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RIVISTA DI INFORMAZIONE SUL FROSINONE CALCIOQUINDICINALE GRATUITO

TORNEREMOLeoni e clivensi si sfidano salutando la serie A

25 MAGGIO 2019

FROSINONE - CHIEVO

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TURNO ODIERNO 38° Giornata

Quagliarella F.Zapata D.Piatek K.Ronaldo C.Milik A.Caputo F.Petagna A.Mertens D.Belotti A.Pavoletti L

CLASSIFICA MARCATORI26222221171616151515

CLASSIFICASerie A Tim 2018/2019

SQUADRE Punti G V N P Gf Gs

JuventusNapoliAtalantaInterMilanRomaTorinoLazioSampdoriaSassuoloSpalBologna ParmaCagliariFiorentinaUdineseEmpoliGenoaFrosinoneChievo

9079666665636059504342414141404038372416

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28241919181715171491110101081010852

6799111215881691111111610813913

369988712151217161616131719162322

7072745552644955585242453540473750392925

2833453234473643515753545259455268576975

CALENDARIO Serie A Tim 2018/2019

36° GIORNATAStadio “Benito Stirpe” di Frosinone12 maggio 2019

Bardi; Brighenti, Ariaudo, Capuano;

Paganini, Sammarco, Valzania (Maiello), Beghetto; Ciano

(Zampano); Ciofani (Dionisi), Pinamonti.

All. Marco BaroniA disp: Marcianò, Iacobucci, Ghiglione, Molinaro, Simic,

Golfdaniga, Trotta, Cassata, Krajnc.

Musso; De Maio, Ekong (Nuytnick), Samir; Stryger Larsen, Man-dragora, Sandro (Hallfreds-son), De Paul, D’Alessandro; Lasagna, Okaka (Pussetto).

All. Igor TudorA disp: Nicolas, Perisan, Badu, Micin, Ter Avest, Wilmot, Zeegelaar, Teodorczyk

Marcatori11’, 44’ Okaka, 42’ Samir85’ Dionisi

AmmonitiOkaka, Ariaudo, CianoSandro

Arbitro: Pasqua di Tivoli;Assistenti: Bindoni di Venezia

Mondin di Treviso IV Uomo: Pezzuto di Lecce;

Var: Maresca di Napoli; Avar: Di Liberatore di Teramo.

FROSINONE UDINESE1-3

Frosinone - ChievoBologna - NapoliTorino - LazioSampdoria - JuventusAtalanta - SassuoloCagliari - UdineseFiorentina - GenoaInter - EmpoliRoma - ParmaSpal - Milan

sab 25

dom 26

18:0020:3015:0018:0020:3020:3020:3020:3020:3020:30

37° GIORNATAStadio “G. Meazza” di Milano19 maggio 2019

Donnarumma; Abate (Conti), Musacchio,

Romagnoli, Rodríguez; Kessié, Bakayoko (Cutrone),

Çalhanoglu; Suso, Piatek (Castillejo), Borini.

All. Gennaro GattusoA disp: Reina, A. Donna-

rumma, José Mauri, Zapata, Biglia, Laxalt

Bardi; Goldaniga, Ariaudo, Brighenti; Zampano, Paganini, Maiello, Sammarco, Beghet-to (30’ st Valzania); Trotta (20’ st Dionisi), Ciano (33’ st Ciofani).

All. Marco BaroniA disp: Iacobucci, Ghiglio-ne, Molinaro, Simic, Errico, Cassata, Capuano, Kranjc, Pinamonti.

Marcatori57’ Piatek, 66’ Suso

AmmonitiAbate

Espulsi -

Arbitro: Manganiello di Pinerolo;Assistenti: Schenone di Genova

Lo Cicero di Brescia IV Uomo: Pontera di Bologna;

Var: Pairetto di Nichelino; Avar: Galetto di Rovigo.

MILAN FROSINONE2-0

SampdoriaAtalanta

MilanJuventus

NapoliEmpoli

SpalNapoliTorino

Cagliari

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L’ultima fatica e poi la se-conda stagione in Serie A della storia del Frosinone passerà in archivio. Anco-ra una volta, purtroppo,

l’epilogo peggiore, ovvero la retro-cessione nel campionato cadet-to. Ma al “Benito Stirpe” il match contro il Chievo Verona avrà un sapore speciale per tanti motivi: vero che la squadra di mister Di Carlo è, come i ciociari, già retro-cessa ma allo stesso tempo sarà anche l’ultima apparizione di Ser-gio Pellissier sul rettangolo verde. Lo storico capitano clivense lascia il calcio giocato e vorrà farlo nel migliore dei modi. Dall’altra parte, invece, c’è chi deve guadagnarsi la conferma anche passando per quest’ultima partita: in casa Fro-sinone, infatti, tira aria di cambia-mento considerando che ad oggi non c’è ancora il nuovo direttore sportivo dopo l’addio di Marco Giannitti. Più volte il presidente Stirpe ha sottolineato l’importan-za delle ultime gare proprio a si-gnificare che la nuova stagione è già partita. Da questi ultimi minuti dipenderà anche il futuro di Marco Baroni, la società canarina infatti

Una gara che non vale nullama non per tutti DALL’ADDIO DI PELLISSIER ALLE CONFERME IN CASA FROSINONE | di G. Halasz

non ha ancora sciolto le riserve sul futuro della panchina giallazzurra. Può sembrare un’anticipo di serie B, ma in tanti avranno un obiettivo

da raggiungere. Onorare la maglia fino alla fine, quindi, per i tifosi, per la società ma anche per avere un posto nel Frosinone che verrà.

Marco Baroni perplesso durante la gara di San Siro - Foto Casinelli

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C’è tanto rammarico nelle dichiarazioni post parti-ta che Marco Baroni ha reso nella sala stampa dello stadio Meazza.

<Certo- ha dichiarato - se avessi-mo trasformato il calcio di rigore, avremmo sicuramente messo più pressione sul Milan. Comunque lo abbiamo spaventato, il che signi-fica che il Frosinone ha disputa-to una buona partita>. Insomma i canarini non sono stati in balia dell’avversario nemmeno dopo la fortunosa rete del vantaggio di Piatek. Prima, e cioè nel primo tem-po, la formazione giallazzurra, for-mata per i dieci undicesimi da cal-ciatori di proprietà e interamente italiana, era riuscita a contrastare con una buona disposizione tattica in campo la manovra dei rossoneri. E questo significa anche che il prossimo campionato di serie B può trasformarsi, con indovi-nati innesti nei tre reparti, nel trampolino di lancio verso la serie A. Quali saranno le strate-gie societarie per la prossima stagione le apprenderemo dalle parole del presidente Maurizio Stirpe a campionato concluso.Il lavoro che attende il patron

Il Frosinone tutto italianoha spaventato il MilanNELLA FORMAZIONE INIZIALE DIECI CANARINI DI PROPRIETÀ | di F. Turriziani

del sodalizio di Viale Olimpia sarà, come suol dirsi, a 360 gradi. Punti importanti saranno quelli che riguarderanno l’area tecni-ca, che resterà nelle mani re-sponsabili di Ernesto Salvini. I nodi da sciogliere sono, ovvia-mente, quelli del direttore sporti-vo e del tecnico che siederà sulla panchina per la prossima stagione agonistica. E Maurizio Stirpe li ri-solverà nel migliore dei modi. C’è Alessandro Frara che la società ha

fatto “studiare” per coprire il de-licato incarico di “diesse” (ovvia-mente in questa sua prima espe-rienza potrebbe avere una valida spalla in Ernesto Salvini); c’è anche Marco Baroni che è legato al Fro-sinone per un altro anno. Al pari di Moreno Longo. Un terzo tecnico? Una eventualità molto remota nell’ambito dell’attuale situazio-ne. Comunque il lavoro non man-cherà per il patron del sodalizio e per i suoi più diretti collaboratori.

Paganini a contrasto con Bakayoko - Foto Casinelli

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Un altro tabù da sfata-re per il Frosinone di Marco Baroni nella partita dell’arrivederci (almeno ce lo auguria-

mo ) alla Serie A. Al “Benito Stir-pe” chiude la stagione agonistica 2018/2019, sempre alla rincorsa di una posizione di classifica al di fuori della zona retrocessione, con l’incontro contro il Chievo Ve-rona, anticipato a sabato con ini-zio alle ore 18. Le due squadre si sono affrontate sei volte, cinque in campionato e una in coppa, e i canarini non solo non hanno mai vinto, ma le hanno tutte perse. Di fronte, comunque, le ultime due della classe che si divide-ranno la delusione di un cam-pionato da archiviare subito. Perchè peggio di così per Frosi-none e Chievo non poteva finire.Ma veniamo alle sei sfide. La prima si giocò allo stadio Comunale nel campionato 2007/2008 quando sulla panchina giallazzurra sedeva Alberto Cavasin. I clivensi furono promossi in Serie A, i ciociari si classificarono al decimo posto ma avrebbero dovuto piazzarsi meglio per la qualità della rosa a disposi-zione del tecnico. Era il 22 settem-bre, quinta giornata, e il Chievo si aggiudicò la prima con il risultato di 2 a 1. In gol per gli ospiti Cesar

e Greco con Pecchia che firmò la rete canarina. Questa la formazio-ne dei canarini: Sicignano, Ischia, Scarlato, Paganini, A. Bocchetti; Amerini, D’Antoni, Pecchia, Lodi; Dedic, Evacuo. Il Chievo di Giusep-pe Iachini l’affrontò con Squizzi, Marchese, Mantovani, Malagò, Cesar,Marcolini, Luciano, Ciarami-taro, Italiano, Greco e Gasparetto. La partita del girone di ritorno si giocò il 16 febbraio 2008 con Marcolini e Obinna che firmaro-no la seconda vittoria dei veneti.Nella stagione 2009/2010 le

due formazioni si ritrovarono di fronte in una partita del turno eliminatorio della Tim Cup. An-che al termine dell’incontro il ri-sultato fu di 2 a 0 per il Chievo grazie alle reti del giovane Pri-mavera Hanine e di Bentivoglio.Trascorsero sei anni e Frosino-ne e Chievo si sfidarono per la quarta partita, prima della Serie A. E fu la quarta vittoria del Chie-vo per 2 a 0, terza di campionato. La formazione di Stellone non fu fortunata: a inizio ripresa ebbe con Paganini la palla dell’1 a 0 ma

I giallazzurri sotto la curva dopo la retrocessione del 2016 - Foto Casinelli

Sei le sfide contro il Chievoil Frosinone le ha perse tutteTRE IN SERIE A, DUE IN B E LA SESTA IN TIM CUP | di F. Turriziani

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non fu gol, mentre gli ospiti nel recupero segnarono su rigore con Paloschi, ingenuamente affos-sato lungo la linea di fondo cam-po da Diakitè, e con Meggiorini. La gara del ritorno, disputata il 20 aprile 2016, fu in gran parte rovina-ta dal direttore di gara che espulse Ajeti dopo 17 minuti e Chibsah al 17’ della ripresa. I canarini si erano portati in vantaggio al 5’ di gioco ma, poi, le due affrettate espulsio-ni permisero al Chievo di chiudere l’incontro con una goleada. Cinque a uno con il Frosinone che giocò 45’ in dieci e addirittura 28’ in nove.La sesta e ultima sfida il 29 dicem-bre 2018 il Chievo se l’aggiudicò con il risultato di 1 a 0. In gol Giaccheri-ni quando al termine della partita mancavano 14 minuti. Una vittoria importante per i clivensi, una scon-fitta molto brutta per i canarini.Queste le formazioni: Frosinone- Sportiello, Goldaniga, Salamon, Ca-

puano; Ghiglione, Chibsah, Crisetig /35 st, Campbell), Maiello (38’ Cio-fani), Beghetto; Ciano, Pinamonti. Chievo: Sorrentino, Depaoli, Bani, Sossettini; Barba (48’ To-movic), Hetemaj, Radovanovic; Giaccherini, Birsa (34’st.Kiyine); Djordjevic 824’ st.Stepinski).

Sei le sfide contro il Chievoil Frosinone le ha perse tutteTRE IN SERIE A, DUE IN B E LA SESTA IN TIM CUP | di F. Turriziani

Il colpo di testa di Blanchard nella gara di Verona - Foto Grillotti

L’espulsione di Ayeti che cambiò la gara - Foto Grillotti

Sammarco protegge palla - Foto Grillotti

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Frosinone nel segno della so-lidarietà. Un tratto fonda-mentale del Club giallazzurro che sabato pomeriggio, in oc-casione della ultima gara di campionato con il Chievo (ore 18), ha organizzato una raccol-ta fondi per un bimbo di Pa-gani affetto da una rarissima malattia, la CDG, acronimo la cui traduzione significa Distur-bi Congeniti della Glicosilazione. All’esterno del ‘Benito Stirpe’ ver-ranno posti dei punti di raccolta per ogni settore. Tifosi, calciato-ri, dirigenti ed addetti ai lavori potranno contribuire ad alimentare le speranza del bimbo e per effetto domino la speranza di tutte le persone che combattono que-sta malattia e delle loro famiglie. La campagna di sensibilizzazio-ne ha trovato terreno fertile nei princìpi che animano il percor-so della Società presieduta da Maurizio Stirpe. La CDG è una

A cura di Media Center Frosinone in collaborazione con “Rivista 1928” Reg. N° 197/18 - Tribunale di Frosinone | Anno 1 - Numero 18

RACCOLTA FONDI DI SOLIDARIETÀ

Un motivo nobileper non mancareallo “Stirpe”

malattia metabolico-eredita-ria molto rara, con una inciden-za sulla popolazione mondiale pari allo 0,00000014%. Essa riguarda diverse varianti: clini-camente infatti può avere ma-nifestazioni multistemiche che toccano vari organi del corpo umano, soggetti ad essere pro-gressivamente compromessi. Si manifesta con crisi epilettiche, ritardo dello sviluppo psicomo-torio ma anche malformazioni.E’ una malattia dalla quale non si guarisce. Ma di recente si è accesa una fiammella di speranza, grazie anche all’impegno della società ci-vile e della Scienza. E grazie all’im-pegno di alcuni club di calcio, tra

questi il Frosinone è in corso in tutto il mondo moltissima ricerca per realizzare un trattamento ef-ficace per le tipologie più comuni della malattia. Una Associazione di medici, genitori e varie campagne di sensibilizzazione, stanno por-tando avanti – appunto a livello mondiale – studi e ricerche che stanno avendo ottimi risultati. L’obiettivo è quello di trovare e sperimentare possibili cure o trattamenti a quelle perso-ne affette dalla CDG in modo da poterne alleviare i disturbi.E per tutto questo il Frosi-none ha voluto essere in pri-ma fila. Sabato pomeriggio un motivo nobile per esserci.

Il piccolo Genny e la sua famiglia al Matusa nel 2017 - Foto Casinelli

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Il Frosinone guarda indietro a una stagione molto complica-ta, vincendo solo una volta in casa. Come hai vissuto tu que-sto ultimo anno? <Quando sono arrivato in agosto ho trovato un bel gruppo. Abbiamo provato tut-to per cercare la salvezza, però purtroppo non siamo riusciti. Ci sono tanti fattori perché sia-mo retrocessi. Si deve analizzare tutta l’annata, dall’inizio alla fine. Perché anche i piccoli dettagli pos-sono avere un’influenza sul risulta-to>.

Con Sportiello e Bardi c’era dall’i-nizio una concorrenza forte. Come è difficile andare ad ogni allenamento per dare il massimo, sapendo che molto probabilmen-te il fine settimana non giochi? <Non avevo nessun problema per-ché con loro mi trovo molto bene. Per noi tre è stato un anno positivo insieme, con tanto lavoro sul cam-po. Quello che potevo fare nell’alle-namento l’ho fatto e così ho potuto dare anche una mano alla squadra. Do sempre tutto anche se non gio-co,voglio sempre migliorare come giocatore e fare bene in qualsiasi caso>.

Alessandro Iacobucci fissa gli obiettiviIL PORTIERE PENSA AL PROSSIMO ANNO | di Marco Bader

Sei nato a Pescara e sei anche un tifoso del Pescara Calcio. Significa che ave-vi seguito il tuo compagno Daniel Ciofani già anni fa dalla Curva d e l l ’A d r i a t i c o ?<Sì, certo. Da pic-colo andavo in cur-va. E quando Daniel ha iniziato la sua carriera con la Prima squadra del Pescara l’ho seguito dalla cur-va. Ma in più lo vede-vo giocare già con la Primavera perché io mi allenavo vicino a loro. Sono bei ricor-di ed è una cosa bella che adesso giochiamo insieme>.

Dopo aver fatto la maggior parte del settore giovanile nel Renato Curi ti sei trasferito al Manto-va. È stato difficile lasciare casa così giovane? <Non è stato trop-po difficile perché ho fatto giusto quello che volevo fare. Volevo provare a diventare un giocato-re professionista. È stato il mio

sogno. Quindi sapevo che dove-vo fare qualcosa, anche andare via da casa. Per quello sono mol-to contento di esserci riuscito>.

A 18 anni il Mantova ti ha inserito nella rosa della Prima squadra. Anche se non hai mai giocato con loro in B come valuti il tem-po con i biancorossi? <È stato molto bello ed importante per me, perché sono cresciuto, ho im-

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Registrazione n. 1252 presso il Tribunale di Frosinone

Anno 4 - Numero 109

Direttore ResponsabileFranco Turriziani

EditoreAntonio Bruno Casinelli

Progetto Grafico e PubblicitàPh.Service

Archivio FotograficoEmiliano Grillotti e Federico Casinelli

CollaboratoriMarco Bader, Roberto Monforte,Angelo Campagna, Lino Palmesi,

Contatti346.972.972.6 - 339.30.888.66

ph.service.fr@gmail.com

Gli articoli firmati esprimono l’opinione dei rispettivi autori. Ma-noscritti e foto, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Non è consentita la riproduzione anche se parziale dei testi, delle foto-grafie, nonchè della grafica pubblicitaria senza la preventiva au-torizzazione scritta della Testata. Le proposte di collaborazione e il relativo materiale redazionale sono da ritenersi a titolo gratuito.

parato tanto da giocatori esperti. E’ servito tanto alla mia crescita come calciatore. Anche il fatto che sei lontano aiuta un po’ perché sei subito buttato in una vita reale dove devi gestirti da solo in tutto>.

La tua prima stagione da titolare l’hai vissuto con l’Alto Adige due anni dopo. Che ricordi hai del-la stagione a Bolzano? <È stata una stagione molto importante. Eravamo partiti con l’obiettivo di salvarci. Sapevamo che era molto difficile conseguirlo. Però abbia-mo fatto un ottimo campionato. Siamo arrivati alla zona dei play-off con una squadra molto giova-ne. Una stagione molto soddisfa-cente, perché ho giocato sempre>.

Nell’estate del 2012 ti ha acqui-stato il Parma a titolo definito, mandandoti subito in prestito, il primo anno allo Spezia, il secon-do al Latina. Dopo un altro anno con il Parma sei rimasto per 3 anni con la Virtus Entella. Sicuramen-te esperienze molto importante ..<Sì, assolutamente. Soprattutto allo Spezia, a Latina e con la Virtus perché lì ho fatto la stagione sem-pre da titolare. Sono state annate importanti con gli obiettivi impor-

tanti. Giocare aiuta sempre a cre-scere e a migliorarsi. Sono stati anni molto intensi con tanto lavoro>

La rivalità fra il Latina ed il Fro-sinone la conoscerai bene. Come l’hai percepita tu da quando sei arrivato qui all’inizio di questa stagione? <Per me è importante che sono un giocatore del Frosino-ne. E per questa maglia farò di tut-to. Darò tutto me stesso per fare bene con il Frosinone. In generale non ci sono stati problemi. Solo forse all’inizio perché , preso dalla foga durante una partita dissi qual-cosa, ma non era proprio quello che pensavo .Quindi ho chiesto scusa ai tifosi. Devo fare i complimenti alla nostra tifoseria perché ci sono stati vicino tutta la stagione. Mi trovo benissimo qui a Frosinone>

Il tuo contratto scade il 30 giugno 2020. Quali sono i tuoi obiettivi per la prossima stagione? <L’o-biettivo numero uno sarà quello di riconquistare la Serie A. Ci vo-gliamo provare subito dall’inizio. Il resto si vedrà più in là. Perso-nalmente c’è sempre l’obiettivo di giocare. Però anche se non gioco io darò sempre tutto nell’allena-mento per aiutare i miei compa-

gnia a dare sempre il massimo>.

Alla fine dell’intervista due do-mande sui tuoi compagni: Chi di loro si veste meglio? Chi è il peggiore? <Il peggiore come l’a-vevano già detto tutti è Zampano. Non si veste bene, lasciamolo così (ride). Il migliore direi Trotta per-ché ha il suo stile che non è male>.

E chi non dovrebbe mai man-care ad una buona festa? <Luca Paganini! È un ragazzo molto positivo, sa stare bene in gruppo ed è divertente>.

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