Psicomotricità

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PSICOMOTRICITA’

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Lavoro di una studentessa del quarto anno del Liceo Classico sulla psicomotricità

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PSICOMOTRICITA’

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La psicomotricità è una disciplina educativa, rieducativa e terapeutica che si attua attraverso la relazione.

Essa comprende un insieme di pratiche e modalità di intervento che utilizzano metodi e tecniche a mediazione corporea (attività percettive, cognitive, ludico espressive, rilassamento) che si modellano sul gioco spontaneo e sull’espressività dei bambini. Proponendo essi stessi le situazioni di gioco, i bambini realizzano assieme allo psicomotricista uno spazio di sicurezza e di benessere.

L’obiettivo è quello di accompagnare, e se necessario aiutare, l'evoluzione e lo sviluppo della personalità, intesa come unità di corpo, mente ed emozione, nelle diverse fasi della crescita e della vita. Quando parliamo di psicomotricità prendiamo inevitabilmente in considerazione la globalitàdell'essere umano, riferendoci prima di tutto alla sua unità psicosomatica. Soprattutto nell'infanzia rileviamo l'evidenza di questa globalità; nell'azione del bambino infatti si articolano tutta la sua affettività e tutti i suoi desideri, ma anche tutte le sue possibilità di comunicazione e di concettualizzazione.

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L'espressività psicomotoria è il modo d’essereunico e originale del bambino e include:

la sensorialità, la motricità, l'affettività, la vita immaginaria, lo sviluppo intellettivo del bambino e

quindi tutto il bambino.

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Nella seduta di psicomotricità il tempo è strutturato per favorire un percorso di maturazione psicologica che potrebbe essere sintetizzato nella frase: “Dal corpo al linguaggio”. Il primo tempo è riservato all’espressività motoria, il secondo alla narrazione di una storia ed il terzo all’espressività plastica e grafica.Il ruolo dello psicomotricista si delinea come osservatore dell’espressività psicomotoria che i bambini manifestano attraverso il gioco e le relazioni che stabiliscono con il mondo esterno: con lo spazio, il tempo, gli oggetti e gli altri.La Psicomotricità dunque attiene alle due dimensioni dello sviluppo del bambino: quella motoria o funzionale e quella psicodinamica.

La sala di psicomotricità dove si effettuano le sedute è un ambiente

caldo, piacevole, accogliente, col pavimento in sughero o in legno, dotato di materiali morbidi e colorati con i quali

i bambini giocano a piedi nudi.

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Come già sottolineato il gioco e il movimento hanno una funzione fondamentale nella disciplina psicomotoria poiché tramite essi il bambino ha la possibilità di:-scaricare le tensioni interne;-riproporre le proprie emozioni anche conflittuali legate alle esperienze della quotidianità ed elaborare nuove strategie per viverle più serenamente;-affrontare i diversi aspetti della sua crescita: il rapporto con le figure genitoriali, con i coetanei, con le richieste dell'ambiente. Lo psicomotricista mette a disposizione del bambino oggetti speciali, meglio dette Forme, che hanno la capacità di mettere in movimento le immagini che stanno dentro di lui e consentono allo psicomotricista di comprendere il senso del suo agire. Queste forme sono la palla, il cerchio, la corda, il bastone, la forma informe e possono essere oggetti morbidi o duri.

1) Il gioco e il movimento nella DIMENSIONE MOTORIA"I giochi dei bambini non

sono giochi, e bisogna considerarli come le loro

azioni più serie."(M. de Montaigne)

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2) La DIMENSIONE PSICODINAMICA invece riguarda il suo sviluppo psicomotorio, che si articola nei seguenti fattori di maturazione:

- Schema corporeoIl bambino assume consapevolezza del proprio corpo: di quali e quante parti è formato, a cosa servono le diverse parti del corpo a livello motorio, grafico e mentale.

- LateralizzazioneIl bambino acquisisce consapevolezza che il suo corpo ècostituito da due parti simmetriche e che è portato ad usare in modo dominante un lato del corpo: destro o sinistro.

- Orientamento-spazialePrende consapevolezza che gli oggetti, i diversi elementi dell’ambiente e il proprio corpo sono correlati gli uni rispetto agli altri secondo rapporti topologici: dentro-fuori, sotto-sopra, avanti-indietro, vicino-lontano,ecc.

- Orientamento-temporaleIl bambino di comprende le relazioni temporali e causali intercorrenti tra eventi che si svolgono in successione: prima-dopo, prima-adesso-dopo, ecc.

Calcio sempre con lo stesso piede

Disegno un omino sempre con la testa grande, occhi, bocca, naso eun corpo

…vicino e lontano, lungo e corto…

Comincio a usare le parole ieri,domani, ma non lecapisco molto

Domani sono stato al cinema

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Metodi di Psicomotricità

1) Metodo del Prof. Bernard Aucouturier (fondatore della pratica psicomotoria insieme ad AndréLapierre)Esso poggia su delle basi semplici e universali: gioco spontaneo, movimento corporeo e piacere del vissuto relazionale. Secondo il metodo Aucouturier il bambino apprende di più attraverso l’azione ed il piacere che essa genera, che attraverso altre modalità.Proprio il piacere vissuto favorisce lo sviluppo armonico del bambino, base importante per un rapporto positivo e equilibrato con se stesso e con l’altro.

2) Metodo di Jean Le Boulch (fondatore della psicomotricità funzionale)«La formazione dello psicomotricista funzionale deve rispondere ai bisogni educativi dell’individuo ossia alla concezione funzionale dell’educazione intesa come sviluppo della persona per mezzo del movimento […] Approntata sul mosaico funzionale, l’azione educativa ha come obiettivo la realizzazione di una persona che sappia eseguire un movimento che conviene in ogni caso particolare, un modo di essere efficace sull’ambiente con una azione giusta nel momento adatto» (art. 10 Statuto ASPIF).Questo metodo dunque predilige l’ambito concernente le abilità e le capacità motorie più che l’interiorizzazione del movimento.

I metodi più seguiti dagli psicomotricisti sono principalmente due:

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Lo Psicomotricista: figura professionale

« L’atteggiamento dello psicomotricista in Pratica Psicomotoria deriva da un principio filosofico che viene applicato nelle relazioni con tutti: credere nella persona.» (Bernard Aucouturier)

Lo Psicomotricista è l’operatore che svolge in via autonoma o in collaborazione con altre figure dell’ambito educativo e socio-sanitario

interventi di educazione, prevenzione e terapia psicomotoria.

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1. Effettua le sedute di psicomotricità nelle quali svolge attività di osservazione, valutazione e bilancio psicomotorio, grazie alla conoscenza del rapporto attivo tra il corpo e le attività mentali, intellettive ed affettive nonchèin virtù della capacità di lettura della comunicazione non verbale (movimento, tono, postura, gesto, sguardo, uso degli oggetti e dello spazio).

2. Elabora la definizione del progetto di intervento. Per progetto di intervento bisogna intendere un piano di lavoro molto flessibile, da adattare continuamente alle proposte del bambino, e che si basa su ciò che egli desidera e che lo rende contento.

In particolare:

3. Attua i progetti di intervento.

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COME DIVENTARE PSICOMOTRICISTAIstruzioni:1.Per diventare psicomotricisti bisogna frequentare una scuola media superiore o una scuola professionale che permetta di conseguire il diploma di maturita'. E’ preferibile scegliere una scuola con orientamento classico o linguistico perché aiuta a sviluppare la capacità comunicativa. 2.A questo punto bisogna portare il certificato di maturità presso la segreteria della scuola in cui si frequenterà il corso triennale. Non è un corso universitario ma al termine del triennio si deve comunque discutere una tesi. E’ necessario frequentare la scuola perchè le lezioni prevedono obbligo di frequenza.3.Al termine del corso degli studi si riceverà un certificato di competenza professonale di psicomotricista. Allora si deve consegnare questo certificato presso una delle sedi dell'albo professionale ed effettuare l'iscrizione per poter esercitare. Non occorre sostenere un esame di stato per l'abilitazione al lavoro.

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La Psicomotricitàcomprende una serie di tecniche

riabilitative che vanno dall’educazione psicomotoria alla

terapia psicomotoria.

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Psicomotricità educativa L’educazione psicomotoria è un’attività di prevenzione rivolta a bambini in etàevolutiva al fine di:

1) raggiungere un armonico sviluppo psicomotorio,

2) prevenire disagi nella relazione e negli apprendimenti nei bambini in età evolutiva;

3) dare al bambino un momento di genuino svago e divertimento attraverso il gioco motorio, di cui spesso è privato per mancanza di spazio, di compagni e di attenzioni.

Essa favorisce la manifestazione dell'espressività psicomotoria infantile nonché il suo sviluppo verso tre obiettivi che si completano e si arricchiscono vicendevolmente:- la comunicazione;- la creazione (intesa come creatività, che comprende una "produzione" molto ampia: gestuale, vocale, grafica, sonora, verbale e anche cognitiva);- l'operazione (nel senso della formazione al pensiero operativo).

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Terapia Psicomotoria Lo Psicomotricista attua anche interventi con finalità terapeutiche con soggetti in etàevolutiva che presentano ritardi e sindromi psicomotorie, disturbi del comportamento e della comunicazione con i conseguenti disturbi dell'apprendimento.

Scopo della terapia è quello di armonizzare o riequilibrare lo sviluppo psicomotorio, per il superamento dei deficit motori, cognitivi e relazionali utilizzando sempre come strumento la mediazione corporea e privilegiando la dimensione relazionale.

Per operare una proficua scelta terapeutica risulta prioritaria un’analisi plurifattoriale(valutazione psicomotoria), in quanto ogni caso prospetta una propria problematica che permetterà la diagnosi sulla gravità dei disturbi.

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L’intervento della Terapia Psicomotoria è indirizzato a:Problematiche comportamentali

aggressività

iperattività

inibizione

maldestrezza

goffaggine

deficit di attenzione

fragilità emozionale

crisi di rabbia, di ansia

Problematiche psicomotorie

ritardi nello sviluppo psicomotorio (disturbi di laterizzazione…)

disprassie (difficoltà a compiere gesti coordinati e diretti ad un fine)

debilità motorie

disturbi psicomotori settoriali (tic, balbuzie…)

ritardi nel linguaggio

Problematiche varie e relazionali

psicosi

Nevrosi

autismo

disturbi del processo di socializzazione

disturbi dell'alimentazione

crisi di abbandono, durante i momenti difficili della separazione dei genitori

disturbi del sonno

enuresi

Sindromi genetiche

sindrome di Down

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Ambito formativo

Lo Psicomotricista svolge infine anche attività di formazione indirizzata agli adulti (educatori, insegnanti, operatori dell'ambito socio-sanitario e assistenziale) allo scopo di favorire l'ascolto di sé e dell'altro, per un miglioramento delle dinamiche relazionali nella consapevolezza dell'importanza che assume l'espressività del corpo in ogni rapporto umano.

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A cura di Francesca Brentazzoli

FINE" Tre cose ci sono rimaste del Paradiso:

le stelle, i fiori e i bambini." (Dante Alighieri)