Psicoanalisi familiare: uno sguaro retrospettivo di Anna Maria Nicolò, Francesca Zampino....

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Psicoanalisi familiare: uno sguaro retrospettivo di Anna Maria Nicolò, Francesca Zampino. Presentazione a cura di Lorenzo Rocco e Raffaella Velotti Fine ottocento: interesse nei confronti dell'istituzione famiglia Studi sociologici Studi Psicologici

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Psicoanalisi familiare:uno sguaro retrospettivo

di Anna Maria Nicolò, Francesca Zampino.Presentazione a cura di Lorenzo Rocco e Raffaella Velotti

Fine ottocento: interesse nei confronti dell'istituzione famiglia

Studi sociologici Studi Psicologici

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Le principali linee guida che caratterizzano la psicoanalisi

applicata alla famiglia

Primi riferimenti terapia Familiare:

S. Freud: Pulsione sociale Piccolo Hans

Primo caso ante litteram di intervento sulla famiglia

Famiglia

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S. Freud Molto timoroso intorno a

“intrusione congiunti” nell'

analisi del paziente individuale

e perplesso sul trattamento dei

parenti.

Sul piano teorico introdusse iltema dell' intersoggettività

Psicologia delle masse e analisi dell'io (1921)

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Contemporanei ed allievi di Freud

Paul Federn (1871-1950): studi sulle psicosi

Psicopatologia non tanto dell'Io bensì dellefrontiere dell'Io, la cui origine era da individuarsi nella relazione M/B.

Sandor Ferenczi (1873- 1933): visione interpersonale

Grande importanza alla relazione M/B, convinto che i traumi più profondi fossero legati alla qualità di talerapporto nella primissima infanzia

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Psicoanalisi del bambino e relazione M/B

M. Klein (1882-1960) Identificazione proiettiva

A. Freud (1895 – 1982) “Meccanismi di spostamento”

“Identificazione con l'aggressore”

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Posizioni più lontane dall'approccio intrapsichico ma centrate sull'importanza

del contesto e delle relazioni

Freida Fromm- Reichmann (1889- 1957)

“Madre schizofrenogena”

Harry Stack Sullivan (1892 - 1949)

“Ogni essere umano ha tanta personalità quante relazioni”

Una delle prime interpretazioni relazionali dell'etiopatogenesidi un disturbo psicotico.

Revisione setting psicoanalitico nella relazione con lo schizofrenico.

Nell'analisi della personalità, opera uno spostamentodai rapporti e conflitti intrapsichici alle dinamiche interpersonali

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“Family Neurosis and Neurotic Family”

Tema di uno dei primi congressi di psicoanalisiNyon, Svizzera (1936)

L'importanza del tema non fu subito compresaLa psicoanalisi non era ancora pronta adallargare i propri orizzonti al d là dell'individuo

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John Bowlby (1907 - 1990)

“The Study and Reduction of Group Tensions in the Family” (1949)

Descrisse le interviste familiari congiunte come ausili per lesedute individuali alla Tavistock Child Guidance Clinic.

“Per quanto noi la impieghiamo raramente più di una o duevolte in uno stesso caso , stiamo arrivando ad usarla quasi di routine dopo il primo colloquio e prima dell'inizio del trattamento vero e proprio” (1949).

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“Il tentativo di far impazzire l'altro partecipante al rapporto: una

componente dell'etiologia e della psicoterapia della schizofrenia”

Searles, (1959)

Manifesto di nascita della terapia familiare

Questo articolo fonda il concetto di “interazione patologica”

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Nathan Ackerman

Family Mental Health Clinic, New York, uno dei poli più importanti della terapia familiare

“The Unity of the Family” (1938).

“Family Diagnosis: an Approach to the Pre- School Child ” (1950).

“Family Psychotherapy and Psychoanalysis: Implication ofdifference” (1962).In questo lavoro egli delinea I concetti chiave su cui imposta la tecnica della terapia della famiglia e li raffronta alla teoria e alla tecnica psicoanalitica classica optando per la coplementarietà dei due approcci.

Complementarità di due approcci, 1/3 di tecnica analitica

individuale, e contemporaneamente terapia familiare.

“Processi familiari inconsci, Capro espiatorio”.

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Murray Bowen:

Psicoanalista

Si occupò delle famiglie dei pazienti schizofrenici e istituì

un reparto nel quale venivano accolte e seguite intere famiglie

di pazienti psicotici.

Sue le locuzioni: “ci vogliono tre generazioni per fare uno psicotico”, “massa indifferenziata dell'Io

familiare”, “differenziazione”

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Boszormenyi- Nagy, psicoanalista.

“Lealtà familiare”

“Invisible Loyalties” (Boszormenyi- Nagy, G. Spark), 1973

“La famiglia è costituita secondo legami di lealtà che come fibre invisibili ma solide uniscono i comportamenti relazionali della famiglia”,in ogni famiglia esisterebbe, quindi secondo l'autore un libro mastro di debiti emeriti che ha un rendiconto transgenerazionale sulpresente.

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Palo Alto

Mental Research Institute, California.

Don D. Jackson

“Verso una teoria della schizofrenia”, Bateson, Jackson, Haley, Weakland, 1956

Padre “Teoria dell'Omeostasi”

Gli autori sostenevano che la sintomatologia schizofrenica dipendesse dall'incastro comunicazionaledel doppio legame e del regime di paradossopatologico che caratterizza tali interazioni.

Nuovo tessuto culturale, inizio '50

Bateson Sullivan

Documento fondamentale per tutta la ricerca e le teorizzazioni successive

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Rideclinazione di alcuni aspetti della teoria sistemica in senso behavioristico

Watzlawick Facile diffusione delle teorie sistemiche, e segnò il definitivodistacco dalla psicoanalisi.

Incoscio come scatola nera, inconoscibile, la sottolineatura del fare e cambiare piuttosto che capire ed elaborare caratterizzarono gli anni di punta del movimento sistemico.

Rivoluzione sistemica in Europa e Nord America assunse toni drastici contro la psicoanalisi individuo centrica, ma ebbe peròil merito di diffondere concetti come quelli di “casualità circolare,l'importanza della relazione dell'individuo con il suo ambiente diriferimento, e di rivalutare l'importanza del contesto.

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La terapia sistemica oggi tenta una rifondazione:

Studi cognitivisti Concetti psicoanalitici

Byng Hall: coniugando la teoria dell'attaccamento e quella di Minuchin (modello strutturale della terapia familiare).

Script familiare, (copione che regola vita familiare)

Aspettative condivise, ruoli familiari che devono essere rispettati.La generazione più anziana genera script per quella successiva.Se uno dei membri non rispetta le prescrizioni, un altro può essere assegnato a quel ruolo. La trama è soggetta a copione, mentre gliattori possono cambiare.

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Roger Shapiro (anni ’50)

- Famiglia come cast di un dramma

-“Assunti nascosti” e “programma segreto”

- Possibile fissità del ruolo del figlio, connessa ad esigenze difensive dei genitori

-“ Delineazioni”: comportamenti ed atteggiamenti con cui un membro della famiglia comunica ad un altro la propria rappresentazione mentale di questi

(Interferenza con i processi identificatori) .

- Importanza del contesto nella diagnosi.

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Wilfred Ruprecht Bion (1897 - 1979)

“Esperienze nei gruppi” (1961)

Assunti di base: “ modalità difensive specifiche agite e risultanti da intrecci di proiezioni, per far fronte alle angosce del lavoro di gruppo”.

Dipendenza

Accoppiamento con il leader

Attacco o Fuga

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David E. Scharff e Jill S. Scharff (anni ’90)

Assunto di base di fusione/ fissione

- identificazione empatica- armonia- solidarietà familiare- negazione delle differenze- negazione del conflitto- negazione della perdita

- conflitti- differenze di opinioni- diversità degli obiettivi- attacco alle relazioni oggettuali- scissione dagli oggetti interni

“ La famiglia minacciata regredisce verso una primitiva unione (fusione)o frantumazione (fissione) in relazione alla possibilità di mettersi in salvo” (1991)

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Donald Meltzer (anni ’80)

Correlazione tra le modalità di apprendimento dei bambini e i diversi modi di svolgere le funzioni emotive delle varie organizzazioni familiari.

Organizzazioni familiari con funzioni emotive di tipo proiettivo

Organizzazioni familiari basate su meccanismi di tipo introiettivo

Modalità di apprendimentobasate sulla proiezione

Capaci di permettere di apprendere dall‘ esperienzae di contenere la sofferenzapsichica

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La psicoanalisi francese e la famiglia

Collège de Psychanalyse Familiale et Groupal (anni ’90)

scuola ispirata ai lavori di Didier Anzieu

e di Paul-Claude Racamier

Rappresentanti: Decobert, Caillot, Pigott, Sacco

Societé Francaise de Thérapie Familiale Psychoanalytique (anni ’80)

accomunata dalle teorie di René Kaes

Rappresentanti: Alberto Eiguer, André Ruffiot, Evelyn Granjon

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Didier Anzieu(anni ’70-’80)

“L'Io-pelle individuale”

“Io-pelle familiare e di coppia”:

Coppia, famiglia, gruppi, sviluppano involucri,un Io pelle comune che sostiene illusioni e fantasie, come fantasmi di similitudine e totalità, che possono

interferire con il funzionamento differenziato degli individui nella coppia e nella famiglia.

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Racamier (anni ’80-’90)

Studi sul funzionamento antiedipico ed antidepressivo delle famiglie psicotiche

“Fantasma di autogenerazione”: il soggetto si mette al posto dei propri genitori.

annullate le differenze dei sessi e delle generazioni

fusionalità

comunicazioni paradossali

diniego della dipendenza

tendenza all'indifferenziazione

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René Kaes (anni ’70 a oggi)

“apparato psichico familiare”

“apparato psichico gruppale”

-Importanza del lavoro terapeutico con i gruppi e con le famiglie

-Comprensione della funzione del sintomo nell’economia dei legami intersoggettivi

-Funzione forica del soggetto malato, ovvero di rappresentazione

-Miti, ideologie, riti, credenze, costumi, leadership sono “formazioni di compromesso” al servizio dei desideri inconsci e di corrispondenti esigenze difensive dei membri del gruppo familiare.

-“Famiglia interiorizzata”: interiorizzazione reciproca, effettuata da ciascuno,dell’interiorizzazione di ciascuno degli altri membri

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-Distinzione delle famiglie in base al tipo di “organizzatore” della vita inconscia del gruppo familiare

(scelta dell’oggetto, Sé familiare, fantasmi condivisi)

-Due livelli di transfert:

1. Funzionamento di base, empatico, con identificazioni primarie

2. Funzionamento più differenziato di fantasmi e affetti, con oggetti o legami definiti

Alberto Eiguer (anni ’80)

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Eiguer, Ruffiot, Caillot, Decherf, Decobert, sviluppano il concetto di:

fantasmi originari

- si pongono alla base delle fantasie sulle origini della famiglia

- sono portatori di differenziazione tra generazioni e sessi

- mobilitano la capacità della famiglia di stabilire legami, di

promuovere individuazioni e cambiamenti, di assorbire

traumatismi, di elaborare perdite e lutti

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Radici della terapia familiare: Pichon Rivière (1907-1977)

Il processo gruppale. Dalla psicoanalisi alla psicologia sociale,

1971

Ogni individuo porta con sé un gruppo interno:

contenuto nella fantasia inconscia, è un’insieme di relazioni

interiorizzate in permanente interazione, sottoposte all’attività

di meccanismi e tecniche difensive.

La psicoanalisi familiare in Argentina

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-Psicosi collocata nel funzionamento familiare

-Sviluppo del paziente intrappolato in ruoli contraddittori, che lo

costringono a identificazioni conflittuali

-“Oggetto che fa impazzire”: introietto alieno patogeno che

infesta la mente del paziente.

Jorge Garcia Badaracco (anni ’80)

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A partire dalla struttura della parentela di Lévi-Strauss

(vincoli di filiazione, di alleanza matrimoniale, con i nonni, tra fratelli)

aggiunta di un nuovo vincolo: l’esperienza emozionale

Memoria del vincolo: la memoria trascende l’Io e può dirsi

contenuta dagli altri.

“La struttura familiare inconscia è l’insieme dei vincoli espressi (ricordati) attraverso le persone della parentela familiare”

1990

Berenstein (anni ’90)

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La psicoanalisi familiare in Italia

Il CERP di Milano:

Simona Taccani e Anna Maria Pandolfi (anni ’90)

ispirate agli studi di Racamier sul segreto, l’antiedipo, l’incestuale

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Giannakoulas e Giannotti (anni ’80)

Istituto di Neuropsichiatria Infantile dell’Università “La Sapienza” di Roma

Studio sulle relazioni tra le fantasie inconsce genitoriali e il mondo interno del bambino

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“L’adolescente e il suo mondo relazionale” (1992)

di Anna Nicolò e Giulio Cesare Zavattini

Uno dei primi libri in Italia sulla diagnosi familiare e di coppia, e sull’intervento integrato tra setting individuale e familiare

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Rivista “Interazioni” (anni ’90)

diretta da Anna Nicolò

Collaborano Trapanese, Tessari, Tavazza,

Martini, Lucarelli, Carau, Brignone

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-Importanza della relazione: capace di attivare versioni differenti del Sé, che rimarrebbero nascoste anche tutta la vita se non fossero attivate da una specifica relazione.

-Famiglia come “organismo complesso multidimensionale”

Identità trasmessa intergenerazionalmente

Miti familiari

Codice prescrittivo

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-Famiglia come “sistema interiorizzato di relazioni”,

come famiglia interna presente in tutti i suoi membri

-Famiglia come organizzazione educativa

dove si apprendono modalità relazionali e di decodifica delle esperienze

-Famiglia come matrice dell’identità individuale

-Difese transpersonali e individuali