Quaternaria: lo Stato èuno sportello elettronico & COMPUTER quindi nuovi rapporti con i fornitori,...

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Cittadini & Computer Adesso si chiama ((Quaternaria». È la terza edizione del Forum per la Pubblica Amministrazione, p~omosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica, che si tiene ogni anno contemporaneamente a ((Romaufficio». Sembra di capire che «quaternario» non sia un'era geologica, ma il terziario avanzato, o innovativo, per la PA. Così abbiamo un'altra parola per addetti ai lavori. Non ce n'era bisogno, perché di parole al Forum ne sono corse molte, anzi troppe. Tre giornate di convegni, una valanga di interventi, dai quali non è facile tirar fuori qualcosa di veramente sostanziale. Proviamoci Quaternaria: lo Stato è uno sportello elettronico di Manlio Cammarata nimenti sulla modernizzazione della PA e l'impiego delle nuove tecnologie. Poi tutti a casa. Il giorno dopo incomiciano i convegni. « Modelli organizzativi e tecnologici per le leggi 142/90 e 241/90» è il primo tema. Il coordinatore, Donato Limone, dice che la 241 può essere definita come la legge sull'automazione d'ufficio della PA e che ha come scopo principa- le quello di rendere più trasparente l'a- zione amministrativa nei riguardi dei cit- tadini. Questo significa la necessità di ridefinire ruoli, prassi e procedure, e al solito, ma la parola passa subito al saluto del sindaco di Roma, ed ai trion- falismi del presidente dell'Ente Fiera di Roma, per registrare poi un puntuale intervento di Alfonso Quaranta, capo di gabinetto del Ministro per la Funzione Pubblica. Poi tocca a Gaspari in perso- na, che ribadisce l'importanza dell'infor- matica per il rinnovamento delle struttu- re, e poi dialoga in videoconferenza via satellite con il ministro Pandolfi, che si trova a Bruxelles. Stretto in uno scher- mo troppo piccolo per la distanza del proiettore, Pandolfi lancia giusti ammo- R oma, 6 marzo, stand di Grande Fornitore della PA. - Buongiorno, c'è Michelangelo? - Michelangelo chi? - Buonarroti. Il giovanotto mangia la foglia: - No, il dottor Buonarroti stamattina non si è visto. Se vuoi provare nel pome- riggio ... Due giornalisti della stampa specializ- zata marciano verso lo stand della Sogei. - Hai visto? Repubblica ha dedicato due pagine al virus. E neanche una riga al Forum. - Che vuoi farci? A una Pubblica Ammi- nistrazione che cambia non crede nes- suno .. Allo stand della Sogei c'è Giorgio Benvenuto, che improvvisa una confe- renza stampa nella sua nuova veste di segretario generale del Ministero delle Finanze. Tutti intorno a uno sportello automatico, nel quale bisogna inserire il tesserino fiscale per avere informazioni sulla propria posizione. Chiede Benve- nuto: - Chi vuoi provare? C'è qualcuno che non ha paura del Fisco? Silenzio. Raptus certificatorio E veniamo alla cronaca di questo ter- zo Forum, che si apre ovviamente con una seduta celebrativa. Apre i lavori Giancarlo Scatassa, il presidente della Commissione per il Coordinamento Normativo e Funzionale dell'Informatica nella Pubblica Amministrazione. È un discorso deciso e appassionato, come Relazioni. relazioni. relazioni. La convegnomania miete vittime e il pubblico si assottiglia ... MCmicrocomputer n. 117 - aprile 1992 107

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Cittadini & Computer

Adesso si chiama ((Quaternaria». È la terza edizione del Forum per la PubblicaAmministrazione, p~omosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica, che si tiene ognianno contemporaneamente a ((Romaufficio». Sembra di capire che «quaternario» non

sia un'era geologica, ma il terziario avanzato, o innovativo, per la PA. Così abbiamoun'altra parola per addetti ai lavori. Non ce n'era bisogno, perché di parole al Forum nesono corse molte, anzi troppe. Tre giornate di convegni, una valanga di interventi, dai

quali non è facile tirar fuori qualcosa di veramente sostanziale. Proviamoci

Quaternaria: lo Statoè uno sportello elettronico

di Manlio Cammarata

nimenti sulla modernizzazione della PAe l'impiego delle nuove tecnologie. Poitutti a casa.

Il giorno dopo incomiciano i convegni.« Modelli organizzativi e tecnologici perle leggi 142/90 e 241/90» è il primotema. Il coordinatore, Donato Limone,dice che la 241 può essere definitacome la legge sull'automazione d'ufficiodella PA e che ha come scopo principa-le quello di rendere più trasparente l'a-zione amministrativa nei riguardi dei cit-tadini. Questo significa la necessità diridefinire ruoli, prassi e procedure, e

al solito, ma la parola passa subito alsaluto del sindaco di Roma, ed ai trion-falismi del presidente dell'Ente Fiera diRoma, per registrare poi un puntualeintervento di Alfonso Quaranta, capo digabinetto del Ministro per la FunzionePubblica. Poi tocca a Gaspari in perso-na, che ribadisce l'importanza dell'infor-matica per il rinnovamento delle struttu-re, e poi dialoga in videoconferenza viasatellite con il ministro Pandolfi, che sitrova a Bruxelles. Stretto in uno scher-mo troppo piccolo per la distanza delproiettore, Pandolfi lancia giusti ammo-

Roma, 6 marzo, stand di GrandeFornitore della PA.- Buongiorno, c'è Michelangelo?

- Michelangelo chi?- Buonarroti.

Il giovanotto mangia la foglia:- No, il dottor Buonarroti stamattina nonsi è visto. Se vuoi provare nel pome-riggio ...

Due giornalisti della stampa specializ-zata marciano verso lo stand dellaSogei.- Hai visto? Repubblica ha dedicato duepagine al virus. E neanche una riga alForum.- Che vuoi farci? A una Pubblica Ammi-nistrazione che cambia non crede nes-suno ..

Allo stand della Sogei c'è GiorgioBenvenuto, che improvvisa una confe-renza stampa nella sua nuova veste disegretario generale del Ministero delleFinanze. Tutti intorno a uno sportelloautomatico, nel quale bisogna inserire iltesserino fiscale per avere informazionisulla propria posizione. Chiede Benve-nuto:- Chi vuoi provare? C'è qualcuno chenon ha paura del Fisco?Silenzio.

Raptus certificatorioE veniamo alla cronaca di questo ter-

zo Forum, che si apre ovviamente conuna seduta celebrativa. Apre i lavoriGiancarlo Scatassa, il presidente dellaCommissione per il CoordinamentoNormativo e Funzionale dell'Informaticanella Pubblica Amministrazione. È undiscorso deciso e appassionato, come Relazioni. relazioni. relazioni. La convegnomania miete vittime e il pubblico si assottiglia ...

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quindi nuovi rapporti con i fornitori, chenon sono più chiamati soltanto a propor-re soluzioni tecnologiche, ma devonocollaborare a un progetto più comples-so, in un'ottica nuova. La domanda de-ve riorganizzarsi per inventare soluzioniche consentano di offrire ai cittadiniservizi adeguati, di qualità e in tempiutili.

Senza riorganizzazione non è possibi-le introdurre le tecnologie dell'informa-zione con effetti realmente innovativi.Insomma, conclude Limone, non ha

Giorgio Benvenuto allostand della Sogei, lasocietà che ha mfor-matizzato il Ministerodelle Finanze: "Chi hapaura del Fisco? Il.

senso riempire le città di terminali per ilrilascio automatico dei certificati: pos-sono servire solo a un cittadino che, inpreda a raptus certificatorio, esca dinotte in pigiama in cerca di un foglio dicarta. Bisogna applicare l'art.18 della241 ed eliminare la certificazione fornitadal cittadino, così non servirà più nean-che lo sportello automatico.

Gli interventi che seguono, e checontinueranno per tutta la giornata, nonoffrono spunti di rilievo: amministratoriche illustrano le esperienze maturate in

Dove abita il futuro

ambiti locali, industrie che propongonomodelli organizzativi e soluzioni forseancora non abbastanza concrete.

La ((carta" per riformareMa gli sportelli automatici non sono

inutili, se vengono visti non come distri-butori di certificati, ma come punto diaccesso dell'utente ai servizi, soprattut-to di informazione, della PA. In questaprospettiva si pone anche la "Carta delcittadino, un'occasione di riorganizzazio-ne e di nuovi servizi», oggetto del se-condo convegno del Forum. Il coordina-tore Danilo Magionesi, presidente diChartaforum Italia (un'attività del ForumTelematico Italiano), ha paragonato l'at-tività della PA a quella di una banca, conun back-office di gestione e aggiorna-mento degli archivi a supporto dei servi-zi, e un front-office per l'erogazione diquesti servizi al cittadino. La carta, unaspecie di Bancomat amministrativo, co-stituirebbe uno strumento per semplifi-care il rapporto tra la PA e i cittadini.

Si rivelano quindi significative le espe-renze di Brescia, dove la carta a micro-processore viene introdotta come libret-to sanitario per i pazienti di una USL, edella Valle d'Aosta, con un progettopilota di carta del cittadino, sempre deltipo a microprocessore.

A Brescia, come ha riferito MarioMartelli della Bull, una carta tipo CP8denominata «tessera SalusCard» rap-

È difficile trarre, anche da una manifestazione come il Forumper la Pubblica Amministrazione, un dato globale sul reale "stato diavanzamento dei lavori» nel cambiamento dei rapporti tra gli ufficipubblici e i cittadini. L'innovazione va avanti a macchia di leopardo,da un giorno all'altro si profilano cambiamenti in situazioni cheparevano disperate.

È il caso dell'Anagrafe Tributaria, il "cervellone» più temutodagli italiani, che annuncia l'installazione di terminali automatici perfornire informazioni ai contribuenti sull'iter dei procedimenti pressol'Amministrazione finanziaria. Bisognerà inserire il tesserino diplastica con il codice fiscale per conoscere, per esempio, a chepunto sono le pratiche per i sospirati rimborsi delle tasse pagate ineccesso. E niente più assegni che si perdono per la strada e nonarrivano mai al destinatario: gli accrediti viaggeranno sotto forma dibit sulla rete interbancaria, fino al nostro conto corrente.

Anche le Poste Italiane hanno introtto una novità di primopiano: il "portafoglio elettronico», basato su una carta a micropro-cessore, la C-LESS di Olivetti, già funzionante su alcuni sportelli edi prossima introduzione su tutta la rete degli uffici.

Dopo l'esempio di Brescia, la città forse oggi più avanzata neiservizi ai cittadini realizzati con mezzi informatici, sportelli e cartedel cittadino spuntano qua e là in tutta Italia. A Bergamo sta peressere distribuita alle circa 50.000 famiglie residenti una cartaintelligente (Bull CP8) che potrà essere utilizzata, oltre che per iservizi del Comune, anche come carta di pagamento in negozi,

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mezzi di trasporto, distributori di carburanti ecc. È allo studiol'utilizzo come libretto sanitario.

A Roma gli sportelli automatici sono stati annunciati qualchemese fa, mentre a Modena sono già in funzione quattordiciterminali. Qui, inserendo la tessera magnetica, si possono avere icertificati in tempo reale, e se è richiesto il bollo, questo vieneaddebitato sulla cartella esattoria le. Il terminale fornisce ancheinformazioni su tutti i servizi del Comune e sulle modalità diaccesso, notizie generali sulla città (cultura, sport, turismo), ecc.

La regione Valle d'Aosta si prepara a sperimentare una cartadel cittadino a microprocessore e ha avviato il Progetto Valled'Aosta Cablata, con una rete in fibra ottica a larga banda.

La Provincia Autonoma di Trento ha avviato nel 1990 il ProgettoInformatizzazione e Trasparenza, che passa attaverso un accordocon la SIP per accelerare lo sviluppo degli impianti per le telecomu-nicazioni a fibra ottica. Il Comune di Cremona ha stipulato unaccordo con IBM per informatizzare le procedure secondo ildettato della legge 241/90. Sportelli automatici sono presentianche a Milano e ad Asti. All'Aquila sono a disposizione deglistudenti dell'Università. Il Consiglio Regionale del Lazio dovrebbecompletare entro l'anno l'automazione dei servizi amministrativi edell'iter delle delibere. Il Comune di Sasso Marconi, in Emilia, staridisegnando completamente la propria struttura sulla base diprocedure automatizzate che pongono in primo piano i flussi dicomunicazioni tra ente locale e cittadini.

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I sistemi informativi pubbliciin Italia

Dall'introduzione di Franco Marozza al convegno sullagestione del patrimonio informativo della PA, ecco un elenco deiprincipali sistemi informativi pubblici italiani. Naturalmente nontutti sono completi e perfettamente efficienti, ma il numero deisettori coperti rende l'idea della complessità del problema dellagestione del patrimonio informativo pubblico, considerato nellasua globalità.1. Sistema di monitoraggio dell'attività di governo presso la

Presidenza del Consiglio dei Ministri2. Sistema anagrafico (di competenza dei Comuni)3. Anagrafe tributaria4. Programmazione sanitaria5. Pubblica istruzione6. Sistema giudiziario7. Sistema dell'agricoltura8. Sistema previdenziale9. Sistema dei beni culturali

10. RagioneriaGenerale dello Stato (Ministero del Tesoro)11. Ministero dell'Interno12. Anagrafe delle imprese (CERVED)e banca dati SIREDI13. Sistemi informativi regionali.

Glancarlo Scatassa, presidente della Commissione per" coordinamento dell'm-formaCica nella Pubblica AmmmistrazlOne.

presenta un dossier personale con i datianagrafici e amministrativi e il quadroclinico del cittadino. Su diverse zonedella memoria della carta sono registratii fattori di rischio (ematico, allergico,cardiaco ecc.), informazioni cliniche co-me l'anamnesi, patologie e interventisubiti, vaccinazioni, farmaci abituali, ri-schi ambientali e così via.

Per l'impiego della carta si utilizzanostazioni munite degli appositi terminaliposte nelle strutture opsedialiere,l'USL, i medici di base e gli specialisti.Tutti i dati contenuti nella memoria so-no protetti e non cancellabili. Per legge-re e aggiornare le informazioni l'opera-tore sanitario deve farsi «riconoscere»dal software, inserendo la propria cartaidentificativa. Per garantire la privacysono previsti diversi livelli di accesso:per esempio il personale dell'accettazio-ne dell'ospedale può leggere solo i datianagrafici e amministrativi. I vantaggiofferti dalla SalusCard sono evidenti:dall'automazione delle procdure di ri-chiesta di esami o di interventi all'ag-giornamento simultaneo della tessera edella cartella clinica nel PC del medico,alla possibilità di interazioni con le strut-ture di analisi e di diagnosi, alla prontaidenficazione di un paziente che vengaportato al pronto soccorso in stato diincoscienza, con l'immediata evidenzadei problemi di allergie o altri stati dirischio.

L'esperimento in corso nella Valled'Aosta è stato illustrato da Silvio Ma-nieri di Syntax Stato, una società delgruppo Olivetti. Per questo progetto èstata scelta la carta a microprocessoresenza contatti della AT& T distribuita daSixcom (vedi riquadro). La memoriacontiene i dati anagrafici e dati personali

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certificabili O notizie utili, come quellesanitarie o fiscali. Con la carta il cittadi-no può accedere ai servizi resi dallaRegione, dai Comuni e dagli altri enticollegati, come il Ministero delle Finan-ze, l'INPS, il Ministero dell'Interno So-no allo studio anche le connessioni conla Camera di Commercio, l'INAIL, il Ca-sellario Giudiziale, ecc. Ma la carta nonbasta, occorre anche il sistema di ge-stione. Questo si articola su una serie disottosistemi' l'informativo, su sportelli

Dall'Emilia Romagna. regione all'avanguardia nelservizI al cmadlllo, uno sportello automaCiCO dellaPA locale •

self-service O presidiati; pratiche e certi-ficazioni, con il collegamento automati-co degli sportelli ai diversi enti; servizisanitari, con la possibilità teorica di svol-gere tutte le pratiche, dalla scelta delmedico alla «ricetta elettronica» (ma quic'è un problema la Regione non dispo-ne di un sistema informativo sanitariocompleto); infine un altro sottoisistemaprovvede alla gestione di tutte le carte,con la previsione di un utilizzo ancheper consultazioni e referendum locali,come previsto dalla legge 142/90.

Fra le altre è da ricordare la relazionedi Renato Borruso, magistrato e vice-presidente del CED della Corte di Cas-sazione Borruso ha tracciato il profilo diuna carta ideale, basata un sistema uni-tario di identificazione del cittadino col-legato ad archivi standardizzati presentiin tutti gli uffici, in modo di costruire undossier personale con particolari carat-teristiche legali, utile in qualsiasi rappor-to con la PA. Borruso ha illustrato ivantaggi che potrebbero derivare daquesto «documento unico», anche sulpiano della lotta alla criminalità e delleindagini statistiche. È un'idea che Borru-so insegue da anni. Fino a qualchetempo fa sembrava fantascienza: oggi èesagerato definirla realistica, ma nonc'è dubbio che sia ormai tecnicamentepossibile.

Una rete per la PAe la trasmissione

«La rete per l'accesso e la trasmissio-ne dei dati delle Pubbliche Amministra-zioni italiane ed europee - Ritardi dacolmare e opportunità da cogliere»:questo il lungo titolo di un convegnodella seconda giornata. Il coordinatore

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Maurizio ltalo Balla, capo ufficio perl'informatica, la tel.ematica e l'automa-zione d'ufficio della Presidenza del Con-siglio dei Ministri, ha affermato che ilcompleta mento delle banche dati dellaPA e il loro collegamento in rete sonoindispensabili per il cambiamento del

rapporto tra cittadini e uffici, con il pas-saggio all'uso di tutte le tecnologie in-formatiche e telematiche disponibili.Oggi abbiamo le banche dati di consul-tazione disponibili sugli host delle Am-ministrazioni e di altri soggetti parapub-blici o privati, molti dati sono già acquisi-

bili in linea (Catasto, Casellario Giudizia-le, INPS, Motorizzazione Civile, anagrafidei maggiori comuni), e abbiamo ancheuna rete pubblica a commutazione dipacchetto, che la SI P garantisce acces-sibile da tutto il territorio nazionale.Quindi, ha detto Balla, costruire la rete

Le carte ((intelligentiJJLa carta del cittadino è stato il tema più

in evidenza tra gli stand e i convegni diQuaternaria. Si tratta di un'innovazione cheavrà effetti benefici di grande importanzanello sviluppo dei rapporti tra Pubblica Am-ministrazione e cittadini-utenti, anche se lacertificazione automatica non sarà probabil-mente l'uso principale di questo strumen-to. Infatti l'obbligo per il cittadino di fornireagli uffici informazioni alle quali essi posso-no accedere direttamente è destinato ascomparire, secondo il dettato dell'art. 18della legge 241/90. La tessera servirà so-prattutto come libretto sanitario, come tito-lo per l'accesso a determinati servizi, comemezzo di transazioni finanziarie con la PA ecosì via.

Tutto questo è reso possibile dalla quan-tità di informazioni che possono essereregistrate nel tesserino e dalla sua «intelli-genza», che ne rende possibile anche l'usooH-li ne, cioè anche in assenza di collega-mento con una banca dati centralizzata.Quando viene utilizzata, le informazionicontenute nella sua memoria possono es-sere aggiornate. Inoltre presenta un gradodi sicurezza molto elevato, sia per le solu-zioni che impediscono alterazioni del conte-nuto, sia perché è impossibile falsificarla:la fabbricazione di una carta a microproces-sore è alla portata di poche grandi industrieinformatiche, dotate di apparecchiature chenon è facile trovare sul mercato o costruirein cantina. Ma vediamo come è fatta unacarta a microprocessore.

La C-LESS Olivetti in versione dimostrativa.C'è anche lo spazio per la banda magnetica,ologrammi e punzonature.

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Bull CP8

È una famiglia di carte, differenti perquantità e tipo di memoria, oltre che per ilsoftware applicativo incorporato, adatto divolta in volta a impieghi diversi. Ha ledimensioni di una comune carta di creditoa norma ISO, 54 x 85,6 x 0,76 millimetri, equindi i terminali ai quali è destinata posso-no trattare anche carte di altro tipo, anche«stupide».

La CPU a 8 bit occupa una spazio di 18millimetri quadrati. La ROM, che può arri-vare a 4 kilobyte, viene programmata nellafase di fabbricazione della carta in funzionedell'uso al quale sarà destinata. C'è ancheuna RAM, limitata a 128 byte, ma l'elemen-to principale è una PRO M (ProgrammableRead Only Memory), che può arrivare adalcune decine di kilobyte. C'è anche unmodello che incorpora una EEPROM (Elec-trically Erasable Programmable Read OnlyMemory). il cui contenuto può quindi esse-re modificato dai terminali usati nelle tran-sazioni per le quali la carta è predisposta.

L'interfacciamento con le apparecchiatu-re esterne avviene con un connettore a seicontatti metallici dorati posto sulla facciasuperiore della carta, a diretto contatto conil microprocessore. La comunicazione è ditipo asincrono a 9600 bit/s. Alimentazione,c1ock, tensione di programmazione dellaPROM e segnale di reset vengono fornitidal terminale.

La memoria dati può essere ripartita inun massimo di cinque aree distinte, laprima delle quali è l'<<area segreta», checomprende dati crittografati con algoritmimolto complessi, che rendono praticamen-te impossibili l'alterazione delle informazio-ni e l'uso da parte di persone non autorizza-

te. La sicurezza della carta è garantita an-che dal processo di fabbricazione, al termi-ne del quale vengono distrutte le aree diaccesso ad alcuni dei dati memorizzati, chediventano cosi assolutamente inalterabili.

Olivetti C-LESS e LASERIdentico uso, ma tecnologia differente

per la carta a microprocessore senza con-tatti sviluppata dall'americana AT&T e di-stribuita da Olivetti. È fabbricata in Italia, inuno stabilimento nei pressi di Cosenza. AIposto dei contatti metallici, che possonoessere soggetti a abrasioni o usura, la carta«contactless» si collega al terminale attra-verso una connessione di tipo capacitivo.In pratica ci sono quattro piastrine checostituiscono le armature di altrettanti con-densatori, la cui carica viene alterata daldispositivo di lettura e scrittura. Alimenta-zione e clock sono invece trasmessi perinduzione, grazie a un campo elettrico ge-nerato dal terminale e captato da una bobi-na, anch'essa annegata nella plastica deltesserino.

Un aspetto interessante della carta C-LESS è il sistema operativo di tipo Unix.Questo consente di implementare nel mi-croprocessore funzioni standard, semplifi-cando il collegamento con i sistemi centra-lizzati.

La linea di carte AT& T Olivetti compren-de diversi modelli, che si differenziano peril microprocessore e la dotazione di memo-ria. Questa comprende RAM da 176 a 256Byte, ROM da 4 a 10 KB ed EEPROM da 2a 8 KB. La durata minima è di dieci anni, sesottoposta ai «maltrattamenti» previsti dal-le norme ISO. La sicurezza è affidata acinque livelli gerarchici di accesso, consen-titi da chiavi i cui algoritmi sono noti asoggetti diversi: il primo al costrutto re, ilsecondo all'emettitore, il terzo all'applica-zione, il quarto all'utente. L'ultimo livello è«pubblico», cioè non è protetto da chiavi, econsente l'accesso a informazione non ri-servate, come i dati anagrafici.

Un altro prodotto Olivetti impiegato nelsettore delle carte del cittadino è la CARTALASER, basata su una tecnologia simile aquella del CD-WORM, che può esserescritto una sola volta e letto all'infinito. Leinformazioni non sono cancellabili. Questacarta non è «intelligente», perché è sprov-vista di microprocessore, ma permette diportare in giro in pochissimo spazio unagrande quantità di dati: fino a 2,8 MBformattati.

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Notebook in cartonio

telematica della PA italiana diventa qua-si elementare, perché la multifuzionalitàdel posto di lavoro utente può esseretrasportata sulla rete e costituire cosìun servizio a valore aggiunto. E questopuò essere ottenuto senza turbare mini-minamente l'assetto attuale delle retiproprietarie delle singole Amministrazio-ni, perché il collegamento può essereottenuto dalla multifunzionalità della sta-zione di lavoro, con una soluzione giàadottata dal 1985 nella rete della Presi-denza del Consiglio dei Ministri e quindida altri uffici (ne parleremo su uno deiprossimi numeri di MC, ndr).

Tuttavia multifunzionalità e rete pub-blica risolvono i problemi di interconnes-sione solo sotto il profilo tecnico, per-ché rimane la Babele dei linguaggi e deiformati di archiviazione dei dati. Ma soloin alcuni casi sarebbero necessari i col-legamenti «computer to computer», perl'accesso ai file e lo svolgimento diprocedure come gli incroci tra AnagrafeTributaria e INPS o altri enti. In tutti glialtri casi è sufficiente un semplice ac-cesso all'informazione. A questo punto,ha chiesto Balla: qual è la politica dellaSIP per Itapacì Quanto intende investi-re ì Qual è la sua reale volontà di istitui-re servizi a valore aggiunto sulla rete acommutazione di pacchettoì Secondo ilrelatore la SIP, oltre a garantire l'effi-cienza della rete, dovrebbe adottare unaserie di iniziative che offrano all'utenzaun' inte rfaccia tecn ico-a m m inistrativaper la migliore erogazione dei servizi.

Un panorama interessante è emersodalle altre relazioni. Onofrio Fanelli, ma-gistrato e direttore del CED della Cortedi Cassazione, ha illustrato la nuova reteche mette a disposizione degli utenti leinformazioni della prima grande bancadati della PA, in funzione da circa ven-t'anni. Bull, Olivetti e IBM hanno appro-fondito gli aspetti tecnici e le questionirelative agli standard. L'esperienza FIATe IBM nella società INTESA e la situa-zione delle telecomunicazioni nella Pro-vincia Autonoma di Trento hanno com-pletato il quadro.

Patrimonio informativo«Formazione informatica nella PA» è

stato il convegno coordinato da LucianoRussi della Scuola Superiore della Pub-blica Amministrazione (vedi MC 115)Tutti d'accordo nel ritenere urgente eindispensabile affiancare la formazionedel personale all'introduzione delle tec-nologie, utilizzando l'informatica anchecome occasione per una riqualificazionegenerale dei dipendenti pubblici.

Niente di significativamente nuovosul fronte dei metodi: autoistruzione e

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istruzione a distanza, strumenti multi-mediali e così via.

«Gestione del territorio», è stato co-ordinato da Carlo Maraffi, direttore ge-nerale del Catasto. Un altro problema didefinizione di obiettivi e mezzi, di coor-dinamento e di strategie, più che di

Avete letto bene: cartonio, non carbonio.Si tratta di un materiale, del quale è scono-sciuta l'effettiva radioattività, straordinaria-mente simile al normale cartone. Con essola Veio Compiuters e Senzapiuters (gruppotecnologica mente operativo della Veio 01-ding, a sua volta società capofila della Veiolurop Corporescion) ha realizzato un legge-rissimo notebook, chiamato "Empty PC,perché perfettamente vuoto». Secondoquanto afferma il patinatissimo dépliant, " ..il suo mancato utilizzo non cozza con larazionale ottimizzazione dello sfruttamentodelle risorse EDP.. Fenomenale anche inconfigurazione base.. Il video è al fosforoverde, consigliabile perciò ai più sbadati e achi presenta problemi di memoria.. Loschermo del tipo retroilluminato assolveanche le funzioni di abat-jour dal tono davve-ro professionale.. Affidabilità assoluta ..Test di laboratorio effettuati in condizionilimite confermano che Empty PC non siguasta mai.. non può essere intaccato davirus, non consente l'accesso a dati diqualsivoglia genere, non offre spunti per laperpetrazione di crimini informatici ... ». E didisinformatica da salotto parla il lucumoneaddetto alla promoscion, affermando che ilnumero di MHz può essere stabilito diretta-mente dal proprietario per il semplice gustodi indispettire gli interlocutori.

Pesce d'aprile? O il cronista è impazzito?No, l'Empty PC era veramente esposto in

uno stand di "Quaternaria», con tanto disignorina, opuscoli e quant'altro. Veio Com-piuters e Senzapiuters è stata fondata dauna comitiva di signori che sarebbe irrispet-toso chiamare buontemponi, dal momentoche comprende alcuni nomi molto noti nelcampo dell'informatica italiana pubblica, pri-vata e a partecipazione statale. Secondoquanto si legge nel già citato dépliant,costoro sarebbero i Lucumoni o Cavalieri diVeio, depositari dell'informatica omeopaticache causò il declino della civiltà etrusca ..

Siamo seri: una trovata come questacosta fior di milioni. Che cosa c'è dietro? Èun'iniziativa pubblicitaria a scoppio ritarda-to? A che cosa mirano i sedicenti Lucumo-ni? Il cronista ha fatto qualche indagine, e hatrovato solo che dietro il recapito telefonicodella Veio ecc. si cela una nota SpA dell'in-formatica. E che stanno preparando perl'inizio dell'estate un convegno che dovreb-be avere come tema ,<Idiozia artificiale esistemi inesperti». Mah ...

Un'altra scoperta del cronista e del foto-grafo, che per non dare nell'occhio si aggira-va per Romaufficio travestito da attendente

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tecnologie. Le relazioni hanno riguarda-to diversi progetti per la gestione delterritorio, la programmazione degli inter-venti e la difesa dell'ambiente.

«Gestione del patrimonio informativodella PA per offrire un miglior servizio»è stato il tema del dibattito cordinato da

del Kaiser, è che l'Empty PC è una volgareviolazione di brevetto industriale. Infatti piùdi un anno fa la Siemens-Nixdorf ha presen-tato il primo notebook in cartone: lo vedetein fotografia. La differenza tra il prodottodell'industria germanica e l'imitazione italia-na e che il primo non è propriamente vuoto,ma il suo interno è occupato da un mattoneo da un altro oggetto simile, molto pesante.Si rivela quindi ottimo per abbattere laconcorrenza. Il modello italo-etrusco ricorrea mezzi ancora più feroci: "Sarà una risatache vi seppellirà».

Un angolo dello stand della Veio Compiuters eSenzapiuters.

È della Siemens-Nixdorf il primo notebook dicanone ...

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/I terminale Olivetti per le carte intelligenti contactless.

Franco Marozza dell'ISTAT (vedi MC113). In una ricca e documentata intro-duzione Marozza ha indicato i sistemiinformativi come patrimonio della collet-tività e l'informazione come servizio. Daqueste premesse nascono le esigenzedi coordinamento e interconnessionedei sistemi informativi pubblici con irequisiti del livello del servizio, dellaqualità del dato e della facilità di acces-so. La Pubblica Amministrazione, hadetto Marozza, ha scoperto da tempol'importanza strategica dei sistemi infor-mativi, e sono così nati importanti siste-mi nelle aree vitali dell'attività del pae-se, ma il loro sviluppo è stato quasi

Alcune applicazioni della Bull CP8 in Italli,

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sempre affidato a società esterne allaPA, che li hanno progettati e realizzati, ene mantengono spesso la gestione e lamanutenzione. Più volte si è detto che ilproblema non consiste nel delegare lefasi di realizzazione, di gestione e dimanutenzione, ma nell'assurdo che lafase di ideazione e progettazione delsistema non sia gelosamente rivendica-ta dall'Amministrazione proprietaria:pertanto la domanda pubblica va qualifi-cata, dando un contorno più aggiornatoagli scenari in continua evoluzione esviluppando una linea di autonomia inmateria di sistemi informativi della PA,che deve essere coinvolta nella pianifi-

cazione, nei controlli, neli' organizzazio-ne, nella scelta delle tecnologie, nellevalutazioni di carattere economico e an-che dei rischi legati ai tempi burocraticie agli usi non corretti degli strumenti.Ecco quindi il problema dell'integrazionee del coordinamento delle informazionitra i diversi sistemi della PA, che ilrelatore ha identificato ed elencato, tra-sportando in una dimensione europeaun problema ancora tutto da risolverenel contesto nazionale.

Ma organizzare e coordinare le risor-se informative, ha proseguito Marozza,è solo la prima parte del problema. C'èanche un marketing dell'informazione,con il problema della «pubblicità» ne-cessaria a far conoscere il prodotto edella scelta dei mezzi di diffusione: aquelli tradizionali della carta stampata edella radiotelevisione si affiancano oggi isupporti informatici: le informazionipossono essere rese disponibili «on li-ne» in tempo reale, ma i problemi diqualità, di affollamento e di costo dellelinee di telecomunicazione possono ren-dere più conveniente la distribuzione sudischetto ottico o magnetico, favoritadalla crescente diffusione dell'informati-ca individuale. Anche in questo conve-gno le relazioni hanno messo illustratoesempi significativi di realizzazioni infor-mative da parte di diversi enti.

Ma il quadro è confusoLo spazio, oltre ai comprensibili limiti

della pazienza del lettore, impedisce direndere conto degli altri convegni. Fral'altro il cronista non possiede il donodell'ubiquità, e il fatto che si svolganosempre almeno due riunioni nello stes-so tempo rende impossibile seguire tut-ti i lavori.

Comunque si possono trarre alcuneconsiderazioni finali. Se lo scopo di que-sta edizione del Forum era una ricono-gnizione sullo stato di avanzamento deilavori per il rinnovamento della PA, l'o-biettivo è stato raggiunto in modo indi-retto. La frammentarietà e l'incomple-tezza di alcune iniziative, qualche ecces-so di bla bla, di autocelebrazioni e diautopubblicità sono stati gli elementinegativi della manifestazione, in contra-sto con la serietà di molte impostazionie la determinazione a proseguire sullastrada intrapresa, che più volte sonostate messe in rilievo su queste pagine.

Insomma, Quaternaria voleva chiarirela situazione del passaggio della Pubbli-ca Amministrazione verso l'efficacia e latrasparenza rese possibili dalle nuovetecnologie: la manifestazione stessa hacostituito una perfetta fotografia dellarealtà di oggi. [;J5

MCmicrocomputer n. 117 - aprile 1992

Page 7: Quaternaria: lo Stato èuno sportello elettronico & COMPUTER quindi nuovi rapporti con i fornitori, che non sono più chiamati soltanto a propor-re soluzioni tecnologiche, ma devono

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