R TARY2100 - rotarycosenza.org · Reg. Trib. di Milano n. 89 del 8/3/86 ... Pietro Falbo,...

32
R TARY2100 Calabria - Campania - Territorio di L N. 6 - dicembre 2009 Allegato al numero 12 della rivista Rotary L’impegno del Rotary sul territorio L’impegno del Rotary sul territorio Sogna, Progetta, Realizza Sogna, Progetta, Realizza

Transcript of R TARY2100 - rotarycosenza.org · Reg. Trib. di Milano n. 89 del 8/3/86 ... Pietro Falbo,...

R TARY2100 Calabria - Campania - Territorio di LN. 6 - dicembre 2009

Allegato al numero 12 della rivista Rotary

L’impegno del Rotary sul territorioL’impegno del Rotary sul territorio

Sogna, Progetta, RealizzaSogna, Progetta, Realizza

Sommario

Distretto 2100Calabria - CampaniaTerritorio di Lauria

N. 6 - dicembre 2009 allegato al numero 12 della rivista Rotary

Reg. Trib. di Milano

n. 89 del 8/3/86

Direttore EditorialeFrancesco Socievole

DirettoreGiuseppe Blasi

Segreteria di RedazioneGiuseppe [email protected]

Leopoldo [email protected]

RedazioneRoberto Barbarossa, Lucia Ba-roni Marino, Antonio Bevacqua, Giovanni Blasi, Ernesta Brisinda, Giovanni Bruni, Giuseppe Cam-pilongo, Angelandrea Casale, Armando Chirumbolo, Antonio Pio Condò, Giuseppe D’Amico, Francesco De Ciuceis, Lucia De Cristofaro, Pietro Falbo, France-sco Fracasso, Aurelio Giordano, Nicola Ianniti, Giuseppe Lapa-dula, Antonio Latella, Carmela Maietta, Elisabetta Manganiello, Rosario Manzo, Pasquale Marro, Antonio Miniaci, Vincenza Nun-ziato, Cesare Pifano, Claudio Ripa, Vittorio Salemme, Fernan-do Santonastaso, Giuseppe Sar-lo, Elena Scrivano, Antonio Tala-mo, Saverio Voltarelli, Valterino Ziviello Impaginazione e StampaGrafica Pollino S.r.l.Via Cosmai (zona P.I.P.)Castrovillari (CS)

I progetti dei Club

La lettera del Governatore

Poesie di Natale dellaCampania, Basilicata,Calabria

Messaggio del Cardinale Sepe

Eventi nel Distretto

Assiduità nei ClubLa copertinaè stata realizzata da

Mario Brigantedel Rotary di

Trebisacce Alto Jonio Cosentino

Cosenza ricomincia da trecon Telesio

Programmi dei Club

23467

20

2122

24

25

89

Rotaract e Interact

Montalto: costruttore di bellezza

Mese della famiglia

Famiglia e scuola per vivere il futuro

1019

23

2009 - 2010: i progetti dei Club“Doniamogli un sorriso” è un proget-to proposto dal Rotary Napoli Nord, presieduto da Salvatore Striano, riguardante l’assistenza dei bambini abbandonati, degli adolescenti soli e privi di riferimenti familiari, dei gio-vani disadattati. L’obiettivo è quello di stimolare e sostenere, anche diret-tamente, le attività di assistenza pub-blica e privata ai minori abbandona-ti e disadattati. Il progetto, che non

richiede alcun sostegno economico diretto, potrà diffondersi naturalmen-te, in modo graduale e senza limiti, avvalendosi tra l’altro della strate-gia di azione rotariana su più anni. Il programma operativo prevede che entro il prossimo mese di gennaio sia formato un Comitato promotore al-largato a tutti i Club locali e siano ef-fettuati incontri di lavoro con esper-ti del Tribunale dei Minori. E’ stata

fissata il 25 gennaio una conviviale con la presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma, dottoressa Me-lita Cavallo. Nei mesi successivi si procederà a sviluppare i rapporti con gli organismi pubblici competenti e con le Case Famiglia. Verrà avviata l’attività operativa di assistenza di-retta con interventi tipo, modulati a seconda della tipologia di disagio e dell’età dei minori.

Napoli Sul metrò con la mappa rotarianaUn progetto per la realizzazione di una mappa integrata della rete ferroviaria metropolitana della città di Napoli e dei suoi Comuni limitrofi è stato pro-mosso dal Gruppo Partenopeo costitui-to dai Rotary Club: Napoli (coordina-mento), Castel dell’Ovo, Castel San-t’Elmo, Napoli Est, Napoli Flegreo, Napoli Nord, Napoli Nord Est, Na-poli Ovest, Napoli Posillipo, Napoli

Sud Ovest. L’obiettivo è quello di offrire una map-pa unica delle linee ferroviarie metro-politane. Il processo di coordinamento fra i servizi e le linee si basa su un si-stema di integrazione tariffaria (Unico-Campania) che garantisce ai viaggiato-ri la possibilità di utilizzare più di una linea con uno stesso titolo di viaggio e attraverso un sistema di orari che,

con il contributo dell’ACaM, Agenzia Campana per la mobilità sostenibile, consente il rispetto delle coincidenze e favorisce l’uso del mezzo ferroviario.La mappa, edita dal Rotary gruppo partenopeo, sarà distribuita presso le stazioni delle società di trasporto ferro-viario, le Aziende di Soggiorno e Turi-smo e gli alberghi.

Valterino Ziviello

Napoli Docenti e allievi studiano la salute del mareEureka2–Le Biotecnologie a Scuola è un progetto che il Rotary Napoli Castel dell’Ovo, di cui è presidente il prof. Roberto Vona, ha promosso d’intesa con il liceo classico “Vittorio Emanuele II” e la Facoltà di Scienze Biotecnologiche dell’università “Federico II” di Napoli il cui

preside è il professor Vincenzo De Simone. Gli studenti analizzeranno campioni di acqua marina prelevati in diverse zone del golfo di Napoli allo scopo di identificare, zona per zona, i microorganismi predominanti e confrontare le condizioni “fisiologiche” con quelle “alterate” da inquinamenti

di varia natura (effetto antropico), il tutto con l’impiego di metodiche biotecnologiche particolarmente avanzate. E’ prevista una manifestazione conclusiva con gli organizzatori del progetto e gli studenti i quali presenteranno e discuteranno i risultati conseguiti.

Claudio Ripa

Napoli Prevenzione e alfabetizzazioneTre progetti del Rotary Napoli, presieduto da Massimo Franco. Istruzione informatica per disabi-li della vista - Progetto Savy ha l’obiettivo di svolgere corsi di formazione per l’alfabetizzazione informatica dei non vedenti. Tra i docenti sono compresi due allievi non vedenti. 3A - Aneurisma dell’Aorta Addo-

minale ha l’obiettivo di fornire un servizio alla società attraverso un’azione preventiva della mor-talità da rottura di un Aneurisma dell’Aorta Addominale.Progetto O.C.E.D.A.T. (Oropharyn-geal Cancer Early Diagnosis And Treatment) per la prevenzione e la diagnosi precoce del cancro del cavo orale, malattia ad elevato im-

patto sociale. Sarà effettuata una capillare divulgazione a mezzo depliant, appositamente preparati, delle cause di rischio che favori-scono l’insorgenza della malattia nonché dei sintomi iniziali della stessa e delle possibilità di tera-pia.

Valterino Ziviello

Napoli Un sorriso per gli adolescenti senza famiglia

Carissimi Amiche ed Amici,nel percorso intrapreso ci siamo messi alle spalle un altro mese

di servizio e guardiamo avanti sempre più convinti ed entusiasti del tema di-strettuale “L’impegno del Rotary sul territorio” che contribuisce a rafforzare il futuro del Rotary attraverso le azioni intraprese dai Vostri Club.Nei primi giorni del mese di novembre si è svolto a Lamezia Terme, alla presenza di un numerosissimo e attento uditorio e Vi ringrazio per questa ulteriore bella e significativa partecipazione, il Semi-nario Rotary Foundation nel corso del quale ho, con gioia, comunicato che la Dott.ssa Maria Masullo, sponsorizzata dal R.C. Cava dei Tirreni, è risultata vin-citrice dell’importante borsa di studio “Ambasciatori per la Pace”, finanziata integralmente dalla nostra Fondazione.Un seminario che, oltre ad interessan-ti relazioni, che hanno evidenziato il nuovo corso della Rotary Foundation, ha mostrato, attraverso la testimonian-za di due giovani alumni, la validità e l’importanza formativa dei programmi culturali da essa finanziati.

In questo mese trascorso ho con-tinuato le visite ai Club, che sono quasi ultimate, - mi resta da far vi-

sita ai rotariani di soli quattro Club - e sono andato ad Algeri per incontrare il Governatore del Magreb al fine di avere la sua presenza al Forum del Mediter-raneo, che riteniamo molto importante per lo sviluppo della convivenza dei po-poli che si bagnano in esso.Care Amiche ed Amici, le nostre comu-nità si preparano alle imminenti festivi-tà natalizie, le vetrine dei negozi si riem-piono di balocchi e, mentre le strade e le piazze delle nostre città cominciano ad addobbarsi di luminarie sfolgoranti che invitano alla gioia, mi sembra ooportu-na una riflessione sulla condizione della grande famiglia che, come affermava Papa Giovanni XXIII, corrisponde alla nostra umanità. Colgo l’occasione per ringraziare Sua Eminenza il Cardinale Sepe per il pregnante messaggio indi-

rizzato ai rotariani del Distretto 2100 in occasione delle festività natalizie.Il mese di dicembre viene nel calenda-rio del Rotary dedicato alla sua famiglia che comprende i Soci, i loro nuclei fami-liari, le vedove ed i vedovi dei defunti, l’Interact, il Rotaract, i Ryliani, i borsisti della Rotary Foundation, i componenti degli Scambi Gruppi di Studio, gli Alu-mni e le Innerine.Il Rotary ci chiede di coinvolgere l’inte-ra Famiglia rotariana nel raggiungimen-to degli scopi della nostra Istituzione.Ma il coinvolgimento per essere produt-tivo non deve limitarsi al far condivide-re alla famiglia le nostre iniziative, ma deve loro far conoscere il Rotary evi-denziando la differenza che c’è fra ser-vizio e la pura e semplice beneficenza.

Noi dobbiamo offrire a tutti i componenti della famiglia ro-tariana una reale partecipazione

alla vita della nostra Associazione non come semplici ascoltatori passivi, ma come attori aventi pari dignità, capaci di proporre soluzioni ai problemi delle nostre comunità.Dobbiamo evitare che i nostri coniugi sentano l’esigenza di iscriversi ad altri Club Service per poter esternare il loro amore verso il prossimo.Il mese di dicembre è anche il mese in cui nei nostri Club si svolgono le As-semblee elettive dei nuovi dirigenti. E’ un momento importante che riguarda la vita futura del Club e che richiede da parte di tutti i Soci una serena ed ap-profondita riflessione, per assicurare ai nostri Club i migliori dirigenti ed in par-ticolare “Presidenti capaci, disponibili ed entusiasti”, evitando scelte di “par-rocchia” e logiche di spartizioni che nel Rotary non dovrebbero esistere, perché in stridente contrasto col principio della meritocrazia che ci è molto caro.Un Club efficiente non può essere che guidato da un buon Presidente, faccia-mo sì che tutti i Club del Distretto 2100 siano Club efficienti che producano azioni efficaci.I rotariani devono aumentare il loro im-

pegno fino a diventare e s e m p i o vivente ed o p e r a n t e per dimostrare come sarebbe un mondo ove regni l’onestà, la pace, l’amicizia e la solidarietà.Una solidarietà che non è pietà, ma che coincide con la disponibilità a condi-videre le risorse, i problemi, i dolori, i sorrisi ecc.Dobbiamo essere forti e pronti ad agire contro la protervia che vede nell’ “altro” non l’amico da aiutare e capire, ma il nemico da sopraffare.Lasciamoci guidare dal cuore ed agire lungo la strada della fratellanza e del bene universale, che conduce in mez-zo ai poveri, fra i bisognosi, i deboli e lavoriamo per offrire loro un domani migliore, un futuro di sviluppo ed ugua-glianza.Operiamo nel solco del pensiero di Paul Harris e contribuiamo ad eliminare le ingiustizie, combattere l’odio e la vio-lenza, trasmettere speranza all’uomo e sconfiggere la solitudine e l’indifferen-za.E’ Natale, quale sogno più bello di sve-gliarci tutti fratelli?

Formuliamo l’augurio che la buo-na volontà, elemento fondante dell’ideale rotariano, prevalga nel

mondo facendo cadere le barriere che dividono gli uomini.Contrapponiamo alla tristezza dell’egoi-smo la gioia dell’altruismo, alla quiete della pigrizia lo slancio della generosità e risvegliamo il ragazzo che è dentro di ciascuno di noi.Il Rotary è speranza di vita, serenità per il mondo.Vi abbraccio tutti e Vi auguro le cose più belle che il Vostro cuore desidera.

La lettera del Governatore

Rotariani, operatori di pace

Francesco Socievole: “Sogna, progetta, realizza”

Natale in Campania a cura di Carmine Carlone

Alfonso Maria de’ Liguori (Marianella, 27 settembre 1696 – Nocera dei Pagani, 1 agosto 1787) è stato un vescovo cattolico e compositore italiano, fondatore della Congregazione del Santissimo Redentore e autore di opere letterarie popolari. Proclamato santo da Papa Gregorio XVI nel 1839 e Dottore della Chiesa nel 1871 da Papa Pio IX.

Salvatore Di Giacomo (Napoli, 12 marzo 1860 – Napoli, 4 aprile 1934) è stato un poeta, drammaturgo e saggista italiano. Fu autore di notissime poesie in lingua napoletana (molte delle quali poi musicate) che costituiscono una parte importante della cultura popolare partenopea. È apprezzato come novelliere nero. Insieme ad Ernesto Murolo, Libero Bovio, E. A. Mario ed a Rocco Avarista è stato un artefice della cosiddetta epoca d’oro della canzone

Nuttata ‘e Natale - di Salvatore Di Giacomo

Dint’a na grotta scura / dormeno ‘e zampugnare: /dormeno, appese a ‘e mura, / e ronfeno, ‘e zampogne / quase abbuffate ancora / ‘a ll’urdema nuvena; / e, ghianca, accumparesce e saglie ncielo, / dint’ ‘a chiara nuttata, ‘a luna chiena. Dormeno: a mezzanotte / cchiù de n’ora ce manca; / e se sparano botte, / s’appicceno bengala, /e se canta e se sona / per tutto ‘o vicenato... / Ma ‘o Bammeniello nun è nato ancora, / e nun s’è apierto ancora ‘o Viscuvato. Fora, doppo magnato, / esce nfucata, ‘a gente: ccà d’ ‘o viento gelato, / p’ ‘e fierre d’ ‘a cancella, trase ‘a furia ogne tanto... / E c’ ‘o viento, e c’ ‘o friddo / ncopp’ ‘a paglia pugnente, a ppare a ppare, / dormeno, stracque e strutte, ‘e zampugnare...

Nottata di Natale - di Salvatore Di Giacomo

In una grotta oscura / dormono gli zampognari; /dormono, appese al muro, / e russano le zampogne /quasi gonfie ancora / all’ultima novena; /e, bianca, compare e sale in cielo, /nella notte chiara, la luna piena.

Dormono: manca più di / Un’ora a mezzanotte; /e si sparano i botti, / si accendono i bengala, /e si canta e si suona / per tutto il vicinato … /Ma il Bambinello non è nato ancora, /e non si è ancora aperto il Vescovato.

Fuori, dopo mangiato, / le persone escono riscaldate; /qui del vento gelato, / per i ferri del cancello /entra la furia ogni tanto … / E con il vento e con il freddo /Sulla paglia pungente, paro pari, /dormono stanchi e distrutti gli zampognari.

Quanno nascette Ninno - di S. Alfonso de’ LiguoriQuanno nascette Ninno a Bettelemme / era notte e pareva miezojuorno / maie le stelle lustre e belle / se vedettero accussì / e ‘a cchiù lucente / jette a chiammà li Magge all’Uriente. Nun v’erano nemmice pè la terra / la pecora pasceva c’‘o lione / c’ ‘o crapette se vedette / ‘o liupardo pazzeà l’urzo e ‘o vitiello / e co lo lupo ‘n pace ‘o pecoriello.

Quando nacque Gesù - di S. Alfonso de’ LiguoriQuando nacque Gesù a Betlemme / Era notte e sembrava mezzogiorno / Mai le stelle lustre e belleSi videro così / E la più lucente / Andò a chiamare i Magi in Oriente.Non vi erano nemici sulla terra / La pecora pascolava con il leone / Con le caprette si vide / Giocare il leopardo / L’orso e il vitello / E con il lupo in pace l’agnello.

Cumm’è bell’Natale - Anonimo Cumm’è bell’Natale / a sera d’a Virgilia è tutta n’allegria p’a nascit’e Gesù / A tavola apparicchiata, l’arber’allumminato. / ‘O presepio sta stutato pecchè a mezzanotte / ’add’appiccià. / Mammà int’a cucina prepar’e cose bone e / frie ‘o capitone ca nun ce pò mancà! / “ ‘A casa è chin’e fummo!” / Allucca già papà “arape stu balcone ca nun se pò respirà!” / O’nonno friddugliuso annanz’a nu vrasere / ch’e mmane dint’e mane se piglia tutt’o calore! / Natale è pruvverenza / ce penz’ ‘o Bambiniello / ‘o ricco e ‘o puveriello a tutti fa campà !

Come è bello Natale - AnonimoCome è bello Natale / La sera della Vigilia è tutta / llegria per la nascita di Gesù / La tavola apparecchiata, l’albero illuminato / Il presepe perché si deve accendere a mezzanotte / Mamma in cucina prepara cose buoneFrigge il capitone che non può mancare / La casa è piena di fumo! / Papà già grida “Apri questo balcone che non si può respirare” / Il nonno freddoloso davanti ad un braciere / Con le mani dentro si prende tutto il calore! / Natale è provvidenza / Ci pensa il BambinelloIl ricco e il poverello fa vivere tutti!

Natale in Basilicata a cura di Giuseppe Mensitiere

Albino Pierro nato a Tursi (Matera) il 19 novembre 1916 è morto a Roma il 23 marzo 1995. E’famoso soprattutto per la sua svolta dialettale e per essere stato più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura. Fu consacrato fra i grandi lirici del novecento italiano da critici come Gianfranco Contini e Gianfranco Folena. Le sue opere sono pubblicate in inglese, francese, persiano, portoghese, spagnolo, rumeno, arabo, neogreco, olandese e svedese. Ebbe un’infanzia molto travagliata e la morte prematura della mamma gli lasciò una grande ferita. Attraverso un attento e continuo lavoro formale e metrico, Pierro riuscì a ricreare, con il dialetto, le suggestive atmosfere legate al ricordo della sua infanzia le quali fecero ritornare in lui molti rimorsi che contribuivano ad alimentare quel dolore interno dovuto alla lontananza dalla sua terra.

Natale a Tursi - di Albino Pierro

Strùffoli e zeppole /nel piatto con le rosette, /dicono un’altra volta: «E Natale»; /e la padella che frigge /parla col cielo, /a nascere tante voci /più dolci assai del miele. /Nelle strade c’è un odore /come di rosmarino /e il freddo illimpidisce /quest’aria di mattina; /chi fugge, chi chiama, /chi sotto l’ascella o in mano /[le donne sotto lo scialle], /portano tutti il gallo. /Nelle case si rigirano, /si abbracciano i ragazzi, /e tutte le cose frusciano /incantate come la luna; /poi quando si fa scuro /ti sembra che le stelle /siano i morti che s’affollano /intorno al Bambinello. /la chiesa della Rabatana /per la messa grande e corrono /contenti i cristiani; /ma io mi stanco presto /di quei canti e scappo, /salto da grotta a grotta /nei fossi a testa sotto; /e là trovo la neve /e poi ne mangio tanta /che si fa bianca la notte /ed divento santo

Oh, cche f’lic’ giornu stamattina! - Anonimo

Oh, cche f’lic’ giornu stamattina!Festa s’ fasc’ p’ tuttu lu monnu, p ’tuttu lu monnu!S’ fasc’ festa all’Unnipotent’ Ddiu, Patronu d’lu cielu, d’monnu e mar’, d’ monnu e mar’.Maria ind’ nna camm’ra ca l’aggia e l’Ang’lu l’andaa ad annunciar’, ad annunciar’:“Ddiu t’ salv’, o Vergin’ Maria; Maria, che bel Figliuol che hai da far’, che hai da far’!

La nott’ de Natale - Anonimo

La notte re Natale fa tante anne tutte e due ra una porta scemme tutte queddi parola ca reseme tanne amore mio, l’annaste rìscenne.

Quant’è belle fa l’amore vecinennanz’a la porta re la Paulìna.Si nu la vire la sinte.“Cute cute mie venire a magnà”.Ne manca lu capurale re li galline,quelle ca tene la cora vutare e la centra gentile.

La notte dì Natale - Anonimo

La notte dì Natale fa tanti anni, tutti e due da una porta uscimmo tutte quelle parole che ci dicemmo amore mio le andasti ripetendo.

Quant’è bello far l’amore da vicino davanti alla porta di Paolina. Se non la vedi la senti. “Cute cute mie venite a mangiare”Manca il caporale delle gallinequello che tiene la coda voltata e la cresta gentile.

Strùffue e crispelle nd’u piatte cch’i rusètte, dìcene n’ata vote: «I’è Natèe»; e u tìvine ca frìiete ci pàrlete cc’u cée, fé nasce tante voce cchiù duce assèi d’u mée. Nd’i strète c’è n’addore come di rusmarine, e u fridde l’assincìrete chist’aria dì matine: chi fùiete, chi chiàmete, chi sutt’ ‘a màscua o ‘nmène (i fèmmene sutt’u scialle) pòrtene tutte u ialle. Nd’i chèse si rimìnene, s’abbràzzene i uagnune, e tutt’i cose frùscene

Natèe a Turse - di Albino Pierro

ncantète com’ ‘a lune; pò quanne s’è scurute ti parete ca i stelle su’ i morte ca s’affòllene ‘nturne a lu Bambinelle. E tècchete ca sònete ‘a chiesa d’ ‘a Ravatèna cc ‘a missa granne e cùrrene cuntente i cristiane; ma ié mi stanche preste di chille cante e scappe, zumpe da grutta a grutta nd’i fosse a chepe sutte; e allè ci trove ‘a nive e mi ni mange tante ca si fé ghianche ‘a notte e ié arrivènte sante.

Oh, che felice giorno stamattina! - Anonimo

Oh, che felice giorno stamattina!Festa si fa per tutto il mondo, per tutto il mondo!Si fa festa all’Onnipotente Dio, Padrone del cielo, del mondo e del mare, del mondo e del mare.Maria dentro una stanza leggeva e l’Angelo le andava ad annunciare, ad annunciare:“Dio ti salvi, o Vergine Maria, che bel Figliuolo tu farai, tu farai!

Natale in Calabria a cura di Franco Volpe

Vittorio Butera nacque a Confluenti (Catanzaro) il 23 dicembre 1877. Si laureò in ingegneria a Napoli nel 1905. Conobbe e am-mirò Michele Pane che lo spinse verso la poesia dialettale. Morì il 25 marzo 1955. Ha scritto circa duemila poesie. Moltissime di queste poesie compaiono raccolte in numerosi volumi, Vincenzo Padula nacque ad Acri (Cosenza) il 25 marzo 1819. Per poter vivere, mise su una scuola privata. Amava i poveri, so-prattutto i contadini. Francesco De Sanctis, nel 1862, lo nominò professore di ruolo al liceo di Cosenza. Numerose le sue opere, fondò e diresse il giornale “Il Bruzio”.

‘A solita zampugna colarusa, / Ccu ra nive, è scinnuta a ra marina; / E, mmo, de vientu e dde lamientu chjna, / Sona ra ninna ad ogne pporta chiusa. / E’ ra Santa Vijìlia di Natale: / Sona, zampugna, sona ‘a pasturale!

Sona! Pped’ogne nnota chi me por-ta, / Mo chianu chianu e mmo cchiù fforte ‘u vìentu, / Intra ‘stu core miu turnare sientu / Tutta ‘na vita chi cridivi morta, / E mmi s’acqueta ‘n core ogni tturmientu, / E ppassu supra ad ogne ccosa storta. / Mentre staju, ccussì, tra

dormebbiglia, / Trase ru suonu duce de ‘na ‘ngaglia; / M’accarizza re ricchie, me rispiglia, / E mme porta, ccussì, cumu / ‘na paglia, / Ppe’ fforza de va vide quale ‘ncantu, / A ttiempi ‘e mo luntani ‘u’ sse sa qquantu.

E, all’umbra de ‘na granne ciminera, / Viju ‘n’ardente, caru fuocularu; / ‘Nu zuccu ‘ncarpinatu / paru paru, / Arde ccumu ‘na cima de jacchèra. / ‘Ntuor-nu cce su’: ‘nna vecchiarella accorta / E Nnannu e Ttata. Mamma, no! M’è mmorta!

‘A vecchiarella mia, fusu e ccunoc-chia, / Fila ccumu sulìadi ‘n quataranza; / Iu le zumpu cuntientu a re jinocchia, / Illa me cunta llesta ‘na rumanza. / E ra zampugna sona ‘n luntananza / E ri cumpagni mie le fàu ra rocchia.

Sona, zampugna! Pòrtame luntanu, / A ri tiempi filici ‘e quatraranza; / A Nnanna chi filava cchianu chianu, / ‘Ntramente me cuntava ‘nna rumanza; / A ru zuccu chi ardìa, ssempre cchiù cchiaru / Sutta ‘a camastra de ‘nu fuo-cularu!

La solita zampogna mesta / Con la neve è scesa alla marina, / Ed ora,di vento e di lamenti piena, / suona la ninna ad ogni porta chiusa. / È la santa Vigilia di Natale / Suona, zampogna! Suona la Pastorale!

Suona!Per ogni nota che mi porta, / Ora piano piano e poi più forte il vento, / In questo cuore mio tornare sento / tutta una vita che credevo morta, / E mi s’acqueta nel cuor ogni tormento / E sorvolo su qualsiasi cosa storta /

Mentre sto così, nel dormiveglia, / En-tra il suono dolce da una fessura / Mi accarezza le orecchie, mi sveglia, / e mi porta così,come un fuscello / Per forza di chissà quale incanto, / A tempi da or lontani non si sa quanto.

E, all’ombra di un grande camino, / vedo uno scoppiettante, caro focolare; / un ceppo ardente tutto per intero / arde come la punta d’una fiaccola; / Attorno ci sono:una vecchierella accorta / E il non-no e il babbo. La mamma,no! È morta!

La vecchierella mia, fuso e conoc-chia, / fila come faceva in gioventù; / io le salto contenuto sulle ginocchia, / Lei mi racconta lesta una fiaba… / E la zampogna suona in lontananza / E i compagni miei le fanno un crocchio /

Suona, zampogna! Portami lontano, / ai tempi felici dell’infanzia; / La nonna che filava piano piano / Mentre mi rac-contava una fiaba; / Al ceppo che arde-va, sempre più chiaro / Sotto la catena di un focolare.

Natale - di Vittorio Butera

Natale - di Vittorio Butera

Duormi, bellizza mia, duormi e riposa, / chiudi ‘a vuccuzza chi pari ‘na rosa, / duormi scuitatu, ca’ ti guardu iu, / zucca-ru miu. / Duormi, e chiudi l’occhiuzzu tunnu tunnu; / ca’ quannu duormi tu, dormi lu munnu; / ca’ lu munnu e’ de tia lu serbituri, / Tu si ‘u signuri. / Dormi lu mari, e dormi la timpesta, / dormi lu vientu e dormi la furesta, / e puru ‘ntra

lu ‘nfiernu lu dannatu / sta riposatu. / Ti tiegnu ‘mbrazza, e sientu ‘na paura; / ca’ Tu si Diu, ed iu sugnu criatura, / e mi sguilla allu sinu, e vo’ ‘nfassatu / chi m’a’ criatu. / Occhiuzzi scippa-cori, jativinni! / ‘U’ mi guardati, ca’ fazzu li pinni. / ‘Na vuci ‘nterna, chi la sientu iu sula, / mi dici: - Vula! / ‘A ninna ‘e ss’uocchi tua m’ardi e m’abbaglia; / tutta

l’anima mia trema e si squaglia: / canta cum’ ‘u cardillu, e asciri / fori / mi vo lu cori. / Ti viju dintra l’uocchi ‘n autru munnu, / ci viju ‘n autru Paravisu ‘n funnu: / sientu ‘na cosa, chi mi fa moriri, / ne’ si po’ diri. / Chiudili, biellu, pe’ pie-ta’, e riposa; / chiudi ‘a vuccuzza chi pari ‘na rosa: / duormi scuitatu, ca ti guardu iu, / zuccaru miu.

La notte di Natale - di Vincenzo Padula

Dormi, bellezza mia, dormi e riposa. / Chiudi la boccuccia che sembra una / rosa, / dormi tranquillo, chè sorveglio io, / Zuc-chero mio. / Dormi, e chiudi l’occhietto tondo tondo; / chè quando dormi Tu, dorme pur il / mondo; / chè il mondo è di Te il servitore, / Tu ne sei il Signore . / Dorme il mare, e dorme la tempesta, / dorme il vento e dorme la foresta, / Ed

anche nell’inferno il dannato / Sta riposato. / Ti tengo in braccio, e pur provo / paura; / Perché Tu sei Dio, ed io son creatura, / E mi salda sul petto, e vuole essere fasciato / Chi mi ha creato. / Occhietti scippa cuori, andate via! / Non mi guardate, se no metto le ali; / Una voce interna, che sento io sola, / Mi dice: Vola! / La pupilla dei tuoi occhi mi infiamma e m’obbliga, / tutta l’anima

mia trema e si scioglie, / canta come un cardellino e fuggirsene fuori / vorrebbe il cuore! / Ti scorgo dentro gli occhi un altro mondo, / ci vedo un altro Paradiso in fondo; / sento qualcosa che mi fa trasalire / né si può dire! / Chiudili, Bello, per pietà e riposa: / chiudi la boccuccia che sembra una rosa! / dormi tranquillo chè sorveglio io, / zucchero mio

La notte di Natale - di Vincenzo Padula

Carissimi Amici del Rotary International,sono ormai prossime le festività natalizie che, anche quest’anno, ci vedranno gioire per la nascita del nostro

Signore Gesù Cristo.Che senso avranno per noi queste festività? Quale valore assegneremo loro? In altri termini, come le vivremo?Sono domande queste che non possiamo eludere con molta facilità, ma che siamo invece chiamati a porci per vivere cristianamente i giorni del Natale.Il Natale è il grande mistero che si rinnova: Dio assume la nostra natura umana e la nostra fragile condizione per elevarci alla Sua dignità e renderci figli adottivi.“Mirabile scambio!”, come affermava Sant’Agostino, in cui Dio si fa uomo per fare di noi uomini figli di Dio.L’unica nostra risposta a questo gesto di infinito amore deve essere quella della contemplazione amorosa, per lasciarci inondare dalla Misericordia divina e poi ringraziare e lodare il Signore dei Suoi innumerevoli benefici, come hanno fatto gli Angeli alla grotta.Il Natale, poi, è – e deve essere sempre più – la festa della Famiglia. E’ bello e significativo ritrovarsi insieme in questi giorni, per riscoprire il calore della familiarità, fatta di piccoli gesti quotidiani, di gioia e di condivisione, di amore sincero e di solidarietà.In questo spirito, la lieta ricorrenza acquista un alto valore umano e sociale.Assorbiti dal ritmo frenetico della società, richiamo infatti di trascurare l’attenzione agli altri, sperimentando la solitudine e la dispersione. Da qui la crescente disgregazione familiare ed il conseguente disagio personale.Ritrovare il calore del “proprio focolare” può aiutare ognuno a sentirsi maggiormente amato e ad impegnarsi di più a portare amore nel mondo in cui vive.Affermiamo, dunque, l’alto ed imprescindibile valore della famiglia, cellula originaria della società e della Chiesa. Da essa attingeremo nuova forza per costruire una “società dell’amore”, come diceva Paolo VI, nella pace e nella fraternità.Auguro a tutti di vivere in questo modo il Santo Natale, facendo spazio al Bambino Gesù che intende nascere nei nostri cuori.Assicuro a tutti la mia preghiera ed invio la mia paterna benedizione, con gli auguri di pace e serenità.

Crescenzio Card. SepeArcivescovo Metropolita

Napoli

Natale, misteroche si rinnova.La riscopertadella famiglia

Messaggio del Cardinale

Famiglia allargata, ma non è quella di una voltaNel mondo contemporaneo: la fami-glia si connota per una sua identità originale che le conferisce un’intrinse-ca soggettività, con la quale agisce in base a diritti e doveri all’interno della Comunità. Poiché la famiglia è luogo di mediazione fra il soggetto e la socie-tà, in lei ogni individuo può imparare ad essere una parte del tutto perché questa è la sua vera collocazione esi-stenziale. Dietro i cambiamenti della popolazione sono identificabili delle importanti trasformazioni relative ad alcuni fenomeni intermedi, come i processi di formazione e disgregazione delle famiglie, che trovano riscontro, da un lato, nella denuzialità e nella de-natalità e, dall’altro, nell’affermazione del divorzio, dell’aborto, delle diversità sessuali, della permanenza dei giovani nella famiglia, delle convivenze e delle famiglie ricostituite. Un tempo, nem-meno tanto lontano, la famiglia aveva a capo il padre cui si obbediva senza discutere. L’affievolirsi della figura paterna ha lasciato sempre maggiori spazi ai valori materni che hanno dato vita all’idea del figlio felice che obbe-disce per e con amore. Questa nuova configurazione familiare, pur tra alcuni indiscutibili vantaggi, ha comportato nei figli una carenza d’autonomia in-dividuale e di decisionalità, identificate nella figura paterna. Le relazioni fami-liari rivestono un ruolo cruciale nel determinare la competenza e la fiducia con cui gli adolescenti ristrutturano il concetto di sé ed affrontano il perio-do di transizione dall’infanzia all’età adulta. Se aggiungiamo che anche il lavoro, uno dei punti forti ai quali si ancorava l’identità adulta, sta attraver-sando un processo di scardinamento tale da apportare insicurezza e vulne-rabilità, si è indotti a restringere gli orizzonti e ad appiattire i tempi della scelta. Mentre i legami sociali diventa-no limitanti l’azione di un soggetto dal quale ci si aspetta una costante, quanto innaturale, disponibilità a ricominciare da zero e a rimettersi in discussione, i

tempi della famiglia diventano, invece, sempre più anacronistici perché par-lano il linguaggio dell’impegno, della responsabilità e della durata. Questo ci spiega come mai nell’approccio odier-no dei giovani alla famiglia e all’amo-re vi è una contraddizione di fondo. Se da una parte prevale una concezione romantica e passionale del rapporto di coppia, dall’altra si preferisce riman-dare sempre più gli impegni connessi con il matrimonio e la procreazione, vissuti come oneri troppo gravosi. Nella storia dei rapporti matrimoniali lungo le varie epoche si é passati, nel tempo, dal matrimonio senza amore a quello per amore per giungere, alla fine, all’amore senza matrimonio. I rapporti con gli adulti rappresentano dei punti di riferimento imprescindi-bili per la costruzione del proprio io e per poter giungere alla maturità come membri positivamente integrati nella realtà sociale. Ciò trova sostegno nel fatto che coloro che sperimentano gra-vi carenze nei rapporti con gli adulti e con i loro pari, soprattutto durante i passaggi critici delle fasi esistenziali più propriamente evolutive incontrano molte difficoltà a sviluppare la propria personalità in maniera corretta ed inte-grata. Negli ultimi cinquanta anni, si è assistito ad una progressiva rivoluzione culturale che ha investito tutti gli ambi-ti sociali ed ha favorito il mutamento dei modelli educativi di valori e norme da parte delle generazioni adulte verso le nuove generazioni in termini più de-mocratici, lasciando un più ampio spa-zio di negoziazione ai giovani circa la possibilità di accettare, modificare o ri-fiutare i modelli proposti, creando una coscienza più condivisa dell’importan-za di assumere il ruolo di protagonisti della propria vicenda esistenziale. Per i giovani la percezione di essere trattati in modo giusto, da parte degli adulti, comunica un senso di rispetto e d’or-goglio per l’appartenenza all’organiz-zazione sociale, capace d’influire po-sitivamente sulla stima che hanno di

se stessi. E’ indiscutibile che il nostro impegno rotariano, come scelta di ret-titudine, tolleranza ed equilibrio di vita nella famiglia, nella società e nel lavo-ro, possa essere una preziosa occasio-ne di esempio se viene condiviso dai familiari, come modello esistenziale, e offerto alla riflessione, razionalmente pragmatica, dei nostri figli. Sarebbe altrimenti molto difficile spiegare loro il significato dei nostri motti: ” Servi-ce above self” e “ He profits most who serves best”. Ciò può rendere il nostro impegno ancora più interessante e de-gno d’essere vissuto, ma comporta anche delle maggiori responsabilità. E’ necessario fare un atto d’umiltà e un’attenta autocritica. I nostri Club e il livello dei loro soci possono, sempre e in ogni caso, essere offerti alla con-siderazione positiva dei nostri figli per potere, con l’esempio, contribuire alla loro formazione? Siamo veramente fautori di club dinamici, poco salottieri e molto attivi nella socialità e nell’im-pegno civile? Siamo, prima di tutto tra noi, equilibrati, attenti e tolleranti? Solo se, dopo un esame attento e im-pietoso, saremo in grado di rispondere affermativamente a queste domande, sarà vantaggioso far conoscere i nostri club ai figli che, beninteso, li osserve-ranno con l’abituale lente critica della gioventù.

Giuseppe Grimaldi Rotary Napoli Flegreo

Dicembre, mese della famiglia

Dicembre è, nei programmi rotaria-ni, il mese della Famiglia. In questo mese i Club privilegiano attività che si incentrano sulla famiglia, favoren-do dibattiti sugli argomenti più attua-li. Fra questi, di particolare rilievo appare quello sull’evoluzione del ruolo della Famiglia Rotariana alla luce dei processi di globalizzazione che rendono i sistemi complessi, in termini di maggiore varietà e varia-bilità delle componenti.Il Manuale di Procedura individua il perimetro di definizione di “family of Rotary”, di cui fanno parte:”i coniu-gi, i vedovi, i figli, i nipoti e altri fa-miliari dei rotariani nonché gli alu-mni della Fondazione,i partecipanti agli scambi di Gruppi di Studio, (…), i rotaractiani e interactiani, (…), le socie dell’Inner Wheel (…)”. Il Ma-nuale precisa, anche, che la “parte-cipazione delle famiglie contribuisce alla realizzazione degli obiettivi e al rafforzamento dei vincoli di amicizia all’interno del club”. La famiglia ro-tariana ricomprende, quindi, nume-rose famiglie che condividono, quale substrato comune, i valori del Rotary. Ciò attribuisce alla famiglia rotariana notevoli potenzialità di influire posi-tivamente sulla comunità del territo-rio, soprattutto ove si considerino le interpretazioni che nella società post-moderna vengono proposte riguardo al concetto di “famiglia”. Allo stato attuale esistono, sulla scia delle spin-te alla provvisorietà e alla pluralità derivanti dalla globalizzazione, nu-merosi e contrapposti approcci alla raison d’être della famiglia, che vanno dal tentativo di “immunizza-re” gli individui dalla famiglia all’af-fermazione di famiglia come “realtà naturale”fondata sul “senso profondo di una relazione fra uomo e donna”, alla modernità della lettura proposta nell’ottica cristiana (in cui trovano

spazio, anche, le relazioni fra appar-tenenti a diverse generazioni che si impegnano ad essere un riferimento l’uno per l’altro). In ogni caso, qua-lunque prospettiva analitica (com-presa quella decostruttiva) non può ignorare l’importanza che le “reti familiari” vanno nuovamente acqui-sendo quale forma di mutuo soccorso in tempo di crisi del welfare state. Queste considerazioni inducono a riflettere sull’attualità del significa-to di famiglia come luogo di valori fondamentali e di tramandamento degli stessi, oltre che sull’importan-za dei nessi e delle interdipendenze che esistono fra famiglia rotariana, le famiglie e il territorio, alla luce dei “valori” che la famiglia rotariana cu-stodisce e tramanda. La presenza di forze di disintegra-zione nella società attuale enfatizza l’importanza della forza (invisibile ma potente, come evidenziava Paul Harris) della buona volontà, che caratterizza l’operato dei rotaria-ni, cementa l’amicizia e favorisce il “servire al di sopra degli interessi personali”. Il fellowship si realizza nella comu-nione di intenti che induce la fami-glia rotariana ad unire le forze per perseguire le finalità preposte. Anche l’amicizia, dunque, è strumentale al servizio (come precisava Paul Harris) ma nel Rotary abbina l’aspetto affet-tivo a quello etico, indispensabile per poter parlare di amicizia “perfetta”, nell’accezione ciceroniana. Un altro valore fondamentale è, infine, quel-lo della tolleranza, espressione della fiducia nell’uomo che nasce libero e resta, in coscienza, libero.La famiglia rotariana agisce sulla base di questi valori con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita della collettività, aprendo la via (lead the way) nel servire sul territorio, sia con

l’esempio concreto dello stile di vita (improntato alla più alta rettitudine dell’attività privata, professionale e pubblica) sia con la forza dei valori, che rappresentano – proprio nel cam-biamento incessante - un patrimonio prezioso da tutelare. Da qui possono trarsi utili consi-derazioni riguardo all’opportunità del coinvolgimento crescente nel-le attività dei Club della famiglia del Rotary nella sua interezza -e in particolare dei giovani- e alle mag-giori responsabilità morali che, in un mondo globalizzato, la famiglia rotariana ha nei confronti della col-lettività. Anche sulla base di questi convincimenti, il Club di cui mi onoro di far parte sta sperimentando un Progetto di lotta alla povertà che, nella linea di azione “infanzia a ri-schio nel territorio”, prevede la par-tecipazione della famiglia rotariana a sostegno dei bisogni irrisolti (non necessariamente di tipo economico) dei bambini indigenti (e quindi delle famiglie di appartenenza) che vivo-no nella comunità locale.

Annarita TrottaRotary Club Cosenza Nord

Docente Università Magna Graeciadi Catanzaro

La solidarietà? Abita nella casa rotariana

Dicembre, mese della famiglia

10

I problemi, le speranze, le occasioni dei giovani d’oggi hanno costituito oggetto di un interessante conve-gno organizzato dal Rotary Club di Catanzaro con la partecipazione dei Club “ Tre Colli” e di Lametia Ter-me, nonché dei Rotaract e degli In-teract delle due città. Una manifesta-zione che inaugura –come ha detto nella sua introduzione Domenico Pecoraro, presidente del Club di Ca-tanzaro– una serie di iniziative che vedrà relatori i sei Past Governor calabresi, ognuno dei quali sarà chia-mato a trattare un tema di particolare interesse, nell’ambito dei programmi rotariani.La vasta problematica che interessa i nostri giovani è stata affidata a Vito Rosano, coordinatore della Commis-sione distrettuale per le Nuove Gene-razioni, e la sua relazione ha messo in luce uno spaccato per tanti versi inquietante della situazione attuale. “ I giovani in Italia –ha detto Rosano– sono una risorsa poco utilizzata,in

ogni campo della vita sociale e della professioni, stentano, purtroppo, a realizzare i loro progetti,condizionati dalla gerontocrazia che lascia poco spazio alle nuove generazioni. “ A loro è riservato poco spazio nell’eco-nomia e nella politica, spesso si ri-fugiano nelle professioni paterne,non possono esprimere una propria auto-nomia. E diventa impietoso il con-fronto con le altre nazioni laddove sono proprio i giovani a rappresentare il nuovo ed il progresso. Purtroppo i nostri ragazzi non rappresentano una classe o un gruppo organizzato por-

tatore di interessi e di diritti, essendo questi delegati, anche per legge, ad altre istituzioni”. Rosano ha quin-di suggerito le possibili soluzioni: bisogna rendere capaci i giovani di esprimere le loro indubbie valenze, modificare le regole attuali per age-volare il loro inserimento nella vita pubblica, aiutare i giovani a valoriz-zare la loro autonomia nell’interno del sistema.Sull’argomento sono intervenuti Marco Mirigliani, presidente del Rotaract di Catanzaro, Ilenia Visalli, presidente dell’Interact di Catanza-ro, Fortunato Costantino residente della Commissione progetti del Ro-tary catanzarese nonché il presidente del Club di Lametia Terme, Massi-mo Sdanganelli, e del past presiden-te del Club “Tre Colli”, Quintino Jirillo.

Catanzaro e Lametia dalla parte dei giovani

Eventi

“L’interprofessionalità per adegua-re la qualità delle prestazioni alle attuali esigenze della domanda di servizi”: questo il tema promosso dal Rotary di Catanzaro al quale hanno partecipato i rappresentanti degli Ordini professionali provin-ciali. Il presidente del Club catan-zarese, Domenico Pecoraro, ha ricordato come l’iniziativa nasce all’interno del programma rota-riano per l’azione professionale, sottolineando la necessità di saper integrare l’etica professionale con la morale intesa nel senso più am-pio e coinvolgente di ogni attività umana. Il past Governor Natale Naso, coordinatore distrettuale per l’azione professionale, ha afferma-to come l’interprofessionalità sia nata assieme al Rotary, allorquan-do Paul Harris, dando vita all’isti-tuzione, riunì attorno a sé amici che esprimevano diverse attività professionali e lavorative.La relazione base è stata svolta dal

prof. Mario Antonini, presidente della Commissione distrettuale per l’Azione professionale del Rotary catanzarese: “E’ vivamente avver-tita l’esigenza di accedere a presta-zioni aventi respiro interprofessio-nale e la complessità delle situazio-ni oggi esistenti e l’evoluzione dei sistemi politico- sociali ed azienda-li, della scienza e della tecnica, sia nel campo giuridico economico che in quelli tecnici e sanitari, richiede una qualità di offerta di servizi pro-fessionali che consenta l’utilizza-zione di una ampia interdisciplina-rietà. I professionisti che svolgono

la loro attività in stretta connessione con apparati pubblici per l’acquisi-zione di commesse e l’esplicazione di lavori professionali specialistici, hanno raggiunto il loro obiettivo. Per le altre professioni occorre che il legislatore compia una signifi-cativo progresso perché gli istituti oggi esistenti non consentono che gli aggregati professionali possano sviluppare l’integrazione auspica-ta. “E, comunque -ha concluso An-tonini- occorre che le aggregazioni professionali possano avere la for-za di dare il loro contributo nell’in-teresse generale, non dovendo es-sere abbandonati gli spazi riservati all’apporto intellettuale.”Il dibattito è stato animato da Enzo Arcuri dell’Ordine dei Medici, Mario Saccà dell’Ordine degli In-gegneri, Franco Muraca dell’Or-dine dei Commercialisti e Sandro Viotti dell’Ordine degli Avvocati.

Catanzaro Professionisti per migliorare i servizi

11

La mafia non ha permesso il cambia-mento del Meridione. È racchiuso in questa affermazione del questore di Reggio Calabria, Carmelo Casabo-na, il senso del convegno “La legalità sul territorio” organizzato dal Rotary Club di Reggio Calabria Nord il cui presidente Antonio Carcò ha ricor-dato che da sempre i rotariani sono impegnati a incoraggiare il rispetto delle norme etiche nell’esercizio delle diverse professioni e a promuovere lo spirito di amicizia e di pace nel mon-do, perché il rispetto dei doveri e della legge rappresentano il punto di parten-za per una trasformazione culturale”. L’azione delle commissioni straordi-narie negli enti sciolti per infiltrazioni mafiose è stato il tema dell’intervento del vice prefetto di Raggio Calabria, Francesca Crea, che ha sottolineato come questa iniziativa non si propone di reprimere le condotte criminose, ma di tutelare il diritto della collettività allo svolgimento democratico della vita amministrativa e di garantire l’autono-mia degli enti locali. A sottolineare, in-

vece, l’incidenza delle mafie nella socie-tà e nell’economia, il questore Carmelo Casabona. “Ci sono molti contrasti nel nostro Paese - ha evidenziato Casabo-na- per questo l’organizzazione mafio-sa è sempre riuscita a trovare le moda-lità più idonee per penetrare il sistema

produttivo dei contesti territoriali in cui viene a operare, mantenendo una costante capacità di adattamento alla sua evo-luzione economica”. Il sostituto pro-curatore della Direzione distrettuale antimafia, Francesco Mollace, ha ana-lizzato la situazione della provincia di Reggio Calabria. “In ambito economi-co - ha sottolineato - dobbiamo tene-re presente che la ‘ndrangheta, che si trova in un mercato legale, ma opera illegalmente, vuole a tutti i co-sti una pubblica amministrazio-ne efficiente che porti crescita del territorio e margine di profitto, e non è, come spesso si pensa, un ente inattivo e problematico”. Debellare la mafia, se-condo Mollace, è possibile in un mer-cato dove gli operatori siano virtuosi. Al nostro Governatore Francesco So-cievole sono state affidate le conclusio-ni del convegno: “dobbiamo puntare -ha affermato- sui valori etici della convivenza civile e su un autentico rinascimento sociale per contribuire a sconfiggere la malapianta della crimi-nalità organizzata”.

Eventi

Reggio Nord Cultura della legalità contro la mafia

Diplomi e Master all’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria alla presenza del Governatore Francesco Socievole per sviluppare il dialogo tra i Popoli del Mediterraneo, la comprensione reciproca tra le diverse Culture che vi si affacciano. Il patrocinio è del Ministero degli Affari Esteri e vede coinvolti, quali soggetti ideatori e promotori, i Rotary Club Reggio Calabria Sud-Parallelo 38 e Roma Cassia del Distretto 2080, presieduti rispettivamente da Antonio Gangeri e Roberto Giua, l’Università per Stranieri Dante Alighieri e la Fondazione Roma. Il Past Governor Alfredo Focà ha tenuto una documentata relazione sui nuovi scenari sociali, culturali e umani dei

paesi mediterranei. “Il Master - tutto in inglese dal prossimo anno e aperto ai giovani del Magreb - si propone - ha affermato il coordinatore scientifico Massimiliano Ferrara - come obiettivo di formare giovani figure professionali esperte nella comunicazione degli strumenti politici di pace, in grado di svolgere la propria attività presso istituzioni pubbliche e private e nel settore

del no-profit”. In particolare, punta a fornire agli studenti conoscenze specifiche nella programmazione di politiche di crescita e sviluppo delle aree economicamente e socialmente depresse dei paesi Unione per il Mediterraneo (UPM), organismo intergovernativo varato nel luglio dello scorso anno, destinato a fondare una nuova politica comune verso l’area di tradizionale interesse europeo e che, nel quadro del “Processo di Barcellona”, ha sostituito il Partenariato Euro-Mediterraneo. Il Rettore dell’Università Salvatore Berlingò è il direttore del Master, Luciano Lucania è Coordinatore didattico.

Reggio Sud Giovani per lo sviluppo del Mediterraneo

1�

Eventi

Il Rotary Club di Crotone ha festeggia-to i suoi primi cinquant’anni domenica 15 novembre nell’Aula Magna del-l’Istituto Pertini, all’insegna della so-lidarietà e dell’amicizia; valori ispira-tori di una Associazione Internazionale quale è il Rotary, che hanno trovato terreno fertile nel Mezzogiorno, ed a Crotone in particolare, per alimentare energie e potenzialità facilmente di-sgregabili a causa di ataviche rigidità e innati conformismi. Una ricorrenza, quella del cinquantenario, che ha re-gistrato la partecipazione di numerose Autorità istituzionali e rotariane a te-stimonianza di un evento straordinario che rappresenta oggi una pagina di sto-ria di un intero territorio. “Il consunti-vo della lunga attività del nostro Club è certamente lusinghiero –ha dichiarato il Presidente Antonio Palombi– gra-zie al lavoro dei Presidenti che mi han-no preceduto e che hanno fermamente creduto negli ideali rotariani.” E il com-pito importante del Rotary crotonese è stato sottolineato ancora dall’azione di volontariato svolta da due soci medici, Antonio Amoruso e Pierluigi Zurlo, impegnati in missioni umanitarie in Camerun e in India, quindi Pasquale Scalise, presidente della Commissio-

ne per il Cinquantenario, ha indicato il proposito di donare alla città una scul-tura come attestato dell’opera svolta dal Club per la sua crescita culturale. Sono seguiti gli interventi di Raffae-le Pallotta d’Acquapendente che ha tenuto ad evidenziare l’attivismo del Rotary di Crotone nonostante l’isola-mento geografico in cui è costretto ad operare; di Cesare Pitto, ordinario di Antropologia dell’Università di Co-senza, che ha trattato dei benefici effet-ti procurati dall’associazionismo cul-turale; del Past Governor Vito Rosano che ha voluto sottolineare le difficoltà affrontate dai giovani d’oggi costretti spesso ad estenuanti e mortificanti at-tese per un dignitoso posto di lavoro. Il Past Governor Guido Parlato ha incitato i soci a sfruttare il prestigio-

so patrimonio del Club per una attività futura ricca di contenuti; infine, le con-clusioni sono state tratte dal Governa-tore Francesco Socievole, il quale, sottolineando come la riflessione su un dinamico passato possa generare nuove motivazioni, ha fatto dono al Club di una riproduzione della fiaccola olimpica, simbolo significativo per una città storicamente legata ai valori del-lo sport, e segno di perenne attivismo per ogni attività associazionistica. In occasione di questa storica ricorrenza il Rotary Club di Crotone ha conferito a Francesco Socievole la nomina di Socio onorario, riconoscimento giunto inatteso per il Governatore che, com-mosso, ha gradito particolarmente di far parte di un Club antico e prestigio-so quale è quello di Crotone. Nel corso della cerimonia è stato presentato il vo-lume del sociologo Vito Barresi “50° Fondazione Rotary Club Crotone”, un saggio che racchiude il pensiero di Paul Harris vissuto e interpretato per cinquanta anni da tanti professionisti accomunati dall’amore per la propria terra.

Crotone l’Amicizia festeggia cinquant’anni

“Il Rotary va a teatro” per promuovere la coscienza pubblica sui danni procurati dalla poliomielite e chiedere sostegno per la sua totale eradicazione. A promuovere la fruttuosa iniziativa cinque Rotary club del territorio: Crotone, Santa Severina, Cirò Marina, Petilia Policastro, San Giovanni in Fiore, tutti uniti per un solo nobile scopo a testimonianza della capacità di coordinamento necessaria affinché le scelte siano discusse e condivise, ed i progetti, di conseguenza, realizzati. La raccolta fondi si è conclusa, con la vendita di circa seicento

biglietti,venerdì 30 ottobre, nella sala del cinema teatro Apollo,dove è andata in scena la commedia di Giovanni Malena E mo…? Va trovulu stu cornutu!!, rappresentata dalla compagnia teatrale Krimisa di Cirò marina; una occasione lieta per riflettere sui traguardi raggiunti e su quello che ancora il Rotary deve fare per la grande sfida da 200 milioni di dollari. Una sala gremita in ogni ordine di posti ha confermato la bontà dell’iniziativa e la partecipazione sentita di un pubblico attento al richiamo del mondo dell’infanzia; Sono intervenuti: il Presidente del

Rotary Club di Crotone Antonio Palombi il quale, a nome dei club promotori, ha rivolto il saluto ai presenti nonché qualche utile informazione sul progetto della Polio Plus; l’Assessore Diodato Scalfaro in rappresentanza dell’Ente provinciale, autorevole sponsor della manifestazione; l’Assistente del Governatore Giorgio Aloisio a cui è stato demandato il compito di chiudere una serata vissuta all’insegna del sorriso e della generosità.

Pagina a cura diNelly Brisinda

Cinque club rotariani A teatro per raccogliere fondi

1�

Eventi

Una delegazione del Rotary club Na-poli est, presieduto da Ermanno San-tamaria Amato, si è recata nei giorni 2, 3, 4 novembre, ad Algeri in visita al club gemellato “Algeri Le Blanche”, presieduto da Djamilia Benygoub. Un gemellaggio formalizzato a Napoli il 18 aprile 1999, quando il club alge-rino, con il suo presidente ed una folta delegazione, arrivarono nella città par-tenopea per intessere un solido rapporto tra due diverse realtà sociali e culturali, nel segno della ruota che accomuna il Rotary nel mondo. L’attuale viaggio del club napoletano non ha voluto, però, rappresentare un’occasione tu-ristica, né tanto meno ha voluto semplicemente ricambiare una visita cordiale tra due club gemel-lati. Esso ha piuttosto assunto il senso di una missione di ordine umanitario e culturale, promossa dal club e dal governatore del di-stretto. Il primo di questi aspetti, ad esempio, riguarda un progetto proposto da Franco Ferrazzano –che già a suo tempo si era adope-rato per realizzare il gemellaggio, e che ora assume il ruolo di delegato del governatore per il distretto del Comitato interpaese– in sinergia con il vulcanico conte Franco Santellocco il quale oltre a ricoprire, tra le innumerevoli cariche, anche quella di socio fondatore del club algerino, ha fornito un notevole contri-buto al successo della missione. L’in-contro in questione ha i suoi primordi a Napoli nel marzo scorso: esso mirava a progettare attività e scambi umanitari e formativi tra i due paesi attraverso i club gemellati. Il lavoro per l’organiz-zazione della visita e della missione ad Algeri non è stato semplice, per via di problemi di carattere burocratico (la lunga attesa per il rilascio del visto d’in-gresso) e organizzativo. Alla fine, però, tutto è andato per il meglio ed una de-legazione del club Napoli Est,costituita da quindici componenti tra soci e con-

sorti, con il suo presidente in testa, è partita per Algeri. Ad accompagnare il club anche il governatore del distret-to 2100 Francesco Socievole, che ha arricchito la missione –alla quale ha preso parte anche Gianni Jandolo, Coordinatore interdistrettuale– con un altro progetto culturale caratterizzan-te. Per economia di spazio disponibile non mi soffermerò in questo mio scritto sull’eccezionale ospitalità che i soci del club algerino ci hanno riservato e sulle interessanti visite culturali e turistiche da loro egregiamente organizzate, ma tenterò di porre l’accento solo su quelle

che sono state le finalità della missione. Il nostro governatore Socievole è stato ricevuto dal governatore Youcef Lef-fad del distretto 9010, comprendente i club dell’Algeria, del Marocco, della Mauritania e della Tunisia, in quanto obiettivo fondamentale della visita è stato quello di estendere il forum sul Mediterraneo, programmato per il pros-simo maggio 2010 a Reggio Calabria, con la partecipazione di esponenti del territorio africano. Socievole, inoltre, ha concretamente, come da suo tempera-mento, invitato 10 giovani appartenenti alle aree di quel distretto a partecipare al RYLA, (il programma rotariano di for-mazione rivolto ai ragazzi ed ai giovani dai 14 ai 30 anni) che si terrà nei giorni immediatamente precedenti il forum sul Mediterraneo. Ciò riservando ospitalità ai partecipanti individuati e selezionati

dal governatore Algerino, al fine di raf-forzare e consolidare i rapporti tra due realtà ancora tanto distanti tra loro, ma che, proprio attraverso il Mediterraneo, potrebbero essere unite da un mare di pace, sinergia, collaborazioni, testimo-nianze nell’ambito stesso del convegno. Ancora una volta Francesco Socievole ha dimostrato come un progetto svi-luppato secondo i fini rotariani possa rafforzare rapporti sociali e culturali tra realtà diverse. Il progetto proposto dal club Napoli est al club algerino ri-guarda, inoltre, anche aspetti sanitari ed umanitari. Il club ha, difatti, offerto ap-

parecchiature mediche per un pre-sidio di primo soccorso; stages: per un chirurgo o un infermiere presso una grande clinica privata dotata di sei camere operatorie a Napoli; per un giovane medico presso l’ospedale Cotugno (il più grande ospedale del Mediterraneo specializzato nella prevenzione e nella cura di malattie infettive complesse); per un giovane medi-co presso la facoltà di Odontoia-tria dell’Università Federico II di

Napoli. In particolare, per gli stages, il club di Napoli Est, si è impegnato a so-stenere le spese di soggiorno degli stagi-sti, mentre il club di Algeri Le Blanche si è assunto l’impegno di sostenere le spese di viaggio. Il soggiorno si è con-cluso con una visita e con una cena per gli ospiti organizzata dall’Ambasciatore Italiano ad Algeri Giampaolo Contini presso la sede dell’Ambasciata. Sono questi gli aspetti più rilevanti del Rotary, quelli che conferiscono alla nostra “ruo-ta” la forza di affermarsi e diffondersi nel mondo ormai da oltre un secolo con attività umane e che incidano positiva-mente sul sociale.

Alessandro Castagnaro Rotary Napoli Est

Delegato distrettuale per i problemiurbani, ambiente e tutela del territorio

Napoli e Algeri unite da progetti umanitari

1�

Eventi

Mario Brigante, nato a Trebisacce (CS) il 2 marzo1950, vive e lavora nel suo paese na-tale, in una bella casa da dove trae ispirazioni per le sue delicate, poetiche e romantiche composizioni. Ha frequentato fin da bambino il mondo dell’arte. Trasferitosi a Milano a 18 anni, viveva di pittura e studiava sotto lo sguardo di maestri dell’Accademia di Brera. Esperto di estetica grafica e pittura, dirige un laboratorio di idee, frequentato da molti giovani dell’Alto Jonio Cosentino. “Esplorare i sentimenti” è il motto di Brigante: stupore - amore - acqua - pudore - amicizia - bellezza - servire - memoria - radici - con-temporaneità - paesaggio - il cuore. Cattiveria esclusa.

Antonio Cosimato, nasce a Baronissi (Sa) il 9 giugno1940, si trasferisce, per lavoro, nel 1977 a Lodi, dove attualmente risiede. Appassionato di pittura e di disegno fin da giovane, vi si è dedicato da autodidatta. Dal 1995 frequenta, per affinare la tecnica, la F.A.M. (Famiglia Artistica Milanese); dal 2003 è anche socio del gruppo “Forlanini-Monlué” di Milano; dal 2007 è socio del “Convivio De Lemene“ di Lodi. Ha parteci-pato a varie esposizioni a Milano, a Lodi e al concorso di poesia e pittura “I volti del borgo” indetto dall’Associazione Culturale “Il Borgo“ di San Severino di Centola (Sa) e dall’Associazione Culturale “Le Muse“ di Napoli, aggiudicandosi il secondo premio.

Berenice Russo, nata a Cirò Marina (Crotone). Ama firmare le sue opere soltanto con il suo nome: Berenice. Vive tra Roma e Cirò ed ha partecipato a importanti mostre in Italia e in molti paesi europei ed extraeuropei. “Berenice ha la consistenza della ricer-ca, e la sua pittura ha quindi spessori culturali costruiti con letture sulla più avanzata figuratività contemporane” ha scritto Giuseppe Selvagi. Per Ernesto Treccani nei dipinti di Berenice si coglie “una predilizione per il segno marcato che contrasta con il colore forte che accompagna i segni, e che la distingue proprio per questo originale incidere sulla tela”.

Pompeo Vorrasi è nato a Fragneto Monforte nel 1928. Ha studiato a Bologna e a Na-poli presso il liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti. Ha appreso i primi rudimenti dell’arte dal padre, valente decoratore e, sotto la sua direzione, ancora giovanissimo, aveva affrescato la cupola di S. Maria Dei Greci in Molinara e il soffitto della Cappella del Cimitero di Fragneto Manforte. A Bologna, ha conosciuto Sartre e Juliette Greco, dei quali eseguì rapidi ed efficaci ritratti. Ha al suo attivo numerose mostre in Italia e all’estero conseguendo molteplici premi e riconoscimenti.

Il Rotary è speranza di vita

Pagina a cura dellaCommissione DistrettualeRelazioni Pubblichecoordinata daGennaro Espositoe dal DelegatoGianfranco Marcelli

Nelle foto, dall’alto, le opere di:Berenice, Varrasi, Cosimato, Brigante

ventimila cartoline di Nataleper i soci del Distretto 2100

1�

Eventi

“Nei Club è di grande importanza che i Presidenti entranti conferiscano con i Past- President per garantire un’azione efficace, nel segno della continuità dei progetti” ha affermato il Governato-re Francesco Socievole al Seminario Distrettuale della Rotary Foundation, svoltosi a Lamezia, dove sono interve-nute folte delegazioni di autorità rota-riane provenienti da tutto il Distretto 2100.Socievole, dopo aver ricordato che sono stati donati centoventimila dollari per la campagna Polioplus e duecentosettan-tamila dollari alla Rotary Foundation, ha sottolineato l’esigenza di tutti i rota-riani ad essere testimoni di valori etici.Massimo Sdanganelli, presidente del Rotary di Lamezia Terme, ha ricor-dato come nel 1968 veniva istituita la città di Lamezia Terme con la fusione dei tre ex Comuni (Nicastro, Sanbiase, Sant’Eufemia) e contemporaneamente veniva data la Carta al Club di Lame-zia. “In questi 40 anni -ha affermato- il Rotary ha svolto un ruolo importante per la comunità locale”.Il Sindaco di Lamezia, Gianni Spe-ranza, ha ricordato come il Comune, unitamente al Rotary, ha contribuito a dare forza alla missione di Padre Pao-lino Tomaino per la costruzione di un ospedale in Uganda, che verrà chiama-to Lamezia Hospital.“Il Rotary -ha ribadito il Past Gover-nor Guido Parlato- deve lavorare per riscattare la nostra società, ed il rotaria-no deve operare sapendo che il servizio che rende agli altri può essere un stru-mento di rivoluzione”.Michelangelo Ambrosio, Governatore eletto, ha parlato della onlus Arfon, il cui acronimo significa amici della Ro-tary Foundation, costituita due anni fa a Scafati, nel salernitano, “per aiutare i Club a realizzare i propri progetti,

ed i suoi fondi, infatti, possono essere spesi solo per sostenere i progetti del Rotary”. Vito Mancusi, presidente della Com-missione della Rotary Foundation ha ricordato la forte crescita della doman-

da di sovvenzioni degli ultimi anni. “Infatti, nel periodo che va dal 1965 al 2000, sono state devolute 10.000 sov-venzioni, mentre nei periodi compresi tra il 2000 ed il 2004 altre 10.000, ed altrettante dal 2004 al 2008. Finanzia-menti -ha ribadito- che garantiscono ai progetti longevità, importanza, sempli-ficazione”.Carla Aramo, delegato APIM il cui progetto “consente ai Club che hanno bisogno di un aiuto esterno di trovare Club di altri paesi disposti a fornire fi-nanziamenti, materiali vari, assistenza tecnico-professionale”. Luigi Ascione, presidente della sotto-commissione sovvenzioni, ha tracciato un quadro chiaro sul sistema delle sov-

venzioni che possono essere corrispo-ste ai Club.Ciro Senatore, presidente della sot-tocommissione G.S.E., ha illustrato il programma degli scambi di studi, ri-volto a persone esterne al Rotary. Tranquillino Sarno, presidente sot-tocommissione ex Borsisti, dopo aver ricordato di essere stato beneficiario di una borsa del Rotary, e, di essere poi, successivamente, entrato a far parte della famiglia rotariana, ha presentato i due Alumni, presenti al Seminario, che hanno relazionato sulla loro esperienza: Giuseppina Scali, del Club Rortary Reggio Calabria Nord, ha definito la sua esperienza “spettacolare, entusia-smante, importantissima sia dal punto di vista umano che professionale”, par-tecipando alle udienze presso la Corte di Appello di New York. Cristian Gra-gnaniello ha affermato che grazie al Rotary è riuscito a specializzarsi negli Stati Uniti, dove ha potuto approfondi-re le proprie conoscenze mediche. Giovanni Petracca, presidente della sottocommissione Alumni, ha rivolto un invito ai Club del Distretto: “Ospita-te gli ex borsisti affinchè conoscano la grande famiglia rotariana”.Gianni Iandolo, Past Governor, ha ribadito con forza sulla necessità che “il Rotary diventi un’associa-zione elitaria, non per gli uomini e le donne che la compongono, ma per l’attitudine alle eccellenze che offre”.Concludendo l’interessante giornata di incontri e dibattiti, il governato-re Francesco Socievole ha insistito “sulla esigenza di essere testimoni credibili dei valori rotariani operan-do con passione e continuità nelle comunità locali e internazionali”.

Armando Chirumbolo

A Lamezia Terme il Forum della Rotary Foundation

Socievole: “Presidenti, datevi la mano”

1�

Eventi

Una serata dedicata ai giovani del terri-torio che si sono diplomati con il mas-simo dei voti. La cerimonia si è svol-ta presso la sala convegni dell’Hotel Midi di Lagonegro. Dei trenta premiati molti sono intervenuti personalmente, mentre gli altri, essendo già partiti per le rispettive sedi universitarie prescel-te, sono stati rappresentati dai genitori, giustamente orgogliosi per questo pri-mo importante traguardo raggiunto.Nel corso del suo intervento il pre-sidente del Club, Nicola Cantisani, dopo avere formulato gli auguri di rito per il conseguimento di traguardi an-cora più prestigiosi ha ricordato che “il Rotary locale si è posto il problema dei giovani già dal 2004 e la numerosa partecipazione a questa serata sarà, per i giovani ospiti, sicuramente gratifican-te e di stimolo per conseguire traguardi sempre più prestigiosi, perché, come ammoniva Bertrand Russell: i giovani “non sono vasi da riempire, ma fiacco-le da accendere”.Sulla stessa lunghezza d’onda l’inter-vento dell’assistente del Governatore, Pino Sposato, il quale ha invitato i giovani a completare il percorso uni-versitario ed ha loro augurato “di avere

il coraggio di restare perché, special-mente al Sud, il futuro senza giovani non esiste”.La consegna degli attestati di merito è stata preceduta da una conferenza sul tema “L’inserimento dei giovani nel-la società attuale”, tenuta dalla dott.ssa Maria Rita Acciardi, delegata del Governatore del Distretto 2100, Fran-cesco Socievole, per la formazione ro-tariana.Dopo avere ricordato una serie di ini-

ziative che il Rotary organizza ogni anno in favore dei giovani (scambi cul-turali, stage negli Stati Uniti), utili ad aiutare i giovani a credere in se stessi in modo da realizzare i propri sogni, li ha invitati ad “impegnarsi in modo da contribuire a rivalutare i valori etici ri-portando al centro dell’attenzione i va-lori dell’individuo partecipando attiva-mente alla lotta contro il malcostume. Per far questo, però, è indispensabile ritrovare la voglia di essere soggetti attivi”. La relatrice ha poi augurato ai giovani presenti che continueranno gli studi di poter intraprendere la profes-sione per la quale hanno studiato. A conclusione del suo intervento ha so-stenuto che “cerimonie come queste servono non solo a premiare i giovani meritevoli ma anche a conoscerli ed a capirli”.Al termine della serata, il presidente Nicola Cantisani e il past Governor Vito Mancusi hanno consegnato a Maria Rita Acciardi, rotariana di lungo corso, una Paul Harris con rubino che è una delle onorificenze rotariane più prestigiose.

Giuseppe D’Amico

A Lauria trenta magnifici giovani

Nell’ambito del programma di intensa collaborazione fra i Club dello stesso territorio, così come ampiamente sollecitato dal Governatore France-sco Socievole, lo scorso mese di no-vembre i Club di Salerno, Cava dei Tirreni e Paestum Centenario -di cui sono presidenti Rosalia Galano, Lui-gi Sorrentino, Giuseppe Di Gaeta- hanno organizzato una serata comune sul tema “Dalla notte dei cristalli ad Auschwitz: l’inferno della Shoah”. L’incontro, moderato dai giornalisti Eduardo Scotti e Paolo Russo, ha avuto come eccezionale testimone

Shlomo Venezia, uno dei pochi so-pravvissuti dei campi di sterminio nazisti. Il racconto della sua dramma-tica esperienza, di giovane deportato a Birkenau, utilizzato nel “lavoro spor-co” di trasporto delle vittime incon-sapevoli delle camere a gas nei forni crematori, ha colpito in maniera forte l’attento uditorio.Nella mattinata del medesimo giorno, in un teatro cittadino, il Rotary Club Salerno ha promosso un incontro tra lo stesso Shlomo Venezia e gli studen-ti delle scuole superiori di Salerno.Per oltre due ore circa 1200 giovani

hanno ascoltato con grande parte-cipazione emotiva la straordinaria testimonianza di vita del superstite di Auschwitz, al quale hanno rivolto numerose e circostanziate domande per conoscere meglio alcune terribili pagine dell’Olocausto, tributandogli, ripetutamente durante la sua esposi-zione e, soprattutto, al termine, una calorosa manifestazione di simpatia e di affetto, quasi a volerlo ripagare del-le inaudite sofferenze patite nel corso della sua incredibile prigionia.

Vittorio Salemme

A Salerno un testimone di Auschwitz

1�

La campagna d’informazione e di sensibilizzazione legata all’Anno del respiro 2009 vede protagonista il Rotary Club di Cava dei Tirreni di cui è presidente Luigi Sorrentino. Di rilievo la manifestazione patrocinata in collaborazione con il Centro di Alta Specializzazione in Fisiopatologia Respiratoria diretto dal prof. Mario Polverino. Due intense giornate di visite, incontri e testimonianze sono state programmate per fare il punto sulle malattie respiratorie che costituiscono una patologia sociale, per gravità e diffusione.Con la collaborazione dei rotariani è stato installato un presidio medico nella centrale Piazza Abbro per accurate visite mediche ed indagini strumentali per valutare la funzionalità respiratoria dei

pazienti. I soggetti ritenuti meritevoli di ulteriori indagini sono stati invitati al Centro. Lo scopo di questa lodevole iniziativa era di individuare pazienti ancora asintomatici che potessero sviluppare patologie croniche respiratorie come la bronchite cronica e l’enfisema polmonare le quali, se non identificate e curate nelle fasi precoci, conducono ad un’insufficienza respiratoria cronica irreversibile, gravemente invalidante ed anche mortale. L’iniziativa ha riscosso grande successo, sono state visitate dal

prof. Polverino e dai suoi collaboratori circa duecento persone. Polverino, nel corso di un’affollata conferenza presso la sede del nostro Club, ha illustrato gli importanti studi che il Centro ha svolto sull’inquinamento ed i suoi effetti sulla popolazione nel territorio di Cava de’ Tirreni ed ha ribadito gli effetti nefasti del fumo sottolineando gli sforzi che tutti -istituzioni, associazioni come il Rotary e cittadini- devono fare per combattere questo vizio, ancora tanto diffuso, purtroppo anche nelle giovani generazioni. E’ seguito un lungo dibattito scaturito sia dall’interesse per l’argomento ed i suoi risvolti sociali sia per l’appassionata e coinvolgente oratoria del professore.

Pio Silvestro

A Cava dei Tirreni il fumo si cura in piazza

A San Bartolomeo in Galdo, il Rotary abbraccia la cultura. Il Club San Bartolomeo-Valfortore Centenario ha allestito presso la biblioteca comunale un apposito spazio dedicato al Rotary. Lo scopo è quello di divulgare e far conoscere le iniziative rotariane non solo a livello locale, ma nazionale ed internazionale. Presso la biblioteca è perciò possibile visionare le riviste

pubblicate, i testi e l’ampia letteratura inerente la vita e le attività del Rotary nel mondo. Il presidente Giacomo Colabelli Gisoldi cura con grande attenzione l’aggiornamento dei testi la cui gestione è affidata al comune di San Bartolomeo in Galdo. Altra iniziativa che sta suscitando grande interesse è il primo “Corso di Approccio al Vino”. L’iniziativa è curata dal Angelo Pizzi,

enologo di fama internazionale, e dai sommelier Salvatore Pizzi e Antonio Fiorilli, rispettivamente past president e prefetto del Club. Gli iscritti al corso hanno dichiarato il loro apprezzamento per la qualità e la bontà dell’iniziativa che scorre piacevolmente, regalando anche serate di allegro convivio.

Lina Fiorilli

San Bartolomeo in Galdo Libri e vino

Eventi

Valle Caudina Medicina, ambiente e saluteDue giorni di intensi incontri scientifici promossi dal Rotary Club Valle Cau-dina, presieduto da Enzo Megna. La manifestazione, che si è interessata di prevenzione dei tumori e in particola-re del melanoma, è stata ospitata dalla città di Sant’Agata dei Goti. Più di un centinaio di persone si sono sottoposte a controllo nel poliambulatorio mobi-le messo a disposizione dall’Associa-zione onlus House Hospital di Napoli, dove i medici dell’Istituto Pascale di Napoli hanno prestato la loro ope-ra visitando gratuitamente i pazienti.

La giornata dedicata alle visite è stata preceduta dal convegno sul melanoma che ha visto protagonista il prof. Giu-seppe Palmieri responsabile dell’Uni-tà di Genetica dei Tumori dell’Istituto di Chimica Biomolecolare del CNR di

Sassari. Il giovane scienziato ha messo in evidenza, tra l’altro, l’importanza degli studi di genetica nella prevenzio-ne di diversi tumori e la forte incidenza sulla loro insorgenza dell’inquinamen-to ambientale e alimentare.Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco della cittadina sannita Carmine Valentino, il Rotary Club di Maddaloni-Valle di Suessola, il Rotary Club di Benevento e Massimo Fini, assistente del governatore .

Pasquale Marro

1�

Eventi

I ragazzi africani, da circa venti anni, possono conta-re sul medico-oculista Pier Giorgio Turco del Rotary Salerno Est. I rotariani dei Club Salerno Est, Salerno Nord dei Due Principati, Salerno Duomo e l’Inner Wheel Salerno sono scesi in campo con molta determi-nazione ed hanno consegna-to al dottor Turco una bella somma di denaro nel corso di due manifestazioni: alla prima hanno partecipato i presidenti Luisa Pellegrino, Alfredo Marra, Francesco Fasoli-no ed un gruppo di straordinari pro-fessionisti che amano il mondo della musica (si tratta del gruppo “Ensem-ble Zarzuela” formato da Enrico e Silvia Siniscalchi, Sirella Renda, Peppe Palladino); alla seconda ma-nifestazione sono intervenuti, con il presidente Carmine Pirofalo, il past governor Gennaro Esposito, il go-vernatore incoming Michelangelo Ambrosio e una folta delegazione di rotaractiani e interactiani. In un bre-

ve, ma intenso intervento, il presiden-te del Rotary Salerno Est Carmine Pi-rofalo ha ricordato la manifestazione che si è svolta a Firenze, alla presenza del sindaco, nel corso della quale è stato assegnato a Pier Giorgio Turco un attestato di benemerenza di rilie-vo nazionale per la solidarietà umana che da molti anni lo vede protagoni-sta. Ha aggiunto Pirofalo: “Da anni tanti nostri volontari, novelli missio-nari con il logo del Rotary sul petto, abbandonano il lavoro e la famiglia, vanno in giro per il mondo, in Africa e

dove più forte è il bisogno, a scavare pozzi, a costruire asili, ospedali, a sfamare gli affamati, a combattere le malattie; tra questi vi è Pier Giorgio Turco, da poco rientrato dall’ennesima mis-sione in Mozambico”. Piro-falo ha poi presentato un eccezionale video messo a punto, con molto rigore, da Lidia De Gregorio “con uomini e donne, con occhi bendati, bambini con la pelle scura ma con sguardi pieni di speranza, immagi-

ni straordinarie dell’Africa, ma anche immagini di miseria e di abbandono, di disperazione, di infanzia abbandonata, di carestia, di malattia, di fame. Pier Giorgio Turco -ha concluso Pirofalo- per oltre sei mesi all’anno abbandona tutti, famiglia ed amici, per correre là, a portare non solo la sua attività di me-dico oculista, ma anche un sorriso, un aiuto, una carezza, amore”.

Rosario Manzo

“Il Mezzogiorno e le sue prospettive”: questo il tema della relazione tenuta da Cristina Coppola al Rotary Club Nord Est di cui è presidente Antonio Vicidomini. Il vice presidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno lo dice subito con chiarezza che il Sud non è un blocco monolitico. C’è un Sud che arranca ed un Sud che lavora e si distingue, ma non riesce a raggiungere la massa critica per cambiare le cose in positivo. La realtà meridionale è complessa, fatta di arretratezza ma anche di territori che avanzano grazie ad istituzioni capaci. A questo proposito Coppola cita l’amministrazione comunale di Salerno, retta dal Sindaco Vincenzo

De Luca, esempio virtuoso in tema di investimenti, burocratizzazione e gestione del ciclo dei rifiuti. Sulla costituenda Banca del Sud, Coppola è netto nell’affermare che “come imprenditore ci stiamo se non diventa un carrozzone politico e se rispetta le vocazioni territoriali”. Per Cristina Coppola non si tratta di dipendere dalle sovvenzioni dello Stato o dalle leggi speciali che nei decenni passati ed in tempi recenti non hanno prodotto risultati soddisfacenti. Basti ricordare la Legge 488 che ha finanziato moltissime aziende del Meridione, ma che alla lunga è diventata pietra tombale del capitalismo. Gli incentivi a fondo perduto hanno

generato effetti distorsivi sul mercato. Meglio hanno fatto i fondi europei se utilizzati per interventi mirati. In questo contesto, la crisi può essere un’opportunità se costituisce un momento topico per reagire e diventare più competitivi. Occorre, però, una riforma che riguarda tutte le forze sociali. Occorre una riforma che mobiliti tutte le risorse possibili del Mezzogiorno. Per Confindustria vi sono delle priorità: qualità della vita, sanità, giustizia, istruzione, sicurezza, cambiamento culturale nella pubblica amministrazione, snellimento della burocrazia.

Ferdinando SpiritoPast President R. C. Salerno Nord Est

Pier Giorgio Turco e i bambini con la pelle scura

Cristina Coppola: “Diamo forza al Sud che opera”

1�

EventiIniziativa del Rotary Club di Nocera Inferiore–SarnoA scuola per sconfiggere chi molesta

Abbiamo accolto il XXI secolo con rin-novata speranza verso il futuro, verso una scienza che scopre nuovi orizzon-ti, eppure ci trasciniamo dietro vecchie atrocità che colpiscono quella che è stata definita l’altra metà del cielo, una metà che continua ad essere violata. Le pagine dei giornali sono piene ogni giorno di notizie che riportano raccapriccianti casi di violenza sessuale” “Due ragazzi vio-lentano una quattordicenne a Roma…”, “Un ventottenne arrestato per atti sessua-li su un minore…”, “Bidello accusato di molestie ai danni di studentesse della scuola dove lavorava…”, e il tristemente lungo elenco potrebbe continuare… Per-ché accade tutto questo? Perché ancora oggi il corpo di una donna, di un’ado-lescente, di una bambina, è considerato un oggetto da poter calpestare? Quale aberrazione culturale porta ragazzi o uo-mini a bussare alla faccia di una donna e a muoverle violenza? E oltre al corpo, la psiche riuscirà mai a reagire alla la-cerazione permanente che il violentato-re ha determinato? Secondo uno studio Istat sono circa 6 milioni 743mila, ossia il 31,9%, le donne di età compresa tra i 16 e i 70 anni, che hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita. Tra queste, le violenze da parte del partner si aggirano intorno al 14,3% dei casi, e da parte di ex partner raggiungono il 17,3%. Un altro grave dato è che circa il 95% delle violenze subite dalle donne non sono denunciate e che un terzo del-le donne non ne ha parlato con nessuno. L’indagine anonima dell’Istat ha dato alle vittime la forza di denunciare per la prima volta, questo a riprova che la don-na continua a sentirsi in qualche modo responsabile di ciò che le è accaduto e che preferisce il silenzio alla denuncia, terrorizzata dal fatto che per troppi anni nei processi di tale natura da vittima è di-ventata accusata, da violata è stata consi-derata seduttrice, da una cultura italiana che, non dimentichiamolo, solo nel 1981, meno di trent’anni fa, aboliva dal codice penale il “delitto d’onore”. E’ evidente, dunque, che la questione è soprattutto un

problema culturale, ed è in tal senso che si deve operare con continui momenti di confronto, che vanno ben oltre la “Gior-nata Mondiale contro la Violenza sulle Donne” e che, affrontando la problema-tica nel modo giusto, possono finalmente squarciare il muro di un’educazione sba-gliata, di amicizie sbagliate, dell’omertà del branco. Ecco perché il Rotary club di Nocera Inferiore–Sarno ha scelto di inserire tra i suoi progetti sul territorio quello sulla “Misoginia, ovvero la por-ta della violenza verso le donne”, un progetto rivolto ai giovani delle scuole medie e superiori, che possa far riflet-tere, inducendo ad un nuovo comporta-mento sociale. Un comportamento che faccia riflettere i ragazzi e faccia sì che le ragazze imparino a riconoscere un at-teggiamento da molestatore ed abbiamo il coraggio di denunciarlo, tenendo ben presente che violenza non è solo quella fisica. E’ violenza quando per strada, a scuola o sul posto di lavoro un uomo o un ragazzo fa apprezzamenti offensivi; è violenza quando in ufficio ci viene detto: “Se volevi la gentilezza e fare la mam-ma, allora te ne stavi a casa”; è violenza la paura che si può avere di tornare a casa da sole di sera tardi; è violenza continua-re a vedere vendere i corpi delle donne consapevolmente o forzatamente. “Chi è nell’errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza”, scriveva Goethe, ed è quella verità e quella forza che dobbiamo aiutare a ritrovare ai no-stri giovani, affinché non si verifichino più atti di violenza, non solo da parte dei singoli, ma anche da parte di società che attuano riti tribali contro la persona uma-na, non solo sulle donne, ma anche su quanti subiscono quotidianamente atti di violenza, ovvero minori, portatori di han-dicap, ed emarginati, e quanti sono messi da parte e maltrattati da una società che, perdendo i valori morali – fondamento del suo esistere – non sa di perdere anche se stessa e la propria anima.

Lucia de Cristofaro

Splendida manifestazione al Rotary di Sapri, presieduto da Vincenzo Palmieri, per celebrare l’azione prioritaria di Alfabetizzazione. Per il secondo anno consecutivo il Polo liceale “Carlo Pisacane” di Sapri ha vinto il primo premio fregiandosi dell’ambìto riconoscimento del Distretto 2100. Quattro studentesse (Ester Giannilivigni, Flavia Grizzuti, Stefania Lettieri, Maria

Rosaria Troccoli coordinate dalla prof.ssa Anna Raffaella Abbamonte del Rotary di Sapri) della seconda liceale classica hanno redatto un progetto “Tempo di leggere” che in virtù di un registro linguistico didatticamente semplice intende favorire l’inserimento degli immigrati nei paesi del Golfo di Policastro. Il disegno progettuale, seguito dalla prof.ssa Anna Abbamonte è corredato da un cortometraggio che, attraverso immagini dal chiaro sapore felliniano, vuole creare situazioni di accoglienza e di orientamento per le donne immigrate. Tale circostanza è stata sottolineata dal presidente della commissione esaminatrice, Massimo Franco, che ha posto in risalto la bontà e l’utilità del progetto rotariano. Nel consegnare il premio il past governor Guido Parlato ha raccomandato la necessità della diffusione del cartaceo e del video in tutti i Clubs e nelle Istituzioni locali e provinciali perchè si incida proficuamente nel territorio.

Cesare Pifano Past President R. C. Sapri

Le immigrate? Affidiamole

alle studentesse di Sapri

�0

L’articolo di Coriolano Martirano*

Cosenza ricomincia da tre con TelesioUna prassi antica, tuttora vigente, con-solidata nel tempo e nello spazio vuole che i Club del Rotary prendano nome dalla Città in cui operano. Se questa è grande il nome è seguito dal punto car-dinale -Nord e Sud, Est ed Ovest-. Se è piccola il nome abbraccia il toponimo del territorio circostante. Se vanta an-tica denominazione si arricchisce con indicazioni storiche.Per verificare questa prassi basta sfo-gliare gli annuari.Merita pertanto particolare attenzione la denominazione che verrà data al ter-zo club cosentino, dopo quello Cosen-za e Cosenza Nord. Questo nuovo Club che è in stato di avanzata costituzione ad opera del delegato speciale dott. Francesco Romano sarà una novità. Avrà come nome Cosenza Telesio. E’ la prima volta nell’affascinante storia del Rotary Internazionale presente in tutti i cinque continenti, che il nome della Città si appulcrisce con il nome di un suo vecchio personaggio.E’ fuori di dubbio una innovazione, come innovativo è stato il pensiero del cosentino Bernardino Telesio passato alla Storia come il Primo degli Uomini Nuovi. Telesio ha chiuso il Medioevo ed ha aperto le porte a quel Rinasci-mento che è gloria e vanto nella cul-tura non solo italiana. Innovativa la denominazione come innovativa sarà l’azione del Club pur se nel pieno ri-spetto della continuità che non è for-male tradizione ma che più compiuta-mente è impegno di contribuire a va-lorizzare, accettandoli, i valori eterni dello spirito. Quei valori che danno un senso alla intuizione crociata del “per-ché non possiamo non dirci cristiani”. Se il Club che si fregia del nome di Te-lesio nasce e si prefigge il compito di operare come tutti gli altri Club, all’in-segna dei principi che sono quelli della fraternità, dell’amicizia, dell’amore, del rispetto e del servizio da rendere al di sopra di ogni interesse, quale potrà e dovrà essere l’innovazione?La risposta è nella vita, nelle opere e

nel pensiero di Telesio. Il filosofo ac-cetta il sistema e mira a migliorarlo an-ticipando le esigenze della società. E ciò a differenza di Campanella la cui filosofia non accetta il sistema e con la forza rivoluzionaria mira a distrugger-lo per edificare l’utopia della Città del Sole. Il Club Cosenza Telesio, fortemente voluto dal Governatore Francesco Socievole, sensibile al pragmatismo rotariano intriso da una coinvolgente valorizzazione culturale del Rotary, attualizza l’innovazione telesiana tra-

vasandola nella innovazione rotariana. Una innovazione, questa, che parte da una semplice ma basilare consi-derazione. La consapevolezza che il rotariano, entrando nel Club, ha delle proprie responsabilità che è come dire del proprio ruolo da svolgere nella quotidianità. Una consapevolezza che si fortifica, è vero, con la formazione, ma che per essere valida e proficua non può prescindere dalla volontà di avvertire la responsabilità del percorso che lo attende.Purtroppo così come avviene nelle buone famiglie esistono dei rotariani che pensano infilando il distinto nel bavero della giacca, di salire su un ascensore, che pensano di intrecciare

nuovi rapporti che mirano al consoli-damento nella società. Cosenza Telesio ha bisogno di uomini di buona volontà che credano in Paul Harris e nella sua filosofia. Che la-vorino con la gioia di essere utili non regalando una ambulanza ma contri-buendo con l’esempio e con la passio-ne a formare la coscienza di chi ha la responsabilità di fornire questa ambu-lanza. E’ una metafora che sottolinea l’impegno di questo nuovo Club. Un Club che sia giovane nello spirito di chi lo compone, che miri ad agire sulla coscienza individuale e generale che ha sede nell’anima e non nella mente, che valorizzi il passato considerandolo una tappa della storia e un trampolino di lancio per l’avvenire, che guardi al futuro. Domani splenderà il sole.Telesio, l’Innovatore. Quando ha ca-povolto la filosofia aristotelica, quan-do è diventato paladino del volgare idioma, quando ha aperto l’Accade-mia alla scienza, quando ha chiamato a gestione del seggio tutte le categorie sociali, quando ha vissuto una intera vita all’insegna della tolleranza e del rispetto. A questo Telesio qualcuno ha detto: la tua è una follia, e Lui ha rispo-sto: è una dolce follia. Quando follia è la scintilla del genio che guarda con il terzo occhio quello che mira lontano.Nel quinto centenario della sua nascita, intitolandogli il nuovo Club di Cosenza, il Rotary tributa un doveroso, piacevole e responsabile omaggio al pensiero di Chi ha aperto la finestra sull’orizzonte delle innovazioni che è come dire di un nuovo modo di intendere e di prati-care la vita. Questo nuovo Club nasce per impegno del Governatore France-sco Socievole che ha colto pienamente la funzione del Rotary. A questo Ro-tary Cosenza dice grazie. Un grazie di cuore e di più un impegno di operare nel segno di questa magica filosofia che è quella del Rotary Internazionale.

*Presidente Commissioneper la Formazione

E’ la prima voltanell’affascinantestoria del Rotaryche il nomedella Cittàsi appulcriscecon il nomedi un suovecchiopersonaggio

�1

20 novembre. Sala gremita per un incontro interessante voluto fortemente dal Distretto Rotaract 2100. Formulati i saluti Alber-to Raffaele Casale, presidente RAC Pompei-Oplonti Vesuvio Est, ha coordinato magistralmen-te i lavori, Francesco De Fran-cesco (RRD) che, con un discor-so sulla sincronia e sulle attività del Distretto svoltesi in questi cinque mesi ha sottolineato l’im-pegno del socio e di chi intende affacciarsi al service mondiale. Il Presidente di Commis-sione Azio-ne Interna, Paolo Ca-s te l lucc io , ha riferito: “Mi piace-rebbe affer-mare che il Rotaract è un’occasione di vivere molte-plici esperienze. Crescere con-frontandosi con persone prove-nienti da realtà diverse consente di ampliare i propri orizzonti. Il Rotaract è l’occasione di vivere esperienze che altrimenti sareb-bero inimmaginabili. Altra occa-sione unica è quella di imparare a convivere con le sconfitte e ad affrontarle con eleganza. In que-sti casi il vero rotaractiano, con-tinuerà a vivere l’associazione come e più di prima a differenza del rotaractiano “improvvisato” che, alla prima “sconfitta”, ab-bandonerà la nave prima di en-trare in porto. Ultima occasione è l’amicizia. Tra tutte le persone che un rotaractiano incontrerà durante il proprio percorso, mol-te saranno delle piacevoli cono-

scenze, ma alcune diventeranno delle durature amicizie. A colo-ro che leggendo queste poche righe si stanno chiedendo come mai non si è posto l’accento sul service e sulle concrete attività svolte dal Rotaract potrà dirsi che il miglior service è quello di consentire a dei giovani di cre-scere perseguendo precisi valori su cui poter costruire il proprio futuro, perchè no, magari anche in un contesto importante come quello Rotaryano”. L’amicizia

rotaractiana e come evi-tare even-tuali dissidi e contrasti, r e m a n d o tutti verso gli stessi o b i e t t i v i comuni al

centro delle parole di Salvatore Di Lauro (Past President Napoli Ovest), Antonio Brando (Delegato Ro-tary per il Rotaract Distrettuale, Past President RAC Salerno) ha puntato l’attenzione sui giovani e sull’entusiasmo per fare realmen-te service senza perdere tempo nei contrasti interni. Suggestiva la testimonianza dell’esperienza del Past RRD Teresa Ranieri (Past RRD 2008/2009 Distretto 2120) unita all’importanza della progettualità di vivere il Rota-ract anche al di là dell’età, inter-pretato come vera condizione di vita e fruttuosa forma mentis per un autentico lavoro di squadra. Il Rotaract: un’occasione di cresci-ta e confronto senza precedenti.

Antonella Citro

Rotaract: amicizie durature

Con il mese di novembre si è concluso per i giovani interactiani il trimestre indi-rizzato al progetto “Giovani in Forma” e, contemporaneamente, si è aperto quello dedicato all’iniziativa “Giovani In For-mazione”.Ogni club Interact in questo periodo verrà invitato a formare i propri soci e a offrire momenti di crescita formativa ai ragazzi e alle ragazze che sono nella propria are a d’azione.Noi interactiani ci troviamo in una fascia d’età che, più di tutte, è destinata alla formazione sotto il punto di vista uma-no, sociale e culturale; abbiamo, inoltre, la fortuna di poter chiedere aiuto ai soci rotariani e rotaractiani di condividere con noi le proprie esperienze di vita e le pro-prie conoscenze.Per questo motivo gli interactiani di tutto il distretto organizzeranno riunioni tese ad accrescere il proprio bagaglio cultura-le e a rendere migliori i rapporti di stima e di amicizia all’interno della famiglia rotariana; al contempo con questi incon-tri si potranno gettare le basi per ulteriori progetti comuni che miglioreranno l’effi-cienza delle attività di ogni singolo club.I soci interactiani verranno invitati anche a farsi promotori di corsi formativi, come quello di pronto soccorso, per interve-nire fattivamente nella vita della propria comunità scolastica e per far conoscere sempre di più ai giovani l’universo inte-ractiano e rotariano.Con lo stesso fine è anche in costruzione il sito web dell’interact, www.interact2100.it, che verrà reso operativo al più presto.Senza dubbio è un “inverno caldo” quel-lo che attende i nostri club Interact ma, sicuramente, tutti i soci s’impegneranno al massimo per realizzare tutti i progetti sognati.

Giorgio Zinno

La formazione interactiana

Progetti e sogniin attesa del web

Le nuove generazioni

��

Dall’ammirazione per il padre, scul-tore di originali statuette in terracotta per i presepi, alle sculture in bronzo e non solo, oggi ammirate ed esposte in tutta Italia. Ci piace sintetizzare in questo modo, la nascita e l’evoluzio-ne artistica di Mario Montalto, scul-tore appassionato che dalla provincia di Cosenza, è riuscito a portare il suo messaggio, la sua creatività, in giro per la Penisola. Amore a prima vista che continua anche oggi, a distanza di anni, con uguale intensità e con maggiore consapevolezza e naturale maturità. La scultura è una forma d’arte particola-re, unica e più difficile da sposare ed amare ma, al tempo stesso, ti dà emo-zioni e sensazioni esclusive ed irripe-tibili. Compito dello scultore è quello di riuscire a capire il soggetto che si ha di fronte e che si vuole rappresentare, interpretandone i più profondi signifi-cati per dare un messaggio al pubblico e mettere in luce la condizione umana. In un suo saggio del 1913, Guillaume Apollinaire affermava che l’arte e la poesia hanno una missione sociale che è quella di rinnovare le sembianze del-la natura agli occhi delle generazioni. Senza i poeti e gli artisti, gli uomini si annoierebbero della monotonia natura-le e tutto sarebbe caos, squallore e di-sordine. Parlando con Mario Montalto, traspare in ogni suo gesto, in ogni sua parola, l’avere compreso e sposato in pieno questo concetto: l’esempio più recente di come l’artista di Luzzi ami dare un’anima alle sue opere, secondo quello che è il messaggio che egli in-tende lanciare e secondo la sua perso-nale interpretazione, è certamente dato dal monumento in bronzo a San Padre Pio collocato a Rose, in provincia di Cosenza:”Ho voluto dare del Santo di Pietralcina, una rappresentazione, un’idea diversa da quella nota a milioni e milioni di fedeli in tutto il mondo. La

figura di Padre Pio è stata sempre, per me, fonte di gioia, di fede, di serenità e per questo ho voluto raffigurarlo sor-ridente, con un volto meno serioso di come siamo abituati a vederlo. Ritengo che il compito di ogni artista sia quello di dare un’anima alle proprie rappre-sentazioni e di lanciare un messaggio

chiaro ai fruitori della specifica opera”. L’arte sacra è di certo un momento cru-ciale della produzione artistica di Mon-talto il quale, nel 2006, ha realizzato una serie di sculture in bronzo dedicate alla vita ed ai miracoli di San Francesco di Paola. Del resto, dopo avere concluso gli studi presso l’Istituto Statale d’Arte di Napoli, Montalto si trasferì in quel di Firenze dove ebbe la possibilità di frequentare lo studio di Emilio Iuso, noto ed affermato pittore di arte sacra, che avrà successivamente una forte influenza sulla creazione artistica di Montalto. Nel suo studio di Castrolibe-ro dove oltre a progettare e realizzare le sue opere, lo scultore ama trasferire le sue esperienze, la sua passione e la sua arte ai propri collaboratori, si respi-ra questo grande amore verso la scul-tura, verso tutto ciò che è arte. Senti-menti propri anche della moglie Maria Teresa la quale, con occhio innamorato

ma al tempo stesso severo, lo segue e lo consiglia in questo suo straordinario “viaggio” attraverso la scultura. Ed è qui, in questo luogo affascinante ed unico come solo lo studio di un’arti-sta sa essere, che nascono i cicli delle Lucciole, della Memoria, della Natura e dei Santi che caratterizzano l’attuale produzione artistica di Mario Montalto che ha voluto concentrare la sua opera su problematiche di natura esistenzia-le e religiosa. Ritornando alle sculture raffiguranti il Santo di Calabria, in esse si nota un’intensa religiosità, una vena creativa volta senza dubbio a lodare San Francesco che, seminatore di pace ed amore, ha saputo offrire insegna-menti ed esempi di perfezione diventati tesori per tutti. E proprio questo Mario Montalto ha voluto testimoniare con la sua arte: la grandezza di un uomo che tanto ha fatto per il prossimo. Vittorio Sgarbi ha scritto così di Montalto:”E’ del tutto evidente in questo artista, la necessità di mettere in luce la condizio-ne umana. In effetti, i suoi nudi scolpiti nel bronzo hanno una forza emotiva che non concede nulla alla decorativi-tà della forma. Le sculture migliori di Montalto sono anche sorprendenti per le valenze iconiche, che suggeriscono una vocazione al simbolismo, tanto più evidente quanto più l’artista si tiene ancorato all’episodicità del quotidia-no”. Tramandare la memoria, la storia, la cultura per far sì che esse non siano patrimonio di pochi ma tesoro di tutti: questa deve essere una se non La fun-zione dell’arte. E di ciò Mario Montal-to, artista di Calabria tenace ed orgo-glioso, ne è profondamente convinto ed è per questo che mette la sua arte, la sua creatività a disposizione di tutti.

Roberto Barbarossa

Montalto: costruttore di bellezzaIl personaggio

��

Sono assolutamente convinto che una necessità primaria ed essenziale per il futuro dell’umanità sia quella di af-frontare la problematica relativa alla crescita, alla maturazione ed alla va-lidità delle nuove generazioni.Al di là delle vicissitudini alternanti della politica e delle vicende instabili dell’economia, la nostra società deve considerare con urgenza il malesse-re profondo del pianeta giovanile. Malessere che si manifesta in modi diversi: dal bullismo all’indifferen-za culturale, dall’assenza di un’etica almeno elementare ad una sessualità degradata e priva di affettività, fino al rifiuto di regole normative e ad una contestazione spesso afinalistica in cui la violenza di una minoranza pre-vale sulla passività e sull’acquiescen-za della maggioranza.Tutto ciò in un contesto sociale in cui inquinamento psicologico e degrado comportamentale dilagano, tecnolo-gia e mercantilismo prevalgono sul-la spiritualità e sull’umanesimo ed esempi vergognosi si verificano con impressionante frequenza.Il Governatore Francesco Socievo-le, in un suo editoriale del settembre 2009, ci ha trasmesso nobilissimi ac-centi di insegnamento e di rinascita per i giovani. Su questa stessa lunghezza d’onda io mi chiedo, per entrare nel concreto, quali elementi concorrono alla formazione dei giovani e, al di là della sregolatezza della nostra epoca, considero in posizione primaria il di-fettoso rapporto tra scuola, famiglia e adolescenti, canali formativi che concorrono a creare l’essere umano adulto e responsabile. Il fanciullo, il ragazzo, il giovane hanno il loro iter esistenziale deter-minato essenzialmente prima dalla famiglia e poi dalla scuola, per essere infine immessi a pieno titolo nella so-cietà: se queste componenti mancano o deficitano o non ottemperano ade-guatamente al loro compito formati-vo e didattico (che non è solamente culturale ma anche, se non soprattut-

to, normativo, educativo e comporta-mentale) il prodotto non raggiunge la sua perfezione. Diceva Victor Hugo che “non ci sono alberi buoni o alberi cattivi, ma buoni o cattivi coltivato-ri”.Con discrezione (ma anche con fer-ma determinazione) vado sostenendo da anni, in diverse sedi rotariane, che la nostra Associazione, nella sua glo-balità italiana,dovrebbe organizzare al più presto un Convegno nazionale per affrontare e dibattere questo pro-blema, Convegno in cui Famiglie, Docenti e Studenti possano confron-tarsi, con serenità e spirito collabora-tivo, allo scopo di trovare soluzioni soddisfacenti per la validità del nostro avvenire.Ai giovani, già inquinati da una so-cietà sregolata, non può bastare un mondo esclusivamente tecnologico se non vi è alla base una autenticità etico-culturale e il rifiuto del relativi-smo spesso imperante.Disse, poco prima di morire, Giovan-ni Paolo II, ai giovani riuniti a Toron-to: “Non basta la tecnologia, priva di un’anima e di un’etica, per fare una civiltà”.Un Congresso–Confronto generazio-nale, quindi, in cui ogni componente faccia ammenda delle proprie man-chevolezze, fin quasi a mortificarsi.La famiglia ammetta le proprie re-sponsabilità nella conduzione evo-lutiva dell’adolescente, la propria carenza nell’indicare ciò che è bene, ciò che è giusto, ciò che è vero, ed il suo limitato potenziale affettivo negli anni tumultuosi della crescita giova-nile. La responsabilità verso i figli non deve essere quella di fornire in-dumenti griffati od altre piacevolezze materiali, ma di saper parlare loro, comunicare con loro, soffrire con loro (perché giovinezza è spesso sofferen-za). I docenti (che hanno il compito di traghettare l’essere umano dalla fan-ciullezza familiare alla partecipazio-ne sociale) mettano da parte i loro pur

importanti problemi economici e nor-mativi, non portino i bambini delle elementari nelle sfilate sindacali ma facciano sentire (con un’autorevolez-za che non sia autoritarismo o sup-ponenza o albagia) la loro vicinanza, umana ed affettiva, ai discenti, en-trando nel loro disagio e rapportando-si collegialmente con le famiglie per gli eventuali provvedimenti formativi e recuperativi. E non indulgano ec-cessivamente sui temi della compu-terizzazione o sui meccanismi di You Tube o di Internet, ma trasmettano il meraviglioso piacere di una cultura che non sia affollamento di nozioni ma arricchimento di spiritualità e di palpito ideale, così importante oggi, nell’epoca di squallido materialismo e di violenza imperante in cui vivia-mo.Con questo spirito quasi ecumenico e con l’ascolto attento delle esigenze delle nuove generazioni, i giovani si sentiranno protagonisti autentici (e non semplici comparse) del mondo di domani ed allora non manifesteranno più il loro disagio con la violenza o con la contrapposizione ma si uniran-no a quelli di noi che non accettano l’attuale degrado esistenziale e metto-no le loro forze residue al servizio di un futuro auspicabile rinascimento.E con la partecipazione corale a questo progetto, avremo creato le premesse per l’alba luminosa di una nuova giornata terrena.

Ernesto FaillaSocio onorario Rotary Salerno

PDG Distretto 2070

Famiglia e scuola per vivere il futuroTerza Pagina

��

CLUB numeroriunioni %

ACRI

ALTO CASERTANO PIEDIMONTE 2 58,51

AMANTEA 4 52,2

AVELLINO

AVELLINO EST 2 48

AVERSA TERRA NORMANNA

BATTIPAGLIA

BENEVENTO

CASERTA TERRA DI LAVORO 5 45

CASTELLAMMARE DI STABIA 3 41

CASTROVILLARI

CATANZARO 3 41

CATANZARO 3 COLLI 4 41,3

CAVA DE’ TIRRENI

CIRO’ M.

CORIGLIANO

COSENZA 3 28

COSENZA NORD 4 65,43

COSTA DEL SOLE VESUVIO SUD 3 63

COSTIERA AMALFITANA

CROTONE 4 75,82

ERCOLANO

FLORENSE 4 33,33

ISOLA DI CAPRI

ISOLA DI ISCHIA

LAMEZIA T. 3 55

CLUB numeroriunioni %

LAURIA 4 67

LOCRI

MADDALONI VALLE DI SUESSOLA

NAPOLI 3 54,25

NAPOLI CASTEL DELL’OVO

NAPOLI CASTEL SANT’ELMO

NAPOLI EST 4 45,07

NAPOLI FLEGREO 3 49,66

NAPOLI NORD

NAPOLI NORD EST 4 49,55

NAPOLI OVEST 2 75

NAPOLI POSILLIPO 4 50

NAPOLI SUD OVEST 3 35

NICOTERA

NOCERA INFERIORE SARNO

NOLA POMIGLIANO D’ARCO 2 57

OTTAVIANO 5 55,8

PAESTUM CENTENARIO 2 63,3

PALMI

PAOLA 5 52

PETILIA P. 4 57,5

POMPEI OPLONTI VESUVIO 2 47,5

REGGIO C.

REGGIO C. NORD

REGGIO C. SUD 4 54

RENDE

CLUB numeroriunioni %

REVENTINO 4 32

RIVIERA CEDRI

ROSSANO 3 49

SALA CONSILINA

SALERNO 3 30,9

SALERNO DUOMO 4 70

SALERNO EST 5 52,89

SALERNO NORD DUE PRINCIPATI 4 70

SALERNO NORD EST V.D.P. 4 42,85

SAN BARTOLOMEO IN GALDO

S. MARCO ARGENT. 4 33,13

SAPRI

S.SEVERINS 5 97,29

SCAFATI ANGRI REAL VALLE 2 77

SESSA AURUNCA 2 40

SORRENTO 2 39,47

SOVERATO

TORRE DEL GRECO 2 60

TREBISACCE 4 46

TROPEA

VALLE CAUDINA

VALLE TERESINA

VALLE DELLA LUCANIA CILENTO 1 44,89

VIBO V.

Percentuali dell’Assiduità: ottobre

A cura di: Sergio Chiatto, Nicola Atterritano, Raffaele Tesauro Olivieri.

��

Programmi dei Club

GIORNO CLUB DISTRETTO 2100 ORA LUOGO TEMA E RELATORI

1 COSENZA 20.30 Hotel Executive, Rende Il Progetto Polio Plus. Relatore: Pasquale Verre

1 NAPOLI - NAPOLI NORD EST 20.00 Hotel Royal“Dove possiamo comprare il pane? Il microcredito e Napoli”, conversazione di S.E. Card. Crescenzio Sepe

2 REGGIO CALABRIA SUD “PARALLELO 38” 20.30 Circolo Min. Aff. Esteri- Roma

I.C. con RC Roma Cassia e RC Roma Olgiata - “Le politiche sociali per l’infanzia e l’adolescenza abbandonata adottate dalle due città ”- Confronto tra i sindaci di Roma Gianni Alemanno e di R: Calabria Giuseppe Scopelliti

3 ALTO CASERTANO PIEDIMONTE MATESE 20.00 Associazione Storica Medio Volturno Alimentazione e cancro. Conversazione con il Dr. Pasquale Simonelli.

3 NAPOLI OVEST 20.00 Hotel Excelsior “La situazione giovanile e il Rotary”, conversazione del PDG Vito Rosano

3SAN MARCO ARGENTANO VALLE DELL’ESARO - CENTENARIO

20.30 Hotel Don CarloInformazione rotariana a cura del socio (Past President) Italo Antonucci

3 SORRENTO 19.00 Sede del ClubRelazione della dot.ssa ROMEO sull’esperienza maturata quale borsista degli Ambasciatori sponsorizzata dal Club di Soverato

4 CIRO’ MARINA “TERRA DEGLI ENOTRI” 20.00 Hotel “Il Gabbiano” Cirò Marina“Adozioni: Profili normativi”; Testimonianze Famiglie adottive – Relatore Avv Laura Mesellis Restuccia

4 PAOLA “MEDIO TIRRENO COSENTINO” 20.00 Sede del Club Caminetto sulla “Nave dei veleni” a cura di Fabrizio Fratoni

4PETILIA POLICASTRO “VALLE DEL TACINA” CENTENARIO

20.30Ristorante “La Favola Antica” Petilia Policastro

L’importanza della solidarietà nel territorio

4 AVELLINO EST “CENTENARIO” 17.30Museo della Civiltà Normanna - Ariano Irpino

“La famiglia nell’Europa Medioevale e Moderna”, relatore Prof. Ortensio Zecchino

5CASTELLAMARE DI STABIA - NOCERA SARNO - POMPEI OPLONTI - SCAFATI ANGRI

11.30 Hotel Stabia Progetto sul fiume Sarno

5 POMPEI OPLONTI “VESUVIO EST” Progetto sul fiume Sarno

5 SALERNO DUOMO Appiano-S.Paolo (TN) Gita con famiglia nella Magia dei Mercatini NataliziDel Sud-Tirolo

6PETILIA POLICASTRO “VALLE DEL TACINA” CENTENARIO

Petilia Policastro-Valle del Tacina Il Respiro dell’Arte, Giornata dell’Artingianarte

7 NAPOLI NORD 20.30 Hotel Excelsior Tavola rotariana

7 TREBISACCE “ALTO JONIO COSENTINO” 17.30 Miramare Palace Hotel Asta di solidarietà per progetti umanitari della Rotary Foundation

9 COSENZA - COSENZA NORD 20.30 Hotel Executive, Rende Spettacolo teatrale

9 REGGIO CALABRIA SUD “PARALLELO 38” 20.00 Ristorante Fiori del Cappero1860: storia del degrado territoriale del Sud Italia. L’inizio della questione meridionale”, rel. Dott. Francesco Zimmitti

9 SALERNO NORD DEI DUE PRINCIPATI 20.30 Hotel dei Principati - LancusiIncontro con il P.G. Vito Mancusi, Presidente della Comm. Rotary Foundation

9 PAESTUM CENTENARIO - VALLO DELLA LUCANIA 20.30 Savoy Beach HotelPresentazione del libro di Luciano De Crescenzo “Socrate e compagnia bella”

10 CASERTA “TERRA DI LAVORO” 13.30 Jolly HotelDott. Sebastiano Ruggiero: La Comunicazione ovvero “L’arte del parlare”

10 CASTROVILLARI – POLLINO “I PULINIT” La nativita’ nelle manifestazioni artistiche del territorio. Relazione del socio Enrico Zicari

10 REGGIO CALABRIA 20.00 Sede del Club Conviviale di Natale

10SAN MARCO ARGENTANO VALLE DELL’ESARO - CENTENARIO

20.30 Hotel Don Carlo Caminetto sul “vino”

10 SORRENTO 19,00 Hotel Hilton Sorrento Palace - Sorrento Riunione al caminetto e Consiglio Direttivo

10 NAPOLI POSILLIPO 11.30 Istituto Mazzini, via Massimo StanzionePremio Parthenope, giovani talenti pe la città, presentazione del libro “Il Canto di Parthenope”

11 OTTAVIANO 20.00Ristorante Fiood e Relax Pupatella Somma Ves.

Relazione del socio Michelangelo Ambrosio EDG

11 RENDE 20.00 Hotel Executive, Rende “Il Natale: storia, tradizione, significato e messaggio” rel. Don Giacomo Tuoto

��

Programmi dei Club

11 SANTA SEVERINA 19.30 Castello di Santa Severina Le nuove Generazioni e la Famiglia Rotariana

12 AMANTEA Teatro di beneficenza

12 AVELLINO EST “CENTENARIO” 19.30 Ristorante Villa Regina Grottaminarda Festa degli Auguri

12 CASTROVILLARI – POLLINO “I PULINIT” Auguri di Natale con il Governatore

12 CIRO’ MARINA “TERRA DEGLI ENOTRI” 20.00 Hotel “Il Gabbiano” Cirò Marina Auguri di Natale

12 FLORENSE DI SAN GIOVANNI IN FIORE 18.30 Abbazia Florense Concerto di Natale

12 RIVIERA DEI CEDRI 20.30 Comune di Scalea Storie e Rivoluzioni

13 CATANZARO Locride - Piana di Gioia Tauro Gita sociale pre-natalizia

13 CAVA DEI TIRRENI 18.00 Hotel Victoria Tombolata di beneficenza

13 FLORENSE DI SAN GIOVANNI IN FIORE 13.00 Dino’s Hotel Conviviale degli Auguri

14 NAPOLI NORD 20.30 Hotel ExcelsiorI Consoci Luigi Battistelli, Vittorio Brun e Lino Marzella presenteranno ai Soci i progetti del Club.

14 REGGIO CALABRIA SUD “PARALLELO 38” 19.30 Sede del Club I Gruppi rotariani comunitari (GROC), Relatore: Avv. Nunzio Raimondi

14 SALERNO 20.30 Casino Sociale Festa degli auguri

14 NAPOLI POSILLIPO 20.30 Hotel S. Lucia“L’uomo che inventò il denaro…e morì povero” conversazione del socio Pietro Paolo Chirico

15 CATANZARO 19.00 Saletta del Guglielmo HotelGruppi comunitari rotariani: un aiuto all’azione del Cluz, relazione di Nunzio Raimondi

15 COSENZA 20.30 Hotel Executive, Rende La formazione e l’informazione rotariana nei programmi di assiduità ed affiatamento del club Relatore : Sergio Chiatto

15 ERCOLANO CENTENARIO 20.30 Miglio D’Oro Park Hotel “DA UNA VILLA ROMANA DEL SUBURBIO DI POMPEI AL LOUVRE DI PARIGI: IL TESORO DI BOSCOREALE ED IL SUO SCOPRITORE”. Rel. Dr. Angelandrea Casale

15 NAPOLI 20.30 Hotel RoyalFesta degli Auguri di Natale Concorso musicale dei giovanissimi musicisti A cura della prof.ssa Maria Sbeglia

15 PALMI 19.00 Grand Hotel “Stella Maris” - Palmi Giuseppe Naccari intratterrà su “Natuzza Evolo”

16 CASERTA “TERRA DI LAVORO” 20.25 Grand Hotel Vanvitelli Festa degli Auguri

16 SALERNO DUOMO 20.00 Casino Sociale Cena degli Auguri, con l’intervento dell’Orchestra Iuvenilia Corda

16 SALERNO NORD DEI DUE PRINCIPATI 20.30 Hotel dei Principati - Lancusi Organizzazione del Forum distrettuale “ Giovani e Meritocrazia”

17 NAPOLI OVEST 20.00 Hotel ExcelsiorFesta degli Auguri con la partecipazione del cantante Gianni Conte accompagnato al pianoforte dalla socia Maria Sbeglia

17 POMPEI OPLONTI “VESUVIO EST” 20.00 Villa Balke Torre del Greco Festa degli Auguri

18 CASTELLAMARE DI STABIA 20.30 Hotel Stabia Festa degli Auguri

18 FLORENSE DI SAN GIOVANNI IN FIORE 13.00 Futura Park Convegno di oncologia

18 NAPOLI NORD-EST 20.15 Albergo Vesuvio Conviviale c.c. - Festa degli auguri

18 OTTAVIANO 20:ooCastello di Santa Caterina - Pollena Trocchia

Festa degli Auguri

18 REGGIO CALABRIA SUD “PARALLELO 38” 20.00 Grand Hotel de la Ville C0nviviale per gli auguri natalizi

18 RENDE 20.00 Hotel Executive, Rende Festa degli Auguri

18 SALERNO NORD EST “VALLE DEL PICENTINO” 20.30 Mediterranea Hotel Festa degli Auguri

19 CATANZARO Conviviale natalizia

19 CAVA DEI TIRRENI 19.00 Hotel Victoria Festa degli Auguri

19 NICOTERA MEDMA 20.00Ristorante “La Rosa dei Venti” - San Ferdinando

Cena degli Auguri

��

A cura di Nunziante Di Filippo, Michele Galderisi, Francesco Occhiuto

19 PALMI 20.30 Grand Hotel Stella Maris Festa degli Auguri

19 PAOLA “MEDIO TIRRENO COSENTINO” Concerto di Natale

19PETILIA POLICASTRO “VALLE DEL TACINA” CENTENARIO

17.00 Biblioteca Comunale Petilia Policastro Asta della solidarietà

19 REVENTINO Festa degli Auguri

19SAN MARCO ARGENTANO VALLE DELL’ESARO - CENTENARIO

20.30 Hotel Don Carlo Conviviale di Natale

19 SANTA SEVERINA 20.30 Best West - Crotone Conviviale di Natale

19 SORRENTO 20,30 Hotel Hilton Sorrento Palace - Sorrento Festa degli Auguri

19 SOVERATO 20.30 Da definire Conviviale per lo scambio degli auguri

19 TROPEA 20.00 Sede del Club Festa degli Auguri

19 VIBO VALENTIA 20.00 Hotel 501 - Vibo Valentia Cena degli Auguri

19 PAESTUM CENTENARIO - VALLO DELLA LUCANIA 20.30 Savoy Beach Hotel Festa degli Auguri e tombolata di beneficenza

20 CIRO’ MARINA “TERRA DEGLI ENOTRI” Pomeriggio Rotariano: Tombolata all’insegna della solidarietà

20 COSENZA 11.00 Chiesa di S. Francesco d’Assisi S. Messa e pranzo con i poveri

20 TREBISACCE “ALTO JONIO COSENTINO” 20.00 Castello di Roseto Capo SpulicoConviviale di Natale con l’intervento del Governatore Ciccio Socievole e del PDG Sandro Marotta

21 AMANTEA 20.00 Ristorante La Tonnara Conviviale degli Auguri

21 NAPOLI CASTEL DELL’OVO 20.30 Hotel S. Francesco al Monte Cena degli Auguri

21 NAPOLI NORD 20.00 Hotel Excelsior Festa degli Auguri

21 SALERNO EST - SALERNO NORD DUE PRINCIPATI 20.30 Grand Hotel Salerno Festa

21 SALERNO NORD EST “VALLE DEL PICENTINO” 18.45 Chiesa S. Maria delle Grazie Messa di Natale

21 NAPOLI POSILLIPO 20.30 Hotel S. Lucia Festa degli Auguri

22 ALTO CASERTANO PIEDIMONTE MATESE 20.00 Ristorante “Lo Scialatiello”Festa degli Auguri Dalla Stella Cometa alle stelle di Loredana Vetere, astrofisica

22 COSENZA NORD 20.00 Hotel Executive, Rende Conviviale di Natale

22 ERCOLANO CENTENARIO 19.00 Villa Campolieto - Ercolano Visita alla mostra presepiale guidata dall’Arch. Paolo Romanello

22 ERCOLANO CENTENARIO 20.30 Miglio D’Oro Park Hotel Cena degli Auguri

22 NAPOLI 13.30 Hotel Royal Tavola rotariana

22PETILIA POLICASTRO “VALLE DEL TACINA” CENTENARIO

20.00Ristorante “La Favola Antica” Petilia Policastro

Conviviale di Natale

27 CASTELLAMARE DI STABIA 10.30 Villa Campolieto - Ercolano Visita alla mostra dei presepi

27 CASTROVILLARI – POLLINO “I PULINIT” Tombolata di Solidarieta’ unitamente ai Clubs Kiwanis e Lyons.

27 FLORENSE DI SAN GIOVANNI IN FIORE 16.00 Navatella Abbazia Florense Asta do solidarietà

28 NAPOLI NORD 20.30 Hotel Excelsior Tavola rotariana

28SALERNO - SALERNO DUOMO - SALERNO EST - SALERNO NORD DUE PRINCIPATI - SALERNO NORD EST VALLE DEL PICENTINO

20.00 Chiesa di S. BenedettoConcerto del violinista Fabrizio Falasca e della pianista Patrizia Paolillo per favorire la raccolta di fondi per il programma “PolioPlus”

29 SORRENTO 20,30 Hotel Hilton Sorrento Palace - Sorrento Concerto di Fine Anno con Conviviale a Buffet a seguire

��

Del Vaglio