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1 M.I.U.R. ISTITUTO COMPRENSIVO “G.PASCOLI” di VALLATA SCUOLE DELL’INFANZIA-PRIMARIA- SECONDARIA DI I° GRADO con sedi Staccate in Scampitella – Trevico - Vallesaccarda (AV) Via S. Giorgio di Sopra,149- 83059 V A L L A T A (AV) Tel / fax 0827/90038 - COD. MECC. AVIC87400Q - C.F. 90014680640 [email protected] - [email protected] PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE a.s. 2016/2017 ,a.s. 2017/2018 , a.s. 2018/2019 (Legge n.107del13.07.2015) Proposto dal Collegio dei docenti del 08/01/2016 sulla base dell’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico Approvato dal Consiglio di Istituto con Delibera n.7 del 12/01/2016

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M.I.U.R.

ISTITUTO COMPRENSIVO “G.PASCOLI” di VALLATA

SCUOLE DELL’INFANZIA-PRIMARIA- SECONDARIA DI I° GRADO

con sedi Staccate in Scampitella – Trevico - Vallesaccarda (AV)

Via S. Giorgio di Sopra,149- 83059 V A L L A T A (AV)

Tel / fax 0827/90038 - COD. MECC. AVIC87400Q - C.F. 90014680640 [email protected] - [email protected]

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE a.s. 2016/2017 ,a.s. 2017/2018 , a.s. 2018/2019

(Legge n.107del13.07.2015) Proposto dal Collegio dei docenti del 08/01/2016 sulla base dell’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico

Approvato dal Consiglio di Istituto con Delibera n.7 del 12/01/2016

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LE FONTI NORMATIVE ESSENZIALI CUI SI ISPIRA IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

Costituzione della Repubblica italiana Artt. 2, 3, 5, 30, 33, 34, 97, 117, 118, 119 Leggi costituzionali L.C. 3/2001 Leggi ordinarie L. 241/1990 e successive modificazioni ; L. 20/1994; L.440/98; L. 169/2008; L. 170/2010 Leggi delega 162/1990; 59/1997; 53/2003; 133/2008 Decreti Presidente della Repubblica 243/98; 275/1999; 139/2007; 235/07; 81/2009; 89/2009; 122/2009; 87/2010; 88/2010; 89/2010; 11/02/2010 Decreti Legislativi 165/2001; 59/2004; 81/ 2008; 150/2009; 196/2003; Indicazioni per il curricolo D.M. 254/ 2012

Legge 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

I DOCUMENTI EUROPEI CUI SI ISPIRA IL PTOF

Raccomandazioni del Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006 e 23 aprile 2008 “Relazione congiunta del Consiglio e della Commissione sull’attuazione del programma di lavoro istruzione 2010” (Bruxelles 18 gennaio 2010)

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Consiglio dell’Unione Europea (Bruxelles 26 e 27 novembre 2009 “Istruzione, gioventù e cultura”) Comunicazione della Commissione europea “ Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile” (Bruxelles 3.3.2010- recepita il 17 giugno 2010)-ET 2020 Pertanto, alla luce delle “Raccomandazioni del Consiglio d’Europa del 23 aprile 2008”, in vista della realizzazione dei livelli di conoscenze, abilità e competenze di cui all’European qualification frame work(Consiglio d’Europa del 23 aprile 2008), e delle 8 competenze chiave fissate dalle Raccomandazioni del Consiglio d’Europa (18 dicembre 2006), in linea con la precedente impostazione della scuola (dal 2008) e con le recenti indicazioni per il curricolo, la progettazione formativa della scuola punterà alle otto competenze chiave fissate dall’Europa, adottate dalla scuola e recepite dalle Indicazioni per il curricolo D.M 254/2012 .

DATI GENERALI

ISTITUTO COMPRENSIVO “G. PASCOLI” – VALLATA

PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE a.s. 2016/2017 ,a.s. 2017/2018 , a.s.2018/2019

Codice meccanografico dell’istituto AVIC87400Q

Ordine di scuola Istituto Comprensivo

Via San Giorgio di Sopra,149

Cap e Città 83059 Vallata

Provincia Avellino

Telefono 082790038

Fax 082790038

Indirizzo di posta elettronica del Sistema Informativo MPI

Sito Web

PEC

[email protected]

www.icpascolivallata.it

[email protected]

L’Istituto Comprensivo di Vallata assume l’attuale configurazione di scuola verticalizzata a seguito del piano nazionale di razionalizzazione. Comprende le sezioni

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associate di Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado dei comuni di Vallata, Trevico, Vallesaccarda e Scampitella.

La sede dell’Istituto è situata in Vallata, Via San Giorgio di Sopra 149; la Dirigenza dell’Istituto è affidata al prof. Michele D’Ambrosio .

Gli uffici amministrativi dell’Istituto sono costituiti da 3 unità di personale amministrativo e dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi.

IDENTITA’

Utenti La realtà nella quale si inserisce l’ Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Vallata, comprendente le sezioni associate di Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado dei

comuni di Vallata, Trevico, Vallesaccarda e Scampitella, con sede dell'Istituto situata in Vallata, Via San Giorgio di Sopra 149, è quella che caratterizza la vita

quotidiana dei paesi dell’ Alta Irpinia, ovvero condizionata da una marcata povertà di occasioni culturali extrascolastiche e da una limitata possibilità di usufruire di

situazioni e strutture in grado di favorire la crescita personale e sociale degli alunni.

Le scuole in questione ed i rispettivi bacini di utenza sono situati in zone collinari e medio montane, poco popolose e poco distanti tra di loro ma molto dal capoluogo

di provincia.

Non trascurabili, inoltre, sono i disagi derivanti dalle caratteristiche climatiche della zona soprattutto in coincidenza con il periodo invernale.

ESIGENZE E RISORSE DEL TERRITORIO

La nostra scuola è costituita dalle realtà territoriali dei Comuni di Vallata, Trevico, Vallesaccarda e Scampitella, tra loro confinanti. L’area è una “zona interna” della

Campania situata all’estremità orientale della provincia di Avellino. Costituisce, per un breve tratto, lo spartiacque della penisola e si eleva fino a 1094 metri sul livello

del mare con la montagna di Trevico. Sotto il profilo morfologico, il territorio è caratterizzato da una parte centrale più elevata, con punte intorno ai 1.000 metri, che

degrada a nord verso il torrente Fiumarella e a sud verso il fiume Ufita.

Il supporto infrastrutturale principale è costituito dall’asse statale 91 e dalla sua diramazione 91 bis. In prossimità di tali assi è localizzato il paese di Vallata, mentre

Trevico , paese più interno, è collegato al primo con strade provinciali. Vallata, collegata alla Autostrada A16, si espande anche verso il territorio di Vallesaccarda e

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Scampitella, collegate con la SS91bis. La sua posizione, a guardia del passo più agevole tra la Campania e la Puglia, gli ha consentito, fin dall’antichità, di assumere

grande importanza strategica, militare e commerciale.

Una parte dell’area si protende, con un esteso e spoglio altopiano, verso il confine pugliese, quasi annunciando la struttura uniforme e arida della vicina provincia

foggiana.

CONDIZIONE SOCIO-ECONOMICA DELLE FAMIGLIE

Quasi tutte le famiglie sono in buone condizioni socio-economiche in considerazione del fatto che:

- sono alloggiate in idonee abitazioni accessoriate e con sufficienti locali e spazi per le pertinenze; - hanno redditi sufficienti per soddisfare tutte le primarie esigenze; - è in fase di completamento l’urbanizzazione delle frazioni e delle case sparse, per cui l’agibilità e la fruibilità delle zone extraurbane si è uniformata al centro

urbano, grazie alle opere idriche, viarie e illuminazione pubblica. Bisogna, però, rilevare che l’andamento demografico continua ad essere negativo sia per le nascite, sia per l’emigrazione delle forze giovani verso le regioni del

centro-nord d’Italia.

Negli ultimi anni, nel territorio sta crescendo ed affermandosi una nuova figura lavorativa: collaboratore familiare, che gli immigrati extracomunitari offrono alla

popolazione anziana.

La realtà territoriale è ricca di vegetazione, di sorgenti e di fertili terreni: dall’alto si può ammirare un panorama ameno che consente di praticare una discreta

agricoltura, fortemente migliorata negli ultimi venti anni.

La realtà economica fruisce di un ambiente naturale che richiama un turismo interessato all’aspetto paesaggistico ed enogastronomico. Il territorio, ricco di

vegetazione, di sorgenti e fertili terreni, nelle zone con altitudini non superiori ai 870 metri, consente di praticare una discreta agricoltura, che, unita all’allevamento,

costituisce ancora il settore con il maggiore numero di addetti. Discreto è il patrimonio zootecnico costituito principalmente da bovini e ovini. I prodotti agricoli, quali

l’olivo, la vite e tutti i prodotti caseari vengono trasformati prevalentemente in aziende a conduzione familiare. Nel settore artigianale meritano menzione la

lavorazione della pasta fresca, la lavorazione del pane e della carne, la lavorazione e il commercio di infissi metallici o in legno e del ferro battuto.

Nel settore dell’energia alternativa si sta imponendo, sempre più, la cultura dell’eolico e del fotovoltaico. I cambiamenti, sia a livello paesaggistico che economico

sono già molti; si pensa di trarne in breve tempo notevoli benefici sia con l’installazione diretta che indiretta. Per l’utenza scolastica tutto ciò rappresenta una

particolare motivazione alla conoscenza diretta non solo di questa nuova realtà ma anche della cultura del risparmio energetico, delle energie alternative e del

rispetto dell’eco compatibilità ambientale.

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Nel settore socio-culturale delle quattro comunità è predominante l’uso del dialetto. La lettura di quotidiani, di periodici e di libri è abbastanza limitata, mentre

l’unico mezzo prevalente d’informazione e trasmissione di cultura è la Televisione e Internet. I ragazzi dispongono di poche strutture ricreative e molti preferiscono

trascorrere il tempo libero nei locali pubblici, soprattutto bar e sale giochi, con conseguenze negative sia per la loro crescita morale e civile che per l’armonica

formazione della personalità.

La maggioranza degli alunni proviene da famiglie di piccoli agricoltori, di operai e di impiegati, sensibili all’azione educativa della scuola ed alle necessità di

miglioramento dei loro figli. Purtroppo le difficoltà economiche e gli impegni quotidiani di lavoro costringono, spesso, le famiglie a delegare alla scuola l’azione

educativa e didattica dei propri figli. Tuttavia non esistono fenomeni di abbandono o di evasione scolastica, anzi negli ultimi anni si annovera la frequenza di alunni

appartenenti a famiglie extracomunitarie.

Qui subentra la capacità di incidere dell’Istituzione Scolastica, che deve veicolare una “speranza” di vivibilità per l’avvenire delle nuove generazioni. Infatti, se le

istituzioni devono operare un’inversione di tendenza nella direzione di una ripresa delle attività produttive, la Scuola ha il compito di valorizzare il passato di questa

Terra, la sua storia, le sue tradizioni che da sempre richiamano i turisti interessati alle numerose manifestazioni socio religiose locali.

Nell'anno scolastico 2015/2016 nell'Istituto frequentano 524 alunni.

Scuola Infanzia di VALLATA

Numero sezioni

Alunni n°62

3

Orario scuola N° 8 ore giornaliere (40 h settimanali) 5 giorni escluso sabato

Entrata ore 8:30

Uscita ore 16:30

Scuola Infanzia di TREVICO

Numero sezioni 2 ETEROGENEE

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Alunni n°27

Orario scuola N° 8 ore giornaliere (40 h settimanali) 5 giorni escluso sabato

Entrata ore 8:20

Uscita ore 16:20

Scuola Infanzia di Vallesaccarda

Numero sezioni

Alunni 34

2

Orario scuola N° 8 ore giornaliere (40 h settimanali) 5 giorni escluso sabato (25 ore settimanali con flessibilità organizzativa interna)

Entrata ore 8:30

Uscita ore 16:30

Scuola Infanzia di Scampitella

Numero sezioni

Alunni 17

1

Orario scuola N° 8 ore giornaliere (40 h sett.li ) 5 giorni escluso sabato

Entrata ore 8:20

Uscita ore 16:20

TOT. ALUNNI 140

Scuola Primaria di VALLATA

Numero classi

Alunni 96

6

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8

Orario ordinario (Classi:1^-2^A-2^B-3^ -4^ -5^)

N° ore giornaliere 4,30 (27 h settimanali con flessibilità organizzativa interna)

Entrata ore 8.30 Uscita ore 13:00

Scuola Primaria di TREVICO

Numero classi

Alunni 18

2Pluriclassi (1^-2^- 5^)-(3^- 4^) Settimana Corta

(dal lunedì al venerdì)

Orario ordinario

Orario prolungato

N° ore giornaliere 4

N° ore giornaliere 4h+3h+1h

mensa

Entrata ore 8.20 Uscita ore12:20 (Merc.) Entrata ore 8.20 Uscita ore12:50 (Giov.) N° 2 rientri settimanali con mensa: entrata ore 8:20, uscita ore 16:20 (Lun., Mart.,Ven.)

Scuola Primaria di VALLESACCARDA

Numero classi

Alunni 58

5

Orario ordinario (Classi 1^-3^-4^-5^)

Orario Tempo pieno (Classe 2^)

N° ore giornaliere 4 h e 30 min. (27 ore settimanali con flessibilità organizzativa interna)

N° 40 ore settimanali

Entrata ore 8:30 Uscita ore 13:00

Entrata ore 8.30 Uscita ore 13:00 (Mercoledì e Sabato) N° 4 rientri settimanali con mensa: entrata ore 8:30, uscita ore 16:15 (Lun.,mart.,giov.,ven.)

Scuola Primaria di SCAMPITELLA

Numero classi 3 Classi Prescuola (h 8.05-8.25)

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Alunni 44 1 pluriclasse (3^ - 4^)

Orario scuola (1^-2^-5^)

Orario Tempo pieno (3^/4^)

N° ore giornaliere 4,30 (27 h settimanali con flessibilità organizzativa interna)

N° 40 ore settimanali

Entrata ore 8:30

Uscita ore 13:00

Entrata ore 8.30 Uscita ore 13:00 (Mercoledì e Sabato)

N° 4 rientri settimanali con mensa: entrata ore 8:30, uscita ore 16:15 (Lun./mart./giov./ven.)

TOT. ALUNNI 216

Scuola Secondaria di Primo Grado di VALLATA

Numero classi

(classi 1^A- 1^B 2^A -2^B 3^A-3^B )

Alunni 91

6

Orario 30 ore

Orario con rientro30 +2

N° 30 ore settimanali :

Classi1^A-2^A-3^A (per Strumento Musicale)

Entrata ore 8:20

uscita ore13,20

Entrata ore 8:20

Uscita

1°Gruppo ore 13,30-15,30

2°Gruppo ore 15,30-17,30

Scuola Secondaria di Primo Grado di VALLESACCARDA

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Numero classi (1^A - 2^A -3^A)

Alunni 45

3

Orario ordinario

Orario prolungato

N° ore giornaliere 5

N° ore giornaliere 5h+2h+1h mensa Totale 36 ore settimanali

Orario ore 8:20 Uscita ore 13:20(Lun. – Merc.-, Giov.-Sabato)

Orario8:20-16:20

(Martedì., Venerdì.)

Scuola Secondaria di Primo Grado di SCAMPITELLA

Numero classi (1^A - 2^A -3^A)

Alunni 32

3

Orario con rientri pomeridiani

Orario prolungato

N° ore giornaliere 5

N° ore giornaliere 5h+2h+1h mensa Totale 36 ore settimanali

Orario ore 8:10 Uscita ore 13:10(Lun., merc., giov., sabato) Orario 8:10–16:10 (Mart.-Ven.)

TOT. ALUNNI 168

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ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO

Linee di indirizzo e scelte organizzative e gestionali

Linee di indirizzo:

- rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante l’identità dell’istituto; - strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle Indicazioni Nazionali ed ai Profili di

competenza; - migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi

parallele, curricolo per ordine di scuola, curricolo d’istituto); - contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave del quadro europeo di riferimento, sia di

cittadinanza europea, che riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche, competenze digitali), nonché a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche);

- operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia in relazione alla valorizzazione delle eccellenze;

- monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione);

- predisporre un buon piano dell’inclusione; - migliorare l’offerta formativa il curricolo; - integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali; - potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al POF; - migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle

conoscenze interne ed esterne; - potenziare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; - migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche; - migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica); - sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico -didattica; - accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio; - operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.

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Scelte organizzative e gestionali.

Le scelte organizzative e gestionali scaturiscono dalla complessità dell’istituto, che articolandosi su 11 punti di erogazione del servizio, prevede e

richiede un tipo di organizzazione orizzontale, nel senso che c’è la necessità di punti di riferimento stabili sul piano organizzativo in ciascuno dei plessi

scolastici. Stesso discorso vale per le dinamiche relazionali legate strettamente all’aspetto pedagogico – didattico, nel senso che c’è la necessità di figure

di riferimento in modo da favorire anche la creazione di momenti di incontro tra le varie professionalità che operano a scuola. C’è bisogno di forti

investimenti in termini di ottimizzazione delle risorse umane in modo da valorizzare e favorire la crescita professionale di tutti.

ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO

GIUNTA

ESECUTICA DIRIGENTE

SCOLASTICO

CONSIGLIO DI

ISTITUTO COLLEGIO DEI

DOCENTI

D.S.G.A. COLLABORATORI DEL

D.S.

SERVIZI

AMMINISTRATIVI:

SEGRETERIA

SERVIZI GENERALI:

COLLABORATORI

SCOLASTICI

RESPONSABILI DI

PLESSO DOCENTI FUNZIONI

STRUMENTALI

COORDINATORI DI

CLASSE

CONSIGLI DI

CLASSE –

INTERCLASSE -

INTERSEZIONE

DIPARTIMENTI

DISCIPLINARI

GRUPPI DI LAVORO: commissione

POF/PTOF; gruppo di miglioramento

continuità/orientamento; curricolo

verticale; visite e viaggi; GLH / GLI

LA SICUREZZA:

RSPP, RLS, ASPP

Figure sensibili

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FUNZIONIGRAMMA DI ISTITUTO

COMPITI

COLLABORATORI

DEL DIRIGENTE

SCOLASTICO

• partecipazione allo Staff di Presidenza;

• collaborazione con il Dirigente scolastico nella realizzazione giornaliera dell’organizzazione interna stabilita per il plesso e sezione (verifica giornaliera delle assenze e sostituzioni orario, elaborazione dell’orario ed eventuali modifica provvisorie, flessibilità, puntualità, realizzazione del P.O.F, segnalazione di problemi, autorizzazione all’uso del telefono e del fotocopiatore per esigenze di servizio, regolamenti di istituto, organizzazione vigilanza alunni, ecc…);

• segnalazione dei problemi organizzativi nei plessi e formulazione di proposte e suggerimenti;

• segnalazione al Dirigente delle iniziative deliberate nel team di modulo o dai Consigli di Classe;

• collaborazione nella gestione della sicurezza con il responsabile del Servizio Sicurezza e ASPP; segnalazione tempestiva delle emergenze;

• vigilanza sul rispetto del Regolamento di Istituto;

• collaborazione con il Collegio Docenti e con il Dirigente Scolastico nella facilitazione delle comunicazioni nei plessi e nelle sezioni di informazioni scolastiche; delle opportunità di formazione, concorsi, eventi locali di interesse culturale, dei piani di lavoro mensili deliberati nel PIANO ANNUALE delle attività;

• su delega specifica del Dirigente, e secondo le necessità dei plessi e delle sezioni, relazioni esterne con Esperti, Enti, Associazioni ed Amministrazione Locale;

• interventi nei confronti degli alunni dei plessi per aspetti educativi e di comportamento (esclusi quelli di competenza del consiglio di classe);

• contatti con le famiglie;

• verbalizzazioni delle sedute del Collegio dei Docenti;

• coordinamento della verifica dei processi nei plessi e nelle sezioni;

• collaborazione con il titolare e il responsabile del trattamento dei dati;

• verifica dei registri firme presenza docenti;

• supporto organizzativo e coordinamento dei lavori delle Funzioni Strumentali;

• raccordo con i responsabili di plesso;

• individuazione dei processi da attivare e controllare;

• collaborazione con il titolare e il responsabile del trattamento dei dati;

• supporto organizzativo all’attività dei coordinatori di classe e dei gruppi di lavoro.

RESPONSABILI DI PLESSO

(N.11)

• stesura orari odi lezione;

• gestione dell’orario di lezione e sostituzione dei colleghi assenti;

• cura dei rapporti con le famiglie e delle comunicazioni agli alunni e controllo assenze;

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• segnalazione dei problemi organizzativi nel plesso, di eventuali problemi di trasporto scuolabus, di aspetti inerenti alle attività scolastiche nel plesso, collaborazione con il RSPP e con gli addetti alla Sicurezza e Prevenzione in materia di igiene e sicurezza;

• vigilanza sul rispetto dell’orario, del regolamento interno, delle disposizioni di servizio da parte del personale della scuola e degli alunni, nonché sul regolare andamento delle attività;

• conservazione e modalità di utilizzo dei sussidi didattici, gestione fotocopie;

• rapporti con il territorio;

• raccolta e trasmissione atti e documentazione didattica;

• contatto costante con il Dirigente Scolastico e l’Ufficio di Segreteria, partecipazione alle riunioni di staff onde meglio coordinare linee di condotta comuni;

• controllo sulla formalizzazione degli atti dovuti;

• compiti inerenti la responsabilità dell’applicazione della normativa antifumo.

FUNZIONI STRUMENTALI:

AREA 1-

GESTIONE POF /PTOF

1. Coordinamento della pianificazione dei progetti e dei Laboratori;

2. Gestione del POF;

3. Coordinamento della commissione POF e dei referenti del Curriculo verticale

4. Coordinamento della preparazione dei modelli per la

valutazione degli alunni;

5. Elaborazione di documentazione dei processi e dei prodotti; attivazione di procedure di monitoraggio e valutazione dei progetti;

6. Preparazione dei lavori relativa all’area progetti in intesa con le altre funzioni strumentali.

7. Coordinamento FF.SS.

8. Partecipazione commissione curricolo verticale.

9. Partecipazione alle riunioni di staff

10. Coordinamento Commissione POF / PTOF

FUNZIONI STRUMENTALI:

AREA 2-

DOCENTI

1. Organizzazione dell’autoanalisi di istituto attraverso la produzione di questionari mirati; somministrazione e monitoraggio;

2. Elaborazione statistica dei dati e analisi dei risultati;

3. Cura di tutti gli aspetti della valutazione INVALSI ;

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Autoanalisi di

istituto- valutazione

curriculare-INVALSI

RAV / PDM

4. Partecipazione alle riunioni del POF;

5. Preparazione della Documentazione cartacea ed informatica;

6. Partecipazione alle riunioni di staff;

7. Predisposizione materiale valutazione curricolo verticale;

8. Partecipazione commissione curricolo verticale.

9. RESPONSALIBI RAV – PDM

10. COORDINAMENTO GRUPPO PDM

FUNZIONI STRUMENTALI:

AREA 3-

SOSTEGNO E SUPPORTO

AGLI STUDENTI:

CONTINUITA’,

ORIENTAMENTO, VISITE E

VIAGGI DI ISTRUZIONE

1. Coordinamento del gruppo continuità in attività di ricerca-azione

per la stesura di un curriculo verticale fra i vari ordini

di scuola;

2. Coordinamento della programmazione delle attività di continuità ed orientamento;

3. Elaborazione della documentazione dei processi e dei prodotti;

4. Organizzazione degli OPEN DAY nel periodo delle pre-iscrizioni;

6. Partecipazione alle riunioni del POF;

7. Preparazione della Documentazione cartacea ed informatica;

8. Partecipazione alle riunioni di staff;

viaggi di istruzione e uscite didattiche.

1. Coordinamento e organizzazione uscite didattiche e viaggi di Istruzione;

2. Coordinamento attività extrascolastiche;

3. Rapporti con gli Enti locali per la progettazione interistituzionale;

4. Partecipazione incontri POF per verifiche ed adeguamenti;

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5. Partecipazione Incontri di staff.

PROGETTO ORIENTAMENTO

PROGETTO CONTINUITA’

REGOLAMENTO VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

COORDINAMENTO GRUPPI DI LAVORO: Visite e viaggi e Continuità / orientamento.

FUNZIONI STRUMENTALI:

AREA 4-INCLUSIONE E

SUPPORTO AI DOCENTI

1. Cura l’accoglienza e l’inserimento degli studenti con bisogni speciali (BES) e disturbi di apprendimento(DSA), dei nuovi insegnanti di sostegno

e degli operatori addetti all’assistenza;

2. Coordina i GLH operativi e il GLH d’istituto;

3. Diffonde la cultura dell’inclusione;

4. Comunica progetti e iniziative a favore degli studenti con bisogni speciali e DSA;

5. Rileva i bisogni formativi dei docenti, propone la partecipazione a corsi di aggiornamento e di formazione sui temi dell’inclusione;

6. Offre consulenza sulle difficoltà degli studenti con bisogni speciali e DSA;

7. Prende contatto con Enti e strutture esterne;

8. Svolge attività di raccordo tra gli insegnanti, i genitori, e gli specialisti esterni;

9. Condivide con il Dirigente scolastico, lo staff dirigenziale e le altre F.S. impegni e responsabilità per sostenere il processo di inclusione degli

studenti con bisogni speciali;

10. Rileva i disagi nel lavoro ed attiva modalità e/o interventi di risoluzione;

11. Fornisce Supporto ed Assistenza informatica: registro digitale, scrutini on line;

12. Svolge un’attività di assistenza e di supporto in merito a questioni di ordine didattico –organizzativo;

13. Affianca, in particolare i nuovi docenti con un’azione di consulenza;

14. Promuove uno stile di comunicazione e collaborazione costruttivo con e tra i docenti;

REGOLAMENTO GLH

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA STRANIERI

PROTOCOLLO INCLUSIONE

PIANO ANNUALE INCLUSIONE

NUOVO PEI

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NUOVO PDP

VALUTAZIONE BES E DSA

COORDINA IL GRUPPO H E IL GRUPPO INCLUSIONE DI ISTITUTO

COORDINATORI DI

CLASSE

Il coordinatore è:

• il punto di riferimento per i problemi che sorgono all’interno della classe e per le azioni da mettere in atto;

• facilitatore di rapporti fra i docenti e responsabile degli esiti del lavoro del consiglio; in rapporto agli alunni:

• si informa sulle situazioni a rischio e cerca soluzioni adeguate in collaborazione con il C d C (tutoraggio);

• controlla che gli alunni informino i genitori su comunicazioni scuola/famiglia, riferendo al Responsabile di plesso ed al Dirigente;

• cura le dinamiche relazionali tra gli alunni, diventando il tramite di questi con il C d C e la Dirigenza, di concerto con il Resp. di plesso; in rapporto ai colleghi della classe:

• controlla il registro di classe ( assenze, numero di verifiche, ritardi ecc.)

• ritira e controlla i documenti di valutazione e le note informative; in rapporto ai genitori:

• informa e convoca i genitori degli alunni in difficoltà;

• tiene rapporti con i rappresentanti dei genitori della classe e ne chiede e promuove il contributo; in rapporto al consiglio di classe

• guida e coordina i consigli di classe;

• relaziona in merito all’andamento generale della classe;

• illustra obiettivi/competenze, metodologie, tipologie di verifica per predisporre la programmazione, comprese le ore di approfondimento/mensa e tempo prolungato e coordina interventi di recupero e valorizzazione delle eccellenze;

• verifica il corretto svolgimento di quanto concordato in sede di programmazione della classe;

• propone riunioni straordinarie del C d C;

• cura la stesura della documento del C d C delle classi interessate agli esami;

• coordina la predisposizione del materiale necessario per le operazioni di scrutinio finale (schede personali ecc.); in rapporto alla Direzione della scuola

• condivide la visione dell’Istituto che è espressa nel POF;

• verbalizza le sedute del C.d.C. o svolge il ruolo di Presidente in assenza del Dirigente Scolastico, su delega del medesimo.

RESPONSABILE SITO WEB

DELL’ISTITUTO

• raccoglie le segnalazioni inerenti la presenza di un contenuto obsoleto ovvero la non corrispondenza delle informazioni presenti sul sito a quelle contenute nei provvedimenti originali;

• collabora con il personale di segreteria incaricato della pubblicazione dei provvedimenti di competenza nella sezione Albo On Line;

• collabora con il Dirigente Scolastico per quanto concerne la pubblicazione di contenuti e documenti;

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• acquisisce le informazioni ed i materiali dai docenti referenti dei progetti didattici al fine della loro pubblicazione nelle sezioni dedicate del sito;

• elabora, propone al Dirigente Scolastico e promuove azioni di miglioramento del sistema di comunicazione interno ed esterno.

GRUPPO DI LAVORO

CURRICOLO VERTICALE

• cura la preparazione di un curricolo verticale dell’Istituto Comprensivo e monitora l’attività di progettazione didattica dei consigli di classe / interclasse / intersezione;

• formula proposte al Collegio dei Docenti in merito alla progettazione delle attività didattiche al fine di mantenere la coerenza interna;

• assicura la collaborazione con i docenti FF.SS. Area 1 per tutte le attività di armonizzazione del Curricolo verticale all’interno del POF e del POF Triennale.

GRUPPO DI

MIGLIORAMENTO

Affiancherà i docenti FFSS di area nel lavoro, in particolare:

• garantisce un raccordo armonico tra organi collegiali della scuola e le FFSS nella predisposizione del PdM;

• si riunisce per monitorare la realizzazione delle varie azioni previste nel PdM.

Gli altri gruppi di lavoro previsti nell’organigramma affiancheranno i compiti delle FFS di area nella realizzazione degli incarichi.

Premesso che l’Offerta Formativa di questi anni ha permesso di portare al conseguimento di risultati scolastici e formativi positivi per quasi la totalità degli allievi, in

risposta agli indirizzi generali dettati sinora dal Consiglio di Istituto, concretizzati nell’attività del Collegio dei docenti, che ha predisposto il P.T. O .F., i cardini dell’Offerta

Formativa TRIENNALE vengono declinati come segue:

INCREMENTARE

L’AUTONOMIA E L’UNITA’

DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

LA NOSTRA SCUOLA

COSTRUIRE L’IDENTITA’ E L’UNITARIETA’ DEL

NUOVO ISTITUTO COMPRENSIVO

• Sviluppare l’identità e l’appartenenza negli operatori , negli allievi e nei genitori

• Favorire la crescita della solidarietà organizzativa tra gli operatori scolastici

• Favorire la connessione e l’integrazione delle competenze anche attraverso l’uso della delega

• Valorizzare le funzioni strumentali al PTOF e il ruolo dello staff di direzione

LA SCUOLA DEL TERRITORIO

• Ampliare la conoscenza, i rapporti, le integrazioni e le sinergie con le istituzioni e le agenzie educative del territorio

• Migliorare la cultura del servizio attraverso una risposta qualificata alle richieste degli alunni e dei genitori

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SVILUPPARE LA CULTURA DEL SERVIZIO E LA

VISIBILITA’ ESTERNA DELL’ISTITUTO E DELLE SUE

SCUOLE

LA QUALITA’ DELLE ESPERIENZE COME MOTORE

DELL’APPRENDIMENTO

LE SCUOLE DEL NOSTRO ISTITUTO COME AMBIENTI

SERI, SERENI E IDONEI ALL’APPRENDIMENTO

• Favorire negli apprendimenti il coinvolgimento attivo degli allievi e l’operatività

• Utilizzare i laboratori e gli strumenti tecnici e multimediali in dotazione alla scuola e implementare nuovi laboratori

• Promuovere l’esplorazione , la conoscenza e l’approfondimento degli aspetti paesaggistici, culturali e scientifici del territorio

• Sviluppare negli allievi la curiosità e l’interesse verso realtà culturali ed esperienze diverse dalle proprie

• Presentare le discipline di studio come campi di significato per sé oltre che come orizzonte intersoggettivo

L’AUTONOMIA PER IL MIGLIORAMENTO DEL

CURRICOLO

RIFOCALIZZARE L’ATTENZIONE SULLA QUALITA’

DEGLI APPRENDIMENTI ESSENZIALI

• Motivare gli alunni all’apprendimento curriculare curando la scelta dei contenuti e delle metodologie nella attuazione delle Unità di Apprendimento

• Garantire un’attenzione privilegiata alla personalizzazione degli apprendimenti

• Introdurre elementi di verifica e valutazione comuni concordati

• Ripensare il modo di fare scuola alla luce delle disposizioni contenute nei decreti applicativi della legge di riforma.

SCELTA RELATIVA

AGLI

OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO

Promuovere la maturazione dell’ identità personale

� Acquisire la capacità di vivere la corporeità come valore ; � Acquisire fiducia nelle proprie capacità; � Acquisire sicurezza e stima di sé; � Avere consapevolezza dei propri limiti; � Saper riconoscere e sviluppare le proprie attitudini anche in vista delle scelte future.

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Promuovere la maturazione delle capacità di essere autonomi e responsabili

� Riconoscere e gestire correttamente i propri bisogni ; � Riconoscere situazioni di pericolo ed attivare comportamenti adeguati ; � Sviluppare capacità di autocontrollo; � Acquisire la capacità di confrontarsi ed interagire con gli altri ; � Acquisire la capacità di confrontarsi con gli adulti; � Raggiungere autonomia di giudizio, di scelta e di assunzione dell’impegno; � Saper valutare e giudicare se stessi e le conseguenze del proprio comportamento e del proprio lavoro.

Maturare la capacità di socializzare

� Saper accettare l’altro come diverso da noi ; � Saper essere disponibili al rapporto con gli altri; � Sapersi mettere nei panni degli altri; � Saper argomentare e collaborare in modo costruttivo con l’altro; � Imparare a ricercare soluzioni possibili e condivise per i problemi concreti che la convivenza presenta ; � Accettare regole comuni ; � Maturare un atteggiamento di fiducia nella sensibilità morale dell’altro ; � Imparare ad essere solidali con gli altri vicini e lontani.

OBIETTIVI DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA

• Consolidare, ampliare, approfondire conoscenze, intese come il sapere;

• Consolidare, promuovere delle abilità, intese come il “saper fare”, cioè il sapere le ragioni e le procedure di questo fare;

• Acquisire delle competenze, intese come “l’insieme delle buone capacità che rendono una persona capace di utilizzare conoscenze e abilità, che apprende e che

possiede, per arricchire il personale modo di essere nel mondo e di affrontare le situazioni e risolvere i problemi”.

L'attività didattica, nei tre ordini di scuola, si espliciterà in percorsi personalizzati (per l'alunno, per gruppi di alunni, per classe), partendo dall'esperienza del bambino

- fanciullo - ragazzo, nel rispetto delle finalità, dei "traguardi per lo sviluppo delle competenze" e degli "obiettivi di apprendimento" posti dalle "Indicazioni per il

curricolo" .L' alunno entra nella scuola con un bagaglio di conoscenza ed abilità, punto di partenza dell'attività didattica, che si organizzerà in traguardi formativi o

compiti di apprendimento ritenuti realmente accessibili, in un tempo e ad un livello stabilito, ad uno o più allievi.

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LA PROGETTAZIONE DEL PIANO DELLE ATTIVITÀ NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

La programmazione educativa tende ad armonizzare l’attività degli insegnanti e garantire che per ogni alunno siano raggiunte le finalità e gli obiettivi stabiliti dalle Indicazioni per il curricolo per la Scuola del 1° ciclo . Fondamentalmente ha lo scopo di organizzare il piano delle attività: definizione degli obiettivi, contenuti e attività, metodologie, modalità e strumenti di verifica, secondo quanto previsto dalle suddette Indicazioni. Tutti gli insegnanti si impegnano a predisporre per gli alunni le esperienze che riterranno più adatte per far loro acquisire quelle conoscenze e quelle abilità che di comune accordo hanno ritenuto irrinunciabili; conservando un’ampia autonomia e discrezionalità nell’individuare altri obiettivi, esperienze, attività, ecc., oltre a quelle concordate con i colleghi. Per organizzare al meglio il piano delle attività è necessario predisporre collegialmente gli strumenti e le procedure che ogni docente poi utilizzerà con la classe e/o col gruppo di alunni, dopo aver proceduto alla rilevazione della situazione iniziale degli alunni e in funzione della rilevazione della situazione finale. Si terrà conto, oltre alle esigenze, alle caratteristiche e alle competenze già acquisite dagli alunni, anche delle condizioni familiari e socio- ambientali e degli stimoli offerti dall’ambiente nei suoi vari aspetti. La costruzione del profilo educativo, culturale e professionale dello studente e la strutturazione dei progetti ad esso relativi utilizzano obiettivi formativi, e obiettivi specifici di apprendimento che si diramano nelle diverse discipline (saperi) e nelle diverse educazioni (valori). In una scuola formativa l’aspetto del sapere e quello dei valori si uniscono per garantire il conseguimento di obiettivi irrinunciabili alla crescita consapevole dell’individuo e al raggiungimento delle competenze personali necessarie in una società complessa. OBIETTIVI FORMATIVI hanno lo scopo di: Promuovere:

� lo sviluppo della personalità in tutte le direzioni (etiche, sociali, religiose, intellettive, creative, operative...) Favorire:

1. la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto col mondo esterno; 2. la progressiva acquisizione di un’immagine sempre più chiara e approfondita della realtà sociale; 3. lo sviluppo della socialità intesa come partecipazione alla vita di gruppo; 4. la conquista di capacità logiche, scientifiche, artistiche, operative; 5. la conquista della propria identità di fronte al contesto sociale al fine di operare scelte realistiche nell’immediato e nel futuro; 6. la convivenza democratica, intesa come interiorizzazione dei principi e dei valori morali in grado di ispirare atteggiamenti di apertura,

accettazione, interazione costruttiva con gli altri;

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7. l’acquisizione di un livello culturale adeguato alle potenzialità di ognuno. Perseguire:

� il raggiungimento di una preparazione di base e porre le premesse per il proseguimento del percorso formativo. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO hanno lo scopo di: Fornire un’alfabetizzazione di base, intesa come:

1. competenza espressiva e comunicativa. 2. conseguimento di autonomia d’azione. 3. capacità di orientarsi nella realtà sociale e nel proseguimento degli studi. 4. formazione del pensiero critico.

Dare continuità ai contenuti, attraverso:

� coerenza tra i diversi approcci disciplinari all’interno dello stesso corso di studio � coerenza e congruenza degli approcci disciplinari all’interno dei tre ordini di scuola

L’attenzione della scuola verso questi aspetti permette ai singoli allievi il raggiungimento di una piena consapevolezza di sé e del mondo che li circonda perché capaci di scoprire interessi e motivazioni, di sviluppare e potenziare abilità, di ampliare le conoscenze, di acquisire un metodo di lavoro autonomo e produttivo, di affrontare situazioni nuove e di esprimere giudizi. L’insieme della progettazione di un uno o più obiettivi formativi, nonché delle attività, dei metodi, delle soluzioni organizzative e delle modalità di verifica necessarie per trasformarle in reali competenze degli allievi, va a costituire le Unità di Apprendimento, individuali o di classe, disciplinari o interdisciplinari. L’insieme delle Unità di Apprendimento dà origine al Piano di Studio Personalizzato. Gli strumenti che permettono di tradurre la programmazione in attività ed esperienze sono di vario tipo, quali: materiale didattico- disciplinare, strumentazione audiovisiva, apparecchiature informatiche, attrezzature sportive, attrezzature scientifiche, attività laboratoriali, strumenti e materiale per attività artistiche, espressive, musicali. L’insegnamento partirà sempre dalle conoscenze e dalle motivazioni degli alunni, avendo cura di utilizzare metodi particolari come il passaggio graduale dal concreto all’astratto, la personalizzazione della problematica, il lavoro per gruppi, le attività laboratoriali, la compartecipazione dell’esperienza, l’ inter, la multi e la transdisciplinarietà, il metodo scientifico. L’unitarietà dell’insegnamento sarà perseguita attraverso la definizione degli obiettivi trasversali riguardanti la formazione della personalità negli aspetti sopra evidenziati: cognitivi, affettivi, relazionali, conoscenza degli alunni, gradualità, concretezza e significatività delle proposte didattiche, valorizzazione continua delle competenze di cui l’alunno è destinatario. Per quanto possibile, si progetteranno argomenti comuni da sviluppare sotto molteplici punti di vista. L’impostazione metodologica sarà concordata in modo da risultare coerente con gli obiettivi di apprendimento.

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Con la progettazione dei piani delle attività saranno definiti i percorsi operativi specifici delle discipline per il raggiungimento delle mete fissate dalle Indicazioni, sulla base della programmazione educativa e della situazione di partenza della classe. Nelle Unità di Apprendimento si delineeranno le conoscenze e le abilità che formano gli obiettivi specifici di apprendimento, gli obiettivi formativi, i contenuti e le attività. Verranno delineate le indicazioni metodologiche, segnalati i mezzi e gli strumenti d’uso, le prove e gli strumenti di verifica. La progettazione è elaborata seguendo : LE OTTO COMPETENZE CHIAVE EUROPEE PER LA CITTADINANZA 1. Comunicazione nella madrelingua; 2. Comunicazione nelle lingue straniere; 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. Competenza digitale; 5. Imparare ad imparare; 6. Competenze sociali e civiche; 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. Consapevolezza ed espressione culturale

La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, incoerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantita dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità. Tra le priorità della scuola dell’infanzia vanno, quindi, considerate le necessità di:

� dialogare e collaborare con le famiglie e le altre istituzione per attuare in modo concreto una autentica centralità educativa; � proporre un ambiente educativo capace di offrire possibili risposte al bisogno di cura e di apprendimento;

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� realizzare un progetto educativo che renda concreta l’irrinunciabilità delle diverse dimensioni della formazione sensoriale, corporea, artistico - espressiva, intellettuale psicologica, etica, sociale;

� fare della scuola un luogo significativo per interventi compensativi finalizzati alla piena attuazione delle pari opportunità . L’organizzazione del curricolo verticale per Campi di esperienza trasversali , distinti per fasce di età ,consente di mettere al centro del progetto educativo le azioni, la corporeità, la percezione, gli occhi, le mani dei bambini. Ogni Campo di esperienza delinea una prima mappa di linguaggi, alfabeti, saperi, in forma di traguardi di sviluppo che, poi, troveranno una loro evoluzione nel passaggio alla scuola primaria. Lo sviluppo dei percorsi didattici per la formazione del bambino e della bambina avviene attraverso: * Programmazione Didattico Annuale * Attività d’intersezione * Feste, Uscite, Visite, Escursioni ambientali nel territorio e fuori Comune, Spettacoli teatrali in sede ( dicembre/maggio),visione film in sede e/o al cinema teatro ,visite presso laboratori artigianali (marzo, aprile, maggio), * Progetti Integrativi .

Il primo ciclo dell’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, già elementare e media. Esso ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e per la costruzione dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. “La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona .Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza; promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura.” Pertanto la scuola del primo ciclo deve porre una particolare attenzione a quelle aree e discipline in cui le indagini internazionali e gli stessi esiti della prova nazionale INVALSI denunciano le sofferenze più marcate e che soprattutto sono aree decisive per lo sviluppo successivo degli apprendimenti. Nel perseguire questa finalità si evidenzia la necessità di :

• favorire un clima scolastico relazionale rispondente ai reali bisogni dei singoli alunni

• favorire lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni

• fornire i riferimenti culturali essenziali alla conoscenza e alla interpretazione della realtà

• proporre contenuti culturali articolati e calibrati in funzione dell’età e delle capacità

• stabilire con i genitori rapporti personali non episodici o dettati dall’emergenza ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo.

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LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Promuove

• il pieno sviluppo della personalità degli alunni

• l’elaborazione del senso della propria esperienza

• la pratica consapevole della cittadinanza attiva

• l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura mirando a

• valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni

• attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità

• favorire l’esplorazione e la scoperta, realizzando percorsi in forma di laboratorio

• incoraggiare l’apprendimento collaborativo e a promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere. Secondo quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’Istruzione le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un’affinità più intensa tra alcune rispetto ad altre, volendo rafforzare così trasversalità e interconnessioni più ampie e assicurare l’unitarietà del loro insegnamento . Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali all’ottimale utilizzazione delle risorse è, comunque, rimessa all’autonoma valutazione di ogni scuola.

LE EDUCAZIONI e LA NOSTRA SCUOLA

La nostra scuola si muove nella prospettiva dell’interdisciplinarietà, cioè in un’integrazione dei saperi e delle procedure e nell’elaborazione di un

linguaggio comune che permetta scambi concettuali e metodologici per arrivare alle risposte cercate.

E’ possibile arrivare a questo se si assumono come criteri di orientamento e selettori delle scelte curricolari non più le discipline (come è stato fino ad

adesso nella scuola), ma quelle che vengono chiamate “Educazioni trasversali”..

Intendiamo con questo termine tutte quelle istanze educative:

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• che si costruiscono attorno ad un problema giudicato cruciale per la convivenza civile e rispetto al quale si percepisce in qualche modo un

bisogno formativo: il bisogno di conoscerne gli elementi e di sapersi orientare nei meccanismi di quel problema etra le diverse prese di posizione

rispetto ad esso;

• e che, in funzione del bisogno formativo individuato, propongono a più discipline un complesso di finalità e obiettivi educativi e didattici, da

perseguire selezionando concetti, tematiche, contenuti, procedure e metodi congruenti.

Per le Educazioni quindi, le discipline sono campi di risorse concettuali, metodologico-procedurali e contenutistiche alle quali chiedere quanto risulti più

idoneo al perseguimento delle finalità proposte. Per le discipline, le Educazioni, con le loro griglie di finalità intorno a problemi cruciali, diventano punti

di vista utili a individuare le rilevanze di contenuto su cui orientare lo studio. L’assunzione delle Educazioni per la scelta dei contenuti e delle finalità del

processo di insegnamento/apprendimento comporta anche delle ricadute sul piano metodologico. Per prima cosa infatti un approccio per problemi del

presente restituisce senso allo studio e quindi aumenta la motivazione degli studenti. Poi, proprio per le finalità che lo caratterizzano, rafforza la non

direttività, il dialogo e la negoziazione, la cooperazione e la ricerca comune con gli studenti; l’attenzione al linguaggio, agli stereotipi/pregiudizi, alle

conoscenze e agli stili cognitivi degli allievi; l’approccio per problemi e ipotesi; l’attenzione al processo dell’apprendimento, oltre che al suo prodotto.

Le Educazioni Trasversali, quindi, possono essere interpretate come selettori del curricolo nel suo insieme in quanto possono essere assunte come uno

strumento fondamentale nella scelta consapevole e coerente tra finalità formative, contenuti e strategie didattiche. Infatti esse contribuiscono a

trovare risposte a tutte e tre le domande che stanno alla base dei progetti di insegnamento/apprendimento (perché? che cosa? in che modo?) in

quanto:

- si propongono di costruire nei giovani competenze e capacità per comprendere la società in cui vivono e per agire in essa come soggetti critici e

responsabili;

- indicano priorità e rilevanze di temi/problemi e i nodi concettuali fondanti su cui realizzare i diversi percorsi disciplinari;

- suggeriscono possibili convergenze interdisciplinari, dato il loro caratteristico approccio alla complessità, e in questo modo permettono di andare oltre

gli steccati ancora presenti nel nostro sistema scolastico;

- invitano a superare il carattere solamente verbale della scuola utilizzando una didattica progettuale e comunque strumenti di lavoro e strategie

diverse (lavori di gruppo, giochi di ruolo, interviste, drammatizzazioni ecc.);

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- propongono di rivedere le stesse relazioni interpersonali nelle classi;

- aprono la scuola al territorio non solo perché invitano ad osservare criticamente la realtà che ci circonda, ma anche perché sollecitano la

collaborazione con enti, istituzioni e organizzazioni, governative e non, specializzati su questi temi.

Educazioni, che, anche se fortemente interconnesse, sono state chiamate in modo diverso a seconda dell’istanza formativa prevalente:

- l'Educazione allo Sviluppo, per conoscere gli squilibri e le interdipendenze tra le diverse aree del pianeta e riflettere sul modello di sviluppo dei paesi

del Nord del mondo,

- l'Educazione Interculturale, che parte dalla presa d'atto del carattere multiculturale proprio di ogni società, cultura e identità personale per arrivare a

costruire forme di dialogo,

- l'Educazione all'ambiente, sui complessi meccanismi di interdipendenza tra risorse naturali e bisogni delle popolazioni,

- l'Educazione ai diritti, su diverse generazioni di diritti, sulla loro violazione e sugli strumenti per renderli operativi,

- l'Educazione alla pace, che ragiona sui conflitti a livello personale, sociale e internazionale, ma anche sui valori della cooperazione e della nonviolenza.

E poi ancora, sempre a seconda della focalizzazione tematica, in modo trasversale NEL NOSTRO CURRICOLO SONO PRESENTI :

L’Educazione alla cittadinanza, alla mondialità, alla differenza di genere, alla legalità ,o altre, più legate a bisogni degli adolescenti: educazione

all'affettività, alimentare, alla salute, stradale.

LE SCELTE PER L’INCLUSIVITÀ

La scuola ha istituito un gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) ai sensi della Dir. Min 27/12/2012 e della C.M. 6 marzo 2013 ed adotta lo specifico Piano Annuale per l ’inclusività. Ai fini della più funzionale inclusione, la scuola si impegna alla personalizzazione dell’offerta formativa muovendo dai risultati della continua autoanalisi di istituto, dal monitoraggio costante dei percorsi e degli esiti, attraverso la trasversalità dell’offerta curricolare e degli ampliamenti dell’offerta formativa, una costante collegialità tecnica ed uno sviluppo professionale in situazione che si dimostri funzionale e costante e la continua sinergia con le famiglie, con i servizi socio-sanitari e l’impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate a livello territoriale. In particolare, l’ inclusività si realizza in termini di:

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• Individualizzazione garantita in caso di disabilità, quindi affidata non solo al regolare insegnamento di sostegno, ma anche a raccordi da parte della scuola con specialisti esterni con cui, per alcuni casi, viene stabilito un regolare contratto per prestazione d’opera specialistica, previa selezione pubblica.

• Personalizzazione, ossia offerta formativa progettata, realizzata e controllata per tutti gli alunni debitamente indagati nella propria situazione formativa di partenza (quindi eccellenze, ragazzi normali diversi per stili e ritmi di apprendimento, immigrati o affetti da disturbi dell’apprendimento…)

In particolare, in tema di disabilità, vengono seguite le LINEE GUIDA MIUR agosto 2009 C.M. 38 del 15 aprile ’10, Dir.Min. 27/12/2012, C.M.8/2013). I piani personalizzati per alunni diversamente abili per si fondano sui seguenti documenti: 1. Certificazione a fini scolastici

2. Diagnosi Funzionale "descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell’alunno handicappato", che deve contenere "l’anamnesi familiare, gli aspetti clinici (anamnesi fisiologica e patologica, diagnosi clinica), gli aspetti psicosociali (area cognitiva, affettivo-relazionale, linguistica, sensoriale, motorio-prassica, neuropsicologica, autonomia)" ad opera dell’unità Multidisciplinare (specialista della patologia invalidante, neuropsichiatra infantile, terapista della riabilitazione, operatori sociali in servizio presso l’A.S.L.)

3. Profilo Dinamico Funzionale (=proiezione evolutiva della situazione) "descrizione delle difficoltà e dello sviluppo potenziale dell’alunno nei tempi brevi (sei mesi) e medi (due anni)" (D.P.R. 24.02.1994, art. 4). Ad esso provvede un gruppo di lavoro misto composto dall’unità multidisciplinare dell’ASL, dai docenti curricolari, dal docente di sostegno e dai genitori dell’alunno. Viene redatto "dopo un primo periodo di inserimento scolastico". I contenuti del PDF riguardano "l’asse cognitivo, affettivo-relazionale, comunicazionale, linguistico, sensoriale, motorio-prassico, neuropsicologico, l’autonomia, l’apprendimento". Per ogni asse va analizzato il funzionamento ed il livello di sviluppo. Soggetto a verifiche in media ogni biennio ("alla fine della seconda elementare, della quarta elementare, della seconda media, del biennio e del quarto anno superiore")

4. Il Piano Educativo Individualizzato o Personalizzato (PEI o PEP) (="il documento nel quale vengono descritti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione ed all’integrazione scolastica") - Gruppo di Lavoro dedicato al singolo alunno (GLHO insegnanti curricolari, docente di sostegno, genitori dell’alunno, operatori); è soggetto a verifiche ordinariamente quadrimestrali da parte del GLHO. Programmazione individualizzata, affidata a tutti i singoli docenti di classe, con il coordinamento da parte dell’insegnante di sostegno. In tema di eccellenze, la personalizzazione dell’offerta formativa è improntata ai criteri sanciti nelle seguenti fonti: DM 8/11/’11, DDG 15 del 28/7/2013, DM 30/7/2013, CM 25/2013 In tema di personalizzazione dell’offerta formativa per alunni provenienti da contesti migratori, la scuola si ispira ai criteri fissati nelle “LINEE GUIDA PER

L’ACCOGLIENZA”.

L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI”. NOTA MIUR DI TRASMISSIONE DEL 19 FEBBRAIO 2014- PROT. N. 4233

Nel tempo sono state emanate diverse norme che rappresentano oggi una preziosa risorsa. Ad esse la nostra istituzione fa riferimento per andare incontro alle necessità degli alunni stranieri e delle loro famiglie, nel contesto delle aspirazioni educative della totalità degli allievi.

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Attualmente il quadro normativo, imperniato sull’autonomia delle istituzioni scolastiche, con D.P.R. n. 275/99, rappresenta lo strumento principale per affrontare tutti gli aspetti, come quello dell’integrazione degli alunni stranieri, che richiedono la costruzione di appropriate e specifiche soluzioni. L’Istituto inoltre , in riferimento all’art. 45, comma 4, del DPR n. 394 del 31 agosto 1999 , ha realizzato: - Il Piano Annuale Inclusione (P.A.I), quale strumento di promozione della qualità della scuola; tenendo conto della C.M. 4233/2014 in cui si indicano le Linee guida per le pratiche di accoglienza e di integrazione degli alunni stranieri .

INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

L’integrazione dei soggetti diversamente abili all’interno dell’Istituzione educativa è un processo attivo e graduale che passa da una visione centrata sul recupero come condizione dell’inserimento ad una visione che parte dall’inserimento per attuare il recupero. Obiettivi (Piano educativo personalizzato) L’azione educativa e rieducativa promossa dalla nostra scuola nei confronti degli alunni diversamente abili ha il fine di:

• far raggiungere la massima autonomia;

• potenziare le abilità possedute;

• sviluppare e/o potenziare le capacità di attenzione e di memoria;

• promuovere e sviluppare il processo di socializzazione;

• far acquisire competenze ed abilità espressive e comunicative;

• far acquisire basilari strumenti linguistici e matematici. Strategie La personalizzazione educativa e l’individualizzazione dell’insegnamento, trova la sua massima espressione nella didattica dell’handicap, rendendo necessaria la predisposizione di un Piano educativo personalizzato. Il P. E. P. delineerà percorsi formativi adeguati al singolo alunno partendo dall’analisi delle sue potenzialità. Esso sarà strutturato fissando gli obiettivi formativi e didattici ritenuti possibili nel Piano dinamico funzionale. Metodo Gli interventi didattici privilegeranno la concretezza e l’operatività, il “ saper essere ” ed il “ saper fare ”degli alunni. Le attività didattiche saranno semplificate e selezionate in riferimento alle loro potenzialità. Gli alunni lavoreranno in classe e al di fuori di essa con attività atte a: • promuovere lo sviluppo delle possibili competenze attentive, motorie, strumentali, espositive, logico-operative. Si farà ricorso, come supporto didattico, ai sussidi didattici disponibili, agli audiovisivi e all’uso del computer.

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In tema di BES la scuola si ispira alle seguenti fonti: L.170/2010 Direttiva 27 dicembre 2012- C. M. 8/2013, Linee guida per il diritto allo studio degli studenti con disturbi specifici di apprendimento In materia di orientamento e di “didattica orientativa” e“tutorato orientativo” (C.M. 43 del 15 aprile 2009): la scuola persegue l’inclusività rispetto alla potenzialità attraverso la flessibilità e l’autonomia della scuola (Raccomandazioni del Consiglio dell’UE del 22/4/2013, Legge 128/2013;” Linee guida nazionali per un orientamento permanente” ( centrato sulla persona) -19 febbraio 2014 Le scelte didattiche La flessibilità didattica prevede anche gruppi (o frequenze di singoli alunni) per classi aperte e percorsi personalizzati per il recupero di conoscenze ed abilità. La scuola progetta, avvalendosi delle metodologie didattiche più accreditate, le strategie didattiche finalizzate al migliore successo formativo per ciascun alunno. Le scelte curricolari La progettazione formativa si fonda sull’unitarietà delle discipline. I consigli di classe progettano per nuclei tematici unitari cui convergono le discipline, intese come strumenti per l’acquisizione di abilità e di competenze trasversali. L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione è trasversale a tutte le discipline. Le scelte docimologiche ( relative alla valutazione) Si confermano la scelta di valutazione per quadrimestri e gli indicatori per la valutazione in decimi di tutte le discipline (DPR 122/2009). Le tabelle degli indicatori per la valutazione in tutte le discipline è parte integrante del presente POF (trasparenza della valutazione - DPR 122/2009). La valutazione formativa è affidata ai consigli di classe che rilevano continuamente (valutazione tempestiva - DPR 122/2009) l’evoluzione della domanda formativa soggettiva e ad essa adeguano l’offerta formativa personalizzata.

NORME PER LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DPR n.122 del 22/06/2009 e Legge n. 169 del 30/10/2008

Assunto “ex Lege” che la Valutazione degli Alunni è “espressione dell’autonomia professionale, propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle Istituzioni Scolastiche” (Art. 1, comma 2 del DPR n. 122) –

• Sotteso che la detta Valutazione “ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento ed il rendimento scolastico complessivo degli Alunni”, e che la stessa concorre, con le sue finalità, anche formativa e tramite l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascuno, ai processi di “autovalutazione” dei medesimi Alunni ed al miglioramento dei livelli di conoscenza e di successo formativo

• Ritenuto che ogni Alunno ha diritto ad una Valutazione obiettiva, trasparente, tempestiva degli “esiti apprenditivi” e delle competenze

maturate, (SAPERE;SAPER FARE;SAPER ESSERE)che discenda da rigorose e sistematiche osservazioni-riflessioni, connesse ai processi cognitivi e formativi, e che le Verifiche intermedie e finali, in ordine alla “misura” del rendimento scolastico, devono essere coerenti con gli Obiettivi previsti nel POF dell’Unità Scolastica -

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• Inteso che la pratica della Valutazione non è e non può essere soltanto l’espressione terminale di un giudizio, che evidenzi, in termini sommativi e comparativi, il Comportamento, i livelli di apprendimento degli Alunni , il grado di maturazione delle Abilità-Competenze raggiunto dagli stessi, al termine di scadenze prefissate, ma la “messa in questione” di tutti i fattori, che hanno sostanziato il processo formativo–educativo: insegnanti, alunni, obiettivi, contenuti, metodologie, finalità, “sostegni”, prove di verifica, retroazioni, interventi compensativi.

Il collegio dei docenti ritiene: La valutazione uno degli elementi fondamentali della programmazione didattica-educativa e può essere definita come il confronto tra gli obiettivi prefissi (ciò che si vuole ottenere dagli alunni ) ed i risultati conseguiti (ciò che si è ottenuto dagli stessi alunni ). Il processo valutativo, pertanto, consta di tre momenti:

• valutazione diagnostica o iniziale. Serve a individuare, attraverso la somministrazione di prove d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a predisporre eventuali attività di recupero.

• valutazione formativa o in itinere. È finalizzata a cogliere, informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli alunni e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo/recupero.

• valutazione sommativa o complessiva o finale. Consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dall’alunno in un determinato periodo di tempo o al termine dell’anno scolastico.

- L’attribuzione del “voto”, nelle singole discipline e nel comportamento, deve rappresentare, dunque, “la sintesi ponderata e convergente” delle distinte “performance”, cognitive, relazionali, emozionali, nella considerazione che le stesse, non di rado, intersecano taluni “impalpabili” aspetti della condizione umana dell’alunno.

Valutazione delle prove scritte Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, di rendere trasparente l’azione valutativa della Scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto espresso in decimi, i docenti della stessa disciplina concordano ad inizio di anno scolastico ed esplicitano in forma scritta, attraverso griglie di misurazione predisposte per i diversi tipi di verifiche e per le singole discipline, i criteri di valutazione delle prove scritte sulla base di indicatori e descrittori condivisi, informando gli alunni.

Criteri generali per l’attribuzione del voto di comportamento

Il voto di comportamento, o voto di condotta, ha la funzione di registrare e di valutare l’atteggiamento e il comportamento dell’allievo durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento di eventuali comportamenti negativi.

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La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni e integrazioni ;articolo 2 del DPR 122/09, è espressa: nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione; nella scuola secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi; il voto numerico è illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione. Il “Voto di Comportamento”, o Voto di Condotta viene attribuito, “collegialmente”, dai Docenti della classe, o dai Consigli di classe, a seconda degli Ordini di Scuola, sulla base dei seguenti parametri: - Puntualità nell’orario di entrata in classe - Assiduità nella frequenza alle lezioni - Decoro nell’abbigliamento e cura dell’aspetto - Autocontrollo nell’uso della Gestualità e della Parola - Dimensione del “silenzio e dell’ascolto” - Motivazione–impegno nelle attività d’aula e nello studio a casa - Rispetto delle persone, degli arredi, del Regolamento d’Istituto - Modalità della relazione con i compagni e con i docenti

OBIETTIVI CON RIFERIMENTO AL RAV

Il RAV elaborato nei mesi di giugno/luglio 2015 da parte dello STAFF di direzione ha consentito, anche attraverso i Descrittori messi a disposizione

dall’INVALSI e dall’ISTAT, di accertare:

- AREA CONTESTO E RISORSE: buono il contesto territoriale dal punto di vista socio-economico e delle opportunità di collaborazione con le

Amministrazioni comunali e le numerose associazioni e agenzie educative presenti.

- AREA ESITI: esiti positivi da parte della totalità degli studenti (da due anni scolastici non si sono verificate bocciature) ANCHE GRAZIE ALLA

PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI EDUCATIVI.

- AREA PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE: buone le iniziative per l’inclusione e la

differenziazione . Da mettere a punto il Curricolo verticale di Istituto.

- AREA PROCESSI-PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE: positiva l’organizzazione dell’Istituto , curato il passaggio delle informazioni alle

famiglie anche attraverso il sito. Poche le opportunità di formazione offerte ai docenti negli ultimi anni scolastici.

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Nella sintesi del PDM vengono esplicitati i punti di criticità emersi nel RAV e le conseguenti priorità e traguardi .

Individuazione delle priorità

ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLE PRIORITA’ DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

Risultati scolastici Aumentare i l grado di correlazione tra la valutazione dei

docenti con il risultato delle prove standardizzate

nazionali.

Portare il grado di correlazione a un livello medio – alto in

tutte le classi dell’istituto.

Risultati delle prove

standardizzate nazionali

Riduzione del cheating

Riduzione della varianza tra le classi

Contenere il livello di cheating nella tendenza nazionale.

Contenere la varianza tra le classi nella tendenza delle

scuole con lo stesso ESCS

Competenze chiave e di

cittadinanza

Consolidamento e sviluppo delle chiave e di cittadinanza. Elaborazione di percorsi didattici trasversali e uso di

strumenti per valutare il raggiungimento delle competenze

per tutte le classi dellI.C.

Risultati a distanza Aumentare il numero di studenti che seguono il consiglio

orientativo.

Ridurre di 10 punti percentuale il numero di studenti che

non seguono il consiglio orientativo.

Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell’autovalutazione.

I risultati scolastici sono positivi, ma non sempre la valutazione degli insegnanti è in linea con i risultati delle prove standardizzate nazionali.

Nelle prove standardizzate nazionali il livello raggiunto dagli alunni di alcune classi della scuola primaria è compromesso da un cheating elevato.

Nell’istituto è presente un alto livello di varianza tra le classi che denota un basso tasso di equilibrio nella composizione delle stesse.

La scuola presenta una situazione relativamente positiva per quanto riguarda le competenze chiave di cittadinanza ma per un loro consolidamento e

sviluppo si dovrebbero elaborare percorsi didattici trasversali e soprattutto utilizzare strumenti condivisi (pre tutte le classi) per la loro valutazione.

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AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO

Curricolo, progettazione, valutazione Definizione di un curricolo verticale di istituto.

Progettazione e attuazione della programmazione per classi parallele nella scuola primaria e secondaria.

Definizione di criteri di valutazione comuni.

Definizione di prove strutturate comuni, in ingresso, intermedie e finali.

Ambiente di apprendimento Adozione di modalità orarie e di uso degli spazi flessibili per interventi di recupero, consolidamento,

potenziamento.

Promozione e sostegno dell’utilizzo di metodologie didattiche innovative.

Inclusione e differenziazione Elaborazione del PAI

Elaborazione del protocollo di inclusione per alunni stranieri.

Continuità e orientamento Progettazione di percorsi di continuità tra le classi ponte dell’I.C.

Progettazione di percorsi di continuità e di orientamento tra le classi terminali dell’IC e il biennio degli IISS

del territorio.

Orientamento strategico e

organizzazione della scuola

Definizione particolareggiata e chiara di obiettivi, ruoli e compiti nell’organizzazione della scuola.

Promuovere una leadership diffusa per la realizzazione di obiettivi comuni.

Sviluppo e valorizzazione delle risorse

umane

Promuovere la formazione del personale e la cultura della responsabilità anche al fine di valorizzare le

risorse umane.

Integrazione con il territorio e rapporti

con le famiglie

Promozione di reti di scuole a fini formativi.

Promozione creazione comitato genitori.

Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità

Gli obiettivi di processo indicati possono aiutare la scuola a promuovere le competenze degli studenti perché con la definizione del curricolo si

formalizzano sia i percorsi che gli indicatori per valutare l’acquisizione delle competenze, e con la collaborazione con altre scuole e con il territorio si

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migliora la qualità dell’offerta formativa. Emerge la necessità, per l’istituto comprensivo, sul paino interno di rafforzare la propria identità ed il senso

di appartenenza, sul paino esterno di esercitare un ruolo sempre più incisivo nella comunità. Bisogna ripensare al proprio assetto organizzativo,

attraverso la valorizzazione delle esperienze, delle risorse umane e professionali.

PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il Piano di Miglioramento dell’istituzione scolastica si fonda in maniera coerente sui risultati del Rapporto di Autovalutazione (come previsto dal DPR 80

del 28 marzo 2013), scaturisce da numerosi confronti collegiali condivisi, nonché da rapporti informali con stakeholders del territorio.

Andare a definire la mission dell’istituzione scolastica nell’immediato futuro, ma anche sul medio – lungo periodo è un’operazione complessa, che

richiede capacità di analisi e lucidità strategica, perché implica la messa in campo ed il coordinamento di una serie di risorse umane, finanziarie e

strumentali che vanno finalizzate al perseguimento dell’efficacia del servizio reso in termini di successo formativo per gli alunni. Migliorare i livelli

dell’organizzazione, con riferimento ad una ricaduta positiva sul servizio erogato diventa un obiettivo imprescindibile di qualsiasi azione di

miglioramento, anche al fine di ottemperare al mandato istituzionale della scuola. Una buona organizzazione, un buon clima relazionale, una positiva

comunicazione interna ed esterna, una ulteriore chiarificazione ed esplicitazione dei compiti, un maggiore coinvolgimento delle famiglie, possono

senz’altro giovare e diventare dei punti di forza su cui poter costruire un modello di intervento più efficace e tale da incidere positivamente.

Le azioni a supporto del Piano di Miglioramento si pongono in coerenza con quanto scaturito dalle priorità e dai traguardi del RAV.

Sul piano organizzativo l’Istituto deve rafforzare la propria identità, esercitando in maniera incisiva il suo ruolo nella comunità, ripensare, strutturare e

migliorare il proprio assetto organizzativo attraverso la valorizzazione delle risorse umane e professionali, il coinvolgimento, l’aggiornamento, la

formazione in servizio (comunità di pratica). Sul piano esterno va perseguito un raccordo più attivo e propositivo con il territorio ed una maggiore

apertura, anche con la costituzione di reti ed altre relazioni formalizzate al fine di realizzare attività istituzionali tipiche della scuola. Sul piano interno

emerge la necessità di ampliare i momenti di confronto, onde poter meglio coordinare gli interventi, quindi rafforzare il processo di costruzione della

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comunità professionale e di ricerca fondata sulle buone pratiche. L’azione didattica quotidiana sarà senz’altro avvantaggiata attraverso l’apporto di

esperienze, atteggiamenti, occasioni che possono scaturire da una comunità professionale armonica, motivata, aperta all’innovazione e soprattutto non

autoreferenziale. Bisogna investire in due direzioni: consolidare la cultura della valutazione e dell’autovalutazione e rafforzare la capacità di lavorare per

obiettivi in vista del successo formativo dei nostri alunni.

Sulla base dei risultati del RAV il nostro Istituto, all’interno di una situazione complessivamente positiva, presenta una serie di criticità che vanno

affrontate attraverso azioni coerenti, coinvolgendo sinergicamente tutte le componenti della comunità scolastica. Da una analisi attenta dei risultati del

RAV emergono le seguenti criticità, che pur non assumendo livelli di gravità, condizionano i risultati dell’azione della scuola:

• necessità di riduzione della varianza tra le classi e riduzione del cheating in qualche classe per le prove INVALSI;

• assenza di curricolo verticale;

• mancanza di progetti per lo sviluppo delle competenze digitali;

• assenza di partecipazione a reti di scuole;

• poca condivisione nella progettualità didattica della scuola secondaria (uso di prove strutturate comuni);

• bisogni formativi del personale;

• migliorare l’efficienza dei laboratori;

• assenza di percorsi di continuità tra i vari segmenti di scuola; momenti di confronto tra i docenti insufficienti;

• il coinvolgimento di tutte le componenti della comunità scolastica alla mission non sempre è adeguato;

• i compiti all’interno dell’organizzazione non sempre sono ben esplicitati;

• la partecipazione delle famiglie risulta non sempre incisiva.

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Pertanto gli ambiti in cui intervenire sono molteplici:

• migliorare la manutenzione dei laboratori e delle LIM;

• investire in termini di formazione del personale attraverso delle proposte coerenti con i bisogni;

• migliorare l’organizzazione attraverso una più chiara definizione dei ruoli e dei compiti, nonché intensificando i momenti di confronto, di

condivisione e di scambio di esperienze;

• consolidare un discorso di progettazione condivisa di percorsi anche attraverso la realizzazione di prove comuni, onde contribuire a sviluppare

una cultura della valutazione, anche in riferimento ai risultati delle prove INVALSI;

• costruire percorsi di continuità di largo respiro, superando l’aspetto rapsodico che si collega esclusivamente ai momenti di scelta del percorso di

studi negli Istituti di Istruzione Superiore.

SCELTE

Alla luce di quanto detto appare evidente che gli sforzi, sul piano generale, dovranno tendere a trasformare il modello trasmissivo dei saperi della

scuola, creando ambienti di apprendimento nuovi ed innovativi, modificando il concetto stesso di classe: non più la classe in laboratorio, ma il

laboratorio in classe. Bisogna sfruttare al meglio gli strumenti che già l’Istituto possiede, cercando nel contempo di migliorarne e potenziarne la

dotazione, sfruttando le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare. L’utilizzo di

strumenti già presenti nell’Istituto consente di motivare e soddisfare il personale e l’utenza, di razionalizzare i costi e di rendere più efficiente la

struttura stessa che, di conseguenza, acquisisce valore aggiunto anche sul piano sociale. Fondamentale risulta investire sul capitale umano, al fine di

promuovere il cambiamento in termini di offerta formativa, per riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza. Il Piano di

Miglioramento dovrà prevedere una serie di interventi su più fronti, attraverso azioni diverse tutte coerenti e collegate tra di loro, finalizzate come un

corpo organico alla diffusione della cultura dell’innovazione e modernizzazione, che favorisca la condivisione e la collaborazione tra tutti gli attori della

comunità scolastica.

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Il Piano di Miglioramento si prefigge come scopo, sia il superamento delle criticità emerse attraverso una serie di azioni coerenti e coordinate, sia il

miglioramento e/o mantenimento e adeguamento dei livelli di eccellenza sinora raggiunti. In particolare si propone di intervenire nelle seguenti aree:

organizzazione, comunicazione, potenziamento, recupero, inclusione, continuità e orientamento, programmazione, valutazione studenti e

autovalutazione di istituto.

IDEA GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Dall'analisi del report del Team di Valutazione emerge che le aree da migliorare e le relative azioni di miglioramento risultano essere:

1. Curricolo e offerta formativa

Ottenere un’impostazione didattica coerente con uno sviluppo di competenze in

verticale(fra i diversi livelli di istruzione dell’istituto) e omogenea in orizzontale(fra i

plessi del medesimo livello scolastico) su misura per l’utenza dell’istituto.

2. Variabilità dei risultati Riduzione della differenziazione tra classi parallele per la valutazione dei risultati. Condivisione di criteri e pratiche di valutazione per

competenze.

3. Inclusione e differenziazione

Potenziamento delle strategie di inclusione per migliorare i livelli formativi degli alunni

Intorno a ciascuna delle tre piste di lavoro sarà costruito un singolo progetto che andrà a costituire il Piano di Miglioramento.

Per l’anno scolastico 2015 / 2016, in riferimento alla valutazione interna/autovalutazione, ci si propone di migliorare soprattutto gli ambiti che riguardano la

costruzione degli strumenti per poter operare su un discorso di largo respiro. Il tutto sarà esplicitato in maniera precisa nei singoli progetti di miglioramento.

Si intendono ridurre le criticità sopra evidenziate attraverso :

- ESPLICITAZIONE INTERNA ED ESTERNA DELLE AZIONI INTRAPRESE;

- TRASPARENZA ;

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- RENDICONTAZIONE - valutazione interna/autovalutazione.

Il Collegio dei Docenti, sulla base dell’esperienza dello scorso anno scolastico, all’interno delle sue prerogative, ha designato n. 2 docenti FFSS referenti

Il Piano di Miglioramento sarà disteso su un arco temporale che interessa i seguenti anni scolastici: 2015/16 – 2016/17 – 2017-18. Sull’anno scolastico

in corso si concentra la fase della progettazione delle varie azioni, che sarà riadattata con successivi interventi in itinere nei prossimi anni scolastici,

anche tenendo conto delle modificazioni intervenute nei quadri di riferimento generale. Si prevede una valutazione sull’andamento complessivo del

PdM già a fine anno scolastico e momenti di monitoraggio sul breve periodo (bimestrali), per capire l’efficacia della pianificazione e se sono necessarie

modifiche e/o adattamenti in itinere.

RETI DI SCUOLE

Riprendendo quanto già stabilito dal DPR 275 del 1999, La Legge 107 del 2015, sviluppa e potenzia il discorso delle reti di scuole per il perseguimento

dei ruoli istituzionali propri.

Considerata l’importanza di confrontarsi con altre realtà scolastiche del territorio, visto che uno dei punti critici del emersi dal RAV del nostro istituto è

l’assenza di accordi di rete, anche al fine di consentire all’istituzione scolastica di operare al meglio in termini di occasioni di confronti culturali e di

condivisione di risorse per il perseguimento dello scopo a cui istituzionalmente si è preposti, la nostra scuola si mostra aperte ad un discorso di rete.

Allo stato attuale l’Istituto Comprensivo “G.Pascoli” di Vallata, aderendo all’invito dell’Istituto di Istruzione Superiore (IIS) “G.De Gruttola” sito in via

Villa Caracciolo di Ariano Irpino (Istituto capofila), fa parte di un accordo di rete finalizzato alla partecipazione all’Avviso pubblico del MIUR del

08/09/2015 per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte delle istituzioni scolastiche ed educative per l’individuazione di proposte

progettuali relative alla realizzazione di laboratori territoriali per l’occupabilità da realizzarsi nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), ai

sensi dell’art.1, commi da 56 a 62, della legge 13 luglio 2015, n. 107.

L’obiettivo dell’avviso pubblico è quello di favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale nelle istituzioni scolastiche dotandosi di laboratori per

l’occupabilità allo scopo di favorire le seguenti finalità: a) l’orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici made in Italy, in base alla

vocazione produttiva, culturale e sociale di ciascun territorio; b) la fruibilità di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla riqualificazione di

giovani non occupati; c) apertura della scuola al territorio e possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell’orario scolastico. I laboratori territoriali

per l’occupabilità si propongono il coinvolgimento sia degli studenti inseriti nei percorsi formali di formazione, sia nei cosiddetti NEET (Not engaged in

Education, Employment or Training) e sono finalizzati a favorire la conoscenza, l’inserimento ed il reinserimento dei giovani nel mondo del lavoro

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mediante la valorizzazione delle specificità e delle vocazioni territoriali.

Il nostro istituto ha risposto positivamente anche all’invito pervenuto da parte dell’Istituto Comprensivo “P.S. Mancini-Cardito” – Ariano Irpino CM.

AVIC86200Dper la realizzazione della rete scolastica: “IC-ARIANO&DINTORNI@RETE con altri istituti: ISTITUTO COMPRENSIVO “Don Milani-Calvario” –

Ariano Irpino – CM AVIC849003,ISTITUTO COMPRENSIVO “G. Lusi –Martiri” - Ariano Irpino- CM AVIC863009, ISTITUTO COMPRENSIVO “Padre Pio”- San

Sossio Baronia – CM AVIC821007,ISTITUTO COMPRENSIVO di Casalbore – CM AVIC814004 per gli scopi previsti dal DPR 275 del 1999.

Con delibere del Collegio dei Docenti n.2/4 del 27/11/2015 e del Consiglio di Istituto n. 3/3 del 27/11/2015 il nostro istituto ha deliberato la

partecipazione alla costituenda rete avente per oggetto “attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, di

amministrazione e contabilità, di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali, nonché l’istituzione di

laboratori finalizzati, tra l’altro, alla ricerca didattica e alla sperimentazione, alla documentazione di ricerche, esperienze e informazioni, alla formazione

in servizio del personale scolastico, all’orientamento scolastico e professionale ferma restando l’autonomia dei singoli bilanci, di acquisto di beni e

servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali…”

Nella nostra Istituzione scolastica si svolgono annualmente i seguenti progetti trasversali : 1. PROGETTO CONTINUITA’ (SCUOLA DELL’INFANZIA– PRIMARIA- SECONDARIA- VALLATA, TREVICO, VALLESACCARDA E SCAMPITELLA) Da tempo ormai tutti gli operatori scolastici concordano sulla necessità di coinvolgere e mettere a proprio agio gli studenti, attenuando le preoccupazioni che inevitabilmente si accompagnano ad ogni situazione nuova; i ragazzi, per crescere, devono abituarsi a gestire le proprie emozioni; all’insegnante spetta il compito di creare un clima favorevole al processo di socializzazione e di crescita di tutti i ragazzi. La scuola attiva percorsi di accoglienza che prevedono incontri con insegnanti e alunni dell’ultima classe di scuola primaria per svolgere insieme le attività che il progetto Continuità propone ogni anno.

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All’inizio dell’anno scolastico ogni consiglio di classe predispone attività finalizzate alla conoscenza reciproca degli alunni e alla possibilità di esprimere emozioni, paure, curiosità, all’orientamento nel nuovo spazio-scuola nonché alla conoscenza motivata del regolamento da rispettare spiegato in modo chiaro per favorirne una serena e adeguata condivisione. L’ “Accoglienza” non rappresenta un’attività limitata ai primi giorni dell’anno scolastico, ma un processo continuo in grado di dare centralità ai ragazzi e di favorire anche l’inserimento in corso d’anno di nuovi alunni. 2. PROGETTO “SICUREZZA” (SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA- SECONDARIA)

a) informare e formare gli utenti ad eventuali forme di calamità naturali che possono verificarsi nei luoghi di lavoro. b) fare conoscere le norme di sicurezza nei posti di lavoro responsabile per la sicurezza dei lavoratori D.lgs. n 81/2008

Deve essere predisposto un piano di evacuazione che è uno strumento operativo, attraverso il quale devono essere studiate e pianificate le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti di un edificio. Devono essere nominate delle figure sensibili che operano nell’ambiente di lavoro e deve essere predisposto un organigramma della sicurezza dove vengono individuati i compiti che ciascun operatore scolastico deve compiere sia in caso di emergenza che in condizioni di normalità. Il presente documento tenta di sintetizzare funzioni e ruoli, compiti e adempimenti da parte dei soggetti che a vario titolo si trovano nella scuola (alunni, collaboratori scolastici, docenti, personale di segreteria, e più occasionalmente i genitori). E’ esperienza di ognuno che non si può controllare l’imprevisto e l’imprevedibile, né si può avere la presunzione di stabilire regole capaci di rispondere perfettamente e adeguatamente alla complessità del reale; è anche vero però che la prevenzione passa attraverso:

• la conoscenza dei rischi;

• il rispetto di comportamenti corretti;

• l’obbedienza a regole valide per tutti;

• la consapevolezza delle responsabilità individuali e sociali. Si provvederà ,così come dal comma 10 art.1 della L.107/2015,nella scuola secondaria di primo grado a attivare una FORMAZIONE STUDENTI ,SIA PER IL PRIMO SOCCORSO CHE PER LA SICUREZZA, per promuovere le conoscenze basilari di comportamento in situazioni di emergenza.

CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE La scuola secondaria di primo grado di Vallata “SMIM” offre agli alunni la possibilità di seguire anche un percorso musicale curriculare, su richiesta

all’atto dell’iscrizione, previa accertamento dei prerequisiti tramite test attitudinali, i quali indicano la scelta dello strumento, nello specifico: clarinetto,

sassofono, tromba, percussioni. Il corso è ormai è una realtà consolidata ed opera a regime completo, visto che le attività vengono svolte dall’anno

scolastico 2012/2013. Allo stato attuale tutti gli alunni di 3 classi (corso A) della Scuola Secondaria di Vallata frequentano il corso di strumento musicale.

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La consistenza organica dei docenti di strumento musicale ammonta a 4 unità a cattedra completa . L’attività costituisce una notevole risorsa per

l’istituto, considerato anche che sul territorio esiste una cultura musicale abbastanza radicata. Il corso prevede lezioni di strumento individuale e attività

di musica d’insieme, che vengono effettuate con rientri pomeridiani che vanno dal lunedì al venerdì. I ragazzi interessati allo studio di strumento

musicale organizzano concerti e partecipano a concorsi anche fuori provincia, per cui lo svolgimento di queste attività richiede necessariamente

l’allestimento di spazi attrezzati e di strumenti musicali.

AZIONI PNSD

Gli ambienti in cui la scuola ed i nostri studenti sono immersi sono ricchi di stimoli culturali molteplici ma anche contraddittori. Occorre

un'organizzazione didattica che aiuti a superare la frammentazione della conoscenza e ad integrare le discipline in nuovi quadri d'insieme. Per questo

occorre trasformare gli ambienti di apprendimento, i linguaggi della scuola, gli strumenti di lavoro ed i contenuti.

L'innovazione digitale rappresenta per la scuola l'opportunità di superare il concetto tradizionale di classe, per creare uno spazio di apprendimento

aperto sul mondo nel quale costruire il senso di cittadinanza e realizzare “una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”, le tre priorità di Europa

2020.

I programmi del MIUR di prima generazione, attraverso i quali il mondo della scuola si è avvicinata all’uso delle tecnologie dell’informazione e della

comunicazione evolvono oggi in una dimensione nella quale la tecnologia si integra nella didattica di classe:

non più la classe in laboratorio ma il laboratorio in classe: una strategia tante azioni.

La nostra istituzione, al fine di coinvolgere la comunità scolastica intera e individuare soluzioni innovative metodologiche e tecnologiche da

diffondere all'interno degli ambienti della scuola , ha messo in cantiere varie azioni in seguito riportate:

1) Adesione all’Avviso Pubblico con scadenza 09/10/15: Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – competenze e ambienti per

l’apprendimento” Programmazione 2014-2020. Intervento per l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN azione 10.8.1.

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2 Adesione ad una rete di scuole con capofila l’Istituto di Istruzione Superiore (IIS) “G.De Gruttola” sito in via Villa Caracciolo di Ariano Irpino, con

la finalità di partecipare all’Avviso pubblico del MIUR del 08/09/15 per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte delle istituzioni scolastiche

ed educative per l’individuazione di proposte progettuali relative alla realizzazione di laboratori territoriali per l’occupabilità da realizzarsi nell’ambito

del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), ai sensi dell’art.1, commi da 56 a 62, della legge 13 luglio 2015, n. 107. L’obiettivo dell’avviso pubblico è

quello di favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale nelle istituzioni scolastiche dotandosi di laboratori per l’occupabilità allo scopo di favorire le

seguenti finalità: a) l’orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici made in Italy, in base alla vocazione produttiva, culturale e

sociale di ciascun territorio; b) la fruibilità di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla riqualificazione di giovani non occupati; c) apertura

della scuola al territorio e possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell’orario scolastico. I laboratori territoriali per l’occupabilità si propongono

il coinvolgimento sia degli studenti inseriti nei percorsi formali di formazione, sia nei cosiddetti NEET (Not engaged in Education, Employment or

Training) e sono finalizzati a favorire la conoscenza, l’inserimento ed il reinserimento dei giovasni nel mondo del lavoro mediante la valorizzazione

delle specificità e delle vocazioni territoriali.

3 Adesione all’Avviso Pubblico rivolto alle istituzioni scolastiche per la realizzazione di ambienti digitali - Programma Operativo Nazionale “Per la

scuola competenze e ambienti per l’apprendimento 2014-2020, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di ambienti tecnologicamente evoluti, idonei a

sostenere lo sviluppo della “net-scuola”.

4 Individuazione Animatore Digitale che avrà il compito fondamentale di diffondere fra insegnanti, studenti e famiglie i contenuti introdotti nel

Piano Nazionale Scuola Digitale, ovvero portare l’innovazione digitale nella loro comunità scolastica, per il prossimo triennio.

5 Delibere del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto favorevoli alla presentazione del progetto previsto dal Protocollo d’Intesa MIUR-CASIO

stipulato il 20 ottobre 2015 “A supporto della promozione di ambienti di apprendimento laboratoriali” al fine di perseguire gli obiettivi fissati dalla

legge n. 107 del 13 luglio 2015 e, in particolare, la realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti anche attraverso

la collaborazione con imprese e il potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di

innovazione delle istituzioni scolastiche.

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FABBISOGNO DI ORGANICO

La Legge 107 istituisce l’organico dell’autonomia, “funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni socratiche. I docenti

dell’organico dell’autonomia concorrono alla realizzazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di

sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento” (art.1, comma5).

L’organico dell’autonomia comprende:

- L’organico di diritto di posto comune;

- L’organico di diritto di posto di sostegno;

- L’organico per il potenziamento dell’offerta formativa.

ORGANICO POSTO COMUNE

Scuola dell’Infanzia

La Scuola dell’Infanzia, per l’anno scolastico in corso è costituita da n. 4 punti di erogazione del servizio, per un totale di n. 8 sezioni, tutte funzionanti

con un tempo scuola di 40 ore settimanali per 5 giorni la settimana.

Per l’anno scolastico 2015/16 l’organico è composto da: n. 16 docenti; n.1 docenti di sostegno; n. 12 ore di Insegnamento Religione Cattolica.

Per gli anni scolastici del triennio di riferimento (2016/17, 2017/18, 2018/19) si ipotizza una conferma dell’assetto organizzativo attuale, nonché

l’organico attuale, fermo restando verifica annuale da effettuare dopo la fase delle iscrizioni e della formazione delle sezioni.

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Scuola Primaria

La Scuola Primaria, per l’anno scolastico in corso, è costituita da 4 punti di erogazione del servizio, per un totale di 17 classi. Da rilevare che 3 classi su

17 sono pluriclasse. Funzionano con modelli di tempo scuola piuttosto variegato (tempo pieno 40 ore, 27 ore, 30 ore,…), come si evince dalla sezione

apposita a cui si rimanda.

Allo stato attuale la composizione del curricolo risulta come segue:

Classi a tempo pieno (n.2, di cui una pluriclasse)

Classi a tempo normale a 27 ore (13 classi)

Classi a tempo normale a 30 ore (2 pluriclassi)

Tenendo conto delle particolari esigenze legate ai diversi modelli organizzativi (tempo pieno 40 ore, tempo normale 27 ore, tempo normale 30 ore), per

l’anno scolastico 2015/16 l’organico è composto come segue:

n. 23 docenti posto comune

n. 2 docenti posto specialista lingua inglese

n.1 docenti posto sostegno

docenti per l’Insegnamento di Religione Cattolica per un totale di ore 34.

Per gli anni scolastici del triennio di riferimento (2016/17, 2017/18, 2018/19) si ipotizza una conferma dell’assetto organizzativo attuale, nonché

l’organico attuale, fermo restando verifica annuale da effettuare dopo la fase delle iscrizioni e della formazione delle classi.

Scuola Secondaria di 1°grado

La Scuola Secondaria di 1°grado, per l’anno scolastico in corso, è costituita da 3 punti di erogazione del servizio, articolati in 4 corsi, di cui: uno a tempo

normale 30 ore a indirizzo musicale; uno a tempo normale a 30 ore; due a tempo prolungato a 36 ore con due rientri settimanali con servizio mensa.

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Tenendo conto delle particolari esigenze legate ai diversi modelli organizzativi (tempo prolungato, tempo normale, corso a indirizzo musicale), per

l’anno scolastico 2015/16 l’organico è composto come segue:

A043 (Italiano, storia, geografia): docenti per 8 cattedre + 6 ore;

A059 (Matematica e scienze): docenti per 5 cattedre;

A345 (Inglese): docenti per 2 cattedre;

A245 (Francese – 24 ore): docenti per una cattedra + 6 ore;

A033 (Tecnologia – 24 ore): docenti per una cattedra + 6 ore;

A028 (Arte e immagine – 24 ore): docenti per una cattedra + 6 ore;

A030 (Scienze motorie e sportive – 24 ore) docenti per una cattedra + 6 ore;

A033 (Musica – 24 ore) docenti per una cattedra + 6 ore;

Insegnamento Religione Cattolica: n. 12 ore.

Docenti di strumento musicale – 4 cattedre:

AL 77 Tromba: un docente (1 cattedra);

AI 77 Percussioni: un docente (1 cattedra);

AK 77 Sassofono: un docente (1 cattedra);

AC 77 Clarinetto: un docente (1 cattedra).

Per gli anni scolastici del triennio di riferimento (2016/17, 2017/18, 2018/19) si ipotizza una conferma dell’assetto organizzativo di base, fermo restando

verifica annuale sulla base delle iscrizioni degli alunni.

ORGANICO POSTI DI SOSTEGNO

Scuola dell’Infanzia

Per l’anno scolastico 2015/16 l’organico di sostegno è composto da: n. 1 docente – cattedra (EH).

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Per gli anni scolastici del triennio di riferimento (2016/17, 2017/18, 2018/19), al momento si conferma la situazione attuale, ma si rimanda ad ulteriore

verifica da effettuare dopo la fase delle iscrizioni e della formazione delle classi.

La Scuola Primaria

Per l’anno scolastico 2015/16 l’organico di sostegno è composto da: n. 1 docente – cattedra.

Per gli anni scolastici del triennio di riferimento (2016/17, 2017/18, 2018/19), sulla base di dati provvisori e proiezioni, si prevede un incremento del

fabbisogno fino a 4 docenti (EH). Si rimanda comunque ad ulteriore verifica da effettuare dopo la fase delle iscrizioni e della formazione delle classi.

Scuola Secondaria di 1°grado

Per l’anno scolastico 2015/16 l’organico di sostegno è composto da: 4 cattedre (su diverse tipologie di disabilità: 2 EH, 1DH, 1CH).

Per gli anni scolastici del triennio di riferimento (2016/17, 2017/18, 2018/19), sulla base di dati provvisori e proiezioni, si prevede sostanzialmente una

conferma del fabbisogno, con un riassetto interni in termini di tipologie (EH,CH,DH). Si rimanda comunque ad ulteriore verifica da effettuare dopo la

fase delle iscrizioni e della formazione delle classi.

Per gli alunni disabili frequentanti e che frequenteranno le scuole dell’istituto si richiede un fabbisogno di insegnanti di sostegno, in grado di rispettare

almeno il rapporto di un docente ogni due alunni (salvo prevedere un numero di ore ancora maggiore nei casi di particolare gravità), al fine di garantire

loro la migliore integrazione possibile nel contesto scolastico. L’organico di sostegno risulta strategico per l’istituto, considerata la consistenza numerica

degli alunni disabili inseriti e la gravità di alcuni casi, infatti l’anno scolastico in corso era stato richiesto un aumento delle ore di sostegno per qualche

caso, anche se con esito negativo.

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ORGANICO DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

L’anno scolastico in corso è stato assegnato all’Istituto il seguente organico potenziato: n. 2 docenti posto comune scuola primaria; n. 1 docente di Arte

(A028) per la scuola secondaria di 1°grado). i docenti sono stati utilizzati come previsto dalla normativa vigente, tenendo conto anche delle

professionalità dei singoli e delle esigenze legate alle sostituzioni per assenze fino a 10 giorni.

Per il futuro triennio di riferimento, in relazione all’offerta formativa che l’Istituto intende realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e

in riferimento alle iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle attività progettuali, si individuano come prioritari i seguenti obiettivi previsti

dalla legge n. 107 del 13.07.2015 , art.1, ai commi 12-17:

• Innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti

• Contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali

• Prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica

• Realizzazione di una scuola aperta

• Garanzia del diritto allo studio, delle pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria.

• Promuovere e sostenere l’utilizzo di metodologie con didattica innovativa: potenziamento linguistico.

• Promuovere attività didattiche finalizzate al successo formativo attraverso l’acquisizione e la padronanza degli strumenti informatici.

L’organico del potenziamento richiesto ovviamente dovrà essere utilizzato, oltre che per la realizzazione delle specifiche progettualità che sono parte

integrante del PTOF, entro una certa percentuale, anche per la copertura delle sostituzioni per i docenti assenti fino a 10 giorni.

Sulla base delle progettualità presentate vengono richiesti n. 6 docenti per l’organico dell’autonomia, un docente in grado di coprire l’area laboratoriale

e delle tecnologie per posti comuni ed un potenziamento dell’organico di sostegno:

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Scuola Primaria: n.3 docenti;

Scuola Secondaria di 1°grado n. 4 docenti:

- A043 (Italiano, storia, geografia) 1 docente;

- A030 (Scienze motorie e sportive) 1 docente;

- A033 (Musica) 1 docente;

- A 033 (Tecnologia) 1 docente, al fine di potenziare l’aspetto legato alla diffusione dei nuovi modelli di didattica laboratoriale.

Sostegno: potenziamento dell’organico con almeno una unità, per garantire gli interventi su tutta l’area del disagio e dei bisogni speciali.

Potenziamento dell’area legata allo sviluppo delle tecnologie: figura di Animatore Digitale.

ORGANICO PERSONALE ATA

Bisogna considerare che l’Istituto Comprensivo di Vallata ha una sua complessità dovuta al fatto di essere molto frammentato, di operare su un

territorio montano a bassa densità demografica, di garantire un’offerta formativa variegata, per cui necessita di risorse in termini di personale

soprattutto peri collaboratori scolastici.

Allo stato attuale abbiamo: 3 assistenti amministrativi e 13 collaboratori scolastici (di cui 2 assegnati).

Considerato il numero dei punti di erogazione del servizio (11), distanti tra loro e su 4 comuni diversi, il numero di alunni e l’orario di apertura del

servizio, il fabbisogno di collaboratori scolastici è di almeno 13 unità.

Per gli anni del triennio di riferimento (2016/17, 2017/18, 2018/19), per la realizzazione di tutta la progettualità prevista nel PTOF, si ipotizza un

fabbisogno di 14 collaboratori scolastici.

Il fabbisogno del personale Assistente Amministrativo è di 4 unità di Assistente Amministrativo, più il DSGA. Emerge ancora la necessità di investimenti

al fine di rendere realmente fattibile il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, considerato che in questo segmento di scuola non

esiste la figura dell’assistente tecnico.

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ORGANICO DEL POTENZIAMENTO

PER LA PROGETTUALITA’

D’ISTITUTO

SCUOLA PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il triennio

Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….)

Denominazione Progetto

Classi interessate

Posto comune

Posto di sostegno

Scuola primaria VALLATA

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19

TOT. h 16

h 6 • Tempo normale

• Flessibilità organizzativa

• Sviluppo delle competenze digitali con particolare riguardo al pensiero computazionale

“CODING LAB” Curriculare :alunni e docenti

classi : 1^, 2^, 3^A, 3^B

h 10 • Tempo normale

• Flessibilità organizzativa

• Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistico e

“INSIEME

IMPARARE è

FACILE”

Curriculare: alunni

classi : 1^, 2^, 3^B, 4^, 5^

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matematico-logiche

e docenti

Scuola primaria VALLESACCARDA

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19

Tot. h 12 • Ampliamento dell’offerta formativa: da 27 h a 30 h settimanale per tutte le classi coinvolte prevedendo un rientro a turno per ciascuna classe coinvolta di 3 ore ( h1 di mensa e due di attività)

• Potenziamento e recupero di italiano e matematica

• Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistico e matematico-logiche.

Sarà possibile realizzarlo anche senza rientro , spalmandole tre ore aggiuntive sull’orario settimanale.

“INSIEME

IMPARARE è

FACILE”

Extracurriculare per gli alunni e curriculare per i docenti

Classi: 1^, 2^, 4^,5^

Scuola primaria SCAMPITELLA

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19

Tot. h 18 h 6

• Ampliamento dell’offerta formativa: da 27 h a 30 h settimanale per tutte le classi coinvolte spalmando le tre ore aggiuntive sull’orario settimanale.

“INSIEME

IMPARARE è

FACILE”

Extracurriculare per gli alunni e curriculare per i docenti

Classi: pluriclasse 1^, 2^, e classe 3^

h 12

• Ampliamento dell’offerta formativa

• Potenziamento

“INSIEME

IMPARARE è

Classi: pluriclasse 4^,5^

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e recupero di italiano e matematica

Ore necessarie per sdoppiamento pluriclasse

FACILE”

curriculare per gli alunni e curriculare per i docenti

Scuola primaria TREVICO

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19

h 6 • Ampliamento dell’offerta formativa

• Potenziamento e recupero di italiano e matematica

Ore necessarie per sdoppiamento pluriclassi

“INSIEME

IMPARARE è

FACILE”

curriculare per gli alunni e curriculare per i docenti

Classi: due pluriclassi

TOTALE FABBISOGNO ORGANICO DI POTENZIAMENTO

Numero 3 unità

Tot h 52

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO di VALLATA

Classe di concorso/sostegno

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19

Fabbisogno per il triennio

Posto di sostegno

Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche

Denominazione Progetto

Classi interessate

DOCENTI :INGLESE, AMBITO LINGUISTICO

h.3 settimanale inglese h.3 settimanale (storia ,geografia, italiano)

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning

CLIL : ampliamento offerta formativa extracurriculare alunni con rientro , curriculare per i docenti

Classi : 3^A ,3^B

DOCENTI :FRANCESE,

h.2 settimanale francese

Valorizzazione e potenziamento delle

CLIL: ampliamento offerta formativa

Classi : 2^A,2^B

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ARTE h.2 settimanale arte

competenze linguistiche e artistiche, mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning

extracurriculare alunni con rientro , curriculare per i docenti

DOCENTI :MUSICA dell’organico del potenziamento

h.8 settimanale

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale

Attività musicale : curriculare alunni, supporto del docente esperto all’insegnante di classe

Classi : classi 4^,5^ scuola Primaria dell’I.C.

DOCENTI : EDUCAZIONE FISICA dell’organico del potenziamento

h.10 settimanale

Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamento ispirati ad uno stile di vita sano

Progetto di sport: promozione del benessere psicofisico.Attività curriculare , supporto del docente esperto all’insegnante di classe .

Classi : classi 2^, 3^ Primaria dell’I.C.

DOCENTI : TECNOLOGIA e AMBITO LOGICO MATEMATICO dell’organico del potenziamento

h. 18 settimanale Potenziare l’uso di strumenti tecnologici in dotazione per l’apprendimento delle competenze matematico –logiche e scientifiche

Creativi digitali: Sviluppo delle competenze digitali con particolare riguardo al pensiero computazionale

Tutte le classi della

Scuola Secondaria di

primo grado dei

plessi di Vallata,

Vallesaccarda,

Scampitella.

DOCENTI: AMBITO

h.18 settimanale Promuovere la giustizia

sociale, la tolleranza, la

Potenziamento

umanistico-socio-

Tutte le classi della

Scuola Secondaria di

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LINGUISTICO DOCENTE DEL POTENZIAMENTO

solidarietà e la pace.

economico e per la

legalità

Curriculare alunni e

docente , supporto del

docente del

potenziamento

all’insegnante di classe .

primo grado dei

plessi di Vallata,

Vallesaccarda,

Scampitella.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO di VALLESACCARDA E SCAMPITELLA

Classe di concorso/sostegno

a.s. 2016-17

Fabbisogno per il triennio

Posto di sostegno

Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche

Denominazione Progetto

Classi interessate

DOCENTI :INGLESE, ARTE

a.s. 2017-18 a.s. 2018-19

h3 settimanale inglese

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche e artistiche,, mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning

CLIL : ampliamento offerta formativa extracurriculare alunni con rientro , curriculare per i docenti

Classe : 3^A Vallesaccarda Classe : 3^A Scampitella

TOTALE

FABBISOGNO

ORGANICO DI

POTENZIAMENTO

NUMERO 1 UNITÀ DI EDUCAZIONE FISICA ,EDUCAZIONE MUSICALE,

E AMBITO LIGUISTICO

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PIANO TRIENNALE FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

La formazione del personale è una leva strategica per elevare il livello culturale, nonché per garantire standard di adeguatezza elevati sul piano

professionale per tutti gli operatori del settore scuola, dove la delicatezza del compito che si concretizza in un servizio alla persona, implica impegno

costante sul piano della ricerca di strategie sempre in linea con le dinamiche generazionali dei nostri studenti. Considerata la necessità di rendere

sempre più incisivo il ruolo della scuola in una società estremamente in evoluzione, le iniziative di formazione, sia per i docenti che per il personale ATA,

assumono sempre maggiore importanza e vanno comunque calibrate sui bisogni reali.

Il CCNL Comparto scuola 2006/2009 prevede la predisposizione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti e al

personale ATA.

Con la Legge 107 del 13 luglio 2015, commi 121-125, la formazione in servizio diventa “obbligatoria, permanente, strutturale”, quindi viene posta dal

legislatore al centro del processo di crescita professionale degli operatori della scuola, che dovranno investire in termini culturali al fine di elevare i livelli

di prestazione in una scuola moderna. Per l’istituzione scolastica investire su un buon piano di formazione del personale significa rilanciare il proprio

ruolo nella comunità in cui opera al fine di conseguire obiettivi di spessore e in linea con le istanze che provengono dall’esterno. La formazione

rappresenta anche un’azione per migliorare il clima nell’organizzazione, un momento di confronto per creare condizioni favorevoli al conseguimento

degli obiettivi previsti nel PTOF, nonché un’occasione ed un momento di riflessione, ricerca e sperimentazione, realizzando lo spirito dell’Autonomia

che si fonda sul DPR 275 del 1999. L’aggiornamento, sia collegiale, sia individuale (anche attraverso la carta del docente prevista dal DPCM 23

settembre 2015) è riconosciuto come aspetto irrinunciabile della funzione docente, funzionale alla promozione dell’efficacia del sistema scolastico e

della qualità del processo formativo.

La definizione del piano triennale per la formazione del personale dell’Istituto Comprensivo di Vallata, compatibilmente con i temi strategici indicati

nella nota MIUR del 07/01/2016, scaturisce da numerose riflessioni in sede di Collegio dei docenti e di gruppi di lavoro, anche sulla base dei risultati del

RAV, in armonia con il Piano di Miglioramento, nonché sulla base dei bisogni di formazione emersi strettamente collegati con l’impostazione

progettuale delle attività dell’istituto. Il piano prende atto, inoltre, dei temi legati alle attività realizzate nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale,

le buone pratiche per il miglioramento delle competenze, della qualità e dell’attrattiva dei sistemi educativi e formativi, anche attraverso l’impiego di

tecnologie innovative. Il piano ovviamente prevede la possibilità per il personale anche di partecipare a iniziative di formazione individuali esterne alla

scuola, organizzate a enti autorizzati, nei limiti di quanto stabilito dal CCNL 2006/2009, purché si tratti di attività compatibili con il piano predisposto

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dall’istituzione scolastica e producano una loro ricaduta positiva sul piano professionale in termini di contributo al lavoro di tutta l’équipe. Le attività

formative comprese nel piano potranno essere svolte autonomamente dall’istituto, oppure in rete con altre istituzioni scolastiche del territorio.

Nel piano vengono presentate una serie di attività spalmate sul triennio di riferimento, ma con una loro scansione annuale che potrà prevedere anche

un ritorno sugli stessi temi strategici nel corso di più anni scolastici, in modo da consolidare un discorso di continuità nell’azione degli interventi di

formazione.

Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata Le competenze digitali e per l’innovazione didattica e metodologica

Tutti i docenti della scuola impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica(nel quadro delle azioni definite nel PNSD)

Sviluppo delle competenze digitali . Potenziare l’uso di strumenti tecnologici in dotazione.

Le competenze linguistiche :didattica per competenze ,programmare per nuclei tematici

Tutti i docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado impegnati in innovazione curriculare ed organizzative

Potenziare l’uso della didattica innovativa e per competenze .

L’inclusione , la disabilità, l’integrazione, le competenze di cittadinanza globale

Tutti i docenti dell’I.C. e/o in particolar modo tutte le figure coinvolte nei processi di inclusione e integrazione .

Sviluppo di competenze metodologiche e tecniche laboratoriali atte a favorire il processo di interiorizzazione di una cittadinanza attiva, consapevole e responsabile e valorizzazione di una scuola come comunità attiva ed aperta

La valutazione per competenze

Tutti i docenti Modificare il modo di progettare e di valutare e, soprattutto, realizzare aule laboratorio, veri ambienti di apprendimento cooperativo in cui il docente sia un regista e non un dispensatore d’informazioni (utilizzo quindi diversificato anche di spazi, tempi e strumenti scolastici).

Alle attività predette vanno ovviamente aggiunte le iniziative di formazione sulla sicurezza ex D.Lgs. 81/08.

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Piano triennale di formazione per il Personale ATA

Per il personale ATA, in quanto componente di supporto della didattica e dell’educazione, la formazione è funzionale all’attuazione dell’autonomia ed

alla crescita professionale.

Per gli Assistenti Amministrativi si prevedono iniziative formative riferiti agli aspetti amministrativi e giuridici volti a fornire gli strumenti necessari per

svolgere in maniera efficace e sempre aggiornata la propria attività, con particolare riguardo all’utilizzo delle tecnologie (Argo, Piattaforma Sidi…). Gli

interventi formativi dedicheranno particolare attenzione alle problematiche di natura amministrativa e giuridica che possono insorgere nel corso

dell’attività lavorativa, alla tematica della responsabilità e della normativa in materia scolastica, alle nuove esigenze legate alla dematerializzazione.

Per i Collaboratori Scolastici la formazione verterà soprattutto sui temi dell’assistenza educativa e della sicurezza e del primo soccorso.

Alcune delle attività previste nel piano di aggiornamento potranno essere realizzate anche in rete con altre istituzioni scolastiche.

Per la realizzazione delle attività si potrà fare riferimento all’apposito finanziamento previsto dal comma 125, art. 1 Legge 107 del 13 luglio 2015.

FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Considerato che dal RAV emerge qualche criticità in riferimento all’utilizzo e soprattutto allo stato delle dotazioni multimediali del nostro istituto,

facendo riferimento, tra l’altro, a quanto indicato alla sezione “Le attrezzature e infrastrutture materiali” della NOTA MIUR 2805 del 11/12/2015, appare

ovvio che la realizzazione di obiettivi di grande ambizione previsti in altre sezioni del PTOF resta condizionata alla concreta opportunità di investimenti

in termini di attrezzature e di infrastrutture materiali. Emerge la necessità di implementare sempre di più e sempre meglio le dotazioni tecnologiche

dell’istituto attraverso l’accesso a fonti di finanziamento (statali, PON, altro…). Le iniziative a cui l’istituto cerca di aderire ed i progetti già presentati ed

in attesa di autorizzazione rimarcano la complementarietà di tali attrezzature / strutture con i fabbisogni formativi degli studenti e, soprattutto, con la

necessità di una didattica che valorizzi gli stili di apprendimento e cognitivi degli studenti anche al fine di una personalizzazione dell’intervento

formativo.

La necessità di nuovi investimenti appare necessario e finalizzato alle seguenti azioni:

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- Miglioramento della didattica e dell’offerta formativa;

- Miglioramento della comunicazione interna / esterna, considerato che parliamo di un istituto estremamente frammentato, articolato in 11 punti

di erogazione del servizio su 4 comuni, su un territorio che non sempre agevola la creazione di spazi di incontro e di confronto;

- Miglioramento delle dotazioni strumentali anche della segreteria, che risultano in parte obsolete;

- Garanzia di un’opera di manutenzione costante delle attrezzature multimediali, considerato che negli istituti comprensivi non esiste la figura

dell’assistente tecnico.

Sul piano concreto emerge la necessità, nei prossimi anni di potenziare le attrezzature in termini di:

- Attrezzare tutte le aule dell’istituto con LIM per integrare la metodologia tradizionale con una innovativa, cooperativa e inclusiva;

- Garantire finanziamenti per la manutenzione dei laboratori e delle tecnologie;

- Rinnovare le attrezzature che allo stato attuale risultano obsolete anche al fine di consentire l’investimento di nuovi modelli di didattica

attraverso lo sviluppo delle competenze digitali con particolare riguardo al pensiero computazionale;

- Realizzare l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN al fine di rendere più fruibile l’uso delle nuove tecnologie nel

processo di insegnamento – apprendimento, considerato che in qualche plesso abbiamo problemi di collegamento internet;

- esigenze di interventi sugli edifici e sulle strutture, considerato che non tutti i plessi sono dotati di palestra e di strutture/attrezzature sportive;

- esigenza di uno spazio attrezzato per attività musicali.

Per le azioni che allo stato attuale sono state messe in campo dall’istituto appare esaustivo fare riferimento a quanto indicato al punto Piano Nazionale

Scuola Digitale.

ALLEGATI :

ALLEGATO A - ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLEGATO B - N. 7 PROGETTI

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ALLEGATO A

ELABORAZIONE POF TRIENNALE: ATTO DI INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI (Legge n.107 del 13 luglio 2015)

ALLEGATO 1 al verbale n. 2 a.s. 2015/16 del Collegio dei Docenti

IL DIRIGENTE SCOLASTICO,

PREMESSO

- che la presente direttiva del Dirigente Scolastico, ai sensi della Legge n.107/15 si pone l’obiettivo di fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, sui

contenuti indispensabili, sugli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità della nostra istituzione scolastica, che devono trovare adeguata

esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente;

VISTI

il D.P.R. n.297/94 ;

il D.P.R. n. 275/99;

il D.P.R. 20 MARZO 2009, N.89, recante Revisione dell’ assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione;

il Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi, così come modificato dal Decreto Legislativo n.150 del 2009;

la Legge n. 107 del 2015 che prevede da parte del Dirigente Scolastico la definizione degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di

amministrazione;

CONSIDERATE

le disposizioni in merito all’attuazione degli Indirizzi Nazionali per il Curricolo (art.1, c.4 DPR

20.03.2009 n.89, secondo i criteri indicati dal DM 254 del 16.11.2012);

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le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012;

le linee d’indirizzo in merito alla stesura del POF fornite dal Consiglio d’Istituto nei precedenti anni scolastici;

le risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione (DPR 80/2013, Direttiva 11/2014, CM 14/2014);

le competenze del collegio dei docenti in materia di progettazione del POF, che risultano dal combinato disposto del DPR 275/99 e della Legge di Riforma n.

107/2015;

EMANA

il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale attraverso il quale l’istituzione scolastica: dichiara all’esterno la propria identità; programma

in maniera completa il curricolo, comprensivo sia di attività obbligatorie che riferite alla quota dell’autonomia del 20%, nonché di ampliamento e potenziamento

dell’azione educativa; prevede tutta l’impostazione logistica e organizzativa in riferimento agli aspetti metodologico-didattici, nonché di utilizzo, promozione e

valorizzazione delle risorse umane, con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio di funzioni comuni su tutto il territorio nazionale, in

riferimento ai livelli essenziali di prestazione, ma anche gli obiettivi che caratterizzano l’identità la distinguono.

Indubbiamente il conseguimento di obiettivi ambiziosi e, comunque, tali da consentire la crescita dell’istituzione scolastica e l’apporto di un fattivo contributo al

territorio in cui essa opera implicano, dal punto di vista interno, un coinvolgimento di tutti gli operatori in una condivisione della missione tipica di una istituzione

scolastica, nonché della vision di ciò che vogliamo essere, dove vogliamo andare, facendo un discorso in prospettiva di un futuro anche sul lungo periodo e

diventando elemento di stimolo in termini di evoluzione sul piano culturale di tutto un contesto. La condivisione delle scelte, il senso di appartenenza all’istituzione, la

fattiva collaborazione di tutte le risorse umane di cui si dispone, la motivazione, diventano fondamentali al fine di andare a costruire quel clima relazionale positivo e

il senso di ottimismo con cui affrontare scelte consapevoli, sia per conseguire gli obiettivi che ci poniamo, sia per favorire la crescita professionale di tutti. Sul piano

esterno c’è la necessità di una massima apertura e di un discorso di collaborazione con tutti gli organismi che operano sul territorio al fine sviluppare azioni sinergiche

con la consapevolezza che si cresce se si condividono degli obiettivi, perché il ruolo educativo non è solo della scuola ma di tutto un contesto.

Il Piano dovrà includere ed esplicitare:

- gli indirizzi del DS e le priorità del RAV;

- il fabbisogno di personale docente su posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta formativa (organico dell’autonomia);

- il fabbisogno di ATA;

- il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali;

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- il piano di miglioramento (riferito al RAV);

- la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.

Il Piano dovrà inoltre includere:

- l'offerta formativa; - il curricolo verticale caratterizzante; - le attività progettuali; - iniziative di formazione per gli studenti, compresa la conoscenza delle procedure di primo soccorso per la scuola secondaria di 1°grado ; - attività formative obbligatorie per il personale docente ed ATA; - definizione risorse occorrenti, attuazione principi pari opportunità, lotta alla violenza di genere e le discriminazioni, azioni contro il bullismo; - percorsi formativi e iniziative diretti all'orientamento ed alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti ; - azioni per difficoltà e problematiche relative all’integrazione degli alunni stranieri e con italiano come L2; - azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali di alunni e personale attraverso il Piano Nazionale per la Scuola Digitale; - descrizione dei rapporti con il territorio.

Il Collegio Docenti è chiamato ad elaborare il Piano per il triennio che decorre dall’anno scolastico 2016-2017.

A tal fine si ritiene indispensabile seguire le presenti indicazioni.

- L’elaborazione del POFT deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza. - L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento a vision e mission

condivise e dichiarate nel POF degli anni precedenti e del patrimonio consolidato di buone pratiche che hanno in passato caratterizzato questa scuola, nonché delle professionalità presenti anche al fine di valorizzare tutte le risorse umane.

- L’Offerta formativa deve tener conto dei bisogni, delle risorse, della vocazione del territorio in cui l’istituzione scolastica opera. Ė necessario:

- rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante l’identità dell’istituto; - strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle Indicazioni Nazionali ed ai Profili di competenza; - migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele,

curricolo per ordine di scuola, curricolo d’istituto); - contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave del quadro europeo di riferimento, sia di cittadinanza europea,

che riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche, competenze digitali), nonché a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche);

- operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia in relazione alla valorizzazione delle eccellenze; - monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione); - predisporre un buon piano dell’inclusione;

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- migliorare dell’offerta formativa e del curricolo; - integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali; - potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al POF; - migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne

ed esterne; - Potenziare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; - migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche; - migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica); - sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico-didattica; - accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio; - operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.

Questo per consentire:

- la coerenza tra servizi offerti, esigenze dell’utenza, disposizioni normative; - la creazione di un’offerta formativa sempre più verificabile e passibile di aggiustamenti; - la valorizzazione dell’identità specifica della comunità e l’integrazione vicendevolmente arricchente e funzionale (mediante la promozione del patrimonio

storico, artistico, culturale, della sua conoscenza e l’impegno per la sua valorizzazione) coniugate ad una dimensione irrinunciabile di apertura alle dimensioni europea e globale.

Si riportano qui di seguito i commi della legge 107/2015 che espressamente si riferiscono al Piano dell'Offerta Formativa Triennale e che indicano anche il quadro e le

priorità ineludibili.

Il presente atto di indirizzo vuole fornire al Collegio dei Docenti, nella elaborazione del POF Triennale, una traccia di percorso da seguire in modo da favorire la

correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità e trasparenza richiesta alle pubbliche amministrazioni.

Indubbiamente il presente atto d’indirizzo non costituisce un totem inviolabile, ma si presta ad eventuali integrazioni scaturenti dalla discussione e dal confronto

collegiale.

Consapevole dell’impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio Docenti, il Dirigente Scolastico ringrazia per la competente e fattiva collaborazione con

auspicio che si possa lavorare insieme con entusiasmo per il miglioramento della nostra scuola.

Il Dirigente Scolastico

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ALLEGATO B

M.I.U.R. ISTITUTO COMPRENSIVO “G.PASCOLI” di VALLATA

SCUOLE DELL’INFANZIA-PRIMARIA- SECONDARIA DI I° GRADO

con sedi Staccate in Scampitella – Trevico - Vallesaccarda (AV)

Via S. Giorgio di Sopra,149- 83059 V A L L A T A (AV)

Tel / fax 0827/90038 - COD. MECC. AVIC87400Q - C.F. 90014680640 [email protected] - [email protected]

PROPOSTA PTOF 2016/19

• DENOMINAZIONE PROGETTO : MUOVERSI IN LIBERTA’

PROGETTO DI POTENZIAMENTO DELLE DISCIPLINE MOTORIE

CLASSI INTERESSATE:

CLASSI : 2^, 3^ SCUOLA PRIMARIA DELL’I.

A.S. 2016/2017

A.S. 2017/2018

A.S. 2018/2019

SCENARIO DI

RIFERIMENTO

SCATURITO DAL RAV

L’Istituto Comprensivo di Vallata assume l’attuale configurazione di scuola verticalizzata a seguito del piano nazionale di

razionalizzazione. Comprende le sezioni associate di Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado dei comuni di Vallata, Trevico,

Vallesaccarda e Scampitella.

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La realtà nella quale si inserisce l’ Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Vallata, è quella che caratterizza la vita quotidiana dei paesi

dell’ Alta Irpinia, ovvero condizionata da una marcata povertà di occasioni culturali extrascolastiche e da una limitata possibilità di

usufruire di situazioni e strutture in grado di favorire la crescita personale e sociale degli alunni.

Bisogna rilevare che l’andamento demografico continua ad essere negativo sia per le nascite, sia per l’emigrazione delle forze

giovani verso le regioni del centro-nord d’Italia.

Negli ultimi anni, nel territorio sta crescendo ed affermandosi una nuova figura lavorativa: collaboratore familiare, che gli

immigrati extracomunitari offrono alla popolazione anziana.

Nel settore socio-culturale delle quattro comunità è predominante l’uso del dialetto. La lettura di quotidiani, di periodici e di libri

è abbastanza limitata, mentre l’unico mezzo prevalente d’informazione e trasmissione di cultura è la Televisione e Internet. I

ragazzi dispongono di poche strutture ricreative e molti preferiscono trascorrere il tempo libero nei locali pubblici, soprattutto bar

e sale giochi, con conseguenze negative sia per la loro crescita morale e civile che per l’armonica formazione della personalità.

La maggioranza degli alunni proviene da famiglie di piccoli agricoltori, di operai e di impiegati, sensibili all’azione educativa della

scuola ed alle necessità di miglioramento dei loro figli. Purtroppo le difficoltà economiche e gli impegni quotidiani di lavoro

costringono, spesso, le famiglie a delegare alla scuola l’azione educativa e didattica dei propri figli. Tuttavia non esistono fenomeni

di abbandono o di evasione scolastica, anzi negli ultimi anni si annovera la frequenza di alunni appartenenti a famiglie

extracomunitarie.

Qui subentra la capacità di incidere dell’Istituzione Scolastica, che deve veicolare una “speranza” di vivibilità per l’avvenire delle

nuove generazioni.

PUNTI DI DEBOLEZZA

SUGLI ESITI EMERSI NEL

RAV

PRIORITÀ CUI SI

RIFERISCE

Dall’analisi dei dati del RAV emerge una forte variabilità dei risultati tra le classi e significative differenze di livelli di

apprendimento.

In particolare in un plesso di scuola primaria si sono registrati punteggi inferiori alle medie regionali e nazionali in matematica.

Dalla lettura dei grafici emerge, inoltre, che nelle classi c’è una omogeneità dei punteggi di matematica che contrasta nettamente

con le percentuali nazionali. Rispetto all’indice ESCS in alcune classi i valori sono sotto la media.

• Educare alla convivenza civile attraverso lo spirito di squadra .

• Sensibilizzare gli alunni e formare persone responsabili con un profondo senso civico.

• Potenziare le abilità motorie pregresse.

• Conoscere il linguaggio disciplinare sportivo dei movimenti dei giochi

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FINALITÀ GENERALI

• Favorire l’ampliamento delle esperienze motorie.

FINALITÀ FORMATIVE: Azioni dirette allo:

• Sviluppo delle capacità coordinative generali

• Ampliamento degli schemi motori di base

• Acquisizione di abilità motorie fini

• Conoscenza e rispetto delle regole

• Educazione alla collaborazione

Obiettivi formativi: • Favorire l’ampliamento delle esperienze motorie: -lo sport come strumento INCLUSIVO per promuovere lo sviluppo e la crescita della persona

-la pratica sportiva come attività quotidiana

-Il gioco come strumento di socializzazione.

• Potenziare le abilità motorie pregresse.

• Conoscere il linguaggio disciplinare sportivo dei movimenti dei giochi

Azioni significative: •Un’ora di lezione alla settimana in contemporaneità con il docente di Ed. Fisica

METODOLOGIA: • Operare all'interno di piccoli gruppi con l’obiettivo di costruire buoni rapporti interpersonali, una positiva autostima, un effettivo protagonismo da parte dei singoli alunni sul piano interazionale e rendere possibile la partecipazione attiva.

METODOLOGIE

DIDATTICHE

INNOVATIVE ANCHE

NELL’OTTICA DI UNA

REVISIONE DELLE

• Lezione interattiva per coinvolgere e motivare.

• Confronto e discussione guidata.

• Modalità di azione che privilegia e favorisce lo sviluppo degli obiettivi di collaborazione, solidarietà, responsabilità e relazione con gli altri.

• Interdipendere positivamente in una relazione

• Ascoltare

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DISCIPLINE

PER COMPETENZE

• Comunicare

• Dare e ricevere aiuto

• Gestire positivamente eventuali conflitti

• Utilizzare strategie efficaci per risolvere problemi e prendere decisioni

MODALITÀ DI IMPIEGO

DEL DOCENTE DI

POTENZIAMENTO:

Un’ora di lezione alla settimana con l’esperto di Ed. Fisica in contemporaneità con il docente della classe coinvolta

DOCENTI RICHIESTI : Docente di Ed. Fisica classe di concorso da impegnare per un numero di h 10

MODALITÀ

ORGANIZZATIVE:

Il docente esperto del potenziamento sarà di supporto al docente di classe.

TEMPI DI ATTUAZIONE: orario da concordare con i docenti delle classi coinvolte anno per anno

DURATA: triennio 2016/19

� POTENZIAMENTO DELLE STRUTTURE E DEI MATERIALI

• Strumenti da utilizzare : presenti nelle palestre dell’I.C.

• Locali: palestre dell’I.C.

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� RISULTATI ATTESI

L’azione progettuale è destinata ad incidere all’interno del tessuto scolastico, relativamente alla Scuola Primaria . Con il presente Progetto, oltre che

garantire la continuità delle azioni di supporto alla scuola, si potrà procedere all’inserimento sociale dei bambini che vivono situazioni di disagio didattico e/o

sociale.

� Facilitare la frequenza scolastica e migliorare i rapporti fra gli alunni. Stimolare e facilitare i rapporti con i coetanei durante le attività scolastiche.

Cooperare all’interno del gruppo.

Rispettare i diritti altrui.

Maturare il senso di fiducia.

Acquisire i concetti di responsabilizzazione, solidarietà e collaborazione.

Condividere le norme morali.

Definire il concetto di dignità umana e riconoscere i contesti dove più frequentemente è calpestata.

Acquisire dei valori che stanno alla base della convivenza civile.

Comprendere che dall’osservanza delle regole si ricavano evidenti vantaggi.

Indicatori misurabili

� Attivazione ed assicurazione di un supporto formativo a tutti gli alunni in generale e ai bambini che manifestano difficoltà nell’apprendimento e/o nella socializzazione in modo particolare.

� Miglioramento del livello di integrazione scolastica; � Miglioramento della socializzazione;

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� VERIFICA E VALUTAZIONE

Valutazione degli apprendimenti alla fine del primo quadrimestre e riprogettazione

della seconda fase del lavoro

a) analisi dei risultati da inserire in una griglia ove siano presenti scale di

valori per quantificarli

b) riflessione collettiva sull’intervento

c) riprogettazione del secondo quadrimestre di lavoro

verifica del lavoro durante il secondo quadrimestre

a) scambio di esperienze e di opinioni sui singoli casi

b) interventi del team teaching su eventuali situazioni più problematiche

c) analisi dei risultati finali da inserire in una griglia ove siano presenti scale di

valori per quantificarli

valutazione finale del lavoro svolto

• Valutazione dell’andamento didattico in relazione alle aspettative.

• Saggi di fine anno

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PROPOSTA PTOF 2016/19

• DENOMINAZIONE PROGETTO : “CITTADINI DEL MONDO”

PROGETTO DI RECUPERO E POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE LINGUISTICO/ESPRESSIVE NELLA SCUOLA SECONDARIA “CLIL”

CLASSI INTERESSATE: • SCUOLA SECONDARIA VALLAT A

INGLESE, AMBITO LINGUISTICO : CLASSI 3^A ,3^B

FRANCESE, ARTE: CLASSI2^A,2^B

• SCUOLA SECONDARIA VALLESACCARDA –SCAMPITELLA

INGLESE, ARTE : CLASSI 3^

A.S. 2016/2017

A.S. 2017/2018

A.S. 2018/2019

SCENARIO DI

RIFERIMENTO

SCATURITO DAL RAV

L’Istituto Comprensivo di Vallata assume l’attuale configurazione di scuola verticalizzata a seguito del piano nazionale di

razionalizzazione. Comprende le sezioni associate di Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado dei comuni di Vallata, Trevico,

Vallesaccarda e Scampitella.

La realtà nella quale si inserisce l’ Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Vallata, è quella che caratterizza la vita quotidiana dei paesi

dell’ Alta Irpinia, ovvero condizionata da una marcata povertà di occasioni culturali extrascolastiche e da una limitata possibilità di

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usufruire di situazioni e strutture in grado di favorire la crescita personale e sociale degli alunni.

Bisogna rilevare che l’andamento demografico continua ad essere negativo sia per le nascite, sia per l’emigrazione delle forze

giovani verso le regioni del centro-nord d’Italia.

Negli ultimi anni, nel territorio sta crescendo ed affermandosi una nuova figura lavorativa: collaboratore familiare, che gli immigrati

extracomunitari offrono alla popolazione anziana.

Nel settore socio-culturale delle quattro comunità è predominante l’uso del dialetto. La lettura di quotidiani, di periodici e di libri è

abbastanza limitata, mentre l’unico mezzo prevalente d’informazione e trasmissione di cultura è la Televisione e Internet. I ragazzi

dispongono di poche strutture ricreative e molti preferiscono trascorrere il tempo libero nei locali pubblici, soprattutto bar e sale

giochi, con conseguenze negative sia per la loro crescita morale e civile che per l’armonica formazione della personalità.

La maggioranza degli alunni proviene da famiglie di piccoli agricoltori, di operai e di impiegati, sensibili all’azione educativa della

scuola ed alle necessità di miglioramento dei loro figli. Purtroppo le difficoltà economiche e gli impegni quotidiani di lavoro

costringono, spesso, le famiglie a delegare alla scuola l’azione educativa e didattica dei propri figli. Tuttavia non esistono fenomeni

di abbandono o di evasione scolastica, anzi negli ultimi anni si annovera la frequenza di alunni appartenenti a famiglie

extracomunitarie.

Qui subentra la capacità di incidere dell’Istituzione Scolastica, che deve veicolare una “speranza” di vivibilità per l’avvenire delle

nuove generazioni.

PUNTI DI DEBOLEZZA

SUGLI ESITI EMERSI NEL

RAV

Dall’analisi dei dati del RAV emerge una forte variabilità dei risultati tra le classi e significative differenze di livelli di apprendimento.

In particolare in un plesso di scuola primaria si sono registrati punteggi inferiori alle medie regionali e nazionali sia di italiano che di

matematica. Dalla lettura dei grafici emerge, inoltre, che nelle classi c’è una omogeneità dei punteggi di italiano e di matematica che

contrasta nettamente con le percentuali nazionali. Rispetto all’indice ESCS in alcune classi i valori sono sotto la media.

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PRIORITÀ CUI SI

RIFERISCE

• Diminuire il numero di studenti collocati nella fascia di valutazione più bassa.

• Promuovere le eccellenze.

• Equiparare il numero degli alunni collocati nella fascia più bassa e nella fascia più alta alla media nazionale.

• Migliorare il punteggio della scuola in italiano.

• Ridurre la differenza negativa rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile.

• Ridurre le percentuali di alunni collocati nei livelli 1 e 2.

• Aumentare le percentuali di alunni collocati al livello 5.

• Potenziare l’uso di strumenti tecnologici in dotazione nei diversi plessi, utilizzabili dagli alunni e dai docenti per supportare il percorso didattico.

• Porre un’attenzione condivisa e partecipata alla definizione di obiettivi e metodi delle discipline che sono oggetto di valutazione anche da parte dell’INVALSI.

• Potenziare l'uso di prove strutturate comuni, un uso sistematico che riguardi tutti gli ambiti disciplinari e tutti gli indirizzi/ordini di scuola.

TRAGUARDO DI RISULTATO

• Aumentare il grado di correlazione tra la valutazione dei docenti con il risultato delle prove standardizzate nazionali.

• Portare il grado di correlazione a un livello medio-alto in tutte le classi dell'istituto.

• Consolidare e sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza.

• Elaborare percorsi didattici trasversali con l’uso di strumenti per valutare il raggiungimento delle competenze per tutte le classi dell’I.C.

• Adottare modalità' orarie e di uso degli spazi flessibili per interventi di recupero, consolidamento e potenziamento.

• Promuovere e sostenere l'utilizzo di metodologie didattiche innovative.

Potenziamento linguistico: valorizzare e potenziare le competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano

nonché alla lingua inglese e francese , mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning (CLIL)

FINALITÀ GENERALI

� Per le classi, quando si parla di innovazione didattica, in realtà, ci si riferisce sia a nuovi ambienti di

apprendimento, per esempio sfruttando le nuove tecnologie, sia ai più recenti strumenti della ricerca

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didattica (per esempio, la flipped classroom), sia, soprattutto, alle metodologie del costruzionismo e della didattica attiva come: peer tutoring, cooperative learning, Role-playing, Case study, problem solving, prompting e fading, modeling, shaping e chaining. L’uso della didattica innovativa e delle nuove tecnologie è uno degli strumenti che può essere determinante nel promuovere il successo formativo e la personalizzazione dei percorsi didattici. Le soluzioni organizzative e didattiche possibili pertanto, si possono realizzare solo utilizzando i docenti dell’organico potenziato a supporto dei docenti curricolari per la gestione dei gruppi di lavoro.

FINALITÀ FORMATIVE: • Infondere fiducia nelle proprie possibilità/capacità attraverso la conoscenza di sé, dei propri limiti, ma anche attraverso il

rinforzo delle conoscenze/competenze.

• Acquisire un positivo rapporto con la scuola, trovandovi momenti gratificanti e spazi didattici di promozione dello "star bene a scuola".

• Superare lo svantaggio attraverso lo sviluppo delle attitudini socio-relazionali, potenziando e valorizzando le capacità espressive e comunicative individuali.

• Saper utilizzare criticamente le varie forme di comunicazione.

• Saper utilizzare in maniera globale in lingua quanto appreso con le singole discipline e/o nelle diverse attività operative realizzate.

• Orientare a scelte future.

• Saper collaborare in un gruppo.

• Esprimere la propria creatività nella fruizione e nella produzione dei diversi messaggi con l’ausilio delle lingue.

• Migliorare la competenza linguistica.

• Sviluppare interessi e atteggiamenti plurilingui.

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Obiettivi formativi: Il progetto verrà impostato organicamente intorno allo sviluppo delle capacità di ascoltare, leggere, comprendere, verbalizzare, comunicare, dialogare, produrre ed elaborare testi, riflettere sulla lingua, per cui saranno messe in atto tutte quelle strategie volte a favorire il raggiungimento dei seguenti obiettivi generali :

� favorire il rapporto dialettico con il libro come strumento insostituibile di crescita e di acquisizione della consapevolezza di sé e degli altri;

� favorire lo scambio con altri linguaggi espressivi più vicini ai ragazzi; � sviluppare le capacità creative; � aiutare il gruppo ad acquisire coesione; � accrescere la tolleranza, il rispetto e la coesione tra i componenti del gruppo; � migliorare l’autostima individuale e la capacità di comunicare; � sviluppare una conoscenza ed una visione interculturale del sapere; � sviluppare una competenza trasversale; � acquisire nuovi contenuti disciplinari attraverso il miglioramento della competenza comunicativa degli alunni; � accrescere la motivazione all’apprendimento grazie all’utilizzo della lingua straniera in contesti diversi da quelli

normalmente utilizzati dagli studenti .

O.S.A.: • Far riflettere gli alunni sull’importanza del rispetto e della tolleranza nei confronti di altre culture;

• leggere e comprendere testi scritti di vario genere , finalizzandoli all'apprendimento in lingua;

• sviluppare abilità linguistico-espressive;

• acquisire tecniche per l'elaborazione sintetica di informazioni orali (comprensione- decodificazione e memorizzazione);

• produrre materiali scritti (relazioni, riassunti, commenti, mappe concettuali, rappresentazioni grafiche);

• sviluppare delle abilità di comunicazione/esposizione orale in lingua.

Azioni significative: � Promuovere momenti di confronto con alunni ed insegnanti sulle attività svolte;

� cooperare nella definizione del percorso: pianificare l’intervento CLIL tenendo conto della competenza linguistica degli studenti;

� analizzare aspetti lessicali e strutturali dei linguaggi specialistici

� rappresentazione teatrale;

� documentazione di tutto il materiale raccolto nella fase di ricerca

METODOLOGIA: � Lavoro di gruppo e/o a coppie per stimolare la motivazione all’apprendimento, l’autonomia e la responsabilità degli alunni.

� Utilizzo di supporti multimediali per lo sviluppo delle capacità di apprendimento.

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� Proposta di attività didattiche differenziate secondo le conoscenze e capacità dell’alunno. � Possibilità di stimolare attività di ricerca ed approfondimento all’interno del percorso educativo. � Attivare un approccio innovativo all’insegnamento. � Promuovere un’educazione interculturale del sapere. � Favorire un’attività didattica centrata sull’alunno. �   Stimolare l’educazione plurilingue e la motivazione all’apprendimento di contenuti disciplinari in lingua straniera

METODOLOGIE

DIDATTICHE

INNOVATIVE ANCHE

NELL’OTTICA DI UNA

REVISIONE DELLE

DISCIPLINE

PER COMPETENZE

Metodologia metacognitiva e cooperative learnig applicati a:

� esperienze in gruppi eterogenei per l’ esercizio e lo studio guidato; � valorizzazione e recupero delle funzioni e degli stili cognitivi funzionali alla costruzione di un metodo di lavoro consapevole,

personale ed efficace; � attività individualizzate ed esperienze con piccolo gruppo guidato da docenti specializzati ( formati, per esempio, alla

metodologia Feuerstein e all’applicazione del P.A.S.) per la stimolazione del potenziale residuo, la rimotivazione e il rioriorientamento di allievi “a rischio”;

� attività di potenziamento delle competenze già acquisite al fine di elevare il livello di apprendimento degli alunni; � classi capovolte.

ORGANIZZAZIONE:

Il docente sarà impegnato in:

• Laboratori organizzati per gruppi gestiti dai due docenti in compresenza

MODALITÀ

ORGANIZZATIVE:

• Flessibilità organizzativa

TEMPI DI

ATTUAZIONE:

orario da concordare con i docenti delle classi coinvolte anno per anno

DURATA: triennio 2016/19

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� POTENZIAMENTO DELLE STRUTTURE E DEI MATERIALI

STRUMENTI DA UTILIZZARE :

• LETTURE DI FAVOLE, STORIE, FUMETTI, ARTICOLI DI GIORNALI, TESTI ARTISTICI, STORICI, POESIE, ROMANZI • FILM. • LIM.

LOCALI:

• AULA • LABORATORIO DI INFORMATICA.

� RISULTATI ATTESI

L’azione progettuale è destinata ad incidere all’interno del tessuto scolastico, relativamente alla Scuola Secondaria. Con il presente Progetto, oltre che

garantire la continuità delle azioni di supporto alla scuola, si potrà procedere all’inserimento sociale degli alunni che vivono situazioni di disagio didattico e/o

sociale.

� Facilitare la frequenza scolastica e migliorare i rapporti fra gli alunni. � Stimolare e facilitare i rapporti con i coetanei durante le attività scolastiche, consolidare la strumentalità di base e la capacità logico-operativa, le

conoscenze e lo sviluppo delle competenze logiche, di comprensione, comunicative, espositive e linguistiche, anche al fine di favorire la capacità soggettiva di trasferire ed applicare le conoscenze disciplinari nella vita quotidiana.

� Favorire la possibilità di apprendere in modo incidentale , profondo e duraturo, il CLIL riserva spazio all’apprendimento formale, necessario per raggiungere la completa padronanza della L2

Indicatori misurabili

� Attivazione ed assicurazione di un supporto formativo a tutti gli alunni in generale e agli alunni che manifestano difficoltà nell’apprendimento e/o nella socializzazione in modo particolare;

� Miglioramento del livello di integrazione scolastica; � Miglioramento della socializzazione; � Miglioramento degli apprendimenti e delle competenze linguistiche .

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� VERIFICA E VALUTAZIONE

Valutazione degli apprendimenti alla fine del primo quadrimestre e riprogettazione

della seconda fase del lavoro

a) analisi dei risultati da inserire in una griglia ove siano presenti scale di

valori per quantificarli;

b) riflessione collettiva sull’intervento;

c) riprogettazione del secondo quadrimestre di lavoro.

verifica del lavoro durante il secondo quadrimestre

a) scambio di esperienze e di opinioni sui singoli casi;

b) interventi del team teaching su eventuali situazioni più problematiche;

c) analisi dei risultati finali da inserire in una griglia ove siano presenti scale di

valori per quantificarli.

valutazione finale del lavoro svolto

a) raccolta del materiale per documentare l’esperienza;

b) scambio di emozioni e livelli di crescita raggiunti da tutti i componenti;

c) monitoraggio degli esiti, raccolta dei dati ed elaborazione di grafici statistici dei livelli di apprendimento degli alunni in lingua (relativamente agli

obiettivi previsti nel presente progetto) per verificare il raggiungimento dei risultati attesi.

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PROPOSTA PTOF 2016/19

• DENOMINAZIONE PROGETTO “CODING LAB”

Campo di potenziamento: Potenziamento laboratoriale

SCUOLA PRIMARIA VALLATA

SCUOLA SECONDARIADI PRIMO GRADO

CLASSI INTERESSATE: � SCUOLA PRIMARIA VALLATA

classi : 1^, 2^, 3^A, 3^B

� TUTTE LE CLASSI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO dei plessi di VALLATA, VALLESACCARDA, SCAMPITELLA

A.S. 2016/2017

A.S. 2017/2018

A.S. 2018/2019

SCENARIO DI

RIFERIMENTO

SCATURITO DAL RAV

L’Istituto Comprensivo di Vallata assume l’attuale configurazione di scuola verticalizzata a seguito del piano nazionale di

razionalizzazione. Comprende le sezioni associate di Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado dei comuni di Vallata, Trevico,

Vallesaccarda e Scampitella.

La realtà nella quale si inserisce l’ Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Vallata, è quella che caratterizza la vita quotidiana dei

paesi dell’ Alta Irpinia, ovvero condizionata da una marcata povertà di occasioni culturali extrascolastiche e da una limitata

possibilità di usufruire di situazioni e strutture in grado di favorire la crescita personale e sociale degli alunni.

Page 78: PTOF 2016-2019 (1) - icpascolivallata.it 2016-2019 (1).pdf · Negli ultimi anni, nel territorio sta crescendo ed affermandosi una nuova figura lavorativa: collaboratore familiare,

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Bisogna rilevare che l’andamento demografico continua ad essere negativo sia per le nascite, sia per l’emigrazione delle forze

giovani verso le regioni del centro-nord d’Italia.

Negli ultimi anni, nel territorio sta crescendo ed affermandosi una nuova figura lavorativa: collaboratore familiare, che gli

immigrati extracomunitari offrono alla popolazione anziana.

Nel settore socio-culturale delle quattro comunità è predominante l’uso del dialetto. La lettura di quotidiani, di periodici e di

libri è abbastanza limitata, mentre l’unico mezzo prevalente d’informazione e trasmissione di cultura è la Televisione e

Internet. I ragazzi dispongono di poche strutture ricreative e molti preferiscono trascorrere il tempo libero nei locali pubblici,

soprattutto bar e sale giochi, con conseguenze negative sia per la loro crescita morale e civile che per l’armonica formazione

della personalità.

La maggioranza degli alunni proviene da famiglie di piccoli agricoltori, di operai e di impiegati, sensibili all’azione educativa

della scuola ed alle necessità di miglioramento dei loro figli. Purtroppo le difficoltà economiche e gli impegni quotidiani di

lavoro costringono, spesso, le famiglie a delegare alla scuola l’azione educativa e didattica dei propri figli. Tuttavia non

esistono fenomeni diabbandono o di evasione scolastica, anzi negli ultimi anni si annovera la frequenza di alunni appartenenti

a famiglie extracomunitarie.

Qui subentra la capacità di incidere dell’Istituzione Scolastica, che deve veicolare una “speranza” di vivibilità per l’avvenire

delle nuove generazioni.

PUNTI DI DEBOLEZZA

SUGLI ESITI EMERSI NEL

RAV

Dall’analisi dei dati del RAV emerge una forte variabilità dei risultati tra le classi e significative differenze di livelli di

apprendimento.

In particolare, in alcune classi, si sono registrati punteggi inferiori alle medie regionali e nazionali sia di italiano che di

matematica. Dalla lettura dei grafici emerge, inoltre, che nelle classi c’è una omogeneità dei punteggi di italiano e di

matematica che contrasta nettamente con le percentuali nazionali. Rispetto all’indice ESCS in alcune classi i valori sono sotto

la media.

Page 79: PTOF 2016-2019 (1) - icpascolivallata.it 2016-2019 (1).pdf · Negli ultimi anni, nel territorio sta crescendo ed affermandosi una nuova figura lavorativa: collaboratore familiare,

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PRIORITÀ CUI SI

RIFERISCE

• Diminuire il numero di studenti collocati nella fascia di valutazione più bassa.

• Promuovere le eccellenze.

• Equiparare il numero degli alunni collocati nella fascia più bassa e nella fascia più alta alla media nazionale.

• Migliorare il punteggio della scuola in italiano e in matematica.

• Ridurre la differenza negativa rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile.

• Ridurre le percentuali di alunni collocati nei livelli 1 e 2.

• Aumentare le percentuali di alunni collocati al livello 5.

• Potenziare l’uso di strumenti tecnologici in dotazione nei diversi plessi,utilizzabili dagli alunni e dai docenti per supportare il percorso didattico.

• Porre un’attenzione condivisa e partecipata alla definizione di obiettivi e metodi delle discipline che sono oggetto di valutazione anche da parte dell’INVALSI.

• Potenziare l'uso di prove strutturate comuni, un uso sistematico che riguardi tutti gli ambiti disciplinari e tutti gli indirizzi/ordini di scuola.

TRAGUARDO DI RISULTATO

• Aumentare il grado di correlazione tra la valutazione dei docenti con il risultato delle prove standardizzate nazionali.

• Portare il grado di correlazione a un livello medio-alto in tutte le classi dell'istituto.

• Consolidare e sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza.

• Elaborare percorsi didattici trasversali e strumenti per valutare il raggiungimento delle competenze per tutte le classi dell’I.C.

• Adottare modalità' orarie e di uso degli spazi flessibili per interventi di recupero, consolidamento e potenziamento.

• Promuovere e sostenere l'utilizzo di metodologie didattiche innovative.

FINALITÀ GENERALI

• Promuovere attività didattiche finalizzate al successo formativo attraverso l’acquisizione e la padronanza degli strumenti informatici di base.

Quando si parla di innovazione didattica, in realtà, ci si riferisce sia a nuovi ambienti di apprendimento, per esempio sfruttando le nuove tecnologie, sia ai più recenti strumenti della ricerca didattica (per esempio, la flippedclassroom), sia, soprattutto, alle metodologie del costruzionismo e della didattica attiva come: peer tutoring, cooperative learning, Role-playing, Case study, problemsolving, prompting e fading, modeling, shaping e chaining. L’uso della didattica innovativa e delle nuove tecnologie è uno degli strumenti che può essere determinante nel promuovere il successo formativo e la personalizzazione dei percorsi didattici.

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FINALITÀ FORMATIVE: Incrementare l’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione al fine di favorire conoscenze

multidisciplinari.

Obiettivi formativi: � Sviluppare le competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo

critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione. � Sviluppare la capacità di comunicare e lavorare con gli altri per il raggiungimento di una meta comune o di una

soluzione condivisa. � Accrescere la consapevolezza e la capacità di valutare i limiti fisici, sociali ed emozionali. � Sviluppare le abilità sociali. � Sviluppare le abilità verbali. � Sviluppare la capacità di compiere scelte. � Sviluppare l’immaginazione e la capacità di giocare.

O.S.A.: � Sperimentare la didattica cooperativa grazie alla velocità di scambio di informazione e materiali. � Utilizzare il racconto, le esercitazioni logiche, la produzione iconica, estendendole alle normali attività curricolari. � Analizzare e organizzare i dati del problema in base a criteri logici. � Formulare il problema in un formato che ci permetta di usare un “sistema di calcolo” per risolverlo. � Automatizzare la risoluzione del problema definendo una soluzione algoritmica, consistente in una sequenza

accuratamente descritta di passi. � Identificare, analizzare, implementare e verificare le possibili soluzioni con un’efficace ed efficiente combinazione di passi

e risorse. � Generalizzare il processo di risoluzione del problema per poterlo trasferire ad un ampio spettro di altri problemi. � Introdurre al linguaggio di programmazione “Live code”: la programmazione in lingua inglese. � Realizzare una semplice applicazione che richieda l’utilizzo di brevi e semplici script.

Azioni significative:

� Momenti di confronto con alunni ed insegnanti sulle attività svolte.

� Raccolta di materiale fotografico che documenti momenti di lavoro in classe e in laboratorio.

� Documentazione di tutto il materiale raccolto nella fase di ricerca.

METODOLOGIA: Le proposte didattiche saranno volte a favorire e valorizzare l’integrazione tra le diverse esperienze cognitive e culturali del bambino. Le strategie metodologiche si baseranno sulla valorizzazione delle potenzialità di tutti gli alunni, sulla creazione di situazioni motivanti all'ascolto, e alla produzione, sulla valorizzazione del gioco quale mezzo privilegiato per l'attivazione e lo sviluppo del processi cognitivi e di apprendimento. Le insegnanti (curricolare e di potenziamento) individueranno momenti e luoghi per favorire e stimolare l’ascolto regolandone

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gradatamente i tempi, creando un’atmosfera di aspettativa, proponendo attività adeguate all’età e agli interessi degli alunni, con l’utilizzazione di mediatori ludici, analogici, iconici, simbolici e multimediali.

METODOLOGIE

DIDATTICHE

INNOVATIVE ANCHE

NELL’OTTICA DI UNA

REVISIONE DELLE

DISCIPLINE

PER COMPETENZE

� Cooperative learning � Strategie di apprendimento di tipo metacognitivo � Tecnica laboratoriale

METODOLOGIE

INNOVATIVE

DEGLI

APPRENDIMENTI ANCHE

NELL’OTTICA DI

FACILITAZIONE

DEI PASSAGGI TRA

ORDINI DI SCUOLA

DIVERSI

Metodologia metacognitiva e cooperative learnig applicati a:

� esperienze in gruppi eterogenei per l’ esercizio e lo studio guidato; � valorizzazione e recupero delle funzioni e degli stili cognitivi funzionali alla costruzione di un metodo di lavoro

consapevole,personale ed efficace; � attività individualizzate ed esperienze con piccolo gruppo guidato da docenti specializzati ( formati, per esempio, alla

metodologia Feuerstein e all’applicazione del P.A.S.) per la stimolazione del potenziale residuo, la rimotivazione e il riorientamento di allievi “a rischio”;

� attività di potenziamento delle competenze già acquisite al fine di elevare il livello di apprendimento degli alunni.

MODALITÀ DI IMPIEGO

DEL DOCENTE DI

POTENZIAMENTO:

La partecipazione alle attività, secondo le specifiche esigenze del servizio del docente dell’organico potenziato, prevede anche

incontri di verifica e programmazione, a cadenza settimanale, con gli operatori della scuola, al fine di permettere la

compresenza, il lavoro di équipe, il trasferimento di competenze a persone interessate e la diffusione del modello di lavoro di

rete.

In particolare le attività riguarderanno affiancamento e supporto:

- al docente nelle animazioni e nelle attività didattiche programmate per la classe di appartenenza e gestione del gruppo durante le ore di compresenza;

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- nei percorsi laboratoriali con i gruppi di lavoro; - nei percorsi individualizzati e di integrazione degli alunni; - nelle attività di guida allo studio. Esso avrà un ruolo di supporto ed affiancamento dei docenti, delle pluriclassi e non, impegnati nelle diverse attività, con lo

scopo di esportare lo “stile” del lavoro di gruppo e di rete, di potenziare ed ampliare gli interessi nei settori ed elevare il livello

delle competenze.

Condividerà con il docente curricolare le modalità e le tecniche di progettazione, organizzazione, realizzazione e verifica di

percorsi individualizzati di apprendimento e di tutoraggio scolastico. Sarà coinvolto in attività e percorsi di orientamento

scolastico finalizzato alla scoperta delle attitudini dei bambini- ragazzi.

ORGANIZZAZIONE: Il docente sarà impegnato in:

• Attività di tutoraggio e supporto agli alunni in difficoltà durante le attività scolastiche in compresenza con i docenti delle classi.

• Laboratori organizzati per gruppi gestiti dai due docenti in compresenza.

MODALITÀ

ORGANIZZATIVE:

Flessibilità organizzativa utilizzando numero 6 ore da suddividere tra le classi interessate.

TEMPI DI

ATTUAZIONE:

Orario da concordare con i docenti delle classi coinvolte anno per anno.

DURATA: triennio 2016/19

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� POTENZIAMENTO DELLE STRUTTURE E DEI MATERIALI

Strumenti da utilizzare :

• Album da disegno

• Carta quadrettata

• Computer

• LIM

Locali:

• Aula

• Laboratorio di informatica

� RISULTATI ATTESI

L’azione progettuale è destinata ad incidere all’interno del tessuto scolastico, relativamente alla Scuola Primaria e alla Scuola Secondaria. Con il presente

Progetto, oltre che garantire la continuità delle azioni di supporto alla scuola, si potrà procedere all’inserimento sociale dei bambini che vivono situazioni di

disagio didattico e/o sociale.

� Facilitare la frequenza scolastica e migliorare i rapporti fra gli alunni. � Stimolare e facilitare i rapporti con i coetanei durante le attività scolastiche, consolidare la strumentalità di base e la capacità logico-operativa, le

conoscenze e lo sviluppo delle competenze logiche, di comprensione, comunicative, espositive e linguistiche, anche al fine di favorire la capacità soggettiva di trasferire ed applicare le conoscenze disciplinari nella vita quotidiana.

� Sviluppare le competenze digitali con particolare riguardo al pensiero computazionale.

Indicatori misurabili

� Attivazione ed assicurazione di un supporto formativo a tutti gli alunni in generale e ai bambini che manifestano difficoltà nell’apprendimento e/o nella socializzazione in modo particolare.

� Miglioramento del livello di integrazione scolastica. � Miglioramento della socializzazione. � Miglioramento degli apprendimenti e delle competenze logiche.

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� VERIFICA E VALUTAZIONE

Valutazione degli apprendimenti alla fine del primo quadrimestre e riprogettazione

della seconda fase del lavoro:

a) analisi dei risultati da inserire in una griglia ove siano presenti scale di valori per quantificarli;

b) riflessione collettiva sull’intervento;

c) riprogettazione del secondo quadrimestre di lavoro.

Verifica del lavoro durante il secondo quadrimestre

a) scambio di esperienze e di opinioni sui singoli casi;

b) interventi del team teaching su eventuali situazioni più problematiche;

c) analisi dei risultati finali da inserire in una griglia ove siano presenti scale di

valori per quantificarli.

Valutazione finale del lavoro svolto:

a) raccolta del materiale per documentare l’esperienza;

b) scambio di emozioni e livelli di crescita raggiunti da tutti i componenti;

c) monitoraggio degli esiti, raccolta dei dati ed elaborazione di grafici statistici dei livelli di apprendimento degli alunni (relativamente agli obiettivi previsti nel

presente progetto) per verificare il raggiungimento dei risultati attesi.

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PROPOSTA PTOF 2016/19

� DENOMINAZIONE PROGETTO “UNITI NELLA DIVERSITA`”

POTENZIAMENTO UMANISTICO-SOCIO-ECONOMICO E PER LA LEGALITÀ

CLASSI INTERESSATE: SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

� A.S. 2016/2017

� A.S. 2017/2018

� A.S. 2018/2019

Alunni delle classi della Scuola Secondaria di primo grado dei plessi di Vallata, Vallesaccarda, Scampitella.

Un’ora di lezione settimanale in contemporaneità con il docente di STORIA

SCENARIO DI

RIFERIMENTO

SCATURITO DAL RAV

L’Istituto Comprensivo di Vallata assume l’attuale configurazione di scuola verticalizzata a seguito del piano

nazionale di razionalizzazione. Comprende le sezioni associate di Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

dei comuni di Vallata, Trevico, Vallesaccarda e Scampitella.

La realtà nella quale si inserisce l’ Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Vallata, è quella che caratterizza la vita

quotidiana dei paesi dell’ Alta Irpinia, ovvero condizionata da una marcata povertà di occasioni culturali

extrascolastiche e da una limitata possibilità di usufruire di situazioni e strutture in grado di favorire la crescita

personale e sociale degli alunni.

Bisogna rilevare che l’andamento demografico continua ad essere negativo sia per le nascite, sia per

l’emigrazione delle forze giovani verso le regioni del centro-nord d’Italia.

Negli ultimi anni, nel territorio sta crescendo ed affermandosi una nuova figura lavorativa: collaboratore

familiare, che gli immigrati extracomunitari offrono alla popolazione anziana.

Nel settore socio-culturale delle quattro comunità è predominante l’uso del dialetto. La lettura di quotidiani,

di periodici e di libri è abbastanza limitata, mentre l’unico mezzo prevalente d’informazione e trasmissione di

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cultura è la Televisione e Internet. I ragazzi dispongono di poche strutture ricreative e molti preferiscono

trascorrere il tempo libero nei locali pubblici, soprattutto bar e sale giochi, con conseguenze negative sia per la

loro crescita morale e civile che per l’armonica formazione della personalità.

La maggioranza degli alunni proviene da famiglie di piccoli agricoltori, di operai e di impiegati, sensibili

all’azione educativa della scuola ed alle necessità di miglioramento dei loro figli. Purtroppo le difficoltà

economiche e gli impegni quotidiani di lavoro costringono, spesso, le famiglie a delegare alla scuola l’azione

educativa e didattica dei propri figli. Tuttavia non esistono fenomeni di abbandono o di evasione scolastica,

anzi negli ultimi anni si annovera la frequenza di alunni appartenenti a famiglie extracomunitarie.

Qui subentra la capacità di incidere dell’Istituzione Scolastica, che deve veicolare una “speranza” di vivibilità

per l’avvenire delle nuove generazioni.

PUNTI DI DEBOLEZZA

SUGLI ESITI EMERSI NEL

RAV

Dall’analisi dei dati del RAV emerge una forte variabilità dei risultati tra le classi e significative differenze di

livelli di apprendimento.

In particolare in un plesso di scuola primaria si sono registrati punteggi inferiori alle medie regionali e nazionali

sia di italiano che di matematica. Dalla lettura dei grafici emerge, inoltre, che nelle classi c’è una omogeneità

dei punteggi di italiano e di matematica che contrasta nettamente con le percentuali nazionali. Rispetto

all’indice ESCS in alcune classi i valori sono sotto la media.

PRIORITÀ CUI SI

RIFERISCE

• Diminuire il numero di studenti collocati nella fascia di valutazione più bassa.

• Promuovere le eccellenze.

• Equiparare il numero degli alunni collocati nella fascia più bassa e nella fascia più alta alla media nazionale.

• Migliorare il punteggio della scuola in italiano.

• Ridurre la differenza negativa rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile.

• Ridurre le percentuali di alunni collocati nei livelli 1 e 2.

• Aumentare le percentuali di alunni collocati al livello 5.

• Potenziare l’uso di strumenti tecnologici in dotazione nei diversi plessi, utilizzabili dagli alunni e dai docenti per supportare il percorso didattico.

• Porre un’attenzione condivisa e partecipata alla definizione di obiettivi e metodi delle discipline che sono oggetto di valutazione anche da parte dell’INVALSI.

• Potenziare l'uso di prove strutturate comuni, un uso sistematico che riguardi tutti gli ambiti disciplinari

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e tutti gli indirizzi/ordini di scuola.

• Introdurre spazi in cui sia possibile esercitare un’educazione alla legalità.

• Stimolare il processo diformazione di una cittadinanza attiva, consapevole e responsabile, con la

concreta assunzione di comportamenti quotidiani ispirati al rispetto delle regole di convivenza civile.

• Educare alla legalità.

• Sensibilizzare gli alunni e formare persone responsabili con un profondo senso civico.

• Potenziare l’uso di strumenti tecnologici in dotazione nei diversi plessi, utilizzabili dagli alunni e dai

docenti per supportare il percorso didattico.

FINALITÀ GENERALI � Promuovere la giustizia sociale, la tolleranza, la solidarietà e la pace.

OBIETTIVI FORMATIVI Il progetto verrà impostato organicamente intorno allo sviluppo delle capacità di ascoltare, leggere,

comprendere, verbalizzare, comunicare, dialogare in modo che gli alunni sviluppino senso critico, prendere

decisioni, risolvere un conflitto, comunicare efficacemente.

O.S.A. � Riconoscere i propri errori: primo passo verso la legalità.

� Capire che le regole sono strumenti indispensabili per una civile convivenza.

� Abituare al rispetto reciproco e delle regole.

� Approcciarsi alle regole della convivenza democratica.

� Conoscere, comprendere e rispettare il regolamento scolastico.

� Interiorizzare attraverso situazioni operative a scuola valori sociali come: condivisione, giustizia,

eguaglianza, rispetto della diversità.

� Accogliere ed integrare alunni diversi per cultura, provenienza, religione, stato sociale.

� Prevenire ogni forma di violenza dentro e fuori la scuola.

� Contrastare il fenomeno del bullismo.

� Diffondere la cultura della legalità e della solidarietà.

� Prevenire il disagio, la devianza, i comportamenti a rischio, le dipendenze.

� Costruire comportamenti rispettosi dell’ambiente che ci circonda.

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� Creare i presupposti per arginare eventuali fenomeni malavitosi presenti nel territorio.

� Costruire il concetto di diritto/dovere.

� Comprendere la funzione della regola e della legge negli ambienti di vita quotidiana.

� Comprendere che l’organizzazione della vita personale e sociale si basa sul rispetto di diritti e doveri e sul

rispetto dei ruoli.

� Distinguere comportamenti legali e illegali.

� Avviare nei bambini/ragazzi una prima consapevolezza del loro ruolo di cittadini.

CONTENUTI � Letture di favole, storie, fumetti, articoli di giornali.

� Testi di studi sociali di Educazione Civica.

� La Costituzione Italiana.

� La Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e dell’Infanzia.

� Trattati Unione Europea.

� Sicurezza Stradale.

� Storia Locale.

� FILM.

ATTIVITÀ Si prevedono percorsi differenziati a seconda delle classi, delle caratteristiche dei soggetti coinvolti,

del grado di competenze raggiunte dagli alunni. Ad esempio si potrebbe:

� Definire, attraverso domande guida, i contesti in cui sono presenti delle regole: casa, scuola, …

� Individuare, allo stesso modo, alcune regole della società più ristretta (famiglia) da trasferire in ambienti

più allargati come la scuola, il ristorante, ……

� Lavorare sul Vocabolario: collegare le parole a sinonimi e contrari, derivati e alterati, attributi, relazioni,

per arrivare al significato o alla definizione.

� Prendere in esame illustrazioni di situazioni, comportamenti, episodi di cronaca da cui partire per

approcciare l’educazione alla salute, alla cittadinanza, all’affettività, l’educazione ambientale o stradale.

AZIONI SIGNIFICATIVE � Momenti di confronto sulle attività svolte.

� Raccolta di materiale/documenti.

� Realizzazione di cartelloni, interventi operativi (creazioni di slogan, poesie, fotografie).

METODOLOGIA � Utilizzare varie metodologie che si ispirano alla progettualità, alla responsabilizzazione, all’operatività,

all’interazione e dialogo, all’utilizzo di tecniche innovative.

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� Operare all'interno di piccoli gruppi con l’obiettivo di costruire buoni rapporti interpersonali, una positiva

autostima, un effettivo protagonismo da parte dei singoli alunni sul piano degli apprendimenti rendendo

possibile la partecipazione attiva.

METODOLOGIE

DIDATTICHE

INNOVATIVE ANCHE

NELL’OTTICA DI UNA

REVISIONE DELLE

DISCIPLINE

PER COMPETENZE

� Lezione frontale per presentare e riepilogare.

� Lezione interattiva per coinvolgere e motivare.

� Confronto e discussione guidata.

� Cooperative learning. Questa modalità di azione sarà privilegiata poiché favorisce lo sviluppo

degli obiettivi di collaborazione, solidarietà, responsabilità e relazione con gli altri, efficaci anche

per potenziare la qualità dell’apprendimento consentendo ai ragazzi di acquisire competenze

quali:

1. Interdipendere positivamente in una relazione

2. Ascoltare

3. Comunicare

4. Dare e ricevere aiuto

5. Gestire positivamente eventuali conflitti

6. Utilizzare strategie efficaci per risolvere problemi e prendere decisioni.

METODOLOGIE

INNOVATIVE

DEGLI

APPRENDIMENTI ANCHE

NELL’OTTICA DI

FACILITAZIONE

DEI PASSAGGI TRA

ORDINI DI SCUOLA

DIVERSI

� Ascolto di testimonianze.

� Attività laboratoriale.

� Utilizzo di strumenti massmediali (visione di film, testimonianze, ….).

ORGANIZZAZIONE Il docente sarà impegnato in:

� Attività di tutoraggio e supporto agli alunni in difficoltà durante le attività scolastiche in compresenza con i

docenti delle classi.

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� Laboratori organizzati per gruppi gestiti dai due docenti in compresenza.

MODALITÀ

ORGANIZZATIVE

Il docente utilizzerà il monte ore di STORIA.

Curriculare alunni e docente, supporto del docente del potenziamento all’insegnante di classe.

TEMPI DI ATTUAZIONE Orario da concordare con i docenti delle classi coinvolte anno per anno.

DURATA Triennio 2016/19

� POTENZIAMENTO DELLE STRUTTURE E DEI MATERIALI

Strumenti da utilizzare:

� Letture di favole, storie, fumetti, articoli di giornali.

� Testi di studi sociali di Educazione Civica.

� La Costituzione Italiana.

� La Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e dell’Infanzia.

� Trattati Unione Europea.

� Sicurezza Stradale.

� Storia Locale.

� FILM.

� LIM.

Locali:

� Aula.

� Laboratorio di informatica.

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� RISULTATI ATTESI

� Consolidare la strumentalità di base, le conoscenze e lo sviluppo delle competenze di comprensione, comunicative, espositive e linguistiche,

anche al fine di favorire la capacità soggettiva di trasferire ed applicare le conoscenze disciplinari nella vita quotidiana.

� Stimolare e facilitare i rapporti con i coetanei durante le attività scolastiche.

� Cooperare all’interno del gruppo.

� Rispettare i diritti altrui.

� Maturare il senso di fiducia.

� Acquisire i concetti di responsabilizzazione, solidarietà e collaborazione.

� Condividere le norme morali.

� Definire il concetto di dignità umana e riconoscere i contesti dove più frequentemente è calpestata.

� Acquisire dei valori che stanno alla base della convivenza civile.

� Sviluppare la consapevolezza che condizioni quali la dignità, la libertà, la democrazia non possono considerarsi come acquisite per sempre, ma

vanno perseguite, volute e, una volta conquistate, protette.

� Sensibilizzare gli alunni in merito ad alcune tematiche connesse strettamente con quella della legalità avendo come fine prioritario quello di fare

comprendere che le norme non devono essere rispettate solo perché esiste una sanzione ma che le stesse evidenziano utilità intrinseche per una

pacifica convivenza civile.

� Comprendere che dall’osservanza delle regole si ricavano evidenti vantaggi.

� VERIFICA E VALUTAZIONE

Valutazione degli apprendimenti alla fine del primo quadrimestre:

a) analisi dei risultati;

b) riflessione collettiva sull’intervento;

c) riprogettazione del secondo quadrimestre;

Verifica del lavoro durante il secondo quadrimestre

a) scambio di esperienze e di opinioni sui singoli casi;

b) interventi del team teaching su eventuali situazioni più problematiche;

c) analisi dei risultati finali.

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Valutazione finale del lavoro svolto

a) raccolta del materiale per documentare l’esperienza;

b) scambio di opinioni e livelli di crescita raggiunti da tutti i componenti;

c) acquisizione dei contenuti;

d) consolidamento dei concetti;

e) efficacia del metodo di studio;

f) interesse e apprezzamento verso le problematiche affrontate;

g) valutazione dell’andamento didattico in relazione alle aspettative.

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PROPOSTA PTOF 2016/19

• DENOMINAZIONE PROGETTO “INSIEME IMPARARE E’ FACILE”

PROGETTO DI RECUPERO E POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE LINGUISTICO/ESPRESSIVE NELLA SCUOLA PRIMARIA

CLASSI INTERESSATE: SCUOLA PRIMARIA VALLATA classi : 1^, 2^, 3^B, 4^, 5^

SCUOLA PRIMARIA SCAMPITELLA classi : 1^, 2^, 3^, 4^, 5^

SCUOLA PRIMARIA VALLESACCARDA classi : 1^, 2^, 4^, 5^

SCUOLA PRIMARIA TREVICO classi: due pluriclassi

A.S. 2016/2017

A.S. 2017/2018

A.S. 2018/2019

SCENARIO DI

RIFERIMENTO

SCATURITO DAL RAV

L’Istituto Comprensivo di Vallata assume l’attuale configurazione di scuola verticalizzata a seguito del piano nazionale di

razionalizzazione. Comprende le sezioni associate di Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado dei comuni di Vallata, Trevico,

Vallesaccarda e Scampitella.

La realtà nella quale si inserisce l’ Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Vallata, è quella che caratterizza la vita quotidiana dei

paesi dell’ Alta Irpinia, ovvero condizionata da una marcata povertà di occasioni culturali extrascolastiche e da una limitata

possibilità di usufruire di situazioni e strutture in grado di favorire la crescita personale e sociale degli alunni.

Bisogna rilevare che l’andamento demografico continua ad essere negativo sia per le nascite, sia per l’emigrazione delle forze

giovani verso le regioni del centro-nord d’Italia.

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Negli ultimi anni, nel territorio sta crescendo ed affermandosi una nuova figura lavorativa: collaboratore familiare, che gli

immigrati extracomunitari offrono alla popolazione anziana.

Nel settore socio-culturale delle quattro comunità è predominante l’uso del dialetto. La lettura di quotidiani, di periodici e di

libri è abbastanza limitata, mentre l’unico mezzo prevalente d’informazione e trasmissione di cultura è la Televisione e Internet.

I ragazzi dispongono di poche strutture ricreative e molti preferiscono trascorrere il tempo libero nei locali pubblici, soprattutto

bar e sale giochi, con conseguenze negative sia per la loro crescita morale e civile che per l’armonica formazione della personalità.

La maggioranza degli alunni proviene da famiglie di piccoli agricoltori, di operai e di impiegati, sensibili all’azione educativa della

scuola ed alle necessità di miglioramento dei loro figli. Purtroppo le difficoltà economiche e gli impegni quotidiani di lavoro

costringono, spesso, le famiglie a delegare alla scuola l’azione educativa e didattica dei propri figli. Tuttavia non esistono

fenomeni diabbandono o di evasione scolastica, anzi negli ultimi anni si annovera la frequenza di alunni appartenenti a famiglie

extracomunitarie.

Qui subentra la capacità di incidere dell’Istituzione Scolastica, che deve veicolare una “speranza” di vivibilità per l’avvenire delle

nuove generazioni.

PUNTI DI DEBOLEZZA

SUGLI ESITI EMERSI NEL

RAV

Dall’analisi dei dati del RAV emerge una forte variabilità dei risultati tra le classi e significative differenze di livelli di

apprendimento.

In particolare in un plesso di scuola primaria si sono registrati punteggi inferiori alle medie regionali e nazionali sia di italiano che

di matematica. Dalla lettura dei grafici emerge, inoltre, che nelle classi c’è una omogeneità dei punteggi di italiano e di

matematica che contrasta nettamente con le percentuali nazionali. Rispetto all’indice ESCS in alcune classi i valori sono sotto la

media.

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PRIORITÀ CUI SI

RIFERISCE

• Diminuire il numero di studenti collocati nella fascia di valutazione più bassa.

• Promuovere le eccellenze.

• Equiparare il numero degli alunni collocati nella fascia più bassa e nella fascia più alta alla media nazionale.

• Migliorare il punteggio della scuola in italiano.

• Ridurre la differenza negativa rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile.

• Ridurre le percentuali di alunni collocati nei livelli 1 e 2.

• Aumentare le percentuali di alunni collocati al livello 5.

• Potenziare l’uso di strumenti tecnologici in dotazione nei diversi plessi,utilizzabili dagli alunni e dai docenti per supportare il percorso didattico.

• Porre un’attenzione condivisa e partecipata alla definizione di obiettivi e metodi delle discipline che sono oggetto di valutazione anche da parte dell’INVALSI.

• Potenziare l'uso di prove strutturate comuni, un uso sistematico che riguardi tutti gli ambiti disciplinari e tutti gli indirizzi/ordini di scuola.

TRAGUARDO DI RISULTATO

• Aumentare il grado di correlazione tra la valutazione dei docenti con il risultato delle prove standardizzate nazionali.

• Portare il grado di correlazione a un livello medio-alto in tutte le classi dell'istituto.

• Consolidare e sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza.

• Elaborare percorsi didattici trasversali con l’uso di strumenti per valutare il raggiungimento delle competenze per tutte le classi dell’I.C.

• Adottare modalità' orarie e di uso degli spazi flessibili per interventi di recupero, consolidamento e potenziamento.

• Promuovere e sostenere l'utilizzo di metodologie didattiche innovative.

• Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e francese , anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning(CLIL).

FINALITÀ GENERALI

� La presenza delle pluriclassi nei plessi della scuola primaria di Scampitella e Trevicopone un problema

per il quale oggi esistono poche modalità di soluzione. L’unica percorribile, allo stato attuale, è l’utilizzo, all’interno di un organico funzionale, di risorse (docenti) aggiuntive (organico potenziato) che

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permetterebbe una più efficiente organizzazione del servizio di istruzione e formazione. Mentre si attende una soluzione del problema a livello strutturale e normativo, le scuole devono organizzarsi per gestire le pluriclassi. Da questo punto di vista gli attrezzi da lavoro che si possono e si devono utilizzare sono quelli previsti dalla Legge 107/2015, secondo la quale, l'organico dell'autonomia è finalizzato a realizzare il nuovo piano triennale dell'offerta formativa attraverso attività di insegnamento, potenziamento, sostegno, organizzazione, progettazione e coordinamentoe l’innovazione didattica. Le soluzioni organizzative e didattiche possibili in una pluriclasse si possono realizzare solo utilizzando i docenti dell’organico potenziato a supporto dei docenti curricolari per la gestione dei gruppi di lavoro.

� Per le altre classi della primaria, quando si parla di innovazione didattica, in realtà, ci si riferisce sia a

nuovi ambienti di apprendimento, per esempio sfruttando le nuove tecnologie, sia ai più recenti strumenti della ricerca didattica (per esempio, la flippedclassroom), sia, soprattutto, alle metodologie del costruzionismo e della didattica attiva come: peer tutoring, cooperative learning, Role-playing, Case study, problemsolving, prompting e fading, modeling, shaping e chaining. L’uso della didattica innovativa e delle nuove tecnologie è uno degli strumenti che può essere determinante nel promuovere il successo formativo e la personalizzazione dei percorsi didattici.Le soluzioni organizzative e didattiche possibili pertanto, si possono realizzare solo utilizzando i docenti dell’organico potenziato a supporto dei docenti curricolari per la gestione dei gruppi di lavoro.

FINALITÀ FORMATIVE: • Infondere fiducia nelle proprie possibilità/capacità attraverso la conoscenza di sé, dei propri limiti, ma anche attraverso il

rinforzo delle conoscenze/competenze.

• Acquisire un positivo rapporto con la scuola, trovandovi momenti gratificanti e spazi didattici di promozione dello "star bene a scuola".

• Superare lo svantaggio attraverso lo sviluppo delle attitudini socio-relazionali, potenziando e valorizzando le capacità espressive e comunicative individuali.

• Saper utilizzare criticamente le varie forme di comunicazione.

• Saper utilizzare in maniera globale quanto appreso con le singole discipline e/o nelle diverse attività operative realizzate.

• Orientare a scelte future.

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• Saper collaborare in un gruppo.

• Esprimere la propria creatività nella fruizione e nella produzione dei diversi messaggi.

Obiettivi formativi: Il progetto verrà impostato organicamente intorno allo sviluppo delle capacità di ascoltare, leggere, comprendere, verbalizzare, comunicare, dialogare, produrre ed elaborare testi, riflettere sulla lingua, per cui saranno messe in atto tutte quelle strategie volte a favorire il raggiungimento dei seguenti obiettivi generali :

� favorire il rapporto dialettico con il libro come strumento insostituibile di crescita e di acquisizione della consapevolezza di sé e degli altri;

� favorire lo scambio con altri linguaggi espressivi più vicini ai ragazzi; � allontanare la tendenza ad identificare la lettura esclusivamente con l’ambiente scolastico, dando spazio alle dimensioni

del piacere e delle emozioni; � sviluppare le capacità creative; � aiutare il gruppo ad acquisire coesione; � accrescere la tolleranza, il rispetto e la coesione tra i componenti del gruppo; � migliorare l’autostima individuale e la capacità di comunicare; � accrescere la consapevolezza e la capacità di valutare i limiti fisici, sociali ed emozionali; � sviluppare le abilità sociali; � sviluppare le abilità verbali; � sviluppare l’assertività e le abilità di autotutela della vita; � sviluppare la capacità di compiere scelte; � sviluppare l’immaginazione e la capacità di giocare.

O.S.A.: Ascoltare e parlare

� Riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo essenziale e chiaro, rispettando l'ordine cronologico e/o logico e inserendo elementi descrittivi funzionali al racconto.

� Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento con un breve intervento preparato in precedenza.

� Comprendere le informazioni essenziali di un’esposizione, di istruzioni per l’esecuzione di compiti, di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini...).

� Organizzare un breve discorso orale su un tema affrontato in classe o una breve esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta.

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Leggere

• Motivare gli alunni al piacere della lettura. • Superare la disaffezione odierna per la comunicazione verbale scritta, conseguente all'eccessiva fruizione delle

immagini. • Acquisire atteggiamenti positivi di ascolto dei brani letti dagli insegnanti. • Avviare alla lettura silenziosa. • Imparare a dedicare quotidianamente tempi stabiliti alla lettura. • Potenziare le capacità di analisi delle letture. • Avviare e consolidare la lettura espressiva e saperla approfondire attraverso la comprensione del contenuto. • Sviluppare la capacità di esprimere opinioni personali su quanto letto. • Arricchire il patrimonio di conoscenze e di lessico al fine di una più articolata comunicazione personale. • Sviluppare la capacità di produzione scritta.

Scrivere

� Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza. � Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali

relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni. � Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie). � Scrivere una lettera indirizzata a destinatari noti, adeguando le forme espressive al destinatario e alla situazione di

comunicazione. � Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d'animo sotto forma di diario. � Realizzare testi collettivi in cui si fanno resoconti di esperienze di vario genere, si illustrano procedimenti per fare

qualcosa, si registrano opinioni su un argomento trattato. � Compiere operazioni di rielaborazione sui testi (parafrasare un racconto, riscrivere apportando cambiamenti di

caratteristiche, sostituzioni di personaggi, punti di vista, riscrivere in funzione di uno scopo dato…). � Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, in cui siano rispettate le funzioni

sintattiche e semantiche dei principali segni interpuntivi.

Riflettere sulla lingua

� Riconoscere e denominare le parti principali del discorso e gli elementi basilari di una frase; individuare e usare in modo consapevole modi e tempi del verbo; riconoscere in un testo i principali connettivi (temporali, spaziali, logici); analizzare la frase nelle sue funzioni (predicato e principali complementi diretti e indiretti).

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� Conoscere i principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole (parole semplici, derivate, composte, prefissi e suffissi). Comprendere le principali relazioni tra le parole (somiglianze, differenze) sul piano dei significati.

� Comprendere e utilizzare il significato di parole e termini specifici legati alle discipline di studio. � Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici.

Contenuti: Fiabe, favole, miti, leggende, filastrocche, poesie, fumetti, racconti fantastici, fantascientifici, ecc.

Azioni significative: • momenti di confronto con alunni ed insegnanti sulle attività svolte;

• rappresentazione teatrale;

• Raccolta di materiale fotografico che documenti momenti di lavoro in classe e in laboratorio

• Documentazione di tutto il materiale raccolto nella fase di ricerca

METODOLOGIA:

Le proposte didattiche saranno volte a favorire e valorizzare l’integrazione tra le diverse esperienze cognitive e culturali del bambino e si articoleranno quindi nei vari settori dell’ambito dei linguaggi e della comunicazione riconoscendo pari valore formativo alla lettura, alla scrittura, all’animazione, al suono, al colore. Le strategie metodologiche si baseranno sulla valorizzazione delle potenzialità di tutti gli alunni, sulla creazione di situazioni motivanti all'ascolto, alla lettura e alla produzione, sulla valorizzazione del gioco quale mezzo privilegiato per l'attivazione e lo sviluppo del processi cognitivi e di apprendimento. Le insegnanti (curricolare e di potenziamento) individueranno momenti e luoghi per favorire e stimolare l’ascolto regolandone gradatamente i tempi, creando un’atmosfera di aspettativa, proponendo attività adeguate all’età e agli interessi degli alunni, con l’utilizzazione di mediatori ludici, analogici, iconici, simbolici e multimediali.

METODOLOGIE

DIDATTICHE

INNOVATIVE ANCHE

NELL’OTTICA DI UNA

REVISIONE DELLE

DISCIPLINE

PER COMPETENZE

Metodologia metacognitiva e cooperative learnig applicati a:

� esperienze in gruppi eterogenei per l’ esercizio e lo studio guidato; � valorizzazione e recupero delle funzioni e degli stili cognitivi funzionali alla costruzione di un metodo di lavoro

consapevole,personale ed efficace; � attività individualizzate ed esperienze con piccolo gruppo guidato da docenti specializzati ( formati, per esempio, alla

metodologia Feuerstein e all’applicazione del P.A.S.) per la stimolazione del potenziale residuo, la rimotivazione e il riorientamento di allievi “a rischio”;

� attività di potenziamento delle competenze già acquisite al fine di elevare il livello di apprendimento degli alunni.

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MODALITÀ DI IMPIEGO

DEL DOCENTE DI

POTENZIAMENTO:

La partecipazione alle attività, secondo le specifiche esigenze del servizio del docente dell’organico potenziato, prevede anche

incontri di verifica e programmazione, a cadenza settimanale, con gli operatori della scuola, al fine di permettere la

compresenza, il lavoro di équipe, il trasferimento di competenze a persone interessate e la diffusione del modello di lavoro di

rete.

In particolare le attività riguarderanno affiancamento e supporto:

- al docente nelle animazioni e nelle attività didattiche programmate per la classe di appartenenza e gestione del gruppo durante le ore di compresenza

- nei percorsi laboratoriali con i gruppi di lavoro; - nei percorsi individualizzati e di integrazione degli alunni; - nelle attività di guida allo studio. Esso avrà un ruolo di supporto ed affiancamento dei docenti, delle pluriclassi e non, impegnati nelle diverse attività, con lo

scopo di esportare lo “stile” del lavoro di gruppo e di rete, di potenziare ed ampliare gli interessi nei settori ed elevare il livello

delle competenze.

Condividerà con il docente curricolare le modalità e le tecniche di progettazione, organizzazione, realizzazione e verifica di

precorsi individualizzati di apprendimento e di tutoraggio scolastico. Sarà coinvolto in attività e percorsi di orientamento

scolastico finalizzato alla scoperta delle attitudini dei bambini- ragazzi.

ORGANIZZAZIONE: Il docente sarà impegnato in:

• Attività di tutoraggio e supporto agli alunni in difficoltà durante le attività scolastiche in compresenza con i docenti delle classi.

• Laboratori organizzati per gruppi gestiti dai due docenti in compresenza.

MODALITÀ

ORGANIZZATIVE:

• Flessibilità organizzativa .

• Ampliamento offerta formativa da 27 h a 30 h settimanale per tutte le classi coinvolte della Scuola Primaria di Scampitella e Vallesaccarda.

TEMPI DI

ATTUAZIONE:

orario da concordare con i docenti delle classi coinvolte anno per anno

DURATA: triennio 2016/19

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� POTENZIAMENTO DELLE STRUTTURE E DEI MATERIALI

Strumenti da utilizzare :

• Libri di narrativa per bambini dai 6 agli 11 anni

• Dizionari

• LIM

Locali:

• Aula

• Laboratorio di informatica

• Spazio per le rappresentazioni teatrali (da richiedere agli EE.LL.)

� RISULTATI ATTESI

L’azione progettuale è destinata ad incidere all’interno del tessuto scolastico, relativamente alla Scuola Primaria. Con il presente Progetto, oltre che garantire

la continuità delle azioni di supporto alla scuola, si potrà procedere all’inserimento sociale dei bambini che vivono situazioni di disagio didattico e/o sociale.

� Facilitare la frequenza scolastica e migliorare i rapporti fra gli alunni. � Stimolare e facilitare i rapporti con i coetanei durante le attività scolastiche, consolidare la strumentalità di base e la capacità logico-operativa, le

conoscenze e lo sviluppo delle competenze logiche, di comprensione, comunicative, espositive e linguistiche, anche al fine di favorire la capacità soggettiva di trasferire ed applicare le conoscenze disciplinari nella vita quotidiana.

Indicatori misurabili

� Attivazione ed assicurazione di un supporto formativo a tutti gli alunni in generale e ai bambini che manifestano difficoltà nell’apprendimento e/o nella socializzazione in modo particolare.

� Miglioramento del livello di integrazione scolastica. � Miglioramento della socializzazione. � Miglioramento degli apprendimenti e delle competenze logico-matematiche di base.

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� VERIFICA E VALUTAZIONE

Valutazione degli apprendimenti alla fine del primo quadrimestre e riprogettazione

della seconda fase del lavoro:

a) analisi dei risultati da inserire in una griglia ove siano presenti scale di

valori per quantificarli;

b) riflessione collettiva sull’intervento;

c) riprogettazione del secondo quadrimestre di lavoro.

Verifica del lavoro durante il secondo quadrimestre:

a) scambio di esperienze e di opinioni sui singoli casi;

b) interventi del team teaching su eventuali situazioni più problematiche;

c) analisi dei risultati finali da inserire in una griglia ove siano presenti scale di

valori per quantificarli.

Valutazione finale del lavoro svolto:

a) raccolta del materiale per documentare l’esperienza;

b) scambio di emozioni e livelli di crescita raggiunti da tutti i componenti;

c) monitoraggio degli esiti, raccolta dei dati ed elaborazione di grafici statistici dei livelli di apprendimento degli alunni in lingua italiana (relativamente agli

obiettivi previsti nel presente progetto) per verificare il raggiungimento dei risultati attesi

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PROPOSTA PTOF 2016/19

• DENOMINAZIONE PROGETTO :“IMPARARE, RAGIONARE, CONOSCERE E APPLICARE”

Progetto di recupero e potenziamento delle competenze logico-matematiche e scientifiche nella scuola Primaria

CLASSI INTERESSATE: SCUOLA PRIMARIA VALLATA classi : 1^, 2^, 3^B, 4^, 5^

SCUOLA PRIMARIA SCAMPITELLA classi : 1^, 2^, 3^, 4^, 5^

SCUOLA PRIMARIA VALLESACCARDA classi : 1^, 2^, 4^, 5^

SCUOLA PRIMARIA TREVICO classi: due pluriclassi

A.S. 2016/2017

A.S. 2017/2018

A.S. 2018/2019

SCENARIO DI

RIFERIMENTO

SCATURITO DAL RAV

L’Istituto Comprensivo di Vallata assume l’attuale configurazione di scuola verticalizzata a seguito del piano nazionale di

razionalizzazione. Comprende le sezioni associate di Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado dei comuni di Vallata, Trevico,

Vallesaccarda e Scampitella.

La realtà nella quale si inserisce l’ Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Vallata, è quella che caratterizza la vita quotidiana dei paesi

dell’ Alta Irpinia, ovvero condizionata da una marcata povertà di occasioni culturali extrascolastiche e da una limitata possibilità di

usufruire di situazioni e strutture in grado di favorire la crescita personale e sociale degli alunni.

Bisogna rilevare che l’andamento demografico continua ad essere negativo sia per le nascite, sia per l’emigrazione delle forze

giovani verso le regioni del centro-nord d’Italia.

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Negli ultimi anni, nel territorio sta crescendo ed affermandosi una nuova figura lavorativa: collaboratore familiare, che gli

immigrati extracomunitari offrono alla popolazione anziana.

Nel settore socio-culturale delle quattro comunità è predominante l’uso del dialetto. La lettura di quotidiani, di periodici e di libri

è abbastanza limitata, mentre l’unico mezzo prevalente d’informazione e trasmissione di cultura è la Televisione e Internet. I

ragazzi dispongono di poche strutture ricreative e molti preferiscono trascorrere il tempo libero nei locali pubblici, soprattutto bar

e sale giochi, con conseguenze negative sia per la loro crescita morale e civile che per l’armonica formazione della personalità.

La maggioranza degli alunni proviene da famiglie di piccoli agricoltori, di operai e di impiegati, sensibili all’azione educativa della

scuola ed alle necessità di miglioramento dei loro figli. Purtroppo le difficoltà economiche e gli impegni quotidiani di lavoro

costringono, spesso, le famiglie a delegare alla scuola l’azione educativa e didattica dei propri figli. Tuttavia non esistono fenomeni

diabbandono o di evasione scolastica, anzi negli ultimi anni si annovera la frequenza di alunni appartenenti a famiglie

extracomunitarie.

Qui subentra la capacità di incidere dell’Istituzione Scolastica, che deve veicolare una “speranza” di vivibilità per l’avvenire delle

nuove generazioni.

PUNTI DI DEBOLEZZA

SUGLI ESITI EMERSI NEL

RAV

Dall’analisi dei dati del RAV emerge una forte variabilità dei risultati tra le classi e significative differenze di livelli di

apprendimento.

In particolare in un plesso di scuola primaria si sono registrati punteggi inferiori alle medie regionali e nazionali in matematica.

Dalla lettura dei grafici emerge, inoltre, che nelle classi c’è una omogeneità dei punteggi di matematica che contrasta nettamente

con le percentuali nazionali. Rispetto all’indice ESCS in alcune classi i valori sono sotto la media.

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PRIORITÀ CUI SI

RIFERISCE

• Diminuire il numero di studenti collocati nella fascia di valutazione più bassa.

• Promuovere le eccellenze.

• Equiparare il numero degli alunni collocati nella fascia più bassa e nella fascia più alta alla media nazionale.

• Migliorare il punteggio della scuola in matematica.

• Ridurre la differenza negativa rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile.

• Ridurre le percentuali di alunni collocati nei livelli 1 e 2.

• Aumentare le percentuali di alunni collocati al livello 5.

• Potenziare l’uso di strumenti tecnologici in dotazione nei diversi plessi,utilizzabili dagli alunni e dai docenti per supportare il percorso didattico.

• Porre un’attenzione condivisa e partecipata alla definizione di obiettivi e metodi delle discipline che sono oggetto di valutazione anche da parte dell’INVALSI.

• Potenziare l'uso di prove strutturate comuni, un uso sistematico che riguardi tutti gli ambiti disciplinari e tutti gli indirizzi/ordini di scuola.

TRAGUARDO DI RISULTATO

• Aumentare il grado di correlazione tra la valutazione dei docenti con il risultato delle prove standardizzate nazionali.

• Portare il grado di correlazione a un livello medio-alto in tutte le classi dell'istituto.

• Consolidare e sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza.

• Elaborare percorsi didattici trasversali con l’ uso di strumenti per valutare il raggiungimento delle competenze per tutte le classi dell’I.C.

• Adottare modalità' orarie e di uso degli spazi flessibili per interventi di recupero, consolidamento e potenziamento.

• Promuovere e sostenere l'utilizzo di metodologie didattiche innovative.

FINALITÀ GENERALI

� La presenza delle pluriclassi nei plessi della scuola primaria di Scampitella e Trevicopone un problema per il

quale oggi esistono poche modalità di soluzione. L’unica percorribile, allo stato attuale, è l’utilizzo, all’interno di un organico funzionale, di risorse (docenti) aggiuntive (organico potenziato) che permetterebbe una più efficiente organizzazione del servizio di istruzione e formazione. Mentre si attende una soluzione del problema a livello strutturale e normativo, le scuole devono organizzarsi per gestire le pluriclassi. Da questo punto di vista gli attrezzi da lavoro che si possono e si devono utilizzare sono quelli previsti dalla Legge 107/2015, secondo la quale, l'organico dell'autonomia è finalizzato a realizzare il nuovo piano triennale dell'offerta formativa

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attraverso attività di insegnamento, potenziamento, sostegno, organizzazione, progettazione e coordinamentoe l’innovazione didattica. Le soluzioni organizzative e didattiche possibili in una pluriclasse si possono realizzare solo utilizzando i docenti dell’organico potenziato a supporto dei docenti curricolari per la gestione dei gruppi di lavoro.

� Per le altre classi della Primaria, quando si parla di innovazione didattica, in realtà, ci si riferisce sia a nuovi ambienti di apprendimento, per esempio sfruttando le nuove tecnologie, sia ai più recenti strumenti della ricerca didattica (per esempio, la flippedclassroom), sia, soprattutto, alle metodologie del costruzionismo e della didattica attiva come: peer tutoring, cooperative learning, Role-playing, Case study, problemsolving, prompting e fading, modeling, shaping e chaining. L’uso della didattica innovativa e delle nuove tecnologie è uno degli strumenti che può essere determinante nel promuovere il successo formativo e la personalizzazione dei percorsi didattici.Le soluzioni organizzative e didattiche possibili pertanto, si possono realizzare solo utilizzando i docenti dell’organico potenziato a supporto dei docenti curricolari per la gestione dei gruppi di lavoro.

FINALITÀ FORMATIVE: • Infondere fiducia nelle proprie possibilità/capacità attraverso la conoscenza di sé, dei propri limiti, ma anche attraverso il

rinforzo delle conoscenze/competenze.

• Acquisire un positivo rapporto con la scuola, trovandovi momenti gratificanti e spazi didattici di promozione dello "star bene a scuola".

• Superare lo svantaggio attraverso lo sviluppo delle attitudini socio-relazionali, potenziando e valorizzando le capacità espressive e comunicative individuali.

• Saper utilizzare criticamente le varie forme di comunicazione.

• Saper utilizzare in maniera globale quanto appreso con le singole discipline e/o nelle diverse attività operative realizzate.

• Orientare a scelte future.

• Saper collaborare in un gruppo.

• Esprimere la propria creatività nella fruizione e nella produzione dei diversi messaggi.

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Obiettivi formativi:

Il progetto verrà impostato organicamente intorno allo sviluppo delle capacità di ascoltare, leggere, comprendere, verbalizzare,

comunicare, dialogare, ragionare individualmente e in gruppo, cercare soluzioni anche in modo creativo a problemi logico-

matematici, utilizzare il metodo scientifico per formulare ipotesi, per cui saranno messe in atto tutte quelle strategie volte a

favorire il raggiungimento dei seguenti obiettivi generali:

MATEMATICA

• Potenziare la capacità di muoversi con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, padroneggiandone le diverse rappresentazioni e stimando la grandezza di un numero e il risultato di operazioni

• Riconoscere e denominare le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e coglierne le relazioni tra gli elementi.

• Analizzare e interpretare rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.

• Riconoscere e risolvere problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.

• Spiegare il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.

• Confrontare procedimenti diversi e produrre formalizzazioni che consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi.

• Produrre argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione).

• Sostenere le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni.

• Accettare di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.

• Utilizzare e interpretare il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e coglierne il rapporto col linguaggio naturale.

• Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) orientarsi con valutazioni di probabilità.

• Rafforzare un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e capire come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.

O.S.A.: Numeri

• Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre…

• Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, avendo consapevolezza della notazione posizionale; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta.

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• Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo.

• Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10. Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali.

• Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire sem-plici addizioni e sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure.

• Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali.

• Eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni.

• Eseguire la divisione con resto fra numeri naturali; individuare multipli e divisori di un numero.

• Stimare il risultato di una operazione.

� Operare con le frazioni e riconoscere frazioni equivalenti.

� Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane.

� Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti.

� Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica.

� Conoscere sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra.

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Spazio e figure

� Percepire la propria posizione nello spazio e stimare distanze e volumi a partire dal proprio corpo.

� Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/ sinistra, dentro/fuori).

� Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia un percorso desiderato.

� Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche.

� Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio.

� Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrie, anche al fine di farle riprodurre da altri.

� Riprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni (carta a quadretti, riga e compasso, squadre, software di geometria).

� Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti.

� Costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima capacità di visualizzazione. � Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse.

� Confrontare e misurare angoli utilizzando proprietà e strumenti.

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� Utilizzare e distinguere fra loro i concetti di perpendicolarità, parallelismo, orizzontalità, verticalità.

� Riprodurre in scala una figura assegnata (utilizzando, ad esempio, la carta a quadretti).

� Determinare il perimetro di una figura utilizzando le più comuni formule o altri procedimenti.

� Determinare l’area di rettangoli e triangoli e di altre figure per scomposizione o utilizzando le più comuni formule.

� Riconoscere rappresentazioni piane di oggetti tridimensionali, identificare punti di vista diversi di uno stesso oggetto (dall’alto, di fronte, ecc.).

� Relazioni, dati e previsioni

� Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini.

� Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati.

� Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle.

� Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti convenzionali (metro, orologio, ecc.).

� Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni.

� Usare le nozioni di frequenza, di moda e di media aritmetica, se adeguata alla tipologia dei dati a disposizione.

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� Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura.

� Utilizzare le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi/capacità, intervalli temporali, masse, pesi per effettuare misure e stime.

� Passare da un’unità di misura a un’altra, limitatamente alle unità di uso più comune, anche nel contesto del sistema monetario.

� In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare qual è il più probabile, dando una prima quantificazione nei casi più semplici, oppure riconoscere se si tratta di eventi ugualmente probabili.

� Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o di figure.

Contenuti: -Numeri naturali: scrittura posizionale - i numeri della storia - multipli e divisori - addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni (con 2/3cifre

al moltiplicatore), divisioni con i numeri interi - Le proprietà delle operazioni - Moltiplicazioni e divisioni per 10-100-1000 -

Strategie di calcolo mentale - Le frazioni - Le percentuali –

L’ uso della calcolatrice

Frazioni

Numeri decimali: scrittura posizionale - Addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni (con 2/3cifre al moltiplicatore), divisioni con i numeri

decimali - Moltiplicazioni e divisioni per 10-100-1000 con i numeri decimali - Sistema monetario europeo

- Linee rette, semirette, segmenti - Angoli - Misure di angoli con l’uso del goniometro - I poligoni - Elementi costitutivi di un

poligono: lati, angoli, diagonali, assi di simmetria altezze - I triangoli - I quadrilateri - Il sistema internazionale di misura - Le misure

di lunghezza - Le misure di capacità - Le misure di peso - Il perimetro - Geometria intuitiva. - Le principali figure del piano e dello

spazio - Gli angoli e la loro ampiezza - Rette incidenti, parallele e perpendicolari - I perimetri dei poligoni - Le formule delle aree -

Simmetrie, traslazioni e rotazioni

- Domande implicite ed esplicite; - Problemi con almeno due operazioni; - Problemi con dato frazionario; - Problemi con i decimali;

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- Tabella tripolare - Problemi per immagini - Problemi con le misure - Classificazioni con i diagrammi di Venn, Carrol, ad albero; - I

quantificatori; - L’indagine statistica; - Tabelle, istogrammi, ideogrammi areogrammi. – Probabilità - “Indovinelli” matematici - Le

unità di misura - Le equivalenze - Le percentuali - Gli sconti, gli aumenti - La ricerca statistica - Le tabelle, i diagrammi - La moda, la

media - L’ analisi di probabilità di un evento

Attività: - analisi di situazioni significative della vita quotidiana per apprendere il significato di alcuni concetti matematici (le quattro op., le

frazioni, le figure geometriche, le misure, le stime …)

- uso degli stumenti relativamente al calcolo, alla geometria e alla misura per tutte le classi e per il recupero ; - osservazione,

verbalizzazione e registrazione scritta di uguaglianze e differenze in diverse situazioni di confronto (v, metodo Feuerstein)

- allenamenti quotidiani individualizzati di calcolo scritto e mentale; - uso della calcolatrice per operazioni e calcoli complessi -

riflessioni metacognitive

- lettura di immagini per apprendimenti di concetti e termini geometrici: geometria formale - disegno di figure geometriche con

l’uso di strumenti (goniometro, riga, compasso): geometria intuitiva

- disegni geometrici decorativi, kolam

- cooperative learning.

Azioni significative: • Momenti di confronto con alunni ed insegnanti sulle attività svolte;

• raccolta di materiale fotografico che documenti momenti di lavoro in classe e in laboratorio;

• documentazione di tutto il materiale raccolto nella fase di ricerca.

METODOLOGIA: Le proposte didattiche saranno volte a favorire e valorizzare l’integrazione tra le diverse esperienze cognitive e culturali del bambino e si articoleranno quindi nei vari settori dell’ambito dei linguaggi matematici e dei processi per giungere alla soluzione di quesiti di vario genere. Le strategie metodologiche si baseranno sulla valorizzazione delle potenzialità di tutti gli alunni, sulla creazione di situazioni motivanti all'ascolto, alla discussione e al confronto fra gli alunni e fra gli alunni e gli insegnanti, sulla valorizzazione del gioco quale mezzo privilegiato per l'attivazione e lo sviluppo del processi cognitivi e di apprendimento. Le insegnanti (curricolare e di potenziamento) individueranno momenti e luoghi per favorire e stimolare l’ascolto e la discussione regolandone gradatamente i tempi, creando un’atmosfera di aspettativa, proponendo situazioni problematiche adeguate all’età e agli interessi degli alunni, con l’utilizzazione di mediatori ludici, analogici, iconici, simbolici e multimediali.

METODOLOGIE

Page 113: PTOF 2016-2019 (1) - icpascolivallata.it 2016-2019 (1).pdf · Negli ultimi anni, nel territorio sta crescendo ed affermandosi una nuova figura lavorativa: collaboratore familiare,

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DIDATTICHE

INNOVATIVE ANCHE

NELL’OTTICA DI UNA

REVISIONE DELLE

DISCIPLINE

PER COMPETENZE

� Cooperative learning � Strategie di apprendimento di tipo metacognitivo

MODALITÀ DI IMPIEGO

DEL DOCENTE DI

POTENZIAMENTO:

La partecipazione alle attività, secondo le specifiche esigenze del servizio del docente dell’organico potenziato, prevede anche

incontri di verifica e programmazione, a cadenza settimanale, con gli operatori della scuola, al fine di permettere la compresenza,

il lavoro di équipe, il trasferimento di competenze a persone interessate e la diffusione del modello di lavoro di rete.

In particolare le attività riguarderanno affiancamento e supporto:

- al docente nelle animazioni e nelle attività didattiche programmate per la classe di appartenenza e gestione del gruppo durante le ore di compresenza

- nei percorsi laboratoriali con i gruppi di lavoro - nei percorsi individualizzati e di integrazione degli alunni - nelle attività di guida allo studio Esso avrà un ruolo di supporto ed affiancamento dei docenti, delle pluriclassi e non, impegnati nelle diverse attività, con lo scopo

di esportare lo “stile” del lavoro di gruppo e di rete, di potenziare ed ampliare gli interessi nei settori ed elevare il livello delle

competenze.

Condividerà con il docente curricolare le modalità e le tecniche di progettazione, organizzazione, realizzazione e verifica di

precorsi individualizzati di apprendimento e di tutoraggio scolastico. Sarà coinvolto in attività e percorsi di orientamento scolastico

finalizzato alla scoperta delle attitudini dei bambini- ragazzi.

ORGANIZZAZIONE: Il docente sarà impegnato in:

• Attività di tutoraggio e supporto agli alunni in difficoltà durante le attività scolastiche in compresenza con i docenti delle classi.

• Laboratori organizzati per gruppi gestiti dai due docenti in compresenza

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MODALITÀ

ORGANIZZATIVE:

• Flessibilità organizzativa .

• Ampliamento offerta formativa da 27 h a 30 h settimanale per tutte le classi coinvolte Scuola Primaria di Scampitella e Vallesaccarda.

TEMPI DI

ATTUAZIONE:

orario da concordare con i docenti delle classi coinvolte anno per anno

DURATA: triennio 2016/19

� POTENZIAMENTO DELLE STRUTTURE E DEI MATERIALI

Strumenti da utilizzare :

• Abaco

• Multibase

• Blocchi logici

• Regoli

• Tangram

• calcolatrice

• LIM

Locali:

• Aula

• Laboratorio di informatica

Page 115: PTOF 2016-2019 (1) - icpascolivallata.it 2016-2019 (1).pdf · Negli ultimi anni, nel territorio sta crescendo ed affermandosi una nuova figura lavorativa: collaboratore familiare,

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� RISULTATI ATTESI

L’azione progettuale è destinata ad incidere all’interno del tessuto scolastico, relativamente alla Scuola Primaria . Con il presente Progetto, oltre che

garantire la continuità delle azioni di supporto alla scuola, si potrà procedere all’inserimento sociale dei bambini che vivono situazioni di disagio didattico e/o

sociale.

� Facilitare la frequenza scolastica e migliorare i rapporti fra gli alunni. � Stimolare e facilitare i rapporti con i coetanei durante le attività scolastiche, consolidare la strumentalità di base e la capacità logico-operativa, le

conoscenze e lo sviluppo delle competenze logiche, di comprensione, comunicative, espositive e linguistiche, anche al fine di favorire la capacità soggettiva di trasferire ed applicare le conoscenze disciplinari nella vita quotidiana.

Indicatori misurabili

� Attivazione ed assicurazione di un supporto formativo a tutti gli alunni in generale e ai bambini che manifestano difficoltà nell’apprendimento e/o nella socializzazione in modo particolare.

� Miglioramento del livello di integrazione scolastica; � Miglioramento della socializzazione; � Miglioramento degli apprendimenti e delle competenze linguistiche di base.

� VERIFICA E VALUTAZIONE

Valutazione degli apprendimenti alla fine del primo quadrimestre e riprogettazione

della seconda fase del lavoro:

a) analisi dei risultati da inserire in una griglia ove siano presenti scale di

valori per quantificarli;

b) riflessione collettiva sull’intervento;

c) riprogettazione del secondo quadrimestre di lavoro.

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Verifica del lavoro durante il secondo quadrimestre:

a) scambio di esperienze e di opinioni sui singoli casi;

b) interventi del team teaching su eventuali situazioni più problematiche;

c) analisi dei risultati finali da inserire in una griglia ove siano presenti scale di

valori per quantificarli.

Valutazione finale del lavoro svolto:

a) raccolta del materiale per documentare l’esperienza;

b) scambio di emozioni e livelli di crescita raggiunti da tutti i componenti;

c) monitoraggio degli esiti, raccolta dei dati ed elaborazione di grafici statistici dei livelli di apprendimento degli alunni in lingua italiana (relativamente agli

obiettivi previsti nel presente progetto) per verificare il raggiungimento dei risultati attesi.

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PROPOSTA PTOF 2016/19

DENOMINAZIONE PROGETTO “MUSICANDO”

POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE NELLA PRATICA E NELLA CULTURA MUSICALE

CLASSI INTERESSATE: CLASSI 4^,5^ SCUOLA PRIMARIA DELL’I.C

� A.S. 2016/2017 � A.S. 2017/2018 � A.S. 2018/2019

SCENARIO DI

RIFERIMENTO

SCATURITO DAL RAV

L’Istituto Comprensivo di Vallata assume l’attuale configurazione di scuola verticalizzata a seguito del piano nazionale di

razionalizzazione. Comprende le sezioni associate di Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado dei comuni di Vallata, Trevico,

Vallesaccarda e Scampitella.

La realtà nella quale si inserisce l’ Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Vallata, è quella che caratterizza la vita quotidiana dei paesi

dell’ Alta Irpinia, ovvero condizionata da una marcata povertà di occasioni culturali extrascolastiche e da una limitata possibilità di

usufruire di situazioni e strutture in grado di favorire la crescita personale e sociale degli alunni.

Bisogna rilevare che l’andamento demografico continua ad essere negativo sia per le nascite, sia per l’emigrazione delle forze

giovani verso le regioni del centro-nord d’Italia.

Negli ultimi anni, nel territorio sta crescendo ed affermandosi una nuova figura lavorativa: collaboratore familiare, che gli

immigrati extracomunitari offrono alla popolazione anziana.

Nel settore socio-culturale delle quattro comunità è predominante l’uso del dialetto. La lettura di quotidiani, di periodici e di libri

è abbastanza limitata, mentre l’unico mezzo prevalente d’informazione e trasmissione di cultura è la Televisione e Internet. I

ragazzi dispongono di poche strutture ricreative e molti preferiscono trascorrere il tempo libero nei locali pubblici, soprattutto bar

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e sale giochi, con conseguenze negative sia per la loro crescita morale e civile che per l’armonica formazione della personalità.

La maggioranza degli alunni proviene da famiglie di piccoli agricoltori, di operai e di impiegati, sensibili all’azione educativa della

scuola ed alle necessità di miglioramento dei loro figli. Purtroppo le difficoltà economiche e gli impegni quotidiani di lavoro

costringono, spesso, le famiglie a delegare alla scuola l’azione educativa e didattica dei propri figli. Tuttavia non esistono fenomeni

di abbandono o di evasione scolastica, anzi negli ultimi anni si annovera la frequenza di alunni appartenenti a famiglie

extracomunitarie.

Qui subentra la capacità di incidere dell’Istituzione Scolastica, che deve veicolare una “speranza” di vivibilità per l’avvenire delle

nuove generazioni.

PUNTI DI DEBOLEZZA

SUGLI ESITI EMERSI NEL

RAV

Dall’analisi dei dati del RAV emerge una forte variabilità dei risultati tra le classi e significative differenze di livelli di

apprendimento.

In particolare in un plesso di scuola primaria si sono registrati punteggi inferiori alle medie regionali e nazionali sia di italiano che

di matematica. Dalla lettura dei grafici emerge, inoltre, che nelle classi c’è una omogeneità dei punteggi di italiano e di

matematica che contrasta nettamente con le percentuali nazionali. Rispetto all’indice ESCS in alcune classi i valori sono sotto la

media.

PRIORITÀ CUI SI

RIFERISCE

• Diminuire il numero di studenti collocati nella fascia di valutazione più bassa.

• Promuovere le eccellenze.

• Equiparare il numero degli alunni collocati nella fascia più bassa e nella fascia più alta alla media nazionale.

• Ridurre la differenza negativa rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile.

• Ridurre le percentuali di alunni collocati nei livelli 1 e 2.

• Aumentare le percentuali di alunni collocati al livello 5.

• Potenziare l’uso di strumenti tecnologici in dotazione nei diversi plessi, utilizzabili dagli alunni e dai docenti per supportare il percorso didattico.

• Potenziare l'uso di prove strutturate comuni, un uso sistematico che riguardi tutti gli ambiti disciplinari e tutti gli indirizzi/ordini di scuola.

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TRAGUARDO DI RISULTATO

• Sviluppo delle competenze musicali

• Elaborazione di percorsi didattici trasversali

• Adozione di modalità' orarie e di uso degli spazi flessibili

• promozione e sostegno dell'utilizzo di metodologie didattiche innovative

• Potenziamento musicale.

FINALITÀ GENERALI

• Favorire l’attitudine all’espressione spontanea attraverso le ideazioni, le esperienze individuali e collettive.

• Favorire la socializzazione attraverso le esercitazioni di gruppo.

• Sviluppare nell’alunno la conoscenza del linguaggio musicale rendendolo consapevole delle proprie possibilità.

• Favorire l’ascolto e la conoscenza del repertorio musicale di ogni epoca, stile o cultura.

• Favorire la comunicazione e lo scambio tra esperienze diverse in atto nel territorio.

• Favorire la diffusione della cultura musicale e concorrere all'individuazione di attitudini specifiche e talenti musicali.

FINALITÀ FORMATIVE: • Favorire la capacità di ascolto e la comprensione dei fenomeni sonori e dei messaggi musicali.

• Favorire l’abilità nell’uso dello strumento, la maturazione del senso ritmico e l’esperienza del canto.

• Favorire la capacità di rielaborazione personale di materiali sonori.

• Favorire la comprensione e l’uso dei linguaggi specifici.

Obiettivi formativi: • Prestare attenzione e comprendere sia le comunicazioni date dall’insegnante sia quelle dei compagni;

• saper condurre discussioni o scambi di opinioni accettando altrui posizioni motivate;

• operare individualmente con ordine e precisione nello svolgimento dei compiti assegnati;

• operare attivamente nei lavori di gruppo;

• osservare, interpretare la realtà musicale che ci circonda e alcuni aspetti di quella del passato;

• conquistare un atteggiamento di rispetto e simpatia nei confronti di tutti i modi di esprimersi con la musica;

• contribuire alla conoscenza di sé dando ad ogni ragazzo la possibilità di scoprire ed esplorare le proprie potenzialità musicali;

• potenziare capacità logiche, tramite lo sviluppo del sapere individuare sinteticamente i modi di organizzazione di una struttura musicale;

• contribuire ad una buona socializzazione della classe facendo sperimentare vari modi di lavorare insieme con la musica, con tutto ciò che comporta rispetto per i tempi e le idee di tutti, autocontrollo per inserirsi nei ritmi del gruppo,

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condivisione della soddisfazione di quanto realizzato;

• coinvolgere attivamente in esperienze musicali di gruppo.

Azioni significative: • momenti di confronto con alunni ed insegnanti sulle attività svolte;

• rappresentazione musicale.

METODOLOGIA: Le proposte didattiche saranno volte a favorire e valorizzare l’integrazione tra le diverse esperienze cognitive e culturali del

bambino e si articoleranno quindi nei vari settori dell’ambito dei linguaggi musicali . Le strategie metodologiche si baseranno

sulla valorizzazione delle potenzialità di tutti gli alunni, sulla creazione di situazioni motivanti all'ascolto, alla discussione e al

confronto fra gli alunni e fra gli alunni e gli insegnanti, sulla valorizzazione del gioco quale mezzo privilegiato per l'attivazione

e lo sviluppo del processi cognitivi e di apprendimento. Le insegnanti (curricolare e di potenziamento) individueranno

momenti e luoghi per favorire e stimolare l’ascolto e la discussione regolandone gradatamente i tempi, creando un’atmosfera

di aspettativa, proponendo situazioni adeguate all’età e agli interessi degli alunni, con l’utilizzazione di.materiale in dotazione

al I.C. Pascoli nei laboratori musicali preesistenti.

METODOLOGIE

DIDATTICHE

INNOVATIVE ANCHE

NELL’OTTICA DI UNA

REVISIONE DELLE

DISCIPLINE

PER COMPETENZE

Metodologia metacognitiva e cooperative learnig applicati a:

� esperienze in gruppi eterogenei per l’ esercizio e lo studio guidato; � valorizzazione e recupero delle funzioni e degli stili cognitivi funzionali alla costruzione di un metodo di lavoro

consapevole, personale ed efficace; � attività individualizzate ed esperienze con piccolo gruppo guidato da docenti specializzati per la stimolazione del

potenziale residuo, la rimotivazione e il riorientamento di allievi “a rischio”; � attività di potenziamento delle competenze già acquisite al fine di elevare il livello di apprendimento degli alunni.

MODALITÀ DI IMPIEGO

DEL DOCENTE DI

POTENZIAMENTO:

La partecipazione alle attività, secondo le specifiche esigenze del servizio del docente dell’organico potenziato, prevede anche

incontri di verifica e programmazione, a cadenza settimanale, con gli operatori della scuola, al fine di permettere la compresenza,

il lavoro di équipe, il trasferimento di competenze a persone interessate e la diffusione del modello di lavoro di rete.

In particolare le attività riguarderanno affiancamento e supporto:

- al docente nelle animazioni e nelle attività didattiche programmate per la classe di appartenenza e gestione del gruppo durante le ore di compresenza;

- nei percorsi laboratoriali con i gruppi di lavoro; - nei percorsi individualizzati e di integrazione degli alunni;

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- nelle attività di guida allo studio. Esso avrà un ruolo di esperto, supporto ed affiancamento ai docenti di classe impegnati nelle attività musicali, con lo scopo di

esportare lo “stile” del lavoro di gruppo e di rete, di potenziare ed ampliare gli interessi nel settore musicale ed elevare il livello

delle competenze.

ORGANIZZAZIONE: Curriculare alunni, supporto del docente esperto all’insegnante di classe

MODALITÀ

ORGANIZZATIVE:

Flessibilità organizzativa utilizzando numero 8 ore da suddividere tra le classi interessate

TEMPI DI

ATTUAZIONE:

orario da concordare con i docenti delle classi coinvolte anno per anno

DURATA: triennio 2016/19

� POTENZIAMENTO DELLE STRUTTURE E DEI MATERIALI

Strumenti da utilizzare :

• strumenti musicali

• Tastiera

• Schede operative

• Tracce musicali

• Video musicali

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• Spartiti e brani musicali forniti dal docente

Locali:

• Aula

• Laboratorio musicale nei plessi in dotazione

• Spazio per le rappresentazioni teatrali (da richiedere agli EE.LL.)

� RISULTATI ATTESI

L’azione progettuale è destinata ad incidere all’interno del tessuto scolastico, relativamente alla Scuola Primaria. Con il presente Progetto, oltre che garantire

la continuità delle azioni di supporto alla scuola, si potrà procedere all’inserimento sociale dei bambini che vivono situazioni di disagio didattico e/o sociale.

� Facilitare la frequenza scolastica e migliorare i rapporti fra gli alunni. � Stimolare e facilitare i rapporti con i coetanei durante le attività scolastiche. � Potenziare le competenze nella pratica e nella cultura musicale. � Attivare ed assicurare un supporto formativo a tutti gli alunni in generale e ai bambini che manifestano difficoltà nell’apprendimento e/o nella

socializzazione in modo particolare. � Migliorare il livello di integrazione scolastica. � Migliorare la socializzazione. � Migliorare gli apprendimenti nelle competenze musicali.

� VERIFICA E VALUTAZIONE

Valutazione degli apprendimenti alla fine del primo quadrimestre e riprogettazione

della seconda fase del lavoro

• Valutazione dell’andamento didattico in relazione alle aspettative.

• Osservazioni e controllo dell’andamento didattico

• Osservazioni e verifiche iniziali

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Verifica del lavoro durante il secondo quadrimestre:

a) scambio di esperienze e di opinioni sui singoli casi;

b) interventi del team teaching su eventuali situazioni più problematiche;

c) saggi di fine anno. d) analisi dei risultati finali.

Valutazione finale del lavoro svolto:

a) raccolta del materiale per documentare l’esperienza;

b) scambio di emozioni e livelli di crescita raggiunti da tutti i componenti.

DOCENTI FFSS – AREA PTOF

Prof/ssa Giuseppina D’Agostino

Prof/ssa Rosa Rita Curcio

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Michele D’Ambrosio