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    Corso di Statistica

    I Facolt di Medicina e Chirurgia

    CORSO DI STATISTICA 2Dott. Laura Perrotta- Lezione 2 - I rapporti statistici -

    A.A. 2007/2008

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    I RAPPORTI STATISTICI

    Un rapporto la divisione tra due quantit.

    Se tra numeratore e denominatore esistono dellerelazioni si tratta di rapporto statistico.

    In epidemiologia e statistica sanitaria, per fornire

    indicazioni pi chiari del fenomeno, i rapporti statisticivengono moltiplicato per un fattore k di comodoche pu assumere valori del tipo 100, 1000, 10000.

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    TASSI E QUOZIENTI

    Quando si fa riferimento ad una popolazione si parladi tassi o quozienti.

    I tassi indicano lintensit con cui un fenomeno si

    verifica.

    Sono generalmente riferiti al periodo di un annosolare e viene considerata la numerosit della

    popolazione di met anno.

    Il tasso deve essere inteso come il numero di eventiche si verificano nella popolazione considerata

    nellunit di tempo.

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    I rapporti statistici possono essere di

    diverso tipo:

    1. di composizione (prevalenza e incidenza)

    2. di durata (morbilit)

    3. di derivazione ( generici e specifici)

    4.

    di coesistenza5. di densit

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    1 - RAPPORTO DI COMPOSIZIONE

    I rapporti di composizione sono definiti comequozienti tra unaparte ed il tutto.

    Studenti del corso di statistica 2 anno a.a. 2006/07 63

    Maschi 23

    Femmine 40

    Numero di studenti maschi . 100 = 23 . 100 =36,50%

    Totale degli studenti del 2anno 63

    Il 36% degli studenti sono di sesso maschile

    In campo medico i rapporti di composizione piutilizzati sono il tasso di prevalenza e di incidenza.

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    TASSO DI PREVALENZA

    La prevalenza di una malattia una proporzione e indicala quota di popolazione che in un determinato istante di

    tempo affetta da particolare condizione morbosa.

    Prevalenza = Malati . k

    Popolazione malata + non malata

    La prevalenza usata soprattutto in programmazione e

    organizzazione dei servizi di tipo riparatorio (cura, riabilitazione).

    La prevalenza pu essere puntuale o periodale.

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    Esempio: tasso di prevalenza puntuale

    Prevalenza Puntuale = 1395 . 1000 = 31

    44986

    Ogni 1000 abitanti 31 di questi soffrono di asma

    Si tratta di prevalenza puntuale perch rappresentaunimmagine della popolazione al momento della

    rilevazione, cio in un dato istante.

    Popolazione nel 2001 44986

    Individui affetti da asma 1395

    Quanti individui nel 2001 risultavano affetti da asma?

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    Esempio: tasso di prevalenza periodale

    Prevalenza Periodale = 2537 . 1000 = 56 44986

    Nellinverno del 2001,56 individui hanno contratto linfluenza

    ogni mille persone

    Si tratta di prevalenza periodale se riferita ad un

    periodo di tempo.

    Popolazione nel 2001 44986

    Individui affetti da influenza 2537

    Quanti individui hanno contratto linfluenza durante ilperiodo invernale?

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    TASSI DI INCIDENZA

    In generale il tasso di incidenza di una patologia ilrapporto non proporzionale tra i nuovi casi patologiciosservati nel periodo considerato e la popolazione inizialesuscettibile di malattia (vale a dire i soggetti non ammalatiallinizio).

    Incidenza = Nuovi malati . KPopolazione non malata

    Il tasso di incidenza di una patologia il rapporto tra ilnumero di individui che contraggono la malattia, in unadeterminata area geografica e in un definito periodo ditempo, (generalmente un anno) e la popolazione a rischio

    di quell area in quel periodo.

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    Esempio: tasso di incidenza

    Tasso di incidenza = 167 . 1000 = 167 . 1000 = 3,8

    44986 1395 43591

    In un anno si verificano quasi 4 nuovi casi di soggetti affetti da asmaogni 1000 persone

    Il tasso di incidenza deriva da uno studio longitudinalee per questo rappresenta una misura dinamica della

    velocit di diffusione della malattia

    Popolazione nel 2001 44986

    Individui affetti da asma 1395

    nuovi individui affetti da asma 167

    Quanti nuovi casi di soggetti affetti da asma sono statiriscontrati nel 2001?

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    I dati di prevalenza e incidenza sono strettamente correlati permalattie a lungo decorso

    Incidenza = Nuovi malati . K

    Non malati

    Prevalenza = Malati . K;

    Malati + Non malati

    I tassi variano al variare delnumero di soggetti che muoiono

    guariscono si ammalano per la prima volta

    Prevalenza e incidenza, nel loro insieme, servono a tre scopi:

    Descrivere i fenomeni per come si manifestano nella realt Effettuare comparazioni Formulare previsioni sulla probabilit che altri soggetti, in

    condizioni analoghe, sviluppino la malattia

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    La prevalenza utile quando si vuole quantificarelentitdi un determinato fenomeno senza particolareinteresse per una valutazione epidemiologica globale dellasituazione. Nella rilevazione della prevalenza assume importanza il

    momento in cui viene studiato levento e non quando iniziato (riferita ad un solo istante di tempo).

    Lincidenza propone unimmagine pi realistica del

    fenomeno e fornisce informazioni sul futuro. Nella rilevazione della incidenza fondamentale il momentoin cui stata posta la diagnosi (riferita ad un periodo ditempo ben precisato).

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    2 - RAPPORTO DI DURATA

    I rapporti di durata si istituiscono tra una grandezza dicarattere statico (la prevalenza) ed una grandezza dicarattere dinamico (lincidenza) e misurano lapermanenza media del fenomeno.

    Durata = PrevalenzaIncidenza

    Il rapporto tra la prevalenza e il corrispondente tasso diincidenza fornisce la durata media della malattia.

    Il risultato di tale rapporto indica un tempo

    (numero di anni, di mesi, di giorni).

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    Esempio: rapporto di durata

    Individui affetti da asma Anno 2001 (valori ) Anno 2004 (valori )

    Prevalenza 31 38

    Incidenza 3.8 3.8

    Durata 8 anni 10 anni

    Nel corso degli ultimi tre anni la durata media dellasma aumentata da 8 a 10 anni; ci significa che in questo

    caso anche il tasso di morbosit ne risente(Ndi malatiper una causa / Popolazione)

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    TASSO DI MORBILITA

    La morbilit si esprime come rapporto tra giornate dimalattia e giornate lavorative, (in un periodo di tempodefinito) rilevate su un determinato gruppo di soggetti

    Morbilit = N giornate di malattia x KN di giorni lavorativi

    Tasso di morbilit fornisce unindicazione sulla durata

    della patologia

    Generalmente le malattie croniche hanno una morbilitpi alta; mentre considerando solo il periodo invernale siriscontra una maggiore mobilit per le forme influenzali

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    3 - RAPPORTO DI DERIVAZIONE

    I rapporti di derivazione si istituiscono tra due quantitrelative a due fenomeni di cui uno il presuppostodellaltro.

    Il tasso di derivazione va inteso come il numero dieventi che si verificano nella popolazione consideratanellunit di tempo.

    Nota: la mortalit si calcola rapportando il numero di mortisulla popolazione; ma deceduti e abitanti non possono farparte della stessa popolazione; affinch esista unarelazione logica, il numero di morti e la popolazione devonoriferirsi alla stessa collettivit e agli stessi tempi di

    osservazione.

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    I rapporti di derivazione possono essere di due tipi:

    I. GENERICI: descrivono il fenomeno in generale(lamortalit)Considerano al denominatore genericamente tutta lapopolazione, senza diversificare per eventuali sottogruppidella popolazione.

    II. SPECIFICI: descrivono il fenomeno in base a distintecaratteristiche(mortalit fetale infantile e materna)Il denominatore contiene esplicitamente gli elementi checontribuiscono al fenomeno espresso dal numeratore.

    Questi tassi rimangono i migliori indicatori dello stato disalute di una popolazione e la loro utilizzazione pratica indirizzata soprattutto allanalisi delle variazioni nel tempooppure a strati specifici della popolazione.

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    I. I RAPPORTI DI DERIVAZIONE GENERICI

    I tassi generici indicano il numero di nati, di morti o di malatiogni mille abitanti in un determinato intervallo di tempo, inmodo da rendere i due termini omogenei.

    Tasso di natalit = N x k = numero di nati x 1000

    P totale della popolazione

    II. I RAPPORTI DI DERIVAZIONE SPECIFICII tassi specifici sono costruiti utilizzando gli eventi che siriferiscono a segmenti particolari della popolazione.

    Tasso di = Flusso di eventi relativi ad una popolazione . Kderivazione Ammontare della popolazione

    Ne sono alcuni esempi la mortalit, la fecondit, la morbosit,

    per sesso, et, attivit lavorative, ecc.

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    I tassi di mortalit si riferiscono in generale alle cause dimorte e si dividono in

    Mortalit generale

    (riferite a tutte le cause di morte)

    Mortalit fetale, infantile, materna

    (per una causa oppure in base al sesso et, attivitlavorativa)

    I TASSI DI MORTALITA

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    TASSI DI MORTALITA GENERALE

    Tassi grezzi di mortalit per tutte le cause consistono nelrapporto tra il numero totale dei morti indipendentementedalla causa e il numero dei componenti della popolazione

    Tasso di mortalit = N x k = numero di morti . 1000P totale della popolazione

    Popolazione della provincia di RC nel 2001 500.000

    Morti nel 2001 85.000

    Nel anno 2001 ogni 1000 abitanti si sono verificati 170 decessi

    Mortalit = 85.000 . 1000 = 170500.000

    Esempio: tasso di mortalit generale

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    TASSI DI MORTALITA

    FETALE INFANTILE MATERNA

    Sono svariati i tassi che, con significato diversi, consideranola mortalit dalle fasi di gestazione, fino alla fase materna.

    Abortivit aborti / gravidanza

    Nati-mortalit nati morti / nati vivi + nati morti

    Mortalit perinatale nati morti + morti nella 1 settimana /nati vivi + nati morti

    Mortalit neonatale morti nella 1 settimana / nati vivi

    Mortalit post-neonatale morti nel 1 anno (1 mese escluso) /nati vivi

    Mortalit infantile morti nel 1 anno / nati vivi

    Mortalit materna donne morte per parto / nati vivi

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    C S

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    Corso di Statistica

    TF = Numero di nati . 1000 = 80 . 1000 = 444N di donne in et feconda 180

    Nascono 444 bambini per ogni 1000 donne in et feconda nel 2001

    Popolazione della provincia di RC nel 2001 500.000

    Nati nel 2001 80.000Numero di donne in et feconda 180.000

    TASSO DI FECONDITA

    Il tasso di fecondit viene espresso come rapporto tra inati vivi e la popolazione femminile in et fecondaIl tasso di fecondit totale - TFT - esprime il numerototale di figli messi al mondo da una generazione di 1000

    donne in et feconda

    Esempio: tasso di fecondit

    C di St ti ti

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    TASSO DI MORBOSITAI tassi di morbosit forniscono indicazioni sullo stato

    patologico di una popolazione. Si ottengono come rapportotra il numero di malati per una determinata causa (malattia)e la popolazione considerata:

    Morbosit = N malati per causa x K

    Popolazione residente

    Popolazione della provincia di RC nel 2001 500.000Numero di tossicodipendenti 32.000

    Morbosit droga = Numero di tossicodipendenti .100 = 32.000 .100 = 6,4%Popolazione provincia RC 500.000

    Nella provincia di RC ogni 100 abitanti c un individuo che fa uso di droghe

    Tali tassi sono usati principalmente nelle statistiche ospedaliere.

    Esempio: tasso di morbosit

    C di St ti ti

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    4 - RAPPORTO DI COESISTENZA

    Il rapporto di coesistenza il quoziente tra unafrequenza relativa ad una modalit e la frequenza relativaad unaltra modalit

    Unaltra definizione la seguente:

    un quoziente tra due quantit tra le quali non esiste

    nessun nesso logico;

    Indice di = popolazione residente sopra i 65 anni di et

    vecchiaia popolazione residente da 0 a 14 anni di et

    C di St ti ti

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    Corso di Statistica

    Studenti del corso di statistica 2 anno 63

    Maschi 23

    Femmine 40

    Numero di studenti maschi . 100 = 23 . 100 = 57,50%

    Numero di studenti femmine 40

    In un rapporto di coesistenza

    si pu rapportare uno stesso fenomeno rispetto a dueluoghi diversi:N di immigrati in Italia

    N di immigrati in Germania si possono rapportare due fenomeni diversi riferiti ad uno

    stesso luogo:N di Occupati in Italia

    N di non occupati in Italia

    Esempio: rapporto di coesistenza

    C di St ti ti

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    5 - RAPPORTO DI DENSITASi ottiene rapportando il numero dei casi di un fenomeno

    collettivo ad una dimensione di spazio e tempoDensit territoriale = ammontare popolazione

    superficie del territorio

    Esempio: rapporto di densitAule del policlinico Umberto I Popolazione di studenti Numero di posti a sedere

    Malattie infettive (1 Anno) 62 130

    Clinica chirurgica (2 Anno) 63 150

    Popolazione di studenti del 1 anno . 100 = 62 . 100 = 47,69%Numero di posti a sedere Malattie infettive 130

    Al primo anno ci sono 47 studenti per ogni 100 posti a sedere

    Popolazione di studenti del 2 anno. 100 = 62 . 100 = 41,33%

    Numero di posti a sedere 150Al secondo anno ci sono 41 studenti per ogni 100 posti a sedere

    C di St ti ti

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    La struttura di una popolazione in continuo mutamento aseguito dei fenomeni di riproduttivit, mortalit e mobilit.

    Le statistiche di flusso: registrano gli eventi: nascite, morti ematrimoni; lanagrafe il registro della popolazione.

    Saldo naturale della popolazione pari alla differenza tranascite e morti.

    In Italia si sta verificando il fenomeno dellinvecchiamento

    popolazione, dovuto ad un declino progressivo della natalitavvenuto nellultimo secolo.

    Per rappresentare la distribuzione per et delle popolazioni

    si utilizza la piramide dellet.

    LA COMPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE

    C di St ti ti

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    ISTATListituto nazionale di statistica un ente di ricerca pubblico. Presentenel Paese dal 1926, il principale produttore di statistica ufficiale asupporto dei cittadini e dei decisori pubblici. Opera in piena autonomiae in continua interazione con il mondo accademico e scientifico.

    ISS

    LIstituto Superiore di Sanit, principale organo tecnico-scientifico delservizio sanitario Nazionale, un ente pubblico che coniuga lattivit

    di ricerca e quella di consulenza, formazione e controllo applicatealla tutela della salute pubblica

    Corso di Statistica

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    I Facolt di Medicina e Chirurgia

    CORSO DI STATISTICA 2Dott.sa Laura Perrotta

    - Lezione 5 - Rappresentazioni grafiche -

    A.A. 2007/2008

    Corso di Statistica

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    Corso di Statistica

    LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

    un primo approccio di facile lettura dellanalisistatistica

    deve fornire al lettore uninformazione diretta,sintetica e di facile interpretazione dei risultati

    Esempio: la cartella clinica di un paziente contiene il grafico della

    temperatura corporea, il tracciato elettrocardiografico, ecc.

    Un grafico deve essere adeguato al numero, al tipo e alcarattere statistico delle variabili esaminate

    Corso di Statistica

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    ASSI CARTESIANI

    Un riferimento comune per la costruzione di grafici costituito dai diagrammi cartesiani conasse orizzontale x (ascisse) e asse verticale y (ordinate),

    che definiscono uno spazio bidimensionalein cui ogni punto viene identificato in modo biunivoco dauna coppia ordinata di valori (x,y) (le coordinate del punto).Gli assi x e y rappresentano due variabili,

    la coordinata (x,y) = (0,0) costituisce il loro punto di incontro.

    Corso di Statistica

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    -2 -1 1 2

    Assede

    lleordi n

    ate,

    Y

    Asse delle ascisse, X

    SISTEMA CARTESIANO

    I quadranteII quadrante

    III quadrante IV quadrante

    (0,0)

    (x,y)=(2;1)

    2

    1

    - 1

    - 2

    Corso di Statistica

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    Criteri generali per la corretta costruzione

    di un grafico

    Attribuzione delle variabili agli assi cartesiani x e ySullasse delle ascisse solitamente si rappresenta la variabileindipendente o la scala del tempo

    Unit di misuraSugli assi occorre indicare le scale di misura delle variabili. Unit

    grafiche sproporzionate rispetto ai valori possono mascherare oesaltare il fenomeno

    Dimensioni del graficoLa scelta del della dimensione del grafico dipende dallintervallo divariazione delle variabili (non deve essere tropo ricco di dati o non

    deve raffigurare valori troppo distanti) Correttezza dei dati rappresentati

    Il grafico dovrebbe fornire tutte le informazioni utili a inquadrare ilfenomeno anche senza la lettura del testo; in caso di obiettivedifficolt a realizzare tale proposito, deve risultare coerente con la

    legenda esplicativa e complementare ai dati del testo

    Corso di Statistica

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    DIAGRAMMI A SEGMENTI o bastoncini

    Sono indicati per misure qualitative, evidenziano con lalunghezza dei segmenti le frequenze delle modalit dellamutabile (variabile qualitativa e quantitativa discreta)

    Arbitrariamente su un asse vengono rappresentate lemodalit del carattere e sullaltro asse la frequenzacorrispondente a ciascuna modalit. In base a tale sceltaotteniamo:

    Diagramma (verticale)

    modalit distribuite sullasse delle ascisseDiagramma (orizzontale)

    modalit distribuite sullasse delle ordinate

    Un diagramma a bastoncini utilizzabile anche per misureordinali e per dati quantitativi discreti

    Corso di Statistica

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    DIAGRAMMI A SEGMENTI o a bastoncini

    0

    250

    500

    750

    1000

    1250

    1500

    1750

    Avvelenamento Caduta Ferita Ustione Altro

    Si traccia in corrispondenza di ciascuna modalit un

    segmento di lunghezza corrispondente alla frequenza

    Esempio di diagramma a segmenti verticali (tipo di incidenti domesticicausa di ricorso ad un pronto soccorso pediatrico)

    Corso di Statistica

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    Corso di Statistica

    DIAGRAMMI A BARRE (ISTOGRAMMI)

    Nel caso di variabili continue o distribuzioni in classi,gli istogrammi sono costituiti da una serie di barrerettangolari ognuna in rappresentanza di una classe e

    con area proporzionata alla propria frequenza.I rettangoli vengono presentati tra loro adiacentise la variabile continua, separati negli altri casi.

    Nel caso di variabili qualitative si sostituiscono ai segmentile barre (rettangoli).

    Corso di Statistica

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    Corso di Statistica

    DIAGRAMMI A BARRE (ISTOGRAMMI)

    0

    250

    500

    750

    1000

    1250

    1500

    1750

    Avvelenamento Caduta Ferita Ustione Altro

    Esempio di istogramma verticale (tipo di incidenti domestici causadi ricorso ad un pronto soccorso pediatrico)

    Corso di Statistica

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    Corso di Statistica

    DIAGRAMMI A BARRE (ISTOGRAMMI)

    0 250 500 750 1000 1250 1500 1750

    Avvelenamento

    Caduta

    Ferita

    Ustione

    Altro

    Esempio di istogramma orizzontale (tipo di incidenti domesticicausa di ricorso ad un pronto soccorso pediatrico)

    Corso di Statistica

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    Corso di Statistica

    Istogramma multiplo

    Luso di frequenza assolute, relative e percentuali nonmodifica la struttura dellistogramma, ma comporta il

    cambiamento delle unit di misura sullasse cartesianodelle frequenze

    Nel caso di variabili non quantitative multiple, per le quali interessante visualizzare il confronto tra varie situazioni(anni, luoghi, sesso, caratteristiche diverse, ecc), le barreriferite alle frequenze da confrontare vengono accostatecome rappresentato nel grafico:

    Istogramma multiploIstogramma a rettangoli appaiatiIstogramma a rettangoli composti

    Istogramma a rettangoli percentuali

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    Corso di Statistica

    0

    10

    20

    30

    40

    50

    60

    Personale

    medico

    Personale

    paramedico

    Personale

    tecnico

    Operai tecnici Altre categorie

    2000

    2001

    2002

    2003

    Esempio di istogramma multiplo (% di infortuni suddivisa per categoriedi dipendenti di una azienda ospedaliera, in anni successivi)

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    Classe d'et Maschi Femmine Totale

    0-4 11.090 10.283 21.373

    5-9 11.128 10.614 21.742

    10-14 11.142 10.388 21.530

    15-19 11.805 11.182 22.987

    20-24 14.440 13.994 28.43425-29 21.886 20.980 42.866

    75-79 13.061 21.189 34.250

    80-84 6.322 12.534 18.85685-89 4.031 10.223 14.254

    90-94 1.234 4.261 5.495

    95-99 178 959 1.137

    >100 11 104 115

    Totale 297.539 334.827 632.366

    Tab. 2 Popolazione genovese residente al 31 dicembre 2000 suddivisa per sesso eper classi det

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    Corso di Statistica

    0

    5.000

    10.000

    15.000

    20.000

    25.000

    30.000

    0-4

    5-9

    10-14

    15-19

    20-24

    25-29

    30-34

    35-39

    40-44

    45-49

    50-54

    55-59

    60-64

    65-69

    70-74

    75-79

    80-84

    85-89

    90-94

    95-99

    >100

    Maschi

    Femmine

    Esempio di istogramma a rettangoli appaiati (dati Tab. 2)

    Corso di Statistica

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    Corso di Statistica

    0

    10.000

    20.000

    30.000

    40.000

    50.000

    60.000

    0-4

    5-9

    10-14

    15-19

    20-24

    25-29

    30-34

    35-39

    40-44

    45-49

    50-54

    55-59

    60-64

    65-69

    70-74

    75-79

    80-84

    85-89

    90-94

    95-99

    >100

    Femmine

    Maschi

    Esempio di istogramma a rettangoli composti (dati Tab. 2)

    Corso di Statistica

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    Corso di Statistica

    0%

    20%

    40%

    60%

    80%

    100%

    0-4

    5-9

    10-14

    15-19

    20-24

    25-29

    30-34

    35-39

    40-44

    45-49

    50-54

    55-59

    60-64

    65-69

    70-74

    75-79

    80-84

    85-89

    90-94

    95-99

    >100

    Femmine

    Maschi

    Esempio di istogramma a rettangoli percentuali (dati Tab. 2)

    Corso di Statistica

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    POLIGONO DI FREQUENZA

    il grafico ottenuto unendo i valori centrali delle classi erappresenta la frequenza di ciascuna classe.

    Nei fenomeni biologici spesso la curva di frequenzaassume una caratteristica forma a campana di grande

    importanza nella statistica inferenziale.Poligono di frequenz

    0

    5

    10

    15

    20

    25

    30

    40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79

    Classi di peso delle studentesse del corso di statis

    Poligono di frequenza

    0

    5

    10

    15

    20

    25

    30

    35

    40

    45

    50

    40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79

    Classi di peso delle studentesse del corso di statistica

    Corso di Statistica

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    Corso di Statistica

    GRAFICI PER PUNTI

    In un diagramma cartesiano, vengono segnati i punticorrispondenti alle diverse coppie di valori rilevati.Risultano soprattutto validi per evidenziare le associazioniquantitative. Si rivelano utili anche per la rappresentazionedi serie spaziali.

    SERIE SPAZIALI (GEOGRAFICHE)Sono cos definite per la caratteristica di classificare i fenomeniin relazione a criteri geografici, di territorialit (nazione, regione,citt, circoscrizione, ospedale ecc.

    Corso di Statistica

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    REGIONE ALTEZZA MEDIA

    PIEMONTE 174,17

    VALLE D'AOSTA 174,23

    LOMBARDIA 174,53

    TRENTINO ALTO ADIGE 175,68

    VENETO 175,91

    FRIULI VENEZIA GIULIA 177,00

    LIGURIA 174,82

    EMILIA ROMAGNA 175,00

    TOSCANA 175,02

    UMBRIA 174,54

    MARCHE 174,33

    LAZIO 174,10

    ABRUZZO 173,39

    MOLISE 172,56

    CAMPANIA 172,64

    PUGLIA 172,54

    BASILICATA 172,37

    CALABRIA 171,32

    SICILIA 171,47

    SARDEGNA 170,31

    MEDIA ITALIA 173,84

    Tab. 3 - Statura degli iscritti nelle liste di leva nati nellanno 1969

    Fonte: ISTAT, Le Regioni in cifre, 1993)

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    GRAFICI PER SPEZZATE

    Derivano da un grafico per punti congiungendo questi ultimi.Mettono in evidenza una continuit tra i valori e hannosignificato, per esempio, nella rappresentazione di seriestoriche.

    SERIE STORICHE (TEMPORALI)Sono cos definite per la caratteristica di classificare i fenomeni

    in relazione alla variabile tempo, dove, a seconda dei casi, ilriferimento allora, al giorno, al mese, allanno ecc.

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    Ora Temperatura (C)

    8.00 37.1

    12.00 37.9

    16.00 37.8

    20.00 38.0

    8.00 36.7

    12.00 36.9

    16.00 36.9

    20.00 36.7

    Tab. 4 - Temperatura corporea di un ricoverato in due giornate consecutive

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    Corso di Statistica

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    DIAGRAMMI CIRCOLARI O AEROGRAMMI

    Sono grafici, particolarmente impiegati per dati qualitativi,in cui le frequenze sono rappresentate da superfici difigure piane, come quadrati, rettangoli o, pi

    frequentemente, cerchi oppure loro parti. Nel caso deidiagrammi circolari o a torta, si divide un cerchio in partiproporzionali alle classi di frequenza. Gli aerogrammivengono utilizzati soprattutto per rappresentare frequenzepercentuali.

    Corso di Statistica

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    30,30%

    9,10%

    20,70%

    13,30%

    26,60%Generi alimentari

    Vestiario

    Abitazioni, combustibili, energia

    elettrica, beni e servizi per la casa

    Trasporti e telecomunicazioni

    Altri beni e servizi

    Esempio di diagramma circolare, comunemente detto grafico a torta (consumi finaliinterni delle famiglie per tipo di consumo, composizione percentuale, anno 1981)

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    IDEOGRAMMI E PICTOGRAMMI

    Poco precisi, ma di facile comprensione. La frequenza ola misura indicata dalle grandezze di un disegnoraffigurativo del fenomeno oppure dal numero di figure,ognuna delle quali rappresenta una determinata unit di

    misura.

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    CARTOGRAMMI

    Utilizzati per serie geografiche o assimilabili. Su di unacarta geografica, le frequenze o i valori misurati vengonovisualizzati, per ogni distretto, con colori o con tratteggidi diverse intensit.

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    PIRAMIDI DELLE ETA

    Si utilizzano per rappresentare la struttura di unapopolazione suddivisa per fasce di et e sesso.

    Si costruiscono accoppiando le basi di due istogrammicon uguali organizzazioni in classi.

    Sullasse delle ordinate vengono disposte le classi di et

    e lasse delle ascisse acquisisce i valori positivi(frequenze percentuali) speculari in entrambi i quadranti I(maschi)e II (femmine).

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    Popolazione per classi di et

    classe di et maschi femmine totale

    da 0 a 4 3068 2859 5927

    da 5 a 9 2960 2720 5680

    da 10 a 14 2852 2722 5574

    da 15 a 19 2780 2588 5368

    da 20 a 24 3111 3140 6251

    da 25 a 29 4446 4267 8713

    da 30 a 34 5547 5522 11069

    da 35 a 39 5911 5494 11405

    da 40 a 44 5398 5374 10772

    da 45 a 49 4577 4697 9274

    da 50 a 54 4130 4406 8536

    da 55 a 59 4337 4810 9147

    da 60 a 64 3879 4310 8189

    da 65 a 69 3704 4316 8020

    da 70 a 74 3147 3862 7009da 75 a 79 2384 3378 5762

    da 80 a 84 1764 2979 4743

    da 85 a 89 596 1266 1862

    da 90 a 94 302 842 1144

    da 95 a 100 48 176 224

    da 100 oltre 5 26 31Totale 64946 69754 134700

    Corso di Statistica

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    Piramide dellet

    In Italia

    Corso di Statistica

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    BOX - PLOT

    E una figura che sintetizza in modo efficace unadistribuzione di dati evidenziando alcuni parametri ditendenza centrale e di dispersione.

    Particolarmente utile per esaminare i valori di unavariabile in pi gruppi di confronto.

    il disegno su un piano cartesiano di un rettangolo, i

    cui estremi sono il primo e terzo quartile (Q1 e Q3), etagliato a met da una linea all'altezza della mediana(Q

    2).

    Corso di Statistica

    http://it.wikipedia.org/wiki/Quartilehttp://it.wikipedia.org/wiki/Medianahttp://it.wikipedia.org/wiki/Medianahttp://it.wikipedia.org/wiki/Quartile
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