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Rapporto Autovalutazione Periodo di Riferimento - 2014/15 RAV Scuola - VERH03000V C. MUSATTI SNV - Scuola: VERH03000V prodotto il :28/09/2015 12:32:42 pagina 1

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Rapporto Autovalutazione

Periodo di Riferimento - 2014/15

RAV Scuola - VERH03000V

C. MUSATTI

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1 Contesto e risorse 1.1 Popolazione scolastica

1.1.a Status socio economico e culturale delle famiglie degli studenti

1.1.a.1 Livello medio dell'indice ESCS

1.1.a.1 Livello medio dell'indice ESCS - Anno Scolastico 2013-2014

Istituto/Indirizzo/Classe Background familiare mediano

VERH03000V Basso

Professionale Medio Alto

VERH03000V

II A Basso

II B Basso

II C Basso

II D Basso

II E Medio Alto

II F Basso

II G Basso

II H Basso

II I Basso

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Sezione di valutazione

1.1.b Studenti con famiglie economicamente svantaggiate

1.1.b.1 Percentuale di studenti con entrambi i genitori disoccupati

1.1.b.1 Percentuale di studenti con entrambi i genitori disoccupati Anno scolastico 2013-2014

II Classe - Secondaria II Grado

Istituto/Indirizzo Studenti svantaggiati(%) VENETO (%) Nord est (%) ITALIA (%)

VERH03000V 0.5 0.4 0.3 0.5

Domande GuidaQual e' il contesto socio-economico di provenienza degli studenti?

Qual e' l'incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana?

Ci sono gruppi di studenti che presentano caratteristiche particolari dal punto di vista della provenienza socio economica eculturale (es. studenti nomadi, studenti provenienti da zone particolarmente svantaggiate, ecc.)?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)Negli ultimi anni l’indirizzo Servizi per l’enogastronomia el’ospitalità alberghiera attrae una popolazione scolastica ampia,proveniente sia dalla provincia di Venezia sia da quella diPadova. In gran parte si tratta di allievi che escono dalla scuoladi I grado con un giudizio di sufficienza.La presenza di alunni svantaggiati sul piano socio-economico eculturale delle famiglie di origine ha sviluppato una particolareattenzione da parte dell’Istituto per il percorso educativo diquesti studenti. Tale attenzione da un lato ha ricadute sulladidattica personalizzata in prospettiva inclusiva, dall’altrosull’attivazione di un Banco alimentare, a disposizione degliallievi più bisognosi, sostenuto attraverso beneficienza.La presenza di molti studenti con cittadinanza non italiana e diquelli con disabilità (n. 58 nell’a. s. 2013-2014 e n. 61 nell’a. s.2014-2015), da tempo ha spinto l’Istituto a partecipare a unarete territoriale, verticale agli ordini scolastici, in vistadell’inclusione di tali allievi attraverso corsi di alfabetizzazionee attraverso lo sviluppo di competenze di Italiano L2 e dididattica speciale da parte del personale docente. La vocazioneinterculturale della scuola emerge dalla progettualità visibile nelP.O.F., cui sono allegati i Protocolli per l’accoglienza deglialunni stranieri e per l’inclusione.

La provenienza socio-economica della popolazione scolasticadell’Istituto si colloca nella fascia bassa, inferiore alla media deiprofessionali. Solo in una classe su nove, l’indice socio-economico e culturale delle famiglie di appartenenza si allineacon quello delle scuole professionali (indice ESCS=medio-alto).Lo 0,5 per cento degli studenti che frequenta i nostri corsi ha inpartenza un accentuato svantaggio socio-economico, perché haentrambi i genitori disoccupati. La percentuale, in linea con ildato nazionale, risulta superiore sia a quella del Nord-est sia aquella del Veneto.Vi è poi un alto numero di studenti non italofoni (n. 106 nell’a.s. 2013-2014), talvolta di recente immigrazione, sia nei corsidiurni sia in quelli serali e una presenza significativa di allievicon Bisogni educativi speciali, permanenti o transitori. (cfr.allegati 1-2)

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1.2 Territorio e capitale sociale

1.2.a Disoccupazione

1.2.a.1 Tasso di disoccupazione

1.2.a.1 Tasso di disoccupazione Anno 2014 - Fonte ISTAT

Territorio Tasso di disoccupazione %

ITALIA 12.6

Nord ovest 9.2

Liguria 10.8

Lombardia 8.1

Piemonte 11.2

Valle D'Aosta 8.9

Nord est 7.6

Emilia-Romagna 8.3

Friuli-Venezia Giulia 8

Trentino Alto Adige 5.6

Veneto 7.4

Centro 11.3

Lazio 12.5

Marche 10

Toscana 10.1

Umbria 11.3

Sud e Isole 20.6

Abruzzo 12.5

Basilicata 14.7

Campania 21.7

Calabria 23.4

Molise 15.1

Puglia 21.4

Sardegna 18.6

Sicilia 22.1

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Sezione di valutazione

1.2.b Immigrazione

1.2.b.1 Tasso di immigrazione

1.2.b.1 Tasso di immigrazione Anno 2014 - Fonte ISTAT

Territorio Tasso di disoccupazione %

ITALIA 8.1

Nord ovest 10.5

Liguria 8.6

Lombardia 11.3

Piemonte 9.5

Valle D'Aosta 7.2

Nord est 10.7

Emilia-Romagna 12

Friuli-Venezia Giulia 8.7

Trentino Alto Adige 9.1

Veneto 10.4

Centro 10.3

Lazio 10.5

Marche 9.4

Toscana 10.3

Umbria 11.1

Sud e Isole 3.4

Abruzzo 6.3

Basilicata 2.9

Campania 3.4

Calabria 4.3

Molise 3.2

Puglia 2.7

Sardegna 2.5

Sicilia 3.1

Domande GuidaPer quali peculiarita' si caratterizza il territorio in cui e' collocata la scuola?

Quali risorse e competenze utili per la scuola sono presenti nel territorio?

Qual e' il contributo dell'Ente Locale di riferimento (Comune o Provincia) per la scuola e piu' in generale per le scuole delterritorio?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)

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Dolo ospita importanti servizi al cittadino come il presidioospedaliero, e si avvale di strutture culturali molto attive, comela vicina Villa Pisani, attrattiva turistica d’eccezione. Nel tempol’Istituto ha adeguato il proprio Piano dell’Offerta Formativaalla realtà economica del territorio, specializzandosi prima neicampi contabile-amministrativo, informatico, linguistico,turistico, e poi in quelli alberghiero e ristorativo. In questiultimi settori l'Istituto, che è membro del Consorzio degliIstituti Alberghieri del Veneto, della Rete Nazionale degliIstituti alberghieri (Re.Na.I.A.) e dell'Associazione Europeadelle Scuole Alberghiere e per il Turismo (AEHT), è in strettocontatto con altri Istituti Alberghieri del Veneto, costituitisi inConsorzio per lo Sviluppo e la Formazione delle NuoveProfessioni.A ciò si aggiunge la preziosa collaborazione con le aziende delsettore enogastronomico e alberghiero - presso cui gli allievisvolgono per più anni stage professionalizzanti – con i Comunie le associazioni della Riviera e della Provincia per progetti dieducazione alla cittadinanza, con l’USSL per i progetti salute edisabilità, con le altre scuole per i progetti continuità einclusione.La Provincia, nonostante il calo di risorse finanziarie, si occupadei bisogni strutturali della scuola, divenuta centro diriferimento per l’organizzazione di eventi enogastronomici acarattere didattico.

L’Istituto sorge a Dolo, nella Riviera del Brenta, zona diinteresse turistico, grazie alla vicinanza di Venezia e Padova ealla presenza di numerose Ville venete, cui si affianca un vivacedistretto produttivo calzaturiero, costituito da un migliaio dipiccole e medie imprese. Il territorio, in cui l’Istituto si colloca,negli ultimi anni è interessato dalla crisi economica cheangustia l’intero Paese, colpendo in particolare quella piccola emedia imprenditoria, che in passato aveva garantito lo sviluppodel bacino della Riviera del Brenta, e ne risente lo stessoturismo. Nonostante sia inferiore a quella della medianazionale, attualmente il Veneto ha una percentuale didisoccupati pari al 7,4%. Tali difficoltà lavorative siripercuotono anche nella capacità di assorbire la manodoperaimmigrata, tenuto conto che il tasso di immigrazione in Veneto(10,7%) è di oltre due punti percentuali più alta rispetto allamedia nazionale (8.1%).Va anche detto che la riduzione delle risorse finanziariedestinate dalla Provincia alle scuole del territorio penalizzal’Istituto che, per potenziare la didattica e ampliare i servizi perl’aumentata popolazione scolastica, avrebbe bisogno di spazipiù numerosi e di strutture più attrezzate.

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1.3 Risorse economiche e materiali

1.3.a Finanziamenti all'Istituzione scolastica

1.3.a.1 Finanziamenti assegnati dallo Stato

Istituto:VERH03000V Entrate Per Fonti di Finanziamento e Spesa Sostenuta (IMPORTI) A.S. 2013-2014

Risorse assegnateda

DettaglioFinanziamenti

Funzionamentogenerale Spese Pulizia

Risorse perretribuzioneaccessoria

Risorse persupplenze brevi

Stipendi Personaledi Ruolo

Stipendi PersonaleSupplente

AmpliamentoOfferta Formativa Totale

STATO Gestiti dalMinistero 0,00 0,00 37.324,00 55.080,00 3.556.929,00 1.291.758,00 0,00 4.941.091,00

STATO Gestiti dallascuola 12.769,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 12.769,00

FAMIGLIE Destinati allascuola 192.226,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 192.226,00

FAMIGLIEViaggi diistruzione e mensaper alunni

24.446,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 24.446,00

PROVINCIA 44.043,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 44.043,00

REGIONE 5.275,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5.275,00

ALTRI PRIVATI 257.320,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 257.320,00

Istituto:VERH03000V Entrate Per Fonti di Finanziamento e Spesa Sostenuta (PERCENTUALI) A.S. 2013-2014

Risorse assegnateda

DettaglioFinanziamenti

% Funzionamentogenerale % Spese Pulizia

% Risorse perretribuzioneaccessoria

% Risorse persupplenze brevi

% StipendiPersonale di Ruolo

% StipendiPersonaleSupplente

% AmpliamentoOfferta Formativa % Totale

STATO Gestiti dalMinistero 0,0 0,0 0,7 1,0 64,9 23,6 0,0 90,2

STATO Gestiti dallascuola 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,2

FAMIGLIE Destinati allascuola 3,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 3,5

FAMIGLIEViaggi diistruzione e mensaper alunni

0,4 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,4

PROVINCIA 0,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,8

REGIONE 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1

ALTRI PRIVATI 4,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 4,7

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1.3.b Edilizia e rispetto delle norme sulla sicurezza

1.3.b.1 Certificazioni

Certificazioni

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna certificazionerilasciata 9,7 9,4 28,5

Certificazioni rilasciateparzialmente 77,4 56,9 44,1

Tutte le certificazionirilasciate 12,9 33,7 27,4

Situazione della scuola:VERH03000V Certificazioni rilasciate parzialmente

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Sezione di valutazione

1.3.b.2 Sicurezza edifici e superamento barriere architettoniche

Sicurezza edifici e superamento barriere architettoniche

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessun adeguamento 0,0 0,0 0,3

Parziale adeguamento 58,1 53,0 52,8

Totale adeguamento 41,9 47,0 46,9

Situazione della scuola:VERH03000V Parziale adeguamento

Domande GuidaQual e' la qualita' delle strutture della scuola (es. struttura degli edifici, raggiungibilita' delle sedi, ecc.)?

Qual e' la qualita' degli strumenti in uso nella scuola (es. LIM, pc, ecc.)?

Quali le risorse economiche disponibili?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)La sede principale e la succursale dell’Istituto (tutte e duestrutturate su più piani) sono abbastanza vicine l’una all’altra,sono entrambe centrali al nucleo urbano e raggiungibili conautobus di linea da tutti i paesi del bacino di utenza. La strutturaedilizia della succursale è in parte nuova e questa risponde apieno alle norme di sicurezza.Entrambe le sedi sono dotate di porte antipanico e di serviziigienici per i disabili, ma sia nell’una sia nell’altra gli scivoliconsentono l’accesso dei disabili in carrozzina al solo pianoterra.Grazie all’adesione ad alcuni progetti di solidarietà e salute,l’Istituto dispone ora di due LIM in più, che si aggiungono allealtre tre già in possesso.L’Istituto si avvale di risorse finanziarie che provengono dallefamiglie per un ammontare di 192.226,00 euro. Questifinanziamenti variabili, uniti a quelli altrettanto variabili di altriprivati (4,7%), della Provincia (0,8%) e della Regione, (0,1%),sono destinati prioritariamente all’ampliamento dell’offertaformativa e alla didattica laboratoriale. L’assenza di una mensa,dunque, è parzialmente sostituita dai laboratori che con turnisettimanali sono effettuati dalle singole classi dell’indirizzoenogastronomico (cucina, pasticceria e sala e vendita).

Riguardo all’edilizia, all’Istituto è stata rilasciata unacertificazione parziale al pari del 77,4 per cento delle scuoledella provincia di Venezia, di gran lunga superiore al datoregionale (56,9%) e a quello nazionale (44,1%). Altrettantoparziale è l’adeguamento delle strutture per il superamento dellebarriere architettoniche, anche in questo caso in linea con il58,1 % degli Istituti della provincia.A causa della penuria di finanziamenti statali, regionali eprovinciali, l’Istituto ha una dotazione tecnologica insufficienteai bisogni (LIM in particolare, ma anche pc), non ha una mensa,né palestra e auditorium propri.Le risorse finanziarie destinate alla scuola sono gestite in granparte dal MIUR che le impiega al 64,9 % per il pagamento deglistipendi dei docenti a T.I. e al 23,6% per quello dei docenti aT.D. Solo lo 0,7% è destinata alla retribuzione accessoria.In questa situazione, tranne rari casi di documentate richieste, iviaggi di istruzione sono a totale carico delle famiglie.

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1.4 Risorse professionali

1.4.a Caratteristiche degli insegnanti

1.4.a.1 Tipologia di contratto degli insegnanti

Istituto:VERH03000V - Tipologia di contratto degli insegnanti Anno scolastico 2014-2015

Insegnanti a tempo indeterminato Insegnanti a tempo determinato

N° % N° % TOTALE

VERH03000V 72 67,3 35 32,7 100,0

- Benchmark*

VENEZIA 8.068 81,5 1.826 18,5 100,0

VENETO 48.307 83,0 9.874 17,0 100,0

ITALIA 652.021 84,1 123.333 15,9 100,0

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1.4.a.2 Insegnanti a tempo indeterminato per fasce di eta'

Istituto:VERH03000V - Insegnanti a tempo indeterminato per fasce di età Anno scolastico 2014-2015

<35 35-44 45-54 55+ Totale

N° % N° % N° % N° % TOTALE

VERH03000V 3 4,2 27 37,5 24 33,3 18 25,0 100,0

- Benchmark*

VENEZIA 265 3,3 1.364 16,9 3.044 37,7 3.395 42,1 100,0

VENETO 1.519 3,1 9.881 20,5 18.779 38,9 18.128 37,5 100,0

ITALIA 15.369 2,4 126.086 19,3 252.202 38,7 258.364 39,6 100,0

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1.4.a.3 Titoli in possesso degli insegnanti a tempo indeterminato

Istituto:VERH03000V - Tipologia di contratto degli insegnanti Anno scolastico 2014-2015 secondaria

Quota laureati Quota diplomati TOTALE

VERH03000V 80,0 20,0 100,0

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1.4.a.4 Insegnanti a tempo indeterminato per anni di servizio nella scuola (stabilita')

Istituto:VERH03000V - Fasce Anni di Servizio degli insegnanti Anno scolastico 2014-2015

Corrente Anno Da 2 a 5 anni Da 6 a 10 anni Oltre 10 anni

N° % N° % N° % N° %

VERH03000V 14 24,6 43 75,4 - 0,0 - 0,0

- Benchmark*

VENEZIA 870 11,8 1.761 24,0 1.575 21,4 3.141 42,8

VENETO 5.459 12,4 10.617 24,1 10.130 23,0 17.929 40,6

ITALIA 80.068 21,1 99.999 26,3 99.999 26,3 99.999 26,3

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1.4.b Caratteristiche del Dirigente scolastico

1.4.b.1 Tipo di incarico del Dirigente scolastico

Tipo incarico del Dirigente scolastico - Anno Scolastico 2014-2015

Incarico effettivo Incarico nominale Incarico di reggenza Incarico di presidenzaNessun incarico didirigenza attivo al

26/03/2015

ISTITUTO X

- Benchmark*

N° % N° % N° % N° % N° %

VENEZIA 85 84,2 1 1,0 15 14,8 - 0,0 - 0,0

VENETO 515 82,4 8 1,3 102 16,3 - 0,0 - 0,0

ITALIA 7.359 84,4 126 1,4 1.143 13,1 43 0,5 49 0,6

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1.4.b.2 Anni di esperienza come Dirigente scolastico

Anni di esperienza come Dirigente scolastico

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Fino a 1 anno 0 1 6,9

Da 2 a 3 anni 19,4 29,2 12,4

Da 4 a 5 anni 0 4 1,7

Più di 5 anni 80,6 65,8 79

Situazione della scuola:VERH03000V Piu' di 5 anni

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Sezione di valutazione

1.4.b.3 Stabilita' del Dirigente scolastico

Stabilita' del Dirigente scolastico

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Fino a 1 anno 22,6 21,8 24,2

Da 2 a 3 anni 35,5 37,6 33,6

Da 4 a 5 anni 3,2 11,4 15,4

Più di 5 anni 38,7 29,2 26,7

Situazione della scuola:VERH03000V Da 2 a 3 anni

Domande GuidaQuali le caratteristiche socio anagrafiche del personale (es. eta', stabilita' nella scuola)?

Quali le competenze professionali e i titoli posseduti dal personale (es. certificazioni linguistiche, informatiche, ecc.)?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)L’età anagrafica del personale docente, più bassa rispetto aquella provinciale, regionale e nazionale è in parte una risorsaper l’Istituto, poiché non sono pochi gli insegnanti che hannouna formazione didattica specifica (specializzazione SSIS oSSOS) e familiarità con gli strumenti digitali.I docenti di età compresa tra i 35-44 anni, infatti, sono il 37,5%del totale (contro la più bassa percentuale del 16,9% nellaprovincia); quelli di età compresa tra i 45-54 anni, invece, sonoil 33,3% (inferiore a quelli dei Benchmark) e scendono al 25% idocenti in età superiore ai 55 anni, contro le percentuali del42,1% su scala provinciale e del 39,6% su scala nazionale.Tra le competenze dei docenti a T.I., la cui stabilità nei 5 anni(75,4%) è di gran lunga superiore a quella dei Benchmark(24%), spiccano sia quelle professionali (Laboratori e LS), siaquelle didattico-culturali e tecnologiche, talvolta certificate dacorsi di perfezionamento e di specializzazione. Un gruppo didocenti ha buona disponibilità alla formazione continua ed ègeneralmente di buona qualità la progettualità, aperta alleesigenze del territorio e all’educazione alla cittadinanza.Altrettanto positiva è la presenza di una Dirigente scolasticaeffettiva, con una esperienza più che quinquennale, e stabilenella scuola da tre anni, durante i quali ha potuto precisare lamission dell’Istituto, condivisa con il Collegio docenti e conuno staff consolidato (cfr. POF).

Nell’anno scolastico 2014-2015, con un trend di crescitarispetto all’anno precedente, l’Istituto ha 72 insegnanti a tempoindeterminato, pari al 67,3% del personale docente in servizio,percentuale più bassa sia rispetto al dato provinciale e regionale(81,5% e 83%) sia a quello nazionale (84,1%). 35 insegnantihanno invece un contratto a tempo determinato, con unapercentuale pari al 32,7%, che è più del doppio rispetto al datonazionale (15,9%) e significativamente più alto anche rispettoalle percentuali della regione (17%) e della provincia (18,5%).Di questi docenti, l’80% è in possesso di un diploma di laurea.L’alto numero di insegnanti a tempo determinato, in qualchecaso, quando i docenti sono davvero nuovi (vi sono infatti‘supplenti’ che scelgono l’Istituto ogni anno, da molti anniconsecutivi) costituisce un limite per la continuità didattica eper la piena condivisione della progettualità dell’offertaformativa approvata dal Collegio dei docenti. Non sempre,infatti, il personale storico riesce a controbilanciare quello dipassaggio (nell’a. s. 2013-2014 sono 33 i docenti che insegnanoda oltre cinque anni nell’ Istituto).Riguardo al personale ATA, la scuola risente di una certainstabilità degli impiegati, non tutti con contratti a tempoindeterminato e spesso in assegnazione annuale (cfr. allegato 3).

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2 Esiti 2.1 Risultati scolastici

2.1.a Esiti degli scrutini

2.1.a.1 Studenti ammessi alla classe successiva

2.1.a.1 Studenti ammessi alla classe successiva Anno scolastico 2013/14 - Superiore

classe 1 % classe 1 classe 2 % classe 2 classe 3 % classe 3 classe 4 % classe 4

Istituto Professionale:VERH03000V 177 86,3 177 91,2 130 86,7 124 86,7

- Benchmark*VENEZIA 1.007 72,6 969 80,2 878 74,0 856 83,1

VENETO 7.812 73,2 7.364 80,8 6.509 75,4 6.208 81,3

Italia 88.168 63,0 82.677 73,1 74.995 71,9 66.574 73,9

2.1.a.1 Studenti sospesi Anno scolastico 2013/14 - Superiore

classe 1 % classe 1 classe 2 % classe 2 classe 3 % classe 3 classe 4 % classe 4

Istituto Professionale:VERH03000V 80 39,0 51 26,3 47 31,3 22 15,4

- Benchmark*VENEZIA 356 25,7 310 25,7 248 20,9 245 23,8

VENETO 2.930 27,4 2.714 29,8 2.249 26,1 2.234 29,2

Italia 33.750 24,1 31.245 27,6 25.213 24,2 23.128 25,7

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2.1.a.2 Studenti diplomati per votazione conseguita all'esame

2.1.a.2 Studenti diplomati per votazione conseguita all'esame Anno scolastico 2013/14

60 61-70 71-80 81-90 91-100 Lode 60 (%) 61-70 (%) 71-80 (%) 81-90 (%) 91-100 (%) Lode (%)

istitutoprofessionale:VERH03000V

11 54 32 17 10 1 8,8 43,2 25,6 13,6 8,0 0,8

- Benchmark*

VENEZIA 99 387 261 120 54 1 10,7 42,0 28,3 13,0 5,9 0,1

VENETO 820 2.540 1.898 1.030 463 7 12,1 37,6 28,1 15,2 6,9 0,1

ITALIA 10.018 28.955 21.088 11.014 4.924 57 13,2 38,1 27,7 14,5 6,5 0,1

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2.1.b Trasferimenti e abbandoni

2.1.b.1 Studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d'anno

2.1.b.1 Studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d'anno Anno scolastico 2013/14 - Superiore

classe 1 % classe 1 classe 2 % classe 2 classe 3 % classe 3 classe 4 % classe 4 classe 5 % classe 5

IstitutoProfessionale:VERH03000V

0 0,0 1 0,5 2 1,3 1 0,7 2 1,5

- Benchmark*

VENEZIA - 6,8 - 2,9 - 5,0 - 3,6 - 3,3

VENETO - 3,6 - 2,3 - 3,0 - 4,2 - 1,7

Italia - 3,7 - 2,7 - 3,1 - 4,3 - 1,9

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2.1.b.2 Studenti trasferiti - in entrata - in corso d'anno

2.1.b.2 Studenti trasferiti - in entrata - in corso d'anno Anno scolastico 2013/14 - Superiore

classe 1 % classe 1 classe 2 % classe 2 classe 3 % classe 3 classe 4 % classe 4 classe 5 % classe 5

IstitutoProfessionale:VERH03000V

5 2,5 2 1,0 5 13,5 3 1,2 2 0,8

- Benchmark*

VENEZIA 72 5,9 30 3,1 14 2,2 11 1,4 2 0,8

VENETO 475 5,0 180 2,3 113 2,2 55 1,7 16 1,1

Italia 8.787 7,1 3.687 3,3 2.388 2,5 903 1,5 376 1,7

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Sezione di valutazione

2.1.b.3 Studenti trasferiti - in uscita - in corso d'anno

2.1.b.3 Studenti trasferiti - in uscita - in corso d'anno Anno scolastico 2013/14 - Superiore

classe 1 % classe 1 classe 2 % classe 2 classe 3 % classe 3 classe 4 % classe 4 classe 5 % classe 5

IstitutoProfessionale:VERH03000V

8 4,1 - 0,0 - 0,0 - 0,0 - 0,0

- Benchmark*

VENEZIA 67 5,1 32 2,7 6 0,5 5 0,5 10 1,0

VENETO 496 4,9 214 2,4 127 1,5 64 0,8 23 0,3

Italia 9.263 7,1 3.273 3,0 1.888 1,8 1.109 1,2 434 0,5

Domande GuidaQuanti studenti non sono ammessi alla classe successiva e perche'? Ci sono concentrazioni di non ammessi in alcuni anni dicorso o indirizzi di studio per le scuole superiori?

Quanti sono gli studenti sospesi in giudizio nelle scuole superiori? I debiti formativi si concentrano in determinate discipline,anni di corso, indirizzi o sezioni?

I criteri di valutazione adottati dalla scuola (studenti non ammessi alla classe successiva, studenti con debiti formativi) sonoadeguati a garantire il successo formativo degli studenti?

Quali considerazioni si possono fare analizzando la distribuzione degli studenti per fascia di voto conseguito all'Esame di Stato(es. una parte consistente si colloca nelle fasce piu' basse, ci sono distribuzioni anomale per alcune fasce, cosa emerge dalconfronto con il dato medio nazionale)?

Quanti e quali studenti abbandonano la scuola e perche'?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto cura da anni la personalizzazione dei percorsiformativi: garantisce il successo diffuso degli allievi, accoglieiscritti da altri Istituti e non ha trasferimenti in uscita néabbandoni significativi. Secondo il Questionario INVALSI gliammessi alle classi successive sono l’86,3 nel primo anno -contro il 72,6% provinciale e il 63% nazionale – e il 91,2% nelsecondo anno – contro il 73,1% delle scuole nazionali e 80,8%di quelle regionali. L’efficacia della politica valutativa èconfermata dall’andamento del n. di allievi con giudiziosospeso, più alto nelle classi I e III rispetto a quello delle scuoledi benchmark, e invece più basso (15,4%) al IV anno, ossiacirca 10 % in meno rispetto al Veneto (29,2%) e all’Italia(25,7%). Positive sono anche le votazioni degli Esami di Stato,soprattutto se il dato è correlato con i giudizi di entrata degliallievi: l’Istituto, infatti, non si discosta di molto dai risultatidelle scuole di riferimento, ma ha meno studenti che sidiplomano con 60/100 (-2%) e più studenti della fascia 91-100(8% contro il 5,9% provinciale e il 6,5% nazionale.Nell’ultimo a. s. i non ammessi sono stati 74 nel diurno (n. 57nel I biennio di cui 9 non F) e 26 , per lo più non F. nel serale.Nei trasferimenti in entrata è rilevante il 13,5% nel III anno,maggiore della % di altre scuole. L’alta capacità di accoglienzaè confermata dall’assenza di abbandoni e di trasferimenti negliultimi anni del curricolo.

In questo ambito non si riscontrano criticità prioritarie, ma vanotato che, nonostante le efficaci azioni di continuità, ilconsiglio orientativo della scuola di primo grado non sempre èseguito dalle famiglie (al 26,4%) e ciò influisce nelle primeclassi del primo biennio dell’Istituto sul numero degli allievinon ammessi alla classe successiva (circa il 17%).Il dato relativo alla sospensione del giudizio invece vainterpretato alla luce dell’alta percentuale di giudizi disufficienza in ingresso dalla scuola di primo grado (cfr. risultatia distanza). Per contenerne il numero, soprattutto nelle materiedi studio del primo anno, si potrebbe intensificare l’azione dellascuola sulla motivazione degli allievi delle classi prime, ancheattraverso il rafforzamento della didattica laboratoriale e l’usodelle tecnologie nelle materie più teoriche.

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola garantisce il successo

formativo degli studenti.Situazione della scuola

La scuola non riesce a garantire il successo formativo per tuttigli studenti: la scuola perde molti studenti nel passaggio da unanno all'altro, oppure c'e' una percentuale anomala ditrasferimenti o abbandoni, oppure ci sono concentrazionianomale di non ammessi all'anno successivo e/o di abbandoniin alcuni anni di corso, sezioni, plessi o indirizzi di scuola. Ladistribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia unaconcentrazione eccessiva nelle fasce piu' basse.

1 - Molto critica

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2 -

La scuola perde alcuni studenti nel passaggio da un annoall'altro, ci sono alcuni trasferimenti e abbandoni. Ladistribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia unaconcentrazione anomala in alcune fasce.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro,tranne singoli casi giustificati. La distribuzione degli studentiper fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio.

5 - Positiva

6 -

La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altroe accoglie studenti provenienti da altre scuole. La distribuzionedegli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione diequilibrio. I criteri di selezione adottati dalla scuola sonoadeguati a garantire il successo formativo degli studenti.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoLa Scuola in questo ambito si colloca in una fascia ampiamente positiva, infatti non perde studenti nel passaggio da un annoall’altro, se non al primo anno e per lo più con allievi le cui famiglie non hanno seguito il consiglio orientativo della scuolasecondaria di primo grado. Globalmente la percentuale di ammessi alle classi successive è negli anni abbastanza alta. Ladistribuzione dei voti non evidenzia una concentrazione anomala nelle diverse fasce e, anzi, mostra votazioni minimepercentualmente inferiori a quelle delle scuole di riferimento e votazioni massime superiori a quelle delle medesime scuole diBenchmark. Il dato più positivo, che attesta la vocazione inclusiva dell’Istituto e la pratica pluriennale di una didattica attenta allapersonalizzazione dei percorsi formativi, è l’accoglienza di allievi da altri istituti, soprattutto al terzo anno, e la mancanza diabbandoni significativi negli ultimi anni.

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2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali

2.2.a Risultati degli studenti nelle prove di italiano e matematica

2.2.a.1234 Punteggio in italiano e matematica

*Differenze nel punteggio rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile (ESCS)

Istituto: VERH03000V - Risultati degli studenti nelle prove di italiano e matematica

Prova di Italiano Prova di Matematica

Istituto/Plesso/Indirizzo/Classe Punteggio medio Veneto Nord est ITALIA Punt. ESCS (*) Punteggio medio Veneto Nord est ITALIA Punt. ESCS (*)

70,5 70,1 65,3 53,8 53,7 49,2

VERH03000V 60,8 7,5 41,2 2,3

VERH03000V 60,8 n/a n/a n/a n/a 41,2 n/a n/a n/a n/a

59,1 57,5 51,9 41,9 40,3 37,7

Professionale 60,9 9,6 41,2 3,9

VERH03000V -II A 66,7 17,9 45,8 9,5

VERH03000V -II B 57,5 8,7 36,9 1,2

VERH03000V -II C 64,8 12,0 36,2 -1,2

VERH03000V -II D 55,5 7,6 41,5 5,8

VERH03000V -II E 63,8 10,0 45,9 7,2

VERH03000V -II F 57,3 8,7 40,6 5,3

VERH03000V -II G 62,0 8,8 42,1 4,8

VERH03000V -II H 56,9 6,2 39,0 1,9

VERH03000V -II I 64,4 12,9 42,4 4,6

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2.2.b Livelli di apprendimento degli studenti

2.2.b.1 Alunni collocati nei diversi livelli in italiano e in matematica

2.2.b.1 Alunni collocati nei diversi livelli in italiano e in matematica

Italiano Matematica

Classe/Istituto/Raggruppamento

geografico

NumerostudentiLivello 1

NumerostudentiLivello 2

NumerostudentiLivello 3

NumerostudentiLivello 4

NumerostudentiLivello 5

NumerostudentiLivello 1

NumerostudentiLivello 2

NumerostudentiLivello 3

NumerostudentiLivello 4

NumerostudentiLivello 5

VERH03000V -II A 0 0 2 0 9 0 1 4 3 3

VERH03000V -II B 1 0 5 4 5 2 4 5 4 0

VERH03000V -II C 0 1 0 2 8 1 4 3 2 1

VERH03000V -II D 1 4 0 3 5 1 2 2 4 4

VERH03000V -II E 1 3 1 3 9 0 1 5 6 5

VERH03000V -II F 0 2 4 4 4 0 3 6 4 1

VERH03000V -II G 1 2 3 0 11 2 1 6 3 5

VERH03000V -II H 0 4 4 6 4 2 5 7 2 2

VERH03000V -II I 1 1 2 3 12 0 8 2 3 6

% studentiLivello 1

% studentiLivello 2

% studentiLivello 3

% studentiLivello 4

% studentiLivello 5

% studentiLivello 1

% studentiLivello 2

% studentiLivello 3

% studentiLivello 4

% studentiLivello 5

VERH03000V 3,7 12,6 15,6 18,5 49,6 5,9 21,5 29,6 23,0 20,0

Veneto 6,2 17,7 16,9 23,6 35,7 8,8 19,1 24,2 20,6 27,3

Nord est 10,0 18,5 17,0 21,6 32,8 12,0 22,3 23,0 20,3 22,4

Italia 19,6 25,9 17,0 16,0 21,5 20,1 26,2 22,2 14,3 17,2

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Sezione di valutazione

2.2.c Variabilita' dei risultati fra le classi

2.2.c.1 Varianza interna alle classi e fra le classi

2.2.c.1 - Variabilità dei punteggi TRA le classi e DENTRO le classi - Italiano e Matematica - Scuola secondaria di IIgrado - Classi seconde Professionale

Indirizzo/Raggruppamento geografico TRA_ita (%) DENTRO_ita (%) TRA_mat (%) DENTRO_mat (%)

VERH03000V -Professionale 6,6 93,4 10,8 89,2

- Benchmark*

Nord est 38,2 61,8 50,0 50,0

ITALIA 60,6 39,4 63,0 37,0

Domande GuidaQuali risultati raggiunge la scuola nelle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica?

La scuola riesce ad assicurare esiti uniformi tra le varie classi? Il livello raggiunto dagli studenti nelle prove INVALSI e' ritenutoaffidabile - conoscendo l'andamento abituale delle classi - oppure c'e' il sospetto di comportamenti opportunistici (cheating)?

Le disparita' a livello di risultati tra gli alunni meno dotati e quelli piu' dotati sono in aumento o in regressione nel corso dellaloro permanenza a scuola?

Queste disparita' sono concentrate in alcune sedi, indirizzi o sezioni?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Se rispetto alle scuole geograficamente più prossime, i risultatidell’Istituto sono inferiori, rispetto agli Istituti simili, al nettodel cheating, essi sono diversificati ma globalmente più positivi.Nelle prove del 2014, in Italiano 5 classi su 9 superano gli esitidei Professionali su scala regionale e nazionale; 2 si avvicinanoa quei risultati e solo 2 presentano palesi criticità almenorispetto agli esiti delle scuole venete. Nella prova diMatematica, in cui più profonde sono le carenze di base inentrata e su cui l’Istituto riversa gran parte delle risorseeconomiche per i recuperi, i risultati si discostano di più daquelli delle scuole venete e del Nord-Est, mentre nel confrontocon scuole dal medesimo background, le differenze si riduconoe sono solo 3 le classi che presentano esiti negativi, sebbenesempre superiori a quelli dei Professionali italiani. La quota distudenti che in Italiano si colloca nei livelli 1 e 2 è di gran lungapiù bassa rispetto a quella delle scuole di riferimento; piùproblematica è la situazione che emerge dalla prova diMatematica. Qui il numero di studenti che si collocano nellivello 2 è superiore a quello delle scuole venete.Non emergono falle significative nella formazione classi,inoltre negli esiti 2014, meno negativi di quelli delle prove dei 2anni precedenti, si raccolgono i primi frutti dell’azione direcupero delle competenze di base di Italiano e Matematica, cheda due anni l’Istituto attua nelle classi seconde.

In questo ambito l’Istituto presenta qualche criticità nellavariabilità tra le classi, sebbene essa sia inferiore rispetto allescuole di Benchmark, e soprattutto all’interno delle classi in cuiessa raggiunge percentuali altissime. In Italiano le differenzeinterne raggiungono il 93,4% contro il 61,8% delle scuole nelNord-Est e il 39,4% delle scuole italiane; in Matematica lavarianza interna alle classi raggiunge l’89,2%, contro il 50%delle scuole del Nord-Est e il 37% di quelle italiane.Le differenze, comprensibili alla luce della specificapopolazione scolastica dell’Istituto, si attenuano nel corso deglianni, ma la situazione suggerisce da un lato di continuare iprogetti di sostegno alle competenze di base e dialfabetizzazione L2 rivolto agli allievi non italofoni, dall’altrodi realizzare interventi mirati per gruppi di livello interclasse,per rafforzare le abilità disciplinari degli allievi più fragili e perpotenziare quelle dei più competenti. L’intensificazione diquesto tipo di azioni potrebbe anche ridurre la scarsacorrelazione che, secondo la restituzione dei dati INVALSI,emerge in buona parte delle classi, tra voti della scuola e esitidelle prove di Matematica e di Italiano.

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola assicura l'acquisizione dei

livelli essenziali di competenze (misurate con le provestandardizzate nazionali) per tutti gli studenti.

Situazione della scuola

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Il punteggio di italiano e/o matematica della scuola alle proveINVALSI e' inferiore rispetto a quello di scuole conbackground socio-economico e culturale simile. I punteggi dellediverse classi in italiano e/o matematica sono molto distanti e lavarianza tra classi in italiano e/o matematica e' decisamentesuperiore a quella media. La quota di studenti collocata neilivelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' notevolmentesuperiore alla media nazionale.

1 - Molto critica

2 -

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle proveINVALSI e' in linea con quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano ein matematica e' uguale o di poco superiore a quella media, ipunteggi delle classi non si discostano molto dalla media dellascuola, anche se ci sono casi di singole classi in italiano ematematica che si discostano in negativo. La quota di studenticollocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' in lineacon la media nazionale.

3 - Con qualche criticita'

4 -

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle proveINVALSI e' superiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano ematematica e' in linea o di poco inferiore a quella media, ipunteggi delle classi non si discostano dalla media della scuolaoppure in alcune classi si discostano in positivo. La quota distudenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e'inferiore alla media nazionale.

5 - Positiva

6 -

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle proveINVALSI e' superiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile ed e' superiore alla medianazionale. La varianza tra classi in italiano e matematica e'inferiore a quella media. I punteggi delle diverse classi initaliano e matematica non si discostano dalla media dellascuola. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italianoe in matematica e' decisamente inferiore alla media nazionale.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoL’Istituto in questo ambito presenta delle criticità, meno marcate tuttavia rispetto agli anni precedenti, grazie agli interventi giàavviati da due anni. Nelle prove INVALSI, infatti, i punteggi di Italiano e di Matematica non sono sempre superiori a quelli discuole con background socio-economico e culturale simile. In alcuni casi sono in linea con gli esiti regionali e nazionali, in altricasi, come succede a due classi su nove per Matematica, essi sono inferiori anche al basso dato nazionale.Talvolta i punteggi delle classi, sia in Italiano sia in Matematica, si discostano dalla media della scuola in positivo o in negativo.La quota di allievi collocata nei livelli 1 e 2 in Italiano e in Matematica è invece significativamente inferiore alla media nazionalee bassa risulta anche la varianza fra le classi, a conferma dell’efficacia dei criteri che guidano la formazione delle classi, affidataa una commissione che si avvale di tutti i dati forniti dal progetto continuità e dalle osservazioni dei CdC nelle prime settimane discuola. Molto alta, di gran lunga superiore alle percentuali regionali e nazionali, è la varianza interna alle classi, spia dellaparticolarità della popolazione scolastica, di cui si è detto nella sezione Contesto e risorse e su cui l’Istituto ha intrapreso azionicorrettive da intensificare nel prossimo anno scolastico

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2.3 Competenze chiave e di cittadinanza

Sezione di valutazione

Domande GuidaLa scuola valuta le competenze di cittadinanza degli studenti (es. il rispetto delle regole, lo sviluppo del senso di legalita' e diun'etica della responsabilita', la collaborazione e lo spirito di gruppo)?

La scuola adotta criteri di valutazione comuni per l'assegnazione del voto di comportamento?

La scuola valuta le competenze chiave degli studenti come l'autonomia di iniziativa e la capacita' di orientarsi? In che modo lascuola valuta queste competenze (osservazione del comportamento, individuazione di indicatori, questionari, ecc.) ?

Qual e' il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti nel loro percorso scolastico? Ci sonodifferenze tra classi, sezioni, plessi, indirizzi o ordini di scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Per la valutazione del comportamento, l’Istituto usa una grigliacomune, perciò tutti i CdC valutano gli allievi in base aiseguenti indicatori di cittadinanza: a) Coscienza civile e sociale;b) Rispetto delle regole; c) Partecipazione alle attività didattichee al dialogo educativo. Tali indicatori ricompaiono anche nellagriglia comune dei crediti formativi, in aggiunta ad altri.All’interno delle valutazioni disciplinari e delle UdA trasversalirientrano l’autonomia e la responsabilità nella forma dellacollaborazione e della qualità dei contributi.Il lavoro in team e l’imparare ad imparare sono competenzecardine della valutazione degli allievi che partecipano alleattività laboratoriali professionalizzanti, curricolari edextracurricolari. Come indicatori esse compaiono nelle grigliedisciplinari e nella scheda di autovalutazione dell’AlternanzaScuola Lavoro.Due sono i punti di forza di quest’area: a) la partecipazionedegli allievi più grandi alla vita della scuola: un esempiosignificativo è la loro adesione alla campagna per migliorare ildecoro delle aule, realizzata nell’a. s. 2013-2104, in mancanzadi intervento da parte della Provincia; b) la realizzazione diprogetti annuali rivolti alla promozione del senso di legalità edello spirito solidale, ne sono un esempio significativo gliincontri con le forze dell’ordine sulle droghe e sulla sicurezza inrete insieme a quelli con associazioni di pubblica utilità comel’AVIS e Aido. (Cfr. i diversi allegati).

In questo ambito l’Istituto attualmente evidenzia qualchecriticità per esempio nel comportamento degli allievi del primobiennio, in particolare delle classi iniziali, dove non mancano i7 e i 6 come voti di comportamento. Tuttavia, come vedremopiù avanti, i casi problematici, che non raramente richiedonosanzioni disciplinari, diminuiscono progressivamente neglianni, a conferma dell’efficacia educativa dell’Istituto, la cuiazione potrebbe intensificarsi con interventi mirati nelle primeclassi al fine di rinforzare l’educazione al rispetto delle regolesociali condivise e delle norme di convivenza comunitaria.Un altro elemento da migliorare riguarda le griglie trasversali divalutazione delle competenze chiave e di cittadinanza, come peresempio lo Spirito di iniziativa e intraprendenza, fondamentaleper precisare il livello professionalizzate raggiunto dagli allievidel secondo biennio, quale competenza centrale da conseguire acavallo tra attività curricolari e progetti extracurricolari (Stage eASL, cfr. allegati).

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola assicura l'acquisizione delle

competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.Situazione della scuola

Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiuntodagli studenti non e' soddisfacente; nella maggior parte delleclassi le competenze sociali e civiche sono scarsamentesviluppate (collaborazione tra pari, responsabilita' e rispettodelle regole). La maggior parte degli studenti non raggiungeuna adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio enell'autoregolazione dell'apprendimento. La scuola non adottamodalita' comuni per la valutazione delle competenze chiave edi cittadinanza degli studenti.

1 - Molto critica

2 -

Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiuntodagli studenti e' accettabile; sono presenti alcune situazioni(classi, plessi, ecc.) nelle quali le competenze sociali e civichesono scarsamente sviluppate (collaborazione tra pari,responsabilita' e rispetto delle regole). In generale gli studentiraggiungono una sufficiente autonomia nell'organizzazionedello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento, maalcuni studenti non raggiungono una adeguata autonomia. Lascuola adotta criteri comuni per la valutazione delcomportamento, ma non utilizza strumenti per valutare ilraggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza deglistudenti.

3 - Con qualche criticita'

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4 -

Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiuntodagli studenti e' buono; le competenze sociali e civiche sonoadeguatamente sviluppate (collaborazione tra pari,responsabilita' e rispetto delle regole). La maggior parte deglistudenti raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazionedello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. Nonsono presenti concentrazioni anomale di comportamentiproblematici in specifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola. Lascuola adotta criteri comuni per la valutazione delcomportamento e utilizza almeno uno strumento per valutare ilraggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza deglistudenti.

5 - Positiva

6 -

Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiuntodagli studenti e' elevato; in tutte le classi le competenze socialie civiche sono adeguatamente sviluppate (collaborazione trapari, responsabilita' e rispetto delle regole) e in alcune classiraggiungono un livello ottimale. La maggior parte degli studentiraggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dellostudio e nell'autoregolazione dell'apprendimento e una parte diessi raggiunge livelli eccellenti. Non sono presenticoncentrazioni anomale di comportamenti problematici inspecifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola. La scuola adottacriteri comuni per la valutazione del comportamento e utilizzapiu' strumenti per valutare il raggiungimento delle competenzechiave e di cittadinanza degli studenti.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoL’Istituto in questo ambito presenta delle criticità legate non tanto all’assenza di azioni messe in atto per lo sviluppo dellecompetenze di cittadinanza e del senso della legalità, perché su questo ambito anzi esso dedica una parte delle risorse umane,ideative e materiali, bensì per il prevalere in talune classi del primo biennio, in particolare nelle classi prime, di comportamentiscorretti e poco rispettosi delle regole della comunità. Mirati interventi educativi, in aggiunta a quelli che già la scuola realizza,potrebbero avere l’effetto di ridurre i tempi di integrazione di tali allievi indisciplinati, scarsamente responsabili e collaborativi.Per il resto, il livello delle competenze di cittadinanza, osservato e valutato attraverso la griglia di valutazione del comportamentoda tutti i CdC, è soddisfacente. Tra le diverse competenze di cittadinanza l’Istituto valuta anche l’imparare ad imparare, il teamworking, la responsabilità e l’autonomia, che costituiscono espliciti indicatori nella valutazione delle discipline d’indirizzo elaboratoriali e delle UdA. Interessante e positivo è l’utilizzo di una griglia di autovalutazione delle competenze sociali e civicherelative all’Alternanza Scuola Lavoro, svolta dagli allievi delle classi quarte.

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2.4 Risultati a distanza

2.4.a Prosecuzione negli studi universitari

2.4.a.1 Studenti diplomati che si sono immatricolati all'Universita'

Studenti diplomati nell'a.s.2012-2013 che si sono immatricolati all'Universita' Anno scolastico 2013-2014

%

VERH03000V 7,9

VENEZIA 48,5

VENETO 50,8

ITALIA 50,5

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2.4.b Successo negli studi universitari

2.4.b.1 Crediti conseguiti dai diplomati nel I e II anno di Universita'

2.4.b.1 Diplomati nell'a.s. 2010/2011 entrati nel sistema universitario nell'a.a. 2011/2012, per macro area e per classi di Credito Formativo Universitario acquisito nel Primo Anno - Valori percentuali

Sociale Umanistica

Macro Area più della metà dei CFU (%) meno della metà dei CFU(%) Nessun CFU (%) più della metà dei CFU (%) meno della metà dei CFU

(%) Nessun CFU (%)

VERH03000V 25,0 25,0 50,0 0,0 100,0 0,0

- Benchmark*

VENEZIA 57,7 30,1 12,2 63,8 21,2 15,1

VENETO 60,9 25,0 14,1 64,9 20,0 15,1

Italia 46,9 27,6 25,4 53,3 24,3 22,4

2.4.b.1 Diplomati nell'a.s. 2010/2011 entrati nel sistema universitario nell'a.a. 2011/2012, per macro area e per classi di Credito Formativo Universitario acquisito nel Secondo Anno - Valori percentuali

Sociale Umanistica

Macro Area più della metà dei CFU (%) meno della metà dei CFU(%) Nessun CFU (%) più della metà dei CFU (%) meno della metà dei CFU

(%) Nessun CFU (%)

VERH03000V 0,0 50,0 50,0 29,1 0,0 70,8

- Benchmark*

VENEZIA 56,9 14,2 28,8 58,3 11,8 30,0

VENETO 59,5 14,5 25,9 60,7 12,9 26,4

Italia 44,4 16,4 39,2 51,7 14,4 33,9

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2.4.c Successo negli studi secondari di II grado

2.4.c.2 Corrispondenza tra consiglio orientativo e scelta effettuata

2.4.c.2 Corrispondenza tra consiglio orientativo e scelta effettuata

Consigli Corrispondenti Consigli non Corrispondenti

N° % N° % TOTALE

VERH03000V 117 73,6 42 26,4 159

VENEZIA 7.734 64,7 4.216 35,3 11.950

VENETO 41.049 64,2 22.890 35,8 63.939

ITALIA 346.225 70,4 145.616 29,6 491.841

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2.4.c.3 Promossi al I anno che hanno seguito il consiglio orientativo

2.4.c.3 Promossi al I anno che hanno seguito il consiglio orientativo

Promossi che hanno seguito il ConsiglioOrientativo

Promossi che non hanno seguito il ConsiglioOrientativo

N° % N° %

VERH03000V 103 90,4 35 83,3

- Benchmark*

VENEZIA 3.406 92,8 1.421 73,7

VENETO 22.340 93,4 9.591 75,2

ITALIA 276.676 90,9 93.486 76,9

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2.4.c.5 Distribuzione degli alunni iscritti al 1° anno per voto esame licenza media

2.4.c.5 Distribuzione degli alunni iscritti al 1° anno per voto esame licenza media Anno scolastico 2013/14

6 7 8 9 10 Lode 6 (%) 7 (%) 8 (%) 9 (%) 10 (%) Lode (%)

VERH03000V

istitutoprofessionale 99 55 20 2 - - 56,2 31,2 11,4 1,1 0,0 0,0

- Benchmark*

VENEZIA 597 290 80 11 2 1 60,9 29,6 8,2 1,1 0,2 0,1

VENETO 4.334 2.544 749 109 14 5 55,9 32,8 9,7 1,4 0,2 0,1

ITALIA 53.999 29.824 8.712 1.769 207 43 57,1 31,5 9,2 1,9 0,2 0,0

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2.4.d Inserimenti nel mondo del lavoro

2.4.d.1 Numero inserimenti nel mondo del lavoro

Dati comunicazioni Obbligatorie al III Trimestre 2014, rilevate a partire dal 1° agosto dell'anno di diploma.

Si considerano anche rapporti lavorativi di un giorno. Una stessa persona può aver avuto più contratti successivi nel tempo.

Tabella 1 - Diplomati, per anno di diploma, che hanno iniziato un rapporto di lavoro successivamente al conseguimento del diploma

Anno diploma 2010 Anno diploma 2011 Anno diploma 2012

Totalediplomati Totale occupati Totale

diplomati Totale occupati Totalediplomati Totale occupati

N° N° % N° N° % N° N° %

VERH03000V 0 0 0,0 92 65 70,7 93 72 77,4

- Benchmark*

VENEZIA 4.709 2.792 59,3 4.663 2.635 56,5 4.776 2.567 53,7

VENETO 30.512 16.245 53,2 31.480 16.148 51,3 31.714 14.469 45,6

ITALIA 403.907 169.259 41,9 408.710 168.442 41,2 421.335 147.659 35,0

Tabella 2 - Tempo di attesa per il primo contratto.

2010 2011 2012

%<=2 %3-6 %7-12 %12-24 %24-36 %>36 %<=2 %3-6 %7-12 %12-24 %24-36 %>36 %<=2 %3-6 %7-12 %12-24 %24-36 %>36

VERH03000V 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 26,2 26,2 20,0 20,0 7,7 0,0 19,4 33,3 27,8 18,1 1,4 0,0

- Benchmark*

VENEZIA 16,6 22,5 34,8 17,4 8,7 0,0 16,8 23,1 33,2 17,0 9,9 0,0 16,3 21,5 36,3 21,7 4,1 0,0

VENETO 16,4 25,4 27,9 20,5 9,7 0,0 17,6 26,4 27,4 17,8 10,7 0,0 17,2 24,3 28,8 23,7 6,1 0,0

ITALIA 13,4 20,6 27,2 25,0 13,8 0,0 13,8 21,8 28,0 21,1 15,3 0,0 13,9 21,4 28,5 28,2 8,1 0,0

Tabella 3 - Tipologia di contratto.

Anno diploma 2010 Anno diploma 2011 Anno diploma 2012

% T.Indet. % T.Deter. %Apprend.

%Collaboraz.

%Altro</th> % T.Indet. % T.Deter. %

Apprend.%

Collaboraz.%

Altro</th> % T.Indet. % T.Deter. %Apprend.

%Collaboraz.

%Altro</th>

VERH03000V 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 8,7 47,1 2,3 22,7 19,2 0,4 77,7 1,7 9,5 10,7

- Benchmark*

VENEZIA 2,9 45,1 4,0 20,5 27,5 2,9 48,5 3,8 19,7 25,2 1,9 52,2 2,9 19,8 23,3

VENETO 4,1 36,2 4,7 22,6 32,5 3,9 38,4 4,0 20,9 32,9 3,3 41,7 3,0 20,9 31,0

ITALIA 6,9 42,3 11,6 13,0 26,3 6,4 44,6 10,6 12,6 25,8 6,0 49,3 8,8 12,6 23,4

Tabella 4 - Settore di attività economica

Anno diploma 2010 Anno diploma 2011 Anno diploma 2012

% Agricoltura%

Industria/Costruz.

% Servizi % Agricoltura%

Industria/Costruz.

% Servizi % Agricoltura%

Industria/Costruz.

% Servizi

VERH03000V 0,0 0,0 0,0 1,7 15,7 82,6 0,0 4,4 95,6

- Benchmark*

VENEZIA 1,2 12,4 86,4 1,5 12,1 86,4 1,9 11,7 86,4

VENETO 3,7 19,2 77,1 4,3 18,8 76,8 4,6 19,7 75,7

ITALIA 5,1 13,0 81,9 5,8 12,7 81,5 6,5 12,9 80,6

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Sezione di valutazione

Istituto: VERH03000V - Tabella 5 - Qualifica Professionale

Anno diploma: 2010

% Professioniqualificate nelle

attivitàcommerciali e

nei servizi

% Impiegati % Professioninon qualificate

% Professionitecniche

% Artigiani,operai

specializzati eagricoltori

% Conduttori diimpianti e

operaisemiqualificati

addetti amacchinari fissi

e mobili

% Professioniintellettuali,

scientifiche e dielevata

specializzazione

% Legislatori,dirigenti e

imprenditori

VERH03000V 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

- Benchmark*

VENEZIA 54,7 14,1 9,8 7,2 6,3 2,8 4,9 0,1

VENETO 45,6 16,2 10,2 9,6 8,8 4,6 4,8 0,1

ITALIA 48,2 13,9 13,5 8,6 7,0 2,9 5,8 0,1

Istituto: VERH03000V - Tabella 5 - Qualifica Professionale

Anno diploma: 2011

% Professioniqualificate nelle

attivitàcommerciali e

nei servizi

% Impiegati % Professioninon qualificate

% Professionitecniche

% Artigiani,operai

specializzati eagricoltori

% Conduttori diimpianti e

operaisemiqualificati

addetti amacchinari fissi

e mobili

% Professioniintellettuali,

scientifiche e dielevata

specializzazione

% Legislatori,dirigenti e

imprenditori

VERH03000V 59,9 21,5 13,4 1,7 2,3 1,2 0,0 0,0

- Benchmark*

VENEZIA 50,4 15,1 13,1 6,8 6,0 3,0 5,5 0,0

VENETO 44,5 16,6 11,7 9,0 8,8 4,6 4,9 0,0

ITALIA 49,0 13,5 14,5 7,7 6,8 2,8 5,6 0,1

Istituto: VERH03000V - Tabella 5 - Qualifica Professionale

Anno diploma: 2012

% Professioniqualificate nelle

attivitàcommerciali e

nei servizi

% Impiegati % Professioninon qualificate

% Professionitecniche

% Artigiani,operai

specializzati eagricoltori

% Conduttori diimpianti e

operaisemiqualificati

addetti amacchinari fissi

e mobili

% Professioniintellettuali,

scientifiche e dielevata

specializzazione

% Legislatori,dirigenti e

imprenditori

VERH03000V 41,8 8,2 46,0 1,1 2,3 0,6 0,0 0,0

- Benchmark*

VENEZIA 53,3 14,0 13,4 6,1 6,6 3,5 3,2 0,0

VENETO 46,3 15,4 12,1 8,4 9,2 5,1 3,4 0,0

ITALIA 48,9 12,7 15,5 7,1 7,2 2,9 5,7 0,1

Domande GuidaPer la scuola primaria - Quali sono gli esiti degli studenti usciti dalla scuola primaria al termine del primo anno di scuolasecondaria di I grado? [Nel caso in cui la grande maggioranza degli studenti della primaria si iscriva nella secondaria delmedesimo Istituto Comprensivo si puo' utilizzare l'indicatore 2.1.a sugli Esiti degli scrutini]

Per la scuola secondaria di I grado - Quali sono i risultati dei propri studenti nel percorso scolastico successivo? In che misura ilconsiglio orientativo e' seguito? In che misura il consiglio orientativo e' efficace?

Per la scuola secondaria di II grado - Qual e' la riuscita dei propri studenti nei successivi percorsi di studio? Quanti studentiiscritti all'universita' non hanno conseguito crediti? Coloro che hanno conseguito crediti universitari ne hanno conseguiti inmisura adeguata (tenendo conto che andrebbero conseguiti in media 60 crediti per ciascun anno di corso)?

Per la scuola secondaria di II grado - Qual e' la riuscita dei propri studenti nel mondo del lavoro? (La scuola potrebbeconsiderare, se in possesso dei relativi dati, la quota di ex studenti occupati dopo 3 o 5 anni dal diploma, la coerenza tra il titolodi studio conseguito e il settore lavorativo, o ancora esaminare quanti studenti hanno trovato un impiego nella regione diappartenenza e quanti al di fuori di essa).

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

SNV - Scuola: VERH03000V prodotto il :28/09/2015 12:32:42 pagina 35

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L’Istituto segue gli allievi nei primi anni dopo il diploma neiloro percorsi di studio e nell’inserimento nel mondo del lavoro,favorito dagli stage degli anni precedenti e dall’AlternanzaScuola Lavoro.Per sua vocazione, l’Istituto prepara alle professioni più che alproseguimento degli studi, lo dimostra il fatto che gli allievi iningresso, che per lo più hanno seguito il giudizio orientativodella scuola di primo grado, hanno ottenuto un giudizio solosufficiente dopo l’esame della classe terza, e sono pertanto piùpropensi a svolgere attività pratiche e a trovare precocementeuna occupazione lavorativa.In questo ambito i risultati non sono negativi, soprattutto se siconsiderano i dati delle scuole di benchmark. Se i diplomati del2011 hanno trovato un’occupazione al 70,7% (contro il 56,5%provinciale, 51,3% regionale e 41,2% nazionale), di cui l’8,7%a tempo indeterminato, i diplomati del 2012 hannoun’occupazione al 77,4%, contro il 35% italiano e il 45,6%regionale. Di questi ultimi ben il 95% lavora nel settore deiservizi. Su 89 diplomati del 2013 (che hanno risposto alquestionario telefonico), 50 lavorano, 7 studiano 3 fannoentrambe le cose (cfr. allegato).Solo il 7,9%, continua gli studi, quota di gran lunga inferioreagli allievi delle scuole della provincia (48,5%), della regione(50,8%), della nazione (50,5%). Di questi solo il 25% è inregola con i CFU. Più in difficoltà sono i pochi studenti chescelgono facoltà umanistiche.

Il basso numero di diplomati che si scrivono all’Universitàsembra avere una spiegazione nell’orientamento al lavoro daparte della maggioranza degli iscritti nell’Istituto. L’azioneemancipatrice della scuola, pur essendo forte per i suoi iscritti, èpiù debole rispetto ai condizionamenti legati alle situazionisocio-economiche e culturali di provenienza e alle esigenzefamiliari che, dopo il diploma, richiedono ai giovaniun’occupazione immediata anche se non qualificata. Si spiegain questo modo il fatto che ben il 46% degli occupati tra idiplomati del 2012 svolga un lavoro indipendente dallespecifiche competenze conseguite, con una percentuale triplarispetto ai diplomati delle scuole di riferimento, pari al 13,4%nella provincia, al 12,1% nella regione e al 15,5% su scalanazionale. Un’altra ragione di ciò potrebbe rintracciarsi nellaattuale peculiarità del mercato del lavoro del territorio.

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola favorisce il successo degli

studenti nei successivi percorsi di studio e di lavoro.Situazione della scuola

Per le scuole del I ciclo - La scuola non monitora i risultati adistanza degli studenti oppure i risultati degli studenti nelsuccessivo percorso di studio non sono soddisfacenti: una quotaconsistente di studenti o specifiche tipologie di studenti incontradifficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classesuccessiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo distudio) e/o abbandona gli studi nel percorso successivo. Per lescuole del II ciclo - La scuola non monitora i risultati deglistudenti nei successivi percorsi di studio e di avviamento almondo del lavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e illoro inserimento nel mercato del lavoro. Il numero diimmatricolati all'universita' e' inferiore a quello medioprovinciale e regionale. I risultati raggiunti dagli studentiimmatricolati all'universita' sono molto bassi (la mediana deicrediti conseguiti all'universita' dai diplomati dopo 1 e 2 anni e'inferiore a 20 su 60).

1 - Molto critica

2 -

Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivopercorso di studio sono sufficienti: diversi studenti incontranodifficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classesuccessiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo distudio) e/o abbandonano gli studi nel percorso successivo. Perle scuole del II ciclo - La scuola non raccoglie in modosistematico informazioni sui risultati degli studenti neisuccessivi percorsi di studio e di avviamento al mondo dellavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loroinserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolatiall'universita' e' nella media o di poco inferiore alla mediaprovinciale e regionale. I risultati raggiunti dagli studentiimmatricolati all'universita' sono mediocri (la mediana deicrediti conseguiti dai diplomati dopo 1 e 2 anni di universita' e'compresa tra 20 e 30 su 60).

3 - Con qualche criticita'

4 -

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Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivopercorso di studio sono buoni: pochi studenti incontranodifficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classesuccessiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo distudio) e il numero di abbandoni nel percorso di studisuccessivo e' molto contenuto. Per le scuole del II ciclo - Lascuola monitora in maniera sistematica i risultati degli studentinei successivi percorsi di studio e di avviamento al mondo dellavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loroinserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolatiall'universita' e' superiore alla media provinciale e regionale. Irisultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'universita'sono buoni (la mediana dei crediti conseguiti dai diplomatidopo 1 e 2 di universita' anni e' almeno 30 su 60).

5 - Positiva

6 -

Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel percorsosuccessivo di studio sono molto positivi: in rari casi gli studentiincontrano difficolta' di apprendimento (non sono ammessi allaclasse successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzodi studio) e non ci sono episodi di abbandono degli studi nelpercorso successivo. Per le scuole del II ciclo - La scuolamonitora in maniera sistematica i risultati degli studenti neisuccessivi percorsi di studio e di avviamento al mondo dellavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loroinserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolatiall'universita' e' superiore alla media provinciale e regionale. Irisultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'universita'sono molto positivi (la mediana dei crediti conseguiti daidiplomati dopo 1 e 2 anni di universita' e' superiore a 40 su 60).

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoDa qualche anno la scuola raccoglie in modo sistematico informazioni sui risultati degli studenti diplomati nei successivi percorsidi studio e di inserimento nel mondo del lavoro. Lo fa attraverso indagini telefoniche che fin qui hanno riguardato i diplomatidegli anni 2011, 2012, 2013.Il numero di immatricolati all’università è decisamente inferiore alla media provinciale, regionale e nazionale, ma ciò è in lineacon la specifica vocazione dell’Istituto che raccoglie in entrata allievi con un background socio-economico e culturale basso, congiudizi in gran parte di sufficienza dati dalla scuola di primo grado e con disabilità in numero rilevante. Si giudicanopositivamente, invece, i dati relativi all’occupazione dei diplomati dell’Istituto, nonostante la percentuale di lavori nonqualificati, sia in termini assoluti, in considerazione della crisi generale e di settore attualmente in corso anche nella Riviera delBrenta e nel territorio vicino, sia in relazione ai risultati a distanza delle scuole di riferimento.

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3A Processi - Pratiche educative e didattiche 3A.1 Curricolo, progettazione e valutazione

Subarea: Curricolo e offerta formativa

3.1.a Curricolo

3.1.a.1 Presenza degli aspetti relativi all'elaborazione del curricolo-PROFESSIONALE

Presenza degli aspetti relativi all'elaborazione del curricolo-PROFESSIONALE

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Basso grado di presenza 25 28,6 25,3

Medio - basso grado dipresenza 0 5,2 8,4

Medio - alto grado di presenza 41,7 33,8 24,4

Alto grado di presenza 33,3 32,5 41,9

Situazione della scuola:VERH03000V Alto grado di presenza

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3.1.a.2 Aspetti del curricolo presenti-PROFESSIONALE

Istituto:VERH03000V - Aspetti del curricolo presenti-PROFESSIONALE

opzione Situazione della scuola:VERH03000V

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Curricolo di scuola peritaliano Si 75 68,8 69,9

Curricolo di scuola permatematica Si 75 70,1 68,3

Curricolo di scuola per lalingua inglese Si 75 70,1 67,2

Curricolo di scuola perscienze Si 75 67,5 64,8

Curricolo di scuola per altrediscipline Si 75 67,5 66,1

Curricolo per lo sviluppo dellecompetenze trasversali Si 50 46,8 52,4

Profilo delle competenze dapossedere in uscita dalla

scuolaSi 66,7 59,7 72,8

Quota del monte ore annualeper la realizzazione di

discipline e attivita'autonomamente scelte dalla

scuola

Si 50 32,5 37,8

Altro Si 8,3 9,1 13,2

Domande GuidaA partire dai documenti ministeriali di riferimento, in che modo il curricolo di istituto risponde ai bisogni formativi degli studentie alle attese educative e formative del contesto locale?

La scuola ha individuato quali traguardi di competenza gli studenti nei diversi anni dovrebbero acquisire? Vengono individuateanche le competenze trasversali (es. educazione alla cittadinanza, competenze sociali e civiche)?

Gli insegnanti utilizzano il curricolo definito dalla scuola come strumento di lavoro per la loro attivita'?

Le attivita' di ampliamento dell'offerta formativa sono progettate in raccordo con il curricolo di istituto?

Vengono individuati in modo chiaro gli obiettivi e le abilita'/competenze da raggiungere attraverso i progetti di ampliamentodell'offerta formativa?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto ha avviato da tempo il percorso di elaborazione delcurricolo d’Istituto per rispondere ai bisogni formativi e alleattese di studenti e territorio, in sintonia con le Linee guida per iProfessionali. Si colloca perciò all’interno del 33,3% dellescuole della provincia e del 41,9% di quelle nazionali chelavorano attivamente sulla didattica per competenze.Il curricolo verticale, già predisposto per le disciplineprofessionalizzanti nell’a. s. 2013-2014, è completato nell’a. s.in corso in tutte le discipline (cfr. POF allegato): dall’Italianoall’Alternanza alla RC, con l’individuazione dei traguardi dicompetenza per ogni a. s. Il lavoro, svolto dai Dipartimenti incollaborazione con quello di Sostegno, è coordinato da unaspecifica Commissione e da una F.S. (Area 1) che si occupanoanche di armonizzare il curricolo didattico con l’ampliamentodell’offerta formativa. A questo scopo, la progettazioned’Istituto si avvale di moduli comuni in cui obiettivi eabilità/competenze da raggiungere sono espressi con chiarezza epuntualmente verificati.Visto l’alto numero di studenti con BES, l’elaborazione delcurricolo è completato con la definizione degli obiettivi diapprendimento per gli allievi con PEI equipollenti. Lecompetenze trasversali, già definite nelle progettazionididattiche delle singole discipline (partecipazione alla vita dellascuola e team working) sono sempre precisate nelle UdAtrasversali, come competenze di cittadinanza.

La didattica per competenze richiede un’alta capacitàprofessionale meta-riflessiva e un confronto continuo, nonsempre agevole a causa di qualche resistenza da parte di taluniinsegnanti per l’aumento del carico di lavoro che essocomporta.Inoltre, come emerge dalla lettura dei dati di contesto sullerisorse professionali, l’Istituto ha un personale docentemediamente giovane, composto in alta percentuale dainsegnanti supplenti, soprattutto nelle discipline laboratoriali.Nonostante l’Istituto si avvalga di uno zoccolo consistente didocenti stabili (da almeno 5 anni e più), ciò limita talvoltal’applicazione della progettazione comune nella praticaquotidiana di ogni docente.Va anche detto che le scelte dell’Istituto sull’utilizzo del monteore annuale per la realizzazione di discipline e attivitàfunzionali ai bisogni formativi degli allievi, legati in particolarealle esercitazioni laboratoriali, non sono adottate in modoindolore, poiché il potenziamento di una disciplina o attività vaa scapito dell’orario di un’altra.

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Subarea: Progettazione didattica

3.1.c Progettazione didattica

3.1.c.1 Presenza degli aspetti relativi alla progettazione didattica -PROFESSIONALE

Presenza degli aspetti relativi alla progettazione didattica -PROFESSIONALE

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Basso grado di presenza 8,3 5,2 5,2

Medio - basso grado dipresenza 25 16,9 21,9

Medio - alto grado di presenza 33,3 41,6 35,3

Alto grado di presenza 33,3 36,4 37,6

Situazione della scuola:VERH03000V Alto grado di presenza

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Subarea: Valutazione degli studenti

3.1.c.2 Aspetti del curricolo sulla progettazione didattica presenti-PROFESSIONALE

Istituto:VERH03000V - Aspetti del curricolo sulla progettazione didattica presenti-PROFESSIONALE

opzione Situazione della scuola:VERH03000V

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Utilizzo di modelli comuni atutta la scuola per la

progettazione didatticaSi 100 94,8 83,7

Progettazione di itineraricomuni per specifici gruppi di

studentiSi 83,3 81,8 72,9

Programmazione per classiparallele Si 75 75,3 63,8

Programmazione perdipartimenti disciplinari o per

ambiti disciplinariSi 83,3 90,9 92,9

Programmazione in continuita'verticale Si 58,3 53,2 45,2

Definizione di criteri divalutazione comuni per le

diverse disciplineSi 91,7 87 88,7

Progettazione di moduli ounita' didattiche per il

recupero delle competenzeSi 41,7 45,5 62,3

Progettazione di moduli ounita' didattiche per ilpotenziamento delle

competenze

Si 25 33,8 48,4

Altro No 0 5,2 9

Domande GuidaNella scuola vi sono strutture di riferimento (es. dipartimenti) per la progettazione didattica?

I docenti effettuano una programmazione periodica comune per ambiti disciplinari e/o classi parallele? Per quali discipline? Perquali ordini/indirizzi di scuola?

In che modo avviene l'analisi delle scelte adottate e la revisione della progettazione?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto si dedica con sistematicità alla progettazione didatticadefinita in sede di Dipartimento e coordinata da unaCommissione scientifico-didattica composta da tutti i referentidei Dipartimenti. Sul curricolo verticale, l’Istituto è giunto apredisporre da un lato modelli comuni per la progettazionedidattica, per la valutazione degli apprendimenti e perl’ampliamento dell’offerta formativa (cfr. allegati), dall’altro aprogrammare percorsi per gruppi o per classi parallele, anche invista del recupero. Un esempio è dato dalla preparazione alleprove INVALSI di Italiano e di Matematica, rivolte a tutte leclassi seconde.In sede di Dipartimento sono anche condivisi i progetti destinatialle diverse classi e rivolti sia allo sviluppo delle competenzeprofessionali, sia al potenziamento delle competenze dicittadinanza.Una attenzione particolare è dedicata alla progettazione delleUdA trasversali da portare all’approvazione dei CdC e allaprogettazione di attività volte al potenziamento dellecompetenze professionali, attraverso attività laboratoriali.La programmazione comune è concordata a inizio d’anno everificata (per esempio per le classi seconde) nel corso delsecondo quadrimestre almeno per Italiano e Matematica e per leclassi V per Italiano e per le materie d’indirizzo, attraversoprove comuni. La verifica della programmazione avviene nelcorso dell’anno, all’interno dei Dipartimenti, e in Collegiodocenti, a fine anno, quando si riflette sugli esiti.

Talvolta l’applicazione della progettazione didattica non ècapillare, ma è un settore questo su cui sono stati già avviaticorrettivi attraverso il lavoro dei Dipartimenti.

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3.1.d Presenza di prove strutturate per classi parallele

3.1.d.1 Prove strutturate in entrata-PROFESSIONALE

Prove strutturate in entrata-PROFESSIONALE

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna prova 25 31,2 35,2

Prove svolte in 1 o 2discipline 16,7 18,2 15

Prove svolte in 3 o piùdiscipline 58,3 50,6 49,9

Situazione della scuola:VERH03000V Prove svolte in 3 o piu' discipline

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3.1.d.2 Prove strutturate intermedie-PROFESSIONALE

Prove strutturate intermedie-PROFESSIONALE

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna prova 83,3 63,6 70,9

Prove svolte in 1 o 2discipline 16,7 16,9 9

Prove svolte in 3 o piùdiscipline 0 19,5 20,1

Situazione della scuola:VERH03000V Prove svolte in 1 o 2 discipline

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3.1.d.3 Prove strutturate finali-PROFESSIONALE

Prove strutturate finali-PROFESSIONALE

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna prova 75 68,8 66,5

Prove svolte in 1 o 2discipline 25 14,3 9,5

Prove svolte in 3 o piùdiscipline 0 16,9 24

Situazione della scuola:VERH03000V Nessuna prova

Domande GuidaQuali aspetti del curricolo sono valutati?

Gli insegnanti utilizzano criteri comuni di valutazione per i diversi ambiti/discipline? In quali discipline, indirizzi o ordini discuola e' piu' frequente l'uso di criteri comuni di valutazione e in quali invece vengono meno utilizzati?

La scuola utilizza prove strutturate per classi parallele costruite dagli insegnanti? Per quali discipline? Per quali classi? Sonoadottati criteri comuni per la correzione delle prove?

Nella scuola vengono utilizzati strumenti quali prove di valutazione autentiche o rubriche di valutazione? Quanto e' diffuso illoro utilizzo?

La scuola progetta e realizza interventi didattici specifici a seguito della valutazione degli studenti?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto ha completato la definizione dei criteri comuni divalutazione anche grazie alle UdA. Quest’anno ha terminatol’elaborazione delle rubriche valutative d’Istituto di tutte lediscipline, che si sono aggiunte alle griglie del credito e delcomportamento, già approvate dagli Organi Collegiali eadottate nel POF dell’a. s. 2013-2014.In adesione alla didattica per competenze delle Linee guida, talirubriche, che riguardano anche l’Alternanza alla RC e lacittadinanza (autonomia, responsabilità…), contemplanoconoscenze, abilità e competenze. Allo stesso modo sono stateelaborate le rubriche degli obiettivi di base per gli allievi conBES.Il rapporto di trasparenza con studenti e famiglie è massimo.Per la diffusione della cultura della valutazione, da diversi anniil CdD delibera prove d’ingresso per classi parallele. Esse sonoeffettuate in tutte le classi per Italiano, Matematica, Inglese e lealtre Lingue straniere, ma nelle classi prime e terze vengonoeffettuati test diagnostici anche in altre discipline.I criteri di correzione sono comuni e riguardano anche le proveintermedie effettuale nelle classi II in Matematica e in Italiano.Allo stesso modo sono comuni le simulazioni delle tre provescritte degli Esami di Stato stabilite nei Dipartimenti con legriglie per la loro valutazione, adottate nel POF e utilizzateanche per la correzione dei compiti svolti nel corso dell’anno.Dopo ogni verifica, si avviano i recuperi in itinere o glisportelli.

L’utilizzo delle rubriche valutative per competenze è una verasfida per i docenti, in particolare per quelli meno esperti deiprocessi di insegnamento-apprendimento e l’avvio alla praticadell’autovalutazione da parte degli allievi è solo ai primi passi(si veda, per esempio, la griglia di autovalutazionedell'esperienza di Alternanza Scuola Lavoro), mentre il ricorsoa prove autentiche, ormai consueta nelle disciplinelaboratoriali, si va diffondendo attraverso le UdA.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di Valutazione

Criterio di qualità: La scuola propone un curricolo aderentealle esigenze del contesto, progetta attivita' didattiche

coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzandocriteri e strumenti condivisi.

Situazione della scuola

La scuola non ha elaborato un proprio curricolo, oppure si e'limitata a riportare nel POF i criteri presenti nei documentiministeriali di riferimento senza rielaborarli. Non sono statidefiniti profili di competenze che gli studenti dovrebberoacquisire nelle varie discipline. Le attivita' di ampliamentodell'offerta formativa non sono presenti, oppure sono presentima non sono coerenti con il progetto formativo di scuola e gliobiettivi e le abilita'/competenze da raggiungere non sonodefiniti in modo chiaro. Non sono definiti obiettivi diapprendimento comuni per classi parallele o per ambitidisciplinari. Non sono utilizzati criteri di valutazione estrumenti di valutazione comuni, oppure i criteri di valutazionee gli strumenti di valutazione comuni sono utilizzati solo dapochi insegnanti o per poche discipline.

1 - Molto critica

2 -

La scuola ha definito alcuni aspetti del proprio curricolo,rimandando per gli altri aspetti a quanto previsto nei documentiministeriali di riferimento. La definizione dei profili dicompetenza per le varie discipline e anni di corso e' dasviluppare in modo piu' approfondito. Le attivita' diampliamento dell'offerta formativa sono per lo piu' coerenti conil progetto formativo di scuola. La definizione degli obiettivi edelle abilita'/competenze da raggiungere deve essere migliorata.Ci sono referenti per la progettazione didattica e/o lavalutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari, anche se ilpersonale interno e' coinvolto in misura limitata. Laprogettazione didattica periodica viene condivisa da un numerolimitato di docenti. I docenti fanno riferimento a criteri divalutazione comuni definiti a livello di scuola, anche se solo inalcuni casi utilizzano prove standardizzate comuni per lavalutazione. La progettazione di interventi specifici a seguitodella valutazione degli studenti non viene effettuata in manierasistematica.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire daidocumenti ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profilidi competenze per le varie discipline e anni di corso. Le attivita'di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progettoeducativo di scuola. Gli obiettivi e le abilita'/competenze daraggiungere con queste attivita' sono definiti in modo chiaro.Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sullaprogettazione didattica e/o la valutazione degli studenti edipartimenti disciplinari cui partecipa un buon numero diinsegnanti. La progettazione didattica periodica viene effettuatain modo condiviso per ambiti disciplinari e coinvolge un buonnumero di docenti di varie discipline e di piu' indirizzi e ordinidi scuola. La scuola utilizza forme di certificazione dellecompetenze. I docenti utilizzano regolarmente alcuni strumenticomuni per la valutazione e hanno momenti di incontro percondividere i risultati della valutazione. La progettazione diinterventi specifici a seguito della valutazione degli studenti e'una pratica frequente ma andrebbe migliorata.

5 - Positiva

6 -

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La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire daidocumenti ministeriali di riferimento, declinando le competenzedisciplinari e trasversali per i diversi anni di corso, che gliinsegnanti utilizzano come strumento di lavoro per laprogrammazione delle attivita' didattiche. Il curricolo sisviluppa a partire dalle caratteristiche del contesto e dei bisogniformativi della specifica utenza. Le attivita' di ampliamentodell'offerta formativa sono bene integrate nel progetto educativodi istituto. Tutte le attivita' presentano una definizione moltochiara degli obiettivi e delle abilita'/competenze da raggiungere.Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sullaprogettazione didattica e/o la valutazione degli studenti edipartimenti disciplinari; i docenti sono coinvolti in manieradiffusa. Gli insegnanti condividono obiettivi di apprendimentospecifici ed effettuano sistematicamente una progettazionedidattica condivisa. La scuola utilizza forme di certificazionedelle competenze. I docenti utilizzano criteri di valutazionecomuni e usano strumenti diversificati per la valutazione deglistudenti (prove strutturate, rubriche di valutazione, ecc.).L'utilizzo di prove strutturate comuni e' sistematico e riguardala maggior parte degli ambiti disciplinari e tutti gliindirizzi/ordini di scuola. I docenti regolarmente si incontranoper riflettere sui risultati degli studenti. C'e' una forte relazionetra le attivita' di programmazione e quelle di valutazione deglistudenti. I risultati della valutazione degli studenti sono usati inmodo sistematico per ri?orientare la programmazione eprogettare interventi didattici mirati.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoNell’ambito dei processi relativi al curricolo, alla progettazione e alla valutazione la scuola si colloca in una fascia ampiamentepositiva. Infatti l’Istituto ha elaborato un proprio curricolo coerente con i documenti ministeriali di riferimento, declinando lecompetenze disciplinari e trasversali per i diversi anni di corso, che la maggioranza degli insegnanti utilizza come strumento dilavoro per la programmazione delle attività didattiche. Il curricolo si sviluppa tenendo conto delle caratteristiche del contesto edei bisogni formativi della specifica popolazione scolastica. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono bene integratenel progetto educativo di Istituto e, anzi, tutte le attività hanno una chiara definizione degli obiettivi e delle abilità/competenze daraggiungere. Nella scuola sono presenti dipartimenti disciplinari che si occupano di progettazione didattica e valutazione deglistudenti. I lavori dei dipartimenti convergono in una specifica Commissione di coordinamento didattico di cui è referente unaF.S., per promuovere la ricerca-azione dei CdC e per armonizzare il curricolo con l’ampliamento dell’offerta formativa. Anche senon in maniera capillare, per le cause oggettive di cui si è detto sopra, i docenti sono coinvolti nella progettazione didattica ebuona parte di essi utilizza criteri comuni di valutazione e strumenti diversificati. L’utilizzo di prove comuni, in entrata e initinere, è sistematica nelle classi prime, seconde, quinte e riguarda diversi ambiti disciplinari (Italiano, Matematica, Linguestraniere, nel I biennio; Italiano e le materie d’indirizzo nel quinto anno (valutate con griglie adottate nel POF). I docenti siincontrano nelle riunioni di dipartimento, nelle Commissioni e in Collegio per riflettere sui esiti degli apprendimenti e c’è unabuona relazione tra le attività di programmazione, quelle di valutazione e la progettazione di interventi didattici mirati, in orariocurricolare e extracurricolare.

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3A.2 Ambiente di apprendimento

Subarea: Dimensione organizzativa

3.2.a Durata delle lezioni

3.2.a.1 Modalita' orarie adottate per la durata delle lezioni-PROFESSIONALE

Modalita' orarie adottate per la durata delle lezioni-PROFESSIONALE

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Orario standard 16,7 28,6 53,8

Orario ridotto 16,7 9,1 12,6

Orario flessibile 66,7 62,3 33,6

Situazione della scuola:VERH03000V Orario flessibile

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3.2.b Organizzazione oraria

3.2.b.1 Modalita' orarie per l'ampliamento dell'offerta formativa-PROFESSIONALE

Istituto:VERH03000V - Modalita' orarie per l'ampliamento dell'offerta formativa-PROFESSIONALE

opzione Situazione della scuola:VERH03000V

Riferimento Provinciale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

Riferimento Regionale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

Riferimento Nazionale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

In orario extra-curricolare Si 91,7 94,8 89,1

In orario curricolare, nelle oredi lezione Si 58,3 42,9 36,5

In orario curricolare, facendoore non di 60 min. No 0,0 0,0 3,8

In orario curricolare,utilizzando il 20% del

curricolo di scuolaNo 8,3 6,5 11,0

Sono attivita' non previste perquesto a.s. No 0,0 1,3 4,8

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Subarea: Dimensione metodologica

3.2.b.2 Modalita' orarie per interventi di recupero, consolidamento, potenziamento-PROFESSIONALE

Istituto:VERH03000V - Modalita' orarie per interventi di recupero, consolidamento, potenziamento-PROFESSIONALE

opzione Situazione della scuola:VERH03000V

Riferimento Provinciale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

Riferimento Regionale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

Riferimento Nazionale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

In orario extra-curricolare Si 100 94,8 84,5

In orario curricolare, nelle oredi lezione Si 66,7 80,5 83,7

In orario curricolare, facendoore non di 60 min. No 0 0 5,2

In orario curricolare,utilizzando il 20% del

curricolo di scuolaSi 16,7 5,2 7,7

Sono attivita' non previste perquesto a.s. No 0 0 0,5

Domande GuidaIn che modo la scuola cura gli spazi laboratoriali (individuazione di figure di coordinamento, aggiornamento dei materiali, ecc.)?Gli studenti hanno pari opportunita' di fruire degli spazi laboratoriali (ci sono sedi, indirizzi o sezioni che vi accedono in misuraminore)?

In che modo la scuola cura la presenza di supporti didattici nelle classi (biblioteca di classe, computer, materiali per le attivita'scientifiche, materiali per le attivita' espressive, ecc.)?

In che modo la scuola cura la gestione del tempo come risorsa per l'apprendimento? L'articolazione dell'orario scolastico e'adeguata alle esigenze di apprendimento degli studenti? La durata delle lezioni risponde alle esigenze di apprendimento deglistudenti?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto cura gli spazi laboratoriali, in particolare quelli deiServizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, per iquali individua dei responsabili, coadiuvati da tecnici per lapredisposizione e l’acquisto dei materiali didattici (derratealimentari e oggettistica).Nell’a. s. 2013-2014, l’Istituto si è dotato di una biblioteca cheha un ambiente di consultazione corrispondente alla sala degliinsegnanti. I volumi ammontano a circa 1500 e il servizioprestiti da un paio d’anni è garantito dalla presenza di unadocente distaccata con funzioni di bibliotecaria per alcuni giornialla settimana.In entrambe le sedi vi sono aule speciali per il sostegno e duelaboratori informatici a cui a turno le classi possono accedere;nella sede vi è anche un’aula multimediale polifunzionale, chein alcuni giorni della settimana ospita il CIC - Punto di ascolto.La durata delle lezioni è flessibile, per renderla compatibile siacon i tempi di apprendimento, sia con gli orari dei mezzi ditrasporto verso tutti i paesi di provenienza della popolazionescolastica. In questo l’Istituto si uniforma al 66,7% delle scuoledella provincia.I tempi dei progetti dell’ampliamento dell’offerta formativa edei recuperi si collocano in orario extracurricolare o in orariocurricolare. Per il potenziamento delle competenze laboratorialiprofessionalizzanti si fa ricorso al 20% del curricolo di scuola,con l’approvazione del Collegio dei docenti.

La strumentazione dei laboratori informatici negli ultimi anni èmeno aggiornata a causa della crisi dell’indirizzo Servizicommerciali, che si è esaurito nell’anno scolastico in corso, conl’Esame di Stato delle ultime due classi quinte. Solo dalprossimo settembre si avvierà il nuovo indirizzo di marketing.Anche nelle aule la presenza di supporti didattici (cartegeografiche e storiche, biblioteca di classe, computer, ecc.) ècarente a causa della riduzione dei finanziamenti statali e soloalcune aule sono dotate di LIM. Ciò non aiuta a promuovere frai docenti delle discipline di base e più teoriche la necessità disviluppare le competenze tecnologiche applicate alla didatticacosa che, invece, potrebbe agire positivamente sullamotivazione soprattutto nelle prime classi.L’insufficiente disponibilità degli spazi per l’aumentatapopolazione scolastica e la carenza di strutture predisposte dallaProvincia impone la rotazione delle classi e il rientropomeridiano sia per attività pratiche (palestra e altri laboratorid’indirizzo), sia per le lezioni delle discipline di base.

Domande GuidaLa scuola promuove l'utilizzo di modalita' didattiche innovative?

La scuola promuove la collaborazione tra docenti per la realizzazione di modalita' didattiche innovative?

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Subarea: Dimensione relazionale

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Dopo l’entrata in vigore delle Linee guida per i Professionalil’Istituto ha avviato il rinnovamento delle pratiche didattiche insenso laboratoriale. Ciò avviene in modo capillare nellediscipline professionalizzanti, anche grazie alla presenza dilaboratori dotati di una strumentazione funzionale e abbastanzacompleta e alle attività didattiche di simulazione. Un altro puntodi forza della dimensione attiva della didattica va rintracciatonelle frequenti e diversificate attività dell’ampliamentodell’offerta formativa d’Istituto che consentono agli allievi –dalle classi seconde alle quinte – di verificare e potenziareconoscenze, abilità e competenze sul campo, attraversoconcorsi, mostre, eventi e manifestazioni interne ed esterne.La collaborazione per la realizzazione di modalità didatticheinnovative è dunque molto alta tra i docenti delle disciplined’indirizzo. Attraverso la programmazione e la realizzazioneper Unità di apprendimento, essa si sta avviando ancheall’interno dei CdC. Nei casi più riusciti, le UdA favoriscono illavoro per compiti autentici, e una didattica che collega ilmondo della scuola con quello esterno, attraverso le visited’istruzione e le uscite nel territorio.Nella progettazione allegata emerge con chiarezza lacorrelazione tra obiettivi di apprendimento e competenzeciviche e sociali, la cui acquisizione sta alla base della missiondell’Istituto.

In questo ambito l’Istituto manifesta qualche criticità. Ladidattica laboratoriale richiede una vera rivoluzionemetodologica che metta lo studente al centro dei processi diapprendimento. Un buon gruppo di docenti si è già avviato suquesta strada, mettendo al primo posto lo sviluppo dellecompetenze del team working, della responsabilizzazione edell’autonomia, ma in non poche discipline si è solo all’inizio.Per l’innovazione bisognerebbe puntare sulla formazione degliinsegnanti e sull’ampliamento della dotazione di strutture e distrumentazione tecnologica, conseguenza delle inadeguaterisorse finanziarie destinate dallo Stato alle scuole.

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3.2.d Episodi problematici

3.2.d.1 Azioni per contrastare episodi problematici - Atti Di Vandalismo

Istituto:VERH03000V % - Azioni per contrastare episodi problematici - Atti Di Vandalismo

opzione Situazione della scuola:VERH03000V % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun episodio 100 - - -

Nessun provvedimento n.d. - - -

Azioni interlocutorie n.d. 55,9 47,3 44,9

Azioni costruttive n.d. 18,4 29,3 29,3

Azioni sanzionatorie n.d. 54,2 46,8 44,2

3.2.d.1 Azioni per contrastare episodi problematici - Furti

Istituto:VERH03000V % - Azioni per contrastare episodi problematici - Furti

opzione Situazione della scuola:VERH03000V % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun episodio n.d. - - -

Nessun provvedimento n.d. - - -

Azioni interlocutorie n.d. 54,7 54,9 53,2

Azioni costruttive 100 36,6 43,4 41,2

Azioni sanzionatorie n.d. 43,3 41,3 40,1

3.2.d.1 Azioni per contrastare episodi problematici - Comportamenti Violenti

Istituto:VERH03000V % - Azioni per contrastare episodi problematici - Comportamenti Violenti

opzione Situazione della scuola:VERH03000V % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun episodio n.d. - - -

Nessun provvedimento n.d. - - -

Azioni interlocutorie 40 44,2 43,6 43,5

Azioni costruttive 30 25,3 27,9 27,9

Azioni sanzionatorie 30 37,1 36 36,6

3.2.d.1 Azioni per contrastare episodi problematici - Altre Attivita' Non Consentite

Istituto:VERH03000V % - Azioni per contrastare episodi problematici - Altre Attivita' Non Consentite

opzione Situazione della scuola:VERH03000V % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun episodio n.d. - - -

Nessun provvedimento n.d. - - -

Azioni interlocutorie 40 43,9 44,6 47,3

Azioni costruttive 30 26,5 26,1 27,2

Azioni sanzionatorie 30 45,3 39,9 38,4

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3.2.d.2 Studenti sospesi per anno di corso

Istituto:VERH03000V % - Studenti sospesi per anno di corso

opzione Situazione della scuola:VERH03000V % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale di studenti sospesi- 1° anno 10,14 4,7 4,4 4,2

Percentuale di studenti sospesi- 2° anno 5,67 2,9 3,4 3,4

Percentuale di studenti sospesi- 3° anno 0 1,1 1,8 2,3

Percentuale di studenti sospesi- 4° anno 0 0,8 1,6 1,8

Percentuale di studenti sospesi- 5° anno 0,75 0,5 0,3 0,6

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3.2.d.3 Studenti entrati alla seconda ora

Istituto:VERH03000V % - Studenti entrati alla seconda ora

opzione Situazione della scuola:VERH03000V % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Ingressi alla seconda ora su100 studenti 9,30 20,5 25,8 30,7

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3.2.d.4 Ore di assenza degli studenti

3.2.d.4 Ore di assenza degli studenti 2013-2014

Indirizzo I anno di corso II anno di corso III anno di corso IV anno di corso

VERH03000V IstitutoProfessionale 59,5 47,3 33,1 48,9

VENEZIA 71,1 68,5 69,6 80,9

VENETO 64,1 61,8 63,7 70,9

ITALIA 171,3 153,4 149,3 163,5

Domande GuidaIn che modo la scuola promuove la condivisione di regole di comportamento tra gli studenti?

In caso di comportamenti problematici da parte degli studenti quali azioni promuove la scuola? Queste azioni sono efficaci?

La scuola adotta strategie specifiche per la promozione delle competenze sociali (es. assegnazione di ruoli e responsabilita',attivita' di cura di spazi comuni, sviluppo del senso di legalita' e di un'etica della responsabilita', collaborazione e lo spirito digruppo, ecc.)? Queste attivita' coinvolgono gli studenti di tutte le sezioni, ordini di scuola, plessi o indirizzi di scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto ha un Regolamento e un Patto di corresponsabilità(cfr. allegato), condiviso con studenti e genitori del I anno. Lenorme che disciplinano la vita scolastica sono condivise tramiteil sito web, il Libretto dello studente e il I incontro con lefamiglie delle classi I e con gli insegnanti nuovi. Alla loroconoscenza è dedicata anche il progetto accoglienza.L’efficacia dell’azione educativa, cui la scuola dedica specificiinterventi psicologici (cfr. allegato CIC), è riscontrabile nelfatto che gli episodi problematici, affrontati in primis con azioniinterlocutorie e costruttive, si riducono molto dopo il I biennio.Significativo è il dimezzamento di sospensioni (n. 33) –normate dal Regolamento disciplinare – dalle classi I (10,14%)alle II (5,67%) nell’a. s. 2013-2014.Molto più basse, rispetto ai dati di Benchmark, sono sia lepercentuali di ingresso alla II ora (9,30%, contro il 25,8% nellaprovincia e il 30,7% nella nazione), sia le percentuali di ore diassenza. Nella scuola esse calano dal I anno (58,5%) al IV(33,1%) per risalire al 48,9% al V, con un andamento inferioredi almeno 20 punti rispetto alle scuole della provincia (71,1% alI anno; 80,9% al V).Contribuiscono a rendere positivo il clima scolasticocomplessivo, anche per gli allievi disabili, i tanti progetti subenessere, solidarietà e legalità, realizzati per tutte le classi madifferenziati per età degli allievi, al fine di sviluppare lecompetenze civico-sociali(cfr. POF).

In questo ambito la scuola presenta delle criticità, confermatedall’alto numero di richiami scritti (n. 13) e di sospensioninell’ultimo a. s. (n. 38), spesso commutate in attivitàsocialmente utili. Il maggiore elemento di debolezza risiedenella provenienza familiare di una parte della popolazionescolastica (cfr. Contesti). La scuola intercetta in entrata allievipoco disciplinati e poco abituati al rispetto delle regole. Proprioa scuola, a piccoli passi, costoro imparano le regole dellaconvivenza civile. Spesso i richiami e gli interventi interlocutorinon trovano nelle famiglie l’ascolto che meriterebbero e chepotrebbero invece avere ricadute più immediate, in appoggio allavoro educativo dell’Istituto.Una parte dei dati restituiti da INVALSI non rende a pieno lacomplessità delle relazioni che si creano in certe classi prime,dove il dialogo educativo e lo stesso apprendimento sonoostacolati da ripetuti comportamenti problematici. L’altonumero di sospensioni nelle classi I (10,14%), più che doppiorispetto a quello provinciale (4,7%), regionale (4,4%) enazionale (4,2%), e nelle classi II, va inquadrato in questocontesto complicato e si fonda sia nella difficoltà del dialogocon taluni allievi e le loro famiglie, sia nella volontà dei CdC digarantire il normale svolgimento delle lezioni e di tutelare i piùdeboli. Su questa criticità che ha conseguenze sull’acquisizionedi competenze disciplinari e civiche, si possono intensificare lemisure educative.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola offre un ambiente di

apprendimento innovativo, curando gli aspettiorganizzativi, metodologici e relazionali del lavoro d'aula.

Situazione della scuola

L'organizzazione di spazi e tempi non risponde alle esigenze diapprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali non ci sonoo sono usati solo da una minoranza di studenti. La scuola nonincentiva l'uso di modalita' didattiche innovative, oppure questevengono adottate in un numero esiguo di classi. Le regole dicomportamento non sono definite. I conflitti non sono gestiti osono gestiti ricorrendo a modalita' non efficaci.

1 - Molto critica

2 -

L'organizzazione di spazi e tempi risponde solo parzialmentealle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazilaboratoriali sono usati, anche se in misura minore rispetto alleloro potenzialita'. La scuola incentiva l'utilizzo di modalita'didattiche innovative, anche se limitatamente ad alcuni aspetti oad alcune discipline o anni di corso. Le regole dicomportamento sono definite, ma sono condivise in mododisomogeneo nelle classi. I conflitti sono gestiti, anche se nonsempre le modalita' adottate sono efficaci.

3 - Con qualche criticita'

4 -

L'organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze diapprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usatida un buon numero di classi. La scuola incentiva l'utilizzo dimodalita' didattiche innovative. Gli studenti lavorano in gruppi,utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti.La scuola promuove le competenze trasversali attraverso larealizzazione di attivita' relazionali e sociali. Le regole dicomportamento sono definite e condivise nelle classi. I conflitticon gli studenti sono gestiti in modo efficace.

5 - Positiva

6 -

L'organizzazione di spazi e tempi risponde in modo ottimalealle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazilaboratoriali sono usati con frequenza elevata in tutte le classi.La scuola promuove l'utilizzo di modalita' didattiche innovative.Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie,realizzano ricerche o progetti come attivita' ordinarie in classe.La scuola promuove le competenze trasversali attraverso larealizzazione di attivita' relazionali e sociali che vedono lapartecipazione attiva degli studenti. Le regole dicomportamento sono definite e condivise in tutte le classi. Iconflitti con gli studenti sono gestiti in modo efficace,ricorrendo anche a modalita' che coinvolgono gli studentinell'assunzione di responsabilita'.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoPur essendo dotata di ambienti favorevoli all’apprendimento laboratoriale, almeno nelle discipline d’indirizzo, la scuola inquest’area presenta qualche criticità. L’Istituto ha carenze strutturali e strumentali, in buona parte sopperite attraversol’organizzazione di turni pomeridiani. Il clima di lavoro e la frequenza degli allievi sono globalmente positivi, ma nelle primeclassi del primo biennio non sempre ha successo l’azione educativa messa in atto per contrastare gli episodi comportamentaliproblematici e per sviluppare il dialogo educativo. A questo scopo la scuola da tempo realizza interventi di sostegno al disagioadolescenziale attraverso il CIC-Punto d’ascolto e promuove le competenze di cittadinanza attraverso la realizzazione di percorsisulla legalità, sul benessere psico-fisico, sulla solidarietà e la conoscenza di sé e dell’altro. Le regole di comportamento sonodefinite con chiarezza attraverso regolamenti condivisi con le classi prime nel periodo dell’accoglienza, attraverso riunioni e illibretto dello studente. Tali regolamenti, adottati nel POF, sono accessibili a tutti anche nel sito web della scuola.Attraverso l’adesione alla didattica trasversale per competenze e alla programmazione per UdA, l’Istituto ha avviatol’innovazione didattica, attualmente in via di diffusione tra un buon numero di docenti. Nelle materie laboratoriali, invece, gliallievi lavorano per lo più in gruppo sia nelle ore curricolari, attraverso simulazioni di attività enogastronomiche e di ospitalitàalberghiera, sia nelle ore extracurricolari, per la realizzazione dell’ampliamento dell’offerta formativa.

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3A.3 Inclusione e differenziazione

Subarea: Inclusione

3.3.a Attivita' di inclusione

3.3.a.1 Azioni attuate per l'inclusione

Azioni attuate per l'inclusione

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Validi

Nessuna o una azione fraquelle indicate 16,1 12,8 22,2

Due o tre azioni fra quelleindicate 61,3 59,1 63,9

Quattro o cinque azioni fraquelle indicate 22,6 28,1 13,9

Situazione della scuola:VERH03000V Due o tre azioni fra quelle indicate

Domande GuidaLa scuola realizza attivita' per favorire l'inclusione degli studenti con disabilita' nel gruppo dei pari? Queste attivita' riescono afavorire l'inclusione degli studenti con disabilita'?

Gli insegnanti curricolari e di sostegno utilizzano metodologie che favoriscono una didattica inclusiva? Questi interventi sonoefficaci? Alla formulazione dei Piani Educativi Individualizzati partecipano anche gli insegnanti curricolari? Il raggiungimentodegli obiettivi definiti nei Piani Educativi Individualizzati viene monitorato con regolarita'?

In che modo la scuola si prende cura degli altri studenti con bisogni educativi speciali? I Piani Didattici Personalizzati sonoaggiornati con regolarita'?

La scuola realizza attivita' di accoglienza per gli studenti stranieri da poco in Italia? Questi interventi riescono a favorirel'inclusione degli studenti stranieri?

La scuola realizza percorsi di lingua italiana per gli studenti stranieri da poco in Italia? Questi interventi riescono a favorire ilsuccesso scolastico degli studenti stranieri?

La scuola realizza attivita' su temi interculturali e/o sulla valorizzazione delle diversita'? Qual e' la ricaduta di questi interventisulla qualita' dei rapporti tra gli studenti?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto è un riferimento per l’inclusione degli alunni disabilidel territorio(58 nell’a. s. scorso e 61 in quello in corso) e deglialunni non italofoni (106 nell’a. s. scorso e 90 nell’a. s. incorso). Tutti risultano bene integrati e partecipano a tutte leattività scolastiche, stage compresi, alla cui organizzazionecontribuisce un docente di sostegno.L’Istituto è dotato di un nutrito numero di docenti di sostegnospecializzati (n. 15), ora in ruolo a T. I. e di una specifica F.S. IlDipartimento di sostegno e gli altri Dipartimenti definisconoinsieme nei CdC i PEI da condividere con famiglie e teammedico dell’ULSS. Per favorire il rispetto dei protocolli perl’inclusione (cfr. allegati), è stato predisposto un Vademecumper il docente di sostegno (cfr. allegato) e tutte le attivitàpreviste dai PEI e dai PdP (p. es. per alunni con BES, specieDSA, quest’anno n. 67) sono monitorati dai CdC, ciascuno conun suo referente, e aggiornati con regolarità nel corso dell’a. s.Particolare cura è dedicata ai test iniziali per predisporrestrategie didattiche di semplificazione, facilitazione,dispensative e compensative. Oltre a progetti specifici, p. es.“Dolcezze in cucina” e “Orto a scuola”, “Potenziamentosostegno classi V” ne sono realizzati alcuni interculturali dallericadute educative positive. Efficaci sono i corsi dialfabetizzazione di L2, organizzati da una Commissionespecifica, e i PdP per gli alunni di recente immigrazione.

In questo ambito non si evidenzia alcuna criticità. IlDipartimento di sostegno sopperisce alla penuria di risorsefinanziarie da destinare all’ampliamento dei sussidi didattici perle aule speciali e all’acquisto di strumentazione tecnologicainclusiva mediante la costruzione di materiali di supporto allostudio e il ricorso a siti di appoggio alla didattica.

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Subarea: Recupero e potenziamento

3.3.b Attivita' di recupero

3.3.b.1 Corsi di recupero organizzati dalle scuole

3.3.b.1 Corsi di recupero organizzati dalle scuole 2013-2014

Num.Tot.Corsi Attivi Num.Tot.Ore Corsi

VERH03000V 0 0

VERH030508 0 0

Totale Istituto 0 0

VENEZIA 7,4 67,4

VENETO 8,0 78,8

ITALIA 6,9 63,2

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3.3.b.2 Progettazione di moduli per il recupero delle competenze-PROFESSIONALE

Istituto:VERH03000V - Progettazione di moduli per il recupero delle competenze-PROFESSIONALE

opzione Situazione della scuola:VERH03000V

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Gruppi di livello all'internodelle classi Si 25 44,2 59,8

Gruppi di livello per classiaperte Si 16,7 6,5 13,3

Sportello per il recupero Si 66,7 70,1 52,1

Corsi di recupero pomeridiani Si 83,3 75,3 68,5

Individuazione di docenti tutor No 0 6,5 15,2

Giornate dedicate al recupero No 25 42,9 60,5

Supporto pomeridiano per losvolgimento dei compiti No 25 27,3 20,6

Altro No 16,7 28,6 21

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3.3.c Attivita' di potenziamento

3.3.c.1 Progettazione di moduli per il potenziamento delle competenze-PROFESSIONALE

Istituto:VERH03000V - Progettazione di moduli per il potenziamento delle competenze-PROFESSIONALE

opzione Situazione della scuola:VERH03000V

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Gruppi di livello all'internodelle classi No 8,3 22,1 38,8

Gruppi di livello per classiaperte No 0 3,9 10,2

Partecipazione a gare ocompetizioni interne alla

scuolaSi 50 51,9 40,2

Partecipazione a gare ocompetizioni esterne alla

scuolaSi 66,7 81,8 68,3

Giornate dedicate al recuperoe al potenziamento No 8,3 23,4 38,1

Partecipazione a corsi oprogetti in orario curricolare Si 50 59,7 59,7

Partecipazione a corsi oprogetti in orario extra-

curricolareSi 83,3 80,5 80,5

Altro No 8,3 13 8,9

Domande GuidaQuali gruppi di studenti presentano maggiori difficolta' di apprendimento?

Quali interventi sono realizzati per rispondere alle difficolta' di apprendimento degli studenti?

Sono previste forme di monitoraggio e valutazione dei risultati raggiunti dagli studenti con maggiori difficolta'?

Gli interventi che la scuola realizza per supportare gli studenti con maggiori difficolta' sono efficaci?

In che modo la scuola favorisce il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari?

Gli interventi di potenziamento realizzati sono efficaci?

Nel lavoro d'aula quali interventi individualizzati in funzione dei bisogni educativi degli studenti vengono utilizzati?

Quanto e' diffuso l'utilizzo di questi interventi nelle varie classi della scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto ogni anno, compreso il 2013-2014, sebbene nonrisulti dal Questionario INVALSI (cfr. allegato) realizzarecuperi per tutte le classi che ne rivelano la necessità, alla finedel I quadrimestre e nei mesi estivi. Tendenzialmente essi sisvolgono per gruppi di livello e classi aperte. Nel corsodell’anno agli allievi più fragili offre sportelli pomeridiani esupporto in itinere in orario curricolare. Le discipline in cuiemergono le maggiori debolezze sono Matematica e Italiano nelI biennio, le discipline d’indirizzo nel II biennio.Costanti sono i recuperi per gli studenti con PEI e PdP,caratterizzati da strategie personalizzate anche con lezioni disupporto fuori dall’aula. La valutazione dei risultati avviene converifiche scritte e orali in itinere (cfr. allegato).L’Istituto potenzia con convinzione le competenzeprofessionalizzanti per classi aperte, sia tramite concorsi internied esterni, sia tramite progetti curricolari ed extracurricolariche, in aggiunta agli stage e all’Asl, accrescono il bagaglio diconoscenze, abilità e competenze degli allievi con spiccateattitudini disciplinari (cfr. POF).Per potenziare le fragili competenze in Italiano e in Matematicadegli studenti delle classi seconde, già da due anni l’Istitutoorganizza un corso di rinforzo di lettura e comprensione testualee di risoluzione di problemi matematici. Il corso ha avutoqualche lieve risultato positivo nell’edizione 2013-2014 delleprove INVALSI (cfr. allegato).

In questo ambito la scuola potrebbe potenziare ulteriormente lesue azioni. Una più adeguata disponibilità finanziaria, infatti,potrebbe migliorare la progettualità dell’Istituto relativa airecuperi, consentendogli di indirizzare i corsi a tutte lediscipline, sempre per gruppi di livello e per classi parallele

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola cura l'inclusione degli studenti

con bisogni educativi speciali, valorizza le differenzeculturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di

ciascun allievo attraverso percorsi di recupero epotenziamento.

Situazione della scuola

Le attivita' realizzate dalla scuola sono insufficienti a garantirel'inclusione degli studenti che hanno specifici bisogni formativi.La scuola non dedica sufficiente attenzione ai temiinterculturali. La differenziazione dei percorsi didattici infunzione dei bisogni educativi degli studenti e' assente oinsufficiente, oppure singoli insegnanti realizzano percorsidifferenziati in poche classi, senza forme di coordinamentodelle attivita' a livello di scuola.

1 - Molto critica

2 -

Le attivita' realizzate dalla scuola per gli studenti chenecessitano di inclusione sono sufficienti. La qualita' degliinterventi didattici per gli studenti che necessitano di inclusionee' in generale accettabile, ma ci sono aspetti da migliorare. Gliobiettivi educativi per questi studenti sono scarsamente definitie il loro raggiungimento non viene monitorato. La scuola dedicaun'attenzione appena sufficiente ai temi interculturali. Ladifferenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisognieducativi degli studenti e' sufficientemente strutturata a livellodi scuola, ma andrebbe migliorata. Gli obiettivi educativi sonopoco specifici e non sono presenti forme di monitoraggio evalutazione per verificarne il raggiungimento. Gli interventiindividualizzati nel lavoro d'aula sono poco diffusi a livello discuola.

3 - Con qualche criticita'

4 -

Le attivita' realizzate dalla scuola per gli studenti chenecessitano di inclusione sono efficaci. In generale le attivita'didattiche sono di buona qualita', anche se ci sono aspetti chepossono essere migliorati. Il raggiungimento degli obiettiviprevisti per gli studenti che necessitano di inclusione sonocostantemente monitorati. La scuola promuove il rispetto delledifferenze e della diversita' culturale. La differenziazione deipercorsi didattici in funzione dei bisogni educativi deglistudenti e' piuttosto strutturata a livello di scuola. Gli obiettivieducativi sono definiti e sono presenti modalita' di verifica degliesiti, anche se non in tutti i casi. Gli interventi realizzati sonoefficaci per un buon numero di studenti destinatari delle azionidi differenziazione. Gli interventi individualizzati nel lavorod'aula sono piuttosto diffusi a livello di scuola.

5 - Positiva

6 -

Nelle attivita' di inclusione sono attivamente coinvolti diversisoggetti (docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, entilocali, associazioni) compreso il gruppo dei pari. Le attivita'didattiche per gli studenti che necessitano di inclusione sono dibuona qualita'. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per glistudenti che necessitano di inclusione sono costantementemonitorati e a seguito di cio', se necessario, gli interventivengono rimodulati. La scuola promuove efficacemente ilrispetto delle diversita'. La differenziazione dei percorsididattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti e' benstrutturata a livello di scuola; le attivita' rivolte ai diversi gruppidi studenti raggiungono tutti i potenziali destinatari. Gliobiettivi educativi sono ben definiti e sono adottate modalita' diverifica degli esiti. Gli interventi realizzati sono efficaci per lamaggioranza degli studenti destinatari delle azioni didifferenziazione. In tutta la scuola gli interventi individualizzatisono utilizzati in maniera sistematica nel lavoro d'aula.

7 - Eccellente

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Motivazione del giudizio assegnatoLa scuola cura con efficacia l’inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze culturali attraversoprogetti specifici e adegua l’insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo. L’inclusione segue la modulistica e i protocolliadottati ormai da anni, in sintonia con le reti territoriali di cui l’Istituto fa parte. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gliallievi che necessitano di inclusione sono monitorati con costanza, aggiornati in itinere e rimodulati. Nelle attività di inclusionesono attivamente coinvolti diversi soggetti, docenti curricolari, di sostegno, referente di Dipartimento Sostegno, F.S. per ladisabilità e il disagio, famiglie, ULSS, enti locali, gruppo dei pari attraverso un progetto peer to peer. La documentazione degliallievi certificati (L. 104/1992) e con diagnosi (L. 170/2010) è custodita nell’Ufficio di Dirigenza, a tutela della privacy dei datisensibili. Le attività didattiche e i progetti inclusivi sono costanti ed efficaci. La scuola, pur in presenza di insufficienti risorseumane e finanziarie, promuove efficacemente il rispetto delle diversità, con il concorso di tutti i docenti, e garantisce lapartecipazione degli allievi disabili alle attività di stage, di ASL e alle visite d’istruzione.La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli allievi è ben strutturata a livello di scuola ecoordinata da una apposita Commissione; i percorsi di recupero potrebbero essere migliorati indirizzandoli a tutte e discipline esempre per gruppi di livello e per classi parallele. Molto efficaci, invece, sono quelli rivolti al potenziamento delle attitudini edelle eccellenze, soprattutto professionalizzanti, spesso attestate dagli esiti di concorsi e progetti esterni. Nella scuola gliinterventi individualizzati sono utilizzati in maniera sistematica nel lavoro d’aula. Gli obiettivi educativi sono ben definiti e sonoadottate modalità di verifica degli esiti.

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3A.4 Continuita' e orientamento

Subarea: Continuita'

3.4.a Attivita' di continuita'

3.4.a.1 Azioni attuate per la continuita'

Istituto:VERH03000V - Azioni attuate per la continuita'

opzione Situazione della scuola:VERH03000V

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Incontri tra insegnanti dellasecondaria di I grado e di II

grado per scambio diinformazioni utili allaformazione delle classi

Si 25,8 27,6 40,4

Incontri tra insegnanti dellasecondaria di I grado e di II

grado per definire lecompetenze in uscita e in

entrata

No 16,1 17,2 20,5

Visita della scuola da partedegli studenti della secondaria

di I gradoSi 100 99 98,5

Attivita' educative per studentidella secondaria di I grado coninsegnanti della secondaria di

II grado

No 80,6 83,3 65,9

Attivita' educative comuni trastudenti della secondaria di I e

II gradoNo 51,6 46,3 41,5

Trasmissione dalla secondariadi I grado alla secondaria di IIgrado di fascicoli articolati sulpercorso formativo dei singoli

studenti

Si 35,5 35 32,3

Altro No 25,8 25,1 21,4

Domande GuidaGli insegnanti di ordini di scuola diversi si incontrano per parlare della formazione delle classi?

Quali azioni realizza la scuola per garantire la continuita' educativa per gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro?

La scuola monitora i risultati degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro?

Gli interventi realizzati per garantire la continuita' educativa sono efficaci?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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Subarea: Orientamento

L’Istituto ha una F.S. che si occupa di Orientamento e coordinale azioni di continuità con le scuole di I grado, al fine diraccogliere dati per consentire un’equa distribuzione deglialunni nelle classi I e la trasmissione di informazioni ai CdC.Ciò avviene di prassi, come per il 35% delle scuole regionali,sia attraverso le visite guidate all’Istituto e la trasmissione difascicoli sul percorso formativo di singoli studenti, inparticolare di quelli con BES, sia attraverso incontri periodicicon gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado (comefa solo il 25,8% delle altre scuole provinciali), sia attraverso lacompilazione di una scheda di rilevazione predispostadall’Istituto (cfr. allegato).Dopo la formazione delle classi, l’apposita Commissione ha lafacoltà di ritoccarle entro poche settimane, in base alla verificasul campo delle dinamiche relazionali e didattiche e delleeventuali situazioni problematiche rilevate dai CdC.Per favorire il positivo passaggio dal I al II grado di scuola,l’Istituto realizza sempre un Progetto Accoglienza (cfr.allegato) che punta alla conoscenza reciproca tra pari e con idocenti, alla socializzazione, allo sviluppo di un metodo distudio, all’orientamento nella scuola e tra i suoi regolamenti,compresi quelli dei laboratori, alla condivisione delle norme disicurezza e igienico-sanitarie.

In questo ambito non si registrano criticità nelle azioniprogrammate e realizzate dall’Istituto. Si può solo dire che daqualche anno, a causa dell’estinzione del progetto continuitàfinanziato in rete dalla Provincia, le attività educative comunitra allievi delle scuole secondarie di primo e di secondo grado sisono ridotte alle giornate di orientamento in entrata, mentre inpassato, l’Istituto poteva realizzare veri e propri periodi di stagedi più giorni oppure lezioni di nostri docenti presso le scuole diprimo grado.Per questo, al questionario INVALSI abbiamo risposto di “NO”alle due voci specifiche, sebbene nelle giornate di visita alnostro Istituto, in realtà, i nostri docenti (Italiano, LS,Laboratori, Matematica, Economia aziendale) facciano appositelezioni per gli studenti del terzo anno delle scuole di primogrado.

3.4.b Attivita' di orientamento

3.4.b.1 Azioni attuate per l'orientamento

Istituto:VERH03000V - Azioni attuate per l'orientamento

opzione Situazione della scuola:VERH03000V

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Percorsi di orientamento per lacomprensione di se' e delle

proprie inclinazioniSi 61,3 46,3 48,3

Collaborazione con soggettiesterni per le attivita' di

orientamentoSi 80,6 65 61,2

Utilizzo di strumenti perl'orientamento Si 48,4 32,5 41,4

Presentazione agli studenti deidiversi corsi di studio

universitari e post diplomaSi 100 97 96,3

Monitoraggio degli studentidopo l'uscita della scuola Si 32,3 47,3 28,4

Incontri individuali deglistudenti con i docenti referentiper l'orientamento per riceveresupporto nella scelta del corso

di studi universitario o postdiploma

No 41,9 46,8 56

Attivita' di orientamento alterritorio e alle realta'

produttive e professionaliSi 80,6 86,7 82,4

Altro No 25,8 26,6 19,9

Domande GuidaLa scuola realizza percorsi di orientamento per la comprensione di se' e delle proprie inclinazioni? Quali classi sono coinvolte?Questi percorsi coinvolgono tutte le sezioni/plessi della scuola?

La scuola realizza attivita' di orientamento finalizzate alla scelta del percorso scolastico/universitario successivo? Queste attivita'coinvolgono le realta' scolastiche/universitarie significative del territorio?

La scuola realizza attivita' di orientamento al territorio e alle realta' produttive e professionali?

La scuola organizza incontri/attivita' rivolti alle famiglie sulla scelta del percorso scolastico/universitario successivo?

Le attivita' di orientamento coinvolgono tutte le sezioni/plessi della scuola?

La scuola monitora quanti studenti seguono il consiglio orientativo? I consigli orientativi della scuola sono seguiti da un elevatonumero di famiglie e studenti?

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Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto cura molto e con efficacia l’orientamento in entrata,in uscita e in itinere. L’Istituto si avvale di una F. S. che,supportata da una Commissione, cura tutte le fasidell’orientamento, con strumenti e dépliant a supporto di allievie famiglie. In entrata si svolgono nel territorio incontripomeridiani/serali con le famiglie in collaborazione con scuoledi I grado e Comuni, e visite per le classi III di quelle scuole,con open day per studenti e famiglie, nelle quali sono coinvoltiallievi, F.S, insegnanti curricolari e di sostegno. L’orientamentoin itinere accompagna gli allievi delle classi II nella sceltadell’indirizzo più adeguato alle attitudini di ciascuno, attraversol’incontro con esperti e con studenti delle diversespecializzazioni (cfr. allegati). Per queste classi sono predispostiquestionari di riconoscimento delle inclinazioni personali. Infase di orientamento in uscita, per le classi V sono organizzatiincontri con esperti delle realtà produttive e professionali,dell’esercito e del servizio civile ed è favorita la partecipazionedegli allievi interessati a workshop universitari. Poiché glialunni sono più proiettati all’occupazione immediata che allacontinuazione degli studi, l’Istituto intrattiene ottime relazionicon il mondo del lavoro del territorio per garantire a tutti,disabili compresi, gli stage. Una Commissione segue i percorsidi stage e di ASL delle classi IV e V e la loro valutazione inaccordo con i tutor aziendali.

In questo ambito, come nella continuità, non si registra alcunacriticità nelle azioni realizzate dalla scuola. Infatti, sebbenesiano pochi gli studenti interessati al proseguimento degli studie dunque non siano strutturati incontri individuali sistematicicon tutor interni, la F.S. e la sua Commissione, ma anche tuttigli altri docenti, supportano chi ne ha bisogno, come avvieneper l’orientamento al mondo del lavoro.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola garantisce la continuita' dei

percorsi scolastici e cura l'orientamento personale,scolastico e professionale degli studenti.

Situazione della scuola

Le attivita' di continuita' e/o di orientamento sono assenti oinsufficienti, oppure singoli insegnanti realizzano attivita' dicontinuita' e/o orientamento limitatamente ad alcune sezioni,senza forme di coordinamento a livello di scuola.

1 - Molto critica

2 -

Le attivita' di continuita' presentano un livello di strutturazionesufficiente anche se sono prevalentemente orientate allaformazione delle classi. Le attivita' di orientamentocoinvolgono almeno tutte le classi finali. La qualita' delleattivita' proposte agli studenti e' in genere accettabile, anche seper lo piu' limitate a presentare i diversi istitutiscolastici/indirizzi di scuola superiore/corsi di studiouniversitari. La scuola non monitora i risultati delle proprieazioni di orientamento.

3 - Con qualche criticita'

4 -

Le attivita' di continuita' sono ben strutturate. La collaborazionetra i docenti di ordini di scuola diversi e' consolidata. La scuolarealizza diverse attivita' finalizzate ad accompagnare glistudenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. Leattivita' di orientamento sono ben strutturate e coinvolgonoanche le famiglie. La scuola realizza percorsi finalizzati allaconoscenza di se' e delle proprie attitudini. Gli studentidell'ultimo anno e le famiglie, oltre a partecipare allepresentazioni delle diverse scuole/indirizzi di studiouniversitario, sono coinvolti in attivita' organizzate nelle scuoledell'ordine successivo o nelle universita'. La scuola realizzaattivita' di orientamento alle realta' produttive e professionalidel territorio. La scuola monitora i risultati delle proprie azionidi orientamento; un buon numero di famiglie e studenti segue ilconsiglio orientativo della scuola.

5 - Positiva

6 -

Le attivita' di continuita' sono organizzate in modo efficace. Lacollaborazione tra docenti di ordini di scuola diversi e' benconsolidata e si concretizza nella progettazione di attivita' pergli studenti finalizzate ad accompagnarli nel passaggio tra unordine di scuola e l'altro / all'universita'. La scuola predisponeinformazioni articolate sul percorso scolastico dei singolistudenti e monitora gli esiti degli studenti nel passaggio da unordine di scuola all'altro. La scuola realizza azioni diorientamento finalizzate a far emergere le inclinazioniindividuali che coinvolgono piu' classi, non solo quelledell'ultimo anno. Inoltre propone attivita' mirate a far conoscerel'offerta formativa presente sul territorio, anche facendosvolgere attivita' didattiche nelle scuole/universita' del territorio.La scuola ha compiuto una buona analisi delle inclinazioniindividuali/attitudini degli studenti, tenendo conto diinformazioni degli anni precedenti sulla propria popolazionestudentesca e ha raccolto informazioni sui bisogni formativi delterritorio. Le attivita' di orientamento sono ben strutturate epubblicizzate e coinvolgono anche le famiglie. La scuolamonitora i risultati delle proprie azioni di orientamento; lastragrande maggioranza delle famiglie e degli studenti segue ilconsiglio orientativo della scuola.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato

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L’Istituto si colloca a un livello di eccellenza: garantisce la continuità e cura l’orientamento personale, scolastico e professionaledegli allievi. La continuità è ben strutturata e consente di disporre di informazioni utili per la formazione equilibrata delle classi Ie III. La collaborazione tra docenti dei diversi ordini di scuola è consolidata ed è proficuo lo scambio di informazioni sui percorsiscolastici dei singoli allievi e sui bisogni di quelli con disabilità o con disagio familiare e ambientale.Per l’orientamento l’Istituto realizza azioni efficaci rivolte a tutte le classi, finalizzate al riconoscimento di inclinazioni eattitudini individuali. A questo scopo promuove per tutti gli allievi, disabili compresi, attività di stage al II e III anno el’Alternanza Scuola lavoro al IV anno. Inoltre l’Istituto organizza attività mirate a far conoscere l’offerta lavorativa e formativadel territorio, non soltanto organizzando incontri con esperti di settore ma anche promuovendo la partecipazione di classi e/o diallievi interessati ai workshop delle Università del territorio.La scuola ha compiuto una buona analisi delle inclinazioni individuali/attitudini dei propri allievi e ha raccolto informazioni suibisogni formativi della propria popolazione e del suo bacino di provenienza, che abbraccia il territorio delle province di Padova,Venezia e un po’ di Treviso, tutte a vocazione turistica. Le attività di orientamento, in entrata, in itinere e in uscita, sono benstrutturate e pubblicizzate sia nel sito web della scuola, sia con dépliant e circolari; quelle in entrata coinvolgono un buon numerodi personale e di studenti e, come quelle in itinere, anche un’alta quota di famiglie, incontrate a scuola e nel territorio. La scuolaregistra un notevole trend di crescita e monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento: famiglie e studenti seguonoampiamente il consiglio orientativo della scuola nella scelta della specializzazione del II biennio.

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3B Processi - Pratiche gestionali e organizzative 3B.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Subarea: Missione e obiettivi prioritari

Subarea: Controllo dei processi

Domande GuidaLa missione dell'istituto e le priorita' sono definite chiaramente?

La missione dell'istituto e le priorita' sono condivise all'interno della comunita' scolastica? Sono rese note anche all'esterno,presso le famiglie e il territorio?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto ha da tempo definito gli intenti (la mission), e lipubblicizza anche attraverso il sito web, con chiarezza etrasparenza (cfr. allegato). Esso da un lato recepisce il mandatocostituzionale, dall’altro interpreta i bisogni educativi distudenti, famiglie e territorio. A questo scopo, da due anni si ècostituita una apposita Commissione che ha rinsaldato lasintonia progettuale dei suoi membri con l’Ufficio di Dirigenza.Com’è precisato nel P.O.F., l’Istituto si muove su due principalipiani paralleli: lo sviluppo di competenze di cittadinanza,fondate sulla conoscenza del sé e sul rispetto dell’Altro, sulsenso della legalità e sulla conoscenza della complessità delmondo, che solo lo studio pluridisciplinare può aiutare acomprendere; dall’altro l’acquisizione di competenzeprofessionali, progressivamente più specialistiche e salde.Entrambi i piani convergono sulla capacità di orientarsi nellasocietà e nel mondo del lavoro con responsabilità e autonomiaprogressive. Deriva da ciò l’ampia e diversificata progettualitàdell’Istituto, che persegue con coerenza i suddetti obiettivi. Nelprimo biennio si curano maggiormente i progetti dedicati allacrescita, al benessere psico-fisico per il contrasto del disagioadolescenziale; nel secondo biennio è dato maggiore spazio aiprogetti che favoriscono l’acquisizione di competenzeprofessionalizzanti nella prospettiva dell’«imparare adimparare», che è la più complessa fra le competenze chiave dicittadinanza.

Non vi sono criticità relative a questo ambito, eccezion fatta perla necessità, ogni anno, di esplicitare le finalità, gli obiettivi egli intenti dell’Istituto al personale docente e ATA che arrivaper la prima volta nella scuola, magari solo di passaggio.

Domande GuidaIn che modo la scuola pianifica le azioni per il raggiungimento dei propri obiettivi?

In che modo la scuola monitora lo stato di avanzamento per il raggiungimento degli obiettivi? Quali meccanismi e strumenti dicontrollo sono adottati?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto pianifica la propria progettualità e le prioritàdidattico-educative attraverso l’azione congiunta di tutti gliOrgani collegiali. Il Collegio dei docenti, a inizio d’anno, vagliatutte le proposte che, se approvate, sono adottate nel P.O.F.; afine anno, invece, fa il bilancio della progettualità attraverso lerelazioni delle F.S., che ragguagliano sulle attività realizzatenelle diverse aree di competenza. Per la programmazione delleattività è fondamentale l’utilizzo di una modulistica comune(cfr. allegato) che, in fase di consuntivo, prevede anche ilmonitoraggio del gradimento e del raggiungimento degliobiettivi prefissati. I progetti più strettamente legati alladidattica disciplinare prevedono test e questionari di verifica persingole classi o per tutte le classi coinvolte.Un monitoraggio molto accurato, che ha previsto deiquestionari in itinere e conclusivi, ha riguardato un progettobiennale europeo contro gli stereotipi ai danni di migranti eminoranze sociali (Progetto BEAMS). (cfr. allegato)

Talvolta il monitoraggio dei progetti è avvertito comeun’azione eccessivamente burocratica, soprattutto perché sitrasforma in un aggravio di lavoro per chi è già oberato diimpegni scolastici oltre la didattica d’aula.La modulistica e l’iter di controllo potrebbero essere ritoccatiper essere percepiti più diffusamente come funzionali almiglioramento degli interventi della scuola.

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Subarea: Organizzazione delle risorse umane

3.5.a Gestione delle funzioni strumentali

3.5.a.1 Modalita' di distribuzione delle risorse per le funzioni strumentali

Modalita' di distribuzione delle risorse per le funzioni strumentali

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Meno di 500 € 25,8 20,9 25,4

Tra 500 e 700 € 29 24,9 33,2

Tra 700 e 1000 € 35,5 31,8 28,7

Più di 1000 € 9,7 22,4 12,7

n.d.

Situazione della scuola:VERH03000V Meno di 500 €

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3.5.b Gestione del Fondo di Istituto

3.5.b.1 Ripartizione del FIS tra insegnanti e personale ATA

Istituto:VERH03000V % - Ripartizione del FIS tra insegnanti e personale ATA

opzione Situazione della scuola:VERH03000V % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale del FIS per gliinsegnanti 71,54 73,9 75 72,8

Percentuale del FIS per gliATA 28,46 27 25,3 27,3

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3.5.b.2 Quota di insegnanti che percepisce il FIS

Istituto:VERH03000V % - Quota di insegnanti che percepisce il FIS

opzione Situazione della scuola:VERH03000V % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale di insegnanti cheusufruisce del FIS (rispetto al

totale degli insegnanti)98,77 85,94 84,85 78,59

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3.5.b.3 Quota di personale ATA che percepisce il FIS

Istituto:VERH03000V % - Quota di personale ATA che percepisce il FIS

opzione Situazione della scuola:VERH03000V % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale di personale ATAche usufruisce del FIS

(rispetto al totale degli ATA)100,00 89,66 88,06 83,94

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3.5.b.4 Insegnanti che percepiscono piu' di 500 euro di FIS

Istituto:VERH03000V % - Insegnanti che percepiscono piu' di 500 euro di FIS

opzione Situazione della scuola:VERH03000V % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale insegnanti chepercepisce più di 500€(rispetto al totale degli

insegnanti che usufruisce delFIS)

58,75 34,08 31,37 33,23

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3.5.b.5 Personale ATA che percepisce piu' di 500 euro di FIS

Istituto:VERH03000V % - Personale ATA che percepisce piu' di 500 euro di FIS

opzione Situazione della scuola:VERH03000V % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale ATA chepercepisce più di 500€

(rispetto al totale del personaleATA che usufruisce del FIS)

50,00 46,78 39,52 47,79

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3.5.c Processi decisionali

3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Scegliere le attivita' per ampliare l'offerta formativa

Istituto:VERH03000V - Modi dei processi decisionali - Scegliere le attivita' per ampliare l'offerta formativa

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Collegio dei docenti Si 100 91,1 92,6

Consiglio di istituto No 19,4 19,2 21,5

Consigli di classe/interclasse No 12,9 23,6 21,7

Il Dirigente scolastico No 9,7 9,9 13,9

Lo staff del Dirigentescolastico No 9,7 12,3 9,2

Un gruppo di lavoro,dipartimento o commissione Si 29 24,1 25,1

I singoli insegnanti No 6,5 7,4 4

3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Definire l'articolazione oraria

Istituto:VERH03000V - Modi dei processi decisionali - Definire l'articolazione oraria

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Collegio dei docenti Si 45,2 64,5 73,4

Consiglio di istituto Si 77,4 73,4 64,9

Consigli di classe/interclasse No 0 0 0,8

Il Dirigente scolastico No 41,9 29,6 27,8

Lo staff del Dirigentescolastico No 12,9 14,3 11,4

Un gruppo di lavoro,dipartimento o commissione No 0 3,4 6,6

I singoli insegnanti No 0 0 0,1

3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Scegliere le modalita' di lavoro degli studenti

Istituto:VERH03000V - Modi dei processi decisionali - Scegliere le modalita' di lavoro degli studenti

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Collegio dei docenti Si 61,3 42,9 61,4

Consiglio di istituto No 0 1 1,7

Consigli di classe/interclasse Si 45,2 57,6 54

Il Dirigente scolastico No 6,5 4,9 6,3

Lo staff del Dirigentescolastico No 0 3,4 3,1

Un gruppo di lavoro,dipartimento o commissione No 32,3 22,2 25,5

I singoli insegnanti No 32,3 38,9 23

3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Progettare i contenuti del curriculo

Istituto:VERH03000V - Modi dei processi decisionali - Progettare i contenuti del curriculo

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Collegio dei docenti Si 51,6 40,9 50,5

Consiglio di istituto No 0 0,5 1

Consigli di classe/interclasse No 9,7 16,7 26,3

Il Dirigente scolastico No 0 2,5 4,2

Lo staff del Dirigentescolastico No 0 2,5 2,6

Un gruppo di lavoro,dipartimento o commissione Si 87,1 89,7 77,1

I singoli insegnanti No 19,4 13,3 13,8

3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Stabilire l'impostazione della valutazione degli studenti

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Istituto:VERH03000V - Modi dei processi decisionali - Stabilire l'impostazione della valutazione degli studenti

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Collegio dei docenti Si 96,8 93,6 93,9

Consiglio di istituto No 0 0,5 2,6

Consigli di classe/interclasse No 22,6 27,1 32,9

Il Dirigente scolastico No 9,7 6,9 9,5

Lo staff del Dirigentescolastico No 3,2 1 2,6

Un gruppo di lavoro,dipartimento o commissione Si 41,9 48,8 37,8

I singoli insegnanti No 3,2 4,9 4

3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Definire i criteri per la formazione delle classi

Istituto:VERH03000V - Modi dei processi decisionali - Definire i criteri per la formazione delle classi

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Collegio dei docenti Si 61,3 69 73,3

Consiglio di istituto Si 74,2 56,2 59,1

Consigli di classe/interclasse No 0 1,5 1,1

Il Dirigente scolastico No 22,6 25,1 27,7

Lo staff del Dirigentescolastico No 12,9 16,7 11,1

Un gruppo di lavoro,dipartimento o commissione No 9,7 13,3 11,3

I singoli insegnanti No 0 0,5 0,1

3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Individuare come ripartire i fondi del bilancio scolastico

Istituto:VERH03000V - Modi dei processi decisionali - Individuare come ripartire i fondi del bilancio scolastico

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Collegio dei docenti No 12,9 6,4 12,6

Consiglio di istituto Si 83,9 77,3 72,9

Consigli di classe/interclasse No 0 0 0,1

Il Dirigente scolastico No 58,1 71,9 76,2

Lo staff del Dirigentescolastico No 32,3 20,2 17,4

Un gruppo di lavoro,dipartimento o commissione Si 3,2 3,9 3,6

I singoli insegnanti No 0 0 0,1

3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Coordinare l'elaborazione dei metodi didattici

Istituto:VERH03000V - Modi dei processi decisionali - Coordinare l'elaborazione dei metodi didattici

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Collegio dei docenti Si 38,7 28,6 37,1

Consiglio di istituto No 0 0 0,8

Consigli di classe/interclasse No 25,8 24,6 27,9

Il Dirigente scolastico No 12,9 19,2 20,5

Lo staff del Dirigentescolastico No 6,5 12,8 11,9

Un gruppo di lavoro,dipartimento o commissione Si 74,2 75,9 67,3

I singoli insegnanti No 6,5 8,9 8

3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Scegliere gli argomenti per l'aggiornamento degli insegnanti

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Istituto:VERH03000V - Modi dei processi decisionali - Scegliere gli argomenti per l'aggiornamento degli insegnanti

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Collegio dei docenti Si 93,5 85,7 85,6

Consiglio di istituto Si 6,5 1,5 1,7

Consigli di classe/interclasse No 6,5 2 1,9

Il Dirigente scolastico No 25,8 34,5 35,7

Lo staff del Dirigentescolastico No 9,7 14,3 14,6

Un gruppo di lavoro,dipartimento o commissione No 38,7 36,5 31,9

I singoli insegnanti No 6,5 8,9 9,5

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Subarea: Gestione delle risorse economiche

3.5.d Impatto delle assenze degli insegnanti sull'organizzazione

3.5.d.1234 Impatto delle assenze degli insegnanti sull'organizzazione-PROFESSIONALE

Istituto:VERH03000V % - Impatto delle assenze degli insegnanti sull'organizzazione-PROFESSIONALE

opzione Situazione della scuola:VERH03000V % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale di ore disupplenza svolte dagli

insegnanti esterni51,45 19,5 24,9 22,8

Percentuale di ore disupplenza retribuite svolte

dagli insegnanti internin.d. 5,6 6,5 5,8

Percentuale di ore disupplenza non retribuite svolte

dagli insegnanti interni48,55 31,7 35,4 39

Percentuale di ore non coperte n.d. 46,6 32,7 34,2

Domande GuidaC'e' una chiara divisione dei compiti (o delle aree di attivita') tra i docenti con incarichi di responsabilita'?

C'e' una chiara divisione dei compiti (o delle aree di attivita') tra il personale ATA?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto ha due punti di forza da un lato nel coinvolgimento diun ampio numero di docenti e personale ATA nelle attività cheprevedono il compenso FIS (rispettivamente il 98,77% e il100%); dall’altro nella collegialità delle decisioni per esempioin tema di POF e valutazione degli apprendimenti. Nonostantela forte azione propositiva e decisionale dell’Ufficio diDirigenza, infatti, tutte le scelte vengono condivise nel Collegioe/o nel CdI, secondo gli ambiti di competenza. Inoltre, nonsoltanto vi è una più equa ripartizione del MOF tra docenti eATA, rispetto ai riferimenti provinciale, regionale e nazionale,ma è più alta anche la percentuale di personale (58,75% deidocenti e 50% degli ATA) che percepisce un compensoaggiuntivo annuale superiore ai 500 euro. Ciò garantisce unapiù ampia partecipazione alla buona riuscita del funzionamentodella scuola e una più diffusa condivisione di responsabilità.A correzione di quanto riportato nella tabella sulla distribuzionedelle risorse per le F.S., va detto che nell’a. s. 2013-2014 le F.S.sono state 6 e non 8 (quindi la distribuzione delle risorse è statatra i 500 e i 700 euro), mentre nell’a. s. in corso, attraversoun’operazione di razionalizzazione delle aree e dei compiti, essesono scese a 4 (con una distribuzione di risorse superiore aimille euro).Tutto ciò consente di individuare con precisione referenti disingoli progetti e responsabili d’area e favorisce l’attuazionedelle attività del P.O.F.

In questo ambito sono due i punti di debolezza, entrambi subitidalla scuola nel suo complesso. Il primo è l’alto numero diassenze del personale docente, a volte perché nominato inritardo dagli uffici competenti. Ciò fa innalzare la quota delleore di supplenza svolte da insegnanti esterni a valori più chedoppi rispetto alle scuole provinciali, regionali e nazionali diriferimento. L’altro è la progressiva riduzione dei finanziamentistatali per il compenso delle attività del FIS.

3.5.e Progetti realizzati

3.5.e.1 Ampiezza dell'offerta dei progetti

Istituto:VERH03000V - Ampiezza dell'offerta dei progetti

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Ampiezza dell'offerta deiprogetti 56 20,39 19,49 14

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3.5.e.2 Indice di frammentazione dei progetti

Istituto:VERH03000V - Indice di frammentazione dei progetti

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Indice di frammentazione deiprogetti - spesa media per

progetto (in euro)2359,05 12603 14011,8 11743,4

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3.5.e.3 Indice di spesa dei progetti per alunno

Istituto:VERH03000V - Indice di spesa dei progetti per alunno

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Indice di spesa per progetti peralunno (in euro) 159,74 215,24 208,77 154,6

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3.5.e.4 Indice di spesa per la retribuzione del personale nei progetti

Istituto:VERH03000V % - Indice di spesa per la retribuzione del personale nei progetti

opzione Situazione della scuola:VERH03000V % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Indice di spesa per laretribuzione del personale nei

progetti18,53 23,76 27,87 27,17

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3.5.f Progetti prioritari

3.5.f.1 Tipologia relativa dei progetti

Istituto:VERH03000V - Tipologia relativa dei progetti

opzione Situazione della scuola:VERH03000V

Riferimento Provinciale (%scuole che ha realizzatoprogetti per argomento)

Riferimento Regionale (%scuole che ha realizzatoprogetti per argomento)

Riferimento Nazionale (%scuole che ha realizzatoprogetti per argomento)

Formazione e aggiornamentodel personale 0 3,2 4,9 9,5

Abilita'linguistiche/lettura/biblioteca 0 6,5 7,4 9,5

Abilita' logico-matematiche escientifiche 0 12,9 11,3 14,5

Prevenzione del disagio -inclusione 0 12,9 23,6 31,5

Lingue straniere 0 38,7 42,9 37,9

Tecnologie informatiche(TIC) 0 9,7 16,3 21,8

Attivita' artistico-espressive 0 6,5 10,8 16,6

Educazione alla convivenzacivile 1 22,6 23,6 17,6

Sport 0 12,9 7,4 9,2

Orientamento - accoglienza -continuita' 0 61,3 58,6 35,6

Progetto trasversale d'istituto 0 29 25,1 20,6

Altri argomenti 2 54,8 45,3 37,3

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3.5.f.2 Durata media dei progetti

Istituto:VERH03000V - Durata media dei progetti

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Durata media dei progetti (inanni) 5,00 5 5,1 3,3

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3.5.f.3 Indice di concentrazione della spesa per i progetti

Istituto:VERH03000V % - Indice di concentrazione della spesa per i progetti

opzione Situazione della scuola:VERH03000V % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Indice di concentrazione dellaspesa per i progetti -

percentuale di spesa per i 3progetti più importanti

35,17 36,9 30,1 37,5

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3.5.f.4 Importanza relativa dei progetti

Istituto:VERH03000V - Importanza relativa dei progetti

Situazione della scuola: VERH03000V

Progetto 1 Eventi enogastronomici iinterni ed esterni che permettono agli studentiesperienze di impresa simulata e alternanza scuola-lavoro

Progetto 2 Progetti di stage in alternanza scuola-lavoro che permettono agli studenti diconsolidare o acquisire competenze professionalizzanti.

Progetto 3 Progetto europeo destinato al potenziamento delle competenze di cittadinanza.

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3.5.f.5 Coinvolgimento relativo nei progetti

Coinvolgimento relativo nei progetti

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessun coinvolgimento 32,3 21,7 29,4

Basso coinvolgimento 22,6 15,3 19

Alto coinvolgimento 45,2 63,1 51,6

Situazione della scuola:VERH03000V Alto coinvolgimento

Domande GuidaQuale coerenza tra le scelte educative adottate (es. Piano dell'Offerta Formativa) e l'allocazione delle risorse economiche (es.programma annuale)?

Le spese per i progetti si concentrano sulle tematiche ritenute prioritarie dalla scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’ampliamento dell’offerta formativa è un punto fortedell’Istituto e si avvale di esperti esterni con una percentualealta, come il 63,1% delle scuole venete. I progetti (n. 56) sono ilquadruplo del riferimento nazionale (n. 14); alcuni di essi sirivolgono a singole classi, altri a tutti gli studenti (per es. CIC).Piena è la coerenza tra gli obiettivi dei progetti e le scelteeducative della scuola (POF). Infatti, sono tanti i progetti rivoltialla cittadinanza, realizzati a costo zero, grazie allacollaborazione consolidata con enti e associazioni del territorio(AVIS e AIDO, AUSER, Comune, Università, Veneto Lavoro).Tra tali progetti, spicca il progetto biennale BEAMS contro ipregiudizi verso le minoranze, finanziato con fondi europei.(cfr. allegato)Un qualificato numero di progetti, invece, è finalizzatoall’acquisizione di competenze professionalizzanti tramiteeventi e manifestazioni interni ed esterni (cfr. allegato); su ciò siconcentra una parte cospicua delle risorse finanziarie interne (a.s. 2013-14: € 28.092,42; a. s. 2014-15: € 24.219,16) anchepercepite da privati (cfr. allegato). Nelle altre aree sono ormaiconsueti i progetti destinati all’inclusione di stranieri e disabili,all’interculturalità e alla legalità, o rivolti al potenziamento, alrecupero, al sostegno. Il progetto sugli scambi culturali (inpassato solo con la Germania) nell’a. s. in corso si è ampliato earricchito (con la Slovenia).

Non si individuano elementi di debolezza, eccezion fatta per lacomplessità del coordinamento delle attività dell’ampliamentodell’offerta formativa e per l’indice di spesa per la retribuzionedel personale coinvolto nei progetti (18,53%), percentualmentepiù basso rispetto a quello delle scuole della provincia(23,76%), della regione (27,87%) e della nazione (27,17%).In considerazione della diminuzione costante di finanziamentistatali, la scuola, che già confida sulla buona volontà delpersonale tutto, in futuro potrebbe essere costretta a fare dellescelte: diminuire la propria progettualità oppure affidarsi inmisura sempre più rilevante a finanziamenti esterni.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola individua le priorita' da

raggiungere e le persegue dotandosi di sistemi di controllo emonitoraggio, individuando ruoli di responsabilita' e

compiti per il personale, convogliando le risorse economichesulle azioni ritenute prioritarie.

Situazione della scuola

La missione della scuola e le priorita' non sono state definiteoppure sono state definite in modo vago. Non sono presentiforme di controllo o monitoraggio delle azioni. La definizionedelle responsabilita' e dei compiti tra le diverse componentiscolastiche e' poco chiara o non e' funzionale all'organizzazionedelle attivita'. Le risorse economiche e materiali sonosottoutilizzate, oppure sono disperse nella realizzazione dimolteplici attivita' e non sono indirizzate al raggiungimentodegli obiettivi prioritari.

1 - Molto critica

2 -

La scuola ha definito la missione e le priorita', anche se la lorocondivisione nella comunita' scolastica e con le famiglie e ilterritorio e' da migliorare. Il controllo e il monitoraggio delleazioni sono attuati in modo non strutturato. e' presente unadefinizione delle responsabilita' e dei compiti tra le diversecomponenti scolastiche, anche se non tutti i compiti sono chiarie funzionali all'organizzazione delle attivita'. Le risorseeconomiche e materiali sono convogliate solo parzialmente nelperseguimento degli obiettivi prioritari dell'istituto.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola ha definito la missione e le priorita'; queste sonocondivise nella comunita' scolastica, con le famiglie e ilterritorio. La scuola utilizza forme di controllo strategico omonitoraggio dell'azione. Responsabilita' e compiti dellediverse componenti scolastiche sono individuati chiaramente.Una buona parte delle risorse economiche e' impiegata per ilraggiungimento degli obiettivi prioritari della scuola. La scuolae' impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre quelliprovenienti dal MIUR.

5 - Positiva

6 -

La scuola ha definito la missione e le priorita' e queste sonocondivise nella comunita' scolastica, con le famiglie e ilterritorio. Per raggiungere tali priorita' la scuola ha individuatouna serie di strategie e azioni. La scuola utilizza forme dicontrollo strategico o di monitoraggio dell'azione, chepermettono di riorientare le strategie e riprogettare le azioni.Responsabilita' e compiti sono individuati chiaramente e sonofunzionali alle attivita' e alle priorita'. Le risorse economiche emateriali della scuola sono sfruttate al meglio e sonoconvogliate nella realizzazione delle priorita'. La scuola e'impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre quelliprovenienti dal MIUR e li investe per il perseguimento dellapropria missione.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoIn questo ambito la scuola non presenta criticità imputabili a inerzie o a difetti organizzativi e gestionali. La scuola ha definitocon chiarezza la missione e le priorità didattico-educative, anche se queste devono essere condivise ogni anno con la comunitàscolastica, soggetta a diversi cambiamenti di personale, con le famiglie e con il territorio. Tali priorità sono contenute nel POF,accessibile anche attraverso il sito web, e risultano coerenti con le complesse attività che qualificano l’ampliamento dell’offertaformativa, cui partecipa buona parte del personale della scuola. Per garantire tale ampliamento, funzionale allo sviluppo dicompetenze professionalizzanti e di cittadinanza, la scuola è impegnata in azioni di autofinanziamento e di collaborazione conenti e associazioni in progetti esterni per raccogliere risorse finanziarie aggiuntive, oltre quelle provenienti dal MIUR. Perraggiungere i suoi obiettivi educativi, e realizzare gli intenti, la scuola ha individuato figure strumentali, Commissioni, strategie einterventi, programmati attraverso una modulistica comune, che consente di monitorare le attività, che potrebbero essere piùcurate in itinere. Responsabilità e compiti del personale docente, ATA e ausiliare sono individuati con chiarezza e sonofunzionali alla realizzazione delle attività curricolari ed extracurricolari. Le risorse economiche e materiali della scuola sonoconvogliate nella realizzazione della mission dell’istituzione scolastica (Area 3).

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3B.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Subarea: Formazione

3.6.a Offerta di formazione per gli insegnanti

3.6.a.1 Ampiezza dell'offerta di formazione per gli insegnanti

Istituto:VERH03000V - Ampiezza dell'offerta di formazione per gli insegnanti

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Numero di progetti diformazione per gli insegnanti 9 3,3 3 2,3

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3.6.a.2 Tipologia degli argomenti della formazione

Istituto:VERH03000V - Tipologia degli argomenti della formazione

opzione Situazione della scuola:VERH03000V

Riferimento Provinciale (%scuole che ha realizzatoprogetti per argomento)

Riferimento Regionale (%scuole che ha realizzatoprogetti per argomento)

Riferimento Nazionale (%scuole che ha realizzatoprogetti per argomento)

Curricolo e discipline 0 16,1 19,7 11,6

Temi multidisciplinari 1 6,5 9,4 4,8

Metodologia - Didatticagenerale 0 19,4 22,2 17,3

Valutazione degliapprendimenti, certificazionedelle competenze, valutazione

interna - autovalutazione

1 3,2 7,4 7

Tecnologie informatiche eloro applicazione all'attivita'

didattica4 45,2 34,5 26,3

Aspetti normativi eordinamenti scolastici 3 64,5 67 39

Inclusione studenti condisabilita' 0 19,4 19,2 12,5

Inclusione studenti concittadinanza non italiana 0 3,2 2,5 1,2

Orientamento 0 3,2 3,9 1,2

Altro 0 25,8 15,3 11,5

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3.6.a.3 Insegnanti coinvolti nella formazione

Istituto:VERH03000V % - Insegnanti coinvolti nella formazione

opzione Situazione della scuola:VERH03000V % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale media diinsegnanti coinvolti neiprogetti di formazione oaggiornamento attivati

67,76 27,4 24,5 29,8

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3.6.a.4 Spesa media per insegnante per la formazione

Istituto:VERH03000V - Spesa media per insegnante per la formazione

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Spesa media per insegnanteper progetti di formazione (in

euro)122,26 28,3 39,9 55,9

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Subarea: Valorizzazione delle competenze

Subarea: Collaborazione tra insegnanti

3.6.a.5 Numero medio di ore di formazione per insegnante

Istituto:VERH03000V - Numero medio di ore di formazione per insegnante

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Numero medio di ore diformazione per insegnante 1,51 0,5 0,7 0,8

Domande GuidaLa scuola raccoglie le esigenze formative dei docenti e del personale ATA?

Quali temi per la formazione la scuola promuove e perche' (es. curricolo e competenze, bisogni educativi speciali, tecnologiedidattiche, ecc.)?

Qual e' la qualita' delle iniziative di formazione promosse dalla scuola?

Quali ricadute hanno le iniziative di formazione nell'attivita' ordinaria della scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto raccoglie a inizio d’anno le esigenze formative deidocenti e del personale ATA e favorisce la formazione siaattraverso corsi esterni sia promuovendo corsi interni rivolti atutto il Collegio, al personale intero o a gruppi. Lo scorso anno,per esempio, ha attivato la formazione del personale nel campodella sicurezza, del pronto soccorso e dell’antincendio; per piùanni consecutivi ha formato un buon gruppo di docenti e ATAall’utilizzo del Valuta web e all’uso della LIM. Corsi sullatecnologia applicata alla didattica, sul RAV e sull'Esame diStato si sono tenuti anche nell’a. s. in corso.Una formazione esterna rivolta ai docenti di sostegno e aireferenti sui BES, nell’a. s. 2014-2015, ha avuto ricaduteinterne sull’intero Dipartimento di sostegno tramite la suareferente. Specifici corsi vengono effettuati con frequenza perl’aggiornamento degli ITP dell’indirizzo servizienogastronomici.

In quest’ambito un neo può essere il non facile coinvolgimentodi tutto il personale nella formazione continua, sia per penuriadi fondi e di tempo, sia per una non diffusa disponibilitàall’impegno oltre la didattica d’aula, in mancanza di unaqualche forma di incentivo normativo ed economico.Curare le competenze tecnologiche di base di tutto il personalein servizio e potenziare quelle digitali applicate alla didatticaper quanti sono già a un buon livello di familiarizzazione,avrebbe ricadute positive sugli apprendimenti, migliorando iprocessi di insegnamento e le strategie di contrasto dellademotivazione studentesca. La crescita delle abilitàinformatiche di tutto il personale potrebbe favorirel’introduzione dei registri elettronici. Ciò, naturalmente,dovrebbe essere supportato da un ampliamento delleapparecchiature tecnologiche e dei software didattici, chenecessitano di risorse finanziarie dedicate.

Domande GuidaLa scuola raccoglie le competenze del personale (es. curriculum, esperienze formative, corsi frequentati)?

Come sono valorizzate le risorse umane?

La scuola utilizza il curriculum o le esperienze formative fatte dai docenti per una migliore gestione delle risorse umane (es.assegnazione di incarichi, suddivisione del personale)?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto raccoglie le competenze del personale docente (corsifrequentati, titoli ed esperienze formative) nei singoli fascicolipersonali e richiede il curriculum a chi si candida a svolgerefunzioni strumentali o altri incarichi didattici e extracurricolari.

La scuola non censisce con regolarità le competenze delpersonale in servizio. La costruzione di un archivio aggiornatoattraverso uno strumento diagnostico snello ma funzionale alcompito potrebbe contribuire a valorizzare maggiormente lerisorse umane interne con effetti positivi sulla progettualitàcurricolare ed extracurricolare.

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3.6.b Gruppi di lavoro degli insegnanti

3.6.b.1 Tipologia degli argomenti dei gruppi di lavoro

Istituto:VERH03000V - Tipologia degli argomenti dei gruppi di lavoro

opzione Situazione della scuola:VERH03000V

Riferimento Provinciale (%scuole che ha attivato gruppi

per argomento)

Riferimento Regionale (%scuole che ha attivato gruppi

per argomento)

Riferimento Nazionale (%scuole che ha attivato gruppi

per argomento)

Criteri comuni per lavalutazione degli studenti Si 38,7 35,5 46,3

Curricolo verticale Si 29 20,7 27,3

Competenze in ingresso e inuscita No 19,4 16,3 22,8

Accoglienza Si 83,9 84,7 76,4

Orientamento Si 93,5 94,1 92,9

Raccordo con il territorio Si 87,1 84,2 79,1

Piano dell'offerta formativa Si 83,9 85,2 86,5

Temi disciplinari Si 35,5 31 34,1

Temi multidisciplinari Si 35,5 32,5 35,9

Continuita' Si 22,6 23,6 41,5

Inclusione Si 90,3 84,2 85,7

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3.6.b.2 Varieta' degli argomenti per i quali e' stato attivato un gruppo di lavoro

Varieta' degli argomenti per i quali e' stato attivato un gruppo di lavoro

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessun gruppo di lavoroindicato 3,2 2,5 3,3

Bassa varietà (fino a 3argomenti) 0 9,9 10,3

Media varietà (da 4 a 6argomenti) 54,8 54,2 42,1

Alta varietà (più di 6argomenti) 41,9 33,5 44,4

Situazione della scuola:VERH03000V Alta varieta' (piu' di 6 argomenti)

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3.6.b.3 Partecipazione degli insegnanti a gruppi di lavoro

Istituto:VERH03000V % - Partecipazione degli insegnanti a gruppi di lavoro

opzione Situazione della scuola:VERH03000V %

Riferimento Provinciale (%scuole che ha attivato gruppi

per argomento)

Riferimento Regionale (%scuole che ha attivato gruppi

per argomento)

Riferimento Nazionale (%scuole che ha attivato gruppi

per argomento)

Criteri comuni per lavalutazione degli studenti 14 4,2 4,4 6,6

Curricolo verticale 14 3,7 2,9 4,4

Competenze in ingresso ed inuscita 0 1,2 2,2 2,9

Accoglienza 3 10,1 9,7 9,5

Orientamento 3 12,9 15 13,1

Raccordo con il territorio 5 7,7 9,1 6,8

Piano dell'offerta formativa 5 6,8 7,4 7,8

Temi disciplinari 14 3,7 3,6 4,8

Temi multidisciplinari 9 3,6 4,9 5,1

Continuita' 8 2,7 1,9 4

Inclusione 9 8,3 7,3 9,4

Domande GuidaLa scuola incentiva la partecipazione dei docenti a gruppi di lavoro? Su quali tematiche? Con quali modalita' organizzative (es.Dipartimenti, gruppi di docenti per classi parallele, gruppi spontanei, ecc.)?

I gruppi di lavoro composti da insegnanti producono materiali o esiti utili alla scuola?

La scuola mette a disposizione dei docenti spazi per la condivisione di strumenti e materiali didattici?

La condivisione di strumenti e materiali tra i docenti e' ritenuta adeguata?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)La promozione del lavoro in team è un punto di forza dellascuola che, come si è già detto, privilegia la condivisione dellescelte, collocandosi in questo ambito all’interno del 41,9% discuole della provincia, del 33,5% delle scuole della regione edel 44,4% delle scuole italiane, che si affidano alla progettualitàcollegiale. Ogni anno il Collegio docenti, oltre ai referenti deiDipartimenti, sceglie al proprio interno i membri delle diverseCommissioni, che si occupano sia di aspetti didattici innovativiper rendere operanti nella pratica quotidiana le Linee guida, siadi aspetti organizzativi. Tutte le commissioni relazionano sulloro operato e hanno compiti propositivi. Il loro lavoro è svoltoin stretto contatto con l’Ufficio di Dirigenza e ogni proposta èdiscussa in Collegio. Quando le proposte si trasformano inprogetti e attività, se ne dà comunicazione attraverso circolariinterne, disponibili a tutti sia in formato cartaceo sia sul sitoweb. Alcune commissioni fanno capo alle aree delle F.S. checoadiuvano l’Ufficio di Dirigenza anche attraverso riunionisistematiche di staff.In relazione alla mission dell’Istituto e ai bisogni specifici dellapopolazione scolastica, sono strategiche le commissioniAlternanza Scuola Lavoro e stage, GLH e accoglienza stranieri,Orientamento, Attività professionalizzanti e Coordinamentoscientifico-didattico. Quest’ultima, come si è già detto,comprende tutti i referenti di Dipartimento.

Il lavoro delle Commissioni e delle FF.SS. potrebbe migliorarese ci fossero spazi e strumenti di lavoro più adeguati allespecifiche esigenze delle diverse aree. Un altro neo, anch’essoestraneo alla responsabilità diretta della scuola, ma che in futuropotrebbe ridurre la disponibilità dei docenti e del personaleATA attualmente impegnati nelle diverse attività aggiuntive, èla costante e progressiva diminuzione delle risorse del FIS, chegià oggi rende esigui i compensi rispetto al tempo e all’impegnoprofuso dai singoli.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola valorizza le risorseprofessionali tenendo conto delle competenze per

l'assegnazione degli incarichi, promuovendo percorsiformativi di qualita', incentivando la collaborazione tra

pari.

Situazione della scuola

La scuola non promuove iniziative di formazione per i docenti,oppure le iniziative attivate non sono in relazione ai bisogniformativi del personale o sono di scarsa qualita'. Non sonopresenti gruppi di lavoro composti da docenti, oppure i gruppinon producono esiti utili alla scuola. Non ci sono spazi per lacondivisione di materiali didattici tra docenti. Lo scambio e ilconfronto professionale tra docenti e' scarso.

1 - Molto critica

2 -

La scuola promuove iniziative formative per i docenti. Leproposte formative sono di qualita' sufficiente, anche seincontrano solo in parte i bisogni formativi dei docenti. Nellascuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti,anche se la qualita' dei materiali o degli esiti che producono e'disomogenea/da migliorare. Sono presenti spazi per lacondivisione di materiali didattici, anche se la varieta' e qualita'dei materiali e' da incrementare. Lo scambio e il confrontoprofessionale tra docenti e' presente ma non diffuso (es.riguarda solo alcune sezioni, solo alcuni dipartimenti, ecc.).

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola realizza iniziative formative per i docenti. Leproposte formative sono di buona qualita' e rispondono aibisogni formativi dei docenti. La scuola valorizza il personaletenendo conto, per l'assegnazione di alcuni incarichi, dellecompetenze possedute. Nella scuola sono presenti gruppi dilavoro composti da insegnanti, che producono materiali o esitidi buona qualita'. Sono presenti spazi per il confrontoprofessionale tra colleghi, e i materiali didattici a disposizionesono vari e di buona qualita'. La scuola promuove lo scambio eil confronto tra docenti.

5 - Positiva

6 -

La scuola rileva i bisogni formativi del personale e ne tieneconto per la definizione di iniziative formative. Queste sono diqualita' elevata. La formazione ha avuto ricadute positive sulleattivita' scolastiche. La scuola valorizza il personale assegnandogli incarichi sulla base delle competenze possedute. Nellascuola sono presenti piu' gruppi di lavoro composti dainsegnanti, che producono materiali/strumenti di qualita'eccellente, utili per la comunita' professionale. Sono presentispazi per il confronto tra colleghi, i materiali didatticidisponibili sono molto vari, compresi quelli prodotti dai docentistessi che sono condivisi. La scuola promuove efficacemente loscambio e il confronto tra docenti.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoLa scuola favorisce la formazione dei docenti e in alcuni ambiti realizza iniziative interne rivolte a tutto il personale. Le proposteformative sono di buona qualità e si avvalgono di esperti esterni. La scuola valorizza il personale tenendo conto, perl'assegnazione di alcuni incarichi, delle competenze possedute. In questo ambito frequenza nella raccolta delle competenze dellerisorse umane interne potrebbe essere più regolare.Nella scuola, ed è questo un importante elemento di forza, sono presenti molti gruppi di lavoro, composti da insegnanti, cheproducono materiali utili alla progettazione e alla riflessione didattica e valutativa, condivisi con i colleghi sia in formatocartaceo sia sul web. La modulistica e i prodotti didattici sono di buona qualità e favoriscono il confronto professionale che,tuttavia, potrebbe migliorare con una maggiore disponibilità di spazi e di strumenti.

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3B.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Subarea: Collaborazione con il territorio

3.7.a Reti di scuole

3.7.a.1 Partecipazione a reti di scuole

Partecipazione a reti di scuole

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna partecipazione 0 1 13,4

Bassa partecipazione (1-2 reti) 6,5 6,4 33,9

Media partecipazione (3-4reti) 29 28,1 29,8

Alta partecipazione (5-6 reti) 64,5 64,5 23

Situazione della scuola:VERH03000V Alta partecipazione (5 - 6 reti)

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3.7.a.2 Reti di cui la scuola e' capofila

Reti di cui la scuola e' capofila

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Mai capofila 61,3 57,7 57,9

Capofila per una rete 25,8 25,9 26,1

Capofila per più reti 12,9 16,4 16,1

n.d.

Situazione della scuola:VERH03000V Capofila per una rete

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3.7.a.3 Apertura delle reti ad enti o altri soggetti

Apertura delle reti ad enti o altri soggetti

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna apertura 25,8 17,4 22,5

Bassa apertura 6,5 13,4 8,2

Media apertura 19,4 19,9 14,2

Alta apertura 48,4 49,3 55,2

n.d.

Situazione della scuola:VERH03000V Alta apertura

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3.7.a.4 Entrata principale di finanziamento delle reti

Istituto:VERH03000V - Entrata principale di finanziamento delle reti

opzione Situazione della scuola:VERH03000V

Riferimento Provinciale (%scuole che hanno attivato reti

per soggetto finanziatore

Riferimento Regionale (%scuole che hanno attivato reti

per soggetto finanziatore

Riferimento Nazionale (%scuole che hanno attivato reti

per soggetto finanziatore

Stato 2 77,4 74,4 48,7

Regione 0 16,1 15,8 26,5

Altri enti locali o altreistituzioni pubbliche 0 16,1 13,8 19,2

Unione Europea 1 6,5 7,4 13,7

Contributi da privati 0 0 3,9 8

Scuole componenti la rete 3 93,5 87,2 51,6

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3.7.a.5 Principale motivo di partecipazione alla rete

Istituto:VERH03000V - Principale motivo di partecipazione alla rete

opzione Situazione della scuola:VERH03000V

Riferimento Provinciale (%scuole che hanno attivato reti

per motivo)

Riferimento Regionale (%scuole che hanno attivato reti

per motivo)

Riferimento Nazionale (%scuole che hanno attivato reti

per motivo)

Per fare economia di scala 2 64,5 51,7 23,8

Per accedere a deifinanziamenti 0 51,6 47,8 23,7

Per migliorare pratichedidattiche ed educative 4 93,5 87,7 73,6

Per migliorare pratichevalutative 0 19,4 12,8 10,5

Altro 0 41,9 45,8 27,8

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3.7.a.6 Attivita' prevalente svolta in rete

Istituto:VERH03000V - Attivita' prevalente svolta in rete

opzione Situazione della scuola:VERH03000V

Riferimento Provinciale (%scuole che hanno attivato reti

per attività)

Riferimento Regionale (%scuole che hanno attivato reti

per attività)

Riferimento Nazionale (%scuole che hanno attivato reti

per attività)

Curricolo e discipline 2 48,4 42,4 27,9

Temi multidisciplinari 2 22,6 25,1 31,4

Formazione e aggiornamentodel personale 1 71 63,1 45,5

Metodologia - Didatticagenerale 1 25,8 33 25,8

Valutazione degliapprendimenti, certificazionedelle competenze, valutazione

interna - autovalutazione

0 25,8 20,2 12,4

Orientamento 0 48,4 62,1 20,5

Inclusione studenti condisabilita' 0 58,1 49,3 22,5

Inclusione studenti concittadinanza non Italiana 0 54,8 60,1 14,3

Gestione servizi in comune 0 22,6 34,5 19,2

Eventi e manifestazioni 0 9,7 9,9 13,1

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3.7.b Accordi formalizzati

3.7.b.1 Varieta' dei soggetti con cui la scuola stipula accordi

Varieta' dei soggetti con cui la scuola stipula accordi

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessun accordo 6,5 3,4 4,3

Bassa varietà (da 1 a 2) 3,2 7,9 13

Medio - bassa varietà (da 3 a4) 32,3 38,9 40,2

Medio - alta varietà (da 6 a 8) 48,4 42,4 32,5

Alta varietà (piu' di 8) 9,7 7,4 10

Situazione della scuola:VERH03000V Medio - alta varieta' (da 6 a 8)

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3.7.b.2 Tipologia di soggetti con cui la scuola ha accordi

Istituto:VERH03000V - Tipologia di soggetti con cui la scuola ha accordi

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Altre scuole No 58,1 49,8 40,4

Universita' Si 77,4 79,3 66,9

Enti di ricerca No 16,1 15,3 19

Enti di formazione accreditati Si 41,9 44,3 46,8

Soggetti privati No 54,8 61,6 59,2

Associazioni sportive Si 45,2 25,1 34,7

Altre associazioni ocooperative Si 64,5 59,6 56,9

Autonomie locali No 51,6 56,2 60

Associazioni delle imprese, dicategoria professionale,organizzazioni sindacali

Si 48,4 52,2 42,7

ASL Si 77,4 77,8 52,4

Altri soggetti Si 32,3 18,7 23,3

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3.7.c Raccordo scuola - territorio

3.7.c.1 Gruppi di lavoro composti da insegnanti e rappresentanti del territorio

Istituto:VERH03000V - Gruppi di lavoro composti da insegnanti e rappresentanti del territorio

opzione Situazione della scuola:VERH03000V

Riferimento Provinciale (% discuole che ha attivato gruppi)

Riferimento Regionale (% discuole che ha attivato gruppi)

Riferimento Nazionale (% discuole che ha attivato gruppi)

Presenza di gruppi di lavorocomposti da insegnanti e

rappresentanti del territorioSi 87,1 84,2 79,1

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3.7.d Raccordo scuola e lavoro

3.7.d.1 Presenza di stage

Presenza di stage 2014-2015

SI NO

VERH03000V X

VENEZIA 11,0 88,0

VENETO 16,0 83,0

ITALIA 10,0 89,0

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Subarea: Coinvolgimento delle famiglie

3.7.d.2 Presenza di collegamenti e inserimenti nel mondo del lavoro

Presenza di collegamenti e inserimenti nel mondo del lavoro

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

La scuola non ha stipulatoconvenzioni 9,7 7,4 20,3

Numero di convenzioni basso 3,2 7,4 19,2

Numero di convenzionimedio-basso 16,1 10,8 20,4

Numero di convenzionimedio-alto 29 32,5 20,2

Numero di convenzioni alto 41,9 41,9 19,9

Situazione della scuola:VERH03000V % Numero di convenzioni alto

3.7.d.2 Presenza di collegamenti e inserimenti nel mondo del lavoro

Istituto:VERH03000V % - Presenza di collegamenti e inserimenti nel mondo del lavoro

opzione Situazione della scuola:VERH03000V % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale di studenticoinvolti nei percorsi dialternanza scuola-lavoro

31,18 16,8 18,4 17,4

Domande GuidaQuali accordi di rete e collaborazioni con soggetti pubblici o privati ha la scuola? Per quali finalita'?

Qual e' la partecipazione della scuola nelle strutture di governo territoriale?

Quali ricadute ha la collaborazione con soggetti esterni sull'offerta formativa?

Qual e' la presenza nelle scuole del secondo ciclo di stage, di collegamenti o di inserimenti nel mondo del lavoro?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Secondo il principio di sussidiarietà, l’Istituto collabora con ilterritorio e partecipa a reti, come fa soltanto il 23% delle scuolenazionali e il 64% di quelle provinciali e regionali.Diversamente da quanto riportato nel Questionario INVALSI,esso cura gli stage per le classi II e III e ha convenzioni conaltre scuole, p. es. sull’incremento della lettura e sull’EDA.L’Istituto è membro del Consorzio degli Istituti Alberghieriveneti, della Rete Nazionale degli I. Alberghieri,dell'Associazione Europea delle Scuole Alberghiere eTuristiche. Accanto a quelle professionalizzanti, cura le reti cherispondono ai bisogni specifici della sua popolazione. Capofiladi un progetto biennale europeo, ha perciò convenzioni su scalaregionale e nazionale per migliorare le attività curricolari edextracurricolari. Ne è un esempio il progetto pilota del MIUR“Compìta”. Tra gli accordi formalizzati, grazie ai quali l’Istitutosi colloca nel 32,5% delle scuole italiane e nel 48,4% di quelleprovinciali, spiccano quelli con le Università di Ca’ Foscari (dal2007) per Italiano L1 e L2 e di Bari per “Compìta”, con l’ULSScon associazioni sportive e di solidarietà. In questo contestorisaltano le collaborazioni imprenditoriali per l’ASL, checoinvolge il 31,18% degli studenti, contro il 16,8% delle scuoleprovinciali e il 17,4% di quelle nazionali, e quelli per iProtocolli inclusivi e per la legalità con la Questura, per Seralee diurno. (cfr. allegato)

In questo ambito non si rilevano aspetti critici.

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3.7.e Partecipazione formale dei genitori

3.7.e.1 Votanti effettivi alle elezioni del Consiglio di Istituto

Istituto:VERH03000V % - Votanti effettivi alle elezioni del Consiglio di Istituto

opzione Situazione della scuola:VERH03000V % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale di genitori votantieffettivi sul totale degli aventi

diritto4,75 7 9 10,3

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3.7.f Partecipazione informale dei genitori

3.7.f.1 Partecipazione dei genitori agli incontri e alle attivita' della scuola

Partecipazione dei genitori agli incontri e alle attivita' della scuola

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Basso livello di partecipazione 55,2 28,9 27,2

Medio - basso livello dipartecipazione 34,5 64,2 59,5

Medio - alto livello dipartecipazione 10,3 7 12,3

Alto livello di partecipazione 0 0 0,9

Situazione della scuola:VERH03000V Medio - alto livello di partecipazione

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3.7.g Partecipazione finanziaria dei genitori

3.7.g.1 Versamento dei contributi volontari da parte delle famiglie

Istituto:VERH03000V - Versamento dei contributi volontari da parte delle famiglie

opzione Situazione della scuola:VERH03000V Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Contributo medio volontarioper studente (in euro) 156,86 91,3 91,1 55

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3.7.h Capacita' della scuola di coinvolgere i genitori

3.7.h.1 Azioni della scuola per coinvolgere i genitori

Azioni della scuola per coinvolgere i genitori

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Basso coinvolgimento 0 0,5 0,2

Medio - basso coinvolgimento 29 13,9 16,9

Medio - alto coinvolgimento 67,7 67,8 67,3

Alto coinvolgimento 3,2 17,8 15,6

Situazione della scuola:VERH03000V Medio - alto coinvolgimento

Domande GuidaIn che modo le famiglie sono coinvolte nella definizione dell'offerta formativa?

Ci sono forme di collaborazione con i genitori per la realizzazione di interventi formativi?

La scuola coinvolge i genitori nella definizione del Regolamento d'istituto, del Patto di corresponsabilita' o di altri documentirilevanti per la vita scolastica? La scuola realizza interventi o progetti rivolti ai genitori (es. corsi, conferenze)?

La scuola utilizza strumenti on-line per la comunicazione con le famiglie (es. registro elettronico)?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Ottimo è il rapporto con la componente genitoriale eletta nelConsiglio d’Istituto e, in genere, nei CdC.Una buona risposta da parte dei genitori si registra nelleriunioni per organizzare gli scambi culturali con l’estero. Vi èpoi una eccezionale risposta delle famiglie dell’indirizzoenogastronomico alla richiesta della scuola di versare ilcontributo volontario: la quota media per studente è di € 156,86,contro i 55 euro nazionali e i 91,3 euro delle scuole dellaprovincia.Per coinvolgere le famiglie e favorire la diffusione dellecomunicazioni, i rappresentanti dei genitori nei CdC, spessocon l’appoggio dell’Istituto, diffondono presso i genitoriassenti alle riunioni sintesi degli incontri.Vi è poi un livello medio-alto di partecipazione delle famigliealle attività di orientamento promosse dall’Istituto (in entrata ein itinere) e alle cene/pranzi organizzati dalle classi terze.Molto positiva va considerata la partecipazione dei genitori allaproposta di ritinteggiare le aule scolastiche in mancanza di unospecifico intervento della Provincia, più volte richiesto.

Bassa è la percentuale dei genitori che partecipano alla elezionedegli OO.CC, nonostante l’azione propositiva dell’Istituto. Il4,75% complessivo costituisce la media di valori più alti nelprimo anno che si riducono progressivamente negli annisuccessivi. Si tratta di una percentuale inferiore ai datiprovinciale (7%), regionale (9%) e nazionale (10,3), a confermadella particolare situazione familiare della popolazionescolastica dell’Istituto.Non esiste un Comitato di genitori o di ex studenti dell’Istitutoche possa promuovere la partecipazione delle famiglie alla vitadella scuola.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola svolge un ruolo propositivo

nella promozione di politiche formative territoriali ecoinvolge le famiglie nella definizione dell'offerta formativa.

Situazione della scuola

La scuola non partecipa a reti e non ha collaborazioni consoggetti esterni, oppure le collaborazioni attivate non hanno unaricaduta per la scuola. La scuola (secondo ciclo) non attivastage e collegamenti con il mondo del lavoro. La scuola noncoinvolge i genitori nel progetto formativo oppure le modalita'di coinvolgimento adottate risultano non efficaci.

1 - Molto critica

2 -

La scuola partecipa a reti e/o ha collaborazioni con soggettiesterni, anche se alcune di queste collaborazioni devono esseremaggiormente integrate con la vita della scuola. La scuola(secondo ciclo) ha intrapreso percorsi per promuovere stage einserimenti lavorativi ma in modo occasionale e nonsistematico. La scuola coinvolge i genitori a partecipare alle sueiniziative, anche se sono da migliorare le modalita' di ascolto ecollaborazione.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola partecipa a reti e ha collaborazioni con soggettiesterni. Le collaborazioni attivate sono integrate in modoadeguato con l'offerta formativa. La scuola e' coinvolta inmomenti di confronto con i soggetti presenti nel territorio per lapromozione delle politiche formative. La scuola (secondo ciclo)propone stage e inserimenti lavorativi per gli studenti. La scuolacoinvolge i genitori a partecipare alle sue iniziative, raccoglie leidee e i suggerimenti dei genitori.

5 - Positiva

6 -

La scuola partecipa in modo attivo o coordina reti e hacollaborazioni diverse con soggetti esterni. Le collaborazioniattivate contribuiscono in modo significativo a migliorare laqualita' dell'offerta formativa. La scuola e' un punto diriferimento nel territorio per la promozione delle politicheformative. La scuola (secondo ciclo) ha integrato in modoorganico nella propria offerta formativa esperienze di stage einserimenti nel mondo del lavoro, anche con ricadute nellavalutazione del percorso formativo degli studenti. La scuoladialoga con i genitori e utilizza le loro idee e suggerimenti permigliorare l'offerta formativa. Le famiglie partecipano in modoattivo alla vita della scuola e contribuiscono alla realizzazionedi iniziative di vario tipo.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoL’Istituto, che si caratterizza per un’ampia progettualità coerente con la mission e con il P.O.F., si colloca attivamente all’internodi una vivace rete territoriale su scala provinciale, regionale e nazionale. Negli anni 2013-2014 e 2014-2015, per esempio, è statocapofila di un progetto europeo (BEAMS) che ha coinvolto un I.C. che cura l’istruzione delle detenute di un Istituto carcerarioveneziano, ma più di frequente la scuola partecipa come partner a reti di progetti rivolti allo sviluppo di competenzeprofessionalizzanti e di Educazione degli adulti, al miglioramento delle competenze di base (lettura e competenza letteraria) e dicittadinanza, contro il disagio adolescenziale e in favore dell’inclusione. A questo scopo sono tante le convenzioni che, da moltianni, l’Istituto stipula con vari soggetti (Università, associazioni, ASL, altre scuole e altri Istituti Alberghieri, ecc.) ed è alta lafrequenza delle collaborazioni con esperti esterni.Ancora più positiva è l’attività dell’Istituto in materia di stage e di Alternanza Scuola Lavoro, tanto che tali azioni sono integratein modo organico nell’offerta formativa, con ricadute nella valutazione del percorso formativo degli studenti.Inoltre, nonostante la bassa partecipazione delle famiglie agli appuntamenti formali, la scuola dialoga con i genitori attraverso iloro rappresentanti nei CdC e d’Istituto, con riunioni pomeridiane apposite, attraverso le attività di orientamento nel territorio incollaborazione con le scuole di primo grado e con i Comuni e attraverso eventi didattici (pranzi/cene) delle classi terze,annualmente rivolti proprio alle famiglie. Vi è poi una buona risposta familiare alla richiesta dell’Istituto di contribuirevolontariamente al finanziamento delle attività laboratoriali enogastronomici e al miglioramento del decoro degli spazi.

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5 Individuazione delle priorita' Priorità e Traguardi

Obiettivi di processo

ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLAPRIORITA' (max 150caratteri spazi inclusi)

DESCRIZIONE DELTRAGUARDO (max 150

caratteri spazi inclusi)Risultati scolastici

Risultati nelle provestandardizzate nazionali

Potenziare le competenze dibase per migliorare gli esitidelle prove nazionali peravvicinarli alle scuole di nord-est con background simile.

Stabilizzare il trend di crescitadegli esiti delle provestandardizzate nazionali ediminuire la variabilità deirisultati tra le classi.

Competenze chiave e dicittadinanza

Sviluppare le competenzeciviche e sociali degli allievidel primo biennio permigliorare le relazioni di classee gli ambienti diapprendimento.

Contenere il numero dellesospensioni nel I biennioattraverso l’educazione alrispetto delle regolecomunitarie, alla responsabilitàe alla legalità.

Risultati a distanza

Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione (max 1500 caratteri spazi inclusi)L’Istituto rivela qualche criticità in più ambiti degli Esiti. In Risultati scolastici, p. es., la percentuale di ammessi alle classisuccessive per l’a. s. 2013-2014 è stata dell’87,72%, trend confermato nel 2014-2015, ma essendo molto più bassa nelle scuole diriferimento su scala provinciale, regionale (poco più del 77%) e nazionale (circa 70%), si è condivisa la scelta di rintracciare lepriorità nei due ambiti in cui le risultanze dell’analisi sono più negative. La prima è stata individuata in Risultati delle provenazionali, perché non tutte le classi hanno esiti allineati almeno con quelli delle scuole di Nord-est dal background socio-economico simile, a scapito dell’equità dei risultati tra le classi. Innovare le metodologie e le azioni didattiche comuni per classiparallele, anche attraverso la formazione dei docenti, avrebbe ricadute positive sullo sviluppo dei processi cognitivi implicatinelle prove nazionali e delle competenze di base tout court, con beneficio per tutti gli esiti degli apprendimenti. La secondapriorità è stata individuata in Competenze chiave e di cittadinanza. Visto l’alto numero di richiami scritti e di sospensioni neglianni 2013-2014 e 2014-2015, spesso commutati in attività socialmente utili, in questo ambito l’Istituto necessita di migliorare lecompetenze civiche e sociali degli allievi del I biennio, agendo sia sugli ambienti di apprendimento sia sulla gestione da parte deiCdC delle relazioni cognitivo-emotive degli e con gli allievi.

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVODI PROCESSO (max 150 caratteri

spazi inclusi)Curricolo, progettazione e valutazione Applicazione della progettazione

metodologico-didattica e valutativacomune, a sostegno delle competenze dibase e dell’equità degli esiti tra classi.

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Ambiente di apprendimento Promozione di figure di tutoraggio eattività e strumenti per migliorare laresponsabilità, la convivenza, le relazionidi classe e la loro gestione.

Inclusione e differenziazione

Continuita' e orientamento

Orientamento strategico e organizzazionedella scuola

Sviluppo e valorizzazione delle risorseumane

Formazione e valorizzazione dei docentiin funzione dell’innovazionemetodologica e del miglioramento deiprocessi di insegnamento-apprendimento

Integrazione con il territorio e rapporticon le famiglie

Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità (max 1500 caratterispazi inclusi)

L’Istituto, che ha già definito un proprio curricolo e concordato rubriche valutative e strumenti di progettazione comuni, hanecessità di intensificare la condivisone della progettazione didattica per competenze e per processi cognitivi trasversali, su cui sifondano anche le prove standardizzate nazionali, e di innovare diffusamente le metodologie. Per lavorare a sostegno dellecompetenze di base attraverso mirate azioni didattiche e valutative comuni, per classi parallele, in uscita oltre che in ingresso e initinere, è necessario partire dall’analisi delle prove INVALSI e dalla lettura e interpretazione dei risultati dell’Istituto da parte ditutti i docenti di Italiano e di Matematica, con momenti di riflessione con tutti i docenti delle materie teoriche del primo biennioper la condivisione degli processi da sostenere e migliorare.A ciò si aggiunge la necessità di ridurre gli interventi sanzionatori nel I biennio, migliorando gli ambienti e gli strumenti diapprendimento per agire sulla motivazione e sulla qualità delle relazioni di classe. A questo scopo può essere efficacel’istituzione di figure di tutor peer to peer e la realizzazione di specifiche attività mirate agli allievi più demotivati e indisciplinatie alle loro famiglie.Per l’una e l’altra priorità, è fondamentale il lavoro dei Dipartimenti e la formazione dei docenti su tre piani: didattica percompetenze, sviluppo delle competenze tecnologiche e multimediali, gestione delle relazioni di classe.

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