Questione Campo di lavoro per aiutare la missione di padre ... · arriva il Censis a sistemare le...

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Se da un lato le regionali hanno messo un po’ in ombra quella fetta di PD che segue Matteo Renzi, dall’altro il Premier si può consolare con i numeri: ad aprile si sono registrati ben 159.000 occupati in più rispetto a marzo. Con questa performance la disoccupazione è scesa a poco più del 12% (per la precisione al 12,4 %). Soddisfatto Renzi che at- traverso un tweet ha com- mentato: “Avanti tutta sulle riforme, ancora più decisi”. Dall’altra parte dell’Oceano (Atlantico) invece il nume- ro 12 ha portato qualche ma di pancia: la giustizia canadese ha imposto a British American Tobacco, Philip Morris International e Japan Tobacco Inter- national il pagamento di oltre 12 miliardi di dollari di danni, la sanzione più salata della storia cana- dese. Repubblica.it spiega che la sanzione deriva dal fatto che “i big del tabacco hanno anteposto i profitti alla salute dei consumatori, non mettendoli in guardia in modo appropriato sui rischi legati al fumo”. Un po’ più a sud del Canada invece il 12 ha un valore alquanto positivo. L’Azienda America riparte dopo la ‘ge- lata’ invernale: l’economia ha creato in aprile 223.000 posti di lavoro con il tasso di disoccupazione che ca- la al 5,4%, ai minimi da maggio 2008. Il Presidente Obama sorride e rilancia: “Tre milioni di posti di la- voro in 12 mesi. Il mercato del lavoro americano non è mai stato così veloce”. Ma torniamo in Italia. Secondo uno studio di Unimpresa negli ultimi 12 mesi i sal- vadanai degli italiani sono passati da 1.482 miliardi di euro a 1.551 miliardi, in salita di quasi 70 miliardi (+4,68%). Ma ecco che arriva il Censis a sistemare le cose. Sono 3,1 milioni i lavoratori non regolari in Italia, pari a oltre il 12% dell’occupazione totale, con punte del 16,3% nei servizi di alloggio e ristorazione, del 21,9% in agricoltura, fino al 54,6% nel lavoro domestico. La storia invece ci rivela che il 12 giugno del 1964 il Sudafrica condannò Nelson Mandela all’ergasto- lo. Oggi poi sono nati An- na Frank (1929), l’autrice dell’omonimo diario, e Luca Gobbi (1971), ex calciatore sammarinese. Questione di num3ri F ocus Carta, cartone, ferro, metalli vari, lavatrici, stufe, caldaie, motori, biciclee, indumenti da macero, robe vecchie. Og- gei spesso dimenticati negli armadi o nei bauli, o anche in soffia o in cantina, e che og- gi possono avere un grandis- simo valore sociale. Il centro missionario diocesano “San Marino - Montefeltro” difai ha organizzato per il mese di luglio un campo di lavoro che vede coinvolti il Convento Padri Servi di Maria di Val- dragone e Istituto Maestre Pie dell’Addolorata di Borgo Maggiore, ma anche, come “centro di raccolta dei mate- riali”, l’azienda IAM srl. Saranno ben cinque le zone di raccolta su tuo il territorio sammarinese: Chiesanuova (lunedì 13 luglio), Serravalle e Falciano (martedì 14 luglio), Borgo Maggiore e Valdrago- ne (mercoledì 15 luglio), Mon- tegiardino e Faetano (giovedì 16 luglio) e Domagnano (ve- nerdì 17 luglio; per l’occasio- ne ci sarà anche un rinfresco). Tuo il materiale raccolto sa- rà venduto per realizzare una somma di denaro da inviare alla missione di Padre Renzo Mancini, missionario dioce- sano in Dawro Konta (Etio- pia) per il sostentamento di un asilo. “Chi ha il materiale della raccolta – spiegano gli organizzatori - è pregato di prepararlo per tempo per il giorno della raccolta deposi- tandolo fuori casa”. Nel caso in cui il materiale fosse in grandi quantità, du- rante i giorni della raccolta si possono contaare don Rou- sbell, Direore del Centro Missionario i (338.5765224) oppure Fabio Fabbri, Coordi- natore Tecnico del Centro (328.6445926). La lettera di padre Renzo Mancini “Carissimo Don Rousbell e tui gli amici del Centro Mis- sionario Diocesano di San Marino-Montefeltro, è con grande gioia che acceo il vo- stro invito ad inviarvi alcune notizie su di me. Sono nato il 19/10/1952 a Castello di Alfe- ro, nella Diocesi di Sarsina. Sono entrato nel Seminario di Imola dei Cappuccini ro- magnoli a 10 anni e sono sem- pre stato con loro fino a quan- do sono stato ordinato sacer- dote nel 24/6/1978 a Bologna. Di Convento a Santarcangelo nei 3 anni successivi, ho par- tecipato aivamente alle ai- vità del Centro Missionario, di cui ero già membro aivo nei primissimi Campi di La- voro Missionari. Sono partito per la Missione in Etiopia nel 1982. Grazie al continuo con- tao e scambio di amicizia, ho goduto grandemente del- la amicizia di don Marino Gai, allora Direore del Centro Missionario e di tui i preti e cristiani di San Mari- no e Montefeltro con cui sono venuto in contao, tramite anche dei campi di lavoro che hanno finanziato alcuni la- vori nella mia Missione in Etiopia e alcuni Campi di La- voro Missionari svolti di tan- to in tanto in terra di Etiopia a streo contao con me. Da 12 anni mi trovo nel Dawro Konta, nuova Missione dei Padri Cappuccini dell’Emi- lia-Romagna, sono al mo- mento il responsabile della Missione, a cui collaborano 2 preti diocesani e 7 Cappucci- ni di cui 5 etiopi. Sono molto felice del mio lavoro e ringra- zio Dio che mi ha dato questa vocazione e tui gli amici che mi hanno sostenuto in molte maniere. Grazie al Centro Missionario di San Marino- Montefeltro che mi ha “adot- tato”. Auguri di buon lavoro al Vescovo Mons. Andrea Tu- razzi, che spero di conoscere di persona questa estate e buon lavoro a tui voi”. Il ricavato delle vendite sarà devoluto al diocesano, che sta sistemando un asilo in Etiopia Campo di lavoro per aiutare la missione di padre Mancini Ben cinque punti di raccolta sul Titano, si parte da Chiesanuova venerdì 13 luglio Anche Papa Francesco ha a cuore i campi missionari. In occasione della Gior- nata Missionaria Mondiale 2015 (25 maggio) il Sommo Pontefice ha detto che “la dimensione missionaria, appartenendo alla natura stessa della Chiesa, è intrin- seca anche ad ogni forma di vita consacrata, e non può essere trascurata senza la- sciare un vuoto che sfigura il carisma. La missione non è proselitismo o mera strate- gia; la missione fa parte del- la ‘grammatica’ della fede, è qualcosa di imprescindibile per chi si pone in ascolto della voce dello Spirito che sussurra ‘vieni’ e ‘vai’. Chi segue Cristo non può che diventare missionario, e sa che Gesù ‘cammina con lui, parla con lui, respira con lui. Sente Gesù vivo insieme con lui nel mezzo dell’im- pegno missionario’(Esort. ap.Evangelii gaudium, 266). La missione è passione per Gesù Cristo e nello stesso tempo è passione per la gente. Quando sostiamo in preghiera davanti a Gesù crocifisso, riconosciamo la grandezza del suo amore che ci dà dignità e ci sostie- ne; e nello stesso momento percepiamo che quell’amore che parte dal suo cuore trafitto si estende a tutto il popolo di Dio e all’umanità intera; e proprio così sen- tiamo anche che Lui vuole servirsi di noi per arrivare sempre più vicino al suo po- polo amato e a tutti coloro che lo cercano con cuore sincero. Nel comando di Ge- sù: ‘andate’ sono presenti gli scenari e le sfide sempre nuovi della missione evan- gelizzatrice della Chiesa. In essa tutti sono chiamati ad annunciare il Vangelo con la testimonianza della vita; e in modo speciale ai consacrati è chiesto di ascoltare la voce dello Spi- rito che li chiama ad andare verso le grandi periferie della missione, tra le genti a cui non è ancora arrivato il Vangelo. (…) Le Istituzioni e le Opere missionarie della Chiesa sono totalmente po- ste al servizio di coloro che non conoscono il Vangelo di Gesù. Per realizzare effica- cemente questo scopo, esse hanno bisogno dei carismi e dell’impegno missionario dei consacrati, ma anche i consacrati hanno bisogno di una struttura di servizio, espressione della sollecitu- dine del Vescovo di Roma per garantire la koinonia, così che la collaborazione e la sinergia siano parte inte- grante della testimonianza missionaria. Gesù ha posto l’unità dei discepoli come condizione perché il mondo creda. Tale convergenza non equivale ad una sotto- missione giuridico-organiz- zativa a organismi istituzio- nali, o ad una mortificazione della fantasia dello Spirito che suscita la diversità, ma significa dare più efficacia al messaggio evangelico e promuovere quell’unità di intenti che pure è frutto dello Spirito. L’Opera Missionaria del Suc- cessore di Pietro ha un orizzonte apostolico uni- versale. Per questo ha biso- gno anche dei tanti carismi della vita consacrata, per rivolgersi al vasto orizzonte dell’evangelizzazione ed essere in grado di assicu- rare un’adeguata presenza sulle frontiere e nei territori raggiunti”. Il Sommo Pontefice: “Fa parte della grammatica della fede Chi segue Cristo sa che Gesù cammina sempre con lui” P apa Francesco e la dimensione missionaria 2 FIXING - Anno XXIII - n.23 - Venerdì 12 Giugno 2015 S ociale

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Se da un lato le regionali hanno messo un po’ in ombra quella fetta di PD che segue Matteo Renzi, dall’altro il Premier si può consolare con i numeri: ad aprile si sono registrati ben 159.000 occupati in più rispetto a marzo. Con questa performance la disoccupazione è scesa a poco più del 12% (per la precisione al 12,4 %). Soddisfatto Renzi che at-traverso un tweet ha com-mentato: “Avanti tutta sulle riforme, ancora più decisi”.Dall’altra parte dell’Oceano (Atlantico) invece il nume-ro 12 ha portato qualche ma di pancia: la giustizia canadese ha imposto a British American Tobacco, Philip Morris International e Japan Tobacco Inter-national il pagamento di oltre 12 miliardi di dollari di danni, la sanzione più salata della storia cana-dese. Repubblica.it spiega che la sanzione deriva dal fatto che “i big del tabacco hanno anteposto i profitti alla salute dei consumatori, non mettendoli in guardia in modo appropriato sui rischi legati al fumo”. Un po’ più a sud del Canada invece il 12 ha un valore alquanto positivo. L’Azienda America riparte dopo la ‘ge-lata’ invernale: l’economia ha creato in aprile 223.000 posti di lavoro con il tasso di disoccupazione che ca-la al 5,4%, ai minimi da maggio 2008. Il Presidente Obama sorride e rilancia: “Tre milioni di posti di la-voro in 12 mesi. Il mercato del lavoro americano non è mai stato così veloce”. Ma torniamo in Italia. Secondo uno studio di Unimpresa negli ultimi 12 mesi i sal-vadanai degli italiani sono passati da 1.482 miliardi di euro a 1.551 miliardi, in salita di quasi 70 miliardi (+4,68%). Ma ecco che arriva il Censis a sistemare le cose. Sono 3,1 milioni i lavoratori non regolari in Italia, pari a oltre il 12% dell’occupazione totale, con punte del 16,3% nei servizi di alloggio e ristorazione, del 21,9% in agricoltura, fino al 54,6% nel lavoro domestico. La storia invece ci rivela che il 12 giugno del 1964 il Sudafrica condannò Nelson Mandela all’ergasto-lo. Oggi poi sono nati An-na Frank (1929), l’autrice dell’omonimo diario, e Luca Gobbi (1971), ex calciatore sammarinese.

Questione di num3ri

Focus

Carta, cartone, ferro, metalli vari, lavatrici, stufe, caldaie, motori, biciclette, indumenti da macero, robe vecchie. Og-getti spesso dimenticati negli armadi o nei bauli, o anche in soffitta o in cantina, e che og-gi possono avere un grandis-simo valore sociale. Il centro missionario diocesano “San Marino - Montefeltro” difatti ha organizzato per il mese di luglio un campo di lavoro che vede coinvolti il Convento Padri Servi di Maria di Val-dragone e Istituto Maestre Pie dell’Addolorata di Borgo Maggiore, ma anche, come “centro di raccolta dei mate-riali”, l’azienda IAM srl.Saranno ben cinque le zone di raccolta su tutto il territorio sammarinese: Chiesanuova (lunedì 13 luglio), Serravalle e Falciano (martedì 14 luglio), Borgo Maggiore e Valdrago-ne (mercoledì 15 luglio), Mon-tegiardino e Faetano (giovedì 16 luglio) e Domagnano (ve-nerdì 17 luglio; per l’occasio-ne ci sarà anche un rinfresco). Tutto il materiale raccolto sa-rà venduto per realizzare una somma di denaro da inviare alla missione di Padre Renzo Mancini, missionario dioce-sano in Dawro Konta (Etio-pia) per il sostentamento di un asilo. “Chi ha il materiale della raccolta – spiegano gli organizzatori - è pregato di prepararlo per tempo per il giorno della raccolta deposi-tandolo fuori casa”. Nel caso in cui il materiale fosse in grandi quantità, du-rante i giorni della raccolta si possono contattare don Rou-sbell, Direttore del Centro Missionario i (338.5765224) oppure Fabio Fabbri, Coordi-natore Tecnico del Centro (328.6445926).

La lettera di padre Renzo Mancini

“Carissimo Don Rousbell e tutti gli amici del Centro Mis-sionario Diocesano di San Marino-Montefeltro, è con grande gioia che accetto il vo-stro invito ad inviarvi alcune notizie su di me. Sono nato il 19/10/1952 a Castello di Alfe-ro, nella Diocesi di Sarsina. Sono entrato nel Seminario di Imola dei Cappuccini ro-

magnoli a 10 anni e sono sem-pre stato con loro fino a quan-do sono stato ordinato sacer-dote nel 24/6/1978 a Bologna. Di Convento a Santarcangelo nei 3 anni successivi, ho par-tecipato attivamente alle atti-vità del Centro Missionario, di cui ero già membro attivo nei primissimi Campi di La-voro Missionari. Sono partito per la Missione in Etiopia nel

1982. Grazie al continuo con-tatto e scambio di amicizia, ho goduto grandemente del-la amicizia di don Marino Gatti, allora Direttore del Centro Missionario e di tutti i preti e cristiani di San Mari-no e Montefeltro con cui sono venuto in contatto, tramite anche dei campi di lavoro che hanno finanziato alcuni la-vori nella mia Missione in

Etiopia e alcuni Campi di La-voro Missionari svolti di tan-to in tanto in terra di Etiopia a stretto contatto con me. Da 12 anni mi trovo nel Dawro Konta, nuova Missione dei Padri Cappuccini dell’Emi-lia-Romagna, sono al mo-mento il responsabile della Missione, a cui collaborano 2 preti diocesani e 7 Cappucci-ni di cui 5 etiopi. Sono molto

felice del mio lavoro e ringra-zio Dio che mi ha dato questa vocazione e tutti gli amici che mi hanno sostenuto in molte maniere. Grazie al Centro Missionario di San Marino-Montefeltro che mi ha “adot-tato”. Auguri di buon lavoro al Vescovo Mons. Andrea Tu-razzi, che spero di conoscere di persona questa estate e buon lavoro a tutti voi”.

Il ricavato delle vendite sarà devoluto al diocesano, che sta sistemando un asilo in Etiopia

Campo di lavoro per aiutare la missione di padre Mancini

Ben cinque punti di raccolta sul Titano, si parte da Chiesanuova venerdì 13 luglio

Anche Papa Francesco ha a cuore i campi missionari. In occasione della Gior-nata Missionaria Mondiale 2015 (25 maggio) il Sommo Pontefice ha detto che “la dimensione missionaria, appartenendo alla natura stessa della Chiesa, è intrin-seca anche ad ogni forma di vita consacrata, e non può essere trascurata senza la-sciare un vuoto che sfigura il carisma. La missione non è proselitismo o mera strate-gia; la missione fa parte del-la ‘grammatica’ della fede, è qualcosa di imprescindibile per chi si pone in ascolto della voce dello Spirito che sussurra ‘vieni’ e ‘vai’. Chi segue Cristo non può che diventare missionario, e sa che Gesù ‘cammina con lui, parla con lui, respira con lui. Sente Gesù vivo insieme con lui nel mezzo dell’im-

pegno missionario’(Esort. ap.Evangelii gaudium, 266). La missione è passione per Gesù Cristo e nello stesso tempo è passione per la gente. Quando sostiamo in preghiera davanti a Gesù crocifisso, riconosciamo la grandezza del suo amore che ci dà dignità e ci sostie-ne; e nello stesso momento percepiamo che quell’amore che parte dal suo cuore trafitto si estende a tutto il popolo di Dio e all’umanità intera; e proprio così sen-tiamo anche che Lui vuole servirsi di noi per arrivare sempre più vicino al suo po-polo amato e a tutti coloro che lo cercano con cuore sincero. Nel comando di Ge-sù: ‘andate’ sono presenti gli scenari e le sfide sempre nuovi della missione evan-gelizzatrice della Chiesa. In essa tutti sono chiamati

ad annunciare il Vangelo con la testimonianza della vita; e in modo speciale ai consacrati è chiesto di ascoltare la voce dello Spi-rito che li chiama ad andare verso le grandi periferie della missione, tra le genti a cui non è ancora arrivato il Vangelo. (…) Le Istituzioni e le Opere missionarie della Chiesa sono totalmente po-ste al servizio di coloro che non conoscono il Vangelo di Gesù. Per realizzare effica-cemente questo scopo, esse hanno bisogno dei carismi e dell’impegno missionario dei consacrati, ma anche i consacrati hanno bisogno di una struttura di servizio, espressione della sollecitu-dine del Vescovo di Roma per garantire la koinonia, così che la collaborazione e la sinergia siano parte inte-grante della testimonianza

missionaria. Gesù ha posto l’unità dei discepoli come condizione perché il mondo creda. Tale convergenza non equivale ad una sotto-missione giuridico-organiz-zativa a organismi istituzio-nali, o ad una mortificazione della fantasia dello Spirito che suscita la diversità, ma significa dare più efficacia al messaggio evangelico e promuovere quell’unità di intenti che pure è frutto dello Spirito.L’Opera Missionaria del Suc-cessore di Pietro ha un orizzonte apostolico uni-versale. Per questo ha biso-gno anche dei tanti carismi della vita consacrata, per rivolgersi al vasto orizzonte dell’evangelizzazione ed essere in grado di assicu-rare un’adeguata presenza sulle frontiere e nei territori raggiunti”.

Il Sommo Pontefice: “Fa parte della grammatica della fede Chi segue Cristo sa che Gesù cammina sempre con lui”

Papa Francesco e la dimensione missionaria

2 FIXING - Anno XXIII - n.23 - Venerdì 12 Giugno 2015Sociale