Quale Scuola

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QUALE SCUOLA ? Meno scuola , meno scuole, meno insegnanti, meno personale , più alunni per classe. Documento redatto dal Collegio dei docenti del Liceo Classico Statale G. Garibaldi di Palermo Gentilissimi Genitori, in sintonia con le indicazioni del POF del Liceo Classico “G. Garibaldi” , che si propone di realizzare un modello partecipativo promuovendo l’intervento costruttivo e il coinvolgimento di tutte le componenti: docenti, alunni, genitori, personale ATA affinché ogni attore del sistema sia consapevole e responsabile, il Collegio dei Docenti sente il bisogno di comunicare alle altre componenti della comunità scolastica, voi Genitori, cosa produrranno i recenti interventi legislativi inerenti alla scuola, e quindi l’esigenza di fornire il quadro più dettagliato possibile degli interventi pianificati. Pur vivendo in una società mediatica, lamentiamo il fatto che i mezzi di comunicazione non riescano a dare un’immagine chiara e completa del mondo della scuola, che noi pensiamo di conoscere bene. Riteniamo che il sistema istruzione debba essere riformato, ma non attraverso esercizi di semplice economia contabile, bensì prendendo in considerazione la scuola reale vista e vissuta da genitori, studenti, docenti, personale della scuola, intellettuali ed anche politici e organizzazioni sindacali. Vi chiediamo soltanto 10 minuti del vostro tempo. 1

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QUALE SCUOLA ?

Meno scuola , meno scuole, meno insegnanti, meno personale , più alunni per classe.

Documento redatto dal Collegio dei docenti del Liceo Classico Statale G. Garibaldi di Palermo

Gentilissimi Genitori,

in sintonia con le indicazioni del POF del Liceo Classico “G. Garibaldi” , che si propone di

realizzare un modello partecipativo promuovendo l’intervento costruttivo e il coinvolgimento di

tutte le componenti: docenti, alunni, genitori, personale ATA affinché ogni attore del sistema sia

consapevole e responsabile, il Collegio dei Docenti sente il bisogno di comunicare alle altre

componenti della comunità scolastica, voi Genitori, cosa produrranno i recenti interventi legislativi

inerenti alla scuola, e quindi l’esigenza di fornire il quadro più dettagliato possibile degli interventi

pianificati.

Pur vivendo in una società mediatica, lamentiamo il fatto che i mezzi di comunicazione non

riescano a dare un’immagine chiara e completa del mondo della scuola, che noi pensiamo di

conoscere bene. Riteniamo che il sistema istruzione debba essere riformato, ma non attraverso

esercizi di semplice economia contabile, bensì prendendo in considerazione la scuola reale vista e

vissuta da genitori, studenti, docenti, personale della scuola, intellettuali ed anche politici e

organizzazioni sindacali.

Vi chiediamo soltanto 10 minuti del vostro tempo.

I recenti interventi governativi sulla scuola non sono stati caratterizzati solo dal famoso decreto “Gelmini” ( D. L . 1 settembre 2008, n. 137 ) ma da altre leggi che modificheranno in modo sostanziale e secondo noi deleterio il mondo della scuola:

D.L . 25 giugno 2008 n. 112, convertito nella legge 6.8.2008, n. 133 (Decreto Brunetta-Tremonti)“Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria” che interviene su

malattia e permessi, (art. 71) e sulla revisione degli ordinamenti scolastici, riorganizzazione della rete scolastica, razionale ed efficace uso delle risorse umane delle scuole (art. 64) “Piano Programmatico”.

D .L . 7 ottobre 2008 , n. 154 Disposizioni urgenti per il contenimento della spesa sanitaria e in materia di regolazioni contabili con le autonomie locali. il cui articolo 3 obbliga le regioni a varare un piano di razionalizzazione e ridimensionamento della rete scolastica entro il 30 Novembre di ogni anno.

Il piano programmatico triennale individua azioni di:

revisione degli ordinamenti scolastici

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razionale ed efficace utilizzazione delle risorse umane delle scuole riorganizzazione della rete scolastica

e inoltre delinea il quadro generale futuro della scuola italiana intervenendo soprattutto sui seguenti punti:

determinazione dell’organico della Scuola Primaria che tenga conto del solo orario obbligatorio (24 h);

determinazione dell’organico della Secondaria di I grado secondo i parametri previsti dalla Legge Moratti e tenendo conto del solo orario obbligatorio (29 h);

riconduzione di tutte le cattedre della Scuola Secondaria a 18 ore di insegnamento; eliminazione dei posti di specialista di lingua inglese nella Scuola Primaria; eliminazione della clausola di salvaguardia della titolarità prevista nell’art. 35 della

Legge Finanziaria 2003 ; revisione dei curricoli e dei quadri orario settimanali di lezione nella Scuola Secondaria

di II grado; razionalizzazione dell’organico dei corsi serali e dei corsi per l’istruzione degli adulti

(sugli scrutinati). Innalzamento del rapporto alunni/docente; Riduzione del personale ATA

Data la vastità della materia che coinvolge i diversi ordini di scuola, preferiamo concentrarci sui provvedimenti riguardanti la scuola media superiore e sugli effetti che questi avranno sulla scuola frequentata dai vostri figli.

Il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola prevede

- Innalzamento del rapporto alunni/docente- Riconduzione di tutte le cattedre dell’ istruzione secondaria a 18 ore di insegnamento

Il piano prevede la generalizzazione della riconduzione a 18 ore di tutte le cattedre, comprese quelle conseguenti alla revisione degli ordinamenti in corso di definizione. Eliminazione della clausola della salvaguardia della titolarità prevista dall’art. 35 delle legge 289/2002 (finanziaria 2003). Questa disposizione stabilisce che la riconduzione delle cattedre a 18 ore non deve comportare situazioni di sopranumerarietà, con conseguente permanenza nella scuola dei docenti eventualmente in esubero. L’eliminazione della clausola consentirà di trasferire d’ufficio i docenti in soprannumero che dopo le operazione di trasferimento per l’a.s. 2008/09 risultano ancora essere circa 2.000. Per effettuare il “razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola” si interviene su:

quadri orario dei vari ordini di scuola; numero minimo e massimo di alunni necessario per formare le classi.

Revisione dei quadri orario – Secondaria II grado

L’orario obbligatorio di lezione nei licei classici, linguistici, scientifici e delle scienze umane sarà pari ad un massimo di 30 ore settimanali.

Dal 2009/2010 non verranno più attuate classi prime sperimentali

Da circa un trentennio il Liceo Classico Garibaldi, attento alle innovazioni che hanno privilegiato direttrici culturali e didattiche in sintonia con le esigenze della società, ha consolidato diverse sperimentazioni, differenziando i curricoli.

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E’ un’ esperienza che ha reso il nostro liceo interprete sensibile delle istanze didattiche innovative, adeguate al cambiamento delle aspettative e delle richieste degli studenti e delle famiglie, ed ha permesso a numerosissimi cittadini di avere una formazione culturale completa e di essere costante presenza nella vita culturale della città. La vivacità intellettuale del liceo è testimoniata dalla pubblicazione degli Annali (dal 1964), ben noti in Italia ed all’estero.

Riteniamo che l‘impianto organizzativo possa sì richiedere una valutazione approfondita ed eventuali correzioni, ma non debba essere - dopo tali esperienze consolidate- ridotto ad un “contenitore” di ore non superiore a 30 senza che ne siano specificati i contenuti e le motivazioni didattiche.

L’attuale offerta formativa del Liceo Garibaldi prevede i seguenti curricoli :

Corsi A,B, D, E ; 1° M ,N, O; 2° M, N; 3° M, N I II III IV V

Lingua e Letteratura Italiana 5 5 4 4 4

Lingua e Letteratura Latina 5 5 4 4 4

Lingua e Letteratura Greca 4 4 3 3 3

Lingua e Letteratura Inglese 3 3 3 3 3

Storia ed Educazione Civica 2 2 3 3 3

Geografia 2 2      

Filosofia     3 3 3

Matematica 2 2 3 2 2

Fisica       2 3

Scienze Naturali, Chimica, Geografia     4 3 2

Storia dell’Arte 2 2 2 2 2

Educazione Fisica 2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Totale ore 28 28 32 32 32

 

Corso C - MATERIE I II III IV V

Lingua e Letteratura Italiana 5 5 4 4 4

Lingua e Letteratura Latina 5 5 4 4 4

Lingua e Letteratura Greca 4 4 3 3 3

Lingua e Letteratura Inglese 3 3 3 3 3

Lingua e Letteratura Francese 3 3 3 3 3

Storia ed Educazione Civica 2 2 3 3 3

Geografia 2 2      

Filosofia     3 3 3

Matematica 2 2 3 2 2

Fisica       2 3

Scienze Naturali, Chimica, Geografia     4 3 2

Storia dell’Arte     1 1 2

Educazione Fisica 2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Totale ore 29 29 34 34 35

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Corsi F-G-H-I MATERIE I II III IV V

Lingua e Letteratura Italiana 5 5 4 4 4

Lingua e Letteratura Latina 5 5 4 4 4

Lingua e Letteratura Greca 4 4 3 3 3

Lingua e Letteratura Inglese 3 3 3 3 3

Storia ed Educazione Civica 2 2 3 3 3

Geografia 2 2      

Filosofia     3 3 3

Matematica PNI 4 4 3 3 3

Fisica       2 3

Scienze Naturali, Chimica, Geografia     4 3 2

Storia dell’Arte 2 2 2 2 2

Educazione Fisica 2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Totale ore 30 30 32 33 33

Corso L - MATERIE I II III IV V

Lingua e Letteratura Italiana 5 5 4 4 4

Lingua e Letteratura Latina 5 5 4 4 4

Lingua e Letteratura Greca 4 4 3 3 3

Lingua e Letteratura Inglese 3 3 3 3 3

Storia ed Educazione Civica 2 2 3 3 3

Geografia 2 2      

Filosofia     3 3 3

Matematica PNI 4 4 3 3 3

Fisica 2 2 2 2 2

Scienze Naturali, Chimica, Geografia     4 3 2

Storia dell’Arte     1 1 2

Educazione Fisica 2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Totale ore 30 30 33 32 32

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 Cosa accadrà in futuro ? Le uniche notizie certe sono le seguenti:

L’orario obbligatorio di lezione nei licei classici, linguistici, scientifici e delle scienze umane sarà pari ad un massimo di 30 ore settimanali. Dal 2009/2010 non verranno più attuate classi prime sperimentali. Le ore di italiano,latino e greco verranno mantenute. In tutti i licei si studia obbligatoriamente l’inglese per 5 anni, in tutti i licei ( esclusi il classico e lo scientifico) si studia una seconda lingua straniera.

Il futuro curricolo del Liceo Classico

Lo studio di quali discipline verrà ridimensionato ? Verranno eliminate

delle discipline ? Non è dato saperlo con certezza , possiamo

MATERIE I II III IV V

Lingua e Letteratura Italiana 5 5 4 4 4

Lingua e Letteratura Latina 5 5 4 4 4

Lingua e Letteratura Greca 4 4 3 3 3

Lingua e Letteratura Inglese ? ? ? ? ?

Storia ed Educazione Civica ? ? ? ? ?

Geografia ? ? ? ? ?

Filosofia ? ? ?

Matematica ? ? ? ? ?

Fisica ? ? ? ? ?

Scienze Naturali, Chimica, Geografia ? ? ?

Storia dell’Arte ? ? ? ? ?

Educazione Fisica ? ? ? ? ?

Religione 1 1 1 1 1

Totale ore ? ? 30 30 30

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fare solo delle supposizioni , se l’orario massimo previsto è di 30 ore settimanali, sicuramente sparirà l’insegnamento della lingua Francese o di altre lingue straniere, spariranno le sperimentazioni di Fisica, Matematica PNI, Storia dell’arte e , vi sembrerà impossibile, si prevede la riduzione dello studio della lingua Inglese. Ma lo studio della lingua straniera non doveva essere incrementato ? Sembra che verrà rispolverato il vecchio piano Moratti che, per portare l’orario delle classi del liceo classico ad un massimo di 30 ore, prevedeva la riduzione da un corso sperimentale quale A,B,D ,E di un’ora di Arte o Educazione Fisica e una di Inglese. E’ probabile che questo schema venga riproposto. Eppure si affermerà che le ore di Inglese o di Arte sono state aumentate, come ?Prendendo come parametro di riferimento l’orario scolastico del liceo classico secondo la riforma Gentile ( 1923) che prevedeva lo studio della lingua straniera solo al ginnasio, l’introduzione dello studio della lingua Inglese per due ore settimanali per classe rappresenterà di fatto un incremento ( da 8 ore a 10/12 ), ecco il tanto sbandierato incremento dello studio della lingua Inglese: dopo 85 anni dalla riforma Gentile le 8 ore di studio della lingua straniera nelle prime due classi del liceo classico potrebbero diventare 10/12 ore nel quinquennio , cancellando l’esperienza più che positiva degli ultimi 20 anni durante i quali in tutti i licei lo studio della lingua inglese viene effettuato per 15/17 ore nel quinquennio. Quali sono le reali ragioni di tali interventi ? Formative ? Didattiche? Ma quale é il valore pedagogico di un progetto di cui si è definito solo il contenitore? Fate voi.Le corrispondenti scuole superiori europee hanno un orario scolastico medio superiore alle 30 ore settimanali ( senza la religione) , il futuro quadro orario della nostra scuola si presenta “ povero”, la scuola in alcune discipline offrirà una semplice infarinatura ( che attività didattica si potrà svolgere con un’ora a settimana, che competenze si potranno acquisire con due ore di lingua straniera a settimana ?) , le famiglie dovranno ovviare al resto.

Formazione classi – Secondaria di II grado

Le classi prime sono costituite, di regola, con non meno di 27 alunni.Se non è possibile trasferire le richieste verso istituti viciniori di uguale ordine e tipo, le eventuali iscrizioni in eccedenza sono ripartite tra le classi dello stesso istituto, sede staccata, coordinata, ecc., senza superare il numero di 30 alunni per classe. Con meno di 30 alunni non si sdoppia la classe. Le prime classi di sezioni staccate, sedi coordinate, ecc., con un solo corso, devono essere costituite con un numero di alunni, di norma, non inferiore a 25.

E’ consentita la costituzione di classi iniziali articolate in gruppi di diversi indirizzi di studio purché le classi siano formate da un numero di alunni complessivamente non inferiore a 27 ed il gruppo di minore consistenza sia di almeno 12 alunni.Le classi intermedie sono costituite in numero pari a quello delle corrispondenti classi inferiori funzionanti nell’anno scolastico corrente, purchè formate da un numero medio di alunni non inferiore a 22; in caso contrario, si procede alla ricomposizione delle classi.Le classi terminali sono costituite in numero pari a quello delle corrispondenti penultime classi del corrente anno scolastico, al fine di garantire la necessaria continuità didattica nella fase finale del corso di studi, purché siano costituite, di norma, da almeno 15 alunni.

Nell’anno 2008/2009 la popolazione scolastica del Liceo Classico Garibaldi è di 1381 alunni suddivisi in 57 classi, secondo lo schema seguente

Sezione Alunni 1° Alunni 2° Alunni 3° Alunni 4° Alunni 5° Totale Sez.A 32 20 25 21 30 128B 32 28 26 26 23 135C 29 28 17 13 16 102D 33 26 31 24 26 140E 32 27 26 33 20 138F 19 16 26 19 22 102

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G27 27 27 22 19 119

H 21 22 33 23 28 127I 16 26 23 25 14 104L 26 20 15 29 22 112M 29 25 28 82N 28 15 24 67O 25 25Totale 349 280 301 235 220 1381Media 26,8 23,3 25,8 23,5 22 24,2

In base ai dati statistici dei recenti anni è legittimo considerare una percentuale di non promossi ;lo scorso anno si sono avute le seguenti percentuali di non promossi: Prime 9,42% ; Seconde 5,5%; Terze 8,9%; Quarte 5,6%. Queste percentuali si riferiscono agli allievi scrutinati senza considerare quelli che ( soprattutto nelle prime) hanno cambiato indirizzo o scuola. Alla luce di questi dati non necessariamente ripetibili ma ipotetici quali classi sono a rischio ? Tenendo conto della di media di 22 alunni a classe previsti per le classi intermedie è probabile che una o due fra le attuali 2° F, 2° L e 2 ° N non diventeranno terze e che seri rischi si corrano per le future 4° C e 4° I. Dubbi anche per la futura 5° C che non raggiunge il minimo previsto di 15 alunni per le classi finali. E’ evidente che alcune classi presentano un numero di alunni inferiore alla media, anche a causa di aule non sufficientemente ampie. In allegato lo schema planimetrico con l’indicazione della superficie delle aule e del numero di alunni ospitabili secondo la normativa vigente.

Alla luce di quanto illustrato ci si rende facilmente conto che non tutte le aule del nostro liceo potranno ospitare il minimo di 27 alunni richiesto delle prime ; ci si chiede come si potrà tener fede alle finalità del Piano dell’Offerta Formativa del Liceo in particolare :

Come si concilia la norma che prevede la formazione delle classi con non meno di 27 alunni con la reale superficie delle aule, che attualmente, a norma, ne possono ospitare in media solo 19/20?

Come si realizza il diritto all’apprendimento (DPR275/89) con l’innalzamento del numero di alunni per classe ?

E come si potrà realizzare la valorizzazione delle“eccellenze” (DM28/8/08)? E come si potrà realizzare il recupero delle situazioni di disagio?

Rapporto alunni/docente

Il rapporto alunni/docente nei diversi ordini di scuola dovrà aumentare di 0,4 punti nel prossimo triennio: il rapporto alunni-classe si eleverà di uno 0,20 con riferimento all’a.s. 2009/2010 e di uno 0,10 in ciascuno dei due anni scolastici successivi.

Rapporto alunni/docente

Scuola Primaria

Scuola Sec. I grado

Scuola Sec.II grado

Liceo GaribaldiPalermo

Totali

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Attuale rapporto alunni/classe

18,69 20.97 21.59 24.22

Nuovo rapporto alunni/classe

19,09 21,37 21,99 25. 2 *  

Classi risparmiate 2.902 1.454 2.401 2/3 * 6.757

Docenti risparmiati 4.867 2.840 5.093 ? ** 12.800

* dati ipotizzabili; ** non è possibile fare ipotesi perché non si conoscono ancora i nuovi orari.

Riorganizzazione della rete scolastica

Per acquisire e mantenere l’autonomia, le Istituzioni Scolastiche devono avere una popolazione scolastica compresa fra i 500 ed i 900 alunni; si deroga ad un minimo di 300 alunni per scuole situate nelle piccole isole, nei comuni montani, in aree geografiche con particolari caratteristiche etniche o linguistiche.700 istituzioni scolastiche che attualmente sono sotto il parametro dei 500 alunni verranno soppresse ed accorpate ad altre.La riorganizzazione della rete scolastica deve rispondere ai seguenti criteri:- almeno 15 alunni per costituire classi/sezioni di Scuola Primaria e dell’Infanzia (non meno di 20 alunni in aree ad alta densità demografica, 12 alunni in zone di montagna e piccole isole).- almeno 20 alunni per classe per costituire sezioni staccate di Secondaria di I grado, ridotti a 16 in zone di montagna e piccole isole.Le scuole coordinate, le sezioni staccate, le sezioni annesse o aggregate, o di specializzazione e gli indirizzi di studio funzionanti nella medesima sede scolastica, sono costituite con non meno di 22 alunni per anno di corso.

I numeri per costituire le classi

Scuola Minimo Massimo Limite 10%

Infanzia 18 26 29

Primaria 15 a 27 a 30

Secondaria I grado 18 27 29 b

Secondaria II grado 27 27 30 c

a) 12 per le sezioni uniche funzionanti nei comuni di montagna e nelle piccole isole. Le pluriclassi non possono essere costituite se non raggiungono il numero minimo di 8 alunni. Il numero massimo di alunni nelle pluriclassi è pari a 18 alunni (prima 12 ).

b) Le eventuali iscrizioni in eccedenza possono essere ripartite tra le classi parallele della stessa scuola o sezione staccata, purché di entità non superiore a uno o al massimo due alunni per classe; si procede alla formazione di un’unica prima classe qualora il numero degli alunni sia inferiore a 30 unità.

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c) Le eventuali iscrizioni in eccedenza possono essere ripartite tra le classi dello stesso istituto o viciniori, senza superare le 30 unità; si procede alla formazione di un’unica prima classe qualora il numero degli alunni sia inferiore a 30 unità.

E’ consentito derogare , in misura non superiore al 10%, al numero minimo e massimo di alunni per classe previsto, di regola, per ciascun grado di scuola.

QUADRO DEGLI INTERVENTI

Per far comprendere bene l’entità numerica del piano programmatico, se ne riportano per intero le tabelle diffuse dal Ministero, che quantificano i tagli del personale nel prossimo triennio. Ci asteniamo dal commentarle, i dati parlano da soli:

Tabelle Ministeriali………..da art 64 del D.L . 25 giugno 2008 n. 112, convertito nella legge 6.8.2008, n.113 ( vedi allegati finali)

Tali operazioni, dalla reintroduzione del maestro unico alla riduzione dell’orario di lezione, provocheranno il taglio di oltre 87400 cattedre e 44500 posti di personale ATA (secondo fonti ministeriali, poiché quelle sindacali sono molto più pessimistiche); sono tutti lavoratori che, da molti anni, garantiscono il funzionamento della SCUOLA PUBBLICA e che corrono il rischio di vedere crollare le sicurezze economiche sulle quali hanno costruito la propria esistenza.

Le nostre conclusioni:quale scuola viene fuori dal piano programmatico ?Meno scuola , meno scuole, meno insegnanti, meno personale ,

più alunni per classe.

Qualsiasi riorganizzazione di un sistema complesso, e la scuola lo è, richiede maggiori investimenti e progetti di vera valorizzazione delle risorse esistenti. Ma come si evince chiaramente dai dati sopra esposti nella manovra economica del Governo sulla scuola e nel piano attuativo del ministro Gelmini mancano entrambi gli aspetti.

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