PSTI 09 Patologie varie - CriParma - Dispense Corso 2011criparma.altervista.org/Dispense Corso...
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Corso Corso perper
Operatori P.S.T.I.Operatori P.S.T.I.delladella
CROCE ROSSA ITALIANACROCE ROSSA ITALIANA
PATOLOGIE VARIE PATOLOGIE VARIE
OBIETTIVO DELLA LEZIONEOBIETTIVO DELLA LEZIONE
� Saper riconoscere le patologie urgenti più frequenti e più diffuse� Saper valutare la gravità di tali patologie� Saper comportarsi all’interno del Sistema Emergenza
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Il Volontario del Soccorso può trovarsi Il Volontario del Soccorso può trovarsi davanti a diverse situazionidavanti a diverse situazioni
PATOLOGIE VARIEPATOLOGIE VARIE
EMERGENZE URGENZE
PERICOLO DI VITA
• Arresto cardiaco• Arresto respiratorio• Politrauma• Danno cerebrale ( ictus )• Ustione• ….
DA OSPEDALIZZARE
• Intossicazioni - Avvelenamenti• Coliche addominali• Tossicodipendenza• Epilessia• Crisi ipoglicemiche• …..
Le Urgenze possono evolversi in EmergenzeEmergenze per la compromissione delle funzioni vitali
STATO ALTERATO DEL FISICO STATO ALTERATO DEL FISICO CAUSATO DA FATTORI ESTERNICAUSATO DA FATTORI ESTERNI
INTOSSICAZIONE INTOSSICAZIONE -- AVVELENAMENTOAVVELENAMENTO
Intossicazione da alimenti
Avvelenamenti da sostanze chimiche
Situazioni dovute all’ingestione di sostanze tossiche o all’inspirazione di aria contaminata
da batteri, virus, sostanze chimiche vaporizzate che interagiscono con l’organismo causandone
danni o limitazioni delle funzionalità
Avvelenamenti da sostanze alcooliche
Intossicazione da fumi e vapori
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SINTOMATOLOGIASINTOMATOLOGIA
INTOSSICAZIONE INTOSSICAZIONE -- AVVELENAMENTOAVVELENAMENTO
Dolori addominali, nausea, vomito, diarrea
Vertigini, prostrazione, perdita di conoscenza, agitazione, delirio
Tremori e brividi, convulsioni, sudorazione
Alterazione della respirazione
Cute pallida o rossa
Rapportando lo stato del paziente ad una condizione
definita normale, si presentano stati anomali
INTOSSICAZIONE INTOSSICAZIONE -- AVVELENAMENTOAVVELENAMENTO
VALUTAZIONE
S I C U R E Z Z AS I C U R E Z Z A� prima di ogni azione, valutazione ambientale per la
NOSTRA INCOLUMITANOSTRA INCOLUMITA’’
AMBIENTE SICUROAMBIENTE SICURO AMBIENTE NON SICUROAMBIENTE NON SICURO
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INTOSSICAZIONE INTOSSICAZIONE -- AVVELENAMENTOAVVELENAMENTO
VALUTAZIONE
Esiste ancora il pericolo di contaminazione ?
SISI
Allerto i soccorsi avanzati e attendo lontano, cercando di vigilare, per quanto possibile,
il paziente
NONO
Con cautela mi avvicino al paziente e, se necessario, lo
sposto
INTOSSICAZIONE INTOSSICAZIONE -- AVVELENAMENTOAVVELENAMENTO
VALUTAZIONE Colpo d’occhio (Ambiente)
�una valutazione ambientale ci può dare indicazioni su ciò che può essere successo
� stufe accese� flaconi di medicinali� droga, alcool� flaconi di sostanze chimiche
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INTOSSICAZIONE INTOSSICAZIONE -- AVVELENAMENTOAVVELENAMENTO
Colpo d’occhio
Valutazione primaria
� Controllo dei parametri vitali A – B – C – D – E� Se necessario iniziare manovre BLS
VALUTAZIONE
INTOSSICAZIONE INTOSSICAZIONE -- AVVELENAMENTOAVVELENAMENTO
Colpo d’occhio
Valutazione primaria
Valutazione secondaria
� Intervistare paziente o parenti con modello
SAMPLE- SSegni e Sintomi- AAllergie- MMedicine assunte- PPatologie pregressa- ULLtimo pasto assunto- Evento che ha portato alla condizione
OPQRST- OOrigine- PProvocazione- QQualità- iRRradiazione- SSeverità- Tempo
VALUTAZIONE
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INTOSSICAZIONE INTOSSICAZIONE -- AVVELENAMENTOAVVELENAMENTO
Colpo d’occhio
Valutazione primaria
Valutazione secondaria
Caricamento e trasporto
� in posizione semiseduta se cosciente� in posizione anti shock se in pericolo� coprire sempre il paziente con metallina o
coperta per prevenire ipotermia� monitorare le funzioni vitali� se necessario allertare MSA
VALUTAZIONE
Caricamento e trasporto
INTOSSICAZIONE INTOSSICAZIONE -- AVVELENAMENTOAVVELENAMENTO
Colpo d’occhio
Valutazione primaria
Valutazione secondaria
Caricamento e trasporto
� Comunicare al personale medico i dati raccolti SAMPLE – OPQRST� Consegnare eventuale materiale raccolto
� medicinali � veleni� vomito� alimenti ( funghi )
Consegna allastruttura ospedaliera
VALUTAZIONE
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INTOSSICAZIONE INTOSSICAZIONE -- AVVELENAMENTOAVVELENAMENTO
NON NON provocare provocare
il vomitoil vomito
� nella persona NON cosciente� nelle intossicazioni da
� funghi� sostanze caustiche
TRATTAMENTO
Solo se Solo se èè spontaneo: Proteggere spontaneo: Proteggere –– assecondare assecondare -- recuperarerecuperare
INTOSSICAZIONE INTOSSICAZIONE -- AVVELENAMENTOAVVELENAMENTO
Ossigenoterapia� sempre utile, soprattutto in caso di intossicazione da vapori o fumi� 6 / 8 lt/min
� Prevenire lo stato di SHOCK
TRATTAMENTO
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INTOSSICAZIONE INTOSSICAZIONE -- AVVELENAMENTOAVVELENAMENTO
Ossigenoterapia
Prevenire lo
stato di shock
Attenzione !!
Vigilare sempre l’evolversi della patologia
La sostanza tossica ingerita o La sostanza tossica ingerita o respirata, entrando in circolo può respirata, entrando in circolo può
provocare alterazioni del provocare alterazioni del metabolismo che possono metabolismo che possono evolversi in ACC, arresto evolversi in ACC, arresto
respiratorio, anossia cerebrale, eccrespiratorio, anossia cerebrale, ecc
TRATTAMENTO
DOMANDE ?DOMANDE ?
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GLICEMIAGLICEMIA (Quantit(Quantitàà di glucosio nel sangue)di glucosio nel sangue)
MALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHEMALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHE
GLUCOSIOGLUCOSIO ( Zucchero presente nel sangue)
DIABETE DIABETE (Alterazione metabolica della glicemia)(Alterazione metabolica della glicemia)
INSULINAINSULINA ( Ormone antidiabetico prodotto dal Pancreas)
LA CRISI IPOGLICEMICALA CRISI IPOGLICEMICA
MALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHEMALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHE
Carenza di glucosio nel sangue
QUINDIQUINDI Mancata alimentazione al cervello
Gli zuccheri sono una indispensabile fonte di energia per L’uomo.La crisi può manifestarsi su persone normali
�il paziente ha assunto troppa insulina���� scarsa assunzione di alimenti���� sforzo fisico eccessivo e prolungato
QUINDIQUINDIQUINDIQUINDI
QUINDIQUINDI
Mancata alimentazione al cervelloMancata alimentazione al cervello
Rischio perdita di Coscienza
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SINTOMI
� mal di testa, irritabilità, comportamento ostile e aggressivo���� pelle pallida, fredda e sudata, brividi, tremori muscolari���� produzione abbondante di saliva, fame crescente���� debolezza, movimenti scoordinati���� polso rapido e pieno, confusione mentale, pupille dilatate���� perdita di coscienzaperdita di coscienza
LA CRISI IPOGLICEMICA
MALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHEMALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHE
TRATTAMENTO
LA CRISI IPOGLICEMICALA CRISI IPOGLICEMICA
MALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHEMALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHE
� accertarsi se il paziente è diabetico���� se è patologico, avrà con sé zucchero o insulina, ma
NON utilizzarla !!���� adottare posizione laterale di sicurezza, anche se
cosciente���� allertare MSA ed ospedalizzare
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LA CRISI IPERGLICEMICALA CRISI IPERGLICEMICA
MALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHEMALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHE
Eccesso di glucosio nel sangue
QUINDIQUINDI Reazione dell’organismo
Il glucosio viene filtrato nelle urine e non può essere utilizzato.
Gli acidi formatisi per lo scompenso avvelenano l’organismo e alterano il funzionamento dei centri nervosi (Chetoacidosi)
� il paziente NON ha assunto insulina���� eccessiva assunzione di zuccheri���� infezioni, stress, traumi
QUINDIQUINDI Perdita di Coscienza Coma
SINTOMI
� alito acetonico ( odore dolciastro )���� pelle asciutta, rossa e calda���� bocca secca e sete intensa���� cefalea, nausea, può vomitare���� respiro frequente, profondo e rumoroso���� confusione mentale���� perdita di conoscenza���� coma profondo
LA CRISI IPERGLICEMICALA CRISI IPERGLICEMICA
MALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHEMALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHE
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TRATTAMENTO
LA CRISI IPERGLICEMICALA CRISI IPERGLICEMICA
MALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHEMALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHE
� accertarsi se il paziente è diabetico���� se è patologico, avrà con sé zucchero o insulina, ma
NON utilizzarla !!���� adottare posizione laterale di sicurezza, anche se
cosciente���� allertare MSA ed ospedalizzare
DOMANDE ?DOMANDE ?
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TOSSICOMANETOSSICOMANEpersona divenuta dipendente, a causa delle somministrazioni persona divenuta dipendente, a causa delle somministrazioni
ripetute, dagli effetti di una sostanzaripetute, dagli effetti di una sostanza
TOSSICODIPENDENZATOSSICODIPENDENZA
DIPENDENZADIPENDENZAdesiderio incontrollato di continuare ad assumere la sostanza
DROGADROGAqualsiasi sostanza chimica naturale o sintetica che introdotta qualsiasi sostanza chimica naturale o sintetica che introdotta
nellnell’’organismo organismo èè in grado di interferire con le sue funzioni in grado di interferire con le sue funzioni
DROGA + ASSUEFAZIONE + DIPENDENZA DROGA + ASSUEFAZIONE + DIPENDENZA
TOSSICODIPENDENZATOSSICODIPENDENZA
ASSUEFAZIONEASSUEFAZIONETendenza ad aumentare la dose
TOSSICODIPENDENZATOSSICODIPENDENZA
Sostanze che possono dare tossicodipendenza
Analgesici - oppiacei Morfina, eroina, metadone
Allucinogeni LSD ( derivati dall’acido lisergico )
Psicostimolanti Anfetamine, cocaina
Sedativo - ipnotici Ansiolitici, tranquillanti, sonniferi
Alcool etilico
Sostanze trasformate in droga
Collanti, benzina, solventi
Canapa, marihuana, hashish
Tabacco, caffèici o similari
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TOSSICODIPENDENZATOSSICODIPENDENZA
PAZIENTE IN OVERDOSE
L’intervento dei Soccorritori
L’abuso di droghe pone a rischio di vita il paziente per l’alterazione dei parametri vitali
� COSCIENZA
� RESPIRO
� CIRCOLO
Le alterazioni dirette causate dall’abuso sono:
� Depressione respiratoria, arresto respiratorio
ARRESTO CARDIACOARRESTO CARDIACOCHE EVOLVE INCHE EVOLVE IN
TOSSICODIPENDENZATOSSICODIPENDENZA
Valutazione ambientale
- SICUREZZA PERSONALESICUREZZA PERSONALE
Colpo d’occhio
Valutare- eventuale cianosi- alterazione della coscienza- agitazione- fatica nel respirare
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TOSSICODIPENDENZATOSSICODIPENDENZA
Valutazione ambientale Colpo d’occhio
Valutazione primaria
Valutare- parametri fisiologici- frequenza respiratoria 12 – 20 atti/min- ritmo REGOLARE / IRREGOLAREIRREGOLARE- natura: difficoltosa, profonda o
superficiale, affannosa
Valutazione secondaria e trattamento
Il trattamento specifico per il paziente in overdose è un atto medico.Il volontario sosterrà le funzioni vitali sino all’arrivo in PS PREPARARSI ad EFFETTUARE RCP
DOMANDE ?DOMANDE ?
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APPARATO DIGERENTEAPPARATO DIGERENTE
Svolge la funzione di assunzione, digestione ed assorbimento ed eliminazione degli alimenti
Il cibo ingerito subisce il processo di digestione nella bocca, nello stomaco e nell’intestino
Le sostanze digerite passano all’intestino per essere assimilate e poi smaltite
COLICHE ADDOMINALICOLICHE ADDOMINALI
DISTURBI DELAPPARATO DIGERENTEDISTURBI DELAPPARATO DIGERENTE
Crisi di dolore acuto
localizzate all’addome
Determinate da contrattura della muscolatura di un viscere, a seguito di una infiammazione
Le coliche sono reazioni spastiche dell’organismo alle diverse infiammazioni insorte a carico degli organi contenuti nell’addome, con irradiazione al tronco ed agli arti
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COLICHE ADDOMINALICOLICHE ADDOMINALI
DISTURBI DELAPPARATO DIGERENTEDISTURBI DELAPPARATO DIGERENTE
Spesso il paziente è a conoscenza della patologia, calcoli renali, calcoli alla colecisti, e conosce le terapie, che il V.d.S. non può applicare.
TRATTAMENTO
Se le coliche addominali compaiono all’improvviso, il paziente andràospedalizzato per accertamenti. (CURARE IL
TRASPORTO)
SINTOMI
COLICA APPENDICOLARE ACUTACOLICA APPENDICOLARE ACUTA
DISTURBI DELLDISTURBI DELL’’APPARATO DIGERENTEAPPARATO DIGERENTE
� dolore acuto in corrispondenza del quadranteinferiore destro dell’addome
���� successiva irradiazione alla coscia destra
���� contrazione della muscolatura addominale
���� nausea, vomito
���� febbre
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TRATTAMENTO
COLICA APPENDICOLARE ACUTACOLICA APPENDICOLARE ACUTA
DISTURBI DELLDISTURBI DELL’’APPARATO DIGERENTEAPPARATO DIGERENTE
� misurare temperatura
���� ospedalizzare in ogni caso
���� la patologia può mascherare appendicite e può evolversi in peritonite
SINTOMI
COLICA EPATICACOLICA EPATICA
DISTURBI DELLDISTURBI DELL’’APPARATO DIGERENTEAPPARATO DIGERENTE
� dolore a rapida insorgenza sotto l’arcata costale destra
���� può irradiarsi al dorso ed alla spalla destra
���� può comparire febbre
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TRATTAMENTO
COLICA EPATICACOLICA EPATICA
DISTURBI DELLDISTURBI DELL’’APPARATO DIGERENTEAPPARATO DIGERENTE
� Tranquillizzare il paziente
���� Trasportare in posizione antalgica
���� Ospedalizzare per accertamenti
RICORDATERICORDATE
Restando inalterate le altre funzioni vitali, COSCIENZA, RESPIRO, CIRCOLO la persona deve essere OSPEDALIZZATA per la DIAGNOSI a cura del MEDICO
il Volontario NON farà diagnosi, ma semplicemente valuterà la sintomatologia che riferirà al MSA o alla struttura ospedaliera
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SISTEMA URINARIOSISTEMA URINARIO
Svolge la funzione di depurare il sangue e di espellere le scorie
Il sangue passa attraverso i reni che lo filtrano
Le scorie passano attraverso gli ureteri
Vengono raccolte nella vescica prima di essereespulse con l’urina
SINTOMI E TRATTAMENTO
COLICA RENALECOLICA RENALE
PATOLOGIE SISTEMA URINARIOPATOLOGIE SISTEMA URINARIO
� dolore intenso sul fianco interessato dal rene���� possibile irradiazione verso l’altro lato���� paziente sofferente, agitato, cambia continuamente
posizione senza trarne beneficio���� spesso compare ematuria
SINTOMI E TRATTAMENTO
COLICA RENALECOLICA RENALE
IL trattamento prevede l’ospedalizzazione per terapia. Favorire il trasporto in posizione antalgica
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INSUFFICIENZA RENALE ACUTAINSUFFICIENZA RENALE ACUTA
PATOLOGIE SISTEMA URINARIOPATOLOGIE SISTEMA URINARIO
È una patologia dei reni
� notevole diminuzione della capacità difiltraggio dei reni
���� insorge in pochi giorni
È una patologia che và curata
� con una dieta equilibrata���� con dialisi
� ospedalizzare per accertamenti e terapia
INSUFFICIENZA RENALE CRONICAINSUFFICIENZA RENALE CRONICA
PATOLOGIE SISTEMA URINARIOPATOLOGIE SISTEMA URINARIO
È una patologia dei reni
� notevole diminuzione della capacità difiltraggio dei reni
���� si sviluppa in mesi o anni
È una patologia che và curata
� chi ne soffre deve sottoporsi a dialisi
� ospedalizzare per accertamenti e terapia
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LE PATOLOGIE RENALILE PATOLOGIE RENALI
PATOLOGIE SISTEMA URINARIOPATOLOGIE SISTEMA URINARIO
Non hanno età
� possono esserne colpiti sia adulti chebambini
Sono patologie che devono essere curate
� possono essere guarite esclusivamentecon il trapianto dei reni
LA DIALISILA DIALISI
PATOLOGIE SISTEMA URINARIOPATOLOGIE SISTEMA URINARIO
Processo di lavaggio del sangue
� il sangue in circolazione extracorporeapassa attraverso una macchina che lo pulisce dalle impurità
E’ indispensabile farla
� monosettimanale���� bisettimanale���� trisettimanale���� durata variabile a seconda della patologia
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LA DIALISILA DIALISI
PATOLOGIE SISTEMA URINARIOPATOLOGIE SISTEMA URINARIO
Il paziente pre dialisi
� ha sensazione di sete���� ha difficoltà di concentrazione���� può avere difficoltà respiratoria���� può essere irritabile
Il paziente post dialisi
� può sopravvenire emorragia A.V.���� può essere ipoteso
IL PAZIENTE E’ PSICOLOGICAMENTE FRAGILE
DOMANDE ?DOMANDE ?
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INFETTIVI O MORTALIINFETTIVI O MORTALI
MORSI DI ANIMALIMORSI DI ANIMALI
Infettive da parte di animali che NON hanno un sistema di difesa velenoso
Mortali da parte di animali che hanno un sistema di difesa velenoso
Il morso provoca la lacerazione della cute e vengono trasmessi i batteri e germi presenti nella bocca dell’animale alla persona, creando infezione
Il morso trasmette il veleno alla persona
VALUTAZIONE VALUTAZIONE -- COMPORTAMENTOCOMPORTAMENTO
MORSI DI ANIMALIMORSI DI ANIMALI
Nel morso di animale velenoso
� tranquillizzare la vittima e porla in posizione di riposo� allertare MSA� eventualmente applicare una fasciatura linfostatica� applicare ghiaccio alla zona del morso� NON incidere la zona del morso� NON somministrare bevande alcoliche� OSPEDALIZZARE con urgenza
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VALUTAZIONE VALUTAZIONE -- COMPORTAMENTOCOMPORTAMENTO
MORSI DI ANIMALIMORSI DI ANIMALI
Nel morso di animale NON velenoso
� lavare le ferite con soluzione fisiologica� medicare se ci sono lacerazioni della cute� comunicare alla C.O. ed al personale ospedaliero la natura
della ferita ( cane, gatto, pipistrello, ecc )� comunicare la dinamica della eventuale aggressione alle
forze dell’ordine
ASPETTO PSICOLOGICOASPETTO PSICOLOGICO
Agire con delicatezza nei confronti della persona che ha subito un morso “ violento ”da un animale feroce. Prevenire lo stato di shock emotivo.
VALUTAZIONE VALUTAZIONE -- COMPORTAMENTOCOMPORTAMENTO
MORSI DI ANIMALIMORSI DI ANIMALI
Punture di insetti
� il vero pericolo è� l’intolleranza del
soggetto colpito� la quantità di punture
subite� la localizzazione della
puntura
�per le punture in bocca o ingola c’è il rischio che l’edemaostruisca le vie respiratorie
IN PERSONE ALLERGICHE RISCHIO DI SHOCK ANAFILATTICO
� Valutare sempre parametri vitali���� NON tentare di estrarre il pungiglione���� Allertare MSA���� Prevenire lo shock
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LL’’EPILESSIA EPILESSIA
DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSODISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO
Affezione cerebrale (Stato morboso)
Causata da fattori � prenatali: malattie dell’embrione, ipossemia uterina, ecc� perinatali: trauma da parto, anossia, infezioni alla nascita� post natali: traumi cranici, meningiti, intossicazioni
LL’’EPILESSIAEPILESSIA
DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSODISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO
Affezione cerebrale
Caratterizzata da accessi convulsivi
Con perdita di coscienza
La manifestazione epilettica dipende da lesioni piùo meno circoscritte della corteccia cerebrale.L’interessamento dell’encefalo e del SNCrappresenta una urgenza medica per l’interessamento delle funzioni vitali.
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1^ Fase “ TONICA “
Il paziente si presenta in stato di rigidità generale, mani chiuse a pugno, apertura della bocca e delle palpebre con deviazione degli occhi verso l’alto.Il paziente è in apnea per lo spasmo dei muscoli respiratori, quindi cianotico
LA CRISI EPILETTICALA CRISI EPILETTICA
DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSODISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO
30 30 ““
1^ Fase “ TONICA “
2^ Fase “ CLONICA “
LA CRISI EPILETTICALA CRISI EPILETTICA
DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSODISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO
11--2 2 ‘‘
E’ la fase delle convulsioni classiche. Il corpo del paziente è preda di scosse muscolari scoordinate e violente dapprima ravvicinate, poi distanziate nel tempo.Il paziente può mordersi la lingua per lo spasmo dei muscoli masticatori. È ancora in apnea, fino alla fine di questa fase
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1^ Fase “ TONICA “
2^ Fase “ CLONICA “
3^ Fase “ RILASSAMENTO “
LA CRISI EPILETTICALA CRISI EPILETTICA
DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSODISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO
La muscolatura si rilassa e il paziente giace immobile in uno stato di coma profondo. Spesso esce dalla bocca bava sanguigna.Alla fine della fase, il paziente si sveglia confuso e disorientato, non ricorda nulla dell’accaduto ed ha dolore per gli spasmi muscolari. Può avere perdita di feci e urine
5 5 ‘‘
NON cercare di impedire la crisi
Sicurezza del paziente, togliere oggetti potenzialmente pericolosi
Allontanare il paziente se in luogo pericoloso, con trascinamento
Proteggere la lingua del paziente dai morsi, con oggetti rigidi ( cintura, portafogli ). NON usare garze
Slacciare quanto possibile
Sorvegliare il paziente soprattutto nella fase di rilassamento
COMPORTAMENTO PER LA CRISI EPILETTICACOMPORTAMENTO PER LA CRISI EPILETTICA
DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSODISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO
Ospedalizzare
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Congestione cerebrale (Aumento di flusso al cervello)
Ictus cerebrale (ISCHEMICO – EMORRAGICO)
Ischemia cerebrale transitoria ( TIA )
ALTRI DISTURBI CEREBRALI ALTRI DISTURBI CEREBRALI -- SNCSNC
DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSODISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO
Possono manifestarsi con rossore del volto, agitazione o rilassamento, dolore alla testa.Valutare parametri vitali e minimo neurologico, A-V-P-U, sostenere le funzioni vitali ( BLS ) ed ospedalizzare
Stato di coma
ALTERAZIONE PSICHIATRICAALTERAZIONE PSICHIATRICA
EPISODI MANIACALI DEPRESSIVIEPISODI MANIACALI DEPRESSIVI
Estremamente reattivo
Accelerazione del pensiero e sensazione di onnipotenza che portano a rifiutare ogni regola della società
Delirio di onnipotenza e grandezza
L’urgenza psichiatrica può essere, più raramente, determinata da un episodio depressivo, che porta il paziente ad un arresto delle attività motorie e di pensiero
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ALTERAZIONE PSICHIATRICAALTERAZIONE PSICHIATRICA
DISTURBI NEVROTICIDISTURBI NEVROTICI
Crisi di angoscia, paura, terrore
Sentimenti di catastrofe imminente o di morte imminente
Timore di impazzire
Si associa spesso la difficoltà respiratoria, dolore al torace, formicolio agli arti, vampate di calore, tachicardia
ALTERAZIONE PSICHIATRICAALTERAZIONE PSICHIATRICA
URGENZA PSICHIATRICAURGENZA PSICHIATRICA
I sintomi sono tutti riferiti a disturbi caratteriali, a volte accompagnati da malessere fisico, ma principalmente valutabili nel paziente con il semplice contatto umano
È considerata vera emergenzaemergenza psichiatrica quella nella quale il paziente manifesta aggressivitaggressivitàà nei confronti degli altri o di sé stesso, rifiutarifiuta ogni tipo di aiuto e di contatto con il mondo esterno, fino a non rispondere più agli stimoli ambientali
La vera emergenza psichiatrica RIFIUTA La vera emergenza psichiatrica RIFIUTA ll’’aiuto che gli viene offertoaiuto che gli viene offerto
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ALTERAZIONE PSICHIATRICAALTERAZIONE PSICHIATRICA
APPROCCIO AL PAZIENTE PSICHIATRICOAPPROCCIO AL PAZIENTE PSICHIATRICO
Il soccorritore deve parlare con il paziente, mantenendo sempre il contatto visivo e fargli capire che sta comprendendo quello che dice, per quanto possa essere alterato il pensiero
Il soccorritore NON deve spaventare il paziente, NON deve litigare con lui, NON deve minacciarlo, Il paziente NON deve MAI essere lasciato solo
Nel caso in cui il paziente sia aggressivo, il soccorritore devetutelare la propria incolumità� se ravvisa la necessità avvisa, le forze dell’ordine� allerta MSA per la presa in carico della situazione da parte
di un medico
ALTERAZIONE PSICHIATRICAALTERAZIONE PSICHIATRICA
APPROCCIO AL PAZIENTE PSICHIATRICOAPPROCCIO AL PAZIENTE PSICHIATRICO
Il paziente NON può MAI essere costretto, da un Volontario, a subire un trattamento sanitario. Questa costrizione, ravvisata la necessità, è di competenza delle forze dell’ordine attraverso il TSO.
il Volontario può cercare di convincere il paziente a salire sull’ambulanza, ma NON può caricarlo con la forza né può utilizzare mezzi di costrizione o legarlo alla barella.
Il Volontario deve mantenere la calma in ogni Il Volontario deve mantenere la calma in ogni situazione, deve sempre tutelare la propria situazione, deve sempre tutelare la propria sicurezza, nel rispetto della dignitsicurezza, nel rispetto della dignitàà umana umana
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TENTATIVO DI SUICIDIOTENTATIVO DI SUICIDIO
ALTERAZIONE PSICHIATRICAALTERAZIONE PSICHIATRICA
L’approccio al paziente, specialmente in situazioni particolari, deve essere molto prudente.
Deve essere stabilito un contatto verbale: il soccorritore parlerà con calma, cercando di conquistare la fiducia della persona che gli sta di fronte, evitando di discutere, di criticarlo o di fargli capire che si potrebbe usare la forza contro di lui.
La conversazione pacata, spesso prolungata è l’unico modo per risolvere la situazione. Il soccorritore volontario che si trovi di fronte ad una situazione di questo genere dovràsempre richiedere alla C.O. l’invio di un medico che possa al meglio occuparsi del problema
FINEFINE