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D Liceo Linguistico – Liceo Scientifico – Liceo Scientifico delle Scienze Applicate – Liceo Scientifico Sportivo Istituto Tecnico: Amministrazione Finanza e Marketing – Relazioni Internazionali – Informatica e Telecomunicazioni Via Roma, 77/A - 50012 Bagno a Ripoli (FI) Tel 055 630087 / 6510107 Fax 055 630138 Cod. fisc. 94219850487 www.gobettivolta.gov.it [email protected] [email protected] [email protected] DOC E/26g Rev.00 del 30/04/2015 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2016 - 2017 CLASSE QUINTA SEZIONE A IT INDIRIZZO TECNICO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI ARTICOLAZIONE INFORMATICA

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D Liceo Linguistico – Liceo Scientifico – Liceo Scientifico delle Scienze Applicate – Liceo Scientifico Sportivo Istituto Tecnico: Amministrazione Finanza e Marketing – Relazioni Internazionali – Informatica e Telecomunicazioni Via Roma, 77/A - 50012 Bagno a Ripoli (FI) Tel 055 630087 / 6510107 Fax 055 630138 Cod. fisc. 94219850487 www.gobettivolta.gov.it [email protected] [email protected] [email protected]

DOC E/26g Rev.00 del 30/04/2015

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2016 - 2017 CLASSE QUINTA SEZIONE A IT INDIRIZZO TECNICO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI ARTICOLAZIONE INFORMATICA

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ELENCO CANDIDATI Classe V Ait A. s. 2016-2017 CANDIDATI 1. BARTOLINI 2. BENDONI 3. BICA 4. BRIGANDI' 5. CIAMPI 6. CIARDI 7. FOCARDI 8. LIPPI 9. MACCONI 10. MARADEI 11. PAPA 12. PELACCHI 13. ZACCHI Per le informazioni relative ad eventuali alunni con Bisogni Educativi Speciali si rimanda alla documentazione riservata depositata presso la segreteria dell'Istituto. Anno scolastico Classe/sezione Studenti inseriti Totale alunni Esito scrutinio finale - terzo 2014-2015 3 AIT Interni: 13 Ripetenti: 2 Dal Liceo Scientifico: 1 (poi ritirato) 16 ammessi 12 non ammessi 3 ritirati 1 - quarto 2015-2016 4 AIT Interni: 12 Ripetenti: 2 14 ammessi 13 non ammessi 1 ritirati 0 - quinto 2016-2017 5 AIT Interni 13 13 ritirati 0

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Il consiglio di classe, nella componente dei docenti, è risultato nel corso del triennio come di seguito indicato: ISTITUTO TECNICO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI ARTICOLAZIONE INFORMATICA Materia Terza Quarta Quinta NOME DOCENTE NOME DOCENTE NOME DOCENTE Lingua e Letteratura Italiana Fabio TONIONI Fabio TONIONI Fabio TONIONI Lingua e Cultura Inglese Valentina SANT'ANGELO Andrea TARANTOLA Fabrizio VIVOLI Storia Fabio TONIONI Fabio TONIONI Fabio TONIONI Matematica Nazario RENZONI Nazario RENZONI Nazario RENZONI Informatica Giuseppe GUARASCIO Giuseppe GUARASCIO Giuseppe GUARASCIO Mauro ANGIONI Mauro ANGIONI Mauro ANGIONI Telecomunicazioni Franco LANCIANO Franco LANCIANO Luciano BOCCI Luciano BOCCI Sistemi e Reti Elena DI CAPRIO Andrea CELESTINO Daniela BATTAGLINO Cristiano NESTI Gennaro D’ANDRETTA Gennaro D’ANDRETTA Tecnologie Progettazione di Sistemi Informatici e di Telecomunicazioni Andrea CELESTINO Daniela BATTAGLINO Andrea ANACLETO Salvatore TALIENTO Gennaro D’ANDRETTA Mauro ANGIONI Gestione Progetto, Organizzazione di Impresa Andrea ANACLETO Gennaro D’ANDRETTA Scienze Motorie Uberto GATTI Uberto GATTI Uberto GATTI Religione Cattolica Angela LAMIA Marco CARRARESI Pietro FERRISI Sostegno Scilla CECCARELLI Scilla CECCARELLI Scilla CECCARELLI Sostegno Franco CAMILLI Maria Rosa PELLE Maria Rosa PELLE Sostegno Franco CAMILLI Maria Chiara BAROCCHI

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CARATTERISTICHE DELLA CLASSE La classe presenta livelli differenziati, con pochi elementi di spicco che hanno sostanzialmente raggiunto gli obiettivi in tutte le discipline ed altri molto deboli che conservano lacune, anche profonde, degli anni precedenti e continuano ad avere problemi sia sui contenuti sia nei metodi. Ad esclusione delle lezioni di Scienze Motorie - durante le quali la classe ha tenuto un comportamento esemplare, raggiungendo buoni risultati sul piano delle competenze e mostrando un'ottima relazione interpersonale tra gli alunni - la partecipazione all'attività didattica è stata non sempre soddisfacente, spesso viziata da una certa passività e con un interesse discontinuo. Inoltre, non tutta la classe ha maturato, nel corso dell’anno scolastico, la consapevolezza della necessità di raggiungere attraverso un impegno costante un’adeguata preparazione per l’esame di stato. L'approfondimento e la rielaborazione personali - sostanzialmente lo studio a casa - non sono stati pertanto adeguati con una sottovalutazione del livello di approfondimento necessario in relazione ai vari temi trattati nelle diverse discipline. In quest'ottica, le attività laboratoriali sono risultate le più gradite ed efficaci, non solo come momento di verifica delle conoscenze, ma anche e soprattutto come modalità principale di apprendimento. La rielaborazione astratta e l’esercitazione all’esposizione orale e/o scritta sono invece da consolidare mentre per alcuni studenti proprio l’esposizione rimane una debolezza generalizzata. E' inoltre opportuno segnalare che l’attività didattica in Inglese è stata penalizzata dal ritardo nella nomina dei docenti e da un calendario scolastico particolarmente penalizzante, che ha fatto perdere molte ore di lezione. Per cui il programma svolto e l’apprendimento degli argomenti ne hanno risentito. Nonostante la già citata passività, la disciplina è sempre stata buona anche se alcuni studenti, ed uno in particolare, hanno fatto molte assenze.

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DESCRIZIONE SINTETICA DELLE SIMULAZIONI DELLE PROVE DI ESAME TIPO PROVA DATA DURATA MATERIE I PROVA 15 maggio 2017 5 ore Italiano II PROVA 16 maggio 2017 5 ore Informatica III PROVA TIPOLOGIA B 3 quesiti x 4 discipline 3 marzo 2017 ore: 2 ½ 1. Inglese, 2. Matematica, 3. Sistemi, 4. Tecnologie. III PROVA TIPOLOGIA B 3 quesiti x 4 discipline 21 aprile 2017 ore: 2 ½ 1. Inglese, 2. Matematica, 3. Sistemi, 4. Gestione. Si allegano: All. 1 - le griglie di valutazione per la Prima, Seconda e Terza Prova utilizzate dal consiglio di classe per la correzione delle simulazioni effettuate; griglia proposta per il colloquio. All. 2 – i testi delle prove di simulazione effettuate prima del 15 maggio. All. 3 – Percorsi formativi disciplinari

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ATTIVITA’ CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI Vengono di seguito riportate le attività progettuali più significative sul piano culturale, praticate nel corso del triennio dall’intera classe e/o da gruppi di studenti e/o da singoli alunni. TERZA Attività Per tutta la classe Per gruppi USCITE “The Imitation game”: film PROGETTI • “Celebrazioni del 10 dicembre sui diritti umani” • “Educazione alla salute: conoscere e prevenire l’AIDS.” • Il quotidiano in classe. • Lezione spettacolo sul Decameron di Boccaccio. • Giornata della memoria • Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, visione del film “Sta per piovere” di Haider Rashid, con la partecipazione del protagonista Lorenzo Baglioni VIAGGI ISTRUZIONE/ STAGE/ SCAMBI PLURIDISCIPLINARI QUARTA Attività Per tutta la classe Per gruppi USCITE “Robot amico o nemico”: conferenza sull’intelligenza artificiale PROGETTI • “Quotidiano in classe” • “Educazione alla salute: prevenzione primaria della salute mentale". • “Alternanza scuola-lavoro” • Giornata della memoria. • Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. VIAGGI ISTRUZIONE/ STAGE/ SCAMBI ORIENTAMENTO • Questionario “Alma Orientati” • Effettuazione del test d’ingresso dell’Università di Firenze • “Coderdojo”: Bica, Ciardi PLURIDISCIPLINARI

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QUINTA Attività Per tutta la classe Per gruppi USCITE Teatro: � “La diagonale di Cantor” � “Giornata della memoria: Che non abbiano fine mai…” “Passeggiata della Resistenza” località Pian dell’Albero Video - conferenza sulla legalità: “Che cos’è la giustizia” con G. Colombo. PROGETTI • “Educazione alla salute: donazione del sangue e volontariato.”

• “Certificazioni Oracle” • “Educazione alla legalità” • Alternanza scuola-lavoro Alternanza scuola-lavoro: partecipazione agli Open Day VIAGGI ISTRUZIONE/ STAGE/ SCAMBI Barcellona: sei giorni ORIENTAMENTO Compilazione del questionario Alma Diploma University Lab e Campus Lab “Giorni da matricola” PLURIDISCIPLINARI CLIL • Matematica

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VALUTAZIONE (dal P.O.F.2016-2017) Modalità, criteri, voti Il Collegio dei docenti stabilisce i criteri generali di valutazione dell’efficacia della programmazione educativa e didattica e quelli di promozione o non promozione degli studenti. Esso è consapevole che la valutazione non è un atto unilaterale e separato da qualsiasi contesto, ma è parte integrante del rapporto educativo e didattico, che implica l’interazione tra chi insegna e chi impara. La valutazione degli studenti, pertanto: - è parte della programmazione didattica; - è elemento fondato su criteri omogenei in ordine agli obiettivi formativi e culturali da raggiungere. Per questo motivo, il provvedimento di promozione, non promozione o sospensione del giudizio alla fine dell’anno scolastico, attesta il raggiungimento degli obiettivi e lo svolgimento dei percorsi idonei ad una più agevole prosecuzione degli studi. Modalità e criteri per la valutazione di fine anno scolastico 1. Per le classi dalla prima alla quarta, il Consiglio di classe, a fine anno valuta se lo studente abbia acquisito conoscenze e competenze che gli consentano di proseguire senza difficoltà nella classe successiva. 2. Nel complesso del ciclo di studi tutte le materie concorrono alla formazione culturale e personale dello stu-dente. 3. Per tutte le classi, vengono considerati prioritari gli elementi relativi al profitto scolastico che derivano dalla proposta di voto di ogni docente. Al voto sintetico espresso dal docente concorrono: 4. Il docente utilizza, in linea di massima, la seguente scala di riferimento per l’attribuzione dei voti: la MISURAZIONE delle verifiche effettuate relativamente ai requisiti cognitivi di: - comprensione - riconoscimento di linguaggi e strumenti di acquisizione dei contenuti; - produzione - uso di linguaggi e strumenti in considerazione anche dell’ampiezza, completezza e correttezza dell’elaborato; - organizzazione - capacità di controllo logico e progettuale del proprio lavoro e capacità di contributi pertinenti e personali. la VALUTAZIONE di: - progressione dell’apprendimento; - autonomia, come capacità di organizzazione del proprio lavoro; - partecipazione ed impegno nelle specifiche attività didattiche. e

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SCALA DI RIFERIMENTO PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI GIUDIZIO DESCRIZIONE VOTO in decimi NEGATIVO Competenze per niente rispondenti agli obiettivi prefissati; conoscenze non misurabili. 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE Competenze non rispondenti agli obiettivi prefissati; conoscenze confuse e frammentarie. 4 INSUFFICIENTE Competenze parzialmente rispondenti agli obiettivi prefissati; conoscenze superficiali e generiche; espressione con qualche errore e poco chiara. 5 SUFFICIENTE Competenze rispondenti agli obiettivi prefissati; conoscenze essenziali; espressione con imprecisioni, ma chiara; 6 DISCRETO Competenze pienamente rispondenti agli obiettivi prefissati; conoscenze precise; espressione chiara. 7 BUONO Competenze soddisfacenti e rispondenti agli obiettivi prefissati; conoscenze sicure e ampie; espressione appropriata e fluida. 8 OTTIMO Competenze pienamente soddisfacenti e rispondenti agli obiettivi prefissati; conoscenze ampie e approfondite; espressione fluida, appropriata, brillante; originalità e contributi personali. 9 - 10

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In ogni caso il Consiglio di classe può tener conto: • degli effettivi apporti formativi e culturali che la scuola ha potuto fornire, • delle risposte dello studente relativamente al rendimento scolastico, all’impegno nello studio ed alla partecipazione alle iniziative didattiche e formative; • delle fondate possibilità che lo studente consegua gli obiettivi nel tempo rimanente del ciclo, attraverso ulteriori e specifiche sollecitazioni della scuola; • dell’incidenza delle materie di indirizzo per la definizione di conoscenze e competenze fondamentali ri-guardanti lo specifico profilo professionale Il Consiglio di classe considera, quando ve ne sia la necessità, tutti gli elementi, anche non strettamente scolastici, che “possono” aver incidenza sul rendimento scolastico. 5. Per le classi dalla prima alla quarta, secondo le disposizioni vigenti (decreti ministeriali 42 e 80 del 2007, O.M. del 5/11) in occasione degli scrutini finali, il Consiglio di classe, in base al numero e alla tipologia delle eventuali insufficienze, delibera: a) La promozione alla classe successiva quando gli allievi presentano la sufficienza (6/10) in ciascuna disciplina b) La non promozione alla classe successiva degli alunni i quali, pur avendo usufruito delle opportunità di recupero offerte dall’Istituzione scolastica, � abbiano ottenuto al termine dell’a.s. il giudizio di “ netta insufficienza” in più discipline; � abbiano rivelato ancora gravi carenze sia nell’apprendimento delle conoscenze di base (i con-tenuti e le abilità fondamentali indicati nella programmazione di ogni docente), sia nell’acquisizione di un metodo di studio per procedere autonomamente sulla strada di un recu-pero in tempi brevi; � non siano, quindi, in grado di poter frequentare con una minima possibilità di successo la clas-se successiva considerata la gravità delle lacune; � non abbiano partecipato con convinzione al dialogo educativo. Gli esiti ottenuti potranno dar luogo anche ad un riorientamento da parte del Consiglio di classe verso un indirizzo di studi più idoneo alle attitudini dello studente. c) la sospensione del giudizio nel caso sia possibile per gli studenti raggiungere obiettivi formativi/contenutistici nelle varie discipline prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo (insufficienze recuperabili in tempi brevi). Il Consiglio informerà la famiglia relativamente ai voti proposti nelle materie risultate insufficienti e su: 1) natura delle carenze (comprensione-produzione-organizzazione-autonomia-impegno); 2) attività di recupero proposta dalla scuola; 3) modalità e tempi della verifica per il superamento del debito assegnato.

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CRITERI PER L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO Per le classi quinte, il Consiglio di classe, in piena autonomia deciderà se ammettere all’esame di stato gli alunni per i quali i docenti presentino proposte di voto non sufficienti, valutando complessivamente l’impegno dell’alunno, la qualità del percorso formativo che lo studente ha compiuto nel suo insieme e nell’intero anno scolastico corrente, e quindi la possibilità che lo studente possa comunque affrontare positivamente l’esame. Per la valutazione delle simulazioni delle prove scritte dell’Esame di Stato si utilizza la seguente tabella: TABELLA DI CONVERSIONE VOTI IN DECIMI – VOTI IN QUINDICESIMI Voto in decimi Voto in quindicesimi 1 - 3 1 - 4 3,5 5 4 6 4,5 7 5 8 5,5 9 6 10 6,5 11 7 12 7,5 13 8 - 8,5 14 9 - 10 15 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Ai sensi del Decreto 16 gennaio 2009, n. 5 del MIUR, il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei com-portamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell’anno. Inoltre la valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio com-plessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In par-ticolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul com-portamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realiz-zati dallo studente nel corso dell’anno. La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi. I criteri per l’attribuzione del voto di condotta sono i seguenti:

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10 Frequenza Regolare Puntualità Pieno rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica Rispetto del regolamento Condivisione e assunzione di responsabilità nei diversi momenti della vita scolastica Partecipazione all’attività didattica Ruolo propositivo e/o attivo sostenuto da particolare interesse 9 Frequenza Regolare Puntualità Pieno rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica Rispetto del regolamento Condivisione e assunzione di responsabilità nei diversi momenti della vita scolastica Partecipazione alla attività didattica Ruolo attivo sostenuto da interesse 8 Frequenza Sostanzialmente regolare Puntualità Sostanziale rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica Rispetto del regolamento Osservanza sostanziale delle regole della vita scolastica Partecipazione alla attività didattica Atteggiamento prevalentemente responsabile 7 Frequenza Non sempre regolare Puntualità Discontinuo rispetto degli orari e/o delle consegne nella attività scolastica Rispetto del regolamento Episodi di mancata applicazione delle regole delle vita scolastica Partecipazione alla attività didattica Atteggiamento poco responsabile, eventualmente già segnalato su registro di classe 6 Frequenza Assenze strategiche Puntualità Mancato rispetto degli orari e/o delle consegne nella attività scolastica Rispetto del regolamento Violazioni delle regole delle vita scolastica o segnalate da rapporti sul registro di classe o sanzionate da provvedimenti disciplinari del C.d.C. Partecipazione alla attività didattica Atteggiamento passivo, disinteresse e/o episodi di disturbo nella attività didattica 5 In presenza di comportamenti di particolare gravità per i quali siano previste sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto) e quando nel corso dell’anno l’alunno sia stato destinatario di almeno una di tali sanzioni disciplinari e, successivamente, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione. Nella valutazione del trimestre il cinque in condotta potrà essere attribuito anche in presenza di sospensioni inferiori ai quindici giorni se opportunamente motivate dal C.d.C.

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IL SISTEMA DEI CREDITI I anno II anno III anno M = 6 3-4 3-4 4-5 6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6 7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7 8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 Il credito scolastico è un punteggio che viene attribuito dai Consigli di classe, nello scrutinio finale delle classi terza, quarta e quinta, ad ogni alunno promosso tenendo conto del: - grado di preparazione complessiva, con riguardo al profitto conseguito nelle varie discipline; - assiduità della frequenza scolastica; - interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo, - partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate nell’ambito scolastico; - esistenza di crediti formativi esterni. * Il punteggio viene attribuito in base alla tabella sotto indicata. Non viene attribuito alcun punteggio per gli anni in cui l’alunno non consegue la promozione. La somma dei punteggi ottenuti negli ultimi tre anni (25 è il massimo dei punti attribuibili), costituisce un credito scolastico che si aggiunge ai punteggi ottenuti nelle prove scritte ed orali di esame per formare il voto finale in centesimi. Per aspirare alla lode nell’esame di Stato è necessario avere il credito massimo e nessun voto inferiore ad otto decimi per ogni anno del triennio.

* il credito formativo Il credito formativo consiste in una “qualificata esperienza” acquisita fuori della scuola in ambiti della società civile relativi ad attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport. L’esperienza deve essere documentata da parte degli enti o associazioni presso i quali è stata effettuata. I Consigli di classe, sulla base dei criteri deliberati dal Collegio dei docenti in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri del corso di studio, valutano se riconoscere il credito formativo presentato nell’attribuzione del punteggio complessivo del credito scolastico, che comunque non può eccedere la fascia individuata in base alla media dei voti (vedi tabella sotto riportata) Criteri per l’attribuzione del credito formativo: sono valutabili le esperienze artistiche e culturali strutturate come corsi di lingue, di grafica, di musica ecc. corsi di formazione professionale esperienze di lavoro significative esperienze nell’ambito delle associazioni del terzo settore sport a livello agonistico

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NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e all’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Indicazioni date dal Collegio Docenti ai Consigli di classe per l’attribuzione del credito: Se la media dei voti è uguale o superiore allo 0,5 si attribuisce il credito più alto della fascia • Se la media dei voti è inferiore a 0,5 si può attribuire il punteggio massimo della fascia se vi sono almeno due elementi positivi tra i seguenti: • assiduità nella frequenza, • partecipazione al dialogo educativo, • partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola, • crediti formativi esterni. si attribuisce il punteggio minimo di fascia allo studente ammesso all’esame di stato a maggioranza si attribuisce il punteggio minimo di fascia, nel caso di promozione alla IV o V, allo studente che a giu-gno ha avuto la sospensione di giudizio in due o più materie. N.B. sono da considerarsi attività complementari ed integrative:

• l’insegnamento della religione cattolica • l’insegnamento della materia alternativa • studio aggiuntivo di una disciplina o potenziamento disciplinare • il Centro sportivo scolastico • tutte le attività extracurriculari organizzate dalla scuola che il c.d.c. considera rilevanti per il loro impe-gno orario • attività di tutoraggio agli alunni

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NORMATIVA SULLE ASSENZE AI FINI DELLA VALUTAZIONE Limite massimo delle assenze per la valutazione. L'art. 14, co. 7, del DPR 122/09 recita: "A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell'anno scolastico ... omissis ... è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato." Il Collegio Docenti, nella seduta del 27/11/2012, ha deliberato quanto segue: il limite massimo delle assenze sarà calcolato aggiungendo ai 50 giorni (un quarto del monte orario annu-ale curricolare) anche un quarto dell'orario delle attività extracurricolari frequentate dall'alunno; in casi eccezionali, è prevista una motivata e straordinaria deroga al suddetto limite, purché tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Sono da considerarsi deroghe in caso di superamento del limite massimo delle ore di assenza nell'anno scolastico: A) gravi motivi di salute; 1.5 terapie e/o cure programmate; 1.6 donazioni di sangue; 1.7 partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI; 1.8 adesione a confessioni religiose per le quali esistano specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo; 1.9 assenze per gravissimi ed eccezionali motivi personali e/o familiari (lutti, malattie, gravi impedimenti tempestivamente comunicati ). La famiglia dovrà, in questi casi, presentare domanda di deroga, tramite il modello presente nel sito dell'Istituto, allegando la documentazione relativa. In questa classe ci sono due alunni che hanno presentato regolare certificazione medica atta a giustificare il superamento del numero delle entrate in ritardo permesse durante l’anno e anche l’elevato numero di assenze . Tali certificazioni sono agli atti. ATTIVITA’ DI RECUPERO, SOSTEGNO, INTEGRAZIONE (dal P.O.F. 2016-2017) Nel corso del triennio sono stati effettuate attività di sostegno, recupero e integrazione come: corsi di recupero, sportelli, S.O.S. ecc. ATTIVITA’ DI RECUPERO Per gli alunni in difficoltà nel corso dell’anno si realizzano varie attività di recupero e di consolidamento: • interventi di recupero effettuati nel corso di tutto l’anno, quando ve ne sia la necessità, con l’affiancamento di un docente al docente curricolare e la possibilità di dividere la classe in gruppi di livello; • interventi di recupero, organizzati nei periodi successivi agli scrutini del trimestre e del pentamestre; • pausa didattica (PAD), nella prima settimana del pentamestre: le lezioni di tutte le discipline sono in-centrate sulla revisione dei contenuti svolti; • sportelli didattici tenuti dai docenti dell’Istituto, ai quali gli studenti possono rivolgersi, su prenotazione, per chiarimenti, spiegazioni riguardanti gli aspetti teorici e applicativi; • interventi di emergenza (SOS), che consistono in ore di sostegno pomeridiano decisi dal docente delle classe in accordo con i propri studenti in caso di esigenze particolari. In seguito al Decreto Ministeriale n. 80 del 3 ottobre 2007/O.M. 6 novembre 2007 sulle attività di recupero da attuarsi nel corso dell’anno scolastico l’Istituto ha elaborato un piano annuale.

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Periodo Descrizione intervento Destinatari In tutto l’anno scolastico S.O.S. : interventi di sostegno effettuati dal docente delle classe in accordo con i propri studenti Singoli studenti (con un minimo di 3) Ottobre/Novembre Interventi di recupero classi prime nelle discipline di area comune Alunni segnalati dai docenti Novembre/Dicembre Aprile/Maggio Sportelli: alcuni docenti saranno disponibili in orari e giorni programmati per interventi di sostegno in alcune discipline Singoli studenti che lo richiedono, con un minimo di 5 alunni Ultima settimana del trimestre e prima settimana del pentamestre P.A.D. - Attività di recupero in tutte le discipline in orario ordinario con sospensione temporanea dello svolgimento regolare del programma e l’attivazione di opportune operazioni di revisione e ripasso. Tutte le classi Gennaio/Febbraio Interventi di recupero sulle discipline con maggiori carenze e caratterizzanti l’indirizzo Studenti indicati dai consigli di classe Metà Febbraio Prove di verifica per tutte le discipline in cui si sono registrate insufficienze nella pagella del trimestre. Le prove possono essere effettuate anche in orario pomeridiano. Studenti con insufficienze nella pagella del trimestre Fine Giugno – Luglio Sono attivati in alcune discipline interventi di recupero, che serviranno ad indicare agli studenti strumenti, metodo ed obiettivi del percorso di recupero estivo. Le famiglie possono, dandone comunicazione scritta, non avvalersi dei corsi di recupero. Studenti con sospensione del giudizio Gli studenti si sottopongono alle verifiche programmate prima dell’inizio del successivo anno scolastico. In base alle verifiche finali, oltre che ai risultati dell’intero anno scolastico il Consiglio di classe riaprendo lo scrutinio deciderà l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva e l’assegnazione del credito (per le classi del triennio).

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IL CONSIGLIO DI CLASSE ISTITUTO TECNICO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI ARTICOLAZIONE INFORMATICA DISCIPLINE DOCENTI FIRMA Lingua e Letteratura Italiana Prof. Fabio Tonioni Lingua e Cultura Inglese Prof. Fabrizio Vivoli Storia Prof. Fabio Tonioni Matematica Prof. Nazario Renzoni Informatica Prof. Giuseppe Guarascio Prof. Mauro Angioni Sistemi e Reti Prof.ssa Daniela Battaglino Prof. Gennaro D’Andretta Tecnologie Progettazione di Sistemi Informatici e di Telecomunicazioni Prof. Andrea Anacleto Prof. Mauro Angioni Gestione Progetto, Organizzazione di Impresa Prof. Andrea Anacleto Scienze Motorie e Sportive Prof. Uberto Gatti Religione Cattolica Prof. Pietro Ferrisi Sostegno Prof.ssa Scilla CECCARELLI Sostegno Prof.ssa Maria Rosa PELLE Sostegno Prof.ssa Maria Chiara BAROCCHI Data 5 maggio 2017 IL COORDINATORE IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Nazario Renzoni Prof.ssa Clara Pistolesi ……………………………………………….. ……………………………………………………..

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Allegati 1 – Le griglie di valutazione per la Prima, Seconda e Terza Prova utilizzate dal consiglio di classe per la correzione delle simulazioni effettuate

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA – ITALIANO CANDIDATO/A ______________________________________ CLASSE ______________ Indicatori Descrittori Grav. Insuff. Insuff. Suffic. Buono Ottimo Punteggio attribuito Adeguatezza Da 0.5 a 2.5 -Aderenza alla consegna - Pertinenza all’argomento - Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta 0.5 1 1.5 2 2.5 Caratteristiche del contenuto Da 1 a 5 Comprensione, analisi e interpretazione del testo (tip. A) ---------------------------------- Comprensione dei materiali e loro utilizzo efficace; capacità di argomentare (tip. B) ------------------------------------ Coerente esposizione delle proprie conoscenze e capacità di contestualizzare ed argomentare (tip. C e D) ------------------------------------ Presenza di contributi personali, originali; giudizi critici e/o creativi (tutte le tipologie) 1,5 2,5 3,5 4,5 5

Organizzazione del contenuto - Articolazione chiara e ordinata del testo - Equilibrio tra le parti - Coerenza e coesione 1,5 2 2.5 3,5 4 Correttezza ortografica, morfosintatti- ca, lessico e stile da 1 a 3.5 - Correttezza ortografica - Uso dei connettivi - Correttezza morfosintat- tica - Uso della punteggiatura - Lessico - Registro adeguato alla tipologia testuale 1 2 2.5 3 3.5 TOT. PUNTEGGIO ………../15 LA COMMISSIONE IL/LA PRESIDENTE

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA (proposta) INFORMATICA INDICATORI PUNTI VALUTAZIONE A. CORRETTEZZA MORFOSINTATTICA e/o UTILIZZO DEL LESSICO SPECIFICO non corretto parzialmente corretto corretto corretto ed efficace 1 2 3 4 A _____ B. CONOSCENZE E CONTENUTI nullo/gravemente lacunoso insufficiente parziale accettabile completo completo e ricco di spunti 1 2 3 4 5 6 B _____ C. PERTINENZA DELL’ARGOMENTO non pertinente non del tutto pertinente pertinente 1 2 3 C_____ D. CAPACITÁ DI SINTESI incerta adeguata 1 2 D_____ TOTALE PUNTI ________________________ UNANIMITA’ MAGGIORANZA Data ……………………………... Il Presidente ……………………………... I componenti della Commissione Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………...

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA (proposta): tutte le tipologie Espressa in quindicesimi Indicatori Giudizi Punti previsti Punti proposti Padronanza dei con-tenuti e aderenza alle specifiche richieste Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 1-2 3-4 5 6 7 A) Competenza espres-siva proprietà lessi-cale, uso di termino-logie e rappresenta-zioni specifiche. Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 1 2 3 4 5 B) Capacità di argo-mentazione e riela-borazione critica Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 1 1.5 2 2,5 3 C) Somma (A + B+ C) = ………………………………... Punteggio totale ………………………………… UNANIMITA’ MAGGIORANZA Data ……………………………... Il Presidente ……………………………... I componenti della Commissione Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………...

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO (proposta) Esame di Stato Anno Scolastico ………………………… Griglia di valutazione della prova orale Commissione: …………… Classe: ………. CANDIDATO: ……………………………………… UNANIMITA’ MAGGIORANZA Data ……………………………... Il Presidente ……………………………... I componenti della Commissione Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Indicatori Descrittori Fascia di punteggio Punteggio assegnato Argomento proposto dal candidato (MAX 8 PUNTI) Originalità dell’argomento, adeguatezza dei contenuti, capacità di analisi e rielabo-razione critica Insufficiente 5 Sufficiente 6 Discreto/Buono 7 Ottimo 8 Argomenti multidiscipli-nari relativi ai programmi svolti nell’ultimo anno di corso (MAX 20 PUNTI) Conoscenze Gravemente insuffi-cienti 4 Insufficienti 7 Sufficienti 10 Buone 12 Ottime 14 Competenza espressiva Insufficiente 1 Sufficiente/Discreta 2 Buona/Ottima 3 Capacità di analisi e riela-borazione critica Insufficiente 0 Sufficiente 1 Discreta/Buona 2 Ottima 3 Discussione degli elabo-rati (MAX 2 PUNTI) Capacità di autocorrezione e motivazione delle scelte Non adeguata 0 Parziale 1 Adeguata 2 Punteggio assegnato

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ALLEGATI 2 – I testi delle prove di simulazione effettuate

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Simulazione di terza prova del 3 marzo 2017 Tipologia B tre domande aperte in un massimo di 10 righe per ciascuna delle 4 materie SISTEMI E RETI MATEMATICA INGLESE TELECOMUNICAZIONI

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Prima Simulazione di Terza Prova – Tipologia B - Disciplina: SISTEMI E RETI 1. Spiegare a cosa serve e come si configura il relay agent. ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2. Descrivere il funzionamento della crittografia a chiave asimmetrica mettendo in evi-denza come vengono garantiti segretezza, integrità e autenticazione. ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3. Spiegare a cosa servono le VLAN e come vanno configurate. ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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Simulazione Terza Prova 5° A i.t. - Marzo 2017 MATEMATICA Tempo di risoluzione previsto 10+10+10 minuti Quesito 1 Disegnare il grafo e determinare l’area della regione piana compresa fra le parabole di equazione 12 −= xy e 132 2 +−= xxy .

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Quesito 2 Risolvere il seguente problema di Cauchy

=

+= 4)1( 1ln 'y yxxy Quesito 3 Calcolare ∫π20 |sin| dxxx .

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SIMULAZIONE TERZA PROVA marzo 2017 TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI • Definire cosa si intende per sistema distribuito e discutere brevemente dei suoi vantaggi e

dei suoi svantaggi ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ • Descrivere il concetto di socket e le caratteristiche delle STREAM SOCKET e delle DA-

TAGRAM SOCKET ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ • Definire la servlet e spiegare brevemente il meccanismo di interazione con il client. De-

scrivere le differenze (in termini di vantaggi e svantaggi) rispetto alle CGI e alle socket. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________

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SIMULAZIONE TERZA PROVA marzo 2017 DISCIPLINA: INGLESE CLASSE 5AIT CANDIDATO _____________________________________ What can you say about the different types of network cables? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Home automation: what are (or could be) the advantages for users? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Presentations are widely used nowadays. What are the most common mistakes a person could do while preparing a presentation? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________

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Simulazione di terza prova del 21 aprile 2017 Tipologia B tre domande aperte in un massimo di 10 righe per ciascuna delle 4 materie SISTEMI E RETI MATEMATICA INGLESE TELECOMUNICAZIONI

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CLASSE 5AIT SIMULAZIONE TERZA PROVA aprile 2017 SISTEMI E RETI 1. Spiegare come firmare digitalmente un documento mettendo in evidenza quali re-quisiti di sicurezza vengono garantiti e come. ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2. Spiegare il funzionamento del protocollo TLS. ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3. Spiegare il DHCP. _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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GESTIONE PROGETTO ED ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA 1. Illustrare i concetti di domanda, di offerta di un bene e di punto di equilibrio. Definire quindi le conseguenze della variazione della curva di domanda e di offerta. ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2. Descrivere la differenza tra progetto e attività ordinaria e le grandezze/risorse fondamentali per un progetto. Illustrare quindi i concetti di WBS, PDM e diagramma di Gantt. ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3. Descrivere brevemente in cosa consiste e quando viene fatta un'analisi di tipo Earned Value. Sof-fermarsi ad analizzare i tre valori caratteristici PV, AC ed EV e gli indici derivati CPI ed SPI. ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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SIMULAZIONE TERZA PROVA Aprile 2017 DISCIPLINA: INGLESE CLASSE: 5AIT In relation to Richard Sidaway’s article “Information Society” what can you say about the digital divide? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ What is network latency? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ What are the advantages of using fibre optic communication (through and optical fiber cable)? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________

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Simulazione Terza Prova 5° B i.t. - Aprile 2017 (Tempo di risoluzione previsto 10+10+10 minuti) Quesito 1 Determinare l'insieme delle soluzioni dell'equazione 022''' =−−+ xyyy ; fra queste individuare quindi quella per cui

−=

−= 21)0(' 1)0(yy

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Quesito 2 Determinare il volume del solido ottenuto ruotando attorno all'asse delle x la funzione f(x)= ∈altrimentixx0 ]4/,0[sin2 π Quesito 3 Siano f(x)=2x e g(x)=1/x2. Disegnare il grafo delle due funzioni per x∈R+ e determinarne il punto di intersezione. Calcolare quindi la superficie del triangoloide illimitato determinato dal semiasse positivo delle ascisse e dal grafo delle due funzioni.

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Simulazione di prima prova del 15 maggio 2017

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ISIS GOBETTI VOLTA – Bagno a Ripoli TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO: GIORGIO CAPRONI Il testo, datato 1960, fa parte della raccolta Congedo del viaggiatore cerimonioso e altre prosopopee (1965) di Giorgio Caproni, nato a Livorno nel 1912 e morto a Roma nel 1990. Congedo del viaggiatore cerimonioso Amici, credo che sia meglio per me cominciare a tirar giù la valigia. Anche se non so bene l’ora d’arrivo, e neppure 5 conosca quali stazioni precedano la mia, sicuri segni mi dicono, da quanto m’è giunto all’orecchio di questi luoghi, ch’io 10 vi dovrò presto lasciare. Vogliatemi perdonare quel po’ di disturbo che reco. con voi sono stato lieto dalla partenza, e molto 15 vi sono grato, credetemi, per l’ottima compagnia. Ancora vorrei conversare a lungo con voi. Ma sia. Il luogo del trasferimento 20 lo ignoro. Sento però che vi dovrò ricordare spesso, nella nuova sede, mentre il mio occhio già vede dal finestrino, oltre il fumo 25 umido del nebbione che ci avvolge, rosso il disco della mia stazione. Chiedo congedo a voi senza potervi nascondere, 30 lieve, una costernazione. Era così bello parlare insieme, seduti di fronte: così bello confondere i volti (fumare, 35 scambiandoci le sigarette), e tutto quel raccontare di noi (quell’inventare facile, nel dire agli altri)1, fino a poter confessare 40 quanto, anche messi alle strette, mai avremmo osato un istante (per sbaglio) confidare. (Scusate. È una valigia pesante 1 Anche l’invenzione è una forma di comunicazione, come la stessa poesia di Caproni.

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anche se non contiene gran che: 45 tanto ch’io mi domando perché l’ho recata, e quale aiuto mi potrà dare poi, quando l’avrò con me. Ma pur la debbo portare, 50 non fosse che per seguire l’uso. Lasciatemi, vi prego, passare. Ecco. Ora ch’essa è nel corridoio, mi sento più sciolto. Vogliate scusare). 55 Dicevo, che era bello stare insieme. Chiacchierare. Abbiamo avuto qualche diverbio, è naturale. Ci siamo – ed è normale 60 anche questo – odiati su più d’un punto, e frenati soltanto per cortesia. Ma, cos’importa. Sia come sia, torno 65 a dirvi, e di cuore, grazie per l’ottima compagnia. Congedo a lei, dottore, e alla sua faconda2 dottrina. Congedo a te, ragazzina 70 smilza, e al tuo lieve afrore3 di ricreatorio e di prato sul volto, la cui tinta mite è sì lieve spinta4. Congedo, o militare 75 (o marinaio! In terra come in cielo ed in mare) alla pace e alla guerra. Ed anche a lei, sacerdote, congedo, che m’ha chiesto s’io 80 (scherzava!) ho avuto in dote di credere al vero Dio. Congedo alla sapienza e congedo all’amore. Congedo anche alla religione. 85 Ormai sono a destinazione. Ora che più forte sento stridere il freno, vi lascio davvero, amici. Addio. Di questo, sono certo: io 90 son giunto alla disperazione, calma, senza sgomenti. Scendo. Buon proseguimento. 2 Faconda: eloquente, sostenuta da argomentazioni abbondanti e persuasive. 3 Afrore di ricreatorio: odore intenso di stanze parrocchiali per i giovani. 4 La cui… spinta: il tenue colore del tuo volto è come un blando stimolo all’amore. 1. Comprensione del testo Rileggi con attenzione la poesia e riassumine brevemente il contenuto. 2. Analisi e interpretazione del testo 2.1 Analizza il testo dal punto di vista metrico, soffermandoti in particolare sull'uso delle rime anche interne. 2.2 Analizza il lessico, individuando tutti i termini e le espressioni di registro colloquiale e quelli meno comuni. 2.3 individua le principali figure retoriche. 2.4 Come può essere interpretato il significato delle parole del titolo “congedo” e “cerimonioso”? 2.5 Qual è il tema centrale della poesia? Quali valori allegorici assumono il viaggio, il treno, la discesa nella stazione, la valigia, il discorso rivolto dal viaggiatore agli altri passeggeri che hanno viaggiato con lui e proseguono? 2.6 Perché secondo te la quinta strofa è interamente in parentesi? 2.7 Individua il concetto astratto corrispondente alle diverse categorie sociali presenti ai versi vv.68-85 (dottore…) 3. Approfondimenti La letteratura è ricca di viaggi allegorici che rappresentano l'esistenza umana: contestualizza la poesia riferendoti ad altri viaggi narrati in racconti, poesie, poemi, non necessariamente contemporanei. Se vuoi puoi riferirti anche a film che presentano lo stesso argomento.

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TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE”O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con oppor-tuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il tito-lo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO Argomento: L’attesa DOCUMENTI E. Hooper, L’attesa, olio su tela Com’è grande il pensiero che veramente nulla a noi è dovuto. Qualcuno ci ha mai promesso qualcosa? E allora perché attendiamo? ….. Aspettare è ancora una occupazione. È non aspettar niente che è terribile. (C. Pavese, Il mestiere di vivere) Dall'immagine tesa vigilo l'istante con imminenza d'attesa - e non aspetto nessuno: nell'ombra accesa spio il campanello che impercettibile spande un polline di suono - e non aspetto nessuno: fra quattro mura stupefatte di spazio più che un deserto non aspetto nessuno: ma deve venire; verrà, se resisto, a sbocciare non visto, verrà d'improvviso, quando meno l'avverto: verrà quasi perdono di quanto fa morire, verrà a farmi certo del suo e mio tesoro, verrà come ristoro delle mie e sue pene, verrà, forse già viene il suo bisbiglio. (C. Rebora, Dall'immagine tesa) Chiuso fra cose mortali (Anche il cielo stellato finirà) Perché bramo Dio? (G. Ungaretti, Dannazione in L’allegria) E tutto cospira a tacere di noi, un po’ come si tace un’onta, forse, un po’ come si tace una speranza ineffabile (R. M. Rilke, Elegie duinesi) Non so da che parte sto andando, non so per quale strada sono arrivato, racchiudi la mia testa dentro le tue mani, ho bisogno di qualcuno che capisca, ho bisogno di qualcuno, qualcuno che ascolti. Per tutti questi anni ho atteso te, per te aspetterei fino alla venuta del regno, fino a che il mio giorno, il mio giorno arrivi. E dì che arriverai e mi libererai. Dì solo che attenderai, attenderai me. (Coldplay, ‘Til Kingdom Come, dal Cd X&Y)

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2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO Argomento: La lotta alla povertà L’Alleanza contro la povertà in Italia, nata alla fine del 2013, raggruppa un insieme di soggetti sociali che hanno deciso di unirsi per contribuire alla costruzione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta nel nostro paese. […] Compongono l’Alleanza 35 organizzazioni tra realtà associative, rappresentanze dei comuni e delle regioni, enti di rappresentanza del terzo settore e sindacati. […] I partecipanti all’Alleanza hanno svolto insieme un lavoro di approfondimento che ha prodotto una proposta organica di riforma, essa è contenuta nel testo “Alleanza contro la povertà in Italia. La proposta del Reddito d’inclusione sociale (Reis)” […] Il Reis garantisce a chiunque sia caduto in povertà assoluta un insieme di risorse adeguate a raggiungere una condizione materiale decente e a progettare percorsi d’inserimento sociale o lavorativo. Cristiano Gori (et. al.), “Il reddito d’inclusione sociale (REIS: la proposta dell’Alleanza contro la povertà in Italia”, Bologna, il Mulino, 2016 Il reddito di cittadinanza è l’espressione più autenticamente universale di un welfare state che intende fornire una garanzia incondizionata di reddito a tutti, in quanto cittadini, a prescindere da qualsiasi caratteristica socioeconomica (reddito, età, condizione professionale, disponibilità a lavorare). Un’idea antica, affascinante, forse scandalosa – vorrebbe dire che tutti, da Bill Gates in giù, potrebbero contare su di un trasferimento pubblico! – ma che non ha mai trovato applicazione. Un’idea tornata in auge anche in risposta alle condizioni di stress a cui sono da tempo sottoposti i sistemi di protezione sociale dei paesi industrializzati, sia a seguito delle trasformazioni sociali ed economiche degli ultimi anni (invecchiamento demografico, crescita economica rallentata, globalizzazione, mutamenti nel mercato del lavoro, rivoluzione tecnologica, immigrazione, ecc.), sia in relazione ai fenomeni di impoverimento indotti dalla più recente crisi economica. Discutere del reddito di cittadinanza richiede che si parli anche del reddito minimo, un istituto che idealmente gli si contrappone. Il reddito minimo consiste in un trasferimento di reddito destinato alle sole famiglie in condizioni di indigenza economica e disponibili a cercare un lavoro o a partecipare ad attività di formazione professionale, recupero dell’abbandono scolastico, cura di minori e/o anziani, ecc. – attività che potremmo definire di (re) inserimento sociale. Stefano Toso “Reddito di cittadinanza o reddito minimo?” Bologna, il Mulino, 2016 Contro il reddito di cittadinanza come proposta politica condivisa militano due resistenze che potremmo definire culturali: la prima ha radici economiche, e riguarda i costi legati alla sua introduzione; la seconda ha carattere squisitamente morale, e concerne le difficoltà di accettare che persone che non intendono lavorare possano essere mantenute, del tutto o in parte, dal lavoro altrui. […] Esistono due vie per provare a rispondere alla seconda resistenza. La prima si fonda sull’idea che, tutto considerato, il rapporto costi/benefici del reddito di cittadinanza è più favorevole di un sistema di protezione sociale basato esclusivamente sui trasferimenti condizionati. […] La seconda strada per la giustificazione del reddito di cittadinanza cerca di fissare questo strumento all’interno di una teoria della giustizia. In altre parole, questo sarebbe giustificato non per gli effetti positivi che produce, ma per il fatto che costituisce un vincolo di giustizia che va rispettato indipendentemente dai suoi effetti, qualcosa, insomma, che agli individui a qualche titolo spetta. Corrado Del Bo “Il reddito di cittadinanza fra mito e realtà” in «il Mulino», n. 5, 2013 Nel mondo, esiste solo in Alaska: un reddito di cittadinanza puro, pagato a tutti universalmente. Prescinde dallo stato di povertà delle persone. Altrove, per aiutare le famiglie colpite dalla crisi, si parla di reddito minimo, di solidarietà, inclusione, dignità. In Europa il reddito minimo esiste ovunque, tranne in Italia e in Grecia. Il nostro Paese non ha ancora approvato una normativa generale. O meglio, non un piano garantito erga omnes. Allora ci stanno provando Regioni e Comuni, con formule parziali. Certo, nel 2016 il governo Renzi ha introdotto il Sia (reddito d’inclusione nazionale) per le famiglie con figli minori: 1,6 miliardi stanziati nel 2017. Ieri è stata approvata la legge delega sulla povertà: almeno 400 euro a circa 400 mila

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famiglie con figli a carico, in arrivo, disabili (previo impegno per un reinserimento sociale). Ora si attendono i decreti attuativi. Franco Stefanoni “Reddito minimo, i Comuni e le Regioni che “battono” la povertà” in «Corriere della Sera» 9 marzo 2017 Un sostegno di 485 euro a cui potranno accedere anche le famiglie che possiedono piccole proprietà immobiliari, se prive di reddito. Che si continuerà a percepire per qualche mese anche dopo aver trovato lavoro, in modo da non essere disincentivati dal cercarlo. E una misura che dovrebbe aiutare gli enti locali a mettere in piedi dei servizi di formazione e collocamento, stanziando risorse finanziarie certe. Comincia a prendere forma il Rei, il reddito di inclusione, l'intervento contro la povertà approvato dal Parlamento e per cui il governo è chiamato entro maggio a scrivere i decreti attuativi. Alcuni dei criteri che regoleranno questo sostegno al reddito sono stati messi venerdì nero su bianco in un memorandum firmato dall'esecutivo con l'Alleanza conto la povertà, l'associazione che più si è battuta per la sua introduzione. Filippo Santelli “Prende forma il reddito di inclusione: andrà anche ai proprietari di immobili, tetto da 485 euro al mese” in «La Repubblica » 14 aprile 2017 3. AMBITO STORICO POLITICO Argomento: La rivendicazione della parità fra uomini e donne Suffragette d’inizio Novecento Mondine - dal film Riso amaro Donna in epoca fascista Pubblicità Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina nel 1986

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Nonostante i progressi compiuti, l’inattività riguarda ancora quasi un terzo delle donne tra 35 e 49 anni ed è maggiore nelle restanti classi di età. Tra le donne inattive di 35-49 anni la quota di forze lavoro potenziali è rilevante (40,3 per cento), portando il totale di quante vorrebbero lavorare al 20,0 per cento. Tuttavia, anche aggiungendo alle donne occupate quante vorrebbero lavorare (circa 1,4 milioni), non si raggiungerebbe il livello di occupazione maschile.(…) Sulle variazioni osservate tra 1993 e 2015 influiscono anche le diverse fasi del ciclo economico. Nel periodo analizzato è possibile individuare quattro fasi: la crisi del 1992-1993, la fase di espansione economica tra la metà degli anni Novanta e il 2007, la recessione economica 2008- 2014 e i cenni di ripresa nell’ultimo anno. (Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, 2016) La cultura maschile (…) si organizza escludendo dalla propria società l’apporto che proviene dall’altro sesso. Mentre il corpo femminile genera nel rispetto della differenza, il corpo sociale patriarcale si edifica gerarchi-camente escludendo la differenza. (…) Per ottenere uno statuto soggettivo equivalente a quello degli uomini, le donne devono quindi far riconoscere la loro differenza. Devono affermarsi come soggetti che valgono, fi-glie di madre e di padre, rispettose dell’altro che è in loro e capaci di esigere dalla società il medesimo rispet-to. (L. Irigaray, Io, tu, noi. Per una cultura della differenza, 1992) Il recupero della parola femminista diventa essenziale per risvegliare le coscienze intorpidite, per riattivare la memoria abrasa. L’uguaglianza nell’accezione della parità sociale, giuridica, economica non è stata compiu-tamente raggiunta: in Italia si laureano di più le donne eppure i ruoli cardine, di potere, sono occupati dai maschi; a parità di qualifica, esperienza, una donna guadagna meno dell’uomo. La parità comporta aver i medesimi diritti e le stesse opportunità. Un cambiamento di prospettiva passa dalla rivendicazione delle sole donne ad un impegno concreto anche da parte degli uomini a credere che l’uguaglianza sia un diritto umano fondamentale. I 15 punti dell’autrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie sono una specie di slalom tra gli ostacoli che la cultura dominante mette contro la piena parità. (dalla prefazione a Chimamanda Ngozi Adichie, Cara Ijeawele ovvero quindici consigli per crescere una bambina femminista, Einaudi 2017)

(Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, 2016) Prostituta

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1) La maternità è un dono fantastico, ma evita di definirti solo in termini di maternità. Sii una persona completa. "Mai chiedere scusa per il lavoro. Tu ami quello che fai, e amare ciò che si fa è un grande do-no da dare a tua figlia' 2) Non essere perfezionista, condividi la cura dei bambini allo stesso modo. Chiedi aiuto. Pretendi aiuto. Non esistono le Superdonne. 3) Non dire mai a tua figlia che deve fare una cosa o che non la deve fare ''perché sei una femmina''. Perché sei una femmina non è mai una buona ragione. In nessun caso. 4) Insegnale ad amare i libri. Se ti vede leggere, lei capirà che la lettura è preziosa. I libri l'aiuteranno a capire e mettere in discussione il mondo, la aiuteranno ad esprimersi e a capire quello che vuole diventa-re. 5) Attenzione con le parole, il linguaggio è il repository dei nostri pregiudizi, le nostre credenze, i nostri presupposti. Se la chiami 'principessa' le stai indicando che un principe verrà a salvarla. Meglio 'angelo' e 'stella'. 8) Insegnale a non porsi secondo simpatia. Non deve valere per questo ma per onestà, consapevolezza e umanità. 10) Incoraggiala a fare ogni tipo di sport, falla truccare se le piace. Non pensare che la fai crescere femminista respingendo la femminilità. Il femminismo e la femminilità non si escludono a vicenda. 11) Insegnale a mettere in discussione l'uso selettivo della nostra cultura della biologia come «ragione» per le norme sociali. Spesso usiamo la biologia per spiegare i privilegi che gli uomini hanno. 15) Insegnale la differenza. Perché la differenza è la realtà del nostro mondo. E insegnandolo la stai dotando a sopravvivere in un mondo diversificato. Chimamanda Ngozi Adichie, Cara Ijeawele ovvero quindici consigli per crescere una bambina femminista, Einaudi 2017) La lotta femminista per le pari opportunità dimostra in maniera esemplare quanto oggi sia necessario tra-sformare il vecchio paradigma giuridico. (…) Secondo una concezione giuridica proceduralista, il processo democratico deve assicurare nello stesso tempo l’autonomia privata e l’autonomia pubblica. I diritti indivi-duali con cui le donne dovrebbero progettarsi autonomamente l’esistenza non possono essere formulati in maniera adeguata se non dopo che le dirette interessate (e i direttti interessati) abbiano articolato e giustifica-to (in discussioni pubbliche su casi tipici) gli aspetti di volta in volta rilevanti alla parità (o disparità) di trat-tamento. (J. Habermas, Lotta per il riconoscimento nello Stato democratico di diritto, 1998) 4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO: Scienza natura umanità E' storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1939. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell'Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di “cecità”. La “ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi”, dice. Ed è forse disposto a considerarla provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l'atomica. Non altrettanto - ed è sempre così per le cose provvidenziali - sarebbero disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e Nagasaki. (L. Sciascia, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975). E quando, con l'andar del tempo, avrete scoperto tutto lo scopribile, il vostro progresso non sarà che un progressivo allontanamento dall'umanità. Tra voi e l'umanità si scaverà un abisso così grande, che ad ogni vostro eureka risponderà un grido di dolore universale. (B.Brecht, Vita di Galileo,trad. it., Einaudi, Torino 1963) Per dolorosa esperienza abbiamo imparato che il pensiero razionale non è sufficiente a risolvere i problemi della nostra vita sociale. La sottile ricerca e l'attento lavoro scientifico hanno spesso avuto delle tragiche conseguenze per l'umanità, poiché hanno, sì, prodotto, da un lato, invenzioni che hanno liberato l'uomo dalla

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fatica fisica estenuante, rendendone la vita più facile e più ricca; ma, dall'altra parte, hanno introdotto una grave inquietudine nella sua vita , lo hanno reso schiavo del suo mondo tecnologico e, cosa più catastrofica ancora, hanno creato i mezzi per la sua stessa distruzione di massa. In verità, una tragedia spaventosa! (A.Einstein, Pensieri degli anni difficili, trad. it., Boringhieri, Milano 1965) Robb Non vorrà negarlo, professore. ( Oppenheimer ride). Ha fatto la bomba atomica in un lasso di tempo straordinariamente breve, l'ha sperimentata e alla fine l'ha lanciata sul Giappone: e così? Oppenheimer No. Robb No? Oppenheimer Il lancio della bomba atomica su Hiroshima è dipeso da una decisione politica, non mia. Robb Ma lei ha appoggiato o no, il lancio della bomba sul Giappone? Oppenheimer Cosa intende per “appoggiare”? Robb Ha aiutato a scegliere gli obbiettivi, non è vero? Oppenheimer Ho fatto il mio lavoro. Abbiamo ricevuto una lista dei possibili obbiettivi...[...] Noi abbiamo fatto in qualità di tecnici quello che ci veniva chiesto. Ma non per questo siamo stati noi a decidere di lanciare la bomba. Robb Lei sapeva naturalmente che il lancio della bomba atomica sull'obbiettivo scelto da lei avrebbe ucciso migliaia di civili. Oppenheimer Non tanti quanti sono stati in realtà. Robb Quanti morti ci sono stati? Oppenheimer Settantamila. Robb In seguito a questo fatto, ha avvertito degli scrupoli di natura morale? Oppenheimer Terribili. Robb Degli scrupoli terribili? Oppenheimer Non conosco nessuno che non abbia avuto dei terribili scrupoli morali dopo il lancio della bomba. Robb Questo non le pare un poco schizofrenico? (H.Kippardt, Sul caso di J. Robert Oppenheimer, trad. it., Einaudi, Torino 1964) La questione non è se qualcuno debba dire ai ricercatori che cosa fare o che cosa non fare, ma chi impone tali limiti e impartisce le direttive e secondo quali criteri. Per la maggioranza degli scienziati, i cui istituti di ricerca vengono direttamente o indirettamente finanziati con i fondi pubblici, i controllori sono i governi, i quali, per quanto rispettino sinceramente i valori della libera ricerca, non aderiscono certo agli stessi criteri ispiratori di un Planck o di un Rutherford o di un Einstein. (E.J.Hobsbawn, Il secolo breve, trad. it., BUR, Milano 2000) Marino Chiunque abbia esperienza di malati che conducono un'esistenza dipendente in tutto da risorse esterne e senza speranza di ripresa, sa bene che la tecnologia utilizzata è spesso fuori dall'ordinario. Nel momento in cui un essere umano perde la capacità di alimentarsi da solo, la tecnologia gli viene in supporto con un tubicino inserito attraverso le narici, oppure chirurgicamente nello stomaco, per fornire all'organismo le sostanze chimiche sostitutive del nutrimento. Il tutto avviene sotto controllo medico, per cui appare del tutto evidente che stiamo parlando di terapie e, in quanto tali, debbano essere nella disponibilità dell'individuo il quale può decidere se accettarle o rifiutarle. Su questo specifico aspetto le gerarchie della Chiesa cattolica appaiono irremovibili: alimentazione e idratazione non sono nella disponibilità dell'individuo che non può indicare di rifiutarle nel suo testamento biologico. Perché questo atteggiamento? Martini La legge si basa sul principio di indisponibilità della vita, che non è da considerarsi come privo di eccezioni. Partendo da questo punto si potrebbe immaginare di ripensare la legge per renderla più aderente alle reali necessità degli ammalati. Ma si deve anche tenere conto delle ragioni dei molti che dubitano sulla possibilità di provvedere a tutti i casi reali che si incontrano nel momento della malattia mediante le regole precise che si scrivono in una legge. In alcuni casi la sofferenza può essere davvero insopportabile. Qui è necessaria la terapia del dolore e molta comprensione per chi, entrato in una esistenza estrema, se ne voglia liberare. (C.M.Martini- I.Marino, Credere e conoscere, Einaudi, Torino 2012)

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TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO “Finora conosciamo soltanto due autentiche forme di dominio totalitario: la dittatura nazista dopo il 1938 e quella staliniana dopo il 1930. Tali forme differiscono radicalmente da altri tipi di regime dittatoriale, dispo-tico o tirannico; e benché si siano sviluppate, con una certa continuità, da dittature di partito, i loro aspetti es-senzialmente totalitari sono nuovi e non possono esser derivati dai sistemi monopartitici.” Hannah Arendt "Le origini del Totalitarismo", 1951. Partendo da questa famosa interpretazione delle due grandi dittature europee degli anni 30, illustrate gli ele-menti comuni e quelli differenti che caratterizzarono i regimi nazista e stalinista. TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE Certamente quello dell’eutanasia è un problema lacerante per la sensibilità di molti, perché c’è una grande difficoltà ad accettare che si spenga la vita. Ma la fine della vita ci riguarda tutti, ed è un tema che non si può nascondere, ignorare o mistificare. […] Credo sia utile una presa di coscienza, e sia necessario un di-battito leale e civile, il più possibile partecipato. È augurabile che la riflessione sul dolore e sulla morte, e sulle circostanze che accompagnano il morire e lo rendono troppo spesso intollerabile, esca dalla cerchia ristretta degli addetti ai lavori. Nell’antica Grecia i problemi di vita e di morte si discutevano nell’agorà, la piazza. Anche noi dobbiamo trovare un’agorà in cui confrontarci. Alla luce della ragione, della scienza, dell’etica e di tutto ciò che ab-biamo in comune. La mia speranza è che nel nome della pietà dell’uomo potremo trovare le ragioni che ci uniscono. Umberto Veronesi, 18 giugno 2014 A partire dalla citazione del professore oncologo Umberto Veronesi, il candidato rifletta, sulla base dei suoi studi e delle sue conoscenze, sui temi di stampo etico legati al fine vita, riportati all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni politiche da recenti episodi di cronaca, e sulla necessità e urgenza morale di pro-nuncia dell’individuo sugli stessi, in un sano spazio di partecipazione civile.

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Simulazione della seconda prova del 16 maggio 2017

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SIMULAZIONE SECONDA PROVA Esame di Stato di istruzione secondaria superiore Indirizzo ITIA – Informatica e Telecomunicazioni – Articolazione Informatica Tema di Informatica – Tipologia C Il candidato (che potrà eventualmente avvalersi delle conoscenze e competenze maturate attraverso esperienze di alternanza scuola­­lavoro, stage o formazione in azienda) svolga la prima parte della prova e risponda ad almeno due tra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE Una società operante nel settore del turismo offre tra i suoi servizi l’organizzazione di visite guidate a siti di interesse storico­­culturale. Ogni visita, opportunamente descritta, ha un titolo (diverse visite hanno un titolo ricorrente, es. “Musei Vaticani e Cappella Sistina”, “Sito archeologico di Pompei”, “Galleria degli uffizi”, ecc.), la sua durata media e il luogo in cui essa si svolge. Ogni visita può avere luogo più volte nel tempo secondo specifici eventi programmati. Gli eventi, di cui viene indicato il prezzo, vengono prenotati da gruppi di persone condotti da una guida che illustra il percorso in una determinata lingua; per ogni gruppo viene fissata l’ora di inizio della visita ed un numero minimo e massimo di partecipanti. La società si avvale di diverse guide ognuna delle quali ha competenze in una o più lingue ad uno specifico livello di conoscenza (“normale”, “avanzato”, “madre lingua”). Di ogni guida si vuole conoscere alcuni dati tra i quali nome, sesso, data di nascita, titolo di studio e relativo anno di conseguimento I visitatori, di cui si vuole conoscere almeno nome, nazionalità, lingua base, e­­mail e un recapito telefonico, possono aggregarsi ad uno o più gruppi, secondo le loro esigenze. Uno stesso visitatore, nel tempo, può partecipare a gruppi diversi usando ogni volta una certa forma di pagamento (non necessariamente sempre la stessa es. carta di credito, paypal, bonifico bancario) della quale si deve prevedere la memorizzazione: tipologia, descrizione e data del pagamento. Il sito web della società consente la visione pubblica delle visite organizzate e, solo agli utenti preventivamente registrati, la prenotazione di una specifica visita. Il candidato, fatte le opportune ipotesi aggiuntive, sviluppi: 1. l’analisi della realtà di riferimento descritta individuando le possibili soluzioni e tecnologie informatiche per la sua implementazione

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2. la progettazione concettuale della realtà descritta attraverso la produzione di uno schema (ad esempio ER, Entity­­Relationship) riportante gli attributi di ogni entità, il tipo di ogni relazione e i suoi eventuali attributi 3. la traduzione dello schema concettuale in uno schema fisico (ad esempio uno schema relazionale) 4. la definizione in linguaggio SQL di almeno tre relazioni, tra loro correlate, definite nello schema logico 5. le seguenti interrogazioni espresse in algebra relazionale e/o in linguaggio SQL: a) elenco delle visite programmate nel mese corrente, ordinate per luogo e data b) elenco delle guide laureate che sono madrelingua Inglese e che parlano anche il francese a livello avanzato c) elenco dei visitatori che nel corso del 2016 hanno partecipato ad almeno tre visite guidate d) titolo della visita che nel 2016 ha avuto in totale il maggior numero di visitatori e) dati dei visitatori che nel mese corrente hanno partecipato a visite in lingua diversa dalla propria lingua base. 6. la codifica in un linguaggio a scelta di un segmento significativo dell’applicazione web che realizza il sito della società SECONDA PARTE 1. In relazione al tema proposto nella prima parte il candidato discuta come intende gestire la registrazione degli utenti al sito e la protezione delle funzionalità del sito riservate ad utenti registrati. 2. In relazione al tema proposto il candidato discuta come realizzare una nuova funzionalità del sito web della società che permetta alle guide di verificare la situazione delle prenotazioni delle visite di loro competenza. 3. Il candidato enunci le proprietà che rendono una base di dati in terza forma normale. 4. Il candidato discuta il diverso ruolo che hanno i linguaggi di sviluppo web lato client e lato server.

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Percorsi formativi

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PERCORSO FORMATIVO CLASSE: 5AIT Materia: SISTEMI E RETI Docente: BATTAGLINO DANIELA 1.10 PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Architettura di rete e il livello delle applicazioni Concetto di rete Architettura a livelli: interfacce, servizi, comunicazioni fra livelli Il concetto di protocollo di rete Tipologie di servizi di rete Modello ISO/OSI e TCP/IP Il livello delle applicazioni DNS, SMTP, Telnet, FTP e HTTP Settembre/Ottobre Reti Locali Virtuali Caratteristiche VLAN (CLIL) Realizzazione di una VLAN VLAN condivise su più switch Cisco VTP-VLAN Trunking Protocol Inter-VLAN Routing Laboratorio: Realizzazione di una VLAN con Packet Tracer; Realizzazione VLAN utilizzando il protocollo VTP con Packet Tracer. Novembre/Dicembre Tecniche crittografiche per la protezione dei dati: crittografia simmetrica e asimmetrica, certificati e firma digitale Principi di Crittografia: Generalità (CLIL) Concetti di chiave pubblica e privata Algoritmi a cifratura simmetrica (cenni): DES, 3DES e AES Algoritmi a cifratura asimmetrica (cenni): RSA Vantaggi e svantaggi della cifratura simmetrica e di quella asimmetrica La crittografia ibrida La firma digitale e i certificati digitali Laboratorio: • Realizzazione di un semplice algoritmo di cifratura secondo il cifrario di Cesare • Realizzazione di un semplice algoritmo di cifratura di traslazione Gennaio/Marzo La sicurezza delle reti La sicurezza nei sistemi Informativi: Generalità Servizi di sicurezza per messaggi di email: Generalità Minacce alla posta elettronica Il protocollo S/MIME per la posta elettronica Un software per la posta sicura: PGP La sicurezza delle connessioni con SSL/TLS: Generalità Il protocollo SSL/TLS La difesa perimetrale con i Firewall: Generalità I firewall Stateful inspection Application proxy DMZ Laboratorio: • Configurazione https ; • Inoltro di messaggi di posta in modo sicuro; • Realizzazione di ACL standard ed estese con Packet Tracer.

Aprile/Maggio

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1.11 LIBRI DI TESTO Sistemi e Reti, per l’articolazione informatica degli istituti tecnici settore tecnologico VOL.3 – LUIGI RUSSO, ELENA BIANCHI - HOEPLI 1.12 STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE Le metodologie adottate per favorire l’apprendimento della disciplina sono state: lezione frontale orale, esercitazioni, didattica laboratoriale, lavoro di gruppo, e-learning. Gli strumenti adottati per favorire l’apprendimento della disciplina sono stati: libro di testo in adozione, materiale fornito dal docente, internet e sussidi multimediali, laboratorio di informatica. 1.13 TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Le verifiche sono state somministrate per accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati nella programmazione e determinare la validità della metodologia impiegata dall’insegnante. Nell’arco dell’anno scolastico sono state effettuate: • prove scritte a risposta aperte e non strutturate; • interrogazioni orali; • questionari sulla piattaforma e-learning; • test individuali/esercitazioni di laboratorio; • lavori di gruppo 1.14 CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI I criteri di valutazione adottati sono quelli presenti nel POFT pertanto si è tenuto conto di: • livello individuale del conseguimento degli obiettivi (acquisizione contenuti e competenze); • progressi formativi compiuti rispetto al livello di partenza; • partecipazione e Impegno; • interesse e Attenzione. In attinenza al POFT si è utilizzato la scala di riferimento per l’attribuzione dei voti. 1.15 OBIETTIVI PROGRAMMATI La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenze, conoscenze e abilità: • configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti; • scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali; • descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di tele-comunicazione; • gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di ge-stione della qualità e della sicurezza; • utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfon-dimento disciplinare; • analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. 1.16 OBIETTIVI RAGGIUNTI Durante l’anno scolastico si è cercato di rendere gli alunni responsabili e consapevoli di cosa significasse l’anno conclusivo di una scuola superiore e principalmente dell’importanza e della difficoltà che presenta un esame di stato. Solo una piccola parte degli studenti ha partecipato all’attività didattica con interesse, anche se per molti di loro il lavoro si svolgeva esclusivamente nelle ore scolastiche. È quindi mancata una seria rielaborazione dei contenuti come lavoro a casa. Per alcuni, anche la partecipazione alle lezioni didattiche è stata difficoltosa e hanno alternato periodi in cui l’attenzione non è stata sufficiente a periodi in cui si è registrato un maggiore interesse. Durante l’attività laboratoriale l’impegno e l’attenzione non sono sempre stati

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soddisfacenti. Pochi sono gli studenti che si sono distinti per impegno e serietà all’interno del gruppo classe. Il profitto degli alunni si può considerare, nel complesso, quasi sufficiente, con alcuni studenti che si distinguono dalla media con profitti buoni. L’insegnamento è stato adattato nei tempi e nei metodi ai ritmi di apprendimento degli studenti. Docente ___________________________________________

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PERCORSO FORMATIVO classe: 5° A IT Materia: Scienze Motorie e Sportive Docente: Uberto GATTI 1. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica Modulo Contenuti Tempi Potenziamento fisiologico Ulteriore potenziamento della capacità cardio-respiratoria utilizzo della corsa lenta continua e programmata: con variazioni di passo, ritmo e andatura; esecuzioni di allunghi progressioni e scatti; uso di esercizi tecnici della corsa : skip, calciata, balzata, alternata, laterale, a gambe incrociate, indietro, galoppata, combinata; valutazione dei ritmi di corsa da tenere nel miniCooper 8’ ogni lezione Acquisizione più precisa della mobilità articolare utilizzo di esercizi di piccola media e grande ampiezza e per varie articolazioni: scapolo-omerale, coxo-femorale, cervicale, rachide, gomito, polso, dita delle mani, piedi, caviglia, ginocchio. 1° trim 2° pent. Tecniche di allungamento muscolare (stretching), conoscenza degli esercizi per i muscoli: tricipiti, quadricipiti, flessori coscia, adduttori, abduttori, ileo-psoas ,addominali, dorsali, lombari e obliqui dell’addome; loro utilizzo preciso nell’allenamento e nelle attività sportive e scolastiche. 6’- 7’ ogni lezione Potenziamento delle capacità condizionali : esercizi per : velocità, abilità, resistenza, forza, elevazione e mobilità articolare. 1° trim 2° pent. Potenziamento delle capacità coordinative : esercizi di : destrezza, riflesso, equilibrio statico e dinamico, visione periferica, capacità di anticipazione e di combinazione motoria. 1° trim. Acquisizione, padronanza e affinamento delle abilità motorie esercizi con : palla, cerchio, funicella, palline, birilli 2° pent. Pallavolo : fondamentali individuale e di squadra a) fondamentali individuali: palleggio a 2 mani sopra la testa; bagher; palleggio laterale e all’indietro; palleggi con piede nel cerchio; riprese basse a una e due mani; alzata; pallonetto; schiacciata; battute da sopra, da sotto; palleggi a 2 mani camminando avanti/dietro m.10+10; palleggio bagher camminando avanti/dietro m.10+10; b) fondamentali di squadra: la ricezione a 5 (2.1.2 o W); l’ alzatore variabile in posizione centrale o laterale; il muro difensivo a 1, 2 e 3; l’attacco con la battuta a favore; la ricezione su battuta avversaria 1°trim. 2° pent. Pallavolo : tattica di gioco schemi di gioco articolati di attacco e di difesa, disposizione in campo dei giocatori a seconda delle caratteristiche tecniche e fisiche; l’attacco con la battuta a favore nei punti deboli avversari; la ricezione su battuta avversaria con sistemazione appropriata a seconda delle caratteristiche tecniche e fisiche dei compagni di squadra 1° trim 2° pent. Pallavolo : regole di gioco regole codificate e non come : “3 tocchi” obbligatori, il “non uso dei piedi”, la battuta da “sotto”; svolgimento di compiti di guardalinee e arbitro; suggerimenti operativi del docente prima di ogni incontro alla lavagna e di compagni che hanno assunto compiti di palleggiatore o di “regia” durante il gioco tutto l’anno Pallavolo : partite incontri giocati al tie-break al meglio di 1 o 3 set; tornei di classe; formazione, organizzazione, arbitraggi e tenuta punteggi delle partite da parte degli studenti. 1° trim. 2° pent. 2. LIBRI DI TESTO / 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

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Palestra e sue attrezzature : palloni da pallavolo, palle mediche, bacchette e tavolette graduate, cerchi, funicelle, materassi, tappeti, ostacoli, palline da tennis, contenitori grandi, coni stradali, evidenziatori, rotelle metriche, cronometri, birilli, fischietto da gara, rete da pallavolo, numeratori di gara. Metodo induttivo e deduttivo nella lezione frontale e guidata, “problem solving” nella lezione individuale e di gruppo. Metodi per prove ed errori, metodo globale, analitico e misto, nell’apprendimento dei gesti tecnici e dei fondamentali di gioco. Utilizzo da parte del docente di griglie per la raccolta di dati, tempi, misure relativi a capacità coordinative, condizionali e abilità motorie. Gli studenti durante l’anno hanno riempito griglie di verifica/valutazione relative agli aspetti cognitivi del movimento: a) coscienza e conoscenza di sé, b) conoscenza dei linguaggi, c) conoscenza dei fondamenti delle scienze motorie e sportive, d) verifica e valutazione dei comportamenti. Durante le partite di pallavolo, a rotazione i componenti la classe, hanno riempito dopo attenta osservazione griglie di verifica relative ai seguenti 9 indicatori: palleggio a due mani; bagher; battuta; muro a 1,2, e 3; schiacciata; riprese in tuffo; riprese fuori campo; atteggiamento verso compagni; atteggiamento verso avversari arbitro e insegnante. 4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE 1° TRIMESTRE Questionari strutturati di conoscenza di ingresso articolati in 10 domande con 3 risposte chiuse con punteggi e valutazioni individuali finali : a) Elementi di pronto soccorso 1; b) Elementi di pronto soccorso 2. Prove per la determinazione delle capacità condizionali. SALTI : 1) salto in lungo da fermo a piedi uniti; 2) salto in lungo da fermo su un piede (dx o sx e atterraggio su due); 3) salto in elevazione (Abalakov). LANCI : 4) lancio palla medica (3 kg.) da seduti dal petto; 5) lancio palla medica (3 kg) da seduti da sopra la testa; 6) lancio dorsale palla medica (3 kg) in piedi. CORSE : 7) velocità in “vai e torna” m. 10+10; 8) velocità in “vai e vieni” m. 10x 4. MOBILITA’ ARTICOLARE: 8) mobilità scapolo-omerale con bacchetta graduata; 9) flessibilità della colonna vertebrale con tavoletta graduata. RESISTENZA : 10) Prova di mini Cooper, max/percorrenza di corsa della durata di 6’ in un perimetro di m.76; in questa prova gli studenti a coppie utilizzando apposite schede si controllano e si misurano in maniera reciproca; 11) “rapidità e resistenza”, prova di corsa a “navetta” con trasferimento di 12 palline (sistemate sulla lunetta del campo di basket) in un contenitore posto a centrocampo. Prove per la determinazione delle capacità coordinative : 12) equilibrio statico con mantenimento di una postura fino a un max di 20”; 13) rapidità di prensione con bacchetta verticale graduata da seduto (su 3 tentativi); 14) rapidità di prensione con bacchetta orizzontale (su 4 tentativi); 15) “rapidità e destrezza”, prova di recupero di 12 palline (una per volta) sistemate sulla lunetta del campo di basket da trasferire in un contenitore al centro della stessa; 16) questionario strutturato di conoscenza di pallavolo (10 domande con 3 risposte chiuse) argomento : i giocatori partecipanti alle partite 2° PENTAMESTRE. Prove e test per la determinazione delle abilità motorie generali. SALTI: 1) passaggi/salti con il cerchio tenuto in mano; 2) salti alla funicella; 3) passaggi con il cerchio tenuto in verticale sul terreno. LANCI : 4) lanci/recuperi di palline (da mano sx. a dx. o v/v) in un cerchio disegnato sul muro a m.3,5 di distanza. SLALOM : 5) corsa slalom veloce tra 11 birilli messi a m.1 di distanza fra loro. Questionari strutturati di conoscenza (10 domande con 3 risposte chiuse) di pallavolo: 6) regolamento. 7) verifica tecnica e tattica di gioco. 1° TRIMESTRE e 2°PENTAMESTRE. Prove e verifiche ripetute sulle abilità tecniche della Pallavolo: palleggio a 2 mani e bagher con piede nel cerchio; battute di “sicurezza” (12 esecuzioni in 6 cerchi in posizione 2.1.2.); palleggi a 2 mani e bagher camminando avanti/dietro m.10+10. 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI I criteri di valutazione adottati sono quelli condivisi sia nel Collegio Docenti sia nelle riunioni di dipartimento di Scienze Motorie e Sportive così come inseriti nel P.O.F. nella relativa tabella di corrispondenza giudizio/voto. Insieme alle varie prove fisiche e tecniche e ai vari questionari strutturati proposti, concorrono alla valutazione anche : lavori di gruppo, attività ordinarie, esercitazioni tecnico-pratiche nonché attenzione, impegno, interesse, atteggiamento verso la disciplina, comportamento verso compagni e insegnante, rispetto delle attrezzature e dei materiali didattici. 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI Raggiungimento della piena consapevolezza del proprio sviluppo fisico, motorio e sportivo e del percorso fatto per raggiungerla; una maggiore autonomia nello svolgimento delle attività programmate e capacità di proporne di nuove . Definitiva coscienza di sé, ulteriore e precisa conoscenza degli altri e di sé con gli altri. Potenziamento completo degli schemi motori di base (correre, saltare, lanciare, afferrare, respingere, scansare, evitare, rotolare). Potenziamento delle capacità coordinative, condizionali e delle abilità motorie in genere; saper eseguire bene padroneggiandola una corsa lenta a ritmo costante e variabile con andature semplici e/o complesse, con cambi di ritmo e di passo e utilizzarla come risorsa e stile di vita Saper fare bene collegamenti logici fra le varie conoscenze acquisite e le informazioni ricevute. Essere in grado di automatizzare con buona disinvoltura un gesto atletico e di

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eseguire un compito motorio complesso con efficacia, precisione e rapidità. Sapersi muovere con sempre maggiore efficacia in ambiti motori conosciuti, diversificati e nuovi. Potenziamento di conoscenze, abilità tecniche, fondamentali individuali e di squadra del gioco della pallavolo. 7. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli studenti, hanno raggiunto una discreta coscienza e consapevolezza di sé, del proprio sviluppo fisico e strutturale, del percorso fatto per raggiungere una sempre maggiore autonomia nel lavoro di palestra. Sanno adesso interpretare correttamente le informazioni ricevute e di organizzare gli elementi disciplinari acquisiti con buone modalità esecutive. È maturato, il processo per acquisire e per imparare a coniugare conoscenze tecniche e motorie e i loro collegamenti logici; sanno muoversi con disinvoltura all’interno di spazi definiti; abbastanza buona la capacità di trasformazione di conoscenze sportive in abilità operative; è stata raggiunta la consapevolezza di poter realizzare movimenti precisi, in tempi rapidi e finalizzati al miglior risultato. Gli studenti hanno acquisito conoscenze buone relative a : tecnica, tattica e regole di gioco della pallavolo e sono abbastanza migliorati nei fondamentali di gioco di attacco e difesa. A causa del basso numero di studenti, durante le lezioni, non è stato possibile organizzare tornei di volley a più squadre ma solo incontri di classe o a volte con altre classi presenti in palestra. Le partite di pallavolo si sono sviluppate con incontri giocati a tempo o a punteggio, dove a rotazione sono stati organizzate e realizzate le funzioni di organizzazione, controllo, arbitraggio e tenuta dei punteggi. L’atteggiamento dei singoli, già buono è risultato adesso ancora più riflessivo, propositivo, partecipativo e aperto al confronto. Il linguaggio della disciplina, è usato in maniera adeguata e appropriata, si evidenzia anche una maggiore correttezza nella terminologia delle attività motorie, fisiche e sportive. Bagno a Ripoli, 4 maggio 2017 Il Docente di Scienze Motorie e Sportive Prof. Uberto Gatti

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PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE A.S. 2016­17 classe: 5A IT Materia: INFORMATICA Docente: GUARASCIO GIUSEPPE 8. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Basi di dati relazionali • Introduzione alle basi di dati • DBMS • Diagramma entità-relazioni • Il modello relazionale • Progettazione e normalizzazione di una base di • dati relazionale. • Algebra, operatori relazionali • uso dello strumento "visualizzazione struttura query" di Access per visualizzare graficamente il modello relazionale e applicare interattivamente collegamenti e integrità referenziale. Settembre - Novembre Sistemi di gestione per basi di dati ACCESS e MY SQL • Creazione di basi di dati e query SQL in ambiente • ACCESS e in ambiente MySQL. Dicembre Il linguaggio SQL • Il comando SELECT. • Funzioni di aggregazione. Group By e Having • Query nidificate. Where In e subquery. Subquery di un solo valore scalare. • Altri comandi DML Insert, Update, Delete. • Comandi DDL: create Table e Constraint. • Corrispondenza fra l'istruzione sql select e le istruzioni dell'algebra relazionale. Dicembre - Gennaio Lato Server: Linguaggio PHP e accesso ai dati • Sintassi del linguaggio PHP. • Variabili e array del linguaggio PHP. Array associativi. • Le funzioni del linguaggio PHP. • Validazione e passaggio dati da HTML a PHP. • Form HTML e oggetti $_POST e $_GET. • Gestione delle sessioni con $_SESSION. • Uso dei Cookies. • L’interfaccia del PHP con MY SQL. Stringa di connessione. • PHP data object per l’accesso a DBMS. Passaggio da tabella virtuale risultato a singola riga nel vettore associativo. • esempio di pagina di login Febbraio - Marzo Linguaggio html e protocollo http • richiami del protocollo http per la richiesta e la ricezione di pagine web. • Il lato client e il ruolo del browser. Url: suo significato e componenti del formato. • Il Document Object Model. Paragrafi, Div, Tabelle, Marzo

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Elenchi, immagini. • Il tag Ancora e il collegamento di pagine web. Il linguaggio jquery • il selettore jquery. Funzioni. Attivazione delle funzioni. • creazione di componenti a run time. • Realizzazione di una applicazione interattiva in jquery. • for each e azioni sugli oggetti. Aprile Studio sul manuale inglese ufficiale Oracle DB: • Transazioni: Rollback e Commit. • Creazione di vincoli di integrità con constraint - foreign key. • Istruzione DDL Create Table con constraint • Istruzioni DML Insert e Update. Aprile - Maggio 9. LIBRI DI TESTO “Corso di informatica vol 3, basi dati relazionali, linguaggio SQl.xml. Pagine web din. Con PHP +P- Formichi Fiorenzo Meini Giorgio - Zanichelli Manuale per il corso ufficiale Oracle "Database: Introduction to SQL", valido per la preparazione all'esame Oracle Database 12c SQL Fundamentals ( 1Z0-061 ) 10. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE STRUMENTI: Sono stati usati prevalentemente materiali autoprodotti inseriti su piattaforma e-learning della classe, manuali e ambienti di apprendimento on-line (soprattutto www.w3schools.com e www.html.it). Spesso alla produzione di questi materiali hanno collaborato gli alunni meritevoli. Il libro di testo è stato usato nella fase di strutturazione della conoscenza per completare la preparazione e il ripasso di conoscenze apprese a lezione o in maniera induttiva in laboratorio. Il manuale ufficiale Oracle per la preparazione all'esame Oracle Database 12c SQL Fundamentals è stato usato mediante la LIM. Sono stati usati gli ambienti di sviluppo usati per l'aiuto alla scrittura delle istruzioni come IDE (Microsoft Access, mySql, Eclipse, FireBug per Mozilla FireFox) per l'autocorrezione, l'aiuto sintattico, l'attività di debugging. E' stato usato il laboratorio in rete con controllo delle postazioni Net Support Schools. METODOLOGIE DIDATTICHE: Le lezioni in laboratorio, per la parte introduttiva teorica, sono avvenute proiettando sui monitor la presentazione interattiva degli strumenti e delle porzioni di codice esemplificative e degli obiettivi da realizzare, mediante Netsupport School. Questo tipo di lezioni avveniva con modalità interallacciata di brevi sezioni di spiegazione e brevi sezioni di realizzazione autonoma da parte degli studenti del segmento formativo proposto. In laboratorio si è fatto ampio uso della didattica laboratoriale, introducendo gli argomenti in maniera essenziale e dando il quadro teorico-storico di riferimento, puntando, poi, il focus sulla realizzazione di "oggetti" attraverso l'approfondimento sintattico individuale mediante IDE o su internet o la scoperta autonoma induttiva e la successiva presentazione alla classe dei risultati da parte degli alunni con il docente in veste di tutor/facilitatore (flipped class e lavoro di gruppo). E' stata favorita la collaborazione e lo scambio all'interno del gruppo e la collaborazione come tutor fra pari fra i gruppi (peer to peer).

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In piattaforma e-learning della classe è stata attivata una sezione FAQ per ospitare gli appunti volontari e le soluzioni dei problemi proposti inviati dagli alunni stessi e organizzati per parole chiave. Lezione problematica con presentazione degli obiettivi da parte del docente, la scelta degli strumenti condivisa fra docente e alunni e l'apertura di uno spazio di discussione sulle possibili soluzioni da implementare (debate). 11. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE compiti scritti interrogazioni due simulazioni di ii prova approfondimenti individuali test ed esercitazioni di laboratorio 12. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Fa fede quanto riportato nel P.O.F. In particolare per la valutazione delle prove: • conoscenza dell’argomento, • competenza nella produzione della soluzione, • abilità nella realizzazione di una soluzione adeguata, completa e documentata, • uso del lessico specifico, • chiarezza nella presentazione della soluzione adottata, • capacità di effettuare collegamenti fra le conoscenze e fra i linguaggi di programmazione. Hanno concorso alla valutazione finale: • Livelli di conoscenza, competenza ed abilità raggiunti, • Rispetto delle regole e impegno, • Qualità del lavoro svolto a casa, • Impegno e autonomia nell’attività ordinaria di laboratorio, • Attenzione, interesse e partecipazione alle didattica curricolare, 13. OBIETTIVI PROGRAMMATI

• saper produrre documentazione relativa all'analisi dei dati (diagramma entita'-relazioni) e delle funzioni • distinguere tra organizzazione dei dati da un punto di vista logico e fisico • conoscere i concetti fondamentali relativi ai d.b • conoscere i componenti e le caratteristiche dei d.b. relazionali • conoscere il linguaggio sql (DDL e DML) • saper utilizzare ms access e mySql per la gestione di d.b. relazionali • architettura client/server • conoscere la programmazione lato server e le tecniche principali per la creazione di pagine dinamiche • creare pagine in html con form • utilizzare script per creare pagine dinamiche (lato client jQuery e lato server PHP) • utilizzare il linguaggio php per gestire i dati del db attraverso pagine web

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14. OBIETTIVI RAGGIUNTI Un buon gruppo di allievi (un terzo circa, riconoscibile dai voti) ha partecipato all'attività didattica in aula e in laboratorio con interesse e partecipazione e una apprezzabile volontà di anticipare e di arrivare oltre le richieste didattiche. Questi alunni hanno raggiunto di conseguenza risultati di rilievo e hanno dimostrato di conoscere e usare gli strumenti in maniera autonoma e di essere in grado di usare spirito critico e capacità di analisi dei problemi. Un altro terzo circa ha risposto bene alle sollecitazioni didattiche e alle attività di laboratorio riuscendo a portare a termine le esercitazioni (anche se a volte con fatica e mediante l'aiuto fra gruppi). Questo gruppo è arrivato a risultati più che sufficienti, possiede le conoscenze e le abilità che si sono poste come obiettivo della classe, ma, a causa di una insufficiente rielaborazione e sistematizzazione personale è più in grado di operare in laboratorio e fare collegamenti logici che di esporre in maniera organica le proprie conoscenze. Per ottenere risultati migliori hanno bisogno che il docente interagisca con loro. Il classico restante gruppo è stato penalizzato da lacune pregresse e da una mancanza di volontà che gli ha fatto preferire stare ai margini dell'attività didattica, in attesa della soluzione o di spunti ad hoc e stimoli per proseguire nel percorso di apprendimento. Questi alunni hanno raggiunto risultati appena sufficienti e necessitano di una guida sia per condurre le attività di laboratorio (che sono in grado di portare a termine) e di uno stimolo interattivo per esporre e organizzare la risposta documentale ad un problema proposto. Docente _____________________________________________

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PERCORSO FORMATIVO CLASSE:5AIT Materia: INGLESE Docente: Fabrizio Vivoli 1. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Module 3- Unit 4 Applications Presentations..................................................pp.69,70,71, 72 Module 6 Unit 1 Unit 2 DescribingTelecommunications………………pp. 126, 127, 128, 130 Establishingconnections………………………pp. 131, 132, 133, 134 Module 6 Unit 3 Unit 4 Cables and connectors...............................p.136, 137,138, 140 Bandwitdth and Performance…...................p.141, 142, 143, 145 Module 7 Unit 1 Networks - Overview........................ pp.152, 153, 154 Module 7 Unit 2 Ethernet…………………………….....pp.157, 158, 159,161 Module 7 * Unit 3 Unit 4 Wired and wireless........................pp.162,163,164 Types of Networks .........................pp.167,168,169,170, 171 Modulo interattivo Amazon Echo. Visione di una review disponibileall’indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=divfyJ2eKfw&t (chiave per la ricercasu YouTube: Amazon Echoreview - A conversation with Alexa – youtuber: pocket-lint – durata 4:26) Modulo Amazon Echo. Lettura a casa dell’articolo da www.guardian.co.uk: Amazon Echoreview: the best combined speaker and voice assistant in the UK Che può essere trovato all’indirizzo: https://www.theguardian.com/technology/2016/nov/21/amazon-echo-review-the-best-combined-speaker-and-voice-assistant-in-the-uk Modulo interattivo Lettura e ascoltodell’articolo “Information Society” di Richard Sidawaysuhttps://learnenglish.britishcouncil.org/consultabileall’indirizzo: https://learnenglish.britishcouncil.org/ar/magazine/information-society Modulo home automation Lettura di un estratto da https://en.wikipedia.org/wiki/Home_automation I moduli contrassegnati da * sarannosvoltidalla data di redazionedeldocumentofinoalla fine dell’annoscolastico.

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2. LIBRI DI TESTO M.BernardiniG.Haskell, Information Technology, Understanding Computers and Telecommunications, Loescher 2012 3.STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE Libri di testo, lezione frontale, flipped classroom, internet 1. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE colloqui orali, terza prova esame di stato 2. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Come approvati dal consiglio di classe 3. OBIETTIVI PROGRAMMATI Obiettivi previsti dalle linee guida ministeriali 4. OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe è eterogenea. Solo in pochissimi casi gli studenti possiedono un livello B2 mentre la maggioranza della classe presenta scarse capacità di elaborazione degli argomenti trattati e poca abilità nella produzione sia scritta che orale. A questo ultimo problema qualcuno cerca di ovviare usando metodi mnemonici Il lavoro a casa non è sempre stato organico ma, in più di un’occasione, improntato alla soluzione di prove scritte e orali. Molte delle lezioni sono state rivolte alla preparazione degli esami di Stato e a delucidazioni su come preparare una presentazione (peraltro inserita nel programma) e come presentare un argomento alla commissione d’esame. Docente Fabrizio Vivoli

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PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE A.S. 2016­2017 classe: VAIT Materia: Italiano Docente: Fabio Tonioni 1. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Giovanni Verga Il Naturalismo francese e la poetica di Zola. Brano: Zola, Lo scrittore come “operaio del progresso sociale” (Dal Romanzo sperimentale). Verga: la vita, la svolta verista, poetica e tecnica narrativa del Verga verista, l’ideologia verghiana, il verismo di Verga e il naturalismo zoliano, Vita dei campi, Le Novelle rusticane, Il ciclo dei Vinti: I Malavoglia, Mastro don Gesualdo. Testi letti Da Vita dei campi Rosso Malpelo Da Novelle rusticane La roba Libertà I Malavoglia, lettura integrale, in classe si sono approfonditi in particolare i seguenti brani: “Il mondo arcaico e l’irruzione della storia” (dal cap. I) “I Malavoglia e la comunità del villaggio” (dal cap. IV) “Il vecchio e il giovane, tradizione e rivolta” (dal cap. XI) “La conclusione del romanzo: l’addio al mondo pre-moderno” Dal Mastro don Gesualdo, brani: “La tensione faustiana del self-made man” (I, cap. IV) “La morte di mastro don Gesualdo” (IV, cap. V) Settembre Ottobre

Il Decadentismo Origine del termine decadentismo, la visione del mondo decadente, la poetica del decadentismo, temi e miti della letteratura decadente, la poesia simbolista Testi letti Chlarles Beaudelaire Da I fiori del male “Corrispondenze” “L’albatro” Arthur Rimbaud Dalle Poesie “Vocali” Novembre Gabriele d’Annunzio La vita, l’estetismo e la sua crisi, Il piacere, il concetto di superuomo, le Laudi (Alcyone), il periodo notturno (cenni) Testi letti Da Il piacere “Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti” (libro III, cap. II) “Una fantasia in bianco maggiore” (libro III, cap. III) Dicembre

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Da Alcyone “La sera fiesolana” “La pioggia nel pineto” Giovanni Pascoli La vita, la visione del mondo, la poetica e il Fanciullino, l’ideologia politica, i temi della poesia pascoliana, le soluzioni formali, Mirycae Testi letti Da Il fanciullino Brano: “Una poetica decadente” Da Mirycae “Lavandare” “X Agosto” “L’assiuolo” “Temporale” “Novembre” “Il lampo” Da I poemetti “Digitale purpurea” Dai Canti di Castelvecchio “Il gelsomino notturno” Gennaio Il primo Novecento: l’avanguardia futurista e i Crepuscolari Il primo manifesto dei futuristi e il manifesto della letteratura. Temi e forme della poesia crepuscolare. Testi letti Filippo Tommaso Marinetti “Manifesto del futurismo” “Manifesto tecnico della letteratura futurista” Marino Moretti Da Il giardino dei frutti “A Cesena” Guido Gozzano Dai Colloqui “La signorina Felicita ovvero la felicità” (solo alcune parti) Inizio Febbraio Luigi Pirandello La vita, la visione del mondo, l’umorismo, le novelle, i romanzi, Il fu Mattia Pascal, Uno nessuno e centomila, il teatro grottesco e il “teatro nel teatro”. Testi Da L’umorismo Brano: “Un’arte che scompone il reale” Da Novelle per un anno La trappola Ciàula scopre la luna Il treno ha fischiato Da Il fu Mattia Pascal Brani: “La costruzione della nuova identità e la sua crisi” (capp. VIII e IX) “Lo strappo nel cielo di carta e la lanterninosofia” (capp. XII e XIII) Da Uno nessuno e centomila Brano: “Nessun nome” Febbraio Marzo

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Del teatro vengo visionati parti di alcune rappresentazioni: Pensaci Giacomino, Così è (se vi pare), Sei personaggi in cerca d’autore Italo Svevo: La coscienza di Zeno La vita, la cultura di Svevo, La coscienza di Zeno Testi letti Lettura integrale dei capitoli: Il fumo, La morte di mio padre, La storia del mio matrimonio Brani approfonditi in classe da La coscienza di Zeno: “La morte del padre” (cap. IV) “La scelta della moglie e l’antagonista” (cap. V) “La salute malata di augusta” (cap. VI) Marzo Giuseppe Ungaretti La vita, L’allegria, l’evoluzione della poesia di Ungaretti dopo L’allegria Testi letti Da L’allegria “In memoria” “Il porto sepolto” “Veglia” “Sono una creatura” “I fiumi” “San Martino del Carso” “Commiato” “Mattina” “Soldati” “Girovago” Dal Sentimento del tempo “L’isola” Dal Dolore “Tutto ho perduto” “Non gridate più” Aprile

Eugenio Montale La vita, Ossi di seppia, gli sviluppi della poesia di Montale dopo Ossi di seppia Testi letti Da Ossi di Seppia “I limoni” “Non chiederci la parola” “Meriggiare pallido e assorto” “Spesso il male di vivere ho incontrato” “Cigola la carrucola nel pozzo” Da Le occasioni “La casa dei doganieri” Da La bufera e altro “L’anguilla” Da Satura “La storia” Aprile Maggio Umberto Saba La vita, il Canzoniere Testi letti Maggio

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Dal Canzoniere “A mia moglie” “La capra” “Trieste” “Città vecchia” “Goal” “Teatro degli artigianelli” “Amai” 2. LIBRI DI TESTO Baldi- Giusso- Razzetti- Zaccaria, “Il piacere dei testi, dall’età postunitaria al primo novecento, Vol 5, e dal periodo tra le due guerre ai giorni nostri, Vol. 6, Paravia 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE Lezione frontale, ripasso costante degli argomenti, utilizzo materiale audiovisivo, lettura ad alta voce dei testi letterari e loro parafrasi e commento, coinvolgimento degli alunni nella parafrasi e nel commento dei testi letterari, adeguamento dei tempi della programmazione alle difficoltà della classe e attenzione alle difficoltà individuali, controllo della comprensione degli argomenti e sollecitazione degli alunni a intervenire sugli argomenti loro proposti. 4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Compiti scritti, questionari a risposta aperta, interrogazioni orali, simulazione della Prima prova d’esame 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F Concorrono alla valutazione anche: − La qualità del lavoro svolto a casa − I lavori di gruppo − L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni − L’atteggiamento generale verso lo studio 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI

• Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative (orali e scritte) nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, tecnologici , economici. • Utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. • Riconoscere con sicurezza le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali dall’Ottocento alla Contemporaneità, anche con riferimenti alle letterature di altri paesi e a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico. • Utilizzare gli strumenti per comprendere, analizzare e contestualizzare, attraverso la lettura e l’interpretazione dei testi, le opere più significative della tradizione culturale del nostro Paese ed eventualmente di altri popoli. • Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. • Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente • Integrare le diverse forme di espressione letteraria ed artistica. • Individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

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7. OBIETTIVI RAGGIUNTI Nel corso dell’anno scolastico il gruppo classe ha partecipato con crescente interesse ed impegno alle attività proposte e, nel tempo, è diventato più costante e regolare anche lo studio a casa, ma per alcuni le conoscenze rimangono superficiali. Gli obiettivi programmati sono stati sostanzialmente raggiunti da tutti gli/le studenti/sse, ma con diversità di livello di profitto. Nella classe si è messo in evidenza un esiguo numero di studenti che, grazie ad interesse, impegno e capacità personali, ha raggiunto competenze buone. Rimane globalmente da consolidare la piena correttezza nell’espressione verbale e scritta. Docente Fabio Tonioni

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PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE A.S. 2016­2017 classe: VAIT Materia: Storia Docente: Fabio Tonioni 8. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi L’Europa durante la belle époque Inizio secolo, le tensioni sociali Quadro politico europeo tra liberalismo e autoritarismo Il sistema delle alleanze tra le potenze europee L’irredentismo Le tensioni coloniali e la polveriera balcanica Settembre Il caso italiano, un liberalismo incompiuto Il riformismo di Giolitti Conflitto sociale e neutralità dello stato: la collaborazione impossibile con i socialisti I primi accordi elettorali con i cattolici I nazionalisti e Giolitti, la conquista della Libia Le elezioni a suffragio universale e la crisi del sistema politico giolittiano Settembre La Prima guerra mondiale Le cause della Prima guerra mondiale e lo scoppio della guerra Le caratteristiche nuove del conflitto: la guerra di trincea Il dibattito tra interventisti e neutralisti in Italia e l’intervento italiano. L’andamento del conflitto La svolta del 1917: la rivoluzione d’ottobre e l’ingresso in guerra degli Stati Uniti Il crollo del fronte interno e la vittoria dell’Intesa Ottobre Russia: rivoluzioni e guerra civile La rivoluzione del 1917 Lenin e le “Tesi di aprile” La rivoluzione d’ottobre La guerra civile e la vittoria dell’Armata rossa Ottobre Le eredità della guerra e gli anni venti La pace impossibile: il quadro politico del dopoguerra in Europa Dallo sviluppo alla crisi: il quadro economico del dopoguerra e la crisi del 1929 Novembre Il fascismo Le tensioni del dopoguerra italiano: il biennio rosso Le divisioni dei socialisti e il quadro politico del primo dopoguerra Lo squadrismo e la nascita del fascismo: i fattori del suo successo L’alleanza dei liberali col Partito fascista La scissione socialista La Marcia su Roma e il crollo dello stato liberale I primi governi Mussolini Il delitto Matteotti e il fallimento dell’Aventino Il regime fascista: dalla nascita della dittatura alla Fine Novembre Dicembre Gennaio

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fascistizzazione dello stato. Il controllo della società: propaganda e consenso, corporativismo, organizzazioni giovanili e dopolavoro Fascismo e cattolici: i Patti lateranensi La politica economica: il dirigismo, il ruralismo,l’autarchia La politica coloniale: l’impresa etiope Le leggi razziali L’opposizione al fascismo Il nazismo La debolezza della Germania di Weimar e l’ascesa del nazismo L’ideologia nazionalsocialista e le ragioni del successo di Hitler Il totalitarismo nazista La politica economica La persecuzione degli ebrei Gennaio Inizio Febbraio Lo stalinismo L’Urss negli anni Venti La Nep L’ascesa di Stalin La “grande svolta” e la dekulakizzazione Il regime staliniano: pianificazione economica e terrore La propaganda Febbraio Fra le due guerre Gli Stati Uniti e il New deal L’Europa negli anni trenta: la spagna dalla repubblica alla guerra civile Fine Febbraio La Seconda guerra mondiale Hitler contro Versailes; Renania, Austria, Sudeti, la conferenza di Monaco Dall’Asse Roma-Berlino e patto d’acciaio Patto Molotov-Ribbentrop e attacco alla Polonia Il crollo della Francia e battaglia d’Inghilterra L’Italia in guerra: la guerra parallela Urss e Usa entrano in guerra La vittoria degli alleati Marzo L’Europa sotto il nazismo: saccheggio, shoah e resistenza Il saccheggio dell’Europa La Shoah La Resistenza in Europa Italia; iIl 25 luglio e l’8 Settembre del 1943, il Paese diviso La Resistenza in Italia: le anime della resistenza La guerra di liberazione in Italia: l’occupazione tedesca e la Repubblica sociale italiana, il CLN, l’insurrezione Fine Marzo Aprile La guerra fredda Il sistema bipolare e la sorte della Germania Il patto atlantico e il piano Marshall L’Urss e l’Europa orientale: la sovietizzazione Dalla guerra di Corea alla distensione La destalinizzazione di Chruscev e la nuova frontiera di Kennedy La crisi di Cuba e l’impegno americano in Vietnam L’Europa orientale: da Budapesta a Praga L’avvio dell’integrazione europea Aprile Maggio La ricostruzione in Italia: dalla liberazione all’età Il pesante bilancio della guerra I partiti del dopoguerra La questione istituzionale: il referendum del 1946 e la Maggio

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del centrismo Costituente La fine dei governi di unità nazionale e le elezioni del 1948 Il centrismo 9. LIBRI DI TESTO Fossati-Luppi-Zanette, La città della storia, Vol. 1, Il Novecento e il mondo contemporaneo, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori 10. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE Lezione frontale, ripasso costante degli argomenti, utilizzo materiale audiovisivo, lettura ad alta voce di alcune fonti storiche e loro commento, coinvolgimento degli alunni nell’istituire rapporti tra i fatti storici e l’attualità, adeguamento dei tempi della programmazione alle difficoltà della classe e attenzione alle difficoltà individuali, controllo della comprensione degli argomenti e sollecitazione degli alunni a intervenire sugli argomenti loro proposti. 11. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Questionari a risposta aperta e interrogazioni orali. 12. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F Concorrono alla valutazione anche: − La qualità del lavoro svolto a casa − I lavori di gruppo − L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni − L’atteggiamento generale verso lo studio 13. OBIETTIVI PROGRAMMATI - agire in base ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali; - stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; - collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi; - analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale; - riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale / globale; - essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario; - individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali. 14. OBIETTIVI RAGGIUNTI Nel corso dell’anno scolastico il gruppo classe ha partecipato con crescente interesse ed impegno alle attività proposte e, nel tempo, è diventato un po’ più costante e regolare anche lo studio a casa, ma per alcuni studenti/sse le conoscenze rimangono superficiali.

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Nel complesso, gli obiettivi programmati sono stati raggiunti in modo sufficiente; si è messo in evidenza un esiguo numero di studenti che, grazie ad interesse, impegno e capacità personali, ha acquisito buone competenze. Rimane globalmente da consolidare la correttezza nell’espressione verbale, specie per quanto concerne il linguaggio specifico della disciplina, e per un certo numero di alunni/e anche la capacità di collegare a più ampio spettro eventi e concetti. Docente Fabio Tonioni

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PERCORSO FORMATIVO CLASSE: 5°A I.T. Materia: MATEMATICA Docente: N. Renzoni 1. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi STUDIO DI FUNZIONE (richiami e approfondimenti) Funzioni in una variabile. Individuazione di: - dominio; - simmetrie e periodicità; - asintoti; - punti di max / min - punti di flesso. Rappresentazione del grafico. Sett. / Ott. CALCOLO INTEGRALE Primitive e integrale indefinito. Principali tecniche di integrazione: immediata, per decomposizione, per parti, per sostituzione; integrazione di funzioni razionali fratte e irrazionali. Integrali definiti. Integrali impropri. Aree e volumi di solidi di rotazione. Cenni di storia del Calcolo differenziale (CLIL) Ott. / Dic. PRINCIPIO DI CAVA-LIERI (CLIL) Applicazioni del principio di Cavalieri. Dic. / Gennaio EQUAZIONI DIFFERENZIALI (parzialmente CLIL) Equazioni differenziali e problema di Cauchy. Equazioni a variabili separabili. Equazioni lineari del primo ordine. Equazioni lineari del secondo ordine a coeff. costanti. Gennaio / Marzo CENNI ALLA TEORIA DEGLI INSIEMI TRANSFINITI (CLIL) Insiemi equipotenti. Insiemi numerabili. Non numerabilità di R: dimostrazione per diagonale. Ipotesi del continuo. Marzo / Aprile CALCOLO COMBINATORIO e DELLE PROBABILITA’ Impostazione classica, frequentistica, soggettiva della probabilità. Assiomi della probabilità. Eventi compatibili e incompatibili; dipendenti e indipendenti. Probabilità composta e condizionata. Probabilità totale. Teorema di Bayes. Marzo / Aprile VARIABILI ALEATORIE e MODELLI PROBABI-LISTICI (parzialmente CLIL) Variabili aleatorie discrete e continue. Funzione di distribuzione e funzione di ripartizione di una variabile aleatoria. Indici centrali e di dispersione: valore atteso, varianza e scarto quadratico medio. Giochi equi. Modelli probabilistici continui. Distribuzione uniforme e normale. Teorema di Čebyšëv. Aprile / Maggio 2. LIBRI DI TESTO L. Sasso - Nuova matematica a colori - Edizione Verde - Volume 5 - Petrini - 9788849417326 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE Lezione frontale;

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Lavori di gruppo; Uso della LIM con uso di pagine web, filmati, software matematico (Derive e Wolfram) 4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE In prevalenza aperte o semistrutturate. 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Nella valutazione delle prove, sia scritte che orali, oltre alla conoscenza dei contenuti sono stati privilegiati il corretto uso del linguaggio formale e l’esposizione chiara e appropriata. E’ particolarmente apprezzata l’applicazione dei contenuti in contesti e situazioni diverse. 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI Esporre in modo chiaro e appropriato utilizzando il linguaggio formale; Utilizzare il linguaggio specifico e saper operare con tecniche e procedure del calcolo differenziale ed integrale e della probabilità; Analizzare una situazione problematica ricercando i legami esistenti tra le variabili che la caratterizzano; Valutare i risultati parziali e finali di una procedura di risoluzione; Formalizzare problemi utilizzando modelli probabilistici per operare scelte consapevoli; Usare modelli noti per risolvere problemi. 7. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi nella loro interezza sono stati raggiunti solo da una piccola parte della classe mentre la gran parte degli alunni li ha raggiunti solo in modo parziale o del tutto inadeguato. Docente Nazario Renzoni _____________________________________________

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PERCORSO FORMATIVO CLASSE: 5AIT PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE Materia: Tecnologie e progettazione di Sistemi informatici e di Telecomunicazioni Docente: Anacleto Andrea 1.17 PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi I sistemi distribuiti • Modelli architetturali dei sistemi distribuiti B) Le applicazioni di rete C) Architetture delle applicazioni di rete: Client-Server, Peer-to-Peer D) Servizi offerti dallo strato di trasporto alle applicazioni settembre -ottobre Programmazione concorrente E) Ripasso sulla programmazione concorrente in Java: thread F) semafori G) problema produttore/consumatore H) monitor ottobre Le socket • Porte di comunicazione e le socket 1.6 I protocolli per la comunicazione di rete 1.7 La connessione tramite le socket 1.8 Famiglie e tipi di socket 1.9 Programmazione delle socket novembre-gennaio Le servlet • Il linguaggio XML • Le servlet • JSP: Java Server Page • JDBC: Java Database Connectivity febbraio-marzo Crittografia simmetrica e asimmetrica in Java • Introduzione alla crittografia simmetrica e asimmetrica • Algoritmo AES • Algoritmo RSA • Utilizzo delle librerie Java per la crittografia marzo-maggio 1.18 LIBRI DI TESTO TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI VOL.3 - CAMAGNI PAOLO / NIKOLASSY RICCARDO. EDITRICE HOEPLI 1.19 STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

• lezione frontale orale • lezione interattiva • esercitazioni • cooperative learning (lavori di gruppo) • problem solving

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• didattica laboratoriale • uso dei laboratori di informatica • attività in compresenza 1.20 TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE • prove scritte a risposte aperte • interrogazioni orali • relazioni scritte • esercitazioni di laboratorio • lavori di gruppo. 1.21 CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Valgono i criteri contenuti nel PTOF. In particolare:

• la misurazione delle verifiche effettuate durante l’arco dell’anno scolastico • la progressione individuale negli apprendimenti • la capacità di lavorare in gruppo • l’autonomia nella gestione dello studio e dei lavori assegnati • la partecipazione e l’impegno dimostrati 1.22 OBIETTIVI PROGRAMMATI La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenza:

• Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza; • Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali; • Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti; • Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi di gestione della qualità e della sicurezza; • Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. 1.23 OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe ha partecipato alle attività didattiche con un livello di attenzione molto variabile, dimostrando un interesse per gli argomenti affrontati non uniforme. Tuttavia l’interesse dimostrato nelle attività di laboratorio è stato buono, permettendo un buon raggiungimento degli obiettivi specifici. La classe ha affrontato la realizzazione di un progetto software che ha coinvolto una fase di pianificazione gestionale del progetto attraverso l’utilizzo del software Projectlibre (in collegamento con la disciplina Gestione progetti) e una fase di progettazione del software e realizzazione in Java. Il coinvolgimento dei singoli nei vari gruppi non è stato costante; solo alcuni hanno lavorato costantemente per portare a termine il lavoro assegnato.

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La classe presenta due diversi livelli di raggiungimento degli obiettivi prefissati: • la maggior parte degli elementi presenta un livello sufficiente di conoscenze e competenze riguardanti la materia, non sempre autonomi nell’affrontare problemi e produrre soluzioni. • un numero esiguo di elementi presenta un livello discreto di conoscenze e competenze maturate e una buona autonomia organizzativa del lavoro e dello studio. Il Docente

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PERCORSO FORMATIVO CLASSE: 5AIT Materia: Gestione progetto e organizzazione d’impresa Docente: Anacleto Andrea 1.24 PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Economia e microeconomia I) Il modello microeconomico marginalista 1.10 Domanda 1.11 Offerta 1.12 Azienda e concorrenza 1.13 Mercato e prezzo 1.14 Azienda e profitto 1.15 Il bene informazione 1.16 Switching cost e lock-in 1.17 Economia di scala e di rete 1.18 Outsourcing Ottobre- Novembre Organizzazione aziendale • Cicli aziendali • Stakeholder • L’organizzazione • Modelli di organizzazione • Tecnostruttura e Sistema Informativo • Tecnostruttura: ERP e logica dell’MRP • Pianificare gli ordini e le scorte • Tecnostruttura: Web Information System • Struttura di un Web Information Service Novembre-Dicembre La progettazione • Progetto e Project Management • PMBOK • WBS • Tempi • Risorse • Costi • Earned Value Gennaio-Febbraio Software per la pianificazione di progetto (Laboratorio) • Projectlibre • WBS • Grafo delle dipendenze • Matrice delle responsabilità • Risorse e costi • Sovrassegnazione delle risorse • Cammino critico Gennaio-Marzo Il progetto software e la qualità. Le certificazioni • Il progetto software e la qualità • ISO/IEC 12207:2008: ciclo di vita • La produzione del software • ISO/IEC 9126: qualità del software • La misurazione del software • Metriche per il software: LOC • Metriche per il software: numero Marzo

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ciclomatico • Metriche per il software: Function Point • ISO/IEC 27001: sicurezza informatica • Le certificazioni • Certificazioni e qualità • Certificazioni ICT Sicurezza sul lavoro • Analisi del Testo Unico n.81/2008 (TUSL) • Certificazioni di sicurezza aziendale Aprile-Maggio 1.25 LIBRI DI TESTO GESTIONE, PROGETTO E ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA - PAOLO OLLARI, GIORGIO MEINI, FIORENZO FORMICHI. ZANICHELLI 1.26 STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

• lezione frontale orale • lezione interattiva • esercitazioni • cooperative learning (lavori di gruppo) • problem solving • didattica laboratoriale • uso dei laboratori di informatica • attività in compresenza 1.27 TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE • prove scritte a risposte aperte • interrogazioni orali • relazioni scritte • esercitazioni di laboratorio • lavori di gruppo. 1.28 CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Valgono i criteri contenuti nel PTOF. In particolare:

• la misurazione delle verifiche effettuate durante l’arco dell’anno scolastico • la progressione individuale negli apprendimenti • la capacità di lavorare in gruppo • l’autonomia nella gestione dello studio e dei lavori assegnati • la partecipazione e l’impegno dimostrati 1.29 OBIETTIVI PROGRAMMATI

• identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti

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• gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza • utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi • analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio • utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive ed agli strumenti tecnici della comunicazione in rete • utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca ed approfondimento disciplinare • redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali 1.30 OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe ha partecipato alle attività didattiche con un livello di attenzione molto variabile, dimostrando un interesse per gli argomenti affrontati non uniforme. Tuttavia l’interesse dimostrato nelle attività di laboratorio è stato buono, permettendo un buon raggiungimento degli obiettivi specifici. La classe ha affrontato la realizzazione di un progetto software che ha coinvolto una fase di pianificazione gestionale del progetto attraverso l’utilizzo del software Projectlibre e una fase di progettazione del software e realizzazione in Java (in collegamento con la disciplina Tecnologie e Progettazione). Il coinvolgimento dei singoli nei vari gruppi non è stato costante; solo alcuni hanno lavorato costantemente per portare a termine il lavoro assegnato. La classe presenta due diversi livelli di raggiungimento degli obiettivi prefissati: • la maggior parte degli elementi presenta un livello sufficiente di conoscenze e competenze riguardanti la materia, non sempre autonomi nell’affrontare problemi e produrre soluzioni. • un numero esiguo di elementi presenta un livello discreto di conoscenze e competenze maturate e una buona autonomia organizzativa del lavoro e dello studio. Il Docente

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PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE A.S. 2016­17 classe: V A it Materia: RELIGIONE Docente: FERRISI 15. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Il senso della vita Che cos'è un problema esistenziale. Le risposte della filosofia. Le risposte dello scientismo. La risposta della fede cristiana. Questioni etiche Il matrimonio e la famiglia. Morale della vita fisica. La Chiesa nel mondo contemporaneo. Chiesa e le ideologie del XX° secolo. Testimoni della fede. Il diialogo Intereligioso. 16. LIBRI DI TESTO A. Porcarelli- M. Tibaldi, LA sabbia e le stelle, Edizioni sei. 17. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE STRUMENTI DI LAVORO Libro di testo, filmati, schemi essenziali, dibattiti in classe tra gli alunni. METODI DI LAVORO Riguardo all’aspetto metodologico l’insegnamento dell’IRC ha integrato l’attenzione pedagogica propria del metodo puerocentrico con l’esigenza di presentare le linee guida dei contenuti disciplinari che vengono articolati nel biennio secondo il modello della didattica a spirale. 18. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Strumenti di verifica sommativi Questionari e colloqui strutturati sulle nozioni apprese allo scopo di cogliere il percorso compiuto dall’alunno e verificare l’effettiva corrispondenza tra obiettivi raggiunti e obiettivi attesi. Strumenti di verifica formativa Il docente si è avvalso soprattutto dei seguenti strumenti di verifica: verifiche iniziali scritte e orali a scopo ricognitivo, osservazione sistematica, colloqui informali. 19. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Per la valutazione il docente si è attenuto ai seguenti criteri: 1. Analisi degli interventi degli studenti nella fase di brainstorming e di discussione guidata, anche in ordine alle loro capacità di dialogo e di ascolto.

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2. Valutazione del materiale reperito e della capacità degli studenti di coglierne ed esprimerne gli elementi essenziali. La valutazione, non numerica, è costituita da un giudizio, che tiene conto sia delle competenze raggiunte che della crescita umana. L’insegnante si attiene alla seguente scala: Ottimo (O), Distinto (Dis), Buono (B), Sufficiente (S). 20. OBIETTIVI PROGRAMMATI *Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale; *cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura del lavoro e della professionalità; *utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità. Obiettivi formativi trasversali educativi Assumere comportamenti corretti nella vita sociale. Educare al rispetto dell’ambiente. Obiettivi formativi trasversali cognitivi Esporre le conoscenze acquisite in modo chiaro e corretto. Sviluppare capacità di analisi, sintesi ed elaborazione. Sviluppare la capacità di fare collegamenti tra discipline diverse. 21. OBIETTIVI RAGGIUNTI Nel complesso gli obiettivi programmati sono stati raggiunti in misura soddisfacente Docente PIETRO ANTONIO FERRISI