PROVINCIA AUTONOMA

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PROVINCIA AUTONOMA Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano 10/2012 Novità per l’edilizia abitativa Esperienze di affidamento Contro l’abuso di alcol AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CPO BZ PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI I.R.

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Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano (10/2012)

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provinciaautonoma

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano10/2012

novità per l’edilizia abitativa

Esperienzedi affidamento

Control’abuso di alcol

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Mi piacciono le feste,

ricordarmele anche

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Ressort für Familie, Gesundheit und Sozialwesen Dipartimento alla famiglia, sanità e politiche sociali

bereresponsabile.it

Mi piace lavorare a mente lucida

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Ressort für Familie, Gesundheit und Sozialwesen Dipartimento alla famiglia, sanità e politiche sociali

18 Europa: musica senza confiniNovità dalla Commissione UE per semplificare la concessione di licenze musicali.

20 Euregio: Programma di attività 2013 Cooperazione transfrontaliera su politiche giovanili, iniziative per anziani, sostegno alle cooperative e progetti di mobilità al centro punti focali del programma 2013.

34 Ladinia – aministrazion dla Scoles de mujigaL vën mantenì la culaburazion cun la maiuranza

39 Regolamento internoLe ultime modifiche snelliscono le procedure.

40 Confronto sull’autonomiaIn scena per la prima volta il “Dibattito di attualità”

41 toponomastica: ecco, la leggeUna soluzione di compromesso, criticata dalle opposizioni

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2 accesso alla casa: misure per semplificarlo Le modifiche all’Ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata introducono novità per reperire un’abitazione e prevedono una nuova prestazione sostitutiva dei sostegni pubblici per la locazione.

5 Centro trevi, polo culturaleLa nuova mission del Centro Trevi quale polo culturale focalizza tre settori: plurilinguismo, incontri culturali e propedeutica dell’arte.

8 In futuro avremo bisogno di più mediciCome afferma l’ass. Theiner, la carenza di personale medico è presente anche in Alto Adige.

10 Dipendenti in ufficio, figli accuditiUn progetto pilota della Provincia offre ai dipendenti pubblici la possibilità di utilizzare microstrutture per i figli fino a tre anni di età.

16 Festa dell’autonomiaReportage fotografico sui festeggiamenti con i presidenti della Repubblica di Italia e Austria, Giorgio Napoletano e Heinz Fischer.

22 nuova campagna contro l’abuso di alcolCon lo slogan “Volti nuovi con posizioni chiare” vengono proposte nuove iniziative e stimoli per un bere responsabile.

26 Eletto il nuovo Consiglio scolastico provincialeL’organo collegiale, che resterà in carica per i prossimi quattro anni, funge da punto di contatto fra mondo della scuola, referenti politici e comunità socio-economica.

sommario

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colophon

Editrice: Giunta provinciale

Direttore responsabile: Silvana Amistadi

numero coordinato da: Silvana Amistadi

redattori: Michele Bolognini Maja ClaraPaolo Ferrari Franco Grigoletto Thomas Ohnewein Monika Pichler Christian Rainer Angelika Schrott Alexander Stuffer Johanna Wörndle

inserto consiglio: Martina Chiarani, Alex Maier

Segreteria di redazione: Margit Adami, Renata Lana, Karin Putzer, Claudia Ladurner

abbonamento gratuito e info: Servizio StampaBolzano, piazza Silvius Magnago 1 [email protected] Tel. 0471 412213

La rivista Provincia Autonoma può essere sfogliata a monitor sul sito del Servizio stampa www.provincia.bz.it/usp da dove è anche scaricabile in formato pdf

chiusura numero: 24 settembre 2012 © USPL’utilizzo a scopi non commerciali di testi e foto pubblicati nella rivista “Provincia Autonoma” è permesso solo con il consenso della Redazione

In copertina:Sono entrate in vigore delle misure che facilitano l’accesso alla casa accelerando la realizzazione di alloggi di edilizia sociale già approvati. Foto: Dipartimento edilizia abitativa

Inserto: mettiamo a fuoco il tuo futuroInformazioni sui nuovi percorsi formativi promossi dal Fondo Sociale Europeo

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Aprire il lettore QR-Code sul telefono cellulare, inquadrare il codice con la fotocamera per collegarsi alla pagina web del Servizio Stampa. Il lettore QR-Code può essere scaricato gratis dal sito http://i-nigma.mobi/

Per individuare e approfondire il tuo ruolo nel mondo

del lavoro e per affrontare con competenza le nuove

professioni partiranno in autunno i nuovi corsi finanziati

dal Fondo Sociale Europeo.

METTIAMO A FUOCO

IL TUO FUTURO

provinciaautonoma

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano10/2012

novità per l’edilizia abitativa

Esperienzedi affidamento

Control’abuso di alcol

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL

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il presidente

Care lettrici, cari lettori,

appuntamenti

12 ottobreCafé Philosophique sull’ “amicizia“ al Centro Trevi p. 6

15 ottobreriprende il ciclo di conferenze medVital

p. 14

dal 16 ottobreesposizione “Donne d’arte” per Nel Cerchio dell’arte al Centro Trevi p. 6

17 ottobreincontro “I giovani ed il mondo del lavoro: il mercato oggi e domani”alla LUB p. 13

17 ottobre Giornata museale Euregio 2012 ad Hall in Tirol

p. 20

Dal 19 al 27 ottobreManifestazione editoriale Spazio Lib(e)ro al Centro Trevi p. 30

Dal 30 ottobre al 16 giugno

Mostra “Scava scava” al Museo Scienze Naturali

p. 38

Dal 7 al 17 novembreConferenze KidScience al Museo Scienze Naturali

p. 37

23-24 novembreal via corsi di web.2 per Donne che decidono

p. 15

Un compromesso ragionevole, che ripara anche se parzial-

mente un torto storico e che tiene conto dello sviluppo conosciu-to dall’Alto Adige negli ultimi decenni: è la sintesi che mi sento di fare dopo l’approvazione in Con-siglio provinciale della legge sulla toponomastica. Come ormai risa-puto, nella sessione di settembre il Consiglio provinciale ha appro-vato il disegno di legge che istitu-isce il repertorio toponomastico provinciale e il comi-tato cartografico pro-vinciale. Il percorso è stato lungo, segnato da scontri e strumen-talizzazioni, ma final-mente sull’uso delle denominazioni geo grafiche siamo riusciti a trovare un compromesso accettabile per tutti i gruppi lin-guistici. Il risultato, a quarant’anni esatti dal secondo Statuto di autonomia, consente di chiudere quel pun-to del Pacchetto che era rimasto ancora aperto. La soluzione non è stata facile, le forze politiche si sono trovate a decidere davanti a un bivio: non fare nulla e man-tenere lo status quo con i nomi di epoca fascista oppure interve-nire con una regolamentazione che tenesse conto della situazione locale attuale. La nuova norma generale consente di ripristinare ufficialmente gran parte dei nomi storici nella forma originale e

inoltre prevede il coinvolgimento della popolazione locale grazie al ruolo affidato ai comprensori e al ricorso agli esperti attraverso il comitato paritetico. Sarà infatti il Consiglio della singola comunità comprensoriale, secondo quanto prevede la legge, a indirizzare al comitato cartografico provinciale la proposta di inserimento di nomi relativamente al territorio di sua competenza. La decisione finale toccherà agli esperti.

Mi auguro che l’ap-plicazione della legge provinciale possa ora proseguire senza intop-pi e che la sua attuazio-ne, in spirito europeo, contribuisca a risol-

vere definitivamente la questione della toponomastica in Alto Adige. Alle forze politiche e ai cittadini dico: un compromesso, in quanto tale, non può soddisfare tutti, ma con responsabilità e oggettività proviamo a non guardare sempre a cosa manca, bensì a cosa è sta-to raggiunto. Il nostro obiettivo resta quello di lavorare assieme per consentire a tutti di vivere la propria identità in una terra paci-ficata.

Luis Durnwalder

Pensiamo a cosa è stato raggiunto, e non sempre a cosa manca

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storia di copertina

Alcune misure entrate in vigore di recente facilitano i cittadini nel reperire un’abitazione modificando requisiti e semplificando la gestione amministrativa. Dal 1° gennaio 2013 una nuova prestazione per le persone non in grado di pagare da sole l’affitto, riassuntiva di sostegni erogati da più enti

Silvana Amistadi

L’Ordinamento dell’edilizia abi-tativa agevolata (legge provin-

ciale 17 dicembre 1998, n. 13) è sta-to modificato di recente in alcuni suoi punti con una legge entrata in vigore a metà luglio 2012 (la LP n. 11 del 13 giugno 2012). Una delle

novità di maggior rilievo introdotte con la nuova legge è che la Giunta provinciale può prevedere - con l’assenso dei Comuni interessati - che nell’ambito dei programmi di costruzione (anche già approvati) l’assegnazione delle aree di edili-zia abitativa agevolata possa essere effettuata anche a favore di richie-denti residenti in un comune confi-nante. Finora, invece, esse erano riservate esclusivamente ai cittadini residen-ti nel comune di riferimento.La modifica introdotta, come spie-ga il vicepresidente della Provincia

ed assessore provinciale all’edilizia abitativa, Christian Tomma sini, persegue lo scopo di garantire più flessibilità per la copertura del fabbisogno abitativo dei citta­dini. Il primo caso concreto si riferisce ai Comuni di Bolzano e di Laives. In seguito ad un accordo individua-to a fine agosto 2012 fra l’assessora all’urbanistica del Comune di Bol-zano, Chiara Pasquali, e la sindaca del Comune di Laives, Liliana Di Fede, che dovrebbe essere forma-lizzato entro la fine di ottobre 2012, sarà possibile recuperare cubatu-

accesso alla casa: misure per semplificarlo

Casa realizzata dalla Cooperativa “Grifo” a Bressanone.

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storia di copertina

ra in disuso sull’areale “Amonn” a San Giacomo, al confine fra i due comuni. Sarà l’Istituto per l’edilizia sociale IPES a realizzare abitazioni nell’ambito del Programma di co-struzione 2011-2015. In tal modo, come precisa Tommasi-ni, si accelera la realizzazione di alloggi già approvati. A breve dovrebbe essere indetto il relativo bando. Come fa presente il direttore della Ripartizione edilizia abitativa della Provincia, Wilhelm Palfrader, re-sta da chiarire con il proprietario dell’areale la superficie effettiva che sarà messa a disposizione a tal fine.

Nuova prestazione

A decorrere dal 1° gennaio 2013 l’Istituto per l’edilizia sociale IPES continuerà a concedere il “sussidio casa” solo ai titolari di contratti di locazione che prima di tale data già percepivano il con-

tributo per lo stesso alloggio e che presentano annualmente domanda di rinnovo. Il sussidio casa sarà concesso fino alla prima scadenza naturale del contratto e comunque non oltre quattro anni dall’entra-ta in vigore delle nuove disposi-zioni di legge (secondo i limiti vigenti). Il “sussidio casa” è la differenza tra il canone d’affitto da contratto registrato, riconosciuto fino ad un massimo del canone provinciale (calcolato in base ad un costo di costruzione stabilito dalla Giunta provinciale), ed il “canone sociale”, calcolato in base alla capacità eco-nomica familiare.

L’ultima possibilità di presentare nuove domande per accedere al sussidio casa è, quindi, come speci-fica Palfrader, il mese di dicembre 2012.A partire dal 2013, le competenze sulle nuove richieste saranno tra-sferite dall’Ipes ai Distretti sociali. A partire dal 1° gennaio 2013 le nuo-ve domande, pertanto non quelle di rinnovo, dovranno essere presen-tate ai Distretti sociali. Un gruppo

di esperti del Dipartimento edilizia abitativa agevolata e del Diparti-mento sanità e sociale stanno la-vorando all’elaborazione di nuovi criteri di assegnazione di quella che sarà una nuova prestazione ri-ferita al canone di locazione. Tale prestazione unificherà in sostanza il sussidio casa erogato dall’IPES ed il contributo affitto erogato dai Ser-vizi sociali. La Giunta provinciale definirà i requisiti che costituiscono la base per il calcolo del contributo. I nuo-vi limiti massimi del sussidio che saranno fissati, come spiega Palfra-der, non saranno applicati alle do-mande di rinnovo della concessione

di contributo al canone di locazione fino alla prima scadenza naturale del relativo contratto.“Il nuovo sistema”, come spiega l’assessore Tommasini, “punta a una maggiore equità, che contiamo di raggiungere grazie alla Durp, la Dichiarazione Unificata di Reddito e Patrimonio, e ad una semplifica-zione degli iter burocratici per i cittadini”.

Alloggi IPES: più severità

Novità anche per l’assegnazione ed occupazione degli alloggi sociali. La disciplina modificata prevede che, nel caso in cui un assegnata-rio rifiuti, senza motivata ragione, di occupare un alloggio adeguato assegnatoli, deve essere disposta la sua esclusione per un periodo di otto anni da ogni futura assegna-zione di alloggi. Finora l’esclusio-ne per future assegnazioni veni-va disposta per un periodo di tre anni.

Case vicine ai malati

La nuova disposizione di legge prevede, tra l’altro, che, in caso di disponibilità di miniappartamenti inoccupati presso le case albergo destinate al personale sanitario, vi sia la possibilità di mettere a di-sposizione tali alloggi anche a per-sone che devono assistere minori, per l’intera durata della degenza ospedaliera. Simili strutture sono attualmente esistenti solo a Bol-zano. In questo senso l’Azienda Sanitaria e l’Istituto per l’edilizia sociale IPES stanno lavorando per adeguare il regolamento d’uso de-gli alloggi.

abitazioni della Cooperativa “Perla” a Bressanone.

alloggi costruiti in cooperativa a Settequerce.

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cultura

Capitale 2019, la nuova fase

Paolo Ferrari

Nelle ultime settimane, con la nomina di Innocenzo Cipolletta

alla guida del Comitato dei promo-tori è stato completato l’iter buro-cratico di composizione della mac-china organizzativa e sono state definite le linee guida di come deve essere gestita la candidatura a Ca-pitale europea della cultura 2019. Si apre così la nuova fase del pro-getto: “La candidatura a capitale della cultura sta decollando - sot-tolinea il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini - e dopo una fase più istituzionale si entra in quella operativa, attra-verso la quale si punta a coinvol-gere con più forza tutti gli attori del mondo economico, culturale e sociale, e fare in modo che la can-

didatura cresca soprattutto fra i cittadini”. La forza della candidatura dell’in-tero Nordest, ricorda Tommasini, “è rappresentata proprio dalla pre-senza di più territori in grado di mettersi in rete e di valorizzare le tante potenzialità”. Il Comitato dei promotori sarà una struttura operativa che lavorerà quindi per consolidare l’interazio-ne tra i territori che partecipano

alla candidatura: oltre alla Pro-vincia di Bolzano e al Comune di Venezia, la Provincia di Trento, la Regione Veneto, la Regione Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Venezia. Il presidente Innocenzo Cipolletta sarà affiancato da un se-gretario generale e da un team di sei tecnici.

Dossier candidatura

Il presidente Cipolletta – figura di di-rigente esperto e affermato (è stato direttore generale di Confindustria, Presidente di Ferrovie dello Stato, oggi è tra l’altro presidente dell’Uni-versità di Trento) – parte dall’im-portanza del progetto che vuole unificare un territorio. “L’aspetto di unificazione è significativo poiché parliamo di un’area vasta, con uno scambio culturale estremamente forte, non solo per quanto riguarda il passato, ma soprattutto per il fu-turo. Per noi è una sfida mantenere le diversità culturali di questa vasta area: è proprio questo il lavoro che siamo chiamati a fare”. I prossimi passi prevedono l’avvio della fase preparatoria del progetto di can-didatura, in modo da presentarlo nei tempi stabiliti, entro il 2013. La candidatura lascia spazio a una partnership rappresentativa di tutte le istituzioni proponenti ma anche l’eventuale adesione di altri soggetti pubblici e privati. Nel 2019, la sede italiana scelta dall’UE quale Capita-le europea dovrà organizzare lungo l’intero anno un programma di ma-nifestazioni culturali per promuove-re il patrimonio esistente e favorire cooperazioni durature in ambito culturale. Una proposta su scala in-terregionale che dovrà inoltre qua-lificare il territorio per contribuire ad attirare investimenti e iniziative imprenditoriali, valorizzare attività innovative e di eccellenza.

Entra nel vivo la nuova fase della candidatura dell’Alto Adige con Venezia e il Nordest a Capitale europea della cultura 2019: Innocenzo Cipolletta è stato nominato presidente del Comitato promotori, ora si lavora a predisporre la candidatura e il programma dettagliato da presentare entro il 2013.

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Innocenzo Cipolletta con il vicepresidente tommasini e il presidente Durnwalder

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cultura

Il Centro si pone quale “polo culturale” all’avanguardia. Tre i filoni strategici su cui si specializza: plurilinguismo, incontri culturali e propedeutica dell’arte. Nuovi progetti al via in autunno.

Silvana Amistadi

Il Centro Trevi per il vicepresidente della Provincia Christian Tommasi-

ni costituisce un tassello importante nell’ambito delle linee strategiche del Dipartimento scuola e cultura italiana che puntano alla cittadi-nanza attiva (cittadini plurilingui e consapevoli delle peculiarità del ter-

ritorio in cui vivono, ed incentivati a seguire le proprie passioni cultura-li per mezzo di progetti innovativi) con interventi su più fronti che ve-dono sempre più operare in sinergia il settore della cultura, quello della scuola ed i vari enti culturali della realtà locale.In quest’ottica il Centro Trevi, quale punto di riferimento in primo luogo per la popolazione di lingua italia-na, ma non solo, si pone ai cittadini di tutte le età quale polo culturale all’avanguardia specializzato su tre filoni strategici. Da un lato vi sono le lingue, il cui apprendimento è sostenuto presso il Centro Multilingue con materiali moderni e diversificati nonché con le nuove tecnologie multimedia; inoltre, un altro aspetto importante

è la funzione svolta in materia di cer-tificazioni linguistiche su cui punta sempre più la scuola di lingua italia-na. Come ha annunciato Tommasini in futuro il Centro Multilingue sarà potenziato ed ampliato.Il secondo filone si riferisce al Cen-tro Trevi quale punto d’incontro per i cittadini; accanto alle manife-stazioni espositive organizzate dal Dipartimento ed alle iniziative di va-rie associazioni ospitate negli spazi del polo culturale (dalle mostre, alle rassegne filmiche), il Centro Trevi ospiterà una sorta di “salotto cul-turale” aperto al confronto su varie tematiche con incontri culturali a tema.Il terzo filone della nuova mission del Centro Trevi è costituito dalla propedeutica dell’arte, con proget-ti innovativi pensati per un pubblico di tutte le età, grazie a progetti che si avvalgono dei più sofisticati mez-zi tecnologici. Anche in quet’ambi-to si concretizza l’azione sinergica del mondo della scuola e del mondo della cultura. L’obiettivo perseguito è quello di appassionare i cittadini verso l’arte e la cultura dotandoli degli strumenti per comprendere ap-pieno l’arte contemporanea grazie ad incursioni in quella del passato.

In tal modo viene anche favorito l’ac-cesso alle strutture culturali. Investire in cultura e formazione, come afferma Tommasini, costitui-sce il miglior investimento perché, come attestano recenti ricerche, la cultura aumenta il benessere nei cit-tadini ed è lo strumento principe per la crescita e lo sviluppo della comu-nità. Un aspetto questo che si lega anche alla candidatura dell’Alto Adige assieme a Venezia ed al Nor-dest a Capitale della Cultura 2019. Due nuovi progetti che prendono il via in ottobre sono connessi a questa nova mission del Centro culturale Trevi: “Nel cerchio dell’arte - Storie dell’arte a ritroso, in una video im-mersione a tutto tondo” e “Café Phi-losophique”.

Nel Cerchio dell’arte

Nel “Cerchio dell’arte” è il titolo di un nuovo progetto che offre la possibilità di compiere inconsuete esplorazioni della storia dell’arte, at-traverso modalità coinvolgenti ed in-terattive grazie ad avanzati sistemi tecnologici.Dal 16 ottobre 2012 al Centro Cultu-rale Trevi a Bolzano prende il via il nuovo progetto del Dipartimento

Centro trevi, polo culturale

Il Centro culturale trevi con la sua nuova mission costituisce un tassello rilevante nell’ambito della politica culturale e formativa portata

Christian tommasini, vicepresidente Provincia

avanti in questi anni dal Dipartimento scuola e cultura italiana”.

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cultura

Cultura italiana „Nel cerchio dell’arte - Storie dell’arte a ritroso, in una video immersione a tutto tondo”. Sono state individuate una serie di tematiche riferite alla sto-ria dell’arte contemporanea e del-le epoche precedenti impiegando sistemi tecnologici d’avanguardia per raccontarle. Sfruttando la flessi-bilità delle nuove tecnologie vengo-no proposte due modalità d’approc-cio distinte, una per i ragazzi fino a 15 anni e l’altra per le persone di età superiore.

Nella Sala interrata del Centro Trevi, in via Cappuccini 28 a Bol­zano, è stato allestito un ambiente di forma circolare al cui interno il pubblico compie un percorso im-mersivo con una serie di immagini, ricomposte successivamente in una galleria virtuale, immagini che, in un ambiente successivo, grazie a modalità interattiva possono essere contestualizzate per mezzo di appro-fondimenti. A conclusione del per-corso i visitatori giungono a visita-re una piccola esposizione di opere originali contemporanee e di epoche precedenti, in modo tale da poterle comprendere e confrontare.La prima tematica affrontata nell’ambito del progetto “Nel cer-chio dell’arte” vede protagonista la figura femminile. Con il titolo “Donne d’arte” vengono proposti ritratti ed autoritratti di donne che guardano verso l’esterno della rap-presentazione. Si va da fotografie e frammenti di video contemporanei, ai quadri del Rinascimento fino alle sculture antiche. Curatrici sono Maria Stella Bottai e Antonella Sbrilli, dell’Università La Sapien-za di Roma con la collaborazione di Paolo Fenu e Nicola Mittempergher. Della curatela scientifica sono re-sponsabili anche Simonetta Lucchi e Vincenzo Pace.La selezione di immagini ed i re-lativi approfondimenti saranno al Centro Trevi dal 16 ottobre 2012 a febbraio 2013. Al termine del percorso i visitatori potranno con-frontarsi con due opere reali: Museo diocesano Hofburg di Bressanone la “Santa Barbara” di Andrea Brusto-lon (Museo diocesano Hofburg di Bressanone) e la “Laura” di Pawel Althamer (Museion di Bolzano).La seconda tematica trattata sarà “L’arte dell’area del Nordest Ita­lia”, ovvero un’analisi di cosa uni-sce questi territori candidati come Venezia Nordest 2019 a Capitale Eu-ropea della Cultura. La terza tema­tica riguarderà “Il paesaggio”.Orari: lunedì 14.00-18.30; martedì, mercoledì e venerdì 10.00-12.30 e 14.00-18.30; giovedì 10.00-20.00. Al mattino per le classi di studenti (su prenotazione al numero 0471 411459), al pomeriggio per tutti gli interessa-ti. Info: Centro culturale Trevi, tel. 0471 300980, www.provincia.

bz.it/nelcerchiodellarte e www.facebook.com/nelcerchiodellarte

Café Philosophique

Al Café Philosophique, inteso quale salotto dei pensieri, si affronteran-no tematiche legate alle passioni private e civili, incontrando alcuni dei pensatori di spicco presenti nel panorama filosofico italiano, noti ed emergenti. A ciascuna figura di filosofo si affianca quella di un inter-locutore proveniente dal mondo filo-sofico legato alla realtà locale e regio-nale. Questo “salotto dei pensieri” si rivolge a tutti, profani ed esperti, in-teressati al discorso filosofico. Gli in-contri si terranno al Centro Trevi in via Cappuccini 28 a Bolzano. Il primo in programma il 12 ottobre 2012 è con Salvatore Natoli dell’Università “Bicocca” di Milano, che in dialogo con Maro Nobile parlerà di “amici­zia”. Altri incontri: il 23 novembre 2012 Olivia Guaraldo dell’Universi-tà di Verona parlerà di “desiderio” in dialogo con Andrea Felis; il 25 gennaio 2013 Remo Bodei dell’ucla (California-USA) parlerà di “ira” in dialogo con Michele Nicoletti; il 22 febbraio 2013 Adriana Cavarero dell’Università di Verona parlerà di “cattive inclinazioni” in dialogo con Esther Redolfi; il 15 marzo 2013 Giulio Girello dell’Università di Mi-lano parlerà di “compassione” in dialogo con Carlo Brentari.Inoltre, in connessione con gli spet-tacoli della stagione teatrale 2012-2013 del Teatro Stabile di Bolzano, nell’ambito di “Theatrum philo­sophicum”, di venerdì pomeriggio vi saranno incontri introduttivi con esperti e la Compagnia teatrale che mette in scena gli spettacoli la sera a teatro. Il 9 novembre 2012 Marco Bernardi e Patrizia Milani e Renato Simoni introdurranno lo spettacolo “Le Troiane” (Euripide); l’8 feb­braio 2013 Maurizio Scaparro e Giuseppe Pambieri introdurranno “La coscienza di Zeno” (I. Svevo); l’8 marzo 2013 Valerio Rinasco ed altri introdurranno “Romeo e Giulietta”, (W.Shakespeare).Il programma degli incontri vie-ne esteso al progetto “Teatro nella scuola”, con incontri mirati a grup-pi di classi in preparazione allo spettacolo.

Ritratti di donne in proiezione nel “Cerchio dell’arte” al Centro trevi.

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sociale

La Giunta provinciale ha appro-vato, su proposta dell’assessore

Richard Theiner, le linee guida, che saranno operative da gennaio 2013, per l’accesso e l’accompagna-mento delle persone con disabilità nei servizi residenziali sociali e nelle strutture sociosanitarie. 60 anni è il limite for-male dal quale si fa partire l’età an-ziana della persona con disabilità: se al compimento dei 60 anni il loro fabbiso-gno assistenziale e infermieristico può essere coperto dai servizi residenziali dell’area disabilità, le persone potranno continuare ad essere seguite in tali strutture. Altrimenti è prevista una loro ac-coglienza in una residenza per an-ziani, vicina all’abituale contesto abitativo. Nei prossimi anni la Provincia vuo-le attivare un centro di competenza specializzato all’interno di una resi-denza per anziani in ogni comunità comprensoriale. Dopo i 60 anni, le persone con disabilità che vivono nei servizi residenziali partecipe-ranno a una tariffa intermedia tra le strutture dell’area disabilità e quelle per anziani, in modo da ren-dere la scelta della soluzione assi-stenziale dipendente unicamente dall’effettivo fabbisogno e non da fattori economici.

anziani e disabilità, nuovi criteri

protezione civile

6 milioni per la val di VizzeLa Giunta provinciale ha autorizza-to i risarcimenti per i danni causati dall’alluvione di agosto in val di Viz-ze e il presidente Luis Durnwalder ha firmato il relativo decreto. La Giunta ha definito il territorio colpi-to dall’ondata di maltempo, provve-dimento necessario per dare il via alla procedura risarci-toria: cittadini e imprendi-tori che hanno subito danni hanno 60 giorni di tempo per presentare le richieste di ri-sarcimento. Il contributo garantito dalla Provincia co-prirà fino al 50% del danno accertato, una percentuale che potrà salire sino al 60%

per piccoli imprenditori e piccoli proprietari. Per chi ha perso oltre il 50% della propria fonte di reddito, il contributo potrà arrivare sino al 90%. Inoltre, in aggiunta ai 4 milio-ni di euro stanziati subito, la Giunta provinciale ha dovuto nuovamente

attingere al fondo di riser-va mettendo a disposizione ulteriori 2 milioni: una mi-sura necessaria per rifare la rete fognaria e l’acquedot-to, seriamente danneggiati durante il maltempo, e per evitare che la popolazione possa andare incontro a pro-blemi di approvvigionamen-to idrico.

casa

acquisto di oltre 200 alloggi

Due importanti decisioni prese dalla Giunta provinciale su pro-

posta dell’assessore competente Chri­stian Tommasini riguardano l’edi-lizia abitativa. La prima è il via libera all’acquisto da parte dell’IPES di 164 al-loggi in 16 comuni, la seconda è l’ok alla co-struzione di 50 allog-gi per il ceto medio a Merano. Nell’ambito

del programma 2011-2015 dell’IPES saranno acquistati quindi 164 ap-partamenti suddivisi in 16 comuni

altoatesini, con un’offerta che si aggira sui 2.000-2.300 euro al metro quadrato e che è adeguata per il mercato della casa fuori dalle città. Gli alloggi, per i quali è previsto un investimento di 31 milioni di euro, riguardano Egna (20 abitazioni), Appiano, Caldaro (15), Lagundo, Ora, Laces, Renon, Campo Tures, Ortisei, Silandro, Vipiteno, Terla-no, Varna (10) Bronzolo, Marlengo (5) e Stelvio (4). Nei prossimi due anni, inoltre, il programma di edi-lizia abitativa per il ceto medio si arricchirà di ulteriori 50 alloggi a Merano: il bando ha avuto successo e la Giunta provinciale ha dato il via libera all’acquisto.

L’assessore Richard theiner

Il presidente Luis Durnwalder

L’assessore Christian tommasini

dalla giunta provinciale

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sanità

La carenza di personale medico si fa sentire a livello europeo ed è presente anche a livello provinciale come ha affermato di recente l’assessore provinciale alla sanità, Richard Theiner.

Franco Grigoletto

Benché questo andamento non ab-bia ancora raggiunto un livello

d’allarme, così l’assessore Theiner, la Giunta provinciale è consapevole di questa tendenza ed intende adot-tare tempestivamente delle misure finalizzate ad arginare il problema. Sono quindi in fase avanzata i lavori preparatori per la realizzazione del-la già annunciata “Medical School” il cui progetto è stato già presentato al competente Ministero.L’età media dei 283 medici di me-dicina generale è di 54 anni (dato agosto 2012). Con ciò l’Alto Adige ha i medesimi problemi strutturali some i suoi vicini al Sud ed al Nord. Anche negli ospedali in Alto Adi-ge (1.032 medici - dato 2011) cresce l’età media dei medici, anche se la piramide per età è più snella nelle

classi di età più anziane. La situa-zione negli ospedali non si presenta ancora così acuta. In Alto Adige il rapporto è di 3,12 medici per 1.000 abitanti mentre ad esempio in Emi-lia Romagna tale rapporto è di 2,13 medici per 1.000 abitanti.

Servono 150 medici all’anno

Tra il 2008 ed il 2011 si sono iscrit-ti mediamente all’anno 63 medici all’ordine dei Medici di Bolzano. Però il potenziale di medici è più ampio. Ogni anno si laureano circa 86 altoatesine ed altoatesini in me-dicina presso le diverse università, la maggior parte ad Innsbruck. In linea di massima si aggiungono an-cora i medici di altri stati dell’Unio-ne europea, che in qualità di citta-dini dell’Unione Europea possono lavorare in Alto Adige - salvo l’ob-bligo del bilinguismo.“Sino al 2020 abbiamo quindi biso-gno in Alto Adige di circa 150 medici di medicina generale all’anno” men-tre negli ospedali” ha aggiunto il di-rettore sanitario Oswald Mayr “tale numero è di 30 - 40 medici all’anno. Sinora non sono andati in pensione tutti medici che ne avevano diritto ed i primari, ad esempio, possono ri-manere in servizio sino ai 70 anni”.La misura per far fronte alla caren-

za di medici di medicina generale, è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa, è l’accrescimen-to della formazione dei medici di medicina generale e l’aumento delle risorse. Per attirare un crescente numero di giovani medici e motivar-li ad intraprendere questa forma-zione sarà aumentato lo stipendio nella misura prevista per i medici in formazione specialistica da 1.549,37 euro mensili a 2.084 euro lordi. Que-sto significa che i medici in forma-zione in medicina generale avranno lo stesso trattamento economico dei medici in formazione specialistica.

3,5 milioni all’anno

Per far fronte alla carenza di medici si deve investire nella formazione specialistica. La Provincia investe circa 3,5 milioni di euro all’anno per la formazione specialistica. Attualmente sono 108 i medici in formazione specialistica: 43 in Italia, 19 all’estero (Austria e Ger-mania) e 46 in Alto Adige. Per con-sentire la maggiore partecipazione possibile al concorso per l’assegna-zione dei posti di formazione spe-cialistica nell’Azienda sanitaria provinciale ed all’estero nel febbra-io 2012 è partito un progetto pilota che prevede due scadenze annuali

In futuro avremo bisogno di più medici

L’assessore theiner nel corso dell’incontro con la stampa

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sanità

per il concorso, una in febbraio ed una in agosto. Fino al 2011 le persone neo laureate in medicina potevano concorrere solo una volta all’anno ai posti di formazione specialistica. Inoltre l’iter è stato snellito. Nel procedi-mento precedente dal momento del concorso all’inizio della formazio-ne passavano 10-11 mesi, mentre nel progetto pilota di febbraio tale procedimento è stato anticipato in 6

mesi. Nel settembre 2011 15 medici hanno terminato la formazione in medicina generale. Attualmente è in corso una formazione per 19 me-dici di medicina generale che ter-minerà nel settembre del 2014. Nel corso del 2012 sarà aperto il concorso per un nuovo corso di for-mazione per 20 persone, un anno prima del termine del corso prece-dente, questo significa che tre anni dopo la fine del corso del 2008-2011

saranno 19 i medici formati nel 2014 ed altri 20 saranno formati ad inizio 2016.Il presidente dell’Ordine dei medi-ci, Andreas von Lutterotti, ha quin-di posto l’accento nel suo interven-to sulla necessità di formare nuovi medici che siano motivati nei con-fronti dei pazienti, orientati ai loro problemi ed in futuro si intende aumentare la loro formazione dagli attuali tre anni a cinque.

È stata avviata dall’assessore provinciale alla sanità, Richard Theiner, una campagna sull’importanza del corretto uso dei servizi d’ emergenza e del numero 118.

Campagna per il corretto uso del 118

La campagna per il corretto uso dei servizi di emergenza - urgenza, si

rivolge a tutta la popolazione, con particolare attenzione ai giovani ed ai cittadini stranieri, con l’obiettivo di promuovere l’informazione ri-guardo ai diversi servizi disponibili in caso di emergenza-urgenza, su come si possa accedere a ciascuno di essi e quale sia meglio contattare a seconda delle necessità. Nel corso del 2011 sono stati effettua-ti in Alto Adige 65.776 interventi di emergenza sanitaria 2.753 dei quali con l’utilizzo dell’elisoccorso. Già da questi dati si evidenzia la portata e l’importanza di un utilizzo corretto e consapevole dei servizi di emer-genza - urgenza che fanno riferi-mento al numero 118. Secondo una ricerca della Federazione nazionale di medicina d’emergenza ed urgenza arrivano al numero 118 molte segna-lazioni inappropriate, circa il 20 per-cento del totale. Questa cifra alta ha come conseguenza il rallentamento del servizio ed evidenzia quanto sia importante un utilizzo corretto del 118 da parte dei cittadini.A questo scopo la campagna di sen-sibilizzazione a livello provinciale è costituita da 6000 dèpliant in ita-liano, tedesco ed inglese e da 3000

manifesti nei quali sono contenute le principali informazioni per un corretto utilizzo del numero 118. In particolare il dèpliant illustra det-tagliatamente quando e come deve essere effettuata la chiamata al nu-mero 118. La conversazione va svolta con voce chiara e debbono essere fornite tutte le notizie richieste dall’operatore che ha il compito di analizzarle. Al termine della con-

versazione ci si deve naturalmente accertare che il ricevitore sia stato rimesso a posto!L’opuscolo fornisce inoltre utili indicazioni sul Pronto Soccorso e riguardo ai casi in cui è opportuno rivolgersi a questa struttura; non mancano informazioni su cosa fare e cosa non fare in attesa dei soccor-si. A livello nazionale la campagna di sensibilizzazione è sostenuta an-che da un DVD in italiano, tedesco,

inglese, francese, albanese, cinese, rumeno, spagnolo ed ucraino. Attualmente, ha sottolineato nel corso della conferenza stampa primario del Servizio provincia-le Emergenza-Urgenza, Manfred Brandstätter, a livello provinciale è in fase di realizzazione un filma-to nelle scuole che sarà utilizzato nell’ambito dell’educazione stra-dale. Le classi possono inoltre con-tattare la sede della Centrale di soc-

corso provinciale per effettuare una visita. L’opuscolo in lingua italiana e tede-sca può essere scaricato dai seguen-ti link: http://www.provinz.bz.it/gesundheitswesen/notfall/buerger.asp http://www.provincia.bz.it/sa-nita/emergenza/cittadini.asp Il video trilingue è consultabile al seguente indirizzo: http://emergenzaurgenza.agenas.it/spot.htm. FG

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amministrazione

In corso il progetto pilota della Provincia che offre ai dipendenti pubblici la possibilità di utilizzare microstrutture per i figli fino a tre anni di età: l’assessore al personale Thomas Widmann traccia un bilancio dell’iniziativa.

Da circa un anno, in collaborazio-ne con il Comitato pari oppor-

tunità dell’Amministrazione pro-vinciale, ha preso avvio il progetto pilota per offrire l’utilizzo di micro-strutture aziendali ai figli dei dipen-denti provinciali fino a tre anni di età. Tale progetto prevede il soste-gno da parte dell’Amministrazione provinciale, che copre i due terzi dei costi complessivi, mentre il restante terzo viene sostenuto dai dipendenti provinciali. Il progetto pilota termi-nerà a settembre del 2014. All’assessore provinciale al per­sonale Thomas Widmann abbia­mo chiesto una valutazione sul

progetto e dettagli sul percorso compiuto finora. “Complessivamente la valutazione è molto positiva, mi fa piacere che ne abbiano usufruito già 26 dipen-denti. Obiettivo del progetto è quel-lo di favorire una maggiore conci-liabilità tra lavoro e famiglia, con la possibilità inoltre, per chi lo deside-ra, di lavorare un numero maggio-re di ore. L’età media dei bambini al momento del loro ingresso nelle microstrutture, un anno e tre mesi, conferma che i genitori desiderano rientrare al lavoro poco dopo che i figli hanno compiuto il primo anno di età.

Quali altri strumenti vengono offerti al personale per agevolar­ne il rientro in servizio?“L’ufficio sviluppo personale della Provincia da ben 15 anni organiz-za corsi di formazione ad hoc per dipendenti in aspettativa, per favo-rirne il rientro in servizio. Nel 1997 la Provincia di Bolzano è stata la prima Amministrazione in Italia ad offrire tale opportunità.”

Del progetto hanno usufruito so­lamente donne?“No, tra i 26 beneficiari ci sono an-che otto uomini. Questi primi ri-sultati dimostrano come si possano realizzare al meglio le pari opportu-nità tra uomo e donna.”

Cosa viene offerto alle famiglie dalle microstrutture?“Nelle microstrutture aziendali, per cui è competente la Ripartizio-ne famiglia e politiche sociali, non è prevista una mera assistenza ai bambini, bensì un investimento in un vero progetto pedagogico-educa-tivo ancora prima dell’ingresso nel-la scuola dell’infanzia.”

Si tratta di un’iniziativa innova­tiva?“Con questo progetto pilota l’Am-ministrazione provinciale ha in-teso adeguarsi all’offerta che già da alcuni anni molte aziende, anche all’estero propongono ai propri dipendenti. In Alto Adige questa strada è stata imboccata ad esempio da Thun, Iveco, Comune di Bolzano, Fiera Bolzano, Libera Università di Bolzano, Oberalp, Brennercom. Grazie al successo riscosso, le microstrutture sono previste anche dalla nuova legge sulla famiglia elaborata dalla Giun-ta e che approda in Consiglio pro-vinciale.”

Di che tipo di investimenti finan­ziari stiamo parlando?“Da settembre 2011 a tutt’oggi sono

Dipendenti in ufficio, figli accuditi

L’assessore thomas Widmann

microstrutture per i figli dei dipendenti provinciali

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sociale

stati impegnati per il progetto circa 45mila euro.”

Assessore Widmann, come vede il futuro della Provincia di Bol­zano nel periodo di crisi globale che stiamo attraversando?“E’ opportuno non solo parlare dell’importanza dell”apprendere lungo tutto il corso della vita”, il cosiddetto long life learning, ma soprattutto adoperarsi per realiz-zarlo. Anche in un contesto econo-mico, l’istruzione e la formazione rivestono un ruolo sempre più im-portante, perché vengono richiesti sempre più “specialisti”. Ciò vale naturalmente anche per i dipenden-ti dell’Amministrazuione provin-ciale: le loro qualità devono essere ulteriormente potenziate e valoriz-zate, al fine di ridurre le consulenze esterne e utilizzare il know how in-terno. In tal modo, inoltre, il sapere necessario diventa un patrimonio per l’amministrazione. Soprattut-

to in una fase critica come quella attuale, sempre più, anche per i di-pendenti provinciali, vi è la necessi-tà che entrambi i genitori lavorino e che vengano ridotti quindi i periodi di aspettative per maternità non retribuite. Con questa offerta di mi-

crostrutture aziendali si va incon-tro a questa tendenza sociale,che si può riscontrare anche altrove. Sono servizi fondamentali per far cre-scere le famiglie e al tempo stesso perseguire legittimi obiettivi pro-fessionali.”

Dal 1° gennaio 2013 è disponibile un nuovo servizio gratuito di sostegno familiare per bambini con disabilità. Per ora viene offerto a Bolzano, poi sarà esteso agli altri comprensori.

Bimbi con disabilità: consulenza a domicilio

Sono circa 250 le famiglie con figli con disabilità di età compresa

tra 0 e 6 anni che potranno fare rife-rimento nuovo servizio di sostegno familiare. La sua messa a disposizione è stata approvata quest’estate dalla Giunta provinciale su proposta dell’asses-sore alle politiche sociali e famiglia Richard Theiner. L’obiettivo perseguito è quello di promuovere lo sviluppo del bambi-no. A tal fine sono previsti interven-ti specifici, in base alle sue capacità e competenze. Su richiesta dei genitori, possono essere concordate regolari visite a domicilio da parte di un operatore

specializzato, in cui si può discute-re delle preoccupazioni della fami-glia, di eventuali richieste e, quindi, pianificare le misure specifiche da adottare. I genitori, inoltre, vengono consi-gliati nella scelta e nell’uso di servi-zi e prestazioni. Come sottolinea l’assessore alle politiche sociali e famiglia Richard Theiner, “un intervento specifico a partire dai primi anni di vita è

in grado di aiutare i bambini con disabilità, attenuandone le conse-guenze. Per tale ragione accanto ai vari servizi sanitari disponibi-li, si è inteso offrire alle famiglie assistenza per quanto riguarda il superamento delle difficoltà quoti-diane, al fine di seguire i figli disa-bili per condurli a una vita il più autonoma possibile.” Il nuovo servizio di sostegno può essere richiesto a partire dalla na-scita del bambino, in caso di neces-sità, fino all’inserimento scolasti-co. Nella fase iniziale sarà gestito dall’Azienda servizi sociali di Bol-zano e sarà insediato presso il Di-stretto sociale di Gries. Le prestazioni possono essere richieste dal 1° gennaio 2013. In seguito è prevista l’estensione del servizio anche negli altri compren-sori. Le linee guide per gli interventi pe-dagogici in età precoce sono state elaborate da un gruppo di lavoro in cui hanno collaborato Provincia, Servizi sociali, Servizi sanitari ed associazioni.

Successo del progetto pilota della Provincia

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affidamento familiare

“Avere cura di un bambino temporaneamente? Un tempo questo pensiero mi era totalmente estraneo”, così descrive la 53enne Bettina la sua prima reazione all’idea del suo compagno Thomas di provare ad immedesimarsi in una tale situazione. È andata diversamente: da un anno e mezzo Kathrin (3 anni) vive come figlia affidataria presso la coppia, che ha già 5 figli grandi. “Il primo pensiero quando abbiamo visto Kathrin è stato: è lei!”

offrire a questa bimba una casa. Il tribunale per i minori decise all’ini-zio un affidamento parziale in una fascia oraria dalle 10 alle 17, tutti i giorni compresi i weekend “, rac-conta Bettina. “Io e Thomas però non eravamo d’accordo, perché noi viaggiamo molto e siamo spesso via e non avremmo quindi potuto por-tare Kathrin con noi. “Poco più di un mese dopo suonò nuovamente il telefono: la bimba poteva vivere 24 ore su 24 presso di noi, così abbiamo acconsentito”.

Primi contatti

Da quel momento in poi il tempo è volato: sono seguiti i primi contatti e le visite. Ci siamo subito piaciuti: “Kathrin ci è subito corsa incontro e noi abbiamo capito che era perfet-ta per noi”, così descrive Bettina il loro primo incontro. “Già il primo giorno lei ha giocato, mangiato e dormito tutta la notte a casa nostra. Si è subito sentita a suo agio.”Alla coppia è stato subito chiaro che, per il fatto di aver già vissuto momenti difficili nei suoi primi anni di vita, “Kathrin avrebbe se-guito bene chiunque fosse stato ca-rino con lei”. Oltre a questo la pic-

Vent’anni fa Thomas aveva preso in cura un bambino di 6 anni.

“Proprio a quell’epoca c’erano mol-ti bambini per i quali si cercavano genitori affidatari. Ancora oggi sono in contatto con lui.”Tuttavia Bettina accantona il pen-siero di un figlio affidatario fino a quando, 6 mesi dopo, legge sul gior-nale che si cercano urgentemente genitori affidatari. La parola “ur-gente” le balza agli occhi e non le lascia più pace. “Io non posso certa-mente salvare il mondo. Ma mi sono detta che dove possibile, dobbiamo aiutare”.

Incontri preparatori

Thomas ha colto l’occasione ed è andato ad informarsi presso un di-stretto sociale. Sono seguiti degli incontri preparatori, alcuni anche con genitori con già esperienza nel campo dell’affidamento familia-re. Alcuni mesi dopo ha chiamato un’assistente sociale per informare che cercavano una famiglia affida-taria per una piccola bambina. “Ci siamo resi subito disponibili ad

cola aveva anche un lungo percorso di malattia alle spalle, con continui raffreddori, ma Thomas lo ha inter-pretato così: “Il suo raffreddore era solo il sintomo che lei era semplice-mente stufa di tutto. Ma dopo una settimana da noi era perfettamente sana e non si è mai più ammalata”.

La madre naturale

Il contatto con la madre naturale, che per problemi di salute non po-teva più prendersi cura della sua piccola, all’inizio non è stato facile. “Se nei confronti di Thomas ha di-mostrato subito fiducia, nei miei è

Informazioni generali sull’affidamento familiare:

L’affidamento familiare di mino-ri è una forma particolare di

„aiuto temporaneo“.Le famiglie affidatarie offrono ai bambini per un determinato pe-riodo un posto nella loro casa. Il contatto del bambino con i geni-tori naturali deve essere sostenu-to ed incoraggiato. In Alto Adige vivono al momento 300 bambini in famiglie affidatarie. Si parla di affidamento a tempo pieno, dove il bambino vive 24 ore su 24 presso la famiglia affidataria, e di affidamento parziale, dove ogni giorno il bimbo torna dalla sua famiglia naturale. La situazio-

ne del genitore affidatario esor-diente viene valutata nella fase introduttiva: vengono chiari-te motivazioni ma anche limiti delle/degli aspiranti. I genitori affidatari ricevono mensilmente dal distretto sociale un rimbor-so finanziario. Tutti gli interes-sati che desiderano prendersi cura di un bambino ed avere in-formazioni in merito, possono rivolgersi al loro distretto so-ciale d’appartenenza o sul sito della Ripartizione Provincia-le Famiglia e Politiche Sociali www.provincia.bz.it/politiche­sociali/.

Esperienze di affidamento

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affidamento familiare

stata all’inizio diffidente”, raccon-ta Bettina del loro primo incontro. Sono passati alcuni mesi prima che tra le due donne si creasse un rapporto di fiducia. “Ora invece ci capiamo alla perfezione”, dice Bet-tina. La gelosia iniziale della madre naturale nei confronti di quella af-fidataria si è placata, ed i rapporti tra le due si sono rasserenati. Quan-do la madre naturale vuole vedere Kathrin o fare una gita assieme a lei, chiama Bettina e Thomas per avvisarli, passa a prendere la picco-la e la sera la riporta a casa loro.Non è ancora chiaro quanto Kathrin potrà rimanere con i suoi genitori affidatari: “Kathrin fa parte della nostra famiglia ed è perfettamente integrata. I nostri figli ormai adulti, così come i nostri vicini ed amici, nutrono un grande affetto per lei. Mi auguro in ogni caso, con tutto il cuore, che Kathrin possa tornare un giorno a vivere con sua madre”, sottolinea Bettina. La porta per Kathrin rimarrà comunque sempre

aperta – così come il rapporto che Thomas ha già instaurato con il suo primo figlio affidatario.

Consigli

Cosa consiglia la coppia alle altre famiglie o single che desiderano prendersi cura di un bambino?“Consiglio di informarsi bene sul tema dell’affidamento familiare e di leggere libri sull’argomento”, dice Bettina. Bisogna inoltre riflettere profondamente se davvero si desi-dera diventare un genitore affidata-rio, perché si tratta di una decisione d’importanza fondamentale, che in-fluenzerà tutta la famiglia e la vita di tutti i giorni. Inoltre: “I genitori affidatari devono essere molto fles-sibili ed avere assoluto tatto, sia per quel che riguarda il rapporto con il bambino che con i suoi genitori na-turali”, sottolinea la coppia.A entrambi è chiaro che non tutti i bambini affidatari sono “semplici” come la piccola Kathrin. “Ogni bam-

bino è unico nel suo genere. L’im-portante è capire che i bambini af-fidatari sviluppano inevitabilmente diffidenza, perché devono lasciare i loro genitori naturali, anche se solo per brevi periodi. Da ciò deriva che loro vogliano testare il nuovo am-biente che li accoglie”.

Laboratorio di idee per le politiche giovanili

I giovani membri della Consulta Giovani Italiana Martha Jiménez

(presidente), Alessandro Huber (vi-cepresidente), Linda Perlaska, Alex Garzon, Silvia Verdino, Corrado Roccazzella, Mark Schabca, Chri-stian Timpone, Alessandro Huber, Gianluca Iocolano, Luca Conte, Giu-lia Mittempergher, Francesca Notte, Jacob Mureda e Lorenzo Pianini) intendono così fungere da punto di riferimento per chi si occupa diretta-mente o indirettamente di questioni legate ai giovani (come la formazio-ne, il lavoro, la famiglia, l’identità, ecc.) e diventare un laboratorio di idee e spunti da parte dei vari por-tatori di interesse per le politiche

giovanili in Alto Adige creando un ponte fra generazioni. La Consulta mira a promuovere la condivisione di idee, esperienze e proposte con lo scopo di raccoglier-le e restituirle alla cittadinanza in modo strutturato e propositivo. A ta l fine il lavoro annuale viene sud-diviso in trimestri: durante ogni trimestre affronterà una tematica specifica, toccando temi fondamen-tali per i giovani e non solo, quali il lavoro, la casa, l’istruzione.Per ogni tema sarà seguito lo stesso schema: un primo incontro ini­ziale, aperto al pubblico, con de-gli esperti che forniranno stimoli e visioni sul tema, a cui seguirà un

periodo di raccolta da parte del-la Consulta, divisa in sottogruppi, di spunti ed attività svolte collabo-rando con tutti coloro che possono avere voce in capitolo sul tema. Al termine del trimestre ci sarà un evento pubblico finale di presen-tazione dei risultati e di confronto. Il primo appuntamento della serie è fissato per il 17 ottobre 2012 (dalle ore 18.00 alle 20.00, presso la Li­bera Università di Bolzano (aula F003), in piazza Università 1 a Bolzano) su “I giovani e il mondo del lavoro: il mercato oggi e do­mani” al quale sono invitate tutte le persone interessate.Nei mesi a cavallo tra la fine del 2014 e la scadenza del mandato nella pri-mavera del 2015, si decideranno i contenuti e le modalità in cui verrà fatto il lavoro di restituzione e pre-sentazione. SA

e-mail:[email protected]

web: consultagiovanibz.wordpress.com

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La Consulta Giovani Italiana ha scelto un metodo di lavoro “partecipato”.

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società

Dopo una breve pausa estiva riprende il ciclo di conferenze medVital intorno a grandi temi riguardanti la salute. Medici dell’Azienda sanitaria e specialisti della Fondazione Vital riferiranno sulle ultime novità in fatto di prevenzione medica e salutistica. Il primo convegno sulla “depressione” avrà luogo il 15 ottobre a Bolzano.

Le patologie depressive rientrano ormai tra le cosiddette malat-

tie popolari e si riscontrano con sempre maggior frequenza spe-cialmente nei Paesi industrializ-zati. Nel corso del primo incontro medVital il 15 ottobre presso la Casa della Cultura “Walther von der Vogelweide” a Bolzano verrà spiegato come si manifesta-no i primi sintomi di una patologia depressiva e come intervenire pre-ventivamente. Relatori sono dott. Andreas Conca, primario di psi-

chiatria all’ospedale di Bolzano, e la dott.ssa Carla Leverato, dell’As-sociazione parenti ed amici di ma-lati psichici. Tutti gli interessati avranno l’opportunità di porre do-mande e quesiti ai relatori interve-nuti. Il convegno inizia alle ore 20. L’ingresso è gratuito.Gli altri argomenti trattati saran-no la “Menopausa” (22.10.2012, Bressanone), l’“Ictus” (29.10.2012, Bolzano), l’“Alimentazione sana” (05.11.2012) e “Demenza e Alzhei-mer” (12.11.2012, Merano). Gli ap-

puntamenti sono organizzati dalla Fondazione Vital in collaborazione con la Ripartizione Famiglia, Sanità e Politiche sociali e dell’Azienda Sa-nitaria altoatesina. Medici di spicco dell’ASL ed esperti della Fondazione Vital si prestano a mettere gratuita-mente a disposizione del pubblico il proprio bagaglio di conoscenze me-dico-scientifiche. Tutte le relazioni sono tenute con traduzione simulta-nea. Per ulteriori informazioni sul ciclo di conferenze consultare il sito www.stiftungvital.it. FG

tornano le conferenze “medVital”

Considerato l’aumento della vio-lenza alle donne, è importante

prevenire le situazioni di violenza. In quest’ottica la Commissione pro-vinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna hanno provveduto alla ristampa della brochure “Forza ragazze! Consigli per la sicurezza”.

Accanto all’ope-ra di sensibiliz-zazione per una cultura non vio-lenta e a favore delle donne e del-le giovani, per la Commissione si tratta di rendere più forti le ragaz-ze e le giovani. “La pubblica-

zione si propone di sensibilizzare le giovani donne a non accettare abusi e violenze, a saper fissare limiti e anche a presentarsi piú sicure di sè in certe situazione critiche”, come sottolinea Roberto Bizzo, assessore provinciale alle pari opportunità.I consigli per la sicurezza suggeri-scono alcune modalità di reazione in situazioni di abuso e violenza sessuale, ed informazioni legali in-dicando centri di contatto per le ra-gazze che hanno vissuto situazioni di violenza.La brochure era nata nell’ambito del progetto scolastico “Io dico no” a cura dell’apposito gruppo di lavo-ro per la prevenzione della violen-za alle ragazze, insediato presso la Commissione provinciale per le pari

opportunità e presieduto da Rolanda Tschugguell. Oltre alla brochure in-formativa “Forza ragazze! Consigli per la sicurezza” erano state realiz-zate delle cartoline. Accanto all’au-trice Julia Psenner, il team della re-dazione è composto da Helga Mock e da Rolanda Tschugguell.Le persone interessate possono prendere la documentazione diret-tamente presso il Servizio Donna della Provincia, via Dante 11, a Bolzano, oppure ordinarla chia­mando il numero 0471 416950, o per e­mail all’indirizzo: servizio­[email protected] Le brochure e le cartoline sono disponibili anche al link http://www.provincia.bz.it/parioppor­tunita/pubblicazioni.asp SA

“Forza ragazze! Consigli per la sicurezza”

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pari opportunità

Donne che decidono in rete

Silvana Amistadi

Coordinati dall’Assessorato alle politiche femminili e alla parità

di genere della Regione Carinzia - che funge da partner capofila - altri cinque assessorati dei Länder del Tirolo, Salisburgo, della Provincia di Bolzano (Ripartizione lavoro-Ser-vizio Donna-Commissione provin-ciale per le pari opportunità), della Regione Friuli Venezia Giulia e del-la Provincia di Udine hanno dato vita sotto l’egida del programma Interreg Italia-Austria al progetto “Donne che decidono”. Lo scopo perseguito dall’iniziativa, che ha quale background l’Agenda Europea (Strategia di Lisbona 2010)

e copre l’arco temporale 1° settem-bre 2011 - 31 agosto 2013, è quello di creare una rete di contatti interre-gionale per donne che ricoprono po-sizioni direttive o che rivestono ruoli in politica, dando loro la possibilità, da un lato,di scambiarsi conoscenze, informazioni e competenze ed acqui-sirle tramite una piattaforma elet-tronica, e, dall’altro, di sostenersi a vicenda nella propria carriera poli-tica o dirigenziale, puntando altresì ad aumentare la quota di parte-cipazione delle donne alle fun-zioni direttive. A tal fine, nell’am-bito di una vide-oconferenza dove la Provincia di Bolzano era rap-presentata dalla presidente della C o m m i s s i o n e provinciale per le pari opportunità, Ulrike Oberhammer, è stata attivata la piattaforma www.donne.eu.net. Una parte della piattaforma è ac-cessibile a tutti, una è riservata alle donne previa registrazione.In provincia di Bolzano i contatti sono il Servizio Donna nella perso-na di Ulrike Sanin ([email protected]) e la responsabile

di progetto Astrid Pichler ([email protected])

I corsi di web.2

Il progetto “Donne che decidono” ha qule obiettivo il rafforzamento delle donne in posizioni direttive miglio-rando le loro competenze digitali. In ciascuna realtà aderente al progetto saranno organizzati dei corsi di for-mazione gratuiti per le donne “Più

forti grazie ai contatti in rete - I Social media per fare carriera”. In provincia di Bol-zano prendono il via il 23/24 novembre 2012 con un corso in lingua italiana a Bolzano e prose-guiranno fino a fine febbraio 2013

con corsi anche a Merano, Brunico e Bressanone (in lingua tedesca). Per partecipare è necessario avere già dimestichezza con Internet.L’iscrizione deve avvenire 20 giorni prima dell’inizio del corso rivolgen-dosi al Servizio donna, in via Dan­te 11, tel. 0471 416950, fax 0471 416959, e­mail: [email protected]

Le donne in posizioni decisionali e quelle interessate ad accedervi possono registrarsi sulla piattaforma elettronica www.donne-eu.net per fare rete, rendere visibili e sviluppare le proprie competenze. È uno degli esiti del progetto Interreg “Donne che decidono”.

Da destra, l’assessore provinciale Roberto Bizzo assieme alla presidente della Commissione provinciale per le pari opportu-nità ulrike oberhammer ed alla responsabile del progetto “Donne che decidono” per l’alto adige, astrid Pichler.

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Con la piattaforma elettronica www.donne.eu.net si concretizza un progetto importante che consente di creare rete e così favorire una maggiore presenza delle donne avvalendosi di strumenti innovativi”.

Roberto Bizzo, assessore pari opportunità e informatica

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Autonomia

Festa dell’autonomia

Michele Bolognini

Ai presidenti della Repubblica di Italia e Austria, Giorgio Na-

politano e Heinz Fischer, è stato consegnato il 5 settembre a Mera-no il Grande ordine di merito, la massima onorificenza della Pro-vincia di Bolzano. Un gesto di alto valore simbolico nell’anno in cui si celebrano due anniversari fon-damentali della storia altoatesina: i 40 anni del secondo Statuto di Au-tonomia e i 20 anni della chiusura della controversia internazionale di fronte all’Onu. In queste imma-gini il riassunto fotografico della giornata. ■

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Autonomia

Festa dell’autonomia

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europa

La Commissione UE intende semplificare la concessione di licenze musicali su scala europea. A tal fine ha presentato misure per la modernizzazione delle società di gestione. In futuro gli utenti di Internet potrebbero avere la possibilità di acquistare più agevolmente musica e film online.

oltre i confini nazionali. Chi offre online i media deve procurarsi le re-lative licenze in ogni Stato. Questa tradizionale politica nazionalista del copyright rappresenta un freno per la predisposizione di un’offerta digitale. Sussiste inoltre il rischio che gli utenti eseguano illegalmen-te il download, se l’offerta legale in rete risulta troppo limitata.

Società di gestione, utili intermediariI titolari dei diritti di autore affidano i loro diritti a società di gestione che li esercitano a loro nome. Le società di gestione offrono diversi servizi ai titolari di un copyright e agli uten-ti: concedono licenze, gestiscono i proventi delle licenze, ripartiscono i proventi percepiti tra gli aventi diritto e li supportano nell’esercizio delle loro prerogative. Le società di gestione svolgono un ruolo molto importante proprio in situazioni in cui trattare con i singoli autori di un’opera sarebbe troppo impe-gnativo e determinerebbe costi di transazione sproporzionati. Con-

tribuiscono inoltre alla diffusione sul mercato anche di opere minori e meno popolari, promuovendo in modo determinante la tutela e l’in-centivazione della varietà delle for-me di espressione culturale.Nell’UE ci sono oltre 250 società di gestione che amministrano annual-mente entrate per circa 6 miliardi di euro. I diritti di autore in ambito musicale rappresentano circa l‘80% di tutti i proventi delle società di ge-stione. In Germania la società degli autori si chiama GEMA, in Italia SIAE. Non esiste un’organizzazione che rappresenti gli autori a livello europeo. Il modello di una società paneu-ropea non incontra i favori della Commissione, perché creerebbe un’organizzazione con un monopo-lio di fatto, limitativa della concor-renza.Con una nuova direttiva le società di gestione di tutti i settori dovran-no quindi rispettare nuovi standard europei che prevedano una miglio-re organizzazione e una maggiore trasparenza nello svolgimento della loro attività.

Arno Schuster

Sempre più persone desiderano acquistare in formato elettroni-

co musica, film o libri in Internet; tra questi vi sono anche opere di altri Stati dell’UE. Le nuove tecno-logie digitali offrono opportunità promettenti sia agli autori, sia ai consumatori e alle imprese. Finora, però, l’offerta era limitata dalla cir-costanza che i diritti di autore diffi-cilmente possono essere fatti valere

musica senza confini

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europa

Bruxelles intende prescrivere orga-ni indipendenti di vigilanza, rela-zioni dettagliate sui proventi finan-ziari e sull’impiego delle risorse, nonché termini di pagamento. La necessità di introdurre modi-fiche è dimostrata da casi recenti, nei quali le risorse ricavate dai di-ritti di utilizzo sono andate perse a causa di una cattiva politica di in-vestimento, ma anche dagli esempi di forti ritardi nei pagamenti agli aventi diritto.

Licenze online transfrontaliereOltre a ciò la direttiva proposta age-volerà la concessione di licenze sui diritti di autore ai fini dell’utilizzo delle opere musicali in internet. At-tualmente il numero degli offerenti nei singoli Paesi europei presenta forti fluttuazioni. In Germania e in Gran Bretagna si contano oltre 60 operatori di servizi online. In Polo-nia sono meno di 20 e in altri paesi meno di 5.La Commissione UE desidera che le società di gestione siano tenute per legge a mettere a disposizione on-line i diritti che rappresentano. A tale scopo le società di gestione do-vranno predisporre una banca dati elettronica accessibile a distanza nella quale allocare il loro reperto-rio online in forma verificabile. La direttiva dell’UE prevede vari meto-di per la concessione di licenze su scala europea. Le società di gestio-ne hanno la possibilità di: offrire i loro diritti in tutta l’UE o in singoli Stati membri, di incaricare impre-se della gestione e della rendiconta-

zione delle licenze in altri Stati UE. Inoltre possono concedere ad altre società di gestione dell’UE la dispo-nibilità del loro repertorio. Queste organizzazioni potranno offrire i diritti di terzi solo negli Stati in cui vendono anche licenze per il loro repertorio, ma dovranno rappre-sentare tutte le società interessate. È possibile, inoltre, la fondazione di imprese comuni con altre società di gestione che offrano l’intero reper-torio in tutta l’UE o in singoli Stati membri. Queste organizzazioni comuni do-vranno accogliere ogni socio inte-ressato e rappresentare ogni orga-nizzazione nazionale interessata.

Diritti d’autore: liquidazione rapidaSe un autore non è soddisfatto del-la propria società di gestione la normativa gli garantisce il diritto di scegliere tra varie società di ge-stione quella più rispondente ai suoi scopi. In questo modo s’inten-de soprattutto stimolare la concor-renza.Gli aventi diritto dovranno inoltre avere la possibilità di interloquire direttamente nella gestione dei loro diritti d’autore e le percentuali do-vranno essere liquidate più rapida-mente, cioè già entro un anno.Se i legittimi beneficiari non pos-sono essere individuati nemmeno dopo cinque anni, le loro percentua-li vengono incamerate dalle società di gestione. Questa normativa è stata criticata da rinomati artisti, poiché legitti-merebbe, a loro avviso, l’appropria-

zione indebita già ora praticata da alcune società di gestione in Eu-ropa.

Vantaggi della nuova normativaI vantaggi della nuova direttiva sono sicuramente molteplici. Gli utenti commerciali beneficeranno del fatto che le società di gestione possano lavorare in modo più effi-ciente e trasparente e che l’accesso alle licenze per l’offerta di servizi musicali nell’UE venga giuridica-mente agevolato. Gli aventi diritto potranno inoltre ottenere proven-ti più elevati, poiché le loro opere potranno essere rese accessibili ad un pubblico più vasto. Con l’offerta di un repertorio ampio e articolato si potrà anche sostenere la varietà culturale. In seguito a ciò i cittadini dell’Unione potranno usufruire di più contenuti e servizi, anche oltre i confini nazionali.La direttiva proposta contribuisce al completamento del mercato in-terno della proprietà intellettuale ed è una componente della strate-gia della Commissione del 2011 sul-la proprietà intellettuale. Si fonda sull’Agenda digitale per l’Europa, una delle sette colonne portanti della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. La proposta deve ancora ottenere il placet dell’Europarlamento e degli Stati membri. L’iter di approvazio-ne richiederà presumibilmente due anni, dopo di che gli Stati membri dovranno provvedere alla trasposi-zione delle nuove norme nel diritto nazionale.Il testo della proposta di direttiva sulla gestione collettiva dei dirit-ti di autore e di diritti correlati e sulla concessione di licenze multi-territoriali per l’utilizzo online di opere musicali nel mercato interno è disponibile per il download sulla homepage della Direzione genera-le mercato interno e servizi, dove sono riportate le informazioni sui colloqui e le consultazioni con vari gruppi di interesse che la Com-missione UE ha ascoltato ex ante all’indirizzo http://ec.europa.eu/internal_market/copyright/ma­nagement/index_de.htm un recente convegno della Commissione europea sulla tematica.

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euregio

Programma di attività 2013

Psichiatria ed eutanasia nazista

L’organo direttivo del Gruppo eu-ropeo di cooperazione territo-

riale si è riunito sotto la guida del presidente della Provincia di Bol-zano Luis Durnwalder, e dei suoi colleghi Lorenzo Dellai, in rappre-sentanza della Provincia di Tren-to, e Günther Platter, per il Land Tirolo. Al centro dell’incontro il varo del programma 2013 dell’Eu-regio, che per il prossimo anno concentrerà le proprie attività nei

settori socio-sanitario, con partico-lare attenzione agli anziani, delle cooperative, della mobilità e della formazione per i giovani. Una del-le principali novità, a tale propo-sito, sarà rappresentata dal primo Euregio-Summercamp, destinato a studenti delle scuole medie, che ha come obiettivo quello di favori-re l’apprendimento delle lingue ita-liana e tedesca.

Sempre i giovani saranno il target della prossima edizione del festival Upload, che dopo il grande successo dello scorso anno, tornerà nella pri-mavera del 2013 coinvolgendo tutte e tre i territori dell’Euregio, tra i punti del programma relativo al prossimo anno c’è poi da sottolinea-re il Festival Educacoop, che punta a rafforzare il legame tra mondo della scuola e mondo della cooperazione. A proposito di cooperazione, in au-tunno è in programma in Trentino la “Fiera della cooperative”, men-tre proseguiranno i progetti per lo scambio tra i docenti in materia di formazione.La cura degli anziani sarà un altro dei punti chiave del programma 2013 del GECT, che prevede la rea-lizzazione di uno studio sui modelli di Best-practice presenti nei terri-tori dell’Euregio. Sempre in tema di sanità e politiche sociali, da se-gnalare l’approfondimento di pos-sibili sinergie transfrontaliere nel campo della ricerca sul tema della radioterapia, l’organizzazione di una giornata di studi sulle cure ter-mali, e di un convegno sugli aspet-ti giuridici legati alla mobilità dei pazienti in ottica transfrontaliera. Per quanto riguarda la mobilità, invece, prosegue l’impegno dell’Eu-regio verso una gestione più soste-nibile del traffico nell’area alpina grazie alla rete di lavoro “Moni-traf ”: obiettivo dell’iniziativa è quello di rappresentare al meglio interessi ed esigenze di un terri-torio caratterizzato da un delicato equilibrio ambientale nei confronti dell’Unione Europea.

La Giornata museale 2012 dell’Euregio che si svolgerà il

17 ottobre presso il Kurhaus ad Hall in Tirol, è dedicata alla storia della psichiatrica e del programma nazista di eutanasia nella prassi museale. Lo spunto per il tema è giunto dai rinvenimenti archeologici del 2011 nel cimitero della clinica psichia-trica di Hall, nel Land austriaco del Tirolo, di cadaveri di vittime in una fossa comune, testimonianza pro-babile di una strage compiuta tra il 1942 e il 1945 di 360 ospiti della strut-tura nell’ambito di un programma nazista di “eutanasia”. In futuro dovrebbe essere realizzato un luogo del ricordo di queste vit-time.La Giornata museale dell’Eure-gio 2012 sarà caratterizzata da un convegno specialistico sulla storia della psichiatria nel Tirolo storico tra il 1830 ed il presente, a cui sono abbinati otto workshop di approfon-dimento incentrati sulle modalità

espositive dei temi trattati in ambi-to museale con la presentazione di progetti di ricerca e di mostre.Durante la Giornata sarà ospitata presso il Kurhaus di Hall in Tirol la mostra “Non vi permetterò più di farmi passare per matto” dedicata alla storia della psichiatria in Tiro-lo, Alto Adige e Trentino realizzata dagli storici dell’Archivio provin-ciale di Bolzano in collaborazione con il gruppo “Storia e regione/Ge-schichte und Region”, sotto la dire-zione scientifica dell’Università di Innsbruck, nell’ambito del progetto Interreg “Psichiatria e confini”. La mostra è nata dalla rilettura sto-rica attenta delle cartelle cliniche di una trentina di pazienti psichia-trici, uomini e donne provenienti dall’area del Tirolo storico, e de-genti nei due manicomi tirolesi di Hall (1830) e di Pergine Valsugana (1882) e della Clinica psichiatrica di Innsbruck (1891) tra gli anni Tren-ta dell’Ottocento e gli anni Settanta del Novecento. SA

Cooperazione transfrontaliera in tema di politiche giovanili, iniziative per anziani, sostegno alle cooperative e progetti di mobilità. Questi gli assi principali attorno a cui ruoterà il programma 2013 dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino.

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società

Successo della Giornata attiva “argento vivo!“

Il 2012 è stato proclamato “Anno europeo dell‘invecchiamento atti-

vo e della solidarietà tra le genera-zioni”. Per celebrare la ricorrenza si è svolta recentemente, in Piazza delle Terme a Merano, una Gior-nata attiva per tutti i cittadini di qualunque età, con numerose at-trazioni sportive e culturali deno-minata “Argento vivo” alla quale hanno preso parte anche l’asses-sore provinciale alla sanità e po-litiche sociali Richard Theiner ed il presidente della Provincia Luis Durnwalder. L’evento, organizzato dalle Riparti-zioni provinciali sanità, famiglia e politiche sociali, in collaborazione con la Fondazione Vital, le Terme di Merano e diverse associazioni che operano nell’ambito sociale, ha visto la partecipazione di numerosi cittadini.I visitatori hanno potuto prende-re parte a numerose attrazioni per tutte le età come: yoga, un percor-so olistico e sensoriale di memo-fitness, sessioni d’aerobica e ballo latino-americano, balli di gruppo, miniginnastica, un’olimpiade della terza età con molti giochi e tanti al-tri spettacoli.

Il programma della giornata è iniziato con l’indirizzo di saluto dell’assessore Richard Theiner, del presidente della Fondazione Vital, Florian Zerzer, e del vicesindaco di Merano, Giorgio Balzarini. La ma-nifestazione è stata visitata anche dal presidente della Provincia, Luis Durnwalder.Alla giornata attiva “Argento vivo” hanno preso parte, oltre alle Ripar-tizioni provinciali sanità, famiglia

e politiche sociali, la Fondazione Vital, il Comune di Merano, la Fe-derazione per il Sociale e la Sanità, KVW, l’UPAD, Biokistl Südtirol, Agape, Arbeitsgemeinschaft Volks-tanz, il Servizio giovani della Wipp-tal, Forum Prevenzione, la Comuni-tà Comprensoriale del Burgraviato, l’Associazione delle Residenze per Anziani dell’Alto Adige, il Centro Yoga Shiatsu Merano e il Südtiroler Theaterverband. FG

Il lavoro dipendente in società con partecipazione pubblica

Il bollettino dell’Osservatorio del mercato del lavoro “Mercato del

lavoro news” nel suo nuovo nume-ro si occupa specificatamente del tema “Il lavoro dipendente in socie-tà con partecipazione pubblica”. “In provincia di Bolzano esistono circa 230 istituzioni, enti e società con partecipazione pubblica che sono stati istituiti con leggi pro-vinciali o regolamenti comunali. La maggior parte di tali enti, isti-tuzioni e società non opera nel set-tore pubblico, bensì in altri settori economici, come “Energia elettri-ca, gas, vapore e aria”, “Acqua, reti fognarie, gestione rifiuti e risana-mento” o nel settore dei trasporti”

illustra l’assessore provinciale al lavoro, Roberto Bizzo.Nell’analisi svolta dall’Osserva-torio del mercato del lavoro viene esaminata la situazione occupa-zionale di questi enti, istituzioni e società. Va tenuto presente che il settore pubblico comprende tutte le attività dell’Amministrazione pub-blica, dell’ambito socio-sanitario e dell’istruzione, indipendentemente dal fatto che questi servizi siano erogati da entità pubbliche o priva-te. “Per tale motivo” sottolinea il diret-tore della Ripartizione lavoro, Hel-muth Sinn “gli ambiti restanti non rientrano nel settore pubblico, an-

che nei casi in cui la pubblica am-ministrazione vi intervenga diret-tamente o indirettamente mediante società controllate”. Considerando solo le società con partecipazione pubblica che hanno occupato al-meno un lavoratore negli ultimi 6 anni e che non operano nel settore pubblico, emergono ben 121 struttu-re di questa tipologia dove trovano impiego oltre 3 700 persone. “Questi dati” conclude il direttore Sinn “non comprendono le società controllate da enti statali, come ad esempio ENEL, Ferrovie dello Sta-to, Poste Italiane ecc., per le quali non sono disponibili sufficienti in-formazioni”. FG

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salute

nuova campagna contro l’abuso di alcol

Franco Grigoletto

La campagna di quest’anno contro l’abuso di alcol è incentrata sullo

slogan “Volti nuovi con posizioni chiare” e mira ad una sempre mag-giore assunzione di responsabilità da parte di tutti nei confronti del consumo consapevole e responsabi-le dell’alcol. Nel corso della presentazione delle nuove iniziative promosse dall’As-sessorato provinciale alla sanità in collaborazione con il Forum prevenzione, l’assessore Richard Theiner, ha sottolineato che “Nella prevenzione contro l’abuso di alcol ci vuole pazienza e perseveranza prima che si manifestino risultati.Il Dipartimento alla famiglia, sani-tà e politiche sociali punta su una prevenzione contro l’abuso di alcol realistica e fattibile. Si tratta di promuovere il senso della misura e della responsabilità nel consumo di alcol con tanti piccoli passi pratici. La campagna di prevenzione con-tro l’abuso di alcol è una cosiddet-ta “missione” a lungo termine che abbiamo avviato nell’anno 2006. An-che quest’anno continuiamo questo lavoro di prevenzione approfonden-do sempre la responsabilità perso-nale e lo stile di vita”. Nello scorso mese di settembre è iniziata la nuova campagna con lo slogan “mi piace”. Si tratta di un’ul-teriore fase della campagna di pre-venzione alcol “bere responsabile” con la quale volti nuovi testimonia-

no uno specifico comportamento alle feste, quando sono in compa-gnia e sul posto di lavoro. “L’alcol fa parte della nostra cultura, questo sì, ma non sempre e dovunque” ha ribadito Theiner.I dati più recenti e comparabili con altre Province italiane relativi al 2011 sono stati pubblicati dall’Istat l’11 aprile scorso ed evidenziano che l’ambito di maggiore perico-lo riguardo all’uso dell’alcol e nel quale vi è una netta prevalenza a livello provinciale è quello del cosiddetto “Binge drinking”, il consumo di 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica oc-casione. In questo ambito in Alto Adige si riscontra un’incidenza del 26,0% dei maschi e dell’8,3% delle femmine a fronte di una media na-zionale rispettivamente del 12,2% e del 3,2%.

Forte il consumo

Altri dati interessanti riguardo al consumo di alcol in Provincia di Bolzano evidenziano, ad esempio, che le esperienze di consumo negli ultimi 12 mesi da parte di tutte le persone interpellate di 11 anni e più fanno registrare il consumo di almeno una bevanda alcolica negli ultimi 12 mesi da parte dell’81,3% dei maschi e del 63,0% delle fem-mine (confronto con la media na-zionale: 78,8% dei maschi, 52,1% delle femmine). Il consumo gior-naliero di alcol riguarda il 32,5% dei maschi e l’11,8% delle femmine (confronto con la media naziona-le: 38,8% dei maschi, 13,8% delle femmine); il consumo a rischio giornaliero (più di 2-3 unità alcoli-che al giorno per l’uomo; più di 1-2 unità alcoliche per la donna; più di 1 unità per gli anziani di 65 anni e più; qualsiasi quantità giornaliera per l’età tra i 11-17 anni) interessa in Alto Adige l’11,0% dei maschi ed il 2,6% delle femmine (confron-to con la media nazionale: 12,2%

dei maschi, 3,6% delle femmine). Il rischio maggiore per l’Alto Adige attualmente è quindi rappresenta-to, in rapporto al resto del Paese, soprattutto dal Binge drinking e da una quota più alta di donne che ri-entrano nella categoria di consuma-trici a rischio.

Maggiore consapevolezza

Secondo l’assessore Theiner “L’uni-ca possibilità di rispondere al com-portamento legato al consumo di alcol accettato o almeno praticato nella nostra cultura è una formazio-ne a lungo termine della consape-volezza che può motivare positiva-mente il gruppo dei giovani adulti dove il rischio di consumo dell’alcol è più alto e avviene più frequen-temente. Per questo la campagna “Volti nuovi con posizioni chiare” dice di sì a festeggiare e ad uscire in compagnia, però senza esagerare e senza eccessi”.La campagna non si compone solo di volti e manifesti, essa offre, con la pagina internet bereresponsabi-lie.it una piattaforma interattiva, dove le persone possono informar-si e, tra l’altro, fare un autotest. Inoltre i responsabili dei Comu-ni possono attivarsi con il KIT

“Volti nuovi con posizioni chiare” è questo lo slogan che quest’anno caratterizza la campagna di prevenzione contro l’abuso di alcol che dal 2006, ogni anno, propone nuove iniziative e stimoli per ridurre il consumo di alcol.

bereresponsabile.it

Mi piace lavorare a mente lucida

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Ressort für Familie, Gesundheit und Sozialwesen Dipartimento alla famiglia, sanità e politiche sociali

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salute

sull’alcol nella regolamentazione delle feste e nella protezione dei giovani. Finora in 50 Comuni è stato distribuito il pacchetto sulla prevenzione dell’alcol (Kit comu-nale) che è stato presentato in pri-mavera.Il responsabile provinciale ha quin-di sottolineato che la gestione della campagna di sensibilizzazione, per ottenere una strategia fondata che aiuti a risolvere i problemi e che fornisca miglioramenti pratici e misurabili, è stata affidata già dal 2006 dal Dipartimento alla sanità ed alle politiche sociali ad un Comi-tato di gestione composto da Peter Koler, direttore del “Forum preven-zione”, Helmut Zingerle, direttore del Centro di terapia “Bad Bach-gart”, Alberto De Giorgis, medico del Servizio per le dipendenze del Comprensorio sanitario di Bolzano e coordinatore clinco dell’ambula-torio “Hands”, Marion von Sölder, responsabile del servizio dipenden-ze del Comprensorio sanitario di Brunico, Heidi Niederstätter, ispet-trice dell’Intendenza scolastica te-desca, Claudio Andolfo, direttore del Servizio giovani di lingua italia-na, Michele Dagostin, direttore del Servizio per l’igiene e la sanità pub-blica, Nadia Girelli, vice direttrice dell’Ufficio distretti sanitari, Loris De Benedetti, collaboratore dell’Uf-ficio persone portatrici di handicap ed Antje Trenkwalder, collaboratri-ce dell’Ufficio igiene e sanità pub-blica.

Pieno sostegno al Comitato

Il Comitato di gestione fissa le li-nee guida della prevenzione ed esamina i risultati ed ha incaricato il Forum Prevenzione per l’appli-cazione concreta dei singoli prov-vedimenti ed anche per la parte mediatica della campagna. “Una decisione” ha ribadito l’assessore Theiner “che trova il mio pieno appoggio in quanto sono convinto della competenza specialistica e del corretto indirizzo dei contenuti del Forum Prevenzione”.La nuova campagna è articolata at-traverso manifesti, immagini e un video: quattro giovani altoatesini/e si propongono con il loro stile di vita come testimonial per un ap-

proccio consapevole e responsabile con l’alcol.Il manifesto “Mi piacciono le feste, ricordarmele anche”, vuole tra-smettere ai giovani il messaggio che si può festeggiare senza ecces-

si. Ma richiama anche l’attenzione sul fatto che gli organizzatori, at-traverso i dieci punti per una “festa responsabile”, possono fornire un importante contributo per la pre-venzione dell’abuso di alcol. A tal fine, già nell’estate 2012, alcuni or-ganizzatori hanno richiesto il logo per i loro eventi.Con il manifesto “Mi piace uscire in compagnia, esagerare no” vie-ne sottolineata la posizione verso un consumo consapevole. La cam-pagna evidenzia che già a molti comuni dell’Alto Adige è stato di-stribuito l’adesivo “Io penso ai gio-vani”. Così ristoratori e negozian-ti possono prendere chiaramente posizione a favore della protezione nei confronti dell’alcol dei giova-ni sotto i 16 anni. Il manifesto “Mi piace lavorare a mente lucida”pone l’accento sull’astinenza al posto di lavoro. Tramite inserzioni viene richiamata l’attenzione su un test disponibile online, il quale mostra se il proprio consumo di alcol può compromettere la salute e la capa-cità lavorativa.Il manifesto “Bere responsabile - Mi piace” diffonde la conoscenza del logo come marchio e mostra il carattere della campagna: fresca, autentica, mirata, moderna, non autoritaria e costruita sulla re-sponsabilità della singola persona.

Lo psicologo Peter Koler, direttore del Forum Prevenzione sottolinea che “La campagna bereresponsa-bile.it accetta il consumo di alcol come parte della cultura locale, vuole però anche sostenere un com-

portamento che contrasta l’eccesso, i casi di incidenti, il consumo inade-guato e la dipendenza e raccomanda l’astinenza in particolari condizio-ni di vita. Questo messaggio trova sempre più adesione e questo stile di vita si diffonde in tutti gli strati della popolazione”.“Obiettivo della campagna” con-clude Koler “vuole essere il raf-forzamento dell’assunzione di responsabilità a livello locale, il mantenimento degli obiettivi rag-giunti negli ultimi anni e il rico-noscimento del logo come marchio della prevenzione dell’alcol in Alto Adige”

bereresponsabile.it

Mi piacciono le feste,

ricordarmele anche

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Ressort für Familie, Gesundheit und Sozialwesen Dipartimento alla famiglia, sanità e politiche sociali

L’assessore theiner nel corso della presentazione della campagna

Foto

: a.P

ertl

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ambiente

Gomme vecchie, asfalto nuovo

Michele Bolognini

Quattrocento metri di strada sta-tale della Val Venosta, tra gli

abitati di Vezzano e Coldrano. Qui l’asfalto utilizzato è frutto di un mix tra composti bituminosi e pneuma-tici fuori uso triturati e riciclati. I test sull’impatto acustico del cosid-detto “asfalto silenzioso”, a un anno dalla prima posa, hanno dato risul-tati soddisfacenti. “Abbiamo regi-strato una riduzione del rumore che arriva sino ai 4 decibel in meno rispetto alle condizioni preceden-ti”, sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Florian Mussner. Un valo-re significativo, se si tiene conto che i tratti più trafficati della rete stra-dale altoatesina arrivano a sfiorare, e in alcuni casi a superare, i limiti di 70 decibel durante il giorno, e di 60 decibel nelle ore notturne. Ed è proprio in questi casi che si rende necessaria l’adozione di misure di contrasto rispetto all’inquinamen-to acustico.

Alternativa alle barriere

Sino ad ora l’unica vera risposta era rappresentata dalle barriere antirumore, ma in futuro potrebbe esserci la possibilità di scegliere anche l’asfalto silenzioso. “Il se-greto del composto che stiamo te-stando - spiega Paolo Montagner, direttore del Servizio strade - è che rende possibile la posa di un asfalto con coefficienti di aderenza supe-riori e minore rumorosità”. Sono due, dunque, gli argomenti a favore

di questo asfalto derivante dal rici-clo di gomme usurate e dal mix con composti bituminosi. Innanzitutto vengono eliminati i problemi stori-camente legati all’installazione di barriere antirumore: dall’impatto paesaggistico alla limitazione del-le vie di fuga in caso di incidenti, dalla luce tolta alle abitazioni adia-centi ai problemi per gli interventi di pulizia della strada dopo le nevi-cate.

Efficienza, minori costi

Inoltre, anche se l’asfalto silenzioso necessita di manutenzione e perio-dici interventi di nuova posa, il suo

costo è all’incirca la metà rispetto a quello delle barriere antirumo-re, soprattutto considerando per queste ultime una durata di circa 30 anni. “In tempi difficili - sottoli-nea Mussner - mi sembra una mo-tivazione più che valida: con meno impegno finanziario potremmo mi-gliorare in maniera concreta il pro-blema del rumore lungo le nostre strade”. Ma anche l’asfalto silenzioso ha i suoi limiti, e non può essere utiliz-zato su ogni tipo di strada e in ogni condizione. “Questo innovativo composto - pro-segue Montagner - produce effetti positivi solo se posato su arterie che i veicoli percorrono ad una ve-locità piuttosto sostenuta, perchè il rumore abbattuto è principalmente quello provocato dall’impatto dei pneumatici sull’asfalto”. Dopo i risultati positivi dei test svolti lungo la statale della Val Ve-nosta, la rete stradale altoatesina verrà mappata e si individueranno i passaggi nei quali eventualmente fare ricorso a questo metodo.

Nella lotta contro l’inquinamento acustico la Provincia di Bolzano punta sull’innovazione. Un tratto della statale della Val Venosta è stato asfaltato con un composto ottenuto riciclando vecchi pneumatici, e il periodo di test ha dato risultati positivi.

L’asfalto silenzioso può rappresentare un’alternativa concreta, efficiente ed economica alle barriere antirumore

Florian mussner, assessore provinciale

Il tratto di strada con il nuovo asfalto

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ambiente

Franco Grigoletto

Con i criteri sono state introdotte le direttive per la realizzazione

di nuovi impianti di illuminazio-ne esterna pubblica nonché quelle per il graduale adeguamento degli impianti di illuminazione esterna pubblica esistenti in provincia di Bolzano.Gli obiettivi prioritari dei nuovi criteri sono la prevenzione ed il contenimento dell’inquinamento luminoso; il risparmio energetico ai fini della conservazione e valoriz-zazione dell’ambiente nonché degli equilibri ecologici e della tutela del-la salute dei cittadini; l’applicazio-ne della Strategia Clima Energia-Alto-Adige 2050.In particolare i criteri si riferisco-no all’illuminazione esterna come gli impianti di illuminazione ester-na pubblica che illumina i percorsi,

le piazze, i parcheggi, le strutture, i centri sportivi, i monumenti archi-tettonici ed artistici; la pubblicità luminosa, proiettori di fasci lumi-nosi (skybeamer), illuminazione delle insegne anche luminose, scrit-te luminose; l’illuminazione delle facciate degli edifici e dei monu-menti con valore storico, culturale o architettonico.

Rilevamento nei Comuni

È quindi previsto il rilevamento dello stato di fatto e l’elaborazione di un piano di intervento. Ogni Co-mune ed ogni altro proprietario di impianti di illuminazione esterna pubblica, che gestiscono più di 50 punti luce, è tenuto a redigere que-sto piano. Il piano di intervento per l’adeguamento degli impianti di illuminazione esterna pubblica esi-stenti deve essere presentato all’uf-ficio risparmio energetico entro 90 giorni dalla scadenza del termine di un anno fissato per legge per ri-levamento dello stato di fatto. Le norme tecniche più importanti pre-viste dai criteri sono le seguenti: l’utilizzo di apparecchi totalmente schermati (full-cut-off); l’utilizzo di apparecchi di illuminazione con un rendimento di almeno il 55 %; l’utilizzo di sorgenti luminose con un’efficienza luminosa minima di 70 lm/W, con radiazione ultravio-letta e blu più bassa possibile ed una temperatura di colore massima pari a 4000 K; la definizione delle

aree da illuminare; l’illuminazione dei percorsi: rapporti fra interdi-stanza e altezza dei sostegni devono essere superiori a 3,7; la possibilità di riduzione dell’emissione di luce di almeno il 30 % rispetto al pieno regime di operatività nella fascia oraria tra le 24.00 e le 6.00; lo spegni-mento dell’illuminazione delle inse-gne anche luminose oppure scritte luminose almeno tra le ore 24.00 e le ore 6.00. È vietato l’uso di proietto-ri di fasci luminosi, sia mobili che fissi (skybeamer) di qualsiasi tipo.I criteri riguardano inoltre l’illu-minazione di strutture, impianti, centri sportivi e grandi aree di ogni tipo; l’illuminazione di edifici e mo-numenti con valore storico, cultu-rale o architettonico; la realizzazio-ne di impianti per l’illuminazione esterna pubblica con più di 10 punti luce; la realizzazione di impianti per l’illuminazione esterna pubblica fino a 10 punti luce: la stituzione e adeguamento di impianti esistenti.Per ulteriori informazioni la cir-colare diramata dall’assessore Flo-rian Mussner invita i responsabili comunali a contattare l’Ufficio risparmio energetico della Provin-cia ed in particolare il funzionario addetto,Walter Haberer (e-mail: [email protected], Tel: 0471 4147 26). Il link dell’Agen-zia provinciale per l’ambiente rela-tivo all’inquinamento luminoso: http://www.provincia.bz.it/agen-zia-ambiente/energia/inquinamen-to-luminoso.asp.

Sono entrati in vigore i criteri riguardanti le misure di contenimento dell’inquinamento luminoso e per il risparmio energetico ed è stata inviata un’apposita circolare a tutti i sindaci altoatesini nella quale vengono posti in evidenza gli aspetti più significativi della nuova regolamentazione

Per contenere l’inquinamento luminoso

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scuola

È stato eletto recentemente il nuovo direttivo del Consiglio scolastico provinciale che rimarrà in carica per i prossimi quattro anni. Chritoph Hartung von Hartungen è stato nominato alla carica di presidente mentre alla vicepresidenza sono stati eletti Carlo Runcio ed Edith Ploner.

Franco Grigoletto

Si è svolta recentemente la seduta costituente del nuovo Consiglio

scolastico provinciale nel corso del-la quale si è proceduto all’elezione del presidente e dei due vicepresi-denti, nonché della Giunta esecuti-va. Chritoph Hartung von Hartungen è stato nominato alla presidenza del Consiglio scolastico provinciale. Alla vicepresidenza sono stati eletti Carlo Runcio ed Edith Ploner. È pre-visto dallo statuto del Consiglio che la presidenza sia assunta dai rap-presentanti dei tre gruppi lingui-stici a rotazione; per i primi i primi diciotto mesi dal rappresentante del gruppo linguistico tedesco, dal rap-presentante del gruppo italiano per i successivi diciotto mesi e del grup-po ladino per l’ultimo anno.

Le funzioni del Consiglio

Il Consiglio scolastico provinciale è un organo collegiale che rappresen-ta il punto di contatto tra chi vive all’interno del mondo scolastico vero e proprio, i referenti politici e istituzionali e la comunità territo-riale ed economica di riferimento. Tale organo è composto da membri di diritto (Assessori, Sovrintenden-te e Intendenti scolastici), membri eletti e membri designati, tutti no-

Eletto il nuovo Consiglio scolastico provinciale

minati dalla Giunta provinciale, e resta in carica quattro anni scola-stici.Esso si articola in un’assemblea plenaria, costituita da 63 persone, un direttivo denominato Giunta esecutiva, che si occupa della prepa-razione dei lavori, tre Sezioni, cor-rispondenti alle scuole dei tre grup-pi linguistici, che trattano temi e problematiche riguardanti esclusi-vamente la scuola di riferimento, tre Consigli del personale docente e tre Consigli del personale direttivo (dirigente) della scuola, chiamati ad esaminare e ad esprimersi in me-rito allo stato giuridico del suddetto personale.La Sezione di lingua italiana si compone di 20 persone, 5 delle quali sono membri supplementari, cioè eletti o designati soltanto ai fini di un’integrazione delle rappresen-tanze. Infatti, nell’ambito del Ple-num, per alcune categorie esiste solo un rappresentante del gruppo linguistico tedesco.Il Consiglio scolastico provinciale esprime parere riguardo all’isti-tuzione e soppressione di scuole e sui piani di sviluppo e di distribu-zione territoriale delle istituzioni scolastiche; esprime parere sugli obiettivi formativi generali del si-stema scolastico provinciale, sui

programmi ed orari, sulle materie di insegnamento e loro raggruppa-mento, sui titoli finali, sulla promo-zione della sperimentazione, sulle innovazioni didattiche, sul calenda-rio scolastico, nonché sugli orienta-menti dell’attività educativa per le scuole materne; esercita le funzioni previste dalle leggi vigenti in ordi-ne allo stato giuridico ed economico del personale insegnante; sottopone ai Comitati di valutazione, in base ad una relazione annuale, comune dei/delle Presidenti dei Comitati di valutazione su attività e risultati dei processi di valutazione, propo-ste per valutazioni in specifici set-tori; indica i criteri generali per il coordinamento dei servizi di orien-tamento scolastico e professionale, di medicina scolastica, di assisten-za psico-pedagogica e di integrazio-ne scolastica degli alunni portatori di handicap e degli alunni svantag-giati.Indica inoltre i criteri generali ed esprime pareri in ordine all’attua-zione delle iniziative extra- e para-scolastiche, comprese le iniziative connesse con la promozione dello sport scolastico; formula proposte per il coordinamento delle inizia-tive in materia di adempimento dell’obbligo scolastico e di attuazio-ne del diritto allo studio; si esprime

Da dx. in prima fila: Von Hartungen, Ploner e Runcio

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scuola

in ordine ad ogni altro argomento devoluto alla sua competenza da leggi o regolamenti provinciali ed in ordine ad ogni altra materia che gli viene sottoposta dagli organi competenti, nonché dal Sovrinten-dente o dagli Intendenti scolastici; esercita le competenze del Consi-glio nazionale della pubblica istru-zione in materia di stato giuridico del personale docente, direttivo ed ispettivo, ai sensi dell’articolo 12, comma 14, del decreto del Presi-dente della Repubblica 10 febbraio 1983, n. 89, come sostituito dall’ar-ticolo 7 del decreto legislativo 24

luglio 1996, n. 434, ed in particolare le competenze di cui all’articolo 25, comma 1, lettere d), e) f) ed l), del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, in quanto compatibili con la legislazione provinciale vigente in materia.

L’Assemblea plenaria

All’Assemblea plenaria ovvero alle competenti sezioni del Consiglio scolastico provinciale compete inoltre:formulare proposte in ordi-ne all’elaborazione degli indirizzi e dei criteri generali per lo svolgimen-

to delle attività sportive scolastiche, nonché in ordine alla predisposi-zione di programmi pluriennali di sviluppo di dette attività; esprimere pareri sul piano annuale delle atti-vità sportive scolastiche; esprimere pareri, su richiesta da parte di or-gani o uffici dell’amministrazione provinciale, di organi collegiali sco-lastici e del Comitato olimpionico nazionale italiano (C.O.N.I.).Su richiesta delle ripartizioni pro-vinciali per la formazione profes-sionale, il Consiglio scolastico pro-vinciale esprime pareri nel relativo settore.

Premiati 78 diplomati a pieni voti

Anche quest’anno si è svolta la tradizionale cerimonia di pre-

miazione dei giovani diplomati che hanno conseguito il massimo dei voti al recente esame di maturità.I 78 neo-diplomati con il massimo dei voti sono stati accolti nel Palaz-zo Mercantile di Bolzano dal presi-dente della Provincia, Luis Durn-walder, dal presidente della Camera di Commercio, Michl Ebner, e dagli assessori alla scuola ed alla cultu-ra, Christian Tommasini, Sabina Kasslatter Mur e Florian Mussner i quali hanno avuto per loro parole di grande stima e di elogio. In particolare il presidente Dur-nwalder ha voluto sottolineare nel

corso del suo intervento l’impegno e la grande abnegazione che hanno consentito ai giovani studenti di ottenere un risultato prestigioso al termine delle scuole superiori. “Il grande risultato che avete rag-giunto” ha affermato Durnwalder “rappresenta un valore aggiunto non solamente per voi ma anche per tutta la società altoatesina nel suo complesso”. Il presidente ha quindi invitato tut-ti i giovani a coltivare ed arricchi-re le loro conoscenze linguistiche, fondamentali in una terra come la nostra caratterizzata più lingue e culture, ma anche le materie tec-nico-scientifiche che sono partico-

larmente richieste dal mondo del lavoro. “Non vanno inoltre trascurati i va-lori umani e la comprensione verso i più deboli, aspetti questi che con-corrono in maniera significativa alla formazione della persona nel suo complesso” ha concluso Durn-walder. Anche l’assessore Tomma-sini ha espresso la sua stima per i giovani rilevando che il plurilingui-smo rappresenta uno dei maggiori vantaggi sotto il profilo formativo che caratterizzano i giovani diplo-mati altoatesini. Analoghe parole di elogio sono state espresse dagli assessori Sabina Kasslatter Mur e Florian Mussner. FG

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formazione

Al convegno annuale dei Centri linguistici hanno preso parte

docenti e coordinatori dei sei Cen-tri linguistici provinciali che han-no tracciato un panorama delle iniziative che caratterizzeranno il nuovo anno scolastico.I 170 corsi linguistici estivi in ita-liano e tedesco organizzati dai sei Centri linguistici provinciali sono stati frequentati quest’anno da 1582 persone, una frequenza pressoché analoga a quella dell’estate prece-dente (1597).Nel corso del convegno sono stati quindi presentati i materiali didat-tici per l’apprendimento dell’ita-liano e del tedesco ed i progetti che caratterizzeranno l’anno scolastico appena iniziato. I materiali didatti-ci per l’apprendimento dell’italiano L2, elaborati da un gruppo di lavoro

guidato dalla docente Marcella Peri-sutti sono disponibili per la consul-tazione anche all’indirizzo Internet http://www.schule.suedtirol.it/pi/themen/v_sprachenzentren.htm.Analoghi materiali per l’apprendi-mento del tedesco nelle scuole me-die e superiori sono stati elaborati da un gruppo di lavoro guidato da Waltraud Plagg e Margarethe Sto-cker. Infine nel corso del convegno è stato presentato il progetto “Spra-chliche Bildung im Kindergarten” elaborato dal Centro linguistico di Brunico in collaborazione con sei

scuole dell’infanzia della Val Puste-ria.Nei sei Centri linguistici operano complessivamente 35 docenti, il 60% dei quali organizza corsi nelle scuole di lingua italiana ed il 40% nelle scuole di lingua tedesca. Nel corso dell’anno scolastico 2011/12 935 alunni hanno seguito comples-sivamente 125 corsi di lingua orga-nizzati dia Centri in collaborazione con le singole scuole. Il lavoro viene coordinato da un Centro di compe-tenza coordinato da Inge Niederfri-niger e Friedrich Hofer. FG

Centri linguistici: programmi didattici 2012/13

Tanja Niederstätter (della giar-dineria Fink di Chiusa), Stefa­

nie Peskoller (della giardineria Oberlechner di Brunico e Niko Preganella (della Reider di Bolza-no) hanno vinto i Campionati Euro-pei per giovani giardinieri disputa-ti recentemente nel Lussemburgo.

La seconda squadra altoatesina composta da Irene Mayr (della giardineria Reichert di Merano), Benjamin Rassler (della Platter di Appiano) ed Alex Lun (della Psen-ner di Bolzano) si è aggiudicata il sesto posto. Le due squadre alto-atesine sono state accompagnate

ai Campionati Europei da Andrea Schulz ed Oskar Pinggera, docenti presso la Scuola di Laimburg. L’assessore provinciale all’agricol-tura, Hans Berger, sottolinea il fatto che gli ambiti piazzamenti raggiun-ti dalle squadre altoatesine ai Cam-pionati Europei del Lussemburgo rappresentano la conferma dell’alto livello qualitativo della Scuola di Laimburg diretta da Paul Mair. Hanno preso parte alla competizio-ne squadre di giovani giardinieri provenienti da Estonia, Svizzera, Belgio, Olanda, Francia, Germania, Ungheria, Lussemburgo, Polonia, Repubblica Ceca, Austria, Slovac-chia, Slovenia, Svezia, Lettonia e Croazia. FG

oro ai giovani giardinieri altoatesini

Si è svolto recentemente il convegno annuale dei Centri linguistici organizzato dal Centro di competenza insediato presso il Dipartimento alla formazione tedesca.

Ottimi piazzamenti delle due squadre di giovani giardinieri altoatesini che hanno preso parte ai Campionati Europei disputati nel Lussemburgo. Soddisfazione dell’assessore all’agricoltura, Hans Berger.

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La sala del convegno

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turismo & agricoltura

Vacanze con mele, birra e vinoMele, birra ma anche vino: gli hotel che mettono al centro della loro offerta i prodotti locali possono presentare all’ospite una scelta variegata. A un pubblico particolare si rivolgono le strutture ricettive a tema, che stanno crescendo anche in Alto Adige.

Negli ultimi anni il vino è diventa-to un fattore importante dell’of-

ferta enogastronomica, che con-sente a un hotel di posizionarsi con successo sul mercato. “Oggi diven-ta essenziale distinguersi non solo come destinazione turistica ma an-che come singolo esercizio ricettivo. Un hotel può essere molto più com-petitivo se sa offrire tratti peculiari che attirano la curiosità dell’ospite”, sottolinea l’assessore provinciale all’agricoltura e al turismo Hans Berger, che da tempo è impegnato a rafforzare la cooperazione tra i due settori per valorizzare al meglio la filiera corta dal contadino all’alber-gatore nonché i prodotti altoatesini di qualità. E sono in crescita anche in Alto Adige gli hotel che mettono i prodotti tipici locali al centro del-la loro offerta, acquisendo un nuovo posizionamento sul mercato. I van-taggi sono evidenti e significativi: da un lato i contadini beneficiano del grande sbocco di mercato offerto dal turismo, dall’altro gli albergatori possono offrire alla clientela, grazie

ai prodotti agricoli locali, un pac-chetto di qualità capace di reggere la concorrenza. “Una cooperazione fat-ta di buone offerte, idee innovative e convinzione, e gli esempi di successo non mancano”, ribadisce l’assessore Berger.

Proposte singolari

Uno di questi, come detto, è il vino. Sono ormai una dozzina, infatti, gli hotel altoatesini del vino (“Südtiro-ler Weinholtels”) che introducono il turista al mondo della viticoltura attraverso un’offerta ritagliata sul vino: con una cantina, con degu-

stazioni, visite guidate nei vigneti, letteratura specializzata. Fino ai servizi di wellness e beauty incen-trati sulle proprietà del vino. Ma la collaborazione contadino-alberga-tore sostenuta dalla Provincia non si ferma qui: c’è anche il primo ho-tel dell’Alto Adige tutto incentrato sulla mela e sui prodotti derivati: succhi, marmellata, dolci. Il Torg-glerhof di Saltusio si rifornisce in prevalenza dai contadini della val Passiria e offre esclusivamen-te prodotti locali, un aspetto molto apprezzato dai turisti. La confer-ma è arrivata dalla rinomata guida “Osterie d’Italia” di Slow Food, che ha inserito il primo “hotel altoatesi-no della mela” nei suoi itinerari del gusto. Una ulteriore strada innova-tiva, grazie a un altro tipico prodot-to locale, è quella di farsi la birreria in casa: in Alto Adige ha preso pie-de una rete di esercizi pubblici che producono birra in proprio, rigo-rosamente abbinata al menù, e che conducono gli ospiti alla scoperta del mondo della bevanda. A comple-tare l’offerta capillare, i periodici mercatini dei contadini che offro-no le specialità locali e i prodotti dell’artigianato. PF

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cultura

Dal 19 al 27 ottobre 2012, presso il Centro culturale Trevi in via Cappuccini 28 a Bolzano, torna la manifestazione editoriale Spazio Lib(e)ro. Dedicata alla promozione della lettura e della scrittura legate al territorio altoatesino.

Al fine di stimolare nella popola-zione locale di lingua italiana

l’interesse per la terra plurilingue in cui essa vive e il senso di appar-tenenza a una comunità multi-cul-turale, il Dipartimento cultura ita-liana sostiene la realizzazione e la diffusione di libri nonché l’organiz-zazione di iniziative che favorisco-no la produzione letteraria. I libri, infatti, costituiscono un prezioso

e valido ausilio nello studio e nella comprensione degli sviluppi e delle trasformazioni che, dall’antichità ad oggi, hanno interessato da vicino il territorio altoatesino, con le sue pe-culiarità e contraddizioni.Dal 19 al 27 ottobre 2012 il Centro culturale Trevi, in via Cappuccini 28 a Bolzano, ospita la ormai tradizio-nale manifestazione editoriale Spa-zio Lib(e)ro. Si tratta, da un lato, di un’importante occasione d’incontro tra tutti i soggetti che, direttamente o indirettamente, operano nel setto-re editoriale e librario (autori, edito-

ri, istituzioni pubbliche, biblioteche e librerie) e, dall’altro, di un’oppor-tunità di promozione della lettura e della scrittura legate all’Alto Adige. Nel corso della manifestazione, che quest’anno vede la partecipazione di alcune associazioni cittadine (Ol-trisarco Punto cultura, Aessebi e Cesfor), ampio spazio sarà dedicato all’esposizione delle novità editoria-li, realizzate dalle case editrici locali: Alphabeta, Athesia, Curcu & Geno-vese, Folio e Raetia. I volumi esposti, redatti in lingua italiana, sono carat-terizzati da un unico denominatore comune, ossia il territorio altoatesi-no. Le opere, presentate al pubblico dalle singole case editrici, trattano tematiche strettamente connesse alle vicissitudini storiche, letterarie e artistiche che, nel corso dei tempi, hanno interessato da vicino l’Alto Adige e i suoi abitanti. In occasione delle presentazioni saranno conse-gnati ai presenti volumi in omaggio.

Molteplici appuntamenti

Il programma dell’edizione 2012 del-la manifestazione Spazio Lib(e)ro, risulta essere particolarmente inte-ressante e ricco di novità. L’iniziativa editoriale aprirà i pro-pri battenti venerdì 19 ottobre alla presenza dell’Assessore alla cultura italiana Christian Tommasini. In occasione della serata inaugurale è previsto un incontro con gli auto-ri (Paolo Carnevale, Paolo Cagnan, Sandro Ottoni, Luciana Chittero Vil-

lani, Pier Francesco Bonaventura, Andrea Rossi, Annamaria de Lena Pavcovich, Agata Rapisardi) che, nel corso delle edizioni precedente hanno vinto, per la sezione narrati-va, il Premio “Alto Adige. Autori da scoprire”:Nelle giornate a seguire, oltre alle singole presentazioni editoriali (sa-bato 20 e sabato 27 ottobre) e agli in-contri “live” tra autori e pubblico si terranno anche conferenze a tema, specifici eventi legati al mondo del libro (“Torneo di Lettura” e “Tom-bola letteraria”), proiezioni cinema-tografiche ed eventi musicali.Il giorno 22 ottobre si terrà una conferenza, curata dalla Biblioteca provinciale “Claudia Augusta”, sul tema della memorialistica. All’in-contro interverranno il professor Giorgio Mezzalira e lo storico rove-retano Quinto Antonelli. Nell’ambi-to della conferenza vi saranno alcu-ne letture a tema dalla voce di Maria Pia Zanetti e Patrizio Zindaco.Nel corso delle otto giornate ampio spazio è dedicato, inoltre, agli alun-ni degli Istituti pluricomprensivi e comprensivi cittadini. Questi saran-no, infatti, i principali protagonisti dell’avvincente “Torneo di lettura”. Oltre agli Istituti sopra indicati è previsto anche il coinvolgimento de-gli studenti (classi quinte) di alcuni Istituti tecnici superiori cittadini (ITG “A e P. Delai”, ITE “C. Battisti”, IPIA e Liceo scientifico tecnologico “G. Galilei”). I ragazzi, coordinati dai loro insegnanti e dagli stimati storici Giorgio Mezzalira e Alessan-dra Spada, presenteranno alcuni la-vori di approfondimento storico, da loro realizzati, avente quale oggetto di studio l’Alto Adige nel XX secolo.Il giorno 26 ottobre, invece, sarà interamente dedicato ai “cuccioli” delle scuole materne. Questi, accom-pagnanti dalle loro insegnanti, po-tranno divertirsi ascoltando fiabe e racconti, adatti a loro, ed immerger-si nel favoloso mondo della fantasia. L’iniziativa sarà animata da Giovan-na Palmieri, attrice ed esperta di te-atro.Da martedì 23 a venerdì 26 otto­bre, si svolgeranno, invece, alcune

Spazio Lib(e)ro 2012

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ricerca

È stato presentato al pubblico a Castel Trauttmansdorff il primo

Scientific Report elaborato dal Cen-tro di Sperimentazione Laimburg. Il presidente Durnwalder ha ribadi-to l’importanza di divulgare i risul-tati della ricerca.“Dobbiamo divulgare i risultati del-la ricerca del Centro di Sperimen-tazione Laimburg, affinché tutti gli interessati possano informarsi sul-le ricerche. Lo Scientific Report aiu-terà a divulgare le conoscenze trat-te dalle ricerche della Laimburg”.Nel 2011 i ricercatori e le ricerca-trici del Centro di Sperimentazio-ne Laimburg hanno condotto 367 progetti e attività. “Tra le nume-rose ricerche svolte alla Laimburg abbiamo selezionato quelle più interessanti che abbiamo inserito nello Scientific Report 2011. Ricer-ca al Centro di Sperimentazione Laimburg. Inoltre, la relazione contiene molte informazioni sul Centro di Sperimentazione stesso e presenta i punti focali della no-stra ricerca”, ha illustrato Micha-el Oberhuber, direttore del Centro Laimburg. Oltre ai progetti portati a termine, la relazione scientifica contiene an-che una serie di progetti innovativi attualmente in corso, che fungeran-no da filo conduttore alla ricerca fu-tura del Centro di Sperimentazione Laimburg.La gamma dei risultati presentati si estende dalla ricerca sulle malat-tie delle piante, come ad esempio gli scopazzi del melo, alle ricerche sulla

varietà autoctona Lagrein, alla zona-zione della varietà Gewürztraminer, alla cerealicoltura e alla lotta contro i danni della siccità nell’ambito del-la praticoltura. In alcuni nuovi pro-getti viene studiata la qualità degli alimentari locali la biodiversità del-la vite più antica del mondo, il “Ver-soaln” a Castel Katzenzungen.Nel 2011 il Centro di Sperimenta-zione Laimburg assieme ai suoi partner ha ottenuto con successo finanziamenti per nuovi progetti di ricerca. “Assieme ai nostri partner siamo riusciti ad aggiudicarci 3,4 milioni di Euro di mezzi finanziari esterni per nuovi progetti di ricer-ca nel 2011, di cui 2,7 milioni alla Laimburg”, ha spiegato Oberhuber.Lo Scientific Report fornisce la struttura del programma priorita-rio “Visione 2020” del Centro di Spe-rimentazione Laimburg: la salute

delle piante, la qualità e l’agrobiodi-versità, l’altitudine - la montagna. Queste sono le quattro colonne di sperimentazione sulle quali si fo-calizzerà a lungo termine l’attività di ricerca del Centro di Sperimenta-zione Laimburg. L’obiettivo del nuovo programma prioritario, sviluppato nel 2010, è l’utilizzo efficiente delle risorse disponibili a favore dei contadini e delle contadine altoatesine e lo sviluppo dell’agricoltura montana all’interno dell’Unione Europea. Nel 2011 sono stati concepiti alcuni punti chiave per ognuna delle sin-gole colonne di sperimentazione. Grazie alla costituzione di gruppi di lavoro interdisciplinari per pro-getti di particolare importanza è garantita la risoluzione di problemi attraverso l’ottimale sfruttamento di sinergie. FG

iniziative interamente rivolte alla cittadinanza.Martedì 23 ottobre avrà luogo la proiezione dei film documentari (“Lën. Pensieri e storie di tre artisti gardenesi”, di Elia Romanelli e “Il Rifugio. Storie di escursionisti in Alto Adige ”, di Vincenzo Mancuso), vincitori della IVª edizione del Pre-mio “Alto Adige. Autori da scoprire” - sezione video - dedicati entrambi al territorio e al paesaggio altoatesino. Di “giallo”, invece, si tingeranno le giornate del 24 e del 26 ottobre. Mer­

coledì 24 ottobre, infatti, verrà proiettato il film giallo ”La donna della domenica” (1975), regia di Lu-igi Comencini e tratto dall’omonimo romanzo di Fruttero & Lucentini.Venerdì 26 ottobre la cittadinanza è invitata a partecipare alla “Tombo-la in giallo”, ossia l’intramontabile gioco della tombola, “l’ever green” dei giochi da tavolo, fatto di numeri, cartelle, suspense e fortuna abbina-to, con una formula innovativa, al coinvolgente mondo del “giallo d’au-tore”.

Giovedì 25 ottobre, infine, si terrà l’evento musicale “Black & White. Parole e suoni del Blues” dove nella suggestiva e magica atmosfera del “Rhythm and Blues” verrà presen-tata al pubblico l’ultima bibliografia tematica e le bibliografie predispo-ste in occasione di eventi culturali di rilievo.

Presentato lo Scientific Report della Laimburg

www.spaziolibro.info

www.provincia.bz.it/cultura

Info e programma dettagliato

Il presidente Durnwalder con i responsabili dello Scientific Report

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Dis dla Cultura y dla Scola Ladina

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La grupa ladina te 40 ani de autonomia

Sce la grupa ladina ne fova nia unida nunzieda tl Tratat de Paris

l ann 1946, ala cun l Statut de Au-tonomia nuef giapà si recunescën-za y la basa per nsenië y adurvé la rujeneda, l dërt de reprejentanza ti gremium y stieres publics aldò dl pruporz. Chëst ann, 40 ani do l statut d’Autonomia nuef, à l Di dla Cultura Ladina pità ucajion de nre-scì velch de plu sun l’Autonomia dl Südtirol dal pont de ududa ladin. “La ve de se rënder cont che permez ai ladins de Trënt y de Belun, se n sta chëi dl Südtirol miec”, iel unì dit ai 14 de setëmber a Bulsan.

Purempò se tratela s ën de purté inant soluzions a descriminazions di ladins. Aldò dla normes de lege ne à n ladin nia la puscibltà de deventé vizepresidënt dla Jonta provinziela. “N vizepresidënt dla Provinzia ladin muessel vester”

à dit Luis Durnwalder. Chësta de-scriminazion muessa tumé, nce per rafurzé la posizion di ladins ora dla valedes ladines. N cont di trëi chemuns ladins stori-cs dla Provinzia de Belun à l presi-dënt dla Provinzia à dit che i parla-

menteres da tlo ie unic damandei de purté inant l resultat dl referendum per pudëi fé pert dl Südtirol. L as-sessëur Florian Mussner se daman-da che per tré pea i trëi chemuns de Sëuramont dëssel unì jit la streda dla region europea Euregio.

Te tëmps de sparani vala de mëter prioriteies ulà sparanië. Pra l Di

dla Scola Ladina à l presidënt dla Provinzia dit che tl ciamp dla scola uniral cialà de sparanië tl’amini-strazion, ajache l ne muessa nia ve-ster che chësta vënie fata trëi iedesc, per la pert tudëscia, la pert taliana y la pert ladina. “Ma deguni ne dëssa avëi tëma che l vënie sparanià pra la stieres di nsenianc, tan giut che se mantën la cumpëida de sculeies” à dit Durnwalder ai 04 de setëmber

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a Al Plan de Mareo. “Per la pert che reverda i cuntenuc de scola uniral mantenì la trëi ntendënzes” à se-gurà Florian Mussner. L assessëur ala scola ladina à nvià i nsenianc a na valutazion sciorfa ti prim ani de scola, ma pona de judé ai jëuni tl ejam de matura a na maniera che i se feje plu saurì a abiné n lëur o a giapé na lerch tl’università. L prufessëur d’università Rico Ca-thomas a tenì n referat sun l se tenì de na tlas de scola.

Sun la plata www.youtube.com/user/ProvinziaBulsan possen tres internet udëi l video di dis dla Scola y Cultura Ladina. Tlo pos-sen nrescì de plu nutizies dala Provinzia de nteres per la popula-zion ladina te forma de video.

Fotos

di dis dla Scola y Cultura Ladina ie da udëi sun la plata facebook „Jonta dla Provinzia de Bulsan“

Video online

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La scoles de mujiga ti luesc la-dins ie, per si situazion de

mendranza, te na posizion parti-culera. Nchinamò ie la scoles de mujiga de Gherdëina y dla Val Ba-dia unides aministredes deberie-da cun la tudësces. Se stizan sun chësta bona speriënza de passa carat ani, à la Jonta provinziela dat pro de nia spartì la scoles de mujiga di luesc ladins ma de pur-té inant la culaburazion se nuzan de sinergies. “A chësta maniera à nsenianc y sculeies de miëura pusciblteies” spiega l assessëur ladin Florian Mussner.Nsenianc de mujiga che ne à nia assé ëures de nseniamënt tla vale-da, possa jì a tenì vel ëura te sco-les tudësces y nsci ruvé pra de plu ëures de nseniamënt. “Chësc ie de utl acioche nosc nsenianc posse se dediché de plën ala mujiga y chë-sc juda nce a mantenì la cualità” dij l Assessëur ladin. Sëuraprò ala mubilità di nsenianc possel debe-rieda nce unì metù a jì miec cursc de ajurnamënt per i nsenianc. La culaburazion dla pert aministra-tiva dla scoles de mujiga unirà ufizialiseda te n’acurdanza danter i assessëures ala furmazion Flo-rian Mussner y Sabina Kasslatter

La scoles de mujiga di luesc ladins vën aministredes deberieda cun chëles de rujeneda tudëscia da canche les fova unides metudes su. La Jonta provinziela à tenì cont dla situazion particulera dla mendranza ladina y à, per la pert che reverda l’aministrazion, azetà de nia spartì ju la scoles de mujiga ti luesc ladins. Nsci possel unì nuzà sinergies per l bën di sculeies y di nsenianc.

Mur per sëurandé l’aministrazion dla scoles de mujiga ladines al de-partimënt de furmazion tudëscia. L inuem dl’ufize de aministrazion tulerà ite la grupa tudëscia y la-dina. “L sistem de aministré la scoles de mujiga ladines y tudë-sces deberieda ie for jit bën per nosta situazion particulera de mendranza ladina, l ie unì arjont truep y perchël ëi cialà dl mante-nì” spiega l assessëur Mussner.

Sëuraprò ala puscibltà de plu ëu-res de lëur per nsenianc, porta chësta dezijion nce n vantaje per feter 30% di sculeies ladins che va a na scola auta tla ziteies dedora dala valedes ladines. Tlo à la sco-les de mujiga na lista longia de tei che aspieta de pudëi zapé ite. “Cun n’aministrazion deberieda iel nce plu saurì che nosc sculeies possa jì inant ala scola de mujiga canche i ie tla ziteies” spiega l assessëur provinziel ladin.

La dezijion de mantenì l’amini-strazion dla scoles de mujiga ladi-nes y tudësces deberieda se stiza sun l’idea che te na situazion de

mendranza se gëura de plu puscibl-teies sce n va la streda dla culabu-razion. “Chiche reprejentea la pert ladina possa fé valëi si autonomia y à nce la puscibltà de fé prupostes, unì cun scumenciadives o proiec speziei per la situazion ladina” sorissea l assessëur ladin fajan re-ferimënt a proiec deberieda cun i ladins dl’autra provinzies.

Per la gestion dl nseniamënt de mujiga iel ënghe unì tenì cont dla situazion particulera dla men-dranza ladina. La direzions dla scoles de mujiga a Urtijëi y a La Ila ne unirà nia metudes adum, sciche se damandëssa na logica de razio-nalisazion y sparani.

Tl bujën de razionalisé l’aministra-zion publica, vëniel metù adum la pert aministrativa dla scoles ti de-partimënc de educazion aldò dla grupes de rujeneda. La scoles de mujiga vën cun chësc ann de scola aministredes deberieda cun l’au-tra scoles ti departimënc. A chësta maniera toma nce demez i Istituc de educazion musichela te chëla forma che i à laurà nchinamò.

Jonta provinziela

Sinergies dla scoles de mujiga

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editoria

Presentate “Geo.Alp” e “Gredleriana”

I primi cento anni della Funivia di San Vigilio

Scripta manent 2011

Le Dolomiti, patrimonio naturale dell’umanità e i più recenti risultati della ricerca su botanica, zoologia ed ecologia dell’Alto Adige sono i temi centrali dell’ottavo volume di “Geo.Alp” e dell’undicesimo di “Gredle-riana”, pubblicazioni scientifiche del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige. Geo.Alp 8 e Gredleriana 11 sono acquistabili al prezzo di 25 euro nello shop del museo o sulla sua pagina web (http://www.museonatura.it/).

Il nuovo numero dell’annuario “Scripta Manent” ripercorre i punti focali delle attività svolte dai quattro uffici della Riparti-

I numeri precedenti sono ancora disponibili. Info: museo di Scienze naturali dell‘alto adige, via Bottai 1, Bolzano, tel. 0471/412964.

„Scripta manent 2011“ è in distribuzi-one gratuita presso il Centro Culturale trevi (via Cappuccini, 28 a Bolzano), presso la direzione della Ripartizione provinciale Cultura italiana (via del Ronco, 2 a Bolzano - I piano). consul-tabile/scaricabile gratuitamente dal e disponibile sul sito della Ripartizione Cultura italiana, www.provincia.bz.it (sezione Libri e pubblicazioni) e www.scriptamanent.bz.it

L‘opuscolo può essere richiesto gratuitamente all‘ufficio funivie della Provincia che ha sede nel Palazzo provinciale III, in Piazza magnago,3 a Bolzano (tel. 0471 414600).

L’opuscolo è stato distribuito ad agenzie educative, associazioni cultu-rali, giovanili, biblioteche pubbliche, scuole, ospedali, sindacati ed altre istituzioni pubbliche.Per le persone interessate ad averne copia è in distribuzione gratuita presso la Ripartizione cultura italiana, ufficio educazione permanente, biblioteche ed audiovisivi, in via del Ronco 2 a Bolzano. È disponbile anche in formato pdf sul sito www.provincia.bz.it/corsie-percorsi

In settembre sono stati celebrati i primi cento anni di attività della funivia di San Vigi­lio a Lana. Per l’occasione è stato pubblicato, per ini­ziativa del Curatorium dei beni tecnici culturali, del­la Società funivia Monte San Vigilio in collaborazione con la Ripartizione mobilità, Ufficio funivie un opuscolo ce­lebrativo.

Le offerte presentate nel bolletti-no Corsi&Percorsi” per il periodo settembre 2012-agosto 2013 edito dal Dipartimento cultura italiana sono numerose e coprono molte aree tematiche, da proposte utili in ambito professionale, al teatro e alle lingue, dall’artigianato al giardinaggio, dalla gastronomia all’educazione alimentare, dalla formazione civica alla storia e ar-cheologia.

zione Cultura Italiana nel corso del 2011 proponendo in modo sintetico le principali iniziative, i libri ed i video prodotti. La candidatura del-la Provincia di Bolzano insieme al Nordest è il tema che apre il nume-ro 2011 della rivista.

Corsi&Percorsi”

Insieme sano – gemeinsam gesund

La pubblicazione illustra nel det-taglio gli aspetti più significativi del progetto “Insieme sano – ge-meinsam gesund“ che ha visto il coinvolgimento di cinque Comuni altoatesini e cinque del Cantone svizzero dei Grigioni ed a livello provinciale è stato realizzato dalla Fondazione “Vital”.Lo scopo principale del progetto era quello di promuovere nei dieci Comuni interessati la qualità della vita e la salute. Per quanto riguar-da l’Alto Adige il progetto i tran-sfrontaliero ha coinvolto i Comuni di Badia, San Martino in Badia, Tubre, Trodena e Varna.

La pubblicazione è stata inviata alla popolazione dei dieci Comuni coin-volti ed ai rappresentanti del mondo sociale, politico ed amministrativo provinciale. un secondo numero della pubblica-zione, una sorta di bilancio dell’in-tero programma “Insieme sano – gemeinsam gesund“, sarà diffuso al termine del progetto transfron-taliero, quindi nei primi mesi del 2013.

gemeinsam gesundinsieme sano

Zeitung zum Interreg-Projekt des Kantons Graubünden und der Autonomen Provinz Bozen Südtirol (I)

Gazzetta sul progetto inter-reg della Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige e del Cantone dei Grigioni (CH) Nr. 1

Mai / Maggio 2012

Herausgegeben von: Gesundheitsamt Graubünden, Abteilung Gesundheitsförderung und PräventionStiftung Vital, Kompetenzzentrum für Gesundheitsförderung der Provinz Bozen

Inhalt / SommarioBürgerbeteiligungen mit Jung und Alt, S. 2Es gibt nichts Gutes, ausser man tut es. Vahrn, Samedan und Sur handeln!, S. 4 und 5Blicke auf Lebensqualität: Gemeinsamkeiten und Unterschiede, S. 6 und 7Realizzazioni pratiche nell’ambito del progetto «insieme sano», p. 8 – 11 Südtiroler/-innen und Bündner/-innen spinnen Netze, S. 12

«insieme sano – gemeinsam gesund»: Ein grenzüber-schreitendes Projekt

LebenSquaLItät

Das grenzüberschreitende Projekt «insieme sano – gemeinsam gesund» der Landesabteilung für Fa-milie und Sozialwesen und der Stiftung Vital sowie der Abteilung Gesundheitsför-derung und Prävention des Gesundheitsamtes Grau-bünden ist angelaufen.

Die Lebensqualität und Gesundheit der Bevölkerung im nahen Lebens-raum zu erhalten und zu fördern ist das Ziel eines grenzüberschreiten-den Projektes, das am 29. September 2010 in Taufers im Münstertal er-öffnet wurde. Fünf Südtiroler und fünf Bündner Gemeinden sind seit gut zwei Jahren mit dieser Absicht unterwegs. Feder-

Grenzüberschreitende Zusammenarbeit: Eine Delegation aus dem Südtirol besucht Graubünden

führend im gemeinsamen Projekt ist auf Südtiroler Seite die Landesabtei-lung für Familie und Sozialwesen, in Graubünden das Departement für Justiz, Sicherheit und Gesundheit. Wegleitend für die Arbeit sind die Mitverantwortung der Gemeinde-behörden, die Mitbeteiligung der Bevölkerung und Fachpersonen rund um diejenigen Menschen, wel-che mit dem Projekt «insieme sano» angesprochen werden wollen. Im Kanton Graubünden sind dies Se-niorinnen und Senioren von 65 bis 90 Jahren. «In Südtirol wollen wir durch die Bedarfserhebung vor Ort schauen, welche Gruppen besonders angesprochen werden sollen, dem-entsprechend können die Projekte je nach Gemeinde unterschiedlich aus-fallen», erklärte Karl Tragust, Lei-ter der Landesabteilung für Familie und Sozialwesen.

Mitreden und MitgestaltenPartizipation schafft Mehrwert in der Gemeinde

In einer lebendigen und gesun-den Gemeinde erhalten die Be-wohnerinnen und Bewohner die Möglichkeit, ihre Bedürfnisse zu äussern, mitzuentscheiden und ihren Lebensraum aktiv mitzu-gestalten. Dadurch entsteht ein laufender Austausch, der das Be-währte mit Neuem verbindet und die Gemeinde lebendig erhält mit der Absicht, die Lebensqualität im Wohnort zu erhalten oder zu erhöhen.

Genau darum geht es im Projekt «insieme sano – gemeinsam ge-sund». Ob Kinder oder Jugend-liche, junge Erwachsene oder ältere Menschen, sie alle können am besten Auskunft geben über ihre Bedürfnisse, Anliegen, Wer-te und Lebensgewohnheiten. Die Mitwirkung aller Bevölkerungs-gruppen, insbesondere jener mit erschwerten Zugangsbedingun-gen aufgrund sozialer und oder lebensabschnittsbedingter Hür-den, wird in diesem Projekt er-möglicht und gefördert.

Neuere Dialogverfahren helfen, zu einvernehmlichen und von breiten Mehrheiten getragenen Lösungen zu kommen. Sie leisten einen wertvollen Beitrag zur po-litischen Kultur, denn Gelegen-heiten zur Mitwirkung ergänzen die traditionellen Formen der di-rekten Demokratie. Partizipation wirkt sich positiv auf die Gesund-heit und das Wohlbefinden aus: Sie stärkt bei den Menschen das Bewusstsein, dass sie einen gestal-tenden Einfluss auf ihre Lebens-bedingungen nehmen können.

Krise, Sparen, Pleiten und Staatsbankrott. Das sind die Schlagworte, mit denen wir bombardiert werden. Die Zeiten, als das Wünschen noch geholfen hat, sind vorbei, allein die «Gesund-schrumpfer» haben Hoch-konjunktur.Diese Entwicklung macht auch vor den Sozial- und Gesundheitssystemen nicht Halt, in der Schweiz nicht und in Südtirol nicht. Alle

stehen – mehr oder weniger – mit dem Rücken zur Wand und was vor Generationen noch als Traum gegolten hat, verkehrt sich zu ei-nem Luxusgut, das nicht mehr finanzierbar ist: alt werden bis 80, 90 und darüber hinaus.Die Zwickmühle ist eine doppelte: Auf der einen Seite steigt das Durchschnittsalter, auf der anderen Seite sinkt der Anteil junger Menschen an der Gesamtbevölkerung. Und während immer weni-ger Menschen durch ihre Arbeit die Versorgung kranker und alter Menschen finanzieren, wächst die Zahl jener, die an chronisch-dege-nerativen Erkrankungen leiden.Die Folgen sind dramatisch: Weil die notwendigen Ausgaben nicht mehr bezahlbar sind, werden Leistungen gestrichen (oder die Patien-ten zahlen aus ihrer eigenen Tasche). Gleichzeitig wird das Renten-einstiegsalter angehoben. Zudem rutschen immer mehr Menschen in die «Armutsfalle», das bedeutet: Die Zahl der Menschen, die über geringe gesundheitliche Ressourcen verfügen, steigt.Vor diesem Hintergrund wird deutlich, wieso der Stellenwert von Krankheitsprävention und Gesundheitsförderung weiter wachsen wird: Es reicht nicht, sich auf Pflege, Therapie und Rehabilitation von Kranken zu konzentrieren; moderne Gesundheitssysteme stel-len ihre Weichen neu, indem sie dafür sorgen, dass Menschen über-all dort, wo sie spielen, arbeiten, lieben und ihre Freizeit verbringen, gesunde Lebensbedingungen vorfinden: im Kindergarten, in der Schule, am Arbeitsplatz, im Seniorenheim, im Krankenhaus, im Ge-fängnis und im eigenen Dorf oder Stadtviertel.Auch deshalb hat sich die Stiftung Vital mit großer Begeisterung am Projekt «insieme sano – gemeinsam gesund» beteiligt und als Zielgruppe Menschen gewählt, die weniger als andere in der Lage sind, am gesellschaftlichen Wohlstand und an den gesellschaftlichen Entscheidungen zu partizipieren.Unbescheiden ist dieser Anspruch nicht, aber die Ergebnisse, die auch in dieser Zeitung dokumentiert werden, zeigen, dass es mög-lich ist. Und dafür möchte ich mich bei allen Beteiligten aufrichtig bedanken.

Mag. Franz Plörer MPHDirektor der Stiftung Vital

edItorIaL / SüdtIroL

Überall dort, wo sie spielen, arbeiten, lieben

Die Stiftung Vital als Kompetenz-zentrum für die Gesundheitsförde-rung mit Sitz in Bozen wurde mit der Leitung und Koordination des Projekts betraut. Auf Schweizer Seite ist die Abteilung Gesundheits-förderung und Prävention des Ge-sundheitsamtes Graubünden dafür zuständig. RADIX, das Schwei-zerische Kompetenzzentrum für Gesundheitsförderung, unterstützt beide Länder bei der Planung und Umsetzung.

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“Prendi le scale! Datti una mossa e vinci la pigrizia! “ è questo il titolo della nuova campagna della Fondazione Vital che intende stimolare le persone a muoversi di più partendo dal quotidiano.

Franco Grigoletto

Ogni passo in più fa bene alla salute. A ricordarcelo ci sono

gli adesivi realizzati dalla Fonda-zione Vital che resteranno affissi accanto agli ascensori e sulle sca-linate in dodici palazzi provinciali fino alla fine di ottobre. “Introdurre regolarmente una leggera attivi-tà fisica nella vita di tutti i giorni, aiuterebbe a prevenire molte pa-tologie, dai tumori alle psicopa-tologie, dal diabete alle malattie dell‘apparato motorio al sovrap-peso” ha sostenuto l’assessore alla sanità Richard Theiner nel corso della presentazione dell’iniziativa. Gli adesivi esposti nei palazzi del-

la Provincia a Bolzano invitano a preferire le scale all’ascensore se-condo il motto “Datti una mossa e vinci la pigrizia!”. “Questa inizia-tiva si basa su un‘idea semplice ma efficace, sostenuta anche dall’orga-nizzazione mondiale della sanità, grazie alla quale abbiamo potuto raggiungere oltre 100.000 persone. In realtà non si tratta solo degli ascensori nei palazzi provinciali, ma si tratta di trovare il modo per

riuscire a fare un po’ più di movi-mento nella vita di tutti i giorni, ad esempio rinunciando a prende-re la macchina e andando a piedi”

spiega la responsabile del progetto, Alexa Nösslinger:Sono infatti numerosi gli studi se-condo i quali non è sufficiente prati-care un po‘ di sport nel fine settima-na. La pratica regolare di attività fisica anche moderata previene ef-ficacemente, e a costo zero, molte malattie croniche. Secondo i dati dell’OMS, l‘organizzazione mondia-le della sanità, ogni anno quasi due milioni di persone nel mondo (di cui 600.000 solo in Europa) muoiono per le conseguenze della mancanza di attività fisica. Pertanto l’OMS consiglia di fare almeno mezz’ora di movimento di media intensità per cinque volte alla settimana op-pure venti minuti di movimento di maggiore intensità per tre volte alla settimana.“Andare a piedi è la forma di movi-mento più elementare che può es-sere inserita tra le buone abitudini quotidiane, indipendentemente dal luogo e dalla forma fisica”, sostiene Plörer “In questo modo si possono evitare molti stati dolorosi, malat-tie prolungate ed un consumo ec-cessivo di farmaci, e, quello che più conta, il movimento migliora noto-riamente lo stato dell’umore e ci fa sentire bene”.L’adesivo con la scritta “Prendi le scale! Datti una mossa e vinci la pigrizia” può essere scarica­to gratuitamente da Internet: http://www.fondazionevital.it/.

Prendi le scale!

L’assessore theiner con i responsabili della Fondazione Vital

salute

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musei

I musei provinciali vanno in letargonuovo programma per la stagione 2013, che ripartirà per quasi tutti in primavera. Vediamo nel dettaglio chiusure e riaperture.I due musei provinciali siti a Bolza-no, il Museo Archeologico dell’Alto

Con il sopraggiungere della sta-gione fredda, la maggior parte

dei musei di proprietà della Pro-vincia osserva un periodo di chiu-sura al pubblico. Un letargo, quello invernale, in cui i musei provinciali preparano il

Adige e il Museo di Scienze Natu-rali dell’Alto Adige, sono invece visitabili tutto l’anno. Per ulteriori informazioni su orari, contenuti e manifestazioni dei musei altoatesi-ni è possibile consultare il sito web www.musei­altoadige.it. IB

Pittore ma anche scrittore, fu uno degli artisti ladini più originali, per lungo tempo incompreso: a Franz Josef Noflaner il Museum Ladin e il Circolo di Ortisei dedicano ora una duplice mostra, “Franz J. Noflaner: Desiderare, guardare, stupire”.

Igor Bianco

Fu artista solitario e autodidat-ta poco compreso e considerato

anacronistico dai suoi coevi, con l’esclusione di una ristrettissima cerchia di amici che ne recepì l’in-fluenza, forse anche perché il suo linguaggio poetico e figurativo di-sdegnò sempre di sottomettersi alle tendenze “moderne” correnti. Ma a 23 anni dalla sua morte, il garde-nese Franz Josef Noflaner (1904-1989), autore di circa 400 tele e di numerosi disegni e scritti letterari

mai pubblicati, è ora il protagonista di una duplice mostra ospitata dal Museum Ladin Ciastel de Tor a San Martino in Badia e dal Circolo arti-stico e culturale di Ortisei. “Franz J. Noflaner: Desiderare, guardare, stupire”, questo il titolo dell’esposi-zione, punta a riscoprire l’origina-lità dell’artista rendendolo noto ad un più ampio pubblico.

L’allestimento proposto dal Mu-seum Ladin offre uno sguardo nel mondo originario delle immagini e dell’immaginazione di Noflaner. Suddivisa in sei stanze, la mostra approfondisce i seguenti temi: “Uo-mini. Sguardi”, “Metamorfosi”, “Adamo ed Eva”, “Storie”, “Uomo e animale”, illustrando anche le molteplici connessioni tra l’arte del gardenese e teorie ed esperienze fi-losofiche, antropologiche e psicolo-giche. Già in corso, è aperta fino al 31 ottobre 2012 dal martedì al sabato dalle ore 10 alle 18 e la dome-nica dalle 14 alle 18.Principalmente all’opera letteraria di Franz Noflaner, posta in dialogo con quella pittorica, sarà invece de-dicata la seconda parte dell’espo­sizione, proposta dal Circolo di Ortisei (piazza S. Antonio 102) a partire dal 27 ottobre fino al 25 novembre 2012.

Riscoprire Franz J. noflaner

Museum Ladin Ćiastel de Tor, via Tor 65,

San Martino in Badia, tel. 0474/524020,

www.museumladin.it.

info

museo ultimo giorno riapre il

Museo delle miniere - Avventura in miniera Monteneve Passiria 15 ottobre 15 giugnoMuseo delle miniere - Miniera di Predoi 31 ottobre 1° aprileMuseo delle minirere – Granaio Cadipietra 31 ottobre 26 dicembreMuseo delle miniere – Mondo delle miniere Ridanna Monteneve 4 novembre 1° aprileMuseo degli usi e costumi, Teodone 31 ottobre Lunedì di PasquaMuseo del vino, Caldaro 11 novembre 1° aprileMuseo della caccia e della pesca – Castel Wolfsthurn, Mareta 15 novembre 1° aprileTouriseum – Castel Trauttmansdorff, Merano 15 novembre 29 marzoMuseum Ladin Ciastel de Tor, San Martino in Badia 31 ottobre 26 dicembreMuseum Ladin Ursus ladinicus, San Cassiano 31 ottobre 26 dicembreCastel Tirolo 9 dicembre 13 marzo

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musei

Duplice appuntamento letterario-artistico il 28 ottobre al Granaio Cadipietra in Valle Aurina. Dalle 19.30, il noto autore altoatesino Sepp Mall leggerà estratti dal suo ultimo romanzo “Berliner Zimmer”. A seguire, la pittrice Anna Maria Mayr inaugurerà una mostra di sue opere realizzate con la tecnica “dietro vetro”. L’ingresso è libero.

Riparte al Museo di Scienze Naturali, in via Bottai 1 a Bolzano, il ciclo “KidScience”, per coinvolgere i giovani nell’apprendimento delle scienze. Tra il 7 e il 17 novembre si terranno sei conferenze gratuite e tre laboratori.

Sepp mall al Granaio Cadipietra

KidScience, i più piccoli incontrano gli scienziati

Un figlio che, dopo la morte del padre, si mette alla ricerca del-

le sue tracce a Berlino. Nella città tedesca infatti il genitore aveva avuto, durante la Seconda Guerra Mondiale, una relazione con una donna, rimasta alla famiglia a lungo

ignota. E’ questa la vicenda che dà il via a “Berliner Zimmer” (“Stanza a Berlino”), ultimo romanzo del noto scrittore altoatesino Sepp Mall (Cu-ron Venosta, 1955), che ne proporrà alcuni estratti in una pubblica lettu-ra in programma giovedì 18 ottobre 2012 alle ore 19.30 al Granaio Cadi-pietra in Valle Aurina. Una storia famigliare giocata tra Alto Adige e Germania, quella di Mall, in cui l’amore vince la forza della morte e dell’oblio. Ma la serata (ad ingresso libero) del 18 ottobre al Granaio prevede un

altro appunta-mento artisti-co: la pittrice Anna Maria Mayr, origina-ria di Brunico, aprirà infatti un’esposizione t e m p o r a n e a di sue tempere e acrilici realizzati con la tecnica della pittura “dietro vetro”. Conosciuta già ai tempi del-le civiltà minoiche (circa 1.500 a.C.) ed utilizzata in Europa a partire dal XIII secolo soprattutto per l’arte sa-cra, la tecnica “dietro vetro” ha co-nosciuto un rinnovato interesse nel ‘900, con pittori quali Kandinsky che l’hanno utilizzata per dar vita a forme astratte. IB

Coinvolgere i giovani nell’appren-dimento delle scienze, favorendo

un approccio interattivo a diretto contatto con esperti: è l’obiettivo di “KidScience”, progetto del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige per ragazzi tra i 9 e i 15 anni che propone incontri con scienziati e laboratori incentrati su accattivan-ti temi scientifici. Quest’anno Kid-Science, giunto alla terza edizione, si terrà dal 7 al 17 novembre e preve-de un programma con sei conferen-

ze interattive (tre in italiano e tre in tedesco) e tre laboratori. Tra le conferenze proposte, citiamo, tra le altre, “Lavorare in Antartide: un giorno coi pinguini” (9 novem-bre, ore 17), con Silvia Olmastroni, ricercatrice con alle spalle sei spe-dizioni in Antartide sulle tracce dei pinguini; e “Identikit dell’alieno” (10 novembre, di nuovo alle 17) con Sandro Bardelli dell’osservatorio astronomico di Bologna e, in colle-gamento video, la famosa astrofisi-ca Margherita Hack. Le conferenze sono gratuite e non è richiesta la prenotazione.La partecipazione ai laboratori (a tema, ad esempio, microscopia o estrazione del DNA) prevede invece il pagamento di una quota di 5euro e l’iscrizione.Il programma dettagliato di Kid­Science 2012 è disponibile su www.museonatura.it. Ulterio­ri informazioni e iscrizioni allo 0471/412964.

Museo delle miniere Granaio Cadipietra,

Cadipietra 99, Cadipietra Valle Aurina (BZ),

tel. 0474/651043, www.museominiere.it

info

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musei

Al suolo, agli organismi che lo abitano e ai segreti che nasconde è dedicata la mostra temporanea “Scava scava – Kosmos Boden”, che sarà di scena al Museo di Scienze Naturali a Bolzano dal 30 ottobre 2012 al 16 giugno 2013.

“Scava scava”, il sottosuolo in mostra al museo di scienze

Ci camminiamo sopra tutti i giorni: ma abbiamo mai ri-

flettuto su cosa nasconda la ter-ra che abbiamo sotto i piedi? Far scoprire il sottosuolo – ambiente multiforme, tanto indispensabi-le quanto sconosciuto – e i suoi abitanti è l’obiettivo della mostra temporanea “Scava scava - Kosmos Boden” che prenderà il via il 30 ot-tobre 2012 al Museo di Scienze Na-turali dell’Alto Adige a Bolzano. Immenso mondo composto di ter-ra, roccia, acqua, cunicoli e fessu-re, popolato da miliardi di organi-smi - circa un quarto di tutti quelli che vivono sul nostro pianeta, – il suolo è un habitat complesso, in continuo movimento, che funziona come una fabbrica in cui si pro-

duce ciò che servirà al mondo “di sopra”. Nella mostra “Scava scava” i vi-sitatori avranno l’impressione di scendere davvero nel sottosuolo. Sa-ranno attorniati da gallerie di talpe e tane di volpi, per poi incontrare animali (vivi) famigliari come il lombrico e la formica (da non per-dere il grande formicaio) e altri più strani come gli insetti di grotta dal-le lunghe antenne, le cavallette di grotta o i collemboli. Gli ambienti presentati saranno dei più diversi, da quello altoatesino a quelli tro-picali. Nell’acquario sarà possibile ammirare i Caracidi delle caverne, pesci ciechi e depigmentati che vi-vono nelle grotte del Messico, capa-ci di orientarsi nell’oscurità grazie all’olfatto e a una specie di tatto a distanza. Disseminati sul percor-so, una serie di modelli tridimen-sionali ingranditi, animazioni al computer e filmati spiegheranno gli adattamenti degli organismi alla vita sotterranea. Funghi, radici e micorrize saranno i protagonisti di un’apposita sezione. All’esposizione è collegato un am-pio programma di contorno. Previ-sto un ciclo di conferenze sul tema del suolo con specialisti, tra cui

il biologo Bert Hölldobler, premio Pulitzer 1991 per “The Ants”, dedi-cato alle formiche. Proposte inoltre attività per bambini (l’indagine al museo “Il detective Talponi… e l’impronta misteriosa” il 24 novem-bre e il workshop creativo “Basteln Bugs” il 15 dicembre) e per famiglie, tra cui, in primavera, azioni sul tema del compostaggio. Numerose anche le offerte per le scuole, con laboratori, visite guidate e azioni interattive specifiche per diversi li-velli scolastici (informazioni e pre-notazioni allo 0471/412975) e attività in inglese, spagnolo e francese (info allo 0471/412966).Inoltre, in occasione della mostra, il 4 e 5 dicembre il museo ospiterà il convegno nazionale sul suolo or-ganizzato dalla Società italiana di scienza del suolo e dalla Società ita-liana di pedologia.La mostra temporanea “Scava sca-va – Kosmos Boden” rimarrà aperta fino al 16 giugno 2013 tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10 alle 18.Per informazioni: Museo di Scien-ze Naturali dell’Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, tel. 0471/412964. Il programma completo è con-sultabile sul sito web del museo www.museonatura.it. IB

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regolamento, però, non hanno pro-posto solo tagli: in alcuni casi, infat-ti, è stato previsto un aumento dei tempi, dato che chi presenta una mozione può ora illustrarla per 10 minuti, anziché 5, e le due ore dedi-cate alle interrogazioni di attualità possono ampliarsi nel caso si deb-bano trattare interrogazioni rima-ste senza risposta.Altre modifiche riguardano il fatto che solo i componenti della Com-missione regolamento potranno presentare emendamenti alle pro-poste di modifica, l’ammissibilità di articoli aggiuntivi, l’obbligato-rietà, per la Giunta, di indicare i riferimenti digitali cui rimanda nel rispondere a interrogazioni, la par-tecipazione del segretario questore dell’opposizione all’accertamento del risultato delle votazioni a scru-tinio segreto.È stato modificato, inoltre, anche il Regolamento delle indennità dei consiglieri: in caso di mancata par-tecipazione - ingiustificata - a una seduta verranno detratti dalla dia-ria da 50 € (mezza giornata) a 150 €

(giornata intera con seduta nottur-na); è richiesta inoltre la presenza ad almeno il 50% delle votazioni.Infine, l’Ufficio di presidenza è stato incaricato di elaborare disposizioni

per l’utilizzo di strumenti elettroni-ci per la presentazione di atti politi-ci e la comunicazione interna.Nel frattempo, il sistema di vota-zione elettronico è già sbarcato in aula, permettendo di velocizzare le procedure ed avere con imme-diatezza i risultati delle votazioni. La première elettronica dell’11 set-tembre, quando i consiglieri hanno dovuto per la prima volta inserire l’apposito badge nella loro posta-zione prima di votare, ha suscitato anche alcuni dubbi pratici da parte dei consiglieri: Eva Klotz e Sven Knoll hanno domandato se c’è la possibilità di controllare se un col-lega è uscito dall’aula lasciando la scheda elettronica inserita e risul-tando quindi presente; Maurizio Vezzali ha chiesto chiarimenti sul momento di apertura del voto, Riccardo Dello Sbarba ha sottoli-neato che il tutto obbliga la Presi-denza a rispettare scrupolosamen-te la procedura, Alessandro Urzì ha invitato a tener presente anche il ritardo di reazione dovuto a chi segue la traduzione in cuffia, Pius Leitner ha chiesto di espellere chi per tre volte adotterà “trucchetti”. Il pres. Mauro Minniti si è appel-lato alla correttezza dei consiglieri nell’uso del nuovo strumento.

Procedure più snelle in aulaNuove modifiche al Regolamento interno: stop alla lettura di relazioni, riduzione dei tempi di intervento. E debutta il voto elettronico.

Procedure più rapide e meno tempi morti: è questo il primo risultato

visibile delle ultime modifiche al Re-golamento interno del Consiglio va-rate quest’estate, che si aggiungono a quelle approvate già in primavera (si vedano le Pagine del Consiglio 5/2012). Il plenum le ha approvate, in due tornate, (con 24 e 23 sì) senza discussione, come previsto nel caso in cui la Commissione regolamento le vari all’unanimità. Tra le misure che snelliranno i lavo-ri dell’aula si possono annoverare la rinuncia alla lettura delle relazioni (a volte molto lunghe) ai disegni di legge, la riduzione da 30 a 15 minu-ti degli interventi nella discussio-ne generale di una legge (da 60 a 30 min. per la legge elettorale); la possibilità di intervento di un solo consigliere per gruppo su questioni di regolamento interno, andamento dei lavori o fatto personale. A queste si aggiungono l’obbligo di votazione palese sempre (tranne che nei casi di votazioni su persone) e l’attribu-zione al solo o alla sola presidente - evitando quindi lunghe discussioni - della decisione sull’ammissibilità di interventi per fatto personale e di ordini del giorno ai disegni di leg-ge, che dovranno avere contenuto attinente al testo in esame. Una mo-difica, quest’ultima, che affida mag-giore responsabilità a chi presiede, che ora può, inoltre, anche togliere la parola a chi supera il proprio tem-po di intervento, nonché adottare richiami a posteriori. I componenti della Commissione

Il tabellone che riporta la distribuzione dei voti in aula. Fo

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Dibattito di attualitàSu iniziativa di Pius Leitner, discusso il tema “Autonomia in pericolo”.

Nella seduta di settembre, il Con-siglio ha ospitato per la prima

volta, come previsto da modifica del regolamento del 2011, un dibattito di attualità al posto del “question time”, sul tema “Autonomia in peri-colo”.L’iniziativa è partita da Pius Lei­tner (F), secondo cui, poichè l’Auto-nomia è minacciata sia dall’Europa centralista che dal Governo italiano, bisogna considerare una prospettiva alternativa, vale a dire lo Stato libe-ro. D’accordo Ulli Mair e Roland Tinkhauser, così come Eva Klotz e Sven Knoll (STF), che hanno rin-facciato a Durnwalder di aver soste-nuto che se l’Italia affonda affonderà anche la Provincia, tradendo così i “Freiheitskämpfer”. Anche Andre­as Pöder (BU) ha invitato a “pren-dere la scialuppa di salvataggio” pri-ma che arrivino leggi costituzionali anti-autonomia.I consiglieri SVP (Elmar Pichler Rolle, Maria Hochgruber, Flo­rian Mussner, Walter Baumgat­ner, Martha Stocker, Richard Theiner) hanno difeso i risultati dell’Autonomia, sottolineando il valore delle trattative svolte in pas-sato dalla SVP, che permetteranno di raggiungere la Vollautonomie. Solo Veronika Stirner Brantsch, rilevando le ingerenze statali, ha in-vitato a riflettere anche sull’autode-

terminazione. Per il Gruppo Verde, Riccardo Dello Sbarba ha invitato a proseguire sulla strada indicata a Merano, dove i presidenti Napo-litano e Fischer sono stati onorati in maniera paritaria, sviluppando un’Autonomia che secondo Hans Heiss garantisce giustizia, pace e futuro. Il senso di responsabilità dell’Autonomia e la necessità di svi-lupparla sono stati sottolineati an-che da Roberto Bizzo e Christian Tommasini (PD).La Vollautonomie quale “secessione interna” è stata invece criticata da Alessandro Urzì (FLI), mentre Do­nato Seppi (Unitalia) ha sostenuto che l’Autonomia è diventata ormai solo una questione di soldi.Il presidente della Provincia Luis Durnwalder si è espresso per l’Eu-ropa, garante della pace e di tanti vantaggi, e ha chiarito che la Pro-vincia deve dare il suo contributo contro la crisi, anche perché solo dal 1993 partecipa alle entrate dell’Ita-lia, prima partecipava solo alle spe-se. Ci si continuerà a rivolgere alla Consulta se lo Stato interverrà uni-lateralmente, ma se ci si rivolgesse a Vienna per questioni finanziarie si sarebbe presi in giro; l’Autonomia ha portato enormi vantaggi, e si con-tinuerà verso la Vollautonomie.In coda al dibattito, una breve di-scussione sul fatto che alcuni con-siglieri prenotati non erano interve-nuti, il che ha tolto spazio agli altri, dato che i 150 minuti previsti vengo-no divisi in base alle prenotazioni: una questione su cui riflettere.

Sì alle norme su appalti, apprendistato, autonomia scolastica. Sospeso il dlp sulla democrazia diretta.

nuove leggi

In estate il Consiglio ha varato una serie di leggi, due delle quali in

tema di formazione. “Ordinamen-to dell’apprendistato” (27 sì, 1 ast.), è stata presentata dall’ass. Sabina Kasslatter Mur per integrare nel-la normativa altoatesina la riforma statale, prevedendo anche un ap-prendistato di alto livello (per laure-ati o studenti universitari): lodata da Hanspeter Munter perché frena la disoccupazione giovanile, la propo-sta è stata ritenuta da Hans Heiss troppo favorevole ai datori di lavoro. “Modifica di leggi provinciali nel settore scolastico” (18 sì, 3 ast., 11 no), di Martha Stocker (SVP), rea-gisce all’impugnazione statale delle norme sulla settimana corta a scuo-la: Alessandro Urzì, Riccardo Del­lo Sbarba e Mauro Minniti hanno contestato che con norma consiliare si volesse risolvere un conflitto di Giunta, dimostrato anche dal voto contrario degli ass. Christian Tom­masini e Roberto Bizzo.L’aula ha poi approvato all’unani-mità la norma proposta da Hans­peter Munter (SVP) a modifica la recente legge sugli appalti, correg-gendo l’articolo che impediva con-dizioni più sfavorevoli alle imprese subappaltatrici, che era stato conte-stato dallo Stato.Infine, è stata interrotta sull’arti-colo relativo alle firme necessarie per richiesta e iniziativa popolare la discussione del dlp 107/11 sulla partecipazione civica, di Arnold Schuler (SVP). La necessità di ten-tare una strada istituzionale prima di poter procedere alla richiesta di referendum e l’alto numero di fir-me richieste a questo scopo (38.000) sono stati contestati da SüdTiro-ler Freiheit, Gruppo Verde, FLI, Freiheitlichen, Unitalia e BürgerU-nion, e la SVP ha deciso di sospen-dere la discussione per consentire un’ulteriore riflessione.

Discussione in aula su tema di attualità. Fo

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toponomastica: c’è la leggeFrutto dell’accordo SVP-PD, prevede che i toponimi siano rilevati a livello comprensoriale e valutati da un Comitato paritetico.

A quarant’anni dal varo del secon-do Statuto, che sanciva la com-

petenza provinciale in materia, è stata approvata la legge provinciale sulla toponomastica. Il testo origi-nario, firmato da Elmar Pichler Rolle e Florian Mussner (SVP) è stato sostanzialmente modificato da due emendamenti concordati da SVP e PD, in base ai quali il previsto repertorio dei toponimi sarà costi-tuito nel rispetto dell’articolo dello Statuto che prevede la bilinguità della toponomastica, ogni toponimo è raccolto nelle tre lingue in quan-to in uso a livello “comprensoriale” (e non più “localmente”, come ini-zialmente previsto), e il Comitato di esperti che valuterà le proposte dei comprensori sarà paritetico (e non proporzionale): 2 persone di lingua tedesca, 2 di lingua italiana e 2 ladi-ni, nominati 3 dalla Giunta (uno per ciascun gruppo) e 3 dal Consiglio provinciale. Una soluzione frutto del dialogo, secondo Pichler Rol­le, che “tiene conto degli interessi di tutti i gruppi etnici superando il torto recato in passato”, mentre Roberto Bizzo e Christian Tom­masini (PD), rivendicando la par-tecipazione responsabile del centro-sinistra, hanno sottolineato che la legge “disinnescherà un tema che ha inquinato per anni i pozzi dei rapporti tra gruppi”.La norma è stata approvata con 20 sì, 12 no e 2 astensioni: queste si devono al Gruppo Verde, che, come sottolineato da Hans Heiss e Ric­cardo Dello Sbarba, ha apprez-zato il compromesso raggiunto e il riferimento allo Statuto, dubitando però dell’applicazione pratica della legge, che passa la “patata bollen-te” ai comprensori, finora compe-tenti su temi ben più pratici, senza dar loro alcuna nota procedurale. I Verdi avevano visto cassare, nella

stessa seduta, un loro dlp sul tema che mirava a limitare l’intervento normativo alla della sola toponoma-stica pubblica (“ufficiale”).Forti critiche sono arrivate dai partiti italiani di centrodestra (assente alle dichiarazioni di voto Elena Artioli, Lega Nord, che in passato aveva invitato a legiferare una volta per tutte, per passare a temi più importanti) e dalle destre tedesche. Secondo Alessandro Urzì (FLI), che ha criticato il man-cato coinvolgimento del gruppo italiano da parte del PD, la scarsis-sima presenza di italiani nei con-sigli comprensoriali (per esempio, 1 su 17 nel Salto-Sciliar) farà sì che questi proporranno per lo più nomi tedeschi; Maurizio Vezzali (PdL – Berlusconi per l’Alto Adige) ha criticato il fatto che la legge non dia vincoli, lasciando mano libera a chi la applicherà; Donato Seppi (Unitalia) ha sottolineato che su 6 componenti del Comitato, la SVP determinerà quelli tedeschi, quelli ladini e anche uno dei due italiani, cioè quello di iniziativa giuntale, quindi l’organo non sará parite-tico. Di questo ha dato la colpa al presidente dell’aula, annunciando una “resa dei conti”: espressione bollata come “mafiosa” dal desti-natario, Mauro Minniti (PdL), che ha chiarito di aver votato contro la legge, “perché mortifica la comuni-tà italiana, intaccandone cultura e radici”.Per quanto riguarda le destre te-

desche, secondo Eva Klotz e Sven Knoll (SüdTiroler Freiheit), autori di un dlp, respinto, che proponeva di abrogare in provincia i decreti fascisti sui toponimi, la legge è una vittoria postuma di Tolomei, legit-timando ben 7.800 suoi toponimi. D’accordo anche Andreas Pöder (BürgerUnion), che ha criticato l’affidamento di un compito troppo delicato alle comunità comprenso-riali e chiesto un referendum con-sultivo. Pius Leitner e Ulli Mair hanno motivato il voto contrario dei Freiheitlichen con il fatto che non era stata considerata la loro proposta, avanzata anche con ordi-ne del giorno, di una soluzione per-centuale (toponomastica bilingue dove c’è almeno un 20% di cittadini dell’altra lingua), corrispondente ai princìpi ONU.Più volte chiamato in causa, Luis Durnwalder ha difeso l’approccio verso i toponimi storici e di uso co-mune, aggiungendo che se non si fosse legiferato sarebbero rimasti in vigore i nomi di Tolomei.Dei 19 ordini del giorno sono stati approvati quelli di Sven Knoll al fine di condannare le traduzioni dei nomi originari dei masi e affinché il Consiglio si dichiarasse a favore dell’abrogazione dei decreti fasci-sti, di Maurizio Vezzali per pro-muovere la comprensione dello spi-rito di convivenza e di Hans Heiss al fine verificare la possibilità di istituzionalizzare lo studio della to-ponomastica.

Finalmente varata la legge sulla toponomastica.

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Rifugi alpini

Lega Nord: si rivedano i piani di ristrutturazione.

Riferendosi alla ristrutturazione “futuristica”, per 2 mio. e ciascu-

no, dei rifugi Vittorio Veneto al Sas-so Nero e Pio XI, osteggiata da 5.500 cittadini su facebook, Elena Artioli (Lega Nord) ha chiesto un ripensa-mento dei progetti. Il tema ha originato una lunga di-scussione: alcuni hanno ritenuto i progetti inaccettabili (Andreas Pöder, Sven Knoll, Eva Klotz), simili a ciò che si trova in autostra-da (Ulli Mair), fatti da architetti che mirano solo ai premi (Sigmar Stocker), azzardati in modo nega-to ai privati (Thomas Egger); altri invece hanno chiesto di lasciare la parola agli esperti (Donato Seppi,

Elmar Pichler Rolle) e respinto la tradizione a tutti i costi (Hans Heiss, Maria Hochgruber Kuen­zer). Pius Leitner e Roland Tin­khauser si sono chiesti quanti degli aderenti a fb avessero davvero visto i rifugi, mentre Josef Noggler e Arnold Schuler hanno ricordato le difficoltà vissute da sindaci in caso di ristrutturazioni.L’ass. Florian Mussner ha segnala-to che dei 25 rifugi passati alla Pro-vincia solo 3 devono essere ricostru-iti: si interverrà nel 2013, partendo dal Ponte di Ghiaccio, secondo pro-getti che hanno seguito l’iter valido anche per i privati. Insieme all’ass. Hans Berger, poi, ha messo in dub-bio la trasparenza della campagna via fb. La mozione è stata respinta con 21 no e 11 sì.

Imu: aiutare i Comuni SüdTiroler Freiheit: così potranno inviare modulipre-compilati.

Prima della scadenza della secon-da rata IMU, Eva Klotz (STF) ha

chiesto alla Giunta di sostenere i Comuni perché inviassero ai citta-dini bollettini precompilati, per evi-tare le file di giugno. Un problema fondato, secondo Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde), così come per Sven Knoll (STF), che ha sotto-lineato anche le difficoltà di chi ha comprato un alloggio in Austria per un figlio che lì studia. Sulla base della loro esperienza co-munale, Arnold Schuler, Elmar

Pichler Rolle (SVP) e Thomas Eg­ger (F) hanno sottolineato però che il calcolo dell’IMU è compito dei contribuenti: i Comuni forniscono solo un servizio aggiuntivo. Egger si è inoltre chiesto perché ciò che funziona altrove non valga anche a Bolzano, e Pichler Rolle ha sottoli-neato che ciò si deve alla grandezza del capoluogo.L’ass. Roberto Bizzo ha respinto la proposta di Klotz, in quanto lo Stato si è riservato la possibilità di modi-ficare le aliquote fino a dicembre, e ogni Comune può modificarle secon-do la legge provinciale: ciò impedi-sce di definire con certezza le detra-zioni. La mozione è stata respinta con 1 astensione, 16 no e 8 sì.

Freiheitliche: Medaglie del Tirolo anche ai sudtirolesi.

PdL: Pericoloso il campo sotto la MeBo a Merano.

onorificenze

nomadi

Il Tirolo assegna medaglie al valore civile a persone che hanno salvato

vite umane: Sigmar Stocker (F) ha chiesto alla Giunta di prodigarsi af-finché esse siano attribuibili anche ad altoatesini. Sollecitato dal pres. Luis Durnwalder, ha poi modifi-cato la mozione in senso più ampio, chiedendo di contattare l’esecutivo tirolese per rivedere i criteri per il conferimento di croci al merito e medaglie. Favorevole Hans Heiss (Gruppo Ver-de), che ha chiesto di consentire l’as-segnazione anche a persone di lingua italiana, mentre Alessandro Urzì (FLI) si è stupito che si approvasse una sollecitazione ad altro organo, di solito contestata: “Evidentemente, c’è la volontà politica”. La mozione è passata con 2 astensioni.

Segnalando la pericolosità e ille-gittimità del campo nomadi sotto

la MeBo a Merano, Mauro Minniti (PdL) ha chiesto che la Giunta pro-vinciale invitasse il Comune a risol-vere il problema. Veronika Stir­ner Brantsch (SVP) ha ricordato che da consigliera comunale aveva cercato un’alternativa, scontrando-si contro i pregiudizi. Sono giudizi fondati, ha ribattuto Elena Artioli (Lega Nord) sottolineando poi con Donato Seppi (Unitalia) che il pro-blema va discusso in Comune. Sven Knoll (STF) ha chiesto di far rispet-tare ai nomadi le regole, ed Elmar Pichler Rolle (SVP) ha ricordato gli sforzi infruttuosi per inserire i nomadi in alloggi IPES a Bolzano.Ammettendo l’esistenza del pro-blema a livello provinciale, il pres. Luis Durnwalder ha accolto la proposta, approvata dal plenum con 22 sì, 4 no e 1 astensione.

Il rendering del rifugio Vittorio Veneto al Sasso nero.

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Comprensori sanitariRespinta la richiesta della BürgerUnion di abolirli, unificando definitivamente l’Azienda.

È stata respinta (4 sì, 24 no e 6 astensioni ) la mozione con cui

Andreas Pöder (BürgerUnion) ha chiesto l’unificazione definitiva dell’Azienda sanitaria e l’abolizio-ne dei quattro comprensori.A favore si è schierata Elena Ar­tioli (Lega Nord), sollecitando a investire in prima linea e non in burocrazia, così come Donato Sep­pi (Unitalia). Pius Leitner (Die Freiheitlichen) ha chiesto tagli pon-derati, Thomas Egger (F), Sven Knoll ed Eva Klotz (SüdTiroler

Freiheit) hanno messo in guardia da un’eccessiva centralizzazione e chiesto di garantire il bilinguismo, Hans Heiss (Gruppo Verde) ha in-vitato a controllare l’efficacia degli interventi piuttosto che unificare, ed Elmar Pichler Rolle (SVP) ha chiesto di pensare a livello di Eure-gio, eliminando i doppioni esistenti tra Kufstein e Ala ma non le strut-ture di periferia.L’ass. Richard Theiner ha replica-to che una gestione troppo centra-lizzata allontanerebbe dai posti di lavoro e dai pazienti, chiarito che si è provveduto a ridurre i ruoli dirigenziali da 123 e 81, annuncia-to una riforma organizzativa e se-gnalato che a livello di GECT si sta lavorando per una Medical School dell’Euregio.

moto rumorose Unitalia e Gruppo Verde chiedono controlli e misurazioni.

In estate molti motociclisti si inoltrano sulle strade di mon-

tagna, causando spesso un forte rumore: Donato Seppi (Unitalia) e Hans Heiss (Gruppo Verde) han-no chiesto alla Giunta di interve-nire, il primo sollecitando le forze dell’ordine ad agire in modo effica-ce prevedendo anche più control-li, il secondo misurando in punti fissi lungo le strade di montagna il rumore costante. In merito, Ales­sandro Urzì (FLI) ha invitato a non colpevolizzare le forze dell’or-dine, Pius Leitner (Die Freiheitli-chen) ha evidenziato che respinge-re i motociclisti danneggerebbe il turismo, Sigmar Stocker (F) ha segnalato che il problema riguarda anche la MeBo, Eva Klotz (STF) e Thomas Egger (F) hanno lamen-tato l’assenza di proposte concrete, Sven Knoll (STF) si è opposto a

maggiori controlli. Veronika Stir­ner Brantsch e Elmar Pichler Rolle (SVP) hanno confermato il problema. L’ass. Florian Mussner ha riven-dicato le iniziative della Giunta in quest’ambito, in collaborazione con Comuni e Commissariato del Governo, e ricordato l’esistenza di una commissione provinciale che affronta i problemi del traffico. Le due mozioni sono state approvate a maggioranza.

FLI: Sui prodotti tossici siano bilingui.

Die Freiheitlichen: si parta quanto prima.

Etichette

Docenti e tFa

Numerose confezioni di solventi, colle, vernici e sostanze tossi-

co-nocive riportano etichette nella lingua del Paese produttore, e non in quelle della provincia: lo ha de-nunciato Alessandro Urzì (FLI), chiedendo da un lato di promuovere una campagna di sensibilizzazione rivolta a produttori e commercianti perché riportino sulle confezioni, come da legge, le istruzioni nelle lingue provinciali, e dall’altro di chiedere attraverso i parlamentari altoatesini adeguati interventi a li-vello legislativo in questo senso. Eva Klotz (SüdTiroler Freiheit) ha parlato di questione “annosa”, già sollevata da Sven Knoll rela-tivamente ai prodotti utilizzati in agricoltura, sottolineando che il problema vero riguarda la mancan-za di istruzioni in lingua tedesca. L’ass. Thomas Widmann ha accol-to la proposta, che è stata approvata all’unanimità.

È stata approvata all’unanimità la proposta di Ulli Mair (Die

Freiheitlichen), modificata con emendamento co-firmato da Elmar Pichler Rolle (SVP), affinché la Giunta continui a chiedere al Go-verno di autorizzare quanto prima un Tirocinio Formativo Attivo per insegnanti, si esoneri dal test di ammissione chi ha titolo di studio e più di 36 mesi di servizio, si progetti già nel 2013, qualora non partisse il TFA, un concorso per i posti vacanti in loco. L’ass. Sabina Kasslatter Mur ha specificato che per un corso abi-litante alla LUB di Bressanone è necessario un decreto ministeriale speciale riferito alla madrelingua locale.

moto sulle strade dolomitiche.

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Invitati da Minniti, si riuniscono l’11 ottobre.

I presidenti dei Consigli regionali a Bolzano

La Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali

si riunisce l’11 ottobre a Bolzano: l’invito è stato fatto dal presidente Mauro Minniti ai suoi colleghi nel corso delle ultime due riunioni, a Perugia e Roma.Nel corso del primo appuntamen-to, si è parlato dell’abolizione delle province, questione - è stato detto -

non affrontabile a suon di decreti, avendo ancoraggio costituzionale. È stato poi deciso di intraprendere una strada comune per rivedere i vitalizi dei consiglieri.A Roma si è parlato invece di colla-borazione con UE e Consiglio d’Eu-ropa, Difese civiche e CoReCom, sistemi di previdenza dei Parlamen-ti regionali. È stato poi discusso il programma dell’appuntamento bol-zanino, che verrà ospitato a Palazzo Mercantile.

Consiglieri e consigliere interrogano / La Giunta risponde

Donazione organi

Veronika Stirner Brantsch ha chiesto come si intende rimediare alla scarsa disponibilità alla dona-zione degli organi, e quali ne sono le cause.L’ass. Richard Theiner ha spiegato che è diffuso il timore di esportazio-ni a pazienti ancora in vita, e che in provincia la percentuale di donatori corrisponde alla media europea (34 su 1 milione), mentre 10.000 sono gli iscritti alla relativa associazione. La Provincia ha già avviato iniziative informative, e una nuova campagna sarà lanciata tra poco, con la diffu-sione di moduli digitali.

Durp e Isee

Sven Knoll ha domandato se la vo-lontà dello Stato di imporre l’ISEE, Indicatore della Situazione Econo-mica Equivalente, minaccia il siste-ma di accesso alle prestazioni socia-li unificato provinciale, basato sul DURP.L’ass. Richard Theiner ha risposto

L’accoglimento dei 6 ricorsi presen-tati nel 2010 e di 4 nel 2011, ha rispo-sto il pres. Luis Durnwalder, si de-vono in maggioranza a vizi formali nella procedura di ritiro.

Le spese assessorili

Segnalando i relativi rilievi della Corte dei Conti, Alessandro Urzì ha chiesto se non si pensasse di in-trodurre una rendicontazione per le spese riservate della Giunta, che nel 2011 ammontavano a 72.000 € per il presidente e a 55.000 € per gli asses-sori.L’ass. Roberto Bizzo ha chiarito che le spese di rappresentanza sono rendicontate in base a criteri traspa-renti emanati dalla Giunta nel 2009. Lo sono anche le spese riservate, non soggette a controllo contabile, ma in forma riservata.

Esenzione ticket

Anche in provincia di Bolzano alcu-ne fasce di persone sono esenti dal ticket sanitario, per età, reddito, pa-tologia: Elena Artioli ha segnalato che molti degli esenti sono stranieri che si dichiarano indigenti, e chie-sto i relativi dati.L’ass. Richard Theiner ha rispo-sto che dal solo ticket sanitario sono esentati 1.709 cittadini italiani (33,9%), 95 cittadini europei (1,88%) e 3.254 cittadini extracomunitari (64,33%) .

che il Durp, sviluppato con le parti sociali, è a misura della provincia, e che pertanto ci si opporrà all’ISEE, innanzitutto a livello politico.

Moschea a Bolzano

Ulli Mair ha voluto sapere se sarà realizzato un luogo di preghiera isla-mico in viale Trento a Bolzano.Il pres. Luis Durnwalder ha riferito che la commissione edilizia comuna-le ha trattato la modifica di destina-zione d’uso da magazzino a servizi di un piano terra di 450 mq di viale Trento, limitandone l’utilizzo a meno di 100 persone. La Provincia non ha il diritto di imporre divieti, purché non venga violata la quiete pubblica.

Cacciatori e controlli

Hans Heiss ha chiesto come mai la Giunta avesse accolto, nel 2010 e 2011, 5 ricorsi di cacciatori cui l’As-sociazione aveva sospeso il permes-so di caccia sulla base di requisiti ben specifici.

Chi viola le regole nella caccia rischia il permesso.

Il pres. minniti riunito con gli altri presidenti consiliari.

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info

enti e serviziGiunta provincialep.zza S. Magnago 1 | 39100 BolzanoTel. 0471 411111 (centrale)www.provincia.bz.it

consiglio provincialep.zza S. Magnago 6 | 39100 BolzanoTel. 0471 [email protected]

Giunta regionaleSede di Trento: Via Gazzoletti 2Tel. 0461 201111Sede di Bolzano: piazza Sernesi 3Tel. 0471 322111/12www.regione.taa.it/

Ufficio della provincia a romaVia del Gesù 57 | 00186 RomaTel. 06 [email protected]

Ufficio della provincia a BruxellesRue de Pascale 45-47B-1040 Bruxelles | Tel. +32 [email protected]

Ufficio EuregioViale Druso 1 | 39100 BolzanoTel. 0471 [email protected]

Servizio esami di bi- e trilinguismoVia Perathoner 10 | 39100 BolzanoTel. 0471 413902www.provincia.bz.it/[email protected]

Difesa civicaVia Cavour 23 | 39100 BolzanoTel. 0471 [email protected]

centro tutela consumatori e utenti alto adigeVia Dodiciville 239100 BolzanoTel. 0471 975597Fax 0471 [email protected]

inFopollini 0471 950431www.provincia.bz.it/pollini

informazione statisticaVia Canonico Gamper 139100 BolzanoTel. 0471 418400www.provincia.bz.it/[email protected]

centrale provinciale di emergenzaTel. 118 (Servizi di soccorso)Tel. 115 (Vigili del fuoco)

centrale viabilitàTel. 0471 200198 | Fax 0471 201157www.provincia.bz.it/[email protected]

inFoMobilità 840 000471

informazioni turisticheAlto Adige Marketingpiazza Parrocchia 11 | 39100 BolzanoTel. 0471 [email protected] | www.suedtirol.info

valori dell’ariaTel. 0471 417140www.provincia.bz.it/[email protected]

info valanghe e meteoVia Mendola 33 | 39100 BolzanoTel. 0471 414740/41Bollettino telefonico 0471 270555www.provincia.bz.it/[email protected]

e Touriseum e Giardini di castel TrauttmansdorffMerano | v. S. Valentino 51a tel. 0473 270172 (Touriseum) www.touriseum.it

r Museo archeologico dell’alto adigeBolzano | v. Museo 43 | tel. 0471 320100 www.iceman.it

t Museo provinciale del vino Caldaro | v. dell’Oro 1 | tel. 0471 963168 www.museo-del-vino.it

u castel Wolfsthurn – Museo provinciale della caccia e della pesca Mareta | Kirchdorf 25 | tel. 0472 758121 www.wolfsthurn.it

i Museo storico-culturale della provincia di Bolzano castel Tirolo Tirolo | v. Castello 24 | tel. 0473 220221 www.casteltirolo.it

o Museo di Scienze naturali dell’alto adigeBolzano | v. Bottai 1 | tel. 0471 412964 www.museonatura.it

p Museo provincialedegli usi e costumi Teodone/Brunico v. Duca Diet 24 | tel. 0474 552087 www.museo-etnografico.it

Museo delle miniere predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38atel. 0474 654298 | www.museominiere.it

centro climatico predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38atel. 0474 654523 | www.io-respiro.it

s Museum Ladin ciastel de Tor S. Martino in Badia | v. Tor 72 tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

d Museum Ladin Ursus ladinicus S. Cassiano | Casa „Jan Batista Rinna“tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

a Museo provinciale delle minierewww.museominiere.it

Mondo delle miniere ridanna Monteneve Ridanna | Masseria 48 | tel. 0472 656364 www.museominiere.it

avventura in miniera Monteneve passiria Moso in PassiriaRifugio Monteneve Corvara 42/43tel. 0473 647045 | www.monteneve.org

Museo delle miniere Granaio cadipietra Cadipietra Valle Aurina | Cadipietra 99tel. 0474 651043 | www.museominiere.it

Passo Resia1507m

Mt. Palla Bianca3738m

Silandro

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Merano

Bolzano

Brunico

CuronVenosta

Castel Coira

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Prato allo Stelvio

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Castelbello

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Teodone

ValdaoraMonguelfo

Dobbiaco

San Candido

Heinfels

Predoi

Campo Tures

Cadipietra

SillianVelturno

San Martinoin Badia

Sciliar

Castel Forte

MallesAbbazia

Monte Maria

Passo Stelvio2757m

Ortles3905m

Mt. Cevedale3757m

Catinaccio3002m

Marmolada3343m

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Mt. Cristallo3221m

Mt. Gran Pilastro3509m

Brennero1374m

Tre Cime2998m

Bressanone

Vipiteno

Adige

musei provinciali

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Editrice: Giunta provinciale di Bolzano · Stampa: Tezzele by Esperia - Bolzano - via Innsbruck, 27 · responsabile: Silvana Amistadi · registrazione: Tribunale di Bolzano n. 31 del 4 novembre 1991 · il mensile «Provincia Autonoma» non è in vendita; può essere richiesto gratuitamente alla Segreteria del Servizio stampa della Giunta provinciale, 39100 Bolzano, piazza Silvius Magnago 1, tel. 0471 412211, fax 0471 412220 · e-mail: [email protected] · Tiratura: 48.000 copie, di cui 29.000 in lingua tedesca e 19.000 in lingua italiana - Spedizione: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NE Bolzano. TAXE PERCUE/TASSA PAGATA. anno XXi - n. 10/2012 ottobre

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Casa della Cultura Walther von der Vogelweide, via Sciliar 1, Bolzano

Accademia Cusanus, piazza Seminario 2, Bressanone

Inizio: ore 20 • Apertura: dalle ore 19Tutte le relazioni sono tenute con traduzione simultanea.

Lunedì | 15.10. 2012 1° incontro

Depressione, la malattia dei Paesi ricchi

Lunedì | 29.10. 2012 3° incontro

Ictus: riconoscere i segnali d’allarme, cambiare lo stile di vita!

Lunedì | 22.10. 2012 2° incontro

Menopausa – la femminilità riscoperta

Univ. -Prof. Dott. Andreas ConcaPrimario di psichiatria all’ospedale di Bolzano

Univ. -Prof. Dott. Christian WiedermannPrimario di medicina interna all’ospedale di Bolzano

Dott. Arthur Scherer Primario di ginecologia all‘ospedale di Bressanone

Dott.ssa Carla LeveratoAssociazione Parenti e Amici di Malati Psichici

Dr. Bruno EnglPrimario di ginecologia all‘ospedale di Brunico

Casa della Cultura Walther von der Vogelweide, via Sciliar 1, Bolzano

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Sala Civica, via Otto Huber 8, Merano

Lunedì | 05.11. 2012 4° incontro

Quando i cibi sani fanno ammalare

Lunedì | 12.11. 2012 5° incontro

Demenza e Alzheimer: come affrontarli

Dott. Christian Thuile Responsabile di progetto del servizio di medicina complementare all’ospedale di Merano

Dott. Christian Wenter Primario di geriatria all’ospedale di Merano

Dott. Gianfranco De BlasiPrimario di medicina interna all’ospedale di Bressanone

Dott.ssa Ivonne Daurù-MalsinerEsperta in alimentazione

Karin Pörnbacher Coordinatrice del Day Hos-pital del reparto di geriatria all’ospedale di Bolzano

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Medicina d‘avanguardia

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S E S S I O N E A U T U N N A L E 2 0 1 2

FONDAZIONE

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