Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca...

21
Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su: www.palazzodelpero.it

Transcript of Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca...

Page 1: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di noi

Guardiamoci in faccia

Numero 59 Marzo-aprile2007

Nella foto la tela

settecentesca

restaurata.

Il giornale può essere letto on-line su: www.palazzodelpero.it

Page 2: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 2

Questo numero, ma anche i precedenti, è possibile leggerlo nel sito:

www:palazzodelpero.it

Guardiamoci in facciaQualcosa di noiBimestrale della Parrocchia di S.Donnino a Palazzo del PeroNumero 59 Marzo-aprile 2007

Indirizzo E.mail : [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEVittorio Gepponi

REDAZIONE:Nicola Angeli, Roberta Busatti,Flavio Angeli,Catia Sandroni, Cinzia Ercolani,Marco Pellitteri, Angela Parigi, Lorenza Parigi, Leonardo Biserni,Lucia Sandroni, Benito Testerini

COLLABORATORI:Sergio Placidi

Sommario

DALLA PARROCCHIA

ANGOLO DELLO SPIRITODon Benito pag 3

CRONACA PARROCCHIALEDon Benito pag.4

CALENDARI BENEDIZIONIPag.9

RIFLESSIONI Lorenza Parigi

Pag.10

ATTUALITA’

UN DIACONO A PALAZZOGiovanni Bianchini pag.12

UNA NOVENA PER PALAZZO DEL PEROLucia Sandroni pag 13

DI.COFlavio Angeli pag 14

VIVA IL BACCALA’Sergio Placidi pag. 16

EVENTO: RESTAURO TELARedazione pag 17

RUBRICHE

Poesia pag. 20

Page 3: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 3DALLA PARROCCHIA-Tempo dello Spirito Angolo dello spirito

Il Natale, da poco vissuto, ci ha parlato di una parola che per il vero cristiano è tutto un

programma di vita: AMORE. Questa parola, sinonimo di Carità e quindi di Dio - Dov’è Carità e Amore, qui c’è Dio - è una parola molto bella ma anche molto bistrattata. L’Amore, quello vero, ce lo ha insegnato Gesù. Non ci può essere vero amore verso Dio e verso gli uomini se non in Gesù. L’Amore non è egoismo ma donazione. “ Non c’è amore più grande di chi dà la propri vita per la persona che ama”. Gesù ci ha amati dando se stesso per noi fino alla morte di croce Qui è il fondamento del vero amore. Quando non amiamo i fratelli, parliamo male dei fratelli, facciamo soffrire i fratelli, non amiamo neppure Gesù. Dobbiamo fare di tutto per amare Gesù attraverso i fratelli. Fare di tutto perché i Suoi amici diventino i nostri amici. Capita spesso che ci allontaniamo dalla fede perché ci manca questo Amore verso i fratelli. Ameremo veramente Gesù se vedremo nel fratello l’immagine di Gesù. Dice S. Giovanni: ” Dio nessuno lo ha mai visto, chi ha visto il fratello ha visto Dio”. Dio, in Gesù, si è fatto uno di noi per farci come Lui. Ci ha amati fino a dare se stesso per noi. Ecco il vero Amore che, noi come cristiani, dobbiamo fare di tutto per raggiungere.

Page 4: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 4DALLA PARROCCHIA-Cronaca

Cronaca Parrocchiale

31.12.2006

Un altro anno abbiamo lasciato alle spalle con tutti i suoi problemi e le sue attese.

Se ci pensiamo bene nulla o quasi nulla è cambiato dagli anni precedenti. Fuori, nel mondo esteriore, tanti botti, tante luci, quasi per nascondere chissà che cosa o per far finta che tutto è a posto. Ma nel mondo interiore dello spirito si è tentato di aprire uno spiraglio di luce. Solo Tu, o Gesù, puoi dare serenità e gioia. Per questo si è voluto chiudere l’anno con una preghiera di ringraziamento per tutto quanto è accaduto nel trascorso anno. Tutto è Tua grazia anche le prove che ci hai dato e aiutato a sostenere. Alcuni hanno sentito il bisogno di ringraziare il Signore partecipando ad un’ora di Adorazione, dalle ore 23,00 alle ore 24,00 presso le Suore Carmelitane scalze di Villa Redi. Con Te, o Gesù, si è chiuso l’anno e lo abbiamo aperto. Fa’ che in questo nuovo anno non ci abbandono mai la Tua Grazia.

06 Gennaio 2007

Epifania del Signore

Gesù si è rivelato, attraverso i Magi, ai popoli pagani. Questo giorno ci ricorda tre momenti molto importanti della vita di Gesù: - I Magi che fanno visita a Gesù, - Il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano, da parte di Giovanni Battista, - Le nozze di Cana. Il primo miracolo di Gesù. Per noi cristiani di oggi l’Epifania vuole essere il segno dell’amore di Gesù per noi e del nostro amore per Gesù, offrendo a Lui non oro, incenso e mirra, ma la nostra vita, il nostro tempo.

07 Gennaio 2007 Battesimo di Gesù

Mentre Gesù riceveva il Battesimo, Dio disse: “ Questi è il Figlio Mio prediletto, Ascoltatelo “. Ascoltare Gesù è il principale dovere di ogni cristiano, perché solo Lui ha parole di vita eterna. Con il Battesimo, che anche noi abbiamo ricevuto, siamo diventati figli di Dio. Come un buon figlio fa tesoro dei consigli del padre, così ogni buon cristiano deve aver sempre presente l’Amore di Dio, che Gesù è venuto a rivelarci.

Page 5: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 5DALLA PARROCCHIA

14 Gennaio 2007

Questa sera, alle ore 18,00, nella Cattedrale di Arezzo, S.E. Mons. Vescovo ha ordinato 4

Diaconi permanenti. Tra i 4 ordinati anche Daveri Federico, che da vario tempo ha prestato servizio nella nostra zona, facendosi stimare per il suo grande zelo, bontà e disponibilità. Alla sacra ordinazione erano presenti anche molti parrocchiani di Palazzo del Pero, come segno di stima e di riconoscenza per il suo generoso servizio prestato.

21 Gennaio 2007

Domenica di grande gioia in Parrocchia per la festa tributata a Federico, nuovo Diacono. Il Vice Rettore del Seminario, Don Luca Lazzari è venuto in parrocchia per parlare del significato del Diaconato e dei compiti che il Diacono può svolgere nella Chiesa e durante la Liturgia. Nell’occasione sono stati offerti vari doni da parte della parrocchia in segno di affetto e di stima..

11 Febbraio ’07 Presentazione di Gesù al Tempio

Agli inizi questa festa era chiamata: “ Purificazione della SS. Vergine Maria “. Questa festività diede origine alla più antica delle processioni penitenziali romane culminante con il rito della benedizione delle candele ( Candelora ). Dopo la riforma liturgica del 1960 questa celebrazione ha riacquistato il significato originario di Presentazione di Gesù al Tempio.

4 febbraio 2007

Alla S. Messa delle ore 11,00, Bartolini Chiara, Sofia, Rachele, figlia di Andrea e di Cavallucci Silvia, nata il 24 Ottobre 2006, ricevendo il Battesimo, è entrata a far parte della Comunità cristiana di Palazzo. Il Battesimo ci inserisce nella vita della Chiesa e ci rende partecipi della vita nuova in Cristo. Tutta la Comunità si sente unita alla gioia della famiglia Bartolini e invoca l’intercessione della Beata Vergine perché sostenga e accompagni l’impegno dei genitori per l’educazione cristiana e umana della figlia.

Page 6: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 6DALLA PARROCCHIA

11 Febbraio 2007

Il 5 Febbraio ricorre la festa di S. Agata vergine e martire ( vissuta nel 250 d.C. ) il cui

nome è iscritto nel Canone della S. Messa e nelle litanie. La Santa ha subito il martirio dell’amputazione di entrambi i seni, per questo è eletta protettrice contro i mali del seno. In suo onore il giorno 11 Febbraio, nella Chiesa di S. Agata alle terrine / Palazzo del Pero AR ) si è svolta una solenne celebrazione a ricordo della Santa. Alle ore 12,00 la Messa solenne, seguita da moltissimi fedeli , è stata celebrata da S. E. Mons. Babini e concelebrata dal nostro parroco D. Benito. E’ stata portata in processione la reliquia di S. Agata, donata da Mons. Alvaro Bardelli che ci ha allietato della sua presenza ed è stata inaugurato e benedetto il bassorilievo raffigurante la nostra patrona, realizzata dall’artista Isabella Giovannetti. Dopo la cerimonia c’è stato il pranzo nella sala parrocchiale con circa 120 partecipanti., pranzo preparato da un gruppo di parrocchiane, le quali si prendono, come ogni anno l’onere e l’onore di preparare la mensa, non dimenticando altri parrocchiani che con entusiasmo si sono occupati di tutto il resto: addobbi, pulizie sistemazione dei tavoli e delle vettovaglie e di tutto il necessario per il buon andamento della festa. Tutto questo per onorare la Santa e tenere vivi i contatti umani tra gli abitanti della parrocchia.

Gli operatori di S. Agata

ESEQUIE

In questo periodo la nostra Comunità di Palazzo ha accompagnato alla casa del Padre le seguenti sorelle: Buzzini Pia, di anni 91, deceduta il giorno 5 Gennaio 2007 nella propria abitazione e tumulata il giorno seguente nel Cimitero di Palazzo del Pero. Marchi Dina, di anni 84, deceduta il giorno 12 Gennaio 2007 nella propria abitazione di Arezzo e tumulata il giorno 14.01.07 nel Cimitero di Palazzo del Pero. Mancini Stella, di anni 81, deceduta il giorno 23 Gennaio 2007 nell’Ospedale di Arezzo e tumulata nel Cimitero di S. Agata il giorno 24.01.07. Rinnoviamo le nostre cristiane condoglianze a tutte queste famiglie, provate dal dolore della separazione di questi loro cari, e assicuriamo la nostra fraterna preghiera.

Page 7: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 7DALLA PARROCCHIA

LETTERA AI GIOVANI

Carissimo/a

non vorrei annoiarti con questa mia.

Vengo a te con grande desiderio di conoscerti. Forse ancora non ci siamo visti o conosciuti, ma ti assicuro che sei continuamente nelle mie preghiere. Ci dobbiamo amare anche se non ci conosciamo perché lottiamo tutti per la stessa causa: Amare Gesù. Proprio per questo amore verso Gesù ti propongo un incontro di preghiera per il giorno 15 Marzo alle ore 21,00 qui nella nostra Chiesa di Palazzo. Pregare è amare. Quanto desiderio, penso, ci sia in te di amare! Però non c’è solo un desiderio di amore verso una determinata creatura, ma un amore vero verso Qualcuno che ci ama di un amore infinito, fino a dare la Sua vita per noi. Da qualche giorno siamo entrati nel periodo di preparazione alla Santa Pasqua: la Quaresima Gesù ci ricorda che non di solo pane vive l’uomo, ma anche della Sua parola. In questo incontro di preghiera sperimenteremo cosa vuol dire Gesù a ciascuno di noi e come possiamo essere felici insieme a Lui. Ti aspetto con tanto desiderio. Spero che , almeno per una volta, vorrai rinunciare a qualche altro impegno per trovarci insieme e amare Chi ci ama immensamente. Il Parroco. Don Benito

Page 8: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 8

Una lettera …. per riflettere.

Giorni fa, da un amico, ho ricevuto questo scritto che, tramite il giornalino, vorrei

proporre alla riflessione di tutti quanti. Sono poche righe, nelle quali Padre Jozo, cappuccini di Medjugorje, ha trasmesso tramite Internet. Se le leggiamo con attenzione ci possono essere di grande aiuto in questo mondo così sconvolto, specialmente nei riguardi della famiglia. Ecco il testo. Europa, non cancellare le tue radici cristiane. Abbiamo sentito con quanta forza e sofferenza il nostro amato Papa Giovanni Paolo II ha gridato ai popoli europei: “ Non cancellate le radici cristiane, non cancellate Gesù, perché la famiglia europea è nata dalla croce; la sua storia e la sua cultura sono segnate dal Vangelo “. Non lo hanno ascoltato! Hanno risposto: Abbiamo i soldi, abbiamo l’Euro. Questo è orgoglio puro, questa è la nuova Torre di babele, questa è una idea nuova come è stato cento anni fa il comunismo: E sempre devono pagare milioni di uomini! Questa è la miseria dell’Europa e della politica. L’Europa senza Gesù non esiste! La tua famiglia senza Gesù crocifisso non è una famiglia: è l’inferno, è la tomba, il buio, il nulla! L’uomo non vive di solo pane, dice Gesù: Ha bisogno di molto di più. A Medjugorje, gli occhi si aprono e vedono giusto: Non voglio trascorrere la vita, come giovane, come genitore, come sacerdote, senza il mio Dio, senza Gesù. Oggi, la Madonna e il cielo ci dicono: “ La mia chiesa sta crollando, aiutatemi! “. Per questo i messaggi sono attuali. Tu domandi: Come posso aiutare? Se tu ami l’Italia e non vuoi che satana, il peccato, il maligno la distrugga, devi sapere che c’è una potenza più grande del male: La Vergine Immacolata! Consacra a Lei la tua vita, la tua famiglia. Fai come Noè che ha messo nell’arca la sua famiglia, tutti gli esseri viventi, e tutto è stato salvato. Nel Cuore Immacolato, arca della nuova alleanza, metti te stesso, la tua famiglia, la Chiesa: Coraggio! Ricorda come il Papa, uomo saggio e ispirato, col TOTUS TUUS, ha affidato alla Madonna non solo se stesso, ma la Chiesa, tutte le generazioni, i popoli, il mondo. Fai così anche tu oggi: entra nel Cuore Immacolato con la tua croce, con la tua miseria, col tuo niente, con la tua famiglia, e chiedi alla Beata Vergine di essere guarito, protetto, benedetto, salvato.

DALLA PARROCCHIA

Page 9: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 9

Parrocchia S. Donnino, S. Agata, Pian d’Usciano, S. Cassiano

Calendario delle Benedizioni della famiglie .Anno 2007 LUNEDI’ 12 MARZO MATTINA:Badia Ficarolo, La casina, Le Lastre, Gallini,Tanzi

POMERIGGIO:Novole, Maiano, Palazzino,Palazzetto, Burrone. MARTEDI’ 13 MARZO MATTINA:Terrine ( Collungo, Foce, Giogo, Col di Ciuta POMERIGGIO:Formicheto, Casanova, Andreozzi, Tremolini, Ercolani, Meucci, Turini. MERCOLEDI 14 MARZO MATTINO:Flaborea, Menci, Capacci,Gambini, Salceta bassa POMERIGGIO:Palazzina, Ferri, Pian d’Usciano. GIOVEDI’ 15 MARZO: MATTINO:Scopetone, Le fosse, Dampiano, Crescioli POMERIGGIO:Sotto e sopra il muro, Cellaccia, Fabbri, Mazzi VENERDI’ 16 MARZO MATTINO:Ranconica, Ripe, Mondani,Despar, Bivio per la Foce POMERIGGIO:Palazzo centro ( lato farmacia e lato macello ) SABATO 17 MARZO MATTINO:Bottega LUNEDI’ 19 MARZO MATTINO:Rimaggio POMERIGGIO :Due Fiumi MARTEDI’ 20 MARZO MATTINO :Campi, Capacci, Buzzini, Lepri POMERIGGIO:Sandroni Leo, Blasi, Soldà, Banelli, Patrizzi, Casucci MERCOLEDI’21 MARZO MATTINO;Donatiella, Ca’ Lucano

POMERIGGIO:Case popolari, e da Mori a Del Pasqua GIOVEDI’ 22 MARZO MATTINO E POMERIGGIO: Via Cerfone VENERDI’ 23 MARZO MATTINO:Caserma, Ponte Cerfone POMERIGGIO Fornace, Via Donatiella SABATO 24 MARZO MATTINO:Fagioli, Marcantoni, San Cassiano, Caldesi N.B. La benedizione al mattino inizia alle ore 9,30. Al pomeriggio alle ore 17,00

Chi non fosse disponibile in queste ore e giorni, può, telefonando al N. 0575 369020 o cell. 3802590919 lasciando un messaggio, ricevere la benedizione in ore e giorni da concordare. Si ringrazia per la collaborazione Il Parroco

DALLA PARROCCHIA

Page 10: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 10RIFLESSIONI

Al dolore, alla fatica,

non ci si abitua mai.

Rischiariamoci l’un l’altro

cosicché nei giorni di tenebra

possa filtrare almeno un raggio di sole.

Se riusciremo ad essere il filo di luce

nel buio di qualcuno,

anche di un solo uomo,

allora non saremo vissuti invano.

Alla fine di gennaio un membro della nostra comunità ci ha lasciati. Succede, è la vita: questo lo sappiamo tutti quanti. Tuttavia questa perdita è una di quelle che trafiggono il cuore di tutti, perché Roberta era una giovane donna, una moglie nel fiore degli anni, la mamma di un bimbo non ancora adolescente, una figlia e una sorella strappata bruscamente all’affetto della famiglia. Sappiamo tutti che nessun genitore vorrebbe sopravvivere ai propri figli, che i bambini hanno grande bisogno della figure materna e paterna, e che il compagno di vita è tale proprio in virtù della compagnia e del sostegno che dà.

Mi sono ritrovata così a riflettere per l’ennesima volta su quanto sia faticoso e a tratti assurdo il nostro vivere. Se non si ha il dono di una salda fede o di un forte coraggio, o di entrambi, può facilmente succedere di soccombere alle falciate della vita, a quei colpi che incrinano l’anima e a causa dei quali l’esistenza non sarà mai più quella di prima. Non è debolezza, non è incapacità di reagire. Anche il navigatore più esperto perde l’orientamento se perde la vista del sole e della stella polare. E Roberta era sicuramente il sole e la stella di qualcuno, che adesso, come purtroppo tante altre persone, si ritrova naufrago nel mare della vita, con l’acqua salata e amare che gli brucia le labbra, con la sensazione di annegare, senza riuscire a vedere una striscia di terra, un approdo sicuro. Forse talmente spossato e pieno di dolore da desiderare l’oblio, di lasciarsi andare e perdersi negli abissi.

Dare buoni consigli dall’esterno è sempre molto facile. Ciascuno di noi ha detto a qualcuno “Fatti forza…”, ma questa frase diventa estremamente fastidiosa se siamo noi ad essere nel dolore e ci viene propinata. Perché fare discorsi è semplice, ma vivere è un’altra cosa: non ci si può fare forza a comando, e le parole di conforto sono spesso più irritanti che utili. Ci resta dunque solo la disperazione? Probabilmente a tutti noi succede, nel corso dell’esistenza, di attraversare dei momenti di tale sgomento da decidere di lasciarsi andare, di affondare. Grazie a Dio, però, l’essere umano è dotato di risorse infinite, ed il tempo tende a dissipare la nebbia e a mostrarci nuovi lidi.

Page 11: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 11

Mi rendo conto che sono affermazioni che si fanno bene quando non siamo noi ad essere coinvolti in prima persona. D’altronde certe riflessioni richiedono un minimo di lucidità, che difficilmente è possibile se il dolore non è almeno in parte riflesso. Lungi dal voler dare consigli, mi limito a constatare ciò che ho visto in passato e che tutt’oggi posso notare, ovvero che chi decide di raccogliere le proprie forze e tenersi prima a galla, magari solo per inerzia, e poi di cominciare a nuotare, magari a fatica ma con tenacia, riesce alla fine a uscire dalla burrasca e a rivedere la luce del giorno, o addirittura a poggiare i piedi sulla terraferma. Sarà forse una terra nuova e sconosciuta, potrà fare paura o suscitare diffidenza, magari anche la nostalgia di quello che è stato perduto, ma sarà pur sempre un nuovo inizio, un approdo per ricominciare a camminare nel percorso della nostra vita.

Il coraggio di queste persone deve esserci di esempio e di conforto. Non importa se li ha salvati dagli abissi la Divina Misericordia o la loro forza interiore, o entrambi, loro ce l’hanno fatta, e visto che queste persone vivono intorno a noi, dovremmo guardarle con rispetto e ammirazione, perché ci sono di grande esempio. Basta decentrare un po’ l’attenzione da noi stessi, poiché normalmente, dopo i primi momenti di dolore e compassione, ci dimentichiamo che la vita di chi ha subito una grave perdita subisce uno stravolgimento totale e duraturo. Dovremmo forse stare un po’ più vicini a queste persone, non solo per la lezione di vita che possono impartirci, ma anche perché la loro fatica quotidiana del sentirsi “sopravvissuti” non svanisce quando noi ci scordiamo delle loro pene e torniamo – anche giustamente – al nostro tran tran. Ed una parola, una presenza, meglio se discreti e in punta di piedi, possono essere di sollievo in certi momenti, basta essere abbastanza sensibili intelligenti da capirne l’opportunità e il gradimento. Tirarsi indietro con la scusa di non sapere cosa dire o fare, o solo per l’incertezza della reazione e molto comodo, e, diciamocelo, anche un po’ vigliacco. Personalmente credo che sia meglio ricevere un “fatti gli affari tuoi” che rischiare di lasciare solo qualcuno che potrebbe beneficiare della nostra presenza. Se poi tale sostegno non è gradito, siamo sempre in tempo a ritirarci in disparte, senza imbarazzo o senso di offesa. Cercando di essere disponibili e generosi con sincero altruismo.

Io conoscevo poco Roberta, nonostante la parentela, e di lei ricordo soprattutto il sorriso e la gentilezza quando si fermava a salutare i miei bambini. Non posso quindi permettermi di entrare nel merito della sua vita, tanto meno permettermi di toccare un momento così delicato per la sua famiglia. Mi fa però piacere, con queste poche righe, ricordarla per quel sorriso e quella gentilezza, e perché la sua scomparsa ha lasciato la comunità attonita e addolorata. Sinceramente. E chi mi conosce sa che detesto la retorica, le formalità e le frasi di convenienza. Rivolgendo il pensiero a lei penso a tutti le persone che ci hanno lasciato prematuramente, che in qualche modo, più o meno profondamente, ci hanno toccati. Penso a Franco, ad Alessio, a Sandra, penso a Mario, a Paola, a Gabriele, e al pur vecchissimo Don Giorgio, che mi manca da morire. Sono solo pochi nomi di tanti che mi sono subito saltati alla mente, e ciascuno di loro era la stella e il sole di qualcuno. Non voglio essere triste perché ci siete stati tolti. Voglio essere felice e grata perché ci siete stati dati, perché abbiamo avuto il privilegio di incrociare le vostre esistenze, ed ognuno di voi, anche solo un po’, ci ha arricchiti di qualcosa. Ciao Roberta.

Lorenza

RIFLESSIONI

Page 12: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 12ATTUALITA’

Un Diacono a Palazzo del Pero Il 14 Gennaio 2007, in Cattedrale, il nostro Vescovo ha consacrato Diacono permanente, una persona che in questi anni, abbiamo conosciuto ed apprezzato, Federico Daveri. Prestava la sua opera, in mansioni e servizi di aiuto pastorale nelle Parrocchie di Palazzo, già dal 2003: un percorso di studi e formazione almeno settennale, sotto la guida spirituale di Mons. Alvaro Bardelli, Parroco della Cattedrale di Arezzo e di Don Gianni Zanchi, che lo ha introdotto e seguito nel suo servizio nella Valcerfone fino all’estate scorsa. Quella sera, molti di noi, lo hanno visto commosso e felice di pronunciare la formula prescritta dal Rituale, dopo aver preso in consegna dalle mani del Vescovo il libro dei Vangeli: è la parola del Signore che andrà proclamata quando “amministrerà il Battesimo, presiederà il rito funebre e relativa sepoltura, assisterà e benedirà il matrimonio, conserverà e distribuirà l'Eucaristia, porterà il viatico ai moribondi, [ … ] terrà l’omelia, presiederà il culto, amministrerà i sacramentali ( benedirà cioè acqua, oggetti di culto….). ( Lumen gentium, 29 ). Dopo qualche giorno, formalmente il Vescovo Bassetti, con apposito decreto, lo ha assegnato alla nostra Parrocchia, come pure alle Chiese di S. Agata alle Terrine e Pian d’Usciano dove, con altri incaricati, presiede la Liturgia domenicale, quando Don Benito è impegnato a S. Donnino a Maiano.

Domenica 21 Gennaio, il vice Rettore del Seminario di Arezzo, Luca Lazzeri, ha presentato alla Parrocchia Federico nella sua nuova veste ufficiale e in quella occasione la comunità parrocchiale si è stretta affettuosamente a lui e alla sua famiglia, offrendogli anche dei significativi omaggi, utili per il suo ministero.

Un impegno notevole, che deve tener conto del proprio lavoro ( è bancario ) e dei doveri di marito e di padre di due figli: una scelta quindi personale, ma che chiama in causa l’adesione completa delle persone più intime e vicine. Per la nostra comunità, che si estende in un territorio molto vasto, in case sparse o piccoli agglomerati, se per numericamente esigua, è una vera benedizione del Signore: accogliamolo come un compagno “ maggiore “ in Cristo, che ci aiuta, insieme al nostro parroco, a rivitalizzare una fede un po’ fiacca, a riscoprire la bellezza del pregare insieme, ad essere testimoni di ciò che siamo divenuti con il Battesimo. Ci aiuterà, ne sono certo, a tornare comunità e fraternità insieme, con il suo modo semplice e pacato di discutere e presentare le cose, con la voglia di pregare e lodare il Signore. Partire da ciò è fondamentale: se fossimo animati, tutti, da questo, sicuramente riusciremmo a diventare comunità civile unita, che si rispetta e agisce nel nome del bene comune e non di parte, che progetta, unita, un futuro per il luogo dove abitiamo. Chissà che ancora una volta, come fu nel secoli bui del passato, non sia ancora la Chiesa ad essere lievito di rinascita? Per il momento, ringraziamo il Signore per il dono che ci ha concesso, inviandoci Federico Daveri. Giovanni Bianchini.

Page 13: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 13ATTUALITA’

Una novena per Palazzo del Pero

Mercoledì 7 febbraio alle ore 16,30, un

pullman pieno di palazzini è partito alla

volta della città di Arezzo.

E’ il turno stabilito dalla Diocesi, per il

Vicariato che comprende la nostra

parrocchia per la novena della Madonna

del Conforto.

I nostri ragazzi del catechismo sono in

prima fila nell’affollatissima Cattedrale e a

turno recitano i 5 misteri del S. Rosario. E

poi in comunione con gli altri partecipiamo

alla messa solenne officiata dal S.E. Mons.

Gualtiero Bassetti e concelebrata da molti

altri sacerdoti delle varie parrocchie.

Il Vescovo è rimasto particolarmente

colpito dalla presenza dei nostri bambini

del catechismo, ci piace immaginare che il

vederli sorridenti e attenti con la

spontaneità tipica della loro età, abbia

richiamato nella sua mente il ricordo di

quando anche lui, bambino di un paesino

di campagna partecipava ai riti religiosi

insieme alla sua gente.

Al termine della celebrazione, Mons.

Bassetti ha quindi ricordato con simpatia e

affetto la nostra presenza, dedicando alle

nostre famiglie una particolare

benedizione.

La Famiglia e sicuramente di fondamentale

importanza per la crescita della persona in

tutte le sue multiformi sfaccettature: non

solo sul piano culturale, fisico e ricreativo

ma anche su quello spirituale.

Per favorire una positiva crescita dei

ragazzi, è importante che le famiglie

possano interagire positivamente anche

con altri educatori: la scuola, le

associazioni ricreative e sportive e, non

ultima la parrocchia.

Da questo punto di vista è particolarmente

apprezzabile, all’interno della nostra

parrocchia, la presenza e, soprattutto la

guida di Don Benito la cui lunga esperienza

a contatto con i bambini consente una viva

partecipazione e coinvolgimento dei ragazzi

in tutte le attività parrocchiali.

Raccogliamo pertanto la sollecitazione che

ci giunge da questa occasione per un

impegno ancor più forte e sentito di tutti

noi allo svolgimento della vita parrocchiale,

affinché, la stessa possa essere sempre più

una presenza sentita da tutti e

contemporaneamente di stimolo alla

crescita spirituale e non solo,della nostra

comunità locale.

Lucia Sandroni

Page 14: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 14ATTUALITA’

DI.CO.

(Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi)

Di.co. E’ un’ invito a nozze parlarne.

Al di la della facile battuta, l’ argomento ha una valenza notevole, perché investe delle problematiche in materia di diritti e doveri, ma sopratutto va a interessare un argomento molto delicato : la famiglia. La “coppia di fatto” è una libera scelta e va rispettata, ma detto questo bisogna andare oltre. Tutti sappiamo quanto oggi la famiglia sia in difficoltà e quanto sia in declino proprio l’ istituto familiare, per ragioni culturali, ma soprattutto per ragioni sociali ed economiche. Oggi “metter su famiglia”, fissare un legame stabile, comporta doveri reciproci e verso i figli. Per troppi una responsabilità difficile da affrontare. La Costituzione invoca la tutela della famiglia , i DICO la banalizzano con questa forma di “matrimoni leggero” che prevede pochi diritti e nessun dovere per la coppia, soprattutto verso i figli. La nostra sta diventando una società sempre più ipocrita e banale, salvo poi (sentire i media per credere) constatare , di fronte e delitti efferati, a situazioni che si verificano nell’ ambito scolastico, al dramma del consumo della droga, invocare la mancanza dei valori e del ruolo della famiglia. Ma visto la delicatezza dell’ argomento, ho pensato di farmi aiutare da qualcuno. Ho scelto un laico che più laico non si può che come me ‘, anzi molto meglio di me, si pone e pone delle domande a cui non è difficile rispondere. Io faccio parlare Pierluigi Battista giornalista, scrittore, vicedirettore del Corriere della Sera.

Poche, essenziali e affettuose domande alle coppie di fatto eterosessuali che anelano alla regolamentazione giuridica della loro condizione, lamentando la disparità con le coppie legate dal vincolo del matrimonio, religioso o civile che sia. Prima di tutto:

perché non vi sposate?

A differenza delle coppie omosessuali, che non hanno

scelta o alternativa alla convivenza more uxorio, perché non vi avvalete di un diritto che per le coppie eterosessuali già esiste, prima di reclamarne un altro?

Se volete vivere come in un

matrimonio, perché non celebrate il vostro?

Chi ve lo impedisce?

Page 15: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 15ATTUALITA’

Chi vi ostacola? Chi si mette di traverso? E se siete contrari, perché

esigere i diritti e gli obblighi di chi è favorevole al matrimonio ?

Se vi disturba andare al Comune

per le pubblicazioni, non è forse altrettanto noioso e fastidioso recarsi all’ anagrafe per registrarsi come coppia di fatto?

Se invidiate i diritti di chi è

sposato, perché non fare come chi si sposa?

Se non sposarsi è una scelta di

libertà, perché rinunciare a essa?

Se non sposarsi capita e basta,

per quale motivo lo Stato dovrebbe interessarsene e ingerire nelle vostre decisioni?

C'è una sola ragione al mondo che vi impedisca di celebrare il vostro matrimonio? Civile, se non credete, o religioso, se invece credete?

Non vi da fastidio che, adulti e consenzienti, le vostre scelte libere e sovrane siano considerate una miserevole condizione di minorità, una lacuna civile da colmare, una «notte buia dei diritti», come è stato enfaticamente, ed erroneamente, detto?

E quali diritti sarebbero stati

conculcati, se il vostro non-matrimonio è il frutto di una scelta e non di una costrizione ?

Qualcuno vi ha costretto a

restare coppia di fatto?

Tutto qui.

Quanto sarebbe stato meglio soccorrere l’ istituto “famiglia” tradizionale con leggi che sostenessero i giovani nel formare nuove famiglie tradizionali, con politiche per la casa e per il lavoro femminile, in modo da aiutare la donna a conciliare lavoro e famiglia. A meno che non si sia voluto creare l’ occasione per aprire il primo varco alla deriva zapaterista delle unioni omosessuali gabellandola come passo verso la civiltà. Mi dispiace , ma con questa decisione il Governo ha scelto una strada pericolosa e ambigua, questa legge trasmette messaggi poco positivi e modelli di famiglia poco impegnativi e per nulla stabili, alternativi alla “Famiglia tradizionale” senza la quale un paese non può costruire il proprio futuro.

(Flavio)

Page 16: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 16ATTUALITA’

Viva il baccalà pesce povero dai tanti sapori.

Ne ho comprato un bel pezzo dalla Miranda. A casa mi sono domandato come

cuocerlo questa volta. Tanti sono i modi in cui cuocere il baccalà. Prima di tutto va fatta la così detta ammollatura che è essenziale. Per far questo va messo in una ciotola sotto un filino di acqua dalla sera alla mattina, dopodiché il baccalà è pronto per essere cucinato. Tutto il mondo lo mangia ed ogni volta che lo compriamo si può cambiare il modo di cucinarlo. Io normalmente lo mangio: - o lessato condito con l’acciugata che lo completa in modo eccellente se ben fatto. Il segreto è che l’olio, messo in un tegame, non prenda mai il bollore ma deve scaldarsi piano piano e sciogliere lentamente i filetti di acciuga. Come contorno ci sta bene del cavolfiore lessato; - o ancora lessato con contorno di ceci, un filo di olio di quello buono e un pochino di pepe. Si dice che sia un piatto tipicamente toscano; - o in gratella, fuoco molto basso, cottura lenta, poi va condito con il solito olio buono. E’ ottimo se non è salato; - o alla fiorentina, olio sempre buono, e altrettanto buoni pomodori. In abbondante olio, un paio di spicchi di aglio, si fanno soffriggere i pezzi di baccalà, ci si versa la salsa di pomodoro e si termina la cottura spolverando il tutto con un po’ di pepe. Ci sono degli incivili che lo fanno friggere fino a quando è rinsecchito e poi lo buttano per pochi minuti, per insaporirlo, nel pomodoro preparato in precedenza. E’ un cosa terribile che dovrebbe essere vietata per legge. Dovrebbero intervenire le forze dell’ordine e ammanettare gli autori di un simile scempio. Altrettanto andrebbe fatto per chi dà ai figli i bastoncini del capitano (ma quanto è antipatico quel capitano!), mi auguro che ad un certo punto i figli si ribellino, ripudiando i genitori. Per finire, dopo aver fatto un bella scorpacciata di baccalà cucinato come si deve, chiudiamo brindando con un bel sorso di olio di fegato di merluzzo che ha rattristato intere generazioni di fanciulli anemici (me compreso), era veramente ripugnante ma ogni mattina dovevamo ingurgitarlo per crescere forti e robusti come nel collegio si voleva. Serp.

Page 17: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 17EVENTO

25 Marzo 2007 Pieve di S. Donnino a Maiano.

Presentazione del restauro della tela raffigurante “La Sacra Conversazione “

Programma:

*ore 16: Santa Messa *ore 17: presentazione del lavoro di restauro. Per l’occasione la dottoressa Francesca Paolini , storica dell’arte e titolare del Dipartimento dipinti antichi alla Casa d’arte Pandolfini di Firenze, interverrà per illustrare i raffronti stilistici possibili e tutto ciò che può consentire la datazione dell’opera. *ore 18: concerto del “Coro Polifonico del Chianti” di Greve in Chianti. Complesso corale a quattro voci, composto da circa 35 coristi. Il coro ha un repertorio articolato nel campo della musica religiosa, accanto al repertorio classico e moderno. La direzione del coro è affidata al Maestro Marco Francioli. * Si chiuderà l’evento con un piccolo intrattenimento gastronomico. Il coro animerà la Liturgia Eucaristica con i seguenti canti: Missa secunda pontificalis ( don. L. Perosi) : Kyrie, Gloria, Sanctus, Agnus Dei. Durante il concerto vero e proprio verranno eseguiti i seguenti brani: Laudate Dominum( P.V. Donella), Ave Maria (J. Arcadelt), Ave Verum (W.A. Mozart) My Lord, what a mornin’ (Spiritual), Signore delle cime (B.de Marzi), Fratello Sole, Sorella Luna, (R. Ortolani), Dalla commedia musicale” Tutti insieme appassionatamente”(Rogers),: “La musica va”,”Maria”,”Scala ogni vetta” ”Aggiungi un posto a tavola”(A. Trovaioli) eseguita dal solista: tenore Andrea Balatri.

“ Sacra conversazione “ con i santi Elisabetta, Zaccaria, Giovanni Battista e Giuseppe. Secolo XVIII – seconda metà. Scuola: umbro laziale Olio su tela: cm. 88 x 69 Cornice coeva Salvadora a foglia meccata Provenienza e committenza : Sconosciuta Proprietà: Parrocchia di Pieve S. Donnino , Palazzo del Pero, Arezzo Autore: Ignoto

Page 18: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 18EVENTO

Il dipinto, solitamente individuato come una Sacra Famiglia con San Gioacchino e

Sant’Anna, in realtà, raffigura la Sacra Famiglia con Elisabetta, Zaccaria e Giovanni Battista fanciullo. Il riconoscimento iconografico consente di comprendere e giustificare, presenze altrimenti illogiche e per prima quella del piccolo San Giovannino. Il senso della scena viene dunque modificato, per quella coerenza

storico iconografica che ricorda l’incontro “ ideale “ - immaginato dal pittore – tra la Vergine e Santa Elisabetta con i rispettivi figli, successivo quindi a quello descritto dai Vangeli e noto come la Visitazione. Nelle immagini di Maria con il Bambino, il futuro Battista è spesso presente e costituisce un momento gioioso nella vita di Gesù. Sul versante compositivo si deve osservare, che le figure si dispongono e vengono incorniciate entro un panneggio; all’orizzonte un brano paesaggistico e fondo che ritrae una città immaginaria, circondata da mura e costituita da edifici popolari e da obelischi. Alle spalle della città erge una torre di avvistamento. Rispetto alla esecuzione del dipinto i volti dei personaggi, parlano un linguaggio antico. La

gamma cromatica è realizzata su una selezione di toni resi appena meno espliciti su talune figure come quella dei Santi Zaccaria, Elisabetta e Giuseppe. La distribuzione diffusa della luce, versa riflessi perlacei sui teneri incarnati rosei del Bambino in fasce e sul volto della Vergine. La presenza del cestino da lavoro, segnala un momento di vita domestica e familiare, nella sua serena semplicità.Ma sulla città, nello sfondo, che disegna il confine fra cielo e terra, questa luce si carica ancora di toni rosei, che trascolora l’azzurro del cielo, creando capricci immaginari sulle nuvole e fermandosi e adagiandosi sulle case, a dar loro quella consistenza evanescente e sfumata.

Page 19: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 19ATTUALITA’

RITROVO VALCERFONE BIKE 2007

Il giorno 13 maggio 2007 il TEAM VALCERFONE BIKE organizza il ritrovo annuale dei soci e dei simpatizzanti a Badia San Veriano, con pedalata (per chi vuole) e pranzo a seguire. Sarà una giornata di festa, di giochi e ritrovo, dedicata a tutti, non solo a coloro che amano pedalare, ma anche a chi ama trascorrere una giornata all’ aria aperta. Il pranzo sarà aperto a tutti ed è gradita la prenotazione da comunicare entro il 06 maggio 2007. In seguito sarà comunicato il programma completo della giornata . Per informazioni telefonare a:

Gabriele Q. 3389600495 Marco F. 338300995

Nella foto pedalata 2006 Palazzo-Castellonchio

Page 20: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 20POESIA

Donare un fiore Non si sa quanto amore si dà, regalando un fiore lo puoi regalare a una donna lontana o vicina non importa se è grande o piccina

con un fiore ti fai amare con un fiore ti fai perdonare con un fiore fai chiarezza dentro un fiore c’è gentilezza

in un fiore, si sa cosa c’è dentro regali un fiore dopo un tradimento dai un fiore alla tua donna dai un fiore alla mamma o alla nonna

dona un fiore a chi tu vuoi dona un fiore quando puoi un fiore si dà ogni momento perché, dentro un fiore c’è sentimento

dai un fiore, a una persona ammalata o sana non importa se è giovane o anziana non importa, il colore importante è, quando puoi, regala un fiore. Agosto 2006 Silvano Favilli

“ SEMPLICI COSE”

Non so cosa sia la poesia, conosco solo delle parole

che mi fanno vivere la vita.

Parole come Cielo, per raccontare la libertà della mia mente,

parole come Semplice, per sentire che una stretta di mano

può essere più importante di un anello di brillanti

conosco poche parola, e queste poche io uso.

Spero solo che tra queste non manchi mai quello che la vita

riesce a farmi sentire.

Cinzia E.

Page 21: Qualcosa di noi Guardiamoci in faccia Numero 59 Marzo-aprile2007 Nella foto la tela settecentesca restaurata. Il giornale può essere letto on-line su:

Qualcosa di Noi 21

Tar

iffa

Ass

ocia

zion

i sen

za f

ini d

i luc

ro”P

oste

ital

iane

s.p

.a.-

Spe

dizi

one

in A

bbon

amen

to P

osta

le-

DL

353/

2003

(con

v.L

.27.

02.0

4 n°

46)a

rt.1

com

ma2

,DC

B/7

1/04

-Are

zzo