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 1/6 1 1)Frederick Winslow Taylor : l’uomo, lo scienziato 2)Il contesto di nascita dello Scientific Managment 3)Il modello di Taylor 4)Il fordismo e la nascita del welfare 5)Gli sviluppi successivi e alcune riflessioni critiche 1)Nascita 20 marzo 1856 a Philadelphia, città ricca, oltrechè per il suo sistema industriale in crescita, anche a livello culturale ed intellettuale. Negli anni ’70 si sviluppano anche le banche e i primi sindacati. Questa vivacità intellettuale traduce la visione filosofica positivista in un profondo interesse per la politica economica. I settori in crescita sono la fisica, la meccanica, la tecnica. Pertanto Taylor nasce in un clima culturale animato dalla fiducia nel progresso e nell’innovazione. I genitori sono persone ricche e raffinate a livello culturale. Taylor viene instradato verso gli studi giuridici, ma nonostante i buoni risultati all’ammissione all’Università di Harvard, a causa di un difetto alla vista, è costretto a lasciare l’Università. Si iscrive ad una Università per corrispondenza dove si laurea senza ritardi (1880) e durante gli studi entra come apprendista in una fabbrica di pompe, nella quale parte dal basso, come era nella prassi dell’epoca, dove può avere un contatto diretto con le macchine dell’officina. Nel 1878 inizia il suo lavoro alla Midvale Steel Company che produce acciaio e in special modo ruote ferroviarie. In breve tempo Taylor , da operaio passa ad impiegato, a sotto caporeparto e poi nel 1884 diviene dirigente, quale ingegnere capo deputato alla manutenzione e allo sviluppo tecnico dei macchinari e dell’impianto. Quest’anno sarà l’anno ch e lo vedrà sposato a Louise Spooner. In Officina, Taylor non tollera erro ri di produzione, ma assume un atteggiamento cordiale con gli operai, adotta cioè delle modalità relazionali tali da avvicinarsi il più possibile a loro. In Midvale egli otterrà continui success i, sia a livello d elle innovazioni relativ amente ai macchinari, sia a livello di un nuovo sistema di organizzazione che imbastisce da zero. L’avvicendarsi di una nuova dirigenza, fa sì che egli si dimetta nel 1889, inizia così un decennio di transizione caratterizzato da continui spostamenti con la moglie. Nel 1890 Taylor viene assunto alla Manufactoring Investment Company del Winsconsin, azienda produttrice di carta e pasta di legno. Questo cambiamento rappresenta un momento importante per Taylor, che viene così a ricoprire ruoli e responsabilità che diversamente non avrebbe sperimentato. In questo periodo di permanenza alla MIC Taylor si occupa esclusivamente dell’aumento della produttività, ma con scarsi risultati. Nel 1893 egli si dimette a causa di contrasti con gli azionisti, finanzieri della società che intervengono nelle scelte operative dell’azienda. Qui egli si convince che un’azienda non può essere guidata da uomini di cultura finanziaria che perseguono profitti in un ottica a breve termine, bensì un’azienda dovrebbe essere guidata da ingegneri. In questo periodo inizia ad interessarsi alla contabilità e alla gestione dei bilanci. Inizia così la sua attività di consulente che lo vede impegnato a trasferire i suoi ritrovati e le sue idee in vari contesti. Infatti alla Simonds Manufactoring Company egli vende un brevetto di fucinatura in cambio di alcune azioni, ed introduce il sistema di gestione dei bilanci, applicando un sistema contabile da lui messo a punto. Nonostante i buoni risultati ottenuti, i dirigenti non sono soddisfatti. Alla William Cramp and Sons, la più grande impresa navale Americana, egli si occupa di riorganizzare la “stanza degli attrezzi” e di apportare miglioramenti tecnici ai macchinari e qui riprende ad apportare miglioramenti tecnici ai macchinari e gli esperimenti sul taglio dei metalli. Nel 1895 si trasferisce a Boston e scrive “A Piece Rate System”, un’iniziale ma precisa descrizione dello Scientific Managment. Nel 189 8 inizia a lavo rare alla Bethlehm Steel Company , dove brevetta una delle sue più importanti invenzioni: l’acciaio per utensili ad alta velocità che vende alla stessa per 50.000 dollari.

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1)Frederick Winslow Taylor : l’uomo, lo scienziato

2)Il contesto di nascita dello Scientific Managment

3)Il modello di Taylor

4)Il fordismo e la nascita del welfare

5)Gli sviluppi successivi e alcune riflessioni critiche

1)Nascita 20 marzo 1856 a Philadelphia, città ricca, oltrechè per il suo sistema industriale in

crescita, anche a livello culturale ed intellettuale.

Negli anni ’70 si sviluppano anche le banche e i primi sindacati. Questa vivacità intellettuale

traduce la visione filosofica positivista in un profondo interesse per la politica economica. I settori

in crescita sono la fisica, la meccanica, la tecnica. Pertanto Taylor nasce in un clima culturale

animato dalla fiducia nel progresso e nell’innovazione. I genitori sono persone ricche e raffinate a

livello culturale. Taylor viene instradato verso gli studi giuridici, ma nonostante i buoni risultati

all’ammissione all’Università di Harvard, a causa di un difetto alla vista, è costretto a lasciare

l’Università. Si iscrive ad una Università per corrispondenza dove si laurea senza ritardi (1880) e

durante gli studi entra come apprendista in una fabbrica di pompe, nella quale parte dal basso, come

era nella prassi dell’epoca, dove può avere un contatto diretto con le macchine dell’officina.

Nel 1878 inizia il suo lavoro alla Midvale Steel Company che produce acciaio e in special modoruote ferroviarie. In breve tempo Taylor , da operaio passa ad impiegato, a sottocaporeparto e poi

nel 1884 diviene dirigente, quale ingegnere capo deputato alla manutenzione e allo sviluppo tecnico

dei macchinari e dell’impianto. Quest’anno sarà l’anno che lo vedrà sposato a Louise Spooner.

In Officina, Taylor non tollera errori di produzione, ma assume un atteggiamento cordiale con gli

operai, adotta cioè delle modalità relazionali tali da avvicinarsi il più possibile a loro. In Midvale

egli otterrà continui successi, sia a livello delle innovazioni relativamente ai macchinari, sia a

livello di un nuovo sistema di organizzazione che imbastisce da zero. L’avvicendarsi di una nuova

dirigenza, fa sì che egli si dimetta nel 1889, inizia così un decennio di transizione caratterizzato da

continui spostamenti con la moglie.

Nel 1890 Taylor viene assunto alla Manufactoring Investment Company del Winsconsin, azienda

produttrice di carta e pasta di legno. Questo cambiamento rappresenta un momento importante per

Taylor, che viene così a ricoprire ruoli e responsabilità che diversamente non avrebbe sperimentato.

In questo periodo di permanenza alla MIC Taylor si occupa esclusivamente dell’aumento della

produttività, ma con scarsi risultati. Nel 1893 egli si dimette a causa di contrasti con gli azionisti,

finanzieri della società che intervengono nelle scelte operative dell’azienda.

Qui egli si convince che un’azienda non può essere guidata da uomini di cultura finanziaria che

perseguono profitti in un ottica a breve termine, bensì un’azienda dovrebbe essere guidata da

ingegneri.

In questo periodo inizia ad interessarsi alla contabilità e alla gestione dei bilanci.

Inizia così la sua attività di consulente che lo vede impegnato a trasferire i suoi ritrovati e le sue

idee in vari contesti. Infatti alla Simonds Manufactoring Company egli vende un brevetto di

fucinatura in cambio di alcune azioni, ed introduce il sistema di gestione dei bilanci, applicando un

sistema contabile da lui messo a punto. Nonostante i buoni risultati ottenuti, i dirigenti non sonosoddisfatti.

Alla William Cramp and Sons, la più grande impresa navale Americana, egli si occupa di

riorganizzare la “stanza degli attrezzi” e di apportare miglioramenti tecnici ai macchinari e qui

riprende ad apportare miglioramenti tecnici ai macchinari e gli esperimenti sul taglio dei metalli.

Nel 1895 si trasferisce a Boston e scrive “A Piece Rate System”, un’iniziale ma precisa descrizione

dello Scientific Managment.

Nel 1898 inizia a lavorare alla Bethlehm Steel Company, dove  brevetta una delle sue più

importanti invenzioni: l’acciaio per utensili ad alta velocità che vende alla stessa per 50.000 dollari.

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Nonostante i buoni risultati ottenuti, a causa dei rapporti conflittuali con la dirigenza, egli lascia

anche questa commessa e si ritira dalla consulenza nel 1901, quando inizia la sua attività di

promozione dello Scientific Managment che durerà fino al 1911.

Grazie agli introiti dovuti alle vendite dei brevetti e dell’attività di consulenza, egli può ritirarsi dal

mondo del lavoro, adottare tre bambini ed acquistare una villa in una tenuta Bloxy, dove si occuperà

di giardinaggio e golf, oltre alle attività solite di taglio dei metalli, ma il suo più grande interesse

continua a rimanere la promozione dello Scientific Managment.In questi anni scrive e promuove Shop Managment , che diviene l’opera di diffusione dello

Scientific Managment.

Si ritrova ad avere circa 20 allievi, tutti ingegneri con esperienza in reparti meccanizzati che portano

avanti le sue idee nelle attività di consulenza aziendali. Egli continua ad insegnare le sue teorie agli

imprenditori desiderosi di conoscerle. Tra l’inizio del secolo e l’anno della sua morte, lo Scientific

Managment sarà introdotto in circa 200 aziende.

Dal 1911, egli si rivolge ad un pubblico sempre più vasto e si fa portavoce di istanze politiche

progressiste. Negli ultimi anni, quando la sua notorietà è maggiore, si ritira per curare la moglie le

cui condizioni di salute peggiorano. E muore solitario nel 1915 per un attacco di polmonite. La

moglie morirà nel 1949.

I suoi allievi, al fine di commemorare il maestro e per difenderne le idee, anche per motivi

opportunistici legati ai loro affari, commissionano la stesura della sua biografia, in modo dadivulgare ulteriormente i principi dello Scientific Managment.

2) Ad influenzare la cultura americana di quel periodo sono due fattori concomitanti: il positivismo

e il darwinismo.

Il positivismo esalta la scienza e il suo metodo, pone un’enorme fiducia nelle forze dell’uomo e

nelle potenzialità della tecnica con l’obiettivo ultimo di migliorare le condizioni dell’umanità. Il

pensiero positivista esprime indiscutibilmente una continuità con la tradizione illuminista. Si parla

di fede nel progresso e la scienza rappresenta una salvezza, vista come apportatrice di salute,

felicità, armonia.

L’influenza della massoneria è tale che a Philadelphia viene inaugurato il primo tempio dedicata

alla ragione. Chi dispone di capitali è sempre più disposto ad investirli nella ricerca applicata e nello

sviluppo.

Il darwinismo con la teoria dell’evoluzione, sostiene che la capacità di apprendere risulta persino

più importante dell’istinto.

Nella seconda metà dell’ottocento il sistema produttivo statunitense subisce importanti sviluppi con

notevoli ripercussioni sul sistema economico. Tale radicale cambiamento è reso possibile dal salto

di qualità del sistema infrastrutturale nei trasporti e nelle comunicazioni, che diventano più veloci e

più a buon mercato. La possibilità di usare il telegrafo e le ferrovie e poi il telefono, determina una

svolta epocale nel mondo produttivo. Nel settore della distribuzione, i mercanti vengono sostituiti

da imprese commerciali che provvedono a loro spese all’acquisto delle merci dall’agricoltore o

dall’industriale per rivenderle al trasformatore o al dettagliante, se non al consumatore finale, si

assiste al nascere delle moderne tecniche di mercato.Nascono anche le prime banche d’investimento specializzate e la centralizzazione dei mercati

finanziari a Wall Street.

L’utilizzo di fonti di energia quali il vapore e il carbone ha importanti effetti sul mondo industriale.

Infatti esso riduce i costi ed aumenta la produzione. Sono due i settori che ne traggono vantaggi in

maggior misura, quello chimico e quello elettrico. Un altro settore fondamentale per lo sviluppo

industriale americano è quello dell’automobile.

L’espansione del commercio di cotone determina anche la rapida specializzazione del settore

finanziario e bancario.

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Un altro elemento favorevole è l’aumento demografico che apporta manodopera a bassi costi perché

l’ondata immigratoria di questo periodo è rappresentata da perseguitati politici e religiosi e

soprattutto da poveri che costituiscono una forma di manodopera fortemente despecializzata.

Intorno al 1870 il mercato degli Stati Uniti e dei paesi europei industrializzati attraversa un periodo

di crisi e di ristagno economico. Mentre in America gli imprenditori ingaggiano una battaglia contro

il big business che li porta ad ottenere una serie di azioni antitrust, per cui riesce a mantenereun’elevato grado di concorrenza, in Europa gli accordi tra le aziende non vengono sottoposti a

restrizione da parte dei governi.

I segni evidenti e drammatici della fine di un’epoca sono lo scoppio della Prima guerra mondiale, in

cui la tecnica dimostra di non essere più solo fonte di benessere, manifestandosi anche nelle sue

crudeli applicazioni. Negli Stati Uniti arriva la grande depressione e l’ottimismo lascia il posto allo

sgomento per un mondo non controllabile.

3) Per meglio comprendere la costruzione del modello di Taylor è fondamentale comprenderne

anche la concezione economica. Secondo l’economista scozzese Adam Smith, al quale Taylor si

ispirò, le azioni dei singoli individui interagiscono tra loro e la divisione del lavoro è la condizione

per favorire la cooperazione sociale. Se i lavoratori producono di più e il datore di lavoro liricompensa, essi consumeranno di più assorbendo cos’ la quota di prodotto risultante in sovrappiù.

L’aumento della produzione riduce i prezzi e questo favorisce un maggiore assorbimento da parte

del mercato. Si innesta così un circolo virtuoso tra produzione e consumi , premessa per la

produzione di massa.

Taylor come Adam Smith mira all’aumento dell’efficienza produttiva, a patto che non vi siano

ingerenze esterne di alcun genere, soprattutto da parte dei sindacati, pertanto il suo pensiero è

lontano da quello di conflitto di classe di Marx. Egli ritiene che più che un problema di

distribuzione della ricchezza, vi sia un problema di potenzialità inespressa della sua generazione.

Inoltre egli è convinto che fondamentalmente gli interessi degli operai e degli imprenditori non

siano antagonistici, ritiene infatti che l’organizzazione Scientifica del lavoro portando entrambe le

parti a produrre di più, consenta più salari per gli uni e più profitti per gli altri, cosicché entrambi

vivano nel benessere e siano soddisfatti. In una logica di economia classica, il perseguimento del

bene individuale, porta al perseguimento del bene collettivo.

Secondo Taylor le associazioni sindacali sono una concausa della cultura del sottolavoro che già

trova le sue radici nei comportamenti spontanei degli operai che adottano, se non stimolati il

sottolavoro naturale, in quanto stabiliscono i tempi e i salari degli operai, senza valutazioni

scientifiche, mentre con lo S.M., è sufficiente che un lavoratore denunci all’interno dell’azienda una

disparità di trattamento o una lamentela perché la sua richiesta possa essere accolta e verificata.

Il sistema di incentivazione e aumento salariale diventa per lui un mezzo, uno strumento tramite il

quale assicurarsi gli uomini, il metodo, i risultati migliori e combattere le ragioni dell’arretratezza

dell’impresa.

Secondo Taylor la quantità di lavoro che può essere effettivamente svolta, lavorando al meglio delle

proprie possibilità, viene individuata in quella sostenuta dagli operai di prim’ordine, quelli piùcapaci e abili.

Per Taylor il sistema retributivo non ha valore in sé, ma dipende dal tipo di contesto organizzativo e

di processo nel quale è applicato. Egli individua quattro categorie principali da utilizzarsi in

rapporto alle differenti condizioni: Il cottimo ordinario, il lavoro a giornata, il lavoro a compito con

premio, il cottimo a tariffa differenziale. Egli è noto come inventore del cottimo differenziale. In

questo sistema l’incentivo a raggiungere un dato livello di produzione è dato da due tariffe, uno per

gli operai di prim’ordine e l’altro per gli operai comuni, inoltre, se per qualsiasi motivo, l’operaio

non completa il proprio compito, non solo non percepisce la retribuzione supplementare, ma subisce

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anche una perdita diretta, in quanto dalla sua retribuzione viene dedotto il prezzo unitario dei pezzi

che non ha prodotto.

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La funzione della tecnologia: Prima degli studi di Taylor, le sperimentazioni nelle officine erano

spesso approssimative, e gli effetti di due o più variabili sono investigati nello stesso tempo e nello

stesso esperimento. In questo ambito, la sua invenzione più importante è quella dell’acciaio ad altavelocità. Egli scopre che un forte flusso d’acqua gettato sulla lama alla sporgenza dell’utensile,

permette un aumento della velocità di taglio. Inoltre inventò l’acciaio per gli utensili ad alta

velocità. Questi brevetti generarono al loro autore notevoli guadagni.

Il metodo

A suo parere occorre standardizzare non solo gli utensili, le apparecchiature dell’officina e degli

uffici, ma anche i metodi che devono essere seguiti per svolgere le operazioni quotidiane.

Le innovazioni tecniche tayloristiche sono frutto non solo di intuizioni geniali, o di creative

ispirazioni, ma anche di applicazioni sistematiche . L’attenzione di Taylor si concentra sul rigore

scientifico delle sperimentazioni e sulla precisa identificazione delle variabili da mettere sotto

controllo. Il metodo da lui utilizzato è quello sperimentale. L’uso degli strumenti di misura assume

rigore e importanza per fornire accuratezza e oggettività alle osservazioni.

Per quanto concerne i metodi contabili, e di controllo di gestione, egli si rifà al sistema Hayes-Basley che diviene il suo metodo di riferimento e consiste in resoconti finanziari mensili sui costi,

inclusi dati comparativi sui costi dei singoli prodotti, un bilancio finanziario giornaliero e una

varietà di controlli per individuare errori. Successivamente Taylor sviluppa un metodo per la

distribuzione degli oneri nella fabbrica che comporta l’identificare la percentuale di incidenza degli

impianti durante un periodo di produzione. Inoltre introdusse un sistema mnemonico per

classificare e identificare i conti fondato su una combinazione di lettere e numeri.

In definitiva, nella sua mente, nell’arco di un ventennio si delinea un complesso sistema di controllo

capace di gestire l’intero sistema produttivo

Ordinamento a compiti e tempi unitari:.Se il compito degli ingegneri tecnici è quello di migliorare

le attrezzature, le macchine e gli strumenti di controllo, quello degli organizzatori consiste nel

definire le modalità di lavoro e le caratteristiche fisiche richieste per compiere una determinata

attività in una certa unità di tempo.

Per la definizione dell’ordinamento a compito Taylor si concentra in primo luogo sulla

determinazione del tempo minimo richiesto ad un operaio per svolgere quotidianamente la propria

mansione. E’ lo studio scientifico dei tempi unitari, fondamentale per determinare il “tempo

minimo” o “tempo standard” cui l’operario deve attenersi.

Analogamente allo studio dei tempi unitari, superato l’empirismo nel rapporto uomo-macchina

significa per Taylor anche definire scientificamente le modalità operative e gli standard fisici

richiesti da ogni lavoro. Come una macchina, il motore umano può giungere a determinati risultati

fisici solo a patto di un’ottimizzazione della fatica. La ricerca sulla resistenza fisica realizzata in

Europa e negli Stati Uniti nell’ambito della fisiologia, risultano di scarso interesse per Taylor che,

insieme al suo gruppo, provvede a sviluppare esperimenti finalizzati all’individuazione di leggi in

grado di descrivere la fatica umana. Pur avendo raccolto una grande quantità di dati sul lavoro dialcuni operai, il gruppo non riesce però a stabilire alcuna legge o relazione costante tra lavoro e

stanchezza. Tale legge viene definita qualche anno più tardi da uno dei più stretti collaboratori. Il

rapporto è dunque una costante tra il peso del carico e il tempo in cui l’uomo deve rimanere libero

per poter continuare a praticare, non solo in quel giorno ma nel tempo, un certo tipo di lavoro.

Struttura Funzionale. Alla fine del XIX secolo la gestione del processo produttivo è affidata quasi

interamente alle gerarchie intermedie: capireparto, a cui spetta il compito di contrattare con il

managment le quote globali di produzione, ossia, stabilire tempi e metodi di produzione, accertare i

costi e la qualità del lavoro, assumere, utilizzare e licenziare la manodopera.

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Nelle fabbriche americane è presente all’epoca anche la figura del contrattista, operaio qualificato e

con buona esperienza professionale che assume la duplice veste di dipendente e imprenditore.

Definita una data somma di denaro, l’impresa fornisce ai contrattisti, i locali, i materiali, le

macchine e l’energia, delegando quindi completamente a queste figure il controllo e la gestione del

processo produttivo. Costoro in cambio si impegnano a svolgere una data quantità di lavoro a un

prezzo stabilito ed entro un dato lasso di tempo.

Nell’ambito delle ferrovie, per ovvie ragioni di sicurezza, si erano già delineate logiche razionaliriguardanti norme e procedure di programmazione e di controllo. Taylor non inventa quindi la

struttura funzionale, piuttosto la inserisce all’interno dell’intero sistema di fabbrica.

Secondo il metodo scientifico, l’arte dell’organizzazione consiste nel saper programmare il lavoro,

nel poter assegnare giornalmente ad ogni operaio un compito nel quale la sua discrezionalità venga

limitata ad appositi uffici e funzioni in grado di determinare scientificamente la mansione da

svolgere.

Pertento nel lavoro organizzato scientificamente la direzione deve aver parte prevalente e assumersi

essa stesa molto del compito adesso lasciato agli operai. Quasi ogni atto dell’operaio deve essere

preceduto da uno o più atti preparatori della direzione . In primo luogo il lavoro impiegatizio

dovrebbe essere concentrato esclusivamente nell’ufficio programmazione, lasciando così al

caporeparto o al caposquadra soltanto i lavori a carattere strettamente esecutivo. In secondo luogo

dovrebbe essere abbandonata l’organizzazione di tipo militare per essere sostituita con quella di tipofunzionale.

La selezione scientifica e la formazione dell’operaio. Uno dei fondamenti del nuovo metodo è la

scelta scientifica dell’operaio. Il concetto di “operaio di prim’ordine” è centrale nel pensiero

tayloriano, a differenza di quanto avverrà nei successivi sviluppi dell’industria di massa fordista.

Tutto questo al fine di aumentare in maniera consistente la produzione.

Gli aspetti psicologi non sono ignorati, come avverrà successivamente e per necessità evidenti nel

modello fordista; essi sono anzi continuamente proposti da Taylor come espressioni del senso

comune e dell’insieme delle consuetudini sociali dominanti all’epoca. Sono alla base di molte delle

valutazioni e delle decisioni che egli giunge a sostenere nell’ambito dell’organizzazione scientifica

del lavoro. Il cottimo differenziale, per esempio, obbedisce alla necessità psicologica di indurre il

lavoratore ad impegnarsi al meglio in cambio di una ricompensa visibile, rapida e tangibile, in un

rapporto diretto, lineare e comprensibile tra compito eseguito e premio corrisposto.

“La stessa nascita della Psicologia sperimentale viene spesso ricondotta al costrutto

dell’equazione personale, grazie al quale per la prima volta un processo psichico veniva ritenuto,

 per alcuni suoi aspetti, misurabile come qualsiasi altro fenomeno naturale.

Un ulteriore ambito in cui Taylor mostra grande attenzione agli aspetti selettivi e a quelli

psicologici riguarda la selezione dei capireparto, figure che con l’introduzione dell’organizzazione

scientifica del lavoro, sono investiti di maggiori oneri e responsabilità, rispetto alla precedente

organizzazione empirica.

Altrettanto chiaro è per Taylor la necessità di scegliere e valutare le persone anche in funzione delle

loro potenzialità.

 

La formazione:Secondo Taylor, il compito della dirigenza è anche quello di garantire la

preparazione e la formazione delle persone che nell’organizzazione lavorano. Il maggior scopo sia

dei direttori di una fabbrica come nella maestranza deve essere l’allenamento e lo sviluppo di ogni

individuo per poter con la maggiore rapidità e rendimento compiere quel lavoro di più alto grado,

cui lo fanno adatto le sue capacità naturali. Secondo Taylor, perché l’operaio possa arrivare alla

velocità finale di lavoro desiderata, è necessario attraversare diverse fasi. In primo luogo bisogna

insegnargli un metodo di lavoro. In secondo luogo, grazie all’aumento di retribuzione per gli operai

migliori, si riuscirà a far comprendere chiaramente a tutte le maestranze che ciascun operaio deve

essere pagato in base al proprio valore individuale. I capi dovranno annotare i pregi e gli eventuali

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difetti di tutte le persone alle proprie dipendenze. Da un lato, mentre si delinea una nuova attenzione

all’operaio e al lavoratore in genere, si determina al contempo, l’azzeramento della sua

discrezionalità.

La funzione della Dirigenza e lo sviluppo delle risorse umane. Il leader perde i connotati epici e

romantici dell’avventuriero, l’imprenditore di Taylor infatti deve essere uno sviluppatore di

conoscenze, di razionalità e di buon senso organizzativo. A lui è delegato il compito di promuovere

lo Scientific Managment e di assicurare condizioni di lavoro e ambientali finalizzate allo sviluppodella cooperazione delle parti- L’applicazione attenta e rigorosa dello S.M. risiede nella possibilità

di stabilire all’interno della fabbrica dei buoni rapporti personali. Secondo Taylor è opportuno che i

superiori si rivolgano agli operai ponendosi al livello di quest’ultimi. Tutti gli operai dovrebbero

essere incoraggiati a parlare apertamente con i superiori di qualsiasi problema si possa loro

presentare, sia all’interno che all’esterno dello stabilimento.

La cooperazione tra operai e direzione è quindi l’elemento fondante del modello tayloriano.

Un’ulteriore area specifica su cui Taylor cerca di essere estremamente chiaro e didattico è il sistema

di premio e punizione. Il premio e la punizione devono così essere comprensibili, non suggeriti da

arroganze o nefasti autoritarismi e hanno come elemento centrale il denaro.

Nel modello tayloriano, a differenza di quanto si avrà con il dominio dell’appiattimento tecnologico

fordista, è sempre rintracciabile la motivazione psicologica, il riconoscimento personale della

performance alla ricerca di una condizione di trasparenza interna come dimensione profonda evaloriale. Taylor ritiene che rispetto alla riduzione della retribuzione, alla sospensione , alle note di

biasimo, il sistema delle multe è la modalità più efficace per ottenere i migliori risultati. Il successo

dipende in primo luogo dall’imparzialità con la quale viene applicato e da un uso non equivoco del

denaro raccolto.

La visione di Taylor della dimensione di lavoro gruppale è estremamente negativa. La sua diretta

osservazione degli operai al lavoro, insieme alla sua rappresentazione della natura umana, lo

portano a negare al gruppo qualsiasi istanza e valore rispetto ai parametri di efficienza e

funzionalità. E’ infatti nel gruppo che egli identifica la cultura del non-lavoro e del lavoro

deliberatamente pigro. Taylor nel suo modello “smantella scientificamente il lavoro di squadra e lo

sostituisce con un lavoro sostanzialmente individuale.