Quanta vita avremo lasciato dietro di noi?regala pane, olio – vita – ai debitori. Il benessere...

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1 PARROCCHIA DI SANT’ANDREA APOSTOLO – UDINE/PADERNO - Piazza Paderno 1 – 33100 UDINE Tel. 0432 42809 / email: [email protected] Anno V – n. 253/36/19 VENTICINQUESIMA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO 22 - 28 settembre 2019 Quanta vita avremo lasciato dietro di noi? In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”. L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”. Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”. Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce. Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne. Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza». La sorpresa: il padrone loda chi l'ha derubato. Il resto è storia di tutti i giorni e di tutti i luoghi, di furbi disonesti è pieno il mondo. Quanto devi al mio

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PARROCCHIA DI SANT’ANDREA APOSTOLO – UDINE/PADERNO - Piazza Paderno 1 – 33100 UDINE Tel. 0432 42809 / email: [email protected] Anno V – n. 253/36/19

VENTICINQUESIMA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO 22 - 28 settembre 2019

Quanta vita avremo lasciato dietro di noi?

In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”. L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò

perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”. Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”. Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce. Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne. Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza». La sorpresa: il padrone loda chi l'ha derubato. Il resto è storia di tutti i giorni e di tutti i luoghi, di furbi disonesti è pieno il mondo. Quanto devi al mio

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padrone? Cento? Prendi la ricevuta e scrivi cinquanta. La truffa continua, eppure sta accadendo qualcosa che cambia il colore del denaro, ne rovescia il significato: l'amministratore trasforma i beni materiali in strumento di amicizia, regala pane, olio – vita – ai debitori. Il benessere di solito chiude le case, tira su muri, inserisce allarmi, sbarra porte; ora invece il dono le apre: mi accoglieranno in casa loro. E il padrone lo loda. Non per la disonestà, ma per il capovolgimento: il denaro messo a servizio dell'amicizia. Ci sono famiglie che riceveranno cinquanta inattesi barili d'olio, venti insperate misure di farina... e il padrone vede la loro gioia, vede porte che si spalancano, e ne è contento. È bello questo padrone, non un ricco ma un signore, per il quale le persone contano più dell'olio e del grano. Gesù condensa la parabola in un detto finale: «Fatevi degli amici con la ricchezza», la più umana delle soluzioni, la più consolante. Fatevi degli amici donando ciò che potete e più di ciò che potete, ciò che è giusto e perfino ciò che non lo è! Non c'è comandamento più umano. Affinché questi amici vi accolgano nella casa del cielo. Essi apriranno le braccia, non Dio. Come se il cielo fosse casa loro, come se fossero loro a detenere le chiavi del paradiso. Come se ogni cosa fatta sulla terra degli uomini avesse la sua prosecuzione nel cielo di Dio. Perché io, amministratore poco onesto, che ho sprecato così tanti doni di Dio, dovrei essere accolto nella casa del cielo? Perché lo sguardo di Dio cerca in me non la zizzania ma la spiga di buon grano. Perché non guarderà a me, ma attorno a me: ai poveri aiutati, ai debitori perdonati, agli amici custoditi. Perché la domanda decisiva dell'ultimo giorno non sarà: vediamo quanto pulite sono le tue mani, o se la tua vita è stata senza macchie; ma sarà dettata da un altro cuore: hai lasciato dietro di te più vita di prima? Mi piace tanto questo Signore al quale la felicità dei figli importa più della loro fedeltà; che accoglierà me, fedele solo nel poco e solo di tanto in tanto, proprio con le braccia degli amici, di coloro cui avrò dato un po' di pane, un sorriso, una rosa. Siate fedeli nel poco. Questa fedeltà nelle piccole cose è possibile a tutti, è l'insurrezione degli onesti, a partire da se stessi, dal mio lavoro, dai miei acquisti... Chi vince davvero, qui nel gioco della vita e poi nel gioco dell'eternità? Chi ha creato relazioni buone e non ricchezze, chi ha fatto di tutto ciò che possedeva un sacramento di comunione.

(Letture: Amos 8,4-7; Salmo 112; 1 Timoteo 2,1-8; Luca 16,1-13) padre Ermes Ronchi

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CC AA LL EE NN DD AA RR II OO LL II TT UU RR GG II CC OO SS EE TT TT II MM AA NN AA LL EE 25ª settimana del Tempo Ordinario e 1ª settimana della Liturgia delle Ore

25ª DEL TEMPO ORDINARIO Am 8,4-7; Sal 112 (113); 1 Tm 2,1-8; Lc

16,1-13 Non potete servire Dio e la ricchezza.

R Benedetto il Signore che rialza il povero.

22 DOMENICA

LO 1ª set

ore 08.00 Santa Messa ore 10.30 SANTA MESSA. Battesimi ore 19.00 Santa Messa

S. Pio da Pietrelcina (m)

Esd 1,1-6; Sal 125 (126); Lc 8,16-18

La lampada si pone su un candelabro, perché

chi entra veda la luce. R Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

23 LUNEDÌ

LO 1ª set

ore 08.00 Santa Messa

ore 19.00 Santa Messa

Esd 6,7-8.12b.14-20; Sal 121 (122); Lc 8,19-

21 Mia madre e i miei fratelli sono coloro che

ascoltano la parola di Dio... R Andremo con

gioia alla casa del Signore.

24 MARTEDÌ

LO 1ª set

ore 08.00 Santa Messa

ore 15.30 Funerale di Emma Rei Antoldi

ore 19.00 Santa Messa

ore 20.30 Prove di canto del coro parr

Esd 9,5-9; C Tb 13,2-5.9-10a; Lc 9,1-6

Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a

guarire gli infermi. R Benedetto Dio che vive in eterno.

25 MERCOLEDÌ LO 1ª set

ore 08.00 Santa Messa

ore 19.00 Santa Messa

Ss. Cosma e Damiano (mf)

Ag 1,1-8; Sal 149; Lc 9,7-9 Giovanni, l’ho

fatto decapitare io; chi è dunque costui…

R Il Signore ama il suo popolo.

26 GIOVEDÌ

LO 1ª set

ore 08.00 Santa Messa

ore 19.00 Santa Messa

S. Vincenzo de’ Paoli (m)

Ag 1,15b-2,9; Sal 42 (43); Lc 9,18-22

Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve

soffrire molto. R Spera in Dio, salvezza del mio

volto e mio Dio.

27 VENERDÌ

LO 1ª set

ore 08.00 Santa Messa

ore 19.00 Santa Messa

S. Venceslao (mf); S. Lorenzo Ruiz e compagni (mf) Zc 2,5-9.14-15a; C Ger

31,10-12b.13; Lc 9,43b-45 Il Figlio dell’uomo

sta per essere consegnato. R Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge.

28 SABATO

LO 1ª set

ore 08.00 Santa Messa

ore 19.00 Santa Messa

26ª DEL TEMPO ORDINARIO Am 6,1a.4-7; Sal 145 (146); 1 Tm 6,11-16; Lc

16,19-31 Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni,

e Lazzaro i suoi mali... R Loda il Signore, anima mia.

29 DOMENICA

LO 2ª set

Giornata mondiale del migrante e del rifugiato

ore 08.00 Santa Messa ore 10.30 SANTA MESSA ore 19.00 Santa Messa

UFFICIO PARROCCHIALE

In questa settimana l’ufficio parrocchiale sarà aperto:

da lunedì a sabato, dalle ore 11 alle ore 12. Martedì e venerdì anche dalle ore 16 alle ore 18.

Telefono canonica 0432 42809 – e-mail [email protected]

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«Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti». Lc 16,10

La parabola dell’amministratore disonesto, di cui Luca narra nel suo Vangelo,

ci offre una miriade di spunti di riflessione, ma personalmente scelgo di non

andare a cercare troppo in là, a indagare in coscienze altrui, ma vi propongo

di permettere al Vangelo di essere lampada per la nostra vita… ognuno per la

propria vita!

Fin troppo facile guardare le opacità degli altri. Il

vero successo è riuscire a scoprire le proprie: mentre

le prime sono sotto il naso ogni giorno e ci

infastidiscono, le seconde (le nostre opacità) sono

ben nascoste in noi.

Allora, di fronte a questa pagina che la liturgia ci propone, la domanda che

ognuno può fare a se stesso è: «Io chi servo? A chi sono fedele? A che cosa

sono fedele?». In pratica: «Che cosa muove le mie azioni? Chi?».

Non ci sembrino domande scontate. Le risposte che riusciremo a dare

potrebbero portarci nel cuore delle nostre motivazioni, potrebbero aiutarci a

guardare faccia a faccia il motivo per cui preferiamo una cosa al posto di

un’altra, una persona al posto di un’altra; il motivo per cui diciamo alcune

cose o facciamo alcune correzioni; il motivo per cui taciamo o parliamo, ci

apriamo o chiudiamo i ponti con persone e situazioni.

La fedeltà ci rende persone stabili, credibili; dice la verità di ciò che siamo.

Ma perché la fedeltà sia possibile il cuore deve

essere trasparente: allora la luce potrà

attraversarlo e la fedeltà diventerà un cammino

possibile. Un cammino! Non altro, non un

traguardo raggiunto una volta per sempre. Luce e

ombra si alternano in noi. Siamo impastati di

terra e di cielo, di limite e di infinito. Per questo il

dono, per essere custodito, ha bisogno di una

fedeltà che si rinnova, scelta dopo scelta. Solo

così, allenando, cresceremo in fedeltà… quella

fedeltà capace di generare,

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DOMENIC 22 settembre 2019,

alla Santa Messa delle ore 10.30,

CELEBRAZIONE COMUNITARIA DEL

SACRAMENTO DEL BATTESIMO

Accogliamo con gioia Daniel, Erik, Jacopo

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RICOMINCIA IL CATECHISMO

Il catechismo avrà ufficialmente inizio DDDOOOMMMEEENNNIIICCCAAA 666 OOOTTTTTTOOOBBBRRREEE 222000111999, con la celebrazione della Santa Messa alle ore 10.30 e con la benedizione degli zainetti.

Tutti i ragazzi con le loro famiglie sono invitati ad essere presenti.

GLI INCONTRI DI CATECHISMO INIZIERANNO

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��� IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII –––––––––––– IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII –––––––––––– IIIIIIIIIIIIVVVVVVVVVVVV –––––––––––– VVVVVVVVVVVV EEEEEEEEEEEELLLLLLLLLLLLEEEEEEEEEEEEMMMMMMMMMMMMEEEEEEEEEEEENNNNNNNNNNNNTTTTTTTTTTTTAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRREEEEEEEEEEEE � Venerdì dalle ore 14.30 alle ore 15.30 � Sabato dalle ore 14.30 alle ore 15.30

��� VVVEEENNNEEERRRDDDIII’’’ 111111 OOOTTTTTTOOOBBBRRREEE EEE SSSAAABBBAAATTTOOO 111222 OOOTTTTTTOOOBBBRRREEE

��� IIIIIIIIIIII –––––––––––– IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII –––––––––––– IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII MMMMMMMMMMMMEEEEEEEEEEEEDDDDDDDDDDDDIIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAA � Venerdì dalle ore 15.00 alle ore 16.00 � Sabato dalle ore 14.30 alle ore 15.30

� CCCCCCCCCCCCLLLLLLLLLLLLAAAAAAAAAAAASSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSIIIIIIIIIIII SSSSSSSSSSSSUUUUUUUUUUUUPPPPPPPPPPPPEEEEEEEEEEEERRRRRRRRRRRRIIIIIIIIIIIIOOOOOOOOOOOORRRRRRRRRRRRIIIIIIIIIIII SSSSSSSSSSSSAAAAAAAAAAAABBBBBBBBBBBBAAAAAAAAAAAATTTTTTTTTTTTOOOOOOOOOOOO DDDDDDDDDDDDAAAAAAAAAAAALLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLEEEEEEEEEEEE OOOOOOOOOOOORRRRRRRRRRRREEEEEEEEEEEE 111111111111888888888888............000000000000000000000000 AAAAAAAAAAAALLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLEEEEEEEEEEEE OOOOOOOOOOOORRRRRRRRRRRREEEEEEEEEEEE 111111111111999999999999............000000000000000000000000

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NB: in base alle richieste la parrocchia fisserà incontri di catechismo in orari diversi da quelli indicati sopra

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Perchè il catechismo?

“Nascondere Dio ad un ragazzo è il più grave reato che un educatore possa commettere” (Mons. Antonio Riboldi). Non permettere che possa incontrarlo, fin da piccolo, è uno degli errori più gravi. Dio sviluppa l’uomo, lo costruisce.

Dio vuole uomini “grandi” e non solo “grossi”. Grazie siano rese al Signore che tocca il vostro cuore e da genitori cristiani, permettete che il/la vostro/a figlio/figlia, conosca Gesù e impari ad amarlo sempre più.

Li mandiamo a catechismo perchè...?

Li mandiamo al catechismo non per conformismo (“così fan tutti”), non per tradizione (“ci siamo andati anche noi”), non per imposizione (“se non frequentano non possono fare la Prima Comunione, la Cresima…”); neppure li mandiamo perché imparino a star buoni (noi non ci riusciamo). Li mandiamo perché l’uomo ha bisogno di UNO che dia senso pieno alla vita. Senza Dio, la vita, nei momenti più seri, diventa invivibile, non sottovalutiamolo. Uno degli sbagli dalle conseguenze più pesanti è quello di sottovalutare Dio. Dio è punto di riferimento vero, conforto, speranza. Senza Dio, la vita sarebbe una fatica inutile e la morte un tunnel senza speranza. Il catechismo regala Dio ai vostri figli.

Chi sono i catechisti I catechisti sono persone che si preparano gli incontri, parlano, qualche volta urlano anche…: tutto gratis! I catechisti sono persone che hanno una buona dose di coraggio. Ci vuole un bel coraggio, infatti, a parlare ai ragazzi d’oggi che non stanno fermi un minuto, ai ragazzi televisivi che continuamente cambiano canale mentale. Ci vuole coraggio a “farli studiare” senza registri, senza giudizi, senza castighi. I catechisti sono persone che non dicono “certe cose”, ma “COSE CERTE” che illuminano la vita e la orientano. Non guardiamoli come persone che rubano un’ora pomeridiana al figlio, ma come coloro che aiutano a dare significato al tempo e alle attività da loro vissute.

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Cosa insegnano i catechisti

Il maestro insegna a “sapere”, il catechista insegna a “vivere”. Il maestro dà la “scienza”, il catechista dà “SAPIENZA”.

Il maestro fa conoscere la terra, il catechista fa conoscere anche il cielo. Il catechista parla di Dio, parla di Cristo l’uomo perfetto,

seguendo il quale ci facciamo più uomini.

Abbiamo bisogno di voi Di voi genitori, senza il vostro appoggio, senza il vostro aiuto, la nostra opera svanisce, in gran parte. Senza di voi, il catechismo non è che un cerotto che presto si butta via. Dateci una mano. Per favore, collaboriamo! Siamo sempre disponibili ad incontrarvi. Vi aspettiamo. Grazie! È importante che i vostri figli non siano lasciati soli nel loro cammino, per questo vi proponiamo alcuni momenti di incontro. Non saranno molti proprio perché non vogliamo stancarvi, ma è un momento di riflessione che fa bene alla nostra fede. Le date degli incontri vi saranno comunicate in tempo di volta in volta. Gesù e noi vi aspettiamo con gioia!

DOMENICA 13 OTTOBRE 2019

LA COMUNITA’ IN FESTA CON GLI ANZIANI

Ore 10.30 – SANTA MESSA Ore 12.00 – PRANZO COMUNITARIO E MOMENTO DI FESTA Dare la propria adesione entro il mercoledì 9 ottobre, in canonica o ad un incaricato della San Vincenzo versando la quota di € 10,00.