Questionario Studenti in formazione...

SDB QUESTIONARIO STUDENTI «TEOLOGATO» - 1 DI 19

DIREZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO

Via della Pisana, 1111 P. 18333 - 00163 ROMA - Tel. 06.656.121 Fax: 06.65612556 – http://www.sdb.org

DICASTERI PER LA FORMAZIONE E LA PASTORALE GIOVANILE

Il Consigliere Generale per la Formazione, don Ivo Coelho, SDB [email protected] Il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, don Fabio Attard, SDB [email protected]

Questionario Studenti in formazione specifica

fino alla ordinazione sacerdotale

Carissimo confratello,

i Dicasteri per la Formazione e la Pastorale giovanile stanno svolgendo una ricerca internazionale per rafforzare

l’Accompagnamento Personale Salesiano nei processi formativi dei giovani in formazione dal pre-noviziato fino

al primo quinquennio dopo l’ordinazione sacerdotale e la formazione specifica per salesiani coadiutori dopo la

professione perpetua.

Si tratta di una prima ricerca di questo genere focalizzata soprattutto sull’accompagnamento personale e

spirituale.

Ti chiediamo di collaborare a questo lavoro, che si pone in continuità con seminari di studio già svolti a livello

internazionale, leggendo con attenzione le domande contenute nel presente questionario e rispondendo con

sincerità e precisione. Il tuo contributo è di fondamentale importanza e di grande aiuto per continuare a rispondere

ad alcune richieste del Capitolo Generale 27°.

Nel rispetto della privacy è garantito l’anonimato di ogni questionario, che dovrà essere riconsegnato in busta

chiusa, senza alcun segno di riconoscimento, agli incaricati della rilevazione. Le risposte saranno analizzate ed

elaborate solo in forma statistica.

In don Bosco, ti salutiamo e ti ringraziamo per la disponibilità e l’impegno

Ivo Coelho, SDB Fabio Attard, SDB

n n

n n


La preparazione di un salesiano chiamato ad attuare la missione giovanile attraverso il ministero

presbiterale o diaconale, a viverlo nella comunità salesiana in corresponsabilità fraterna con il salesiano

coadiutore, e ad esprimerlo nel contesto della Famiglia Salesiana e nel più vasto orizzonte della Chiesa e del

mondo implica una ricerca continua di unità.

L’identità del salesiano prete è data dalla fusione dei due elementi che lo connotano (la consacrazione

religiosa e quella presbiterale) in un'esperienza unica e originale: «da una parte, la consacrazione presbiterale

viene assunta, qualificata e vivificata dallo spirito e dalla missione propri della professione salesiana e,

dall’altra, essa assicura, arricchisce e rende feconda l'identità pastorale della sua vocazione e di quella di tutta

la comunità». L’attenzione in questo tempo è posta sull’assimilare i sentimenti di Cristo Sacerdote, come Don

Bosco, per diventare testimone per i giovani bisognosi, e vivere il ministero come esperienza spirituale.

La dimensione spirituale è il punto centrale e identificante della chiamata ad essere mediatore dell’azione

e della presenza del Signore. Si tratta di creare in sé l’unità tra vita interiore e apostolato, tra annuncio e

testimonianza, attenzione a Dio e attenzione ai giovani, liturgia e vita.

Alla fine di questo periodo ricevi il diaconato in preparazione alla ordinazione sacerdotale e vieni

introdotto gradualmente al ministero dei sacramenti, orientandoti per il futuro compito di confessore e guida

delle anime. Con l’aiuto di confratelli esperti nel campo morale e nella confessione, ti abiliti

all’accompagnamento delle persone nel sacramento, congiungendo l’attenzione alle situazioni, la chiarezza

dei criteri e l’abilità educativa e tenendo conto della gradualità dell’itinerario personale.

Ti prepari per l’accompagnamento, l'orientamento e la direzione spirituale delle persone anche

nell’ambito non sacramentale. Tutto ciò suppone sensibilità e capacità di lettura delle realtà umane e una loro

valutazione secondo i criteri della fede.

1. A partire dalla esperienza personale e comunitaria che stai vivendo oggi

come studente di teologia indica, secondo te, quali sono i punti di forza,

qualificanti e positivi che ti aiutano a crescere nel cammino vocazionale

salesiano [una risposta per riga]

Non è

ver

o

Poco

ver

o

Abbast

anza

ver

o

Ver

o

(1) La possibilità di conoscere meglio me stesso, soprattutto di approfondire le

motivazioni che sono alla base della vocazione e della missione che sono

chiamato a vivere. (2) Il cammino di crescita spirituale attraverso il silenzio, la preghiera, la meditazione. (3) La capacità di acquisire un vero atteggiamento formativo verso di me (‘io come

primo responsabile della mia formazione’), nel rispetto degli altri. (4) La capacità di stare con altri e vivere in comunità

in spirito di fede. (5) L’aiuto a maturare nella vita affettiva e a vivere le relazioni con gli altri in modo

sereno e coerente con la scelta vocazionale che sto facendo. (6) La crescita nel senso di appartenenza alla Chiesa alimentato dallo studio e dalle

esperienze pastorali che ho modo di vivere. (7) L’approfondimento dell’amore per don Bosco e la missione salesiana.

(8) L’incontro regolare a tu per tu con una guida spirituale che mi aiuta, consiglia,

corregge. (9) Il buon rapporto con i ragazzi e i giovani soprattutto più poveri nelle mie attività

di animazione e servizio. (10) La scuola e lo studio che stanno aprendo per me nuovi orizzonti di comprensione

della realtà e mi aiutano a crescere intellettualmente. (11) L’acquisizione di competenze e abilità che saranno importanti per l’apostolato

giovanile che mi sarà affidato. (12) La possibilità di approfondire la vita spirituale grazie allo studio della teologia e

alla riflessione e preghiera personale.

n n

n n


Se ci sono altre cose che ti hanno aiutato a crescere puoi aggiungerle liberamente qui di seguito [scrivere in stampatello per favore]

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2. Subito dopo il tirocinio il salesiano completa la formazione iniziale – dicono le Costituzioni – con

la formazione specifica. La vocazione salesiana è sempre specifica e le diverse forme dell’unica

vocazione – laicale, presbiterale e diaconale – costituiscono una prospettiva permanente della

formazione. In questo senso, in nessun momento esiste il salesiano generico, e quindi neppure una

formazione generica. Tuttavia si dà un periodo proprio di “formazione specifica”, collocato attorno

alla professione perpetua, che completa la formazione di base dell’educatore-pastore salesiano fatta

nel tirocinio. Non è da identificarsi con la qualificazione professionale.

Puoi provare a indicare come valuti te stesso ad oggi circa il progresso nelle convinzioni sui

seguenti cammini di crescita nella vita spirituale:

[scegliere una risposta per riga] Non ho ancora

acquisito una convinzione e una motivazione forte per crescere in

questa direzione

Sento che sto facendo buoni

progressi in questa linea

Sta diventando parte del mio stile di vita,

e sono fedele

(1) La fedeltà a un momento di

preghiera personale ogni giorno

(2) La importanza del dialogo con

una guida spirituale

(3) La partecipazione attiva e

consapevole alla celebrazione

quotidiana dell’Eucaristia

(4) La celebrazione regolare del

sacramento della riconciliazione /

confessione

(5) La partecipazione attiva e ben

curata alla liturgia delle ore

(6) La meditazione vissuta come

momento intenso di preghiera,

ascolto e ricarica spirituale

n n

n n


3. Che cosa nell’itinerario formativo degli studi teologici ti ha aiutato di più a raggiungere gli

obiettivi specifici di questa fase della formazione?

[mettere la crocetta sul quadratino , è possibile indicare più di una risposta]

(1) L’Eucaristia quotidiana

(2) I ritiri

(3) I membri della comunità (compagni di “teologia”)

(4) Gli incontri formativi

(5) L’apertura agli altri, ad altre culture

(6) L’ambiente di ascolto, accettazione e condivisione

(7) La direzione, l’accompagnamento spirituale

(8) Gli incontri di programmazione e verifica delle attività

(9) La struttura stessa a disposizione (casa, ambiente…)

(10) La vita comunitaria

(11) La Parola di Dio

(12) La Preghiera comunitaria

(13) La Preghiera personale

(14) Il Sacramento della riconciliazione

(15) La meditazione

(16) Gli esercizi spirituali

(17) La correzione fraterna

(18) I formatori

(19) Il silenzio

(20) Le lezioni fatte in aula

(21) L’interiorizzazione dei valori proposti

(22) La pastorale o apostolato con i giovani, i ragazzi, bambini

(23) Lo studio personale di autori

(24) Gli incontri di studio in gruppo

(25) Il colloquio con il direttore

(26) Consultare spesso le Costituzioni salesiane come mappa che guida il cammino

Altro che vuoi specificare [scrivere in stampatello]

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n n

n n


4. L’accompagnamento spirituale personale è stato fondamentale per la

crescita di Giovanni Bosco (esempio don Calosso quando era

adolescente, don Cafasso quando arriva a Torino) ed è un elemento

essenziale del suo sistema (esempio: la sua presenza accanto a

Domenico Savio e Michele Magone).

Prova a valutare la tua esperienza di accompagnamento spirituale

personale.

[una risposta per riga]

No

n è

ver

o

Po

co v

ero

Ab

ba

sta

nza

ver

o

Ver

o

(1) Ho avuto l’opportunità di essere accompagnato da un ‘amico dell’anima’

(come diceva don Bosco) già negli anni della mia adolescenza.

(2) L’accompagnamento spirituale è un aiuto alla crescita personale che ho

scoperto durante le fasi iniziali della formazione.

(3) Il direttore del teologato è il mio accompagnatore

spirituale

(4) Chi mi accompagna spiritualmente non è il direttore del teologato ma

un'altra persona.

(5) Sono io che ho fatto il primo passo e ho chiesto di poter essere

accompagnato da una guida.

(6) Il colloquio che ho con il direttore e l’accompagnamento spirituale sono

praticamente la stessa cosa.

(7) Il colloquio che ho con il direttore del post-noviziato è distinto

dall’accompagnamento spirituale (due cose diverse).

(8) L’ultima volta che mi sono incontrato con la guida spirituale è stato circa

un mese fa (o meno).

(9) Mi sono incontrato con la guida spirituale l’ultima volta circa tre mesi fa

(o una volta negli ultimi tre mesi).

(10) Mi sono incontrato con una guida spirituale qualche volta ma senza una

regolare scadenza tra un incontro e l’altro.

(11) L’incontro con il sacerdote per il sacramento della riconciliazione e

l’accompagnamento spirituale hanno luogo insieme: il confessore è anche

la mia guida spirituale.

(12) Il sacramento della riconciliazione e l’accompagnamento spirituale sono

per me due cose distinte e mi rivolgo a persone diverse per questi due

momenti.


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_____________________________________________________________________________

n n

n n


5. Per aiutare a comprendere come si sta portando avanti oggi

l’accompagnamento spirituale personale tra i Salesiani di don Bosco è

importante fermare l’attenzione anche su ciò che si condivide durante

l’incontro di accompagnamento.

Indica quanto c’è di vero nelle seguenti affermazioni che descrivono

l’accompagnamento spirituale personale.


No

n è

ver

o

Po

co v

ero

Ab

ba

sta

nza

ver

o

Ver

o

(1) È un momento in cui posso raccontare liberamente tutto ciò che mi è

successo, esprimendo i miei sentimenti, dubbi, gioie e difficoltà… La

mia esperienza quotidiana di vita è quello che emerge principalmente nel

dialogo.

(2) L’attenzione va soprattutto sulla vita di preghiera e sul modo di vivere il

mio rapporto con Dio, gli impegni della vita spirituale, ecc.

(3) Chi mi accompagna ha una parola e consigli da offrire per ogni cosa che

gli dico.

(4) Mi sento a mio agio e non ho timore di ‘aprire il cuore’ anche su cose

molto personali che non racconto normalmente a nessun altro.

(5) Dico di me stesso solo quello che ritengo necessario dire in quel

momento.

(6) Ho stima per chi mi accompagna ma non ho ancora piena confidenza e

non sono disposto a dirgli tutti i miei segreti.

(7) Chi mi accompagna passa la maggior parte del tempo dell’incontro ad

ascoltarmi attentamente.

(8) È un aiuto di cui sento ora personalmente il bisogno e l’utilità e sono

convinto che continuerò a cercare l’aiuto di una guida spirituale e a

essere fedele nell’incontrarla anche dopo aver concluso la formazione

inziale.

(9) Non credo che cercherò qualcuno che continui ad accompagnarmi come

guida spirituale dopo la conclusione della formazione iniziale.

(10) Ho consigliato o consiglierei ad altri amici di cercare una guida per

essere accompagnati nella vita spirituale, visto il bene che fa a me.

(11) Non ho mai consigliato né consiglierei ad amici di cercare una guida per

l’accompagnamento spirituale personale: può essere utile ma non è così

importante o indispensabile.

(12) La Parola di Dio è spesso parte del dialogo che avviene durante

l’accompagnamento spirituale che sto vivendo.

Altri aspetti che caratterizzano i miei incontri di accompagnamento spirituale che non sono

emersi nei punti precedenti e su cui desidero esprimere il mio parere sono i seguenti: [scrivere in stampatello, per favore]

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_____________________________________________________________________________

n n

n n


6. Esprimendoti molto liberamente e ripensando all’esperienza formativa che hai vissuto o stai

vivendo che cosa suggeriresti di cambiare o di aggiungere per quanto riguarda…? [scrivere in stampatello]

(1). …la vita comunitaria e il rapporto tra chierici e formatori… e perché…

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(2). …i contenuti proposti e le modalità di insegnamento… e perché…

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(3). …le attività pastorali con ragazzi e giovani… e perché…

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(4). altro (specificare)

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n n

n n


Il Direttore della casa, l’Accompagnatore/guida spirituale, il Confessore sono chiamati ad offrire

un contributo molto importante per la crescita di ciascun confratello nel periodo della tua formazione

specifica, ognuno secondo le competenze e gli ambiti propri del suo ministero. In molti casi sono

persone diverse che offrono queste specifiche forme di aiuto; a volte la stessa persona può essere il

punto di riferimento per il giovane confratello, che si affida a lui come guida e come strumento della

misericordia di Dio.

7. Puoi indicare quale di queste situazioni hai vissuto? [è possibile una sola scelta oppure altro]

(1) Direttore della casa, Accompagnatore/guida spirituale e Confessore sono persone diverse

(2) Direttore della casa, Accompagnatore/guida spirituale e Confessore sono la stessa persona

(3) L’accompagnatore/guida spirituale e il confessore sono persone diverse

(4) L’accompagnatore/guida spirituale e il confessore sono la stessa persona

(5) Il direttore e l’accompagnatore/guida spirituale sono persone diverse

(6) Il direttore e l’accompagnatore/guida spirituale sono la stessa persona

Altra esperienza che vuoi specificare [scrivere in stampatello]

_____________________________________________________________________________

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8. Qual è la tua opinione personale e la tua esperienza a riguardo dell’avere prevalentemente contatto

con una sola persona che assume ruoli diversi (direttore, accompagnatore, confessore) oppure con più

persone ciascuna con un suo ruolo distinto? [scrivere in stampatello]

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n n

n n


9. Secondo la tradizione salesiana che si trova nell’esperienza di don Bosco e nelle Costituzioni il

Direttore della casa ha il compito di aiutare il confratello a “realizzare la sua personale vocazione”.

Egli riconosce il colloquio fraterno come il suo primo e più importante impegno. Manifesta la sua

disponibilità al colloquio, accoglie il confratello con affetto e lo ascolta volentieri, dimostrandogli la

sua sollecitudine. Consapevole di quanto siano preziose la familiarità e la confidenza per la riuscita

del colloquio, il Direttore si impegna, giorno per giorno, per guadagnarle.

Inoltre, Don Bosco ha imparato l’arte dell’accompagnamento spirituale dalla prassi della sua

vita, dal suo ‘farsi accompagnare’. L’esperienza che ha fatto di affidarsi alla guida di ‘amici

dell’anima’, particolarmente Don Cafasso, ha lasciato un segno inconfondibile sul suo stile di

accompagnare spiritualmente giovani e confratelli. Secondo la tradizione salesiana il Direttore della

comunità di formazione, ‘maestro e guida spirituale’, ‘guida della comunità e maestro di spirito’, è il

Direttore spirituale proposto ai confratelli (R 78), ‘pur rimanendo loro la libertà di scegliere un altro

Direttore spirituale’ (Ratio 262).

Tra gli aspetti del ruolo del Direttore della casa (se dovesse ricoprire più

incarichi e funzioni contemporaneamente nella comunità) che importanza

dai ai seguenti?


Per

null

a i

mp

ort

ante

Poco

im

port

an

te

Import

an

te

Molt

o i

mp

ort

an

te

(1) L’animazione e guida di tutti e ciascuno per la crescita della vita

salesiana nella comunità e nei singoli confratelli

(2) La guida e l’accompagnamento spirituale

(3) Il colloquio periodico con i confratelli

(4) L’animazione e la cura delle relazioni fraterne tra tutti i membri della

comunità

(5) L’esercizio della paternità che apre il cuore e

genera confidenza e stima

(6) Il servizio di governo, prendendo le decisioni necessarie per dare una

direzione comune alla vita e alla missione della comunità

(7) La correzione fraterna quando necessaria

(alla comunità e ai singoli)

(8) La cura dell’unità e del coordinamento tra le persone (famiglia

salesiana, confratelli, collaboratori, giovani…) e i settori in cui la

comunità svolge la sua missione


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n n

n n


10. Scegli tra gli aspetti indicati nell’elenco il più importante che il Direttore non dovrebbe mai

trascurare e indicalo nella riga qui sotto [puoi indicare il numero tra parentesi o per esteso]

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11. In che misura tra le seguenti caratteristiche della figura del

Direttore della casa del “teologato” sinceramente apprezzi?


Per

null

a

Po

co

Ab

ba

sta

nza

Mo

lto

(1) L’umanità carica di esperienza spirituale e salesiana

(2) La bontà che ispira confidenza

(3) La capacità di dialogo

(4) La pazienza e l’ascolto

(5) L’attenzione ai confratelli

(6) L’organizzazione dell’attività di apostolato o di pastorale


(8) La capacità di unire e far camminare insieme

(9) La propensione a “non giudicare”

(10) La testimonianza di religioso-sacerdote

(11) L’accompagnamento che ha offerto nell’introdurmi/ci al ministero del

salesiano presbitero


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12. C’è qualcosa che, invece, non riesci ad apprezzare? [una risposta per riga]

Non è

ver

o

Poco

ver

o

Abbast

anza

ver

o

Ver

o

(1) Le troppe cose che ha da fare

(2) Il poco tempo per il dialogo

(3) Mi sento più osservato e controllato, che sentirmi accompagnato

(4) L’incontro con il direttore è più un dovere da compiere che un incontro

cercato per condividere quello che uno davvero sente (è più formale che

spontaneo)


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n n

n n


13. Il sacramento della Riconciliazione è un grande dono per la

crescita spirituale. Considera le seguenti affermazioni e prova ad

esprimere ciò che vivi e pensi e in che modo il sacramento ti è di aiuto.

Indica per ogni riga quanto c’è di vero. [una risposta per riga]

No

n è

ver

o

Po

co v

ero

Ab

bast

an

za v

ero

Ver

o

(1) È da anni – fin da prima di iniziare il cammino di formazione salesiana –

che mi accosto al sacramento della confessione con un una certa

regolarità: più o meno una volta ogni mese o ogni due mesi

(2) Ero solito confessarmi già prima del noviziato dallo stesso confessore

(confessore stabile)

(3) Il sacramento della confessione sta diventando più importante per me ora

durante la formazione specifica verso il presbiterato di quanto lo fosse

precedentemente

(4) Normalmente vado a confessarmi

dallo stesso confessore

(5) Sono della opinione che confessione e accompagnamento spirituale siano

quasi la stessa cosa

(6) Sono della opinione che confessione e accompagnamento spirituale siano

cose diverse e distinte, anche se entrambe aiutano a crescere

spiritualmente

(7) Ho grande fiducia e confidenza nel confessore e non è troppo difficile per

me dire tutto ciò che mi pesa sulla coscienza, senza paura e vergogna

(8) Faccio fatica e mi costa molto

essere davvero sincero in confessione

(9) Ho avuto esperienze negative in passato con alcuni preti e questo è per

me un ostacolo che mi impedisce di fidarmi e aprire la mia coscienza con

tutta sincerità in confessione

Altri aspetti che riguardano la confessione non emersi nei punti precedenti e su cui desidero

esprimere il mio parere sono i seguenti: [scrivere in stampatello, per favore]

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n n

n n


14. In questa casa in cui ti prepari a diventare sacerdote stai vivendo una

intensa esperienza di comunità con compagni di viaggio, con i quali

condividi il cammino e puoi confrontarti. Altri formatori, anche se non

membri permamenti della comunità, possono essere un aiuto importante per

il cammino.

Quale tra le seguenti persone è una presenza significativa e quanto è intenso

l’impatto che ha sulla tua formazione? [una risposta per riga] P

er n

ull

a

Po

co

Ab

ba

sta

nza

Mo

lto

(1) Insegnante o professore

(2) Confessore esterno

(3) Guida spirituale esterna

(4) Confratello membro dell’equipe formatrice

(5) Confratello della casa non membro dell’equipe

(6) Confratello nel luogo dell’apostolato

(7) Altra persona nel luogo dell’apostolato


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15. L’identità del salesiano prete è data dalla fusione dei due elementi che lo connotano (la

consacrazione religiosa e quella presbiterale) in un'esperienza unica e originale.

A questo punto, se valuti il cammino che hai fatto, con l’aiuto di chi ti ha accompagnato finora…

(1) in che cosa lo studio della teologia reputi sia veramente formativo nel prepare la tua chiamata a

diventare salesiano presbitero? [scrivere in stampatello]

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(2) che cosa della sequela e della consegna senti e vivi già come autentico dentro di te e che cosa

invece percepisci soltanto come esterno, come un vestito indossato? [scrivere in stampatello]

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n n

n n


16. Con quale frequenza hai sperimentato la positività delle seguenti relazioni? [una risposta per riga]

(1). Conversazioni informali con altri salesiani, con i laici con cui operi a contatto nell’ambiente di

apostolato (per es. fine settimana, alla domenica…)

ogni giorno più volte la

settimana

una volta la

settimana

due-tre volte

al mese

una volta al

mese

poche volte

nell’anno

(2). Incontro personale con la guida o accompagnatore spirituale

ogni giorno più volte la settimana

una volta la

settimana

due-tre volte

al mese

una volta al

mese

poche volte

nell’anno

(3). Incontro con il sacerdote nel sacramento della riconciliazione scelto personalmente


una volta la

settimana

due-tre volte

al mese

una volta al

mese

poche volte

nell’anno

(4). Colloquio con il Direttore della comunità


una volta la

settimana

due-tre volte

al mese

una volta al

mese

poche volte

nell’anno


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17. Nella casa attuale vivi un’intensa esperienza di comunità con i tuoi

compagni, con i quali puoi condividere il cammino e confrontarti. È un

accompagnamento reciproco che senz’altro può influire molto sulla crescita di

ciascuno. Indica in che misura i seguenti atteggiamenti e comportamenti ti

sembrano essere influenti (sia come spinta positiva che come difficoltà)


Per

null

a

Poco

Abbast

anza

Molt

o

(1) Il sostegno di vera amicizia

(2) La possibilità di parlare con libertà delle proprie cose

(3) Il ricevere e dare aiuto nell’affrontare e risolvere difficoltà

(4) La condivisione su cose profonde del cammino personale


(6) L’aiuto per risolvere conflitti

(7) La condivisione su fede e vita spirituale

(8) La condivisione della missione e della passione per il servizio dei

giovani

(9) Le incomprensioni con qualcuno che han reso pesante lo stare insieme

(10) Le diversità di carattere e di opinione che han reso la relazione fredda e

solo formale

(11) La condivisione molto superficiale (cameratismo)

(12) La critica negativa e il pettegolezzo come elementi prevalenti

(13) La presenza di attitudini e comportamenti contraddittori con la vita

salesiana

n n

n n



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18. Solitamente durante le altre fasi della formazione iniziale (Noviziato,

Post-noviziato, Tirocinio) vengono presentati ed usati metodi, tecniche,

modelli per conoscere, approfondire e crescere nella vita spirituale. Quali

di questi strumenti continui ad utilizzare?


No

n è

ver

o

Po

co v

ero

Ab

ba

sta

nza

ver

o

Ver

o

(1) L’autobiografia

(2) Esercizi di analisi individuale e verifica personale

(3) Il progetto personale di vita

(4) Il diario


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19. Prova ad esprimere, nella tua esperienza personale di

accompagnamento spirituale salesiano personalizzato, che cosa ti è

stato di maggiore aiuto per crescere. [una risposta per riga]

Per

null

a

Poco

Abbast

anza

Molt

o

(1) La libertà di scegliere l’accompagnatore spirituale

(2) La fiducia e apertura verso la guida

(3) L’apertura e fiducia della guida nei miei riguardi

(4) La paternità con la quale sono stato accolto

(5) La trasparenza e la sincerità che ho avuto con l’accompagnatore

(6) L’attenzione al cammino di crescita senza distrazioni provenienti

dall’esterno

(7) L’iniziativa da parte mia ad avere il colloquio senza aspettare di essere

chiamato dalla guida

(8) L’atteggiamento positivo e di grande rispetto da parte di chi mi

accompagna

(9) Le linee guida datemi durante i colloqui di accompagnamento

spirituale

(10) Il tenere un quaderno

(11) La condivisione che l’accompagnatore fa a me delle sue esperienze

durante l’incontro

(12) La confidenzialità assoluta con cui tutto ciò che ho condiviso è stato

accolto

(13) Il clima di libertà

Altro che vuoi specificare [scrivere in stampatello] ____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

n n

n n


20. Prova ora ad esprimere, nella tua esperienza personale di

accompagnamento spirituale salesiano personalizzato, che cosa ha

creato disagio o difficoltà? [una risposta per riga]

Per

null

a

Po

co

Ab

ba

sta

nza

Mo

lto

(1) La mancanza di fiducia da parte dei formatori

(2) Gli incontri poco frequenti

(3) La guida vuole sentire ciò che gli piace

e non ciò che voglio dire io

(4) La guida non presta attenzione e non ascolta con pazienza quello che

ho da dire, privilegiando i suoi consigli o direttive da ‘farmi imparare’

(5) La guida sembra non essere convinta di quanto dico e dà segni di poca

fiducia durante l’incontro

(6) La guida usa l’informazione data da me con altri e a volte anche contro

di me

(7) Il fatto che il mio formatore e direttore spirituale

sono un’unica persona

(8) Ogni qualvolta vengo malinteso

(9) Appena sono arrivato, mi è subito stato chiesto di parlare di cose molto

personali che non avevo voglia di rivelare

(10) La paura di aprirmi

(11) Per obbedienza, farmi fare delle cose che non mi piacciono

(12) La troppa attenzione a questioni di carattere, di psicologia, di

comportamenti

(13) La poca attenzione a questioni della vita di fede, di preghiera, di

cammino spirituale

Altro che vuoi specificare [scrivere in stampatello] ____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

n n

n n


21. Che cosa poteva andare meglio da parte tua e/o da parte dell’accompagnatore? [scrivere in stampatello] _____________________________________________________________________________

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22. Per gli studenti di teologia dell’anno prossimo che cosa suggeriresti di cambiare per rendere

l’accompagnamento spirituale più utile? [scrivere in stampatello]

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23. - Come hai ricevuto e ricevi dal direttore/comunità la valutazione/scrutinio?

(1) mi viene letto o commentato un testo scritto della valutazione

(2) mi viene consegnata una copia stampata della valutazione

(3) mi viene riferita in un colloquio


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n n

n n


24. Come valuti questo esercizio della valutazione/scrutinio? [una risposta per riga]

No

n è

ver

o

Po

co v

ero

Ab

ba

sta

nza

ver

o

Ver

o

(1) Un momento di aiuto fraterno per la mia crescita, attraverso

incoraggiamento e correzione fraterna

(2) Uno strumento di crescita vocazionale, che valorizzo durante la direzione

spirituale

(3) Lo sento più come un giudizio su di me, non oggettivo, che coglie solo

qualcosa di quello che faccio e non di chi sono io veramente

(4) L’incidenza degli scrutini sulla ammissione al rinnovo dei voti mi porta

più a temerli che a desiderarli


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25. In questa fase della vita salesiana in che misura incontri ragazzi/giovani che ti si avvicinano

per confidarti cose importanti della loro vita?

mai quasi mai a volte spesso molto spesso

26. Quali sono i contenuti che sono solitamente proposti alla tua attenzione da chi viene a parlarti? [scrivere in stampatello] _____________________________________________________________________________

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n n

n n


Per concludere alcuni dati molto semplici:

27. La tua età in anni compiuti? _____________ [indicare il numero]

28. Titolo di studio conseguito _____________________________________ [scrivere in stampatello]

29. La data in cui hai fatto la prima professione _____________ [indicare l’anno]

30. In famiglia hai fratelli e sorelle?

(1) No, sono figlio unico

(2) Sì ho _________________ fratelli [indica il numero]; (3) Sì ho _________________ sorelle [indica il numero];

31. Se hai risposto Sì alla domanda precedente indica la posizione di nascita che occupi in

famiglia. Tra i miei fratelli e sorelle è la ____ [indicare il numero d’ordine, per es. 2°]

32. Mentre stai rispondendo a questo questionario a che punto dell’esperienza ti trovi?

[indica l’anno in cui ti trovi (per es. primo o terzo… ecc.)] _____________

33. Prima di entrare in noviziato in quale di queste situazioni ti trovavi? [una risposta per riga]

SI NO

(1) Frequentavo l’Università

(2) Lavoravo

(3) Cercavo lavoro

(4) Mi preparavo per andare a lavorare (formazione professionale)

(5) Ero impegnato in una esperienza di volontariato a tempo pieno

(6) Né lavoravo, Né studiavo

Altro [scrivere in stampatello]

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n n

n n


34. Se ci sono altre cose (pensieri, riflessioni, esperienze, ecc.) per te importanti e fondamentali che

vuoi comunicare e che forse non ti è stato possibile indicare nelle risposte alle domande precedenti

del questonario, puoi scriverle qui di seguito liberamente: sono gradite. [per favore, scrivere in stampatello] _____________________________________________________________________________

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Il questionario è finito. Grazie!

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Questionario Studenti in formazione...

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