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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

anno scolastico 2014/15

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INDICE

Pag.

1 INTRODUZIONE 7

2 ANALISI DEL CONTESTO 8

3 UBICAZIONE DELL’ISTITUTO 10

4 DESCRIZIONE DELL’ISTITUTO 11

4.1 Orario della Segreteria 12

5 ATTIVITA’ DI RILIEVO DELL’ISTITUTO PER L’A. S 2014/2015 12

5.1 INNOVAZIONI TECNOLOGICHE 12

5.2 POLI FORMATIVI 13

5.3 REGISTRO ELETTRONICO 13

5.4 CORSI DI LINGUE 13

5.5 EIPASS - European Informatics Passport 13

5.6 CTS - Comitato Tecnico Scientifico 14

5.7 DIDATTICHE ALTERNATIVE 14 5.7.1 Progetto ITEC 14 5.7.2 Progetto Science Island 14 5.7.3 Progetto Ebook di scienze e chimica 14 5.7.4 Piattaforma Online Di Elearning “Sportello online Pitagora” 15 5.7.5 LIM 15 5.7.6 Classe Virtuale Di Scienze 15

6 LABORATORI 15

7 L’ORARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE 16

8 IL CALENDARIO SCOLASTICO 17

9 L’ORGANIZZAZIONE 18

9.1 Personale docente 18

9.2 Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa 19

9.3 Coordinatori di dipartimento 21

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9.4 Responsabile dei Serivizi di prevenzione e protezione 21

Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza 21

9.5 PERSONALE A.T.A. 21

10 RIFORMA GELMINI 23

11 I Percorsi formativi del nostro istituto 28

11.1 LICEO CLASSICO 28 11.1.1 Piano degli studi del liceo classico 29

11.2 LICEO SCIENTIFICO - Tradizionale 30 11.2.1 Piano degli studi del liceo scientifico tradizionale 31

11.3 LICEO SCIENTIFICO - Opzione Scienze applicate 32 11.3.1 Piano degli studi del liceo scientifico - Opzione scienze applicate 33

11.4 LICEO DELLE SCIENZE UMANE (ex Liceo Sociopsicopedagogico) 34 11.4.1 Piano degli studi del liceo delle scienze umane 35

11.5 Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attivita' e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali 36

11.6 ISTITUTO TECNICO - Profilo culturale, educativo e professionale 37 11.6.1 Indirizzi dell’Istituto Tecnico presenti nel nostro Istituto 39 11.6.2 Piano degli studi del Ist. Tecnico indirizzo”Informatica e Telecomunicazioni”

40 11.6.3 Piano degli studi del Ist. Tecnico indirizzo”Elettrico-Elettronico” 41

11.7 ISTITUTO PROFESSIONALE -Profilo culturale, professionale ed educativo 42 11.7.1 Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” 42 11.7.2 Piano degli studi del Istituto professionale indirizzo “Manutenzione ed

Assistenza tecnica” 45 11.7.3 Qualifica di Operatore Elettrico ed Operatore Elettronico 46

11.7.3.1 Figura dell Operatore Elettrico 46 11.7.3.2 Standard delle competenze tecnico professionali caratterizzanti la figura di

Operatore Elettrico 47 11.7.3.3 Figura dell Operatore Elettronico 52 11.7.3.4 Standandard delle competenze tecnico professionali caratterizzanti la

figura di Operatore Elettronico 53 11.7.4 Corsi IeFP attivati nel nostro Istituto 59

11.7.4.1 OPERATORE ELETTRICO 59 11.7.4.2 OPERATORE ELETTRONICO 60 11.7.4.3 CORSI ATTIVATI PER LE CLASSI PRIME 61

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12 AUTONOMIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO 62

12.1 L’Autonomia negli Istituti professionali 62

12.2 Vincoli dell’Autonomia 62

12.3 Normativa sull’ Autonomia 63 12.3.1 Quota Oraria 63 12.3.2 Costituzione di un comitato tecnico-scientificoe e utilizzo di esperti esterni

nell’ambito dell’Autonomia 64 12.3.3 Soprannumerarietà 64

12.4 L'utilizzo della quota di autonomia nell’indirizzo professionale del nostro Istituto 65

13 Area di professionalizzazione 66

13.1 L’Alternanza scuola-lavoro 66

13.2 D.L 15/04/2005, n. 77 "Definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro, a norma dell'articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53" 68

13.3 Progetto Terza Area VTIEL - V TIEN ptofessionale A.S. 2013/2014 75

14 METODOLOGIE DIDATTICHE ATTIVE E CENTRALITÀ DELLO STUDENTE 76

14.1 Dai saperi alle discipline 76

14.2 La scuola delle competenze 77

14.3 La valutazione 77

14.4 Gli indicatori di qualità 77 14.4.1 Criteri di misurazione e valutazione degli apprendimenti 79

15 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO 80

15.1 Criteri di valutazione del comportamento 80

15.2 Griglia di valutazione del comportamento 82

16 ORGANIZZAZIONE E TEMPISTICA DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO 85

17 CRITERI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA 87

18 CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO 91

19 CIRCOLARE N.94 - Valutazione periodica degli apprendimenti nei percorsi di istruzione secondariadi di grado. indicazioni operative per l’a.s. 2011/12. 95

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20 ATTIVITÀ DIDATTICHE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE DELL’INSUCCESSO ED AL RECUPERO SCOLASTICO . 100

21 ORGANI COLLEGIALI 101

21.1 Consiglio d’Istituto 101

21.2 Giunta esecutiva 102

21.3 Collegio dei docenti 103

21.4 Dipartimenti disciplinari 104

21.5 Consigli di classe 105

22 COORDINATORI DI CLASSE 2014-2015 108

23 INCONTRI POMERIDIANI CON LE FAMIGLIE 110

24 COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI 111

25 ORGANO DI GARANZIA 112

26 REGOLAMENTO D’ISTITUTO 114

27 PROGETTI DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 115

27.1 UN’ALTA FILOSOFIA…NOI CON L’IISF 117

27.2 ERASMUS GARDENING - Culture and Scienze 118

27.3 CORSO PER CONSEGUIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE EIPASS 119

27.4 SPORTELLO ASCOLTO 119

27.5 CORSI ALPHA TEST 120

27.6 PROGETTO QUALITA’ 121

27.7 LABORATORIO MUSICALE “Comporre una canzone” 121

27.8 COMUNICARE CON LA MUSICA 123

27.9 PET THERAPY 123

27.10 CONTINUITÀ VERTICALE CON SS.MM. = ORIENTARE ALUNNI E GENITORI 124

27.11 SPERIMENTIAMOCI ……ancora 124

27.12 LA PAGINA CHE NON C’ERA 125

27.13 IMPARARE AD IMPARARE 126

28 I POLI FORMATIVI 126

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29 PIANO INTEGRATO PER L’A.S. 2014/2015 DEGLI INTERVENTI DEL FSE “COMPETENZE PER LO SVILUPPO” E DEL FESR “AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO” DEI PON 2007-2013 129

29.1 Obiettivo C: Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani 130 29.1.1 PON Azione C1 130 English across boundaries 130 Speaking English fluently 130 Speak easy 130

Caratteristiche destinari 130 Obiettivi 130 Metodologie 131 Specifiche informazioni collegate ai progetti 131

29.1.2 PON Azione C5 132 Realizzazione di sistemi Elettrici/Elettronici con apparecchiature programmabili 132 Il cloud computing e la realizzazione di un caso esemplificativo nella scuola 132 Con l'Europa investiamo nel vostro futuro 132 La telefonia viaggia su Internet 132

Caratteristiche Destinari 132 Obiettivi 132 Metodologie 134 Specifiche informazioni collegate ai progetti 135

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1 INTRODUZIONE

Piano come “ progetto globale della scuola” e non un contenitore di una pluralità sconnessa di progetti

Offerta come piattaforma utile a proiettare il servizio-scuola nell’ottica di mercato

Formativa dal momento che il fine della singola Istituzione scolastica è ( art.1 DPR 275/99 ) la

realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione, che mirino allo sviluppo di nuove

generazioni in grado di poter vivere consapevolmente nella “ Società complessa della conoscenza”.

Il POF legittima la forte valenza progettuale della Scuola-Istituzione attraverso la

dichiarazione della propria “identità culturale e progettuale “ rispondente alle esigenze del contesto,

dell’utenza e in armonia con i dettami nazionali. L’Istituzione, pertanto, si identifica con i SAPERI

individuati come contenuto del processo di insegnamento-apprendimento,che vengono, poi, inseriti,

nel curricolo d’istituto attraverso la pratica del project management.

Nel POF convergono tutte le attività ed i progetti che costituiscono a livello operativo la

missione della scuola nella prospettiva (vision) del successo formativo dell’alunno alla luce

dell’analisi del contesto e delle potenzialità del discente.

Le finalità formative ed educative della nostra Offerta Formativa sono:

La promozione della crescita di ogni alunno nell’ottica del successo formativo attraverso una

progettazione efficace ed efficiente;

La garanzia dell’unitarietà culturale dell’impianto progettuale nella flessibilità e

diversificazione dei percorsi formativi ,capace di coniugare missione e visione educative;

La documentazione dell’iter formativo percorso dall’alunno.

La gestione “ educazionale “ del rapporto tra istituzione e territorio che dia un’immagine di una

comunità professionale educante che si pone come struttura sussidiaria del territorio.

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Gli Obiettivi generali del Piano sono :

• Favorire la diminuzione dell’abbandono e della dispersione scolastica;

• Favorire l’ampliamento, l’approfondimento e l’innalzamento qualitativo della formazione

degli studenti attraverso una più vasta e articolata offerta formativa,attenta ai bisogni

dell’utenza e alle richieste del mondo del lavoro;

• Garantire agli alunni percorsi di orientamento scolastico e professionale finalizzati alla

piena realizzazione del sé e delle proprie vocazioni

• Offrire agli studenti occasioni extra curriculari per il raggiungimento del successo

formativo

• Favorire una progressiva ottimizzazione dei servizi e delle risorse umane nell’ambito di

standard di qualità certificabili

2 ANALISI DEL CONTESTO

L’Istituto Pitagora è ubicato in un territorio che è nato per dare una risposta abitativa ai

cittadini di Pozzuoli, sfrattati dal Rione Terra e dal centro storico dopo il bradisismo del 1970.

Il rione Toiano rappresenta la prima frattura, il primo strappo nella storia di Pozzuoli, più

precisamente rappresenta l’inizio dell’azzeramento della storia di una comunità che è proseguita in

maniera inarrestabile fino ai nostri giorni, passando per la forte accelerazione dell’emergenza

bradisismica del 1983/84.

Il rione Toiano è posto al centro tra l’antica Pozzuoli e il “contemporaneo” megaquartiere di

Monterusciello, ed è il centro dell’attività amministrativa, dove si trovano la casa comunale, diverse

scuole e pochi negozi.

Tale situazione presenta caratteristiche di notevole ritardo economico e culturale, nonché un

tessuto sociale degradato ed un alto tasso di disoccupazione,che, come dimostrano i dati statistici ,

si attesta sul 22%-23%.

Risultano particolarmente colpiti da questo fenomeno i giovani con basso titolo di studio e le

donne. Inoltre la percentuale di abitanti sprovvisti di titolo di studio è molto alta, oscilla infatti tra Istituto Superiore Statale “Pitagora” – Pozzuoli (NA)

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il 70% e l’80% . Le condizioni svantaggiate delle famiglie di provenienza con un background di

disoccupazione, scarsa scolarizzazione e talvolta analfabetismo creano disagio nei ragazzi e molto

spesso sono causa di abbandoni precoci del percorso formativo o di insuccessi scolastici.

Tuttavia, attualmente la diffidenza dei Puteolani verso il Rione Toiano è molto scemata. Negli

ultimi anni il bacino di utenza dell’Istituto si è notevolmente ampliato, la platea scolastica non è

formata più soltanto da alunni provenienti da Rione Toiano, ma anche, ed in percentuale

considerevole, da alunni provenienti da tutto il territorio del comune di Pozzuoli.

Alla luce di una tale analisi il nostro Istituto si propone , attraverso il suo Progetto

Formativo, di continuare ad incidere positivamente sul miglioramento della qualità della vita di

questi ragazzi, anche perchè in una società non più solo italiana, ma europea, in un continuo

movimento evolutivo - integrativo, la scuola non può restare a guardare, in quanto la validità della

sua offerta formativa risiede nella capacità con cui essa si adatta e risponde alle esigenze del

sociale.

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3 UBICAZIONE DELL’ISTITUTO

Dove Siamo

COLLEGAMENTI SEPSA e CTP

CTP – P2B Via Fasano-Rione Toiano

CTP – SI50 Monteruscello-Pozzuoli

CTP – P15 Monteruscello-Toiano-Pozzuoli

CTP – P11N Monteruscello- Capomazza-Pozzuoli

CTP – P11R Monteruscello-Arco Felice-Pozzuoli

CTP – SI42 Qualiano-Monteruscello-Pozzuoli

CTP – P12R Pozzuoli-Licola (Via Cuma)

CTP – P18B Pozzuoli-Lago Patria

CTP – M1NB Mondragone-Napoli

SEPSA – Linea 7 Nisida-Monteruscello

SEPSA – Linea 1 Napoli-Monte di Procida

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informazioni su linee e orari:

numero verde 800-482644; www.sepsa.it ; www.ctpn.it.

informazioni su tariffe e abbonamenti:

www.unicocampania.it tel. 081 5513109 – 081 4201285

Ferrovia Cumana

Fermata di Arco Felice

4 DESCRIZIONE DELL’ISTITUTO

L'Istituto si sviluppa su una superficie di circa 6000 m² ed è circondato da grandi spazi verdi.

L’edificio si sviluppa su tre livelli:

Al piano terra, oltre agli uffici amministrativi sono situati : l’Auditorium con giardino interno,

la sala docenti, la biblioteca , la sala fotocopie, l’ufficio del Dirigente scolastico, l’ufficio dei

collaboratori del Dirigente scolastico, tutti i laboratori, la palestra, uno snackbar, n.15 aule e i

servizi igienici.

Al primo piano si trovano n.14 aule e servizi igienici.

Al secondo piano ci sono n.14 aule e servizi igienici.

L'edificio sarà tra breve munito di ascensore ed è, inoltre, dotato delle necessarie misure

antincendio, nonché di uscite e scale di sicurezza a norma di legge.

Codice Istituto nais00400c

Indirizzo Via Tiberio, 1

Città Pozzuoli (Napoli)

Telefono 0818555372

Fax 081 8662263

Indirizzo e-mail [email protected]

Sito web www. istitutostatalepitagora.it

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N. totale allievi iscritti 1107 ( maschi 618 - femmine 489 )

N. docenti 126

N. personale ATA 26

N. classi 49

4.1 Orario della Segreteria

Apertura al pubblico degli Uffici amministrativi

Lunedì – dalle ore 8,30 alle 10,30

Mercoledì – Sabato dalle ore 10,00 alle 12,00

Martedì – Giovedì dalle ore 15,00 alle 17,00

5 ATTIVITA’ DI RILIEVO DELL’ISTITUTO PER L’A. S 2014/2015

5.1 INNOVAZIONI TECNOLOGICHE

Recentemente, grazie a diversi finanziamenti comunitari, abbiamo ampliato e rinnovato i

principali laboratori d’indirizzo (Informatica – Elettrotecnica – Eletronica e Telecominicazioni).

L’istituto è stato interamente cablato in fibra ottica ed è dotato di una rete wireless con 24

access point che permette ai docenti ed agli studenti di beneficiare di contenuti didattici

multimediali.

Da sempre, inoltre, gli allievi e i docenti che in orario curriculare accedono ai laboratori

d’informatica per le attività didattiche nelle varie discipline d’indirizzo, hanno avuto la possibilità

di salvare i loro elaborati in cartelle centralizzate accessibili da qualunque computer della rete

scolastica e protette da password.

Oggi, grazie alla tecnologia Cloud, di cui l’istituto dispone, questi contenuti sono

raggiungibili anche da casa!

Inoltre, la scuola è partner di Microsoft e grazie al programma di formazione avanzata

Dreamspark è in grado di offrire ai propri studenti tutti i prodotti Microsoft GRATUITAMENTE.

I nostri studenti ricevono in anteprima le ultime versioni di Windows e tutti gli strumenti di

sviluppo utili a realizzare programmi per ogni piattaforma hardware.

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5.2 POLI FORMATIVI

La Regione Campania ha Approvato il Programma triennale 2013-2015 per la strutturazione

di un sistema educativo innovativo e integrato con quello economico e produttivo, con la

costituzione dei Poli tecnico-professionali.

L'obiettivo dei Poli Formativi è potenziare l'istruzione tecnica e professionale di qualità-

Il nostro Istituto ha aderito a ben 3 poli, rispettivamente nei comparti

ICT (Information and Communication Technology) - filiera: Mediatico-Audiovisivo

Efficienza energetica - filiera: Costruzioni e abitare

Teatraele e Musicale - filiera: Agribusiness - turismo beni culturali

5.3 REGISTRO ELETTRONICO

In questo anno scolastico è stato adottato il registro elettronico che oltre a semplificare il

lavoro dei Docenti, consente ai genitori di seguire in ogni momento, collegandosi al sito della

scuola e consultando il registro, l’andamento scolastico dei figli.

5.4 CORSI DI LINGUE

La scuola organizza in sede ed in collaborazione con Enti certificatori corsi per il

conseguiemnto di certificazioni linguistiche per alunni , docenti ed adulti, secondo il modello

europeo. I corsi sono gratuiti in caso di finanziamento europeo, o a pagamento.

5.5 EIPASS - European Informatics Passport

La scuola è ente certificatore EIPASS ed organizza corsi per allievi docenti e adulti ( gratuiti -

in caso di finanziamento europeo - o a pagamento) per il conseguimento di queste certificazioni. Al

fine di garantire l'acquisizione di competenze informatiche adeguate ad uno standard europeo, il

corso per il conseguimento della European Informatics Passport, ha come obiettivo quello di fornire

una preparazione agli allievi adeguata al superamento degli esami EIPASS, certificazione

riconosciuta in qualsiasi ambiente di lavoro a livello europeo ed utile ai fini dell’acquisizione di

crediti formativi all’Università.

Il corso fornisce le competenze necessarie per poter lavorare col PC - in modo autonomo o in

rete - nell'ambito di un'azienda, un ente pubblico,uno studio professionale, ecc

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5.6 CTS - Comitato Tecnico Scientifico

E’stato costituito per l’indirizzo ITI un comitato tecnico scientifico, composto da docenti ,

esperti del mondo del lavoro e della ricerca scientifico tecnologico.

Il CTS ha funzioni consultive e propositive per le organizzazioni delle aree di indirizzo e

l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità. Allo stesso tempo il CTS costituisce lo

strumento fondamentale per consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e delle

professioni e sviluppare le alleanze formative.

5.7 DIDATTICHE ALTERNATIVE

5.7.1 Progetto ITEC

Progetto Europeo proposto da INDIRE dove gli alunni, attraverso step progettualie l’utilizzo

di nuove tecnologie hanno sviluppato giochi didattici scientifici e video esperimenti.

http://itec.eun.org/web/guest;jsessionid=A983C456FAD3C9E9DD741679546770B1

5.7.2 Progetto Science Island

Percorsi di scienze attraverso la metodologia IBSE (Inquiry Based Science Education) in

collaborazione con INDIRE.

Su una piattaforma virtuale di INDIRE chiamata EdMondo, un gruppo di alunni hanno svolto

esperimenti reali e virtuali in un serius Game ambientato su un’isola virtuale tridimensionale.

Il progetto è stato presentato all'Università di Camerino al convegno "Giornate della scienza"

a settembre 2012 e al Linux day a Napoli ad ottobre 2012 ed è stato selezionato per il festival della

scienza “Scienze on stage 2013” che si è svolto in Polonia ad Aprile 2013.

http://www.scuola-digitale.it/ed-mondo/progetto/sperimentazioni-in-corso/

5.7.3 Progetto Ebook di scienze e chimica

Un gruppo di docenti ed alunni hanno sviluppato un Ebook di chimica (Libro digitale

interattivo) fruibile online. Il progetto è stato presentato a Città della scienza in occasione del

convegno Smart Technologies and Education ad aprile 2012, al DIDAMATICA a Taranto a

maggio 2012, ed a 3 giorni per la scuola a Città della scienza ad ottobre 2012.

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5.7.4 Piattaforma Online Di Elearning “Sportello online Pitagora”

Piattaforma in rete, dove docenti della scuola propongono lezioni fruibili online dagli alunni

5.7.5 LIM

In tutte le classi prime ed in tutti i laboratori sono svolte attività didattiche con l'utilizzo della

LIM (Lavagna interattiva multimediale).

5.7.6 Classe Virtuale Di Scienze

Sono state attivate sul sito https://www.edmodo.com/ , delle classi virtuali di scienze.

Le classi virtuali migliorano lo studio autonomo, svolto dagli studenti nell’orario extra

scolastico, infatti, esse sono utilizzate, per comunicare con la classe reale, segnalare siti utili per lo

studio, inviare esercizi che gli studenti rimandano svolti.

Inoltre la partecipazione alla comunity del sito, diviene fonte di nuovi spunti didattici per il

docente stesso.

6 LABORATORI

Nell’Istituto sono attivi n° 10 laboratori (dotati di oltre 80 compute)r, tutti dislocati al piano

terra:

⇒ I tre Laboratori d'Informatica sono dotati di postazioni multimediali cablate su rete LAN con accesso ad Internet. L'utilizzo delle postazioni è regolato da credenziali di accesso (nome utente e password) che, da un lato consentono il controllo da parte dei Docenti e, dall'altro lato, permettono agli alunni di accedere a risorse di rete condivise (cartelle di rete per la memorizzazione degli elaborati svolte nelle discipline d'indirizzo, stampanti, accesso ad internet).

Tutte le postazioni sono dotate dei principali software educativi e vengono utilizzate da tutti

gli alunni di tutti gli indirizzi per attività didattiche

Grazie alla presenza di Lavagne Multimediali Interattive dotate di video-proiettori, i

laboratori possono essere utilizzati anche per le esercitazioni e/o simulazioni oppure per

approfondire argomenti che vengono presentati su supporti multimediali.

Gli alunni durante l'accesso ai Laboratori sono sempre assistiti da un Docente e da un

Assistente Tecnico.

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Tutte le classi dell’Istituto possono utilizzare i laboratori d’Informatica previa prenotazione

del docente interessato.

⇒ Laboratorio di Elettrotecnica ⇒ Laboratorio di Elettronica e Telecomunicazione ⇒ Laboratorio di Sistemi e Controlli Automatici

I suddetti laboratori, rinnovati recentissimamente grazie a fondi FESR, sono utilizzati

esclusivamente dagli alunni dell’Istituto Tecnico Industriale e Professionale.

⇒ Laboratorio di Chimica

in cui sono disponibili attrezzature per esperimenti di analisi chimiche, osservazioni

scientifiche e biologiche.

Sono stati inoltre attivati nell’anno scolastico 2011-1012 ,grazie a fondi FESR (fondi europei

per lo sviluppo regionale), tre nuovi laboratori:

⇒ Laboratorio di Lingue ⇒ Laboratorio di Fisica ⇒ Laboratorio di Biologia

I laboratori, forniti di tutte le attrezzature di ultima generazioni, permettono lo svolgimento di

lezioni interattive al passo coi tempi .

7 L’ORARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Le lezioni iniziano alle ore 8.00 per tutte le classi.

L’orario delle lezioni è distribuito su

• cinque giorni, dal lunedì al venerdì, per le classi del liceo classico e scientifico, che hanno un orario settimanale inferiore a 30 ore;

• su sei giorni per tutti gli altri indirizzi;

• l’orario curricolare delle classi quarte e quinte dell’Istituto Professionale (30 + 6 ore di attività della terza area), è così distribuito: lunedì - n° 6 ore di attività della terza area; dal martedì al sabato – n° 30 ore.

Le ore sono tutte e sempre di sessanta minuti.

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8 IL CALENDARIO SCOLASTICO

Inizio Anno Scolastico: 15 settembre 2014

Termine Anno Scolastico: 10 giugno 2015

Il calendario delle festività, per l’A.S. 2014/2015 in conformità alle disposizioni vigenti è il

seguente:

• Festività Natalizie: dal 22 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015

• Festività Pasquali: dal 2 al 7 aprile 2015

• Altre Festività: 17 Febbraio (ultimo giorno di Carnevale)

Da aggiungere la festa del Santo Patrono 16 novembre e le seguenti Feste Nazionali:

• tutte le domeniche;

• il 1° novembre, festa di tutti i Santi;

• l’8 dicembre, Immacolata Concezione;

• il 25 dicembre Natale;

• il 26 dicembre;

• il primo gennaio, Capodanno;

• il 6 gennaio, Epifania;

• il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);

• il 25 aprile, anniversario della liberazione;

• il primo maggio, festa del Lavoro;

• il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica

Sospensione delle attività scolastiche per delibera del Consiglio di Istituto nei giorni:

• 6 Dicembre 2015

• 16 Febbraio 2015

• 24 Aprile 2015

• 2 Maggio 2015

• 1 Giugno 2015

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L'anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri

INIZIO TERMINE Primo quadrimestre 15 SETTEMBRE 2014 31 GENNAIO 2015 Secondo quadrimestre 01 FEBBRAIO 2015 10 GIUGNO 2015

9 L’ORGANIZZAZIONE

9.1 Personale docente

Dirigente scolastico

prof. Cesare Fournier

Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale

rappresentanza, e' responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati

deI servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente

scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane.

In particolare, il dirigente scolastico organizza l'attivita' scolastica secondo criteri di efficienza e di

efficacia formative ed e' titolare delle relazioni sindacali.

Docenti collaboratori del Dirigente Scolastico

prof. Alessandra Guida (con funzioni vicarie)

prof. Antonio Bucciero

Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative il dirigente si avvale

di due docenti da lui individuati, ai quali delega specifici compiti.

Coordinatori Didattici

prof. Maria Dolores Vittoria

prof. Leonardo Di Fraia

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9.2 Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa

Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa

fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la

realizzazione e la gestione del Piano dell’Offerta Formativa dell’istituto e per la realizzazione di

progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola. Pertanto, il Collegio dei

Docenti individua, tra le risorse professionali presenti al suo interno, le figure idonee a svolgere le

funzioni strumentali per la realizzazione e la gestione del Piano dell’Offerta Formativa. Il suddetto

organo collegiale delibera, inoltre, i criteri di attribuzione, il numero delle funzioni, i destinatari e

le aree di competenza. Le aree ed i docenti individuati per l’anno scolastico 2014/15 sono:

AREA 1 : Coordinamento del Piano dell'Offerta Formativa – Viaggi di Istruzione

Prof. Raffaele Rivelli

o Revisione ed aggiornamento del P.O.F., documentazione e pubblicizzazione delle attività dell’Istituto

o Aggiornamento della modulistica ad uso interno ed esterno o Supporto all’attività di progettazione dei docenti, anche con l’utilizzo delle nuove

tecnologie e della biblioteca, ai fini del funzionamento dell’Istituto e dell’ampliamento dell’offerta formativa

o Coordinamento dell’attività di progettazione (raccolta ed analisi dei progetti, controllo della coerenza dei progetti con il P.O.F, valutazione delle attività del P.O.F.)

o Coordinamento delle attività extracurricolari: viaggi di istruzione in Italia ed all’estero e scambi culturali, ed uscite didatiche

o Diffusione tra i docenti delle notizie reperibili circa progetti, iniziative, concorsi e coordinamento della partecipazione degli alunni a certamina, concorsi, premi, ai fini della valorizzazione delle eccellenze

o Disponibilità di un’ora settimanale per ricevimento docenti

AREA 2 : Supporto allo sviluppo professionale ed al lavoro dei docenti

Prof. ssa Giovanna Arnone

o Individuazione dei bisogni formativi dei docenti o Redazione di una proposta di piano di formazione per i docenti e valutazione dell’efficacia

dei progetti di formazione realizzati o Produzione di materiali didattici utili all’elaborazione della progettazione didattica ed alla

sua concreta attuazione

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o Supporto ai docenti nelle procedure della programmazione annuale e della sua verifica in itinere, nella stesura della relazione finale disciplinare, nell’attività di elaborazione, monitoraggio e rettifica degli strumenti per la valutazione oggettiva degli alunni

o Coordinamento dei coordinatori di classe e dei coordinatori di dipartimento o Accoglienza dei nuovi docenti e coordinamento dei docenti tutor o Disponibilità di un’ora settimanale per ricevimento docenti

AREA 3

Interventi e servizi per gli studenti

Prof. ssa Ivana Romeo

o Elaborazione di una programmazione didattica relativa agli interventi di recupero, in sinergia con i coordinatori di dipartimento ed i coordinatori di classe

o Organizzazione degli interventi di recupero/approfondimento; o Raccolta dati Invalsi e sui debiti formativi assegnati al termine dell’anno scolastico; o Definizione del calendario dei corsi di recupero extracurriculari o Coordinamento delle attività extracurricolari: visite didattiche o Disponibilità di un’ora settimanale per ricevimento docenti

Coordinamento gruppo H

Prof. sse Annunziata De Vivo - D'Isanto Michela

o Referente progetti salute o Coordinamento delle attività dello Sportello di ascolto per alunni e genitori o Raccordo con i Consigli di classe per facilitare l’inserimento degli studenti con difficoltà

comportamentali e relazionali o Raccordo interistituzionale con la ASL territoriale o Disponibilità di un’ora settimanale per ricevimento docenti

Orientamento in Entrata ed Uscita

Prof. sse Raffaella Bosso - Maria Laura Vanorio

o Coordinamento delle attività di continuità ed orientamento in entrata e di riorientamento in itinere

o Referente progetti per l’Accoglienza o Rapporti con la rappresentanza studentesca o Coordinamento delle attività di accoglienza e di orientamento in uscita o Promozione e diffusione delle opportunità di collaborazione offerte dal territorio e raccordo

interistituzionale con gli Enti esterni o Disponibilità di un’ora settimanale per ricevimento docenti

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9.3 Coordinatori di dipartimento

Bacchiani Aida coordinatore del dipartimento – Area umanistica – Materie Letterarie

da nominare coordinatore del dipartimento – Area umanistica – Materie letterarie, latino, greco, Disegno e storia dell’arte nei Licei

Formisano Carmela coordinatore del dipartimento – Area umanistica – Inglese

De Simone Antonio coordinatore del dipartimento – Area Tecnica – Elettronica e lab. – Tecnologia e Disegno – Elettrotecnica e lab. – Tecnologia meccanica e lab.

Buonajuto Andrea coordinatore del dipartimento – Area umanistica – Pedagogia, Sociologia, Filosofia, Storia e Diritto IRC

Illiano Pasquale coordinatore del dipartimento – Area Scientifica – Matematica e Fisica

Quintale Andrea coordinatore del dipartimento – Area Scientifica – Informatica

Cannada Paola coordinatore del dipartimento – Area Scientifica – Scienze chimica e lab.

Roberto Massaro coordinatore del dipartimento – Area psico - motoria – Educazione Fisica

9.4 Responsabile dei Serivizi di prevenzione e protezione

Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza

Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione

arch. Volpe Ernesto

Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)

prof. Calabrese Marco

9.5 PERSONALE A.T.A.

Direttore dei servizi generali e amministrativi

Dott. Molea Monica

Il Direttore s.g.a. coadiuva il Dirigente scolastico e sovrintende, con autonomia operativa,

nell'ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi

ed ai servizi generali dell'istituzione scolastica, coordinando il personale assistente amministrativo,

tecnico ed ausiliario.

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Assistenti amministrativi ( n° 7 unità )

Gli assistenti amministrativi eseguono attività lavorativa richiedente specifica preparazione

professionale e capacità di esecuzione delle procedure per la definizione ed esecuzione degli atti a

carattere amministrativo, contabile, di ragioneria e di economato, anche con l'utilizzazione di

strumenti di tipo informatico. Hanno competenza diretta della tenuta dell'archivio e del protocollo.

Assistenti tecnici (n° 8 unità )

gli assistenti tecnici sono addetti alla conduzione tecnica dei laboratori, officine e reparti di

lavorazione, garantendone l’efficienza e la funzionalità. Inoltre svolgono la funzione di supporto

tecnico allo svolgimento delle attività didattiche.

Collaboratori scolastici ( n°10 unità )

I collaboratori scolastici eseguono, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità

connessa al corretto svolgimento del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite

che richiedono una preparazione non specialistica. Sono addetti ai servizi generali della scuola con

compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente

antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di

pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, di collaborazione

con i docenti. Essi prestano ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell'accesso dalle aree

esterne alle strutture scolastiche e all’interno e nell'uscita da esse.

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10 RIFORMA GELMINI

Con il termine riforma Gelmini si identificano tutti i provvedimenti scolastici voluti dal

ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Mariastella Gelmini, iniziati

ufficialmente con la legge 133/2008 e proseguiti con legge 169/2008, il cui scopo principale è

quello di riformare il sistema scolastico italiano. La riforma è entrata in atto il 1º settembre 2009

per la scuola primaria e secondaria di primo grado, mentre per la scuola secondaria di secondo

grado il 1º settembre 2010.

Indichiamo qui di seguito le novità più salienti della riforma

Cittadinanza e Costituzione È la nuova disciplina, introdotta in tutte le scuole di ogni ordine e grado, che oltre ai temi dell’educazione civica comprende anche l’educazione ambientale, l’educazione alla legalità, ai valori del volontariato e l’educazione stradale

Scuola Digitale Il progetto Scuola Digitale nasce per innovare la didattica attraverso l’uso delle tecnologie informatiche, tra cui le Lavagne Interattive Multimediali (LIM) e quelle previste dal progetto Cl@ssi 2.0; è stata incentivata la diffusione dell’e-book, il libro di testo in versione digitale da affiancare a quello in versione cartacea; le famiglie possono consultare online, sui siti delle scuole, le pagelle degli studenti. Gli istituti inoltre possono organizzare sistemi per avvisare via sms i genitori quando i ragazzi sono assenti. Contenimento della spesa per i libri di testo Introdotti tetti di spesa per i libri; gli insegnanti devono scegliere libri di testo che abbiano un prezzo inferiore ai tetti di spesa fissati dal Ministero. In questo modo è possibile tenere maggiormente sotto controllo il costo dei libri e andare incontro alle richieste delle famiglie; i testi scelti inoltre non potranno essere cambiati per almeno 5 anni nella primaria e 6 nella secondaria. Voti in decimi Le pagelle degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado sono compilate con i voti numerici. Solo per l’insegnamento della religione cattolica la valutazione è ancora espressa attraverso un giudizio sintetico formulato dal docente. Voto in condotta Introdotto il voto in condotta. Nella scuola secondaria di II grado viene espresso attraverso un voto numerico che fa media e determina quindi l’attribuzione dei crediti scolastici; il 5 in condotta è assegnato per gravi violazioni dei doveri definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, purché prima sia stata inflitta allo studente una sanzione disciplinare (una sorta di cartellino giallo); l’insufficienza in condotta deve essere motivata con giudizio sintetico e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale. Comporta la non ammissione all’anno successivo.

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Nuovo esame di stato Nella scuola secondaria di II grado per essere ammessi all’esame di Stato gli studenti devono conseguire la sufficienza in tutte le materie, compresa la condotta; Ammissione all’anno successivo Nella scuola secondaria di II grado, per essere ammessi all’anno successivo è necessario conseguire la sufficienza in tutte le materie; Resta la sospensione del giudizio per gli studenti che non conseguono il 6 in tutte le discipline. Gli alunni sospesi nel giudizio, per essere promossi alla classe successiva, devono recuperare le insufficienze entro l’inizio del nuovo anno scolastico; l’educazione fisica concorre alla determinazione della media dei voti e quindi del credito formativo. I nuovi licei I nuovo licei sono stati riorganizzati in 6 indirizzi così suddivisi:

• Liceo artistico, così articolato: • arti figurative; • architettura e ambiente; • audiovisivo e multimedia; • design; • grafica; • scenografia.

• Liceo delle scienze umane: È una delle novità della riforma. Sostituisce il liceo sociopsicopedagogico portando a regime le sperimentazioni avviate negli anni scorsi. Il piano di studi di questo indirizzo si basa sull’approfondimento dei principali campi di indagine delle scienze umane, della ricerca pedagogica, psicologica e socio-antropologico-storica.

• Nell'opzione sezione economico-sociale saranno approfonditi i nessi e le interazioni fra le scienze giuridiche, economiche, sociali e storiche.

• Liceo classico: Introdotto l’insegnamento di una lingua straniera per l’intero quinquennio. Sono potenziate anche l’area scientifica e la matematica.

• Liceo musicale e coreutico: È l’altra novità della riforma. Si articola nelle due sezioni musicale e coreutica.

• Liceo scientifico: Aumenta il peso della matematica e delle discipline scientifiche. La nuova opzione delle “Scienze applicate” raccoglie l’eredità della sperimentazione “Scientifico-tecnologica”.

• Liceo linguistico: Il liceo linguistico prevede l’insegnamento di 3 lingue straniere. Dal terzo anno un insegnamento non linguistico sarà impartito in lingua straniera e dal quarto un secondo insegnamento potrà essere impartito in lingua straniera.

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Potenziamento lingue straniere Presenza obbligatoria dell’insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni ed eventualmente di una seconda lingua usando la quota di autonomia. Nel quinto anno una disciplina non linguistica potrà essere insegnata in inglese. CLIL Potenziamento dell’asse matematico-scientifico Aumentano le ore di matematica e scienze per potenziare la preparazione scientifica degli studenti. Discipline giuridiche ed economiche Sono presenti nel liceo scienze umane e nell’opzione economico-sociale. E’ possibile introdurle anche negli altri indirizzi utilizzando la quota di autonomia. Lingua latina Il latino è confermato nel liceo classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane. Negli altri indirizzi è previsto come opzione. Rapporto più forte con il mondo del lavoro e l’università Possibilità, a partire dal secondo biennio, di svolgere parte del percorso di studi attraverso stage, tirocini o in collegamento con il mondo dell’alta formazione (università, accademie, conservatori, istituti tecnici superiori). I nuovi istituti tecnici La riforma mette fine alla frammentazione degli indirizzi e rafforza il riferimento ad ampie aree scientifiche e tecniche di rilevanza nazionale. Gli istituti tecnici si dividono in 2 settori (Economico; Tecnologico) e 11 indirizzi. L’orario settimanale sarà di 32 ore. Le ore di lezione dureranno 60 minuti.

Due indirizzi per il settore economico:

• Amministrativo, finanza e marketing; • Turismo.

Nove indirizzi per il settore tecnologico:

• Meccanica, meccatronica ed energia; • Trasporti e logistica; • Elettronica ed elettrotecnica; • Informatica e telecomunicazioni; • Grafica e comunicazione; • Chimica, materiali e biotecnologie; • Sistema moda; • Agraria e agroalimentare e industria; • Costruzioni, ambiente e territorio.

Tutti gli attuali corsi di ordinamento e le relative sperimentazioni confluiranno Istituto Superiore Statale “Pitagora” – Pozzuoli (NA)

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gradualmente nel nuovo ordinamento.

Struttura del percorso didattico (2+2+1) Il percorso didattico degli istituti tecnici è strutturato in:

• un primo biennio dedicato all’acquisizione dei saperi e delle competenze previste per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e degli apprendimenti che introducono progressivamente agli indirizzi;

• un secondo biennio e un quinto anno, che costituiscono un complessivo triennio in cui gli indirizzi possono articolarsi nelle opzioni richieste dal territorio, dal mondo del lavoro e delle professioni;

• il quinto anno si conclude con l’Esame di Stato.

Centralità delle attività di laboratorio E' previsto lo sviluppo della didattica in laboratorio, considerata uno strumento efficace in tutti gli ambiti disciplinari. Relativamente agli indirizzi del settore Tecnologico le ore riservate agli insegnamenti tecnico-pratici sono così organizzate:

• 264 ore nel biennio; • 891 nel triennio (561 ore in terza e quarta, 330 in quinta).

Più inglese Vengono incrementate le ore di studio della lingua inglese ed è prevista la possibilità di introdurre lo studio di altre lingue straniere. Insegnamento di scienze integrate E’ previsto l’insegnamento di scienze integrate al quale concorrono, nella loro autonomia, le discipline di Scienze della Terra e Biologia, di Fisica e Chimica per potenziare la preparazione scientifica degli studenti. Rafforzato il rapporto con il mondo del lavoro e delle professioni Le norme introdotte hanno l’obiettivo di creare un rapporto più stretto con il mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato e il privato sociale, attraverso la diffusione di stage, tirocini e l’alternanza scuola-lavoro. I nuovi istituti professionali Con il riordino dell’istruzione professionale si supera la sovrapposizione con l’istruzione tecnica ponendo le basi per un raccordo organico con il sistema d’istruzione e formazione professionale di competenza delle regioni.

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Gli istituti professionali si articolano in 2 macrosettori (Servizi; Industria e Artigianato) articolati in 6 indirizzi:

Settore dei Servizi:

Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale;

• Servizi socio-sanitari; • Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera; • Servizi commerciali.

Settore Industria e artigianato:

• Produzioni artigianali e industriali; • Servizi per la manutenzione e l’assistenza tecnica. • Tutti gli attuali corsi di ordinamento e le relative sperimentazioni degli istituti

professionali confluiranno gradualmente nel nuovo ordinamento.

Ore di insegnamento: Gli istituti professionali avranno un orario settimanale corrispondente di 32 ore di lezione. Saranno ore da 60 minuti effettivi. La struttura del percorso 2+2+1: Il percorso è articolato in 2 bienni e 1 quinto anno (il secondo biennio è articolato in singole annualità per facilitare i passaggi tra diversi sistemi di istruzione e formazione) Offerta coordinata con la formazione professionale regionale Gli istituti professionali potranno utilizzare le quote di flessibilità per organizzare percorsi per il conseguimento di qualifiche di durata triennale, di diplomi professionali di durata quadriennale nell’ambito dell’offerta coordinata di istruzione e formazione professionale programmata dalle Regioni nella loro autonomia, sulla base di accordi con il Miur.

Inoltre, sono state istituite attività alternative all’insegnamento della religione cattolica per

quegli allievi che non si avvalgono dello studio di questa disciplina.

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11 I Percorsi formativi del nostro istituto

11.1 LICEO CLASSICO

“Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura

umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo

nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un

profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri

degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche

alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di

elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le

conoscenze e le abilità e a maturare le competenze a ciò necessarie” (Art. 5 comma 1).

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di

apprendimento comuni, dovranno:

• aver raggiunto una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei

suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, istituzionale, filosofico,

scientifico), anche attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed

essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione

critica del presente;

• avere acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi

greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche

(morfosintattiche, lessicali, semantiche) e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica

e retorica, anche al fine di raggiungere una più piena padronanza della lingua italiana in

relazione al suo sviluppo storico;

• aver maturato, tanto nella pratica della traduzione quanto nello studio della filosofia e

delle discipline scientifiche, una buona capacità di argomentare, di interpretare testi

complessi e di risolvere diverse tipologie di problemi anche distanti dalle discipline

specificamente studiate;

• saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e saper

collocare il pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione umanistica.

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11.1.1 Piano degli studi del liceo classico

1° biennio 2° biennio 5° anno 1°

anno 2°

anno 3°

anno 4°

anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua e cultura latina 165 165 132 132 132

Lingua e cultura greca 132 132 99 99 99

Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99

Storia 99 99 99

Storia e Geografia 99 99

Filosofia 99 99 99

Matematica* 99 99 66 66 66

Fisica 66 66 66

Scienze naturali** 66 66 66 66 66

Storia dell’arte 66 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 891 891 1023 1023 1023

* con Informatica al primo biennio

** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica

(CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o

nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di

organico ad esse annualmente assegnato.

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11.2 LICEO SCIENTIFICO - Tradizionale

Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e

tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della

matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le

conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca

scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando

la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica

laboratoriale” (art. 8 comma 1).

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di

apprendimento comuni, dovranno:

1. aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-

filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche

in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle

scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;

2. saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;

comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della

matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale ed usarle in particolare

nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;

3. saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la

risoluzione di problemi;

4. aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e

naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso

sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine

propri delle scienze sperimentali;

5. essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico

nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con

attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche,

in particolare quelle più recenti;

6. saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.

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11.2.1 Piano degli studi del liceo scientifico tradizionale

1° biennio 2° biennio

5° anno 1° anno

2° anno

3° anno

4° anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua e cultura latina 99 99 99 99 99

Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99

Storia e Geografia 99 99

Storia 66 66 66

Filosofia 99 99 99

Matematica* 165 165 132 132 132

Fisica 66 66 99 99 99

Scienze naturali** 66 66 99 99 99

Disegno e storia dell’arte 66 66 66 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 891 891 990 990 990

* con Informatica al primo biennio

** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL)

compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area

degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad

esse annualmente assegnato.

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11.3 LICEO SCIENTIFICO - Opzione Scienze applicate

“Nell’ambito della programmazione regionale dell’offerta formativa, può essere attivata

l’opzione “scienze applicate” che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli

studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze

matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e alle loro applicazioni”

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di

apprendimento comuni, dovranno:

1. aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni

operative di laboratorio;

2. elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle

procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica;

3. analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;

4. individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici,

matematici, logici, formali, artificiali);

5. comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;

6. saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla

modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione

dell’informatica nello sviluppo scientifico;

7. saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.

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11.3.1 Piano degli studi del liceo scientifico - Opzione scienze applicate

1° biennio 2° biennio

5° anno 1° anno

2° anno

3° anno

4° anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99

Storia e Geografia 99 99

Storia 66 66 66

Filosofia 66 66 66

Matematica 165 132 132 132 132

Informatica 66 66 66 66 66

Fisica 66 66 99 99 99

Scienze naturali* 99 132 165 165 165

Disegno e storia dell’arte 66 66 66 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 891 891 990 990 990

* Biologia, Chimica, Scienze della Terra

N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL)

compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area

degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad

esse annualmente assegnato.

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11.4 LICEO DELLE SCIENZE UMANE (ex Liceo Sociopsicopedagogico)

“Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei

fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida

lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze

necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza

dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane” (art. 9

comma 1).

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di

apprendimento comuni, dovranno:

aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane

mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e

socio-antropologica;

aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi

del passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative,

relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella

costruzione della civiltà europea;

saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche,

filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-

educativo;

saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà

sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai

luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al

mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali;

possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le

principali metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media

education.

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11.4.1 Piano degli studi del liceo delle scienze umane

1° biennio 2° biennio 5° anno 1°

anno 2°

anno 3°

anno 4°

anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti Orario annuale

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua e cultura latina 99 99 66 66 66

Storia e Geografia 99 99

Storia 66 66 66

Filosofia 99 99 99

Scienze umane* 132 132 165 165 165

Diritto ed Economia 66 66

Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99

Matematica** 99 99 66 66 66

Fisica 66 66 66

Scienze naturali*** 66 66 66 66 66

Storia dell’arte 66 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33

891 891 990 990 990

* Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia

** con Informatica al primo biennio

*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL)

compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area

degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad

esse annualmente assegnato.

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11.5 Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le

attivita' e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali

DECRETO 7 ottobre 2010 , n. 211

DEL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

Il presente decreto,emanato dal Ministero dell’università e della ricerca, (scaricabile

all’indirizzo internet http://www.edscuola.eu/wordpress/?wpfb_dl=235 ) fornisce appunto le

Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attivita' e gli

insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali.

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11.6 ISTITUTO TECNICO - Profilo culturale, educativo e professionale

I percorsi degli Istituti Tecnici sono parte integrante del secondo ciclo del sistema di

istruzione e formazione di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, come

modificatodall’articolo 13 della legge 2 aprile 2007, n. 40.

Gli Istituti Tecnici costituiscono un’articolazione dell’istruzione tecnica e professionale

dotata di una propria identità culturale, che fa riferimento al profilo educativo, culturale e

professionale dello studente, a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e

formazione di cuiall’articolo 1, comma 5, del decreto legislativo n. 226/05.

L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e

tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea.

Costruita attraverso lo studio,l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di

carattere generale e specifico, tale identità è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi,

correlati a settori fondamentali per losviluppo economico e produttivo del Paese.

I percorsi degli istituti tecnici si articolano in un'area di istruzione generale comune e in aree

di indirizzo. I risultati di apprendimento di cui ai punti 2.1, 2.2 e 2.3 e agli allegati B) e C)

costituiscono il riferimento per le linee guida nazionali di cui all’articolo 8, comma 3, del

presente regolamento, definite a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica delle

istituzioni scolastiche. Le linee guida comprendono altresì l’articolazione in competenze,

abilità e conoscenze dei risultati di apprendimento, anche con riferimento al Quadro europeo

delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European Qualifications Framework-EQF).

L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base,

acquisita

attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di

istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.

Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e

applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per

risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni

continue,assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei

risultati ottenuti.

Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1 del

decreto legge 1 settembre 2008 n. 137, convertito con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n.

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169,coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse

storicosociale e giuridico-economico.

I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli

studenti di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all’università, al sistema

dell’istruzione e formazione tecnica superiore, nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per

l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.

I percorsi degli istituti tecnici sono caratterizzati da spazi crescenti di flessibilità, dal primo

biennio al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze poste

dall’innovazione tecnologica e dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle

professioni,nonché alle vocazioni del territorio. A questo fine, gli istituti tecnici organizzano

specifiche attività formative nell’ambito della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca e

sviluppo in costante raccordo con i sistemi produttivi del territorio.

Gli aspetti tecnologici e tecnici sono presenti fin dal primo biennio ove, attraverso

l’apprendimento dei saperi-chiave, acquisiti soprattutto attraverso l’attività di laboratorio,esplicano

una funzione orientativa. Nel secondo biennio, le discipline di indirizzo assumono connotazioni

specifiche in una dimensione politecnica, con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto

anno, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli

studi a livello terziario con particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche. Il

secondo biennio e il quinto anno costituiscono, quindi, un percorso unitario per accompagnare e

sostenere le scelte dello studente nella costruzione progressiva del suo progetto di vita, di studio e

di lavoro. Le metodologie sono finalizzate a valorizzare il metodo scientifico e il pensiero

operativo; analizzare e risolvere problemi; educare al lavoro cooperativo per progetti; orientare a

gestire processi in contesti organizzati. Le metodologie educano, inoltre, all’uso di modelli di

simulazione e di linguaggi specifici, strumenti essenziali per far acquisire agli studenti i risultati di

apprendimento attesi a conclusione del quinquennio. Tali metodologie richiedono un sistematico

ricorso alla didattica di laboratorio, in modo rispondente agli obiettivi, ai contenuti

dell’apprendimento e alle esigenze degli studenti, per consentire loro di cogliere concretamente

l’interdipendenza tra scienza, tecnologia e dimensione operativa della conoscenza .

Gli stage, i tirocini e l’alternanza scuola/lavoro sono strumenti didattici fondamentali per far

conseguire agli studenti i risultati di apprendimento attesi e attivare un proficuo collegamento con il

mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato ed il privato sociale.

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Gli istituti tecnici possono dotarsi, nell’ambito della loro autonomia, di strutture innovative,

quali i dipartimenti e il comitato tecnico-scientifico, per rendere l’organizzazione funzionale

al raggiungimento degli obiettivi che connotano la loro identità culturale.

Gli istituti tecnici per il settore tecnologico sono dotati di ufficio tecnico.

Gli istituti attivano modalità per la costante autovalutazione dei risultati conseguiti, con

riferimento agli indicatori stabiliti a livello nazionale secondo quanto previsto all’articolo 8, comma

2 , lettera c) del presente regolamento.

Ai fini di cui sopra possono avvalersi anche della collaborazione di esperti del mondo del

lavoro edelle professioni.

11.6.1 Indirizzi dell’Istituto Tecnico presenti nel nostro Istituto

In questo anno scolastico accanto all’indirizzo Informatico, già presente da molti anni nel

nostro Istituto, è stato attivato il primo anno dell’indirizzo Elettrico-Elettronico.

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11.6.2 Piano degli studi del Ist. Tecnico indirizzo”Informatica e Telecomunicazioni”

"INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI": ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

DISCIPLINE ore

1°biennio 2° biennio 5°anno secondo biennio e quinto anno costitui- scono un percorso formativo unitario

1A 2A 3A 4A SA Scienze integrate {Fisica) 99 99

di cui in compresenza 66* Scienza integrata {Chimica) 99 99

di cui in compresenza 66* Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafic:a 99 99

di cui in compresenza 66* Tecnologie infonnatiche 99

di cui in compresenza 66* Scienza e tecnologie applic:ate ** 99

DISCIPLINE COMUNI ALLE ARTICOLAZIONI "INFORMATICA" E "TELECOMUNICAZIONI" Complementi di matematica 33 33 Sistemi e reti 132 132 132 Tecnologie e progettazione di sistemi infonnatici e di telecomunicazioni 99 99 132 Gestione progetto, organizzazione d'impresa 99

ARTICOLAZIONE "INFORMATICA" lnformatlc:a 198 198 198 Telecomunicazioni 99 99

ARTICOLAZIONE "TELECOMUNICAZIONI" lnfonnatic:a 99 99 Telecomunlcazlonl 198 198 198

Totale ore annue di attività e inseanamenti di indirizzo

396 396 561 561 561

di cui in compresenza 264* 561* 330* Totale complesslvo ore 1056 1056 1056 1056 1056

*L'attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell'area di indirizzo dei

percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.

Le istituzioni scolastiche, nell'ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell'ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.

** I risultati di apprendimento della disciplina denominata "Scienze e tecnologie applicate",

compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all'insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio.

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11.6.3 Piano degli studi del Ist. Tecnico indirizzo”Elettrico-Elettronico”

1'ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA": ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

DISCIPLINE

ore

1° biennio

2° biennio

5° anno secondo biennio e quinto anno coslitui- scono un oercorso fonnativo unitario

1A 2A 3A 4A 5A Scienze integrate {Fisica) 99 99

di cui in compresenza 66* Scienze integrate {Chimica) 99 99

di cui in compresenza 66* Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 99 99

di cui in compresenza 66* Tecnologie infonnatiche 99

di cui in compresenza 66" Scienze e tecnologle appllcate .. 99

DISCIPLINE COMUNI ALLE ARTICOLAZIONI "ELETTRONICA", ''ELETTROTECNICA" ED "AUTOMAZIONE" Complementi di matematica 33 33 Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 165 165 198

ARTICOLAZIONI "ELETTRONICA" ED "ELETTROTECNICA" Elettrotecnica ed Elettronica 231 198 198 Sistemi automatici 132 165 165

ARTICOLAZIONE "AUTOMAZIONE" Elettrotecnica ed Elettronica 231 165 165 Siatemi automatici 132 198 198

Totale ore annue di attività e inseanamenti di indirizzo

396 396 561 561 561

di cui in comoresenza 264* 561* 330* Totale complessivo ora 1056 1056 1056 1056 1056

*L'attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell'area di indirizzo dei

percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.

Le istituzioni scolastiche, nell'ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell'ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.

**I risultati di apprendimento della disciplina denominata "Scienze e tecnologie

applicate", compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all'insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio.

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11.7 ISTITUTO PROFESSIONALE - Profilo culturale, professionale ed educativo

11.7.1 Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”

I percorsi degli istituti professionali hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze basate

sull'integrazione tra i saperi tecnico-professionali e i saperi linguistici e storico-sociali, da esercitare nei

diversi contesti operativi di riferimento. A conclusione dei percorsi degli istituti professionali, gli studenti

sono in grado di:

- agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione,

in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali,

sociali e professionali;

- utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento

razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e

dei suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;

-utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze

comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e

professionali;

-riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura,

delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, a partire dalle

componenti di natura tecnico-professionale correlate ai settori di riferimento;

-riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed

antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e

le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;

-stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia

in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

-utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per

interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;

-riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali;

-individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale,

anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della

comunicazione in rete;

-utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e

approfondimento disciplinare;

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-riconoscere i principali aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività

corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e

collettivo;

-comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all'economia, all'organizzazione,

allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi;

-utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere

la realtà ed operare in campi applicativi;

-padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza

nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio;

-individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella

loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri;

- utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per obiettivi e alla necessità di

assumere responsabilità nel rispetto dell'etica e della deontologia professionale;

-compiere scelte autonome in relazione ai propri percorsi di studio e di lavoro lungo

tutto l'arco della vita nella prospettiva dell'apprendimento permanente;

-partecipare attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”

possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione

ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici,

anche marittimi.

Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali

(elettronica, elettrotecnica, meccanica,termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle

esigenze espresse dal territorio.

È in grado di:

controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle

specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente; osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi; organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al

funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi; utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei

processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono; gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento; reperire e interpretare documentazione tecnica; assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome

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responsabilità; segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche; operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza

tecnica” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’allegato A), di seguito

descritti in termini di competenze.

1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti.

2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e

tecnologie specifiche.

3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di

apparecchiature, impianti

e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.

4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di

intervenire nel montaggio, nella

sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite.

5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e

degli impianti .

6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando

alla fase di collaudo e installazione .

7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi

efficaci e economicamente correlati alle richieste.

Le competenze dell’indirizzo « Manutenzione e assistenza tecnica » sono sviluppate e integrate in

coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.

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11.7.2 Piano degli studi del Istituto professionale indirizzo “Manutenzione ed Assistenza tecnica”

Discipline ORE ANNUE

Primo biennio Secondo biennio 5° anno 1 2 3 4 5

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica

99

99

Scienze integrate (Fisica)

66

66 di cui in compresenza 66*

Scienze integrate (Chimica)

66

66 di cui in compresenza 66*

Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione

66

66

Laboratori tecnologici ed esercitazioni

99**

99**

132**

99**

99**

Tecnologie meccaniche e applicazioni

165

165

99

Tecnologie elettrico- elettroniche e applicazioni

165

132

99

Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione

99

165

264

Ore totali 396 396 561 561 561 di cui in compresenza 132* 396* 198*

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di

compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.

** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

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11.7.3 Qualifica di Operatore Elettrico ed Operatore Elettronico

L’ISS “PITAGORA” ha da sempre rilasciato, al termine del terzo anno dell’indirizzo professionale le

qualifiche di Operatore Elettrico ed Operatore Elettronico, e continua a farlo anche nell’attuale regime di

Sussidarietà.

11.7.3.1 Figura dell Operatore Elettrico

Denominazione della figura

OPERATORE ELETTRICO

Referenziazioni della figura

Professioni NUP/ISTAT correlate

6 Artigiani e operai specializzati e agricoltori 6.1.3.7 – Elettricisti nelle costruzioni civili ed assimilati

Attività economiche di riferimento: ATECO 2007/ISTAT

35. 35 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata Trasmissione di energia elettrica Distribuzione di energia elettrica

43.21 Installazione di impianti elettrici

Descrizione sintetica della figura

L’ Operatore elettrico, interviene, a livello esecutivo, nel processo di realizzazione dell’impianto elettrico con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività con competenze relative all’installazione e manutenzione di impianti elettrici nelle abitazioni residenziali, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed industriali nel rispetto delle norme relative alla sicurezza degli impianti elettrici; pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, del cablaggio, della preparazione del quadro elettrico, della verifica e della manutenzione dell’impianto

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11.7.3.2 Standard delle competenze tecnico professionali caratterizzanti la figura di Operatore Elettrico

Competenze Tecnico Professionali in esito al triennio

L’operatore elettrico è in grado di:

1 Definire e pianificare fasi/successione delle operazioni da compiere sulla base delle

istruzioni ricevute e del progetto dell’impianto elettrico 2 Approntare strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base

del progetto, della tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso 3 Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di

manutenzione ordinaria 4 Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e

di contrastare affaticamento e malattie professionali 5 Effettuare la posa delle canalizzazioni, seguendo le specifiche progettuali 6 Predisporre e cablare l’impianto elettrico nei suoi diversi componenti, nel rispetto delle

norme di sicurezza e sulla base delle specifiche progettuali e delle schede tecniche 7 Effettuare le verifiche di funzionamento dell’impianto elettrico in coerenza con le

specifiche progettuali 8 Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti elettrici, individuando

eventuali anomalie e problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino

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COMPETENZA N. 1

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Utilizzare il progetto e la documentazione

tecnica per predisporre le diverse fasi di attività

• Consultare il progetto dell’impianto elettrico su software dedicato

• Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro

• Applicare modalità di pianificazione e organizzazioni delle attività nel rispetto delle norme di sicurezza e igiene

• Applicare metodiche e tecniche per la gestione dei tempi di lavoro

• Adottare procedure di monitoraggio e verifica della conformità delle attività a supporto del miglioramento continuo degli standard di risultato

• Normative di sicurezza, igiene, salvaguardia

ambientale di settore • Nozioni sulle funzioni principali sul software

per la progettazione di impianti elettrici • Principali terminologie tecniche di settore • Schemi elettrici per la rappresentazione di

impianti • Simbologia impianti elettrici • Tecniche di comunicazione organizzativa • Tecniche di pianificazione • Tipologie di impianti elettrici

COMPETENZA N. 2

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Individuare materiali, strumenti, attrezzature

per le diverse fasi di attività sulla base del progetto e della documentazione tecnica

• Applicare procedure e tecniche di approntamento strumenti e attrezzature

• Distinta dei materiali • Modalità di taratura degli strumenti di

controllo delle grandezze elettriche • Tecniche di utilizzo di strumenti e

attrezzature per la realizzazione di impianti elettrici

• Tipologia delle principali attrezzature di misura e di controllo

• Tipologie e caratteristiche del materiale per le reti elettriche

• Tipologie delle principali attrezzature e strumenti per la realizzazione di impianti elettrici

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COMPETENZA N. 3

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Applicare le tecniche di monitoraggio e

verificare l’impostazione e il funzionamento di strumenti e attrezzature

• Adottare modalità e comportamenti per la manutenzione ordinaria di strumenti e attrezzature

• Utilizzare metodiche per individuare eventuali anomalie di funzionamento

• Comportamenti e pratiche nella

manutenzione ordinaria di strumenti e attrezzature

• Procedure e tecniche di monitoraggio • Procedure e tecniche per l'individuazione e

la valutazione del malfunzionamento

COMPETENZA N. 4

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Applicare procedure, protocolli e tecniche di

igiene, pulizia e riordino degli spazi di lavoro • Adottare soluzioni organizzative della

postazione di lavoro coerenti ai principi dell’ergonomia

• Elementi di ergonomia • Procedure, protocolli, tecniche di igiene,

pulizia e riordino

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COMPETENZA N. 5

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Applicare tecniche di tracciatura e scanalatura • Individuare il posizionamento di scatole e

cassette di derivazione da incasso • Applicare tecniche di posizionamento e fissaggio • Utilizzare tecniche di sorpasso tra le

canalizzazioni e di raccordo con i quadri elettrici • Applicare procedure di giunzione dei canali

metallici

• Caratteristiche funzionali e campi di

applicazione delle canalizzazioni • Tecniche di taglio a misura, adattamento,

giunzione e fissaggio delle canalizzazioni • Tecniche di tracciatura, posizionamento e

fissaggio

COMPETENZA N. 6

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Identificare i cavi mediante targhette • Applicare metodi di separazione di cavi di

potenza e di segnale • Utilizzare tecniche di lavorazione della

lamiera e delle parti in plastica di un quadro elettrico

• Applicare metodi di collegamento dei cavi alle apparecchiature e ai quadri elettrici

• Utilizzare i dispositivi di protezione individuale

• Caratteristiche dei conduttori elettrici • Caratteristiche delle apparecchiature per

impianti elettrici civili ed industriali • Caratteristiche e campi di applicazione dei

dispositivi di protezione individuale (DPI) • Modalità di cablaggio • Schemi elettrici • Tecniche di installazione e adattamento

delle componenti dell’impianto • Tecniche di posa dei cavi e di lavorazione

del quadro elettrico • Tipologie di isolamento

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COMPETENZA N. 7

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Individuare e utilizzare strumenti di misura • Utilizzare tecniche di test di funzionamento

dell’impianto elettrico • Applicare procedure di verifica del

funzionamento dei dispositivi di protezione e sicurezza

• Applicare tecniche di compilazione dei moduli di verifica funzionale

• Modalità di compilazione della

documentazione di verifica di un impianto elettrico

• Normativa CEI di settore • Strumenti di misura e controllo • Tecniche di verifica di impianti elettrici

COMPETENZA N. 8

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Individuare le informazioni necessarie nella documentazione dell’impianto e nel registro di manutenzione dell’impianto elettrico

• Utilizzare tecniche di controllo del funzionamento

• Utilizzare tecniche di diagnosi delle anomalie • Individuare componenti difettosi e/o guasti • Applicare procedure di ripristino di

funzionamento • Utilizzare i dispositivi di protezione individuale

• Caratteristiche e campi di applicazione dei

dispositivi di protezione individuale (DPI) • Registri di manutenzione • Tecniche di manutenzione • Tecniche di messa in sicurezza

dell’impianto elettrico • Tecniche di misurazione di tensione e

segnali

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11.7.3.3 Figura dell Operatore Elettronico

Denominazione della figura

OPERATORE ELETTRONICO

Referenziazioni della figura

Professioni NUP/ISTAT correlate

6 Artigiani e operai specializzati e agricoltori 6.2.4.3 Riparatori di apparecchi radio, televisivi ed affini. 6.2.4.4 Installatori e riparatori di apparati telegrafici e telefonici.

Attività economiche di riferimento: ATECO 2007/ISTAT

26.20.00 Fabbricazione di computer e unità periferiche 33.20.02 Installazione di apparecchi elettrici ed elettronici per telecomunicazioni, di apparecchi trasmittenti radiotelevisivi, di impianti di apparecchiature elettriche ed elettroniche 43.21.02 Installazione di impianti elettronici (inclusa manutenzione e riparazione)

Descrizione sintetica della figura

L’ Operatore elettronico, interviene, a livello esecutivo, nel processo lavorativo con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività relative all’installazione e manutenzione di sistemi elettronici e alle reti informatiche nelle abitazioni, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed industriali; pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, dell’installazione di impianti telefonici e televisivi, di sistemi di sorveglianza e allarme, di reti informatiche; provvede inoltre alla verifica e alla manutenzione dell’impianto.

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11.7.3.4 Standandard delle competenze tecnico professionali caratterizzanti la figura di Operatore

Elettronico

Competenze Tecnico Professionali in esito al triennio

L’operatore elettronico è in grado di:

1 Definire e pianificare la successione delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni

ricevute e del progetto del sistema/rete elettronica 2 Approntare materiali, strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base

del progetto, della tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso 3 Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione

ordinaria 4 Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di

contrastare affaticamento e malattie professionali 5 Predisporre e cablare le canalizzazioni, i quadri e i cavi seguendo le specifiche progettuali 6 Installare sistemi elettronici per la ricezione e la comunicazione di segnali audio-video

seguendo le specifiche progettuali 7 Installare e configurare reti informatiche seguendo le specifiche progettuali 8 Assemblare e configurare personal computer in base alla documentazione tecnica di

riferimento e alle esigenze del cliente 9 Effettuare le verifiche di funzionamento del sistema o della rete in coerenza con le specifiche

progettuali, predisponendo la documentazione di verifica 10 Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di sistemi e reti, individuando eventuali

anomalie e problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino

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COMPETENZA N. 1

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Utilizzare il progetto e la documentazione

tecnica per predisporre le diverse fasi di attività

• Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro

• Applicare modalità di pianificazione e organizzazioni delle attività nel rispetto delle norme di sicurezza e igiene

• Applicare metodiche e tecniche per la gestione dei tempi di lavoro

• Adottare procedure di monitoraggio e verifica della conformità delle attività a supporto del miglioramento continuo degli standard di risultato

• Normative di sicurezza, igiene,

salvaguardia ambientale di settore

• Principali terminologie tecniche di settore • Schemi per la rappresentazione di

sistemi/reti elettroniche • Simbologia impianti elettronici e di

telecomunicazioni • Tecniche di comunicazione organizzativa • Tecniche di pianificazione • Tipologie di impianti elettronici

COMPETENZA N. 2

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Individuare materiali, strumenti,

attrezzature, per le diverse fasi di attività sulla base del progetto e della documentazione tecnica

• Applicare procedure e tecniche di approntamento strumenti e attrezzature

• Distinta dei materiali • Modalità di taratura degli strumenti di

controllo dei segnali • Tecniche di utilizzo di strumenti e

attrezzature per la realizzazione di sistemi/reti elettroniche

• Tipologia delle principali attrezzature di misura e di controllo

• Tipologie e caratteristiche del materiale per sistemi/reti elettroniche

• Tipologie delle principali attrezzature e ,strumenti per la realizzazione di sistemi/reti elettroniche

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COMPETENZA N. 3

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Applicare le tecniche di monitoraggio e

verificare l’impostazione e il funzionamento di strumenti e attrezzature

• Adottare modalità e comportamenti per la manutenzione ordinaria di strumenti e attrezzature

• Utilizzare metodiche per individuare eventuali anomalie di funzionamento

• Comportamenti e pratiche nella

manutenzione ordinaria di strumenti, attrezzature

• Procedure e tecniche di monitoraggio • Procedure e tecniche per

l'individuazione e la valutazione del malfunzionamento

COMPETENZA N. 4

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Applicare procedure, protocolli e tecniche

di igiene, pulizia e riordino degli spazi di lavoro

• Adottare soluzioni organizzative della postazione di lavoro coerenti ai principi dell’ergonomia

• Elementi di ergonomia • Procedure, protocolli, tecniche di

igiene, pulizia e riordino

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COMPETENZA N. 5

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Utilizzare tecniche di posa di

canalizzazioni • Utilizzare tecniche di installazione quadri

per le apparecchiature elettroniche o informatiche

• Utilizzare tecniche di stesura dei cavi • Utilizzare dispositivi di protezione

individuale

• Caratteristiche e campi di

applicazione dei dispositivi di protezione individuale

• Caratteristiche funzionali e campi di applicazione delle canalizzazioni

• Modalità di cablaggio • Modalità di identificazione dei

conduttori di potenza e di segnale • Tecniche di installazione dei quadri • Tecniche di

posizionamento delle

COMPETENZA N. 6

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Utilizzare tecniche per l’installazione di

apparecchiature elettroniche e informatiche

• Utilizzare tecniche di installazione e puntamento di antenne

• Applicare metodi di programmazione e taratura delle apparecchiature e delle centraline dei sistemi elettronici

• Caratteristiche di un impianto di

controllo • Caratteristiche tecniche di un

impianto per la ricezione di segnali via etere

• Principali tecnologie impiegate nella comunicazione telefonica e di trasmissione dati

• Schemi di collegamento di sistemi elettronici

• Tecniche di installazione, regolazione e taratura di apparecchiature elettroniche

• Tecniche di programmazione

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COMPETENZA N. 7

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Utilizzare tecniche di installazione sul

quadro delle apparecchiature informatiche

• Applicare metodi di configurazione di dispositivi e protocolli di rete

• Applicare procedure per l’installazione di software per la gestione della rete e sistemi a tutela della sicurezza dei dati

• Caratteristiche dei principali sistemi

operativi per i server • Caratteristiche tecniche e funzionali delle

reti e delle apparecchiature informatiche • Nozioni di comunicazione dati • Nozioni di sicurezza dei sistemi

informatici • Tecniche di configurazione dei server e

dei dispositivi di indirizzamento della rete

COMPETENZA N. 8

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Utilizzare tecniche di assemblaggio dei

componenti hardware di un personal computer

• Applicare metodi di configurazione del personal computer

• Utilizzare tecniche di installazione del sistema operativo e i software applicativi stand-alone

• Applicare metodi di configurazione per la sicurezza del sistema a livello locale

• Applicare metodi di test hardware e software

• Caratteristiche dei sistemi

operativi installabili su un personal computer.

• Caratteristiche dei software applicativi e programmi di utilità

• Caratteristiche tecniche e grado di compatibilità dei diversi componenti hardware costituenti un personal computer

• Gestione delle licenze software • Procedure per la gestione della

sicurezza in locale e in rete • Sistemi e modalità di testing di un

personal computer • Tecniche e strumenti di assemblaggio

di un personal computer

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COMPETENZA N. 9

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Individuare e utilizzare strumenti di

misura • Utilizzare tecniche di test di

funzionamento dell’impianto, del sistema o della rete

• Applicare procedure di verifica del funzionamento dei dispositivi

• Applicare tecniche di compilazione del rapporto di verifica funzionale

• Modalità di compilazione della

documentazione di verifica di un sistema, rete elettronica

• Normativa CEI di settore • Strumenti di misura e controllo • Tecniche di verifica di sistemi e reti

COMPETENZA N. 10

ABILITA’ MINIME

CONOSCENZE ESSENZIALI

• Individuare le informazioni necessarie

nella documentazione e nel registro di manutenzione del sistema o della rete

• Utilizzare tecniche di controllo del funzionamento di sistemi e reti

• Utilizzare tecniche di diagnosi delle anomalie

• Individuare componenti difettosi e/o guasti

• Applicare procedure di ripristino di funzionamento

• Utilizzare i dispositivi di protezione individuale

• Caratteristiche e campi di applicazione

dei dispositivi di protezione individuale (DPI)

• Registri di manutenzione • Tecniche di manutenzione • Tecniche di messa in sicurezza del

sistema/rete • Tecniche di misurazione di segnali

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11.7.4 Corsi IeFP attivati nel nostro Istituto

11.7.4.1 OPERATORE ELETTRICO Con la collaborazione dei poli formativi, nell’attuale anno scolastico, l’Istituto organizzerà 2 corsi

per il rilascio della Qualifica di Operatore Elettrico con 2 differenti curvature di specializzazione .

Un primo corso per “Tecnico delle attività di illuminazione di spettacoli teatrali ed eventi dal vivo”

tenuto in colabolarazione col Polo del settore teatrale e musicale.

Il Tecnico delle attività di illuminazione di spettacoli teatrali ed eventi dal vivo è un operatore

illuminotecnico specializzato nell’ambito dello spettacolo, che si occupa di curare l’illuminazione di

spettacoli teatrali ed eventi dal vivo.

Il corso ha un carattere laboratoriale ed è finalizzato principalmente ad acquisire tecniche

specialistiche per l’illuminazione di eventi dal vivo, con particolare riferimento allo spettacolo teatrale:

analisi, studio e realizzazione del piano luci in relazione alla drammaturgia, regia, coreografia e scenografia

dell’evento.

Il corso di Illuminotecnica, oltre a contribuire ad integrare le conoscenze degli allievi in materia di

allestimenti scenografici, si prefigge un ulteriore duplice obiettivo: fornire strumenti tecnici avanzati

per una più autorevole ideazione dell'evento scenico e mettere in grado l'operatore di esercitare un

pertinente controllo dell'allestimento, nel momento in cui esso viene effettivamente realizzato in un ambito

affascinante e complesso, in cui molte discipline artistiche confluiscono convivendo spesso in dinamica

competizione, la conoscenza di tecniche “altre” può contribuire non poco alla valorizzazione della propria,

fino al raggiungimento dell'equilibrio ottimale, requisito determinante per il buon livello professionale

della rappresentazione artistica.

Il corso vuole valorizzare, come momento fondante della formazione, l’esperienza artistica e

artigianale, interpretativa e realizzativa connessa alla produzione dello spettacolo teatrale, sviluppando

progetti in forte coesione con tutte le professionalità operanti sul palcoscenico.

Un secondo corso per “Operatore tecnico con competenza delle funzioni principali sul software per la

progettazione di impianti elettrici” tenuto in colabolarazione col Polo formativo del ICT del settore

Tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione.

Il percorso progettato si articola:

In una parte relativa allo sviluppo delle competenze di base il cui obiettivo è quello di fornire ai

giovani la preparazione di base attraverso l’acquisizione di competenze linguistiche, competenze

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matematiche, scientifiche – tecnologiche e competenze storiche e socio –economiche (che si svolge nel

contesto scolastico attraverso i laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti La.R.S.A.)

In una parte relativa allo sviluppo delle competenze tecnico professionali, con l'obiettivo di far

raggiungere agli studenti un'adeguata competenza professionale di settore, riconosciuta dal mercato del

lavoro locale, attraverso l'acquisizione di strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali a

fronteggiare le reali situazioni di lavoro caratterizzanti lo specifico processo produttivo o di servizio scelto

(che si svolge nel contesto scolastico attraverso il laboratorio di pratica professionale)

In una parte relativa allo stage, che ha l'obiettivo di integrare reciprocamente le attività formative

d'aula e di laboratorio con esperienze svolte nella concreta realtà dell'organizzazione di lavoro e di impresa

(che si svolgerà nei locali dell’azienda partner).

11.7.4.2 OPERATORE ELETTRONICO

E’ stato attivato anologamente un corso per la Qualifica di Operatore Elettronico in colabolarazione

col Polo del settore Efficienza Energetica.

Scopo del corso è di incentivare lo sviluppo del territorio grazie ad iniziative che promuovano e

facilitano la diffusione e l' innovazione tecnologica orientata alla efficienza energetica.

Di fronte alla complessità del problema energetico, per affrontare le innumerevoli sfide dal punto di

vista sia industriale sia formativo, è necessario adottare un approccio multidisciplinare, chiamato a

valorizzare e integrare competenze che non possono e non devono rimanere disgiunte. È importante creare

strutture in grado di assumere un ruolo autorevole e indipendente sul fronte dell’innovazione e della

formazione su temi a elevato contenuto tecnologico. In particolare, è importante nello scenario futuro il

presidio in tre macrosettori:

• produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica;

• tecnologie energetiche per i trasporti;

• ingegneria termica e uso razionale dell’energia.

La finalità dei corsi è il conseguimento di un attestato di qualifica professionale, idoneo sia per

l'inserimento diretto nel mondo del lavoro sia per il proseguimento degli studi.

Al termine delle’azione sono previsti gli esami di fine annualità e di fine percorso, realizzati così

come previsto dalle Linee Guida per la realizzazione degli esami relativi ai percorsi triennali di istruzione e

formazione professionale (IeFP) approvate con DD 18/2014.

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11.7.4.3 CORSI ATTIVATI PER LE CLASSI PRIME

Inoltre nell’ambito del percorso professionale “Manutenzione ed Assistenza tecnica” in

collaborazione col Polo formativo del ICT del settore Tecnologie dell’informazione e della

telecomunicazione sono stati intrapresi nelle due classi prime, due percorsi triennali di Istruzione e

Formazione Professionale individuati in regime di sussidiarietà integrativa per l’anno scolastico 2014/15.

Il primo anno ha carattere orientativo nell’area professionale scelta all’atto dell’iscrizione (Elettrica

o elettronica).

Il percorso progettato si articola:

in una parte relativa allo sviluppo delle competenze di base il cui obiettivo è quello di fornire ai

giovani la preparazione di base attraverso l’acquisizione di competenze linguistiche, competenze

matematiche, scientifiche-tecnologiche e competenze storiche e socio–economiche (che si svolge nel

contesto scolastico attraverso i laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti La.R.S.A. con docenti

della scuola)

in un’attività di orientamento professionale, che si svolgerà nei locali dell’azienda partner, con due

tutor didattici ed un tutor aziendale.

Con l’inserimento nella programmazione triennale del Polo tecnico-professionale di tutti i percorsi,

compreso questo che si sta descrivendo, nel Piano regionale dell’Offerta Formativa gli studenti e le loro

famiglie avranno la possibilità di conoscere con anticipo l’opportunità di assolvimento dell’obbligo di

istruzione nei percorsi IeFP.

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12 AUTONOMIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO

12.1 L’Autonomia negli Istituti professionali

Si tratta di una quota oraria del piano di studi che viene rimessa direttamente alle singole

istituzioni scolastiche.

Con tale quota è possibile:

− potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, con particolare

riferimento alle attività di laboratorio

− attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti

dal piano dell'offerta formativa.

Inoltre, nell'ambito delle dotazioni organiche del personale docente determinate annualmente,

è prevista la possibilità di assegnare un contingente potenziato di organico alle singole istituzioni

scolastiche e/o di renderlo disponibile attraverso gli accordi di rete .

12.2 Vincoli dell’Autonomia

L’utilizzo della quota di autonomia

− non deve determinare esuberi di personale né nell'immediato né a regime

− non deve determinare la trasformazione di cattedre interne in cattedre orario esterne

− non può essere superiore al 20% dell’orario complessivo delle lezioni previsto per il

primo biennio e per il complessivo triennio.

Inoltre − ciascuna disciplina non può essere ridotta in misura superiore al 20% del monte ore

previsto per ciascun percorso di studio

− le attività e gli insegnamenti scelti autonomamente dalle istituzioni scolastiche

devono essere coerenti con il profilo educativo, culturale e professionale dello

studente definito in relazione al percorso di studi prescelto

− gli studenti sono tenuti alla frequenza delle attività e degli insegnamenti facoltativi

prescelti

− la valutazione dei risultati di apprendimento delle materie facoltative concorre

alla valutazione complessiva

− le richieste degli studenti sono formulate all’atto delle iscrizioni alle classi.

L'utilizzo della quota di autonomia deve essere coerente con gli indirizzi definiti dalle singole

regioni.

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L'utilizzo della quota di autonomia determina la modifica dei contributi orari delle

varie discipline coinvolte ai fini della costituzione degli organici.

− L’utilizzo della quota di autonomia è ormai esteso a tutte le classidell’Istituto

professionale.

− La scelta dell’utilizzo della quota di autonomia deve essere deliberata dal collegio

dei docenti e motivata nel POF .

12.3 Normativa sull’ Autonomia

12.3.1 Quota Oraria

la quota oraria di autonomia demandata alle singole istituzioni scolastiche è regolamentata dal

DPR 87/10 art. 5 comma 3 lettera a)

art.5 comma 3

3. Ai fini di cui al comma 1, gli istituti professionali: a) possono utilizzare la quota di autonomia del 20% dei curricoli, nell’ambito degli

indirizzi definiti dalle regioni e in coerenza con il profilo di cui all’allegato A), sia per potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, con particolare riferimento alle attività di laboratorio, sia per attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell’offerta formativa. Nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato, tale quota è determinata, in base all’orario complessivo delle lezioni previsto per il primo biennio e per il complessivo triennio, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie, fermo restando che ciascuna disciplina non può essere decurtata per più del 20% previsto dai quadri orario di cui agli allegati B) e C). A tal fine, nell’ambito delle dotazioni organiche del personale docente determinate annualmente con il decreto adottato dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze può essere previsto un contingente di organico da assegnare alle singole istituzioni scolastiche e/o disponibile attraverso gli accordi di rete previsti dall’articolo 7 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, fermo restando il conseguimento, a regime, degli obiettivi finanziari di cui all’articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 e subordinatamente alla preventiva verifica da parte del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze circa la sussistenza di economie aggiuntive;

Si risorda inoltre che negli Istituti professionali che l’orario complessivo annuale è determinato

in 1.056 ore, corrispondente a 32 ore settimanali di lezione, comprensive della quota riservata

alle regioni e dell’insegnamento della religione cattolica secondo quanto previsto all’articolo 3,

comma 1, del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 e all’ art. 5 comma 1 lettera b DPR 87/10;

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12.3.2 Costituzione di un comitato tecnico-scientificoe e utilizzo di esperti esterni nell’ambito

dell’Autonomia

Nell’ambito dell’Autonomia, ill DPR 87/10 art. 5 comma 3 lettera e) ed f) stabilisce che le singole istituzioni scolastiche:

e) possono dotarsi, nell’esercizio della loro autonomia didattica e organizzativa, di un comitato tecnico-scientifico, senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica, composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica, con funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità; ai componenti del comitato non spettano compensi ad alcun titolo;

f) possono stipulare contratti d’opera con esperti del mondo del lavoro e delle professioni con una specifica e documentata esperienza professionale maturata nel settore di riferimento, ai fini dell’arricchimento dell’offerta formativa e per competenze specialistiche non presenti nell’istituto, nei limiti degli spazi di flessibilità di cui alla lettera a) e delle risorse iscritte nel programma annuale di ciascuna istituzione scolastica.

12.3.3 Soprannumerarietà

Le Linee guida primo biennio degli Istituti Professionali Direttiva 65/10, punto 1.2.1.

sottolineano che la quota di autonomia può essere utilizzata, nei limiti del contingente di organico

annualmente assegnato alle istituzioni scolastiche e senza determinare situazioni di

soprannumerarietà, in base all’orario complessivo delle lezioni previsto per il primo biennio e per il

complessivo triennio

Le Linee guida triennio degli Istituti Professionali Direttiva 5/10, punto 2.3.1. ricordano che

la quota di autonomia è determinata nei limiti del contingente di organico annualmente assegnato

alle istituzioni scolastiche in base all’orario complessivo delle lezioni del secondo biennio e del

quinto anno, senza determinare esuberi di personale.

Inoltre il CM 10 del 21/03/2013, “Dotazioni organiche del personale docente per l’anno

scolastico 2014/2015 “ fa presente che l’utilizzo della quota di Autonomia, da calcolare tenendo

conto della proiezione sull’intero percorso quinquennale, non potrà comunque determinare esuberi

di personale a ”regime”, il sistema informativo ha attivato una apposita funzione a mezzo della

quale le istituzioni scolastiche potranno apportare le modifiche orarie alle classi di concorso (ore in

più in corrispondenza di ore in meno) e, contestualmente, gli Uffici scolastici territoriali potranno

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verificare il determinarsi o meno di situazioni di esubero, e quindi, autorizzare interventi

modificativi del quadro orario. L’utilizzo della quota dell’autonomia non potrà determinare a

regime situazioni di soprannumerarietà (né trasformazione di cattedre interne in cattedre orario

esterne) a livello scuola e, pertanto, si renderà possibile solo in presenza di classi di concorso con

posti o ore disponibili.

I regolamenti e le indicazioni nazionali sono consultabili al link:

http://archivio.pubblica.istruzione.it/riforma_superiori/nuovesuperiori/index.html#regolamenti

12.4 L'utilizzo della quota di autonomia nell’indirizzo professionale del nostro Istituto

Nel quadro di intese tra il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il

Ministero dell’economia e delle finanze e le singole Regioni, per i giovani tra i 14 e i 18 anni, gli

istituti professionali possono svolgere - in regime di sussidiarietà - un ruolo integrativo e

complementare rispetto ai sistemi regionali di istruzione e formazione professionale per il rilascio

di qualifiche triennali e diplomi professionali quadriennali indicati negli Accordi di cui all’art.27,

comma 2, del Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.226.

L’ISS “PITAGORA” ha da sempre rilasciato le qualifiche di Operatore Elettrico ed Operatore

Elettronico, per consentire il rilascio di tali certificazione, anche nell’attuale regime di

Sussidarietà, prevede, nell’ambito dell’utilizzo delle quote di autonomia, di potenziare

l’insegnamento della Fisica.

Pertanto il Collegio Docenti ha deliberato che al terzo anno dell’Indirizzo professionale

“Manutenzione e assistenza tecnica” , siano inserite due ore di “Fisica” (classe A038) in luogo

della Meccanica (classe A020).

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13 Area di professionalizzazione

13.1 L’Alternanza scuola-lavoro

In Italia, l’alternanza scuola lavoro è stata introdotta come modalità di realizzazione dei

percorsi del secondo ciclo e non come sistema a sé stante (art. 4 legge delega n.53/03).

Successivamente, con il Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile del 2005, viene disciplinata quale

metodologia didattica del Sistema dell'Istruzione per consentire agli studenti che hanno compiuto il

quindicesimo anno di età di realizzare gli studi del secondo ciclo anche alternando periodi di studio

e di lavoro. La finalità prevista è quella di motivarli e orientarli e far acquisire loro competenze

spendibili nel mondo del lavoro.

L'Alternanza scuola lavoro è una metodologia didattica del sistema dell'Istruzione. E’ utilizzata per

gli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età e consente di realizzare gli studi del

secondo ciclo anche alternando periodi di studio e di lavoro, sia all’interno del sistema

dell'istruzione secondaria superiore che dal sistema dell'istruzione e della formazione professionale.

Questa modalità,che si fonda, sull'intreccio tra le scelte educative della scuola, i fabbisogni

professionali delle imprese del territorio, le personali esigenze formative degli studenti, consente di

motivare e orientare gli studenti, diffondere la cultura del lavoro e far acquisire loro competenze

spendibili nel mondo del lavoro e delle professioni.

La caratteristica del modulo professionalizzante (detto "curricolo") è di integrare l'istruzione

nella scuola con la formazione professionale specialistica, che in Italia è di competenza delle

Regioni.

La terza area è parte integrante del percorso di studi e rappresenta il momento qualificante del

percorso di studi degli Istituti Professionali perché permette di conseguire, in parallelo con il

diploma di Stato, un diploma di qualifica di secondo livello pienamente spendibile sul mercato del

lavoro del territorio.

Questo secondo diploma permetterà allo studente di conseguire una preparazione relativa

all'area professionalizzante legata alla realtà turistica, economica o grafica del territorio lucchese,

ma anche al consolidamento delle abilità professionali già sviluppate durante le ore dell'area di

indirizzo.

In un'ottica europea della formazione, i corsi prevedono altresì l'acquisizione di capacità

trasversali riferite a competenze nell'uso di una lingua straniera, delle tecnologie informatiche, della

comunicazione e dell'organizzazione aziendale; i risultati, finali o intermedi, conseguiti nell'area di

professionalizzazione concorrono alla valutazione degli alunni in sede di scrutinio.

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Nei casi in cui la regione competente non interviene a gestire l'area di professionalizzazione,

queste ore sono svolte direttamente dall'istituto professionale che le programma e le gestisce con le

stesse logiche della formazione regionale, rilasciando al termine un attestato di frequenza.

Con la Riforma della Scuola Secondaria Superiore ai sensi dell'art. 8 c. 3 del DPR 87/2010

l’area di professionalizzazione (cosidetta Terza Area) degli Istituti Professionali, di cui

all’articolo 4 del decreto del Ministro della pubblica istruzione 15 aprile 1994, è sostituita, nelle

quarte e quinte classi funzionanti a partire dall’anno scolastico 2010/2011 e sino alla messa a

regime dell’ordinamento di cui al presenteregolamento, con 132 ore di attività in alternanza

scuola lavoro a valere sulle risorse di cui all’articolo 9, comma 1, del decreto legislativo 15 aprile

2005, n. 77.

In merito alla sostituzione dell'Area di professionalizzazione nelle quarte e quinte classi degli

istituti professionali con 132 ore di attività in alternanza scuola-lavoro, secondo quanto previsto

all'articolo 8, comma 3, del d.P.R. n. 87/2010, la Direzione generale per l’istruzione e formazione

tecnica superiore (con circolare MIUR.AOODGPS.REGISTRO UFFICIALE.0002593.24-

09-2010) ha fatto presente che :

a) le 132 ore previste dalla norma sopra richiamata costituiscono un monte ore

complessivo obbligatorio per gli studenti, che le istituzioni scolastiche ripartiscono,

nella loro autonomia, tra le quarte e quinte classi dei percorsi di istruzione

professionale di cui al previgente ordinamento;

b) i percorsi avviati nel decorso anno nel quadro di intese con le Regioni per la

realizzazione dell'area di professionalizzazione (Terza area), ai fini del rilascio di

qualifiche regionali di formazione professionale, proseguono nel quinto anno sulla

base di quanto previsto dalle intese medesime, fermo restando che codesti Uffici

possono concorrervi nei limiti delle risorse stanziate a valere sul fondo di cui alla

legge n. 440/97 ed eventuali ulteriori risorse disponibili sul territorio;

c) i corsi surrogatori attivati nelle quarte classi del decorso anno sono ridefiniti dalle

istituzioni scolastiche nella loro autonomia nel limite minimo di 66 ore e massimo di

132 ore annuali finalizzate ali'alternanza scuola-lavoro.

Linee guida per la realizzazione di un progetto pilota Alternaza scuola-lavoro sono

consultabili al sito http://www.lazio.istruzione.it/sistema_formativo/allegati/linee_guida.pdf

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13.2 D.L 15/04/2005, n. 77 "Definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro,

a norma dell'articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53"

Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77

"Definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro, a norma dell'articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53"

pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 103 del 5 maggio 2005

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 76, 87 e 117 della Costituzione;

Vista la legge 28 marzo 2003, n. 53, recante delega al Governo per la definizione delle

norme

generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale, ed in particolare, l'articolo 4 che prevede l'emanazione di un apposito decreto legislativo per la definizione delle norme generali in materia di alternanza scuola-lavoro;

Vista la legge 20 marzo 2000, n. 62, recante norme per la parità scolastica e disposizioni

sul diritto allo studio e all'istruzione; Vista la legge 14 febbraio 2003, n. 30, recante delega al Governo in materia di

occupazione e del mercato del lavoro; Visto il decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276;

Visto il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni;

Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, ed in particolare l'articolo

21; Vista la legge 24 giugno 1997, n. 196, che fissa norme in materia di promozione

dell'occupazione; Visto il decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275; Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei M inistri, adottata nella riunione del

21 maggio 2004;

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Sentite le Associazioni maggiormente rappresentative dei datori di lavoro;

Considerato che, nella seduta del 14 ottobre 2004, la Conferenza unificata, di cui al

decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, ha espresso la mancata intesa; Ritenuto necessario, al fine di dare concreta attuazione alla delega prevista dalla legge

28 marzo 2003, n. 53, attivare la procedura di cui all'articolo 3, comma 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;

Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei M inistri, adottata nella

riunione dell'11 novembre 2004; Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni della Camera dei deputati, resi in

data 9 e 16 febbraio 2005, e del Senato della Repubblica, espressi in data 9 e 23 febbraio 2005;

Vista la deliberazione del Consiglio dei M inistri, adottata nella riunione del 24 marzo 2005;

Su proposta del M inistro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il

M inistro delle attività produttive, con il M inistro dell'economia e delle finanze, con il M inistro del lavoro e delle politiche sociali e con il M inistro per la funzione pubblica;

E m a n a

il seguente decreto legislativo:

Art. 1.

Ambito di applicazione

1. Il presente decreto disciplina l'alternanza scuola-lavoro, di seguito denominata: «alternanza», come modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo, sia nel sistema dei licei, sia nel sistema dell'istruzione e della formazione professionale, per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Gli studenti che hanno

compiuto il quindicesimo anno di età, salva restando la possibilità di espletamento del

diritto-dovere con il contratto di apprendistato ai sensi dell'articolo 48 del decreto legislativo 10

settembre 2003, n. 276, possono presentare la richiesta di svolgere, con la predetta modalità e nei

limiti delle risorse di cui all'articolo 9, comma 1, l'intera formazione dai 15 ai 18 anni o parte di

essa, attraverso l'alternanza di periodi di studio e di lavoro, sotto la responsabilità dell'istituzione

scolastica o formativa.

2. I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore,

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disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non

costituiscono rapporto individuale di lavoro. Le istituzioni scolastiche e formative, nell'ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio, destinano specifiche risorse alle attività di progettazione dei percorsi in alternanza scuola-lavoro.

3. Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano alle scuole, enti e istituti di formazione e istruzione militare.

Art. 2.

Finalità dell'alternanza

1. Nell'ambito del sistema dei licei e del sistema dell'istruzione e della formazione

professionale, la modalità di apprendimento in alternanza, quale opzione formativa rispondente ai bisogni individuali di istruzione e formazione dei giovani, persegue le seguenti finalità:

a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica;

b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;

d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, nei processi formativi;

e) correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

Art.3

Realizzazione dei percorsi in alternanza

1. Ferme restando le competenze delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano in materia di programmazione territoriale dell'offerta formativa, le istituzioni scolastiche o formative, singolarmente o in rete, stipulano, nei limiti degli importi allo scopo annualmente assegnati nell'ambito delle risorse di cui all'articolo 9, comma 1, apposite convenzioni, a titolo gratuito, con i soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, secondo quanto previsto ai commi 2 e 3 del presente articolo. 2. Ai fini dello sviluppo, nelle diverse realtà territoriali, dei percorsi di cui all'articolo 1 che rispondano a criteri di qualità sotto il profilo educativo ed ai fini del monitoraggio e della valutazione dell'alternanza scuola lavoro, nonche' ai fini di cui al comma 3, e' istituito, a livello nazionale, il Comitato per il monitoraggio e la valutazione dell'alternanza scuola-lavoro, con decreto del M inistro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il M inistro del lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro delle attività produttive, previa intesa in sede di Conferenza unificata, di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 28l.

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Il Comitato e' istituito assicurando la rappresentanza dei soggetti istituzionali interessati, delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e delle rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro. Per la valutazione dei percorsi il Comitato si coordina con l'Istituto nazionale di valutazione del sistema dell'istruzione (INVALSI), di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 286.

3. Con decreto del M inistro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il M inistro dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sulla base delle indicazioni del comitato di cui al comma 2, sono definiti:

a) i criteri generali cui le convenzioni devono fare riferimento;

b) le risorse finanziarie annualmente assegnate alla realizzazione dell'alternanza ed i criteri e le modalità di ripartizione delle stesse, al fine di contenere la spesa entro i limiti delle risorse disponibili;

c) i requisiti che i soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, devono possedere per contribuire a realizzare i percorsi in alternanza, con particolare riferimento all'osservanza delle norme vigenti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e di ambiente ed all'apporto formativo nei confronti degli studenti ed al livello di innovazione dei processi produttivi e dei prodotti;

d) le modalità per promuovere a livello nazionale il confronto fra le diverse esperienze territoriali e per assicurare il perseguimento delle finalità di cui al comma 2; e) il modello di certificazione per la spendibilità a livello nazionale delle competenze e per il riconoscimento dei crediti di cui all'articolo 6.

4. Le convenzioni di cui al comma 1, in relazione al progetto formativo, regolano i rapporti e le responsabilità dei diversi soggetti coinvolti nei percorsi in alternanza, ivi compresi gli aspetti relativi alla tutela della salute e della sicurezza dei partecipanti.

Art. 4.

Organizzazione dei percorsi in alternanza

1. I percorsi in alternanza hanno una struttura flessibile e si articolano in periodi di formazione in aula e in periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, che le istituzioni scolastiche e formative progettano e attuano sulla base delle convenzioni di cui all'articolo 3.

2. I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro fanno parte integrante dei percorsi formativi personalizzati, volti alla realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi e degli obiettivi generali e specifici di apprendimento stabiliti a livello nazionale e regionale.

3. I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro sono articolati secondo criteri di gradualità e progressività che rispettino lo sviluppo personale, culturale e professionale degli studenti in relazione alla loro età, e sono dimensionati tenendo conto degli obiettivi formativi dei diversi percorsi del sistema dei licei e del sistema dell'istruzione e della formazione

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professionale, nonche' sulla base delle capacità di accoglienza dei soggetti di cui all'articolo 1, comma 2.

4. Nell'ambito dell'orario complessivo annuale dei piani di studio, i periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, previsti nel progetto educativo personalizzato relativo al percorso scolastico o formativo, possono essere svolti anche in periodi diversi da quelli fissati dal calendario delle lezioni.

5. I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro sono dimensionati, per i soggetti disabili, in modo da promuoverne l'autonomia anche ai fini dell'inserimento nel mondo del lavoro.

6. I percorsi in alternanza sono definiti e programmati all'interno del piano dell'offerta formativa e sono proposti alle famiglie e agli studenti in tempi e con modalità idonei a garantirne la piena fruizione.

Art. 5.

Funzione tutoriale

1. Nei percorsi in alternanza la funzione tutoriale e' preordinata alla promozione delle competenze degli studenti ed al raccordo tra l'istituzione scolastica o formativa, il mondo del lavoro e il territorio. La funzione tutoriale personalizzata per gli studenti in alternanza e' svolta dal docente tutor interno di cui al comma 2 e dal tutor esterno di cui al comma 3.

2. Il docente tutor interno, designato dall'istituzione scolastica o formativa tra coloro che, avendone fatto richiesta, possiedono titoli documentabili e certificabili, svolge il ruolo di assistenza e guida degli studenti che seguono percorsi in alternanza e verifica, con la collaborazione del tutor esterno di cui al comma 3, il corretto svolgimento del percorso in alternanza. 3. Il tutor formativo esterno, designato dai soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, disponibili ad accogliere gli studenti, favorisce l'inserimento dello studente nel contesto operativo, lo assiste nel

percorso di formazione sul lavoro e fornisce all'istituzione scolastica o formativa ogni elemento atto

a verificare e valutare le attività dello studente e l'efficacia dei processi formativi. Lo svolgimento dei predetti compiti non deve comportare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

4. I compiti svolti dal tutor interno di cui al comma 2 sono riconosciuti nel quadro della valorizzazione della professionalità del personale docente.

5. Ai fini di un costruttivo raccordo tra l'attività di formazione svolta nella scuola e quella realizzata in azienda, sono previsti interventi di formazione in servizio, anche congiunta, destinati prioritariamente al docente tutor interno ed al tutor esterno.

Art. 6.

Valutazione, certificazione e riconoscimento dei crediti

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1. I percorsi in alternanza sono oggetto di verifica e valutazione da parte dell'istituzione scolastica o formativa.

2. Fermo restando quanto previsto all'articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53, e dalle norme vigenti in materia, l'istituzione scolastica o formativa, tenuto conto delle indicazioni fornite dal tutor formativo esterno, valuta gli apprendimenti degli studenti in alternanza e certifica, sulla base del modello di cui all'articolo 3, comma 3, lettera e), le competenze da essi acquisite, che costituiscono crediti, sia ai fini della prosecuzione del percorso scolastico o formativo per il conseguimento del diploma o della qualifica, sia per gli eventuali passaggi tra i sistemi, ivi compresa l'eventuale transizione nei percorsi di apprendistato.

3. La valutazione e la certificazione delle competenze acquisite dai disabili che frequentano i

percorsi in alternanza sono effettuate a norma della legge 5 febbraio 1992, n. 104, con l'obiettivo prioritario di riconoscerne e valorizzarne il potenziale, anche ai fini dell'occupabilità.

4. Le istituzioni scolastiche o formative rilasciano, a conclusione dei percorsi in alternanza, in aggiunta alla certificazione prevista dall'articolo 3, comma 1, lettera a), della legge n. 53 del 2003, una certificazione relativa alle competenze acquisite nei periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro.

Art. 7.

Percorsi integrati

1. Le istituzioni scolastiche, a domanda degli interessati e d'intesa con le regioni,

nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro, possono collegarsi con il sistema dell'istruzione e della formazione professionale per la frequenza, negli istituti d'istruzione e formazione professionale, di corsi integrati, attuativi di piani di studio, progettati d'intesa tra i due sistemi e realizzati con il concorso degli operatori di ambedue i sistemi.

Art.8.

Disposizioni particolari per le regioni a statuto speciale e per le province autonome di Trento e di Bolzano

1. Sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province

autonome di Trento e di Bolzano, in conformità ai rispettivi statuti ed alle relative norme di attuazione, nonche' alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3.

Art.9.

Risorse

1. All'onere derivante dall'attuazione degli interventi del presente decreto nel sistema dell'istruzione, nel limite massimo di 10 milioni di euro per l'anno 2005 e di 30 milioni di euro a decorrere dall'anno 2006, si provvede a valere sull'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 4 della legge 18 dicembre 1997, n. 440, come determinata dalla tabella C, allegata alla legge 30 dicembre 2004, n. 311.

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2. Nell'ambito delle risorse di cui al comma 1, per il funzionamento del Comitato per il monitoraggio e la valutazione dell'alternanza scuola-lavoro di cui all'articolo 3, comma 2, e' autorizzata la spesa annua di 15.500 euro.

3. Per la realizzazione degli interventi di cui al presente decreto nel sistema dell'istruzione e formazione professionale concorrono, nella percentuale stabilita nella programmazione regionale, le risorse destinate ai percorsi di formazione professionale a valere sugli stanziamenti previsti dall'articolo 68, comma 4, lettera a), della legge 17 maggio 1999, n. 144, e successive modificazioni.

Art.10.

Coordinamento delle competenze 1. Con appositi accordi in sede di Conferenza unificata, ai sensi dell'articolo 4 del decreto

legislativo 28 agosto 1997, n. 281, si provvede al coordinamento delle rispettive competenze ed allo svolgimento di attività di interesse comune nella realizzazione dell'alternanza.

Art.11.

Disciplina transitoria

1. Fino all'emanazione dei decreti legislativi di cui all'articolo 2, comma 1, lettera g), della legge 28 marzo 2003, n. 53, i percorsi in alternanza di cui all'articolo 1 possono essere realizzati negli istituti di istruzione secondaria superiore secondo l'ordinamento vigente.

2. Fino all'emanazione dei decreti legislativi di cui al comma 1, le regioni e le province autonome definiscono le modalità per l'attuazione di eventuali sperimentazioni di percorsi in alternanza nell'ambito del sistema di formazione professionale.

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13.3 Progetto Terza Area VTIEL - V TIEN ptofessionale A.S. 2013/2014

Gli allievi delle V TIEL e V TIEN sono stati impegnati per la terza area nel progetto:

“ Realizzazione di un cancello elettrico automatico gestito dal PLC o dalla scheda Arduino”

Tutti gli alunni hanno partecipato attivamente al percorso formativo denominato: area

professionalizzante, svolto negli anni scolastici 2012\13 e 2013\14.

Il progetto, alla seconda annualità, svolto in collaborazione con la I.G.S. Campania, era

stato avviato lo scorso anno, in quarta. Si è sviluppato per circa 132 ore di cui: 52 di teoria sui

principi di base e conoscenze basilari per la creazione dell’’impianto; 80 ore in azienda durante le

quali è stato progettato e realizzato un un cancello elettrico automatico gestito dla PLC . Il lavoro

realizzato era composto di una modello in scala interamente costruito in legno, sul quale erano stati

applicati fine corsa, motorino in CC ed il cablagio per l’alimentazione ed il controllo.

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14 METODOLOGIE DIDATTICHE ATTIVE E CENTRALITÀ DELLO STUDENTE

Nel nostro Istituto la centralità del discente è prioritaria; le metodologie didattiche attive

vengono supportate da:

• la creazione di ambienti idonei all’apprendimento; • una forte motivazione all’apprendimento attraverso proposte capaci di valorizzare allo

stesso tempo gli aspetti cognitivi, sociali, affettivi e relazionali; • miglioramento della qualità dell’esperienza di

insegnamento/apprendimento; • la considerazione delle discipline di studio come campi di

significato, capaci di fornire orizzonti di senso, autonomia di giudizio e operatività responsabile.

14.1 Dai saperi alle discipline

La riflessione nata recentemente sulle discipline , sulla loro organizzazione e sul loro rapporto con la conoscenza è ciò che viene chiamata Epistemologia. Oggi le discipline non corrispondono più ai loro contenuti tipici, quelli tradizionalmente inglobati nelle materie scolastiche,perché le moderne epistemologie hanno rimosso le fondazioni precedenti e continuano a ridefinire la conformazione dei saperi scientifici. Il contributo che l’epistemologia ha fornito alla didattica è notevole, perché ha evidenziato la necessità, in sede di strategia curricolare e di progettazione educativa e didattica,di porsi come obiettivo primario non la conoscenza dei contenuti disciplinari, bensì lo sviluppo di abilità e competenze per cui siano necessari quei saperi. L’interesse verso diversi approcci allo studio delle discipline spinge a cercare in ognuna di esse quale sia il nucleo fondante, cioè sia lo statuto epistemologico ( oggetto che studia, linguaggio, metodologia di ricerca ),sia la finalità educativa che ad essa viene riconosciuta. Nella didattica i contenuti disciplinari devono rappresentare il mezzo per raggiungere obiettivi formativi tesi sia alla formazione dell’uomo/cittadino, sia all’acquisizione di competenze plurime. Oggi il sapere va perdendo sempre più la sua caratterizzazione essenzialmente teorica per assumere la connotazione del “ saper fare “.Quando si parla , quindi, di acquisizione di competenze ci si riferisce ad un “ saper fare –consapevole “, ad un sapere metacognitivo, efficace ed efficiente, capace di orientare l’uomo nelle sue incertezze verso la padronanza, la perizia e l’abilità. Anche l’OCSE, nell’ambito del programma DeSeCo2 ( Definire e Selezionare le Competenze chiave) si riferisce alla nozione di competenza come una nozione in cui intervengono diverse componenti: “ Fronteggiare efficacemente richieste e compiti complessi comporta non solo il possesso di conoscenze ed abilità, ma anche l’uso di strategie necessarie per l’applicazione di tali conoscenze e abilità, nonché emozioni e atteggiamenti adeguati e un’efficace gestione di tali componenti “.

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14.2 La scuola delle competenze

Il “ Libro Bianco su Istruzione e Formazione. Insegnare e apprendere”,pubblicato dalla Comunità Europea nel 1995 afferma che” la mission fondamentale dell’istruzione è aiutare ogni individuo a sviluppare tutto il suo potenziale ed a diventare un essere umano completo, pertanto l’acquisizione delle conoscenze e competenze deve essere accompagnata da un’educazione del carattere, da un’apertura culturale e da un interessamento alla responsabilità sociale.” Le competenze come obiettivo di un curricolo saranno quindi:

• cognitive, che riguarderanno la conoscenza dei “ linguaggi” disciplinari , cioè dei termini, simboli, concetti, regole e procedimenti interni alle singole discipline.

• metacognitive che si manifestano, invece, nella consapevolezza e nella flessibilità nell’uso delle strategie cognitive, come saper disporre di più metodi di approccio ai saperi per poter identificare e risolvere i problemi.

• trasversali che si possono ricondurre alla funzione del transfer e possono essere di vario tipo: intellettivo (risolvere problemi, esprimere un pensiero critico, etc ); metodologico ( saper applicare metodologie di lavoro pertinenti ed efficaci ); personale e sociale ( sviluppare la propria identità personale e sapersi relazionare agli altri secondo i principi di integrazione e cooperazione,mostrarsi capaci di senso etico e civico ); comunicativo ( saper utilizzare i vari codici della comunicazione, compresi quelli tecnologici.

14.3 La valutazione

Il termine valutazione designa un processo continuo di analisi del sistema educativo che consente un riesame permanente del suo funzionamento. Il suo scopo è di migliorare la qualità globale del sistema educativo e di adattarlo meglio ai bisogni di tutti gli alunni, in particolare, contribuendo a sviluppare la professionalità dei docenti. La valutazione del sistema d’istruzione deve costituire un mezzo che consenta agli insegnanti di definire individualmente e collettivamente i propri bisogni in materia di formazione in servizio e di esperienze pratiche. Esso deve permettere di rafforzare l’autonomia professionale di ciascun docente e la sua responsabilità nei confronti della gestione della classe.La condivisione degli obiettivi e delle procedure, la partecipazione alla gestione sono sicuramente favoriti dalla diffusione della cultura del dato. In ogni processo scientifico fondamentale è il ruolo della misura che, a secondo dell’ambito, avrà caratteristiche qualitative e/o quantitative. 14.4 Gli indicatori di qualità

Indicatori di quantità/qualità - In campo educativo si è cominciato solo di recente a parlare di indicatori. Esiste nei paesi dell’OCSE una tradizione di raccolta di dati statistici relativi ai sistemi scolastici che rendono conto degli aspetti quantitativi riguardanti gli investimenti di spesa, le iscrizioni, i flussi, i titoli di studio che gli allievi conseguono. Nell’ultimo decennio però, il bisogno sempre più diffuso di conoscere i sistemi di istruzione anche dal punto di vista qualitativo ha

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richiamato l’attenzione sulla necessità di indicatori capaci di descrivere l’organizzazione, il funzionamento, l’efficienza e l’efficacia dei sistemi stessi. Un indicatore si caratterizza per il fatto che oltre ad essere misura di un fenomeno è un elemento di un sistema che rinvia ad un modello teorico di riferimento. In questo caso non esiste una teoria causale rigida e già definita ma si è affermato un modello provvisorio che individua alcune grandi aree che costituiscono una sorta di ossatura del sistema.

Il sistema di valutazione di un percorso formativo prevede i seguenti livelli:

• valutazione dell'apprendimento, con l'obiettivo di analizzare il processo di apprendimento delle persone per la verifica dei miglioramenti raggiunti, in termini di competenze. In generale, la valutazione dell'apprendimento consente di stimare l'efficacia dell'intervento rispetto agli obiettivi formativi;

• valutazione del processo, con l'obiettivo di analizzare l'intervento formativo in una prospettiva olistica, considerando aspetti connessi al gradimento e alla soddisfazione degli attori, agli impatti sull'organizzazione di riferimento , sui ruoli delle persone direttamente coinvolte, alla qualità delle soluzioni formative, logistiche ed organizzative. In generale, la valutazione di un processo consente di stimare l'adeguatezza del servizio rispetto alla richieste ed alle aspettative dell’utenza.

I suddetti livelli possono essere analizzati:

• ex ante: per la rilevazione delle competenze in ingresso, attraverso assessment e questionari ( valutazione diagnostica )

• in itinere: per il monitoraggio del processo di apprendimento, attraverso la somministrazione di esercitazioni, homework, interrogazioni orali, project work, prove strutturate e non ( valutazione formativa )

• post ante: per la rilevazione delle competenze in uscita, attraverso strumenti connessi, isomorfi, a quelli utilizzati ex ante per consentire il confronto dei dati rilevati ( valutazione sommativa )

L'analisi dei dati emersi dalla valutazione rappresenta per noi un momento di ricerca, in quanto la lettura e l'interpretazione degli elementi rilevati ci consente di stimare la qualità del processo formativo e del servizio erogato, estrapolando indicazioni valide per il futuro e capitalizzando il know-how.

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14.4.1 Criteri di misurazione e valutazione degli apprendimenti

i n d i c a t o r i voto* CONOSCENZE A

COMPETENZE B

CAPACITA' C

IMPEGNO D

scarse ed errate non riesce ad applicare le conoscenze

non è in grado di effettuare collegamenti; si esprime in modo gravemente scorretto

nullo; rifiuta ogni tentativo di coinvolgimento

1-2

scarse commette gravi e diffusi errori nelle applicazioni delle conoscenze

presenta numerose lacune nell'analisi, non sintetizza e si esprime in modo inesatto e con difficoltà

episodico, occasionale e refrattario alle sollecitazioni

3

frammentarie e lacunose

commette gravi errori nelle applicazioni delle conoscenze

studia in maniera mnemonica e presenta alcune lacune nell'analisi; sintetizza in maniera incoerente e si esprime in modo improprio e con difficoltà

molto discontinuo e/o superficiale; costantemente da sollecitare

4

carenti e superficiali applica le conoscenze in compiti semplici ma con errori

studia in maniera non sempre proficua; effettua analisi e sintesi parziali e imprecise; si esprime con incertezza e/o imprecisione linguistica

discontinuo, non risponde efficacemente alle sollecitazioni

5

essenziali ma corrette

applica senza errori le conoscenze in compiti semplici

opportunamente guidato, analizza coerentemente ed espone in modo semplice e comprensibile

costante 6

complete ma non approfondite

applica contenuti e procedimenti in compiti di media difficoltà in modo corretto

effettua analisi coerenti; sintetizza e rielabora correttamente anche sotto il profilo linguistico, con un discreto uso del linguaggio specifico

efficace e costante

7

complete ed approfondite

applica contenuti e procedimenti in compiti complessi in modo corretto

effettua autonomamente analisi coerenti; rielabora in maniera articolata e completa; si esprime con buona proprietà del linguaggio specifico

costante e produttivo

8

complete, approfondite e criticamente rielaborate

applica contenuti e procedimenti in maniera completa, articolata e personale

effettua autonomamente analisi e sintesi coerenti; rielabora in maniera personale; si esprime con ottima proprietà del linguaggio specifico

costante, produttivo e personale

9

complete, approfondite, criticamente rielaborate e comparate in chiave interdisciplinare

applica contenuti e procedimenti in maniera completa, articolata e personale; opera comparazioni interdisciplinari

effettua autonomamente analisi e sintesi coerenti; rielabora in maniera personale; si esprime con padronanza e con eccellente proprietà del linguaggio specifico; si orienta con disinvoltura tra le diverse discipline

costante, produttivo, personale e motivato 10

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* il voto si ottiene dalla media dei voti assegnati ai singoli descrittori e applicando un 'approssimazione del risultato per difetto fino a 0,4 e per eccesso da 0,5 in poi

15 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Il decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre

2008, n. 169 all’art. 2 introduce la “valutazione del comportamento” degli studenti nelle scuole

secondarie di primo e di secondo grado.

La valutazione del comportamento degli studenti risponde alle seguenti prioritarie finalità:

• accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;

• verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica;

• diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri;

• dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10. La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per

condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva

dell’altrui personalità, da parte degli studenti

15.1 Criteri di valutazione del comportamento

Premesso che

ai sensi dell’ Art. 3 del D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249:

1 . Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2 . Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3 . Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'articolo 1. 4 . Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. 5 . Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.

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6 . Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. ai sensi dell’ art. 4 del D.P.R. 21 Novembre 2007, n. 235

9. L'allontanamento dello studente dalla comunita' scolastica puo' essere disposto anche quando

siano stati commessi reati che violano la dignita' e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per

l'incolumita' delle persone.

9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza

grave, o comunque connotati da una particolare gravita' tale da ingenerare un elevato allarme sociale,

ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella

comunita' durante l'anno scolastico, la sanzione e' costituita dall'allontanamento dalla comunita'

scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del

corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico.

ai sensi dell’art. 2 della Legge n° 169/08

3. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di

Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la

non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo.

ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122

2. (…) La valutazione del comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici e dei

punteggi utili per beneficiare delle provvidenze in materia di diritto allo studio.

5. Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un

voto di comportamento non inferiore a sei decimi

art.7

2. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio

intermedio o finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata

precedentemente irrogata una sanzione disciplinare (…)

Il Collegio dei docenti (verbale n° 2 del 07/09/09), all’unanimità, ha deliberato che, nella

valutazione del comportamento degli alunni, per l’a.s. 2009/10, ogni Consiglio di Classe terrà

conto dei sette indicatori declinati secondo i descrittori, a cui viene attribuito una valutazione in

decimi, come riassunti nel seguente prospetto:

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15.2 Griglia di valutazione del comportamento

INDICATORI

Frequenza

A

Comportamento

B

Partecipazione

C

Impegno

D

Voto

Assidua (n° assenze ≤

al 5% dei giorni di

lezione escluse quelle

per motivi scolastici).

Puntualità

costante (fino a 2

ritardi e/o uscite

anticipate a

quadrimestre).

Esemplare,

spiccato senso di

responsabilità e

affidabilità

Attenta,

interessata,

massima

disponibilità a

collaborare in

modo

propositivo,

interazione

proficua con

compagni e

docenti

Lodevole,

costante,

attenta cura del

materiale

scolastico,

completa

autonomia,

precisione e

puntualità nei

lavori assegnati

10

Regolare (n°

assenze ≤ 9% dei

giorni di lezione

escluse quelle per

Corretto e

responsabile

Attenta,

interessata,

collaborazione

costruttiva,

Proficuo,

costante,

attenta cura del

materiale

9

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motivi scolastici)

Puntualità

regolare (fino a 4

ritardi e/o uscite

anticipate a

quadrimestre).

interazione

positiva con

compagni e

docenti

scolastico,

buona

autonomia,

puntualità nei

lavori assegnati

Abbastanza

regolare (n° assenze ≤

13% dei giorni di

lezione escluse quelle

per motivi scolastici)

Puntualità

abbastanza regolare

(fino a 6 ritardi e/o

uscite anticipate a

quadrimestre

Vivace ma

complessivamente

corretto, senza

note o sanzioni

disciplinari sul

registro di classe.

Interessata e

costante ma

non sempre

attiva,

confronto ed

interazione

corretta con

compagni e

docenti

Assiduo,

cura del

materiale

scolastico,

puntualità nei

lavori assegnati

8

Non molto

regolare (n° assenze ≤

17% dei giorni di

lezione escluse quelle

per motivi scolastici)

Puntualità

limnitata (fino a 8

ritardi e/o uscite

anticipate a

quadrimestre

Generalmente

corretto, lievi note

disciplinari sul

registro di classe,

nessuna sanzione

disciplinare

Non

sempre attiva,

confronto ed

interazione

corretta con

compagni e

docenti.

Regolare,

sufficiente cura

del materiale

scolastico,

svolgimento

non sempre

puntuale dei

lavori assegnati

7

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Irregolare (n°

assenze > 25% dei

giorni di lezione

escluse quelle per

motivi scolastici)

Puntualità non

costante (fino a 10

ritardi e/o uscite

anticipate a

quadrimestre).

Non sempre

corretto e

rispettoso dei ruoli

e delle funzioni,

eventuale presenza

di note sul registro

di classe e qualche

lieve sanzione

disciplinare

Discontinua,

senza

particolari

elementi di

disturbo.

Non

sempre

adeguato, poca

cura del

materiale

scolastico,

svolgimento

non puntuale

dei lavori

assegnati.

6

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Molto irregolare

(n° assenze superiori al

25% delle ore totali di

lezione), molti ritardi

e/o uscite anticipate

talvolta prive di

giustificazioni (più di

10 ritardi e/o uscite

anticipate a

quadrimestre).

Scorretto,

poco responsabile,

ripetute note e

sanzioni

disciplinari sul

registro di classe,

allontanamento

temporaneo dalla

comunità

scolastica

Nulla,

assenza di

attenzione,

gravi e ripetuti

disturbi in

classe.

Nullo,

non esegue i

compiti, non

porta il

materiale

scolastico, si

disinteressa

completamente

delle attività

didattiche, si

sottrae alle

verifiche

5

1Il voto di condotta si ottiene dalla media dei voti assegnati ai singoli descrittori ed

applicando un’approssimazione del risultato per difetto fino a 0,4 e per eccesso da 0,5 in poi

2 Dal computo delle assenze sono esclusi lunghi periodi di assenze continuative

giustificate da gravi e documentati motivi di salute

16 ORGANIZZAZIONE E TEMPISTICA DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO

Per gli alunni per i quali i Consigli di Classe, in sede di scrutinio finale, procederanno alla

sospensione del giudizio di ammissione alla classe successiva, ai sensi dell’OM 92/07,

− le iniziative di recupero, le relative verifiche e le valutazioni integrative finali devono aver luogo prima dell’inizio del nuovo anno scolastico.

− la competenza alla verifica degli esiti, nonché all’integrazione dello scrutinio finale appartiene al Consiglio di Classe nella medesima composizione di quello che ha proceduto alle operazioni di scrutinio finale

Per gli alunni che presenteranno insufficienze in una o più discipline, ai sensi dell’OM 92/07,

il Collegio, dopo un’analisi attenta dei bisogni formativi degli studenti e della natura delle difficoltà

rilevate nell’apprendimento delle varie discipline negli anni scolastici precedenti,

tenendo conto dell’esperienza degli anni precedenti,

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tenendo conto anche della possibilità degli studenti di raggiungere autonomamente gli

obiettivi formativi programmati,

ritenendo che

le attività di recupero debbano costituire parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa che ogni istituzione scolastica predispone annualmente

le attività di recupero hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano, pertanto, in ogni periodo dell’anno scolastico, a cominciare dalle fasi iniziali. Esse sono tendenzialmente finalizzate alla progressiva riduzione di quelle di recupero dei debiti

gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline possono essere raggiunti mediante lo studio personale svolto autonomamente

avendo considerato la necessità della fruizione del periodo di ferie dei docenti in un periodo

di tempo obbligato (fra la fine dei lavori degli Esami di Stato ed il 31 Agosto),

avendo ritenuto opportuno che anche gli alunni possano fruire di un periodo estivo di riposo

e di intervallo fra gli impegni scolastici

non presentandosi al momento situazioni di eccezionalità documentabili, tali da impedire la

programmazione e l’espletamento di tutte le attività entro il 31 agosto

considerando le disponibilità finanziarie dell’istituto

il Collegio, all’unanimità delibera quanto segue:

− al termine del primo e del secondo quadrimestre, compatibilmente con le risorse finanziarie, saranno attivati i corsi di recupero, al cui termine gli alunni saranno sottoposti a verifica.

Tali corsi di recupero saranno attivati per le discipline o aree disciplinari per le quali si

registri nella scuola un più elevato numero di valutazioni insufficienti (OM 92/07 art.2); per le

altre discipline sarà svolto recupero in itinere, al fine di porre in essere le strategie didattiche

per il recupero carenze rilevate: in orario curricolare, i Consigli di classe adatteranno la

propria programmazione individuando contenuti ed obiettivi minimi.

Il Consiglio di Classe individuerà, per ciascun alunno, le discipline da recuperare con

studio personale svolto autonomamente e/o con corsi di recupero e/o con recupero in itinere

e/o attività di sportello.

Lo Sportello didattico “Help” sarà attivo per tutto l’anno scolastico

Al termine di ciascun intervento di recupero realizzato, i docenti delle discipline

interessate svolgeranno verifiche documentabili, scritte o scritto-grafiche e/o orali, volte ad

accertare l’avvenuto superamento delle carenze riscontrate; l’alunno dovrà,

obbligatoriamente, sottoporsi alle verifiche programmate, anche nel caso in cui i genitori

abbiano dichiarato di non volersi avvalere delle iniziative di recupero attivate dalla scuola in

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orario extracurricolare. Per i suddetti alunni vengono predisposte le comunicazioni alle

famiglie con l’indicazione della disciplina, della valutazione, delle carenze riscontrate, delle

modalità di recupero e di verifica.

− al termine dell’a.s. 2009/10, dopo gli scrutini di giugno, per gli alunni per i quali sarà stata deliberata la sospensione del giudizio, non saranno previsti corsi di recupero, ma attività di studio personale svolto autonomamente.

Il Consiglio di Classe rinvierà la formulazione del giudizio finale alla fine del mese di

Agosto, per gli alunni che, in sede di scrutinio finale, presentino in una o più discipline

valutazioni insufficienti, tali che si possa prevedere la possibilità di raggiungere, mediante lo

studio personale svolto autonomamente, gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle

discipline interessate entro tale termine.

Pertanto le prove di verifica ed i Consigli di Classe integrativi si terranno nei giorni 30 e

31 agosto 2010, salvo successivi interventi normativi e/o impedimenti obiettivi.

Pertanto, solo al termine del primo e del secondo quadrimestre si prevede:

1. la costituzione di corsi di recupero di 15 ore per Discipline/Aree disciplinari, con un massimo di quindici/diciotto alunni per corso, provenienti dalla stessa classe, da classi parallele per anno di corso, da classi con obiettivi minimi comuni (stabiliti in sede di programmazione di Dipartimento)

2. la possibilità di partecipazione di ogni alunno a max n° 2 corsi per quadrimestre 3. lo svolgimento di detti corsi in orario extracurricolare 4. l’utilizzazione dei docenti interni dichiaratisi disponibili ed, in subordine, di docenti esterni

individuati dalle graduatorie per le supplenze e di soggetti esterni, con l’esclusione degli Enti “profit”.

17 CRITERI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

Ai sensi del DPR 122/09, è opportuno ricordare che il voto di comportamento

− se inferiore alla sufficienza comporta la non ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato

− nel triennio concorre alla determinazione della media dei voti ai fini della definizione del credito scolastico e dell'ammissione alla classe successiva ed all'esame di Stato

Al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei Consigli di Classe, vengono individuati i

seguenti criteri di massima.

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Premesso che

− vi sono alcuni fattori negativi, che concorrono a non rendere possibile per l’alunno la proficua frequenza dell’anno scolastico successivo: il numero di discipline con profitto negativo, la loro rilevanza curricolare (disciplina orale/scritta/pratica, disciplina di indirizzo) e la gravità delle insufficienze; pertanto, in sede di Consiglio di Classe, ai fini dell’ammissione alla classe successiva, ogni Consiglio valuterà opportunamente le situazioni individuali di ciascun alunno, in rapporto al percorso formativo, alle possibilità di recupero e di proficua frequenza della classe successiva.

− la frequenza assidua e la partecipazione attiva alla vita della scuola sono elementi positivi che concorrono alla valutazione favorevole del profitto dell’alunno in sede di scrutinio finale. Pertanto, il numero delle assenze, un comportamento elusivo dei propri doveri (es.; frequenti ingressi in ritardo non giustificati, assenze atte ad evitare verifiche del profitto, rifiuto delle verifiche per giustifiche ed impreparazione), pur non essendo pregiudizialmente elementi di negativa valutazione del profitto stesso, in sede di scrutinio finale possono concorrere ad incidere negativamente sul giudizio complessivo;

il Collegio, ai sensi del DPR 122/09, ritiene che

− nei confronti degli alunni che presentino un'insufficienza non grave in una o più discipline, comunque non tale da determinare una carenza nella preparazione complessiva, il Consiglio di classe, prima dell'approvazione dei voti, sulla base dei parametri valutativi stabiliti in sede di programmazione dipartimentale ed individuale, procede ad una valutazione che tenga conto:

a) della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri

delle discipline interessate nei tempi e con le modalità deliberate dagli Organi Collegiali competenti,

per accertare il superamento delle carenze formative riscontrate;

b) della possibilità di seguire proficuamente il programma di studi nell’anno scolastico

successivo. In particolare gli alunni saranno valutati, anche, sulla base delle attitudini ad

organizzare il proprio studio in maniera autonoma, ma coerente con le linee di programmazione

indicate dai docenti.

Ogni docente definisce la propria proposta di voto , in base ad un giudizio motivato

desunto, per ciascuna delle discipline insegnate, da:

− un congruo numero di valutazioni conseguite dagli alunni nel terzo quadrimestre nelle prove scritte, orali, nelle prove pratiche e in altre forme di accertamento della preparazione, tenendo in negativo conto il rifiuto della verifica per impreparazione dichiarata ( i ) o per giustifiche di natura personale ( g ) .

− i dati riguardanti la partecipazione degli alunni ad attività di recupero (frequenza, profitto, esito delle verifiche) o a percorsi di eccellenza (frequenza, risultati, riconoscimenti)

− le valutazioni conseguite nel 1° e 2° quadrimestre − una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero

percorso formativo annuale

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Il profitto è ritenuto non gravemente insufficiente in una disciplina se:

− deriva da esiti non particolarmente ed insistentemente negativi − l’alunno ha conseguito qualche risultato positivo, anche in seguito ad attività di recupero

frequentate con assiduità di presenza e studio − il docente ritiene possibile che un recupero, anche guidato, delle conoscenze e delle abilità

non ancora raggiunte possa essere conseguito dall’alunno durante il periodo estivo con attività di studio individuale

Il profitto è ritenuto gravemente insufficiente in una disciplina se:

− è il risultato di valutazioni sistematicamente e prevalentemente insufficienti − risultati altrettanto insufficienti sono stati riportati al termine delle attività di recupero − l’alunno si è sottratto alle verifiche programmate con assenze ( a ), giustifiche ( g ), espressi

rifiuti ( i − attività specifiche promosse dalla scuola (visite guidate, convegni, concorsi, progetti) non

hanno fatto registrare partecipazione e interesse dello studente In tutti i casi è indispensabile che lo studente e la famiglia siano stati costantemente

informati nel corso dell’a.s. della situazione e che tutti i dati concorrenti siano pienamente

documentabili.

→ sono ammessi alla frequenza della classe successiva, con attribuzione del credito scolastico (al triennio), gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguano una valutazione non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina ed un voto di comportamento non inferiore a 6/10

→ sono ammessi all’Esame di Stato, con attribuzione del credito scolastico, gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguano una valutazione non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina ed un voto di comportamento non inferiore a 6/10

→ il Consiglio di Classe delibererà la sospensione del giudizio, qualora il quadro degli esiti, pur testimoniando un profitto non gravemente insufficiente, presenti, a seconda degli indirizzi di studio, situazioni tali da far ragionevolmente ritenere che l’alunno, per disponibilità, processo di recupero già avviato ed accertate capacità, possa colmare le lacune individuate e raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, nel periodo giugno/luglio/agosto 2010 con studio personale svolto autonomamente.

Il Consiglio di Classe delibererà la sospensione del giudizio in presenza di valutazioni non

gravemente insufficienti, o comunque non tali da determinare una carenza nella preparazione

complessiva, tenendo conto del numero complessivo delle discipline curricolari (escluso

l’Insegnamento della Religione Cattolica e le Attività alternative), in modo che, qualsiasi sia

l’indirizzo di studi, il rapporto n° discipline curricolari / n° discipline con debito non superi il

rapporto di 4 a 1.

Alla fine di Agosto gli alunni sono obbligatoriamente sottoposti a verifica. I dati risultanti

dalla obbligatoria verifica conclusiva e da una valutazione complessiva dell’alunno costituiranno

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la base affinché il Consiglio di classe possa deliberare in senso positivo o negativo circa il

giudizio di sospensione, dandone soddisfacente motivazione.

→ Non sono ammessi alla classe successiva o agli Esami conclusivi, quegli alunni per cui il Consiglio di Classe non ravvisi la possibilità che possano seguire proficuamente il programma di studi nell’anno scolastico successivo, in quanto si verifica una o più delle seguenti condizioni:

− non hanno conseguito almeno la sufficienza nella valutazione del comportamento − non hanno raggiunto, a parere del Consiglio, del tutto o in parte determinante, gli obiettivi

minimi programmati, e la valutazione del profitto è, pertanto, insufficiente (inferiore a 6/10) in un numero di discipline superiore al 25% del numero complessivo di discipline curricolari (escluso l’Insegnamento della Religione Cattolica e le Attività alternative), situazione tale da determinare una generalizzata carenza nella preparazione complessiva

− la partecipazione alle attività di recupero messe a disposizione dalla scuola (recupero in itinere, sportello didattico) non ha fatto registrare cambiamenti sostanziali della preparazione, poiché gli alunni non hanno partecipato oppure vi hanno partecipato in modo discontinuo per presenza, attenzione e studio, non conseguendo miglioramenti degni di nota, così come è possibile evincere dalle verifiche effettuate dai docenti.

− sussistono i seguenti ulteriori elementi di negativa valutazione a supporto delle deliberazioni del Consiglio di Classe:

∼ gli alunni non hanno messo in atto le strategie e l’impegno consigliati dai docenti per colmare le lacune segnalate

∼ gli alunni non hanno attitudine ad organizzare il loro studio in maniera autonoma e coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti.

∼ gli alunni hanno mostrato un impegno discontinuo, saltuario oppure si sono mai impegnati

− a giugno, con giudizio motivato, il Consiglio di Classe non ritiene sussistere, nell’arco del periodo giugno/luglio/agosto, la possibilità di un recupero sostanziale delle lacune rilevate, quale presupposto indispensabile del successo formativo, anche ai fini di una proficua frequenza della classe successiva; (per le classi terminali) né il Consiglio ritiene sussistere la preparazione essenziale e necessaria per affrontare gli Esami conclusivi

− a fine agosto, il Consiglio di Classe rileva, in sede di verifica obbligatoria: ∼ la persistenza del profitto insufficiente nella/e disciplina/e già segnalate come

insufficienti nello scrutinio di giugno e ritiene che ciò possa gravemente ostacolare la proficua frequenza dell’a.s. successivo e compromettere il successo formativo

∼ che l’alunno si è sottratto alle obbligatorie verifiche programmate

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18 CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO

In ordine all’attribuzione del Credito scolastico, vista la normativa di riferimento: DPR 323

del 23/07/1998, modificato dal D.M.42 del 22 maggio 2007, Legge 1/07, D.M. 99/09, il Collegio ha

deliberato di voler tenere in massimo conto l’assiduità della frequenza scolastica, che deve essere la

condizione irrinunciabile per consentire l’incremento del punteggio calcolato sulla base della media

dei voti ottenuti nello scrutinio finale; in subordine di considerare anche l’interesse e l’impegno

nella partecipazione al dialogo educativo ed alle attività complementari ed integrative e gli

eventuali crediti formativi.

L‟attribuzione del credito in sede di scrutinio finale, nel triennio, terrà conto della seguente

tabella ministeriale, in quanto, ai sensi del D.L. 16/12/2009, nell’anno scolastico corrente

2014/2015 la nuova ripartizione del credito scolastico indicata nella Tabella A riguarderà anche gli

studenti dell’ultima classe:

TABELLA A

(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio1998, n. 323, così

come modificata dal D.M. n. 42/2007)

CREDITO SCOLASTICO

Candidati interni

credito scolastico (punti)

media dei voti Terzo anno Quarto anno Quinto anno

M = 6 3 – 4 3 - 4 4 – 5

6 < M ≤ 7 4 - 5 4 - 5 5 – 6

7 < M ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 – 7

8 < M ≤ 9 6 – 7 6 - 7 7 – 8

9 < M ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 - 9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno

scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo Istituto Superiore Statale “Pitagora” – Pozzuoli (NA)

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del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna

disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento

vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame

conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei

decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina

o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente,

alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno

scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla

precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M

dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al

dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il

riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento

della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.

Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami

di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi

corrisponde M = 6,5

In sede di scrutinio, nel triennio, in base alla media dei voti di profitto ottenuti, lo studente

otterrà il credito minimo previsto nella relativa banda di oscillazione.

Tale punteggio, in assenza di mediocrità sanate in sede di scrutinio e di ammissioni in seguito

a sospensioni di giudizio, sarà integrato a giugno dal Consiglio di Classe di:

un punto in considerazione del possesso del requisito di cui al punto 1), congiuntamente ad

almeno un altro dei requisiti di cui ai punti 2), 3), 4);

1) Assiduità della frequenza scolastica ai fini dell’assegnazione del punteggio per l’assiduità della frequenza, il numero delle

assenze non potrà superare il 20% delle ore di lezione previste. Nel caso di superamento di tale

percentuale lo studente avrà il punteggio minimo della fascia, indipendentemente dal possesso

degli altri requisiti.

2) Interesse ed impegno nella partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola

3) Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo 4) Crediti formativi:

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• Conseguimento certificazioni europee (ECDL, Certificazioni Linguistiche, etc.) • Partecipazione ad iniziative culturali (convegni, seminari di studio, certamina, etc.) organizzati

da istituzioni esterne alla scuola • Corsi di lingua frequentati all’estero • Conseguimento brevetti e/o pratica di attività sportive agonistiche • Conseguimento diploma di Conservatorio musicale • Attività di volontariato svolte, per almeno sei mesi, presso associazioni riconosciute • Esperienze lavorative certificate

Per la valutazione dei crediti degli esami di idoneità e delle prove preliminari dei candidati esterni ci si rifà alle Tabelle B e C:

TABELLA B

(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

CREDITO SCOLASTICO

Candidati esterni

Esami di idoneità

Media dei voti conseguiti agli esami di idoneità Credito scolastico (Punti)

M = 6 3 6 < M ≤ 7 4-5 7 < M ≤ 8 5-6 8 < M ≤ 9 6-7 9 < M ≤ 10 7-8

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità (nessun voto può

essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione

indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di

corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il

punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.

TABELLA C

(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

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CREDITO SCOLASTICO

Candidati esterni

Prove preliminari

Media dei voti delle prove

Credito scolastico (Punti)

M = 6 3 6 < M ≤ 7 4-5 7 < M ≤ 8 5-6 8 < M ≤ 9 6-7 9 < M ≤ 10 7-8

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può

essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione

indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative,

rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.

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19 CIRCOLARE N.94 - Valutazione periodica degli apprendimenti nei percorsi di istruzione

secondariadi di grado. indicazioni operative per l’a.s. 2011/12.

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

Circolare n.94 Roma, 18 ottobre 2011 Prot. n. 6828 Oggetto: valutazione periodica degli apprendimenti nei percorsi di istruzione secondaria di II grado. Indicazioni operative per l’a.s. 2011/12. La presente circolare fornisce indicazioni alle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di II grado al fine di assicurare l’ordinato svolgimento delle operazioni relative alle valutazioni periodiche del corrente anno scolastico, nelle more dell’adozione delle modifiche e integrazioni al D.P.R. 122/2009, regolamento recante il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni. Le indicazioni riguardano il primo biennio dei percorsi di istruzione superiore in considerazione del fatto che i nuovi ordinamenti stanno trovando applicazione ai primi due anni di corso di ciascun indirizzo di studio. Si tiene, ovviamente, conto delle esperienze realizzate dalle scuole nell’anno di avvio dei nuovi percorsi e delle indicazioni già fornite per l’anno scolastico 2010/11 con la nota n. 3320 del 9 novembre 2010. A tale riguardo è utile richiamare il quadro di riferimento proprio dei vecchi ordinamenti, tuttora applicabile alle classi terze, quarte e quinte di tutti gli indirizzi di studio. Esso richiede che, mentre in sede di scrutinio finale sia attribuito un unico voto a ciascuna disciplina o gruppo di discipline afferenti al medesimo insegnamento, negli scrutini intermedi la valutazione si esprima attraverso l’attribuzione di uno o più voti a seconda che l’insegnamento preveda una o più prove (scritte, orali, pratiche o grafiche). Per quanto riguarda i nuovi ordinamenti si ritiene che le regole sopra delineate siano compatibili con i piani di studio del primo biennio, in attesa che si pervenga, anche sulla scorta delle esperienze di attuazione dei nuovi Regolamenti, alle citate modifiche eintegrazioni del D.P.R. 122/2009. Pertanto con le tabelle allegate sono state individuate, in accordo con la Direzione generale per l’istruzione e formazione tecnica superiore, le tipologie di prove e le corrispondenti modalità di espressione del voto in sede di scrutini intermedi, relative a ciascun insegnamento dei primi due anni dei percorsi di istruzione secondaria di II grado.

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E’ evidente che la previsione di più voti è contemplata per le discipline nelle quali la produzione scritta, pratica o grafica sia irrinunciabile, anche alla luce delle Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento dei percorsi liceali e delle distinte Linee guida per gli istituti tecnici e per gli istituti professionali. Va, comunque, sottolineato che la valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente e che le istituzioni scolastiche potranno individuare e adottare, nella loro autonomia e nell’ambito delle prove previste per ciascun insegnamento (scritte, orali, pratiche e grafiche), modalità e forme di verifica che ritengano funzionali all’accertamento dei risultati di apprendimento, declinati in competenze, conoscenze e abilità, di cui ai Regolamenti di riordino e al D.M. 139/2007 relativo all’obbligo d’istruzione. Ciò significa che, anche nel caso di insegnamenti ad una prova, il voto potrà essere espressione di una sintesi valutativa frutto di diverse forme di verifica: scritte, strutturate e non strutturate, grafiche, multimediali, laboratoriali, orali, documentali, ecc. Infatti, come già indicato nella citata circolare del 9 novembre 2010, le verifiche possono prevedere, a solo titolo di esempio e in relazione alle tipologie individuate dalle istituzioni scolastiche, modalità scritte anche nel caso di insegnamento a sola prova orale. Appare opportuno aggiungere che, in ogni caso, un’ampia varietà di forme di verifica concorre a valorizzare pienamente i diversi stili di apprendimento, le potenzialità e le diverse attitudini degli studenti. Nel caso in cui le istituzioni scolastiche utilizzino le quote di autonomia previste dai regolamenti di riordino dei licei (art. 10, comma 1, lett. c) D.P.R. 89/10), dei tecnici (art. 5, comma 3, lett. a) D.P.R. 88/10) e dei professionali (art. 5, comma 3, lett. a) D.P.R. 87/10) per introdurre nuove discipline curricolari, le relative modalità di valutazione e di espressione del voto in sede di scrutinio intermedio sono demandate alle singole istituzioni scolastiche. Limitatamente ai licei, in caso di potenziamento degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti ai sensi dell’art. 10, comma 3, D.P.R. 89/10, il voto va espresso con le stesse modalità previste per l’insegnamento obbligatorio. Le istituzioni scolastiche avranno cura di esplicitare, nei rispettivi piani dell’offerta formativa, le tipologie delle verifiche adottate, al fine di rendere l’intero processo valutativo trasparente e coerente con gli specifici obiettivi di apprendimento. Saranno così valorizzate, anche in materia di valutazione, le attività progettuali e innovative realizzate dai licei in coerenza con le citate Indicazioni Nazionali, nonché le esperienze di organizzazione metodologico-didattica e di ricerca (didattica modulare e laboratoriale, personalizzazione dei percorsi, utilizzazione di metodologie e strumenti didattici innovativi, aree di progetto, ecc.) che gli istituti tecnici e professionali realizzano in attuazione delle Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento per il primo biennio.

Il Direttore Generale f.to Carmela Palumbo

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Tabella A – Licei (primo biennio) Insegnamenti Percorsi

Prove Scritta Orale Pratica Grafica

Disegno e storia dell’arte LS e LS: SA O G Lingua e letteratura italiana Tutti S O Lingua e cultura greca LC S O Lingua e cultura latina LC, LS, LSU S O Lingua latina LL S O Lingua e cultura straniera 1 Tutti S O Lingua e cultura straniera 2 LL e LSU: ES S O Lingua e cultura straniera 3 LL S O Storia e geografia Tutti O Matematica con Informatica Tutti tranne LS: SA S O Matematica LS: SA S O Fisica LS e LS: SA S O Scienze naturali Tutti tranne LS e LS:SA O Scienze naturali LS e LS: SA S O Storia dell’arte LA S O Storia dell’arte LMC O Discipline grafiche e pittoriche LA P G Discipline geometriche LA G Discipline plastiche e scultoree LA P Laboratorio artistico LA P G Scienze motorie e sportive Tutti O P Esecuzione e interpretazione LMC: M P Teoria, analisi e composizione LMC: M S O Storia della musica LMC: M S O Laboratorio di musica d’insieme LMC: M P Tecnologie musicali LMC: M P Tecniche della danza LMC: C P Laboratorio coreutico LMC: C O P Teoria e pratica musicale per la danza LMC: C O P Informatica LS: SA S O Scienze umane LSU e LSU: ES S O Diritto ed Economia politica LSU: ES S O Diritto ed economia LSU O Siglario: LA = Liceo artistico LA: AF = Liceo artistico, ind. Arti figurative LA: AA = Liceo artistico, ind. Architettura e Ambiente LA: AM = Liceo artistico, ind. Audiovisivo e Multimediale LA: D = Liceo artistico, ind. Design LA: G = Liceo artistico, ind. Grafico LA: S = Liceo artistico, ind. Scenografia LC = Liceo classico LL = Liceo linguistico LMC = Liceo musicale e coreutico LMC: M = Liceo musicale e coreutico, sez. Musicale LMC: C = Liceo musicale e coreutico, sez. Coreutica LS = Liceo scientifico LS: SA = Liceo scientifico, opz. Scienze applicate LSU = Liceo delle scienze umane LSU: ES = Liceo delle scienze umane, opz. Economico-sociale

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Tabella B – Istituti Tecnici (primo biennio)

Insegnamenti Percorsi Prove

Scritta Orale Pratica Grafica Lingua e letteratura italiana Tutti S O Lingua inglese Tutti S O Storia Tutti O Matematica Tutti S O Diritto ed economia Tutti O Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia) Tutti O Scienze integrate (Fisica) Tutti O P Scienze integrate (Chimica) Tutti O P Scienze motorie e sportive Tutti O P Geografia EC O Informatica EC S P Seconda lingua comunitaria EC S O Economia aziendale EC S O Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica TEC O G Tecnologie informatiche TEC S P Scienze e tecnologie applicate TEC O

Siglario:

EC = Settore economico (tutti gli indirizzi del settore economico) TEC = Settore tecnologico (tutti gli indirizzi del settore tecnologico)

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Tabella C – Istituti Professionali (primo biennio) Insegnamenti Percorsi

Prove Scritta Orale Pratica Grafica

Lingua e letteratura italiana Tutti S O Lingua inglese Tutti S O Storia Tutti O Matematica Tutti S O Diritto ed economia Tutti O Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia) Tutti O Scienze integrate (Fisica) Tutti O P (IA) Scienze integrate (Chimica) Tutti O P (IA) Scienze motorie e sportive Tutti O P Seconda lingua straniera SSS

SEOA SC

S O

Tecnologie dell’informazione e della comunicazione SASR IA

S P

Ecologia e Pedologia SASR O Laboratori tecnologici esercitazioni SASR

IA P

Scienze umane e sociali SSS S O Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche SSS O G Educazione musicale SSS O Metodologie operative SSS P Discipline sanitarie (Anatomia, Fisiopatologia oculare e Igiene)

SSS-ott O

Ottica, Ottica applicata SSS-ott O Esercitazioni di lenti oftalmiche SSS-ott P Anatomia, Fisiologia e Igiene SSS-odo O Rappresentazione e modellazione odontotecnica SSS-odo P G Esercitazioni di laboratorio di odontotecnica SSS-odo P Scienza degli alimenti SEOA O Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina SEOA P

Laboratorio di servizi enogastronomici - settore sala e vendita

SEOA P

Laboratorio di servizi di accoglienza turistica SEOA P Informatica e laboratorio SC S P Tecniche professionali dei servizi commerciali SC S O P Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica IA O G Siglario: Tutti = Tutti gli indirizzi del Settore Servizi e del Settore Industria e Artigianato SASR = Settore servizi - Indirizzo Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale SSS = Settore servizi - Indirizzo Servizi Socio-sanitari SSS-ott = Settore servizi - Indirizzo Servizi Socio-sanitari - Articolazione Ottico SSS-odo = Settore servizi - Indirizzo Servizi Socio-sanitari - Articolazione Odontotecnico SEOA = Settore servizi - Indirizzo Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (tutte le articolazioni) SC = Settore servizi - Indirizzo Servizi Commerciali IA = Settore Industria e Artigianato

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20 ATTIVITÀ DIDATTICHE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE

DELL’INSUCCESSO ED AL RECUPERO SCOLASTICO .

L’istituto “Pitagora da sempre intende promuovere una scuola che sia sempre più rispondente

alle esigenze culturali della platea scolastica, che faccia del recupero un momento di confronto di

esperienze di metodologia didattica nella certezza che alleviare l’insuccesso significa diminuire la

dispersione e arginare il fenomeno della devianza.

Pertanto il consiglio d’istituto ha aderito al progetto dell’Azione PON F3 “ OMISSIS –

Realizzazione di prototipi di azioni educative in aree di grave esclusione sociale e culturale, anche

attraverso la valorizzazione delle reti esistenti” finanziato con il FSE 2014/2015 .

Il “Pitagora”, considerando gli obbiettivi e le finalità del progetto che si innestano nella

consolidata esperienza dell’Istituto nella lotta alla dispersione scolastica, ha deciso di partecipare

alla rete territoriale che vede come capofila “I.S. G. Falcone” relativa al sopradetto progetto.

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21 ORGANI COLLEGIALI

Art. 4 Organi collegiali

L’Istituto si avvale, per la sua gestione democratica, degli Organi Collegiali previsti dal D.P.R. 416/74 e dal D.P.R. 249/98 e successive modifiche ed integrazioni

• Consiglio di Istituto; • Giunta esecutiva; • Collegio dei Docenti; • Consigli di classe; • Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti • Organo di garanzia

21.1 Consiglio d’Istituto

E’ costituito da 19 componenti: il dirigente scolastico; 8 rappresentanti del personale docente,

2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 4 dei genitori degli alunni, 4

degli alunni. E’ presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni.

Il Consiglio d'Istituto

- elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della

scuola;

- delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo ;

- adotta il regolamento interno dell'istituto;

- delibera in merito alla partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e

ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali.

- indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli

docenti alle classi;

- adotta il Piano dell'offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti;

- esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo dell'istituto;

- stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in

materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.

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Componente Docenti Componente Genitori

Arnone Giovanna Castagno Giuseppe

Bizzarro Raffaele Di Caterino Concetta

Bosso Raffaella Massone Salvatore

Calabrese Marco Napolano giuseppina

Dell’Aquila Sergio

Rivelli Raffaele

Veneziano Giuseppe

Vittoria M.Dolores

Componente ATA Componente Alunni

Fasulo Giovanni De Vito Luca

Quagliozzi Teresa Moccia Michelangelo

Rosiello Raffaele

Serrapica Carolina

21.2 Giunta esecutiva

E’ eletta in seno al Consiglio di Istituto; di diritto ne fanno parte il Dirigente scolastico, che la

presiede, e il Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA) che ha anche funzioni di

segretario della giunta stessa. E’ composta da un docente, un amministrativo o tecnico o ausiliario,

da un genitore e da uno studente.

La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio di istituto, fermo restando il diritto di

iniziativa del Consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere.

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Membri

Dirigente Scolastico: dott.Cesare Fournier

Direttore dei Servizi Amministrativi: dott. Monica Molea

Componente docente: prof. ssa G. Arnone

Componente ATA : dott. G. Fasulo

Componente genitori: sig.ra M.Esposito

Componente Studenti: sig.na Luongo Alessandra

21.3 Collegio dei docenti

Il Collegio dei docenti è costituito da tutti i docenti di ruolo e non di ruolo in servizio presso

l’istituzione

Scolastica ed è presieduto dal Dirigente Scolastico.

Delibera su:

- Piano delle riunioni: pianificazione dell'orario degli incontri, collegi, consigli di classe,

incontri con le famiglie;

- Divisione dell'anno scolastico (trimestri o quadrimestri);

- Regolamento del Collegio: orari, votazioni, articolazioni;

- Struttura dell'organigramma;

- Piano di formazione: criteri di partecipazione individuale dei docenti ai corsi di

aggiornamento, progetti di aggiornamento dell'istituto;

- Approvazione di progetti speciali;

- Programmazione annuale delle attività educative e didattiche (curricolari ed

extracurricolari) dell'istituto, che deve essere coerente con il POF.

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21.4 Dipartimenti disciplinari

Il Collegio dell’Istituto “Pitagora” è articolato in Dipartimenti, con le seguenti competenze:

a) su delega del Collegio effettuano la progettazione didattica,

b) elaborano i criteri comuni di valutazione del profitto e del comportamento degli alunni,

c) individuano gli obiettivi generali,

d) definiscono gli obiettivi minimi, i contenuti minimi, i metodi e gli strumenti degli interventi di

recupero,

e) procedono all’analisi dei libri di testo ai fini dell’adozione,

f) promuovono progetti ed iniziative

Al coordinatore di Dipartimento compete: coordinare il dipartimento, riferire al D.S. e al

Collegio Docenti collaborare con tutti i docenti Funzioni Strumentali, in particolare con la F.S. per

il P.O.F.).

Dipartimenti disciplinari

a.s. 2014-2015

Classi di Concorso

Discipline Docente coordinatore

di dipartimento

1. AO52-A051

A025

A061

AD02

Materie letterarie-Latino-Greco

Disegno e Storia dell’Arte

Storia dell’Arte

Sostegno area umanistica

da nominare

2. A346 (tutti gli indirizzi)

AD02

Inglese

Sostegno area umanistica C. Formisano

3. A036-A037

A019 (tutti gli indirizzi)

IRC (tutti gli indirizzi)AD02

Pedagogia,Psicologia,

Sociologia, Filosofia e Storia Diritto IRC,Sostegno area umanistica

A. Buonajuto

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4. A047 - C310

A038 - C290

A049

AD01

Matematica e laboratorio

Ficica e laboratorio

Matematica e Fisica

Sostegno area scientifica

P. Illiano

5. A060

A013-C24

AD01

Scienze

Chimica e lab

Sostegno area scientifica

P. Cannada

6. A050

AD02

Materie letterarie

Sostegno area umanistica

A. Bacchiani

7. A042

AD01

Informatica e Sistemi

Sostegno area scientifica A.Quintale

8. A034-C260

A035- C270

A020-C320

A071

AD03

Elettronica e laboratorio

Elettrotecnica e laboratorio

Tecnologia meccanica e laboratorio

Tecnologia e Disegno

Sostegno area tecnica

A. De Simone

9. A029

AD04

Educazione Fisica

Sostegno area psico-motoria R. Massaro

21.5 Consigli di classe

Il Consiglio di classe, costituito dai Docenti di ogni singola classe, da due rappresentanti eletti

dagli studenti e da due rappresentanti eletti dai genitori, è convocato dal Dirigente Scolastico e, su

richiesta scritta e motivata, dalla maggioranza dei suoi membri.

Alle riunioni del Consiglio partecipano, a pieno titolo, i Docenti delle attività alternative e i Docenti

di sostegno. Il Consiglio di classe nella componente allargata comprende i rappresentanti degli

alunni e dei genitori. E’ presieduto dal Dirigente Scolastico o su delega di quest’ultimo dal

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I Consigli di classe hanno il compito di:

• coordinare la programmazione didattica per il proficuo svolgimento della progettazione

modulare e il miglior rendimento scolastico;

• valutare con periodicità l’andamento didattico e disciplinare della classe;

• verificare periodicamente l’efficacia dei risultati ottenuti per assumere iniziative riguardo al

recupero e al sostegno;

• promuovere la partecipazione dei genitori e degli studenti alla vita della comunità scolastica

con i mezzi più idonei.

I Consigli di classe si riuniscono in orario non coincidente con l’orario delle lezioni e durano in

carica un anno.

Il Coordinatore di Classe dovrà:

− presiedere i Consigli di classe su delega del Dirigente Scolastico e designare un segretario

verbalizzatore;

− verbalizzare, quando non presiede;

− compilare i prospetti mensili delle assenze e dei ritardi degli alunni, segnalando, sul

registro di classe, la necessità che l’alunno entri in classe previo accompagnamento del

genitore dopo il terzo ritardo consecutivo;

− rilevare i casi di allievi in posizione critica riguardo a: evasione, dispersione, ritardi,

infrazioni disciplinari e profitto scadente in più discipline. Inviare avvisi alla famiglia

dell’allievo e comunicazione ai Servizi Sociali

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− curare la tenuta del registro di classe ed informare tempestivamente i collaboratori del D.S.

in caso di anomalie;

− curare la raccolta delle autorizzazioni per partecipazioni ad attività parascolastiche e/o

extrascolastiche;

− raccogliere in tempo utile e revisionare il materiale necessario per procedere agli scrutini

quadrimestrali e finali e consegnare, al termine dell’anno scolastico, una relazione sulle

attività svolte

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22 COORDINATORI DI CLASSE 2014-2015

CLASSE NOME COORDINATORE

LICE

O C

LASS

ICO

1 CL ANGIULLI 2 CL NOIOSO 3 CL VIOLANTE 4 CL SPINELI 5 CL CANNADA

LICE

O S

CIEN

TIFI

CO

1 LS A ROMEO 2 LS A PIGNATELLI 3 LS A BOSSO R. 4 LS A AMIDEO 5 LS A VANORIO 1 LS C BASSO B.

LICE

O S

CIEN

ZE

APPL

ICAT

E

1 SA B ILLIANO P. 2 SA B SARTORIO M. 3 SA B IN ATTESA 4 SA B FINICELLI 5 LS B CERRITO

LICE

O S

CIEN

ZE U

MAN

E

1 SU A CHIANESE 2 SU A TASCHINI 3 SU A COTENA 4 SU A AULITTO 5 SU A ROMEO 1 SU B COSTANTINO 2 SU B MANCA VERBALE 3 SU B MANCA VERBALE 4 SU B VARONE 5 SU B RICCIUTI 1 SU C DE CARO

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CLASSE NOME COORDINATORE

ITI

1 ITI A QUINTALE 2 ITI A POSSENTE 3 ITI A DEL GROSSO 4 ITI A DE DUONNI 5 ITI A FORMISANO

ITI

1 ITI B POSSENTE 2 ITI B IACONO 3 ITI B COSTIGLIOLA 4 ITI B SCHIANO LO MORIELLO 5 ITI B DI GIACOMO

ITI

1 ITI C PAUMGARDHEN 2 ITI C PICASCIA 1 ITI D FAIELLA 2 ITI D FAIELLA

IPIA

1 MA A BIZZARRO 2 MA A BACCHIANI 3 MA A VENEZIANO 4 MA A DE VIVO 5 MA A PAPAIANNOU

IPIA

1 MA B RIVELLI - CICALA 2 MA B DE SIMONE 3 MA B DE SIMONE 4 MA B RIVELLI 5 MA B RIVELLI

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23 INCONTRI POMERIDIANI CON LE FAMIGLIE

Sono previsti i seguenti incontri pomeridiani con i genitori

MESE DI NOVEMBRE 2013

Martedì 18

ore 16.00-17.30 incontro scuola famiglia I quadrimestre (Biennio Liceo)

ore 17.30-19.00 incontro scuola famiglia I quadrimestre (Triennio Liceo)

Mercoledì 19

ore 16.00-17.30 incontro scuola famiglia I quadrimestre(Biennio ITI-IPIA)

ore 17.30-19.00 incontro scuola famiglia I quadrimestre (Triennio ITI-IPIA)

MESE DI FEBBRAIO 2014

Lunedì 9

ore 16.00-17.30 incontro scuola famiglia infraquadrimestrali (Biennio ITI-IPIA)

ore 17.30-19.00 incontro scuola famiglia infraquadrimestrali (Triennio ITI-IPIA)

Martedì 10

ore 16.00-17.30 incontro scuola famiglia I quadrimestre (Biennio Liceo)

ore 17.30-19.00 incontro scuola famiglia I quadrimestre (Triennio Liceo)

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MESE DI APRILE 2014

Lunedì 27

ore 16.00-17.30 incontro scuola famiglia I quadrimestre(Biennio ITI-IPIA)

ore 17.30-19.00 incontro scuola famiglia I quadrimestre (Triennio ITI-IPIA)

Martedì 28

ore 16.00-17.30 incontro scuola famiglia I quadrimestre (Biennio Liceo)

ore 17.30-19.00 incontro scuola famiglia I quadrimestre (Triennio Liceo)

MESE DI GIUGNO 2014

Martedì 16

ore 10.00-11.30 incontro scuola famiglia II quadrimestre (Biennio Liceo)

ore 10.00-11.30 incontro scuola famiglia II quadrimestre (Triennio Liceo)

ore 10.00-11.30 incontro scuola famiglia II quadrimestre (Biennio ITI-IPIA)

ore 10.00-11.30 incontro scuola famiglia II quadrimestre (Triennio ITI-IPIA)

24 COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI

Il Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti, eletto dal Collegio dei Docenti nel suo

seno, dura in carica un anno ed è presieduto dal Dirigente scolastico. Il Comitato provvede, su

richiesta del Docente, alla valutazione del servizio degli insegnanti, esprime un parere obbligatorio

sul periodo di prova dei docenti di ruolo; esprime inoltre un giudizio sulla condotta del Docente che

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chiede la riabilitazione, trascorsi due anni dalla data dell’atto con cui gli fu inflitta una sanzione

disciplinare.

COMITATO ELETTO NEL COLLEGIO PER L’ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Membri effettivi proff.:

Formisano Carmela, Costantino Giulia, Nigriello Mariateresa, Raffaele Rivelli

Membri supplenti proff :

Santorelli Filippo

25 ORGANO DI GARANZIA

L’organo di garanzia per le impugnazioni delle sanzioni disciplinari è presieduto dal Dirigente Scolastico.

E’ costituito da : • n. 1 Docente designato dal Consiglio d’Istituto: Raffaele Rivelli • n. 1 Genitore eletto : Limonciello Rosaria • n. 1 Alunno eletto : Serrapica Carolina

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO

Istituto Superiore Statale

“PITAGORA” Liceo Classico/Scientifico/Socio-psico-pedagogico

ITI Informatica/Elettronica e Telecomunicazioni – IPIA

Dirigente Scolastico tel/fax 0818042624

Uff. Ammin. Tel. 0818553727- fax 0816662263

Cod. mecc. NAIS00400C – [email protected]

via Tiberio, 1 - 80078 Pozzuoli (NA)

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26 REGOLAMENTO D’ISTITUTO

La Scuola è una comunità di persone che, con diverse funzioni e pari dignità, operano per

garantire a ogni studente il diritto allo studio, affinché acquisisca le conoscenze, le capacità e le

competenze che gli consentano una piena e consapevole partecipazione alla vita civile,

professionale, politica, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione

Internazionale sui diritti dell’infanzia e con i principi generali dell’ordinamento italiano.

Il Regolamento ha lo scopo di mettere in pratica, nelle specifiche condizioni ambientali del

nostro Istituto, le norme previste per una corretta gestione collegiale della Scuola; è conforme ai

principi e alle norme dello "Statuto delle Studentesse e degli Studenti" (D.P.R. 24 giugno 1998 n.

249, modificato ed integrato dal DPR 235/07), del Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni

scolastiche (D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275), del D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 567, e sue modifiche ed

integrazioni; è coerente e funzionale al Piano dell'Offerta Formativa adottato dall'Istituto.

Il regolamento è consultabile al seguente link:

http://www.istitutostatalepitagora.it/public/files/2012/pof/regolamento_isituto.pdf

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27 PROGETTI DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Per l’anno scolastico 2012-2013 il collegio docenti, pur sapendo che quasi sicuramente non ci

saranno i fondi per finanziarli tutti, ha approvato i seguenti criteri di priorità per finanziare i

progetti (approvati in funzione dei fondi disponibili):

1) attinenza con gli obiettivi curricolari

2) promozione dell’immagine della scuola sul territorio

3) favorevole rapporto costo benifici

Si precisa, inoltre, che nessun progetto potrà partire senza la verifica dei suddetti criteri da

parte del collegio docenti e l’autorizzazione del consiglio d’istituto.

Altresì è stato deciso, definendone l’articolazione ed i relativi costi, di avviare da subito

l’Orientamento in ingresso ed il connesso progetto “Sperimentiamoci” vista la loro fondamentale

importanza .

I progetti relativi ai Giochi studenteschi, che hanno un finanziamento ad hoc, partiranno

previa la verifica della disponibilità del finanziamento.

I progetti presentati, elencati in ordine casuale, sono i seguenti:

1) Comunicare con la musica 2) Preparazione a gare e concorsi e preparazione ai test universitari 3) “Voci vivaci” raccolta del meglio dei progetti PON 4) Progetto Multilingue (destinato agli alunni già diplomati) 5) La Storia Contemporanea attraverso i film 6) LaboratorioMusicale 7) Laboratorio sportivo ( Gruppo sportivo studentesco ) 8) Sperimentiamoci 9) ERASMUS GARDENING - Culture and Scienze 10) “Scambio di Ospitalità” ( in collaborazione con una scuola gemellata di Budapest) 11) “Pet Therapy” 12) Corso per conseguimento della certificazione EIPASS

E’ stato da subito attivato, perché rispondenti ai suddetti criteri il progetto del Laboratorio

Musicale.

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Continuano a svolgersi i tre progetti già approvati nei precedenti anni scolastici :“Imparare ad

Imparare” ,“ La pagina che non c’era” e “Progetto Qualità”.

Sono stati attivati,come nei precedenti anni scolastici , lo sportello di Ascolto e il progetto

“Alternanza Scuola-Lavoro”, stage in azienda, a cui si alternano momenti di istruzione.

Inoltre, come tutti gli anni, si stanno svolgendo attività per l’orientamento in uscita, che

hanno come obiettivo principale quello di sostenere gli alunni delle classi terminali nelle scelte di

studio o lavorative post diploma. In tale ambito,sono stati attivati i corsi “Alpha Test” di

preparazione alle prove di ingresso alle diverse facoltà universitarie e sono e saranno organizzati sia

incontri nel nostro Istituto, per un contatto più diretto con i vari docenti universitari, sia visite

esterne presso le diverse Università e facoltà per una maggiore conoscenza delle sedi,delle strutture

e delle organizzazioni.

Si terranno, allo stesso modo, presso il nostro plesso, incontri sia con funzionari del Centro

Servizi per l’Impiego di Pozzuoli, che con responsabili delle Forze Armate.

Il nostro istituto, inoltre, in collaborazione con l’associazione Febe, organizza un attività di

cineforum pomeridiana aperta ad alunni, giovani del rione, famiglie, anziani del quartiere e

personale della scuola.

Il Pitagora, anche quest’anno partecipa al progetto TELETHON.

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27.1 UN’ALTA FILOSOFIA…NOI CON L’IISF

Coordinatore del Progetto “Un’alta filosofia…noi con l’IISF”: Prof. ssa Livia Saddi

Il progetto intende promuovere un insegnamento-apprendimento della filosofia incentrato

sull’ascolto attivo, sul confronto e il dibattito. Si vuole cioè stimolare i ragazzi del V anno a

discutere di filosofia al di fuori dell’orizzonte curricolare scolastico, proponendogli lezioni di

profilo universitario, impegnandoli ad una riflessione personale e a una partecipazione diretta, in

dibattiti aperti a alunni di altri licei, tra l’altro in una cornice storica straordinaria, quella del

Palazzo Serra di Cassano, sede di convegni, seminari, scambi culturali di livello internazionale.

L’occasione ci viene offerta dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli e dal suo

Segretario Generale, prof.re Antonio Gargano, che da anni si fa promotore di iniziative rivolte agli

studenti del Liceo, come cicli di seminari e lezioni pensati in vista della preparazione agli Esami di

Stato.

Con la partecipazione agli stessi i ragazzi saranno tenuti ad approfondire autori e tematiche

della filosofia di Otto e Novecento, dovranno misurarsi con posizioni e interpretazioni aperte, farsi

portavoce loro stessi di istanze e problematizzazioni da sottoporre a docenti e uditorio, dando un

contributo fattivo al dibattito che conclude ogni lezione.

Gli incontri si svolgeranno in orario extracurricolare (si prevedono 7-8 appuntamenti

nell’arco dell’anno) presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici a Palazzo Serra di Cassano a

Napoli, che i ragazzi raggiungeranno con mezzi propri. Al temine delle lezioni tenute dal prof.re

Antonio Gargano, Segretario Generale dell’IISF e docente al Suor Orsola Benincasa, i ragazzi che

già potranno confrontasi nel dibattito e diventare protagonisti e non solo passivi fruitori di nozioni

(il dibattito non è aperto ai docenti), potranno scegliere di approfondire i nodi problematici emersi

dal dibattito che più li hanno interessati e fornirne ognuno una diversa presentazione, che sarà

valutata in merito alla comprensione filosofica dell’argomento, alla chiarezza espositiva, alla

coerenza argomentativa, alla originalità concettuale.

I lavori più chiari ed efficaci saranno pubblicati sul sito della scuola o su un blog

appositamente creato.

Per la partecipazione al ciclo delle lezioni sarà attribuito un credito formativo.

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27.2 ERASMUS GARDENING - Culture and Scienze

Coordinatori del Progetto: Prof. ssa I. Ricciuti e Prof. ssa M.R. Pasquali

Europe wide schools struggle; students are neither interested in the assignments, nor

motivated by the traditional methods and materials. According to recent PISA studies a change in

science education in many European countries is needed. This project strives to provide innovative

education methods in science and social studies.

Studies show that there is an increased desire for inquiry-based and project-based learning.

The former is fundamental for the development of higher order thinking skills. According to

Bloom’s Taxonomy, the ability to analyze, synthesize, and evaluate information or new

understandings indicates a high level of thinking. Using projects as a method within inquiry-based

learning students participate from the very beginning; planning to project assessment, playing

seminal roles in the entire process. This degree of involvement motivates students to be more

precise, interested and to take responsibility for, or ownership of their, studies. This results in

increased self-esteem and improved academic achievement. In the latter students learn how to work

in groups, take on various roles within the group, share tasks, manage time better and take

individual responsibility. The long term goal is to create IBL and PBL cross-culture tasks which

can be implemented in every school.

It is also apparent that students spend less time outdoors, they know little about the food they

eat, where it comes from, how it grows, etc, in fact many only see vegetables in the supermarket.

However, they are interested in knowing more.

Furthermore, two good practices that can be implemented at the institutional level and can

also be expanded to the regional or even international level will be created. Good Practice –

Gardening: Culture, Culture plant in society, history and the arts and Good Practice – Gardening:

Science, Growing culture plants in school gardens, carrying out various scientific examinations.

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27.3 CORSO PER CONSEGUIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE EIPASS

Il corso di 50 ore, tenuto in collaborazione col Polo ICT - information and

communication technology è rivolto a 16 alunni frequentanti le classi quarte degli Istituti

(componenti del Polo) “Sannino”, “Medi”, “Pitagora” e “Cavalcanti” .

L'intervento è finalizzato all'acquisizione delle competenze di base nell'ambito delle ICT.

L'acquisizione della competenza digitale è una delle competenze chiave per l'apprendimento

permanente individuate nella Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18

dicembre 2006 per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l'inclusione

sociale e l'occupazione.

L’alfabetizzazione informatica non è un obiettivo ma un metodo: la tecnologia, infatti, evolve

e crea forme sempre nuove di divario (pensiamo al web 2.0 o all’uso dei device mobili).

L’alfabetizzazione informatica è il presupposto per la creazione di una reale cultura digitale

che permetta a tutti di conoscere gli strumenti disponibili ed utilizzati, le potenzialità di internet e i

rischi connessi per la propria identità e la sicurezza, faccia comprendere il valore della rete come

luogo di possibilità, opportunità di sviluppo personale e professionale. In questo senso, cultura

digitale vuol dire conoscenza delle condizioni di utilizzo degli strumenti web 2.0, per utilizzarne

tutte le potenzialità e prevenendone i possibili rischi o danni.

Il corso ha come obbiettivo il rilascio della certificazione EIPASS attestante il livello

essenziale di competenze informatiche e web del suo titolare, aggiornate alle funzionalità introdotte

dal web 2.0 (il progetto di certificazione EIPASS è un programma riconosciuto dal Ministero della

Pubblica Istruzione).

27.4 SPORTELLO ASCOLTO

Coordinatore del Progetto “Sportello di Ascolto”: Prof. ssa Michela D'Isanto

Lo Sportello di Ascolto nasce da una precisa consapevolezza maturata nel tempo: le

situazioni di “malessere” a scuola non vanno solo percepite ma “agite” e affrontate, possibilmente

con l’aiuto di un esperto con strategie mirate.

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Tale servizio, il cui fine prioritario è la tutela del benessere e in particolare della salute degli

studenti, nasce per dare loro un ulteriore spazio e opportunità di dialogo e per consentire un clima

di sempre maggior equilibrio con se stessi e con la vita scolastica.

Lo sportello, nella componente psicologa formata dalla Dott.ssa Simona Maione e dalla

Dott.ssa Cristina Bernardo, sarà a disposizione degli studenti, docenti e genitori per affrontare ogni

problematica che si riverberi sul percorso di crescita personale e scolastica.

Esso sarà attivo il:

Mercoledì dalle ore 10 alle ore 13.00

con le psicologhe dott.ssa Monica Sica e la dott.ssa Ludovica Tremante

Giovedì dalle ore 10 alle ore 13.00

con l’assistente sociale dott.ssa Paola di Gennaro

La prenotazione per lo sportello sarà possibile nel modo seguente:

- In modo del tutto autonomo e personale, utilizzando una cassetta della posta sita

nell’androne della scuola in cui inserire un foglietto recante il proprio nome, cognome, classe e

nome della psicologa che si desidera incontrare .

- Contattando personalmente le psicologhe, Dott.ssa Monica Sica e

Dott.ssa Ludovica Tremante, al termine delle sedute e cioè dalle ore 12.30 in poi.

- Contattando la referente del progetto Prof. D’Isanto Michela.

Si auspica che, durante l’anno scolastico, dagli studenti, dai docenti e dalle famiglie giungano

suggerimenti per rendere sempre migliore il servizio di ascolto.

27.5 CORSI ALPHA TEST

PROF. M.L. VANORIO

Corsi rivolti ai ragazzi delle IV e delle V classi del nostro istituto, sono tenuti da docenti

interni. Mirano a preparare gli allievi ad affrontare le prove di ingresso per tutte le facoltà a numero

chiuso.

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Sono organizzati con cicli di lezioni di 10 ore riguardanti le seguenti

materie: biologia, chimica, fisica, matematica e logica.di elaborare nuove metodologie di

insegnamento.

27.6 PROGETTO QUALITA’

PROFF. L. DI FRAIA, R. BIZZARRO

Il progetto mira a potenziare le attitudini alla collaborazione sinergica, pur nella specificità

dei ruoli ,tra professionalità e ambiti operativi diversi per promuovere il miglioramento del

processo di apprendimento/insegnamento, a definire e realizzare modelli e strumenti di

comunicazione inerenti gli ambiti della ricerca, atti a perseguire il miglioramento del processo di

apprendimento/insegnamento e a reealizzare una rete di esperienze di cooperazione tra scuole per

favorire il confronto e la condivisione delle buone prassi.

27.7 LABORATORIO MUSICALE “Comporre una canzone”

Maestro LINO BLANDIZZI

Il progetto , destinato a tutti gli alunni della scuola, si pone i seguenti obbiettivi:

Favorire l’acquisizione di competenze relative alla comunicazione in genere ed in

particolare attraverso la musica

Acquisire le tecniche basilari della musica

Crescere nella fiducia di se anche attraverso la padronanza di tecniche di rilassamento e di

concentrazione

Sviluppare le capacità espressive in soggetti timidi, canalizzare l’energia e l’eccessiva

vivacità

Imparare a lavorare in equipe condividendole esperienze e le responsabilità

Rispettare gli spazi ed il lavoro altrui

Il progetto di laboratorio musicale che vede le sue radici nel progetto"Una stanza tutta per

noi" (novembre 2011 - maggio 2012), organizzato dall'Associazione "Febe" si è evoluto

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autonomamente negli anni ed è stato sempre più apprezzato e seguito dagli studenti ed ha portato

alla produzione di brani musicali da parte degli studenti stessi.

Il maestro Lino Blandizi che cura il progetto da anni, sul suo sito

(http://www.blandizzi.com/laboratorio.php ) ha affermato: “E' stata una esperienza straordinaria il

laboratorio di musica "Comporre una canzone" con gli studenti dell'Istituto Pitagora di Pozzuoli

(Dirigente scolastico Cesare Fournier) partecipi al corso nell'ambito del progetto "Una stanza tutta

per noi" (novembre 2011 - maggio 2012), organizzato dall'Associazione "Febe". Fra teoria, analisi e

armonia pratica, il mio principale obiettivo è stato di esaltare tutte le potenzialità e la creatività

degli alunni. Le prospettive iniziali non erano delle migliori per l'esiguo (cinque) numero di

partecipanti, ma via via essi sono arrivati a 15. Segno che il tam tam, il passaparola e il mio diretto

intervento nelle aule con i singoli docenti avevano centrato l'obiettivo. E così di lezione in lezione

l'entusiasmo cresceva sempre di più. E non c'è ingrediente più stimolante e incoraggiante per un

docente constatare che ad ogni input concreto gli studenti rispondevano con grande interesse. Il

risultato di questo percorso scolastico all'insegna della chiave di violino si è identificato soprattutto

nel brano "Nessuno è più diverso", scritto dagli studenti e da me. Va subito detto che le parole di

questa canzone vanno al di là della loro stessa pur gradevole musicalità, per accedere ad un

significato che è un appello e un sogno per una società più giusta, più tollerante, in grado di

conservare i valori della propria identità e contemporaneamente di aprirsi alla convivenza con la

diversità sessuale, di colore, di lingua e di religione. Soltanto nel multiculturalismo, suggerisce la

canzone, si potrà imbastire un mondo migliore. I ragazzi, che hanno assunto il nome di "Zanzare

Young Band" con questa composizione di testo e musica hanno partecipato al "Primo Trofeo della

Nuova Musica Italiana" di Radio Italia ed hanno anche interpretato il brano nello spettacolo finale

del corso, riscuotendo un unanime successo da parte di un folto pubblico. Insieme con

l'Associazione "Febe" che mi ha seguito e supportato con grande passione, sono riuscito a

raccogliere il brano in un cd e per far questo ho trascinato i ragazzi in un studio di registrazione.

Anche questa è stata bella esperienza. Pur essendo molto emozionati, ce l'hanno messa tutta, oltre

ogni aspettativa. Sono stati bravissimi. Se posso permettermi di chiosare questa operazione

didattica , la scuola dovrebbe insistere su questi percorsi: dalla musica al teatro passa gran parte

della nostra civiltà. E per di più entrambe sono "materie" che arricchiscono lo studio delle

discipline teoriche e professionali del programma. La musica instilla nella mente e nel cuore degli

studenti una marcia, un guizzo, una curiosità in più per meritare meglio gli orizzonti della vita. "C'è

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una tale persuasione nella musica!", esclamava il grande poeta John Milton. Per parte mia, e

concludo, ho conosciuto degli studenti straordinari. A gennaio 2013 ho ripreso il laboratorio grazie

al volere del dirigente scolastico dell'Istituto Pitagora e all'entusiasmo dei ragazzi. Sicuramente

continuare il percorso ci porterà altri bei frutti come quelli precedenti.

27.8 COMUNICARE CON LA MUSICA

PROF. SANTORELLI F.

Il progetto consiste in un intervento preventivo-riabilitativo di musicoterapia rivolto ad alunni

diversamente abili ed avente come obiettivi fondamentali il potenziamento della consapevolezza di

sè e delle proprie emozioni in relazione all'esperienza musicale e il miglioramento della capacità

comunicativa e relazionale.

27.9 PET THERAPY

PROF. SSA DE VIVO A.

PROF. SSA MALTESE A.

Il progetto, in collaborazione con l’AICOTE (Associazione Interdisciplinare Coterapie Onlus)

destinato agli alunni delle prime e seconde classi dell’indirizzo ipia, opera per la diffusione della la

Pet Therapy, che come coterapia al fianco delle terapie tradizionali contribuisce ai processi di

riabilitazione, socializzazione ed umanizazzione nelle realtà di forte disagio socio economico.

La Pet Therapy si basa sulla comprovata efficacia di una corretta interazione uomo-animale

nell’attivazione di una generale disposizione psicofisica positiva dell’essere umano;tale disciplina

considera l’animale comeelemento della relazione che si viene ad instaurare e come presenza viva,

concreta ed effettiva. Le specie coinvolte nel progetto sono, cani, conigli, porcellini d’India,

cincilla, criceti e tartarughe d’acqua, che, come indicato da studi scientifici specifici, risultano

particolarmente adatte a sollecitare sentimenti, emozioni e soprattutto stimolare quella componente

relazionale che si stabilisce tra l’alunno e l’animale. Tale relazione, correttamente costruita,agisce

attivando meccanismi di diversa natura, sia fisici,che riconducibili all’area psicologica o affettivo-

emozionale, in particolare favorendo lo sviluppo dell’autostima e del senso di responsabilità dei

fruitori dei progetti.

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27.10 CONTINUITÀ VERTICALE CON SS.MM. = ORIENTARE ALUNNI E GENITORI

PROF.SSA R.BOSSO

Progetto che va a specificare le strategie organizzative e informative di sostegno e indirizzo

delle famiglie e degli alunni nel momento della scelta di un percorso formativo Scuola Media

Superiore si pone come obiettivi:

Rendere visibile sul territorio l'I.S.S PITAGORA esplicitando il POF;

Registrare i bisogni formativi ed educativi dell'utenza scolastica nell'ottica della

ridefinizione del POF;

Promuovere l'esigenza di una corresponsabilità formativa scuola famiglia;

27.11 SPERIMENTIAMOCI ……ancora

PROF.SSA R. BOSSO

Il progetto, rivolto agli alunni delle SS.MM.SS del Distretto 25°, è stato organizzato con

l’obiettivo di favorire una scelta consapevole dell’indirizzo di Studi Superiore attraverso la

completa fruizione degli spazi laboratoriali dell’Istituto Pitagora.

In tre appuntamenti pomeridiani gli alunni hanno la possibilità di seguire incontri su due dei

seguenti percorsi:

• Informatica

• Pre-Greco

• Fisica

• Chimica e Biologia

• Elettronica

• Psicologia

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27.12 LA PAGINA CHE NON C’ERA

PROF.SSA M.L. VANORIO

Concorso di scrittura per gli alunni del triennio degli istituti della scuola secondaria di

II grado di Napoli e provincia.

Il concorso nasce con l’intento di proporre agli alunni del triennio della scuola superiore

nuovi esercizi che riescano ad avvicinarli al mondo della lettura e della scrittura à contrainte, per

abituarli da un lato a una scrittura regolamentata da consegne precise (simile a quella delle prove

previste per l’Esame di Stato) e stimolare dall’altro la creatività degli studenti. L’esperimento è

inoltre finalizzato ad avere una ricaduta pratica sulla didattica dell’italiano; sarà, infatti,

accompagnato da una riflessione teorica e da un dibattito sulle diverse possibilità di educazione

linguistica allo scopo di elaborare nuove metodologie di insegnamento.

Il concorso prevede che gli studenti leggano i romanzi di tre autori contemporanei, scelgano il

“libro preferito” e aggiungano una pagina al testo in un punto qualsiasi, imitando lo stile dello

scrittore.

Fondamento metodologico di questo tipo di consegna è la convinzione che gli studenti siano

in grado di elaborare efficaci tecniche di scrittura a partire dall’esperienza empirica della lettura,

piuttosto che applicando regole desunte da uno studio teorico e manualistico.

Nel corso dello svolgimento del progetto sono previsti almeno tre incontri con gli autori, che

presenteranno i loro libri ai concorrenti e dialogheranno con loro sui punti di maggiore interesse per

i ragazzi. A partire da gennaio 2011, inoltre, scrittori, docenti e studenti avranno la possibilità di

mettere in comune opinioni e impressioni attraverso un gruppo facebook, in cui confluirà anche

tutta la documentazione relativa alle attività svolte.

A conclusione della parte concorsuale, tutti i docenti e gli studenti che hanno partecipato al

progetto saranno invitati a seguire un incontro con uno studioso di linguistica per rielaborare

l’esperienza vissuta.

Al concorso possono partecipare gli allievi del triennio della scuola secondaria di II grado

delle scuole di Napoli e provincia divisi in gruppi (classi, gruppi di allievi di una stessa classe o di

più classi dello stesso istituto), o singoli studenti segnalati dai loro docenti di lettere che si

proporranno come referenti del progetto. Questi avranno il compito di tenere i contatti con il

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Comitato Organizzativo del premio. Ogni Istituto potrà partecipare al concorso con un massimo di

10 elaborati; saranno ammesse deroghe a discrezione del Comitato Organizzativo.

27.13 IMPARARE AD IMPARARE

PROF.SSA D'ISANTO

Il progetto Imparare ad imparare, svoltosi nel primi giorni di settembre 2014, si è rivolto agli

alunni delle prime classi del nostro istituto. L'obiettivo del progetto è stato di sviluppare negli

studenti un adeguato metodo di studio al fine di affrontare con successo il primo anno della scuola

superiore di II grado.

Si sono svolte attività su:

• come si studia

• come si interpreta un testo

• come creare mappe concettuali

• saper lavorare di gruppo

I punti focali del progetto sono stati accompagnare gli studenti verso l'acquisizione della

competenza "imparare a imparare".

28 I POLI FORMATIVI

La Regione Campania ha Approvato il Programma triennale 2013-2015 per la strutturazione

di un sistema educativo innovativo e integrato con quello economico e produttivo, con la

costituzione dei Poli tecnico-professionali negli ambiti indicati nell’Allegato B della Delibera

DGR n. 83 del 14.03.2013, riguardanti le seguenti macrotipologie di azioni:

• Adeguamento dei laboratori degli istituti tecnici e professionali e altri interventi della

riforma dell’istruzione tecnica e professionale;

• Poli tecnico professionali di filiera

• Istituti Tecnici Superiori (ITS)

• Modelli innovativi di alternanza scuola, formazione e lavoro

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Per il perseguimento dei predetti interventi è prevista la partecipazione delle forze sociali

nell'ambito di un tavolo di partenariato rafforzato.

Per la realizzazione delle azioni previste per l’attuazione dell’intero Programma la Regione

Campania ha destinato in via programmatica l’importo di € 50.000.000,00.

L'obiettivo dei Poli Formativi è potenziare l'istruzione tecnica e professionale di qualità, creare

sinergia tra i percorsi tra scuole, istituti di formazione ed imprese; favorire la continuità formativa

combattendo la dispersione; promuovere azioni trasversali tra i soggetti; favorire la formazione in

alternanza scuola-lavoro e quella continua; attivare azioni di orientamento ed attività di formazione

rivolta anche al personale docente e ai formatori impegnati nelle attività dei Poli.La Campania è la

prima regione italiana a partire con i poli formativi. Il progetto mette in contatto mondo della

scuola, lavoro e impresa ed è finanziato dal Piano di Azione per la Coesione con uno stanziamento

di 50 milioni di euro. Sono circa 1500 i soggetti che vi hanno aderito, 1248 istituti tecnici e

professionali, circa duemila soggetti tra aziende, istituzioni e associazioni di imprese e 125 enti di

formazioneaccreditati.

Un’occasione importante per i giovani studenti campani che attraverso la pratica avranno

l'opportunità di affinare le competenze formative e manageriali.

In Campania attualmente i poli formativi sono 96 divisi tra i settori agroalimentare,

manifattura e artigianato, meccanica, impianti e costruzioni, cultura, informazione e tecnologie

informatiche, turismo e sport, servizi commerciali, trasporti e logistica, servizi alla persona. In cima

alla lista c'è Napoli(56), seguita da Caserta (15), Salerno (10), Benevento (9), Avellino (6).

Il nostro Istituto ha aderito a ben 3 poli, rispettivamente nei comparti

ICT (Information and Communication Technology) - filiera: Mediatico-Audiovisivo

Efficienza energetica - filiera: Costruzioni e abitare

Teatraele e Musicale - filiera: Agribusiness - turismo beni culturali

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Il primo polo della Filiera produttiva ICT Mediatico/Audiovisivo, vede come capofila

I.I.S “SANNINO-PETRICCIONE” di Napoli, e vi partecipano come scuole oltre al I.S.S.

“Pitagora”, l’ITI “E. MEDI” di S. Giorgio a Cremano (NA), i centri di formazione

CONSORZIO FOCOM , PROTOM GROUP spa , CENTRI LINGUISTICI

CONSORZIATI S.c.p.A. Inlingua – Italia e le imprese CITELGROUP SRL e PRISMA

CONSULTING SRL.

Sono coninvolti nel progetto gli studenti dell’ITI. Referente del Polo per il nostro Istituto

solo le proff. sse G. Arnone

Il secondo polo della Filiera produttiva Costruzioni e abitare, vede come capofila ITT

“MARIE CURIE” di Napoli, e vi partecipano, come scuole oltre al I.S.S. “Pitagora”, ITCG

“ARCHIMEDE” di Napoli, ITT “ETTORE MAJORANA” di Somma Vesuviana (Na),

i centri di formazione SELFORM s.r.l. di Aversa (Ce) e S.E.F. s.r.l. di Napoli, le imprese

R&DITT s.r.l. di Nocera Inferiore (Sa), GPOWER s.r.l. di Napoli, GREENTRONICS s.r.l.

di Napoli, LEROY MERLIN ITALIA s.r.l. di Afragola (Na), MICROAMBIENTE s.r.l. di

Salerno, TECNOGI s.r.l. di Napoli, TELPRO s.r.l. di Somma Vesuviana (Na)

,TERMOCLIMA s.r.l. di Marigliano (Na), SE.GE.C.O. s.r.l. di Montella (Av), S.T.I. s.r.l. di

Pozzuoli (Na), DASIR TECH s.r.l. di Casoria (Na). Vi partecipano inoltre ,l’ Ente Autonomo

Volturno s.r.l. di Napoli, il Dipartimento di INGEGNERIA CHIMICA DEI MATERIALI E

DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE dell’Ateneo “Federico II” di Napoli, il

Dipartimento di INGEGNERIA INDUSTRIALE dell’Ateneo “Federico II” di Napoli, il

Distretto Tecnologico SMART POWER SYSTEM della Regione CAMPANIA,

l’Universo 3000 s.r.l. di Napoli, e l’INAIL Direzione Regionale Campania di Napoli-

Sono coninvolti nel progetto gli studenti dell’IPIA. I referenti del Polo per il nostro Istituto

solo i proff. L. Di Fraia e R. Rivelli.

Il terza polo della Filiera produttiva Agribusiness - turismo beni culturali, vede come

capofila La Cooperativa “Le Nuvole” di Napoli, e vi partecipano, come scuole oltre al I.S.S.

“Pitagora”,l’ITI “E. MATTEI” di Caseta, l’ITI”G. MARCONI” di Torre Ann.ta (NA). Le

cooperative TEATRI UNITI, LAILA SRL, CULTURE, FLY UP, LIBERA SCENA

ESAMBLE, M2 SRL, ONOREVOLE TEATRO CASERTANO, RADIO C.R.C., e gli enti di

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formazione LOGOS, SID, GESCO FORMAZIONE. Vi partecipa inoltre la LEGACOOP

CAMPANIA.

Sono coninvolti nel progetto gli studenti dell’IPIA. I referenti del Polo per il nostro Istituto

solo i proff. R. Bizzarro e R. Rivelli

29 PIANO INTEGRATO PER L’A.S. 2014/2015 DEGLI INTERVENTI DEL FSE

“COMPETENZE PER LO SVILUPPO” E DEL FESR “AMBIENTI PER

L’APPRENDIMENTO” DEI PON 2007-2013

Il PON Scuola si avvale di due Fondi il Fondo Sociale Europeo (FSE) e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) ed ha come ambito di riferimento territoriale le scuole pubbliche di 6 Regioni del Mezzogiorno, ossia: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Si tratta dunque di un vasto piano di sostegno finanziario allo sviluppo del sistema di istruzione e formazione delle regioni del mezzogiorno che ha come obiettivi di grande rilievo:

La riduzione del fenomeno della dispersione scolastica Lo sviluppo della società della conoscenza e dell'informazione L'ampliamento delle competenze di base Il sostegno alla mobilità dei giovani e lo sviluppo degli strumenti per garantirla L'integrazione con il mondo del lavoro (stage, accreditamento competenze, certificazione) Lo sviluppo dell'istruzione permanente La formazione dei docenti e del personale scolastico Il rafforzamento delle pari opportunità di genere Lo sviluppo di una cultura ambientale

Il Piano degli interventi previsto dal nostro Istituto comprende le seguenti Misure- Azioni:

FSE - OBIETTIVI C misura azioni C1 - C5

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29.1 Obiettivo C: Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani C1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave

C5 Tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei

I suddetti Interventi riguardano: la comunicazione nella madrelingua, la

comunicazione nelle lingue straniere, la competenza matematica e competenza di base in

scienza e tecnologia, la competenza digitale,imparare ad apprendere, competenze sociali e

civiche, spirito d’iniziativa e imprenditorialita, consapevolezza ed espressione culturale

29.1.1 PON Azione C1

Ore Didattica

English across boundaries 60

Speaking English fluently 60

Speak easy 60

Caratteristiche destinari

C1 - English across boundaries: L'azione è destinata agli alunni delle classi III , IV e V

C1 - Speaking English fluently: L'azione è destinata agli alunni delle classi III , IV e V

C1 - Speak easy: L'azione è destinata agli alunni delle classi III , IV e V

Obiettivi

C1 - English across boundaries: acquisizione di competenzeIinguistiche adeguate al framework europeo

C1 - Speaking English fluently: acquisizione di fluency comunicativa C1 - Speak easy : apprendere la lingua in modo efficace ponendo la comunicazione e l'espressione di sè al centro di ogni attività;

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Metodologie

C1 - English across boundaries - Speaking English fluently- Speak easy: - Lezione frontale; - Role playing; - Cooperative learning; - Case study; - Problem solving, problem setting, e problem posing

Risultati attesi:

C1 -English across boundaries: essere in grado di sostenere in modo scorrevole dialogo con madrelingua, scrivere in maniera corretta ed interpretare testi di tagli o giornalistico, acquisire la certificazione finale B2. C1 - Speaking English fluently: essere in grado di sostenere dialogo in modo scorrevole con madrelingua, scrivere in maniera corretta,i nterpretare testi di tagli o giornalistico, acquisire la certificazione finale B1, B1+ o B2. C1 - Speak easy: essere in grado di sostenere dialogo con madrelingua, scrivere in maniera corretta, acquisire la certificazione finale B1.

Specifiche informazioni collegate ai progetti

C1 -English across boundaries*: potenziamento dei 4 skills ed acquisizione della certificazione finale C1- Speaking English fluently*:acquisizione di competenze linguistiche adeguate e conversazione scorrevole . C1- Speak easy*: acquisizione di competenze linguistiche adeguate e capacità di tenere una conversazione

∗ I PON d’inglese, della durata di 60 ore ciascuno, sono finalizzati a facilitare e a sostenere

l’adattamento all’innovazione, intendono, inoltre, favorire lo sviluppo di skills trasversali e

migliorare la qualità della formazione nell’ambito dell’insegnamento della lingua straniera

nel biennio per un raggiungimento del Livello B1, B1+ e B2, poiché una buona

competenza in L2 contribuisce al raggiungimento di quella tanto auspicata “ cittadinanza

europea” che rende gli allievi capaci di una concreta e consapevole partecipazione alla vita

culturale ed economica dell’Europa tutta.

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29.1.2 PON Azione C5

Ore Didattica

Realizzazione di sistemi Elettrici/Elettronici con apparecchiature programmabili 160

Il cloud computing e la realizzazione di un caso esemplificativo nella scuola 120

Con l'europa investiamo nel vostro futuro 120

La telefonia viaggia su Internet 120

Caratteristiche Destinari

C5 - Realizzazione di sistemi Elettrici/Elettronici con apparecchiature programmabili: L'azione è destinata a tutti gli allievi delle classi V dell'istituto Tecnico e dell’istituto Professionale

C5 - Il cloud computing e la realizzazione di un caso esemplificativo nella scuola: L'azione è destinata a 15 alunni selezionati nelle classi V dell'istituto Tecnico

C5- Con l'europa investiamo nel vostro futuro: L'azione è destinata agli alunni delle classi V dei licei

C5- La telefonia viaggia su Internet: L'azione è destinata agli alunni delle classi IV degli indirizzi tecnico e professionale

Obiettivi

C5 - Realizzazione di sistemi Elettrici/Elettronici con apparecchiature programmabili:

− Acquisire consapevolezza delle problematiche della teoria dei sistemi e delle regolazioni automatiche in particolar modo la programmazionedei microcontrollori;

− Approfondire adeguate conoscenze di concetti, leggi ed applicazioni anche nel campo dell'elettrotecnica e dell'elettronica;

− Approfondire le conoscenze fondamentali riguardanti la programmazione in linguaggi idonei ai microcontrollori;

− Saper interpretare la documentazione tecnica del settore; − Essere in grado di implementare sistemi di acquisizione dati mediante software specifico; − Saper utilizzare consapevolmente metodi di calcolo e strumenti informatici, in particolare

software applicativi specifici; − Saper realizzare programmi per il controllo e l'automazione per la trasposizione informatica dei

circuiti elettrici ed elettronici.

C5 - Il cloud computing e la realizzazione di un caso esemplificativo nella scuola:

− Offrire agli studenti delle classi quinte l'opportunità di partecipare a percorsi educativi in raccordo scuola-lavoro, allo scopo di completare la formazione scolastica arricchendola con la maturazione di una esperienza pratica in un contesto lavorativo che possa facilitare l'orientamento nelle scelte successive di formazione e lavoro.

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− Sviluppare negli allievi il "Senso di iniziativa e imprenditorialità" (la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi), quale competenza che aiuta gli individui, nel mondo del lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono.

− Favorire l'inserimento nel mondo del lavoro stimolando l'apprendimento di capacità operative, riferiteallo svolgimento di specifici ruoli lavorativi, l'acquisizione e lo sviluppo di saperi tecnico-professionali in contesti produttivi.

C5- Con l'europa investiamo nel vostro futuro:

− Valorizzare la propria Vocazione in contesti lavorativi nell'ipotizzare il proprio futuro e il proprio progetto di vita, nel rispetto di pari opportunità di genere

− Consolidare la conoscenza di sè e dell'autoefficacia attraverso un'esperienza lavorativa concreta − Prendere coscienza di Motivazioni intrinseche e misurare le proprie capacità riconoscendo punti

di forza e debolezza − Saper produrre contributi originali nei vari contesti lavorativi.

C5- La telefonia viaggia su Internet:

Il progetto mira a sviluppare il senso di iniziativa e l'imprenditorialità, la capacità di una persona di tradurre le idee in opera, la capacità di pianificare e di amministrare progetti per raggiungere obiettivi per un proprio percorso di studio o di lavoro.

Il progetto dell'Istituto, ha l'obiettivo di fornire agli allievi delle classi quarte un'esperienza orientativa e formativa per favorire: − l'acquisizione di attitudini ed atteggiamenti finalizzati all'orientamento dei giovani per

l'inserimento nei vari ambiti delle attività professionali; − l'apprendimento di capacità operative, riferite allo svolgimento di specifici ruoli lavorativi; − la socializzazione nell'ambito della realtà lavorativa; − il raccordo con il contesto territoriale per il sostegno di iniziative di sviluppo locale; − l'esperienza di percorsi innovativi di alternanza scuola - lavoro; − conoscere l'organizzazione aziendale;

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Metodologie

C5 - Realizzazione di sistemi Elettrici/Elettronici con apparecchiature programmabili: .

Le metodologie saranno diversificate nelle due diverse fasi di realizzazione del progetto considerando il contesto pratico dei controlli automatici.

• Nella fase di avviamento al tirocinio gli argomenti di discussione, ovvero l'organizzazione

dell'azienda, la qualità, la normativa sulla sicurezza e la tutela della salute e dell'ambiente, saranno trattati con le seguenti metodologie:

− lezione frontale; − cooperative learning; − mastery learning.

• Nella fase di tirocinio le metodologie saranno: − problem posing; − problem setting; − problem solving; − project work

C5 - Il cloud computing e la realizzazione di un caso esemplificativo nella scuola:

− Lezioni frontali ed interattive − Cooperative learning − Mastery learning − Casi di studio − Analisi di fattibilità − Problem solving − Project work − Potenziamento del know-how

C5- Con l'europa investiamo nel vostro futuro:

− Discussione − Lezione frontale − Studio di caso − Didattica laboratoriale − Tecnica dell'Osservazione − Tecnica dell'Intervista − Ricerca Azione − Problem solving − Project work

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C5- La telefonia viaggia su Internet:

Le metodologie saranno diversificate nelle due diverse fasi di realizzazione del progetto considerando il contesto pratico dei controlli automatici. • Nella fase di avviamento al tirocinio gli argomenti di discussione, ovvero l'organizzazione

dell'azienda, la qualità, la normativa sulla sicurezza e la tutela della salute e dell'ambiente, saranno trattati con le seguenti metodologie:

− lezione frontale; − cooperative learning.

• Nella fase di tirocinio le metodologie saranno: − esercitativa sotto stretta osservazione pratica professionale nell'attività specifica; − ampliare le proprie conoscenze partendo dalla fase realizzativa.

Specifiche informazioni collegate ai progetti Le attività dei percorsi di tirocinio per tutti i progetti verranno realizzate presso aziende che presentano le caratteristiche di idoneità relativamente alle normative sulla sicurezza e sull'ambiente. In questa prospettiva si è tenuto conto del riferimento costituito dall'elenco di imprese reso disponibile dal Ministero del Lavoro in cooperazione con gli Enti locali considerando le Disposizioni Attuative specifiche per le Istituzioni scolastiche della Regione Campania.

C5 - Realizzazione di sistemi Elettrici/Elettronici con apparecchiature programmabili: Il progetto mira a sviluppare il senso di iniziativa e l'imprenditorialità, la capacità di una persona di tradurre le idee in opera, sancendo il principio europeo della trasformazione da 'mano d'opera' a 'menti d'opera', la capacità di pianificare e di amministrare progetti per raggiungere obiettivi per un proprio percorso di studio o di lavoro, quali: − l'acquisizione di attitudini ed atteggiamenti finalizzati all'orientamento dei giovani per − l'inserimento nei vari ambiti delle attività professionali; − l'apprendimento di capacità operative, riferite allo svolgimento di specifici ruoli lavorativi; − l'acquisizione e lo sviluppo di sapere tecnico-professionali in contesti produttivi; − l'acquisizione di competenze relazionali, comunicative ed organizzative; − la socializzazione nell'ambito della realtà lavorativa; − l'utilizzo efficace di esperienze integrative in azienda all'interno del percorso formativo; − la rimotivazione degli allievi in difficoltà nei confronti dei percorsi formativi, anche con

l'apporto e il coinvolgimento del mondo del lavoro; − il raccordo con il contesto territoriale per il sostegno di iniziative di sviluppo locale; − l'esperienza di percorsi innovativi di alternanza scuola - lavoro; − la conoscenza dell'organizzazione aziendale; − la conoscenza della normativa sulla sicurezza, la tutela della salute e dell'ambiente.

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C5 - Il cloud computing e la realizzazione di un caso esemplificativo nella scuola: Il progetto mira a far acquisire capacità personali di pianificazione e di gestione di interventi mirati al raggiungimento di obiettivi specifici e a favorire l'attitudine alla socializzazione e all'integrazione nella realtà lavorativa mediante l'acquisizione di competenze relazionali, comunicative ed organizzative; ed attraverso l'acquisizione di competenze specifiche nella: − strutturazione rigorosa dei processi e del trattamento dei dati; − archiviazione e il backup remoto dei dati; − implementazione delle politiche di sicurezza di accesso ai dati; − progettazione di repository che ospitino contenuti e materiali digitali, resi disponibili per la

fruizione in un ambiente protetto che garantisca la tutela dei diritti di autore e la difesa dalla pirateria.

C5- Con l'Europa investiamo nel vostro futuro: Il progetto consentirà agli allievi di:

− Verificare le competenze acquisite all'interno di un ambiente di lavoro relativo al corso di Studi frequentato

− Riuscire a vivere un'esperienza lavorativa pratica − Trasferire le dinamiche di socializzazione acquisite nel gruppo-classe in ambito lavorativo nel

rispetto della diversità − Eseguire compiti e attività di stage nel rispetto di tempi ruoli e responsabilità,valorizzando pari

opportunità di genere

Le attività di stage previste saranno svolte presso: − Consultorio Familiare − Scuola dell'Infanzia − Scuola Primaria − Carcere Femminile − Centro di Riabilitazione Handicap − Centri di riabilitazione Anziani

C5- La telefonia viaggia su Internet:

Il progetto consentirà agli allievi di: − Acquisire consapevolezza delle problematiche connesse alla telefonia VoIP e alla connessioni

Internet a banda larga; − Conoscere i protocolli di rete e gli aspetti tecnici del funzionamento del protocollo Voice over

IP ; − Conoscere i mezzi trasmissivi per la comunicazione VoIP: LAN, WAN e Internet; − Conoscere la rete dati e la commutazione di pacchetto e capire come funziona la trasmissione

della voce sulle reti IP; − Saper interpretare la documentazione tecnica del settore; − Saper utilizzare consapevolmente strumenti informatici, in particolare software applicativi

specifici;

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