Ragionamento su citazione de kerckhove e laboratorio

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Ragionamento scritto sulle citazioni di De Kerckhove più laboratorio di Massimo Raffaella Derrick de Kerckhove, sociologo belga naturalizzato canadese, allievo di Marshall McLuhan, è considerato uno dei maggiori studiosi mondiali di comunicazione e nuove tecnologie. Uno dei concetti più famosi da lui elaborati è probabilmente quello di psico-tecnologie: finora, coi media tradizionali, il pensiero è scaturito dalla possibilità di leggere, ovvero dalla scrittura; adesso, invece, "il mondo esterno passa dalle pagine allo schermo, ove prendono vita espressioni basate sui linguaggi che sono un'estensione della nostra mente". Insomma, De Kerckhove sostiene che, grazie alle nuove forme di comunicazione sperimentate sulla Rete, abbiamo la possibilità di esercitare un potere, poiché, come l'automobile è un'estensione del piede, così il computer lo sarebbe della mente. Se noi, infatti, utilizzassimo il PC solo ed esclusivamente per ciò per cui è nato, cioè per un mero strumento di calcolo, concettualmente non sarebbe così diverso dall'usare un'agenda e una calcolatrice; ma se noi concepiamo il calcolatore per ciò che è diventato, un medium, allora possiamo improvvisamente scoprire che non siamo soli, e che questo tipo di comunicazione conserva dei caratteri inesistenti in qualsiasi altro medium. La tecnologia non può sostituire l’intenzionalità educativa. Le tecnologie possono facilitare il processo di insegnamento/apprendimento, ma non possiamo pensare che possano fare tutto da sole, sono macchine e hanno bisogno dell’aiuto dell’uomo, in questo caso di una figura professionale di educatore. Inoltre, De Kerckhove ritiene che un buon metodo per migliorare l'educazione degli studenti potrebbe proprio essere quello di avere una partecipazione attiva all’apprendimento, in cui lo studente riesca ad elaborare

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Ragionamento scritto sulle citazioni di De Kerckhove più laboratorio di Massimo Raffaella

Derrick de Kerckhove, sociologo belga naturalizzato canadese, allievo di Marshall McLuhan, è considerato uno dei maggiori studiosi mondiali di comunicazione e nuove tecnologie. Uno dei concetti più famosi da lui elaborati è probabilmente quello di psico-tecnologie: finora, coi media tradizionali, il pensiero è scaturito dalla possibilità di leggere, ovvero dalla scrittura; adesso, invece, "il mondo esterno passa dalle pagine allo schermo, ove prendono vita espressioni basate sui linguaggi che sono un'estensione della nostra mente". Insomma, De Kerckhove sostiene che, grazie alle nuove forme di comunicazione sperimentate sulla Rete, abbiamo la possibilità di esercitare un potere, poiché, come l'automobile è un'estensione del piede, così il computer lo sarebbe della mente. Se noi, infatti, utilizzassimo il PC solo ed esclusivamente per ciò per cui è nato, cioè per un mero strumento di calcolo, concettualmente non sarebbe così diverso dall'usare un'agenda e una calcolatrice; ma se noi concepiamo il calcolatore per ciò che è diventato, un medium, allora possiamo improvvisamente scoprire che non siamo soli, e che questo tipo di comunicazione conserva dei caratteri inesistenti in qualsiasi altro medium.La tecnologia non può sostituire l’intenzionalità educativa. Le tecnologie possono facilitare il processo di insegnamento/apprendimento, ma non possiamo pensare che possano fare tutto da sole, sono macchine e hanno bisogno dell’aiuto dell’uomo, in questo caso di una figura professionale di educatore.Inoltre, De Kerckhove ritiene che un buon metodo per migliorare l'educazione degli studenti potrebbe proprio essere quello di avere una partecipazione attiva all’apprendimento, in cui lo studente riesca ad elaborare le conoscenze con gli altri studenti, tutor, insegnanti. Dobbiamo sviluppare un’ intelligenza collettiva, ossia un ampliamento della nostra intelligenza e della nostra memoria. Affinché questo processo di comunicazione-apprendimento-insegnamento online si verifichi e sia efficace è necessario che sia guidato, in modo da orientare la costruzione di conoscenze: se, infatti, delle virtual classrooms, delle classi in Rete, lavorassero indipendentemente ma al tempo stesso collegate fra loro per quanto riguarda lo scambio di materiali, la qualità della formazione studentesca compirebbe un notevole salto di qualità. A partire dall’800 si sono avute straordinarie invenzioni: fotografia, grammofono, cinema, telegrafo, telefono, radio fino ad arrivare alle nuove tecnologie, allo sviluppo dei media elettrici e a come questi agiscono nella nostra mente creando strutture di pensiero definiti dallo stesso de Kerckhove brainframes. Nell'era delle tecnologie elettroniche, chiunque può e deve essere artista, in quanto non può fare a meno di essere coinvolto profondamente e nella sua globalità di essere umano

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nelle vicende sociali, politiche e culturali, sensoriali del villaggio globale, cercando di comprenderle e farle comprendere ai propri simili.De Kerckhove parla di Ipertesto che consente un approccio organizzato dei saperi; un testo elettronico che con un semplice clic si può passare da un testo all’altro, si può passare anche ad immagini, brani musicali e qualsiasi elemento multimediale (blog, social network). Dunque Internet è la coscienza di tutti; tutti noi siamo la Rete dove possiamo interagire, collaborare, cooperare , trasmettere e costruire un processo di apprendimento o riprodurre la realtà attraverso la creazione e l’esperienza.E’ vero che i giovani di oggi sono la Google Generation. Fanno uso del multimediale e dell’interattività come di una penna elettronica. Con l'interattività il medium risponde in tempo reale all'input dell'utente. Essi giocano con lo schermo e grazie ai videogames iniziano anche in età prescolare. Tali giochi non hanno un effetto solo ludico, sono vere e proprie psico-tecnologie poiché implicano l'addestramento del sistema nervoso.Oggi i videogames e i computer stanno diventando il mezzo con cui l’uomo postmoderno e ancor di più le nuove generazioni devono confrontarsi nel corso del processo di costruzione della propria identità. Ciò vuol dire che la mutazione è in corso e che l’era digitale non è una moda passeggera.

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Il Laboratorio attraverso le

mappe concettualiLe mappe concettuali sono delle rappresentazioni grafiche che riassumono un ragionamento, visualizzando almeno tre aspetti di esso:

qual è l’oggetto del ragionamento; quali concetti si vogliono mettere in evidenza; quale percorso mentale si è fatto per far emergere i concetti di riferimento.

Questa attività è diretta verso alunni di scuola primaria. Oggi l’utilizzo di mappe concettuali nella didattica è divenuta pratica abbastanza diffusa, infatti alcuni libri di testo propongono tematiche sotto forma di mappe e di schemi di rappresentazione.La costruzione di mappe concettuali favorisce nei ragazzi forme di meta cognizione; fa sì che coloro che devono produrre una mappa siano in grado di acquisire capacità di gestione autonoma della conoscenza.

PROGETTO: CONOSCERE L’ACQUA ATTRAVERSO LE MAPPE

OBIETTIVI Favorire lo sviluppo di attività metacognitive attraverso la costruzione e

l’utilizzo di modelli e schemi. Conoscere il ciclo naturale dell’acqua. Acquisire la consapevolezza che l’acqua è un bene prezioso.

CONTENUTI Com’è distribuita l’acqua sul nostro pianeta. Gli stati dell’acqua e i suoi cambiamenti.

METODOLOGIE Conversazione e discussione in grande gruppo. Lavoro in piccoli gruppi. Costruzione di schemi e mappe in piccolo gruppo. Costruzione di semplici schemi con l’uso di carta e penna. Presentazione e spiegazione sull’uso del software http:/bubbl.us/

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CONNESSIONI CON LE ALTRE DISCIPLINE Ed. alla cittadinanza Italiano Matematica Scienze

Le mappe concettuali possono essere utilizzate come valido strumento di VALUTAZIONE delle conoscenze apprese dai nostri alunni. Capire come l’alunno struttura o elabora una mappa concettuale.

All’inizio potremmo proporre frasi o periodi brevi, ad esempio: “L’acqua cambia di stato; può essere solida,liquida o gassosa.

In seguito chiederemo ai nostri alunni di evidenziare le parole chiave:

L’ACQUA cambia di stato; può essere solida, liquida o gassosa.

Proporremo , quindi una prima rappresentazione grafica, molto semplice:

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Chiederemo poi di inserire anche i verbi per correlare tra loro i concetti:

cambia di

può essere può essere può essere

ACQUA

Stato

Solido Liquido

Liquido

Gassoso

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A questo punto, dopo che i bambini hanno capito il meccanismo si può chiedere loro di provare a inserire maggiori informazioni sia a livello orizzontale, come espansione dei concetti principali, sia a livello verticale, come approfondimento dei concetti derivati:

fatta di

cambia di

può essere può essere

può essere

come la e il

come la e la

come la e il

Concludo col dire che se il lavoro verrà condotto senza ansia e come un vero gioco, gli alunni si appassioneranno e cercheranno sempre nuove espansioni dei concetti che via via emergeranno.

ACQUAACQUA

Stato

Solido Liquido

Gassoso

Molecole

NEVE

GRANDINE

PIOGGIA

FIUME

NEBBIA

VAPORE

ACQUEO