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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE INTELLIGENTE 2019 LA TRASFORMAZIONE BASATA SUI DATI IN EUROPA REPORT DI RICERCA | MAGGIO 2019

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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE INTELLIGENTE 2019

LA TRASFORMAZIONE BASATA SUI DATI IN EUROPAREPORT DI RICERCA | MAGGIO 2019

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SINTESIAnche se i governi di tutta Europa possono essere guidati da ideologie, statuti e costituzioni diversi, condividono la pressante esigenza di "fare di più con meno risorse", sotto lo sguardo attento del pubblico. Per soddisfare le necessità di milioni di persone, i governi progressisti europei hanno tutti l'esigenza di dare la massima priorità a un numero di servizi in continuo aumento, e alla relativa orchestrazione, sfruttando le tecnologie digitali nelle iniziative di trasformazione.

Partendo dal report "Smart Government - the Big Balancing Act", uno studio dei dipartimenti del governo britannico pubblicato all'inizio del 2018, questa ricerca si estende oltre il Regno Unito e interessa anche Germania, Francia, Spagna, Italia e Paesi Bassi. Nello studio di quest'anno vengono esaminati i progressi compiuti dai dipartimenti della pubblica amministrazione di questi paesi nell'utilizzo della tecnologia digitale al fine di trasformare i servizi ai cittadini. Nella ricerca viene esaminato come i concetti di base, ad esempio l'infrastruttura dati e i paradigmi operativi, dovranno evolversi nel corso dei prossimi cinque anni per consentire agli attuali governi europei di raggiungere più efficacemente i loro obiettivi di trasformazione, a beneficio di tutti.

Di seguito sono riportati i principali risultati statistici della ricerca.

PROGRAMMA DEGLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE IN EUROPA

› Gli obiettivi con la maggiore probabilità di essere considerati "estremamente importanti" nelle attività di trasformazione digitale sono il miglioramento dei servizi ai cittadini (56%), l'efficienza e la velocità di delivery (56%), la gestione delle minacce alla sicurezza attuali ed emergenti (52%), nonché il miglioramento dell'agilità e della capacità di dare risposte (48%)

› Secondo l'83% degli intervistati, migliorare l'esperienza dei cittadini è importante per costruire la fiducia nelle istituzioni

› Per quanto riguarda la definizione delle priorità degli investimenti in tecnologia e la delivery dei servizi online gli aspetti dei servizi ai cittadini considerati più importanti sono:

• Semplicità (riduzione del numero di passaggi online, incluso il salvataggio delle sessioni online, moduli precompilati ed esperienza fluida nel passaggio da un canale all'altro): 47%

• Risparmio di tempo (i cittadini riescono a trovare quello che cercano nel minor tempo possibile): 47%

• Accesso affidabile (nessun downtime, connettività continua e ottimizzazione per il mobile): 46%

• Massima funzionalità (i cittadini ricevono i servizi di cui hanno bisogno quando ne hanno bisogno): 40%

› Mentre il 74% degli intervistati si ritiene soddisfatto dei progressi compiuti finora nel percorso di trasformazione digitale, solo il 13% afferma di essere estremamente soddisfatto, una percentuale che scende addirittura al 6% nei Paesi Bassi.

I DILEMMI DELLA DIGITALIZZAZIONE

› Il 77% degli intervistati sostiene di avere la responsabilità di sfruttare al massimo le tecnologie disponibili per offrire il miglior servizio possibile ai cittadini (88% in Spagna, 87% in Italia)

› Solo uno su cinque (19%) dichiara di riuscire a misurare "molto" efficacemente l'impatto degli investimenti in tecnologia, in termini di effetti sui servizi ai cittadini (percentuale che sale al 33% nel Paesi Bassi e scende all'8% in Italia), anche se il 55% sostiene di riuscire a farlo in modo abbastanza efficace.

› I principali ostacoli che rallentano la digitalizzazione dei servizi ai cittadini e l'automazione dei processi sono: investimenti in infrastruttura dati (84%), investimenti in applicazioni (82%), mancanza di collaborazione con altri dipartimenti e agenzie (80%), nonché processi obsoleti e mancanza di agilità (80%)

› Il 68% ritiene che l'infrastruttura legacy stia frenando i progressi verso la trasformazione digitale (85% in Italia, 77% in Spagna)

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PROGRAMMA RELATIVO A DATI E OBIETTIVI

› Il 78% riconosce che potrebbe trasformare il livello dei servizi offerti ai cittadini utilizzando più efficacemente i dati.

› I responsabili IT della pubblica amministrazione ritengono che i propri dipartimenti potrebbero utilizzare dati e analytics in modo più intensivo ed efficiente in diverse aree, soprattutto allo scopo di migliorare i servizi ai cittadini (58%), tagliare i costi e ottenere più valore da un budget limitato (48%), fornire informazioni in tempo reale per il processo decisionale (44%) e fornire i dati necessari per sviluppare nuovi servizi (43%).

› Le principali aree da migliorare per ottimizzare la delivery dei servizi sono l'infrastruttura dati (89%), la capacità di consolidare e visualizzare i dati (81%) e la capacità di sfruttare i dati per migliorare la delivery dei servizi (81%).

› Solo il 7% è fermamente convinto che l'infrastruttura dati attuale consentirà al proprio dipartimento di raggiungere gli obiettivi di trasformazione. Il 62% è abbastanza convinto. Questa fiducia è minima nel Regno Unito, dove solo il 9% è fermamente convinto e il 48% è abbastanza convinto. L'infrastruttura dati attuale è considerata un grave ostacolo alle performance del dipartimento e alla delivery dei servizi per diversi motivi, che includono una minore capacità di soddisfare le aspettative dei cittadini (83%), costi operativi superiori (82%), agilità operativa inferiore (81%), opportunità limitate di innovazione digitale (79%), problematiche di compliance e governance (78%) e maggiore esposizione agli attacchi alla sicurezza informatica (78%)

SICUREZZA E PROCESSI AGILI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

› In considerazione del problema delle minacce alla sicurezza informatica nei prossimi due anni, il 47% prevede un aumento delle minacce dannose, mentre il 20% prevede un aumento delle minacce accidentali o dovute all'errore umano. Il 53% ritiene che le minacce esterne aumenteranno e il 27% prevede un aumento delle minacce interne in questo periodo di tempo.

› La fiducia nella capacità di gestire le future minacce alla sicurezza dipende da fattori come l'incapacità di tenere il passo con i nuovi approcci degli hacker (39%), infrastrutture legacy e sistemi operativi obsoleti (34%), oltre alla carenza di risorse e competenze di sicurezza informatica nelle funzioni IT (34%). Gli altri problemi sono costituiti dalla distribuzione dei dati fra più dispositivi in posizioni diverse (32%) e i nuovi rischi introdotti dalle ultime tecnologie (31%)

› Il 69% dichiara che il proprio dipartimento ha sacrificato le performance tecnologiche, o tollerato un calo di performance, per aumentare la sicurezza, percentuale che raggiunge il 75% nel Regno Unito e nei Paesi Bassi. Secondo il 65%, gli investimenti nella sicurezza dell'infrastruttura non sono al passo con le minacce alla sicurezza.

› In media, il 48% dei progetti IT è considerato completamente in linea con le aspettative, con una delivery entro i limiti prestabiliti di tempo e budget. I motivi principali che impediscono ai progetti tecnologici della pubblica amministrazione di generare il massimo valore sono costituiti da vincoli di budget (56%), problemi di competenze (45%), problemi di integrazione e complessità (40%) e aspettative non realistiche sulle possibilità offerte dalla tecnologia (38%)

› Le metodologie cosiddette "agili" vengono ampiamente utilizzate nei dipartimenti della pubblica amministrazione nell'11% dei casi, ma vengono applicate localmente o sono in fase di test nel 41% dei casi. Un altro 40% prevede di adottare ulteriori approcci agili nei prossimi 1-2 anni. Sono state identificate quattro problematiche principali che ostacolano l'adozione di un approccio più agile nei reparti IT, ovvero impegno dei dipendenti (40%), leadership/sponsorizzazione (36%), mancanza di esperienza/competenze Agile (36%) e collaborazione fra reparti/trasformazione culturale (35%)

32% più di 10.000 dipendenti

33% 100-999 dipendenti

33% 1000-9999 dipendenti

SUDDIVISIONE DEL CAMPIONE IN

BASE ALLE DIMENSIONI DEL

REPARTO

2% meno di 100 dipendenti

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UN'INFRASTRUTTURA DATI A PROVA DI FUTURO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

› Più della metà degli intervistati (54%) prevede di ristrutturare l'infrastruttura dati entro i prossimi due anni, per supportare più efficacemente gli obiettivi strategici del proprio dipartimento (il 21% intende farlo nei prossimi 12 mesi). L'esigenza di ristrutturare l'infrastruttura dati nei diversi dipartimenti si sta facendo più pressante a causa di vari fattori, che includono volumi di dati superiori (44%), necessità di aumentare la collaborazione e passaggio a una pubblica amministrazione "connessa" (42%), evoluzione delle minacce alla sicurezza (41%), oltre al giudizio del pubblico e all'aumento delle aspettative dei cittadini (39%)

› Si prevede che nei prossimi cinque anni la delivery dei servizi da parte dei dipartimenti della pubblica amministrazione si evolverà a causa di numerosi trend e tecnologie, soprattutto mobile/economia online-first (84%), tecnologie di sorveglianza (75%) e monitoraggio biometrico (71%), seguiti da dati open source (68%), AI/machine learning (63%) e società cashless (62%)

› Il 73% degli intervistati avverte l'esigenza di utilizzare la tecnologia in modo creativo, per fare di più con meno risorse, mentre il 65% fatica a trovare un equilibrio fra sicurezza, velocità e innovazione nelle proprie scelte tecnologiche. Il 74% ritiene che i governi europei possano apprendere gli uni dagli altri le modalità di acquisizione e utilizzo della tecnologia.

Dalla ricerca emerge che, in tutta Europa, i dipartimenti della pubblica amministrazione stanno combattendo con infrastrutture tecnologiche obsolete, budget sempre più ridotti e processi inefficienti, ormai consolidati da anni. Si avverte un evidente desiderio di aumentare l'attenzione ai cittadini e alla qualità dei servizi, e sono stati rilevati alcuni progressi nelle iniziative di trasformazione. Tuttavia, i responsabili IT non hanno problemi ad ammettere la presenza di punti deboli "alla base". Finché i problemi relativi a infrastruttura dati, leadership e competenze non verranno correttamente risolti, l'obiettivo della pubblica amministrazione intelligente rimarrà un'utopia e le iniziative di trasformazione non saranno all'altezza delle aspettative.

METODOLOGIA DI RICERCA

Questo report è basato su una ricerca che ha coinvolto 457 responsabili IT dei dipartimenti della pubblica amministrazione centrale di vari paesi europei, tra il gennaio e il febbraio 2019. L'indagine ha fatto seguito alla ricerca sulla pubblica amministrazione intelligente nel Regno Unito, condotta nel 2017. Il presente studio copre Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Italia e Paesi Bassi.

La ricerca è stata gestita da Insight Avenue, un consulente di ricerca indipendente con sede nel Regno Unito.

SUDDIVISIONE DEL CAMPIONE IN BASE ALLO STATO DELLA

TRASFORMAZIONE DIGITALE

31% Follower digitali Visione digitale non sufficientemente sviluppata, cultura e processi digitali emergenti

40% Appassionati del digitale Molte funzionalità digitali

avanzate in parte delle organizzazioni, ma

coordinamento digitale non sufficientemente

sviluppato, cultura digitale in silos

10% Novizi digitali Cultura digitale sperimentale e immatura, iniziative e governance digitali limitate

19% Maestri del digitale

Visione digitale complessiva, numerose iniziative digitali,

governance digitale efficace e cultura digitale integrata

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PROGRAMMA DEGLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE IN EUROPADa molti anni ormai , "trasformazione digitale" è la parola d'ordine per le aziende del settore pubblico e privato di tutta Europa; eppure, c'è ancora molta confusione attorno al significato di questa espressione. La trasformazione digitale viene spesso vista come un traguardo, piuttosto che un processo continuo con tappe che mutano continuamente a mano a mano che gli obiettivi strategici cambiano e la tecnologia si evolve. La trasformazione digitale interessa la cultura, la leadership e le competenze tanto quanto le nuove tecnologie all'avanguardia, e si estende ben oltre i singoli processi e dipartimenti, per influire su tutta la pubblica amministrazione.

Esaminando gli obiettivi che i dipartimenti della pubblica amministrazione considerano più importanti per le proprie attività di trasformazione digitale, è possibile ottenere una visione approfondita delle aree di attenzione e delle risorse a cui viene attualmente attribuita la massima priorità. La Figura 1 mostra che gli obiettivi con la maggiore probabilità di essere considerati "estremamente importanti" per la trasformazione digitale nei prossimi 12 mesi sono il miglioramento dei servizi ai cittadini (56%), nonché l'efficienza e la velocità di delivery (56%), seguiti dalla gestione delle minacce alla sicurezza (52%) e dal miglioramento dei processi cosiddetti "agili" (48%).

In questo report vengono esaminate le opinioni di 457 responsabili IT della pubblica amministrazione centrale

56%

56%

52%

48%

45%

44%

43%

38%

36%

FIGURA 1: OBIETTIVI CONSIDERATI "ESTREMAMENTE IMPORTANTI" NELLE ATTIVITÀ DI TRASFORMAZIONE DIGITALE PER I PROSSIMI 12 MESI

PERCENTUALE DI INTERVISTATI CHE LI CONSIDERA "ESTREMAMENTE IMPORTANTI"

Miglioramento dei servizi ai cittadini

Efficienza e velocità di delivery

Gestione delle minacce alla sicurezza attuali ed emergenti

Miglioramento dei processi agili e capacità di dare risposte

Risparmio sui costi operativi

Miglioramento delle competenze e delle tecnologie digitali a disposizione dei dipendenti

Maggiore adozione dei servizi di pubblica amministrazione online

Collaborazione, pubblica amministrazione maggiormente connessa

Miglioramento di governance e compliance

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FIGURA 2: ASPETTI DEI SERVIZI PER I CITTADINI CONSIDERATI PIÙ IMPORTANTI AI FINI DELLA DETERMINAZIONE DELLE PRIORITÀ DI INVESTIMENTO E DELLA DELIVERY DEI SERVIZI ONLINE

Semplicità (riduzione del numero di passaggi online, incluso il salvataggio delle sessioni online, moduli precompilati ed esperienza fluida nel passaggio da un canale all'altro)

Risparmio di tempo (i cittadini riescono a trovare quello che cercano nel minor tempo possibile)

Accesso affidabile (nessun downtime, connettività continua e ottimizzazione per il mobile)

Massima funzionalità (i cittadini ricevono i servizi di cui hanno bisogno quando ne hanno bisogno)

Autonomia/percezione di controllo (i cittadini devono essere in grado di cercare risposte, richiedere assistenza e mantenersi aggiornati)

Alti livelli di rilevanza e personalizzazione (i cittadini vengono trattati come persone e ricevono informazioni estremamente pertinenti, in base alle loro preferenze o esigenze specifiche)

Coinvolgimento (i cittadini devono trovare i servizi interessanti e divertenti da usare, ad esempio attraverso la gamification)

Atteggiamento proattivo (i servizi devono anticipare le esigenze dei cittadini, fornire comunicazioni puntuali e contrassegnare gli eventuali errori di compilazione dei moduli)

Nessuno degli aspetti indicati sopra

COSA SONO I SERVIZI AI CITTADINI?

Per molte amministrazioni pubbliche, governare significa offrire e migliorare i servizi ai cittadini, e questo costituisce l'elemento chiave dell'attività di trasformazione digitale. È tuttavia importante riconoscere che questa non è l'unica priorità della pubblica amministrazione. I suoi dipartimenti devono anche trovare il modo di soddisfare requisiti imprescindibili, come aumentare l'efficienza dei processi, gestire minacce alla sicurezza in continua evoluzione, diventare più agili e migliorare le competenze e le tecnologie digitali a disposizione dei dipendenti.

Complessivamente, secondo l'83% degli intervistati, migliorare l'esperienza dei cittadini è importante per costruire la fiducia nelle istituzioni. Raggiungere correttamente questo obiettivo è importante, perché i livelli di fiducia sono attualmente bassi. L'Edelman Trust Barometer 2019 mostra bassi livelli di fiducia nella pubblica amministrazione in tutta Europa1. Nel Regno Unito, in Germania e in Italia solo il 40% circa dei cittadini ha fiducia nella pubblica amministrazione, una percentuale che scende al 26% in Spagna. Nel Paesi Bassi i livelli di fiducia sono lievemente superiori e raggiungono il 54%. La Figura 2 mostra gli aspetti dei servizi ai cittadini considerati più importanti per la definizione delle priorità degli investimenti in tecnologia e la delivery dei servizi online.

In sintesi, le principali caratteristiche dei servizi ai cittadini sono:

› Semplicità (riduzione del numero di passaggi online, incluso il salvataggio delle sessioni online, moduli precompilati ed esperienza fluida nel passaggio da un canale all'altro)

› Risparmio di tempo (i cittadini riescono a trovare quello che cercano nel minor tempo possibile)

› Accesso affidabile (nessun downtime, connettività continua e ottimizzazione per il mobile)

› Massima funzionalità (i cittadini ricevono i servizi di cui hanno bisogno quando ne hanno bisogno)

Fra la Brexit e le conseguenti pressioni geopolitiche, il 74% dei responsabili IT si ritiene soddisfatto dei progressi compiuti finora nel percorso della trasformazione digitale, ma solo il 13% afferma di essere estremamente soddisfatto, percentuale che scende addirittura al 6% nei Paesi Bassi. Questo indica che le pubbliche amministrazioni europee stanno operando al di sotto del loro potenziale digitale e che resta chiaramente ancora molto da fare.

1. https://www.edelman.com/sites/g/files/aatuss191/files/2019-02/2019_Edelman_Trust_Barometer_Global_Report_2.pdf

47%

47%

46%

40%

32%

27%

26%

26%

3%

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I DILEMMI DELLA DIGITALIZZAZIONETenere il passo con le moderne tecnologie, come AI, IoT e blockchain è una sfida continua per i responsabili IT delle pubbliche amministrazioni di tutta Europa. Lo stesso si può dire delle modalità con cui tali tecnologie possono essere applicate alla delivery dei servizi pubblici, rispettando i vincoli di compliance, costo e approvvigionamento. I tre quarti (77%) degli intervistati sono responsabili di sfruttare al massimo le tecnologie disponibili per offrire il miglior servizio possibile ai cittadini, pertanto avvertono l'esigenza di utilizzare la tecnologia nell'ambito di un approccio orientato ai risultati. Nel Regno Unito, la DVLA (Driver and Vehicle Licensing Agency), le cui interfacce digitali includono il pagamento delle tasse di circolazione e la registrazione della proprietà, costituisce un ottimo esempio di dipartimento all'avanguardia nella fornitura di servizi accessibili, pratici e orientati ai cittadini. Il suo modello di unità digitale è attualmente in fase di adozione in molti altri paesi, come Stati Uniti, Singapore, Argentina e Australia.2

Le esperienze nel settore privato si riflettono sul settore pubblico e i cittadini si aspettano sempre più di ottenere dalla pubblica amministrazione gli stessi servizi rapidi e trasparenti che sono abituati a trovare altrove. Dalla Figura 3 si può vedere che un intervistato su cinque (19%) dichiara di riuscire a misurare molto efficacemente l'impatto degli investimenti in tecnologia in termini di effetti sui servizi ai cittadini. Complessivamente, il 55% sostiene di riuscire a farlo in modo abbastanza efficace. La percentuale degli intervistati che ritengono di misurare i risultati in modo molto efficace sale al 33% nei Paesi Bassi e scende

all'8% in Italia. In genere i Paesi Bassi mostrano un livello di soddisfazione superiore per i progressi della trasformazione, attribuendo la massima priorità all'affidabilità dell'accesso come requisito dei servizi per i cittadini, mentre in Italia la risposta più probabile è "abbastanza efficiente" e l'attenzione si concentra sulla semplicità dei servizi offerti. In tutti i paesi, comunque, identificare i servizi ai cittadini a cui sono destinati i singoli investimenti costituisce un primo passo fondamentale per garantire che qualsiasi misurazione rifletta la situazione reale e offra dati significativi.

2. https://www.globalgovernmentforum.com/the-rise-and-fall-of-gds-lessons-for-digital-government

FIGURA 3: CAPACITÀ DI MISURARE L'IMPATTO DEGLI INVESTIMENTI IN SERVIZI PER I CITTADINI

20% Non particolarmente efficace

3% Non so

4% Totalmente inefficace

55% Abbastanza efficace

19% Molto efficace

47%

47%

46%

Migliorare l'esperienza dei cittadini è importante per costruire la fiducia nelle istituzioni

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FIGURA 4: OSTACOLI ALLA DIGITALIZZAZIONE DEI SERVIZI PER I CITTADINI E ALL'AUTOMAZIONE DEI PROCESSI

PERCENTUALE DI INTERVISTATI CHE LI CONSIDERA OSTACOLI "IMPORTANTI" O "MODERATI"

Investimenti in infrastruttura dati

Investimenti in applicazioni

Mancanza di collaborazione/connessione con altri dipartimenti o agenzie

Processi obsoleti e mancanza di agilità

Mancanza di leadership digitale e visione

Mancanza di esperienza e competenze digitali

Cultura/riluttanza al cambiamento

COSA FRENA LA DIGITALIZZAZIONE?

La Figura 4 mostra i principali ostacoli che rallentano la digitalizzazione dei servizi ai cittadini e l'automazione dei processi in Europa, ovvero investimenti in infrastruttura dati (84%), investimenti in applicazioni (82%), mancanza di collaborazione con altri dipartimenti e agenzie (80%), nonché processi obsoleti e mancanza di agilità (80%). Tutto questo indica un desidero di rimanere ancorati al passato mentre si tenta di adottare le nuove tecnologie. L'infrastruttura può anche non essere la parte più interessante della trasformazione, ma senza una base solida e scalabile, le applicazioni orientate ai cittadini potrebbero risultare inaffidabili, compromettendo l'impatto degli investimenti in tecnologia per i servizi ai cittadini. Complessivamente, i due terzi degli intervistati (68%) ritengono che l'infrastruttura legacy stia frenando i progressi verso la trasformazione digitale, una percentuale che sale all'85% in Italia e al 77% in Spagna. Ancora una volta l'Italia spicca come il paese in cui i progressi sono maggiormente frenati dalla

tecnologia, anche se la sensazione che sia possibile trasformare i servizi ai cittadini attraverso un uso più efficiente dei dati qui è particolarmente forte (87%).

Oltre a risentire delle infrastrutture legacy, i processi di digitalizzazione sono rallentati da procedure obsolete e mancanza di collaborazione fra le varie aree della pubblica amministrazione. Da sola, la tecnologia non basta perché gran parte del problema deriva dal tessuto stesso dei dipartimenti della pubblica amministrazione e impone ai responsabili di identificare le debolezze funzionali e culturali, mentre sviluppano e comunicano la loro visione del cambiamento.

84%

82%

80%

80%

78%

78%

74%

Un utilizzo più efficace dei dati è al tempo stesso un requisito e un incentivo per la trasformazione digitale

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PROGRAMMA RELATIVO A DATI E OBIETTIVIPer le aziende di ogni tipo, un utilizzo più efficace dei dati è al tempo stesso un requisito e un incentivo della trasformazione digitale e il 78% dei responsabili IT riconosce che ciò consentirebbe di trasformare i servizi ai cittadini. Occorre pertanto chiedersi se questo è effettivamente possibile e quali aspetti sia necessario migliorare a tale scopo.

Nello specifico, la Figura 5 mostra le principali aree in cui i responsabili IT ritengono di poter utilizzare dati e analytics in modo più intensivo ed efficiente allo scopo di migliorare i servizi ai cittadini (58%), tagliare i costi e ottenere più valore da un budget limitato (48%), fornire informazioni per sviluppare nuovi servizi (44%) e fornire dati per il processo decisionale in tempo reale (44%). In sostanza, l'ottimizzazione dei dati offre vantaggi interessanti e si ritiene che gli analytics producano un impatto positivo sulle principali esigenze politiche e operative, consentendo anche di migliorare i servizi ai cittadini.

Esistono tuttavia numerose aree che, secondo i responsabili IT, devono essere migliorate per influenzare positivamente il delivery dei servizi da parte dei loro dipartimenti. Tali aree includono l'infrastruttura dati (89%), la capacità di consolidare e visualizzare i dati (81%) e la capacità di sfruttare i dati per migliorare la delivery dei servizi (81%). Mentre le pubbliche amministrazioni esplorano le possibilità di migliorare l'accesso ai propri dati, come nel settore privato, emergono nuove visualizzazioni e dashboard come strumento per ottenere insights veloci sugli schemi, al fine di promuovere le efficienze e prendere decisioni informate.

84%

82%

FIGURA 5: PRINCIPALI AREE IN CUI I REPARTI POTREBBERO UTILIZZARE DATI E ANALYTICS IN MODO PIÙ INTENSIVO ED EFFICIENTE

FATTORI CLASSIFICATI ENTRO I PRIMI TRE POSTI

Migliorare i servizi ai cittadini

Tagliare i costi e ottenere più valore da un budget limitato

Fornire informazioni per sviluppare nuovi servizi

Fornire dati per il processo decisionale in tempo reale

Promuovere procedure più sperimentali e innovative

Abbattere i silos a livello di reparto e promuovere la collaborazione all'interno della pubblica amministrazione

Implementare policy basate sui fatti

58%

48%

44%

44%

37%

35%

29%

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PERCHÉ LE LIMITAZIONI DELL'INFRASTRUTTURA DATI OSTACOLANO IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI IN PROGRAMMA?

In tutta Europa, l'infrastruttura dati sta compromettendo il valore e la portata dei dati in tutti i dipartimenti della pubblica amministrazione. Solo il 7% è fermamente convinto che l'infrastruttura dati attuale consentirà al proprio dipartimento di raggiungere gli obiettivi di trasformazione. In Spagna questa percentuale scende al 2% e nei Paesi Bassi al 4%, in questo caso presumibilmente a causa delle aspettative superiori e della mentalità orientata al miglioramento continuo. Complessivamente, in tutti i paesi il 62% degli intervistati afferma di essere abbastanza convinto. Questa fiducia è minima nel Regno Unito, dove solo il 9% è fermamente convinto e il 48% è abbastanza convinto. Anche se i dipartimenti della pubblica amministrazione possono adottare più applicazioni condivise e tecnologie centralizzate, è chiaro che molti di essi combattono ancora con sistemi ridondanti e con la gestione dei costi generali da sostenere per supportarli.

Per tali motivi, le performance dei reparti e la delivery dei servizi vengono compromesse in vari modi dalle limitazioni dell'infrastruttura dati, come illustrato nella Figura 6. Le implicazioni segnalate dai dipartimenti della pubblica amministrazione includono la riduzione della capacità di soddisfare le aspettative dei cittadini (83%), l'aumento dei costi operativi (82%), la riduzione dell'agilità operativa (81%), la limitazione delle opportunità di innovazione digitale (79%), le problematiche a livello di compliance e governance (78%), oltre a una maggiore esposizione ali attacchi alla sicurezza informatica (78%), ovvero le stesse aree che dovrebbero essere migliorate dalla trasformazione digitale.

FIGURA 6: PERCHÉ LE LIMITAZIONI DELL'INFRASTRUTTURA DATI COMPROMETTONO LE PERFORMANCE DEI DIPARTIMENTI E LA DELIVERY DEI SERVIZI

PERCENTUALE DI INTERVISTATI CHE CONSIDERA QUESTE LIMITAZIONI "MOLTO DETERMINANTI" O "ABBASTANZA DETERMINANTI"

Riduzione della capacità di soddisfare le aspettative dei cittadini

Aumento dei costi operativi

Riduzione dell'agilità operativa

Limitazione delle opportunità di innovazione digitale

Problematiche a livello di compliance e governance

Aumento dell'esposizione agli attacchi alla sicurezza informatica

Difficoltà ad accedere ai dati mission-critical dove e quando necessario

Aumento dei downtime/riduzione dell'affidabilità dei servizi

Riduzione dell'efficienza

83%

82%

81%

79%

78%

78%

78%

76%

76%

L'infrastruttura dati sta compromettendo il valore e la portata dei dati in tutti i dipartimenti della pubblica amministrazione

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SICUREZZA E PROCESSI AGILI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE QUALI SONO GLI OSTACOLI ALLA RESILIENZA INFORMATICA?

A fronte di una vasta gamma di minacce di alto profilo, le pubbliche amministrazioni centrali prestano sempre più attenzione alla resilienza informatica. Salvaguardare dagli attacchi informatici i servizi e l'infrastruttura della pubblica amministrazione e al tempo stesso garantire la continuità è essenziale per proteggere la qualità della vita. Il panorama delle minacce è in costante evoluzione e, nei prossimi due anni, il 47% degli intervistati prevede un aumento delle minacce dannose, mentre il 20% prevede un aumento delle minacce accidentali o dovute all'errore umano. Il 53% ritiene che le minacce esterne aumenteranno e il 27% prevede un aumento delle minacce interne in questo periodo di tempo.

Molti fattori rischiano di compromettere la fiducia nella capacità di gestire le future minacce alla sicurezza, come la difficoltà a tenere il passo che i nuovi approcci degli hacker (39%), infrastrutture legacy e sistemi operativi obsoleti (34%) oltre alla carenza di risorse e competenze di sicurezza informatica nella funzione IT (34%), come mostrato nella Figura 7.

Gli altri problemi sono costituiti dalla distribuzione dei dati fra più dispositivi in posizioni diverse (32%) e i nuovi rischi introdotti dalle ultime tecnologie (31%) Questa combinazione di vulnerabilità interne ed esterne impone ai responsabili IT di mantenersi costantemente aggiornati sul panorama delle minacce, senza dimenticare di preparare i propri processi, le proprie competenze e la propria infrastruttura ad affrontare il futuro. I due terzi (65%) ritengono che l'investimento in sicurezza dell'infrastruttura non sia al passo con le minacce alla sicurezza, e questa percentuale sale all'83% in Italia.

Considerando che il 69% dei responsabili IT ammette che il proprio dipartimento ha sacrificato le performance tecnologiche, o tollerato un calo di performance, per migliorare la sicurezza (il 75% nel Regno Unito e nei Paesi Bassi), sembra che il compromesso venga considerato inevitabile, anziché riconoscere che il problema potrebbe trovarsi a livello dell'infrastruttura.

83%

82%

81%

FIGURA 7: FATTORI CHE INFLUISCONO SULLA FIDUCIA NELLA CAPACITÀ DI GESTIRE LE FUTURE MINACCE ALLA SICUREZZA

Difficoltà a tenere il passo con la velocità dei nuovi approcci degli hacker

Infrastrutture legacy/sistemi operativi obsoleti

La nostra funzione IT non dispone di risorse e competenze in materia di sicurezza informatica

I nostri dati risiedono su più dispositivi in posizioni diverse

Le ultime tecnologie (come droni e telematica) introducono nuovi rischi

Difficoltà a identificare l'origine o la causa di una violazione

Giudizio del pubblico ed esigenze di trasparenza

Mancanza di investimenti in sicurezza informatica

Il nostro reparto o i nostri dipendenti non possiedono una formazione adeguata sulle minacce

Mancanza di un approccio coerente fra i vari dipartimenti della pubblica amministrazione

Non so

39%

34%

34%

32%

31%

30%

25%

14%

4%

27%

26%

11

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PROGRESSI IN MATERIA DI IT AGILE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

In media, meno della metà (48%) dei progetti IT è considerata completamente in linea con le aspettative, con una delivery entro i limiti prestabiliti di tempo e budget. I motivi principali che impediscono ai progetti tecnologici della pubblica amministrazione di generare il massimo valore sono costituiti da vincoli di budget (56%), problemi di competenze (45%), problemi di integrazione e complessità (40%), oltre ad aspettative non realistiche sulle possibilità offerte dalla tecnologia (38%). Come prevedibile, l'insuccesso dei progetti è legato anche a problemi di fondi e manodopera. Anche la complessità costituisce un problema, perché i dipartimenti cercano di integrare sistemi vecchi e nuovi. Come in altri contesti, anche qui incentrare i processi sui risultati fondamentali può aiutare a garantire l'allineamento dei progetti. Nonostante la pubblica amministrazione sia spesso considerata un'organizzazione lenta e ingombrante, la metodologia Agile sta cominciando a prendere piede e viene ampiamente utilizzata in tutti i dipartimenti della pubblica amministrazione nell'11% dei casi, mentre viene applicata localmente o è in fase di test nel 41% dei casi. Un altro 40% prevede di adottare ulteriori approcci agili nei prossimi 1-2 anni. I responsabili IT identificano quattro problematiche principali che ostacolano l'adozione di un approccio più agile, ovvero impegno dei dipendenti (40%), leadership/sponsorizzazione (36%), mancanza di esperienza/competenze Agile (36%) e collaborazione fra reparti/trasformazione culturale (35%).

La riduzione della complessità nel back-end, la comunicazione di una visione chiara e la promozione della condivisione delle conoscenze sono fondamentali per cambiare sia la mentalità che i metodi, permettendo in ultima analisi di accelerare la generazione del valore.

FIGURA 8: PROBLEMATICHE ASSOCIATE ALL'ADOZIONE DI UN APPROCCIO PIÙ AGILE IN AMBIENTE IT

Impegno dei dipendenti

Leadership/sponsorizzazione

Mancanza di esperienza/competenze Agile

Collaborazione fra reparti/trasformazione culturale

Misurazione dei risultati/valutazione

Procedure di approvvigionamento obsolete o superate

Incertezza su quale sia il punto di partenza

Altro

40%

36%

36%

35%

29%

27%

10%

1%

12

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UN'INFRASTRUTTURA DATI A PROVA DI FUTURO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONELe infrastrutture obsolete impediscono ai dipartimenti della pubblica amministrazione di estrarre valore dai dati. Più della metà dei dipartimenti della pubblica amministrazione centrale prevede di ristrutturare l'infrastruttura dati entro i prossimi due anni, per supportare più efficacemente gli obiettivi strategici del proprio dipartimento (il 21% intende farlo nei prossimi 12 mesi). Tali piani sono più probabili nei Paesi Bassi (62%) e in Italia (67%). Come illustrato nella Figura 9, vari fattori accelerano l'esigenza di ristrutturare l'infrastruttura dati a livello di dipartimento. In tutta Europa, tali fattori includono volumi di dati superiori (44%), necessità di aumentare la collaborazione e passaggio a una pubblica amministrazione "connessa" (42%), evoluzione delle minacce alla sicurezza (41%), oltre al giudizio del pubblico e all'aumento delle aspettative dei cittadini (39%) In Italia la massima probabilità corrisponde all'aumento dei volumi dei dati, mentre nei Paesi Bassi la IoT e i servizi maggiormente connessi vengono visti come i catalizzatori principali. Tutti questi fattori rendono intollerabile la situazione attuale e impongono un cambiamento rapido.

40%

FIGURA 9: FATTORI CHE ACCELERANO L'ESIGENZA DI RISTRUTTURARE L'INFRASTRUTTURA DATI

Aumento dei volumi di dati

Necessità di aumentare la collaborazione e passaggio a una pubblica amministrazione "connessa"

Evoluzione delle minacce alla sicurezza

Giudizio del pubblico e aumento delle aspettative dei cittadini

Mandati governativi o esigenza di un ambiente "cloud first"

Internet of Things (IoT) e dispositivi più connessi

Adozione della o predisposizione per la AI e altre tecnologie rivoluzionarie

Nessuno degli aspetti indicati sopra

44%

42%

41%

39%

31%

28%

28%

3%

Vari fattori accelerano l'esigenza di ristrutturare l'infrastruttura dati a livello di dipartimento.

13

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Esaminando in modo specifico le tecnologie che hanno la maggiore probabilità di trasformare i dipartimenti della pubblica amministrazione centrale nei prossimi cinque anni, la Figura 10 mostra che il massimo impatto viene attribuito a mobile/economia online-first (84%), tecnologie di sorveglianza (75%) e monitoraggio biometrico (71%), seguiti da dati open source (68%), AI/machine learning (63%) e società cashless (62%). Poiché molte di queste tecnologie sono data-intensive e generano big data, molti dipartimenti cercano di prepararsi a questi ambienti "hot" data ristrutturando l'infrastruttura dati.

Anche se due terzi (65%) trovano difficile bilanciare sicurezza, velocità e innovazione nelle proprie scelte tecnologiche, sono disposti ad adattarsi e a imparare dagli altri. A fronte di problematiche comuni, come l'incertezza politica, i cambiamenti climatici, la scomparsa di determinate figure professionali, i cambiamenti demografici e la globalizzazione del commercio, tre quarti (74%) degli intervistati pensano che i governi europei possano apprendere gli uni dagli altri le modalità di acquisizione e utilizzo della tecnologia.

Inoltre, il 73% avverte l'esigenza di utilizzare la tecnologia in modo creativo, per fare di più con meno risorse. Le infrastrutture attuali non limitano solo la capacità di ottenere di più dai dati, ma frenano anche le iniziative di innovazione con l'obiettivo di offrire servizi migliori ai cittadini. In Europa i dati sono importanti quanto le linee elettriche e le reti di trasporto, pertanto devono essere trattati come tali, investendo in competenze e tecnologie per ottenere il massimo dai dati, al fine di trasformarli in un motore di efficienza e innovazione. L'incertezza è la nuova normalità ma, oggi più che mai, rimanere concentrati sugli obiettivi è fondamentale per mantenere la spinta verso la trasformazione e soddisfare le esigenze imprescindibili di operations e cittadini.

FIGURA 10: TECNOLOGIE CHE HANNO LE MAGGIORI PROBABILITÀ DI INFLUENZARE I DIPARTIMENTI NEI PROSSIMI CINQUE ANNI

PERCENTUALE DI INTERVISTATI CHE CONSIDERA QUESTE LIMITAZIONI "MOLTO DETERMINANTI" O "ABBASTANZA DETERMINANTI"

Mobile/economia online-first

Tecnologie di sorveglianza (droni/telecamere/telematica)

Monitoraggio biometrico

Dati open source

AI/machine learning

Società cashless

Automazione dei processi robotici

Blockchain

IoT

Veicoli automatizzati

84%

75%

71%

68%

63%

62%

56%

53%

53%

48%

14

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DASHBOARD NAZIONALI SERVIZI AI CITTADINI

GERMANIA SPAGNA FRANCIA REGNO UNITO ITALIA PAESI BASSI

Percentuale di "maestri del digitale"

10% 19% 31% 18% 17% 16%

I 3 obiettivi principali delle attività di trasformazione digitale

Miglioramento dei servizi ai cittadini, efficienza/velocità di delivery, gestione delle minacce alla sicurezza

Miglioramento dei servizi ai cittadini, efficienza/velocità di delivery, maggiore adozione dei servizi pubblici online

Efficienza/velocità di delivery, miglioramento dei servizi ai cittadini, gestione delle minacce alla sicurezza

Miglioramento dei servizi ai cittadini, efficienza/velocità di delivery, gestione delle minacce alla sicurezza

Efficienza/velocità di delivery, miglioramento dei servizi ai cittadini, miglioramento dei processi cosiddetti "agili" o della capacità di dare risposte

Miglioramento delle competenze e delle tecnologie digitali a disposizione dei dipendenti, efficienza/velocità di delivery, gestione delle minacce alla sicurezza

Percentuale di intervistati estremamente soddisfatti dei progressi compiuti verso la trasformazione digitale

13% 17% 18% 11% 8% 6%

Percentuale di intervistati soddisfatti dei progressi compiuti verso la trasformazione digitale

69% 71% 75% 72% 83% 80%

Percentuale di intervistati secondo i quali migliorare l'esperienza dei cittadini è importante per costruire la fiducia nelle istituzioni

85% 81% 82% 83% 88% 80%

Le 3 caratteristiche dei servizi ai cittadini ritenute più importanti per la determinazione delle priorità di investimento

Risparmio di tempo, accesso affidabile, semplicità

Risparmio di tempo, funzionalità elevata, accesso affidabile

Semplicità, accesso affidabile, risparmio di tempo

Risparmio di tempo, accesso affidabile, semplicità

Semplicità, risparmio di tempo, funzionalità elevata

Accesso affidabile, alti livelli di rilevanza/ individualizzazione, risparmio di tempo, funzionalità

Percentuale di intervistati in grado di misurare in modo estremamente efficace l'impatto degli investimenti in servizi per i cittadini

16% 25% 22% 14% 8% 33%

Percentuale di intervistati in grado di misurare in modo abbastanza efficace l'impatto degli investimenti in servizi per i cittadini

50% 60% 51% 51% 75% 53%

84%

15

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OSTACOLI E INFRASTRUTTURA DATI

GERMANIA SPAGNA FRANCIA REGNO UNITO ITALIA PAESI BASSI

I 3 ostacoli principali alla digitalizzazione dei servizi per i cittadini e all'automazione dei processi

Mancanza di esperienza/competenze digitali, investimenti in applicazioni, mancanza di leadership digitale/visione

Investimenti in infrastruttura dati/mancanza di collaborazione con altri dipartimenti/investimenti in applicazioni

Investimenti in applicazioni, investimenti in infrastruttura dati, mancanza di leadership digitale e visione

Investimenti in infrastruttura dati, investimenti in applicazioni, processi obsoleti e mancanza di agilità

Mancanza di collaborazione con altri dipartimenti, investimenti in infrastruttura dati, processi obsoleti e mancanza di agilità

Investimenti in infrastruttura dati, processi obsoleti e mancanza di agilità, investimenti in applicazioni

Percentuale di intervistati che si considera responsabile di sfruttare al massimo le tecnologie disponibili per offrire il miglior servizio possibile

71% 88% 73% 76% 87% 73%

Percentuale di intervistati che pensa di poter trasformare i servizi ai cittadini attraverso un utilizzo più efficace dei dati

76% 88% 72% 83% 87% 63%

Le aree principali in cui IT potrebbero utilizzare dati e analytics in modo più intensivo ed efficiente

Miglioramento dei servizi ai cittadini, riduzione dei costi operativi

Miglioramento dei servizi ai cittadini, fornitura di informazioni per lo sviluppo di nuovi servizi

Miglioramento dei servizi ai cittadini, fornitura di informazioni per il processo decisionale in tempo reale, fornitura di informazioni per lo sviluppo di nuovi servizi

Riduzione dei costi operativi, miglioramento dei servizi ai cittadini

Miglioramento dei servizi ai cittadini, fornitura di informazioni per il processo decisionale in tempo reale

Riduzione dei costi operativi, fornitura di informazioni per il processo decisionale in tempo reale

Le 2 aree principali in cui occorrono miglioramenti significativi per ottimizzare la delivery dei servizi a livello di dipartimento

Infrastruttura dati, capacità di consolidare/visualizzare i dati

Infrastruttura dati, capacità di consolidare/visualizzare i dati

Capacità di consolidare/visualizzare i dati, infrastruttura dati

Capacità di consolidare/visualizzare i dati, infrastruttura dati

Capacità di consolidare/visualizzare i dati, infrastruttura dati

Infrastruttura dati, capacità di consolidare/visualizzare i dati

Percentuale di intervistati fermamente convinta che l'infrastruttura dati consenta al dipartimento di raggiungere gli obiettivi di trasformazione

10% 2% 5% 9% 6% 4%

Percentuale di intervistati abbastanza convinti

58% 71% 67% 48% 77% 63%

16

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INFRASTRUTTURA DATI

GERMANIA SPAGNA FRANCIA REGNO UNITO ITALIA PAESI BASSI

Diversi modi in cui le limitazioni dell'infrastruttura dati compromettono le performance dei reparti e la delivery dei servizi

Aumento dei costi operativi, riduzione dell'agilità operativa nel soddisfare le aspettative dei cittadini

Aumento dei costi operativi, limitazione della capacità di soddisfare le aspettative dei cittadini, aumento dell'esposizione agli attacchi alla sicurezza informatica, limitazione delle opportunità di innovazione digitale

Limitazione della capacità di soddisfare le aspettative dei cittadini, riduzione dell'agilità operativa, difficoltà ad accedere ai dati mission-critical

Riduzione dell'agilità operativa, aumento dei costi operativi, problematiche a livello di compliance e governance

Aumento dei downtime/riduzione dell'affidabilità dei servizi, aumento dell'esposizione agli attacchi alla sicurezza informatica, limitazione della capacità di soddisfare le aspettative dei cittadini

Aumento dei costi operativi, limitazione della capacità di soddisfare le aspettative dei cittadini, limitazione delle opportunità di innovazione digitale

Percentuale di intervistati che desidera ristrutturare l'infrastruttura dati nei prossimi due anni

50% 57% 52% 49% 67% 62%

I fattori principali che accelerano l'esigenza di ristrutturare l'infrastruttura dati

Aumento dei volumi di dati, evoluzione delle minacce alla sicurezza, esigenza di aumentare la collaborazione, aumento delle aspettative dei cittadini, esigenza di un ambiente "cloud first"

Esigenza di aumentare la collaborazione, aumento dei volumi di dati, evoluzione delle minacce alla sicurezza

Evoluzione delle minacce alla sicurezza, aumento dei volumi di dati, aumento delle aspettative dei cittadini

Esigenza di un ambiente "cloud first", aumento delle aspettative dei cittadini, aumento dei volumi di dati, esigenza di aumentare la collaborazione

Aumento dei volumi di dati, esigenza di aumentare la collaborazione, evoluzione delle minacce alla sicurezza, aumento delle aspettative dei cittadini

IoT e dispositivi maggiormente connessi, esigenza di aumentare la collaborazione, aumento dei volumi di dati

Percentuale di intervistati secondo i quali le infrastrutture legacy frenano i progressi verso la trasformazione digitale

69% 77% 58% 67% 85% 61%

Percentuale di intervistati che trova difficile bilanciare sicurezza, velocità e innovazione nelle proprie scelte tecnologiche

63% 73% 62% 68% 63% 63%

Secondo l'83% degli intervistati, migliorare l'esperienza dei cittadini è importante per costruire la fiducia nelle istituzioni

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SICUREZZA

GERMANIA SPAGNA FRANCIA REGNO UNITO ITALIA PAESI BASSI

Percentuale di intervistati secondo i quali le minacce esterne aumenteranno nei prossimi due anni

46% 50% 57% 53% 62% 51%

Percentuale di intervistati secondo i quali le minacce interne aumenteranno nei prossimi due anni

32% 27% 29% 24% 23% 24%

Percentuale di intervistati secondo i quali le minacce dannose aumenteranno nei prossimi due anni

47% 52% 47% 52% 35% 45%

Percentuale di intervistati secondo i quali le minacce accidentali o dovute all'errore umano sono destinate ad aumentare

16% 23% 24% 17% 19% 24%

Principali fattori che influiscono sulla fiducia nella capacità di gestire le future minacce alla sicurezza

Difficoltà a identificare l'origine di una violazione, difficoltà a tenere il passo con i nuovi approcci degli hacker

Infrastrutture legacy/ sistemi operativi obsoleti, funzione IT priva di risorse e competenze in materia di sicurezza informatica, dati su più dispositivi in posizioni diverse

Difficoltà a tenere il passo con i nuovi approcci degli hacker, funzione IT priva di risorse e competenze in materia di sicurezza informatica

Infrastrutture legacy/ sistemi operativi obsoleti, funzione IT priva di risorse e competenze in materia di sicurezza informatica

Difficoltà a tenere il passo con i nuovi approcci degli hacker, infrastrutture legacy/ sistemi operativi obsoleti, funzione IT priva di risorse e competenze in materia di sicurezza informatica

Difficoltà a tenere il passo con i nuovi approcci degli hacker, dipartimenti/dipendenti privi di una formazione adeguata sulle minacce

Percentuale di intervistati secondo i quali gli investimenti nella sicurezza dell'infrastruttura non sono al passo con le minacce alla sicurezza

60% 73% 64% 62% 83% 57%

Percentuale di intervistati secondo i quali il dipartimento ha sacrificato le performance tecnologiche a favore della sicurezza

65% 71% 70% 75% 54% 75%

Percentuale media di progetti IT che risponde completamente alle aspettative e viene completata rispettando i limiti di tempi e budget

50% 51% 46% 49% 44% 47%

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INFRASTRUTTURA DATI AGILE E A PROVA DI FUTURO

GERMANIA SPAGNA FRANCIA REGNO UNITO ITALIA PAESI BASSI

Motivi principali che impediscono ai progetti tecnologici di generare il massimo valore

Vincoli di budget, problemi di competenze

Vincoli di budget, problemi di integrazione

Vincoli di budget, problemi di competenze

Aspettative non realistiche, vincoli di budget, problemi di integrazione

Vincoli di budget, problemi di integrazione

Vincoli di budget, problemi di competenze

Percentuale di intervistati che fa ampio uso delle metodologie Agile

5% 6% 18% 15% 11% 12%

Percentuale di intervistati che fa ampio uso delle metodologie Agile localmente o a scopo di test

39% 54% 39% 37% 50% 33%

Problematiche associate all'adozione di un approccio più agile

Leadership/sponsorizzazione, mancanza di esperienza/competenze Agile

Collaborazione/ trasformazione culturale, leadership/sponsorizzazione, impegno dei dipendenti

Impegno dei dipendenti, collaborazione/ trasformazione culturale

Mancanza di esperienza/competenze Agile, leadership/sponsorizzazione, impegno dei dipendenti

Impegno dei dipendenti, collaborazione/ trasformazione culturale

Impegno dei dipendenti, mancanza di esperienza/competenze Agile, leadership/sponsorizzazione

Le 3 tecnologie o tendenze con la maggiore probabilità di trasformare la delivery dei servizi nei prossimi cinque anni

Mobile/economia online-first, tecnologie di sorveglianza, monitoraggio biometrico

Tecnologie di sorveglianza, mobile/economia online-first, monitoraggio biometrico

Mobile/economia online-first, tecnologie di sorveglianza, monitoraggio biometrico

Mobile/economia online-first, tecnologie di sorveglianza, dati open source, società cashless

Mobile/economia online-first, dati open source, tecnologie di sorveglianza

Mobile/economia online-first, dati open source, tecnologie di sorveglianza

Percentuale di intervistati secondo i quali i governi europei possono apprendere gli uni dagli altri le modalità di acquisizione e utilizzo della tecnologia

69% 81% 73% 74% 81% 69%

Percentuale di intervistati che avverte l'esigenza di utilizzare la tecnologia in modo creativo, per fare di più con meno risorse

67% 92% 70% 72% 81% 67%

I governi progressisti europei hanno tutti l'esigenza di dare la massima priorità a un numero di servizi in continuo aumento e alla relativa orchestrazione

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