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Il Progetto: arretramento della ferrovia e metropolitana di superficie Metropolitana di superficie: i lavori già avviati dalla Provincia di Ancona Mons. Edoardo Menichelli: il saluto del nuovo Arcivescovo della Diocesi Ancona - Osimo Ancona Provincia 2 Periodico d'informazione della Provincia di Ancona Ancona Provincia Spedizione in abb. postale - 70% - Direzione commerciale Business Ancona Editore: Provincia di Ancona - Rivista trimestrale - Autorizzazione tribunale di Ancona n. 4634 del 7/8/1968 n. 15/68 registro periodici - Direttore responsabile: Bruno Orlandini - Pubblicato in Ancona - anno xxxiv - n. 2/2004 - Stampa: Stabilimento tipografico Fabbiani - Genova

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EDITORIALE ppaagg.. 44

POLITICA ppaagg.. 66LLuucciiaannoo MMoonntteessii ssii rraaccccoonnttaa

SPECIALE “METROPOLITANA DI SUPERFICIE” ppaagg.. 77UUnn pprrooggeettttoo ppeerr llaa mmoobbiilliittàà ssoosstteenniibbiillee

IIll rriiaasssseettttoo ddeell ssiisstteemmaa ffeerrrroovviiaarriioo ccoossttiieerroo

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L’OPINIONE DI... ppaagg.. 2244UUnn pprrooggeettttoo ppeerr ssvviilluuppppaarree ll’’aarreeaa llooggiissttiiccaa ddeellllaa PPrroovviinncciiaa

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IL BENVENUTO ppaagg.. 3333PPeerr uunnaa CChhiieessaa ““CCoonnvviivviiaallee””

SOMMARIO

AAnnccoonnaa PPrroovviinncciiaa

Periodico d'informazione dellaProvincia di Ancona

DIRETTORE EDITORIALE

EEnnzzoo GGiiaannccaarrllii

DIRETTORE RESPONSABILE

BBrruunnoo OOrrllaannddiinnii

COORDINAMENTO EDITORIALE

RRoobbeerrttaa MMaaccccaaggnnaannii

COMITATO DI REDAZIONE

cc//oo PPrreessssCCoommVia Roma, 71 - 60035 JesiTel. 0731-200470

IN REDAZIONE

CChhiiaarraa BBeellcceecccchhii,, RRoobbeerrttoo CCeeccccaarreellllii,, CCaarrllaa TTrrooiiaannii

CONTRIBUTI EDITORIALI

GGiiuusseeppppee MMaarrccoonnii,, RRoobbeerrttoo PPaannaarriieelllloo

PROGETTO GRAFICO

GGiioo..CCoomm..

DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE

Palazzo della Provincia,Corso Stamira, 60 - AnconaTel. 071-201884Fax 071-201599

Spedizione in Abb. Postale - 70% -Direzione Commerciale BusinessAncona

EDITORE: Provincia di Ancona -Rivista Trimestrale - AutorizzazioneTribunale di Ancona N. 4634 del7/8/1968 N. 15/68 Registro Periodici -Pubblicato in Ancona - Anno XXXIV- N. 2/2004 - Stampa: StabilimentoTipografico Fabbiani S.P.A. -Via Dante, 2 - Genova

È consentita la riproduzione ancheparziale di articoli e note purchè siacitata la fonte

CREDITI FOTOGRAFICI:Si ringraziano per le fotografie:-- AArrcchhiivviioo FFeerrrroovviiee ddeelllloo SSttaattoo-- AArrcchhiivviioo UUffffiicciioo TTuurriissmmoo

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Pubblicazione no profit.È vietata la riproduzione anche parziale di foto e immagini.Chiuso in redazione il 28/04/04.

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Èun dato di fatto, anzi una certezza suffragatadalla storia. I grandi cambiamenti partonomolto spesso dalla creazione di nuove o più

rapide e funzionali vie di comunicazione. Senzascomodare i romani con le loro vie consolari, bastapensare al significato che ha avuto per la nostra pro-vincia la creazione, nella seconda metà del secoloXIX, del collegamento ferroviario fra Ancona eBologna. La strada ferrata “rompe l’isolamento delterritorio”, ne aiuta la crescita e lo sviluppo, peròcon il limite, evidente fin da subito, del suo esserelitoranea e quindi ostacolo ad una piena fruizione

della costa. Oggi, vista l’intensa urbanizzazione delle aree vicine almare, l’espansione del fenomeno turistico e la necessità di creare viedi comunicazione non inquinanti, veloci fra i diversi centri affacciatisull’Adriatico ed il capoluogo, l’obiettivo primario è diventato quel-lo di “razionalizzare” ed usare in modo diverso un vecchio tracciato,pensandone contemporaneamente uno nuovo, decisamente più fun-zionale alle esigenze attuali. La Provincia di Ancona ha quindi deci-so di elaborare una proposta di arretramento delle ferrovia e della rea-lizzazione della metropolitana di superficie secondo quanto già indi-cato nel Piano Provinciale dei Trasporti (approvato dal ConsiglioProvinciale nel 1998), e nel Piano Territoriale di coordinamento(licenziato nel 2002). Un disegno, in sintonia con i paesi più avanza-ti e con un’Europa sempre maggiormente orientata verso l’intermo-dalità nel trasporto delle merci e delle persone, che risponde anchealla necessità di garantire una migliore vivibilità complessiva dellenostre città e dei nostri territori. La vicenda delle polveri sottili e lapressione ambientale causata dal traffico stanno a dimostrare che è lalibertà dei cittadini ad essere messa in discussione, la libertà di muo-versi, la libertà di respirare e di vivere in salute. Con questo progettola mobilità e l’infrastrutturazione della nostra provincia vengono col-locate in una dimensione diversa ed in un vero e proprio sistema, gra-zie ad una proposta innovativa ed efficiente per il trasporto delle per-sone e delle merci e per l’alta velocità, il tutto nell’ottica della riqua-lificazione ambientale ed urbanistica, in particolare della zona costie-ra. Una soluzione concertata ed anche una posizione programmaticaforte (sicuramente di grande supporto per la crescita e la competizio-ne della nostra economia) elaborata dalle autonomie locali e funzio-nali che ora dovrebbe essere fatta propria dalla Regione. Chi ha unaresponsabilità istituzionale, infatti, ha il dovere di rispondere alla

Enzo Giancarli

EDITORIALE

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quotidianità ed alle esigenze immediate dei cittadini (ciò che stia-mo facendo anche in questo campo con la realizzazione in corsod’opera delle tre nuove fermate della metropolitana di superficie)ed allo stesso tempo guardare ad un futuro prossimo e soprattuttopossibile. La nostra è dunque una proposta concreta che ha in sé unalto valore progettuale e contiene profonde innovazioni. Tutte premesse necessarie per costruire con i diversi livelli di gover-no e con le istituzioni preposte, utili collaborazioni e profondesinergie, fondamentali per il reperimento del supporto finanziarionecessario alla realizzazione di un progetto che metterà la provin-cia di Ancona in un’ottica europea. In concreto il progetto ipotizzal’arretramento dell’attuale linea ferroviaria a partire da Senigallia-Cesano, con la creazione dei due nuovi centri di scambio a valenzanazionale di Falconara-Chiaravalle e di Ancona-sud, quest’ultimolocalizzato in zona Aspio e quindi il recupero della direttrice adria-tica lasciata libera per la nuova linea di metropolitana di superficieda dedicare al servizio veloce passeggeri. In una situazione delgenere potrebbe anche essere potenziato tutto il traffico su rotaia dae verso il porto di Ancona. L’adozione di un vero e proprio sistemadi metropolitana (su tre linee distinte ma con diversi punti di con-nessione) offrirebbe ai cittadini collegamenti più frequenti e rego-lari, tempi di percorrenza decisamente ridotti, connessione direttatra centri costieri, le maggiori polarità dell’entroterra ed infrastrut-ture come stazioni, porto ed aeroporto, insieme ad un accresciutolivello di accessibilità tramite l’opportuna dislocazione di nuovestazioni in aggiunta a quelle esistenti. Evidente anche la maggiorepermeabilità tra la fascia costiera ed il primissimo entroterra conriqualificazione del tessuto insediativo attraversato. La lunghezzadel tracciato previsto (che da Senigallia-Cesano sovrapassa l’A 14e successivamente, con un importante viadotto, scavalca il fiumeMisa, per proseguire, con una serie di gallerie dovute alla naturacollinare del territorio) fino al nodo di Falconara-Chiaravalle è dicirca 22, 5 km per un totale di 41,5 km fino ad Ancona sud. Questo, a grandi linee, potrebbe essere l’avvenire dei collegamentinella nostra provincia, pensati anche nella prospettiva del “corri-doio Adriatico” su cui la Provincia ha sempre sollecitato interventidelle Regioni del Governo e dell’Europa e dell’ “autostrada delmare” progetto prioritario dell’Unione Europea.

EEnnzzoo GGiiaannccaarrlliiPresidente della Provincia

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Migliorare la qualitàdella vita delle perso-ne e dell’ambiente.

Questi gli obiettivi prioritari dichi fa politica secondo LucianoMontesi, neo Assessore aiTrasporti, alla Mobilità, alleInfrastrutture ed al Turismodella Provincia di Ancona.Appassionato di politica e diecologia, dal primo MarzoLuciano Montesi, senigalliese,Presidente della FederazioneRegionale dei Verdi, ricopre lacarica di assessore nell’esecuti-vo guidato da Enzo Giancarli.“Concretamente – spiegal’Assessore – mi adopererò perprogetti che mirino alla riduzio-ne del traffico automobilistico,all’incremento dell’uso deimezzi pubblici, all’aumentodelle tratte delle piste ciclabilied all’utilizzo di energie rinno-vabili per i motori come ilmetano ed il bio-diesel”. Dalla gomma alla rotaia èanche la logica dell’impegnodel neo Assessore per quantoriguarda la viabilità e le infra-strutture.In linea con la politica della

Giunta è favorevole agli inter-venti per la metropolitana disuperficie e per i collegamentidal porto di Ancona alla cosid-detta grande viabilità. Per rendere vivibili i quartieri ènecessario, oltre a riorganizzarela viabilità locale, spostare iltraffico merci dai TIR ai treniliberando le strade del centrocittà. In prospettiva è necessario

ripensare il trasporto mercipuntando sempre più sul cabo-taggio e sfruttando la più bellaautostrada del mondo, il mareAdriatico.“La stima, la disponibilità ed ilrispetto – conclude LucianoMontesi – qualificano il rappor-to di lavoro con tutti i miei col-leghi, qui, al Palazzo di Vetro.Senza dimenticare la buonaaccoglienza che ho ricevuto,dall’inizio dell’incarico, daparte del Presidente, dellaGiunta e da tutto il personaledella Provincia”.

L’impegno del nuovo Assessoreall’Ambiente nascedalla passione per la politica e l’ecologia

Luciano Montesi si raccontaP

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Luciano Montesi nasce a Senigalliail 9 Marzo 1957.Diplomato, nel 1976, pressol’Istituto Magistrale di Senigallia, silaurea, nel 1981, alla Facoltà diMagistero dell’Università di Urbino.Dal 1983 esercita la professione didocente alla Scuola Elementare.Appassionato di politica sin dallescuole medie, partecipa ai movi-menti giovanili ed inizia la propriaesperienza istituzionale nel 1990,a Senigallia, come Consigliere diCircoscrizione, eletto nella listadei Verdi. Nel Novembre 1997,viene eletto Portavoce dellaFederazione Provinciale dei Verdi.Nel Novembre del 1998 diventaConsigliere Comunale a Senigallia,incarico rinnovato alle Elezionianticipate dell’Aprile 2000 e chetuttora ricopre nel ruolo diCapogruppo.Dall’Ottobre del 2002 è Presidentedella Federazione dei Verdi delleMarche.

CURRICULUM

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Viaggiare comodamentesu rotaia tra le maggioricittà costiere della pro-

vincia come da un quartiereall’altro di una metropoli,abbattere l’inquinamento disin-centivando l’uso del mezzo pri-vato, migliorare la qualità del-l’ambiente e la vita dei cittadini.Questi sono i capisaldi del“Progetto Integrazione Autobus-Treno”, sintetizzabile con il ter-mine “Metropolitana di Super-ficie”, stilato dalla Provincia diAncona in collaborazione conl’Ing. Giuseppe Marconi (foto)della Società di ingegneria earchitettura V. Mosco &Associati di Roma. Il generale sviluppo disarmoni-co delle varie modalità di tra-sporto, che ha finora premiatola mobilità su strada a scapito diquella su rotaia, ha portato ad

un aumento progressivo deifenomeni di congestione dellarete stradale, oltre che all’au-mento dell’inquinamento daPm 10 con ripercussioni negati-ve sullo stile di vita dei cittadini.Numerose le azioni attivated a l l ’ A m m i n i s t r a z i o n eProvinciale per migliorare ilsistema dei trasporti. Tra que-ste, lo studio di fattibilità per larealizzazione dell’arretramento

La nuova cultura del trasporto conduce dalla strada alla rotaia

Un progettoper la mobilità

SPECIALE “METROPOLITANA DI SUPERFICIE”

Giuseppe Marconi

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della linea ferroviaria Adriaticatra Senigallia-Marotta e Aspio-Varano, il raddoppio dellaSS16, il Piano del TrasportoPubblico Locale Extraurbano,lo studio per sostenere la per-manenza della fermata ferrovia-ria di Ancona Marittima in rela-zione alle scelte del PianoRegolatore del Porto, quello suisistemi di mobilità aziendale.Di particolare rilevanza il“Progetto Integrazione Autobus-Treno”, che, rispondendo al cre-scente bisogno di creare collega-menti più agevoli, si caratteriz-za per l’alto grado di sostenibi-lità dal punto di vista ambienta-le, finanziario, tecnico e ammi-nistrativo.Questo Progetto recepisce inol-tre in toto le linee strategiche

che la Commissione Europeaha indicato nel Libro Bianco"La politica europea nei tra-sporti fino al 2010: il momentodelle scelte", nel quale sonoelencati gli obiettivi prioritari daraggiungere in questo decennio.Tra questi, la limitazione del-l’uso dell’automobile, unapiena integrazione tra i modi ditrasporto ad elevata capacità,una maggiore competitivitàdelle alternative all’automezzoprivato, e, infine, l’adozione disistemi tariffari integrati perl’uso delle infrastrutture urbane. In termini territoriali il proble-ma principale a cui dare rispo-sta rimane la crescente insoste-nibilità della mobilità da e versoAncona rispetto ad un bacinogeografico delimitato, a nord da

Senigallia, a sud da Loreto, eche si spinge a ovest fino alcomprensorio dello jesino edell’area fabrianese.I flussi di traffico giornalieri sugomma si sviluppano attual-mente lungo due direttrici prin-cipali.La prima raccoglie il flusso daNord sulla SS16, lungo la qualeconvergono anche le quote ditraffico provenienti da Ovest(Vallesina, SS 76 e direttriciminori). La seconda è invece costituitadal flusso proveniente da Sud,supportato dalla SS16 e dal piùrecente sistema viabilisticoAncona Sud-centro urbano.L’esiguità delle vie d’accesso alcentro di Ancona comporta l’as-soluta necessità di individuaredirettrici e modalità di trasportoalternative per la confluenzaverso il cuore della città.In quest’ottica, il parallelismodella linea ferroviaria con leinfrastrutture viarie di penetra-zione al centro urbano favorisceil ricorso al servizio di trasportosu ferro, l’unico in grado diridurre i tempi di percorrenza edi contenere la congestione deltraffico su gomma.Attraverso un’opportuna pro-grammazione combinata ferro-gomma si potranno dunqueridefinire le percorrenze del tra-sporto pubblico su gomma,razionalizzando le sovrapposi-zioni con le tratte su ferro e rie-quilibrando le linee su stradanel sistema collinare dell’entro-terra.Allo stesso tempo si potrannointercettare i pendolari oggi nonattratti dal trasporto pubblicopoiché non serviti su tutto ilpercorso, e infine, si potrà ero-gare il servizio su gomma constandards di qualità più elevatirispetto agli attuali.

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Rivoluzione trasporti col“Progetto IntegrazioneAutobus-Treno”.

Una buona parte di questo pianoriguarda il sistema ferroviario,per cui sono previsti lavori talida trasformare i collegamenti surotaia. Positive le ripercussionisulla mobilità, ma anche sull’as-setto urbano dei centri coinvoltidal progetto. L’ipotesi di arretramento dellalinea ferroviaria adriatica versol’entroterra porterà vantaggidecisivi alle città costiere.Permetterà loro di liberarsi dallabarriera della massicciata della

ferrovia, di abbattere l’impattoacustico dovuto al passaggio deitreni a lunga percorrenza e deiconvogli merci e di dotarsi distazioni moderne dove passanosilenziosi e futuristici mezzicome nelle metropoli europee. Attualmente il servizio su ferronella Provincia di Ancona è svol-to unicamente da Trenitalia contreni a lunga e media percorren-za che utilizzano la rete di RFI(Rete Ferroviaria Italiana), com-posta dalla linea Bologna-Bari,per i collegamenti Nord-Sud, edalla trasversale Orte-Falconaraper la mobilità verso Roma.

L’arretramento della ferrovia per i collegamenti alunga percorrenzacontribuirà a riqualificare i centriurbani, l’ambiente, il turismo e la qualità della vita

Il riassetto del sistema ferroviario

SPECIALE “METROPOLITANA DI SUPERFICIE”

Schema dell’attuale servizio FS

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Per soddisfare le linee strategi-che individuate dalla Commis-sione Europea in materia di col-legamenti, la risposta più oppor-tuna per la Provincia di Anconaè quella di un sistema di traspor-to su ferro, integrato con altremodalità di trasporto, quellaaerea e marittima in primis, maanche quella su gomma, sia pub-blica che privata.Lo studio della Provincia diAncona ha ipotizzato un riasset-to generale dell’intero sistemadi trasporto costiero con l’obiet-tivo di risolvere problematichecome la congestione viaria, ilcontenimento delle polveri sot-tili (PM10) e la circolazione deimezzi pesanti.Punti fermi di tale ri-organizza-zione sono l’arretramento versol’entroterra dell’attuale lineaferroviaria adriatica, che verràriservata a percorrenza naziona-le e internazionale, e la creazio-ne dei due nuovi centri di scam-

bio a valenza nazionale diFalconara-Chiaravalle e diAncona Sud, in zona Aspio.Altro cardine sarà il recuperodella direttrice adriatica lascia-ta libera, compreso il ramoFalconara-Chiaravalle, che verràattrezzato con una metropolitanaleggera di superficie per servi-zio passeggeri.Infine, altro aspetto fondamen-tale sarà il mantenimento ed ilpotenziamento dei traffici surotaia da e per il Porto diAncona.L’arretramento della linea ferro-viaria adriatica consentirà aitreni di lunga percorrenza diservire direttamente il capoluo-go, le aree dell’aeroporto e del-l’interporto merci di Jesi, senzapiù subire la penalizzazione deipercorsi interni alle zone urbane. Si risponderà così anche all’esi-genza di dotare il corridoioadriatico di infrastrutturemoderne ed efficienti su cui

operare servizi di elevata qua-lità, realizzando quella partedelle reti integrate transeuropee(TEN), previste per la regionedai piani direttori dell’UE edalla pianificazione strategica dilivello nazionale (PGT) in temadi strade, ferrovie, porti e aero-porti.Il recupero della direttrice adria-tica permetterà, invece, la pienaattivazione del servizio dimetropolitana leggera di super-ficie che si attesterà a nord, nelnodo di scambio di Senigallia-Cesano, ad ovest nel nodo diFalconara-Chiaravalle, ad estnella stazione di AnconaMarittima e a sud nella nuovaStazione di Ancona Sud.I traffici su rotaia da e verso ilporto verranno inoltre potenzia-ti sia attraverso l’utilizzazioneesclusiva di uno dei due binariche oggi collega Ancona aPescara sia grazie alla creazionedi un raccordo merci.

Schema direttore del riassetto ferroviario costiero

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Lo studio sull’arretramen-to della linea ferroviariaadriatica ha analizzato

quattro alternative, corrispon-denti ad un diverso punto di ini-zio dell’arretramento. Tutte hanno in comune il trattoche va dalla nuova stazione diAncona Sud al nodo diFalconara-Chiaravalle. Questo percorso, lungo circa 19km, inizia appunto dalla nuova

stazione di Ancona Sud, situatain località Aspio, nell’areacompresa tra l’autostrada A14e l’attuale ferrovia Ancona-Pescara, e prosegue fino alnodo di Falconara-Chiaravallecon un tragitto di tipo collinarecaratterizzato dalla successionedi gallerie e tratti all’aperto.Parte integrante della trattacomune è la derivazione dallalinea principale dei binari dedi-cati al collegamento dei convo-gli merci da e per il porto attra-verso uno dei due tunnel, oggiutilizzati per collegare la stazio-ne di Ancona Centrale a quelladi Aspio/Varano. La soluzione proposta nello stu-

dio consente ai treni di entrare euscire dal porto senza manovredi inversione, quindi con mag-giore efficienza e regolarità delservizio. Confrontando le variealternative in base a criteri tec-nico-economici, ambientali edel rapporto domanda-offerta, èstata privilegiata l’ipotesi diarretramento della linea FS daSenigallia-Cesano.Questa soluzione consente,infatti, di estendere il serviziometropolitano a tutta la fasciacostiera includendo la città diSenigallia che, in termini didomanda di mobilità, rappre-senta uno dei centri più impor-tanti della costa.

L’arretramento ferroviario dalla costaall’interno inizierà da Senigallia Cesano

Il treno corre nell’entroterra

SPECIALE “METROPOLITANA DI SUPERFICIE”

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Il nuovo sistemametropolitano

SPECIALE “METROPOLITANA DI SUPERFICIE”

Corre su 52 km il nuovosistema metropolitanoproposto per l’area di

Ancona che prenderà formadopo la realizzazione dell’arre-tramento della ferrovia adriati-ca. La struttura si insedierà sul-l’attuale tracciato ferroviarionel tratto tra Senigallia eAncona Sud con due appendici,una da Falconara Marittima aChiaravalle e l’altra da AnconaCentrale ad Ancona Marittima.La tratta più a nord, compresatra Senigallia e FalconaraMarittima, si estende per 22 kmlungo la costa e servirà anche icentri urbani di Marzocca eMontemarciano. Incluse le fer-mate estreme, nel progetto dellaProvincia di Ancona, sono stateproposte dieci stazioni media-mente distanti tra loro 2.5 km.

Un’appendice della metropoli-tana è quella che da FalconaraMarittima si snoda fino aChiaravalle. Un percorso lungo circa 7 km,per il quale è prevista la realiz-zazione dell’importante nodo discambio a servizio dell’aero-porto e la nuova stazione inprossimità dello stadio diFalconara. Tra Falconara Marittima edAncona Centrale, su un tratto dilinea lungo circa 9 km, vengonotoccati nove nodi compresi gliestremi, posti ad una distanzamedia di poco superiore ad 1 km. Tra le altre stazioni ci sarannoquelle di Palombina, la spiaggiadi Ancona, e quella di Torrette, aservizio dell’Ospedale Regionale.Da Ancona centrale i binari sidiramano da un lato, verso ilnodo di Ancona Marittima perraggiungere, dopo aver servito inodi di Archi con un percorsodi 2 km, il centro del capoluogoe Lazzaretto, dall’altro, versosud in zona Aspio con un per-corso di circa 12 km servendoaltri sei nodi oltre quelli estre-mi. Nel primo caso la distanzamedia tra le stazioni è di 0.5km, mentre sale a 1.5 km per ilramo sud. La lunghezza complessiva dellarete metropolitana da attrezzareè quindi di circa 52 km.Le varie tratte utilizzano il trac-ciato ferroviario che saràopportunamente ristrutturato inconsiderazione del tipo di tec-nologia di trasporto utilizzata.

Una metropolitana leggera di superficiesui binari dell’attualetracciato FS per collegare i centri costieridella provincia

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SPECIALE “METROPOLITANA DI SUPERFICIE”

Le simulazioni fotografiche

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Stazione Ferroviaria di Ancona Marittima

Stazione Ferroviaria di Ancona Marittima

Ecco alcune immagini prima e dopo l’attuazione del progetto

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Stazione Ferroviaria di Palombina

Lungomare di Palombina

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Quattro linee metropoli-tane per spostarsi age-volmente lungo l’asse

costiero e arrivare fino agliimportanti nodi di scambio diFalconara-Chiaravalle e AnconaSud. Grazie al numero di ferma-te previste lungo il tragitto dellametropolitana i cittadini saran-no incoraggiati all’utilizzo delmezzo pubblico e potranno rag-giungere rapidamente le princi-pali città della provincia e i nodidi scambio con gli altri sistemidi trasporto.

Ecco nel dettaglio le quattrolinee del sistema metropolitano:

LLiinneeaa 11 RRoosssseellllii ((AAnnccoonnaa CC..llee)) –– AAnnccoonnaa SSuuddÈ la linea che servirà le areedensamente abitate del capo-luogo mettendole in comunica-zione con le aree commercialied industriali localizzate a sud.La linea svolgerà anche serviziodi navetta con la nuova stazionedi Ancona Sud. Ha una lun-ghezza di circa 12 km con 8 fer-mate, tra cui Valle Miano,Varano, Stadio, Baraccola eAspio.

LLiinneeaa 22 NNuuoovvaa SSttaazziioonnee FFSSFFaallccoonnaarraa--CChhiiaarraavvaallllee ––AAnnccoonnaa MMaarriittttiimmaaLLiinneeaa 44 NNuuoovvaa SSttaazziioonnee FFSSFFaallccoonnaarraa--CChhiiaarraavvaallllee ––SSeenniiggaalllliiaa CCeessaannooSono le due linee che dal nuovonodo di Falconara-Chiaravalle,dove arriveranno i treni da

Roma, serviranno l’AeroportoRaffaello Sanzio collegandolocon Senigallia e Ancona. Il servizio sarà esteso adAncona Marittima che fungeràda terminal per il traffico pas-seggeri da e verso il centrourbano. La linea 2 ha una lunghezza dicirca 16 km con 15 fermate,mentre la linea 4 di 26 km con12 fermate.

LLiinneeaa 33 SSeenniiggaalllliiaa CCeessaannoo ––AAnnccoonnaa MMaarriittttiimmaaÈ la cosiddetta “Linea lunga”(corre per 33 km ed è dotata di21 fermate) che ha il compito didrenare l’attuale traffico suferro e su gomma, collegandotutte le località costiere com-prese tra i due estremi diSenigallia-Cesano ed AnconaMarittima.

Nella pagina seguente il graficodelle linee del servizio metro-politano.

56 fermate permetteranno un collegamentorapido con i centripiù importanti

Le linee del serviziometropolitano

SPECIALE “METROPOLITANA DI SUPERFICIE”

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Schema del servizio metropolitano

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Quattro i centri nevralgiciche consentiranno ilpassaggio da un mezzo

di trasporto all’altro, secondo ilsistema ipotizzato dallo studiodella Provincia di Ancona. Nella soluzione scelta per l’ar-retramento ferroviario, cioèquella da Senigallia Cesano, inodi di scambio individuati, chefaciliteranno i collegamenti sul

territorio, sono quelli diFalconara–Chiaravalle, AnconaCentrale, Ancona Sud eSenigallia-Cesano.

SSeenniiggaalllliiaa--CCeessaannooConsente lo scambio tra i trenia lunga percorrenza provenientida nord ed il servizio metropo-litano costiero. Allo stesso tempo, il nodo sarà

I quattro centrinevralgici per il passaggio da unmezzo di trasportoad un altro

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Da un mezzo di trasporto all’altro:

i nodi di scambio

SPECIALE “METROPOLITANA DI SUPERFICIE”

Stazione metropolitana di Berlino

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il punto di riferimento delleutenze provenienti da tutta laValle del Cesano e dirette versoil capoluogo.

FFaallccoonnaarraa--CChhiiaarraavvaallllee È il nodo occidentale del siste-ma. Permetterà lo scambio trala lunga percorrenza provenien-te da Roma, quella provenienteda Bologna–Bari ed il serviziometropolitano. Servirà anche araccogliere la domanda delleutenze provenienti dal BacinoFabriano-Jesi.

AAnnccoonnaa SSuudd È il nodo che chiude il sistemanella parte meridionale e chepermette, da un lato, lo scambio

tra la lunga percorrenza sull’as-se nord-sud ed il serviziometropolitano, e, dall’altro, laraccolta della domanda prove-niente dal bacino Osimo-Loreto.

AAnnccoonnaa CCeennttrraallee--PPoorrttoo È il nodo che caratterizza lacentralità del capoluogo nonsolo nel contesto del serviziometropolitano, ma anche inquello del sistema di trasporto

delle merci. Il nodo assumefondamentale importanza inquanto è prevista una riqualifi-cazione dell’attuale stazioneferroviaria per consentire ilpotenziamento del trasportomerci da e verso il porto. Tra i nuovi impianti previsti,quello denominato “autostradaviaggiante” consentirà di devia-re una consistente quota di TIRsu convogli speciali sottraendo-li al traffico stradale. Tra i nodi principali serviti dalnuovo sistema, assumeràimportanza anche il terminaledi Ancona Marittima chediverrà la porta di accesso allacentro storico e al porto diAncona.

Stazione metropolitana di Lione-Satolas

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Attiva dall’autunno 2002,la nuova fermata diTorrette sarà parte inte-

grante del progetto di ristruttura-zione del trasporto ferroviarionell’area costiera della provinciadi Ancona.Quella di Torrette sarà, infatti,una delle fermate incluse nelprogetto impropriamente deno-minato “Metropolitana di Su-perficie”, che, nello studio rea-lizzato dalla Provincia diAncona, interessa un percorsototale di circa 52km. L’idea che è alla base delProgetto del Trasporto Integratoper l’Area Urbana di Ancona,nasce prima del 1999.

L’origine può essere individua-ta negli atti e nel progetto preli-minare seguito alla promulga-zione della legge 211/92 sulTrasporto Rapido di Massa,predisposti dal ResponsabileCommerciale della DirezioneTrasporto Regionale Marche,Danilo Antolini, e da FaustoAlba, del Servizio Trasportidella Regione Marche. “Lo stu-dio - spiega Danilo Antolini -prevedeva una stretta integra-zione dei servizi di trasportocollettivo ferro-gomma, prefe-rendo il sistema su rotaia nelleore di punta del transito pendo-lare e quello su gomma nelleore di minor afflusso di traffico.

Un incentivo allamobilità su rotaia

La nuova fermataferroviaria diTorretteIN

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Quindi, per quanto riguarda larete ferroviaria un suo uso concaratteristiche metropolitane”. In seguito, il tardare dell’appro-vazione del progetto da parte delMinistero dei Trasporti e la cre-scente necessità di ristrutturare erendere armonico il sistema ditrasporto locale, hanno spintol’Amministrazione Provincialead iniziare la costruzione delleprime tre fermate ferroviarieritenute strategiche: Falconara-S t a d i o , A n c o n a - S t a d i o ,Camerano-Aspio.La fermata di Torrette, purfacendo parte del progettodell’Area Urbana, era già infase di realizzazione perchécostruita direttamente dalleFerrovie. “La realizzazione diquesta fermata - continuaAntolini - è stata caratterizzatada fasi critiche.Un primo appalto, risalente a 9anni fa, vide fallire la dittaaggiudicataria. Questo ci hacostretto a ricominciare i lavoridall’inizio. Abbiamo dunquedovuto indire un nuovo appaltoe posticipare la conclusione deilavori e la conseguente aperturadel servizio all’autunno 2002”.Fin da subito, molti viaggiatori

hanno iniziato ad usufruiredella nuova fermata. “Il traffico prevalente – aggiun-ge ancora Danilo Antolini - èquello del mattino, sia prove-niente dalle località della costanord che dalla vallata dell’Esino.In prevalenza, i viaggiatori sonogli studenti dell’Itis Volterra edel polo Universitario diMedicina, oltre ai dipendentiche lavorano presso gli Ufficidell’Università e dell’OspedaleRegionale. Secondo le nostre rilevazioni, inuna giornata media, il numerodi salite/discese è quantificabilein oltre 300 viaggiatori, e, intotale, i treni che effettuano fer-mate nei due sensi di marcia inun giorno feriale sono 22”. La fermata di Torrette non èperò ancora molto utilizzata daicittadini della zona che preferi-scono muoversi in macchinaper spostarsi verso il centro diAncona.“La Provincia di Ancona – con-clude Antolini – deve porre inessere delle iniziative per incen-tivare lo sviluppo e la ristruttu-razione della viabilità locale. Innanzitutto è necessario porta-re a termine i lavori delle fer-

mate di Falconara-Stadio, entrodicembre 2004, e quelle diAncona-Stadio e Camerano-Aspio entro l’estate 2005.È inoltre importante svilupparel’accordo di programma inse-rendo una nuova fermata aCesano di Senigallia, appena anord della stazione già esistente.Per incentivare l’uso dei mezzipubblici, si potrebbero infineorganizzare delle campagne dicomunicazione per sensibiliz-zare i cittadini che di solito uti-lizzano il mezzo privato, infor-mandoli sull’applicazione delSistema Tariffario Integrato cheprevede delle agevolazioni sul-l’uso dei mezzi di trasporto col-lettivo”.

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Già avviati i lavori di trenuove fermate, strategi-che per la mobilità del

territorio. Nell’ambito del sistema di inte-grazione autobus-treno, con-templato nell’Accordo di Pro-gramma del 1994, la Provinciadi Ancona sta procedendoall’attuazione dei primi modulidel sistema. L’ufficio responsabile degli

interventi è l’Area Mobilità eTrasporti dell’Ente, direttadall’Ing. Roberto Renzi (diri-gente VII Settore) e coordinatadall’Arch. Roberto Panariello.Alcuni elementi del sistema rite-nuti essenziali, sono in via direalizzazione. Ciò a prescindere dalla messa aregime dell’intero nuovo assettoipotizzato. Si tratta della realizzazione di tre

I lavori già avviati:Ancona-Stadio,Camerano-Aspio eFalconara-Stadio,ecco le nuove “stazioni”

Banchine e fermate più moderneIN

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nuove fermate ferroviarie, deter-minanti per gli attuali flussi ditraffico pubblico e privato, e del-l’adeguamento funzionale dellebanchine di otto stazioni esisten-ti, che permetteranno di velociz-zare le operazioni di salita-discesa dei viaggiatori. I lavori riguardano la realizza-zione ex-novo di tre fermate,quelle di Ancona-Stadio,Camerano-Aspio e Falconara-Stadio, mentre l’adeguamentodelle banchine ferroviarie inte-resserà le fermate di Jesi,Chiaravalle, Castelferretti, Fal-conara, Marzocca, Palombina,Ancona Centrale e Varano.

I lavori di costruzione dellenuove fermate ferroviarie diAncona-Stadio e Camerano-Aspio sono iniziati ad agosto2003, per un costo complessivodi 1.644.135,79 Euro. La costruzione della nuova fer-mata di Falconara-Stadio, inve-ce, è partita a maggio 2003 perun importo di 680.163,51 Euro.Riguardo ai lavori di adegua-mento delle banchine ferrovia-rie, infine, la progettazione ese-cutiva, svolta internamenteall’Amministrazione Provin-ciale sotto la supervisione diRFI, è stata completata. Il costo di quest’ultima serie diinterventi è di 2.836.564,12Euro.I lavori della fermata diFalconara-Stadio sono in avan-zata fase di attuazione; il termi-ne di consegna previsto è infattientro il secondo semestre 2004.La stessa potrebbe dunqueentrare in funzione già con l’o-rario Trenitalia 2005. Il completamento di Ancona-Stadio e Camerano-Aspio èprevisto, invece, entro il primotrimestre del 2005.

Il sistema, che può già essereavviato aldilà della realizzazio-ne dell’arretramento della lineanazionale FS, è finalizzatoall’utilizzo della linea ferrovia-ria esistente per il trasporto

pubblico locale nell’area urba-na di Ancona. Attraverso gliinterventi in via di realizzazio-ne, si potrà arrivare all’integra-zione intermodale dei mezzi ditrasporto, incentivando l’utiliz-zo del trasporto pubblico suferro per l’utenza pendolare. La programmazione del trafficolocale su ferro è di competenzadella Regione, mentre la piani-ficazione del trasporto pubblicolocale su gomma è affidata allaProvincia. Attraverso la programmazionecombinata ferro-gomma sipotranno quindi ridefinire lepercorrenze dei servizi pubblicisu gomma, razionalizzando lesovrapposizioni con le percor-renze su ferro e riequilibrandol’esercizio delle linee sugomma nel sistema collinaredell’entroterra. Allo stesso tempo si potrannointercettare quote di pendolarioggi non attratti dal trasportopubblico e si potrà erogare ilservizio su gomma con stan-dards di qualità più elevatirispetto all’attuale.In tal senso, nel novembre 2003la Provincia ha approvato ilPiano di Bacino del trasportopubblico locale extraurbano,uno strumento di pianificazionefinalizzato alla nuova program-mazione dei servizi di linea,all’interno del quale, per la pro-grammazione dei servizi sugomma, si fa esplicito riferi-mento alle opere qui illustrate. Nel sistema, infine, è già previ-sto un concreto sviluppo a nordcon la nuova fermata di Cesanodi Senigallia, la cui realizzazio-ne è ricompresa nel PRUSST -Programma di RiqualificazioneUrbanistica e Sviluppo Soste-nibile del Territorio, promossodalla Provincia di Ancona edenominato Area Urbana diAncona. Il Comune di Senigallia e laProvincia hanno deliberato dicompartecipare a tutto l’iter, dalprogetto all’esecuzione, soste-nendone gli oneri finanziari.

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La Provincia di Ancona,con lo studio per l’arre-tramento della rete ferro-

viaria (tratto Senigallia-Cesano/Ancona Sud) ha sviluppato unobiettivo programmatico giàinserito nel piano provincialedei trasporti e nel PTC.Scopo di questo progetto è lacompleta trasformazione delnostro sistema trasportistico edinfrastrutturale che mostra,ormai da troppo tempo, fortiinsufficienze. In questi anni, ilproblema della qualità e quan-tità delle modalità di trasporto èdiventato un’emergenza tale dapenalizzare il nostro sviluppoeconomico, riducendo le possi-bilità d’inserimento della nostraprovincia e della nostra regione

nel contesto più vasto e dinami-co del Paese e della stessaEuropa.La provincia di Ancona ha vistocrescere realtà economicheinfrastrutturali come il portodi Ancona, l’aereoporto diFalconara e l’interporto di Jesi,di cui a breve sarà completata laprima parte. Queste opere rappresentano trediverse modalità di trasportoper merci e persone che, siner-gicamente, determinano un’a-rea logistica virtuale di primariaimportanza, il cui ambito diriferimento non è soltanto lanostra regione, ma l’intero terri-torio nazionale e l’Europa.Grazie alla nostra posizione

geografica ed al prossimo allar-gamento ad est della comunitàeuropea, è facile comprenderele possibilità che si apriranno seavremo piena coscienza dellenostre potenzialità. La logistica rappresenta un’op-portunità nuova e concreta disviluppo per il nostro territorio

che dobbiamo saper cogliere. Sitratta di modernizzare il sistemaeconomico e sociale e di cam-biare anche il sistema diGoverno locale che deve supe-rare localismi e particolarismise vuole essere protagonista diprogetti di così ampio respiro.Fondamentale, in questo conte-sto, è il ruolo della Provincia. In questi anni, le Amministra-zioni Giancarli non si sono sot-tratte al faticoso e pazientecompito di “pensare in grande”il futuro della provincia coin-volgendo Comuni e Regione,forze sociali, economiche epolitiche. Anche il progetto di arretra-mento ferroviario si pone nel-l’ottica di individuare e realiz-

zare le infrastrutture ferroviarieche implementino la nuova arealogistica.Oggi, infatti, il Porto, l’Aereo-porto e l’Interporto utilizzanouna viabilità stradale e ferroviariainsufficiente, già inadeguata asoddisfare le funzioni ordinarie.Per questo, il tema delle infra-strutture (strade e ferro) è lavera grande emergenza delnostro territorio che, alle attualicondizioni, rischia di esserecompromesso in termini diinquinamento da traffico, insuf-ficienza nei trasporti, penalizza-zione dello sviluppo. È quindi fondamentale avviareil progetto di arretramento fer-roviario rispondendo, nel nostro

“Per sfruttare leopportunità che ver-ranno dall’allarga-mento ad Est dellaComunità Europea”

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Un progetto per sviluppare

l’area logisticadella provincia

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sistema di trasporto su rotaia,all’esigenza di creare due livel-li distinti di priorità. Il primo corrispondente ad unarete ferroviaria per merci e per-sone, capace di collegare rapi-damente il nostro territorio conla rete nazionale ed europea. Il secondo, invece, rivolto apotenziare la mobilità di mercie persone a livello locale.Un piano ambizioso che, som-mato a quello del miglioramen-to delle strutture viarie stradali,potrebbe creare quelle infra-strutture veloci, funzionali, effi-cienti, arterie pulsanti e vitali diun’area logistica in sviluppocome la nostra. Sono convinto che questo pro-getto di arretramento, ponendol’accento sulla rete ferroviaria,

sia in linea con i concetti conte-nuti nel Libro Bianco sui tra-sporti della Comunità Europeache privilegia proprio talemodalità di trasporto nell’ambi-to di una efficiente intermoda-lità. È necessario dunque aprire unserrato confronto con il Governocentrale per capire se c’è lavolontà di finanziare quei pro-getti (come questo) che voglio-no costruire una rete di traspor-to funzionale ad un’area logisti-ca di primaria importanza per ilnostro Paese.Occorre capire, cioè, se questoGoverno è in grado di dotare dirisorse quei progetti che sonoprioritari ed indispensabiliall’Italia (non solo alle Marche)per ricoprire un ruolo attivo in

quest’Europa sempre più allar-gata ed in una situazione gene-rale di economia globalizzata.Oppure se questo Governo fasolo facile demagogia. Per questi motivi è importantel’iniziativa della Provincia diAncona, perché mette final-mente alla prova la capacità delGoverno di misurarsi su proget-ti concreti e realizzabili e nonsu ipotesi fantasiose o tecnica-mente inattuabili.

Claudio VenanziConsigliere Provinciale

Presidente V CommissioneTrasporti e Infrastrutture

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Quando gli interessi poli-tici di parte superano gliinteressi collettivi dei

cittadini si fa “una cattiva poli-tica”, una politica che purtrop-po noi marchigiani siamo abi-tuati da tempo a vedere e subire.Qualunque sia l’argomento:rifiuti, trasporti, urbanistica ograndi infrastrutture, c’è daparte del centrosinistra una for-tissima miopia che li porta avedere non oltre il proprio naso,con continui litigi all’internodella loro coalizione, dei lorostessi partiti e degli Enti localida loro governati.Una situazione che fa dimenti-care ai membri del centro-sini-stra il fine della loro elezione, ecioè la gestione della cosa pub-

blica per rendere servizi effi-cienti e risposte concrete ai cit-tadini.Nella Regione Marche si è dasempre parlato di grandi caren-ze di infrastrutture, di precarietàe arretratezza delle linee viariee di collegamenti insufficienticon il porto e l’aeroporto, manessun Ente e nessun Governofino ad ora avevano mai consi-derato seriamente la situazionee fatto in proposito qualcosa diconcreto. Dobbiamo purtropporisalire al tempo dei romani pertrovare risultati, e non è unabattuta.Oggi il Governo Berlusconi hail merito di cercare di recupera-re il grande ritardo accumulato

e di colmare il divario che sepa-ra l’Italia e le Marche dallealtre regioni e dagli altri PaesiEuropei. La Quadrilatero SPA,società creata con l’incarico direalizzare le infrastrutture via-rie di collegamento fra Marchee Umbria, ha già ottenuto dal

CIPE il via libera ai progettipresentati e l’assegnazione delfinanziamento necessario per larealizzazione della S.S. 76 Vald’Esino, della SS 318 PianelloValfabbrica per un totale di 40km di percorso, e, per la SS 77,le intervallive e i raccordi.L’opera di 158 km, che costeràoltre due miliardi di euro e i cuicantieri saranno aperti primadella fine dell’anno, prevede lamessa in comunicazionedell’Umbria con il mareAdriatico e il miglioramentodei collegamenti tra le Marche el’entroterra umbro. È giunta altermine, inoltre, la progettazio-ne dell’arretramento della lineaferroviaria adriatica che, parten-do da Montemarciano, sottopas-

sa l’autostrada A14 in galleriaper proseguire, in affiancamen-to, dal lato monte e che, con unpercorso all’aperto, raggiungeil nuovo nodo Falconara-Chiaravalle. Questo tratto è di 7km e continua fino ad AnconaSud (Aspio) per una lunghezzatotale di circa 26 km.L’arretramento della linea fer-roviaria consentirà ai treni dilunga percorrenza di serviredirettamente il capoluogo e learee dell’aeroporto e dell’inter-porto merci di Jesi senza più lapenalizzazione di percorsi inaree urbane.Spostare l’infrastruttura ferro-viaria permetterà un profondorecupero ambientale e socio

Arretrare l’infrastruttura

ferroviaria permetterà un

profondo recuperoambientale e socioeconomico sia per itratti urbani che per

quelli extraurbani

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La posizione di Forza Italia sul progetto:

“Un’opportunitàper la Provincia”

Milva Magnani

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economico sia per i tratti urbaniche per quelli extraurbani.Eliminando l’effetto barrieradella linea ferroviaria si realiz-za una maggiore sinergia tra lacosta e il territorio, si abbattel’impatto acustico, si liberano20 km di costa con risvolti favo-revoli per il rilancio del turismoe, quindi, dell’economia e del-l’occupazione.Recentemente il GovernoBerlusconi ha approvato ilprovvedimento sui pedaggiautostradali che ha permessoalla Società Autostrade di pro-durre il piano di investimentiall’interno del quale è stata con-fermata la terza corsia dell’A14Rimini - Pedaso. Sembra final-mente finita l’era dell’indeci-sionismo (vedi quanto accadutoper l’uscita di Ancona Nord oOvest), dei progetti fatti a misu-ra di quartiere (By pass Api)che, non avendo una visualeampia, generano solo violenzaalla natura marchigiana. Ora,grazie al Governo di centro-destra, si cambia pagina.Si allargano le visuali e si fannograndi investimenti per il futurodelle Marche. Si ha finalmente la consapevo-lezza che in un’economiamoderna non si può più rimane-re isolati, che non si può impe-dire la crescita delle nostreaziende con le strozzature dellarete stradale che causano il pro-gressivo aumento dei fenomenidi congestione, che si devonoconseguire livelli di qualità, diconfort e velocità commercialiin linea con le aspettative dellepersone, e che si debbono infinerivitalizzare il trasporto pubbli-co e lasciare beni pubblici inte-gri alle prossime generazioni. Nelle Marche questa è una rivo-luzione che non si era mai riu-sciti ad ottenere neanche quan-do il governo nazionale eradello stesso colore di quellodella nostra Regione, dellenostre Province e dei Comunipiù grandi. Ciò perché al cen-tro-sinistra manca la capacità di

vedere in grande, di progettare,di concretizzare, e soprattuttoperché c’è al suo interno unprofondo disaccordo che fa pre-valere solo biechi interessi dipotere.Su questi progetti, invece, alivello di governo l’accordo c’èe si andrà avanti anche se isignori che governano la nostraRegione e le nostre Provincespesso non collaborano creandocontinue ed inutili polemichefinalizzate solo a scopi elettorali.Causando ostruzionismo e per-dite di tempo, invitano i comunia non aderire alla QuadrilateroSPA (vedi l’invito dell’Ass.Bucciarelli al sindaco Sorci diFabriano). La stessa Provinciadi Ancona, ad oggi, non haancora aderito e non sembraminimamente intenzionata. Uncomportamento irresponsabile,un chiaro rifiuto delle opportu-nità di valorizzazione del terri-torio e dello sviluppo economi-co. Tutto questo per posizionipolitiche di parte.Nonostante la presenza nei pre-cedenti governi di centro-sini-stra di un Ministro dei Lavori

Pubblici marchigiano, alleMarche non è stato portatonulla di buono ed ora che ilGoverno Berlusconi fa sulserio, invece di addivenire aduna fattiva collaborazione pernon perdere l’eccezionale etanto attesa opportunità, traspa-re nel centro-sinistra marchigia-no un’aria di fastidio, di criticae quasi di malcontento. I progetti sulle grandi opere uti-lizzano forme di collaborazionefra capitali pubblici e privati.Invio dunque un dovuto ringra-ziamento per l’impegno profu-so e gli ottimi risultati ottenuti atutti i soggetti coinvolti con par-ticolare attenzione ai privati, alPresidente del QuadrilateroSPA, all’industriale jesinoGennaro Pieralisi, al Dott.Ermanno Pupo ex direttoregenerale dell’AssociazioneIndustriale ed ex consigliereregionale di Forza Italia ed alVice Ministro e Presidente delCipe, Dott. Mario Baldassarri.

Milva MagnaniVice Presidente V Commissione

Provincia di Ancona eCapogruppo di Forza Italia

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Area vasta, rete metropo-litana dei servizi,distretti industriali, città

dei teatri, percorsi museali inte-grati. Concetti che sottintendo-no il principio di un’omoge-neità del territorio che esiste, unfatto concreto che ha finalmen-te superato la barriera dei muni-cipalismi.Per troppo tempo noi marchi-giani abbiamo subito il gapdemografico di non poter vanta-re una capitale, una grandecittà, una metropoli. Da un datoprettamente numerico discen-devano considerazioni culturalia giustificazione del poco pesodella regione rispetto ai granditemi e le scelte importanti delPaese. "Non avete una grandecittà in grado di funzionare

come fulcro per l’intera regio-ne, per il Centro dell’Italia".Era questo il rimprovero.Ma come sempre è accadutoper questa regione capace didiventare forte partendo propriodalle sue debolezze, quello chein un’epoca poteva essere unosvantaggio oggi promette diessere una grande opportunità.È vero, non abbiamo una capi-tale delle Marche che possaessere definita una metropoli,ma non abbiamo neppure paga-to il caro prezzo che città comeFirenze, Bologna ed, in parte, lastessa Perugia hanno dovutosopportare in termini di feno-meni disordinati di inurbazione,snaturamento del patrimoniopaesaggistico, esasperazionedelle tensioni sociali, aumentodella criminalità, esplosione dei

fenomeni di immigrazioneclandestina, perdita dell’iden-tità culturale e del legame conle tradizioni.Ora il tempo può restituircitutto con gli interessi a pattoche i concetti di omogeneità dicui sopra non vengano sviliti.Le Marche infatti hanno unaloro metropoli che si affacciasul mare e che arriva finoall’Appennino, un porto, unaeroporto, presto un interporto,poi una molteplicità di distrettiindustriali, un parco naturaleorlato da spiagge bianchissime,ma anche un’oasi verde attra-versata dalle limpide acque diun fiume, e ancora teatri, opered’arte e monumenti.Non è la fantasia di un geografodotato di un frullatore, ma la

semplice constatazione di comeil territorio negli anni si èmodellato. Ancona, Falconara,Chiaravalle, Jesi, la Vallesina eFabriano, non sono forse unaunica città? Senigallia, Osimo eLoreto non sono forse satellitiche orbitano intorno ad un polopiù che familiare? Non è forsequesta la metropoli che gli altrinon vedevano, non c’è forse giàun cittadino nuovo che simuove con disinvoltura lavo-rando ad Ancona, passeggiandoil pomeriggio a Senigallia efinendo poi la sera a teatro aJesi? Tutto questo come passareda un quartiere all’altro diMilano, da una borgata all’altradi Roma.

Martino MartelliniGiornalista de

“Il Resto del Carlino”

Senigallia, Osimo eLoreto non sonoforse satelliti cheorbitano intorno adun polo più che familiare?

Prosegue con l’intervento diMartino Martellini,giornalista de “IlResto del Carlino”,lo spazio riservato aimaggiori quotidianidella provincia

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La MetropoliMarchigiana

Martino Martellini

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Implementare la mobilità ela vivibilità della regioneMarche utilizzando l’ipotesi

della Provincia di Ancona, pro-motrice dello studio di prefatti-bilità per la realizzazione dellametropolitana di superficie cheprevede il potenziamento dellatratta ferroviaria. Una trasfor-mazione moderna del territorioche coinvolge anche l’enteRegione. Sull’argomento abbia-mo quindi rivolto alcunedomande a Marco Amagliani,Assessore regionale all’Am-biente ed ai Trasporti. QQuuaallii llee ooppppoorrttuunniittàà iinnssiittee nneellpprrooggeettttoo aa lliivveelllloo rreeggiioonnaallee??Il progetto di allontanare l’asseferroviario nord-sud dalla zonacostiera centrale, Marche,Abruzzo e Molise, per allegge-

rire la ”pressione” del sistemadi trasporto su tale fascia con-sentendo alle infrastrutture edai servizi esistenti di soddisfarele necessità delle aree urbane edelle aree produttive, è conte-nuto già nello Studio diFattibilità del Corridoio Adri-atico, approvato dalle regioniadriatiche nel 2000. Questa ipo-tesi, che rappresenta un inter-vento di lungo termine, e che,secondo lo Studio, consentireb-be di raggiungere una potenzia-lità fino a 300 treni/giorno eduna velocizzazione a 200 km/hdella parte centro-meridionaledella linea adriatica, non è unanovità. Ovviamente, poiché si èattualmente ben lontani dallasaturazione della linea esistente(in termini di treni/giorno), l’e-

sigenza di un allontanamentodalla costa è sentita solo sualcune tratte. Di conseguenza,la proposta della Provincia diAncona riguarda il solo frontedel territorio provinciale a norddi Ancona. Occorre tuttaviachiarire che questo studio diprefattibilità, così come quellodel Corridoio Adriatico, nonipotizza lo spostamento e l’eli-minazione dell’attuale linea fer-roviaria adriatica, come qualcu-no invece vorrebbe intendere.Ciò perché tale eliminazionerappresenterebbe la perdita perle città costiere di un vettore col-lettivo veloce, non inquinante ea grande capacità, che vogliamoinvece potenziare al massimo

“ci opporremo a proposte che eliminino o riducanola presenza dellaferrovia a serviziodegli insediamenti”

Marco Amagliani

Dalla Regione avanti tutta

per potenziare icollegamenti

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nelle Marche. La Regione siopporrà, quindi, in ogni modo,a proposte che eliminino o ridu-cano la presenza della ferrovia aservizio degli insediamentiurbani.

QQuuaallee iill ccooiinnvvoollggiimmeennttoo ddeellllaaRReeggiioonnee MMaarrcchhee nneell pprrooggeettttooddeellllaa PPrroovviinncciiaa??Le Marche si sono dotate daqualche anno del Piano per ilTrasporto Pubblico Locale chericonosce un ruolo fondamenta-le al trasporto ferroviario.Rispetto a quest’ultimo, le lineesu gomma pianificate nei Pianidi bacino delle Province,dovranno adeguare orari ed evi-tare sovrapposizioni.

La Regione finanzia inoltre inodi di scambio del trasporto,stazioni e fermate attrezzate, tracui svolgono un ruolo particolarei nodi di scambio ferro-gomma,degli snodi dove può avvenire loscambio dall’auto/autobus altreno.Dal 1995 la Regione finanzia lacostruzione delle stazionisecondarie nell’ambito del pro-getto di metropolitana leggeradell’area urbana di Ancona, checomprenderà le tratte Senigallia-Ancona, Jesi-Ancona e Loreto-Ancona. Nell’ambito del rias-setto dei servizi regionali è allostudio un’ipotesi di analogo tra-sporto metropolitano sulle tratteAscoli Piceno-S.Benedetto-

Grottammare, Macerata-Civita-nova, Fano-Pesaro. Per il poten-ziamento della rete ferroviaria,compreso nell’Intesa GeneraleQuadro tra lo Stato e la RegioneMarche, stipulato nel 2002 e incorso di aggiornamento, preve-diamo la connessione e l’asset-to intermodale del Porto diAncona, il raddoppio della lineaAncona-Roma, il collegamentoa nord con l’adriatica ed il by-pass di Falconara, il nuovo smi-stamento merci all’Interporto diJesi, l’elettrificazione delle tratteFabriano-Civitanova e Ascoli-S.Benedetto, lo studio di fattibi-lità del collegamento Ascoli-Antrodoco. Stiamo infine veri-ficando la fattibilità del ripristi-no della linea ferroviaria dimes-sa Fano-Urbino.

CCoossaa ppeennssaa,, iinn ddeeffiinniittiivvaa,, ddeellllaapprrooppoossttaa ddeellllaa PPrroovviinncciiaa?? È a tutt’oggi uno studio di pre-fattibilità, interessante e digrande fascino, ma ancora aduno stadio prematuro. Quindi non può ancora essereassunto dalla Regione tra le suepriorità, va prima completato,portato ad una vera fattibilità econfrontato con le eventualialtre ipotesi (quella delCorridoio Adriatico ad es.). In ogni caso, va nella giustadirezione di promozione epotenziamento del ferro e que-sto è l’importante.Non può però essere utilizzatada qualcuno, ad esempio il viceministro Baldassarri, per ritarda-re o rinviare l’approvazione ed ilfinanziamento delle opere ferro-viarie urgenti già progettate,come quelle inserite nell’IntesaGenerale Quadro. Se così fosse, occorrerà cheProvincia e Regione dianosegnali forti per opporsi in ognimodo a questa deriva. Tale operazione, motivata daequivoci interessi, darebberisultati opposti alla direzionecondivisa di dare priorità almiglioramento della rete e deiservizi ferroviari.

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Èdi particolare importanzail ruolo ricoperto daSenigallia nell’ambito

del progetto avanzato dallaProvincia di Ancona. La città costituisce il nodo discambio tra i flussi di traffico dilunga percorrenza provenientida nord e il servizio metropoli-tano che andrà a collegare i varicentri lungo la fascia costiera. Nel sistema ipotizzato dallaProvincia, Senigallia sarà ancheil punto di partenza dell’arretra-mento ferroviario. Questo, sia in considerazionedella sua forte vocazione turisti-ca sia per l’alto grado didomanda di mobilità, da e versoil capoluogo.

LLuuaannaa AAnnggeelloonnii,, SSiinnddaaccoo ddiiSSeenniiggaalllliiaa,, ccoommee vviivvee llaa ssuuaacciittttàà llaa pprrooppoossttaa ddeellllaaPPrroovviinncciiaa??La nostra Amministrazioneappoggia questo progetto inmaniera incondizionata.La città ha sempre avvertito ildisagio della secolare fratturatra mare e città e auspica un rie-quilibrio e un ripensamento delsistema dei trasporti. Ci sono diverse fasi: la prima èsenz’altro quella di istituire unametropolitana di superficiecome funzione aggiunta dell’at-tuale linea ferroviaria; la secon-da è la realizzazione di un trac-ciato ferroviario alternativo.Proprio per sostenere questoobiettivo avanzammo preciseosservazioni al PTC.

Quali i benefici che Senigalliaattende dalla realizzazione dellametropolitana di superficie?Il suo avvio significherà lo spo-stamento di sostanziali quote ditrasporto dalla gomma al ferro.Questo comporterà un allegge-rimento del traffico e un’evi-dente riduzione dell’inquina-mento. Sarà una prima rispostaper un più qualificato uso delterritorio e ne beneficerà ovvia-mente anche il turismo senigal-liese. Le tre fermate previste(Cesano Nord, Senigallia eMarzocca) consentiranno diriorganizzare la rete del traspor-to pubblico e di realizzare ido-nei parcheggi scambiatori.Con la variante urbanistica alle

zone costiere abbiamo perprimi – e non è stato facile –alleggerito i carichi edilizi, sal-vato ville storiche, allontanatole nuove edificazioni dalla fer-rovia, individuato parcheggi esottopassi, immaginato nuovepossibili integrazioni fra città emare. Con questo stesso spiritostiamo affrontando ogni altraprogettazione urbana.

VVeenniiaammoo oorraa aallllaa pprroossppeettttiivvaaddii aarrrreettrraammeennttoo ddeellllaa ffeerrrroo--vviiaa.. QQuuaallii ccoonnddiizziioonnii ppoottrraann--nnoo rreennddeerrllaa rreeaalliissttiiccaa??Il Governo Provinciale, conlungimiranza, ha messo al cen-tro il problema storico di supe-rare la frattura secolare di unterritorio. Il potenziamento deltrasporto merci, l’alta velocità e

Il primo cittadinosenigalliese entusiasta del progetto dellaProvincia diAncona

Luana Angeloni

Senigallia, unruolo strategico

nel sistema del trasporto costiero

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le lunghe percorrenze sono stra-tegie irrinunciabili, ma di certonon possibili nell’attuale sededella Ferrovia Adriatica. La continuità urbana, la grandedomanda turistica, gli spazinecessari affinché vi sia uno svi-luppo in quantità e qualità, sono

aspetti non più sacrificabili. Ilproblema è attuale. Occorronorilevanti investimenti e grandicollaborazioni fra le varie istitu-zioni, perché non è possibileguardare la questione da otticheo interessi particolari. Il passatoè eloquente: il progetto iniziale

di Pio IX prevedeva che la fer-rovia scorresse in aree interne,ma il preponderante interessedegli agricoltori, allora la veraeconomia dominante, portò aspostare il tracciato fin quasisulla battigia. Questo progettorimarrà un sogno se non entrerànei documenti di programma-zione. Ma in alcune zone dellaLiguria il sogno si è fatto realtà.È un percorso possibile. Senzademagogia, c’è da lavorarci su.

CCoommee vvaalluuttaa ii rruuoollii ee lleerreessppoonnssaabbiilliittàà ddii ooggnnii lliivveellllooiissttiittuuzziioonnaallee??Questa operazione deve essereprogettata su un territorio vasto,con un raccordo tra le varieProvince e anche con le altreRegioni. Il rapporto con il Governo cen-trale è semplicemente impre-scindibile e non può essere con-correnziale. Questo progettostrategico parte dalle Istituzionilocali, ma è il livello nazionaleche decide sugli investimenti. Il Ministro Baldassarri hadichiarato che parlerà quando leFerrovie avranno definito ilprogetto. Noi dobbiamo essere uniti, inambito provinciale e regionale,per sollecitare il Governo affin-ché le scelte degli Enti Localiabbiano un peso nella fase pro-gettuale.

Sarà dunque un’idea all’inse-gna di ambiente e sviluppo…Per Senigallia, per le Marche,per la costa adriatica, ma ancheper avvicinare nord e sud, que-sto progetto è fondamentale.Esso rilancerebbe a livelloeuropeo la bellezza dei nostriluoghi, del nostro mare e dellenostre preziose spiagge. Ambiente, turismo e culturasono ormai il futuro in cui cre-dere e per cui progettare, par-tendo dalla risoluzione dei pro-blemi della mobilità. Il mio suggerimento è quello dicrederci, di impegnarsi, uniti econ passione, a tutti i livelli.

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Raccoglierei il tempo diquesti primi trenta giorniin quattro punti.

L’ingresso - La gioia nel giornodell’ingresso nella Cattedrale diSan Ciriaco dove ho percepitol’interesse e l’attesa per la figuradel Vescovo e dove ho colto imessaggi ricchi di umanità e diprospettive, espressi dalle auto-rità civili. Sono state le parole diquesti indirizzi di saluto che mihanno fatto già apprezzare laqualità della vita di questo terri-torio e il tessuto civile e socialecaratterizzato da un effervescen-te associazionismo reso credibi-le da un volontariato diffuso. Inquella circostanza ho voluto trat-teggiare le linee del mio serviziopastorale improntato ad unaChiesa “conviviale”, amica degliuomini e delle donne di questotempo, con il compito specificodi annunciare il dono della sal-vezza. Sono convinto che il pro-blema di oggi sia l’ Evangelio: cimanca la notizia “buona” quellache pur disimpegnando minima-mente dalla fatica della respon-sabilità rallegra e da speranza.Quando penso alla realtà deinostri giorni, mi viene un’imma-gine: è come se tutti fossimodentro un frullatore sottoposti aduna sorta di scomposizione del-l’identità della vita. La buona notizia è amare la vita,servire la persona umana, impe-gnarsi nella comunione, educar-si alla solidarietà, liberarsi dellaprigione più o meno diffusa cheil cuore sopporta.

I Sacerdoti - L’incontro con isacerdoti sui quali pesa la quoti-diana responsabilità dell’annun-cio del Vangelo e del serviziodella carità. Le comunità parroc-chiali sono punti di riferimentoinsostituibili nel tessuto dellavita sociale e tutte le attività par-rocchiali contribuiscono adarricchire il già qualificatomondo civile. Sui sacerdoti pesala scarsità delle vocazioni, l’etàavanzata di molti e impegnipastorali sempre nuovi.Il Signore “ci guarderà conocchio provvidente”.L’Università - Ho colto congioia l’invito del MagnificoRettore a tenere una relazionenella sede dell’Università sul

tema: “La passione di Cristo e lapassione degli uomini”. Pur consapevole che quella nonè la cattedra abituale di unVescovo, ho vissuto con partico-lare gaudio spirituale quelmomento annunciando con sere-nità il valore misterioso dellaCroce in rapporto alle moltipli-cate sofferenze dell’umanità. Le autorità accademiche presen-ti e gli oltre 300 studenti univer-sitari mi hanno incoraggiatoattestandomi grande stima e vivasoddisfazione. Sono convintoche la formazione integrale del-l’uomo richieda anche il cammi-no spirituale: la fede offre rispo-ste all’intero mistero della vita.I giovani - La Domenica dellePalme è caratterizzata da unevento ecclesiale inaugurato daGiovanni Paolo II nel 1984: igiovani delle singole Diocesi siritrovano con il Vescovo e accol-gono il messaggio che prepara laGiornata Mondiale dellaGioventù: la prossima si cele-brerà a Colonia nel 2005.Sono stato rallegrato dalla pre-senza di un migliaio di giovani,gioiosi, sereni, credenti.Essi meritano tutta la nostravicinanza perché ciò ci introdu-ce in un futuro di speranza. Per il mio Ministero Episcopalel’incontro con i giovani è statoed è un viatico rassicurante. Suquesta strada ritengo che anchela Chiesa avrà una primavera difrutti.

Mons. Edoardo MenichelliArcivescovo della Diocesi Ancona-Osimo

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Le impressioni diMons. EdoardoMenichelli,Arcivescovo dellaDiocesi Ancona eOsimo, sul suo primomese nelle Marche

Per una Chiesa“Conviviale”

Dal marzo 2004 Ancona ha un nuovo Vescovo, Ancona Provincia ospita il suo saluto

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La GiuntaPRESIDENTE: Enzo Giancarli (D.S.)Politiche Comunitarie, Rapporti con le Istituzioni centrali,Regione Marche, Province Marchigiane

VICE PRESIDENTE: Giancarlo Sagramola (Margherita)Economia e Sviluppo Economico, Industria - Artigianato - Commercio,Politiche Sociali, della Solidarietà, della Pace e della Immigrazione

ASSESSORE: Raffaele Bucciarelli (P.d.C.I.)Agricoltura, Rapporti con i Comuni e con le Unioni Comunali, con lo Iacp,Edilizia Residenziale Pubblica, Riorganizzazione dei Consorzi, delleAziende degli Enti Pubblici Economici, Partecipazione Democratica, Porto

ASSESSORE: Patrizia Casagrande Esposto (D.S.)Urbanistica e Ambiente

ASSESSORE: Lorenzo Catraro (S.D.I.)Bilancio e Finanze, Organizzazione Amministrativa, Informatizzazione &Rete Telematica, Patrimonio, Nuova Sede dell'ente

ASSESSORE: Stefano Gatto (Margherita)Sport e Tempo Libero, Protezione Civile, Tutela del Patrimonio Faunisticoed Ittico, Animali da Affezione e Prevenzione del Randagismo,Caccia e Pesca

ASSESSORE: Donatella Linguiti (R.C.)Lavori Pubblici - Viabilità, Edilizia Scolastica,Politiche delle Pari Opportunità

ASSESSORE: Luciano Montesi (Verdi)Trasporti, Mobilità, Infrastrutture e Turismo

ASSESSORE: Massimo Pacetti (D.S.)Pubblica Istruzione, Formazione, Lavoro, Cultura

Il ConsiglioPresidente: Righi Antonio (Margherita D.L.)Vice Presidente: Brugiamolini Nedo (F.I.)D.S.: Badiali Fabio (Capogruppo), Barbadoro Luca, Cavatassi Livia,Ferri Franco, Giancarli Enzo, Giardini Marco, Lasca Leonardo,Raffaeli Paolo, Seri Silvana, Sturari Milvio, Venanzi Claudio Margherita: Gubinelli Sergio (Capogruppo), Antonietti Luciano,Cappellacci Rino, Lanari Pietro P.R.C.: Amagliani Renzo, Brandoni Giuliano P.d.C.I.: Casali Giuseppe (Capogruppo)S.D.I.: Grenende Claudio (Capogruppo)Verdi: Pecoraro Scanio Marco (Capogruppo)Forza Italia: Magnani Milva (Capogruppo), Cesaroni Enrico,Mariani Silvana A.N.: Mencarelli Ennio (Capogruppo), Bello Massimo, Buscarini Federica U.D.C.: Canneta Carlo (Capogruppo), Candi Paola Alleanza Popolare - Udeur: Favia David (Capogruppo)Consiglieri stranieri aggiunti: EL Meslmani Tarek Ahmad,Udo-Umoren Nsima Anderson

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