QUADERNI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA O N Il radon · PDF fileIstituto Superiore per la...

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  • ISBN 978-88-6230-026-1

    QUADERNI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA

    DIPARTIMENTO DI MEDICINA DEL LAVOROOsservatorio Epidemiologico Nazionale sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di vita

    Il radon in Italia:guida per il cittadino

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  • Presidente: Prof. Antonio Moccaldi

    Direttore Generale: Dott. Umberto Sacerdote

    Dipartimento di Medicina del LavoroDirettore: Dott. Sergio Iavicoli

    Osservatorio Epidemiologico Nazionalesulle condizioni di salute e sicurezzanegli ambienti di vitaCoordinatore: Dott. Patrizio Erba

    Prima edizioneStampato nel mesedi novembre 2007

    Osservatorio Epidemiologico Nazionale sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di vita

    Patrizio ErbaCoordinatore dellOsservatorio epidemiologico nazionale sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di vitaFulvio PeriniCNELGiancarlo MaranoDirezione Generale della Prevenzione - Ministero della SaluteTommasina MancusoDirezione Generale della Prevenzione - Ministero della SaluteGiuseppina LecceDirezione Generale della Prevenzione - Ministero della SaluteGioacchino GiomiMinistero dellInterno - Direzione Generale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica - Dipartimento Vigili del FuocoAngelo MulasConferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province AutonomeSilvia BruzzoneISTATMaria Laura PezzatoMovimento Italiano Casalinghe (MOICA) - Regione Veneto e Direttivo MOICA NazionaleFrancesco PedilarcoAssocasa - FederchimicaValentino PatussiSociet Italiana AlcologiaSergio Iavicoli Direttore Dipartimento di Medicina del Lavoro - ISPESLCarlo Vito MagliDipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse economico-finanziarie e del personale - ISPESLAntonio ConsolinoDipartimento Tecnologie di SicurezzaPaolo BragattoDipartimento Installazioni di Produzioni e Insediamenti Antropici - ISPESLElena CappellettiDipartimento Processi OrganizzativiAlba Rosa BianchiSegreteria Tecnico-Scientifica - Dipartimento Medicina del Lavoro - ISPESLStefania MassariSegreteria Tecnico-Scientifica - Dipartimento Medicina del Lavoro - ISPESLMaria Pia RoversiSegreteria Amministrativa - Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse economico-finanziarie e del personale - ISPESL

    Coordinamento Editoriale Progetto grafico-illustrativo StampaPier Francesco Benvenuto Graphicon Sas - Roma - [email protected] Grafiche Ponticelli S.p.A. - Castrocielo (FR) vietata la riproduzione della presente pubblicazione, sotto qualsiasi forma, senza la preventiva autorizzazione scritta da parte dellISPESL.

    DIPARTIMENTO DI MEDICINA DEL LAVOROOsservatorio Epidemiologico Nazionale sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di vita

  • Istituto Superiore per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro

    Osservatorio Nazionale Epidemiologico sulle condizionidi Salute e Sicurezza negli Ambienti di Vita

    Gruppo di lavoro: Ambienti di vita: prevenzione del rischio radon negli ambienti domestici

    IL RADON IN ITALIA: GUIDA PER IL CITTADINO

    Realizzazione a cura di:

    Giovanni AgnesodAgenzia Regionale di Protezione dellAmbiente Valle DAosta

    Alba Rosa BianchiISPESL - Dipartimento di Medicina del Lavoro

    Francesco BochicchioIstituto Superiore Sanit - Dipartimento Tecnologie e Salute

    Lucia DenaroUniversit degli Studi di Messina - Dipartimento di Protezione Ambientale, Sanitaria, Sociale ed Industriale

    Patrizio ErbaISPESL - Dipartimento di Medicina del Lavoro, Coordinatore dellOsservatorio Nazionale Epidemiologico sulle condizioni di

    Salute e Sicurezza negli Ambienti di Vita

    Carlo GrandiISPESL - Dipartimento di Medicina del Lavoro, Coordinatore del Gruppo di lavoro:

    Ambienti di vita: prevenzione del rischio radon negli ambienti domestici

    Luigi MinachAgenzia Provinciale di Protezione dellAmbiente Bolzano

    Rosabianca TrevisiISPESL - Dipartimento di Igiene del Lavoro

    Flavio TrottiAgenzia Regionale di Protezione dellAmbiente Veneto

  • La competenza dellISPESL a trattare gli argomenti inerenti la tutela, la sicurezza e la prevenzione degli in-fortuni negli ambienti di vita, gi stabilita dallart. 1 del Decreto legislativo 268 del 1993 viene riaffermata dalDecreto del Presidente della Repubblica del 4 dicembre 2002, n. 303, il quale, nel configurare giuridicamentelIstituto, stabilisce, allart. 1, che lo stesso: svolge funzioni di ricerca, di sperimentazione, di controllo, di for-mazione e di informazione per quanto concerne la prevenzione degli infortuni, la sicurezza sul lavoro e la tuteladella salute negli ambienti di vita

    In tale ambito istituzionale, nasce lOsservatorio Epidemiologico Nazionale sulla Salute e la Sicurezza ne-gli Ambienti di Vita, su volont del Ministro della Salute, con Decreto Direttoriale del 14 giugno 2002.

    Losservatorio ha finalit di ricerca e promozione, volte a migliorare la sicurezza negli ambienti di vita intermini di prevenzione degli infortuni e tutela delle malattie cosiddette domestiche ed ha il pregio di essere pro-motore della cultura della sicurezza presso le classi sociali che si dimostrano pi esposte a rischio di infortunio.

    Lattivit di studio dellOsservatorio in linea con i programmi di politica e di prevenzione per la salva-guardia della vita dei cittadini negli ambienti di vita, attuati da Governi e Istituzioni, sia nazionali che internazio-nali. Infatti, il nuovo programma di azione comunitario nel settore della sanit pubblica 2003-2008 pone, fra gliobiettivi legati alla prevenzione di eventi evitabili, la riduzione in modo significativo della mortalit e della disabi-lit correlate alle condizioni di vita ed agli stili di vita. Il Piano Sanitario Nazionale 2003-2005 definisce come do-cumento di indirizzo e di linea culturale una corretta informazione sui problemi della salute, sulle malattie e suicomportamenti.

    LOsservatorio, in un primo tempo composto da rappresentanti dellISPESL e del Ministero della Salute,nonch da membri designati dalla Assocasa Federchimica e dal Movimento Italiano Casalinghe, si successi-vamente ampliato con rappresentanze di altre Istituzioni, quali il CNEL, il Ministero dellInterno Vigili del Fuo-co, lISTAT, le Regioni e la Societ Italiana di Alcologia (SIA), allo scopo di affrontare nella maniera pi esaustivaed approfondita possibile le problematiche poste allattenzione dellOsservatorio stesso.

    Prof. Antonio MoccaldiPresidente dell'ISPESL

  • Gli infortuni in ambiente di lavoro sono da molto tempo oggetto di attenta analisi in merito allincidenza, al-la tipologia, alle cause strutturali, tecnologiche, organizzative, ed alle conseguenze per la persona, lazienda etc.

    Per quanto sia ancora necessario approfondire lattivit di studio e ricerca in merito, gli aspetti della pre-venzione in ambito occupazionale sono tuttavia disciplinati da un ampio retroterra legislativo italiano e comuni-tario.

    Non altrettanto si pu affermare per quanto riguarda gli eventi infortunistici che interessano la personanel proprio ambiente di vita, in particolare in ambito domestico.

    I dati statistici disponibili evidenziano limportanza del fenomeno in Italia, sebbene non consentano di ope-rare stime adeguate in termini qualitativi e quantitativi.

    Gli infortuni domestici rappresentano, indubbiamente, una tematica di sanit pubblica meritevole dellamassima attenzione, soprattutto se si considera il frequente coinvolgimento di soggetti sociali deboli, in parti-colare bambini e anziani.

    In tale ottica, la creazione nellISPESL, ed in particolare nel Dipartimento di Medicina del Lavoro, dellOs-servatorio Epidemiologico Nazionale costituisce un originale punto di riferimento per tutti i progetti inerenti lasalute e la sicurezza negli ambienti di vita.

    Al riguardo, la collana dei Quaderni del Dipartimento di Medicina del Lavoro ben si inserisce nei compiti diprevenzione dellISPESL: lesposizione degli argomenti trattati stata volutamente sviluppata in termini sempli-ci allo scopo di informare un vasto pubblico sui potenziali rischi derivanti dallutilizzo degli agenti materiali e deiluoghi considerati, fornendo, nel contempo, utili elementi per il controllo e la prevenzione di tali rischi e offrendo,in alcuni casi, anche notizie sul primo soccorso.

    Dott. Umberto SacerdoteDirettore Generale dellISPESL

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  • Presentazione

    Il gas radon costituisce oggi in Italia la seconda causa di cancro al polmone dopo il fumo di tabacco. Lespo-sizione a questo importante inquinante ha luogo negli ambienti confinati, principalmente nelle abitazioni, e variain funzione di numerosi fattori quali la natura del suolo, larea geografica, la tipologia di edificio, lassetto im-piantistico etc. Dal radon possibile difendersi attraverso la messa in atto di azioni di risanamento e preven-zione a livello degli edifici, che non possono prescindere dalla mappatura del territorio, dallesecuzione di un ade-guato monitoraggio ambientale e da una corretta informazione al cittadino sulla natura del rischio e sulle azionidi tutela.

    Nonostante il varo di campagne di monitoraggio del radon negli ambienti confinati a livello nazionale e lo-cale, ladozione di iniziative da parte di singole Regioni e la predisposizione di un Piano Nazionale Radon, fino atempi assai recenti la percezione di questo importante fattore di rischio per la salute da parte del pubblico sta-ta generalmente molto ridotta, assai inferiore ad esempio a quella riguardante inquinanti noti come il benzene ofattori di rischio solo ipotizzati quali i campi elettromagnetici a 50 Hz.

    Il documento: Il radon in Italia: guida per il cittadino rappresenta il tentativo di informare in modo sem-plice, completo e obiettivo il grande pubblico sul problema rappresentato