psicologia_lavoro_SintesiTaylor_(1-5)
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1)Frederick Winslow Taylor : l’uomo, lo scienziato
2)Il contesto di nascita dello Scientific Managment
3)Il modello di Taylor
4)Il fordismo e la nascita del welfare
5)Gli sviluppi successivi e alcune riflessioni critiche
1)Nascita 20 marzo 1856 a Philadelphia, città ricca, oltrechè per il suo sistema industriale in
crescita, anche a livello culturale ed intellettuale.
Negli anni ’70 si sviluppano anche le banche e i primi sindacati. Questa vivacità intellettuale
traduce la visione filosofica positivista in un profondo interesse per la politica economica. I settori
in crescita sono la fisica, la meccanica, la tecnica. Pertanto Taylor nasce in un clima culturale
animato dalla fiducia nel progresso e nell’innovazione. I genitori sono persone ricche e raffinate a
livello culturale. Taylor viene instradato verso gli studi giuridici, ma nonostante i buoni risultati
all’ammissione all’Università di Harvard, a causa di un difetto alla vista, è costretto a lasciare
l’Università. Si iscrive ad una Università per corrispondenza dove si laurea senza ritardi (1880) e
durante gli studi entra come apprendista in una fabbrica di pompe, nella quale parte dal basso, come
era nella prassi dell’epoca, dove può avere un contatto diretto con le macchine dell’officina.
Nel 1878 inizia il suo lavoro alla Midvale Steel Company che produce acciaio e in special modoruote ferroviarie. In breve tempo Taylor , da operaio passa ad impiegato, a sottocaporeparto e poi
nel 1884 diviene dirigente, quale ingegnere capo deputato alla manutenzione e allo sviluppo tecnico
dei macchinari e dell’impianto. Quest’anno sarà l’anno che lo vedrà sposato a Louise Spooner.
In Officina, Taylor non tollera errori di produzione, ma assume un atteggiamento cordiale con gli
operai, adotta cioè delle modalità relazionali tali da avvicinarsi il più possibile a loro. In Midvale
egli otterrà continui successi, sia a livello delle innovazioni relativamente ai macchinari, sia a
livello di un nuovo sistema di organizzazione che imbastisce da zero. L’avvicendarsi di una nuova
dirigenza, fa sì che egli si dimetta nel 1889, inizia così un decennio di transizione caratterizzato da
continui spostamenti con la moglie.
Nel 1890 Taylor viene assunto alla Manufactoring Investment Company del Winsconsin, azienda
produttrice di carta e pasta di legno. Questo cambiamento rappresenta un momento importante per
Taylor, che viene così a ricoprire ruoli e responsabilità che diversamente non avrebbe sperimentato.
In questo periodo di permanenza alla MIC Taylor si occupa esclusivamente dell’aumento della
produttività, ma con scarsi risultati. Nel 1893 egli si dimette a causa di contrasti con gli azionisti,
finanzieri della società che intervengono nelle scelte operative dell’azienda.
Qui egli si convince che un’azienda non può essere guidata da uomini di cultura finanziaria che
perseguono profitti in un ottica a breve termine, bensì un’azienda dovrebbe essere guidata da
ingegneri.
In questo periodo inizia ad interessarsi alla contabilità e alla gestione dei bilanci.
Inizia così la sua attività di consulente che lo vede impegnato a trasferire i suoi ritrovati e le sue
idee in vari contesti. Infatti alla Simonds Manufactoring Company egli vende un brevetto di
fucinatura in cambio di alcune azioni, ed introduce il sistema di gestione dei bilanci, applicando un
sistema contabile da lui messo a punto. Nonostante i buoni risultati ottenuti, i dirigenti non sonosoddisfatti.
Alla William Cramp and Sons, la più grande impresa navale Americana, egli si occupa di
riorganizzare la “stanza degli attrezzi” e di apportare miglioramenti tecnici ai macchinari e qui
riprende ad apportare miglioramenti tecnici ai macchinari e gli esperimenti sul taglio dei metalli.
Nel 1895 si trasferisce a Boston e scrive “A Piece Rate System”, un’iniziale ma precisa descrizione
dello Scientific Managment.
Nel 1898 inizia a lavorare alla Bethlehm Steel Company, dove brevetta una delle sue più
importanti invenzioni: l’acciaio per utensili ad alta velocità che vende alla stessa per 50.000 dollari.
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Nonostante i buoni risultati ottenuti, a causa dei rapporti conflittuali con la dirigenza, egli lascia
anche questa commessa e si ritira dalla consulenza nel 1901, quando inizia la sua attività di
promozione dello Scientific Managment che durerà fino al 1911.
Grazie agli introiti dovuti alle vendite dei brevetti e dell’attività di consulenza, egli può ritirarsi dal
mondo del lavoro, adottare tre bambini ed acquistare una villa in una tenuta Bloxy, dove si occuperà
di giardinaggio e golf, oltre alle attività solite di taglio dei metalli, ma il suo più grande interesse
continua a rimanere la promozione dello Scientific Managment.In questi anni scrive e promuove Shop Managment , che diviene l’opera di diffusione dello
Scientific Managment.
Si ritrova ad avere circa 20 allievi, tutti ingegneri con esperienza in reparti meccanizzati che portano
avanti le sue idee nelle attività di consulenza aziendali. Egli continua ad insegnare le sue teorie agli
imprenditori desiderosi di conoscerle. Tra l’inizio del secolo e l’anno della sua morte, lo Scientific
Managment sarà introdotto in circa 200 aziende.
Dal 1911, egli si rivolge ad un pubblico sempre più vasto e si fa portavoce di istanze politiche
progressiste. Negli ultimi anni, quando la sua notorietà è maggiore, si ritira per curare la moglie le
cui condizioni di salute peggiorano. E muore solitario nel 1915 per un attacco di polmonite. La
moglie morirà nel 1949.
I suoi allievi, al fine di commemorare il maestro e per difenderne le idee, anche per motivi
opportunistici legati ai loro affari, commissionano la stesura della sua biografia, in modo dadivulgare ulteriormente i principi dello Scientific Managment.
2) Ad influenzare la cultura americana di quel periodo sono due fattori concomitanti: il positivismo
e il darwinismo.
Il positivismo esalta la scienza e il suo metodo, pone un’enorme fiducia nelle forze dell’uomo e
nelle potenzialità della tecnica con l’obiettivo ultimo di migliorare le condizioni dell’umanità. Il
pensiero positivista esprime indiscutibilmente una continuità con la tradizione illuminista. Si parla
di fede nel progresso e la scienza rappresenta una salvezza, vista come apportatrice di salute,
felicità, armonia.
L’influenza della massoneria è tale che a Philadelphia viene inaugurato il primo tempio dedicata
alla ragione. Chi dispone di capitali è sempre più disposto ad investirli nella ricerca applicata e nello
sviluppo.
Il darwinismo con la teoria dell’evoluzione, sostiene che la capacità di apprendere risulta persino
più importante dell’istinto.
Nella seconda metà dell’ottocento il sistema produttivo statunitense subisce importanti sviluppi con
notevoli ripercussioni sul sistema economico. Tale radicale cambiamento è reso possibile dal salto
di qualità del sistema infrastrutturale nei trasporti e nelle comunicazioni, che diventano più veloci e
più a buon mercato. La possibilità di usare il telegrafo e le ferrovie e poi il telefono, determina una
svolta epocale nel mondo produttivo. Nel settore della distribuzione, i mercanti vengono sostituiti
da imprese commerciali che provvedono a loro spese all’acquisto delle merci dall’agricoltore o
dall’industriale per rivenderle al trasformatore o al dettagliante, se non al consumatore finale, si
assiste al nascere delle moderne tecniche di mercato.Nascono anche le prime banche d’investimento specializzate e la centralizzazione dei mercati
finanziari a Wall Street.
L’utilizzo di fonti di energia quali il vapore e il carbone ha importanti effetti sul mondo industriale.
Infatti esso riduce i costi ed aumenta la produzione. Sono due i settori che ne traggono vantaggi in
maggior misura, quello chimico e quello elettrico. Un altro settore fondamentale per lo sviluppo
industriale americano è quello dell’automobile.
L’espansione del commercio di cotone determina anche la rapida specializzazione del settore
finanziario e bancario.
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Un altro elemento favorevole è l’aumento demografico che apporta manodopera a bassi costi perché
l’ondata immigratoria di questo periodo è rappresentata da perseguitati politici e religiosi e
soprattutto da poveri che costituiscono una forma di manodopera fortemente despecializzata.
Intorno al 1870 il mercato degli Stati Uniti e dei paesi europei industrializzati attraversa un periodo
di crisi e di ristagno economico. Mentre in America gli imprenditori ingaggiano una battaglia contro
il big business che li porta ad ottenere una serie di azioni antitrust, per cui riesce a mantenereun’elevato grado di concorrenza, in Europa gli accordi tra le aziende non vengono sottoposti a
restrizione da parte dei governi.
I segni evidenti e drammatici della fine di un’epoca sono lo scoppio della Prima guerra mondiale, in
cui la tecnica dimostra di non essere più solo fonte di benessere, manifestandosi anche nelle sue
crudeli applicazioni. Negli Stati Uniti arriva la grande depressione e l’ottimismo lascia il posto allo
sgomento per un mondo non controllabile.
3) Per meglio comprendere la costruzione del modello di Taylor è fondamentale comprenderne
anche la concezione economica. Secondo l’economista scozzese Adam Smith, al quale Taylor si
ispirò, le azioni dei singoli individui interagiscono tra loro e la divisione del lavoro è la condizione
per favorire la cooperazione sociale. Se i lavoratori producono di più e il datore di lavoro liricompensa, essi consumeranno di più assorbendo cos’ la quota di prodotto risultante in sovrappiù.
L’aumento della produzione riduce i prezzi e questo favorisce un maggiore assorbimento da parte
del mercato. Si innesta così un circolo virtuoso tra produzione e consumi , premessa per la
produzione di massa.
Taylor come Adam Smith mira all’aumento dell’efficienza produttiva, a patto che non vi siano
ingerenze esterne di alcun genere, soprattutto da parte dei sindacati, pertanto il suo pensiero è
lontano da quello di conflitto di classe di Marx. Egli ritiene che più che un problema di
distribuzione della ricchezza, vi sia un problema di potenzialità inespressa della sua generazione.
Inoltre egli è convinto che fondamentalmente gli interessi degli operai e degli imprenditori non
siano antagonistici, ritiene infatti che l’organizzazione Scientifica del lavoro portando entrambe le
parti a produrre di più, consenta più salari per gli uni e più profitti per gli altri, cosicché entrambi
vivano nel benessere e siano soddisfatti. In una logica di economia classica, il perseguimento del
bene individuale, porta al perseguimento del bene collettivo.
Secondo Taylor le associazioni sindacali sono una concausa della cultura del sottolavoro che già
trova le sue radici nei comportamenti spontanei degli operai che adottano, se non stimolati il
sottolavoro naturale, in quanto stabiliscono i tempi e i salari degli operai, senza valutazioni
scientifiche, mentre con lo S.M., è sufficiente che un lavoratore denunci all’interno dell’azienda una
disparità di trattamento o una lamentela perché la sua richiesta possa essere accolta e verificata.
Il sistema di incentivazione e aumento salariale diventa per lui un mezzo, uno strumento tramite il
quale assicurarsi gli uomini, il metodo, i risultati migliori e combattere le ragioni dell’arretratezza
dell’impresa.
Secondo Taylor la quantità di lavoro che può essere effettivamente svolta, lavorando al meglio delle
proprie possibilità, viene individuata in quella sostenuta dagli operai di prim’ordine, quelli piùcapaci e abili.
Per Taylor il sistema retributivo non ha valore in sé, ma dipende dal tipo di contesto organizzativo e
di processo nel quale è applicato. Egli individua quattro categorie principali da utilizzarsi in
rapporto alle differenti condizioni: Il cottimo ordinario, il lavoro a giornata, il lavoro a compito con
premio, il cottimo a tariffa differenziale. Egli è noto come inventore del cottimo differenziale. In
questo sistema l’incentivo a raggiungere un dato livello di produzione è dato da due tariffe, uno per
gli operai di prim’ordine e l’altro per gli operai comuni, inoltre, se per qualsiasi motivo, l’operaio
non completa il proprio compito, non solo non percepisce la retribuzione supplementare, ma subisce
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anche una perdita diretta, in quanto dalla sua retribuzione viene dedotto il prezzo unitario dei pezzi
che non ha prodotto.
ARRIVATA QUI
La funzione della tecnologia: Prima degli studi di Taylor, le sperimentazioni nelle officine erano
spesso approssimative, e gli effetti di due o più variabili sono investigati nello stesso tempo e nello
stesso esperimento. In questo ambito, la sua invenzione più importante è quella dell’acciaio ad altavelocità. Egli scopre che un forte flusso d’acqua gettato sulla lama alla sporgenza dell’utensile,
permette un aumento della velocità di taglio. Inoltre inventò l’acciaio per gli utensili ad alta
velocità. Questi brevetti generarono al loro autore notevoli guadagni.
Il metodo
A suo parere occorre standardizzare non solo gli utensili, le apparecchiature dell’officina e degli
uffici, ma anche i metodi che devono essere seguiti per svolgere le operazioni quotidiane.
Le innovazioni tecniche tayloristiche sono frutto non solo di intuizioni geniali, o di creative
ispirazioni, ma anche di applicazioni sistematiche . L’attenzione di Taylor si concentra sul rigore
scientifico delle sperimentazioni e sulla precisa identificazione delle variabili da mettere sotto
controllo. Il metodo da lui utilizzato è quello sperimentale. L’uso degli strumenti di misura assume
rigore e importanza per fornire accuratezza e oggettività alle osservazioni.
Per quanto concerne i metodi contabili, e di controllo di gestione, egli si rifà al sistema Hayes-Basley che diviene il suo metodo di riferimento e consiste in resoconti finanziari mensili sui costi,
inclusi dati comparativi sui costi dei singoli prodotti, un bilancio finanziario giornaliero e una
varietà di controlli per individuare errori. Successivamente Taylor sviluppa un metodo per la
distribuzione degli oneri nella fabbrica che comporta l’identificare la percentuale di incidenza degli
impianti durante un periodo di produzione. Inoltre introdusse un sistema mnemonico per
classificare e identificare i conti fondato su una combinazione di lettere e numeri.
In definitiva, nella sua mente, nell’arco di un ventennio si delinea un complesso sistema di controllo
capace di gestire l’intero sistema produttivo
Ordinamento a compiti e tempi unitari:.Se il compito degli ingegneri tecnici è quello di migliorare
le attrezzature, le macchine e gli strumenti di controllo, quello degli organizzatori consiste nel
definire le modalità di lavoro e le caratteristiche fisiche richieste per compiere una determinata
attività in una certa unità di tempo.
Per la definizione dell’ordinamento a compito Taylor si concentra in primo luogo sulla
determinazione del tempo minimo richiesto ad un operaio per svolgere quotidianamente la propria
mansione. E’ lo studio scientifico dei tempi unitari, fondamentale per determinare il “tempo
minimo” o “tempo standard” cui l’operario deve attenersi.
Analogamente allo studio dei tempi unitari, superato l’empirismo nel rapporto uomo-macchina
significa per Taylor anche definire scientificamente le modalità operative e gli standard fisici
richiesti da ogni lavoro. Come una macchina, il motore umano può giungere a determinati risultati
fisici solo a patto di un’ottimizzazione della fatica. La ricerca sulla resistenza fisica realizzata in
Europa e negli Stati Uniti nell’ambito della fisiologia, risultano di scarso interesse per Taylor che,
insieme al suo gruppo, provvede a sviluppare esperimenti finalizzati all’individuazione di leggi in
grado di descrivere la fatica umana. Pur avendo raccolto una grande quantità di dati sul lavoro dialcuni operai, il gruppo non riesce però a stabilire alcuna legge o relazione costante tra lavoro e
stanchezza. Tale legge viene definita qualche anno più tardi da uno dei più stretti collaboratori. Il
rapporto è dunque una costante tra il peso del carico e il tempo in cui l’uomo deve rimanere libero
per poter continuare a praticare, non solo in quel giorno ma nel tempo, un certo tipo di lavoro.
Struttura Funzionale. Alla fine del XIX secolo la gestione del processo produttivo è affidata quasi
interamente alle gerarchie intermedie: capireparto, a cui spetta il compito di contrattare con il
managment le quote globali di produzione, ossia, stabilire tempi e metodi di produzione, accertare i
costi e la qualità del lavoro, assumere, utilizzare e licenziare la manodopera.
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Nelle fabbriche americane è presente all’epoca anche la figura del contrattista, operaio qualificato e
con buona esperienza professionale che assume la duplice veste di dipendente e imprenditore.
Definita una data somma di denaro, l’impresa fornisce ai contrattisti, i locali, i materiali, le
macchine e l’energia, delegando quindi completamente a queste figure il controllo e la gestione del
processo produttivo. Costoro in cambio si impegnano a svolgere una data quantità di lavoro a un
prezzo stabilito ed entro un dato lasso di tempo.
Nell’ambito delle ferrovie, per ovvie ragioni di sicurezza, si erano già delineate logiche razionaliriguardanti norme e procedure di programmazione e di controllo. Taylor non inventa quindi la
struttura funzionale, piuttosto la inserisce all’interno dell’intero sistema di fabbrica.
Secondo il metodo scientifico, l’arte dell’organizzazione consiste nel saper programmare il lavoro,
nel poter assegnare giornalmente ad ogni operaio un compito nel quale la sua discrezionalità venga
limitata ad appositi uffici e funzioni in grado di determinare scientificamente la mansione da
svolgere.
Pertento nel lavoro organizzato scientificamente la direzione deve aver parte prevalente e assumersi
essa stesa molto del compito adesso lasciato agli operai. Quasi ogni atto dell’operaio deve essere
preceduto da uno o più atti preparatori della direzione . In primo luogo il lavoro impiegatizio
dovrebbe essere concentrato esclusivamente nell’ufficio programmazione, lasciando così al
caporeparto o al caposquadra soltanto i lavori a carattere strettamente esecutivo. In secondo luogo
dovrebbe essere abbandonata l’organizzazione di tipo militare per essere sostituita con quella di tipofunzionale.
La selezione scientifica e la formazione dell’operaio. Uno dei fondamenti del nuovo metodo è la
scelta scientifica dell’operaio. Il concetto di “operaio di prim’ordine” è centrale nel pensiero
tayloriano, a differenza di quanto avverrà nei successivi sviluppi dell’industria di massa fordista.
Tutto questo al fine di aumentare in maniera consistente la produzione.
Gli aspetti psicologi non sono ignorati, come avverrà successivamente e per necessità evidenti nel
modello fordista; essi sono anzi continuamente proposti da Taylor come espressioni del senso
comune e dell’insieme delle consuetudini sociali dominanti all’epoca. Sono alla base di molte delle
valutazioni e delle decisioni che egli giunge a sostenere nell’ambito dell’organizzazione scientifica
del lavoro. Il cottimo differenziale, per esempio, obbedisce alla necessità psicologica di indurre il
lavoratore ad impegnarsi al meglio in cambio di una ricompensa visibile, rapida e tangibile, in un
rapporto diretto, lineare e comprensibile tra compito eseguito e premio corrisposto.
“La stessa nascita della Psicologia sperimentale viene spesso ricondotta al costrutto
dell’equazione personale, grazie al quale per la prima volta un processo psichico veniva ritenuto,
per alcuni suoi aspetti, misurabile come qualsiasi altro fenomeno naturale.
Un ulteriore ambito in cui Taylor mostra grande attenzione agli aspetti selettivi e a quelli
psicologici riguarda la selezione dei capireparto, figure che con l’introduzione dell’organizzazione
scientifica del lavoro, sono investiti di maggiori oneri e responsabilità, rispetto alla precedente
organizzazione empirica.
Altrettanto chiaro è per Taylor la necessità di scegliere e valutare le persone anche in funzione delle
loro potenzialità.
La formazione:Secondo Taylor, il compito della dirigenza è anche quello di garantire la
preparazione e la formazione delle persone che nell’organizzazione lavorano. Il maggior scopo sia
dei direttori di una fabbrica come nella maestranza deve essere l’allenamento e lo sviluppo di ogni
individuo per poter con la maggiore rapidità e rendimento compiere quel lavoro di più alto grado,
cui lo fanno adatto le sue capacità naturali. Secondo Taylor, perché l’operaio possa arrivare alla
velocità finale di lavoro desiderata, è necessario attraversare diverse fasi. In primo luogo bisogna
insegnargli un metodo di lavoro. In secondo luogo, grazie all’aumento di retribuzione per gli operai
migliori, si riuscirà a far comprendere chiaramente a tutte le maestranze che ciascun operaio deve
essere pagato in base al proprio valore individuale. I capi dovranno annotare i pregi e gli eventuali
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difetti di tutte le persone alle proprie dipendenze. Da un lato, mentre si delinea una nuova attenzione
all’operaio e al lavoratore in genere, si determina al contempo, l’azzeramento della sua
discrezionalità.
La funzione della Dirigenza e lo sviluppo delle risorse umane. Il leader perde i connotati epici e
romantici dell’avventuriero, l’imprenditore di Taylor infatti deve essere uno sviluppatore di
conoscenze, di razionalità e di buon senso organizzativo. A lui è delegato il compito di promuovere
lo Scientific Managment e di assicurare condizioni di lavoro e ambientali finalizzate allo sviluppodella cooperazione delle parti- L’applicazione attenta e rigorosa dello S.M. risiede nella possibilità
di stabilire all’interno della fabbrica dei buoni rapporti personali. Secondo Taylor è opportuno che i
superiori si rivolgano agli operai ponendosi al livello di quest’ultimi. Tutti gli operai dovrebbero
essere incoraggiati a parlare apertamente con i superiori di qualsiasi problema si possa loro
presentare, sia all’interno che all’esterno dello stabilimento.
La cooperazione tra operai e direzione è quindi l’elemento fondante del modello tayloriano.
Un’ulteriore area specifica su cui Taylor cerca di essere estremamente chiaro e didattico è il sistema
di premio e punizione. Il premio e la punizione devono così essere comprensibili, non suggeriti da
arroganze o nefasti autoritarismi e hanno come elemento centrale il denaro.
Nel modello tayloriano, a differenza di quanto si avrà con il dominio dell’appiattimento tecnologico
fordista, è sempre rintracciabile la motivazione psicologica, il riconoscimento personale della
performance alla ricerca di una condizione di trasparenza interna come dimensione profonda evaloriale. Taylor ritiene che rispetto alla riduzione della retribuzione, alla sospensione , alle note di
biasimo, il sistema delle multe è la modalità più efficace per ottenere i migliori risultati. Il successo
dipende in primo luogo dall’imparzialità con la quale viene applicato e da un uso non equivoco del
denaro raccolto.
La visione di Taylor della dimensione di lavoro gruppale è estremamente negativa. La sua diretta
osservazione degli operai al lavoro, insieme alla sua rappresentazione della natura umana, lo
portano a negare al gruppo qualsiasi istanza e valore rispetto ai parametri di efficienza e
funzionalità. E’ infatti nel gruppo che egli identifica la cultura del non-lavoro e del lavoro
deliberatamente pigro. Taylor nel suo modello “smantella scientificamente il lavoro di squadra e lo
sostituisce con un lavoro sostanzialmente individuale.