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1 ISTITUTO COMPRENSIVO CINQUE GIORNATE MILANO P.T.O.F. 2016 - 2019 Approvato dal CDU del 30/10/2018 Approvato dal CdI del 08/11/2018 Aggiornamento A.S. 2018-2019

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ISTITUTO COMPRENSIVO CINQUE GIORNATE

MILANO

P.T.O.F. 2016 - 2019 Approvato dal CDU del 30/10/2018 Approvato dal CdI del 08/11/2018 Aggiornamento A.S. 2018-2019

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Sommario 1. PRESENTAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA.................. 5 2. LA VISION E LA MISSION DEL NOSTRO ISTITUTO .......................................................... 6 3. CARATTERISTICHE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO ...................................................... 7 4. GLI SPAZI DELLA SCUOLA ........................................................................................................ 7 5. COMPOSIZIONE DELL'UTENZA E SCELTE EDUCATIVE .................................................. 8 6. RISORSE TERRITORIALI ......................................................................................................... 8 7. IL PROGETTO EDUCATIVO DELL'I.C. ...................................................................................... 9 8. FINALITA' ...................................................................................................................................... 9 10. OBIETTIVI PRIORITARI DEFINITI ATTRAVERSO IL RAV (Rapporto di Autovalutazione) 11 11. INDIVIDUAZIONE DELL'ORGANICO DELL’AUTONOMIA COERENTE CON LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO ..................................................................................................... 19 12. RISORSE MATERIALI ............................................................................................................. 20 13. PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI ...................................................................................... 21 14 - PIANO SCUOLA DIGITALE ................................................................................................... 21 15.PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO PRIMARIA .............................................................. 21

ATTIVITÀ CURRICOLARI: ........................................................................................................ 21

15.1 - LA GIORNATA SCOLASTICA NELLA SCUOLA PRIMARIA ..................................... 24

15.2 - GLI ORARI DEGLI INSEGNANTI ................................................................................... 24

15.3 - L'ORGANIZZAZIONE DELLE CLASSI ........................................................................... 25

15.4 - L'ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DEGLI INSEGNANTI .......................................... 25

15.5 - PROGETTI DI ARRICCHIMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA ............................ 27

15.6 - PROGETTI DI CLASSE ..................................................................................................... 30

15.7 - PROGETTI DI CLASSE/INTERCLASSE ......................................................................... 31

15.8 - MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEI PROGETTI ................................................. 32

16. PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO DELLA SECONDARIA ........................................ 32 16.1 - ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA SECONDARIA: PROGETTI ................ 32

Aggiornamento PROGETTI/ATTIVITÀ CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI a.s. 2018/2019 ....................................................................................................................................... 32

16.2 - MODALITÀ DI VERIFICA PROGETTI ........................................................................... 36

17. PROGETTI COMUNI TRA PRIMARIA E SECONDARIA ..................................................... 41 18. AZIONI PER ALUNNI DVA – DSA – BES E PAI .................................................................. 43

18.1 - RILEVAZIONE ALUNNI BES E ORGANIZZAZIONE DOPOSCUOLA ....................... 43

18.2 - COLLABORAZIONE SCUOLA-TERRITORIO PER IL DISAGIO GIOVANILE.......... 43

18.3 - PROTOCOLLO INSERIMENTO ALUNNI DISABILI ..................................................... 43

18.4 - GLI - GRUPPO DI LAVORO PER L’ INCLUSIONE ....................................................... 50

18.5 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI ............................................. 51

(PER PRIMARIA E SECONDARIA) ........................................................................................... 51

18.6 - SITUAZIONI DI DISAGIO E ALUNNI “A RISCHIO” .................................................... 52

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18.7 - PROTOCOLLO PER ALUNNI DSA.................................................................................. 55

18.8 - PIANO ANNUALE DI INCLUSIVITA’ ............................................................................ 60

18.9 - BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) ......................................................................... 61

19. ORGANIZZAZIONE RISORSE UMANE (struttura generale) ................................................. 63 19.1 - RISORSE UMANE.............................................................................................................. 63

19.2 - PROFILI PROFESSIONALI ESTERNI ............................................................................. 65

19.3 - ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE ............................................................ 67

21. ALLEGATI ................................................................................................................................. 73 21.1 - ALLEGATO 1 - Atto di indirizzo per il triennio 2016/2019 a cura del Dirigente Scolastico ........................................................................................................................................................ 74

21.2 - ALLEGATO 2: Atto d’Indirizzo del 25 settembre 2018 a cura del Dirigente Scolastico ... 79

21.3 - ALLEGATO 3: Piano della formazione triennale ............................................................... 85

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PREMESSA

Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF), approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 2 febbraio 2016

descrive le caratteristiche organizzative della scuola e le risorse umane, professionali e finanziarie di cui dispone

esplicita le finalità educative e gli obiettivi didattici

illustra in modo essenziale l'insieme delle attività didattiche, educative e culturali

individua le azioni prioritarie del piano di miglioramento

descrive i progetti che arricchiscono l’offerta formativa della scuola indicandone obiettivi e risorse necessarie per realizzarli

Il documento può essere integrato in modo da essere sempre attuale e coerente con la situazione concreta in cui la scuola opera.

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1. PRESENTAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

in riferimento all'atto di indirizzo del DS

La finalità del PTOF è espressa in continuità con la finalità da sempre perseguita dall’Istituto: lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea - Le linee di indirizzo del PTOF si articolano in 7 punti, in rapporto al contesto e alle risorse.

1. Promuovere il successo formativo di ogni alunno colmando eventuali disparità dei contesti di provenienza;

2. Promuovere le competenze chiave e di cittadinanza; 3. Favorire l’integrazione col territorio; 4. Sviluppare competenze comunicative nelle diverse forme; 5. Promuovere l’educazione scientifico-ambientale; 6. Promuovere l’educazione interculturale; 7. Favorire l’inclusione di tutte le differenze valorizzando i diversi stili di apprendimento

Il PTOF delinea un percorso condiviso, che muove da alcuni principi fondamentali

a. rispetto dell’unicità della persona: la scuola prende atto che i punti di partenza degli alunni sono diversi e si impegna a dare a tutti adeguate e differenziate opportunità formative per garantire il massimo livello di sviluppo possibile per ognuno

b. equità della proposta formativa c. imparzialità nell’erogazione del servizio d. continuità dell’azione educativa e significatività degli apprendimenti e. qualità dell’azione didattica f. collegialità: pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale (PTOF)

coerentemente con i traguardi di apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012. Sarà importante finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio); all’individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito (ai sensi dell’art. 29 della legge 107/2015), al contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione, al potenziamento dell’inclusione scolastica.

I percorsi formativi offerti nel PTOF mireranno quindi al potenziamento delle competenze linguistiche con particolare riferimento all’italiano, nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione Europea, allo sviluppo di competenze matematico-logiche, scientifiche e digitali e di cittadinanza attiva e democratica; al potenziamento delle competenze nei linguaggi non verbali (musica, arte, tecnologia, scienze motorie).

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Nel triennio si focalizzerà la riflessione collegiale sull'elaborazione di indicatori di qualità e di standard efficaci al fine di rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni previste nel PTOF.

Nella gestione della classe si privilegeranno i modelli didattici e di apprendimento che coinvolgano direttamente e attivamente gli alunni nel dialogo educativo favorendo lo sviluppo positivo dell'identità e delle abilità sociali, nel rispetto delle regole condivise. Per quanto attiene all'aspetto didattico si richiama l'importanza delle diverse tecniche e metodologie che favoriscono l’apprendimento attivo e cooperativo degli alunni, problem-solving e ricerca, discussione guidata, giochi di ruolo, riflessione metacognitiva su processi e strategie, attività di tutoraggio fra pari, realizzazione di progetti, compiti di realtà.

Non meno importante sarà la cura nell’allestimento degli ambienti d’apprendimento, che devono offrire stimoli diversificati e corrispondere alle intenzioni didattiche ed educative, nonché consentire la flessibilità necessaria per coinvolgere direttamente e attivamente gli alunni (cura nell'allestimento dell'aula, nella disposizione di materiali didattici, presentazioni ed esposizioni di lavori degli alunni, angoli attrezzati).

Nel ribadire l'impegno a garantire il successo formativo per tutti gli allievi si richiama all’applicazione dei principi di trasparenza e tempestività previsti dal DPR 122/09 nella rilevazione delle criticità e delle difficoltà per avviare azioni di miglioramento di processi e risultati.

Si sottolinea infine l'orientamento a valorizzare l'uso delle nuove tecnologie nelle diverse fasi delle lezioni, sempre al fine di coinvolgere attivamente tutti gli allievi.

Si rimanda all’ALLEGATO 2 con Atto di indirizzo del DS

2. LA VISION E LA MISSION DEL NOSTRO ISTITUTO

VISION

“Una scuola per tutti, una scuola per ciascuno”

La vision rappresenta e riguarda l’obiettivo, a lungo termine, di ciò che vuole essere la nostra Organizzazione scolastica.

MISSION

La mission è il mezzo con cui il nostro Istituto vuole ottenere l’obiettivo di vision:

una scuola aperta a diverse esperienze formative per valorizzare le caratteristiche di ognuno e di tutti attraverso metodologie anche sperimentali ed innovative con la collaborazione delle famiglie e del territorio.

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3. CARATTERISTICHE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

L’Istituto Comprensivo “Cinque Giornate” comprende due plessi: uno di Scuola Primaria, in Viale Mugello 5, e uno di Scuola Secondaria di 1° grado, in Via Cipro 2.

La Dirigenza e gli Uffici amministrativi centrali si trovano in Viale Mugello, dai quali dipende anche la segreteria di Via Cipro.

Per l’anno scolastico 2018-2019, nel plesso di Viale Mugello funzionano 25 classi e nel plesso di via Cipro 11 classi, con due sezioni aventi come seconda lingua il Francese (corsi A e B) e due il Tedesco (corsi C e D).

4. GLI SPAZI DELLA SCUOLA

Le due scuole sono dotate di palestra, laboratori didattici, giardino e cortile.

I LABORATORI DIDATTICI sono appositi spazi attrezzati che vengono utilizzati da classi intere o da gruppi-classe per specifiche attività didattiche.

LABORATORI E SPAZI D’USO

PRIMARIA SECONDARIA 1^ GRADO

Palestra √ √

Musica √ √

Psicomotricità √ √

Pittura √ √

Alunni stranieri √ √

Informatica √

Scienze Spazio in parte attrezzato √

Teatro √

Sensoriale (sostegno) √ √

Aula video e aula LIM √ √

Biblioteca √ √

Giardino pensile e Giardino Segreto

Cortile √ √

Religione √

Nelle scuole vi sono refettori attrezzati per la mensa, che viene gestita da Milano Ristorazione, società che fa capo al Comune di Milano.

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5. COMPOSIZIONE DELL'UTENZA E SCELTE EDUCATIVE

L’utenza dell’Istituto, che è collocato in una zona semicentrale della città, è eterogenea con una prevalente estrazione socio-culturale media. Gli alunni provengono in buona parte da famiglie con entrambi i genitori impegnati in attività lavorative.

Ciò spiega la prevalenza delle classi a Tempo Lungo (40 ore settimanali) nella primaria e la richiesta delle famiglie per garantire moduli a tempo prolungato (36 ore), nella secondaria.

Nella definizione dell’Offerta Formativa, la scuola tiene conto anche della presenza di allievi con bisogni educativi speciali, quali gli alunni di origine straniera, i diversamente abili, gli alunni con disturbi specifici e a-specifici di apprendimento o che vivono situazioni di disagio socio-economico. L'Istituto ha tra le sue finalità prioritarie la prevenzione della dispersione scolastica, attraverso progetti specifici che rientrano nel piano di miglioramento illustrato nella parte dedicata del presente documento.

6. RISORSE TERRITORIALI

Nella pianificazione dell'offerta formativa la scuola tiene conto delle risorse offerte dal territorio funzionali alla realizzazione delle azioni didattico-educative. Si rammentano le principali agenzie territoriali con cui la scuola opera in sinergia:

Servizi socio-sanitari (ASL – UONPIA - CTM)

Biblioteche di zona

Strutture sportive (Lega Navale Italiana all'Idroscalo)

Associazioni sportive e culturali (Pro Patria – CIEF - BFM - CONI – ASPES ...)

Associazioni di volontariato per doposcuola e assistenza (Associazione Berardi – Comitato Inquilini Molise Calvairate - San Pio V – Kolbe – Preziosissimo Sangue- S. Maria del Suffragio- S. Croce-Centro)

Attività e servizi offerti dal Comune di Milano: (settimane verdi Scuola Natura) Istituzioni culturali cittadine e luoghi di interesse (Musei e mostre temporanee, Teatri,

Università, Scuole secondarie di secondo grado di zona, Monumenti e aree storiche della città)

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7. IL PROGETTO EDUCATIVO DELL'I.C.

Considera i bisogni fondamentali delle diverse componenti scolastiche:

ALUNNI

sviluppo e valorizzazione personale

acquisizione di autonomia

apprendimento delle conoscenze previste dai programmi

sviluppo di competenze trasversali

ambiente educativo motivante e accogliente

relazioni positive con docenti e compagni

DOCENTI

organizzazione e gestione efficiente della scuola

coordinamento e supervisione delle attività

ambiente motivante e accogliente

disponibilità di sussidi, attrezzature e materiali didattici necessari

offerta di iniziative di formazione

collegialità e disponibilità al confronto tra colleghi

condivisione del progetto educativo con le famiglie

FAMIGLIE

ambiente di apprendimento sereno e accogliente

organizzazione e gestione efficiente della scuola

qualità dell'insegnamento

trasparenza e condivisione del progetto educativo

efficace comunicazione scuola-famiglia

8. FINALITA'

La scuola, secondo la Costituzione della Repubblica, è luogo di formazione culturale e sociale in cui si apprendono i fondamenti della cittadinanza. L'Istituto si ispira prioritariamente a questo principio fondamentale nell'individuazione delle finalità del progetto educativo, tenendo conto anche delle finalità generali esplicitate nella legge 107 del 15/07/2015 (comma 1), così sintetizzabili:

Affermazione del ruolo centrale della scuola nella società

Innalzamento dei livelli di istruzione, delle conoscenze e delle competenze degli studenti

Contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali

Prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica

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Realizzazione di una scuola aperta

Garanzia del diritto allo studio, delle pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria

Muovendo da queste premesse si individuano le seguenti finalità prioritarie dell'Istituto:

Crescita culturale e personale di ciascun alunno attraverso:

Conoscenza dei contenuti previsti dalle programmazioni di ogni area disciplinare

Potenziamento delle conoscenze della lingua italiana, e delle relative strutture linguistiche orali e scritte, per sviluppare la capacità di comunicare in modo corretto il proprio pensiero e di comprendere testi di natura diversa.

Sviluppo del pensiero logico-matematico attraverso il metodo scientifico, basato sull’osservazione della realtà, la formulazione di ipotesi e la loro verifica sperimentale.

Apprendimento di altre lingue comunitarie nel quadro del CEFR

Stimolo alla curiosità intellettuale e al piacere per l’apprendimento in tutti gli ambiti del sapere

Formazione dell’identità, consolidamento dell'autostima e sviluppo del pensiero critico

Consapevolezza e gestione positiva di emozioni e sentimenti

Sviluppo di abilità sociali e comportamenti fondati sul rispetto delle regole e delle persone in accordo con le famiglie per una efficace azione educativa volta alla formazione di cittadini responsabili e consapevoli dei fondamentali diritti e doveri

Sviluppo di capacità creative e progettuali attraverso:

attenzione alle inclinazioni di ogni alunno per arricchire le potenzialità individuali

offerta di occasioni strutturate per l’espressione creativa

Sviluppo di valori di solidarietà, pace, responsabilità, rispetto dell'ambiente e delle diversità attraverso:

riflessioni ed esperienze guidate nell’ambito della vita scolastica a partire dalla realtà territoriale.

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9.CARATTERISTICHE DEL PERCORSO DIDATTICO-FORMATIVO

Le caratteristiche del percorso formativo sono le seguenti:

Attivazione di processi di istruzione e formazione fondati sulle finalità indicate

Insegnamento progettato e verificato a livello collegiale

Impegno dei docenti per la realizzazione dei programmi e controllo periodico dei risultati attesi attraverso momenti di osservazione, verifica e valutazione

Scelta di metodologie e strumenti idonei per far acquisire a tutti gli alunni gli obiettivi previsti

Progettazione di attività d’apprendimento stimolanti fondate sull'esperienza nei primi anni di scolarità, per procedere gradualmente alla concettualizzazione e all’acquisizione di linguaggi specifici nella lettura della realtà.

Organizzazione di percorsi individualizzati di recupero, consolidamento e sviluppo

Criteri di valutazione trasparenti che tengano conto della preparazione di base e dell’impegno dimostrato da ogni alunno considerando la situazione di partenza.

Confronto e aggiornamento costante sui contenuti dell'apprendimento, sulle scelte didattiche, sulle metodologie di insegnamento, sugli atteggiamenti educativi

Realizzazione di progetti comuni a tutte le classi dell’Istituto per consolidare il senso di appartenenza alla comunità

Condivisione del progetto educativo con le famiglie (vedi “Patto di corresponsabilità educativa” nella secondaria e “Patto Regolativo” nella primaria)

Documentazione della programmazione, delle procedure e dei percorsi sperimentati

Curricolo verticale primaria-secondaria che definisce gli obiettivi di apprendimento e i traguardi in uscita per le aree: o linguistica: L1 – L2 – L3 o logico-matematica - scientifica e tecnologica o espressiva: arte – musica – motoria o religione cattolica

10. OBIETTIVI PRIORITARI DEFINITI ATTRAVERSO IL RAV (Rapporto di Autovalutazione)

Il RAV, elaborato nei mesi di giugno/luglio 2015 dallo STAFF di direzione, è il risultato di un percorso di valutazione critica del progetto educativo, anche attraverso i dati messi a disposizione dall’INVALSI e dall’ISTAT.

L'analisi degli esiti Invalsi della primaria rileva che per Italiano, la scuola ha in generale un punteggio medio superiore alla media delle tre macro aree (Lombardia, nord-ovest, Italia). Solo una classe seconda ha un punteggio inferiore al punteggio delle tre macro aree. Per Matematica, la scuola ha in generale un punteggio medio superiore al punteggio medio delle tre macro aree. Nel complesso gli studenti della scuola dimostrano livelli di abilità superiori alla media nazionale sia in italiano che

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in matematica. In Inglese reading (lettura) in generale la scuola ha un punteggio inferiore alla media della Lombardia e del nord-ovest e simile alla media nazionale. Solo una classe ha un punteggio superiore a tutte tre le macro aree. Mentre in Inglese listening (ascolto), in generale la scuola ha un punteggio medio superiore alle tre macro aree. Tuttavia, il trend dell'ultimo triennio pone in evidenza la disparità tra gli allievi madrelingua italiana e non, e l'incidenza della presenza di alunni non originariamente italofoni negli esiti del percorso di apprendimento delle classi. Per quanto riguarda i risultati analizzati nella scuola secondaria, gli esiti degli studenti si collocano sia per Italiano sia per Matematica ad un livello significativamente superiore alla media nazionale e a quella della Lombardia:

Questa tabella permette di avere una visione d’insieme dei risultati INVALSI della scuola nel suo complesso, nel corso di più anni. La scuola secondaria di 1° grado, mostra sempre negli ultimi quattro anni, una media del punteggio percentuale al di sopra della media regionale, di macroarea e nazionale. Per quanto riguarda l’anno scolastico 2017/2018, le prove sono state somministrate in due modi diversi: nella scuola primaria sono state proposte agli alunni in forma cartacea, come negli anni precedenti; nella scuola secondaria di primo e secondo grado, invece, le prove sono state proposte agli studenti tramite computer (Computer Based Test). Sono stati introdotti importanti cambiamenti nella valutazione degli studenti, coinvolgendo anche le prove INVALSI e modificandone in parte l’impianto e la relazione con l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione. Per la prima volta è stata introdotta una prova standardizza d’Inglese di lettura (reading) e di ascolto (listening) al termine del ciclo primario (terza media). La misurazione delle competenze ricettive (lettura e ascolto) d’Inglese per tutti gli studenti della scuola italiana riveste un’importanza fondamentale. A tutte le scuole del Paese è stata data la possibilità di misurare il livello delle competenze linguistiche d’Inglese

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di tutti gli allievi mediante prove ancorate scientificamente al Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER). Si tratta di una grande opportunità per l’intero sistema scolastico poiché ora le scuole e le famiglie possono disporre di un’informazione precisa sui livelli di apprendimento dell’Inglese raggiunti dagli studenti, facendo riferimento agli standard del QCER, noti e riconosciuti a livello internazionale. Inoltre, le prove di italiano, matematica e inglese, si sono svolte al computer (CBT) e on line per tutti gli studenti delle scuole italiane. Si è trattato di una grande sfida tecnologica e organizzativa per l’intero sistema scolastico italiano. Le prove CBT non sono solo un’innovazione tecnologica, ma determinano un cambiamento generale dell’impianto delle prove stesse. Da quest’anno le prove sono state predisposte in differenti versioni per ciascuna materia, mantenendo lo stesso livello di difficoltà e gli stessi criteri di composizione (numero e tipologia di domande, contenuti e argomenti, ecc.). Questa soluzione ha permesso lo svolgimento delle prove in giornate diverse e secondo modalità organizzative flessibili e decise dalle scuole. Come è opportuno e conveniente che sia, le scuole hanno quindi potuto suddividere le classi in diversi turni, uscendo quindi dalla logica “uno studente, un computer”. Nello specifico, ecco quanto emerso dal report Invalsi 2018: SCUOLA PRIMARIA In generale, i risultati della scuola primaria sono molto simili in tutte le regioni del Paese e non rappresentano un dato significativo in senso statistico. I risultati delle classi quinte della scuola primaria, sia in italiano che in matematica, si attestano leggermente al di sopra dei risultati della media nazionale, della Lombardia, e della macro area di riferimento.

MIIC8DX00L 65 LOMBARDIA 63,2 NORD OVEST 62,9 ITALIA 61,3

MIIC8DX00L 53 LOMBARDIA 50,3 NORD OVEST 50,3 ITALIA 49,2

MIIC8DX00L Lombardia Nord ovest Italia0

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40

60

80

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Punt

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PROVA INVALSI ITALIANO - 2018

MIIC8DX00L Lombardia Nord ovest Italia0

20

40

60

80

100

Punt

eggi

o %

al n

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eatin

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PROVA INVALSI DI MATEMATICA - 2018

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Per la scuola primaria è stata introdotta, accanto alle tradizionali prove di italiano e matematica, la prova di inglese sugli aspetti di reading e listening nel quinto anno, strutturata sul livello A1 del QCER. Il 78,9 % degli allievi delle classi quinte (MIIC8DX00L), raggiunge il prescritto livello A1 del QCER nella prova di lettura (reading) e il 71,9% di allievi il prescritto livello A1 del QCER nella prova di ascolto (listening). In Lombardia, invece, gli allievi che raggiungono il livello A1 di reading sono circa l' 80%, mentre la media nazionale è intorno al 78%. Per il listening, invece, gli allievi che si collocano al livello A1 sono circa il 69% in Lombardia e mentre la media nazionale è circa il 67%. In conclusone, i risultati dei bambini della quinta primaria rispetto ai risultati della media nazionale, della Lombardia, e della macro area di riferimento, sono complessivamente omogenei per quanto riguarda la prova reading, e leggermente al di sopra nella prova listening.

MIIC8DX00L 78,9 LOMBARDIA 80,6 NORD OVEST 80 ITALIA 78,4

MIIC8DX00L 71,9 LOMBARDIA 68,9 NORD OVEST 67,9 ITALIA 66,4

MIIC8DX00L Lombardia Nord ovest Italia0

20

40

60

80

100

Punt

eggi

o %

al n

etto

del

che

atin

g

PROVA INVALSI DI INGLESE Reading - 2018

MIIC8DX00L Lombardia Nord ovest Italia0

20

40

60

80

100

Punt

eggi

o %

al n

etto

del

che

atin

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PROVA INVALSI DI INGLESE Listening - 2018

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SCUOLA SECONDARIA 1° GR. I risultati della prove di italiano e matematica della scuola secondaria di primo grado sono stati restituiti ai singoli alunni collocandoli su una rubrica a cinque livelli che descrivono per ciascuno di essi ciò che l’alunno sa e sa fare. Per ottenere tale distribuzione, la prova è stata costruita sulla base di una banca di item graduati per difficoltà crescente e ancorati ai traguardi delle Indicazioni Nazionali. Gli alunni che rispondono positivamente ai quesiti più complessi vengono collocati nei livelli più elevati, 5 e 4, quelli che non accedono ai quesiti più difficili vengono collocati nei livelli 1 e 2. I grafici illustrano la distribuzione degli esiti degli alunni della nostra scuola (MIIC8DX00L) nei diversi livelli, confrontati con quelli della regione Lombardia, dell'area Nord Ovest e della media nazionale. In particolare, dai grafici si evince la brillante performance dei nostri alunni, sia in matematica sia in italiano: risultano, infatti, distribuiti per la maggior parte tra i livelli 4 e 5.

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 MIIC8DX00L 14,1 18,3 15,5 31 21,1 Lombardia 7,8 17,3 31,2 27,2 16,5 Nord ovest 9 18,4 31,2 26 15,4 Italia 13,3 21,1 29,6 23,6 12,3

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 50

5

10

15

20

25

30

35

% S

tude

nti

PROVA DI ITALIANO Distribuzione degli studenti nei livelli di apprendimento

MIIC8DX00L

Lombardia

Nord ovest

Italia

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Livello 1 livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 MIIC8DX00L 8,3 18,1 15,3 23,6 34,7 Lombardia 10,8 19,1 25,9 21,8 22,4 Nord ovest 11,7 20,3 26,1 21,4 20,5

Italia 17,3 22,8 24,7 18,5 16,7

I livelli nella prova di lingua inglese, invece, sono costruiti sulla base del QCER. Una novità molto rilevante per la prova di Inglese perché per la prima volta gli studenti hanno dovuto affrontare una prova di ascolto e di lettura e hanno avuto il risultato descritto secondo il Quadro europeo delle lingue (QCER). Come si sa, il livello atteso per la terza secondaria di primo grado è A2, ma le prove consentono di posizionare la competenza di ciascuno studente anche su due livelli inferiori, il livello A1 e il livello pre-A1. I grafici illustrano la distribuzione degli esiti degli alunni della nostra scuola (MIIC8DX00L) nei diversi livelli, confrontati con quelli della regione Lombardia, dell'area Nord Ovest e della media nazionale. In particolare, dai grafici si evince la brillante performance dei nostri alunni, in quanto la maggior parte raggiunge un livello di competenza A2.

LIVELLO PRE-A1 LIVELLO A1 LIVELLO A2

MIIC8DX00L 2,7 9,6 87,7

Lombardia 2,1 13,6 84,3

Nord ovest 2,7 15,1 82,2

Italia 5,5 20,6 73,9

Livello 1 livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 50

5

10

15

20

25

30

35

40

% s

tude

nti

PROVA DI MATEMATICA Distribuzione degli studenti nei livelli di apprendimento

MIIC8DX00L

Lombardia

Nord ovest

Italia

LIVELLO PRE-A1 LIVELLO A1 LIVELLO A20

20

40

60

80

100

% S

tude

nti

PROVA DI INGLESE Distribuzione livelli Inglese Reading

MIIC8DX00L

Lombardia

Nord ovest

Italia

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Alla luce dell'analisi compiuta sono state quindi individuate le aree prioritarie per le azioni di miglioramento.

AREE DI INTERVENTO

ESITI DEGLI STUDENTI riferiti in particolare ai risultati scolastici degli alunni con difficoltà di apprendimento e degli alunni segnalati come BES.

AZIONI

potenziamento e recupero delle conoscenze e competenze di base nelle aree disciplinari linguistiche e logico-matematiche attraverso l'organizzazione di gruppi di lavoro sia omogenei per livello sia eterogenei ma orientati all'apprendimento cooperativo. L'attività si può realizzare sia come progetto per classi aperte sia di classe.

condivisione degli obiettivi e delle strategie didattiche funzionali alla realizzazione delle azioni di potenziamento da parte di tutti i docenti del team e del consiglio di classe.

organizzazione didattica che includa momenti laboratoriali in forma regolare per gruppi, finalizzati al potenziamento delle competenze trasversali afferenti a diverse aree disciplinari, anche per valorizzare gli interessi e le attitudini degli alunni. La gestione delle attività laboratoriali per gruppi può realizzarsi solo con l'apporto delle figure professionali aggiuntive.

istituire forme di coordinamento e supervisione delle azioni individuate per monitorare i progetti e supportare i docenti coinvolti

iniziative di formazione e aggiornamento sulla didattica delle discipline (conoscenze vs competenze), apprendimento cooperativo, didattica differenziata, progetti educativi integrati (Senza Zaino) adeguati ai due ordini di scuola

LIVELLO PRE - A1 LIVELLO A1 LIVELLO A2

MIIC8DX00L 2,7 28,8 68,5

Lombardia 1 25,6 73,4

Nord ovest 1,1 29,1 69,9

Italia 4,3 39,4 56,3

LIVELLO PRE - A1 LIVELLO A1 LIVELLO A20

1020304050607080

% S

tude

nti

PROVA DI INGLESE Distribuzione livelli - Inglese Listening

MIIC8DX00L

Lombardia

Nord ovest

Italia

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Le priorità che la scuola si pone devono riguardare gli aspetti relazionali, sociali, comportamentali e didattici degli studenti. Soltanto integrando tra loro queste dimensioni educative possiamo dare un senso alla parte di didattica legata all’apprendimento. Tra gli aspetti didattici si citano i risultati scolastici, risultati nelle prove standardizzate nazionali, le competenze chiave e di cittadinanza e i risultati a distanza. Un ruolo fondamentale dell’istituto è l’intervento sistematico ed efficace per gli alunni che mostrano difficoltà di apprendimento e per gli alunni definiti BES e il reperimento di risorse aggiuntive per il supporto degli alunni in difficoltà e il coordinamento dei docenti interessati. Altri aspetti importanti sono la diminuzione dell'abbandono scolastico, la riduzione della variabilità fra le classi, lo sviluppo delle competenze sociali degli studenti di primaria e di secondaria di I grado. Si tratta di risultati previsti a lungo termine (3 anni).

SUB-AREA

INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE

AZIONI

la predisposizione di strumenti e procedure specifiche per raccogliere gli elementi di conoscenza degli alunni, del loro percorso di apprendimento e degli interventi attuati.

la definizione di un protocollo specifico di passaggio delle informazioni relative agli alunni BES non certificati tra i docenti, sia all'interno sia tra i due ordini di scuola.

progetti di percorsi intensivi di alfabetizzazione e consolidamento delle competenze linguistiche degli alunni di origine straniera

A seguito del supporto dato dal NEV (Nucleo Esterno di Valutazione), è stata individuata questa ulteriore priorità:

CURRICOLO, PROGETTAZIONE, VALUTAZIONE riferito in particolare alla

continuità primaria-secondaria

AZIONI

Avvio dell’elaborazione di un curricolo verticale d’Istituto con l’obiettivo di concluderlo entro il prossimo triennio

Costruzione e realizzazione di un percorso di formazione per i docenti su Curricolo e valutazione

SUB-AREA

Curricolo e offerta formativa

AZIONI

Applicazione sistematica dei protocolli previsti dal PTOF

Progettazione di percorsi differenziati con docenti dell’organico dell’autonomia

Coinvolgimento attivo di tutti i docenti dell’Istituto Comprensivo

Il documento RAV (rapporto di autovalutazione) è disponibile nel sito SCUOLA IN CHIARO al seguente link

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http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/MIIC8DX00L/ic-cinquegiornatemilano/

Per quanto riguarda il Piano di Miglioramento, percorso di pianificazione e sviluppo di azioni che prende le mosse dalle priorità indicate nel RAV, si veda l’Allegato 5.

11. INDIVIDUAZIONE DELL'ORGANICO DELL’AUTONOMIA COERENTE

CON LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO

La predisposizione del piano triennale muove dagli obiettivi prioritari sin qui individuati e tiene conto anche del fabbisogno di copertura delle supplenze dell'organico di fatto e delle assenze del personale in servizio, desunto dalla media di ore utilizzate nell'ultimo biennio. Le risorse di potenziamento richieste saranno impiegate in forma flessibile, sulla base delle competenze dei docenti, prevedendo pacchetti orari da dedicare ai progetti in alternanza al compito di copertura delle supplenze. Aggiornamento A.S. 2018-19 SITUAZIONE DI FATTO DEI POSTI DEL PERSONALE DOCENTE Con la Nota MIUR 5 settembre 2016 n. 2852, l'organico di potenziamento viene definito come “organico dell'autonomia” (secondo la Legge 107/2015, come previsto dall’articolo 1 comma 5, che equipara i posti cosiddetti di potenziamento ai posti comuni). Si attribuiscono, pertanto, nei due plessi compiti progettuali e organizzativi a figure di staff dell'autonomia (pari al 10% dell'organico), anche utilizzando -per alcune figure- pacchetti di ore da non destinare alla didattica, ove possibile.

SCUOLA PRIMARIA

A.S. Posto comune Posto sostegno

2018-2019 46 + 1 lingua inglese 9 1/2

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

A.S. CLASSI CONCORSO Posto sostegno

2018-2019 Lettere 7 + 17 ore Matematica 4 (di cui una di 21 ore) Francese 1 (12 ore) Inglese 2 (21 + 12 ore) Tedesco 10 ore Ed. Artistica 1+4 ore (cattedra 22 ore) Ed. Tecnica 1+4 ore Ed. Musicale 1+4 ore (cattedra 22 ore) Ed. Fisica 1+4 ore (cattedra 22 ore)

5 + 9 ore

PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO E AUSILIARIO

Ordine di scuola Tipologia Numero Primaria e secondaria Assistenti Amministrativi 4 Primaria Collaboratori scolastici 11 Secondaria Collaboratori scolastici 4

12. RISORSE MATERIALI

arredi adeguati ai progetti, in particolare quelli dedicati all'ambiente educativo

materiali didattici per laboratori per alunni stranieri e BES

attrezzature informatiche/ lim/ pc per ogni classe

potenziamento della Rete WI-FI per consentire l'accessibilità ai Pc di classe e in particolare alle aule dotate di LIM

La scuola dispone di aule attrezzate con LIM (lavagna interattiva multimediale), in ogni plesso una è collocata nel laboratorio multimediale a disposizione di tutte le classi. Nelle aule sono presenti PC, ma la dotazione non è ancora adeguata alle necessità e si prevede nel triennio di utilizzare le risorse di potenziamento disponibili per aggiornare le attrezzature. Attualmente vi è una rete WI-FI che copre solo in parte l'edificio e che quindi necessita di ineludibili adeguamenti nel corso del triennio.

Aggiornamento A.S. 2018-19 In fase di potenziamento e aggiornamento l'installazione della rete LAN nella primaria.

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13. PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI

Vedere ALLEGATO 3 con Piano Formazione 2017-2019

In particolare, sono stati attivati i seguenti:

corso DISLESSIA AMICA su piattaforma online nel quadro del progetto omonimo promosso dall'Associazione Italiana Dislessia in intesa con MIUR (primaria e secondaria)

corso di formazione sulla gestione di alunni BES (ADHD e DSA) promosso dall’UONPIA di Corso Plebisciti

corso sulla Sicurezza (docenti scuola primaria e secondaria non ancora formati)

corso Primo Soccorso e procedure antincendio

corso sul Curricolo verticale

corso on line sul Regolamento UE 2016/679 – “GDPR” (nuove norme sulla Privacy)

corso Axios (scuola secondaria)

14 - PIANO SCUOLA DIGITALE

In ottemperanza al documento di indirizzo del MIUR (vedi link http://www.istruzione.it/scuola_digitale/allegati/Materiali/pnsd-layout-30.10-WEB.pdf) Per maggiori dettagli si veda la Legge 107 del 2015 art 1, comma 28. Aggiornamento A.S. 2018-19

TEAM DIGITALE (Liguigli Elisabetta, Pagnotto Paolo)

PRESIDIO DI PRONTO SOCCORSO TECNICO E WEB MASTER DEL SITO DELL’ISTITUTO (Liguigli Elisabetta, Pagnotto Paolo)

15.PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO PRIMARIA Il progetto comprende le attività curriculari previste dai programmi vigenti, le attività di arricchimento dell’offerta formativa e quelle rivolte ai bisogni educativi speciali

ATTIVITÀ CURRICOLARI:

Italiano

Inglese

Matematica

Scienze

Storia, geografia, Cittadinanza e Costituzione

Arte e immagine

Educazione al suono e alla musica

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Educazione motoria e sportiva

Religione cattolica e Attività per gli alunni che non si avvolgono dell'insegnamento della religione cattolica.

PROGRAMMAZIONE ANNUALE Per ciascun ambito curricolare è stata elaborata dal collegio dei Docenti una Programmazione di istituto nella quale sono indicati, per ciascun anno, obiettivi e contenuti in rapporto ai traguardi indicati nelle Nuove Indicazioni Nazionali. Ad essa fanno riferimento gli insegnanti nella stesura della programma-zione di classe annuale che prevede gli opportuni adattamenti e la definizione di attività e metodologie. La programmazione viene illustrata alle famiglie nel corso della prima assemblea di classe.

ATTIVITÀ DI ARRICCHIMENTO ATTRAVERSO PROGETTI E/O LABORATORI Sono previsti progetti di scuola che coinvolgono tutte le classi, quali:

musica: coro di scuola

mercatino di Natale: solidarietà e autofinanziamento

giochiamo alla ginnastica In conformità alle programmazioni didattiche, le singole insegnanti propongono attività di arricchimento dell’offerta formativa utilizzando i laboratori presenti all’interno dell’Istituto.

ATTIVITÀ RIVOLTE A BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Area dell'handicap e delle difficoltà di apprendimento:

Laboratori e attività individualizzate seguendo un protocollo d'intesa per l'intervento educativo con gli alunni diversamente abili che è parte integrante del PTOF

Elaborazione di Piani Educativi Personalizzati per alunni con disabilità certificate

Per gli alunni con DSA e gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) è stato predisposto dalla commissione un Piano Didattico Personalizzato, compilato a cura degli insegnanti, che tiene conto delle valutazioni diagnostiche e delle osservazioni dei docenti.

GLI (Gruppo di lavoro per l'Inclusività)

La scuola attua un protocollo specifico di gestione dei casi, elaborato dal gruppo di lavoro interno, che include anche le modalità di passaggio alla secondaria degli alunni

Inserimento e integrazione alunni stranieri: utilizzo del laboratorio stranieri e organizzazione di attività di piccolo gruppo volte a fornire i primi strumenti di comunicazione linguistica ai neo-arrivati e a potenziare le competenze negli alunni che hanno già superato questa fase. Per queste attività sinora si è fatto ricorso sia a risorse interne, (nel corrente a.s. 2 insegnanti con 2 ore di completamento orario) sia a quanto offerto dalle strutture territoriali (POLO START).

Come indicato nel piano di miglioramento si intende potenziare e istituzionalizzare tutte le azioni elencate.

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Area del disagio e delle situazioni “a rischio”:

Supporto e orientamento per insegnanti e famiglie nell’ambito del progetto Antidispersione e del protocollo di gestione dei casi a rischio.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

Si fonda su criteri di corresponsabilità del gruppo docente

Considera il processo complessivo di apprendimento e maturazione del bambino (prove oggettive, partecipazione alle attività, modalità esecutive, autonomia personale e organizzativa, abilità relazionali, elaborazione di strategie...)

Si esplica in rapporto con l'attività di programmazione, organizzata per obiettivi

Consente di adeguare il percorso didattico educativo alle esigenze di ogni alunno, assumendo carattere PROMOZIONALE, FORMATIVO E ORIENTATIVO

La valutazione avviene attraverso:

prove oggettive strutturate individuali

analisi delle conversazioni collettive della classe

osservazione sistematica dei comportamenti nel corso delle diverse attività sia individuali sia di gruppo

esposizioni orali e scritte su argomenti di studio

esercitazioni pratiche in attività di laboratorio

Le prove oggettive sono impostate seguendo criteri trasparenti e coerenti con gli obiettivi didattici.

La valutazione è espressa in decimi.

La comunicazione della valutazione alle famiglie avviene in forma trasparente, con l’invio delle prove

a casa per la presa visione.

Gli insegnanti annotano le valutazioni periodiche e le osservazioni sui registri personali e sui diari

degli alunni (dall’anno scolastico 2017-2018, grazie all’iniziativa del Comitato genitori, i diari

sono uguali per tutti gli alunni dell’istituto Comprensivo)

La valutazione formale viene registrata con scansione quadrimestrale nel documento di valutazione

che viene adeguatamente illustrato e consegnato alle famiglie.

L’atto formale ha lo scopo di fornire ai genitori piena conoscenza riguardo al processo formativo di

ciascun alunno e di favorire il massimo coinvolgimento dei soggetti interessati.

Il Collegio docenti ha attivato, dall’anno scolastico 2017/2018, un percorso di analisi sulla valutazione degli studenti in base alla nuova normativa (D.Lgs n.62 del 2017 e nota Miur 1865 del 10 ottobre 2017) al fine di stabilire nuovi criteri previsti per il primo ciclo d’Istruzione (primaria e secondaria). Inoltre si fa presente che, a partire dall’anno scolastico 2016/2017, è diventata obbligatoria l’adozione dei nuovi modelli di certificazione delle competenze. Come precisano le Indicazioni

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Nazionali per il curricolo (DM 254/2012), che dedicano a questo tema un apposito capitolo, la certificazione delle competenze “attesta e descrive le competenze progressivamente acquisite dagli allievi”. Se ne sottolinea, dunque, la valenza squisitamente educativa, di documentazione del percorso compiuto da commisurare al “profilo delle competenze” in uscita dal primo ciclo, che rappresenta “l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano”.

15.1 - LA GIORNATA SCOLASTICA NELLA SCUOLA PRIMARIA La giornata scolastica per tutti gli allievi comprende attività didattiche mattutine intervallate da una pausa attorno alle 10,30 per la merenda e il gioco. Al termine della mattina vi è la pausa per il pranzo per tutte le classi a Tempo Pieno e per quelle a Tempo Breve nei giorni in cui si fermano anche al pomeriggio. Dopo pranzo vi è un intervallo di gioco, che si può svolgere nei corridoi, in classe o in cortile. Al gioco è attribuito un importante valore formativo e quindi i docenti hanno il compito di organizzare questi momenti favorendo attività collettive e di relazione tra gli allievi nella salvaguardia della loro incolumità.

Nel pomeriggio le lezioni riprendono per concludersi al momento dell'uscita.

Gli insegnanti di classe decidono, informando le famiglie, tempi e modi di assegnazione di eventuali compiti a casa.

Prima e dopo la scuola

Il Comune di Milano organizza i servizi di pre-scuola e giochi serali per le famiglie che ne abbiano necessità, per coprire la fascia orario dalle 7.30 alle 8.25 e dalle 16.30 alle 18.00, gestiti da cooperative convenzionate con il Comune stesso.

Attività extrascolastiche

Sulla base di una Convenzione con alcune società o associazioni, deliberata annualmente dal Consiglio di Istituto e su autorizzazione del Consiglio di Zona, nella scuola vengono svolte in orario pomeridiano extrascolastico (16.30-18.30) attività a pagamento quali ad esempio:

l'avviamento alla pratica sportiva (minibasket, pallavolo, danza, ecc.)

scacchi

teatro

Tali attività non sono gestite della scuola, che mette solo a disposizione gli spazi necessari, quindi la presa in consegna dei bambini che le frequentano è a cura degli operatori interessati o delle famiglie. Tali proposte variano ogni anno scolastico a seconda degli accordi con i vari enti proponenti.

15.2 - GLI ORARI DEGLI INSEGNANTI All'inizio dell'anno scolastico viene predisposto l'orario degli insegnanti nelle classi. Oltre all'orario delle lezioni gli insegnanti svolgono due ore settimanali di programmazione e inoltre assolvono agli impegni di riunioni collegiali, di incontro con le famiglie, con gli specialisti esterni e i consulenti psico-pedagogici.

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15.3 - L'ORGANIZZAZIONE DELLE CLASSI Le attività didattiche delle classi si svolgono con diverse modalità, in base agli obiettivi previsti dagli insegnanti: lezioni frontali, esercitazioni individuali, lavoro di gruppo, lezioni individualizzate e di recupero, occasionalmente con gruppi di interclasse e gruppi di laboratorio. Qualora le risorse di organico lo consentano si attivano gruppi di recupero- potenziamento utilizzando le ore eccedenti l’orario frontale degli insegnanti (se non impegnati in supplenze).

15.4 - L'ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DEGLI INSEGNANTI Programmazione e gestione didattica

Facendo riferimento alle indicazioni contenute nei Programmi Ministeriali il Collegio dei Docenti ha elaborato un curricolo verticale al quale si riferisce la PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE stilata per tutte le discipline dalle diverse interclassi, indicando gli obiettivi e i contenuti didattici, le attività, i metodi, i tempi di attuazione e le relative modalità di verifica (si veda nel dettaglio lo schema nelle pagine seguenti).

Programmazione di classe e interclasse (vedi schema seguente)

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PROGRAMMAZIONEdi classe e interclasse

Analisi dellasituazione di partenza Definizione obiettivi

PattoRegolativo

Gestione delle relazioni

Gestione delle risorse

Gestione deisaperi Gestione dei

casi particolari

• regole di comportamento degli alunni

• gestione dei rapporti alunni-alunni

• gestione dei rapporti alunni-docenti

• gestione dei rapporti docenti-genitori

• obiettivi comportamentali

• regole comuni di gestione della classe

• gestione degli spazi comuni

• Gestione di strumenti (quaderni, materiali…) e routine

• gestione ed utilizzo dei tempi

• gestione delle ricreazioni

• criteri di formazione dei gruppi

• utilizzo delle ore di compresenza

• organizzazione delle attività di laboratorio

livello disciplinare• definizione dei concetti chiave

• definizione obiettivi generali ed intermedi

• definizione delle abilità da sviluppare

• scelta dei contenuti • definizione della metodologia

• procedure di verifica e valutazione

• uscite didattiche• progetti

Livello metodologico-interdisciplinare

• scelta di modalità di lavoro e verifica comuni

• individuazione di elementi trasversali dei saperi

• elaborazione progetti interdisciplinari

• Sviluppo curricolo di area

Interventi a favore di alunni con difficoltà di apprendimento, a rsichio dispersione portatori H o diorigine straniera• individualizzazione dell’insegnamento

• attività di rinforzo/recupero

• gruppi di livello

• programmazione degli interventi del sostegno

• programmazione degli interventi del facilitatore

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Il Dirigente Scolastico assegna gli ambiti agli insegnanti e gli insegnanti alle classi. I docenti operano collegialmente e si impegnano a garantire l'unitarietà dell'insegnamento attraverso:

la corresponsabilità nella gestione didattica e organizzativa delle classi (tempi di lavoro, strumenti didattici, routine…)

la condivisione degli atteggiamenti educativi e metodologici, il rispetto del patto regolativo stilato all'inizio dell'anno scolastico

la progettazione concordata delle attività didattiche (obiettivi, contenuti, metodi)

la verifica periodica dell'attività programmata e svolta Gli insegnanti di classi parallele si riuniscono, a settembre, prima dell'inizio delle lezioni e settimanalmente in corso d'anno per definire il programma di lavoro e coordinare le attività didattiche. Ogni gruppo docente concorda un "patto regolativo”, un accordo di programma riferito alle scelte educative, secondo le linee indicate nel presente documento (vedi schema nella pagina seguente).

15.5 - PROGETTI DI ARRICCHIMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA

Dall'anno scolastico 2015-16 la scuola attua i seguenti progetti che contribuiscono a realizzare le finalità educativo-didattiche e arricchiscono l’offerta formativa e il curricolo.

AREA PROGETTO CLASSE/ ALUNNI

REFERENTE PROGETTO

DOCENTI COINVOLTI

pluridisciplinare Recupero/ potenziamento

BES ins. Samaja Individuati dal Collegio tra docenti con avanzo orario/

Inss. curricolari

pluridisciplinare IN-clue-DO NAI ins. Samaja Individuati dal Collegio tra docenti con avanzo orario/

Inss. curricolari

relazionale

ULISSE Sportello

psicopedagogico

tutte

ins. D. Galli

Dott. Dolci +

inss. curricolari

Espressiva musicale DIVENTO MUSICA tutti ins. Di Tocco Maestro A. Zielinski + inss. curricolari

Espressiva corporea GIOCHIAMO ALLA GINNASTICA

tutti ins. Romanazzi Esperto: Silvio…. + inss. curricolari

pluridisciplinare Mercatino di Natale tutti inss. Fogli - Fidanza Tutti inss. curricolari

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Linguistico L2 LENS Classi 4^ + 5^

Ins Candrini Inss. specialisti di inglese 4^ e 5^

pluridisciplinare CONTINUITÀ con scuola infanzia

Classi 2^

Tutti inss. curricolari

pluridisciplinare CONTINUITÀ con secondaria1°grado

Classi 5^

Tutti inss. curricolari

pluridisciplinare Senza Zaino Attuali Classi 4^

ins. Agnoletti inss. curricolari classi coinvolte

Il progetto anti-dispersione

Il progetto è finalizzato a prevenire o recuperare l'insuccesso scolastico e a favorire lo sviluppo di abilità sociali. Prevede l’utilizzo di risorse interne ed esterne.

Risorse esterne

Servizio di consulenza psicopedagogica con l'apporto di un professionista qualificato, il dott.Dolci

● osservazione diretta nelle classi ● affiancamento/consulenza per gli insegnanti ● proposte di attività finalizzate al miglioramento della relazione socio-effettiva nella classe,

alla gestione delle emozioni e alla buona conduzione del gruppo-classe ● sportello genitori (rapporto con le famiglie degli, alunni. con funzione filtro tra insegnanti e

famiglia) Se necessario le famiglie vengono indirizzate a enti specifici quali ad esempio:

UONPIA

CENTRO, diretto dal dr Profumo per la diagnosi, e cura dei disturbi specifici dell’apprendimento

(dislessia, disgrafia, discalculia)

Risorse interne

● Organizzazione di attività didattico/formative mirate all'anti-dispersione e così articolate: ● individuazione da parte degli insegnanti degli alunni con problemi e a rischio di dispersione

scolastica ● individuazione degli alunni BES e predisposizione di interventi specifici ● contatti con le famiglie per indirizzarle, se necessario, verso agenzie esterne di diagnosi e

supporto clinico o sociale ● strutturazione di attività di recupero didattico nei tempi consentiti dall’organizzazione

scolastica ● applicazione del protocollo di gestione dei casi difficili

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Aggiornamento A.S. 2018 - 2019 Dopo verifica e approvazione collegiale, il progetto prosegue confermando gli obiettivi didattici ed educativi già individuati. Per le problematiche relative agli alunni BES ci si avvarrà anche quest'anno di una figura strumentale dedicata, supportata da una commissione di docenti. Per quanto concerne l'utilizzo di risorse esterne, il progetto da quest'anno si avvale di un nuovo consulente. Le aree di intervento sono confermate, con la possibilità di interventi specifici mirati alle esigenze del singolo gruppo classe.

Progetto coro: Divento Musica

Il progetto è attivo da diversi anni nella scuola primaria. Ha cambiato struttura e specialisti esterni coinvolti ma ha mantenuto inalterati gli obiettivi didattici, concordati collegialmente. Lo scopo di avvalersi di un Maestro è quello di avvicinare i bambini alla musica educando, in modo progressivo, lo strumento naturale della voce e introducendo elementi di cultura musicale, insieme a una prima conoscenza della notazione. Sotto il profilo educativo il progetto mira a sviluppare lo spirito di comunità, la capacità di lavorare in gruppo per raggiungere obiettivi comuni quali l'attenzione, la concentrazione, la disciplina corale. Il maestro lavora affiancato dagli insegnanti di classe, con cui concorda il programma e lo verifica in itinere. Aggiornamento A.S. 2018 - 2019 Per il corrente anno scolastico il progetto Divento musica si realizzerà con lezioni a cadenza quindicinale, permettendo di alternare l’intervento dello specialista a quello dell’insegnante di classe. Si conferma la collaborazione con il maestro A. Zielinski.

Giochiamo alla ginnastica

Il progetto prevede un'ora di attività settimanale per ciascuna classe secondo un programma di sviluppo delle abilità motorie, di coordinazione e di gioco di gruppo adeguato ai diversi livelli di classe. Il progetto è condotto con la consulenza di un esperto in scienze motorie e sportive che prepara inoltre i bambini a partecipare ai giochi sportivi di scuola, che si svolgono ogni anno al termine dell'anno scolastico. Vengono scelte gare e giochi che gli allievi hanno praticato nel corso dell'anno scolastico con il docente specialista. Ciascuna classe partecipa con spirito “sportivo” e al termine delle gare vi sono le premiazioni. Fino ad ora ai giochi, per ragioni di capienza degli spazi esterni, non è stato possibile far assistere i genitori.

Il progetto stranieri e l'intercultura

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In questi anni la presenza nelle scuole, di Milano e provincia, di alunni stranieri, appartenenti a diverse nazionalità e culture, è diventato sempre più consistente (nel nostro Istituto attualmente, è circa il 10% della popolazione scolastica). Ciò pone la scuola di fronte e nuovi compiti e a nuovi problemi (come accogliere, inserire, insegnare l'italiano come seconda lingua valorizzare le culture d'origine...)

Da anni l'Istituto ha un Progetto per la prima accoglienza, l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri, che si avvale anche del supporto del centro territoriale Polo Start, in forme che variano a seconda del numero di alunni neo-arrivati. Allegato al presente documento vi è il protocollo di inserimento degli alunni stranieri.

Aggiornamento A.S. 2018 - 2019 Con l'utilizzo delle risorse dell'organico dell'autonomia sono stati progettati interventi individualizzati e di piccolo gruppo per l'alfabetizzazione di alunni NAI e di potenziamento linguistico per altri alunni di origine straniera non NAI (BES).

Come ogni anno scolastico è stata fatta la rilevazione degli alunni neo arrivati e per i quali si richiede la collaborazione del Polo Start al fine di avviare un progetto di prima alfabetizzazione.

Mercatino di Natale

Da anni la scuola organizza, nei giorni precedenti il Natale, un mercatino di oggetti preparati dalle classi e da alcuni genitori volontari. Durante l’orario di apertura pomeridiana del mercatino sono a disposizione torte e biscotti preparati dalle famiglie, succhi di frutta per una merenda natalizia. Il mercatino è a cura di un gruppo di insegnanti con il fondamentale apporto di alcuni genitori volontari, che assicurano la gestione e la vendita. Il ricavato viene destinato in parte in beneficenza, a favore di associazioni con le quali la scuola stabilisce un rapporto diretto, al fine di poter dare riscontro concreto agli alunni sulla ricaduta effettiva del loro impegno.

Negli anni sono state scelte associazioni diverse: Emergency, Medici senza Frontiere, Interplast Italy, la missione in Perù di padre Zeffirino, il Doposcuola Molise- Calvairate, (supporto ad alcuni alunni della scuola nei compiti e nello studio)), associazione Abaeté, (progetti di solidarietà in Africa), associazione Sorridimi (svolge progetti con i bambini ospedalizzati).

La parte rimanente dei fondi è destinata al finanziamento di progetti, laboratori della scuola e acquisti di materiali didattici.

15.6 - PROGETTI DI CLASSE Le singole classi possono realizzare progetti specifici in base alle scelte didattiche degli insegnanti. Essi vengono inseriti nella programmazione annuale, di cui sono parte integrante. Alcuni progetti sono ricorrenti nei diversi anni scolastici.

CONTINUITA’ PRIMARIA/INFANZIA

Un progetto di prima accoglienza dei bambini della scuola dell’infanzia delle scuole afferenti alla primaria si realizza annualmente, con il coinvolgimento delle classi seconde.

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Il progetto prevede la realizzazione di attività di drammatizzazione di una storia e la realizzazione di un oggetto simbolico che i bambini della scuola dell’infanzia porteranno all’inizio della classe prima. I bambini delle classi seconde svolgono funzione di tutor dei più piccoli. Aggiornamento A.S. 2018-2019 Dopo verifica e approvazione collegiale il progetto prosegue con le medesime modalità di realizzazione.

ACCOGLIENZA E FORMAZIONE CLASSI PRIME

Annualmente un gruppo di lavoro istituzionale si occupa di raccogliere le informazioni (attraverso le schede e i colloqui con la scuola dell’infanzia e con i colloqui con le famiglie) necessarie alla formazione di gruppi-classe equilibrati. Inoltre, per i primi giorni di scuola, vengono predisposte attività specifiche di accoglienza per un inserimento graduale dei bambini di prima. Nella prima settimana di scuola tutte le classi prime hanno un orario ridotto e antimeridiano.

Aggiornamento A.S. 2018-2019 Dopo verifica e approvazione collegiale il progetto prosegue con le medesime modalità di realizzazione.

15.7 - PROGETTI DI CLASSE/INTERCLASSE

A scuola Senza Zaino

Il progetto, nato alcuni anni fa in Toscana e sostenuto dall’IRRE Toscana, è stato sperimentato a partire dall’anno scolastico 08-09 in alcune classi, pur senza partecipare alla rete. Nel corrente anno scolastico cinque classi prime sono classi Senza Zaino e appartengono alla rete nazionale. Il metodo di lavoro nelle classi “senza zaino” si fonda su tre valori: costruire un ambiente formativo ospitale, sviluppare l’autonomia e la responsabilità degli alunni e giungere gradualmente a costruire una comunità di apprendimento. Questa idea della scuola-comunità pone in particolare l’accento sull’organizzazione dell’ambiente formativo (organizzazione dell’aula) e sulla partecipazione diffusa per cui tutti i soggetti, bambini/genitori/insegnanti, sono coinvolti nei loro ruoli specifici nel percorso di educazione- formazione. Il progetto prevede una verifica alla conclusione dell’anno scolastico.

Il progetto, dopo il percorso di verifica, è stato approvato e confermato con delibera del CDI e del CD per le cinque classi Lens: attività di potenziamento in lingua inglese per le classi 4^ e 5^

Per un bimestre le classi coinvolte potranno usufruire della presenza di un docente madrelingua che, in co-progettazione e co-docenza con l’insegnante di inglese di ciascuna classe. Proporrà attività finalizzate al potenziamento delle abilità orali (ascolto e produzione).

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Aggiornamento 2018 -2019 Il progetto LENS, dopo il percorso di verifica, è stato approvato e confermato, con variazioni sulle modalità organizzative che consentano all’intervento di essere sempre più aderente alle programmazioni e attività delle classi. Mostra di fine anno

Alla fine dell’anno scolastico, in concomitanza con la festa della scuola, vengono esposti lavori significativi delle classi e interclassi. Possono riguardare temi didattici comuni a tutte le classi o percorsi tematici di interclasse.

15.8 - MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEI PROGETTI I progetti, sia generali sia di classe e interclasse, prevedono un monitoraggio in itinere e una valutazione finale condivisa collegialmente.

16. PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO DELLA SECONDARIA

Sono stati preparati e sottoposti alla visione dei genitori due documenti redatti dai Consigli di classe:

Il “Patto di corresponsabilità educativa” che prevede dettagliatamente il ruolo delle componenti scuola-famiglia-studenti

Il “Decalogo” delle regole da rispettare in classe e fuori dalle aule. Inoltre, sono stati fissati gli “obiettivi educativi” trasversali che ogni Consiglio di classe adatta alle singole situazioni.

16.1 - ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA SECONDARIA: PROGETTI La nostra scuola ha sperimentato ormai da diversi anni modalità differenti, ma complementari, nella progettazione curricolare ed extracurricolare, impegnandosi a fornire ad un tipo di utenza sempre più eterogenea un’offerta formativa più articolata del tradizionale piano di studi.

Aggiornamento PROGETTI/ATTIVITÀ CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI a.s. 2018/2019

Aree: pluridisciplinare (Plur); umanistica (Ita); scientifica (Scie); linguistica straniera (Ling); artistico-musicale (Arte); sportiva (Sport).

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AREA N° PROGETTO CLASSE/ ALUNNI

DISCIPLINA REFERENTE PROGETTO

DOCENTI COINVOLTI

PLUR 1 Laboratorio teatrale “La crescita umana giocando al Teatro”

Tutte le classi Svolto nelle ore di lettere

Anselmi Chierichetti, Maione, Serafino, Anselmi, Porcellana, Spinella

PLUR 2 CONTINUITA' con primaria

cl. 5° + classi secondaria (in funzione dell'orario)

VARIE (VEDI SOTTO)

Comm. CONTINUITA' - Chierichetti, Pagnotto, Riccadonna, Zanotti

FAO - FAME DI ARTE Liguigli tutti

Baseball Zanotti Zanotti

Arte - lab. di pittura

Liguigli Liguigli

The environment - Clil lesson

Riccadonna Riccadonna

Lettori...senza timori

Chierichetti Chierichetti

robotica educativa Ozobot

Pagnotto Pagnotto

il bollodromo Bianchi - Manca Bianchi - Manca

PLUR 3 ORIENTAMENTO classi seconde e terze

TUTTE LE MATERIE

Comm. ORIENTAMENTO - Spinella, Caruso, Serafino

tutti

PLUR 4 BIBLIOTECA ++ Tutte le classi TUTTE LE MATERIE

Comm. BIBLIOTECA ++ - Anselmi, Serafino, Riccadonna

tutti

PLUR 5 BLOG IC5GIORNATE

gruppi tempo pieno classi 1°, 2°, 3°

LETTERE Riccadonna Riccadonna, Senatore, Pescò

PLUR 6 CANALE YOUTUBE

Tutte le classi TUTTE LE MATERIE

Pagnotto tutti su base volontaria

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PLUR 7 TG dei Ragazzi Tutte le classi TUTTE LE MATERIE

Pagnotto tutti su base volontaria

PLUR 8 EDUCAZIONE ALLA LEGALITA'

classi terze TUTTE LE MATERIE

Porcellana Anselmi, Maione, Chierichetti

PLUR 9 CYBERBULLISMO Tutte le classi TUTTE LE MATERIE

Anselmi tutti

PLUR 10 CONSULENZA PSICOLOGICA

Tutte le classi TUTTE LE MATERIE

Brusoni

PLUR 11 BALLO DELLA SCUOLA

Tutte le classi TUTTE LE MATERIE

Zanotti, Liguigli tutti su base volontaria

PLUR 12 UN AIUTO PER TUTTI - realizzazione oggetti per vendita benefica alla festa della scuola

Tutte le classi TUTTE LE MATERIE

Bianchi Brusoni + docenti libera adesione

PLUR 13 DOPOSCUOLA con alunni Donatelli

Tutte le classi Inglese, matematica, lettere

Bianchi Brusoni

ITA 14A EDUCAZIONE LINGUISTICA ITALIANO (prog. collegato a latino)

classi terze (pre-selezione)

ITALIANO Maione, Chierichetti

Maione, Chierichetti

ITA 14B LATINO (prog. collegato a ed. linguistica)

classi terze (pre-selezione)

ITALIANO Anselmi, Spinella Maione, Chierichetti

ITA 15 CLIL classi terze GEOGRAFIA Riccadonna Senatore, Serafino

ITA 16 BOOKCITY booktrailer

3C LETTERE, ARTE

Anselmi Liguigli

ITA 17 LABORATORIO ALUNNI NON ITALOFONI - interno

Alunni NAI ITALIANO Brusoni - Riccadonna

Riccadonna

ITA 18 LABORATORIO ALUNNI NON ITALOFONI - esterno IBVA

Alunni NAI ITALIANO Brusoni

ITA

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PROGETTO IN-clue-DO

Alunni NAI

ITALIANO

Brusoni

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SCIE 20 MATEMATICA CLASSI APERTE

classi prime MATEMATICA Caruso Bianchi, Manca, Pagnotto

SCIE 21 MATEMATICA CLASSI APERTE

classi seconde MATEMATICA Caruso Bianchi, Manca, Pagnotto

SCIE 22 CONSULTORIO Tutte le classi Scienze e Italiano

Bianchi docenti interessati

SCIE 23 progetto COOP 2A-3A-2C-3C Scienze Bianchi Caruso

SCIE 24 GIOCHI MATEMATICI Tutte le classi

MATEMATICA Pagnotto

SCIE 25 ROBOTICA EDUCATIVA - AMICO ROBOT Tutte le classi

MATEMATICA Pagnotto

SCIE 26 ROBOTICA EDUCATIVA - ARDUINO

su richiesta delle famiglie

MATEMATICA Pagnotto

SCIE 27 MAGIA SARACENA

classi seconde e terze

MATEMATICA Pagnotto

LING 28 CONVERSAZIONE IN LINGUA INGLESE

classi terze INGLESE Brusoni

LING 29 CORSI per KET e PET

Classi terze (su richiesta delle famiglie)

INGLESE Brusoni

ARTE 30 I SABATI DELL'ARTE

classi terze (su richiesta delle famiglie)

ARTE Liguigli

ARTE 31 AFFRESCARTE - Concorso LYRA & FILA

da definire ARTE Liguigli

SPORT 32 PALLAVOLO Tutte le classi SCIENZE MOTORIE

Zanotti

SPORT 33 ATLETICA - Giochi Sportivi zona 4

Tutte le classi SCIENZE MOTORIE

Zanotti

SPORT 34 BASEBALL Classi prime, seconde e terze

SCIENZE MOTORIE

Zanotti

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16.2 - MODALITÀ DI VERIFICA PROGETTI

Monitoraggio in itinere: nel corso dell’anno scolastico, durante le riunioni per materia, i docenti referenti dei vari progetti si confrontano con i colleghi per valutarne l’efficacia e/o apportare eventuali modifiche.

Verifica finale: nel mese di maggio ogni docente referente di progetto compila una relazione finale evidenziando il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati, i punti di forza, di debolezza e di attenzione per un’eventuale ripetizione del progetto. Tali relazioni sono lette e analizzate dal referente per tutti i progetti al fine di condividerne i risultati in sede di Collegio docenti Unitario (fine giugno).

Dettaglio di alcuni progetti:

Laboratorio di teatro

L’esperienza di fare teatro costituisce uno strumento didattico vero e proprio, complementare ai metodi di apprendimento tradizionali. I laboratori teatrali consentono ai docenti di svolgere un lavoro pluridisciplinare grazie al coinvolgimento dei vari ambiti: linguistico, motorio, musicale. I progetti sono ideati per incrementare le conoscenze lessicali e migliorare l’espressività della lettura, ma hanno anche lo scopo di suscitare nei ragazzi la consapevolezza delle proprie capacità espressive, stimolare la loro creatività, favorire le relazioni interpersonali e rafforzare lo spirito di squadra.

Lingue europee

Il potenziamento delle lingue straniere è oggi più che mai importante, non solo come arricchimento linguistico, ma anche come opportunità per ampliare le proprie conoscenze attraverso strategie e modalità diverse.

Per alunni capaci e ben motivati delle classi terze i docenti della Commissione lingue attivano da diversi anni interventi di potenziamento finalizzati al conseguimento della:

“Certificazione esterna internazionale”, concordata con gli Enti preposti:

Certificazione del livello A2 (KET) e del livello B1 (PET), importanti crediti formativi per la scuola superiore, spendibili nel mondo del lavoro come portfolio linguistico europeo.

Corsi di conversazione in madrelingua con rilascio di relativo attestato di frequenza.

Queste due tipologie di potenziamento vengono realizzate in orario extrascolastico, su richiesta delle famiglie, la prima dai docenti interni in organico, la seconda da docenti esterni di madrelingua.

Laboratorio di latino a classi parallele

La riscoperta del latino come materia formativa di grande valore ha spinto da tempo i docenti della nostra scuola a offrire percorsi di avvio alla comprensione e all’uso delle strutture della lingua latina.

Tali percorsi sono rivolti ad alunni motivati delle classi terze, ai quali si dà l’opportunità di rinforzare e potenziare le proprie competenze linguistiche (anche, ma non esclusivamente, in funzione delle

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scelte future). Sono realizzati in orario curricolare (un modulo settimanale) per gruppi di alunni di classi parallele organizzati in base alle risorse umane dell’Organico e secondo le delibere dei Consigli di classe con scansione annuale.

Laboratorio di italiano a classi parallele

Attività rivolta agli alunni delle classi terze non impegnati nel percorso di latino, volta al consolidamento e al potenziamento della lingua scritta, anche in preparazione alla prova d’esame.

In una modalità di laboratorio, gli alunni sono guidati, in un primo momento, al recupero di eventuali carenze sia in analisi grammaticale sia in analisi logica, poi alla produzione di testi, con particolare attenzione al testo personale, narrativo e argomentativo. La scansione oraria e le modalità di svolgimento del percorso sono le stesse del laboratorio di latino.

Consolidamento-potenziamento di matematica a classi parallele

Per fornire competenze adeguate si favoriscono opportunità formative attraverso un percorso operativo individualizzato dalle classi prime alle classi terze con le seguenti modalità:

● Monitoraggio iniziale: dopo una fase di osservazione e valutazione di prove, le classi vengono suddivise in gruppi di livello, ciascuno dei quali gestito da un insegnante di matematica della scuola che segue i ragazzi che lavorano a piccolo gruppo

● Monitoraggio in itinere: in corso d’opera vengono attuati gli eventuali aggiustamenti e/o interventi individualizzati rilevati attraverso test ripetuti

● Verifica finale

Orientamento

Nella premessa ai Programmi Ministeriali si indica la scuola secondaria di primo grado come "formativa e orientativa”.

Orientamento significa quindi un insieme di attività didattiche formative e informative trasversali, che cioè investono tutte le discipline, nell’arco dell’intero percorso triennale:

Classe prima

❖ Unità d’apprendimento “Accoglienza” con attività finalizzate alla formazione del gruppo classe

Classe seconda

❖ Percorso per acquisire consapevolezza da parte di alunni e famiglie delle attitudini individuali in atto o da sviluppare rispetto alle competenze acquisite

❖ Incontro con esperti del Servizio Orientamento del Comune di Milano nelle singole classi. Classe terza

Attività finalizzate ad una migliore consapevolezza di sé, alla raccolta di informazioni pratiche necessarie per compiere adeguate scelte relative al proprio futuro scolastico e professionale, realizzate in ogni classe dai docenti.

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A metà dicembre si consegna ad ogni studente il Consiglio Orientativo, espresso dal Consiglio di Classe.

Fondamentale risulta la collaborazione con gli esperti del Comune e i docenti delle scuole superiori cittadine ed in particolare della Zona Quattro.

Le iniziative e gli incontri rivolti ai ragazzi e alle famiglie prevedono:

✧ La distribuzione di materiale informativo aggiornato ✧ Partecipazione alle giornate di "scuola aperta" organizzate dagli istituti superiori ✧ Partecipazione a stages e campus organizzati dagli Istituti Superiori ✧ Incontro per le famiglie con gli esperti del Servizio Orientamento del Comune ✧ Incontro con docenti del CFP Galdus ✧ incontri con ex-alunni

Gruppo di lavoro tempo prolungato classi prime, seconde e terze

Gli alunni delle classi prime, seconde e terze che hanno scelto il tempo scuola di 36 moduli, sono stati riuniti in gruppi gestiti da tre docenti di lettere, con l’obiettivo di creare il blog dell’Istituto Comprensivo “Cinque Giornate”, approfondendo alcuni temi di cittadinanza attiva che li porteranno a riflettere e a produrre elaborati di vario genere.

Nello specifico, le classi prime, partendo dalla lettura de “Il libro della giungla” approfondiranno il tema dell’importanza del gruppo e delle regole; le seconde, prendendo spunto dal libro “Il pianeta lo salvo io”, si occuperanno delle problematiche ambientali e delle possibili soluzioni; le terze, infine, mediante la lettura di “Per questo mi chiamo Giovanni”, si soffermeranno sul valore della legalità.

Biblioteca ++

Il progetto si propone di offrire agli alunni l’opportunità di fruire di un luogo stimolante per la propria crescita, fornendo strumenti per diventare cittadini autonomi, consapevoli, capaci di far fronte alla complessità del reale.

L’obiettivo è quello di organizzare molteplici iniziative culturali, in concomitanza con eventi significativi per la nostra scuola e per la cittadinanza:

- Bookcrossing; - Io leggo perché (iniziativa 20-28 ottobre 2018); - Incontro con l’autore (Bookcity); - Proiezioni cinematografiche con riflessioni guidate; - Concorso letterario; - Incontro con testimoni (Giornata della Memoria); - Visite guidate presso redazioni o case editrici;

Il salottino letterario (condivisione di esperienze fra ragazzi).

Progetto Cyberbullismo e di Educazione alla legalità

“Bullismo e Cyberbullismo”: il progetto si propone di sensibilizzare la comunità scolastica sulle tematiche del bullismo e del cyberbullismo, collaborando con enti territoriali e con altri istituti

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scolastici per organizzare incontri formativi con esperti rivolti a docenti, genitori ed alunni dell’Istituto e promuovere iniziative di interesse. In particolare, il nostro Istituto si avvale della collaborazione con l’Associazione Pollicino; il Centro Crisi Genitori Onlus; il Telefono Azzurro.

“Educazione alla legalità”: il percorso, proposto dall’Ordine degli avvocati e rivolto agli alunni delle classi terze, si articola in due incontri di due ore ciascuno, e vuole sviluppare nei ragazzi una maggiore consapevolezza del proprio agire nella società, promuovere la cultura della legalità e il rispetto delle regole del vivere civile.

Tg dei ragazzi

Nell’anno scolastico 2017/2018 ha preso il via questo progetto. Il mini-notiziario di 5/10 minuti è stato realizzato e gestito totalmente da giovani aspiranti giornalisti, alunni della scuola secondaria di primo grado. IL TG dei ragazzi è un progetto completamente nuovo; gli aspiranti piccoli giornalisti si occupano di conduzione, interviste, servizi e news – raccontate dal loro punto di vista, giocando ed imparando a fare televisione. Il progetto è curato dal prof. Pagnotto e le edizioni vanno in onda nella sezione dedicata del sito della scuola.

FAO – Fame di Arte

In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione – 16 ottobre – il nostro Istituto, per il terzo anno scolastico consecutivo, accoglie l’appello della FAO allo scopo di realizzare attività di sensibilizzazione verso le nuove generazioni, al fine di ridurre il problema della fame nel mondo. Il progetto prevede la sua conclusione con la realizzazione della mostra “Fame di Arte”, giunta alla 3a edizione, dove verranno esposti i lavori svolti dagli alunni.

Sport a scuola

L’attività sportiva è diventata per i nostri alunni una pratica quotidiana. La quasi totalità della nostra utenza frequenta con una certa regolarità corsi sportivi pomeridiani extrascolastici. La scuola ha sentito pertanto l'esigenza di offrire, oltre alla programmazione prevista per Scienze motorie, attività che ampliassero le esperienze dei nostri alunni aderendo a differenti iniziative che avvicinino il mondo della scuola al mondo sportivo (atletica, pallavolo, baseball), favorendo il confronto con alunni di altre scuole, aderendo ad iniziative proposte dalle federazioni o associazioni sportive ed enti locali.

Consulenza psicologica

Alunni: uno “Sportello ascolto” funziona nel plesso di via Cipro da diversi anni ed è dedicato agli alunni che ne facciano richiesta. Curato da una psicologa, dott.ssa Nicoletta Marcheggiani, esperta dell’età evolutiva, offre spazi individuali di riflessione in cui poter, serenamente e a scopo preventivo, affrontare problematiche legate al complesso processo di crescita e di costruzione della propria identità.

Si rivolge all’alunno “sano” nella sua crisi fisiologica e non riguarda la cura di una patologia più o meno strutturata (per la quale sarebbe necessario un intervento specifico). L’attività è preceduta da un incontro di presentazione, di informazione e di sensibilizzazione diretto sia ai ragazzi sia ai loro genitori

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Genitori: uno “Sportello ascolto genitori” è previsto, su appuntamento, per chi ne faccia richiesta; il monte-ore è flessibile a seconda delle richieste. La nostra esperta (dott.ssa Marcheggiani) organizza da anni due incontri in orario serale con i genitori su tematiche legate all'adolescenza

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17. PROGETTI COMUNI TRA PRIMARIA E SECONDARIA

Continuità

Il passaggio dalla Scuola PRIMARIA alla Scuola SECONDARIA di primo grado implica una continuità didattica ed educativa, che si traduce in attività di raccordo tra le due scuole. Le classi quinte, in raccordo con la scuola secondaria, realizzano annualmente progetti comuni per agevolare il passaggio dalla primaria alla secondaria.

Il Progetto Continuità prevede una serie di incontri di confronto e di programmazione tra gruppi di docenti finalizzati a:

attività di raccordo curricolare (ambito linguistico - artistico – scientifico- sportivo) per gli alunni delle classi quinte nel corso del primo quadrimestre dell’anno scolastico

passaggio delle informazioni essenziali fra gli insegnanti dei due ordini di scuola a fine anno scolastico, sugli alunni che entreranno nella scuola secondaria

Nel Progetto Continuità è inserita l’Unità di Apprendimento “Accoglienza” per la secondaria, che si configura come tappa essenziale della continuità tra scuola primaria e secondaria. In questo anno scolastico si prevedono attività a carattere pluridisciplinare, come ad esempio Fame di Arte e lezioni di Baseball rivolte agli alunni delle classi quinte (primaria) e prima secondaria). Tutte le attività prevedono momenti di incontro e di lavoro tra alunni dei due ordini di scuola.

Nel corrente anno scolastico le quinte della primaria, in abbinamento alle prime della secondaria, svolgono i seguenti percorsi progettuali:

a. Laboratorio di matematica b. Laboratorio di italiano c. Sport d. Laboratorio di scienze e. Laboratorio di Arte

ACCOGLIENZA

EDUCAZIONE INTERCULTURALE

DISPERSIONE

SCOLASTICA

CONTINUITÀ

RACCORDO CURRICOLARE

FESTA DELLA SCUOLA

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Il mondo a scuola: pratiche di integrazione e di interculturalità

Il progetto, che coinvolge sia la primaria che la secondaria, fa parte dell’”Accordo inter-istituzionale e territoriale di rete per l’integrazione degli alunni stranieri del Progetto “POLOSTART”. Obiettivi per gli alunni:

fornire una prima alfabetizzazione in lingua italiana per i neoarrivati

dare un supporto didattico alla comprensione e alla corretta produzione della lingua scritta per alunni già inseriti

dare un rinforzo linguistico di secondo livello per l’apprendimento delle materie di studio

sviluppare le attività di tipo interculturale all’interno delle classi relative a contenuti disciplinari specifici e ad aspetti culturali

valorizzare le risorse culturali individuali e collettive per attuare comportamenti utili a sconfiggere pregiudizi culturali, razziali e religiosi

Con l'attribuzione delle risorse assegnate dal centro territoriale POLO START2 e in collaborazione con l’associazione IBVA vengono attuate azioni di potenziamento coerenti con gli obiettivi individuati.

Progetto IN-clue-DO

Supportato dal Miur per l’Area a forte processo immigratorio, il progetto si propone di attivare, a più livelli, percorsi specifici di apprendimento della lingua italiana, che consentano di dare agli alunni stranieri gli strumenti indispensabili per una reale integrazione nel contesto sociale e scolastico.

Destinatari del progetto sono:

- Alunni N.A.I (neo-arrivati in Italia);

- Alunni stranieri, di recente immigrazione, che devono intraprendere/completare le differenti fasi del processo di acquisizione delle competenze linguistiche;

- Alunni privi di scolarizzazione pregressa o con un percorso scolastico irregolare. Il progetto viene realizzato grazie a risorse interne alla scuola, che - talvolta - si avvalgono della collaborazione di figure esperte appartenenti a Enti esterni.

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18. AZIONI PER ALUNNI DVA – DSA – BES E PAI

18.1 - RILEVAZIONE ALUNNI BES E ORGANIZZAZIONE DOPOSCUOLA Per la rilevazione delle situazioni di svantaggio non segnalate, cioè per quegli alunni non certificati che presentano uno svantaggio socio-culturale e/o di apprendimento e che non sono stati inseriti in alcun progetto di recupero, viene distribuita ai Coordinatori di classe una scheda da compilare durante i Consigli di classe di inizio anno scolastico, che, a fine anno, valutano l'efficacia degli interventi e il percorso fatto dagli alunni iscritti.

Dopo una mappatura del territorio, la Figura Strumentale che si occupa di dispersione fornisce il nominativo delle Agenzie che hanno dato la disponibilità ad avviare un servizio di doposcuola:

Oratorio di S. Maria del Suffragio Oratorio del Preziosissimo Sangue Oratorio Kolbe Associazione Berardi Oratorio S. Croce di Via Sidoli

Dopo la rilevazione, vengono convocati i genitori degli alunni interessati e vengono indirizzati all’agenzia più idonea.

18.2 - COLLABORAZIONE SCUOLA-TERRITORIO PER IL DISAGIO GIOVANILE

Nei casi in cui si ravvisano difficoltà socio-educative da parte degli alunni e/o delle loro famiglie, il Consiglio di classe li indirizza alle agenzie di supporto del territorio:

Consultorio familiare di Via Fantoli 7 (ex CPBA ed ex UTM) Centro salute e ascolto per le donne immigrate c/o Ospedale San Carlo e c/o Ospedale S. Paolo UONPIA sedi di viale Puglie e/o Corso Plebisciti Centro Dislessia c/o Ospedale Besta Psicologa della secondaria dott.ssa Marcheggiani che attua lo “Spazio ascolto” (cfr voce

successiva)

18.3 - PROTOCOLLO INSERIMENTO ALUNNI DISABILI

Il Protocollo d'Intesa che segue risulta essere una schematizzazione e nello stesso tempo apporta delle precise indicazioni normative.

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INGRESSO DEL BAMBINO DIVERSAMENTE ABILE NELLA SCUOLA PRIMARIA:

1. Riunione tra scuola dell’infanzia e scuola primaria Chi: Capi d'Istituto, Insegnanti di classe o di sostegno che hanno lavorato con il bambino nella scuola materna, Insegnanti di classe, di sostegno che riceveranno il bambino in prima elementare Tempi: dopo l'iscrizione del bambino, prima della fine di giugno. Scopo: Passaggio d'informazioni inerente ai bisogni e alle necessità del bambino.

Le informazioni acquisite durante le riunioni preliminari saranno comunicate dal Dirigente agli Insegnanti, dopo l'assegnazione delle classi. Le informazioni saranno utilizzate con grande senso di responsabilità.

2. Colloquio con la famiglia preliminare seguendo la procedura consueta dei colloqui di

inserimento. Tempi: durante il mese di giugno Chi: Commissione formazione classi

3. Colloquio con la famiglia a inizio anno Tempi: primissimi giorni di scuola (1ª, 2ª settimana di scuola) Chi: Il colloquio è promosso collegialmente dagli Insegnanti di classe e di sostegno.

L'ingresso del bambino diversamente abile nella nuova scuola può prevedere la presenza dell'insegnante di sostegno della scuola materna di provenienza Tempi: primi quindici giorni di scuola

4. Frequenza È necessario che l'alunno diversamente abile frequenti con sufficiente regolarità sin dai primi giorni di scuola per sentirsi parte viva del gruppo che si sta formando. Si possono prevedere sin dall'inizio dell'anno scolastico variazioni d'orario e particolari attività da concordare tra Dirigente, Insegnanti e Famiglia dell'alunno.

L'INSERIMENTO

Gli Insegnanti di classe e di sostegno faranno una ricognizione delle risorse e delle disponibilità

all'interno della scuola: laboratori di animazione, di psicomotricità, di manipolazione da utilizzare per le loro classi.

Tempi: primi due mesi di scuola 1. Redazione di osservazioni formali (attraverso griglie e schede di osservazione) e di

osservazioni informali. Chi: Insegnanti di sostegno e di classe Tempi: Le prime osservazioni devono essere effettuate alla fine dei primi due mesi di scuola.

2. Realizzazione di una cartelletta personale che rimanga agli atti della classe e che contenga: le osservazioni formali e informali; la programmazione e le verifiche; gli interventi specialistici; le lettere degli esperti; brevi relazioni degli incontri avvenuti con Logopedisti, Neuropsichiatri, Psicologi,

Psicomotricisti, Educatori ecc.

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Chi: la raccolta dei dati avverrà ad opera dell'insegnante di sostegno. Scopo: creare una continua e significativa comunicazione in previsione di cambi d'insegnante.

3. Nella scelta delle uscite didattiche gli Insegnanti di classe e di sostegno avranno cura di privilegiare itinerari e località che non presentino ostacoli troppo gravosi per la disabilità dell'alunno.

4. Il Profilo Dinamico Funzionale, che deve essere diagnostico e prognostico, viene redatto da

coloro che hanno realizzato la Diagnosi funzionale con la collaborazione del Dirigente Scolastico, dei Docenti curricolari e di sostegno e della Famiglia dell'alunno. Tempi: Entro i primi sei mesi di scuola; alla fine del secondo anno; alla fine della quarta elementare. Scopo: Ottenere un'integrazione delle reciproche conoscenze, una visione più unitaria del bambino e la realizzazione di una Programmazione Educativa Individualizzata più adeguata (P.E.I.)

5. Il P.E.I. (Programmazione Educativa Individualizzata) definisce:

gli obiettivi generali;

gli obiettivi intermedi;

i tipi e le metodologie d'intervento;

l’interazione tra alunni e docenti;

il materiale didattico e le attrezzature;

il luogo e i TEMPI d'azione degli operatori sanitari;

le assistenze necessarie. Tempi: il P. E. I. deve essere realizzato entro e non oltre il 20 gennaio per gli alunni che entrano per la prima volta nella scuola, entro il 20 dicembre per gli alunni già presenti nella scuola. Chi: l'insegnante di sostegno redige il P.E.I. e lo propone agli insegnanti con cui lavora

Segue poi una discussione critica e propositiva, con una eventuale rielaborazione, in modo che diventi patrimonio comune (anche perché la normativa prevede che la Programmazione individualizzata venga predisposta collegialmente).

6. Nei primi mesi di scuola gli insegnanti di classe e di sostegno valuteranno insieme l'opportunità di predisporre o meno una Programmazione Individualizzata a seconda del tipo di disabilità. Per alcuni alunni, con lievi difficoltà di apprendimento, potranno rendersi necessari semplicemente degli adeguamenti alla programmazione di classe. È indispensabile che questi adeguamenti trovino la loro formalizzazione scritta nei momenti di programmazione e di verifica. Chi: L'insegnante di sostegno predisporrà gli adeguamenti.

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RUOLO DELL’INSEGNANTE DI SOSTEGNO [Circ. MIUR 404 11/07/91]

..."L'insegnante di sostegno assume la contitolarità delle classi in cui opera ed è corresponsabile dell'andamento complessivo dell'attività didattica, così come l'intervento individuale riferito al bambino portatore di handicap è di competenza del team. Ciò significa che l'insegnante di sostegno assomma in sé:

L'impegno a collaborare con i colleghi nell'impostazione e nella realizzazione del progetto educativo-didattico riferito all'alunno disabile;

La competenza correlata alla specializzata didattica a predisporre i relativi percorsi e strumenti;

La corresponsabilità dell'attività educativa e didattica complessiva del modulo e della classe;

Compiti di collaborazione con le famiglie e le strutture sanitarie del territorio."

Utilizzo dell'insegnante di sostegno nella scuola primaria

In assenza del bambino diversamente abile, gli insegnanti di sostegno si renderanno disponibili per supplenze (con priorità per supplenze su alunni diversamente abili). In mancanza di supplenze, gli insegnanti di sostegno si occuperanno di:

attività di recupero per gli alunni in difficoltà;

attività di preparazione e di manutenzione di materiale per alunno diversamente abile;

realizzazione di materiale per l'intera classe;

attività utili per il Laboratorio o per il Gruppo di lavoro di cui si fa parte.

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Si ritiene indispensabile stabilire rapporti collaborativi e continui con le famiglie degli alunni diversamente abili

È necessario che un primo colloquio con la famiglia avvenga nei primissimi giorni di frequenza scolastica

Altri colloqui avranno una calendarizzazione comune Si prevedono altre forme d'incontro quando la situazione le renda necessarie Verranno date puntuali e costanti informazioni da parte degli insegnanti alla famiglia sui

progressi sui momenti di stasi o di regressione conducendo il colloquio su un piano di realtà

Chi: Insegnanti di classe e di sostegno. L'insegnante di sostegno promuoverà gli incontri curandone l'aspetto organizzativo.

VERIFICHE DEL LAVORO SVOLTO

Si effettueranno verifiche continue in itinere (osservazioni informali su aspetti relazionali, affettivi, cognitivi e dell'autonomia) e, se possibile, verifiche formali nella scansione temporale e nei modi previsti per la classe. La mediazione dell'insegnante di sostegno durante le prove di verifica

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consisterà nella spiegazione ampia della consegna, nel controllo della comprensione della medesima e nel supporto psicologico durante la prova. Per gli alunni con gravi o gravissime disabilità verranno effettuate verifiche strettamente collegate agli obiettivi dell'itinerario educativo individualizzato.

Tempi: Le verifiche avranno scansione bimestrale.

Chi: Insegnante di classe e di sostegno.

VALUTAZIONE

Per gli alunni con gravi o gravissime disabilità verranno utilizzati degli indicatori diversi da quelli presenti nella scheda, presi dalla Programmazione Individualizzata.

Per gli alunni disabili con difficoltà minori si useranno gli indicatori della scheda o verranno integrati altri indicatori. Potranno essere specificati, inoltre, sotto le singole discipline, gli interventi specifici.

Tempi: La valutazione seguirà i TEMPI di calendarizzazione della Classe

Chi: Gli Insegnanti di classe e di sostegno appronteranno insieme le operazioni di valutazione.

RAPPORTI CON GLI ESPERTI

L'insegnante di sostegno o il coordinatore dei Team promuoveranno incontri con gli Esperti di Enti pubblici o privati curandone l'aspetto organizzativo. Si cercherà di privilegiare l'ambiente scuola come sede d'incontro, ma ci si renderà comunque disponibili per incontri in altre sedi. Gli incontri verranno programmati preferibilmente in orario extrascolastico. Oltre agli incontri previsti dalla normativa, si ritiene indispensabile promuovere altre riunioni (entro i primi due mesi di scuola e durante l'anno) per coordinare i diversi interventi.

PASSAGGIO DEL BAMBINO ALLA SCUOLA SECONDARIA

Si prevedono almeno due incontri tra Insegnanti di classe e di sostegno della scuola primaria e Insegnanti della scuola secondaria.

ATTIVITÀ DI SOSTEGNO NELLA SCUOLA SECONDARIA

La normativa di riferimento è costituita principalmente dalla legge n° 517/1977, dalla C.M. n° 258/1983, dalla C.M. n°250/1985, dalla legge 104/1992: normativa che sistematizza, dal punto di vista giuridico e istituzionale, l'inserimento nella scuola dell'obbligo dei ragazzi portatori di handicap, in ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 3, 34 e 38 della Costituzione.

La nostra scuola si è sempre mostrata sensibile a queste problematiche e, da anni, vi è una tradizione di integrazione di numerosi alunni disabili, anche con difficoltà gravissime.

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I responsabili dell'integrazione scolastica

Sono al medesimo livello:

Il docente di sostegno in collaborazione con gli educatori quando presenti;

Il Consiglio di Classe;

Il GLI (gruppo di lavoro sull'integrazione);

I genitori come referenti privilegiati;

L'intera comunità scolastica.

Finalità

Finalità dell'intervento è L'INTEGRAZIONE degli alunni con difficoltà con modalità diverse in relazione alle caratteristiche specifiche del singolo e della classe in cui è inserito. Classi prime: ACCOGLIENZA E TUTORING. Aiuto individuale rispetto all'inserimento nella nuova realtà scolastica e all'integrazione di nuove e molteplici esperienze. Classi seconde: Motivazione. Recuperare e/o rinforzare la motivazione attraverso attività ed esperienze legate alla realtà dell'alunno e del gruppo classe. Classi terze: ORIENTAMENTO, ANALISI FUNZIONALE, PREPARAZIONE ALL'ESAME DI LICENZA.

Obiettivi

Gli obiettivi generali, mirati all'integrazione e al superamento delle difficoltà, riguardano:

l'autonomia;

la socializzazione;

l'acquisizione e il consolidamento di abilità e competenze: psicomotorie, percettive, cognitive, comunicative, espressive;

la conquista di strumenti operativi basilari.

Aree e modalità di intervento

Nell'ambito degli obiettivi generali il Consiglio di Classe, sulla base dei Profilo Dinamico Funzionale, elaborato in collaborazione con l'insegnante di sostegno, dopo l'analisi della situazione di partenza, definisce il Piano Educativo Personalizzato che illustra:

le aree e le modalità di intervento;

gli obiettivi specifici relativi alle singole discipline;

i contenuti;

la metodologia;

gli strumenti;

le modalità di verifica;

i criteri di valutazione;

la scansione oraria.

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Gli interventi possono prevedere:

interventi di supporto e recupero

intervento individualizzato;

uscite didattiche e viaggi d'istruzione.

Piano Educativo Personalizzato (ex P.E.I.)

Per ogni alunno viene predisposto il PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO (C.M. n° 258/83, L. 104/92).

Si articola in quattro fasi:

Identificazione della situazione in ingresso;

Valutazione iniziale di: abilità, potenzialità, apprendimento;

Stesura dei Profilo Dinamico Funzionale;

Stesura dei Piano Educativo Personalizzato. La realizzazione degli interventi previsti nel P.E.P. coinvolge, a diversi livelli, tutte le figure di riferimento importanti per il bambino; per consentire un recupero globale è infatti necessario mantenere i contatti con le diverse strutture che si occupano degli alunni disabili, sia all'interno, sia all'esterno della classe.

I docenti di sostegno nella loro attività prevedono:

Colloqui con le insegnanti delle scuole elementari; per gli alunni in ingresso, e delle scuole superiori per gli alunni in uscita dalla scuola media;

Colloqui e contatti frequenti con le famiglie e con tutti i soggetti coinvolti nel processo educativo (personale di assistenza, operatori dei doposcuola, volontari ecc...)

Rapporti con gli educatori che operano a scuola;

Rapporti con gli operatori delle A.S.L. degli E.E11., dei Servizio Orientamento dei Comune di Milano;

Collaborazione con operatori della riabilitazione.

Spazi utilizzati

Aula di classe, per i momenti in comune;

Aula di sostegno, per il lavoro individualizzato;

Laboratorio di informatica per lavoro individualizzato, per programmi di videoscrittura, per il recupero linguistico, logico-matematico e altro;

Laboratorio linguistico;

Laboratorio musicale;

Laboratorio di scienze;

Laboratorio espressivo

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Gruppo ospitante: le caratteristiche del gruppo nel quale può in alcune attività essere inserito l'alunno con difficoltà potranno essere:

Eterogeneo e formato da pochi elementi in grado di stabilire relazioni positive in situazioni di lavoro;

Scelto dal Consiglio di Classe assieme all'insegnante di sostegno;

Modificabile nel tempo;

Costituito ponendo attenzione, nella scelta dei componenti, ai meccanismi relazionali sia positivi che negativi già esistenti tra gli alunni o che potrebbero instaurarsi.

STRUMENTI

Si tende, per quanto possibile, a far utilizzare, agli alunni in difficoltà, gli stessi strumenti dei gruppo classe perché questo facilita l'aggancio con quanto viene fatto dai compagni e l'azione dei docente curricolare.

A questi strumenti si aggiunge materiale strutturato in dotazione alla scuola o predisposto, di volta in volta, dall'insegnante di sostegno e/o curricolare.

VALUTAZIONE ED ESAMI DI LICENZA

I criteri di valutazione per gli alunni seguiti dall'insegnante di sostegno, fanno riferimento al Piano Educativo Personalizzato, (come previsto dalla normativa ed in particolare dalla L.104/92): l'alunno viene valutato sulla base degli obiettivi per lui predisposti e sui livelli effettivamente raggiunti, eventualmente attraverso prove differenziate. La tendenza è quella di ricondurre le attività ai criteri posti dalla scheda ministeriale individuando, tra gli indicatori previsti per la classe, quelli a lui più rispondenti. Quando possibile, vengono utilizzate, per la valutazione, le modalità previste per tutti gli alunni.

Le prove scritte d'esame predisposte per la classe vengono strutturate per livelli crescenti di difficoltà, in modo che anche gli alunni seguiti dal sostegno possano eseguire parte delle stesse coerentemente con le abilità acquisite (L. 104, art. 16 punto 2).

Solo nel caso in cui il percorso di insegnamento-apprendimento sia stato completamente differenziato rispetto a quello della classe, vengono proposte prove differenziate; il Consiglio di Classe avanza la richiesta in sede di scrutinio finale, richiesta su cui è chiamata a deliberare la Commissione d'esame (D.M. 10-12-84).

18.4 - GLI - GRUPPO DI LAVORO PER L’ INCLUSIONE Nell’ anno scolastico 2005-’06 è stato riattivato il GLH d’Istituto che opera in base alla legge 104/92, art. 15. ora sostituito dal GLI in base alla C.M. n. 8 del 06/06/13.

Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione si occupa di tutti gli alunni con BES e svolge le seguenti funzioni:

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rilevazione dei BES presenti nella scuola

raccolta e documentazione degli interventi didattici-educativi posti in essere

confronto sui casi e consulenza

rilevazione e valutazione del livello di inclusività della scuola

raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH operativi

elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività Esso è formato da un team di docenti (di sostegno e curricolari), almeno un rappresentante dei genitori per plesso e può avvalersi della consulenza di esperti esterni quali l’assistente sanitaria della Scuola, gli operatori dell’UONPIA e dell’ASL città di Milano e di Enti locali, come il Polo Orientamento disabili del Comune.

18.5 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

(PER PRIMARIA E SECONDARIA)

SERVIZIO INSERIMENTO ALUNNI STRANIERI

RESPONSABILE Docenti della Commissione Intercultura F.S. Area3

DESTINATARIO/I Famiglie alunni stranieri, alunni, docenti

OBIETTIVI

Fornire all’utenza strumenti conoscitivi accessibili.

Organizzare percorsi didattici per favorire l’inserimento dell’alunno.

Strutturare unità di apprendimento dell’italiano come seconda lingua.

Fornire alle famiglie degli alunni stranieri informazioni sulle agenzie del territorio sugli Enti locali e supporto sulle procedure per accedere ai diversi servizi.

PROCESSO

Funzione strumentale area 3 All’inizio dell’anno fissa un calendario di disponibilità dei propri

docenti per colloqui con le famiglie e l’accoglienza degli alunni Definisce criteri e modalità di inserimento secondo il protocollo di

accoglienza del Polo Start 2 Predispone una griglia di osservazione dei comportamenti dell’alunno

in questa prima fase di inserimento Il collaboratore scolastico

All’ingresso accoglie e accompagna la famiglia dall’assistente amministrativo incaricato

L'incaricato Informa il dirigente scolastico

L'assistente amministrativo Fornisce alla famiglia la modulistica e ne guida la compilazione Raccoglie i documenti utili all’iscrizione Fissa alla famiglia un appuntamento con un docente della

commissione in base alla disponibilità da calendario e avvisa l’insegnante interessato

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Il dirigente scolastico

Concorda con il docente incaricato della commissione la classe di inserimento e successivamente informa il docente di riferimento (coordinatore/docente prevalente della classe)

Il docente incaricato della commissione

Riceve la famiglia e l’alunno nel giorno stabilito Acquisisce dalla famiglia tutte le informazioni utili (storia pregressa,

situazione familiare attuale…) utilizzando anche l’opportuna modulistica

Illustra alla famiglia le modalità organizzative della scuola e le proposte educative e didattiche

Accompagna la famiglia e l’alunno a visitare i locali della scuola Supporta la famiglia nel contatto con la segreteria per le pratiche

relative ai servizi erogati dall’Ente locale (refezione, prescuola, giochi serali)

Il docente di italiano Somministra all’alunno le prove oggettive strutturate per

l’accertamento delle competenze linguistiche Il Consiglio di classe

Concorda gli obiettivi minimi e le strategie di apprendimento da adottare

Utilizza la griglia di osservazione per monitorare i comportamenti dell’alunno

CARATTERISTICHE Conoscenza di tutte le fasi del processo da parte di tutti gli operatori

1 Tempestività nell’attuare le diverse fasi del processo 2 Coordinamento fra gli operatori 3 Atteggiamento di disponibilità da parte degli operatori verso le

famiglie e verso gli alunni

18.6 - SITUAZIONI DI DISAGIO E ALUNNI “A RISCHIO” La scuola ha un ruolo importante nell’individuazione delle situazioni potenzialmente a rischio, sia per quanto concerne l’aspetto sociale e psicologico sia in relazione al percorso di scolarità. È il contesto nel quale i ragazzi passano gran parte del loro tempo e dove hanno l’opportunità di esprimersi e di instaurare relazioni affettive diversificate. Nella scuola vi sono inoltre le professionalità idonee a rilevare segnali precoci e a impostare le necessarie strategie per la prevenzione e il recupero. La scuola può inoltre indirizzare in via istituzionale ad altre agenzie preposte ad interventi più specifici.

In questa prospettiva si ritiene opportuno elencare le forme più comuni, sia fisiche sia comportamentali, con le quali il disagio si può manifestare. I più comuni segnali possono essere:

Carenza di cure igieniche

Assenza o carenza di cure sanitarie

Deficit nella crescita e/o ritardo dovuto a carenza di stimoli

Frequenti incidenti domestici

Difficoltà a condurre una normale vita scolastica (addormentamento, disattenzione, svogliatezza, atteggiamenti distruttivi)

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Assenza o carenza di accudimento (assenze frequenti, affidamento alle cure di fratelli poco più grandi, abituali ritardi o uscite anticipate per disturbi)

Ricerca di affetto, esibizionismo

Iperautonomia, chiusura, rifiuto dell’aiuto, passività, apatia

Aggressività, distruttività, iperattività

Difficoltà di concentrazione, cambiamenti repentini di umore, cali repentini nel rendimento scolastico

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PROTOCOLLO OPERATIVO PER LA GESTIONE DEI CASI DI ALUNNI A RISCHIO O CON COMPORTAMENTI “DIFFICILI” (PER PRIMARIA)

Confronto con i genitori/con eventuali specialisti esterni

che seguono il caso

Informativa alla Direzione attraverso le

consuete procedure formali (relazione scritta)

Confronto con consulente psicopedagogico

Resistenza della famiglia

(5)

Rilevazione del caso

Confronto del team sul caso e possibili interventi (2)

Verifica

Patto fra le componenti e individuazione di strategie

volte a un aumento del benessere dell’alunno (1)

Intervento normativo dell’Istituzione scolastica e individuazione di strategie

volte al recupero e all’attivazione del dialogo

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18.7 - PROTOCOLLO PER ALUNNI DSA (DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO)

Tenendo conto delle “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento” allegate al DM del 12 luglio 2011, una Commissione mista di docenti della Primaria e della Secondaria, ha steso la procedura del PDP (Piano Didattico Individualizzato) da redigere, da parte dei Consigli di classe alla secondaria e dei team di classe alla primaria, in presenza di alunni DSA. A questo si aggiunge il Protocollo seguente, che ne regola l’intervento:

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E DI INTERVENTO

PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI

CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

PREMESSA

La diagnosi per gli alunni che presentano Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA), viene formulata dagli operatori specifici del settore, attraverso una relazione clinica che la famiglia dovrà trasmettere al Dirigente Scolastico. Una volta acquisita la documentazione ed effettuato un colloquio preliminare con la famiglia, gli insegnanti di classe collegialmente si attiveranno per predisporre un percorso scolastico personalizzato, adottando gli opportuni strumenti compensativi e dispensativi e le adeguate modalità di verifica.

INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI CASI A RISCHIO

Qualora un insegnante individuasse alunni con difficoltà di apprendimento, deve attuare la seguente procedura:

condivisione con tutti i docenti della classe della problematica rilevata segnalazione al referente DSA convocazione dei genitori dell'alunno per informarli ed indirizzarli alle strutture sanitarie

competenti: UONPIA, strutture ospedaliere, specialisti privati accreditati.

ACCOGLIENZA ALUNNI DSA

ISTITUZIONE SCOLASTICA: Presidenza e Segreteria Riceve la diagnosi dalla famiglia che verrà messa in contatto con il referente DSA e il

Coordinatore di classe Protocolla la documentazione La inserisce nel fascicolo personale Consegna una copia al Referente e al Coordinatore Istituisce un'anagrafe di Istituto

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Aggiorna il fascicolo personale inserendo il PDP Inserisce l'argomento DSA nel POF (ora PTOF) Comunica le variazioni all'USP per aggiornare l'anagrafe provinciale Nomina un docente Referente per DSA Comunica e attiva le necessarie procedure per l'esame di stato e per le prove Invalsi

DOCENTE REFERENTE Accoglie le famiglie degli alunni DSA ascoltandone i bisogni e fornendo informazioni

insieme al coordinatore di classe o agli insegnanti È a disposizione dei colleghi per fornire informazioni, indicazioni, materiali utili al processo

di formazione sui DSA Verifica l'esistenza di supporti informatici adeguati e/o ne propone l'acquisto Predispone una bibliografia adeguata e ne propone l'acquisto.

CONSIGLIO DI CLASSE Legge ed analizza la diagnosi clinica funzionale di DSA Incontra la famiglia per osservazioni particolari e per la richiesta di possibili strumenti

compensativi e dispensativi ed eventualmente coinvolge lo studente Redige per ogni alunno DSA un Piano Didattico Personalizzato Condivide il PDP con la famiglia Tutto il Consiglio di classe sottoscrive il PDP con la famiglia

GLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA PRIMARIA O IL COORDINATORE PER LA SCUOLA SECONDARIA Tengono i contatti con la famiglia Tengono i contatti con il Referente d'Istituto Eventualmente prendono contatti con la scuola precedente Coordinano le attività pianificate e la stesura del PDP Provvedono ad informare i colleghi sull'evoluzione della problematica Convocano le famiglie per eventuali segnalazioni di nuovi casi Valutano con la famiglia e l'alunno con DSA l'opportunità e le modalità per affrontare il

problema in classe Segnalano al referente eventuali nuovi casi

SINGOLO INSEGNANTE Concorda con la famiglia le modalità di svolgimento dei compiti a casa e l'utilizzo degli

strumenti compensativi e dispensativi Garantisce le modalità di valutazione nel rispetto della legge Promuove nella classe un clima di collaborazione, sostenendo l'autostima e la motivazione,

lavorando sulla consapevolezza dello stile di apprendimento di ciascun alunno (riflessione metacognitiva)

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FAMIGLIA Consegna in Segreteria la diagnosi clinica funzionale con la richiesta di protocollo Condivide il PDP con il Consiglio di classe e i singoli docenti Utilizza gli strumenti di facilitazione in ambito domestico per supportare lo studente Mantiene i contatti con gli insegnanti e il referente DSA Richiede la versione digitale dei libri di testo (http://www.biblioaid.it/), quando non allegata Eventualmente fa effettuare valutazioni cliniche periodiche e comunque nei vari passaggi

scolastici Favorisce l'autostima ponendo attenzione alle conseguenze psicologiche del problema.

STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI

È indispensabile individuare i bisogni formativi dell'alunno attraverso:

un'analisi delle abilità strumentali (lettura, scrittura, calcolo)

un esame delle caratteristiche del processo di apprendimento (lentezza, caduta dei processi di automatizzazione, difficoltà a memorizzare sequenze, difficoltà nei compiti di integrazione, difficoltà nell'organizzazione spaziale)

Questi dati vengono ricavati da:

1. diagnosi e incontri con gli specialisti 2. osservazioni in itinere 3. incontro con i genitori 4. incontri di continuità

Nell'individuare strategie metodologiche e didattiche, il Consiglio di classe e/o gli insegnanti terranno conto delle misure dispensative e compensative seguenti:

STRATEGIE DIDATTICHE Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio

iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce

Utilizzare schemi e mappe concettuali Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale laddove è

possibile Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e

l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari Promuovere l’apprendimento collaborativo

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MISURE DISPENSATIVE L’alunno con DSA può essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere, solo nei casi accertati come gravi. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso:

l’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri (stampatello maiuscolo, stampatello minuscolo, corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo)

la lettura ad alta voce la scrittura sotto dettatura prendere appunti copiare dalla lavagna lo studio mnemonico delle tabelline lo studio della lingua straniera in forma scritta il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti la quantità dei compiti a casa

STRUMENTI COMPENSATIVI Altresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. A seconda della disciplina e del caso, possono essere:

tabella dell’alfabeto retta ordinata dei numeri tavola pitagorica linea del tempo tabella delle misure e delle formule geometriche formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico e sintesi vocale;

stampante e scanner calcolatrice registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali) software didattici specifici

STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave, costruisce schemi, tabelle o

diagrammi) modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico) modalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, necessita di azioni di

supporto) riscrittura di testi con modalità grafica diversa usa strategie per ricordare (uso di immagini, colori, riquadrature)

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STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO strumenti informatici (libro digitale, programmi per realizzare grafici) fotocopie adattate utilizzo del PC per scrivere registrazioni testi con immagini software didattici altro

VALUTAZIONE Deve essere personalizzata tenendo conto delle caratteristiche specifiche del disturbo (D.P.R. 22 giugno 2009) del punto di partenza e dei risultati conseguiti, premiando i progressi e gli sforzi. In fase di correzione degli elaborati degli studenti, ad esempio, bisogna tener conto dell’influenza del disturbo su specifiche tipologie di errore: calcolo, ortografia, sintassi, grafismo, e orientare la valutazione su competenze più ampie e generali, come previsto dalla normativa. In particolare:

PER LA SCUOLA PRIMARIA

Predisporre verifiche scalari Programmare e concordare con l’alunno le verifiche Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua

straniera) Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto più che della forma Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali Introdurre prove informatizzate Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove

PER LA SCUOLA SECONDARIA (ANCHE PER ESAMI DI STATO)

Programmare le verifiche Prevedere, se necessario, verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per

la lingua straniera) Valutare conoscenze e capacità di analisi, sintesi e di collegamento, piuttosto che la

correttezza formale Far usare strumenti e mediatori didattici, nelle prove sia scritte sia orali (mappe

concettuali, mappe cognitive) Introdurre prove informatizzate Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove Pianificare prove di valutazione formativa

Cfr. D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 - Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del

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decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 - art. 10. Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA)

1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.

2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.

Affinché il piano di lavoro si evolva in senso positivo è fondamentale attivare processi per far acquisire al ragazzo fiducia nelle proprie capacità e consapevolezza delle proprie possibilità; è basilare creare all'interno del gruppo classe un clima relazionale positivo ed accogliente che si ponga in continuità con l'atteggiamento degli insegnanti favorendo esperienze di lavoro cooperativo e/o con tutors.

È importante, inoltre, parlare alla classe del DSA spiegando le diverse modalità di intervento e sottolineando l'importanza della fattiva collaborazione di tutti.

ESAMI DI STATO E PROVE INVALSI

Gli alunni con diagnosi di DSA affrontano le medesime prove di esame degli altri alunni poiché conseguiranno un diploma avente valore legale, ma queste possono essere somministrate con modalità diverse. Nello svolgimento delle prove d’esame, sia scritte sia orali, possono essere adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei fra quelli utilizzati nel corso dell’anno scolastico, senza che le modalità di svolgimento della prova ne alterino il risultato.

Nel diploma rilasciato al termine degli esami, valido a tutti gli effetti, non verrà fatta menzione delle modalità di svolgimento

Per le Prove Invalsi si fa riferimento alla normativa relativa inviata dal Ministero ogni anno.

18.8 - PIANO ANNUALE DI INCLUSIVITA’

Inclusività significa garantire a tutti gli alunni, tenendo conto delle loro diverse caratteristiche sociali, biologiche o culturali, di sentirsi parte attiva del gruppo di appartenenza, ma anche di raggiungere il massimo livello possibile in fatto di apprendimento. Nel Piano Annuale viene ipotizzata una serie di azioni volte al miglioramento del grado di inclusività del nostro Istituto Comprensivo. Il presente piano costituisce un concreto impegno programmatico per l’inclusione e uno strumento di lavoro, pertanto sarà soggetto a modifiche e integrazioni; questo documento diventerà parte integrante del PTOF.

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NORMATIVA DI RIFERIMENTO Il 27 dicembre 2012 è stata firmata la Direttiva Ministeriale “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” che estende il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità scolastica all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES). Nella Circolare Ministeriale n°8 del 6 marzo 2013 si precisa che l'individuazione dei BES e la successiva attivazione dei percorsi personalizzati sarà deliberata da tutti i componenti del team docenti che stenderanno il PDP condiviso dalla famiglia. I docenti potranno avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011), meglio descritte nelle Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento del 12/07/2011. Per quanto riguarda gli alunni con disabilità certificata con L.104/92 si continua inoltre a far riferimento alla stessa legge, al DPR del 24 febbraio 1994 e alle Linee Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 04/08/2009.

18.9 - BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) L’area dei Bisogni Educativi Speciali comprende ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, richiede l’impiego calibrato dei cinque pilastri dell’inclusività: Individualizzazione dell’insegnamento Personalizzazione dell’insegnamento Strumenti compensativi Misure dispensative Impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali

L’area dei BES comprende tre grandi gruppi:

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Il gruppo degli alunni con disturbi evolutivi specifici comprende:

DSA (legge 170/2010)

Deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria

ADHD

Aggiornamento anno scolastico 2018 – 2019: si rimanda all’ALLEGATO 4 Piano Annuale per l’Inclusione a.s.2017/2018

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19. ORGANIZZAZIONE RISORSE UMANE (struttura generale)

19.1 - RISORSE UMANE

Il dirigente scolastico

È il legale rappresentante dell’Istituto, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici ha poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane e designa lo Staff di presidenza composto dagli insegnanti collaboratori e dalle Figure strumentali. In caso di assenza del capo d'istituto il collaboratore ne svolge le funzioni.

I docenti di classe

A essi è affidata la gestione educativa della classe e l'insegnamento di discipline ed educazioni in base ai programmi vigenti e secondo gli ambiti attribuiti.

I docenti specialisti nella scuola primaria

Sono i docenti che, in base a competenze specifiche, svolgono insegnamenti particolari o effettuano interventi specifici e sono contitolari delle classi in cui intervengono:

Insegnanti di lingua straniera: nella scuola l'insegnamento della lingua inglese è impartito in classe prima per un'ora settimanale, in classe seconda per due ore settimanali, in terza,

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quarta e quinta per tre ore settimanali. Nel plesso di Via Mugello vi è un’aula-laboratorio di INGLESE con dotazione di strumenti e materiali.

Insegnanti di classe che ne hanno il titolo. Questi insegnanti sono definiti “specializzati” in lingua inglese.

Insegnanti di sostegno: l'insegnante di sostegno è assegnato al gruppo-classe nel quale è inserito un bambino disabile o bisognoso di supporto didattico. Lavora con gli altri insegnanti di classe, di cui è contitolare, offrendo le proprie competenze specialistiche per favorire lo sviluppo di relazioni d'aiuto tra i bambini e la positiva integrazione di chi è in difficoltà.

o È una risorsa che consente di organizzare attività individualizzate e/o a piccoli gruppi, in cui inserire il bambino disabile e offrirgli adeguate opportunità educative. La quantità di ore di sostegno attribuite a ciascun alunno segnalato, vengono definite dall' Ufficio Scolastico Provinciale, all'inizio di ogni anno scolastico, su richiesta del Dirigente Scolastico e sulla base della documentazione medico/specialistica specifica.

o Talvolta, per carenza di insegnanti dotati di titolo di specializzazione, vengono nominati insegnanti di ruolo comune.

Insegnanti di religione cattolica: sono insegnanti statali che vengono nominati dal dirigente scolastico, sulla base delle segnalazioni della Curia vescovile, per garantire l'insegnamento della religione cattolica alle famiglie che lo richiedono. Per gli alunni che non frequentano le lezioni di religione cattolica vengono predisposte, negli stessi orari, "attività alternative" condotte dagli insegnanti di classe.

I docenti specialisti nella scuola secondaria

Insegnanti di sostegno: l'insegnante di sostegno è assegnato al gruppo-classe nel quale è inserito un alunno disabile o bisognoso di supporto didattico. Lavora con gli altri insegnanti di classe, di cui è contitolare, offrendo le proprie competenze specialistiche per favorire lo sviluppo di relazioni d'aiuto fra gli alunni e la positiva integrazione di chi è in difficoltà.

Il personale A.T.A.

Il personale amministrativo e ausiliario è gestito direttamente dal Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA), nel quadro dell'unità di conduzione affidata al dirigente scolastico.

Il DSGA, in accordo con il DS, predispone l'assetto organizzativo del personale e sovrintende alla funzionalità complessiva del servizio scolastico in rapporto alle finalità espresse dal POF (ora PTOF). Gestisce l'aspetto finanziario-contabile della scuola.

Il personale amministrativo (Ufficio di segreteria) svolge tutte le funzioni di amministrazione della scuola, di gestione del personale e di relazioni con il pubblico. Supporta i docenti nell'organizzazione delle gite e nei contatti con le strutture e i servizi territoriali.

Il personale ausiliario (collaboratori scolastici) ha compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico, di pulizie dei locali e degli spazi scolastici, di collaborazione con i docenti e con l’ufficio di segreteria.

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19.2 - PROFILI PROFESSIONALI ESTERNI A supporto degli operatori interni la scuola si avvale di consulenti e di strutture esterne quali:

Consulenti psicopedagogici

Dott. Dolci (Scuola primaria) e dott.ssa Nicoletta Marcheggiani (Scuola secondaria).

Offrono consulenza ai docenti su tematiche psicologiche, affettive e di apprendimento, svolgono osservazioni in classe e contribuiscono all'organizzazione di attività di alfabetizzazione affettiva e di sviluppo delle abilità sociali. Su segnalazione degli insegnanti e per appuntamento offrono consulenze gratuite ai genitori. Nella secondaria la dott.ssa Marcheggiani offre un servizio di sportello agli alunni che ne facciano richiesta.

Specialista per educazione musicale (Scuola Primaria)

Le attività musicali sono svolte in collaborazione con il m° Aleksander Zielinski

Società Pro Patria

Mette a disposizione docenti specialisti per l'attività motoria degli alunni.

Open Minds

Mette a disposizione educatori madre lingua inglese per attività di arricchimento in L2.

ASL Medico Scolastico e Assistente sanitario

Su richiesta dalla scuola effettuano periodici controlli igienici e si occupano della valutazione di situazioni problematiche in ambito socio-sanitario.

UONPIA

Effettua diagnosi e valutazioni di casi che richiedono particolare attenzione (difficoltà di apprendimento, problemi di linguaggio, disturbi del comportamento...).

CTM

Si occupa della tutela dei minori in caso di situazioni famigliari gravemente problematiche.

CPBA

Prevenzione nella tutela della salute psichica e promozione del benessere della persona, soprattutto di tipo psicologico (consulenza ai genitori, consultazione psicodiagnostica, valutazione percorsi di sostegno ai genitori e/o agli alunni).

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Enti vari ed esperti

Offrono servizi di carattere didattico su richiesta delle classi in base a progetti specifici. Citiamo qualche esempio tra quelli con cui l’Istituto ha rapporti già stabiliti:

Dipartimento di Fisica per “Laboratori di esperienze scientifiche” Doposcuola di quartiere gestiti da enti diversi Associazione Berardi Proposte CdZ Associazione ALETHEIA per attività di laboratorio teatrale per la scuola secondaria Centro sportivo ARES baseball Milano per progetto di attività motoria in tutte le classi

della scuola secondaria Irish School of English per Certificazioni KET e PET nelle classi terze della scuola

secondaria Dipartimento di Matematica dell'Università degli Studi di Milano per la secondaria IBVA per corso di alfabetizzazione alunni neoarrivati ASPES per Progetto Atletica Associazione culturale Progetto4 Ordine degli avvocati per Progetto legalità classi terze secondaria Università Cattolica per Progetto Family St.A.R. Emergency Associazione Guzzetti per la secondaria Associazione Pollicino Telefono Azzurro Associazione OPEN MINDS

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19.3 - ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE

FUNZIONIGRAMMA 2018-2019

DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.ssa Gabriella Ricci

Dirigente Servizi Generali Amministrativi

Sig.ra Elena Berlanda

Assistenti Amministrativi

Oscar Luigi Zucca Salvatore Gambuzza Maria Antonietta Vinci

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Docenti – Genitori – Personale ATA

GIUNTA ESECUTIVA

STAFF D.S. Plesso primaria Secondaria di 1° grado

Bollina – De Magistris - Romanazzi Liguigli

FUNZIONI STRUMENTALI

Area - Funzione strumentale Obiettivi - Competenze Referenti

1 – Gestione PTOF e documenti di valutazione

Azioni di controllo e mantenimento del sistema di coerenza interna del PTOF 2016/2018

Agnoletti (prim.) – Porcellana (sec. 1° gr.)

Redazione PTOF 2019/2021

Prim.: Agnoletti Sec. 1° gr.: Liguigli

Monitoraggio e Autovalutazione d’Istituto - PdM

NIV

2 – Supporto alla didattica

INVALSI, valutazione competenze

Salina (prim.) – Pagnotto (sec. 1° gr.)

Aggiornamento sito web dell’Istituto

Liguigli

Sostegno docenti per LIM e supporti informatici

Galli D. (prim.) – Pagnotto (sec. 1° gr.)

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3 – Interventi e servizi per gli studenti

BES - Inclusione e benessere

Samaja (prim.) –

Brusoni (sec. 1° gr.)

Coordinamento sportello

consulenza psico-pedagogica primaria

Galli Daniela

4 – Relazioni con l’esterno

Relazioni con enti,

organizzazioni, esperti, aziende del territorio al fine di promuovere attività progettuali, crescita culturale e formativa degli alunni e dei docenti

Commissioni e/o Referenti dei progetti ove previste relazioni con l’esterno

COMMISSIONI Comuni all’Istituto Comprensivo

Continuità Infanzia – Primaria Interclasse seconde

Primaria - Sec. 1° grado Interclasse quinte - Zanotti – Chierichetti – Riccadonna - Pagnotto

Curricolo verticale Primaria: Pietrocola – Piacentile – Bontempi – Salina Sec. 1° grado: Bianchi - Caruso

Commissione orario Primaria: Finocchio – D’Angelo – Penati - Rafaniello Sec. 1° grado: Maione – Galli - Zanotti

Biblioteca ++ Anselmi – Riccadonna – Serafino - Giardina - Rafaniello Supporto Area 1 Primaria: Macis - Salina

Sec. 1° gr.: Manca – Montrasio – Chierichetti – Senatore Supporto Area 2 Sec. 1° gr.: Manca – Riccadonna GLI

Primaria: Delgrosso – D’angelo – Finocchio – Giardina – De Magistris - Porcari Sec. 1° gr.: Galli – Montrasio – De Michele

GLH Docenti di sostegno Accoglienza Primaria: Penati – Piacentile - Insegnanti Classi 1° Orientamento Sec. 1° grado: Spinella – Caruso - Serafino Intercultura Primaria: Delgrosso – D’angelo – Giardina

Sec. 1° gr.: Riccadonna Cyberbullismo e legalità Sec. 1° grado: Anselmi – Porcellana Diario d’Istituto Finocchio - Liguigli

COMITATO DI VALUTAZIONE Neo-immessi e assegnazione bonus docente

Fanelli – Fogli – Spinella

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REFERENTI di plesso per i PROGETTI Raccolta, verifica coerenza con PTOF, verifica finale complessiva

Primaria Romanazzi Secondaria 1° grado Liguigli

Referenti Sostituzione docenti Primaria Secondaria 1° grado

Finocchio - D’Angelo COMMISSIONE ORARIO

Referenti Sostegno Primaria Secondaria 1° grado Finocchio Galli Simona

Referenti Uscite didattiche/viaggi d’Istruzione Primaria Secondaria 1° grado

Romanazzi Bianchi

REFERENTI PROGETTI D’ISTITUTO

Primaria

Musica Di Tocco Sport Romanazzi

Scuola Senza zaino Agnoletti Mercatino di Natale Fidanza

Secondaria

Laboratorio teatrale Anselmi – docenti di Italiano

TEAM DIGITALE Animatore digitale Liguigli

Team Pagnotto - Manca

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REFERENTI LABORATORI Primaria

Pittura Agnoletti Scienze Samaja

Matematica Dileo Orto Scarfò

Audiovisivi Galli Daniela Sostegno Finocchio Palestra Romanazzi

Psicomotricità e teatro Galli Daniela Inglese Candrini

Secondaria 1° grado Informatica Pagnotto

Arte Liguigli Scienze Caruso

Sostegno Galli Simona Palestra Zanotti Musica Martinelli

PRESIDENTI D’ INTERCLASSE – Primaria

CLASSI INSEGNANTE PRIME Romanazzi Maria Fedele

SECONDE Tarzia Francesca TERZE Pietrocola Maria

QUARTE Fogli Laura QUINTE Fidanza Raffaella

COORDINATORI CLASSI - Secondaria 1° grado

CLASSI DOCENTE 1 A Chierichetti Valentina 2 A Bianchi Debora 3 A Senatore Maria 1 B Maione Silvia 2 B Serafino Giuseppina 3 B Manca Antonella 1 C Caruso Emma 2 C Porcellana Silvia 3 C Anselmi Daniela 1 D Pagnotto Paolo 2 D Spinella Vittoria

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20. PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

Il contributo dato dalle famiglie rappresenta per l’Istituto una risorsa essenziale perché solo attraverso una effettiva condivisione delle proposte educative, nella chiarezza dei rispettivi ruoli, la scuola può svolgere proficuamente il proprio compito istituzionale. Inoltre l'assunzione di responsabilità delle famiglie, la disponibilità a confrontarsi con gli insegnanti e il rispetto scrupoloso delle regole è fondamentale per la crescita e l'educazione degli alunni. Le famiglie possono partecipare alla vita della scuola nelle forme qui di seguito indicate.

Assemblee e associazionismo

I genitori hanno la possibilità di riunirsi nei locali dell’Istituto secondo le forme indicate dal regolamento e di associarsi per contribuire alla vita della comunità scolastica. Nella scuola è presente una “Associazione Genitori”, costituita nell’anno scolastico 2008-09, che organizza e gestisce attività diverse quali le feste della scuola. La scuola favorisce l’associazionismo fra i genitori inteso come risorsa ed efficace forma di partecipazione alla vita della scuola. Ne riconosce finalità ed intenti come indicati nello statuto fondativo.

Rappresentanza

Di norma, a scadenza triennale, i genitori eleggono i loro rappresentanti nell'organo di gestione della scuola, il Consiglio di Istituto, che è formato da membri appartenenti a tutte le componenti scolastiche. Il presidente del Consiglio è un genitore.

Annualmente in ciascuna classe vengono eletti genitori rappresentanti, uno nella primaria e quattro nella secondaria, che hanno compiti organizzativi concreti:

Di contatto diretto con gli insegnanti e gli uffici amministrativi Di tramite tra i docenti e gli altri genitori Partecipano ai Consigli di classe previsti a tal fine (secondaria) Intervengono in caso di sanzioni disciplinari gravi (secondaria)

Colloqui e incontri nella primaria

A scadenze bimensili la scuola organizza colloqui individuali tra gli insegnanti e le famiglie per dare informazione sull'andamento degli allievi. A scadenza quadrimestrale vengono consegnati e illustrati i documenti di valutazione. Periodicamente si svolgono assemblee di classe tra i genitori e gli insegnanti per discutere tematiche relative alla programmazione e alla gestione didattica. Le date di tutti questi incontri vengono comunicate in forma scritta all'inizio dell'anno scolastico.

Colloqui e incontri nella secondaria

La scuola secondaria prevede un incontro conoscitivo a settembre con tutti i genitori degli alunni delle classi prime e, se gli insegnanti lo ritengono opportuno, anche con i genitori delle classi seconde e terze.

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Nel mese di novembre vengono organizzati colloqui individuali tra i docenti e i genitori, per informare le famiglie sull’andamento didattico-disciplinare dei propri figli. A febbraio e a giugno viene predisposta la “pagella quadrimestrale”; dall’anno scolastico 2013-14 in formato elettronico. Nel corso dell’anno scolastico ciascun insegnante riceve i genitori un’ora alla settimana su appuntamento e secondo calendario stabilito dal Collegio docenti.

Iniziative nella primaria

Alcune particolari attività coordinate della scuola (gestione della biblioteca, mercatino di Natale, specifiche attività di classe) sono realizzate con la partecipazione attiva di genitori volontari che affiancano gli insegnanti nell’organizzazione e/o gestiscono direttamente le iniziative.

Iniziative nella secondaria

I genitori partecipano all’organizzazione dell’Open day in periodo pre-natalizio e alla festa di fine anno contribuendo all’allestimento di spettacoli teatrali, concorsi di pittura, scrittura, fotografia e di libere creazioni realizzate con materiale riciclato, vendita di libri usati, lotteria. A totale carico dei genitori è la preparazione del banchetto di ristoro per tutti gli ospiti interni ed esterni alla scuola.

Festa di fine anno della scuola

La festa di fine anno è momento di incontro comune di genitori e alunni delle due scuole. La festa è anche occasione di raccolta fondi per finanziare i progetti di scuola. Si svolge a conclusione delle lezioni, a cura della Commissione Festa e dell’Associazione genitori. Conta numerose attività sportive e ricreative per bambini e adulti, quali ad esempio:

marcia non competitiva giochi ed attività varie giochi sportivi estrazione a premi laboratori artigianali concorso fotografico concorso di pittura caccia al tesoro esposizione di lavori degli alunni presentazione di filmati relativi ad attività svolte nel corso dell’anno

Il mercatino di Natale nella primaria

In occasione della ricorrenza natalizia la scuola si impegna in un'iniziativa benefica con la preparazione e la vendita di manufatti prodotti dai bambini e da alcuni genitori. I genitori volontari gestiscono la vendita degli oggetti e delle torte, e il ricavato viene gestito dall'associazione.

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21. ALLEGATI

Sono parte integrante del documento i seguenti allegati:

ALLEGATO 1: Atto di indirizzo per il triennio 2016/2019 a cura del Dirigente Scolastico ALLEGATO 2: Atto d’Indirizzo del 25 settembre 2018 a cura del Dirigente Scolastico ALLEGATO 3: Piano della formazione triennale ALLEGATO 4: Piano Annuale di Inclusività A.S. 2017-18 ALLEGATO 5: Piano di Miglioramento

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21.1 - ALLEGATO 1 - Atto di indirizzo per il triennio 2016/2019 a cura del Dirigente Scolastico

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "CINQUE GIORNATE " VIALE MUGELLO, 5 - 20137 MILANO

Codice meccanografico MIIC8DX00L – codice fiscale 80114030150 Scuola primaria viale Mugello,5-Tel.0288448734-02/7384935- fax 02/7491421

Scuola secondaria di 1° grado via Cipro, 2 Milano Tel.0288448775-fax.0288448779 e-mail [email protected][email protected]

sito internet: www.iccinquegiornate.gov.it

Oggetto: Atto di indirizzo al Collegio dei Docenti riguardante la definizione e la predisposizione del piano triennale dell'offerta formativa triennio 2016/17, 2017-18 e 2018-19.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTA la Legge n. 59 del 1997, che ha introdotto l'autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza;

VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l'autonomia scolastica;

VISTA la Legge n. 107 del 2015, che ha ricodificato l'art. 3 del DPR 275/1999 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione;

VISTO il D.L.vo 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni;

CONSIDERATO CHE

gli elementi da "tenere insieme" sono:

richieste del territorio e dell'utenza,

risultanze del RAV, in termini di cose che "devono" migliorare;

risorse dell'organico dell'autonomia;

E CHE

le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 mirano alla valorizzazione dell'autonomia scolastica, che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del piano dell'offerta formativa triennale;

le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015, prevedono che le istituzioni scolastiche, con la partecipazione di tutti gli organi di governo, dovranno provvedere alla definizione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa per il triennio 2016-17, 2017-18, 201819;

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il Dirigente Scolastico esprime gli indirizzi generali al Collegio:

il Collegio dei Docenti elabora il PTOF sulla base di tali Indirizzi,

il Consiglio d'Istituto approva,

il Dirigente Scolastico effettua le conseguenti scelte di gestione e di amministrazione;

il Dirigente Scolastico effettua le necessarie integrazioni ed aggiornamenti annuali all'atto di indirizzo sulle scelte di gestione e di amministrazione;

ATTESO CHE

gli indirizzi del Piano vengono definiti dal dirigente scolastico che, in proposito, attiva rapporti

con i soggetti istituzionali del territorio e valuta eventuali proposte delle rappresentanze sociali;

il piano può essere rivisto annualmente entro ottobre; per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel piano le istituzioni scolastiche si possono avvalere

di un organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione;

TENUTO CONTO di quanto emerso dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con tutto il personale interno alla scuola e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio;

VISTO Il precedente Atto di indirizzo a firma del Dirigente Scolastico, dott.ssa Rosamaria Maiurano e già proposto al Collegio dei docenti del 1/12/ 2015;

CONSIDERATO che si rende necessario un aggiornamento ed integrazione al precedente Atto di indirizzo:

DETERMINA

DI FORMULARE AL COLLEGIO DOCENTI, per la elaborazione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa, per il triennio. 2016/17, 2017-18 e 2018-19, i seguenti indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione, come previsto dai nuovi Ordinamenti. Il Piano dell'offerta formativa triennale deve comprendere:

le opzioni metodologiche e le linee di sviluppo didattico-educativo della programmazione curricolare e l'ampliamento dell'offerta formativa;

le opzioni di formazione e aggiornamento del personale docente e ATA; il fabbisogno di organico funzionale dell'autonomia;

la partecipazione alla Programmazione PON 2014-2020 in riferimento al PNSD e alla costituzione del Team Digitale

LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE deve essere articolata: nel rispetto della normativa prescritta dalla L. 59/1997, DPR 275/99, L. 107/2015 ( la Buona

scuola ), L. 53/2003 e D.Lgs 59/2004, D.M. settembre 2007 (le Indicazioni Nazionali del 2010 ) e L. 169/2008,e i relativi Regolamenti attuativi DPR 122/2009, DPR 81/2009, D.P.R.

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89/2009 D.P.R. 89/2010;

con chiaro riferimento alla vision e mission condivisa,

NELLA PROGETTAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE SI DEVE TENER PRESENTI LE SEGUENTI PRIORITÀ INDIVIDUATE MEDIANTE IL RAV:

Rendere il curricolo per competenze uno strumento di lavoro generalizzato per tutti i docenti;

Potenziare le abilità degli studenti in italiano, matematica e in lingua inglese e ridurre il gap formativo e di acquisizione delle competenze;

Elaborare criteri oggettivi di valutazione comuni per tutte le discipline;

Generalizzare la pratica di didattiche innovative con l'utilizzo didattico delle TIC e la partecipazione a corsi di formazione e a reti di scuole per l'implementazione e diffusione delle buone

Motivare e rimotivare gli alunni alla puntualità nelle consegne e nell'esecuzione dei compiti e al rispetto delle regole di cittadinanza attiva;

Strutturare un percorso sistematico di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni e/o talenti;

Implementare azioni di continuità tra la Scuola primaria e la Scuola Secondaria;

Garantire la pluralità culturale e il rispetto dei diversi orientamenti religiosi degli alunni e famiglie;

SI POTRÀ INSERIRE NEL PIANO ALCUNI DEI SEGUENTI OBIETTIVI (L. 107/2015 c.7)

valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo dei laboratori;

potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva e democratica;

potenziamento delle competenze nella musica, nell'arte, nel cinema;

valorizzazione dell'educazione interculturale, alla pace e al rispetto delle differenze;

rispetto della legalità e della sostenibilità ambientale;

potenziamento delle discipline motorie;

sviluppo delle competenze digitali degli studenti;

potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio, soprattutto nell'ottica dell'inclusione nei riguardi di alunni BES/DSA;

prevenzione e contrasto della dispersione scolastica e di ogni forma di discriminazione; -valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta e collaborativa con il territorio;

apertura pomeridiana delle scuole, con attività anche estive (campus sportivo) anche in vista del PNSD, delle attività programmate dal Centro Sportivo Scolastico;

valorizzazione di percorsi formativi individualizzati/personalizzati;

individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni;

definizione di un sistema di orientamento.

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INOLTRE, LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA-DIDATTICA POTRÀ PREVEDERE: la possibilità di rimodulare il monte ore annuale di ciascuna disciplina; la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo; garantire l'apertura pomeridiana della scuola; l'articolazione di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scuola o

rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato al DPR n. 89 del 2009'; nei periodi di sospensione dell'attività didattica (periodo estivo), l'istituto in sinergia con gli

enti locali promuoverà attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive da svolgersi negli edifici scolastici e fuori

percorsi didattici personalizzati e individualizzati: PDP - PEI adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati di cui

all'art. 7 del DPR 275/99

Per quanto riguarda il Piano di formazione in servizio dei docenti (comma 124) il PTOF dovrà contenere le priorità del Collegio dei docenti da valutare con il Piano Nazionale di Formazione MIUR. Tenuto conto comunque dei progetti già approvati dal Collegio docenti, degli obiettivi di miglioramento e degli indirizzi sopra indicati, l'attività di formazione in servizio deve privilegiare le attività interne all'istituto per il miglioramento di un linguaggio comune fra i docenti e avere come filoni prioritari lo sviluppo delle competenze nella valutazione, lo sviluppo della didattica con le TIC e l'aggiornamento sulla metodologia dell'inclusione e dell'empatia. I VIAGGI D'ISTRUZIONE, scambi culturali, l'attività teatrale, le attività sportive sempre in riferimento al PTOF e alla valorizzazione e difesa del territorio locale, regionale e nazionale;

LE ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO rivolte alle classi III in collaborazione con le scuole secondarie di secondo grado;

LA FORMAZIONE TUTELA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: attivazione, nel rispetto della normativa vigente, di appositi corsi di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro in favore del personale scolastico e degli studenti, nei limiti delle risorse disponibili, secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

LA COMUNICAZIONE PUBBLICA cioè l'insieme di attività rivolte: 1. a rendere visibili (garanzia di trasparenza ed accessibilità) al territorio le comunicazioni, azioni e le iniziative sviluppate dall'Istituto; 2. ad acquisire le percezioni sulla qualità del servizio erogato alla collettività.

In questo processo di integrazione-relazione, saranno utilizzati differenti mezzi di comunicazione:

miglioramento del sito web per rendere visibile l'offerta formativa dell'istituto, le pubblicazioni di newsletter informative curate sia dai docenti che dagli studenti, tutte le deliberazioni, l'anagrafe delle prestazioni, albo pretorio, filmati e lezioni in video conferenza per articolare e contestualizzare meglio le Unità di apprendimento visibili da casa dalle

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famiglie, finalizzate al miglioramento della mediazione didattica -curricolare; Convegni, seminari, Open day, attività finalizzate a rendere pubblica la mission e la vision

dell'intero microsistema scuola territorio famiglia.

SERVIZI AMMINISTRATIVI GENERALI: L' AMMINISTRAZIONE deve essere improntata ai criteri di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza, nonché, ai principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e di tutto il personale delle amministrazioni pubbliche. L'orario di servizio dovrà essere funzionale allo svolgimento dell'attività complessiva della scuola e rispondere all'esigenza dell'utenza con apertura al pubblico anche un pomeriggio a settimana. IL CONFERIMENTO DI INCARICHI al personale esterno (disciplinata dall'art. 40 del D.I. 44/2001) dovrà avvenire nel rispetto dei criteri approvati con relativo regolamento, e dopo aver accertato la mancanza di personale interno con pari professionalità e i casi che rendono incompatibili gli insegnamenti e sulla base di criteri che garantiscano il massimo della professionalità;

compensi per attività aggiuntive devono corrispondere a prestazioni effettivamente rese, risultanti da riscontri oggettivi e verificabili, e devono essere corrisposti nei tempi concordati, a seguito delle reali riscossioni e nei provvedimenti di attribuzione, che devono essere emanati prima della prestazione, sulla base della disponibilità degli interessati e dei criteri stabiliti dalla Contrattazione Integrativa d'Istituto.

Le FF.SS. individuate dal Collegio dei Docenti, i Collaboratori del DS, le Funzioni Strumentali, i Coordinatori di Classe, i Responsabili dei progetti costituiranno i "nodi di raccordo" tra l'ambito gestionale e l'ambito didattico, al fine di garantire la piena attuazione del piano.

Il presente Atto, rivolto al Collegio dei Docenti, è acquisito agli Atti, reso noto agli altri OO.CC. competenti e pubblicato al sito WEB della scuola. Il presente Atto può subire ulteriori modifiche/aggiornamenti o integrazioni annuali, come previsto dalla normativa di riferimento.

Il Dirigente Scolastico

Dott.ssa Gabriella Ricci (Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, c. 2, D. Lgs. n. 39/1993)

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21.2 - ALLEGATO 2: Atto d’Indirizzo del 25 settembre 2018 a cura del Dirigente Scolastico

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "CINQUE GIORNATE " VIALE MUGELLO, 5 - 20137 MILANO

Codice meccanografico MIIC8DX00L – codice fiscale 80114030150 Scuola primaria viale Mugello,5-Tel.0288448734-02/7384935- fax 02/7491421

Scuola secondaria di 1° grado via Cipro, 2 Milano Tel.0288448775-fax.0288448779 e-mail [email protected][email protected]

sito internet: www.iccinquegiornate.gov.it

Prot.2546 /A01

Data:25-09-2018

Ai Docenti

Agli atti della scuola

Al Sito web

ATTO D’INDIRIZZO

e linee guida per l’integrazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi del

D. Lgs. n. 165/2001 e della legge 107/2015.

Anno Scolastico 2018/2019

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTI

il DPR 297/1994, Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione;

la Legge 59/1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza;

il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica;

il D.L.vo 165/2001 e ss.mm. ed integrazioni;

il DPR 89/2009, recante Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’art. 64, c. 4, del DL 112/2008, convertito, con modificazioni, dalla L 133/2009;

gli artt. 26, 27, 28 e 29 del CCNL Comparto Scuola;

le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012;

la Legge 107/2015, con le modifiche introdotte alla previgente normativa;

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i Decreti attuativi della Legge 107/2015 ed in particolare i Decreti Legislativi n.62/2017 e n.66/2017;

TENUTO CONTO delle esigenze e della programmazione delle iniziative educative e culturali presentate dagli

Enti Locali e dai Servizi socio-sanitari del territorio; delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed

economiche operanti nel territorio, emerse dagli incontri e dalle interlocuzioni realizzati dal Dirigente scolastico;

delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie; CONSIDERATI

i risultati di apprendimento registrati nelle classi; i risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti nella nostra scuola, in rapporto alla

media nazionale e regionale; gli esiti del Rapporto di Autovalutazione e considerate le priorità e i traguardi ivi individuati; le Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione;

CONSIDERATA

La struttura dell’Istituto Comprensivo Cinque Giornate composto dai due ordini di scuola: primaria e secondaria di 1° grado

TENUTO CONTO delle risorse professionali, strumentali e finanziarie di cui l’Istituzione dispone, nonché

delle esperienze professionali maturate nel corso degli anni; RICHIAMATE

le norme a tutela della libertà di insegnamento dei docenti e quelle relative alle competenze degli Organi Collegiali;

PREMESSO CHE

la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge n.107/2015;

l’obiettivo del documento è fornire indicazioni sulle modalità di elaborazione, sui contenuti indispensabili, sugli obiettivi strategici da perseguire, sulle priorità, sugli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione scolastica, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente;

il Collegio docenti elabora il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.), ai sensi della L. 107/2015, sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico;

il Piano è approvato dal Consiglio d’Istituto; esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti

d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo; una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale

unico dei dati della scuola;

EMANA

il seguente atto di indirizzo e le seguenti linee guida al Collegio dei Docenti.

PRINCIPI GENERALI PER L’ELABORAZIONE DEL P.T.O.F.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, inteso come sistema dei diversi percorsi organizzati miranti

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a conseguire gli obiettivi istituzionali e quelli propri di sviluppo e di significativa identità della nostra scuola sul territorio, sarà orientato all’innalzamento dei livelli di conoscenza, abilità e competenze degli studenti, nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento di ciascuno. L’azione dell’istituzione scolastica è espressione dell’autonomia della comunità professionale e territoriale, valorizza il contributo di tutte le componenti della comunità scolastica, è orientata all’inclusione e alla valorizzazione delle differenze. Il metodo di lavoro sarà improntato a collaborazione e partecipazione, nel rispetto della libertà di insegnamento e delle competenze degli organi collegiali e delle istanze degli alunni e delle loro famiglie. Si ritiene fondamentale la chiara definizione delle priorità condivise all'interno della comunità scolastica e la definizione di momenti comunicativi atti a renderle note anche all'esterno, coinvolgendo nel progetto formativo le famiglie e il territorio.

Il Dirigente scolastico dopo un’attenta analisi del documento di autovalutazione, ritiene di dover individuare come prioritari i seguenti punti:

Applicazione del Decreto legislativo n. 62/2017 che stabilisce le norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della L. 107/2015.

Conoscenza e applicazione del Protocollo di Valutazione dell’Istituto. Uso dei risultati della valutazione degli studenti per ri-orientare la programmazione e

progettare interventi didattici mirati. Organizzazione di percorsi di recupero degli apprendimenti per i discenti con

insufficienze; Puntuale definizione delle specifiche strategie da attivare per il miglioramento dei livelli di

apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. (art.2, c. 2 D.Lgs. n.62/2017);

Applicazione del Decreto Legislativo n.66/2017 che stabilisce le norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della L. 107/2015.

Definizione di un curricolo verticale d’Istituto nel rispetto delle Indicazioni Nazionali per il curricolo (2012).

Sviluppo delle attività di continuità tra gradi di scuola successivi/precedenti. Integrazione dei percorsi formativi rivolti agli insegnanti con le seguenti tematiche:

promozione dell’apprendimento socio emotivo e alfabetizzazione emotiva degli alunni;

individuazione di allievi ad alto e altissimo potenziale intellettivo o motorio manuale.

Il Ds ritiene di confermare inoltre i seguenti punti già individuati:

organizzazione di un ambiente di apprendimento che consenta riflessione e capacità critica, partecipazione e cooperazione, creatività in particolare attraverso:

a) la diffusione di metodologie didattiche attive, individualizzate e personalizzate che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali;

b) la promozione di situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari, lavoro in gruppo);

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attenzione allo sviluppo di un clima di apprendimento positivo anche mediante la condivisione di regole di comportamento, con l’adozione di specifiche strategie soprattutto per la promozione delle competenze sociali e civiche;

sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza; ampliamento e potenziamento dell’offerta formativa attraverso la promozione di attività

tendenti ad approfondire alcune delle discipline curriculari: valorizzare la matematica, la lingua italiana, le lingue straniere, la prima alfabetizzazione informatica con l’utilizzo di risorse interne all’Istituto;

attività per il recupero delle abilità di base in ambito curricolare ed extracurricolare; strategie orientate all’inclusione degli studenti con disabilità, con DSA, con svantaggio socio-

economico, linguistico, culturale (L. 170/2010; Linee Guida del 12/7/2011; Direttiva Ministeriale del 27/12/2012; D.Lgs 66/2017), all’accoglienza degli studenti stranieri di recente immigrazione, prevedendo percorsi mirati alla conoscenza della lingua italiana;

potenziamento delle eccellenze anche grazie a percorsi personalizzati; standardizzazione per tutte le classi delle verifiche periodiche in parallelo che siano coerenti

con i criteri di valutazione previsti dal comma 4 dell’art.4 del D.P.R. n. 275/99 e dal D.lgs 62/2017 adottati nel sistema di valutazione di Istituto;

valorizzazione dell’identità storico-culturale locale, anche attraverso la ricerca, lo studio la catalogazione ed esposizione di oggetti della tradizione territoriale;

promozione e sviluppo dei principi e dei valori della cittadinanza, della solidarietà, dell’accoglienza, formazione della persona secondo i principi e i valori della Costituzione Italiana, della Carta dei Diritti dell’Unione Europea, della Carta Internazionale dei Diritti umani;

valorizzazione in tutte le programmazioni educative e disciplinari della tematica del rispetto per sé stessi (educazione sanitaria e cura del proprio benessere psicofisico), per gli altri (legalità ed educazione affettiva) e per l’ambiente (ecologia);

valorizzazione del sentimento e della consapevolezza di appartenenza alla Nazione italiana ed all’Unione Europea;

prosecuzione dei progetti che hanno caratterizzato l’Istituto, connotati da un elevato livello partecipativo e qualitativo quali ad esempio le iniziative volte a promuovere la legalità, il rispetto per l’ambiente, a valorizzare la cultura e le tradizioni locali;

raccordo e coerenza tra le scelte curricolari, le attività di recupero/sostegno/potenziamento, i progetti di ampliamento dell'offerta formativa, le finalità e gli obiettivi previsti nel PTOF al fine di assicurare unitarietà dell'offerta formativa e, il più possibile, congruenza ed efficacia dell'azione didattica ed educativa complessiva;

potenziamento delle strategie dell’orientamento; implementazione di forme di documentazione, pubblicizzazione e valorizzazione delle buone

pratiche messe in atto da singoli o gruppi di docenti e dei prodotti/risultati degli alunni; valorizzazione dei dipartimenti disciplinari/gruppi di lavoro quali luoghi di scelte culturali

all'interno della cornice istituzionale, di confronto metodologico, di produzione di materiali, di proposte di formazione/aggiornamento, di individuazione degli strumenti e modalità per la rilevazione degli standard di apprendimento;

valorizzazione ed ottimizzazione delle risorse professionali e strumentali; intensificazione della collaborazione con Enti, Associazioni, soggetti esterni, imprese, esperti

del mondo della cultura; trasparenza delle azioni e dei percorsi e di corresponsabilità dei risultati rispetto ai genitori; potenziamento dei livelli di sicurezza e prevenzione degli infortuni.

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Le attività di continuità, di orientamento, le uscite sul territorio, la partecipazione alle manifestazioni sportive, socioculturali e i viaggi d’istruzione sono parte integrante della programmazione educativa e didattica: momenti formativi di approfondimento delle conoscenze.

I docenti, pertanto, nelle sedi appropriate, sono tenuti a costruire intorno a ciascuna proposta di viaggio o di evento un progetto di Unità disciplinare di accompagnamento e supporto.

Per quanto concerne gli eventi, le manifestazioni sportive e culturali i docenti sono chiamati a pianificare (orientativamente entro il mese di ottobre 2018) con congruo anticipo la loro volontà di adesione e progettare le necessarie azioni di supporto.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa deve contenere:

il fabbisogno dell’organico dell’autonomia (posti comuni, di sostegno, di potenziamento)

sulla base del monte orario degli insegnamenti, del numero degli alunni con disabilità, delle alle azioni di miglioramento da porre in atto a seguito dell’individuazione delle criticità come emerse nel RAV, delle priorità e traguardi individuati, dei progetti attivati o da attivare. L’efficace programmazione della quota di autonomia del curricolo e lo sviluppo di spazi di flessibilità sono da considerarsi criteri qualitativi rilevanti nella definizione del fabbisogno di organico.

Il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. A tal

proposito, sentito il DSGA, si forniscono i seguenti indirizzi: considerata la struttura dell’istituto scolastico, articolato in 3 sedi con 8 Plessi scolastici, si ritiene necessario garantire le attività previste dai profili professionali di riferimento nei piani di lavoro, secondo principi di qualità, efficacia ed efficienza.

Il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, tenendo conto delle priorità del

Rav/delle segnalazioni dei consigli di classe/del Collegio dei docenti/del Consiglio di Istituto. Il bisogno di infrastrutture ritenute prioritarie dovrà comunque essere coerente con gli obiettivi che il Collegio vorrà individuare nella redazione del Piano triennale.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, per gli aspetti di progettazione didattica e formativa, deve contenere inoltre:

il Piano di Miglioramento dell’istituzione scolastica, piano che costituisce uno dei punti di riferimento centrali per la progettazione dell’attività della nostra istituzione scolastica;

il Piano di Formazione e aggiornamento professionale che sia coerente con i bisogni emersi e che risponda alle esigenze di miglioramento dei risultati dell’Istituzione scolastica, con particolare riferimento allo sviluppo delle competenze digitali (Piano Nazionale per la Scuola Digitale - c.56 legge 107/2015);

le attività inerenti i percorsi di orientamento finalizzati alla comprensione di sé e delle proprie inclinazioni, alla scelta del percorso scolastico successivo, orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali. Le attività e i progetti di orientamento scolastico saranno sviluppati con modalità idonee a sostenere anche le eventuali difficoltà e problematiche proprie degli studenti di origine straniera (art. 1 c. 32 Legge 107/2015).

eventuali attività extrascolastiche e in collaborazione con il territorio, attività che dovranno

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essere caratterizzate da coerenza e continuità con l’azione formativa svolta durante l’attività curricolare.

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE D’ISTITUTO

Le azioni di monitoraggio sulla realizzazione delle attività previste nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa sono ritenute essenziali per procedere alla valutazione del PTOF, per adeguare la progettazione e per introdurre eventuali interventi correttivi.

La presente direttiva viene emanata come atto dovuto a norma dell’art. 25 del D. L.vo 165/2001 e costituisce riferimento per la progettazione e verifica del POF e la valutazione del servizio formativo ai sensi della legge 107/2015.

Il Collegio dei Docenti è tenuto ad assumerlo e ad adottarlo ai fini della progettazione, realizzazione, rivisitazione e valutazione del PTOF nei modi e con gli strumenti che vorrà stabilire attraverso le collaborazioni e le sinergie sistematiche da attivare al suo interno nei diversi gruppi di lavoro (Dipartimenti, Consigli di Classe-interclasse-intersezione), con le figure di sistema (FF.SS.), i referenti ed i collaboratori del DS.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.ssa Gabriella Ricci

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21.3 - ALLEGATO 3: Piano della formazione triennale

PIANO DELLA FORMAZIONE

Per il triennio 2017-2019

La legge 107/2015, nella prospettiva di una piena attuazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, richiede ad ogni scuola di elaborare un Piano dell'offerta formativa (riferito agli anni scolastici 2016-17, 2017-18, 2018-19), che contenga tutte le scelte curricolari, di organizzazione, di gestione delle risorse umane, ivi compresa la progettazione delle azioni formative per il personale in servizio.

La formazione in servizio ai sensi della nuova legge è "obbligatoria, permanente e strutturale" è connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione dell'Istituzione scolastica e per la crescita professionale del personale stesso. Il MIUR, a partire dal 2016, metterà annualmente a disposizione delle scuole, singole o associate in rete, risorse per accompagnare le politiche formative dell'Istituto e del territorio attraverso il Piano

Nazionale di Formazione (comma 124 della legge 107 cit.)

Come richiesto dal comma 124 della legge 107 e dal Piano della Formazione 2016, si declinano le priorità per la formazione in servizio dei docenti e del personale ATA per il prossimo triennio. Le priorità riguardano le azioni formative garantite dal MIUR e sviluppate attraverso le diverse modalità a disposizione (es. scuole-polo, gara nazionale, chiamata alle università, progettazione degli ambiti, etc.) e con differenti partner. Le azioni indicate discendono dal RAV e dalle priorità del Piano di Miglioramento di istituto, integrate dai bisogni formativi espressi dai docenti.

Il piano formativo dell’IC Cinque Giornate si concretizzerà in azioni e percorsi descritti nelle priorità considerando sia quelli proposti e realizzati direttamente dal MIUR, che quelli progettati a livello di scuola e in rete. Le unità formative per le singole azioni saranno stabilite in sede di programmazione della Rete di Ambito o con gli esperti individuati dall’Istituzione Scolastica nel caso di formazione autonoma.

OBIETTIVI DEL PIANO

Rafforzare la capacità di ogni scuola di utilizzare risorse umane, risorse didattiche, risorse finanziarie per migliorare la qualità della didattica e gli apprendimenti degli allievi;

• Caratterizzare la scuola come comunità professionale impegnata nella progettazione partecipata, gestione e valutazione della propria offerta formativa, anche attraverso la formazione di nuove figure con particolari funzioni (referenti, tutor, responsabili di aree di lavoro);

• Promuovere forme di leadership educativa favorendo il lavoro collaborativo tra gli insegnanti, la formazione di staff, il presidio dell’autonomia di ricerca e innovazione, i rapporti con la dirigenza scolastica;

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• Arricchire l’offerta formativa di progetti correlati con gli apprendimenti disciplinari e le competenze curricolari;

• Sensibilizzare i docenti ed il personale della scuola verso l’utilizzo delle opportunità offerte dalla piena attuazione dell’autonomia (organico potenziato, piano triennale, flessibilità organizzativa, figure di coordinamento, fondi di incentivazione, formazione di istituto);

• Sostenere lo sviluppo di una cultura dell’autonomia tra gli operatori scolastici e nella comunità sociale, per favorire le azioni di rete, i partenariati, la progettazione partecipata, la governance territoriale dell’offerta formativa;

• Sperimentare ed implementare modelli organizzativi e di gestione degli spazi innovativi anche finalizzati a nuove modalità di lavoro d’equipe (aule laboratorio, spazi alternativi all’aula, diversi moduli orari, diversa scomposizione del gruppo classe, ecc).

DESTINATARI

Referenti di istituto, funzioni strumentali, figure di coordinamento, tutor, per presidiare i processi organizzativi e didattici, finalizzati al miglioramento dell’insegnamento e dei risultati scolastici;

• Docenti, consigli di classe, dipartimenti impegnati nei progetti di arricchimento, differenziazione e individualizzazione dell’insegnamento e in processi di innovazione delle metodologie e delle didattiche;

• Dirigente scolastico;

• Personale ATA.

Programmazione dei curricoli per competenze Docenti

Promuovere la connessione tra progettazione dei curricoli, azione didattica in classe, valutazione formativa e certificazione degli apprendimenti;

Docenti, Dirigente Scolastico

Arricchimento, differenziazione e individualizzazione dei curricoli, anche associato a processi di innovazione delle metodologie e delle didattiche.

Docenti

Ambienti di apprendimento: innovazione didattica, creatività e competenze digitali, pensiero computazionale, contenuti digitali, Animatore digitale

Docenti, Dirigente Scolastico

Assistenza tecnica (formazione di base)

Segreteria Digitale

Personale ATA e docenti

Percorsi di formazione linguistica con elementi di metodologia didattica innovativa per il raggiungimento del livello B2

Docenti, Dirigente Scolastico

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Formazione DSA/ BES Docenti

Didattica inclusiva, anche con l’uso delle tecnologie digitali

Docenti, Dirigente Scolastico

Formazione su specifiche disabilità Docenti di sostegno

Didattica inclusiva, Formazione di almeno 2 figure per istituzione scolastica (1 amministrativo e 3 collaboratori scolastici)

Personale ATA

Percorsi di tipo specialistico legati al fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo

Docenti, ATA, Dirigente Scolastico

Formazione di figure di coordinamento su competenze psico-pedagogiche e sociali per prevenzione disagio giovanile nelle diverse forme e promozione del Welfare dello studente

Docenti, ATA, Dirigente Scolastico

Italiano come Lingua Seconda e valorizzazione del plurilinguismo

Docenti, Dirigente Scolastico

Competenze di cittadinanza e cittadinanza globale: parità di genere, educazione ambientale, educazione alimentare e corretti stili di vita, cittadinanza scientifica, legalità e cittadinanza attiva.

Docenti, ATA, Dirigente Scolastico

Valutazione dei docenti e della dirigenza, rapporto tra valutazione e miglioramento, valutazione degli studenti

Dirigente Scolastico

Formazione su rapporto di autovalutazione e miglioramento

Membri dei nuclei interni di valutazione

La valutazione e la certificazione delle competenze con riferimento al D.Lgs n.62 del 2017

Docenti, studenti, genitori

MODALITÀ' DI REALIZZAZIONE E VALUTAZIONE DELL'EFFICACIA DELLA FORMAZIONE E DELLA RICADUTA NELL'ATTIVITA' CURRICULARE

Le attività formative saranno documentate attraverso la creazione di un portfolio digitale per ogni docente.

Il docente propone e sottopone al vaglio della D.S. ogni anno scolastico il proprio piano di formazione, in relazione all'offerta dell'Istituto e ai propri bisogni, indicando l'eventuale adesione a offerte formative esterne e/o on line, purché in linea con gli obiettivi stabiliti dal piano.

Per ciascuna attività formativa:

si provvederà alla documentazione delle modalità di realizzazione e partecipazione;

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i docenti partecipanti inseriranno nel portfolio digitale eventuali documentazioni e materiali prodotti e riferiranno in merito a innovazioni metodologiche introdotte nella didattica in classe in conseguenza del processo formativo realizzato;

i docenti partecipanti ad attività esterne all'Istituto metteranno a disposizione dei colleghi il materiale prodotto o distribuito durante il corso;

si renderà possibile la verifica di efficacia della formazione mediante la somministrazione di specifici questionari di valutazione ai docenti, agli studenti e ai tutor formatori.

Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l'Istituto aderisce. Nei casi in cui non sia possibile consultare l'organo collegiale, è delegata al Dirigente Scolastico la potestà di autorizzare la partecipazione del personale ad eventuali corsi coerenti con gli obiettivi prefissati e le linee programmatiche del PTOF, organizzati successivamente all'approvazione e integrazione del presente piano

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21.4 - ALLEGATO 4: Piano Annuale di Inclusività A.S. 2017-2018

PIANO ANNUALE DI INCLUSIVITA’ A.S. 2017/18

Ognuno sente di essere apprezzato se la sua partecipazione è gradita

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza , di lingua , di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese. ( Costituzione italiana – art. 3)

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PIANO ANNUALE DI INCLUSIVITA’ Inclusività significa garantire a tutti gli alunni, tenendo conto delle loro diverse caratteristiche sociali, biologiche o culturali, di sentirsi parte attiva del gruppo di appartenenza, ma anche di raggiungere il massimo livello possibile in fatto di apprendimento. Nel Piano Annuale viene ipotizzata una serie di azioni volte al miglioramento del grado di inclusività del nostro Istituto Comprensivo. Il presente piano costituisce un concreto impegno programmatico per l’inclusione e uno strumento di lavoro, pertanto sarà soggetto a modifiche e integrazioni; questo documento diventerà parte integrante del POF. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Il 27 Dicembre 2012 è stata firmata la Direttiva Ministeriale “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” che estende il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità scolastica all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES). Nella Circolare Ministeriale n°8 del 6 marzo 2013 si precisa che l'individuazione dei BES e la successiva attivazione dei percorsi personalizzati sarà deliberata da tutti i componenti del team docenti che stenderanno il PDP condiviso dalla famiglia. I docenti potranno avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011), meglio descritte nelle Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento del 12/07/2011. Per quanto riguarda gli alunni con disabilità certificata con L.104/92 si continua inoltre a far riferimento alla stessa legge, al DPR del 24 febbraio 1994 e alle Linee Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 04/08/2009.

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) L’area dei Bisogni Educativi Speciali comprende ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, richiede l’impiego calibrato dei cinque pilastri dell’inclusività: • Individualizzazione dell’insegnamento • Personalizzazione dell’insegnamento • Strumenti compensativi • Misure dispensative • Impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali L’area dei BES comprende tre grandi gruppi:

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Il gruppo degli alunni con disturbi evolutivi specifici comprende:

DSA (legge 170/2010) Deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria ADHD

BES

DVA

(Legge104/92)

SVANTAGGIO

Socioeconomico

Linguistico

Culturale

Alunni stranieri

DISTURBI

EVOLUTIVI

SPECIFICI

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LA SITUAZIONE ATTUALE

Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nel nostro Istituto è sintetizzato nella tabella che segue:

Piano Annuale per l’Inclusione a.s.2017/18 Parte 1 – Analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n° A. Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3 ) 31 minorati vista minorati udito 1 psicofisici 30 B. Disturbi evolutivi specifici DSA 52 ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro (BES non certificati) C. Svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico 25 Linguistico culturale 25 Disagio comportamentale 1 Altro 37

Totali 171 % sulla popolazione scolastica 22.70

(conteggio su 753 )

N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di Classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di Classe in assenza di certificazione sanitaria

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in…. SI/NO

Insegnanti di sostegno Attività individuate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

Assistenti alla comunicazione Attività individuate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

Funzioni strumentali / coordinamento SI Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI

Psicopedagogisti e affini esterni / interni SI Docenti tutor / mentor SI

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Specialisti alfabetizzazione linguistica Attività laboratoriali e individuali SI

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso…. SI/NO

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI Rapporti con le famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI Rapporti con le famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI Rapporti con le famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SI Progetti di inclusione/laboratori integrati NO Altro

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione/formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione SI Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

SI

Altro

F. Rapporti con servizi

sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS/CTI

Accordi di programma /protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

SI

Accordi di programma /protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

SI

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

SI

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

SI

Progetti territoriali integrati SI Progetti integrati a livello di singola scuola SI Rapporti con CTS / CTI SI Altro

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati SI Progetti integrati a livello di singola scuola SI Progetti a livello di reti di scuole NO

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

SI

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

SI

Didattica interculturale / italiano L2 NO Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

SI

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis, Intellettive, sensoriali)

SI

Corso di formazione sul “ Modello senza Zaino “

SI

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Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati *: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

X

Valorizzazione delle risorse esistenti X Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

X

Altro: Ruolo organizzativo delle famiglie in attività con finalità aggregative, educative e didattiche

x

Altro:

*=0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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Parte 2 – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Funzioni strumentali Area 3/commissione BES

Collaborazione alla stesura del PAI Rilevazione BES iniziale e finale Raccolta piani di lavoro PEI e PDP Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi per alunni BES Formulazione proposte di lavoro per GLI Raccolta e valutazione di nuovi strumenti per l’osservazione e la rilevazione degli alunni

con Bes Organizzazione del passaggio di informazioni tra primaria e secondaria, per alunni con

Bes Coordinamento progetto “ Sport senza frontiere “ Coordinamento del Progetto “ Mentor “ Coordinamento del progetto “ Ritorno a scuola “ del Comune di Milano Predisposizione di acquisti di materiale didattico specifico per la didattica per alunni con

Bes

Funzioni strumentali Area3/ commissione stranieri

Accoglienza, valutazione e organizzazione del primo ingresso degli alunni stranieri Individuazione di strategie di integrazione degli alunni stranieri e condivisione con i

coordinatori Coordinamento dei contatti col Polo Start o altra agenzia Stesura e organizzazione del progetto “ INCLUEDO “ Elaborazione di proposte per la semplificazione e la personalizzazione degli

apprendimenti degli alunni stranieri e supporto ai colleghi per l’utilizzo di criteri comuni per la valutazione degli apprendimenti.

Coordinamento col centro accoglienza di via Sacile, per alunni nomadi.

Funzioni strumentali Area3/ esperti in psicologia dell’età evolutiva

Coordinamento delle attività svolte dall’esperto esterno, in merito a :

Consulenza psicopedagogica per genitori e insegnanti Interventi in classe da parte degli esperti Organizzazione e coordinamento di incontri per genitori su tematiche di disagio

preadolescenziale

Funzioni strumentali Area 2

Supporto e consulenza ai colleghi per l’utilizzo di nuove tecnologie per una didattica inclusiva e strumenti di valutazione.

Commissione continuità

Monitoraggio e verifica degli esiti dei progetti di continuità inseriti nel PTOF Coordinamento per la realizzazione del curricolo verticale

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Coordinamento delle azioni orientative (materna –primaria; secondaria I°- II°)

Consigli di classe/team docenti

Individuazione di casi in cui sia necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative (DSA, BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale)

Definizione di interventi educativi Individuazione di strategie e metodologie utili per una didattica inclusiva Stesura e applicazione del piano di lavoro (PEI, PDP) Collaborazione scuola/famiglia Collaborazione con enti territoriali (doposcuola, ASL, servizi sociali, associazioni di

volontariato)

GLI

Elaborazione di una proposta di PAI Esame e valutazione di nuovi materiali per la rilevazione dei casi di Bes Rilevazione e monitoraggio degli alunni con Bes

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Molti insegnanti partecipano a corsi di formazione inerenti la didattica inclusiva, sia organizzati dalla scuola che nell’ambito territoriale.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Tutti gli alunni riconosciuti hanno diritto ad un percorso personalizzato come indicato nella normativa.

I CdC/team docenti ritengono indispensabile adottare sistemi di valutazione condivisi.

Le modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti tengono conto dei risultati in relazione al punto di partenza e del raggiungimento degli obiettivi previsti nel piano personalizzato

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Docenti di sostegno Supportano il docente di classe in attività inclusive quali: affiancamento in classe durante l’attività didattica, lavoro di piccolo gruppo e attività individuali per sviluppare abilità e conoscenze utili ad una migliore collaborazione con i compagni.

AEC ed Assistenti alla comunicazione Supportano i docenti della classe con attività anche pratiche, volte allo sviluppo dell’autonomia.

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Gruppo dei pari Affiancano i compagni in classe nelle attività scolastiche quotidiane, svolgendo anche funzione di mediatori dell’apprendimento.

Sostengono i compagni in difficoltà in attività laboratoriali e/o per piccolo gruppo (mutuo insegnamento).

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti La nostra Scuola collabora con:

IBVA per corsi di.alfabetizzazione di I° livello nella scuola secondaria Non è stato possibile accedere ai servizi forniti gli scorsi anni dal Polo Start riguardanti la mediazione culturale, né ai corsi di prima alfabetizzazione

Servizi di zona (doposcuola/Associazioni per l’integrazione) Gli insegnanti collaborano anche con le diverse figure professionali preposte alla riabilitazione, con le quali coordinano gli interventi didattico educativi adeguati. ( logopedisti, psicomotricisti, psicoterapeuti .) e con associazioni territoriali

Cooperativa “ La Strada “per il progetto “ Scuola Bottega “ Progetto “ Ritorno a scuola “ del Comune di Milano

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

La famiglia è coinvolta attivamente in quanto corresponsabile del percorso educativo-didattico del proprio figlio.

La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa.

Le famiglie sono coinvolte nella stesura del PDP e del PEI; non sempre la Scuola iesce ad avere supporto necessario dalle famiglie degli alunni in difficoltà.

Nella Scuola è attivo uno sportello di ascolto per i genitori, finalizzato alla conoscenza e alla condivisione delle dinamiche adolescenziali.

Le comunicazioni sono e saranno puntuali per favorire il successo formativo dello studente.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Obiettivo della Scuola è adattare l’insegnamento e l’apprendimento al singolo, tenendo conto dei livelli di partenza, per far sì che ognuno dia il massimo in base alle proprie capacità, sempre nell’ottica di una didattica inclusiva.

Strumento privilegiato per l’inclusività è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un PDP o PEI, che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.

Nella promozione di percorsi educativi inclusivi, particolare importanza assumono attività laboratoriali e/o interdisciplinari che muovano dagli interessi dei ragazzi per apprendere attraverso il fare e stimolare le capacità di concentrazione e le competenze relazionali

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(laboratorio teatrale, musicale, scientifico, classi aperte….)

La scuola ha pertanto attivato progetti integrati di scuola e enti esterni, finalizzati all’antidispersione : SEAD progetto “ Scuola bottega “ e “ Ritorno a scuola “

Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Le proposte didattico-formative per l’inclusione non possono prescindere dalle reali risorse e competenze presenti nella Scuola che possono essere valorizzate anche attraverso:

l’organizzazione di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni

il raccordo costante tra docenti di sostegno e curricolari

Tuttavia per la realizzazione di percorsi didattici che siano veramente formativi e in linea con una didattica inclusiva si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive costituite da:

personale docente per attività laboratoriali e di supporto agli alunni in particolari difficoltà gruppo di lavoro per la creazione di un archivio permanente che raccolga materiali e

lavori predisposti dai docenti per gli alunni BES supporti didattici informatici (almeno uno per classe), LIM in quantità adeguata testi che valorizzino la Biblioteca scolastica sia per i docenti che per gli alunni, con una

sezione specifica alunni BES strumentazione efficiente e moderna per un utilizzo razionale dei laboratori esistenti strumentazione per la realizzazione di nuove/esistenti attività laboratoriali rete di connessione internet

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Per gli alunni con BES l’inserimento nei vari ordini di scuola può essere particolarmente complesso, pertanto è necessario predisporre attività di raccordo:

momenti di confronto tra insegnanti dei due segmenti per uno scambio di informazioni sui traguardi raggiunti e sui livelli di crescita personale e formativa

incontro/i con la famiglia per completare la conoscenza dell’alunno attenta analisi delle situazioni critiche nel momento della formazione delle classi prime Modello di sintesi del percorso scolastico compiuto negli anni della scuola primaria.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 19/6/2018 Approvato dal Collegio in data 28 giugno 2018

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21.6 - ALLEGATO 5: Piano di Miglioramento 2017-2018

Piano di Miglioramento (PDM)

Dell'istituzione scolastica MIIC8DX00L

IC CINQUE GIORNATE/MILANO

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100

Indice

Sommario

1. Obiettivi di processo

o 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV)

o 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

o 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza

2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo

3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato

o 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali

o 3.2 Tempi di attuazione delle attività

o 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo

4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento

o 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV

o 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola

o 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica

o 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo

1. Obiettivi di processo

1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV)

Priorità 1

Aumentare del 30% nell'arco del triennio la percentuale di studenti con BES con votazione media di 7/8 .

Traguardi

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101

Raggiungimento degli obiettivi descritti nelle programmazioni individualizzate attraverso una reale presa in carico di tutti i docenti del team/cdc

Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo

1 Applicare in modo sistematico i protocolli del Ptof. (area di processo: Inclusione e differenziazione)

2 Progettare percorsi differenziati con docenti dell'organico dell'autonomia. (area di processo: Inclusione e differenziazione)

Priorità 2

Traguardi

Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo

1 A partire dal lavoro già svolto nelle diverse aree disciplinari, sarà avviata l'elaborazione del curricolo verticale di Istituto, con l'obiettivo di concluderlo entro il prossimo triennio. (area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione)

2 Costruire e realizzare un percorso di formazione per i docenti su curricolo e valutazione (area di processo: Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane)

1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto

Obiettivo di processo elencati

Fattibilità (da 1 a 5)

Impatto (da 1 a 5) Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell'intervento

1 A partire dal lavoro già svolto nelle diverse aree disciplinari, sarà avviata l'elaborazione del curricolo verticale di Istituto, con l'obiettivo di concluderlo entro il prossimo triennio.

4 4 16

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102

2 Applicare in modo sistematico i protocolli del Ptof.

5 5 25

3 Costruire e realizzare un percorso di formazione per i docenti su curricolo e valutazione

4 4 16

4 Progettare percorsi differenziati con docenti dell'organico dell'autonomia.

3 4 12

1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza

Obiettivo di processo in via di attuazione A partire dal lavoro già svolto nelle diverse aree disciplinari, sarà avviata l'elaborazione del curricolo verticale di Istituto, con l'obiettivo di concluderlo entro il prossimo triennio.

Risultati attesi Produzione di un documento aderente alle indicazioni ministeriali e aderente al contesto dell'Istituto

Indicatori di monitoraggio

Verifica dei risultati attesi Modalità di rilevazione Condivisione in sede di collegio docenti del lavoro svolto dai dipartimenti (tutti i docenti della primaria e della secondaria 1° grado) Obiettivo di processo in via di attuazione Applicare in modo sistematico i protocolli del Ptof. Risultati attesi

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103

Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione: Verifica periodica della validità degli strumenti acquisiti Obiettivo di processo in via di attuazione Obiettivo di processo Costruire e realizzare un percorso di formazione per i docenti su curricolo e valutazione

Risultati attesi: Acquisizione di strumenti e strategie utili alla realizzazione condivisa del documento

Indicatori di monitoraggio

Modalità di rilevazione: Verifica conclusiva

Obiettivo di processo in via di attuazione: Progettare percorsi differenziati con docenti dell'organico dell'autonomia.

Risultati attesi

Indicatori di monitoraggio

Modalità di rilevazione

2.Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo

Obiettivo di processo: A partire dal lavoro già svolto nelle diverse aree disciplinari, sarà avviata l'elaborazione del curricolo verticale di Istituto, con l'obiettivo di concluderlo entro il prossimo triennio.

Azione prevista: Formazione dei docenti finalizzata alla produzione del curricolo verticale

Effetti positivi a medio termine: Riqualificare la didattica dell'Istituto; strutturare percorsi formativi inclusivi; pianificare meglio il curricolo verticale; coinvolgimento attivo di tutti i docenti

Effetti negativi a medio termine: La difficoltà di imparare a lavorare collegialmente da parte di alcuni docenti.

Effetti positivi a lungo termine: Consolidare la programmazione trasversale e verticale per offrire agli alunni il raggiungimento delle competenze seguendo percorsi didattici mirati al loro successo formativo

Effetti negativi a lungo termine: Ad oggi non prevedibile

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104

2.1 Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo

Obiettivo di processo

A partire dal lavoro già svolto nelle diverse aree disciplinari, sarà avviata l'elaborazione del curricolo verticale di Istituto, con l'obiettivo di concluderlo entro il prossimo triennio.

Carattere innovativo dell'obiettivo

I due macro-obiettivi individuati sono riconducibili allo sviluppo delle competenze tecnologica/digitale e di cittadinanza

Indicare eventuali connessioni con gli obiettivi previsti dalla Legge 107/15, art. 1, comma 7

valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché' alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;

potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità;

sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;

potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e

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105

attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni in carico, emanate dal Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca il 18 dicembre 2014;

valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;

definizione di un sistema di orientamento.

Indicare eventuali connessioni con i principi ispiratori del Movimento delle Avanguardie Educative

Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare

Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza

Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ...)

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106

3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato

3.1 Impegno di risorse umane e strumentali

Obiettivo di processo

A partire dal lavoro già svolto nelle diverse aree disciplinari, sarà avviata l'elaborazione del curricolo verticale di Istituto, con l'obiettivo di concluderlo entro il prossimo triennio.

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure professionali

Tipologia di attività

Ore aggiuntive presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti Formazione; elaborazione del documento

Personale ATA

Gestione degli spazi scolastici e gestione amministrativa

Altre figure Formazione da parte di esperti esterni

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari per tipologia di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

Formatori 30 Fondo di Istituto

Consulenti

Attrezzature

Servizi

Altro

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107

Obiettivo di processo: Applicare in modo sistematico i protocolli del Ptof.

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure professionali

Tipologia di attività

Ore aggiuntive presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari per tipologia di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

Formatori 30 Fondo di Istituto

Consulenti

Attrezzature

Servizi

Altro

Obiettivo di processo: Costruire e realizzare un percorso di formazione per i docenti su curricolo e valutazione

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure professionali

Tipologia di attività

Ore aggiuntive presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti

Personale ATA

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108

Altre figure Formazione da parte di esperti esterni

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari per tipologia di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

Formatori 30 Fondo di Istituto

Consulenti

Attrezzature

Servizi

Altro

Obiettivo di processo: Progettare percorsi differenziati con docenti dell'organico dell'autonomia.

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure professionali

Tipologia di attività

Ore aggiuntive presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti

Personale ATA

Altre figure

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari per tipologia di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

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109

Formatori 30 Fondo di Istituto

Consulenti

Attrezzature

Servizi

Altro

3.2 Tempi di attuazione delle attività

Obiettivo di processo: A partire dal lavoro già svolto nelle diverse aree disciplinari, sarà avviata l'elaborazione del curricolo verticale di Istituto, con l'obiettivo di concluderlo entro il prossimo triennio.

Tempistica delle attività

Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

Formazione docenti nel primo anno

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (attuata o conclusa)

Elaborazione curricolo verticale disciplinare - primo anno

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (attuata o conclusa)

Elaborazione curricolo generale con

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (attuata o conclusa)

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110

competenze chiave europee - secondo anno

Monitoraggio del curricolo verticale elaborato nel biennio precedente e verifica della sua efficacia - terzo anno

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

Monitoraggio del curricolo verticale disciplinare elaborato nel'anno precedente e verifica della sua efficacia - secondo anno

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

azione (attuata o conclusa)

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111

Obiettivo di processo: Applicare in modo sistematico i protocolli del Ptof.

Tempistica delle attività

Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

Obiettivo di processo: Costruire e realizzare un percorso di formazione per i docenti su curricolo e valutazione

Tempistica delle attività

Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

formazione docenti

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (in corso)

azione (attuata o conclusa)

Obiettivo di processo: Progettare percorsi differenziati con docenti dell'organico dell'autonomia.

Tempistica delle attività

Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo

Monitoraggio delle azioni

Obiettivo di processo: A partire dal lavoro già svolto nelle diverse aree disciplinari, sarà avviata l'elaborazione del curricolo verticale di Istituto, con l'obiettivo di concluderlo entro il prossimo triennio.

Data di rilevazione: 31/05/2019

Indicatori di monitoraggio del processo: Da concordare con i formatori

Strumenti di misurazione: Da concordare con i formatori

Criticità rilevate

Progressi rilevati

Modifiche/necessità di aggiustamenti

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Obiettivo di processo: Applicare in modo sistematico i protocolli del Ptof.

Obiettivo di processo: Costruire e realizzare un percorso di formazione per i docenti su curricolo e valutazione

Obiettivo di processo: Progettare percorsi differenziati con docenti dell'organico dell'autonomia.

4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento

4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV

In questa sezione si considera la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei traguardi previsti.

Priorità: 1A

Esiti: Risultati scolastici

Data rilevazione: 25/06/2018

Indicatori scelti: Valutazione livelli di apprendimento

Risultati attesi: Aumento del 30%, nell'arco del triennio, degli studenti con votazioni medie 7/8

Risultati riscontrati:

Differenza

Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica

4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola

Momenti di condivisione interna: Collegio docenti e gruppi di lavoro per l'analisi di nuove azioni di miglioramento

Persone coinvolte: Docenti e Dirigente Scolastico

Strumenti: Proiezione e dibattito, ricerca e analisi dei materiali prodotti

Considerazioni nate dalla condivisione

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4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica

Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola

Metodi/Strumenti: Presentazione multimediale e sito web

Destinatari: docenti e componenti del Consiglio d'Istituto

Tempi: Durante le riunioni collegiali e le sedute del Consiglio d'Istituto

Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno

Metodi/Strumenti: Pubblicazione sul Sito dell'Istituto

Destinatari delle azioni: Utenti

Tempi: Ad ogni aggiornamento del PdM

4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo

Nome Ruolo

Marisa Romanazzi Docente scuola primaria

Anna Brusoni Funzione Strumentale e Docente scuola secondaria 1° grado

Elisabetta Liguigli Funzione Strumentale e Docente scuola secondaria 1° grado

Annalisa Salina Funzione Strumentale e Docente scuola primaria

Daniela Galli Funzione Strumentale e Docente scuola primaria

Cristina Samaja Funzione Strumentale e Docente scuola primaria

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Silvia Porcellana Funzione Strumentale e Docente scuola secondaria 1° grado

Gabriella Ricci Dirigente scolastico