PROVE PRODOTTI Kodak · a sublimazione di colore Kodak XLS 8600 (provata sul numero 755 di...

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~ I ~ I ì A l I M A ~ I ~ ~ ..........................................................................................................PROVE & PRODOTTI Kodak DC40 e DC50 100m di Andrea de Prisco ~ e non consideriamo tutte le occa- sioni in cui abbiamo nominato (e fortemente consigliato) il Photo CD, nelle pagine di Digital Imaging ci siamo occupati di Kodak almeno altre due volte. Circa un anno fa quando vi abbiamo narrato del nuovo corso stori- co della «Casa Gialla» americana (foca- lizzato, come mai prima, sugli sviluppi tecnologici della «Scienza Digitale») e pochi mesi più tardi quando rimanem- mo letteralmente a bocca aperta dinanzi alle incredibili capacità della stampante a sublimazione di colore Kodak XLS 8600 (provata sul numero 755 di MCmi- crocomputerJ. L'offerta Kodak nell'ambito del mer- cato della fotografia digitale spazia, in pratica, in ogni possibile dimensione. Oltre alle stampanti a colori di qualità - a 232 dir poco! - fotografica, troviamo nume- rosi scanner per pellicole di utilizzo alta- mente professionale, stazioni di proces- so fotodigitale per la creazione e la stampa di Photo CD, prodotti software per ogni esigenza in questo settore e al- cune fotocamere digitali, facilmente ri- conducibili a due distinte categorie. Fo- tocamere ultraprofessionali, e dal costo piuttosto elevato, in grado di competere in fase di ripresa con il livello qualitativo della fotografia tradizionale (grazie all'utilizzo di sensori CCD, sviluppati dal- la stessa Kodak, utilizzanti milioni e mi- lioni di pixel) e fotocamere dal costo ben più contenuto, come quelle in pro- va questo mese, destinate principal- mente alla produzione di immagini da utilizzare in tutte quelle applicazioni do- ve non è richiesta una qualità/risoluzio- ne elevatissima (CD-ROM multimediali, pagine Web, piccole illustrazioni su bro- chure e cataloghi, stampe a colori reti- nate, ecc. ecc.). Gli apparecchi Kodak che ci accingia- mo a provare questo mese sono i mo- delli DC40 e DC50 zoom. La prima è dotata di obiettivo a focale fissa, la se- conda monta un 'ottica zoom e utilizza schede di memoria PCMClA per incre- mentare il numero di immagini memo- rizzabili. Per entrambi i modelli la visua- lizzazione (nonché la fruizione) delle im- magini digitali avviene attraverso il com- puter (utilizzando il software di gestione Photo Enhancer col quale è possibile anche intervenire sulle nostre riprese e/o pilotare a distanza la fotocamera), tramite l'interfaccia seriale integrata ne- gli apparecchi e il cavo fornito a corre- MCmicrocomputer n. 163 - giugno 1996

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~ I ~ I ì A l I M A ~ I ~ ~•..........................................................................................................•PROVE & PRODOTTI

KodakDC40 e DC50 100m

di Andrea de Prisco

~

e non consideriamo tutte le occa-sioni in cui abbiamo nominato (efortemente consigliato) il Photo

CD, nelle pagine di Digital Imaging cisiamo occupati di Kodak almeno altredue volte. Circa un anno fa quando viabbiamo narrato del nuovo corso stori-co della «Casa Gialla» americana (foca-lizzato, come mai prima, sugli sviluppitecnologici della «Scienza Digitale») epochi mesi più tardi quando rimanem-mo letteralmente a bocca aperta dinanzialle incredibili capacità della stampantea sublimazione di colore Kodak XLS8600 (provata sul numero 755 di MCmi-crocomputerJ.

L'offerta Kodak nell'ambito del mer-cato della fotografia digitale spazia, inpratica, in ogni possibile dimensione.Oltre alle stampanti a colori di qualità - a

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dir poco! - fotografica, troviamo nume-rosi scanner per pellicole di utilizzo alta-mente professionale, stazioni di proces-so fotodigitale per la creazione e lastampa di Photo CD, prodotti softwareper ogni esigenza in questo settore e al-cune fotocamere digitali, facilmente ri-conducibili a due distinte categorie. Fo-tocamere ultraprofessionali, e dal costopiuttosto elevato, in grado di competerein fase di ripresa con il livello qualitativodella fotografia tradizionale (grazieall'utilizzo di sensori CCD, sviluppati dal-la stessa Kodak, utilizzanti milioni e mi-lioni di pixel) e fotocamere dal costoben più contenuto, come quelle in pro-va questo mese, destinate principal-mente alla produzione di immagini dautilizzare in tutte quelle applicazioni do-ve non è richiesta una qualità/risoluzio-

ne elevatissima (CD-ROM multimediali,pagine Web, piccole illustrazioni su bro-chure e cataloghi, stampe a colori reti-nate, ecc. ecc.).

Gli apparecchi Kodak che ci accingia-mo a provare questo mese sono i mo-delli DC40 e DC50 zoom. La prima èdotata di obiettivo a focale fissa, la se-conda monta un 'ottica zoom e utilizzaschede di memoria PCMClA per incre-mentare il numero di immagini memo-rizzabili. Per entrambi i modelli la visua-lizzazione (nonché la fruizione) delle im-magini digitali avviene attraverso il com-puter (utilizzando il software di gestionePhoto Enhancer col quale è possibileanche intervenire sulle nostre ripresee/o pilotare a distanza la fotocamera),tramite l'interfaccia seriale integrata ne-gli apparecchi e il cavo fornito a corre-

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DIGITAL IMAGING

PROVE & PRODOTTI

Kodak DC40 e DC50 zoom

- Sviluppo di soluzioni integrate perl'imaging digitale.

Kodak, naturalmente, non si fermaqui e delinea anche le future direzioni:abbattimento dei costi delle attrezza-ture e sviluppo di soluzioni innovativenel campo dei media al fine di offrireproposte mirate per ciascun tipo dimercato.

Nella stessa conferenza stampa,George Fisher ha sottolineato con enfa-si che la strategia presentata è solo ilpunto di partenza di una visione a lungotermine da parte di Kodak: «Cinque annifa, pochi avrebbero pronosticato che il

NB: il prezzo comprende software e accessoriper il collegamento a computer Macintosh eWindows.

Produttore:Kodak SpAV.le Matteotti, 6220092 Cinisello B. (MI) - Tel.· 02/660281Distributore:SoftTeam S.a.s.Via Fiume, 48/A20050 Sovico (MI) - Tel.: 039/2012366Prezzo orientativo (IVA esclusa):Kodak OC40 Li! 1.550.000Kodak OC50 zoom Lit. 2.200.000

luzione tecnologicamente appropriata.- Sviluppo di standard nell'imaging

digitale con altre industrie leader.- Maggiore accessibilità alla nuova

tecnologia, confermata dalla presenzasul mercato di due fotocamere digitali abasso costo.

do. Riguardo quest'aspetto, la OC50zoom offre in più la possibilità di legge-re direttamente le immagini salvate suscheda PCMCIA, a condizione che il no-stro computer sia dotato di apposito let-tore (molto diffuso nei modelli note-book).

A proposito: se la OC50 zoom vi ri-corda esteticamente la Chinon E5-3000provata sul numero scorso di MC noncrediate si tratti di una semplice «rimar-chiatura» effettuata da una delle dueaziende. Internamente le due fotocame-re sono ben diverse, a cominciare dalsensore CCO utilizzato (prodotto sepa-ratamente dalle rispettive aziende) dallarisoluzione raggiungibile e dal metododi memorizzazione adottato per conte-nere in un solo megabyte di RAM nonuna ma cinque o sette (nel caso di Ko-dak) immagini ad alta risoluzione.

Kodak Digital ScienceIl nuovo corso storico di Kodak è sta-

to annunciato (per chi si fosse collegatosolo in questo momento) il 28 marzodello scorso anno, da parte di GeorgeM.C. Fisher, Presidente e Chief Execu-tive Officer della Eastman Kodak Com-pany.

Nelle nuove intenzioni di Kodak èpossibile individuare un creativo intrec-cio tra tradizione e innovazione, chesemplificherà l'utilizzo delle nuove tec-nologie digitali offrendole, sempre dipiù, a tutti e a basso costo. Con l'intro-duzione del nuovo marchio, «Kodak Di-gital Science», si è voluto mettere benin evidenza l'intenzione di estendere equalificare la presenza della «Casa Gial-la» nel campo dei prodotti e dei servizidigitali. Il nuovo marchio ha il compito diinviare un forte segnale al mercatomondiale: Kodak è impegnata nell'im-magine digitale e intende assumere unruolo di leadership in questo settore,permettendo ai suoi clienti di migliora-re, modificare, utilizzare e fruire al mas-simo delle proprie immagini.

La strategia delineata da Fisher haportato alla definizione di quattro «prin-cipi operativi» necessari alla sua imple-mentazione:

- Alleanze con industrie leader per of-frire ad ogni segmento di mercato la SO- Le fotocamere Kodak OC40 e OC50 zoom hanno entrambe il flash incorporato.

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telefono cellulare si sarebbe diffuso nelmodo che oggi possiamo riscontrare.Nei prossimi cinque anni, la strategiache abbiamo presentato farà dell'usodella fotografia digitale un qualcosa diaddirittura banale».

DC40 e DC50 zoomI due apparecchi fotografici Kodak in

prova questo mese utilizzano il medesi-mo sensore CCO e sono entrambe ca-ratterizzate da un'inequivocabile facilitàed immediatezza d'uso. Tutt'e due so-no del tipo «point and shot» (inquadra escatta) e possono essere utilizzate incompleto automatismo delegandoall'apparecchio sia la corretta esposizio-ne che la messa a fuoco automatica(solo per la OC50; la fotocamera più pic-cola è a fuoco fisso) o l'attivazione delflash incorporato quando le condizioni diilluminazione ambiente lo richiedono.Allo stesso tempo entrambi i modelli

Sul lato superiore dellaOC50 troviamo il pul-sante di scatto e i co-mandi per lo zoom mo-torizzato che agisce an-che sul gruppo otticodel mirino.

Sul retro di entrambi gli apparecchi è presente un piccolo display riguardante alcune funzionalità. La più ap-prezzata è senza dubbio la compensazione manuale dell'esposizione.

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permettono di intervenire manualmentesu alcuni parametri importanti, come lacompensazione di più o meno un dia-framma per quel che riguarda l'esposi-zione, o l'impostazione del flash disatti-vo o sempre attivo, indipendentementedalle condizioni di luce. Altre caratteri-stiche comuni ai due apparecchi sono ilmirino ottico galileiano, la possibilità diautoscatto e la presenza sul retro di unpiccolo display a cristalli liquidi tramite ilquale si controlla la maggior parte dellefunzioni. Una di queste è la capacità dimemorizzazione immagini, fissa per ilmodello OC40 (48 scatti alla risoluzionepiena) o variabile per il modello OC50zoom grazie alla possibilità di utilizzareschede di memoria standard PCMCIA.La OC50 zoom incorpora un megabytedi memoria interna con la quale è capa-ce di riprendere sette immagini con fat-tore di compressione minimo, undicicon compressione media o ventidue al-la massima compressione. Naturalmen-te più immagini potremo registrare aparità dì memoria installata, minore saràla qualità di queste.

La OC40, come dicevamo prima, nondispone di circuito autofocus essendodotata di un obiettivo a fuoco fisso. È ingrado di riprendere con la massima niti-dezza tutto ciò che è compreso tra unmetro e venti e infinito: grazie ad alcuniaggiuntivi ottici disponibili a richiesta èpossibile sia la messa a fuoco a distan-za inferiore sia la variazione del campodi ripresa dell'obiettivo tramite converti-tori grandangolari o tele. Accantoall'obiettivo troviamo il flash integrato, ilsensore d'esposizione e un LED rossoche segnala l'attivazione dell'autoscatto

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Quattro immagini riprese da Piazza di Spagna a Roma. In alto a sinistra con la OC40, le rimanenti con la OC50 zoom utilizzando le tre "Qualità" disponibili.

(regolabile a 10 o 20 secondi). Un se-condo LEO rosso, visibile nel mirino, siaccende per qualche secondo subitodopo ogni ripresa e segnala il tempod'attesa (necessario a memorizzarel'immagine) prima che l'apparecchio sianuovamente pronto a scattare. Sul latosuperiore della OC40 troviamo il pulsan-te di scatto e l'interruttore generale cheaziona, meccanicamente, anche unapalpebra copri obiettivo. Quando la foto-camera è spenta anche il mirino otticorisulta oscurato, mentre lasciando la ac-cesa va automaticamente in standbydopo pochi minuti per preservare il con-sumo di batterie (quattro pile stilo). Sullato sinistro della OC40 troviamo la por-ta seriale per il collegamento al compu-ter e la presa per l'eventuale alimenta-zione esterna (l'adattatore di rete è di-sponibile tra gli accessori a richiesta),mentre sul lato destro è presente unacinghietta regola bile che assicura la fo-tocamera al palmo della mano. Accanto

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al piccolo display troviamo un pulsantee comando basculante. Il primo si utiliz-za per selezionare una funzione, il se-condo per intervenire su questa. Le fun-zioni regolabili riguardano l'attivazio-ne/disattivazione del flash automatico,dell'autoscatto (con ritardo regolabile),la compensazione dell'esposizione, lacancellazione delle immagini riprese(possibilmente dopo averle trasferite sucomputer).

La OC50 zoom, nonostante sia piùdotata della sorella minore, ha un aspet-to più compatto. Sul lato frontale, fa-cendo slittare a sinistra la zona del fla-sh, si dà tensione alla fotocamera e siscopre il mirino ottico zoom, il LEO del-l'autoscatto e il sensore d'esposizione.Accanto all'obiettivo di ripresa troviamoanche i sensori per la messa a fuocoautomatica che consente di riprenderealla massima nitidezza tutto ciò che ècom[;lreso tra poco più di settanta centi-metri e l'infinito. Impostando la funzio-

nalità Macro è possibile ridurre la mini-ma distanza di messa a fuoco a menodi cinquanta centimetri (che non sonomolti considerando il fatto che in talemodalità lo zoom si posiziona automati-camente alla focale massima). Sul latodestro della fotocamera troviamo l'al-loggia mento per le pile stilo (quattro an-che in questo caso) e la consueta cin-ghietta serra-palmo. Sul lato opposto èpresente l'interfaccia seriale e la presaper l'alimentazione esterna opzionale;mentre sul lato superiore troviamo ilpulsante di scatto e il comando per lozoom motorizzato (che regola, in conse-guenza, anche l'inquadratura del miri-no). Sul retro della OC50 zoom è situatoil piccolo display a cristalli liquidi per ilcontrollo delle funzioni, i tasti relativi aquest'ultime, la sede per la scheda dimemoria PCMCIA (e annesso pulsantedi espulsione), il mirino ottico al quale èabbinato un LEO verde che segnala lacorretta messa a fuoco e lo stato di

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PROVE & PRODOTTI

L~1!~:::....:: " rt!lm.lJ

::0 • Comero Controls

Flllsh Timer A corredo con le foto-

EJ [O] KixIallX5lJ camere digitali Kodak-{ troviamo anche un in-

/' teressante pacchettoAulomoHc Off di elaborazione digitale

Focus Exposure delle immagini denomi-nato PhotoEnhancer.

~ ~Tramite questo è an-che possibile scaricarele foto su hard disk e

Multi-Point 0.0 pilotare tutte le funzio-

QUlIllty TlIke Plcture ni della fotocamera.Zoom

~ ~ Sleep Timeout: I 1 minute ·137mm B•• I

Entrambi gli apparecchi hanno un'interfaccia seriale e una presa per l'eventuale alimentazione esterna.

o Focus

O (Hposure

O Brtghtness/Contrest

@ Color I Msg -) Green "'1Uarfetlons:

I Medlum .••,

standby (pochi secondi in tutto) tra unoscatto e l'altro. Le funzionalità regolabilitramite display riguardano la messa afuoco (normale, spot, macro), la corre-zione manuale dell'esposizione (più omeno un diaframma a passi di mezzostop), l'attivazione/disattivazione del fla-sh integrato, la qualità immagine (cheincide sul numero di scatti effettuabilicon la memoria disponibile), l'autoscat-to con ritardo fisso di dieci secondi e lacancellazione della memoria. Sempresul display integrato possiamo leggerelo stato di carica delle batterie, il nume-ro di foto in memoria e quelle ancoramemorizzabili con l'impostazione dellaqualità selezionata. Ovviamente è pos-sibile modificare quest'ultima in ognimomento cosicché per ogni ripresapossiamo stabilire quanta memoria«consumare». In tutti i casi (compres-sione alta, media o bassa) la dimensio-ne dell'immagine è sempre di 756x504pixel ma quel che cambia è la qualità ef-fettiva finale: buona la massima, piùche accettabile la media, solo «simboli-ca» la minima.

Risoluzione e pixel ((virtuali)}Premesso che con quanto sto per di-

re mi farò più di un nemico tra i produt-tori o distributori di apparecchi fotografi-ci digitali di fascia bassa ho il vago so-spetto (in cuor mio è assoluta certezza,ma non ho alcun modo per dimostrar-lo!) che la risoluzione effettiva di queste«macchinette» sia ben più bassa diquanto apertamente dichiarato. Tale af-fermazione non riguarda solo le KodakOC40 e OC50 zoom (che sono, tra l'al-tro, le migliori transitate per le mie ma-ni), ma tutti, proprio tutti, gli apparecchidi questo tipo finora provati sulle paginedi MC. Questo, in un certo senso, spie-ga anche la loro incredibile capacità di

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PROVE & PRODOTTI

A sinistra la OC50 zoom e la sua predisposizione per schede di memoria PCMCIA a destra il vano pile della OC40. Entrambi gli apparecchi sono alimentati da co-muni pile stilo alcaline o analoghe batterie ricaricabili.

memorizzare svariate immagini da unmegabyte in un solo ... megabyte (a det-ta dei costruttori senza perdite di detta-glio).

Cosa succede? Semplice: viene uti-lizzato un sensore CCD da quattro-cin-quecentomila pixel che, in quanto tale,riesce a produrre un'immagine da 130-160 mila punti (è necessario «sprecare»tre pixel monocromatici adiacenti, op-portunamente filtrati, per codificarel'informazione colore). Con una talequantità di punti disponibili, l'immagineregistrata dal CCD ha in realtà le dimen-

Caratteristiche tecniche

sioni di (circa) 320x480 pixel, che saran-no interpolati al formato dichiarato soloal momento del trasferimento verso ilnostro computer. Una conferma empiri-ca alle mie affermazioni può essere ri-cercata nel fatto che se prendiamoun'immagine «reale» da 640x480 pixel(o 756x504 che dir si voglia) ad esem-pio da uno scanner di qualità o prenden-do la risoluzione intermedia del PhotoCD, noteremmo una qualità decisamen-te superiore a quella offerta da questefotocamere. Analogamente, se provia-mo a ridurre via software una di queste

RisoluzioneColoriMemoriaDefinizione immagine

Obiettivo

Lunghezza focaleMessa a fuoco

Esposizione

OtturatoreDiaframmaFlashAlimentazioneAutoscattoPeso linci. batterie)

DC50zoom756x50424 bit/pixel1 MB interna espando7 «ottima», 11 «alta»22 «buona» per MBzoom 3x autofocuse funzione macroda 37 a 111 mmda 73 cm a infinito48 cm in macroProgramma automaticoCompensazione ± 1 stopda 1/16 a 1/500 di sec.da f/2.5 a f/24Portata 4.27 m4 batterie AA10 sec.600g

DC40756x50424 bit/pixel4 MB interna48 a piena risol.99 compressefuoco fisso

42 mmda 1.22 m a infinito

Programma automaticoCompensazione ± 1 stopda 1/30 a 1/175 di sec.da f/2.8 a f/16Portata 2.44 m4 batterie AA10 o 20 sec.500 g

immagini ad una risoluzione leggermen-te inferiore (ad esempio 320x480 o giùdi lì) potremmo notare che nessun det-taglio è andato perso - quel che si vede-va, o intravedeva, prima continua a ri-manere sull'immagine ridotta - e cheaddirittura la qualità apparente migliora,essendoci meno pixel «virtuali» a spas-so.

Tutto questo non per dire che le foto-camere digitali di fascia bassa siano una<dregatura» (tutt'altro I), ma semplice-mente che è necessario valutare nonsolo numericamente le possibilità offer-te da tutte queste, tecnologiche, bestio-line. Come già detto prima, le KodakDC40 e DC50 zoom sono le migliori fi-nora provate, battendo di un pelo la Chi-non ES-3000 e in larga (larghissima ... )misura la Casio OV-10 provata sul fasci-colo di marzo. In realtà la Chinon, sep-pure con una risoluzione reale appenaun po' più bassa, offre una qualità cro-matica leggermente superiore, special-mente nella resa degli incarnati nelle ri-prese in luce ambiente: almeno questoè quanto è emerso con gli apparecchi inprova, ma non è affatto escluso cheesemplari diversi dello stesso modellooffrano risultati (per quel che riguarda laresa cromatica, non certo per la risolu-zione) dissimili. Esattamente come suc-cede con i monitor non autocalibranti,con le stampanti a colori, con gli scan-ner, i film recorder e chi più ne ha piùne .... calibri!

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