Ebrei. il popolo eletto

18
Ebrei: il popolo eletto

Transcript of Ebrei. il popolo eletto

Page 1: Ebrei. il popolo eletto

Ebrei: il popolo eletto

Page 2: Ebrei. il popolo eletto

Verso la terra promessa

Page 3: Ebrei. il popolo eletto

Se un migliaio di anni prima di Cristo vi foste trovati in Palestina, vi sareste seduti a tavola con gli antichi ebrei. Anche per questo popolo il pane era alla base dell'alimentazione, e oltre al pane lievitato veniva preparato anche un pane senza lievito, detto pane azimo. Avreste mangiato carne di montone, di vitello o di bue; quella di maiale no, perché era proibita. Queste pietanze venivano lessate o arrostite, ma si trattava di cibi non comuni e riservati ai giorni di festa. Quindi non avreste trovato molto spesso la carne in tavola, in compenso avreste mangiato legumi, frutta e formaggio. Da bere anche qui c'era il vino, e insieme a questo, bevande ricavate dalla fermentazione dell'orzo, del miele e delle mele.

Page 4: Ebrei. il popolo eletto

L'alimentazione nella civiltà ebraica ha subito molte variazioni nel tempo, come si può immaginare. Nell’epoca nomadica più antica il vitto era semplice e poco saporito e le spezie rare in quelle terre desertiche. I cibi potevano essere facilmente seccati e conservati per l’arido clima e non si potevano portare troppe provviste durante i viaggi.Come il patriarca Abramo, i nomadi cercavano in continuazione nuovi pascoli più ricchi per le loro greggi: il latte e i latticini costituivano la base dell’alimentazione. La carne era fornita da agnelli e capretti.

Page 5: Ebrei. il popolo eletto

Per il resto, l’alimentazione era essenzialmente basata sul grano selvatico, con il quale le donne – come Sara nel racconto biblico – potevano fare il pane; erbe selvatiche venivano cotte come verdure e i datteri dell’oasi più vicina completavano il pasto.

Quando parte della popolazione divenne sedentaria e iniziò a praticare l’agricoltura, all’alimentazione si aggiunsero cereali coltivati e legumi, olive e uva. Con i cereali si potevano ora fare zuppe, minestre, polente, pane e si potevano condire i cibi con olio di oliva e bere il vino.Lungo la riva del mare o nelle zone del Mar Morto si produceva sale e lo si scambiava con le pecore di qualche mercante di passaggio. Erbe aromatiche venivano coltivate nell’orto di casa, come noi oggi piantiamo basilico e timo in cassetta sul davanzale della finestra. La prima colazione si faceva in casa o nei campi ed era costituita da pane e formaggio, un poco di insalata o verdure, frutta fresca o secca e un poco di vino mescolato con acqua, o aceto o latte. L’aceto serviva per dissetare a lungo. Il pasto principale veniva consumato nel tardo pomeriggio o presto alla sera, quando il caldo intenso della giornata era un poco diminuito e una fresca brezza solleticava la pelle e l’appetito

Page 6: Ebrei. il popolo eletto

KASHERUT

• Nell’Ebraismo le regole alimentari sono descritte nei testi sacri. Esse vengono rispettate da ciascun credente sino a confondersi ed intersecarsi con la stessa religiosità. Insomma, cibo e religione seguono gli stessi binari! L’insieme di queste regole (Kasherut) rappresenta la guida non solo per il consumo diretto ma anche per la produzione e la trasformazione dei cibi, e il termine di cucina “kasher” viene dato solo a quegli alimenti che si possono mangiare.

Page 7: Ebrei. il popolo eletto

La maggior parte delle leggi fondamentali della kasherut derivano dalla Torah, dai libri Levitico e Deuteronomio. Dettagli e applicazioni pratiche, tuttavia, sono fissati nella Legge Orale ed elaborati successivamente nella lettura rabbinica. Sebbene la Torah non indichi il fondamento logico della maggior parte delle leggi kasherut, molte ragioni sono state proposte, comprese quelle filosofiche, pratiche e igieniche.

Page 8: Ebrei. il popolo eletto

Seicentotredici sono i precetti (mitzvòt) che l’ebreo deve osservare per adempiere al suo ruolo sacerdotale nel mondo. Molti di questi obblighi o divieti sono relativi al cibo e alla cucina. Lo stesso numero 613 fa riferimento alla quantità di semi contenuta nel frutto – il melograno – che simboleggia per gli Ebrei l’Albero della Vita presente nell’Eden. I mitzvòt prescrivono obblighi e interdizioni nella scelta degli ingredienti da utilizzare, nella preparazione delle pietanze e nelle modalità della loro assunzione.Il cibo, per essere consumato secondo le regole alimentari ebraiche, deve soddisfare diversi requisiti tra cui:•la natura del cibo;•la preparazione del cibo;•per i cibi di origine animale, le caratteristiche dell'animale stesso.

Page 9: Ebrei. il popolo eletto

Un rispettoso ebreo considera carne commestibile quella di animali che hanno lo zoccolo fesso – ossia diviso a metà – e che ruminano, come la mucca, la capra e la pecora. Tremendamente non idonei sono il maiale, il cammello, il coniglio o il cavallo. Tutti gli animali e i volatili carnivori, il loro sangue e qualunque sostanza da essi derivata non sono idonei; rettili e la maggior parte degli insetti nemmeno. Alcuni volatili come il pollo e il tacchino sono estremamente apprezzati, ma non lo struzzo, il gufo e l’avvoltoio.

CARNE

Page 10: Ebrei. il popolo eletto

Macellazione Rituale EbraicaLa macellazione kosher è una macellazione di tipo rituale, la Shec itahḥ .A differenza di quello che alcuni credono, la macellazione kasher presuppone un profondo rispetto per l’animale.La legge alimentare ebraica richiede infatti che gli animali destinati al macello, oltre a dover essere perfettamente sani, debbano essere trattati con estrema cura prima della macellazione (“con rispetto e compassione” recita la prescrizione): sono esclusi atti finalizzati a maltrattarli, spaventarli o mettere in pratica azioni coercitive.Nello stesso senso va interpretato il divieto di consumare il sangue delle bestie, poiché il Pentateuco -termine che designa i primi 5 libri della Torah – afferma che la vita è nel sangue (“nessuna persona tra voi mangi sangue perché la vita di ogni carne è il sangue, nel sangue sta la vita“). Per questo motivo è necessario che l’animale venga dissanguato prima di essere consumato. A garantire la correttezza del gesto è il fatto che esso può eseguito solo da un macellaio rituale (lo schochet), un ebreo religioso appositamente addestrato e autorizzato dalle autorità rabbiniche. Nella macellazione non rituale, invece, il taglio non è necessariamente unico e rapido.Sempre nel rispetto dell’animale, è richiesto che venga accarezzato, tranquillizzato e di solito bendato perché non si impaurisca alla vista del coltello. E l’uccisione avviene in luogo pulito da ogni traccia di sangue, in modo tale che non lo veda e non ne senta l’odore. E’ inoltre proibito macellare un animale di fronte ad altri animali, così pure macellare durante lo stesso giorno un animale e il suo piccolo.

Macellazione Rituale Ebraica

Page 11: Ebrei. il popolo eletto

Gli ebrei possono bere e consumare latte e latticini a volontà, purché provengano da animali consentiti dalla Torah del Pentateuco. Per la cucina kosher molto importante però è non mischiare il latte con la carne; è bizzarro pensarlo, ma è assolutamente vietato anche un semplicissimo cheeseburger per chi è di religione ebraica, perché nel panino si trova sia la sottiletta che la carne! Soltanto gli ebrei olandesi aspettano solo un’ora tra un pasto a base di latticini e uno di carne, ma è universalmente accettato che se ne attendano almeno sei.

Latte e latticini

Page 12: Ebrei. il popolo eletto

Per quanto riguarda poi il pesce, l’alimentazione ebraica prevede che esso abbia pinne e squame facili da rimuovere. Ad esempio quelle dello

storione sono difficilissime da togliere, fatto che non lo rende cucina kosher; lo è per questo automaticamente anche il caviale, considerato peccaminoso. Non

possono mangiare quindi l’anguilla, il pesce spada, lo squalo e tutti i crostacei

PESCE

Page 13: Ebrei. il popolo eletto

Alcuni vincoli riguardano il raccolto della Terra d'Israele: per essere atto al consumo , un prodotto, deve essere sottoposto a una serie di prelievi, denominati genericamente Terumot Vemaaserot; inoltre, il raccolto del settimo anno del ciclo sabbatico è soggetto a ulteriori restrizioni. Il divieto di Orlah vieta inoltre di mangiare i frutti prodotti dagli alberi durante i loro primi due anni di vita. Una cura particolare viene infine posta all'eliminazione di vermi e altri intrusi dagli alimenti di origine vegetale.

CEREALI

Page 14: Ebrei. il popolo eletto

Il pane azimo o azzimo è un tipo di pane preparato con farina di cereali e acquasenza aver subito il processo di fermentazione e senza aggiunta di lievito. Il paneazimo è stato per molto tempo l’unico conosciuto dall’umanità e la suaevoluzione prese avvio grazie all’invenzione dei forni. Il pane azimo è utilizzatomolto nella religione ebraica e cristiana. Gli Ebrei mangiano pane azimo durantela settimana Pasquale celebrata in ricordo dell’uscita del popolo israelita dall’Egitto.

PANE AZIMO

Page 15: Ebrei. il popolo eletto

Per essere consumato da Ebrei, anche il vino deve essere kasher. Questo significa che deve essere stato fatto da Ebrei che hanno eseguito tutta la lavorazione. Per rimanere kasher, il vino deve anche essere aperto e versato da un ebreo osservante. Il vino dà inizio a ogni festa. Il vino comeanche altri cibi, assume un valore simbolico.

IL VINO

Page 16: Ebrei. il popolo eletto

Durante il periodo della Pasqua si osservano regole alimentari speciali, la

più importante delle quali è la proibizione di consumare pane lievitato

o suoi derivati, noti anche come chametz. Anche gli utensili usati per preparare o servire lo chametz sono

proibiti durante la Pesach a meno che non siano stati purificati Gli ebrei

osservanti spesso mantengono gruppi separati di utensili - per carne e per latticini - da usarsi unicamente nella

Pesach.

PESACH

Page 17: Ebrei. il popolo eletto

Alcuni teologi sostengono che le leggi della kashrut sono di carattere simbolico: gli animali kasher rappresentano virtù, mentre quelli non kasher rappresentano vizi. La Lettera di Aristea del I° secolo dice che le leggi "sono state date... per stimolare pensieri caritatevoli e formare il carattere”. Nel 1953, David Macht,un ebreo ortodosso, farmacologo e fautore della teoria della "lungimiranza scientifica biblica", condusse esperimenti di tossicità su molti tipi di animali e pesci. Tali esperimenti implicavano germogli di lupini alimentati con estratti di carne di diversi animali, Macht riferì che nel 100% dei casi, estratti di carne ritualmente impura inibiva la crescita della piantina più di quella alimentata da carni pure.

SIMBOLOGIA

Page 18: Ebrei. il popolo eletto

La donna ebrea, nell’antichità, era di fatto spesso esclusa da gran parte della vita comunitaria e spesso rilegata fra le pareti domestiche, sottomessa al padre o al marito. In questo contesto le esemplari donne ebree della Bibbia rappresentano un’ importante eccezione in quanto posero la base per una trasformazione del ruolo e dell’immaginario femminile. In base all’elencazione che ne fa la Mishnà, gli obblighi religiosi specificamente affidati alle donne sono:-Il prelievo di una parte dell’impasto destinato alla panificazione;- La purità famigliare;-L’accensione dei lumi al Sabato e durante le maggiori festività; Il cibo, come tutto ciò che è stato creato, non é proprietà dell’uomo bensì del Creatore ed è questo il significato delle molte limitazioni relative all’alimentazione. La donna è destinata dal Signore a dare nutrimento: è con se stessa che nutre e fa vivere i figli. E’ quindi logico che ad essa sia affidato anche il compito di sacralizzare il nutrimento attraverso questa cerimonia.

LA DONNA EBREA NELLA TRADIZIONE