QUANDO LA SCUOLA ILLUMINA L’IMPRESA - … · 6 cappelli per pensare Il metodo Six Thinking Hats...

30
QUANDO LA SCUOLA ILLUMINA L’IMPRESA SETTIMA EDIZIONE © 2014 by Unioncamere, Edizioni Sonda Tutti i diritti riservati Per informazioni: www.premioscuola.unioncamere.it Unioncamere Piazza Sallustio 21 00187 Roma Leggi questo codice QR con il tuo cellulare, così possiamo approfondire la nostra conoscenza.

Transcript of QUANDO LA SCUOLA ILLUMINA L’IMPRESA - … · 6 cappelli per pensare Il metodo Six Thinking Hats...

QUANDO LA SCUOLA ILLUMINA L’IMPRESASETTIMA EDIZIONE

© 2014 by Unioncamere, Edizioni Sonda

Tutti i diritti riservati

Per informazioni:

www.premioscuola.unioncamere.it

UnioncamerePiazza Sallustio 21

00187 Roma

Leggi questo

codice QR

con il tuo cellulare,

così possiamo

approfondire

la nostra conoscenza.

2 3

Introduzione

La creatività non è una dote innata, ma una capacità da sviluppare, coltivare, far crescere. Come? Sfruttan-do le opportunità offerte dall’ambiente, osservando la realtà da punti di vista differenti, guardando più avanti in modo concreto e coraggioso. È il primo passo verso l’innovazione che modifica, trasforma, rivoluziona l’e-sistente, grazie a sistemi o metodi nuovi (innovazione radicale), applicati in modo innovativo (innovazione incrementale), oppure importati da altri settori (innova-zione di contesto).

Per farti venire un’idea, guardati intorno! Cerca le esigenze «ancora nascoste», interpreta i gusti, anticipa i desideri e le tendenze. Osserva abitudini, comporta-menti, stili di vita e leggi i bisogni delle persone, delle imprese, delle comunità. In breve, impara a conoscere bene il tuo territorio per scovare esperienze, problemi e soluzioni che stimoleranno la tua capacità creativa e di innovazione. E non dimenticare Internet e giornali.

Per trovare una buona idea ci vuole innanzitutto un metodo; te ne proponiamo tre, in sintesi, che prevedo-no un ruolo speciale, quello del coordinatore del grup-po di lavoro, che nel caso del premio potrebbe essere il docente tutor.

Brainstorming («tempesta di cervelli»)Nel brainstorming le idee si innescano l’una con l’al-

tra. Il gruppo di lavoro definisce un obiettivo e sviluppa idee individuali che vengono prima registrate e organiz-zate e poi valutate per cogliere quella migliore. Il meto-do dunque prevede due fasi:

Divergente Convergente

Chi conduce stimola i partecipanti a proporre idee a ruota libera, senza criticarle o dare «giudizi».

Le idee vengono selezionate e valutate, quindi si sceglie quella ritenuta più interessante in relazione all’obiettivo da raggiungere.

Come nasce un’idea

L’unione fa l’ideaIl premio «Scuola, Crea-tività e Innovazione» ti sembra complicato, da solo pensi di non farce-la? Non ti scoraggiare, è il momento di cercare compagni di viaggio...Condividi la tua idea e cerca altri studenti e inse-gnanti per trovare tutte le capacità e le competenze necessarie a realizzare il migliore dei progetti possibili. Potrai contare anche sugli studenti che frequentano le scuole italiane all’e-stero!Se vuoi ricorrere all’e-sperienza di esperti e ricercatori per sviluppare la tua idea, la Camera di commercio ti può aiutare verificando la presenza sul territorio di centri di ricerca e università dispo-nibili a collaborare. Infine, per testare il valore della tua idea sul mer-cato, non c’è niente di meglio che coinvolgere fin da subito gli imprenditori.

Chiedi informazioni alla tua Camera di commercio.

L’innovazione e la creatività sono il futuro del nostro Paese e dell’Europa, che per con-tinuare ad avere una posizione di leadership e poter crescere, anche in una congiuntura difficile come quella attuale, devono mantenere alta la competitività dei propri territori e sistemi economico-sociali. E la competitività - come si sa - passa attraverso la capacità di innovare e di innovarsi, ma anche e soprattutto di puntare sulla forza delle idee e sulla qualità del capitale umano. Per questo le Camere di commercio, da tempo tenacemente impegnate a sostenere lo sviluppo dei territori, investono sulla valorizzazione del fattore umano: facendo da punto di congiunzione tra istituzioni scolastiche e mondo produttivo; ascoltando le esigenze professionali degli operatori economici; rafforzando i percorsi di alternanza scuola-lavoro e di diffusione di una «cultura dell’impresa e dell’innovazione»; cooperando alla formazione di risorse umane adeguatamente preparate ad affrontare, con le imprese e nell’interesse dell’intera collettività, le sfide dell’economia globale.

Il premio Unioncamere «Scuola, Creatività e Innovazione» è un esempio, semplice e concreto, dell’impegno del sistema camerale per sensibilizzare il mondo della scuola sull’importanza della crescita sociale ed economica dei territori e del valore, per le nostre aziende, dell’innovazione e della creatività. Non «idee innate», ma attitudini del pensiero e dell’azione coltivate fin da giovani. In questo senso, il premio è un’opportunità per i gio-vani studenti ai quali si rivolge: per sviluppare la loro capacità di osservare, da più punti di vista, i processi; per superare la continuità e la tradizione, trasformare un sogno e un’idea in un progetto attuabile di cambiamento. In sintesi, per esercitarsi fin da giovani a gettare lo sguardo oltre l’orizzonte, a osare con concretezza.

Non più e non solo talenti individuali, ma competenze del gruppo di lavoro «allarga-to». Il premio, anche per questo aspetto, offre ai partecipanti un’opportunità in più per sperimentare e dimostrare che le idee più creative e innovative si trasformano in progetti grazie al contributo di molti diversi talenti di una comunità estesa, che include, insieme a studenti e docenti, anche esperti e aziende, chiamati a collaborare, con il proprio con-tributo di esperienza e know-how, per raggiungere il miglior risultato. Last but not least: il premio aiuta i partecipanti ad acquisire la consapevolezza che le idee e i sogni possono trasformarsi in progetti di business e al contempo ad acquisire la capacità e la responsa-bilità di pensare al lavoro anche in un’ottica imprenditoriale.

Per tutto questo confermiamo con entusiasmo e fiducia la nostra scommessa sull’in-novazione e la creatività dei giovani.

Ferruccio DardanelloPresidente Unioncamere

4 5

Siate coraggiosi!Mettiti in gioco per rea-lizzare un progetto in cui credi davvero! Ma ricorda, le idee riciclate, già viste e riviste, hanno le gambe corte.Pensa a chi dovrà leggere il tuo documento di proget-to e ai criteri di valutazione: creatività, innovazione, funzionalità e fattibilità.Pensa, scrivi e filma con un’attenzione particolare: a essere valutata è anche la capacità di presentare e comunicare l’idea in modo chiaro, sintetico ed efficace.

Con l’idea in testa, il passo successivo è il documen-to di progetto che la spiega in modo chiaro, facile e immediato, ma soprattutto convince chi legge che, di quell’idea, non se ne può proprio fare a meno.

Ricorda, i tuoi potenziali lettori ti chiedono:

• Che cos’è? Un prodotto, un servizio o un oggetto di design?

• Come funziona? Perché è creativo e in che cosa con-siste la sua innovazione?

• Qual è il collegamento con il tuo ambiente, territorio o mercato di riferimento?

• Chi saranno i tuoi clienti e perché lo sceglieranno?• È coerente e adeguato all’utilizzo cui è destinato?• Quali bisogni, generali o specifici, soddisfa? • Modifica abitudini, comportamenti, stili di vita?• Lanciato sul mercato, troverebbe clienti? • Chi sono i potenziali competitori?• È possibile metterlo in produzione? Come, con quale

impegno di mezzi economici e strumentali?• Quali volumi di produzione si possono prevedere?• Quanto costerebbe al cliente finale?

Quando scrivi un progetto, la regola d’oro è: «Dire tanto, scrivere poco». Identifica i concetti chiave e uti-lizza parole semplici e dirette, a prova di errore per la comprensione di chi legge. Bisogna essere originali e dimostrare di aver pensato in grande, valorizzando pie-namente le competenze e le capacità del gruppo di lavoro. Ricorri infine a tutti gli strumenti a disposizione.

Girata l’ultima pagina del progetto, il tuo lettore farà un’unica, fondamentale, domanda: «Vale proprio la pena di realizzare questo progetto?».

Sulla risposta che si darà si gioca il futuro del tuo progetto.

Allora, mentre lavori al progetto e ai video del premio «Scuola, Creatività e Innovazione», ricordati di essere tu il primo a rispondere a queste stesse domande.

Proteggi le tue ideeLa titolarità di ogni progetto presentato appartiene ai soggetti che l’hanno sviluppato. È bene quindi sapere come difendere la propria idea. Ecco alcune risorse:

• Codice sulla proprietà industriale (decreto legislativo n. 30 del 10 febbraio 2005 e succes-sive modificazioni).• Protezione del diritto di autore (legge n. 633 del 22 aprile, decreto legislativo n. 140 del 16 marzo 2006 e successi-ve modificazioni). • Ufficio Italiano Marchi e Brevetti della tua Ca-mera di commercio.• Proprietà industrialee intellettuale in Italia:- Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (www.uibm.gov.it).• Proprietà industriale in Europa:- Ufficio europeo dei brevetti (www.epo.org);- Ufficio per l’armoniz-zazione del mercato interno (marchi, disegni e modelli) (http://oami.europa.eu);- Creative commons (www.creativecommons.it).

6 cappelli per pensareIl metodo Six Thinking Hats richiede di indossare (a

turno) 6 cappelli di colore diverso: ciascuno «analiz-za», da un diverso punto di vista, un tema o problema per trovare la soluzione migliore.

Cappello blu Cappello verde Cappello giallo

È il cappello del moderatore, di chi nei momenti critici riassume e sintetizza i contenuti della discussione e cerca di far ripartire la valutazione dell’idea.

Lo indossa chi libera la creatività per produrre idee e soluzioni innovative.

Lo indossa chi esprime i lati positivi di un’idea, i benefici e i vantaggi.

Cappello nero Cappello rosso Cappello bianco

È il cappello di chi valuta i motivi per cui l’idea potrebbe non funzionare.

È il cappello di chi esprime sensazioni e sentimenti che possono nascere davanti a una soluzione e immagina come le altre persone potrebbero reagire.

Lo indossa chi cerca, raccoglie e organizza le informazioni e i dati disponibili che si possiedono in merito al problema da risolvere.

Mappe mentaliLe mappe mentali sono utili per organizzare e comu-

nicare le idee; strutturare le informazioni; sviluppare piani; accompagnare il pensiero creativo, il problem solving e le decisioni.

I concetti sono presentati graficamente attraverso diagrammi: l’idea principale si trova al centro mentre informazioni e dettagli di approfondimento vengono via via ramificati verso l’esterno.

Si tratta di una struttura associativa delle informazio-ni che si avvale di elementi molto efficaci dal punto di vista della percezione, come immagini e colori: faci-litano il confronto tra le soluzioni pensate e proposte e permettono di velocizzare il passaggio dall’ideazione alla pianificazione.

6 7

Il premio Unioncamere «Scuola, Creatività e Innovazione»

I numeri del premioGiunto alla settima edizio-ne (la prima è stata avviata nell’a.s. 2004-2005), il premio «Scuola, Creatività e Innovazione» di Union-camere ha visto la parte-cipazione di oltre 1.233 istituti con 1.271 progetti di qualità presentati.

Un’iniziativa consolidata nel tempo; nell’ultima edizione gli istituti iscritti sono stati 138 con 209 progetti in gara (dei quali 22 provengono da scuole italiane all’estero). Hanno partecipato alla set-tima edizione del premio 1.198 studenti accompa-gnati da 218 docenti tutor.

Al premio hanno attiva-mente collaborato 71 Camere di commercio, a cui si aggiunge il coinvolgi-mento del ministero degli Affari esteri, della rete delle scuole italiane all’estero e delle Camere di commer-cio italiane all’estero.

Il premio «Scuola, Creatività e Innovazione» di Unioncamere consiste in una competizione nazionale, rivolta agli studenti regolarmente iscritti agli istituti di istruzione secondaria superiore, agli istituti tecnici su-periori (Its) o ai corsi di istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts).

Gli studenti partecipanti devono essere organizzati in gruppi, formati da almeno tre studenti di una o più classi di uno stesso o più istituti, residenti sia sul terri-torio italiano che all’estero. Ciascun gruppo è guidato da uno o più docenti tutor che svolgono attività di as-sistenza e coordinamento. Lo stesso docente non può essere tutor di più gruppi.

Durante la preparazione dei progetti possono essere coinvolti anche rappresentanti del mondo delle impre-se, della ricerca e dell’università. Del resto, l’incontro tra le diverse esperienze e competenze assicura mag-giore ricchezza e completezza ai progetti e pone le basi per risolvere e superare gran parte delle difficoltà che si presentano nelle fasi di ideazione, preparazione e realizzazione di un nuovo progetto.

In questa settima edizione, la parte del leone l’hanno fatta gli istituti tecnici (il 37% dei partecipanti).

Seguono gli istituti di istruzione superiore e profes-sionali (il 17%); significativa anche la presenza di licei e istituti d’arte (il 12% ciascuno) e le scuole italiane all’estero (il 10%). Dei 1.198 studenti partecipanti, il 37,6% sono ragazze e il 62,4% ragazzi.

Gli studenti stranieri sono 106: 47 dall’Europa (Italia esclusa), 32 dall’Africa, 9 dall’Asia, 18 dall’America.

Il 43% delle idee progettuali completate è stato pre-sentato da istituti con sede nel Nord Italia, il 23% da istituti con sede nel Centro, il 27% si colloca nel Sud e nelle Isole e un restante 7% è composto dai progetti delle scuole italiane all’estero.

Identikit dei partecipanti

Da dove arrivano le ideeAlla settima edizione del premio, 138 istituti scola-stici di 71 province italiane e le scuole italiane all’e-stero di 11 Paesi hanno presentato 209 progetti:• 78 istituti tecnici;• 35 istituti di istruzione superiore;• 25 licei artistici;• 25 istituti professionali;• 22 scuole italiane all’estero;• 12 licei scientifici;• 6 istituti tecnici superiori;• 4 altro;• 2 licei musicali e coreutici.

Regione che vai, idea che trovi Le regioni più «creative» alla settima edizione del premio sono state:• Puglia: 23;• Lombardia: 19;• Toscana: 18;• Veneto: 17;• Basilicata: 13;• Lazio: 12;• Emilia-Romagna: 11;• Piemonte: 11;• Sicilia: 9.

Il premio «Scuola, Creatività e Innovazione» è una competizione nazionale, promossa da Unioncamere, che nelle sue sette edizioni ha saputo attrarre un nu-mero sempre più crescente di istituti scolastici, studen-ti e docenti, in Italia come all’estero.

Il premio intende così:

• Promuovere e sviluppare nei ragazzi il pensiero creativo e la propensione all’innovazione e al lavoro di gruppo.

• Stimolare l’ideazione di prodotti e servizi che potreb-bero essere tradotti in business attraverso iniziative imprenditoriali.

• Sensibilizzare il mondo della scuola sull’importanza della crescita sociale ed economica dei territori e sulla tutela della proprietà industriale e intellettuale.

In questo modo, le Camere di commercio forniscono un contributo significativo al rilancio della competitività del sistema Paese, focalizzando l’attenzione sul mo-mento in cui gli studenti, guidati da un docente tutor, elaborano un progetto innovativo, completo di modali-tà organizzativa, tempistica e strumenti tecnici e rela-zionali utilizzati nella sua realizzazione. Ecco come la scuola può illuminare le imprese: con i suoi talenti e grazie a idee fortemente innovative e competitive.

Selezionate da un Comitato tecnico scientifico di va-lutazione, esse mostrano tutto il potenziale di creatività e intraprendenza dei giovani talenti di domani.

In questa particolare contingenza economica e so-ciale, il premio rafforza uno degli obiettivi peculiari del sistema camerale: sensibilizzare le giovani generazio-ni e il mondo della scuola su ricerca e innovazione.Per esercitarsi a osare con concretezza, anche con la collaborazione, l’esperienza e il know-how di esperti e imprese dei propri territori. Insieme, facendo squadra.

8 9

I requisiti del progettoAl premio si presenta un progetto per una sola delle 2 sezioni:

• Prodotti / Servizi Riguarda progetti di pro-dotti innovativi, rispetto a quelli già presenti sui mercati o nei settori di riferimento, e di servizi in-novativi nel soddisfare un bisogno con un carattere di novità rispetto allo stato dei servizi offerti.

• Design Riguarda i progetti di design innovativo per l’integrazione di forme, funzioni, materiali.

I progetti devono rientrare in una delle seguenti aree tematiche:• Energia e ambiente;• Beni culturali e territorio;• Salute e sicurezza.

I progetti devono essere inediti.

Il premio «Scuola, Creatività e Innovazione» di Unioncamere prevede che ciascun gruppo di studenti presenti una proposta progettuale.

Sul sito www.premioscuola.unioncamere.it è possibi-le scaricare il Regolamento e la Guida alla partecipazio-ne, che forniscono le modalità di partecipazione.

In sintesi, le fasi di partecipazione al premio sono tre:

• Fase 1 - Registrazione on line e iscrizione La registrazione, attraverso il sito www.premioscuola.

unioncamere.it, è compito del docente tutor che se-gue il gruppo di studenti. Si tratta di un’operazione semplice: vengono richieste informazioni essenziali come, per esempio, i dati dei partecipanti e del do-cente tutor che segue il progetto, i principali elementi caratterizzanti dell’idea, una breve presentazione del progetto che si intende realizzare.

• Fase 2 - Elaborazione del progetto In questa fase l’idea progettuale deve tradursi in

progetto. Viene quindi richiesto ai partecipanti di presentare il proprio gruppo di lavoro, seguendo le specifiche descritte nella modulistica online. Inoltre, bisogna redigere le linee di sviluppo della propria idea progettuale, sempre utilizzando la specifica mo-dulistica online, all’indirizzo del portale: www.premio-scuola.unioncamere.it

• Fase 3 - Realizzazione e upload del video e della presentazione del progetto

Viene chiesto di preparare un video della durata massima di 5 minuti e una presentazione (in forma di diapositive o slide, che non dovranno essere su-periori a 10); l’obiettivo è evidenziare i caratteri in-novativi che rendono appetibile il prodotto, servizio o design a un potenziale investitore.

I termini di scadenza di ciascuna fase sono indicati nel Regolamento.

Modalità di partecipazione

Le proposte devono essere formulate in questo modo:

1. Il team di progetto Si presentano gli studenti del gruppo di lavoro e i ruoli

che ricoprono, le competenze specialistiche in funzio-ne degli obiettivi da raggiungere, il metodo di lavoro prescelto e le modalità organizzative, i tempi previsti e gli strumenti tecnici e relazionali da utilizzare.

2. L’idea progetto in sintesi Si definisce brevemente l’idea che si intende realiz-

zare e si tracciano le principali linee che ne costitui-scono l’elemento innovativo.

3. Il prodotto/servizio Si spiega il prodotto da realizzare o il servizio che

si intende fornire, con la descrizione del contesto di riferimento nel quale inserirlo e l’analisi dei «bisogni» dei consumatori che si andranno a soddisfare.

4. Innovatività Si spiega se l’idea ha caratteristiche di innovazione

radicale (cioè se non esistono prodotti o servizi a essa paragonabili e si introduce qualcosa di totalmente nuovo sul mercato), di innovazione incrementale (cioè se si modifica qualcosa che già esiste) o di in-novazione di contesto (cioè se si modifica il contesto di utilizzo di qualcosa che già esiste).

5. Risultati attesi Dopo avere definito il contesto di riferimento attuale

e le caratteristiche innovative del prodotto/servizio da realizzare, si richiede l’individuazione dei risultati da ottenere.

6. Realizzazione L’attenzione è puntata sugli aspetti operativi per pas-

sare dall’idea alla sua realizzazione, e per valutare concretamente la cantierabilità, cioè la messa in pra-tica, dell’iniziativa.

La presentazione del progetto

Innovation Social ClubPer tutta la durata del premio è a disposizione l’Innovation Social Club (Isc), appositamente progettato per i membri della community, ovvero gli studenti e i docenti tutor registrati al premio: si tratta di un servizio on line che utilizza gli stru-menti dei social network per facilitare gli scambi e le interazioni, anche relazionali, tra i gruppi partecipanti per:

• presentare e discutere le varie idee progettuali;

• scambiarsi reciproca-mente metodologie e fonti informative;

• comunicare le fasi di avanzamento dei progetti;

• richiedere informazioni e assistenza tecnica;

• ricercare esperti e specialisti;

• creare delle partner-ship.

10 11

Il ruolo del docente tutor Il docente tutor è l’in-segnante che registra e iscrive il gruppo di stu-denti al premio; è inoltre il referente principale del proprio team di lavoro, colui che lo accompagna, guida, sollecita e sostiene. Ognuno di loro può seguire un solo gruppo di lavoro iscritto al premio. Inoltre, ha il compito di compilare il form di registrazione on line (www.premioscuola.unioncamere.it).Compiuta questa opera-zione, riceverà via e-mail la conferma della registra-zione: da questo momento potrà procedere all’iscri-zione al premio del proprio gruppo di studenti.Il form di iscrizione on line richiede l’inserimento dei dati dei partecipanti (il gruppo degli studenti e i docenti tutor del progetto) e del progetto che si inten-de realizzare (titolo, anche provvisorio, e descrizione dei principali elementi caratterizzanti). Uno stesso progetto può essere segui-to da più docenti tutor.

Il Comitato tecnico scientifico del premio «Scuola, Creatività e Innovazione» di Unioncamere:• Valuta i video e le presentazioni dei progetti.• Segnala con una menzione d’onore fino a tre progetti.• Segnala con una menzione speciale la partecipazio-

ne di eccellenza di una scuola italiana statale con sede all’estero.

• Proclama i progetti vincitori per ciascuna sezione.

I criteri di valutazione dei progetti sono:• Creatività Valutazione dell’intuizione e del grado di inventiva de-

gli studenti, anche con riferimento al metodo adottato dal gruppo (se descritto) con cui si definisce l’idea.

• Innovatività Descrizione delle caratteristiche inedite e/o soluzioni

innovative rispetto allo stato dell’arte che denota la presenza di conoscenze tecniche applicate alla solu-zione del bisogno descritto nel progetto presentato.

• Funzionalità Capacità di rispondere alle esigenze di utilizzo per

cui il prodotto/servizio è stato creato.• Realizzabilità Valutazione della possibilità di realizzazione di un

prototipo dell’idea e della conseguente traduzione in un prodotto concreto e utile alla collettività.

• Qualità della presentazione• Dimensione internazionale

In riferimento alla composizione del partenariato, ai contenuti o alle attività del progetto.• Collaborazione/aggregazione

In riferimento al coinvolgimento di altre scuole e del sistema produttivo e della ricerca.

I criteri e relativi punteggi contribuiscono fino all’80% al voto finale. Il restante 20% è assegnato dal Comitato tecnico scientifico in base alla qualità della partecipa-zione del gruppo all’Innovation Social Club (Isc).

La valutazione

La settima edizione del premio «Scuola, Creatività e Innovazione» di Unioncamere ha assegnato ai progetti vincitori borse-premio per valorizzare il lavoro di grup-po degli studenti.

Le borse-premio vengono assegnate ai primi 13 mi-gliori progetti della sezione Prodotti/Servizi e ai primi 7 migliori progetti della sezione Design.

Sono riconosciute, in parti uguali, agli istituti scolasti-ci che le destinano e agli studenti che hanno realizzato il progetto.

Per ognuna delle due sezioni del premio sono state istituite borse-premio così ripartite:

Sezione Prodotti/Servizi• Primo progetto classificato: euro 7.000,00.• Dal secondo al quinto: euro 5.000,00 cadauno.• Dal sesto al tredicesimo: euro 2.500,00 cadauno.

Sezione Design• Primo progetto classificato: euro 7.000,00.• Dal secondo al quinto: euro 5.000,00 cadauno.• Dal sesto al settimo: euro 2.500,00 cadauno.

Ai docenti tutor di ciascun gruppo di studenti am-messo alla Fase 3 è stato riconosciuto complessiva-mente un compenso lordo di euro 1.500,00.

A ciascuno dei venti istituti scolastici dei gruppi di studenti vincitori è stato erogato l’importo lordo di euro 1.000,00, a titolo di riconoscimento del risultato con-seguito.

Il gruppo di studenti che ha realizzato il video di con-cept progettuale (per la Fase 3) con il maggior numero di voti dagli utenti online riceve una targa di merito in occasione della cerimonia di premiazione dei proget-ti e una borsa-premio del valore complessivo di euro 500,00, da suddividersi in parti uguali tra gli studenti.

I premi

Premi e menzioniIl Comitato tecnico scienti-fico della settima edizio-ne del premio «Scuola, Creatività e Innovazione» di Unioncamere è stato pre-sieduto dal Presidente del-la Camera di commercio di Sassari ed è composto da esperti del mondo accade-mico e imprenditoriale e da rappresentanti dei ministeri dell’Istruzione, degli Affari Esteri, del Lavoro e dello Sviluppo Economico. Oltre a proclamare i pro-getti vincitori, ha conferito anche una menzione al progetto Sinpomic dell’Isti-tuto tecnico industriale “E. Fermi” di Fuscaldo (Cs), per il valore scientifico del progetto sviluppato nel tempo e ampiamente riconosciuto a livello internazionale.Il premio per il video che ha ottenuto il maggior numero di voti online va al progetto EcoVillage presen-tato dagli studenti dell’isti-tuto salesiano “Don bosco” de Il Cairo (Egitto).Nella settima edizione del premio il Comitato tecnico scientifico non ha ritenuto di assegnare i premi per l’XI-XIII posizione della sezione Prodotti/Servizi e i premi per la VI-VII posizio-ne della sezione Design.

12 13

PRODOTTI e SeRVIZI

Inoltre, ai docenti-tutor dei 20 progetti vincitori - fino ad una massimo di 20 posizioni - è offerta l’opportunità di partecipare durante il periodo estivo a un percorso di formazione imprenditoriale in residenza full time, con rilascio finale di un attestato di frequenza.

La cerimonia di premiazione si tiene generalmen-te presso Unioncamere, alla presenza del Presidente Unioncamere e di autorevoli rappresentanti del mini-stero dell’Istruzione, ministero degli Affari esteri, mini-stero del Lavoro, ministero dell’Economia.

Entità dei premi e criteri di valutazione dei progetti possono subire cambiamenti, per cui è bene consul-tare il sito www.premioscuola.unioncamere.it per avere informazioni aggiornate sulle prossime edizioni.

Per ulteriori informazioni e chiarimenti è possibile contattare la segreteria tecnica del Premio ai seguenti recapiti:

tel. 06 47041 e 06 4782 2420Skype: Premioscuola.unioncamere e-mail: [email protected]: www.facebook.com/premioscuolaTwitter: PremioScuola_UCweb: www.premioscuola.unioncamere.it

Il premio è sul web Il calendario delle scadenze, le modalità di partecipazione e l’entità dei premi previsti per la prossima edizione del premio «Scuola, Creatività e Innovazione» di Union-camere sono sul sito www.premioscuola.unioncamere.it, da dove è possibile sca-ricare Bando, Regolamento e Guida alla partecipazione aggiornati, nonché procede-re alla registrazione on line.

Sempre più socialLa settima edizione del pre-mio ha incrementato l’utilizzo degli strumenti di comuni-cazione e social network, per animare la riflessione su creatività, innovazione e fare impresa.Oltre all’Innovation Social Club, gli studenti hanno a disposizione:

• Facebook: www.facebook.com/premioscuola

• Twitter: PremioScuola_UC

Il ministero dell’Istruzione ha accreditato il pre-mio «Scuola, Creatività e Innovazione» tra le ini-ziative che contribuiscono alla valorizzazione delle eccellenze degli studenti delle istituzioni scolasti-che di istruzione secondaria superiore, sia statali che paritarie (decreto del Direttore generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolasti-ca del 26 luglio 2013).

Il Premio «Scuola, Creatività e Innovazione» partecipa al programma di Valorizzazione delle Eccellenze del MIur. La VII edizione ha ricevuto il patrocinio del ministero degli Affari esteri, dello Sviluppo economico e dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci).

14 15

Primo classificato

Realtà dimenticateUn progetto di riqualificazione di quattro zone industriali abbandonate

Cosa hanno in comune un cementificio, una cartiera Burgo, un zuccherificio e un mercato ortofrutticolo?

A unire questi luoghi di lavoro e produzione è lo stato di abbandono e disuso che ha stimolato un gruppo di studenti a realizzaree una proposta di riqualificazione.

Partendo da un’attenta analisi urbanistica di queste quattro strutture, collegate dall’asse urbano Pescara-Chieti Scalo, nasce un progetto in cui degrado e incu-ria lasciano il posto a coltivazioni innovative a basso impatto ambientale.

ScuolaIstituto di istruzione superiore“Misticoni – Bellisario” con sede a Pescaraviale J.F. Kennedy 137, 65129 Pescaraweb: www.mibe.gov.it e-mail: [email protected]. 0854 712759, fax 0854 712796-65129.

Dirigente scolasticoProf.ssa Matilde Tomassinie-mail: [email protected]

Tutor e materiaProf.ssa Anna Maria Ragni, Progettazione architettura e design e-mail: [email protected]

Studenti partecipantiJulieta Brugman, Francesca D’Ad-dario, Diana Di Martino, Carolina Di Rocco, Andrea Febo, David Genchi, Federico Tarantino.

La parola ai protagonisti Riqualificare è meglio che smantellare

Il progetto è nato dalla volontà d’intervenire su strutture in stato di abbandono, rin-novandole nell’aspetto e nella funzione, mantenendo un basso impatto ambientale. Siamo partiti da una prima analisi del territorio abruzzese dalla quale è emersa la necessità di riqualificare luoghi in disuso. Saranno installate coltivazioni innovative all’interno delle aree urbane, che contribuiranno a trasformare le architetture indu-striali in serre. I metodi di agricoltura adottati senza l’utilizzo di terra diminuiranno la produzione di rifiuti tossici. Siamo venuti a conoscenza del Premio Unioncamere “Scuola, Creatività e Innovazione” grazie alla nostra docente di architettura e design Annamaria Ragni, la quale ci ha guidato nell’iter progettuale.

La divisione delle mansioni all’interno del nostro team di lavoro è avvenuta in base alle competenze specifiche di ognuno di noi: Francesca D’Addario, Julieta Brugman e Carolina Di Rocco si sono occupate dello sviluppo e dell’ideazione del progetto; Diana Di Martino è stata impegnata nell’ideazione grafica; David Genchi ha realizza-to il logo del progetto; Federico Tarantino si è occupato della realizzazione e montag-gio del video, infine Andrea Febo ha realizzato la presentazione.

Le dinamiche del gruppo sono state equilibrate, nessun membro del team è stato caricato di un’eccessiva responsabilità e la collaborazione è stata il collante di fondo che ha permesso a ogni componente di proporre le proprie idee liberamente.

Inoltre, sono stati attivati scambi formativi con aziende specifiche del settore: «Aeroponica Industriale», la quale opera nello studio, nella progettazione e nella realizzazione di impianti aeroponici. La Bioteck Engineering si occupa di agribusi-ness, affiancata dall’Università di Firenze che ha sperimentato la realizzazione di serre aeroponiche (senza l’utilizzo di terra o di qualsiasi altro aggregato di sostegno) e idroponiche (coltivazione fuori suolo: la terra è sostituita da un substrato inerte, come per esempio l’argilla espansa). Per la realizzazione del progetto verrà coinvolta la Regione Abruzzo per quanto riguarda i consensi e i crediti agrari. Qualora ci sia necessità di ottenere ulteriori finanziamenti ci rivolgeremo alla Pac (Politica agricola comune) dell’Unione europea. A livello nazionale ci siamo rivolti all’Istituto nazionale di economia agraria (Inea).

Per attuare al meglio il nostro progetto ognuno di noi si è dovuto addentrare nelle dinamiche pratiche dell’intero processo produttivo; così facendo ha potuto cono-scere tutti i passaggi delle nuove tecniche di tipo aero-idroponico. Le conoscenze acquisite potranno essere riutilizzate per futuri interventi grazie a una formazione specifica nel settore agricolo-industriale.

Le tecniche produttive saranno divulgate in modo da permettere alle aziende in-teressate di innovarsi ed evolversi. Il progetto, completamente realizzabile, verrà dif-fuso tra le possibili aziende interessate a far crescere il loro metodo di produzione.

••••••••••••••••••• • • • • • •• • ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• •••••••••• •••••••••

••••••••••••••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

• •••••••••••

•••••••

••••••

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Guardail video

del progetto

Scarica il poster

del progetto

16 17

Secondo classificato ex-aequo BeadUna app per il mondo del volontariato

Oggi il volontariato, o «Terzo settore», è un mondo ricco e articolato con una funzione sociale molto importante. Era solo questione di tempo prima che incontrasse il mondo digitale, in un fruttuoso «matrimonio di conve-nienza».Ci ha pensato un gruppo di ragazzi, con la creazio-ne di una app che permette di facilitare l’incontro tra domanda e offerta nel settore del volontariato, grazie all’aggiornamento delle informazioni in tempo reale.

ScuolaFondazione Its Ict Piemonte con sede a Torinovia Durandi 10, 10144 Torinoweb: www.its-ictpiemonte.ite-mail: [email protected]. 011 0371500 fax 011 0371505.

Dirigente scolasticoProf. Giulio Gentie-mail: [email protected]

Tutor e materiaProf. Luca Troisi, Ergonomia e progettazione interfacce grafiche e-mail: [email protected]

Studenti partecipantiFabio Cisotto, Andrea Dell’Olmo, Simone Grech, Irene Padovan, Elisa Rattalino.

La parola ai protagonisti Volontari in rete

Il team di progetto per lo sviluppo di Bead nasce all’interno dell’istituto Its Ict, in un percorso di studi biennale (2012-2014) che forma tecnici superiori nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

L’idea di partecipare al premio è nata dal direttore scolastico Giulio Genti e dal docente e tutor Luca Troisi, considerando il bando un ottimo banco di prova per gli studenti. Questo ci ha consentito di poterci confrontare con un progetto reale e avere la possibilità di verificare sul campo ciò che abbiamo appreso durante il corso.

Dopo avere elaborato l’idea del progetto insieme al tutor Luca Troisi, abbiamo or-ganizzato un piano di lavoro. Siamo partiti dall’individuazione del problema per poi effettuare una ricerca attraverso interviste a volontari per la definizione del concept. In seguito sono state elaborate le funzionalità dell’applicazione e la veste grafica.

Abbiamo avuto la possibilità di lavorare quasi tutti i giorni confrontandoci ogni tre settimane con il tutor per la revisione del lavoro svolto di volta in volta. Ci siamo in-contrati regolarmente all’interno dell’istituto scolastico e presso la sede dell’agenzia «Enhancers, the Customer Experience Company».

L’istituto e l’agenzia hanno messo a disposizione risorse fondamentali per lo svilup-po del progetto, in particolare laboratori informatici e uffici per effettuare le interviste per la ricerca qualitativa.

Il progetto dell’istituto tecnico superiore vede inoltre la partecipazione di prestigiosi soggetti del mondo dell’istruzione e della formazione. A questi partner «naturali» vanno aggiunti soggetti più strettamente funzionali al progetto specifico, la società «Enhancers, the Customer Experience Company», che collabora con l’Its al coordi-namento tecnico del corso per lo sviluppo di applicazioni mobile e il Vssp - Volonta-riato, Sviluppo e Solidarietà in Piemonte, un’associazione fondata nel 1997.

Un centro servizi per il volontariato che si prefigge di essere uno strumento al servizio di tutte le persone che, riunendosi in associazioni di volontariato, si mettono gratuitamente a disposizione degli altri.

Al termine di questa esperienza resta la soddisfazione di aver portato avanti un progetto importante e di aver vinto il secondo posto! Abbiamo inoltre imparato e messo in pratica come si progetta una vera e propria applicazione, accrescendo il nostro bagaglio esperienziale.

Non sappiamo ancora se il progetto avrà uno sviluppo futuro, ma stiamo lavorando alla realizzazione di prototipi veri e propri per tutti i dispositivi mobili.

••••••••••••••••••••••• • • • • • •• • ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• •••••••••• •••••••••

••••••••••••••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

• •••••••••••

•••••••

••••••

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Guardail video

del progetto

Scarica il poster

del progetto

18 19

Destreggiarsi tra il traffico cittadino, per il lavoro e il tempo libero, a emissioni zero: è l’obiettivo di questo ambizioso progetto per la realizzazione di un velocipe-de elettro-muscolare a tre ruote che si ispira ai tradi-zionali side-car.

Per una mobilità leggera che guarda lontano, verso una start up di studenti e imprenditori in grado di con-quistare il mercato delle city bike.

ScuolaIpsIa “A. Ferrari” con sede a Maranello (Mo)via A. Ferrari 1, 41053 Maranello (Modena)web: www.ipsiaferrari.mo.ite-mail: [email protected]. 0536 941233 fax 0536 940262.

Dirigente scolasticoProf.ssa Margherita Bazzanie-mail: [email protected]

Tutor e materiaProf. Filippo Sala, Coordinatore Corso laboratorio prototipi e-mail: [email protected] Calamita e Domenico Zita, tecnici dei Sistemi energetici.

Studenti partecipantiMarco Bertelli, Michael Calamita, Marco Cavallini, Xhuliano Gjuzi, Lorenzo Grigorov, Pedro Espinoza Leonardo, Marco Moretto, Fran-cesco Pascale, Andrea Piolanti, Domenico Rienzi, Domenico Zita.

La parola ai protagonisti Mobilità leggera a emissioni zero

Da oltre quindici anni, l’ItI/IpsIa A. Ferrari di Maranello svolge attività di studio, formazione, ricerca, progettazione, sperimentazione e prototipazione di veicoli «Zev - Zero Emission Vehicle». In questo contesto nascono, si sviluppano e prendono forza il prodotto-servizio Celerifero e l’esperienza pilota con cui abbiamo deciso la partecipazione al Premio di Unioncamere con finalità e tematiche comuni al nostro percorso, che si ispira alla filosofia dei makers e degli startuppisti.

Celerifero è un prototipo di velocipede elettro-muscolare a tre ruote che prende spunto dai tradizionali side-car: mobilità leggera a zero emissioni, lavoro, tempo libero e divertimento sono le cinque parole chiave del progetto. Sono stati davvero numerosi gli studenti del team Senzabenza che nel corso degli ultimi ventiquattro mesi hanno dato vita alle tre versioni di Celeriferi sin qui realizzate.

Ci hanno guidati una grande unità di intenti, lo scambio di ruoli e passione e…la curiosità! In sintesi, tutti gli studenti hanno lavorato alla progettazione di base (calco-li, disegni e reparti di lavorazione) delle diverse versioni di Celerifero

Con il progetto Celerifero sono state individuate aziende specifiche che hanno interesse a sviluppare questa tipologia di prodotto-servizio. La scuola assume il ruolo di capo-fila della ricerca e sviluppo per la ditta che partecipa e collabora, gli alunni prefigurano e si costruiscono un futuro lavorativo facendo esperienza e acquisendo competenze nella realizzazione di questo manufatto in ambito industriale. Grazie alla collaborazione degli enti partner - Comune di Formigine, Comune di Maranello e Au-todromo di Modena - e al tutoraggio delle ditte Rcm spa, Andreoli & C., Grafite Com-positi e Voltaide srl è stato possibile sviluppare la modularità del prototipo ideando un mezzo da utilizzare per micropulizia urbana, cargo, trasporto, microsoccorso, velocipede-carrello per la spesa e alcune soluzioni per il tempo libero.

Intendiamo partire dai prototipi di Celeriferi già realizzati (ora alla terza versione) per riprogettare, ingegnerizzare, industrializzare il prototipo, in modalità collabora-tiva-sociale con ditte ed enti, omologarne le diverse versioni e, con una innovativa formula scuola-impresa, che prende spunto dalla metodologia dell’alternanza scuo-la-lavoro, arrivare a creare una start up per produrre una flotta di Celeriferi grazie a una struttura societaria composta da studenti e partner industriali, che sarà avviata nell’anno scolastico 2015-2016.

Alla fine, salire sul podio del premio scuola di Unioncamere, oltre alla conferma della bontà dell’idea, ci darà una bella spinta per il futuro con più entusiasmo, fidu-cia in noi stessi e visibilità del nostro prodotto.

Secondo classificato ex-aequo CeleriferoUn side-bike elettrico per la mobilità del futuro

•••••••••••••••••• • • • • • •• • ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• •••••••••• •••••••••

••••••••••••••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

• •••••••••••

•••••••

••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Guardail video

del progetto

Scarica il poster

del progetto

20 21

Gestire il suono e «manovrarlo» nei diversi ambienti, per ottimizzare l’ascolto a costi contenuti.

È questo, in sostanza, l’obiettivo del progetto per la realizzazione di un kit di correzione acustica concepito per migliorare l’ambiente di ascolto indoor.

Il kit è composto da pannelli semovibili e modulari di tipo fonoassorbente, risonante e riflettente, di ottimo impatto visivo.

ScuolaLiceo musicale “Francesco Pe-trarca” in partnership con Istituto tecnico industriale “Galileo Galilei” con sede ad Arezzo ed in convenzio-ne con l’Istituto superiore industrie artistiche di Firenzevia Cavour 44, 52100 Arezzoweb: www.liceo-classico.arezzo.ite-mail: [email protected]. 0575 22675 fax 0575 20397

Dirigente scolasticoProf. Giampiero Giugnoli e-mail: [email protected] tecnico industriale “G. Galilei”via Dino Menci, 1, 52100 Arezzotel. 0575 3131 fax 313206Prof.ssa Emanuela Carotie-mail: [email protected]

Tutor e materiaProf. Roberto Kenofsky, Tecnologie musicali e-mail: [email protected]. Marco Blasi, Informatica, elettrotecnica e sistemi, Prof. Francesco Fumelli, Multimedialità.

Studenti partecipantiFrancesco Camporeale, Andrea Fumelli, Eugenio Gatti, Marco Landi, Alessandro Ricci, Alberto Tirabosco.

La parola ai protagonisti Padroni della musica

L’idea si sviluppa a partire dal novembre del 2012, quando un gruppo di stu-denti del liceo musicale Petrarca di Arezzo, componenti di una band punk rock, i Punk Lobotomy, vogliono migliorare l’acustica della saletta prove in cui si ritrovano a suonare. Gli studenti riescono subito a coinvolgere il loro insegnante di tecnologie musicali e il gestore stesso della sala prove, ottenendo così in breve un tutoraggio sia tecnico-scientifico che logistico per sperimentare un primo intervento di correzione acustica. Fu già d’allora che si accennò ad una vera e propria «linea» di pannelli «semovibili» e «modulari», forse perché, a partire dal completamento del loro primo intervento, il gruppo di lavoro, e molti degli utenti del Centro onda d’urto di Villa Se-veri, rimangono sorpresi dagli esiti visivi e acustici dei pannelli.

Il tutor inserisce l’esperienza del gruppo dei ragazzi all’interno di un percorso già avviato di alternanza scuola lavoro. Nasce la denominazione di gruppo, la Sound Enterprise che partecipa e si distingue al XXI Premio scuola lavoro della Camera di commercio di Arezzo. La responsabile del premio informa il team dell’esistenza della VII edizione del premio scuola Unioncamere. Ma il tutor, i suoi primi collaboratori e i ragazzi non sono ancora molto determinati a cogliere l’opportunità. L’iscrizione al premio avviene in sordina tra riserve e resistenze considerevoli.

Ma l’iscrizione al premio avviene anche nella determinazione di voler delineare una migliore e diversa pratica: non solo eminentemente culturale, espressiva e mu-sicale, ma anche e soprattutto imprenditoriale.

Da questo punto di vista, forse il momento più formativo è stato rappresentato dal breve corso di imprenditorialità a cura del Centro servizi di Cavriglia, non tanto per la formazione in sé ma per la felice mediazione tra scuola, mondo dell’impresa, impe-gno e ascolto. Il gruppo scolastico è stato guidato nel ricercare e proporre soluzioni che riflettessero presenza emotiva e sociale tanto quanto alti standard qualitativi.

Alla fine della competizione, le competenze produttive e sociali del gruppo appaiono mutate con un rafforzamento delle identità individuali e una semplificazione delle sovrastrutture eccessivamente prevalenti o non proficue. Certamente ci saranno svi-luppi futuri. Verrebbe da dire che il futuro è già qui, perché motivante e premiato, quanto venduto senza alcuna svendita della classicità, della formazione o del biso-gno di gioco.

Secondo classificato ex-aequo Sound enterpriseUn kit di pannelli semovibili fonoassorbenti

••••••••••••••• • • • • • •• • ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• •••••••••• •••••••••

•••••••••••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

• •••••••••••

•••••••

••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Guardail video

del progetto

Scarica il poster

del progetto

22 23

Il sughero è un materiale dalle proprietà eccellenti, eppure finisce nella spazzatura, sotto forma di tappi. Un paradosso, e uno spreco, che impone un cambio di rotta. Perché non riutilizzarlo come materia prima in bioedilizia? Nasce così un progetto «pilota» previsto per la città di Lamezia Terme, estensibile a tutta la Ca-labria e al Sud.

La parola ai protagonisti Quel tesoro buttato da tutti

L’idea del progetto prende spunto dal concorso enologico selezione del sindaco - Città del vino 2012 di Lamezia Terme. Durante l’evento sono stati raccolti e diffe-renziati 1.000 tappi di sughero utilizzati per la creazione artistica di Saveria Sesto, docente del liceo scientifico di Lamezia Terme. L’emergenza rifiuti a Lamezia Terme - che ha una discarica pubblica già esaurita, una raccolta differenziata ferma al 28%, due cantine e attività enologiche nel contesto locale - induce a studiare come ridurre lo spreco e come avviare un coinvolgente processo virtuoso che abbia anche risvolti di salvaguardia ambientale per le sugherete. In Italia, 800 milioni di tappi all’anno muoiono nella spazzatura, di cui 100 milioni per il solo Natale; marginale risulta il recupero del prezioso materiale.

Queste emergenze hanno spinto la docente a creare un team di studio sul riciclo e sulle peculiarità tecniche del sughero utilizzabile in bioedilizia. A tale scopo è stata costruita una «casa prototipo» con materiali isolanti e sughero, dei quali, nel labo-ratorio di chimica-fisica del liceo, sono state valutate le specifiche proprietà. È stato individuato come partner l’IIs. “Augusto Righi” e la prof.ssa Paola Nasti, docente di Ecologia ed estimo che, per le specifiche competenze, ha rafforzato il progetto pre-disponendo un mattone, alleggerito con sughero, essiccato all’aria e a impatto zero.

Il team si è incontrato per pianificare il lavoro condividendo ogni azione via email/Skype. Le liceali hanno effettuato le determinazioni analitiche, verificato la sostenibi-lità, individuato la struttura organizzativa e stilato un protocollo d’intesa e un piano di comunicazione con i partner. Lo studente di Reggio C. ha costruito, sperimentato e testato il mattone con il supporto della ditta Archinà. Nel team il capogruppo Anna Lilla Baglione ha coordinato le azioni dei due istituti, Eleonora Cappello ha svolto fun-zioni da segretario e Giuseppe Meduri ha curato gli aspetti tecnici. Gli altri studenti sono stati coinvolti per la redazione del video. I partner coinvolti per le loro specifiche competenze sono stati: l’associazione nazionale Città del vino, la facoltà di Architet-tura di Reggio Calabria, l’impresa Isoedil di Lamezia Terme, la Coop. Ciarapanì, la Laterizi Archinà di Caulonia e il Consorzio di cantine EuVite di Cirò M.

Alla fine della competizione, ai ragazzi restano, come patrimonio di esperienza, le competenze acquisite e le abilità di sperimentare, prevedere e relazionarsi.

Il marchio registrato presso la Camera di commercio di Catanzaro rappresenta il primo step per un’idea imprenditoriale che può implementare la raccolta innovativa dei tappi, con un diffuso coinvolgimento di cittadinanza/cantine/ristorazione, finaliz-zata a creare un indotto locale per la produzione di un mattone sostenibile.

Secondo classificato ex-aequo Sughero immondizia? No, bioediliziaCome trasformare un brindisi in un mattone

•••••••••••••• • • • • • •• • ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• •••••••••• •••••••••

•••••••••••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

• •••••••••••

•••••••

••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••

Scuola Liceo scientifico statale “Galileo Galilei” con sede a Lamezia Terme (CZ) in partnership con Istituto di istruzione superiore “Augusto Righi” con sede a Reggio Calabriavia Leonardo da Vinci 24,88046 Lamezia Terme (Catanzaro)web: www.liceogalileilamezia.ite-mail: [email protected]. 0968 23895 fax 0968 449740.

Dirigente scolasticoProf.ssa Caterina Calabresee-mail: [email protected] Istituto di Istruzione Superiore “Augusto Righi”via Trabocchetto, II tronco89126 Reggio Calabria (RC) tel. 0965 25800 fax 499477Prof. Francesco Praticòe-mail: [email protected]

Tutor e materiaProf.ssa Saveria Sesto, Scienze e-mail: [email protected] Prof.ssa Paola Nasti, Ecologia ed Estimo.

Studenti partecipantiAnna Lilla Baglione, EleonoraCappello, Daniel Carchidi, Benedetto Consolato, Riccardo Gullo, Giuseppe Meduri, Marianna Mendicino, Antonio Quattrone, Daniele M. Quattrone, Giovanna Ritorto, Benedetta Rondinelli, Vincenzo Silva.

Guardail video

del progettoScarica il poster

del progetto

24 25

La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è un problema che riempie periodicamente le pagine dei giornali?

Un team motivato e innovativo di ragazzi trasforma un problema in risorsa, concretamente, coinvolgendo chi si occupa della raccolta dei rifiuti sul territorio.

ScuolaIstituto di istruzione superiore “Aldo Moro” di Fara Sabina (RI)in partnership con Istituto di istruzione superiore “Luigi di Savoia” di Rieti colle della Felce 30, 02032 Fara in Sabina, Rietiweb: www.polocorese.ite-mail: [email protected]. 0765 47911 fax 0765 479133.

Dirigente scolasticoProf. Giovanni Luca Barbonettie-mail: [email protected] di istruzione superiore “Luigi di Savoia” di Rietiviale Maraini 54, 02100 Rietitel. 0746 270870 fax 0746 270557Prof.ssa Maria Rita Pitonie-mail: [email protected]

Tutor e materiaProf.ssa Gabriella Pitoni, Sistemi elettronici automatici e-mail: [email protected] Annamaria Di Gregorio, Economia aziendale.

Studenti partecipantiRiccardo Antonini, Simone Bellagamba, AngeloBenvenuti, Lorenzo Bigi, Luca Bonaventura, Federico Coccioloni, Antonio Costarella, Luca Fasano, Cristian Goth, Emiliano Laurenti, Costantin Paul Marticaru, Fabio Miconi, Federico Moccero, Christian Pirri, Marco Santini, Francesco Sera-fini, Lorenzo Sestili, Andrea Zini.

La parola ai protagonisti L’automazione del rifiuto

L’idea del progetto è nata in classe. Dopo una discussione su una delle tante noti-zie di cronaca riguardante i problemi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, ci siamo chiesti come potevamo, in quanto istituto tecnico specializzato in automazio-ne, dare il nostro contributo per trasformare i rifiuti da problema a risorsa.

L’idea di partecipare al premio è venuta alla tutor del team, informata dell’iniziativa dal dirigente scolastico.

Al progetto hanno partecipato gli studenti di una classe quinta dell’Itt Aldo Moro di Passo Corese e quelli della classe quinta del corso serale Ite Luigi di Savoia di Rieti.

I primi hanno implementato il progetto mentre i secondi hanno redatto i piani eco-nomici, organizzativi e produttivi. Per la comunicazione si è ricorso alla piattaforma di e-learning della scuola pilota dove è stato implementato un forum di discussione in cui ciascun componente del team ha potuto contribuire con le proprie idee. Inol-tre, attraverso un repository è stato archiviato del materiale teorico-pratico di sussidio a specifiche operazioni.

Grazie alla videoconferenza si sono tenuti incontri settimanali sullo stato di avanza-mento del progetto. Attraverso un’analisi preventiva il team di progetto ha individuato i moduli principali del piano di lavoro e successivamente ha distribuito i compiti agli studenti divisi in gruppi. Per ogni istituto ha partecipato una classe.

Al progetto ha collaborato la ItalTelec spa, azienda specializzata nel Broadcast di-gitale. Il loro personale tecnico ha affiancato gli studenti nelle fasi di progettazione e realizzazione del prodotto, mentre il personale amministrativo ha supportato gli studenti nei piani produttivi, organizzativi e commerciali.

Per l’analisi della situazione del territorio ci si è avvalsi della consulenza dell’Azien-da servizi municipale di Rieti che, in qualità di fruitrice del dispositivo, ha interesse a far sua l’innovazione. Le docenti sono attualmente in contatto con le società prepo-ste alla raccolta dei rifiuti nel territorio per realizzare l’idea.

Il progetto ha consentito agli studenti di realizzare un dispositivo complesso che non sempre si riesce a conseguire tramite le attività didattiche tradizionali. I ragazzi hanno sperimentato la tecnica di lavoro in team, il confronto reciproco, la discussio-ne delle scelte da effettuare in modo che fossero condivise da tutti.

L’utilizzo di tecnologie online per l’aggiornamento sullo stato di avanzamento dei vari moduli li ha spronati a migliorare la loro capacità espositiva soprattutto in termini di chiarezza e di sintesi. La collaborazione con le società partner li ha portati a con-frontarsi con modalità di lavoro aziendali aumentandone la professionalità. Inoltre, si sono venuti a creare uno spirito di gruppo e una sana competizione tra i partecipanti.

Terzo classificato ex-aequo Automazione&ambienteUn sistema automatizzato di monitoraggio e ottimizzazione della raccolta differenziata

••••••••••••• • • • • • •• • ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• •••••••••• •••••••••

•••••••••••••••

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

• •••••••••••

•••••••

••••••

•••••••••••••••••••••••••••••••••••

Guardail video

del progettoScarica il poster

del progetto

26 27

In molte parti del mondo poter prelevare acqua, dis-salarla o utilizzarla per ricavarne energia elettrica, può fare la differenza per lo sviluppo di piccole comunità rurali, gruppi di agricoltori o singole famiglie.

Lo sa bene questo gruppo di studenti di una scuo-la italiana in Egitto che ha progettato un sistema che estrae, dissala e trasporta acqua salmastra o salata sfruttando solamente l’energia solare.

ScuolaIstituto Salesiano “Don Bosco” con sede a Il Cairo (Egitto)2 Abdel Quader Taha st. El Sahel 11241, Il Cairo (Egitto)web: donboscocairo.edulife.eue-mail: [email protected] 0020 224576794 fax 0020 224586207.

Dirigente scolasticoProf. Don Morcose-mail: [email protected]

Tutor e materiaProf. Francesco Marchese, Meccanica e macchine e-mail: [email protected]

Studenti partecipantiAmr Ahmed, Mohamed Hassan, Mustafa Samir.

La parola ai protagonisti Cavar acqua dal sole!

La nostra scuola (ItIs a indirizzo meccanico ed elettrotecnico) si trova in Egitto. Qui, come in altri Paesi in via di sviluppo dell’Africa e del mondo, molti terreni incolti/abbandonati si trovano nelle vicinanze del mare o di pozzi e falde salmastre.

Poter prelevare acqua, dissalarla e fornire un minimo di energia elettrica, permet-terebbe a piccole comunità rurali, gruppi di agricoltori o singoli proprietari, di far nascere una piccola attività artigianale o agricola/pastorale, con la quale cercare di sopravvivere e sfuggire all’ammassamento nelle periferie dei grandi centri urbani.

L’idea di EcoVillage, un piccolo generatore che sfrutta l’energia del sole, è venuta dopo un attento studio su Internet e su alcuni libri delle tecnologie esistenti su que-sto settore di nicchia.

Il tutor ing. Francesco Marchese ha fatto conoscere il bando di concorso e co-municato la scadenza agli alunni della classe quinta meccanici, riservandosi dopo qualche giorno di effettuare un brainstorming al fine di selezionare le idee migliori.

L’idea dell’Ecovillage espressa dai tre alunni, che poi hanno realizzato il prototipo, ha convinto il docente che si è impegnato a seguirli e a coordinare i lavori.

Individuato il gruppo di alunni e il tutor, la divisione dei compiti è stata concertata dal team di progetto tenendo in debita considerazione le attitudini e le capacità dei vari componenti. Il tutoraggio dei lavori è avvenuto attraverso meeting del team su base mensile all’inizio del progetto e su base settimanale nella parte finale.

Gli studenti coinvolti appartengono tutti alla quinta meccanici dell’ItIs “Don Bosco” de Il Cairo (Egitto).

Ci siamo avvalsi della collaborazione dell’officina meccanica e del reparto di sal-datura della scuola per la realizzazione del prototipo del motore stirling, unito al supporto dell’azienda Abe srl di Marsala (Tp).

L’esperienza ci ha permesso di formare un teamwork compatto e coeso, oltre che diventare più consapevoli della forza delle nostre idee. Per questo, alla fine, siamo convinti che la nostra idea possa avere una realizzazione concreta soprattutto a ope-ra di alcune onlus e/o Ong che operano nei Paesi in via di sviluppo.

Terzo classificato ex-aequo ecoVillageUn sistema di estrazione, dissalazione e trasporto di acqua salata o salmastra

••••••••••••••••••••••• • • • • • •• • ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• •••••••••• •••••••••

••••••••••••••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

• •••••••••••

•••••••

••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Guardail video

del progettoScarica il poster

del progetto

28 29

Un gruppo di studenti propone una versione virtuale della loro città, Faenza.

Un’idea innovativa che si basa sulla realtà aumenta-ta (in inglese augmented reality, abbreviato Ar), ovvero l’arricchimento dell’esperienza sensoriale mediante in-formazioni che non sarebbero percepibili con i cinque sensi, come video, audio o dati, in grado di far viaggia-re il turista anche a ritroso nel tempo.

ScuolaItcg “A. Oriani” con sede a Faenzavia Manzoni 6, 48018 Faenza (Ravenna)web: www.itcgoriani.ite-mail: [email protected]. 0546 21290 fax 0546 680261.

Dirigente scolasticoProf. Alberto Ragnettie-mail: [email protected]

Tutor e materiaProf.ssa Cecilia Drei,Economia aziendale e-mail: [email protected]

Studenti partecipantiIlaria Balducci, Luca Bandini, Mattia Brusa, Giulia Fabbri, Nicolò Farina, Federico Fioravanti, Carlo Galeotti, Dario Gherardini, Marco Hu, Lucia Carla Matei, Michela Meluzzi, Artiom Moiseev, Manuel Mondini, Giacomo Montalti, Silvia Montanari, Federica Nati, Francesk Pali, Thomas Pro-speri, Antonio Taormina, Simone Timpretti, Sara Uliva, Juan Sebastian Verbeni, Sofia Vespignani.

La parola ai protagonisti Turismo innovativo

Faenza e il suo territorio, nel cuore della Romagna, sono un luogo straordinario per qualità della vita, bellezza del paesaggio, ricchezze culturali ed enogastronomia, unite all’ospitalità, di cui gli abitanti sono fieri. Il premio Unioncamere ha offerto l’op-portunità di sviluppare un progetto per valorizzare questo patrimonio, trasformando la visita del nostro territorio in una esperienza indimenticabile.

Gli studenti della IV B, esperti in sistemi informativi aziendali, hanno infatti pensato di creare un modello di visita turistica innovativo e stimolante sia per i giovani sia per chi è interessato a vivere nuove esperienze. Nasce così una città virtuale, Faenza 3.0, sovrapposta a quella reale, fatta di immagini, video, percorsi da scoprire con l’utilizzo di uno smartphone o di un tablet.

Suddivisi in gruppi di lavoro spontanei, gli studenti hanno ideato strade da percor-rere alla scoperta dei tesori del nostro territorio: la strada delle ceramiche, quella dei rioni, le strade dei paesaggi, delle sagre, dei musei, dei personaggi illustri e quella dei vini e dei sapori, da percorrere con il supporto della augmented reality. Con grande entusiasmo gli studenti hanno svolto ricerche di mercato e redatto il business plan, sviluppato una app utilizzabile gratuitamente su qualsiasi dispositivo e creato un sito web promozionale. L’obiettivo del progetto è ampliare l’offerta esistente e incrementare notevolmente il flusso turistico collinare nel nostro territorio.

Gli studenti hanno pensato poi di internazionalizzare il progetto, creando una rete di città della ceramica con le quali il nostro comune già collabora, come Limoges, Stoke-on-Trent, Delft, Horh Grenzauseh, in cui esportare il modello di città della realtà aumentata. L’idea è piaciuta molto sia alla direttrice del Museo internazionale delle ceramiche di Faenza che all’assessore alla Cultura del nostro Comune, con i quali stiamo interagendo per trasformare questo progetto in una realizzazione prati-ca. Grande attenzione è stata rivolta alla comunicazione attraverso i social network, per documentare ogni fase del lavoro su Twitter e Facebook.

Con questa bellissima esperienza i ragazzi hanno imparato a lavorare in gruppo e a stabilire e rispettare tempi per raggiungere obiettivi, aiutati in ciò dall’intervento di un coach aziendale che ha contribuito a motivarli e ad aumentarne l’autostima; inoltre, hanno sperimentato la dinamicità dell’ambiente lavorativo.

La classe è diventata una squadra compatta e unita dalla condivisione di respon-sabilità e dall’entusiasmo come raramente capita durante le lezioni tradizionali, per-mettendo di scoprire capacità imprenditoriali inaspettate. Una vera lezione per noi insegnanti su come ottimismo e voglia di fare degli studenti, attraverso esperienze come questa, possano concretizzarsi in energie e idee per nuove imprese.

Terzo classificato ex-aequo Faenza 3.0 Città della realtà aumentataConoscere e viaggiare nel tempo a Faenza

••••••••••••• • • • • • •• • ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• •••••••••• •••••••••

••••••••••••••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

• •••••••••••

•••••••

••••••

•••••••••••••••••••••••••••••••••••

••

Guardail video

del progettoScarica il poster

del progetto

30 31

Decisamente ingegnoso questo sistema che, con il minor dispendio possibile di energia, estrae l’acqua là dove è una risorsa rara e per questo ancora più preziosa.

Di giorno una pompa, che porta l’acqua a un serbato-io sopraelevato, lavora grazie a un pannello fotovoltaico.

Di notte, la stessa acqua scorre in un condotto e mette in moto una turbina che, alimentando la pompa, ne prolunga il funzionamento.

ScuolaIstituto tecnico industriale statale “Tullio Buzzi” con sede a Pratoviale della Repubblica 9, 59100 Pratoweb: www.itistulliobuzzi.ite-mail: [email protected]. 0574 58981 fax 0574 589830.

Dirigenti scolasticiProf. Erminio Mario Emilio Serniottie-mail: [email protected]

Tutor e materiaProf. Pietro Brogi, Meccanica ed energia e-mail: [email protected] Prof. Alessandro Guastini, Meccanica e impianti.

Studenti partecipantiAlessio Bacci, Alessandro Bagni, Francesco Bellucci, Francesco Di Corrado, Alberto Signorini.

La parola ai protagonisti Migliorare l’esistente

Non è facile scegliere di partecipare a un concorso per le scuole, in particolare per un docente di Discipline tecniche in un istituto tecnico industriale, i cui orari sono stati ridotti dalla recente riforma scolastica, lasciando tuttavia inalterati i programmi. Il bando Unioncamere era però interessante, perché valorizza le novità e sviluppa le capacità di fare impresa.

In quel periodo la classe era impegnata in un lavoro collettivo di analisi delle realtà di un Paese africano, il Burkina Faso; era allo studio la possibilità di fornire un sup-porto a scuole locali per l’approvvigionamento idrico attraverso pompe sommerse alimentate a energia fotovoltaica.

I fattori favorevoli per partecipare al premio sembravano dunque esserci già tutti: l’idea per un prodotto innovativo, la possibilità di migliorare sensibilmente disposi-tivi già utilizzati in un contesto di bisogno, l’utilizzo di energie rinnovabili e, infine, l’occasione di approfondire argomenti già presenti nella programmazione scolastica.

Senza dimenticare l’adesione entusiastica di un giovane insegnante che poteva dare un contributo significativo alla concretezza del progetto: si forma così un ristret-to gruppo di studenti, disponibili a investire un congruo numero di ore, sottraendole (senza compromettere il risultato scolastico) dalle attività di studio, sport, tempo libero. La scelta è stata volontaria ma le candidature sono state vagliate per esclude-re eventuali casi a rischio insuccesso scolastico. È stato individuato un giorno della settimana in cui il gruppo si riuniva.

L’idea di partenza è stata sottoposta a una prima valutazione comparativa per con-frontare il soggetto iniziale con eventuali altre idee più meritevoli di attenzione. Poi, confermata la scelta, sono seguite l’analisi di fattibilità e la suddivisione dei compiti, che hanno valorizzato le singole capacità degli studenti. Abbiamo poi predisposto un meccanismo di incentivazione delle presenze: l’eventuale premio sarebbe stato suddiviso in base all’effettiva partecipazione.

Il lavoro, pur con i prevedibili intoppi, è andato avanti bene sia nelle prime due fasi che nella terza, dove la realizzazione del video è stata integralmente gestita dagli studenti.

L’idea è stata anche discussa con una impresa del settore che ne ha riconosciuto l’originalità, pur avvisando che il contesto estremamente competitivo rendeva neces-saria una significativa riduzione dei costi.

Alla fine della competizione, ci auguriamo che l’idea di poter partecipare come imprenditori nella nostra società sia maturata negli studenti. Speriamo, magari con il coinvolgimento di tutta la classe, di arrivare a un modello funzionante, e poi forse in futuro allo sviluppo industriale insieme ad altre innovazioni.

Terzo classificato ex-aequo FotoidraulicaEstrarre dell’acqua con la sola energia del sole

•••••••••••••••••••• • • • • • •• • ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• •••••••••• •••••••••

••••••••••••••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

• •••••••••••

•••••••

••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Guardail video

del progetto

Scarica il poster

del progetto

32 33

Ispirati a Google Glass, ma con un valore aggiunto in più per gli amanti dello sport. Sono i Sport Glass, occhia-li speciali arricchiti di nuove funzionalità, che permet-tono allo sportivo di monitorare i propri parametri fisici (battito cardiaco, pressione arteriosa ecc.), direttamente nel proprio campo visivo, senza tuttavia limitarlo.

Risultati al top durante gli allenamenti, come se avessimo un personal trainer sempre al proprio fianco.

ScuolaIstituto di istruzione “La Rosa Bianca” di Cavalese e Predazzo (TN)via Gandhi 1, 38033 Cavalese, Trentoweb: www.scuolefiemme.tn.it e-mail: [email protected]. 0462 341449 fax 0462 248071.

Dirigente scolasticoProf. Lorenzo Biasiorie-mail: [email protected]

Tutor e materiaProf. Michele Malfer, Irc-Religione e-mail: [email protected]

Studenti partecipantiFrancesca Alzalamira, Ivan Campi, Stefano Cavosi, Giovanni Deidda, Leonardo Donati, Ivan Giacomuzzi, Giacomo Goss, Alessandro Longo, Gloria Nicastro.

La parola ai protagonisti La tecnologia diventa sportiva

L’idea di partecipare al concorso Unioncamere è nata tra gli studenti di questa terza liceo scientifico sulla scorta dell’entusiasmo condiviso con i loro compagni di quinta, che, due anni fa, risultarono vincitori della sesta edizione con Mondial Po-cket. L’esperienza proficua di collaborazione di due classi dello stesso indirizzo, in sintonia con la loro insegnante di italiano e latino, la professoressa Alessandrucci, ha favorito il clima di entusiasmo creativo che producono le sinergie virtuose.

Rispetto ai Google Glass gli Sportglass rappresentano un’innovazione di tipo «incre-mentale»: nuove funzionalità aggiuntive permettono infatti allo sportivo di monitorare i propri parametri fisici (battito cardiaco, pressione arteriosa), direttamente nel proprio campo visivo, senza limitarlo, al fine di ottenere i massimi risultati dall’allenamento come se si trattasse di un personal trainer.

Nella primavera del 2013 si è costituito il team di lavoro, con adesione spontanea da parte dei nove ragazzi, i quali si sono riuniti regolarmente nel pomeriggio per elaborare il progetto, e, mentre prendeva forma, si sono attribuiti i diversi compiti e ruoli, in base alle proprie competenze e interessi; la coordinatrice del gruppo è stata Francesca Alzalamira, che con la sua disciplina metodologica acribica ha guidato gli elementi più esuberanti e vivaci del team; il tutor, con discrezione, ha mediato le situazioni di criticità dialettica che contraddistinguono il cooperative learning.

Alla luce della complessità del progetto, il gruppo di lavoro ha recuperato molti dati dal web e si è consultato con personalità competenti di vari ambiti, da quello medico a quello del marketing e comunicazione, a quello sportivo professionistico.

Per la realizzazione del video i ragazzi si sono avvalsi della collaborazione del per-sonale tecnico-informatico dell’istituto “La Rosa Bianca” di Cavalese.

La progettazione degli Sportglass - gli occhiali che permettono di allenarsi come con un personal trainer - ha consentito di realizzare una proficua collaborazione con La Sportiva, azienda leader di zona, sita a Ziano di Fiemme, nell’ambito delle attrez-zature sportive di montagna. L’accoglienza riservata al prodotto, viste le sue molte-plici funzionalità, è stata entusiastica e si sta pensando a una futura produzione su piccola scala, al fine di promozionarlo attraverso testimonial del mondo sportivo della zona e farlo conoscere quindi al grande pubblico.

Con questa esperienza formativa, i giovani studenti liceali hanno potuto sperimenta-re direttamente l’importanza del lavoro di gruppo per raggiungere risultati importanti; la complessità della gestione di problematiche di alto profilo; la flessibilità e la me-diazione nelle strategie comunicative e relazionali; in sintesi, hanno potuto cogliere i caratteri distintivi del contesto produttivo e d’impresa rispetto a quello scolastico.

Terzo classificato ex-aequo SportGlassOcchiali multifunzione per chi allo sport non sa rinunciare

•••••••••••••••••• • • • • • •• • ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• •••••••••• •••••••••

••••••••••••••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

• •••••••••••

•••••••

••••••

•••••••••••••••••••••••••••••••••••

Guardail video

del progettoScarica il poster

del progetto

34 35

Tutte le idee in concorso:prodotti e servizi

• A spasso per Roma, Roma

• Adottiamo la città, Terracina (Latina)

• Aircord, Pavia

• Apps catania,

San Giovanni la Punta (Catania)

• Aria&energia, Chioggia (Venezia)

• Artake, Monza (Monza e Brianza)

• Aspra Toscana, Siena

• Astro-suntracker,

San Giovanni Valdarno (Arezzo)

• Autochecklist (Acl) , Pavia

• Automazione&ambiente,

Fara in Sabina (Rieti)

• Bead, Torino

• Bicisolare, Arezzo

• Bike learning, Roma

• Bioalcol da biomasse, Catania

• Bustop e via, Cuneo

• Celerifero, Maranello (Modena)

• Cibo intelligente, Köln (Germania)

• Città Museo, Venezia

• Cleaning land, Remedello (Brescia)

• Colto, cotto, gustato,

Sarzana (La Spezia)

• Compattatore pet&alu, Chieti

• Consapevoli e sicuri, Torino

• Countdown market, Ancona

• Dalla luce alla luce,

Cammarata (Agrigento)

• Divino srl, Lanciano (Chieti)

• Drylight, Venezia

• Eco-guida Uruguay,

Montevideo (Uruguay)

• ecovillage, Il Cairo (egitto)

• Electric eraser,

Teheran (Repubblica Islamica dell’Iran)

• Elettricità acustica, Valparaiso (Cile)

• Energy fun park, Lecce

• Engine-bag, Campobasso

• Expo salento 2015, Lecce

• Faenza 3.0 «città della realtà aumentata»,

Faenza (Ravenna)

• Flyingpatrolsystem, Pavia

• Fotoidraulica, Prato

• Fuel cell, Termoli (Campobasso)

• Fuoco e fiamme, Verona

• Germogli benessere, Lodi

• Giallo intelligente, Perugia

• Giardini verticali, Tunisi (Tunisia)

• Green bike,

San Giorgio del Sannio (Benevento)

• Helpstudent, Bari

• Hidden help request, Pavia

• I luoghi delle Muse,

Montepulciano (Siena)

• Il bio fuori casa, Bari

• Innov. Baby stroller, Lanciano (Chieti)

• Interurbana, Udine

• La legge del riciclo,

Forlì (Forlì-Cesena)

• La tavola del Bosco, Trino (Vercelli)

• Lago energetico, Tunisi (Tunisia)

• L’approdo, Siracusa

• Le terme vespasianae, Rieti

• LEO-liberiecoovunque,

Foligno (Perugia)

• Lisa, Biella

• Manzoni history view, Lecco

• Materapp, Matera

• Menu equilibrati,

Montecatini-Terme (Pistoia)

• Modo alla moda sos, Potenza

• Museo vivo, Torino

• N.a.o., Casablanca (Marocco)

• New mediadidattica, Viterbo

• No energy=best cook, Mortara (Pavia)

• Nomicosecittà, Potenza

• Obiettivo: ariapulita, Roma

• Palermo dal mare, Palermo

• Pedaland,

Borgo San Lorenzo (Firenze)

• Percorsi dell’acqua,

San Benedetto del Tronto (Ascoli P.)

• Pesci agricoltori, Elmas (Cagliari)

• Pharmatic, Acqui Terme (Alessandria)

• Progettare in legno, Modena

• Qrcode: Smart Tourism, Enna

• Rain detector, Isernia

• Re.mo.t.a, Mondovì (Cuneo)

• Realtà dimenticate, Pescara

• Ricarica l’estate, Bernalda (Matera)

• Riscrivere la città, Novara

• Riutilizzo dell’olio,

La Plata (Argentina)

• Salvavita in un byte,

Terralba (Oristano)

• Sapori & sentieri, Agerola (Napoli)

36 37

• Savona: Carpe dIem!, Savona

• Sinergia, Portogruaro (Venezia)

• Sinpomic, Fuscaldo (Cosenza)

• Sismografo in rete,

San Giovanni Valdarno (Arezzo)

• Smart coach, Casablanca (Marocco)

• Smart school, Bari

• Smartfood, Cavalese (Trento)

• Smart-key,

San Giovanni Valdarno (Arezzo)

• Solidarity market, Macerata

• Sos call center,

Pomigliano d’Arco (Napoli)

• Sos stranieri, Firenze

• Sound enterprise, Arezzo

• Spazzofilo, Tolentino (Macerata)

• Sportglass, Cavalese (Trento)

• Sughero immondizia? No, bioedilizia,

Lamezia Terme (Catanzaro)

• Supervisore auto, Lanciano (Chieti)

• Translation glass, Firenze

• Turismo aziendale, Reggio nell’Emilia

• Up system, Camposampiero (Padova)

• Vacanze in Romagna,

Cesena (Forlì-Cesena)

• Valpo tour,

San Pietro in Cariano (Verona)

• Ventolax s.r.l., Lugo (Ravenna)

• Viaggio in Italia,

Buenos Aires (Argentina)

• Villa Reale news,

Muggiò (Monza e Brianza)

• Wheelchair elettrica, Macerata

• Wind of change, Bari

• Wirelessgate, Pavia

DeSIGN

38 39

Quando il design si sposa con la sicurezza. Nasce così una torretta di salvaguardia per aiutare i «baywatch» di Termoli a svolgere al meglio le eventuali procedure di avvistamento e soccorso dei bagnanti, grazie anche a delle apparecchiature poste al suo interno.

Ma sarà inoltre un elemento qualificante e dall’este-tica ricercata, grazie alla combinazione di colori, nomi dei lidi, frasi e poesie.

ScuolaIstituto tecnico nautico e per geometri “Ugo Tiberio” con sede a Termoli (CB)via Alcide De Gasperi 28/A, 86039 Termoli (Campobasso)web: www.itngtiberio.ite-mail: [email protected]. 0875 84783 fax 0875 705626.

Dirigente scolasticoProf. Antonio Franzese e-mail: [email protected]

Tutor e materiaProf. Antonio Brunetti, Progettazioni, costruzioni, impianti e-mail: [email protected]. Giancarlo Moscufo,Laboratorio di costruzioni.

Studenti partecipantiMarzia Birra, Sossio Capasso, Sabri-na Valentina De Rosa, Franco Pipoli, Nicola Pipoli, Vincenzo Romagnuolo.

La parola ai protagonisti Bella sicurezza

L’idea è nata cercando di proporre un oggetto di design non convenzionale. Es-sendo Termoli, sede dell’istituto “Tiberio”, una città balneare, si è pensato a un oggetto che caratterizzasse il lungomare. La scelta si è orientata su una torretta di salvataggio poiché oltre all’aspetto del design consentiva anche il miglioramento della sicurezza dei bagnanti. Il docente titolare della cattedra di Progettazione della sezione Geometri inizialmente ha proposto il tema del concorso come esercitazione da fare svolgere agli alunni della classe III. Successivamente sono stati selezionati i quattro alunni maggiormente interessati, affiancati da due alunni della classe IV i quali avevano maggiori competenze nell’uso dei software di computer-grafica.

Inizialmente gli alunni hanno lavorato autonomamente, si è fatta poi una sintesi delle idee migliori e a quel punto il gruppo si è organizzato suddividendosi i compiti. Il lavoro è stato svolto parallelamente dagli alunni, ma ci si è confrontati mediante l’utilizzo di socialnetwork, creando una pagina privata su Facebook sulla quale si condivideva tutto ciò che si stava realizzando. Tutte le attività di preparazione della presentazione, di produzione del video, di confronto con l’azienda e con l’ammini-strazione comunale sono state svolte invece dagli allievi unitamente.

Gli studenti Nicola e Franco Pipoli, che nel periodo estivo svolgono attività di ba-gnino, hanno elaborato il progetto funzionale, analizzando le normative vigenti e individuando le esigenze degli operatori. Le studentesse Birra e De Rosa hanno elaborato il business plan e in particolare hanno prodotto le relazioni per la parteci-pazione al concorso. Gli alunni Romagnuolo e Capasso hanno elaborato il progetto di design, provvedendo alla restituzione grafica.

La società Delta Impianti ha dato la propria disponibilità a realizzare il prototipo della torretta: il confronto con l’azienda ha consentito di apportare miglioramenti al prodotto in termini di durabilità dell’opera e abbattimento del costo di produzione. L’operatore/regista Simone D’Angelo ha prodotto il video per la presentazione del progetto. Il prof. Fratangelo ha curato le elaborazioni grafiche e la prof.ssa Santoro la revisione delle relazioni.

Gli alunni hanno messo grande passione nella realizzazione del progetto e han-no affrontato per la prima volta un tema di progettazione confrontandosi con tutte le problematiche del caso: rapporti con la pubblica amministrazione, realizzabilità dell’opera ecc. Gli studenti sono orientati per il proseguimento degli studi in discipli-ne progettuali e l’esperienza maturata sarà per loro di grande stimolo.

Il progetto pilota è stato presentato all’amministrazione comunale, che ha preso l’impegno di finanziare la realizzazione del progetto, che ora è in fase di approvazio-ne da parte degli organismi competenti.

Primo classificato Salvataggio e designUna torretta di salvaguardia del litorale di Termoli

••••••••••••••••••• • • • • • •• • ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• •••••••••• •••••••••

••••••••••••••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

• •••••••••••

•••••••

••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Guardail video

del progetto

Scarica il poster

del progetto

40 41

Tutto è più semplice quando puoi farlo in un luogo confortevole e immerso nel verde.

Lo sa bene questo gruppo di ragazzi, che ha proget-tato un’area, chiusa o aperta a seconda delle diverse esigenze, da collocare in zone verdi, come parchi, giar-dini o campus scolastici, dove può diventare un luogo di ritrovo o studio piacevole e funzionale.

ScuolaIstituto di istruzione superiore “A. De Simoni” Sez. “M. Quadrio” con sede a Sondriovia Tonale 18, 23100 Sondrioweb: www.iisdesimoni.gov.ite-mail: [email protected] 514516 fax 0342 514798.

Dirigente scolasticoProf. Nicolò Osvaldo Alquinoe-mail: [email protected]

Tutor e materiaProf.ssa Paola Stefanelli, Disegno e progettazione e-mail: [email protected]

Studenti partecipantiGiada Amonini, Gabriele Berbenni, Pietropaolo Bussani, Luca Caelli, Paola Del Dosso, Sara La Torre, Martina Lazzeri, Antonio Longa, Alessandro Meraviglia, France-sca Paganoni, Martina Polinelli, Elisabetta Rizzi, Maria Elena Romeri, Michela Scilironi.

La parola ai protagonisti Confortevolmente originali

Lo scorso anno, la vincita del concorso che vedeva come tema la riprogettazione e la riqualificazione dell’area «Campus scolastico», ci aveva dato molta soddisfazione e fatto credere ancora di più nelle nostre capacità. Così, quando le nostre docenti, l’architetto Paola Stefanelli e l’ingegnere Angela Fico, ci hanno prospettato di buttarci in un’altra avventura, forse non lo abbiamo palesato, ma l’entusiasmo era presente dentro di noi; ci è piaciuta l’idea di metterci ancora alla prova cercando di produrre nuovamente qualcosa di interessante e utile. Ci siamo subito resi conto che era un’opportunità interessante e qualificante per la scuola, ma anche per noi stessi che avremmo potuto metterci in gioco per tirar fuori le nostre vere inclinazioni e capacità.

Il titolo era accattivante: «Creatività e innovazione», due parole stimolanti in quan-to chiedono di sollecitare la fantasia e di applicarla alla realtà creando qualcosa di innovativo, utile e funzionale.

È infatti nato Al caldo..., un ambiente polivalente, ben strutturato, dotato di comfort e caratterizzato dall’utilizzo di materiali di qualità, da poter ubicare in luoghi diversi. A noi è subito venuto in mente il nostro Campus, che non possiede un ambiente adatto allo studio o ad altre attività. Da una semplice panchina è nata così l’idea di questa struttura chiusa e confortevole.

Inizialmente nel progetto è stata coinvolta tutta la classe, ma successivamente si è individuato un team di lavoro che si è diviso i compiti a seconda delle capacità e delle inclinazioni: chi si è occupato degli schizzi, chi del disegno vero e proprio, chi ha fatto i calcoli e il progetto per il modellino in scala, chi ha montato il video, chi si è occupato della parte burocratica, chi dei contatti in Internet…

Ognuno ha dato il proprio contributo. Confrontarci per cercare sempre un’idea migliore di quella appena trovata è servito a discutere sui punti di vista, a mettere in pratica i nostri apprendimenti, a modificare alcune nostre convinzioni errate, ma an-che a costruire o saldare rapporti interpersonali, a conoscerci meglio e a misurarci.

Sicuramente, come tutte le esperienze pratiche che si svolgono a scuola, anche questa resterà nei nostri ricordi futuri e magari potrà essere fonte di ispirazione per il lavoro che svolgeremo. Senza dubbio, vedere realizzato nella realtà il nostro pro-dotto sarebbe la soddisfazione più grande. La studentessa Martina Polinelli dice del lavoro: «Questa esperienza mi ha arricchito e soddisfatto perché mi ha permesso di mettermi alla prova e capire quali sono le mie reali potenzialità, che sicuramente dovranno essere sviluppate e perfezionate».

«Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo» Henri Ford.

Secondo classificato ex-aequo Al caldo…Uno spazio di incontro o di studio

•••••••••••••••• • • • • • •• • ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• •••••••••• •••••••••

••••••••••••••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

• •••••••••••

•••••••

••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Guardail video

del progettoScarica il poster

del progetto

42 43

Like è un mobile innovativo, non solo perché si declina in più tipologie funzionali, da appendiabiti, a paravento, a scaffale. Come un germoglio, si dischiude per diven-tare un originalissimo complemento d’arredo modulare che richiama le forme del grande artista Henri Matisse.

Ecco allora come il rigore geometrico del mobile con-temporaneo è immediatamente superato a favore di una linearità fluida e indefinita.

ScuolaIpsIa di Brugnera (Pn)via Galileo Galilei 7, 33070 Brugnera (Pn)web: www.ipsiabrugnera.ite-mail: [email protected]. 0434 623857-608043 fax 0434 623074

Dirigente scolasticoProf. Giovanni Dalla Torree-mail: [email protected]

Tutor e materiaProf. Marziantonio Borsetti, Disegno e progettazione del mobile e-mail: [email protected]

Studenti partecipantiSara De Re, Lavinia Puiatti, Giulia Stripani, Silvia Tomasi, Lina Vannelli, Giulia Vannini, Sofia Vedovini, Hataipatara Vinaiphat, Sofia Vinci, Mirabell Weidensdorfer, Alice Zumstein.

La parola ai protagonisti Arredamento fluido... e d’artista

L’idea del progetto presentato in concorso è nata dall’osservazione del contesto lo-cale: l’esasperato tecnicismo e rigore geometrico del mobile contemporaneo, prodot-to in particolare nella zona dell’Alto Livenza, richiede complementi in contrapposizio-ne formale al rigore e minimalismo geometrico, per la reciproca esaltazione estetica.

Da qui la nostra risposta, basata su una linearità fluida indefinita e una funzionalità alternativa che si declina in diverse modalità: dall’appendiabiti, paravento, esposi-tore al germogliatore. Inoltre, abbiamo ricevuto una vera e propria sollecitazione e stimolo da una azienda, la BM3 srl di Pordenone, che ci ha invitato a progettare complementi d’arredo utilizzando i suoi sofisticati materiali di sfrido.

L’interessante iter progettuale proposto dal concorso è risultato particolarmente stimolante per i ragazzi e i docenti/tutor, in perfetta coerenza con la programmazione predisposta a inizio anno scolastico (l’istituto di Brugnera ha presentato, in questa edizione, 3 progetti).

Tutte e quattro le ragazze coinvolte hanno partecipato attivamente, per obbligo didattico programmato, allo sviluppo di tutte le fasi del progetto; ciò non ha escluso che ognuna abbia approfondito in modo particolare un aspetto: commerciale, Sara, strutturale e costruttivo, Lavinia; funzionale ed ergonomico, Giulia; e infine estetico e compositivo, Silvia.

Come già sperimentato con la partecipazione alle edizioni precedenti del premio, i diversi gruppi hanno lavorato in classe, simulando la realtà di un vero studio profes-sionale di progettazione con il professore in veste di artdirector. Va detto che i restan-ti allievi non partecipanti hanno potuto vivere l’interessante esperienza (comunque programmata).

Come già accennato, la ditta BM3 srl ha fornito tutta una serie di materiali e campioni esemplificativi di possibili lavorazioni. Sostanziali collaborazioni ci sono state con i professori e i tecnici di esercitazioni di laboratorio per la sperimentazione e realizzazione di modelli e prototipi. Per la realizzazione delle slide e del filmato determinante è stata la collaborazione dell’assistente dei laboratori di informatica.

La partecipazione al premio Unioncamere ci ha permesso di vivere un’esperienza formativa importante, ovvero lavorare in aula come se fosse uno studio professionale e progettare in équipe per rispondere in modo puntuale a una richiesta esterna, in linea con gli obiettivi dell’istituto di Brugnera. Per il futuro… lo sviluppo più a breve è l’utilizzo del materiale prodotto per presentarlo come argomento di apertura del colloquio d’esame di Stato che le quattro ragazze sosterranno a giugno!

Secondo classificato ex-aequo Like Un complemento d’arredo multifunzione a forma di lichene

•••••••••••••••••• • • • • • •• • ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• •••••••••• •••••••••

••••••••••••••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

• •••••••••••

•••••••

••••••

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Guardail video

del progetto

Scarica il poster

del progetto

44 45

L’arte del riciclaggio conosce solo i limiti dettati dalla fantasia e dall’audacia, due ingredienti che i ragazzi di oggi hanno in abbondanza.

Ecco allora come la sansa esausta delle olive può tra-sformarsi in un componente di arredo urbano.

Se poi il tutto nasce in un territorio famoso per il suo olio d’oliva e per le ottime performance nella raccolta differenziata, la quadratura del cerchio è perfetta!

ScuolaIIss “De Nittis - Pascali” con sede a Barivia Timavo 25, 70125 Bariweb: www.liceoartisticobari.ite-mail: [email protected]. 080 5563617 fax 080 5563632

Dirigente scolasticoProf.ssa Irma D’Ambrosioe-mail: [email protected]

Tutor e materiaProf. Bruno Morabito, Esercitazioni di laboratoriodi disegno industriale e-mail: [email protected]

Studenti partecipantiLucia Cascione, Francesco Ferlisi, Deborah Intranò.

La parola ai protagonisti Comodi ricicli

L’idea del progetto è nata in seguito a una lezione sull’eco design, tenutasi a scuo-la, che ha trattato in particolare del riciclo meccanico di oggetti in plastica, raccolti come scarto postconsumo, che possono diventare, insieme a scarti vegetali, materia prima per la creazione di oggetti.

La proposta di partecipare al premio è venuta a tre studenti della classe quinta dell’indirizzo Industrial design, che hanno voluto progettare una panchina, totalmen-te ecologica, che possa svolgere con il suo utilizzo una funzione di sensibilizzazione nei confronti del riciclo.

Gli obiettivi, il target, i vincoli e ogni elemento utile alla realizzazione del progetto sono stati individuati in relazione alle esigenze del progetto e competenze dei singoli componenti. Il team di lavoro si è incontrato, con cadenza settimanale e in orario ex-tracurriculare, presso il laboratorio informatico di modellistica virtuale del liceo arti-stico “De Nittis”. Durante gli incontri, intesi a coniugare interdisciplinarmente saperi teorici e competenze operative acquisite negli anni di studio, sono state sviluppate le idee iniziali, sino a giungere al progetto definitivo.

All’interno del gruppo c’è chi si è occupato dell’indagine di mercato, svolgendo ricerche in merito alle aziende che operano con la plastica post-consumo e la sansa, chi ha formulato graficamente soluzioni progettuali semplici e innovative nel rispetto dei vincoli di costo e chi ha elaborato mediante software Cad e prototipizzato l’eco-panchina.

Ci siamo avvalsi di esperti e aziende operanti nel settore legati al nostro progetto (design, produzione di sansa esausta e riciclo di materie plastiche), per reperire informazioni sulle caratteristiche tecniche e sui costi delle materie prime di cui la panchina Diffy è costituita; per conoscere le fasi di riciclo della plastica come rac-colta, separazione, triturazione, lavaggio, macinazione, essiccamento, granulazione; per ricevere consigli sui macchinari del ciclo produttivo del nostro arredo urbano.

L’aver approfondito la relazione tra ecosostenibilità e design, settori spesso gestiti separatamente all’interno degli Enti pubblici, che ne sono potenziali acquirenti, è ciò che più resta di questa esperienza.

Per il futuro, si cercherà di proporre la produzione della panchina Diffy ad aziende del territorio pugliese, poiché essa è legata a un elemento caratterizzante di questa terra e ne potenzia l’identità divenendo espressione di tradizione e innovazione.

La panchina Diffy, infatti, utilizza la sansa che deriva dall’ulivo, pianta secolare che da sempre caratterizza il paesaggio e l’economia pugliese.

Secondo classificato ex-aequo Panchina DiffyArredo urbano da polipropilene post consumo e sansa esausta

••••••••••••••••••••••• • • • • • •• • ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• •••••••••• •••••••••

••••••••••••••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

• •••••••••••

•••••••

••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Guardail video

del progetto

Scarica il poster

del progetto

46 47

Vi siete mai chiesti dove vanno a finire i banner e i teloni promozionali di mostre ed eventi appesi alle fac-ciate dei musei?

In discarica, penseranno in molti. Invece no, almeno a Carpi. Qui infatti un gruppo di studenti li trasforma in oggetti di uso comune belli e resistenti.

In ballo non c’è solo il riutilizzo di un materiale ma anche lo sviluppo di un nuovo sapere, l’acquisizione di nuove abilità, la capacità di ricreare nuovi oggetti, funzionali e artistici.

ScuolaIpsIa “G. Vallauri”con sede a Carpi (Mo)via B. Peruzzi 13, 41012 Carpi (Mo)web: www.vallauricarpi.ite-mail: [email protected]. 059 691573 fax 059 642074

Dirigente scolasticoProf.ssa Margherita Zanasie-mail: [email protected]

Tutor e materiaProf.ssa Roberta Righi, Matematica e-mail: [email protected] Desolina Capelli,Laboratori tecnologici Prof.ssa Giancarla Giovanardi, Laboratori tecnologiciProf.ssa Silvana Passarelli,Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica

Studenti partecipantiEleonora Albieri, Debora Armillotta, Giulia Barcellona, Debora Bellei, Margherita Bertani, Giulia Calzolari, Martina Capitani, Clarissa Coppola, Anna Miano.

La parola ai protagonisti Riutilizzo artistico con sapienza artigianale

Il progetto Ricicl’art è nato dall’idea di trasformare i banner in Pvc che rendono note le iniziative ospitate dal polo museale di Carpi, in prodotti di uso quotidiano, come astucci, porta iPad, borse, creativi e innovativi: non solo pezzi unici, costruiti artigianalmente da ragazzi che mettono passione nel lavoro che fanno, ma anche opere d’arte contemporanea esposte negli ambienti museali che ospitavano le mo-stre pubblicizzate di cui portano memoria nel materiale di cui sono fatti.

La prof.ssa Roberta Righi, referente e coordinatrice del progetto, ha proposto di fare concorrere il progetto Ricicl’art al premio Scuola, Creatività e Innovazione per valorizzare quanto realizzato da studenti e docenti dell’istituto “Vallauri”, suscitando l’approvazione unanime dei colleghi e della dirigente Margherita Zanasi.

La progettazione di Ricicl’Art ha coinvolto, oltre alla prof.ssa Righi, referente del progetto, le docenti di modello e disegno del corso moda e la dott.ssa Manuela Ros-si, direttrice dei musei di Palazzo Pio di Carpi. Esse hanno provveduto a mantenere i contatti tra scuola, aziende e Comune; a loro si riferivano i docenti disciplinari che hanno collaborato alla realizzazione del progetto. La comunicazione all’interno del team di progetto si è avvalsa dell’utilizzo di e-mail, telefono e riunioni a scadenze fis-se per fare il punto della situazione nel progetto. Sono stati coinvolti tutti gli studenti delle classi seconde dell’indirizzo moda, che hanno realizzato le opere durante le ore curricolari sotto la supervisione dei docenti.

Alla realizzazione del progetto hanno collaborato numerosi soggetti esterni alla scuola, oltre ai musei di Palazzo Pio: il centro di formazione Ceas Carpi, specializzato in educazione ambientale e sostenibilità, e le ditte Essent’ial, Color Service-Carpi, Hydra, Tutto legno-Carpi; ciascuna ha dato un prezioso contributo, chi nell’ambito della formazione degli studenti, chi come fornitura di materiali. Grazie alle numerose collaborazioni attivate, la scuola ha instaurato un dialogo attivo con il territorio, per diffondere una cultura che affonda le sue basi nella valorizzazione dell’istruzione, della creatività, nel rispetto dell’ambiente e delle opere artistiche in esso inserite.

Il progetto Ricicl’art deriva infatti il suo nome dall’unione delle parole Riciclo e Arte, proprio a evocare i suoi temi fondanti.

Questo progetto ha valorizzato le competenze e le capacità di ogni ragazzo e ha dato vita a collaborazioni professionali che possono sfociare in successivi posti oc-cupazionali; è stato altresì utile in termini di pubblicità per le aziende e gli enti locali.

Infine, grazie alla vendita degli oggetti effettuata nel bookshop del museo, ha dato la possibilità alla scuola di ricavare profitti utili per realizzare nuovi progetti scolastici.

Secondo classificato ex-aequo Ricicl’artRiciclo creativo di banner museali

•••••••••••• • • • • • •• • ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• •••••••••• •••••••••

••••••••••••••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

• •••••••••••

•••••••

••••••

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Guardail video

del progetto

Scarica il poster

del progetto

48 49

Tutte le idee in concorso:design

• 25x25, Corato (Bari)

• Al caldo..., Sondrio

• Arreda ombrelli, Spoleto (Perugia)

• Arte da mangiare, Castelmassa (Rovigo)

• Bech and table Xxl, Ostiglia (Mantova)

• Bello comodo, Corato (Bari)

• Casa circolare, Venezia (Venezia)

• Casablanca mod’s, Casablanca (Marocco)

• Chaise longue Luna, Bari

• Dce, Casablanca (Marocco)

• Easy door, Venezia

• Easy house, Bari

• Ecotavolo, Ostiglia (Mantova)

• Girabiti, Ostiglia (Mantova)

• Guitar house, Venezia

• Hydria arredo urbano, Bari

• Ioamo Casteldelmonte, Corato (Bari)

• Lampada Ninfeus, Bari

• Lampada Zefiro, Bari

• Lettino fotovoltaico, Venezia

• Life, Bari

• Like, Brugnera (Pordenone)

• Lucericiclo, San Gallo (Svizzera)

• Maasai, Brugnera (Pordenone)

• M’illumino da solo, Sulmona (L’Aquila)

• Nelson, Romagnano Sesia (Novara)

• Olfatel, Casablanca (Marocco)

• Panchina Diffy, Bari

• Parcheggio robotico, Il Cairo (Egitto)

• Pistaciclabile, Chiavari (Genova)

• Puff, Venezia

• Ray car three, Bari

• Reonme, Treviso

• Ricicl’art, Carpi (Modena)

• Riscrivere la storia, Reggio nell’Emilia

• Rolling cds, Brugnera (Pordenone)

• Salvataggio e design, Termoli (Campobasso)

• Split. Eco-cuccia, Brescia

• Sunflowers, Scafati (Salerno)

• Techco, Treviso

• Trypod, Treviso

LA CAMeRA DI COMMeRCIO PeR

CReSCeRe INSIeMe

50 51

La Camera di commercio è al tuo fianco

ExcelsiorFiore all’occhiello delle attività di orientamento delle Camere di commer-cio è il Sistema informativo Excelsior, un’indagine annuale che, dal 1997, Unioncamere con l’Unione europea e il ministero del Lavoro realizza effettuando interviste a circa 100 mila imprese private rappre-sentative del mercato del lavoro italiano.L’obiettivo è conoscere le previsioni di assunzione delle imprese, la difficoltà di reperire figure profes-sionali, le caratteristiche richieste a ciascun profilo (titolo di studio, esperien-za, necessità di ulteriore formazione, conoscenza informatica e delle lingue straniere su base naziona-le, regionale o provinciale).Ampio spazio è dedicato alle competenze trasversali (come la capacità di lavo-rare in gruppo, di essere flessibili e autonomi ecc.) richieste dalle imprese. Excelsior analizza inoltre le dimensioni e le caratte-ristiche degli investimenti delle imprese in formazio-ne continua e il numero di tirocini complessivamente attivati ogni anno.

Universitas mercatorumSul fronte della formazione, le Camere di commer-cio mettono in campo Universitas Mercatorum (www.unimercatorum.it), l’ateneo telematico rivolto a persone già occupate che vogliano frequentare corsi online: gestione delle imprese, amministrazione delle imprese ed export dei territori.

L’offerta formativa 2013-2014 prevede:• Corso di laurea triennale (I livello) in Gestione di impresa.• Corso di laurea triennale (I livello) in Scienze del turismo.• Corso di laurea ma-gistrale (biennale) in Management.• Master su Relazioni industriali e gestione delle risorse umane nelle azien-de del settore creditizio e finanziario.• Corso in Mediazione civile e commerciale.• Corsi di formazione e aggiornamento professio-nale.

Il premio «Scuola, Creatività e Innovazione» di Union-camere è un esempio, semplice e concreto, dell’impe-gno del sistema camerale per sensibilizzare il mondo della scuola sull’importanza della crescita sociale ed economica dei territori e del valore dell’innovazione e della creatività.

Già da tempo le Camere di commercio hanno inizia-to a investire ad ampio raggio nella valorizzazione del capitale umano per sostenere lo sviluppo dei sistemi produttivi.

Oggi raccolgono i frutti di un impegno costante e de-terminato, presentandosi come anello di congiunzione tra scuola e impresa, a partire dalle esigenze profes-sionali degli operatori economici.

Per questo si occupano di:

• orientamento alle scelte scolastiche e professionali;• percorsi di alternanza scuola-lavoro, stage & tirocini;• educazione all’imprenditorialità e cultura dell’impresa;• diffusione dell’innovazione.

Le Camere di commercio cooperano alla formazione di persone preparate ad affrontare, con le imprese e nell’interesse dell’intera collettività, le sfide dell’econo-mia globale. Come?

• Aiutando i giovani a prendere coscienza di sé e della realtà di riferimento per porsi obiettivi professionali e di vita raggiungibili.

• Dando impulso a iniziative che riducono il diva-rio tra sistemi formativi e lavoro in un’ottica di sistema.

• Offrendo ai giovani opportunità di lavoro, forma-zione o strumenti per l’autoimpiego.

• Creando partenariati forti e aperti a tutti i sog-getti, per migliorare l’offerta formativa e i per-corsi di comunicazione, informazione e orienta-mento alla formazione e al lavoro.

Il ruolo delle Camere di commercio sui temi dello svi-luppo del capitale umano e dell’imprenditorialità si è progressivamente ampliato e rafforzato, anche grazie a provvedimenti normativi che hanno riconosciuto al sistema camerale specifiche competenze e funzioni.

• Alternanza Scuola lavoro: l’art. 4 della legge n. 53/03 e il relativo decreto legislativo n. 77/05 hanno assegnato in quest’ambito un ruolo istitu-zionale alle Camere di commercio quali soggetti da coinvolgere in sede di progettazione, attua-zione e valutazione dei percorsi formativi.

• Servizi per il mercato del lavoro: l’art. 6 del de-creto legislativo n. 276/03 attuativo della legge n. 30/03 e le successive modifiche hanno inse-rito le Camere di commercio tra i soggetti pub-blici e privati che possono operare, in «regime particolare di autorizzazione», nelle attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro.

52 53

Avvio d’impresaLe Camere di commercio sono vicine alle imprese fin dalla loro nascita. Con la Comunicazione unica, infatti, tutti gli adempimenti possono essere assolti rivolgendosi a un solo polo telematico, il Registro delle imprese, che è l’unico soggetto a cui inviare la pratica digitale contenente le informazioni per tutti gli enti.Si avranno tempi certi e veloci per i riscontri.In pratica, la «regia» delle comunicazioni viene affidata alle Camere di commercio, che diventa-no l’unico front office per tutte le registrazioni ai fini dell’attribuzione del codice fiscale e/o della partita Iva e per l’iscrizione al Registro delle imprese, ma anche ai fini previdenziali (Inps) e assicurativi (InaIl).

Tutte le informazioni su: www.registroimprese.it/comunica e www.impre-sainungiorno.gov.it

MovimpreseMonitorare e cogliere tendenze e cambiamenti del tessuto imprenditoriale italiano è importante per orientarsi e decidere. Le Camere di commercio, forti della loro presenza capillare sul territorio, svolgono anche que-sto importante compito attraverso Movimprese, l’analisi statistica trime-strale della nati-mortalità delle imprese condotta da InfoCamere, per conto di Unioncamere, sugli archivi di tutte le Camere di commercio.

Scopriamo così che la voglia di provarci resta forte nei giovani alle prese con la crisi. Delle quasi 300 mila imprese nate tra gennaio e settembre 2013, infatti, oltre 100 mila (il 33,9%) hanno alla guida uno o più giovani con meno di 35 anni di età. I settori in cui i giovani sembrano individuare le maggiori possibilità di successo sono commercio (20,5% delle neoimpre-se giovanili), costruzioni (9,4%) e servizi di ristora-zione (5,6%).

Tutti i dati su: www.infoca-mere.it/movimprese

• Alternanza e orientamento al lavoro e alle pro-fessioni: in base all’art. 2, c. 2, lettera «n» del decreto legislativo n. 23/10 di attuazione della delega di cui all’art. 53 della legge n. 99/09, le Camere di commercio sono chiamate a coope-rare su queste materie con le istituzioni scolasti-che e universitarie.

• Apprendimento permanente: l’art. 4, commi 55-58, legge n. 92/2012 (Riforma del mercato del lavoro) e il relativo decreto legislativo attuativo n. 13/2013 includono le Camere di commer-cio, nelle loro funzioni relative all’erogazione dei servizi destinati a promuovere la crescita del sistema imprenditoriale e del territorio, che comprendono la formazione, l’apprendimento e la valorizzazione dell’esperienza professionale acquisita dalle persone, tra i soggetti che con-corrono alla realizzazione di reti territoriali per i servizi integrati di istruzione, formazione e lavo-ro, nonché all’individuazione e validazione delle competenze non formali e informali.

• Orientamento per gli studenti delle scuole se-condarie: il decreto legge 12 settembre 2013, n. 104 (convertito in legge 8 novembre 2013 n. 128), prevede il coinvolgimento attivo delle Ca-mere di commercio nella progettazione, attua-zione e valutazione dei percorsi orientativi (art. 2, co. 3, dl 104/2013, mod. art. 8, co. 1, punto b, legge conv. 128/2013).

• Politiche per la formazione e l’occupazione giovanile: le Camere di commercio, tramite Unioncamere, sono tra gli organismi istituzio-nali che, in base all’art. 5 del decreto legge 28 giugno 2013, n. 76 (convertito in legge 9 ago-sto 2013, n. 99), fanno parte della Struttura di

missione istituita presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

L’obiettivo è dare tempestiva ed efficace attua-zione alla «Garanzia per i Giovani», nonché, ai sensi dell’art. 8 dello stesso decreto, tra quelli che concorrono alla costituzione della banca dati delle politiche attive e passive, quale com-ponente del sistema informativo lavoro e della borsa continua nazionale del lavoro.

Concretamente, l’impegno delle Camere di commer-cio punta a rafforzare e rendere più stretto il raccordo tra formazione e lavoro, dando vita a politiche per ga-rantire:

• adeguata formazione in ingresso;• aggiornamento e manutenzione delle compe-

tenze dei lavoratori (formazione continua e per-manente);

• orientamento come processo che accompagna ogni persona nella scelte formative e professio-nali da compiere lungo tutto l’arco della vita (orientamento continuo e permanente).

Queste sono le precondizioni per offrire:

• alle imprese: maggiori possibilità di trovare le persone, le professionalità e le competenze di cui hanno bisogno per operare, competere, in-novarsi e svilupparsi;

• a chi studia e a chi cerca un lavoro, ma an-che a chi è già occupato: maggiori opportunità di sviluppare le conoscenze, le competenze e le esperienze utili per migliorare la propria «oc-cupabilità» e crescita personale e professionale.

.

54 55

Premio Giovaniinnovatori d’impresaTra le iniziative di Union-camere a sostegno delle imprese innovative, c’è il Premio Giovani innovatori d’impresa, che promuove il coraggio di giovani im-prenditori e manager che fanno innovazione dando la possibilità di condividere la propria storia e avere un sostegno finanziario per assumere nuove risorse in azienda.

Il premio è destinato a giovani imprenditori con meno di 40 anni a cui viene richiesto di:• essersi distinti per aver introdotto nuove idee in grado di migliorare le performance economiche e produttive dell’azienda o la qualità della vita delle persone che ci lavorano; • aver generato vantaggi sul territorio e sul mercato in cui l’impresa opera o averli condivisi all’interno di filiera e/o di una rete di impresa.

Per maggiori informazioni, visita il sito su: www.inno-vatoridimpresa.it.

We4ItalyC’è Unioncamere dietro la community di chi ce l’ha fatta. Parliamo di We4Italy: innovatori d’impresa, la piattaforma Web parte-cipativa per stimolare e valorizzare la condivisione di storie, esperienze e progetti direttamente dalla voce dei giovani impren-ditori che, in questi anni di crisi, hanno scelto di sfi-dare il mercato e mettersi alla prova partendo da un’idea di impresa.Perché il racconto può fornire indicazioni utili a definire, partendo dalla forza vitale di chi «ce l’ha fatta», misure in grado di promuovere e sostenere la libera iniziativa da parte dei giovani.

Vai su We4Italy:www.we4italy.it

L’impresacome opportunità per il tuo futuro

L’impresa diventa un’opportunità concreta di autoim-piego per i giovani grazie al network nazionale degli Sportelli per l’imprenditorialità giovanile delle Ca-mere di commercio, che queste ultime mettono a di-sposizione dei giovani: si tratta di un servizio gratuito dedicato espressamente a quanti vogliono creare una nuova impresa.

Il servizio delle Camere di commercio prevede un’of-ferta mirata e integrata di attività di orientamento, for-mazione, assistenza, accompagnamento e supporto espressamente indirizzata a rispondere ai diversi bi-sogni dello start up e poststart up, facilitando anche l’accesso a strumenti di credito e microcredito o agli incentivi pubblici nazionali e regionali, per valorizzare le opportunità occupazionali del lavoro indipendente.

Un’iniziativa particolarmente importante per fronteg-giare una disoccupazione giovanile che ha superato il 40% (ma che arriva al 50% nel Mezzogiorno) e per dare un’opportunità al milione e mezzo di giovani Neet (15-24enni, pari quasi a un quarto di questa fascia d’e-tà, che non studiano né lavorano) e a tutti quelli che abbandonano il proprio percorso scolastico-formativo.

Del resto, i dati raccolti negli ultimi anni da Union-camere mettono in evidenza come l’impresa piaccia ai giovani. Tra il 2012 e il 2013 sono infatti quasi 71 mila in più le imprese guidate da giovani under 35, con una crescita pari al 10,5%.

Il network degli Sportelli per il sostegno all’autoim-prenditorialità giovanile delle Camere di commercio

accoglierà i giovani che intendono aprire una nuova impresa assicurando loro percorsi specialistici mirati.

è prevista la messa a disposizione gratuita di un mo-dello di servizio e d’intervento comune, basato sull’a-dozione di standard omogenei, secondo declinazioni e articolazioni territoriali differenziate sulla base delle specificità locali (in termini di opportunità, collabora-zioni, specializzazioni, risorse, attori e reti disponibili).

Si tratta, evidentemente, di un contributo concreto e fattivo che Unioncamere e le Camere di commercio italiane sono pronte a mettere a disposizione per il ri-lancio dell’occupazione giovanile.

Lunghissima, del resto, l’esperienza maturata sul campo dalle Camere di commercio. Esse, infatti, da tempo si sono dotate, per quanto concerne i servizi per l’imprenditorialità, di un proprio «modello operativo», organizzato a rete e che coinvolge in modo pressoché omogeneo tutte le realtà territoriali, conosciuto come «Servizio nuove imprese» o «Punto nuova impresa».

Quest’ultimo si salda, nella maggior parte dei casi, con l’impegno e le azioni specifiche delle Camere di commercio di promozione dell’imprenditoria giovanile che hanno interessato anche l’imprenditoria sociale, quella femminile e quella immigrata.

Nel tempo l’attività a favore della creazione di impre-sa si è tradotta anche in una serie di azioni progettuali in attuazione degli Accordi di programma tra Union-camere e ministero dello Sviluppo economico, dirette allo sviluppo di servizi integrati per l’imprenditorialità, a favorire l’accesso agli strumenti del microcredito e al sostegno all’occupazione.

Inoltre, Unioncamere, a partire dal 2012, allo scopo di mettere a sistema, integrare e diffondere le espe-rienze presenti sul territorio, le strategie e le modalità di erogazione da parte delle varie strutture e di garantire un adeguato livello d’offerta minima standardizzata di servizi e strumenti condivisi, ha promosso e sostenuto lo sviluppo di una rete di sportelli del sistema camerale

56 57

Eccellenze in digitale Con Eccellenze in digitale Unioncamere, in partner-ship con Google, assegna oltre 100 borse di studio per digitalizzare le imprese italiane. Destinate a giovani intraprendenti, le borse di studio hanno lo scopo di accompagnare nello stesso tempo le piccole e medie imprese alla scoperta delle opportunità dell’economia digitale. I giovani avranno la possibilità, attraverso le Camere di commercio italiane, di contribuire alla digitalizzazione delle imprese territoriali e delle filiere produttive del made in Italy in un periodo com-plessivo di 25 settimane.

Vai su www.unioncamere.gov.it e www.unimercato-rum.it

Il portale Filo

Nel 2012 è nato FIlo, il portale integrato di servizi del sistema camerale per la Formazione, imprendi-torialità, lavoro, orienta-mento. FIlo svolge una puntuale e continua attività di ricogni-zione e mappatura dei siti e portali di tutto il sistema camerale (Camere di com-mercio, Aziende speciali, Unioncamere e agenzie nazionali).In questo modo rende disponibile a utenti e ope-ratori in modo organico e aggregato - tramite un unico punto d’accesso - la vetrina pubblica di tutta l’offerta di servizi, sportelli, infopoint, strumenti, corsi, bandi, progetti e iniziati-ve promossi e realizzati dall’intero sistema came-rale relativamente alle aree tematiche di formazione, imprenditorialità, lavoro e orientamento.

Dal 2013 FIlo è sempre più il network dei servizi sui territori. Un vero e proprio portale tematico e piattaforma on line, nonché una rete degli sportelli territoriali della formazione, imprenditoria-lità, lavoro e orientamento.

per la formazione, l’imprenditorialità, il lavoro e l’orien-tamento.

Questa iniziativa ha portato anche alla creazione e apertura del portale Filo (www.filo.unioncamere.it), nel quale è presente un focus specifico diretto a chi vuole mettersi in proprio.

Più precisamente, gli Sportelli camerali per l’au-toimprenditorialità giovanile potranno operare in partnership e in raccordo con gli altri soggetti delle reti territoriali per i servizi d’istruzione, formazione e lavoro, svolgendo la funzione di punti di servizio all’utenza nel-le varie realtà territoriali.

Ma come funziona questo nuovo servizio? Nella pratica, qual è il percorso di informazione, as-

sistenza e opportunità che viene offerto a un aspirante imprenditore? Innanzitutto, l’obiettivo dello sportello è l’inserimento del giovane in un percorso di sostegno all’autoimprenditorialità, destinato a favorire la costi-tuzione e l’avvio di nuove imprese giovanili.

Attraverso un servizio iniziale di informazione e orien-tamento rivolto a tutti coloro che si sono dichiarati mo-tivati a intraprendere un percorso di creazione d’impre-sa, si raggiunge la consapevolezza della sussistenza (o non sussistenza) delle condizioni necessarie per prose-guire nella scelta del mettersi in proprio.

Per progetti più maturi e con maggiori possibilità di successo, il percorso prosegue e i servizi diventano più specifici e personalizzati.

La «Scuola elevata al lavoro»

Anche nel 2014 continua il progetto «Scuola eleva-ta al lavoro», l’iniziativa del sistema camerale italiano che, giunto ormai alla terza edizione, offre agli stu-denti delle scuole superiori, universitari e degli istituti tecnici superiori l’opportunità di fare delle vere espe-rienze sul campo per cogliere gli insegnamenti pratici del mondo lavorativo e dell’impresa.

«Scuola elevata al lavoro», promosso da Union-camere e realizzato in collaborazione con quasi cin-quanta Camere di commercio aderenti al progetto, propone due interessanti «occasioni di conoscenza del mondo del lavoro» che coinvolgono i ragazzi e una specifica azione di aggiornamento e approfondimento delle conoscenze del sistema produttivo e imprendi-toriale dei territori per i docenti.

La prima occasione riguarda l’offerta di stage in contesti internazionali che consentono agli studenti, che conoscono l’inglese e hanno una mentalità in-ternazionale, di fare significative esperienze in realtà straniere o italiane che hanno contatti stabili con l’e-stero.

La seconda, invece, riguarda il JobDay (giornata del lavoro), una formula innovativa in Italia, ma conso-lidata in Usa e Canada, basata sul metodo del job-shadowing.

Per un giorno, il JobDay appunto, i ragazzi affian-cano un lavoratore (in imprese private o pubbliche, negozi, locali, studi, accanto a singoli professionisti o artigiani: dal commercialista alla guardia forestale, dallo sviluppatore al regista, dal sarto al sindaco, dal

Non resta quindi che ini-ziare a mettere in cantiere la tua impresa! Come pri-ma cosa, consulta l’elenco degli Sportelli per l’autoim-

prenditorialità giovanile delle Camere di commercio su www.filo.unioncamere.it/giovani

58 59

La redazione di Quando la scuola illumina l’impresa è curata da Stefano Casagrande, Andrea Costanzo, Paola Costanzo, Marco Damiano, Antonio Monaco e Caterina Pampaloni. Il progetto grafico e l’impaginazione sono di Sonia Lacerenza. Illustrazioni di Valeria De Caterini. [Maggio 2014]

Per partecipare al premio «Scuola, Creatività e Innovazione» di Unioncamere: www.premioscuola.unioncamere.it

Per trovare tante informazioni aggiuntive che ti saranno utili prima, durante e dopo la competizione: www.jobtel.it e www.filo.unioncamere.it

Il web che ti aiutameccanico al fioraio), seguendone tutte le attività, per «farsi un’idea di quel lavoro» e magari scoprire un mestiere o una professione (che potrebbe poi essere il loro lavoro di domani) mentre viene esercitato in una normale giornata.

Mettendosi alla prova con stage e JobDay, i ragazzi hanno l’opportunità di testare le proprie attitudini e inclinazioni lavorative e, quindi, di cominciare a orien-tare le proprie scelte di studio e formazione in vista del lavoro futuro.

Quest’anno debutta anche l’azione di stage per i docenti, finalizzata a conoscere e approfondire in via diretta i contenuti professionali, le relazioni interper-sonali e gli aspetti organizzativi di realtà aziendali che operano in contesti internazionali con sede in Italia o all’estero e di sperimentare il confronto e l’integrazio-ne tra percorso di studi e contesto lavorativo.

Sul portale Filo trovi tante altre informazioni e tutti i dati delle precedenti edizioni di «Scuola elevata la lavoro». Visita anche la pagina https://www.facebook.com/progettoscuolalavoro

«Scuola elevata al lavoro»: le precedenti edizioni Nella prima edizione nel 2012, sono stati attuati percorsi di alternanza con stage aziendali in contesti internazionali per 2.942 studenti di 188 scuole superiori presso 758 azien-de ospitanti (di cui 346 i tirocini effettuati all’estero e 2.596 quelli su territorio nazionale, presso le sedi d’imprese straniere, mul-tinazionali e italiane attive oltre confine e sui mer-cati internazionali); sono state svolte esperienze di JobDay per altri 1.847 studenti di 200 istituti scolastici, in collaborazione con 988 imprese.

Nel 2013 sono stati attuati percorsi di alter-nanza con stage aziendali in contesti internazionali per 3.030 studenti di 204 scuole superiori e altri enti formativi presso 639 aziende ospitanti (417 i tirocini effettuati all’este-ro); sono state realizzate esperienze di JobDay per altri 1.765 studenti di 176 istituti scolastici, grazie alla collaborazione di 1.053 imprese. Vi aspettiamo all’edizione 2014!