Radici – Cultura – Tradizioni – Identità

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RADICI – CULTURA – TRADIZIONI – IDENTITA’

Bisogna dare un segnale di svolta e di cambiamento per recuperare e salvaguardare quel poco che è rimasto della Nostra Identità Tirolese, la Vera e Primaria Ragione Sociale, su cui si basa la Nostra Autonomia Speciale

Ho deciso di presentare la mia candidatura a Segretario del PATT,

assieme a Nicola Casagranda “Scoz” in qualità di Vicesegretario,

perchè credo nel movimento AUTONOMISTA trentino TIROLESE;

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credo nei suoi principi fondanti e nei suoi ideali, che sono i miei da sempre. E perché credo che il Nostro Partito, in questi ultimi

Anni, abbia piano piano smarrito la strada…

E’ dalla Conoscenza e dalla Coscienza della NOSTRA IDENTITA’ che devono derivare la linea politica del PATT e la sua Azione di

Governo, per concretizzare i dettami dello STATUTO e dei

PRINCIPI FONDANTI. Proprio per questo nella mia Tesi, che guarda alla Nostra Storia in

modo propositivo, che vede nell’Europa e nella Istituzionalizzazione

della Euroregione Tirolese il Nostro Futuro, e che è appoggiata e

condivisa da un centinaio di tesserati rappresentativi di tutto il

Territorio Provinciale e di Tutte le Categorie Socio-Economiche, ho

voluto mettere a confronto questi principi con la realtà dei fatti: si

vede chiaramente che lo Statuto del Partito è quasi Totalmente disatteso. Suggerisco all’attuale Segretario, al Governatore e a Tutti Voi, di

leggere questi Principi, e vi renderete conto che il Partito è una

cosa; quello che stiamo portando avanti, è tutt’altro……

Anche la Tesi congressuale del Segretario uscente Franco Panizza

rispecchia la fase di “stallo” che il nostro Partito sta vivendo e non è

certo espressione di quella “fantomatica” Sambapolis Coraggiosa.

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Capisco l’importanza della stabilità, ma fra le righe scritte in

politichese, sembra di leggere che ci sia una certa paura di

disturbare. Capisco il voler “parlare a chi sta fuori dal partito”, ma

per far questo non si possono cancellare le proprie radici e

svendere la propria Anima per cercare di conquistare un elettorato

che non è, e non sarà mai in grado di condividere i nostri ideali. Cosi si finisce per tradire la propria base politica e sociale,

perdendola per strada. Sembra quasi che il sottoscritto e chi come

me crede nell’IDENTITA’ sia un “Peso”, che le mie parole e la mia

candidatura diano “Fastidio”…. Solo perché parlo apertamente di

TIROLO, e nel TIROLO vedo il Nostro Futuro.

O magari è proprio questo che si vuole, tacitarci definitivamente,

invitare gli autonomisti VERI ad andarsene, per lasciare spazio ai “rampanti” del Nuovo Autonomismo “Trentino” che da bravi opportunisti plaudono al vincitore di turno….. Ma se ciò Non dovesse accadere, e credo che per il Bene della

Nostra Heimat, intesa come quella “Piccola Patria fra i Monti” della quale basta alzare gli occhi al cielo e chiunque può

osservarla. Da Est a Ovest, da Sud a Nord con le sue imponenti

montagne. Montagne uniche al mondo. Noi popolo Trentino-

Tirolese siamo duri come la Terra e la Roccia su cui cresce il fiore

più bello del mondo, e le Nostre Montagne sono le pareti della

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Nostra Casa, e solo tra di loro possiamo e sappiamo riconoscere

la nostra Vera Heimat, che è e rimane quella Tirolese !!! Per questo penso e credo, che a Nessuno convenga cancellare

quella “T”, che è di fondamentale importanza per la Nostra

Autonomia!!! E quindi, penso e credo, che anche la Nostra Voce,

e le Nostre Proposte vadano tenute in debita considerazione e

seriamente valutate!!!

Proprio in questo momento cosi delicato, dobbiamo essere

coscienti del fatto che La nostra Autonomia è dovuta alla Nostra

SPECIFICITA’, alla Nostra IDENTITA’ TIROLESE, al Nostro

“ESSERE MITTELEUROPEI” anziché ITALIANI. Non dobbiamo

avere timore di affermarlo SEMPRE, a Trento e a Innsbruck, e soprattutto a Roma. Invece stiamo svendendo le nostre risorse, i nostri gettiti fiscali, il

nostro “Oro Bianco”, le nostre reali competenze, che vengono

usate per foraggiare e contribuire al “bene del NOSTRO Paese??” Paese della Corruzione, delle Mafie, del Malaffare, che non ha Nulla da Insegnare al Nostro Popolo, e che un Vero Autonomista Non dovrebbe sentire come “Suo”. Eclatante il cosiddetto “Patto di Garanzia” siglato a Roma

nell’Ottobre del 2014 dai Governatori Regionali Rossi e

Kompatscher, con il quale abbiamo rinunciato a SEI MILIARDI e

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TRECENTO MILIONI di EURO basati su Ricorsi contro Decreti del

Governo Monti.

Ricorsi giustificati giuridicamente dai contenuti dei Nostri Statuti,

che definiscono le norme della Nostra Autonomia Speciale. Con

quella firma non abbiamo perso solo il “vile denaro” ma abbiamo

RINUNCIATO DI FATTO alla NOSTRA AUTONOMIA!

Invece tutti noi, ma il NOSTRO partito in primis, dovremmo essere

coscienti e convinti che il nostro futuro non può essere che nell’ Euroegione Tirolo e che per raggiungere questo risultato, è fondamentale salvaguardare la possibilità di esercitare il Diritto all’Autodeterminazione. A tal proposito il Nostro Statuto dice chiaramente: “Il PATT

ribadisce la propria vocazione europeista e il proprio impegno a

collaborare con Bolzano ed Innsbruck per la realizzazione del

progetto politico della Euroregione Trentino Tirolese, nella

prospettiva POLITICO-ISTITUZIONALE, nel quadro dell’evoluzione

dell’Europa delle Regioni e dei Territori.”

Nella realtà l’Euregio Tirolese è ancora una scatola vuota, un

G.E.C.T. basato su iniziative da portare avanti in modo

transfrontaliero: potrebbe essere considerato un Inizio. Manca

però la volontà politica di costruirne il Futuro. L’EUROREGIONE TIROLO, compresi i Territori di “Magasa-Valvestino”, “Casotto -

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Pedemonte”, “Cortina, Colle di Lana e Santa Lucia, Livinallongo”,

deve essere VERAMENTE ISTITUZIONALIZZATA.

L’Euregio Tirolese deve ritornare ad essere la Nostra Casa, e

portare Giovamento e Tutela ai Suoi Abitanti.

Tre proposte da concretizzare a breve, potrebbero essere:

1. sviluppo dell’Economia, attraverso la promozione GLOBALE e

GLOKALE del Territorio e dei suoi prodotti sotto un unico

marchio Euroregionale !!!

2. Gestione del Traffico, con particolare attenzione alla Tutela

dell’Ambiente; estensione della “Vignetta” a Tutto il Territorio

Euroregionale, con esenzione dal Ticket anche sulle

autostrade per i Residenti nella Euregio;

3. Costituzione di un’unica società Euroregionale per la gestione

della nostra risorsa principale che è e rimane “l’Oro Bianco”,

l’Energia Idroelettrica, prevedendo tariffe agevolate per i suoi

abitanti.

Per fare ciò è indispensabile cominciare a pensare concretamente

ad un Referendum basato sulla Convenzione Internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, che definisce il Diritto all’Autodeterminazione di Un Popolo (Parte Prima, art. 1). Convenzione ratificata dall’Italia con legge Nr. 881 del 1977.

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Inserire nello Statuto del PATT il riferimento al Diritto Internazionale all’Autodeterminazione, non credo sia un’ “Eresia”. Ricordo che questo principio è contemplato anche nello

Statuto della SVP.

Qualcuno ha obbiettato che la SVP, specialmente nella sua

componente giovanile, non lo ritiene fondamentale, perche

l’Autonomia che abbiamo “è la migliore al mondo” … ma vorrei far

notare che la SVP attualmente raccoglie in Sudtirolo meno del

50% dei consensi elettorali, e che questa percentuale è in costante

calo a favore di movimenti di matrice più spiccatamente identitaria.

Anche per questo si guarda bene dall’eliminare l’aggancio a quel

principio basilare che si rifà all’Autodeterminazione o

Selbstbestimmung. Poiché la SVP sa benissimo che se l’acqua

dovesse arrivare alla gola, e non manca molto, ci sarebbe un

qualcosa a cui potersi appellare.

E noi??? Quando Roma cancellerà la Nostra Autonomia, perché

non ne vedrà più i presupposti, a cosa ci attaccheremo???

Parlare di Autodeterminazione non deve incutere Paura.

Non capisco certe affermazioni esternate pubblicamente dal

Consigliere Baratter, nostro capogruppo in Consiglio Regionale,

quando dice che “il Nostro Partito non sostiene

l’Autodeterminazione…….”. Non voglio polemizzare, ma ricordo

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che parlare di Autodeterminazione Non è proclamare Uno Slogan, Non è fare Demagogia, non è rincorrere Chimere:

l’Autodeterminazione è un principio di Libertà riconosciuto a

livello Internazionale; è un principio fondamentale per Blindare la

Nostra Autonomia NON ad un vago Territorio posto nel Cuore delle

Alpi, ma alla Nostra Identità Tirolese. E sopra tutto è

indispensabile per poter eventualmente scegliere un Domani, cosa vogliamo essere.

Appunto per questo, un ulteriore passo da fare assieme agli amici

Sudtirolesi, in occasione della revisione dello Statuto di Autonomia,

sarebbe quello di inserire questo elemento all’interno del Nuovo

Statuto, per dare la possibilità al Popolo Tirolese, in extrema ratio,

di potersi esprimere legalmente

Anche sulla questione Doppia Cittadinanza dobbiamo farci

sentire, poiché lo dicono la Storia e le stesse Radici Identitarie Comuni, a Trento, a Bolzano ed Innsbruck!!!

Dobbiamo altresì ricordare allo Stato “Italia” che il Nostro Statuto

d’Autonomia altro non è che un Contratto. Un Contratto che

andrebbe Onorato, ma è sotto gli occhi di Tutti che questo non

avviene. La Nostra Autonomia è sistematicamente sotto attacco e

continuamente scassinata.

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Mi limito solo ad evidenziare lo “strabismo” congenito che

attanaglia la Nostra Cooperazione; dovrebbe guardare a Nord, la

storia lo dice, per consolidare e favorire il “Sistema Euregio”, ma

attirata dalle “Sirene Levantine” si svende per qualche “carega”

verso Sud al Credito Cooperativo Italiano, alimentando di fatto

quella divisione psicologica che alza sempre di più il “muro

identitario” del Confine di Salorno. Ricordo che le Casse Rurali

Sudtirolesi sono rimaste fedeli alla Loro Raiffeisen.

Da Noi, saranno i burocrati della cooperazione nazionale a dirci che

all’interno del nostro sistema ci sono ben 300 esuberi……

Altro che “Trentino Coraggioso”, senza batter ciglio stiamo

diventando giorno dopo giorno sempre più “lombardo-veneti”, altro

che sistema Autonomistico da esportare, altro che “Territori”…..

Saremo Noi ad essere fagocitati!!!

Da Schütze, non posso fare a meno di ricordare che persino un

Democristiano DOC come Beniamino Andreatta, nei salotti romani

citava ed elogiava la Rifondazione delle Compagnie Schützen sul

Nostro Territorio, auspicando che questo avvenisse in Tutte le

Nostre Vallate. Noi ci Siamo, in Tutte le Vallate. Stiamo crescendo,

e lo dico con orgoglio, anche senza i Contributi Provinciali e siamo

qui per Difendere ed impedire che la Nostra Millenaria Autonomia venga messa in discussione.

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C’è un altro argomento che vorrei focalizzare, complementare a quello appena esposto.

E’ di questi giorni la decisione del Governo Austriaco di chiudere le

Frontiere, compresa quindi quella del Brennero. Giustamente i

Governatori Rossi e Kompatscher, si sono subito rivolti al Capitano

del Nord Tirolo facendo presente che questo va contro lo spirito di

Unità della Euroregione Tirolese, e che inficia le prerogative della

Stessa.

E’ un Ragionamento sacrosanto, ma vorrei far notare che anche la

paventata Adunata A.N.A che si vuol tenere a Trento proprio nel

2018, fortemente voluta dai Vertici Trentini dell’associazione alpini

e sostenuta anche dalla Giunta Provinciale, cozza fortemente

contro i contenuti Unitari della Euroregione Tirolese.

A tal proposito, in una petizione consegnata in questi giorni al

Landeshauptmann del Nord Tirolo Gunther Platter e al Governatore

della Provincia di Trento, le associazioni tradizionali nord tirolesi

chiedono con forza a Ugo Rossi, in qualità di Presidente di turno

dell’Euregio Tirolo, di non permettere che Trento nel 2018 sia sede

di questa manifestazione.

Questo il Testo….

“PER FAVORE, NOO ADUNATA ALPINI NEL 2018 A TRENTO.

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Dopo Bolzano nel 2012 , ora tocca a Trento lo stesso destino, di

candidarsi nel 2018 per l’Adunata degli Alpini. Probabilmente non

a caso, 100 anni dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e la

“liberazione “ del Trentino i cui abitanti combatterono fedelmente

per l’Austria-Ungheria.

L’associazione dei Tiroler Schützen, assieme a tutte le associazioni

del Tirolo, non accettano la progettata Adunata degli Alpini a Trento

nel 2018.

Di comune accordo chiedono al Presidente Ugo Rossi, da poco

presidente dell’Euroregione Tirolese, di NON confermare il luogo e

la data di quest’adunata.

Un raduno simile, nel quale viene portata la Bandiera di Guerra

Italiana, proprio nell’Euroregione Tirolese ed in una Città che per

quasi 600 anni è stata Austriaca, viene considerato un vero

affronto.

In ogni caso, conclude la petizione, non sarà assolutamente una Festa di Pace e sicuramente non contribuirà alla Pacifica Convivenza.”

Questi i Firmatari: oltre ai tre LKdt. della Federazioni degli Schützen

Tirolesi Paolo Dalprà – Elmar Thaler – Fritz Tiefenthaler, il

Presidente della Federazione Tradizioni Tirolesi Franz Hitzl,

assieme ad Hermann Hotter della Federazione Veterani del Tirolo,

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Christian Haager della Federazione Kaiserjäger del Tirolo, Andreas

Hauser della Federazione Tiro a Segno del Tirolo, Manfred

Schullern dell’Alt-Kaiserjäger-Club di Innsbruck, l’Unione Ufficiali

dell’Esercito Austriaco (Sezione Tirolo) con il colonnello Willi Tilg,

l’Unione Sottufficiali dell’Esercito Austriaco con il maresciallo Erich

Stor, nonché Siegfried Knapp Presidente della Federazione Bande

musicali del Tirolo, Manfred Duringer Presidente della Federazione

Cori del Tirolo, Oswald Gredler della Federazione Associazioni

Folcloristiche del Tirolo.

Queste firme rappresentano all’incirca 50.000 persone; se

sommiamo a queste l’indotto, lascio a Voi determinare il numero

complessivo…. Direi un cifra molto, ma molto importante !!!

Quindi un Convinto NOOO all’Adunata ANA che si vorrebbe tenere

a Trento nel 2018. Nulla contro gli Alpini sia ben chiaro, intesi

come base che opera nel sociale e nel volontariato. E proprio a

quella base, chiediamo l’aiuto affinchè facciano aprire gli occhi ai

Loro Vertici, per far si che l’Adunata venga spostata ad altra

data….

Magari nel 2022, triste anniversario della “Marcia su Roma” da

parte del Partito Fascista. Sarebbe un bel segnale !!!

Per Noi Autonomisti, accettare l’Adunata nel 2018 a Trento, è un

Gravissimo Errore Politico. Il PATT deve chiedere che venga

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rivista la posizione del Governo Provinciale, ufficialmente espressa,

ahimè, dal Nostro Presidente Ugo Rossi.

Ma non voglio che la mia posizione venga recepita solo come una

Critica a Tutto Campo. Nella mia Tesi:

Parlo di TERRITORIALITA’ calpestata;

Parlo di Ospedali e della loro organizzazione che non deve

prevedere chiusure e tagli indiscriminati;

Parlo di Sistema Scolastico, di scuole elementari che devono

rimanere anche nei più piccoli centri abitati, per consentire ai

bambini di andare a scuola A PIEDI, da soli, nel loro Paese…. che così è, e resta LORO;

Parlo di Municipalità, di Fusioni fatte con il Ricatto e con l’Inganno,

di Comunità di Valle che come riformate non servono a niente, di

Gestioni Associate da rivedere, di una riforma “Daldoss” fatta con

uno stile da “ventennio”; di Un’Autonomia devastata da linee

Programmatiche Centraliste, succubi del PD che non dovrebbero, e non devono essere le Nostre.

Vi invito a leggerla per intero, tante sono le tematiche affrontate e sviluppate in maniera propositiva e più approfondita di quanto sia possibile fare qui questa sera.

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Concludo, dicendo che Non voglio spaccare il Partito, sia ben

chiaro…… La Mia parola d’ordine, per quello che può contare, è UNITA’ e piena Fiducia al Presidente Ugo Rossi, che però non

deve essere lasciato solo, ma deve essere accompagnato nel suo

compito di guidare la nostra Provincia da tutto il PATT. E questo

è possibile solo se diventiamo Partito, anzi, un MOVIMENTO di raccolta, che deve tenere in debito conto Tutte le Sue Componenti; e quindi anche quella che cerco di rappresentare.

Noi non dobbiamo aver paura di autogovernarci, lo abbiamo fatto

per secoli. La Nostra Autonomia Non deve fermarsi, Non deve implodere su se stessa, Non deve essere remissiva e compiacente alle volontà “romane”. Ma Deve evolvere verso un Futuro di Autogoverno, Deve ambire ad una Autonomia più che Integrale, Deve pensare ad una forma di Indipendenza economica Propria, basata sulle enormi risorse di cui il Nostro

Territorio dispone.

Ma soprattutto, Non deve aver paura di credere in modo convinto ad Un Futuro che veda nell’Europa delle Regioni, e nello specifico nella Euro Regione TIROLO, la meta finale!

Per raggiungere questi obiettivi; per dare concretezza agli ideali ed ai principi del nostro Movimento; perché nel Partito siano degnamente rappresentate ed abbiano voce Tutte le sue

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anime; Per dare il nostro contributo affinché il PATT ritrovi le proprie Radici ed il senso più profondo della Nostra Identità; per tutto questo, assieme al Mio Vice Nicola Casagranda “Scoz”, chiedo la Vostra Fiducia !!!