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CONSIGLIO PROVINCIALE DI PIACENZA SEDUTA DEL 21 DICEMBRE 2012 VERBALE DELIB.n.124 OGGETTO:VARIANTE AL PIANO INFRAREGIONALE PER LE ATTIVITA' ESTRATTIVE, ADOTTATA CON ATTO C.P. N. 23 DEL 26.03.2012, AI SENSI DELL'ART. 27 - COMMA 4 DELLA L.R. N. 20/2000 E DELL'ART. 23 - COMMA 2 DELLA L.R. N. 7/2004, E PER GLI EFFETTI DI CUI ALL'ART. 21 DELLA L.R. N. 20/2000. APPROVAZIONE. L’anno duemiladodici addì ventuno del mese di dicembre alle ore 15,20 nella Sala delle adunanze consiliari, previa l’osservanza delle modalità e nei termini prescritti, si è riunito il Consiglio Provinciale. Risultano presenti all’appello: 1. TRESPIDI Massimo Presidente Amm.ne Prov.le SI 14. MALOBERTI Giampaolo Consigliere SI 2. BERGONZI Marco Consigliere SI 15. MARCOTTI Francesco SI 3. BERTOLINI Filippo SI 16. MASERATI Giulio SI 4. BOIARDI Gian Luigi SI 17. MAZZA Simone SI 5. BRUSAMONTI Giuseppe NO 18. PAGANI LAMBRI THOMAS............................ SI 6. CAMINATI Pier Luigi SI 18. PASQUALI Roberto Presidente del Consiglio SI 7. CATTANEI Giovanni SI 20. PEDRETTI Danila SI 8. COPPOLINO Antonino SI 21. QUARATINO Giovanni NO 9. FERRARI Bruno Si 22. SCKOKAI Paolo NO 10. FORNASARI Gianpaolo NO 23. SPERONI Giampaolo SI 11. FRANCESCONI Luigi NO 24. VARANI Enzo SI 12.GAZZOLA Luigi SI 25. VILLA Maurizio SI 13. MAGNASCHI Michele SI Presenti n. 20 Assenti n. 5 Sono assenti giustificati i Sigg.ri: Brusmonti,Quaratino. Partecipa il V. Segretario Generale Dott. Oriella PEVERI Riconosciuta la validità della seduta il Presidente del Consiglio Roberto PASQUALI invita a passare alla trattazione dell’o.d.g. Dopo l’appello sono entrati i Consiglieri: Sckokai. Sono usciti prima della fine della seduta i Consiglieri: Bergonzi,Speroni,Boiardi,Pagani Lambri,Bertolini, Magnaschi.

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CONSIGLIO PROVINCIALE DI PIACENZA

SEDUTA DEL 21 DICEMBRE 2012

VERBALE

DELIB.n.124

OGGETTO:VARIANTE AL PIANO INFRAREGIONALE PER LE ATTIVITA' ESTRATTIVE, ADOTTATA CON ATTO C.P. N. 23 DEL 26.03.2012, AI SENSI DELL'ART. 27 - COMMA 4 DELLA L.R. N. 20/2000 E DELL'ART. 23 - COMMA 2 DELLA L.R. N. 7/2004, E PER GLI EFFETTI DI CUI ALL'ART. 21 DELLA L.R. N. 20/2000. APPROVAZIONE.

L’anno duemiladodici addì ventuno del mese di dicembre alle ore 15,20 nella Sala delle adunanze consiliari, previa l’osservanza delle modalità e nei termini prescritti, si è riunito il Consiglio Provinciale.

Risultano presenti all’appello:

1. TRESPIDI Massimo Presidente Amm.ne Prov.le SI 14. MALOBERTI Giampaolo Consigliere SI2. BERGONZI Marco Consigliere SI 15. MARCOTTI Francesco ” SI3. BERTOLINI Filippo ” SI 16. MASERATI Giulio ” SI4. BOIARDI Gian Luigi ” SI 17. MAZZA Simone “ SI5. BRUSAMONTI Giuseppe ” NO 18. PAGANI LAMBRI THOMAS............................” SI6. CAMINATI Pier Luigi ” SI 18. PASQUALI Roberto Presidente del Consiglio SI7. CATTANEI Giovanni ” SI 20. PEDRETTI Danila ” SI8. COPPOLINO Antonino ” SI 21. QUARATINO Giovanni ” NO9. FERRARI Bruno ” Si 22. SCKOKAI Paolo ” NO10. FORNASARI Gianpaolo ” NO 23. SPERONI Giampaolo ” SI11. FRANCESCONI Luigi “ NO 24. VARANI Enzo ” SI12.GAZZOLA Luigi ” SI 25. VILLA Maurizio ” SI13. MAGNASCHI Michele ” SI

Presenti n. 20 Assenti n. 5

Sono assenti giustificati i Sigg.ri: Brusmonti,Quaratino.

Partecipa il V. Segretario Generale Dott. Oriella PEVERI

Riconosciuta la validità della seduta il Presidente del Consiglio Roberto PASQUALI invita a passare alla trattazione dell’o.d.g.

Dopo l’appello sono entrati i Consiglieri: Sckokai.Sono usciti prima della fine della seduta i Consiglieri: Bergonzi,Speroni,Boiardi,Pagani Lambri,Bertolini, Magnaschi.

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DELIB. C.P. nr. 124 del 21.12.2012Proposta n. 2012/3387

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OGGETTO: VARIANTE AL PIANO INFRAREGIONALE PER LE ATTIVITA' ESTRATTIVE, ADOTTATA CON ATTO C.P. N. 23 DEL 26.03.2012, AI SENSI DELL'ART. 27 - COMMA 4 DELLA L.R. N. 20/2000 E DELL'ART. 23 - COMMA 2 DELLA L.R. N. 7/2004, E PER GLI EFFETTI DI CUI ALL'ART. 21 DELLA L.R. N. 20/2000. APPROVAZIONE.

________________________________________________________________________IE_

All’inizio della trattazione dell’oggetto, iscritto al punto 1 dell’o.d.g. sono presenti n. 20 ed assenti n. 5 Consiglieri(Brusamonti,Fornasari,Francesconi, Sckokai, Quaratino).

Sono presenti gli Assessori: Barbieri, Bursi, Dosi, Gallini, Paparo.

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Il Presidente del Consiglio, Roberto Pasquali chiama in trattazione l’oggetto risultante dal sottoriportato riferimento d’ufficio agli atti del Consiglio, dando la parola all’Assessore competente per l’illustrazione dello stesso.

“IL CONSIGLIO PROVINCIALE

Richiamata la seguente deliberazione della Giunta provinciale in data odierna, recante in oggetto “VARIANTE AL PIANO INFRAREGIONALE PER LE ATTIVITA’ ESTRATTIVE, ADOTTATA CON ATTO C.P. N. 23 DEL 26.03.2012, AI SENSI DEGLI ARTICOLI 27, COMMA 4, DELLA L.R. N. 20/2000 E DELL’ART. 23, COMMA 2, DELLA L.R. N. 7/2004, E PER GLI

EFFETTI DI CUI ALL’ART. 21 DELLA L.R. N. 20/2000. APPROVAZIONE. Proposta al Consiglio provinciale.”:

“LA GIUNTA PROVINCIALE

Premesso che:

con deliberazione 25 febbraio 2011 n. 36, la Giunta provinciale ha dato formale avvio alla procedura di revisione generale del Piano infraregionale delle attività estrattive (brevemente PIAE), approvando il Documento preliminare e convocando la Conferenza di pianificazione per acquisire proposte e valutazioni sul citato documento, come previsto dalla L.R. n. 20/2000, tenendo conto che la formazione e l’approvazione dei PIAE seguono le disposizioni della citata L.R. n.20/2000, in quanto l’art. 27 della citata legge, relativo al procedimento di formazione e approvazione dei Piani territoriali di coordinamento provinciali (PTCP) specifica che tale procedimento si applica anche ai PIAE, nonché a tutti i piani settoriali regionali e provinciali con valenza territoriale per i quali la legge non detti una specifica disciplina;

il Documento preliminare, oltre ad aver individuato le linee portanti della Variante al PIAE costituite dagli obiettivi generali del Piano, dalle scelte strategiche attraverso le quali si è inteso realizzare tali obiettivi, e dai limiti e condizioni definiti dalla pianificazione sovra ordinata per lo sviluppo sostenibile del territorio, ha illustrato e posto all’attenzione dei Comuni chiamati a partecipare alla Conferenza di pianificazione anche le previsioni di cui alla L.R. n. 7/2004 che, all'art. 23, comma 2, stabilisce che il PIAE può assumere, previa intesa con i Comuni interessati, il valore e gli effetti del Piano delle attività estrattive (brevemente PAE), intesa che deve essere perfezionata secondo le procedure previste dall'art. 21, commi

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2, 3 e 4, della L.R. n. 20/2000;

sul Documento preliminare sono stati acquisiti in Conferenza di pianificazione i contributi da parte di diversi soggetti, tra cui le valutazioni da parte della Regione formalizzate con atto della Giunta n. 809 del 13 giugno 2011;

a seguito degli esiti della conferenza di pianificazione riportati nel verbale conclusivo e per effetto della sottoscrizione il 14 novembre 2011 degli accordi territoriali con i Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda, con deliberazione n. 23 del 26 marzo 2012, il Consiglio provinciale ha adottato, ai sensi dell'art. 6 della L.R. n. 17/1991 e dell' art. 27 della L.R. n. 20/2000 e per gli effetti di cui agli articoli 23, comma 2, della L.R. n. 7/2004 e 21 della L.R. n. 20/2000, la Variante generale al PIAE;

Premesso inoltre che, in virtù della normativa regionale in materia di copianificazione e per effetto delle intese intercorse con gli undici Comuni in sede di sottoscrizione degli accordi territoriali:

il soggetto titolare del procedimento relativo all’approvazione della Variante generale al PIAE con valore ed effetti di PAE dei Comuni firmatari l’accordo è la Provincia e ad essa compete organizzare l'attività amministrativa e tecnica, assicurando la massima trasparenza, partecipazione e celerità, nel rispetto della disciplina procedimentale di cui agli articoli 21 e 27 della L.R. n. 20/2000 e delle disposizioni dell’accordo, nonché l’adozione della parte normativa e cartografica del PAE dei Comuni definendo il contenuto del Piano comunale;

la partecipazione dei Comuni al procedimento di copianificazione è stata assicurata dai Gruppi paritetici di lavoro disciplinati, per ciascun Comune, dall’art 5 degli accordi sottoscritti e dalle procedure concertative stabilite dal comma 9, lettera b), dell’art. 27 della L.R. n. 20/2000 e dall'art. 7 degli accordi sottoscritti;

Rilevato che:

ai sensi dell'art. 7, comma 2, della L.R. n. 17/1991, e in forza degli accordi territoriali sottoscritti con i citati undici Comuni, la Variante ha individuato, sia per i Poli estrattivi di valenza sovracomunale, sia per le ulteriori aree oggetto dell'attività estrattiva:

l'esatta perimetrazione delle aree e le relative quantità estraibili; la localizzazione degli impianti connessi; le destinazioni finali delle aree oggetto di attività estrattiva; le modalità di coltivazione e sistemazione finale delle stesse, anche con riguardo a quelle

abbandonate; le modalità di gestione e le azioni per ridurre al minimo gli impatti prevedibili; le relative norme tecniche.

gli elaborati costitutivi della Variante PIAE sono elencati nell'art. 4, comma 1, delle Norme allegate al Piano stesso, mentre nel comma 2 del medesimo art. 4, sono elencati gli elaborati costitutivi dei PAE per ciascuno degli undici Comuni per i quali il PIAE assume valore ed effetti;

la Variante al PIAE, con effetti di PAE per i Comuni sopra elencati, è stata regolarmente depositata presso le sedi competenti anche ai fini e per gli effetti del D.Lgs. n. 152/2006 e di tale deposito è stata data comunicazione mediante pubblicazione di un avviso sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna n. 61 dell’undici aprile 2012 e, nella stessa data, sul quotidiano “Libertà”;

sulla base delle disposizioni del comma 5 dell’art. 27 della L.R. n. 20/2000, contestualmente al deposito, la documentazione tecnico-amministrativa riguardante la Variante adottata è stata trasmessa alla Regione Emilia-Romagna (nota prot. prov.le n. 24142 del 3 aprile 2012), che la ha ricevuta in data 5 aprile 2012, mentre ai Comuni interessati alla copianificazione è stata specificamente inoltrata anche la documentazione relativa ai rispettivi PAE (nota prot. prov.le n. 24147 del 3 aprile 2012);

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le funzioni di informazione e partecipazione sui contenuti della Variante generale al PIAE e sugli impatti ambientali ad essa conseguenti, previste dall’art. 14 del D.Lgs. n. 152/2006, sono state adeguatamente sviluppate nel processo di formazione della Variante e dei singoli PAE, nonché durante la fase di deposito e partecipazione svolta ai sensi della L.R. n. 20/2000, mettendo a disposizione del pubblico la Variante adottata e il relativo documento di ValSAT, comprensivo della dichiarazione di sintesi, sul sito web della Provincia e sul sito web della Regione Emilia Romagna, ai sensi dell’art. 14, comma 2, del D.Lgs. n. 152/2006 come modificato, da ultimo, dal D.Lgs. n. 128/2010;

analoga informazione e partecipazione è stata svolta sui contenuti dei singoli PAE per i quali la variante PIAE assume valore ed effetti, mettendo a disposizione del pubblico i singoli PAE e i relativi documenti di ValSAT, comprensivi delle dichiarazioni di sintesi, anche sui siti web dei Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda;

Considerato che nella fase successiva a quella dell’adozione:

sono state formalizzate le riserve della Giunta regionale (deliberazione n. 1174 del 6 agosto 2012), mentre nell'ambito delle consultazioni finalizzate alla valutazione ambientale della Variante e in seguito all'incontro organizzato dalla Regione Emilia-Romagna il 20 giugno 2012, sono pervenuti i pareri da parte di ARPA e AUSL;

sono state acquisite le osservazioni da enti, associazioni e cittadini, tra cui anche l'osservazione, articolata in più punti, presentata dal Dirigente del Settore “Sviluppo economico, montagna, pianificazione e programmazione del territorio, delle attività estrattive, dell'ambiente e urbanistica”, con lo scopo di introdurre correttivi finalizzati a conseguire una maggiore coerenza dell’impianto normativo e di rettificare lievi errori materiali oltre al parere favorevole di conformità, con condizioni, formulato dall'Ente di gestione per i Parchi e la biodiversità Emilia occidentale (determinazione n. 269 del 13 agosto 2012);

il 3 ottobre 2012 si sono svolte le riunioni dei Gruppi paritetici, convocate dalla Provincia, per ognuno dei Comuni firmatari degli accordi territoriali, ai sensi dell'art. 5 degli accordi stessi, e sono state acquisite le valutazioni dei singoli Comuni che, in taluni casi, hanno fornito indicazioni di modifica agli elaborati adottati, sia del PIAE che dei PAE, per effetto del rapporto di interdipendenza e del vincolo di conformazione e di adeguamento tra il livello della pianificazione provinciale e quello della pianificazione comunale;

all’esito di questa fase, il Consiglio provinciale ha assunto la decisione di controdeduzione (deliberazione n. 90 del 12 ottobre 2012), sottoponendo alla Regione le conseguenti modifiche agli elaborati di Piano al fine di acquisirne l’Intesa di cui all’art. 27, comma 9, lettera a), della L.R. n. 20/2000 e il parere motivato previsto dall'art. 15 del D.Lgs. n. 152/2006;

con Determinazione dirigenziale n. 2387 del 21 novembre 2012 (inviata alla Regione con nota n. 73836 del 23 novembre 2012), la Provincia ha approvato, ai sensi della Direttiva 92/43/CEE, la Valutazione di incidenza con cui è stato determinato che la Variante al PIAE, con valore ed effetti di PAE per i Comuni sottoscrittori degli accordi territoriali ha incidenza negativa non significativa sui siti della Rete Natura 2000 presenti nel territorio provinciale, definendo comunque prescrizioni per il PIAE e per i PAE dei Comuni di Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Piacenza, Podenzano, Rivergaro e Vigolzone;

Preso atto che:

con deliberazione n. 1931 del 10 dicembre 2012, la Giunta regionale ha espresso l’Intesa alla Provincia in merito alla conformità del PIAE agli strumenti della pianificazione regionale, invitando la Provincia a introdurre negli elaborati di piano le modifiche indicate nell’allegato al presente provvedimento sub n.1, denominato «Modifiche al PIAE/PAE in adeguamento all'Intesa e al parere motivato VAS espressi dalla Regione Emilia Romagna», per formarne parte integrante e sostanziale;

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con la medesima deliberazione, la Giunta regionale ha inoltre espresso il parere motivato positivo, ai sensi dell’art. 15 del D.Lgs. n. 156/2006, relativamente alla valutazione ambientale del PIAE e degli effetti di PAE, condizionato alle modifiche indicate nel citato allegato sub n. 1 al presente provvedimento;

gli organismi consiliari dei Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda hanno approvato le specifiche proposte di Intesa, ai sensi degli articoli 21 e 27, comma 9, lettera b), della L.R. n. 20/2000, con cui è espresso il loro assenso, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni di cui agli articoli 21, comma 4, e 27, comma 9, lettera b), della L.R. n. 20/2000, al fine di conferire alla Variante generale al PIAE il valore e gli effetti di PAE, fatte salve le previsioni del PIAE indicate nell’art. 5 delle Intese sottoscritte con i Comuni di Gossolengo, Gragnano, Vigolzone e Rivergaro la cui attuazione è, per l’effetto, subordinata al loro recepimento nei rispettivi PAE attraverso l’avvio e la positiva conclusione di un procedimento di adeguamento al PIAE;

con atto n. 278 del 14 dicembre 2012, la Giunta provinciale ha approvato le Intese con i singoli Comuni per i quali la Variante PIAE assume valore ed effetti di PAE;

in forza delle Intese approvate dai Comuni e dalla Provincia, compete alla Provincia sia provvedere alla pubblicazione su un quotidiano dell’avviso di avvenuta approvazione del PIAE con valore ed effetti di PAE, sia richiedere alla Regione la pubblicazione sul BURERT e garantire la consultazione dal proprio sito web del PIAE e dei PAE, del parere motivato VAS e della dichiarazione di sintesi, mentre compete a ciascun Comune pubblicare gli elaborati del PAE sul proprio sito web, secondo le indicazioni che verranno fornite dalla Provincia, nonché, al fine di garantire le misure conoscitive stabilite dalla normativa in materia di valutazione ambientale dei piani, il parere motivato VAS e la dichiarazione di sintesi;

inoltre, sulla base degli obblighi definiti con le Intese, la Provincia è tenuta a consegnare ai Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda gli elaborati, in formato digitale, dei rispettivi PAE;

Considerato che:

le determinazioni conclusive in merito ai termini dell’adeguamento del PIAE all’Intesa regionale e alle condizioni e prescrizioni espresse dalla Regione con il parere motivato VAS sono contenute dell’allegato sub n. 1, denominato «Modifiche al PIAE/PAE in adeguamento all'Intesa e al parere motivato VAS espressi dalla Regione Emilia Romagna» al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale, in cui sono pure evidenziate tutte le modifiche e le integrazioni da apportare agli elaborati costitutivi del piano provinciale;

in forza del rapporto di interdipendenza che intercorre tra il livello provinciale della pianificazione e quello comunale e del vincolo di conformazione e di adeguamento dei piani comunali a quelli provinciali, le modifiche derivanti dall’Intesa e dal parere motivato espressi dalla Regione riguardano anche alcuni elaborati dei PAE di cui la Variante PIAE assume valore ed effetti, come indicati nell’allegato sub n. 1;

ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. n. 152/2006, come modificato dal D.Lgs. n. 4/2008, è stata predisposta la Dichiarazione di sintesi complessiva, riferita sia al PIAE che ai singoli PAE, contenuta nell'allegato n. 2 denominato «Dichiarazione di sintesi PIAE/PAE» al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;

Dato atto, relativamente alla valutazione geologico-sismica dei PAE di cui il PIAE assume valore ed effetti, che:

le singole Relazioni di PAE sviluppano le considerazioni idonee a ritenere non necessario effettuare una specifica valutazione di compatibilità geologico-sismica delle proposte di piano, in quanto prive di effetti sismici, diretti o indiretti, sulla pericolosità locale del territorio o sull'esposizione del rischio;

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il Settore “Sviluppo economico, montagna, pianificazione e programmazione del territorio, delle attività estrattive, dell'ambiente e urbanistica” tenuto conto delle considerazioni predette, ha, nel merito, formulato la proposta (in atti) di parere sismico favorevole, ai sensi dell’art. 5 della L.R. n. 19/2008, sui PAE dei Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda;

Tenuto conto dell’Intesa e del parere motivato espressi dalla Regione, nonché delle Intese approvate dai Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda;

Visto l’allegato sub n. 1 al presente provvedimento (denominato «Modifiche al PIAE/PAE in adeguamento all'Intesa e al parere motivato VAS espressi dalla Regione Emilia Romagna») in cui sono evidenziate le modifiche da apportare al PIAE e ai singoli PAE per effetto della decisione regionale formulata con l’Intesa e con il parere motivato di cui all’art. 15 del D.Lgs. 152/2006;

Ritenuto quindi di:

1. di formulare, ai sensi dell’art. 5 della L.R. n. 19/2008, parere sismico favorevole sui PAE dei Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda;

2. di proporre al Consiglio provinciale:

a) di prendere atto dell’Intesa espressa dalla Giunta regionale con deliberazione n. 1931 del 10 dicembre 2012 in merito alla conformità della Variante PIAE, adottata con deliberazione del Consiglio provinciale n. 23 del 26 marzo 2012 e controdedotta con deliberazione del Consiglio provinciale n. 90 del 12 ottobre 2012, agli strumenti della pianificazione regionale;

b) di prendere atto del parere motivato espresso dalla Giunta regionale con deliberazione n. 1931 del 10 dicembre 2012, relativamente alla Variante PIAE con valore ed effetti di PAE per i Comuni di Castelvetro Piacentino, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Monticelli d'Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell'Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull'Arda, ai sensi dell’art. 15 del D.Lgs. n. 152/2006, in quanto non si ravvisano rilevanti effetti significativi negativi sull’ambiente, a condizione che si tenga adeguatamente conto di quanto riportato nel parere stesso;

c) di prendere atto delle Intese espresse dai Consigli dei Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni di cui agli articoli 21, comma 4, e 27, comma 9, lettera b), della L.R. n. 20/2000, al fine di conferire alla Variante generale al PIAE il valore e gli effetti di PAE, fatte salve le previsioni del PIAE indicate nell’art. 5 delle Intese con i Comuni di Gossolengo, Gragnano, Vigolzone e Rivergaro la cui attuazione è, per l’effetto, subordinata al loro recepimento nei rispettivi PAE attraverso l’avvio e la positiva conclusione di un procedimento di adeguamento al PIAE;

d) di prendere atto del parere sismico favorevole formulato dalla Giunta provinciale, ai sensi dell’art. 5 della L.R. n. 19/2008, sui PAE dei Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda;

e) di approvare, ai sensi delle disposizioni di cui all’art. 27, comma 9, della L.R. n.

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20/2000 e di cui all’art. 23 della L.R. n. 7/2004, la Variante generale al PIAE adottata con atto consiliare n. 23 del 26 marzo 2012 e controdedotta con deliberazione del Consiglio provinciale n. 90 del 12 ottobre 2012, con le modifiche e integrazioni discendenti dalle decisioni di cui alle precedenti lettere a), b) del presente dispositivo, come evidenziate nell’allegato sub n. 1 (denominato «Modifiche al PIAE/PAE in adeguamento all'Intesa e al parere motivato VAS espressi dalla Regione Emilia Romagna») al presente provvedimento per formarne parte integrante e sostanziale;

f) di dare atto che, per effetto delle Intese espresse dai Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda, l’approvazione della Variante al PIAE assume valenza ed effetti di PAE dei Comuni predetti, fatte salve le previsioni del PIAE indicate nell’art. 5 delle Intese con i Comuni di Gossolengo, Gragnano, Vigolzone e Rivergaro la cui attuazione è, per l’effetto, subordinata al loro recepimento nei rispettivi PAE attraverso l’avvio e la positiva conclusione di un procedimento di adeguamento al PIAE;

g) di dare atto che il PIAE è costituito dagli elaborati elencati nell’art. 4, comma 1, delle Norme del PIAE stesso, mentre gli elaborati costitutivi dei singoli PAE, di cui la variante assume valore ed effetti, sono elencati nel comma 2 del citato art. 4, come controdedotti con atto del Consiglio provinciale n. 90 del 12 ottobre 2012 e modificati sulla base dell'approvazione dell'allegato sub n. 1 al presente provvedimento;

h) di approvare, ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. n. 152/2006 come modificato da ultimo dal D.Lgs. n. 128/2010, la Dichiarazione di sintesi complessiva, riferita sia al PIAE che ai singoli PAE, contenuta nell'allegato n. 2 denominato «Dichiarazione di sintesi PIAE/PAE» al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;

i) di ottemperare all’obbligo di informazione di cui all’art. 17 del D.Lgs. n. 152/2006, come modificato da ultimo dal D.Lgs. n. 128/2010, e dal comma 12 dell’art. 27 della L.R. n. 20/2000, rendendo pubblica la decisione finale in merito all’approvazione del piano, con effetti di PAE per i Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda, nonché il parere motivato, la Dichiarazione di sintesi e le misure adottate in merito al monitoraggio;

j) di disporre il deposito degli elaborati di Variante, per la libera consultazione, presso questa Amministrazione e la loro trasmissione alle Amministrazioni di cui al comma 2 dell’art. 27 della L.R. n. 20/2000;

k) di richiedere alla Regione Emilia-Romagna la pubblicazione nel Bollettino ufficiale dell’avviso di approvazione, a norma del comma 12 dell’art. 27 della L.R. n. 20/2000, dando atto che, in forza delle disposizioni di cui al successivo comma 13, la Variante generale al PIAE, con valore ed effetti di PAE, entrerà in vigore dalla data di pubblicazione di tale avviso nel Bollettino ufficiale telematico della Regione;

l) di demandare al Responsabile del procedimento di Piano:

- gli adempimenti di cui alle precedenti lettere i), j), k) del presente dispositivo, nonché gli adempimenti relativi all’edizione del nuovo PIAE e dei PAE attraverso una stesura degli elaborati coordinata in recepimento delle modifiche e integrazioni approvate in questa sede e attraverso il perfezionamento degli aspetti formali e compositivi, avendo cura di verificare e correggere, ove occorra, i meri errori materiali ed eventuali refusi;

- la consegna ai Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda degli elaborati, in formato digitale, dei rispettivi PAE.

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3. di dare atto che il presente provvedimento deliberativo sarà trasmesso in elenco ai capigruppo consiliari contestualmente alla sua pubblicazione nell’albo online dell’Ente, ai sensi dell’art. 125, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 recante il “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;

4. di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, recante il “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, modificato e integrato, in ragione della necessità di sottoporre al Consiglio provinciale nella seduta odierna la suestesa proposta di deliberazione;

Visto il parere favorevole espresso, ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 recante il Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, congiuntamente dal Dirigente del Settore «Sviluppo economico, montagna, pianificazione e programmazione del territorio, delle attività estrattive, dell'ambiente e urbanistica» in ordine alla regolarità tecnica della proposta sopra formulata;

Atteso, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 49 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 recante il «Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali», che il presente provvedimento deliberativo non investendo profili contabili, in quanto non comporta impegno di spesa o diminuzione di entrata, non necessita del parere di regolarità contabile;

Richiamate le seguenti disposizioni normative e regolamentari:

la L.R. 24 marzo 2000 n. 20 recante “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio”, modificata e integrata, da ultimo, dalla legge regionale n. 6/2009;

la L.R. 18 luglio 1991, n. 17 “Disciplina delle attività estrattive” e successive modifiche;

la L.R. 14 aprile 2004, n. 7 “Disposizioni in materia ambientale. Modifiche ed integrazioni a leggi regionali”;

il D.Lgs. 2 aprile 2006, n. 152, recante “Norme in materia ambientale”, come modificato dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4, recante “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale”;

il D.Lgs. 29 giugno 2010, n. 128 “Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell’articolo 12 della legge 18 giugno 2009, n. 69” (entrato in vigore il 26 agosto 2010);

la legge regionale 13 giugno 2008, n. 9, recante “Disposizioni transitorie in materia di valutazione ambientale strategica e norme urgenti per l’applicazione del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”;

la legge regionale 30 ottobre 2008, n. 19, recante “Norme per la riduzione del rischio sismico”;

il D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 recante il Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali modificato e integrato;

il Capo I della legge 7 agosto 1990, n. 241, nel testo vigente;

il D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 modificato e integrato;

il vigente Statuto dell’Amministrazione provinciale;

il vigente Regolamento sull’organizzazione degli uffici e dei servizi;

Visti:

la Deliberazione n. 173 del 4 aprile 2001, con la quale il Consiglio regionale ha approvato l’Atto di indirizzo e di coordinamento tecnico che fornisce le prime indicazioni in merito ai processi funzionali all’elaborazione dei piani e ai contenuti essenziali degli elaborati tecnici;

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la nota degli Assessori regionali alla Programmazione e sviluppo territoriale, cooperazione col sistema delle autonomie, organizzazione e all’Ambiente e sviluppo sostenibile del 12 novembre 2008 recante “Prime indicazioni in merito all’entrata in vigore del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, correttivo della Parte Seconda del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 relativa a VAS, VIA e IPPC e del Titolo I della L.R. 13 giugno 2008, n. 9 “Disposizioni transitorie in materia di Valutazione ambientale strategica e norme urgenti per l’applicazione del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”;

la circolare regionale recante “Indicazioni illustrative delle innovazioni in materia di governo del territorio introdotte dai Titoli I e II della L.R. n. 6/2009”;

l’Atto di indirizzo e coordinamento tecnico per l’attuazione della L.R. 24 marzo 2000, n. 20, art. A-27, «Strumenti cartografici digitali e modalità di coordinamento ed integrazione delle informazioni a supporto della pianificazione», approvato con deliberazione del Consiglio regionale 28 maggio 2003, n. 484;

la deliberazione dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna 2 maggio 2007, n. 112, (pubblicata nel BUR n. 64 in data 17 maggio 2207), recante “Approvazione dell’Atto di indirizzo e coordinamento tecnico ai sensi dell’art. 16, comma 1, della L.R. n. 20/2000 “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio”, in merito a “Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica” (proposta della G.R. in data 10.01.2007, n. 1)”;

Visti i seguenti atti di pianificazione e programmazione:

• il Piano territoriale regionale (PTR) approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 276 del 3 febbraio 2010;

• il Piano territoriale paesistico regionale (PTPR) approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 1338 del 28 gennaio 1993;

• il Piano di tutela delle acque (PTA) dell’Emilia-Romagna approvato dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 40 del 21 dicembre 2005;

• il Piano regionale integrato dei trasporti (PRIT) approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 1322 del 22 dicembre 1999;

• il Piano stralcio per l’assetto idrogeologico (PAI) del bacino idrografico del Fiume Po approvato con D.P.C.M. del 24 maggio 2001 (pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 183 dell’otto agosto 2001);

• il Piano straordinario 267 (PS 267) per le aree a rischio idrogeologico molto elevato, redatto ai sensi della legge 3 agosto 1998, n. 267, “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 11 giugno 1998, n. 180, recante misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico e a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania”, approvato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del fiume Po con deliberazione n. 14 del 26 ottobre 1999 e aggiornato con deliberazione n. 20 del 26 aprile 2001;

• il Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) approvato con atto della Giunta regionale n. 1303 del 25 luglio 2000, da ultimo sottoposto a Variante generale approvata con atto di Consiglio provinciale n. 69 del 2 luglio 2010;

• il Piano infraregionale per le attività astrattive (PIAE) approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 417 del 12 marzo 1996, e sottoposto a variante approvata dal Consiglio provinciale il 14 luglio 2003 con deliberazione n. 83 e a una successiva variante approvata con deliberazione del Consiglio provinciale n. 33 del 12 aprile 2006;

• il Piano provinciale per la gestione dei rifiuti (PPGR) approvato dal Consiglio provinciale con atto n. 98 del 22 novembre 2004;

• il Piano provinciale di risanamento e tutela della qualità dell’aria approvato con deliberazione del Consiglio provinciale n. 77 del 15 ottobre 2007;

• il Piano provinciale per l’emittenza radio e televisiva (PPLERT) approvato con deliberazione del Consiglio provinciale n. 72 del 21 luglio 2008;

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DELIBERA

per quanto indicato in narrativa

1. di formulare, ai sensi dell’art. 5 della L.R. n. 19/2008, parere sismico favorevole sui PAE dei Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda;

2. . di proporre al Consiglio provinciale:

a) di prendere atto dell’Intesa espressa dalla Giunta regionale con deliberazione n. 1931 del 10 dicembre 2012 in merito alla conformità della Variante PIAE, adottata con deliberazione del Consiglio provinciale n. 23 del 26 marzo 2012 e controdedotta con deliberazione del Consiglio provinciale n. 90 del 12 ottobre 2012, agli strumenti della pianificazione regionale;

b) di prendere atto del parere motivato espresso dalla Giunta regionale con deliberazione n. 1931 del 10 dicembre 2012, relativamente alla Variante PIAE con valore ed effetti di PAE per i Comuni di Castelvetro Piacentino, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Monticelli d'Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell'Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull'Arda, ai sensi dell’art. 15 del D.Lgs. n. 152/2006, in quanto non si ravvisano rilevanti effetti significativi negativi sull’ambiente, a condizione che si tenga adeguatamente conto di quanto riportato nel parere stesso;

- c) di prendere atto delle Intese espresse dai Consigli dei Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni di cui agli articoli 21, comma 4, e 27, comma 9, lettera b), della L.R. n. 20/2000, al fine di conferire alla Variante generale al PIAE il valore e gli effetti di PAE, fatte salve le previsioni del PIAE indicate nell’art. 5 delle Intese con i Comuni di Gossolengo, Gragnano, Vigolzone e Rivergaro la cui attuazione è, per l’effetto, subordinata al loro recepimento nei rispettivi PAE attraverso l’avvio e la positiva conclusione di un procedimento di adeguamento al PIAE;

d) di prendere atto del parere sismico favorevole formulato dalla Giunta provinciale, ai sensi dell’art. 5 della L.R. n. 19/2008, sui PAE dei Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda;

- e) di approvare, ai sensi delle disposizioni di cui all’art. 27, comma 9, della L.R. n. 20/2000 e di cui all’art. 23 della L.R. n. 7/2004, la Variante generale al PIAE adottata con atto consiliare n. 23 del 26 marzo 2012 e controdedotta con deliberazione del Consiglio provinciale n. 90 del 12 ottobre 2012, con le modifiche e integrazioni discendenti dalle decisioni di cui alle precedenti lettere a), b) del presente dispositivo, come evidenziate nell’allegato sub n. 1 (denominato «Modifiche al PIAE/PAE in adeguamento all'Intesa e al parere motivato VAS espressi dalla Regione Emilia Romagna») al presente provvedimento per formarne parte integrante e sostanziale;

f) di dare atto che, per effetto delle Intese espresse dai Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda, l’approvazione della Variante al PIAE assume valenza ed effetti di PAE dei Comuni predetti, fatte salve le previsioni del PIAE indicate nell’art. 5 delle Intese con i Comuni di Gossolengo, Gragnano, Vigolzone e Rivergaro la cui attuazione è, per l’effetto, subordinata al loro recepimento nei rispettivi PAE attraverso l’avvio e la positiva conclusione di un procedimento di adeguamento al PIAE;

- g) di dare atto che il PIAE è costituito dagli elaborati elencati nell’art. 4, comma 1, delle Norme del PIAE stesso, mentre gli elaborati costitutivi dei singoli PAE, di cui la variante assume valore ed effetti, sono elencati nel comma 2 del citato art. 4, come controdedotti con atto del Consiglio provinciale n.

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90 del 12 ottobre 2012 e modificati sulla base dell'approvazione dell'allegato sub n. 1 al presente provvedimento;

- h) di approvare, ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. n. 152/2006 come modificato da ultimo dal D.Lgs. n. 128/2010, la Dichiarazione di sintesi complessiva, riferita sia al PIAE che ai singoli PAE, contenuta nell'allegato sub n. 2 denominato «Dichiarazione di sintesi PIAE/PAE» al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;

- i) di ottemperare all’obbligo di informazione di cui all’art. 17 del D.Lgs. n. 152/2006, come modificato da ultimo dal D.Lgs. n. 128/2010, e dal comma 12 dell’art. 27 della L.R. n. 20/2000, rendendo pubblica la decisione finale in merito all’approvazione del piano, con effetti di PAE per i Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda, nonché il parere motivato, la Dichiarazione di sintesi e le misure adottate in merito al monitoraggio;

- j) di disporre il deposito degli elaborati di Variante, per la libera consultazione, presso questa Amministrazione e la loro trasmissione alle Amministrazioni di cui al comma 2 dell’art. 27 della L.R. n. 20/2000;

- k) di richiedere alla Regione Emilia-Romagna la pubblicazione nel Bollettino ufficiale dell’avviso di approvazione, a norma del comma 12 dell’art. 27 della L.R. n. 20/2000, dando atto che, in forza delle disposizioni di cui al successivo comma 13, la Variante generale al PIAE, con valore ed effetti di PAE, entrerà in vigore dalla data di pubblicazione di tale avviso nel Bollettino ufficiale telematico della Regione;

- l) di demandare al Responsabile del procedimento di Piano:

-gli adempimenti di cui alle precedenti lettere i), j), k) del presente dispositivo, nonché gli adempimenti relativi all’edizione del nuovo PIAE e dei PAE attraverso una stesura degli elaborati coordinata in recepimento delle modifiche e integrazioni approvate in questa sede e attraverso il perfezionamento degli aspetti formali e compositivi, avendo cura di verificare e correggere, ove occorra, i meri errori materiali ed eventuali refusi;

-la consegna ai Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda degli elaborati, in formato digitale, dei rispettivi PAE.

3. di dare atto che il presente provvedimento deliberativo sarà trasmesso in elenco ai capigruppo consiliari contestualmente alla sua pubblicazione nell’albo online dell’Ente, ai sensi dell’art. 125, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 recante il “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;

4. di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, recante il “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, modificato e integrato, in ragione della necessità di sottoporre al Consiglio provinciale nella seduta odierna la suestesa proposta di deliberazione.”

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Preso atto della suestesa proposta di deliberazione formulata dalla Giunta provinciale; Atteso che la proposta di deliberazione di cui trattasi è stata sottoposta all'esame della competente Commissione consiliare “Programmazione – Sviluppo economico territoriale – Urbanistica – Politiche per la montagna – Infrastrutture – Edifici scolastici e altri edifici dell'Ente – Viabilità – Federalismo demaniale – Sistema Po” nella seduta del 17 dicembre 2012;

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Rilevata la competenza del Consiglio provinciale all'assunzione del presente provvedimento in relazione alle disposizioni di cui all'art. 42, comma 2, lettera b), del D.Lgs. n. 267/2000 sulle competenze dell'organo consiliare;

Visto il parere favorevole espresso, ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 recante il “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” dal Dirigente del Settore “Sviluppo economico, montagna, pianificazione e programmazione del territorio, delle attività estrattive, dell'ambiente e urbanistica” in ordine alla regolarità tecnica della presente deliberazione;

Atteso, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 49 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 recante il “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, che il presente provvedimento deliberativo non investendo profili contabili, in quanto non comporta impegno di spesa o diminuzione di entrata, non necessita del parere di regolarità contabile;

DELIBERA

per quanto indicato in narrativa

a) di prendere atto dell’Intesa espressa dalla Giunta regionale con deliberazione n. 1931 del 10 dicembre 2012 in merito alla conformità della Variante PIAE, adottata con deliberazione del Consiglio provinciale n. 23 del 26 marzo 2012 e controdedotta con deliberazione del Consiglio provinciale n. 90 del 12 ottobre 2012, agli strumenti della pianificazione regionale;

b) di prendere atto del parere motivato espresso dalla Giunta regionale con deliberazione n. 1931 del 10 dicembre 2012, relativamente alla Variante PIAE con valore ed effetti di PAE per i Comuni di Castelvetro Piacentino, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Monticelli d'Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell'Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull'Arda, ai sensi dell’art. 15 del D.Lgs. n. 152/2006, in quanto non si ravvisano rilevanti effetti significativi negativi sull’ambiente, a condizione che si tenga adeguatamente conto di quanto riportato nel parere stesso;

c) di prendere atto delle Intese espresse dai Consigli dei Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni di cui agli articoli 21, comma 4, e 27, comma 9, lettera b), della L.R. n. 20/2000, al fine di conferire alla Variante generale al PIAE il valore e gli effetti di PAE, fatte salve le previsioni del PIAE indicate nell’art. 5 delle Intese con i Comuni di Gossolengo, Gragnano, Vigolzone e Rivergaro la cui attuazione è, per l’effetto, subordinata al loro recepimento nei rispettivi PAE attraverso l’avvio e la positiva conclusione di un procedimento di adeguamento al PIAE;

d) di prendere atto del parere sismico favorevole formulato dalla Giunta provinciale, ai sensi dell’art. 5 della L.R. n. 19/2008, sui PAE dei Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda;

e) di approvare, ai sensi delle disposizioni di cui all’art. 27, comma 9, della L.R. n. 20/2000 e di cui all’art. 23 della L.R. n. 7/2004, la Variante generale al PIAE adottata con atto consiliare n. 23 del 26 marzo 2012 e controdedotta con deliberazione del Consiglio provinciale n. 90 del 12 ottobre 2012, con le modifiche e integrazioni discendenti dalle decisioni di cui alle precedenti lettere a), b) del presente dispositivo, come evidenziate nell’allegato sub n. 1 (denominato «Modifiche al PIAE/PAE in adeguamento all'Intesa e al parere motivato VAS espressi dalla Regione Emilia Romagna») al presente provvedimento per formarne parte integrante e sostanziale;

f) di dare atto che, per effetto delle Intese espresse dai Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda, l’approvazione della Variante al PIAE assume valenza ed effetti di PAE dei Comuni predetti, fatte salve le previsioni del PIAE indicate nell’art. 5 delle Intese con i Comuni di Gossolengo,

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Gragnano, Vigolzone e Rivergaro la cui attuazione è, per l’effetto, subordinata al loro recepimento nei rispettivi PAE attraverso l’avvio e la positiva conclusione di un procedimento di adeguamento al PIAE;

g) di dare atto che il PIAE è costituito dagli elaborati elencati nell’art. 4, comma 1, delle Norme del PIAE stesso, mentre gli elaborati costitutivi dei singoli PAE, di cui la variante assume valore ed effetti, sono elencati nel comma 2 del citato art. 4, come controdedotti con atto del Consiglio provinciale n. 90 del 12 ottobre 2012 e modificati sulla base dell'approvazione dell'allegato sub n. 1 al presente provvedimento;

h) di approvare, ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. n. 152/2006 come modificato da ultimo dal D.Lgs. n. 128/2010, la Dichiarazione di sintesi complessiva, riferita sia al PIAE che ai singoli PAE, contenuta nell'allegato sub n. 2 denominato «Dichiarazione di sintesi PIAE/PAE» al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;

i) di ottemperare all’obbligo di informazione di cui all’art. 17 del D.Lgs. n. 152/2006, come modificato da ultimo dal D.Lgs. n. 128/2010, e dal comma 12 dell’art. 27 della L.R. n. 20/2000, rendendo pubblica la decisione finale in merito all’approvazione del piano, con effetti di PAE per i Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda, nonché il parere motivato, la Dichiarazione di sintesi e le misure adottate in merito al monitoraggio;

j) di disporre il deposito degli elaborati di Variante, per la libera consultazione, presso questa Amministrazione e la loro trasmissione alle Amministrazioni di cui al comma 2 dell’art. 27 della L.R. n. 20/2000;

k) di richiedere alla Regione Emilia-Romagna la pubblicazione nel Bollettino ufficiale dell’avviso di approvazione, a norma del comma 12 dell’art. 27 della L.R. n. 20/2000, dando atto che, in forza delle disposizioni di cui al successivo comma 13, la Variante generale al PIAE, con valore ed effetti di PAE, entrerà in vigore dalla data di pubblicazione di tale avviso nel Bollettino ufficiale telematico della Regione;

l) di demandare al Responsabile del procedimento di Piano:

- gli adempimenti di cui alle precedenti lettere i), j), k) del presente dispositivo, nonché gli adempimenti relativi all’edizione del nuovo PIAE e dei PAE attraverso una stesura degli elaborati coordinata in recepimento delle modifiche e integrazioni approvate in questa sede e attraverso il perfezionamento degli aspetti formali e compositivi, avendo cura di verificare e correggere, ove occorra, i meri errori materiali ed eventuali refusi;

- la consegna ai Comuni di Castelvetro piacentino, Gossolengo, Gragnano, Monticelli d’Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull’Arda degli elaborati, in formato digitale, dei rispettivi PAE.”

Illustra l'Assessore Barbieri, sottolineando che all'elaborazione del documento hanno dato tutti il proprio contributo, in particolare anche i consiglieri di minoranza. Ringrazia gli Uffici ed il Dirigente Marenghi per il lavoro fatto in una tempistica ristretta, le associazioni ed i Comuni. Fa breve escursus dell'iter ed illustra i contenuti dell'allegato documento fornendo spiegazioni, in particolare ricorda che nel novembre 2011 sono stati sottoscritti gli accordi territoriali con i Comuni di Castelvetro Piacentino, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Monticelli d'Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell'Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull'Arda, per cui il PIAE assumerà il valore e gli effetti di PAE. Ringrazia altresì la Commissione ed il suo Presidente e fa presente che nel documento consegnato in quella sede c'erano due refusi. Chiede quindi di dare la parola al Dott. Marenghi per precisazioni in merito ed illustrazione tecnica.

Entra il Cons. Sckokai: presenti n.21

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Dott. Marenghi interviene precisando sui refusi, illustra il documento dal punto di vista tecnico e puntualizza sui meccanismi di decadimento precisando che si è spostato il concetto di attivazione dalla “presentazione” alla “conclusione” del processo di Screening o Via e che è stato ridotto il periodo transitorio in cui vanno a decadere le previsioni da 10 a 5 anni rispetto al precedente piano (art. 5 c. 7 Norme PIAE).

Dichiarata aperta la discussione intervengono nell'ordine:

Esce il Cons. Bergonzi: presenti n.20

Cons.Villa: Ricorda che la variante che si sta concludendo è partita dagli indirizzi adottati dalla precedente amministrazione nell'aprile 2009. Condivide la scelta degli 11 Comuni ed i contenuti esplicitati dall'Assessore. Precisa che la perplessità era solo per l'allungamento dei tempi per l'approvazione dello strumento ma il bilancio è egualmente positivo. E' convinto che sia un documento importante per dare risposte alle realtà economiche del territorio. Osserva che il Piae 2001 conteneva elementi rilevanti dal punto di vista ambientale, ma non aveva strumenti per farli applicare. Chiede chiarimenti sulla normativa relativa alle tempistiche del decadimento (art. 5 NTA) e quali siano le misure che si intendono adottare per le imprese inadempienti. Esprime la propria soddisfazione poiché si è tenuto conto delle osservazioni da loro presentate e quindi la valutazione positiva del gruppo pur permanendo dubbi sulle temporalità citate.

Cons. Magnaschi: Ringrazia l'Ass.re ed il dirigente per l'obiettivo raggiunto ,anche per l'utilizzo delle forze sociali, ed esprime voto a favore.

Esce il Cons. Speroni: presenti n.19

Cons. Marcotti: Esprime la propria soddisfazione poiché a seguito di numerosi incontri, un anno di lavoro, oggi si è alla fase conclusiva con un ottimo risultato. Interviene sui ripristini ambientali ed apprezza la possibilità data ai comuni che attraverso l'intesa possono ridurre tempi e costi.

Cons.Gazzola: Fa presente che questo piano esprime una delle culture dell'ambiente, che tuttavia i monitoraggi non sono soddisfacienti, richiama l'o.d.g. approvato a marzo e chiede tempi certi per la rete ecologica prov.le.

Cons. Varani: Interviene sul monitoraggio augurandosi che venga effettivamente eseguto. Auspica una riduzione di quantitativi e maggior partecipazione da parte della cittadinanza.Ricorda la proposta del Cons. Raggi di mettere on line le registrazioni del Consiglio.

Cons. Maloberti. In veste di presidente della Commissione ringraziando tutti per l'impegno profuso date le tempistiche ristrette. Esprime il voto favorevole a nome della Lega.

Il Pres. del Consiglio dà la parola all'Ass.re per la replica:

Ass.re Barbieri: Informa che come previsto dal PTCP e richiesto dal Consiglio Provinciale, in sede di adozione del PIAE, sono in corso di elaborazione le Linee Guida per Rete ecologica provinciale che verranno sottoposte al Consiglio, pur non essendoci termini temporali, entro il prossimo mese di Febbraio. Fornisce inoltre chiarimenti rispetto al monitoraggio e sui dati relativi ai quantitativi. Ricorda l'ampiezza della partecipazione e che la Regione ha apprezzato il piano. Ricorda anche la trasparenza ed il rigore con cui si è operato. Per le spiegazioni sull'art. 5 lascia la parola al Dott. Marenghi.

Dott. Marenghi: Informa che il c. 5 dell’art. 5 delle NTA del PAE è formulato come segue: “le previsioni assegnate ai comparti estrattivi relative ai Poli individuati dal PIAE 2011, qualora non sia stata conclusa con esito positivo la procedura di screening o VIA, entro il termine perentorio di 4 anni dalla data di approvazione del PAE e, comunque, entro 10 anni dall'approvazione del PIAE, sono dimezzate. Il Comune, alla scadenza del 3° anno dall’approvazione del PAE, sollecita i proprietari dei terreni interessati indicando

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che, in mancanza di conclusione dei procedimenti di screening o VIA entro i suddetti termini, i volumi assegnati ai relativi comparti saranno dimezzati. Tale comunicazione dovrà essere inviata anche alla Provincia.”Pertanto, per i Comuni per i quali il PIAE ha assunto la valenza di PAE il termine entro il quale si determina il dimezzamento delle previsioni assegnate ai comparti estrattivi è quello di quattro anni dalla data di approvazione del PIAE. L’ulteriore termine indicato nel comma in esame (“ ….. e, comunque, entro 10 anni …..”) deriva dal contenuto della norma di PIAE ed è stato previsto per quei comuni che non procedono celermente alla redazione del PAE. Una ulteriore interpretazione valevole sia per i Comuni per i quali il PIAE ha assunto la valenza di PAE ma anche per gli altri Comuni è la seguente. Nel caso in cui sia scaduto il termine (4 anni) dall’approvazione del PAE senza che sia stata conclusa la procedura di Screening o VIA e il Comune intenda mantenere inalterata (senza dimezzamento) la previsione estrattiva, deve essere avviato un procedimento di variante al PAE che confermi nel medesimo comparto estrattivo il volume di inerti precedentemente previsto; in ogni caso, anche per tali previsioni, dovrà essere conclusa la procedura di Screening o VIA entro 10 anni dall’approvazione del PIAE, diversamente il quantitativo sarà definitivamente dimezzato.

Seguono le dichiarazioni di voto

Cons. Mazza: esprime voto favorevole

Cons. Villa: Non convinto della risposta resa sull'art. 5 perchè se il termine è perentorio una successiva scadenza ingenera confusione. Prende atto con favore della predisposizione a breve delle line guida per la rete ecologica. Crede molto nel confronto costruttivo dove si trova, come in questo caso, equilibrio delle scelte ed esprime l'astensione del gruppo.

Cons. Varani. Esprime la propria preoccupazione sulle competenze di controllo affidate ai comuni ed annuncia la propriai astensione

Cons. Maserati. Avendo seguito il percorso anche come Sindaco esprime voto favorevole.

Il Pres. Del Consiglio dà la parola al Pres. Trespidi per la conclusione.

Pres. Trespidi: Osserva che trattasi di documento strategico e fondamentale, sottolineando che la maggioranza e la minoranza, pur avendo ruoli differenti ,possono concorrere a sviluppare un'azione di buona politica. Di come sia un documento importante poiché dà risposte concrete in questo difficile momento e di come si sia messo a tema il principio di sussidiarietà nei confronti dei Comuni. Ringrazia l'ass.re, i suoi collaboratori e la Regione, in particolare gli Ass.ri Gazzolo e Peri. Ringrazia inoltre il Consiglio perchè attraverso la fattiva condivisione ha dimostrato virtù amministrativa.

Nessun altro Consigliere intervenendo, il Presidente del Consiglio pone quindi in votazione palese, per alzata di mano, la suestesa proposta di deliberazione .

La votazione dà il seguente risultato:

voti favorevoli n.13

voti contrari n.1 ( Gazzola)

astenuti n.5 (Boiardi,Caminati,Sckokai,Varani,Villa)

su n.19 Consiglieri presenti.

1

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Il Presidente del Consiglio, fattane conseguente proclamazione, avanza richiesta dell’immediata eseguibilità dell’atto, che pone subito dopo in votazione palese, per alzata di mano e che risulta approvata all'unanimità dei voti favorevoli resi dai Consiglieri presenti e votanti (n. 19).

Il Presidente Pasquali dichiara, pertanto, l’atto immediatamente eseguibile.

Esce il Cons. Boiardi: presenti n.18

(Testi a nastro riportati)

****

Approvato e sottoscritto con firma digitale:

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Il VICE SEGRETARIO

ROBERTO PASQUALI ORIELLA PEVERI

1

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PROVINCIA DI PIACENZA

Ufficio di staff Gabinetto del Presidente del Consiglio

Segreteria del Consiglio

Si comunica che la proposta n. 3387/2012 del Settore Sviluppo economico, montagna,

pianificazione e programmazione del territorio, delle attività estrattive, dell'ambiente e

urbanistica ad oggetto: VARIANTE AL PIANO INFRAREGIONALE PER LE ATTIVITA'

ESTRATTIVE, ADOTTATA CON ATTO C.P. N. 23 DEL 26.03.2012, AI SENSI DEGLI ARTICOLI

27, COMMA 4, DELLA L.R. N. 20/2000 E DELL'ART. 23, COMMA 2, DELLA L.R. N. 7/2004, E

PER GLI EFFETTI DI CUI ALL'ART. 21 DELLA L.R. N. 20/2000. APPROVAZIONE. è stata

esaminata dalla competente Commissione Consiliare in data 17.12.2012.

Piacenza lì, 21/12/2012

Sottoscritto dal Dirigente(SCIBILIA CARLA)con firma digitale

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PROVINCIA DI PIACENZA

Settore Sviluppo economico, montagna, pianificazione e programmazione del territorio, delle attività estrattive,

dell'ambiente e urbanistica

PARERE DI REGOLARITA' TECNICA

Sulla proposta n. 3387/2012 del Settore Sviluppo economico, montagna, pianificazione e

programmazione del territorio, delle attività estrattive, dell'ambiente e urbanistica ad

oggetto: VARIANTE AL PIANO INFRAREGIONALE PER LE ATTIVITA' ESTRATTIVE, ADOTTATA

CON ATTO C.P. N. 23 DEL 26.03.2012, AI SENSI DEGLI ARTICOLI 27, COMMA 4, DELLA L.R.

N. 20/2000 E DELL'ART. 23, COMMA 2, DELLA L.R. N. 7/2004, E PER GLI EFFETTI DI CUI

ALL'ART. 21 DELLA L.R. N. 20/2000. APPROVAZIONE. , si esprime ai sensi dell’art. 49, 1°

comma del Decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, parere FAVOREVOLE in ordine alla

regolarità tecnica.

Piacenza lì, 21/12/2012

Sottoscritto dal Dirigente(MARENGHI DAVIDE)

con firma digitale

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Page 21: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

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bam

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i del

l’art

. 35

del P

TP

R, v

iene

dic

hiar

ato

non

esse

rvi a

ltra

poss

ibili

tà, p

er m

anca

nza

di g

iaci

men

ti in

zon

e lib

ere

da v

inco

li. S

i pre

nde

atto

di q

uant

o di

chia

rato

,

Page 22: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

lle

co

nsi

de

razi

on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

4 in

vita

ndo

nel c

onte

mpo

la P

rovi

ncia

ad

una

più

artic

olat

a e

com

piut

a es

posi

zion

e de

lle s

udde

tte m

otiv

azio

ni in

sed

e di

app

rova

zion

e de

l pia

no,

estr

inse

cand

o in

part

icol

are

l’effe

ttiva

man

canz

a di

alte

rnat

ive

e le

acc

enna

te fa

vore

voli

poss

ibili

tà d

i riq

ualif

icaz

ione

del

la z

one

in c

ui s

ono

situ

ate

le p

revi

sion

i;”.

Si r

ecep

isce

qua

nto

form

ulat

o sp

ecifi

cand

o ne

lla R

elaz

ione

tecn

ica,

al c

ap. 4

.2.2

le s

egue

nti m

otiv

azio

ni c

he h

anno

giu

stifi

cato

le p

revi

sion

i nei

com

uni d

i Tra

vo e

Bob

bio

(am

biti 30 e

31).

Le p

revi

sioni

riguard

ano t

err

itori i

n c

ui

il fa

bbis

ogno n

on p

uò e

ssere

altrim

enti s

oddis

fatt

o i

n q

uanto

, nell'

inte

ra m

edio

- a

lta V

al

Tre

bbia

, non s

ono p

rese

nti

gia

cim

enti in z

one n

on t

ute

late

dal PTCP.

Il c

onfr

onto

infa

tti

con l

a t

avo

la d

elle

ris

ors

e p

er

la m

edia

-alta V

al

Tre

bbia

(a s

inis

tra)

e l

a c

art

a d

egli

scart

i (a

dest

ra)

evi

denzi

a c

om

e n

on s

iano d

isponib

ili i

n

tutt

a la v

alle

gia

cim

enti n

on inte

ress

ati d

a z

one d

i tu

tela

del PTCP.

Si evi

denzi

a c

he i v

olu

mi ass

egnati a

gli

am

biti (2

00.0

00 m

3 a

Bobbio

e 1

00.0

00 m

3 a

Tra

vo)

sono c

om

ple

ssiv

am

ente

infe

riori a

i fa

bbis

ogni st

imati p

er

tali

Com

uni

(pari a

360.0

00 m

3 c

irca

).

In c

aso

di m

anca

ta indiv

iduazi

one d

i ta

li am

biti est

ratt

ivi, il fa

bbis

ogno d

ovr

ebbe e

ssere

soddis

fatt

o d

al polo

8 “

Molin

azz

o”,

ubic

ato

a c

irca

15 k

m d

a T

ravo

e a

circ

a 3

5 K

m d

a B

obbio

.

In t

ale

ipote

si n

ote

voli

sare

bbero

gli

impatt

i in

dott

i su

lla v

iabili

tà p

rovi

nci

ale

(tr

affic

o, in

crem

ento

del risc

hio

di in

cidenta

lità, usu

ra s

tradale

), c

on e

videnti im

patt

i

anch

e s

ulla

qualit

à d

ell’

aria (

em

issi

oni) e

sul ru

more

.

Page 23: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

lle

co

nsi

de

razi

on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

5 Fig

. 1a -

Est

ratt

o d

ella

ta

vola

delle

ris

ors

e p

er

la m

edia

-alta V

al Tre

bbia

(Q

C 1

.2)

fig. 1b -

Est

ratt

o d

ella

tavo

la d

egli

scart

i (Q

C3.2

)

Page 24: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

lle

co

nsi

de

razi

on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

6 O

ccorr

e inoltre

evi

denzi

are

che e

ntr

am

be le p

revi

sioni so

no f

inaliz

zate

a r

ealiz

zare

baci

ni id

rici

ad u

so p

lurim

o.

La p

revi

sione in C

om

une d

i Tra

vo è

pre

vist

a a

nch

e n

el Pia

no s

trutt

ura

le c

om

unale

(Am

bito A

TR

2).

Per

l’att

uazi

one d

ella

medesi

ma,

il PSC p

reve

de l

a r

ealiz

zazi

one d

i in

frast

rutt

ure

di

inte

ress

e c

om

une e

spazi

colle

ttiv

i pubblic

i o d

i riqualif

icazi

one e

arr

edo

urb

ano.

Tali

pre

visi

oni so

no inoltre

fin

aliz

zate

a r

iqualif

icare

are

e inte

ress

ate

da e

leva

to g

rado d

i antr

opiz

zazi

one.

La p

revi

sione in C

om

une d

i Bobbio

è m

irata

a r

iqualif

icare

l’a

rea d

i pert

inenza

flu

viale

att

ualm

ente

inte

ress

ata

da a

lcuni im

mobili

indust

riali

dis

mess

i (r

if.

foto

seguenti).

Fig

. 2 –

vis

ta d

egli

edific

i dis

mess

i ch

e inte

ress

ano l’a

rea.

Page 25: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

lle

co

nsi

de

razi

on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

7

Fig

. 3 –

vis

ta d

all’

alto d

egli

edific

i dis

mess

i ch

e inte

ress

ano l’a

rea.

“in

oltr

e, t

ratta

ndos

i di

pre

visi

oni

estr

attiv

e si

te i

n zo

na p

erifl

uvia

le d

el T

rebb

ia,

si i

nvita

la

Pro

vinc

ia a

d ef

fettu

are

i ne

cess

ari

appr

ofon

dim

enti

idra

ulic

i in

ord

ine

alla

fatti

bilit

à de

lle s

tess

e;”

Si

rece

pisc

e qu

anto

for

mul

ato

inte

gran

do l

o S

tudi

o di

com

patib

ilità

idr

aulic

a co

n un

cap

itolo

ded

icat

o al

la c

ompa

tibili

tà i

drau

lica

delle

pre

visi

oni

estr

attiv

e di

Bob

bio

e T

ravo

.

Page 26: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

lle

co

nsi

de

razi

on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

8 “le

mod

ifich

e e

le i

nteg

razi

oni

appo

rtat

e al

cor

po n

orm

ativ

o in

acc

oglim

ento

del

la r

iser

va n

. 7

sono

tal

i da

riten

ere

risol

ta l

a ris

erva

; in

par

ticol

are

per

le r

iser

ve

norm

ativ

e ac

colte

par

zial

men

te o

non

acc

olte

, si p

rend

e at

to d

elle

mot

ivaz

ioni

add

otte

dal

la P

rovi

ncia

in m

erito

al m

ante

nim

ento

del

le fo

rmul

azio

ni a

dotta

te, i

n un

caso

con

alc

une

mod

ifich

e m

iglio

rativ

e (a

rt. 9

), a

nche

in r

elaz

ione

al f

atto

che

le s

tess

e so

no s

tate

am

piam

ente

dis

cuss

e e

cond

ivis

e a

livel

lo lo

cale

;”

Nes

suna

mod

ifica

“infin

e si

invi

ta la

Pro

vinc

ia a

d al

linea

re il

com

ma

4 de

ll’ar

t. 28

del

le N

TA

ai c

onte

nuti

della

rec

ente

del

iber

a di

Giu

nta

regi

onal

e n.

169

6/20

12 “

Line

e di

indi

rizzo

regi

onal

i pe

r la

cla

ssifi

cazi

one

dei

giac

imen

ti di

ofio

liti,

l'ind

ivid

uazi

one

delle

mod

alità

di

colti

vazi

one

e de

lle m

isur

e te

cnic

he p

er i

l co

nten

imen

to d

el r

isch

io

corr

elat

o e

per

l'util

izzo

dei

mat

eria

li es

trat

ti in

funz

ione

del

loro

con

tenu

to d

i am

iant

o”;

Si r

ecep

isce

qua

nto

form

ulat

o, p

reve

dend

o la

seg

uent

e nu

ova

form

ulaz

ione

del

l’art

. 28

c. 4

del

PIA

E.

(P)

Nel

le c

ave

in c

ui è

pre

vist

a l’e

stra

zion

e di

mat

eria

li of

iolit

ici,

il D

SS

dov

rà c

onte

nere

la

valu

tazi

one

dei

risch

i pe

r la

sal

ute

e la

sic

urez

za d

ei l

avor

ator

i in

rel

azio

ne a

ll'at

tività

svol

ta n

ei c

onfr

onti

dell’

amia

nto

e la

con

segu

ente

ind

ivid

uazi

one

delle

mis

ure

e m

odal

ità o

pera

tive

indi

cand

o in

par

ticol

are

le s

oluz

ioni

ado

ttate

, o

l'ass

enza

di

risch

io.

In

part

icol

are

dov

rann

o es

sern

e re

cepi

ti i c

onte

nuti

della

del

iber

a di

Giu

nta

regi

onal

e n.

169

6/20

12.

Tal

e m

odifi

ca n

on v

iene

rip

orta

ta s

ulle

nor

me

di P

AE

in

quan

to n

ei C

omun

i pe

r i

qual

i il

PIA

E h

a as

sunt

o va

lenz

a di

PA

E,

non

sono

sta

ti pi

anifi

cate

atti

vità

estr

attiv

e di

mat

eria

li of

iolit

ici.

Rel

ativ

amen

te a

l Pun

to d

) de

l dis

posi

tivo

Del

iber

a de

lla G

iunt

a R

egio

nale

n.

1931

del

10/

12/2

012:

“di

esp

rimer

e P

arer

e m

otiv

ato

posi

tivo,

rel

ativ

amen

te a

l Pia

no

Infr

areg

iona

le d

elle

Atti

vità

Est

ratti

ve d

ella

Pro

vinc

ia d

i Pia

cenz

a (P

IAE

201

1),

con

valo

re e

d ef

fetti

di P

AE

per

i C

omun

i di C

aste

lvet

ro P

iace

ntin

o, G

osso

leng

o,

Gra

gnan

o T

rebb

iens

e, M

ontic

elli

d'O

ngin

a, N

ibbi

ano,

Pia

cenz

a, P

oden

zano

, Pon

te d

ell'O

lio, R

iver

garo

, Vig

olzo

ne e

Vill

anov

a su

ll'A

rda,

ai s

ensi

del

l’art

.15,

del

D.

Lgs.

152

/200

6, in

qua

nto

non

si r

avvi

sano

rile

vant

i effe

tti s

igni

ficat

ivi n

egat

ivi s

ull’a

mbi

ente

, a c

ondi

zion

e ch

e si

teng

a ad

egua

tam

ente

con

to d

i qua

nto

ripor

tato

ai

segu

enti

punt

i”, s

i rip

orta

no d

i seg

uito

i re

lativ

i con

tenu

ti no

nché

le e

vent

uali

mod

ifich

e ap

port

ate

agli

elab

orat

i di P

IAE

/PA

E.

Page 27: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

lle

co

nsi

de

razi

on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

9 “1

) si e

ffettu

i una

val

utaz

ione

app

rofo

ndita

del

le a

ttivi

tà d

eriv

anti

dalle

pre

visi

oni d

el P

iano

ste

sso

in fa

se d

i attu

azio

ne, o

vver

o in

fase

di a

utor

izza

zion

e de

lle

sing

ole

prev

isio

ni e

stra

ttive

e d

egli

impi

anti

di la

vora

zion

e de

gli i

nert

i.”

Si

rece

pisc

e qu

anto

for

mul

ato

prec

isan

do c

he i

l R

appo

rto

Am

bien

tale

di

Val

SA

T (

Alle

gato

5.B

) e

più

in g

ener

ale

le N

TA

del

Pia

no r

ichi

edon

o ap

prof

ondi

men

ti

spec

ifici

, anc

he q

uant

itativ

i, ag

li st

udi e

ffettu

ati p

er i

proc

edim

enti

di v

alut

azio

ne a

mbi

enta

le (

VIA

o V

erifi

ca d

i ass

ogge

ttabi

lità

a V

IA)

dei p

iani

di c

oltiv

azio

ne d

elle

sing

ole

prev

isio

ni.

In p

artic

olar

e, i

n fa

se d

i va

luta

zion

e am

bien

tale

dei

pia

ni d

i co

ltiva

zion

e do

vran

no e

sser

e co

ndot

ti ap

prof

ondi

men

ti rig

uard

anti

la v

alut

azio

ne

degl

i im

patti

sul

l’atm

osfe

ra e

la v

alut

azio

ne d

ell’i

mpa

tto a

cust

ico,

oltr

e ad

ess

ere

nece

ssar

i app

rofo

ndim

enti

e ve

rific

he i

n m

erito

ai t

racc

iati

viab

ilist

ici

impi

egat

i

per

il tr

aspo

rto

dei m

ater

iali

e in

gen

eral

e al

le m

isur

e di

miti

gazi

one

prop

oste

.

L’al

lega

to 8

alle

NT

A, i

noltr

e, s

peci

fica

i con

tenu

ti de

i pia

ni d

i mon

itora

ggio

deg

li st

udi a

mbi

enta

li pe

r le

pro

cedu

re V

IA o

Ver

ifica

di a

ssog

getta

bilit

à a

VIA

.

“2)

in r

elaz

ione

al

sovr

adim

ensi

onam

ento

del

PIA

E 2

011

e al

la p

revi

sion

e di

azi

oni

e no

rme

per

ridur

re i

l ga

p tr

a di

men

sion

amen

to r

eale

e d

imen

sion

amen

to

uffic

iale

; si

riti

ene

nece

ssar

io r

affo

rzar

e m

aggi

orm

ente

l’a

ppar

ato

norm

ativ

o al

fin

e di

non

vin

cola

re i

nutil

men

te p

orzi

oni

sign

ifica

tive

di t

errit

orio

e n

on

cons

umar

e su

olo

agric

olo.

Ved

i val

utaz

ioni

con

segu

enti

al p

unto

3.

“3)

in p

artic

olar

e ris

petto

alle

pre

scriz

ioni

pre

sent

i ne

gli

artic

oli

5 e

6 de

lle N

TA

e r

iferit

e ai

mec

cani

smi

di d

ecad

imen

to e

dim

ezza

men

to d

elle

pre

visi

oni

si

ritie

ne o

ppor

tuno

elim

inar

e da

l PIA

E 2

011

tutte

le

prev

isio

ni c

he d

eriv

ano

dalle

pre

cede

nti

pian

ifica

zion

i est

ratti

ve p

rovi

ncia

li (P

IAE

199

3 e

PIA

E 2

001)

, ov

vero

rispe

tto a

lle p

revi

sion

i di

pol

i e

ambi

ti es

trat

tivi

del

PIA

E 2

011

non

pare

cor

retto

leg

are

il di

mez

zam

ento

del

le p

revi

sion

i es

trat

tive

alla

sem

plic

e ric

hies

ta d

i

attiv

azio

ne d

ella

pro

cedu

ra d

i V

IA o

scr

eeni

ng,

riten

endo

nec

essa

rio c

onsi

dera

re c

ome

“atti

vazi

one”

il

rilas

cio

della

aut

oriz

zazi

one

conv

enzi

onat

a al

l’ese

rciz

io

dell’

attiv

ità e

stra

ttiva

o in

alte

rnat

iva

la c

hius

ura

posi

tiva

del p

roce

dim

ento

di v

alut

azio

ne a

mbi

enta

le”

Si r

ecep

isce

qua

nto

form

ulat

o, p

reve

dend

o ch

e, in

tut

te le

nor

me

di P

IAE

e d

i PA

E (

per

i Com

uni p

er i

qual

i il P

IAE

ha

assu

nto

vale

nza

di P

AE

), in

cui

si c

ita il

deca

dim

ento

, qu

est’u

ltim

o si

ver

ifich

i in

cas

o di

man

cata

app

rova

zion

e de

lla p

roce

dura

di

VIA

e n

on d

i se

mpl

ice

attiv

azio

ne d

ella

pro

cedu

ra.

Inol

tre,

al

fine

di

raffo

rzar

e m

aggi

orm

ente

l’ap

para

to n

orm

ativ

o, il

mec

cani

smo

di d

ecad

imen

to d

elle

pre

visi

oni d

ei q

uant

itativ

i ass

egna

ti ai

Pol

i dai

pre

cede

nti P

IAE

, vi

ene

ridot

to

com

e di

seg

uito

rip

orta

to.

Page 28: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

lle

co

nsi

de

razi

on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

10

Art

5 d

elle

NT

A d

el P

IAE

:

6 (P

) Q

ualo

ra i

Pol

i in

divi

duat

i da

l P

IAE

201

1 no

n si

ano

rece

piti

dal

PA

E,

attr

aver

so l

’app

rova

zion

e de

l pi

ano,

ent

ro 1

0 an

ni d

all’a

ppro

vazi

one

del

PIA

E,

i qu

antit

ativ

i

estr

aibi

li de

finiti

nel

la t

abel

la n

. 1

inse

rita

dopo

l’ul

timo

com

ma

del p

rese

nte

artic

olo,

affe

rent

i i q

uant

itativ

i res

idui

pi

anifi

cabi

li da

i Com

uni,

sono

dim

ezza

ti. L

a P

rovi

ncia

alla

sca

denz

a de

l 5° a

nno

dall’

appr

ovaz

ione

del

PIA

E p

rovv

ede

a so

lleci

tare

il C

omun

e ev

iden

zian

do c

he,

alla

cita

ta s

cade

nza,

in m

anca

nza

di a

ppro

vazi

one

del P

AE

i

quan

titat

ivi

sara

nno

dim

ezza

ti. Q

ualo

ra n

on s

ia s

tata

con

clus

a co

n es

ito p

ositi

vo l

a pr

oced

ura

di s

cree

ning

o V

IA,

entr

o il

term

ine

pere

ntor

io d

i 4

anni

dal

la d

ata

di

appr

ovaz

ione

del

PA

E e

, com

unqu

e, e

ntro

10

anni

dal

l'app

rova

zion

e de

l PIA

E, i

qua

ntita

tivi e

stra

ibili

ass

egna

ti da

l PA

E a

l com

part

o es

trat

tivo

sono

dim

ezza

ti. Il

Com

une,

alla

sca

denz

a de

l 3° a

nno

dall’

appr

ovaz

ione

del

PA

E, s

olle

cita

i pr

oprie

tari

dei t

erre

ni in

tere

ssat

i ind

ican

do c

he, i

n m

anca

nza

di c

oncl

usio

ne d

ei p

roce

dim

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di s

cree

ning

o V

IA e

ntro

i su

ddet

ti te

rmin

i, i v

olum

i ass

egna

ti ai

rel

ativ

i com

part

i sar

anno

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ezza

ti. T

ale

com

unic

azio

ne d

ovrà

ess

ere

invi

ata

anch

e al

la P

rovi

ncia

.

7 Le

pre

visi

oni d

ei q

uant

itativ

i ass

egna

ti ai

Pol

i dai

pre

cede

nti P

IAE

, an

corc

hé p

iani

ficat

e da

i Com

uni,

deca

dono

e p

erta

nto

non

sara

nno

più

auto

rizza

bili,

qua

lora

non

sia

stat

a co

nclu

sa c

on e

sito

pos

itivo

la p

roce

dura

di s

cree

ning

o V

IA,

entr

o il

term

ine

pere

ntor

io d

i 5 a

nni d

all’a

ppro

vazi

one

del P

IAE

201

1. L

a P

rovi

ncia

alla

sca

denz

a de

l 2°

anno

dal

l’app

rova

zion

e de

l PIA

E p

rovv

ede

a so

lleci

tare

il C

omun

e ch

e no

n si

è d

otat

o di

PA

E e

vide

nzia

ndo

che,

alla

cita

ta s

cade

nza,

in m

anca

nza

di a

ppro

vazi

one

del

med

esim

o, i

quan

titat

ivi a

sseg

nati

ai P

oli d

ai p

rece

dent

i PIA

E n

on s

aran

no p

iù d

ispo

nibi

li. I

l Com

une,

alm

eno

due

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prim

a de

lla s

cade

nza

di c

ui a

l prim

o ca

pove

rso,

solle

cita

i pr

oprie

tari

dei

terr

eni

inte

ress

ati i

ndic

ando

che

, in

man

canz

a di

con

clus

ione

dei

pro

cedi

men

ti di

scr

eeni

ng o

VIA

ent

ro i

sudd

etti

term

ini,

i vol

umi a

sseg

nati

ai

rela

tivi c

ompa

rti n

on s

aran

no p

iù d

ispo

nibi

li. T

ale

com

unic

azio

ne d

ovrà

ess

ere

invi

ata

anch

e al

la P

rovi

ncia

.

e A

rt. 5

del

le N

TA

del

PA

E (

per

i Com

uni p

er i

qual

i il P

IAE

ha

assu

nto

vale

nza

di P

AE

):

5.

(P)

Le p

revi

sion

i ass

egna

te a

i com

part

i est

ratti

vi r

elat

ive

ai P

oli i

ndiv

idua

ti da

l PIA

E 2

011,

qua

lora

non

sia

sta

ta c

oncl

usa

con

esito

pos

itivo

la p

roce

dura

di s

cree

ning

o

VIA

, en

tro

il te

rmin

e pe

rent

orio

di

4 an

ni d

alla

dat

a di

app

rova

zion

e de

l P

AE

e,

com

unqu

e, e

ntro

10

anni

dal

l'app

rova

zion

e de

l P

IAE

, so

no d

imez

zate

. Il

Com

une,

alla

scad

enza

del

3° a

nno

dall’

appr

ovaz

ione

del

PA

E,

soll

ecita

i pr

oprie

tari

dei t

erre

ni in

tere

ssat

i ind

ican

do c

he,

in m

anca

nza

di c

oncl

usio

ne d

ei p

roce

dim

enti

di s

cree

ning

o

VIA

ent

ro i

sudd

etti

term

ini,

i vol

umi a

sseg

nati

ai r

elat

ivi c

ompa

rti s

aran

no d

imez

zati.

Tal

e co

mun

icaz

ione

dov

rà e

sser

e in

viat

a an

che

alla

Pro

vinc

ia.

6.

(P)

Le p

revi

sion

i dei

qua

ntita

tivi a

sseg

nati

ai P

oli d

ai p

rece

dent

i PIA

E,

anco

rché

pia

nific

ate

dal P

AE

, de

cado

no e

per

tant

o no

n sa

rann

o pi

ù au

toriz

zabi

li, q

ualo

ra n

on s

ia

stat

a co

nclu

sa c

on e

sito

pos

itivo

la p

roce

dura

di s

cree

ning

o V

IA, e

ntro

il te

rmin

e pe

rent

orio

di 5

ann

i dal

l’app

rova

zion

e de

l PIA

E. I

l Com

une,

alm

eno

due

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prim

a de

lla

scad

enza

di

cui

al p

rimo

capo

vers

o, s

olle

cita

i p

ropr

ieta

ri de

i te

rren

i in

tere

ssat

i in

dica

ndo

che,

in

man

canz

a di

con

clus

ione

dei

pro

cedi

men

ti di

scr

eeni

ng o

VIA

ent

ro i

sudd

etti

term

ini,

i vol

umi a

sseg

nati

ai r

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ivi c

ompa

rti n

on s

aran

no p

iù d

ispo

nibi

li. T

ale

com

unic

azio

ne d

ovrà

ess

ere

invi

ata

anch

e al

la P

rovi

ncia

.

Art

6 d

elle

NT

A d

el P

IAE

:

2 (

P)

Le p

revi

sion

i dei

qua

ntita

tivi a

sseg

nati

dai p

rece

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i PIA

E n

egli

ambi

ti ub

icat

i in

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di t

utel

a flu

vial

e o

paes

aggi

stic

a, a

ncor

ché

pian

ifica

te d

ai C

omun

i, de

cado

no e

pert

anto

non

sar

anno

più

aut

oriz

zabi

li, q

ualo

ra n

on s

ia s

tata

con

clus

a co

n es

ito p

ositi

vo l

a pr

oced

ura

di s

cree

ning

o V

IA,

entr

o il

term

ine

pere

ntor

io d

i 5

anni

dall’

appr

ovaz

ione

del

PIA

E 2

011.

La

Pro

vinc

ia a

lla s

cade

nza

del

2° a

nno

dall’

appr

ovaz

ione

del

PIA

E p

rovv

ede

a so

lleci

tare

il

Com

une

che

non

si è

dot

ato

di P

AE

Page 29: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

lle

co

nsi

de

razi

on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

11

evid

enzi

ando

che

, al

la c

itata

sca

denz

a, in

man

canz

a di

app

rova

zion

e de

l med

esim

o e

della

rel

ativ

a co

nclu

sion

e co

n es

ito p

ositi

vo d

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pro

cedu

ra d

i scr

eeni

ng o

VIA

, i

quan

titat

ivi a

sseg

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dai p

rece

dent

i PIA

E n

on s

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no p

iù d

ispo

nibi

li. I

l Com

une,

alm

eno

due

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prim

a de

lla s

cade

nza

di c

ui a

l prim

o ca

pove

rso,

sol

leci

ta i

prop

rieta

ri

dei

terr

eni

inte

ress

ati

indi

cand

o ch

e, i

n m

anca

nza

di c

oncl

usio

ne d

ei p

roce

dim

enti

di s

cree

ning

o V

IA e

ntro

i s

udde

tti t

erm

ini,

i vo

lum

i as

segn

ati

ai r

elat

ivi

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ti no

n

sara

nno

più

disp

onib

ili. T

ale

com

unic

azio

ne d

ovrà

ess

ere

invi

ata

anch

e al

la P

rovi

ncia

.

3 (P

) Q

ualo

ra g

li am

biti

indi

vidu

ati

dal

PIA

E 2

011

non

sian

o re

cepi

ti da

l P

AE

, at

trav

erso

l’a

ppro

vazi

one

del

pian

o, e

ntro

6 a

nni

dall’

appr

ovaz

ione

del

PIA

E,

i qu

antit

ativ

i

estr

aibi

li de

finiti

nel

la ta

bella

n. 1

inse

rita

dopo

l’ul

timo

com

ma

del p

rese

nte

artic

olo,

affe

rent

i i q

uant

itativ

i res

idui

pia

nific

abili

dai

Com

uni,

sono

dim

ezza

ti. L

a P

rovi

ncia

alla

scad

enza

del

5 °

ann

o da

ll’ap

prov

azio

ne d

el P

IAE

pro

vved

e a

solle

cita

re i

l C

omun

e ev

iden

zian

do c

he,

alla

cita

ta s

cade

nza,

in

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canz

a di

app

rova

zion

e de

l P

AE

i

quan

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ivi

sara

nno

dim

ezza

ti. Q

ualo

ra n

on s

ia s

tata

con

clus

a co

n es

ito p

ositi

vo l

a pr

oced

ura

di s

cree

ning

o V

IA,

entr

o il

term

ine

pere

ntor

io d

i 4

anni

dal

la d

ata

di

appr

ovaz

ione

del

PA

E e

, co

mun

que,

ent

ro 1

0 an

ni d

all'a

ppro

vazi

one

del

PIA

E,

i qu

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ativ

i es

trai

bili

asse

gnat

i da

l P

AE

dec

adon

o e

non

sara

nno

più

auto

rizza

bili.

Il

Com

une,

alla

sca

denz

a de

l 3° a

nno

dall’

appr

ovaz

ione

del

PA

E,

solle

cita

i pr

oprie

tari

dei t

erre

ni in

tere

ssat

i ind

ican

do c

he,

in m

anca

nza

di c

oncl

usio

ne d

ei p

roce

dim

enti

di

scre

enin

g o

VIA

ent

ro i

sudd

etti

term

ini,

i vol

umi a

sseg

nati

ai r

elat

ivi a

mbi

ti no

n sa

rann

o pi

ù di

spon

ibili

. Tal

e co

mun

icaz

ione

dov

rà e

sser

e in

viat

a an

che

alla

Pro

vinc

ia.

e A

rt. 6

del

le N

TA

del

PA

E (

per

i Com

uni p

er i

qual

i il P

IAE

ha

assu

nto

vale

nza

di P

AE

):

2 (P

) Le

pre

visi

oni

dei

quan

titat

ivi

asse

gnat

i da

i pr

eced

enti

PIA

E n

egli

ambi

ti ub

icat

i in

zon

e di

tut

ela

fluvi

ale

o pa

esag

gist

ica,

anc

orch

é pi

anifi

cate

dal

PA

E,

deca

dono

e

pert

anto

non

sar

anno

più

aut

oriz

zabi

li, q

ualo

ra n

on s

ia s

tata

con

clus

a co

n es

ito p

ositi

vo l

a pr

oced

ura

di s

cree

ning

o V

IA,

entr

o il

term

ine

pere

ntor

io d

i 5

anni

dall’

appr

ovaz

ione

del

PIA

E 2

011.

Il C

omun

e, a

lmen

o du

e an

ni p

rima

della

sca

denz

a di

cui

al p

rimo

capo

vers

o, s

olle

cita

i pr

oprie

tari

dei t

erre

ni in

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ssat

i ind

ican

do c

he,

in m

anca

nza

di c

oncl

usio

ne d

ei p

roce

dim

enti

di s

cree

ning

o V

IA e

ntro

i s

udde

tti t

erm

ini,

i vo

lum

i as

segn

ati

ai r

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ivi

ambi

ti no

n sa

rann

o pi

ù di

spon

ibili

. T

ale

com

unic

azio

ne d

ovrà

ess

ere

invi

ata

anch

e al

la P

rovi

ncia

.

3 (P

) Le

pre

visi

oni i

nere

nti g

li am

biti

indi

vidu

ati d

al P

IAE

201

1, n

on s

ia s

tata

con

clus

a co

n es

ito p

ositi

vo la

pro

cedu

ra d

i scr

eeni

ng o

VIA

, ent

ro il

term

ine

pere

ntor

io d

i 4 a

nni

dalla

dat

a di

app

rova

zion

e de

l P

AE

e,

com

unqu

e, e

ntro

10

anni

dal

l'app

rova

zion

e de

l P

IAE

, i

quan

titat

ivi

estr

aibi

li as

segn

ati

dal

PA

E d

ecad

ono

e no

n sa

rann

o pi

ù

auto

rizza

bili.

Il C

omun

e, a

lla s

cade

nza

del 3

° ann

o d

all’a

ppro

vazi

one

del P

AE

, so

lleci

ta i

prop

rieta

ri de

i ter

reni

inte

ress

ati i

ndic

ando

che

, in

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canz

a di

con

clus

ione

dei

proc

edim

enti

di s

cree

ning

o V

IA e

ntro

i su

ddet

ti te

rmin

i, i v

olum

i ass

egna

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rel

ativ

i am

biti

non

sara

nno

più

disp

onib

ili.

Tal

e co

mun

icaz

ione

dov

rà e

sser

e in

viat

a an

che

alla

Pro

vinc

ia.

Art

. 8 d

elle

NT

A d

el P

IAE

:

6 (

P)

I qu

antit

ativ

i re

sidu

i as

segn

ati

dal

PIA

E 2

011

alla

pia

nific

azio

ne c

omun

ale,

ind

icat

i ne

lla t

abel

la 4

, in

serit

a do

po l

’ulti

mo

com

ma

del

pres

ente

art

icol

o, d

ecad

ono

qual

ora

il co

mun

e no

n pr

ovve

da e

ntro

6 a

nni d

all’a

ppro

vazi

one

del P

IAE

201

1, a

ll’ap

prov

azio

ne d

el P

AE

. La

Pro

vinc

ia a

lla s

cade

nza

del 5

° an

no d

all’a

ppro

vazi

one

del

PIA

E p

rovv

ede

a so

lleci

tare

il C

omun

e ev

iden

zian

do c

he,

alla

cita

ta s

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nza,

in m

anca

nza

di a

ppro

vazi

one

del P

AE

i qu

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ativ

i non

sar

anno

più

dis

poni

bili.

Qua

lora

non

sia

stat

a co

nclu

sa c

on e

sito

pos

itivo

la p

roce

dura

di s

cree

ning

o V

IA,

entr

o il

term

ine

pere

ntor

io d

i 4 a

nni d

alla

dat

a di

app

rova

zion

e de

l PA

E e

, co

mun

que,

ent

ro 1

0

anni

da

ll'ap

prov

azio

ne

del

PIA

E,

i

quan

titat

ivi

estr

aibi

li as

segn

ati

dal

PA

E

deca

dono

e

non

sara

nno

più

auto

rizza

bili.

Il

Com

une,

al

la

scad

enza

de

l 3°

ann

o

Page 30: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

lle

co

nsi

de

razi

on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

12

dall’

appr

ovaz

ione

del

PA

E, s

olle

cita

i pr

oprie

tari

dei t

erre

ni in

tere

ssat

i ed

info

rma

la P

rovi

ncia

che

, in

man

canz

a di

con

clus

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dei

pro

cedi

men

ti di

scr

eeni

ng o

VIA

ent

ro i

sudd

etti

term

ini,

i vol

umi a

sseg

nati

ai r

elat

ivi a

mbi

ti no

n sa

rann

o pi

ù di

spon

ibili

.

8 (P

) Le

pre

visi

oni d

ei q

uant

itativ

i ass

egna

ti da

i pre

cede

nti P

IAE

, anc

orch

é pi

anifi

cate

dai

Com

uni,

deca

dono

e p

erta

nto

non

sara

nno

più

auto

rizza

bili,

qua

lora

non

sia

sta

ta

conc

lusa

con

esi

to p

ositi

vo la

pro

cedu

ra d

i scr

eeni

ng o

VIA

, ent

ro il

term

ine

pere

ntor

io d

i 5 a

nni d

all’a

ppro

vazi

one

del P

IAE

201

1. L

a P

rovi

ncia

alla

sca

denz

a de

l 2° a

nno

dall’

appr

ovaz

ione

del

PIA

E p

rovv

ede

a so

lleci

tare

il

Com

une

che

non

si è

dot

ato

di P

AE

evi

denz

iand

o ch

e, a

lla c

itata

sca

denz

a, i

n m

anca

nza

di a

ppro

vazi

one

del

med

esim

o e

della

rel

ativ

a co

nclu

sion

e co

n es

ito p

ositi

vo d

elle

pro

cedu

ra d

i sc

reen

ing

o V

IA,

i qu

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ativ

i as

segn

ati

dai

prec

eden

ti P

IAE

non

sar

anno

più

dis

poni

bili.

Il

Com

une,

alm

eno

due

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prim

a de

lla s

cade

nza

di c

ui a

l pr

imo

capo

vers

o, s

olle

cita

i p

ropr

ieta

ri de

i te

rren

i in

tere

ssat

i in

dica

ndo

che,

in

man

canz

a di

con

clus

ione

dei

proc

edim

enti

di s

cree

ning

o V

IA e

ntro

i su

ddet

ti te

rmin

i, i v

olum

i ass

egna

ti ai

rel

ativ

i am

biti

non

sara

nno

più

disp

onib

ili.

Tal

e co

mun

icaz

ione

dov

rà e

sser

e in

viat

a an

che

alla

Pro

vinc

ia.

e A

rt. 8

del

le N

TA

del

PA

E (

per

i Com

uni p

er i

qual

i il P

IAE

ha

assu

nto

vale

nza

di P

AE

):

2.

(P)

Le p

revi

sion

i af

fere

nti

i qu

antit

ativ

i as

segn

ati

dal

PIA

E 2

011,

qua

lora

non

sia

sta

ta c

oncl

usa

con

esito

pos

itivo

la

proc

edur

a di

scr

eeni

ng o

VIA

, en

tro

il te

rmin

e

pere

ntor

io d

i 4 a

nni d

alla

dat

a di

app

rova

zion

e de

l PA

E e

, com

unqu

e, e

ntro

10

anni

dal

l'app

rova

zion

e de

l PIA

E, d

ecad

ono

e no

n sa

rann

o pi

ù au

toriz

zabi

li. Il

Com

une,

alla

scad

enza

del

3° a

nno

dall’

appr

ovaz

ione

del

PA

E,

soll

ecita

i pr

oprie

tari

dei t

erre

ni in

tere

ssat

i ed

info

rma

la P

rovi

ncia

che

, in

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canz

a di

con

clus

ione

dei

pro

cedi

men

ti di

scre

enin

g o

VIA

ent

ro i

sudd

etti

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ini,

i vol

umi a

sseg

nati

ai r

elat

ivi a

mbi

ti no

n sa

rann

o pi

ù di

spon

ibili

.

3.

(P)

Le p

revi

sion

i dei

qua

ntita

tivi

asse

gnat

i da

i pr

eced

enti

PIA

E,

anco

rché

pia

nific

ate

dal P

AE

, de

cado

no e

per

tant

o no

n sa

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o pi

ù au

toriz

zabi

li, q

ualo

ra n

on s

ia s

tata

conc

lusa

con

esi

to p

ositi

vo la

pro

cedu

ra d

i scr

eeni

ng o

VIA

, ent

ro il

term

ine

pere

ntor

io d

i 5 a

nni d

all’a

ppro

vazi

one

del P

IAE

201

1. Il

Com

une,

alm

eno

due

anni

prim

a de

lla

scad

enza

di

cui

al p

rimo

capo

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o, s

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cita

i p

ropr

ieta

ri de

i te

rren

i in

tere

ssat

i in

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ndo

che,

in

man

canz

a di

con

clus

ione

dei

pro

cedi

men

ti di

scr

eeni

ng o

VIA

ent

ro i

sudd

etti

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ini,

i vol

umi a

sseg

nati

ai r

elat

ivi a

mbi

ti no

n sa

rann

o pi

ù di

spon

ibili

. Tal

e co

mun

icaz

ione

dov

rà e

sser

e in

viat

a an

che

alla

Pro

vinc

ia.

Art

. 9 d

elle

NT

A d

el P

IAE

:

4.

(P)

I qua

ntita

tivi r

esid

ui a

sseg

nati

dal P

IAE

201

1 al

la p

iani

ficaz

ione

com

unal

e, in

dica

ti ne

lla ta

bella

5, i

nser

ita d

opo

l’ulti

mo

com

ma

del p

rese

nte

artic

olo,

dec

adon

o qu

alor

a

il co

mun

e no

n pr

ovve

da e

ntro

6 a

nni d

all’a

ppro

vazi

one

del P

IAE

, all’

appr

ovaz

ione

del

PA

E. L

a P

rovi

ncia

alla

sca

denz

a de

l 5° a

nno

dall’

appr

ovaz

ione

del

PIA

E p

rovv

ede

a

solle

cita

re i

l C

omun

e ev

iden

zian

do c

he,

alla

cita

ta s

cade

nza,

in

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canz

a di

app

rova

zion

e de

l P

AE

, i

quan

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ivi

non

sara

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più

disp

onib

ili.

Qua

lora

non

sia

sta

ta

conc

lusa

con

esi

to p

ositi

vo l

a pr

oced

ura

di s

cree

ning

o V

IA,

entr

o il

term

ine

pere

ntor

io d

i 4

anni

dal

la d

ata

di a

ppro

vazi

one

del

PA

E e

, co

mun

que,

ent

ro 1

0 an

ni

dall'

appr

ovaz

ione

del

PIA

E,

i qua

ntita

tivi e

stra

ibili

ass

egna

ti da

l PA

E d

ecad

ono

e no

n sa

rann

o pi

ù au

toriz

zabi

li. I

l Com

une,

alla

sca

denz

a de

l 3° a

nno

dall’

appr

ovaz

ione

del

PA

E,

solle

cita

i p

ropr

ieta

ri de

i te

rren

i in

tere

ssat

i in

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ndo

che,

in

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canz

a di

con

clus

ione

dei

pro

cedi

men

ti di

scr

eeni

ng o

VIA

ent

ro i

sud

detti

ter

min

i, i

volu

mi

asse

gnat

i ai r

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ivi a

mbi

ti no

n sa

rann

o pi

ù di

spon

ibili

. Tal

e co

mun

icaz

ione

dov

rà e

sser

e in

viat

a an

che

alla

Pro

vinc

ia.

Page 31: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

lle

co

nsi

de

razi

on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

13

e A

rt. 9

del

le N

TA

del

PA

E (

per

i Com

uni p

er i

qual

i il P

IAE

ha

assu

nto

vale

nza

di P

AE

):

4.

(P)

Le p

revi

sion

i af

fere

nti

i qu

antit

ativ

i as

segn

ati

dal

PIA

E 2

011,

qua

lora

non

sia

sta

ta c

oncl

usa

con

esito

pos

itivo

la

proc

edur

a di

scr

eeni

ng o

VIA

, en

tro

il te

rmin

e

pere

ntor

io d

i 4 a

nni d

alla

dat

a di

app

rova

zion

e de

l PA

E e

, com

unqu

e, e

ntro

10

anni

dal

l'app

rova

zion

e de

l PIA

E, d

ecad

ono

e no

n sa

rann

o pi

ù au

toriz

zabi

li. Il

Com

une,

alla

scad

enza

del

3° a

nno

dall’

appr

ovaz

ione

del

PA

E,

soll

ecita

i pr

oprie

tari

dei t

erre

ni in

tere

ssat

i ind

ican

do c

he,

in m

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nza

di c

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usio

ne d

ei p

roce

dim

enti

di s

cree

ning

o

VIA

ent

ro i

sudd

etti

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ini,

i vol

umi a

sseg

nati

ai r

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ivi a

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ti no

n sa

rann

o pi

ù di

spon

ibili

. Tal

e co

mun

icaz

ione

dov

rà e

sser

e in

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a an

che

alla

Pro

vinc

ia.

“4)

in r

iferim

ento

alla

val

utaz

ione

deg

li im

patti

sul

la c

ompo

nent

e ar

ia i

n te

rmin

i di

em

issi

oni

di i

nqui

nant

i (C

O,

HC

, N

Ox

e P

M)

e di

CO

2 si

riti

ene

nece

ssar

io

prev

eder

e op

port

uni

indi

cato

ri co

mpr

ensi

vi d

i ta

rget

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rifer

imen

to e

ran

ge d

i sc

osta

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to s

oste

nibi

le f

inal

izza

to a

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onito

ragg

io V

AS

del

l’attu

azio

ne d

el

Pia

no.”

Si

rece

pisc

e qu

anto

for

mul

ato,

int

egra

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il P

iano

di

mon

itora

ggio

def

inito

dal

Rap

port

o A

mbi

enta

le d

ella

Val

SA

T (

Alle

gato

6.A

) e

il P

iano

di

mon

itora

ggio

del

PIA

E (

Alle

gato

9 a

lle N

TA

) no

nché

i R

appo

rti

ambi

enta

li de

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alS

AT

dei

PA

E (

per

i C

omun

i pe

r i

qual

i il

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E h

a as

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o va

lenz

a di

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con

gli

indi

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ri

ripor

tati

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egui

to.

Cod

ice

In

dica

tore

D

escr

izio

ne

sint

etic

a U

nità

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mis

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Sco

po

Val

ori

obie

ttivo

F

requ

enza

P

erco

rsi d

i ra

ccol

ta

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Res

pons

abile

m

onito

ragg

io

Azi

oni c

orre

ttive

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E

da in

tegr

are

(per

i C

omun

i per

i qu

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l PIA

E h

a as

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o va

lenz

a di

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E)

Quo

ta d

i mez

zi

ricad

enti

in o

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a de

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i in

divi

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e da

lle

norm

ativ

e di

rif

erim

ento

per

i m

ezzi

str

adal

i (E

uro

1 -

5).

% d

i m

ezzi

in

ogni

cl

asse

ris

petto

al

tota

le

dei

mez

zi

Ver

ifica

re il

pro

gres

sivo

m

iglio

ram

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del

le

pres

tazi

oni a

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enta

li de

l pa

rco

mez

zi e

stim

are

le

emis

sion

i in

atm

osfe

ra

gene

rate

Eur

o 3

e su

perio

re

≥ al

75%

an

nual

e

Rel

azio

ne

annu

ale

dell’

attiv

ità

estr

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a pr

esen

tata

da

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itte

auto

rizza

te

Am

min

istr

azio

ne

prov

inci

ale

Intr

odur

re m

isur

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miti

gazi

one

mag

gior

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te

rest

rittiv

e pe

r le

ca

ratte

ristic

he d

ei

mez

zi im

pieg

ati

Tut

ti i P

AE

26

Pre

staz

ioni

am

bien

tali

del

parc

o m

ezzi

(m

ezzi

d’

oper

a e

mez

zi d

i tr

aspo

rto)

Quo

ta d

i mez

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in o

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a de

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divi

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e da

lle

norm

ativ

e di

rif

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per

i m

ezzi

di c

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re

(Sta

ge I

- IV

)

% d

i m

ezzi

in

ogni

cl

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ris

petto

al

tota

le

dei

mez

zi

Ver

ifica

re il

pro

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sivo

m

iglio

ram

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del

le

pres

tazi

oni a

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enta

li de

l pa

rco

mez

zi e

stim

are

le

emis

sion

i in

atm

osfe

ra

gene

rate

Sta

ge II

I e

supe

riore

al 7

5%

annu

ale

Rel

azio

ne

annu

ale

dell’

attiv

ità

estr

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a pr

esen

tata

da

lle d

itte

auto

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te

Am

min

istr

azio

ne

prov

inci

ale

Intr

odur

re m

isur

e di

miti

gazi

one

mag

gior

men

te

rest

rittiv

e pe

r le

ca

ratte

ristic

he d

ei

mez

zi im

pieg

ati

Tut

ti i P

AE

Page 32: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

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co

nsi

de

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on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

14

Cod

ice

In

dica

tore

D

escr

izio

ne

sint

etic

a U

nità

di

mis

ura

Sco

po

Val

ori

obie

ttivo

F

requ

enza

P

erco

rsi d

i ra

ccol

ta

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Res

pons

abile

m

onito

ragg

io

Azi

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orre

ttive

PA

E

da in

tegr

are

(per

i C

omun

i per

i qu

ali i

l PIA

E h

a as

sunt

o va

lenz

a di

PA

E)

27

Dim

ensi

one

del p

arco

m

ezzi

atti

vo

Num

ero

di m

ezzi

im

pieg

ati n

elle

at

tività

est

ratti

ve

(mez

zi d

’ope

ra e

m

ezzi

di t

rasp

orto

) su

ddiv

isi p

er

cate

goria

.

n. m

ezzi

Ver

ifica

re il

num

ero

dei

mez

zi c

ompl

essi

vam

ente

im

pieg

ati n

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atti

vità

es

trat

tive

e ne

l tra

spor

to

conn

esso

.

n.d.

an

nual

e

Rel

azio

ne

annu

ale

dell’

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ità

estr

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a pr

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tata

da

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itte

auto

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te

Am

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istr

azio

ne

prov

inci

ale

- T

utti

i PA

E

Vol

ume

med

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tato

da

un

mez

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’ope

ra

nell’

unità

di t

empo

m3

estr

atti

/ or

a T

utti

i PA

E

28

Ope

rativ

ità d

ei

mez

zi

Via

ggi m

edi

gior

nalie

ri de

i mez

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di tr

aspo

rto

viag

gi /

gior

no

Val

utar

e l’e

ffici

enza

dei

m

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impi

egat

i n.

d.

annu

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Rel

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ne

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ale

dell’

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ità

estr

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a pr

esen

tata

da

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itte

auto

rizza

te

Am

min

istr

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ne

prov

inci

ale

-

Tut

ti i P

AE

Al

prop

osito

, si

spe

cific

a ch

e no

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send

o te

cnic

amen

te p

ossi

bile

ind

ivid

uare

ind

icat

ori

volti

alla

mis

uraz

ione

dire

tta d

elle

em

issi

oni

in a

tmos

fera

gen

erat

e

dall’

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ità e

stra

ttiva

e d

al tr

affic

o da

ess

a in

dotto

, si è

rite

nuto

opp

ortu

no in

serir

e in

dica

tori

“indi

retti

”, v

olti

al c

ontr

ollo

e a

lla v

erifi

ca d

elle

car

atte

ristic

he d

ei m

ezzi

che

dete

rmin

eran

no e

mis

sion

i in

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osfe

ra.

Sul

la b

ase

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ali

info

rmaz

ioni

, in

oltr

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pos

terio

ri sa

rà c

omun

que

poss

ibile

stim

are

le e

mis

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i in

atm

osfe

ra

com

ples

siva

men

te

gene

rate

da

ll’at

tività

es

trat

tiva

e da

lla

rela

tiva

attiv

ità

di

tras

port

o e

quin

di

valu

tare

il

loro

bi

lanc

iam

ento

ris

petto

ag

li in

terv

enti

di

com

pens

azio

ne p

revi

sti,

con

part

icol

are

rifer

imen

to a

lla c

apac

ità d

i ass

orbi

men

to d

ella

CO

2.

Tal

i inf

orm

azio

ni d

ovra

nno

esse

re fo

rnite

dal

le d

itte

auto

rizza

te a

ll’at

tività

est

ratti

va o

gni a

nno

con

la r

elaz

ione

sul

lo s

tato

del

l’atti

vità

est

ratti

va d

a pr

esen

tare

il 3

0

nove

mbr

e di

ogn

i ann

o.

A t

al f

ine

si p

ropo

ne d

i in

tegr

are

il co

mm

a 2

dell’

art.

22 d

elle

NT

A d

el P

IAE

e i

l co

mm

a 2

dell’

art.

19 d

elle

NT

A d

el P

AE

(pe

r i

Com

uni

per

i qu

ali

il P

IAE

ha

assu

nto

vale

nza

di P

AE

) co

me

segu

e:

2.

(P

) La

Ditt

a de

ve p

rese

ntar

e al

Com

une,

ent

ro i

l 30

nov

embr

e di

cia

scun

o an

no d

i du

rata

del

l'aut

oriz

zazi

one

conv

enzi

onat

a, u

na R

elaz

ione

ann

uale

sul

lo

stat

o de

i lav

ori.

Tal

e R

elaz

ione

dev

e es

sere

cor

reda

ta d

ai s

egue

nti e

labo

rati:

Page 33: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

lle

co

nsi

de

razi

on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

15

- ca

rtog

rafia

del

lo s

tato

di f

atto

, co

n l'i

ndic

azio

ne d

elle

are

e og

getto

di c

oltiv

azio

ne,

di q

uelle

ogg

etto

di s

iste

maz

ione

e d

i que

lle r

elat

ive

a st

occa

ggio

del

terr

eno

agric

olo

e de

i mat

eria

li di

sca

rto;

- co

mpu

to m

etric

o de

i mat

eria

li (d

istin

ti in

mat

eria

le u

tile,

terr

eno

agric

olo,

mat

eria

le d

i sca

rto)

;

- re

lazi

one

sull'

utili

zzo

dei

mat

eria

li, s

ia i

mpi

egat

i di

retta

men

te n

ei p

ropr

i im

pian

ti, c

he v

endu

ti a

terz

i, no

nché

sul

l'util

izzo

di

mat

eria

li di

pro

veni

enza

este

rna

impi

egat

i per

eve

ntua

le r

itom

bam

ento

, dis

tinti

per

quan

tità

e qu

alità

- re

lazi

one

iner

enti

i nu

mer

o di

mez

zi u

tiliz

zati

per

l’e

scav

azio

ne e

d il

tras

port

o de

i m

ater

iali,

ind

ican

do l

a cl

asse

deg

li st

essi

, vo

lum

e m

edio

mov

imen

tato

non

ché

il nu

mer

o di

via

ggi m

edi g

iorn

alie

ri

“5)

in r

elaz

ione

all’

appr

occi

o ut

ilizz

ato

nell’

art.

42 d

elle

NT

A d

i pr

eved

ere

uno

strin

gent

e ed

effi

cace

sis

tem

a di

con

trol

lo d

ell’a

ttuaz

ione

del

le o

pere

di

sist

emaz

ione

fin

ale

oltr

eché

com

pens

azio

ni t

ram

ite s

uper

fici

bosc

ate

aggi

untiv

e e

l’int

rodu

zion

e de

l vi

ncol

o fo

rest

ale

del

PT

CP

su

tali

aree

, si

riti

ene

nece

ssar

io c

he t

ali

pres

criz

ioni

e i

ndic

azio

ni t

rovi

no u

na e

splic

itazi

one

all’i

nter

no d

el m

onito

ragg

io d

el P

iano

al

fine

di v

alut

are

con

oppo

rtun

i in

dica

tori

com

pren

sivi

di

targ

et d

i rif

erim

ento

l’e

ffica

ce a

ttuaz

ione

e v

alut

are

even

tual

i sc

osta

men

ti ris

petto

alle

stim

e ef

fettu

ate

in t

erm

ini

emis

sivi

e d

i su

perf

ici

funz

iona

li al

l’ass

orbi

men

to d

ella

CO

2 e

prev

eder

e ev

entu

ali i

nter

vent

i cor

retti

vi.”

Si

rece

pisc

e qu

anto

for

mul

ato,

int

egra

ndo

il P

iano

di

mon

itora

ggio

def

inito

dal

Rap

port

o A

mbi

enta

le d

ella

Val

SA

T (

Alle

gato

6.A

) e

il P

iano

di

mon

itora

ggio

del

PIA

E (

Alle

gato

9 a

lle N

TA

) no

nché

i R

appo

rti

ambi

enta

li de

lle V

alS

AT

dei

PA

E (

per

i C

omun

i pe

r i

qual

i il

PIA

E h

a as

sunt

o va

lenz

a di

PA

E)

con

gli

indi

cato

ri

ripor

tati

di s

egui

to.

Cod

ice

In

dica

tore

D

escr

izio

ne

sint

etic

a

Uni

di

mis

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S

copo

V

alor

i obi

ettiv

o F

requ

enza

P

erco

rsi d

i ra

ccol

ta d

ei

dati

Res

pons

abile

m

onito

ragg

io

Azi

oni

corr

ettiv

e

PA

E

da in

tegr

are

(per

i C

omun

i per

i qu

ali i

l P

IAE

ha

assu

nto

vale

nza

di P

AE

)

29

Rea

lizza

zion

e de

lle

sist

emaz

ioni

fin

ali

Are

e a

sist

emaz

ione

fin

ale

a bo

sco

mes

ofilo

o

igro

filo

real

izza

te

m2

Ver

ifica

re

l’attu

azio

ne d

elle

op

ere

di

sist

emaz

ione

fu

nzio

nali

all’a

ssor

bim

ento

de

lla C

O2

Com

e da

pro

getto

di

sist

emaz

ione

dei

sin

goli

poli

e ar

t. 42

NT

A

trie

nnal

e

Rel

azio

ne

annu

ale

dell’

attiv

ità

estr

attiv

a pr

esen

tata

da

lle d

itte

auto

rizza

te

Am

min

istr

azio

ne

prov

inci

ale

Ade

guam

ento

de

ll’ap

para

to

norm

ativ

o de

l P

IAE

e/o

dei

P

AE

Cas

telv

etro

P

iace

ntin

o;

Gos

sole

ngo;

G

ragn

ano

Tre

bbie

nse;

M

ontic

elli

d’O

ngin

a;

Nib

bian

o;

Page 34: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

lle

co

nsi

de

razi

on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

16

Cod

ice

In

dica

tore

D

escr

izio

ne

sint

etic

a

Uni

di

mis

ura

S

copo

V

alor

i obi

ettiv

o F

requ

enza

P

erco

rsi d

i ra

ccol

ta d

ei

dati

Res

pons

abile

m

onito

ragg

io

Azi

oni

corr

ettiv

e

PA

E

da in

tegr

are

(per

i C

omun

i per

i qu

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l P

IAE

ha

assu

nto

vale

nza

di P

AE

)

Are

e a

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emaz

ione

fin

ale

a m

acch

ia -

ra

dura

re

aliz

zate

m2

Ver

ifica

re

l’attu

azio

ne d

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op

ere

di

sist

emaz

ione

fu

nzio

nali

all’a

ssor

bim

ento

de

lla C

O2

Com

e da

pro

getto

di

sist

emaz

ione

dei

sin

goli

poli

e ar

t. 42

NT

A

trie

nnal

e

Rel

azio

ne

annu

ale

dell’

attiv

ità

estr

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a pr

esen

tata

da

lle d

itte

auto

rizza

te

Am

min

istr

azio

ne

prov

inci

ale

Ade

guam

ento

de

ll’ap

para

to

norm

ativ

o de

l P

IAE

e/o

dei

P

AE

Are

e a

sist

emaz

ione

fin

ale

ad

aree

pra

tive

con

siep

i e

filar

i re

aliz

zate

m2

Ver

ifica

re

l’attu

azio

ne d

elle

op

ere

di

sist

emaz

ione

fu

nzio

nali

all’a

ssor

bim

ento

de

lla C

O2

Com

e da

pro

getto

di

sist

emaz

ione

dei

sin

goli

poli

e ar

t. 42

NT

A

trie

nnal

e

Rel

azio

ne

annu

ale

dell’

attiv

ità

estr

attiv

a pr

esen

tata

da

lle d

itte

auto

rizza

te

Am

min

istr

azio

ne

prov

inci

ale

Ade

guam

ento

de

ll’ap

para

to

norm

ativ

o de

l P

IAE

e/o

dei

P

AE

Are

e a

sist

emaz

ione

fin

ale

a zo

ne

umid

e re

aliz

zate

m2

Ver

ifica

re

l’attu

azio

ne d

elle

op

ere

di

sist

emaz

ione

fu

nzio

nali

all’a

ssor

bim

ento

de

lla C

O2

Com

e da

pro

getto

di

sist

emaz

ione

dei

sin

goli

poli

e ar

t. 42

NT

A

trie

nnal

e

Rel

azio

ne

annu

ale

dell’

attiv

ità

estr

attiv

a pr

esen

tata

da

lle d

itte

auto

rizza

te

Am

min

istr

azio

ne

prov

inci

ale

Ade

guam

ento

de

ll’ap

para

to

norm

ativ

o de

l P

IAE

e/o

dei

P

AE

Pia

cenz

a;

Pod

enza

no;

Pon

te d

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lio;

Vig

olzo

ne;

Vill

anov

a d’

Ard

a.

T

ali i

nfor

maz

ioni

dov

rann

o es

sere

forn

ite d

alle

ditt

e au

toriz

zate

all’

attiv

ità e

stra

ttiva

ogn

i ann

o co

n la

rel

azio

ne s

ullo

sta

to d

ell’a

ttivi

tà e

stra

ttiva

da

pres

enta

re il

30

nove

mbr

e di

ogn

i ann

o se

cond

o qu

anto

pre

scrit

to a

ll’ar

t. 52

c. 7

del

la N

TA

del

PIA

E.

“6)

si c

ondi

vide

l’a

ppro

ccio

ind

ivid

uato

nel

le N

TA

di

PIA

E d

i id

entif

icar

e gl

i im

pian

ti fis

si d

i la

vora

zion

e in

erti

e di

pre

vede

re a

zion

i pe

r pr

omuo

vere

la

delo

caliz

zazi

one

degl

i im

pian

ti ub

icat

i ne

lle f

asce

di

tute

la f

luvi

ale

A,

B e

C d

el P

TC

P;

si r

itien

e pe

rò n

eces

sario

ren

dere

più

str

inge

nte

tale

im

pian

to

norm

ativ

o pr

eved

endo

pre

scriz

ioni

e in

cent

ivi s

peci

fici,

cond

izio

nand

o l’a

ttuaz

ione

del

le p

revi

sion

i est

ratti

ve c

he a

fferis

cono

a t

ali i

mpi

anti

ubic

ati i

n ar

ee n

on

idon

ee a

ll’ef

fetti

vo im

pegn

o al

la d

eloc

aliz

zazi

one.

Page 35: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

lle

co

nsi

de

razi

on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

17

Si r

ecep

isce

qua

nto

form

ulat

o, in

tegr

ando

il C

omm

a 6

art.

56 d

elle

NT

A d

el P

IAE

e il

com

ma

6 de

ll’ar

t. 52

del

le N

TA

del

PA

E (

per

i Com

uni p

er i

qual

i il P

IAE

ha

assu

nto

vale

nza

di P

AE

), c

ome

segu

e:

6.

(P)

Il P

SQ

A d

eve

prev

eder

e la

del

ocal

izza

zion

e de

lle p

arti

degl

i im

pian

ti co

lloca

te n

elle

zon

e A

1, A

3 e

B1

del P

TC

P e

nel

le z

one

dem

ania

li. Il

Com

une

potr

à co

ndiz

iona

re

l’attu

azio

ne

delle

pr

evis

ioni

es

trat

tive

, ev

entu

alm

ente

af

fere

nti

a ta

li im

pian

ti,

all’e

ffe

ttivo

im

pegn

o al

la

delo

caliz

zazi

one

dei

med

esim

i.

“7)

rela

tivam

ente

alla

val

utaz

ione

di

sost

enib

ilità

del

le c

ompo

nent

i am

bien

tali

effe

ttuat

a si

riti

ene

nece

ssar

io p

reve

dere

alc

uni

indi

cato

ri co

n op

port

uni

targ

et d

i

rifer

imen

to c

he v

erifi

chin

o ne

l tem

po l’

effic

acia

del

le m

isur

e di

miti

gazi

one

prop

oste

nel

l’Alle

gato

5c

della

Val

sat-

Rap

port

o am

bien

tale

, so

prat

tutto

per

que

lle

com

pone

nti a

mbi

enta

li qu

ali r

umor

e, r

isor

se id

riche

, bio

dive

rsità

e p

aesa

ggio

, agr

icol

tura

per

le q

uali

si s

tima

un fo

rte

incr

emen

to d

i sos

teni

bilit

à de

l Pia

no.”

Si

rece

pisc

e qu

anto

for

mul

ato,

int

egra

ndo

il P

iano

di

mon

itora

ggio

def

inito

dal

Rap

port

o A

mbi

enta

le d

ella

Val

SA

T (

Alle

gato

6.A

) e

il P

iano

di

mon

itora

ggio

del

PIA

E (

Alle

gato

9 a

lle N

TA

) no

nché

i R

appo

rti

ambi

enta

li de

lle V

alS

AT

dei

PA

E (

per

i C

omun

i pe

r i

qual

i il

PIA

E h

a as

sunt

o va

lenz

a di

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E)

con

gli

indi

cato

ri

ripor

tati

di s

egui

to, o

ltre

che

con

gli i

ndic

ator

i già

intr

odot

ti in

rel

azio

ne a

l pun

to 5

del

pre

sent

e do

cum

ento

.

Cod

ice

In

dica

tore

D

escr

izio

ne

sint

etic

a U

nità

di

mis

ura

Sco

po

Val

ori

obie

ttivo

F

requ

enza

P

erco

rsi d

i ra

ccol

ta d

ei

dati

Res

pons

abile

m

onito

ragg

io

Azi

oni

corr

ettiv

e

PA

E

da in

tegr

are

(per

i C

omun

i per

i qu

ali

il P

IAE

ha

assu

nto

vale

nza

di P

AE

)

30

Rip

ristin

o de

ll’us

o ag

ricol

o ne

lle

aree

di e

x-ca

va

Are

e a

sist

emaz

ione

fin

ale

ad u

so

agric

olo

real

izza

te

m2

Ver

ifica

re

l’attu

azio

ne

delle

ope

re d

i si

stem

azio

ne

Sup

erfic

i com

e da

pro

getto

di

sist

emaz

ione

de

i sin

goli

poli

trie

nnal

e

Rel

azio

ne

annu

ale

dell’

attiv

ità

estr

attiv

a pr

esen

tata

da

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itte

auto

rizza

te

Am

min

istr

azio

ne

prov

inci

ale

Ade

guam

ento

de

ll’ap

para

to

norm

ativ

o de

l P

IAE

e/o

dei

P

AE

Gos

sole

ngo;

G

ragn

ano

Tre

bbie

nse;

P

iace

nza;

P

oden

zano

; R

iver

garo

; Vig

olzo

ne;

Vill

anov

a d’

Ard

a

31

Rea

lizza

zion

e di

sis

tem

azio

ni

final

i a la

go

Sup

erfic

ie d

i ba

cini

lacu

stri

real

izza

te

m2

Ver

ifica

re

l’attu

azio

ne

delle

ope

re d

i si

stem

azio

ne

Sup

erfic

i com

e da

pro

getto

di

sist

emaz

ione

(d

ei s

ingo

li po

li)

trie

nnal

e

Rel

azio

ne

annu

ale

dell’

attiv

ità

estr

attiv

a pr

esen

tata

da

lle d

itte

auto

rizza

te

Am

min

istr

azio

ne

prov

inci

ale

Ade

guam

ento

de

ll’ap

para

to

norm

ativ

o de

l P

IAE

e/o

dei

P

AE

Cas

telv

etro

P

iace

ntin

o;

Gos

sole

ngo;

G

ragn

ano

Tre

bbie

nse;

M

ontic

elli

d’O

ngin

a;

Pia

cenz

a; V

illan

ova

d’A

rda

Page 36: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

lle

co

nsi

de

razi

on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

18

Cod

ice

In

dica

tore

D

escr

izio

ne

sint

etic

a U

nità

di

mis

ura

Sco

po

Val

ori

obie

ttivo

F

requ

enza

P

erco

rsi d

i ra

ccol

ta d

ei

dati

Res

pons

abile

m

onito

ragg

io

Azi

oni

corr

ettiv

e

PA

E

da in

tegr

are

(per

i C

omun

i per

i qu

ali

il P

IAE

ha

assu

nto

vale

nza

di P

AE

)

32

Rea

lizza

zion

e di

bac

ini p

er

l’agr

icol

tura

Qua

ntità

di

acqu

a in

vasa

ta

nei b

acin

i irr

igui

e/

o ad

uso

pl

urim

o

m3

Ver

ifica

re

l’effi

caci

a de

lle

prev

isio

ni d

i P

iano

n.d

trie

nnal

e

Rel

azio

ne

annu

ale

dell’

attiv

ità

estr

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a pr

esen

tata

da

lle d

itte

auto

rizza

te

Am

min

istr

azio

ne

prov

inci

ale

-

Gos

sole

ngo;

P

iace

nza;

P

oden

zano

; R

iver

garo

.

33

Mol

estie

ac

ustic

he

gene

rate

da

ll’at

tività

es

trat

tiva

Indi

vidu

azio

ne d

i si

tuaz

ioni

pu

ntua

li di

di

stur

bo a

car

ico

di r

ecet

tori

sens

ibili

n.

segn

alaz

ioni

Ver

ifica

re

l’effi

caci

a de

lle

mis

ure

di

miti

gazi

one

per

il ru

mor

e

n.d.

an

nual

e

Rac

colta

del

le

segn

alaz

ione

da

i Com

uni o

da

lle A

utor

ità

Com

pete

nti

Am

min

istr

azio

ne

prov

inci

ale

Val

utaz

ione

de

lla n

eces

sità

di

ulte

riori

spec

ifich

e m

isur

e di

m

itiga

zion

e In

crem

ento

co

ntro

lli

Tut

ti i P

AE

34

Dis

turb

i da

prod

uzio

ni d

i po

lver

i

Indi

vidu

azio

ne d

i si

tuaz

ioni

pu

ntua

li di

di

stur

bo a

car

ico

di r

ecet

tori

sens

ibili

n.

segn

alaz

ioni

Ver

ifica

re

l’effi

caci

a de

lle

mis

ure

di

miti

gazi

one

per

la d

iffus

ione

di

polv

eri

n.d.

an

nual

e

Rac

colta

del

le

segn

alaz

ione

da

i Com

uni o

da

lle A

utor

ità

Com

pete

nti

Am

min

istr

azio

ne

prov

inci

ale

Val

utaz

ione

de

lla n

eces

sità

di

ulte

riori

spec

ifich

e m

isur

e di

m

itiga

zion

e In

crem

ento

co

ntro

lli

Tut

ti i P

AE

“8)

si r

itien

e pa

rtic

olar

men

te i

mpo

rtan

te p

reve

dere

ind

icat

ori

che

valu

tino

i po

ssib

ili i

mpa

tti a

mbi

enta

li ris

petto

alla

sce

lta d

i P

iano

di

pote

nzia

re a

lcun

i po

li

esis

tent

i con

sent

endo

una

mag

gior

e pr

ofon

dità

di e

scav

azio

ne c

on p

artic

olar

e rif

erim

ento

agl

i asp

etti

qual

itativ

i e q

uant

itativ

i deg

li ac

quife

ri pr

esen

ti.”

Si

rece

pisc

e qu

anto

for

mul

ato,

int

egra

ndo

il P

iano

di

mon

itora

ggio

def

inito

dal

Rap

port

o A

mbi

enta

le d

ella

Val

SA

T (

Alle

gato

6.A

) e

il P

iano

di

mon

itora

ggio

del

PIA

E (

Alle

gato

9 a

lle N

TA

) no

nché

i R

appo

rti

ambi

enta

li de

lle V

alS

AT

dei

PA

E (

per

i C

omun

i pe

r i

qual

i il

PIA

E h

a as

sunt

o va

lenz

a di

PA

E)

con

gli

indi

cato

ri

ripor

tati

di s

egui

to.

Page 37: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

lle

co

nsi

de

razi

on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

19

Cod

ice

In

dica

tore

D

escr

izio

ne

sint

etic

a

Uni

di

mis

ura

S

copo

V

alor

i obi

ettiv

o F

requ

enza

P

erco

rsi d

i ra

ccol

ta d

ei d

ati

R

espo

nsab

ile

mon

itora

ggio

A

zion

i cor

retti

ve

PA

E

da

inte

gra

re

(per

i C

omun

i per

i qu

ali i

l PIA

E h

a as

sunt

o va

lenz

a di

P

AE

)

35

Gra

do d

i os

sige

nazi

one

della

col

onna

d’

acqu

a

Per

cent

uale

di

satu

razi

one

dell’

ossi

geno

lung

o la

col

onna

d’a

cqua

, m

isur

ato

nel p

unto

di

mas

sim

a pr

ofon

dità

del

ba

cino

, nel

per

iodo

in

cui

è a

tteso

il

rimes

cola

men

to

della

mas

sa

d’ac

qua.

%

Val

utar

e l’e

ffetto

de

lla p

rofo

ndità

de

l bac

ino

sulla

di

strib

uzio

ne

dell’

ossi

geno

.

Dov

rà e

sser

e de

finito

in s

ede

di V

IA (

o V

erifi

ca

di

Ass

ogge

ttabi

lità

a V

IA)

annu

ale

Da

attiv

ità d

i m

onito

ragg

io

spec

ifich

e pr

evis

te in

sed

e di

VIA

(V

erifi

ca d

i as

sogg

etta

bilit

à a

VIA

)

Am

min

istr

azio

ne

prov

inci

ale

Sog

getto

at

tuat

ore

Ana

lisi d

i spe

cific

i in

terv

enti

per

agev

olar

e il

rimes

cola

men

to e

co

nten

imen

to

dello

sca

vo in

pr

ofon

dità

Pia

cenz

a

36

Vol

umi

d’ac

qua

in

cond

izio

ni d

i an

ossi

a

Vol

ume

di a

cqua

ap

part

enen

te a

llo

stra

to ip

olim

nico

, ne

lle c

ondi

zion

i di

mas

sim

a st

ratif

icaz

ione

te

rmic

a.

% s

ul

volu

me

tota

le

Val

utar

e l’e

ffetto

de

lla p

rofo

ndità

de

l bac

ino

sulla

di

strib

uzio

ne

dell’

ossi

geno

.

Dov

rà e

sser

e de

finito

in s

ede

di V

IA (

o V

erifi

ca

di

Ass

ogge

ttabi

lità

a V

IA)

annu

ale

Da

attiv

ità d

i m

onito

ragg

io

spec

ifich

e pr

evis

te in

sed

e di

VIA

(V

erifi

ca d

i as

sogg

etta

bilit

à a

VIA

)

Am

min

istr

azio

ne

prov

inci

ale

Sog

getto

at

tuat

ore

Ris

agom

atur

a de

lla b

atim

etria

de

l lag

o P

iace

nza

37

Gra

do d

i eu

trof

ia d

el

baci

no la

cust

re

Val

utaz

ione

de

ll’eu

trof

ia d

elle

ac

que

med

iant

e de

term

inaz

ione

de

lla

conc

entr

azio

ne d

i cl

orof

illa

a fit

opla

ncto

nica

.

clas

se

di

eutr

ofia

Val

utar

e l’e

ffetto

de

lla p

rofo

ndità

de

l bac

ino

sulle

co

ndiz

ioni

qu

alita

tive

della

m

assa

d’a

cqua

.

mes

otro

fia

annu

ale

Da

attiv

ità d

i m

onito

ragg

io

spec

ifich

e pr

evis

te in

sed

e di

VIA

(V

erifi

ca d

i as

sogg

etta

bilit

à a

VIA

)

Am

min

istr

azio

ne

prov

inci

ale

Sog

getto

at

tuat

ore

Stu

di s

peci

fici d

i riq

ualif

icaz

ione

de

l sis

tem

a la

cust

re.

Rev

isio

ne u

si d

el

baci

no la

cust

re

Pia

cenz

a

Si

prec

isa,

ino

ltre,

che

il

Rap

port

o A

mbi

enta

le d

ella

Val

SA

T (

Alle

gato

5.B

) ric

hied

e sp

ecifi

che

attiv

ità d

i ve

rific

a e

di m

onito

ragg

io d

a ef

fettu

are

dura

nte

lo

svol

gim

ento

del

l’atti

vità

est

ratti

va (

da d

efin

ire p

untu

alm

ente

in

sede

di

proc

edur

a di

val

utaz

ione

am

bien

tale

del

pia

no d

i co

ltiva

zion

e),

limita

ndo

le p

ossi

bilit

à

estr

attiv

e (e

in p

artic

olar

e la

pos

sibi

lità

di in

crem

enta

re la

pro

fond

ità m

assi

ma

di s

cavo

) in

funz

ione

deg

li es

iti d

elle

ste

sse

attiv

ità d

i mon

itora

ggio

.

Page 38: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

lle

co

nsi

de

razi

on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

20

“9)

in p

artic

olar

e ris

petto

alle

sen

sibi

lità

e cr

itici

tà a

mbi

enta

li em

erse

e a

gli i

nter

vent

i di m

itiga

zion

e e

com

pens

azio

ne c

he c

orre

ttam

ente

son

o st

ati p

revi

sti n

ella

Val

sat-

Rap

port

o am

bien

tale

e n

elle

NT

A d

i P

iano

(m

ecca

nism

o di

elim

inaz

ione

o d

imez

zam

ento

del

le p

revi

sion

i es

trat

tive

prec

eden

ti al

PA

IE 2

011

o no

n

attu

ate

nella

val

idità

del

pre

sent

e P

iano

, m

isur

e pe

r m

inim

izza

re g

li ef

fetti

am

bien

tali

nega

tivi

di a

lcun

e az

ioni

di

Pia

no,

asso

rbim

ento

del

la C

O2

con

com

pens

azio

ni t

ram

ite s

uper

fici

bosc

ate

aggi

untiv

e, l

’intr

oduz

ione

del

vin

colo

for

esta

le d

el P

TC

P s

ulle

ope

re d

i si

stem

azio

ne a

car

atte

re v

eget

azio

nale

e

delo

caliz

zazi

one

delle

ope

re a

ver

de p

er f

avor

ire l

’attu

azio

ne d

ella

ret

e ec

olog

ica)

si

ritie

ne n

eces

sario

che

il

pian

o di

mon

itora

ggio

pre

veda

gli

oppo

rtun

i

indi

cato

ri co

n fr

eque

nza

di m

isur

azio

ne,

targ

et d

i rif

erim

ento

, sc

osta

men

ti am

mis

sibi

li e

azio

ni c

orre

ttive

da

intr

apre

nder

e pe

r rio

rient

are

alcu

ne a

zion

i e

prev

isio

ni d

i Pia

no.”

Si

rece

pisc

e qu

anto

for

mul

ato,

int

egra

ndo

il P

iano

di

mon

itora

ggio

def

inito

dal

Rap

port

o A

mbi

enta

le d

ella

Val

SA

T (

Alle

gato

6.A

) e

il P

iano

di

mon

itora

ggio

del

PIA

E (

Alle

gato

9 a

lle N

TA

) no

nché

i R

appo

rti

ambi

enta

li de

lle V

alS

AT

dei

PA

E (

per

i C

omun

i pe

r i

qual

i il

PIA

E h

a as

sunt

o va

lenz

a di

PA

E)

con

l’ind

icat

ore

ripor

tato

di s

egui

to, o

ltre

che

con

gli i

ndic

ator

i già

intr

odot

ti in

rel

azio

ne a

l pun

to 5

, al p

unto

7 e

al p

unto

8 d

el p

rese

nte

docu

men

to.

Cod

ice

In

dica

tore

D

escr

izio

ne s

inte

tica

U

nità

di

m

isur

a

Sco

po

Val

ori

obie

ttivo

F

requ

enza

P

erco

rsi d

i rac

colta

de

i dat

i R

espo

nsab

ile

mon

itora

ggio

A

zion

i co

rret

tive

PA

E

da

inte

gra

re

(per

i C

omun

i per

i qu

ali i

l PIA

E h

a as

sunt

o va

lenz

a di

P

AE

)

38

Rid

uzio

ne

delle

pr

evis

ioni

es

trat

tive

Rid

uzio

ne d

elle

pr

evis

ioni

est

ratti

ve a

se

guito

de

ll’ap

plic

azio

ne d

ei

mec

cani

smi d

i de

cadi

men

to e

di

mez

zam

ento

(ar

t. 5

e 6

NT

A)

m3

Val

utar

e l’e

ffica

cia

dei

mec

cani

smi d

i de

cadi

men

to e

di

mez

zam

ento

al f

ine

di

adeg

uare

il

dim

ensi

onam

ento

del

P

iano

ai r

eali

fabb

isog

ni.

n.d.

qu

inqu

enna

le

verif

ica

da p

arte

de

ll’A

mm

inis

traz

ione

P

rovi

ncia

le

Am

min

istr

azio

ne

prov

inci

ale

- T

utti

i PA

E

“10)

a ta

le p

ropo

sito

si r

itien

e ne

cess

ario

che

il R

epor

t di m

onito

ragg

io p

ossa

ave

re a

nche

una

cad

enza

più

rav

vici

nata

ris

petto

a q

uella

pro

post

a; in

oltr

e si

riti

ene

nece

ssar

io c

he g

li es

iti d

el m

onito

ragg

io e

le e

vent

uali

azio

ni c

orre

ttive

pro

post

e de

vono

ess

ere

espl

icita

te c

ome

disp

osiz

ioni

all’

inte

rno

delle

NT

A d

el P

IAE

e

dei s

ingo

li P

AE

.”

Le n

orm

e de

l P

IAE

, al

l’art

. 62

, pr

eved

ono

il m

onito

ragg

io i

n co

ntin

uo d

elle

azi

oni

di p

iano

con

un

repo

rt o

gni

3 an

ni,

che

si r

itien

e co

ngru

o ris

petto

alla

rapp

rese

ntat

ività

deg

li es

iti d

el m

onito

ragg

io.

Con

rife

rimen

to a

lla s

econ

da p

arte

del

la r

ichi

esta

si r

ecep

isce

qua

nto

form

ulat

o, in

tegr

ando

l’ar

t. 61

del

le N

TA

del

PIA

E c

on i

com

mi s

egue

nti.

Page 39: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

Pro

vin

cia

di

Pia

cen

za

PIA

E 2

01

1 –

Pre

cisa

zio

ni

in m

eri

to a

ll’a

de

gu

am

en

to a

lle

co

nsi

de

razi

on

i su

lle

Ris

erv

e e

su

l p

are

re m

oti

va

to s

ull

a V

alS

at

21

7.

(P)

Qua

lora

gli

esiti

del

l’atti

vità

di

mon

itora

ggio

ind

ichi

no l

a pr

esen

za d

i ef

fetti

non

pre

vent

ivat

i o

scos

tam

enti

sign

ifica

tivi

dei

valo

ri d

egli

indi

cato

ri ris

petto

a

quel

li at

tesi

(cf

r V

ALS

AT

- A

llega

to 6

.A d

el R

appo

rto

Am

bien

tale

) do

vran

no e

sser

e at

tivat

i ap

prof

ondi

men

ti sp

ecifi

ci p

er v

erifi

care

le

caus

e di

tal

i sco

stam

enti

e

adot

tate

spe

cific

he m

isur

e co

rret

tive

volte

alla

ris

oluz

ione

del

le p

robl

emat

iche

ris

cont

rate

, an

che

sulla

bas

e di

qua

nto

spec

ifica

to d

al R

appo

rto

Am

bien

tale

(Alle

gato

6.A

) de

lla V

alS

AT

del

PIA

E.

8. (

D)

Gli

esiti

del

l’atti

vità

di m

onito

ragg

io d

ovra

nno

esse

re a

ssun

ti qu

ali e

lem

enti

di b

ase

per

la r

evis

ione

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Page 40: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

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SSeett ttoorree ssvvii lluuppppoo eeccoonnoommiiccoo,, mmoonnttaaggnnaa,, ppiiaannii ff iiccaazziioonnee ee pprrooggrraammmmaazziioonnee ddeell tteerrrr ii ttoorriioo,, ddeell llee aatt tt iivv ii ttàà eessttrraatt tt iivvee,, ddeell ll ''aammbbiieennttee ee uurrbbaanniisstt iiccaa

PIAE 2011 Dichiarazione di sintesi (ai sensi dell’art. 17 del

D.Lgs. 152/2006 e s.m.)

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Page 42: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

II

Dichiarazione di sintesi relativa alla procedura di valutazione

ambientale della Variante PIAE 2011 con valore ed e ffetti di PAE per i

Comuni di: Castelvetro Piacentino,

Gossolengo,

Gragnano Trebbiense,

Monticelli d'Ongina,

Nibbiano,

Piacenza,

Podenzano,

Ponte dell'Olio,

Rivergaro,

Vigolzone

e Villanova sull'Arda

(ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.)

1. Premessa ........................................................................................................................ 1 2. Soggetti coinvolti e informazioni sulle consultazioni effettuate ......................................... 1 3. Riepilogo sintetico del processo integrato del Piano e della VAS...................................... 4

3.1 Fase 1: Analisi delle componenti ambientali e degli obiettivi..................................5 3.2 Fase 2: Valutazione di coerenza interna...................................................................5 3.3 Fase 3: Quantificazione dei fabbisogni..........................................................................6 3.4 Fase 4: Valutazione delle alternative.............................................................................6 3.5 Fase 5: Valutazione di sostenibilità delle azioni di Piano (Coerenza Esterna)............6 3.6 Fase 6: Monitoraggio degli effetti di Piano...................................................................7

4. Modalità di integrazione delle considerazioni ambientali nella Variante PIAE 2011 ed effetti dei contributi................................................................................................................ 7 5. Scelte di Piano definite alla luce delle alternative possibili ............................................. 11 6. Esiti della valutazione ambientale del Piano .................................................................. 12 7. Monitoraggio della Variante PIAE 2011 ......................................................................... 13

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1

1. Premessa

Il presente documento costituisce la Dichiarazione di sintesi prevista al comma 1, lett. b) dell’art. 17 del

D.Lgs. 152/2006 e s.m., come uno dei passaggi indispensabili della informazione sulla decisione presa

dall’Autorità competente a seguito della valutazione del Rapporto Ambientale.

La Dichiarazione di sintesi ha il compito di:

- illustrare in che modo le considerazioni ambientali sono state integrate nel Piano;

- spiegare in che modo si è tenuto conto della ValSAT e degli esiti delle consultazioni;

- illustrare le ragioni per le quali è stato scelto il Piano adottato, alla luce delle alternative possibili

individuate e valutate;

- dare atto del recepimento del Parere motivato espresso dall’Autorità competente.

La presente Dichiarazione di sintesi attiene al processo di valutazione ambientale della Variante PIAE 2011

con valore ed effetti di PAE per i Comuni di Castelvetro Piacentino, Gossolengo, Gragnano Trebbiense,

Monticelli d'Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell'Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova

sull'Arda.

2. Soggetti coinvolti e informazioni sulle consult azioni effettuate

Il processo di formazione del documento di Piano (comprensivo dei PAE elaborati) e della sua

contemporanea valutazione ambientale ha coinvolto tutti i soggetti, pubblici, privati e portatori di interessi

diffusi, mediante lo svolgimento delle seguenti attività:

- Conferenza di Pianificazione (fase delle concertazione con le Istituzioni) svoltasi nelle sedute del

24.3.2011, 10.5.2011, 24.5.2011 e 23.6.2011 a cui sono stati invitati:

• Regione Emilia-Romagna (Presidenza e Direzione Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa)

• Province confinanti di Parma, Lodi, Pavia, Cremona, Alessandria, Genova

• Sindaci di tutti i Comuni della Provincia di Piacenza

• Comunità Montana Appennino Piacentino e Comunità Montana Valli Nure e Arda

• Prefettura di Piacenza

• Autorità Militari (Comando VI Reparto Infrastrutture e Comando I Regione Aerea)

• Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Piacenza

• Consorzio Fluviale Regionale dello Stirone

• Consorzio per la Gestione della Riserva Naturale Geologica del Piacenziano

• Consorzio del Parco del Trebbia

• Regione Emilia-Romagna – Servizio Tecnico dei Bacini degli Affluenti del Po di Piacenza

• Comando Provinciale Vigili del Fuoco

• AUSL (Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza)

• ARPA (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente dell'Emilia-Romagna – Sezione di Piacenza)

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2

• Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia-Romagna

• Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Parma e Piacenza

• Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna

• Autorità di Bacino del fiume Po

• Consorzio di Bonifica di Piacenza

• ATO (Agenzia d'Ambito di Piacenza)

• Coordinamento Provinciale Corpo Forestale dello Stato

• AIPO (Agenzia Interregionale per il Fiume Po)

• ARNI (Azienda Regionale per la Navigazione Interna)

• IREN Emilia SpA – Sede di Piacenza

• Trenitalia SpA

• RFI spa (Rete Ferroviaria Italiana)

• ENEL SpA

• SNAM SpA

• TERNA SpA

• ANAS SpA

• Autostrade per l'Italia SpA

• Autostrada Torino-Milano SpA

• Autostrade Centro Padane SpA

• Provincia di Piacenza (Settore Energia, Gestione Attività Estrattive, Tutela Ambientale e Faunistica. Protezione Civile. Polizia Provinciale; Settore Viabilità Edilizia e Infrastrutture; Settore Agricoltura e Politiche Agro-alimentari; Servizio Ambiente ed Energia; Servizio Valorizzazione del Sistema del Po, Parchi e Riserve; Servizio Progettazione e Gestione della Rete Viaria)

- Conferenza di Pianificazione (fase della concertazione con le Associazioni economiche e sociale) svoltasi

nelle sedute del 14.4.2011 e 28.4.2011 a cui sono stati invitati:

• Regione Emilia-Romagna (Presidenza e Direzione Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa)

• Legambiente – Sezione di Piacenza

• LIPU – Sezione di Piacenza

• WWF – Sezione di Piacenza

• Pro-Natura – Sezione di Piacenza

• Italia Nostra – Sezione di Piacenza

• Ambiente e Lavoro

• Associazione per lo Sviluppo compatibile delle alte valli piacentine

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3

• Corpo Guardie Ecologiche Volontarie di Piacenza

• Associazione Industriali di Piacenza

• Associazione Piccola e Media Industria (CONFAPI) di Piacenza

• Lega provinciale delle Cooperative di Piacenza

• CONFCOOPERATIVE – Unione Provinciale Cooperative di Piacenza

• Libera Associazione Artigiani di Piacenza

• Unione Provinciale Artigiani CONFARTIGIANATO di Piacenza

• Confederazione Nazionale Artigiani di Piacenza

• Federazione Provinciale Coltivatori diretti di Piacenza

• Unione Provinciale Agricoltori di Piacenza

• Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) di Piacenza

• CISL Piacenza

• CGIL Piacenza

• UIL Piacenza

• Ordine degli Ingegneri di Piacenza

• Ordine dei Geologi di Piacenza (c/o Bologna)

• Ordine degli Agronomi e Forestali di Piacenza

• Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Piacenza

• Ordine dei Geometri di Piacenza

• Ordine dei Periti Agrari di Piacenza

• Ordine degli Agrotecnici di Piacenza

- Pubblicazione sul sito web provinciale del Quadro Conoscitivo, del PIAE e della Valsat adottati con atto di

Consiglio Provinciale n. 23 del 26.3.2012.

- Consultazione VAS, organizzata dalla Regione Emilia-Romagna – Servizio Valutazione Impatto e

Promozione Sostenibilità Ambientale, mediante incontro in data 20.6.2012 presso la Sala Consigliare

della Provincia di Piacenza, a cui sono stati invitati:

• Regione Emilia-Romagna (Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica; Servizio Tutela

e Risanamento Risorsa Acqua)

• Regione Emilia-Romagna – Servizio Tecnico dei Bacini degli Affluenti del Po di Piacenza

• Provincia di Piacenza – Assessorato Ambiente

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4

• Provincia di Parma – Servizio Ambiente

• Autorità di Bacino del Po

• Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza per i Beni Architettonici e per

Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza

• Agenzia Interregionale per il Fiume Po

• Comunità Montana Appennino Piacentino

• Comunità Montana Valli del Nure e Arda

• Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale

• ARPA (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente dell'Emilia-Romagna – Sezione di

Piacenza)

• AUSL (Azienda Unità Sanitaria Locale – Distretto di Piacenza)

• AUSL (Azienda Unità Sanitaria Locale – Distretto di Levante)

• AUSL (Azienda Unità Sanitaria Locale – Distretto di Ponente)

• Sindaci di tutti i Comuni della Provincia di Piacenza

3. Riepilogo sintetico del processo integrato del P iano e della VAS

Il processo di Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale (Val.S.A.T.) della Variante al PIAE 2011

della Provincia di Piacenza con valore ed effetti di PAE per i Comuni di Castelvetro Piacentino, Gossolengo,

Gragnano Trebbiense, Monticelli d'Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell'Olio, Rivergaro,

Vigolzone e Villanova sull'Arda ha permesso di prestare particolare attenzione alle tematiche ambientali e

territoriali fin dalle prime fasi di elaborazione del Piano. Infatti, gli obiettivi assunti dal Piano sono derivati a

tutti gli effetti dalle considerazioni che sono scaturite dagli approfondimenti conoscitivi ed, in particolare, dalla

loro sintesi condotta attraverso l’individuazione dei Punti di forza e dei Punti di debolezza (Analisi SWOT) del

territorio provinciale di Piacenza relativamente all’attività estrattiva passata e presente e a livello

pianificatorio (PIAE e PAE). In questo senso, si può affermare che l’individuazione dei Punti di forza e dei

Punti di debolezza per il territorio provinciale è stata finalizzata a far emergere gli elementi che vengono

ritenuti in grado di favorire, ostacolare o ritardare il perseguimento degli obiettivi della Variante. In sostanza

tale elaborazione ha permesso di evidenziare i principali fattori interni ed esterni al contesto di analisi, in

grado di influenzare il successo del Piano.

La Val.S.A.T. del PIAE è stata quindi caratterizzata da una prima verifica della coerenza degli obiettivi della

Variante di Piano con gli obiettivi del principale piano di riferimento (ovvero il PTCP), ma anche con altri piani

sovraordinati di particolare interesse in relazione al tema affrontato (Piano di Azione Ambientale, Piano

Territoriale Regionale e Piano di Tutela delle Acque); sono stati, in seguito, verificati ed esplicitati i fabbisogni

di materiali inerti che si ritengono necessari per il prossimo decennio e quindi sono state approfondite e

valutate le possibili soluzioni alternative per reperire tali materiali sulla base di una specifica analisi

multicriteriale, volta all’identificazione delle porzioni di territorio in cui una nuova previsione estrattiva

Page 47: Provincia di Piacenza · 8 88 8! *- # 5 *999 *12 3 /g & = 8

5

garantirebbe la minimizzazione degli impatti ambienti potenzialmente indotti, e con l’obiettivo di minimizzare

le distanze tra polo e fabbisogno.

Successivamente le singole scelte effettuate dalla Variante sono state confrontate con gli obiettivi della

sostenibilità per valutarne la sostenibilità con le caratteristiche ambientali e territoriali del territorio

provinciale. Infine, per ciascuna azione di Piano sono state definite, ove necessarie, azioni di mitigazione e/o

compensazione finalizzate ad eliminare o ridurre gli effetti negativi ed è stato definito un Piano di

monitoraggio degli effetti dell’attuazione del PIAE 2011.

La Val.S.A.T. per la Variante al PIAE della Provincia di Piacenza si compone, quindi, di sei fasi concatenate

e logicamente conseguenti, che hanno concorso alla definizione dei contenuti del Piano stesso, in un primo

momento, e delle Norme Tecniche di Attuazione successivamente, attraverso una valutazione della

sostenibilità ambientale e territoriale dello strumento pianificatorio:

- Fase 1: Analisi delle componenti ambientali e degli obiettivi;

- Fase 2: Valutazione di coerenza interna;

- Fase 3: Quantificazione dei fabbisogni;

- Fase 4: Valutazione delle alternative;

- Fase 5: Valutazione di sostenibilità delle azioni di Piano (coerenza esterna);

- Fase 6: Monitoraggio degli effetti di Piano.

Il processo seguito, comunque, è stato svolto con un meccanismo dinamico in cui sono state formulate delle

proposte, che sono state processate secondo la metodologia specificata, eventualmente modificate e,

quindi, formalizzate solo nel caso di risultanze complessivamente positive ed impatti accettabili. È proprio

questo processo, come auspicato dalla legislazione sulla V.A.S./Val.S.A.T., che ha garantito il puntuale

controllo su tutte le azioni proposte e il perseguimento dei migliori risultati, sia in termini di sviluppo

economico che di tutela ambientale.

3.1 Fase 1: Analisi delle componenti ambientali e d egli obiettivi

La Fase 1 contiene le analisi propedeutiche all’elaborazione della valutazione di coerenza e della

valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale, comprendendo:

a) la definizione delle componenti ambientali da considerare;

b) l’individuazione e l’analisi delle norme e delle direttive di riferimento;

c) la definizione degli obiettivi generali e specifici di sostenibilità ambientale e territoriale;

d) l’individuazione degli obiettivi degli strumenti di pianificazione sovraordinata;

e) la sintesi dello stato di fatto del territorio provinciale;

f) la definizione degli obiettivi e delle azioni della Variante di Piano.

3.2 Fase 2: Valutazione di coerenza interna

La Fase 2 ha rappresentato il primo momento di valutazione della Variante di Piano in termini ambientali e

territoriali (valutazione di coerenza interna), con particolare riferimento ai temi strategici del Piano in

relazione alle indicazioni fornite dallo strumento di programmazione provinciale generale, attraverso la

verifica preliminare degli effetti potenzialmente indotti dagli obiettivi della Variante al PIAE nei confronti degli

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obiettivi del PTCP, del Piano di Azione Ambientale, del Piano Territoriale Regionale e del Piano di Tutela

delle Acque.

3.3 Fase 3: Quantificazione dei fabbisogni

La Fase 3 è stata dedicata alla valutazione della quantificazione dei fabbisogni di materiali inerti per il

territorio provinciale e all’esplicitazione dei criteri impiegati. Tale valutazione rappresenta, ovviamente, la

base per la costruzione dei contenuti fondamentali della Variante in modo da garantire l’effettuazione di

scelte realmente commisurate alle esigenze del territorio, sia in relazione ai fabbisogni civili (realizzazione di

nuovi insediamenti, viabilità, urbanizzazioni, ecc.), sia in relazione ai fabbisogni del comparto produttivo.

Al proposito si specifica che, rispetto a quanto riportato nella Val.S.A.T. del Documento Preliminare, sono

stati condotti degli specifici approfondimenti sull’argomento, anche in relazione ai contributi pervenuti in sede

di Conferenza di Pianificazione. Tali approfondimenti, in particolare, permettono di chiarire ed esplicitare le

motivazioni che hanno condotto al dimensionamento della Variante di Piano.

3.4 Fase 4: Valutazione delle alternative

La Fase 4 è stata destinata, una volta quantificati i fabbisogni di materiali inerti e individuate le aree non

idonee all’attività estrattiva, alla localizzazione all’interno del territorio provinciale delle zone in cui

concentrare le nuove attività estrattive, sulla base delle caratteristiche ambientali e territoriali del contesto

provinciale, ma anche dell’ubicazione dei materiali rispetto ai fabbisogni previsti. Obiettivo della valutazione è

stato, pertanto, quello di individuare la localizzazione delle nuove attività estrattive in modo da minimizzare

gli impatti ambientali e territoriali potenzialmente indotti sulle matrici ambientali e sul tessuto insediativo.

3.5 Fase 5: Valutazione di sostenibilità delle azi oni di Piano (Coerenza Esterna)

La Fase 5 ha rappresentato la vera e propria valutazione quantitativa preventiva di sostenibilità ambientale e

territoriale delle singole azioni della Variante di Piano, che sono state confrontate attraverso una tecnica di

tipizzazione degli impatti con gli obiettivi di sostenibilità (derivata da quanto già sviluppato per la Variante del

PTCP), permettendo di quantificare la sostenibilità di ciascuna azione e di definire e verificare le opportune

azioni di mitigazione e compensazione per garantire la complessiva sostenibilità degli interventi.

In particolare, per ciascun effetto negativo o potenzialmente negativo, o comunque ove si ravvisi la

possibilità di migliorare gli effetti generati, sono state redatte specifiche Schede Tematiche di

approfondimento con Azioni di mitigazione e compensazione, nelle quali sono state approfondite

ulteriormente le valutazioni effettuate e sono stati individuati gli interventi di mitigazione e/o di

compensazione finalizzati a garantire o ad incrementare ulteriormente la sostenibilità degli interventi,

definendone i limiti e le condizioni allo sviluppo derivanti dalle caratteristiche ambientali e territoriali

provinciali.

La metodologia impiegata, in particolare, ha permesso di caratterizzare in modo puntuale ciascun effetto

indotto dalle scelte di Piano e di quantificarlo in termini numerici attraverso l’applicazione di specifici criteri di

valutazione.

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3.6 Fase 6: Monitoraggio degli effetti di Piano

L’ultima fase del procedimento valutativo è stata volta alla predisposizione di un sistema di monitoraggio nel

tempo degli effetti di Piano, con riferimento agli obiettivi ivi definiti ed ai risultati prestazionali attesi. In modo

particolare è stato necessario introdurre alcuni parametri di sorveglianza volti a verificare la bontà delle

scelte strategiche adottate dalla Variante al PIAE e l’evoluzione temporale del sistema ambientale

provinciale. A ciò si aggiunga la necessità di individuare strumenti di valutazione adatti ad evidenziare

l’eventuale insorgenza di elementi di contrasto non previsti e che non permettono il perseguimento degli

obiettivi prefissati.

Il monitoraggio è previsto tramite la misurazione di una serie di parametri (indicatori) opportunamente definiti,

che permettono di verificare lo stato di attuazione della Variante di Piano e delle politiche/azioni in essa

previste e di cogliere le alterazioni che può subire lo stato dell’ambiente e del territorio in conseguenza

dell’attuazione delle politiche/azioni di Piano, evidenziando eventuali condizioni di criticità non previste e

permettendo, quindi, di intervenire tempestivamente con Azioni correttive.

Il Piano di monitoraggio, in particolare, indica, per ciascun indicatore, le modalità, le tempistiche e le

responsabilità per la sua misurazione, garantendo le necessarie risorse tecniche, economiche e di personale

per garantirne la sua implementazione.

4. Modalità di integrazione delle considerazioni am bientali nella Variante PIAE 2011

ed effetti dei contributi

Il nuovo PIAE si caratterizza non soltanto come piano del settore estrattivo mirato al soddisfacimento dei

fabbisogni, ma soprattutto come stralcio del Piano territoriale di coordinamento recentemente approvato e

quindi “parte” di un disegno strategico complessivo di governo del territorio. L’attenzione del Piano è quindi

orientata al soddisfacimento dei fabbisogni, mettendo però in primo piano la compatibilità delle attività

estrattive con il territorio e con l’ambiente, nel rispetto quindi di uno sviluppo sostenibile. L’esigenza

ineludibile di rendere disponibili i materiali necessari alla realizzazione delle opere (pubbliche e private) non

può quindi trovare soddisfazione se non attraverso una scrupolosa ricerca delle condizioni che determinano

il rapporto ottimale tra costi (ambientali) e benefici.

Tali assunti hanno quindi portato alla fondamentale scelta di contenere il dimensionamento rispetto alle

previsioni urbanistiche del prossimo decennio. L’obiettivo è quindi quello di fare in modo che i sistemi

interessati dagli impatti indotti dalle previsioni del Piano siano il più possibile in grado di assorbire gli impatti

stessi e di autoperpetuarsi, assicurando che la pianificazione degli interventi possa favorire dove possibile un

incremento della valenza ecologica mettendo a punto azioni di ripristino mirate.

Il Piano, inoltre, prevede che l’attività estrattiva costituisce un'occasione da non perdere per recuperare le

aree adiacenti ai corsi d’acqua alla loro naturale vocazione di pertinenza fluviale, sostituendo le colture

agrarie intensive con elementi naturali e para-naturali. Nell'ambito di una strategia generale di riequilibrio

ecologico del territorio, l'attuazione del recupero ambientale naturalistico dei siti estrattivi rappresenta, infatti,

un’importante occasione per la particolare localizzazione delle aree interessate (in genere marginali ai più

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importanti corsi d'acqua con funzione di corridoi ecologici). Gli interventi di sistemazione finale delle aree di

cava sono quindi indirizzati al restauro degli elementi caratterizzanti il paesaggio fluviale, attribuendo ai

parametri ambientali un valore prioritario e assumendo come modello di riferimento l'ambiente delle zone

umide, ovvero quella fascia di transizione tra fiume e ambiente perifluviale.

Il traguardo del nuovo PIAE è quindi quello di rispettare le compatibilità ambientali e paesaggistiche, definite

nei piani di bacino previsti dalla L. 183/89, dal Piano Territoriale Regionale, dal Piano Territoriale Paesistico

Regionale e dal nuovo Piano territoriale di coordinamento, riconoscendo l’importanza delle fasce fluviali,

quali assi portanti per la riorganizzazione dell’intero sistema territoriale. In sintesi, le attività estrattive

dovranno essere prioritariamente finalizzate alla realizzazione del Parco fluviale del f. Trebbia, all’incremento

delle fasce di pertinenza del fluviale (incremento delle fasce A e B), alla rinaturazione delle golene del f. Po,

alla realizzazione di bacini di accumulo idrico per il rispetto del Deflusso Minimo Vitale, alla regimazione delle

acque, alla valorizzazione turistica delle aree e, per quanto possibile, a destinazioni finali di interesse

pubblico.

In applicazione delle indicazioni del nuovo PTCP, inoltre, il PIAE concorre alla ottimizzazione dei rapporti tra

nuove previsioni e progetto di rete ecologica di livello provinciale. A tal fine il PTCP prevede che il PIAE e i

PAE possano prevedere Poli o Ambiti negli elementi della rete ecologica, vincolando le aree al recupero a

carattere naturalistico; la destinazione finale delle aree di cava dovrà quindi essere coerente con le finalità

delle rete ecologica.

In sintesi, la sostenibilità ambientale del Piano è principalmente da ricondurre alla scelta di concentrare le

aree oggetto di attività estrattiva, all’incentivazione del recupero degli inerti da demolizione, al contenimento

del fabbisogno considerando i volumi derivanti dalla realizzazione dei bacini ad uso plurimo e degli interventi

idraulici. In particolare, è stato perseguito il miglioramento delle condizioni “ambientali” mediante le seguenti

principali azioni:

• è stato eliminato il parametro delle aree da rinaturare rapportato ai volumi estratti per tutti i Poli,

definendo puntualmente le superfici da destinare a recuperi ambientali;

• è stata introdotta la possibile delocalizzazione delle misure di mitigazione e delle rinaturazioni nel

caso di ripristini agricoli in aree a ciò vocate, attraverso un meccanismo che individua la Provincia come

soggetto garante;

• sono state dettagliate le modalità di ritombamento introducendo sia una verifica, in sede di

autorizzazione, della disponibiltà dei materiali sia le analisi preventive obbligatorie;

• sono stati introdotti meccanismi penalizzanti in assenza di controllo relativamente allo stato di

avanzamento delle opere di sistemazione finale e alla valutazione della corretta esecuzione degli

interventi di carattere vegetazionale.

Inoltre, nelle scelte delle aree oggetto di attività estrattiva sono stati specificatamente considerati la presenza

di elementi di particolare rilevanza paesaggistica, ambientale e naturalistica e i potenziali impatti indotti sul

sistema ambientale ed antropico, individuando localizzazioni, prima di tutto, che minimizzino i percorsi

teoricamente effettuati dai materiali estratti rispetto ai fabbisogni e quindi definendo tutte le misure di

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mitigazione e compensazione per il contenimento e per il riequilibrio degli impatti potenzialmente indotti che

dovranno accompagnare l’attuazione degli interventi previsti.

A seguito dei contributi pervenuti in fase di Conferenza di Pianificazione e quindi delle osservazioni

presentate non solo alla documentazione di Valsat, ma dell’intero Piano, e delle riserve regionali, sono stati

introdotti numerosi ulteriori elementi di rilevanza ambientale, da un lato l’approfondimento di alcuni impatti

potenzialmente indotti, dall’altro un significativo miglioramento delle prestazioni ambientali del Piano e un

incremento della funzionalità delle misure di mitigazione proposte, risolvendo alcune debolezze soprattutto di

tipo normativo e incrementando di fatto la cogenza di alcune norme strategiche.

Per quanto riguarda il primo aspetto, a seguito delle richieste di approfondimento degli effetti indotti dal

Piano sulla qualità dell’aria, è stata condotta una specifica valutazione volta alla quantificazione delle

emissioni di inquinanti e di CO2 derivanti dall’attività di escavazione e di trasporto dei materiali.

Il recepimento delle osservazioni pervenute, inoltre, ha permesso di meglio dettagliare alcuni aspetti già

previsti dal Piano adottato, ma di cui è stata univocamente chiarita l’interpretazione e di apportare modifiche

ad alcune misure di mitigazione, rendendole maggiormente efficaci e assicurandone una maggiore

funzionalità. Innanzi tutto, il Piano controdedotto mantiene, anzi potenzia, l’innovativo meccanismo di

progressivo ridimensionamento delle previsioni, che permette di disporre di un piano dinamico in grado di

adattarsi alle esigenze del settore, senza mai derogare ai principi di sostenibilità ambientale, anch’essi

innovativi e frutto dell’esperienza dell’attuazione del PIAE 2001. Inoltre, in tema qualità dell’aria, è stata

inserita la previsione che in sede di studio ambientale per la procedura di VIA/Verifica di assoggettabilità a

VIA sia condotto uno specifico studio sulle emissioni in atmosfera derivanti dall’attività estrattiva prevista e

dal traffico indotto e siano, di conseguenza, previste le necessarie misure di contenimento per non

determinare impatti significativi a carico di eventuali recettori locali. Inoltre, per le previsioni estrattive che

prevedono come massima profondità di escavazione 25 m, sono state introdotte specifiche richieste di

attività di monitoraggio per garantire il controllo dello stato qualitativo del corpo idrico e sono previste

destinazioni finali che evitino attività che possano comportare un incremento del rischio di anossia. Ulteriori

specificazioni sono state inserite in merito alla viabilità impiegata per il trasporto dei materiali estratti e sono

state introdotte puntualizzazioni in merito alle modalità di conservazione delle condizioni di fertilità dei suoli di

scotico e alle caratteristiche dei materiali da impiegare per eventuali tombamenti del vuoto di cava. Infine,

importanti specificazioni sono state inserite anche in relazione agli allegati delle NTA del Piano, con

particolare riferimento a quelli dedicati agli interventi di sistemazione finale, che sono stati adeguati alle

nuove indicazioni di sistemazione finale delle NTA del Piano definite anche con riferimento ai contenuti delle

Linee guida regionali per il recupero delle aree di cava, oltre alla puntualizzazione dei contenuti che

dovranno avere gli strumenti attuativi e gli strumenti di valutazione ambientale, i piani di monitoraggio delle

singole attività estrattive e il piano di monitoraggio del PIAE.

In merito alla sistemazione finale, in particolare, nella fase di controdeduzione è stato effettuato un attento

censimento dello stato e della qualità dei ripristini attuati, sulla base del quale il Piano ha individuato un

apparato normativo maggiormente restrittivo e ha previsto un articolato meccanismo di delocalizzazione di

parte delle opere a verde al fine di realizzare la rete ecologica provinciale. Inoltre, sono state rafforzate le

norme che garantiscono l’attuazione dei ripristini contestualmente alla fase di escavazione.

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La versione controdedotta del Piano risolve meglio anche il tema della riqualificazione ambientale delle aree

interessate da impianti di lavorazione inerti. Nello specifico, il Piano individua in modo univoco gli impianti

ritenuti compatibili, provvedendo ad eliminare dalle perimetrazioni le aree ricadenti in zone fluviali non

compatibili. Nella fase di controdeduzione è stato effettuato un attento censimento anche delle aree

occupate dagli impianti di trasformazione inerti, sulla base del quale il Piano ha individuato un apparato

normativo decisamente più cogente.

Particolarmente significativo appare anche il fatto che il Piano esce dalla fase delle osservazioni con poche

richieste di potenziamento o riduzione delle previsioni. Tale aspetto conferma che il Piano, già nella fase di

adozione, si presentava equilibrato, attento a tutti i portatori di interesse. Le controdeduzioni, in particolare,

comportano un Piano leggermente sottodimensionato rispetto al piano adottato, con una significativa

riduzione delle previsioni in zone vincolate di montagna. Significativa risulta anche l’eliminazione delle

previsioni di detriti ofiolitici, che si allinea con la crescente attenzione al tema delle emissioni di fibre di

amianto. In sintesi, considerando anche le previsioni afferenti a bacini idrici, il soddisfacimento del

fabbisogno di materiali inerti si attesta al 94% del fabbisogno teorico, che si riduce con il meccanismo di

ridimensionamento al 58%.

Si ricorda, infine, l’obbligo fissato dal PIAE di introduzione nei capitolati d’appalto per l'esecuzione di lavori

pubblici di quote obbligatorie minime di materiali “riciclati”; il medesimo obbligo è stato introdotto nella

versione controdedotta anche per le convenzioni urbanistiche stipulate dai comuni per la realizzazione delle

opere di urbanizzazione.

Il Piano, grazie alle riserve regionali e alle osservazione presentate dai vari Enti e dagli altri portatori di

interesse, è stato migliorato, garantendo in particolare una maggiore cogenza e chiarezza dell’apparato

normativo e rafforzando le scelte innovative che sono state introdotte per garantire la sostenibilità del piano.

Tutte le previsioni sopra riportate sono ricadute direttamente nei contenuti dei PAE elaborati per quanto di

competenza.

Per quanto concerne, infine, il Parere Motivato VAS dell’Autorità competente, questo è stato espresso

unitamente all'Intesa con atto di Giunta Regionale n. 1931 del 10.12.2012. L’Autorità competente esprime

Parere motivato positivo alla Variante in oggetto con valore ed effetti di PAE per i Comuni di Castelvetro

Piacentino, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Monticelli d'Ongina, Nibbiano, Piacenza, Podenzano, Ponte

dell'Olio, Rivergaro, Vigolzone e Villanova sull'Arda a condizione che si tenga adeguatamente conto di

quanto formulato all’interno del Parere medesimo. In particolare, a seguito di Parere motivato è stato

ulteriormente rafforzato l’apparato normativo, sia con riferimento al PIAE, sia con riferimento al PAE, relativo

al meccanismo di decadimento delle previsioni dei quantitativi assegnati ai Poli dai precedenti PIAE ed è

stato specificato che il decadimento stesso delle previsioni si verifichi in caso di mancata approvazione della

procedura di VIA e non di semplice attivazione della procedura. Sono stati, inoltre, introdotti diversi indicatori

di monitoraggio volti al controllo di alcuni aspetti specifici e sono state esplicitamente recepite all’interno

dell’apparato normativo di Piano le misure di mitigazione previste dal Rapporto Ambientale di VAS e dalla

relativa Valutazione di incidenza. Infine, è data facoltà ai Comuni di condizionare l’attuazione delle previsioni

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estrattive, eventualmente afferenti ad impianti classificati come non idonei dal Piano, all’effettivo impegno

alla delocalizzazione dei medesimi.

5. Scelte di Piano definite alla luce delle altern ative possibili

La valutazione delle alternative (v. Fase 4 del Rapporto Ambientale) è destinata all’individuazione delle

porzioni di territorio in cui sono assolutamente da escludere nuove attività estrattive in quanto di estremo

pregio ambientale, naturalistico o paesaggistico, oppure di notevole vulnerabilità non solo ambientale, ma

anche in relazione alla frequentazione umana. Successivamente, attraverso una tecnica di valutazione

multicriteriale che tenga conto delle caratteristiche ambientali, territoriali e insediative del contesto

provinciale, sono stati identificati i poli in cui concentrare le nuove previsioni estrattive, tenendo in particolare

considerazione la vicinanza tra polo estrattivo e fabbisogno di inerti in modo da minimizzare la

movimentazione dei materiali.

La valutazione delle alternative così sviluppata, pertanto, opera a differenti scale progressivamente di

maggiore dettaglio, attraverso:

a. individuazione delle aree non idonee all’attività estrattiva: mediante l’analisi di tutti i vincoli insistenti sul

territorio ostativi alla possibilità di insediamenti di attività estrattive;

b. valutazione preliminare dell’opportunità di individuare nuovi poli o di potenziare i poli esistenti: questa fase

preliminare del procedimento di valutazione è stata finalizzata a valutare se sia preferibile raggiungere gli

obiettivi fissati (con particolare riferimento al soddisfacimento dei fabbisogni di ghiaie, sabbie ed argille da

laterizi) mediante il potenziamento dei poli esistenti oppure mediante l’individuazione di poli di nuova

localizzazione, attraverso l’applicazione di una tecnica di valutazione multicriteriale quantitativa, che ha

permesso di confrontare tali differenti macro-previsioni (individuando potenziali localizzazioni di nuovi poli

conformemente con gli esiti della valutazione precedente) con riferimento agli impatti ambientali da esse

potenzialmente indotte sulle caratteristiche ambientali e territoriali della Provincia;

c. valutazione della propensione al potenziamento dei poli esistenti: questa valutazione, anch’essa condotta con

tecniche di analisi multicriteriale, ha riguardato l’identificazione delle modalità di assegnazione dei quantitativi

previsti, stabilendo criteri oggettivi che hanno permesso di individuare i poli che evidenziano una maggiore

propensione al potenziamento degli interventi estrattivi; a questo punto del procedimento valutativo è stato

dunque richiesto un livello di maggior dettaglio per effettuare l’assegnazione dei quantitativi in modo oggettivo

e razionale, anche alla luce del fatto che operando su poli già esistenti è possibile disporre di tutti i dati

necessari; anche in questo caso sono stati impiegati indicatori quantitativi volti alla verifica degli impatti indotti

da ciascuna previsione sulle caratteristiche ambientali e territoriali provinciali;

d. distribuzione dei fabbisogni nei poli: verificato nelle valutazioni precedenti che dal punto di vista ambientale è

preferibile prevedere il potenziamento dei poli esistenti invece che individuarne nuovi e valutati i poli che sono

più idonei al potenziamento, si è ricercata la corretta distribuzione dei quantitativi in grado di soddisfare i

fabbisogni; l’assegnazione dei quantitativi ai singoli poli, pertanto, è stata effettuata con attenzione a

minimizzare gli impatti complessivi indotti dal trasporto dei materiali, nel rispetto naturalmente della potenzialità

massima dei poli estrattivi; la metodologia impiegata ha previsto una valutazione basata sul criterio della

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minimizzazione dei percorsi tra sorgente di materiali estrattivi e destino (ovvero fabbisogni), garantendo la

valutazione di tutte le alternative possibili e, fra queste, permettendo l’individuazione di quelle che garantiscono

la minimizzazione dei percorsi dei materiali (pur nella consapevolezza che in questa sede non è possibile

vincolare univocamente il materiali estratto in una determinata zona ad una specifica destinazione).

Le valutazioni effettuate, pertanto, hanno permesso di verificare le alternative assunte dal Piano alle diverse

scale pianificatorie, ovvero a partire dalla macro-scelta di potenziare i poli esistenti o di prevederne di nuovi

per arrivare alla scala della quantificazione dei materiali estraibili per singolo polo. Tali valutazioni, quindi,

garantiscono il non interessamento di zone di particolare interesse ambientale o paesaggistico e assicurano

la minimizzazione degli impatti indotti sulle caratteristiche ambientali e territoriali provinciali, oltre a garantire

un processo esplicito e ripercorribile che ha guidato la costruzione della Variante di Piano.

6. Esiti della valutazione ambientale del Piano

I risultati della valutazione quantitativa di sostenibilità delle politiche/azioni di Piano con gli obiettivi specifici di

sostenibilità, condotta considerando come attuate le misure di mitigazione proposte (v. Allegato 5.C del Rapporto

Ambientale), evidenziano un netto incremento della propensione alla sostenibilità del Piano, che da negativa (in

assenza di interventi di mitigazione) diventa sufficiente.

Le misure di mitigazione sono risultate, quindi, genericamente efficaci al fine di migliorare la sostenibilità delle

politiche/azioni di Piano che hanno evidenziato effetti potenzialmente negativi. In particolare, hanno permesso di

rendere sostenibili alcune politiche/azioni non pienamente sostenibili in assenza delle misure di mitigazione

medesime, con particolare riferimento a quelle relative alle attività estrattive connesse ad interventi di rinaturazione

e all’individuazione di impianti di frantumazione inerti in cui prevedere attività di recupero rifiuti inerti non pericolosi.

Le politiche/azioni di Piano per le quali, nonostante le misure di mitigazione individuate, si rilevano gli impatti

ambientali negativi più significativi sono quelle direttamente riconducibili all’attività estrattiva in termini di

ampliamento delle aree interessate dall’escavazione, di incremento della profondità di scavo, di realizzazione di

bacini idrici che implicano comunque escavazione. In questi casi le misure di mitigazione proposte, pur riducendo

significativamente gli impatti generati, tuttavia non sono in grado di annullare completamente gli impatti indotti sugli

obiettivi di sostenibilità inerenti le componenti Suolo e sottosuolo e Mobilità, oltre che Aria, in quanto le emissioni,

pur adeguatamente mitigate, non sono comunque completamente annullabili.

In termini complessivi, le componenti ambientali che con le misure di mitigazione presentano una propensione alla

sostenibilità buona sono Monitoraggio e prevenzione (come anche nella situazione senza l’applicazione delle

misure di mitigazione) e Risorse idriche. La componente Biodiversità e paesaggio, grazie alle misure di mitigazione

e compensazione, raggiunge un livello di propensione alla sostenibilità discreto, che aveva già la componente

Industria. Consumi e rifiuti ed Agricoltura raggiungono un livello sufficiente, mentre permangono, come già detto, 3

componenti ambientali con punteggi di propensione di segno negativo.

Anche per quanto riguarda le componenti ambientali nel loro complesso, l’applicazione delle misure di mitigazione

migliora sensibilmente le condizioni di sostenibilità, eliminando buona parte degli effetti complessivi negativi

evidenziati in assenza di misure di mitigazione: a causa della natura stessa delle azioni di Piano, tuttavia, non tutte

le componenti ambientali considerate raggiungono, a seguito dell’attuazione delle misure di mitigazione, punteggio

di sostenibilità positivo; tuttavia per tutte le componenti ambientali si ottiene un miglioramento della propensione

alla sostenibilità.

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In particolare, 4 delle componenti che senza l’applicazione delle misure di mitigazione risultavano non sostenibili

ottengono livelli di propensione alla sostenibilità positivi. Nello specifico, l’impatto negativo che caratterizzava la

componente Rumore è completamente annullato grazie all’applicazione delle misure di mitigazione atte a

contenere il rumore prodotto dalle attività estrattive e dalle attività connesse. Le componenti Risorse idriche, Rifiuti

e Biodiversità e paesaggio mostravano punteggi di propensione alla sostenibilità decisamente negativi, ma le

misure di mitigazione previste consentono di contenere gli impatti e migliorare sensibilmente la propensione alla

sostenibilità, rendendola generalmente positiva; ciò è particolarmente evidente per la componente Risorse idriche,

grazie alle misure volte al contenimento delle fonti di inquinamento delle acque superficiali e sotterranee e del

rischio idraulico. Si evidenzia che la componente ambientale Biodiversità e paesaggio presenta una propensione

alla sostenibilità debolmente positiva, evidenziando la funzionalità delle misure di sistemazione finale previste e

sottolineando l’importanza che esse siano realizzate correttamente e tempestivamente e ne sia garantita la

conservazione nel tempo.

Le componenti ambientali che, nonostante le misure di mitigazione, presentano comunque elementi di criticità

sono, come anticipato, Suolo e sottosuolo, Mobilità, Aria.

Per quanto riguarda il Suolo e sottosuolo è evidente che gli interventi previsti dalla Variante non possono che

determinare l’impiego di risorse naturali non rinnovabili, sebbene le previsioni siano in grado di contenere il

consumo di suolo.

Risulta altrettanto evidente per la componente Mobilità che le previsioni determinano un incremento del traffico

insistente sulla rete viabilistica (con l’eccezione delle previsioni che prevedono il trasporto via fiume) ed è quindi di

fondamentale importanza il controllo da parte delle Pubbliche Amministrazioni in modo da garantire il contenimento

degli impatti indotti.

Per quanto riguarda l’Aria, le misure di mitigazione non sono in grado di annullare completamente le emissioni in

atmosfera, che, tuttavia, sono almeno in parte compensate dagli interventi di forestazione previsti. Al proposito si

evidenzia che tale misura compensativa, sul lungo periodo, determinerà un ulteriore effetto positivo sulla

componente ambientale, in quanto permetterà di protrarre l’effetto di assorbimento della CO2 anche

successivamente al termine dell’attività estrattiva.

In sintesi, le misure di mitigazione proposte risultano essere funzionali all’obiettivo del contenimento degli impatti

negativi indotti dalle politiche/azioni di Piano sui singoli obiettivi di sostenibilità considerati e sulle componenti

ambientali che caratterizzano il territorio provinciale di Piacenza.

Il Piano risulta, quindi, nel suo complesso sostenibile (propensione del Piano alla sostenibilità pari a +0,097, su

scala compresa tra -1,00 e +1,00), sebbene alcune politiche/azioni di Piano presentino comunque impatti

ambientali negativi significativi, anche se generalmente più che compensati dalle politiche/azioni di miglioramento o

tutela e salvaguardia ambientale.

Nell’ambito delle valutazioni ambientali dei PAE elaborati sono state approfondite e circostanziate le valutazioni

degli impatti e sono state specificate e dettagliate le misure di mitigazione individuate.

7. Monitoraggio della Variante PIAE 2011

L’ultima fase del procedimento valutativo è stata volta alla definizione di indicatori, necessari al fine di predisporre

un sistema di monitoraggio nel tempo degli effetti del Piano, con riferimento agli obiettivi ivi definiti ed ai risultati

prestazionali attesi (DCR n.173/2001).

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In modo particolare, è stato necessario introdurre alcuni parametri di sorveglianza volti a verificare l’adeguatezza

delle scelte della Variante del PIAE in oggetto e l’evoluzione temporale del sistema ambientale provinciale. A ciò si

aggiunga la necessità di individuare strumenti di valutazione adatti ad evidenziare l’eventuale insorgenza di

elementi di contrasto non previsti e che non permettono il perseguimento degli elementi prefissati.

Il piano di monitoraggio definito prevede la misurazione, con modalità e tempistica definite, di una serie di parametri

(indicatori) opportunamente definiti (v. Allegato 6.A del Rapporto Ambientale) che permetteranno di cogliere le

alterazioni che può subire lo stato dell’ambiente in conseguenza dell’attuazione delle azioni della Variante di Piano,

evidenziando eventuali condizioni di criticità non previste.

A tal proposito è necessario evidenziare che il PIAE vigente risulta già dotato di un proprio Piano di monitoraggio,

implementato durante l’attuazione delle previsioni del PIAE medesimo e che ha fornito utili indicazioni per la

redazione della Variante in oggetto. La Variante, pertanto, ha acquisito i contenuti del piano di monitoraggio del

PIAE vigente, modificandolo opportunamente in relazione alle nuove indicazioni della Variante stessa e alle

indicazioni emerse durante la Conferenza di Pianificazione. E’ stato, inoltre, integrato il piano di monitoraggio del

PIAE vigente, riportando, per ciascuno degli indicatori individuati e ove sia possibile, le seguenti ulteriori indicazioni:

- la finalità dell’indicatore;

- la modalità di misurazione;

- la frequenza di misurazione;

- il responsabile della misurazione.

Elemento di fondamentale importanza per garantire il controllo degli effetti di Piano (e quindi evidenziare la

necessità di misure correttive) è il Report periodico dell’attività di monitoraggio, condotta sulla base degli indicatori

definiti. Coerentemente con le frequenze di misurazione dei vari indicatori, ogni 2,5 anni circa dall’approvazione

della presente Variante dovrà essere prodotto un Report da rendere pubblico, contenente lo stato dei vari indicatori

al momento della sua redazione e le eventuali variazioni rispetto allo stato degli indicatori al momento di redazione

del Rapporto Ambientale della Val.S.A.T. (cfr art. 61 NTA). In presenza di scostamenti non preventivati dovranno

essere condotti specifici approfondimenti ed eventualmente attivate opportune azioni correttive.

Inoltre, al fine di garantire una omogeneità di monitoraggio sull’intero territorio provinciale e quindi per popolare a

livello comunale alcuni indicatori ritenuti fondamentali per il territorio, è stato definito un set minimo di indicatori che

le Val.S.A.T. dei PAE devono inserire all’interno dei loro piani di monitoraggio.

I piani di monitoraggio dei PAE elaborati hanno fatto proprie tali indicazioni adeguandole alle loro specifiche

previsioni.

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Provincia di Piacenza

Servizio Affari generali, archivio, protocollo,comunicazione e UrpelRelazione di Pubblicazione

Delibera di Consiglio N. 124 del 21/12/2012

Settore Sviluppo economico, montagna, pianificazione e programmazione del territorio, delle attività estrattive, dell'ambiente e urbanistica

Proposta n. 3387/2012

Oggetto: VARIANTE AL PIANO INFRAREGIONALE PER LE ATTIVITA' ESTRATTIVE, ADOTTATA CON ATTO C.P. N. 23 DEL 26.03.2012, AI SENSI DEGLI ARTICOLI 27, COMMA 4, DELLA L.R. N. 20/2000 E DELL'ART. 23, COMMA 2, DELLA L.R. N. 7/2004, E PER GLI EFFETTI DI CUI ALL'ART. 21 DELLA L.R. N. 20/2000. APPROVAZIONE.

La deliberazione sopra indicata:viene oggi pubblicata all’Albo Pretorio per quindici giorni consecutivi ai sensi dell’art. 124 D. Lgs. 18.8.2000 n. 267.

Piacenza li, 07/01/2013

Sottoscrittadal Dirigente del Servizio

(PEVERI ORIELLA)con firma digitale