Raccolta documentazione presentata a cura del Coordinamento Triveneto Formazione Specifica in...

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Formazione Specifica in Medicina Generale Esperienze a confronto Modena 19 settembre 2003 Raccolta documentazione presentata a cura del Coordinamento Triveneto Formazione Specifica in Medicina Generale PARTE 2: Riflessioni e contributi di metodo La formazione del medico di medicina generale in Europa (F.Carelli) Le indicazioni dell'Euract (F.Carelli) Professione medico di medicina generale (F.Valcanover) Un curriculum per la formazione specifica in medicina generale (G. Parisi) La formazione dei tutor ospedalieri: un esperienza (C. Macauda) La formazione dei tutor ospedalieri: riflessioni (P. Colorio) Verso una nuova figura di medico di medicina generale (L.Bianconi C.Chiari)

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Formazione Specificain Medicina Generale

Esperienze a confrontoModena 19 settembre 2003

Raccolta documentazione presentata a cura delCoordinamento Triveneto Formazione Specifica in Medicina Generale

PARTE 2: Riflessioni e contributi di metodo

La formazione del medico di medicina generale in Europa (F.Carelli)Le indicazioni dell'Euract (F.Carelli)

Professione medico di medicina generale (F.Valcanover)Un curriculum per la formazione specifica in medicina generale (G. Parisi)

La formazione dei tutor ospedalieri: un esperienza (C. Macauda)La formazione dei tutor ospedalieri: riflessioni (P. Colorio)

Verso una nuova figura di medico di medicina generale (L.Bianconi C.Chiari)

Family medicine in basic medicaleducation: What�s up in Europe?

Francesco Carelli

EURACT Council

BME Committe

Objective

� The objective of this presentation is topresent an overview of the contribution offamily medicine to medical education inEurope and the work of EURACT basicmedical education task group.

What can we add?

� Things we do (and teach) best!� Management of common problems

� Undefined problems, uncertainty

� Communication skills

� Personal, family and community perspective

� Whole person medicine

� Practice management

Innovation in education

� Early Clinical Exposure (Jerusalem)

� Clinical skills lab (Maastricht)

� Simulated patients (Leicester)

� Summative assessment (Bergen)

� Teacher training (Ljubljana)

The development of BME

� The 70s � The rise of technical medicine,the Leewenhorst group, first departments ofgeneral practice

� The 80s � dissatisfaction, rapid growth

� The 90s � Social change, EURACT,harmonization

BME in Europe � The numbers

� GP in BME in all EURACT countries

� 297 faculties, GP/FM in 191(64%)

� 4 newcomers (TK, ES, GR, IT)

� GP/FM in all faculties in 18 countries

Projects of the BME task force

� Workshop on BME � Israel

� Symposium on BME � Dublin

� Workshop on teacher training � Ljubljana

� Booklet on teaching practices

� Fixed and Rolling Courses

The way forward

� Harmonization

� The New Definition

� The Educational Agenda

� Implementation

� Legislation

University / Health Contractor

� To manage a � certified � payment

� or a flexible contract and career workdevelopment

� protected time ( payment for locum orpayment as full time with short list )

� European Directive about flexibility onwork

Conflicting points

� VT / BME if managed by different bodies( University and Regional Office )

� Problems on:

� position

� quality ( trainers and practices )

� uniformity > Departments

Selection and Specific Course

We need a Specific Course for Tutor

in BME

� Selection would be based thinking at

� the EURACT Statement on SelectionTeachers and Practices in VocationalTraining

Academic staff

� Merit is to be mesured by:

� Formal qualifications

� Professional experience

� Research output

� Teaching experience

� Peer recognition� * World Federation for Medical Education

Gli obiettivi primari sono quelli di fare conoscere lecaratteristiche specifiche della Primary Care.

Non è indicato all�ultimo anno, ma all�inizio degli studi cliniciVa attuato essenzialmente nello studio medicoÈ rivolto molto alla comunicazione,Alla routine burocraticaAll�uso del tempoAll�esame fisico di patologie � rare in ospedale �Costruire un team fra tutorValutazione programmi, obiettivi, quesiti, risultati.

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EURACT Statement onSelection of Trainers and

Teaching Practices forSpecific Training in General

Practice

Francesco CarelliEURACT Council

Francesco Carelli EURACT Council

Lista dei criteri per la selezione dei trainer e degli studimedici didattici

Trainer Criteri Come valutare

Valori professionali Andrebbe misuratala performance

( = DOES , in cima alla piramide di Miller )

Competenza clinica Difficile da misurare,andrebbe valutata la

Qualità delle cure globalità e continuitàdelle cure

Esperienza come medico Anni di lavoro

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Francesco Carelli - EURACT Council

� assicurazione di qualità Raccolta dei crediti� Abilità a comunicare Comunicazione scritta e verbale dei medici� Distribuzione di informazioni ai pazienti� Feed- back dai discenti��� Preparazione all�insegnamento, Certificati di corsi di docenza� Abilità didattiche Valutazione delle abilità con visite e con video� Feed-back dai discenti� Impegno nella didattica Domanda di essere docente� Feed-back��� Durata della didattica Valutazione diario giornaliero

Francesco Carelli - EURACT Council

� Studio

� Criteri Come valutare ?

� Lavoro numero dei pazienti/giorno

� Qualità dei servizi Report sulle attività

� Schede cliniche sistema e qualità

� Ambientazione corrispondente agli standard

� Biblioteca, riviste disponibilità e varietà

� Connessione a Internet dati sulla qualità operativa dellaconnessione

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Francesco Carelli - EURACT Council

Selezione del trainer

� Questa la graduatoria per ordine di importanza:� Disposizione personale alla didattica� Capacità pratiche di insegnamento� Alto standard di competenza clinica� Capacità di comunicare con efficacia� Alta qualificazione professionale� Disponibilità alla assicurazione di qualità� Tempo adeguatamente svolto nello studio

� Altro ( audit, attività di ricerca )

Francesco Carelli - EURACT Council

Criteri per la selezione degli studi(per importanza):

� Buona qualità dello studio, dotazioni, biblioteca,spazi per la didattica.

� Schede cliniche bene organizzate� Adeguato lavoro clinico e numero di pazienti e

carico di lavoro sufficienti ad assicurarel�acquisizione di esperienza per il tirocinante

� Equipe sanitaria di buona qualità� Gestione efficace dello studio� Altri ( audit, attività di ricerca, contnuità delle

cure)

Un curriculum per laformazione specifica in

medicina generaleNote di metodo

Giuseppe Parisi

FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE:esperienze a confronto Modena, 19 settembre 2003

curriculum

� Dieci anni di esperienza di formazione inItalia

� MG disciplina riconosciuta a livelloEuropeo

� Chiare competenze distintive del MMG

FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE:esperienze a confronto Modena, 19 settembre 2003

�curriculum�esperienza di apprendimento pianificata

� tre livelli: intenti ciò che viene insegnato ciò che viene appreso

� modelli di costruzione del curriculum: prescrittivi descrittivi

FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE:esperienze a confronto Modena, 19 settembre 2003

Modello descrittivo situazionale(Malcom Skilbeck)

discente

Analisi situazione

Obiettivi

Contenuti

Metodi Valutazione discente

Programma

Valutazione programma

FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE:esperienze a confronto Modena, 19 settembre 2003

ESEMPIO1. Gestione delle cure primarie

a)       L�abilità di gestire il primo contatto con i pazienti;

OBTV d�apprendimentoConoscere struttura della

consultazioneSaper condurre la

consultazioneSaper utilizzare il metodo

clinico specificoSaper organizzare

l�accesso

METODI E U.D.Seminario

Laboratorio

Seminario

Lavoro sul campo�

FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE:esperienze a confronto Modena, 19 settembre 2003

Il modello descrittivosituazionale:

� tiene conto del contesto (visioneecologica)

� tutti i passaggi sono ugualmenteimportanti

� favorisce processo di innovazione� centralità del discente

FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE:esperienze a confronto Modena, 19 settembre 2003

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1° CORSO DI FORMAZIONE PER MEDICIDELLE STRUTTURE DI RICOVERO E

TERRITORIALIIl Trainer nella Formazione specifica

in Medicina Generale

Regione Autonoma Friuli - Venezia GiuliaDirezione regionale della sanità e delle politiche sociali

Centro regionale di formazione per l�area della Medicina Generale

Perché un corso per trainers?

� Per far conoscere:�Gli obiettivi della formazione specifica� Il progetto didattico� Il piano di studi

� Per descrivere le caratteristiche delsetting della medicina generale.

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Perché un corso per trainers?� Per strutturare le esperienze didattiche

mirate ai compiti professionali delmedico di famiglia� Per scegliere le tecniche didattiche più

efficaci per l�apprendimento

� Per insegnare a valutare ilraggiungimento degli obiettiviprefissati.

Programma del corso� Definizione del profilo professionale dei

discenti e ricerca delle loro attese rispettoal corso� Strutturazione attuale del piano di studi� Descrizione del setting della medicina

generale� Individuazione degli obiettivi educativi

del periodo ospedaliero del tirocinio inMG.

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Programma del corso

� L�utilizzo delle tecniche didattiche piùefficaci per il raggiungimento degliobiettivi identificati e condivisi� La �relazione triangolare� trainer-

paziente-medico in formazione� La valutazione dell�apprendimento.

Risultati

Ovvero: che il cielo cela mandi buona���

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Quantifica la motivazione a svolgerele funzioni di trainer

0

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

0,6

0,7

0,8

0,9

1

1 2 3 4

DOPOPRIMA

Incremento mediomotivazione a

svolgere le funzioni ditrainer: +48,25%

00,10,20,30,40,50,60,70,80,9

1

7 8 9 10 11 12

Quantifica la disponibilità a svolgereattività seminariale nel corso diformazione specifica

PRIMA DOPO

Incremento mediodi disponibilità asvolgere attività

seminariale:+90,57%

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Valutazione corso (scheda ECM)

� Rilevanza degli argomenti : 4,31/5

� Qualità educativa: 4,56/5

� Efficacia dell�evento 4,31/5

[email protected]

Tel 0481-487578

Regione Autonoma Friuli - Venezia GiuliaCentro Regionale di Formazione per

l�Area della Medicina Generale

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LA FORMAZIONE SPECIFICAIN MG DI TRENTO

E LA DIDATTICA TUTORIALESPECIALISTICA

Dr. Paolo Colorio

MMG

Coordinatore attività teoriche e pratiche

LA FORMAZIONE SPECIFICA IN MG DI TRENTOE LA DIDATTICA TUTORIALE SPECIALISTICA

Dr. Paolo Colorio

OBIETTIVO DEL CORSO E� FORMAREFUTURI MMG COMPETENTI

E PREPARATI SPECIFICAMENTEAD AFFRONTARE LA PROFESSIONEDI MEDICO DI MEDICINA GENERALE

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LA FORMAZIONE SPECIFICA IN MG DI TRENTOE LA DIDATTICA TUTORIALE SPECIALISTICA

Dr. Paolo Colorio

PRIMO E DIFFICILE PROBLEMA E�STATO QUELLO DI DEFINIRE LECARATTERISTICHE DEL MMG

LA BASE TEORICA SCELTA E�LA DEFINIZIONE WONCA 2002DELLA MEDICINA GENERALE

LA FORMAZIONE SPECIFICA IN MG DI TRENTOE LA DIDATTICA TUTORIALE SPECIALISTICA

Dr. Paolo Colorio

SI E� OPTATO PER UNCOORDINATORE UNICO PER LE

ATTIVITA� TEORICHE E PRATICHENELLA FIGURA DI UN MEDICO DI

MEDICINA GENERALE

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LA FORMAZIONE SPECIFICA IN MG DI TRENTOE LA DIDATTICA TUTORIALE SPECIALISTICA

Dr. Paolo Colorio

CRITERI OTTIMALI DI SCELTA DEITUTOR SPECIALISTI:

ESPERIENZA TUTORIALEBUONA RELAZIONE CON LA MGMOTIVAZIONE ALLA TUTORSHIPDISPONIBILITA�BEN INSERITO NELLE ATTIVITA�

LA FORMAZIONE SPECIFICA IN MG DI TRENTOE LA DIDATTICA TUTORIALE SPECIALISTICA

Dr. Paolo Colorio

CONCORDARE LA SCELTA DI UNTUTOR �DI RIFERIMENTO� CON ILRESPONSABILE DEL REPARTO ODEL SERVIZIO TERRITORIALE

TUTTI I MEDICI SPECIALISTIDIPENDENTI SONO CONSIDERATIDALLA LEGGE POSSIBILI TUTOR

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LA FORMAZIONE SPECIFICA IN MG DI TRENTOE LA DIDATTICA TUTORIALE SPECIALISTICA

Dr. Paolo Colorio

ORGANIZZAZIONE TUTORIALE:

1 o 2 TUTOR DI RIFERIMENTO PER REPARTO

ALTRI MEDICI DEL REPARTO COME COTUTOR

GUIDATI DAL TUTOR DI RIFERIMENTO

RAPPORTO 1 a 1 TRA TUTOR DI RIFERIMENTO

E DISCENTE PER OGNI REPARTO

ROTAZIONE DEI DISCENTI NEI VARI REPARTI

LA FORMAZIONE SPECIFICA IN MG DI TRENTOE LA DIDATTICA TUTORIALE SPECIALISTICA

Dr. Paolo Colorio

OBIETTIVO DELLA DIDATTICA TUTORIALEOSPEDALIERA E DEI SERVIZI TERRITORIALE:

FORMARE UN MMG CHE SAPPIAINTERAGIRE POSITIVAMENTE CON QUELLA

SPECIALITA�

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LA FORMAZIONE SPECIFICA IN MG DI TRENTOE LA DIDATTICA TUTORIALE SPECIALISTICA

Dr. Paolo Colorio

ALTRI OBIETTIVI:

CONOSCERE:

� OPPORTUNITA� E LIMITI DELL�ATTIVITA� SPECIALISTICA� INQUADRAMENTO DEL PROBLEMA PER IL PAZIENTE RICOVERATO O AMBULATORIALE� E.O., DIAGNOSTICA E TERAPIA DI BASE� URGENZE CLINICHE� METODOLOGIA SPECIALISTICA RISPETTO ALLA MG� PROBLEMATICHE DI INTERFACCIA OSPEDALE / MMG

LA FORMAZIONE SPECIFICA IN MG DI TRENTOE LA DIDATTICA TUTORIALE SPECIALISTICA

Dr. Paolo Colorio

METODOLOGIE DIDATTICHE PROPOSTE:

PER OBIETTIVI

CASI CLINICI REALI SELEZIONATI

AUTOFORMAZIONE GUIDATA

CONFRONTO DISCUSSIONE

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LA FORMAZIONE SPECIFICA IN MG DI TRENTOE LA DIDATTICA TUTORIALE SPECIALISTICA

Dr. Paolo Colorio

VALUTAZIONE:

SCHEDA UNICA CON INDICATA:

FREQUENZA

IMPEGNO E PARTECIPAZIONE

RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI

PROGRESSO E PROFITTO

PRODUZIONE DI MATERIALI

GIUDIZIO FINALE MOTIVATO

LA FORMAZIONE SPECIFICA IN MG DI TRENTOE LA DIDATTICA TUTORIALE SPECIALISTICA

Dr. Paolo Colorio

VALUTAZIONE:

COLLOQUIO DEL COORDINATORE CONIL RESPONSABILE PER LE UNITA�DIDATTICHE BREVI O CON MOLTI TUTOR

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LA FORMAZIONE SPECIFICA IN MG DI TRENTOE LA DIDATTICA TUTORIALE SPECIALISTICA

Dr. Paolo Colorio

PROBLEMI E PROSPETTIVE:

RICONOSCIMENTO UFFICIALE DELL�ATTIVITA� TUTORIALE SPECIALISTICA ( tempo dedicato, ECM, � ) N° ELEVATO TUTOR ( FORMAZIONE TUTOR ) SEDE TUTOR CONTINUITA� DIDATTICA ESPERIENZA E MOTIVAZIONE TUTOR OMOGENEITA� METODOLOGIE DIDATTICHE TEMPO PER CONFRONTO TUTOR / MMG / DISCENTI

LA FORMAZIONE SPECIFICA IN MG DI TRENTOE LA DIDATTICA TUTORIALE SPECIALISTICA

Dr. Paolo Colorio

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VERSO UNA NUOVA FIGURA DIMEDICO DI MEDICINA

GENERALELA SITUAZIONE REGGIANATRA PRESENTE E FUTURO

dott.ssa Lina Bianconiresponsabile del dipartimento formazione EBM della FIMMG,

coordinatore della Commissione Formazione dell�Ordine dei Medicie membro del Gruppo tecnico della Commissione Regionale per la

Formazione in Medicina Generale

dottor Corrado Chiaridirettore della scuola di medicina generale di Reggio Emilia

LA MEDICINA GENERALE :REALTA� SPECIFICA CONCOMPETENZE DISTINTIVE

OSTACOLI PRINCIPALI SONO:� TIMIDEZZA ED ESITAZIONE PRIMA

DI TUTTO DEI MMG NEL PROPORSICOME ELEMENTI CULTURALISPECIFICI

� DIFFICOLTA� AD AVERE RICONOSCIUTEDALLE ALTRE CATEGORIE LA PROPRIACAPACITA� CULTURALE E PROPOSITIVA

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ESPERIENZE EXTRAACCADEMICHE

� POCO VISTOSE� POCO TEORIZZATE e quindi poco

proposte alla discussione, alla analisi ealla condivisione generali,� POCO STATICHE , sempre in fieri

sempre transeunti quindi pocoreplicabili� MA ASSOLUTAMENTE CONCRETE E

INCISIVE

LA LUNGA TRADIZIONEREGGIANA DELLA FORMAZIONE

L�esperienza della Medicina Generale reggianain tema di formazione è unica

e ha radici lontane,soprattutto ha come filo conduttore e

specificità l�aver attinto strumenti ecompetenze

da molte fonti diverse ed è trasversaleal mondo universitario, al mondo economico, al mondo

della ricerca extra universitaria ,alle esperienze sulcampo italiane e straniere, e all�esperienza

dell�associazionismo

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REALTA� CON SPECIFICITA� UNICA per sperimentazioni e capacità di

anticipare il futuro� Le esperienze di epidemiologia (secondo

il Sackett dell� �86 ) sono pure esemplici anticipazioni dell� EBM.� I prontuari spontanei dall� 89 sono

anticipazione del governo edappropriatezza clinica e dei budget� L�associazionismo spontaneo e

sistematico anticipa i NCP

� PER COSTRUIRE ESPERIENZEGESTIONALI NELLA MEDICINA

GENERALESoprattutto cercando di costruire un proprio

percorso,sperimentando progetti spesso innovativi,

infatti da questa esperienza sono nati:� Prontuario Terapeutico territoriale,� Percorsi duagnostico-terapeutici condivisi� esperienza dell�Hospice� l�associazionismo con tutti i progetti collegati

(ambulatori per patologia, progetti di ricerca � )

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� SPERIMENTIAMO IL NUOVO

� In questa realtà si sta sviluppando il CentroStudi �Stefano Cremaschi� come motoreculturale della formazione in medicina generale,

� e in questo contesto si pone il nostro impegnoper la formazione specifica in MedicinaGenerale sia per il presente (tutor e docenti delcorso post-laurea fanno parte del Centro Studi)che per il futuro (impegno nella formazionedelle nuove figure di Medici di MedicinaGenerale esperti in formazione)

CENTRO STUDIE FORMAZIONE DEI MEDICI DI

MEDICINA GENERALE ESPERTI INFORMAZIONE

� Scopo fondamentale è mettere a disposizione ditutti i Medici di Medicina Generale il patrimonio diesperienza e di competenze che in questi annitanti colleghi hanno acquisito,

� per formare Medici di Medicina Generale chepossano mettere a disposizione dei colleghi, maanche dei giovani in formazione e degli studenti leloro conoscenze, ma anche il loro patrimonio diesperienza nella Medicina Generale e nellagestione della Medicina Territoriale

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UNIVERSITA� NELLA COMPLESSAREALTA� CULTURALE DELLA

MEDICINA GENERALE REGGIANA� Importanza di non perdere la ricchezza

di impegno, di competenze e diesperienze sviluppate dentro e fuoridalle Società Scientifiche,

� Importanza della integrazione tra levarie realtà presenti per non disperderele forze e le potenzialità

COMMISSIONE FORMAZIONEDELL�ORDINE:

luogo di integrazione e confronto tra lediverse professionalità mediche

� con iniziative accreditate direttamente suitemi istituzionalmente ordinistici,� e attraverso la Società Scientifica �Lazzaro

Spallanzani� cui concorrono sia il CentroStudi che le altre componenti mediche,� ha promosso in questi anni, con le iniziative

accreditate ECM, un confronto culturale incui la Medicina Generale ha portato avanti lesue competenze distintive.

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� E IL FUTURO? ...

� Mettere a disposizione tutto questo performare Medici di Medicina Generaleesperti in formazione.

� Sia con eventi residenziali, ma con laprospettiva della formazione a distanza,e come creazione di forum per ilconfronto e l�aggiornamento costante dichi si occupa di formazione in MedicinaGenerale.