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N. 4/2004 DICEMBRE 2004 ANNO XX R a p h a ë l Periodico trimestrale della coop. di solidarietà Coop. sociale Raphaël Clusane d’Iseo via Risorgimento tel. 030/ 9829136 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia Filiale di Brescia Tassa pagata Autorizzazione del Tribunale di Brescia n° 25 del 7/8/1975 0,52 Direttore responsabile: Angelo Onger Tipografia: F.lli Tagliani via Cairoli, 9 - Calcinato uemila anni fa si aprì la Farmacia di Betlemme. Una Farmacia sin- golare. Una Farmacia con un solo farmaco, efficacissimo per qualsiasi terapia. Non si vende; quindi, non si compera. Viene offerto in dono. Ha varie confezioni, secondo l’uso, cui è destinato: il pane della vita, lo spray del perdono, l’olio per lampada notturna... L’arcangelo Raphaël ne aveva già offerto un “campione” a Tobia, pro- curandogli quel pesce dal fiume Tigri. (CONTINUA A PAG. 3) D D A A p p e e r r t t a a l l a a f f a a r r m m a a c c i i a a a a B B e e t t l l e e m m m m e e DON PIERINO FERRARI www.raphael.coop [email protected] Raphaël Raphaël PERIODICO TRIMESTRALE DELLA COOPERATIVA SOCIALE RAPHAËL

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N. 4/2004DICEMBRE 2004

ANNO XX

R a p h a ë l

Periodico trimestraledella coop. di solidarietàCoop. sociale Raphaël

Clusane d’Iseovia Risorgimentotel. 030/ 9829136

Poste Italiane S.p.A.Spedizionein abbonamento postaleD.L. 353/2003 (conv. L.27/2/2004 n. 46) art. 1,comma 2, DCB Brescia

Filiale di BresciaTassa pagata

Autorizzazione del Tribunale di Brescian° 25 del 7/8/1975 € 0,52

Direttore responsabile:Angelo Onger

Tipografia: F.lli Tagliani via Cairoli, 9 - Calcinato

uemila anni fa si aprì la Farmacia di Betlemme. Una Farmacia sin-golare. Una Farmacia con un solo farmaco, efficacissimo per qualsiasiterapia.Non si vende; quindi, non si compera. Viene offerto in dono.Ha varie confezioni, secondo l’uso, cui è destinato: il pane della vita, lospray del perdono, l’olio per lampada notturna...L’arcangelo Raphaël ne aveva già offerto un “campione” a Tobia, pro-curandogli quel pesce dal fiume Tigri.

(CONTINUA A PAG. 3)

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DON PIERINO FERRARI

www.raphael.coop

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RaphaëlRaphaëlPERIODICO TRIMESTRALE DELLA COOPERATIVA SOCIALE RAPHAËL

l’editorialel’editorialeRaphaël -DICEMBRE 2004

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egli ultimi tempi sono spes-so all’ordine del giorno di-scussioni e polemiche suiproblemi religiosi. Ci sono inballo questioni più o meno for-mali come il velo delle donnemusulmane o il crocifisso neiluoghi pubblici, ma ci sonoanche contrapposizioni radi-cali tra Islam e Cristianesimo,traducibili in uno scontro traOriente e Occidente. Purtrop-po non si tratta in questo caso di semplici liti verbali poi-ché ci sono più di una guerra in atto, ci sono gli attenta-ti terroristici, in un circolo vizioso di violenze, per le qua-li il gioco ricorrente è quello di stabilire chi ha incomin-ciato per primo o chi ha commesso i delitti più feroci.Se sgomberiamo il campo dalle speculazioni di tipo po-litico, che hanno per protagonisti atei–miscredenti tra-sformati in difensori della fede per accalappiare i votidei fedeli (versione italiana) oppure credenti che inter-pretano il vangelo a senso unico sempre per scopi elet-torali (versione americana), sul terreno rimane un gran-de interrogativo che tocca tutti e che si proietta nel futu-ro: In nome di quale Dio?I fedeli di tutte le religioni sono pronti a rispondere checredono in un Dio re del cielo e della terra, portatore diun messaggio di amore e di pace. Ma è altrettanto veroche i comportamenti concreti, personali e collettivi, van-no in tutt’altra direzione. Premesso che, come dice laBibbia, non c’è nulla di nuovo sotto il sole (Qoelet), per-ché di guerre in nome di Dio è piena la sto-ria, si tratta di capire quali sono iproblemi di fondo che induconooggi a interpretazioni “violente”della fede.Non esistono evidentemente rispo-ste definitive. Tuttavia mi paiono mol-to credibili le ipotesi del sociologo po-lacco–inglese Zygmunt Bauman chevede in due aspetti in parte collegati ein parte separati tra loro, le ragioni at-tuali del ritorno di fiamma dei fonda-mentalismi. Il primo è «l’erosione, e laminaccia di un’erosione ancora maggio-re, del “nocciolo duro”, il solido canoneche tiene insieme la congregazione deifedeli: i suoi margini si fanno sempre piùsfilacciati e confusi, le commessure si al-

lentano o saltano via. Le set-te, che le Chiese vedono conapprensione, e a ragione, co-me la maggiore minaccia allaloro unità, si moltiplicano, e leChiese ripiegano su posizionidi fortezza assediata e per-manente controriforma. Il ca-none della fede deve esseredifeso con le unghie e con identi e riaffermato quotidiana-mente, la disattenzione è un

suicidio, l’ordine del giorno è vigilanza».In secondo luogo «il valore di cui si sente grande man-canza è la sicurezza di sé e la fiducia, e perciò la fidu-cia in sé. Il fondamentalismo (anche quello religioso) of-fre quel valore. Invalidando preventivamente tutte leproposte concorrenti e rifiutando un dialogo e un dibat-tito con i dissenzienti e gli eretici, instilla la sensazionedi certezza e offre un codice di comportamento sempli-ce e facile da assorbire, da cui tutti i dubbi sono spaz-zati via. Elargisce quel confortevole senso di sicurezzache si prova all’interno delle alte e impenetrabili murache tagliano fuori dal caos che regna all’esterno» (da In-tervista sull’identità).La sfida che abbiamo davanti è quindi quella di usciredalle tenaglie della paura e dell’arroccamento. Quando ilnostro mondo era dentro i confini di una piccola comunitàin cui tutti conoscevano tutti e condividevano tutto (ognu-no a modo suo evidentemente) non si poneva un proble-

ma di identità. Invece nell’epoca attuale, ilmondo intorno a noi è composto da migliaia diframmenti scarsamente coordinati tra loro, lenostre stesse vite sono frammentate in unasuccessione di episodi mal collegati fra loro.Non ci sono più confini. Le contaminazionisono infinite. Le opportunità sono fugaci e iradicamenti leggeri, per cui le identità vec-chio stile sono un bene fuori commercio.Da un punto di vista religioso nostro, nonsolo il contesto reale ma anche il conte-sto immaginario si allontana sempre piùdall’universo di riferimento cristiano.Che fare? O meglio: che essere? For-se è il caso di ricominciare da alcunipunti fondamentali che ci permettanodi aprire uno squarcio nella fitta col-tre di nebbia. Il primo, per dei cri-stiani, è la riscoperta del radica-

Alla ricercadell’identità

perdutaANGELO ONGER

N

I numeri di telefono

degli ambulatori

Calcinato030/9969662

030/9964200

fax 030/9982088

Clusane d’Iseo030/9829136

fax 030/9829025

Castel Goffredo (Mn)

0376/771292

Lograto030/9780024

Lovere (Bg)035/983338

Rivoltella del Garda

030/9902559

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mento in Dio–Amore che ci ha voluti a sua immagine esomiglianza, tanto che sant’Agostino era convinto chetutte le nostre inquietudini nascono dallo stare lontanida Lui. Il secondo può essere un richiamo di Gesù: aifarisei che si scandalizzavano perché i discepoli non silavavano le mani prima di mangiare, disse: «Non quel-lo che entra nella bocca rende impuro l’uomo, ma quel-lo che esce dalla bocca rende impuro l’uomo (…) ciòche esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rendeimmondo l’uomo» (Matteo 15, 10–18).Nessuna persona, nessun evento possono modificare leradici dell’uomo interiore dall’esterno. Se non danno frut-to, le radici sono malate dentro e non fuori. Fuori dalle me-tafore, nelle polemiche religiose recenti si è sentito spes-so parlare di congiure anti–cattoliche e/o anti–cristiane,con chiamate alle armi a mio avviso senza senso. Non ve-do congiure intorno, mentre vedo qualche cristiano checongiura da solo contro il vangelo, perché lo usa comescudo di difesa da tutto ciò che lo disturba (il prossimo)per riempire il vuoto lasciato dai desideri provvisori.Un giornalista francese, Jean–Louis Schlegel, ha scrit-to: «Attualmente il problema numero uno è certamentela fede nell’Incarnazione di Dio e nel suo significato perla storia umana, personale e collettiva». Perché magarisiamo ancora bravi a puntare il dito contro le prostitute,i pubblicani, gli omosessuali, le coppie di fatto e le don-ne che lavorano, mentre plaudiamo e diamo il nostroappoggio a chi scatena le guerre, purchè siano a fin dibene e con l’uso di bombe intelligenti (le vittime e i pa-renti tutti sentitamente ringraziano). In realtà quando si parla di identità cristiana, constatoche attualmente non riusciamo a fare un discorso fortee pertinente su Gesù Cristo e che le nostre comunità fa-ticano a far crescere personalità cristiane strutturatedalla fede e, possibilmente, da un sapere, da una cultu-ra e da una vita spirituale forte.

mi permetto di chiamarla così, anche se personalmente non ci conosciamo, perché da Lei e da RAPHAËLho ricevuto tanto bene. Sono stata operata di tumore al seno sei anni fa e per ben cinque anni sono stataseguita e controllata dai suoi operatori, prima a Calcinato e poi a Clusane, con rispetto, competenza e calo-rosa partecipazione. Mi sono sentita compresa e confortata sia dai medici che da tutto il personale che hoincontrato negli ambulatori e negli uffici. Ho avuto un’assistenza preziosa, senza dover passare da una strut-tura all’altra per fare esami e controlli vari e devo anche dire: tutta assistenza gratuita. Per il molto che ho rice-vuto dico semplicemente: GRAZIE, con infinita riconoscenza, a Lei don Pierino e a tutti i suoi collaboratori.Ringrazio profondamente il Signore che ci aiuta mandando sulla terra persone come Lei. Grazie ancora

P. Rizzini

Reverendo e carissimo don Pierino

Quel “pesce” è la medicina di Dio. Quel pesce èil Cristo, che a Betlemme si è offerto in dono al-l’umanità. Il Cristo s’è mostrato piccolo a Betlem-me, per rendersi terapia più accettabile, sia pre-ventiva che curativa, perché in chi la assume siaccenda una luce su quell’enigma del dolore edella morte, che senza questa terapia opprimel’uomo.Allorché la terapia non riesca a debellare nel ma-lato la grave patologia, di cui è affetto, ne leniscele sofferenze.Noi di Raphaël che possiamo fare, perché quelfarmaco funzioni?Anzitutto è necessario conoscerne, per quanto ciè possibile, le potenzialità nascoste, per saperleusare al momento opportuno. La posologia diquel farmaco viene eseguita dagli operatori sani-tari, addestrati nella scienza e nella tecnica.Il complemento è affidato alla fede in quel Bam-bino, che, divenuto grande, è sempre protesoverso chi si fida di Lui.Buon Natale.

Aper ta la farmacia a Betlemme– segue da pag. 1 –

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Raphaël - DICEMBRE 2004 dai medicidai medici

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Nel periodo ottobre 2003 – luglio 2004 la Coo-perativa Raphaël, in collaborazione con la Fon-dazione Maria Rosa Cremonesi e la Fondazio-ne della Comunità Bresciana, ha dato vita adun articolato progetto di formazione culturale escientifica, con l’obiettivo di fornire un aggior-namento continuo e un approfondimento di al-cuni settori dell’oncologia.Le aree coinvolte sono state essenzialmentetre:– Prevenzione primaria, per una maggiore sen-sibilizzazione della popolazione;– Formazione e diagnosi precoce, diretta aglioperatori sanitari;– Cura e assistenza del malato oncologico, conparticolare attenzione agli aspetti psicologici edella comunicazione, in un contesto di “conti-nuità delle cure”.Per ogni settore menzionato, si sono svolti unoo più incontri, che hanno riscosso un’ampiapartecipazione da parte del personale sanita-rio: medici, infermieri, Tecnici Sanitari Radiolo-gia Medica (TSRM) e Terapisti della Riabilita-zione (vedi tabella 1) e in parte anche della po-polazione.Dai questionari di valutazione compilati dai par-tecipanti, è inoltre emerso un notevole apprez-zamento, sia in termini di rilevanza (vedi grafi-co 1), che qualità (vedi grafico 2) ed efficaciaper gli eventi considerati (vedi grafico 3).Per tutte le attività formative e di aggiornamen-to del personale sanitario, sono stati richiesti (equasi interamente acquisiti) al Ministero dellaSalute, i crediti formativi di Educazione Conti-nua in Medicina (ECM), essendo la Fondazio-ne Maria Rosa Cremonesi provider presso ilMinistero per tali eventi (vedi tabella 2).Sono indiscutibili la rilevanza scientifica delprogetto ed il notevole e positivo impatto cultu-rale-scientifico. La validità degli incontri è stata infatti ricono-sciuta:– dalla commissione della Fondazione Comu-nità Bresciana, che ha voluto collaborare alla

Incontri formativiCRISTINA GASPAROTTI – AURORA FERRARI

Corso di disassuefazione al fumoNovembre / Dicembre 2003 (9 incontri).Conduttrice: Dr.ssa Monica Miglioli, psicologaPartecipanti: 8

Incontro di aggiornamento scientifico: Attualità in senologiaMercoledì 8 ottobre 2003Relatore: Prof. Cosimo Di Maggio, Istituto di Radiologia dell'Universitàdi Padova.Rivolto a MEDICI e TSRM Presenti: 29 Medici, 10 TSRM, 1 Fisico Sanitario (Tot. 40 )

Incontro di aggiornamento scientifico: La colonscopia virtuale mediantetomografia computerizzataMercoledì 29 ottobre 2003 Relatore: Prof. Carlo Bartolozzi, Istituto di Radiologia dell'Università diPisa Rivolto a MEDICI e TSRM Presenti: 28 Medici, 32 TSRM (Tot. 60)

Incontro di aggiornamento scientifico: Il nodulo tiroideo: approccio clinicoMercoledì 12 maggio 2004Relatore: Prof. Raffaele Giubbini, Direttore U.O. Medicina Nuclearedegli Spedali Civili - BresciaRivolto a MEDICI Presenti: 25 Medici, 4 Non Medici (Tot. 29)

Secondo corso: Per una comunicazione efficace con il paziente oncolo-gico28 / 29 maggio 2004Relatore: Dr. Michele Tomamichel, Direttore Organizzazione Socio-Psi-chiatrica (Canton Ticino)Rivolto a MEDICI Presenti: 17 Medici, 1 Psicologa (Tot. 18)

Corso: La comunicazione nell'ambito della relazione terapeutica infer-miere-paziente11 giugno; 18 giugno 2004Relatrice: Dr.ssa Micaela Lo Russo, Responsabile Formazione (Casa diCura e Hospice Domus Salutis)Rivolto a INFERMIERI Presenti: 37 Infermieri

Corso: Riabilitazione in Oncologia28 aprile 2004: Riabilitazione in oncologia - aspetti generali5 maggio 2004: Riabilitazione nei tumori del capo e del collo19 maggio 2004: Riabilitazione nei tumori urologici23 giugno 2004: Riabilitazione nelle donne operate per carcinoma mam-mario e con metastasi osseeRelatrice: Prof.ssa Maria Rosa Strada, Direttore dell'U.O. di OncologiaRiabilitativa (Fondazione Maugeri, IRCCS, Istituto Scientifico di Pavia).Rivolto a MEDICI, INFERMIERI, TERAPISTI DELLA RIABILITAZIONEPresenti: 32 Infermieri, 24 Terapisti della riabilitazione, 17 Medici, 3 Stu-denti (Tot. 76).

TABELLA 1

dai medicidai medici Raphaël - DICEMBRE 2004

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realizzazione del progetto, sostenendo buonaparte dell’onere economico; – dall’Ordine dei Medici di Brescia, che ha

concesso il patrocinio agli eventi rivolti alle fi-gure mediche.

Riconosciamo che quanto stabilito dal Ministe-ro della Salute per incentivare la formazionedegli operatori sanitari, trova una felice e frut-tuosa corrispondenza nell’attività della Fonda-zione M. Rosa CREMONESI e degli Ambula-tori Raphaël.

GRAFICO 1: RILEVANZA GRAFICO 2: QUALITÀ GRAFICO 3: EFFICACIA

TABELLA 2

Cortefranca 10 agosto 04Sig. Don Pietro Ferrari sono un amico e paziente di Raphaël già da alcuni anni; in questi giorni miè ripassato fra le mani un vostro editoriale, dove in prima pagina ho letto "Ci sarà un dopo?"… que-sto mi ha riportato indietro con i ricordi a pensare alla mia esperienza personale nell'ambito dellaCooperativa, ed ammetto che lo stesso quesito me lo sono fatto anch'io al riguardo e mi ha spin-to a fare alcune considerazioni riguardo alla sua domanda e risposta.Sono personalmente convinto che nelle cose bisogna sempre cercare la VERITÀ, costruendo e ali-mentando (nel rispetto delle parti) se possibile, un buon rapporto di collaborazione, stima, fiduciae riconoscenza nei confronti dei propri collaboratori e dipendenti, trattando TUTTI CON EQUITÀ...facendo una critica quando serve, ma riconoscendo i meriti quando sono dovuti; non solo attraverso una pacca sulla spal-la, un sorriso o una medaglia; ma anche valorizzando coloro, che in silenzio in tanti anni di lavoro miglioravano la qualità diun servizio sotto tutti gli aspetti. In fondo per me era come avere una grande famiglia con tanti figli, dove non avrebbero dovu-to esserci diversità di trattamento… con la voglia e il desiderio di parlare con ognuno per sentire la loro voce, stato d'animoe come stavano i familiari, respirare il loro pensiero riguardo a come realmente andavano le cose… per ottimizzare il per-corso comune da fare insieme con maggior forza ed entusiasmo dell'incontro precedente.Solo per ora a posteriori mi rendo conto dei miei errori, avendo creato disuguaglianza di trattamento tra i miei collaboratori,penso di non aver voluto e/o potuto gestire con maggior equilibrio certi aspetti, situazioni e rapporti umani, quando sarebbebastato molto poco per evitare di perdere il personale valido e di fiducia che mi avrebbe garantito… UN DOPO MIGLIOREper tutto il duro lavoro e i sacrifici fatti in tanti anni, cercando di edificare un gruppo di persone su cui contare… mai guar-dando dove avrei dovuto guardare con maggiore attenzione e sensibilità.Questo è stato il mio errore che mi rende molto triste e rammaricato visto che buona parte del mio impegno e lavoro ne haperso tanto sotto il profilo qualitativo ed umano.Mi ha comunque colpito moltissimo la sua riflessione piena di forza e caratterialità. Mi scuso con lei per questo mio sfogo ma questa è stata la mia reazione alle cose che ho letto nel giornalino di Raphaël.

Buon Ferragosto e sinceri saluti.

Se mi volto indietro

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dai medicidai medici

Questo articolo nasce come riflessione sul 2° Corso “Per una comunicazione efficacecon il paziente oncologico” organizzato nel maggio scorso dai medici di Raphaël e dal-la Fondazione Cremonesi, con il contributo della Fondazione della Comunità Bresciana.Alle giornate di formazione hanno partecipato anche alcuni medici provenienti dalle di-visioni oncologiche della provincia di Brescia, di Verona e di Ravenna, un medico di fa-miglia e una psicologa.Il corso, come già la sua prima edizione del 2002, ha suscitato grande interesse da par-te dei partecipanti, grazie anche alla sapiente guida del Dr. Michele Tomamichel, psi-chiatra e formatore di Lugano, col quale si è stabilita da alcuni anni una sintonia parti-colare e per certi versi sorprendente.

Il tema: “Dire o non dire?” richiama quella situazione in cui il medico si trova di fronte al-la necessità di comunicare una diagnosi di cancro, una recidiva di malattia o la previ-sione di una prognosi infausta, cioè una “cattiva notizia”, e la sua coscienza e profes-sionalità devono confrontarsi con le richieste, le aspettative e le angosce del malato edei suoi familiari. Ma “Dire o non dire?” è davvero il problema? Nella realtà mi pare dino, e per diverse ragioni.Dal contatto con la realtà sanitaria italiana, in particolare in ambito oncologico, emergecome troppo spesso la strategia adottata dal medico di fronte alla necessità di comuni-care “cattive notizie” sia la delega ad altri, quando non la dissimulazione o la finzione.

Tuttavia comunicare non equivale a “dire con parole”: nella comuni-cazione fra due soggetti, la forma verbale rappresenta in realtà soloil 20% del tutto, mentre la gran parte del messaggio è non–verbale.In un colloquio i gesti, la posizione del corpo, il tono della voce, losguardo, i silenzi raccontano molto più delle parole, e costituisconomessaggi molto più potenti di quello verbale. Per questo è impossi-bile non comunicare. Appare paradossale ad esempio, alla luce diqueste considerazioni, come ci si convinca ancora di riuscire a te-nere nascosta una diagnosi di cancro a un malato che ha soggior-nato per giorni in un reparto ospedaliero, magari oncologico, senzaconsiderare la quantità di messaggi indiretti sulla vera natura dellasua malattia che gli arrivano in un simile ambiente.Sembrerebbe quindi da un lato che il problema non possa non esi-stere, e dall’altro che si finga di non volerlo vedere o si faccia di tut-to per evitarlo.

Certo anche il silenzio è una forma di comunicazione, come ci ri-chiama l’articolo di Giorgio Max sul n° 3/2004 del nostro notiziario;lo dimostra la grande difficoltà del medico di stare in silenzio di fron-te al malato, alle sue parole e alle sue emozioni, specie quelle ne-gative. Il silenzio non è neutro, ma un luogo e un tempo dove la co-municazione si esprime senza bisogno di parole. Ma non è questo ilsilenzio del medico che fugge a rifugiarsi nelle cose da fare, né quel-lo del familiare che, volendo proteggere il malato, in realtà protegge

I l corso

I l problema

Dire o non direDOTT. VITTORIO CORSETTI

le fotografie di questonumero si riferisconoalla Festa del tesseramentodi Pontoglio

soprattutto se stesso di fronte alle paure che la situazione gli suscita.Il silenzio ha una grande funzione. Tuttavia, di fronte alla necessità di comunicare una“cattiva notizia”, il medico è chiamato ad esprimersi anche con parole, e nessuno lo puòfare al suo posto. Che fare? Non esiste a mio parere il problema del “SE” dire, e solo in parte esiste quello del “CO-SA” dire, ma si deve porre soprattutto la domanda: “COME DIRE?“. Se si sta uno di fron-te all’altro in una relazione umana, specie se essa assume anche una valenza terapeu-tica, non si può non comunicare, anche se ciò genera ansia e disagio; si può però ge-stire la comunicazione in modo che la “cattiva notizia” (che, ricordiamolo, resta tale in o-gni caso) attivi, anzichè spegnere, le risorse e le energie del malato, e mantenga acce-sa la speranza sul futuro, quale esso sia, senza offrire illusioni inutili e fuori dalla realtà.Aggiungo che, nella mia esperienza, la comunicazione di una cattiva notizia non è ne-cessariamente un processo “tutto o nulla”, ma spesso è un percorso a tappe che richie-de un avvicinamento graduale, in sintonia con la volontà e la capacità del malato di “me-tabolizzare” la notizia. Ciò però non significa ritenere sempre e comunque che il malato“non vuole sapere”; ognuno ha bisogno di tempo e di ascolto per poter esprimere il suodesiderio di conoscere un evento che gli cambierà la vita, talvolta in modo drammatico.

Per fare tutto ciò è certamente necessario in primo luogo che il medico abbia una soli-da formazione personale, prima che professionale; che sappia “essere uomo” prima che“fare il medico”. Ma questo non basta, come non sono sufficienti la sensibilità, l’istinto, ilbuon senso o l’esperienza professionale. Servono anche gli attrezzi del mestiere: serveconoscere strumenti di comunicazione efficace. È necessario che ogni medico che la-vora a contatto con il malato dedichi parte del suo tempo a conoscere ed apprendere ledinamiche psicologiche che si sviluppano in chi riceve una diagnosi inattesa, e ad ap-prendere gli strumenti che possano aiutarlo, nel colloquio con il malato, a stabilire unrapporto di empatia, cioè di “sentire insieme”. Tutti gli studi dimostrano a questo propo-sito che il livello di adeguatezza della comunicazione della diagnosi di cancro è diretta-mente correlato al grado di disagio psicologico del malato durante e dopo le terapie chedovrà affrontare. Ciò significa che la quantità e la qualità di vita del malato nei mesi enegli anni successivi alla diagnosi dipenderà anche da come saremo stati capaci di co-municare la “cattiva notizia”. Si può ancora considerarlo un optional per il medico?Le tecniche di base per una comunicazione efficace devono entrare nella borsa del me-dico, insieme con il tempo e il luogo adatti a far sì che questa comunicazione si possarealizzare. Va preso atto che nella realtà, soprattutto quella ospedaliera, tali condizionisi creano raramente; nonostante molti medici ne sentano il bisogno, talvolta in modomolto pressante, poco è cambiato, mi pare, negli ultimi anni sotto questo aspetto.

Da parte nostra, consapevoli dei nostri limiti, possiamo dire di esserci messi per strada,e siamo felici che anche alcuni medici di realtà oncologiche ospedaliere del nostro terri-torio abbiano deciso di condividere con noi le fatiche di un corso che ci ha impegnati fral’altro in simulazioni, giochi di ruolo e altre attività nelle quali potersi mettere in gioco per-sonalmente. Il nostro ringraziamento affettuoso va al Dr. Tomamichel, che ha accettatodi essere uno dei nostri in questa esperienza e nelle prossime che certo seguiranno.

Gl i s trument i

Le fat iche

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Invito chiunque volesse esprimere commenti, considerazioni personali e riflessioni su questo articolo epiù in generale sul tema della comunicazione a inviare via e-mail a: [email protected] oppure perposta a: Dr. V. Corsetti – Centro Raphaël – v. Vittorio Emanuele – 25010 Calcinato (BS).

Raphaël - DICEMBRE 2004 dai medicidai medici

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Per un miglioramento continuo dei servizi e dell’organizzazione, si è ritenuto importante atti-vare, all’interno degli ambulatori Raphaël, uno strumento affidabile e scientificamente valida-to che potesse dar voce a quante più persone accedono agli Ambulatori. A tal fine, si è pensato di somministrare un questionario (DUE MINUTI PER NOI) chepermettesse di misurare la soddisfazione dell’utenza attraverso il percorso di utilizzo deiservizi diagnostico–terapeutici degli ambulatori, a partire dalla prenotazione, all’accessocon visita e/o esami, fino al colloquio finale di dimissione.Le aree indagate col questionario sono state:– identità degli ambulatori per ciascun utente– soddisfazione in merito alla professionalità del personale sanitario e non– adeguatezza della struttura– organizzazione dell’ambulatorio – soddisfazione delle aspettative.Nel questionario sono state formulate domande, in parte a risposta chiusa e in parte arisposta aperta: le prime prevedevano l’assegnazione di un punteggio da 1 a 7 per la va-lutazione del grado di soddisfazione, mentre le risposte aperte permettevano di indaga-re le motivazioni della soddisfazione o non.Il questionario, somministrato ad una popolazione di 465 persone arrivate nei diversi ambula-tori tra febbraio e marzo 2004 (fig. 1), è stato compilato e restituito dal 52,2% delle personecontattate, in larga misura donne (91%), di età compresa tra 30 e 69 anni (fig.2), di naziona-lità italiana (97.5%), venute per lo più già altre volte agli ambulatori (81.5%), di propria iniziati-va (47.3%), su proposta di amici/conoscenti (46.5%) o su proposta del curante (4.5%).L’ambulatorio è stato correttamente identificato come “Centro di diagnosi e cura dei tu-mori” dal 63.8% della popolazione.Nei confronti del servizio di segreteria è stata espressa elevata soddisfazione sia per leinformazioni ricevute che per la cortesia, prontezza e completezza delle indicazioni almomento della prenotazione di visite o esami (fig.3).Notevole apprezzamento è emerso poi sia per la disponibilità al colloquio e all’ascolto, che perla competenza e professionalità riscontrate nel personale infermieristico (fig. 4).Valutazioni molto positive sono poi scaturite nei confronti dei medici, sia in termini di disponi-bilità al colloquio e all’ascolto, che in termini di competenza e professionalità, oltre che a ri-guardo della completezza delle informazioni ricevute sullo stato di salute (fig. 5).I pazienti hanno espresso molta soddisfazione per quanto concerne il rispetto e la cor-rettezza riscontrate nel modo di comunicare una diagnosi inattesa e nel dare spiegazio-ni. Riguardo poi l’aspetto della consegna dei referti, che presso la nostra struttura vieneaccompagnato da un colloquio finale, è emerso elevatissimo apprezzamento nei con-fronti di tale peculiarità (fig. 6).Molto alto anche il livello di apprezzamento nei confronti di vari aspetti della struttura, tracui l’organizzazione e l’efficienza, l’attenzione alla persona, la professionalità, l’informa-zione e la comunicazione, la privacy, la qualità delle cure, il confort degli ambienti e itempi d’attesa (fig.7).Nell’insieme, la valutazione complessiva in merito all’organizzazione degli ambulatori Raphaëlè stata espressa come positiva o molto positiva dal 92% delle persone (fig. 8).Gli utenti hanno espresso soddisfazione elevata o molto elevata nei confronti delle aspettati-

Due minuti per noiDOTT. AURORA FERRARI

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ve che avevano al momento dell’accesso agli ambulatori nel 95% dei casi (fig. 9).In conclusione, il questionario di soddisfazione dell’utenza somministrato alla popola-zione giunta agli Ambulatori Raphaël nel periodo febbraio–marzo 2004, è stato recepitoin maniera positiva con un’elevata percentuale di restituzione (52.2%) che ci ha per-messo di avere un primo “specchio” della nostra immagine, utilizzando gli occhi dellepersone che vi accedono per usufruire dei nostri servizi.Ci è stata restituita una buona immagine, considerando la elevata soddisfazione degli u-tenti; ci sono stati inoltre offerti utili suggerimenti al fine di migliorare il nostro servizio,con risvolti pratici nella quotidianità.Non ci accontentiamo comunque di questi utilissimi risultati, ma contiamo di proseguire conl’uso di questo strumento, scientificamente validato, che verrà somministrato in altri periodidell’anno ad altri gruppi di persone, sempre nell’ottica di un continuo miglioramento.Ringraziamo pertanto tutte le persone che hanno restituito il questionario compilato equelle che riusciranno a farlo anche in futuro.

P.S: un doveroso ringraziamento al Prof. Giuseppe SCARATTI, docente di Psicologia del Lavoro delle Or-ganizzazioni e Psicologia della Formazione presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano,per la consulenza specialistica offerta nella stesura del questionario e nella revisione dei dati.

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Nell’articolo del precedente numero del giornalino abbiamo illustrato a grandi li-nee gli obiettivi del progetto “Donne operate al seno con linfedema”, realizzatoin collaborazione con la Fondazione MariaRosa Cremonesi, l’Associazione Co-munità Mamré Onlus, l’Associazione Amici di Raphaël. Nel presente illustriamo alcune informazioni di carattere generale, utili alla com-prensione di questa patologia e dei problemi che genera. Lo facciamo in ma-niera molto schematica e speriamo anche chiara per i “non addetti ai lavori”.

Per capire cos’è l’edema, dobbiamo avere qualche sintetico ragguaglio sul si-stema linfatico. Accanto alla circolazione del sangue, vi è un altro importante sistema di tra-

sporto, quello linfatico appunto, preposto a più funzioni. Ricordiamo le dueprincipali, che ci interessano da vicino:

– funzione omeostatica: il sistema linfatico raccoglie negli spazi interstiziali del-le cellule la linfa, un liquido filtrato, che “fuoriesce”, cioè, per differenza dipressione dal sistema arterioso, per reimmetterlo nel circolo sanguigno, at-traverso il sistema venoso.

– funzione di filtro (soprattutto attraverso i linfonodi) e quindi di difesa immuni-taria.

È un liquido formato per il 90% di acqua e per il restante 10% da proteine, co-lesterolo, enzimi, ferro e ormoni, elettroliti e linfociti, presente negli interstizi del-le cellule (cioè negli spazi tra una cellula e l’altra) di quasi tutto il corpo.

È, come dice la parola stessa, un edema, ossia un gonfiore di natura linfatica,che compare quando si crea uno squilibrio tra: – la capacità di trasporto del sistema linfatico, che può venire interrotto o di-

strutto da vari fattori – il carico linfatico, cioè il volume della linfa in circolo, che può aumentare spro-

porzionatamente per varie cause e che in condizioni normali è circa il 10% deiliquidi trasportati dalle arterie.

La caratteristica principale del linfedema, dal punto di vista chimico, è l’elevataconcentrazione di proteine nel fluido ristagnante: la rimozione di questa com-ponente del linfedema è fondamentale se si vogliono ottenere risultati duraturinel tempo. Rimuovere esclusivamente la componente dovuta all’accumulo diacqua, ad esempio mediante diuretici, significa ottenere un risultato transitorioe a volte controproducente, perchè la concentrazione delle proteine predispo-ne la formazione di fibrosi (indurimento e dolorabilità dell’arto colpito).

Il linfedema è la complicanza più grave degli interventi chirurgici per tumore alseno. Questi interventi creano una alterazione dell’integrità del sistema linfati-co (in particolare a motivo dell’asportazione dei linfonodi ascellari) e perciò una

I l s istema l infat ico

La l infa

Cos ’è i l l infedema

Perché comparel ’edema nel le donneoperate a l seno?

Linfedema: i problemiSILVIA MOMBELLI

dai medicidai medici Raphaël - DICEMBRE 2004

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insufficienza linfatica di tipo “meccanico”. Ciò significa che, almeno nelle fasi i-niziali, il sistema linfatico diventa incapace di trasportare, a motivo dell’interru-zione dei suoi vasi, livelli normali di linfa. La conseguenza di questo squilibrio èil ristagno della linfa, e quindi la comparsa di quel gonfiore chiamato linfedema.

Il linfedema del braccio colpisce circa il 30% delle donne che hanno subito unamastectomia radicale con svuotamento del cavo ascellare. Tale percentuale sa-le notevolmente (fino all’80%) se la zona viene trattata con radioterapia.

Un’ipotesi che viene fatta, ma che è ancora da validare, è che le donne con lin-fedema presentino già in realtà prima dell’intervento una condizione latente diinsufficienza del sistema linfatico.

Il rigonfiamento del braccio può comparire subito o anche dopo molti anni dal-l’intervento. Il più delle volte compare gradualmente, quasi senza accorgerse-ne, fino a quando interviene una condizione scatenante, che lo evidenzia e chepuò essere rappresentata da un intenso sforzo (es. sollevamento di pesi du-rante il trasloco, un’attività motoria energica), dall’effettuazione di lavori ripetiti-vi col braccio, da un trauma (una caduta, una distorsione), da un’infezione lo-cale (linfangite) da puntura di insetto, da lesioni della cute procurate da giardi-naggio, dalla rimozione delle pellicine delle unghie, da siringatura…L’edema può manifestarsi anche in maniera acuta in occasione di attività lavo-rative o sportive particolarmente intense, dopo esposizione al sole o ad altrefonti di calore e poi scomparire col riposo. Per altre persone questo non resta un fatto isolato, ma la prima fase di un e-dema permanente. L’edema può coinvolgere tutto il braccio o qualche segmento (gomito, mano, a-vambraccio)Al di là di come compare è estremamente importante riconoscere e trat-tare precocemente questa condizione perché essa tende al graduale eprogressivo peggioramento con comparsa di complicanze invalidanti.

I segni precoci che indicano la prossima comparsa del linfedemasono il senso di stanchezza e di pesantezza dell’arto, che di solitosi manifestano prima del suo rigonfiamento. In questa fase è mol-to utile il solo linfodrenaggio e un monitoraggio costante da partedi operatori sanitari esperti.

L’aspetto più appariscente del linfedema dell’arto, è l’aumentodelle sue dimensioni. Possono tuttavia determinarsi processi in-fiammatori (linfangiti), con febbre alta, rossore e calore diffusodell’arto, brividi e malessere generale, che sono molto insidiosi. Inquesto caso bisogna rivolgersi immediatamente al medico per l’im-postazione della terapia antibiotica e antinfiammatoria, e, superatal’infiammazione, per impostare la terapia decongestiva integrata dellinfedema più idonea al paziente.

Chi colp isce?

Perché non colpisce tuttele donne che hanno subitolo stesso intervento

Quando compare

Come r iconoscer lo

Qual i problemigenera

stazioni linfatiche e vie di deflusso

PontoglioCome l’anno scorso, anche quest’anno il Gruppo“Amici di Raphaël“ di Pontoglio ha organizzato lafesta del tesseramento e ancora una volta la gen-te è stata generosa, dimostrando di credere nel-l’Associazione, nei suoi principi, nei suoi progetti,nelle sue molteplici attività che svolge a favore dichi soffre. Il primo appuntamento col pubblico era fissato sa-bato 2 ottobre alle 20,30 presso il teatro dell’Orato-rio “Don Bosco”.

Introduceva la serata il Capogruppo Gian Mario Calabria,che presentava il programma della festa, organizzata perpromuovere le attività di questa Associazione e sostenere ilprogetto di costruzione dell’ospedale oncologico “LaudatoSì”. Il capogruppo informava inoltre che a Pontoglio l’Asso-ciazione di volontariato “Amici di Raphaël” è presente anchecon un gruppo di volontari che opera nell’assistenza dei ma-lati terminali oncologici, ed indicava la coordinatrice AnnaParietti quale referente per farne richiesta.Successivamente Massimo Casati proiettava il breve filma-to sulle “Sentinelle del Laudato Sì” nel quale don Piero pre-senta il progetto delle “centomila sentinelle”, persone cioèda coinvolgere nell’impegno a sostenere, con un contributomensile, alla realizzazione di questo grande e importanteprogetto.Il programma proseguiva con la commedia dialettale “L’a-mur al fenes e le palanche le resta”, ottimamente recitatadalla Compagnia Teatrale di Visano, che ha offerto così unapiacevole e divertentissima serata al pubblico presente.Domenica mattina eravamo in piazza ad esporre le dolcissi-me e fantasiose torte preparate e confezionate con tanto a-

L’agendadegli Amicidi Raphaël

La Redazione del giornalino ègrata a quanti vorrannocomunicare le varie iniziativeche intraprendono in favore diRaphaël, inviando materiale(fotografie, cronaca, commenti)alle segreterie degli ambulatoridi Calcinato, di Clusane, diCastel Goffredo e di Rivoltelladel Garda.

Amici di RaphaëlAmici di RaphaëlRaphaël - DICEMBRE 2004

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il capogruppo di Pontoglio G. MarioCalabria e il gruppo organizzatore

Amici di RaphaëlAmici di Raphaël Raphaël - DICEMBRE 2004

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more dalle mamme dell’A.G.E. di Pon-toglio per donarle al nostro gruppo af-finché ne traesse profitto. Dopo ogniSanta Messa la gente che usciva dallachiesa si avvicinava ai nostri tavoli,sceglieva quella più gradita e se ne an-

dava dopo aver dato in cambio congrua offerta. Alla fine non è rimasta una torta, e la presenza di Bruno che e-sponeva mele e marmellate fatte in casa si è rivelata propizia.All’Oratorio intanto un gruppo di volontari era impegnato a cuci-nare il pranzo che a mezzogiorno veniva servito per sfamare isettanta soci ed amici che si erano iscritti.Anche questo è stato un momento importante perché ci ha datol’opportunità per dialogare, approfondire i legami esistenti e farenuove conoscenze, ma soprattutto è stata un’opportunità per e-saminare e discutere a caldo i problemi sin qui individuati per mi-gliorare l’organizzazione. I programmi della festa riprendevano nel pomeriggio con attivitàproposte dal gruppo A.G.E. che impegnava i ragazzi con giochidi animazione, mentre il Gruppo Musicale “I PUZZLE” della Co-munità “La Lanterna di Adro” ci allietava con canti e musica.Il coinvolgimento e la collaborazione di questi gruppi, è stata sicuramente una scelta inte-ressante che ha permesso ad ognuno di manifestarsi ed esprimersi di fronte ad un pubblicodiverso dal solito e nel contempo di divertirsi e divertire aiutando. La festa si chiudeva con l’estrazione dei biglietti della lotteria e la consegna dei premi.L’esito è stato positivo e tutto il ricavato (2700 €), è stato donato alla Cooperativa Raphaëlper la realizzazione del “Laudato Sì”.Il Gruppo “Amici di Raphaël “ di Pontoglio ringrazia coloro che hanno collaborato e contri-buito per la buona riuscita della festa e coglie l’occasione per porgere i più fervidi auguri na-talizi a tutti i soci.

CastegnatoGIOVANNI TURELLI

Sabato 6 novembre 2004. – Quando don Piero si affaccia sulla porta dell’agriturismo i volti de-gli Amici di Raphaël castegnatesi si allargano in un sorriso di pura gioia. È da poco iniziata lacena organizzata per ricordare (a chi già la conosca) e far conoscere (a chi la ignori) l’iniziati-va “Le Sentinelle”, e molti dei volontari si stanno alacremente dando da fare tra le lunghe ta-volate, intrecciando la distribuzione di pane, vino, acqua, spiedo e polenta, con qualche chiac-chiera sullo scopo della serata, gli intenti di Raphaël e il progetto “Laudato Si’”; lo sventolio del-la nera veste di don Piero viene da tutti accolto come la prova più concreta della bontà di quan-to stanno facendo e la conferma della serietà dell’idea che stanno diffondendo.Sono molti i volti nuovi, circa un centinaio le persone che hanno aderito: certamente l’occa-sione gastronomica è propizia, ma la forza del messaggio non va sottovalutata. Tutti i pre-senti sanno perfettamente di che cosa si tratta, i volontari li hanno invitati personalmente il-lustrando gli scopi di Raphaël e la portata dell’ultima sfida (ultima solo in ordine di tempo) incui è impegnata.

L’AGENDA

Amici di RaphaëlAmici di RaphaëlRaphaël - DICEMBRE 2004

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I discorsi conviviali e il rumoreg-giare festoso lasciano il posto alpiù rigoroso silenzio quando l’in-gegner Biolghini racconta la storiadell’associazione e illustra neidettagli il progetto: questo è l’edi-

ficio, un po’ malridotto ma ampio; quante fatiche per acqui-starlo; qui andrà una cosa, lì l’altra, l’interrato, le sale ope-ratorie, la chiesa e la zona studio. Si percepisce lo stuporedegli astanti, alcuni con la faccia di chi si chiede “come si faa fare una cosa così grande” e “chi pagherà”, “figurarsi sebastano le offerte di noi pochi”.Don Piero sa bene tutto questo, conosce gli uomini nelprofondo, si alza quasi caracollando e avanza verso il cen-tro della sala: e ancora una volta, con pazienza e immuta-to entusiasmo, spiega la semplicità di una filosofia che èscelta di vita e metodo costante di lavoro. Bisogna proce-dere con calma e con determinazione – spiega – ci vuolegente che creda nell’idea e che lavori costantemente peressa. Ascoltandolo si comprende che i timori e le perples-sità sono infondati, che non si deve pensare a quanto ègrande il progetto, ma a quanto ognuno possa fare perrealizzarlo. Le Sentinelle servono a questo: creare unastruttura che abbia la propria forza nel numero e nella co-stanza. Se in tanti ci facciamo carico ciascuno di una pic-cola parte, sarà forse non facile, ma certo naturale arriva-re alla meta. Soprattutto, il contributo deve essere non so-lo economico, ma anche di volontariato.Dice parole significative, don Piero, e, in un certo senso,nuove: certo ci vogliono sostegni economici e per questo sipunta alla centomila sentinelle, ognuna della quali (ogni me-se, ogni anno, ogni un tanto) versi una piccola somma; main particolare serve un movimento “politico”, è questa la pa-rola che usa. Ma la politica di cui parla non è quella semprepiù bistrattata che vediamo in televisione o di cui leggiamosui giornali, bensì una politica intesa come partecipazionepubblica, volontà e disponibilità ad attuare programmi e pro-getti: una politica “alta”, per così dire.Don Piero colpisce sempre nel segno: noi stiamo qui unpo’ intimiditi da quest’idea di dare qualcosa ogni mese perun tempo che non si sa quando finisce, ma che certo, vi-sta la mole del progetto non sarà brevissimo, e lui se neesce spiazzandoci con l’idea di una partecipazioneprofonda e personale. Diffondere un’idea, farsene porta-tori affinché, quando la struttura sarà finita, non resti mo-numento di sé stessa, non si inaridisca per mancanza, è ilcaso di dirlo, di linfa vitale. Insomma l’obolo in denaro nonserve a sciacquare la coscienza da un anno con l’altro,ma è il primo passo di una volontà di fare per gli altri con

L’AGENDA

AVVISI per i nostri amici lettori.Vi preghiamo cortesemente:1 - di segnalarci l'eventuale

cambio di indirizzo2 - di recapitare in redazione, o

all'ambulatorio Raphaël piùvicino, la fotografia di Amicipassati a miglior vita

3 - di trasmettere ad altre perso-ne conosciute gli eventualidoppioni della rivista Ra -phaël

4 - di invitarci nel vostro paese aproporre «Messaggi in musi-ca»

5 - di diventare, se ancora nonlo siete, «Sentinelle del Lau-dato sì’»!

Amici di RaphaëlAmici di Raphaël Raphaël - DICEMBRE 2004

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il cuore: ognuno nel suo piccoloe nei limiti cui può giungere, macostantemente. E – sottolineadon Piero – il buon samaritanonon si è chiesto se spettasse alui o quale fosse il limite, ma ha

semplicemente fatto tutto quel che poteva.La richiesta è forte, ma l’idea è grande: qui non si tratta diun ospedale, ma di una casa per chi soffre. Una casa nonè questione (solo) di muri, ma di accoglienza, calore e o-spitalità.I volontari di Raphaël riprendono a servire tra i tavoli, donPiero torna a sedere, qualcuno si consulta con il vicino,qualcun altro chiede lumi. La serata riprende il tono con-viviale, il dolce, la frutta, poi a casa. Un altro seme è sta-to gettato. Speriamo che germogli.

L’AGENDA

La BCC del Garda sostiene la ricerca in campo medico e scientifico.La BCC del Garda ha deliberato di elargire un contributo di 16.800,00 euro al Centro Raphael, quale soste-gno all’acquisto della nuova apparecchiatura DBM Sonic Bone Profiler, un sistema moderno ed innovati-vo, che consente una diagnosi più precisa e completa dell’osteoporosi. Si tratta di una apparecchiatura portatile ed a rischio zero per il paziente, che utilizza una metodica basa-ta sugli ultrasuoni per misurare la densità ossea.Il Consiglio di Amministrazione della Banca ha sostenuto ed approvato tale intervento anche con la finalitàdi esprimere un concreto gesto di stima ed affetto nei confronti del compianto Tarcisio Fogliata, Ammini-stratore della BCC del Garda, prematuramente scomparso nel novembre del 2003.Si è inteso, in questo modo, mantenere imperituro il ricordo di una persona cara, attraverso il sostegno allamedicina e alla ricerca.Questo intervento della BCC del Garda si inserisce nella costante attività che la Banca svolge a sostegnodel territorio e delle più importanti esigenze della comunità in cui opera da ormai centodieci anni. Lo scor-so anno, la BCC del Garda ha promosso e contribuito all’acquisto di una apparecchiatura TAC per l’O-spedale di Montichiari, rendendosi testimone della propria vocazione locale e mutualistica. È con ferma volontà e con consapevolezza sociale che si intende continuare a lavorare facendo “finanzaper lo sviluppo”, connotandosi veramente come “banca differente”.

BCC del GardaIl Direttore Generale

M. Campanardi

Un gesto di solidarietà

Accolga la BCC del Garda l’espressionedella mia gratitudine per la solidarietàespressa in favore dell’attività oncologicadella Cooperativa Raphaël. È doveroso perme ringraziare la moglie del caro FogliataTarcisio per il consiglio, suggerito allaBanca, di far memoria del marito a un annodalla sua scomparsa, con un’espressionedi solidarietà in favore di Raphaël

la consegna del contributoa favore di Raphaël

SentinelleSentinelleRaphaël - DICEMBRE 2004

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CCeennttoommiillaa sseenntt iinneellllee

COMUNE.................................SENTINELLE .....IMPORTOACQUAFREDDA......................................1 .............75,00

ADRO .......................................................4 ........3.050,00

AFFI..........................................................1 .............75,00

ALBINO ....................................................1 ...........900,00

ARCO .......................................................2 ...........180,00

ASOLA......................................................1 ........2.500,00

ASSISI ......................................................2 ........1.150,00

BARI .........................................................1 ...........360,00

BASSANO BRESCIANO..........................1 .............60,00

BERGAMO ...............................................2 ........5.350,00

BERLINGO E BERLINGHETTO ............40 ........7.215,30

BERZO INFERIORE ................................1 .............60,00

BOARIO TERME......................................2 ...........200,00

BOGLIACO...............................................1 .............25,00

BOLGARE ................................................1 ...........250,00

BOLOGNA................................................1 .............50,00

BOLOGNANO ..........................................1 .............15,00

BORNATO ................................................2 ........1.740,00

BORNO ....................................................1 ...........120,00

BOTTICINO SERA ...................................3 ...........250,00

BOVEZZO ................................................4 ...........645,00

BRENO.....................................................1 ...........150,00

BRESCIA................................................36 ......52.220,00

CAIONVICO .............................................1 ...........200,00

CALCINATO ...........................................30 ......36.459,00

CALCIO ....................................................1 ...........500,00

CALINO ....................................................3 ........2.074,27

CALVISANO .............................................4 .............65,00

CAMIGNONE ...........................................3 ...........150,00

CAPRIOLO...............................................1 .............60,00

CARCINA ...............................................43 ........3.315,00

CARPENEDOLO....................................53 ........7.914,00

CARPI.......................................................1 .............60,00

CASAZZA.................................................1 ...........340,00

CASTEGNATO .........................................4 ........1.556,00

CASTELCOVATI.......................................1 ...........410,00

CASTELLI C.............................................1 .............60,00

CASTELMELLA........................................2 ...........160,00

CASTENEDOLO ......................................2 ...........950,00

CASTIGLIONE D/S ..................................8 ........1.845,00

CASTIONE DELLA PRESOLANA............1 .............10,00

CASTO .....................................................5 ........2.780,00

CASTREZZATO .......................................1 ...........400,00

CAVIOLA ..................................................1 ...........600,00

CELLATICA ..............................................1 ...........500,00

CERLONGO.............................................1 ...........500,00

CHIARI .....................................................1 ...........300,00

CIVIDINO..................................................2 ...........140,00

CIVITANOVA MARCHE............................1 .............10,00

CLUSANE.............................................254 ....131.264,50

COCCAGLIO............................................1 ...........700,00

COGOZZO ...............................................7 ...........570,00

COLLEBEATO..........................................7 ...........850,00

COLOGNE................................................2 ...........350,00

COLOMBARO C/F ...................................5 ........1.820,00

CONCESIO ..............................................6 ...........240,00

CONTEA...................................................2 ...........100,00

CORTE FRANCA .....................................7 ........1.418,00

COSTA VOLPINO ....................................6 ......10.250,00

CREDARO................................................1 .............30,00

CREMIGNANE D'ISEO ............................5 ........1.155,00

CREMONA ...............................................2 ...........800,00

DARFO.....................................................1 .............55,00

DELLO......................................................7 ...........790,00

DESENZANO D/G..................................19 ........3.195,00

EDOLO.....................................................1 .............50,00

ERBUSCO................................................8 ........1.540,00

AGGIORNAMENTO DELLA SOLIDARIETA' IN FAVORE DEL PROGETTO LAUDATO SÌ'

DAL 01.07.2003 AL 23.11.2004

del Laudato sì’del Laudato sì’ Raphaël - DICEMBRE 2004

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ESINE.......................................................3 ...........790,00FIESOLE ..................................................1 ...........700,00FIORANO AL SERIO................................1 ...........180,00FIRENZE ..................................................1 ...........450,00FORESTO SPARSO ................................8 ...........530,00GAMBARA................................................1 ...........150,00GARDONE V/T.........................................3 ...........680,00GARGNANO.............................................2 ...........570,00GAVARDO ................................................1 .............50,00GIAVENO .................................................2 ........1.060,00GORZONE ...............................................1 ...........300,00GRANZE...................................................2 ...........100,00GRONO - SVIZZERA...............................1 ........1.000,00GRUMELLO D/M......................................1 .............60,00GUSSAGO ...............................................4 ...........450,00ISEO.......................................................16 ......14.293,00LIMBIATE .................................................1 ...........260,00LOGRATO ................................................5 ........2.770,00LONATO ...................................................3 ...........910,00LUMELLOGNO.........................................1 ...........250,00LUMEZZANE............................................2 ........1.700,00MADERNO ...............................................1 ...........200,00MALEGNO................................................3 ...........430,00MANERBA D/G ........................................2 ........1.035,00MANERBIO ..............................................2 ...........135,00MARONE..................................................1 ...........300,00MAZZANO................................................1 .............20,00MEDIGLIA ................................................1 .............10,00MEDOLE ..................................................1 .............20,00MILANO..................................................13 ........2.460,00MONSELICE ............................................1 .............50,00MONTECCHIA .........................................1 ...........400,00MONTICELLI BRUSATI ...........................1 ...........160,00MONTICHIARI........................................33 ........2.330,00MONZA.....................................................4 ...........375,00MOZZO.....................................................1 .............80,00MURA.......................................................2 ........2.370,00NIGOLINE C/F .........................................1 ...........300,00OME .........................................................1 ...........800,00ORZINUOVI..............................................1 ...........100,00ORZIVECCHI ...........................................1 ......10.000,00PADERNO F/C .........................................1 ...........140,00PALAZZOLO S/O....................................11 ........3.075,00PARATICO..............................................32 ......16.525,00PASSIRANO.............................................1 ...........100,00PEDRENGO.............................................1 .............20,00PILZONE D'ISEO .....................................2 ........2.901,00PISOGNE .................................................3 ...........880,00POLAVENO..............................................1 ...........325,00POLPENAZZE..........................................1 .............30,00POMPIANO ..............................................1 ...........100,00PONTE DI LEGNO...................................1 ...........100,00PONTE S. MARCO ..................................3 ........1.070,00PONTOGLIO ............................................1 ........2.450,00PORTALBERA..........................................1 ...........150,00POZZOLENGO.........................................2 ...........322,42POZZONOVO...........................................1 .............40,00PROVAGLIO D'ISEO................................6 ........2.655,00PUEGNAGO.............................................3 ...........910,00

REGGIO EMILIA ......................................3 ........1.000,00REZZATO .................................................2 ...........135,00RIVA DEL GARDA....................................1 .............50,00RIVOLTELLA D/G...................................18 ........4.741,00RODENGO SAIANO ................................2 ...........265,00ROE' VOLCIANO .....................................1 ...........100,00ROGNO....................................................8 ...........710,00RONCADELLE .........................................1 .............30,00ROVATO...................................................5 ...........150,00SABBIONE ...............................................1 ...........100,00SALE MARASINO ....................................1 .............50,00SALO' .......................................................5 ...........785,00SALSOMAGGIORE..................................1 ...........500,00SAN FELICE DEL BENACO ..................19 ...........745,00SAN GERVASIO.......................................1 ...........400,00SAN PAOLO.............................................2 ........1.202,00SAREZZO.................................................5 ...........300,00SARNICO .................................................2 ........2.030,00SCHEGGIA...............................................1 ...........100,00SECUGNAGO ..........................................1 ...........150,00SENIGALLIA.............................................1 .............60,00SENISE ....................................................1 ...........100,00SEREGNO................................................1 .............20,00SESTO FIORENTINO ..............................1 ...........600,00SESTO S. GIOVANNI ..............................1 .............60,00SIRMIONE................................................3 ...........900,00SOLESINO ...............................................1 ...........500,00SOLFERINO.............................................1 ...............5,00SOLTO COLLINA .....................................1 ...........100,00SONICO ...................................................1 .............20,00SOVERE...................................................6 ...........824,00SULZANO.................................................1 .............60,00TIMOLINE C/F..........................................4 ...........932,00TORBIATO................................................4 ...........280,00TORBOLE C.............................................4 ........3.170,00TORINO....................................................1 ...........250,00TRAVAGLIATO .........................................1 .............60,00TREVIGLIO ..............................................1 ...........500,00TREVIOLO ...............................................1 .............15,00VAPRIO D'ADDA......................................1 ...........115,00VEROLANUOVA ......................................3 ...........235,00VERONA ..................................................1 .............10,00VESTONE ................................................3 ...........500,00VEZZA D'OGLIO ......................................1 ...........750,00VIADANICA ..............................................1 .............75,00VILLA CARCINA.....................................67 ........7.355,00VILLAGGIO PREALPINO.........................3 ...........430,00VILLANUOVA S/C ....................................1 .............20,00VILLONGO ...............................................5 ...........645,00VISANO....................................................1 ...........120,00ZOCCO.....................................................2 ...........510,00ZONE........................................................1 .............15,00TOTALE ............................................1.034 ....406.576,49

Amici di RaphaëlAmici di RaphaëlRaphaël - DICEMBRE 2004

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arissimo Direttore Spiri-tuale,qualcuno potrebbe essersorpreso per l’intestazio-ne di questa mia lettera e,magari, pensare: «Ma aRaphaël c’è il DirettoreSpirituale?». Certo chec’è! Non vi siete mai chie-sti chi altri, se non lui, ab-bia avuto “l’antenna para-bolica” adatta per captarequesto messaggio delloSpirito e saperlo così bendirigere anche nei nostricuori?Volevo parlarLe, Caro Di-rettore Spirituale, a propo-sito delle Sentinelle per ilLaudato sì’.Come Lei sa, anch’io nelmio piccolo mi sento ono-rato di fregiarmi di questobel titolo e nella cosa hocoinvolto anche altre per-sone (e spero di riuscire acoinvolgerne altre anco-ra!). Uno dei compiti delleSentinelle è anche quellodi pregare, non solo – co-me tanti credono e dicono– “dover dare soldi perl’Ospedale”. Forse anchedicono così, perché nonhanno ancora ben capitoche questo deve essere esarà l’Ospedale di tuttinoi, popolo di Dio, che ab-biamo accolto la Sua Pa-rola: «Curate i malati».Ma lasciamo perderequeste considerazioni,che purtroppo ci amareg-giano, perché significache ancor oggi ci sonocoloro che “hanno orecchie non odono, hanno occhi

e non vedono”! Saper ri-nunciare a qualcosa pergli altri è molto bello!Vengo all’argomento, percui Le scrivo. Uno deicompiti, che una Sentinel-la assolverà, sarà anchequello (a Ospedale ulti-mato) di andare a prega-re, diciamo a turno, nellaCappella; se riusciamo adarrivare alle 100.000 Sen-tinelle non sarà, come sipuò constatare se si è ca-paci di fare quattro calco-li, un impegno tanto gra-voso.Come Lei sa, una buonaparte delle mie Sentinellenon abita in provincia diBrescia, ma risiedono ab-bastanza lontano, per cuisarebbe chieder loro trop-po (a meno che non sia-no di passaggio nei pa-raggi!) l’ottemperare aquesto. Ciò non toglie cheloro possano pregare inuna Cappella, in unaChiesa, ecc. vicina alla lo-ro residenza; ed ho chie-sto di più: cioè non aspet-tiamo che il Laudato sì’sia ultimato, ma faccia-molo fin da adesso! Per-

ché il Laudato sì’ e le per-sone che soffrono hannogià bisogno della nostravicinanza con la preghie-ra, che per loro risuonacome un bellissimo “ti so-no vicino, ti voglio bene!”Così facendo impariamoa perdere un po’ di tempoper gli altri, ma è probabi-le che sia un guadagno disilenzio interiore ancheper noi.E la risposta è stata posi-tiva, per cui da oltre unanno si alzano preghiere,oserei dire non solo datutta Italia, ma anche dauna città, che tanto a noitutti Cristiani è cara: Geru-salemme, dalla quale èarrivata anche un’impor-tante benedizione per ilnostro caro Laudato sì’.In questi giorni, poi, m’èvenuta in mente una cosaancor più mirata; mi spie-go: perché non estenderea tutte le Sentinelle que-sta proposta (se già nonlo fanno) di pregare perRaphaël fin da adesso? I-noltre, non potrebbe Leidarci, magari attraverso lepagine di questo giornali-

no, le intenzioni specifi-che, per cui pregare, perogni mese? Mi permettosuggerire alcuni esempi:senz’altro per gli ammala-ti; per le loro famiglie; peri medici; per il personaleparamedico; per il perso-nale amministrativo; percoloro, che si occuperan-no del lavoro materialeproprio di costruzione del-l’Ospedale; per coloroche non hanno ancoraben capito cosa sia larealtà Raphaël, in modoche il Signore apra le loromenti e il loro cuore; e co-sì via... e infine – e perchéno? – magari anche perle Sentinelle? Soprattuttoper coloro che come me,facendo un po’ quello chepossono, potrebbero sen-tirsi ancor più accoglientiverso gli altri e, magari, in-contrando uno di quei fa-mosi scettici, di cui accen-navamo sopra, se ci chie-desse: «Cosa credi di a-ver fatto? In fondo è unasemplice elemosina!»Che bello sarebbe poter-gli rispondere: «Oh no, èuna mia rinuncia e nonsolo: è come un piccoloquadro, che potrebbesparire di fronte a tantegrosse croste, pardon te-le; ma il mio ha un van-taggio, poiché è un picco-lo capolavoro!».Attendo la Sua cortese ri-sposta e, nel confermarmianche se indegnamente,sempre Suo amico, Lasaluto caramente.

Sentinelleoranti

TIZIANO

C

Amici di RaphaëlAmici di Raphaël Raphaël - DICEMBRE 2004

19

Giuseppe CorsettiRoè Volciano, settembre 2004

Maria SinaVilla Carcina, ottobre 2004

Giuseppe LucchiniGardone V.T., novembre 2004

Ci hanno lasciato fisicamente, ma continuano ad assisterci dal Cielo

I nostri luttiI nostri lutti

Desidero esprimere gratitudine, carica d’affetto,al Cielo, per avere donato Giuseppe: alla fami-glia, esempio di fedeltà affettuosa; alla S. Chie-sa, laico appassionato, testimone della verità e dei principi morali di cui laChiesa è maestra; alla Patria, soldato e cittadino, difensore dei principi cri-stiani, che sono l’anima degli ideali di libertà e di solidarietà fraterna.Una preghiera di particolare suffragio per l’anima di Giuseppe eleva la Comu-nità Mamré, di cui sono responsabile, per aver donato alla S. Chiesa, la figliaClaudia, appartenente alla Comunità stessa, per il diuturno servizio di caritàa fratelli e sorelle affidati alle sue cure.La fede in Gesù Cristo, professata in vita, e la speranza nella vita eterna,manifestata nei suoi ultimi giorni terreni sono la sintesi d’una vita autentica-mente cristiana: testamento che Giuseppe a tutti noi consegna.

DON PIERO FERRARI

Al di làdello spazio,oltre il tempo,dove ora vivi,Giuseppe,

l’affettuoso nostrosguardo,

col tuo sereno voltone’ le pupille impresso,

a te porgiamo,donde

un raggio della Luce,in cui vivi,

a noiregali. Amen. Gardone, 22 novembre 2004

In memoria di Giuseppe LucchiniIn memoria di Giuseppe Lucchini

Maria Sina

Il Natale di Gesùregali salute ai malati,conforto a chi li assiste,

intraprendenza ai medici,entusiasmo alle Sentinelle,

pace a tutti!

AmiciAmici Raphaëlperiodico della coop.di solidarietà sociale

Raphaël

n° 4 - dicembre 2004

In questo numero:

Aperta la farmaciaa Betlemme 1-3

Alla ricerca dell’identitàperduta 2-3

Reverendo e carissimodon Pierino 3

Incontri formativi 4-5

Se mi volto indietro 5

Dire o non dire 6-7

Due minuti per noi 8-9

Linfedema: i problemi 10-11

L’agenda degli Amicidi Raphaël 12-15

Un gesto di solidarietà 15

Centomila Sentinelle 16-17

Sentinelle oranti 18

I nostri lutti 19

Raphaël - DICEMBRE 2004

20

Un’idea diversa per far Natale con i propri amici:Un’idea diversa per far Natale con i propri amici:sostituire ai tradizionali regali un dono iscritto nella sfera della solida-rietà. In pratica si tratta di offrire ad un amico la possibilità di diven-tare Sentinella del Laudato sì’.Va precisato che l’amico non è “obbligato” a restare Sentinella, dopoil nostro dono. È piuttosto delicatamente stimolato dal nostro affettoe dalla nostra considerazione del suo buon cuore, a prendere in seriaconsiderazione un gesto di solidarietà che è pure alla sua portata perrendere più forte l’amicizia

Le modalità del versamento proposte sono le seguenti

A – Bonifico Bancario – Causale “Progetto Laudato sì’”:

Banco di Brescia (CIN Y ABI 3500 CAB 54610) c/c 11002 intestato a “Comunità Mamré Onlus”

BCC del Garda (CIN D ABI 8676 CAB 54171) c/c 107502/26 intestato a “Comunità Mamré Onlus”

B – Conto corrente postale, Causale “Progetto Laudato Sì’”n° 46532990 intestato a “Comunità Mamré Onlus”

N.B. Quanti desiderano la ricevuta fiscale lo segnalino all’«Associazione ComunitàMamré Onlus», via Risorgimento, 173. Clusane d’Iseo (BS) tel. 030/9829049