PROVINCIA DI CAGLIARI...nell'ambito della rassegna "Tealtrove" (Quartu - Casa Dessi' - loc. S'Oru e...

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PROVINCIA DE CASTEDDU RASSEGNA STAMPA 4 FEBBRAIO Prime pagine Pag. 2 Taccuino avvenimenti Pag. 5 Provincia di Cagliari Pag. 8 Notizie dalle altre Province Pag. 17 Cronaca e politica regionale Pag. 18 Economia Pag. 28 Viabilità e trasporti Pag. 29 La rassegna stampa è stata ultimata alle ore 7.50. PROVINCIA DI CAGLIARI

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PROVINCIA DE CASTEDDU

RASSEGNA STAMPA 4 FEBBRAIO

Prime pagine Pag. 2Taccuino avvenimenti Pag. 5Provincia di Cagliari Pag. 8Notizie dalle altre Province Pag. 17 Cronaca e politica regionale Pag. 18Economia Pag. 28Viabilità e trasporti Pag. 29

La rassegna stampa è stata ultimata alle ore 7.50.

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TAC C U INO AV V E NI M E NTI D I OG G I - Si riunisce il Consiglio provinciale di Nuoro (Nuoro - sala consiliare Provincia - ore 9.30) - "Proposte ed esperienze per una libera e autonoma fruizione del libro per vedenti e non vedenti" e' il tema della tavola rotonda promossa dalla Provincia di Cagliari e curata dall'associazione Rp-Sardegna Onlus (Cagliari - Biblioteca regionale - viale Trieste 137 - ore 9.30) - Conferenza stampa dell'assessore ai Lavori Pubblici di Carbonia sulle rotonde in realizzazione sulla strada statale 126 (Carbonia - sala Giunta - Comune - ore 10) - "Regole, reputazione e mercato: cosa cambia con la riforma del Testo Unico Bancario?" e' il tema del convegno organizzato da Fidicoop Sardegna, Sarda Factoring e dalla Facolta' di Economia dell'Universita' di Cagliari (Cagliari - T Hotel - ore 10) - Viene presentata alla stampa la campagna di informazione sulle conseguenze dell'uso di sostanze stupefacenti, promossa dalla prefettura di Oristano nell'ambito del "Progetto Giovani" (Oristano - Prefettura - ore 10.30) - Conferenza stampa del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Sardegna per illustrare i risultati dell'attivita' di tutela e salvaguardia della fauna selvatica nell'isola e i risultati del contrasto al fenomeno del bracconaggio e del controllo nel territorio dell'attivita' venatoria (Cagliari - locali Servizio Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale - via Biasi 9 - secondo piano - ore 10.30) - Il capo dipartimento nazionale dei Vigili del fuoco, Francesco Paolo Tronca, visita il comando provinciale di Sassari per fare il punto sulla situazione organizzativa e sui problemi della sede. Dopo il personale incontrera' i giornalisti (Sassari - sede comando provinciale Vigili del fuoco - sala Crispazzu - ore 10.30) - "L'idiozia e la famiglia" e' il tema della lezione a cura di Barbara Alberti per il Corso per la prevenzione dell'idiozia organizzato dal Gremio del Cavaliere infinito e curato dai docenti dell'Accademia Perduta di Arborea (Oristano - Liceo scientifico Mariano IV - via Messina 19 - ore 21) (AGI) Sol/Cog TACCUINO AVVENIMENTI DI CULTURA E SPETTACOLO - Inaugurazione della mostra di pittura "L'anima della donna" di Antonello Origa (Cagliari - sala della Torretta - centro comunale Exma' - via San Lucifero 71 - ore 17.30) - "Quirra': quale verita'?" e' il tema della serata organizzata da "I caffe' letterari di via Ariosto 24". Nell'occasione verra' presentato il romanzo di Eugenio Campus "Il pettine senza denti" a cui seguira' un dibattito (Cagliari - sede Vofs - Via Ariosto 24 - ore 17.30) - Presentazione del libro "Balentes per la liberta'. Il processo di Roma sui desaparecidos" di Luigi Cogodi (Capoterra - sala riunioni - Piazza Ricchi - ore 17.30) - Presentazione del libro "Quegli occhi che urlavano Giovanni Nuvoli: la malattia, la scelta" di Maddalena Soro (Sassari - Camera di commercio - via Roma, 74 - ore 18) - "Cuba" e' il tema dell'appuntamento della rassegna "Il giro del mondo in 80 libri" organizzata da Karalettura (Cagliari - Caffe' Savoia - piazza Savoia - ore 19) - Concerto-spettacolo "La favola di Terezin" con il Coro Stabile delle Voci Bianche dell'ente concerti "Citta' di Iglesias" per il IV Festival internazionale di musica lirica "Villa di Chiesa Classica 2011" (Monserrato - MoMoTi - via 31 Marzo 1943, 20 - ore 19) - La compagnia Teatro dell'Armadio mette in scena lo spettacolo "Bestie feroci versus Risvegli" nell'ambito della rassegna "Tealtrove" (Quartu - Casa Dessi' - loc. S'Oru e Mari - via Eolie 15 - ore 20.30) - Concerto dell'Orchestra e del Coro del Teatro Lirico di Cagliari con il solista Andrea Lucchesini, diretti dal maestro Fulvio Fogliazza, per la Stagione concertistica 2010-2011 del Teatro Lirico di Cagliari (Cagliari - teatro Lirico - via Sant'Alenixedda - ore 20.30) - Inizia il minitour sardo della commedia "Si sdrai per favore" di Vladimir Luxuria per la regia di Roberto Piana (Cagliari - Teatro delle Saline - via La Palma - ore 21) - Concerto-spettacolo "Illogica allegria. Visita a Giorgio Gaber", con Mario Faticoni accompagnato da Salvatore Spano al pianoforte, in apertura della rassegna "A Tenore. Mario Faticoni parola e

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canto" nell'ambito della stagione "Primavera all'Arco - stagione di teatro, canzone, cinema" organizzata da Il Crogiuolo (Cagliari - Arco Studio - via Portoscalas 17 - ore 21) - Il Teatro Stabile di Verona Fondazione Alantide-Gat mette in scena lo spettacolo "Il bugiardo" di Carlo Goldoni per la Stagione di prosa del XXXI Circuito teatrale regionale sardo allestito dal Cedac (San Gavino - Teatro Comunale - ore 21) - Prosegue con lo spettacolo "Le pantere di Algeri" di Emilio Salgari, a cura di Daniele Monachella e Astrid Meloni, voci recitanti, accompagnati da Andrea Congia alla chitarra classica e Antonio Pinna alla batteria, la rassegna "Significante 2011" organizzata dall'associazione Figli d'arte Medas, dalla cooperativa Musica Sardegna e da Mab Teatro (Sassari - sala concerti teatro Verdi - ore 21) - Seconda selezione regionale del concorso di bellezza "Miss Mondo Italia" (Quartu - Bingo Imperial - ore 21.30) (AGI) Sol/Cog

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TACCUINO AVVENIMENTI DI OGGI- 09.00 - CAGLIARI - Castello San Michele Seconda giornata del corso di approfondimento su aspetti tecnici e sanitari relativi a infestazioni e infezioni emergenti. Rischi professionali. - 09.30 - CAGLIARI - Biblioteca regionale, viale Trieste 137 Tavola rotonda sul tema "Proposte ed esperienze per una libera e autonoma fruizione del libro per vedenti e non vedenti". - 09.30 - GONNOSFANADIGA - Azienda agr. Deias, loc. Pala Abis Prima "Selezione Zonale Linas" di potatura in vista del del 9° Campionato nazionale di potatura dell'olivo a vaso polifonico "Le forbici d'oro" in programma il 25 e 26 marzo prossimi ad Alghero. - 10.00 - CARBONIA - Sede Comune, sala Giunta Conferenza stampa su rotonde in realizzazione sulla SS 126. - 10.30 - ORISTANO - Prefettura Conferenza stampa presentazione "Progetto giovani" contro uso stupefacenti. - 10.30 - CAGLIARI - Corpo Forestale, via Biasi 9 Conferenza stampa Corpo Forestale e Vigilanza ambientale per illustrare i dati su attività tutela fauna selvatica, contrasto bracconaggio e controllo attività venatorie. - 17.00 - ASSEMINI - Centro sportivo Ercole Cellino Conferenza stampa allenatore Cagliari calcio, Roberto Donadoni. - 17.30 - CAGLIARI - Centro culturale ExMà, via S. Lucifero 71 Inaugurazione della mostra "L'anima della donna" del pittore Antonello Origa. - 17.30 - CAGLIARI - Sede Ass. Vofs, via Ariosto 24 Presentazione del libro "Il pettine senza denti" di Eugenio Campus. Seguirà dibattito. - 18.00 - IGLESIAS - Exma, via Crocifisso Proseguono appuntamenti rassegna cinematografica "Le Giornate del Cinema del Mediterraneo" con le proiezioni dei film "14 kilometros" di Gerardo Olivares e alle 20 "Miral" di Julian Schnabel. - 18.00 - SASSARI - Camera di Commercio Presentazione del libro "Quegli occhi che urlavano" di Maddalena Soro. - 19.00 - CAGLIARI - Caffé Savoia, piazza Savoia Proseguono appuntamenti rassegna letteraria "Il giro del mondo in 80 libri". - 20.30 - CAGLIARI - Teatro Lirico, via S. Alenixedda Concerto del Coro e dell'Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari e del solista Andrea Lucchesini, diretti da Daniele Callegari. - 21.00 - SASSARI - Teatro Verdi In occasione 4/a edizione della rassegna di spettacolo tra parola e musica "Significante" in scena "Le pantere di Algeri". - 21.00 - CAGLIARI - Teatro Club, via Roma 257 Replica dello spettacolo teatrale "One on One Shakespeare" con Nunzio Caponio e Simeone Latini. - 21.00 - CAGLIARI - Arco Studio, via Portoscalas 17 Concerto-spettacolo sull'opera e figura di Giorgio Gaber "Illogica allegria. Visita a Giorgio Gaber. - 21.00 - ORISTANO - Liceo Scientifico Mariano IV,via Messina 19 Terza lezione del Corso per la Prevenzione dell'Idiozia con la scrittrice Barbara Alberti. - 21.00 - CAGLIARI - Teatro delle Saline, via La Palma In scena la commedia "Si sdrai per favore" con Vladimir Luxuria. - 21.00 - SAN GAVINO - Teatro Comunale Spettacolo teatrale "Il Bugiardo" messo in scena dal Teatro Stabile di Verona Fondazione Atlantide - Gat. - 21.30 - QUARTU S.E. - Bingo Imperial Selezione regionale per "Miss mondo Italia Regione Sardegna".

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MOSTRE: GENERAZIONI GLOCAL, 35 OPERE ALL'EXMA' DI CAGLIARI CAGLIARI (ANSA) - CAGLIARI, 3 FEB - Dalla fine degli anni di piombo all'era dei telefonini, di internet e dei

social network: tre decenni di storia italiana e internazionale in un percorso artistico racchiuso in 35 opere. Quadri "classici", ma anche Polaroid attaccate sul dipinto ad olio. Sarà inaugurata questo pomeriggio, alle 18 all'Exmà, "Generazioni Glocal, itinerari artistici dagli anni Ottanta al Duemiladieci in Sardegna", mostra organizzata dalla Provincia e dal Comune di Cagliari. L'esposizione rimarrà aperta al pubblico sino al 20 marzo. Il progetto è stato ideato da Lorena Carboni, poetessa e autrice radiofonica, organizzatrice del festival Traghetti di poesia a Cagliari. Le scelte della curatrice della mostra Sonia Borsato sono andate su alcuni artisti sardi che, attraverso le loro opere, sono riusciti a dare una loro visione del mondo partendo da ciò che vedevano intorno a loro nella vita di tutti i giorni. "In un momento di crisi - ha detto il presidente della Provincia, Graziano Milia - c'é bisogno di momenti di confronto e cultura come questa". Una mostra con colonna sonora: il viaggio tra le opere sarà accompagnato da brani musicali (a cura di Davide Cavalieri, programmatore musicale di Radio Montecarlo) per illustrare i diversi periodi. "Una mostra di indubbio valore - ha detto l'assessore comunale della Cultura, Giorgio Pellegrini - fa piacere rivedere le opere di artisti che si sono fatti largo in questi anni anche e soprattutto fuori dall'isola". (ANSA).

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MOSTRE: 35 ARTISTI ALL'EXMA' DI CAGLIARI PER "GENERAZIONI GLOCAL" (AGI) - Cagliari, 3 feb. - Viene inaugurata questa sera, alle 18, al centro comunale Exma' di

Cagliari, la mostra Generazioni Glocal - itinerari artistici degli anni Ottanta al Duemiladieci in Sardegna, curata da Sonia Borsato, direttrice di Su Palatu, spazio culturale per la fotografia di Villanova Monteleone. Il progetto e' stato ideato dalla poetessa Lorena Carboni ed e' sostenuto dall'amministrazione provinciale e da quella comunale. "Si tratta - hanno detto Borsato e Carboni - di un viaggio attraverso le opere di 35 artisti che dall'Isola si sono mossi, fisicamente o solo idealmente, per andare incontro al mondo e all societa' in rapida evoluzione". Le 35 opere a parete percorrono un viaggio di tre decenni, partendo dalla Biennale della Giovane arte di Sassari del 1986: gli anni '80 vengono documentati con le opere di nove artisti, Danilo Sini, Antonio Mallus, Pino Squintu, Pinuccia Marras, Leonardo Boscani, Aldo Tilocca, Erik Chevalier, Gianfranco Pintus e Greta Frau. Per gli anni '90 Generazioni Glocal propone il sassarese Marco Moretti, Enrico Corte, Pastorello, Andrea Nurcis, Giorgio Urgeghe, Gavino Ganau, Pietrolio, Josephine Sassu e Fabiola Ledda. L'ultimo segmento e' per le produzioni artistiche del 2000, con le opere di Gianni Ruggiu, Le industrie invisibili, Y Liver, Gianfranco Setzu, Cristian Chironi, Giulia Casula, Giuliano Sale, Silvia Argiolas, Silvia Idili, Stefano Serusi, Carlo Spiga, Narcisa Monni, Cristina Meloni, Vittoria Soddu, Marco Lampis e Pietro Mele. La mostra sara' visitabile fino al 20 marzo, il biglietto costa 3 euro (2 ridotto, 1 per le scuole). (AGI)

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Cagliari: "Generazioni Glocal", in mostra 35 opere all'Exmà

Dalla fine degli anni di piombo all'era dei telefonini, di internet e dei social network: tre decenni di storia italiana e internazionale in un percorso artistico racchiuso in 35 opere. Quadri "classici", ma anche Polaroid attaccate sul dipinto ad olio. Sarà inaugurata questo pomeriggio alle 18 all'Exmà "Generazioni Glocal, itinerari artistici dagli anni Ottanta al Duemiladieci in Sardegna", mostra organizzata dalla Provincia e dal Comune di Cagliari. L'esposizione rimarrà aperta al pubblico sino al 20 marzo. Il progetto è stato ideato da Lorena Carboni, poetessa e autrice radiofonica, organizzatrice del festival Traghetti di poesia a Cagliari. Le scelte della curatrice della mostra Sonia Borsato sono andate su alcuni artisti sardi che, attraverso le loro opere, sono riusciti a dare una loro visione del mondo partendo da ciò che vedevano intorno a loro nella vita di tutti i giorni. Una mostra con colonna sonora: il viaggio tra le opere sarà accompagnato da brani musicali (a cura di Davide Cavalieri, programmatore musicale di Radio Montecarlo) per illustrare i diversi periodi.

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Un trentennio di arte sarda in mostra all'Exmà di Cagliari fino al 20 marzo: una “tribù orfana” tra fotografia e sperimentazione “Generazioni Glocal”, orgoglio ibrido Oddio, tutto questo è avvenuto qui da noi? Perché pare una sezione distaccata dell'appena conclusa Arte Fiera di Bologna, questa “Generazioni Glocal”, inaugurata da Provincia e Comune ieri sera all'Exmà di Cagliari (fino al 20 marzo). Brava l'ideatrice della mostra, Lorena Carboni, e chi si è presa la responsabilità di una mappatura artistica che dagli anni Ottanta arriva al qui ed ora, che non è lavoro facile. La curatrice Sonia Borsato, già direttrice di Su Palatu di Villanova Monteleone, ha invece saputo trovare il bandolo della matassa e presenta uno spaccato, seppur parziale ma bastevole, di cui essere orgogliosi. Tanto più se, come ha puntualizzato l'assessore alla Cultura Giorgio Pellegrini, questi figli dei maestri storici dell'arte in Sardegna nel dopoguerra hanno avuto dei padri inariditi, che non hanno saputo continuare nella fertile dialettica maestri-allievi che ha nutrito loro e che ha fatto parlare, fra le due guerre, di “scuola sarda”. «La fauna giovanile si è trovata a suo agio con tutto ciò che era ibrido»: la Borsato, nutrita di studi bolognesi, cita Vittorio Tondelli per dare l'abbrivio ad un percorso, di cui la sua mostra è un saggio, che, sporcato, contaminato, ibridato, glocalizzato, ha visto i giovani artisti sardi di allora respirare il mondo senza più sentirsi in periferia. E rispondere, i giovani d'oggi, nell'epoca del precariato a tempo indeterminato, con il low cost, lo slow e i social network, «ereditando molti meno sogni e più disillusioni», facendo di necessità virtù. Aspettando una nuova rivoluzione che resetti il sistema. Forse. Con appropriata, ma non necessaria, colonna sonora dei classici dei tre decenni, fino a “Poker face” di Lady Gaga, si percorrono le divise tre sezioni. Divisione di comodo, in realtà la linea di continuità traghetta all'oggi senza interruzioni. Una lettura alternativa può essere mettersi a metà, nella sezione '90, e vedere quanto tutto fosse già in nuce nel decennio precedente e quanto poi abbia alimentato il seguente. Non è un caso: il lavoro svolto, proprio fra fine '80 e '90, dai critici sassaresi Giuliana Altea e il compianto Marco Magnani ha dato corpo e anima all'evoluzione delle ricerche figurative nell'Isola, sdoganando artisti (non è un caso la proliferazione dei nomi sassaresi) e portando casi sardi all'attenzione nazionale. Non solo loro, altri “volontari alla causa” ci sono stati (Christian Chironi, presente nella sezione 2000 della mostra, e presente in un'importante galleria di Firenze, ha iniziato nella serra del circolo Man Ray di Wanda Nazzari. Poi si potrebbe parlare dei mecenati, Bartoli, Soddu, ma il discorso si allarga). Fatto sta che il fil rouge del trentennio maturato appare, in solida permanenza, la figurazione. “Si fa con tutto”, si intitola l'ultimo bel libro di Angela Vettese sui linguaggi contemporanei. Ma l'approdo, all'Exmà come alla fresca fiera dell'arte di Bologna, rimane la realtà, per quanto manipolata e ibridata. Altrimenti non si spiegherebbe lo schiacciante sopravvento della fotografia, in tutte le sue declinazioni. Adesso 35 nomi fra gli '80 e il 2011 raccontano come si possa anche snobbare il mito modernista della forma e concentrarsi sulla descrizione. Fondamentalmente, su storie. Non scevre da una raffinata conoscenza formale, in molti casi: basti rivedere la foto di Ligios e di Greta Frau (ma anche il passepartout, la cornice), la serie A di Aldo Tilocca e, di fronte, i volti di Pastorello. E dietro, decennio prima, la figura del collage di Pintus, vicino ci sono anche gli “emigrati di ritorno” Corte e Nurci. Figurazione anche nel 2000, foto, pittura, Chironi vestito da calciatore, Stefano Serusi e Setzu e Fabiola Ledda (brava questa delicata Goldin sarda). Coraggiosa la pittura di Giuliano Sale, Idili e Argiolas. Fa sorridere Stefano Cossu, “Le industrie invisibili”, con la storia di Cosimo Satta. Che ha un lieto fine: l'assunzione alla miniera di Montevecchio. Che l'arte sia tornata al suo più arcaico scopo, essere di buon auspicio per la caccia? Al lavoro, of course!RAFFAELLA VENTURI

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Le linee d’ombra, i segni e i colori di cuori vagabondi

Appena due o tre decadi fa. Ed è già il secolo scorso. Negli ultimi scampoli del Novecento a ridosso del Duemila, chi furono e cosa fecero le prime generazioni Glocal, quelle cioè capaci di collegare assieme locale e globale? Sono passati non tantissimi anni eppure sembra già una eternità. Sicuramente, e stranamente, per quanto riguarda l’arte contemporanea si ha quasi la sensazione di un grande punto oscuro, Un enorme buco nero. Insomma, chi erano quei giovani (artisti) che a cavallo tra la fine degli anni Settanta e gli Ottanta varcarono il mare aprendo nuove strade alle generazioni successive? Quali erano i loro riferimenti, idee e, soprattutto, cosa produssero in termini artistici? Alcuni di questi trovarono, come spesso capita, modo di esprimersi al meglio fuori dall’isola scegliendo una emigrazione volontaria, altri tornarono. Di sicuro su quelle generazioni resta tuttora una grossa incognita e un nodo da sciogliere. A sollevare per la prima volta il velo provando a tracciare uno degli itinerari possibili della storia recente dell’arte contemporanea sarda - che per essere esauriente avrebbe bisogno di una ricognizione più ampia e non solo limitata al campo delle arti visive - è «Generazioni Glocal - itinerari artistici dagli anni 80 al 2010 in Sardegna», esposizione che si è aperta ieri pomeriggio nei locali dell’Exmà. Sostenuta in tandem dalla Provincia di Cagliari e dall’assessorato alla cultura del Comune cagliaritano la mostra, ideata e allestita da Lorena Carboni, curatrice del festival «Traghetti di poesia» e da Sonia Borsato, direttrice di Su Palatu, è indubbiamente una prima interessante ricognizione su un insospettabile - e sembra di capire anche assai ricco - giacimento culturale sul quale vale la pena scavare e mettere in cantiere ulteriori iniziative. Stavolta riuscendo magari a togliere quel malefico “tappo” voluto - così ha puntato il dito ieri mattina il vulcanico assessore comunale Giorgio Pellegrini - dalle generazioni di artisti nati tra le due guerre colpevoli di non aver promosso la crescita dei “propri figli”. Invidia generazionale forse, ma anche e soprattutto controllo del mercato (come ad esempio quello della vendita delle opere alle istituzioni pubbliche ad esempio, ha detto polemicamente Pellegrini). A mettere a fuoco il cuore dell’esposizione è Sonia Borsato che citando un intellettuale come Pier Vittorio Tondelli, ha tratteggiato efficacemente il ritratto di queste generazioni loro malgrado costrette a confrontarsi con cambiamenti epocali come l’annullamento delle differenze tra centro e periferia. Mutamenti culturali che da lì a poco determineranno la nascita del punk o il movimento del 77 così ricco di riferimenti al dadaismo e alle avanguardie storiche. Da qui è iniziato un viaggio che questa esposizione propone, dagli Ottanta a oggi in tre segmenti con le opere di trentacinque artisti, alcune delle quali davvero notevoli - soprattutto quelle degli anni Ottanta e Novanta - e persino poco conosciute. Da Marco Moretti a Danilo Sini, via via fino a tratteggiare a tinte forti un paesaggio contemporaneo più conosciuto e anche più familiare. Quello cioè dei vari Pastorello, Aldo Tilocca e l’alter ego Greta Frau, Pietrolio, Leonardo Boscani o Erik Chevalier che si affiancano ai lavori di Enrico Corte, Andrea Nurcis, Giorgio Urgeghe, Gavino Ganau, Fabiola Ledda e Josephine Sassu. Ultimo tratto quello dei giorni nostri dedicato alle opere di Gianni Ruggiu, Industrie visibili, Y Liver, Gianfranco Setzu, Christian Chironi, Giulia Casula, Giuliano Slae, Silvia Argiolas, Silvia Idili, Stefano Serusi, Carlo Spiga, Narcisa Monni, Paolo Carta, Vittoria Soddu e Pietro Mele. Colonna sonora di Davide Cavalieri di Rmc. «Generazioni Glocal». Fino al 20 marzo, dal martedì a domenica (9-13 e 16-20).

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Ormai è certo, d'accordo il presidente della Regione, i sindaci di Cagliari e Elmas, il presidente della Provincia

«Il nuovo stadio si farà ad Elmas» Cellino: ho appaltato i lavori, la burocrazia non ci ostacoli Il vecchio Sant'Elia sarà il baricentro di un parco sportivo utilizzabile anche per i grandi eventi,

all'interno di un piano più ampio di riqualificazione dell'intero quartiere. La Regione sposa il progetto del nuovo stadio a Elmas. Lo ha annunciato ieri sera, davanti alle

telecamere della trasmissione Monitor di Videolina condotta da Emanuele Dessì, il presidente Ugo Cappellacci. «Il nuovo stadio si deve fare - sono state le parole del governatore - è un bene per la città e per l'area metropolitana, noi siamo pronti e faremo la nostra parte nella prossima conferenza di servizi col comune di Elmas, saremo, per così dire, i facilitatori».

FLORIS SI RASSEGNA Un'idea, quella del trasloco del Cagliari fuori dai confini comunali, che ormai ha accettato, seppur a malincuore, anche il sindaco Emilio Floris, che davanti alle telecamere di Monitor ha manifestato il proprio «dispiacere per non vedere più la squadra rossoblù nella mia città», ma ha anche ammesso che «le complicazione seguite all'infinito iter della legge Melandri che avrebbe consentito di cedere direttamente alla società Cagliari calcio il Sant'Elia» hanno portato alla conclusione più ovvia. Dunque ormai è fatta: tutti sono d'accordo sulla necessità di fare un nuovo impianto moderno ed efficiente, che verrà realizzato interamente con capitali privati su un terreno di proprietà del Cagliari. E il Sant'Elia? Che fine farà? Sia Cappellacci che Floris si sono impegnati a ridare lustro alla storica ma ormai fatiscente struttura che ha fatto da palcoscenico alle imprese dei rossoblù sin dal 1970, trasformandola «nel baricentro di un parco sportivo utilizzabile anche per i grandi eventi», all'interno naturalmente «di un piano più ampio di riqualificazione dell'intera zona».

CELLINO GONGOLA Dal canto suo Massimo Cellino, presente in studio ed entusiasta della piega presa dalla trasmissione, ha garantito che, se non ci saranno intoppi burocratici, il nuovo stadio sarà pronto molto prima di quanto si pensi: «Ho speso 10 milioni per acquistare il terreno, per completarlo ne serviranno altri 24, io ho già la metà dei soldi, per gli altri farò il mutuo, ho già appaltato i lavori, sarà la cosa più importante della mia carriera da imprenditore». Poi ha aggiunto: «Sono cagliaritano e per me Elmas è sempre stata Cagliari, prima era una circoscrizione e adesso è un Comune, ma non cambia, Elmas è Cagliari, ci vergogniamo perché un cagliaritano deve decollare da Elmas e non da via Roma? Ma stiamo scherzando? Il sindaco e tutti noi abbiamo tentato di fare lo stadio a Cagliari, ma non è stato possibile, ora guardiamo avanti». E ancora: «Che poi, quando si parla di tenere lo stadio a Cagliari, a volte mi chiedo se si hanno presenti certi dati, come il fatto che il 65% degli spettatori che vengono allo stadio a tifare il Cagliari viene da fuori città, spesso anche dall'Oristanese, quota che raggiunge l'80 per cento per gli abbonati, quindi la verità è che spesso i cagliaritano la partita preferiscono vederla in tv».

TUTTI D'ACCORDO Un ragionamento condiviso anche dagli altri ospiti in studio - il presidente della Provincia Graziano Milia, il sindaco di Elmas Valter Piscedda e il giornalista Anthony Muroni -, così come dall'allenatore del Cagliari Roberto Donadoni, di cui è stata mandata in onda un'intervista registrata. Favorevoli al nuovo stadio anche il 63% dei partecipanti al sondaggio lanciato da Videolina, così come tanti tifosi intervistati al termine dell'ultima partita casalinga.

IL SINDACO DI ELMAS Tra i più convinti, e non poteva essere altrimenti, il primo cittadino di Elmas: «Noi abbiamo fatto rapidamente tutto ciò che c'era da fare, ad esempio adeguando il piano urbanistico - ha spiegato Valter Piscedda -, e siamo pronti ad accogliere il Cagliari nel nuovo stadio, che riteniamo sia assolutamente compatibile coi vincoli di quell'area. Ci siamo subito messi in un'ottica di area vasta, abbiamo tante aziende importanti siamo assolutamente pronti e consideriamo il progetto del nuovo stadio un bene privato a beneficio del pubblico». Piscedda non è sembrato preoccupato neanche dei progetti di sviluppo dell'area aeroportuale da parte della Sogaer:

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«Riteniamo che ci ci siano alternative alle ipotesi di sviluppo dell'aeroporto - ha detto -, la cosa importante è che questa polemica venga finalmente messa da parte e spero che d'ora in poi si lavori tutti nella stessa direzione, cioè per fare lo stadio a Elmas».

IL GOVERNATORE Nel corso del dibattito in tv, Cappellacci ha poi spiegato le ragioni del sì della Regione al progetto di Cellino. «Il problema va considerato in un contesto di area metropolitana, Elmas e Cagliari non hanno soluzione di continuità, mi pare una questione di lana caprina, dobbiamo invece ragionare su uno stadio che deve essere adeguato ai tempi moderni, efficiente». Sul Sant'Elia il governatore ha poi precisato che «non si deve assolutamente abbandonare, non deve diventare una cattedrale dell'archeologia sportiva, rilanciare il Sant'Elia e realizzare il nuovo stadio a Elmas non sono cose incompatibili, il vecchio impianto può ad esempio diventare la cerniera tra la zona del porto storico e tutto ciò che riguarda la spiaggia, zona di servizi insieme alle aree militari, ragionando in questi termini si fa il bene della città».

IL SINDACO Opinione condivisa dal sindaco Floris: «Quella di Sant'Elia è un'area importante e di grande valore - ha commentato -, basti pensare che quando stavamo discutendo con Cellino sull'eventuale cessione dello stadio si ragionava sulla cifra di 39 milioni. Se il Cagliari farà lo stadio a Elmas, come è legittimo e forse a questo punto scontato, di certo il Sant'Elia non verrà abbandonato, anche perché riqualificare questo quartiere è un'esigenza fondamentale per la città». ( m. le. )

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Autorità portuale. Tra pochi giorni inizierà il restauro dell'edificio progettato nel '58 Al via il recupero del padiglione Nervi Lavori chiusi in 2 anni, concorso di idee per la destinazione I lavori di recupero del rudere del capannone all'imbocco del canale di Terramaini dovranno essere completati entro due anni.Parte dal padiglione Nervi il nuovo front line del lungomare di Cagliari. Tra una settimana inizieranno i lavori di recupero del vecchio capannone di Su Siccu un tempo deposito di stoccaggio del sale. Martedì i vertici dell'Autorità portuale hanno firmato il contratto di assegnazione lavori alla ditta aggiudicataria della gara: in due anni dovrà restaurare l'edificio e renderlo disponibile a chi vincerà il concorso di idee sull'utilizzo.IL PROGETTO Il segretario generale dell'Autorità portuale Antonio Conti non nasconde la soddisfazione. Giovedì lascerà il suo ufficio con vista sul porto (al suo posto Vincenzo Mucci) per prendere possesso del nuovo incarico di direttore generale dell'assessorato regionale alla Cultura. «Il recupero del padiglione Nervi cambierà radicalmente una zona di incalcolabile pregio, ma sino a oggi abbandonata. Il contratto è stato firmato, ci sono da adempiere le ultime formalità ed entro pochi giorni l'associazione di imprese sarde composta dalla Vacomic e dalla Cosaco inizierà le opere di ristrutturazione. L'Ati - precisa Conti - con 1 milione e 325 mila euro, in meno di 540 giorni, effettuerà il recupero strutturale di uno spazio fondamentale per la città. La direzione lavori sarà seguita personalmente dal soprintendente Gabriele Tola». Ma quale sarà la destinazione finale e, soprattutto, chi lo gestirà? «Abbiamo aperto un tavolo di confronto con Regione, Provincia, Comune, Università, Fiera e Camera di commercio, allargato a società sportive o di gestione delle attività portuali impegnate nella zona con attività caratteristiche», spiega Conti. «In pratica, sino alla conclusione dei lavori di recupero, sarà attiva una conferenza permanente che valuterà le proposte che poi dovranno dare le indicazioni per il concorso di idee». LA STORIA Progettato dall'architetto Pierluigi Nervi, tra il 1955 e il 1958, nel margine sud-orientale dell'area portuale, il vecchio padiglione ha una pianta rettangolare e presenta delle volte paraboliche caratteristiche dell'architettura industriale del Dopoguerra. Alla sua destra sono ancora visibili il corpo rettangolare del nastro trasportatore, le tramogge e la gru per il sollevamento del sale. A sinistra ci sono invece le officine; di fronte la struttura metallica del gruppo mobile e gli elevatori per il carico del sale sulle navi.ANDREA ARTIZZU

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Video cagliaritano vince il Premio Mediastars come miglior filmato istituzionale Il video “Lungo le rotte della storia”, realizzato dalla società cagliaritana Go To Net del giovane

pubblicitario e regista Mario Giua Marassi, è il vincitore del Premio Mediastars come miglior filmato istituzionale nella Sezione TV e Cinema. L’importante riconoscimento premia la politica di promozione della Provincia di Cagliari (capofila del Sistema Turistico Locale “Karalis”), che ha voluto così ribadire la centralità dell’aspetto culturale nelle azioni di sviluppo socio economico del territorio.

CAGLIARI - Mediastars è uno dei più autorevoli riconoscimenti a livello nazionale per la realizzazione di campagne di Adv, Corporate Design e Comunicazione Multimediale. Giunto alla XV^ edizione, può annoverare fra gli iscritti prestigiose agenzie pubblicitarie, case di produzione e post-produzione audiovisiva e web factoring. L’idea del filmato – nell’ambito delle azioni di promozione del turismo nautico del STL “Karalis” – è nata dall’esigenza di qualificare l’offerta turistica della Provincia di Cagliari attraverso una forte connotazione storica e culturale, così da richiamare in maniera originale e accattivante l’interesse dei destinatari finali del prodotto.

La scelta. La scelta sul contenuto del filmato consentirà di rivolgersi sia al target nautico (appare evidente che il “viaggio” rappresenta un elemento cardine dell’attrattività) che a tutti gli altri segmenti di domanda turistica, ciò in virtù della forte caratterizzazione identitaria e culturale che esprime il video. Infatti, in un mercato turistico sempre più concorrenziale, la destinazione delle proprie vacanze viene scelta dal turista non solo in base a fattori ambientali , ma per la misura in cui essi, abilmente combinati e “confezionati”, suscitano emozioni, promettendo esperienze uniche e irripetibili. Tutto ciò si percepisce facilmente nel lavoro realizzato da Mario Giua Marassi, con le musiche di Andrea Saponaro e Gabriele Valdes.

Il concorso. Il video, tra i 738 complessivi che hanno partecipato al Premio Mediastars (alcuni realizzati da soggetti molto importanti, come Adidas , Barilla, Henkel, etc etc), non solo si è classificato al primo posto assoluto come filmato istituzionale nella sezione TV e Cinema, ma è stato anche insignito di tre “Special Stars”, ovvero i premi tecnici per eccellenza (Art Director, Jingle e Director). Della durata di tre minuti, il video richiama il mito dell’antico popolo di guerrieri che solcava il Mediterraneo , gli Shardana. Questi, grazie all’abile regia di Marassi che riesce a fondere la leggenda con la realtà, tornano così a rianimare le coste della Sardegna in sovrapposizione ad un viaggio in veliero di una coppia di giovani dei nostri tempi. Nel filmato, quindi, si coglie più che bene non solo la promozione turistica delle coste della provincia di Cagliari, ma anche quella del patrimonio storico e ambientale del sud dell’Isola. Il filmato, già visibile nella sua ultima versione sul canale Youtube dell’ufficio stampa della Provincia di Cagliari (e tra breve nel sito dell’amministrazione provinciale) sarà utilizzato dalla Provincia in occasione di eventi a livello nazionale ed internazionale, ma anche diffuso nelle più diverse piattaforme digitali di informazione e comunicazione .

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Accordo tra il Medio Campidano e l’Azienda sanitaria per migliorare i rapporti interpersonali degli impiegati

La Provincia testa il sorriso dei dipendenti Questionari per stabilire la qualità delle relazioni tra colleghi e l’approccio all’utenza

LUCIANO ONNIS

SANLURI. Prima era la “Provincia Verde”, adesso anche “Provincia del sorriso”. Quella del Medio

Campidano se le va a cercare proprio tutte, al di là del programma amministrativo, per essere non solo una nuova provincia, ma anche “una provincia nuova”. Per “valutare il tasso di felicità” ha siglato un accordo con la Asl 6 (Dipartimento salute mentale e dipendenze) e ha avviato un progetto, in collaborazione anche con l’associazione Gamma, per conoscere la qualità delle relazioni sul posto di lavoro tra colleghi e con gli utenti e migliorare i rapporti interpersonali e sociali nei paesi del territorio provinciale.

In realtà c’è già una rete nazionale di “Città del sorriso” che diffonde il messaggio delle buone relazioni interpersonali come elemento determinante per contribuire al miglioramento della qualità della vita: il Medio Campidano ha deciso di seguire la stessa strada.

Una delle azioni più importanti previste nel progetto che deve portare la Provincia al sorriso è la valutazione delle qualità delle relazioni interpersonali. La rilevazione avverrà attraverso un questionario ideato da un ricercatore dell’Istituto superiore di Sanità. Lo strumento è stato nella circostanza al progetto mediocampidanese del sorriso. L’indice delle qualità delle relazioni interpersonali sarà misurato in primo luogo negli spazi in cui svolgono attività lavorativa i soggetti promotori di questo allegro e ambizioso progetto. In questi giorni sono coinvolti nella compilazione di un semplice ma rilevante questionario i dipendenti della Provincia, del personale del Dipartimento di salute mentale e dipendenze, di altri servizi della Asl 6 di Sanluri. Inoltre hanno dato la loro adesione i Comuni di Guspini, San Gavino e Serrenti e anche i loro dipendenti partecipano alla rilevazione. Si stanno insomma monitorando le relazioni ed i conseguenti “sorrisi” in tutti i paesi del Medio Campidano, all’interno del mondo del lavoro e fra tutti i singoli cittadini. «Tra gli obiettivi della Provincia - ha affermato l’assessore provinciale alle Politiche sociali, Nicola Garau - c’è la promozione della salute e il miglioramento della qualità della vita della persona, della famiglia e della comunità». «Le relazioni interpersonali - precisa lo psichiatra del Centro di salute mentale Alessandro Coni - sono un elemento di fondamentale importanza per la vita e per la crescita di ogni essere umano». E allora tutti a sorridere. Sempre che la realtà dei fatti lo consenta.

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Scontri sulla giunta, si riapre la verifica Prove di terzo polo in Consiglio, assessori a rischio, guerra per le candidature

CAGLIARI. Manovre di terzo polo in Consiglio regionale, nuove pressioni sul rimpasto di giunta, scontro sulle candidature alle elezioni amministrative e sulle nomine di sottogoverno. Il centrodestra è alla vigilia di una nuova verifica politica dopo quella che a ottobre si è conclusa con la seconda giunta di Ugo Cappellacci.

«Come finiani - ha annunciato ieri il consigliere regionale Matteo Sanna - stiamo per aderire al gruppo del cosiddetto “polo della nazione”. Sarà una novità politica perché Cappellacci sarà costretto a riconoscere anche Fli». L’operazione è stata confermata da Giorgio Oppi, il leader dell’Udc, il partito che ha più peso nel terzo polo: «Si potrebbe decidere tutto entro due settimane, è una linea nazionale quella di formare i gruppi consiliari e di presentarci, dove possibile, insieme alle elezioni». Incerte, invece, le adesioni di Api e Mpa (che hanno un consigliere a testa, rispettivamente Roberto Capelli e Franco Cuccureddu).

Per il vertice politico di lunedì l’agenda è fittissima: si parte della riforma sanitaria a quella del servizio idrico per arrivare alle questioni più strettamente legate alle poltrone. Il Psd’Az ha fatto sapere che tornerà alla carica con la richiesta della staffetta in giunta: per i sardisti è scaduto il tempo di Angelo Carta (ora ai Trasporti), che però pare sia stato «adottato» da Cappellacci, che vorrebbe tenerlo ancora. Stesso discorso per il titolare dell’Agricoltura, Andrea Prato: a ottobre il presidente aveva chiesto per lui una proroga di tre mesi, ne sono trascorsi quattro e gli alleati (compresa una grossa fetta del Pdl) premono per la sostituzione (il candidato sarebbe Mariano Contu, consigliere del Pdl). Un mese fa Cappellacci aveva smentito il progetto del rimpasto, ma gli alleati e una parte dello stesso Pdl insistono e l’operazione, secondo voci di corridoio, dovrebbe chiudersi entro un mese.

Serio per il centrodestra è il problema delle candidature. Il caso Cagliari insegna: Riformatori, Udc e Psd’Az (più le altre sigle centriste) hanno fatto quadrato sulla designazione del leader referendario Massimo Fantola («e andremo sino in fondo», ha detto Oppi) e lo faranno anche negli altri centri maggiori per ridimensionare le pretese del Pdl. Che però, per fare concessioni, pretende che tutti gli alleati consolidino il patto di governo alla Regione. Ma così in caso di disaccordo a farne le spese sarebbe Cappellacci.

Le composizioni non saranno facili. Sulle due presidenze di commissione da rinnovare (il Pdl le chiedeva entrambe) il centrodestra è paralizzato da quattro mesi. Lunedì la torta dovrà essere divisa e nel Pdl i conti non torneranno. Per placare gli scontenti, Cappellacci potrebbe nominare, dopo quattro mesi, gli staff degli assessorati guidati dal Pdl.

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REGIONE: INTESA CON ENTI LOCALI SU PAESAGGIO E SVILUPPO (AGI) - Cagliari, 3 feb. - La Regione ha stipulato un protocollo d'intesa con istituzioni locali e

governo per la condivisione "di metodologie utili alla gestione e alla valorizzazione di azioni regionali in tema di paesaggio e di sviluppo locale". Il documento, siglato a Cagliari da Regione Sardegna, Ministero dei beni e attivita' culturali, Province, Comuni oltre che dagli ordini degli ingegneri e degli architetti, porta avanti - si legge in una nota - il percorso gia' avviato con il primo protocollo d'intesa firmato a Sadali lo scorso settembre sul progetto regionale Lab.net e Lab.net plus di valorizzazione del territorio locale e di pianificazione paesaggistica. "Il dialogo e la condivisione - sono i veri valori fondamentali in cui crediamo, perche' solo cosi' potremo arrivare a soluzioni realmente utili alla difesa dell'ambiente e alla valorizzare della storia e della cultura dei nostri luoghi", ha dichiarato l'assessore degli Enti locali, Nicola Rassu. "Questo programma trova il suo punto di forza nella valorizzazione dei paesaggi e delle identita' locali - ha sottolineato durante i lavori l'esponente della Giunta - solo con la condivisione con le realta' territoriali isolane possiamo perseguire questi fini, perche' le amministrazioni comunali hanno nelle loro mani la possibilita' di creare un Piano paesaggistico bilanciato con le reali necessita' del loro territorio". Per le azioni che la Regione intende perseguire, la Giunta ha messo in campo un finanziamento di oltre 1 milione e 100mila euro. Nel dettaglio le linee di intervento riguardano, tra l'altro, la redazione di un Piano urbanistico intercomunale tra i Centri di Escolca, Gergei, Gesico, Mandas e Serri; la redazione del Piano particolareggiato sperimentale di Lunamatrona, l'attivazione di laboratori per i Centri storici delle Unioni dei Comuni dell'Alta Marmilla, Gennargentu-Mandrolisai, Meilogu e Musei; e ancora, l'elaborazione del Piano pilota del colore di Castelsardo e la valorizzazione del centro storico di Sadali. (AGI) Red/Cog

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Accordo tra Governo e Comuni per «valorizzare i paesaggi» Via al rilancio dei territori La valorizzazione del paesaggio e dello sviluppo del territorio sono gli elementi caratterizzanti del

protocollo d'intesa siglato ieri dalla Regione con la istituzioni locali e il Governo: «Siamo a un punto di svolta della nuova stagione di riforme che abbiamo avviato da tempo» spiega l'assessore agli Enti locali, Nicola Rassu. «Il dialogo e la condivisione sono i veri valori fondamentali in cui crediamo, perché solo così potremo arrivare a soluzioni realmente utili alla difesa dell'ambiente e alla valorizzare della storia e della cultura dei nostri luoghi».

Il protocollo d'intesa ha tra le sue finalità la condivisione con il territorio di metodologie utili alla gestione e alla valorizzazione di azioni regionali in tema di paesaggio e di sviluppo locale. Il documento, siglato a Cagliari da Regione, Ministero dei Beni culturali, Province, Comuni oltre che dagli ordini degli ingegneri e degli architetti, porta avanti il percorso già avviato con il primo protocollo d'intesa firmato a Sadali a settembre sul progetto regionale Lab.net e Lab.net plus di valorizzazione del territorio locale e di pianificazione paesaggistica.

«Questo programma trova il suo punto di forza nella valorizzazione dei paesaggi e delle identità locali», osserva Rassu. «Solo con la condivisione con le realtà territoriali isolane possiamo perseguire questi fini, perché le amministrazioni comunali hanno nelle loro mani la possibilità di creare un Piano paesaggistico bilanciato con le reali necessità del loro territorio».

La Giunta ha messo in campo un finanziamento di oltre 1 milione e 100mila euro. Nel dettaglio le linee di intervento riguardano, tra l'altro, la redazione di un Piano urbanistico intercomunale tra i Centri di Escolca, Gergei, Gesico, Mandas e Serri; la redazione del Piano particolareggiato sperimentale di Lunamatrona, l'attivazione di laboratori per i Centri storici delle Unioni dei Comuni dell'Alta Marmilla, Gennargentu-Mandrolisai, Meilogu e Musei. E ancora, l'elaborazione del Piano pilota del colore di Castelsardo e la valorizzazione del centro storico di Sadali.

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Carceri e infanzia, nominati i garanti Sanità, Liori riferirà sui manager alla commissione d'inchiesta Con due leggi il Consiglio istituisce due figure per il controllo del rispetto dei diritti di bimbi e

detenuti. Il Consiglio regionale ha istituito la figura del garante dei detenuti e di quello per l'infanzia e

l'adolescenza. Un passo avanti per la Regione, dove mancavano queste due figure sia per la tutela dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive che per quella di bambini e adolescenti. Le due leggi che istituiscono i garanti sono state illustrate dai rappresentanti della Seconda commissione del Consiglio.

Sulla questione dei detenuti, il presidente della commissione Diritti civili Silvestro Ladu (Pdl) ha spiegato che i «problemi delle carceri riguardano il sovraffollamento (circa 200 detenuti in più con picchi di 300), la carenza di personale civile (- 50%) e agenti (circa 200 in meno rispetto alla pianta organica). Oltretutto - ha spiegato - «circa la metà delle carceri sarde sono senza direttore e soltanto 42 detenuti delle 12 carceri sarde sono potuti uscire per i benefici previsti dalla normativa del 2010». Per la seconda Commissione «l'istituzione del garante dei detenuti era indispensabile e non più procrastinabile»: la figura è già presente in undici regioni e la carica è prevista in dodici province italiane e in ventidue paesi dell'Unione europea. In Sardegna il garante è stato nominato a Nuoro e a Sassari. Sul garante per i diritti dell'infanzia, il vicepresidente Giuseppe Luigi Cucca (Pd) sottolinea che «i minori non sono considerati dalla classe politica come soggetti titolari di diritti perché non votano, ma così non è perché dipende da noi la preparazione della futura classe dirigente». Il garante per l'infanzia è presente in 17 regioni. In Sardegna, come ha rilevato Cucca, svolgerà i compiti di salvaguardia dei diritti dei minori, attraverso rapporti con le istituzioni (consulenza su provvedimenti legislativi, atti amministrativi) e attuando forme di informazione (diretta ai bambini ed adolescenti, rapporti con il Corecom per verifica nelle attività degli organi di informazione).

SANITÀ La Commissione d'inchiesta sull'applicazione delle leggi regionali ha chiesto la disponibilità per un'audizione, fissata per il 16 febbraio, dell'assessore regionale della Sanità, Antonello Liori. Si parlerà delle nomine dei direttori generali, non solo dell'assessorato, ma anche delle aziende sanitarie e ospedaliere a tutti i livelli. Lo ha stabilito oggi la Commissione presieduta da Luciano Uras che ha acquisito tutti gli atti relativi all'interpellanza presentata dal sardista Giacomo Sanna in merito alla nomina del direttore generale dell'assessorato. La Commissione ha anche deciso di verificare il rispetto delle procedure di legge, attraverso Teodoro Rodin (Pdl) e Giampaolo Diana (Pd), di tutti gli atti relativi alle nomine dei direttori generali in Regione, nei diversi assessorati, negli enti, agenzie e società a partecipazione regionale. Sempre ieri, il consiglieri di Fli Matteo Sanna ha chiesto con una interrogazione all'assessore della Sanità «quando intende istituire la guardia medica nel comune di Budoni». Ripercorrendo le richieste del Comune alla Regione e alle Asl, già dal 2001, Sanna scrive che «Budoni, distante decine di chilometri dagli ospedali, non dispone di una guardia medica per le emergenze e che, essendo un centro di importante rilevanza turistica, registra un notevole movimento di persone, in particolare nei mesi estivi. Il comune di Budoni, da quando è passato alla Provincia di Olbia-Tempio, è l'unico centro ancora privo della guardia medica.

IDV SULL'IPPICA I consiglieri dell'Italia dei valori Cocco, Mariani e Salis hanno presentato un'interrogazione al presidente della Regione e all'assessore all'Agricoltura sulla riduzione, negli ippodromi sardi, delle giornate di corse. I consiglieri chiedono «quali siano i provvedimenti che la Regione intende attuare perché gli ippodromi sardi possano avere a disposizione un totale di giornate di corse in linea con le altre regioni» e «in quanto tempo l'Agris potrà disporre dei 924 mila e destinate al comparto ippico». ( e. p. )

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gli incontri Lavoro giovanile, confronto fra sindacati e Giunta Lunedì 7 le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil si riuniranno per mettere a punto una serie di

iniziative per sollecitare la Regione ad attuare il Programma straordinario contro la disoccupazione giovanile, più volte richiesto dai sindacati alla Giunta. La disoccupazione giovanile in Sardegna è al 44,7% (dato 2009) e «non si possono attendere fatalisticamente i tempi della ripresa economica, ma è necessario mettere in campo urgenti azioni per la creazione di opportunità di lavoro destinate a tutte le tipologie del mondo giovanile: operai qualificati e non, diplomati, laureati», dicono i tre segretari.

«Il problema della disoccupazione, di quella giovanile in particolare, è una priorità del presidente Cappellacci, della Giunta e di tutto il Consiglio regionale oltre che mia», risponde l'assessore del Lavoro, Franco Manca. Con quest'obiettivo, martedì scorso i segretari regionali della Cgil, Cisl e Uil sono stati convocati all'incontro che si terrà martedì 8 alle 10, nella sede dell'assessorato. «Una riunione - precisa Manca - programmata già prima della sollecitazione dei sindacati, con la finalità di porre in essere i provvedimenti per la lotta alla disoccupazione previsti dalla legge Finanziaria appena varata».

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Il candidato sindaco: «Partito importante, spero si possa ragionare insieme» Nel centrosinistra prove di dialogo tra Zedda e l'Idv Prove di dialogo tra Massimo Zedda, incoronato candidato sindaco dalle primarie del centrosinistra, e l'Italia dei valori, partito che non ha partecipato alle selezioni e che potrebbe decidere di proporre un altro candidato alle prossime elezioni comunali. Zedda ieri ha teso la mano all'Idv, a cui ha rivolto «un appello perché si possa al più presto ragionare insieme, tenendo conto dei tanti punti in comune come quelli sulla battaglia per la democrazia e per la legalità. Considero l'Idv una componente importantissima dello schieramento democratico, progressista e popolare del centrosinistra». Il partito di Di Pietro, dice Zedda, è da sempre «protagonista di battaglie per i diritti civili, per lo sviluppo democratico economico e sociale della nostra città e della nostra regione. Per questo ritengo che sia compito mio, per la stima e il rispetto che ho nei confronti degli amici dell'Idv, sostenere con loro un confronto leale per intraprendere un cammino comune verso la soluzione dei problemi di Cagliari e per una reale alternativa di governo al centrodestra». Insomma, complimenti e lisciate per cercare di evitare una rottura che fino a qualche giorno fa sembrava inevitabile, mentre ora è invece più lontana.Non è un caso che il coordinatore regionale del partito Federico Palomba risponda alla mano tesa del vincitore delle primarie con un'apertura al dialogo: «Riprenderemo da subito gli incontri con i partiti e con le forze sociali e culturali di Cagliari, con l'obiettivo del pronto superamento dell'attuale situazione. Siamo fiduciosi che ciò si possa ottenere e per questo invitiamo tutti ad abbandonare le polemiche e avviare un serio confronto per arrivare a soluzioni condivise e forti». Giovanni Dore, segretario cittadino e fino all'ultimo anche possibile candidato alle primarie, non parla della propria coalizione e del tentativo di ricucire con il resto del centrosinistra, ma preferisce criticare il centrodestra, che in caso di vittoria alle prossime comunali continuerebbe con «le solite clientele e la nebbiosa fabbrica di incarichi inutili e prebende per i soliti noti con bilancio a carico dei cittadini». Dore continua: «Per questo il programma dell'Italia dei Valori per le amministrative parte da una battaglia sulla legalità che i nostri concittadini meritano. Siamo pronti a combattere e chiamiamo alle armi tutti gli onesti e le persone normali che, a Cagliari come nel resto d'Italia, sono ancora la maggioranza».

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Il vincitore delle primarie chiede un «confronto leale» Centrosinistra, Massimo Zedda offre all’Idv il calumet della pace

CAGLIARI. Massimo Zedda, vincitore per la Sel delle primarie del centrosinisitra tenta di ricucire le tensione interne allo schieramento. «All’Italia dei valori e ai suoi organi di segreteria rivolgo un appello - afferma Zedda - perché si possa al più presto ragionare insieme, tenendo conto dei tanti punti in comune come quelli sulla battaglia per la democrazia e per la legalità». Per l’Idv l’altro ieri era sceso in campo Patrizio Rovelli dell’Idv, che aveva chiesto al vincitore delle primarie di evitare «esternazioni» negative. Ora Zedda offre il calumet della pace: «Considero l’Idv una componente importantissima dello schieramento democratico, progressista e popolare del centrosinistra. Da sempre considero questo partito protagonista di battaglie per i diritti civili, per lo sviluppo democratico economico e sociale della nostra città e della nostra regione». Per questi motivi Zedda precisa che ritiene sia compito suo, «per la stima e il rispetto che ho nei confronti degli amici dell’Idv, sostenere con loro un confronto leale per intraprendere un cammino comune verso la soluzione dei problemi di Cagliari e per una reale alternativa di governo al centrodestra». E in serata è arrivata la risposta del segretario dell’Idv Federico Palomba, che precisa che pur «non avendo partecipato alle primarie del centrosinistra perchè ne temeva gli effetti disgreganti», l’Italia dei Valori «è sempre stata impegnata nel centrosinistra a costruire quel clima di entusiasmo e compattezza... Per questo riprenderemo da subito gli incontri».

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Libersind e Uil rompono gli indugi. Salta il concerto di sabato. Ancora niente stipendi Lirico, cinque giorni di sciopero «Il teatro muore e non si interviene: siamo allo sbando» Stato di agitazione e cinque giornate di sciopero, la prima delle quali domani.Stato di agitazione e cinque giornate di sciopero da effettuarsi tra febbraio, marzo e aprile 2011, la prima delle quali domani, in occasione del concerto dell'orchestra e coro del teatro. La situazione del Lirico si fa ogni giorno più grave e l'ipotesi di commissariamento, smentita sino a una settimana fa anche dal Ministero dei Beni culturali, ogni giorno suggestiona un numero sempre maggiore di dipendenti. A rompere gli indugi e l'unità sindacale che sembrava riconquistata non più di una settimana fa, sono stati il Libersind (che ha proclamato i cinque giorni di astensione dal lavoro) e la Uil (che per ora sciopererà solo sabato), cioè i sindacati che in questi mesi di proteste erano stati i più pazienti PROMESSE DISATTESE «Tutte le proposte del presidente e dei consiglieri di amministrazione volte a rassicurare i sindacati e i lavoratori non sono mai state confortate da atti», attacca il segretario regionale Andrea Saccarola. «Alcune affermazioni, come la possibile entrata nel cda della Provincia, sono state smentite a mezzo stampa dagli stessi presunti interlocutori dei nostri vertici aziendali. È stata appurata la totale assenza di un piano industriale che determini una prospettiva gestionale di medio-lungo termine e nessuna strategia aziendale volta a rilanciare il Teatro e che preveda eventuali sinergie operative con soggetti esterni è stata prodotta ai sindacati. Tale mancanza di prospettive», attacca ancora il leader del Libersind, che rappresenta buona parte degli orchestrali, «sta riducendo l'attività dell'azienda ad un lento trascinarsi, vivendo alla giornata con la sola certezza della quasi certa mancanza degli stipendi di marzo».«LA PAZIENZA È FINITA» «Per troppo tempo abbiamo atteso dal presidente e dal cda dati e non solo propositi, reali e definitive riduzioni dei costi di artisti ospiti e direttori. Decisioni che», osserva Saccarola, «porrebbero le basi per una collaborazione con tutti i lavoratori a salvaguardia della sopravvivenza stessa della fondazione. Purtroppo a noi sembra che questo non sia proposito cogente dei vertici aziendali. All'interno del teatro si respira un'aria di dismissione, non vi sono punti di riferimento reali ai quali potersi rivolgere per la normale attività quotidiana. Si è allo sbando». TUTTI RESPONSABILI Come per gli altri sindacati, anche il Libersind ritiene responsabili dell'attuale stato delle cose «i vertici che hanno diretto la fondazione negli ultimi dieci anni avvallandone spese e piani industriali». Per Saccarola, «non si può sostenere che causa di tutti i mali siano i lavoratori e al contempo evincere dal bilancio preventivo 2011 la presenza in stagione di direttori pagati 50.000 euro per dirigere un'opera, 18.000 euro per un sinfonico, solisti con costi che vanno dai 10.000 ai 15.000 euro, mentre i dipendenti non ricevono lo stipendio da oltre due mesi».«IL TEATRO MUORE» Più conciliante ma dura nella sostanza la posizione della Uil e della Cisal. «Benché il presidente e il consiglio di amministrazione lavorino nell'ottica della salvaguardia del Teatro, siamo spettatori della morte della più grande industria culturale e di spettacolo della Sardegna e il metodo dilatorio nell'affrontare e risolvere i problemi veri non è più accettabile», attaccano le segreterie Uilcom Uil e Fials Cisal. Seguono le proposte: «È necessario impostare una politica gestionale di discontinuità col passato che abbia come obiettivo l'individuazione di una direzione aziendale capace ed economicamente compatibile con la situazione; la ristrutturazione del debito che lo trasformi da breve a lungo termine per rendere gestibile la grave crisi finanziaria; la riorganizzazione del lavoro per ridurne il costo; la predisposizione di una programmazione artistica diversa dal passato».«TUTTO FERMO» Segue la parte più critica: «Dopo innumerevoli incontri riscontriamo che nessun atto politico ufficiale è stato posto in essere per avviare l'iter di richiesta di un mutuo; non è

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stata proposta una nuova pianta organica funzionale rispondente ad una organizzazione del lavoro moderna e agile; la programmazione è la fotocopia delle precedenti senza quegli aspetti di novità progettuale che consenta al Teatro di raggiungere obiettivi di produzione ben più importanti di quelli fino ad oggi realizzati; l'attività nel territorio che caratterizzava la produzione del nostro Teatro è stata cancellata».STIPENDI Ieri per i 240 dipendenti del teatro è stato il 63° giorno senza stipendio. Dopo la pubblicazione sul Buras della Finanziaria regionale con gli stanziamenti per il teatro, una delegazione di lavoratori si è recata dall'assessore regionale alla Cultura per chiedere la firma del decreto che autorizza lo sblocco dei fondi stanziati. Il decreto è stato firmato ma non è stato ancora registrato per ragioni burocratiche. Dunque la banca non può pagare. I soldi dovrebbero arrivare entro metà della settimana prossima. Oggi, intanto, è in programma un nuovo incontro tra i lavoratori e il segretario artistico Giuseppe Cuccia. E si susseguono le voci di un suo possibile abbandono.FABIO MANCA

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Decimomannu Ora il sindaco chiede chiarezza «Esami più approfonditi sull'inquinamento» «Subito le analisi approfondite per scongiurare più gravi conseguenze». Il sindaco Luigi Porceddu non mostra titubanze dopo il risultato delle indagini diagnostiche effettuate sul territorio confinante la base aeroportuale militare. Sulla sua scrivania ieri mattina era aperto il fascicolo con i dati che rilevano l'inquinamento da idrocarburi pesanti e benzene e già aveva iniziato a preparare la lettera da inviare alla Regione e all'Arpas «per chiedere quanto prima la garanzia della salubrità del nostro territorio». A renderlo preoccupato è «il risultato delle indagini che non hanno rilevato la fonte di inquinamento rendendo impossibile qualsiasi interruzione dell'azione di inquinamento che così prosegue». L'esame effettuato attraverso sondaggi tra novembre e gennaio dalla società Eco.Ste.Ma. Srl di Villasor era stato richiesto dopo che al tavolo tecnico del 16 luglio scorso con Regione, Provincia, Asl 8 e le due amministrazioni comunali di Decimomannu e Villasor erano emersi «incrementi di concentrazione di benzene nelle acque di falda registrati nei mesi di marzo e maggio nelle aree interne ed esterne della base». A preoccupare ancora di più il sindaco di Decimomannu «è la considerazione che quanto ritrovato non sia il carburante impiegato dagli aerei per le loro esercitazioni». Gli aerei impiegano infatti kerosene, cioè una frazione di idrocarburi intermedia tra la benzina e il gasolio visto il costo meno oneroso rispetto la benzina impiegata dalle auto, il minor peso e la maggior capacità calorifica. «Noi attorno alla base abbiamo attività imprenditoriali importanti» insiste il sindaco «e non possiamo certo esporle a rischi ambientali con conseguenze che non voglio neanche immaginare». E poi, un'altra considerazione: «dalla base continuiamo ad avere ritorni non economici e alla luce di quanto emerso ora è necessario fermarsi per fare il punto sulla sua gestione con tutti gli enti interessati compreso il nostro Comune che continua a dare senza ricevere quanto meriterebbe».GIAN LUIGI PALA

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Passo avanti nella privatizzazione della compagnia: la vendita entro maggio. Per Siremar 5 soggetti Tirrenia, tredici società in gara Offerte d'acquisto attese entro il 15 marzo Tredici società possono andare avanti con l'offerta d'acquisto. Passo avanti nella vendita di Tirrenia che soddisfa i sindacati.Conto alla rovescia per la privatizzazione di Tirrenia e finalmente si conoscono i nomi delle società ancora in corsa per l'acquisto dell'ex compagnia di Stato. Soddisfatti i sindacati che finalmente vedono «un po' di chiarezza», ma chiedono rassicurazioni per i lavoratori. ANNUNCIO Ieri il commissario straordinario della società, Giancarlo D'Andrea, ha confermato di aver inviato le lettere di invito per la presentazione delle offerte d'acquisto, in seguito al decreto del ministro dello Sviluppo Economico che ha approvato il programma di cessione dei compendi aziendali. In particolare sono stati convocati Atlantica, Costantino Tomasos Trasporti Marittimi, Forship, Frittelli Maritime Group, Grandi Navi Veloci, Gruppo XTL, Laviosa Minerals, Mediterranea Holding di Navigazione, Moby e dei fondi Shipping Investments, Stradeblu, Strategic Value Partners e Zao Soyuzneftegas Invest. Cala quindi il numero dei soggetti interessati: dai 21 che a ottobre avevano presentato manifestazione d'interesse, solo 13 potranno andare avanti. La scadenza è ora fissata per il 15 marzo, quando le 13 società dovranno presentare le offerte vincolanti. Per rispettare i termini imposti dalla procedura, e non incorrere in una nuova sanzione europea, la vendita deve concludersi entro maggio.SIREMAR Stesso discorso per Siremar dove rimangono i cinque soggetti già coinvolti a ottobre: le regionali Caronte & Tourist, Riccardo Sanges & C., Traghetti delle Isole, Ustica Lines e la cordata a cui partecipa la Regione Sicilia, Mediterranea Holding. Nessuna traccia, invece, della Compagnia italiana di navigazione costituita a novembre da Gianluigi Aponte, Emanuele Grimaldi e Vincenzo Onorato proprio per rilevare Tirrenia. «È un problema che si dovrà affrontare», precisa l'unico armatore sardo (Delcomar) all'interno della cordata Mediterranea Holding, Franco Del Giudice. «I tre armatori, per ora, partecipano singolarmente visto che hanno costituito la nuova società solo dopo la presentazione delle manifestazioni di interesse». Problema che si potrebbe porre anche per la Regione Sardegna che in Finanziaria ha stanziato un milione di euro per partecipare alla privatizzazione e che potrebbe confluire proprio nella cordata guidata dalla Regione Sicilia. POLEMICHE Cauti i sindacati. «Apprezzo che siano stati diffusi i nomi visto che sinora c'era stata poca trasparenza», commenta Giuseppe Caronia, segretario della Uilt che ha anche sospeso gli scioperi in attesa dell'incontro di mercoledì col ministero dello Sviluppo Economico. «Chiederemo che vengano salvati gli accordi contrattuali non ancora attuati, ad esempio le promozioni già maturate, e soprattutto che la società vincitrice si faccia carico dei lavoratori Tirrenia per tutta la durata delle sovvenzioni pubbliche legate alla privatizzazione e non solo per due anni». Punto condiviso dalla Fit-Cisl: «Permangono forti preoccupazioni sia sulle garanzie di mantenimento dei livelli occupazionali», dice il segretario Beniamino Leone, «sia sulle continuità contrattuali». Mentre Massimo Ercolani, della Filt Cgil, assicura che nell'incontro di mercoledì «sarà chiesto al Governo di mantenere gli impegni assunti».ANNALISA BERNARDINI

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Il fatto. I risultati in mano al ministero dell'Ambiente. Attesa la conferenza dei servizi Un'accelerata per la nuova Sulcitana Completate le indagini antinquinamento lungo il percorso I risultati del piano di caratterizzazione antinquinamento consegnati al ministero. In prefettura i limiti di velocità dell'attuale 195.Gli esami del suolo e del sottosuolo imposti per legge dopo l'istituzione del cosiddetto “Piano di caratterizzazione” voluto dal ministero dell'Ambiente per gran parte del territorio della provincia di Cagliari e del Medio Campidano, sono stati completati. L'INDAGINE Gli studi fatti dai tecnici lungo il percorso tra Cagliari e Pula, i venti chilometri che dovranno ospitare il tracciato della nuova Sulcitana, sono ora sul tavolo del dicastero. Per la statale 195 a scorrimento veloce si accorciano i tempi, visto che proprio l'indagine sulla presenza di inquinanti in quest'area rappresentava uno dei motivi principali del ritardo nella prosecuzione del progetto. Adesso c'è attesa per la conferenza dei servizi (fissata per il 30 gennaio dovrebbe svolgersi entro il mese) del piano di caratterizzazione e l'approvazione della Valutazione di impatto ambientale, ultimo passo per l'avvio delle procedure d'appalto del progetto da 164 milioni di euro vinto da Fincosit-Grandi Lavori con un ribasso del 30 per cento e ideato anche dagli ingegneri cagliaritani Francesco Annunziata, Mauro Coni, Giovanni Masala, Antonio Masala e Franco Pinna.LE EMERGENZE Resta, tra Cagliari e Pula, passando per Capoterra, Sarroch e Villa San Pietro, il problema delle interferenze, dei sottoservizi oggi funzionanti lungo il tracciato della futura Sulcitana come reti elettriche, idriche, fognarie. E ancora le tubazioni della pipe-line, i cavi Telecom-Terna. Tutti impianti che dovranno necessariamente essere spostati per consentire la realizzazione della strada ma che ancora oggi, nonostante i solleciti e le richieste pressanti le rispettive società proprietarie non hanno ancora messo in pratica. Cavi e condotte, insomma, sono ancora al loro posto, e tutto questo rischia di creare ulteriori ostacoli all'inizio dei lavori.I SINDACI Insomma, se ora il ministero dell'Ambiente ha tutte le carte in mano per chiudere la partita-Sulcitana e lasciar da parte i ritardi, i sindaci del territorio (di Capoterra Giorgio Marongiu, di Pula Walter Cabasino, di Sarroch Mauro Cois, di Villa San Pietro ma anche Cagliari Emilio Floris e di Assemini Paolo Mereu, direttamente interessati alla nuova viabilità) chiedono da Roma un'accelerata. E alla Regione una scelta precisa per l'utilizzo anche dei trenta milioni di euro frutto del ribasso d'asta che dovrebbero servire per gli interventi nel tratto “opera connessa Nord” nella zona di Macchiareddu.LITORANEA Intanto i sindaci hanno incontrato il prefetto di Cagliari Giovanni Balsamo per parlare proprio di viabilità e sicurezza. Così tra le diverse strade prese in esame (si è discusso anche della statale 130 con i sindaci del territorio interessati da questa importante arteria) inevitabile soffermarsi sulla litoranea Cagliari-Pula, la “vecchia” 195 che dovrà essere declassata a strada intercomunale quando verrà sostituita dalla nuova Sulcitana. «Abbiamo discusso del limite di velocità, dei cinquanta chilometri orari decisi anni fa per tentare di abbattere il numero degli incidenti e delle morti lungo la litoranea», ricorda il sindaco di Capoterra, Giorgio Marongiu. In questi anni, però, l'intero tratto capoterrese è stato messo in sicurezza con la realizzazione di rotatorie e l'eliminazione di incroci a raso. Così ora si riparla di innalzare il limite da cinquanta a sessanta, almeno nei tratti dove sarà possibile e comunque dopo le verifiche che dovranno fare Anas, enti locali e polizia stradale. A.PI.

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Cagliari e area vasta Ripartire da tram e bus Ogni giorno lavorativo entrano a Cagliari circa 170 mila autovetture. In altre parole, la popolazione che usa la città raddoppia. La maggior parte dei servizi di livello provinciale e regionale è nella città di Cagliari e gli spostamenti avvengono utilizzando prevalentemente l'autovettura. Con le note conseguenze in termini di traffico e di ricerca di parcheggio. Il Comune di Cagliari dovrà urgentemente assumere iniziative, in accordo con gli altri Comuni dell'area vasta e con la Provincia, finalizzate a riordinare e riprogettare l'area urbana di Cagliari. Non è pensabile che, in assenza di scelte e di iniziative, si arrivi ad un aggravamento di queste condizioni di pendolarità e di squilibrio territoriale, con grave danno per l'area e la città. Da almeno vent'anni assistiamo ad uno sterile dibattito sul tipo di metropolitana, se debba essere sotterranea o di superficie. Non siamo arrivati a nessuna conclusione e i due “partiti” continuano in un confronto che non porterà ad alcun vantaggio per la città e per l'area. È mancata una decisione politica, poiché è mancato un serio progetto di governo della mobilità, sul quale deve fondarsi la valutazione politica. Lo stesso sistema di infrastrutture non corrisponde ad una precisa classificazione funzionale. Nella rete viaria urbana ci sono strade che svolgono funzioni improprie, anche quando attraversano quartieri prevalentemente residenziali. Un esempio su tutti è il Viale Merello. Ritengo che il governo della mobilità sia fondamentale, alla base di un qualsiasi progetto di riordino e di progettazione dell'area urbana e della città di Cagliari. È tempo (già da qualche lustro) di considerare come struttura portante del sistema dei collegamenti il trasporto collettivo, in sede propria in particolare, come una valida alternativa al trasporto privato. Ciò andrebbe anche a vantaggio degli automobilisti, perché sulle strade sarebbe ridotto il traffico “parassita”, costituito da una domanda di trasporto “cadenzata”, legata ad orari di ingresso e di uscita dai luoghi di studio e di lavoro, con autovetture abbandonate per ore nei luoghi di parcheggio. È soprattutto per questi ultimi utenti che si deve pensare preliminarmente ad un trasporto collettivo “attraente”. Da ultimo, se Cagliari intende fare una politica di pedonalizzazione in alcune zone, deve poter disporre di un sistema di trasporto, alternativo all'autovettura e di un interconnesso sistema di aree e di strutture per la sosta ed il parcheggio. Alla Città va finalmente proposto un disegno strategico di governo della mobilità, anche dedicando a questo una quota importante delle risorse finanziarie di cui si avesse la disponibilità. È finalmente venuto il tempo che su questo tema strategico per lo sviluppo si intendano Enti territoriali, Aziende di trasporto, associazioni imprenditoriali e di consumatori, ricercatori universitari. Per il bene della città e per la sua qualità ambientale.FRANCESCO ANNUNZIATAUniversità di Cagliari