Quale futuro per Archeobus e “110 open” ? Intervista a Gianluca Ponzio

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4 Quale futuro per Archeobus e “110 open”? a cura di Filippo Gentile 8 Primo bimestre positivo per gli hotel di Roma e provincia Giuseppe Aiello 11 Febbraio negativo per Fiumicino Giuseppe Aiello 12 Roma città sicura? Nicola Ruberto 19 Tagli alla scuola? Gite scolastiche stop Ilaria Morini 22 Art Cities Exchange 2013 Pietro Licciardi 23 Fiuggi Family Festival, per scoprire la Ciociaria Giorgia Gazzetti 25 Per viaggiare in sicurezza scegli l’Italia Filomena Armentano 27 Enit News 28 Ben 38 le aree pontine di importanza europea Andrea Di Lello 29 “Welcome in Tuscia”: i premi per il turismo integrato Alessandro Quami 30 Aggiornamenti tributari in pillole a cura di Maurizio Fantaccione 33 Progetto “Orizzonti aperti” a cura di EBTL 34 Imprese turistiche in sicurezza a cura di EBTL Intervista Osservatorio Tribuna del lavoro Sommario periodico dell’ EBTL sull’andamento del turismo a Roma e nel Lazio foto di copertina... foto di copertina... IL TURISMO IN CIFRE xxxxxxx Assessorato al turismo Assessorato al turismo PROVINCIA DI ROMA Ente Bilaterale Turismo Regione Lazio 17 L’Italia è subarashii, nonostante la crisi I quotidiani e le Tv giapponesi in questi mesi parlano del- l’Italia e anche loro danno conto dei guai politici ed eco- nomici del nostro paese ma, a differenza di quanto fanno i media nostrani, non indugiano sulla crisi e continuano a parlare anche di altro. Soprattutto continuano a descrive- re il Bel Paese come un luogo affascinante, patria di cul- tura, arte e cose belle, dedicando articoli e servizi televisi- vi a quegli aspetti che hanno reso e rendono il nostro pae- se unico al mondo. Insomma per i giapponesi continuia- mo ad essere subarashii, meravigliosi, e mentre continua- no a sognare di poterci visitare ci indicano da dove pos- siamo ripartire per risollevarci. Autorizzazione del Tribunale di Roma n° 213/2007 del 23-05-2007 Direttore responsabile: Giancarlo Mulas Vice Direttore: Pietro Licciardi Coordinatore Editoriale: Orfeo Cecchini COMITATO DI REDAZIONE: Coordinatore: Bartolo Iozzia Giuseppe Aiello Filomena Armentano Giuseppe Canfora Valentina Caracciolo Orfeo Cecchini Maurizio Fantaccione Filippo Gentile Sara Moretto Ilaria Morini Gabriele Natalizia Angela Schito Da Frosinone: Giorgia Gazzetti Da Latina: Andrea Di Lello Da Viterbo: Alessandro Quami Da Tokyo: Massimo Succi Edizioni: Contatto Comunicazione e Marketing Srl Via Apuania, 5 - 00162 Roma Tel.: +39.06.87616025 Fax : +39.06.87616034 [email protected] www.contattocm.it Pubblicità: Contatto Comunicazione e Marketing Srl Filippo Gentile +39.335.5774176 [email protected] Nicola Ruberto +39.392.9938201 [email protected] Progetto grafico: Emilio Procopio +39. 392.3570922 [email protected] Impaginazione: Format Roma Srl Via Apuania, 5 - 00162 Roma Tel.: +.39.06.55.91.770 www.format-roma.it Stampa: Graphicscalve SpA Località Ponte Formello, 1/3/4 24020 Vilminore di Scalve (BG) finito di stampare: : Maggio 2013 3

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4 Quale futuro per Archeobus e “110 open”?a cura di Filippo Gentile

8 Primo bimestre positivo per gli hotel di Roma e provinciaGiuseppe Aiello

11 Febbraio negativo perFiumicino Giuseppe Aiello

12Roma città sicura?Nicola Ruberto

19 Tagli alla scuola? Gite scolastiche stopIlaria Morini

22 Art Cities Exchange 2013Pietro Licciardi

23 Fiuggi Family Festival, per scoprire la CiociariaGiorgia Gazzetti

25 Per viaggiare in sicurezza scegli l’ItaliaFilomena Armentano

27 Enit News

28 Ben 38 le aree pontine di importanza europeaAndrea Di Lello

29 “Welcome in Tuscia”: i premiper il turismo integratoAlessandro Quami

30 Aggiornamenti tributari in pillolea cura di Maurizio Fantaccione

33 Progetto “Orizzonti aperti”a cura di EBTL

34 Imprese turistiche in sicurezzaa cura di EBTL

Intervista

Osservatorio

Tribuna del lavoro

Sommario

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o

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Assessorato al turismo

Assessorato al turismo

PROVINCIADI ROMA

Ente Bilaterale Turismo Regione Lazio

17L’Italia è subarashii, nonostante la crisiI quotidiani e le Tv giapponesi in questi mesi parlano del-l’Italia e anche loro danno conto dei guai politici ed eco-nomici del nostro paese ma, a differenza di quanto fannoi media nostrani, non indugiano sulla crisi e continuano aparlare anche di altro. Soprattutto continuano a descrive-re il Bel Paese come un luogo affascinante, patria di cul-tura, arte e cose belle, dedicando articoli e servizi televisi-vi a quegli aspetti che hanno reso e rendono il nostro pae-se unico al mondo. Insomma per i giapponesi continuia-mo ad essere subarashii, meravigliosi, e mentre continua-no a sognare di poterci visitare ci indicano da dove pos-siamo ripartire per risollevarci.

Autorizzazione del Tribunale di Roma

n° 213/2007del 23-05-2007

Direttore responsabile: Giancarlo Mulas

Vice Direttore:Pietro Licciardi

Coordinatore Editoriale:Orfeo CecchiniCOMITATO

DI REDAZIONE:Coordinatore: Bartolo Iozzia

Giuseppe AielloFilomena Armentano

Giuseppe CanforaValentina Caracciolo

Orfeo CecchiniMaurizio Fantaccione

Filippo GentileSara MorettoIlaria Morini

Gabriele NataliziaAngela SchitoDa Frosinone:

Giorgia GazzettiDa Latina:

Andrea Di Lello Da Viterbo:

Alessandro QuamiDa Tokyo:

Massimo SucciEdizioni:

Contatto Comunicazione e Marketing Srl

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Stampa: Graphicscalve SpA

Località Ponte Formello, 1/3/424020 Vilminore di Scalve (BG)

finito di stampare: : Maggio 2013

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Trambus Open è stata costi-tuita nel 2003 su iniziativacongiunta del Gruppo Atac,

per il tramite di Trambus S.p.A.,e di Les Cars Rouges SA, per lagestione delle linee 110 e archeo-bus, il servizio di torpedoni turi-stici che analogamente a quantoavviene in altre capitali non soloeuropee consentono tour della cit-tà di Roma, alla scoperta dei suoitesori artistici e culturali. Attual-mente il capitale sociale di Tram-bus Open è detenuto per il 60%da Atac S.p.A. e per il restante40% da Les Cars Rouges SA e lasocietà è impegnata nel suo risa-namento e rilancio. Fino al 2005essa ha infatti potuto contare su

una situazione di so-stanziale monopolio,ma quando, a partiredal 2005, altri touroperator si sono pre-sentati sul mercatoromano TrambusOpen non è stata ingrado di reggere siada un punto di vistaindustriale che com-merciale alle mutatecondizioni ed ha ini-ziato ad accumulareperdite. Gianluca Ponzio è ildirettore della piani-

ficazione strategica e marketingdi Atac e liquidatore di TrambusOpen spa e con lui cerchiamo dicapire quale sarà il destino di que-sto servizio, diventato familiare

ai romani, ormai abituati a vede-re i bus rossi a due piani della li-nea 110 procedere per le vie delcentro.

Dottor Ponzio, ci ha accennatoal fatto che Trambus Oper do-po appena dieci anni dalla suacostituzione ha cominciato aperdere quote di mercato…«E’ così, ma bisogna dire che larealtà romana è particolarmentecomplessa; in altre capitali euro-pee le società di open bus sonodue, al massimo tre mentre a Ro-ma gli operatori sono sette anchese si contendono per volumi il mer-cato più grosso d’Europa. Tram-bus Open è da febbraio 2013 inuna liquidazione tecnica di tipovolontario. Mi è stato chiesto diverificare le possibilità di risolve-re alcune patologie croniche del-l’azienda ed eventualmente di oc-cuparmi di un piano di rilancio».

Quale è stata la sua prognosi?«Ho trovato un azienda indiscu-tibilmente molto indebitata mapiù che altro assolutamente nonpiù in grado di proteggere i rica-vi e molto debole nella qualità delservizio offerto. Ora siamo giun-ti alle conclusioni che serve unaprofonda revisione organizzati-va, gestionale e industriale ma so-prattutto di mercato nonché unasemplificazione dell’assetto pro-prietario. In Italia i partenariati“pubblico privato” hanno semprefunzionato poco e male».

Quali sono i numeri della vo-stra gestione?

Purtroppo questi ultimi anni si so-no contraddistinti per una costan-te erosione del numero di passeg-geri trasportati che sono passatidai 397.851 del 2010 ai 261.688del 2012 Questi primi mesi del2013 stanno però registrando un’inversione di tendenza ed il no-stro traffico si è incrementato del30% rispetto allo stesso periododel 2012 mentre parallelamentesiamo riusciti a fare buone eco-nomie sia sul versante del perso-nale che dei servizi; per quantoriguarda i passeggeri siamo67.302».

Come giudica alla luce di ormaiun decennio di attività l’espe-rienza dei bus scoperti a Roma? «Roma è un teatro a cielo apertoe le possibilità sono moltissime.Noi ad esempio abbiamo un pro-dotto “Archeobus” che opportu-namente ripensato offre grandiopportunità. Il nodo critico, tut-t’ora non risolto, è legato alla ra-zionalizzazione e pianificazionedelle possibili direttrici e delle au-torizzazioni. Dopo tanti anni disostanziale vuoto normativo, que-sta amministrazione sta tentandouna normativa ma forse la stradascelta è un po’ in salita. Al mo-mento è ancora in corso una ga-ra bandita da Roma Capitale perla gestione delle licenze sulla qua-le gravano molti ricorsi. Il tema

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a cura di Filippo Gentile

Gianluca Ponzio

Quale futuro per Archeobuse “110 open” ?

«Ho trovato unaziendaindiscutibilmentemolto indebitata mapiù che altroassolutamente nonpiù in grado diproteggere i ricavi emolto debole nellaqualità del servizioofferto»

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della regolamentazione del servi-zio è, direi da sempre, la primalampante differenza tra noi e lealtre capitali europee. Il mercatoa Roma si è, per così dire, auto-regolamentato; sono presenti di-verse realtà non tutte paragona-bili tra loro sia per qualità del ser-vizio sia per organizzazione. Lasituazione romana degli open buspotrebbe in parte ricordare quel-lo che è accaduto nel trasporto ae-reo con l’arrivo delle compagnielow cost che hanno spiazzato igrossi carrier anche attraverso unmodello molto deregolamentato,quasi ai limiti. Basta ricordare ilcontenzioso Inps verso Ryanairsui contributi da versare. C’è pe-rò una differenza: nel caso degliopen bus gli utenti non hanno be-

neficiato di migliori prezzi. Co-me dire: una regolamentazioneda low cost e proventi da compa-gnia tradizionale».

Lei sta cercando di rilanciare ilservizio. Su cosa sta puntandoper incrementare il numero deipasseggeri sulle due linee?«Il tema non è solo incrementareil trasportato ed il fatturato quan-to incidere sul load factor che èsempre una delle variabili più cri-tiche ed importanti nei trasporti.Quindi le leve sono diverse: boo-king, reservation ed una diversaorganizzazione del servizio. Masoprattutto qualità ed innovazio-ne. Trambus Open sconta qual-che anno di arretratezza ma ab-biamo rispolverato i sistemi di

georeferenziazione evogliamo innovaremolto sul prodotto in-crementandone il va-lore attraverso offer-te qualificate e diffe-renzianti sul versan-te dell’intrattenimen-to a bordo. Stiamo anche lavoran-do sulla qualità del servizio defi-nendo e controllando degli stan-dard. Anche sul versante del per-sonale c’è molto da fare non so-lo in termini di produttività. Lepersone devono essere gestite emotivate, solo attraverso il loropieno coinvolgimento si potran-no avere risultati positivi».

Avete pensato a una qualcheforma di collaborazione o siner-

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Gianluca Ponzio,liquidatore di Trambus Open,anticipa la strategia aziendale

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«Appena “giratol’angolo” abbiamopronto un piano diinvestimenti cheriguarda in granparte la tecnologia».

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gia tra voi e gli altri operatorituristici di Roma per migliora-re il livello generale dei servizia disposizione dei numerosi vi-sitatori della nostra città?«Ritengo che sia sempre utile guar-dare all’esperienza del turista co-me una esperienza complessiva.Roma e l’Italia sono tante cose as-sieme: arte, cultura, moda e bel-lezza, buon cibo e buon vino. Unaidea ed una immagine complessi-va, appunto. Ritengo che aiutare ituristi ad integrare queste esperien-ze in un percorso sia un plus di ser-vizio ed una moltiplicazione di op-portunità per gli operatori del set-tore. E’ però importante trovarecoerenza di posizionamento, brande target. Quindi oltre alle storichepartnership nell’ambito musealestiamo ragionando anche su qual-cosa di più innovativo. In questosenso guardiamo anche con gran-de attenzione alla filiera hoteleriee ristorazione. In particolare conil mondo degli alberghi, pur nelledifferenze di classi ed offerta, stia-mo immaginando un offerta per-

sonalizzata ed elastica. Nel com-parto hotelerie siamo interessatianche a possibili sinergie di boo-king e/o bundling sia nei portaliche nei siti degli operatori. Abbia-mo ovviamente preso contatti an-che con il mondo dei vettori: com-pagnie aeree, treni e navi da cro-ciera.

Vi è una forma di interazionetra voi e la vostra clientela?«Conosciamo ancora poco la no-stra clientela e, devo confessare,ad oggi poca cura abbiamo datoai loro pareri o critiche. Nel rap-porto con i turisti e viaggiatorimolto dobbiamo recuperare maabbiamo intenzione di interveni-re sia sul prodotto che su serviziancillari. A tal proposito abbiamodeciso di affidarci ad una societàdi mistery client per conoscere leesigenze del cliente e cercare diottimizzare il servizio».

I vostri clienti sono turisti, pre-valentemente stranieri, qual èla vostra politica di marketing

e come fate conoscere il vostroservizio ai potenziali utenti?«Questo è un business fortemen-te stagionalizzato, che va sostan-zialmente da marzo a ottobre, coni picchi nei mesi autunnali di tu-risti del week end. Prevalgono in-vece gli stranieri nei mesi estivi.Tra le nostre scommesse una trale più importanti è quella di far ar-rivare a Roma il cliente con già intasca il biglietto di Trambus Open.Tra i nostri progetti, oltre ai clas-sici accordi con vettori e tour ope-rator, guardiamo con attenzioneai mondi social della rete e tutti iportali dedicati al viaggio».

Quale ruolo svolgono le nuovetecnologie nello svolgimento delvostro servizio? Adesso sono digran moda le applicazioni perpiattaforme multimediali(smartphone, tablet, ecc). Ave-te in programma novità su que-sto fronte?«L’Italia è il penultimo paese inEuropa per connessioni wifi, è untema culturale, strutturale e dimercato ma i nostri clienti, spe-cialmente i cittadini Europei so-no abituati ad altro. Dobbiamocapirlo ed anche noi avere una vi-sione più ampia del servizio. Ilmondo del web, le app apre a mol-teplici possibilità ed integrazioniper un servizio come il nostro.Appena “girato l’angolo” abbia-mo pronto un piano di investi-menti che riguarda in gran partela tecnologia».

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LINEE TBOnumero autobus(quantità)

modellototale passeggeri(capienza)

110 OPEN4 VOLVO 52+16 piano superiore+piano inferiore

18 IRIBUS 46+12 piano superiore+piano inferiore

ARCHEOBUS 4 TINTORETTO 41

LINEE TBOnumero passeggeri anno2010

numeropasseggeri anno2011

numero passeggeri anno2012

numero passeggeri anno2013 (4 mesi)

TOTALE

110 OPEN 397.851 285.603 261.688 67.302 1.012.444

ARCHEOBUS 72.280 40.453 27.900 4.189 144.822

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Il primo bimestre 2013 per l’in-sieme per gli alberghieri diRoma e provincia è stato tut-

to sommato un buon periodo,avendo registrato nel complessoun trend positivo, sebbene in mi-sura meno marcata rispetto a quan-to avvenuto nel primo bimestredel 2012.L’analisi dei dati sull’andamentodella domanda turistica negli al-berghi della provincia di Roma nei primi due mesidel 2013 evidenzia, infatti, un incremento della do-manda sia sul fronte degli arrivi sia su quello del-

le presenze.Nel periodo Gennaio–Febbraio 2013 gli alberghidella provincia di Roma hanno registrato 1.375.797

Primo bimestre positivoper gli hotel di Roma e provincia

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■ Fig. 1 - Arrivi e presenze negli alberghi della Provinciadi Roma - Gennaio - Febbraio 2013

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Tabella 1 - Provincia di Roma (Totale) - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 79.852 167.852 656.594 1.400.464 459.924 1.073.034 144.133 312.047 35.294 83.931 1.375.797 3.037.328

Italiani 25.191 39.676 292.128 503.202 243.663 459.080 107.493 214.981 23.500 53.787 691.975 1.270.726

Stranieri 54.661 128.176 364.466 897.262 216.261 613.954 36.640 97.066 11.794 30.144 683.822 1.766.602

Tabella 2 - Provincia di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013 - Var. % su anno precedentePAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 4,61 6,02 6,09 5,60 2,94 2,91 2,98 2,82 1,34 1,75 4,48 4,26

Italiani 3,74 3,60 4,55 3,77 1,77 1,85 3,30 3,20 -0,62 -1,03 3,15 2,76

Stranieri 5,01 6,79 7,37 6,65 4,29 3,72 2,08 1,98 5,46 7,12 5,86 5,37

Tabella 3 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 79.852 167.852 547.553 1.230.952 377.183 921.488 117.382 256.492 28.145 66.733 1.150.115 2.643.517

Italiani 25.191 39.676 233.848 409.379 178.034 340.699 82.949 164.346 17.241 38.455 537.263 992.555

Stranieri 54.661 128.176 313.705 821.573 199.149 580.789 34.433 92.146 10.904 28.278 612.852 1.650.962

Giuseppe Aiello

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arrivi e 3.037.328 presenze, conuna crescita rispettivamente di+4,48% e di +4,26%.La domanda italiana ha registra-to una ripresa sia negli arrivi con691.975 arrivi (+3,15%) sia nel-le presenze con 1.270.726 unità(+2,76%). La domanda estera ha avuto un trend po-sitivo un po’ più accentuato registrando 683.822 ar-rivi (+5,86%) e 1.766.602 presenze (+5,37%) (ta-bella 1 e 2).L’analisi della domanda per categoria di esercizi al-berghieri evidenzia nel bimestre la diffusione del-la ripresa in quasi tutte le categorie di esercizi al-

berghieri. Sul fronte della domanda estera, si segna-la la positiva performance della domanda europea(359.531 arrivi con +4,04% e 986.772 presenze con+3,85%). In crescita anche la domanda turisticaproveniente dagli Usa (91.320 arrivi con +3,42% e251.622 con +3,37%) e dal Giappone (79.904 arri-vi con +12,67% e 186.322 presenze con +13,15%).

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In ripresa gli arrivi e le presenze di turisti italiani. Bene gli stranieri IL

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■ Fig. 2 - Arrivi e presenze negli alberghi di Roma - Gennaio - Febbraio 2013

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Tabella 4 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013 - Var. % su anno precedente PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 4,61 6,02 5,53 5,21 3,26 3,23 3,35 3,02 2,22 2,58 4,41 4,28

Italiani 3,74 3,60 3,78 3,05 2,32 2,73 3,92 3,73 0,77 -0,16 3,21 2,95

Stranieri 5,01 6,79 6,88 6,31 4,11 3,52 2,00 1,77 4,59 6,55 5,48 5,09

Tabella 5 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013PAESI 5 - 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 109.041 169.512 82.741 151.546 26.751 55.555 7.149 17.198 225.682 393.811

Italiani 58.280 93.823 65.629 118.381 24.544 50.635 6.259 15.332 154.712 278.171

Stranieri 50.761 75.689 17.112 33.165 2.207 4.920 890 1.866 70.970 115.640

Tabella 6 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013- Var. % su anno precedentePAESI 5 - 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 9,00 8,52 1,50 1,02 1,41 1,89 -2,00 -1,34 4,86 4,14

Italiani 7,74 7,02 0,30 -0,61 1,25 1,51 -4,25 -3,15 2,94 2,09

Stranieri 10,48 10,44 6,38 7,32 3,32 6,06 17,41 16,55 9,31 9,43

*N.B. : per motivi di riservatezza,

i dati degli hotel a 5 stelle dell’hinterland di Roma sono inclusi nei dati

degli hotel a 4 stelle

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Come appare dalle tabelle da 3 a6, l’andamento positivo del bime-stre è sia al mercato di Roma Ca-pitale, sia a quello dell’hinterland.A Roma la crescita degli arrivi com-plessivi è stata di +4,41%, quelladelle presenze complessive è sta-ta di +4,28%. In particolare la do-manda italiana a Roma ha registra-to un incremento nel bimestre di+3,21% negli arrivi di +2,95% nelle presenze, men-tre la domanda estera ha registrato una crescita di+5,48% negli arrivi e di +5,09% nelle presenze. Negli alberghi dell’hinterland è stata registrata unacrescita di 4,86% negli arrivi e del 4,14% nelle pre-

senze. La domanda italiana è cresciuta del 2,94%negli arrivi e di 2,09% nelle presenze. La doman-da proveniente dall’estero ha registrato un incre-mento del 9,31% negli arrivi e del 9,43% nelle pre-senze (tabelle 5 e 6).

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■ Fig. 3 - Arrivi e presenze negli alberghi dell'hinterlanddi Roma - Gennaio - Febbraio 2013

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MUNICIPI DI ROMA

Distribuzione degli arrivi e delle presenze negli alberghi per Municipi - Febbraio 2013Valori assoluti Composizione % Variazione %

su stesso mese a.p.Municipi Arrivi Presenze Permanenza Arrivi Presenze Arrivi Presenze

mediaMunicipio 1 374.968 849.577 2,27 60,24% 60,44% 4,72% 3,02%

Municipio 2 31.330 83.565 2,67 5,03% 5,94% -0,92% 2,84%

Municipio 3 18.282 36.217 1,98 2,94% 2,58% 2,38% 1,43%

Municipio 4 7.253 14.224 1,96 1,17% 1,01% 4,16% 8,38%

Municipio 5 6.983 15.153 2,17 1,12% 1,08% 7,58% 5,64%

Municipio 6 1.433 3.595 2,51 0,23% 0,26% 6,31% -1,15%

Municipio 7 5.107 13.149 2,57 0,82% 0,94% 2,86% 3,93%

Municipio 8 9.504 21.227 2,23 1,53% 1,51% 5,89% 12,69%

Municipio 9 3.469 8.945 2,58 0,56% 0,64% 3,83% 2,16%

Municipio 10 10.203 19.225 1,88 1,64% 1,37% 3,53% 5,45%

Municipio 11 6.372 13.716 2,15 1,02% 0,98% -2,00% 0,44%

Municipio 12 18.444 42.716 2,32 2,96% 3,04% 9,88% 11,52%

Municipio 13 13.073 27.401 2,10 2,10% 1,95% 3,40% 4,29%

Municipio 15 16.293 40.913 2,51 2,62% 2,91% 7,12% 6,23%

Municipio 16 19.126 39.801 2,08 3,07% 2,83% 4,29% 7,52%

Municipio 17 26.285 53.440 2,03 4,22% 3,80% 8,36% 11,63%

Municipio 18 30.170 69.246 2,30 4,85% 4,92% 2,14% 7,42%

Municipio 19 14.036 31.412 2,24 2,26% 2,24% 1,30% 9,15%

Municipio 20 10.097 21.920 2,17 1,62% 1,56% 3,68% 4,78%

Totale 622.428 1.405.442 2,26 100,00% 100,00% 4,38% 4,34%

Page 9: Quale futuro per Archeobus e “110 open” ? Intervista a Gianluca Ponzio

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Febbraio negativo per Fiumicino

Giuseppe Aiello

Nel mese di Febbraio l’andamento della do-manda turistica negli esercizi alberghieri diFiumicino ha registrato un trend comples-

sivamente negativo.La domanda complessiva negli hotel di Fiumicinoè stata pari a 26.698 arrivi (-5,0%) e 36.809 pre-senze (-4,27%), con un tasso d’occupazione mediodel 51,28% per le camere e del 38,18% dei letti(tabelle 1, 2, 3).

La domanda italiana ha registrato una flessione di -7,87% negli arrivi e di -7,83% nelle presenze. Ladomanda estera ha registrato un decremento di -1,52% negli arrivi e -0,51% nelle presenze. I datiper singole nazionalità di provenienza della doman-da estera confermano ancora il primato della doman-da proveniente dagli Usa. (18,62% della domandaestera), seguita da quella proveniente dal Regno Uni-to (6,89%) e dal Giappone (4,25%) e (tab. 1).

Quasi 8% in meno di turisti italiani e lieve flessione degli stranieri

Tab 1 - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri. Febbraio 2013

Totale Dicembre 2012 Valori % Diff% Giugno 2012/2011 Valori assoluti 2011

Totale 26.698 36.809 1,38 100,00 100,00 -5,05 -4,57 28.118 38.572

Italiani 14.418 19.728 1,37 54,00 53,60 -7,87 -7,83 15.649 21.403

Stranieri 12.280 17.081 1,39 46,00 46,40 -1,52 -0,51 12.469 17.169

di cui:

Francia 569 713 1,25 4,63 4,17 -3,89 4,70 592 681

Germania 357 458 1,28 2,91 2,68 -4,03 -4,98 372 482

Regno Unito 739 1.171 1,58 6,02 6,86 20,36 53,67 614 762

USA 2.479 3.181 1,28 20,19 18,62 4,69 2,65 2.368 3.099

Giappone 503 726 1,44 4,10 4,25 -17,41 -16,93 609 874

Tab 2 - Tasso di occupazione cameree letti negli hotel. Febbraio 2013

Febbraio 2013 Febbraio 2012Camere Letti Camere Letti

4 stelle 57,52 37,72 58,85 38,86

3 stelle 43,44 50,22 41,90 41,76

2 stelle 12,12 15,01 10,65 17,24

1 stella 4,95 5,27 3,92 5,63

Totale 51,28 38,18 51,07 38,00

Tab 2 bis - Esercizi alberghieriFebbraio 2013

N. Hotel Camere Letti

5 stelle - - -

4 stelle 9 1.292 2.567

3 stelle 10 294 627

2 stelle 8 96 188

1 stella 3 43 61

Totale 30 1.725 3.443

Tab 3 - Quote di mercato per categoria di hotel. Febbraio 2013

Italiani Stranieri Totale

Categoria Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

4 stelle 62,50 61,11 89,21 88,14 74,79 73,66

3 stelle 32,84 34,82 10,20 11,40 22,42 23,95

2 e 1 stella 4,66 4,07 0,59 0,46 2,79 2,39

Totale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

Tab 4 - Arrivi, presenze e permanenza media per categoria di hotel. Febbraio 2013Italiani Stranieri Totale

Categoria Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media

4 e 3 stelle 13.746 18.926 1,38 12.208 17.003 1,39 25.954 35.929 1,38

2 e 1 stella 672 802 1,19 72 78 1,08 744 880 1,18

Totale 14.418 19.728 1,37 12.280 17.081 1,39 26.698 36.809 1,38

Page 10: Quale futuro per Archeobus e “110 open” ? Intervista a Gianluca Ponzio

Nel mese di febbraio chiscrive ha avuto la fortu-na di visitare con alcune

amiche Buenos Aires, la capita-le dell’Argentina. Molti erano sta-ti gli avvertimenti prima dellapartenza: «Attenta, la città è pe-ricolosa», oppure: «Fate atten-zione a non portare oggetti di va-lore…potrebbero attirare l’atten-zione di delinquenti», e via ras-sicurando. Inevitabile che la par-tenza sia avvenuta con un po’ didubbi sulla sicurezza della cittàe sull’opportunità, per delle ra-gazze, di avventurarsi in un con-testo “così pieno di pericoli”. Og-gi si può dire che il viaggio è an-dato benone: la città è stata ac-

cogliente e con qual-che accorgimento èstato possibile anchea visitare alcuni an-goli di quei quartie-ri che, a detta di tut-ti, nascondevanobrutte sorprese. Cer-to, Buenos Aires èpur sempre una me-galopoli sudamerica-na dai mille volti, unodi questi le inacces-

sibili favelas, cui noi europei nonsiamo abituati: una città che, trale altre cose, paga ancora lo scot-to di una gravissima crisi econo-mica che ha portato alla banca-rotta l’intero paese. Il senso disfiducia e di paura dei possibilipredatori c’è e si sente; basta an-dare nei quartieri “in” e ti accor-gi che i negozianti chiudono achiave le porte d’ingresso, ma lacittà accoglie sempre a bracciaaperte i suoi turisti che, con un

po’ di buon senso, possono go-dersi le bellezze di quei posti. La percezione del pericolo è fil-trata dallo stato d’animo della gen-te che vive lì: persone che hannopagato sulla loro pelle il perico-lo di perdere tutto da un giornoall’altro e di non poterci fare nul-la, persone che inevitabilmentetrasmettono la loro paura e si sache la paura è contagiosa! Per que-sto motivo è capitato di chieder-si se lo stesso non stesse succe-dendo anche a noi qui in Italia, enello specifico qui a Roma. Lanostra capitale, negli ultimi tem-pi, è salita agli onori della crona-ca per varie vicende di sangue ela recrudescenza del fenomenodella criminalità ha riaperto la fe-rita di un tessuto urbano diventa-to teatro, negli anni 70, di un ve-ro e proprio “romanzo crimina-le”, così come l'episodio nel qua-le sono stati aggrediti i tifosi delTottenham ha fatto sì che il Timesdefinisse Roma «la città più pe-ricolosa del continente». Roma, a detta di molti, negli ul-timi anni è diventata meno sicu-ra: dal delitto della Caffarella, fi-no ai nostri giorni, la percezionedella sicurezza dei suoi abitantiha subito una brusca inversionedi tendenza e purtroppo l’imma-gine che ogni giorno i media con-tribuiscono a costruire alimentaun clima generale di sfiducia e dipaura che alla lunga potrebbe ri-percuotersi negativamente sul tu-rismo. Per inquadrare meglio il tema civengono in aiuto i dati del Rap-porto sullo stato della sicurezzae sull’andamento della crimina-

lità nel Lazio, documento redat-to dall’Osservatorio tecnico scien-tifico per la sicurezza e la lega-lità della regione. È un’analisistatistica e socio-criminologicache, grazie alla collaborazionedella Prefettura di Roma, prendein esame i reati denunciati neisingoli Comuni del Lazio dal pri-mo gennaio al 31 dicembre diogni anno dalla Polizia di Stato,dall’Arma dei Carabinieri, dallaGuardia di Finanza, dalla Poliziapenitenziaria, dal Corpo Foresta-le dello Stato. I casi di omicidio verificatisi nel-la Capitale nel 2011 sono stati 32:11, dovuti alla conflittualità tragruppi criminali, o comunque, dacontrasti dovuti alla commissio-ne di attività illecite; 8, alla liti-giosità in ambito familiare; 10 adaggressioni o pestaggi per liti divaria natura; 3, a seguito di rapi-na. Da rilevare il fatto che nel-l’anno 2011, in confronto agli an-ni precedenti, si siano verificatipochi casi di omicidio che hannocoinvolto cittadini stranieri (4 ca-si con vittime e autori stranieri e3 omicidi commessi da stranieriin danno di cittadini italiani).A Roma i tentati omicidi dal 2006al 2011 sono aumentati di alcuneunità: 71 contro 88; quasi raddop-piate le percosse, 188 contro 364e cresciute le violenze sessuali(201 contro 273). Se guardiamoperò l’andamento dei crimini com-piuti nello stesso lasso di tempo,i dati parlano di una generale di-minuzione dei casi: questo è spie-gato dal fatto che una variabileimportante, quella dei furti(167.000 unità circa nel 2006) ha

Roma città sicura?

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I dati sonodisomogenei ed èdifficile fare unraffronto tra lecapitali europee

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subito negli anni un graduale de-cremento, arrivando a compren-dere nel 2011 128.667 casi. So-no diminuite anche le rapine (3900casi circa contro 3600). In totalecirca 221.000 reati contro oltre197.000. Dati alla mano, dunque,si può dire che Roma sia diven-tata meno sicura? O che addirit-tura sia la più pericolosa tra le ca-pitali del continente?Fare un confronto tra le principa-li città europee è un’operazionemolto difficile. Come leggiamosul sito di Eurostat le statistichesulla criminalità e sulla giustiziapenale sono ancora agli albori,benché sia in via di sviluppo unsistema che in futuro permetteràuna migliore comparabilità: «Iraffronti tra le statistiche della cri-minalità tra gli Stati membri do-vrebbero essere limitati all'anali-si delle tendenze nel tempo, evi-tando comparazioni dirette tra i

livelli di criminalità dei paesi perun anno specifico: i dati possonoessere infatti influenzati da nu-merosi fattori, quali differenti de-finizioni di delitto, la diversa ef-ficienza della giustizia penale,prassi differenti di registrazionedelle forze di polizia». Quindi sitratta di dati aggregati che nonpossono fotografare realtà circo-scritte, per cui attenzione a faci-li generalizzazioni! Oggi le stati-stiche ufficiali ci dicono che il no-stro Paese è tra i più sicuri d’Eu-ropa: con circa 1,0 omicidi percentomila abitanti nel 2009, si col-loca al di sotto della media del-l’Unione (1,2 omicidi). Il feno-meno mostra un trend decrescen-te dal 1991 (i dati si riferisconoal 2009) e per sapere se veramen-te qualcosa è cambiato negli ul-timi anni dovremo aspettare unpo’ e comunque dovremo sempreanalizzare lassi temporali di 10

anni per capire vera-mente le tendenze inatto.Nel contesto romano,secondo i dati dellaQuestura di Roma re-si noti dal Corrieredella Sera nel marzodello scorso anno,benché ci sia stato unaumento degli attipredatori, esso è in li-nea con ciò che acca-de nelle grandi capi-tali europee: i dati sul-la criminalità del 2011 vedevanoa Londra un aumento del 2,4%dei reati denunciati rispetto al-l’anno precedente (4537 denun-ce di aggressioni gravi compresele rapine) e un + 10% di rapine;Berlino avrebbe registrato un au-mento del 37% dei furti mentreRoma registrava l’1% di rapinein più e un +7,8 di furti (oltre al-

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I numeri dicono che i turisti possono stare più tranquilli in Italia che altrove, ma c’è una percezione di insicurezza IL

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I dati sulla criminalitàdel 2011 vedevanoa Londra unaumento del 2,4%dei reati denunciatirispetto all’annoprecedente e un +10% di rapine;Berlino avrebberegistrato unaumento del 37%dei furti mentreRoma registraval’1% di rapine in piùe un +7,8 di furti

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l’aumento di arresti per rapine eper furti) . Buono anche il bilan-cio per il 2012: il questore di Ro-ma Fulvio Della Rocca, in un co-municato di fine 2012, ha parla-to di violenze, rapine e furti in ca-lo grazie ad una maggiore pre-venzione e repressione della cri-minalità nella capitale.La polizia di Londra ha pubbli-cato su Internet una mappa delcrimine nella città: prendendo inesame 4.756 zone, ognuna conuna propria densità di reati, que-sta cartina permette di individua-re facilmente quali sono le zonemaggiormente colpite da fenome-ni di delinquenza comune (furticon scasso, rapina e criminalitàconnessa ai veicoli). Dare un’oc-chiata a questo sistema, più chea fare dei confronti o a trarre con-clusioni affrettate, ci fa rendere

conto dei numeri chegravitano attorno aicrimini di una gran-de città: nel solo quar-tiere di Westminster,quello centrale e conil più alto tasso di cri-minalità, alla voce“robbery” che sta per“rapina” contiamo nelsolo mese di gennaio2013 oltre 170 casi;nel caso di violenzecontro le persone, in-vece, oltre 550 epi-sodi denunciati e ifurti in appartamen-to oltre 300. In que-sto quartiere della cit-tà, caratterizzato dalpiù alto tasso di cri-minalità, in un solo

mese si contano oltre 5000 crimi-ni commessi.Roma non ha un sistema simile ela stessa raccolta di dati dalle que-sture ha fatto emergere, nella no-stra ricerca, un problema di “com-patibilità” tra dati raccolti dai mol-teplici uffici territoriali per cui,alla fine, è molto difficile avereun dato univoco e certo.

Un’altra fonte cui abbiamo tenta-to di attingere maggiori informa-zioni sono state le ambasciate, nel-lo specifico quelle USA, tedescae giapponese, canale di comuni-cazione privilegiato di tre segmen-ti molto importanti del turismostraniero a Roma. Purtroppo pe-rò i contatti con gli uffici prepo-sti ai rapporti con l’esterno non cihanno portato gli approfondimen-ti sperati. Abbiamo chiesto loro dipoter avere un breve confronto percapire se è cambiata veramente lapercezione del livello di sicurez-za di Roma da parte dei turisti ne-gli ultimi tempi; cioè se è filtrata,attraverso i media, l'immagine diuna città più pericolosa, quali se-gnalazioni ricevessero più di fre-quente in merito a crimini di va-ria natura (scippi, borseggi, per-cosse e lesioni dolose, aggressio-ni o furti negli alberghi); quali sa-rebbero gli accorgimenti che glioperatori turistici dovrebbero ave-re nei confronti dei turisti per far-li sentire più sicuri. Le rispostenon hanno soddisfatto nessuno deitre punti chiesti: solo nel caso del-l’ambasciata giapponese siamo ri-usciti ad avere qualche indicazio-ne in più. In un documento pub-blicato sul sito dell’ambasciata (allink http://www.it.emb-japan.go.jp/nihongo/ryoujijou-hou/2013anzen.pdf tradottoci gen-tilmente dall’ufficio stampa), ri-volto principalmente ai giappone-si che vivono a Roma, ma utileanche per visitatori temporanei,si esorta a mantenere una sogliadi attenzione alta nelle varie si-tuazioni perché non sempre le con-dizioni di sicurezza equivalgonoa quelle che si possono riscontra-re in Giappone. Si prospettano va-rie possibili situazioni delle qua-li riportiamo le più rilevanti. Ne-gli hotel si esorta a fare attenzio-ne nel momento del check-in echeck-out quando i propri averisono incustoditi, a fare attenzio-ne quando si ricevono visite ina-spettate nella camera d’albergo e

ad accertarsi dell’identità dellapersona anche se dichiara di farparte del personale dell’albergo,a non considerare completamen-te sicuri le casseforti degli alber-ghi. Durante lo shopping si esor-ta a fare attenzione quando si ap-poggiano le proprie cose a terraincustodite per provare scarpe ovestiti, o a portare con sé lo stret-to necessario quando ci si reca inmercati affollati. Anche pressol’aeroporto si esorta a fare atten-zione in momenti in cui si è con-centrati a fare altro; ad esempioquando si cambiano i soldi, a pren-dere il taxi sempre dalle appositefermate, a fare attenzione che letariffe siano eque etc. etc. Per quanto riguarda i mezzi pub-blici, si fa notare che a Roma inparticolare su metro e bus si è arischio borseggio. In particolarecittadini giapponesi sono ogget-to di borseggio tra le fermate Ter-mini e Spagna della linea A, e trale fermate Termini e Colosseo del-la linea B. Si citano casi in cuibambini si infilano nella calca insalita sulla metro e ne approfitta-no per compiere dei borseggi, se-gnalando come si incorra in que-sti pericoli in particolare nei pres-si delle porte, e si citano casi incui le borse vengono incise conun taglierino o simili e attraver-so la parte tagliata vengono ruba-ti oggetti preziosi. Si consiglia dievitare treni particolarmente af-follati o, se non si può evitare, aprestare particolare attenzione inquesti casi. Si citano esempi dituristi, in particolare uomini so-li, che invitati a bere o a mangia-re qualcosa hanno accettato l’in-vito e poi sono stati obbligati apagare con la carta di credito e,all’uscita dal bar o dal ristorantevengano derubati. Questi alcuni dei casi segnalatidall’ambasciata giapponese, an-che se bisogna dire che i cittadi-ni nipponici fuori dalla loro isolasi sentono un po’ persi e le racco-mandazioni sopra riportate non ri-

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L’ambasciatagiapponese pubblicasul proprio sito undocumento cheesorta i connazionaliche vivono a Roma amantenere una sogliadi attenzione altanelle varie situazioniperché non semprele condizioni disicurezzaequivalgono a quelleche si possonoriscontrare inGiappone

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guardano soltanto il nostro paese. Le altre ambasciate, come primaaccennato, hanno preferito nonpronunciarsi.Al momento l’unico possibile con-fronto tra “città pericolose” lo pos-siamo fare utilizzando un’inchie-sta de Il Sole 24 Ore, pubblicatanell’ agosto dello scorso anno (da-ti del 2011), che prendeva in con-siderazione le province italiane inbase all’incidenza dei reati denun-ciati in rapporto alla popolazione(ogni 100mila abitanti, dati del mi-nistero dell’Interno). Ad un atten-to esame possiamo vedere come,nel rapporto tra reati e numero dicittadini, la provincia di Roma fos-se al quinto posto rispetto a Mila-no che occupava il primo (a segui-re Rimini, Bologna e Torino). Trale province che tra il 2011 e il 2010hanno registrato un incremento deireati a due cifre spiccavano Forlìe Livorno, ma quella di Roma nonera nemmeno contemplata. «Ro-ma si mantiene su standard di si-curezza invidiabili per una gran-de città», aveva dichiarato Ale-manno; «ciò non toglie che va te-nuta alta la guardia, anche alla lu-ce della crisi economica che creauna situazione di maggiore tensio-ne sociale».Su quest’ultimo punto occorre

una ulteriore riflessione. La sicu-rezza dei cittadini, tanto nella suacomponente oggettiva - compor-tamenti delittuosi -, quanto in quel-la soggettiva - percezione dell’al-larme sociale - non può esserespiegata solo con dei numeri. Se-condo il quinto rapporto sulla si-curezza in Italia e in Europa, rea-lizzato dalla Fondazione Unipo-lis, Demos&Pi e Osservatorio diPavia (marzo 2012) si rilevanoimportanti novità nel clima d’o-pinione sul tema della criminali-tà in Italia. «Si assiste ad una ri-presa della preoccupazione, tan-to che diversi indicatori tornano,di fatto, ai valori della “grandepaura” che aveva segnato la so-cietà italiana dall’autunno del 2007fino alla primavera del 2008».L’insicurezza legata alla crimina-lità è significativa e continua acrescere (10 punti percentuali inpiù rispetto al 2010), ma è la di-mensione “sociale”dell’insicurez-za a farla da padrona, andando adincidere anche sulle altre formedi inquietudine. In poche paroletra i cittadini italiani sono soprat-tutto gli aspetti legati all’econo-mia a suscitare timori nella vitadi tutti i giorni e non a caso la quo-ta di persone che si dicono “preoc-cupate” dalla criminalità, fra co-

loro che soffrono l’insicurezzaeconomica, sale di quasi 10 pun-ti e si attesta al 52%. Citando an-cora il rapporto: «Siamo, dunque,entrati in un’epoca di insicurez-za sostanziale e generalizzata. Do-ve i confini dell’inquietudine so-no incerti. E l’unica spiegazioneapparente è in chiave economica.Riguarda il reddito e il lavoro. Ilfondamento di ogni possibile pro-getto. La base della nostra iden-tità sociale e personale». La vulnerabilità mette paura e an-che i più recenti studi di econo-mia ci spiegano che un uomo spa-ventato non è affatto più reattivonell'affrontare la crisi. Quindi ali-mentare questa paura non fa be-ne al nostro Paese e non fa benea Roma che ha bisogno del turi-smo per tenere in moto la sua eco-nomia. Ciò che negli ultimi tem-pi è accaduto nella nostra capita-le si inscrive in un cambiamentoepocale, che coinvolge tutti i pae-si e che ci deve interrogare piut-tosto su quali stradebattere per superarequesta difficile fase. Un primo, forse ba-nale, suggerimento èquesto: rimettere alcentro dell’attenzio-ne di quanti operanonel turismo la perso-na, il turista, più cheil guadagno. Gli al-bergatori in partico-lare, coloro che dan-no una “casa” ai tu-risti, dovrebbero con-siderare la sicurezzacome un fattore im-prescindibile e nonun “servizio in più”da offrire ai clienti.Solo in questo modoè possibile riattivare un circolovirtuoso positivo, in grado di con-trastare quelle che a volte sonosolo leggende metropolitane chefanno presa sulle nostre insicu-rezze e che, nella realtà, magarinon hanno un riscontro.

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La vulnerabilità mettepaura e anche i piùrecenti studi dieconomia cispiegano che unuomo spaventatonon è affatto piùreattivo nell'affrontarela crisi. Quindialimentare questapaura non fa bene alnostro Paese e nonfa bene a Roma cheha bisogno delturismo per tenere inmoto la suaeconomia.

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Da Tokyo _ Mentre secon-do recenti dati Eurostat re-lativi alla spesa pubblica

2011 tra i 27 stati Ue, l’Italia è al-l'ultimo posto per percentuale dispesa destinata alla cultura, con unmisero 1,1% rispetto al 2,2%, del-la media Europea, a migliaia e mi-gliaia di chilometri di distanza, nelmese di Febbraio, presso l'Amba-sciata italiana a Tokyo, Mr. ShujiTakashima, professore emerito del-l'Università della capitale nippo-nica e uno dei più autorevoli stu-diosi di arte occidentale, in occa-sione della presentazione della tre-dicesima edizione della manife-stazione Italia in Giappone 2013,affermava che «L'Italia è stato mo-dello culturale di sviluppo per tut-te le corti europee, fino a influen-zare il Giappone nella rivoluzio-ne Meiji della seconda metàdell'800»Questa affermazione, condivisanon solo dalla maggior parte de-gli ambienti intellettuali nipponi-ci ma radicata anche nella coscien-za della gente comune, spiega per-ché l'Italia riesca a mantenere in-tatta la propria immagine positivaed il suo appeal tra i giapponesi.Si può trovare conferma di ciò an-che scorrendo le pagine dei prin-cipali quotidiani del paese o ac-cendendo la televisione alla ricer-ca di notizie sull'Italia. La prima impressione potrebbe es-sere non troppo positiva, perchéin questi giorni le pagine che si oc-cupano delle cronache estere de-dicano inevitabilmente spazio al-le difficoltà in cui versa il Bel Pae-

se a causa delle complicate vicen-de politiche nostrane."Un mese divuoto politico in Italia”,“Impassesenza uscita nelle consultazioniper un governo di coalizione", “Dal18 le elezioni del Presidente del-la Repubblica in Italia”. sono i ti-toli apparsi tra Marzo e Aprile sulNikkei shimbun e sull'Asahi shim-bun, due delle più importanti te-state del Sol Levamte, mentre ilcorrispondente dello Yomiuri, al-tro autorevole quotidiano, in uncomunicato ha riferito sulle pos-sibili conseguenze di tali proble-matiche al di fuori dei confini na-zionali segnalando come il vuotopolitico e lo stallo in cui si troval'Italia sia causa di forte preoccu-pazione negli ambienti internazio-nali. Altri interventi rilevano co-me la situazione di incertezza edil calo di credibilità del nostro Pae-se inducano gli investitori stranie-ri a spostare i propri interessi ver-se mercati attualmente più sicuried il Nikkei del 4 aprile sostieneche Olanda e Italia sono due deipaesi dell'Eurozona che possonomettere a rischio la stabilità dellamoneta unica.Non mancano articoli nella formadi domanda e risposta che tenta-no di rendere accessibile il nostrocomplesso sistema politico, comequello apparso sul quotidiano Asa-hi per illustrare poteri e funzionidel presidente della Repubblica inItalia, mettendolo a confronto conquelli di altri paesi europei. Lostesso quotidiano, in un altro arti-colo, segnala come «ad ogni mo-do ci vorrà tempo prima che si ri-

esca a formare un governo stabi-le in Italia».Anche l'importante emittente ra-diotelevisiva Nhk si occupa dell'Italia, ed in un suo servizio infor-ma sulla vicenda relativa alla con-fisca di più di un miliardo di beniper legami con la mafia di «un im-prenditore nel campo delle ener-gie rinnovabili che ha avuto suc-cesso in settori che il governo ita-liano promuove», notizia ripresa,in un trafiletto, anche dal quotidia-no Yomiuri.Tutte notizie, insomma, che se po-ste sul piatto di una ipotetica bi-lancia usata per pesare il gradi-mento dell'Italia tra i giapponesipotrebbero farla pendere a nostrosfavore, smorzando la capacità at-trattiva della nostra Penisola. Manon è così. I giapponesi non sem-brano cambiare opinione ed il no-stro Paese continua a rimanere perloro subarashii, mera-viglioso, per la sua sto-ria, la sua cultura ed isuoi artisti, per i luoghie le eccellenze apprez-zate, difese e valoriz-zate forse più all' este-ro che in casa nostra.Per questo i mass me-dia nipponici non si cro-giolano in una informa-zione sull'Italia centra-ta sugli scandali e la cri-si politica ed economi-ca, ma continuano a de-dicare articoli, comunicati ed in-terventi a quegli aspetti che han-no reso e rendono il nostro Paeseunico al mondo, rimettendo in equi-librio piatti della ipotetica bilan-cia. Insomma, quello che troppospesso non riescono a fare i mez-zi di informazione di casa nostra.In questo periodo dell’anno sonosopratutto gli eventi di grande spes-sore culturale promossi nell'ambi-to della manifestazione "Italia inGiappone 2013" ad offrire ampiomateriale a quotidiani ed emittenm-ti nipponiche "Il vero volto delsommo maestro” e “La morte pre-

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L’Italia è subarashii, nonostante la crisi

Massimo Succi

I giapponesi nonsembrano cambiareopinione ed il nostroPaese continua arimanere per loromeraviglioso, per lasua storia, la suacultura ed i suoiartisti, per i luoghi ele eccellenze

Come ci vedono i media Giapponesi, che sanno apprezzare il Bel Paese meglio di quanto sappiamo fare noi stessi

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coce di un genio” sono I titoli didue articoli pubblicati su tre quar-ti di pagina dallo Yomiuri shimbundedicati alla mostra su Raffaelloe redatti dalla scrittrice di arti fi-gurative e docente della prestigio-sa Waseda university di Tokyo, Si-gnora Kyoko Nakano. La mostra,ospitata dal National Museum ofWestern Art di Tokyo e sponsoriz-zata dal quotidiano stesso, è tra lepiù grandi mostre sull'artista di Ur-bino mai organizzate fuori dall’I-talia ed ha inaugurato, il 2 Marzo,la manifestazione dedicata al no-stro paese, rimanendo aperta pertutto il 2013.Lo stesso giornale pubblicava a fi-ne Marzo un articolo su TomHenry, noto esperto di Raffaello,presentandolo come un «inglese,ma con il cuore sempre in Italia».L' articolo riferiva su come lo stu-dioso, attualmente in Giappone peruna serie di conferenze sul pitto-

re del Rinascimento,manifestando il suo ap-prezzamento per la mo-stra che «illustra l’atti-vità di Raffaello lungotutto l’arco della sua vi-ta», è rimasto impres-sionato dall'alto afflus-so di visitatori giappo-nesi e dal'entusiasmoche li accompagnava. Leonardo invece occu-pa le pagine dell'AsahiShimbun che presental’importante mostra"Leonardo e la sua cer-chia", di cui il giorna-

le è sponsor, e che rimarrà allesti-ta dal 23 Aprile al 30 Giugno 2013al Tokyo Metropolitan Art Mu-seum, la cui organizzazione è frut-to della stretta collaborazione trala Veneranda Biblioteca Ambro-siana, il suo Collegio dei Dottorie l' Università di Tokyo.“Otello: un destino infelice” è in-vece il titolo di un redazionale del-l'Asahi shimbun che, presentandola tournée giapponese del teatroLa Fenice di Venezia, offre una

analisi artistica dell'opera verdia-na ed una riflessione critica su Ver-di. Lo stesso giornale dedica poiun secondo articolo al Festival delCinema Italiano che tra Aprile eMaggio, presenterà al pubblicogiapponese le più recenti produ-zioni cinematografiche. L' autoredel pezzo, commentando come larecente filmografia contenga rife-rimenti alla crisi sociale ed econo-mica della società italiana, rilevacome sia sempre presente una «pro-spettive di speranza, come è tipi-co del cinema italiano». E a pro-posito di speranza lo Yomiuri si èoccupato anche dell'apertura a Na-poli della "pizzeria dell'impossi-bile" nata dalla collaborazione trail comune, l'azienda "La bufala" el' "Associazione Scugnizzi", peroffrire una opportunità di lavoroe formazione a giovani in condi-zioni di disagio, come si sottoli-nea nell'articolo, dando anche pa-sti gratis a persone bisognose.Come accennato non soltanto lacarta stampata ma anche radio etelevisioni giapponesi, locali e na-zionali, danno ampio spazio neiloro palinsesti all'Italia. La Nhkpropone dal 14 aprile una serie ditrasmissioni di circa un'ora sullacostiera amalfitana, Amalfi e lasua cattedrale, Matera, Alberobel-lo ed il centro storico di Roma. Laprincipale rete televisiva di Tok-yo presenta un programma che indiverse puntate accompagna glispettatori in un percorso da Mila-no a Firenze, passando per Geno-va e le Cinque Terre. Altri canalidedicano speciali all'Italia menonota e presentano i nostrio centriminori; come Anterivo, paesino di384 abitanti in provincia di Bol-zano. La BSnitele invece ogni sa-bato va in onda con la trasmissio-ne Cisaina mura no monotagari,cioè: Storie dei piccoli borghi, pro-ponendo ogni volta veri e proprinspot promozionali dell’Italia.In definitiva se da una parte l'in-formazione giapponese non rendepienamente conto dell'Italia che

soffre, che si scontra con le diffi-coltà della crisi e delle vittime chesta mietendo, da un'altra sembraconfermare, se ce ne fosse biso-gno, quali debbano essere le risor-se su cui puntare nella redazionedi un programma di ripresa e di ri-lancio della nostra economia. L’I-talia, come i giapponesi sembra-no sapere meglio di noi, ha il piùalto numero di siti dichiarati dal-l’UNESCO patrimonio dell’uma-nità: 47 in tutto, di cui 44 sono be-ni culturali e ambientali, più di4000 musei, 23 parchi nazionali,circa 2000 aree e parchi archeolo-gici. Queste sono solo alcune del-le cifre che danno l'idea di comeil turismo possa effettivamente es-sere il "petrolio d’Italia”. No -nostante ciò nella classifica deimusei e delle mostre più visitateal mondo stilata annualmente dall'Art Newspaper, l'Italia nel 2012non è entrata tra le prime dieci na-zioni mentre in vetta rimane sal-damente la Francia con il Louvrevisitato da 9,7 milioni di visitato-ri, un milione in più rispetto al2011. E’ evidente che siamo quan-to meno inadeguati a valorizzareappieno tale potenziale, e questodato di fatto dovrebbe interpella-re i responsabili della nostra poli-tica e del nostro patrimonio cultu-rale. Ma forse, in questa epoca didecadenza e di crisi morale, stia-mo perdendo il nostro attaccamen-to alle radici e la nostra identità;per questo non abbiamo più ne lapassione nè l’orgoglio di mostrar-ci al mondo con indosso il nostrovestito migliore.Eppure i giapponesi sanno ancoraapprezzarci come noi non sappia-mo più fare. «L’Italia? Bella comese si trattasse di un film! », hannodetto due studentesse di Tokyo in-tervistate dallo Yomiuri Shimbunil 27 Marzo in un articolo pubbli-cato sulla pagina dei giovani del-l'edizione serale. Le ragazze de-scrivevano un loro viaggio a Fi-renze esprimendo l' "emozione" ri-masta in loro grazie alle esperien-

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L’ esperienza è labase del turismo,riassumendo conuno slogan il segreto– se fosseadeguatamenterecepito dai nostrioperatori – permoltiplicare gli arrividei giapponesi nellaPenisola.

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Gli insegnanti hanno volu-to dare un segnale “forte”per richiamare l’attenzio-

ne sulle condizioni difficili in cuiversa la scuola, colpita dai con-tinui tagli al bilancio dell’Istru-zione pubblica, ma il blocco alleattività extracurricolari e alle gi-te scolastiche rischia di avere ef-fetti molto pesanti anche per il tu-rismo. Nell’anno scolastico 2011-2012 circa la metà delle classi de-gli istituti superiori di secondogrado ha fatto un viaggio di istru-zione, che nel 45% dei casi haavuto come meta località italia-ne, generando un fatturato di 270milioni di euro al quale si sonoaggiunti i 135 milioni delle gitescolastiche degli istituti di secon-do grado. Indubbiamente una boc-cata d’ossigeno per il comparto. La “crisi” ha origine con le “po-

tature” del ministro Gelmini pri-ma e le disposizioni normativesulla scuola contenute nella co-siddetta Legge di Stabilità poi,che secondo gli inse-gnanti, hanno determi-nato nell’ultimo decen-nio una crescente de-qualificazione dell’of-ferta formativa e dellafunzione docente attra-verso tagli plurienna-li giudicati “sconside-rati”: 120.000 posti dilavoro in meno e 8 mi-liardi dal 2009 al 2011.Ma al di là delle pro-teste la “rivalsa” suiviaggi di istruzione ri-schia di far sentire isuoi effetti negativi sugli studen-ti innanzitutto, per i quali la “gi-ta scolastica” è sì una occasione

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ze del soggiorno fiorentino, do-ve sono state non solo consu-matrici di un prodotto turisti-co ben confezionato, ma vereprotagoniste; talmente entusia-ste da rendere la loro vacanzauna notizia degna di essere pub-blicata da un importante quo-tidiano, attivando tra l'altro unformidabile passa parola. Perloro l’esperienza è stata la ba-se del turismo, riassumendocon uno slogan il succo del-l’articolo, che poi è anche ilsegreto – se fosse adeguata-mente recepito dai nostri ope-ratori – per moltiplicare gli ar-rivi dei giapponesi nella Peni-sola. Parliamo della combina-zione della visita ai luoghi sto-rici e artistici con esperienzepersonali, uniche, che fannodiventare i turisti giapponesiparte attiva della nostra cultu-ra e storia. Le studentesse in-tervistate infatti hanno raccon-tato della visita in alcuni luo-ghi come lo studio fiorentinodi animazione Misseri dove,in collaborazione con la SonyCreative Products di Tokyo, èstata ideata e creata la serie delConiglio Mofy, una top mo-tion animation che tornate inGiappone vedranno da Aprilesul canale E-Television dellarete NHK. Altra importanteesperienza è stata la tappa al-la sede de La Nazione, quoti-diano storico fiorentino, che ledue ragazze hanno voluto pre-sentare e raccontare. Infine ilconfronto con i loro colleghistudenti di Firenze dopo il qua-le hanno concluso che «per tut-ti i giovani del mondo studia-re è una gran fatica». Forse è per alleggerire i nostristudenti di tale peso che tra i27 Paesi UE, l’Italia - dopol'ultimo posto per la cultura -occupa anche il penultimo po-sto per la percentuale di spe-sa pubblica nell' istruzione?Ma questa è un'altra storia.

Tagli alla scuola?Gite scolastiche stop

Ilaria Morini

Il blocco, secondo laFiavet, mette arischio lasopravvivenza dicirca 3.000imprese,con oltrediecimila addetti eun fatturatonazionale di 450milioni di euro.

Gli insegnanti non ne possono più, ma a farne subito le spese sono studenti e turismo.

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di svago e di fare un primo assag-gio di autonomia, ma anche – gra-zie a professori preparati e con-sci del loro ruolo educativo – unaoccasione unica per assimilare nelloro bagaglio culturale le nozio-ni apprese sui libri. In secondoluogo saranno le aziende del set-tore turistico a risentirne, comeha chiaramente denunciato An-drea Costanzo, presidente dellaFiavet (Federazione italiana as-sociazione imprese viaggi e turi-smo) del Lazio e membro dellaGiunta nazionale, secondo il qua-le, adesso che le famiglie italia-ne viaggiano sempre meno, com-plice la recessione, anche ai figliviene negata questa opportunitàdi arricchimento. Tanto più chespesso la gita scolastica è la pri-ma, a volte l'unica, esperienza diviaggio all'estero e sappiamo or-mai tutti quanto, in un mondo sem-pre più globale e in una Europache aspira all’unità non solo eco-nomica ma anche politica, sia im-portante “internazionalizzare” lapropria esperienza.Il problema rischia di “esplode-re” tra Febbraio e Marzo, il pe-riodo più “caldo” delle gite sco-lastiche, il cui blocco, sempre

secondo la Fiavet, mette a ri-schio la sopravvivenza di circa3.000 imprese,con oltre dieci-mila addetti e un fatturato di na-zionale di 450 milioni di euro.Per questo la federazione nazio-nale delle agenzie di viaggio hachiesto l’apertura di un tavolodi trattativa per riportare inse-gnanti, ministero e governo adun dialogo.Alla conferenza stampa sul turi-smo scolastico la Fiavet Laziolancia l'allarme: il protrarsi delblocco delle attività extracurrico-lari del personale, forma di pro-testa contro le disposizioni del go-verno sulla scuola, sta paralizzan-do il settore. E propone al nuovoGoverno di ripristinare l'indenni-tà di missione per i docenti. Dopo l'allarme lanciato dalla Fia-vet Lazio, anche il Touring ClubItaliano mostra tutta la sua preoc-cupazione per il crollo dei viag-gi d'istruzione. «Chiediamo al Go-verno», afferma Fabrizio Galeot-ti, direttore generale del Tci «mi-sure concrete che possano essered'aiuto a scuole e famiglie per tu-telare e valorizzare il viaggio diistruzione che sta affrontando unacrisi profonda a causa, principal-

mente, dei forti tagli operati allascuola, non certo per mancanzao calo di volontà di partecipazio-ne». Secondo Galeotti «bisognaagevolare, anziché ostacolare, co-me accade oggi, le gite scolasti-che motivando e incentivando idocenti, con la reintroduzione del-l'indennità di missione e con losgravio di responsabilità».«Invitiamo», conclude il diretto-re generale del Tci «a conoscereprima di tutto l'Italia, per scopri-re e conoscere il nostro patrimo-nio più prezioso». Secondo l'Os-servatorio del Touring, i dati delsettore hanno registrato nel 2011-2012, prima del calo di quest'an-no, una tenuta del viaggio di istru-zione con 930 mila (il 24% in piùrispetto all'anno precedente) stu-denti delle scuole superiori di se-condo grado che hanno preso par-te a una gita scolastica (equiva-lente a quasi il 50% delle classitotali) su una domanda potenzia-le di 2,7 mln di studenti, con unincremento del fatturato del set-tore di 270 mln di euro rispetto ai215 mln dell'anno scolastico pre-cedente (+25%).Il Touring Club Italiano, che ha“inventato” la gita scolastica nel1913, da sempre attento al turi-smo scolastico, esprime tutta lapropria apprensione per la stagio-ne 2013. «I dati appena pubbli-cati dai quotidiani sul crollo del70% dei viaggi d’istruzione», sem-pre secondo Fabrizio Galeotti, «cipreoccupano molto. Il TouringClub Italiano, che esattamente100 anni fa ha lanciato l’idea e lapratica della gita scolastica, rico-nosce nel viaggio d’istruzione unruolo fondamentale e insostitui-bile nel percorso educativo di unostudente. Non solo perché com-pleta la preparazione in classe,dando la possibilità di vedere davicino quanto appreso sui libri,ma soprattutto perché costituisceun’occasione irripetibile per com-prendere il significato più verodel viaggio».

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La gita scolastica occasione unica per assimilare le nozioni apprese dai libri IL

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L’Art Cities Exchange &Med Workshop 2013 (Ace),evento fieristico organizza-

to da Federalberghi Ro-ma con il sostegno diRoma capitale, dellaCamera di commercio,Confesercenti e in part-nership con Unindu-stria, Confesercenti Ro-ma -Lazio e Fiavet, haconfermato anche nel-la edizione 2013 il suc-cesso dello scorso anno, riproponendo l’Italia e Roma come

meta turistica unica e irripetibileagli oltre 180 sellers “made inItaly” e 90 buyers provenienti datutto il mondo nel corso di una in-tensa due giorni di incontri “ad al-to tasso di business” che ha lascia-to tutti soddisfatti. InnanzituttoGiuseppe Roscioli, presidente del-l’ente organizzatore, che ha riba-dito come grazie alle sinergie tragli operatori del settore il turismopuò veramente diventare un ele-mento decisivo per trainare il pae-

se fuori dalle secche della reces-sione. Ma anche gli operatori chenei loro incontrio diretti hanno po-tuto costatare un aumento delleofferte, da parte non solo di hotel,catene di alberghi e i tour opera-tor cui si sono questa volta affian-cati bus operator, outlet, parchi atema, dimore e palazzi storici, fe-stival, musei, istituzioni ed enti dipromozione turistica, servizi a ter-ra e servizi pubblici.Tra le novità dell’Ace & Med2013, rigorosamente riservata agliaddetti ai lavori, l’ulteriore cre-scita del livello qualitativo deipartecipanti, selezionati secondocriteri molto rigidi. Sono stati in-vitati infatti solo operatori valu-tati in base al volume d’affari ge-nerato in Italia, alla quantità di vi-sitatori portati nel nostro Paesenegli ultimi due anni, al numerodei dipendenti e al fatturato. Inogni caso sono state ben trenta-cinque le nazioni presenti e oltreai mercati tradizionali, come Fran-cia, Germania, Stati Uniti, Cana-da e Giappone, gli incontri d’af-

fari si sono svolti anche con ope-ratori dei mercati emergenti: Rus-sia, Cina e Brasile. Nel corso della manifestazione èstato anche presentato un nuovovideo promozionale dell’offertaturistica romana, la cui antepri-ma internazionale è stata a dicem-bre a Chicago alla presenza delnostro console italiano. “The Ro-ma Experience” il titolo del del-l’opera prodotta dalla RosselliniFilm di Renzo Rossellini, figliodel grande Roberto, per Promo-roma Camera di Commercio: quin-dici minuti pensati per il merca-to nordamericano ma utilizzabi-le anche in altri continenti grazieal valore “universale” delle im-magini. Protagonista è infatti Ro-ma, città eterna, colta nei suoiaspetti classici ma capace di of-frire al turista tante novità. Filoconduttore delle curatissime im-magini il legame della Capitalecon il cinema, in un continuo gio-co di citazioni a cominciare daVacanze Romane, con lo spetta-colare percorso in Vespa di unagiovane, intervallate da intervi-ste a turisti. Le immagini celebra-no il Colosseo de Il Gladiatore,Castel Sant’Angelo di Angeli eDemoni, e tanti altri luoghi cheraccontano la Roma più moder-na: il Mandrione, Testaccio e Tra-stevere con la sua vita notturna.Ad Art Cities Exchange & MedWorkshop 2013 non è mancatainfine la presenza istituzionalecon la partecipazione del sinda-co Alemanno, del presidente del-l’Enit Pier Luigi Celli e del dele-gato al turismo di Roma Capita-le Antonio Gazzellone.

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Presentato un nuovo video di 15 minuti che promuove Roma

180 sellers “made inItaly” e 90 buyersprovenienti da tuttoil mondo in unaintensa due giorni di incontri

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Nella scorsa edizione sonostate circa 30 mila le per-sone che provenienti da tut-

ta Italia hanno partecipato al Fiug-gi Family Festival, rassegna cine-matografica dedicata, appunto, al-la famiglia e che ha la chiave delsuo successo innanzitutto nellaqualità artistica dell’evento con 26film in cartellone che hanno sem-pre registrato il pieno in sala, dicui 9 in concorso provenienti datutto il mondo. E merito, anche,della azzeccata strategia di comu-nicazione che con la sapiente re-gia del direttore dell’ufficio stam-pa, Paolo Piersanti, ha fatto cono-scere sia l’evento che la cittadinaospite in tutta Italia e soprattuttoall’estero. Cosa non da poco peruna provincia e soprattutto per unalocalità ancora memore dei suoitrascorsi fasti termali, alla quasispasmodica ricerca di un rilancioturistico. Del resto non mancanoi precedenti “illustri”, uno per tut-ti il Giffoni film festival, che inpochi anni ha fatto conoscere nel

mondo una sperduta località delsalernitano.La presidente del Festival è oggiAntonella Bevere Astrei, succedu-ta alla guida della manifestazionedopo la morte del marito Gianni,avvenuta nel 2008, il quale era ri-uscito a realizzare un progetto na-to durante una vacanza con la mo-glie e i figli riflettendo sul “vuoto”offerto alle famiglie nei momenti disvago. Un “vuoto” innanzitutto cul-turale, derivante dall’errato presup-posto che il divertimento per i turi-sti sia solo quello “carnevalesco” eun po’ artificiale dell’allegria e del-la spensieratezza a tutti i costi.«Riposo, divertimento, maggioricomodità ed esperienze nuove fan-no naturalmente parte di una va-canza», dice la signora Antonella,«ma almeno per qualche giornouna famiglia dovrebbe avere lapossibilità di condividere esperien-ze e relazioni, di stare più tempoinsieme. La nostra proposta tutta-via non è per una “vacanza intel-ligente” fine a se stessa, bensì per

una vacanza sicuramente “interes-sante”».Resta il fatto che ancora una vol-ta è dimostrato come le buone idee,correttamente concepite e realiz-zate con una attenzione alla real-tà, possano far bene al turismo;molto più di certe iniziative pre-concette e pianificatea tavolino.Come spiega ancorala sua presidentessa il«Festival è nato dallanecessità di qualcosadi nuovo, che testimo-niasse come i valori,quelli familiari in pri-mis, siano prima di tut-to “belli” e “gioiosi”.La Famiglia non è unideale o un valoreastratto ma la realtà vissuta da cia-scuno; è insieme passato e futuro,è eredità e investimento. Ecco per-ché il Cinema è sembrato il nucleopiù adatto a costruire un evento de-dicato all’incontro, al racconto, al-la condivisione, alla crescita insie-

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Fiuggi Family Festival, per scoprire la Ciociaria

Giorgia Gazzetti

Nato quasi per scommessa porta 30mila persone da tutta Italia a Fiuggi

«Il Festival non è un tentativo disvecchiamento dellavacanza termale:Fiuggi è stata unaottima culla per unevento del genere al suo nascere».

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me. E in vacanza, perché siamoconvinti che questa forma di espres-sione artistica non debba essere unmomento di studio per intellettua-li, ma un momento di relax e diapertura verso gli altri».Chiediamo ad Antonella BevereAstrei perché proprio Fiuggi, chenon offre una immagine troppo di-namica, apparentemente nostalgi-ca per i begli anni, turistici, che fu-rono… «Ma Fiuggi è una città contantissimi giovani e la sua ammi-nistrazione è, per l’età dei consi-glieri e del sindaco, la più “giova-ne” d’ Italia», è la risposta, «co-munque il nostro Festival non è untentativo di svecchiamento dellavacanza termale se è questo cheintendete: Fiuggi è stata una otti-ma culla per un evento del gene-re al suo nascere. Un posto moltofresco, e chi vive in città a lugliosa che sollievo sia poter dormirecon una coperta leggera o passeg-giare nelle notti stellate con un gol-fino sulle spalle, con una grandecapacità alberghiera ed enorme tra-dizione turistica a costi molto con-tenuti, con un centro storico vera-mente romantico, a venti minutidi autostrada da Roma, in uno sce-nario di una bellezza storica e pae-saggistica incredibile: le mura ci-clopiche di Alatri, la città medioe-vale di Fumone con il castello cheospitò Celestino V, grotte carsiche,dolmen, laghi e montagne, abba-zie storiche come Trisulti, Subia-co, Fossanova... Il luogo è estre-mamente salubre e la cucina tra lepiù sane e appetitose d’Italia: quiil Festival è nato e cresciuto neisuoi primi anni di vita».In ogni caso il Festival ha mostra-to di apprezzare da subito le “do-ti” della cittadina termale, attivan-do numerose convenzioni adegua-tamente pubblicizzate dai mediache fanno capo all’organizzazio-ne dell’evento. E da parte dei fiug-gini si sta facendo sempre più stra-da la convinzione che l’investi-mento migliore sia la disponibili-tà, l’apertura verso le esigenze del-

l’ospite. Non c’è maggior ritorno,anche economico, di quello di uncliente che si trova bene. In ognicaso pare proprio che anche gra-zie al Family Fiuggi Festival l’e-conomia in crisi della cittadina cio-ciara comincia ad avere qualchebeneficio. Come sottolinea la pre-sidentessa Antonella Bevere Astrei«merito soprattutto di un’ammi-nistrazione onesta, giovane e ca-pace che ha affrontato enormi pro-blemi con grande coraggio e ten-sione verso il bene comune. Spe-ro di cuore che il nostro evento conla sua risonanza nazionale e inter-nazionale - siamo presenti al Fe-stival di Venezia e di Berlino e nel-la Comunità Europea - e la pode-rosa rassegna stampa di cui bene-ficiamo possa far parlare bene diFiuggi nel mondo».Ma il Festival ad appena cinqueanni dalla nascita, la prima edizio-ne è del 2008, sta già pensando aduna ulteriore evoluzione, in sim-biosi con il territorio che lo ospi-ta, valorizzando le energie che loanimano. Innanzitutto i numerosiragazzi e giovani dello staff. An-

che in questo caso un passetto al-la volta, dovrà nascere una vera epropria struttura, aperta a tutti igiovani interessati, che si occupidella formazione verso l’arte e ilturismo: compagnie teatrali itine-ranti, valorizzazione delle culturetradizionali, integrazione di tradi-zioni e innovazione nelle varie for-me di intrattenimento audiovisivoe chissà… Potrebbe essere un’al-tra risorsa “partorita” dalla fanta-sia italiana in questi anni così dif-ficili da un punto di vista socialeed economico. In ogni caso il Fiuggi Family Festi-val appena nato, come ogni bambi-no, ha avuto bisogno di crescere inun luogo stabile ma ora, da adole-scente, desidera muoversi per cono-scere e farsi conoscere, quindi si stalavorando per continuare ad andareanche in altre città italiane come giàavvenuto per Trento, Bergamo, Spo-leto, Caserta e in qualche localitàmarittima nel Centro – Sud. L’appuntamento per il 2013 è dal21 al 28 luglio e il tema sarà: “Tut-ti per Uno”; un po’ come il gridodei moschettieri del re di Francia,come il desiderio più profondo diogni comunità, come la spinta ve-ra che deve animare ogni squadra,e che presuppone, conclude salu-tandoci la signora Antonella, quel-l’Uno per tutti, sottinteso, non di-menticato. E proprio lo sport saràil leit motiv, con tornei e attivitàdi alto livello in partnership con ilCsi (Centro sportivo italiano) nel-la zona di Fiuggi bassa durante lagiornata, mentre la “festa” conproiezioni, ospiti e musica inizie-rà ogni giorno alle 17 nel borgostorico.

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Avviso a tutti i turisti este-rofili, amanti delle sottilisabbie tropicali: ci posso-

no essere anche le Bahamas tra lemete segnalate dal sito dell’unitàdi crisi della Farnesina, lo stru-mento che informa in tempo rea-le sulle condizioni di sicurezza intutti i Paesi del mondo. Guerre,terrorismo e allarmi sanitari, ci-cloni, furti e chi più ne ha più nemetta. Nulla sfugge a www.viag-giaresicuri.it. Sono oltre venti gli avvisi dirama-ti dal ministero nell’ultimo mese.Gli ultimi riguardano Kazakistan(da considerare mai del tutto im-mune dal rischio terrorismo), Uru-guay (dove il problema sembranosoprattutto i ladri e i rischi sanita-ri), Azerbaijan (per restrizioni delrilascio del visto in aeroporto), esoprattutto il decisamente turisti-co, grazie alle sue belle spiagge,Kenya dove le consultazioni elet-torali sono occasione di scontrinella capitale Mombasa. Ma ele-

zioni a parte nelle regioni aride eremote del Centro Nord c’è sem-pre l’eventualità di scorribande ar-mate ai danni dei viaggiatori daparte di gruppi di predatori oppu-re scontri fra tribù pastorali e stan-ziali le cui ostilità sono esacerba-te dalla scarsità di risorse.C’è poi la Libia, dove la vita per ituristi è dura. Probabilmente so-prattutto se italiani e il grave at-tentato del 12 gennaio 2013 a Ben-gasi nei confronti del Console Ge-nerale d’Italia rappresenta un dram-matico richiamo alla permanenzadi una marcata fluidità nel quadrodi sicurezza in Libia. Insomma, vita dura per i viaggia-tori, soprattutto quelli con pocaesperienza. E non è tutto qui. Quel-li riportati sono solo alcuni esem-pi delle questioni che possono sca-tenarsi quotidianamente per chiprogramma un viaggio all’estero.La lista dei Paesi sotto controlloda parte della Farnesina è lunga.C’è l’Egitto, dove si stanno regi-

strando nuove manifestazionidi piazza, sia al Cairo sia in al-tre importanti città del Paese(Port Said, Mansoura ed altricentri del delta del Nilo), conscontri che hanno causato unsignificativo numero di vitti-me e feriti. C’è Israele dove,nonostante una situazione sta-bile dal novembre 2012, nonè mai da escludere il rischiodi attentati terroristici, in par-ticolare nelle principali cit-tà. Ovviamente i rischi au-mentano lungo il confinecon la striscia di Gaza. Inoltre mai partire versomete tropicali a rischio ci-

clone senza aver prima consulta-to il servizio meteo del-l’aeronautica militare(www.meteoam.it) e ilsito internazionale del“World MeteorologicalOrganization” (http://se-vere.worldweather.org).Le tempeste tropicalisono uno degli “incon-venienti” in cui si puòinciampare se si vuoleandare in vacanza adAntigua, per esempio,ma non solo, e di isola in isola.Tuttavia non è solo dal maltempoche è necessario guardarsi. In Ma-lesia è segnalato un considerevo-le aumento dei casi di scippo aidanni di turisti occidentali. Sonoanche sconsigliate visite in tutta laparte orientale dello stato di Sa-bah nel Borneo malese, incluse leisole vicine alla costa orientaleadiacenti ai territori filippini, ovediversi turisti occidentali sono sta-ti rapiti. Nelle stesse aree sono sta-

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Per viaggiare sicuroscegli l’Italia

Filomena Armentano

Sul sito dellaFarnesinainformazioni intempo reale sullearee di crisi

In tempi di instabilità internazionale sempre bene affidarsi ai professionisti

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te di recente segnalate infiltrazio-ni di uomini armati che hanno de-terminato scontri a fuoco con lelocali forze di sicurezza. In altri casi invece bisogna esserepreparati ad assecondare le usan-ze del luogo, come nell’islamicoIran. E occorre fare molta atten-zione anche ai normali gesti quo-tidiani in pubblico. Che dire poidei paesi che si affacciano sullasponda meridionale del Mediter-raneo, tradizionalmente affollatidi connazionali alla loro prima“meta esotica”? Beh, in questo ca-so chiunque ha una tv in casa hasentito parlare della “Primaveraaraba” e ha visto gli sconti anchesanguinosi che ne sono derivati;ma neppure i ricchi Emirati sonoesenti dalla generale protesta nel

mondo arabo. E non dimentichia-mo lo Zimbawe alle prese con in-stabilità socio-politica, l’Iraq, ilCiad, l’Eritrea, la Mongolia. In-somma quasi nessuna meta al mon-do è esente da pericoli.In tempi di crisi e di forte instabi-lità internazionale quindi sarebbeconsigliabile per chi non intenderinunciare ad una vacanza, sceglie-re l’Italia. Chi poi non vuole pro-prio fare a meno dell’estero fareb-be bene, nell’era di internet e delviaggio fai da te, ad affidarsi co-munque a seri professionisti; agen-zie di viaggio con a disposizioneuna rete fidata di corrispondenti etutti gli strumenti per predisporreun soggiorno sicuro e sereno. Oquanto meno una veloce via di fu-ga in caso di guai imprevisti.

E comunque non sarebbe male, diquesti tempi, includere anche lasicurezza tra gli argomenti di mar-keting per la promozione delle me-te italiane all’estero. L’Italia in-fatti è ancora un paese sicuro, mol-to più di altri nella nostra stessacara Europa. E non parliamo sol-tanto della Grecia, dove la deva-stante crisi economica sta metten-do a dura prova la coesione socia-le e l’ordine pubblico. Solo chenon sempre pensiamo di comuni-carlo ai potenziali viaggiatori ditutto il mondo, e anzi, talvolta la-sciamo che altri facciano concor-renza sleale, come quel noto set-timanale tedesco che un decenniofa pubblicò in copertina una pi-stola poggiata su di un piatto dispaghetti…

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Festeggia il Ventennale la MITT2013, l’evento d’eccellenza per lafiliera russa - che quest’anno pro-mette di superare i record di pre-senza degli anni precedenti - ri-conosciutodalla comu-nità interna-zionale. E’qui che ope-ratori e agen-ti di viaggiopresentano inuovi catalo-ghi, gli itine-rari, i prezzi della nuova stagionee influenzano le scelte dei turistirussi. Dal 20 al 23 marzo, al Cen-tro espositivo internazionale diMosca, l’Enit presenterà gli itine-rari turistici italiani accogliendonel suo stand dieci regioni e Ro-ma Capitale.La MITT vedrà la partecipazionedi 189 Paesi e regioni del mondo.Interessante il programma di fo-rum e convegni dove esperti dimercato discuteranno i problemiattuali nel campo turistico. Am-pio spazio sarà dato al settore deiviaggi del lusso, vista la propen-

sione dei russi a spendere alti bud-get nei loro viaggi all’estero, com-portamento che li posiziona al set-timo posto tra i “top spender” almondo. Nel 2011, la Russia ha ge-

nerato 43.7 mi-lioni di viaggiall’estero, e cisi aspetta cheil bilancio2012 si attestisu un incre-mento dell’8%.L’Europa, e l’I-talia sono tra le

top destination per lo shopping esecondo i dati forniti da Banca d’I-talia nel periodo gennaio-novem-bre 2012 l’incoming russo ha ge-nerato una spesa di 1.119 milionidi euro contro gli 889 milioni del-lo stesso periodo del 2011, pari adun incremento del 25,87%.Per la terza volta MITT ospiteràuna sezione speciale dedicata alturismo medico e d’affari. I primitre giorni della manifestazione sa-ranno dedicati ai professionisti eagli incontri b2b, mentre solo nel-l’ultimo giorno la Fiera aprirà ibattenti al pubblico.

Sette Regioni nella Piazza italia-na: Lombardia, Marche, EmiliaRoma, Friuli Venezia Giulia, Sar-degna, Calabria e Campania insie-me a Roma Capitale e otto spaziprivati parteciperanno sotto l’egi-da dell’Enit all’ITB 2013, dal 6 al10 marzo. La manifestazione tu-ristica leader nel mondo ospiteràmigliaia di aziende provenienti da187 Paesi e sarà pronta ad acco-gliere oltre 170.000 visitatori.Tra gli appuntamenti in favore del-le Regioni e dei privati organizza-ti dall’Enit nel corso della manife-stazione si segnalano il tradiziona-le incontro con i rappresentanti del-la stampa tedesca, al quale parte-ciperanno il direttore generale, An-drea Babbi, gli assessori al turismoregionali presenti alla manifesta-zione e altre autorità italiane; a se-guire la conferenza stampa “I Bor-ghi più belli d’Italia si presentano”.

Ponza e le isole pontine a Vienna

Punta ad una stagione estiva ca-ratterizzata da flussi incoming dilingua tedesca l’arcipelago delleIsole Pontine che il 27 febbraio2013 a Vienna, in collaborazionecon Enit-Agenzia, ha promossole bellezze isolane ad esponentidella filiera austriaca.L’incontro, organizzato dall’Enit,è stato riservato a giornalisti di set-tore, ad operatori turistici e agentidi viaggio selezionati. Hanno pre-sieduto l’incontro per la presenta-zione delle novità della stagione tu-ristica 2013 il sindaco di Ponza,Piero Vigorelli e l’assessore al tu-rismo, Maurizio Musella. Tra i pros-simi appuntamenti sul mercato au-striaco si segnala la giornata delturismo italiano dell’Istituto diRomanistica nella capitale austria-ca, nel corso della quale sarà pre-sentata l’offerta turistica italiana.

ITB 2013 in Germania

MITT 3013, evento di eccellenza per la filiera russa

Cupole, resti romani, piazze,buona tavola, spiagge asso-

late e mare azzurro sono i desi-deri pronti a saltar fuori dalla va-ligia degli svedesi per la prossi-ma stagione turistica. Martin Dur-nik, Marketing Manager di Tic-ketmaster, in una intervista a Af-tonbladet, uno tra i maggiori quo-tidiani scandinavi, ha dichiaratoche le prenotazioni primaveriliper Roma sono aumentate del45% rispetto ad un anno fa. L´Ita-lia in generale, e Roma in parti-

colare, sono tra le mete preferi-te dei turisti svedesi. Le vacan-ze romane poi, lasciano spazioalla fantasia e le formule fly&dri-ve invitano a raggiungere Napo-li, Amalfi, Sorrento e Capri. Senegli ultimi anni gli svedesi han-no dimostrato una crescente pre-dilezione per New York, quest´an-no la tendenza si è arrestata, leprenotazioni per la metropoli ame-ricana si sono stabilizzate favo-rendo maggiori flussi verso Ro-ma e l´Italia.

L'Italia e Roma al top delle scelte degli scandinavi

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Latina, Provincia d'Europa.Sono ben 38 le aree ponti-ne considerate siti di im-

portanza comunita-ria dal recente decre-to del Ministero del-l'Ambiente. Nell'e-lenco relativo alla re-gione biogeograficamediterranea in Ita-lia figurano, comeecosistemi delicati daproteggere, da norda sud della provincia,laghi, spiagge, coste,boschi, fiumi, grot-te, canali, monti, iso-le e anche fondalimarini. Sono siti diimportanza comuni-

taria gli ambienti acquatici inter-ni ai giardini di Ninfa, il parcoche incantò anche Lady D e direcente inserito da The Telegraphnei dieci giardini più belli del

mondo, le sugherete di San Vitoe Valle Marina a Monte San Bia-gio, e molti degli angoli più no-ti e affascinanti del Parco del Cir-ceo, come i laghi di Fogliano, deiMonaci, di Caprolace e di Sabau-dia, i Pantani d’Inferno, la fore-sta demaniale del Circeo, Quar-to Caldo e Quarto Freddo sul pro-montorio del Circeo, e le dunetanto amate dai vip. Inseriti poi nell’elenco dei Sic leisole di Palmarola e Zannone, laprima considerata una delle piùbelle isole del Mediterraneo e laseconda parte del Parco Nazio-nale del Circeo, il lago di Fondi,lago Lungo, la costa rocciosa traSperlonga e Gaeta e il promon-torio di Gianola e Monte di Scau-ri. Tra le aree inquadrate comequelle di rilevanza europea spun-tano però anche ambienti menonoti e lontani dal turismo di mas-sa. Nell’elenco dei cosiddetti Sic

compaiono così la grotta degliAusi, a Prossedi, che ospita bensette diverse specie di pipistrel-li, i laghi Gricilli a Pontinia, cheancora resistono ai molti «attac-chi» subiti negli anni, tra disca-riche abusive e inquinamento divario tipo, il bosco Polverino aPriverno, i canali in disuso dellabonifica pontina, la cui impor-tanza è stata evidenziata da An-tonio Pennacchi nel suo «Cana-le Mussolini», Monte Leano eMonte Sant’Angelo a Terracinae gli Ausoni meridionali. E ancora: la duna di Capratica aFondi, il rio Santa Croce a For-mia, l’ultimo tratto del fiume Ga-rigliano, la sommità del montePetrella, la cima più elevata de-gli Aurunci, il versante sud delMonte Redentore, da cui c’è chisostiene che è possibile ammira-re il panorama più bello degli Ap-pennini, spaziando con la vista

Ben 38 le aree pontine di importanza europea.

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Un patrimonio da promuovere e valorizzare

Sermoneta eCampodimelegodranno di unaparticolareattenzione da partedell'Enit, che avvieràuna campagna dipromozione chesarà appositamentestudiata e realizzataper loro.

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Anche quest’anno la Came-ra di Commercio di Viter-bo ha consegnato i premi

alle imprese aderenti che si sonodistinte per la promozione del tu-rismo integrato, attraverso la pro-posta di offerte ricettive e pacchet-ti turistici che tengono conto delpatrimonio culturale, enogastro-nomico e ambientale della TusciaViterbese.Per la categoria “alberghi” il “Wel-come Tuscia” 2013 è andato al Ca-stello di Proceno, Hotel Nibbio,Hotel Key Club; per la categoria“altre strutture ricettive” B&B Pre-dio San Fernando, Agriturismo Po-dernuovo e Agriturismo Il Poggio;per la categoria “agenzie di viag-gio, tour operator, consorzi” Tu-scia in Fabula e Paper Moon.Come ha dichiarato Ferindo Pa-lombella, presidente della Came-ra di Commercio di Viterbo nelcorso della cerimonia: «Siamo sta-ti tra i primi a credere nel turismointegrato per la promozione delterritorio: oggi è una realtà condi-visa dalle imprese, perseguita a li-vello regionale, imitata in altri ter-ritori». Palombella ha anche sot-tolineato come sul turismo sia sta-ta fatta la scelta, condivisa con leimprese, di investire in servizi co-me comunicazione, marketing eformazione, nella consapevolez-za di quanto sia importante far cre-scere l’intero comparto. Tuttaviaquesto non è sufficiente se non sipromuove con decisione sull’in-

tero territorio anche la cultura del-l’ospitalità, senza la quale si vani-ficano le potenzialità di una regio-ne che vanta la più alta elevata pre-senza di beni artistici del mondo,attrattori come Roma e il porto diCivitavecchia che convoglianoogni anno milioni di turisti. Pro-prio con questi intenti è nato nel2011 il premio che comunque dalprossimo anno si evolverà. Comeha annunciato infatti FrancescoMonzillo, segretario generale del-la Camera di Commercio: «Da que-st’anno punteremo condecisione sul turismointernazionale, cercan-do di intercettare l’in-teresse dei tantissimituristi stranieri che sog-giornano nella nostraregione. Una novità ri-levante che viene sup-portata dalla nuova de-nominazione del pro-getto in Tuscia Welco-me e dall’edizione delportale in lingua inglese già esi-stente sul turismo integrato».Le strutture ricettive e gli opera-tori turistici interessati ad aderireall’edizione 2013-2014 del pro-getto - che consente di usufruiredi servizi di informazione, pubbli-cità, marketing, promozione, for-mazione, possono richiedere in-formazioni a: Camera di Commer-cio di Viterbo, Tuscia Welcome,tel. 0761.234469 – email: [email protected].

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Alessandro Quami

Dal 2013 il progetto punta anche suituristi esteri e cambia la denominazionein “Tuscia Welcome”.

“Welcome in Tuscia”: i premi per il turismo integrato

Da quest’anno una particolareattenzione saràriservata al turismointernazionale

tra l’entroterra e il mare, For-celle di Campello e di Frialea Formia, l’alto corso del fiu-me Amaseno a Prossedi,Monte Calvo e Monte Cal-villi a Lenola e Parete delMonte Fammera a Spigno Sa-turnia. Per quanto riguarda poi i fon-dali, individuati come Sic nonsolo i fondali circostanti leisole di Palmarola, Ponza,Zannone, Ventotene e SantoStefano, «gettonatissimi» daisub. Tra i siti di interesse co-munitario compaiono infattianche i fondali tra Torre Astu-ra e Capoportiere, tra Capo-portiere e il lago di Caprola-ce, tra Capo Circeo e Terra-cina, e tra Terracina e lagoLungo. Ma i riconoscimential territorio pontino non sifermano qua. Sermoneta eCampodimele, infatti, sonodue dei ventuno “Gioielli d'I-talia”, il concorso della Pre-sidenza del Consiglio dei Mi-nistri, nato con l'intento di va-lorizzare l'offerta turistica deicomuni con popolazione nonsuperiore ai 60mila abitanti.L'iniziativa ha visto la parte-cipazione di circa 350 con-correnti di tutte le regioni eper la prima edizione il co-mitato di valutazione ha rite-nuto di valorizzare maggior-mente i comuni di dimensio-ni più piccole che abbianopreservato con grandi sforzi,anche economici, le caratte-ristiche naturali e storiche cheli contraddistinguono. Oltrea potersi fregiare del premioe a poter usare il marchio"Gioiello d'Italia", Sermone-ta e Campodimele godrannodi una particolare attenzioneda parte dell'Enit, l'Agenzianazionale del turismo, che av-vierà una campagna di pro-mozione che sarà apposita-mente studiata e realizzataper loro.

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EQUITALIA. NON TUTTISANNO CHE…Vi è mai capitato di andare adEquitalia e trovare delle file in-terminabili? O peggio, nell’attua-le riassetto dell’azienda, trovaredegli uffici chiusi ed accorpati inmacro aree dove la comunicazio-ne agli sportelli è di fatto impos-sibile a causa della tensione pre-sente? Ebbene per evitare tale di -sagio è oramai possibile accede-re ai sevizi on line utilizzando lecredenziali (nome utente e pas-sword) fornite dall'Agenzia del-le entrate o dall'Inps. Per ottene-re quelle dell’Agenzia delle en-trate basta collegarsi al sitowww.agenziaentrate.gov.it, allavoce “Servizi online”, dove si po-tranno trovare tutte le indicazio-ni necessarie per la registrazione(è necessario munirsi dell’ultimadichiarazione dei redditi perso-nale). Chi è dotato di una smatcard e di un lettore è invece pos-sibile accedere al servizio trami-te la Carta nazionale dei servizi.Una volta ottenute le credenzialicon il proprio computer collega-to a internet si può accedere allahomepage di Equitalia (www.grup-poequitalia.it), dove nella sezio-ne estratto conto si può verifica-re se ci sono cartelle da pagare econoscere il dettaglio dei singolitributi; nonché la ripartizione de-gli interessi e delle altre spese. Aquesto punto se si vuole pagareon line si può:selezionare una o più cartelle;generare il codice Rav (una serienumerica che identifica il paga-

mento), che servirà per pagare sulsito di Equitalia nella sezione "Pa-ga online", oppure tramite il pro-prio servizio di home banking.Se invece si intende chiedere lasospensione o la rateazione ci sideve recare personalmente pres-so gli uffici. Per la sospensione della riscos-sione degli importi contenuti inuna cartella o in ogni altro docu-mento notificato da Equitalia quan-do, ad esempio, è già stato paga-to l’importo richiesto o si è in pos-sesso di una sentenza che ha da-to ragione o di uno sgravio del-l’ente creditore, la domanda vapresentata entro 90 giorni da quan-do Equitalia notifica la cartella oil primo atto di riscossione. Senon si può andare allo sportellodi Equitalia per presentare la do-manda, la stessa può essere invia-ta con raccomandata a/r ai reca-piti che indicati nella cartella, op-pure inviando un fax o una mailai recapiti che si trovano nel mo-dulo.Ricevuta la domanda completa ditutta la documentazione, Equita-lia sospende immediatamente l’at-tività di riscossione e chiede unaverifica all’ente creditore. Se ladocumentazione presentata è in-completa, Equitalia chiederà leintegrazioni necessarie.Se entro 220 giorni non si ricevealcuna risposta dall’ente credito-re, le somme richieste non saran-no più dovute. Per presentare ladomanda è sufficiente il moduloreperibile allo sportello o sul si-to www.gruppoequitalia.it , che

va compilato spiegando i motiviper cui la somma non è dovuta.Alla richiesta vanno allegati undocumento di riconoscimento etutta la documentazione richiestao comprovante la non sussisten-za del debito come, ad esempio,in presenza di sgravio da partedell’ente impositore.

CREDITI VERSO CLIENTI.LA NUOVA SVALUTAZIONELe perdite su crediti (articolo 101,comma 5 del Tuir) sono in vigo-re per il periodo di imposta 2012.Oggetto della norma sono le per-dite su crediti che risultano da ele-menti certi e precisi di importomodesto Perdite su crediti derivanti daelementi certi e precisi. Se in bi-lancio ci sono crediti per i qualil'impresa è in possesso di elemen-ti che danno certezza alla perdi-ta, occorre rilevare la perdita inconto economico, e nessuna va-riazione andrà effettuata nella di-chiarazione dei redditi, dato chela perdita è integralmente dedu-cibile. Questa conclusione valeindipendentemente da ammonta-re e scadenza del credito: in so-stanza, qualunque sia l'importo ola scadenza, la presenza di ele-menti certi e precisi predominasu ogni altra considerazione e ren-de sempre deducibile la perdita.Sono elementi certi, ad esempio,gli esiti negativi di pignoramen-ti o sequestri presso il debitore.Precisiamo che la nostra analisiprescinde dall'esistenza in bilan-cio di un fondo di svalutazionecostituito in passato, altrimenti icalcoli da fare dovranno tenereconto anche di questo elemento.Crediti di modesto valore sca-duti da oltre sei mesi Dopo avervalutato gli elementi di cui soprarimangono da verificare i creditiche non hanno elementi certi eprecisi per essere considerate per-dite. Si parla dei crediti che nonsuperano i 2.500 euro (5.000 seil volume d'affari o di ricavi nel

Aggiornamenti tributari in pillole

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a cura di Maurizio Fantaccione

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2012 ha superato i 100 milioni dieuro). Di questi, i crediti che al-la fine del periodo risultano sca-duti da oltre sei mesi possono ge-nerare perdite deducibili senzanessun onere ulteriore di dimo-strazione. Anche in questo casosi potrà registrare la perdita a con-to economico con immediata va-lenza fiscale.

INFORMAZIONI IN PILLOLEProroga della moratoria sui mu-ti. L’Abi (Associazione bancariaitaliana) con un comunicato stam-pa del 20 marzo 2013 ha reso no-to di avere prorogato di ulteriori3 mesi, quindi fino al 30 giugno2013, il pacchetto di iniziative asostegno delle imprese in diffi-coltà che prevede la possibilitàper le banche di sospendere mu-tui e leasing, di allungare la du-rata di mutui, anticipazioni ban-carie e scadenze del credito agra-rio di conduzione, nonché di con-cedere finanziamenti connessi adaumenti di mezzi propri delle Pmi.

Non è impugnabile autonoma-mente l’estratto di ruolo. La Cor-te di Cassazione, con la sentenzan.6610 del 15 marzo 2013 ha af-fermato che l’estratto di ruolo,che è atto interno all’Amministra-zione, non può essere oggetto diautonoma impugnazione davan-ti al giudice tributario. Questo per-ché, senza notifica di un atto im-positivo, non c’è alcun interesseconcreto e attuale ex art.100 c.p.c.a radicare una lite tributaria. L’e-stratto di ruolo, quindi, può esse-re impugnato soltanto unitamen-te alla cartella che sia stata noti-ficata, come altresì confermatodalla struttura oppositiva del pro-cesso tributario, che non ammet-te preventive azioni di accerta-mento negativo del tributo.Ok l’accertamento presuntivoche tiene conto del contraddit-torio. La Corte di Cassazione, conla sentenza n.6929 del 20 marzo

2013 ha precisato che il potere diaccertamento dell’Ufficio ai sen-si degli artt.39 del DPR n.600/73,54 del DPR n.633/72 e 3 della L.n.549/95, una volta che l’Ammi-nistrazione Finanziaria abbia ap-plicato i parametri presuntivi, per-sonalizzati in relazione alla spe-cifica situazione del contribuen-te, e abbia soppesato e disattesole contestazioni proposte da que-st’ultimo in sede amministrativa,non può considerarsi condiziona-to da alcun altro incombente. Ilsuddetto potere accertativo non èimpedito dalla regolarità della con-tabilità tenuta dal contribuente,che non può costituire neppureuna valida prova contraria a fron-te degli elementi presuntivi desu-mibili dai parametri suindicati.

Sempre applicabili gli studi disettore alle imprese in contabi-lità semplificata. La Corte di Cas-sazione, con la sentenza n.6926del 20 marzo 2013 ha statuito chela procedura di accertamento stan-dardizzato mediante l’applicazio-ne dei parametri ex art.3, co.181e 184 della L. n.549/95 – in rela-zione a quei contribuenti per i qua-li non risultino approvati gli stu-di di settore, come le imprese mi-nori o gli esercenti arti e profes-sioni in contabilità semplificata– o degli studi di settore, costitui-sce un sistema unitario che nonsi colloca all’interno della proce-dura di accertamento di cui al-l’art.39 del DPR n.600/73, ma laaffianca, essendo indipendentedall’analisi dei risultati delle scrit-ture contabili. La regolarità di det-te scritture, per i contribuenti incontabilità semplificata, non im-pedisce, invero, l’applicabilitàdello “standard”, né costituisceuna valida prova contraria, lad-dove per i contribuenti in conta-bilità ordinaria, l’irregolarità del-la stessa costituisce esclusivamen-te condizione per la legittima at-tivazione della procedura standar-dizzata (vedasi sentenza SS.UU.

n.26635/09). Per le imprese mi-nori in regime di contabilità sem-plificata, pertanto, l’accertamen-to mediante i parametri ai sensidell’art.3, co.181 della L. n.549/95non richiede motivazione ulterio-re; motivazione, invece, necessa-ria quando i parametri servonoper accertamenti nei confronti diimprese in regime di contabilitàordinaria che sia, però, conside-rata inattendibile dall’Ammini-strazione Finanziaria. La “ratio”della diversa disciplina risiede –per vero – nel fatto che il contri-buente che opta per il regime sem-plificato sa di esporsi a un accer-tamento, a sua volta, semplifica-to sulla base di parametri conta-bili, non potendo offrire all’Am-ministrazione lo scudo di una con-tabilità ordinaria (vedasi senten-za n.26511/08).

La contabilità in nero giustifi-ca l’accertamento induttivo. LaCorte di Cassazione con la sen-tenza n.12268 del 15 marzo 2013ha confermato come la “contabi-lità in nero”, per il suo valore pro-batorio, legittima di per sé, e aprescindere dalla sussistenza diqualsivoglia altro elemento, il ri-corso all’accertamento induttivodi cui all’art.39 del DPR n.600/73,incombendo sul contribuente l’o-nere di fornire la prova contraria,al fine di contestare l’atto impo-sitivo (vedasi sentenzan.24051/11). Inoltre, i giudici han-no avuto modo di confermare co-me la possibilità di deduzione del-le spese per l’acquisto di carbu-ranti sia subordinata al fatto chele cosiddette “schede carburan-te”, che l’addetto alla distribuzio-ne è tenuto a rilasciare, siano com-plete in ogni loro parte e debita-mente sottoscritte, senza che l’a-dempimento, a tal fine disposto,ammetta equipollente alcuno e in-dipendentemente dall’avvenutacontabilizzazione dell’operazio-ne nelle scritture dell’impresa (ve-dasi sentenza n.26539/08).

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Equitalia on line, crediti verso i clienti e contabilità in nero

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NOTA1) La sospensionepuò essere richiestain presenza diqualsiasi causa cherende non esigibile ilcredito da partedell’ente pubblicocreditore.

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La collaborazione tra EBTLe Dipartimento V - Politi-che sociali del Comune di

Roma – “Programma Integra”,nota a molte aziende alberghieredel settore, riprende quest’annograzie all’avvio del progetto“Orizzonti aperti: percorsi di in-tegrazione lavorativa per minoristranieri non accompagnati”. Ilprogetto, finanziato dal Fondo na-zionale delle politiche migratorie2011 – Ministero del lavoro e del-le politiche sociali, attraverso Ita-lia Lavoro, intende affrontare laquestione dell’inserimento socio-lavorativo dei minori stranieri nonaccompagnati presenti nelle strut-ture di accoglienza gestite dall’u-nità operativa Minori del Dipar-timento promozione servizi so-ciali e salute di Roma Capitale. Il progetto prevede l’organizza-zione di un percorso di formazio-ne professionalizzante per Fac-chino ai piani e Cameriere disala seguito da un inserimentoin tirocinio formativo gratuitodella durata di 3 mesi per il pe-riodo di Maggio – Giugno e Lu-glio 2013 presso le aziende alber-ghiere ospitanti che vorranno ade-rire all’iniziativa.Chi sono i minori stranieri nonaccompagnati? Sono una catego-ria peculiare di migranti che sitrovano per qualsiasi causa nelnostro territorio privi di assisten-za e rappresentanza, con singola-ri storie, identità e reti attivate neicontesti di arrivo. Roma e il suointerland sono stati individuati co-me maggiore polo ricettivo italia-no sia per il turismo nazionale cheinternazionale, composto da im-

portanti aziende internazionali,ma soprattutto da piccole e me-die imprese ricettive e della risto-razione. Per il comparto produttivo, for-mare lavoratori specializzati nel-l’accoglienza e nell’eccellenza delservizio, sulla base delle esigen-ze emerse dal settore, spesso conbuona padronanza di almenoun’importante lingua straniera vei-colare (inglese o francese), è ri-sultato una scelta vincente per da-re ai beneficiari del progetto lapossibilità di un effettivo inseri-mento lavorativo all’interno di unodei maggiori ambiti produttivi delmercato del lavoro italiano. Grazie al progetto “Orizzonti aper-ti”, 18 ragazzi prenderanno partead un percorso formativo profes-sionalizzante sul mestiere di ca-meriere di sala e cameriere ai pia-ni. Obiettivo del progetto è quel-lo di favorire l’autonomia dei ra-gazzi, aiutandoli nel difficile per-corso di svincolo dai centri di ac-coglienza e di facilitare i percor-si di integrazione. A tal fine la for-mazione professionale riveste unruolo centrale, in quanto rispostaconcreta che investe sulle poten-zialità della persona. Tra questil’acquisizione di nuovi e miglio-ri saperi che sappiano trasforma-re conoscenze in competenze spen-dibili nell’ambito professionale.L’EBTL, grazie all’esperienzapregressa è consapevole che lacomplessità dei bisogni socialinon può essere di esclusiva com-petenza dei servizi sociali e delsettore, ma deve coinvolgere unapluralità di ambiti settoriali e diattori territoriali: mondo del la-

voro, formazione professionale,sanità, attività ricreative, politi-che abitative, ecc. . Questa ulti-ma considerazione riguarda an-che le aziende del territorio cheper sviluppare la propria “mis-sion” imprenditoriale devono po-ter contare su un sistema territo-riale efficiente che sia in grado diconiugare sviluppo locale e co-esione sociale, ovvero gli elemen-ti strutturali di successo di unazienda moderna. Il percorso formativo e di inseri-mento individuato all’interno delprogetto cerca di rispondere a que-ste esigenze e sarà strutturato indue fasi. La prima fase, della du-rata complessiva di un mese di le-zioni teoriche d’aula, simulazio-ni e visite aziendali, è dedicata al-l’acquisizione di competenze tra-sversali e professionalizzanti delsettore turismo - reparto sala e re-parto piani. La seconda ed ultimafase è finalizzata all’inserimentolavorativo, attraverso la modali-tà del tirocinio formativo. Duran-te questa fase, della durata di tremesi, gli allievi opereranno in unreale contesto lavorativo, confron-tandosi direttamente e per un pe-riodo congruo con il mondo dellavoro. L’EBTL, certo di una ri-sposta positiva da parte delle azien-de del settore, è a disposizioneper tutte le informazioni riguar-danti il progetto.

Per informazioni:

EBTL – Dipartimento Formazione RGQ Francesca [email protected] e gestione: Eliana Iozzia Del VentoSegreteria Corsi: Ivan ErraniTel. 06/[email protected]

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Progetto “Orizzonti aperti”

a cura di EBTL

Tirocini formativi gratuiti per camerieri di sala - facchino ai piani

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Il progetto “Imprese turistichein sicurezza” è un’importan-te opportunità rivolta ai dato-

ri di lavoro delle imprese che ope-rano nel settore turismo. Il pro-getto si colloca all’interno del pa-norama normativo riguardante lasicurezza sul lavoro che vede idatori di lavoro sempre più al cen-tro della sicurezza delle proprieaziende. Il progetto è stato studia-to per permettere agli imprendi-tori della piccola e micro impre-sa del turismo di poter svolgere,all’interno della propria azienda,la funzione di responsabile delservizio di prevenzione e prote-zione.Le azioni formative sono gratui-te e i contenuti sono conformi al-le ultime modifiche introdotte dal-l’accordo Stato-Regione in ma-teria di formazione sulla salute esicurezza nei luoghi di lavoro. Atutti i datori di lavoro verrà rila-sciato un attestato valido ai finedi legge.Il progetto prevede otto ore di pro-

ject work per la realizzazione delDocumento di valutazione dei ri-schi (Dvr). La normativa prevede che entrola fine del mese di maggio 2013,le piccole imprese che occupanofino a 10 dipendenti dovrannomunirsi del Dvr. Non sarà infattipiù possibile presentare l’auto-certificazione. Per meglio rispon-dere ai fattori di rischio del set-tore turismo, individuate in faseprogettuale, all’interno del pro-getto sono state identificate quat-tro azioni formative gratuite, unaper ogni categoria interessata: al-berghi e strutture ricettive, conannesse attività quali: affittaca-mere, B&B, case vacanza e ostel-li; pubblici esercizi; stabilimentibalneari e camping e infine la ca-tegoria delle agenzie di viaggio eturismo.Ogni azione, gratuita, è stata col-locata territorialmente in ciascu-na provincia: Roma, Viterbo, Fro-sinone e Latina allo scopo di ri-spondere alle diverse esigenze del

territorio.Il territorio di Roma è stato il pri-mo ad avviare l’attività, conclu-dendo con successo quattro inter-venti sui sei in programma: duerivolti alle strutture ricettive, unoalle agenzie di viaggio e uno pergli stabilimenti balneari e cam-ping, restano da svolgersi i dueinterventi rivolti ai pubblici eser-cizi, per i quali sono ancora aper-te le iscrizioni. Nonostante la standardizzazionedei contenuti trattati durante losvolgimento del corso, cosi comeimposto dalla normativa vigente,i datori di lavoro che hanno pre-so parte alla formazione hannomanifestato il loro entusiasmo perl’esperienza fatta, sia dal puntodi vista delle competenze acqui-site sia per l’opportunità di con-fronto fornita, ma soprattutto èstata colta con grande entusiasmol’opportunità del project work,valutata da molti come l’oppor-tunità di guardare con occhi nuo-vi, e spesso più sereni alla pro-pria azienda.I prossimi interventi in program-ma vedranno protagoniste le pro-vince di Latina, Viterbo e Frosi-none, tutte le aziende interessatepossono prendere contatti con inostri uffici. Tutti gli interventi formativi so-no completamente gratuiti e nonprevedono alcun costo per i par-tecipanti.Il progetto Imprese Turistiche insicurezza è stato presentato con-giuntamente da EBTL e Solco srlall’interno dell’avviso pubblicoper la realizzazione di una cam-pagna straordinaria di formazio-ne per la diffusione della culturadella salute e sicurezza nei luo-ghi di lavori ai sensi dell’art. 11,comma 7 del Dlgs n. 81/2008 inattuazione dell’accordo stato-re-gioni del 20 novembre 2008 n.226/Csr promosso dal Ministerodel lavoro, della salute e delle po-litiche sociali e dalla Regione La-zio assessorato alla sanità.

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Imprese turistiche in sicurezza

a cura di EBTL

Corso formativo gratuito dell’EBTL per imprenditori del turismo