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GERMANIA

LA GRANDE DISTRIBUZIONE

ORGANIZZATA




Indice : pagina

Germania: il sistema economico …………………….……………………………... 3

Commercio estero: le importazioni tedesche e l’interscambio con l’Italia …..……. 4

Analisi della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) ……….…………………... 6

I Grandi Gruppi …………………………………………..……….……………..… 8




Germania: il sistema economico

La ripresa dell’economia tedesca, iniziata a partire dall’ultimo trimestre del 2005 e proseguita nel

corso del 2006, si è consolidata nel 2007, nonostante gli iniziali timori legati alla tenuta della

congiuntura internazionale e agli effetti che l’aumento di tre punti dell’aliquota dell’IVA tedesca

avrebbe potuto avere sui consumi.

Nel 2006 l’incremento del PIL è stato pari al 2,8%, nel 2007 si è registrato un ulteriore aumento,

con un +2,5% rispetto all’anno precedente. Nel primo trimestre 2008 il PIL è cresciuto – in termini

destagionalizzati e dopo l’eliminazione delle variazioni di prezzo – del 2,8% rispetto al primo

trimestre dell’anno scorso e dell’1,5% rispetto agli ultimi tre mesi 2007.

Ancora una volta l’economia tedesca sembra così aver beneficiato del suo tradizionale e ben

collaudato modello di sviluppo del ciclo economico, inizialmente sostenuto dalle esportazione e da

un consistente avanzo di bilancia commerciale, che stimola poi la domanda di investimenti e il

mercato del lavoro, e successivamente la domanda interna. La Germania sta contemporaneamente

beneficiando dei processi di riforma realizzati in questi anni da parte del governo (con il

contenimento della spesa pubblica e con le riforme del welfare e del mercato del lavoro), da parte

delle imprese (con i processi di razionalizzazione produttiva, delocalizzazione e contenimento dei

costi) e da parte dei sindacati, che hanno accettato una fase di maggiore flessibilità e moderazione

salariale.

Attualmente sono in primo luogo gli investimenti in attrezzature a crescere, la capacità produttiva

esistente è sfruttata al massimo ma viene anche ampliata e modernizzata per far fronte agli ordini

ricevuti.

Il consumo privato è di nuovo calato (-0,3%) nel 2007, nel primo trimestre 2008 si registra una

modesta crescita pari allo 0,1%.

Grazie all’andamento positivo della congiuntura si è ridotto anche il deficit pubblico. Lo sviluppo

positivo è dovuto in primo luogo all’aumento delle entrate del 2,9% a 736 miliardi di Euro, ma

anche al fatto che le uscite sono state mantenute sullo stesso livello dell’anno precedente (756

miliardi di Euro). Di conseguenza il tasso di disavanzo ammonta a 19 miliardi di Euro, praticamente

la metà di quello del 2006. Sul lato delle entrate sono state in primo luogo le tasse che hanno

contributo al risultato positivo (+370 miliardi di Euro).

Rispetto al PIL il tasso di disavanzo è sceso nel 2006 all’1,4%. Il settore dello Stato composto dagli

Enti federali, regionali e comunali nonché dalle casse sociali hanno terminato il 2007 con un




bilancio in pareggio. In riferimento al PIL si segnala uno “Zero nero”. Per l’anno in corso ci si

attende addirittura un saldo positivo pari a 10 miliardi di Euro.

Dall’altro lato, come accennato, la Germania ha migliorato la sua competitività a livello del costo

del lavoro, con un aumento del costo orario medio del 1,1%, contro un aumento medio del 3,3%

nella UE.

Commercio estero:




Le importazioni tedesche e l’interscambio con l’Italia

Mentre nel 2006 le importazioni tedesche hanno registrato un incremento in valore pari al 16,9%

rispetto all’anno precedente, in seguito il ritmo di crescita è rallentato raggiungendo un volume di

772,5 miliardi nel 2007 pari ad un aumento del 5,6% e 201,9 miliardi nel primo trimestre 2008 (+

6,3%). In valore assoluto l’incremento tra il 2006 ed il 2007 è di 41 miliardi di Euro.

L’import di prodotti petroliferi e gas che nel 2007 aveva subito una flessione del 9,6% dovuta in

larga misura al fatto che il 2006/2007 è stato caratterizzato da un inverno particolarmente mite, nel

periodo gennaio – marzo 2008 invece è salito del 39%. In valore assoluto l’aumento è stato pari a

7,3 miliardi di Euro, ciò significa che le importazioni tedesche, depurate dall’effetto dell’import di

gas e prodotti petroliferi, sono aumentate solo del 2,4% circa.

Dal punto di vista della composizione merceologica, l’incremento nel 2007 era dovuto per ben 5,8

miliardi di Euro all’aumento delle importazioni di acciaio e di ferro (+28,6%). Nel periodo gennaio-

marzo 2008 invece, le importazioni sono calate dello 5,9%. Anche l’import di altre materie prime

ha registrato flessioni dopo un anno di incrementi di particolare rilievo, dovuti sia ad un aumento

delle quantità che dei prezzi unitari. I tassi di crescita nel primo trimestre 2008 si concentrano nei

prodotti in acciaio ed in ferro, nelle autovetture e nell’industria chimica.

Il principale paese fornitore della Germania rimane la Francia, con 64,8 miliardi di Euro di prodotti

esportati nel 2007 (+2,3% rispetto al 2006) e con 16,8 miliardi nel primo trimestre 2008 (+0,5%)

seguita dai Paesi Bassi con 59,5 miliardi (+ 8,0%) nel 2007 e 15,7 miliardi di Euro ed un aumento

del 14,5% nel periodo preso in considerazione per il 2008 e dalla Cina, che con 54,6 miliardi ha

incrementato le proprie esportazioni del 12,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nel primo trimestre la salita straordinaria della Cina è stata frenata all’1,8% raggiungendo un

volume di 13,8 miliardi di Euro.

Da segnalare che per la prima volta dopo molti anni, nel 2007 le importazioni tedesche dall’Italia

sono aumentate, anche in misura superiore a quella di alcuni altri paesi concorrenti: si è così

invertita la tendenza ad una progressiva erosione delle quote di mercato che, a partire dagli anni ’90,

l’Italia ha subito nel suo primo paese di esportazione.

I risultati del 2007 sono rilevanti non solo per l’inversione di tendenza, ma anche per la loro

dimensione quantitativa: le importazioni tedesche dall’Italia sono infatti aumentate in valore del

10,1%, a fronte di un incremento delle importazioni tedesche dal mondo di meno della metà

(+5,6%): la performance dell’Italia è stata superiore a quella di tutti i principali paesi industrializzati




e tra i primi quindici paesi fornitori solo alcuni Paesi dell’Europa dell’Est, la Svizzera e la Cina

hanno potuto registrare un risultato migliore.

Nel periodo gennaio – marzo le importazioni dall’Italia sono cresciute del 4% figurando nel ranking

dei primi fornitori al quarto posto superando gli Stati Uniti che hanno dovuto registrare una

diminuzione delle proprie importazioni pari al 4,9%. L’Italia era scesa nel 2000 dal terzo al quinto

posto tra i principali paesi fornitori, poi nel 2003 e 2004 si collocava al quarto posto, negli anni

2005 e 2006 al sesto ed infine nel 2007 cominciava la ripresa sopradescritta superando il Regno

Unito.

La quota dell’Italia sul mercato tedesco è così risalita al 5,71% nel 2007 (5,6% nel primo trimestre

2008).




Analisi della Grande Distribuzione Organizzata (GDO)

Le strutture della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) in Germania sono complesse.

Innanzitutto si deve distinguere tra il “Lebensmittelgroßhandel”, cioè il commercio di generi

alimentari all’ingrosso, ed il “Lebensmitteleinzelhandel”, cioè il commercio di generi alimentari al

dettaglio.

Oggi, quasi tutto il mercato alimentare tedesco è in mano a grandi gruppi o multinazionali che

esercitano, quasi tutti, la duplice attività di grossista e dettagliante. Questo permette loro di incidere

notevolmente sui prezzi, sulla qualità e sulla gamma dei prodotti commercializzati, non solo nei

punti vendita delle loro catene, ma anche in quelli dei loro clienti dettaglianti indipendenti. Le reti

di vendita all’ingrosso ed al dettaglio dei leader del settore, come EDEKA e REWE, coprono

approssimativamente tutto il territorio.

In Germania, le piccole imprese di proprietà familiare sono quasi completamente sparite dal

mercato alimentare. Spesso, però, continuano la loro attività commerciale come affiliati delle grandi

catene. In questo campo si apre una nuova prospettiva per l’imprenditoria indipendente. Secondo

uno studio di KPMG, il supermercato con una superficie superiore ai 1.500m2 e gestito dal

proprietario, rappresenta il modello che nel futuro offrirà maggiore probabilità di crescita.

Questa tipologia di supermercati rivela maggiore flessibilità nell’adattamento della gamma di

prodotti alle necessità locali e regionali ed a nuovi trend alimentari.

La conoscenza approfondita dei bisogni e abitudini d’acquisto dei loro clienti, permette loro di

delineare strategie di vendita molto efficaci con azioni promozionali, degustazioni, raccolte punti e

premi. Dimostrano inoltre maggiori potenzialità innovative nel settore tecnologico.

I discount, con una quota di mercato che supera ormai il 40%, hanno invece raggiunto la soglia di

saturazione.

I termini chiave per una efficace strategia di marketing del settore sono dunque: Salute e Benessere,

Garanzia di Origine e Qualità Controllata, Biologico, Fair Trade ed Ecocompatibilità a Prezzi

Convenienti.




- Le quote di mercato

Negli ultimi dieci anni la superficie di vendita complessiva del commercio al dettaglio è cresciuta

del 20%, raggiungendo i 28,57 mln. m2, così suddivisi: 9,48 mln. m2 discount, 6,83 mln. m2

supermercati, 5,8 mln. m2 grandi magazzini, magazzini popolari e ipermercati e 6,46 mln. m2 altri.

La crescita enorme della superficie di vendita complessiva è espressione della elevata competizione

e del cambiamento strutturale nel settore alimentare.

I piccoli supermercati con una superficie sotto i 400m2 non riescono a sostenere la concorrenza

delle multinazionali. Negli ultimi dieci anni hanno subito perdite del 30% sul loro volume d’affari.

Nel 2005, il numero complessivo di punti vendita del commercio al dettaglio ammontava a 61.460,

di cui 35.200 supermercati, 14.610 discount, 8.770 altri e solo 2.880 grandi magazzini, magazzini

popolari e ipermercati.

Leader nel settore food sono: la EDEKA, con un giro d’affari di 30,9 mld €, la REWE con 22,3

mld. € (+1,2%). Nel 2005 il gruppo Schwarz, a cui appartiene la catena di discount Lidl, ha

registrato un giro d’affari di 18,4 mld. € (+8,3% rispetto al 2004).

Il quarto gruppo nella lista dei più importanti è la catena discount ALDI (Nord e Sud) con un

fatturato nel food di 17,36 mld. di € (-1,4%), seguito dalla METRO con 13,1 mld. di € (-7,0%

rispetto al 2004). Importante anche il gruppo Tengelmann, che, con una crescita del volume d’affari

del 4,2%, ha raggiunto un utile di 8,13 mld. di €.

- Il consumatore tedesco

I consumatori tedeschi, in generale, sono molto attenti al prezzo e guardano meno alla qualità dei

prodotti: per il 49% di essi, è il prezzo ad influire in maniera decisiva sulla scelta d’acquisto, di

contro, il 38% è attento a varietà e qualità dei prodotti. Secondo gli analisti di AC Nielsen, i

discount e gli ipermercati sono i punti vendita più frequentati dai tedeschi. Una caratteristica

particolare del consumatore tedesco à la cosiddetta “Schnäppchenjagd” (=fare un affarone):

Secondo sondaggi recenti, il 57% degli intervistati, per lo più famiglie con bambini piccoli e coppie

di età media, approfittano di offerte speciali per fare scorta.

Negli ultimi tempi però si può notare un cambiamento nell’orientamento del consumatore finale: la

qualità del prodotto alimentare e la propria marca del prodotto diventano più importanti. Il prezzo

rimane tuttavia il fattore chiave per quanto riguarda la spesa alimentare.

Un altro trend forte in Germania sono i prodotti Convenience di alta qualità che rispondono alle

esigenze dei megatrend moderni: Wellness e benessere, godimento ed ecocompatibilità.




La popolazione attiva, con una percentuale sempre crescente di donne, cerca pasti precotti,

confezionati, surgelati e pronti da portare in tavola. A parte il bio, prodotti Light e Functional Food

sono sempre più richiesti. Il 30% dei consumatori dichiara di essere attento ad una alimentazione

sana e salutare e di comprare prodotti appositi. Il settore Functional Food oggi copre una quota di

mercato del 2,3%, ma è possibile che nel prossimo futuro raggiunga il 10%.




I Grandi Gruppi

EDEKA Zentrale AG & Co. KG New-York-Ring 6 22297 Hamburg tel.: 0049 40 63770 www.edeka.de

Numero di punti di vendita supermercati EDEKA: 10.834 su tutto il territorio

Nomi e tipologie dei punti vendita

EDEKA Nah&gut:/EDEKA Aktiv markt/ EDEKA Neukauf: ipermercati EDEKA Center: grandi magazzini Otto-Reichelt: supermercati Spar/Comet: supermercati della EDEKA Simmel: filiali della EDEKA Marktkauf/Herkules/Globus: grandi magazzini Netto/Kondi, diska, kupsch/Treff-Discount/NP-Niedrigpreis, Aktiv: discount

Superficie di vendita complessiva 8,96 mln. m2 Giro d’affari (2005) 30,9 mld. € nel settore food La EDEKA S.p.A. è il numero uno nel commercio di generi alimentari in Germania.

Il gruppo EDEKA è nato nel 1898. Dopo l’ultima riorganizzazione della società, avvenuta nel 2001,

la struttura dell’azienda rappresenta la forma di una piramide: la centrale ha sede ad Amburgo ed è

responsabile per la direzione strategica e della politica commerciale di tutto il gruppo; le sette

società regionali (Nord, Minden-Hannover, Rhein-Ruhr, Hessen, Nordbayern-Sachsen-Thüringen,

Südwest, Südbayern) gestiscono, in ampia autonomia dalla centrale, gli acquisti, il commercio

all’ingrosso, la produzione di prodotti per le diverse private label, la consegna di merce e la

direzione delle loro filiali. Alla base della piramide stanno i dettaglianti ed i proprietari di grandi

magazzini che sono contrattualmente legati ad EDEKA. Per la maggior parte sono imprenditori

indipendenti, spesso aziende a conduzione familiare e con una lunga tradizione nel commercio

alimentare, che mantengono autonomie nelle decisioni riguardo gli acquisti, la gamma di prodotti

ed il marketing.




REWE Zentral AG Domstr. 20 50668 Köln Tel.: 0049 221 1490 www.rewe-group.com

Numero di punti di vendita: 8.989


REWE: supermercati Penny Markt: discount Toom: ipermercati Vierlinden: supermercati bio

Superficie di vendita complessiva ca. 8.866.000m2 Giro d’affari (2005) 22,3 mln. € nel settore food

La REWE fu fondata come cooperativa, nel 1927, a Colonia. Nel 1972 veniva trasformata in società

per azioni. Dal 1990, la direzione generale del commercio all’ingrosso ed al dettaglio passa alla

REWE Zentral AG con sede a Colonia.

Negli anni 80, con l’acquisizione del gruppo Leibbrand con i suoi mercati Minimal, Penny e Toom

e della Stüssgen - alimentarista di Colonia con una lunga tradizione - ha esteso la sua rete di filiali

su tutto il territorio federale. Per meglio marcare il suo profilo sul mercato, nel settembre 2006, tutti

i supermercati del gruppo (MiniMal, HL, Stüssgen ed Otto Mess) sono stati rinominati REWE.

Oltre al commercio al dettaglio, la REWE-Group gestisce tre magazzini cash&carry per dettaglianti,

a Mainz, Koblenz e Bremen. Inoltre, è il più grande grossista nel settore di consegna merci. La

REWE è al secondo posto sul mercato alimentare tedesco, con un volume d’affari che ammonta a

22,3 mld. €.




Lidl Stiftung & Co. KG Stiftsbergstr. 1 74172 Neckarsulm Tel.: 0049 7132 942000 www.lidl.de



Lidl: discount Kaufland, Kaufmarkt, Handelshof: ipermercati e grandi magazzini popolari self service.

Superficie di vendita complessiva 3.619.800 m2 Giro d’affari (2005) 18,4 mld. € nel settore food

Le origini della LIDL risalgono agli anni 1930. All’inizio l’azienda si occupava di commercio

all’ingrosso per generi alimentari. Negli anni 70, Dieter Schwarz, figlio del fondatore, prendendo

esempio da ALDI, diede inizio alla trasformazione dell’azienda, aprendo i primi discount. Oggi,

LIDL dirige 33 società regionali con una vasta rete di punti vendita su tutto il territorio.

Il Gruppo Schwarz risulta essere il numero 3 sul mercato alimentare tedesco, con un volume

d’affari nel settore food che ammonta a 18,4 mld. € (2005). Lidl, Kaufland, KaufMarkt e

Handelshof fanno parte del gruppo Schwarz. Nel febbraio 2007 il Gruppo Schwarz entra in una

cooperazione con la catena di supermercati bio “Basic” compra una quota del 23% della azienda

Basic ed entra in un mercato di boom il mercato dei prodotti alimentari biologici.




ALDI Einkauf GmbH & Co KG Nord Eckenbergstr. 16 45307 Essen Tel.: 0049 201 85930 www.aldinord.de


Nomi e tipologie dei punti vendita ALDI Nord: Discount

Superficie di vendita complessiva 1.747.500m2 Giro d’affari (2005) 10,4 mld. € (food e non-food)

ALDI Einkauf GmbH & Co KG Süd Burgstraße 37 45476 Mülheim Tel.: 0049 208 99270- 9 www.aldisued.de


Nomi e tipologie dei punti vendita ALDI Sud: Discount

Superficie di vendita complessiva 1.181.000 m2 Giro d’affari (2005) 11.275 mln. € (food e non-food)

Il progetto ALDI nasce nel 1946 con i fratelli Karl e Theodor Albrecht. Da 60 anni ALDI è leader

del settore discount. Oggi ALDI si divide in due aziende autonome, Nord e Sud, con all’incirca 65

società regionali in accomandita. La linea di confine tra ALDI Nord e ALDI Sud va da Düsseldorf a

Fulda, passando per Giessen. Dal punto di vista giuridico, amministrativo e, dal 1966, anche da

quello finanziario, le due aziende sono completamente indipendenti, pur agendo spesso insieme, per

esempio nel trattare marchi comuni o con i fornitori. Il gruppo ALDI, con un giro d’affari di 17,36

mld. di € nel settore food, è il numero 4 nel commercio di generi alimentari in Germania.




Metro Group Buying GmbH Schlüterstr. 5 40235 Düsseldorf Tel.: 0049 211 9690 www.metrogroup.de

Numero di punti di vendita: 868


Cash&Carry: mercati vendita all’ingrosso Real: ipermercati Extra: supermercati Kaufhof: grandi magazzini con dipartimento food Walmart: grandi magazzini popolari self service

Giro d’affari (2005) 13,1 mld. € nel settore food

La Metro S.p.A. fu fondata nel 1964. Fino agli anni 90, l’attività principale della società consisteva

nel commercio all’ingrosso con i mercati cash&carry. Il suo trionfo comincia nel marzo 1996 con la

fusione con la Kaufhof Holding AG, la Deutsche SB-Kauf AG e la Asko Deutsche Kaufhaus AG.

Nel luglio dello stesso anno viene quotata in borsa. Oggi la Metro è uno degli attori principali nel

commercio all’ingrosso e al dettaglio ed il numero 5 sul mercato tedesco per volume d’affari nel

settore food.




Tengelmann Warenhandelsgesellschaft KG Wissollstraße 5-43 45478 Mülheim an der Ruhr Tel.: 0049 208 58060 www.tengelmann.de


Nomi e tipologie dei punti vendita Kaiser’s Tengelmann: supermercati Plus: 2. discount

Superficie di vendita complessiva 2.259.124 m2 Giro d’affari (2005) 8,13 mld. € nel settore food

Il gruppo Kaiser’s Tengelmann ha alle spalle 139 anni di tradizione. Dopo la guerra, nel 1953, a

Monaco fu aperta la prima filiale di supermercato self service con il nome Tengelmann. Sotto la

direzione di Erivan Haub, negli anni 90, la Tengelmann si è estesa su tutto il territorio federale.

All’inizio del 2000, il gruppo ha subito una grave crisi. Haub ha dovuto dimettersi lasciando la

direzione ai suoi tre figli. La loro attività di risanamento è stata coronata dal successo: oggi, nel

commercio alimentare tedesco il gruppo Tengelmann è al sesto posto per volume d’affari.




Dohle Handelsgruppe Service GmbH & Co. KG Alte Lohmarer Str. 59 53721 Siegburg Tel.: 0049 2241 1220 www.hit.de

Numero di punti di vendita: 85 Nomi e tipologie dei punti vendita HIT: ipermercati Superficie di vendita complessiva 278.000 m2 Giro d’affari (2005) 1,2 mld. €

La Dohle S.r.l. è una delle poche PMI che si è affermata con successo contro le multinazionali.

Fu fondata nel 1927 ed è, ancora oggi, di proprietà della famiglia Dohle. Secondo dati del 2004,

ricopre il 14° posto nel ranking delle maggiori aziende del settore. Riguardo i rapporti e contratti

con i fornitori la Dohle ha una partnership strategica con il gruppo REWE e la Tegut GmbH con

sede a Fulda.




Bartels-Langness Handels GmbH & Co. KG Alte Weide 7-13 24116 Kiel Tel.: 0049 431 16960 www.bela.de



Famila: magazzini popolari self service Magnet: magazzini popolari self service Markant/Ihre Kette: supermercati BELA cash&carry:

Le origini del gruppo BELA risalgono all’anno 1892. Ancora oggi, la holding del gruppo è la

Bartels-Langness S.r.l., gestita dai proprietari. BELA è un grossista con tre magazzini centrali a

Neumünster, Wittenhagen e Gleschendorf e rifornisce più di 1.700 clienti. Dirige inoltre una propria

attività di vendita al dettaglio con vari iper e supermercati e panetterie. Il gruppo BELA non

pubblica dati riguardanti cifre d’affari o rendite, ma stando alle loro stime, BELA ricopre il 15°

posto nel ranking delle maggiori aziende del settore.




Bünting Handel und Dienstleistung GmbH Co. KG Brunnenstr. 37 26789 Leer Tel.: 0049 491 8080 www.buenting.de



Combi: ipermercati Famila: grandi magazzini popolari self service Markant/Ihre Kette: supermercati

Superficie di vendita complessiva Combi: 95.000m2 Famila: 100.000m2 Markant: 114.400m2

Il gruppo Bünting ha alle spalle 200 anni di tradizione. All’inizio erano commercianti di tè. Oggi la

Bünting S.p.a., gruppo a conduzione familiare, coordina le attività di sette società affiliate, tra cui la

Bünting Systemkunden Handelsgesellschaft, che gestisce il commercio all’ingrosso (quattro

magazzini centrali e 700 mercati riforniti), e tre società commerciali, che si occupano del

commercio al dettaglio.




Coop eG Benzstr. 10 24148 Kiel Tel.: 0049 431 72500 www.coop.de



SKY: supermercati Wandmaker: ipermercati Plaza: grandi magazzini popolari ed ipermercati

Giro d’affari (2005) 1,34 mld. € La Coop eG (cooperativa registrata) è la più grande cooperativa di consumo in Germania. È nata

dalla Coop Schleswig-Holstein eG, l’unica cooperativa che negli anni 70 e 80 è rimasta

indipendente della Coop S.p.A. con sede a Francoforte. In questo modo non è stata coinvolta nello

scandalo di imbrogli e falsificazioni di bilanci, commessi dalla direzione centrale della cooperativa,

che nel 1988 hanno portato alla distruzione della vecchia Coop. Dal 1997 la Coop eG dirige gli

acquisti in unione con i gruppi BELA, Bünting e Ratio.




Note finali

Essendo la Germania un membro dell’Unione Europea, per la vendita di prodotti italiani in

Germania non è prevista la presentazione di documentazione particolare né l’applicazione di dazi.

Ndr. Le immagini presenti all’interno del documento sono di proprietà dei rispettivi copyrights.

Tutti i dati contenuti nel presente documento sono aggiornati al: 10 ottobre 2008 I dati sopra riportati provengono da fonti pubbliche riconosciute ed organismi ufficiali di livello internazionale;

Mantova Export non si assume alcuna responsabilità in merito alla correttezza ed all’aggiornamento degli stessi

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