Rapporti aereoilluminanti

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RAPPORTI AEROILLUMINANTI Rapporto Aeroilluminante (R.A.I.): va calcolato ambiente per ambiente ed è il rapporto tra la superficie vetrata e quella del pavimento. I valori cambiano da comune a comune quindi fai riferimento al regolamento di igiene ed al regolamento edilizio del comune in cui ricade l'immobile. N.B. Non sempre e 1/8 ad esempio a Milano e cosi strutturato: ≥ 1/10 di quella del pavimento per locali di profondità fino a 2,5 volte l’altezza da terra della superficie più elevata della finestra. ≥1/8 per locali profondi fino a 3,5 volte l’altezza da terra della superficie più elevata della finestre ≥1/12 nel caso di luce esclusivamente zenitale. Rapporto Illuminante (R.I.): esprime, in frazione, il rapporto fra la superficie illuminante prospiciente spazi liberi esterni e la superficie pavimentata di un locale; Rapporto Aerante (R.A.): esprime, in frazione, il rapporto tra la superficie finestrata apribile e la superficie pavimentata di un locale. a) Abitazione, salvo diverse specifiche regolamentazioni, negozi, studi professionali, uffici in genere, laboratori a conduzione dei soli titolari. La superficie finestrata dovrà assicurare, in ogni caso un fattore medio di luce diurna non inferiore allo 0,018, misurato nel punto di utilizzazione più sfavorevole del locale ad un'altezza di m. 0,90 dal pavimento. Tale requisito si ritiene soddisfatto qualora la superficie finestrata utile non sia inferiore a 1/8 della superficie del pavimento dello spazio abitativo utile. Stanze da bagno e W.C. La stanza da bagno deve essere fornita di finestra apribile all'esterno, della misura non inferiore a mq. 0.50 per il ricambio dell'aria. Nel caso di bagni ciechi l’aspirazione forzata deve assicurare un coefficiente di ricambio minimo di 6 volumi/ora se in espulsione continua, ovvero di 12 volumi/ora se in aspirazione forzata intermittente a comando automatico adeguatamente temporizzato per assicurare almeno 3 ricambi per

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RAPPORTI AEROILLUMINANTI

Rapporto Aeroilluminante (R.A.I.): va calcolato ambiente per ambiente ed è il rapporto tra la superficie vetrata e quella del pavimento.I valori cambiano da comune a comune quindi fai riferimento al regolamento di igiene ed al regolamento edilizio del comune in cui ricade l'immobile.N.B. Non sempre e 1/8 ad esempio a Milano e cosi strutturato:≥ 1/10 di quella del pavimento per locali di profondità fino a 2,5 volte l’altezza da terra della superficie più elevata della finestra.≥1/8 per locali profondi fino a 3,5 volte l’altezza da terra della superficie più elevata della finestre≥1/12 nel caso di luce esclusivamente zenitale.

Rapporto Illuminante (R.I.): esprime, in frazione, il rapporto fra la superficie illuminante prospiciente spazi liberi esterni e la superficie pavimentata di un locale;

Rapporto Aerante (R.A.): esprime, in frazione, il rapporto tra la superficie finestrata apribile e la superficie pavimentata di un locale.

a) Abitazione, salvo diverse specifiche regolamentazioni, negozi, studi professionali, uffici in genere,laboratori a conduzione dei soli titolari.La superficie finestrata dovrà assicurare, in ogni caso un fattore medio di luce diurna non inferiore allo 0,018,misurato nel punto di utilizzazione più sfavorevole del locale ad un'altezza di m. 0,90 dal pavimento.Tale requisito si ritiene soddisfatto qualora la superficie finestrata utile non sia inferiore a 1/8 della superficie del pavimento dello spazio abitativo utile.Stanze da bagno e W.C.La stanza da bagno deve essere fornita di finestra apribile all'esterno, della misura non inferiore a mq. 0.50 per il ricambio dell'aria.Nel caso di bagni ciechi l’aspirazione forzata deve assicurare un coefficiente di ricambio minimo di 6 volumi/ora se in espulsione continua, ovvero di 12 volumi/ora se in aspirazione forzata intermittente a comando automaticoadeguatamente temporizzato per assicurare almeno 3 ricambi per ogni utilizzazione dell’ambiente.b) Attività produttive e depositi Illuminazione e aerazione.Dovrà essere assicurata una superficie di illuminazione naturale pari a 1/8 della superficie del pavimento se laterale; ad 1/10 se a livello della copertura.Dovrà inoltre essere assicurata una superficie di aerazione naturale apribile con comandi ad altezza d’uomo, comprensiva egli ingessi, non inferiore a 1/12 della superficie del pavimento.La disposizione delle aperture dovrà essere adeguata all’ottenimento del miglior risultato; allo scoop e opportuno prevedere superfici apribili contrapposte, aperture di tipo vasistas, posizionamento in corrispondenza dei prevedibili punti di attività lavorativa con produzione e sviluppo di calore.

Servizi igienici.

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Il vano latrina deve essere di superficie minima di mq.1; l’antibagno di superficie minima di mq. 1 laddove non sia previsto apposito spogliatoio e si usi l’antibagno come spogliatoio la superficie minima di esso non sarà inferiore a mq 3.L’altezza minima consentita per i servizi e gli antibagni e di mt. 2,40.I gabinetti devono essere suddivisi per sesso: devono essere regolarmente riscaldati e con regolamentari requisiti di aeroilluminazione naturale diretta anche per l’antibagno usato per spogliatoi; e ammissibile la ventilazioneforzata che garantisca un ricambio d’aria pari a 6 volumi/h, se in espulsione continua, ovvero 12 volumi/h se intermittente e temporatizzata.