PROVINCIA DI RAVENNA · formazione della successione litologico-stratigrafica descritta nei...
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Dott. Geol. Marco Roncuzzi Via Renato Serra, 45 48121 Ravenna Cell. 3482210867 e-mail: [email protected] C.F. RNCMRC65H18H199M P.I. 01326610399
PROVINCIA DI RAVENNA
COMUNE DI RAVENNA
PROGETTO URBANISTICO ATTUATIVO - COMPARTO A
PROGRAMMAZIONE CONCERTATA "S 9"
PORTO FUORI - VIA BONIFICA
VIABILITÀ DI CIRCUITAZIONE PROGETTO DEFINITIVO
(D.P.R. 207/2010 e s.m.i. SEZ. III)
RELAZIONE GEOLOGICA - GEOTECNICA
Committente: Consorzio Porto Fuori Est Ravenna, Viale della Lirica n. 11 Azienda Agricola Cerere di Raffi e C. S.n.c. Ravenna, Via Guaccimanni n. 39
Ravenna ,22 dicembre 2014
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INDICE
1. PREMESSA pag. 2
2. CARATTERISTICHE DELL'OPERA IN PROGETTO pag. 3
3. MODELLO GEOLOGICO REGIONALE pag. 5
3.1 MODELLO GEOLOGICO LOCALE pag. 6
4. GEOMORFOLOGIA pag. 11
5. MODELLO IDROGEOLOGICO pag. 13
6. COERENZA DEL PROGETTO CON GLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE
TERRITORIALE pag. 17
7. INDAGINE GEOGNOSTICA pag. 18
8. DESCRIZIONE LITOLOGICO - STRATIGRAFICA pag. 20
9. MODELLO GEOTECNICO pag. 21
9.1 PARAMETRI FISICO- MECCANICI DEL TERRENO pag. 21
9.2 ANALISI GEOTECNICA pag. 29
9.2.1 CENNI TEORICI SULLA VERIFICA DELLA SICUREZZA E DELLE PRESTAZIONI pag. 29
9.2.2 VERIFICHE AGLI STATI LIMITE ULTIMI (SLU) pag. 30
9.2.3. SCELTA DELL’APPROCCIO DI PROGETTO pag. 31
9.2.4 ANALISI DELLE RESISTENZE DI PROGETTO pag. 32
9.2.5 ANALISI DEI CEDIMENTI DEL RILEVATO STRADALE pag. 32
10. VALUTAZIONE DEL RISCHIO SISMICO pag. 39
10.1 STIMA DEI CEDIMENTI POST SISMICI pag. 46
11. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE pag. 51
ALLEGATI:
- PROVE PENETROMETRICHE CPT
TABULATI NUMERICI, DIAGRAMMI DI RESISTENZA, INTERPRETAZIONI LITOLOGICHE
- SEZIONE LITOLOGICA
- PROFILO MASW
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1. PREMESSA
La presente relazione costituisce, ai sensi dell’art. 24 del D.P.R. 5 ottobre 2010, un elaborato del
progetto definitivo della viabilità di circuitazione a nord- est del centro abitato di Porto Fuori (RA).
Come indicato nella relazione del progetto preliminare i soggetti attuatori del comparto CoS09 –
Porto Fuori Est provvederanno alla realizzazione del nuovo tratto stradale che dalla rotatoria di
intersezione con la via Bonifica, arriva fino alla rotatoria sulla via Presentati ed si conclude dopo la
rotatoria di innesto sulla via Staggi.
Vengono di seguito ripresi tutti i capitoli della "relazione geologica preliminare" che riguardano la
caratterizzazione del territorio ed in particolare delle aree impegnate dal tracciato stradale, sia dal
punto di vista geologico ed idrogeologico (con gli aggiornamenti relativi ai nuovi articoli del piano di
bacino) sia geofisico, e la si integra, sulla base di quanto richiesto dalla presente fase di progetto,
relativamente ai seguenti aspetti geotecnici e sismici:
• ricostruzione stratigrafica di dettaglio con parametrizzazioone geotecnica del terreno di
fondazione.
• Analisi delle resistenze di progetto di elementi scatolari per l'attraversamento / tombamento
dei canali di bonifica interessati dal tracciato.
• Analisi dei cedimenti del terreno di fondazione del rilevato stradale.
• Analisi del rischio sismico di liquefazione in accordo a quanto indicato dal P.O.C..
• Valutazione degli eventuali cedimenti post sismici.
Per la caratterizzazione litologico-stratigrafica e geomeccanica del substrato di fondazione del
tracciato stradale, oltre ai dati bibliografici noti, in accordo con il Committente e sulla base delle
esigenze progettuali, sono stati utilizzati i dati forniti dall'esauriente campagna di indagini
geognostiche del 2011 (n° 6 prove penetrometriche statiche con punta meccanica "CPT", spinte
fino alla profondità massima di 15 m e localizzate lungo il tracciato).
Per la caratterizzazione sismica del terreno ci si è riferiti all'’indagine geofisica integrata (prova
MASW + n° 3 tre prove con tromografo digitale = HVSR) eseguita in prossimità della porzione
sud-ovest del tracciato (ad una distanza di 150 metri). Le prove MASW sono basate sull’analisi
delle onde sismiche superficiali e sono integrate dalle prove effettuate mediante acquisizione
passiva del rumore sismico ambientale con strumento tromografico. Le indagini tromografiche
sono state sviluppate dallo Studio Sangiorgi di Dozza (BO) e per l'analisi dei contrasti di
impedenza nei primi 30m di prof. dal p.c., sono state suffragate dai dati ricavati da due prove CPT
spinte a 30 m e localizzate entro in PUA S9.
L'ubicazione delle indagini geognostiche è riportata nella Relazione, in allegato sono forniti gli
elaborati, presentati sia in diagramma sia in tabulato.
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NORMATIVA DI RIFERIMENTO
• D.M. 11.03.1988 “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione”.
• D.M. 16 Gennaio 1996 “Norme Tecniche per le costruzioni in zone sismiche.
• Circolare Ministero LL.PP. 15 Ottobre 1996 N. 252 AA.GG./S.T.C. “Istruzioni per l'applicazione delle Norme Tecniche di cui al D.M. 9 Gennaio 1996”.
• Circolare Ministero LL.PP. 10 Aprile 1997 N. 65/AA.GG. “Istruzioni per l'applicazione delle Norme Tecniche per le costruzioni in zone sismiche di cui al D.M. 16 Gennaio 1996”.
• Ordinanza P.C.M. n. 3274 del 20.3.2003 “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”: � Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l’adeguamento sismico degli edifici (Allegato 2), � Norme tecniche per il progetto sismico di opere di fondazione e di sostegno dei terreni (Allegato 4).
• Rapporto Conclusivo per il Dipartimento della Protezione Civile, INGV, Milano-Roma, aprile 2004, 65 pp. + 5 appendici.
• D.G.R. 1667/2005 “Prime indicazioni applicative in merito al decreto ministeriale 14 settembre 2005 (pubblicato sul supplemento ordinario n. 159 alla GU n. 222 del 23 settembre 2005) recante 'Norme tecniche per le costruzioni'.
• “Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica”, Delibera dell'Assemblea legislativa n. 112 - Oggetto n. 2131 del 2 maggio 2007.
• Eurocodice 7: Progettazione geotecnica - Parti I-II-III.
• Eurocodice 8: Indicazioni progettuali per la resistenza sismica delle strutture - Parte 5: Fondazioni, strutture di contenimento ed aspetti geotecnici.
• Norme deontologiche riguardanti l’esercizio della professione del Geologo in Italia, 1° gennaio 2007
• D.M. 14.01.2008 “Nuove Norme tecniche per le costruzioni”.
• Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici: Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 - Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008.
• L.R. 30 ottobre 2008, n.19 “Norme per la riduzione del rischio sismico”.
• D.G.R. 10/2010 “Atto di indirizzo recante individuazione degli interventi privi di rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici e delle varianti, riguardanti parti strutturali, che non rivestono carattere sostanziale e definizione della documentazione attinente alla riduzione del rischio sismico necessaria per il rilascio del permesso di costruire e per la denuncia di inizio attività, ai sensi degli articoli 9, comma 4, e 10, comma 3, della L.R. n. 19 del 2008”.
• CONSIGLIO NAZIONALE DEI GEOLOGI - PROGETTO QUALITÀ 2010: Relazione Geologica: standard metodologici e di lavoro.
2. CARATTERISTICHE DELL'OPERA IN PROGETTO
L’infrastruttura in progetto costituisce viabilità esterna al centro abitato di Porto Fuori per una
lunghezza pari circa a 1500 ml, in terreno agricolo pianeggiante.
In particolare il progetto prevede una piattaforma viabile a doppio senso di marcia avente una
larghezza di 7,00 ml, provvista di banchina su entrambi i lati pari a 1,00 ml + 0,50 ml.
Il tracciato di progetto, che si colloca nella categoria C2 → strada extraurbana secondaria, prevede
le seguenti opere:
• rotatoria di collegamento su via Bonifica (raggio 20 m)
• tombamento di un tratto lungo 150 m dello Scolo consortile Fossina che costeggia via
Bonifica sul lato nord
• rotatoria di collegamento con la viabilità interna di via Presentati (raggio 20 m)
• intersezione tipo a raso semplice con viabilità privata
• rotatoria di collegamento con via Classicana con la viabilità esistente (raggio 20 m)
Anche gli attraversamenti degli scoli principali saranno realizzati tramite elementi scatolari.
La viabilità sarà realizzata interamente in rilevato, con quote di progetto mediamente 50 cm
superiori a quelle dell’attuale superficie topografica.
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Fig. 2.1 Foto aerea dell’area con l’inserimento della viabilità di progetto (scala adattata)
Fig.2.2 Planimetria generale del tracciato stradale, in scala adattata
Le figure fornite in tale relazione sono da ritenersi indicative e sono tratte dalle planimetrie di progetto in
scala adeguata a cui si rimanda.
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3. MODELLO GEOLOGICO REGIONALE
Viene qui descritta in breve la geologia del territorio ravennate, al fine di meglio comprendere la
formazione della successione litologico-stratigrafica descritta nei risultati dell’indagine geognostica
di campagna (vedi allegati: prove CPT, diagrammi di resistenza - interpretazioni litologiche).
In termini di geologia strutturale il territorio del Comune di Ravenna (fogli 89 e 100 I.G.M.)
appartiene al settore romagnolo dell'ampio "bacino sedimentario padano"; nel sottosuolo è
presente una successione di depositi marini, deltizi, lagunari, palustri ed alluvionali di età
pliocenico-quaternaria, che poggia su un substrato caratterizzato da una complessa
configurazione a pieghe e pieghe-faglie, con gli assi tettonici paralleli ai principali allineamenti
strutturali appenninici (NW-SE).
Gli elementi tettonici profondi, rilevati attraverso le prospezioni geofisiche dell'AGIP effettuate per
la ricerca di idrocarburi, procedendo da nord verso sud, sono :
- serie di pieghe del settore di Dosso degli Angeli;
- anticlinale di Porto Corsini;
- sinclinale di S. Romualdo-Piombone;
- anticlinale di Ravenna e Alfonsine;
- sinclinale romagnola;
- sinclinale di Cotignola;
- sinclinale di Forlì.
Questa geometria a pieghe condiziona la successiva sedimentazione quaternaria di copertura,
caratterizzata da spessori variabili con massimi in corrispondenza delle depressioni (sino a 3000
m) e minimi sulle strutture positive (circa 1500 m), con un assetto strutturale che ricalca
tendenzialmente l'andamento del substrato.
La potenza dei sedimenti plio-quaternari raggiunge i valori più elevati, nell'ambito del bacino
padano, proprio in corrispondenza del comprensorio di Ravenna, a dimostrazione che quest'area è
soggetta a fenomeni naturali di subsidenza, in gran parte tettonica, fin da tempi geologici remoti.
Tale successione è il risultato di alterne vicende legate soprattutto ad avanzamenti ed arretramenti
della linea di riva, determinati da diversi fattori: la subsidenza e l’innalzamento tettonici,
l'eustatismo, la mutevolezza dell'andamento del corso dei fiumi e la variabilità del loro carico
sedimentario, deposto in fasi climatiche diverse, glaciali ed interglaciali.
A causa della pluralità degli ambienti deposizionali, sia in senso spaziale che temporale, il
complesso sedimentario è caratterizzato da un'elevata variabilità litologica degli strati, costituiti da
sabbie, limi e argille e da miscele di tali litotipi.
La frequenza delle variazioni litologiche si è accentuata nella parte finale del Quaternario,
caratterizzata dai movimenti eustatici del livello marino, in particolare durante l'ultima glaciazione,
denominata Wurm, quando il livello del mare si è abbassato di un centinaio di metri rispetto a
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quello attuale (regressione Wurmiana, 60000-70000 anni fa). Nell'Adriatico la linea di costa si era
di conseguenza spostata fino a Sud di Ancona, lasciando emersa la parte settentrionale della
piattaforma continentale adriatica, con la formazione di un'ampia pianura, drenata dal
prolungamento dei fiumi che attualmente sfociano sulla costa adriatica.
Circa 17000 anni fa, con l'innalzamento della temperatura media di alcuni gradi centigradi, ebbe
inizio una trasgressione eustatica su scala mondiale, denominata trasgressione Flandriana. Essa
portò la linea di costa ad ovest dell’abitato ravennate con andamento all'incirca parallelo alla
Statale Adriatica.
Infine, nella costa occidentale dell'alto Adriatico, tra i 6000 ed i 7000 anni fa, è iniziata una nuova
regressione, non più indotta da variazioni eustatiche come quella precedente, ma di tipo
deposizionale. Essa ha riportato la linea di costa verso Est, fino alla posizione attuale, dando luogo
alla formazione dei depositi olocenici recenti.
3.1 MODELLO GEOLOGICO LOCALE
Esaminando la successione pleistocenico-quaternaria tipica del territorio costiero ravennate si
evidenzia, durante la fase regressiva Wurmiana (60000-70000 anni fa) la deposizione di sedimenti
continentali (40-50 m di potenza) costituiti da argille alluvionali, all'interno delle quali sono presenti
corpi sabbiosi irregolari costituenti depositi fluviali di alveo o di esondazione. Al di sopra di questi
depositi è presente localmente un livello di argilla molle di tipo palustre o lagunare testimoniante il
riavvicinamento della linea costiera causato dalla trasgressione Flandriana (iniziata 17000 anni fa);
detta trasgressione, dovuta all'innalzamento della temperatura su scala planetaria, ha provocato
l'arretramento della linea di costa dalla posizione di massima regressione Wurmiana (ad Est di
Ancona) a quella di 16÷18 chilometri ad Ovest della costa attuale, alla latitudine di Ravenna (Carta
Geologica d’Italia, foglio allegato al n° 223 Ravenna: “Tetto delle sabbie litorali del
“Subsintema di Ravenna”; ente realizzatore: Regione Emilia Romagna - Ufficio Geologico.
La trasgressione della linea di costa attraverso il territorio ravennate ha determinato la deposizione
di sabbie fini di ambiente litorale, con frequenti intercalazioni limoso-argillose, di spessore
relativamente modesto e sedimenti fini di bassa consistenza con lenti di sabbia fine tipici di un
ambiente marino poco profondo in cui sfociavano i fiumi Lamone, Montone, Ronco, e Savio.
Terminata la trasgressione Flandriana la linea di costa è rimasta per alcune migliaia di anni, pur
con piccole oscillazioni, nella stessa posizione e cioè alcuni km ad Ovest di Ravenna, secondo una
linea che corre, dal comune di Cervia verso Nord, parallela alla SS adriatica ed immediatamente a
ponente di questa sino a Ravenna per poi deviare più ad Ovest secondo la direzione Piangipane -
Santerno – Alfonsine.
Durante la fase regressiva Olocenica si è depositato un corpo sabbioso complesso formato
dall'accostamento di cordoni litorali sabbiosi, via via successivi fino a quello attuale affiorante; al
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suo interno sono localmente inserite intercalazioni ghiaiose, con direzione all'incirca NO-SE
(parallele all’antica linea di costa) deposte in seguito a particolari condizioni di trasporto delle
correnti di riva. L'elevato spessore, talora fino ad oltre i 15 m, della bancata formata dalla
progradazione di sedimenti sabbiosi, testimonia la lenta evoluzione della fase regressiva che ha
provocato la migrazione verso Est della linea di spiaggia. Nelle aree ad Est del limite raggiunto
dalla trasgressione Flandriana, tra quelle più depresse, al di sopra dei depositi granulari regressivi
si rinvengono terreni argillosi ricchi in sostanza organica (argille torbose), talora intercalati a veri e
propri strati di torba, di ambiente lagunare-palustre, sovrastati da argille e limi inorganici; la
formazione di un ambiente prima lagunare poi alluvionale è stata favorita anche dalla subsidenza
naturale, che ha determinato un lento ma incessante abbassamento del suolo.
La successione sedimentaria dell’area ravennate fa parte della successione post-evaporitica del
margine padano adriatico ed è quindi costituita, in affioramento, unicamente dai depositi olocenici
appartenenti al Supersintema Emiliano Romagnolo.
SUPERSINTEMA EMILIANO-ROMAGNOLO
Il Supersintema Emiliano-Romagnolo è l’unità stratigrafica che comprende l’insieme dei depositi
quaternari di origine continentale affioranti in corrispondenza del margine appenninico padano
(ciclo Qc di RICCI LUCCHI et alii, 1982) ed i sedimenti continentali e marini ad essi correlati nel
sottosuolo della pianura emiliano-romagnola. Questi ultimi, nell’area in esame, includono
esclusivamente depositi deltizi e marini, organizzati in cicli deposizionali di vario ordine
gerarchico. Il limite inferiore del Supersintema Emiliano-Romagnolo non affiora nell’area, ma
affiora solamente a ridosso del margine appenninico e nei settori intravallivi a sud, dove è
fortemente discordante sui depositi marini del Pleistocene medio (sabbie di imola - IMO) e mio-
pliocenici. Il limite superiore coincide col piano topografico.
L’età dell’unità è Pleistocene medio – attuale (REGIONE EMILIA-ROMAGNA & ENIAGIP,
1998). Il Supersintema Emiliano-Romagnolo comprende due sintemi distinti (Sintema
Emiliano-Romagnolo Inferiore, AEI, e Sintema Emiliano-Romagnolo Superiore, AES), correlati
con i depositi coevi di sottosuolo. Nell’area in esame affiorano solo i depositi di AES.
Sintema Emiliano-Romagnolo Superiore (AES)
Il Sintema Emiliano-Romagnolo Superiore (AES in precedenza denominato “Alloformazione
Emiliano Romagnola Superiore”) costituisce la porzione superiore del Supersintema Emiliano-
Romagnolo. Nell’area comprende depositi alluvionali, deltizi, litorali e marini organizzati in
successioni cicliche di alcune decine di metri di spessore.
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Subsintema di Ravenna (AES8)
Tutti i depositi quaternari affioranti nell’area sono stati attribuiti dalla R. Emilia Romagna a questo
subsintema. Esso rappresenta l’elemento sommatale del Sistema Emiliano-Romagnolo Superiore
e presenta uno spessore massimo di poco inferiore ad una trentina di metri (max = 28,5m). Nei
settori intravallivi ed allo sbocco delle valli AES8 è dato da depositi fluviali organizzati in vari ordini
di terrazzo, costituiti da ghiaie di canale fluviale ricoperte da tracimazioni fluviali argillose, limose e
sabbiose, variamente pedogenizzate. Questi depositi passano, nel settore di pianura alluvionale,
ad argille, limi ed alternanze limoso-sabbiose di tracimazione fluviale (piana inondabile, argine,
rotta, ecc.) ed infine, nel settore costiero di bassa pianura (ad Est della trasgressione Flandriana),
come nell’area Ravennate il Subsintema di Ravenna risulta costituito da sabbie, argille e limi di
ambiente alluvionale (porzione più superficiale) deltizio e litorale, organizzati in corpi sedimentari
lenticolari, nastriformi, tubolari e cuneiformi di spessore plurimetrico. Il limite inferiore è inconforme,
non affiorante, marcato da una superficie d discontinuità che localmente materializza una lacuna
stratigrafica di circa 15 ka anni definita su base radiometrica (14C). Il limite superiore coincide col
piano topografico e la parte sommatale è costituita dall’”Unità di Modena”(AES8a). Nell’area di
indagine, sita circa 4 km ad Est dell'abitato di Ravenna, il subsintema di Ravenna ha una
geometria complessiva relativamente tabulare con spessori che si aggirano intorno ai 25-26m e
l’Unità di Modena (AES8a) che contiene i depositi più superficiali e più recenti, compresi quelli
attualmente in evoluzione, risulta qui costituita da da depositi sabbiosi e sabbioso-limosi (con
alcune intercalazioni limoso-argillose) deltizi e litorali.
L’Unita di modena (AES8a) è quindi un’unità pellicolare, di pochi metri di spessore, che talora
raggiunge gli 8÷9 m solo in corrispondenza dei riempimenti dei principali canali fluviali (più a
monte) o lungo le fronti deltizie. Nel settore costiero la base di AES8a è data dalla base erosiva
discordante di cordoni litorali e di fronti deltizie sabbiose che tagliano i cordoni spesso ghiaiosi di
AES8. L'Unità di Modena in area costiera è quindi costituita, come AES8, da depositi sabbiosi di
cordone litorale e di fronte deltizia che si sviluppano (e si preservano) prevalentemente a partire
dal X secolo d.C. (CIABATTI & VEGGIANI, 1990); però, contrariamente ad AES8, questi cordoni
solo raramente includono depositi di spiaggia ghiaiosa, allineati lungo il limite SO di affioramento
del cordone più interno. Localmente le sabbie di cordone sono separate da sottili depositi fini di
laguna di retrocordone. Il settore a mare è completamente occupato da questa unità che è
rappresentata da depositi superficiali di spiaggia sommersa e di prodelta. L’età di AES8a è riferita
all’epoca post-romana, sulla base dei seguenti caratteri: 1) la presenza di abbondanti e frequenti
reperti romani (e più antichi) al tetto dei depositi sottostanti, fra i quali si segnalano numerosi
elementi infrastrutturali (edifici, strade, ecc., Fig. 18); 2) l’assenza di questi reperti al’interno dei
depositi di AES8a o la loro presenza esclusivamente come elementi rimaneggiati; 3) l’alterazione
pedogenetica modesta o del tutto assente della superficie affiorante di AES8a. Più in dettaglio i
dati storici ed archeologici indicano che l’unità si è deposta a partire dal IV-VI secolo d.C.
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(BONDESAN, 1986, CIABATTI & VEGGIANI, 1990, MONTEVECCHI & NOVARA, 2000,
VEGGIANI, 1982, 1987).
Carta Geologica della Regione Emilia Romagna (rilevamento 1:10000)
Scala adattata alle dimensioni del foglio
Comune di Ravenna (RA), sez. CTR: 223160
AES8a - Unità di Modena.
Tessitura: S (Sabbia).
Ambiente: Piana alluvionale. Deposito: Piana costiera, fronte deltizia e piana di sabbia.
Deposito: Deposito di cordone litorale.
TRACCIATO:
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AES8a - Unità di Modena.
Tessitura: AL (Argilla limosa).
Ambiente: Piana alluvionale. Deposito: Piana costiera, fronte deltizia e piana di sabbia.
Deposito: Deposito di palude salmastra e laguna di retrocordone.
TRACCIATO:
A differenza di quanto indicato nella carta geologica sopra riportata, nella parte Est del tracciato,
sulla base di quanto riscontrato nelle prove CPT n°5 e n°15 (vedi planimetria con ubicazione
indagini) le argille limose di retrocordone indicate in carta appaiono come intercalazioni superficiali
(presenti tra 0,8 ed 1,8m di prof.) di depositi sabbiosi.
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4. GEOMORFOLOGIA
Il territorio del Comune di Ravenna è assimilabile a un piano debolmente inclinato con immersione
verso N-NE, movimentato da lievi ondulazioni che si manifestano con depressioni a fondo
subpianeggiante separate da zone in rilievo di forma allungata.
Trattandosi di aree pianeggianti lievemente ondulate, le strutture geomorfologiche presenti
risultano difficilmente individuabili direttamente sul terreno in quanto determinano dislivelli di pochi
metri mentre sono evidenti osservando le quote topografiche riportate in cartografia.
In epoca recente, inoltre, il territorio è stato interessato, oltre che da un elevato tasso di
subsidenza, da un'intensa opera di rimodellamento antropico attraverso interventi di spostamento
e diversione di fiumi Lamone, Ronco e Montone ed ampi opere di bonifica che hanno
notevolmente mascherato o modificato i lineamenti originali.
Nell’area comunale è possibile distinguere due ambienti:
1. L’ambiente costiero e di transizione, la cui presenza si estende dalla costa attuale fino ad
ovest di Ravenna, rappresenta l’area di influenza dei fenomeni connessi alla dinamica
costiera ed il loro interagire con i deflussi e gli apporti fluviali e l’azione eolica. Gli elementi
morfologici caratteristici sono i sistemi dunosi disposti in direzione N-NO ÷ S-SE con
leggera convessità verso Est a raccordarsi con gli apparati fociali, e le depressioni
intradunali dell’area di transizione. Le altimetrie seguono tale ordinamento con quote
elevate o relativamente elevate in corrispondenza dei dossi dunali e zone depresse con
difficoltà di scolo nelle aree interne.
2. L’ambiente della pianura a crescita verticale; questo ambiente, prima della regimazione
antropica dei fiumi, era caratterizzato da uno sviluppo verticale, dovuto prevalentemente a
processi di tracimazione e di rotte fluviali a piccola scala e da argini naturali e piane
inondabili a grande scala, che hanno portato: i primi alla deposizione di strati di spessore
decimetrico, i secondi alla deposizione di corpi di spessore metrico, a giacitura
suborizzontale e a geometria lenticolare.
All’interno della pianura a crescita verticale si possono quindi riconoscere due sotto-ambienti
principali: gli Argini naturali ed i Bacini interfluviali. I depositi di Argine naturale costituiscono le
aree più elevate, presentano forma allungata secondo l’asse del canale fluviale; sono caratterizzati
da intercalazioni di strati decimetrici di sabbie e sabbie limose e limi sabbiosi che passano più
distalmente ad alternanze di strati limoso-argillosi solo debolmente sabbiosi e strati argilloso-
limosi. I Bacini interfluviali, o Piane inondabili, costituiscono le aree più depresse, un tempo sede
di valli e paludi; essi presentano una morfologia piatta a profilo concavo e sono caratterizzati da
sedimentazione, generalmente fine, data da argille e argille limose alternate, localmente con livelli
torbosi inclusi. Le aree poste ad ovest della linea di massima trasgressione marina (Flandriana)
hanno continuato ad evolversi in questo modo dai tempi della regressione Wurmiana sino a
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quando l’uomo ha cominciato ad arginare i fiumi ed a regolarne il deflusso, bonificando le aree
poste più a valle, quindi più depresse, tramite la realizzazione di casse di colmata:
- aree a Nord Ovest di Ravenna (Fiume Lamone).
- aree a Sud di Ravenna, ad Est della Via provinciale n° 71 “Dismano” e sino in prossimità Della
Località Fosso Ghiaia (valle Standiana), tramite la decantazione annuale delle torbide del Fiume
Ronco nella pratica di coltivazione delle risaie (dal finire del XVIII° secolo).
L’area oggetto del presente studio risulta nell’”ambiente di dinamica costiera: i terreni riscontrati
rappresentano infatti “depositi di cordone litorale" o talora di palude salmastra di retrocordone e,
come indicato nella “Carta Geomorfologica della Pianura Padana Scala 1:250.000”; (Ministero
dell’università e della ricerca scientifica – 1997) appartiengono alle "FORME E DEPOSITI
LITORANEI E LAGUNARI" ad è classificato come "deposito sabbioso prevalentemente litoraneo" e
risulta in "area depressa".
La zona tra Ravenna e il Mare Adriatico, è caratterizzata dalla presenza di cordoni sabbiosi che
corrispondono a posizioni in cui vi è stata una più lunga permanenza della linea di costa durante la
fase regressiva del ciclo sedimentario olocenico, corrispondente all’ingressione Flandriana la
quale, nella fase di massima avanzata del mare ((trasgressione marina), aveva portato la linea di
costa lungo la direttrice Fosso Ghiaia - Madonna dell’Albero - Fornace Zarattini – Alfonsine
(all’incirca lungo la S.S.16 Adriatica). In posizione intermedia tra i vari cordoni sabbiosi sono
presenti aree caratterizzate da una maggiore copertura superficiale di terreni argilloso-limosi,
consistenti in alluvioni recenti e depositi di bonifica in superficie ed in depositi di laguna e palude in
profondità.
Il cordone sabbioso più antico interessa la città di Ravenna e corrisponde circa al tracciato della
Via di Sant’Alberto e prosegue verso Sud nella zona di Via di Roma e della Stazione Ferroviaria,
più ad est si trova il cordone sabbioso “delle Bassette” spesso 10-12 metri, poi il cordone “delle
pinete” e infine procedendo verso il mare il cordone “della costa”.
Fra i cordoni sabbiosi sono presenti fasce caratterizzate da elevati spessori, anche oltre 10 m, di
depositi vallivi e lagunari recenti (argilla molle ed argilla morbosa con lenti di torba e poche
intercalazioni limose-sabbiose) che ricoprono il banco sabbioso.
In particolare tra il cordone sabbioso “delle pinete”, che ricomprende l’abitato di Porto Fuori, ed il
cordone sabbioso “della costa” attuale, si estende un’ampia zona caratterizzata dalla presenza in
superficie di alluvioni recenti e depositi vallivi e lagunari di spessore variabile e generalmente non
elevato, ma che può aumentare notevolmente in corrispondenza di vecchi canali e paleoalvei. In
questa zona sono ancora presenti zone paludose e lagunari (piallasse), solo in parte bonificate in
tempi recenti per la realizzazione di insediamenti industriali e portuali.
13
Fig. 4.1 - Carta Geologica - Geomorfologica (stralcio della cartografia 1:50.000 del Servizio Geologico
della Regione Emilia-Romagna)
In rosso (con frecce): sovrascorrimenti profondi (post-tortoniani) dedotti.
In rosso (dentato):faglia diretta profonda (dedotta)
L’assetto geomorfologico prima descritto è osservabile nello stralcio riportato in Figura 5.1, tratto
dalla cartografia in scala 1:50.000 messa a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna, in cui
sono evidenziati gli elementi geomorfologici che caratterizzano l’area in esame.
Nella tavola si riconoscono simboli rossi e blu: i simboli rossi indicano elementi strutturali profondi,
quali faglie profonde dirette profonde, mentre i segni blu sono di carattere geomorfologico; in
marrone è indicata l’isobata della base del pliocene a -5.000 m.
In particolare il territorio attraversato dal tracciato è interessato da cordoni litorali affioranti certi
(tratti blu), orientati NO-SE, che interessano gran parte del territorio ravennate, di cui si ha
conferma, come si vedrà in seguito, dalle indagini geognostiche effettuate.
5. MODELLO IDROGEOLOGICO
Nell'ambito del territorio comunale ravennate è riconoscibile un sistema acquifero ad acque dolci,
costituito da terreni del Quaternario continentale, delimitato inferiormente dall'interfaccia acqua
dolce-acqua salata. Le attuali conoscenze permettono di ipotizzare la suddivisione del sistema
nelle seguenti unità idrogeologiche, dall'alto verso il basso:
- acquifero freatico (superficiale): dai dati bibliografici e dalla profondità media dei pozzi presenti
14
nell’area ravennate e nel suo intorno, si evidenzia che l’acquifero superficiale presenta
mediamente una potenza variabile tra i 15 ed i 20m. Per l’area comunale risulta comunque difficile
identificare una struttura ben definita poiché i terreni alluvionali prevalgono nelle zone ad Ovest del
limite della trasgressione Flandriana ed anche nelle aree più occidentali del territorio interessato da
quest’ultima, dove la potenza dei terreni coesivi può superare abbondantemente i 10 metri; i terreni
sabbiosi sono invece preponderanti nella fascia litoranea ad est della città ed anche in alcune aree
cittadine o immediatamente a Nord dell’area urbana. Nell’area ravennate l’acquifero freatico è
perciò spesso legato ad una circolazione in terreni misti costituiti generalmente da alluvioni e
depositi di palude salmastra, con potenze da pochi metri sino ad oltre 10m, che sovrastano il
banco sabbioso litorale; talora, in alternativa, si riscontrano terreni coesivi argilloso-limosi
inframmezzati da lenti sabbiose alluvionali (in questo caso: alternanza di livelli permeabili ed
impermeabili o semipermeabili).
Nell’area in esame l’acquifero superficiale è principalmente contenuto in terreni a tessitura
fondamentalmente granulare: a parte le sottili intercalazioni limoso argillose o alcuni strati coesivi
teneri (argille organiche) di maggior spessore (CPT4: da 8,6 a 10,0m e CPT15:da 10,2 a 12,0m -
vedi allegati: "prove CPT"), la maggior parte della colonna stratigrafica ospitante l’acquifero è
costituita da sabbie o sabbie limose, che risultano presenti sino ad oltre 14m di profondità. Tale
bancata granulare passa inferiormente a terreni coesivi limoso-argillosi e perciò a terreni a bassa
permeabilità emipermeabili (presenti sino ai 24m di prof: come evidenziato nella prova CPT 9 del
P.U.A. di lottizzazione). Come indicato nella Carta Geologica d’Italia in scala 1:50.000 Foglio n. 23
“Ravenna” tali terreni coesivi rappresentano le "Argille e limi di prodelta" e nell'area in oggetto
appaiono comunque inframmezzati, sino a 22,5m di prof, da intercalazioni sabbiose legate alla
probabile presenza di paleocanali in area di foce.
Nel complesso dell’area interessata dal progetto stradale è quindi ipotizzabile una natura
semiconfinata dell’ acquifero con buona circolazione idrica solo in corrispondenza delle aree dove
il banco sabbioso si presenta omogeneo o comunque preponderante rispetto ai livelli coesivi
(come nell’area in esame). L’alimentazione dell’acquifero avviene sia lateralmente, in connessione
con i canali e le aste fluviali, sia verticalmente grazie alle precipitazioni; esso è solo localmente
soggetto ad emungimenti (modesti) ed è regimato da una fitta rete di canali e scoli, per lo più
facenti capo ad impianti idrovori.
Per quanto riguarda l’idrografia superficiale, il territorio in cui è localizzato l’intervento ricade entro il
comprensorio del Consorzio di Bonifica della Romagna; in particolare l’area di intervento ricade
all’interno del bacino n. 10 Rasponi, L’area di indagine risulta drenata dagli scoli consorziali:
“Staggi” (posto al limite Ovest e parallelo al percorso per circa 300m), "Immissario sinistro" (che
taglia il percorso in direz. SE-.NO circa in corrispondenza del punto di indagine CPT3 ed in cui si
immette lo scolo Staggi) lo "Scolo Centrale Porto Fuori" posto all'estremità Est del percorso
stradale di progetto (con direzione Sud-Nord) e lo "Scolo Fossina" posto lungo Via Bonifica. Tali
15
scoli confluiscomo più a Nord dello Scolo Ferrari, facente capo all' "Impianto Idrovoro Rasponi" di
Punta marina, che scarica le acque in mare.
- livello impermeabile argilloso di separazione;
- sistema di acquiferi con falde in pressione:
formato da una serie di orizzonti permeabili sabbiosi riconducibili ad un unico acquifero multistrato
a scala regionale, soggetto ad emungimento intensivo per l'approvvigionamento idrico ed
alimentato, per flusso sotterraneo, dalla retrostante pianura, con alimentazione nella fascia
pedecollinare (conoidi).
L'assetto strutturale del letto dell'acquifero multistrato ricalca l'andamento delle strutture pre-
quaternarie. I singoli acquiferi mostrano un andamento analogo e risultano articolati in blande
pieghe anticlinaliche e sinclinaliche, che si smorzano progressivamente dal basso verso l'alto, sino
a raggiungere uno stato di quasi orizzontalità negli acquiferi superiori.
Opere di bonifica e difesa idraulica – Consorzio di Bonifica della Romagna , stralcio tav. 01 (scala 1:25.000)
16
In occasione della campagna di indagini geognostiche la profondità della falda dal p.c. variava da
-1.30 m a -1.75 m lungo il tracciato, anche in relazione a variazioni topografiche locali. Oggi le
caratteristiche della tavola d'acqua non risultano modificate; la presenza dei canali di bonifica e del
sistema di scolo meccanico di seguito descritto, condizionano il mantenimento depresso del livello
freatico, con un escursione dell’ordine dei 50 cm, al fine di evitare fenomeni di allagamento.
Visti il rilievo topografico e le quote di progetto, considerato che il tracciato sarà realizzato in
rilevato di circa 0.5 metri, la presenza della falda non determina problematiche.
Le opere puntuali (3 scatolari) relative agli attraversamenti degli scoli: "Immissario sinistro",
"Centrale" ed il tombamento dello Scolo "Fossina" determineranno una locale interferenza con tale
prima falda, avendo le fondazioni poste a circa -2.5 m dal piano di campagna. In fase di cantiere di
ciascun manufatto sarà probabilmente necessario ricorrere temporaneamente ad un sistema di
abbattimento del livello freatico, ad esempio mediante l’uso di Well Point, da utilizzare per il breve
periodo della singola messa in opera.
Per quanto riguarda il rischio idrogeologico, tale area era sottoposta a vincolo secondo l’art. 4
delle norme di piano. In riferimento invece al nuovo "Progetto di variante al Titolo II - Assetto della
rete idrografica", adottato dal Comitato Istituzionale, con Del. n. 2/1 del 21.04.2008, si esclude
invece tale rischio. Nella variante al titolo 2 "Assetto della rete idrografica" adottata con delibera
della giunta regionale 1877 del 19/12/2011, si sono modificate tali aree:
L'area di indagine e quindi il comparto S9, così come la maggior parte dell'abitato di Porto Fuori è
stato stralciato e non soggetto ad alcun vincolo in riferimento al rischio idraulico. Il rischio di
esondazione è perciò escluso e conseguentemente anche il tirante atteso è nullo.
CONSULTANDO LA CARTA SUL RISCHIO IDRAULICO MODIFICATA DOPO GLI ULTIMI
EVENTI ALLUVIONALI, SI E’ VERIFICATO CHE L’AREA NON RISULTA ESSERE INSERITA
TRA QUELLE A RISCHIO IDROGEOLOGICO E PERTANTO NON E’ SOGGETTA A NESSUN
VINCOLO EDIFICATORIO
17
6. COERENZA DEL PROGETTO CON GLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
(come da relazione geologica per il progetto preliminare)
Per quanto riguarda il vigente Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), nella tavola 2-9 “Tutela dei sistemi ambientali e delle risorse naturali e storico-culturali” (1:25.000) di cui è riportato uno stralcio in Fig. 6.1, nell’area in esame è segnalato un “Sistema dunoso costiero di rilevanza storico documentale paesistica” (triangoli rossi), normato dall’articolo 3.20d, compreso entro l’articolo 3.20: Particolari disposizioni di tutela di specifici elementi: dossi di pianura e calanchi. La norma definisce che a tali "Sistemi dunosi” si applichino gli stessi indirizzi e prescrizioni di cui all’art. 3.19 e che spetta alla pianificazione comunale generale l'eventuale emanazione di ulteriori norme di tutela. Il progetto stradale, che attraversa il sistema dunoso cartografato, messo in evidenza anche nelle cartografie regionali, risulta ammesso in riferimento all’art. 3.19 a cui si rimanda in quanto la strada in progetto ha “rilevanza meramente locale, in quanto al servizio della popolazione di non più di un Comune, ovvero di parti della popolazione di due Comuni confinanti”. Si evidenzia inoltre che la pianificazione comunale non aggiunge alcuna specifica nella norma di tutela dei sistemi dunosi costieri di rilevanza storico documentale paesistica, infatti il RUE riprende esattamente la normativa individuata da questo articolo del Piano provinciale. In merito a tale verifica, si può osservare che l’abitato di Porto Fuori si sviluppa interamente su tale sistema; il tracciato in progetto attraversa trasversalmente in senso est-ovest tale elemento sviluppato in direzione nord-sud: essendo in rilevato, non va a interferire con la morfologia dello stesso, peraltro non evidente sul territorio, e non né altera i caratteri.
Fig. 6.1 - PTCP: stralcio Tav 2.9 - Tutela dei sistemi ambientali e delle risorse naturali e storico-culturali
La maggior parte del tracciato ricade anche nell’Art. 3.23 - Zone di interesse storico testimoniale - Terreni interessati da bonifiche storiche di pianura (barrato blu). Per tali zone i Comuni, in sede di formazione e adozione degli strumenti urbanistici generali, devono individuare i Canali di bonifica di rilevanza storica e i manufatti idraulici più significativi sotto il profilo della organizzazione del sistema idraulico storico, e provvedere a dettare la disciplina per la loro tutela. Il tracciato interferisce in particolare con lo "Scolo Centrale" e con lo "Scolo Immissario Sinistro", che saranno attraversati mediante scatolari, e con lo "Scolo Fossina" di cui è previsto un tratto di
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tombamento di circa 150 metri. Saranno comunque garantite l'efficienza del sistema idraulico l’assenza di alterazione delle caratteristiche essenziali degli elementi dell'organizzazione territoriale. La progettazione degli attraversamenti sarà concordata con Comune e Consorzio di Bonifica competente. Infine, si è rilevato che nella zona interessata dall’infrastruttura in progetto, non sussistono problematiche di dissesto geomorfologico. Per quanto riguarda la vulnerabilità, con la Deliberazione del C. P. n. 24 del 22.03.2011 è stata approvata la “Variante al PTCP della Provincia di Ravenna in attuazione del Piano di Tutela delle Acque della Regione Emilia-Romagna”, pubblicata sul B.U.R. Emilia-Romagna n. 73 del 11-05-2011. La Provincia fa propri gli obiettivi di qualità ambientale dei corpi idrici superficiali e sotterranei definiti dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Emilia-Romagna (PTA) e dal Piano di Gestione del Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale (PDG), adottato il 24.2.2010. La Variante comporta l’introduzione della nuova Tavola 3 “Carta della tutela delle risorse idriche superficiali e sotterranee” e la modifica ed integrazioni di alcuni articoli. Tutta la fascia costiera rientra nelle Zone di protezione delle acque sotterranee costiere, normate degli articoli 5.3; 5.7; 5.11. Con l’ Art. 5.3 - Aree di protezione delle acque sotterranee costiere, si individua una ulteriore zona di protezione delle acque sotterranee in territorio costiero, in considerazione delle evidenze sperimentali di subsidenza costiera e di salinizzazione delle falde per ingressione di acque marine. Con l’Art. 5.7 - Disposizioni per la zona di protezione delle acque sotterranee in ambito costiero, valgono alcune disposizioni, tra cui:
• per le estrazioni di acque freatiche in corso di cantierizzazione, nelle escavazioni che espongono la falda freatica va limitato l’impiego di pompe well-point. L’allontanamento delle sole acque estratte dovrà avvenire preferibilmente per reimmissione diretta in falda freatica mediante pozzo a dispersione.
Il progetto in esame non è in contrasto con la normativa specifica in quanto, in corso di cantierizzazione, nella realizzazione del tombamento dello scoli di bonifica che interferiscono con la falda freatica, sarà limitato l’impiego di pompe well-point.
7. INDAGINE GEOGNOSTICA
In accordo con la committenza ed il progettista, le indagini geognostiche effettuate nell'agosto
2011 (n° 6 sono state effettuate 6 prove penetrometriche statiche "CPT) sono considerate
esaustive sia per la caratterizzazione litologico-stratigrafica, sia per la definizione del modello
geologico di sottosuolo sul quale si sviluppa il tracciato. Tali prove, spinte alla profondità di 10m e
15 m, sono state tutte realizzate alla quota di campagna, che presenta leggere variazioni dovute
all’estensione dell’area interessata dal tracciato. Nella pagina seguente, la figura 7.1 illustra
l’ubicazione delle indagini.
Oltre a tali prove sono disponibili altre indagini nella zona immediatamente a sud-ovest del
tracciato (PUA S9), spinte a 30 metri, utilizzate per la ricostruzione dei primi 30 metri di substrato,
(indicate nella Fig. 7.2).
Nel corso delle prove CPT sono stati determinati puntualmente, ogni venti centimetri di profondità
lungo la verticale, i valori della resistenza alla punta (qc o Rp) e dell'attrito laterale locale (Rl o fs) e
quindi dai loro rapporti la stratigrafia del terreno (classificazioni di Begemann → qc/fs e di
Schmertmann → qc ÷ fs/qc).
19
I dati elaborati sono forniti sia in tabulati sia in appositi diagrammi, nei quali si possono esaminare
gli andamenti della resistenza alla punta e laterale. Inoltre sono fornite valutazioni sulla litologia dei
terreni sia in base alla teoria di Begemann 1965 - A.G.I. 1977, sia secondo Schmertmann 1978.
Per la valutazione del parametro Vs30 caratteristico dell’area, ovvero la media pesata delle
velocità delle onde sismiche di taglio nei primi 30 m di profondità dal piano campagna, come
prescritto dall’art. 3.2.2 del D.M. 14.01.2008, è stata utilizzata l’indagine geofisica costituita da una
prova MASW (Multichannel Analysis of Surface Waves, Park et al., 1999) integrata con tre prove
con tromografo digitale (HVSR - Nakamura 1989). Il risultato di tale analisi è confermato anche da
un'ulteriore indagine tromografica effettuata all'interno dell'abitato di Porto Fuori (RA) in Via Beretti.
La definizione del parametro Vs 30 ha qiondi permesso di definire (ai sensi delle N.T.C. 2008) la
categoria sismica del suolo di fondazione.
La MASW è basata sull’analisi delle onde sismiche superficiali ed è integrata dalle prove effettuate
mediante acquisizione passiva del rumore sismico ambientale con strumento tromografico (vedi
capitolo 12). Le indagini geofisiche sono state realizzate dallo Studio Sangiorgi di Dozza (BO) ed
in allegato sono forniti i risultati.
Fig. 7.1 - Ubicazione delle indagini geotecniche lungo il tracciato (scala adattata)
20
Fig. 7.2 - Ubicazione delle indagini geognostiche entro il PUA S9 (scala adattata). In azzurro è indicato
anche il profilo della MASW
8. DESCRIZIONE LITOLOGICO-STRATIGRAFICA
Facendo anche riferimento ai dati disponibili noti alla scrivente, si può affermare che la
successione stratigrafica puntualmente indagata risulta caratteristica della zona e conferma la
sequenza sedimentaria precedentemente descritta nel modello geologico locale (§3.1).
I dati raccolti consentono di affermare che la zona è caratterizzata da una buona omogeneità
stratigrafica, in dettaglio si osserva una significativa corrispondenza tra le 6 verticali ricostruite
lungo il tracciato.
In particolare è evidente il cordone sabbioso complesso spesso circa 13-15 metri, affiorante nelle
CPT 1-2-3-4 e, nela porzione Est, parzialmente ricoperto da 0,8m di terreno coesivo di palude
salmastra e laguna di retrocordone (da -1,0m a -1,8m di prof. dal p.c. nelle CPT5 e CPT15).
21
Il cordone è formato da sabbie limose e limi sabbiosi con addensamento da medio ad alto, con
locali intercalazioni coesive di potenza poco inferiore ai due metri, come nelle prove CPT4: da 8,6
a 10,0m e CPT15:da 10,2 a 12,0m.
Al di sotto si riscontrano, fino a 22,5m, livelli prevalentemente coesivi alternati a livelli granulari
limoso sabiosi di potenza inferiori ai 0,4m; quindi tra i 22,5 ed i 26m si hanno terreni prettamente
coesivi limoso-argillosi e dai 26,5 ai 30,0m si hanno nuovamente sabbie e/o sabbie limose da
mediamente addensate ad addensate.
In allegato la sezione riportata anche nella relazione geologica del progetto preliminare, nella quale
è ricostruito lo schema geolitologico del sottosuolo, sulla base delle 6 prove localizzate lungo il
profilo stradale in progetto.
9. MODELLO GEOTECNICO
9.1 PARAMETRI FISICO- MECCANICI DEL TERRENO
Dai valori di resistenza alla punta qc (Rp) e dell’attrito laterale specifico fs (Rl) determinati nel
corso delle prove CPT sono state determinate la stratigrafie del terreno con i principali parametri
geomeccanici e quindi da questi sono stati calcolati i valori caratteristici dell’angolo di attrito (ϕ′k) e
della coesione non drenata (cuk, per i soli strati coesivi).
PARAMETRI GEOTECNICI RICAVATI DALLE CPT: (simboli – correlazioni – bibliografia)
Cu (su) = Coesione non drenata (terreni coesivi) [Cestari: correlazioni cu - qc, σvo]
formula empirica: cu = (qc - pressione geostatica) / fattore di cono.
ϕϕϕϕ′′′′ = angolo di attrito interno efficace (di picco) [correlazioni: ϕϕϕϕ′′′′ - qc - σ′vo] (Durgunoglu & Mitchell,
per sabbie n.c.- 1975, e Meyerhof, per sabbie limose) con σvo e σ′vo rispettivamente tensione
verticale geostatica totale ed efficace, valutata in base ai valori medi di γ (Relativamente ai terreni
coesivi sono stati valutati in base alle esperienze geotecniche locali, basate sui dati di analisi di
laboratorio effettuate su terreni appartenenti alla medesime unità lito-stratigrafiche).
Ed: = modulo Edometrico = α · qc , in cui: qc = resistenza alla punta
α = coefficiente adimensionale tabulato in funzione della litologia e della resistenza alla
punta dei terreni attraversati ( Mitchell e Gardner, 1975 et Al.)
22
NI = coefficiente di Poisson, valutato a seconda della litologia
γγγγ = peso di volume del terreno (naturale o saturo)
I valori di γ sono stati stimati, in accordo con le indicazioni fornite dalla letteratura e le conoscenze
acquisite sui caratteri geomeccanici delle sequenze litostratigrafiche locali, in base allo stato di
addensamento e/o compattazione: limi ed argille γ = 1,70÷÷÷÷1,95 t/m³; sabbie γ = 1,75÷÷÷÷1,90 t/m³.
Relativamente ai parametri che seguono una distribuzione log-normale (cu, c’ ecc), i valori
caratteristici “Xk” sono stati ricavati calcolando il 5° percentile della distribuzione media della
serie di dati ottenuti dalle prove CPT secondo i metodi approssimati di Angus (5° percentile
distribuzione della media):
(molti dati)
o di Cox
(pochi dati)
invece, per parametri che seguono una distribuzione normale (ϕ) sono state utilizzate le seguenti formule:
(“Student” per molti dati)
o tramite la formula
(5° percentile distribuzione del campione; per pochi dati)
I parametri ricavati rappresentano valori al di sotto del quale ci si può attendere che si collochi non
più del 5% dei risultati ottenibili da una serie illimitata di prove, ossia al di sopra del quale troviamo
il 95% dei valori della distribuzione media della serie di dati.
Vengono di seguito illustrate le stratigrafie geotecniche con i principali parametri geotecnici
ricavati dall’interpretazione dei dati ottenuti dalle prove penetrometriche statiche “CPT”.
23
STRATIGRAFIA TERRENO CPT 1
A= argilla / argilloso; L = limo / limoso; S = sabbia / sabbioso; Org = organico/a
N° Strato
DH [m]
Profondità (m)
γ (Kg/m³)
γs (Kg/m³)
ϕ′ (°) medio (range)
ϕϕϕϕ′′′′k (°)
Cu medio
(Kg/cm²)
Cuk (Kg/cm²)
M (Ed) (Kg/cm²) Ni
1 3,8 Da 0,0 a 3,8 1800,0 1900,0 30 ÷ 33 31,5 0,0 0,0 115,0 0,3
2 2,6 Da 3,8 a 6,4 1780,0 1880,0 22 ÷ 33 26,3 0,20 0,11 68,0 0,25
3 0,4 Da 6,4 a 6,8 1680,0 1760,0 18 ÷ 22 18,8 0,33 0,23 32,0 0,45
4 2,8 Da 6,8 a 9,6 1810,0 1910,0 30 ÷ 34 30,9 0,0 0,0 117,0 0,25
5 0,6 Da 9,6 a 10,2 1700,0 1780,0 17 ÷ 23 19,2 0,37 0,28 34,0 0,45
6 2,4 Da 10,2 a 12,6 1820,0 1920,0 32 ÷ 34 32,5 0,0 0,0 126,0 0,25
7 0,4 Da 12,6 a 13,0 1840,0 1920,0 22 ÷ 44 21,6 0,55 0,38 52,0 0,4
8 1,0 Da 13,0 a 14,0 1820,0 1920,0 32 ÷ 33 32,0 0,0 0,0 120,0 0,25
9 1,0 Da 14,0 a 15,0 1800,0 1890,0 22 ÷ 31 23,0 0,25 0,12 65,0 0,35
DH: spessore dello strato; γ: Peso unità di volume; γs: peso unità di volume saturo; ϕ′: angolo di
attrito; ϕϕϕϕ′′′′k: angolo di attrito caratteristico; cu: coesione non drenata (valore medio) Cuk:
coesione non drenata caratteristica; M (Ed): modulo edometrico (può essere considerato
come valore caratteristico); Ni: coefficiente di Poisson.
24
STRATIGRAFIA TERRENO CPT 2
A= argilla / argilloso; L = limo / limoso; S = sabbia / sabbioso; Org = organico/a
N° Strato
DH [m]
Profondità (m)
γ (Kg/m³)
γs (Kg/m³)
ϕ′ (°) medio (range)
ϕϕϕϕ′′′′k (°)
Cu medio
(Kg/cm²)
Cuk (Kg/cm²)
M (Ed) (Kg/cm²) Ni
1 1,6 Da 0,0 a 1,6 1810,0 1900,0 26 ÷ 32 28,4 0,0 0,0 95,0 0,3
2 1,4 Da 1,6 a 3,0 1810,0 1910,0 32 ÷ 34 32,3 0,0 0,0 119,0 0,25
3 1,6 Da 3,0 a 4,6 1800,0 1890,0 26 ÷ 31 27,5 0,0 0,0 73,0 0,3
4 0,2 Da 4,6 a 4,8 1640,0 1740,0 19 ÷ 21 18,6 0,30 0,19 30,0 0,45
5 0,6 Da 4,8 a 5,4 1800,0 1900,0 30 ÷ 32 29,2 0,0 0,0 106,0 0,3
6 1,2 Da 5,4 a 6,6 1770,0 1860,0 19 ÷ 32 22,1 0,34 0,15 65,0 0,35
7 3,4 Da 6,6 a 10,0 1820,0 1920,0 32 ÷ 33 32,4 0,5 0,0 120,0 0,25
DH: spessore dello strato; γ: Peso unità di volume; γs: peso unità di volume saturo; ϕ′: angolo di
attrito; ϕϕϕϕ′′′′k: angolo di attrito caratteristico; cu: coesione non drenata (valore medio) Cuk:
coesione non drenata caratteristica; M (Ed): modulo edometrico (può essere considerato
come valore caratteristico); Ni: coefficiente di Poisson.
25
STRATIGRAFIA TERRENO CPT 3
A= argilla / argilloso; L = limo / limoso; S = sabbia / sabbioso; Org = organico/a
N° Strato
DH [m]
Profondità (m)
γ (Kg/m³)
γs (Kg/m³)
ϕ′ (°) medio (range)
ϕϕϕϕ′′′′k (°)
Cu medio
(Kg/cm²)
Cuk (Kg/cm²)
M (Ed) (Kg/cm²) Ni
1 1,8 Da 0,0 a 1,8 1800,0 1900,0 31 ÷ 32 31,7 0,0 0,0 112,0 0,3
2 1,2 Da 1,8 a 3,0 1840,0 1940,0 32 ÷ 35 32,8 0,0 0,0 168,0 0,2
3 3,0 Da 3,0 a 6,0 1790,0 1890,0 26 ÷ 32 30,4 0,0 0,0 100,0 0,3
4 1,4 Da 6,0 a 7,4 1830,0 1930,0 31 ÷ 34 32,7 0,0 0,0 147,0 0,25
5 0,4 Da 7,4 a 7,8 1770,0 1860,0 22 ÷ 27 22,5 0,40 0,29 52,0 0,35
6 2,0 Da 7,8 a 9,8 1820,0 1920,0 29 ÷ 34 31,7 0,0 0,0 126,0 0,25
7 0,2 Da 9,8 a 10,0 1860,0 1940,0 24 ÷ 26 23,0 0,90 0,52 75,0 0,4
8 3,4 Da 10,0 a 13,4 1820,0 1920,0 32 ÷ 34 32,8 0,0 0,0 131,0 0,25
9 0,8 Da 13,4 a 14,2 1740,0 1820,0 19 ÷ 24 20,0 0,37 0,27 38,0 0,4
10 0,6 Da 14,2 a 14,8 1810,0 1910,0 27 ÷ 32 26,9 0,0 0,0 98,0 0,3
11 0,4 Da 14,8 a 15,2 1820,0 1900,0 22 ÷ 24 21,1 0,48 0,34 47,0 0,4
DH: spessore dello strato; γ: Peso unità di volume; γs: peso unità di volume saturo; ϕ′: angolo di
attrito; ϕϕϕϕ′′′′k: angolo di attrito caratteristico; cu: coesione non drenata (valore medio) Cuk:
coesione non drenata caratteristica; M (Ed): modulo edometrico (può essere considerato
come valore caratteristico); Ni: coefficiente di Poisson.
26
STRATIGRAFIA TERRENO CPT 4
A= argilla / argilloso; L = limo / limoso; S = sabbia / sabbioso; Org = organico/a
N° Strato
DH [m]
Profondità (m)
γ (Kg/m³)
γs (Kg/m³)
ϕ′ (°) medio (range)
ϕϕϕϕ′′′′k (°)
Cu medio
(Kg/cm²)
Cuk (Kg/cm²)
M (Ed) (Kg/cm²) Ni
1 1,8 Da 0,0 a 1,8 1810,0 1910,0 31 ÷ 33 32,0 0,0 0,0 117,0 0,25
2 1,6 Da 1,8 a 3,4 1820,0 1920,0 31 ÷ 34 32,8 0,0 0,0 131,0 0,25
3 0,2 Da 3,4 a 3,6 1770,0 1860,0 25 ÷ 27 23,0 0,35 0,21 37,0 0,35
4 1,6 Da 3,6 a 5,2 1800,0 1900,0 27 ÷ 32 29,6 0,0 0,0 100,0 0,3
5 0,2 Da 5,2 a 5,4 1820,0 1900,0 22 ÷ 24 20,4 0,54 0,33 50,0 0,4
6 3,2 Da 5,4 a 8,6 1800,0 1900,0 30 ÷ 33 31,2 0,0 0,0 111,0 0,3
7 1,4 Da 8,6 a 10,0 1520,0 1600,0 15 ÷ 18 15,2 0,16 0,13 15,0 0,45
DH: spessore dello strato; γ: Peso unità di volume; γs: peso unità di volume saturo; ϕ′: angolo di
attrito; ϕϕϕϕ′′′′k: angolo di attrito caratteristico; cu: coesione non drenata (valore medio) Cuk:
coesione non drenata caratteristica; M (Ed): modulo edometrico (può essere considerato
come valore caratteristico); Ni: coefficiente di Poisson.
27
STRATIGRAFIA TERRENO CPT 5
A= argilla / argilloso; L = limo / limoso; S = sabbia / sabbioso; Org = organico/a
N° Strato
DH [m]
Profondità (m)
γ (Kg/m³)
γs (Kg/m³)
ϕ′ (°) medio (range)
ϕϕϕϕ′′′′k (°)
Cu medio
(Kg/cm²)
Cuk (Kg/cm²)
M (Ed) (Kg/cm²) Ni
1 1,0 Da 0,0 a 1,0 1820,0 1910,0 26 ÷ 32 27,5 0,0 0,0 89,0 0,3
2 0,6 Da 1,0 a 1,6 1800,0 1890,0 21 ÷ 25 21,8 0,52 0,39 49,0 0,4
3 2,6 Da 1,6 a 4,2 1800,0 1900,0 29 ÷ 32 31,4 0,0 0,0 115,0 0,3
4 0,8 Da 4,2 a 5,0 1770,0 1870,0 27 ÷ 32 27,8 0,0 0,0 88,0 0,3
5 0,4 Da 5,0 a 5,4 1570,0 1650,0 16 ÷ 19 16,2 0,22 0,15 20,0 0,45
6 1,6 Da 5,4 a 7,0 1810,0 1910,0 32 ÷ 33 32,2 0,0 0,0 118,0 0,25
7 1,2 Da 7,0 a 8,2 1800,0 1900,0 31 ÷ 33 21,2 0,0 0,0 102,0 0,3
8 0,2 Da 8,2 a 8,4 1640,0 1740,0 19 ÷ 21 18,6 0,30 0,19 30,0 0,45
9 0,4 Da 8,4 a 8,8 1760,0 1860,0 27 ÷ 29 26,6 0,0 0,0 77,0 0,3
10 1,0 Da 8,8 a 9,8 1810,0 1910,0 31 ÷ 32 31,7 0,0 0,0 117,0 0,25
11 0,2 Da 9,8 a 15,0 1700,0 1780,0 20 ÷ 22 19,7 0,34 0,23 34,0 0,4
DH: spessore dello strato; γ: Peso unità di volume; γs: peso unità di volume saturo; ϕ′: angolo di
attrito; ϕϕϕϕ′′′′k: angolo di attrito caratteristico; cu: coesione non drenata (valore medio) Cuk:
coesione non drenata caratteristica; M (Ed): modulo edometrico (può essere considerato
come valore caratteristico); Ni: coefficiente di Poisson.
28
STRATIGRAFIA TERRENO CPT 15
A= argilla / argilloso; L = limo / limoso; S = sabbia / sabbioso; Org = organico/a
N° Strato
DH [m]
Profondità (m)
γ (Kg/m³)
γs (Kg/m³)
ϕ′ (°) medio (range)
ϕϕϕϕ′′′′k (°)
Cu medio
(Kg/cm²)
Cuk (Kg/cm²)
M (Ed) (Kg/cm²) Ni
1 1,2 Da 0,0 a 1,2 1810,0 1910,0 29 ÷ 32 29,4 0,0 0,0 103,0 0,3
2 0,6 Da 1,2 a 1,8 1820,0 1900,0 22 ÷ 24 21,5 0,52 0,39 52,0 0,4
3 2,8 Da 1,8 a 4,6 1800,0 1900,0 26 ÷ 32 28,6 0,0 0,0 93,0 0,3
4 0,4 Da 4,6 a 5,0 1700,0 1780,0 19 ÷ 22 18,8 0,35 0,25 34,0 0,45
5 3,6 Da 5,0 a 8,6 1800,0 1900,0 26 ÷ 32 30,0 0,0 0,0 105,0 0,3
6 0,2 Da 8,6 a 8,8 1600,0 1700,0 18 ÷ 19 17,7 0,27 0,17 24,0 0,45
7 0,6 Da 8,8 a 9,4 1810,0 1900,0 26 ÷ 30 26,1 0,19 0,12 65,0 0,35
8 0,8 Da 9,4 a 10,2 1800,0 1900,0 31 ÷ 32 30,4 0,0 0,0 115,0 0,3
9 1,8 Da 10,2 a 12,0 1570,0 1650,0 16 ÷ 21 16,8 0,21 0,18 21,0 0,45
10 1,0 Da 12,0 a 13,0 1810,0 1910,0 30 ÷ 33 30,5 0,0 0,0 116,0 0,25
11 0,8 Da 13,0 a 13,8 1770,0 1860,0 23 ÷ 26 22,9 0,34 0,26 35,0 0,35
12 0,4 Da 13,8 a 14,2 1820,0 1920,0 32 ÷ 33 30,1 0,0 0,0 120,0 0,25
13 0,8 Da 14,2 a 15,0 1700,0 1780,0 18 ÷ 22 19,6 0,32 0,25 34,0 0,4
DH: spessore dello strato; γ: Peso unità di volume; γs: peso unità di volume saturo; ϕ′: angolo di
attrito; ϕϕϕϕ′′′′k: angolo di attrito caratteristico; cu: coesione non drenata (valore medio) Cuk: coesione non drenata caratteristica; M (Ed): modulo edometrico (può essere considerato come valore caratteristico); Ni: coefficiente di Poisson.
29
9.2 ANALISI GEOTECNICA
DESCRIZIONE DEI LAVORI IN PROGETTO Il progetto di "realizzazione di una nuova strada di categoria C2 → strada extraurbana secondaria"
di collegamento tra Via Bonifica e Via Staggi (vedi allegati: planimetria pag.4) prevede
l'attraversamento di 3 scoli di bonifica: "Immissario sinistro", "Centrale Porto Fuori" e "Fassina",
con il tombamento per 150m di quest'ultimo.
Ipotizzando in questa fase scatolari in cls armato di larghezza pari a 2,5m, lunghezza ≥ 10,0m e
profondità del piano di posa a -2,5m dall'attuale piano campagna quota inizio prove
penetrometriche "CPT") vengono di seguito calcolate le resistenze di progetto .
Il presente documento di progetto è redatto in accordo al quadro normativo vigente, così come
risulta a seguito della emanazione del seguente dispositivo prescrittivo:
DECRETO MINISTERIALE 14 GENNAIO 2008 “Nuove Norme tecniche per le costruzioni”, di cui al Decreto ministeriale 14 gennaio 2008 (pubblicate sulla Gazzetta ufficiale n. 29 del 4 febbraio 2008, Supplemento Ordinario n. 30, ed in vigore a far data dal 01 luglio 2009). CIRCOLARE 2 FEBBRAIO 2009, N. 617 “Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni”.
9.2.1 CENNI TEORICI SULLA VERIFICA DELLA SICUREZZA E DELLE PRESTAZIONI Le verifiche di sicurezza relative agli stati limite ultimi (SLU) e le analisi relative agli stati limite di
esercizio (SLE), devono essere effettuate secondo le procedure illustrate nel D.M. del 14.01.2008
“Norme Tecniche per le Costruzioni” e successive modifiche. Per lo stato limite ultimo deve essere
rispettata la condizione:
Ed ≤ Rd
dove Ed è il valore di progetto dell’effetto delle azioni, mentre Rd e il valore di progetto della
resistenza del terreno (o del sistema geotecnico).
Il valore Ed si ricava dalla funzione :
= • d
M
a;X
;FE Ek
k Fd
γγ ovvero
= • d
M
a;X
;FE Ek
k Ed
γγ con γE = γF
30
dove:
Ek = valore caratteristico dell’azione
Fk = azione caratteristica di progetto
Xk = parametro geotecnico caratteristico di progetto
ad = geometria di progetto
γF = coefficiente parziale per le azioni
γE = coefficiente parziale per l’effetto delle azioni
γM = coefficiente parziale per il parametro geotecnico (coeff. di sicurezza)
Effetto delle azioni e resistenza sono espresse in funzione delle azioni di progetto γFFk, dei
parametri di progetto Xk/γM e della geometria di progetto ad. L’effetto delle azioni può anche
essere valutato direttamente come Ed=Ek⋅γE.
Il valore Rd si ricava dalla funzione:
= • d
M
a;X
;FR1
Rk
k F
R
d
γγ
γ
Nella formulazione della resistenza Rd, compare esplicitamente un coefficiente γR che opera
direttamente sulla resistenza del sistema (coefficiente globale di sicurezza).
I coefficienti parziali γF relativi alle azioni sono indicati nella Tab. 6.2.I.
9.2.2 VERIFICHE AGLI STATI LIMITE ULTIMI (SLU) Nelle verifiche di sicurezza devono essere presi in considerazione tutti i meccanismi di stato limite
ultimo, sia a breve sia a lungo termine. Le verifiche devono essere effettuate almeno nei confronti
dei seguenti stati limite:
• SLU di tipo geotecnico (GEO) di competenza del geologo o dell’ingegnere
− collasso per carico limite dell’insieme fondazione-terreno
− collasso per scorrimento sul piano di posa (in pianura per fondazioni su plinti o di piccole
dimensioni rispetto all’altezza dell’edificio di progetto).
− stabilità globale (nel caso di fondazioni posizionate su o in prossimità di pendii naturali o
artificiali)
• SLU di tipo strutturale (STR), di competenza dell’ingegnere
31
Nell’approccio 2 i coefficienti parziali da applicare alle grandezze sopra indicate risultano tutti pari
all’unità.
Tabella 6.4.I (dell’ NTC 2008) - Coefficienti parziali γR per le verifiche agli SLU di fondazioni superficiali
VERIFICA
COEFFICIENTE PARZIALE (R1)
COEFFICIENTE PARZIALE (R2)
COEFFICIENTE PARZIALE (R3)
Capacità portante γR = 1,0 γR = 1,8 γR = 2,3
Scorrimento γR = 1,0 γR = 1,1 γR = 1,1
9.2.3. SCELTA DELL’APPROCCIO DI PROGETTO
La verifica della suddetta condizione Ed ≤ Rd deve essere effettuata impiegando diverse
combinazioni di gruppi di coefficienti parziali, rispettivamente definiti per le azioni (A1 e A2), per i
parametri geotecnici (M1 e M2) e per le resistenze (R1, R2 e R3). I diversi gruppi di coefficienti di
sicurezza parziali sono scelti nell’ambito di due approcci progettuali distinti e alternativi. Nel primo
approccio progettuale (Approccio 1) sono previste due diverse combinazioni di gruppi di
coefficienti: la prima combinazione è generalmente più severa nei confronti del dimensionamento
strutturale delle opere a contatto con il terreno, mentre la seconda combinazione è generalmente
più severa nei riguardi del dimensionamento geotecnico. Nel secondo approccio progettuale
(Approccio 2) è prevista un’unica combinazione di gruppi di coefficienti, da adottare sia nelle
32
verifiche strutturali sia nelle verifiche geotecniche.
Nella presente relazione è stata effettuata la verifica della condizione Ed ≤ Rd secondo
l’Approccio 2: A1+M1+R3 (+ SIGNIFICA COMBINATO). In sintesi A1+M1+R3 significa:
A1 = ai carichi si applicano i coefficienti moltiplicativi γF (γG e γq) della tabella 6.2.I;
M1 = ai parametri geotecnici si applicano i coefficienti γM (=1);
R3 = al risultato della verifica si applica il coefficiente riduttivo 1/γR (tab 6.4.I) = 2,3.
9.2.4 ANALISI DELLE RESISTENZE DI PROGETTO Nella seguente analisi viene effettuato il calcolo del carico limite (Qlim) per le fondazioni degli
scatolare, nei confronti della rottura per taglio del terreno di fondazione dell’opera in progetto
(criterio di rottura generale), considerando per il substrato le “condizioni drenate” e cioè ϕ’ ≠ 0 e c
= 0, dove: ϕ’ = angolo di attrito efficace del terreno, c = coesione; cu = coesione non drenata.
Nelle “condizioni drenate" invece, si assume che nel terreno di fondazione, una volta sottoposto
all'incremento di carico, le sovrapressioni dell’acqua nei pori possano dissiparsi, così che il terreno
possa drenare anche in tempi relativamente brevi; in quest’ultimo caso la resistenza a rottura per
taglio dipende essenzialmente dall’angolo d’attrito ed in minima parte anche dalla coesione (c)
considerata cautelativamente comunque uguale a zero.
Considerate le dimensioni, la profondità del piano di posa della fondazione e la stratigrafia del
terreno, il substrato di fondazione del fabbricato in progetto, interessato dall’ipotetica superficie di
rottura per taglio, risulta costituito principalmente da terreni granularii saturi. L’analisi è stata svolta
attraverso la formula proposta da Brinch – Hansen, considerando il livello della falda
(cautelativamente) alla profondità di -0,5 metri dal p.c.. La verifica alla capacità portante in
condizioni dinamiche (sismiche) allo Stato Limite di salvaguardia della Vita (SLV) è stato condotto
secondo quanto disposto nel cap. 7.11.5. del D.M. 14 Gennaio 2008. Per le fondazioni superficiali
l’azione del sisma si traduce in accelerazioni nel sottosuolo (effetto cinematico) e nella fondazione,
per l’azione delle forze d’inerzia generate nella strutture in elevazione (effetto inerziale).
La verifica in combinazione sismica costituisce sicuramente una condizione penalizzante rispetto
alla combinazione statica. La verifica è stata svolta con il programma LOADCAP GEOSTRU che
rispetta i suggerimenti delle NTC e della Circolare, utilizzando la classica formula di Brinch-
Hansen, sviluppata secondo i suggerimenti di Bowles e con aggiunta del coefficiente zi che tiene
conto degli effetti inerziali indotti dal sisma, funzione dei coefficienti sismici orizzontale e verticale
Kh e Kv, definiti secondo le relazioni: kh = β · Amax/g; kv = 0.5 · kh
La verifica geotecnica stata svolta considerando le stratigrafia ricavata dalle prove CPT3 (attr.
scolo Immissario destro), CPT5 (attrav. scolo Centrale P.Fuori) e CPT15 (tomb./attrav. scolo
Fossina).
33
DATI GENERALI ====================================================== Azione sismica NTC 2008 Lat./ Long. [WGS84]: CPT3: 44°,41026 N / 12°,25036 CPT5: 44°,41099 N / 12°,2552 CPT15 44°,40775 N / 12°,2602 Larghezza fondazione 2,5 m Lunghezza fondazione > 10 m Profondità piano di posa 2,5 m Profondità falda 0,5 ====================================================== SISMA ====================================================== Accelerazione massima (ag/g) 0,23 Effetto sismico secondo NTC(C7.11.5.3.1) Coefficiente intensità sismico terreno [Khk] 0,0553 ======================================================
VERIFICA DELLA SICUREZZA E DELLE PRESTAZIONI
Approccio 2: A1+M1+R3
• analisi in condizioni drenate
1) ATTRAVERSAMENTO SCOLO "IMMISSARIO SINISTRO" (stratigrafia CPT3) Autore: Brinch-Hansen condizioni statiche ====================================================== Fattore [Nq] 20,45 Fattore [Nc] 32,47 Fattore [Ng] 23,3 Fattore forma [Sc] 1,14 Fattore profondità [Dc] 1,3 Fattore forma [Sq] 1,13 Fattore profondità [Dq] 1,28 Fattore forma [Sg] 0,93 Fattore profondità [Dg] 1,0 ====================================================== Carico limite 9,44 Kg/cm² Resistenza di progetto Rd 4,1 Kg/cm² VERIFICA ALLO SLU (collasso per carico limite dell’insieme fondazione-terreno): (GEO) Ed ≤≤≤≤ Rd : ........ Kg/cm² < 4,14 Kg/cm² ⇒⇒⇒⇒ verificato ======================================================
34
Autore: Brinch-Hansen condizioni sismiche (dinamiche) ====================================================== Fattore [Nq] 20,45 Fattore [Nc] 32,47 Fattore [Ng] 23,3 Fattore forma [Sc] 1,14 Fattore profondità [Dc] 1,3 Fattore forma [Sq] 1,13 Fattore profondità [Dq] 1,28 Fattore forma [Sg] 0,93 Fattore profondità [Dg] 1,0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1,0 Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0,45 Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1,0 ====================================================== Carico limite 8,1 Kg/cm² Resistenza di progetto Rd 3,52 Kg/cm² VERIFICA ALLO SLV (collasso per carico limite dell’insieme fondazione-terreno): (GEO) Ed ≤≤≤≤ Rd : ....... Kg/cm² < 3,52 Kg/cm² ⇒⇒⇒⇒ verificato! ====================================================== 2) ATTRAVERSAMENTO SCOLO "CENTRALE PORTO FUORI" (stratigrafia CPT5)
Autore: Brinch-Hansen condizioni statiche ====================================================== Fattore [Nq] 19,59 Fattore [Nc] 31,49 Fattore [Ng] 21,94 Fattore forma [Sc] 1,13 Fattore profondità [Dc] 1,3 Fattore forma [Sq] 1,13 Fattore profondità [Dq] 1,29 Fattore forma [Sg] 0,93 Fattore profondità [Dg] 1,0 ====================================================== Carico limite 8,92 Kg/cm² Resistenza di progetto Rd 3,88 Kg/cm² VERIFICA ALLO SLU (collasso per carico limite dell’insieme fondazione-terreno): (GEO) Ed ≤≤≤≤ Rd : ........ Kg/cm² < 3,88 Kg/cm² ⇒⇒⇒⇒ verificato ======================================================
Autore: Brinch-Hansen condizioni sismiche (dinamiche) ====================================================== Fattore [Nq] 19,59 Fattore [Nc] 31,49 Fattore [Ng] 21,94 Fattore forma [Sc] 1,13 Fattore profondità [Dc] 1,3 Fattore forma [Sq] 1,13 Fattore profondità [Dq] 1,29
35
Fattore forma [Sg] 0,93 Fattore profondità [Dg] 1,0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1,0 Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0,45 Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1,0 ====================================================== Carico limite 7,67 Kg/cm² Resistenza di progetto Rd 3,33 Kg/cm² VERIFICA ALLO SLV (collasso per carico limite dell’insieme fondazione-terreno): (GEO) Ed ≤≤≤≤ Rd : ....... Kg/cm² < 3,33 Kg/cm² ⇒⇒⇒⇒ verificato! ====================================================== 3) ATTRAVERSAMENTO/TOMBAMENTO SCOLO "FOSSINA" (stratigrafia CPT15) Autore: Brinch-Hansen condizioni statiche ====================================================== Fattore [Nq] 15,69 Fattore [Nc] 26,96 Fattore [Ng] 16,0 Fattore forma [Sc] 1,13 Fattore profondità [Dc] 1,32 Fattore forma [Sq] 1,12 Fattore profondità [Dq] 1,3 Fattore forma [Sg] 0,93 Fattore profondità [Dg] 1,0 ====================================================== Carico limite 7,02 Kg/cm² Resistenza di progetto Rd 3,05 Kg/cm² VERIFICA ALLO SLU (collasso per carico limite dell’insieme fondazione-terreno): (GEO) Ed ≤≤≤≤ Rd : ........ Kg/cm² < 3,05 Kg/cm² ⇒⇒⇒⇒ verificato ======================================================
Autore: Brinch-Hansen condizioni sismiche (dinamiche) ====================================================== Fattore [Nq] 15,69 Fattore [Nc] 26,96 Fattore [Ng] 16,0 Fattore forma [Sc] 1,13 Fattore profondità [Dc] 1,32 Fattore forma [Sq] 1,12 Fattore profondità [Dq] 1,3 Fattore forma [Sg] 0,93 Fattore profondità [Dg] 1,0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1,0 Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0,45 Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1,0 ====================================================== Carico limite 6,1 Kg/cm² Resistenza di progetto Rd 2,65 Kg/cm²
36
VERIFICA ALLO SLV (collasso per carico limite dell’insieme fondazione-terreno): (GEO) Ed ≤≤≤≤ Rd : ....... Kg/cm² < 2,65 Kg/cm² ⇒⇒⇒⇒ verificato! ======================================================
Le resistenze di progetto sopra calcolate risultano chiaramente elevate, ciò dipende sia dalla
profondità di incastro della fondazione scatolare, sia dalle discrete caratteristiche geomeccaniche
dei terreni sabbiosi costituenti il terreno di fondazione. Al fine di soddisfare la verifica delle
prestazioni dovra risultare "Ed ≤≤≤≤ Rd"; è parere dello scrivente che le azioni trasmesse (tradotte in
pressioni) risulteranno certamente inferiori alle resistenze di progetto
9.2.5 ANALISI DEI CEDIMENTI DEL RILEVATO STRADALE
Sono stati valutati, in corrispondenza dei punti di indagine CPT1, CPT3, CPT15 (ove si è raggiunta
la profondità di 15,0m dal p.c.) i cedimenti al di sotto del rilevato stradale di progetto.
I cedimenti sono stati calcolati con il metodo di consolidazione monodimensionale di Terzaghi. Per
tale calcolo la valutazione degli incrementi della pressione verticale nel terreno, dovuti ai carichi
trasmessi dai plinti di fondazione, è stata determinata tramite la soluzione di Westergaard.
Il modulo edometrico M è stato ricavato dai risultati della prova CPT tramite la seguente relazione:
M = α · Rp , in cui: Rp = resistenza alla punta
α = coefficiente adimensionale tabulato in funzione della litologia e della resistenza alla punta dei
terreni attraversati ( Mitchell e Gardner, 1975 et Al.)
Riferimento zona CPT1 1/2 Larghezza rettangolo 5 m Larghezza base triangolo 0,75 m Imposta piano di posa sbancamento 0,35 m Peso unità volume sbancamento 1,85 t/m³ Incremento netto al piano di posa 0,9 t/m² Distanza asse - IV punto a scelta 8 m Altezza rilevato 0,5 m Peso unità volume rilevato 1,9 t/m³ Cedimenti per ogni strato
N° Strato
Spessore DH strato
m
Modulo edometric
o Kg/cm²
Grado di consolidazione OCR
Asse (cm)
Bordo esterno
(cm)
Piede (cm)
IV Punto (cm)
1 3,8 115 1 0,294 0,199 0,126 0,024 2 2,6 68 1 0,278 0,178 0,147 0,07 3 0,4 32 1 0,078 0,052 0,045 0,025 4 2,8 117 1 0,128 0,089 0,079 0,05 5 0,6 34 1 0,082 0,059 0,053 0,036 6 2,4 126 1 0,079 0,058 0,053 0,038 7 0,4 52 1 0,029 0,021 0,02 0,015
37
8 1 120 1 0,03 0,022 0,021 0,016 9 1 65 1 0,052 0,039 0,036 0,028
Cedimenti totali Asse 1,05 cm Bordo 0,717 cm Piede 0,58 cm IV Punto 0,302 cm
Riferimento zona CPT3 1/2 Larghezza rettangolo 5 m Larghezza base triangolo 0,75 m Imposta piano di posa sbancamento 0,35 m Peso unità volume sbancamento 1,85 t/m³ Incremento netto al piano di posa 0,9 t/m² Distanza asse - IV punto a scelta 8 m Altezza rilevato 0,5 m Peso unità volume rilevato 1,9 t/m³ Cedimenti per ogni strato
N°Strato Spessore DH strato
m
Modulo edometric
o Kg/cm²
Grado di consolidazione OCR
Asse (cm)
Bordo esterno
(cm)
Piede (cm)
IV Punto (cm)
1 1,8 112 1 0,143 0,11 0,046 0,005 2 1,2 167 1 0,064 0,041 0,029 0,007 3 3 100 1 0,234 0,146 0,118 0,052 4 1,4 147 1 0,059 0,039 0,034 0,019 5 0,4 52 1 0,043 0,03 0,026 0,016 6 2 126 1 0,08 0,057 0,051 0,033 7 0,2 75 1 0,012 0,009 0,008 0,005 8 3,4 131 1 0,105 0,077 0,071 0,051 9 0,8 38 1 0,074 0,056 0,052 0,039
10 0,6 98 1 0,021 0,016 0,014 0,011 11 0,4 47 1 0,028 0,021 0,02 0,015
38
Cedimenti totali (CPT3) Asse 0,863 cm Bordo 0,602 cm Piede 0,469 cm IV Punto 0,253 cm
Riferimento zona CPT15 1/2 Larghezza rettangolo 5 m Larghezza base triangolo 0,75 m Imposta piano di posa sbancamento 0,35 m Peso unità volume sbancamento 1,85 t/m³ Incremento netto al piano di posa 0,9 t/m² Distanza asse - IV punto a scelta 8 m Altezza rilevato 0,5 m Peso unità volume rilevato 1,9 t/m³ Cedimenti per ogni strato
N° Strato
Spessore DH strato
m
Modulo edometric
o Kg/cm²
Grado di consolidazione OCR
Asse (cm)
Bordo esterno
(cm)
Piede (cm)
IV Punto (cm)
1 1,2 103 1 0,103 0,085 0,026 0,002 2 0,6 52 1 0,103 0,072 0,041 0,006 3 2,8 93 1 0,269 0,162 0,122 0,039 4 0,4 34 1 0,089 0,056 0,046 0,021 5 3,6 105 1 0,209 0,141 0,122 0,07 6 0,2 24 1 0,043 0,03 0,027 0,017 7 0,6 65 1 0,046 0,032 0,029 0,019 8 0,8 115 1 0,032 0,023 0,021 0,014 9 1,8 21 1 0,361 0,264 0,241 0,171
10 1 116 1 0,033 0,024 0,023 0,017 11 0,8 34 1 0,084 0,064 0,059 0,044 12 0,4 120 1 0,012 0,009 0,008 0,006 13 0,8 34 1 0,078 0,06 0,055 0,042
39
Cedimenti totali (CPT15) Asse 1,462 cm Bordo 1,022 cm Piede 0,8200001 cm IV Punto 0,468 cm
L'analisi dei cedimenti evidenzia caratteristiche di compressibilità del terreno maggiori in
corrispondenza della CPT15 (estremità Est del tracciato, alla confluenza con Via Bonifica.
L'entità dei cedimenti appare comunque contenuta ed in linea con quanto atteso.
10. VALUTAZIONE DEL RISCHIO SISMICO
CARATTERIZZAZIONE SISMICA DELL’AREA ED ANALISI DEL RISCHIO SISMICO DI LIQUEFAZIONE SULLA BASE DEI RIFERIMENTI INDICATI NEGLI ELABORATI GESTIONALI DEL POC DI RAVENNA (POC 6I )
Analizzando gli “Elaborati gestionali” ¹ del P.O.C. di Ravenna, l’area oggetto del
PROGETTO URBANISTICO ATTUATIVO - COMPARTO A PROGRAMMAZIONE CONCERTATA
"S 9" PORTO FUORI, VIA BONIFICA - VIABILITÀ DI CIRCUITAZIONE
ricade:
•••• relativamente alla “Carta delle aree suscettibili di effetti locali” (POC 6I 5.2 “Scenari di
pericolosità sismica”) in parte nelle “Aree suscettibili di amplificazione per caratteristiche
stratigrafiche con terreni potenzialmente liquefacibili" (colore giallo) ed in parte nelle
“Aree suscettibili di amplificazione per caratteristiche stratigrafiche con terreni
potenzialmente soggetti a cedimenti” (colore azzurro intenso);
40
•••• relativamente alla “Carta di pericolosità di liquefazione ciclica” (POC 6I 6.2) nelle “Aree di
“pericolosità moderata” (La “Carta della pericolosità di liquefazione ciclica alla scala
1:25.000” riporta il valore dell'Indice di potenziale di liquefazione, calcolato con il metodo di
Iwasaki, sulla base degli esiti di prove in situ: PER L’AREA IN OGGETTO 2 < LPI ≤ 5
“Pericolosità bassa)”. Questa carta supera e migliora le conoscenze maturate nel corso
dell'analisi di primo livello, sintetizzata nella “Carta delle aree suscettibili di effetti locali”
consentendo di individuare meglio le aree dove fenomeni di liquefazione sono possibili e
quantificando, con l'indice di potenziale di liquefazione appunto, anche l'entità dei rischi
stessi);
•••• relativamente alla “Carta di probabilità di liquefazione ciclica” (POC 6I 7.2) nelle “Aree con
liquefazione improbabile: 15% < Lpb < 35%” (Tale carta esprime il potenziale di
liquefazione in forma probabilistica, ovvero come probabilità di inizio di liquefazione, PL =
F(z)).
¹ gli Elaborati gestionali del POC riportano le discipline delle quali tener conto nelle pratiche di trasformazione del territorio e nella progettazione urbanistica degli interventi.
Per la viabilità di circuitazione: P.U.A.: "S9 PORTO FUORI EST" (Comune di Ravenna)
relativamente alla valutazione del coefficiente litologico e del rischio di liquefazione è richiesta e
ritenuta sufficiente un’analisi semplificata. Si è quindi provveduto a realizzare una indagine di II
livello con in più la valutazione dei fattori di sicurezza alla liquefazione (FL) degli strati
potenzialmente liquefacibili, il calcolo degli indici del potenziale di liquefazione (LPI) per le sei
verticali di indagine e la determinazione dei cedimenti post sismici per le tre verticali di indagine
ove si sono raggiunti i 15m di profondità.
Come indicato nel § 4.1.3. della “D.A.L. 112 / 2007” della Regione Emilia Romagna: “E’ richiesta
anche la valutazione degli effetti topografici, secondo quanto indicato nell’allegato A2, punto A2.2..
Nelle aree in cui, dalle indagini di prima fase, risulta la presenza di caratteri predisponenti alla
liquefazione, è richiesta anche una prima valutazione della possibilità di occorrenza di tale
fenomeno”. Poiché l’area della viabilità di circuitazione del Piano Urbanistico Attuativo in oggetto
risulta pianeggiante, non sono previsti effetti topografici di sito (Cat. Topografica T1, coefficiente
di amplificazione topografica St = 1).
41
Secondo l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003 recante i “Primi
elementi in materia di criteri generali per la classificazione del territorio nazionale e di
normative per le costruzione in zona sismica”, pubblicata sul supplemento ordinario 72 della
Gazzetta Ufficiale n. 105 dell’ 8/05/2003, il territorio comunale di Ravenna risulta classificato
all’interno della zona 3. Secondo la precedente classificazione il Comune di Ravenna risultava
zona non sismica. Con Decreto del Ministero delle Infrastrutture del 14 gennaio 2008 sono
state approvate le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni. Le predette Norme sono state
pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 29 del 4 febbraio 2008, Supplemento Ordinario n. 30, e
sono andate in vigore a far data dal 6 marzo 2008.
Sulla G.U. n. 51, del 29 febbraio 2008, S.O. n. 47, è stata pubblicata la Legge 28 febbraio 2008, n. 31, recante "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 31 dicembre 2007, n° 248, recante Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria"; detta legge, all'art. 20, si occupa dei tempi e delle modalità operative delle Norme Tecniche per le Costruzioni. Il nuovo testo dell'art. 20 ha prorogato il regime transitorio dal 31 dicembre 2007 al 30 giugno 2009. Pertanto, sino al 30 giugno 2009, si sono potute impiegare le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 ovvero, in alternativa, le Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14 settembre 2005, le Norme Tecniche per il cemento armato di cui al D.M. 9 gennaio 1996, le Norme Tecniche per le Costruzioni in zone sismiche di cui al D.M. 16 gennaio 1996, le Norme Tecniche per gli edifici in muratura di cui al D.M. 20 novembre 1987, le Norme Tecniche per i prefabbricati di cui al D.M. 3 dicembre 1987, le Norme Tecniche per i terreni, le rocce e la stabilità dei pendii di cui al D.M. 11 marzo 1988, le Norme Tecniche per i ponti stradali di cui al D.M. 4 maggio 1990. La prevista proroga al 30 giugno 2009 non poteva comunque essere applicata alle nuove progettazioni degli interventi riguardanti gli edifici strategici e a tutte le opere infrastrutturali, la cui funzionalità nel corso degli eventi sismici assume importanza significativa ai fini degli interventi di protezione civile, come individuate nel decreto della P.C. del 21 ottobre 2003, pubblicato sulla G.U. n. 252 del 29 ottobre 2003. Dal 01/07/2009 si ha la definitiva entrata in vigore esclusiva delle NTC 2008 con il
termine del regime transitorio (31/12/2007-30/06/2009).
Essendo gli strati sabbiosi saturi presenti nei primi 15÷20 metri di profondità quelli
potenzialmente liquefacibili, é stata valutata tale potenzialità per gli strati granulari saturi
riscontrati nel corso delle prove CPT (secondo il metodo proposto dal C.N.R. e consigliato dal
Gruppo Nazionale Difesa dai Terremoti). Nella seguente analisi si fa quindi riferimento alle
nuove norme tecniche per le costruzioni (D.M. 14 gennaio 2008) che adottano i nuovi valori di
accelerazione al bedrock dell’INGV (Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia).
Ai fini della definizione dell’azione sismica, secondo la classificazione indicata nelle nuove
norme tecniche per le costruzioni (D.M 14/01/2008), per il tracciato della nuova strada di
circuitazione in progetto (S9 - Porto Fuori EST), di coordinate WGS 84 comprese tra 44°4094
N / 12,24546 E per la CPT1 (estremità Ovest) e 44,40775 N / 12,26019 E per la CPT 15
(estremità Est) ed in base ai risultati dell’indagine geofisica (profilo MASW) ): Vs 30 = 196
m/sec (vedi: profilo MASW allegato) il profilo stratigrafico di fondazione risulta appartenere alla
42
“categoria di sottosuolo” di tipo “C” (tabella 3.2 II) “Depositi di terreni a grana grossa
mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti con spessori superiori a
30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità
e da valori di Vs,30 compresi tra 180 m/s e 360 m/s (ovvero 15 < NSPT,30 < 50 nei terreni a
grana grossa e 70 < cu,30 < 250 kPa nei terreni a grana fina)”.
il valore massimo di accelerazione al bedrock sismico previsto, considerando un'opera
appartenente alla classe II (vita nominale = 50 anni ⇒ vita di riferimento = 50 anni) risulta, per
un tempo di ritorno Tr = 475 anni (S.L.V.) pari a 0,158g (≅ 1,55 m/sec²).
Il valore di accelerazione al suolo (amax – SLV) risulta = 0,23 g (2,259 m/sec²). Tale valore è
stato ottenuto considerando il coefficiente di amplificazione stratigrafica Ss = 1,46 per un suolo
di tipo “C”.
SISMA ====================================================== Accelerazione massima (ag/g) 0,23 Effetto sismico secondo NTC(C7.11.5.3.1) Coefficiente intensità sismico terreno [Khk] 0,0553 ====================================================== Coefficienti sismici [N.T.C.] ======================================================================== Dati generali Tipo opera: 2 - Opere ordinarie Classe d'uso: Classe II Vita nominale: 50,0 [anni] Vita di riferimento: 50,0 [anni] Parametri sismici su sito di riferimento Categoria sottosuolo: C Categoria topografica: T1
S.L. Stato limite
TR Tempo ritorno
[anni]
ag [m/s²]
F0 [-]
TC* [sec]
S.L.O. 30,0 0,45 2,46 0,26 S.L.D. 50,0 0,56 2,49 0,28 S.L.V. 475,0 1,55 2,56 0,28 S.L.C. 975,0 2,06 2,5 0,29
Coefficienti sismici orizzontali e verticali Opera: Stabilità dei pendii e Fondazioni
S.L. Stato limite
amax [m/s²]
beta [-]
kh [-]
kv [sec]
S.L.O. 0,675 0,2 0,0138 0,0069 S.L.D. 0,84 0,2 0,0171 0,0086 S.L.V. 2,2587 0,24 0,0553 0,0276 S.L.C. 2,8529 0,28 0,0815 0,0407
43
VERIFICA A LIQUEFAZIONE - Metodo del C.N.R. - GNDT Da Seed e Idriss
Nspt: N° colpi prova SPT, ricavati dai valori medi di Rp (qc) per i singoli strati considerati;
Nspt': valore normalizzato in funzione della profondità dello strato; Svo: Pressione totale di
confinamento; S'vo: Pressione efficace di confinamento; T: Tensione tangenziale ciclica; R:
Resistenza terreno alla liquefazione; Fs: Coefficiente di sicurezza.
N.B.: per il comune di Ravenna il valore di intensità sismica, secondo la scala MCS, risulta
variabile tra VI (a Nord di Ravenna) ed il VII grado (parte a Sud). Data la mancanza di studi di
microzonazione sismica nell'area di indagine, facendo riferimento alle “Linee Guida del gruppo MS
2008”: Indirizzi e Criteri per la microzonazione sismica, Conferenza delle Regioni e delle Provincie
Autonome” - Dipartimento della Protezione Civile (in riferimento alla zonazione sismogenetica
ZS9) è possibile valutare la Magnitudo massima Richter del sisma pari a 6.1.
Secondo Idriss- Boulanger (2004) il fattore di scala della magnitudo (MSF) nel rapporto fra un
sisma di magnitudo 6.1 ed uno di Magnitudo 7.5 comporta un incremento del termine R (CRR =
rapporto di Resistenza alla liquefazione) mediamente del 50% (CRR M 6.1 / CRR M 7.5 = 1,50)
Nella verifica a liquefazione con il metodo di Seed-Idriss occorre considerare tale fattore, per cui il
fattore di sicurezza alla liquefazione risulta : Fs (FL) = R (CRR) / T(CSR) • MSF
Utilizzando cautelativamente MSF = 1,43 (Seed Idriss) si ottengono, per gli strati considerati, i
seguenti fattori di sicurezza alla liquefazione:
Stratigrafia CPT1 (strati potenzialmente liquefacibili)
N° Strato
Prof. Strato
(m) Nspt Nspt'
Svo (Kg/cm²)
S'vo (Kg/cm²)
T R MSF Fs (FL)
1 Da p.c. a
3,8 11,00 16,010 0,708 0,468 0,213 0,343 1,43 2,3
2 Da 3,8 a
6,4 8,00 9,737 1,197 0,697 0,232 0,201 1,43 1,24
4 Da 6,8 a
9,6 13,00 13,139 1,802 0,982 0,235 0,237 1,43 1,01
6 Da 10,2 a 12,6
15,00 13,080 2,370 1,250 0,230 0,190 1,43 1,44
8 Da 13,0 a 14,0
15,00 12,269 2,638 1,378 0,226 0,218 1,43 1,37
Stratigrafia CPT2 (strati potenzialmente liquefacibili)
N° Strato
Prof. Strato
(m) Nspt Nspt'
Svo (Kg/cm²)
S'vo (Kg/cm²)
T R MSF Fs (FL)
1 Da p.c.a
1,6 9,00 15,899 0,292 0,262 0,163 0,385 1,43 3,39
2 Da 1,6 a
3,0 14,00 21,841 0,560 0,390 0,205 1,132 1,43 7,89
44
3 Da 3,0 a
4,6 7,00 9,658 0,862 0,532 0,226 0,184 1,43 1,17
5 Da 4,8 a
5,4 10,00 13,068 1,011 0,601 0,231 0,243 1,43 1,5
7 Da 6,6 a
10,0 15,00 14,853 1,887 1,017 0,236 0,288 1,43 1,74
Stratigrafia CPT3 (strati potenzialmente liquefacibili)
N° Strato
Prof. Strato
(m) Nspt Nspt'
Svo (Kg/cm²)
S'vo (Kg/cm²)
T R MSF Fs (FL)
1 Da p.c. a
1,8 11,00 19,101 0,329 0,279 0,172 0,708 1,43 5,9
2 Da 1,8 a
3,0 18,00 28,027 0,562 0,392 0,205 1,366 1,43 9,53
3 Da 3,0 a
6,0 9,00 11,260 1,129 0,659 0,233 0,200 1,43 1,23
4 Da 6,0 a
7,4 17,00 19,409 1,399 0,789 0,236 0,271 1,43 1,64
6 Da 7,8 a
9,8 15,00 14,935 1,857 1,007 0,235 0,291 1,43 1,77
8 Da 10,0 a 13,4
15,00 12,507 2,549 1,339 0,227 0,223 1,43 1,40
10 Da 14,2 a 14,8
9,00 7,086 2,809 1,459 0,224 0,156 1,43 1,0
Stratigrafia CPT4 (strati potenzialmente liquefacibili)
Strato Prof.
Strato (m)
Nspt Nspt' Svo
(Kg/cm²) S'vo
(Kg/cm²) T R MSF Fs (FL)
1 Da p.c. a
1,8 13,00 22,328 0,330 0,290 0,166 1,177 1,43 10,15
2 Da 1,8 a
3,4 15,00 22,428 0,637 0,437 0,207 0,789 1,43 5,46
4 Da 3,6 a
5,2 9,00 11,786 0,978 0,598 0,225 0,212 1,43 1,34
6 Da 5,4 a
8,6 11,00 11,657 1,624 0,904 0,234 0,205 1,43 1,25
Stratigrafia CPT5 (strati potenzialmente liquefacibili)
N° Strato
Prof. Strato
(m) Nspt Nspt'
Svo (Kg/cm²)
S'vo (Kg/cm²)
T R MSF Fs (FL)
3 Da 1,6 a
4,2 11,00 15,509 0,786 0,506 0,218 0,242 1,43 1,59
4 Da 4,2 a
5,0 8,00 10,664 0,935 0,575 0,225 0,190 1,43 1,21
6 Da 5,4 a
7,0 13,00 15,273 1,307 0,747 0,234 0,266 1,43 1,63
45
7 Da 7,0 a
8,2 9,00 9,839 1,535 0,855 0,235 0,174 1,43 1,058
9 Da 8,4 a
8,8 8,00 8,478 1,644 0,904 0,236 0,164 1,43 1,0
10 Da 8,8 a
9,8 13,00 13,037 1,835 0,995 0,235 0,176 1,43 1,07
Stratigrafia CPT15 (strati potenzialmente liquefacibili)
N° Strato
Prof. Strato
(m) Nspt Nspt'
Svo (Kg/cm²)
S'vo (Kg/cm²)
T R MSF Fs (FL)
3 Da 1,8 a
4,6 8,00 11,036 0,862 0,532 0,225 0,196 1,43 1,24
5 Da 5,0 a
8,6 10,00 10,708 1,618 0,888 0,237 0,189 1,43 1,14
7 Da 8,8 a
9,4 7,00 7,188 1,766 0,956 0,237 0,166 1,43 1,0
8 Da 9,4 a
10,2 12,00 11,809 1,918 1,028 0,236 0,206 1,43 1,24
10 Da 12,0 a 13,0
12,00 10,540 2,406 1,236 0,234 0,193 1,43 1,17
12 Da 13,8 a 14,2
16,00 13,326 2,631 1,341 0,231 0,251 1,43 1,56
Sotto il profilo sismico, con le accelerazioni previste per l’area in oggetto (relativamente alla
classe d’uso dell’edificio) i terreni di fondazione non presentano significativi rischi di
liquefazione.
Considerando infine l'Indice di potenziale liquefazione
La funzione F(z), che esprime il potenziale di liquefazione per ciascun strato e che compare
nell’espressione dell’indice del potenziale di liquefazione introdotta da Iwasaki (1982), è stata così
modificata, secondo la forma suggerita da Sonmez (2003):
Anche la suddivisione delle classi di pericolosità tradizionalmente adottata, è stata modificata in
questo modo:
Indice del potenziale di liquefazione LPI - Pericolosità di liquefazione
LPI = 0 Nulla
0 < LPI≤ 2 Bassa
2 < LPI≤ 5 Moderata
5 < LPI≤ 15 Alta
LPI > 15 Molto alta
46
risulta:
CPT1: LPI = 0,28 (0-15m) CPT2: LPI = 0,011 (0-10m) CPT3 : LPI = 0,04 (0-15m)
CPT4: LPI = 0,046 (0-10m) CPT5: LPI = 0,10 (0-10m) CPT15: LPI = 0,11 (0-15m)
Pur essendo stati calcolati sino a 10÷15m i valori di IL risultano comunque << 2 e quindi,
per le accelerazioni considerate (Tr 475 anni) la pericolosità di liquefazione "LPI" risulta
"bassa" e non moderata a differenza di quanto indicato nella carta del P.O.C..
Si ricorda che al di sotto delle sabbie, costituenti il "cordone litorale complesso" formatosi
nel corso della regressione olocenica, vi sono le "argille e limi di prodelta" (non
liquefacibili). Si ritiene che anche considerando il contributo degli strati presenti oltre i 15m
e sino ai 20m di prof., i valori del potenziale di liquefazione non potrebbero risultare
superiori del 20% a quanto sopra determinato.
10.1 STIMA DEI CEDIMENTI POST SISMICI
Con riferimento all’Atto di indirizzo e coordinamento tecnico ai sensi dell’art. 16, c. 1, della L. R.
20/2000 per “Indirizzi per gli studi di micro zonizzazione sismica in Emilia-Romagna per la
pianificazione territoriale e urbanistica” (Delibera del 2 maggio 2007 (progr. 112) dell’Assemblea
legislativa della Regione Emilia-Romagna); Vista la “Carta di probabilità di liquefazione ciclica”
(POC 6I 7.2): "liquefazione improbabile", confermata dall'analisi dei fattori di sicurezza (FL), visti gli
indici del potenziale di liquefazione IL (LPI) nelle sei verticali di indagine e, data la notevole
omogeneità litologico-stratigrafica riscontrata nell’area del P.U.A. S8, la stima dei cedimenti
permanenti post-sismici nei terreni granulari e coesivi saturi, è stata effettuata per le tre verticali di
indagine CPT1, CPT3, CPT15 ove si è raggiunta la profondità di 15,0m dal p.c. e considerate più
che rappresentative per l’intera area di indagine.
A tale scopo è stata utilizzata la seguente formula:
∆H = ε VR * H
dove: H = altezza dello strato;
ε VR (%) = deformazione volumetrica post-ciclica, calcolabile nel seguente
modo:
47
Dove:
α = costante sperimentale in prima approssimazione uguale a 1,0;
Cr = indice di riconsolidazione post-ciclica = 0,225 Cc,
Cc = indice di compressione;
e0 = indice dei vuoti iniziale;
∆u/σ’0 = rapporto di pressione interstiziale (ru nella figura 3 dell’Atto di indirizzo regionale).
Nei calcoli sono stati assunti valori prudenziali ricavati dalla letteratura geotecnica. In particolare è
stato posto: Cr = 0,1125 (considerando Cc = 0,5), e0 = variabile tra 0,85 della sabbia sciolta e 0,4
della sabbia densa).
Come riportato nell’’Atto di indirizzo regionale del 2 maggio 2007 precedentemente citato, nel caso
in cui FL sia maggiore di 1 la quantità ∆u/σ’0 può essere ricavata con la relazione ∆u/σ’0 = FL-7
(Vedi valori ricavati nella “Verifica a Liquequafione”).
Poichè l’utilizzo della formula ∆u/σ’0 = FL-7 per fattori di sicurezza FL compresi tra 1 ed 1,2 porta
comunque a valori eccessivi del rapporto di pressione interstiziale, per tali valori la valutazione di
ru è stato effettuato tramite la figura 3 dell’Atto di indirizzo e coordinamento tecnico ai sensi
dell’art. 16, c. 1, della L. R. 20/2000: “Indirizzi per gli studi di micro zonizzazione sismica in Emilia-
Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica” (tramite il calcolo della deformazione di
taglio massimo indotta dall'eventuale sisma = γmax). il rapporto di pressione interstiziale ru = ∆u/σ’0
è stato ricavato dalla figure 3 dell’atto di indirizzo (con G0 = (γt / 9,81) · Vs² = 72,5 Mpa e G ≅
32,8 Mpa, ricavato dalla tabella 3 (con γt = peso di volume naturale del terreno).
Cedimenti post sismici nei livelli coesivi
Nei terreni prevalentemente coesivi presenti nella successione stratigrafica ottenuta dalla
interpretazione delle indagini geognostiche, la dissipazione delle pressioni interstiziali indotte dal
passaggio dell’onda sismica avviene in maniera estremamente lenta; tuttavia all'interno del banco
sabbioso permeabile sono stati riscontrati alcuni livelli coesivi compressibili o moderatamente
compressibili.In tali terreni, in caso di evento sismico, si può produrre un incremento delle pressioni
interstiziali che genera un cedimento di riconsolidazione per dissipazione post terremoto.
A tale scopo è stata utilizzata la seguente formula indicata nella pagina precedente:
∆H = ε VR * H
Con : ε VR determinato secondo la formula già esposta con a e Cr definiti come in precedenza e
Cc = indice di compressione ottenuto mediante la relazione Cc = 0,0348 + 0,0162 Ip;
e0 = indice dei vuoti iniziale, ottenuto dalla relazione Cc = 0,40 (e0 – 0,25);
∆u/σ’0 = rapporto di pressione interstiziale.
Nei calcoli son ostati assunti valori prudenziali ricavati dalla letteratura geotecnica. In particolare è
stato posto:
Cc = 0,2778 ÷ 0,2940 ipotizzando un IP = 15÷16% (valore intero);
48
Cr = 0,0625 ÷ 0,06615;
e0 = 0,9 ÷ 1,0 o anche valori superiori od inferiori nel caso di argilla molle o molto consistente
(in tal caso Cc → derivato da e0).
∆u/σ’0 = valutato con riferimento al grafico riportato nella figura 3 dell’Atto di indirizzo regionale.
Punto di indagine CPT 1 stratigrafia del terreno (0-15m)
A = argilla / argilloso; L = limo / limoso; S = sabbia / sabbioso; G = ghiaia/ghiaioso
N° Strato
DH [m]
Profondità (m) dal p.c. NATURA Cr e0 ∆u/σ’0 ε VR (%) ∆H
[cm]
1 3,8 Da 0,0 a 3,8 GRANULARE 0,1125 0,65 0,003 0,00009 0,034
2 2,6 Da 3,8 a 6,4 GRANULARE 0,1125 0,80 0,222 0,00681 1,770
3 0,4 Da 6,4 a 6,8 COESIVA 0,1215 1,6 0,18 0,00403 0,161
4 2,8 Da 6,8 a 9,6 GRANULARE 0,1125 0,6 0,23 0,00798 2,234
5 0,6 Da 9,6 a 10,2 COESIVA 0,1215 1,6 0,28 0,00666 0,400
6 2,4 Da 10,2 a 12,6 GRANULARE 0,1125 0,5 0,095 0,00325 0,780
7 0,4 Da 12,6 a 13,0 COESIVA 0,0675 1,0 0,39 0,00725 0,290
8 1,0 Da 13,0 a 14,0 GRANULARE 0,1125 0,55 0,11 0,00367 0,367
9 1,0 Da 14,0 a 15,0 COESIVA 0,0585 0,9 0,41 0,00706 0,706
CEDIMENTO TOTALE POST SISMICO (0÷15m prof.) = 6,74 cm
49
Punto di indagine CPT 3 stratigrafia del terreno (0-15m)
A = argilla / argilloso; L = limo / limoso; S = sabbia / sabbioso; G = ghiaia/ghiaioso
N°
Strato DH [m]
Profondità (m) NATURA Cr e0 ∆u/σ’0 ε VR (%) ∆H
[cm]
1 1,8 Da 0,0 a 1,8 GRANULARE 0,1125 0,65 4,0 * 10E -6 0,00000 0,000
2 1,2 Da 1,8 a 3,0 GRANULARE 0,1125 0,45 1,4 * 10E -7 0,00000 0,000
3 3,0 Da 3,0 a 6,0 GRANULARE 0,1125 0,70 0,235 0,00770 2,310
4 1,4 Da 6,0 a 7,4 GRANULARE 0,1125 0,50 0,0313 0,00104 0,146
5 0,4 Da 7,4 a 7,8 COESIVA 0,0625 0,95 0,22 0,00346 0,138
6 2,0 Da 7,8 a 9,8 GRANULARE 0,1125 0,50 0,0184 0,00060 0,120
7 0,2 Da 9,8 a 10,0 COESIVA 0,0585 0,90 0,28 0,00439 0,088
8 3,4 Da 10,0 a 13,4 GRANULARE 0,1125 0,5 0,0956 0,00491 1,669
9 0,8 Da 13,4 a 14,2 COESIVA 0,0945 1,3 0,40 0,00911 0,723
10 0,6 Da 14,2 a 14,8 GRANULARE 0,1125 0,70 0,415 0,01541 0,925
11 0,4 Da 14,8 a 15,2 COESIVA 0,0675 1,0 0,44 0,00850 0,340
CEDIMENTO TOTALE POST SISMICO (0÷20m prof.) = 6,459 cm
50
Punto di indagine CPT 15 stratigrafia del terreno (0-15m)
A = argilla / argilloso; L = limo / limoso; S = sabbia / sabbioso; G = ghiaia/ghiaioso
N° Strato
DH [m]
Profondità (m) NATURA Cr e0 ∆u/σ’0 ε VR (%) ∆H
[cm]
1 1,2 Da 0,0 a 1,2 GRANULARE 0,1125 0,70 0,00164 0,00005 0,006
2 0,6 Da 1,2 a 1,8 COESIVA 0,0675 1,0 0,01 0,00015 0,009
3 2,8 Da 1,8 a 4,6 GRANULARE 0,1125 0,75 0,22184 0,00700 1,960
4 0,4 Da 4,6 a 5,0 COESIVA 0,1125 1,55 0,14 0,00289 0,116
5 3,6 Da 5,0 a 8,6 GRANULARE 0,0405 0,70 0,21 0,00244 0,878
6 0,2 Da 8,6 a 8,8 COESIVA 0,1125 1,60 0,24 0,00516 0,103
7 0,6 Da 8,8 a 9,4 GRANULARE 0,0540 0,85 0,26 0,00382 0,229
8 0,8 Da 9,4 a 10,2 GRANULARE 0,1125 0,65 0,22184 0,00743 0,594
9 1,8 Da 10,2 a 12,0 COESIVA 0,1260 1,65 0,34 0,01378 2,480
10 1,0 Da 12,0 a 13,0 GRANULARE 0,1125 0,60 0,38 0,01460 1,46
11 0,8 Da 13,0 a 13,8 COESIVA 0,0630 0,95 0,39 0,00694 0,555
12 0,4 Da 13,8 a 14,2 GRANULARE 0,1125 0,55 0,0445 0,00144 0,0576
13 0,8 Da 14,2 a 15,0 COESIVA 0,1080 1,45 0,41 0,01707 1,366 CEDIMENTO TOTALE POST SISMICO (0÷20m prof.) = 9,81 cm
In conclusione, per i due punti di indagine si prevedono cedimenti post-sismici simili, compresi ttra
6,46 cm (CPT3) e 9,81 cm (CPT15).
51
11. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Nella presente relazione sono state messe in evidenza le caratteristiche litologico - stratigrafiche
geomeccaniche e sismiche del terreno di fondazione del tratto stradale di progetto: "strada
extraurbana secondaria - C2", di collegamento tra Via Bonifica e Via Staggi a Porto Fuori di
Ravenna, nel contesto del "progetto urbanistico attuativo - comparto a programmazione concertata
"s 9"porto fuori - via bonifica - viabilità di circuitazione".
In particolare sono state svolte approfondite analisi in relazione ai parametri geotecnici
caratteristici del terreno, ad una prima analisi di calcolo delle resistenze di progetto delle fondazioni
degli scatolari da realizzarsi per gli attraversamenti degli scoli consorziali, ai cedimenti previsti per
il terreno di fondazione del rilevato stradale. E' stata inoltre analizzata la vulnerabilità sismica del
sito, sia per quel che riguarda il rischio di liquerfazione dei terreni granulari saturi del substrato di
fondazione, sia relativamente ai cedimenti post sismici.
Analizzando i diversi aspetti sono emerse le seguenti caratteristiche:
- i terreni di fondazione analizzati in corrispondenza dei 6 punti di indagine (vedi planimetria
pag.19) evidenziano discrete caratteristiche geomeccaniche ed i valori delle resistenze di
progetto, analizzati in condizioni drenate, risultano elevati e compresi tra i 2,6 kg/cm² nel punto
di indagine CPT15, in condizioni sismiche, ed i 4,1 kg/cm² in corrispondenza della CPT1 in
cond. statiche (valore più alto).
- I cedimenti previsti al di sotto del rilevato (asse stradale) risultano compresi tra 0,86 cm (CPT3 e
1,46 cm (CPT15);
- I fattori di sicurezza alla liquefazione appaiono tutti ≥ all'unità ed i valori degli indici del
potenziale di liquefazione "LPI" appaiono compresi tra 0,011 (CPT15) e 0,28 (CPT1). la
pericolosità di liquefazione risulta "bassa" e non moderata a differenza di quanto indicato nella
carta del P.O.C
- I valori dei cedimenti post sismici, calcolati in corrispondenza delle CPT1-3-15, ove si sono
raggiunti i 15m di profondità, appaiono compresi tra i 6,46 cm (CPT3) e 9,81 cm (CPT15)
Sulla base dei dati raccolti è possibile esprimere parere positivo per la fattibilità geologica -
geotecnica dell'opera stradale in progetto in quanto non sono emersi elementi che possano
costituire ostacolo all’intervento.
Ravenna, 22/12/2014
Dr. Geologo Marco Roncuzzi
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 1LETTURE DI CAMPAGNA / VALORI DI RESISTENZA 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 08/08/2011- lavoro : Strada di circuitazione - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,40 m da quota inizio- note : - pagina : 1
Prof. Letture di campagna qc fs qc/fs Prof. Letture di campagna qc fs qc/fs m punta laterale kg/cm² m punta laterale kg/cm²
0,20 ---- ---- -- 1,80 ---- 7,80 56,0 74,0 56,0 1,47 38,00,40 30,0 57,0 30,0 0,53 56,0 8,00 28,0 50,0 28,0 1,07 26,00,60 53,0 61,0 53,0 1,07 50,0 8,20 69,0 85,0 69,0 0,27 259,00,80 49,0 65,0 49,0 1,40 35,0 8,40 69,0 73,0 69,0 1,20 57,01,00 57,0 78,0 57,0 1,00 57,0 8,60 38,0 56,0 38,0 1,13 34,01,20 36,0 51,0 36,0 0,80 45,0 8,80 31,0 48,0 31,0 0,93 33,01,40 28,0 40,0 28,0 0,73 38,0 9,00 6,0 20,0 6,0 0,60 10,01,60 45,0 56,0 45,0 0,93 48,0 9,20 45,0 54,0 45,0 0,40 112,01,80 68,0 82,0 68,0 1,00 68,0 9,40 46,0 52,0 46,0 1,00 46,02,00 70,0 85,0 70,0 0,60 117,0 9,60 11,0 26,0 11,0 0,60 18,02,20 52,0 61,0 52,0 0,73 71,0 9,80 8,0 17,0 8,0 0,53 15,02,40 27,0 38,0 27,0 0,87 31,0 10,00 4,0 12,0 4,0 0,27 15,02,60 55,0 68,0 55,0 0,73 75,0 10,20 57,0 61,0 57,0 1,07 53,02,80 41,0 52,0 41,0 0,73 56,0 10,40 41,0 57,0 41,0 0,73 56,03,00 42,0 53,0 42,0 0,73 57,0 10,60 43,0 54,0 43,0 0,53 81,03,20 49,0 60,0 49,0 0,67 73,0 10,80 47,0 55,0 47,0 0,60 78,03,40 42,0 52,0 42,0 0,40 105,0 11,00 56,0 65,0 56,0 0,87 65,03,60 37,0 43,0 37,0 0,33 111,0 11,20 65,0 78,0 65,0 0,73 89,03,80 16,0 21,0 16,0 0,27 60,0 11,40 60,0 71,0 60,0 0,73 82,04,00 32,0 36,0 32,0 0,53 60,0 11,60 60,0 71,0 60,0 0,73 82,04,20 15,0 23,0 15,0 0,33 45,0 11,80 65,0 76,0 65,0 0,87 75,04,40 29,0 34,0 29,0 0,60 48,0 12,00 86,0 99,0 86,0 0,80 107,04,60 8,0 17,0 8,0 0,33 24,0 12,20 90,0 102,0 90,0 2,13 42,04,80 34,0 39,0 34,0 0,93 36,0 12,40 86,0 118,0 86,0 1,87 46,05,00 35,0 49,0 35,0 1,00 35,0 12,60 13,0 41,0 13,0 1,00 13,05,20 9,0 24,0 9,0 0,47 19,0 12,80 10,0 25,0 10,0 0,40 25,05,40 60,0 67,0 60,0 1,53 39,0 13,00 58,0 64,0 58,0 1,33 43,05,60 21,0 44,0 21,0 0,80 26,0 13,20 63,0 83,0 63,0 0,87 73,05,80 41,0 53,0 41,0 1,07 38,0 13,40 40,0 53,0 40,0 0,67 60,06,00 13,0 29,0 13,0 0,27 49,0 13,60 64,0 74,0 64,0 1,13 56,06,20 33,0 37,0 33,0 0,87 38,0 13,80 72,0 89,0 72,0 1,93 37,06,40 8,0 21,0 8,0 0,60 13,0 14,00 9,0 38,0 9,0 1,00 9,06,60 5,0 14,0 5,0 0,40 12,0 14,20 23,0 38,0 23,0 0,47 49,06,80 45,0 51,0 45,0 0,60 75,0 14,40 36,0 43,0 36,0 0,27 135,07,00 79,0 88,0 79,0 1,67 47,0 14,60 29,0 33,0 29,0 1,40 21,07,20 72,0 97,0 72,0 1,07 67,0 14,80 8,0 29,0 8,0 0,60 13,07,40 95,0 111,0 95,0 1,13 84,0 15,00 17,0 26,0 17,0 ----- ----7,60 94,0 111,0 94,0 1,20 78,0
- PENETROMETRO STATICO tipo PAGANI da 10/20t - COSTANTE DI TRASFORMAZIONE Ct = 10 - Velocità Avanzamento punta 2 cm/s- punta meccanica tipo Begemann ø = 35.7 mm (area punta 10 cm² - apertura 60°)- manicotto laterale (superficie 150 cm²)
Software by: Dr.D.MERLIN - 0425/840820
P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 2LETTURE DI CAMPAGNA / VALORI DI RESISTENZA 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 08/08/2011- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,30 m da quota inizio- note : - pagina : 1
Prof. Letture di campagna qc fs qc/fs Prof. Letture di campagna qc fs qc/fs m punta laterale kg/cm² m punta laterale kg/cm²
0,20 ---- ---- -- 0,47 ---- 5,20 57,0 66,0 57,0 1,00 57,00,40 16,0 23,0 16,0 0,40 40,0 5,40 17,0 32,0 17,0 0,60 28,00,60 45,0 51,0 45,0 1,07 42,0 5,60 9,0 18,0 9,0 0,33 27,00,80 39,0 55,0 39,0 0,47 84,0 5,80 34,0 39,0 34,0 0,60 57,01,00 28,0 35,0 28,0 0,60 47,0 6,00 5,0 14,0 5,0 0,33 15,01,20 30,0 39,0 30,0 0,40 75,0 6,20 60,0 65,0 60,0 1,60 37,01,40 37,0 43,0 37,0 0,67 55,0 6,40 11,0 35,0 11,0 0,93 12,01,60 50,0 60,0 50,0 1,13 44,0 6,60 64,0 78,0 64,0 0,87 74,01,80 54,0 71,0 54,0 1,00 54,0 6,80 94,0 107,0 94,0 1,27 74,02,00 59,0 74,0 59,0 0,40 147,0 7,00 56,0 75,0 56,0 0,93 60,02,20 85,0 91,0 85,0 1,00 85,0 7,20 42,0 56,0 42,0 1,00 42,02,40 54,0 69,0 54,0 0,73 74,0 7,40 47,0 62,0 47,0 1,13 41,02,60 53,0 64,0 53,0 0,47 114,0 7,60 52,0 69,0 52,0 0,73 71,02,80 43,0 50,0 43,0 0,53 81,0 7,80 72,0 83,0 72,0 0,93 77,03,00 19,0 27,0 19,0 0,47 41,0 8,00 72,0 86,0 72,0 0,87 83,03,20 29,0 36,0 29,0 0,67 43,0 8,20 63,0 76,0 63,0 0,87 73,03,40 24,0 34,0 24,0 0,20 120,0 8,40 52,0 65,0 52,0 1,13 46,03,60 31,0 34,0 31,0 0,60 52,0 8,60 75,0 92,0 75,0 1,07 70,03,80 14,0 23,0 14,0 0,40 35,0 8,80 49,0 65,0 49,0 1,00 49,04,00 20,0 26,0 20,0 0,47 43,0 9,00 41,0 56,0 41,0 0,67 61,04,20 28,0 35,0 28,0 0,27 105,0 9,20 45,0 55,0 45,0 0,60 75,04,40 30,0 34,0 30,0 0,40 75,0 9,40 59,0 68,0 59,0 0,80 74,04,60 6,0 12,0 6,0 0,20 30,0 9,60 67,0 79,0 67,0 1,27 53,04,80 33,0 36,0 33,0 0,53 62,0 9,80 63,0 82,0 63,0 1,07 59,05,00 28,0 36,0 28,0 0,60 47,0 10,00 68,0 84,0 68,0 ----- ----
- PENETROMETRO STATICO tipo PAGANI da 10/20t - COSTANTE DI TRASFORMAZIONE Ct = 10 - Velocità Avanzamento punta 2 cm/s- punta meccanica tipo Begemann ø = 35.7 mm (area punta 10 cm² - apertura 60°)- manicotto laterale (superficie 150 cm²)
Software by: Dr.D.MERLIN - 0425/840820
P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 3LETTURE DI CAMPAGNA / VALORI DI RESISTENZA 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 08/08/2011- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,30 m da quota inizio- note : - pagina : 1
Prof. Letture di campagna qc fs qc/fs Prof. Letture di campagna qc fs qc/fs m punta laterale kg/cm² m punta laterale kg/cm²
0,20 ---- ---- -- 0,87 ---- 7,80 55,0 65,0 55,0 0,47 118,00,40 51,0 64,0 51,0 0,93 55,0 8,00 27,0 34,0 27,0 1,00 27,00,60 43,0 57,0 43,0 0,73 59,0 8,20 62,0 77,0 62,0 0,93 66,00,80 50,0 61,0 50,0 1,13 44,0 8,40 69,0 83,0 69,0 1,07 65,01,00 33,0 50,0 33,0 0,53 62,0 8,60 82,0 98,0 82,0 1,13 72,01,20 52,0 60,0 52,0 1,20 43,0 8,80 96,0 113,0 96,0 0,93 103,01,40 36,0 54,0 36,0 1,20 30,0 9,00 54,0 68,0 54,0 1,13 48,01,60 49,0 67,0 49,0 1,20 41,0 9,20 35,0 52,0 35,0 0,67 52,01,80 62,0 80,0 62,0 1,07 58,0 9,40 72,0 82,0 72,0 1,13 64,02,00 110,0 126,0 110,0 1,47 75,0 9,60 80,0 97,0 80,0 2,00 40,02,20 113,0 135,0 113,0 1,00 113,0 9,80 23,0 53,0 23,0 1,07 22,02,40 103,0 118,0 103,0 1,40 74,0 10,00 87,0 103,0 87,0 1,07 82,02,60 61,0 82,0 61,0 0,93 65,0 10,20 48,0 64,0 48,0 0,80 60,02,80 53,0 67,0 53,0 0,93 57,0 10,40 41,0 53,0 41,0 0,73 56,03,00 40,0 54,0 40,0 0,53 75,0 10,60 67,0 78,0 67,0 1,13 59,03,20 41,0 49,0 41,0 0,67 61,0 10,80 67,0 84,0 67,0 1,13 59,03,40 38,0 48,0 38,0 0,73 52,0 11,00 53,0 70,0 53,0 0,33 159,03,60 34,0 45,0 34,0 0,40 85,0 11,20 67,0 72,0 67,0 1,67 40,03,80 40,0 46,0 40,0 0,67 60,0 11,40 84,0 109,0 84,0 1,20 70,04,00 43,0 53,0 43,0 0,47 92,0 11,60 94,0 112,0 94,0 2,27 41,04,20 45,0 52,0 45,0 0,80 56,0 11,80 47,0 81,0 47,0 1,20 39,04,40 32,0 44,0 32,0 0,47 69,0 12,00 54,0 72,0 54,0 1,00 54,04,60 35,0 42,0 35,0 1,07 33,0 12,20 44,0 59,0 44,0 1,27 35,04,80 31,0 47,0 31,0 0,87 36,0 12,40 61,0 80,0 61,0 1,00 61,05,00 40,0 53,0 40,0 0,73 55,0 12,60 65,0 80,0 65,0 1,53 42,05,20 14,0 25,0 14,0 0,33 42,0 12,80 85,0 108,0 85,0 1,40 61,05,40 42,0 47,0 42,0 0,40 105,0 13,00 82,0 103,0 82,0 1,27 65,05,60 27,0 33,0 27,0 0,47 58,0 13,20 71,0 90,0 71,0 2,00 36,05,80 34,0 41,0 34,0 0,27 127,0 13,40 8,0 38,0 8,0 0,73 11,06,00 70,0 74,0 70,0 1,00 70,0 13,60 5,0 16,0 5,0 0,40 12,06,20 78,0 93,0 78,0 0,67 117,0 13,80 7,0 13,0 7,0 0,53 13,06,40 87,0 97,0 87,0 1,00 87,0 14,00 12,0 20,0 12,0 0,27 45,06,60 85,0 100,0 85,0 1,40 61,0 14,20 23,0 27,0 23,0 0,87 27,06,80 83,0 104,0 83,0 1,33 62,0 14,40 54,0 67,0 54,0 0,53 101,07,00 76,0 96,0 76,0 1,00 76,0 14,60 26,0 34,0 26,0 1,27 21,07,20 37,0 52,0 37,0 0,60 62,0 14,80 12,0 31,0 12,0 0,93 13,07,40 22,0 31,0 22,0 0,60 37,0 15,00 9,0 23,0 9,0 ----- ----7,60 8,0 17,0 8,0 0,67 12,0
- PENETROMETRO STATICO tipo PAGANI da 10/20t - COSTANTE DI TRASFORMAZIONE Ct = 10 - Velocità Avanzamento punta 2 cm/s- punta meccanica tipo Begemann ø = 35.7 mm (area punta 10 cm² - apertura 60°)- manicotto laterale (superficie 150 cm²)
Software by: Dr.D.MERLIN - 0425/840820
P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 4LETTURE DI CAMPAGNA / VALORI DI RESISTENZA 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 08/08/2011- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,40 m da quota inizio- note : - pagina : 1
Prof. Letture di campagna qc fs qc/fs Prof. Letture di campagna qc fs qc/fs m punta laterale kg/cm² m punta laterale kg/cm²
0,20 ---- ---- -- 0,47 ---- 5,20 11,0 16,0 11,0 0,40 27,00,40 55,0 62,0 55,0 0,67 82,0 5,40 56,0 62,0 56,0 1,13 49,00,60 75,0 85,0 75,0 0,93 80,0 5,60 54,0 71,0 54,0 0,60 90,00,80 54,0 68,0 54,0 0,87 62,0 5,80 61,0 70,0 61,0 0,80 76,01,00 50,0 63,0 50,0 0,73 68,0 6,00 40,0 52,0 40,0 0,67 60,01,20 46,0 57,0 46,0 1,07 43,0 6,20 47,0 57,0 47,0 0,40 117,01,40 42,0 58,0 42,0 0,93 45,0 6,40 25,0 31,0 25,0 0,93 27,01,60 35,0 49,0 35,0 1,20 29,0 6,60 30,0 44,0 30,0 0,40 75,01,80 69,0 87,0 69,0 1,00 69,0 6,80 44,0 50,0 44,0 0,93 47,02,00 93,0 108,0 93,0 0,80 116,0 7,00 38,0 52,0 38,0 0,53 71,02,20 99,0 111,0 99,0 1,20 82,0 7,20 50,0 58,0 50,0 0,73 68,02,40 75,0 93,0 75,0 1,27 59,0 7,40 53,0 64,0 53,0 0,67 79,02,60 74,0 93,0 74,0 0,93 79,0 7,60 39,0 49,0 39,0 0,67 58,02,80 50,0 64,0 50,0 0,67 75,0 7,80 46,0 56,0 46,0 0,67 69,03,00 36,0 46,0 36,0 0,73 49,0 8,00 44,0 54,0 44,0 1,07 41,03,20 29,0 40,0 29,0 0,33 87,0 8,20 44,0 60,0 44,0 0,20 220,03,40 11,0 16,0 11,0 0,27 41,0 8,40 30,0 33,0 30,0 1,00 30,03,60 30,0 34,0 30,0 0,60 50,0 8,60 4,0 19,0 4,0 0,33 12,03,80 35,0 44,0 35,0 0,33 105,0 8,80 4,0 9,0 4,0 0,13 30,04,00 43,0 48,0 43,0 0,33 129,0 9,00 3,0 5,0 3,0 0,20 15,04,20 18,0 23,0 18,0 0,53 34,0 9,20 4,0 7,0 4,0 0,13 30,04,40 37,0 45,0 37,0 0,60 62,0 9,40 2,0 4,0 2,0 0,13 15,04,60 52,0 61,0 52,0 0,47 111,0 9,60 2,0 4,0 2,0 0,13 15,04,80 33,0 40,0 33,0 0,80 41,0 9,80 2,0 4,0 2,0 0,13 15,05,00 37,0 49,0 37,0 0,33 111,0 10,00 2,0 4,0 2,0 ----- ----
- PENETROMETRO STATICO tipo PAGANI da 10/20t - COSTANTE DI TRASFORMAZIONE Ct = 10 - Velocità Avanzamento punta 2 cm/s- punta meccanica tipo Begemann ø = 35.7 mm (area punta 10 cm² - apertura 60°)- manicotto laterale (superficie 150 cm²)
Software by: Dr.D.MERLIN - 0425/840820
P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 5LETTURE DI CAMPAGNA / VALORI DI RESISTENZA 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 08/08/2011- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,75 m da quota inizio- note : - pagina : 1
Prof. Letture di campagna qc fs qc/fs Prof. Letture di campagna qc fs qc/fs m punta laterale kg/cm² m punta laterale kg/cm²
0,20 ---- ---- -- 0,80 ---- 5,20 3,0 9,0 3,0 0,33 9,00,40 16,0 28,0 16,0 0,47 34,0 5,40 52,0 57,0 52,0 1,00 52,00,60 45,0 52,0 45,0 0,60 75,0 5,60 53,0 68,0 53,0 0,47 114,00,80 27,0 36,0 27,0 0,87 31,0 5,80 59,0 66,0 59,0 0,67 88,01,00 14,0 27,0 14,0 0,40 35,0 6,00 61,0 71,0 61,0 1,47 42,01,20 12,0 18,0 12,0 0,53 22,0 6,20 52,0 74,0 52,0 0,47 111,01,40 7,0 15,0 7,0 0,33 21,0 6,40 62,0 69,0 62,0 0,87 72,01,60 37,0 42,0 37,0 0,73 50,0 6,60 46,0 59,0 46,0 0,47 99,01,80 28,0 39,0 28,0 0,40 70,0 6,80 52,0 59,0 52,0 0,60 87,02,00 52,0 58,0 52,0 0,80 65,0 7,00 34,0 43,0 34,0 0,87 39,02,20 61,0 73,0 61,0 1,07 57,0 7,20 35,0 48,0 35,0 0,60 58,02,40 55,0 71,0 55,0 0,73 75,0 7,40 39,0 48,0 39,0 0,53 73,02,60 65,0 76,0 65,0 0,80 81,0 7,60 34,0 42,0 34,0 0,27 127,02,80 49,0 61,0 49,0 0,53 92,0 7,80 41,0 45,0 41,0 0,40 102,03,00 55,0 63,0 55,0 0,67 82,0 8,00 38,0 44,0 38,0 0,47 81,03,20 47,0 57,0 47,0 0,47 101,0 8,20 6,0 13,0 6,0 0,40 15,03,40 48,0 55,0 48,0 0,47 103,0 8,40 27,0 33,0 27,0 0,47 58,03,60 34,0 41,0 34,0 0,53 64,0 8,60 24,0 31,0 24,0 0,47 51,03,80 30,0 38,0 30,0 0,47 64,0 8,80 36,0 43,0 36,0 0,47 77,04,00 36,0 43,0 36,0 0,40 90,0 9,00 59,0 66,0 59,0 0,73 80,04,20 21,0 27,0 21,0 0,47 45,0 9,20 56,0 67,0 56,0 0,47 120,04,40 32,0 39,0 32,0 0,33 96,0 9,40 58,0 65,0 58,0 0,53 109,04,60 40,0 45,0 40,0 0,87 46,0 9,60 46,0 54,0 46,0 0,87 53,04,80 21,0 34,0 21,0 0,40 52,0 9,80 8,0 21,0 8,0 0,53 15,05,00 5,0 11,0 5,0 0,40 12,0 10,00 6,0 14,0 6,0 ----- ----
- PENETROMETRO STATICO tipo PAGANI da 10/20t - COSTANTE DI TRASFORMAZIONE Ct = 10 - Velocità Avanzamento punta 2 cm/s- punta meccanica tipo Begemann ø = 35.7 mm (area punta 10 cm² - apertura 60°)- manicotto laterale (superficie 150 cm²)
Software by: Dr.D.MERLIN - 0425/840820
P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 15LETTURE DI CAMPAGNA / VALORI DI RESISTENZA 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 06/09/2011- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,50 m da quota inizio- note : - pagina : 1
Prof. Letture di campagna qc fs qc/fs Prof. Letture di campagna qc fs qc/fs m punta laterale kg/cm² m punta laterale kg/cm²
0,20 ---- ---- -- 0,33 ---- 7,80 44,0 55,0 44,0 0,53 82,00,40 43,0 48,0 43,0 1,67 26,0 8,00 55,0 63,0 55,0 0,53 103,00,60 44,0 69,0 44,0 2,00 22,0 8,20 61,0 69,0 61,0 0,27 229,00,80 36,0 66,0 36,0 1,60 22,0 8,40 45,0 49,0 45,0 1,40 32,01,00 26,0 50,0 26,0 1,33 19,0 8,60 5,0 26,0 5,0 0,33 15,01,20 16,0 36,0 16,0 1,13 14,0 8,80 25,0 30,0 25,0 0,40 62,01,40 11,0 28,0 11,0 1,07 10,0 9,00 18,0 24,0 18,0 0,27 67,01,60 8,0 24,0 8,0 0,73 11,0 9,20 19,0 23,0 19,0 1,13 17,01,80 38,0 49,0 38,0 0,53 71,0 9,40 37,0 54,0 37,0 0,93 40,02,00 59,0 67,0 59,0 0,93 63,0 9,60 55,0 69,0 55,0 0,87 63,02,20 23,0 37,0 23,0 0,40 57,0 9,80 55,0 68,0 55,0 0,53 103,02,40 39,0 45,0 39,0 0,33 117,0 10,00 47,0 55,0 47,0 1,40 34,02,60 43,0 48,0 43,0 0,60 72,0 10,20 6,0 27,0 6,0 0,47 13,02,80 52,0 61,0 52,0 0,53 97,0 10,40 4,0 11,0 4,0 0,20 20,03,00 19,0 27,0 19,0 0,53 36,0 10,60 4,0 7,0 4,0 0,27 15,03,20 28,0 36,0 28,0 0,27 105,0 10,80 3,0 7,0 3,0 0,33 9,03,40 37,0 41,0 37,0 0,60 62,0 11,00 4,0 9,0 4,0 0,27 15,03,60 18,0 27,0 18,0 0,33 54,0 11,20 5,0 9,0 5,0 0,27 19,03,80 25,0 30,0 25,0 0,73 34,0 11,40 3,0 7,0 3,0 0,33 9,04,00 15,0 26,0 15,0 0,73 20,0 11,60 6,0 11,0 6,0 0,27 22,04,20 24,0 35,0 24,0 0,60 40,0 11,80 3,0 7,0 3,0 0,60 5,04,40 27,0 36,0 27,0 0,40 67,0 12,00 53,0 62,0 53,0 1,27 42,04,60 5,0 11,0 5,0 0,87 6,0 12,20 79,0 98,0 79,0 0,67 118,04,80 9,0 22,0 9,0 0,33 27,0 12,40 30,0 40,0 30,0 1,13 26,05,00 41,0 46,0 41,0 0,87 47,0 12,60 57,0 74,0 57,0 0,20 285,05,20 14,0 27,0 14,0 0,27 52,0 12,80 29,0 32,0 29,0 0,93 31,05,40 51,0 55,0 51,0 0,73 70,0 13,00 8,0 22,0 8,0 0,20 40,05,60 34,0 45,0 34,0 0,33 102,0 13,20 11,0 14,0 11,0 0,20 55,05,80 30,0 35,0 30,0 0,40 75,0 13,40 9,0 12,0 9,0 0,27 34,06,00 19,0 25,0 19,0 0,40 47,0 13,60 8,0 12,0 8,0 0,33 24,06,20 47,0 53,0 47,0 0,13 352,0 13,80 59,0 64,0 59,0 1,27 47,06,40 28,0 30,0 28,0 0,47 60,0 14,00 59,0 78,0 59,0 1,53 38,06,60 48,0 55,0 48,0 0,47 103,0 14,20 9,0 32,0 9,0 0,67 13,06,80 56,0 63,0 56,0 0,33 168,0 14,40 8,0 18,0 8,0 0,40 20,07,00 23,0 28,0 23,0 0,67 34,0 14,60 5,0 11,0 5,0 0,40 12,07,20 37,0 47,0 37,0 0,53 69,0 14,80 6,0 12,0 6,0 0,20 30,07,40 22,0 30,0 22,0 0,40 55,0 15,00 24,0 27,0 24,0 ----- ----7,60 38,0 44,0 38,0 0,73 52,0
- PENETROMETRO STATICO tipo PAGANI da 10/20t - COSTANTE DI TRASFORMAZIONE Ct = 10 - Velocità Avanzamento punta 2 cm/s- punta meccanica tipo Begemann ø = 35.7 mm (area punta 10 cm² - apertura 60°)- manicotto laterale (superficie 150 cm²)
Software by: Dr.D.MERLIN - 0425/840820
P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 1DIAGRAMMA DI RESISTENZA 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 08/08/2011- lavoro : Strada di circuitazione - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,40 m da quota inizio
- scala vert.: 1 : 100
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Software by: Dr.D.MERLIN - 0425/840820
P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 2DIAGRAMMA DI RESISTENZA 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 08/08/2011- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,30 m da quota inizio
- scala vert.: 1 : 100
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Software by: Dr.D.MERLIN - 0425/840820
P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 3DIAGRAMMA DI RESISTENZA 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 08/08/2011- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,30 m da quota inizio
- scala vert.: 1 : 100
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Software by: Dr.D.MERLIN - 0425/840820
P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 4DIAGRAMMA DI RESISTENZA 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 08/08/2011- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,40 m da quota inizio
- scala vert.: 1 : 100
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Software by: Dr.D.MERLIN - 0425/840820
P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 5DIAGRAMMA DI RESISTENZA 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 08/08/2011- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,75 m da quota inizio
- scala vert.: 1 : 100
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Software by: Dr.D.MERLIN - 0425/840820
P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 15DIAGRAMMA DI RESISTENZA 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 06/09/2011- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,50 m da quota inizio
- scala vert.: 1 : 100
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Software by: Dr.D.MERLIN - 0425/840820
P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 1VALUTAZIONI LITOLOGICHE 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 08/08/2011- lavoro : Strada di circuitazione - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,40 m da quota inizio- note : - scala vert.: 1 : 100
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AO
Att
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Am
Ac
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Sd
SC
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P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 2VALUTAZIONI LITOLOGICHE 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 08/08/2011- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,30 m da quota inizio- note : - scala vert.: 1 : 100
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Argille organicheLimi ed Argille
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AO
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Am
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Ss
Sm
Sd
SC
Software by: Dr.D.MERLIN - 0425/840820
P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 3VALUTAZIONI LITOLOGICHE 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 08/08/2011- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,30 m da quota inizio- note : - scala vert.: 1 : 100
Rp/RL (Litologia Begemann 1965 A.G.I. 1977) Rp - RL/Rp (Litologia Schmertmann 1978) Torbe ed
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Limi sabb.Sabbie lim.
Sabbie eSabbie e Ghiaie
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5 15 30 60 120 200
AO
Att
At
Am
Ac
Acc
ASL
SAL
Ss
Sm
Sd
SC
Software by: Dr.D.MERLIN - 0425/840820
P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 4VALUTAZIONI LITOLOGICHE 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 08/08/2011- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,40 m da quota inizio- note : - scala vert.: 1 : 100
Rp/RL (Litologia Begemann 1965 A.G.I. 1977) Rp - RL/Rp (Litologia Schmertmann 1978) Torbe ed
Argille organicheLimi ed Argille
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Sabbie eSabbie e Ghiaie
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Att
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Am
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SC
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P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 5VALUTAZIONI LITOLOGICHE 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 08/08/2011- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,75 m da quota inizio- note : - scala vert.: 1 : 100
Rp/RL (Litologia Begemann 1965 A.G.I. 1977) Rp - RL/Rp (Litologia Schmertmann 1978) Torbe ed
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AO
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Software by: Dr.D.MERLIN - 0425/840820
P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 15VALUTAZIONI LITOLOGICHE 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 06/09/2011- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,50 m da quota inizio- note : - scala vert.: 1 : 100
Rp/RL (Litologia Begemann 1965 A.G.I. 1977) Rp - RL/Rp (Litologia Schmertmann 1978) Torbe ed
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P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 9DIAGRAMMA DI RESISTENZA 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 07/09/2011- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,50 m da quota inizio
- scala vert.: 1 : 150
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Software by: Dr.D.MERLIN - 0425/840820
P.I.:02194680399
GEOLOG S.r.l.Sede Operativa: V. Cerchio 5748100 Ravenna Rifer. 165-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 9VALUTAZIONI LITOLOGICHE 2.01PG05-049
- committente : Geol. P. Mingolini - data : 07/09/2011- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna - località : Porto Fuori (RA) - prof. falda : 1,50 m da quota inizio- note : - scala vert.: 1 : 150
Rp/RL (Litologia Begemann 1965 A.G.I. 1977) Rp - RL/Rp (Litologia Schmertmann 1978) Torbe ed
Argille organicheLimi ed Argille
Limi sabb.Sabbie lim.
Sabbie eSabbie e Ghiaie
m0,0 0,0 0,0
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Software by: Dr.D.MERLIN - 0425/840820
P.I.:02194680399
CPT 5 CPT 4 CPT 3 CPT 2 CPT 1CPT 15
-5
-10
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(m s.l.m) 0
Sedimenti prevalentemente sabbiosi
Sedimenti limoso-sabbiosi
Sedimenti prevalentemente argillosi
-15
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-5
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SE NW E W