Quaderno...Quaderno didattico delle attività 2 Il fiume Piave è un corso d’acqua continuo lungo...

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OPUSCOLO SECONDARIE PRIMO GRADO APPROFONDIMENTI, CURIOSITÀ, SCHEDE DIDATTICHE E DI MONITORAGGIO DEL FIUME PIAVE. I O TU NO I il piave Quaderno didattico delle attività

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Page 1: Quaderno...Quaderno didattico delle attività 2 Il fiume Piave è un corso d’acqua continuo lungo 220 km; è il quinto fiume italiano per lunghezza fra quelli direttamente sfocianti

OPUSCOLOSECONDARIEPRIMO GRADO

APPROFONDIMENTI,CURIOSITÀ, SCHEDE DIDATTICHE E DI MONITORAGGIO DEL FIUME PIAVE.

I O TU NO Ii l piave

Quaderno d idatt ico d elle att iv ità

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Il fiume Piave è un corso d’acqua continuo lungo 220 km; è il quinto fiume italiano per lunghezza fra quelli direttamente sfocianti in mare. La sorgente è il punto in cui ha origine il fiume. La sorgente del fiume Piave si trova a Sappada, nel Monte Peralba, a 2040 m s.l.m.Il punto in cui un fiume termina, invece, si chiama foce.In particolare il fiume Piave sfocia nel Mar Adriatico, nei pressi di Cortellazzo di Jesolo.

Dalla sorgente nasce un ruscello che, ricevendo acqua da altri ruscelli, si ingrossa, diventando così un torrente e infine un fiume vero e proprio, il Piave. Nel suo primo tratto, quando è ancora vicino alla sorgente, il Piave presenta una pendenza considerevole: il suo corso è veloce e irruento e le sue acque sono fredde e ricche di ossigeno.Scendendo verso valle, scava un solco sempre più grande e profondo in cui scorrere: è il letto o alveo, delimitato da due sponde o rive.

Scorrendo più a valle, la pendenza del fiume diminuisce, il fiume rallenta e le acque si fanno più calme e calde. Durante il suo viaggio, il fiume raccoglie le acque di altri torrenti o fiumi: questi si chiamano affluenti.

IL PIAVE: CONOSCIAMOLO ASSIEME!

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LO SAI CHE... … IL FIUME PIAVE È CONSIDERATO SACRO ALLA PATRIA? Infatti, per gli avvenimenti storici accaduti sulle sue sponde durante la Prima Guerra Mondiale, il Piave ha un’enorme importanza, non solo ambientale, ma anche storica per la nazione.

… GIÀ NEL PALEOLITICO, IL FIUME VEDEVA LA PRESENZA DELL’UOMO? Risalgono a ben 40.000 anni fa, in un periodo interglaciale, le prime tracce dell’uomo preistorico, si suppone del genere Neanderthal, sul Piave.

… IL PIAVE È IL QUINTO FIUME ITALIANO PER ESTENSIONE DEL BACINO IDROGRAFICO? È, infatti, lungo 220 km e il suo bacino misura 4100 km2 .

… ESISTE UN PATTO D’AMISTÀ? Durante il medioevo, San Donà (il toponimo significa San Donato) e Musile (il toponimo di diga, argine) erano due piccole comunità di una zona paludosa, aggregate attorno alle loro rispettive chiese dedicate ai santi patroni. La leggenda narra che “il patto d’amistà” (il patto d’amicizia) tra le due comunità fu redatto a seguito di una disastrosa alluvione (nel 1258 per alcuni storici, nel 1383 secondo altri) che deviò il corso del fiume Piave tanto da dover essere ridefiniti i confini territoriali.

... IL PIAVE, ORIGINARIAMENTE, ERA FEMMINILE? Si chiamava la Piave. Il cambio di genere dell’idronimo, da femminile a maschile, avvenne verso la fine della Grande Guerra. Quando la Piave divenne simbolo della vittoria contro l’invasore, ne fu cambiato il genere: il simbolo che rappresentava la vittoria doveva necessariamente avere attributi maschili. Fu il poeta Gabriele D’Annunzio a cambiare l’articolo del sacro fiume d’Italia.

… IL PIAVE ORIGINARIAMENTE NON SFOCIAVA A CORTELLAZZO? Nel 1935 ci fu una piena eccezionale che ruppe l’argine e portò a una deviazione naturale del fiume: dalla Laguna del Mort (Eraclea), si spostò verso l’attuale foce, Cortellazzo.

… IL PERCORSO DELLA PIAVE VECCHIA È DIFFERENTE DA QUELLA DEL PIAVE NUOVO? L’originario corso della cosiddetta Piave vecchia passava per Chiesanuova e si immetteva nel fiume Sile, in prossimità della località Caposile. L’attuale corso del fiume Piave, lungo la località di San Donà di Piave, è opera di una deviazione realizzata dall’uomo. Tale deviazione fu attuata per cercare di preservare la laguna di Venezia dall’immissione d’acqua dolce.

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GIOCO:IL PIAVE MORMORA... LA PAROLA

lunefetAf Si immette nel fiume

Sapadap Vi si trova la sorgente del Piave

eoFc Contrario di sorgente

aPnriua uAoeiviaini Il territorio nel quale un fiume scorre

rEosaimsi Contrario di immissario

ocellsuR Sinonimo di fiumiciattolo

veiaP Quinto fiume italiano

Aqceu oerettanSerAcqua piovana o fluviale che penetra e scorre nel suolo

leivunolA Sinonimo di inondazione

Vnaezotegie iarapiR Piante tipiche lungo i fiumi

oAevl Sinonimo di letto

eGnlao Spazio esistente tra l’argine e il letto di magra

gtrneoSe Può far nascere un fiume

rtoaaPt Sinonimo di capacità

SacbzrezaRugosità superficiali che determinano la resistenza al moto dell’acqua

gemiRe Variazioni della portata del fiume

Loett Sinonimo di alveo

Arvi Sinonimo di sponda

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Alcune tipologie di vegetazione autoctona, che possono trovarsi lungo il percorso del fiume Piave, sono:

NOME ALBERO FOGLIA CORTECCIA

LECCIOQuercus ilex

FRASSINOFraxinus angustifolia

PRUGNOLOPrunus spinosa

Alghe e pianteacquatichesommerse

ErbaAlberi

Tronchi, rami, residui organici...

Arbusti

IL FIUME… NON SOLO ACQUA!Quale tipo di piante o residui di vegetazione possiamo trovare vicino ad un fiume? E dentro?

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NOME ALBERO FOGLIA CORTECCIA

CLEMATIDEClematis vitalba

SALICESalix alba

PIOPPOPopulus nigra

ROVORubus ulmifolius

NOCCIOLOCorylus avellana

ONTANOUlmus glabra

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GIOCO:ORA PROVA TU

Sapresti riconoscere il tipo di vegetazione presente in questa foto? E la specie dell’albero?

ALBERI E FIUME: UN DELICATO EQUILIBRIOScabrezza è il termine con cui si definisce la resistenza che l’acqua incontra scorrendo nell’alveo del fiume: più l’alveo è liscio, minore è la scabrezza e maggiore la velocità della corrente. La presenza di vegetazione in alveo o in golena aumenta la scabrezza e riduce la velocità della corrente, incrementando di conseguenza i livelli nel fiume e quindi anche il rischio idraulico. Questo effetto idraulico, infatti, può diventare negativo quando si verifica in un contesto dove l’innalzamento dei livelli idrici, conseguente al rallentamento dovuto alla scabrezza, rischia di provocare allagamenti. In aggiunta, gli alberi travolti dalle piene potrebbero incastrarsi nelle arcate dei ponti, ostruendoli e provocando esondazioni a causa della riduzione della capacità di deflusso del canale.

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IL DISCO DI SECCHIÈ stato inventato nel 1865 da Padre Angelo Secchi, che lo usò durante una crociera dello Stato Pontificio nel Mar Mediterraneo per misurare la trasparenza dell’acqua. È lo strumento più semplice per misurare la trasparenza dell’acqua. È semplicemente un disco bianco e nero, con diametro variabile, fissato ad una fune metrata.Il disco di Secchi viene immerso in acqua e si misura la profondità a partire dalla quale non risulta più visibile dalla superficie.

COSA C’È NELL’ACQUA?

NITRATI E FOSFATI NELL’AMBIENTE

Detersivi e prodotti detergenti Deiezioni

umane eanimali

Dilavamento difertilizzanti

Scarichiindustriali

EUTROFIZZAZIONE = condizione di ricchezza di sostanze nutritive in un ambiente, in particolare un eccesso di nitrati e fosfati in un ambiente acquatico.

I nitrati sono normalmente presenti nell’acqua, anche in quella potabile, oltre che in molti alimenti. Di per sé non sono tossici ma alte concentrazioni posso portare a problemi di qualità dell’acqua. I nitrati sono impiegati prevalentemente in agricoltura come fertilizzanti. I fosfati, invece, sono normalmente assenti in acqua non inquinata.La loro presenza è dovuta a contaminazione da detersivi, concimi, antiparassitari o scarichi urbani e industriali.

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IL FIUME È VIVO!Il fiume è soggetto a cambiamenti: possono capitare infatti le seguenti situazioni

MAGRE/SECCHECausate dai prelievi eccessivi effettuati per irrigare i campi e dalle piogge non abbondanti in primavera/estate

EROSIONE Gli scavi realizzati per estrarre materiale ghiaioso e le rettifiche dell’alveo naturale hanno provocato in maniera evidente un abbassamento del letto del fiume e una maggiore divagazione delle correnti. Tutto ciò ha favorito notevolmente l’erosione delle rive e la conseguente presenza di pericolosi ostacoli entro l’alveo (parti di terreno e vegetazione).

CUNEO SALINOOvvero la risalita di acqua salata dal mare nel fiume, causata dalle secche e dall’eccessivo prelievo di acqua dal fiume

SCOMPARSA DI FLORA E FAUNAAmbienti fluviali più banali, ripetitivi, monotoni e quindi meno favorevoli alla crescita della fauna fluviale

MINORE DEPURAZIONE E SERVIZI ECOSISTEMICI Minore vegetazione significa una ridotta capacità autodepurativa del fiume: la vegetazione e le zone umide costituiscono infatti ambienti di transizione con funzioni “tampone” tra terra e fiume (trappole per i nutrienti e gli inquinanti provenienti dagli scarichi urbani e agricoli)

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L’ambiente fluviale può nascondere numerosi pericoli, alcuni semplicemente perché ci si avvicina senza conoscerne le caratteristiche, come nel caso della

ATTENZIONE AL FIUME!

Anche in situazioni ordinarie i fiumi, più degli altri luoghi di balneazione, sono caratterizzati da correnti molto pericolose. Bisogna conoscere e prestare attenzione ad abissi, piloni di ponti, canali navigabili, rulli, sifoni, mulinelli, ostacoli galleggianti e temperature molto basse.

sono causate principalmente dall’acqua esondata da fiumi. Il problema nei corsi d’acqua di pianura è determinato dalla possibilità che piogge prolungate e intense generino volumi di acqua maggiori della capacità del fiume, che di conseguenza fuoriescono nei territori limitrofi, allagandoli.

In altre occasioni, a causa della pioggia abbondante caduta durante forti temporali, possono verificarsi particolari situazioni di pericolo. Le

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BALNEAZIONE

RISCHI: SE LI CONOSCI LI EVITI

Possono essere pericolose per strade, ferrovie e anche abitazioni.Si tratta dell’insieme di processi che vanno dalle erosioni piccole e lente fino alle forme enormi e gravi delle frane. Sono fenomeni favoriti dall’acqua che si muove in maniera incontrollata in superficie oppure nel sottosuolo.

• Conoscere i rulli, i colini, i sifoni, le nicchie e gli incastri del fiume.• Stare attenti alla presenza di rifiuti galleggianti ed altri ostacoli incastrati nel

fondo.• Vie di navigazione, tratti in vicinanza di piloni di ponti, briglie e chiuse sono luoghi

vietati alla balneazione. • Prestare attenzioni agli sbalzi di temperatura.• Nei fiumi di montagna informarsi sulle condizioni atmosferiche: un forte temporale

a monte può provocare infatti un improvviso aumento della portata più a valle.• Nei fiumi di pianura stare alla larga da zone di sabbie mobili: si può rimanere

intrappolati ed annegare.• Evitare di tuffarsi: possono esserci massi nascosti, oltre a profondità dei fondali

e correnti impreviste.

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DURANTE UN’ALLERTA ALLUVIONALE

SE SEI IN UN LUOGO CHIUSO• Non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al

sicuro i beni: rischi la vita.• Non uscire assolutamente per mettere al sicuro la bicicletta o lo scooter.• Se ti trovi in seminterrato o al piano terra, sali ai piani superiori. Evita l’ascensore:

si può bloccare. • Non andare in confusione, fai il possibile per mantenere la calma e aiuta chi è in

difficoltà.• Non toccare apparecchi elettrici se sei bagnato. • Non bere acqua dal rubinetto: potrebbe essere contaminata.• Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.• Tieniti informato con radio o televisione e segui le indicazioni fornite dalle autorità.

• Tieniti informato sulle criticità previste nel territorio e le misure adottate dal tuo Comune.• Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi. • Proteggi con paratoie o sacchetti di sabbia i locali che si trovano al piano strada e chiudi

le porte di cantine, seminterrati o garage solo se non ti esponi a pericoli.• Se ti devi spostare, valuta prima il percorso ed evita le zone allagabili.• Può essere pericoloso mettere al sicuro la bicicletta, lo scooter o altri mezzi.• Condividi quello che sai sull’allerta e sui comportamenti corretti.• Se non si corre alcun rischio, rimanere possibilmente in casa.

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DOPO L’ALLUVIONE• Segui le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione.• Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti

o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze.

• Fai attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito.

• Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino.

• Non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati.

SE SEI ALL’APERTO• Allontanati dalla zona allagata.• Raggiungi rapidamente l’area vicina a quota più elevata,

evitando pendii o scarpate artificiali.• Fai attenzione a dove cammini: potrebbero esserci voragini, buche,

tombini aperti, ecc.• Evita di utilizzare l’automobile: rischi di rimanere intrappolato.• Evita sottopassi, argini, ponti.• Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.• Tieniti informato con radio o televisione e segui le indicazioni fornite dalle autorità.• Prima di abbandonare la zona sicura, accertarsi che sia cessato l’allarme.• Segnalare immediatamente le situazioni di pericolo alle forze di polizia o di

soccorso.

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COSA FARE IN CASO DI FRANA

DOPO LA FRANA• Controlla velocemente se ci sono feriti o persone intrappolate nell’area in frana,

senza entrarvi, e avvisa i soccorritori.• Subito dopo allontanati dall’area in frana. • Verifica se vi sono persone che necessitano assistenza.• Le frane possono spesso provocare danni a linee elettriche, del gas e dell’acqua,

insieme all’interruzione di strade e ferrovie. Segnala eventuali interruzioni alle autorità competenti. Non entrare in abitazioni dove si avvertono perdite di gas.

DURANTE LA FRANA• Evitare di transitare nei pressi di aree interessate da terreni in movimento.• Riparati sotto un tavolo, un architrave o nei pressi di muri portanti.• Avvisa tutte le persone potenzialmente a rischio. • Se sei vicino alla frana, allontanati il più velocemente possibile e raggiungi un posto

più stabile e sicuro.• Se non è possibile scappare, rannicchiati il più possibile su te stesso e proteggi la

testa.• Guarda sempre verso la frana facendo attenzione a pietre o ad altri oggetti che ti

potrebbero colpire.• Non sostare nei pressi di pali o tralicci o vicino ad abitazioni pericolanti.• Non avvicinarti al ciglio (cioè al bordo) di una frana perché è instabile.• Se stai percorrendo una strada e ti imbatti in una frana appena caduta, segnala il

pericolo alle altre automobili.

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GLOSSARIOCORRENTE: movimento di masse liquide o aeriformi in una data direzione

ECOSISTEMA: insieme degli organismi viventi (fattori biotici) e della materia non vivente (fattori abiotici) che interagiscono in un determinato ambiente, costituendo un sistema autosufficiente e in equilibrio dinamico

ECOSISTEMA FLUVIALE: il corso d’acqua è una successione di ecosistemi entro il quale variano parametri fisici, chimici e idraulici e anche la popolazione biologica

PORTATA: volume d’acqua che defluisce in una sezione del fiume in un’unità di tempo. Difficilmente la portata di un fiume è costante nel tempo, nella maggior parte dei casi si possono distinguere tre situazioni:-magra, nei periodi più secchi, quando nel fiume scorre poca acqua;-morbida, nei periodi umidi, quando nel fiume scorre abbondante acqua;-piena, quando nel fiume scorre una quantità considerevole di acqua, tale da inondare aree limitrofe normalmente asciutte.

REGIME: il campo di variazione della portata riferito ad un determinato arco temporale

SCABREZZA: rugosità della superficie del fiume a contatto con l’acqua: è un indice della resistenza che incontra la corrente defluendo

ZONA RIPARIA: interfaccia tra la terra e un corso d’acqua che scorre in superficie. Le comunità vegetali presenti lungo i bordi del fiume, tra le quali rientrano anche piante idrofile, sono chiamate vegetazione riparia

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Niente nella vita va temuto,

dev’essere solamente compreso.

Ora è tempo di comprendere di più,

così possiamo temere di meno.

(Marie Curie)

“Vi chiediamo di partecipare ad un questionario online, in forma totalmente anonima, per valutare la connessione con la natura in relazione alle risorse d’acqua e ai cambiamenti climatici. Le domande fanno parte di un indice, chiamato Connectedness to Nature Scale (CNS, cioè “Indice di Connessione con la Natura”), che misura quanto le persone si sentono parte della natura. Questo senso di appartenenza difatti può predire salute, benessere e comportamenti ambientali responsabili.

Il questionario è disponibile a questa pagina:https://tinyurl.com/cnspiave

MISURA LA TUA CONNESSIONE CON LA NATURA!

Il questionario, rivolto a tutta la popolazione e soprattutto agli alunni ed alle loro famiglie, si inserisce all’interno di un progetto più ampio per valutare i servizi che il fiume Piave fornisce alla comunità. Il progetto, finanziato dall’Autorità di Bacino delle Alpi Orientali, coinvolge le Università di Siena e Bologna per questo specifico approccio. La gestione del fiume ha un impatto sulla qualità della vita e sulle attività economiche di tutto il bacino e non solo.

AIUTATECI A DIFFONDERLO! GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE!