Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India....

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Bruto TeloniQuestioni intorno alla leggenda di

Semiramide

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TITOLO Questioni intorno alla leggenda di Semirami-deAUTORE Teloni BrutoTRADUTTORE CURATORE NOTE

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TRATTO DA laquoQuestioni intorno alla Leggenda di Semi-ramideraquo in Giornale della Societagrave Asiatica Italia-na vol VI Firenze Loescher 1892 - 23 cm

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1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL 27 febbraio 2014

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BRUTO TELONI

QUESTIONI

INTORNO ALLA

LEGGENDA DI SEMIRAMIDE

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Una opinione generalmente ammessa oggi egrave che le leggende di Semiramide fossero da Ctesia elaborate alla corte dei re Persiani per glorificare questi monarchi e farli apparire ab antiquo e di diritto dominatori di tutta lAsia LAsia avrebbe obbedito nei primordii della sto-ria a un solo scettro quello di Nino e della sua sposa dunque era giusto che anche i successori riunissero tante e cosigrave potenti contrade sotto il loro dominio A dimo-strare tale diritto tendeva secondo un illustre storico1 la leggenda di Ctesia in gran parte raccolta da Diodoro Fino a un certo punto lidea egrave accettabile Ma anche i ri-cordi della piugrave antica etagrave babilonese dovettero concorre-re alla formazione dei racconti di Ctesia I conquistatori assiri si spinsero nella via delle loro spedizioni militari assai oltre verso lOriente Tiglathpileser III per esem-pio penetrograve fin nel cuore della Media Sargon Asurba-nipal abbracciarono coi loro imperi una parte estesissi-ma dellAsia E non sembrerebbe irragionevole il sup-porre che la stessa tradizione caldea esagerando limpor-tanza di tali conquiste attribuisse agli assiri guerre in quasi tutta lAsia fino nelle Indie e la sottomissione delle maggiori monarchie2 Gli scrittori classici fecero

1 Lenormant-Babelon Histoire ancienne de lOrient t IV pp 117-118

2 V Lauglois in Fragm Histt Graecc ed Didot-Muumlller t V

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correre Nabuccodonosor dallestremo occidente dalle colonne dErcole alla Persia allIndia alla Battriana Siffatta egrave la sorte di tanti e tanti despoti del mondo orientale3 Semira- mide compresa alla cui glorificazio-ne perograve i Greci trovarono materia nei racconti propagati dallorgoglio nazionale caldeo4 Per stabilire a che etagrave ri-

parte 2a p 26 Lenormant-Babelon Histoire t IV p 1253 V per es Plin H N VI 16 dove si parla di Semiramide

Alessandro e Ciro4 Si badi bene che noi non sosteniamo avere i Sargonidi o i

loro antecessori avuto relazioni dirette collestremo Oriente e col-lIndia in special modo Giagrave il Delitzsch (Wo lag das Paradies pp 98-101) ha rilevato molti fatti che contrastano con questa ipo-tesi Quello che si egrave detto inoltre della menzione nelle iscrizioni cuneiformi del XIV secolo di una regione Turu-ki finora non identificata con alcun paese della geografia moderna poi la voce babilonese ma-na (mina una misura) che si vorrebbe ritrovare nellIndia nei tempi vedici la leggenda del diluvio che sarebbe stata importata nellIndia da Babilonia la relazione possibile del mito di Semiramide cambiata in pietra col mito di Siva e della sua sposa la traccia ritrovata come si afferma in Babilonia di un le-gname indigeno dellIndia costituiscono solo indizii di una cono-scenza che i Caldei poterono avere dellOriente in genere e spe-cie dellIndia Qualche storico continua a credere che la narrazio-ne di guerre di Semiramide in Battriana contenga un fondo di ve-ritagrave e lo desume dalla presenza del cammello a due gobbe sullo-belisco di Salmanasar Ma in primo luogo la fauna del IX secolo av C non era precisamente lodierna poi rimane sempre qualche dubbio sulla posizione geografica del paese di Muşri donde sareb-bero giunti a Salmanasar i detti cammelli in ultimo luogo gli ani-mali presentati come tributo al re assiro potevano esser nativi di una regione e donati da unaltra al vincitore (Intorno alle possibili

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salga il racconto delle conquiste attribuite alla compa-gna di Nino dovremmo precisare se la regina Sammu-ramat menzionata dai monumenti come donna di pa-lazzo5 (sposa o madre) di Ramman-nirari III (811-783) sia quella che originograve la leggenda di Σεmicroίραmicroις presso Erodoto e gli altri storici In altre parole prima di Sam-muramat visse unaltra o piugrave altre regine di questo nome LHommel6 tende a credere che il romanzo di Σεmicroίραmicroις non abbia per fondo storico che la Sammura-mat dei monumenti e osserva che le conquiste di Ram-man-nirari furono abbastanza considerevoli da potere essere col procedere delle etagrave amplificate leggendaria-mente e che la reggenza tenuta da Semiramide pel fi-glio Ninyas risponderebbe a una reggenza di Sammura-mat per Bamman-nirari salito al trono molto giovane7

provenienze di codesti cammelli si veda Hommel Geschichte Babyloniens und Assyriens p 603) Il Taylor (Journal of the royal Asiatic Society t XV p 264) e il Perrot (Histoire da lArt II p 777) inclinano a credere allesistenza di una strada commer-ciale fra la Babilonia e lIndia Tutto ciograve resta allo stato di ipotesi Contentiamoci di concludere perograve che molto prima delletagrave di Ctesia a Babilonia poterono attribuire a Semiramide la gloria di una marcia militare fino alle Indie a fine di accrescer fama ai successi di lei

5 Cosigrave I R 35 no 2 9 aššat igravekalli6 Geschichte Bab und Ass p 631 Cf Perrot et Chipiez Hi-

stoire de lArt II 627-6287 Si egrave osservato dal Tiele (seguito dallHommel op cit 631-

632) che lapparizione in Assiria del culto di Nebo sotto Ram-man-nirari pare derivar da parentele o relazioni di Sammuramat

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Tali ipotesi checchegrave se ne pensi non tengono abba-stanza conto di tutti gli elementi della leggenda Cegrave una grande discordia come sopra ricordavamo tra Erodoto ed altri storici nellassegnare una data precisa allantica regina8 discordia tale che qualche critico egrave stato tentato di riconoscere due Semiramidi in luogo di una9 Per re-centi che possano essere le opinioni che assegnavano a Nino e alla sua consorte unetagrave assai piugrave remota che lVIII secolo alla critica non si puograve concedere verun di-ritto di scartarle perchegrave le mancano i documenti suffi-cienti a un serio esame Conviene quindi confessare schiettamente che non sappiamo se la laquodonna di palaz-zoraquo di Ramman-nirari III abbia dato origine alle leggen-de greche negrave sappiamo quali parti del racconto Ctesia inventasse e quali modificasse Fino al secolo XII una versione di Beroso era in possesso degli Armeni e le tradizioni armene di Semiramide si diffondono su parti-colari omessi da altre forme della leggenda Vien fatto di pensare che qualche parte almeno delle narrazioni ar-mene fosse tolta a Beroso uno dei piugrave autorevoli cono-

con Babilonia Cosigrave spiegano la gran parte serbata alla Semirami-de greca nella storia babilonese Dallaltro lato come questo si ac-corderebbe colla leggenda che fa nascere Semiramide in Siria Secondo noi bisogna rinunziare a ogni tentativo di conciliare fra loro i particolari tramandatici sullorigine della Dea regina

8 V le principali testimonianze raccolte da L Georgii in Pauly Real encycl d class Altertumswissensch Stuttgart 1851 VI parte 1a p 967

9 L Georgii l c

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scitori delle antichitagrave caldee Inoltre si noti che Mar Apas Catina che tanto minutamente ci ha narrato gli amori e le conquiste di Semiramide visitograve secondo che egrave tradizione gli archivi di Ninive per incarico del re Va-larsace Di questo ci avverte Mosegrave di Corene ripetuta-mente e il suo racconto merita considerazione10 Talchegrave per riassumere la questione se egrave vero in massima che i Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente lAssiria che da tempi abbastanza recenti non solo restano a de-terminare gli elementi che nella leggenda di Semiramide si dovrebbero alla invenzione di Ctesia ma non egrave esclu-sa la probabilitagrave che molto nei racconti meravigliosi del medico greco derivasse da tradizioni assiro-babilonesi del secolo VIII anche piugrave antiche

mdashmdashmdashmdashCome tante figure della mitologia classica Semirami-

de accoppia alla bravura nelle armi il piugrave spiccato carat-tere di sensualitagrave11 I critici hanno pensato a confrontarla

10 Un indizio del valore delle tradizioni armene mi sembra questo Mar Apas Catina narra (Fragm histt graec V parte 2a p 28) che nel palazzo costruito da Semiramide nella sua cittagrave del-lArmenia si ammirava una grotta destinata al deposito dei tesori E questo racconto egrave evidentemente connesso con tutta una leg-genda perduta ma che si rintraccia nella storiella Erodotea delle ricchezze di Nitocri (Herod I 187) e in quella simile di Plutarco (Reg Apophth sub Σεmicroιράmicroιδος) Quando sotto Arsace il grande Mar Apas Catina frugograve negli archivii di Ninive i documenti da lui studiati contenevano certo memorie di cui oggi non possiamo ap-prezzare il valore

11 La colomba passava anche presso gli antichi per uno degli

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con Afrodite hanno stabilito numerosi parallelismi fra il suo culto e quello di altre divinitagrave asiatiche12 Rinviando il lettore a tali studii che si annoverano fra i piugrave intricati nella mitologia comparata noi tocchiamo soltanto due punti delle tradizioni sugli amori di colei laquoche libito fe licito in sua leggeraquo Il primo egrave il raffronto tra Semirami-de e Ištar tentato dal Lenormant13 a cui si oppongono in parte il Dr C Adler e il Dr Alfr Jeremias14 Nella qual disputa se egrave vero che il ravvicinamento proposto manca di prove assolute non egrave men vero che trattandosi di tra-dizioni provenienti da una medesima regione esso ac-quista una certa verosimiglianza Per attenersi col Jere-mias al partito piugrave prudente basta rilevare le somi- glianze tra Semiramide e la forma speciale di Ištar de-scritta nella tavola sesta dellepopea babilonese Il fatto venne fin qui notato fuggevolmente15 In modo piugrave spe-ciale si puograve osservare questo che Semiramide egrave la pri-ma a fare proposte impudenti di amore ad Ara re di Ar-menia come Ištar la quale si rivolge a Izdubar16 dichia-

uccelli piugrave lascivi ma non sarebbe lecito dedurne che il mito di Semiramide alimentata dalle colombe che divennero poi simbolo di lei fosse originato dalla fama di dissoluta che ebbe la regina Altrettanto appare arrischiata lopinione che dalla leggenda siano state prodotte le accuse di sensualitagrave contro la consorte di Nino

12 V L Georgii op cit p 96813 La leacutegende de Seacutemiramis Paris 187314 V A Jeremias Das babylonische Nimrodepos (Leipzig

1891) p 6915 Op cit p 6916 Continuo a scrivere Izdubar per seguire luso comune degli

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randogli la sua passione per lui che luna e laltra offro-no doni al loro diletto e gli promettono una grande po-tenza che ambedue sono respinte e laffronto ricevuto le rende furiose17 I baci di ambedue riescono funesti agli amati18 gli accoppiamenti che esse cercano sono

assiriologi quantunque non mi sia ignota la lettura proposta con eccellenti ragioni dal sig Pinches (Gilgameacuteš = Γίλγαmicroος)

17 Limportanza di questi ravvicinamenti egrave cosigrave grande che non posso astenermi dal riferire i testi paralleli Fragm hist graec t V parte 2a p 26 (Mar Apas Catina) laquoSeacutemiramis mucircris-sant en sucircrete sa passion envoie des messagers au bel Ara avec de riches cadeaux accompagneacutes dinstantes priegraveres de promesses magnifiques pour lengager agrave venir la trouver agrave Ninive agrave lepouser et agrave regner sur tout lempire de Ninus ou seulement agrave satisfaire son ardente passion et agrave retourner ensuite en paix dans ses pro-pres eacutetats combleacute de preacutesentsraquo Cf il racconto piugrave breve del Pseu-do-Agatangelo ibid p 197 E nellepopea di Nimrod (Jeremias op cit p 24) si legge laquoNach der Gunst des Izdubar erhob die Augen die gewaltige Goumlttin Ištar Komm Izdubar sei mein Ge-mahl deine Liebe gieb mir zur Geschenk du sollst mein Mann sein ich will dein Weib sein ich will dich stehen lassen auf ei-nem Wagen von Edelstein und Gold dessen Raumlder von Gold des-sen Houmlrner von Saphir () sind grosse kudanu-Loumlwen () sollst du anspannen unter Wohlgeruchen der Ceder sollst du einziehen in unser Haus wenn du Einzug haumlltst [in] unserem Haus so sol-len deine Fuumlsse kuumlssen es sollen sich [beugen] vor dir Koumlnige Herren und Fuumlrsten [alles was hervorbringt ()] Berg und Land sollen sie bringen als Tributraquo (Trad di A Jeremias)

18 V nellepopea di Izdubar (op cit p 24) come questo eroe descrive la triste sorte dei favoriti di Ištar e cfr (osservazione del Dr Jeremias) Diod II 13 Lo stesso Izdubar deve in gran parte le

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spesso mostruosi19 Ištar amograve Tammuz ebbe laquila ()20 il leone il cavallo fra i suoi favoriti di Semirami-de narra Giuba citato da Plinio21 che fu presa da passio-ne ardente per un cavallo Sfortunatamente nel passo dellenciclopedista latino la lezione corretta non si puograve fino ad ora stabilire perchegrave alle parole laquoequum adama-tum a Semiramide usque ad (in) coitum Juba auctor estraquo si trovano sostituite in alcuni manoscritti laquousque ad ro-gumraquo rimanendo identico il resto della frase Ambedue le varianti meritano perograve attenzione e vogliamo dirne due parole entrando cosigrave nel secondo dei punti sopra ac-cennati Si tratta di due diverse tradizioni I racconti di Diodoro sulle dissolutezze di Semiramide giustificano abbastanza chi le attribuigrave un mostruoso connubio Quan-to poi alle parole ad rogum usque le spiega Igino22 con pochissimi ma chiarigrave accenni laquoSemiramis in Babylonia equo amisso in pyram se conjecitraquo Dato pure che Pli-nio abbia sempre ignorato questo tragico episodio e che

sue disavventure alla collera della Dea da lui respinta Ištar fra i suoi amanti ha anche un pastore un pastore ha qualche parte nella vita di Semiramide ma le circostanze dei due racconti sono trop-po diverse

19 Secondo Giustino (I 2 10) e Agathias (II 62) Semiramide propone lincesto al proprio figlio da cui viene uccisa

20 Nel testo dellepopea lespressione che traduciamo aquila egrave oscura Si tratta senza alcun dubbio dun uccello V Paul Haupt Der Keilinschriftliche Sintfluthbericht (Leipzig 1881) p 8 e Jere-mias op cit p 24

21 Hist Nat VIII 6422 Hygin Fab 243

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perciograve la seconda delle lezioni nel passo addotto sia as-solutamente da rifiutare il testo del mitografo latino prova lesistenza in Babilonia del barbaro suicidio del rogo Semiramide che si getta nella pira richiama alla memoria Sardanapalo e in tale caso non si ha da fare con uno scambio di nomi in una medesima tradizione ma di due diversi racconti due dei molti che dovettero correre fra i Greci intorno a quellorribile specie di mor-te volontaria23

23 La realtagrave di siffatte tragedie egrave confermata dagli annali di Asurbanipal (V Cuneif Inscrr of Western Asia V 4 50 e segg) dove si narra che Šamaš-šum-ukicircn si gettograve nel fuoco quando vide disperata la propria causa di ribelle al re legittimo Nella frase (lin 51) ina mi-kit libi a-ri-ri id-du-šu-ma ecc qualcheduno in-terpreta laquoidducircraquo per laquogettaronoraquo e non laquosi gettograveraquo V qui appresso Post-scriptum Le linee 53-60 chiaramente ci dicono che gli ade-renti del vinto per viltagrave non si slanciarono nel rogo Si trattava dunque di uno spontaneo sacrifizio della vita Ora si domanda se lepisodio di Šamaš-šum-ukicircn egrave quello che ha originato la leggen-da di Sardanapalo Cosigrave opina lHaupt Zeitschrift fuumlr Keilschrift-forschung II 18 p 282) contro il Lehmann (De inscriptionibus cuneatis quae pertinent ad Šamaš-šum-ukicircn Monachii 1886 p 52 num 4) Il problema esaminato per ogni verso sembra suscet-tibile di soluzioni affatto opposte Non sappiamo come il Dr Leh-mann giustifichi il suo scetticismo Egli perograve potrebbe dire presso a poco Σαοσδούχινος e Σαρδανάπαλλος sono due nomi che nes-suno sforzo di filologi riusciragrave mai a identificare la leggenda gre-ca attribuisce il suicidio nel fuoco a Sardanapalo o a Saracus re di Assiria mentre le iscrizioni parlano di un personaggio ben di-stinto e nemico di Asurbanipal che si vuole identico a Sardanapa-lo Dallaltro canto si potrebbe opporre che essendo stato Asurba-

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Lesame comparativo delle informazioni greche su Babilonia e delle iscrizioni cuneiformi assire conduce spesso a risultati negativi in alcuni casi invece come i due ultimi citati del suicidio di Semiramide e dei suoi impurissimi amori appare manifesto che i classici ebbe-ro talora fra le mani fonti ragguardevolissime per la sto-ria della civiltagrave babilonese Diodoro verbigrazia ci par-

nipal lultimo potente monarca dellAssiria il suo nome deve es-sere stato confuso dai Greci (la stessa sorte ebbero i nomi di Na-bucco e di Semiramide) con quello di altri principi LHaupt non dice che la leggenda greca sia riproduzione del racconto assiro dice laquodie Sage von der Selbstverbrennung Sardanapals scheint mir auf eine Verwechselung mit seinem Stiefbruder Saos[d]uchins zu beruhenraquo (Zeitschr l c) Del resto la questione egrave subordinata a quella della identificazione di Σαρδανάπαλλος con Asurbanipal Dove prima di tutto quantunque la voce Σαρδανάπαλλος abbia una fisonomia assiro spiccatissima (= iddina-pal) non si sa-prebbe rendere uguale ad alcuno dei nomi di re assiri conosciuti Per le somiglianze poi tra i caratteri di Asurbanipal e di Sardana-palo si inciampa dapprima in una grave difficoltagrave che cioegrave la leg-genda greca ha finito collammettere lesistenza di due Sardanapa-li (secondo Callistene ἕνα microὲν δραστήριον ϰαὶ γενναῖον ἄλλον δὲ microαλαϰόν) e la critica moderna ne scopre anche tre e quattro Ai sostenitori dellidentitagrave rimane un espediente Posson dire che sono i soli tratti del principe effeminato quelli che la leggenda greca tolse ai documenti assiri Questo presso a poco ha tentato di fare il Tiele affermando (Gesch Ass u Bab p 403) che nei suoi annali Asurbanipal apparisce meno forte ed energico dei re suoi predecessori La dimostrazione dellillustre critico e storico olan-dese piena di fine osservazioni merita di esser considerata atten-tamente quantunque non sia per la elasticitagrave dei fatti esaminati adatta a convincere tutti

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la della policromia dei mattoni sugli edifizii della Cal-dea (cfr Fr Reber Ueber altchaldaumlische Kunst Zei-tschr f Assyr I 295-296) dei giardini pensili (cf Le-normant Babelon op cit V 23) delle crudeltagrave in guerra commesse dal re Nino che per noi egrave il rappresentante di un re assiro qualunque del supplizio dellacciecamento in Assiria della magia fra i babilonesi e tutte le sue no-tizie nei monumenti trovano pieno riscontro Letimolo-gia che egli dagrave del nome di Semiramide (ὄνοmicroα Σεmicroίραmicroιν ϰατὰ τὴν tῶν Σύρων διάλεϰτον παρωνοmicroασmicroένον ἀπὸ tῶν περιστερῶν) difficilmente puograve venir contestata e sostituita da una migliore tenuto con-to ancora delloscillazione fra le pronunzie Semiramis e Samiramis e della somma licenza con cui i Greci elle-nizzarono i nomi barbari24

24 Diod II 4 Chi avesse vaghezza di vedere quali strane eti-mologie proposero fin qui i filologi di Σεmicroίραmicroις (ovvero Samira-mis = Sa-am-mu-ra-mat) consulti tra gli altri Henr Steph s Σεmicroίραmicroις Pauly Realencycl vol cit p 968 Fragmm histt graecc t V parte 2a p 26 nota 1 Ctesia Fragmm ed Didot p 17 Dalberg Fundgruben des Orients I 209 Lenormant-Babe-lon op cit t V p 128 Σεmicroίραmicroις = schēm rām laquonome eccelsoraquo () Le migliori interpretazioni sopravissute e che oggi si sosten-gono con buone ragioni sono 1) quella sopra detta di Diodoro 2) quella proposta dal prof F Delitzsch Σεmicroίραmicroις = Sa-am-mu-ra-mat = Liebhaberin von Wohlgeruumlchen (v Jeremias Das babylo-nische Nimrodepos p 70 dove egrave citata anche la etimologia del Bertin Σεmicroίραmicroις = Sumer scritto due volte la seconda delle quali invertendo lordine delle lettere) Il sig Jeremias ha addotto un passo dellepopea di Izdubar che appoggia letimologia del Deli-

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mdashmdashmdashmdashLe poche iscrizioni di re Mesopotamici che i Greci

pretendono di aver conosciuto appaiono apocrife a chi studia la piugrave elementare epigrafia assira25 Fa eccezione quella riferita da Polieno26 e compendiante la vita di Se-miramide Non che essa sia autentica nella sua forma at-tuale Mai uno scrittore greco la tradusse da originale assiro il tono perograve di tutto il testo egrave orientale e le cose dette da Polieno combinano tanto con quelle che i re as-siro-babilonesi ci narrano nei loro documenti che con-vien riconoscere liscrizione come derivata almeno da buone fonti Semiramide non fa come altrove Nino o Sardanapalo una professione di scetticismo o una predi-ca morale fa la propria apologia si glorifica seguendo lesempio di tutti i re assiri e parlando da segrave stessa ai let-

tzsch Nel poema stesso (p 24) si legge anche il passo laquoDu gewannst auch lieb einen Oberhirten der dir bestaumlndig Weih-rauch strenteraquo Lo adduciamo pure a sostegno delletimologia del Delitzsch ma con riserva perchegrave la versione laquoWeihrauchraquo del sig Jeremias non egrave del tutto assicurata

25 V ad es Strab XIV 9 e Athen XII 39 Athen VIII 14 Le due iscrizioni ricordate su questi monumenti che vennero confusi talora dagli antichi (vedi i testi che le illustrano raccolti da L Georgii in Pauly Realencycl vol cit pp 764-765) non hanno per veritagrave nulla che si accosti alla maniera dei documenti storici assi-ri Il tono esortatorio che assume Sardanapalo in una di esse (Athen VIII 14) non merita di esser paragonato con quello dei re assiro-babilonesi Rammannirari III Nabonid ecc

26 Stratag VIII 26 ediz Woelflin-Melber p 392 (Leipzig Teubner 1887)

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tori del monumento Le brevi note che seguono voglio-no principalmente porre in rilievo le affinitagrave tra il testo di Polieno e le iscrizioni storiche assire

Pol Stratag VIII 26 laquoΣεmicroίραmicroις λουοmicroένη tῶν Σιράϰων ἤϰουσε τὴν ἀπόστασιν ϰαὶ παραυτίϰα ἀνυπόδητος microηδὲ τὰς τρίχας ἀναπλεξαmicroένη ἐπὶ τὸν πόλεmicroον ἐξὴλθενraquo Tale strano modo di descrivere la fretta della regina accorrente contro i ribelli ha un ri-scontro nelliscrizione di Asarhaddon pubblicata nel vol III delle Cuneiform Inscriptions tavole 15 16 Asarhad-don allannunzio di un grave avvenimento dice ciograve che egli non fece piuttosto che ciograve che fece laquoUn giorno o due non aspettai non guardai la parte anteriore delle mie milizie27 e neppure alla retroguardia le forniture dei miei cavalli aggiogati gli istrumenti di battaglia non raccolsi le provvisioni per la mia marcia non radunai eccraquo28 Cosigrave la precipitazione egrave espressa nel passo greco specialmente in ἀνυπόδητος e microηδὲ τὰς τρίχας ecc Ai re assiro-babilonesi ogni tanto si presentava la necessitagrave di queste rapidissime corse per soffocare le rivolte dei sudditi piugrave lontani o per altre cause politiche Egrave celebre la marcia di Nabuccodonosor attraverso il deserto dAra-bia da Pelusio a Babilonia Del resto dellepisodio ac-cennato da Polieno ignoransi i particolari Valerio Mas-simo accenna qualche cosa di simile IX 3 ext 4 laquoSemiramis Assyriorum regina cum ei circa cultum

27 Questa espressione probabilmente significa che non le pas-sograve in rivista

28 Linn 10-14

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capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

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Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

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a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

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laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

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miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 2: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

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TITOLO Questioni intorno alla leggenda di Semirami-deAUTORE Teloni BrutoTRADUTTORE CURATORE NOTE

CODICE ISBN E-BOOK

DIRITTI DAUTORE no

LICENZA questo testo egrave distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet httpwwwliberliberitonlineoperelibrilicenze

TRATTO DA laquoQuestioni intorno alla Leggenda di Semi-ramideraquo in Giornale della Societagrave Asiatica Italia-na vol VI Firenze Loescher 1892 - 23 cm

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1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL 27 febbraio 2014

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2

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BRUTO TELONI

QUESTIONI

INTORNO ALLA

LEGGENDA DI SEMIRAMIDE

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Una opinione generalmente ammessa oggi egrave che le leggende di Semiramide fossero da Ctesia elaborate alla corte dei re Persiani per glorificare questi monarchi e farli apparire ab antiquo e di diritto dominatori di tutta lAsia LAsia avrebbe obbedito nei primordii della sto-ria a un solo scettro quello di Nino e della sua sposa dunque era giusto che anche i successori riunissero tante e cosigrave potenti contrade sotto il loro dominio A dimo-strare tale diritto tendeva secondo un illustre storico1 la leggenda di Ctesia in gran parte raccolta da Diodoro Fino a un certo punto lidea egrave accettabile Ma anche i ri-cordi della piugrave antica etagrave babilonese dovettero concorre-re alla formazione dei racconti di Ctesia I conquistatori assiri si spinsero nella via delle loro spedizioni militari assai oltre verso lOriente Tiglathpileser III per esem-pio penetrograve fin nel cuore della Media Sargon Asurba-nipal abbracciarono coi loro imperi una parte estesissi-ma dellAsia E non sembrerebbe irragionevole il sup-porre che la stessa tradizione caldea esagerando limpor-tanza di tali conquiste attribuisse agli assiri guerre in quasi tutta lAsia fino nelle Indie e la sottomissione delle maggiori monarchie2 Gli scrittori classici fecero

1 Lenormant-Babelon Histoire ancienne de lOrient t IV pp 117-118

2 V Lauglois in Fragm Histt Graecc ed Didot-Muumlller t V

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correre Nabuccodonosor dallestremo occidente dalle colonne dErcole alla Persia allIndia alla Battriana Siffatta egrave la sorte di tanti e tanti despoti del mondo orientale3 Semira- mide compresa alla cui glorificazio-ne perograve i Greci trovarono materia nei racconti propagati dallorgoglio nazionale caldeo4 Per stabilire a che etagrave ri-

parte 2a p 26 Lenormant-Babelon Histoire t IV p 1253 V per es Plin H N VI 16 dove si parla di Semiramide

Alessandro e Ciro4 Si badi bene che noi non sosteniamo avere i Sargonidi o i

loro antecessori avuto relazioni dirette collestremo Oriente e col-lIndia in special modo Giagrave il Delitzsch (Wo lag das Paradies pp 98-101) ha rilevato molti fatti che contrastano con questa ipo-tesi Quello che si egrave detto inoltre della menzione nelle iscrizioni cuneiformi del XIV secolo di una regione Turu-ki finora non identificata con alcun paese della geografia moderna poi la voce babilonese ma-na (mina una misura) che si vorrebbe ritrovare nellIndia nei tempi vedici la leggenda del diluvio che sarebbe stata importata nellIndia da Babilonia la relazione possibile del mito di Semiramide cambiata in pietra col mito di Siva e della sua sposa la traccia ritrovata come si afferma in Babilonia di un le-gname indigeno dellIndia costituiscono solo indizii di una cono-scenza che i Caldei poterono avere dellOriente in genere e spe-cie dellIndia Qualche storico continua a credere che la narrazio-ne di guerre di Semiramide in Battriana contenga un fondo di ve-ritagrave e lo desume dalla presenza del cammello a due gobbe sullo-belisco di Salmanasar Ma in primo luogo la fauna del IX secolo av C non era precisamente lodierna poi rimane sempre qualche dubbio sulla posizione geografica del paese di Muşri donde sareb-bero giunti a Salmanasar i detti cammelli in ultimo luogo gli ani-mali presentati come tributo al re assiro potevano esser nativi di una regione e donati da unaltra al vincitore (Intorno alle possibili

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salga il racconto delle conquiste attribuite alla compa-gna di Nino dovremmo precisare se la regina Sammu-ramat menzionata dai monumenti come donna di pa-lazzo5 (sposa o madre) di Ramman-nirari III (811-783) sia quella che originograve la leggenda di Σεmicroίραmicroις presso Erodoto e gli altri storici In altre parole prima di Sam-muramat visse unaltra o piugrave altre regine di questo nome LHommel6 tende a credere che il romanzo di Σεmicroίραmicroις non abbia per fondo storico che la Sammura-mat dei monumenti e osserva che le conquiste di Ram-man-nirari furono abbastanza considerevoli da potere essere col procedere delle etagrave amplificate leggendaria-mente e che la reggenza tenuta da Semiramide pel fi-glio Ninyas risponderebbe a una reggenza di Sammura-mat per Bamman-nirari salito al trono molto giovane7

provenienze di codesti cammelli si veda Hommel Geschichte Babyloniens und Assyriens p 603) Il Taylor (Journal of the royal Asiatic Society t XV p 264) e il Perrot (Histoire da lArt II p 777) inclinano a credere allesistenza di una strada commer-ciale fra la Babilonia e lIndia Tutto ciograve resta allo stato di ipotesi Contentiamoci di concludere perograve che molto prima delletagrave di Ctesia a Babilonia poterono attribuire a Semiramide la gloria di una marcia militare fino alle Indie a fine di accrescer fama ai successi di lei

5 Cosigrave I R 35 no 2 9 aššat igravekalli6 Geschichte Bab und Ass p 631 Cf Perrot et Chipiez Hi-

stoire de lArt II 627-6287 Si egrave osservato dal Tiele (seguito dallHommel op cit 631-

632) che lapparizione in Assiria del culto di Nebo sotto Ram-man-nirari pare derivar da parentele o relazioni di Sammuramat

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Tali ipotesi checchegrave se ne pensi non tengono abba-stanza conto di tutti gli elementi della leggenda Cegrave una grande discordia come sopra ricordavamo tra Erodoto ed altri storici nellassegnare una data precisa allantica regina8 discordia tale che qualche critico egrave stato tentato di riconoscere due Semiramidi in luogo di una9 Per re-centi che possano essere le opinioni che assegnavano a Nino e alla sua consorte unetagrave assai piugrave remota che lVIII secolo alla critica non si puograve concedere verun di-ritto di scartarle perchegrave le mancano i documenti suffi-cienti a un serio esame Conviene quindi confessare schiettamente che non sappiamo se la laquodonna di palaz-zoraquo di Ramman-nirari III abbia dato origine alle leggen-de greche negrave sappiamo quali parti del racconto Ctesia inventasse e quali modificasse Fino al secolo XII una versione di Beroso era in possesso degli Armeni e le tradizioni armene di Semiramide si diffondono su parti-colari omessi da altre forme della leggenda Vien fatto di pensare che qualche parte almeno delle narrazioni ar-mene fosse tolta a Beroso uno dei piugrave autorevoli cono-

con Babilonia Cosigrave spiegano la gran parte serbata alla Semirami-de greca nella storia babilonese Dallaltro lato come questo si ac-corderebbe colla leggenda che fa nascere Semiramide in Siria Secondo noi bisogna rinunziare a ogni tentativo di conciliare fra loro i particolari tramandatici sullorigine della Dea regina

8 V le principali testimonianze raccolte da L Georgii in Pauly Real encycl d class Altertumswissensch Stuttgart 1851 VI parte 1a p 967

9 L Georgii l c

8

scitori delle antichitagrave caldee Inoltre si noti che Mar Apas Catina che tanto minutamente ci ha narrato gli amori e le conquiste di Semiramide visitograve secondo che egrave tradizione gli archivi di Ninive per incarico del re Va-larsace Di questo ci avverte Mosegrave di Corene ripetuta-mente e il suo racconto merita considerazione10 Talchegrave per riassumere la questione se egrave vero in massima che i Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente lAssiria che da tempi abbastanza recenti non solo restano a de-terminare gli elementi che nella leggenda di Semiramide si dovrebbero alla invenzione di Ctesia ma non egrave esclu-sa la probabilitagrave che molto nei racconti meravigliosi del medico greco derivasse da tradizioni assiro-babilonesi del secolo VIII anche piugrave antiche

mdashmdashmdashmdashCome tante figure della mitologia classica Semirami-

de accoppia alla bravura nelle armi il piugrave spiccato carat-tere di sensualitagrave11 I critici hanno pensato a confrontarla

10 Un indizio del valore delle tradizioni armene mi sembra questo Mar Apas Catina narra (Fragm histt graec V parte 2a p 28) che nel palazzo costruito da Semiramide nella sua cittagrave del-lArmenia si ammirava una grotta destinata al deposito dei tesori E questo racconto egrave evidentemente connesso con tutta una leg-genda perduta ma che si rintraccia nella storiella Erodotea delle ricchezze di Nitocri (Herod I 187) e in quella simile di Plutarco (Reg Apophth sub Σεmicroιράmicroιδος) Quando sotto Arsace il grande Mar Apas Catina frugograve negli archivii di Ninive i documenti da lui studiati contenevano certo memorie di cui oggi non possiamo ap-prezzare il valore

11 La colomba passava anche presso gli antichi per uno degli

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con Afrodite hanno stabilito numerosi parallelismi fra il suo culto e quello di altre divinitagrave asiatiche12 Rinviando il lettore a tali studii che si annoverano fra i piugrave intricati nella mitologia comparata noi tocchiamo soltanto due punti delle tradizioni sugli amori di colei laquoche libito fe licito in sua leggeraquo Il primo egrave il raffronto tra Semirami-de e Ištar tentato dal Lenormant13 a cui si oppongono in parte il Dr C Adler e il Dr Alfr Jeremias14 Nella qual disputa se egrave vero che il ravvicinamento proposto manca di prove assolute non egrave men vero che trattandosi di tra-dizioni provenienti da una medesima regione esso ac-quista una certa verosimiglianza Per attenersi col Jere-mias al partito piugrave prudente basta rilevare le somi- glianze tra Semiramide e la forma speciale di Ištar de-scritta nella tavola sesta dellepopea babilonese Il fatto venne fin qui notato fuggevolmente15 In modo piugrave spe-ciale si puograve osservare questo che Semiramide egrave la pri-ma a fare proposte impudenti di amore ad Ara re di Ar-menia come Ištar la quale si rivolge a Izdubar16 dichia-

uccelli piugrave lascivi ma non sarebbe lecito dedurne che il mito di Semiramide alimentata dalle colombe che divennero poi simbolo di lei fosse originato dalla fama di dissoluta che ebbe la regina Altrettanto appare arrischiata lopinione che dalla leggenda siano state prodotte le accuse di sensualitagrave contro la consorte di Nino

12 V L Georgii op cit p 96813 La leacutegende de Seacutemiramis Paris 187314 V A Jeremias Das babylonische Nimrodepos (Leipzig

1891) p 6915 Op cit p 6916 Continuo a scrivere Izdubar per seguire luso comune degli

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randogli la sua passione per lui che luna e laltra offro-no doni al loro diletto e gli promettono una grande po-tenza che ambedue sono respinte e laffronto ricevuto le rende furiose17 I baci di ambedue riescono funesti agli amati18 gli accoppiamenti che esse cercano sono

assiriologi quantunque non mi sia ignota la lettura proposta con eccellenti ragioni dal sig Pinches (Gilgameacuteš = Γίλγαmicroος)

17 Limportanza di questi ravvicinamenti egrave cosigrave grande che non posso astenermi dal riferire i testi paralleli Fragm hist graec t V parte 2a p 26 (Mar Apas Catina) laquoSeacutemiramis mucircris-sant en sucircrete sa passion envoie des messagers au bel Ara avec de riches cadeaux accompagneacutes dinstantes priegraveres de promesses magnifiques pour lengager agrave venir la trouver agrave Ninive agrave lepouser et agrave regner sur tout lempire de Ninus ou seulement agrave satisfaire son ardente passion et agrave retourner ensuite en paix dans ses pro-pres eacutetats combleacute de preacutesentsraquo Cf il racconto piugrave breve del Pseu-do-Agatangelo ibid p 197 E nellepopea di Nimrod (Jeremias op cit p 24) si legge laquoNach der Gunst des Izdubar erhob die Augen die gewaltige Goumlttin Ištar Komm Izdubar sei mein Ge-mahl deine Liebe gieb mir zur Geschenk du sollst mein Mann sein ich will dein Weib sein ich will dich stehen lassen auf ei-nem Wagen von Edelstein und Gold dessen Raumlder von Gold des-sen Houmlrner von Saphir () sind grosse kudanu-Loumlwen () sollst du anspannen unter Wohlgeruchen der Ceder sollst du einziehen in unser Haus wenn du Einzug haumlltst [in] unserem Haus so sol-len deine Fuumlsse kuumlssen es sollen sich [beugen] vor dir Koumlnige Herren und Fuumlrsten [alles was hervorbringt ()] Berg und Land sollen sie bringen als Tributraquo (Trad di A Jeremias)

18 V nellepopea di Izdubar (op cit p 24) come questo eroe descrive la triste sorte dei favoriti di Ištar e cfr (osservazione del Dr Jeremias) Diod II 13 Lo stesso Izdubar deve in gran parte le

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spesso mostruosi19 Ištar amograve Tammuz ebbe laquila ()20 il leone il cavallo fra i suoi favoriti di Semirami-de narra Giuba citato da Plinio21 che fu presa da passio-ne ardente per un cavallo Sfortunatamente nel passo dellenciclopedista latino la lezione corretta non si puograve fino ad ora stabilire perchegrave alle parole laquoequum adama-tum a Semiramide usque ad (in) coitum Juba auctor estraquo si trovano sostituite in alcuni manoscritti laquousque ad ro-gumraquo rimanendo identico il resto della frase Ambedue le varianti meritano perograve attenzione e vogliamo dirne due parole entrando cosigrave nel secondo dei punti sopra ac-cennati Si tratta di due diverse tradizioni I racconti di Diodoro sulle dissolutezze di Semiramide giustificano abbastanza chi le attribuigrave un mostruoso connubio Quan-to poi alle parole ad rogum usque le spiega Igino22 con pochissimi ma chiarigrave accenni laquoSemiramis in Babylonia equo amisso in pyram se conjecitraquo Dato pure che Pli-nio abbia sempre ignorato questo tragico episodio e che

sue disavventure alla collera della Dea da lui respinta Ištar fra i suoi amanti ha anche un pastore un pastore ha qualche parte nella vita di Semiramide ma le circostanze dei due racconti sono trop-po diverse

19 Secondo Giustino (I 2 10) e Agathias (II 62) Semiramide propone lincesto al proprio figlio da cui viene uccisa

20 Nel testo dellepopea lespressione che traduciamo aquila egrave oscura Si tratta senza alcun dubbio dun uccello V Paul Haupt Der Keilinschriftliche Sintfluthbericht (Leipzig 1881) p 8 e Jere-mias op cit p 24

21 Hist Nat VIII 6422 Hygin Fab 243

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perciograve la seconda delle lezioni nel passo addotto sia as-solutamente da rifiutare il testo del mitografo latino prova lesistenza in Babilonia del barbaro suicidio del rogo Semiramide che si getta nella pira richiama alla memoria Sardanapalo e in tale caso non si ha da fare con uno scambio di nomi in una medesima tradizione ma di due diversi racconti due dei molti che dovettero correre fra i Greci intorno a quellorribile specie di mor-te volontaria23

23 La realtagrave di siffatte tragedie egrave confermata dagli annali di Asurbanipal (V Cuneif Inscrr of Western Asia V 4 50 e segg) dove si narra che Šamaš-šum-ukicircn si gettograve nel fuoco quando vide disperata la propria causa di ribelle al re legittimo Nella frase (lin 51) ina mi-kit libi a-ri-ri id-du-šu-ma ecc qualcheduno in-terpreta laquoidducircraquo per laquogettaronoraquo e non laquosi gettograveraquo V qui appresso Post-scriptum Le linee 53-60 chiaramente ci dicono che gli ade-renti del vinto per viltagrave non si slanciarono nel rogo Si trattava dunque di uno spontaneo sacrifizio della vita Ora si domanda se lepisodio di Šamaš-šum-ukicircn egrave quello che ha originato la leggen-da di Sardanapalo Cosigrave opina lHaupt Zeitschrift fuumlr Keilschrift-forschung II 18 p 282) contro il Lehmann (De inscriptionibus cuneatis quae pertinent ad Šamaš-šum-ukicircn Monachii 1886 p 52 num 4) Il problema esaminato per ogni verso sembra suscet-tibile di soluzioni affatto opposte Non sappiamo come il Dr Leh-mann giustifichi il suo scetticismo Egli perograve potrebbe dire presso a poco Σαοσδούχινος e Σαρδανάπαλλος sono due nomi che nes-suno sforzo di filologi riusciragrave mai a identificare la leggenda gre-ca attribuisce il suicidio nel fuoco a Sardanapalo o a Saracus re di Assiria mentre le iscrizioni parlano di un personaggio ben di-stinto e nemico di Asurbanipal che si vuole identico a Sardanapa-lo Dallaltro canto si potrebbe opporre che essendo stato Asurba-

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Lesame comparativo delle informazioni greche su Babilonia e delle iscrizioni cuneiformi assire conduce spesso a risultati negativi in alcuni casi invece come i due ultimi citati del suicidio di Semiramide e dei suoi impurissimi amori appare manifesto che i classici ebbe-ro talora fra le mani fonti ragguardevolissime per la sto-ria della civiltagrave babilonese Diodoro verbigrazia ci par-

nipal lultimo potente monarca dellAssiria il suo nome deve es-sere stato confuso dai Greci (la stessa sorte ebbero i nomi di Na-bucco e di Semiramide) con quello di altri principi LHaupt non dice che la leggenda greca sia riproduzione del racconto assiro dice laquodie Sage von der Selbstverbrennung Sardanapals scheint mir auf eine Verwechselung mit seinem Stiefbruder Saos[d]uchins zu beruhenraquo (Zeitschr l c) Del resto la questione egrave subordinata a quella della identificazione di Σαρδανάπαλλος con Asurbanipal Dove prima di tutto quantunque la voce Σαρδανάπαλλος abbia una fisonomia assiro spiccatissima (= iddina-pal) non si sa-prebbe rendere uguale ad alcuno dei nomi di re assiri conosciuti Per le somiglianze poi tra i caratteri di Asurbanipal e di Sardana-palo si inciampa dapprima in una grave difficoltagrave che cioegrave la leg-genda greca ha finito collammettere lesistenza di due Sardanapa-li (secondo Callistene ἕνα microὲν δραστήριον ϰαὶ γενναῖον ἄλλον δὲ microαλαϰόν) e la critica moderna ne scopre anche tre e quattro Ai sostenitori dellidentitagrave rimane un espediente Posson dire che sono i soli tratti del principe effeminato quelli che la leggenda greca tolse ai documenti assiri Questo presso a poco ha tentato di fare il Tiele affermando (Gesch Ass u Bab p 403) che nei suoi annali Asurbanipal apparisce meno forte ed energico dei re suoi predecessori La dimostrazione dellillustre critico e storico olan-dese piena di fine osservazioni merita di esser considerata atten-tamente quantunque non sia per la elasticitagrave dei fatti esaminati adatta a convincere tutti

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la della policromia dei mattoni sugli edifizii della Cal-dea (cfr Fr Reber Ueber altchaldaumlische Kunst Zei-tschr f Assyr I 295-296) dei giardini pensili (cf Le-normant Babelon op cit V 23) delle crudeltagrave in guerra commesse dal re Nino che per noi egrave il rappresentante di un re assiro qualunque del supplizio dellacciecamento in Assiria della magia fra i babilonesi e tutte le sue no-tizie nei monumenti trovano pieno riscontro Letimolo-gia che egli dagrave del nome di Semiramide (ὄνοmicroα Σεmicroίραmicroιν ϰατὰ τὴν tῶν Σύρων διάλεϰτον παρωνοmicroασmicroένον ἀπὸ tῶν περιστερῶν) difficilmente puograve venir contestata e sostituita da una migliore tenuto con-to ancora delloscillazione fra le pronunzie Semiramis e Samiramis e della somma licenza con cui i Greci elle-nizzarono i nomi barbari24

24 Diod II 4 Chi avesse vaghezza di vedere quali strane eti-mologie proposero fin qui i filologi di Σεmicroίραmicroις (ovvero Samira-mis = Sa-am-mu-ra-mat) consulti tra gli altri Henr Steph s Σεmicroίραmicroις Pauly Realencycl vol cit p 968 Fragmm histt graecc t V parte 2a p 26 nota 1 Ctesia Fragmm ed Didot p 17 Dalberg Fundgruben des Orients I 209 Lenormant-Babe-lon op cit t V p 128 Σεmicroίραmicroις = schēm rām laquonome eccelsoraquo () Le migliori interpretazioni sopravissute e che oggi si sosten-gono con buone ragioni sono 1) quella sopra detta di Diodoro 2) quella proposta dal prof F Delitzsch Σεmicroίραmicroις = Sa-am-mu-ra-mat = Liebhaberin von Wohlgeruumlchen (v Jeremias Das babylo-nische Nimrodepos p 70 dove egrave citata anche la etimologia del Bertin Σεmicroίραmicroις = Sumer scritto due volte la seconda delle quali invertendo lordine delle lettere) Il sig Jeremias ha addotto un passo dellepopea di Izdubar che appoggia letimologia del Deli-

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mdashmdashmdashmdashLe poche iscrizioni di re Mesopotamici che i Greci

pretendono di aver conosciuto appaiono apocrife a chi studia la piugrave elementare epigrafia assira25 Fa eccezione quella riferita da Polieno26 e compendiante la vita di Se-miramide Non che essa sia autentica nella sua forma at-tuale Mai uno scrittore greco la tradusse da originale assiro il tono perograve di tutto il testo egrave orientale e le cose dette da Polieno combinano tanto con quelle che i re as-siro-babilonesi ci narrano nei loro documenti che con-vien riconoscere liscrizione come derivata almeno da buone fonti Semiramide non fa come altrove Nino o Sardanapalo una professione di scetticismo o una predi-ca morale fa la propria apologia si glorifica seguendo lesempio di tutti i re assiri e parlando da segrave stessa ai let-

tzsch Nel poema stesso (p 24) si legge anche il passo laquoDu gewannst auch lieb einen Oberhirten der dir bestaumlndig Weih-rauch strenteraquo Lo adduciamo pure a sostegno delletimologia del Delitzsch ma con riserva perchegrave la versione laquoWeihrauchraquo del sig Jeremias non egrave del tutto assicurata

25 V ad es Strab XIV 9 e Athen XII 39 Athen VIII 14 Le due iscrizioni ricordate su questi monumenti che vennero confusi talora dagli antichi (vedi i testi che le illustrano raccolti da L Georgii in Pauly Realencycl vol cit pp 764-765) non hanno per veritagrave nulla che si accosti alla maniera dei documenti storici assi-ri Il tono esortatorio che assume Sardanapalo in una di esse (Athen VIII 14) non merita di esser paragonato con quello dei re assiro-babilonesi Rammannirari III Nabonid ecc

26 Stratag VIII 26 ediz Woelflin-Melber p 392 (Leipzig Teubner 1887)

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tori del monumento Le brevi note che seguono voglio-no principalmente porre in rilievo le affinitagrave tra il testo di Polieno e le iscrizioni storiche assire

Pol Stratag VIII 26 laquoΣεmicroίραmicroις λουοmicroένη tῶν Σιράϰων ἤϰουσε τὴν ἀπόστασιν ϰαὶ παραυτίϰα ἀνυπόδητος microηδὲ τὰς τρίχας ἀναπλεξαmicroένη ἐπὶ τὸν πόλεmicroον ἐξὴλθενraquo Tale strano modo di descrivere la fretta della regina accorrente contro i ribelli ha un ri-scontro nelliscrizione di Asarhaddon pubblicata nel vol III delle Cuneiform Inscriptions tavole 15 16 Asarhad-don allannunzio di un grave avvenimento dice ciograve che egli non fece piuttosto che ciograve che fece laquoUn giorno o due non aspettai non guardai la parte anteriore delle mie milizie27 e neppure alla retroguardia le forniture dei miei cavalli aggiogati gli istrumenti di battaglia non raccolsi le provvisioni per la mia marcia non radunai eccraquo28 Cosigrave la precipitazione egrave espressa nel passo greco specialmente in ἀνυπόδητος e microηδὲ τὰς τρίχας ecc Ai re assiro-babilonesi ogni tanto si presentava la necessitagrave di queste rapidissime corse per soffocare le rivolte dei sudditi piugrave lontani o per altre cause politiche Egrave celebre la marcia di Nabuccodonosor attraverso il deserto dAra-bia da Pelusio a Babilonia Del resto dellepisodio ac-cennato da Polieno ignoransi i particolari Valerio Mas-simo accenna qualche cosa di simile IX 3 ext 4 laquoSemiramis Assyriorum regina cum ei circa cultum

27 Questa espressione probabilmente significa che non le pas-sograve in rivista

28 Linn 10-14

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capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

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Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

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a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

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laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

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miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 3: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

1 affidabilitagrave media 2 affidabilitagrave buona 3 affidabilitagrave ottima

DIGITALIZZAZIONECatia Righi catia_righitinit

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BRUTO TELONI

QUESTIONI

INTORNO ALLA

LEGGENDA DI SEMIRAMIDE

4

Una opinione generalmente ammessa oggi egrave che le leggende di Semiramide fossero da Ctesia elaborate alla corte dei re Persiani per glorificare questi monarchi e farli apparire ab antiquo e di diritto dominatori di tutta lAsia LAsia avrebbe obbedito nei primordii della sto-ria a un solo scettro quello di Nino e della sua sposa dunque era giusto che anche i successori riunissero tante e cosigrave potenti contrade sotto il loro dominio A dimo-strare tale diritto tendeva secondo un illustre storico1 la leggenda di Ctesia in gran parte raccolta da Diodoro Fino a un certo punto lidea egrave accettabile Ma anche i ri-cordi della piugrave antica etagrave babilonese dovettero concorre-re alla formazione dei racconti di Ctesia I conquistatori assiri si spinsero nella via delle loro spedizioni militari assai oltre verso lOriente Tiglathpileser III per esem-pio penetrograve fin nel cuore della Media Sargon Asurba-nipal abbracciarono coi loro imperi una parte estesissi-ma dellAsia E non sembrerebbe irragionevole il sup-porre che la stessa tradizione caldea esagerando limpor-tanza di tali conquiste attribuisse agli assiri guerre in quasi tutta lAsia fino nelle Indie e la sottomissione delle maggiori monarchie2 Gli scrittori classici fecero

1 Lenormant-Babelon Histoire ancienne de lOrient t IV pp 117-118

2 V Lauglois in Fragm Histt Graecc ed Didot-Muumlller t V

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correre Nabuccodonosor dallestremo occidente dalle colonne dErcole alla Persia allIndia alla Battriana Siffatta egrave la sorte di tanti e tanti despoti del mondo orientale3 Semira- mide compresa alla cui glorificazio-ne perograve i Greci trovarono materia nei racconti propagati dallorgoglio nazionale caldeo4 Per stabilire a che etagrave ri-

parte 2a p 26 Lenormant-Babelon Histoire t IV p 1253 V per es Plin H N VI 16 dove si parla di Semiramide

Alessandro e Ciro4 Si badi bene che noi non sosteniamo avere i Sargonidi o i

loro antecessori avuto relazioni dirette collestremo Oriente e col-lIndia in special modo Giagrave il Delitzsch (Wo lag das Paradies pp 98-101) ha rilevato molti fatti che contrastano con questa ipo-tesi Quello che si egrave detto inoltre della menzione nelle iscrizioni cuneiformi del XIV secolo di una regione Turu-ki finora non identificata con alcun paese della geografia moderna poi la voce babilonese ma-na (mina una misura) che si vorrebbe ritrovare nellIndia nei tempi vedici la leggenda del diluvio che sarebbe stata importata nellIndia da Babilonia la relazione possibile del mito di Semiramide cambiata in pietra col mito di Siva e della sua sposa la traccia ritrovata come si afferma in Babilonia di un le-gname indigeno dellIndia costituiscono solo indizii di una cono-scenza che i Caldei poterono avere dellOriente in genere e spe-cie dellIndia Qualche storico continua a credere che la narrazio-ne di guerre di Semiramide in Battriana contenga un fondo di ve-ritagrave e lo desume dalla presenza del cammello a due gobbe sullo-belisco di Salmanasar Ma in primo luogo la fauna del IX secolo av C non era precisamente lodierna poi rimane sempre qualche dubbio sulla posizione geografica del paese di Muşri donde sareb-bero giunti a Salmanasar i detti cammelli in ultimo luogo gli ani-mali presentati come tributo al re assiro potevano esser nativi di una regione e donati da unaltra al vincitore (Intorno alle possibili

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salga il racconto delle conquiste attribuite alla compa-gna di Nino dovremmo precisare se la regina Sammu-ramat menzionata dai monumenti come donna di pa-lazzo5 (sposa o madre) di Ramman-nirari III (811-783) sia quella che originograve la leggenda di Σεmicroίραmicroις presso Erodoto e gli altri storici In altre parole prima di Sam-muramat visse unaltra o piugrave altre regine di questo nome LHommel6 tende a credere che il romanzo di Σεmicroίραmicroις non abbia per fondo storico che la Sammura-mat dei monumenti e osserva che le conquiste di Ram-man-nirari furono abbastanza considerevoli da potere essere col procedere delle etagrave amplificate leggendaria-mente e che la reggenza tenuta da Semiramide pel fi-glio Ninyas risponderebbe a una reggenza di Sammura-mat per Bamman-nirari salito al trono molto giovane7

provenienze di codesti cammelli si veda Hommel Geschichte Babyloniens und Assyriens p 603) Il Taylor (Journal of the royal Asiatic Society t XV p 264) e il Perrot (Histoire da lArt II p 777) inclinano a credere allesistenza di una strada commer-ciale fra la Babilonia e lIndia Tutto ciograve resta allo stato di ipotesi Contentiamoci di concludere perograve che molto prima delletagrave di Ctesia a Babilonia poterono attribuire a Semiramide la gloria di una marcia militare fino alle Indie a fine di accrescer fama ai successi di lei

5 Cosigrave I R 35 no 2 9 aššat igravekalli6 Geschichte Bab und Ass p 631 Cf Perrot et Chipiez Hi-

stoire de lArt II 627-6287 Si egrave osservato dal Tiele (seguito dallHommel op cit 631-

632) che lapparizione in Assiria del culto di Nebo sotto Ram-man-nirari pare derivar da parentele o relazioni di Sammuramat

7

Tali ipotesi checchegrave se ne pensi non tengono abba-stanza conto di tutti gli elementi della leggenda Cegrave una grande discordia come sopra ricordavamo tra Erodoto ed altri storici nellassegnare una data precisa allantica regina8 discordia tale che qualche critico egrave stato tentato di riconoscere due Semiramidi in luogo di una9 Per re-centi che possano essere le opinioni che assegnavano a Nino e alla sua consorte unetagrave assai piugrave remota che lVIII secolo alla critica non si puograve concedere verun di-ritto di scartarle perchegrave le mancano i documenti suffi-cienti a un serio esame Conviene quindi confessare schiettamente che non sappiamo se la laquodonna di palaz-zoraquo di Ramman-nirari III abbia dato origine alle leggen-de greche negrave sappiamo quali parti del racconto Ctesia inventasse e quali modificasse Fino al secolo XII una versione di Beroso era in possesso degli Armeni e le tradizioni armene di Semiramide si diffondono su parti-colari omessi da altre forme della leggenda Vien fatto di pensare che qualche parte almeno delle narrazioni ar-mene fosse tolta a Beroso uno dei piugrave autorevoli cono-

con Babilonia Cosigrave spiegano la gran parte serbata alla Semirami-de greca nella storia babilonese Dallaltro lato come questo si ac-corderebbe colla leggenda che fa nascere Semiramide in Siria Secondo noi bisogna rinunziare a ogni tentativo di conciliare fra loro i particolari tramandatici sullorigine della Dea regina

8 V le principali testimonianze raccolte da L Georgii in Pauly Real encycl d class Altertumswissensch Stuttgart 1851 VI parte 1a p 967

9 L Georgii l c

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scitori delle antichitagrave caldee Inoltre si noti che Mar Apas Catina che tanto minutamente ci ha narrato gli amori e le conquiste di Semiramide visitograve secondo che egrave tradizione gli archivi di Ninive per incarico del re Va-larsace Di questo ci avverte Mosegrave di Corene ripetuta-mente e il suo racconto merita considerazione10 Talchegrave per riassumere la questione se egrave vero in massima che i Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente lAssiria che da tempi abbastanza recenti non solo restano a de-terminare gli elementi che nella leggenda di Semiramide si dovrebbero alla invenzione di Ctesia ma non egrave esclu-sa la probabilitagrave che molto nei racconti meravigliosi del medico greco derivasse da tradizioni assiro-babilonesi del secolo VIII anche piugrave antiche

mdashmdashmdashmdashCome tante figure della mitologia classica Semirami-

de accoppia alla bravura nelle armi il piugrave spiccato carat-tere di sensualitagrave11 I critici hanno pensato a confrontarla

10 Un indizio del valore delle tradizioni armene mi sembra questo Mar Apas Catina narra (Fragm histt graec V parte 2a p 28) che nel palazzo costruito da Semiramide nella sua cittagrave del-lArmenia si ammirava una grotta destinata al deposito dei tesori E questo racconto egrave evidentemente connesso con tutta una leg-genda perduta ma che si rintraccia nella storiella Erodotea delle ricchezze di Nitocri (Herod I 187) e in quella simile di Plutarco (Reg Apophth sub Σεmicroιράmicroιδος) Quando sotto Arsace il grande Mar Apas Catina frugograve negli archivii di Ninive i documenti da lui studiati contenevano certo memorie di cui oggi non possiamo ap-prezzare il valore

11 La colomba passava anche presso gli antichi per uno degli

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con Afrodite hanno stabilito numerosi parallelismi fra il suo culto e quello di altre divinitagrave asiatiche12 Rinviando il lettore a tali studii che si annoverano fra i piugrave intricati nella mitologia comparata noi tocchiamo soltanto due punti delle tradizioni sugli amori di colei laquoche libito fe licito in sua leggeraquo Il primo egrave il raffronto tra Semirami-de e Ištar tentato dal Lenormant13 a cui si oppongono in parte il Dr C Adler e il Dr Alfr Jeremias14 Nella qual disputa se egrave vero che il ravvicinamento proposto manca di prove assolute non egrave men vero che trattandosi di tra-dizioni provenienti da una medesima regione esso ac-quista una certa verosimiglianza Per attenersi col Jere-mias al partito piugrave prudente basta rilevare le somi- glianze tra Semiramide e la forma speciale di Ištar de-scritta nella tavola sesta dellepopea babilonese Il fatto venne fin qui notato fuggevolmente15 In modo piugrave spe-ciale si puograve osservare questo che Semiramide egrave la pri-ma a fare proposte impudenti di amore ad Ara re di Ar-menia come Ištar la quale si rivolge a Izdubar16 dichia-

uccelli piugrave lascivi ma non sarebbe lecito dedurne che il mito di Semiramide alimentata dalle colombe che divennero poi simbolo di lei fosse originato dalla fama di dissoluta che ebbe la regina Altrettanto appare arrischiata lopinione che dalla leggenda siano state prodotte le accuse di sensualitagrave contro la consorte di Nino

12 V L Georgii op cit p 96813 La leacutegende de Seacutemiramis Paris 187314 V A Jeremias Das babylonische Nimrodepos (Leipzig

1891) p 6915 Op cit p 6916 Continuo a scrivere Izdubar per seguire luso comune degli

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randogli la sua passione per lui che luna e laltra offro-no doni al loro diletto e gli promettono una grande po-tenza che ambedue sono respinte e laffronto ricevuto le rende furiose17 I baci di ambedue riescono funesti agli amati18 gli accoppiamenti che esse cercano sono

assiriologi quantunque non mi sia ignota la lettura proposta con eccellenti ragioni dal sig Pinches (Gilgameacuteš = Γίλγαmicroος)

17 Limportanza di questi ravvicinamenti egrave cosigrave grande che non posso astenermi dal riferire i testi paralleli Fragm hist graec t V parte 2a p 26 (Mar Apas Catina) laquoSeacutemiramis mucircris-sant en sucircrete sa passion envoie des messagers au bel Ara avec de riches cadeaux accompagneacutes dinstantes priegraveres de promesses magnifiques pour lengager agrave venir la trouver agrave Ninive agrave lepouser et agrave regner sur tout lempire de Ninus ou seulement agrave satisfaire son ardente passion et agrave retourner ensuite en paix dans ses pro-pres eacutetats combleacute de preacutesentsraquo Cf il racconto piugrave breve del Pseu-do-Agatangelo ibid p 197 E nellepopea di Nimrod (Jeremias op cit p 24) si legge laquoNach der Gunst des Izdubar erhob die Augen die gewaltige Goumlttin Ištar Komm Izdubar sei mein Ge-mahl deine Liebe gieb mir zur Geschenk du sollst mein Mann sein ich will dein Weib sein ich will dich stehen lassen auf ei-nem Wagen von Edelstein und Gold dessen Raumlder von Gold des-sen Houmlrner von Saphir () sind grosse kudanu-Loumlwen () sollst du anspannen unter Wohlgeruchen der Ceder sollst du einziehen in unser Haus wenn du Einzug haumlltst [in] unserem Haus so sol-len deine Fuumlsse kuumlssen es sollen sich [beugen] vor dir Koumlnige Herren und Fuumlrsten [alles was hervorbringt ()] Berg und Land sollen sie bringen als Tributraquo (Trad di A Jeremias)

18 V nellepopea di Izdubar (op cit p 24) come questo eroe descrive la triste sorte dei favoriti di Ištar e cfr (osservazione del Dr Jeremias) Diod II 13 Lo stesso Izdubar deve in gran parte le

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spesso mostruosi19 Ištar amograve Tammuz ebbe laquila ()20 il leone il cavallo fra i suoi favoriti di Semirami-de narra Giuba citato da Plinio21 che fu presa da passio-ne ardente per un cavallo Sfortunatamente nel passo dellenciclopedista latino la lezione corretta non si puograve fino ad ora stabilire perchegrave alle parole laquoequum adama-tum a Semiramide usque ad (in) coitum Juba auctor estraquo si trovano sostituite in alcuni manoscritti laquousque ad ro-gumraquo rimanendo identico il resto della frase Ambedue le varianti meritano perograve attenzione e vogliamo dirne due parole entrando cosigrave nel secondo dei punti sopra ac-cennati Si tratta di due diverse tradizioni I racconti di Diodoro sulle dissolutezze di Semiramide giustificano abbastanza chi le attribuigrave un mostruoso connubio Quan-to poi alle parole ad rogum usque le spiega Igino22 con pochissimi ma chiarigrave accenni laquoSemiramis in Babylonia equo amisso in pyram se conjecitraquo Dato pure che Pli-nio abbia sempre ignorato questo tragico episodio e che

sue disavventure alla collera della Dea da lui respinta Ištar fra i suoi amanti ha anche un pastore un pastore ha qualche parte nella vita di Semiramide ma le circostanze dei due racconti sono trop-po diverse

19 Secondo Giustino (I 2 10) e Agathias (II 62) Semiramide propone lincesto al proprio figlio da cui viene uccisa

20 Nel testo dellepopea lespressione che traduciamo aquila egrave oscura Si tratta senza alcun dubbio dun uccello V Paul Haupt Der Keilinschriftliche Sintfluthbericht (Leipzig 1881) p 8 e Jere-mias op cit p 24

21 Hist Nat VIII 6422 Hygin Fab 243

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perciograve la seconda delle lezioni nel passo addotto sia as-solutamente da rifiutare il testo del mitografo latino prova lesistenza in Babilonia del barbaro suicidio del rogo Semiramide che si getta nella pira richiama alla memoria Sardanapalo e in tale caso non si ha da fare con uno scambio di nomi in una medesima tradizione ma di due diversi racconti due dei molti che dovettero correre fra i Greci intorno a quellorribile specie di mor-te volontaria23

23 La realtagrave di siffatte tragedie egrave confermata dagli annali di Asurbanipal (V Cuneif Inscrr of Western Asia V 4 50 e segg) dove si narra che Šamaš-šum-ukicircn si gettograve nel fuoco quando vide disperata la propria causa di ribelle al re legittimo Nella frase (lin 51) ina mi-kit libi a-ri-ri id-du-šu-ma ecc qualcheduno in-terpreta laquoidducircraquo per laquogettaronoraquo e non laquosi gettograveraquo V qui appresso Post-scriptum Le linee 53-60 chiaramente ci dicono che gli ade-renti del vinto per viltagrave non si slanciarono nel rogo Si trattava dunque di uno spontaneo sacrifizio della vita Ora si domanda se lepisodio di Šamaš-šum-ukicircn egrave quello che ha originato la leggen-da di Sardanapalo Cosigrave opina lHaupt Zeitschrift fuumlr Keilschrift-forschung II 18 p 282) contro il Lehmann (De inscriptionibus cuneatis quae pertinent ad Šamaš-šum-ukicircn Monachii 1886 p 52 num 4) Il problema esaminato per ogni verso sembra suscet-tibile di soluzioni affatto opposte Non sappiamo come il Dr Leh-mann giustifichi il suo scetticismo Egli perograve potrebbe dire presso a poco Σαοσδούχινος e Σαρδανάπαλλος sono due nomi che nes-suno sforzo di filologi riusciragrave mai a identificare la leggenda gre-ca attribuisce il suicidio nel fuoco a Sardanapalo o a Saracus re di Assiria mentre le iscrizioni parlano di un personaggio ben di-stinto e nemico di Asurbanipal che si vuole identico a Sardanapa-lo Dallaltro canto si potrebbe opporre che essendo stato Asurba-

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Lesame comparativo delle informazioni greche su Babilonia e delle iscrizioni cuneiformi assire conduce spesso a risultati negativi in alcuni casi invece come i due ultimi citati del suicidio di Semiramide e dei suoi impurissimi amori appare manifesto che i classici ebbe-ro talora fra le mani fonti ragguardevolissime per la sto-ria della civiltagrave babilonese Diodoro verbigrazia ci par-

nipal lultimo potente monarca dellAssiria il suo nome deve es-sere stato confuso dai Greci (la stessa sorte ebbero i nomi di Na-bucco e di Semiramide) con quello di altri principi LHaupt non dice che la leggenda greca sia riproduzione del racconto assiro dice laquodie Sage von der Selbstverbrennung Sardanapals scheint mir auf eine Verwechselung mit seinem Stiefbruder Saos[d]uchins zu beruhenraquo (Zeitschr l c) Del resto la questione egrave subordinata a quella della identificazione di Σαρδανάπαλλος con Asurbanipal Dove prima di tutto quantunque la voce Σαρδανάπαλλος abbia una fisonomia assiro spiccatissima (= iddina-pal) non si sa-prebbe rendere uguale ad alcuno dei nomi di re assiri conosciuti Per le somiglianze poi tra i caratteri di Asurbanipal e di Sardana-palo si inciampa dapprima in una grave difficoltagrave che cioegrave la leg-genda greca ha finito collammettere lesistenza di due Sardanapa-li (secondo Callistene ἕνα microὲν δραστήριον ϰαὶ γενναῖον ἄλλον δὲ microαλαϰόν) e la critica moderna ne scopre anche tre e quattro Ai sostenitori dellidentitagrave rimane un espediente Posson dire che sono i soli tratti del principe effeminato quelli che la leggenda greca tolse ai documenti assiri Questo presso a poco ha tentato di fare il Tiele affermando (Gesch Ass u Bab p 403) che nei suoi annali Asurbanipal apparisce meno forte ed energico dei re suoi predecessori La dimostrazione dellillustre critico e storico olan-dese piena di fine osservazioni merita di esser considerata atten-tamente quantunque non sia per la elasticitagrave dei fatti esaminati adatta a convincere tutti

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la della policromia dei mattoni sugli edifizii della Cal-dea (cfr Fr Reber Ueber altchaldaumlische Kunst Zei-tschr f Assyr I 295-296) dei giardini pensili (cf Le-normant Babelon op cit V 23) delle crudeltagrave in guerra commesse dal re Nino che per noi egrave il rappresentante di un re assiro qualunque del supplizio dellacciecamento in Assiria della magia fra i babilonesi e tutte le sue no-tizie nei monumenti trovano pieno riscontro Letimolo-gia che egli dagrave del nome di Semiramide (ὄνοmicroα Σεmicroίραmicroιν ϰατὰ τὴν tῶν Σύρων διάλεϰτον παρωνοmicroασmicroένον ἀπὸ tῶν περιστερῶν) difficilmente puograve venir contestata e sostituita da una migliore tenuto con-to ancora delloscillazione fra le pronunzie Semiramis e Samiramis e della somma licenza con cui i Greci elle-nizzarono i nomi barbari24

24 Diod II 4 Chi avesse vaghezza di vedere quali strane eti-mologie proposero fin qui i filologi di Σεmicroίραmicroις (ovvero Samira-mis = Sa-am-mu-ra-mat) consulti tra gli altri Henr Steph s Σεmicroίραmicroις Pauly Realencycl vol cit p 968 Fragmm histt graecc t V parte 2a p 26 nota 1 Ctesia Fragmm ed Didot p 17 Dalberg Fundgruben des Orients I 209 Lenormant-Babe-lon op cit t V p 128 Σεmicroίραmicroις = schēm rām laquonome eccelsoraquo () Le migliori interpretazioni sopravissute e che oggi si sosten-gono con buone ragioni sono 1) quella sopra detta di Diodoro 2) quella proposta dal prof F Delitzsch Σεmicroίραmicroις = Sa-am-mu-ra-mat = Liebhaberin von Wohlgeruumlchen (v Jeremias Das babylo-nische Nimrodepos p 70 dove egrave citata anche la etimologia del Bertin Σεmicroίραmicroις = Sumer scritto due volte la seconda delle quali invertendo lordine delle lettere) Il sig Jeremias ha addotto un passo dellepopea di Izdubar che appoggia letimologia del Deli-

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mdashmdashmdashmdashLe poche iscrizioni di re Mesopotamici che i Greci

pretendono di aver conosciuto appaiono apocrife a chi studia la piugrave elementare epigrafia assira25 Fa eccezione quella riferita da Polieno26 e compendiante la vita di Se-miramide Non che essa sia autentica nella sua forma at-tuale Mai uno scrittore greco la tradusse da originale assiro il tono perograve di tutto il testo egrave orientale e le cose dette da Polieno combinano tanto con quelle che i re as-siro-babilonesi ci narrano nei loro documenti che con-vien riconoscere liscrizione come derivata almeno da buone fonti Semiramide non fa come altrove Nino o Sardanapalo una professione di scetticismo o una predi-ca morale fa la propria apologia si glorifica seguendo lesempio di tutti i re assiri e parlando da segrave stessa ai let-

tzsch Nel poema stesso (p 24) si legge anche il passo laquoDu gewannst auch lieb einen Oberhirten der dir bestaumlndig Weih-rauch strenteraquo Lo adduciamo pure a sostegno delletimologia del Delitzsch ma con riserva perchegrave la versione laquoWeihrauchraquo del sig Jeremias non egrave del tutto assicurata

25 V ad es Strab XIV 9 e Athen XII 39 Athen VIII 14 Le due iscrizioni ricordate su questi monumenti che vennero confusi talora dagli antichi (vedi i testi che le illustrano raccolti da L Georgii in Pauly Realencycl vol cit pp 764-765) non hanno per veritagrave nulla che si accosti alla maniera dei documenti storici assi-ri Il tono esortatorio che assume Sardanapalo in una di esse (Athen VIII 14) non merita di esser paragonato con quello dei re assiro-babilonesi Rammannirari III Nabonid ecc

26 Stratag VIII 26 ediz Woelflin-Melber p 392 (Leipzig Teubner 1887)

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tori del monumento Le brevi note che seguono voglio-no principalmente porre in rilievo le affinitagrave tra il testo di Polieno e le iscrizioni storiche assire

Pol Stratag VIII 26 laquoΣεmicroίραmicroις λουοmicroένη tῶν Σιράϰων ἤϰουσε τὴν ἀπόστασιν ϰαὶ παραυτίϰα ἀνυπόδητος microηδὲ τὰς τρίχας ἀναπλεξαmicroένη ἐπὶ τὸν πόλεmicroον ἐξὴλθενraquo Tale strano modo di descrivere la fretta della regina accorrente contro i ribelli ha un ri-scontro nelliscrizione di Asarhaddon pubblicata nel vol III delle Cuneiform Inscriptions tavole 15 16 Asarhad-don allannunzio di un grave avvenimento dice ciograve che egli non fece piuttosto che ciograve che fece laquoUn giorno o due non aspettai non guardai la parte anteriore delle mie milizie27 e neppure alla retroguardia le forniture dei miei cavalli aggiogati gli istrumenti di battaglia non raccolsi le provvisioni per la mia marcia non radunai eccraquo28 Cosigrave la precipitazione egrave espressa nel passo greco specialmente in ἀνυπόδητος e microηδὲ τὰς τρίχας ecc Ai re assiro-babilonesi ogni tanto si presentava la necessitagrave di queste rapidissime corse per soffocare le rivolte dei sudditi piugrave lontani o per altre cause politiche Egrave celebre la marcia di Nabuccodonosor attraverso il deserto dAra-bia da Pelusio a Babilonia Del resto dellepisodio ac-cennato da Polieno ignoransi i particolari Valerio Mas-simo accenna qualche cosa di simile IX 3 ext 4 laquoSemiramis Assyriorum regina cum ei circa cultum

27 Questa espressione probabilmente significa che non le pas-sograve in rivista

28 Linn 10-14

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capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

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Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

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a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

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laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

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miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 4: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

BRUTO TELONI

QUESTIONI

INTORNO ALLA

LEGGENDA DI SEMIRAMIDE

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Una opinione generalmente ammessa oggi egrave che le leggende di Semiramide fossero da Ctesia elaborate alla corte dei re Persiani per glorificare questi monarchi e farli apparire ab antiquo e di diritto dominatori di tutta lAsia LAsia avrebbe obbedito nei primordii della sto-ria a un solo scettro quello di Nino e della sua sposa dunque era giusto che anche i successori riunissero tante e cosigrave potenti contrade sotto il loro dominio A dimo-strare tale diritto tendeva secondo un illustre storico1 la leggenda di Ctesia in gran parte raccolta da Diodoro Fino a un certo punto lidea egrave accettabile Ma anche i ri-cordi della piugrave antica etagrave babilonese dovettero concorre-re alla formazione dei racconti di Ctesia I conquistatori assiri si spinsero nella via delle loro spedizioni militari assai oltre verso lOriente Tiglathpileser III per esem-pio penetrograve fin nel cuore della Media Sargon Asurba-nipal abbracciarono coi loro imperi una parte estesissi-ma dellAsia E non sembrerebbe irragionevole il sup-porre che la stessa tradizione caldea esagerando limpor-tanza di tali conquiste attribuisse agli assiri guerre in quasi tutta lAsia fino nelle Indie e la sottomissione delle maggiori monarchie2 Gli scrittori classici fecero

1 Lenormant-Babelon Histoire ancienne de lOrient t IV pp 117-118

2 V Lauglois in Fragm Histt Graecc ed Didot-Muumlller t V

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correre Nabuccodonosor dallestremo occidente dalle colonne dErcole alla Persia allIndia alla Battriana Siffatta egrave la sorte di tanti e tanti despoti del mondo orientale3 Semira- mide compresa alla cui glorificazio-ne perograve i Greci trovarono materia nei racconti propagati dallorgoglio nazionale caldeo4 Per stabilire a che etagrave ri-

parte 2a p 26 Lenormant-Babelon Histoire t IV p 1253 V per es Plin H N VI 16 dove si parla di Semiramide

Alessandro e Ciro4 Si badi bene che noi non sosteniamo avere i Sargonidi o i

loro antecessori avuto relazioni dirette collestremo Oriente e col-lIndia in special modo Giagrave il Delitzsch (Wo lag das Paradies pp 98-101) ha rilevato molti fatti che contrastano con questa ipo-tesi Quello che si egrave detto inoltre della menzione nelle iscrizioni cuneiformi del XIV secolo di una regione Turu-ki finora non identificata con alcun paese della geografia moderna poi la voce babilonese ma-na (mina una misura) che si vorrebbe ritrovare nellIndia nei tempi vedici la leggenda del diluvio che sarebbe stata importata nellIndia da Babilonia la relazione possibile del mito di Semiramide cambiata in pietra col mito di Siva e della sua sposa la traccia ritrovata come si afferma in Babilonia di un le-gname indigeno dellIndia costituiscono solo indizii di una cono-scenza che i Caldei poterono avere dellOriente in genere e spe-cie dellIndia Qualche storico continua a credere che la narrazio-ne di guerre di Semiramide in Battriana contenga un fondo di ve-ritagrave e lo desume dalla presenza del cammello a due gobbe sullo-belisco di Salmanasar Ma in primo luogo la fauna del IX secolo av C non era precisamente lodierna poi rimane sempre qualche dubbio sulla posizione geografica del paese di Muşri donde sareb-bero giunti a Salmanasar i detti cammelli in ultimo luogo gli ani-mali presentati come tributo al re assiro potevano esser nativi di una regione e donati da unaltra al vincitore (Intorno alle possibili

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salga il racconto delle conquiste attribuite alla compa-gna di Nino dovremmo precisare se la regina Sammu-ramat menzionata dai monumenti come donna di pa-lazzo5 (sposa o madre) di Ramman-nirari III (811-783) sia quella che originograve la leggenda di Σεmicroίραmicroις presso Erodoto e gli altri storici In altre parole prima di Sam-muramat visse unaltra o piugrave altre regine di questo nome LHommel6 tende a credere che il romanzo di Σεmicroίραmicroις non abbia per fondo storico che la Sammura-mat dei monumenti e osserva che le conquiste di Ram-man-nirari furono abbastanza considerevoli da potere essere col procedere delle etagrave amplificate leggendaria-mente e che la reggenza tenuta da Semiramide pel fi-glio Ninyas risponderebbe a una reggenza di Sammura-mat per Bamman-nirari salito al trono molto giovane7

provenienze di codesti cammelli si veda Hommel Geschichte Babyloniens und Assyriens p 603) Il Taylor (Journal of the royal Asiatic Society t XV p 264) e il Perrot (Histoire da lArt II p 777) inclinano a credere allesistenza di una strada commer-ciale fra la Babilonia e lIndia Tutto ciograve resta allo stato di ipotesi Contentiamoci di concludere perograve che molto prima delletagrave di Ctesia a Babilonia poterono attribuire a Semiramide la gloria di una marcia militare fino alle Indie a fine di accrescer fama ai successi di lei

5 Cosigrave I R 35 no 2 9 aššat igravekalli6 Geschichte Bab und Ass p 631 Cf Perrot et Chipiez Hi-

stoire de lArt II 627-6287 Si egrave osservato dal Tiele (seguito dallHommel op cit 631-

632) che lapparizione in Assiria del culto di Nebo sotto Ram-man-nirari pare derivar da parentele o relazioni di Sammuramat

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Tali ipotesi checchegrave se ne pensi non tengono abba-stanza conto di tutti gli elementi della leggenda Cegrave una grande discordia come sopra ricordavamo tra Erodoto ed altri storici nellassegnare una data precisa allantica regina8 discordia tale che qualche critico egrave stato tentato di riconoscere due Semiramidi in luogo di una9 Per re-centi che possano essere le opinioni che assegnavano a Nino e alla sua consorte unetagrave assai piugrave remota che lVIII secolo alla critica non si puograve concedere verun di-ritto di scartarle perchegrave le mancano i documenti suffi-cienti a un serio esame Conviene quindi confessare schiettamente che non sappiamo se la laquodonna di palaz-zoraquo di Ramman-nirari III abbia dato origine alle leggen-de greche negrave sappiamo quali parti del racconto Ctesia inventasse e quali modificasse Fino al secolo XII una versione di Beroso era in possesso degli Armeni e le tradizioni armene di Semiramide si diffondono su parti-colari omessi da altre forme della leggenda Vien fatto di pensare che qualche parte almeno delle narrazioni ar-mene fosse tolta a Beroso uno dei piugrave autorevoli cono-

con Babilonia Cosigrave spiegano la gran parte serbata alla Semirami-de greca nella storia babilonese Dallaltro lato come questo si ac-corderebbe colla leggenda che fa nascere Semiramide in Siria Secondo noi bisogna rinunziare a ogni tentativo di conciliare fra loro i particolari tramandatici sullorigine della Dea regina

8 V le principali testimonianze raccolte da L Georgii in Pauly Real encycl d class Altertumswissensch Stuttgart 1851 VI parte 1a p 967

9 L Georgii l c

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scitori delle antichitagrave caldee Inoltre si noti che Mar Apas Catina che tanto minutamente ci ha narrato gli amori e le conquiste di Semiramide visitograve secondo che egrave tradizione gli archivi di Ninive per incarico del re Va-larsace Di questo ci avverte Mosegrave di Corene ripetuta-mente e il suo racconto merita considerazione10 Talchegrave per riassumere la questione se egrave vero in massima che i Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente lAssiria che da tempi abbastanza recenti non solo restano a de-terminare gli elementi che nella leggenda di Semiramide si dovrebbero alla invenzione di Ctesia ma non egrave esclu-sa la probabilitagrave che molto nei racconti meravigliosi del medico greco derivasse da tradizioni assiro-babilonesi del secolo VIII anche piugrave antiche

mdashmdashmdashmdashCome tante figure della mitologia classica Semirami-

de accoppia alla bravura nelle armi il piugrave spiccato carat-tere di sensualitagrave11 I critici hanno pensato a confrontarla

10 Un indizio del valore delle tradizioni armene mi sembra questo Mar Apas Catina narra (Fragm histt graec V parte 2a p 28) che nel palazzo costruito da Semiramide nella sua cittagrave del-lArmenia si ammirava una grotta destinata al deposito dei tesori E questo racconto egrave evidentemente connesso con tutta una leg-genda perduta ma che si rintraccia nella storiella Erodotea delle ricchezze di Nitocri (Herod I 187) e in quella simile di Plutarco (Reg Apophth sub Σεmicroιράmicroιδος) Quando sotto Arsace il grande Mar Apas Catina frugograve negli archivii di Ninive i documenti da lui studiati contenevano certo memorie di cui oggi non possiamo ap-prezzare il valore

11 La colomba passava anche presso gli antichi per uno degli

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con Afrodite hanno stabilito numerosi parallelismi fra il suo culto e quello di altre divinitagrave asiatiche12 Rinviando il lettore a tali studii che si annoverano fra i piugrave intricati nella mitologia comparata noi tocchiamo soltanto due punti delle tradizioni sugli amori di colei laquoche libito fe licito in sua leggeraquo Il primo egrave il raffronto tra Semirami-de e Ištar tentato dal Lenormant13 a cui si oppongono in parte il Dr C Adler e il Dr Alfr Jeremias14 Nella qual disputa se egrave vero che il ravvicinamento proposto manca di prove assolute non egrave men vero che trattandosi di tra-dizioni provenienti da una medesima regione esso ac-quista una certa verosimiglianza Per attenersi col Jere-mias al partito piugrave prudente basta rilevare le somi- glianze tra Semiramide e la forma speciale di Ištar de-scritta nella tavola sesta dellepopea babilonese Il fatto venne fin qui notato fuggevolmente15 In modo piugrave spe-ciale si puograve osservare questo che Semiramide egrave la pri-ma a fare proposte impudenti di amore ad Ara re di Ar-menia come Ištar la quale si rivolge a Izdubar16 dichia-

uccelli piugrave lascivi ma non sarebbe lecito dedurne che il mito di Semiramide alimentata dalle colombe che divennero poi simbolo di lei fosse originato dalla fama di dissoluta che ebbe la regina Altrettanto appare arrischiata lopinione che dalla leggenda siano state prodotte le accuse di sensualitagrave contro la consorte di Nino

12 V L Georgii op cit p 96813 La leacutegende de Seacutemiramis Paris 187314 V A Jeremias Das babylonische Nimrodepos (Leipzig

1891) p 6915 Op cit p 6916 Continuo a scrivere Izdubar per seguire luso comune degli

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randogli la sua passione per lui che luna e laltra offro-no doni al loro diletto e gli promettono una grande po-tenza che ambedue sono respinte e laffronto ricevuto le rende furiose17 I baci di ambedue riescono funesti agli amati18 gli accoppiamenti che esse cercano sono

assiriologi quantunque non mi sia ignota la lettura proposta con eccellenti ragioni dal sig Pinches (Gilgameacuteš = Γίλγαmicroος)

17 Limportanza di questi ravvicinamenti egrave cosigrave grande che non posso astenermi dal riferire i testi paralleli Fragm hist graec t V parte 2a p 26 (Mar Apas Catina) laquoSeacutemiramis mucircris-sant en sucircrete sa passion envoie des messagers au bel Ara avec de riches cadeaux accompagneacutes dinstantes priegraveres de promesses magnifiques pour lengager agrave venir la trouver agrave Ninive agrave lepouser et agrave regner sur tout lempire de Ninus ou seulement agrave satisfaire son ardente passion et agrave retourner ensuite en paix dans ses pro-pres eacutetats combleacute de preacutesentsraquo Cf il racconto piugrave breve del Pseu-do-Agatangelo ibid p 197 E nellepopea di Nimrod (Jeremias op cit p 24) si legge laquoNach der Gunst des Izdubar erhob die Augen die gewaltige Goumlttin Ištar Komm Izdubar sei mein Ge-mahl deine Liebe gieb mir zur Geschenk du sollst mein Mann sein ich will dein Weib sein ich will dich stehen lassen auf ei-nem Wagen von Edelstein und Gold dessen Raumlder von Gold des-sen Houmlrner von Saphir () sind grosse kudanu-Loumlwen () sollst du anspannen unter Wohlgeruchen der Ceder sollst du einziehen in unser Haus wenn du Einzug haumlltst [in] unserem Haus so sol-len deine Fuumlsse kuumlssen es sollen sich [beugen] vor dir Koumlnige Herren und Fuumlrsten [alles was hervorbringt ()] Berg und Land sollen sie bringen als Tributraquo (Trad di A Jeremias)

18 V nellepopea di Izdubar (op cit p 24) come questo eroe descrive la triste sorte dei favoriti di Ištar e cfr (osservazione del Dr Jeremias) Diod II 13 Lo stesso Izdubar deve in gran parte le

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spesso mostruosi19 Ištar amograve Tammuz ebbe laquila ()20 il leone il cavallo fra i suoi favoriti di Semirami-de narra Giuba citato da Plinio21 che fu presa da passio-ne ardente per un cavallo Sfortunatamente nel passo dellenciclopedista latino la lezione corretta non si puograve fino ad ora stabilire perchegrave alle parole laquoequum adama-tum a Semiramide usque ad (in) coitum Juba auctor estraquo si trovano sostituite in alcuni manoscritti laquousque ad ro-gumraquo rimanendo identico il resto della frase Ambedue le varianti meritano perograve attenzione e vogliamo dirne due parole entrando cosigrave nel secondo dei punti sopra ac-cennati Si tratta di due diverse tradizioni I racconti di Diodoro sulle dissolutezze di Semiramide giustificano abbastanza chi le attribuigrave un mostruoso connubio Quan-to poi alle parole ad rogum usque le spiega Igino22 con pochissimi ma chiarigrave accenni laquoSemiramis in Babylonia equo amisso in pyram se conjecitraquo Dato pure che Pli-nio abbia sempre ignorato questo tragico episodio e che

sue disavventure alla collera della Dea da lui respinta Ištar fra i suoi amanti ha anche un pastore un pastore ha qualche parte nella vita di Semiramide ma le circostanze dei due racconti sono trop-po diverse

19 Secondo Giustino (I 2 10) e Agathias (II 62) Semiramide propone lincesto al proprio figlio da cui viene uccisa

20 Nel testo dellepopea lespressione che traduciamo aquila egrave oscura Si tratta senza alcun dubbio dun uccello V Paul Haupt Der Keilinschriftliche Sintfluthbericht (Leipzig 1881) p 8 e Jere-mias op cit p 24

21 Hist Nat VIII 6422 Hygin Fab 243

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perciograve la seconda delle lezioni nel passo addotto sia as-solutamente da rifiutare il testo del mitografo latino prova lesistenza in Babilonia del barbaro suicidio del rogo Semiramide che si getta nella pira richiama alla memoria Sardanapalo e in tale caso non si ha da fare con uno scambio di nomi in una medesima tradizione ma di due diversi racconti due dei molti che dovettero correre fra i Greci intorno a quellorribile specie di mor-te volontaria23

23 La realtagrave di siffatte tragedie egrave confermata dagli annali di Asurbanipal (V Cuneif Inscrr of Western Asia V 4 50 e segg) dove si narra che Šamaš-šum-ukicircn si gettograve nel fuoco quando vide disperata la propria causa di ribelle al re legittimo Nella frase (lin 51) ina mi-kit libi a-ri-ri id-du-šu-ma ecc qualcheduno in-terpreta laquoidducircraquo per laquogettaronoraquo e non laquosi gettograveraquo V qui appresso Post-scriptum Le linee 53-60 chiaramente ci dicono che gli ade-renti del vinto per viltagrave non si slanciarono nel rogo Si trattava dunque di uno spontaneo sacrifizio della vita Ora si domanda se lepisodio di Šamaš-šum-ukicircn egrave quello che ha originato la leggen-da di Sardanapalo Cosigrave opina lHaupt Zeitschrift fuumlr Keilschrift-forschung II 18 p 282) contro il Lehmann (De inscriptionibus cuneatis quae pertinent ad Šamaš-šum-ukicircn Monachii 1886 p 52 num 4) Il problema esaminato per ogni verso sembra suscet-tibile di soluzioni affatto opposte Non sappiamo come il Dr Leh-mann giustifichi il suo scetticismo Egli perograve potrebbe dire presso a poco Σαοσδούχινος e Σαρδανάπαλλος sono due nomi che nes-suno sforzo di filologi riusciragrave mai a identificare la leggenda gre-ca attribuisce il suicidio nel fuoco a Sardanapalo o a Saracus re di Assiria mentre le iscrizioni parlano di un personaggio ben di-stinto e nemico di Asurbanipal che si vuole identico a Sardanapa-lo Dallaltro canto si potrebbe opporre che essendo stato Asurba-

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Lesame comparativo delle informazioni greche su Babilonia e delle iscrizioni cuneiformi assire conduce spesso a risultati negativi in alcuni casi invece come i due ultimi citati del suicidio di Semiramide e dei suoi impurissimi amori appare manifesto che i classici ebbe-ro talora fra le mani fonti ragguardevolissime per la sto-ria della civiltagrave babilonese Diodoro verbigrazia ci par-

nipal lultimo potente monarca dellAssiria il suo nome deve es-sere stato confuso dai Greci (la stessa sorte ebbero i nomi di Na-bucco e di Semiramide) con quello di altri principi LHaupt non dice che la leggenda greca sia riproduzione del racconto assiro dice laquodie Sage von der Selbstverbrennung Sardanapals scheint mir auf eine Verwechselung mit seinem Stiefbruder Saos[d]uchins zu beruhenraquo (Zeitschr l c) Del resto la questione egrave subordinata a quella della identificazione di Σαρδανάπαλλος con Asurbanipal Dove prima di tutto quantunque la voce Σαρδανάπαλλος abbia una fisonomia assiro spiccatissima (= iddina-pal) non si sa-prebbe rendere uguale ad alcuno dei nomi di re assiri conosciuti Per le somiglianze poi tra i caratteri di Asurbanipal e di Sardana-palo si inciampa dapprima in una grave difficoltagrave che cioegrave la leg-genda greca ha finito collammettere lesistenza di due Sardanapa-li (secondo Callistene ἕνα microὲν δραστήριον ϰαὶ γενναῖον ἄλλον δὲ microαλαϰόν) e la critica moderna ne scopre anche tre e quattro Ai sostenitori dellidentitagrave rimane un espediente Posson dire che sono i soli tratti del principe effeminato quelli che la leggenda greca tolse ai documenti assiri Questo presso a poco ha tentato di fare il Tiele affermando (Gesch Ass u Bab p 403) che nei suoi annali Asurbanipal apparisce meno forte ed energico dei re suoi predecessori La dimostrazione dellillustre critico e storico olan-dese piena di fine osservazioni merita di esser considerata atten-tamente quantunque non sia per la elasticitagrave dei fatti esaminati adatta a convincere tutti

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la della policromia dei mattoni sugli edifizii della Cal-dea (cfr Fr Reber Ueber altchaldaumlische Kunst Zei-tschr f Assyr I 295-296) dei giardini pensili (cf Le-normant Babelon op cit V 23) delle crudeltagrave in guerra commesse dal re Nino che per noi egrave il rappresentante di un re assiro qualunque del supplizio dellacciecamento in Assiria della magia fra i babilonesi e tutte le sue no-tizie nei monumenti trovano pieno riscontro Letimolo-gia che egli dagrave del nome di Semiramide (ὄνοmicroα Σεmicroίραmicroιν ϰατὰ τὴν tῶν Σύρων διάλεϰτον παρωνοmicroασmicroένον ἀπὸ tῶν περιστερῶν) difficilmente puograve venir contestata e sostituita da una migliore tenuto con-to ancora delloscillazione fra le pronunzie Semiramis e Samiramis e della somma licenza con cui i Greci elle-nizzarono i nomi barbari24

24 Diod II 4 Chi avesse vaghezza di vedere quali strane eti-mologie proposero fin qui i filologi di Σεmicroίραmicroις (ovvero Samira-mis = Sa-am-mu-ra-mat) consulti tra gli altri Henr Steph s Σεmicroίραmicroις Pauly Realencycl vol cit p 968 Fragmm histt graecc t V parte 2a p 26 nota 1 Ctesia Fragmm ed Didot p 17 Dalberg Fundgruben des Orients I 209 Lenormant-Babe-lon op cit t V p 128 Σεmicroίραmicroις = schēm rām laquonome eccelsoraquo () Le migliori interpretazioni sopravissute e che oggi si sosten-gono con buone ragioni sono 1) quella sopra detta di Diodoro 2) quella proposta dal prof F Delitzsch Σεmicroίραmicroις = Sa-am-mu-ra-mat = Liebhaberin von Wohlgeruumlchen (v Jeremias Das babylo-nische Nimrodepos p 70 dove egrave citata anche la etimologia del Bertin Σεmicroίραmicroις = Sumer scritto due volte la seconda delle quali invertendo lordine delle lettere) Il sig Jeremias ha addotto un passo dellepopea di Izdubar che appoggia letimologia del Deli-

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mdashmdashmdashmdashLe poche iscrizioni di re Mesopotamici che i Greci

pretendono di aver conosciuto appaiono apocrife a chi studia la piugrave elementare epigrafia assira25 Fa eccezione quella riferita da Polieno26 e compendiante la vita di Se-miramide Non che essa sia autentica nella sua forma at-tuale Mai uno scrittore greco la tradusse da originale assiro il tono perograve di tutto il testo egrave orientale e le cose dette da Polieno combinano tanto con quelle che i re as-siro-babilonesi ci narrano nei loro documenti che con-vien riconoscere liscrizione come derivata almeno da buone fonti Semiramide non fa come altrove Nino o Sardanapalo una professione di scetticismo o una predi-ca morale fa la propria apologia si glorifica seguendo lesempio di tutti i re assiri e parlando da segrave stessa ai let-

tzsch Nel poema stesso (p 24) si legge anche il passo laquoDu gewannst auch lieb einen Oberhirten der dir bestaumlndig Weih-rauch strenteraquo Lo adduciamo pure a sostegno delletimologia del Delitzsch ma con riserva perchegrave la versione laquoWeihrauchraquo del sig Jeremias non egrave del tutto assicurata

25 V ad es Strab XIV 9 e Athen XII 39 Athen VIII 14 Le due iscrizioni ricordate su questi monumenti che vennero confusi talora dagli antichi (vedi i testi che le illustrano raccolti da L Georgii in Pauly Realencycl vol cit pp 764-765) non hanno per veritagrave nulla che si accosti alla maniera dei documenti storici assi-ri Il tono esortatorio che assume Sardanapalo in una di esse (Athen VIII 14) non merita di esser paragonato con quello dei re assiro-babilonesi Rammannirari III Nabonid ecc

26 Stratag VIII 26 ediz Woelflin-Melber p 392 (Leipzig Teubner 1887)

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tori del monumento Le brevi note che seguono voglio-no principalmente porre in rilievo le affinitagrave tra il testo di Polieno e le iscrizioni storiche assire

Pol Stratag VIII 26 laquoΣεmicroίραmicroις λουοmicroένη tῶν Σιράϰων ἤϰουσε τὴν ἀπόστασιν ϰαὶ παραυτίϰα ἀνυπόδητος microηδὲ τὰς τρίχας ἀναπλεξαmicroένη ἐπὶ τὸν πόλεmicroον ἐξὴλθενraquo Tale strano modo di descrivere la fretta della regina accorrente contro i ribelli ha un ri-scontro nelliscrizione di Asarhaddon pubblicata nel vol III delle Cuneiform Inscriptions tavole 15 16 Asarhad-don allannunzio di un grave avvenimento dice ciograve che egli non fece piuttosto che ciograve che fece laquoUn giorno o due non aspettai non guardai la parte anteriore delle mie milizie27 e neppure alla retroguardia le forniture dei miei cavalli aggiogati gli istrumenti di battaglia non raccolsi le provvisioni per la mia marcia non radunai eccraquo28 Cosigrave la precipitazione egrave espressa nel passo greco specialmente in ἀνυπόδητος e microηδὲ τὰς τρίχας ecc Ai re assiro-babilonesi ogni tanto si presentava la necessitagrave di queste rapidissime corse per soffocare le rivolte dei sudditi piugrave lontani o per altre cause politiche Egrave celebre la marcia di Nabuccodonosor attraverso il deserto dAra-bia da Pelusio a Babilonia Del resto dellepisodio ac-cennato da Polieno ignoransi i particolari Valerio Mas-simo accenna qualche cosa di simile IX 3 ext 4 laquoSemiramis Assyriorum regina cum ei circa cultum

27 Questa espressione probabilmente significa che non le pas-sograve in rivista

28 Linn 10-14

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capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

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Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

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a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

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laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

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miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 5: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

Una opinione generalmente ammessa oggi egrave che le leggende di Semiramide fossero da Ctesia elaborate alla corte dei re Persiani per glorificare questi monarchi e farli apparire ab antiquo e di diritto dominatori di tutta lAsia LAsia avrebbe obbedito nei primordii della sto-ria a un solo scettro quello di Nino e della sua sposa dunque era giusto che anche i successori riunissero tante e cosigrave potenti contrade sotto il loro dominio A dimo-strare tale diritto tendeva secondo un illustre storico1 la leggenda di Ctesia in gran parte raccolta da Diodoro Fino a un certo punto lidea egrave accettabile Ma anche i ri-cordi della piugrave antica etagrave babilonese dovettero concorre-re alla formazione dei racconti di Ctesia I conquistatori assiri si spinsero nella via delle loro spedizioni militari assai oltre verso lOriente Tiglathpileser III per esem-pio penetrograve fin nel cuore della Media Sargon Asurba-nipal abbracciarono coi loro imperi una parte estesissi-ma dellAsia E non sembrerebbe irragionevole il sup-porre che la stessa tradizione caldea esagerando limpor-tanza di tali conquiste attribuisse agli assiri guerre in quasi tutta lAsia fino nelle Indie e la sottomissione delle maggiori monarchie2 Gli scrittori classici fecero

1 Lenormant-Babelon Histoire ancienne de lOrient t IV pp 117-118

2 V Lauglois in Fragm Histt Graecc ed Didot-Muumlller t V

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correre Nabuccodonosor dallestremo occidente dalle colonne dErcole alla Persia allIndia alla Battriana Siffatta egrave la sorte di tanti e tanti despoti del mondo orientale3 Semira- mide compresa alla cui glorificazio-ne perograve i Greci trovarono materia nei racconti propagati dallorgoglio nazionale caldeo4 Per stabilire a che etagrave ri-

parte 2a p 26 Lenormant-Babelon Histoire t IV p 1253 V per es Plin H N VI 16 dove si parla di Semiramide

Alessandro e Ciro4 Si badi bene che noi non sosteniamo avere i Sargonidi o i

loro antecessori avuto relazioni dirette collestremo Oriente e col-lIndia in special modo Giagrave il Delitzsch (Wo lag das Paradies pp 98-101) ha rilevato molti fatti che contrastano con questa ipo-tesi Quello che si egrave detto inoltre della menzione nelle iscrizioni cuneiformi del XIV secolo di una regione Turu-ki finora non identificata con alcun paese della geografia moderna poi la voce babilonese ma-na (mina una misura) che si vorrebbe ritrovare nellIndia nei tempi vedici la leggenda del diluvio che sarebbe stata importata nellIndia da Babilonia la relazione possibile del mito di Semiramide cambiata in pietra col mito di Siva e della sua sposa la traccia ritrovata come si afferma in Babilonia di un le-gname indigeno dellIndia costituiscono solo indizii di una cono-scenza che i Caldei poterono avere dellOriente in genere e spe-cie dellIndia Qualche storico continua a credere che la narrazio-ne di guerre di Semiramide in Battriana contenga un fondo di ve-ritagrave e lo desume dalla presenza del cammello a due gobbe sullo-belisco di Salmanasar Ma in primo luogo la fauna del IX secolo av C non era precisamente lodierna poi rimane sempre qualche dubbio sulla posizione geografica del paese di Muşri donde sareb-bero giunti a Salmanasar i detti cammelli in ultimo luogo gli ani-mali presentati come tributo al re assiro potevano esser nativi di una regione e donati da unaltra al vincitore (Intorno alle possibili

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salga il racconto delle conquiste attribuite alla compa-gna di Nino dovremmo precisare se la regina Sammu-ramat menzionata dai monumenti come donna di pa-lazzo5 (sposa o madre) di Ramman-nirari III (811-783) sia quella che originograve la leggenda di Σεmicroίραmicroις presso Erodoto e gli altri storici In altre parole prima di Sam-muramat visse unaltra o piugrave altre regine di questo nome LHommel6 tende a credere che il romanzo di Σεmicroίραmicroις non abbia per fondo storico che la Sammura-mat dei monumenti e osserva che le conquiste di Ram-man-nirari furono abbastanza considerevoli da potere essere col procedere delle etagrave amplificate leggendaria-mente e che la reggenza tenuta da Semiramide pel fi-glio Ninyas risponderebbe a una reggenza di Sammura-mat per Bamman-nirari salito al trono molto giovane7

provenienze di codesti cammelli si veda Hommel Geschichte Babyloniens und Assyriens p 603) Il Taylor (Journal of the royal Asiatic Society t XV p 264) e il Perrot (Histoire da lArt II p 777) inclinano a credere allesistenza di una strada commer-ciale fra la Babilonia e lIndia Tutto ciograve resta allo stato di ipotesi Contentiamoci di concludere perograve che molto prima delletagrave di Ctesia a Babilonia poterono attribuire a Semiramide la gloria di una marcia militare fino alle Indie a fine di accrescer fama ai successi di lei

5 Cosigrave I R 35 no 2 9 aššat igravekalli6 Geschichte Bab und Ass p 631 Cf Perrot et Chipiez Hi-

stoire de lArt II 627-6287 Si egrave osservato dal Tiele (seguito dallHommel op cit 631-

632) che lapparizione in Assiria del culto di Nebo sotto Ram-man-nirari pare derivar da parentele o relazioni di Sammuramat

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Tali ipotesi checchegrave se ne pensi non tengono abba-stanza conto di tutti gli elementi della leggenda Cegrave una grande discordia come sopra ricordavamo tra Erodoto ed altri storici nellassegnare una data precisa allantica regina8 discordia tale che qualche critico egrave stato tentato di riconoscere due Semiramidi in luogo di una9 Per re-centi che possano essere le opinioni che assegnavano a Nino e alla sua consorte unetagrave assai piugrave remota che lVIII secolo alla critica non si puograve concedere verun di-ritto di scartarle perchegrave le mancano i documenti suffi-cienti a un serio esame Conviene quindi confessare schiettamente che non sappiamo se la laquodonna di palaz-zoraquo di Ramman-nirari III abbia dato origine alle leggen-de greche negrave sappiamo quali parti del racconto Ctesia inventasse e quali modificasse Fino al secolo XII una versione di Beroso era in possesso degli Armeni e le tradizioni armene di Semiramide si diffondono su parti-colari omessi da altre forme della leggenda Vien fatto di pensare che qualche parte almeno delle narrazioni ar-mene fosse tolta a Beroso uno dei piugrave autorevoli cono-

con Babilonia Cosigrave spiegano la gran parte serbata alla Semirami-de greca nella storia babilonese Dallaltro lato come questo si ac-corderebbe colla leggenda che fa nascere Semiramide in Siria Secondo noi bisogna rinunziare a ogni tentativo di conciliare fra loro i particolari tramandatici sullorigine della Dea regina

8 V le principali testimonianze raccolte da L Georgii in Pauly Real encycl d class Altertumswissensch Stuttgart 1851 VI parte 1a p 967

9 L Georgii l c

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scitori delle antichitagrave caldee Inoltre si noti che Mar Apas Catina che tanto minutamente ci ha narrato gli amori e le conquiste di Semiramide visitograve secondo che egrave tradizione gli archivi di Ninive per incarico del re Va-larsace Di questo ci avverte Mosegrave di Corene ripetuta-mente e il suo racconto merita considerazione10 Talchegrave per riassumere la questione se egrave vero in massima che i Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente lAssiria che da tempi abbastanza recenti non solo restano a de-terminare gli elementi che nella leggenda di Semiramide si dovrebbero alla invenzione di Ctesia ma non egrave esclu-sa la probabilitagrave che molto nei racconti meravigliosi del medico greco derivasse da tradizioni assiro-babilonesi del secolo VIII anche piugrave antiche

mdashmdashmdashmdashCome tante figure della mitologia classica Semirami-

de accoppia alla bravura nelle armi il piugrave spiccato carat-tere di sensualitagrave11 I critici hanno pensato a confrontarla

10 Un indizio del valore delle tradizioni armene mi sembra questo Mar Apas Catina narra (Fragm histt graec V parte 2a p 28) che nel palazzo costruito da Semiramide nella sua cittagrave del-lArmenia si ammirava una grotta destinata al deposito dei tesori E questo racconto egrave evidentemente connesso con tutta una leg-genda perduta ma che si rintraccia nella storiella Erodotea delle ricchezze di Nitocri (Herod I 187) e in quella simile di Plutarco (Reg Apophth sub Σεmicroιράmicroιδος) Quando sotto Arsace il grande Mar Apas Catina frugograve negli archivii di Ninive i documenti da lui studiati contenevano certo memorie di cui oggi non possiamo ap-prezzare il valore

11 La colomba passava anche presso gli antichi per uno degli

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con Afrodite hanno stabilito numerosi parallelismi fra il suo culto e quello di altre divinitagrave asiatiche12 Rinviando il lettore a tali studii che si annoverano fra i piugrave intricati nella mitologia comparata noi tocchiamo soltanto due punti delle tradizioni sugli amori di colei laquoche libito fe licito in sua leggeraquo Il primo egrave il raffronto tra Semirami-de e Ištar tentato dal Lenormant13 a cui si oppongono in parte il Dr C Adler e il Dr Alfr Jeremias14 Nella qual disputa se egrave vero che il ravvicinamento proposto manca di prove assolute non egrave men vero che trattandosi di tra-dizioni provenienti da una medesima regione esso ac-quista una certa verosimiglianza Per attenersi col Jere-mias al partito piugrave prudente basta rilevare le somi- glianze tra Semiramide e la forma speciale di Ištar de-scritta nella tavola sesta dellepopea babilonese Il fatto venne fin qui notato fuggevolmente15 In modo piugrave spe-ciale si puograve osservare questo che Semiramide egrave la pri-ma a fare proposte impudenti di amore ad Ara re di Ar-menia come Ištar la quale si rivolge a Izdubar16 dichia-

uccelli piugrave lascivi ma non sarebbe lecito dedurne che il mito di Semiramide alimentata dalle colombe che divennero poi simbolo di lei fosse originato dalla fama di dissoluta che ebbe la regina Altrettanto appare arrischiata lopinione che dalla leggenda siano state prodotte le accuse di sensualitagrave contro la consorte di Nino

12 V L Georgii op cit p 96813 La leacutegende de Seacutemiramis Paris 187314 V A Jeremias Das babylonische Nimrodepos (Leipzig

1891) p 6915 Op cit p 6916 Continuo a scrivere Izdubar per seguire luso comune degli

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randogli la sua passione per lui che luna e laltra offro-no doni al loro diletto e gli promettono una grande po-tenza che ambedue sono respinte e laffronto ricevuto le rende furiose17 I baci di ambedue riescono funesti agli amati18 gli accoppiamenti che esse cercano sono

assiriologi quantunque non mi sia ignota la lettura proposta con eccellenti ragioni dal sig Pinches (Gilgameacuteš = Γίλγαmicroος)

17 Limportanza di questi ravvicinamenti egrave cosigrave grande che non posso astenermi dal riferire i testi paralleli Fragm hist graec t V parte 2a p 26 (Mar Apas Catina) laquoSeacutemiramis mucircris-sant en sucircrete sa passion envoie des messagers au bel Ara avec de riches cadeaux accompagneacutes dinstantes priegraveres de promesses magnifiques pour lengager agrave venir la trouver agrave Ninive agrave lepouser et agrave regner sur tout lempire de Ninus ou seulement agrave satisfaire son ardente passion et agrave retourner ensuite en paix dans ses pro-pres eacutetats combleacute de preacutesentsraquo Cf il racconto piugrave breve del Pseu-do-Agatangelo ibid p 197 E nellepopea di Nimrod (Jeremias op cit p 24) si legge laquoNach der Gunst des Izdubar erhob die Augen die gewaltige Goumlttin Ištar Komm Izdubar sei mein Ge-mahl deine Liebe gieb mir zur Geschenk du sollst mein Mann sein ich will dein Weib sein ich will dich stehen lassen auf ei-nem Wagen von Edelstein und Gold dessen Raumlder von Gold des-sen Houmlrner von Saphir () sind grosse kudanu-Loumlwen () sollst du anspannen unter Wohlgeruchen der Ceder sollst du einziehen in unser Haus wenn du Einzug haumlltst [in] unserem Haus so sol-len deine Fuumlsse kuumlssen es sollen sich [beugen] vor dir Koumlnige Herren und Fuumlrsten [alles was hervorbringt ()] Berg und Land sollen sie bringen als Tributraquo (Trad di A Jeremias)

18 V nellepopea di Izdubar (op cit p 24) come questo eroe descrive la triste sorte dei favoriti di Ištar e cfr (osservazione del Dr Jeremias) Diod II 13 Lo stesso Izdubar deve in gran parte le

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spesso mostruosi19 Ištar amograve Tammuz ebbe laquila ()20 il leone il cavallo fra i suoi favoriti di Semirami-de narra Giuba citato da Plinio21 che fu presa da passio-ne ardente per un cavallo Sfortunatamente nel passo dellenciclopedista latino la lezione corretta non si puograve fino ad ora stabilire perchegrave alle parole laquoequum adama-tum a Semiramide usque ad (in) coitum Juba auctor estraquo si trovano sostituite in alcuni manoscritti laquousque ad ro-gumraquo rimanendo identico il resto della frase Ambedue le varianti meritano perograve attenzione e vogliamo dirne due parole entrando cosigrave nel secondo dei punti sopra ac-cennati Si tratta di due diverse tradizioni I racconti di Diodoro sulle dissolutezze di Semiramide giustificano abbastanza chi le attribuigrave un mostruoso connubio Quan-to poi alle parole ad rogum usque le spiega Igino22 con pochissimi ma chiarigrave accenni laquoSemiramis in Babylonia equo amisso in pyram se conjecitraquo Dato pure che Pli-nio abbia sempre ignorato questo tragico episodio e che

sue disavventure alla collera della Dea da lui respinta Ištar fra i suoi amanti ha anche un pastore un pastore ha qualche parte nella vita di Semiramide ma le circostanze dei due racconti sono trop-po diverse

19 Secondo Giustino (I 2 10) e Agathias (II 62) Semiramide propone lincesto al proprio figlio da cui viene uccisa

20 Nel testo dellepopea lespressione che traduciamo aquila egrave oscura Si tratta senza alcun dubbio dun uccello V Paul Haupt Der Keilinschriftliche Sintfluthbericht (Leipzig 1881) p 8 e Jere-mias op cit p 24

21 Hist Nat VIII 6422 Hygin Fab 243

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perciograve la seconda delle lezioni nel passo addotto sia as-solutamente da rifiutare il testo del mitografo latino prova lesistenza in Babilonia del barbaro suicidio del rogo Semiramide che si getta nella pira richiama alla memoria Sardanapalo e in tale caso non si ha da fare con uno scambio di nomi in una medesima tradizione ma di due diversi racconti due dei molti che dovettero correre fra i Greci intorno a quellorribile specie di mor-te volontaria23

23 La realtagrave di siffatte tragedie egrave confermata dagli annali di Asurbanipal (V Cuneif Inscrr of Western Asia V 4 50 e segg) dove si narra che Šamaš-šum-ukicircn si gettograve nel fuoco quando vide disperata la propria causa di ribelle al re legittimo Nella frase (lin 51) ina mi-kit libi a-ri-ri id-du-šu-ma ecc qualcheduno in-terpreta laquoidducircraquo per laquogettaronoraquo e non laquosi gettograveraquo V qui appresso Post-scriptum Le linee 53-60 chiaramente ci dicono che gli ade-renti del vinto per viltagrave non si slanciarono nel rogo Si trattava dunque di uno spontaneo sacrifizio della vita Ora si domanda se lepisodio di Šamaš-šum-ukicircn egrave quello che ha originato la leggen-da di Sardanapalo Cosigrave opina lHaupt Zeitschrift fuumlr Keilschrift-forschung II 18 p 282) contro il Lehmann (De inscriptionibus cuneatis quae pertinent ad Šamaš-šum-ukicircn Monachii 1886 p 52 num 4) Il problema esaminato per ogni verso sembra suscet-tibile di soluzioni affatto opposte Non sappiamo come il Dr Leh-mann giustifichi il suo scetticismo Egli perograve potrebbe dire presso a poco Σαοσδούχινος e Σαρδανάπαλλος sono due nomi che nes-suno sforzo di filologi riusciragrave mai a identificare la leggenda gre-ca attribuisce il suicidio nel fuoco a Sardanapalo o a Saracus re di Assiria mentre le iscrizioni parlano di un personaggio ben di-stinto e nemico di Asurbanipal che si vuole identico a Sardanapa-lo Dallaltro canto si potrebbe opporre che essendo stato Asurba-

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Lesame comparativo delle informazioni greche su Babilonia e delle iscrizioni cuneiformi assire conduce spesso a risultati negativi in alcuni casi invece come i due ultimi citati del suicidio di Semiramide e dei suoi impurissimi amori appare manifesto che i classici ebbe-ro talora fra le mani fonti ragguardevolissime per la sto-ria della civiltagrave babilonese Diodoro verbigrazia ci par-

nipal lultimo potente monarca dellAssiria il suo nome deve es-sere stato confuso dai Greci (la stessa sorte ebbero i nomi di Na-bucco e di Semiramide) con quello di altri principi LHaupt non dice che la leggenda greca sia riproduzione del racconto assiro dice laquodie Sage von der Selbstverbrennung Sardanapals scheint mir auf eine Verwechselung mit seinem Stiefbruder Saos[d]uchins zu beruhenraquo (Zeitschr l c) Del resto la questione egrave subordinata a quella della identificazione di Σαρδανάπαλλος con Asurbanipal Dove prima di tutto quantunque la voce Σαρδανάπαλλος abbia una fisonomia assiro spiccatissima (= iddina-pal) non si sa-prebbe rendere uguale ad alcuno dei nomi di re assiri conosciuti Per le somiglianze poi tra i caratteri di Asurbanipal e di Sardana-palo si inciampa dapprima in una grave difficoltagrave che cioegrave la leg-genda greca ha finito collammettere lesistenza di due Sardanapa-li (secondo Callistene ἕνα microὲν δραστήριον ϰαὶ γενναῖον ἄλλον δὲ microαλαϰόν) e la critica moderna ne scopre anche tre e quattro Ai sostenitori dellidentitagrave rimane un espediente Posson dire che sono i soli tratti del principe effeminato quelli che la leggenda greca tolse ai documenti assiri Questo presso a poco ha tentato di fare il Tiele affermando (Gesch Ass u Bab p 403) che nei suoi annali Asurbanipal apparisce meno forte ed energico dei re suoi predecessori La dimostrazione dellillustre critico e storico olan-dese piena di fine osservazioni merita di esser considerata atten-tamente quantunque non sia per la elasticitagrave dei fatti esaminati adatta a convincere tutti

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la della policromia dei mattoni sugli edifizii della Cal-dea (cfr Fr Reber Ueber altchaldaumlische Kunst Zei-tschr f Assyr I 295-296) dei giardini pensili (cf Le-normant Babelon op cit V 23) delle crudeltagrave in guerra commesse dal re Nino che per noi egrave il rappresentante di un re assiro qualunque del supplizio dellacciecamento in Assiria della magia fra i babilonesi e tutte le sue no-tizie nei monumenti trovano pieno riscontro Letimolo-gia che egli dagrave del nome di Semiramide (ὄνοmicroα Σεmicroίραmicroιν ϰατὰ τὴν tῶν Σύρων διάλεϰτον παρωνοmicroασmicroένον ἀπὸ tῶν περιστερῶν) difficilmente puograve venir contestata e sostituita da una migliore tenuto con-to ancora delloscillazione fra le pronunzie Semiramis e Samiramis e della somma licenza con cui i Greci elle-nizzarono i nomi barbari24

24 Diod II 4 Chi avesse vaghezza di vedere quali strane eti-mologie proposero fin qui i filologi di Σεmicroίραmicroις (ovvero Samira-mis = Sa-am-mu-ra-mat) consulti tra gli altri Henr Steph s Σεmicroίραmicroις Pauly Realencycl vol cit p 968 Fragmm histt graecc t V parte 2a p 26 nota 1 Ctesia Fragmm ed Didot p 17 Dalberg Fundgruben des Orients I 209 Lenormant-Babe-lon op cit t V p 128 Σεmicroίραmicroις = schēm rām laquonome eccelsoraquo () Le migliori interpretazioni sopravissute e che oggi si sosten-gono con buone ragioni sono 1) quella sopra detta di Diodoro 2) quella proposta dal prof F Delitzsch Σεmicroίραmicroις = Sa-am-mu-ra-mat = Liebhaberin von Wohlgeruumlchen (v Jeremias Das babylo-nische Nimrodepos p 70 dove egrave citata anche la etimologia del Bertin Σεmicroίραmicroις = Sumer scritto due volte la seconda delle quali invertendo lordine delle lettere) Il sig Jeremias ha addotto un passo dellepopea di Izdubar che appoggia letimologia del Deli-

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mdashmdashmdashmdashLe poche iscrizioni di re Mesopotamici che i Greci

pretendono di aver conosciuto appaiono apocrife a chi studia la piugrave elementare epigrafia assira25 Fa eccezione quella riferita da Polieno26 e compendiante la vita di Se-miramide Non che essa sia autentica nella sua forma at-tuale Mai uno scrittore greco la tradusse da originale assiro il tono perograve di tutto il testo egrave orientale e le cose dette da Polieno combinano tanto con quelle che i re as-siro-babilonesi ci narrano nei loro documenti che con-vien riconoscere liscrizione come derivata almeno da buone fonti Semiramide non fa come altrove Nino o Sardanapalo una professione di scetticismo o una predi-ca morale fa la propria apologia si glorifica seguendo lesempio di tutti i re assiri e parlando da segrave stessa ai let-

tzsch Nel poema stesso (p 24) si legge anche il passo laquoDu gewannst auch lieb einen Oberhirten der dir bestaumlndig Weih-rauch strenteraquo Lo adduciamo pure a sostegno delletimologia del Delitzsch ma con riserva perchegrave la versione laquoWeihrauchraquo del sig Jeremias non egrave del tutto assicurata

25 V ad es Strab XIV 9 e Athen XII 39 Athen VIII 14 Le due iscrizioni ricordate su questi monumenti che vennero confusi talora dagli antichi (vedi i testi che le illustrano raccolti da L Georgii in Pauly Realencycl vol cit pp 764-765) non hanno per veritagrave nulla che si accosti alla maniera dei documenti storici assi-ri Il tono esortatorio che assume Sardanapalo in una di esse (Athen VIII 14) non merita di esser paragonato con quello dei re assiro-babilonesi Rammannirari III Nabonid ecc

26 Stratag VIII 26 ediz Woelflin-Melber p 392 (Leipzig Teubner 1887)

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tori del monumento Le brevi note che seguono voglio-no principalmente porre in rilievo le affinitagrave tra il testo di Polieno e le iscrizioni storiche assire

Pol Stratag VIII 26 laquoΣεmicroίραmicroις λουοmicroένη tῶν Σιράϰων ἤϰουσε τὴν ἀπόστασιν ϰαὶ παραυτίϰα ἀνυπόδητος microηδὲ τὰς τρίχας ἀναπλεξαmicroένη ἐπὶ τὸν πόλεmicroον ἐξὴλθενraquo Tale strano modo di descrivere la fretta della regina accorrente contro i ribelli ha un ri-scontro nelliscrizione di Asarhaddon pubblicata nel vol III delle Cuneiform Inscriptions tavole 15 16 Asarhad-don allannunzio di un grave avvenimento dice ciograve che egli non fece piuttosto che ciograve che fece laquoUn giorno o due non aspettai non guardai la parte anteriore delle mie milizie27 e neppure alla retroguardia le forniture dei miei cavalli aggiogati gli istrumenti di battaglia non raccolsi le provvisioni per la mia marcia non radunai eccraquo28 Cosigrave la precipitazione egrave espressa nel passo greco specialmente in ἀνυπόδητος e microηδὲ τὰς τρίχας ecc Ai re assiro-babilonesi ogni tanto si presentava la necessitagrave di queste rapidissime corse per soffocare le rivolte dei sudditi piugrave lontani o per altre cause politiche Egrave celebre la marcia di Nabuccodonosor attraverso il deserto dAra-bia da Pelusio a Babilonia Del resto dellepisodio ac-cennato da Polieno ignoransi i particolari Valerio Mas-simo accenna qualche cosa di simile IX 3 ext 4 laquoSemiramis Assyriorum regina cum ei circa cultum

27 Questa espressione probabilmente significa che non le pas-sograve in rivista

28 Linn 10-14

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capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

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Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

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a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

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laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

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miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 6: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

correre Nabuccodonosor dallestremo occidente dalle colonne dErcole alla Persia allIndia alla Battriana Siffatta egrave la sorte di tanti e tanti despoti del mondo orientale3 Semira- mide compresa alla cui glorificazio-ne perograve i Greci trovarono materia nei racconti propagati dallorgoglio nazionale caldeo4 Per stabilire a che etagrave ri-

parte 2a p 26 Lenormant-Babelon Histoire t IV p 1253 V per es Plin H N VI 16 dove si parla di Semiramide

Alessandro e Ciro4 Si badi bene che noi non sosteniamo avere i Sargonidi o i

loro antecessori avuto relazioni dirette collestremo Oriente e col-lIndia in special modo Giagrave il Delitzsch (Wo lag das Paradies pp 98-101) ha rilevato molti fatti che contrastano con questa ipo-tesi Quello che si egrave detto inoltre della menzione nelle iscrizioni cuneiformi del XIV secolo di una regione Turu-ki finora non identificata con alcun paese della geografia moderna poi la voce babilonese ma-na (mina una misura) che si vorrebbe ritrovare nellIndia nei tempi vedici la leggenda del diluvio che sarebbe stata importata nellIndia da Babilonia la relazione possibile del mito di Semiramide cambiata in pietra col mito di Siva e della sua sposa la traccia ritrovata come si afferma in Babilonia di un le-gname indigeno dellIndia costituiscono solo indizii di una cono-scenza che i Caldei poterono avere dellOriente in genere e spe-cie dellIndia Qualche storico continua a credere che la narrazio-ne di guerre di Semiramide in Battriana contenga un fondo di ve-ritagrave e lo desume dalla presenza del cammello a due gobbe sullo-belisco di Salmanasar Ma in primo luogo la fauna del IX secolo av C non era precisamente lodierna poi rimane sempre qualche dubbio sulla posizione geografica del paese di Muşri donde sareb-bero giunti a Salmanasar i detti cammelli in ultimo luogo gli ani-mali presentati come tributo al re assiro potevano esser nativi di una regione e donati da unaltra al vincitore (Intorno alle possibili

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salga il racconto delle conquiste attribuite alla compa-gna di Nino dovremmo precisare se la regina Sammu-ramat menzionata dai monumenti come donna di pa-lazzo5 (sposa o madre) di Ramman-nirari III (811-783) sia quella che originograve la leggenda di Σεmicroίραmicroις presso Erodoto e gli altri storici In altre parole prima di Sam-muramat visse unaltra o piugrave altre regine di questo nome LHommel6 tende a credere che il romanzo di Σεmicroίραmicroις non abbia per fondo storico che la Sammura-mat dei monumenti e osserva che le conquiste di Ram-man-nirari furono abbastanza considerevoli da potere essere col procedere delle etagrave amplificate leggendaria-mente e che la reggenza tenuta da Semiramide pel fi-glio Ninyas risponderebbe a una reggenza di Sammura-mat per Bamman-nirari salito al trono molto giovane7

provenienze di codesti cammelli si veda Hommel Geschichte Babyloniens und Assyriens p 603) Il Taylor (Journal of the royal Asiatic Society t XV p 264) e il Perrot (Histoire da lArt II p 777) inclinano a credere allesistenza di una strada commer-ciale fra la Babilonia e lIndia Tutto ciograve resta allo stato di ipotesi Contentiamoci di concludere perograve che molto prima delletagrave di Ctesia a Babilonia poterono attribuire a Semiramide la gloria di una marcia militare fino alle Indie a fine di accrescer fama ai successi di lei

5 Cosigrave I R 35 no 2 9 aššat igravekalli6 Geschichte Bab und Ass p 631 Cf Perrot et Chipiez Hi-

stoire de lArt II 627-6287 Si egrave osservato dal Tiele (seguito dallHommel op cit 631-

632) che lapparizione in Assiria del culto di Nebo sotto Ram-man-nirari pare derivar da parentele o relazioni di Sammuramat

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Tali ipotesi checchegrave se ne pensi non tengono abba-stanza conto di tutti gli elementi della leggenda Cegrave una grande discordia come sopra ricordavamo tra Erodoto ed altri storici nellassegnare una data precisa allantica regina8 discordia tale che qualche critico egrave stato tentato di riconoscere due Semiramidi in luogo di una9 Per re-centi che possano essere le opinioni che assegnavano a Nino e alla sua consorte unetagrave assai piugrave remota che lVIII secolo alla critica non si puograve concedere verun di-ritto di scartarle perchegrave le mancano i documenti suffi-cienti a un serio esame Conviene quindi confessare schiettamente che non sappiamo se la laquodonna di palaz-zoraquo di Ramman-nirari III abbia dato origine alle leggen-de greche negrave sappiamo quali parti del racconto Ctesia inventasse e quali modificasse Fino al secolo XII una versione di Beroso era in possesso degli Armeni e le tradizioni armene di Semiramide si diffondono su parti-colari omessi da altre forme della leggenda Vien fatto di pensare che qualche parte almeno delle narrazioni ar-mene fosse tolta a Beroso uno dei piugrave autorevoli cono-

con Babilonia Cosigrave spiegano la gran parte serbata alla Semirami-de greca nella storia babilonese Dallaltro lato come questo si ac-corderebbe colla leggenda che fa nascere Semiramide in Siria Secondo noi bisogna rinunziare a ogni tentativo di conciliare fra loro i particolari tramandatici sullorigine della Dea regina

8 V le principali testimonianze raccolte da L Georgii in Pauly Real encycl d class Altertumswissensch Stuttgart 1851 VI parte 1a p 967

9 L Georgii l c

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scitori delle antichitagrave caldee Inoltre si noti che Mar Apas Catina che tanto minutamente ci ha narrato gli amori e le conquiste di Semiramide visitograve secondo che egrave tradizione gli archivi di Ninive per incarico del re Va-larsace Di questo ci avverte Mosegrave di Corene ripetuta-mente e il suo racconto merita considerazione10 Talchegrave per riassumere la questione se egrave vero in massima che i Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente lAssiria che da tempi abbastanza recenti non solo restano a de-terminare gli elementi che nella leggenda di Semiramide si dovrebbero alla invenzione di Ctesia ma non egrave esclu-sa la probabilitagrave che molto nei racconti meravigliosi del medico greco derivasse da tradizioni assiro-babilonesi del secolo VIII anche piugrave antiche

mdashmdashmdashmdashCome tante figure della mitologia classica Semirami-

de accoppia alla bravura nelle armi il piugrave spiccato carat-tere di sensualitagrave11 I critici hanno pensato a confrontarla

10 Un indizio del valore delle tradizioni armene mi sembra questo Mar Apas Catina narra (Fragm histt graec V parte 2a p 28) che nel palazzo costruito da Semiramide nella sua cittagrave del-lArmenia si ammirava una grotta destinata al deposito dei tesori E questo racconto egrave evidentemente connesso con tutta una leg-genda perduta ma che si rintraccia nella storiella Erodotea delle ricchezze di Nitocri (Herod I 187) e in quella simile di Plutarco (Reg Apophth sub Σεmicroιράmicroιδος) Quando sotto Arsace il grande Mar Apas Catina frugograve negli archivii di Ninive i documenti da lui studiati contenevano certo memorie di cui oggi non possiamo ap-prezzare il valore

11 La colomba passava anche presso gli antichi per uno degli

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con Afrodite hanno stabilito numerosi parallelismi fra il suo culto e quello di altre divinitagrave asiatiche12 Rinviando il lettore a tali studii che si annoverano fra i piugrave intricati nella mitologia comparata noi tocchiamo soltanto due punti delle tradizioni sugli amori di colei laquoche libito fe licito in sua leggeraquo Il primo egrave il raffronto tra Semirami-de e Ištar tentato dal Lenormant13 a cui si oppongono in parte il Dr C Adler e il Dr Alfr Jeremias14 Nella qual disputa se egrave vero che il ravvicinamento proposto manca di prove assolute non egrave men vero che trattandosi di tra-dizioni provenienti da una medesima regione esso ac-quista una certa verosimiglianza Per attenersi col Jere-mias al partito piugrave prudente basta rilevare le somi- glianze tra Semiramide e la forma speciale di Ištar de-scritta nella tavola sesta dellepopea babilonese Il fatto venne fin qui notato fuggevolmente15 In modo piugrave spe-ciale si puograve osservare questo che Semiramide egrave la pri-ma a fare proposte impudenti di amore ad Ara re di Ar-menia come Ištar la quale si rivolge a Izdubar16 dichia-

uccelli piugrave lascivi ma non sarebbe lecito dedurne che il mito di Semiramide alimentata dalle colombe che divennero poi simbolo di lei fosse originato dalla fama di dissoluta che ebbe la regina Altrettanto appare arrischiata lopinione che dalla leggenda siano state prodotte le accuse di sensualitagrave contro la consorte di Nino

12 V L Georgii op cit p 96813 La leacutegende de Seacutemiramis Paris 187314 V A Jeremias Das babylonische Nimrodepos (Leipzig

1891) p 6915 Op cit p 6916 Continuo a scrivere Izdubar per seguire luso comune degli

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randogli la sua passione per lui che luna e laltra offro-no doni al loro diletto e gli promettono una grande po-tenza che ambedue sono respinte e laffronto ricevuto le rende furiose17 I baci di ambedue riescono funesti agli amati18 gli accoppiamenti che esse cercano sono

assiriologi quantunque non mi sia ignota la lettura proposta con eccellenti ragioni dal sig Pinches (Gilgameacuteš = Γίλγαmicroος)

17 Limportanza di questi ravvicinamenti egrave cosigrave grande che non posso astenermi dal riferire i testi paralleli Fragm hist graec t V parte 2a p 26 (Mar Apas Catina) laquoSeacutemiramis mucircris-sant en sucircrete sa passion envoie des messagers au bel Ara avec de riches cadeaux accompagneacutes dinstantes priegraveres de promesses magnifiques pour lengager agrave venir la trouver agrave Ninive agrave lepouser et agrave regner sur tout lempire de Ninus ou seulement agrave satisfaire son ardente passion et agrave retourner ensuite en paix dans ses pro-pres eacutetats combleacute de preacutesentsraquo Cf il racconto piugrave breve del Pseu-do-Agatangelo ibid p 197 E nellepopea di Nimrod (Jeremias op cit p 24) si legge laquoNach der Gunst des Izdubar erhob die Augen die gewaltige Goumlttin Ištar Komm Izdubar sei mein Ge-mahl deine Liebe gieb mir zur Geschenk du sollst mein Mann sein ich will dein Weib sein ich will dich stehen lassen auf ei-nem Wagen von Edelstein und Gold dessen Raumlder von Gold des-sen Houmlrner von Saphir () sind grosse kudanu-Loumlwen () sollst du anspannen unter Wohlgeruchen der Ceder sollst du einziehen in unser Haus wenn du Einzug haumlltst [in] unserem Haus so sol-len deine Fuumlsse kuumlssen es sollen sich [beugen] vor dir Koumlnige Herren und Fuumlrsten [alles was hervorbringt ()] Berg und Land sollen sie bringen als Tributraquo (Trad di A Jeremias)

18 V nellepopea di Izdubar (op cit p 24) come questo eroe descrive la triste sorte dei favoriti di Ištar e cfr (osservazione del Dr Jeremias) Diod II 13 Lo stesso Izdubar deve in gran parte le

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spesso mostruosi19 Ištar amograve Tammuz ebbe laquila ()20 il leone il cavallo fra i suoi favoriti di Semirami-de narra Giuba citato da Plinio21 che fu presa da passio-ne ardente per un cavallo Sfortunatamente nel passo dellenciclopedista latino la lezione corretta non si puograve fino ad ora stabilire perchegrave alle parole laquoequum adama-tum a Semiramide usque ad (in) coitum Juba auctor estraquo si trovano sostituite in alcuni manoscritti laquousque ad ro-gumraquo rimanendo identico il resto della frase Ambedue le varianti meritano perograve attenzione e vogliamo dirne due parole entrando cosigrave nel secondo dei punti sopra ac-cennati Si tratta di due diverse tradizioni I racconti di Diodoro sulle dissolutezze di Semiramide giustificano abbastanza chi le attribuigrave un mostruoso connubio Quan-to poi alle parole ad rogum usque le spiega Igino22 con pochissimi ma chiarigrave accenni laquoSemiramis in Babylonia equo amisso in pyram se conjecitraquo Dato pure che Pli-nio abbia sempre ignorato questo tragico episodio e che

sue disavventure alla collera della Dea da lui respinta Ištar fra i suoi amanti ha anche un pastore un pastore ha qualche parte nella vita di Semiramide ma le circostanze dei due racconti sono trop-po diverse

19 Secondo Giustino (I 2 10) e Agathias (II 62) Semiramide propone lincesto al proprio figlio da cui viene uccisa

20 Nel testo dellepopea lespressione che traduciamo aquila egrave oscura Si tratta senza alcun dubbio dun uccello V Paul Haupt Der Keilinschriftliche Sintfluthbericht (Leipzig 1881) p 8 e Jere-mias op cit p 24

21 Hist Nat VIII 6422 Hygin Fab 243

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perciograve la seconda delle lezioni nel passo addotto sia as-solutamente da rifiutare il testo del mitografo latino prova lesistenza in Babilonia del barbaro suicidio del rogo Semiramide che si getta nella pira richiama alla memoria Sardanapalo e in tale caso non si ha da fare con uno scambio di nomi in una medesima tradizione ma di due diversi racconti due dei molti che dovettero correre fra i Greci intorno a quellorribile specie di mor-te volontaria23

23 La realtagrave di siffatte tragedie egrave confermata dagli annali di Asurbanipal (V Cuneif Inscrr of Western Asia V 4 50 e segg) dove si narra che Šamaš-šum-ukicircn si gettograve nel fuoco quando vide disperata la propria causa di ribelle al re legittimo Nella frase (lin 51) ina mi-kit libi a-ri-ri id-du-šu-ma ecc qualcheduno in-terpreta laquoidducircraquo per laquogettaronoraquo e non laquosi gettograveraquo V qui appresso Post-scriptum Le linee 53-60 chiaramente ci dicono che gli ade-renti del vinto per viltagrave non si slanciarono nel rogo Si trattava dunque di uno spontaneo sacrifizio della vita Ora si domanda se lepisodio di Šamaš-šum-ukicircn egrave quello che ha originato la leggen-da di Sardanapalo Cosigrave opina lHaupt Zeitschrift fuumlr Keilschrift-forschung II 18 p 282) contro il Lehmann (De inscriptionibus cuneatis quae pertinent ad Šamaš-šum-ukicircn Monachii 1886 p 52 num 4) Il problema esaminato per ogni verso sembra suscet-tibile di soluzioni affatto opposte Non sappiamo come il Dr Leh-mann giustifichi il suo scetticismo Egli perograve potrebbe dire presso a poco Σαοσδούχινος e Σαρδανάπαλλος sono due nomi che nes-suno sforzo di filologi riusciragrave mai a identificare la leggenda gre-ca attribuisce il suicidio nel fuoco a Sardanapalo o a Saracus re di Assiria mentre le iscrizioni parlano di un personaggio ben di-stinto e nemico di Asurbanipal che si vuole identico a Sardanapa-lo Dallaltro canto si potrebbe opporre che essendo stato Asurba-

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Lesame comparativo delle informazioni greche su Babilonia e delle iscrizioni cuneiformi assire conduce spesso a risultati negativi in alcuni casi invece come i due ultimi citati del suicidio di Semiramide e dei suoi impurissimi amori appare manifesto che i classici ebbe-ro talora fra le mani fonti ragguardevolissime per la sto-ria della civiltagrave babilonese Diodoro verbigrazia ci par-

nipal lultimo potente monarca dellAssiria il suo nome deve es-sere stato confuso dai Greci (la stessa sorte ebbero i nomi di Na-bucco e di Semiramide) con quello di altri principi LHaupt non dice che la leggenda greca sia riproduzione del racconto assiro dice laquodie Sage von der Selbstverbrennung Sardanapals scheint mir auf eine Verwechselung mit seinem Stiefbruder Saos[d]uchins zu beruhenraquo (Zeitschr l c) Del resto la questione egrave subordinata a quella della identificazione di Σαρδανάπαλλος con Asurbanipal Dove prima di tutto quantunque la voce Σαρδανάπαλλος abbia una fisonomia assiro spiccatissima (= iddina-pal) non si sa-prebbe rendere uguale ad alcuno dei nomi di re assiri conosciuti Per le somiglianze poi tra i caratteri di Asurbanipal e di Sardana-palo si inciampa dapprima in una grave difficoltagrave che cioegrave la leg-genda greca ha finito collammettere lesistenza di due Sardanapa-li (secondo Callistene ἕνα microὲν δραστήριον ϰαὶ γενναῖον ἄλλον δὲ microαλαϰόν) e la critica moderna ne scopre anche tre e quattro Ai sostenitori dellidentitagrave rimane un espediente Posson dire che sono i soli tratti del principe effeminato quelli che la leggenda greca tolse ai documenti assiri Questo presso a poco ha tentato di fare il Tiele affermando (Gesch Ass u Bab p 403) che nei suoi annali Asurbanipal apparisce meno forte ed energico dei re suoi predecessori La dimostrazione dellillustre critico e storico olan-dese piena di fine osservazioni merita di esser considerata atten-tamente quantunque non sia per la elasticitagrave dei fatti esaminati adatta a convincere tutti

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la della policromia dei mattoni sugli edifizii della Cal-dea (cfr Fr Reber Ueber altchaldaumlische Kunst Zei-tschr f Assyr I 295-296) dei giardini pensili (cf Le-normant Babelon op cit V 23) delle crudeltagrave in guerra commesse dal re Nino che per noi egrave il rappresentante di un re assiro qualunque del supplizio dellacciecamento in Assiria della magia fra i babilonesi e tutte le sue no-tizie nei monumenti trovano pieno riscontro Letimolo-gia che egli dagrave del nome di Semiramide (ὄνοmicroα Σεmicroίραmicroιν ϰατὰ τὴν tῶν Σύρων διάλεϰτον παρωνοmicroασmicroένον ἀπὸ tῶν περιστερῶν) difficilmente puograve venir contestata e sostituita da una migliore tenuto con-to ancora delloscillazione fra le pronunzie Semiramis e Samiramis e della somma licenza con cui i Greci elle-nizzarono i nomi barbari24

24 Diod II 4 Chi avesse vaghezza di vedere quali strane eti-mologie proposero fin qui i filologi di Σεmicroίραmicroις (ovvero Samira-mis = Sa-am-mu-ra-mat) consulti tra gli altri Henr Steph s Σεmicroίραmicroις Pauly Realencycl vol cit p 968 Fragmm histt graecc t V parte 2a p 26 nota 1 Ctesia Fragmm ed Didot p 17 Dalberg Fundgruben des Orients I 209 Lenormant-Babe-lon op cit t V p 128 Σεmicroίραmicroις = schēm rām laquonome eccelsoraquo () Le migliori interpretazioni sopravissute e che oggi si sosten-gono con buone ragioni sono 1) quella sopra detta di Diodoro 2) quella proposta dal prof F Delitzsch Σεmicroίραmicroις = Sa-am-mu-ra-mat = Liebhaberin von Wohlgeruumlchen (v Jeremias Das babylo-nische Nimrodepos p 70 dove egrave citata anche la etimologia del Bertin Σεmicroίραmicroις = Sumer scritto due volte la seconda delle quali invertendo lordine delle lettere) Il sig Jeremias ha addotto un passo dellepopea di Izdubar che appoggia letimologia del Deli-

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mdashmdashmdashmdashLe poche iscrizioni di re Mesopotamici che i Greci

pretendono di aver conosciuto appaiono apocrife a chi studia la piugrave elementare epigrafia assira25 Fa eccezione quella riferita da Polieno26 e compendiante la vita di Se-miramide Non che essa sia autentica nella sua forma at-tuale Mai uno scrittore greco la tradusse da originale assiro il tono perograve di tutto il testo egrave orientale e le cose dette da Polieno combinano tanto con quelle che i re as-siro-babilonesi ci narrano nei loro documenti che con-vien riconoscere liscrizione come derivata almeno da buone fonti Semiramide non fa come altrove Nino o Sardanapalo una professione di scetticismo o una predi-ca morale fa la propria apologia si glorifica seguendo lesempio di tutti i re assiri e parlando da segrave stessa ai let-

tzsch Nel poema stesso (p 24) si legge anche il passo laquoDu gewannst auch lieb einen Oberhirten der dir bestaumlndig Weih-rauch strenteraquo Lo adduciamo pure a sostegno delletimologia del Delitzsch ma con riserva perchegrave la versione laquoWeihrauchraquo del sig Jeremias non egrave del tutto assicurata

25 V ad es Strab XIV 9 e Athen XII 39 Athen VIII 14 Le due iscrizioni ricordate su questi monumenti che vennero confusi talora dagli antichi (vedi i testi che le illustrano raccolti da L Georgii in Pauly Realencycl vol cit pp 764-765) non hanno per veritagrave nulla che si accosti alla maniera dei documenti storici assi-ri Il tono esortatorio che assume Sardanapalo in una di esse (Athen VIII 14) non merita di esser paragonato con quello dei re assiro-babilonesi Rammannirari III Nabonid ecc

26 Stratag VIII 26 ediz Woelflin-Melber p 392 (Leipzig Teubner 1887)

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tori del monumento Le brevi note che seguono voglio-no principalmente porre in rilievo le affinitagrave tra il testo di Polieno e le iscrizioni storiche assire

Pol Stratag VIII 26 laquoΣεmicroίραmicroις λουοmicroένη tῶν Σιράϰων ἤϰουσε τὴν ἀπόστασιν ϰαὶ παραυτίϰα ἀνυπόδητος microηδὲ τὰς τρίχας ἀναπλεξαmicroένη ἐπὶ τὸν πόλεmicroον ἐξὴλθενraquo Tale strano modo di descrivere la fretta della regina accorrente contro i ribelli ha un ri-scontro nelliscrizione di Asarhaddon pubblicata nel vol III delle Cuneiform Inscriptions tavole 15 16 Asarhad-don allannunzio di un grave avvenimento dice ciograve che egli non fece piuttosto che ciograve che fece laquoUn giorno o due non aspettai non guardai la parte anteriore delle mie milizie27 e neppure alla retroguardia le forniture dei miei cavalli aggiogati gli istrumenti di battaglia non raccolsi le provvisioni per la mia marcia non radunai eccraquo28 Cosigrave la precipitazione egrave espressa nel passo greco specialmente in ἀνυπόδητος e microηδὲ τὰς τρίχας ecc Ai re assiro-babilonesi ogni tanto si presentava la necessitagrave di queste rapidissime corse per soffocare le rivolte dei sudditi piugrave lontani o per altre cause politiche Egrave celebre la marcia di Nabuccodonosor attraverso il deserto dAra-bia da Pelusio a Babilonia Del resto dellepisodio ac-cennato da Polieno ignoransi i particolari Valerio Mas-simo accenna qualche cosa di simile IX 3 ext 4 laquoSemiramis Assyriorum regina cum ei circa cultum

27 Questa espressione probabilmente significa che non le pas-sograve in rivista

28 Linn 10-14

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capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

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Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

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a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

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laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

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miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 7: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

salga il racconto delle conquiste attribuite alla compa-gna di Nino dovremmo precisare se la regina Sammu-ramat menzionata dai monumenti come donna di pa-lazzo5 (sposa o madre) di Ramman-nirari III (811-783) sia quella che originograve la leggenda di Σεmicroίραmicroις presso Erodoto e gli altri storici In altre parole prima di Sam-muramat visse unaltra o piugrave altre regine di questo nome LHommel6 tende a credere che il romanzo di Σεmicroίραmicroις non abbia per fondo storico che la Sammura-mat dei monumenti e osserva che le conquiste di Ram-man-nirari furono abbastanza considerevoli da potere essere col procedere delle etagrave amplificate leggendaria-mente e che la reggenza tenuta da Semiramide pel fi-glio Ninyas risponderebbe a una reggenza di Sammura-mat per Bamman-nirari salito al trono molto giovane7

provenienze di codesti cammelli si veda Hommel Geschichte Babyloniens und Assyriens p 603) Il Taylor (Journal of the royal Asiatic Society t XV p 264) e il Perrot (Histoire da lArt II p 777) inclinano a credere allesistenza di una strada commer-ciale fra la Babilonia e lIndia Tutto ciograve resta allo stato di ipotesi Contentiamoci di concludere perograve che molto prima delletagrave di Ctesia a Babilonia poterono attribuire a Semiramide la gloria di una marcia militare fino alle Indie a fine di accrescer fama ai successi di lei

5 Cosigrave I R 35 no 2 9 aššat igravekalli6 Geschichte Bab und Ass p 631 Cf Perrot et Chipiez Hi-

stoire de lArt II 627-6287 Si egrave osservato dal Tiele (seguito dallHommel op cit 631-

632) che lapparizione in Assiria del culto di Nebo sotto Ram-man-nirari pare derivar da parentele o relazioni di Sammuramat

7

Tali ipotesi checchegrave se ne pensi non tengono abba-stanza conto di tutti gli elementi della leggenda Cegrave una grande discordia come sopra ricordavamo tra Erodoto ed altri storici nellassegnare una data precisa allantica regina8 discordia tale che qualche critico egrave stato tentato di riconoscere due Semiramidi in luogo di una9 Per re-centi che possano essere le opinioni che assegnavano a Nino e alla sua consorte unetagrave assai piugrave remota che lVIII secolo alla critica non si puograve concedere verun di-ritto di scartarle perchegrave le mancano i documenti suffi-cienti a un serio esame Conviene quindi confessare schiettamente che non sappiamo se la laquodonna di palaz-zoraquo di Ramman-nirari III abbia dato origine alle leggen-de greche negrave sappiamo quali parti del racconto Ctesia inventasse e quali modificasse Fino al secolo XII una versione di Beroso era in possesso degli Armeni e le tradizioni armene di Semiramide si diffondono su parti-colari omessi da altre forme della leggenda Vien fatto di pensare che qualche parte almeno delle narrazioni ar-mene fosse tolta a Beroso uno dei piugrave autorevoli cono-

con Babilonia Cosigrave spiegano la gran parte serbata alla Semirami-de greca nella storia babilonese Dallaltro lato come questo si ac-corderebbe colla leggenda che fa nascere Semiramide in Siria Secondo noi bisogna rinunziare a ogni tentativo di conciliare fra loro i particolari tramandatici sullorigine della Dea regina

8 V le principali testimonianze raccolte da L Georgii in Pauly Real encycl d class Altertumswissensch Stuttgart 1851 VI parte 1a p 967

9 L Georgii l c

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scitori delle antichitagrave caldee Inoltre si noti che Mar Apas Catina che tanto minutamente ci ha narrato gli amori e le conquiste di Semiramide visitograve secondo che egrave tradizione gli archivi di Ninive per incarico del re Va-larsace Di questo ci avverte Mosegrave di Corene ripetuta-mente e il suo racconto merita considerazione10 Talchegrave per riassumere la questione se egrave vero in massima che i Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente lAssiria che da tempi abbastanza recenti non solo restano a de-terminare gli elementi che nella leggenda di Semiramide si dovrebbero alla invenzione di Ctesia ma non egrave esclu-sa la probabilitagrave che molto nei racconti meravigliosi del medico greco derivasse da tradizioni assiro-babilonesi del secolo VIII anche piugrave antiche

mdashmdashmdashmdashCome tante figure della mitologia classica Semirami-

de accoppia alla bravura nelle armi il piugrave spiccato carat-tere di sensualitagrave11 I critici hanno pensato a confrontarla

10 Un indizio del valore delle tradizioni armene mi sembra questo Mar Apas Catina narra (Fragm histt graec V parte 2a p 28) che nel palazzo costruito da Semiramide nella sua cittagrave del-lArmenia si ammirava una grotta destinata al deposito dei tesori E questo racconto egrave evidentemente connesso con tutta una leg-genda perduta ma che si rintraccia nella storiella Erodotea delle ricchezze di Nitocri (Herod I 187) e in quella simile di Plutarco (Reg Apophth sub Σεmicroιράmicroιδος) Quando sotto Arsace il grande Mar Apas Catina frugograve negli archivii di Ninive i documenti da lui studiati contenevano certo memorie di cui oggi non possiamo ap-prezzare il valore

11 La colomba passava anche presso gli antichi per uno degli

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con Afrodite hanno stabilito numerosi parallelismi fra il suo culto e quello di altre divinitagrave asiatiche12 Rinviando il lettore a tali studii che si annoverano fra i piugrave intricati nella mitologia comparata noi tocchiamo soltanto due punti delle tradizioni sugli amori di colei laquoche libito fe licito in sua leggeraquo Il primo egrave il raffronto tra Semirami-de e Ištar tentato dal Lenormant13 a cui si oppongono in parte il Dr C Adler e il Dr Alfr Jeremias14 Nella qual disputa se egrave vero che il ravvicinamento proposto manca di prove assolute non egrave men vero che trattandosi di tra-dizioni provenienti da una medesima regione esso ac-quista una certa verosimiglianza Per attenersi col Jere-mias al partito piugrave prudente basta rilevare le somi- glianze tra Semiramide e la forma speciale di Ištar de-scritta nella tavola sesta dellepopea babilonese Il fatto venne fin qui notato fuggevolmente15 In modo piugrave spe-ciale si puograve osservare questo che Semiramide egrave la pri-ma a fare proposte impudenti di amore ad Ara re di Ar-menia come Ištar la quale si rivolge a Izdubar16 dichia-

uccelli piugrave lascivi ma non sarebbe lecito dedurne che il mito di Semiramide alimentata dalle colombe che divennero poi simbolo di lei fosse originato dalla fama di dissoluta che ebbe la regina Altrettanto appare arrischiata lopinione che dalla leggenda siano state prodotte le accuse di sensualitagrave contro la consorte di Nino

12 V L Georgii op cit p 96813 La leacutegende de Seacutemiramis Paris 187314 V A Jeremias Das babylonische Nimrodepos (Leipzig

1891) p 6915 Op cit p 6916 Continuo a scrivere Izdubar per seguire luso comune degli

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randogli la sua passione per lui che luna e laltra offro-no doni al loro diletto e gli promettono una grande po-tenza che ambedue sono respinte e laffronto ricevuto le rende furiose17 I baci di ambedue riescono funesti agli amati18 gli accoppiamenti che esse cercano sono

assiriologi quantunque non mi sia ignota la lettura proposta con eccellenti ragioni dal sig Pinches (Gilgameacuteš = Γίλγαmicroος)

17 Limportanza di questi ravvicinamenti egrave cosigrave grande che non posso astenermi dal riferire i testi paralleli Fragm hist graec t V parte 2a p 26 (Mar Apas Catina) laquoSeacutemiramis mucircris-sant en sucircrete sa passion envoie des messagers au bel Ara avec de riches cadeaux accompagneacutes dinstantes priegraveres de promesses magnifiques pour lengager agrave venir la trouver agrave Ninive agrave lepouser et agrave regner sur tout lempire de Ninus ou seulement agrave satisfaire son ardente passion et agrave retourner ensuite en paix dans ses pro-pres eacutetats combleacute de preacutesentsraquo Cf il racconto piugrave breve del Pseu-do-Agatangelo ibid p 197 E nellepopea di Nimrod (Jeremias op cit p 24) si legge laquoNach der Gunst des Izdubar erhob die Augen die gewaltige Goumlttin Ištar Komm Izdubar sei mein Ge-mahl deine Liebe gieb mir zur Geschenk du sollst mein Mann sein ich will dein Weib sein ich will dich stehen lassen auf ei-nem Wagen von Edelstein und Gold dessen Raumlder von Gold des-sen Houmlrner von Saphir () sind grosse kudanu-Loumlwen () sollst du anspannen unter Wohlgeruchen der Ceder sollst du einziehen in unser Haus wenn du Einzug haumlltst [in] unserem Haus so sol-len deine Fuumlsse kuumlssen es sollen sich [beugen] vor dir Koumlnige Herren und Fuumlrsten [alles was hervorbringt ()] Berg und Land sollen sie bringen als Tributraquo (Trad di A Jeremias)

18 V nellepopea di Izdubar (op cit p 24) come questo eroe descrive la triste sorte dei favoriti di Ištar e cfr (osservazione del Dr Jeremias) Diod II 13 Lo stesso Izdubar deve in gran parte le

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spesso mostruosi19 Ištar amograve Tammuz ebbe laquila ()20 il leone il cavallo fra i suoi favoriti di Semirami-de narra Giuba citato da Plinio21 che fu presa da passio-ne ardente per un cavallo Sfortunatamente nel passo dellenciclopedista latino la lezione corretta non si puograve fino ad ora stabilire perchegrave alle parole laquoequum adama-tum a Semiramide usque ad (in) coitum Juba auctor estraquo si trovano sostituite in alcuni manoscritti laquousque ad ro-gumraquo rimanendo identico il resto della frase Ambedue le varianti meritano perograve attenzione e vogliamo dirne due parole entrando cosigrave nel secondo dei punti sopra ac-cennati Si tratta di due diverse tradizioni I racconti di Diodoro sulle dissolutezze di Semiramide giustificano abbastanza chi le attribuigrave un mostruoso connubio Quan-to poi alle parole ad rogum usque le spiega Igino22 con pochissimi ma chiarigrave accenni laquoSemiramis in Babylonia equo amisso in pyram se conjecitraquo Dato pure che Pli-nio abbia sempre ignorato questo tragico episodio e che

sue disavventure alla collera della Dea da lui respinta Ištar fra i suoi amanti ha anche un pastore un pastore ha qualche parte nella vita di Semiramide ma le circostanze dei due racconti sono trop-po diverse

19 Secondo Giustino (I 2 10) e Agathias (II 62) Semiramide propone lincesto al proprio figlio da cui viene uccisa

20 Nel testo dellepopea lespressione che traduciamo aquila egrave oscura Si tratta senza alcun dubbio dun uccello V Paul Haupt Der Keilinschriftliche Sintfluthbericht (Leipzig 1881) p 8 e Jere-mias op cit p 24

21 Hist Nat VIII 6422 Hygin Fab 243

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perciograve la seconda delle lezioni nel passo addotto sia as-solutamente da rifiutare il testo del mitografo latino prova lesistenza in Babilonia del barbaro suicidio del rogo Semiramide che si getta nella pira richiama alla memoria Sardanapalo e in tale caso non si ha da fare con uno scambio di nomi in una medesima tradizione ma di due diversi racconti due dei molti che dovettero correre fra i Greci intorno a quellorribile specie di mor-te volontaria23

23 La realtagrave di siffatte tragedie egrave confermata dagli annali di Asurbanipal (V Cuneif Inscrr of Western Asia V 4 50 e segg) dove si narra che Šamaš-šum-ukicircn si gettograve nel fuoco quando vide disperata la propria causa di ribelle al re legittimo Nella frase (lin 51) ina mi-kit libi a-ri-ri id-du-šu-ma ecc qualcheduno in-terpreta laquoidducircraquo per laquogettaronoraquo e non laquosi gettograveraquo V qui appresso Post-scriptum Le linee 53-60 chiaramente ci dicono che gli ade-renti del vinto per viltagrave non si slanciarono nel rogo Si trattava dunque di uno spontaneo sacrifizio della vita Ora si domanda se lepisodio di Šamaš-šum-ukicircn egrave quello che ha originato la leggen-da di Sardanapalo Cosigrave opina lHaupt Zeitschrift fuumlr Keilschrift-forschung II 18 p 282) contro il Lehmann (De inscriptionibus cuneatis quae pertinent ad Šamaš-šum-ukicircn Monachii 1886 p 52 num 4) Il problema esaminato per ogni verso sembra suscet-tibile di soluzioni affatto opposte Non sappiamo come il Dr Leh-mann giustifichi il suo scetticismo Egli perograve potrebbe dire presso a poco Σαοσδούχινος e Σαρδανάπαλλος sono due nomi che nes-suno sforzo di filologi riusciragrave mai a identificare la leggenda gre-ca attribuisce il suicidio nel fuoco a Sardanapalo o a Saracus re di Assiria mentre le iscrizioni parlano di un personaggio ben di-stinto e nemico di Asurbanipal che si vuole identico a Sardanapa-lo Dallaltro canto si potrebbe opporre che essendo stato Asurba-

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Lesame comparativo delle informazioni greche su Babilonia e delle iscrizioni cuneiformi assire conduce spesso a risultati negativi in alcuni casi invece come i due ultimi citati del suicidio di Semiramide e dei suoi impurissimi amori appare manifesto che i classici ebbe-ro talora fra le mani fonti ragguardevolissime per la sto-ria della civiltagrave babilonese Diodoro verbigrazia ci par-

nipal lultimo potente monarca dellAssiria il suo nome deve es-sere stato confuso dai Greci (la stessa sorte ebbero i nomi di Na-bucco e di Semiramide) con quello di altri principi LHaupt non dice che la leggenda greca sia riproduzione del racconto assiro dice laquodie Sage von der Selbstverbrennung Sardanapals scheint mir auf eine Verwechselung mit seinem Stiefbruder Saos[d]uchins zu beruhenraquo (Zeitschr l c) Del resto la questione egrave subordinata a quella della identificazione di Σαρδανάπαλλος con Asurbanipal Dove prima di tutto quantunque la voce Σαρδανάπαλλος abbia una fisonomia assiro spiccatissima (= iddina-pal) non si sa-prebbe rendere uguale ad alcuno dei nomi di re assiri conosciuti Per le somiglianze poi tra i caratteri di Asurbanipal e di Sardana-palo si inciampa dapprima in una grave difficoltagrave che cioegrave la leg-genda greca ha finito collammettere lesistenza di due Sardanapa-li (secondo Callistene ἕνα microὲν δραστήριον ϰαὶ γενναῖον ἄλλον δὲ microαλαϰόν) e la critica moderna ne scopre anche tre e quattro Ai sostenitori dellidentitagrave rimane un espediente Posson dire che sono i soli tratti del principe effeminato quelli che la leggenda greca tolse ai documenti assiri Questo presso a poco ha tentato di fare il Tiele affermando (Gesch Ass u Bab p 403) che nei suoi annali Asurbanipal apparisce meno forte ed energico dei re suoi predecessori La dimostrazione dellillustre critico e storico olan-dese piena di fine osservazioni merita di esser considerata atten-tamente quantunque non sia per la elasticitagrave dei fatti esaminati adatta a convincere tutti

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la della policromia dei mattoni sugli edifizii della Cal-dea (cfr Fr Reber Ueber altchaldaumlische Kunst Zei-tschr f Assyr I 295-296) dei giardini pensili (cf Le-normant Babelon op cit V 23) delle crudeltagrave in guerra commesse dal re Nino che per noi egrave il rappresentante di un re assiro qualunque del supplizio dellacciecamento in Assiria della magia fra i babilonesi e tutte le sue no-tizie nei monumenti trovano pieno riscontro Letimolo-gia che egli dagrave del nome di Semiramide (ὄνοmicroα Σεmicroίραmicroιν ϰατὰ τὴν tῶν Σύρων διάλεϰτον παρωνοmicroασmicroένον ἀπὸ tῶν περιστερῶν) difficilmente puograve venir contestata e sostituita da una migliore tenuto con-to ancora delloscillazione fra le pronunzie Semiramis e Samiramis e della somma licenza con cui i Greci elle-nizzarono i nomi barbari24

24 Diod II 4 Chi avesse vaghezza di vedere quali strane eti-mologie proposero fin qui i filologi di Σεmicroίραmicroις (ovvero Samira-mis = Sa-am-mu-ra-mat) consulti tra gli altri Henr Steph s Σεmicroίραmicroις Pauly Realencycl vol cit p 968 Fragmm histt graecc t V parte 2a p 26 nota 1 Ctesia Fragmm ed Didot p 17 Dalberg Fundgruben des Orients I 209 Lenormant-Babe-lon op cit t V p 128 Σεmicroίραmicroις = schēm rām laquonome eccelsoraquo () Le migliori interpretazioni sopravissute e che oggi si sosten-gono con buone ragioni sono 1) quella sopra detta di Diodoro 2) quella proposta dal prof F Delitzsch Σεmicroίραmicroις = Sa-am-mu-ra-mat = Liebhaberin von Wohlgeruumlchen (v Jeremias Das babylo-nische Nimrodepos p 70 dove egrave citata anche la etimologia del Bertin Σεmicroίραmicroις = Sumer scritto due volte la seconda delle quali invertendo lordine delle lettere) Il sig Jeremias ha addotto un passo dellepopea di Izdubar che appoggia letimologia del Deli-

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mdashmdashmdashmdashLe poche iscrizioni di re Mesopotamici che i Greci

pretendono di aver conosciuto appaiono apocrife a chi studia la piugrave elementare epigrafia assira25 Fa eccezione quella riferita da Polieno26 e compendiante la vita di Se-miramide Non che essa sia autentica nella sua forma at-tuale Mai uno scrittore greco la tradusse da originale assiro il tono perograve di tutto il testo egrave orientale e le cose dette da Polieno combinano tanto con quelle che i re as-siro-babilonesi ci narrano nei loro documenti che con-vien riconoscere liscrizione come derivata almeno da buone fonti Semiramide non fa come altrove Nino o Sardanapalo una professione di scetticismo o una predi-ca morale fa la propria apologia si glorifica seguendo lesempio di tutti i re assiri e parlando da segrave stessa ai let-

tzsch Nel poema stesso (p 24) si legge anche il passo laquoDu gewannst auch lieb einen Oberhirten der dir bestaumlndig Weih-rauch strenteraquo Lo adduciamo pure a sostegno delletimologia del Delitzsch ma con riserva perchegrave la versione laquoWeihrauchraquo del sig Jeremias non egrave del tutto assicurata

25 V ad es Strab XIV 9 e Athen XII 39 Athen VIII 14 Le due iscrizioni ricordate su questi monumenti che vennero confusi talora dagli antichi (vedi i testi che le illustrano raccolti da L Georgii in Pauly Realencycl vol cit pp 764-765) non hanno per veritagrave nulla che si accosti alla maniera dei documenti storici assi-ri Il tono esortatorio che assume Sardanapalo in una di esse (Athen VIII 14) non merita di esser paragonato con quello dei re assiro-babilonesi Rammannirari III Nabonid ecc

26 Stratag VIII 26 ediz Woelflin-Melber p 392 (Leipzig Teubner 1887)

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tori del monumento Le brevi note che seguono voglio-no principalmente porre in rilievo le affinitagrave tra il testo di Polieno e le iscrizioni storiche assire

Pol Stratag VIII 26 laquoΣεmicroίραmicroις λουοmicroένη tῶν Σιράϰων ἤϰουσε τὴν ἀπόστασιν ϰαὶ παραυτίϰα ἀνυπόδητος microηδὲ τὰς τρίχας ἀναπλεξαmicroένη ἐπὶ τὸν πόλεmicroον ἐξὴλθενraquo Tale strano modo di descrivere la fretta della regina accorrente contro i ribelli ha un ri-scontro nelliscrizione di Asarhaddon pubblicata nel vol III delle Cuneiform Inscriptions tavole 15 16 Asarhad-don allannunzio di un grave avvenimento dice ciograve che egli non fece piuttosto che ciograve che fece laquoUn giorno o due non aspettai non guardai la parte anteriore delle mie milizie27 e neppure alla retroguardia le forniture dei miei cavalli aggiogati gli istrumenti di battaglia non raccolsi le provvisioni per la mia marcia non radunai eccraquo28 Cosigrave la precipitazione egrave espressa nel passo greco specialmente in ἀνυπόδητος e microηδὲ τὰς τρίχας ecc Ai re assiro-babilonesi ogni tanto si presentava la necessitagrave di queste rapidissime corse per soffocare le rivolte dei sudditi piugrave lontani o per altre cause politiche Egrave celebre la marcia di Nabuccodonosor attraverso il deserto dAra-bia da Pelusio a Babilonia Del resto dellepisodio ac-cennato da Polieno ignoransi i particolari Valerio Mas-simo accenna qualche cosa di simile IX 3 ext 4 laquoSemiramis Assyriorum regina cum ei circa cultum

27 Questa espressione probabilmente significa che non le pas-sograve in rivista

28 Linn 10-14

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capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

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Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

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a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

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laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

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miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 8: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

Tali ipotesi checchegrave se ne pensi non tengono abba-stanza conto di tutti gli elementi della leggenda Cegrave una grande discordia come sopra ricordavamo tra Erodoto ed altri storici nellassegnare una data precisa allantica regina8 discordia tale che qualche critico egrave stato tentato di riconoscere due Semiramidi in luogo di una9 Per re-centi che possano essere le opinioni che assegnavano a Nino e alla sua consorte unetagrave assai piugrave remota che lVIII secolo alla critica non si puograve concedere verun di-ritto di scartarle perchegrave le mancano i documenti suffi-cienti a un serio esame Conviene quindi confessare schiettamente che non sappiamo se la laquodonna di palaz-zoraquo di Ramman-nirari III abbia dato origine alle leggen-de greche negrave sappiamo quali parti del racconto Ctesia inventasse e quali modificasse Fino al secolo XII una versione di Beroso era in possesso degli Armeni e le tradizioni armene di Semiramide si diffondono su parti-colari omessi da altre forme della leggenda Vien fatto di pensare che qualche parte almeno delle narrazioni ar-mene fosse tolta a Beroso uno dei piugrave autorevoli cono-

con Babilonia Cosigrave spiegano la gran parte serbata alla Semirami-de greca nella storia babilonese Dallaltro lato come questo si ac-corderebbe colla leggenda che fa nascere Semiramide in Siria Secondo noi bisogna rinunziare a ogni tentativo di conciliare fra loro i particolari tramandatici sullorigine della Dea regina

8 V le principali testimonianze raccolte da L Georgii in Pauly Real encycl d class Altertumswissensch Stuttgart 1851 VI parte 1a p 967

9 L Georgii l c

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scitori delle antichitagrave caldee Inoltre si noti che Mar Apas Catina che tanto minutamente ci ha narrato gli amori e le conquiste di Semiramide visitograve secondo che egrave tradizione gli archivi di Ninive per incarico del re Va-larsace Di questo ci avverte Mosegrave di Corene ripetuta-mente e il suo racconto merita considerazione10 Talchegrave per riassumere la questione se egrave vero in massima che i Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente lAssiria che da tempi abbastanza recenti non solo restano a de-terminare gli elementi che nella leggenda di Semiramide si dovrebbero alla invenzione di Ctesia ma non egrave esclu-sa la probabilitagrave che molto nei racconti meravigliosi del medico greco derivasse da tradizioni assiro-babilonesi del secolo VIII anche piugrave antiche

mdashmdashmdashmdashCome tante figure della mitologia classica Semirami-

de accoppia alla bravura nelle armi il piugrave spiccato carat-tere di sensualitagrave11 I critici hanno pensato a confrontarla

10 Un indizio del valore delle tradizioni armene mi sembra questo Mar Apas Catina narra (Fragm histt graec V parte 2a p 28) che nel palazzo costruito da Semiramide nella sua cittagrave del-lArmenia si ammirava una grotta destinata al deposito dei tesori E questo racconto egrave evidentemente connesso con tutta una leg-genda perduta ma che si rintraccia nella storiella Erodotea delle ricchezze di Nitocri (Herod I 187) e in quella simile di Plutarco (Reg Apophth sub Σεmicroιράmicroιδος) Quando sotto Arsace il grande Mar Apas Catina frugograve negli archivii di Ninive i documenti da lui studiati contenevano certo memorie di cui oggi non possiamo ap-prezzare il valore

11 La colomba passava anche presso gli antichi per uno degli

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con Afrodite hanno stabilito numerosi parallelismi fra il suo culto e quello di altre divinitagrave asiatiche12 Rinviando il lettore a tali studii che si annoverano fra i piugrave intricati nella mitologia comparata noi tocchiamo soltanto due punti delle tradizioni sugli amori di colei laquoche libito fe licito in sua leggeraquo Il primo egrave il raffronto tra Semirami-de e Ištar tentato dal Lenormant13 a cui si oppongono in parte il Dr C Adler e il Dr Alfr Jeremias14 Nella qual disputa se egrave vero che il ravvicinamento proposto manca di prove assolute non egrave men vero che trattandosi di tra-dizioni provenienti da una medesima regione esso ac-quista una certa verosimiglianza Per attenersi col Jere-mias al partito piugrave prudente basta rilevare le somi- glianze tra Semiramide e la forma speciale di Ištar de-scritta nella tavola sesta dellepopea babilonese Il fatto venne fin qui notato fuggevolmente15 In modo piugrave spe-ciale si puograve osservare questo che Semiramide egrave la pri-ma a fare proposte impudenti di amore ad Ara re di Ar-menia come Ištar la quale si rivolge a Izdubar16 dichia-

uccelli piugrave lascivi ma non sarebbe lecito dedurne che il mito di Semiramide alimentata dalle colombe che divennero poi simbolo di lei fosse originato dalla fama di dissoluta che ebbe la regina Altrettanto appare arrischiata lopinione che dalla leggenda siano state prodotte le accuse di sensualitagrave contro la consorte di Nino

12 V L Georgii op cit p 96813 La leacutegende de Seacutemiramis Paris 187314 V A Jeremias Das babylonische Nimrodepos (Leipzig

1891) p 6915 Op cit p 6916 Continuo a scrivere Izdubar per seguire luso comune degli

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randogli la sua passione per lui che luna e laltra offro-no doni al loro diletto e gli promettono una grande po-tenza che ambedue sono respinte e laffronto ricevuto le rende furiose17 I baci di ambedue riescono funesti agli amati18 gli accoppiamenti che esse cercano sono

assiriologi quantunque non mi sia ignota la lettura proposta con eccellenti ragioni dal sig Pinches (Gilgameacuteš = Γίλγαmicroος)

17 Limportanza di questi ravvicinamenti egrave cosigrave grande che non posso astenermi dal riferire i testi paralleli Fragm hist graec t V parte 2a p 26 (Mar Apas Catina) laquoSeacutemiramis mucircris-sant en sucircrete sa passion envoie des messagers au bel Ara avec de riches cadeaux accompagneacutes dinstantes priegraveres de promesses magnifiques pour lengager agrave venir la trouver agrave Ninive agrave lepouser et agrave regner sur tout lempire de Ninus ou seulement agrave satisfaire son ardente passion et agrave retourner ensuite en paix dans ses pro-pres eacutetats combleacute de preacutesentsraquo Cf il racconto piugrave breve del Pseu-do-Agatangelo ibid p 197 E nellepopea di Nimrod (Jeremias op cit p 24) si legge laquoNach der Gunst des Izdubar erhob die Augen die gewaltige Goumlttin Ištar Komm Izdubar sei mein Ge-mahl deine Liebe gieb mir zur Geschenk du sollst mein Mann sein ich will dein Weib sein ich will dich stehen lassen auf ei-nem Wagen von Edelstein und Gold dessen Raumlder von Gold des-sen Houmlrner von Saphir () sind grosse kudanu-Loumlwen () sollst du anspannen unter Wohlgeruchen der Ceder sollst du einziehen in unser Haus wenn du Einzug haumlltst [in] unserem Haus so sol-len deine Fuumlsse kuumlssen es sollen sich [beugen] vor dir Koumlnige Herren und Fuumlrsten [alles was hervorbringt ()] Berg und Land sollen sie bringen als Tributraquo (Trad di A Jeremias)

18 V nellepopea di Izdubar (op cit p 24) come questo eroe descrive la triste sorte dei favoriti di Ištar e cfr (osservazione del Dr Jeremias) Diod II 13 Lo stesso Izdubar deve in gran parte le

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spesso mostruosi19 Ištar amograve Tammuz ebbe laquila ()20 il leone il cavallo fra i suoi favoriti di Semirami-de narra Giuba citato da Plinio21 che fu presa da passio-ne ardente per un cavallo Sfortunatamente nel passo dellenciclopedista latino la lezione corretta non si puograve fino ad ora stabilire perchegrave alle parole laquoequum adama-tum a Semiramide usque ad (in) coitum Juba auctor estraquo si trovano sostituite in alcuni manoscritti laquousque ad ro-gumraquo rimanendo identico il resto della frase Ambedue le varianti meritano perograve attenzione e vogliamo dirne due parole entrando cosigrave nel secondo dei punti sopra ac-cennati Si tratta di due diverse tradizioni I racconti di Diodoro sulle dissolutezze di Semiramide giustificano abbastanza chi le attribuigrave un mostruoso connubio Quan-to poi alle parole ad rogum usque le spiega Igino22 con pochissimi ma chiarigrave accenni laquoSemiramis in Babylonia equo amisso in pyram se conjecitraquo Dato pure che Pli-nio abbia sempre ignorato questo tragico episodio e che

sue disavventure alla collera della Dea da lui respinta Ištar fra i suoi amanti ha anche un pastore un pastore ha qualche parte nella vita di Semiramide ma le circostanze dei due racconti sono trop-po diverse

19 Secondo Giustino (I 2 10) e Agathias (II 62) Semiramide propone lincesto al proprio figlio da cui viene uccisa

20 Nel testo dellepopea lespressione che traduciamo aquila egrave oscura Si tratta senza alcun dubbio dun uccello V Paul Haupt Der Keilinschriftliche Sintfluthbericht (Leipzig 1881) p 8 e Jere-mias op cit p 24

21 Hist Nat VIII 6422 Hygin Fab 243

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perciograve la seconda delle lezioni nel passo addotto sia as-solutamente da rifiutare il testo del mitografo latino prova lesistenza in Babilonia del barbaro suicidio del rogo Semiramide che si getta nella pira richiama alla memoria Sardanapalo e in tale caso non si ha da fare con uno scambio di nomi in una medesima tradizione ma di due diversi racconti due dei molti che dovettero correre fra i Greci intorno a quellorribile specie di mor-te volontaria23

23 La realtagrave di siffatte tragedie egrave confermata dagli annali di Asurbanipal (V Cuneif Inscrr of Western Asia V 4 50 e segg) dove si narra che Šamaš-šum-ukicircn si gettograve nel fuoco quando vide disperata la propria causa di ribelle al re legittimo Nella frase (lin 51) ina mi-kit libi a-ri-ri id-du-šu-ma ecc qualcheduno in-terpreta laquoidducircraquo per laquogettaronoraquo e non laquosi gettograveraquo V qui appresso Post-scriptum Le linee 53-60 chiaramente ci dicono che gli ade-renti del vinto per viltagrave non si slanciarono nel rogo Si trattava dunque di uno spontaneo sacrifizio della vita Ora si domanda se lepisodio di Šamaš-šum-ukicircn egrave quello che ha originato la leggen-da di Sardanapalo Cosigrave opina lHaupt Zeitschrift fuumlr Keilschrift-forschung II 18 p 282) contro il Lehmann (De inscriptionibus cuneatis quae pertinent ad Šamaš-šum-ukicircn Monachii 1886 p 52 num 4) Il problema esaminato per ogni verso sembra suscet-tibile di soluzioni affatto opposte Non sappiamo come il Dr Leh-mann giustifichi il suo scetticismo Egli perograve potrebbe dire presso a poco Σαοσδούχινος e Σαρδανάπαλλος sono due nomi che nes-suno sforzo di filologi riusciragrave mai a identificare la leggenda gre-ca attribuisce il suicidio nel fuoco a Sardanapalo o a Saracus re di Assiria mentre le iscrizioni parlano di un personaggio ben di-stinto e nemico di Asurbanipal che si vuole identico a Sardanapa-lo Dallaltro canto si potrebbe opporre che essendo stato Asurba-

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Lesame comparativo delle informazioni greche su Babilonia e delle iscrizioni cuneiformi assire conduce spesso a risultati negativi in alcuni casi invece come i due ultimi citati del suicidio di Semiramide e dei suoi impurissimi amori appare manifesto che i classici ebbe-ro talora fra le mani fonti ragguardevolissime per la sto-ria della civiltagrave babilonese Diodoro verbigrazia ci par-

nipal lultimo potente monarca dellAssiria il suo nome deve es-sere stato confuso dai Greci (la stessa sorte ebbero i nomi di Na-bucco e di Semiramide) con quello di altri principi LHaupt non dice che la leggenda greca sia riproduzione del racconto assiro dice laquodie Sage von der Selbstverbrennung Sardanapals scheint mir auf eine Verwechselung mit seinem Stiefbruder Saos[d]uchins zu beruhenraquo (Zeitschr l c) Del resto la questione egrave subordinata a quella della identificazione di Σαρδανάπαλλος con Asurbanipal Dove prima di tutto quantunque la voce Σαρδανάπαλλος abbia una fisonomia assiro spiccatissima (= iddina-pal) non si sa-prebbe rendere uguale ad alcuno dei nomi di re assiri conosciuti Per le somiglianze poi tra i caratteri di Asurbanipal e di Sardana-palo si inciampa dapprima in una grave difficoltagrave che cioegrave la leg-genda greca ha finito collammettere lesistenza di due Sardanapa-li (secondo Callistene ἕνα microὲν δραστήριον ϰαὶ γενναῖον ἄλλον δὲ microαλαϰόν) e la critica moderna ne scopre anche tre e quattro Ai sostenitori dellidentitagrave rimane un espediente Posson dire che sono i soli tratti del principe effeminato quelli che la leggenda greca tolse ai documenti assiri Questo presso a poco ha tentato di fare il Tiele affermando (Gesch Ass u Bab p 403) che nei suoi annali Asurbanipal apparisce meno forte ed energico dei re suoi predecessori La dimostrazione dellillustre critico e storico olan-dese piena di fine osservazioni merita di esser considerata atten-tamente quantunque non sia per la elasticitagrave dei fatti esaminati adatta a convincere tutti

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la della policromia dei mattoni sugli edifizii della Cal-dea (cfr Fr Reber Ueber altchaldaumlische Kunst Zei-tschr f Assyr I 295-296) dei giardini pensili (cf Le-normant Babelon op cit V 23) delle crudeltagrave in guerra commesse dal re Nino che per noi egrave il rappresentante di un re assiro qualunque del supplizio dellacciecamento in Assiria della magia fra i babilonesi e tutte le sue no-tizie nei monumenti trovano pieno riscontro Letimolo-gia che egli dagrave del nome di Semiramide (ὄνοmicroα Σεmicroίραmicroιν ϰατὰ τὴν tῶν Σύρων διάλεϰτον παρωνοmicroασmicroένον ἀπὸ tῶν περιστερῶν) difficilmente puograve venir contestata e sostituita da una migliore tenuto con-to ancora delloscillazione fra le pronunzie Semiramis e Samiramis e della somma licenza con cui i Greci elle-nizzarono i nomi barbari24

24 Diod II 4 Chi avesse vaghezza di vedere quali strane eti-mologie proposero fin qui i filologi di Σεmicroίραmicroις (ovvero Samira-mis = Sa-am-mu-ra-mat) consulti tra gli altri Henr Steph s Σεmicroίραmicroις Pauly Realencycl vol cit p 968 Fragmm histt graecc t V parte 2a p 26 nota 1 Ctesia Fragmm ed Didot p 17 Dalberg Fundgruben des Orients I 209 Lenormant-Babe-lon op cit t V p 128 Σεmicroίραmicroις = schēm rām laquonome eccelsoraquo () Le migliori interpretazioni sopravissute e che oggi si sosten-gono con buone ragioni sono 1) quella sopra detta di Diodoro 2) quella proposta dal prof F Delitzsch Σεmicroίραmicroις = Sa-am-mu-ra-mat = Liebhaberin von Wohlgeruumlchen (v Jeremias Das babylo-nische Nimrodepos p 70 dove egrave citata anche la etimologia del Bertin Σεmicroίραmicroις = Sumer scritto due volte la seconda delle quali invertendo lordine delle lettere) Il sig Jeremias ha addotto un passo dellepopea di Izdubar che appoggia letimologia del Deli-

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mdashmdashmdashmdashLe poche iscrizioni di re Mesopotamici che i Greci

pretendono di aver conosciuto appaiono apocrife a chi studia la piugrave elementare epigrafia assira25 Fa eccezione quella riferita da Polieno26 e compendiante la vita di Se-miramide Non che essa sia autentica nella sua forma at-tuale Mai uno scrittore greco la tradusse da originale assiro il tono perograve di tutto il testo egrave orientale e le cose dette da Polieno combinano tanto con quelle che i re as-siro-babilonesi ci narrano nei loro documenti che con-vien riconoscere liscrizione come derivata almeno da buone fonti Semiramide non fa come altrove Nino o Sardanapalo una professione di scetticismo o una predi-ca morale fa la propria apologia si glorifica seguendo lesempio di tutti i re assiri e parlando da segrave stessa ai let-

tzsch Nel poema stesso (p 24) si legge anche il passo laquoDu gewannst auch lieb einen Oberhirten der dir bestaumlndig Weih-rauch strenteraquo Lo adduciamo pure a sostegno delletimologia del Delitzsch ma con riserva perchegrave la versione laquoWeihrauchraquo del sig Jeremias non egrave del tutto assicurata

25 V ad es Strab XIV 9 e Athen XII 39 Athen VIII 14 Le due iscrizioni ricordate su questi monumenti che vennero confusi talora dagli antichi (vedi i testi che le illustrano raccolti da L Georgii in Pauly Realencycl vol cit pp 764-765) non hanno per veritagrave nulla che si accosti alla maniera dei documenti storici assi-ri Il tono esortatorio che assume Sardanapalo in una di esse (Athen VIII 14) non merita di esser paragonato con quello dei re assiro-babilonesi Rammannirari III Nabonid ecc

26 Stratag VIII 26 ediz Woelflin-Melber p 392 (Leipzig Teubner 1887)

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tori del monumento Le brevi note che seguono voglio-no principalmente porre in rilievo le affinitagrave tra il testo di Polieno e le iscrizioni storiche assire

Pol Stratag VIII 26 laquoΣεmicroίραmicroις λουοmicroένη tῶν Σιράϰων ἤϰουσε τὴν ἀπόστασιν ϰαὶ παραυτίϰα ἀνυπόδητος microηδὲ τὰς τρίχας ἀναπλεξαmicroένη ἐπὶ τὸν πόλεmicroον ἐξὴλθενraquo Tale strano modo di descrivere la fretta della regina accorrente contro i ribelli ha un ri-scontro nelliscrizione di Asarhaddon pubblicata nel vol III delle Cuneiform Inscriptions tavole 15 16 Asarhad-don allannunzio di un grave avvenimento dice ciograve che egli non fece piuttosto che ciograve che fece laquoUn giorno o due non aspettai non guardai la parte anteriore delle mie milizie27 e neppure alla retroguardia le forniture dei miei cavalli aggiogati gli istrumenti di battaglia non raccolsi le provvisioni per la mia marcia non radunai eccraquo28 Cosigrave la precipitazione egrave espressa nel passo greco specialmente in ἀνυπόδητος e microηδὲ τὰς τρίχας ecc Ai re assiro-babilonesi ogni tanto si presentava la necessitagrave di queste rapidissime corse per soffocare le rivolte dei sudditi piugrave lontani o per altre cause politiche Egrave celebre la marcia di Nabuccodonosor attraverso il deserto dAra-bia da Pelusio a Babilonia Del resto dellepisodio ac-cennato da Polieno ignoransi i particolari Valerio Mas-simo accenna qualche cosa di simile IX 3 ext 4 laquoSemiramis Assyriorum regina cum ei circa cultum

27 Questa espressione probabilmente significa che non le pas-sograve in rivista

28 Linn 10-14

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capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

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Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

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a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

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laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

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miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 9: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

scitori delle antichitagrave caldee Inoltre si noti che Mar Apas Catina che tanto minutamente ci ha narrato gli amori e le conquiste di Semiramide visitograve secondo che egrave tradizione gli archivi di Ninive per incarico del re Va-larsace Di questo ci avverte Mosegrave di Corene ripetuta-mente e il suo racconto merita considerazione10 Talchegrave per riassumere la questione se egrave vero in massima che i Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente lAssiria che da tempi abbastanza recenti non solo restano a de-terminare gli elementi che nella leggenda di Semiramide si dovrebbero alla invenzione di Ctesia ma non egrave esclu-sa la probabilitagrave che molto nei racconti meravigliosi del medico greco derivasse da tradizioni assiro-babilonesi del secolo VIII anche piugrave antiche

mdashmdashmdashmdashCome tante figure della mitologia classica Semirami-

de accoppia alla bravura nelle armi il piugrave spiccato carat-tere di sensualitagrave11 I critici hanno pensato a confrontarla

10 Un indizio del valore delle tradizioni armene mi sembra questo Mar Apas Catina narra (Fragm histt graec V parte 2a p 28) che nel palazzo costruito da Semiramide nella sua cittagrave del-lArmenia si ammirava una grotta destinata al deposito dei tesori E questo racconto egrave evidentemente connesso con tutta una leg-genda perduta ma che si rintraccia nella storiella Erodotea delle ricchezze di Nitocri (Herod I 187) e in quella simile di Plutarco (Reg Apophth sub Σεmicroιράmicroιδος) Quando sotto Arsace il grande Mar Apas Catina frugograve negli archivii di Ninive i documenti da lui studiati contenevano certo memorie di cui oggi non possiamo ap-prezzare il valore

11 La colomba passava anche presso gli antichi per uno degli

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con Afrodite hanno stabilito numerosi parallelismi fra il suo culto e quello di altre divinitagrave asiatiche12 Rinviando il lettore a tali studii che si annoverano fra i piugrave intricati nella mitologia comparata noi tocchiamo soltanto due punti delle tradizioni sugli amori di colei laquoche libito fe licito in sua leggeraquo Il primo egrave il raffronto tra Semirami-de e Ištar tentato dal Lenormant13 a cui si oppongono in parte il Dr C Adler e il Dr Alfr Jeremias14 Nella qual disputa se egrave vero che il ravvicinamento proposto manca di prove assolute non egrave men vero che trattandosi di tra-dizioni provenienti da una medesima regione esso ac-quista una certa verosimiglianza Per attenersi col Jere-mias al partito piugrave prudente basta rilevare le somi- glianze tra Semiramide e la forma speciale di Ištar de-scritta nella tavola sesta dellepopea babilonese Il fatto venne fin qui notato fuggevolmente15 In modo piugrave spe-ciale si puograve osservare questo che Semiramide egrave la pri-ma a fare proposte impudenti di amore ad Ara re di Ar-menia come Ištar la quale si rivolge a Izdubar16 dichia-

uccelli piugrave lascivi ma non sarebbe lecito dedurne che il mito di Semiramide alimentata dalle colombe che divennero poi simbolo di lei fosse originato dalla fama di dissoluta che ebbe la regina Altrettanto appare arrischiata lopinione che dalla leggenda siano state prodotte le accuse di sensualitagrave contro la consorte di Nino

12 V L Georgii op cit p 96813 La leacutegende de Seacutemiramis Paris 187314 V A Jeremias Das babylonische Nimrodepos (Leipzig

1891) p 6915 Op cit p 6916 Continuo a scrivere Izdubar per seguire luso comune degli

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randogli la sua passione per lui che luna e laltra offro-no doni al loro diletto e gli promettono una grande po-tenza che ambedue sono respinte e laffronto ricevuto le rende furiose17 I baci di ambedue riescono funesti agli amati18 gli accoppiamenti che esse cercano sono

assiriologi quantunque non mi sia ignota la lettura proposta con eccellenti ragioni dal sig Pinches (Gilgameacuteš = Γίλγαmicroος)

17 Limportanza di questi ravvicinamenti egrave cosigrave grande che non posso astenermi dal riferire i testi paralleli Fragm hist graec t V parte 2a p 26 (Mar Apas Catina) laquoSeacutemiramis mucircris-sant en sucircrete sa passion envoie des messagers au bel Ara avec de riches cadeaux accompagneacutes dinstantes priegraveres de promesses magnifiques pour lengager agrave venir la trouver agrave Ninive agrave lepouser et agrave regner sur tout lempire de Ninus ou seulement agrave satisfaire son ardente passion et agrave retourner ensuite en paix dans ses pro-pres eacutetats combleacute de preacutesentsraquo Cf il racconto piugrave breve del Pseu-do-Agatangelo ibid p 197 E nellepopea di Nimrod (Jeremias op cit p 24) si legge laquoNach der Gunst des Izdubar erhob die Augen die gewaltige Goumlttin Ištar Komm Izdubar sei mein Ge-mahl deine Liebe gieb mir zur Geschenk du sollst mein Mann sein ich will dein Weib sein ich will dich stehen lassen auf ei-nem Wagen von Edelstein und Gold dessen Raumlder von Gold des-sen Houmlrner von Saphir () sind grosse kudanu-Loumlwen () sollst du anspannen unter Wohlgeruchen der Ceder sollst du einziehen in unser Haus wenn du Einzug haumlltst [in] unserem Haus so sol-len deine Fuumlsse kuumlssen es sollen sich [beugen] vor dir Koumlnige Herren und Fuumlrsten [alles was hervorbringt ()] Berg und Land sollen sie bringen als Tributraquo (Trad di A Jeremias)

18 V nellepopea di Izdubar (op cit p 24) come questo eroe descrive la triste sorte dei favoriti di Ištar e cfr (osservazione del Dr Jeremias) Diod II 13 Lo stesso Izdubar deve in gran parte le

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spesso mostruosi19 Ištar amograve Tammuz ebbe laquila ()20 il leone il cavallo fra i suoi favoriti di Semirami-de narra Giuba citato da Plinio21 che fu presa da passio-ne ardente per un cavallo Sfortunatamente nel passo dellenciclopedista latino la lezione corretta non si puograve fino ad ora stabilire perchegrave alle parole laquoequum adama-tum a Semiramide usque ad (in) coitum Juba auctor estraquo si trovano sostituite in alcuni manoscritti laquousque ad ro-gumraquo rimanendo identico il resto della frase Ambedue le varianti meritano perograve attenzione e vogliamo dirne due parole entrando cosigrave nel secondo dei punti sopra ac-cennati Si tratta di due diverse tradizioni I racconti di Diodoro sulle dissolutezze di Semiramide giustificano abbastanza chi le attribuigrave un mostruoso connubio Quan-to poi alle parole ad rogum usque le spiega Igino22 con pochissimi ma chiarigrave accenni laquoSemiramis in Babylonia equo amisso in pyram se conjecitraquo Dato pure che Pli-nio abbia sempre ignorato questo tragico episodio e che

sue disavventure alla collera della Dea da lui respinta Ištar fra i suoi amanti ha anche un pastore un pastore ha qualche parte nella vita di Semiramide ma le circostanze dei due racconti sono trop-po diverse

19 Secondo Giustino (I 2 10) e Agathias (II 62) Semiramide propone lincesto al proprio figlio da cui viene uccisa

20 Nel testo dellepopea lespressione che traduciamo aquila egrave oscura Si tratta senza alcun dubbio dun uccello V Paul Haupt Der Keilinschriftliche Sintfluthbericht (Leipzig 1881) p 8 e Jere-mias op cit p 24

21 Hist Nat VIII 6422 Hygin Fab 243

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perciograve la seconda delle lezioni nel passo addotto sia as-solutamente da rifiutare il testo del mitografo latino prova lesistenza in Babilonia del barbaro suicidio del rogo Semiramide che si getta nella pira richiama alla memoria Sardanapalo e in tale caso non si ha da fare con uno scambio di nomi in una medesima tradizione ma di due diversi racconti due dei molti che dovettero correre fra i Greci intorno a quellorribile specie di mor-te volontaria23

23 La realtagrave di siffatte tragedie egrave confermata dagli annali di Asurbanipal (V Cuneif Inscrr of Western Asia V 4 50 e segg) dove si narra che Šamaš-šum-ukicircn si gettograve nel fuoco quando vide disperata la propria causa di ribelle al re legittimo Nella frase (lin 51) ina mi-kit libi a-ri-ri id-du-šu-ma ecc qualcheduno in-terpreta laquoidducircraquo per laquogettaronoraquo e non laquosi gettograveraquo V qui appresso Post-scriptum Le linee 53-60 chiaramente ci dicono che gli ade-renti del vinto per viltagrave non si slanciarono nel rogo Si trattava dunque di uno spontaneo sacrifizio della vita Ora si domanda se lepisodio di Šamaš-šum-ukicircn egrave quello che ha originato la leggen-da di Sardanapalo Cosigrave opina lHaupt Zeitschrift fuumlr Keilschrift-forschung II 18 p 282) contro il Lehmann (De inscriptionibus cuneatis quae pertinent ad Šamaš-šum-ukicircn Monachii 1886 p 52 num 4) Il problema esaminato per ogni verso sembra suscet-tibile di soluzioni affatto opposte Non sappiamo come il Dr Leh-mann giustifichi il suo scetticismo Egli perograve potrebbe dire presso a poco Σαοσδούχινος e Σαρδανάπαλλος sono due nomi che nes-suno sforzo di filologi riusciragrave mai a identificare la leggenda gre-ca attribuisce il suicidio nel fuoco a Sardanapalo o a Saracus re di Assiria mentre le iscrizioni parlano di un personaggio ben di-stinto e nemico di Asurbanipal che si vuole identico a Sardanapa-lo Dallaltro canto si potrebbe opporre che essendo stato Asurba-

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Lesame comparativo delle informazioni greche su Babilonia e delle iscrizioni cuneiformi assire conduce spesso a risultati negativi in alcuni casi invece come i due ultimi citati del suicidio di Semiramide e dei suoi impurissimi amori appare manifesto che i classici ebbe-ro talora fra le mani fonti ragguardevolissime per la sto-ria della civiltagrave babilonese Diodoro verbigrazia ci par-

nipal lultimo potente monarca dellAssiria il suo nome deve es-sere stato confuso dai Greci (la stessa sorte ebbero i nomi di Na-bucco e di Semiramide) con quello di altri principi LHaupt non dice che la leggenda greca sia riproduzione del racconto assiro dice laquodie Sage von der Selbstverbrennung Sardanapals scheint mir auf eine Verwechselung mit seinem Stiefbruder Saos[d]uchins zu beruhenraquo (Zeitschr l c) Del resto la questione egrave subordinata a quella della identificazione di Σαρδανάπαλλος con Asurbanipal Dove prima di tutto quantunque la voce Σαρδανάπαλλος abbia una fisonomia assiro spiccatissima (= iddina-pal) non si sa-prebbe rendere uguale ad alcuno dei nomi di re assiri conosciuti Per le somiglianze poi tra i caratteri di Asurbanipal e di Sardana-palo si inciampa dapprima in una grave difficoltagrave che cioegrave la leg-genda greca ha finito collammettere lesistenza di due Sardanapa-li (secondo Callistene ἕνα microὲν δραστήριον ϰαὶ γενναῖον ἄλλον δὲ microαλαϰόν) e la critica moderna ne scopre anche tre e quattro Ai sostenitori dellidentitagrave rimane un espediente Posson dire che sono i soli tratti del principe effeminato quelli che la leggenda greca tolse ai documenti assiri Questo presso a poco ha tentato di fare il Tiele affermando (Gesch Ass u Bab p 403) che nei suoi annali Asurbanipal apparisce meno forte ed energico dei re suoi predecessori La dimostrazione dellillustre critico e storico olan-dese piena di fine osservazioni merita di esser considerata atten-tamente quantunque non sia per la elasticitagrave dei fatti esaminati adatta a convincere tutti

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la della policromia dei mattoni sugli edifizii della Cal-dea (cfr Fr Reber Ueber altchaldaumlische Kunst Zei-tschr f Assyr I 295-296) dei giardini pensili (cf Le-normant Babelon op cit V 23) delle crudeltagrave in guerra commesse dal re Nino che per noi egrave il rappresentante di un re assiro qualunque del supplizio dellacciecamento in Assiria della magia fra i babilonesi e tutte le sue no-tizie nei monumenti trovano pieno riscontro Letimolo-gia che egli dagrave del nome di Semiramide (ὄνοmicroα Σεmicroίραmicroιν ϰατὰ τὴν tῶν Σύρων διάλεϰτον παρωνοmicroασmicroένον ἀπὸ tῶν περιστερῶν) difficilmente puograve venir contestata e sostituita da una migliore tenuto con-to ancora delloscillazione fra le pronunzie Semiramis e Samiramis e della somma licenza con cui i Greci elle-nizzarono i nomi barbari24

24 Diod II 4 Chi avesse vaghezza di vedere quali strane eti-mologie proposero fin qui i filologi di Σεmicroίραmicroις (ovvero Samira-mis = Sa-am-mu-ra-mat) consulti tra gli altri Henr Steph s Σεmicroίραmicroις Pauly Realencycl vol cit p 968 Fragmm histt graecc t V parte 2a p 26 nota 1 Ctesia Fragmm ed Didot p 17 Dalberg Fundgruben des Orients I 209 Lenormant-Babe-lon op cit t V p 128 Σεmicroίραmicroις = schēm rām laquonome eccelsoraquo () Le migliori interpretazioni sopravissute e che oggi si sosten-gono con buone ragioni sono 1) quella sopra detta di Diodoro 2) quella proposta dal prof F Delitzsch Σεmicroίραmicroις = Sa-am-mu-ra-mat = Liebhaberin von Wohlgeruumlchen (v Jeremias Das babylo-nische Nimrodepos p 70 dove egrave citata anche la etimologia del Bertin Σεmicroίραmicroις = Sumer scritto due volte la seconda delle quali invertendo lordine delle lettere) Il sig Jeremias ha addotto un passo dellepopea di Izdubar che appoggia letimologia del Deli-

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mdashmdashmdashmdashLe poche iscrizioni di re Mesopotamici che i Greci

pretendono di aver conosciuto appaiono apocrife a chi studia la piugrave elementare epigrafia assira25 Fa eccezione quella riferita da Polieno26 e compendiante la vita di Se-miramide Non che essa sia autentica nella sua forma at-tuale Mai uno scrittore greco la tradusse da originale assiro il tono perograve di tutto il testo egrave orientale e le cose dette da Polieno combinano tanto con quelle che i re as-siro-babilonesi ci narrano nei loro documenti che con-vien riconoscere liscrizione come derivata almeno da buone fonti Semiramide non fa come altrove Nino o Sardanapalo una professione di scetticismo o una predi-ca morale fa la propria apologia si glorifica seguendo lesempio di tutti i re assiri e parlando da segrave stessa ai let-

tzsch Nel poema stesso (p 24) si legge anche il passo laquoDu gewannst auch lieb einen Oberhirten der dir bestaumlndig Weih-rauch strenteraquo Lo adduciamo pure a sostegno delletimologia del Delitzsch ma con riserva perchegrave la versione laquoWeihrauchraquo del sig Jeremias non egrave del tutto assicurata

25 V ad es Strab XIV 9 e Athen XII 39 Athen VIII 14 Le due iscrizioni ricordate su questi monumenti che vennero confusi talora dagli antichi (vedi i testi che le illustrano raccolti da L Georgii in Pauly Realencycl vol cit pp 764-765) non hanno per veritagrave nulla che si accosti alla maniera dei documenti storici assi-ri Il tono esortatorio che assume Sardanapalo in una di esse (Athen VIII 14) non merita di esser paragonato con quello dei re assiro-babilonesi Rammannirari III Nabonid ecc

26 Stratag VIII 26 ediz Woelflin-Melber p 392 (Leipzig Teubner 1887)

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tori del monumento Le brevi note che seguono voglio-no principalmente porre in rilievo le affinitagrave tra il testo di Polieno e le iscrizioni storiche assire

Pol Stratag VIII 26 laquoΣεmicroίραmicroις λουοmicroένη tῶν Σιράϰων ἤϰουσε τὴν ἀπόστασιν ϰαὶ παραυτίϰα ἀνυπόδητος microηδὲ τὰς τρίχας ἀναπλεξαmicroένη ἐπὶ τὸν πόλεmicroον ἐξὴλθενraquo Tale strano modo di descrivere la fretta della regina accorrente contro i ribelli ha un ri-scontro nelliscrizione di Asarhaddon pubblicata nel vol III delle Cuneiform Inscriptions tavole 15 16 Asarhad-don allannunzio di un grave avvenimento dice ciograve che egli non fece piuttosto che ciograve che fece laquoUn giorno o due non aspettai non guardai la parte anteriore delle mie milizie27 e neppure alla retroguardia le forniture dei miei cavalli aggiogati gli istrumenti di battaglia non raccolsi le provvisioni per la mia marcia non radunai eccraquo28 Cosigrave la precipitazione egrave espressa nel passo greco specialmente in ἀνυπόδητος e microηδὲ τὰς τρίχας ecc Ai re assiro-babilonesi ogni tanto si presentava la necessitagrave di queste rapidissime corse per soffocare le rivolte dei sudditi piugrave lontani o per altre cause politiche Egrave celebre la marcia di Nabuccodonosor attraverso il deserto dAra-bia da Pelusio a Babilonia Del resto dellepisodio ac-cennato da Polieno ignoransi i particolari Valerio Mas-simo accenna qualche cosa di simile IX 3 ext 4 laquoSemiramis Assyriorum regina cum ei circa cultum

27 Questa espressione probabilmente significa che non le pas-sograve in rivista

28 Linn 10-14

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capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

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Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

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a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

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laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

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miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 10: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

con Afrodite hanno stabilito numerosi parallelismi fra il suo culto e quello di altre divinitagrave asiatiche12 Rinviando il lettore a tali studii che si annoverano fra i piugrave intricati nella mitologia comparata noi tocchiamo soltanto due punti delle tradizioni sugli amori di colei laquoche libito fe licito in sua leggeraquo Il primo egrave il raffronto tra Semirami-de e Ištar tentato dal Lenormant13 a cui si oppongono in parte il Dr C Adler e il Dr Alfr Jeremias14 Nella qual disputa se egrave vero che il ravvicinamento proposto manca di prove assolute non egrave men vero che trattandosi di tra-dizioni provenienti da una medesima regione esso ac-quista una certa verosimiglianza Per attenersi col Jere-mias al partito piugrave prudente basta rilevare le somi- glianze tra Semiramide e la forma speciale di Ištar de-scritta nella tavola sesta dellepopea babilonese Il fatto venne fin qui notato fuggevolmente15 In modo piugrave spe-ciale si puograve osservare questo che Semiramide egrave la pri-ma a fare proposte impudenti di amore ad Ara re di Ar-menia come Ištar la quale si rivolge a Izdubar16 dichia-

uccelli piugrave lascivi ma non sarebbe lecito dedurne che il mito di Semiramide alimentata dalle colombe che divennero poi simbolo di lei fosse originato dalla fama di dissoluta che ebbe la regina Altrettanto appare arrischiata lopinione che dalla leggenda siano state prodotte le accuse di sensualitagrave contro la consorte di Nino

12 V L Georgii op cit p 96813 La leacutegende de Seacutemiramis Paris 187314 V A Jeremias Das babylonische Nimrodepos (Leipzig

1891) p 6915 Op cit p 6916 Continuo a scrivere Izdubar per seguire luso comune degli

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randogli la sua passione per lui che luna e laltra offro-no doni al loro diletto e gli promettono una grande po-tenza che ambedue sono respinte e laffronto ricevuto le rende furiose17 I baci di ambedue riescono funesti agli amati18 gli accoppiamenti che esse cercano sono

assiriologi quantunque non mi sia ignota la lettura proposta con eccellenti ragioni dal sig Pinches (Gilgameacuteš = Γίλγαmicroος)

17 Limportanza di questi ravvicinamenti egrave cosigrave grande che non posso astenermi dal riferire i testi paralleli Fragm hist graec t V parte 2a p 26 (Mar Apas Catina) laquoSeacutemiramis mucircris-sant en sucircrete sa passion envoie des messagers au bel Ara avec de riches cadeaux accompagneacutes dinstantes priegraveres de promesses magnifiques pour lengager agrave venir la trouver agrave Ninive agrave lepouser et agrave regner sur tout lempire de Ninus ou seulement agrave satisfaire son ardente passion et agrave retourner ensuite en paix dans ses pro-pres eacutetats combleacute de preacutesentsraquo Cf il racconto piugrave breve del Pseu-do-Agatangelo ibid p 197 E nellepopea di Nimrod (Jeremias op cit p 24) si legge laquoNach der Gunst des Izdubar erhob die Augen die gewaltige Goumlttin Ištar Komm Izdubar sei mein Ge-mahl deine Liebe gieb mir zur Geschenk du sollst mein Mann sein ich will dein Weib sein ich will dich stehen lassen auf ei-nem Wagen von Edelstein und Gold dessen Raumlder von Gold des-sen Houmlrner von Saphir () sind grosse kudanu-Loumlwen () sollst du anspannen unter Wohlgeruchen der Ceder sollst du einziehen in unser Haus wenn du Einzug haumlltst [in] unserem Haus so sol-len deine Fuumlsse kuumlssen es sollen sich [beugen] vor dir Koumlnige Herren und Fuumlrsten [alles was hervorbringt ()] Berg und Land sollen sie bringen als Tributraquo (Trad di A Jeremias)

18 V nellepopea di Izdubar (op cit p 24) come questo eroe descrive la triste sorte dei favoriti di Ištar e cfr (osservazione del Dr Jeremias) Diod II 13 Lo stesso Izdubar deve in gran parte le

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spesso mostruosi19 Ištar amograve Tammuz ebbe laquila ()20 il leone il cavallo fra i suoi favoriti di Semirami-de narra Giuba citato da Plinio21 che fu presa da passio-ne ardente per un cavallo Sfortunatamente nel passo dellenciclopedista latino la lezione corretta non si puograve fino ad ora stabilire perchegrave alle parole laquoequum adama-tum a Semiramide usque ad (in) coitum Juba auctor estraquo si trovano sostituite in alcuni manoscritti laquousque ad ro-gumraquo rimanendo identico il resto della frase Ambedue le varianti meritano perograve attenzione e vogliamo dirne due parole entrando cosigrave nel secondo dei punti sopra ac-cennati Si tratta di due diverse tradizioni I racconti di Diodoro sulle dissolutezze di Semiramide giustificano abbastanza chi le attribuigrave un mostruoso connubio Quan-to poi alle parole ad rogum usque le spiega Igino22 con pochissimi ma chiarigrave accenni laquoSemiramis in Babylonia equo amisso in pyram se conjecitraquo Dato pure che Pli-nio abbia sempre ignorato questo tragico episodio e che

sue disavventure alla collera della Dea da lui respinta Ištar fra i suoi amanti ha anche un pastore un pastore ha qualche parte nella vita di Semiramide ma le circostanze dei due racconti sono trop-po diverse

19 Secondo Giustino (I 2 10) e Agathias (II 62) Semiramide propone lincesto al proprio figlio da cui viene uccisa

20 Nel testo dellepopea lespressione che traduciamo aquila egrave oscura Si tratta senza alcun dubbio dun uccello V Paul Haupt Der Keilinschriftliche Sintfluthbericht (Leipzig 1881) p 8 e Jere-mias op cit p 24

21 Hist Nat VIII 6422 Hygin Fab 243

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perciograve la seconda delle lezioni nel passo addotto sia as-solutamente da rifiutare il testo del mitografo latino prova lesistenza in Babilonia del barbaro suicidio del rogo Semiramide che si getta nella pira richiama alla memoria Sardanapalo e in tale caso non si ha da fare con uno scambio di nomi in una medesima tradizione ma di due diversi racconti due dei molti che dovettero correre fra i Greci intorno a quellorribile specie di mor-te volontaria23

23 La realtagrave di siffatte tragedie egrave confermata dagli annali di Asurbanipal (V Cuneif Inscrr of Western Asia V 4 50 e segg) dove si narra che Šamaš-šum-ukicircn si gettograve nel fuoco quando vide disperata la propria causa di ribelle al re legittimo Nella frase (lin 51) ina mi-kit libi a-ri-ri id-du-šu-ma ecc qualcheduno in-terpreta laquoidducircraquo per laquogettaronoraquo e non laquosi gettograveraquo V qui appresso Post-scriptum Le linee 53-60 chiaramente ci dicono che gli ade-renti del vinto per viltagrave non si slanciarono nel rogo Si trattava dunque di uno spontaneo sacrifizio della vita Ora si domanda se lepisodio di Šamaš-šum-ukicircn egrave quello che ha originato la leggen-da di Sardanapalo Cosigrave opina lHaupt Zeitschrift fuumlr Keilschrift-forschung II 18 p 282) contro il Lehmann (De inscriptionibus cuneatis quae pertinent ad Šamaš-šum-ukicircn Monachii 1886 p 52 num 4) Il problema esaminato per ogni verso sembra suscet-tibile di soluzioni affatto opposte Non sappiamo come il Dr Leh-mann giustifichi il suo scetticismo Egli perograve potrebbe dire presso a poco Σαοσδούχινος e Σαρδανάπαλλος sono due nomi che nes-suno sforzo di filologi riusciragrave mai a identificare la leggenda gre-ca attribuisce il suicidio nel fuoco a Sardanapalo o a Saracus re di Assiria mentre le iscrizioni parlano di un personaggio ben di-stinto e nemico di Asurbanipal che si vuole identico a Sardanapa-lo Dallaltro canto si potrebbe opporre che essendo stato Asurba-

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Lesame comparativo delle informazioni greche su Babilonia e delle iscrizioni cuneiformi assire conduce spesso a risultati negativi in alcuni casi invece come i due ultimi citati del suicidio di Semiramide e dei suoi impurissimi amori appare manifesto che i classici ebbe-ro talora fra le mani fonti ragguardevolissime per la sto-ria della civiltagrave babilonese Diodoro verbigrazia ci par-

nipal lultimo potente monarca dellAssiria il suo nome deve es-sere stato confuso dai Greci (la stessa sorte ebbero i nomi di Na-bucco e di Semiramide) con quello di altri principi LHaupt non dice che la leggenda greca sia riproduzione del racconto assiro dice laquodie Sage von der Selbstverbrennung Sardanapals scheint mir auf eine Verwechselung mit seinem Stiefbruder Saos[d]uchins zu beruhenraquo (Zeitschr l c) Del resto la questione egrave subordinata a quella della identificazione di Σαρδανάπαλλος con Asurbanipal Dove prima di tutto quantunque la voce Σαρδανάπαλλος abbia una fisonomia assiro spiccatissima (= iddina-pal) non si sa-prebbe rendere uguale ad alcuno dei nomi di re assiri conosciuti Per le somiglianze poi tra i caratteri di Asurbanipal e di Sardana-palo si inciampa dapprima in una grave difficoltagrave che cioegrave la leg-genda greca ha finito collammettere lesistenza di due Sardanapa-li (secondo Callistene ἕνα microὲν δραστήριον ϰαὶ γενναῖον ἄλλον δὲ microαλαϰόν) e la critica moderna ne scopre anche tre e quattro Ai sostenitori dellidentitagrave rimane un espediente Posson dire che sono i soli tratti del principe effeminato quelli che la leggenda greca tolse ai documenti assiri Questo presso a poco ha tentato di fare il Tiele affermando (Gesch Ass u Bab p 403) che nei suoi annali Asurbanipal apparisce meno forte ed energico dei re suoi predecessori La dimostrazione dellillustre critico e storico olan-dese piena di fine osservazioni merita di esser considerata atten-tamente quantunque non sia per la elasticitagrave dei fatti esaminati adatta a convincere tutti

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la della policromia dei mattoni sugli edifizii della Cal-dea (cfr Fr Reber Ueber altchaldaumlische Kunst Zei-tschr f Assyr I 295-296) dei giardini pensili (cf Le-normant Babelon op cit V 23) delle crudeltagrave in guerra commesse dal re Nino che per noi egrave il rappresentante di un re assiro qualunque del supplizio dellacciecamento in Assiria della magia fra i babilonesi e tutte le sue no-tizie nei monumenti trovano pieno riscontro Letimolo-gia che egli dagrave del nome di Semiramide (ὄνοmicroα Σεmicroίραmicroιν ϰατὰ τὴν tῶν Σύρων διάλεϰτον παρωνοmicroασmicroένον ἀπὸ tῶν περιστερῶν) difficilmente puograve venir contestata e sostituita da una migliore tenuto con-to ancora delloscillazione fra le pronunzie Semiramis e Samiramis e della somma licenza con cui i Greci elle-nizzarono i nomi barbari24

24 Diod II 4 Chi avesse vaghezza di vedere quali strane eti-mologie proposero fin qui i filologi di Σεmicroίραmicroις (ovvero Samira-mis = Sa-am-mu-ra-mat) consulti tra gli altri Henr Steph s Σεmicroίραmicroις Pauly Realencycl vol cit p 968 Fragmm histt graecc t V parte 2a p 26 nota 1 Ctesia Fragmm ed Didot p 17 Dalberg Fundgruben des Orients I 209 Lenormant-Babe-lon op cit t V p 128 Σεmicroίραmicroις = schēm rām laquonome eccelsoraquo () Le migliori interpretazioni sopravissute e che oggi si sosten-gono con buone ragioni sono 1) quella sopra detta di Diodoro 2) quella proposta dal prof F Delitzsch Σεmicroίραmicroις = Sa-am-mu-ra-mat = Liebhaberin von Wohlgeruumlchen (v Jeremias Das babylo-nische Nimrodepos p 70 dove egrave citata anche la etimologia del Bertin Σεmicroίραmicroις = Sumer scritto due volte la seconda delle quali invertendo lordine delle lettere) Il sig Jeremias ha addotto un passo dellepopea di Izdubar che appoggia letimologia del Deli-

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mdashmdashmdashmdashLe poche iscrizioni di re Mesopotamici che i Greci

pretendono di aver conosciuto appaiono apocrife a chi studia la piugrave elementare epigrafia assira25 Fa eccezione quella riferita da Polieno26 e compendiante la vita di Se-miramide Non che essa sia autentica nella sua forma at-tuale Mai uno scrittore greco la tradusse da originale assiro il tono perograve di tutto il testo egrave orientale e le cose dette da Polieno combinano tanto con quelle che i re as-siro-babilonesi ci narrano nei loro documenti che con-vien riconoscere liscrizione come derivata almeno da buone fonti Semiramide non fa come altrove Nino o Sardanapalo una professione di scetticismo o una predi-ca morale fa la propria apologia si glorifica seguendo lesempio di tutti i re assiri e parlando da segrave stessa ai let-

tzsch Nel poema stesso (p 24) si legge anche il passo laquoDu gewannst auch lieb einen Oberhirten der dir bestaumlndig Weih-rauch strenteraquo Lo adduciamo pure a sostegno delletimologia del Delitzsch ma con riserva perchegrave la versione laquoWeihrauchraquo del sig Jeremias non egrave del tutto assicurata

25 V ad es Strab XIV 9 e Athen XII 39 Athen VIII 14 Le due iscrizioni ricordate su questi monumenti che vennero confusi talora dagli antichi (vedi i testi che le illustrano raccolti da L Georgii in Pauly Realencycl vol cit pp 764-765) non hanno per veritagrave nulla che si accosti alla maniera dei documenti storici assi-ri Il tono esortatorio che assume Sardanapalo in una di esse (Athen VIII 14) non merita di esser paragonato con quello dei re assiro-babilonesi Rammannirari III Nabonid ecc

26 Stratag VIII 26 ediz Woelflin-Melber p 392 (Leipzig Teubner 1887)

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tori del monumento Le brevi note che seguono voglio-no principalmente porre in rilievo le affinitagrave tra il testo di Polieno e le iscrizioni storiche assire

Pol Stratag VIII 26 laquoΣεmicroίραmicroις λουοmicroένη tῶν Σιράϰων ἤϰουσε τὴν ἀπόστασιν ϰαὶ παραυτίϰα ἀνυπόδητος microηδὲ τὰς τρίχας ἀναπλεξαmicroένη ἐπὶ τὸν πόλεmicroον ἐξὴλθενraquo Tale strano modo di descrivere la fretta della regina accorrente contro i ribelli ha un ri-scontro nelliscrizione di Asarhaddon pubblicata nel vol III delle Cuneiform Inscriptions tavole 15 16 Asarhad-don allannunzio di un grave avvenimento dice ciograve che egli non fece piuttosto che ciograve che fece laquoUn giorno o due non aspettai non guardai la parte anteriore delle mie milizie27 e neppure alla retroguardia le forniture dei miei cavalli aggiogati gli istrumenti di battaglia non raccolsi le provvisioni per la mia marcia non radunai eccraquo28 Cosigrave la precipitazione egrave espressa nel passo greco specialmente in ἀνυπόδητος e microηδὲ τὰς τρίχας ecc Ai re assiro-babilonesi ogni tanto si presentava la necessitagrave di queste rapidissime corse per soffocare le rivolte dei sudditi piugrave lontani o per altre cause politiche Egrave celebre la marcia di Nabuccodonosor attraverso il deserto dAra-bia da Pelusio a Babilonia Del resto dellepisodio ac-cennato da Polieno ignoransi i particolari Valerio Mas-simo accenna qualche cosa di simile IX 3 ext 4 laquoSemiramis Assyriorum regina cum ei circa cultum

27 Questa espressione probabilmente significa che non le pas-sograve in rivista

28 Linn 10-14

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capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

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Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

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a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

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laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

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miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 11: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

randogli la sua passione per lui che luna e laltra offro-no doni al loro diletto e gli promettono una grande po-tenza che ambedue sono respinte e laffronto ricevuto le rende furiose17 I baci di ambedue riescono funesti agli amati18 gli accoppiamenti che esse cercano sono

assiriologi quantunque non mi sia ignota la lettura proposta con eccellenti ragioni dal sig Pinches (Gilgameacuteš = Γίλγαmicroος)

17 Limportanza di questi ravvicinamenti egrave cosigrave grande che non posso astenermi dal riferire i testi paralleli Fragm hist graec t V parte 2a p 26 (Mar Apas Catina) laquoSeacutemiramis mucircris-sant en sucircrete sa passion envoie des messagers au bel Ara avec de riches cadeaux accompagneacutes dinstantes priegraveres de promesses magnifiques pour lengager agrave venir la trouver agrave Ninive agrave lepouser et agrave regner sur tout lempire de Ninus ou seulement agrave satisfaire son ardente passion et agrave retourner ensuite en paix dans ses pro-pres eacutetats combleacute de preacutesentsraquo Cf il racconto piugrave breve del Pseu-do-Agatangelo ibid p 197 E nellepopea di Nimrod (Jeremias op cit p 24) si legge laquoNach der Gunst des Izdubar erhob die Augen die gewaltige Goumlttin Ištar Komm Izdubar sei mein Ge-mahl deine Liebe gieb mir zur Geschenk du sollst mein Mann sein ich will dein Weib sein ich will dich stehen lassen auf ei-nem Wagen von Edelstein und Gold dessen Raumlder von Gold des-sen Houmlrner von Saphir () sind grosse kudanu-Loumlwen () sollst du anspannen unter Wohlgeruchen der Ceder sollst du einziehen in unser Haus wenn du Einzug haumlltst [in] unserem Haus so sol-len deine Fuumlsse kuumlssen es sollen sich [beugen] vor dir Koumlnige Herren und Fuumlrsten [alles was hervorbringt ()] Berg und Land sollen sie bringen als Tributraquo (Trad di A Jeremias)

18 V nellepopea di Izdubar (op cit p 24) come questo eroe descrive la triste sorte dei favoriti di Ištar e cfr (osservazione del Dr Jeremias) Diod II 13 Lo stesso Izdubar deve in gran parte le

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spesso mostruosi19 Ištar amograve Tammuz ebbe laquila ()20 il leone il cavallo fra i suoi favoriti di Semirami-de narra Giuba citato da Plinio21 che fu presa da passio-ne ardente per un cavallo Sfortunatamente nel passo dellenciclopedista latino la lezione corretta non si puograve fino ad ora stabilire perchegrave alle parole laquoequum adama-tum a Semiramide usque ad (in) coitum Juba auctor estraquo si trovano sostituite in alcuni manoscritti laquousque ad ro-gumraquo rimanendo identico il resto della frase Ambedue le varianti meritano perograve attenzione e vogliamo dirne due parole entrando cosigrave nel secondo dei punti sopra ac-cennati Si tratta di due diverse tradizioni I racconti di Diodoro sulle dissolutezze di Semiramide giustificano abbastanza chi le attribuigrave un mostruoso connubio Quan-to poi alle parole ad rogum usque le spiega Igino22 con pochissimi ma chiarigrave accenni laquoSemiramis in Babylonia equo amisso in pyram se conjecitraquo Dato pure che Pli-nio abbia sempre ignorato questo tragico episodio e che

sue disavventure alla collera della Dea da lui respinta Ištar fra i suoi amanti ha anche un pastore un pastore ha qualche parte nella vita di Semiramide ma le circostanze dei due racconti sono trop-po diverse

19 Secondo Giustino (I 2 10) e Agathias (II 62) Semiramide propone lincesto al proprio figlio da cui viene uccisa

20 Nel testo dellepopea lespressione che traduciamo aquila egrave oscura Si tratta senza alcun dubbio dun uccello V Paul Haupt Der Keilinschriftliche Sintfluthbericht (Leipzig 1881) p 8 e Jere-mias op cit p 24

21 Hist Nat VIII 6422 Hygin Fab 243

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perciograve la seconda delle lezioni nel passo addotto sia as-solutamente da rifiutare il testo del mitografo latino prova lesistenza in Babilonia del barbaro suicidio del rogo Semiramide che si getta nella pira richiama alla memoria Sardanapalo e in tale caso non si ha da fare con uno scambio di nomi in una medesima tradizione ma di due diversi racconti due dei molti che dovettero correre fra i Greci intorno a quellorribile specie di mor-te volontaria23

23 La realtagrave di siffatte tragedie egrave confermata dagli annali di Asurbanipal (V Cuneif Inscrr of Western Asia V 4 50 e segg) dove si narra che Šamaš-šum-ukicircn si gettograve nel fuoco quando vide disperata la propria causa di ribelle al re legittimo Nella frase (lin 51) ina mi-kit libi a-ri-ri id-du-šu-ma ecc qualcheduno in-terpreta laquoidducircraquo per laquogettaronoraquo e non laquosi gettograveraquo V qui appresso Post-scriptum Le linee 53-60 chiaramente ci dicono che gli ade-renti del vinto per viltagrave non si slanciarono nel rogo Si trattava dunque di uno spontaneo sacrifizio della vita Ora si domanda se lepisodio di Šamaš-šum-ukicircn egrave quello che ha originato la leggen-da di Sardanapalo Cosigrave opina lHaupt Zeitschrift fuumlr Keilschrift-forschung II 18 p 282) contro il Lehmann (De inscriptionibus cuneatis quae pertinent ad Šamaš-šum-ukicircn Monachii 1886 p 52 num 4) Il problema esaminato per ogni verso sembra suscet-tibile di soluzioni affatto opposte Non sappiamo come il Dr Leh-mann giustifichi il suo scetticismo Egli perograve potrebbe dire presso a poco Σαοσδούχινος e Σαρδανάπαλλος sono due nomi che nes-suno sforzo di filologi riusciragrave mai a identificare la leggenda gre-ca attribuisce il suicidio nel fuoco a Sardanapalo o a Saracus re di Assiria mentre le iscrizioni parlano di un personaggio ben di-stinto e nemico di Asurbanipal che si vuole identico a Sardanapa-lo Dallaltro canto si potrebbe opporre che essendo stato Asurba-

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Lesame comparativo delle informazioni greche su Babilonia e delle iscrizioni cuneiformi assire conduce spesso a risultati negativi in alcuni casi invece come i due ultimi citati del suicidio di Semiramide e dei suoi impurissimi amori appare manifesto che i classici ebbe-ro talora fra le mani fonti ragguardevolissime per la sto-ria della civiltagrave babilonese Diodoro verbigrazia ci par-

nipal lultimo potente monarca dellAssiria il suo nome deve es-sere stato confuso dai Greci (la stessa sorte ebbero i nomi di Na-bucco e di Semiramide) con quello di altri principi LHaupt non dice che la leggenda greca sia riproduzione del racconto assiro dice laquodie Sage von der Selbstverbrennung Sardanapals scheint mir auf eine Verwechselung mit seinem Stiefbruder Saos[d]uchins zu beruhenraquo (Zeitschr l c) Del resto la questione egrave subordinata a quella della identificazione di Σαρδανάπαλλος con Asurbanipal Dove prima di tutto quantunque la voce Σαρδανάπαλλος abbia una fisonomia assiro spiccatissima (= iddina-pal) non si sa-prebbe rendere uguale ad alcuno dei nomi di re assiri conosciuti Per le somiglianze poi tra i caratteri di Asurbanipal e di Sardana-palo si inciampa dapprima in una grave difficoltagrave che cioegrave la leg-genda greca ha finito collammettere lesistenza di due Sardanapa-li (secondo Callistene ἕνα microὲν δραστήριον ϰαὶ γενναῖον ἄλλον δὲ microαλαϰόν) e la critica moderna ne scopre anche tre e quattro Ai sostenitori dellidentitagrave rimane un espediente Posson dire che sono i soli tratti del principe effeminato quelli che la leggenda greca tolse ai documenti assiri Questo presso a poco ha tentato di fare il Tiele affermando (Gesch Ass u Bab p 403) che nei suoi annali Asurbanipal apparisce meno forte ed energico dei re suoi predecessori La dimostrazione dellillustre critico e storico olan-dese piena di fine osservazioni merita di esser considerata atten-tamente quantunque non sia per la elasticitagrave dei fatti esaminati adatta a convincere tutti

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la della policromia dei mattoni sugli edifizii della Cal-dea (cfr Fr Reber Ueber altchaldaumlische Kunst Zei-tschr f Assyr I 295-296) dei giardini pensili (cf Le-normant Babelon op cit V 23) delle crudeltagrave in guerra commesse dal re Nino che per noi egrave il rappresentante di un re assiro qualunque del supplizio dellacciecamento in Assiria della magia fra i babilonesi e tutte le sue no-tizie nei monumenti trovano pieno riscontro Letimolo-gia che egli dagrave del nome di Semiramide (ὄνοmicroα Σεmicroίραmicroιν ϰατὰ τὴν tῶν Σύρων διάλεϰτον παρωνοmicroασmicroένον ἀπὸ tῶν περιστερῶν) difficilmente puograve venir contestata e sostituita da una migliore tenuto con-to ancora delloscillazione fra le pronunzie Semiramis e Samiramis e della somma licenza con cui i Greci elle-nizzarono i nomi barbari24

24 Diod II 4 Chi avesse vaghezza di vedere quali strane eti-mologie proposero fin qui i filologi di Σεmicroίραmicroις (ovvero Samira-mis = Sa-am-mu-ra-mat) consulti tra gli altri Henr Steph s Σεmicroίραmicroις Pauly Realencycl vol cit p 968 Fragmm histt graecc t V parte 2a p 26 nota 1 Ctesia Fragmm ed Didot p 17 Dalberg Fundgruben des Orients I 209 Lenormant-Babe-lon op cit t V p 128 Σεmicroίραmicroις = schēm rām laquonome eccelsoraquo () Le migliori interpretazioni sopravissute e che oggi si sosten-gono con buone ragioni sono 1) quella sopra detta di Diodoro 2) quella proposta dal prof F Delitzsch Σεmicroίραmicroις = Sa-am-mu-ra-mat = Liebhaberin von Wohlgeruumlchen (v Jeremias Das babylo-nische Nimrodepos p 70 dove egrave citata anche la etimologia del Bertin Σεmicroίραmicroις = Sumer scritto due volte la seconda delle quali invertendo lordine delle lettere) Il sig Jeremias ha addotto un passo dellepopea di Izdubar che appoggia letimologia del Deli-

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mdashmdashmdashmdashLe poche iscrizioni di re Mesopotamici che i Greci

pretendono di aver conosciuto appaiono apocrife a chi studia la piugrave elementare epigrafia assira25 Fa eccezione quella riferita da Polieno26 e compendiante la vita di Se-miramide Non che essa sia autentica nella sua forma at-tuale Mai uno scrittore greco la tradusse da originale assiro il tono perograve di tutto il testo egrave orientale e le cose dette da Polieno combinano tanto con quelle che i re as-siro-babilonesi ci narrano nei loro documenti che con-vien riconoscere liscrizione come derivata almeno da buone fonti Semiramide non fa come altrove Nino o Sardanapalo una professione di scetticismo o una predi-ca morale fa la propria apologia si glorifica seguendo lesempio di tutti i re assiri e parlando da segrave stessa ai let-

tzsch Nel poema stesso (p 24) si legge anche il passo laquoDu gewannst auch lieb einen Oberhirten der dir bestaumlndig Weih-rauch strenteraquo Lo adduciamo pure a sostegno delletimologia del Delitzsch ma con riserva perchegrave la versione laquoWeihrauchraquo del sig Jeremias non egrave del tutto assicurata

25 V ad es Strab XIV 9 e Athen XII 39 Athen VIII 14 Le due iscrizioni ricordate su questi monumenti che vennero confusi talora dagli antichi (vedi i testi che le illustrano raccolti da L Georgii in Pauly Realencycl vol cit pp 764-765) non hanno per veritagrave nulla che si accosti alla maniera dei documenti storici assi-ri Il tono esortatorio che assume Sardanapalo in una di esse (Athen VIII 14) non merita di esser paragonato con quello dei re assiro-babilonesi Rammannirari III Nabonid ecc

26 Stratag VIII 26 ediz Woelflin-Melber p 392 (Leipzig Teubner 1887)

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tori del monumento Le brevi note che seguono voglio-no principalmente porre in rilievo le affinitagrave tra il testo di Polieno e le iscrizioni storiche assire

Pol Stratag VIII 26 laquoΣεmicroίραmicroις λουοmicroένη tῶν Σιράϰων ἤϰουσε τὴν ἀπόστασιν ϰαὶ παραυτίϰα ἀνυπόδητος microηδὲ τὰς τρίχας ἀναπλεξαmicroένη ἐπὶ τὸν πόλεmicroον ἐξὴλθενraquo Tale strano modo di descrivere la fretta della regina accorrente contro i ribelli ha un ri-scontro nelliscrizione di Asarhaddon pubblicata nel vol III delle Cuneiform Inscriptions tavole 15 16 Asarhad-don allannunzio di un grave avvenimento dice ciograve che egli non fece piuttosto che ciograve che fece laquoUn giorno o due non aspettai non guardai la parte anteriore delle mie milizie27 e neppure alla retroguardia le forniture dei miei cavalli aggiogati gli istrumenti di battaglia non raccolsi le provvisioni per la mia marcia non radunai eccraquo28 Cosigrave la precipitazione egrave espressa nel passo greco specialmente in ἀνυπόδητος e microηδὲ τὰς τρίχας ecc Ai re assiro-babilonesi ogni tanto si presentava la necessitagrave di queste rapidissime corse per soffocare le rivolte dei sudditi piugrave lontani o per altre cause politiche Egrave celebre la marcia di Nabuccodonosor attraverso il deserto dAra-bia da Pelusio a Babilonia Del resto dellepisodio ac-cennato da Polieno ignoransi i particolari Valerio Mas-simo accenna qualche cosa di simile IX 3 ext 4 laquoSemiramis Assyriorum regina cum ei circa cultum

27 Questa espressione probabilmente significa che non le pas-sograve in rivista

28 Linn 10-14

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capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

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Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

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a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

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laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

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miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 12: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

spesso mostruosi19 Ištar amograve Tammuz ebbe laquila ()20 il leone il cavallo fra i suoi favoriti di Semirami-de narra Giuba citato da Plinio21 che fu presa da passio-ne ardente per un cavallo Sfortunatamente nel passo dellenciclopedista latino la lezione corretta non si puograve fino ad ora stabilire perchegrave alle parole laquoequum adama-tum a Semiramide usque ad (in) coitum Juba auctor estraquo si trovano sostituite in alcuni manoscritti laquousque ad ro-gumraquo rimanendo identico il resto della frase Ambedue le varianti meritano perograve attenzione e vogliamo dirne due parole entrando cosigrave nel secondo dei punti sopra ac-cennati Si tratta di due diverse tradizioni I racconti di Diodoro sulle dissolutezze di Semiramide giustificano abbastanza chi le attribuigrave un mostruoso connubio Quan-to poi alle parole ad rogum usque le spiega Igino22 con pochissimi ma chiarigrave accenni laquoSemiramis in Babylonia equo amisso in pyram se conjecitraquo Dato pure che Pli-nio abbia sempre ignorato questo tragico episodio e che

sue disavventure alla collera della Dea da lui respinta Ištar fra i suoi amanti ha anche un pastore un pastore ha qualche parte nella vita di Semiramide ma le circostanze dei due racconti sono trop-po diverse

19 Secondo Giustino (I 2 10) e Agathias (II 62) Semiramide propone lincesto al proprio figlio da cui viene uccisa

20 Nel testo dellepopea lespressione che traduciamo aquila egrave oscura Si tratta senza alcun dubbio dun uccello V Paul Haupt Der Keilinschriftliche Sintfluthbericht (Leipzig 1881) p 8 e Jere-mias op cit p 24

21 Hist Nat VIII 6422 Hygin Fab 243

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perciograve la seconda delle lezioni nel passo addotto sia as-solutamente da rifiutare il testo del mitografo latino prova lesistenza in Babilonia del barbaro suicidio del rogo Semiramide che si getta nella pira richiama alla memoria Sardanapalo e in tale caso non si ha da fare con uno scambio di nomi in una medesima tradizione ma di due diversi racconti due dei molti che dovettero correre fra i Greci intorno a quellorribile specie di mor-te volontaria23

23 La realtagrave di siffatte tragedie egrave confermata dagli annali di Asurbanipal (V Cuneif Inscrr of Western Asia V 4 50 e segg) dove si narra che Šamaš-šum-ukicircn si gettograve nel fuoco quando vide disperata la propria causa di ribelle al re legittimo Nella frase (lin 51) ina mi-kit libi a-ri-ri id-du-šu-ma ecc qualcheduno in-terpreta laquoidducircraquo per laquogettaronoraquo e non laquosi gettograveraquo V qui appresso Post-scriptum Le linee 53-60 chiaramente ci dicono che gli ade-renti del vinto per viltagrave non si slanciarono nel rogo Si trattava dunque di uno spontaneo sacrifizio della vita Ora si domanda se lepisodio di Šamaš-šum-ukicircn egrave quello che ha originato la leggen-da di Sardanapalo Cosigrave opina lHaupt Zeitschrift fuumlr Keilschrift-forschung II 18 p 282) contro il Lehmann (De inscriptionibus cuneatis quae pertinent ad Šamaš-šum-ukicircn Monachii 1886 p 52 num 4) Il problema esaminato per ogni verso sembra suscet-tibile di soluzioni affatto opposte Non sappiamo come il Dr Leh-mann giustifichi il suo scetticismo Egli perograve potrebbe dire presso a poco Σαοσδούχινος e Σαρδανάπαλλος sono due nomi che nes-suno sforzo di filologi riusciragrave mai a identificare la leggenda gre-ca attribuisce il suicidio nel fuoco a Sardanapalo o a Saracus re di Assiria mentre le iscrizioni parlano di un personaggio ben di-stinto e nemico di Asurbanipal che si vuole identico a Sardanapa-lo Dallaltro canto si potrebbe opporre che essendo stato Asurba-

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Lesame comparativo delle informazioni greche su Babilonia e delle iscrizioni cuneiformi assire conduce spesso a risultati negativi in alcuni casi invece come i due ultimi citati del suicidio di Semiramide e dei suoi impurissimi amori appare manifesto che i classici ebbe-ro talora fra le mani fonti ragguardevolissime per la sto-ria della civiltagrave babilonese Diodoro verbigrazia ci par-

nipal lultimo potente monarca dellAssiria il suo nome deve es-sere stato confuso dai Greci (la stessa sorte ebbero i nomi di Na-bucco e di Semiramide) con quello di altri principi LHaupt non dice che la leggenda greca sia riproduzione del racconto assiro dice laquodie Sage von der Selbstverbrennung Sardanapals scheint mir auf eine Verwechselung mit seinem Stiefbruder Saos[d]uchins zu beruhenraquo (Zeitschr l c) Del resto la questione egrave subordinata a quella della identificazione di Σαρδανάπαλλος con Asurbanipal Dove prima di tutto quantunque la voce Σαρδανάπαλλος abbia una fisonomia assiro spiccatissima (= iddina-pal) non si sa-prebbe rendere uguale ad alcuno dei nomi di re assiri conosciuti Per le somiglianze poi tra i caratteri di Asurbanipal e di Sardana-palo si inciampa dapprima in una grave difficoltagrave che cioegrave la leg-genda greca ha finito collammettere lesistenza di due Sardanapa-li (secondo Callistene ἕνα microὲν δραστήριον ϰαὶ γενναῖον ἄλλον δὲ microαλαϰόν) e la critica moderna ne scopre anche tre e quattro Ai sostenitori dellidentitagrave rimane un espediente Posson dire che sono i soli tratti del principe effeminato quelli che la leggenda greca tolse ai documenti assiri Questo presso a poco ha tentato di fare il Tiele affermando (Gesch Ass u Bab p 403) che nei suoi annali Asurbanipal apparisce meno forte ed energico dei re suoi predecessori La dimostrazione dellillustre critico e storico olan-dese piena di fine osservazioni merita di esser considerata atten-tamente quantunque non sia per la elasticitagrave dei fatti esaminati adatta a convincere tutti

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la della policromia dei mattoni sugli edifizii della Cal-dea (cfr Fr Reber Ueber altchaldaumlische Kunst Zei-tschr f Assyr I 295-296) dei giardini pensili (cf Le-normant Babelon op cit V 23) delle crudeltagrave in guerra commesse dal re Nino che per noi egrave il rappresentante di un re assiro qualunque del supplizio dellacciecamento in Assiria della magia fra i babilonesi e tutte le sue no-tizie nei monumenti trovano pieno riscontro Letimolo-gia che egli dagrave del nome di Semiramide (ὄνοmicroα Σεmicroίραmicroιν ϰατὰ τὴν tῶν Σύρων διάλεϰτον παρωνοmicroασmicroένον ἀπὸ tῶν περιστερῶν) difficilmente puograve venir contestata e sostituita da una migliore tenuto con-to ancora delloscillazione fra le pronunzie Semiramis e Samiramis e della somma licenza con cui i Greci elle-nizzarono i nomi barbari24

24 Diod II 4 Chi avesse vaghezza di vedere quali strane eti-mologie proposero fin qui i filologi di Σεmicroίραmicroις (ovvero Samira-mis = Sa-am-mu-ra-mat) consulti tra gli altri Henr Steph s Σεmicroίραmicroις Pauly Realencycl vol cit p 968 Fragmm histt graecc t V parte 2a p 26 nota 1 Ctesia Fragmm ed Didot p 17 Dalberg Fundgruben des Orients I 209 Lenormant-Babe-lon op cit t V p 128 Σεmicroίραmicroις = schēm rām laquonome eccelsoraquo () Le migliori interpretazioni sopravissute e che oggi si sosten-gono con buone ragioni sono 1) quella sopra detta di Diodoro 2) quella proposta dal prof F Delitzsch Σεmicroίραmicroις = Sa-am-mu-ra-mat = Liebhaberin von Wohlgeruumlchen (v Jeremias Das babylo-nische Nimrodepos p 70 dove egrave citata anche la etimologia del Bertin Σεmicroίραmicroις = Sumer scritto due volte la seconda delle quali invertendo lordine delle lettere) Il sig Jeremias ha addotto un passo dellepopea di Izdubar che appoggia letimologia del Deli-

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mdashmdashmdashmdashLe poche iscrizioni di re Mesopotamici che i Greci

pretendono di aver conosciuto appaiono apocrife a chi studia la piugrave elementare epigrafia assira25 Fa eccezione quella riferita da Polieno26 e compendiante la vita di Se-miramide Non che essa sia autentica nella sua forma at-tuale Mai uno scrittore greco la tradusse da originale assiro il tono perograve di tutto il testo egrave orientale e le cose dette da Polieno combinano tanto con quelle che i re as-siro-babilonesi ci narrano nei loro documenti che con-vien riconoscere liscrizione come derivata almeno da buone fonti Semiramide non fa come altrove Nino o Sardanapalo una professione di scetticismo o una predi-ca morale fa la propria apologia si glorifica seguendo lesempio di tutti i re assiri e parlando da segrave stessa ai let-

tzsch Nel poema stesso (p 24) si legge anche il passo laquoDu gewannst auch lieb einen Oberhirten der dir bestaumlndig Weih-rauch strenteraquo Lo adduciamo pure a sostegno delletimologia del Delitzsch ma con riserva perchegrave la versione laquoWeihrauchraquo del sig Jeremias non egrave del tutto assicurata

25 V ad es Strab XIV 9 e Athen XII 39 Athen VIII 14 Le due iscrizioni ricordate su questi monumenti che vennero confusi talora dagli antichi (vedi i testi che le illustrano raccolti da L Georgii in Pauly Realencycl vol cit pp 764-765) non hanno per veritagrave nulla che si accosti alla maniera dei documenti storici assi-ri Il tono esortatorio che assume Sardanapalo in una di esse (Athen VIII 14) non merita di esser paragonato con quello dei re assiro-babilonesi Rammannirari III Nabonid ecc

26 Stratag VIII 26 ediz Woelflin-Melber p 392 (Leipzig Teubner 1887)

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tori del monumento Le brevi note che seguono voglio-no principalmente porre in rilievo le affinitagrave tra il testo di Polieno e le iscrizioni storiche assire

Pol Stratag VIII 26 laquoΣεmicroίραmicroις λουοmicroένη tῶν Σιράϰων ἤϰουσε τὴν ἀπόστασιν ϰαὶ παραυτίϰα ἀνυπόδητος microηδὲ τὰς τρίχας ἀναπλεξαmicroένη ἐπὶ τὸν πόλεmicroον ἐξὴλθενraquo Tale strano modo di descrivere la fretta della regina accorrente contro i ribelli ha un ri-scontro nelliscrizione di Asarhaddon pubblicata nel vol III delle Cuneiform Inscriptions tavole 15 16 Asarhad-don allannunzio di un grave avvenimento dice ciograve che egli non fece piuttosto che ciograve che fece laquoUn giorno o due non aspettai non guardai la parte anteriore delle mie milizie27 e neppure alla retroguardia le forniture dei miei cavalli aggiogati gli istrumenti di battaglia non raccolsi le provvisioni per la mia marcia non radunai eccraquo28 Cosigrave la precipitazione egrave espressa nel passo greco specialmente in ἀνυπόδητος e microηδὲ τὰς τρίχας ecc Ai re assiro-babilonesi ogni tanto si presentava la necessitagrave di queste rapidissime corse per soffocare le rivolte dei sudditi piugrave lontani o per altre cause politiche Egrave celebre la marcia di Nabuccodonosor attraverso il deserto dAra-bia da Pelusio a Babilonia Del resto dellepisodio ac-cennato da Polieno ignoransi i particolari Valerio Mas-simo accenna qualche cosa di simile IX 3 ext 4 laquoSemiramis Assyriorum regina cum ei circa cultum

27 Questa espressione probabilmente significa che non le pas-sograve in rivista

28 Linn 10-14

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capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

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Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

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a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

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laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

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miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 13: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

perciograve la seconda delle lezioni nel passo addotto sia as-solutamente da rifiutare il testo del mitografo latino prova lesistenza in Babilonia del barbaro suicidio del rogo Semiramide che si getta nella pira richiama alla memoria Sardanapalo e in tale caso non si ha da fare con uno scambio di nomi in una medesima tradizione ma di due diversi racconti due dei molti che dovettero correre fra i Greci intorno a quellorribile specie di mor-te volontaria23

23 La realtagrave di siffatte tragedie egrave confermata dagli annali di Asurbanipal (V Cuneif Inscrr of Western Asia V 4 50 e segg) dove si narra che Šamaš-šum-ukicircn si gettograve nel fuoco quando vide disperata la propria causa di ribelle al re legittimo Nella frase (lin 51) ina mi-kit libi a-ri-ri id-du-šu-ma ecc qualcheduno in-terpreta laquoidducircraquo per laquogettaronoraquo e non laquosi gettograveraquo V qui appresso Post-scriptum Le linee 53-60 chiaramente ci dicono che gli ade-renti del vinto per viltagrave non si slanciarono nel rogo Si trattava dunque di uno spontaneo sacrifizio della vita Ora si domanda se lepisodio di Šamaš-šum-ukicircn egrave quello che ha originato la leggen-da di Sardanapalo Cosigrave opina lHaupt Zeitschrift fuumlr Keilschrift-forschung II 18 p 282) contro il Lehmann (De inscriptionibus cuneatis quae pertinent ad Šamaš-šum-ukicircn Monachii 1886 p 52 num 4) Il problema esaminato per ogni verso sembra suscet-tibile di soluzioni affatto opposte Non sappiamo come il Dr Leh-mann giustifichi il suo scetticismo Egli perograve potrebbe dire presso a poco Σαοσδούχινος e Σαρδανάπαλλος sono due nomi che nes-suno sforzo di filologi riusciragrave mai a identificare la leggenda gre-ca attribuisce il suicidio nel fuoco a Sardanapalo o a Saracus re di Assiria mentre le iscrizioni parlano di un personaggio ben di-stinto e nemico di Asurbanipal che si vuole identico a Sardanapa-lo Dallaltro canto si potrebbe opporre che essendo stato Asurba-

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Lesame comparativo delle informazioni greche su Babilonia e delle iscrizioni cuneiformi assire conduce spesso a risultati negativi in alcuni casi invece come i due ultimi citati del suicidio di Semiramide e dei suoi impurissimi amori appare manifesto che i classici ebbe-ro talora fra le mani fonti ragguardevolissime per la sto-ria della civiltagrave babilonese Diodoro verbigrazia ci par-

nipal lultimo potente monarca dellAssiria il suo nome deve es-sere stato confuso dai Greci (la stessa sorte ebbero i nomi di Na-bucco e di Semiramide) con quello di altri principi LHaupt non dice che la leggenda greca sia riproduzione del racconto assiro dice laquodie Sage von der Selbstverbrennung Sardanapals scheint mir auf eine Verwechselung mit seinem Stiefbruder Saos[d]uchins zu beruhenraquo (Zeitschr l c) Del resto la questione egrave subordinata a quella della identificazione di Σαρδανάπαλλος con Asurbanipal Dove prima di tutto quantunque la voce Σαρδανάπαλλος abbia una fisonomia assiro spiccatissima (= iddina-pal) non si sa-prebbe rendere uguale ad alcuno dei nomi di re assiri conosciuti Per le somiglianze poi tra i caratteri di Asurbanipal e di Sardana-palo si inciampa dapprima in una grave difficoltagrave che cioegrave la leg-genda greca ha finito collammettere lesistenza di due Sardanapa-li (secondo Callistene ἕνα microὲν δραστήριον ϰαὶ γενναῖον ἄλλον δὲ microαλαϰόν) e la critica moderna ne scopre anche tre e quattro Ai sostenitori dellidentitagrave rimane un espediente Posson dire che sono i soli tratti del principe effeminato quelli che la leggenda greca tolse ai documenti assiri Questo presso a poco ha tentato di fare il Tiele affermando (Gesch Ass u Bab p 403) che nei suoi annali Asurbanipal apparisce meno forte ed energico dei re suoi predecessori La dimostrazione dellillustre critico e storico olan-dese piena di fine osservazioni merita di esser considerata atten-tamente quantunque non sia per la elasticitagrave dei fatti esaminati adatta a convincere tutti

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la della policromia dei mattoni sugli edifizii della Cal-dea (cfr Fr Reber Ueber altchaldaumlische Kunst Zei-tschr f Assyr I 295-296) dei giardini pensili (cf Le-normant Babelon op cit V 23) delle crudeltagrave in guerra commesse dal re Nino che per noi egrave il rappresentante di un re assiro qualunque del supplizio dellacciecamento in Assiria della magia fra i babilonesi e tutte le sue no-tizie nei monumenti trovano pieno riscontro Letimolo-gia che egli dagrave del nome di Semiramide (ὄνοmicroα Σεmicroίραmicroιν ϰατὰ τὴν tῶν Σύρων διάλεϰτον παρωνοmicroασmicroένον ἀπὸ tῶν περιστερῶν) difficilmente puograve venir contestata e sostituita da una migliore tenuto con-to ancora delloscillazione fra le pronunzie Semiramis e Samiramis e della somma licenza con cui i Greci elle-nizzarono i nomi barbari24

24 Diod II 4 Chi avesse vaghezza di vedere quali strane eti-mologie proposero fin qui i filologi di Σεmicroίραmicroις (ovvero Samira-mis = Sa-am-mu-ra-mat) consulti tra gli altri Henr Steph s Σεmicroίραmicroις Pauly Realencycl vol cit p 968 Fragmm histt graecc t V parte 2a p 26 nota 1 Ctesia Fragmm ed Didot p 17 Dalberg Fundgruben des Orients I 209 Lenormant-Babe-lon op cit t V p 128 Σεmicroίραmicroις = schēm rām laquonome eccelsoraquo () Le migliori interpretazioni sopravissute e che oggi si sosten-gono con buone ragioni sono 1) quella sopra detta di Diodoro 2) quella proposta dal prof F Delitzsch Σεmicroίραmicroις = Sa-am-mu-ra-mat = Liebhaberin von Wohlgeruumlchen (v Jeremias Das babylo-nische Nimrodepos p 70 dove egrave citata anche la etimologia del Bertin Σεmicroίραmicroις = Sumer scritto due volte la seconda delle quali invertendo lordine delle lettere) Il sig Jeremias ha addotto un passo dellepopea di Izdubar che appoggia letimologia del Deli-

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mdashmdashmdashmdashLe poche iscrizioni di re Mesopotamici che i Greci

pretendono di aver conosciuto appaiono apocrife a chi studia la piugrave elementare epigrafia assira25 Fa eccezione quella riferita da Polieno26 e compendiante la vita di Se-miramide Non che essa sia autentica nella sua forma at-tuale Mai uno scrittore greco la tradusse da originale assiro il tono perograve di tutto il testo egrave orientale e le cose dette da Polieno combinano tanto con quelle che i re as-siro-babilonesi ci narrano nei loro documenti che con-vien riconoscere liscrizione come derivata almeno da buone fonti Semiramide non fa come altrove Nino o Sardanapalo una professione di scetticismo o una predi-ca morale fa la propria apologia si glorifica seguendo lesempio di tutti i re assiri e parlando da segrave stessa ai let-

tzsch Nel poema stesso (p 24) si legge anche il passo laquoDu gewannst auch lieb einen Oberhirten der dir bestaumlndig Weih-rauch strenteraquo Lo adduciamo pure a sostegno delletimologia del Delitzsch ma con riserva perchegrave la versione laquoWeihrauchraquo del sig Jeremias non egrave del tutto assicurata

25 V ad es Strab XIV 9 e Athen XII 39 Athen VIII 14 Le due iscrizioni ricordate su questi monumenti che vennero confusi talora dagli antichi (vedi i testi che le illustrano raccolti da L Georgii in Pauly Realencycl vol cit pp 764-765) non hanno per veritagrave nulla che si accosti alla maniera dei documenti storici assi-ri Il tono esortatorio che assume Sardanapalo in una di esse (Athen VIII 14) non merita di esser paragonato con quello dei re assiro-babilonesi Rammannirari III Nabonid ecc

26 Stratag VIII 26 ediz Woelflin-Melber p 392 (Leipzig Teubner 1887)

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tori del monumento Le brevi note che seguono voglio-no principalmente porre in rilievo le affinitagrave tra il testo di Polieno e le iscrizioni storiche assire

Pol Stratag VIII 26 laquoΣεmicroίραmicroις λουοmicroένη tῶν Σιράϰων ἤϰουσε τὴν ἀπόστασιν ϰαὶ παραυτίϰα ἀνυπόδητος microηδὲ τὰς τρίχας ἀναπλεξαmicroένη ἐπὶ τὸν πόλεmicroον ἐξὴλθενraquo Tale strano modo di descrivere la fretta della regina accorrente contro i ribelli ha un ri-scontro nelliscrizione di Asarhaddon pubblicata nel vol III delle Cuneiform Inscriptions tavole 15 16 Asarhad-don allannunzio di un grave avvenimento dice ciograve che egli non fece piuttosto che ciograve che fece laquoUn giorno o due non aspettai non guardai la parte anteriore delle mie milizie27 e neppure alla retroguardia le forniture dei miei cavalli aggiogati gli istrumenti di battaglia non raccolsi le provvisioni per la mia marcia non radunai eccraquo28 Cosigrave la precipitazione egrave espressa nel passo greco specialmente in ἀνυπόδητος e microηδὲ τὰς τρίχας ecc Ai re assiro-babilonesi ogni tanto si presentava la necessitagrave di queste rapidissime corse per soffocare le rivolte dei sudditi piugrave lontani o per altre cause politiche Egrave celebre la marcia di Nabuccodonosor attraverso il deserto dAra-bia da Pelusio a Babilonia Del resto dellepisodio ac-cennato da Polieno ignoransi i particolari Valerio Mas-simo accenna qualche cosa di simile IX 3 ext 4 laquoSemiramis Assyriorum regina cum ei circa cultum

27 Questa espressione probabilmente significa che non le pas-sograve in rivista

28 Linn 10-14

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capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

18

Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

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a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

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laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

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miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 14: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

Lesame comparativo delle informazioni greche su Babilonia e delle iscrizioni cuneiformi assire conduce spesso a risultati negativi in alcuni casi invece come i due ultimi citati del suicidio di Semiramide e dei suoi impurissimi amori appare manifesto che i classici ebbe-ro talora fra le mani fonti ragguardevolissime per la sto-ria della civiltagrave babilonese Diodoro verbigrazia ci par-

nipal lultimo potente monarca dellAssiria il suo nome deve es-sere stato confuso dai Greci (la stessa sorte ebbero i nomi di Na-bucco e di Semiramide) con quello di altri principi LHaupt non dice che la leggenda greca sia riproduzione del racconto assiro dice laquodie Sage von der Selbstverbrennung Sardanapals scheint mir auf eine Verwechselung mit seinem Stiefbruder Saos[d]uchins zu beruhenraquo (Zeitschr l c) Del resto la questione egrave subordinata a quella della identificazione di Σαρδανάπαλλος con Asurbanipal Dove prima di tutto quantunque la voce Σαρδανάπαλλος abbia una fisonomia assiro spiccatissima (= iddina-pal) non si sa-prebbe rendere uguale ad alcuno dei nomi di re assiri conosciuti Per le somiglianze poi tra i caratteri di Asurbanipal e di Sardana-palo si inciampa dapprima in una grave difficoltagrave che cioegrave la leg-genda greca ha finito collammettere lesistenza di due Sardanapa-li (secondo Callistene ἕνα microὲν δραστήριον ϰαὶ γενναῖον ἄλλον δὲ microαλαϰόν) e la critica moderna ne scopre anche tre e quattro Ai sostenitori dellidentitagrave rimane un espediente Posson dire che sono i soli tratti del principe effeminato quelli che la leggenda greca tolse ai documenti assiri Questo presso a poco ha tentato di fare il Tiele affermando (Gesch Ass u Bab p 403) che nei suoi annali Asurbanipal apparisce meno forte ed energico dei re suoi predecessori La dimostrazione dellillustre critico e storico olan-dese piena di fine osservazioni merita di esser considerata atten-tamente quantunque non sia per la elasticitagrave dei fatti esaminati adatta a convincere tutti

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la della policromia dei mattoni sugli edifizii della Cal-dea (cfr Fr Reber Ueber altchaldaumlische Kunst Zei-tschr f Assyr I 295-296) dei giardini pensili (cf Le-normant Babelon op cit V 23) delle crudeltagrave in guerra commesse dal re Nino che per noi egrave il rappresentante di un re assiro qualunque del supplizio dellacciecamento in Assiria della magia fra i babilonesi e tutte le sue no-tizie nei monumenti trovano pieno riscontro Letimolo-gia che egli dagrave del nome di Semiramide (ὄνοmicroα Σεmicroίραmicroιν ϰατὰ τὴν tῶν Σύρων διάλεϰτον παρωνοmicroασmicroένον ἀπὸ tῶν περιστερῶν) difficilmente puograve venir contestata e sostituita da una migliore tenuto con-to ancora delloscillazione fra le pronunzie Semiramis e Samiramis e della somma licenza con cui i Greci elle-nizzarono i nomi barbari24

24 Diod II 4 Chi avesse vaghezza di vedere quali strane eti-mologie proposero fin qui i filologi di Σεmicroίραmicroις (ovvero Samira-mis = Sa-am-mu-ra-mat) consulti tra gli altri Henr Steph s Σεmicroίραmicroις Pauly Realencycl vol cit p 968 Fragmm histt graecc t V parte 2a p 26 nota 1 Ctesia Fragmm ed Didot p 17 Dalberg Fundgruben des Orients I 209 Lenormant-Babe-lon op cit t V p 128 Σεmicroίραmicroις = schēm rām laquonome eccelsoraquo () Le migliori interpretazioni sopravissute e che oggi si sosten-gono con buone ragioni sono 1) quella sopra detta di Diodoro 2) quella proposta dal prof F Delitzsch Σεmicroίραmicroις = Sa-am-mu-ra-mat = Liebhaberin von Wohlgeruumlchen (v Jeremias Das babylo-nische Nimrodepos p 70 dove egrave citata anche la etimologia del Bertin Σεmicroίραmicroις = Sumer scritto due volte la seconda delle quali invertendo lordine delle lettere) Il sig Jeremias ha addotto un passo dellepopea di Izdubar che appoggia letimologia del Deli-

15

mdashmdashmdashmdashLe poche iscrizioni di re Mesopotamici che i Greci

pretendono di aver conosciuto appaiono apocrife a chi studia la piugrave elementare epigrafia assira25 Fa eccezione quella riferita da Polieno26 e compendiante la vita di Se-miramide Non che essa sia autentica nella sua forma at-tuale Mai uno scrittore greco la tradusse da originale assiro il tono perograve di tutto il testo egrave orientale e le cose dette da Polieno combinano tanto con quelle che i re as-siro-babilonesi ci narrano nei loro documenti che con-vien riconoscere liscrizione come derivata almeno da buone fonti Semiramide non fa come altrove Nino o Sardanapalo una professione di scetticismo o una predi-ca morale fa la propria apologia si glorifica seguendo lesempio di tutti i re assiri e parlando da segrave stessa ai let-

tzsch Nel poema stesso (p 24) si legge anche il passo laquoDu gewannst auch lieb einen Oberhirten der dir bestaumlndig Weih-rauch strenteraquo Lo adduciamo pure a sostegno delletimologia del Delitzsch ma con riserva perchegrave la versione laquoWeihrauchraquo del sig Jeremias non egrave del tutto assicurata

25 V ad es Strab XIV 9 e Athen XII 39 Athen VIII 14 Le due iscrizioni ricordate su questi monumenti che vennero confusi talora dagli antichi (vedi i testi che le illustrano raccolti da L Georgii in Pauly Realencycl vol cit pp 764-765) non hanno per veritagrave nulla che si accosti alla maniera dei documenti storici assi-ri Il tono esortatorio che assume Sardanapalo in una di esse (Athen VIII 14) non merita di esser paragonato con quello dei re assiro-babilonesi Rammannirari III Nabonid ecc

26 Stratag VIII 26 ediz Woelflin-Melber p 392 (Leipzig Teubner 1887)

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tori del monumento Le brevi note che seguono voglio-no principalmente porre in rilievo le affinitagrave tra il testo di Polieno e le iscrizioni storiche assire

Pol Stratag VIII 26 laquoΣεmicroίραmicroις λουοmicroένη tῶν Σιράϰων ἤϰουσε τὴν ἀπόστασιν ϰαὶ παραυτίϰα ἀνυπόδητος microηδὲ τὰς τρίχας ἀναπλεξαmicroένη ἐπὶ τὸν πόλεmicroον ἐξὴλθενraquo Tale strano modo di descrivere la fretta della regina accorrente contro i ribelli ha un ri-scontro nelliscrizione di Asarhaddon pubblicata nel vol III delle Cuneiform Inscriptions tavole 15 16 Asarhad-don allannunzio di un grave avvenimento dice ciograve che egli non fece piuttosto che ciograve che fece laquoUn giorno o due non aspettai non guardai la parte anteriore delle mie milizie27 e neppure alla retroguardia le forniture dei miei cavalli aggiogati gli istrumenti di battaglia non raccolsi le provvisioni per la mia marcia non radunai eccraquo28 Cosigrave la precipitazione egrave espressa nel passo greco specialmente in ἀνυπόδητος e microηδὲ τὰς τρίχας ecc Ai re assiro-babilonesi ogni tanto si presentava la necessitagrave di queste rapidissime corse per soffocare le rivolte dei sudditi piugrave lontani o per altre cause politiche Egrave celebre la marcia di Nabuccodonosor attraverso il deserto dAra-bia da Pelusio a Babilonia Del resto dellepisodio ac-cennato da Polieno ignoransi i particolari Valerio Mas-simo accenna qualche cosa di simile IX 3 ext 4 laquoSemiramis Assyriorum regina cum ei circa cultum

27 Questa espressione probabilmente significa che non le pas-sograve in rivista

28 Linn 10-14

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capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

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Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

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a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

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laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

22

miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

24

legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 15: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

la della policromia dei mattoni sugli edifizii della Cal-dea (cfr Fr Reber Ueber altchaldaumlische Kunst Zei-tschr f Assyr I 295-296) dei giardini pensili (cf Le-normant Babelon op cit V 23) delle crudeltagrave in guerra commesse dal re Nino che per noi egrave il rappresentante di un re assiro qualunque del supplizio dellacciecamento in Assiria della magia fra i babilonesi e tutte le sue no-tizie nei monumenti trovano pieno riscontro Letimolo-gia che egli dagrave del nome di Semiramide (ὄνοmicroα Σεmicroίραmicroιν ϰατὰ τὴν tῶν Σύρων διάλεϰτον παρωνοmicroασmicroένον ἀπὸ tῶν περιστερῶν) difficilmente puograve venir contestata e sostituita da una migliore tenuto con-to ancora delloscillazione fra le pronunzie Semiramis e Samiramis e della somma licenza con cui i Greci elle-nizzarono i nomi barbari24

24 Diod II 4 Chi avesse vaghezza di vedere quali strane eti-mologie proposero fin qui i filologi di Σεmicroίραmicroις (ovvero Samira-mis = Sa-am-mu-ra-mat) consulti tra gli altri Henr Steph s Σεmicroίραmicroις Pauly Realencycl vol cit p 968 Fragmm histt graecc t V parte 2a p 26 nota 1 Ctesia Fragmm ed Didot p 17 Dalberg Fundgruben des Orients I 209 Lenormant-Babe-lon op cit t V p 128 Σεmicroίραmicroις = schēm rām laquonome eccelsoraquo () Le migliori interpretazioni sopravissute e che oggi si sosten-gono con buone ragioni sono 1) quella sopra detta di Diodoro 2) quella proposta dal prof F Delitzsch Σεmicroίραmicroις = Sa-am-mu-ra-mat = Liebhaberin von Wohlgeruumlchen (v Jeremias Das babylo-nische Nimrodepos p 70 dove egrave citata anche la etimologia del Bertin Σεmicroίραmicroις = Sumer scritto due volte la seconda delle quali invertendo lordine delle lettere) Il sig Jeremias ha addotto un passo dellepopea di Izdubar che appoggia letimologia del Deli-

15

mdashmdashmdashmdashLe poche iscrizioni di re Mesopotamici che i Greci

pretendono di aver conosciuto appaiono apocrife a chi studia la piugrave elementare epigrafia assira25 Fa eccezione quella riferita da Polieno26 e compendiante la vita di Se-miramide Non che essa sia autentica nella sua forma at-tuale Mai uno scrittore greco la tradusse da originale assiro il tono perograve di tutto il testo egrave orientale e le cose dette da Polieno combinano tanto con quelle che i re as-siro-babilonesi ci narrano nei loro documenti che con-vien riconoscere liscrizione come derivata almeno da buone fonti Semiramide non fa come altrove Nino o Sardanapalo una professione di scetticismo o una predi-ca morale fa la propria apologia si glorifica seguendo lesempio di tutti i re assiri e parlando da segrave stessa ai let-

tzsch Nel poema stesso (p 24) si legge anche il passo laquoDu gewannst auch lieb einen Oberhirten der dir bestaumlndig Weih-rauch strenteraquo Lo adduciamo pure a sostegno delletimologia del Delitzsch ma con riserva perchegrave la versione laquoWeihrauchraquo del sig Jeremias non egrave del tutto assicurata

25 V ad es Strab XIV 9 e Athen XII 39 Athen VIII 14 Le due iscrizioni ricordate su questi monumenti che vennero confusi talora dagli antichi (vedi i testi che le illustrano raccolti da L Georgii in Pauly Realencycl vol cit pp 764-765) non hanno per veritagrave nulla che si accosti alla maniera dei documenti storici assi-ri Il tono esortatorio che assume Sardanapalo in una di esse (Athen VIII 14) non merita di esser paragonato con quello dei re assiro-babilonesi Rammannirari III Nabonid ecc

26 Stratag VIII 26 ediz Woelflin-Melber p 392 (Leipzig Teubner 1887)

16

tori del monumento Le brevi note che seguono voglio-no principalmente porre in rilievo le affinitagrave tra il testo di Polieno e le iscrizioni storiche assire

Pol Stratag VIII 26 laquoΣεmicroίραmicroις λουοmicroένη tῶν Σιράϰων ἤϰουσε τὴν ἀπόστασιν ϰαὶ παραυτίϰα ἀνυπόδητος microηδὲ τὰς τρίχας ἀναπλεξαmicroένη ἐπὶ τὸν πόλεmicroον ἐξὴλθενraquo Tale strano modo di descrivere la fretta della regina accorrente contro i ribelli ha un ri-scontro nelliscrizione di Asarhaddon pubblicata nel vol III delle Cuneiform Inscriptions tavole 15 16 Asarhad-don allannunzio di un grave avvenimento dice ciograve che egli non fece piuttosto che ciograve che fece laquoUn giorno o due non aspettai non guardai la parte anteriore delle mie milizie27 e neppure alla retroguardia le forniture dei miei cavalli aggiogati gli istrumenti di battaglia non raccolsi le provvisioni per la mia marcia non radunai eccraquo28 Cosigrave la precipitazione egrave espressa nel passo greco specialmente in ἀνυπόδητος e microηδὲ τὰς τρίχας ecc Ai re assiro-babilonesi ogni tanto si presentava la necessitagrave di queste rapidissime corse per soffocare le rivolte dei sudditi piugrave lontani o per altre cause politiche Egrave celebre la marcia di Nabuccodonosor attraverso il deserto dAra-bia da Pelusio a Babilonia Del resto dellepisodio ac-cennato da Polieno ignoransi i particolari Valerio Mas-simo accenna qualche cosa di simile IX 3 ext 4 laquoSemiramis Assyriorum regina cum ei circa cultum

27 Questa espressione probabilmente significa che non le pas-sograve in rivista

28 Linn 10-14

17

capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

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Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

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a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

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laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

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miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

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Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 16: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

mdashmdashmdashmdashLe poche iscrizioni di re Mesopotamici che i Greci

pretendono di aver conosciuto appaiono apocrife a chi studia la piugrave elementare epigrafia assira25 Fa eccezione quella riferita da Polieno26 e compendiante la vita di Se-miramide Non che essa sia autentica nella sua forma at-tuale Mai uno scrittore greco la tradusse da originale assiro il tono perograve di tutto il testo egrave orientale e le cose dette da Polieno combinano tanto con quelle che i re as-siro-babilonesi ci narrano nei loro documenti che con-vien riconoscere liscrizione come derivata almeno da buone fonti Semiramide non fa come altrove Nino o Sardanapalo una professione di scetticismo o una predi-ca morale fa la propria apologia si glorifica seguendo lesempio di tutti i re assiri e parlando da segrave stessa ai let-

tzsch Nel poema stesso (p 24) si legge anche il passo laquoDu gewannst auch lieb einen Oberhirten der dir bestaumlndig Weih-rauch strenteraquo Lo adduciamo pure a sostegno delletimologia del Delitzsch ma con riserva perchegrave la versione laquoWeihrauchraquo del sig Jeremias non egrave del tutto assicurata

25 V ad es Strab XIV 9 e Athen XII 39 Athen VIII 14 Le due iscrizioni ricordate su questi monumenti che vennero confusi talora dagli antichi (vedi i testi che le illustrano raccolti da L Georgii in Pauly Realencycl vol cit pp 764-765) non hanno per veritagrave nulla che si accosti alla maniera dei documenti storici assi-ri Il tono esortatorio che assume Sardanapalo in una di esse (Athen VIII 14) non merita di esser paragonato con quello dei re assiro-babilonesi Rammannirari III Nabonid ecc

26 Stratag VIII 26 ediz Woelflin-Melber p 392 (Leipzig Teubner 1887)

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tori del monumento Le brevi note che seguono voglio-no principalmente porre in rilievo le affinitagrave tra il testo di Polieno e le iscrizioni storiche assire

Pol Stratag VIII 26 laquoΣεmicroίραmicroις λουοmicroένη tῶν Σιράϰων ἤϰουσε τὴν ἀπόστασιν ϰαὶ παραυτίϰα ἀνυπόδητος microηδὲ τὰς τρίχας ἀναπλεξαmicroένη ἐπὶ τὸν πόλεmicroον ἐξὴλθενraquo Tale strano modo di descrivere la fretta della regina accorrente contro i ribelli ha un ri-scontro nelliscrizione di Asarhaddon pubblicata nel vol III delle Cuneiform Inscriptions tavole 15 16 Asarhad-don allannunzio di un grave avvenimento dice ciograve che egli non fece piuttosto che ciograve che fece laquoUn giorno o due non aspettai non guardai la parte anteriore delle mie milizie27 e neppure alla retroguardia le forniture dei miei cavalli aggiogati gli istrumenti di battaglia non raccolsi le provvisioni per la mia marcia non radunai eccraquo28 Cosigrave la precipitazione egrave espressa nel passo greco specialmente in ἀνυπόδητος e microηδὲ τὰς τρίχας ecc Ai re assiro-babilonesi ogni tanto si presentava la necessitagrave di queste rapidissime corse per soffocare le rivolte dei sudditi piugrave lontani o per altre cause politiche Egrave celebre la marcia di Nabuccodonosor attraverso il deserto dAra-bia da Pelusio a Babilonia Del resto dellepisodio ac-cennato da Polieno ignoransi i particolari Valerio Mas-simo accenna qualche cosa di simile IX 3 ext 4 laquoSemiramis Assyriorum regina cum ei circa cultum

27 Questa espressione probabilmente significa che non le pas-sograve in rivista

28 Linn 10-14

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capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

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Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

19

a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

20

laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

21

diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

22

miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

23

lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

24

legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

25

Page 17: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

tori del monumento Le brevi note che seguono voglio-no principalmente porre in rilievo le affinitagrave tra il testo di Polieno e le iscrizioni storiche assire

Pol Stratag VIII 26 laquoΣεmicroίραmicroις λουοmicroένη tῶν Σιράϰων ἤϰουσε τὴν ἀπόστασιν ϰαὶ παραυτίϰα ἀνυπόδητος microηδὲ τὰς τρίχας ἀναπλεξαmicroένη ἐπὶ τὸν πόλεmicroον ἐξὴλθενraquo Tale strano modo di descrivere la fretta della regina accorrente contro i ribelli ha un ri-scontro nelliscrizione di Asarhaddon pubblicata nel vol III delle Cuneiform Inscriptions tavole 15 16 Asarhad-don allannunzio di un grave avvenimento dice ciograve che egli non fece piuttosto che ciograve che fece laquoUn giorno o due non aspettai non guardai la parte anteriore delle mie milizie27 e neppure alla retroguardia le forniture dei miei cavalli aggiogati gli istrumenti di battaglia non raccolsi le provvisioni per la mia marcia non radunai eccraquo28 Cosigrave la precipitazione egrave espressa nel passo greco specialmente in ἀνυπόδητος e microηδὲ τὰς τρίχας ecc Ai re assiro-babilonesi ogni tanto si presentava la necessitagrave di queste rapidissime corse per soffocare le rivolte dei sudditi piugrave lontani o per altre cause politiche Egrave celebre la marcia di Nabuccodonosor attraverso il deserto dAra-bia da Pelusio a Babilonia Del resto dellepisodio ac-cennato da Polieno ignoransi i particolari Valerio Mas-simo accenna qualche cosa di simile IX 3 ext 4 laquoSemiramis Assyriorum regina cum ei circa cultum

27 Questa espressione probabilmente significa che non le pas-sograve in rivista

28 Linn 10-14

17

capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

18

Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

19

a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

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laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

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miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

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Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 18: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

capitis sui occupatae nuntiatum esset Babylona defecis-se altera parte crinium adhuc soluta protinus ad eam expugnandam cucurrit nec prius decorem capillorum in ordinem quam urbem in potestatem suam redegit quo-circa statua eius Babylone posita est illo habitu quo ad ultionem exigendam celeritate praecipiti tetenditraquo

laquotῇ δὲ στήλῃ ἐπιγέγραπται τάδεraquo Luso dei monarchi assiri di lasciare nei paesi da loro conquistati stele com-memorative delle loro glorie fu generale e gli esempii abbondano Vedi per esempio Asurnazirpal (Rawl Cu-neif Inscr I 19 97-99) şa-lam šarru-ti-a šur-ba-a iacutepu-uš li-(i)-ta ugrave ta-na-ti (ina liacutebbi) aš-tu-ur ina ķabal igravekalli-šu u-ša-zi-iz [ab-nu] narucirc-pl-a iacutepu-uš ta-na-ti giš-ru-ti-a ina liacutebbi alţur ecc Cf la medesima iscrizione II 91 III 24-25 liscrizione di Salma-nasar II (III R 7-8) col I 50 II 59-60 Sargon grande iscrizione di Khorsabad 53 ecc Di Semiramide oltre alla presente memoria da Polieno descritta Diodoro ricorda un testo piugrave breve de-scrivente la bravura di lei in Media II 13 laquoτοῖς σάγmicroασι tῶν ἀϰολουθούντων ζυγίων ὑπὸ τοῦ πεδίου χώσασα τὸν προειρηmicroένον ϰρηmicroνὸν διὰ τούτων εἰς τὴν ἀϰρώρειαν προσανέβηraquo Questa sembra riferita indiret-tamente (non egrave in prima persona come sogliono essere le iscrizioni dei re assiri) ma ricorda per il contenuto molti documenti cuneiformi Anche Sennacherib per esempio (I R 37 63 b e sgg) racconta il modo con cui si arrampicava nel paese montuoso dei Kaššicirc

laquoἘmicroὲ γυναῖϰα microἐν ἡ φύσις ἐποίησεν ἐγὼ δὲ τοῖς ἔργοις τῶν ἀγαϑῶν ἀνδρῶν οὐδενὸς χείρων ἐγενόmicroηνraquo

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Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

19

a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

20

laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

21

diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

22

miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

23

lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

24

legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 19: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

Cf Diodoro II 7 laquoἩ δὲ Σεmicroίραmicroις οὖσα microεγαλεπίβολος ϰαὶ φιλουτιmicroουmicroένη τῇ δόξῃ τὸν βεβασιλευϰότα πρὸ αὐτῆς ὐπερϑέσϑαι raquo A questa idea non abbiamo vera-mente saputo trovare nessun riscontro nelle iscrizioni che di rado ricordano donne In parte la frase di Semira-mide richiama in mente i confronti che i re assiri fanno di segrave stessi con altri re dicendosi laquoimpareggiabili senza rivaliraquo lacirc šanacircn ša macircḫira lacirc išucirc ecc Cf anche III R 3 n 6 lin 7 ta-mi-iḫ ḫa[ṭṭi lacirc šanacircn] laquopossessore di uno scettro senza pariraquo Qualche analogia con Semira-mide come qui la troviamo descritta si riscontra in Ze-nobia la regina di Palmira rammentata da Trebellio Pollione De trig tyr cc 27 e 30 Ella fu reggente per Timolao ed Erenniano prese parte laquoviriliterraquo ad adunan-ze politiche e laquodiutius quam foeminam decuit rempubli-cam obtinuitraquo Fra i suoi antenati vantava Semiramide (c 27 Trebell) forse riconoscendo alcuna affinitagrave fra i proprii casi e quelli dellantica regina babilonese perchegrave era laquohistoriae orientalis ita perita ut eam epitomasse di-caturraquo (Trebell c 30)

laquoἘγὼ Νίνου βασιλεύσασα πρὸς ἕω microὲν ὥρισα ποταmicroὸν Ἱναmicroάνην πρὸς δὲ microέσον ἡλίου τὴν φέρουσαν λιβανωτὸν ϰαὶ σmicroύρναν ἀπὸ δὲ χειmicroῶνος Σάϰας ϰαὶ Σόγδουςraquo Egrave frequente nelle iscrizioni assire la menzio-ne dei punti cardinali i re si chiamano sovrani delle quattro regioni per indicare la totalitagrave o la massima par-te delle contrade su cui essi dominano Si servono anche dellespressione ištu ṣicirct šamši adicirc iacuterib šamši laquoda oriente

19

a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

20

laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

21

diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

22

miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

24

legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 20: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

a occidenteraquo Per es v Asurnazirpal III R 4 n 8 69 b ecc ecc

laquo ϑάλασσαν πρότερον οὐδεὶς Ἀσσυρίων εἶδεν ἐγὼ δὲ τέσσαρας αἷς οὐϰ ἔστι πόῤῥω πελάσαι τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιχει raquo I re assiri rammentano qua e lagrave di aver conquistato regioni non ancora visitate dai loro prede-cessori Ecco alcuni esempii Arsurnazirpal iscrizione sopra citata I R 21 col II 63 ša ina šarracircni abicirca mamma ina kiribšunu lacirc iṭḫuacute cf Asurnazirpal I 50 cioegrave I R 18 50 Salmanasar III R 8 71 dice šacirc ina šarracirc-ni abicirc-įa mu-um-ma ina kiribšu lacirc iṭḫuacute Non solo i re an-nunziano di essere stati i primi a visitar contrade ma an-che a ricever tributi a udir menzione di una terra (ša ina šarracircni abicirc-a mamman lacirc imḫuru bilatsun ovvero lacirc išmuacute zikir macirctišunu) a far piantagioni in un dato luogo (Tiglathpil I I R 15 21 šacirc ina šarracircni abicirc-įa maḫruti mamma lacirc išḳupu) Cf Zeitschr f Ass II p 175 sgg ecc

La frase assai difficile τίς γὰρ αὐτὰς ὀρmicroὴ περιέχει si trova tradotta in Lenormant-Babelon op cit t IV p 123 laquotant elles etaient eacuteloigneacuteesraquo traduzione ripetuta a torto in molte opere Per conto nostro confessiamo di non intenderne il senso Una volta indotti in errore da queste versioni senza avere esaminato nelloriginale il testo di Polieno paragonammo con questa frase le assire laquoša ašaršu rucircḳu ša ašaršunu rucircḳuraquo ecc29 confronti che non reggono in alcun modo

29 V Zeitschrift fuumlr Assyriologie I 32

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laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

22

miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

23

lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

mdashmdashmdashmdash

Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

24

legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 21: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

laquoΠοταmicroοὺς ἠνάγϰασα ῥεῖν ὅπου βουλοίmicroην ὲβουλόmicroην δὲ ὅπου συνέφερεraquo Cf Strab XV 2 Fin dai piugrave antichi tempi incominciograve in Babilonia quel lavoro di incanalamento dellEufrate che continuato fino alletagrave ul-tima dellimpero caldeo rese la bassa Mesopotamia uno dei paesi piugrave fertili dellAsia Sono celebri le iscrizioni di Hammurabi (v J Menant Inscriptions de Hammou-rabi Paris 1863) di Sennacherib a Bavian III R 14 quella di Nabuccodonosor detta iscrizione del canale I R 52 n 4 Vedi passim anche altre iscrizioni come I R 67 6 b ecc Il Delitzsch Wo lag das Paradies pp 187-193 ha raccolto i nomi di una quantitagrave di questi canali di cui alcuni tolti da antiche liste compilate dagli stessi assiri Certune di tali appellazioni come muballiṭat šik-nat napišti laquovivificante tutto ciograve che ha animaraquo nacircr ḫiacute-galli laquocanale dellabbondanzaraquo nuḫuš niši bacircbilat miacute ḫiacute-galli laquofortuna del popolo e apportatore di acque di ab-bondanzaraquo mostrano come a Babilonia si fosse persuasi che la prosperitagrave del paese dipendeva da un sapiente si-stema di irrigazione da una rete di canali che si sparges-se ὅπου συνέφερε

laquo γὴν ἄϰαρπον ἐδίδαξα σπείρεσθαι ποταmicroοῖς γὰρ αὐτὴν ἔmicroαξα ἐmicroοῖςraquo Nelle iscrizioni storiche non trovia-mo cosigrave frequente la menzione di opere agricole intra-prese dai re assiri Nondimeno Asurbanipal il re che portograve la potenza di Ninive allapogeo e che riunisce in segrave come Semiramide le migliori qualitagrave dei dominatori della Mesopotamia narra come le campagne prosperas-sero sotto il suo reggimento Il difficile passo a cui allu-

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

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miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

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Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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diamo si trova nel cosigrave detto Cilindro di Rassam (Rawl vol V 1-10) degli Annali col I 41-50 dove quantun-que la interpretazione letterale lasci fino ad oggi qualche cosa a desiderare (vedi frattanto la buona traduzione del Dr Jensen nella Keilschriftliche Bibliothek di Eb Schra-der Berlin 1890 vol II p 157) il re dice in sostanza che salito lui al trono caddero piogge benefiche le mes-si prosperarono le raccolte furono abbondantissime

laquo ἀνάλωτα τὰ τείχη παρέσχον πέτρας ἀβάτους σιδήρῳ ϰατειργασάmicroην ὁδοὺς ἔτεmicroον ἐmicroοῖς ὀχήmicroασιν ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν30raquo I passi che qui potremmo met-tere a riscontro non si contano Tiglathpileser e i suoi successori tutti parlando sempre negli annali dei loro re-gni di cittadelle fortissime da loro espugnate di vie spianate con difficoltagrave Citeremo solo alcuni frammenti Tiglathpileser I (I R 12 53-57 b) ţu-ud-di maršu-tiacute u ni-ri-bi-ti šup-šuacute-ḳa-a-tiacute ša i-na maḫ-ra šarru įa-um-ma liacuteb-ba-šuacute-nu lacirc i-du-uacute- ar-ḫi id-lu-ti du-ur-gi la-a pi-tu-tiacute uacute-šiacute-tiacute-ik Asurnazirpal sgg (I R 18 45) dove si fa speciale menzione dei suoi carri da guerra costretti a tra-versare terreni scoscesi gi-ri pa-aš-ḳu-tiacute šadicirc maršucircti ša ana miacute-tik narkabacircti u ummanacircti lacirc šak-nu iacutetiacutetiḳ V nel-la stessa iscrizione II 60 II 63 II 76 Questultimo luo-go merita di esser riferito perchegrave sembra proprio la spie-gazione del come Semiramide apriva a forza nuove stra-de nei paesi da lei percorsi laquo[76] ištu (alu) Za-am-ri a-tu-muš a-na šaducirc La-a-ra šaducirc-(uacute) mar-šu(ṣi) ša a-na

30 Cf Diod II XIV

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miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

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lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

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Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 23: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

miacute-tiḳ narkabacircti ummanacircti la šak-nu ina ka-la-ba-tiacute parzilli a-kis [77] ina ag-guacutel-(li) iacutericirc a-ḳurraquo dove le paro-le ka-la-ba-tiacute parzilli e ag-guacutel-(li) iacutericirc evidentemente forti arnesi di metallo adoperati a distruggere gli ostaco-li corrispondono al σιδήρῳ di Polieno Cf Salmanasar (III R 7) 19 e sgg Nebukadnezar iscrizione della East-India House II 19 sgg ecc Il concetto espresso da ἃς οὐδὲ ϑηρία διῆλϑεν egrave anche frequente nelle iscrizioni storiche vedi Asurnazirpal (I R 18) I 49 šadu-u kicircma zi-ḳip paṭri parzilli ši-(iacute)-su na-a-di u iṣṣur šami-iacute mut-tap-ri-šu ki-rib-šu lacirc i--ru laquola cima () del monte (era) come la punta di un pugnale di ferro e non vi era alcun uccello svolazzanteraquo Cf Salmanasar (III R 7) col I 19 e sgg

laquo ϰαὶ tῶν ἔργων χρόνος microοι περισσὸς ἐγένετο πολὺς ὅν έmicroαυτῇ ϰαὶ φίλοις ἐχαρισάmicroηνraquo Questa frase che rias-sume in qualche modo le idee che ebbero i Greci sulla sensualitagrave di Semiramide mi sembra derivata da fonti meno pure che non il resto delliscrizione Qualche rara menzione sui monumenti egrave fatta dei passatempi dei re e Asurbanipal fra gli altri si trova rappresentato nei basso-rilievi nellatto di banchettare colla regina ma nulla di tutto questo ha che fare collespressione ἐχαρισάmicroην ecc Essa si riconnette piuttosto per la sua lieve tinta di epi-cureismo con le iscrizioni di Sardanapalo sopra citate Tuttavia vedi V R 1 23 ina ḫidacircti ri-ša-a-tiacute iacute-ru-ub ina bicirct-ridu-u-ti laquocon allegria ed esultanza io entrai nel-

23

lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

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Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 24: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

lharemraquo ()31 Raramente i re assiri accennano ai beni della vita mortale (per es ṭu-ub širi laquoil benessere del corporaquo) e sempre considerandoli (cf lidea ebraica) come un dono di Dio siamo lontani dalla spensieratezza di un Sardanapalo

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Post-scriptum (v pag 198 nota 3 [nota 23 in questa edizione elettronica Manuzio]) Idducircšu letteralmente non puograve interpretarsi che laquogettarono luiraquo laquoSi gettograveraquo in assiro sarebbe idducirc racircmacircnšu o qualche cosa di simile Questo non distrugge perograve nulla di quanto abbiamo det-to sul suicidio nel fuoco Nei Beitraumlge sur Assyriologie di P Haupt e F Delitzsch (vol I 248) trovo un passo kicircma ša ina išacircti naducirc che forse egrave allusivo al supplizio o al suicidio nel fuoco (IV R 3 22 a)

Del resto non voglio conchiudere queste ricerche sen-za notare che non ho cognizione veruna dei due seguenti articoli SAYCE The legend of Semiramis (Engl hist Rev 1888 Jan) e GILMORE The origin of the Semiramis

31 Il significato preciso di bicirct-riducircti resta ancora a determina-re

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legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

BRUTO TELONI

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Page 25: Questioni intorno alla leggenda di Semiramide - liberliber.it · ciale fra la Babilonia e l'India. Tutto ciò resta allo stato di ipotesi. ... Greci (e gli ebrei) non conobbero direttamente

legend (ibid 1887 Oct) Il lettore me ne sapragrave scusare pensando alla immensa difficoltagrave che oggi col crescere continuo del materiale sugli studi assiri si incontra a te-ner dietro a monografie e a libri

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