’interazione non è adeguatamente strutturata,a prescindere dall’assolvimentodell’impegno di informazione e dallo scambio di sollecitazioni per quanto riguarda i rappresentanti dei genitori inclusi negliOrgani Collegiali;le criticità del contesto territoriale e le asperità di una parte significativa dell’utenza inducono a considerare lanecessità di potenziare i contatti con le famiglie e di rafforzare il grado di cooperazione,anche con la pianificazione di specificieventi,ad integrazione delle iniziative già declinate in termini di Open Days e di azioni per la continuità el’orientamento:infatti,si ritiene opportuno insistere sulla comunicazione diretta piuttosto che pretendere di rimandare a strategiedematerializzate la prevalente connotazione dell’interazione con l’utenza,in buona parte degradata,fermo restando il valore delSito Web della Scuola,in fase di congrua implementazione per la divulgazione di dati e dei documenti fondanti.

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Lista Indicatori Scuola - Sezione: ProcessiAMBIENTE DI APPRENDIMENTO:DIMENSIONE ORGANIZZATIVA,METODOLOGICA, RELAZIONALE

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO.pdf

TABELLA PREMIALITA' DOCENTI A.S. 2015-16

TABELLA PREMIALITA' DOCENTI A.S. 2015-16.pdf

INDICATORI VALORIZZAZIONE DOCENTIPER ATTRIBUZIONE PREMIALE L. 107/2015

INDICATORI VALORIZZAZIONE PREMIALEDOCENTI.pdf

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5 Individuazione delle priorità Priorità e Traguardi

Obiettivi di processo

ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLAPRIORITA' (max 150caratteri spazi inclusi)

DESCRIZIONE DELTRAGUARDO (max 150

caratteri spazi inclusi)Risultati scolastici Incrementare il successo

formativo: ridurre insuccesso,abbandono e dispersione;valorizzare i casi di eccellenza

Incremento dei casi di profittoe competenze superiori allasufficienza e riduzione delnumero dei non ammessi e deicasi di abbandono edispersione

Incrementare la partecipazionealla vita scolastica e alle sueregole

Riduzione del numero di alunnicon frequenza irregolare e concondotte scorrette

Potenziare il grado diinclusione con riferimento allevarie tipologie di BES

Incremento dellapartecipazione degli alunni conBES a progetti di integrazioneed espansione del curricolo

Potenziare le competenzeanche in chiave trans-disciplinare perl'apprendimento permanente ela cittadinanza attiva

Incremento del numero dimoduli educativo-didatticicentrati su tematiche e metoditrasversali

Risultati nelle provestandardizzate nazionali

Incrementare gli esiti delleprove con conseguenteriduzione dello scarto rispettoal quadro nazionale

Riduzione del gap negativorispetto al quadro nazionalecon riferimento ai precedentiriscontri

Incrementare gli esiti delleprove con ridimensionamentodella difformità tra le classi

Riduzione della varianza tra leclassi rispetto ai precedentiriscontri

Competenze chiave europee

Risultati a distanza

Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione (max 1500 caratteri spazi inclusi)L’individuazione del potenziamento dei risultati scolastici e degli esiti delle Prove INVALSI come priorità da affrontare abreve,medio e lungo termine deriva dalla consapevolezza della mission della Scuola quale Istituzione finalizzata alla promozionedella crescita cognitiva,espressivo-comunicativa,valoriale e relazionale;in riferimento alla mission,l’Istituto ha declinato lapropria vision di sviluppo,sulla quale si innestano le dimensioni riconosciute come prioritarie e i traguardi attesi.I risultati scolastici e gli esiti delle Prove Standardizzate Nazionali prospettano criticità che richiedono di intervenire suiprocessi,partendo dal riconoscere che tutte le componenti del funzionamento del sistema,quelle di rilievo progettuale e didattico equelle di calibro gestionale ed organizzativo,devono convergere nell’incremento dei riscontri formativi. Inoltre,incidendo sullaqualità dei risultati scolastici e degli esiti delle Prove INVALSI si proietta l’azione di miglioramento sulla promozionedell’acquisizione delle competenze chiave europee per l’apprendimento permanente e la cittadinanza attiva,che rappresentano ilnucleo del curricolo,e si profila l’attenzione non solo per i traguardi raggiunti in riferimento a ciascuna annualità,a ciascunsegmento scolastico e al Primo Ciclo di Istruzione,ma anche per quelli delineabili come risultati a distanza,da cogliere entro edoltre l’itinerario formativo espresso dall’Istituto Comprensivo.

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AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVODI PROCESSO (max 150 caratteri

spazi inclusi)Curricolo, progettazione e valutazione Potenziamento della progettazione trans-

disciplinare per affinità epistemologicae/o per individuazione di ulteriori nessi trale discipline

Linguaggi,metodi e contenuti per latrasferibilità degli apprendimenti;focussull'inglese,sulle tecnologie, sullecompetenze sociali e civiche

Valorizzazione della natura produttivadell’errore in dinamiche diautoapprendimento, autocorrezione edautoregolazione

Utilizzo di prove parallele e condivisionedi rubriche di osservazione e griglie dirilevazione; strutturazione del Portfolioper alunni disabili

Ambiente di apprendimento Ricognizione e valorizzazione di risorsemetodologiche, strumentali e strutturaliper la didattica d’aula e non solo;biblio-mediateca di Istituto

Sviluppo dell'uso delle nuove tecnologie,di Interne e di spazi digitali e laboratoriali

Pianificazione di uscite didattiche coerenticon la progettazione formativa, per lacombinazione tra immersione e astrazione

Potenziamento della chiave operativa edel problem solving per lo sviluppo dellacifra laboratoriale e investigativa

Inclusione e differenziazione Rilevazione tempestiva di BES edefinizione di protocolli di interazionecon genitori e altri portatori di interesse

Pianificazione degli incontri periodici diprogettazione, monitoraggio e valutazionedegli interventi

Diversificazione delle metodologie, dellestrategie, degli strumenti didattici, concura della dimensione affettivo-relazionale

Valorizzazione del gruppo classe eorganizzazione della didattica per classiaperte

Continuita' e orientamento Pianificazione di azioni per il curricoloverticale,la continuità el’orientamento,con progetti integrati tra idiversi segmenti

Ipotesi di protocollo per la certificazionedelle competenze e cura delladocumentazione educativa

Ricognizione delle risorse umane eprofessionali presenti sul territorio

Creazione di procedure per ilmonitoraggio degli esiti di adempimentodell’obbligo scolastico successivi allalicenza media

Orientamento strategico e organizzazionedella scuola

Razionalizzazione e armonizzazione deidiversi campi di azione individuale e digruppo

Potenziamento della comunicazioneinterna per una partecipazione più diffusae consapevole del personale alle azionidi miglioramento

Rilevazione e monitoraggio del clima edella qualità del lavoro con indicatori dibenessere e produttività

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Valorizzazione delle risorse disponibilinella scuola e riconoscibili nell’extra-scuola, anche con acquisizione di pareri esuggerimenti

Sviluppo e valorizzazione delle risorseumane

Ricognizione delle risorse umaneattraverso i curricula e strutturazione diquadri sinottici per organizzare ilconfronto tra le informazioni

Sviluppo delle competenze anche digitalicon formazione e autoaggiornamento

Ricognizione di opportunità diformazione interne ed esterne; ricerca econdivisione di risorse anche digitali

Utilizzo flessibile delle risorse umane persoddisfare bisogni sistemici o contingenti

Integrazione con il territorio e rapporticon le famiglie

Ricognizione attenta e documentata dellerisorse del territorio

Reperimento di ulteriori risorse umane,materiali e finanziarie

Creazione di percorsi di coinvolgimentodelle famiglie, rispondenti ai bisogni dicondivisione,collaborazione,informazione e formazione

Collaborazione con altri soggetti operantinel territorio, istituzionali e non, per ilpotenziamento del servizio scuola

Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità (max 1500 caratterispazi inclusi)

Le componenti evidenziate riguardano la qualità dei processi,che incide sulla pregnanza dei risultati.Il potenziamento della progettazione trasversale e per competenze e la strutturazione del Portfolio degli alunni disabiliconsentono una visione più ampia dell’evoluzione dei singoli allievi e richiedono la diversificazione degli approcci per garantireil successo formativo,nel quadro di congrue soluzioni gestionali ed organizzative riguardanti le risorse umane, i mezzimateriali,le opportunità logistiche e il rapporto con le famiglie e con il territorio.La specificità di intervento della Scuola si traduce nello sviluppo verticale di un percorso formativo continuo, coerente eadeguatamente articolato,tale da valorizzare le singole soggettività e canalizzarle nel positivo confronto con gli altri, inteso comeopportunità di crescita nella risoluzione di esigenze personali di apprendimento, comunicazione e socilizzazione e nelperseguimento collettivo di miglioramenti;in questa prospettiva,la Scuola deve contrastare ostacoli e condizionamenti negativi, apartire dai casi di handicap, DSA e svantaggio,e al contempo riconoscere talenti ed eccellenze da stimolareopportunamente,garantendo l’ecletticità degli stimoli tematici e metodologici e l’orientamento.A tale scopo, la Scuola attiva tutte le risorse disponibili, con particolare attenzione per i docenti, per le famiglie e per altriSoggetti portatori di servizi di supporto.

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