QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - … · di Gianfranco Compagno Stanislao Nievo è...

QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO

Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 Anno XXXIV N.13 5 - 19 LUGLIO 2018COPIA

OMAGGIO

di Gianfranco Compagno

Stanislao Nievo è un illustreapriliano di cui la città dovrebbeandare fiero, ma soprattutto pro-muovere figura, un patrimoniodella città. Stanis per gli amiciavrebbe compiuto 90 anni loscorso 30 giugno. Era nato aMilano nel 1928. Pronipote diIppolito Nievo, autore del famo-so romanzo “Le Confessioni diun italiano”, scritto tra il 1857 eil 1858. Arrivato in Agro ponti-no, a soli 3 anni, si stabili aBorgo Montello con il padreAntonio e la madre Saveria (nataXavierine) Nasalli Rocca. Dal15 novembre 1937 risulta uffi-cialmente residente ad Aprilia,“proveniente da Littoria”. Aveva9 anni, la città nuova era statainaugurata da qualche giorno, ilpadre Antonio era stato trasferitoad Aprilia, come direttore del-l’ONC (Opera Nazionale Com-battenti), il suo ufficio era nellapalazzina d’angolo tra via degliAranci e via degli Oleandri,dove c’era l’ingresso. L’abita-zione al civico 8 (attuale civico14) della stessa via, l’edificioche ancora i “vecchi” aprilianichiamano “Palazzo ONC”. Inquella casa visse, oltre che con igenitori, con i fratelli Ippolito,Giovanna e Giangaleazzo (dove-roso da parte dell’Amministra-zione comunale apporre sullaparete una targa a ricordo).Nievo ha mantenuto la residenzaad Aprilia sino al 1974, salvobrevi trasferimenti di residenza aPomezia e Roma. Alla sua morte(Roma 13.7.2006) solo su miosuggerimento l’Amministrazio-ne Comunale di Aprilia, invio untelegramma di condoglianze allafamiglia e fece stampare un epi-grafe . “Il Sindaco e l’Ammini-strazione Comunale e la CittàTutta - si associano al cordogliodella famiglia Nievo per lascomparsa del nostro illustreconcittadino Stanislao - Aprilia14 luglio 2006” (Nella primaversione sbagliarono anche ilnome), repentinamente correttaancora una volta su mia segnala-zione. Quello, a mia memoria ful’unico “omaggio” che l’Ammi-nistrazione rivolse al grandeintellettuale di fama internazio-nale (nella guida “Aprilia, Pae-saggi e Personaggi” è relegatotra le “Curiosità” (pag.77).Nievo è uno dei grandi della let-teratura del 900, il suo nome èinserito in “Spazi900”, il primomuseo della letteratura italianaall’interno della BibliotecaNazionale Centrale di Roma, inuna delle due Gallerie dedicatiagli scrittori del ‘900 (circa 25) ,a fianco di Pier Paolo Pasolini,Alberto Moravia, Natalia Ginz-burg, Italo Calvino e Dario Bel-lezza. È presente nel DizionarioBiografico degli Italiani(Vol.78 -2013), voce curatada Gabriele Scalessa. StanisNievo prima di essere uno scrit-tore di fama è stato soprattuttoun grande viaggiatore e giornali-sta (iscritto all’Albo dal 1954).“Ha viaggiato per oltre 50 anniin tutto il mondo, fino in Antar-tide, come giornalista, fotografodocumentarista e regista. È l’au-tore del film Mal d’Africa(1967) di cui ha curato anche laregia. Ne1975 con “Prato inFondo al Mare” si aggiudica ilpremio Campiello e, con le“Isole del Paradiso” nell’ 1987 ilPremio Strega. Vincitore di

numerosi premi - nel 2001 ancheil Montale per il giornalismo diviaggio - autore di altri ottoromanzi, tre libri di poesia, saggiracconti pubblicati in molte lin-gue, è stato traduttore di Kiplinged è fondatore della “ForestaIdeale” del WWF Italia. ha datovita alla Fondazione Nievo(1993), di cui è stato il primopresidente, è l’ideatore dei Par-chi Letterari. Le opere che con-cludono il suo percorso sono ilromanzo Gli ultimi cavalieri del-l’Apocalisse e Canto di Pietra(2006) volume di poesie in ver-sione bilingue italiano – spagno-lo, affettuoso canto d’addio a

Roma, dove ha vissuto più alungo”. Questo scrive MariarosaSantiloni, storico segretariodella “Fondazione Ippolito eStanislao Nievo”, nel risvolto dicopertina degli “Atti 2017”. Lasua presenza era costante adAprilia. Ospite d’onore alle cele-brazioni del 55° della Fondazio-ne di Aprilia, in occasione dell’i-naugurazione della bibliotecacomunale.Voglio ricordare Stanis Nievo, dicui mi ha onorato della sua stimaed amicizia, che risale a 25 annifa, per il suo attaccamento adAprilia, che l’ ha visto arrivareadolescente, e per l’amore perl’Agro Pontino. Il primo contat-to avvenne dopo il funerale diRiccardo Tosolini, deceduto il2novembre 1993 a 83 anni sto-rico guardiano dell’ONC, ilquale era stato alle dipendenzedi Antonio, padre di Stanis, chein quell’occasione tenne unabella orazione funebre (ricordala figlia Lucia Tosolini). Qula-che giorno dopo eravamo (erocon Diego Cancelli, allora gio-vane ricercatore) a casa sua aRoma. Fu una piacevole chiac-chierata di circa un’ora, per par-lare della nostra terra, dellenostre origini, un amore comu-ne: “Aprilia”. Fu una belladomenica (10.10.1993), uscim-mo da quella casa arricchiti, peraver conosciuto un così grandepersonaggio. Ci fece omaggioanche di due libri: Aurora “(prima pubblicazione 1979,finalista allo Strega) è la storiadi una ricerca, compiuta peròsulla terraferma. Dea tutta tellu-rica è infatti la Mater Matuta,sulle cui tracce si pone il prota-gonista, in un percorso che sisnoda fra l’Agro Pontino, Romae il litorale laziale (Treccani)”,personalizzato da una dedica:“A Gianfranco Compagno concordialità e speranza per il futu-ro della cultura in Agro Pontino,di cui Lei si occupa. StanislaoNievo”. L’altro libro: “Il Palazzodel silenzio (Milano 1985), sto-ria di una ricerca archeologica

dai risvolti soprannaturali, daisotterranei di Roma ai ColliAlbani, sulle tracce di un cava-liere dell’antichità”, in questocaso non una dedica, ma unasigla alfanumerica “p.96”, chesta per pagina 96, dove citaAprilia e la statua di San Miche-le di Venanzo Crocetti. “ RicordiSan Michele?” sussurrò. “Il pro-tettore del nostro paese.” Forsenon disse così ma lo udii parolaper parola e tornò il villaggiodella pianura dove eravamo vis-suti. La guerra aveva distrutto ilvillaggio, le case e anche Gia-cinto. Era rimasta la statua dallepiume di metallo, San Michele

con la gola squarciata. Moltotempo dopo vi ero tornato e ilvento fischiava nelle ferite vuoteil crocidio che sentivo ora”. Ariguardo della distruzione diAprilia, nel 1997 scrissi nel miosaggio “Aprilia, 60 anni, storia ecronaca”: “Arrivammo in bici-cletta il cinque giu gno 1945 conmio padre e mio fratello, in unacittà distrutta, tutto intorno eradiroccato. La nostra casa di viadegli Oleandri non c’era più”.Nota stralciata da un pezzo pub-blicato dal settimanale “Il Cor-rispondente” del 27 aprile 1991.Il pezzo proseguiva: “Ci met-temmo a scavare tra le macerietrovammo ancora scintillanti ledecorazioni di Natale. Un sensodi morte si respirava ovunquedue punti quella città dall’areametafisica aveva ora il fascinosinistro delle rovine”. Ad ogniinvito rispondeva presente, nonsi faceva pregare per tornare avedere la sua città, e re-incontra-re gli antichi conoscenti. Voglioricordare una serie di date signi-ficative della sua presenza adAprilia e in “Agro” ad eventi enon. Il 10 dicembre 1994 inau-gurazione della mostra: “Lascuola nell’Agro Romano enell’Agro pontino” presso labiblioteca comunale di Aprilia.Il 26 gennaio 1995 lo accompa-gnai a Casal delle Palme pressola prima scuoletta dell’Agropontino e a Carano presso latenuta “Menotti Garibaldi, luo-ghi che non conosceva, per faredelle cineriprese, con il suoamico di tante avventure Anto-nio Climati, regista e direttoredella fotografia. Dopo le ripreseandammo a degustare la trotafritta, specialità di “MammaCiotti” presso la “Sorgente diCarano”, c’eravamo solo noi,Climati, fradicio si tolse scarpe ecalze per asciugarle sul caminet-to. Un’atmosfera bucolica chetanto piaceva a Nievo.Come dimenticare il viaggioverso Villa Fogliano (10.6.1995)per l’istituzione dei “Parchi Let-tarari” dedicato ad Omero, par-

tendo dall’antico Borgo di“Conca” (Borgo Montello),tappa a Foro Appio, presso l’ate-lier di Maurizio Galante, per poiarrivare sul Lago di Fogliano. Inogni tappa attori facevano delleperfomance teatrali a sorpresa,tanto da stupire o “spaventare” .Il 5 luglio 1999 lo accompagnaisul campanile della chiesa diSan Michele da poco ricostruito,in quell’occasione di chiesi diinviarmi un pezzo sul tema, chepubblicai qualche mese dopo.Quella fu anche l’occasione perincontrare il sindaco GianniCosmi, per parlare del progetto“Mater Matuta”, mai realizzato.Ricordo un altro incontro, era il27 gennaio del 2000, in quel-l’occasione era accompagnatoda Mariarosa Santiloni, segreta-rio della Fondazione. Dopo gliincontri in Comune, lo coinvolsiper la presentazione del catalo-go, in occasione dell’istituzionedella pinacoteca comunale.Ricordo piacevolmente l’incon-tro conviviale, per un pasto fru-gale. Nievo era appassionato diprodotti locali e buon vino. Duemesi dopo era ancora ad Apriliaper vedere i quadri realizzati perla istituendo Pinacoteca. Unaltro incontro che ricordo volen-tieri è stato il 10 luglio 2001 aCapoportiere in un tardo pome-riggio nuvoloso, lui alloggiavain un hotel sul mare con vista sulCirceo e le Isole Pontine, unasorta di “buen retiro” per racco-gliere le idee. A novembre diquell’anno pubblicò “BarcaSolare” e come scrisse in unadedica. “A Gianfranco, unaautobiografia in versi dal suoamico Stanis. In occasione del65° dell’inaugurazione di Apri-lia fu uno dei relatori del conve-gno “Latium Vetus – Città diFondazione” (27.10.2001), alsuo fianco c’erano tra gli altril’architetto Renato Nicolini, ilprofessor Giorgio Muratore e ilprofessor Lorenzo Quilici (que-sti ultimi due molto legati adAprilia). Ancora una volta pre-sente a Fogliano da protagonistain occasione dell’inaugurazioneufficiale dei “Parchi Letterari” il25 gennaio 2002. Lo invitai di

nuovo alla presentazione dellibro e della mostra “Aprilia, daun campanile all’altro” diRoberto Diana (30.11.2002).Incontrai Stamislao Nievo perl’ultima volta il 29 marzo 2005 aRoma, in occasione dell’assem-blea annuale dell’Ordine deiGiornalisti, eravamo seduti vici-ni, in prima fila, era venuto aritirare la targa di argento per i50 anni di iscrizione all’Ordine.Era iscritto nell’elenco pubblici-sti dal 10 luglio 1954. Lo avevovisto pieno di vita e di interessicome al solito. A dicembre 2005,in occasione della quarta fieradella piccola e media editoria,svoltasi al Palazzo dei Congressiall’EUR, un amico comune, unoscrittore, mi annunciò della suagrave malattia, mi sconsigliò diandarlo a trovare. Se ne andatonella notte del 13 luglio 2006 aRoma. Aveva 78 anni. La ceri-monia funebre si svolse sabato15 luglio nella chiesa di SanRoberto Bellarmino nei pressi dipiazza Ungheria a Roma, alleore 11. La Fondazione IppolitoNievo da lui ideata nel 1992, èstata riconosciuta come EnteMorale nel 1994. Oggi la fonda-zione è denominata “FondazioneIppolito e Stanislao Nievo”.Recentemente a Sabaudia, altracittà che Nievo amava tanto, si ètenuta la XI Giornata di Studio(3-4 maggio 2018) dal titolo:Stanislao Nievo, scrittore – gior-nalista e il giornalismo degliscrittori”. Ancora a Sabaudia loscorso 19 giugno sono stati pre-sentati gli Atti del convegno“Nel ‘viaggio verde’. La poesiae l’Agro Pontino di StanislaoNievo, a cura di Mariarosa San-tiloni delle giornate di studiodello scorso anno (Sabaudia 6 e7 aprile 2017. Il primo incontro,quello di maggio, è stato l’occa-sione per rivedere dopo anni lasignora Consuelo Artelli Nievo,attuale presidente della Fonda-zione e Maria Rosa Santiloni,con la quale ho ripreso i contatti,in nome di un illustre apriliano“Stanislao Nievo”.

Foto archivio G.Compagno

5 - 19 LUGLIO 2018pagina 2 IL GIORNALE DEL LAZIO

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LAZIOIL GIORNALE DELIL GIORNALE DEL

LAZIO

Avrebbe compiuto 90 anni lo scorso 30 giugno. Era nato a Milano nel 1928. Stretto il suo legame con Aprilia

STANISLAO NIEVO, OMAGGIO AD UN ILLUSTRE APRILIANOSarebbe doveroso da parte dell’Amministrazione comunale apporre sulla “sua casa” almeno una targa in memoria

Roma - Casa Nievo 10.10.1993

5 - 19 LUGLIO 2018 pagina 3IL GIORNALE DEL LAZIO

Batte Domenico Vulcano candidato per il centrodestra per circa milletrecento votiANTONIO TERRA È IL NUOVO SINDACO DELLA CITTÀ DI APRILIA

Il centro urbano premia Terra, le periferie votano per Vulcano: una vittoria sofferta e una città da ricuciredi Riccardo Toffoli

E’ Antonio Terra il nuovo sin-daco di Aprilia. Una vittoriaper nulla scontata e sul filo delrasoio dopo una campagnaelettorale molto sofferta. Anto-nio Terra batte Domenico Vul-cano, candidato per il centro-destra per mille e 300 voticirca. Il centro ha salvato ilsindaco Terra. Le periferiehanno votato per Vulcano sin-daco. Hanno votato per Dome-nico Vulcano 11 mila 258 per-sone, pari al 47,29% dei votan-ti. Hanno votato per AntonioTerra 12 mila 550 pari al52,71% dei votanti. Sonoandati a votare 24 mila 271 cit-tadini, ossia il 43,75% degliaventi diritto. Neanche unapriliano su due è andato alleurne per eleggere il primo cit-tadino. La scarsa partecipazio-ne è un fenomeno generalizza-to che sta avvicinando l’Italiaall’Europa e in particolare alsistema americano. A Pomezia,nel secondo turno, ha votato il40,58% degli aventi diritto, aFormia il 53,10%, a Velletri il51,01%, a Fiumicino il41,44%. Ad Aprilia la bassaaffluenza diventa un macignopolitico per la maggioranzaappena eletta. La coalizionecivica di Terra è eredità diDomenico D’Alessio che nel2009 provò con successo acreare un “terzo polo” controle corazzate del centrodestra edel centrosinistra. Venne chia-mato il “riscatto civico”, ossiala volontà dei cittadini di cam-biare, di essere autonomi conla politica, di non volere piùimposizioni dai partiti provin-ciali. La giunta Terra ha persocosì quello smalto civico e siavvia a confermarsi un’ammi-nistrazione di Palazzo. Non nelsenso negativo del termine.L’appello al voto lanciato daisegretari provinciale e regiona-le del Partito Democratico, ladichiarazione del Presidente

della Regione Lazio NicolaZingaretti che ha esplicitamen-te ribadito la “vicinanza”all’amministrazione Terraall’indomani dell’esito delvoto del 10 giugno che ha san-cito la fine dei giochi per ilcandidato sindaco del Pd, sonosegnali significativi che dimo-strano questa trasformazionerispetto alla compagine origi-naria di Domenico D’Alessio.E’ mancata, quindi, la grintadel “riscatto civico”, ma nelcontempo, soprattutto al bal-lottaggio, è emersa la levata discudi del Pd e delle forze delcentrosinistra contro la nuovadestra di Salvini e contro l’ipo-tesi di ritrovarsi un Santangelo“bis”. Fermare l’avanzata dellaLega che oggi guida il governo

nazionale, ha il sapore del pro-vincialismo. E’ come volercreare la repubblica di Aprilia.Abbiamo assistito nelle ultimedue settimane, a prese di posi-zione “infantili” che spessohanno rasentato il ridicolo.Abbiamo visto presentare“appelli” per il voto a Terra daparte di appena 60 cittadini,dichiarazioni al limite dellalogica politica come quellesull’acqua che qualcuno hainterpretato come ripicca alsindaco Terra. Forse è statatolta per far perdere Vulcano aquesto punto? Battute a parte,si è sentita l’assenza del Movi-mento 5 Stelle in una campa-gna elettorale che non è statasmagliante. Il centrosinistraottiene un ottimo risultato.

Carmen Porcelli non entra inConsiglio comunale e i nuoviassetti all’interno della mag-gioranza provocano ritardinella composizione della giun-ta Terra. Per le preferenze, lagiunta del 2013 viene di fattopenalizzata anche se, vincendoTerra, gli ex assessori riesconoad entrare in Consiglio comu-

nale ma le forze personali incampo non sono più quelle del2013. In più si aggiunge il Pdche ora rivendicherà con forzail suo peso nell’esito del bal-lottaggio. Un Pd da cui hapreso le distanze anche il can-didato sindaco Giorgio Gius-fredi e le tre liste civiche che losostenevano.

IL NUOVO CONSIGLIOL’Ufficio Centrale Elettorale il 28 giugno ha comunicato alPrefetto di Latina la proclamazione alla carica di Sindacodella città di Aprilia di ANTONIO TERRA, in considera-zione della maggioranza dei voti validi ottenuti. Il ConsiglioComunale sarà così composto: VULCANO DOMENICO(CANDIDATO SINDACO NON ELETTO), GIUSFREDIGIORGIO (CANDIDATO SINDACO NON ELETTO),RUBERTI OMAR, PETITO GIUSEPPE, BIOLCATIRINALDI MICHELA, IACOANGELI ILARIA, DEMAIO PASQUALE, MARCHITTI VITTORIO, CAPO-RASO LUANA, DI LEONARDO FABIO, PRINCIPILANFRANCO, MORONI MARCO, DI MARCANTO-NIO BRUNO, FIORATTI SPALLACCI MAURO, BAR-BALISCIA FRANCESCA, ZANLUCCHI ANGELO,LOMBARDI ALESSANDRA, BOI ROBERTO, RENZIFRANCESCA, LAZZARINI FAUSTO, LA PEGNAVINCENZO, GRAMMATICO MATTEO, ZINGARET-TI DAVIDE, GIOVANNINI VINCENZO.


E’ ormai rottura tra il PartitoDemocratico e Giorgio Giusfre-di. Due riunioni parallele giove-dì 28 giugno hanno sancito unadivisione che già si era percepitanel corso del ballottaggio. Gior-gio Giusfredi, candidato sindacodi una coalizione civica gravi-tante intorno al Partito Demo-cratico, aveva poco gradito ilcomunicato “solitario” del Pd diappoggio diretto ad AntonioTerra durante le due settimane diballottaggio. Sulla stessa sualinea d’onda le tre liste civiche(Giusfredi sindaco, Progetto perAprilia e Aprilia Futura). Lacoalizione aveva infatti, diffusoun comunicato congiunto nelquale, pur dichiarandosi all’op-posizione in caso di vittoria dientrambi i candidati, avevaespresso preoccupazione per l’a-vanzata della destra in città cheriproponeva un passato già vis-suto. Chiaro il riferimento allagiunta di Calogero Santangelo.Il Partito Democratico, poi, èandato oltre e ha diffuso uncomunicato nel quale ha dichia-

rato il suo appoggio al sindacoAntonio Terra. Poco dopo, l’ap-pello al voto per Terra è arrivatodai segretari provinciale e regio-nale del Partito Democratico. Adinfluenzare questa scelta, c’è

stato sicuramente il peso del pre-sidente della Regione LazioNicola Zingaretti che in un mes-saggio successivo all’esito delleelezioni del 10 giugno, haespresso “vicinanza” per Anto-nio Terra. Così i rapporti si sonoraffreddati fino alle riunioniparallele di giovedì 28 giugnoquando è arrivata l’ufficialità. IlPartito Democratico si è trovatodiviso tra chi vuole continuarel’esperienza con Giorgio Gius-fredi e chi invece, si proiettaverso un futuro con Terra (tra iprimi Vincenzo Giovannini, ilconsigliere appena eletto). Inquesta delicata situazione ilsegretario politico AlessandroMammucari ha deciso di conti-nuare con una sorta di “reggen-za” per traghettare il partito alprossimo congresso nel quale sisancirà la strada definitiva delPartito Democratico locale. Nelfrattempo però, le tre liste civi-che della coalizione Giusfredi sisono riunite sempre giovedì 28giugno per fare il punto dellasituazione e hanno diramato

congiuntamente una nota nellaquale prendono le distanze dalPd. “Ieri sera (giovedì 28 giu-gno, ndr) –si legge nella nota-presso il point elettorale di viaVerdi, si sono riunite le tre liste

civiche che hanno sostenuto lacandidatura di Giorgio Giusfredia sindaco di Aprilia (Progetto

per Aprilia, ListaGiusfredi Sinda-co e Aprilia Futu-ra) per analizzarei risultati del votoe le prospettivepolitiche dellacoalizione. L’in-contro concludeun percorso giàavviato all’inter-no delle singoleliste civiche e chetrova sintesi ierisera in una posi-zione unitaria econdivisa. Pro-getto per Aprilia,Lista GiusfrediSindaco e ApriliaFutura valutanomolto positivo il

risultato elettorale e lo giudicanocome la richiesta di un cambia-mento da parte dei cittadini diAprilia. Prendono le distanze dalPartito Democratico di Apriliache al ballottaggio, con il soste-gno esplicito al candidato sinda-

co Antonio Terra, ha deciso diavviare un percorso autonomodiverso dalla posizione assuntadalla coalizione. La posizioneassunta dal Pd locale, ha risenti-to di influenze regionali e pro-vinciali tutte interne e tattica-mente finalizzate ad altri proget-ti politici futuri, che non ciappartengono; pertanto non pos-sono far parte di un gruppo cheopera e fa politica a livello loca-le con libertà, passione e con ilcoinvolgimento di tante personeche non sono per nulla attrattedalle logiche di potere. Presup-posti che, invece, vengono rite-nuti necessari per iniziare unpercorso unitario e soprattuttocredibile all’opposizione delgoverno di questa città che abbial’obiettivo di porsi come alterna-tiva al centrodestra e alla com-pagine amministrativa del sinda-co Terra. Confermano la fiduciaa Giorgio Giusfredi e ritengono idue consiglieri eletti (GiorgioGiusfredi e Davide Zingaretti) irappresentanti in Consigliocomunale di tutte e tre le liste.Ribadiscono il ruolo di opposi-zione al governo Terra secondo

il mandato indicato dagli elettorie sentono la necessità di conti-nuare il percorso politico inmaniera congiunta nelle formepiù opportune che saranno valu-tate già nei prossimi incontri”.Giorgio Giusfredi è stato presidedella Gramsci e successivamen-te della Pascoli. L’anno scorso èandato in pensione. Il suo nome,come possibile candidato sinda-co, girava da molto tempo tradiverse e più svariate forze poli-tiche. Giusfredi ha tentato lastrada offertagli dal Pd, quellapiù difficile sicuramente in unperiodo storico in cui il PartitoDemocratico non ha un altissi-mo gradimento tra i cittadini.Con lui anche Davide Zingaretti.Eletto nella lista Giusfredi Sin-daco e facente parte di Rigenera-zione Apriliana, il movimentosociale e politico che coinvolge igiovani apriliani, Zingaretti èuno dei consiglieri comunali piùgiovani d’Italia. Giusfredi e Zin-garetti faranno gruppo unito inConsiglio comunale. La novitàsicuramente più rilevante delprossimo Consiglio comunale.

Il motivo scatenante: l’influenza dei vertici regionali e provinciali del Pd sull’appoggio incondizionato a Terra nel ballottaggio

È ROTTURA TRA PD E LISTE CIVICHE DI GIUSFREDIGiusfredi e Zingaretti (lista Giusfredi sindaco) saranno all’opposizione mentre il Pd aspetta il nuovo congresso per decidere dove stare

I neoconsiglieri Giusfredi e Zingaretti

Il gruppo dirigente del Pd festeggia la vittoria di Terra


Intervista al sindaco Antonio Terra all’indomani del risultato elettorale che lo vede confermarsi allaguida di Aprilia. La giunta pronta per il 16 luglio con delle “novità”

“UNA VITTORIA MOLTO SOFFERTA. MA ORA A LAVORO PER LA CITTÀ”

Stoccata al centrodestra: “non ha nel dna la trasparenza e l’apertura verso i cittadini”Stoccata al Pd provinciale: “non abbiamo gradito alcune vicende sui temi dell’acqua e del piano rifiuti”

di Riccardo Toffoli

“Una vittoria molto sofferta.Aprilia risente delle stessoclima politico nazionale: unelettorato nervoso, arrabbiato egiustamente con pretese. Conti-nueremo nel lavoro iniziato maci saranno delle novità nellagiunta così come ci raccoman-da il voto dei cittadini”. Abbia-mo intervistato il sindaco Anto-nio Terra all’indomani del bal-lottaggio che lo vedeva sfidantecon Domenico Vulcano, candi-dato sindaco di un centrodestraunitario. Terra si riconfermaalla guida della città di Aprilia.E’ il suo secondo mandato. Ciarriva al ballottaggio a differen-za del 2013 quando stravincesu tutti, al primo turno.Si tratta di un dato sicura-

mente storico. Ad Apriliabisogna tornare al 1999 peruna riconferma da partedell’elettorato di un sindacouscente. All’epoca era GianniCosmi. E ancora molto piùindietro, agli anni ’60 per tro-vare un sindaco che ha com-pletato due mandati consecu-tivi. Il sindaco Antonio Ros-setti. Tra l’altro la sua ricon-ferma avviene in un periodomolto complesso dove l’elet-torato non premia chi gesti-sce il potere. Quali sonosecondo lei, i punti di forzache hanno determinato la suarielezione ma anche qualisono i punti di debolezza chel’hanno portata comunque alprimo turno a perdere moltivoti?

“E’ stata una vittoria moltosofferta. Non è facile confer-marsi oggi. In altri Comuni icittadini hanno premiato l’al-ternanza o ad esempio neimunicipi romani è passato il Pdmentre il M5S che guida la cittàdi Roma è stato di fatto azzera-to dall’elettorato. L’elettorato èmolto nervoso, arrabbiato e conpretese. Dobbiamo lasciare achi viene eletto il tempo neces-sario di esprimere le potenziali-tà del programma elettorale chespesso risente anche di logichenazionali e regionali. Abbiamoperso come coalizione dodicielementi importanti che cihanno indebolito al primoturno. Ho creato una nuovalista, Terra Sindaco, che tral’altro ha avuto un buon con-senso elettorale. La competi-zione del 2013 è molto diversada quella di oggi perché da unaparte il centrosinistra ha recu-perato voti attraverso un candi-dato diverso, che ha espressotutte le sue potenzialità. Tuttal’area del centrosinistra ha rad-doppiato il consenso elettorale.Giusfredi e Porcelli si sonoattestati al 27%. E poi il centro-destra è passato con un buonrisultato grazie ad un voto

leghista che dipende da dinami-che nazionali. Ad Anzio eCisterna ad esempio senzaForza Italia il centrodestra èpassato al primo turno. Nel bal-lottaggio, però, è passato ilnostro messaggio a fronte diuna campagna elettorale dibasso livello da parte del cen-trodestra. Il nostro messaggioche portava con sé una maggio-ranza coesa con un progettochiaro. Abbiamo saputo daremaggiori certezze ai cittadini”.Un dato significato è l’af-fluenza che è stata bassa sia alprimo turno sia al ballottag-gio. Per una maggioranza

come la sua che prende vitanel 2009 con l’obiettivo delriscatto civico, è un motivo diriflessione?“Il dato dell’affluenza sulprimo turno è leggermente al disotto rispetto ai Comuni chesono andati al voto. La stessacosa è avvenuta al ballottaggio.Il dato sull’affluenza alle urnedi Aprilia è, quindi, in linea conil dato nazionale. C’è una partedell’elettorato che sta attraver-sando un momento difficilesenza punti di riferimento ed èmolto arrabbiato. Esprimeanche attraverso il non voto lesue preoccupazioni. Va dettoche in Italia c’è stata sempreuna grande fetta dei cittadiniche ha partecipato al voto. Manon è così in Europa dove disolito va a votare meno del50%. Certamente questa non èuna cosa buona. Bisogna capirecome risvegliare l’elettoratoapriliano”. Alle politiche del 4 marzo unapriliano su due ha votatoM5S. Il simbolo, però, non èstato presentato alle ultimeamministrative. Dove sonoandati a finire, secondo lei,

questi voti?“Una parte di questi voti sicu-ramente l’abbiamo presi anchenoi. L’elettorato del M5S non èdefinibile scientificamente.Nelle ultime consultazioninazionali ha espresso unarichiesta di cambiamento e digestione diversa della politica.Oggi, tra i Comuni limitrofi chesono andati al voto, solo aPomezia c’è stata una confermadel M5S. Nelle altre realtà ilmovimento non ha avuto risul-tati eccellenti. A livello localegli elettori si orientano moltopiù sulla figura del candidatosindaco e della coalizione”.

Analizzando il voto della suacoalizione, l’elettorato hapremiato le novità, come lalista Terra Sindaco e alcunivolti nuovi come OmarRuberti. Ma ha anche pena-lizzato chi da molti anni fa dapolitica o chi ha gestito inquesti anni il potere. Alla lucedi questo, cambierà l’assettodella giunta?“Tutti hanno espresso menopreferenze perché il bacino divoti che abbiamo ottenuto, èstato dimezzato rispetto al2013. Nel 2013 i miei candidatihanno lavorato su 18 mila voti.Adesso ne abbiamo raccolti 10mila. Il calo delle preferenze è,quindi, fisiologico. Ci sonoliste che hanno retto meglioaltre meno e questo me ne dis-piace. E’ normale che poi unsindaco faccia le valutazionidei risultati delle singole listesulla composizione della giun-ta”.Un flop importante è, comun-que, quello della Rete dei Cit-tadini che si ferma a un 3 emezzo percento. Sarà ricon-fermato l’assessorato allaRete dei Cittadini?

“Dobbiamo ancora iniziare adiscutere sulla composizionedella giunta. Faremo un’analisitutti insieme a seguito dellaquale prenderemo e prenderòdelle decisioni. Dobbiamoinnanzitutto garantire il giustoequilibrio tra uomini e donne.Ci sarà quindi, l’esigenza diruotare alcuni assessorati non-ché l’esigenza, dovuta al risul-tato elettorale, di nominarenuove figure in giunta. Entro il16 luglio si dovrà andare inConsiglio, con il giuramento.In questa sede, presenteremosicuramente la squadra digoverno”.Inizia il suo secondo manda-to. Tra cinque anni lei nonsarà più ricandidabile. Inquesti anni dovrà trovare unsostituto e dare una prospet-tiva politica a questa coalizio-ne civica?“Troveranno loro il mio sostitu-to, non spetta certo a me ilcompito di farlo. Ci fa piacereche il percorso civico sta pren-dendo piede a livello nazionalee nella provincia di Latina. Unacoalizione civica è stata elettaora a Formia. Siamo contenti.Abbiamo aggiunto un ulteriore

elemento importante, siamosbarcati al sud come spessodico. Non ho mai nascosto chein questi cinque anni abbiamoavuto con il presidente dellaRegione Lazio Nicola Zinga-retti un rapporto molto traspa-rente e improntato alla collabo-razione. Non abbiamo mainascosto che in questi anniabbiamo fatto delle politiche disinistra, legate prima di tutto alsociale ma anche al progettosui rifiuti. Abbiamo una visionedella cosa pubblica che va inquesto senso. Decideremoinsieme le prospettive da dare aquesta coalizione civica: se c’èesigenza di traghettarla versodei soggetti politici nazionali.Dentro la maggioranza c’èanche chi vede bene il movi-mento dei sindaci guidato daPizzarotti. Vedremo. Certamen-te, proprio perché ci sentiamoliberi di valutare quale sia ilpercorso più vicino al nostro, alivello provinciale col Pd nonabbiamo registrato alcunevicende in maniera positiva. Miriferisco in particolare, all’ac-qua e al piano dei rifiuti”. Come valuta questo Pd loca-le, più vicino alle dinamicheprovinciali o a quelle regiona-li?“Questo Pd ha fatto delle rifles-sioni positive sia sul quadroprovinciale sia ad Aprilia. Sulpiano provinciale perdere Apri-lia e Formia sarebbe stata unacatastrofe per il centrosinistra.Gli equilibri si sarebbero spo-stati completamente a destra. Ilche voleva dire Terracina,Fondi, Cisterna, Gaeta e tantealtre realtà. E’ una riflessionelogica che serviva per mantene-re un rapporto nella conferenzadei sindaci aperto a noi conequilibri diversi e questo dis-corso noi lo abbiamo apprezza-to”.Crede che il centrodestraabbia pagato lo scotto del suo“passato”?“Questo è uno dei dubbi chesicuramente hanno influitosulle decisioni dell’elettorato.Ma hanno pesato anche altriaspetti secondo me. Ad esem-pio io non ho capito quale fosseil programma. Tante cose i


nostri cittadini hanno valutatonel corso di questo ballottag-gio. Il programma che nonc’era, il candidato sindaco haevitato tutti i confronti possibi-li, che tra l’altro non eranorichiesti da me. In chiusura dicampagna elettorale ho dettoche non c’erano solo due pro-grammi, ma due modi diversidi concepire e gestire la politi-ca. Abbiamo sempre dimostratola massima apertura nei con-fronti dei cittadini e di chi havoluto salire le scale di questoComune. Il centrodestra non haquesto nel dna e lo abbiamo

visto in passato”.Anche l’opposizione è com-pletamente rinnovata. Man-cherà in Consiglio il suo“antagonista” per eccellenza,Carmen Porcelli. Chi prende-rà secondo lei il suo posto?“Carmen Porcelli doveva con-centrare i voti in meno liste per

riuscire ad essere eletta. E’ statasicuramente consigliata male.Era un consigliere molto parti-colare, attenta e battaglieraanche se non ho mai condivisoalcuni atteggiamenti su vicendenostre amministrative. Giusfre-di ha detto che farà un’opposi-zione attenta, Vulcano hadichiarato che sarà un leone.Noi non ci preoccupiamo.Siamo pronti”. Quali sono ora le priorità?“Abbiamo in programma unaserie di interventi con delle sca-denze importanti: entro novem-bre dobbiamo appaltare piazza

delle Comunità Europee per unfinanziamento di un milione emezzo di euro, la palestra dellascuola Leda, la ristrutturazionedella Garibaldi, la mensa dellascuola Selciatella e la ristruttu-razione della scuola di Casalaz-zara. Analogo percorso deveessere messo in piedi per il cen-

tro antiviolenza per le donne.Questi sono gli aspetti princi-pali. Poi c’è da costituire ungruppo di lavoro per le borgate.Dobbiamo iniziare a mettere incampo delle azioni diverse conl’amministrazione regionaleper ottenere dei finanziamentiper il risanamento igienico-sanitario delle periferie. C’è damettere in moto la casa dellasalute perché su questo tema, incampagna elettorale, abbiamoregistrato tanti disagi. Nonabbiamo atti di particolareurgenza ma dobbiamo governa-re le situazioni che sono state

avviate. Da settembre iniziere-mo a capire quali saranno gliorientamenti della Regione edel governo nazionale per leprossime finanziarie. E lì dob-biamo essere bravi a recuperarefinanziamenti”.

Festeggiamenti in p.zza Roma

Antonio Terra è nato ad Aprilia il 18 febbraio 1963. Anchelui, come il suo predecessore Domenico D’Alessio, eraabruzzese tanto che se D’Alessio amava definirsi “montana-ro”, lui si definisce un “lupo marsicano”. Infatti la famigliaTerra è originaria di Lecce nei Marsi. Il nonno di AntonioTerra comprò nel 1947 uno scorporo di terreno dell’Onc. Ilpadre era vigile urbano per poi diventare responsabile del-l’ufficio tributi. Ora è in pensione. Anche il padre era socia-lista. Si candidò una sola volta, negli anni ’70, nella rocca-forte democristiana di Casalazzara. Prese 107 preferenze.Molte per l’epoca. Antonio Terra è geometra. Ha due figli.La moglie Ani è il suo braccio destro, lo accompagna ovun-que e lo ha sostenuto moltissimo in questa campagna eletto-rale. Antonio Terra ha lavorato presso Edilizia ’90 salvo poivendere le quote nel 2015 dopo che è diventato sindaco. Lasua carriera politica inizia all’età di 23 anni. Viene candida-to nel Psi, è vicesegretario di Modestino De Marinis sotto lagiunta Meddi. Entra in Consiglio comunale a seguito delledimissioni di Meddi da consigliere. Era il 1998. Viene elettoper la prima volta nel 1999, giunta Cosmi. Poi si candidanella lista Meddi e quando costui diventa il primo cittadinodi Aprilia, diviene assessore all’urbanistica. Correva l’anno2002. E’ rimasto assessore all’urbanistica fino alla primave-ra del 2005 quando si candida con la lista Forum nellacoalizione di centrodestra guidata dal sindaco CalogeroSantangelo. In quell’occasione, i suoi voti furono determi-nanti per far vincere le elezioni. Nonostante questo però, l’i-dillio con Saltangelo entra subito in crisi e Terra si collocasubito all’opposizione insieme a D’Alessio, Di Marcantonioe Berna. Prosegue il suo percorso politico con DomenicoD’Alessio, fondando insieme a lui una coalizione civica chenel 2009 si contrappone alle corazzate del centrodestra e delcentrosinistra. D’Alessio vince le elezioni, fu un risultato sto-rico e di rilevanza nazionale. Terra è nominato assessoreall’urbanistica e vicesindaco. Nel 2012 a causa della prema-tura scomparsa di D’Alessio, assume il ruolo di sindacofacente funzioni traghettando Aprilia alle elezioni ammini-strative del 2013 dove con il 55,35% dei consensi viene elettosindaco al primo turno sbaragliando centrodestra e centro-sinistra e gli altri sei candidati sindaco. Si riconferma oraalla guida della città di Aprilia al ballottaggio con uno scar-to di voti molto ravvicinato rispetto allo sfidante di centrode-stra Domenico Vulcano.

ANTONIO TERRA: UNA CARRIERA INPOLITICA AL SERVIZIO DELLA CITTÀ


Intervista a Domenico Vulcano, il candidato sindaco del centrodestra ha perso per una manciata di voti

“PER MILLE E 300 VOTI IL CAMBIAMENTONON E’ STATO VOLUTO DA APRILIA”

“Il 20% degli apriliani ha scelto il sindaco” e poi una frecciata al Pd: “colpa sua se ha vinto Terra”di Riccardo Toffoli

Mille e 300 voti, uno scartopercentuale piccolissimo eDomenico Vulcano perde lasua sfida: diventare sindacodella città di Aprilia. Un risul-tato per nulla deludente per un

volto nuovo della politica chepochissimi conoscevano primadella sua discesa in campo mache 11 mila 300 cittadini apri-liani hanno deciso di votare. Siè presentato con una compagi-ne di centrodestra che dal 2005non ritrovava la sua unità.

Penalizzato dalle “voci” diaver riproposto alla città unSantangelo “bis”, accusatodalla sinistra di avere in senoforze populiste e fasciste, addi-tato da chi voleva “fermare”l’ondata leghista DomenicoVulcano è andato avanti con

uno spirito e una forza da lea-der indiscussi che gli sonovalsi l’onore delle armi in unballottaggio per nulla scontatoe fino all’ultimo agguerrito. Loabbiamo intervistato il giornodopo l’esito del ballottaggionel suo point elettorale di viaDe Gasperi. Una campagna elettorale dif-ficile per una partita che si ègiocata fino all’ultimo minu-to. Si è fermato a 100 metridal traguardo…. “Mi sembra una corretta meta-fora. Era un traguardo che cre-

devamo di conquistare. Nonl’abbiamo conquistato. Me nerammarico tanto. Ci abbiamocreduto come coalizione ma ilcambiamento non è stato volu-to dalla città di Aprilia permille 300 voti. Il sindaco Terragovernerà la città di Apriliacon mille 300 voti rispetto aDomenico Vulcano che avevasei punti percentuali di vantag-gio al primo turno. E’ il risulta-to di una legge elettorale cheevidentemente è un po’ parti-colare”.Il ballottaggio ha comunque,sancito un apprezzamento


dei cittadini sulla sua perso-na. In molti Comuni il cen-trodestra ha fatto Caporettoal ballottaggio. Lei ha retto esi è portato a casa oltre 11mila voti.“Questo è motivo di orgoglio.Dal 12 aprile, ossia dal giornodella mia presentazione a sin-daco presso questa sede, hofatto tanta strada. Non mi sonolimitato con le energie. Comeho ribadito più volte ho fattoriunioni con 300 persone maanche con tre persone, perchéanche le tre persone vannoascoltate. Il risultato non èveritiero e la gente dovevaandare a votare con maggiorforza. Il 43% dei votanti sireca alle urne e Terra vince conuna percentuale del 52%.Significa che il 20% dei citta-dini apriliani ha deciso il sin-daco di Aprilia”.Crede che l’elettorato di cen-trodestra non sia andato avotare al ballottaggio?“Noi abbiamo confermato ivoti del primo turno elettorale.Numeri importanti che sonoconfermati nonostante la per-centuale minore di votanti. E’evidente che abbiamo ricevutovoti dagli altri schieramenti,penso anche dalla sinistra. Manon è bastato perché l’appog-gio del Pd verso Terra è statofondamentale. La coalizione diGiusfredi aveva 6 mila voti.Terra ha vinto con 1300 voti di

differenza. Il Pd ha fatto vince-re Terra”. Per tutta la campagna eletto-rale lei ha parlato di cambia-mento. Eppure, specialmenteal ballottaggio, la coalizioneTerra l’ha paragonata all’e-

poca Santangelo, un passatoche Aprilia evidentementevuole dimenticare. È questoil motivo secondo lei, dellasconfitta?“La politica è fatta dei numeri.Ho considerato l’eventualevecchio presente nella miacoalizione come un vecchio diesperienza, ma tutti sapevanoche il garante della coalizioneero io. Nel ballottaggio la lottaera Vulcano contro Terra, nonc’era la coalizione. In Consi-glio comunale siederò iocomunque. L’ho dichiarato a

caldo la sera stessa del ballot-taggio, sarò un vero e proprioleone. L’amministrazione sene accorgerà di questo leone inConsiglio comunale”.La Lega è il primo partito adAprilia. Si conferma il trend

nazionale. Tutti i partiti delcentrodestra hanno, comun-que, tenuto rispetto alle ele-zioni del 4 marzo. Crede chei cittadini vogliano tornare aipartiti?“Ero il primo a credere in que-sta voglia di centrodestra. Il 4marzo c’è stata la prima fron-tiera elettorale. I partiti sonoandati bene. Però mi vorreisoffermare anche sulle listeciviche. La mia lista civica,fatta in pochissimo tempo, haraggiunto le percentuali del 6 eoltre per cento. Abbiamo

garantito l’ingresso di un con-sigliere comunale. E’ un altromio orgoglio”.Lei è riuscito a riunire tuttele forze del centrodestra chedal 2005 non si trovavanoinsieme. Continuerà questopercorso di unità ancheall’interno del Consigliocomunale? “E’ il discorso che stiamofacendo in queste ore. Noidobbiamo garantire prima ditutto i cittadini apriliani, peròil centrodestra deve rispondereagli oltre 11 mila elettori delcentrodestra. Dobbiamo garan-tirli. Ho visto una marea dipersone che mi hanno scritto emi hanno sostenuto sui social eche non conoscevo nemmeno.Hanno rivolto per me attestatidi stima. Il 12 aprile Vulcanoera sconosciuto in città ora miconoscono. Sono contento diquesta vicinanza degli aprilia-ni che non deluderò comeopposizione. Questo è unimpegno che assumo per loro”.Cosa le ha maggiormentecolpito di questa campagnaelettorale?“Gli occhi delle persone, spe-cialmente gli occhi di chi vivenelle periferie. Ti guardavanocon speranza, credevano chefossi il salvagente di questacittà. I numeri non hanno sta-bilito questo. Tornerò nelleperiferie. Ci faremo portavocedi progetti di riqualificazione

all’interno dell’aula consiliare.Spero che l’amministrazioneTerra recepisca queste nostreiniziative. Quando si tratta delbene dei cittadini apriliani cideve essere una naturale tra-sversalità”.E invece qualche sassolino?Se lo vuole levare dalle scar-pe?“Guardi, ho tanti sassolininelle scarpe. Per motivi diopportunità non li dico. Me litengo fino al primo Consigliocomunale”.Quando lei afferma che faràun’opposizione dura, signifi-ca che non crede che que-st’amministrazione cambie-rà volto nei prossimi cinqueanni?“Rimarrà la stessa amministra-zione dei cinque anni trascorsicon tutti i problemi che non haaffrontato ma che gli aprilianihanno premiato in questa cam-pagna elettorale. Il cavallo dibattaglia del mio impegnopolitico sarà rivolto prima ditutto alle periferie. Poi avròattenzione per i giovani, gliimpianti sportivi, i servizisociali, la cura dei parchi edelle scuole. Ad Aprilia c’èmolto da fare”.Farete un coordinamento deiconsiglieri di centrodestraper essere uniti nell’opposi-zione?“Assolutamente sì. Lo ritengonecessario”.

di Riccardo Toffoli

Via libera della giunta regionalealle terme Santo Stefano. AncheAprilia avrà il suo impianto ter-male. Con delibera di giuntaregionale n.261 del 5 giugnoscorso la giunta regionale pre-sieduta da Nicola Zingaretti haapprovato in via definitiva ilprogetto di realizzazione di uncomplesso termale composto dauno stabilimento e confeziona-mento di acqua minerale, unostabilimento termale e unastruttura ricettiva Spa, conannessa area convegni a Fossi-gnano. Ci saranno ora i passag-gi burocratici successivi, maentro il 2019 la proprietà ha giàannunciato di voler iniziare lacantierizzazione. Tutta l’areainteressata dalla variante urba-nistica appena approvata, pre-valentemente utilizzata per l’a-gricoltura, presenta una spallet-ta boscosa sulla quale emergeun pianoro a 32,5 metri dalmare. Gli operatori privati giàhanno visto riconoscere la con-cessione mineraria e la fonte“Santo Stefano” è una delle più

conosciute e apprezzate perl’acqua buona, naturalmenteeffervescente e ricca di saliminerali (principalmente cal-cio, magnesio e bicarbonato).L’idea di fare qui una strutturatermale, parte dal lontano 1996ed ha avuto tanti interventi deli-berativi rimasti nel cassetto finoad ora. L’ok definitivo dellaRegione Lazio è avvenuto nella

conferenza dei servizi lo scorso15 febbraio. Ora con il via libe-ra definitivo della giunta regio-nale il complesso termale diAprilia può, però, finalmentediventare realtà. La struttura delcomplesso è molto simile aquelle già sperimentate e fun-zionali nelle città termali italia-ne, come per esempio Saturniao Tivoli. Nella parte bassa sarà

realizzata l’area termale. Lasorgente permette di sfruttareun’acqua calda naturale, sulfu-rea che esce a 58 gradi. E’ unatemperatura molto alta, forseuna delle più alte che ci sono inItalia. Sarà utilizzata anche perle inalazioni, insufflazioni e perun percorso sensoriale. Uno sta-bilimento di imbottigliamentopermetterà di potenziare il com-

mercio dell’acqua minerale. Trala parte bassa e il pianoro, verràvalorizzato il bosco che vieneattraversato tramite un vecchiotratturo. Si potrà così godereanche del paesaggio naturalementre, passeggiando, si arrivasul “colle” dove sarà collocatala “spa” con l’albergo. Ovvia-mente nella “spa” c’è il centrobenessere ma si potrà accedere


Il via libera arriva il 5 giugno scorso sotto la presidenza di Nicola Zingaretti. Saranno le terme di Aprilia

LA GIUNTA REGIONALE APPROVAIL PROGETTO DELLE TERME SANTO STEFANO

Quale opera compensativa è previsto un depuratore per mille abitanti equivalenti


anche al solo parco termalecome avviene nelle più impor-tanti strutture termali italiane.Tutto il complesso avrà un’am-piezza di 33 mila mq circa. L’a-rea boschiva è di 29 mila mq.Verrà realizzato uno stabilimen-to per l’imbottigliamento del-l’acqua, un complesso termalecon parco di acqua calda e fred-da e una spa. Lo stabilimento diimbottigliamento sarà ampiocirca mille mq, mille 500 il cen-tro termale che sarà accessibileseparatamente. La spa che pre-vede anche un albergo a cinquestelle sarà di 2 mila mq ed èposta sul pianoro. Previstaanche un’area per i convegni di

550 mq. L’investimento del pri-vato ammonterà a circa 6 milio-ni di euro e darà lavoro a circa50 persone. E’ stato, comunque,il Consiglio comunale di Apri-lia ad aprire la strada al proget-to con la deliberazione n. 37 del4 agosto 2016. Tutto quindi èpoi passato alla Regione Lazioche ha avviato l’iter previstodalla normativa. La conferenzadei servizi si è conclusa il 15febbraio scorso con il parerepositivo dei tecnici. Tra le pre-scrizioni più importanti: ilbosco che dovrà essere valoriz-zato e che sarà una vera “perla”di questo nuovo impianto ter-male. “Per l’accesso al com-

plesso alberghiero –si legge nella delibe-razione regionale- siaccede attraversouna viabilità esisten-te denominata “Stra-de forestali esistenti”che attraversa l’areaboscata. Dalla docu-mentazione prodottasi evince il caratterenaturalistico di dettaviabilità che dovràessere mantenutoinalterato ai fini delrispetto del vincolopaesaggistico, sianella fase di cantiereche nella successivafase di esercizio.Nella fase di cantieredovranno essere sal-

vaguardate tutte le alberaturericadenti nell’area boscata”.Nella realizzazione dei par-cheggi dovranno essere piantu-mate delle specie arboreeautoctone mentre tutta la fasedei lavori sarà sorvegliata dapersonale qualificato dellaSoprintendenza. Il Comune diAprilia ha voluto inserire, qualeopera compensativa di interessepubblico, un depuratore per lacapacità di mille abitanti cheservirà anche a risanare tuttal’area. “Il sistema di depurazio-ne per 1000 abitanti equivalenti–si continua a leggere nelladeliberazione- dovrà intendersicome impegno assunto dallaproprietà quale opera che rap-presenta l’interesse pubblico”.


di Riccardo Toffoli

626 preferenze, Roberto Boi èil consigliere più votato delleultime elezioni amministrati-ve. Consigliere dal 2002,Roberto Boi non condivide lacandidatura a sindaco di LuigiMeddi per il centrodestra. Loritiene uomo politico “sociali-sta”. Inizia il suo veto in ForzaItalia che lo porta prima adentrare nell’Udc, poi nelNuovo CentroDestra e infine,ora, nella Lega. Lei è il consigliere più votatonelle ultime elezioni ammini-strative. Non è singolare cheil consigliere più votato siaall’opposizione? Nel 2013infatti il più votato fu BrunoDi Marcantonio che era inAprilia Domani ed è diventa-to poi presidente del Consi-glio comunale.“Non è la prima volta che micapita. È già successo nel2009. Sono stato il più votato.Toccò a me l’onere e l’onore didare la fascia tricolore aDomenico D’Alessio e aprirela prima seduta di Consigliocomunale. Questa volta laLega è il primo partito e iosono all’interno della lista ilpiù votato”.La Lega è il primo partito adAprilia. E’ una conferma delrisultato del 4 marzo. Anchead Aprilia quindi, la Legasegue la crescita di consensiche sta riscuotendo a livellonazionale?“Non è proprio così. I voti cheabbiamo preso come Legasono quasi tutti voti con prefe-renza. Sono 270 circa i voti dilista senza preferenza. Questosignifica che il risultato eletto-rale è stato realizzato dal grup-po e non dal simbolo. Il nostrogruppo è stato coeso e compat-to e ha lavorato tantissimo. C’èstato un piccolo contributo delpartito ma il risultato è il fruttodel lavoro di tutti i candidati”Perché ha scelto Lega?“Ho scelto Lega perché è unpartito di centrodestra cherispecchia alcune esigenze checome cittadino sento. Da quan-do ho iniziato a dedicarmi allapolitica attiva, ho sempre mili-tato nel centrodestra. Il centro-destra apriliano che ha risenti-to delle vicende nazionali, haavuto però una riformulazionecontinua. Ho aderito all’Udcquando era stato imposto ilveto alla mia candidatura inForza Italia perché non erod’accordo con la candidatura asindaco di Luigi Meddi nel2002 e non venni incluso nellalista. Anche in Alleanza Nazio-

nale era già pronta la lista eall’epoca rimaneva il neofor-mato Udc. È stata una necessi-tà l’adesione all’Udc che mi hapermesso di entrare in unadelle tre liste che componeva-no la Casa delle Libertà. L’Udcsuccessivamente si è sciolto eabbiamo formato il Pdl. Ancheil Pdl si è sciolto. Ho passatoun periodo nel Nuovo Centro-destra che ha avuto una vitabreve e da cui tutto il miogruppo è uscito dopo che moltiiscritti hanno deciso di passarenel Pd. E così siamo approdatialla Lega”.

Quanto ha pesato sulla scon-fitta elettorale secondo leil’accusa di aver ripropostoun “Santagelo bis”? Lei chepoi in quel periodo è statopiù all’opposizione che inmaggioranza?“Tantissimo. Una parte di quelSantangelo sta anche all’inter-no dell’attuale compagineamministrativa di AntonioTerra. E’ vero che stavo nellamaggioranza Santangelo. Nel2005 ha corso anche Terra perCalogero Santangelo, poi nonc’è stata la chiusura in terminidi incarico e si è collocatoall’opposizione. Dopo circadue anni ho anche io seguito lastrada dell’opposizione perchénon ho condiviso alcune sceltefatte. Nel 2006 con una mossarepentina approvammo la deli-bera per la risoluzione del con-tratto con A.ser che proposeDomenico D’Alessio. Noncapisco perché ci hanno addi-tato come quelli dell’A.ser. Ilmio ex collega Marco Moronistava nel Santangelo, ora è

consigliere con Antonio Terra.Lo stesso Pd aderì a Santange-lo nelle figure di VincenzoGiovannini (che tra l’altro èstato pure vicesindaco) eAlfonso Longobardi, trannepoi sfiduciarlo dopo circa unanno e mezzo. Oggi nella cam-pagna elettorale per il ballot-taggio hanno indicato dallanostra parte tutti i mali delSantangelo quando anche lorone hanno fatto parte. La veritàè che pezzi di Santangeloerano in tutte le coalizioni”.Il centrosinistra ha anchevoluto dare un segnale chia-

ro contro il vostro schiera-mento per “fermare” l’avan-za leghista, populista e fasci-sta. Ma anche nella maggio-ranza Terra ci sono liste civi-che che ruotano nel centro-destra.“Verissimo. All’interno diUnione Civica ci sono perso-naggi che sono spiccatamentedi destra. Sono molto più adestra di me. Rispetto a lorosono un moderato! Anchenell’Altra Faccia della Politicaci sono persone di destra. Ilproblema principale è che il Pdvuole cercare a tutti i costi unnemico da combattere. Primaera Berlusconi ora è Salvini.Siccome i loro programmisono vuoti, vogliono combat-tere un nemico. Questo atteg-giamento però li sta portando afondo”.Il risultato del ballottaggioha dato di fatto due sindaci:Vulcano per le periferie eTerra per il centro urbano. “E’ palese che le periferiehanno votato per il centrode-

stra. Il centro urbano con pic-cole parti di periferia ha votatoper Terra. La rossa Campoleo-ne dopo l’appello fatto dal Pd èandata naturalmente a Terra.C’è qualche piccolo rimasu-glio in zona Spaccasassi. Alcentro, invece, le eccezionisono state la zona 167 e unseggio della Matteotti chehanno votato per Vulcano”. Perché questo dato? Secondolei perché il centro ha votatoper Terra e le periferie perVulcano?“La maggioranza Terra è stori-camente più forte al centrorispetto alle periferie. Le peri-ferie dopo 13 anni su 16 digoverno si aspettavano qual-che risultato in più che non c’èstato. Poi ci sono stati episodicome le proposte di discarica, irifiuti e la chiusura di Casello45 che sono stati determinanti.Le periferie sono scontentedell’attuale maggioranza. Alcentro ha giocato la questioneAcqualatina che è stata utiliz-zata come una mannaia controil centrodestra. Io ricordo a

tutti che Acqualatina partì nel2002. Fazzone di certo non èmai stato mio amico. Non homai votato un atto a favore diAcqualatina. Sotto la giuntaSantangelo costrinsi a votare lanon ratifica del contratto. Tuttol’asfalto elettorale ha, inoltre,avuto il suo peso. Penso chesia stato bravo Terra a coccola-re il centro con un’attenzionemaggiore”.Il dialogo del centrodestracon la maggioranza Terraproseguirà con Unione Civi-ca e l’Altra Faccia della Poli-tica?“Per me chi sta con Terra stacon Terra chi sta di qua sta diqua. Anche il Pd ha appoggiatoTerra. Adesso vediamo i consi-glieri del Pd e in quota a Gius-fredi come si comporterannoin Consiglio comunale. Io avròun atteggiamento come sempredi opposizione costruttiva epropositiva”Il centrodestra riuscirà arimanere unito in Consigliocomunale?“C’è stata in tutti questi anniun’ingerenza extracomunaleche ha usato il “divide et impe-ra”. Latina e Fondi dove trova-no città coi leader deboli fannoquello che hanno fatto ad Apri-lia. Sono convinto che tuttiquesti pezzi e pezzettini dicentrodestra nella maggioran-za Terra siano voluti. Anchequesta volta ho avuto l’onoredi aver avuto il “veto” da Clau-dio Fazzone. Io voglio questoveto e continuo a portarlo conorgoglio. Noi non condividia-mo determinate linee politiche.Nonostante il centrodestra liti-gioso, siamo riusciti a portarloalla competizione elettoralepressoché integro tranne qual-cuno che è nelle liste di Terra.Questo percorso deve essereportato avanti ed epurato daqualche persona più o menodesiderata perché non è possi-bile che ogni volta veniamopuniti dagli elettori perché cel’abbiamo nelle nostre liste”.

Intervista a tutto campo al neoconsigliere della Lega Roberto Boi, il più votato in queste ultime elezioni.Toccherà a lui aprire il primo consiglio Comunale e mettere la fascia tricolore ad Antonio Terra

“I PEZZI DI CENTRODESTRA NELLA MAGGIORANZA TERRA SONO VOLUTI”

Autocritica: “basta essere puniti per aver certi nomi nelle nostre liste”. Poi una frecciata: “ogni coalizione aveva al suo interno pezzi della giunta Santangelo”

di Nicola GilardiIl dottor Giancarlo Stazilascia la Casa di Cura Città diAprilia, fondata da GiovanniSirri. Sabato 30 Giugno,infatti, è stato l’ultimo giornodi attività nella clinica apri-liana dopo 40 anni di collabo-razione ininterrotta. Loabbiamo incontrato nello sto-rico studio di Via GiulioCesare per ripercorrere il suopercorso professionale adAprilia. «Sono arrivato quinel dicembre del 1978 graziead una mia infermiera delpoliclinico Umberto Primo,che durante una notte di guar-dia di terapia intensiva all’U-nità coronarica, mi ha contat-tato sapendo che alla Casa diCura Città di Aprilia il dottorGiovanni Sirri, fondatore diquesta struttura, cercava delpersonale medico. Smontan-do la notte mi sono presentatocome un giovane medico,avevo 27 anni, senza nessunaraccomandazione al dottorSirri. Ho lasciato il mio curri-culum e dopo 2 o 3 giorni miha contattato l’amministra-zione e mi hanno propostol’assunzione». Il suo percorsoall’interno della clinica apri-liana è stato molto lungo e loha visto confrontarsi conmaterie diverse. Oltre allaCardiologia, infatti, il dottorStazi si è specializzato dap-prima in Geriatria e poi inMedicina Interna. Un percor-so scientifico importante chegli ha portato via moltotempo ed impegno. Giuntoalla clinica apriliana, però, ildottor Stazi non era il primospecialista, infatti era giàinsediata una figura poi dive-nuta storica: «Quando arrivaic’era il dottor Calogero Car-bone come specialista di Car-diologia, diventato poi stori-co direttore sanitario». Il dot-tor Stazi, poi, ricorda uno deimomenti più importanti,

quello della prima diagnosti-ca operata alla Casa di CuraCittà di Aprilia con un mac-chinario nuovo, il che rappre-sentava proprio il primopasso per lui, ma anche pertutta la clinica stessa. «Ricor-do ancora perfettamente ilprimo ecocardiogramma, conun macchinario idoneo chemi era stato comprato - ricor-da il dottor Stazi -, di quell’e-

vento il dottor Sirri ha avutouna foto nel suo studio delladirezione, mi sono affeziona-to da subito a questa famiglia.Ho cercato sempre di farevolvere questa struttura».Un’evoluzione che si è con-cretizzata nel tempo, con lasempre maggiore specializza-zione dei vari settori. Inizial-mente, infatti, i medici sioccupavano un po’ di tutto.Con la scissione della Medi-cina Interna dalla Chirurgia siè iniziata a formare la Cardio-logia e la Terapia Intensiva ei medici hanno iniziato a spe-cializzarsi esclusivamente nelproprio campo di lavoro, cosache ha portato ad un notevoleinnalzamento di livello. Ildottor Stazi, poi, ha ricordatoil triste momento della mortedel fondatore della clinicaapriliana: «Dopo la morte deldottor Sirri e della signoraPasini, la casa di Cura è pas-sata al figlio dottor Alessan-

dro Sirri che mi ha propostodi continuare questa collabo-razione» ricorda il dottorStazi, che dopo aver ringra-ziato la proprietà della strut-tura sanitaria e i suoi collabo-ratori, un po’ amareggiatodice: «Adesso è ora che ci siaun cambio al vertice, mi ram-marico solo di non aver avutoun contatto diretto con questogiovane imprenditore. Mi ha

visto probabilmente come unoggetto disgregante, ma hocercato invece sempre diammassare la qualità scienti-fica della struttura». Al dottorStazi va riconosciuto il meri-to di aver portato ad Aprilia,da molti anni a questa parte imigliori medici del settorecardiologico, con l’organiz-zazione dell’annuale conve-gno Attualità in Cardiologia,evento nel quale i mediciapriliani possono confrontar-si con le innovazioni incampo medico, strumentale eterapico, a tutto vantaggio deipazienti. Il dottor GiancarloStazi è ancora operativo adAprilia nel suo storico studiomedico di via Giulio Cesare.Il prossimo 20 ottobre , anco-ra una volta curerà il conve-gno dal titolo: “Cuore e Arit-mie - Cosa deve sapere ilmedico clinico” presso l’E-nea Hotel di Aprilia Foto di Gianfranco Compagno

ILARIA E DANILO SPOSI!Ilaria Bencivennie Danilo Berardisposi! Il matrimo-nio è stato cele-brato con ritocivile venerdì 29giugno 2018 alleore 17.30 a Roma,nel giorno dedica-to a San Pietro ePaolo. Una ceri-monia per pochiintimi, soprattuttoparenti e qualcheamico. Comelocation è statascelta “PalazzoBrancaccio” unadelle dimore piùbelle di Roma, unoasi verde nelcuore della Cittàeterna. Il rito civi-le è stato celebra-to nella Casina diCaccia, adagiatasu un laghetto artificiale, che consente di godere di un’atmosfe-ra riservata in cui promettersi amore eterno, il rito è statoaccompagnato dalle musiche di Chopin, Bach, Gounod, Morri-cone e altri. Gli sposi sono usciti dalla casina, ormai sposi sullenote di “All you need is love” (tutto ciò che serve è l’amore) deiBeatles. Mentre la festa era in pieno svolgimento dal Pinciopartiva la tradizionale Girandola di Roma, grandioso spettacolopirotecnico, che chiudeva la festa dei patroni di Roma San Pie-tro e Paolo, a voler fantasticare Roma ha voluto così rendereomaggio ai novelli sposi. La festa è terminata a notte inoltrata.È stata proprio una bella festa, non solo per gli sposi, ma ancheper gli ospiti. Gfc


Era stato assunto, come giovane medico, nel 1978 dal fondatore dottor Giovanni Sirri

IL DOTTOR GIANCARLO STAZI LASCIA LA CLINICA DI APRILIAComunque è ancora operativo ad Aprilia nel suo storico studio medico di via Giulio Cesare

Il 20 ottobre curerà il convegno: “Cuore e Aritmie - Cosa deve sapere il medico clinico” presso l’Enea Hotel


AZIONI PER IL RILANCIO DELLE AREE INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI LATINALA RICETTA UNINDUSTRIA E CONSORZIO SVILUPPO INDUSTRIALE ROMA-LATINA

di Nicola Gilardi

Azioni per il rilancio delle areeindustriali della provincia diLatina. È questo il tema dellaconferenza stampa organizzatain collaborazione tra Unindu-stria e Consorzio Sviluppo Indu-striale Roma-Latina. L’evento siè svolto venerdì 15 giugno ed ha

visto la presenza del Presidentedi Unindustria Latina, GiorgioKlinger ed il Presidente del Con-sorzio per lo Sviluppo Industria-le Roma Latina Cosimo Peduto,affiancati dai rispettivi direttoridottor Corrado Felici e l’inge-gner Lorenzo Mangiapelo. Unaconferenza che nasce dopo unconfronto tra i due enti chehanno cercato una ricetta per learee industriali del territorio. Alcentro della discussione c’è statoproprio lo sviluppo dell’areaindustriale di Latina e della pro-vincia, con un miglioramentodelle condizioni ad oggi esisten-ti e cercando una soluzione perle aree dismesse, che spessogenerano situazioni di degradoed illegalità. Ad aprire la confe-

renza è stato Giorgio Klinger,presidente di Unindustria Lati-na, che ha raccontato l’incontrotra i due enti che si sono con-frontati sullo sviluppo territoria-le della provincia di Latina:«Abbiamo chiesto al nuovo con-siglio del Consorzio un confron-to con i tanti imprenditori delterritorio - racconta Klinger -.

Da un punto di vista delle azien-de abbiamo avanzato 5 richiesteche abbiamo avanzato: infra-strutture e accessibilità, affinchéci sia una viabilità più curata;sostenibilità ambientale; riquali-ficazione delle aree dismesse,con la creazione di un iter piùsnello; immagine e identità, oggiquando qualcuno entra nell’areadel consorzio non se ne accorge,serve qualcosa che faccia perce-pire dove si trova; sicurezza edecoro, le aree industriali sonograndi, ma che ospitano materia-le prezioso, capiamo che non sipossono sempre pattugliare, masi può creare una rete di video-sorveglianza che faccia da dis-suasore e aiuti le forze dell’ordi-ne. Per quanto riguarda il decoro

parliamo dei lotti in attesa diessere venduti e spesso diventa-no aree di discarica, dobbiamocercare di bonificare e creareazioni affinché questo non siverifichi».Richieste, insomma, che hanno

lo scopo di potenziare i collega-menti e migliorare visivamente efattivamente le aree industriali,spesso zone di serie b rispettoalle aree urbane e dove purtrop-po si possono creare zone didegrado come discariche abusi-ve, furti e prostituzione. Il presidente del Consorzio perlo sviluppo industriale RomaLatina, Cosimo Peduto, ha ricor-dato la storia del territorio daldopoguerra ad oggi della provin-cia di Latina: «Abbiamo rispol-verato una vocazione industrialedi Roma e Latina che ha 70 anni- dice Peduto - . Sul territorioall’inizio degli anni ‘50 si sonoinsediate circa 700 aziende,espropriando aree agricole gra-zie all’allora presidente dellaCommissione Speciale su Roma

Aldo Moro. Questo pen-dolo va avanti fino al1992 quando finì la Cassadel Mezzogiorno ed ècominciato un processoinverso». Uno dei nodiprincipali è quello dei sitidismessi: «A Latina su 26siti industriali dismessi,ci sono 16 richieste diriconversione da indu-striale a commerciale. Siamo incondizione di riprendere unavena del manufatturiero? Se lenorme e le procedure sono certe,allora si. Possiamo riassegnarearee industriali dismesse adaziende che presentino pianiindustriali seri e che garantisca-no occupazione senza mangiareterritorio». Secondo Peduto l’in-tervento della politica e delleamministrazioni locali deveessere veloce e richiede unimpegno su più fonti contempo-raneamente: «Le 5 proposte delpresidente Klinger necessita untavolo interassessorile che portiad impegni seri verificabili su

tempi ragionevolmente brevi. Ilconsorzio alcune cose le puòfare semplificando le norme eaccorciando i tempi degli iterburocratici». Quello che emergeda questa conferenza è un unio-ne di intenti per un comparto,quello industriale, strategico perle sorti del territorio di Latina e,in un respiro più ampio, dellanazione intera. La vocazioneindustriale della zona oggi è inaffanno e trovare il modo perdare ossigeno ad imprese ed aisuoi lavoratori è fondamentaleper scrollarsi di dosso una crisiche morde a fondo tutti noi. Foto di Gianfranco Compagno

AUTOSTRADA ROMA-LATINA - A CHE PUNTO SIAMO?Ne abbiamo parlato con il presidente Giorgio Klinger

In una discussione sul rilancio dell’industria del territorio pontino non si può sorvolare su una delleopere più grandi che è stata presentata negli ultimi anni: l’autostrada Latina-Roma. Con il cambio di governo abbiamo chiesto al presidente di Unindustria Latina Giorgio Klinger a chepunto sia l’iter dell’opera: «Sulla Roma Latina siamo ancora in attesa del parere del Consiglio diStato, che aveva chiesto un parere alla Banca d’Italia, che non lo aveva espresso per conflitto di inte-ressi. Quel conflitto di interessi è stato chiarito dal Consiglio di Stato che ha quindi chiesto un nuovoparere con una nuova commissione. Questo parere dovrebbe arrivare per il 15 luglio e la rispostadovrebbe arrivare per il 29 di luglio». Queste lungaggini burocratiche hanno fatto pensare alla volon-tà di attendere il nuovo governo nazionale: «Non abbiamo preso bene questo continuo rinvio che èarrivata a cavallo del fine della legislatura e l’inizio della nuova - dice Klinger -. Si demanda allanuova governance l’inizio di questa opera, speriamo che si vada avanti con i lavori, ma più si allungail tutto più diventa difficile persuadere gli investitori reali. I 5 stelle erano meno favorevoli, mentrela Lega era molto favorevole. Noi continueremo a chiedere con forza la realizzazione di questa opera.Sono sempre dell’idea che si debbano rappresentare le aziende che sono favorevoli a questa autostra-da e ci adopereremo con tutti i mezzi leciti affinché questa si realizzi».


Sabato 30 giugno presso l’ex stabilimento tipografico Ferrazza di via Oberdan.13/a

LATINA, INAUGURATO IL MUG - MUSEO GIANNINIAl suo interno diverse collezioni dalle automobili, alle radio. Anche la vecchia officina di elettrauto

Interamente con fidanzamenti privati. Promotori Carlo Giannini e il figlio Luigi Ferdinando

di Noemi Reali

L’apertura del MUG MuseoGiannini di Latina, rappresentauna nuova realtà culturale chesi aggiunge al nostro territorioe alla sua storia. Il museo, el’annesso Spazio Eventi è statopresentato in anteprima allastampa mercoledì 27 giugno2018. Il nuovo immobile, postoal centro della città di Latina, èl’ex Stabilimento TipograficoFerrazza, un edificio del 1954che, per tanti è stato un impor-tante punto di riferimento e cheda tipografia, rispettandone lastruttura originaria, continueràad assumere importanza divul-gativa, non più attraverso lastampa, ma come museo, con-tenitore di ricordi, di memoriee di eventi. Il 30 giugno ilmuseo ha aperto le porte alpubblico; al suo interno le col-lezioni di Carlo Giannini chespaziano su più settori, ma chesono tutte accomunate da pas-sione ed amore per la meccani-ca, in particolare, ma più ingenerale guardano alla geniali-tà dell’uomo. Il percorso cercadi valorizzare ed esaltare glioggetti per come sono conser-vati o restaurati, per la loroimportanza: alcuni di essi sonovere e proprie rarità. Nello stes-so tempo si vuole coinvolgereil visitatore, trasmettergli sen-sazioni ed emozioni; almenoquesti rappresentano gli inten-dimenti principali che si

vogliono raggiungere. Il Museovuole avere anche una valenzadidattica, attraverso eventi edessere un punto di incontro,masopratutto vuole testimoniare lastoria. In questo progetto siincontrano le passioni di CarloGiannini, di professione elet-trauto in pensione di 84 anni e

grande collezionista e quelladel figlio Luigi FerdinandoGiannini, il quale è impegnatoe partecipa ad attività chehanno valenza culturale. Sitratta di un progetto ambiziosoed impegnativo che è pensatoper la città ed è inserito nelcuore della città e che vuoleparlare a tutti. Sebbene CarloGiannini sia un appassionatodel motorismo storico, menonote sono le sue collezioni diautomobili, moto, radio, regi-stratori, grammofoni, lanterne

magiche, cine-proiettori,proiettori, macchine fotografi-che, libri antichi, francobolli,monete, apparecchi per la chi-rurgia e altro ancora. Il colle-zionismo di una vita, diversifi-cato ma che è legato a precisescelte: Giannini mostra conorgoglio la Fiat 1500 Cabriolet

del 1937; che lui possiede dal1982 e che era stata realizzatada Pinin Farina per BenitoMussolini, il quale la regalò alfiglio Bruno. Il sindaco di Lati-na, Damiano Coletta, ha sotto-lineato l’importanza che rivesteil MUG: “È un valore aggiuntoalla nostra comunità e cerche-remo di supportarla con i mezziche sono a nostra disposizio-ne.” Il progetto architettonicodegli architetti Enrico Giam-matteo e Massimo Bellardini.All’interno del Mug vi è anche

uno spazio eventi, luogo diincontro e contemporaneamen-te laboratorio per ospitaremostre, iniziative culturali, atti-vità di formazione, per scambiodi esperienze. Il museo è apertoil primo sabato e la primadomenica del mese, dalle ore10:00 alle 13:00 e dalle 16:00

alle 20:00. Ingresso con visitaguidata 8 euro, ridotto 5 euro.

Foto di Gianfranco Compagno

Videointervista: www.gior-n a l e d e l l a z i o . i thttps://www.facebook.com/ilgiornale.dellazio/?ti=as

5 - 19 LUGLIO 2018 -pagina 18 IL GIORNALE DEL LAZIO

Nelle mani della politica e dell’imprenditoria internazionale i destini dell’acqua che si vorrebbe pubblicaLA GOGNA E FOSSIGNANO ANCORA SENZA DEPURATORE: LA STORIA SI RIPETE

L’impianto deve essere ancora collaudato per poi passare nelle mani di Acqualatina e dei suoi azionisti

di Lorenzo Lauretani

Archiviata la parentesi elettorale, pro-segue la nostra crono-inchiesta perdocumentare lo sviluppo dei lavori diurbanizzazione primaria nelle periferiedella nostra città.Abbiamo parlato di archiviazione pro-prio perché – come dicevano i latini –“nihil novi sub sole”: niente di nuovosotto il sole.Il cronoprogramma, dato in pasto airappresentanti dei consorzi dall’asses-sore ai lavori pubblici nell’incontro del16 Maggio scorso, è stato di nuovo dis-atteso allorquando si sancì per la fine diMaggio 2018 la consegna del depurato-re che avrebbe servito la rete fognariade La Gogna e Fossignano 5.All’atto dell’ispezione dell’impianto esul far della messa in esercizio delsistema di smaltimento delle acquescure, si è dovuto constatare che alcuneparti di questo tra pompe, collettori emotori si erano usurate senza mai esse-re state utilizzate e che dovevano esse-re sostituite: questo è il costo di lavoriche durano oramai da decenni.Ad oggi, 30 giugno, sono in corso leoperazioni di sostituzione delle partidanneggiate a cui seguirà il collaudo.Quest’ultimo sancirà il passaggio del-l’impianto nella mani del Comune diAprilia che, a sua volta, lo darà ingestione ad Acqualatina S.p.A. nonprima di un ulteriore prova di funziona-mento.

Nel frattempo la corsa all’allaccio infogna degli abitanti delle periferie si èrivelata una chimera: i contratti tra i cit-tadini e Acqualatina S.p.A. sono statistipulati anche grazie a un point appo-sitamente predisposto dal Coordina-mento dei Consorzi del presidente Sil-vano De Paolis e presenziato dal geo-metra Darvis Magrin ogni sabato. Illavoro dei volontari, meritorio peraltro,è stato ad oggi vanificato dall’impossi-bilità della messa in funzione del depu-ratore e, di conseguenza, dell’interoimpianto fognario tanto che gli stessicittadini sono ancora costretti, non-ostante i soldi spesi per gli oneri con-cessori e per il collegamento in fogna,a pagare lo spurgo delle proprie fossebiologiche.Una ulteriore riflessione merita ancheil destino del depuratore stesso unavolta consegnato ad Acqualatina S.p.A.e sull’intero sistema di governo e digestione della fornitura di acqua e dismaltimento di quelle scure: Acqualati-na S.p.A. è una società a capitale misto,il 51% è detenuto dai Comuni dell’A-TO4 (Aprilia ha il 5,51%) in proporzio-ne alla popolazione residente (Fontesito http://www.acqualatina.it), ilrestante 49% è posseduto da IdrolatinaS.r.l., .Idrolatina S.r.l., a sua volta, è detenutaal 100% da Acea S.p.A., controllata daRoma Capitale, guidata dalla pentastel-lata Virginia Raggi e presieduta fino apochi giorni fa dall’avvocato Lanzalo-

ne, finito in carcere per la nota vicendasul nuovo stadio della Roma di Tor diValle, e partecipata dalla multinaziona-le francese Veolia.Per tornare a noi, possiamo dire chequasi la metà dei profitti derivanti dalleutenze di Acqualatina S.p.A. vannonelle casse del Comune di Roma edegli altri azionisti di Acea S.p.A..Nulla da eccepire se, partecipandoall’azionariato di una azienda di pub-blica utilità, si investe di tasca propriaper averne poi un ritorno, sono le leggidel mercato. Se questi proventi, però,sono il frutto di un lavoro svolto anchegrazie ad impianti, come il depuratorede La Gogna, i cui costi di realizzazio-ne sono stati sostenuti dai comuni e,quindi, dalla collettività, allora la fac-

cenda cambia e di molto.Ci chiediamo anche quale sia la fine acui è destinato il depuratore di LaGogna, così come gli altri impianti chesono e che verranno realizzati dalComune di Aprilia e dagli altri comuni,una volta passato nelle mani di Acqua-latina S.p.A..Tutto questo – lo ricordiamo – in barbaal referendum attraverso cui i cittadiniavevano espresso la volontà per cui lagestione del ciclo dell’acqua sarebbedovuto tornare pubblico. Nel frattemposi continuano a stringere patti e legamicon Acqualatina S.p.A., il cui consigliodi amministrazione verrà presto rivistonei suoi componenti dopo le recentitornate elettorali.

Per 26 anni è stata una delle colonne portanti della scuola primaria Campoverde

LA MAESTRA CARLA LANZANOVA VA IN PENSIONEE’ passata di ruolo nel 1980. Per 12 anni ha insegnato nella scuola

dell’infanzia Pirandello

di Riccardo ToffoliLa maestra Carla Lanzanova è anda-ta in pensione. Per la scuola primariadi Campoverde Carla Lanzanova èstata un punto di riferimento impor-tantissimo. Quasi tutta la sua carrie-ra scolastica è passata qui a Campo-verde. Si può ben definire che CarlaLanzanova sia stata un po’ la mae-stra della borgata, di quelle che scel-gono il loro ambiente di lavoro e peruna vita vi ci dedicano anima ecorpo. Sempre molto riservata, conun carattere dolcissimo, ha insegna-to a tantissimi bambini nel periodopiù difficile di Campoverde: la crisieconomica con la chiusura di nume-rose aziende e il trapiantarsi di tanterealtà culturali differenti. Negli anni’90 nella scuola prima di Campover-de c’erano due sezioni per un totaledi dieci classi. Oggi ci sono ottoclassi ma già dall’anno prossimo tor-neranno nove. Dipende molto dalnumero dei residenti che sono spessooccupati nelle aziende locali. Per tutti èstata un punto di riferimento importantis-simo. La “maestra Carla” ha lavorato aCampoverde per 26 anni ininterrotti. E’stata coordinatrice del plesso sotto la diri-genza di Pazienti e successivamente diMaria Nostro. E’ entrata di ruolo nel 1980dopo aver vinto il concorso. Diplomatamagistrale, ha iniziato a lavorare comeeducatrice in un istituto privato e poi haottenuto il primo incarico alla scuolamaterna. Dopo il concorso, è passatasubito di ruolo nella scuola dell’infanziaPirandello. Qui è rimasta per 12 annicostruendo un gruppo di lavoro moltoaffiatato. Quando poi, questo gruppo si èdiviso per promozioni di carriera, lei hascelto il passaggio alla scuola elementare.La “maestra Carla” ha sempre insegnatol’umiltà, il rispetto dell’altro, non è mai

stata per le scalate sociali ma per i rappor-ti umani prima di tutto. Sempre disponi-bile ad ogni progettualità, aperta allenovità, ti accoglieva in classe con un sor-riso smagliante che oggi è sicuramentemolto raro. Non amante dei grandi plessi,ha volutamente scelto Campoverde, unascuola piccola con una comunità su cuilavorare molto per mantenere sempre viviquei rapporti tra colleghi, genitori e alun-ni che nei grandi plessi si sarebberocomunque persi. Alla primaria ha inse-gnato il primo anno storia e geografia perpoi passare alla matematica definitiva-mente, continuando sempre ad aggiornar-si. Nel 2000 ha seguito il corso di forma-zione di 500 ore per ottenere l’abilitazio-ne all’insegnamento dell’inglese che hada allora ha integrato con la matematica.Va in pensione con il suo sorriso, ma conil dispiacere di lasciare un mondo che hafatto parte della sua vita e l’ha resa felice.

E’ il nuovo libro di Matteo Ferrera LA GRANDE GUERRA DEGLI ITALIANI IN FRANCIA

La presentazione sabato 7 luglio alle ore 17 presso il Caffè Culturale di Aprilia

Sabato 7 Luglio 2018 Alleore 17.00 presso Caffè Cultu-rale Via G.B. Grassi 41,04011 ad Aprilia Matteo Fer-rera presenta il suo libro “LaGrande Guerra degli italianiin Francia”. Un incontro conl’autore per scoprire i conte-sti ideologici, politici e stra-tegici che, in momenti diver-si della Prima guerra mondia-le, giustificarono la presenzamilitare dell’Italia in terra diFrancia. Pagine di storiadella prima guerra mondialeche meritano di essere rivis-sute. Un momento importan-te anche per conoscere Mat-teo Ferrera, acuto, esperto egiovane storico, che con que-

sta pubblicazione, a suoben dire, ha voluto porrel’accenno su di un parti-colare periodo ed eventodi cui si è parlato e scrittoveramente poco. Dialo-gherà con l’autore il gior-nalista Riccardo Toffoli.L’evento sarà arricchitodagli interventi del Prof.Giorgio Giusfredi, exdirigente scolastico, eRossano Tantari, in rap-presentanza dell’UNPLI.L’ingresso dell’evento èlibero e aperto a tutti.


di Nicola Gilardi

Il Centro Odontoiatrico diVilla Silvana da 13 ormaianni si prende cura del sorri-so di anziani, adulti e bam-bini. Il Centro è dotato dimoderne attrezzature, dispo-ne di quattro unità operative,di un locale per la riparazio-ne protesi, di una sala steri-lizzazione e di un’unita diradiologia odontoiatricacomputerizzata 3D. Moltipazienti, però, ignorano lapresenza di questo centro dilivello. Per questo abbiamoparlato con il responsabile,il dottor Roberto Spina cheda molti anni guida il lavorodi questo Centro: «Sono lau-reato in Medicina e chirur-gia, specialista in Odonto-stomatologia - racconta ildottor Spina -. Ho avutodiverse esperienze lavorati-ve oltre villa Silvana, ma dal2004 sono impegnato qui.Molti pazienti non sannoche qui c’è un ambulatorioodontoiatrico. Durante l’an-no abbiamo molte promo-zioni, ma la nostra politicaprevede la prima visita gra-tuita, con la possibilità di

finanziamenti a tasso zerocon personalizzazione deip a g a m e n t i » .Proprio la possibilità di per-sonalizzare i pagamenti, conun tasso di interesse nullo, èun vantaggio importantissi-

mo per i pazienti: «La dila-zione, a tasso zero, nonrichiede una particolaredocumentazione da presen-tare - dice il dottore -. Nonsiamo una clinica low cost,perché non vogliamo scen-dere di livello, ma i nostriprezzi sono assolutamentecompetitivi garantendo unaqualità di prim’ordine».Parlare di ambulatorioodontoiatrico sarebbe ridut-tivo, il Centro, infatti, ècomposto da varie parti chegarantiscono un servizio a360 gradi. «Il nostro è uncentro composto di quattrounità operative che possonocambiare funzione a secon-da delle esigenze - spiega ildottor Spina -. Tra le qualil’attrezzatura radiologica,che consente di fare unesame di routine come l’Or-topanoramica, ma anche unasorta di Tac alle ossamascellari che consente ilcontrollo tridimensionale,con esattezza millimetrica,la formazione della bocca edelle ossa che la compongo-no. Questo ci consente diaffrontare interventi anchedi notevole difficoltà». Le

varie aree del centro odon-toiatrico di Villa Silvanasono: Conservativa: cure ericostruzioni in amalgama eresina composita, ricostru-zioni estetiche, intarsi in oroe resina composita, ricostru-

zioni con perni in fibra dicarbonio; Ortodonzia: tratta-mento bi-triennale delle malocclusioni con apparecchia-ture di tipo fisso-mobile eterapia funzionale; Ortodon-zia Invisibile: trattamentocon allineatori SMILE –TECH riabilitativo conmascherine trasparenti inserie; Igiene Orale: ablazio-ne tartaro, fluoro profilassi,sbiancamento dentale, sigil-lature dei solchi e delle fos-sette, desensibilizzazionedentinale, trattamentomininvasivo delle whitesposts, levigature radicolari,ozonoterapia; Paraodontolo-gia: scaling, levigatura ecourettage (pulizia profondaradicolare) a cielochiuso/aperto, interventimuco-gengivali di riposizio-namento lembi, riempimen-to di tasche paradontali; Pro-tesi: esecuzione di protesifissa, mobile e combinatasulle due arcate, esecuzionedi faccette estetiche in cera-mica, protesi su impianti inceramica, zirconio e di sili-cato, protesi flessibili; Ozo-noterapia: trattamenti perparaodontopatie gengiviti,infiammazioni della mucosaorale, aftosi, candidosi, sto-matiti ed herpes; Radiologiaodontoiatrica computerizza-ta. Dal medico, così comedal dentista, sarebbe meglioandare prima che il proble-ma si presenti. «La preven-zione è sempre il primo step- spiega Roberto Spina -,invitiamo a fare almeno unpaio di visite all’anno, chenon si pagano, perché sipaga solo l’eventuale presta-zione. L’igiene è fondamen-tale perché previene unaserie di malattie ancheimportanti». Oltre alle pre-stazioni, il centro odontoia-trico di Villa Silvana offre lapossibilità di essere richia-mati quando necessario, perun monitoraggio: «Oltre allapulizia dentale, offriamo ilservizio di recall, cioèrichiamiamo il pazientedopo qualche tempo, inmodo da monitorare costan-temente il paziente e evitan-do che si aggravi la situazio-ne». Altro importante servi-zio di prevenzione è quellodella Gnatologia: «Si trattadello studio delle occlusionidentali, che prevede anchelo studio della chiusura dellabocca che può collegarsi adaltri problemi come cefaleeo mal di schiena». Un impe-gno quello del centro diVilla Silvana, che passa perl’educazione. Spesso, infat-ti, svolgono dei corsi educa-tivi nelle scuole, ma anche

nei centri anziani, dove tuttivengono sensibilizzati sullacorretta igiene orale e sulleabitudini da seguire per evi-tare problemi gravi. Lo staffdel centro odontoiatrico diVilla Silvana è composto:dottor Roberto SpinaResponsabile di reparto,dottor Flavio Gorgoliniodontoiatra specialista in

conservativa ed endodonzia,dottoressa Manuela Fan-tauzzi igienista dentale, dot-tor Simone Alessandri spe-cialista in ortodonzia, dottorUgo Graziani chirurgo, dot-tor Rodolfo Sipone gnatolo-go, Calandrini Marco odon-totecnico, Alessia ValentiniAssistente alla poltrona eLorena Ciceroni segreteria.

Operativo da 13 anni è diretto dal dottor Roberto SpinaCENTRO ODONTOIATRICO DI VILLA SILVANA

Prima visita, preventivi e controlli sono gratuiti

Dott. Roberto Spina


Dopo un percorso professionale lungo 42 anni

APRILIA - LA PRESIDE MARIA NOSTRO VA IN PENSIONE Il 26 luglio presso l’aula magna della storica scuola di via Marconi

di Noemi Reali

Lunga ed appassionante èstata la carriera della presideMaria Nostro, in pensione dalprimo settembre prossimo. Unpercorso professionale iniziato

42 anni fa, prima ancora diottenere la laurea. Il 26 giu-gno, presso la scuola primaria“Marconi”,si sono riuniti tuttiper il saluto al pensionamentodella preside. “ Volevo cele-brare il nostro lavoro. Un diri-gente scolastico o un presidenon possono fare chissà cosasenza i docenti ed i ragazzi;per questo non potevo andar-mene senza salutarvi tutti. Hocercato di avere qui, oggi,tutta la rappresentanza del-l’impresa scuola, impresa inte-sa come collegio e nel senso diriuscire a resistere con tutte ledifficoltà dell’ambiente, ma lesoddisfazioni che raccolgonotutti i maestri e gli insegnantisono grandi e noi presidi, indi-rettamente, godiamo dei risul-tati che i nostri alunni riesconoa raggiungere” con questeparole la preside Nostro hasalutato i presenti, insieme alei le sue collaboratrici, le

docenti Silvana Iuliano edElena Ciriaco. Maria Nostro siè laureata nel 1977 in Pedago-gia, riportando la votazione di110 e lode. È arrivata ad Apri-lia nel 1987 con il ruolo didocente; successivamente,

divenuta preside attraverso iconcorsi, ha ottenuto il ruolofuori la regione Lazio, inAbruzzo. Poi nel 2000 ritornòad Aprilia come dirigente,lavorando in quasi tutte lescuole della città tra cui l’Isti-tuto Comprensivo “Matteotti”

e la scuola elementare ed asilopubblico “Arcobaleno”. Nelcorso degli anni ha accettatoanche numerosi incarichi direggenza di altri istituti apri-liani, come“G.Deledda”(aa.ss. 2002-2003 e 2006 -2007), “M.Gari-baldi” (2008); “Zona Leda”(2010-2011 e 2011-2012).“Qui alla Gramscisiamo riusciti a svolgere tuttele attività, specialmente dicarattere sportivo come lacorsa campestre. Dal punto divista della sicurezza abbiamosempre segnalato le mancanzee l’ente comunale con il pro-prietario hanno concordato gliinterventi da effettuare. Iosono arrivata alla Matteottiquando non era più una scuolamedia; nel 2000 venne fatta laprima razionalizzazione:con laMatteotti nasce l’IstitutoComprensivo. Il mio è stato unpercorso molto vivo, a volte

faticoso, ma positivo.” La Pre-side ha sottolineato i numerosiprogetti svolti da dirigentenelle scuole di Aprilia, dalprogetto “Scuole unite controla Dislessia” al Giornalismoweb all’Istituto “Gramsci”,dalla didattica digitale ai labo-

ratori di robotica passando peri vari concorsi come quelli let-terari e di lettura ad alta voce.Oggi gli istituti possono esseremolto complessi visti i nume-ri; ad esempio ad Aprilia sicontano 1200, 1500 studenti.In generale gli istituti com-prensivi hanno tre ordini discuola: infanzia, primaria esecondaria. Per ogni plesso ilcollegio individua un referenteche collabora con il dirigentescolastico nella gestione del-l’orario del personale o dellasicurezza. Alla conferenzastampa di saluto oltre alla pre-

side era presente il Sindaco el’assessore all’istruzione, par-tendo da molteplici ringrazia-menti nei confronti della pre-side. Il primo cittadino hainoltre sottolineato come siastata collaborativa la Dirigen-te, viste anche le difficoltà chesi sono dovute affrontare inquesti cinque anni. Durantequesto incontro la presideNostro ha avuto momenti dicommozione, ripensando allavoro svolto e a ciò che siporterà a casa.


Piazza Roma gremita adecretare il grande successodi Estrosa 2018, lo show difloreal design, realizzatosabato 29 giugno, in PiazzaRoma di Aprilia.Una spettacolare sfilata diabiti di fiori, ideata da SavinaTatti, ha incantato il pubbli-co, tra musiche e danze pro-venienti da ogni parte delmondo.Vincitrice del primo premiola squadra di Alex Tondin eSilvia Marchi, provenientidal Trentino Alto Adige chehanno rappresentato la nazio-ne del Canada con un com-plesso abito interamentecostituito di foglie, su unaimpalcatura di rete naturale.Del resto il tema di Estrosa diquest’anno erano i cinquecontinenti e i partecipanti alconcorso organizzato da

Savina Tatti in collaborazio-ne con EAFA si sono sbizzar-riti in idee grandiose perdonare alla vista gli abiti piùbelli ed “estrosi” che si pos-sano realizzare.Le squadre, formate ciascunadi due componenti, hanno

lavorato sotto gli occhi dichiunque nell’antico centroapriliano: già questo rappre-sentava un piccolo sipariodello stesso spettacolo.Passati al vaglio della severagiuria costituita da FrancescoTinto, Marco Mazza e Seve-

rino Bovolenta, gli abitierano pronti per essere indos-sate da modelle di straordina-ria eleganza e bellezza.Di poi, alle 21 si è dato il viaalla manifestazione, sotto gliocchi curiosi di centinaia ecentinaia di persone, del sin-daco di Aprilia AntonioTerra, il consigliere France-sca Barbaliscia e il consi-gliere Pasquale De Maio.Una scaletta fitta di incastri

artistici che non ha dato spa-zio a noia o distrazioni, sottol’attenta e superba regia diValerio Pierri che ha seguitotutto dalla torretta antistanteil maestoso palcoscenico,forse il più grande che Apri-lia abbia mai ospitato.La firma di StrangEvent èstata incisiva ed entusia-smante a confermare un suc-cesso preannunciato perSavina Tatti.


Aprilia - Grande successo di Estrosa 2018, lo show di floreal design

Il progetto promosso alla primaria Deledda(Ic Matteotti)

“UN OGGETTO MI PARLA”

di Maria Luisa Politi*

“…E tutti vissero felici e contenti” ,cosi terminano tutte le fiabe e per lostesso motivo potrei dire che anche il nostro progetto ha prodotto i suoifrutti. “Un oggetto mi parla” nasce con l’intento di far crescere neinostri ragazzi la conoscenza degli oggetti che raccontano provenienza,qualità, utilità e ha sortito l’effetto di imparare da chi li produce, sem-plicemente con l’esempio, come avviene in ogni bottega artigiana. Iragazzi hanno scoperto così anche l’artigianato che insito ha in sé laradice della parola “arte”, apparentemente più nobile! Chi è l’artigiano?Io oserei dire “un veggente creatore facilitatore di sogni ”. I sognatoriche si sono avvicendati in alcune delle nostre classi avevano e hanno unprogetto, concretizzatosi nelle loro creazioni e tutti accomunati dallostesso interesse: assecondare desideri, moltiplicarne gli effetti, crearelavoro, far muovere energie che questo mondo tecnicistico finirebbe peratrofizzare, ma soprattutto un grande amore per le nuove generazioni.Tutto donato gratuitamente con generosità e passione. Quando osservia-mo pensare, agire i nostri ragazzi vediamo in una sorta di sogno collet-tivo il loro bene e il nostro. Questo è il motivo che mi porta a ringra-ziare oltre alla Dirigente dell’I.C. Comprensivo GiacomoMatteotti Raffaela Fedele che ha permesso che ciò avvenisse, le colle-ghe e il personale tutto della Grazia Deledda, i genitori e i loro figli sem-pre molto attenti ed entusiasti; ma soprattutto loro, gli artisti, che citonon in ordine di importanza, ma se vogliamo usare un termine teatrale“di comparsa” , cioè la signora Carmen Francesconi esperta di cucito,tricot, ricamo…(la quale ha offerto molto del suo tempo libero), ilsignor Antonio De Waure artista generoso che tutti conosciamo (Ass.Arte Mediterranea), la signora Luciana Piovacari (madre del noto ecompianto artista Marco Paniccia) con l’amore per i mosaici, la fotogra-fa apriliana talentuosa Ilaria Pisciottani ( marketing manager le cuifoto sono state esposte in numerosi contesti nazionali e internazionali)e e Francesca Deodati fumettista effervescente (Schoolcomix). Honegli occhi e nel cuore i sorrisi, l’incanto e l’entusiasmo dei nostriragazzi di accogliere il mondo ogni volta che si apriva la porta delleclassi, quella stessa predisposizione di chi si accinge ad ascoltare la piùbella delle storie: il passato vissuto che si proietta nel loro futuro e gene-ra bellezza e bene! E che la fiaba continui…*insegnante della scuola primaria Deledda (Ic Matteotti)


Hotel Miramare - Latina, località Capoportiere strada lungomare, 3

FESTIVAL COME IL VENTO NEL MARE 2018 20 serate, oltre 50 ospiti per ascoltare, partecipare, condividere, con ingresso gratuito

Ha aperto il kermesse 2018 Antonio Tajani presidente del Parlamento Europeodi Gianfranco Compagno

La seconda edizione del Festival“Come il Vento nel Mare 2018ha debuttato lo scorso weekendcon un ospite d’eccezione.Venerdì 29 giugno a partire dalle18.00, sul salotto della terrazza“La Vela” dell’Hotel Miramaredi Capoportiere (Latina mare) èintervenuto Antonio Tajani, pre-sidente del Parlamento Europeoha conversato con Pierluca Ter-zulli sul tema “L’Europa cheverrà. Ad un anno dalle elezionieuropee quale futuro per il vec-chio Continente”. La serata èproseguita con il conferimentodel Premio Enea ad AndreaMarcolongo (19.15); con la pre-sentazione del libro “A manodisarmata” (Baldini e Castoldi)di Federica Angeli. Intervenuta:Elena Malizia (TG2). Ha mode-rato: Massimiliano Coccia(19.30). ha chiuso la serata ilconcerto di Charlie Parker withString - Ensemble Latina Phil-harmonia diretta da FrancescoBelli su progetto del maestroMauro Zazzarini (21.00). Saba-to 30 Giugno 18.30 – Presentatoil libro “La fine del calcio italia-no” (Feltrinelli) di Marco Belli-nazzo. Sono intervenuti: AndreaDe Angelis (Radio Radicale) edEmilio Targia (Radio Radicale).19,30 – Presentato il libro“Euxit. Uscita di sicurezza perl’Europa” (Rubettino) di Rober-to Sommella. 21,00- “Troppi

diritti” (Mondadori) il libro diAlessandro Barbano, a cura diMassimiliano Coccia. Domeni-ca 1 luglio 19.00- Presentato illibro “Una variazione di Kafka”(Sellerio) di Adriano Sofri.Intervengono: Giuliano Ferrara(Il Foglio), Massimo Bordin(Radio Radicale), Nadia Terra-nova (scrittrice). Modera: Mas-similiano Coccia. Il programmaè stato “svelato” lunedì 25 giu-gno 2018. Protagonista delFestival la musica e il cinema, ilibri e la scienza, la religione e ilgiornalismo d’inchiesta, l’impe-gno civile e quello politico.torna, dopo il felice esordio del2017, “come il vento nel mare”– sostenuto e organizzato da vitomiceli e giovanna cunetta,ideato e diretto da andrea ali-candro e massimiliano coccia- il festival di latina che declinala cultura in tutti i suoiaspetti. dal 29 giugno al 4 ago-sto, all’hotel miramare di latina,per 20 serate con oltre 50 ospiti.la partecipazione – compreso ilpercorso enogastronomico –è aperta a tutti e gratuita. ogniweekend, con incursioni infra-settimanali, si alterneranno sullagrande terrazza antistante alpontile di Capoportiere dell’Ho-tel Miramare di Latina, verticiistituzionali e italiani ed europei(Sergio Costa, Roberto Gualtie-ri, Monsignor VincenzoPaglia, Antonio Tajani), scrittori(Piergiorgio Odifreddi, Hanif

Kureishi,), registi(Valerio Cicco,Gabriele Del Gran-de…),musicisti (Fran-cesco Fratini, France-sco Taskayali…),giornalisti ( MassimoBordin, Tiziana Ferra-rio, Giuliano Ferrara,Adriano Sofri, DaniloTaino…), attori(Paolo Hendel, Clau-dio Pallottini...), stu-diosi e scienziati(Roberto Burioni). Sicomincia venerdì 29giugno, con un assag-gio della varietàdell’offerta: alle 18,interverrà il presiden-te del Parlamento Europeo,Antonio Tajani, cui verrà confe-rito il premio Enea, seguitodalla premiazione della scrittri-ce Andrea Marcolongo che poicederà il palco alla giornalistaFederica Angeli. Concluderà laprima giornata l’esibizione inanteprima nazionale del grandesuccesso degli anni Cinquanta:“Charlie Parker whit Strings”proposto dall’orchestra direttadal maestro Francesco Belli suprogetto del sassofonista MauroZazzarini che ha contribuito allastoria del jazz a Roma e in Italia.Durante il festival saranno asse-gnati i premi “Enea – Buone pra-tiche per l’Italia”. I premiati diquest’anno saranno: AntonioTajani (Sezione Europa), Andrea

Marcolongo (Sezione Criticaletteraria), Luis Sepulveda(Sezione narrativa internaziona-le), Roberto Burioni (SezioneScienza), Aboubakar Soumaho-ro (Sezione Diritti Sociali),Alessandro Leogrande (Menzio-ne speciale), Michele Corradino(Legalità e lotta alla corruzione),Flavia Piccinni (Sezione Saggi-stica), Calcutta (Sezione Musi-ca), Valentina Farinaccio (Sezio-ne Narrativa), Antonio Mattone(Menzione speciale), TizianaFerrario (Sezione giornalismo),Aldo Masullo (Menzione spe-ciale). Chiuderà il Festival ildono di un’opera dell’artistaEttore de Conciliis al PremioNobel Amartya Sen, che saràintervistato da Danilo Taino.Protagonista di questa edizione

tra gli altri Roberto Saviano cheil 14 luglio sarà ospite della ker-messe in una conversazione conAboubakar Soumahoro del coor-dinamento dei lavoratori agricoliUsb, che in queste ore è in viag-gio verso il Mali per riportare ilferetro di Soumaila Sacko, il sin-dacalista ucciso in Calabriaqualche settimana fa. Un salva-danaio a forma di casetta ricor-derà agli ospiti la raccolta difondi a favore dell’AssociazionePeter Pan(www.peterpanonlus.it) che sioccupa dell’accoglienza di bam-bini e adolescenti malati di can-cro. Appuntamento al prossimoweekend. www.comeilvento-nelmare.com/news - Fb:comeilventonelmare.


Passaggio della Campana al Rotary Club di Aprilia - CisternaL’AVVOCATO CINZIA BERSANI È IL NUOVO PRESIDENTE

Evento svolto il 15 giugno presso l’Hotel Enea di Noemi Reali “ È con grande emozione checondivido con voi questomomento rotariano moltoimportante” ha dichiarato l’av-vocato Cinzia Bersani, appenaindossato il collare del presiden-te per l’anno rotariano 2018-2019. L’occasione significante è

il “Passaggio della Campana”del Rotary Club dall’ingegnereRoberto Grassi a Cinzia Bersani.L’evento si è svolto il 15 giugnoalle 20:30 presso l’ Enea Hoteldi Aprilia. Il prefetto del ClubMaria Ferrante ha aperto la ceri-monia:“Abbiamo voluto forte-mente condividere e festeggiarecon gli amici dei Club vicini.Sono infatti presenti con unanutrita rappresentanza i Club diPomezia Laviniun con il presi-dente dottor Mario Ciancarella edi Albano Albalonga con la pre-sidentessa e dotoressa Anna

Maria Bruno; il Club di LatinaSan Marco con la rappresentan-za dei soci dottoressa Laila edottor Gianfranco Pitton e poi lagradita presenza di un giovanesocio del Club di Latina, dottorCarlo Piccolo. È quindi per mee per tutto il Club motivo digrande soddisfazione: siamo più

di 70 persone.” Il neo presiden-te Cinzia Bersani ha ringraziato ipresenti ed illustrato il nuovodirettivo del Club: “Nella defini-zione degli obiettivi e dei pro-grammi della nuova annata per-mettetemi di presentarvi la squa-dra: il vicepresidente AlessandroSestili, il tesoriere Tonino Vec-chi, il pastpresident RobertoGrassi, il presidente incomingMario Gentili e i consiglieri Ste-fano Zevini ed Elra Liebemlierg.Durante la serata sono stati con-segnati doni dal presidenteRoberto Grassi ai membri del

passato consiglio direttivo ericonoscimenti al prefetto MariaFerrante per la cura dell’attivitàorganizzativa “col suo impegno,la sua buona volontà e il suoatteggiamento positivo”. L’inge-gnere Roberto Grassi ha inoltrericordato che Maria ferrante ha

ricevuto, solo pochi giorni fa, inoccasione del 61° Congresso delDistretto 2080, un riconosci-mento dal Governatore deldistretto Salvina Deiana “percontinuità della sua presenza intutti gli eventi Distrettuali e ilsuo impegno nel Club”. Ricono-

scimenti anche ai soci MariaLoreta Renzetti per il suo impe-gno nelle attività culturali eMario Gentili, socio decano delClub, per aver mantenuto uncostante impegno nella vitaassociativa. Roberto Grassi haconsegnato al maitre dell’EneaHotel Franco Chiari una targaricordo, per ringraziare lui ed isuoi collaboratori della profes-sionalità. Presenti anche Ales-sandra Lombardi, vicesindaco ,con delega all’Ambiente, delcomune di Aprilia (fine manda-to) il presidente del ConsiglioComunale di Lanuvio MaurizioSantoro,il presidente della Fede-razione Italiana Pesistica delLazio Massimo Grassi, il presi-dente della CONFAPI di Latinaingegnere Michele Volpe,il pro-fessor Sergio Bartalucci scien-ziato dell’Istituto Nazionale diFisica Nucleare, il dottor Rober-to Cardosello, l’olimpionicoSandro Bellucci medaglia dibronzo nella 50 Km di marciaalle Olimpiadi di Los Angelesdel 1984 ed il dottor GianfrancoPinos, dirigente del Ministerodell’Interno.



L’evento si è tenuto presso l’aeroporto militare di Latina Scalo “E.Comani”, sede del 70° StormoAERONAUTICA, CONCLUSA L’ESERCITAZIONE ELETTRA 2018 CON IL “MEDIA DAY”

Presente il prefetto di Latina Maria Rosa Trio che ha effettuato una simulazione di volo sulla piana pontina

di Gianfranco compagno

Una esercitazione nata con loscopo di testare la capacità direazione dei reparti di volo, sianelle missioni all’estero, sia inoccasione delle operazioni disoccorso alle popolazioniafflitte da calamità naturali.Iniziata il 5 giugno, è terminatail 15 giugno scorso, la terzaedizione dell’esercitazioneElettra 2018 organizzata dalla4ª Brigata Telecomunicazioni eSistemi Difesa Aerea e l’Assi-stenza al Volo, con l’ausilio deiReparti Tecnici Comunicazionidi Milano e Bari, del RepartoSistemi Informativi Automatiz-zati di Roma, e il coinvolgi-mento del 70° Stormo di Lati-na, del 4° Stormo di Grosseto,del Reparto Gestione e Innova-zione Sistemi di Comando eControllo di Pratica di Mare edella Sezione TLC/Meteo diCiampino. Il 14 giugno le auto-rità civili e militari e gli organidi stampa hanno avuto modo difare visita presso il 70° stormodi Latina di Borgo Piave, dovegli allievi dell’aeronauticamilitari, prima di raggiungerel’Accademia Areonautica diPozzuoli o le altre presenti inItalia, seguono la prima fasedell’addestramento, che prose-gue poi nella seconda fase aKalamata in Grecia o negliStati Uniti, per poi completarela terza fase sempre presso ilcentro pontino.. “L’aeroporto –ha spiegato il Colonnello LucaVitali, comandante del 70°stormo – è intitolato a Enrico

Comani, che nel dicembre del1937 aveva fatto un primato didistanza attraversando con iltrimotore l’oceano Atlantico eche persa la vita di rientro daquella impresa. L’aeroporto diLittoria allora esiste infatti da80 anni. Il 70° stormo è intito-lato invece al generale GiulioCesare Graziani, il più decora-to durante la seconda guerramondiale. La missione princi-pale dello stormo è quella diselezionale e addestrare pilotimilitari o di altre forze armate,non solo italiani ma anche alivello internazionale. L’annoscorso abbiamo avuto frequen-tatori olandesi e spagnoli, que-st’anno ospiteremo allievi pro-venienti dall’Arabia Saudita”.Dopo una breve presentazionecondotta dal Colonnello Giaco-mo Ghiglierio, direttore dell’e-sercitazione, in cui è stata illu-strata la storia della scuola ope-rativa sin dagli Anni ‘30 e utileper far conoscere quali siano lefunzioni principali di questotipo di esercitazione, le autorità

accompagnate dal comandantedel 70° stormo, il colonnelloLuca Vitali, hanno potuto visi-tare la torre di controllo mobile

e la Sala multimediale, dove gliallievi si preparano alla primafase dell’esercitazione che pro-segue poi all’esterno. Presenteall’incontro, il prefetto di Lati-na Maria Rosaria Trio ha avutomodo di effettuare una simula-zione di volo sulla pianura

pontina con decollo e atterrag-gio, presso la sala simulatore divolo, che è stata una delle areevisitate dal corteo. Il sindaco diLatina Damiano Coletta hadelegato il suo capo di gabinet-to Vincenzo Abbruzzino. Pre-senti inoltre i padroni di casa: il

colonnello Luca Vitali coman-dante del 70° Stormo di Lati-na, il generale di brigata Vin-cenzo Falzarano, comandantedella 4ª Brigata. L’incontro èstata l’occasione per far cono-scere in maniera approfonditaai presenti il ruolo della 4° Bri-gata Telecomunicazioni diBorgo Piave, la principalestruttura della 3° DivisioneComando Logistico dell’Aero-nautica Militare, che ha il com-pito di progettare, realizzare emanutenere i sistemi di elettro-nica e Telecomunicazioni sututto il territorio nazionale maanche durante le missioni all’e-stero, ivi inclusi sistemi radar.Altro compito importanteriguarda i rapporti con la prote-zione civile per l’assistenzaalle popolazioni colpite dacalamità.


Al Teatro Europa diAprilia, Domenica 17Giugno quest’anno nelsaggio spettacolo nelquale festeggiava ancheil suo ventennale, l’O-pèra ha superato la suastessa fama.Tutto bello e curato nei

minimi particola-ri sia nelle coreo-rafie di Classicoche di Moderno el’impegno che iragazzi, dai piùpiccoli ai piùgrandi, hannomesso nello stu-

dio è arrivato a tutti ipresenti, insieme al lorodivertimento e all’amo-re per la danza che liaccomuna.Molto toccante è stataanche la sorpresa chetutti i ragazzi che sisono diplomati nel corso

dei lunghi anni di attivi-tà, hanno voluto farealle Direttrici Maria LaMatta e Dezzi MariaLetizia, proiettando leimmagini dei momentipiù importanti vissutiinsieme; ora affermatiprofessionisti e felici

genitori, hanno cosìvoluto manifestare l’at-taccamento che ancoraprovano per la scuolatrasmettendo le loroemozioni anche a tutto ilpubblico che ha rispostocon un caloroso applau-so.

IL CERVELLO: LA FONTEDELLE NOSTRE EMOZIONIGentile dottoressa, sono unadonna di 46 anni che nonriesce a dormire la notte acausa di una forte insonniache mi perseguita da anni. Hofatto di tutto, sono andataanche alla clinica del sonnoper capire come risolvere que-sto problema. Io penso che lacausa sia mio marito che qual-che tempo fa mi ha tradita conun’altra donna, da allora nondormo più. Tutto mi va maleperché gli altri mi creano ner-vosismo a causa delle loro con-tinue critiche. Sto prendendopsicofarmaci che all’inizio mifacevano effetto, ma dopo unpo’ mi hanno abbandonata almio destino. Vorrei che micambiassero il cervello o chemi togliessero quelle che sonole cattiverie della gente. Ilmondo è cattivo, cara dotto-ressa, e non penso che lo sipossa cambiare. Non pensoche io possa cambiare la genteche mi dà fastidio e tutto quel-lo che mi circonda. Io non lechiedo una soluzione, ma que-sta lettera mi è servita solocome uno sfogo verso qualcosache non riuscirò mai ad accet-tare: Il tradimento subito.

ANNALISAIl cervello rappresenta per ognu-no di noi un’entità a se stante,come se fosse qualcosa al difuori di noi e non dentro di noi.Siamo convinti di percepire ilmondo proveniente dall’esternocosì com’è, mentre invece è solouna riproduzione di quello chevediamo. Mi spiego: se guardoun vestito in una vetrina e desi-dero averlo, lo sto guardandonon solo con gli occhi, ma anche

con le emozioni, quindi nonposso dire di guardare oggettiva-mente quell’abito perché lo stoguardando anche attraversoquelle che sono le mie sensazio-ni emotive. Tutto quello cheosservo, nel mondo che mi cir-conda, è sotteso alla mia espe-rienza passata. Ci siamo maidomandati perché qualcosa cipiace ed un’altra no? Perchéquello che a qualcuno può appa-rire meraviglioso a noi ci lasciaindifferenti, o addirittura ci ripu-gna? Quel bellissimo laboratoriochimico che è il nostro cervellodirige e seleziona tutto quelloche ci porta verso la sopravvi-venza, mentre ci fa allontanareda tutto quello che potrebbecompromettere quel delicatociclo mentale che è la nostravita. Ebbene sì, la nostra vita èdentro di noi e non fuori di noi.Quello che vediamo fuori di noinon sono altro che le nostreproiezioni emotive, ma siccomenon ce ne accorgiamo, alloraattribuiamo all’esterno soprat-tutto quello che ci dà fastidio eche non ci piace. Non possiamocredere di poterci fare del maleda soli. Non possiamo credereche creiamo tutto noi, anchequello che ci fa soffrire. Imma-giniamo un ragazzo che correall’impazzata con la sua moto eche ad un certo punto la faimpennare, così come si usa farefra gli adolescenti di oggi, perdimostrare la propria bravura eattirare così l’attenzione altrui,nel momento in cui ha quel com-portamento pensa di farsi delbene, ma se cade e va a finire inospedale malconcio o addiritturaperdere la vita, chi si è procuratoquel male? Certo quel comporta-mento era a fin di bene per lui,ma il risultato però dimostra ilcontrario. Molte volte facciamocose per procurarci del bene chepoi però finiscono male, mapuntualmente attribuiamo lasconfitta all’esterno. Puntiamo ildito verso le situazioni, le perso-ne, ci creiamo scuse e attenuanti,come se noi non centrassimonulla con quello che ci è capita-to, ma a pensarci bene ci stiamodifendendo da noi stessi, dallenostre emozioni, dal nostromondo interno proiettato al di làdi noi. Non lo riconosciamo, eingenuamente pensiamo chequel mondo astioso ce l’abbia

con noi. Combatterlo vuol direcombattere se stessi. Ed è pro-prio per questo che non trovia-mo vie di uscita, perché cerchia-mo la soluzione fuori e non den-tro di noi, dove ci sono tutti idati pronti per essere usati e tro-vare così la soluzione che cisembrava impossibile. Duranteil Reset Psicologico, da me idea-to come metodo psicoterapeuti-co, la persona ha la possibilità divedere tutti i dati a disposizioneper poterli utilizzare nel modopiù giusto verso l’esterno, perpoi risolvere ogni tipo di proble-ma proiettato fuori. Il nostro cer-vello reagisce a tutte le stimola-zioni esterne compresi gli psico-farmaci che possono alterare lesue normali funzioni, se ingeritiper troppo tempo e male. Si vacreare la cosiddetta assuefazionebiochimica, in cui il nostro cer-vello non reagisce più a quellostimolo farmacologico, ma va acreare soltanto una sorta diintossicazione fisica. Quindiattenzione a tutti gli psicofarma-ci e farmaci assunti con troppaleggerezza, sono consigliati soloper estrema necessità e per bre-vissimo tempo, e solo dietro pre-scrizione medica.

L’INNAMORAMENTO E’ UNPROCESSO BIOCHIMICO

Mi sembra strano pensare chese do un bacio al mio ragazzopoi si producono ormoni diquel bacio. Qualche tempo favidi in televisione il funziona-mento del nostro cervello ecome ci innamoriamo. Il pro-gramma mi incuriosì molto,ma faccio ancora fatica a cre-dere che noi funzioniamo pro-prio così. Ora ogni volta chebacio il mio ragazzo mi imma-gino che sto producendoormoni e questo mi fa sorride-re, e lui non mi riesce a capire.Penso che sia difficile da spie-gare, anche perché se lo facciomi potrebbero prendere ingiro. Non tutti sono informatisu questo tipo di cose. Ma vor-rei capirne di più. Grazie.

ROSETTAQuando si parla di amore i nostriocchi si illuminano e il nostrocuore comincia a battere veloce-mente, mentre i pensieri siaddolciscono e il nostro respiroaccelera per portare maggiore

ossigeno al cervello. L’aumentodei battiti del cuore aiuta ilnostro organismo a rispondere aquello stimolo attivato dall’a-scolto di una canzone che ci hariportato a rivivere un ricordod’amore. Il primo ricordo d’a-more che abbiamo è quelloverso i nostri genitori. Non pos-siamo immaginare altro amorese non quello. E’ stato il primoamore che ci ha permesso disopravvivere, e quello sarà ilnostro amore di riferimento pertutta la vita. Anche quando cre-scendo lo tramutiamo in odioperché ci hanno fatto soffrire,esso sarà comunque l’altroaspetto dell’amore, quello dellamancanza, della delusione, dellasconfitta. Quando una persona siinnamora, non fa altro che sti-molare i ricordi della propriainfanzia. Quei ricordi che hannofatto sì che noi riuscissimo adavere fiducia in noi stessi, soste-nuti dall’amore dei nostri geni-tori. Quando un genitore, però ètroppo punitivo e schiacciante,la persona può vivere una gran-de sofferenza di rifiuto, ma nonpotrà mai rinunciare a quell’a-more. Ecco perché molte perso-ne pur essendo maltrattate dailoro partner continuano a rima-nerci insieme e ad amarli. Essenon si rendono conto che quelbisogno d’amore, di cui tutti nonpossiamo farne a meno, rappre-senta il primo contatto fisico-emotivo avuto con i propri geni-tori, ma cosa accade a livellobiochimico? Ci sembrerà un po’strana questa domanda, ma pur-troppo il nostro corpo è un labo-ratorio chimico, nel senso che,ogni emozione perché si possaesprimere, deve avere un neuro-trasmettitore a livello cerebraleche va a governare il nostro bri-vido d’amore. A livello cerebraleesistono degli ormoni che pos-siamo definire d’amore. Sonoproprio quelli che gestiscono lanostra vita amorosa a livello chi-mico. Detto così può sembraretroppo riduttivo e privo di con-cetto espressivo, ma alla resa deiconti tutto ci riporta al merocontrollo ormonale. Cos’è l’a-more? Un processo biochimico,se parliamo dal punto di vistacerebrale visto come organo; èun sentimento di vita e di armo-nia se parliamo dal punto divista mentale. Tutti siamo abi-tuati a vederlo così, come qual-cosa che ci completa e ci nutreaffettivamente la vita da tutti i

punti di vista. Si sono scrittecanzoni, poesie e storie fantasti-che, tutte riferentesi al sentimen-to e non al processo di base sot-teso alla produzione dei neuro-trasmettitori. Questo aspetto lolasciamo alla scienza, al labora-torio chimico che con l’aiuto disostanze chimiche, nate in labo-ratorio, e trasformate in psico-farmaci, possono provocare unasensazione simile all’amore, mache amore non è. I sedativi pos-sono calmarci, ma non è veracalma, è una calma prodotta inlaboratorio e poi infiltrata nellanostra mente, essa si chiamamanipolazione biochimica. Inalcuni casi quella finta calmapuò aiutarci, ma non può esseresempre così perché il cervello vastimolato a produrre da sé quellesostanze calmanti, e non abituar-lo a riceverle per attuare le suefunzioni. Le sensazioni provoca-te dalla nostra ossitocina, non cele può regalare quella prodottanei laboratori, forse funziona perun po’, ma quella prodotta dalnostro cervello è inesauribile enon tossica. L’ossitocina ci fainnamorare, ci fa provare sensa-zioni fisiche e mentali bellissi-me. Basta un abbraccio, unacarezza, un bacio perché questoormone cominci a prodursi, perraggiungere la massima espres-sione durante un rapporto d’a-more. La chimica dell’amore, sevogliamo usare questa espres-sione, governa tutta la nostravita in virtù della grande capaci-tà di guarigione che tutti noipossediamo.

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Svanita la possibilità di parteci-pazione del progetto dell’asso-ciazione “Un ricordo per la

pace” al Bando della RegioneLazio per nuove tecnologieapplicate a Beni e Attività Cultu-rali. Ad influire negativamentesul progetto la mancata conces-sione del Comune di Aprilia diuna sede stabile (in zona centra-le) per l’esposizione della colle-zione storica Bonacini. La mostra sul tema prioritario“Aprilia in guerra : la Battagliadi Aprilia” patrocinata dalComune di Aprilia che nel 2012ha acquisito a titolo gratuito imateriali, giace ad oggi in statodi abbandono presso il Liceo “A.Meucci” che nel 2016 ne hachiesto la rimozione. La lettera al rieletto SindacoAntonio Terra che ho inviato il

27 giugno anche ai media localiha provocato un bel fermentonella cittadinanza e nelle asso-ciazioni. Molte le telefonate e lee-mail a sostegno del “Museoper la pace nel centro di Aprilia”ed anche qualche critica da chi

ancora non ha capito che il pro-getto non si realizza solamentecon l’esposizione di militaria.Una bella occasione di confron-to, segnale positivo che fa bensperare che il progetto possaandare avanti perfezionandosi edarricchendosi del contributo,delle idee, dell’impegno di tutticoloro che vorranno divenirepromotori di iniziative sì a con-servazione della memoria delterritorio, ma anche di pace, soli-darietà, tolleranza e rispettointerculturale.Il “museo per la pace” cui aspi-riamo è uno spazio aperto alcoinvolgimento di cittadini, delleassociazioni, dei giovani e dellescuole. “Museo” in cui si svolga-

no attività correlate di studio,ricerca e divulgazione, nel ripu-dio di ogni forma di razzismo ediscriminazione. Un museo dedi-cato agli eroi della pace di ognitempo, ed anche a quelli che,spesso nell’anonimato, hannoperseguito con sacrificio i valoridella democrazia, della legalità edel bene comune. “Museo” (ocome si vorrà definire) senzaoneri per le casse comunali maautogestito dalle associazioni, dachi ha veramente tanta voglia difare per la crescita culturale diAprilia.Voglio ricordare che nel consi-glio comunale del 19 aprile lamozione presentata dall’opposi-zione tra cui il riconfermatoConsigliere Vincenzo Giovanni-ni per un “trasferimento entro60 giorni nel centro di Aprilia” èstata approvata. Un impegno cheTerra non può dimenticare, così

come non può ignorare la peti-zione pro “Museo Un ricordo perla pace nel centro storico di Apri-lia” sostenuta da centinaia di cit-tadini apriliani. Ultimo protocol-lo formalizzato in questi giornicon le firme dei titolari di molteattività commerciali del centro.

Al Sindaco di Aprilia AntonioTerra Voglio esprimerLe anche a nomedell’associazione che rappresen-to i migliori auguri di buon lavo-ro per il nuovo mandato, auguriche estendo cordialmente a tuttala squadra.Per quello che mi riguarda sperovivamente si porterà a terminequanto iniziato nel 2012 conl’acquisizione della collezione dimio fratello Ostilio, quandoavete creduto nel progetto espo-sitivo a favore della cittadinanzaed io pure ho creduto in voi, affi-

dando con fiducia quanto di piùcaro è rimasto della mia fami-glia.In questi anni si è lavorato duroaffinché Aprilia emergesse anchedal punto di vista storico, e sonofelice che la mia associazione siastata stimolo di diverse iniziativea mantenimento della memoriadegli avvenimenti bellici chehanno segnato il territorio.Credo possa comprendere inveceSignor Sindaco, quanto invecesia stata per me una spina nelcuore vedere la mostra “Unricordo per la pace” così svalo-rizzata, addirittura transennatapresso il Liceo Meucci. Ma oggimi auguro un futuro a prosegui-mento di quanto di bello era ini-ziato nel 2012, alla scomparsadel caro Domenico D’Alessio, inun dialogo costruttivo finalizzatoalla crescita culturale di Aprilia.Nonostante proposte allettanti daaltre città e qualche amara delu-sione amo a tal punto Aprilia davolerle ancora dedicare il miotempo e le mie energie per perse-guire la piena realizzazione delprogetto espositivo. Il progetto“Museo per la pace nel centrostorico di Aprilia”, sostenutonella nostra petizione da centi-naia di cittadini apriliani e damoltissime attività commercialidel centro attende di essere presoin seria considerazione. Un pro-getto a coinvolgimento della cit-tadinanza e delle associazioni,preziosa fucina di idee e iniziati-ve. E oltre ai protocolli ufficialispero di presentarlo personal-mente in Sua visione nei prossi-mi giorni.Signor Sindaco, nel suo nuovomandato Le auguro di esserericordato quale Sindaco dellaCultura e della Pace. In bocca allupo per un sereno e proficuolavoro per il bene di Aprilia. Attendo fiduciosa un gentileriscontro.Cordialmente, Elisa Bonacini

“UN RICORDO PER LA PACE”LETTERA AL SINDACO ANTONIO TERRA

Bonacini: “Mi auguro un dialogo costruttivo finalizzato alla crescita culturale di Aprilia”PRESTO UN “MUSEO PER LA PACE” NEL CENTRO DI APRILIA?


Quadrature e opposizionicostellano il nostro cielo chemostra i segni di un imminente“temporale”.. questo “cari-co” di elettricità disturba ilnostro sistema psicofisico emolte persone lamentano dis-agi che oscillano tra ansie esomatizzazioni fastidiose …evidentemente tali disagi rap-presentano un tempo di gran-de trasformazione di cui siparla già da un po’.. personalmente tratto questoargomento da qualche anno.. ipianeti parlano di un temponuovo che ormai inizia amanifestarsi in modo eviden-te.. tutti pensano e temonoquesto periodo di trasmutazio-ne di valori, di cambiamentoche include ogni cosa, ognielemento, ogni sistema.. trascetticismo e timore ma anche

tanta speranza nel poter dareun senso al disagio che permolti anni abbiamo chiamato“crisi globale”..!oggi non si parla più di crisima di cambiamento appunto..sebbene la stessa parola“crisi” significhi “passaggio”da una dimensione all’altra..un passaggio senz’altro com-plesso, difficile, forse il piùdifficile di tutti!! magari nonabbiamo vissuto una vera epropria battaglia quantomenonon in modo evidente.. eppurela battaglia è in atto e si svol-ge dentro di noi.. nel nostrosistema interiore che includeinevitabilmente anche la vitaintorno a noi.. l’intensità diquesta situazione è molto fortee forse non ci rendiamo contoche siamo coinvolti tutti.. nes-suno escluso..detta così la cosa potrebbespaventare o comunque solle-vare una contestazione.. qual-cuno potrebbe dire “sono tuttestupidaggini!!” ma in realtà ilcielo non è poi così lontano danoi.. e quello che questo cieloracconta è proprio questo.. cichiede di impegnarci.. di pren-derci la responsabilità di chie-derci davvero cosa ci manca..cosa tenere.. cosa lasciareandare.. e mi piace ogni tantoricordarla questa cosa a costo

di diventare ripetitiva .. evidentemente siamo proprionoi “il cambiamento”.. Martecontinua il suo percorso atti-vando Urano opposto a Giove,mentre quest’ultimo lo sfida enel contempo lo sostiene nelsuo compito.. Saturno dalcanto suo non arresta il suopercorso che pone l’accentosul passato tanto che questoperiodo anche il sole vienechiamato in causa, sebbenesia carico di risorse attivate incollaborazione con Giove,Urano, Nettuno.. inoltreMarte è in transito sul nodolunare sud mentre mercurio evenere sono congiunti al nodonord.. ma tutto questo checosa significa..??intanto le quadrature comemolti già sanno, rappresenta-no l’aspetto più dinamico chepotremmo vivere.. questo vuoldire che bisogna diventarerealisti a tutti i costi e “vede-re” piuttosto che “guardare”,prendere coscienza di alcunilimiti.. di ciò che non funzionao che non può più funzionare..che certi eventuali limitidovranno per forza essereaffrontati e per ovvi motividovremo trovare la forza den-tro di noi piuttosto che pensa-re di poter ricevere un aiutodall’esterno.. la complessuali-

tà di una quadratura astrolo-gica richiede lo sforzo nelsaper dirigere le proprie ener-gie nel modo più giusto inve-stendo la propria forza divolontà nel poter trasformaree cambiare le cose.. Marte si trova ancora inacquario ed è proprio attra-verso questo tipo di energiache possiamo far cadere certiparametri mentali cambiandofinalmente certi modelli divita!! Il nodo congiunto aMarte parla del passato infat-ti.. e Marte è la forza propulsi-va che vive nel presente e nontollera assolutamente intral-ci..! la quadratura del pianetacon Urano e Sole fa pensarealla forza straordinaria diquesti aspetti che parlano dicapovolgimento di valori.. disuperamento di dipendenze..di anticonformismo verso unsistema che non ci rappresentapiù.. e la politica è la primacosa che appare in modo evi-dente e chiaro ai nostri occhi.. la quadratura di Giove nelsegno dello scorpione porteràa galla davvero tante cosenascoste e scomode.. situazio-ni che inquietano e che chie-dono di essere risolte.. l’ordi-ne piuttosto che il disordine.. ilrispetto piuttosto che l’indiffe-renza.. e nel rispetto rientra

anche l’esigenza di considera-re quanto sia importante lanostra umanità.. la natura.. lanostra terra.. gli animali.. ladignità umana.. la volontà e l’apertura dicuore.. quindi la generositàverso la risoluzione delle cose,sarà la condizione che il cielochiederà ad ognuno di noi ini-ziando proprio da noi stessiper poi espandere a macchiad’olio le nostre migliori risor-se nel mondo circostante.. occorrerà del tempo affinchéognuno si risvegli a questanuova realtà, ma alla fineaccadrà.. il sorriso sboccerànei nostri cuori e finalmente“il vecchio lascerà spazio alnuovo” e tutto avverrà attra-verso una regola che tiene inpiedi tutto l’universo: “l’acco-glienza” rivolta si al nostroprossimo iniziando però sem-pre da noi stessi attraverso laconsiderazione dei propribisogni personali e nel rispettodelle nostre scelte.. in totalelibertà.

Il Giardino dei Cristalliassociazione culturale di

discipline umanistichetel. 3477329631 –

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a cura di Laura Bendoni

Astrologia Umanistica Evolutiva:IL CIELO SOPRA DI NOI..

La semplicità, come la legge-rezza, è una conquista. Adessere leggeri si impara stra-da facendo. Ed è la conquistadi chi ha sopportato a lungo imacigni della vita. Sabrina losa. Ha quasi cinquant’anni egioca con i figli come sefosse una bambina. Si tuffanell’acqua almeno una deci-na di volte, si getta allegrasulla sabbia, canta l’ultimosuccesso dell’estate insolentea voce alta. Se non fosse perle rughe che le cerchiano gliocchi non le daresti i suoianni. Eppure gli anni li ha. Liha tutti. E non sono statilievi, magnanimi. Agli occhidella gente appare stonataSabrina, fuori luogo perché sisa, per troppo tempo, la leg-gerezza è stata sinonimo sisuperficialità, di stoltezza.Chi ride non è serio, non èserio abbastanza. Ma è unluogo comune, un pregiudi-zio. Chi cerca la gioia nellepiccole cose e sa riconoscerlamolto spesso ha conosciuto il

peso della sofferenza. Guar-dare il mondo con occhinuovi è frutto di tanto eserci-zio e di molta volontà. Ègente che molto spesso “si èfatta spazio nel buio con laluce di una candela” come silegge nel libro ChiccoDesi-

derioFelice. È gente che si èfatta coraggio per un tempoinfinito e ora sorride allavita, alle piccole cose cheora le offre generosamente:una giornata di sole, lasalute, il sorriso dei bambi-

ni. Si è lievi quando si è feli-ci. Anche con gli altri. Èbello credere che nuoveopportunità siano nascostenei contraccolpi delle giorna-te senza luce e che sappianooffrire inaspettati orizzonti.Non lasciamoci congelare

dalla paura del giudizio dellepersone, dal timore di nonessere “mai abbastanza” pergli altri. Corriamo il rischiodi essere noi stessi, di esserecome ci sentiamo. La libertàè leggerezza, è spazio. Non

rinchiudiamoci in gabbied’oro, dove tutto è perfetto egiusto. Non diamo in pasto la nostravita agli altri solo per essereapprovati, accolti. Siate leg-geri e liberi. È una rivoluzio-ne la gioia. La più grandeperché non lascia macerie masolo sguardi increduli e dis-orientati. La felicità e la leg-gerezza confondono, turba-no, a volte, indispettiscono.Guardate il mondo dall’alto.Dalla torre della vostra stan-za scura. Dall’angolo delcuore lasciato intatto dallavita. Osservate e ammirate lo

spettacolo di questa esistenzache è dono, regalo meravi-glioso anche se in pochi losanno per davvero. La sem-plicità spesso la si ritrova ametà della strada, camminan-do indietro, dopo un lungoviaggio, quando semplifican-do ci si alleggerisce di tantipesi inutili.

“Prendete la vita con legge-rezza, che leggerezza non èsuperficialità, ma planaresulle cose dall’alto, nonavere macigni sul cuore”.

Italo Calvino

5 - 19 LUGLIO 2018 pagina 29IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 29

SOS CRESCITAEDUCAZIONE FAMIGLIA e SCUOLA

Dott.ssa Cinzia De Angelis

LA FELICITA’ è UNA PICCOLA COSA

Dot.t in scienze e tecnichepsicologiche, Pedagogista

abilitata Esperta in didatticaspeciale - Scrittrice

Per porre domande alladott.ssa Cinzia De Angelis

inviare una e-mail al seguenteindirizzo di posta elettronica:[email protected]

“Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il megliodi tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.”

Khalil Gibran

EMILIAWINE Societa’ Cooperativa Agricola in Arceto di Scandiano ReggioEmilia, territorio vocato alla coltivazione della vite e alla produzione di vitigni

LE CANTINA SOCIALE DIARCETO DI SCANDIANO,NUOVA CANTINA SOCIALEDI CORREGGIO e CANTINASOCIALE DI PRATO DI COR-REGGIO...Insieme contano piu’di 233 vendemmie e sono diven-tate una sola....EMILIAWINESocieta’ Cooperativa Agrico-la...sede in Arceto di ScandianoReggio Emilia, territorio vocatoalla coltivazione della vite e allaproduzione di vitigni ideali perla vinificazione...1870 ettari divigneti di proprieta’ si estendonotra Correggio, S.Martino diRubiera fino ai Colli Reggianidi Scandiano, Casalgrande edAlbinea...Produzione di Lam-bruschi ottimi e Cabernet,Mal-vasia Spergola e Sauvignon ...Ilclima e’ favorevole caratterizza-to da giusta piovosita’ ...in un’a-rea posizionata tra il fiume Po el’Appennino Tosco Emiliano...Inumeri di EMILIAWINE 3CANTINE 1870 ETTARI30000000 litri prodotti ogni

anno oltre 700soci....Ottimi lambru-schi in versione rossa,rosato e bianca dispo-nibili nei gusti secco,semisecco edolce...Vini in botti-glia ..le versioni Char-mat e Champenoisedella Spergola, siafrizzante che spuman-te oltre a diversevarianti di Malvasia,secca e dolce, di Mar-zemino e di CabernetSauvignon OTTIMITUTTI...PresidenteD A V I D EFRASCARI EMI-LIAWINE Via11 Settembre 2001 ,3ARCETO DI SCAN-DIANO Reggo Emi-lia

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Paola Ambrosoni


METTICI il CUORE

Le poesie e i racconti sono ladeliziosa testimonianza “chescrivere prosa non dovrebbeessere diverso dallo scriverepoesia, in entrambi i casi èricerca d’un’espressionenecessaria, unica, densa, con-cisa, memorabile”

(Italo Calvino)

Fa caldo fuori. Ci vorrebbe unbel gelato e una passeggiataall’aperto. E invece sono qui,in un angolo di un’Aprilianuova per nutrirmi di bellezza.Non sono inciampata qui percaso, non sono qui per farecontento un amico. Ho segnatoquesto giorno sulla mia agendacon un pennarello verde bril-lante già da tempo perché erocerta che non sarei tornata acasa a mani vuote. Sono “VociNuove” le parole di Laura, diSilvia DF, di Ninni, di Cristi-na, di Valentina e Silvia Z. chesi fanno spazio tra la quotidia-nità, che trasformano in poesiai gesti di tutti i giorni. Sonoparole che si fanno spazio nelfoglio bianco, a volte troppobianco e lo trafiggono dellaloro nuova esistenza. Seidonne, ognuna diversa dall’al-

tra, che si guardano emozio-nate e felici tenendo in brac-cio un piccolo libro come sitiene in braccio un bambino.Si sono incontrate in uncaffè, una piccola nicchiapiena di libri, un rifugio perchi ama leggere e respiraretra i pensieri altrui. Si sonoincontrate perché i libri, seriusciamo a sentirli, ci chia-mano. Credo che Laura e lealtre abbiano ascoltato erisposto a quel bisbigliareincessante. Me le immaginomentre prendono una pennain mano e su un foglio rac-colgono le prime idee: piccolisegni acquarellati che scivola-no su una tela bianca, pensierisparsi come graffiti neri etanto rumore nella mente. Mele immagino mentre si leggonoa voce alta intimorite da unavirgola scappata via un po’ percaso, da un pensiero che ina-spettatamente si svela e dalpudore che all’istante le divo-ra. Però c’è Daniele. L’artigia-no che lega le parole, le levigae da una forma a tutte questeemozioni. Daniele Falcioni,insegnante di scrittura creati-va, scrittore e poeta di Aprilia,

ogni giovedì le incontra.Legge loro Carver e Calvino,Pirandello e Kafka. Non segueun programma freddo e rigido.Le sue non sono lezioni. Nonpossono esserlo altrimenti iloro sguardi non sarebberotanto accesi e vicini. È un donoVoci Nuove che un’Aprilia fer-tile e generosa ci regala. Undono che nasce dai pomeriggial chiuso quando le parole diuno scrittore improvvisamentesi fanno vive e ci pesano libe-randoci e salvandoci da unaquotidianità meccanica e fred-da. Voci Nuove è il risultato di

un laboratorio, una bottegad’altri tempi che sa trasforma-re le immagini in segni grafici,che cuce, rammenda e imbasti-sce un particolare e ne fa unverso. Voci Nuove ti strattona,ti congela, ti commuove. Ticonduce e ti smarrisce. Tispiazza e ti nutre. Ti tienecompagnia. Ti lascia solo. VociNuove respira. Sussurra. Urlae cristallizza. E poi … mentrela poesia entra e scuote unaparte di te, le rivedi tutte leautrici di Voci Nuove. Incontrii loro sguardi per la primavolta. Non le ricordavi così

con questa luce accecante.Rinascere ogni giorno da unverso si può solo se la forzache è dentro un racconto anco-ra da scrivere, si staglia e silibera, potente e leggera ada-giandosi su un foglio, restandolì per sempre.

Questo era solo ieri. Oggi sonodi nuovo insieme e vi aspetta-no.

Spazio di riflessione sulle PROFESSIONI di AIUTO

LA BELLEZZA DELLE PAROLE

Cari lettori e lettriciIn giorni come questi in cui alcentro del dibattito politico e cul-turale c’è sempre il tema“Migranti” lanciamo la vera sfidache attende questo Paese, ovveroformare esperti in immigrazione erelazioni interculturali che possa-no lavorare, con funzioni di ricer-ca, orientamento, progettazione egestione di servizi, nelle istituzio-ni pubbliche, come nel terzo set-tore e nel privato sociale pergovernare il fenomeno “acco-glienza” ed “integrazione” inmaniera seria e responsabile, evi-tando approssimazioni, abusi escelleratezze di cui purtroppoabbiamo visto gli effetti sul tessu-to sociale italiano. Oggi vi pre-sento la dr. ssa Valeria Leva,sociologa esperta in Ricercasociale ed Immigrazione e mem-bro del Comitato scientifico dellaFederazione di Enti No Profit delLazio “APS FARERETEON-LUS”.Dr. ssa Leva, in cosa consiste lasua professione? La mia profes-sione di sociologa consiste nell’a-nalizzare i vari aspetti della socie-tà, quindi di studiare dettagliata-mente sia a livello macro chemicro l’evolversi dell’essereumano. In un aspetto più praticoanche di gestire i processi di valu-tazione per quanto riguarda servi-zi e interventi mirati a promuo-vere il benessere della collettivi-tà, prevenire e mappare i conflittisociali, progettare interventi inte-

grati di determinate categoria.Inoltre spazio in vari campi edu-cativi, negli enti profit e no profit,nelle aziende pubbliche e neglienti di ricerca. Dott.ssa Leva chepercorsi di studi ha fatto? Hoconseguito la laurea in sociologiaagli inizi del 2009 con indirizzoin politiche sociali. La mia pas-sione per questi studi iniziò dueanni prima che finissi le superioridi conseguenza sapevo già cheuna volta che avessi finita lamaturità mi sarei indirizzataall’università. Volevo studiare lasocietà per capire il mondo attor-no a me e il mio scopo, che rima-ne ancora il mio sogno, è quellodi aiutare le persone a integrarsiin questa società sempre più com-plessa con lo scopo di abbatterepregiudizi e discriminazioni e diavere una società più inclusiva.So che ha trattato, rimanendo intema di società inclusiva, l’argo-mento dell’integrazione deibambini stranieri nella sua tesidi ricerca. Si è vero ed è stataun’esperienza indimenticabile.Mi era stata data l’opportunità difare una ricerca sul campo perstudiare l’inserimento linguisticodei bambini stranieri in una scuo-la elementare del Lazio. Mi sonoimmersa nell’ambiente scolasticoper un intero anno accademicoaffiancando le maestre nelladidattica, partecipando ai progettiinterculturali che la scuola propo-neva, di attestare di persona tra-mite l’osservazione partecipantele difficoltà linguistiche che ibambini trovavano durante l’ap-prendimento della lingua italiana.Dalla mia ricerca è emerso che lemaestre fanno del loro meglio peraiutare i bambini ad apprendere lalingua italiana ma devono essereaffiancati dai mediatori linguisticiculturali in quanto la loro presen-za, è fondamentale per la com-prensione e l’assimilazione della

seconda lingua da parte deglialunni stranieri. Un’altra cosa cheè emersa è che per quanto riguar-da la mediazione tra culture, è chela scuola potrebbe risultare unluogo privilegiato, dove horiscontrato che l’acquisizionedella lingua ospitante da parte deibambini stranieri, favorisce loscambio interculturale. Mi hadetto che attualmente si staoccupando di un progetto diintegrazione della RegioneLazio e sta svolgendo varie atti-vità di ricerca e formazione perla Federazione di Enti No Profitdel Lazio FarefereteOnlus nell’area integrazione, immigrazio-ne ed inclusione sociale perconto dell’associazione perimmigrati Dialogo Onlus diAprilia. Quali sono i progettiin corso? Attualmente sto lavo-rando come docente tutor pressola scuola elementare G. Deleddafacente parte dell’Istituto Mat-teotti di Aprilia nell’ambito delprogetto promosso dalla regione,che è il progetto IPOCAD. Sitratta di un corso di integrazionelinguistica per gli alunni stranieri.Il corso è iniziato a marzo e fini-sce a giugno. Per quanto riguardal’associazione mi sto occupandodi coordinare, nell’ ambito diRete nuova cittadinanza, alcuniprogetti di integrazione dellapopolazione immigrata. Nellescuole abbiamo promosso deicorsi di italiano L2 per alunnistranieri in collaborazione conRete Scuole Migranti di Roma eche abbiamo svolto presso l’ isti-tuto IIS Rosselli di Aprilia orga-nizzando anche la giornata mon-diale contro il razzismo, e unlaboratorio di educazione inter-culturale e di educazione ai dirittiche prevede la produzione e dif-fusione di un giornalino studente-sco interculturale per il prossimoanno scolastico sotto la supervi-

sionedella pro. Ssa Sabrina Vento,Referente dell’ Area Inclusione.Negli istituti scolastici Matteottidi Aprilia e nell’IIS Copernico diPomezia abbiamo attivato uncorso di italiano L2 per bambini eragazzi stranieri. In tutti i nostrilaboratori adottiamo un metododi didattica inclusiva che prevedela partecipazione di tutti e favori-sce una inclusione a 360 gradi.Qual è la sua idea di integrazio-ne socio-culturale che lei defini-sce “Didattica inclusiva”?Quali metodi adotta? I mieimetodi di apprendimento lingui-stico e culturale della lingua ecultura italiana e di educazionealla cittadinanza attiva che sibasano sulla didattica inclusivafanno riferimento al modellopedagogico adottato da DonMilani negli anni 1950-1960 eriadattato, contestualizzandolo, aigiorni nostri. Don Milani avevasperimentato una didattica cheprevedeva di dare a tutti unaopportunità formativa, includen-do anche le persone socio svan-

taggiate, le fasce deboli dellapopolazione. Il compito della“Scuola di Don Milani” era quel-lo di aiutare gli allievi a sviluppa-re una propria autonomia diapprendimento personale, andan-do in fondo alle cose, di ragionarecon la propria testa mettendo l’in-dividuo al centro del processo diapprendimento, responsabilizzan-dolo nel processo di apprendi-mento. I miei corsi prevedonopertanto una didattica sia frontaleche cooperativa interattiva. Loscopo dei miei corsi, che sono piùche altro dei “Laboratori espe-rienziali” è quello di favorireattraverso l’acquisizione e l’ usoconsapevole e strumentale dellalingua italiana in un contesto digruppo, l’integrazione nellasocietà italiana da parte deglistranieri che soggiornano nelnostro Paese. I laboratori espe-rienziali sono modelli di appren-dimento che consentono di impa-rare attraverso una partecipazionediretta ed un coinvolgimentodella persona a 360° (cognitivo,emotivo e sensoriale). Sono viag-gi metaforici tra storia, arte, arti-gianato e cultura italiana inseritiall’interno del “processo migrato-rio personale, familiare e colletti-vo” del migrante che stimolano lasua capacità di adattamento allediverse situazioni, sfidano al con-fronto e migliorano l’abilità direlazionarsi con il diverso. Sonomomenti di formazione che favo-riscono una migliore conoscenzadel sé e facilitano la crescita per-sonale, migliorando la qualitàdella vita. Infatti le mie lezionisono studiate, non solo, per favo-rire l’ inserimento sociale delmigrante e per aiutarlo a capiremeglio la realtà in cui andrà aconfrontarsi studiando la nostracultura, ma anche di sostenerlo eincoraggiarlo ad essere un cittadi-no migliore.


A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra Esperta di politiche e progettazionesociale. Per scrivermi:[email protected]

RUBRICA TERZO SETTORE E PRIVATO SOCIALE: MONDI VITALI E CAPITALE SOCIALEINTERVISTA ALLA DR. SSA VALERIA LEVA

Verso una società inclusiva: tra sfide ed innovazione sociale

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direttore Bruno Jorillo


“A un cane non importa se seiricco o povero, brillante oimbranato, intelligente o stupi-do… Se gli dai il tuo cuore, luiti darà il suo”La storia del piccolo schermoracchiude tantissimi film in cuiuna famiglia raccoglie unapiccola palla di pelo e la lorovita cambia per sempre, tramobili mangiucchiati e unamico per la vita. La vita realeinvece non solo è piena di sto-rie simili, ma raccoglie anchemolti casi in cui personecomuni trasformano loro stessidiventando imprenditori… etutto inizia con l’arrivo di uncane.I lavori nati intorno a questapresenza, che ormai per lefamiglie italiane è una presen-za familiare, un nuovo membrodel branco, sono tantissime. Ilprimo che mi viene in mente èin pratica il sogno di quasitutti i bambini che conosco.Quanti bambini conoscete chealla domanda: “Cosa vuoifare da grande?” hanno rispo-sto dicendo “i dottori deglianimali”? In genere sono glistessi bambini che ai genitoricome regalo chiedono “uncane”, alcune volte venendoascoltati atre volte no. Maovviamente non esiste solo ilveterinario. C’è anche l’edu-catore cinofilo, l’addestratore,il dog sitter … Ormai le figureche lavorano con i cani sono

talmente tante che anche suiSocial Network fiorisconopagine e gruppi dedicati alloro mondo, insieme ai variblog e anche a dei veri fumetti(come “il mondo di Horus” o“Guida galattica per Dog Sit-ter”). Questo perché una fami-glia su tre vive ormai con uncane, che più di un animale èdiventato un vero e propriomembro del nucleo familiare.Ovviamente non sempre l’arri-vo di un cane in casa è comenelle fiabe. Dal punto di vistadi igiene, l’arrivo di un cuc-ciolo corrisponde anche conl’arrivo dei peli e dei bisogniin casa, perché nessuno nasceimparato e anche lui deveimparare a farla fuori. Ma lavita cambia anche dal punto divista sociale. Esistono caniche abbaiano di continuo,quelli non socializzati che liti-gano con tutti gli altri cani equelli aggressivi con l’essereumano. Il cane va educato…va educato in tantissime cose:a stare da solo, perché noiabbiamo bisogno di lavorare ei vicini di casa hanno bisognodi riposare, a socializzare congli altri, ai rumori di unacittà. Il cane non è per tutti.E’ per persone che hanno lapazienza, la voglia e lacostanza di starci dietro. Nonsi può prendere un animale edopo qualche mese portarlo incanile o abbandonarlo. Non èun giocattolo e in quanto taleva preso solo se si possiedonole condizioni per poterlo tene-re per tutta la durata della suavita e non solo per pochi anni.Al fatto che “fa pipì” o che “ècresciuto troppo” sono coseche vanno pensate e valutateprima e non dopo. Prendere un

cane deve essere unascelta ponderata e nonil capriccio di unmomento. Anche l’im-prenditoria e i lavorinati intorno a questomondo devono essereuna scelta ponderatae non il capriccio diun secondo. L’aumen-to delle persone cheprovano amore e affet-to per questo tipo dianimali non fa cheaumentare le possibili-tà di guadagno daparte di chi vuole inve-stire soldi in un’attivi-tà commerciale legataai cani. I motivi, oltrealla passione, possono esseremolteplici. C’è chi cerca unasoluzione alla disoccupazionee chi cerca semplicemente unpercorso di vita gratificante.Ma il solo amore non basta,come in tutte le cose deveesserci l’impegno, il rispettodelle leggi e le competenze perfare un determinato mestiere.Non puoi scegliere di fare ladog sitter, per esempio, pen-sando di passeggiare tranquil-lamente con il telefonino inmano. Devi stare attenta/oall’animale che ti è stato affi-dato e essere pronto alle con-seguenze. Lo stesso per unapensione. Non puoi limitarti adire: ho un giardino enorme,compro qualche box ed è fatta.Devi assicurarti che i boxrispettino le dimensioni sceltedalle leggi italiane, per esem-pio, e avere una qualche cono-scenza delle caratteristichecomportamentali e alimentaridelle principali razze canine. Attualmente anche le struttureturistiche stanno puntando

sempre di più al settore dogfriendly. Sono in continua cre-scita le strutture alberghiereche aprono le porte delle lorostanze agli amici a quattrozampe dell’uomo e ultimamen-te anche qualche compagniaaerea sta permettendo di effet-tuare voli con i propri animalida compagnia. E se il turismonon sta fermo, non sta fermoneanche il mondo del sociale.Sempre più persone si rivolgo-no alla pet therapy per usciredai momenti difficili.Le svolte imprenditoriali lega-te a questo mondo sono davve-ro tantissime e questo è legatoalla profonda amicizia che dasecoli lega l’uomo al cane.Proprio per questo motivo mistupisco ancora dei molti canirandagi presenti nelle nostrestrade. Prima di aprire laporta del nostro giardino a uncane, dovremo pensarci millevolte ed essere sicuri che sia lascelta giusta. Che non solopotremo permetterci di curarloe nutrirlo, ma anche di edu-carlo, di farlo socializzare con

i suoi simili e con gli esseriumani. Dovremo essere sicuridel tempo che potremo dargliper le passeggiate e le sueuscite fuori. Alcune persone,che pensano di essere furbema non lo sono, invece di faruscire il proprio cane si limita-no ad aprire il cancello delgiardino per farlo uscire dasolo, incuranti delle personeche ne hanno il terrore. Questaè una cosa a cui tengo molto asottolineare, chi decide diprendere un cane non devedimenticare il rispetto verso ilprossimo, per chi è allergico oper chi ha paura. Prima diprendere un cane, dovremosapere che le ferie sarannodiverse: o verrà con noi o dob-biamo cercare una buona pen-sione. Perché la strada non èmai una soluzione. Prima diprendere un cane, come primadi aprire un’impresa o avereun figlio, dovremo pensarebene alle conseguenze dellenostre azioni e assumerci lenostre responsabilità.

a cura di Sihem Zrelli

“APRILIA SI…CURA” - Imprenditoria, economia, cultura e turismo

Prima di fare un passo, pensateci mille volte

di Dario Battisti

Il volontariato non va invacanza. L’unione di intenti fala forza. Qualche giornoaddietro nei locali della par-rocchia della chiesa Santo Spi-rito in via Francia ad Aprilia èstato inaugurato uno spaziodove i ragazzi possono svolge-re numerose attività.<<Lanascita del Free Space è pernoi una grande gioia e ci tra-smette tanta soddisfazione.Questo spazio aggregativo èdedicato ai giovani da 14 anniin su ed è nato dalla collabora-zione tra l’istituto Carlo eNello Rosselli, il Centro Fami-glia e Vita e la parrocchiaSanto Spirito. Il Rosselli hapartecipato a questo ottimoprogetto con un buon numerodi ragazzi che facevano partedel gruppo del progetto scuoladel Volontariato e un gruppodel laboratorio progetto Area aRischio e Lotta alla Dispersio-ne scolastica – spiega ladocente di religione dell’istitu-to Carlo e Nello RosselliMaria Luisa Iorio – all’internodei vari laboratori avviati dalprogetto Area a Rischio quellodella Ricerca Partecipata eracomposto, oltre che dalla sot-toscritta, dai docenti Raffaella

Peroni, Tamara Olimpi e Ger-mano D’Abramo. Dopo diver-si mesi di incontri, di lavoro edi allegre ma redditizie riunio-ni con il team Centro Famigliae Vita capitanato da DanielaNotarfonso è nato il FreeSpace>>. I ragazzi, che aveva-no un enorme bisogno di averea disposizione uno spazio tuttoper loro hanno potuto vederele loro idee e le loro aspettati-ve realizzarsi. Questo luogovuole essere uno spazio di fra-ternità, di ritrovo, di empatia,di solidarietà e di accoglienza.Un posto dove i ragazzi posso-

no passare in tutta sicurezza ilproprio tempo libero. Studiare,giocare, suonare, effettuarebricolage e condividere con ipropri coetanei pensieri,paure, aspirazioni ecc. puòaiutare gli adolescenti a sco-prire se stessi mentre negliadulti un luogo del genere puòaiutare nel trovare uno spaziolibero nei cuori e nelle mentiper imparare ad ascoltare ibisogni dei ragazzi. La giorna-ta dell’inaugurazione trascorsalietamente tra musica, canti erappresentazioni teatrali harichiamato nella parrocchia

Santo Spirito centinaia di per-sone. Il locale messo a disposi-zione con grande piacere daDon Alessandro è stato mate-rialmente tirato a lucido dairagazzi e da alcuni genitori.Tinteggiatura, montaggio dilibrerie, di mobili, del calcioBalilla e del tavolo da ping-pong sono stati effettuati dauna mescolanza di generazioniche lavorando gomito a gomi-to hanno ancora una volta riba-dito che l’età diversa non pre-clude e non è ostacolo al rag-giungimento di un obiettivo oa un’unione d’intenti.<< Ilgruppo del Volontariato è oltredieci anni che è presente nel-l’istituto Rosselli. In questianni ci siamo confrontati conla Croce Rossa, con la Caritas,

con il Centro Famiglia Vitacollezionando diverse espe-rienze di lavoro concreto tipola Colletta Alimentare o lamanifestazione svoltasi a Tori-no nell’arsenale della Pace –sottolinea la professoressa delRosselli Raffaella Peroni –partendo dalle esigenze deiragazzi, dalle loro volontà suquello che avrebbero volutofare e grazie alla preziosa dis-ponibilità della parrocchiaSanto Spirito ora tutti i ragazzihanno degli spazi per potersvolgere diverse attività. Ilnome Free Space è espressionedel desiderio di avere uno spa-zio libero dove coltivare intutta serenità amicizia, possi-bilità di stare insieme e condi-visione di valori>>.

L’Istituto Rosselli, la parrocchia Santo Spirito e il CentroFamiglia e Vita creano per i ragazzi il Free Space


Gentile Avvocato,alcuni giorni fa, mentre transita-vo per il centro, sono caduto aterra a causa di un avvallamentodel marciapiede non segnalatoed ho riportato la frattura dellaspalla.Volevo sapere se secondo Lei ilComune è responsabile e seposso chiedere il risarcimentodei danni.Grazie.Roberto

Caro Roberto,l marciapiedi, come le strade,sono beni appartenenti allo Statood ai suoi Enti territoriali(Comuni, Regioni ecc.) e cometali sottoposti al potere dellaPubblica Amministrazione cheha il compito di gestirli, mante-nerli in buono stato ed esercitare,insomma, la custodia su di essi.Su quale sia la responsabilitàdella Pubblica Amministrazioneper i danni che possano esserecausati ai cittadini da detti beni siè assistito, nel corso degli anni, anumerose pronunce da partedella suprema Corte di Cassazio-ne che hanno delineato i principiapplicabili nei casi di danni sub-iti dagli utenti dei beni demania-li.La giurisprudenza meno recente

il applicava esclusivamente l’art.2043 cc., che prevede unaresponsabilità di tipo “generico”per la quale l’onere di provaresia il danno che la responsabilitàè a carico del richiedente, edescludeva l’applicazione delregime, di gran lunga più favore-vole per il danneggiato quanto agli oneriprobatori, previsto, invece dal-l’art. 2051 cc; doveva essere,pertanto, il danneggiato a doverprovare la colpa della PubblicaAmministrazione, dimostrandol’insidiosità dei luoghi e l’impre-vedibilità ed inevitabilità delsinistro, doveva cioè dimostrareche l’incidente si era verificatoperché presenti insidia e traboc-chetto.L’insidia ed il trabocchetto costi-tuiscono, a ben vedere, figuregiuridiche di elaborazione giurisprudenziale non contem-plate dalla norma dell’art. 2043cc., nate dall’esigenza di limitare le ipotesi di responsabi-lità della pubblica amministra-zione, ponendo la relativa prova in carico al danneggiato –prova di cui, quand’anche positi-va, la pubblica amministrazione può liberarsidimostrando di aver adottatotutte le cautele per evitare il danno, e quindi l’insorgere disituazioni di pericolo occulto(insidia) – e quindi, risolvendosi in un ingiustificatofavore per la Pubblica Ammini-strazione.Solo a partire dagli anni Novan-ta, a seguito dell’intervento della

Corte costituzionale con senten-za 10 maggio 1999, n. 156, siassisteva ad una vera e propriageneralizzazione dell’applicabilità dell’articolo2051 c.c., che prevede inveceuna sorta di “responsabilitàoggettiva” dell’Ente per i beni incustodia e che, sostanzialmente,ribalta le posizioni affermandoche la Pubblica amministrazioneè sempre responsabile per idanni subiti dall’utente a causadi questi ultimi, a meno che nonpossa dimostrare che si sonoverificati per cause imprevedibilio di forza maggiore.Infatti, a seguito a questo ’ormaiconsolidato orientamento dellaCorte di Cassazione, una volta accertato il nesso di causalità,non sta più al danneggiato dimo-strare l’esistenza di una “insidia” caratterizzata dai bennoti elementi obiettivi (non visi-bilità del pericolo) e soggettivi (imprevedibilità,costituita dall’impossibilità diavvistare in tempo il pericolo medesimo per evitarlo con l’usodella normale diligenza e pru-denza) , ma alla Pubblica Ammi-nistrazione fornire, eventual-mente, la prova liberatoria diaver fatto tutto ciò che era in suopotere affinché il danno non siverificasse. Questo ha portato, a partire dal2007, ad una stabilizzazionedelle posizioni giurisprudenziali(ancorché con alcune, sporadi-che, eccezioni) tese ad abbando-nare il requisito della cd. insidiaocculta, precedentemente posto

quale elemento essenzialeper la sussistenza dellaresponsabilità della Pubblica Ammini-strazione.Una volta dimostrato ilnesso di causalità tra l’in-sidia stradale (buca ecc.) eil danno, è sempre confi-gurabile la responsabilitàdel custode, a meno che laPubblica Amministrazionedimostri che l’evento lesivo si èverificato a seguito del c.d. casofortuito riconducibile non allacosa (buca ecc.) ma ad un ele-mento esterno avente i caratteridell’oggettiva imprevedibilità einevitabilità che può esserecostituita dalla forza maggiore,dal fatto del terzo o dallo stessodanneggiato. Per far comprende-re meglio al lettore, la giurispru-denza ha considerato casi diforza maggiore, il temporale, ilnubifragio o la calamità naturale,tenendo conto della particolareintensità ed eccezionalità delfenomeno. Un esempio di esclu-sione della responsabilità dellaP.A. per fatto del terzo può esse-re il caso del cantiere stradale, incui l’area risulti completamenterecintata e affidata all’esclusivacustodia dell’appaltatore e per-tanto dei danni subiti ne rispon-derà soltanto lui.La Giurisprudenza più recente,peraltro, si è orientata nel ricono-scere, sempre più spesso, un’al-tra causa di esclusione di respon-sabilità per la Pubblica Ammini-strazione o per lo meno di unconcorso di colpa è costituita

dalla condotta del danneggiato.Gli utenti della strada sono gra-vati pertanto secondo il principiodi autoresponsabilità codificatodall’art. 1227 c.c. di un doveregenerale di attenzione e diligen-za, in base al quale il comporta-mento del soggetto danneggiatocontrario alla c.d. ordinaria dili-genza, può incidere sulla respon-sabilità della P.A. fino a limitarlao addirittura escluderla. Saràonere della P.A. provare che l’e-vento dannoso sia stato, in tuttoo in parte, determinato dal com-portamento stesso del danneg-giato, mentre sarà onere del dan-neggiato dimostrare il contrario.Un esempio potrebbe esserela presenza di un ostacolo (disli-vello di ghiaia), evitabile con unmaggior livello di attenzione adescludere la responsabilità dellaP.A. o ancora l’utilizzo impro-prio del bene demaniale rispettoall’ordinaria destinazione.Per configurare o meno unaresponsabilità del Comune nelcaso esposto dal Sig. Robertosarà necessario verificare tutti glielementi di cui ho parlato soprae, di conseguenza inoltrare unarichiesta scritta di risarcimentodei danni all’Ente.

Avv. Margherita Corneli

Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]

MARCIAPIEDE SCONNESSOIL PEDONE HA DIRITTO AD UN RISARCIMENTO IN CASO DI CADUTA?

L’AVVOCATO RISPONDE


Cari amici, ogni tanto mi vienevoglia di scrivere sull’amici-zia, quella vera.Una volta si diceva: moltinemici molto onore. Io preferisco molti amici,molto onore.Specialmente quelli incontratinei giorni di campagna eletto-rale e che mi hanno fatto riflet-tere su quanto gli amici sianopreziosi, specialmente quandoun insieme di apriliani amicicondividono qualcosa di spe-ciale, un’idea.Cari amici, se ho nemici non loso, e nemmeno mi importa.Non mi sento attaccato, eattaccare non fa parte di me ese qualcuno lo fa è un proble-ma suo. Molti amici molto onore, que-sto conta per me, nella miavita. Cari amici, in questi giorni, hoincontrato tanti apriliani mera-vigliosi, ho frequentato tantiposti della città che non cono-scevo, ma in ogni luogo hoconosciuto apriliani che misono rimasti nel cuore.Molti amici molto amore, l’a-micizia è sacra, è una cosa bel-lissima e penso che l’affettovero che si legge in un piccologesto, sia qualcosa che scaldail cuore. E poi ci sono i grandi gestisilenziosi che gli amici fannoper te e non te lo fanno sapere,perché parla solo il cuore, per-ché c’è l’umiltà di chi ti vuolebene ma non ha bisogno didimostrarlo. Cari amici io sono fortunato,in questi giorni la mia vita si èarricchita di persone splenden-ti, che ti preparano la torta per-ché è il tuo compleanno esanno sempre ascoltarmi, o mimandano delle foto di quello

che stanno facendo, perchéchiedono il mio parere, ... etanti altri pensieri che mi arri-vano come globi colorati ailluminare la mia vita.Il mio pensiero e il mio cuorevanno a voi cari amici aprilia-ni, perché ci siete, grazie per-ché mi volete bene, e insiemesiamo davvero una grande lucein città. Possiamo pensarla inmodo diverso su mille cose,ma questo non scalfisce mini-mamente la nostra amicizia,perché l’amicizia è libertà.Alcuni ritengono che si devo-no evitare le amicizie troppoingombranti, perché già bastae avanza che ciascuno si occu-pi delle proprie cose ed è peri-coloso lasciarsi coinvolgeretroppo dagli amici ingombran-ti. E’, invece, molto più como-do tenere il più possibile le bri-glie sciolte all’amicizia picco-la piccola e tirarle o allentarlequando si vuole; per viverefelicemente, infatti, è essenzia-le la tranquillità, di cui l’animonon può godere se l’amicoingombrante si angustia.Cari amici, non è naturale nonintraprendere nessuna cosa oazione onesta o, dopo averlaintrapresa, abbandonarla pernon preoccuparsi. E se rifug-giamo l’affanno dobbiamorifuggire la virtù, così si potràvedere che i giusti soffrirannosoprattutto per le ingiustizie, icoraggiosi per le viltà, i mitiper i delitti. Si addice, dunque, che unamico con un animo bencostruito rallegrarsi per lebuone cose e affliggersi per lecattive.Cari amici, tutti noi aspiriamoall’amicizia sincera, ma, quan-to a conoscerne la via, branco-liamo nel buio.

E’ infatti così difficile raggiun-gerla che più ci affanniamo acercarla, più ce ne allontania-mo.Perciò, cari amici, dobbiamoavere innanzitutto ben chiarociò che vogliamo, dopodichéinsieme cercheremo la via perarrivarci, e lungo il viaggiostesso, se sarà quello giusto,dovremo misurare giorno pergiorno la strada e gli amici checi lasciamo indietro e quanto sifa più vicino quel traguardo acui il nostro impulso naturaleci porta.

Vedete, cari amici, non c’ènulla di peggio che seguire,come fanno le pecore, il greg-ge di coloro che ci precedono,perché essi ci porteranno nondove dobbiamo arrivare, madove vanno tutti. Questa è la prima cosa da evi-tare. Niente c’invischia di più inmali peggiori che l’adeguarcial costume della massa, rite-nendo ottimo ciò che approvala maggioranza, e il copiarel’esempio dei molti, vivendonon secondo ragione ma

secondo la corrente.Di fronte all’amicizia non pos-siamo comportarci come nellevotazioni, accodandoci allamaggioranza, per il fatto diessere la maggioranza. Sforziamoci dunque di vederee di seguire non i comporta-menti più comuni ma cosa siameglio fare, non ciò che èapprovato dagli altri, pessimiinterpreti della verità, ma ciòche possa condurci alla con-quista e al possesso di unadurevole amicizia.

di Salvatore Lonoce

A proposito dell’amicizia

www.radiolaziosud.itdirettore Bruno Jorillo

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SANITÀ, 5MILA NUOVE ASSUNZIONI, APPROVATA LA LEGGEApprovata all'unanimità dal Consiglio Regionale la legge che consente di assu-mere 5mila unità di personale in 5 anni nella sanità del Lazio. L’obiettivo ègarantire un ricambio generazionale del personale che opera nel sistema sanita-rio regionale e aprire una nuova stagione di concorsi pubblici.Ecco cosa prevede la nuova normativa. Con la normativa nazionale veniva con-sentita la proroga alle graduatorie senza termine. La nuova normativa regionaleprevede l’espletamento dei concorsi pubblici e la formazione di graduatorie a cuiattingere per un periodo massimo di 36 mesi (tre anni), tempo oltre il quale deca-dono automaticamente. Questo varrà per i concorsi a partire dal 31 gennaio2018.La Legge non interferisce in alcun modo con le procedure di stabilizzazione incorso che procedono secondo normativa vigente. Questa nuova stagione di con-corsi consentirà l’ingresso di 5 mila tra nuovi medici, infermieri e personaledelle professioni sanitarie nei prossimi anni. Già in corso una nuova fase di ricambio e di rafforzamento del personale. Nel2013 furono soltanto 68 le autorizzazioni alle assunzioni. Entro la fine del 2018

saranno inseriti nei ranghi della sanità, compresa la stabilizzazione dei precari,ben 3.500 persone. E poi si chiuderà la fase del commissariamento.“Grazie a tutto il Consiglio perché oggi per il Lazio è una bella giornata. Si chiu-de una fase storica, si apre una stagione di nuove assunzioni e nuovi concorsi perla sanità, cinquemila assunzioni nei prossimi anni e soprattutto si apre la sanitàa una nuova generazione, noi rischiavamo di tenere chiuse le porte della sanitàdella Regione e dei policlinici universitari, aprire una stagione di assunzioni pro-grammate e nuovi concorsi è davvero una parte fondamentale della nuova sanitàche vogliamo costruire” – così il presidente, Nicola Zingaretti.“Voglio ringraziare l’aula per aver approvato all’unanimità una legge che sarà unvero e proprio detonatore per avviare una nuova stagione concorsuale – è il com-mento di Alessio D’Amato, assessore alla Sanità e l’Integrazione Socio-sanita-ria, che ha aggiunto: abbiamo bisogno di nuovi concorsi per far entrare nel siste-ma sanitario regionale nuove leve di giovani medici e infermieri e dare formacosì ad una nuova generazione di professionisti”.

COTRAL: BILANCIO RECORD, NEL 2017 UTILI PER 17 MILIONICotral, il bilancio di esercizio 2017 si è chiuso con un utile netto di 17 milionidi euro. L’approvazione è avvenuta nella seduta odierna dell’Assemblea delSoci. Un risultato che conferma e migliora quello già positivo del 2016, mai rag-giunto nella storia dell’azienda, reso possibile dal rigoroso lavoro di risanamentoportato avanti nell’ultimo triennio.Il risanamento non ha impedito di preservare i livelli occupazionali e di rilancia-re il servizio. Dal 2016 ad oggi sono stati messi su strada 427 nuovi bus, la rego-larità delle corse ha raggiunto il 99%, sono stati realizzati nuovi depositi e riqua-lificati i luoghi di attesa per la clientela.“Approvato Bilancio Cotral con utile di 17mln euro. Prima Cotral era una dellepeggiori aziende pubbliche italiane: aveva i conti in rosso e mezzi vecchi e pocosicuri. Oggi è risanata, ha 427 bus nuovi ed ecologici, con altri 400 in arrivo. Unsimbolo della rigenerazione italiana” - è il commento su Twitter il presidente,Nicola Zingaretti.“L’incremento dei ricavi in combinazione alla costante riduzione dei costi, attua-ta grazie ad importanti azioni strutturali, coerenti con il piano industriale cheresta lo strumento principe per il governo delle società, anche pubbliche, ha per-messo questo straordinario risultato sul quale, solo tre anni e mezzo fa in pochiavrebbero scommesso - così la Presidente di Cotral, Amalia Colaceci, che haaggiunto: tutto questo è stato possibile grazie al lavoro di squadra del quale rin-grazio tutti i dipendenti dell’azienda, la Regione Lazio e le organizzazioni sin-dacali che hanno creduto con noi che questo fosse possibile. Oggi Cotral con ipropri risparmi contribuisce a mettere a disposizione risorse che potranno essereimpiegate nell’interesse di tutti i cittadini del Lazio”.

BOTTEGHE STORICHE, APPROVATA DELIBERA IN COMMISSIONE

Botteghe storiche, 2 milioni di euro per la concessione di finanziamenti a tassoagevolato a una serie di locali, botteghe, attività storiche e botteghe d’arte. “Esprimiamo piena soddisfazione per l’approvazione dello schema di delibera-zione che permetterà alle botteghe storiche di accedere al fondo rotativo per ilpiccolo credito gestito da Artigiancassa. Si tratta di 2 milioni di euro per la con-cessione di finanziamenti a tasso agevolato. La Commissione ha svolto un otti-mo lavoro in poco tempo, in un clima di confronto e assoluta collaborazione.Abbiamo potuto registrare uno spirito costruttivo tra i componenti della commis-sione che fa ben sperare per il prosieguo dei lavori nel corso di questa legislatu-ra” – così Gian Paolo Manzella, assessore regionale allo Sviluppo Economico, eMassimiliano Maselli, presidente della Commissione Sviluppo Economico allaPisana.

LAVORO: NEL LAZIO LA PRIMA LEGGE IN ITALIASUI RIDER E IL LAVORO DIGITALE

Presentata alla Regione Lazio la legge sulle “Norme per la tutela e la sicurezzadei lavoratori digitali” approvata in Giunta. Il testo passa ora all’esame del Con-siglio regionale per la discussione e l’approvazione. Il percorso della legge. Il primo provvedimento il 15 maggio scorso, con lamemoria di Giunta con cui avviare il percorso per approvare la legge. Dal 25maggio al 14 giugno è stata invece a disposizione una consultazione pubblicaonline aperta a contributi, suggerimenti e proposte. Il 14 giugno c’è stato untavolo con le parti sociali. Tanti gli incontri in queste settimane con tutti gli attoriinteressati. Ecco quali sono i pilastri della legge, che non riguarda solo i rider ma in gene-rale il lavoro digitale:Salute e sicurezza. Si riconosce ai lavoratori la tutela sulla salute e la sicurezza.

A carico della piattaforma l'assicurazione contro gli infortuni, malattia professio-nale e danni a terzi. E ancora : misure per la tutela psico-fisica del lavoratore, lamanutenzione dei mezzi di lavoro, la formazione sulla sicurezza.Tutela assistenziale e previdenziale. A carico della piattaforma l’assicurazionematernità e paternità.Il compenso: aspetto sul quale si rimanda anche alla contrattazione collettiva,partendo però dalla base del rifiuto del compenso a cottimo e della ricerca diretribuzione su base oraria.Obbligo di formazione e informazione. La piattaforma provvede alla formazionee offre chiarezza e trasparenza su tutte le condizioni contrattuali e lavorative.Istituzione del portale del lavoro digitale e della Consulta dell’economia digitale.L’iscrizione al portale darà diritto all’accesso ai contributi messi a disposizionedalla Regione. La Consulta permetterà invece un continuo aggiornamento sullalegge e su un tema in continua evoluzione.La risorse della Regione per garantire diritti La Regione stanzia un fondo per latutela e la sicurezza dei lavoratori digitali per 2 milioni di euro per gli anni2019/2020. Con queste risorse la Regione finanzia la formazione al lavoratore susalute e sicurezza e gli eroga forme di tutela integrative di natura previdenzialee assistenziale. Nel corso del 2018 viene stanziata la spesa di 100.000 euro perla realizzazione del Portale.“Siamo molto contenti che una nostra suggestione lanciata agli inizi di maggioabbia trovato riscontro a livello di governo. Questo è un testo di legge che ha get-tato un sasso nello stagno – parole del presidente, Nicola Zingaretti, che haaggiunto: questa legge non si fonda sull'idea del lavoro subordinato. Siamo con-tenti, invece, che la nostra idea sia stata presa seriamente a livello nazionale”. “È prevista inoltre la creazione del Portale del lavoro digitale composto dall'A-nagrafe regionale e dal Registro regionale delle piattaforme digitali. I lavoratorie le piattaforme potranno iscriversi al Portale per accedere alle forme di tutelaintegrative che saranno finanziate con i 2 milioni di euro”- ha aggiunto ClaudioDi Berardino, Assessore Lavoro e nuovi diritti, Politiche per la Ricostruzione.


dallaRegionedi Bruno Jorillo


ANZIO - NETTUNOIl Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, ha nominato la Giunta Comunale:

“Ora massima determinazione per onorare tutti gli impegni assunti con i cittadini”di Linda Di Benedetto

Si è aperto il nuovo consigliocomunale di Anzio, CandidoDe Angelis e la sua giuntahanno fatto il loro insediamen-to a Villa Sarsina. Si è votatocome presidente del consiglioMassimo Millaci, con i voti afavore della maggioranza el’astensione dell’opposizione.Millacci commosso ha ricor-dato il presidente del Consi-glio, Sergio Borrelli e suopadre entrambi recentementescomparsi. Si è proceduto poiall’elezione della commissioneelettorale che ha nel suo inter-no Vito Presicce, MariateresaRusso e Marco Maranesi.Confermati nella presentazio-ne di De Angelis, gli assessoridella giunta:Danilo Fontana, Vicesindacocon delega alle PoliticheAmbientali e Sanitarie;Laura Nolfi, Assessore allePolitiche Culturali e dellaScuola;Valentina Salsedo, Assessorealle Politiche delle AttivitàProduttive, del Turismo e delloSpettacolo;Giulia Molinari, Assessorealle Politiche Giovanili e PariOpportunità;Giuseppe Ranucci, Assessore

alle Politiche dei Lavori Pub-blici;Eugenio Ruggiero, Assessorealle Politiche di Bilancio, delleEntrate e del PatrimonioComunale;Gianluca Mazzi, Assessorealle Politiche del Territorio;Alberto Alessandroni, Asses-sore alla politiche sociali. Dopo la formazione di gover-no, la seduta è continuata conle mozioni dell’opposizione,che unita ha portato all’atten-zione dell’assise cittadina, itemi caldi del territorio. Unexploit mediatico di grandeimpatto. Dopo la mozione delconsigliere Roberto Palombasul sottopasso di Casello 45, èstata la volta del consigliere abreve dimissionario GiovanniDel Giaccio e Anna Marracinodel Partito Democratico, che insinergia con gli altri colleghi diopposizione tutti tranneRoberta Cafà, hanno presenta-to, la mozione sul Parco Pucci-ni. Contrari allo spacchetta-mento dell’area per edificareresidence di lusso, che fuapprovata il 18 novembre2015, dall’ex giunta comunalecon il “Piano urbanistico attua-tivo assistito da convenzioneParco Puccini. Adozione”.Detta delibera rivede le previ-

sioni (albergo e centro con-gressi) del vigente piano rego-latore, consentendo alla pro-prietà di “spacchettare” lecubature previste, realizzandoun ulteriore insediamento resi-denziale nella zona nota anchecome “Vignarola”. Il cavallodi battaglia dell’ex assessoreuscente Sebastiano Attoni. Unprogetto che il nuovo SindacoCandido De Angelis già alla

presentazione della sua candi-datura, ci disse di non averalcuna intenzione di portareavanti, e lo ha ripetuto in que-sta circostanza in questi termi-ni:“La situazione resta quellaprevista dal Prg. Non ci saran-no novità.” La seduta si è con-clusa con una lite tra l’Asses-sore Alberto Alessandroni ed ilconsigliere Giovanni Del

Giaccio. Alessandroni in unimpeto ha aggredito verbal-mente il consigliere che duran-te l’assise ha richiesto spiega-zioni in merito ai debiti del-l’assessore insoluti, nei con-fronti dell’ente. Da li è scop-piata la lite che ha richiestol’intervento dei carabinieri.Tra presentazioni, mozioni ebagarre la giunta De Angelis èufficialmente insediata.

A Nettuno, terra commissariata si procede con leprime manovre politiche per le prossime elezioni

A Nettuno, terra com-missariata si procedecon le prime manovrepolitiche per le prossi-me elezioni. Il PartitoDemocratico già dadiverso tempo è inpieno fermento. Sonodue i posti che smuo-vono gli animi lasegreteria del Partito ela candidatura ufficia-le per la scelta del Sindaco che concorrerà per provare a prendere ilposto del dipartito politicamente Angelo Casto. Le prime nomineufficiose per le primarie del Pd sono Roberto Alicandri e Nicola Bur-rini. Su Alicandri in una prima uscita della notizia su stampa locale,si ipotizzava che fosse appoggiato dalle sinistre, quindi da Rifonda-zione comunista e Sinistra Italiana Anzio-Nettuno ( componente ) diLeu, ma sono arrivate nell’immediato le smentite. Rifondazione eSinistra Italiana non erano al corrente di nulla e non hanno apertonessun tavolo di confronto in merito. Fonti “democratiche” stannofacendo girare insistentemente la voce, che le notizie, sono statemesse in giro da alcuni personaggi per bruciare il candidato Alican-dri. Difatti una destabilizzazione c’è stata con questo annuncio. Nelfrattempo sempre Alicandri, invoca l’Unione del centro sinistra inuna nota di cui riportiamo le parti più salienti:“Visto che sono stato tirato in ballo parlando del centrosinistra edelle possibili Primarie, colgo l’occasione per dire la mia su quantopenso sia necessario per creare una credibile coalizione di governo. Ese per realizzare queste cose, che ritengo necessarie e imprescindibili,la mia figura fosse utile non mi tirerei indietro a candidarmi alle pri-marie, anche se ad ora qualsiasi auto candidatura mi pare quantome-no prematura, come mi pare troppo presto per parlare di partiti emovimenti che possano appoggiare singoli nomi. Per risultare credi-bile il centrosinistra di Nettuno deve avere tre obiettivi primari: defi-nirsi, caratterizzarsi ed unirsi....Questi sono gli obiettivi che a Nettu-no devono essere perseguiti per la formazione di una credibile piatta-forma politica e programmatica, per i quali quindi ci si dovrà spende-re senza risparmiarsi al fine di favorirne la realizzazione, consci diquello che è accaduto ad Anzio e che ha visto ben tre gruppi di cen-trosinistra e sinistra partecipare alle elezioni per poi vedere vincere laparte opposta, che vista coesa, nonostante sia solo una facciata, èrisultata più credibile.”Ma torniamo alla segreteria, Giacomo Menghini si dice sia favorevo-le ad appoggiare Daniele Reguiz, per la sua elezione a segretario delPd, chi sono gli altri in pista? E da chi sono appoggiati?In conclusione anche se Nettuno sembra terrorizzata a ripetere l’espe-rienza anziate del Centrosinistra nelle amministrative, sembra già checi siano parte dei presupposti, che ad Anzio hanno creato la spacca-tura che ha favorito i 5 stelle ed il centrodestra. Un loop quello deidemocratici e degli annessi all’area di sinistra nostrani, che sembrafaccia fatica ad interrompersi. L.D

Fissata per il 18 luglio l’udienza in Camera di Consiglioche dovrà esaminare il ricorso presentato dall’ex sindaco

di Nettuno Angelo CastoE’ stata fissata per il 18 lugliol’udienza in Camera di Con-siglio che dovrà esaminare ilricorso presentato dall’exsindaco di Nettuno AngeloCasto, in merito allo sciogli-mento del consiglio comuna-le, decretato in modo ufficia-le lo scorso 21 maggio.Ricordiamo che il ricorso èstato presentata dall’ex sin-daco di Nettuno e dagli 11 exconsiglieri del Movimento 5Stelle, che contestano loscioglimento del consigliocomunale avvenuto perdecreto del Presidente dellaRepubblica. A far cadere lagiunta grillina, fu l’atto di sfi-ducia firmato dal notaio di 13consiglieri. Il ricorso è statoformulato sulla contestualitàdelle dimissioni e sullavolontà espressa dei consi-glieri di far cadere la giunta.Nel documento viene citato ilSegretario Generale delComune di Nettuno come inparte responsabile. Nel testoè riportato: “Ha errato, lad-dove dichiara di aver ricevu-to 13 dimissioni comportantil’impossibilità di surroga,nonostante desse atto dellapresenza di due distinti fasci-coli”. Se ne evince che per iricorrenti non sono statirispettati: “I criteri della con-testualità e della contempora-neità di presentazione al Pro-tocollo.” Sulla volontarietàdei consiglieri di far cadere lagiunta sono stati allegati nel

ricorso come fonte due arti-coli, uno di stampa nazionalee uno di stampa locale, neiquali si deduce dalle paroledell’ex consigliere di mag-gioranza Marco Montani equelle dell’ex consigliere diopposizione Claudio Del-l’Uomo, che non c’era l’in-tenzione di far sciogliere ilconsiglio. Quindi la valuta-zione degli avvocati addottanel ricorso è stata questa:“Eccesso di potere per travi-samento ed erronea valuta-zione dei fatti. Violazione e

falsa applicazione degli arti-coli 38 comma 8 e 141comma 1 del Tuel. Il provve-dimento impegnato, reca airicorrenti un danno grave eirreparabile”. Starà ora al Tri-bunale, decidere in merito, dicerto in caso di accoglimentosarebbe il primo sindaco adessere reintegrato, dopo lacaduta della giunta. A breveci saranno aggiornamentipreziosi su una vicenda chenon ha ancora scritto l’ultimocapitolo decisivo.

Linda Di Benedetto


POMEZIA Il neosindaco assicura: “Pronti a lavorare per la Città”Inizia l’Era dell’Amministrazione di Adriano Zuccalà

Un nuovo ciclo si apre per lacittà di Pomezia. Un nuovo cicloche, però, sa ancora di passato,avendo un legame ancestralecon la passata Amministrazionecomunale. Poco importa cheprima il sindaco avesse il nomedi Fabio Fucci e che adessoquello di Adriano Zuccalà, inquanto i punti in comune sonomolti: entrambi sono giovani,volenterosi, quelli che un temposi definiva “rampanti”; entrambisono stati eletti in corsa solita-ria; entrambi sono figli delMovimento 5 Stelle di PeppeGrillo. Forse se non fosse statoper un regolamento interno alMovimento che a Fucci stavatroppo stretto perché gli impedi-va di ricandidarsi, ora lì, su quel-la poltrona ci sarebbe statoancora lui. Ma Fucci aveva deci-so di concorrere lo stesso appog-giato da una lista civica. Ed allo-ra i grillini, che di certo nonvolevano abbandonare una piaz-za così importante come quella

di Pomezia hanno puntato su unaltro esponente. E la scommessaanche stavolta si è rivelata vin-cente, visto che al ballottaggioc’è stata una vera e propria standovation per il giovane Zuccalà.Prevedibile che in consigliocomunale l’ex (ora consiglierecomunale di opposizione) e ilnuovo primo cittadino si terran-no virtualmente per mano, inquanto Fucci non può certo rin-negare la filosofia di un Movi-mento in cui è nato, si è forgiatoe che ha avuto - sono i numeri adirlo – il favore da parte dellamaggior parte della popolazionepometina. Certamente la fortedelusione in cui ci sperava digovernare la città non scompari-rà di punto in bianco. Ma questoè un banco di prova per vederese in effetti si vuol solo il benedi Pomezia e non si litiga perqualcun’altra cosa o si puntano ipiedi solo per dispetto; solo per-ché gli elettori hanno negato le“caramelle” preferendo dare il

loro voto a l’uno anziché all’al-tro. Ovviamente, se a Fucciscotta la “sconfitta in casa”, que-sta brucia ancor di più in chivoleva riprendere il controllodella stanza dei bottoni dopoanni in cui era stato relegatoall’angoletto dai 5 stelle. È fuordi dubbio che il centrodestra incuor suo sperava che facendoscendere in campo una vera epropria corazzata - scomodandoanche big quali il Leader/Mini-stro della Lega Salvini - nellavittoria uscita dalle urne. Macosì non è stato e, a meno diimprevisti (leggasi, scioglimen-to anticipato della massima assi-se consiliare) per un altro lustrol’esercito del centrosinistra, delcentrodestra e delle varie lista-relle civiche staranno lì a leccar-si le ferite e sperando che qual-che loro progetto (politico)possa andare in porto grazie allamagnitudine della neo ammini-strazione Zuccalà.

Adriano Zuccalà e la suaGiuntaAdriano Zuccalà non ha persotempo e la mattina stessa in cui èstato proclamato ufficialmenteSindaco ha nominato la suaGiunta composta interamentedai nomi già annunciati nelcorso della campagna elettorale.Si tratta di: Federica Casta-gnacci ai Lavori Pubblici;Miriam Delvecchio ai ServiziSociali e Servizi Educativi; Ste-fano Ielmini al Bilancio e Rac-colta differenziata; GiovanniMattias all’Ambiente; LucaTovalieri alla Pianificazione delterritorio e Urbanistica; Giusep-pe Raspa alla partecipazionedei cittadini ed associazioni;Simona Morcellini, che ricopri-rà la carica di vice Sindaco, alleAttività Produttive, Turismo eCultura. Inutile dire che già sisono messi al lavoro e che abreve si dovrebbero vedere iprimi concreti risultati. Cosa cheha fatto anche Zuccalà: “È un

onore per me indossare questafascia - ha detto - Voglio ringra-ziare i cittadini che ci hannodato fiducia e comunicare all’in-tera cittadinanza l’impegno, ladedizione e la passione che met-teremo quotidianamente nelnostro lavoro per il bene diPomezia. Siamo già pronti peramministrare al meglio la Città eproseguire nel lavoro già avvia-to nella scorsa legislatura: sare-mo al servizio di Pomezia e alfianco dei nostri concittadini.Sono già stato negli uffici comu-nali – ha concluso Zuccalà - persalutare dipendenti e dirigenti,augurando a tutti buon lavoro.Mi complimento con tutti i Con-siglieri eletti: sono certo che ilnuovo Consiglio Comunalesaprà garantire piena rappresen-tanza ai cittadini e lavorare per ilbene di Pomezia”.

Fosca [email protected]

Il Consiglio comunale diPomezia, che rimarrà in caricaper 5 anni, è composto dal Sin-daco e da 24 consiglieri, 15 deiquali del Movimento 5 Stelle,unico partito in Maggioranza.Ecco tutti gli eletti.

Movimento Cinque StellePadula StefaniaMonti Mirella Conte MarcellaMercanti Federica Batistoni AndreaAlunno Mancini Stefano Navisse LuisaMinicucci TeodoricoRuo Giovanni Villani MassimilianoPiumarta SilvioDe Zanni MarcoMondazzi FrancoAntonelli GiulioMercuri Iolanda

Coalizione CentrodestraMatarese Pietro (candidato a

sindaco perdente)

Coalizione 2 liste civicheFucci Fabio(candidato a sinda-co perdente)

Coalizione CentrosinistraMengozzi Stefano(candidato asindaco perdente)

Partito DemocraticoSchiumarini Omero

Lega SalviniPinna MarioPagliuso Saverio

Forza ItaliaStazi Alessandro

Il Bene in ComunePecchia Emanuela

Essere PomeziaAbbondanza Massimo.

Ecco il nuovo consiglio comunale di Pomezia

Lotta all’abusivismo commerciale a TorvaianicaTorna l’estate, tornano ibagnanti sulle spiagge e siripresentano anche i vendi-tori abusivi che spesso arre-cano non poco fastidio allepersone e comunque fannocommercio senza avere unaautorizzazione per poterlofare. Ecco, quindi, che pun-tualmente anche le forzedell’ordine si attivano perl’attività di contrasto a que-sto andazzo. Nell’ambitodell’attività di controllo delterritorio finalizzata pro-prio alla prevenzione e alcontrasto dell’abusivismocommerciale, si è svolta,martedì 26 giugno, sul lito-rale di Torvaianica, un’ope-razione interforze che havisto impegnati gli agentidella Polizia Locale diPomezia, della Guardia diFinanza di Pomezia e dellalocale Capitaneria di Porto. Il personale sceso in campo, ha eseguito una serie di controlli in diversipunti dell’arenile, effettuando il sequestro di merce di vario genere tra cui: attrezzature da mare, gio-chi gonfiabili, bigiotteria per un totale di circa 1200 articoli, pari ad un valore commerciale presuntofra i 10.000 e 15.000 euro e all’identificazione di 7 cittadini extracomunitari. Durante le attività si èproceduto altresì al sequestro penale di borse con marchio contraffatto, con denuncia all’AutoritàGiudiziaria di due cittadini stranieri. Le attività di prevenzione e contrasto al fenomeno continueran-no per tutta la stagione estiva..

Fosca Colli


ARDEA Il sindaco Mario Savarese ritiene che Ardea sia rimastauna città vecchia che non guarda al futuro

Ha fatto scalpore l’intervistarilasciata al giornale “Il Cor-riere della Città” dove il sin-daco Mario Savarese ritieneche Ardea è rimasta una cittàvecchia che non guarda alfuturo, per il fatto di essercitre agenzie funebri. Quasipossa essere l’anticameradell’aldilà. Dove i cittadini diArdea pensano solo ai mortie non ai vivi. Come se fosseun torto restare attaccati atradizioni ritenute talmente

antiquate che per gli indige-ni, chi decide di vivere inquesto territorio venga vistocome uno straniero, tradizio-ni e fare, che il sindacoMario Savarese e la suaamministrazione penta stel-lata ritengono sia accettabile.E pensare che due suoi consi-glieri di maggioranza sononati della Rocca. La Rocca,alla quale anche noi pionieri

del più popoloso quartiere eprima lottizzazione dell’al-lora frazione di Pomeziaquale la Nuova Florida, cisentiamo parte integrante ecertamente mai nessuno diquesti pionieri, si sarebbeaspettato un così crudo eduro attacco specialmente dachi dovrebbe essere il sinda-co di tutto il paese. Ovvia-mente nessuno è insensibile anuove strutture in zone limi-trofe quale Rio Verde, che

nell’intento del lottizzatoredoveva essere la nuovaArdea, ma mai con l’intentodi presentare Ardea comel’ha presentata oggi il sinda-co pentastellato. Ardea unacittà vecchia? E’ proprio que-sta è la sua bellezza che leviene da una storia millena-ria, Ardea capitale dell’anti-co popolo Rutulo che tra l’al-tro aveva una venerazione

particolare per imorti. Quindi treagenzie funebriposte in localiattorno alla casacomunale se non siè superstiziosi,sono da conside-rarsi attività cometante. Ovviamentel ’accorpamentodegli uffici nondeve precludere lapresenza del muni-cipio dove sta ora

una volta ristrutturato, strut-tura che dovrà essere centropolitico con ufficio del sinda-co proprio sull’antica Rocca,struttura che darebbe lustroall’antica capitale dei Rutuli.Inoltre se il comune come hadetto il sindaco è pericolanteche si provveda fin da subitoa mettere in sicurezza idipendenti comunali e lostesso sindaco, che in caso dicrollo qualcuno potrebberestare sotto le macerie.Ben, vengano le nuove strut-ture in zona Rio Verde-Nuova Florida, ben venga infuturo un centro commercia-le vicino alla tenenza deicarabinieri, ufficio postale,ristoranti e quant’altro, benvenga nella parte sottostanteun palazzo di otto piani,magari un piccolo grattacieloper Ardea e perché no magaria forma di corno scaramanti-co.

Luigi Centore

di MASSIMO CATALUCCI

L’Organizzazione di Volontaria-to “RivalutiAmo Marina diArdea“, iscritta al Terzo Setto-re Regione Lazio con Determi-na n. G04617 – Sezione:Ambiente, Natura, Animali –vuole contribuire a diffondere ilgrande problema del non rispet-to della natura, mare e animalida parte dell’uomo irresponsabi-le.“In mare, sulle spiagge, lungo lecoste, siamo circondati dallaplastica – afferma Michele DiStefano Presidentedell’Ass.”RivalutiAmo Marinadi Ardea“. In particolare, comeemerge dall’indagine BeachLitter 2017 di Legambiente con-dotta in 62 punti del litorale,risultano 670 rifiuti ogni 100metri lineari di costa“.“Al primo posto della classificadei rifiuti – continua Di Stefano– troviamo la plastica, seguonovetro e ceramica, metallo, cartae cartone. E ancora: sacchetti diplastica, shopper e buste. I rifiu-ti, per la maggior parte plastica,che finiscono nel mare e sullespiagge costituiscono un’emer-genza ambientale ormai nota.

Secondo Legambiente, se non siinterverrà in maniera decisa nel2050 in mare ci saranno piùrifiuti di plastica che pesci. E ilMediterraneo è una delle areepiù colpite al mondo: ogni gior-no finiscono in mare 731 ton-nellate di rifiuti (dati UNEP).La buona notizia è che l’uomoancora può fare in tempo arecuperare il danno provocatoda oltre sessant’anni diplastica“.Infine, conclude Di Stefano –“L’Organizzazione di Volonta-riato “RivalutiAmo Marina diArdea“, non è l’unica ad esseresensibile e partecipare attiva-mente alla pulizia periodica delverde e di alcuni tratti di spiag-gia del nostro territorio, comeabbiamo fatto il 5 giugno scorsoin occasione della “GiornataMondiale dell’Ambiente”. A tal proposito l’O.d.V. vorreb-be invitare i cittadini e le Asso-ciazioni di Volontariato adorganizzare insieme un incontroper una fattiva collaborazioneorganizzativa reciproca, inquanto purtroppo le risorseumane dei partecipanti volonta-ri sono molto scarse. Siamo con-vinti che questa iniziativa possa

essere innanzitutto propedeuticae di buon esempio per chi anco-ra non si rende conto che lanatura si sta rivoltando controchi l’ha distrutta. Teniamo altal’attenzione sul tema promuo-vendo comportamenti civili,sostenibili e responsabili“.

(in collaborazione con il faroon line)

Ardea, un contributo dell’Ass. “RivaluTiAmo Marina diArdea” per sensibilizzare i cittadini al rispetto dell’ambiente

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direttore Bruno Jorillo


ARDEALa musica con grandi band, lo Street food, le Birre Artigianali e i Prodotti locali

ArdeaJazz 3ª edizione, nel cuore di ArdeaVenerdì 13, Sabato 14 e Domenica 15 Luglio tutte le sere dalle 19,30 a tarda notte

Torna nel secondo weekend diLuglio, il Festival di musicaJazz ad Ardea. Organizzato dal-l’Associazione Filarmonica diArdea con il patrocinio delcomune di Ardea proponeVenerdì 13, Sabato 14 e Dome-nica 15 Luglio tre serate dibuona musica accompagnate dadegustazioni di prodotti locali ebirra artigianale tra le vie delcentro storico della città. Fra le

novità di questo terzo anno, l’in-serimento del Festival in un piùampio ciclo di eventi intitolato“Ardea sotto le stelle, fra sto-ria, arte e spettacolo” che siprolungherà sino a giovedì 19luglio, ma anche gli appunta-menti con Masterclass e confe-renze tematiche, senza dimenti-care le visite gratuite al Museod’Arte Moderna “GiacomoManzù” ai Siti Archeologici eal Museo dedicato all’artistaFranco Califano. In concomi-tanza con l’ArdeaJazz, infatti,si potranno visitare con ingressogratuito, dalle ore 09.00 alle ore

19.00 il Museo d’Arte Moder-na “Giacomo Manzù”, dalleore 19.00 alle ore 22.00 ilMuseo dedicato all’artistaFranco Califano ed i sitiarcheologici Castrum Inui,Casalinaccio, Colli della Noceed Ipogeo Cristiano. Fra glieventi collaterali dell’Ardea-Jazz le Masterclass che si ter-ranno venerdì 13 e sabato 14dalle ore 15.00 alle ore 18.00

presso l’aula consiliare delcomune di Ardea in via Lauren-tina. Per partecipare alle lezioniè richiesta la conoscenza dellatecnica base. Venerdì 13 l’inse-gnante sarà lo straordinarioMichael Supnick che terrà unasessione sull’improvvisazioneper strumentisti a fiato. Saba-to 14, invece, stesso posto stessaora, due le lezioni: Clinic sullamanutenzione della chitarra edel basso, tenuta dagli esperti diVoodoo Guitar e poi Improvvi-sazione Geometric Jazz Gui-tar tenuta dal chitarrista, arran-giatore e compositore Valerio

Passi. Domenica 15 l’appunta-mento del primo pomeriggio,rivolto a musicisti di ogni gene-re, ma anche a chi semplicemen-te ama la musica, è una confe-renza dal titolo “Open Mind” -Convergenze e divergenze tramusica classica e jazz, al tavolodei relatori siederanno i maestriRaffaele Gaizo ed AlbertoPezza. Il taglio del nastro della3ª edizione dell’Ardeajazz è

previsto venerdì 13 luglio allaore 19.30 ai piedi delle mura delCastello Sforza Cesarini enella Piazza del Castello, nelcuore del centro storico diArdea, i concerti poi prosegui-ranno nell’adiacente gradinatadi Via Catilina. A fare gli onoridi casa, Ardeafilarmonica conun concerto che vedrà anche lapartecipazione della Old Dixie-land Swing Band. Alle 22.00sarà poi la volta di MichaelSupnick e la Sweetwater JazzBand, il poliedrico showman,cantante, e multi strumentistaporterà nel cuore di Ardea uno

spaccato di New Orleans. Saba-to 14 dopo l’esibizione, in pri-missima serata in Piazza delCastello, del gruppo Black-TSoul Jazz, sulla gradinata diVia Catilina ci saranno la voca-list americana Joe Garrison edil terzetto Cohen/Venezia/Cop-pola. Interprete dalla grandeestensione vocale e dall’impres-sionante versatilità stilistica, JoeGarrison, è capace di passare

con disinvoltura dal jazz alrhytm ‘n’blues agli infuocatibrani funky fino alle morbideballate soul. Il concerto di JoyGarrison è assolutamente unappuntamento da non perdereper tutti gli amanti della canzoneblack, quella che proviene diret-tamente dall’anima. Ad accom-pagnare la grande voce dellaGarrison ci saranno EmmetCohen al piano, GiuseppeVenezia al contrabbasso ed ElioCoppola alla batteria. Domeni-ca 15, ad aprire i concerti alle19.30 sarà il Trio di CorradoMaria De Santis a chiudere

invece, la 3ª edizione dell’ar-deajazz, il Jazz Show di LinoPatruno uno dei pionieri deljazz in Italia. Sul palco allestitoai piedi della gradinata di ViaCatilina, ad accompagnare l’in-confondibile voce di Rich Cliveci saranno Lino Patruno alBanjo, Gianluca Galvani allaCornetta, Guido Giacomini alContrabbasso, e Riccardo Cola-sante alla Batteria. L’intera areadi Piazza del Castello, per tuttala durata dell’Ardeajazz saràperimetrata dagli stand degliesperti dello street food, e anchequest’anno, per chi vorrà seguirei concerti di Via Catilina, rima-nendo comodamente seduto inPiazza del Castello, sarà collo-cato un maxischermo. Per saper tutto su Ardeajazz erestare sempre aggiornatipagina fb: ardeajazz oppuresulla pagina fb: ardeafilarmo-nica. Info per Masterclass 33512 20 983. L’ingresso al Festi-val è libero.

Grande apertura quest’anno peril 5° Festival “domus Danae”.Un appuntamento che semprepiù ogni anno sta segnando ilnostro territorio, dandogli lustroe soprattutto offrendo alla nostracollettività numerosi eventi cul-turali di altissimo livello artisti-co. Dopo il successo di pubblico

riscosso lo scorso anno, questanuova edizione del Festival apri-rà con un omaggio al grandecompositore Giuseppe Verdi. Venerdì 6 luglio alle 20.30,nella sala concerti della DomusDanae si terrà infatti un concertolirico dal titolo Lezione d’Opera“LA TRAVIATA” in cui saran-no rappresentate arie e duettidella Traviata, forse l’opera piùcelebre di Giuseppe Verdi. Afare da filo conduttore tra un’a-ria e l’altra sarà una brillante etutta particolare narrazione dellatrama dell’opera. Ci spiegaDario Volante, il direttore artisti-

co del Festival domus Danae:“Rappresentare integralmente laTraviata sarebbe stato difficilesoprattutto per motivi logistici.Per questo abbiamo preferitoselezionare alcune arie e duettiunendole tra di loro attraverso lanarrazione della trama dell’ope-ra. Questo anche in considera-

zione dello scopo didattico cheda sempre caratterizza il nostrolavoro e la nostra programma-zione.” Il concerto sarà curatodal maestro Rosalba Russo,docente di arte scenica presso ilConservatorio di Santa Ceciliadi Roma e vedrà la partecipazio-ne di cantanti lirici di professio-ne e di riconosciuto talento arti-stico. Ritroveremo la splendidavoce che l’anno scorso ci feceemozionare, quella della giova-ne cantante Marzia Iuculano, laquale interpreterà il personaggiodi Violetta. Ad affiancarla saran-no altrettanti giovani cantanti di

altissimo livello: Andrea Ferminei panni di Alfredo Germont ,Liu Seungwan in quelli di Gior-gio Germont, Emanuela Pagna-nelli sarà Flore Bervoix e Anni-na, Paolo Mascari interpreteràGastone, Antonio Zaffiro sarà ilBarone Douphol e il Dott. Gren-viln e infine Sandro Ferrini saràil Marchese D’Obigny. Verran-no accompagnati al pianofortedal Maestro Giuseppe Tancredi.Ad assicurare una leggera e bril-lante narrazione della trama pen-serà invece la grande attrice VeraBeth, che si cimenterà in unavera e propria interpretazioneteatrale. Effervescente e dinami-ca, sorriso targato ‘’gioia divivere’’, Vera è un’attrice polie-drica, ironica e imprevedibile.La sua carriera inizia nel 1997con la Compagnia di LuciaModugno che la porta all’allesti-mento di svariati spettacoli digenere brillante. Molti la defini-scono un animale da palcosceni-

co, una definizione assoluta-mente appropriata! Ama calarsinei vari personaggi che deveinterpretare con tenacia, grinta epassione. Hanno contribuito allasua formazione la scuola diMario Scaccia e numerosi corsidi dizione e recitazione. Ha par-tecipato all’allestimento di spet-tacoli organizzati dal ClubMagico di Roma. Lavora con ilregista Sergio Ammirata all’An-fitrione e in estiva alla Querciadel Tasso. Partecipa a varie ras-segne teatrali. A precedere l’O-pera sarà alle ore 19.00 la con-sueta e ormai imperdibileLEZIONE D’ARTE tenuta dalProf. Mario Lupini. dal titolo”L’Informale”. La lezione saràovviamente accompagnatadall’esposizione di opere diP.Dorazio, C.Accardi, A.Sanfi-lippo,A.Tapie.s Aggiunge DarioVolante: “Vorrei sottolineare ilfatto che tutti gli eventi di questofestival, nonostante il loro altolivello artistico saranno adINGRESSO LIBERO, proprioper invogliare la partecipazionedi tutti”. Il secondo appunta-mento del Festival sarà invece il20 luglio e vedrà l’esibizione deltrio “ARYA SAX TRIO”. Ilconcerto sarà curato dal maestroDaniele Caporaso, professore disassofono del Conservatorio diLatina e vedrà la partecipazionedi alcuni tra i suoi giovani allievipiù promettenti. L’Arya Saxophone Trio nascenel Gennaio del 2017 nella clas-se del M° Daniele Caporaso.Simone Vecciarelli, MarcosPalombo e Matteo Di Prosperohanno al loro attivo concerti per

importanti istituzioni italianequali MIUR Ministero DellaPubblica Istruzione e TAR diLatina. Nel dicembre 2017nasce la collaborazione conClaude Delangle, sassofonista difama mondiale e docente delConservatorio Superiore di Pari-gi, per l’incisione e l’esecuzionein prima assoluta del quintetto“Now’s The Sax” di FaustoSebastiani. Nel gennaio 2018 ilgruppo si esibisce nella Saladella Conciliazione del Palazzodel Laterano di Roma, in colla-borazione con l’AFAM e Cittàdel Vaticano. L’Arya saxophonequartet è vincitore inoltre diimportanti concorsi di musica dacamera come il Concorso Nazio-nale “Giulio Rospigliosi” diLamporecchio e il ConcorsoInternazionale “Melos” di RomaA precedere il Concerto ci saràalle ore 19.00 la LEZIONED’ARTE dal titolo ”PitturaAstratta in Italia” dove verran-no esposte opere di P.Dorazio,C. Accardi, A. Sanfilippo,A.Tapies, tenuta dal Prof. MarioLupini. Ci spiega Dario Volan-te: “Una caratteristica del festi-val è sempre stata quella di dareuno spazio adeguato anche aigiovani musicisti, che sarannol’anima artistica del nostro pros-simo futuro.” Vi ricordiamo che tutti gliappuntamenti del Festival sono aINGRESSO LIBERO unagrande opportunità per tutta lapopolazione. Per tutte le info. potete andare suFacebook o chiamare al3934291216.

5° Festival “domus Danae”Primi due appuntamenti di luglio


SPORT Il Real Aprilia sale in Seconda categoriadi Dario Battisti

Il Real Aprilia sale in Seconda categoria. Vincere èsempre difficile ma se il successo giunge al termi-ne di una stagione in cui si devono superare diversiostacoli la vittoria assume un sapore particolare. IlReal Aprilia, battendo nella finale dei play off dellaTerza categoria Coppa provincia di Latina per 3-0il Maenza, corona un’esaltante galoppata e strappail biglietto per la categoria superiore. Le due for-mazioni avevano chiuso la regular season, il torneoaveva visto il Pontinia come vincitore, al terzoposto, il Pontina e al quinto il Real Aprilia. Il Pon-tinia di diritto accedeva alla Seconda categoriamentre i team giunti dal secondo al nono postohanno disputato i play off. Nel match decisivo è ilReal Aprilia ad andare per primo in rete con Berar-dino. Alla mezzora del primo tempo raddoppia DeAngelis e quando mancano una manciata di minutialla fine della sfida ci pensa Boscaratto ad arroton-dare a tre le reti di vantaggio.<<E’ un successo chedeve essere diviso con tutti i dirigenti, i componen-ti dello staff e con tutta la rosa dei giocatori. Ognicomponente della società e del gruppo degli atletiha contribuito a questa vittoria – puntualizza il tec-nico del Real Aprilia Alessandro Di Pietro – contanto lavoro ci siamo ritagliati questa soddisfazio-ne. Vorrei ringraziare la società Fc Aprilia che ci hadato la possibilità di usare e giocare allo stadioQuinto Ricci>>. La gioia finale non fa dimenticareall’allenatore apriliano le difficoltà iniziali quando,con il campionato in corso, ha preso le redini dellapanchina. Con paziente lungimiranza ha con iltempo smussato qualche eccesso agonistico ditroppo, ha convinto, con l’aiuto dei risultati, i gio-catori ad indirizzarsi insieme verso un’unica dire-zione e con la formazione del “gruppo” ha limato

le diverse personalità presenti nello spogliatoio.Con gli allenamenti settimanali si è migliorata eperfezionata anche la condizione fisico atletica deicalciatori.<<Dopo una partenza zoppicante con illavoro svolto durante gli allenamenti e con tantisacrifici effettuati siamo riusciti gradualmente alasciarci alle spalle diversi inconvenienti che ave-vano caratterizzato la prima parte della stagione –

spiega mister Alessandro Di Pietro – abbiamo dis-putato un ottimo finale di stagione con delle per-formance molto soddisfacenti nelle partite valevoliper i play off. Stiamo operando per allestire almeglio la rosa che affronterà la Seconda categoria.Campionato dove vogliamo rimanere. Siamo pron-ti per questa nuova sfida>>.

La Pelota Aprilia trionfa nella 23’edizione della Podgora Cup

categoria esordienti

La 23’ edizione della Podgora Cupcategoria esordienti a 11 vede trionfarela Pelota Aprilia.I ragazzi di mister Gianmatteo Salva-dori hanno la meglio contro l’Anzio,non bastano i tempi regolamentari chesi chiudono sul risultato di 1-1 bisognaattendere i supplementari prima e i

calci di rigore dopo per decretare il vin-citore.Lorenzo Neri per gli apriliani sigla ilrigore finale dopo il portiere dei bian-cocelesti aveva neutralizzato 2 penaltydegli avversari.

Alessandro Gaudino

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QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - … · di Gianfranco Compagno Stanislao Nievo è...

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