Provincia di Bologna I Quaderni della Biblioteca IV a cura ... · Ti auguro tempo, per divertirti e...

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3 Grazie al contributo di Città di Granarolo dell’Emilia Provincia di Bologna I Quaderni della Biblioteca IV a cura della Banca del Tempo “Clessidra” I dieci anni di “CLESSIDRA” 2000-2010

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Grazie al contributo di

Città di Granarolo dell’EmiliaProvincia di Bologna

I Quaderni della Biblioteca IV

a cura della Banca del Tempo “Clessidra”

I dieci anni di “CLESSIDRA”2000-2010

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La Banca del Tempo “Clessidra” ringrazia:l’Amministrazione Comunale di Granarolo dell’Emilia e la Regione Emilia-Romagna per la collabora-zione organizzativa ed economica; tutti i soci che hanno fatto la Storia della ‘Clessidra’: i protagonisti diieri e di oggi.

Piano editoriale e cura dei testi: Sabrina Leonelli (socia della banca del Tempo “Clessidra”)

Copertina: Foto della piazza di Cadriano con meridiana realizzata da “I Turdi”

www.comune.granarolo-dellemilia.bo.itblog: http://bancadeltempogranarolo.blogspot.come-mail: [email protected]

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Un dono per la Città

I “Quaderni della Biblioteca” sono una collana di testimo-nianze che si arricchisce nel tempo sulla storia di questa città,sulle persone, sulle esperienze divenute esemplari, affinché lamemoria individuale si rielabori e diventi patrimonio comune,stimolo per una collettività già vivace, solidale, partecipe.Così il quarto Quaderno della Biblioteca è dedicato ai diecianni di attività della Banca del Tempo “Clessidra” per lasciaretraccia indelebile di un percorso nato con fatica, coraggio e de-terminazione e proseguito con fantasia, passione, volontà eimpegno.La maggior parte delle Banche del Tempo italiane sono statecreate e si sono sviluppate durante lo scorso decennio sotto laspinta della ricerca di risposte alle aumentate esigenze di fles-sibilità, che sempre di più contrassegnano l’organizzazione eco-nomica e sociale.Non stupisce il fatto che di questa esigenza generale si sianofatte portatrici in primo luogo le donne. I tempi delle donne in-fatti sono generalmente più affannosi di quelli degli uomini,per il doppio carico di lavoro, dentro e fuori casa.Noi donne di solito avvertiamo anche un forte bisogno diavere “tempo per noi”, per coltivare relazioni d’amicizia, leg-gere, imparare cose nuove, mettere a frutto capacità e voca-zioni spesso sacrificate nella routine quotidiana.Il desiderio delle donne di “cambiare i tempi” si è così espressoin proposte e pressioni per ottenere il riconoscimento della ne-cessità che il problema del complicato equilibrio della gestionedel tempo non fosse più quasi completamente delegato alle fa-miglie. È emersa con chiarezza la domanda di interventi isti-tuzionali finalizzati ad affrontare la questione in termini diesigenza collettiva e quindi come materia d’interesse pubblico.La prima Banca del Tempo in Italia è stata organizzata a Parmanel novembre del 1991. Nasce poi la B.d.T. di Santarcangelodi Romagna, aperta ufficialmente nel marzo del ‘95.La tendenza all’espansione del fenomeno è stata consistente: siè raggiunto un insieme ragguardevole di realizzazioni attraversouna sorta di contagio a macchia d’olio che si è diffuso dapprima

prevalentemente nelle regioni del centro-nord, per espandersi,successivamente, anche nel sud del paese.E Granarolo, città di altissima sensibilità solidale e capace digrande intraprendenza, non poteva non accogliere questovento positivo e così con l’impulso dell’Amministrazione Co-munale e la costanza e la forza del gruppo Donne Insieme ènata dice anni fa la Banca del Tempo ora associazione auto-noma e robusta alla quale auguriamo un ottimo futuro.L’idea è semplice ma geniale : uno scambio reciproco di tempo,dove ciascuno offre ciò che sa fare e riceve ciò che gli serve.L’idea è generosa e preziosa perché se c’è una cosa che sta di-ventando sempre più rara e quindi, secondo le leggi del mer-cato, sempre più preziosa, si tratta del tempo. Ormai nonabbiamo più tempo, nessuno ha più tempo, le nostre giornatesono blindate, fitte di impegni, appuntamenti, cose da fare; fraqueste vanno incluse anche quelle che dovrebbero essere le at-tività del tempo libero, anch’esse , in realtà, fatte di appunta-menti prefissati, orari da rispettare, affannose corse per nonmancare.Molto più che in passato è facile, oggi, fare regali di vario tipoe pregio, ma c’è un regalo che facciamo di rado : quello delnostro tempo. Eppure, spesso, sarebbe il regalo più gradito: chilo riceve riconoscerebbe quanto è prezioso, perché, attraversoil nostro tempo, non doniamo delle cose, ma un po’ di noistessi…“Non ti auguro un dono qualsiasi, ti auguro soltanto quello chei più non hanno.Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri…” (ElliMichler)

Loretta LambertiniSindaco

C’È TEMPOIvano Fossati

Dicono che c’è un tempo per seminaree uno che hai voglia ad aspettare

un tempo sognato che viene di nottee un altro di giorno teso

come un lino a sventolare.

C’è un tempo negato e uno segretoun tempo distante che è roba degli altri

un momento che era meglio partiree quella volta che noi due era meglio parlarci.

C’è un tempo perfetto per fare silenzioguardare il passaggio del sole d’estate

e saper raccontare ai nostri bambini quandoè l’ora muta delle fate.

C’è un giorno che ci siamo perduticome smarrire un anello in un pratoe c’era tutto un programma futuro

che non abbiamo avverato.

È tempo che sfugge, niente paurache prima o poi ci riprende

perché c’è tempo, c’è tempo c’è tempo, c’è tempoper questo mare infinito di gente.

Dio, è proprio tanto che piovee da un anno non torno

da mezz’ora sono qui arruffatodentro una sala d’aspettodi un tram che non vienenon essere gelosa di me

della mia vitanon essere gelosa di me

non essere mai gelosa di me.

C’è un tempo d’aspetto come dicevoqualcosa di buono che verrà

un attimo fotografato, dipinto, segnatoe quello dopo perduto via

senza nemmeno voler sapere come sarebbe statala sua fotografia.

C’è un tempo bellissimo tutto sudatouna stagione ribelle

l’istante in cui scocca l’unica frecciache arriva alla volta celeste

e trafigge le stelleè un giorno che tutta la gente

si tende la manoè il medesimo istante per tuttiche sarà benedetto, io credo

da molto lontanoè il tempo che è finalmente

o quando ci si capisceun tempo in cui mi vedraiaccanto a te nuovamente

mano alla manoche buffi saremo

se non ci avranno nemmenoavvisato.

Dicono che c’è un tempo per seminaree uno più lungo per aspettare

io dico che c’era un tempo sognatoche bisognava sognare.

Banca del Tempo! Definizione non facile da comprendere nelmeccanismo dello scambio, che indubbiamente rappresentauna forma di ricchezza.Il mio primo ricordo lo visualizzo nel 1987. I “Tempi delleDonne”… Furono incontri bellissimi, pieni di argomenti in-teressanti e concreti perché di BdT ne avevo notizie da San-tarcangelo di Romagna e dalle esperienze UDI.Ecco perché quando arrivai a Granarolo nell’ottobre 1999, par-tecipai attivamente al Gruppo Donne Insieme per dare vitaalla Banca del Tempo, che venne chiamata “Clessidra”. Entu-siasmo, amicizia, fiducia, voglia di fare e altre sensazioni hannoaccompagnato per lungo tempo il lavoro di tutte. Sì, perché ledonne, Novella, Laura, Laura, Nicoletta, Gabriella, Rosa… percitare solo le prime dell’elenco, erano in prima fila per creareil robusto bandolo della lunga matassa che si è sviluppata inquesti dieci anni.La BdT nasce dal pubblico ma richiede consapevolezza perso-nale e autogestione. E’ uno strumento importante, a volte nonriconosciuto. Il tempo è un bene che può essere al servizio dellacomunità come moneta di scambio e può rappresentare una oc-casione di socializzazione fra persone e situazioni diverse peruna integrazione anche multietnica.Ricordo il primo assegno consegnato simbolicamente all’alloraSindaco Alessandro Ricci in occasione della Granarolo in Festae tanti sono i momenti di lavoro importanti non documentati,perché le testimonianze fotografiche sono venute con l’avventodi una migliore organizzazione.Nicoletta Tartari pose i primi mattoni per elaborare gli atti ne-cessari: la convenzione con il Comune, la sede, il logo, il rego-lamento–statuto, il libretto degli assegni, l’estratto conto el’organizzazione dell’attività, coinvolgendo concretamente isoci in un percorso di lavoro condiviso.E’ importante l’aspetto propositivo perseguito nei confrontidelle istituzioni e delle associazioni presenti a Granarolo, comedimostrato dalla validissima partecipazione di alcuni soci al Ta-volo del Volontariato.La finalità essenziale è lo scambio della prestazione, attraversola valorizzazione delle singole capacità e conoscenze, come im-pegno sociale di cittadini responsabili e consapevoli. Si trattadi una nuova etica del dare e del ricevere, che può rappresen-tare un cambiamento sull’economia familiare e non solo: loscambio del tempo acquista un valore diverso.Nel 2004 mi è stata affidata la responsabilità della BdT: ho sen-tito impegnativo il lavoro di coordinamento in relazione ancheal progetto di attivare una più evidente linea operativa nelloscambio, nell’accoglienza e nel dare risposte adeguate alle ri-chieste, nell’allargamento della rete con le associazioni, nellarealizzazione di occasioni di incontro anche conviviali fra i socie nel favorire l’adesione di nuovi soci per reperire altre com-petenze. La partecipazione ai corsi di formazione ha consentitouna migliore comprensione delle modalità da seguire per mi-gliorare l’organizzazione e la partecipazione, consapevoli che lasussidiarietà porta ad attivare una rete naturale in caso di biso-gno. È importante individuare e superare le difficoltà dello

scambio: paura dell’altro, mancanza di relazione approfondita,timore della qualità del dare e ricevere, bisogni urgenti, tenta-tivi di sfruttamento, fiducia, motivazione, accumulo del debito,dare ma non chiedere, responsabilità: è quindi veramente in-dispensabile “lavorare insieme” per approfondire questi aspettie superare criticità e conflitti.Per raggiungere questi obiettivi abbiamo cercato di rinforzarel’immagine della BdT, di individuare una migliore attività dipromozione, comprendendo le aspettative dei soci e identifi-cando gruppi di lavoro. L’economia non monetaria della BdTè un aspetto fondamentale per accrescere il valore culturale esolidale delle relazioni interpersonali.In questi anni abbiamo proposto e partecipato a varie inizia-tive: la raccolta dei tappi, il GranGas-Granarolo gruppo di ac-quisto solidale, il progetto Eureka, il Tavolo del Volontariato,gli incontri di Thai-chi chuan e Ginnastica insieme, contatticon le scuole e con alcune attività commerciali, senza dimen-ticare incontri su temi specifici e ludici (con il Comune di Gra-narolo dell’Emilia, in occasione della festa della donna,attraverso la realizzazione dello serata con Tita Ruggeri, con lalibreria Biblion, organizzando spettacoli per bambini, con leamiche della parrocchia di San Vitale per la preparazione deglizuccherini, con il Comitato di gemellaggio e il ‘Moica’per l’at-tività del ricamo, con lo Spi, le Banche del Tempo della Re-gione Emilia Romagna e con tante altre associazioni.Progetti nuovi dovranno essere indirizzati verso la famiglia, igiovani, la scuola e la società.In fondo, la scommessa vincente è quella di rimettersi semprein gioco, tenendo presente il contesto d’azione locale edesterno in cui agire: è la missione della Banca del Tempo. Dia-logare per creare e realizzare.

MariaCoordinatrice Banca del Tempo

I nostri numeri

Anno 2000Associati 22per totale scambi 28

Anno 2010 al 30 giugnoAssociati 132Associati attivi 74 (associazioni 6, socie 53, soci

15)per totale scambi 413

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Banca del Tempo, definizione eroica e mitica

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L’idea di costituire una Banca del Tempo a Granarolo fu formu-lata per la prima volta da alcune cittadine tra la fine del 1997 el’inizio del 1998, che la proposero all’Amministrazione Comu-nale insieme ad alcune componenti del Comitato Pari Opportu-nità di Granarolo, organo consultivo del Comune.Non fu però possibile realizzare subito quella proposta per la dif-ficoltà di garantire le risorse che furono richieste, in particolareper la linea telefonica e la sede da utilizzare in modo pressochéesclusivo. Come molti ricorderanno, gli spazi per associazioni egruppi disponibili dieci anni fa non erano certo quelli di cui oggii granarolesi possono fruire al Borgo Servizi: per molto tempo ilComune non poté fornire altro che le due piccole salette al pianoterra del Municipio.L’idea aveva comunque destato l’attenzione e l’interesse degli am-ministratori comunali; così, quando nel 1999 fui eletta per laprima volta Consigliera Comunale, il Sindaco Alessandro Riccimi affidò, assieme alla delega alle pari opportunità, il progetto perla creazione di una Banca del Tempo a Granarolo. Sapevo che sitrattava di un’esperienza nata in Francia e sapevo che in Italia laprima Banca del Tempo era sorta alcuni anni prima a Sant’Ar-cangelo di Romagna e che diverse altre stavano via via vedendola luce in molte città, Bologna compresa.Allora come oggi trovo che si tratti di un’idea molto coinvol-gente, tanto semplice quanto “forte”, anche politicamente, ca-pace di mettere ai margini il denaro, che invece tanto spazio hanella nostra vita e di innestare un meccanismo virtuoso che puòinvertire la tendenza all’isolamento e alla solitudine, ormai diffusianche in una piccola città come Granarolo, ricostruendo o rin-saldando quella rete di solidarietà diffusa che è tipica dei rapportidi ‘buon vicinato’. Infatti, da un lato gli scambi mettono in con-tatto persone diverse tra loro, che possono risolvere quei problemiquotidiani che oggi difficilmente trovano risposte in una cerchiafamiliare sempre più ristretta, sul mercato o nei servizi pubblici;dall’altro, valorizzano le possibilità e le capacità di ognuno, anchedi chi, spesso, crede di non aver nulla da dare. Quindi con moltaconvinzione tra l’autunno del 1999 e la primavera del 2000 ini-ziai a lavorare per far nascere anche a Granarolo la Banca delTempo. Inizialmente presi contatto con chi aveva proposto l’ideaqualche tempo prima e con l’associazione ‘Senza il banco’, chegestiva l’asilo nido Punto bimbo e i servizi di pre e post-scuolanei plessi del territorio, pensando che proprio tra i genitori configli in età scolare il progetto poteva suscitare particolare atten-zione. Inoltre, ‘Senza il banco’ operava a Bologna nel Centro perle famiglie di via Erbosa, a stretto contatto con la Banca delTempo del Quartiere Navile: contavo quindi di poter far nascerequel tipo di rapporto anche a Granarolo.Invece il gruppo che fin dall’inizio mostrò il maggior coinvolgi-mento fu Donne Insieme: Novella, Laura, Gabriella, Maria, Rosae Anna furono presenti praticamente a tutti i primi incontri emisero in atto i primi scambi. Insieme a loro parteciparono atti-vamente da subito anche altre persone, che mostrarono grandeentusiasmo per l’iniziativa, di cui appresero dal passaparola o dalNotiziario del Comune: in particolare ricordo Roberta, Bernar-detta, Paola, Dina, Noemi, Rosalba, Luciano (a cui si devono larealizzazione del logo, della tessera e del libretto degli assegni) eAndrea (che creò il software per la registrazione degli scambi e lastampa degli estratti conto).Con questo primo gruppo iniziammo a trovarci ogni primo ve-nerdì del mese nella saletta delle associazioni, in uno spazio che

il Comune ci concesse in cambio non di una quota associativa(ciò di cui, seppure di importo molto modesto, un gruppo chenon voleva usare il denaro non poteva disporre), ma di un impe-gno a rendere un certo numero di ore a favore dell’amministra-zione, confermando dunque l’impegno a voler favorire lo sviluppodella BdT. In questa direzione andava anche l’attivazione di unacasella vocale, che inizialmente era collocata presso l’URP e cheio avevo il compito di controllare: effettivamente era uno stru-mento indispensabile per consentire la registrazione di richieste,senza costringere ciascun richiedente a contattare ogni altro as-sociato. Proprio perché senza questa possibilità una vera Bancadel Tempo non può esistere, io credo che si possa considerare chela data di nascita della nostra BdT coincida con l’attivazione dellacasella vocale telefonica nei primi giorni del maggio 2000. In-fatti, da quel momento inizia anche la registrazione dei primiscambi, tra cui c’erano diverse ore scambiate per innaffiare lepiante durante le vacanze, per l’aiuto nelle pulizie, per il trasportoin auto.Già da quel primo anno partecipammo a Verdevolo e quasi dal-l’inizio organizzammo anche diversi momenti di incontro: ricordola festa per il primo anno di attività al Centro sociale di Quartonel maggio 2001 e l’incontro per la preparazione dei centrota-vola natalizi con materiale riciclato nel novembre di quell’anno.Poco alla volta, l’idea si diffuse e il gruppo crebbe: dalla dozzinadi persone interessate al progetto e contattate all’inizio, diversedelle quali non parteciparono poi alla nostra esperienza, a marzodel 2001 eravamo in 27.Da allora sono stati fatti passi da gigante: il gruppo è cresciutoancora moltissimo e sono entrati a farne parte attiva personecome Stefano, Nordana, Vittoria, Rita e tutti gli altri che hannoreso la nostra BdT molto più ricca di interessantissime propostee offerte rivolte ai granarolesi rispetto al progetto iniziale, rispet-tandone comunque lo spirito. Credo che il salto di qualità sia av-venuto quando la BdT è diventata “autonoma” dal Comune, eche molto del successo di questi anni sia dovuto alla passione ealla fiducia che in essa ha messo Maria.Grazie a lei e a tutti quelli che hanno creduto nella BdT e hannopartecipato alle molte iniziative che la BdT ha realizzato e rea-lizza, oggi sono davvero orgogliosa di poter dire che questa realtàè anche frutto del lavoro che, assieme ad altri, ho iniziato diecianni fa.

Nicoletta Tartari

Come è nata la Banca del Tempo

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L’idea vincente di scambiare il Tempo

Granarolo dell’Emilia alle soglie del 2000: da 7 anni eroSindaco di un paese profondamente cambiato, da realtàagricola e operaia a paese della periferia di Bologna congli abitanti praticamente raddoppiati in 15 anni e contante giovani coppie ‘scappate’ dalla città.Cambiano i ritmi delle giornate delle persone che risie-dono a Granarolo, ma che lavorano altrove e continuanoad avere relazioni sociali nella città dove hanno abitatofino a quel momento.Un paese, nel frattempo diventato ‘Città’ alle prese connuovi problemi e nuovi servizi fino a pochi anni primaconsiderati marginali. Una città che dopo aver dato ri-sposta ai servizi per la prima infanzia e per la terza età, co-mincia ad occuparsi di temi come il tempo e gli orari dellacittà e degli abitanti e pensa di poter scoprire anche unanuova dimensione della solidarietà.Granarolo ha una ricca storia di solidarietà e di aiuto masi accorge che nella ‘nuova città’ la ricchezza del passatonon è più sufficiente. Scopre che un paese che cresceperde quella dimensione che caratterizza le relazioni di‘mutuo soccorso’ tipica del condominio o del vicinato eper molte famiglie ‘giovani o vecchie’ è spesso difficilecontare sull’aiuto di un vicino, di un conoscente, di unamico o di un parente.Da qui nasce l’idea di mutuare esperienze diffuse in altrepaesi e che in Italia avevano qualche raro esempio in Ro-magna. Una Banca del Tempo! Sembrava una provoca-zione in un paese dove le banche, quelle vere, si eranomoltiplicate negli ultimi anni ed avevano ormai superatoil numero dei bar. Invece mi piace poter dire che è statauna idea geniale. Una idea sollecitata all’Amministra-zione Comunale da alcune persone e poi seguita, elabo-rata e organizzata principalmente da Nicoletta Tartari,Consigliera Comunale, che aveva ricevuto da me una de-lega specifica per questo progetto. Nella città delle milleimprese, delle villette a schiera che crescevano comefunghi, nella città con il reddito medio fra i più alti dellaprovincia, occuparsi di una Banca nella quale non portio ricevi denaro ma tempo era ed è stato un modo per darevalore ad una ricchezza vera: la relazione fra le persone.

Il Comune ha solo facilitato questo progetto, il resto lohanno fatto loro: i soci e le socie della Banca del Tempo.Originale è aver pensato ed ideato una formula che con-senta di offrire tempo alle persone usufruendo a sua voltadi tempo messo a disposizione da altri soci. Chi aveva bi-sogno di qualche ora di sostegno per i figli, chi dovevasbrigare faccende domestiche, chi desiderava avere pastafatta in casa e non aveva tempo, chi doveva recarsi a fareuna commissione e i tempi di lavoro lo impedivano etanto altro; scambiare tempo e soprattutto mettere lapropria disponibilità nella ‘cassa’ della Banca delTempo: un modo singolare per dare e per ricevere, per aiu-tare ed essere aiutati, un modo per sentirsi parte e prota-gonisti di una comunità di persone.Con il passare degli anni l’esperienza è cresciuta e si è al-largata la base sociale della Banca, in questo modo Gra-narolo ha potuto offrire una opportunità in più ai suoi cit-tadini e alle sue cittadine. Quell’idea di ‘tempo’ è statavincente e il merito è tutto di Nicoletta e dei soci e dellesocie della Banca del Tempo.

Alessandro Ricci

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Era l’estate del 2004‘Banca del Tempo’, la prima volta che l’ho sentitanominare, mi sono ‘incuriosita’.“Che cos’è la Banca del Tempo?”. La domanda èstata istintiva e l’ho rivolta ad una ‘Socia Storica’:Novella Romagnoli.Mi ha raccontato come ha preso il via questa inizia-tiva a Granarolo dell’Emilia, perché se ne è sentital’’esigenza’.“Una signora anziana si è recata in Municipio, ai se-vizi sociali, perché aveva la necessità di lavare letende di casa sua, quindi chiedeva all’Amministra-zione se poteva darle una mano e mandargli qualcheaddetto”.Ogni richiesta è legittima, ma non attuabile, i ser-vizi sociali del Comune hanno ben altro tipo di im-pegni.Da qui l’idea di un gruppo di persone, assieme all’al-lora Sindaco Alessandro Ricci, alla Consigliera condelega al rapporto con le associazioni e pari oppor-tunità, Nicoletta Tartari, di ‘investire’ sulla “Bancadel Tempo”. E così siamo partiti!Personalmente associo la parola Banca a ufficio,sportello, denaro, impiegati. Quando invece hannocominciato a parlarmi della Banca del Tempo hoscoperto che si trattava di un gruppo di persone,socie e soci tra loro, con il desiderio di condividerele loro conoscenze, le loro esperienze, la voglia distare insieme e per questo a gennaio 2005 mi recopresso la sede della Banca del Tempo e mi iscrivo.Mi sono sentita da subito in sintonia con lo spirito diquesta iniziativa: una vera e propria opportunità discambio proficuo del tempo.Mi sono vista ‘catapultata’ in un corso che finanziavala Regione, avente come tema “Lo scambio diTempo” dove ho scoperto per esempio che non era-vamo l’unica Banca del Tempo, ma in Emilia Ro-magna e a Bologna esistevano già diverse realtàcome la nostra.Ma ciò che mi ha più colpito è che la Banca delTempo non è una associazione di volontariato, marappresenta la possibilità di aiutarsi nella risoluzionedei problemi quotidiani, senza nessun pagamento‘monetario’ e ho compreso soprattutto che una mia‘competenza’ a cui io non attribuisco valore, può co-munque servire ed essere essenziale a qualche amicosocia/o, indistintamente da questioni di genere, pro-venienza, cultura e religione.In occasione di molteplici eventi, in cui la Banca del

Tempo era presente per fornire un supporto alle altreassociazioni del territorio e con la finalità di farci co-noscere, ho riscontrato il grande impegno posto datutti i soci per promuoverne le attività, svolgendoquindi anche una azione di qualificazione della no-stra realtà e del territorio in cui ci troviamo a ope-rare. E’ stato impegnativo… è vero! Ma anche...molto, molto divertente.Ripenso alla nostra prima edizione del ‘Campo Gio-chi’ per i bambini, con il tiro alla fune, corse con isacchi, salto con la corda... e tutti quei giochi cheho fatto da bambina nel cortile (perché una volta sigiocava solo così, insieme con altri bambini, diver-samente dai piccoli di oggi spesso isolati davanti avideo giochi, computer…). Quanto ho riso! I bam-bini si divertivano ma anche io, Nordana, Samuela,Catia!O quando per tutto il paese, insieme ad un gruppettodi bambini, siamo andati ad attaccare i manifesti perla ‘Festa di Primavera’ e siamo stati ‘beccati’ senzal’autorizzazione dalla polizia municipale. Hanno ca-pito che eravamo in buona fede e soprattutto ine-sperti di burocrazia e comunque, ligi al nostro ruolodi bravi cittadini, abbiamo promesso che a fine gior-nata saremmo passati a riprendere tutto il materiale.Il salto più difficile ma anche più stimolante di unnovello socio è capire che si può, anzi si deve impa-rare a chiedere aiuto agli altri.Nello spirito fondante che “io do una mano a te, tudai una mano a me”.

Vittoria

Ricordi

Festa di Primavera - sfilata di cappelli

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La mia prima volta: in Romagna!

Ho scoperto cos’era la Banca del tempo da un gior-nale, nel 1998 circa, in cui si parlava precisamentedella Banca del Tempo di Sant’Arcangelo di Roma-gna. Condivisi con il gruppo “Donne Insieme” ciòche avevo letto e a tutte le socie è piaciuto subito ilprogetto. Un giorno incontrai una signora di San-t’Arcangelo e mi spiegò come funzionava e mi disseche era costituita da sole donne.Il gruppo ‘Donne Insieme’ incontrò un gruppo didonne di Castelmaggiore, che avevano già iniziatoa progettare con l’Amministrazione Comunale laloro Banca del Tempo, che se ben ricordo era apertaanche agli uomini.Un giorno venne da me Daniela Taddia, una profes-soressa in pensione che abita a Lovoleto e che erainteressata a costituire nel nostro comune una Bancadel Tempo. Decidemmo di chiedere un appunta-mento all’allora Sindaco Alessandro Ricci e gli rife-rimmo la nostra intenzione. Ricci si dimostrò moltointeressato, ma forse per via del periodo di fine man-dato, il discorso si fermò lì.Con le nuove elezioni comunali, nel maggio del1999, si riprese il discorso con la Consigliera con de-lega alle pari opportunità, Nicoletta Tartari e si avviòl’iter burocratico necessario per attivare, finalmente,anche nel nostro comune la Banca del Tempo.Per me la Banca del Tempo è e deve essere uno stru-mento di relazione, di conoscenza e di buon vicinatocome avveniva una volta. Quello che più mi di-spiace è che finora non siamo riusciti a coinvolgerele persone sole e anziane, tra cui la maggioranza sonodonne.

Novella

Oggi… conosco le risposte…

Ho un bel ricordo della Banca del Tempo e risale allontano 11 dicembre 2000, quando fu organizzato unincontro tra le diverse Banche del Tempo di variecittà. Al termine dei lavori ci eravamo fermate a par-lare con altri soci. Mi è rimasto in mente un signoredi Imola, un ebreo che si era iscritto alla Banca conil proposito di conoscere persone di cultura diversacon cui poter scambiare opinioni. Lui mi parlava ditante cose, ma io non sapevo dargli risposte. Adessomi piacerebbe poterlo incontrare di nuovo, perchésono preparata e saprei dargli le risposte che cercavada me e potremmo parlare di tante cose.Voglio, a tal proposito, ringraziare Nicoletta Tartari

che lavorando con grande entusiasmo ha permesso lanascita della Banca del Tempo a Granarolo, rega-landoci tante belle esperienze.

Rosa

All’improvviso la mia vita è cambiata

All’improvviso il mio piccolo mondo cambiò e miritrovai a 75 anni sradicata dal mio paese, lontanada affetti, amicizie, attività, luoghi di cui conoscevostoria e leggende e da tutto ciò che era stata la miavita per lunghi anni.Oggi le mie radici sono a Granarolo, in questo pic-colo centro che è diventato la mia patria di adozionee qui mi sono imbattuta quasi per caso nella Bancadel Tempo.Avevo sentito parlare anni fa dell’esistenza di questaBanca e la curiosità mia e di un gruppo di amici erastata stimolata a tal punto che avevamo pensato diattivarne una anche nella nostra città, attratti dallospirito e dalla filosofia su cui si basa. Purtroppo, pervari motivi, non riuscimmo a concretizzare l’inizia-tiva.E’ stata per me una sorpresa, perciò, scoprirne unain questa piccola cittadina e subito l’ho contattata,dando prontamente la mia adesione.Ora sono una socia entusiasta delle opportunità chela BdT offre alle sue socie e ai suoi soci: mi piacepoter offrire amicizia, conoscenze, servizi, ma èanche esaltante sapere che c’è qualcuno vicino a mepronto a sua volta a corrispondere, alla pari, amici-zia, saperi e servizi che, in caso di necessità, potrannoaiutarmi a risolvere le piccole difficoltà quotidiane.

Teresa

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La Banca… amministrativamente parlando

“Dobbiamo usare il tempo come unostrumento, non come una poltrona”.J.F. Kennedy

Relazioni al sindaco e alla giunta sullo stato di realizzazione del progetto“Banca del Tempo”

BdT: progetto e principi ispiratori

La creazione di una Banca del Tempo ha come obiet-tivo la promozione di una cultura di solidarietà inun’ottica di parità e reciprocità, al fine di migliorarei rapporti sociali e la qualità della vita delle personee delle famiglie, favorendo il recupero dei tempi divita.Con la BdT si attiva una rete di solidarietà fondatasullo scambio alla pari di prestazioni capaci di soddi-sfare quei bisogni della vita quotidiana che oggi dif-ficilmente riescono a trovare soluzione nell’ambitodei rapporti familiari, nella cerchia delle relazioni piùstrette, o mediante l’acquisto di servizi sul mercato,o tramite l’erogazione di servizi assistenziali da partedelle istituzioni.La BdT lega le persone con un “contratto” fondatosulla parità e sulla reciproca disponibilità, valoriz-zando competenze che spesso non hanno valore dimercato e favorendo, nel contempo, la ricerca ditempo “per se stessi”, dato che ogni aderente pro-pone e sceglie da sé le attività nelle quali intendemettere a disposizione il proprio tempo. Nella BdT,infatti, si deposita la propria disponibilità a scam-biare prestazioni con gli altri aderenti, usando solo iltempo come unità di misura dei baratti, che vengonoeffettuati con uno scambio alla pari (un’ora perun’ora), prescindendo dal valore economico di ogniattività.Mediante lo scambio, si favorisce da un lato la valo-rizzazione dell’aiuto e di attitudini e capacità spessosottovalutate anche da chi le possiede, e dall’altrolato, il contatto tra persone che hanno esigenze e ri-sorse diverse, creando, così, maggiori opportunità diincontro in una prospettiva di solidarietà nelle rela-zioni umane, come avviene nelle sempre più rare re-lazioni di “buon vicinato”.

Analisi di alcune esperienze

Il ruolo del Comune

- Soggetto promotore è quasi sempre il Comune,spesso nell’ambito delle politiche per le pari oppor-tunità, o in quello delle politiche per le famiglie. Inmolti casi la promozione della BdT avviene in colla-borazione con associazioni presenti sul territorio.- Forma giuridica è quella del gruppo informale mariconosciuto, che si trasforma in associazione quandola BdT acquista piena funzionalità e piena autono-mia; in alcuni casi si tratta invece di attuazione diprogetti specifici del Comune, all’interno delle poli-tiche per le pari opportunità.- Il Comune, almeno all’inizio, ha sempre un ruolo diprimo piano nell’organizzazione e gestione della BdT;in seguito assume una funzione di controllo.- I finanziamenti per il funzionamento della BdT pro-vengono dal bilancio degli enti locali (Comune oQuartieri), in pochi casi dall’autotassazione dei soci.

L’organizzazione

- Soggetti di riferimento sono nella maggior parte deicasi le donne; negli altri casi si fa comunque riferi-mento a gruppi con interessi o esigenze omogenee.- E’ spesso attuata una fase iniziale di diffusione del-l’informazione su cosa è la BdT verso i soggetti cui cisi intende riferire.- La sede è sempre condivisa con altre associazionio, più raramente, con servizi o uffici del Comune.- E’ prevista una copertura assicurativa per eventualidanni provocati dagli associati nell’esercizio delle at-tività.

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La creazione di una BdT nel territorio è già stata pro-posta all’Amministrazione Comunale tra la fine del1997 e l’inizio del 1998 da un gruppo di cittadine,con il coinvolgimento di alcune componenti dellaCommissione pari opportunità. Il progetto restò poiirrealizzato per la difficoltà di reperire le risorse ma-teriali che erano state richieste da quel gruppo: unasede che potesse essere fruita in modo esclusivo dallaBdT in alcuni giorni della settimana (non parevanosufficienti i tempi che si potevano “ritagliare” nellaripartizione tra i vari gruppi della saletta delle asso-ciazioni), una linea ed una segreteria telefonica de-dicate esclusivamente alla BdT.Oggi si potrebbe entrare nuovamente in contattocon quel gruppo, ma la progettazione della BdT do-vrebbe, a mio parere, essere focalizzata sul forte coin-volgimento dell’associazione “Senza il banco” peralcuni motivi: si tratta di un gruppo molto presentesul territorio con un notevole numero di associati, iquali hanno una caratteristica comune (l’essere ge-nitori) che può renderli di frequente portatori di bi-sogni che tipicamente trovano soddisfazione dellaBdT; si potrebbe utilizzare la struttura di “Puntobimbo” per collocare i mezzi necessari al funziona-mento della BdT (sede, telefono con segreteria),senza che ciò richieda il reperimento di particolaririsorse.Oltre a queste considerazioni, va tenuto presente che“Senza il banco” (in particolare alcuni soci fonda-tori ed alcune educatrici) ha notevole esperienza econoscenze in merito alla BdT, dato il notevole con-tributo dato alla realizzazione e gestione della BdTpresso il Centro della famiglie nel Quartiere Navile.La collaborazione con “Senza il banco” deve però es-sere vista in funzione strategica, al fine di creare lecondizioni per un inizio “forte” e non deve, al con-trario, costituire un limite allo sviluppo della BdTanche verso soggetti diversi da quelli cui ci si rivolgein modo particolare nel momento iniziale (penso, adesempio, ad anziani e portatori di handicap, soprat-tutto nell’ottica della valorizzazione del “saper fare”e dell’auto-aiuto). L’evoluzione di una BdT che fun-ziona va verso la creazione di un gruppo, associazioneo struttura autonoma, che si regge da sola, pur man-tenendo il necessario rapporto con il Comune.

Ipotesi di tempi e modi di realizzazione

Progettazione dettagliata: ottobre – dicembre 1999In questa fase (nella quale si potrebbe già riprendereil contatto con il gruppo che aveva proposto la rea-lizzazione della BdT negli anni passati) si devono sta-bilire le modalità di collaborazione tra “Senza ilbanco” e il Comune, delineando i termini dell’usodella sede di “Punto bimbo” e del ruolo svolto dal-l’associazione, anche per ciò che riguarda l’aperturadello sportello della BdT.

Sperimentazione: gennaio-aprile 2000Si potrebbe organizzare un incontro (anche nellaforma di una festa) tra tutti coloro che hannoespresso interesse all’iniziativa, nel corso del quale sidanno ulteriori informazioni, si distribuisce copia delregolamento provvisorio e si raccolgono le primeadesioni, registrando le attività richieste e offerte.Questa lista viene poi spedita ai partecipanti assiemeal loro “libretto di assegni”, invitandoli a rivolgersialla BdT alla prima occasione.Da valutare l’opportunità di fornire copertura assi-curativa già in questo primo periodo.

Verifica: maggio 2000Verifica generale sull’iniziativa, con i partecipanti econ “Senza il banco”, e verifica specifica della fun-zionalità della gestione; redazione del regolamentodefinitivo.Se non è già stata approntata nella fase precedente,va affrontato il problema della copertura assicura-tiva.

Autonomia della BdTLa scadenza di questa fase è da valutare: si compiràcon la costituzione di un’associazione autonoma, conun proprio statuto, in cui il Comune avrà soprattuttoil ruolo di controllo.

Granarolo dell’Emilia, gennaio 2000

La Banca del Tempo a Granarolo

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BdT: il primo anno di scambi

A poco più di un anno dalla presentazione del pro-getto per la creazione di una Banca del Tempo a Gra-narolo, si intende aggiornare l’AmministrazioneComunale sullo stato di realizzazione dello stesso.

Nel documento presentato a gennaio 2000 venivanoindividuati come destinatari privilegiati, da coinvol-gere in via prioritaria, i genitori dei bambini che fre-quentano le scuole sul territorio, con particolareriguardo alle famiglie di recente immigrazione nelnostro Comune, per le quali si riteneva che fosseropiù sentite le esigenze di organizzazione della vitaquotidiana, da un lato, e la voglia di aumentare icontatti sul territorio, dall’altro. Tuttavia, non è per-venuta nessuna richiesta di adesione o di informa-zione da parte di questi soggetti, né dopo ladistribuzione di schede informative nelle scuole (afebbraio 2000), né dopo la presenza di un banco al-lestito dalla Banca del Tempo durante “Verdevolo” e“Granarolo in festa”, né dopo le giornate di presen-tazione del Centro Giochi (maggio/giugno 2000) du-rante le quali la Banca del Tempo ha assicurato unservizio di baby-sitting.

Sono state altre le persone che hanno mostrato in-teresse per l’iniziativa: si tratta, in forte maggioranza,di donne senza figli piccoli, spesso in condizione nonlavorativa, con particolare coinvolgimento tra leaderenti al gruppo “Donne insieme”.

Oggi la Banca del Tempo di Granarolo è una realtàpienamente operativa, con contatti con le altre Ban-che del Tempo presenti in Provincia, che partecipaalle varie iniziative di carattere regionale organizzatenegli ultimi mesi, finalizzate alla messa in rete delleBanche del Tempo. Recentemente è stata formaliz-zata la costituzione in associazione, ma senza previ-sioni particolarmente rigide nello statuto-regolamento, dato che la costituzione in associazioneè finalizzata principalmente alla stipula di una con-venzione con il Comune per poter continuare adusufruire dei locali per lo svolgimento delle riunioniperiodiche tra gli associati. Gli iscritti sono, ad oggi,24 persone. Le ore contabilizzate da maggio 2000sono oltre 40: tra queste, più di 12 sono quelle im-piegate dagli associati per l’attività di promozione ed

informazione durante le manifestazioni più sopra ri-cordate, e per la creazione dei sistemi e dei docu-menti informatici usati per la contabilizzazione. Gliscambi veri e propri si sono svolti dall’estate e con-cernono attività relative a vari bisogni quotidiani: siva dalle riparazioni di sartoria (10 ore), all’accudirepiante ed animali durante le vacanze (4,5 ore), allapreparazione dei tortellini (4 ore), al lavaggio del-l’auto (2 ore), ma si sono scambiate anche presta-zioni meno legate all’ambito domestico, e più allaricerca di crescita personale, come l’insegnamentodell’uso del PC (fino ad oggi una sola ora).

Il sostegno dato dall’Amministrazione Comunale,che è stato fondamentale per l’avvio del progetto, èancora di vitale importanza: oltre a fornire i localiper le riunioni e la segreteria telefonica, si cura dellaspedizione delle comunicazioni agli associati, per-mettendo così di non prevedere una quota di iscri-zione per sostenere le spese di cancelleria; fornisceservizi di informazione costante ai cittadini tramitel’URP; consente, inoltre alla Banca del Tempo di uti-lizzare strumenti informatici per la gestione dellacontabilità, che viene curata dalla consigliera dele-gata al progetto, senza addebito delle ore impiegateper lo svolgimento di questa mansione, evitando inquesto modo di dover richiedere agli associati la pre-stazione di ore senza scambi, diversamente da quantoprevedono di solito le altre Banche.

Preme sottolineare, a conclusione della relazione,che il coinvolgimento ed il sostegno dell’istituzionelocale è oggi sollecitato anche dall’art, 27 della leggesui congedi parentali, n. 53 dell’8 marzo 2000, nel-l’ambito delle disposizioni dedicate ai tempi dellecittà. La norma prevede che gli enti locali possanodisporre, a favore delle Banche del Tempo, “l’utilizzodi locali e di servizi e organizzare attività di promo-zione, formazione e informazione”.

Granarolo dell’Emilia, 1 marzo 2001

Consigliera delegataNicoletta Tartari

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La prima sede della Banca del Tempo

Viste la richiesta pervenuta al PG. al n. 4665 in data02 marzo 2001 da parte dell’Associazione BANCADEL TEMPO tendente ad ottenere la concessionein uso di una sala all’interno del Centro Culturalesito in Granarolo dell’Emilia, Via San Donato n.195, per lo svolgimento delle riunioni degli associati,ogni primo venerdì del mese, per il periodo aprile-dicembre 2001;

Considerato il valore socio-culturale dell’attivitàsvolta dall’Associazione;

Visto l’art. 27 della Legge 8 marzo 2000, n. 53;

Ritenuto opportuno procedere in merito mettendo adisposizione i locali del richiesto Centro Culturaledi Via San Donato n. 195, per lo svolgimento delleriunioni degli associati, nelle giornate e per il pe-riodo richiesto;

Considerato di valutare il corrispettivo da richiederea titolo di rimborso spese per l’uso dei locali concessinella misura di L. 75.000 annue e di convertire talesomma in quattro ore della Banca del Tempo da ren-dere all’Amministrazione Comunale in servizi di ca-rattere culturale (biblioteca, ufficio stampa, ecc.),da svolgersi su richiesta espressa e comunque entro il31 dicembre 2001;

Tutto ciò premesso;

Ad unanimità di voti favorevoli espressi per alzatadi mano;

D E L I B E R A

di concedere all’Associazione Banca del Tempo, ilocali del Centro Culturale di Via San Donato n.195, ogni primo venerdì del mese per il periodo daaprile a tutto dicembre 2001, per lo svolgimentodelle riunioni degli associati.

DELIBERAZIONE N 74 / 18 aprile 2001

LA GIUNTA COMUNALE

data

a vista accreditate per questo assegno

min.

minuti

a

a

Clessidra

saldo

per

Granarolo dell'E

miliatessera n.

assegno n.

assegno n.

firma

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ART. 1NATURA E FINALITA’

La Banca del Tempo “Clessidra” di Granarolodell’Emilia è un’associazione senza fine di lucro chepersegue il fine di promuovere la socializzazione eattivare una rete di solidarietà tra le persone, fondatasullo scambio alla pari di prestazioni tra gli associati.

ART. 2ASSOCIATI

Possono fare parte della BdT “Clessidra” tutti coloro chene condividano gli intenti e ne accettino le regolepreviste dal presente regolamento. Il rapporto tra gliassociati e gli scambi di prestazioni sono fondati sullareciproca fiducia.L’accesso dei nuovi associati e la conseguente possibilitàdi effettuare scambi, è subordinato alla compilazione esottoscrizione della domanda di iscrizione, a cui èallegata copia del presente regolamento ed allapresentazione dei nuovi iscritti all’assemblea degliassociati, allo scopo di consentire la conoscenzareciproca.L’assemblea degli associati elegge tra i suoi componentiil responsabile che resta in carica per due anni, a cuisono affidate l’attività di segreteria e la rappresentanzadella BdT “Clessidra” nei rapporti verso altreassociazioni ed enti.Le attività di segreteria e coordinamento possono esseredelegate dal responsabile ad altri associati; losvolgimento effettivo di tali attività è considerato unaprestazione a favore della BdT “Clessidra” e, in quantotale, comporta un credito per chi le svolge.L’assemblea degli associati decide su ogni variazione delregolamento, della modulistica e su ogni altra variazionedell’assetto associativo.

ART. 3PRESTAZIONI

Le prestazioni sono valutate unicamente sulla base deltempo impiegato per svolgerle ed è pertanto esclusa ogniintermediazione di carattere monetario. I rapporti didebito/credito sono contratti tra la BdT e l’associato enon direttamente tra gli associati.Eventuali rimborsi spese per l’acquisto delle materieprime necessarie per lo svolgimento della prestazionesono regolati direttamente tra gli associati. Il costo delcarburante in caso di trasporto, da corrispondere perspostamenti al di fuori del territorio comunale, è stimatoin Euro 0,10 per chilometro.

ART. 4FUNZIONAMENTO DEGLI SCAMBI E

PROCEDURA CONTABILEAl momento della presentazione all’assemblea degliassociati, ad ogni nuovo iscritto vengono consegnati latessera ed un libretto di assegni che utilizzerà per ipagamenti. Quando un associato vuole usufruire di unaattività, telefona alla BdT. Chi svolge l’attività disegreteria e coordinamento prende contatto conl’associato che, per tipo di attività richiesta, zona diresidenza, disponibilità di orario, può rispondere allarichiesta. L’appuntamento viene confermatotelefonicamente, dando comunicazione anche delle oreche si stima verranno impiegate.A scambio avvenuto, l’associato che ha ricevuto laprestazione compila matrice ed assegno in ogni suaparte, consegnando l’assegno stesso all’associato che haappena prestato l’attività. L’associato che ha ricevuto laprestazione dà tempestiva comunicazione alla BdTdell’ammontare delle ore effettivamente ricevute,mentre l’associato che ha prestato l’attività consegnaappena possibile l’assegno ricevuto a chi svolge l’attivitàdi segreteria.Le ore vengono segnate nelle schede dei due associati,rispettivamente, come ore a debito e a credito.

ART. 5IMPEGNI DELLA BDT E DEGLI ASSOCIATI

L’assemblea degli associati è convocata con cadenzamensile, salvo ulteriori necessità.La BdT invia trimestralmente ad ogni associatol’estratto conto.Nella ricerca dell’associato che presti tempo, è compitodella BdT, qualora più associati abbiano datodisponibilità a svolgere la stessa prestazione, contattareper primo quello che è più a debito degli altri.E’ cura di ogni associato tendere al pareggio del proprioconto, evitando un eccessivo sbilanciamento tra debitoe credito. Nessun associato può avere un saldo finalemaggiore di dieci ore a debito per più di due trimestriconsecutivi.

(Approvato assemblea Soci 6 maggio 2008)

Statuto e Regolamento

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La ricerca del tempo perdutoGiunge anche nel nostro comune questa interes-sante opportunità, utile e importante per i ritmi fre-netici e incalzanti con cui scorre la nostra vita, e checi impediscono spesso di svolgere secondo i tempi ele cure adeguate le attività e le incombenze giorna-liere; dalle commissioni più semplici, ma necessarie(come fare la spesa) a quelle più impegnative, (de-dicare spazio agli altri, per esempio ai figli e a noistessi). Questa affannosa corsa, finisce inevitabil-mente per chiuderci ai rapporti esterni, ai quali nonabbiamo più tempo da offrire, isolando le persone erendendole più sole. La Banca del Tempo si pone, inquesto senso, come un’ottima soluzione per contra-stare o per lo meno ridurre questi rischi. Si trattasenza dubbio di un progetto importante, accolto consuccesso nei comuni dove è già stato istituito. Im-portante perché utilizza come ‘merce di scambio’ e‘unità di misura’, proprio il tempo, che mai comeoggi assume una valenza così fondamentale nella no-stra vita. E perché attraverso la valorizzazione dellecapacità di ognuno e quindi delle persone stesse èpossibile gestire meglio, con un risparmio di risorseed energie, il tempo di ognuno di noi.La consigliera delegata alle politiche per le pari op-portunità, Nicoletta Tartari illustra il progetto, spie-gando chiaramente che cos’è la Banca del Tempo.E’ un sistema con il quale si offre e si riceve non de-naro, ma tempo: presso il suo sportello si deposita la

propria disponibilità a scambiare prestazioni con glialtri aderenti. In questo modo si crea un contatto trapersone con dei bisogni che, in alcuni momenti, fa-ticano a soddisfare da sole; per esempio ritirare uncertificato, fare la spesa, innaffiare le piante duranteuna vacanza, prendere il bambino da scuola, rifarel’orlo ai pantaloni o piccole riparazioni domestiche.Chi usufruisce della prestazione di un altro aderente,dovrà restituire pari tempo in un’attività di propriascelta e secondo le proprie disponibilità; tutte le pre-stazioni sono valutate in termini di tempo, così cheun’ora di aiuto nei compiti e un’ora per accompa-gnare qualcuno con l’auto hanno lo stesso valore.Non si tratta di volontariato perché ciascuno deveprendere per dare, ma prende quello che gli serve edà quello che vuole, valorizzando così le proprie ca-pacità e risolvendo qualche piccolo problema. Tuttipossono aderire, dato che ognuno di noi può averebisogno degli altri e può offrire qualcosa agli altri. Sevi interessa, potete avere maggiori informazioni te-lefonando all’URP e lasciando un vostro recapito,oppure chiedendo direttamente a Nicoletta Tartari,consigliera delegata alle pari opportunità, che saràpresente in Comune, nella saletta al piano terra,presso l’URP, sabato 19 febbraio, dalle ore 10.00 alle12.00.

Notiziario Granarolo, febbraio 2000

Da”il Domani” 25 gennaio 2001

La stampa dice di noi…

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Le attività

Il tempo vola quando ci si diverte.Samuel Beckett

Vittoria, Katiae Maria

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Molteplici, articolate e varie sono le attività che nelcorso degli anni hanno qualificato l’offerta dellaBanca del Tempo, creando un caleidoscopio di op-portunità tese a favorire la quotidianità di vita dellepersone, costituita spesso di incastri e corse freneti-che per adempiere alle numerose incombenze, maanche ad arricchirla, attraverso lo scambio e l’ac-quisizione di saperi, conoscenze, esperienze e rela-zioni, che rafforzano una comunità attraverso ilconsolidamento della rete di solidarietà e reciprocoaiuto, dando colore e calore all’esistenza di chi nebeneficia, sia offrendo che ricevendo aiuto.

Elenco prestazioni offerte dai soci per lo scambio - Anno 2010Aiuto per la casaPulizie, Lavare, Stirare - Fare la spesa - Consegna merce -Lavaggio auto

Animali e pianteDog sitter - Cat sitter - Composizioni floreali - Cure piantee giardini, taglio erba - Innaffiare piante per vacanze

BambiniBagno dei neonati - Baby sitter - Compiti scolastici

Burocrazia e ufficioAiuto per contatti con gli Enti - Appuntamenti con me-dici - Commissioni a Bologna e a Granarolo - Consu-lenza.-Guida ai servizi socio-sanitari - CUP – prenotazioni- Pagamento bollette - Volantinaggio a Granarolo

CompagniaAnziani - Cinema e concerti - Lettura per anziani e nonvedenti

Cura della personaParrucchiera - Massaggi Shiatsu

Immagini - HobbyBambole di pezza - Decoupage - Dipinti acquerello, olio -Dipinti su stoffa, vetro, legno,ecc. - Disegno tecnico - Re-stauro quadri - Ritocco foto digitali - Servizi fotografici -Uso scanner

Lavori manualiAiuto per traslochi - Manufatti artistici - Molatura - Mon-taggio piccoli mobili - Piccole riparazioni elettriche eidrauliche - Piccoli lavori di carpenteria con legno, di fa-legnameria, di verniciatura - Riparazione di bici/moto, tap-parelle, elettrodomestici, serrature, infissi - Fabbro

Leggere parlare studiareLettura libri e recapito - Lezioni di italiano, disegno, sto-ria dell’arte, fisica, matematica, francese, inglese, tedesco,spagnolo - Lezioni di economia e finanza aziendale

Mangiare e bereAiuto per pranzi e cene - Consigli e preparazioni gastro-nomiche Preparazione pasta fresca e tortellini - Prepara-zione dolci, torte dolci e salate - Ricette di cucina spagnola- Ricette vegetariane etniche

Attività sportiveCorso Thaij-Chi - Ginnastica - Organizzazione escursioni

Suonare Ascoltare BallareLezioni di pianoforte - Lezioni di violino - Insegnamentoballi da sala

Per Banca del TempoSegreteria - Apertura sportello - Gruppo Contabilità orePartecipazione ad incontri con Enti - Partecipazione adincontri vari.Corsi di formazione -Organizzazione attività - Organizza-zione feste, pranzi, ecc.Gruppo Granarolo-Castenaso Chernobil - Tavolo del vo-lontariato - Festa del volontariato - Festa del Toro - Festadi Primavera - Verdevolo.Festa dei nonni - Libri in viaggio - Raccolta Tappi - Gran-Gas - Gas verdura/frutta - Raccolta firme - Uso attrezzature- Uso locali per corsi - Uso locali per Thaij-chi, Ginna-stica, ecc.

TecnologieAssistenza PC - Installazione TV / PC - Insegnamento usoPC - Invio fax - Programmazione Access - Scrittura testie volantini al computer

TraduzioniTraduzioni di inglese, francese, spagnolo, tedesco

Vestire - CucireConsigli per lavoro a maglia e ricamo - Lavoro a maglia -Ricamo punto a croce - Riparazioni sartoria - Uncinetto -Uso “taglia e cuci

Viaggiare - Trasportare - TurismoOrganizzazione visite turistiche - Ospitalità - Trasportopersone/cose

Le prestazioni della Banca del Tempo

I termini e gli strumenti che contraddistinguonol’attività della Banca del Tempo

Banca del TempoGruppo o associazione che ha come scopo quello dipromuovere iniziative tese a favorire lo scambio diservizi e attività fra persone aventi come unità diquantificazione e di misura il tempo impiegato(quindi senza alcuna intermediazione di denaro), alfine di valorizzare i rapporti umani e solidali.Tali scambi di prestazioni non dovranno mai poteressere configurate e/o assimilate a rapporti di lavoroautonomo subordinato.

ScambioDare ore per ricevere ore: si dà per richie-dere, si chiede per ridare tempo.La BdT non è un’associazione di volonta-riato perché si basa sullo scambio paritariodi prestazioni e di saperi.

Reciprocità indirettaConsiste nella possibilità di dare una pre-stazione a qualcuno maturando un creditosottoforma di tempo che posso “spendere”richiedendo la prestazione di qualcun altro.

Tempo come valutazione della prestazionescambiataIndipendentemente dal tipo di prestazionescambiata la stessa viene valutata in base altempo impiegato per farla (es: 1 ora di ba-bysitting ha valore uguale a 1 ora di inse-gnamento di computer o altro lavoro dibricolage).Non esistono quindi le differenze di valorepresenti nel mercato.

AssegnoE’ simile a quello bancario e viene rilasciatoda chi ha ricevuto a chi ha offerto l’aiuto.E’ il documento per la registrazione dei cre-diti e dei debiti di… tempo.

Estratto contoBilancio periodico delle ore date e richieste. Perio-dicamente deve tendere al saldo di pareggio : cioè sidà tempo per prendere tempo che si deve restituire.

Promozione della BdTSignifica organizzare condizioni strutturali minimeper poter esistere: Sede, telefono, computer, uso faxe fotocopiatrice. La legge regionale 8/3/200, art. 27,stabilisce che i ComuniPossono promuovere BdT divenendone soci scam-biando sede e servizi.

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La Banca … e le sue parole

Ginnastica insieme

Alcuni anni fa un gruppo di donne parteciparono ad un corsodi ginnastica detto di “postura”.Questo tipo di ginnastica è consigliato da tutti i migliori or-topedici per migliorare la postura di ogni parte del corpo.Tutte insieme, consapevoli dell’importanza di assumere cor-rette posizioni del corpo per favorire la salute, decidemmo diproseguire l’attività.La Banca del Tempo ha risposto all’entusiasmo dimostrato dalgruppo di “Ginnastica insieme” e da tre anni organizza in-contri periodici per tutti i soci che intendono parteciparvi.Si è costituito, così, un bel gruppo che si incontra ogni mar-tedì e venerdì nei locali della sede.La ginnastica è anche l’occasione per stare insieme e per fare,due chiacchiere in allegria.

Anna Maria

Il Tempo del benessere

Il Gruppo Granarolo Castenaso per Cher-nobyl accoglie bambini dalla Bielorussiae per la buona riuscita di questo progettocerca l’aiuto dei gruppi di volontariato delterritorio. La Banca del Tempo, in questianni, ha offerto il proprio contributo,mettendo a disposizione i suoi volontariper accompagnare i bambini in occasionedei trasferimenti dal centro civico di Ca-driano (adibita a casa di accoglienza deiragazzi nel mese di luglio) al centro estivodi Granarolo. Si tratta di una esperienzamolto ricca e gratificante che rende il tempo impiegato denso di valori e di emozioni largamente superioririspetto al beneficio che questi ragazzi ricevono in termini psichici e fisici dai soggiorni nel nostro paese.

Il Tempo della solidarietà

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Il Tempo del risparmio, del riciclo e di uno sguardo ecologico sul mondo

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“Piccoli, grandi, colorati: sono i tappi di plastica chechiudono le bottiglie del latte, dell’acqua, dei deter-sivi, dei succhi di frutta, ecc. Sono rifiuti.Da qualche mese però nel nostro territorio questipiccoli oggetti hanno assunto un nuovo significato.

Bambini, anziani, donne e uomini li conservano, limettono in tasca, li raccolgono in buste e li deposi-tano in svariati punti di raccolta presenti a Grana-rolo dell’Emilia, Quarto, Cadriano, Lovoleto,Castelmaggiore, S. Lazzaro e Bologna.L’iniziativa nasce e si sviluppa all’interno della Bancadel Tempo alla fine del 2008. Conservare i tappi co-stituisce, infatti, un piccolo gesto quotidiano e cipermette di vedere i nostri rifiuti da un altro puntodi vista: conservarli li fa diventare una risorsa, ancheeconomica. E’ un modo per sensibilizzare la cittadi-nanza, in un territorio che ospita uno degli incene-ritori più grandi d’Italia, a occuparsi dei suoi rifiutiattraverso piccoli gesti ed ha sicuramente il pregio

non solo di far riflettere tutti sulla quantità di rifiutiche produciamo, ma anche sul loro valore. Moltis-simi rifiuti, infatti, sono da considerarsi nobili e an-drebbero riutilizzati o quantomeno riciclati.Finora i volontari hanno raccolto oltre una tonnel-lata di tappi. La plastica dei tappi è polietilene e puòessere rivenduta per produrre altra plastica. Il rica-vato sarà destinato all’acquisto di attrezzi ludico-sportivi, prodotti con materiale riciclato, per igiardini pubblici di Granarolo Emilia.Abbiamo guadagnato una nuova forma mentis, tra-smettendo alcuni valori ai nostri figli e abbiamo av-viato una forte rete di associazioni e di persone.

Il Tempo del gusto e della convivialità

L’impasto e la stesura della pasta

Le mani che creano

Il femminile, custode del focolaio domesticoe l’unione dei saperi

la centralità del cibo per arricchirele relazioni interpersonali

Le diverse fasi di un sapore antico

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Libri in viaggio

Con l’iniziativa “Libri in viaggio” la Banca del Tempo si prefigge lo scopodi creare una rete di amanti della lettura a tutti i livelli. Il modo di ope-rare è semplicissimo: si prende dallo scaffale polveroso un libro deposi-tato lì da chissà quanto tempo e lo si libera lasciandolo “viaggiare”. Illibro viene prima registrato affinchè non risulti perso e poi lasciato inun luogo pubblico dove qualcuno lo troverà, lo leggerà e a sua volta, sevorrà, lo lascerà in un altro luogo dopo averne segnalato il ritrova-mento all’indirizzo indicato su una etichetta. Il libro nuovamente espontaneamente liberato continuerà a viaggiare e chi lo ha registratoavrà la possibilità di seguirlo durante la sua nuova avventura. Unaetichetta ed un segnalibro spiegheranno a chi ritrova il libro l’ini-ziativa. Si avrà in tal modo la possibilità di creare una rete di per-sone che coltivano interessicomuni e, perché no? una retedi amicizia fra appassionatidei libri che, divertiti daquesta idea, vorrannocondividere con laBanca del Tempol’emozione di questaesperienza lettera-ria.

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Dai bambini … ai nonni

Ami la vita? Allora non sciupare iltempo, perché è la sostanza di cuivita è fatta.Benjamin Franklin

Il tempo va diversamente aseconda della persona. Io potreidirvi con chi va al passo, con ci vaal trotto, con chi va al galoppo, econ chi sta fermo.William Shakespeare

Campo Giochi

Il ‘Campo Giochi’ è una idea che la Banca delTempo ha proposto in occasione dell’edizionedel 2007 della Granarolo in Festa. Si è trat-tato di una iniziativa molto apprezzata che hacoinvolto adulti e bambini. E’ stata ripropostain altre occasioni nel corso degli anni.

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Festa dei Nonni

Tre anni fa la Banca delTempo è stata contattata,con grande soddisfazionedei soci, dalla pedagogistadel Comune per parteci-pare alla Festa dei Nonniche si tiene in maggio aQuarto inferiore. La BdTha partecipato, propo-nendo giochi di un tempo,che hanno riscosso grandeconsenso e divertimentonei bambini di oggi.

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Festa di Primavera

La ‘Festa di Primavera’ è stata promossa dallaBanca del Tempo allo scopo di dare visibilità alleproprie iniziative ed attività e per acquisire nuovisoci. La Festa propone eventi di vario genere,sportivi, ricreativi, ludici e gastronomici, rappre-sentando un’ottima occasione di incontro e diconoscenza sia per adulti che bambini.

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Una Banca al passo con i tempi… formazione e crescita

“Un luogo diventa comunitàquando la gente usa il pronome “ noi “,quando, al suo interno, le personetraducono credenze e valoriin pratiche concrete e quotidiane”R. Sennett*

Come si migliora e si diventa grandiPer poter svolgere il proprio compito e raggiungere gliobiettivi prefissati, sin dalla fondazione i soci della Bancadel Tempo hanno analizzato il modo più adeguato per mi-gliorare la capacità di comunicazione sia all’interno cheverso l’esterno all’associazione.Questo momento di crescita è avvenuto attraverso tretappe apparentemente diverse, ma finalizzate a fare con-vergere in maniera univoca le energie dei soci verso ‘glialtri’. Questo ha permesso di concretizzare idee e pro-spettive, con riscontri positivi nel territorio.Un primo confronto con Paola De Vito, psicologa e scrit-trice del libro ‘Lo scambio del tempo’ e il professoreRomei, consulente di Riorganizzazioni Aziendali, che si èsvolto nella primavera del 2005, a cui hanno partecipatole Banche del Tempo della zona, ha preso in esame le dif-ferenti modalità di gestire le ‘rendicontazioni’ delle atti-vità, giungendo ad approfondire il momento in cui ilsocio si pone nella condizione di chiedere o viceversa didare.Nel 2008, una serie di incontri tenuti con la dottoressaMarisca Guardanti hanno puntato l’attenzione sulla strut-tura organizzativa e sulla modalità di porsi in relazionecon l’esterno. Da questo confronto sono emersi alcunipunti critici e ipotesi progettuali che erano partite debol-mente e che necessitavano di sostegno. Da quel momentoil blog è diventata una realtà così come la presenza attiva

della Banca del Tempo a tutte le feste e le iniziative delterritorio.Il terzo momento di formazione, tra la fine del 2009 l’ini-zio del 2010, ha posto in primo piano la comunicazione,ponendosi come principali obiettivi la promozione dellacultura, dei valori e del piacere dello scambio delle pro-prie ricchezze umane e professionali, rendendo sempre piùvisibile la BdT sul territorio e agevolando il dialogo conle associazioni e le istituzioni per poter rispondere ai bi-sogni espressi dalla cittadinanza.Le tematiche affrontate durante il percorso sono stateprincipalmente la comunicazione interpersonale e le re-lazioni all’interno del gruppo, con la finalità di renderepiù snello ed efficace il passaggio di informazioni tra i socidella Banca del Tempo e verso coloro che ad essa si avvi-cinano. Sono state prese in esame le criticità che si ri-scontrano nel favorire una maggiore partecipazione degliiscritti e nell’accrescere il numero dei soci. Si sono ana-lizzate anche le relazioni tra la Banca del Tempo e le altreassociazioni del territorio, le possibili sinergie che pos-sono crearsi, i diversi pubblici di riferimento e le diversestrategie di approccio e presentazione della Banca delTempo.La partecipazione, nel corso degli anni a questi incontriha obbligato i soci a fermarsi a riflettere per poi ripartirecon obiettivi più chiari, con strumenti per raggiungerlipiù adeguati e con una maggiore consapevolezza.

*Citazione “regalata” dalla dottoressa Marisca Guardanti a conclusione del corso di formazione.

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Un volo nel verde

La Banca del Tempo da anni partecipa alla tra-dizionale festa dell’ambiente che si tiene alla finedel mese di maggio a Cadriano, nel parco di Ver-devolo.Le iniziative organizzate nel 2010 dall’associa-zione in questa occasione sono molteplici: ‘Cittàin transizione’, un confronto sulla condivisionedi stili di vita sostenibili, ‘Biodegradiamo’, unainiziativa organizzata in collaborazione con gliAmici della Terra e rivolta ai bambini, che haprevisto il sotterramento di alcuni rifiuti per ve-rificare a distanza di tempo come si sono trasfor-mati, ‘Incontriamo le discipline orientali’,momenti di sport e relax con esibizioni di Judo,Qi gong, Ju jitsu, Taiji, Shiatsu e Reiki e l’inte-ressante conferenza sul tema ‘Riciclo – Riuso’.

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GranGas e la Fabbrica del volontariato

“Ogni nostro gestoha potenzialità sacramentali”Freya Stark

GranGas: Gruppo d’acquisto solidale

GranGas, il Gruppo d’Acquisto Solidale ènato su iniziativa della Banca del Tempo aGranarolo dell’Emilia nel dicembre del 2008e conta oggi circa 50 famiglie che compranoprodotti ‘conservati’ (pasta, riso, legumi,vino, zucchero, biscotti, olio, cosmetici, de-tersivi, …) e freschi (frutta e verdura). Sal-tuariamente vengono organizzati ancheacquisti spot di libri/riviste e prodotti tessili(abbigliamento e scarpe). Il GranGas è unodei gruppi che costituiscono un’associazionebolognese più ampia, il GasBo (circa 200 fa-miglie socie sparse tra montagna, pianura ecittà). L’organizzazione si regge sul lavoro vo-lontario di tantissimi soci che si occupano dimantenere rapporti costanti coi produttori, di organizzare visitepresso le aziende, di raccogliere gli ordini delle famiglie e di distri-buire i prodotti, passando dalla totale dipendenza dal supermercatoalla conoscenza diretta dei piccoli produttori locali; dalla spesa so-litaria alla spesa collettiva; da prodotti altamente inquinanti dellemultinazionali a detersivi ecologici prodotti da aziende regionali ocomunque italiane. Non solo! E’ cambiato il packaging: non piùmille piccole monodosi, ma pacchi di pasta da 5 kg, detersivo in ta-niche da 5 litri ecc… Si scoprono nuove forme di socialità, risorsedel territorio in cui si vive, riscoprendo la stagionalità dei prodotti.

La Fabbrica del volontariato

La Banca del Tempo è una delle associazioni del territorio che partecipano al Tavolo del Volontariato So-ciale. Su proposta della Banca del Tempo è stato avviato un progetto di rete accolto con favore dalle altreassociazioni di Granarolo dell’Emilia, che è stato strutturato insieme a VOLABO, Centro Servizi per il Vo-lontariato della provincia di Bologna.Questo percorso era stato attivato con lo scopo di riflettere sul senso del lavoro di rete e ridefinire e riva-lorizzare obiettivi e scopi del Tavolo.Le iniziative della Fabbrica del volontariato spaziano dal progetto EUREKA! Il volontariato va a scuola,all’attivazione di un percorso di consulenza per cercare nuovi volontari, ‘Comunicare, promuovere, farefesta!’, una serie di eventi alla presenza di un facilitatore e di un esperto di comunicazione a supporto dellavoro dei volontari e ‘Cineforum’, proiezione di lungometraggi cinematografici rivolti alla cittadinanza,affiancate dalla presenza di un esperto con cui riflettere e discutere sui temi proposti dalle pellicole.

La nuova sede della Banca del Tempo

“Invece di ‘Cos’è il tempo?’,potremmo chiederci ‘Chi è il tempo?’,cioè ‘Sono io il tempo?”Martin Heidegger

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13 maggio 2007:Inaugurazione della nuova sededella Banca del Tempo.

Il Sindaco Loretta Lambertini con alcune socie della Banca del Tempo

Il Sindaco Loretta Lambertini e il Prof. Stefano Zamagni, Presidente Nazionale per l’Agenzia delle ONLUS

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Finito di stampare nel mese di ottobre 2010da Tipo-Litografia “IL TORCHIO”San Giovanni in Persiceto (BO)

Città di Granarolo dell’EmiliaProvincia di Bologna

I Quaderni della Biblioteca IV

a cura della Banca del Tempo “Clessidra”

I dieci anni di “CLESSIDRA” 2000-2010

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“Ché perder tempo a chi più sa spiace”.Dante Alighieri.

Divina Commedia, Purgatorio III

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