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Quale trattamento per i pazienti con compromissione
cognitiva lieve?
UNO STUDIO PILOTA DI MEMORY TRAINING
Francesca Dieci
Paolo Caffarra
Consultorio per la diagnosi e Cura dei Disturbi Cognitivi
Istituto di Neuroscienze – Università di Parma
Reggio Emilia, 25 Novembre 05
Compromissione Cognitiva Lieve(MCI) Una prima definizione (Petersen et al. Int Psychoger 1997;9:37-43)
Disturbo di memoria confermato da un informatore
Presenza di un deficit di memoria documentato da una prestazione a un test di memoria episodica 1,5 DS al di sotto del valore medio normale per l’età e la scolarità del soggetto
Assenza di altri deficit cognitivi
Normali abilità nelle attività del vivere quotidiano
Assenza di demenza
Compromissione Cognitiva LieveConversione verso demenza
Studio ITINAD-MCI 1 anno 21%
2 anni 40%
Compromissione Cognitiva Lieve Quale trattamento per i pazienti MCI?
Sono in corso alcuni studi circa l’efficacia di terapia farmacologica Scarse/assenti evidenze circa l’efficacia di interventi non farmacologici
nel RIDURRE TASSO CONVERSIONE verso la demenza
QUALE TRATTAMENTO PER I PAZIENTI MCI?
Dati di letteratura suggeriscono l’opportunità di sperimentare interventi non farmacologici, per il riscontro di:Effetto attività cognitiva nel ritardare comparsa AD (Wilson et al, JAMA 2002)
e nel produrre benefici sul piano cognitivo e del tono dell’umore (Olazaran et al, Neurology 2004)
Persistenza capacità compensatorie e plasticità neuronale (Stern et al, Neurology 2000)
INTERVENTI NON FARMACOLOGICI nell’MCI
DUPLICE SCOPO
# Migliorare la funzionalità della persona col disturbo cognitivo
# Ritardare l’evoluzione verso la demenza
INTERVENTI NON FARMACOLOGICI nell’MCI amnesico (a-MCI)
Attraverso interventi di training o riabilitazione della memoria
migliorare il funzionamento mnestico
migliorare la funzionalità
ritardare l’evoluzione verso la demenza
INTERVENTI NON FARMACOLOGICI nell’a-MCI
L’azione sul disturbo mnestico
(PERCEPITO DAI SOGGETTI COME ESTREMAMENTE INVALIDANTE
NELLA VITA QUOTIDIANA)
può avere ricaduta su
Umore
Qualità di vita
Comportamento
Funzionalità
INTERVENTO DI MEMORY TRAINING studio controllato pilota
SCOPO DELLO STUDIO
Valutare efficacia di un intervento di memory training nel migliorare le capacità di apprendimento e rievocazione di soggetti a-MCIValutare sua efficacia su indici comportamentali e del tono dell’umoreValutare ricaduta su evoluzione verso demenza
INTERVENTO DI MEMORY TRAINING – METODI
19 SOGG a-MCI (secondo criteri di Petersen)
Gruppo CONTROLLO
9 sogg
nessun intervento
Gruppo MEMORY TRAINING
10 sogg
8 sedute bisettimanali di 1h
Valutazione basale
attribuzione casuale
Valutazione finale
5 settimane 5 settimane
METODI - Soggetti
NUMEROSITA' ETA' SCOLARITA' MMSE
GRUPPO SPERIMENTALE 10 70 6,4 25,8
GRUPPO CONTROLLO 9 74,9 7,8 26,2
Il confronto mediante t-test delle caratteristiche demografiche e cliniche tra il gruppo sperimentale
e di controllo, non ha evidenziato differenze statisticamente significative.
METODI- Valutazione in ciecoFunzioni Test Bibliografia
Cognitive generali
Mini Mental State Examination (MMSE)Folstein et al., 1975
Attentive Test delle Matrici AttentiveSpinnler e Tognoni, 1987
Test delle 15 parole parole di ReyRey, 1958
Test di memoria visiva Immediata (M.V.I.)Caltagirone e coll., 1979
Stem Completion TestCarlesimo et al., 1998
Test della curva di posizione serialeSpinnler e Tognoni, 1987
Test di mem comportamentale di RivermeadWilson, Cockburn & Baddeley, 1985
Memory Asses. Cl-Questionnaire (MAC-Q)Crook et al., 1992
Esecutive Dual TaskBaddeley et al., 1986
Hamilton Rating Scale for Anxiety (HAM-A)Hamilton, 1959
Beck Depression InventoryBeck et al., 1961
Mnemoniche
Stati d'ansia e stati depressivi
METODI- Programma di training
Il training di memoria è stato attuato utilizzando strategie, già risultate efficaci nel favorire l’apprendimento in soggetti dementi, secondo il principio dell’errorless learning
(Clare et al. 2001, 2002; Hawley et Cherry 2004)
utilizzando materiale di tipo ecologico (associazioni volto-nome, luoghi-oggetti,
appuntamenti e frasi generiche)
METODI- Programma di training
PROCEDURA: TECNICHE DI ELABORAZIONE VERBALE
Somministrazione ai soggetti di liste di stimoli (item) appartenenti a 4 categorie: nomi propri non familiari, oggetti, appuntamenti e frasi generiche.
Creazione di un’associazione personale per ogni item presentato.
METODI- Programma di training
PROCEDURA:
SPACED RETRIEVAL
La rievocazione degli stimoli e dell’associazione veniva richiesta ad intervalli di tempo inizialmente brevi e gradatamente crescenti (30”, 1 minuto, 3 minuti), riempiti con compiti interferenti (generalmente conversazione libera)
METODI- Programma di training
PROCEDURA:
VANISHING CUES
La rievocazione degli stimoli era facilitata e strutturata in modo da prevenire gli errori grazie a suggerimenti che venivano forniti al soggetto in modo via via più ridotto col consolidarsi dell’apprendimento.
RISULTATI- Confronto baseline e valutazione finale
VALUTAZIONE INIZIALE VALUTAZIONE FINALE VALUTAZIONE INIZIALE VALUTAZIONE FINALE15 PAROLE REY IMM 22,4 + 6,3 23,4 + 5,7 22,44 + 5,7 22,6 + 6,115 PAROLE REY DIFF 2,2 + 1,8 2,7 + 2,4 2 + 2,4 1,9 + 1,5MATRICI ATTENTIVE 48,9 + 6,5 48,5 + 7,9 42,8 + 6 43 + 6,4MEMORIA VISIVA 17,4 + 2,2 18,9 + 2,8 19,3 + 1,6 17,6 + 3,2STEM 3,3 + 2,3 3,3 + 2,5 1,6 + 2,2 1,9 + 2EFFETTO PRIMACY 7,8 + 3 9,6 + 5 7,8 + 4,9 5,44 + 4,1EFFETTO RECENCY 16,2 + 5,7 19 + 5,1 17,1 + 6,6 17,7 + 5,7DUAL TASK 86,1 + 12 93,3 + 13 86,6 + 6,7 73,9 + 30RIVERMEAD 42,6 + 12,1 47,4 + 13,5 44,9 + 6,3 45,1 + 7,4BECK DEPRESSION 10,2 + 4 8 + 5,9 10,1 + 3,8 8,7 + 4,9HAMA 5,8 + 4 7,1 + 4,2 6,9 + 2,2 4,9 + 1,4
GRUPPO CONTROLLOGRUPPO SPERIMENTALE
Non differenze significative fra gruppo sperimentale e controlli negli indici cognitivi, comportamentali e del tono dell’umore
RISULTATI- Confronto baseline e valutazione finale
VALUTAZIONE INIZIALE VALUTAZIONE FINALE VALUTAZIONE INIZIALE VALUTAZIONE FINALEMACQ 27,6 + 3,8 22,7 + 5 27,5 + 3,1 26,4 + 4,9
GRUPPO CONTROLLOGRUPPO SPERIMENTALE
Si è osservato il miglioramento significativo (p=0,018) nel solo gruppo sperimentale nella valutazione soggettiva dell’efficienza mnestica.
RISULTATI- Apprendimento all’interno delle sedute
L’andamento delle prestazioni all’interno delle sedute si è caratterizzato per una consistente variabilita’ intra ed inter
individuale con un indice percentuale medio di miglioramento
tra prima e ultima seduta del 24%,
(p=0,06, n.s.).
Miglioramento percentuale tra 1° e ultima seduta
-30%-20%-10%
0%10%20%30%40%50%60%70%
S 1 S 2 S3 S 4 S 5 S 6 S 7 S 8 S 9 S 10 Media
RISULTATI- Apprendimento all’interno delle sedute
L’andamento dell’apprendimento medio tra prima, seconda e ultima seduta, analizzato con un’Anova a misure ripetute ha evidenziato un miglioramento significativo (p=0,004) considerando la somma dei punteggi ottenuti all’interno di ogni seduta.
Andamento medio nelle sedute
0
5
10
15
20
25
1° 2° 3° 4° 5° 6° 7°
SOMMA
RISULTATI- Generalizzazione a materiale non allenato
Il ricordo di materiale non allenato ha, infine, messo in luce un miglioramento significativo tra la prestazione precedente e quella successiva al training (p=0,03).
Miglioramento percentuale fra pre- e post-training LISTE NON ALLENATE
-0,8
-0,6
-0,4
-0,2
0
0,2
0,4
0,6
0,8
S 1 S 2 S3 S 4 S 5 S 6 S 7 S 8 S 9 S 10 Media
RISULTATI- Evoluzione a 1 anno*
*Dati parziali
Gruppo sperimentale: 3 soggetti miglioramento 5 stabili 1 AD 1 non ancora valutato ad 1 anno
Gruppo controllo: 6 stabili 1 AD 2 non ancora valutati ad 1 anno
CONCLUSIONI
Efficacia nella percezione soggettiva
Effetto di generalizzazione
Variabilità individuale
CONCLUSIONI I principali limiti dello studio
Esigua popolazione
Assenza di esercizi strutturati da eseguire a domicilio
Elevata diversificazione del materiale di allenamento.
CONCLUSIONIProspettive future
Impostare interventi di riabilitazione (utilizzando un materiale di allenamento incentrato sul sintomo principale) anziché trainingIndici predittivi di risposta (responders vs non responders)Raccogliere dati su un più ampio campione Coinvolgere un familiare in modo da ripetere l’esercizio al di fuori del momento delle sedute
Giorgia Morini
Sandra Copelli
Sabrina Spaggiari
Beatrice Pagliara
Dina Bernardi Pirini
Iliana Cecchi
A.I.M.A.